“Il trionfo della macchina da guerra”

JRR Tolkien l’ho scoperto per caso, sugli scaffali di una biblioteca, prima ancora che venisse tradotto in italiano, e me lo sono letto in tre o quattro giorni e notti senza fermarmi.

Il resto della mia vita è una nota a margine, a matita, che si cancella come niente.

Capirete perché ci resto male, quando Tolkien viene ogni tanto tirato in ballo nelle chiacchiere politiche italiane, di solito da giornalisti che sono in ogni loro fibra, il contrario di ciò che fu Tolkien.

Tolkien fa parte di un filone culturale inglese, che parte da Blake e passa per Ruskin e Morris, e si sviluppò tra gli inkling (meraviglioso gioco di parole, il termine significa sia “intuizione” che “piccoli inchiostratori”) di Oxford.

Il maestro di Tolkien, Morris, fu il padre ideologico della “Sinistra” inglese assai più di Marx. E nel mondo anglosassone Tolkien appassionò soprattutto quel vasto e confuso mondo di giovani che seguivano il rock psichedelico il folk, scoprivano la permacoltura o si appassionavano del mondo dei nativi americani – tutta gente che in Italia sarebbe stata etichettata come fricchettoni di Sinistra.

Anzi, conosco molti italiani di Destra per cui anarchici, capelloni, ecologisti, animalisti, cultori della natura sono peggio dei comunisti, che almeno avevano uno Stato e un Esercito come si deve, anche se non avevano i carabinieri col pennacchio.

Le Sinistre italiane antiche però sono nate legate al mito delle tecnoscienze salvifiche;

le Sinistre italiane moderne oggi rincorrono il tecnostato onnisciente che manda tutti i bimbetti a scuola mentre smartifica le città in simbiosi con la multinazionale americana: ecco, Tolkien, in questo senso, non era per nulla di “Sinistra”.

Ma in Italia, “se non sei di Sinistra, sei di Destra“.

E’ sano e comprensibile che alcuni giovani sognatori degli anni Settanta e dopo, frequentatori di un mondo assolutamente marginale, siano diventati appassionati di Tolkien. Tolkien parla direttamente all’anima, e per fortuna un’anima ce l’abbiamo tutti, o quasi.

Tra questi appassionati di Tolkien, leggo, c’era la signora Giorgia Meloni. Che avrà un’anima anche lei (un cristiano direbbe, ci vuole un’anima anche per andare all’inferno).

Però poi si cresce e si deve decidere da che parte stare.

Giorgia Meloni ha scelto di mandare missili in guerra, di imporci le centrali nucleari, di sconquassare i monti con il TAV Lione-Torino, di far approdare il rigassificatore americano sulle nostre coste e tante altre cose. Tipo sterminare i fenicotteri della nostra Piana per farci l’aeroporto intercontinentale della Confindustria.

Se la Meloni ci fa o c’è, non lo sappiamo.

Però ci ricorda Teofilo di Adana, che quando gli tolsero l’incarico di arcidiacono, andò a firmare con il proprio sangue un patto con il diavolo pur di riavere il posto.

Teofilo di Adana incontra Mario Draghi
Auguriamo alla Meloni di pentirsi come poi fece Teofilo, dopo settanta giorni di digiuno, e come lui di morire letteralmente  dalla felicità di essere stata perdonata. Le faremo un altarino in casa.

Su Tolkien vi presento un breve articolo dello scrittore inglese Zachary Hardman, che credo spieghi perché dovremmo lasciar fuori Tolkien dai discorsi sulla Destra italiana.

Tolkien e l’ambientalismo

L’autore de Il Signore degli Anelli dispera del mondo moderno

2 ottobre 2022

Dalla pubblicazione de Il Signore degli Anelli di JRR Tolkien nel 1954, gli studiosi hanno analizzato gli strati di significato simbolico del libro, concentrandosi sulla fede cattolica romana del suo autore e sui temi della resurrezione e della redenzione. Di rilevanza duratura è anche la difesa del mondo naturale e la critica di Tolkien a ciò che nelle sue lettere chiamava “la macchina”.

Questa critica emerse nella giovinezza di Tolkien, come egli stesso racconta nella prefazione a Il Signore degli Anelli. Nato in Sudafrica nel 1892, da bambino si trasferì nelle Midlands Occidentali, dove vide la campagna bucolica “distrutta in modo squallido” dall’espansione verso sud di Birmingham. Il suo senso di perdita fu aggravato dalla morte della madre, dopo la quale si trasferì nel tumulto del centro della città per continuare la sua educazione. Nel 1915, dopo aver completato gli studi a Oxford, dove sviluppò il suo amore per le lingue, Tolkien combatté nella Prima guerra mondiale. Prestò servizio nella battaglia della Somme e fu testimone in prima persona della brutalità della guerra moderna meccanizzata. Tornò in Inghilterra, colpito dalla febbre di trincea, con “tutti i suoi amici più cari tranne uno” uccisi. Ripresosi in un letto d’ospedale, riversò i suoi sentimenti nella narrativa. 

La caduta di Gondolin è il resoconto dell’ascesa e della caduta di una città idealizzata in una terra fantastica e pre-moderna. Il suo popolo, che vive in armonia con la natura, viene sconfitto da un esercito meccanizzato, creato dal malvagio Morgoth “dal fuoco e dalla fiamma“. Il trionfo di questa macchina da guerra sulla bellezza naturale è la tragedia originale di Tolkien da cui scaturisce il resto della sua “mitopoiesi”.

Questi temi riemergono ne Il Signore degli Anelli, il capolavoro di Tolkien, che iniziò a scrivere nel 1937. Gli abitanti della Terra di Mezzo – quelli che stanno dalla parte del bene – vivono in armonia con la natura. Gli Hobbit, gli improbabili eroi del libro, vivono nell’idilliaca Contea e hanno la passione per il giardinaggio. Fanno uso di attrezzi, ma non utilizzano macchine più complicate di un mulino ad acqua.

Le forze del male, al contrario, usano macchine per piegare il mondo alla loro volontà. L’Unico Anello, forgiato dal successore di Morgoth, Sauron, è una tecnologia avanzata che gli dà il dominio sugli altri. Il mago corrotto Saruman, invece, ha una “mente di metallo e ruote” e saccheggia l’antica foresta di Fangorn per alimentare la sua macchina da guerra. La sua roccaforte, Isengard, si trasforma in un oscuro mulino satanico [NdT: “Satanic mills”, citazione non a caso di Blake, ne abbiamo già parlato qui]

La distruzione dell’anello e la sconfitta di Sauron sono il trionfo del mondo naturale su quello industriale. La vittoria è precipitata dalla rivolta stessa di Fangorn: gli alberi attaccano e inondano Isengard. Anche allora, è la macchina da guerra di Saruman che gli Hobbit devono sconfiggere nella conclusione del libro. Mentre egli si è appena insediato come dittatore nella Contea, gli Hobbit lo spodestano e iniziano a restaurare la loro idilliaca casa.

Tolkien era sospettoso nei confronti dell’allegoria, ma queste scene sono analoghe ai suoi sentimenti nei confronti della Seconda guerra mondiale, che infuriava mentre lui scriveva. Nella sua sistematizzazione delle uccisioni, aveva lasciato “una sola cosa trionfare: le macchine”. Da convinto conservatore, si orienta invece “sempre più verso l’anarchismo”. [A staunch conservative, he leaned “more and more towards Anarchy”]. Disperando della modernità, si identificava come un hobbit “in tutto e per tutto, tranne che per le dimensioni”, traendo piacere da “giardini, alberi e terreni agricoli non meccanizzati”.

Tolkien avrebbe potuto essere liquidato come un eccentrico di Oxford, ma negli anni Sessanta il suo amore per la natura si inserì in una nuova coscienza ecologica. Per la controcultura, sorta in Inghilterra sulle ali del folk revival, i mondi fantastici di Tolkien offrivano un’alternativa radicale al capitalismo. Personaggi come Donovan e Vashti Bunyan costruirono comunità utopiche, aspirando a una vita da Hobbit. Il festival estivo, che li supera, rimane un tentativo di ritorno alla Contea.

Glow worms show the path we have to tread
Dreamers, we should be asleep in bed
Moving slowly through the springtime air
Holding moments in the depth of care

Vashti Bunyan

A mezzo secolo di distanza, la popolarità di Tolkien non è diminuita. Ma è sicuramente la sua difesa del mondo naturale che è più rilevante per i nostri tempi: un’epoca di ansia per la nostra alienazione dalla natura. La campagna inglese, così amata da Tolkien, è degradata e impoverita. Il cambiamento climatico è un problema così vasto ed esistenziale che può essere comprensibile solo a livello di mito.

Come il suo collega mitografo, Joseph Campbell, Tolkien credeva nel potere del mito di illuminare la “verità eterna” dell’esperienza umana. Lontano dall’evasione letteraria, la creazione di miti di Tolkien è un tentativo di creare nuovi miti per il mondo moderno, in modo da poterlo comprendere meglio. Per Tolkien, uno dei nostri “desideri primordiali” è la “connessione con gli altri esseri viventi”, simboleggiata nella sua opera dal lato del bene. Attraverso il mito, cerca di avvicinarci a questa connessione.

Se fosse vivo oggi, Tolkien non sarebbe sorpreso di quanto siamo caduti in basso.

Cattolico devoto, il mito che ha interiorizzato maggiormente è la storia cristiana della Caduta: la cacciata di Adamo ed Eva dall’Eden, che ha portato il peccato e la corruzione nel mondo naturale. Per Tolkien, finché cercheremo di imitare Dio attraverso la creazione di macchine, “non solo falliremo”, ma creeremo “un nuovo e orribile male”.

Solo il mito può risvegliarci dalla nostra distruzione della natura e avvicinarci al nostro Creatore.

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491 risposte a “Il trionfo della macchina da guerra”

  1. Andrea Di Vita scrive:

    @ Martinez

    “Destra”

    C’è un punto, nel meraviglioso Signore degli Anelli, che illustra concretamente la radicale diversità dell’universo tolkeniano dal mondo reale: onore all’autore, che onestamente non lo ha passato sotto silenzio.

    Nelle Due Torri a un certo punto Saruman si affaccia alla finestra e osserva dall’alto la sterminata armata che ha raccolto. È forte di ben duemila effettivi. Ciò gli dà fiducia nella vittoria, non meno della sua padronanza delle arti magiche.

    Le immense masse di combattenti che si vedono nel film nel romanzo semplicemente non ci sono.

    Buoni o cattivi, i contendenti nel mondo di Tolkien sono soprattutto pochi. Nulla di quello che Tolkien racconta ha senso per comunità più grandi di un grosso villaggio

    Anche la grande varietà delle lingue parlate dai protagonisti si spiega per via della grande durata degli eventi storici che precedono la Compagnia dell’Anello, una durata di parecchi millenni dove nascono e si inaridiscono le lingue Quenya, degli elfi, degli orchi ecc.

    Ma il mondo è così spopolato che l’autore ci informa che prima di Bilbao Baggins e delle relative ricerche dei Kingwraiths il quasi onnisciente Sauron manco aveva idea dell’esistenza degli Hobbit. È così spopolato che al momento di abbandonare la Contea Frodo canta una canzone che cita -per allontanarli in modo apotropaico, verosimilmente- i pericoli che potranno impedirgli di tornare mai a casa. Un mondo così spopolato da essere senza alberghi, senza locande, senza mercati, senza stazioni di posta per cambiare i cavalli…

    Come sempre, la quantità diventa qualità. Il mondo di Tolkien sembra un insieme di splendidi quadri di Brueghel ma ambientati nel favoloso mondo delle leggende arturiane ambientate nell’Inghilterra post- Romana.

    Pretendere che ci dica qualcosa del sovraffollato mondo successivo alla Rivoluzione Industriale, coi suoi concimi chimici e i suoi telai meccanici, presuppone appunto l’invenzione di una posticcia Tradizione che è la specialità della destra Italiana.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Miguel Martinez scrive:

      Per ADV

      “l’invenzione di una posticcia Tradizione che è la specialità della destra Italiana”

      Ma la posticcia tradizione della destra italiana è – le strade dell’impero romano, l’Ingegno di un popolo di navigatori e inventori, la civiltà da portare in Abissinia, il trionfo del tricolore sui miserabili regnucoli locali, la scuola di Stato del Libro Cuore, la trasformazione del Deserto Libico in un deserto di agricoltura industriale, il Rombo dei Cannoni sul Piave e il Rombo della Ferrari in pista a Monza.

      Ecco perché Peucezio non sarà mai tolkieniano!

      • Miguel Martinez scrive:

        “Ecco perché Peucezio non sarà mai tolkieniano!”

        Ribadisco quanto scritto nel post:

        “conosco molti italiani di Destra per cui anarchici, capelloni, ecologisti, animalisti, cultori della natura sono peggio dei comunisti, che almeno avevano uno Stato e un Esercito come si deve, anche se non avevano i carabinieri col pennacchio.”

        • Francesco scrive:

          Anche per Tolkien: il libro conclusivo del Signore degli Anelli si intitola “Il ritorno del Re” e il senso dell’onore e del dovere sono il fondamento dei personaggi umani buoni – compresi quelli che falliscono.

          Se c’è una cosa che avrebbe apprezzato moltissimo sono i carabinieri col pennacchio!

          Temo di averlo già detto: la sua “pretesa” di congelare la tecnologia al mulino ad acqua è il punto più debole del suo universo.

          PS anche tu non sei riuscito a staccarti da lui la prima volta? 😀

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “Anche per Tolkien: il libro conclusivo del Signore degli Anelli si intitola “Il ritorno del Re” e il senso dell’onore e del dovere sono il fondamento dei personaggi umani buoni – compresi quelli che falliscono”

            Sono tutti sentimenti che fanno parte del complesso umano, e le parole sono sempre ambigue.

            Come lo percepisco io, il senso dell’onore e del dovere che posso avere io, o che poteva avere Tolkien, era molto lontano dal culto dell’Istituzione, dello Stato, della Patria. E quindi dall’Arma dei Carabinieri che mantiene la Legge (“Dura lex sed lex”).

            Anche il “re” credo sia più quello del Ramo d’Oro che quello dei Savoia.

            • Francesco scrive:

              No, su questo sono in disaccordo.

              La monarchia a cui pensa Tolkien è proprio quella “unta dal Signore” della tradizione europea, prima che si imbastardisse con la Modernità (diciamo Ancien Regime). Ma il “dura lex sed lex” lo vedo scritto benissimo ovunque, compresi i palazzi degli Elfi e dei Nani.

              Pensa solo al rispetto per l’istituzione dei “sovrintendenti” di Minas Tirith, che da secoli governano de facto ma senza mai sedersi sul trono, perchè non sono loro i legittimi regnanti.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “La monarchia a cui pensa Tolkien è proprio quella “unta dal Signore” della tradizione europea”

                Ma anche a me va benissimo un re unto e molto magico, basta che non comandi.

                Come l’imperatore degli asburgo che non aveva il diritto di mandare i tirolesi a combattere fuori dalla loro patria.

                Motivo per cui quando i patrioti 🙂 italiani pugnalarono alle spalle i loro ex-alleati pensando che gli uomini fossero tutti impelagati sul fronte russo, trovarono a resistere loro i montanari tirolesi.

              • Francesco scrive:

                Credo che fosse un’eccezione quella dei tirolesi, guarda che l’Impero asburgico divenne grande e grosso! e comunque Rohan esce dai suoi confini per soccorrere Gondor, avessero seguito la tua logica miope si sarebbero ritrovati gli Orchi di Mordor in casa in poche settimane!

                😀

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Una volta George Martin (lo scrittore di Game of Thrones, per capirci, che viene dalla fantascienza, per capirci ancora meglio) ha detto una cosa come che il Signore degli Anelli finisce quando lui comincerebbe, cioè quando si vedrebbe come governa Aragorn (riforme, tasse, ecc.).
                Non capendo che il Re ci si aspetta proprio che non governi, in un mondo del genere.

              • Francesco scrive:

                GM è un abominio. La sua opera è degna di lui.

                Sta a Tolkien come il trap al rock dei Led Zeppelin e degli U2.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Secondo me lo sceneggiato ha trasformato la sua opera in qualcosa di diverso da quello che era. Nei suoi romanzi le nefandezze trovano comprensione, non giustificazione, mentre gli sceneggiatori l’hanno capovolta in aperto compiacimento.

              • PinoMamet scrive:

                Abbiate comprensione per gli sceneggiatori.

                Spesso sono dei completi cazzari che escono da schifezze intitolate “Corsi di sceneggiatura” o “Storia del cinema”.

                In America, da qualche corso universitario o simile, dove li riempiono di dosi omogeneizzate di Bignami del Viaggio dell’Eroe di Joseph Campbell, che poi mi pare lo strutturalismo russo versione tamarra, e infrociata con psicologismi vari.

                Poi li sbattono in mano a produttori con il sigaro in bocca che chiedono “più sangue”
                (lo chiesero persino a me: letteralmente con queste parole. Non il mio, per fortuna 😉 )

                E ultimamente, a peggiorare la situazione, ci sono i social media e i gruppi di pressione che obbligano a inserire le Stronzate Obbligatorie…

              • Pierre Bezucov scrive:

                Concordo con Mauricius nella valutazione di GRRM.

                Diversissimo da Tolkien nel suo rapporto al Medioevo( il “suo” è il Medioevo di Walter Scott e dello “Yankee” di Mark Twain; un Medioevo molto “shakespeariano-americano”), abbastanza lontano da me politicamente (è un “liberal” americano, con tutti i pregi e tutti i limiti; ma in tante cose si vede il”trauma del Vietnam”)…..però le”Cronache” sono l’unico vero erede -PROPRIO per la diversità dei presupposti-del “Signore degli Anelli”

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “PS anche tu non sei riuscito a staccarti da lui la prima volta? 😀”

            🙂

          • Pierre Bezucov scrive:

            Mi pare che gli unici a “portare il pennacchio” nel Signore degli Anelli siano gli Hobbit guappi e sadici “comprati” da Saruman

            • Francesco scrive:

              leggiti la storia di Gondolin e ne troverai di pennacchi! finiti tutti male per colpa di Sauron ma molto amati da Tolkien.

              ciao

              • Pierre Bezucov scrive:

                Io intendevo “pennacchio” in senso letterale (uniforme rossa con un cappello a pennacchio era- se non mi sbaglio- la divisa degli”Hobbit-sbirri” di Saruman).

                Ma anche; tutore dell’ordine al servizio della proprietà privata e dello Stato, con tendenza a scivolare nella squadraccia fascista ( che è ESATTAMENTE il modo in cui Tolkien li rappresenta- per inciso; sono i “compagni di giochi” di Frodo, Sam e Pipino trasformati in piccoli kapo)

              • Pierre Bezucov scrive:

                A pensarci; qualcosa di molto simile al “Nistitùo de vigilancia para la noche”, ne “La cognizione del dolore” di Gadda o ai “caporali” del Principe De Curtis.

                Non a caso entrambi come Tolkien reduci dalle trincee ed entrambi “antifascisti da destra”(il Principe era, un po’come il Professore, un “anarco-monarchico”)

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Pierre

                “Non a caso entrambi come Tolkien reduci dalle trincee ed entrambi “antifascisti da destra””

                Interessante… conosco troppo poco la letteratura italiana, nonché il buon Totò!

              • Pierre Bezucov scrive:

                Gadda è assolutamente opposto rispetto a Tolkien (nevrotico, autoreferenziale, narcisista, moralista indignato…..con un misto di cultura”tecno-scientifica” e ottime letture”all’italiana”).

                Proprio per questo la somiglianza è significativa.

                Un’altra somiglianza tra i due potrebbe essere il piacere della sperimentazione-creatore linguistica, con esiti però diversissimi.

                Quanto al Principe…….vale ancora di più il discorso delle somiglianze messe in risalto dalle differenze!!

                Anche se..quando da studente universitario lessi il “Signore degli Anelli” immaginavo Gandalf con la voce di Eduardo e Bilbo con quella di Rascel

              • Pierre Bezucov scrive:

                creazione !!

                P.S, A ripensarci, un aspetto che lega Tolkien al Prrincipe potrebbe essere l’amore per un mondo perduto di “antiche fedeltà” e di virtù cavalleresca e, contemporaneamente, la capacità di guardarlo “dal basso” , da una “posizione periferica” che lo mette in questione-lo sguardo del guitto o quello del “piccolo uomo”.

                Ma è una suggestione.

              • Pierre Bezucov scrive:

                principe

              • PinoMamet scrive:

                ” Anche se..quando da studente universitario lessi il “Signore degli Anelli” immaginavo Gandalf con la voce di Eduardo e Bilbo con quella di Rascel”

                Questo è bellissimo!

                E in effetti Rascel il pennacchio se lo mise (“e c’ho ‘sta cazzarola su la testa!”)

            • Pierre Bezucov scrive:

              Tolkien è CONTEMPORANEAMENTE Boromir e Aragorn e Frodo e Sam come Totò è CONTEMPORANEAMENTE il marchese e lo spazzino.

          • Pierre Bezucov scrive:

            Mi pare che gli unici a “portare il pennacchio” nel Signore degli Anelli siano gli Hobbit guappi e sadici “comprati” da Saruman.

            • Francesco scrive:

              Gli Elfi di Tolkien sono grandissimi appassionati di pennacchi, stendardi e ornamenti vari.

              Non saprei quanto per colpa di Morgoth e quanto invece perchè a Tolkien queste cose piacevano davvero. Penso alla corona di Gondor, che di sicuro gli piace tantissimo. O al dolore per la decadenza di Numenor.

              Ciao

              • Pierre Bezucov scrive:

                Gli Elfi sono quelli che (come Tolkien dice in una lettera) “hanno flirtato con Sauron”; che nei fatti si sono costruiti una meravigliosa civiltà nella Terra di Mezzo vivendo di rendita sul potere dell’Unico Anello e che, proprio per questo, sanno che se
                l’Unico viene distrutto, tutto il loro “mondo meraviglioso” va a ramengo.

                Il dramma che vivono- e che Tolkien descrive cosi bene- deriva dal fatto che ANCHE LORO-sia pure con molta più “aristocratica classe”- sono impastati di merda.

              • Francesco scrive:

                più di passato che di merda, oserei chiosare

                solo gli Elfi non hanno mai ceduto consapevolmente a Morgoth o a Sauron

                è ben vero che la loro civiltà nella Terra di Mezzo nasce bacata da disobbedienza, violenza, orgoglio … però Erdu li ha fatti nascere lì!

              • Pierre Bezucov scrive:

                Diciamo che gli Elfi sono come gli aristocratici che, a partire da un passato fatto di “sangue e merda”, si costruiscono uno stile di vita a base di raffinatezza estetica, di alta cultura e di malinconia.

                E che fanno finta di dimenticare che il mondo che amano è stato costruito nella merda e con la merda.

                Solo che ad un certo punto arriva il “principio di realtà”.

                Tolkien non era un “compagno” e sapeva poco della “lotta di classe” eppure il Signore degli Anelli è stato scritto DOPO la Rivoluzione d’Ottobre e…si vede.

                Tolkien è un grande scrittore perché SA che, ad un certo punto dello sviluppo umano, i raffinati signori colti e malinconici si devono “levare dalle palle”- il che non toglie la bellezza di quello che hanno costruito e il dolore per quello che si perde.

                Poi concede agli Elfi la consapevolezza di dovere schiodare e una “via d’uscita sicura” verso l’Ovest.

                Purtroppo nella storia reale – e credo che Tolkien fosse il primo a saperlo- le cose non vanno cosi.

                Ecco perché- aggiungo io- c’è bisogno dei Robespierre e dei Lenin. (personaggi che il Professore odiava ma senza le cui rivoluzioni la stessa possibilità di un romanzo come il Signore degli Anelli non ci sarebbe stata)

              • Francesco scrive:

                Ehm Tolkien era inglese. Loro hanno ancora la Camera dei Lord e la Monarchia, le sterline e la guida a destra.

                Sono convinto che se gli chiedessi se Robespierre e Lenin sono necessari, riusciresti a farlo imprecare!

                La storia inglese è la dimostrazione pratica che non servono a nulla di buono.

                Ciao

              • Pierre Bezucov scrive:

                Proprio perché Tolkien era un conservatore cattolico, visceralmente “antigiacobino” e anticomunista. la sua consapevolezza che gli Elfi devono andarsene via dalla Terra di Mezzo- e se ne devono andare non perché ” i tempi sono malvagi” ma perché tutto il loro mondo era stato costruito “grazie al Male” per cui “distruggere il Male” significa” liberarsi di loro” è straordinaria.

                Poi- come ho detto-lascia loro una via di fuga e la consapevolezza di doversene andare.

                Purtroppo nella storia reale non ci sono navi che partono per Valinor…o meglio; quelli che”partono per Valinor” sognano sempre di ritornare per annientare chi li ha fatti partire (come i Targaryen di Martin).

                E questa è la storia reale…che “richiede” i Lenin, i Robespierre..o i Cromwell!!

              • Francesco scrive:

                Sì, avevo pensato anche io al macellaio Cromwell ma credo che gli inglesi siano riusciti a purgarsi bene dalla sua eredità.

                Poi il fatto che tutte le ere passino e lascino il passo a nuove ere è del tutto chiaro a Tolkien; come che ogni era ha le sue sfide – la sua sfida tra Bene e Male anzi.

                Solo che non c’è nessun bisogno che Sauron vinca perchè questo succeda, quindi neppure che lo facciano i Lenin.

                Anzi, potrei quasi pensare alla sconfitta di Hitler, che costò ai Britannici l’Impero. Cosa che JRR vide nel corso della sua esistenza ma dubito molto avrebbe fatto a cambio.

                Anzi sono certo che sapeva che l’Impero sarebbe tramontato in ogni caso. Però quella fu una chiusura da tramandare ai posteri!

                Ciao

              • Pierre Bezucov scrive:

                La grandezza di Tolkien è che lui ha SEMPRE detto e saputo che la situazione “politica” del Suo libro era ASSOLUTAMENTE fantastica.

                In una prefazione al SDA paragonò la IIGM ad uno scontro tra…Sauron e Saruman (e, si, non ho dubbi che, nonostante il suo disprezzo per Churchill, lui ha “optato” per Saruman).

                Nel mondo reale l’Anello lo si usa e non ci sono navi che ti portano in salvo e nessuno “sceglie di rinunciare”

                Tolkien lo sapeva e PER QUESTO ha scritto un “romanzo fantastico”.

              • Pierre Bezucov scrive:

                Detto ciò- e qui ti vengo incontro-ho sempre pensato anch’io che, NONOSTANTE l’autocoscienza di Tolkien, la fine dell’Impero britannico è la cosa che più si avvicina ala rinuncia elfica.

                Ma considera che Hitler fu, in tutto e per tutto, la”nemesi” dell’Inghilterra (usare ad est della Germania glistessi “metodi” che l’Inghilterra aveva usato “oltremare”)

                Ucciderlo, da parte dell’Inghilterra, significava NECESSARIAMENTE uccidersi.

                Anche se…la sua Valinor era a Washinghton

              • Pierre Bezucov scrive:

                E ora ti faccio saltare dalla sedia.

                Nella”Critica del Programma di Gotha”, proprio a proposito della”dittatura del proletariato” Marx dice che la società comunista dovrà portare sul suo corpo, per molto tempo, le “stimmate” del capitalismo e dei suoi orrori.

                Difronte a questo passo io ho SEMPRE pensato a Frodo e al dito mozzato e alla ferita che non da riposo.

                E- appunto- i comunisti sanno che non c’è una nave ad aspettarli per portarli “altrove”

                Ciao.

              • Francesco scrive:

                riesci a trovare il testo della prefazione di Tolkien in cui parla della II GM?

                mi interessa molto

                PS Marx è sempre stato troppo vago sul Comunismo, comprensibile vista la sua natura di “Paradiso in terra alla fine della Storia”. E’ uno dei mille motivi per cui non sono marxiano.

              • Pierre Bezucov scrive:

                http://www.soronel.it/TS0001.html

                In particolare;

                “Riguardo al significato profondo, o al “messaggio”, nell’intenzione dell’autore non ne ha alcuno. Non è allegorico né fa riferimento all’attualità. La storia, crescendo, ha messo radici (giù nel passato) ed ha prodotto rami inaspettati: il suo tema principale però è stato imposto fin dall’inizio dall’inevitabile scelta dell’Anello quale legame con Lo Hobbit. Il capitolo cruciale, “L’ombra del passato”, è una delle parti più vecchie del racconto. È stato scritto molto prima che i presagi del 1939 si mutassero in minacce di un disastro inevitabile, e da quel punto la storia si sarebbe sviluppata lungo le stesse linee anche se quel disastro fosse stato evitato. Le sue fonti sono cose che avevo già in mente, o in alcuni casi avevo già scritte, e poco o nulla è stato modificato dalla guerra iniziata nel 1939 o dalle sue conseguenze.

                La guerra reale non ricorda la guerra leggendaria nello svolgimento né nella conclusione. Se essa avesse ispirato o diretto lo sviluppo della leggenda, allora per certo l’Anello sarebbe stato preso ed usato contro Sauron; Sauron stesso sarebbe stato non annientato ma sottomesso, e Barad-dûr non sarebbe stata distrutta ma occupata. Saruman, non riuscendo ad entrare in possesso dell’Anello, sfruttando la confusione ed i tradimenti del tempo avrebbe trovato a Mordor il legame mancante alle sue ricerche sulla Scienza degli Anelli, e dopo non molto avrebbe forgiato un suo Grande Anello con il quale sfidare l’autoproclamato Signore della Terra di Mezzo. In un tale conflitto entrambe le parti avrebbero odiato e disprezzato gli Hobbit, che non sarebbero sopravvissuti a lungo neanche come schiavi.

                Altre soluzioni possono essere trovate in accordo con i gusti di quelli che amano l’allegoria o il riferimento all’attualità. Io però detesto cordialmente l’allegoria in tutte le sue manifestazioni, e l’ho sempre detestata da quando sono diventato abbastanza vecchio ed attento da scoprirne la presenza. Preferisco di gran lunga la storia, vera o finta che sia, con la sua svariata applicabilità al pensiero ed all’esperienza dei lettori. Penso che molti confondano “applicabilità” con “allegoria”; l’una però risiede nella libertà del lettore, e l’altra nell’intenzionale imposizione dello scrittore.”

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Pierre

                “In particolare;”

                Stupendo!

                Forse l’ho letto secoli fa, ma credo che avesse colto l’essenziale.

              • Francesco scrive:

                Grazie, molto interessante.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Martinez

        “posticcia”

        No.

        Quello che elenchi tu non è la Tradizione degli Eterni Valori, semmai è il contenuto del Patriottismo.

        Patriottismo che può benissimo essere di sinistra: Salvo D’Acquisto è un eroe anche per i Comunisti, e lo splendido sceneggiato Rai sul “Cuore” deamicisiano (quello con il bimbo Calenda nei panni di Enrico, ma riscattato da Dorelli e De Sio nei ruoli dei maestri) fu girato dopo la riforma della Rai degli anni Settanta, non dalla Rai di Bernabei.

        La Tradizione della destra e’ quella delle piccole patrie, quella che vuole l’insegnamento obbligatorio del dialetto a scuola, quella fasulla dei neoborbonici e delle discriminazioni. (Al contrario, l’ideale patriottico è sempre stato quello dell’inclusione si un piano di parità di tutti gli abitanti dello Stivale). Con questa Tradizione qui la maestrina della penna rossa va in pensione anticipata solo se resta a casa a sfornare figli.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Miguel Martinez scrive:

          Per ADV

          “Patriottismo che può benissimo essere di sinistra:”

          Ma infatti credo che Destra e Sinistra siano due mutazioni della stessa malattia 🙂

          Comunque il dilemma per me è semplice.

          O i fenicotteri o la nuova pista per fare di Peretola un aeroporto intercontinentale.

          Chi sta con i fenicotteri è amico mio, che sia vegano, appassionato di Tolkien, lesbofemminista, cattolica o veterocomunista.

          Chi sta con la nuova pista è mio nemico.

          https://wildperegrine.com/i-fenicotteri-della-piana-fiorentina/

          Ah, e quelli che dicono che se ne fregano dei fenicotteri perché a loro interessa l’Ucraina o l’Identità di Genere o l’Invasione degli Immigrati se ne vadano in Purgatorio 🙂

          • Miguel Martinez scrive:

            “Comunque il dilemma per me è semplice.”

            A volte mi permetto di peuceziare anch’io!

          • Francesco scrive:

            Mah

            io sono contro la pista dell’aeroporto solo perchè costa troppo rispetto ai guadagni che porta. Meno aeroporti e più treni veloci per i turisti, in certe zone anche più pulman di lusso per i turisti che il panorama vale da solo il viaggio!

            Ma dei fenicotteri, ecco dire che mi suscitando qualsiasi grado di interesse, mentirei.

            Dove finisco io?

        • Francesco scrive:

          Andrea! ma che cosa mi combini: anche tu giochi con i Playmobil come me?

          Pur di negare l’evidenza, la storia, i fatti, arrivi al patriottismo di sinistra (morto da secoli e spurio rispetto all’ideologia di sinistra) e attribuisci alla Lega un ruolo che non ha mai avuto? hai cancellato tutto dal 1948 a oggi, ad usum tuae maniae!

          ciao

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “playmobil”

            Brutta cosa, il revisionismo…

            “Una minoranza di italiani, i soliti mille delle imprese disperate, ha raccolto dal fango in cui erano state gettate le stellette del popolo in armi e, senza eroismi e senza retorica, ha messo in piedi in venti mesi la Resistenza più forte in Europa dopo quella iugoslava. Quarantacinquemila partigiani caduti, ventimila feriti o mutilati, gli operai e i contadini per la prima volta partecipi di una guerra popolare senza cartolina precetto, una formazione partigiana in ogni valle alpina o appenninica, un comitato di liberazione in ogni città e villaggio, l’appoggio della popolazione, la cruenta, sofferta gestazione di una Italia diversa, la fatica paziente per armare e far vivere un esercito senza generali. E alla fine tutti a casa senza ricompense e privilegi.”

            Giorgio Bocca, ‘Partigiani della montagna’

            https://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/partigiani-della-montagna/

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              Palle.

              Se non cazzate.

              Erano di più i soldati del Sud e credo anche gli internati volontari che rifiutarono di aderire alla RSI.

              Ma soprattutto sappiamo CHI erano e per cosa combattevano molti di quei partigiani.

              Facile riscrivere la storia da vincitori nascondendo sotto il tappeto quello che non fa piacere sia ricordato.

              Ma funziona solo con gli ignoranti.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Ti ricordo che senza la resistenza (in senso lato, che include anche il CLN che la coordinava) i tuoi amici nel dopoguerra ci avrebbero rimesso al governo i fascisti. E solo il rifiuto di De Gasperi, che di quella resistenza era espressione, ci ha salvato da quella eventualità.

                Ma capisco che a te i lettori di Kant sono sempre piaciuti 😀

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “palle”

                Sei talmente accecato dal tuo maccartismo fuori tempo massimo da non capire che ovviamente gli Internati Militari Italiani nei lager erano molto più numerosi dei Partigiani: erano praticamente l’intero Regio Esercito preso prigioniero dai nazisti dopo l’otto in settembre e la fuga del re a Pescara!

                Questo non toglie nulla alle parole di Bocca.

                La Patria era finita dalle pagine del libro Cuore ai manualetti dei seguaci dell’Uomo della Provvidenza.

                Per fortuna non si è fermata li’, quando quei seguaci hanno cominciato a rivendersi i compatrioti come schiavi in Germania.

                Se ancora possiamo parlare di Patria in questo paese senza vergognarci lo dobbiamo solo ai Partigiani (e ai Comunisti che ne costituivano la metà), non certo ai com(pl)ici dell’Uomo della Provvidenza.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Andrea

                non capisco due cose

                1) perchè tu riporti cazzate scritte da Bocca

                2) perchè cerchi di farmi passare per un sostenitore di Mussolini

                anche se un sospetto mi viene, riflettendo su quello che Miguel scrive sulle dicotomie come trappole e falsificazioni

              • Francesco scrive:

                >>> Se ancora possiamo parlare di Patria in questo paese senza vergognarci lo dobbiamo solo ai Partigiani (e ai Comunisti che ne costituivano la metà), non certo ai com(pl)ici dell’Uomo della Provvidenza.

                è leggere cose come queste che alza ulteriormente il piedistallo a uomini come De Gasperi, Einaudi, Scelba, Montanelli, Guareschi e che mi convince sempre di più che siamo stati a un passo da essere una Repubblica dei Lavoratori in stile DDR.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @. Francesco

                “Guareschi”

                Detto da un fan sfegatato dell’opera omnia del genio di Brescello:

                è perché ha vinto Guareschi che abbiamo avuto Ciancimino, Vanna Marchi e Salvini

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • PinoMamet scrive:

                Sì ma Giovannino era di Roccabianca 😉

              • Moi scrive:

                Penso che Guareschi sia uno fra gli autori più sottovalutati di sempre …

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ pino mamet

                “Roccabianca”

                Mi cospargo il capo di cenere e chiedo venia autoumiliandomi come richiesto da Valditara!

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Moi scrive:

                Brescello e Roccabianca i én po’ a tàis 🙂 …

              • Moi scrive:

                ” molto vicini ” … letteralmente “a teso” .

              • Francesco scrive:

                Andrea

                potrei ribattere dicendo che è perchè all’opposizione c’erano comunisti e fascisti che il partito di De Gasperi è diventato quello di Ciancimino.

                Ma preferisco ricordare che altrimenti avremmo avuto Togliatti, e POI Salvini e Wanna Marchi, come in tutto l’Est Europa. Però con meno benessere.

                Ciao

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “Ma preferisco ricordare che altrimenti avremmo avuto Togliatti”

                Stalin non lo avrebbe mai permesso, come dimostrano Austria, Grecia, Manciuria e l’Azerbaigian iraniano. Era cattivo ma molto, molto accorto.

              • Francesco scrive:

                Beh, sarei curioso di scoprire come Stalin avrebbe fermato una vittoria del Fronte Popolare alle elezioni del 1948!

                In ogni caso, visto che ADV depreca la sconfitta del Fronte, posso muovermi sul “suo” terreno, no? pensa tu se noi italiani dobbiamo smettere di litigare perchè tanto era già stato tutto deciso all’estero!

                😀

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “fermato”

                Con un Secchia nominato inopinatamente nuovo Primo Segretario al posto di Togliatti.

                Contro un pronunciamento diretto di Stalin nemmeno Togliatti avrebbe potuto opporsi.

                Guareschi ventilo’ questa prospettiva più e più volte.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Poiché Tolkien non c’entra niente con l’Italia (uno che ricorda il passato di un paese resettato 14 secoli prima ed in cui le prime città degne di questo nome rinascono nel basso medioevo inoltrato non ci può azzeccare molto con un paese urbanizzato da tempo immemorabile dove le città al massimo si sono spostate e dove persino l’idrografia è in molti posti artificiale), forse è una condanna che venga frainteso regolarmente. Come viene sistematicamente frainteso negli Stati Uniti.

      • Peucezio scrive:

        Miguel,
        “Ecco perché Peucezio non sarà mai tolkieniano!”

        Probabile.
        Cominciai a leggere “Il signore degli anelli” e lo lasciai lì quasi subito.

        Ma ho l’impressione che tu vedi in me l’amore per lo slancio prometeico inteso come dominio della natura, razionalizzazione del mondo.
        Non dico siano cose che mi dispiacciano del tutto. Ma è anche vero che non appena ciò si rivolge alle culture umane rompendone la spontaneità mi fa orrore.

        No, il mio immaginario non è l’uomo razionale, cerebrale e un po’ asettico che domina la natura.

        Il mio immaginario è il grassone ubriacone che mangia a quattro palmenti, beve vino a litri, rutta, scorreggia, dice scurrilità e canta canzonacce sconce.
        Che defeca, minge, copula senza freni.
        È l’abbondanza, l’albero della cuccagna, l’eccesso fino al grottesco, il comico-realistico, il basso corporeo.
        Hai presente il catalogo iperbolico di vivande e vino che si trova in certa letteratura e in certi canti popolari?

        È lo sberleffo irriverente e scanzonato, che non risparmia nulla e che ride di tutto e tutti, senza moralismo, ma con divertito compiacimento, con leggerezza spensierata.

        La mia insofferenza verso il vegano, l’ecologista, il fighetto frocetto è perché sono figure esangui, quasi eteree, tristi.

        Ma non vi contrappongo l’uomo muscolare dell’ordine, della violenza e della sfida.

        Bensì l’uomo viscerale.

        • roberto scrive:

          peucezio

          “La mia insofferenza verso il vegano, l’ecologista, il fighetto frocetto è perché sono figure esangui, quasi eteree, tristi.”

          però questa è anche frutto della tua immaginazione, cioè di come tu percepisci questi personaggi…e dico personaggi perché a leggere la descrizione mi pare di vedere una sfilata tipo village people

          • Miguel Martinez scrive:

            Per peucezio e roberto

            ““La mia insofferenza verso il vegano, l’ecologista, il fighetto frocetto è perché sono figure esangui, quasi eteree, tristi.”

            Boh… penso a:

            1) due amiche vegane da combattimento, dotate di enorme energia e coraggio e parecchia follia (una si è fatta anche un po’ di galera), o il cuoco vegano bergamasco barbuto e muscoloso che parla solo in dialetto (e cucina molto bene)

            2) ecologista? Quale? Quello che ha mollato tutto per fare il contadino nel centro della Francia, oppure quella che tiene in piedi la nostra parrocchia organizzando il catechismo dei bimbi, o quello che dopo la laurea si è messo a fare il giardiniere?

            Direi che hanno tutte in comune il fatto di non essere “esangui, quasi eteree o tristi”.

            3) fighetti froci temo di non conoscerne, per cui mi astengo.

            • roberto scrive:

              si miguel, condivido avendo nel carniere anche il fighetto frocetto che rutta e peta

              è peucezio quello dei village people
              🙂

            • PinoMamet scrive:

              Io ho conosciuto tanti fighetti, e non pochi, ehm, froci 😉 e anche uno che apparteneva a entrambe le categorie, ed era anche molto di destra.

              Che dire? Al mondo c’è di tutto, e trovo sempre difficile ragionare per categorie.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per PinoMamet

                ” Al mondo c’è di tutto, e trovo sempre difficile ragionare per categorie.”

                Infatti.

                La mia critica a Peucezio è che lui mette tutto insieme questioni storico-sociali, ideologie, interessi e tipi umani.

                La questione ambientale è un dato oggettivo, anche se ovviamente molto complesso: non è possibile la crescita infinita su un pianeta dalle risorse finite, e prima o poi si sbatte dolorosamente la testa contro il soffitto, come scoprì Alice (poi per fortuna, proprio all’ultimo istante, scoprì la boccetta della decrescita).

                Le ideologie sono un’altra cosa: c’è chi crede alla Crescita Infinita, c’è che diffida dell’umana natura e si attende la catastrofe, c’è chi crede alle tecnosoluzioni, c’è il cattolico che critica la superbia umana, c’è il cattolico che invece esalta “l’uomo”, ecc.

                Gli interessi sono un’altra cosa ancora: le finanziarie che devono garantire un ritorno ai loro investitori devono scegliere tra miniere di carbone, pale eoliche, centrali nucleari.

                I tipi umani sono un’altra cosa ancora, e si trovano davvero di ogni sorta in ogni contesto.

                L’errore più grosso che si possa fare consiste però nel giudicare i fatti oggettivi in base alle simpatie umane.

                Come sapete, ho simpatia umana per i “no green pass”, ma questa simpatia non dice nulla sul reale impatto del green pass, delle vaccinazioni anti-Covid, dei lockdown, ecc., né in un senso né nell’altro.

              • Peucezio scrive:

                Ragazzi,
                io parlo dei grandi numeri.
                Poi trovi sempre l’ebreo antisemita nazista che però difende i ricchioni per via delle SA e magari vota Pd perché lo vede come un partito d’ordine e a ‘sto giro ha votato la Meloni per lo stesso motivo.
                L’umanità è varia ovviamente.
                Ma ci sono le tendenze generali, i tipi prevalenti, altrimenti non esisterebbe la sociologia, ma infinite monadi irrelate.

                Miguel,
                “La mia critica a Peucezio è che lui mette tutto insieme questioni storico-sociali, ideologie, interessi e tipi umani.”

                A me interessano le antropologie.
                E le ideologie che producono, come loro sovrastrutture, come direbbe Marx.

              • Peucezio scrive:

                Roberto,

                ma che cazzo è Village People?

              • Peucezio scrive:

                Comunque è molto interessante che su un lungo post abbiate solo sottolineato due righe di pars destruens.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “Comunque è molto interessante che su un lungo post abbiate solo sottolineato due righe di pars destruens.”

                Hai ragione, però la pars construens consisteva nella descrizione di un tipo umano che ti piace. Che poi mi sembra molto diverso da quel poco che so di te.

              • Peucezio scrive:

                Gli elementi apparentemente irriducibili al mio modo di orientarmi sono la realtà e gli interessi.

                Ma la realtà è un prodotto umano: se fosse per la natura dovremmo andare in America a piedi o a nuoto.

                Gli interessi sono sempre un prodotto delle nevrosi e delle idiosincrasie umane, quindi delle antropologie.
                Nessuno ha interesse a possedere più aerei privati di quanti possa usarne materialmente.
                Quindi è un bisogno di controllo.
                Il mondo gira essenzialmente come vogliono questi ultimi, che non stanno difendendo alcun interesse.

              • roberto scrive:

                peucezio

                i village people sono una icona gay anni 80, e grazie a loro che ci sono delle figure macchiettistiche dell’immaginario gay tipo il motociclista vestito di cuoio, il muratore e il poliziotto

                non puoi non aver mai sentito YMCA

                https://www.youtube.com/watch?v=CS9OO0S5w2k

                (tra l’altro non mi sembrano né eterei né tristi)

              • PinoMamet scrive:

                Se avete un amico gay o lesbica (o, orrore! 😉 Appartenete a una di queste categorie) o anche per divertimento e perché sì, andate in una discoteca gay e troverete poco di ascetico 😉

              • Peucezio scrive:

                Miguel,
                “Hai ragione, però la pars construens consisteva nella descrizione di un tipo umano che ti piace.”

                Appunto, era tutta lì la cosa.
                Il senso del mio intervento non era sostenere una qualche tesi.
                Era solo correggere la tua idea di me come di un difensore della tecnica razionale che sottomette l’uomo e la natura. C’è del vero, ma in un senso molto da sfumare e chiarire.

                A parte che non è tanto che “mi piaccia”. E non è nemmeno tanto un tipo umano ma un archetipo.
                Più che piacermi, lo vedo come un archetipo del mito dell’abbondanza, che trovo sano, rispetto a ogni modello basato sull’automortificazione.

                Beh, anche Gesù è molto diverso da qualunque cristiano, ma un cristiano vorrebbe somigliare a lui, mica a Giuda.

              • Peucezio scrive:

                Roberto,
                “(tra l’altro non mi sembrano né eterei né tristi)”

                Dopo mi guardo bene il video.
                Ma grazie al cavolo che degli omosessuali di quarant’anni fa non erano eterei né tristi.
                Io parlo di quelli modaioli di oggi. Quelli fra il vegano, il “gretino” e la sardina.
                Che non esauriscono nemmeno la totalità e forse neanche la maggioranza degli omosessuali giovani.

                Il mondo che io amo è popolato di omosessuali.
                In privato poi se vuoi ti racconto un po’ di aneddoti e di tipi umani.
                Gente in parte scomparsa in parte anziana.
                Un altro pianeta. Nessuna vena perbenistica. Gente verace, trasgressiva. L’antitesi assoluta dei frocetti modaioli di oggi. E dei rompicoglioni LGBT con la loro cupa cappa censoria e moralista.

              • Peucezio scrive:

                Roberto,
                “non puoi non aver mai sentito YMCA
                https://www.youtube.com/watch?v=CS9OO0S5w2k

                Ma è famosissima!
                Non avevo idea che fossero culattoni.
                (Nè la cosa mi turba in alcun modo)
                Mi sembra semplicemente tipica roba anni ’70.

                Pensa che “Village People” quando li hai nominati pensavo fosse una serie televisiva o sa il cazzo cosa.

              • Peucezio scrive:

                Comunque se ci pensate è inquietante e al tempo stesso sintomatico che gli omosessuali (meglio, i loro attivisti), da essere elementi di anticonformismo spregiudicato e libero siano diventati i custodi del perbenismo, i nuovi inquisitori.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ peucezio

          “sconce”

          Hai fatto l’identikit dell’inglese in vacanza sulla Costa Brava.

          E meno male che aborri gli anglosassoni! 😉

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • roberto scrive:

            giusta osservazione
            🙂

          • Miguel Martinez scrive:

            Per ADV

            “Hai fatto l’identikit dell’inglese in vacanza sulla Costa Brava.”

            🙂

          • Peucezio scrive:

            A me quelli sembrano lavoratori alienati e nevrotizzati in cerca di sfogo scomposto, il contrario del tipo umano a cui penso io.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Peucezio

              “penso io”

              Vabbè che conosci Milano, ma mi sa che ti sei troppo affezionato alla Scala.

              Il tipo umano cui pensi tu è il Falstaff di Verdi.

              Cioè un’invenzione operistica verdiana costruita su un’invenzione letteraria shakespeariana.

              Ora, Shakespeare e Verdi erano entrambi dei geni; non avevano bisogno di descrivere la vita reale per realizzare i loro capolavori.

              Il crapulone cui pensi te è tanto realistico quanto lo Schiaccianoci di Ciaikovski.

              Ai tempi in cui c’erano le lucciole di Pasolini, almeno, il tipo umano cui pensi te era rarissimo. Chi stava bene viveva nel caso migliore come i Finzi Contini del film e del romanzo omonimi e nel caso peggiore come gli Indifferenti di Moravia. Gli altri vivevano come nelle Cronache di poveri amanti di Pratolini nel caso migliore e come nella Strada di Fellini nel caso peggiore. Se avesse senso individuare una condizione media, mi verrebbe in mente Anni ruggenti di Nino Manfredi.

              (Non che all’estero fosse meglio. Dickens, Cechov, Hamsun e Zola stanno lì a dimostrarlo)

              Il 99% dell’esistenza umana era squallore per la stragrande maggioranza. Lo dimostra il fatto che altrimenti non avrebbero avuto bisogno di feste, processioni e addobbi delle chiese. Se hai visto Per grazia ricevuta di Nino Manfredi sai cosa intendo dire.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Il tipo umano cui pensi tu è il Falstaff di Verdi. ”

                Boh, anche a Firenze esiste gente come quella descritta da Peucezio, la movida in fondo si regge in buona parte su di loro.

              • PinoMamet scrive:

                “Gli altri vivevano come”

                Mmm, ma poi forse no…

                un giorno qualcuno dovrà scrivere La Grande Storia della Classe Media.

                Immagino che farà arrabbiare moltissimo i Devoti di Carletto de’ Marchi, filosofo tedesco, e gli Adoratori delle Epoche Buie che Forse Non Erano Così Buie….

              • Francesco scrive:

                ORAPM!

                ad Andrea le religioni fanno così schifo che pure se organizzano una festa o costruiscono una bella chiesa non gli va bene!

                poi vedi i Rave e gli albergoni della “civiltà laica” a capisci chi è il minchione

                Un pochino di studio della Storia potrebbe fare miracoli, per il nostro.

              • Peucezio scrive:

                Andrea,
                però mi stupisco come tu a ‘sto giro sia riuscito a fraintendermi completamente, a capirmi alla rovescia.

                Io non ho parlato di un “tipo umano”, ho parlato di un immaginario.
                Di un archetipo, di un mito, come ho spiegato a Miguel.

                PROPRIO perché un tempo c’era la povertà la gente aveva il mito dell’abbondanza e della cuccagna.
                Ricordi Carlo Levi che si stupisce quando ad Aliano lo trovano bello in quanto grasso?
                Oggi il valore è la magrezza, che un tempo era segno di miseria, di mancanza di prosperità.

                Ciò non toglie che c’è stata una speciale congiuntura che ha prodotto anche qualche tipo umano non lontano da quello da me descritto.
                Mi riferisco al secondo Novecento, quando un’umanità cresciuta nell’Italia povera (non più miserrima e affamata, ma frugale) si è trovata ad avere disponibilità mai viste prima.

                Col mondo da cui attinge l’immaginario di cui ti parlo io ci interagisco quasi quotidianamente.
                Non sto parlando di persone reali che siano identiche al ritratto archetipico che ho tracciato, ma cui questo si può ispirare, perché ne esprimono molti valori.
                Tu non hai idea dei pranzi pantagruelici che mi vengono offerti talvolta. Qui in Lombardia, mica nel sud.
                E conosco persone il cui immaginario è popolato di figure così, ma nel loro caso è memoria biografica, personale.
                In privato se vuoi ti racconto una bella storiella e ti mando pure qualche foto che dà una rappresentazione icastica perfetta di ciò di cui parlo.

                Io non invento nulla.
                Ho scoperto un mondo, mi ci sono immerso, lo frequento e lo amo.
                E ne traggo l’essenza, che è quella che ho esposto in quel commento, che a quanto pare avete tutti capito a rovescio, chi per un verso, chi per un altro.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “pantagruelici”

                Guarda che i trusti personaggi che ti dispiacciono, i moralisti boldriniani, i piagnoni del terzo millennio ci stanno precisamente perché non tutti possono godere della crapula di cui godono alcuni.

                Non parlo di fame e di difficoltà economiche, ma di qualcosa di persino peggiore: della diffusa paura delle difficoltà future.

                Quello che intristisce la società moderna rendendotela odiosa è la precarietà diffusa.

                Nulla di peggio di aver cominciato a star bene, come giustamente ricordi tu, e di sapere di poter po’ perdere tutto per una crisi economica, per la globalizzazione o la guerra.

                La precarietà è incompatibile con la serenità, e avvelena pure il relax che segue alla crapula più gioiosa in compagnia.

                Se poi la precarietà è diventata di massa, come in questo caso, il moralismo è inevitabile.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • fuzzy scrive:

                Si può anche vivere alla grande, come se non ci fosse un domani. E in questo caso non ci sarà un domani.
                Ma affinché il gioco funzioni senza generare pensieri deprimenti servirà forse una forte capacità di rimozione dei problemi oppure una totale ignoranza del mondo.
                Che poi la magrezza sia indice di mancanza di vitalità è tutto da dimostrare. Gli atleti non si abbuffano di carni e cibi grassi, ma aumentano l’apporto di carboidrati.
                Casomai bisognerebbe dire due parole su come viene prodotto il pane da qualche tempo. Poi magari aggiungo.

              • Peucezio scrive:

                Andrea,
                non condivido per niente.

                La precarietà c’è per precise decisioni del potere economico.
                È una forma di nuovo sfruttamento e squilibrio indotto delle risorse.

                E l’ideologia della scarsità, della “sostenibilità”, ecc. è la nuova oppressione dei ceti dirigenti contro le classi subalterne.

            • PinoMamet scrive:

              Beh dai non esageriamo nell’altro senso…

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ pino mamet

                “Grande Storia della Classe Media”

                Magari!

                Con un grafico che mostri l’andamento delle calorie nella dieta nelle varie classi sociali in funzione del tempo, possibilmente.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          no scusa Peucezio, moh non ti piacciono San Giovanni Battista e Sant’Agostino? e neppure Sant’Ignazio di Loyola? e come spieghi l’allegria di San Francesco d’Assisi?

          niente, anche secondo me non funziona,

        • Malgrado scrive:

          Per Peucezio

          Ma per produrre le tue amate macchine (da me non tanto amate), ci vuole una società di uomini razionali, ascettici, astratti ecc.

          • Peucezio scrive:

            Ovvio.

            Questo è il paradosso della modernità.

            Mi pareva di averlo scritto.
            Per arrivare alla crapula e all’abbondanza di oggi ci sono voluti gli asceti capitalisti olandesi e anglosassoni.
            È una questione da definire sul piano teorico.
            In pratica il male parrebbe produrre il bene.
            Resta il dubbio se valga la pena e insomma alla fine come s’inquadra la modernità.

    • Francesco scrive:

      Ho controllato varie fonti storiche: l’esercito di Saruman era di circa 17.000 effettivi!

      🙂

  2. Francesco scrive:

    Però devo dare ragione a Miguel su una cosa: gli uomini di Lagolungo, nello Hobbit, quelli che Tolkien addita al disprezzo del lettore mentre Smaug va temuto e ucciso ma è rispettato, sono quello che lui chiama “la destra italiana”.

    Bottegai senza anima, se posso riassumere.

  3. fuzzy scrive:

    Per quanto ne so la gran parte delle macchine funziona o ha funzionato a combustibili fossili.
    Metti il combustibile nella mega-macchina, si muovono tutti gli ingranaggi e poi dal tubo di scappamento escono i rifiuti.
    Dentro la macchina è tutto un groviglio di cause, effetti e retroazioni per cui non ci si capisce niente.
    La macchina sta andando dove le pare e gli uomini si adeguano anche se credono di avere il controllo. (Il mitico controllo su cui Alan Watts ha scritto libri mirabili)
    Salvo un piccolo particolare: il combustibile è quasi finito.
    Ora, come tutto questo si possa conciliare col Vitalismo alla D’Annunzio, non lo so. A meno che non ci si accontenti di fare i vitalisti a piedi o al massimo in bicicletta.

  4. PinoMamet scrive:

    Non ce l’ho mai fatta a leggere Tolkien quindi boh.

    Un’amica mi trascinò a vedere i film: al primo c’erano dei pirla travestiti da Hobbit che applaudirono a fine film e gridarono Viva Tolkien, che fu più o meno la pietra tombale per ogni possibile futuro interesse.

    Come da liceali disprezzavamo le “matricole” che venivano a liberarci, con i loro cappellini da Robin Hood (in altre università credo siano diversi) perché ci sapevano, boh, di falso ma soprattutto di estraneo, così sentivamo quasi tutti una certa estraneità per l’universo fantasy.
    Al massimo andava bene per quelli dello scientifico.

    Poi vabbè che Tolkien sarà diverso e meglio, ma il suo pubblico, in maggioranza ed esclusi i presenti, non ci esaltava.

    E poi boh, a ognuno giustamente piaceranno le robe sue, se fossi anglosassone magari pure Tolkien, ma visto che non lo sono…

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Pino Mamet

      “E poi boh, a ognuno giustamente piaceranno le robe sue, se fossi anglosassone magari pure Tolkien, ma visto che non lo sono…”

      Sopratutto ho avuto la fortuna di vedere i suoi libri sullo scaffale di una biblioteca, senza averne mai prima sentito parlare. E infatti era del tutto sconosciuto in Italia all’epoca.

    • Francesco scrive:

      Guarda che i film stanno ai libri quanto Lando ai film di Eva Henger ….

    • roberto scrive:

      I film sono una palla mostruosa.
      si salva il primo soprattutto perché la contea è esattamente come me l’ero immaginata leggendo i libri, e si salva ovviamente Liv Tyler…il resto è noia

  5. Miguel Martinez scrive:

    Se ne accorgono… quando si tratta di mezzi che gli Stati Uniti non controllano:

    https://www.theepochtimes.com/one-if-by-lenovo-two-if-by-tiktok_4888233.html

    Cyberspace, rather than the lands or the waters, is the battleground upon which communist China is waging a subtle, sophisticated long war against the United States and the rest of the free world. Americans were told earlier this month by the director of the FBI that the Chinese not only had already arrived but had placed their personal information and computer and smartphone capability at risk.

    • Francesco scrive:

      Per fortuna, se manco se ne accorgessero … ti ricordi di quell’offensiva prevista grazie alla lettura dei dati delle App di prenotazione pizze?

      Capisco che tu finga di non essere aggregato all’Impero usano ma oggettivamente lo siamo. E andremmo a fondo con lui.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Più facile che cambieremo egemone.

        • Francesco scrive:

          Sospetto che quello nuovo preferisca tenersi i suoi, di tirapiedi, e nel caso ne cerchi di nuovi in Europa che non punti sull’Italia.

          Ci conviene che gli yankees vincano anche per quello.

          😉

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Confondi il governante pro-tempore con lo Stato. Se la Germania diventa egemone mica annette l’Italia: semplicemente il governo italiano prende gli ordini da Berlino e non da oltreoceano.

            • Francesco scrive:

              Intendevo dire che se oggi abbiamo una gran bella posizione alla corte degli USA, se dovesse salire al trono un nuovo signore ci troveremo a contare molto meno e a stare molto peggio.

              E questo prima di discutere dei meriti dei due signori.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Che posizione abbiamo nella corte degli USA?

              • Francesco scrive:

                Non so, prova a guardarti intorno e a fare un confronto con l’Italia dal 1900 al 1940 e poi rispondimi.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “Non so, prova a guardarti intorno e a fare un confronto con l’Italia dal 1900 al 1940 e poi rispondimi.”

                Oppure fai un confronto tra il Vietnam in quegli anni e il Vietnam oggi.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Ok, proviamo.
                1911: l’Italia fa la guerra in Libia perché vuole e la conquista.
                1915: l’Italia decide di entrare in una guerra senza che nessuno l’abbia costretta ed estorcendo promesse irrealizzabili dall’Intesa.
                1933: il presidente del consiglio italiano è stimatissimo dai leader di USA e Germani che lo guardano come moddello da seguire.
                1938: a Monaco l’Italia è celebrata come garante della pace in Europa.
                1940: l’Italia entra in guerra perché lo vuole, mica perché la costringe un egemome.

                Oggi: l’Italia entra a comando nelle guerre degli altri, inclusa una guerra in Libia per perdere l’influenza che ha in quel paese, il governo italiano è considerato uno zimbello, USA e Germania ci guardano dall’alto in basso e il peso internazionale del paese è pari a zero.

                Cazzo che scalata!

              • Francesco scrive:

                Non perderti dietro il fumo e le luci laser! guarda piuttosto la base materiale.

                Tipo l’emigrazione, la vita media, il tasso di analfabetismo, quelle robe lì.

                Secondo me ci abbiamo guadagnato un sacco. E non parlo neppure della democrazia sennò mi tirate fuori il PCI.

                Che c’entra come il Qatar ai Mondiali.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Allora vale l’obiezione di Miguel: anche il Vietnam.
                Inoltre stavamo parlando di ruolo internazionale, non di condizioni materiali, che sono migliorate anche nei paesi che non si sono ridotti a fare le troie degli USA.

              • Francesco scrive:

                Veramente direi che le condizioni materiali sono migliorate nella misura in cui i paesi “si sono ridotti a fare le troie degli USA”, sive “hanno adottato il modello economico capitalistico”.

                Esempio preclaro è proprio il Vietnam: si è arricchito molto grazie a riforme capitalistiche è rimasto una rigida dittatura comunista ai danni dei vietnamiti, si è riavvicinato politicamente agli USA in funzione anti-cinese.

                Esempio perfetto, però gioca nella mia squadra.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                I cinesi sono puttanelle degli USA? I cubani pure?
                Dai, posa il fiasco…

              • Francesco scrive:

                I cubani sono 1) alla fame perchè hanno mantenuto il socialismo e 2) le puttanelle del loro regime

                se questo vale la gloriosa indipendenza dagli USA beh, che ti devo dire, buona traversata

                PS mi rileggo e vedo di aver scritto molto male. Avrei dovuto scrivere “aderire al modo di produzione capitalistico”.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Confronta i cubani come vivono oggi e come vivevano nel 1900 e poi dimmi.

              • Francesco scrive:

                Potrei sbagliarmi ma credo che Cuba nel 1900 fosse un paese mediamente ricco.

                Certo non l’Argentina o il Venezuela.

              • Francesco scrive:

                sbagliato, sbagliato, era un paese mediamente povero (come anche il Venezuela)

                ma dai dati l’Italia pare fosse già mediamente ricca, mi pare strano

              • Fuzzy scrive:

                Cuba. Si legge tutto e il contrario di tutto. Comunque, di fame non mi pare che muoiano anche se magari tirano un po’ la cinghia. In compenso bevono e fumano molto. La sanità e la scuola non mancano. Freddo dubito che sia mai freddo, però di tanto in tanto arrivano degli uragani da panico. Magari non hanno le auto e non riescono a ristrutturare le case.
                Io solo questo sono riuscito a capire.
                Non vanno in vacanza al mare perché sono già al mare.
                Per me potrebbe essere considerata gente che ha già fatto la transizione. Direi che sono in una botte di ferro.
                Ah, sono a posto anche col vitalismo. Quello a piedi, naturalmente.
                Sto degenerando.
                Poi qui c’è Tarvisii che tende a scandalizzarsi per molto meno.

              • Fuzzy scrive:

                https://www.hsph.harvard.edu/news/hsph-in-the-news/cubas-covid-19-vaccine-success-could-serve-as-global-model-report/
                Fino all’anno scorso sembrava che l’isola fosse in balia del Covid. Poi vai a vedere nel nov 2022 ed è stato un successo.
                Inutile, non c’è niente da dire, sono i migliori.
                (Pare che fugga qualche cervello. Ma poi non è detto che non ritorni. Conosco dei giovani cervelli italiani che sono stati sfruttati e massacrati fino all’osso dopo aver trovato uno straccio di lavoro, per giunta lontano da casa e poi si sono licenziati perché non ce la facevano più).

              • Francesco scrive:

                ah, sono perfettamente d’accordo che il PIL pro/capite non sia tutto

                solo che come Ritvan ho qualche dubbio sui dati ufficiali di Cuba nelle materie che sono il fiore all’occhiello del regime

                buona la descrizione di Cuba come paese “post bolla energetica”, meriterebbe un maggiore approfondimento

  6. Moi scrive:

    Ambiente e Siccità …

    La Hit Anni ’80 Africa di Toto per sempre (o quasi) nel Deserto della Namibia , a mo’ di Danza della Pioggia :

    https://edition.cnn.com/style/article/toto-africa-namibia-desert-scli-intl/index.html

    https://www.youtube.com/watch?v=m6-PlYDCt50

    • Moi scrive:

      https://www.youtube.com/watch?v=FTQbiNvZqaY

      Toto (un “White” Buono , però …) – Africa, 1982

      I hear the drums echoing tonight
      But she hears only whispers of some quiet conversation
      She’s coming in, 12:30 flight
      The moonlit wings reflect the stars that guide me towards salvation
      I stopped an old man along the way
      Hoping to find some long forgotten words or ancient melodies
      He turned to me as if to say, “Hurry boy, it’s waiting there for you”
      It’s gonna take a lot to take me away from you
      There’s nothing that a hundred men or more could ever do
      I bless the rains down in Africa
      Gonna take some time to do the things we never had
      The wild dogs cry out in the night
      As they grow restless, longing for some solitary company
      I know that I must do what’s right
      As sure as Kilimanjaro rises like Olympus above the Serengeti
      I seek to cure what’s deep inside
      Frightened of this thing that I’ve become
      It’s gonna take a lot to drag me away from you
      There’s nothing that a hundred men or more could ever do
      I bless the rains down in Africa
      Gonna take some time to do the things we never had
      Hurry boy, she’s waiting there for you
      It’s gonna take a lot to drag me away from you
      There’s nothing that a hundred men or more could ever do
      I bless the rains down in Africa
      I bless the rains down in Africa
      (I bless the rain)
      I bless the rains down in Africa
      (I bless the rain)
      I bless the rains down in Africa
      I bless the rains down in Africa
      (Ah, gonna take the time)
      Gonna take some time to do the things we never had

  7. r1 scrive:

    Ho letto “lo hobbit” quando ero bambino, perché ce lo avevano imposto a scuola.
    Del signore degli anelli conosco solo

    * l’entusiasmo di chi conoscevo che ne stravedeva
    * un film misterioso mezzo animato mezzo recitato di tanti anni fa
    * e un film del cazzo di circa vent’anni fa

    Non sono un grande estimatore del fantasy, ma ho vissuto e capito abbastanza per giudicare come meloni, cucuzze e altri ortaggi tentino di esibire una specie di patente culturale mettendosi in bocca il nome di qualche scrittore, cogliendo solo le esteriorità come giustamente fate notare.

    Mi son dovuto arrendere all’idea che dei meloni possano parlare e muoversi da soli, per quanto assurda mi sembri; ma son sicuro che non sono in grado di leggere un testo e capirlo. Tutt’al più sono in grado di stravolgerne e distorcerne il senso. Cioè, in lingua cucurbìta, di “strumentalizzare”, verbo analogo a “puffare” nella lingua dei puffi.

    In Italia il folklore politico vorrebbe la destra tradizione, ordine, disciplina e azione; la sinistra compassione, diritti, giustizia e riflessione.

    A me pare che nella pratica — cioè le persone e gli ortaggi che si dichiarano di destra o sinistra — siano rispettivamente ‘opportunisti’ e ‘fondamentalisti’.

    A proposito de ‘lo hobbit’: mi sembra di aver visto ieri una cassetta di cucurbitacee portate fresche dal campo hobbit; l’altroieri professavano fiere una ferrea fede anti NATO. Nell’arco di un pomeriggio nell’afa romana si son guastate.

    • Francesco scrive:

      Cazzo, una scuola in cui facevano leggere lo Hobbit! questo si che è culo.

      pensa che c’è gente che ha dovuto leggere Cuore!

      PS io li lessi entrambi per i fatti miei, ero un lettore voracissimo.

  8. tomar scrive:

    Domanda non provocatoria ma di pura curiosità: c’è qui qualcuno che si è accostato per la prima volta a Tolkien dopo i 40 anni?

    • roberto scrive:

      Non scrive qui ma posso citare mia moglie, che ha provato a leggerlo su mia insistenza e lo ha detestato

      • tomar scrive:

        x roberto
        ‘mia moglie”
        Altra curiosità: che posto hanno le donne nel Lord?

        • roberto scrive:

          davvero minimo…le due elfe arwen e galadriel e la tipa che uccide il nazgul (mi sfugge il nome)…poi qualche personaggio di contorno

          nel film hanno molto calcato la mano sui ruoli femminili

          • Francesco scrive:

            confermo: il tentativo di ampliare il peso dei personaggi femminili, per quanto commercialmente comprensibile, è uno degli elementi più di disturbo nel film

            un cambiamento non richiesto e non necessario, che ha richiesto peraltro di far fare incantesimi ad Arwen, un roba da pazzi!

            • roberto scrive:

              Arwen è così caruccia che le si concedono gli inacantesimi! poi la scena sul fiume è una di quelle che mi è piaciuta di più

              • Francesco scrive:

                è una violenza a Tolkien, però, che di incantesimi dozzinali non ne ha mai voluto sapere!

                inoltre Gran Burrone non è difeso dalla magia ma è nascosto.

    • Francesco scrive:

      io saccheggiavo più o meno di nascosto la biblioteca di mio padre e lo scoprii da solo

      però non avevo passato i 40, in effetti

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ tomar

      “40”

      Io. Ero in Polonia e l’unico libro da leggere non in Polacco (lingua che mastico ma non al punto da leggere un intero libro) era “The Lord of the Rings”. L’ho letto d’un fiato. Poi l’ho richiuso. Poi l’ho riaperto e l’ho riletto un po’ di volte di seguito.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  9. tomar scrive:

    Quel che ho capito finora io guardando il dibattito su Tolkien dal buco della serratura:
    – non è roba (absit iniuria verbis) per ultraquarantenni (con l’eccezione di ADV, per “beata costrizione”)
    – non è roba per signore e signorine
    – da un indizio di Pierre Bezukov (Tolkien è CONTEMPORANEAMENTE…) che ha fatto godere Miguel tendo a pensare che Tolkien fosse uno dei grandi spiriti di sentire da dentro (de te fabula narratur) tutte le possibilità dell’umano, quelle del male incluse, come anche, per dire i primi che mi vengono in mente, Dante, Proust, Flaubert (madame Bovary c’est moi), Tolstoy, Dostoevskij, Nabokov… e Totò.

    • Francesco scrive:

      1) io ho 54 anni e LOTR mi aspetta sul comodino, appena avrò terminato Starship Troopers (colpa tua, ADV!). ma credo che sia soprattutto un libro per adulti, in grado di coglierne molto di più che non i giovinastri

      2) credo che anche questo sia discutibile: molto signore e signorine non vogliono leggere “Piccole Donne” nè tanto meno “Tipe che corrono coi lupi”.

      3) credo di sì

      ciao

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ francesco

        “LOTR”

        Concordo.

        E si’, sono contento di diffondere Heinlein nel mondo. 😉

        Ciao!

        Andrea Di Vita

    • roberto scrive:

      Sulle signorine, in realtà ho varie amiche che adorano Tolkien ma lo hanno letto da giovani (ti parlo di amiche del liceo e lo abbiamo tutti letto a quell’età)

      A naso lo apprezzano ancora di più quelli che lo hanno letto in inglese (a me per esempio in inglese piace tantissimo, in italiano perde molto)

      Sull’ultimo punto ho sempre ammirato chi nei libri trova qualcosa di più che il racconto…per me è come il vino, so dire solo mi “piace/non mi piace”. Il signore degli anelli è un gran libro ma davvero non saprei ricavarne nessun messaggio o filosofia o lettura del mondo (un po’ come il nome della rosa, mi è piaciuto ma non ho mai capito perché è odiato dai cattolici, mi pare solo un bel divertissement intellettuale, o la storia infinita al quale sono affezionato ma come bel romanzo non come maestro di vita)

      • Francesco scrive:

        “non ho mai capito perchè è odiato dai cattolici” … a volte Roberto si riassume alla perfezione in una frase!

        PS io lo ho odiato solo perchè la biblioteca alla fine brucia ma lo ho letto quasi 40 anni fa

      • PinoMamet scrive:

        La vedo come Roberto sui libri, ma anche sui film.

        Decenni di scuola italiana però obbligano gli studenti a fare “riassunti” e “sintesi” in cui gli si chiede di esprimere “il messaggio” dell’opera o peggio dell’autore….

        Pensate un po’ a che “messaggio” può avere una fiaba, e rendiamoci conto.

        Cappuccetto rosso ha il messaggio che la caccia è uno sport utile? Che i boschi sono pericolosi? Che le vecchie amano le torte? Che i lupi praticano il travestitismo?

        Non c’è “il messaggio”; c’è che un’opera dice, prima di tutto, sé stessa, e poi decine di altre cose, e se l’autore è bravo queste cose le dice senza esplicitarle, se è bravissimo, senza rendersene nemmeno conto.
        E se gliele dici, ti risponde: “Ah sì? Non ci avevo mai pensato”.

        • Francesco scrive:

          Tutto vero Pino, però l’arte di fare il riassunto, depurata del bisogno di trovarci un messaggio, andrebbe recuperata!

          PS il messaggio di Cappucetto Rosso è che i figli devono obbedire ai genitori e non fare di testa loro, cazzo!

          😀

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ pino mamet

          “riassunto”

          Sono in totale disaccordo.

          Non mi ricordo più chi ha detto che se hai capito una cosa sei in grado di spiegarla a n dieci minuti a tua nonna analfabeta.

          Se NON sei in grado di spiegarla vuol dire che non l’hai capita.

          È il motivo per cui anche grandissimi scienziati come Feynman non sapevano fare a meno del contatto con gli studenti, magari anche matricole: sforzarsi di spiegare in modo comprensibile implica sforzarsi di organizzare in modo coerente l’argomento, perché anche l’ascoltatore disattento la prima cosa che nota subito è l’incongruenza nell’esposizione. Un altro Nobel, Chandrasekhar (l’inventore del concetto di ‘supernova’) è passato alla storia per la chiarezza dei suoi riassunti, apprezzatissimi dagli studenti

          In matematica e fisica l’effetto è evidente, anche perché la produzione di fuffa è sempre in agguato e l’errore si annida dove uno meno se l’aspetta (“professore, guardi che sulla lavagna ha scritto un più al posto di un meno”, e il povero professore cerca disperato di capire dove … 😉 ). Ma vale anche nelle materie umanistiche.

          Un famoso grecista alla Normale diceva ai suoi allievi, futuro professori di greco al liceo, che se non erano capaci di spiegare Omero in dieci minuti ai passeggeri di un compartimento di seconda classe senza agganciare l’attenzione degli ascoltatori avevano sbagliato mestiere.

          L’arte di riassumere è fondamentale. Se poi qualcuno vuole approfondimenti, farà domande. Ma chi ad esempio pubblica su riviste scientifiche di livello appena superiore al bollettino parrocchiale sa bene che la minima prolissità è causa di inesorabile rigetto dell’articolo.

          È molto più difficile un riassunto di un testo dato di un tema dove si racconta ciò che si vuole.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

  10. tomar scrive:

    corrige: fosse uno dei grandi spiriti CAPACI di sentire da dentro

  11. tomar scrive:

    … e Kafka naturalmente, che addirittura si diverte a metamorfosizzarsi in un insetto.

  12. Moi scrive:

    In confronto alla serie TV con gli Elfi Neri …

    (NON in senso Tolkeniano, ma “interptetati da un cast AfroAmericano per rendere “inclusivo” un Maschio Bianco CistEtero nato a Fine Ottocento e morto mezzo secolo oramai fa …)

    e la Galadriel Mary Sue Warrior Princess Girl Power (sempre per rendere “inclusivo” un Maschio Bianco CistEtero nato a Fine Ottocento e morto mezzo secolo oramai fa …)

    … in confronto, Peter Jackson è un fine Filologo ! 😉

  13. Moi scrive:

    Elfi Luminosi, Elfi Scuri e altri ancora: il problema elfico di Tolkien.

    https://www.endore.it/endore20/content/Art04.html

  14. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Tucker Carlson sullo scandalo sadomasopedofilico (almeno nell’ “outcome” 🙂 …) Balenciaga …

    https://www.youtube.com/watch?v=ooFBDnAovIc

    Tucker Carlson shocks everyone with his take on the latest Balenciaga controversy

  15. Moi scrive:

    https://nypost.com/2022/11/23/balenciaga-bdsm-teddy-bear-photographer-addresses-backlash/

    Balenciaga ‘BDSM teddy bear’ photographer speaks out amid backlash

  16. Moi scrive:

    La nuova campagna pubblicitaria della nota casa di moda Balenciaga, con al centro i bambini, sta sconvolgendo il mondo e ovunque scoppiano le proteste. Balenciaga, colta con le mani nella marmellata, fa retromarcia e cambia le immagini, ma la toppa è peggio del buco.

    https://www.youtube.com/watch?v=dFiyz62_m2w

  17. habsburgicus scrive:

    Ma anche a me va benissimo un re unto e molto magico, basta che non comandi.

    e con questa frase, splendida, Miguel ha dimostrato che la pensa in sostanza come me 😀
    io qui ho sempre espresso ammirazione, specie in passato, per le Monarchie tradizionali ma forse non ho mai sottolineato troppo quanto Miguel è riuscito a dire con una sola, peraltro breve, frase..ovvero che il Re/Imperatore deve avere infiniti poteri formali, privilegi, titoli, quel che volete, ma NON deve assolutamente governare 😀
    io sono essenzialmente anarchico/libertario 😀 😀 mi fa paura l’accentramento del potere 😀

    • PinoMamet scrive:

      Embè come re unto e magico (absit iniuria) il Papa era perfetto!

      Meglio ancora, un imperatore unto dal Papa.

      • Francesco scrive:

        il quale, una volta finito l’elenco dei diritti e privilegi e guarentigie di cui godevano infinite categorie di sudditi, scopriva di non poter governare quasi per nulla, giusto?

  18. Moi scrive:

    Farideh Moradkhani è stata arrestata dopo essersi diretta in procura per una convocazione

    https://www.youtube.com/watch?v=BYlSjQ6Catc

    Una delle nipoti dell’ayatollah iraniano Ali Khamenei ha lanciato un appello contro quello che lei definisce «un regime assassino e sterminatore di bambini». Farideh Moradkhani, secondo la testimonianza del fratello che vive in Francia e che ha diffuso il video, è stata arrestata dopo essere andata in procura per una convocazione. Nel video la donna ha invitato i governi stranieri a tagliare ogni tipo di rapporto con il governo iraniano dello zio. «Questo regime non è fedele a nessuno dei suoi principi religiosi e non conosce alcuna legge o regola tranne la forza». Moradkhani ha poi paragonato l’ayatollah a dittatori come Hitler e Mussolini: «Queste esperienze non sono state abbastanza per far sì che il mondo pensi in un modo diverso?»

    • habsburgicus scrive:

      in Iran, secondo il mio parere di profano che sa assolutamente poco di giurisprudenza sciita, l’unica soluzione buona -e che dunque non sarà adottata- sarebbe il superamento graduale del khomeinismo attraverso un’evoluzione dottrinale ENTRO il clero, tornando al Grande Ayatollah Shari’atmadari, azero come Khamene’i 😀
      è noto che Khomeini negli anni dell’esilio fece un’innovazione radicale a suo modo geniale -anche se la presentò come conforme alla più pura Tradizione e lì sta la sua abilità :D- ovvero sostenne la teoria inaudita del “velayat-e faqih” che Miguel mi perdonerà se tradurrò alla buona con “governo del giurisperito/dotto nella Legge” anche se certamente vi saranno altre traduzioni più pregnanti….
      questa è la base di TUTTA la Repubblica islamica (Jomhuri-ye Eslami-ye Iran, proclamata il 1/4/1979 d.C dopo il plebiscito del 30/3/1979 già nel 1358 AHS e la rivoluzione dell’11/2/1979 o 22 Bahman 1357 AHS);
      il “velayat-e faqih” fu inserito nella Costituzione approvata con plebiscito il 2-3 dicembre 1979 d.C, un mese dopo la presa degli ostaggi (4/11/1979)..
      il faqih può essere, semplificando, o
      una figura eccezionale e carismatica che ha questo diritto ex consensu omnium come era appunto Khomeini (che la masse chiamavano Emam, alludendo al XII Emam improvvisamente “scomparso” a fine IX secolo d.C e che un giorno tornerà in gloria secondo la setta Ja’fari “duodecimana” quella al potere in Iran e la più importante fra le correnti sciite ancorché non sia l’unica..Khomeini mai osò definirsi tale ma di solito non interrompeva le masse che così lo chiamavano :D) oppure in mancanza di tale figura
      un Ayatollah di chiara fama, un “marja-e taqlid” (fonte di emulazione) quale è appunto Khamene’i anche se venne fatto “Grande Ayatollah” solo molto tardi dicono i maligni 😀 o, addirittura,
      a un collegio di fuqaha (plurale arabo di faqih) che potrebbe la soluzione per il post-Khamene’i
      orbene, questa tesi (il “velayat-e faqih”) è al limite dell’eresia ! e non lo dico io 😀 il Grande Ayatollah Shari’atmadari, uno dei più grandi e dotti giureconsulti, dell’epoca Pahlavi tarda, definì “folle” questa teoria e “non conforme all’Islam” (e, badate anche se in Iran OGGI non si può più dire, che prima del 1979 se Khomeini era già più popolare fra le masse e nel bazaar, tra i dotti sciiti Shari’atmadari godeva ben più influenza e prestigio !)…
      sappiamo come andò a finire 😀
      Shari’atmadari, che non metteva in discussione la Monarchia ma solo Reza Pahlavi e che dialogò pure con la Shahbanu Farah (Farah Diba, ritenuta più devota del marito), venne prima emarginato, poi insultato indi purgato
      e Khomeini regnò incontrastato 😀
      sarà sempre così ?
      le obiezioni SERIE e dotte di Shari’atmadari non mi risulta siano state confutate..se non dai pasdaran con l’uso delle armi 😀
      e se l’alto clero sciita un giorno si convincesse che bisogna abolire il khomeinismo per salvare lo sciismo ? (cioé se stessi :D)
      spetterebbe a noi, a un Occidente serio, agire in tal senso e non appoggiare i fanatici antireligiosi (che contano come il due di picche anche se piacciono agli intellettualloidi liberal di New York) bensì favorire un “golpe” entro il clero..
      lo faranno ? ovviamente no 😀
      e il clero resterà tutto con Khamene’i e i khomeinisti

      • tomar scrive:

        habsburgicus
        “lo faranno ? ovviamente no”
        Interessante la tua analisi delle dinamiche storiche all’interno del clero sciita, ma pensi davvero che se un “Occidente serio” favorisse, anche nel modo più sapiente, un’autoriforma radicale all’interno all’interno di quel clero, questa potrebbe avere qualche speranza di successo al punto in cui sono arrivate le cose?
        Nella tua analisi la società civile sembra non esistere o al massimo solo nella veste dei ”fanatici antireligiosi” che probabilmente hai ragione a dire “che contano come il due di picche”, ma proprio per questo non sono certo il motore dell’attuale rivolta anche se ci si sono ficcati dentro.
        L’Iran non è l’Afghanistan (per il quale semmai quadrerebbe il tuo discorso): è la società islamica in cui le donne da sempre hanno avuto il più ampio spazio di partecipazione in ogni campo di attività e questo non è affatto cambiato con il khomeinismo e non a caso sono le donne il motore di questa rivolta, perché se ce un posto dove l’obbligo del velo (tra l’altro non dottrinale, no?) è una pecetta estrinseca sulla realtà (e quindi solo poliziesca) questo è proprio l’Iran.
        No, tirare in ballo gli intellettualloidi liberal di New York per quel che sta succedendo attualmente in Iran mi sembra davvero un’incomprensibile forma di strabismo.

        • Francesco scrive:

          questa dello spazio per le donne nella teocrazia persiana mi sembra il classico escamotage alla Cardini per giustificare la propria affezione a detto regime

          poi i fatti sono quelli di queste settimane e la dotta propaganda possiamo buttarla via, no?

          nei tuoi termini, la realtà poliziesca è l’unica realtà del regime iraniano, oltre ai soldi del petrolio.

          dovremmo farla davvero la transizione ecologica, per togliere lo sgabello (cit. baskettara) a molti pessimi regimi

          • tomar scrive:

            x Francesco:
            “questa dello spazio per le donne nella teocrazia persiana mi sembra il classico escamotage alla Cardini … poi i fatti sono quelli di queste settimane”
            Davvero l’ideologia ti obnubila: i fatti sono quelli di queste settimane proprio perché il grande spazio per le donne nella teocrazia persiana, molto di più che in qualsiasi altro paese islamico (portami qualche dato che lo smenta please) non è un escamotage ma un fatto così corposo da aver dato vita a quella che forse è la prima vera rivolta femminile della storia moderna (mi vengono in mente le suffragette, ma quelle non rischiavano la vita, al massimo lo scherno).

            • Francesco scrive:

              sarà anche molto spazio ma è molto “controllato”, diciamo un cortile per l’ora d’aria molto grande?

              altrimenti non si spiegherebbe che c’hanno da protestare

              PS negli altri paesi di cultura islamica manco quello c’è, mi dici. E io che devo fare? iscrivermi al Partito di Moi? non ho mai nascosto la superiorità della Cultura occidentale ma di solito non è necessario sbandierarla.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Moi

                “Iran, il sonno boldrino [sic] : donne massacrate? Femministe italiane in silenzio”

                E fanno benissimo a tacere, e a parlare dell’Italia.

                Pontificare su paesi che non conosciamo, a scelta secondo le nostre simpatie politiche, è da arroganti ignoranti.

                Oggi leggo cose allucinanti su Repubblica, della cui veridicità non posso dire nulla.

                Nel Congo, il paese che ci fornisce l’essenziale che ci permette di fare gli scemi sorvegliati sugli smarfi, c’è una guerra che dura da quasi trent’anni.

                Che ha fatto finora diversi milioni di morti.

                E dove (secondo testimonianze della cui attendibilità non so nulla) sono normali il cannibalismo, gli stupri di massa seguiti da uccisioni, ecc. ecc. Insomma, credo che da quelle parti emigrerebbero subito a milioni in Iran (o in Cina o in Colombia) se solo potessero.

                Parteciperei a un boicottaggio di prodotti che utilizzino materiali congolesi, ma non andrei oltre: non siamo in grado di capire nulla delle motivazioni profonde, e per quanto riguarda l’identificazione dei “buoni”, se ci facciamo abbindolare da Soumahoro in casa, figuriamoci cosa ci capiamo del Congo (o dell’Iran).

                Invece le “femministe italiane” fanno benissimo a lamentarsi di cose che conoscono, a casa loro (con questo non voglio dire che abbiano ragione).

              • Moi scrive:

                Boldrini, Murgia e le altre [Murgia, Schlein, ecc …] mute sulle donne iraniane: sono troppo prese ad attaccare la Meloni

                https://www.secoloditalia.it/2022/09/boldrini-murgia-e-le-altre-mute-sulle-donne-iraniane-sono-troppo-prese-ad-attaccare-la-meloni/

              • roberto scrive:

                OFDAF!

              • Peucezio scrive:

                Francesco,
                “altrimenti non si spiegherebbe che c’hanno da protestare”

                Non è che siccome la carta da culo (cioè i giornali) italiana dice che in Iran le donne protestano, vuol dire che le donne protestano davvero.
                “Le donne” poi non vuol dir nulla.
                Non è che perché quattro rincoglionite viziate della borghesia di Teheran che assommano allo 0,01% dell’umanità femminile iraniana non hanno un cazzo da fare tutto il giorno e vanno in piazza, “le donne” protestano.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “Non è che siccome la carta da culo (cioè i giornali) italiana dice che in Iran le donne protestano, vuol dire che le donne protestano davvero.”

                L’Iran è un paese molto, molto complesso.

                Ma quello che sta succedendo non si riduce affatto a quello che dici tu.

                C’è tanta gente in Iran che è stanca di oltre 40 anni dello stesso governo, con tutte le raccomandazioni per alcuni e le frustrazioni per gli altri che ciò implica; c’è una gioventù iper-scolarizzata (problema comune a tanti paesi del Medio Oriente) con molte curiosità e contatti occidentali; come nell’impero austroungarico, ci sono i nazionalismi minoritari (i persiani/ariani che notoriamente disprezzano gli arabi e la loro religione) che convergono/divergono con i nazionalismi antipersiani di quasi metà della popolazione dell’Iran.

                Tutto questo in un momento economico pesante.

                Ora su questo soffia giorno e notte, con tutta la sua potenza, il complesso militare-industriale-diplomatico statunitense, assieme allo Stato d’Israele.

              • PinoMamet scrive:

                Senza che ti incazzi, Peucè 😉

                A parte questo, e premesso che come ci ricorda Miguel non ne sappiamo nulla, il Sessantotto è stato fatto da quattro rimbambiti viziati della borghesia.

                Ma è stato fatto tanto 😉

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “sbandierarla”

                OAAF

                Una civiltà laica è meglio di una teocrazia.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “fanno benissimo”

                Avresti ragione se le femministe di cui parliamo avessero mantenuto lo stesso atteggiamento prudente sull’Afghanistan.

                In Afghanistan le donne sono oppresse forse anche più che in Iran.

                L’Afghanistan noi lo comprendiamo forse anche meno dell’Iran.

                Ma a differenza dell’Iran l’Afghanistan è stato invaso da USA e vassalli vari.

                Così sulle donne Afghane mi sono stati ampliamente sfracellati i genitali per anni. Quelle Iraniane sembra quasi che stiano facendo la solita “rivoluzione colorata” che piace agli USA per abbattere un regime loro nemico, per cui si sta zitte. Ma il tema della liberazione della donna dalle conseguenze delle superstizioni religiose (e degli atteggiamenti maschilisti in generale) non dovrebbe conoscere confini.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “fanno benissimo”

                Pare lo stesso meccanismo dei Mondiali di calcio, anche se speculare.

                Tutti a sottolineare lo sportwashing del Qatar.

                Il Bahrein ha appena represso nel sangue una rivolta della maggioranza sciita, e tutti zitti.

                Se il Bahrein avesse avuto in comune con gli ayatollah il più grande giacimento di gas del mondo, come il Qatar oggi, staremmo tutti a sparlare di Manama e del suo Gran Premio.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • roberto scrive:

                Andrea,

                vabbé avere in uggia le femministe, però se parlano sfracellano i genitali e se tacciono sono complici…dai là

              • Peucezio scrive:

                Pino,
                “A parte questo, e premesso che come ci ricorda Miguel non ne sappiamo nulla, il Sessantotto è stato fatto da quattro rimbambiti viziati della borghesia.

                Ma è stato fatto tanto 😉”

                Ma infatti io sono lontanissimo dal sottovalutare il potere delle élite.
                Il mondo è dei pochi, delle minoranze, organizzate, delle élite, mica del popolo.

                L’Iran poi ha anche la pressione occidentale.
                L’Occidente degli anni Sessanta mica aveva la pressione degli extraterrestri.
                Quindi qualche pericolo c’è.

                Secondo me la sfida per il regime è da una parte di non farsi intimidire dalle proteste e reprimerle con vigore, dall’altra di aprire spazi alle istanze legittime di gruppi e minoranze pacifiche e non protestatarie.

              • Peucezio scrive:

                In ogni caso la distorsione mediatica occidentale è forte.

                Pensiamo a Tienammen. Com’è finito?
                Poi ogni tanto ci riescono in effetti.

            • PinoMamet scrive:

              “altrimenti non si spiegherebbe che c’hanno da protestare”

              tocca dire OMDAF

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ roberto

                “uggia”

                Non ho affatto in uggia le femministe.

                Solo che per onestà intellettuale riconosco che si fanno due pesi e due misure. Una parte delle femministe sembra esitare a solidarizzare con le donne Iraniane, probabilmente per paura di aiutare la politica antiIraniana di Washington e di ripetere così quanto successo con l’Afghanistan. (Tra l’altro, adesso che gli USA se ne sono andati da Kabul di donne Afghane si parla molto di meno, ahimè).

                Ciao!

                Andrea Di Vita

            • habsburgicus scrive:

              @tomar
              concordo con te che in Iran la donna ha uno spazio più grande che nei paesi vicini..sarà la cultura indoeuropea dell’Iran ?
              in Iran, ad esempio le donne votano

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Secondo me è la cultura tout court: la civiltà persiana è decisamente più antica e sofisticata della sua imitazione/succursale araba.

              • PinoMamet scrive:

                In effetti la cultura iranica mi sembra una delle più grandi, e sicuramente tra le più dimenticate/ sottovalutate

              • Peucezio scrive:

                Beh, ma direi che senz’altro è questione di indoeuropei vs semiti.
                Trovatemi una sola cultura semitica non maschilista estrema.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “Trovatemi una sola cultura semitica non maschilista estrema.”

                Beh, in genere i beduini.

                I berberi li conti come semiti, poi?

              • PinoMamet scrive:

                Non saprei, gli accadi e amorrei, e poi i cosiddetti Fenici (cananei, forse, sarebbe meglio chiamarli) avevano divinità femminili sensuali e potenti e culti della fertilità che gli Ebrei (loro cugini primi monoteisti) trovavano osceni.

                Credo sia una questione di monoteismo “astratto” vs politeismo “sensuale” più che di indoeuropei e semiti…

              • Miguel Martinez scrive:

                Per PinoMamet

                “Credo sia una questione di monoteismo “astratto” vs politeismo “sensuale” più che di indoeuropei e semiti…”

                Ci sono diversi studiosi che ritengono che il hijab fosse stato introdotto da Muhammad per imitare i costumi bizantini.

                Ho qualche difficoltà con il termine “indeouropeo”, che oggi significa i parlanti una serie di lingue che vanno dal calabrese all’islandese, dal portoghese al bengalese, e dai crioli della Nuova Guinea allo yiddish.

                Poi è affascinante fare dei confronti alla Dudmézil tra i Veda e Omero, ma ci dice davvero poco sul mondo attuale.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “estrema”

                Malta.

                In realtà non ha senso la tua richiesta: parlare una lingua di un gruppo cui appartiene un’altra lingua dice pochissimo sulle eventuali somiglianze fra le culture dei parlanti.

                Le lingue variano molto più lentamente delle culture.

                Tolstoj in “Guerra e pace” riprende il luogo comune settecentesco del Tedesco incapace di combattere, dedito solo alla crapula e alla filosofia, luogo comune che cento anni dopo si sarebbe tramutato in quello del Tedesco militarista furioso. Eppure un Tedesco del 1918 leggeva tranquillamente le avventure del Barone di Muenchhausen.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                Miguel, Andrea, Pino,

                mi riferisco all’antichità, non al presente, in cui non esistono più popoli nel senso antico, ma stati e lingue nazionali scritte imposte come parlate (o viceversa).

                Pino,
                ma diresti che questi aspetti religiosi hanno un riflesso sociale?

                Miguel,
                non so granché sui beduini, ma diresti che c’è un rapporto più paritario fra i sessi, un ruolo forte della donna?
                I berberi ovviamente sono camiti, della stessa macrofamiglia dei semiti, ma non sono semiti.

                Andrea,
                tieni conto che le lingue indoeuropee come quelle semitiche sono state imposte da élite di guerrieri a popolazioni spesso parlanti altre lingue. Questa stessa egemonia ha riflessi anche culturali: ne sono nate società improntate ai valori dei dominatori.
                È uno specifico modello, diverso da quelli precedenti e in parte successivi.
                Oggi le lingue hanno vincende completamente diverse, sono legate ad apparati burocratici, scolastici, alla televisione, ecc.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “mi riferisco all’antichità, non al presente, in cui non esistono più popoli nel senso antico, ma stati e lingue nazionali scritte imposte come parlate (o viceversa).”

                E’ difficile dire.

                Sicuramente le grandi civiltà non-indeuropee della “Vecchia Europa” – la danubiana e la minoica – o quella indiana della Valle dell’Indo danno l’impressione, agli archeologi, di non essere state “maschiliste”, per semplificare molto.

                Le divinità greche femminili (le antenate poi della Madonna) sono tutte preindoeuropee, almeno nei nomi.

                Sugli indoeuropei stessi, è difficile dire, perché conosciamo i diversi sistemi creati da IE-parlanti solo quando si erano già abbondantemente fusi con sistemi pre-esistenti: abbiamo i greci il cui “maschilismo” non aveva nulla a che invidiare a quella degli arabi di oggi (anzi, come dicevo, alcuni antropologi sostengono che gli arabi abbiano copiato il hijab e molto altro dal mondo greco-bizantino), ma abbiamo anche i romani.

                E più vicino a noi abbiamo differenze radicali, come quella tra toscani e siciliani.

                Sicuramente i pastori nomadi indoeuropeofoni, agli inizi, hanno imposto sistemi gerarchici agli agricoltori non indoeuropoefoni (vedi ad es. cultura di Varna); ma è molto difficile capire le reciproche influenze.

              • Moi scrive:

                @ MIGUEL

                E i culti / miti antichissimi “Androgini” / “Ginandri” … se fosssro davvero gli antenati della Rainbow Culture Trans/ NonBinary mediante la Gnosi ?

                … Lo sostengono i Dotti (!) Cattolici Tradizionali.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Moi

                “Lo sostengono i Dotti (!) Cattolici Tradizionali.”

                Succede ogni volta che si divide il mondo in due.

                Come quando quelli della Comune cercarono di spacciarmi la loro rivista affermando che “l’Isis non è islamico, è nazista”.

                Insomma, l’Isis è cattivo, e non può essere islamico perché islamico vuol dire lavoratore immigrato sfruttato, e i lavoratori immigrati sfruttati sono buoni.

                Quindi l’Isis deve essere in realtà nazionalsocialista.

                Cioè un gruppo di giovani di ogni colore e provenienti da mezzo mondo che fa un rogo dei propri passaporti mentre proclama il Governo Unico Mondiale dove Tutti Sono Uguali di Fronte a Dio, in realtà sarebbe un gruppo di nazionalisti tedeschi che rivendica l’Alta Silesia contro la Polonia.

              • Peucezio scrive:

                Miguel,
                mi pare una buona ricostruzione.
                Comunque ultimamente la genetica sta confermando sempre di più le teorie della Gimbutas e in generale quello che ormai veniva considerato uno stereotipo superato.
                Hai letto David Reich?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “Hai letto David Reich?”

                No, sembra interessante

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “Gimbutas”

                Guarda che fra gli indoeuropei e quelli non indoeuropei che hanno finito con l’essere dominati dagli indoeuropei i meno maschilisti di euro erano questi ultimi: penso alla civiltà dell’Indo, a Creta, agli Etruschi, per non parlare degli Egizi.
                Faraoni donna ce ne sono stati, arconti in Grecia o imperatrici a Roma no.

                Il ‘domum mansit lanam fecit’ è Romano, e il chiudere le donne in casa per andare nei banchetti coi ragazzetti per dessert e’ greco.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Moi scrive:

                … Matriarcato ?

                Teoria per teoria …

                … Preferisco la Paleoastronautica !

                😀

              • Moi scrive:

                Fra l’altro la seconda spiega il primo :

                il vago ricordo che le femmine degli Anunnaki erano più benevolenti con gli Umani … sentendoli in fin dei conti come “figli”, seppure OGM ibridati con Homo Erectus.

                😉

  19. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    https://flashbak.com/watching-the-most-dangerous-animals-in-the-world-the-bronx-zoo-in-1963-419463/

    Watching ‘The Most Dangerous Animals In The World’ – The Bronx Zoo in 1963

    … No Spoiler 🙂 !

  20. tomar scrive:

    Francesco: “avremmo avuto Togliatti”

    Miguel: “Stalin non lo avrebbe mai permesso, come dimostrano Austria, Grecia, Manciuria e l’Azerbaigian iraniano. Era cattivo ma molto, molto accorto.”

    Certo, ed anche Togliatti era molto accorto. Subito dopo aver subito l’attentato, nel luglio del 48, dall’ospedale comandò al partito: “state calmi” e questo evitò all’Italia la sorte della Grecia (che sarebbe stata ancor più inutilmente sanguinosa).
    Probabilmente anche Togliatti può essere considerato “cattivo” (per il semplice fatto di essere passato indenne dalla tempesta staliniana) ma sarebbe solo sciocco negargli acume politico e lungimiranza.
    Basti pensare alla svolta di Salerno (cui i socialisti, più “puri”, erano contrari) e all’elaborazione autonoma e originale della “via italiana al socialismo”, che non era affatto, come strombazzavano da destra, una mera finzione tattica.
    Da questo punto di vista era davvero un buon discepolo sia di Lenin che di Gramsci.
    Per la precisione, detto da uno che in gioventù ha esordito nella sua “militanza” di sinistra nel nome dell’antitogliattismo.

    • habsburgicus scrive:

      e, mi permetto di chiosare, non si può non citare la sua politica oggettivamente moderata verso i cattolici…
      negli anni della contrapposizione frontale e delle scomuniche, Togliatti cercò di impedire che il PCI scadesse nell’anticlericalismo vecchio stile (nel marzo 1947 votò a favore del Concordato per quanto, credo, non si facesse illusioni sulla profonda ostilità della gerarchia verso il PCI, di nuovo distinguendosi dal PSI; gli insulti a Pio XII IN PUBBLICO non erano di solito tollerati nel PCI tranne casi rari nella solita Toscana :D) per quanto all’epoca la Chiesa ci andasse giù duro :D; non appena, con Giovanni XXIII, cambiò tutto Togliatti fu l’antesignano del dialogo con i cattolici..nel “discorso di Bergamo” c’é già in nuce tutto il compromesso storico..
      ed ecco che le due caratteristiche più salienti del PCI “classico”, berlingueriano erano già presenti sotto il “cattivo” Togliatti

  21. Moi scrive:

    Complice la pandemia, c’è stato nel 2019 film biografico praticamente sconosciuto … TOLKIEN , incentrato soprattutto sulla giovinezza e “formazione”.

  22. Andrea Di Vita scrive:

    @ francesco

    “ecologica”

    OAAF!!!

    È -secondo Bardi, e più modestamente, secondo me- il motivo per cui dagli anni Settanta in poi è stato tagliato il nucleare quasi ovunque (tranne che nello Stato giacobino Francese 🙂 ): era la vera via uscita dai fossili, che avrebbe azzerato il potere congiunto delle petromonarchie del Golfo e delle Sette Sorelle, nonché della pletora di regimi iscritti al loro libro paga. Così si è inventata la fuffa delle rinnovabili, che ha consentito di demonizzare il nucleare buttando la palla in tribuna e promettendo un radioso futuro “sostenibile” lasciando sostanzialmente intatto il potere reale di chi distribuisce i fossili.

    Lo si vede bene dal fatto che a un progressivo taglio dei costi sul fotovoltaico ha corrisposto uno sviluppo del tutto rudimentale delle tecnologie per l’accumulo di energia e in genere per la resilienza delle reti alle fluttuazioni di potenza erogata tipiche delle rinnovabili, sviluppo che richiederebbe una costosissima riprogettazione di tutte le reti elettriche senza profitto per chi distribuisce fossili. Invece le si gole centrali eoliche e fotovoltaiche fanno la felicità di ENI, Shell e affini perché sono queste ultime a fornire il gas bruciando il quale si tappano i buchi del funzionamento intermittente delle rinnovabili.

    Lo stesso ritardo tecnologico Sovietico sul nucleare, sorprendente dato il livello mondiale della fisica (credimi sulla parola) e delle tecnologie nucleari militari nel paese, si spiega in modo analogo. Come l’Inghilterra di Dickens e Orwell e la CECA del dopoguerra, l’URSS campava di carbone (del Donbass…). Sviluppare il nucleare voleva dire non sapere come risistemare le masse di minatori del carbone. Solo per non perdere terreno rispetto agli USA si cominciò negli anni Settanta a installare reattori nucleari per la produzione di elettricità, copiando malamente progetti militari – da cui Chernobyl.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Francesco scrive:

      Ricostruzione assai fantasiosa, sospetto, ma ben argomentata. La Germania e il Giappone erano felicemente pieni di centrali nucleari fino a ieri, giusto? e i Verdi tedeschi sono troppa roba per essere un marchingegno degli USA e dei petrolieri.

      Mi sa che le Sette sorelle ti sono rimaste impresse da bambino, come i Nove spettri dell’anello.

      🙂

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        “Giappone”

        Né la Germania né il Giappone hanno mai avuto una quota di produzione di elettricità da nucleare anche solo lontanamente paragonabile a quella da fossili.

        Se l’unico grande Paese occidentale ad avere una quota sensibile di nucleare, la Francia, è anche quello completamente privo di basi USA sul suo territorio ci sarà un perché.

        So quel che dico: quando nacque l’Euratom gli USA fecero pressioni su molti paesi candidati all’ingresso nell’organizzazione perché si lasciasse a Washington l’esclusiva della fornitura del materiale fissile arricchito. Fu la diplomazia di Parigi a contrastare tale pressioni.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

  23. Fuzzy scrive:

    https://ilfattoalimentare.it/coldiretti-carne-coltivata-carne-sintetica.html
    La carne coltivata ha già generato due opposti schieramenti.
    Per fortuna i vegani non devono decidere da che parte stare. (In teoria, ma in pratica si capisce già che stanno dalla parte della carne sintetica)
    Ma tanto non credo che i padroni del vapore
    consentiranno a qualcuno di scegliere. È un affare immenso. Nessuno parla dei brevetti.
    Il rischio è il monopolio del mercato da parte di pochi giganti del settore alimentare.
    Poi, come si sa, chi ha le chiavi della dispensa, comanda.
    Open source, please. Altrimenti brevetti a breve scadenza. (Si….hai voglia)

    • Fuzzy scrive:

      https://www.remocontro.it/2022/11/30/macron-a-washington-con-le-lamentele-delleuropa-su-guerra-e-prezzo-del-gas/
      Oh, ecco, doveva succedere prima o poi.
      L’Europa si è stancata di far la pecorella del buon pastore.
      Cavolo. In più di 60 anni non si era mai vista una cosa del genere.
      Speriamo di non dover fare come quando Fantozzi s’incazza.

    • roberto scrive:

      fuzzy

      “Open source, please. ”

      e chi me lo fa fare di investire fantastiliardi in ricerca se poi passa il primo fuzzy che capita che si appropria del mio lavoro?

      • Fuzzy scrive:

        Si la questione è controversa.
        1 Concedere alle nazioni più povere l’uso di tali tecnologie senza pretendere che paghino
        tariffe proibitive ad detentore del brevetto
        2 legislazione antitrust per evitare che poche grandi multinazionali dominio il settore
        3 le grandi aziende della carne si stanno già facendo largo a forza nel settore dei surrogati vegetali e non si capisce se con l’intento di ampliarlo o contenerlo
        4 non brevettare le molecole, i geni e gli organismi viventi con i quali lavorano i tecnologi alimentari. La vita sulla terra appartiene a tutti e a nessuno, e farne una proprietà privata favorisce soltanto gli attori più grandi
        5 i “patent trolls”: aziende che usano i diritti di proprietà di cui fanno incetta per pretendere riscatti dagli innovatori che vogliono lavorarci. Eventuali brevetti concessi in questo campo dovrebbero essere limitati e di breve durata.
        6 la Solar Foods (la Startup più promettente in questo campo, ma ce ne sono molte altre) si è sviluppata con l’aiuto di università statali e denaro pubblico
        (Monbiot: il futuro è sottoterra).
        Ho scritto un po’ tutto quello che ho trovato, ma direi che la risposta migliore è al punto 6.
        PS. Io non mi approprio di niente perché quella roba lì, ve la lascio volentieri a voi carnivori problematici per la vita sul pianeta.

        • roberto scrive:

          ma no, te la lascio volentieri, io voglio carne vera e se proprio non posso averne mi mangio una pizza, mica quelle porcherie

  24. Francesco scrive:

    OT (ma mica tanto) per Pierre

    Davvero Tolkien disprezzava Churchill?

  25. Francesco scrive:

    http://www.lovatti.eu/fr/guerramondiale.htm#_ftnref13

    come scrivere serissimamente di questioni forse non serissime!

    • Pierre Bezucov scrive:

      Quest’articolo ricorda gli articoli “togliattiano.stalinisti” sulle “contraddizioni dell’ideologia borghese di Montale” o cose simili.

      O alcune “cose “fasciste su Tolkien secondo cui lui in realtà era un Cantore dei Valori Ariani ma “non lo sapeva”.

      Semplicemente; non era né un fascista né un “neo-con” come si dice a Roma; STATECE 🙂

      E. ovviamente-non era un compagno!!. Ebbe simpatie filofranchiste e- su cose per me importantissime- era all’opposto della mia sensibilità.

      Per inciso; la mia visione della II GM è diversa sia da quella di Tolkien sia da quella dell’articolista.

      Detto ciò; il SdA è tra i libri che più ho amato ed è tra quelli a cui “misuro” la mia esperienza del mondo (fosse pure per divergenza).

      Su Churchill ti ha risposto l’articolo

    • Pierre Bezucov scrive:

      su cui misuro

  26. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    San Francisco approves police proposal to use potentially deadly robots
    Decision comes after heated debate as police oversight groups warn over further militarization of law enforcement

    https://www.theguardian.com/us-news/2022/nov/29/san-francisco-police-robots-deadly-force

  27. Moi scrive:

    @ MIGUEL / LISA

    Empoli :

    https://www.secoloditalia.it/2022/11/un-liceo-rende-obbligatorio-il-ballo-lgbt-i-maschi-si-vestono-da-femmine-e-viceversa-la-porta-fdi-inopportuno/

    In nome dell’inclusività all’Istituto Virgilio di Empoli i maschi si vestiranno da donne e viceversa. L’istituto ha infatti aderito al progetto che prevede incontri di «Voguing – ballo di comunità Lgbtqia+». Gli obiettivi dovrebbero essere la «parità di genere» e la «riduzione delle disuguaglianze».

    • roberto scrive:

      Che poi tra adolescenti sono tutti in jeans, scarpe da tennis e hoodie, possono scambiarsi i vestiti senza accorgersene….

      • PinoMamet scrive:

        In effetti….

      • Peucezio scrive:

        E no.
        Il verbo egualitario paradossalmente pretende che le donne sembrino delle prostitute dell”800, con gonne enormi e chili di trucco, almeno quando queste “donne” sono non donne vere ma il modello del femminile dei “transgender” maschi.

  28. Moi scrive:

    https://www.youtube.com/watch?v=XJ6fqQX_e9U

    How the LGBTQ community created voguing

  29. Malgrado scrive:

    “Ma il tema della liberazione della donna dalle conseguenze delle superstizioni religiose (e degli atteggiamenti maschilisti in generale) non dovrebbe conoscere confini.”

    L’ossessione sui “diritti delle donne” è una superstizione occidentale moderna laica. “Le donne” vengono concepite come un blocco monolitico in una qualche società e poi dichiarate come “oppresse” tutte, in ugual modo. Tutte, a prescindere dalla posizione in società, dalla classe a cui appartengono ecc. Ridicolo. Questa superstizione moderna ha delle origini lontane nel medio evo, nella poesia cortese cavalleresca, con la sua adorazione della “Donna” in quanto tale, da dove viene tutta quella cosiddetta cavalleria nei cerchi dell’aristocrazia e borghesia europee. E il suolo culturale su cui si è sviluppato anche il femminismo moderno che, sin dall’origine, contiene in sé una qualche idea di superiorità della donna. Non era mai questione di parità di sessi tout court. Questa destra neocon che pretende di battersi per i diritti delle donne (e che è molto amata da Moi, quanto sembra) nei paesi non-occidentali è peggio della Boldrini, perché vuole mantenere il privilegio femminile nell’Occidente (cosiddetto). Una superstizione da cui gli uomini occidentali si stanno liberando (grazie a Dio).

    • r1 scrive:

      Non lo so se è occidentale moderna laica. Lo dici te stesso quando menzioni la poesia cavalleresca. Poi certamente il remix con i “diritti” è cosa moderna.

      Si suppone che tutte le donne siano uguali, mentre non s’hanno problemi a far distinzioni tra uomini codardi e coraggiosi, sbruffoni e umili, simpatici e antipatici, stupidi e intelligenti, giovani e vecchi, belli e brutti.

      Solo le ultime due paia di qualità son contemplate per la donna in senso generale.
      Anche stupida o intelligente, ma anche lì, specialmente quando è intelligente, c’è l’allusione che lo è …malgrado femmina; o che essendo femmina è più intelligente.

      Se pensi che gli stessi che blaterano di diritti delle donne e di femminicidi fanno implicitamente questa assunzione, però, in fondo indica che questo sbilanciamento culturale esiste.

      Per risolvere problemi così grandi e anche mal definiti, come questo della questione di genere di solito si astrae e generalizza.

      A me pare che spesso lo si fa trasferendo la discussione nel mondo della letteratura e dello spettacolo, credendolo una astrazione efficace. Invece è solo fantasia. Io penso che anche il successo dell’amor cortese sia scaturito da un simile errore.

      esempio inventato ma possibile: film sull’afroamericana obesa che partecipa alle olimpiadi e vince danza artistica e nobel. spacciato come contributo alla condizione femminile.

      • r1 scrive:

        ho dimenticato di dire quello che per me sarebbe il “problema dei diritti delle donne”, così che non ci fraintendiamo : il fatto, o il parere, che alle donne

        * siano precluse alcune attività, o modi di essere, che sono concesse agli uomini e che non hanno niente a che vedere con la sessualità
        * siano obbligate ad alcune attività per il fatto di essere donne, per esempio tenere in ordine la casa o provvedere al cibo

        Secondo me chi sostiene questo non ha del tutto torto, quindi riconosco che è un “problema” della nostra società.

        Ma a concludere, io credo che sia proprio il pensare di poterlo risolvere con le generalizzazioni a fare più danno che bene.

        Vedi il sempreverde “le donne al potere promuovono la pace”, che più divento anziano e più rabbrividisco quando lo sento riproposto

        Fine del papiro

  30. Miguel Martinez scrive:

    E’ affascinante l’effetto dell’identitarismo…

    In questo periodo, Elon Musk viene attaccato furiosamente perché ha detto che vuole ridurre la censura di dissidenti (matti e cretini compresi) su Twitter.

    Insomma, Musk permetterà ad alcuni rumorosi individui considerati di “Destra” di cliccare più liberamente sui loro smarfi, e questo per tanti a “Sinistra” è un delitto terribile.

    Nel frattempo, gli stessi furibondi tacciono di fronte al fatto che lo stesso Musk non solo permetterà forse a qualche matto di sfogarsi inascoltato su Twitter, ma sta per cambiare la natura stessa degli esseri umani con impianti cerebrali:

    https://www.theguardian.com/technology/2022/dec/01/elon-musk-brain-chip-human-trials-nueralink

    E contemporaneamente, ci sono gli stessi “Conservatori” che magari si preoccupano per la medicalizzazione dei trans, che si sono innamorati di Musk, perché “sta antipatico” alla Sinistra.

    Ah ma è una Cosa Buona e Inclusiva, perché inserire impianti che ci controllano direttamente dal cervello darà la vista ai ciechi.

    E farà anche MOLTE altre cose ai non ciechi.

    • Moi scrive:

      Musk […] sta per cambiare la natura stessa degli esseri umani con impianti cerebrali:

      https://www.theguardian.com/technology/2022/dec/01/elon-musk-brain-chip-human-trials-nueralink

      Se li proponesse come alternativa ad andare a scuola … sai te quante Cavie Umane Volontarie che troverebbe in men che non si dica ?! 😉

      • paniscus scrive:

        “Se li proponesse come alternativa ad andare a scuola … sai te quante Cavie Umane Volontarie che troverebbe in men che non si dica ?!”—–

        Ma figurati. A scuola ci si va per cazzeggiare con gli amici, mica per studiare…

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “Buona e Inclusiva”

      Un impianto cerebrale potrebbe essere l’unico sistema per colonizzare lo spazio, consentendo di superare la noia mortale di un viaggio interplanetario di parecchi anni. In tal caso sarebbe una via per evitare l’estinzione.

      Più vicino a noi, è eccezionale per guidare un supersonico in combattimento.

      https://it.wikipedia.org/wiki/Firefox_-_Volpe_di_fuoco

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Moi scrive:

        Ma se il resto del corpo dell’astronauta invecchia ? … Non è meglio il”crio-sonno”, o come lo vuoi chiamare, per conservarlo ? 😉

        • Moi scrive:

          … Mav avrebbe da ridire 😉 , nevvero Francesco ?:-D

          • fuzzy scrive:

            Già ci stiamo rincoglionendo con gli smartphone.
            Non ricordo chi li definiva “la droga del nostro tempo”
            (Io stesso mi considero un poco drogato anche se mediamente consumo dieci giga al mese dei 150 che mi consentirebbe il contratto con l’operatore)
            Figurati col chip nel cervello. Quanto ai viaggi spaziali e alla fantascienza, boh!
            Mi sembra tutta roba più adatta ai Robot che agli umani.
            Si, insomma, io, che non sono né un Papa e neppure un cristiano, modestamente, nel mio piccolo, avrei da ridire.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ fuzzy

              “viaggi spaziali”

              Da ragazzo ho collezionato tanta fantascienza.

              Da adulto ho visto alla NASA come gli astronauti vivono per davvero nello spazio, e me ne è passata la voglia.

              Poi ho letto di Tambora, Tora, Campi Flegrei e Yellowstone, e di come ogni diecimila anni o giù di lì le superstizioni spazzino via intere specie – figuriamoci la nostra.

              E mi sono fatto l’idea che Tsiolkowski avesse ragione. La Terra è la culla dell’umanità, ma non si vive mica sempre nella culla.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                Superstizioni=super-eruzioni

                (Ma Voltaire mi sarebbe ragione!)

              • Fuzzy scrive:

                Dunque, si scherza, non prendermi troppo sul serio.
                Uomini col chip in testa si sottopongono a un lungo viaggio
                nello spazio per fondare una colonia su Marte. Quando arrivano sono già diventati tutti scemi, perché con un chip in testa non puoi far altro che diventare scemo.
                E così quelli che sono restati a terra, sempre con il chip in testa, diventeranno anche loro tutti scemi e l’umanità sarà estinta prima che un grande evento catastrofico abbia modo di manifestarsi.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ fuzzy

                “serio”

                Hai descritto la trama di uno dei racconti di fantascienza della mia collezione (non ricordo il titolo).

                Gli USA mandano la prima spedizione su Marte. Per assistere all’evento, tutti gli Statunitensi sono collegati in rete via chip neurale con gli astronauti, così da condividere ogni loro esperienza. L’astronave arriva quasi a destinazione, ma sul più bello precipita e gli astronauti muoiono tutti asfissiati e congelati nell’atmosfera marziana in pochi secondi. Le sensazioni mortifere si trasmettono agli Statunitensi collegati, che muoiono tutti con gli stessi sintomi.

                E fu così che gli Inglesi si ripresero il Nordamerica.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ noi

          “conservarlo”

          Già solo raggiungere gli asteroidi richiede tre anni. Tre anni chiuso in una stanza senza poter uscire fanno impazzire chiunque: non esiste l’ora d’aria nello spazio. Poi c’è da estrarre i minerali, poi altri tre anni per tornare. Il corpo non fa in tempo a invecchiare; ma meglio un microchip nei centri cerebrali del piacere di una simile galera.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

  31. Moi scrive:

    @ MIGUEL / MAURICIUS

    Sembra di stare in Futurama di Matt Groening … 😉

    Who Wants to Grant Robots Rights?

    https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/frobt.2021.781985/full

  32. Moi scrive:

    @ PANISCUS

    Ti segnalo due SuperVecchiette che ho “strolgato” ultimamente … non tanto particolarmente per l’ età raggiunta ma, per le condizioni fisiche (!) in cui l’ hanno raggiunta :

    la Tedesca Johanna Quaas , classe 1925 che non ha mai smesso di allenarsi e ancora oggi riesce a fare robe che una ventenne sedentaria NON riuscirebbe a fare.

    La Giapponese Keiko Fukuda, morta a 100 anni nel 2013 … ultima persona al mondo che poté testimoniare di aver ricevuto insegnamenti di Judo direttamente da Jigoro Kano.

  33. Moi scrive:

    @ PINO

    cosiddetti Fenici (cananei, forse, sarebbe meglio chiamarli)

    ———-

    Mah … non sarà un termine perfetto,come neppure “Canaanei” d’altronde, ma ricordiamoci che un continente vastissimo porta il nome di una “regione storica” Anatolica :

    Asia ! 😉

  34. roberto scrive:

    scusate c’è una cosa che davvero non mi torna…
    siamo al 2 dicembre e la destra non ha ancora lanciato la 25esima edizione del tormentone “la commissione europea ha abolito il natale”, e i giornali non hanno ancora tirato fuori dal cassetto l’articolo scritto 25 anni fa

    cosa succede amici di destra e giornalivendoli?
    state bene?

  35. tomar scrive:

    Davvero la guerra travolge tutto e tutti, anche, ahimè, papa Francesco.
    Non so se qualcuno dei commensali (o almeno l’omonimo correligionario che del papa non è esattamente un estimatore) ha colto il grave scivolone nel razzismo etno-religioso in cui Francesco è incorso tre giorni fa parlando della guerra in Ucraina con i gesuiti di America Magazine.
    Dicendo che la Russia è chiaramente lo stato invasore e che in Ucraina vengono commesse molte crudeltà, si è come sentito in dovere di “precisare”:
    “Generalmente i più crudeli sono forse quelli che vengono dalla Russia, ma non dalla tradizione russa, come i ceceni, i buriati, e così via.”
    E così via? Cioè anche tutti gli altri popoli che non vengono dalla tradizione cristiano ortodossa russa.
    Senz’altro il retropensiero che l’ha spinto in questo scivolone era quello di mantenere un qualche canale di comunicazione con l’ortodossia russa, ma mantenerlo su queste basi? Queste sono al massimo le basi di Kyrill.
    Il fatto che inconsciamente sentisse che la stava facendo fuori del vaso (cristiano) è segnalato dall’inserimento nella frase di ben due avverbi attenuativi: “generalmente” e “forse”.
    Ma non c’è attenuazione che tenga, fuori dal vaso resta e infatti i russi ci hanno messo poco a mettere il dito su quell’evidente piaga.
    Da suo estimatore mi aspetto che si scusi umilmente di una così grave caduta. Si è già scusato altre volte, cosa assai rara per un papa, quindi non dispero.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      La cosa interessante e che quello è ciò che ci è stato ripetuto per mesi, per cui l’origine di questa roba sembrerebbe ucraina.

      Potrebbe trattarsi quindi dell’annoso problema della diplomazia pontificia e dei suoi canali di informazione: affidandosi molto sulle gerarchie locali, dove le gerarchie locali appoggiano in toto la lotta ideologica i pozzi diventano inevitabilmente avvelemati.
      Pensiamo solo alla Chiesa croata che mentiva a Pio XII su quello che i croati facevano ai serbi durante l’occupazione.

      • tomar scrive:

        A MT
        Scusa Mauricius, ma qui non è questione di cattiva informazione diplomatica, bensì di ideologia, rectius di dottrina: un cristiano, figuriamoci un papa, non può fare discorsi del genere.

        • Francesco scrive:

          1) i ceceni di Kadirov sono mica agli ordini dell’uomo che ha tradito il suo popolo per esserne messo a capo da Putin? non è un indizio che siano brava gente

          2) una certa maggiore brutalità attribuita agli orientali rispetto ai soldati “normali” risale almeno ai tempi degli Unni e dei Mongoli. potrebbe persino avere qualche fondamento, non so

          3) Sua Santità a volte mi pare parlare come un vecchietto di un qualche Oltrarno argentino, con approssimazione e superficialità, senza rendersi conto di essere il Papa. Ma mi dico che è colpa della mia antipatia nei suoi confronti

          4) Deo Gratia che ha ribadito l’ovvio, ossia che la Russia è l’aggressore.

          ciao

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ francesco

            “aggressore”

            Vabbè, dai, un poco di riguardo: tutta ‘sta storia per dire che è rincoglionito? 😉

            Ciao!

            Andrea Di Vita

          • tomar scrive:

            A Francesco
            Davvero singolare che non ti vada bene niente di Sua Santità, ma sei subito lì a difenderlo quando gli scappa una bestialità.
            Sulla “certa maggiore brutalità attribuita agli orientali”, meglio stendere un velo pietoso.
            Il cuore della tenebra è senza timore di confronti nell’occidentalissima e cattolica Europa, dagli spagnoli in Messico, Guatemala e Perù (leggiti qualche edificante cronaca) ai belgi nel Congo di Kurz e di Leopoldo II. Per tacere di quel che han fatto i civili protestanti britannici in mezzo mondo. E gli olandesi, i portoghesi… e gli italiani: hai qualche idea delle inaudite brutalità compiute in Libia e in Etiopia?

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ tomar

              “brutalità”

              Un reduce dell’ARMIR mi raccontò quand’ero piccolo che una paura di tutti in Russia era di finire in mano ai Mongoli, che si racconta avessero l’abitudine di tagliare i nervi del polpaccio per paralizzare a vita le vittime.

              Non so se sia vero.

              Ma è possibile che il Papa si sia riferito ai racconti di preti Ucraini discendenti o conoscenti dei numerosi collaborazionisti dei Tedeschi.

              A meno che non si sia trattato semplicemente del clericale ‘dare un colpo al cerchio e uno alla botte’, per non far apparire il Vaticano troppo schierato contro la NATO dopo la battuta sugli ‘abbaianti’.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • tomar scrive:

                @ Andrea Di Vita
                “Non so se sia vero.”
                Ma che mongoli, ceceni, buriati… inglesi, francesi, tedeschi, italiani… indios guatemaltechi abbrutiti ecc. ecc. abbiano compiuto qui o là brutalità è senz’altro vero.
                Il problema che Francesco sembra non capire è che un papa (ma direi neppure qualsiasi persona raziocinante almeno da Erasmo o da Fra Bartolomé in qua) non può categorizzare etnicamente la brutalità.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ tomar

              “bestialità”

              Cerca di capirlo.

              Lui vorrebbe che il Papa facesse il cappellano della NATO.

              Ci fosse stato ancora l’amichetto di Pinochet allora sì, sarebbe stato contento.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Finalmente ho capito la miserabile battuta di Andrea!

                Beh, se ci fosse ancora Mirkhond (e mi auguro di tutto cuore che almeno ci legga), sapresti che concluse il suo pontificato chiedendosi se il comunismo non fosse stato utile come babau del capitalismo per frenarne gli eccessi.

                Fino a poco fa avrei detto di no al 100%; oggi mi sa che sono sceso al 90%.

                In ogni caso è talmente ridicolo e riduttivo parlare così di GP2 che non userò tempo per risponderti.

                Molto divertente la pruderie di Tomar in materia di “categorizzazione etnica”. Ricordati che Sua Santità proviene dai confini del mondo, dove vedono i popoli da molto lontanto e forse con una certa semplicità di fondo. (notevole la citazione di ADV sull’ARMIR).

                Comunque il Papa non deve fare il cappellano della NATO più che dell’Imperatore SRG. Però di certo il Papa polacco avrebbe saputo molto meglio cosa dire.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “miserabile”

                Quale battuta?

                “risponderti”

                Non rispondermi. Basta che ricordi.

                https://www.ambienteweb.org/2018/10/16/quando-papa-wojtyla-umilio-monsignor-romero/

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                >>> da: http://www.facebook.com

                posso farti notare che la fonte è questa? ho letto l’articolo e sono “leggermente” perplesso su tutto.

                tra l’altro Romero non partiva da posizione progressiste e la Curia non è nota per usare sistemi così dozzinali

                i titoli degli articoli nella colonna di destra sono un ottimo esempio di avanspettacolo da sinistra estremista, giusto per rinforzare la credibilità della tua fonte.

                poi magari dietro c’è il segretario di Romero che era con lui in quei giorni … ma mi pare difficile

            • Francesco scrive:

              >>> Il cuore della tenebra è senza timore di confronti nell’occidentalissima e cattolica Europa,

              che brutale categorizzazione etnica!!! (e che kazzata)

              😉

              • Moi scrive:

                L’ Odium Sui è sempre interessante … lo facessero anche “gli Altri”, ancor di più ! 🙂

              • PinoMamet scrive:

                In effetti nessun continente del pianeta Terra e nessuna civiltà pare essere stata immune dal compiere brutalità e torture.

                Sargon e Assurbanipal se ne gloriavano, gli europei moderni, perlomeno, se ne vergognano.

              • Francesco scrive:

                OMDAPM!

                poi sospetto che nell’Ottocento se ne vergognassero molto poco, tranne delle benemerite rompipalle sociale e/o beghine

                ma fare una classifica e per di più far vincere i cattolici … potrei giusto perdonarlo a un valdese

              • Francesco scrive:

                socialiste, pardon

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “Romero”

                Il punto su cui tutti i siti che ho consultato concordano è che Romero – cui nessuno nega la qualifica di martire – è stato isolato all’interno della chiesa finché era in vita, salvo andare sugli altari solo col papa attuale.

                Un destino ben diverso dai colleghi di martirio Popieluszko e Kolbe.

                Intendiamoci, non mi sogno certamente di condannare Wojtyla.

                Se per combattere il Comunismo a casa sua ha dovuto mettere da parte i suoi seguaci che combattevano i regimi anticomunisti sarebbe ingeneroso farne una colpa al Polacco.

                Vale per lui lo stesso discorso valido i papi con la Shoah e le Fosse Ardeatine: dovendo essere al contempo furbo come un serpente e candido come una colomba hanno fatto quel che hanno potuto.

                È un ulteriore esempio della separazione fra morale e politica.

                C’è chi fa il concordato coi nazisti, chi lascia chiamare Uomo della Provvidenza il capo di una banda di bastonatori, chi va a braccetto con Pinochet e chi mette da parte quelli che protestano troppo cogli amichetti di chi tiene i cordoni della borsa (la % di fedeli USA all’obolo di S. Pietro ha raggiunto punte del 30%).

                Dico, stiamo parlando del papa Polacco che ha fatto arcivescovo Marcinkus, uno sfuggito al mandato di cattura Italiano grazie al passaporto diplomatico Vaticano 😉 Che vuoi che sia dare metaforicamente una pacca sulla spalla a Pinochet e lasciare isolato un Romero. C’è chi tiene famiglia e chi tiene parrocchia; figuriamoci un papa!

                Tanto poi tutti i santi finiscono in gloria.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Che Romero fosse isolato lo so anche io. Il caso America Latina era ed è ancora spinoso.

                La Chiesa latinoamericana pare fosse divisa tra estremisti di sinistra e estremisti di destra. Tu non sei dell’ambiente ma la deriva della sinistra clericale è stata clamorosa (e maggiori-taria), finendo a portare all’esplosione delle sette protestanti.

                Oggi, con uno dei “loro” a capo di tutto, sono tentati di insistere, pur avendo alle spalle un fallimento storico. Gigantesco ma non più di quello della destra locale, direi.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “sinistra”

                Non ho capito.

                Mi stai dicendo che Romero era un estremista di sinistra?

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                da quel poco che so di lui, è partito da posizioni “terziste” o “clericali” per poi diventare un durissimo nemico dei destri locali (particolarmente portati all’omicidio).

                non mi pare si fosse anche spostato su posizioni politiche di sinistra (a differenza di molto clero latam) ma ne so poco

                mi pare di poter escludere fosse un “prete rivoluzionario”, cosa che rende il suo omicidio vieppiù peggiore

  36. tomar scrive:

    Anche il femminismo, a suo modo, travolge tutto e “tutte”.
    Un interessante articolo di due accademiche curde sul penultimo numero di Internazionale mette in luce come la solidarietà delle femministe occidentali abbia più o meno inconsciamente censurato le radici curde della rivolta delle donne in Iran.
    La donna simbolo e origine della protesta viene ad esempio sempre indicata anche da queste femministe solo con il nome Mahsa, che è quello legale obbligatorio in Iran visto che i nomi curdi son vietati, e non con il suo nome curdo Jina, che vuol dire “dare vita” (e si può ben dire che Jina con la sua morte abbia dato vita a qualcosa di non irrilevante, senza poi dimenticare che la grande maggioranza delle uccisioni poliziesche sono finora avvenuta nell’area curda).
    In secondo luogo viene taciuta la schietta origine curda, e di più, “comunista”, dello slogan che informa tutta la protesta: “donna, vita, libertà”, in curdo “Jin, jiyan, azadi”.
    Questo motto è stato coniato in origine dal Movimento di liberazione delle donne del Bakur (il Kurdistan turco) e del Rojava (il Kurdistan siriano) sulla scorta delle teorie di Öcalan sul ruolo centrale della donna nel creare una società libera.

    • Francesco scrive:

      Beh, fosse così il “chi se ne fotte dei soliti kurdi” sarebbe comprensibile

      meno che la rivolta tocchi città in tutta la Persia, però

      non è che i curdi c’hanno l’ossessione della primogenitura? oltre che di Ocalan?

  37. tomar scrive:

    Per la precisione, l’articolo cui mi riferivo non è affatto critico con il femminismo tout court, ma con due sue versioni: quello conservatore (di fatto imperialista) e quello “essenzialista” (che chiude gli occhi sulle forme di oppressione capitaliste, colonialiste e razziste).

  38. PinoMamet scrive:

    Il simpaticone Kanye West avrebbe dichiarato che “ama Hitler”, il quale avrebbe “fatto anche cose buone”
    (tsk, il solito imitatore! 😉 )

    Twitter, per mano di Elon Musk (suppongo letteralmente: ha licenziato un fracco di gente 😉 ) gli ha sospeso l’account.

    Abbiamo trasmesso, per la serie “Troppa cocaina fa male”….

    • tomar scrive:

      Pino Mamet
      “Troppa cocaina fa male”
      Anche poca basta a rendere particolarmente stupide le persone: ho presenti alcune feste in cui girava e diversi tipi che dopo aver fatto anche solo una sniffata cominciavano a dir battute per nulla spiritose ma che a loro sembravano spiritosissime per cui ne ridevano da soli.
      Poi con qualche sniffata in più uno oltre che spiritoso comincia sentirsi anche intelligentissimo e comincia a progettare spedizioni su Marte.

      • PinoMamet scrive:

        Sembrano in effetti i sintomi del poro Kanye, uno che si reputa costantemente al di sopra delle sue possibilità
        (C’è un video in cui cimenta le sue non eccezionali doti vocali con Bohemian Rhapsody)

  39. Moi scrive:

    Balenciaga fonde bambini e sadomaso e il problema sono i troll di destra?
    Per i colti progressisti (soliti mandare al rogo chiunque esca dal politicamente corretto) non è esecrabile il contenuto perverso della campagna di moda, ma il popolo bue che non lo capisce

    https://www.tempi.it/balenciaga-bambini-sadomaso-e-il-problema-sono-i-troll/

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ moi

      “bue”

      Dipende da dove si individua il vero pericolo: se nel cattivo gusto di una campagna pubblicitaria o nello scarso intelletto di chi sembra non capire che è solo una pubblicità (e di chi si approfitta di tale dabbenaggine)

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Moi scrive:

        A ‘sto giro NoN mi sembra che i “Progessisti” possano semplicemente far spallucce evocando il meme della moglie del prete (Protestante,ovviamente …) dei Simpsons.

        Stranamente, la faccenda sembra non aver colpito nessuno _ né “Mamme” né “Papà”, né “Genitori Uni”, “né Genitrici Due” 🙂 _ su questi schermi.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per ADV

        “se nel cattivo gusto di una campagna pubblicitaria ”

        Secondo te qual è il senso della campagna pubblicitaria?

        Credo che fosse una linea per bambini, rivolta quindi ai genitori.

        Non era sicuramente una provocazione, perché gli elementi sadomaso e i riferimenti pedofili non sarebbero stati colti dalle persone comuni.

        E nemmeno era per suscitare scandalo, perché appena è stato suscitato, la pubblicità è stata tolta con tanto di scuse.

        • Miguel Martinez scrive:

          E certamente esiste ancora, anche se in forte calo, il tabù della pedofilia: perché farci riferimenti da una parte velati, dall’altra inequivocabili (appena qualcuno vedo oltre il velo)?

          Non è che avessero disegnato una “P” intendendo “Piccoli” e qualche paranoico ci ha letto “Pedofilia”.

          • Moi scrive:

            Scuse dovute al terrore di fallire come “brand” … c’è una causa interna da 25 milioni di euro !

            Poco plausibile che una supermega-azienda del genere 😉 NON controlli, assieme a strapagati Espertoni di Comunicazione, cosa viene propinato alle masse mediante la promozione … o no ? 😉

        • PinoMamet scrive:

          Mmm

          Secondo me era sicuramente una pubblicità rivolta ai genitori, era altrettanto sicuramente una provocazione, non nel senso intellettuale ma nel senso delle provocazioni della moda (‘adesso faccio sfilare un marcantonio in gonna per far vedere quanto sono innovativo, creativo e rivoluzionario!’), e i riferimenti sadomaso erano piuttosto espliciti, ma limitati agli orsetti.

          Dubito che i bambini avrebbero notato nient’altro che orsetti particolarmente brutti.

          Non credo che la pedofilia c’entri granché.

          Peraltro qualche stilista ha lanciato quei finimenti in finto cuoio sadomaso come complemento femminile tentando di sdoganarli, e due mie amiche/conoscenti ci sono andate pure in giro (con sotto abiti normali).

          Non si conoscono tra loro, una è una borghese con figli, molto alla moda e di gusti trend -provocatori, l’altra ha un negozio di abbigliamento e l’hobby del cosplay quindi immagino che valga tutto.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Pino Mamet

            “nel senso delle provocazioni della moda (‘adesso faccio sfilare un marcantonio in gonna per far vedere quanto sono innovativo, creativo e rivoluzionario!’)”

            Non credo, erano molto criptici, molto lontano dal marcantonio barbuto con il rossetto, che poi rivendichi appunto come “provocazione”

            , e i riferimenti sadomaso erano piuttosto espliciti, ma limitati agli orsetti.”

            Io sono rimasto più colpito dalle pagine prese dagli atti di un processo per pedofilia, del tutto incomprensibili a chi guarda distrattamente, ma inequivocabili a un’analisi attenta.

            N

            • Miguel Martinez scrive:

              Sempre per PinoMamet

              “adesso faccio sfilare un marcantonio in gonna”

              Ma quello lo rivendichi. Qui hanno fatto finta di cascare dalle nuvole e fatto sparire tutta la costosa campagna pubblicitaria.

              Con questo non sto dicendo di aver capito cosa ci sia dietro, forse semplicemente alcuni creativi che vogliono “sdoganare” la pedofilia, almeno di fronte a se stessi (tipo quello che si diverte a mettere una svastica invisibile in un disegno molto complesso, pensando “ah ha, non se ne sono accorti!”). Ma sono solo ipotesi.

            • PinoMamet scrive:

              Boh, io ho visto un paio di foto riportate dagli articoli, c’erano questi bambini con degli orsetti-borsetta brutti e un po’ sadomaso, decorazioni sui muri che a me sembravano da Halloween ma per qualcuno saranno sataniste e poco altro.

              Certamente se la provocazione va male (cioè, se è più provocatoria del solito bellimbusto in gonna) allora il “brand” provvederà a tutelare la sua immagine ritrattando tutto.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “Io sono rimasto più colpito dalle pagine prese dagli atti di un processo per pedofilia, del tutto incomprensibili a chi guarda distrattamente, ma inequivocabili a un’analisi attenta.”

              Certo: questi volevano proprio che qualcuno andasse a spulciare le foto e trovasse il messaggio in codice. Poi avrebbe fatto il post sui social “l’azienda tale fa pubblicità pedopornografiche”, facendo diventare virale una campagna altrimenti dimenticabile.
              Quello che è successo, insomma.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Martinez

          “senso”

          Quella di fare parlare di sé.

          Se non fosse per i possibili riferimenti pedopornografici, noi due ne staremmo scrivendo in questo momento?

          “E’ necessario che gli scandali avvengano” non è solo una citazione evangelica; è anche un principio della pubblicità.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • tomar scrive:

            “Se non fosse per i possibili riferimenti pedopornografici, noi due ne staremmo scrivendo in questo momento?”

            x Andrea Miguel e Pino

            Occhio che Moi è lì in agguato a vedere quando vi stancate degli orsetti sadomaso per servire sul piatto un’altra polpetta delle sue.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Al solito Tempi non fa capire una sega e parte per la tangente.
      Il criticato articolo citato, invece, allegava lefoto incriminate con una risoluzione che faccia capire qualcosa (su Tempi sembrava un orsetto emo…): https://www.artribune.com/progettazione/moda/2022/11/bufera-balenciaga-tutta-la-storia-di-una-polemica-mediatica/

      ‘Sti idioti hanno fatto la campagna pubblicitaria “ad effetto”: dire ad alta voce la parola “culo” non è più efficace come un tempo, così si sono inventati ‘sta puttanata. E hanno ottenuto quello che volevano: se ne è parlato.
      Il problema di Tempi quale sarebbe, quindi? Che qualcuno nega che sia un complotto (finalizzato a cosa, poi?) e lo classifica per quello che è: una puttanata.

      • tomar scrive:

        Mauricius
        “Al solito Tempi non fa capire una sega e parte per la tangente.”

        x tutti quelli accovacciati intorno all’orsetto sadomaso parto anch’io per la mia tangente:
        Ma questa Kim Kardashian è sempre in mezzo?
        Qui scopro che si vuol ritirare da testimonial di Balenciaga perché quell’orsetto proprio non le piace.
        Poco fa ho scoperto che era pure sposata con quel fuori di testa di Kanye Wes la cui esistenza ho scoperto grazie a Pino.
        Due mesi fa il mio figliolo l’ha addirittura vista da vicino (credo che fosse per un servizio a Milano proprio per Balenciaga).
        Vabbè è anche una che ha 322 milioni di follower su instagram e a questo posso solo inchinarmi.

        • PinoMamet scrive:

          Non ricordo come ho scoperto io Kanye West: credo da un blog di moda/abbigliamento, dove era indicato come esempio di “uomo ben vestito” e avvistato per un evento in Italia, forse a Firenze.

          Vabbè che secondo quel tipo erano ben vestiti anche Matteo Marzotto (stile wannabe gangster anni Trenta) e Lapo Elkann (wannabe gangster ma virato in chiave ancora più tamarra), comunque notai subito il faccione da pirla non particolarmente sveglio di Cagne Ovest.

          I milioni di follower non mi impressionano, per la ben nota massima sui gusti culinari delle mosche.

          • tomar scrive:

            A PM
            “per la ben nota massima sui gusti culinari delle mosche.”
            Infatti, io che pubblico roba per palati raffinati e sono asocial militante, ne ho solo 5000, anche quelli fasulli come i milioni naturalmente, quelli veri sono una dozzina.

  40. Peucezio scrive:

    Comunque in delle democrazie liberali dei mezzi di interazione di massa, per quanto privati, dovrebbero essere obbligati per legge a non operare alcuna forma di censura discrezionale.
    Un conto è se uno scrive: “andate a uccidere il tal dei tali”, che è reato (almeno in Italia) e può avere conseguenze concrete.

  41. Peucezio scrive:

    Il problema di questi mezzi è che il fatto che siano privati (ma se un’entità è più importante degli stati e più pubblica degli stessi, diventa superiore agli stati) è la foglia di fico perché in realtà l’Occidente contemporaneo legittima la censura e ormai considera pericolosa la libertà di parola. Ma nessuno ha il coraggio di dirlo così esplicitamente, al punto di suggerire di eliminarla dalle costituzioni.

  42. Andrea Di Vita scrive:

    @ moi

    “Neoellenisti”

    Curioso.

    Ho sempre identificato tutto ciò che è “destra” con l’esatto contrario: la gretta difesa del presente giustificata col “si è sempre fatto così” AKA Tradizione dei Valori.

    Staremo a vedere.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Moi scrive:

      Non so, di ‘sti tempi , “Dx” è divenuto un po’ ogni modello sociale / comportamentale alternativo a quello Woke Liberal degli USA … nevvero Peucezio ? 😉

    • Moi scrive:

      Autrice … che NON dovrebbe offendersi per come si descrive al femminile nel profilo :

      […] 26 anni, non binary, terrona. Sta facendo un dottorato in Mind, Gender and Language all’Univeristà di Napoli “Federico II”. Attivista in Antinoo Arcigay Napoli e ricercatrice associata a GenPol – Gender & Policy Insights

      • Moi scrive:

        … ho notato che abastanza diffuso quest’ uso di “Terrone” fra SJWs meridionali, spesso designato come “T-Word” , nel goffo tentativo di gemellarsi da Biankə 😉 con la “Communità Afrodiscendente” [sic] .

      • Francesco scrive:

        >>> Sta facendo un dottorato in Mind, Gender and Language all’Univeristà di Napoli “Federico II”. Attivista in Antinoo Arcigay Napoli e ricercatrice associata a GenPol – Gender & Policy Insights

        chi è che voleva l’abolizione delle scuole? presidente subito!

    • roberto scrive:

      Scopro l’esistenza di un dottorato in mind, gender and language arrivato al TRENTASETTESIMO ciclo…e con 14 dottorandi (mi sa che ai tempi del dottorato in diritto UE, eravamo arrivati a 10 come massimo)

      Sono perpless*

    • roberto scrive:

      Chissà se qualcun* fa una ricerc* per capire come cazzofiga si leggono le parole scritte con l’asterisco

  43. Moi scrive:

    E l’ideologia della scarsità, della “sostenibilità”, ecc. è la nuova oppressione dei ceti dirigenti contro le classi subalterne.

    ——————————————-

    … Pensa SE l’ avessero strolgato un secolo e mezzo e più fa : avremmo ancora un’ Italia di “tutti Italiani”, ovunque senza troppi “Alloctoni” (ma pur sempre Italici) nel raggio di 150 km MA con nelle condizioni economiche dell’ attuale “Terzo Mondo”.

  44. Miguel Martinez scrive:

    Stavo per dire, “ecco i fascisti al governo”, poi leggo che ci ha provato pure il Compagno Paolo Gentiloni dei Conti Silverj, che ho conosciuto come giovane megafonatore del Movimento Lavoratori per il Socialismo (alias i picchiatori di Capanna).

    https://contropiano.org/news/politica-news/2022/11/25/nessun-vincolo-per-le-spese-militari-nella-ue-i-tagli-riguardano-solo-sanita-scuola-lavoro-0154665

    Nessun vincolo per le spese militari nella Ue, i tagli riguardano solo sanità scuola, lavoro

    di Federico Rucco

    “Proporrò formalmente l`esclusione delle spese per gli investimenti della Difesa dal computo del deficit nell`ambito del Patto di stabilità” ha affermato in sede di vertice europeo il ministro della Difesa Crosetto.

    “Non è una trovata del momento, ne ho parlato coi colleghi ministri della Difesa, mi sono confrontato al riguardo anche col commissario Paolo Gentiloni“.

    In una intervista a Il Foglio, il ministro Crosetto ha affermato di sperare che anche Giancarlo Giorgetti, dal Mef, sollevi il tema. “Alcuni paesi, ma non vi dirò quali, effettivamente si sono mostrati molto favorevoli“. Fonti ben informate fanno sapere che uno di questo paesi è sicuramente la Polonia.

    • roberto scrive:

      L’altro favorevole sarà l’Ungheria…

      • Malgrado scrive:

        “L’altro favorevole sarà l’Ungheria…”

        Ungheria no, credo. Gli ungheresi sembrano in un certo senso “pacifisti” in questo momento, non volendo immischiarsi nella vicenda ucraina. Questa guerra ha causato una certa spaccatura tra Ungheria e Polonia (fanaticamente antirussa).

    • Francesco scrive:

      Mig

      mi pare un castello in aria! TUTTI i ministri italiani sognano che le spese del loro ministero siano escluse dai vincoli del Patto di Stabilità.

      le motivazioni che adducono fanno sembrare il Satyricon un libro per educande

      Ciao

  45. Miguel Martinez scrive:

    Sempre da Contropiano, consiglio questo articolo sull’Iran, un po’ marxista nei ragionamenti, ma in linea di massima condivisibile:

    https://contropiano.org/news/internazionale-news/2022/11/26/iran-cause-e-conseguenze-dello-scontro-sociale-in-corso-prima-parte-0154732

    • tomar scrive:

      “articolo sull’Iran“
      in attesa che i marxisti di Contropiano completino l’analisi sull’Iran ho scoperto, partendo da un commento di Gianni Sartori, che a dedicare più puntuali analisi, per opera dello stesso Sartori, sulla situazione dei curdi in Iran, Irak e Turchia è Riforma.it IL QUOTIDIANO ON-LINE DELLE CHIESE EVANGELICHE BATTISTE, METODISTE E VALDESI IN ITALIA.

  46. tomar scrive:

    Sempre sull’Iran, sperando che si possa considerarla una buona notizia, leggo su Repubblica la notizia che il procuratore generale del Paese, Mohamad Jafar Montazeri, ha annunciato lo scioglimento della Polizia della morale.
    Sempre Montazeri ha detto che portare lo hijab in modo sbagliato, “specialmente nella città santa di Qom, è una delle principali preoccupazioni della magistratura e della nostra società rivoluzionaria, ma va notato che l’azione legale è l’ultima risorsa e le misure culturali precedono qualsiasi altra”.
    Ha poi anche detto che a breve, entro 15 giorni al massimo, il Parlamento e il Consiglio Supremo della Rivoluzione Culturale annunceranno la loro opinione sulla questione dell’hijab obbligatorio.
    Obbligo dello hijab “corretto” solo dentro Qom? Un po’ come da noi le donne dentro le chiese? Se sarà questa la decisione vorrà dire che la situazione del sistema di potere in Iran è un po’ più fluida di come è apparso finora dall’esterno.

    • Moi scrive:

      Io non ho mai capito perché nelle chiese han da ridire sul cappello maschile in testa (che nelle moschee e sinagoghe è anzi obbligatorio, seppur preferibilmente con “zuccotti” appositi) MA (sempre a netta differenza di moschee e sinagoghe, almeno in certe circostanze … nevvero, Pino ? ) MAI nessuno ha da ridire sul fatto che in chiesa chiunque tiene … le scarpe !

      Mi pare che togliere le scarpe lo facciano praticamente tutti, anche NON Monoteisti … fuorché i Cristiani.

      Mah …

      • Moi scrive:

        … Sì, insomma : perché NON ci si toglie le scarpe a entrare in chiesa, non è proprio “prassi” ?!

        Molta gente esperisce il paradosso di togliersi le scarpe al dojo della polisportiva parrocchiale se si pratica judo / karate / aikido ecc … ma NON entrando in chiesa …

      • PinoMamet scrive:

        Beh ma questi sono usi culturali, non religiosi.
        In Giappone è buona educazione togliere le scarpe (almeno tradizionalmente) perché i pavimenti erano tutti coperti da tatami;
        su cui ci si sedeva anche.

        In Cina no, per cui si tengono le scarpe e ci si siede sulle sedie.

        Questo ha effetti sulle rispettive arti marziali… come vedi non c’entra la religione particolarmente.

        • PinoMamet scrive:

          Io ho praticato soprattutto arti cinesi, MA in un tempio Zen Soto di tradizione giapponese (pochi chilometri da qua);
          se ci allenavamo fuori tenevamo le scarpe, come previsto normalmente dalle nostre tecniche, dentro, per ovvia buona educazione, le toglievamo per non rovinare il tatami.

          Un mio amico ha un dojo di karate (fanno anche judo e aikido, lui si occupa del karate) e hanno ospitato un maestro cinese di wing chun.
          Nella parte dove si fa il karate c’è un bel parquet (già questo fa capire che non è proprio giapponese- giapponese, ma vabbè).
          Insomma hanno quasi litigato perché il cinese insisteva per tenere le scarpe, diceva che erano importanti per il suo stile (!), mentre il mio amico ci teneva che non gli rigasse il parquet…

          • Moi scrive:

            Ti segnalo questa “teoria” filosofico-psicologico-marziale perché … ha senso, magari piacerebbe anche al Taiten Fausto Guareschi :

            *** Va be’ come punto di partenza le Ninja Turtles NON sono il massimo, TUTTAVIA … ***

            Master Splinter intentionally gave the turtles weapons opposite to their individual personalities.

            Raphael is the most hot-headed and violent of the turtles. He wields sais, a traditionally defensive weapon used in peace-keeping. This is to teach him patience and discipline.

            Michelangelo is the most scatter-brained and playful of the turtles. He wields nunchaku, a weapon infamous for it’s complexity and ease of injuring the user. This is to teach him focus and not to take combat lightly.

            Donatello is the most intelligent and tech-savvy of the turtles. He wields a bo, a simple wooden staff. This is to teach him creativity and making do with what he has.

            Leonardo is the ethical and heroic of the turtles. He wields katanas, the only bladed weapon of the four and the most lethal by default. This is to teach him that ultimately, despite his ideals, he may be forced to take lives to protect people and must never fight battles needlessly.

            • PinoMamet scrive:

              Mai guardate le infami tartarughe (sono di una o due generazioni troppo vecchio) ma direi che funziona!

            • Moi scrive:

              Io non ho mai creduto all’età “giusta” o “sagliata” per il “cartone animato”, ch’è poi un termine vago quasi quanto “film dal vivo”.

              Però preferisco la “roba vecchia” 😉 …

  47. Miguel Martinez scrive:

    Dunque, lo Stato italiano decide di esercitare tutta la pressione punitiva immaginabile su Alfredo Cospito, un signore che ebbe l’ardire di sparare con una pistola alle ginocchia di un signore che si è arricchito costruendo armi di ben altro tenore.

    Alfredo Cospito si trova in carcere da anni, in un piccolo buco di cemento e senza contatti con l’esterno, e probabilmente tra un “aggravante” e l’altro, ci resterà per sempre, ed è in sciopero della fame, in stile turco, da 46 giorni.

    La cosa ha suscitato una certa reazione nel mondo anarchico internazionale, e qualcuno ha dato fuoco a una delle due auto del “primo consigliere diplomatico” dell’ambasciata della Meloni ad Atene.

    Ora, per puro caso, la signora CO2-unfriendly con due auto è la sorella di una nota politica italiana, “con tripla cittadinanza svizzera e statunitense”, tale Elly Schlein.

    Repubblica così trova l’occasione per regalarci il titolo più fuorviante dell’anno:

    “https://bologna.repubblica.it/cronaca/2022/12/04/news/elly_schlein_candidatura_pd_oggi_monk_roma-377354575/

    Elly Schlein messa sotto tutela, ma la paura non ferma la sua corsa”

    Ha paura che Alfredo Cospito spezzi le catene?

    • Miguel Martinez scrive:

      A scanso di equivoci, noi qui condanniamo fermamente ogni azione violenta, come quella contro l’armaiolo genovese o quella contro la signora con le due auto.

      Perché c’è una folla sempre pronta a prendere i posti ben pagati di taluni, mentre le persone che hanno il coraggio di Don Quixote di rischiare tutto senza guadagnare nulla sono poche, e non meritano di finire i loro anni in galera.

    • Moi scrive:

      Si noti che Elly Schlein dà appuntamento al Monk di Roma … brisa 😉 a una Festa dell’ Unità !

    • PinoMamet scrive:

      Ma perché Elly Schlein non si candida in Isvizzera o negli Stati Uniti?

      Cosa abbiamo fatto di male, in Italia?

      • Moi scrive:

        Premesso che per me vince Bonaccini …

        Ma no … è che per me Elly Schlein dovrebbe “prendere su” 🙂 la “legacy” (come dicono USAni e USAizzati) di Emma Bonino e il Partito Radicale … NON la Sinistra “Partito di Massa”. Magari ci prova dopo aver perso, di netto, da Bonaccini :-).

      • PinoMamet scrive:

        Sarà, a me pare che i media la stiano spingendo molto, e le spiegazioni sono due:

        Media “di sinistra”: non sono di sinistra affatto e vogliono un PD di liberal centristi fighetti

        media “di Destra”: vogliono che la sinistra perda, con una rappresentante lontana dal popolo

        • Moi scrive:

          Statistica / Demografia da Voto a SX

          A spanne :

          Bonaccini è in un modo o nell’ altro un punto di riferimento (più simbolico che effettivo : Memberberry / Nostalgia Effect) da “PreMillennials e poi giù fino a Umarell e Zdàure” .

          … la Schlein dice cose “Gender /Politically Correct” solitamente note concettualmente a gente nata almeno dall’ ultimo decen _ pardon “ultima decade” 😉 _ di Novecento in poi.

          ——————————–

      • roberto scrive:

        Ma che male vi ha fatto la povera elly!?!

        • PinoMamet scrive:

          Nessun male, semplicemente non mi rappresenta.

          Non nel senso del proclama, quando si dice per esempio “l’Italia di Meloni, o di Trapattoni, non mi rappresenta!”, cioè non voglio essere rappresentato così.

          Ma in senso vero, letterale: trovo che abbia pochissime cose in comune con me, o con il 99 per cento degli altri italiani, e mi chiedo come possa credere di capirne le idee e i bisogni.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “Ma che male vi ha fatto la povera elly!?!”

          Confesso che a me come aspetto sta simpatica.

          Non parlo per PinoMamet, ma per me: l’idea che l’ambiziosa pretendente al trono del PD “non fermi la sua corsa” perché gli anarchici ad Atene protestano vivacemente contro la maniera in cui viene trattato un detenuto in Italia…

        • r1 scrive:

          Ma che male vi ha fatto la povera elly!?!

          Nessun male per il momento eccetto il disgusto per la sua retorica.

          https://avanti.it/elly-schlein-la-nuova-eroina-della-postpolitica/
          https://avanti.it/schleineide/

          Il problema è che mi sembra chiaramente che sia una persona pompata per far carriera, spacciata per qualcosa che non è.

          Un po’ lo stesso problema di quel gruppo di ventenni molto acclamanto che fa musica e vestiti di 50 anni fa, tutto spacciato per novità di straordinaria freschezza.

          Tutto questo è completamente artificiale e artificioso, ma i media ce li dipingono come il nuovo che avanza e che si è “fatto da solo”

          In occidente ci si premura sempre di indicare le mancanze e i vizi dei vari posti considerati incivili… vabbeh il resto lo sapete che ‘sto sito ne è pieno di queste riflessioni.

          Finché questo modo di fare esiste, è fisiologico secondo me che alcuni esprimeranno diffidenza, a torto o ragione, su questioni anche più gravi tipo quando Stoltenberg o Von Der Leyen aprono bocca. E hai voglia a bollarli come lunatici o complottisti.

          • r1 scrive:

            Scusate le sgrammaticature

          • Miguel Martinez scrive:

            Per r1

            “Il problema è che mi sembra chiaramente che sia una persona pompata per far carriera, spacciata per qualcosa che non è. ”

            Ammetto di seguirla poco.

            Ho la sensazione di una lotta durissima all’interno del PD per impossessarsi di ciò che resta di potere.

            E probabilmente è una buona occasione per i contendenti per mettersi d’accordo sul Candidato Immagine. Che probabilmente deve essere donna per non farsi sorpassare dalla Meloni; e che deve essere abbastanza “pulita” da nascondere tutti i trafficanti che le stanno alle spalle.

            Un po’ come ha cercato di fare la sinistra filopiddina con Soumahoro, solo che il proletario nero è meno “identificante” della Signora Erasmus.

            Ah, a Firenze stanno lanciando una ragazza immagine notevole, Mia Diop, ce le ha tutte…

            https://firenze.repubblica.it/cronaca/2022/12/04/news/pd_costituente_giovani_programmi_diritti_lavoro_mia_diop-377344223/

            E’ nera (“Mio padre è senegalese, mia madre italiana con origini tedesche”), molto carina, porta gli occhiali da intellettuale, è chiaramente colta e benestante, studia scienze politiche. E ha vent’anni per cui non è ancora corrotta.

            Una così la potrei votare anch’io. Se non fosse del PD 🙂

            • PinoMamet scrive:

              Intellettuale, volta, benestante: una così non la voterei mai, invece, che sia incidentalmente nera la scusa pochissimo.

              Non è che basta essere donna per fare concorrenza alla Meloni…

              Ci dovete mettere una verace, una che, se non lei, qualcuno in famiglia che ha lavorato ce l’ha…

              • Miguel Martinez scrive:

                Per PinoMamet

                “Intellettuale, volta, benestante: una così non la voterei mai, invece, che sia incidentalmente nera la scusa pochissimo.”

                Ma io penso in termini fiorentini. E’ una persona con cui sarebbe ancora possibile farci una chiacchierata, raccontare le cose che si fanno, fare qualche suggerimento e anche venire ascoltati.

          • roberto scrive:

            ok grazie

            non condivido quasi nulla ma capisco quel che vuoi dire (il quasi riguarda la retorica non della schlein stessa ma quella che la circonda che trovo in effetti fastidiosa)

          • PinoMamet scrive:

            Credo di essere d’accordo su tutto, compresi i ventenni spacciati per rivoluzionari.

            Io comunque sono una persona semplice: non pretendo il “presidente operaio”, via, ma faccio fatica a identificarmi con una ricca borghese inseritissima in tutti gli ambienti che contano e dotata di altri due passaporti (e che passaporti! La Svizzera, mica il Gabon).

            Mi chiedo, aldilà delle belle parole, cosa possa capire lei di fatica ad arrivare a fine mese, e la risposta è ahimè semplice: un cazzo di niente.

            • r1 scrive:

              Chi fatica a arrivare a fine mese può essere una ottima clava ideologica da usare contro qualche avversario politico

            • Miguel Martinez scrive:

              Per PinoMamet

              “Mi chiedo, aldilà delle belle parole, cosa possa capire lei di fatica ad arrivare a fine mese, e la risposta è ahimè semplice: un cazzo di niente.”

              Beh, deve fare politica, mica deve stare dietro ai problemi di PinoMamet.

              Deve trattare con gente che viaggia per il mondo su jet privati.

              • r1 scrive:

                “trattare” in questo caso mi suona come quello di un maggiordomo che ha a che fare con un padrone bizzarro

              • PinoMamet scrive:

                E allora per quanto mi riguarda è libera di andare affanculo.

                E in questo penso che gli italiani debbano pensarla come me, e se non lo fanno sono fessi.

            • PinoMamet scrive:

              Ci sono politici però che possono capirlo.
              O che danno l’impressione di farlo.

              Berlusconi ci ha fatto la sua carriera politica: ricchissimo, ma mai dava l’impressione di porsi al di sopra del suo interlocutore o votante.
              Non faceva la predica a nessuno: si limitava a dare cattivi esempi, umanissimi.

              Soumahoro era un altro: infatti sono accorsi a distruggerlo, tagliargli le gambe

              Una terza è, appunto, la Meloni.

              Poi c’erano i leghisti di una volta, ma in generale tantissimi politici (non tutti) della prima repubblica, che se non altro esibivano un cattolico paternalismo – anche se comunisti – e un borghese distacco verso i lavoratori.

            • roberto scrive:

              pino

              “Mi chiedo, aldilà delle belle parole, cosa possa capire lei di fatica ad arrivare a fine mese,”

              grazie, capisco

              personalmente credo che per capire la fatica di arrivare a fine mese basta avere un filo di sensibilità ed empatia, un po’ come con tutte le cose (non devi essere donna per capire che non è bello aver paura di essere licenziata se resti incinta, non devi essere nero per capire che non è bello quando non ti affittano un appartamento perché sei nero e così via)

              per il resto, dopo un quarto di secolo di gente che faceva di tutto ed è sbarcata in politica con risultati dubbi, penso davvero che voterei chi ha fatto politica come mestiere…ma temo di essere ultraminoritario su questo punto

              • r1 scrive:

                Sono un po’ d’accordo con Roberto nonostante la differenza di vedute sul personaggio in questione

                È che non è detto che uno che conosca bene il problema — o si suppone che lo conosca per il lavoro che fa — sappia proporre soluzioni.

                D’altronde a vedere la situazione cinicamente e pragmaticamente, ‘sta gente non è che è stupida: ci buttano tempo soldi e salute a fare la scalata del potere

                È che semplicemente ti dichiarano di voler risolvere un problema, quando in realtà ne stanno risolvendo altri: i loro

              • PinoMamet scrive:

                Non mi importa chi fa politica di mestiere: un mestiere bisogna pur averlo, e la politica è sufficientemente sporca da attirare ladri e disgraziati, che mi possono anche essere simpatici.

                Riccone cosmopolite e peggio, liberal piene di “idee giuste”? No, non ne voglio.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per PinoMamet

                “un mestiere bisogna pur averlo”

                Allora devo presentarti il nostro presidente del quartiere.

                Diciamo che è molto, molto italiano, nel bene e nel male 🙂

                E ci sono anche affezionato.

              • PinoMamet scrive:

                Volentieri, quando torno a Firenze!

              • r1 scrive:

                “Riccone cosmopolite e peggio, liberal piene di “idee giuste”? No, non ne voglio.”

                condivido questo tuo pensiero istintivamente, stento a credere che persone del genere siano interessate a risolvere i problemi che dichiarano di voler risolvere, ma logicamente è ammissibile che ne possano essere in grado. Ma la loro spocchia mi fa pensare che l’unico problema che abbiano a cuore è quello di cadere in piedi, sempre e comunque

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “in stile turco”

      Sembra che lo stile turco funzioni poco nelle proteste e molto nella repressione

      https://www.fanpage.it/sport/calcio/telecronista-licenziato-ai-mondiali-nellintervallo-di-una-partita-gli-e-scappato-un-nome-proibito/

      Ciao!

      Andrea Di Vita

    • Francesco scrive:

      Mig

      fammi capire che sono tardo: la sorella della signorina Schlein è una terrorista anarchica attiva in Grecia?

      diciamo che con il tizio del G8 i Genova ho “scoperto” l’esistenza di famiglie in cui la tradizione di famiglia non è il pandoro a Natale ma l’estremismo politico e la violenza, rivendicati con orgoglio,

      per cui all’improvviso “per puro caso” diventa molto sospetto, alle mie orecchie

      PS non ho ben capito perchè il signor Cospito non dovrebbe stare in galera, secondo te

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “fammi capire che sono tardo: la sorella della signorina Schlein è una terrorista anarchica attiva in Grecia?”

        No!

        Figurati se una famiglia del genere…

        Il contrario: gli anarchici hanno dato fuoco a una delle due auto della Sorella Schlein, e hanno cercato di dare fuoco pure all’altra.

        • roberto scrive:

          miguel

          “Figurati se una famiglia del genere…”

          però la figura dell’anarchico che viene da una famiglia ben piazzata non mi sembra così assurda, anzi

      • roberto scrive:

        francesco

        “PS non ho ben capito perchè il signor Cospito non dovrebbe stare in galera, secondo te”

        immagino che certe ginocchia siano meno preziose di altre

        • Francesco scrive:

          Pare che stia dentro non per la gambizzazione ma per attentati “dimostrativi” a due caserme dei carabinieri

          Tra le righe, mi pare emergere un terrorista irriducibile e pericoloso, a cui lo Stato ha deciso di togliere la possibilità di continuare a commettere crimini con un’accusa da ergastolo

          Sull’applicazione del 41 bis non ho capito granchè

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “immagino che certe ginocchia siano meno preziose di altre”

          Esatto.

          Il governo italiano ha appena investito mezzo miliardo di euro per accecare, mutilare e far morire tra sofferenze atroci adolescenti russi.

          Per non parlare dell’impresa per cui lavora l’inginocchiato, che ha fritto vivo (questa volta per puro profitto, manco la scusa di alleanze internazionali) qualche migliaio di yemeniti e molti, molti altri in giro per il mondo.

          E’ vero, certe ginocchia (e altre parti del corpo) sono decisamente meno preziose di altre.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Martinez

            “esatto”

            Sollevi una questione enorme.

            E’ chiaro che per la legge (che si presume essere uguale per tutti) le ginocchia di Briatore, di Kappler, di Madre Teresa e di Robert Luis Stevenson hanno esattamente lo stesso valore.

            (Tranne quando servono per certi lavori molto profittevoli, e allora si spiega il milione di dollari di polizza sulle famose gambe di Marlene Dietrich; ma l’eccezione conferma la regola).

            Ma mi hai fatto venire in mente una storia che ho letto da qualche parte, in cui si diceva (non so se sia vera, ma la riporto come la ricordo) che in Vaticano Wojtyla abbia incontrato una sola volta in vita sua Edward Teller, uno dei padri della bomba H (e probabile ispiratore del personaggio del dottor Stranamore).

            Erano i giorni dell’attacco USA all’Iraq, attacco contestatissimo dal papa polacco; Teller, notoriamente falco fra i falchi USA, sarebbe morto pochi mesi dopo, e Wojtyla due anni dopo. Entrambi erano anziani, entrambi accaniti antiComunisti e antinazisti, entrambi figli di popoli perseguitati, entrambi dotati notoriamente di pronta intelligenza, di una cultura prodigiosa, di una volontà di ferro.

            Sembra che Wojtyla abbia chiesto a Teller: “Ma lei è convinto davvero di avere lottato per la pace nel mondo?” e Teller avrebbe risposto guardandolo negli occhi: “Certo, Santità. E lei?”

            Ecco, ripensando a quello scambio di battute indubbiamente sincere fra due personaggi che hanno fatto la storia dalla stessa parte ma con atteggiamenti radicalmente contrastanti mi viene in mente: le ginocchia di chi valevano di più? Chi un ipotetico viaggiatore del tempo avrebbe potuto azzoppare con miglior profitto dell’umanità futura?

            Se accettiamo l’idea che sta alla base delle nostre leggi, cioè che le ginocchia del papa e quelle del dottor Stranamore hanno lo stesso valore, allora implicitamente accettiamo uno scetticismo radicale alla Montaigne: l’idea cioè che le azioni degli esseri umani siano sul lungo termine tutte equivalenti.

            Non c’è dubbio, infatti, che se le idee di Wojtyla fosse prevalse oggi avremmo una Respublica Christiana dall’Atlantico agli Urali; non ci sarebbero stati né l’attacco all’Iraq e nemmeno – più in generale – la guerra fredda con la relativa corsa agli armamenti, che senza l’opera di scienziato e soprattutto di instancabile propagandista e di astuto politico di Teller non sarebbero state possibili.

            Se alla fine degli anni Quaranta fosse comparso negli USA un pacifista proveniente dal 2003 che avesse azzoppato Teller e qualche altro (e Sacharov con qualche altro in URSS) indubbiamente un piano Rapacki avrebbe avuto maggiori possibilità, ci saremmo risparmiate selve di missili, molte più risorse avrebbero trovato un’applicazione più pacifica, e magari non saremmo arrivati alla nascita della NATO, poi del Patto di Varsavia, all’erezione del Muro di Berlino e al congelarsi della storia europea per mezzo secolo.

            D’altro canto, senza MAD non sarebbe stata neanche garantita la pace armata di cui abbiamo goduto fino alla fine della Jugoslavia. Passando dagli anni Quaranta al futuro, si potrà pensare che colpendo ad esempio un Bergoglio si rafforzi la causa del sostegno all’Ucraina e si affretti la fine del ‘dittatore Putin’. Un Ucraino proveniente dal futuro – uno dei tanti brillanti fisici di quel paese con la foto del padre o del nonno in divisa di Azov caduto a Mariupol? – magari in questo momento sta organizzando un attentato alla prossima udienza papale.

            Per contro, se le azioni umane non sono tutte equivalenti allora è falso che tutte le ginocchia siano da difendersi allo stesso modo. Se un mondo senza missili è preferibile a un mondo coi missili allora indubbiamente Teller va azzoppato.

            E’ l’argomento di quel gioiellino che è ‘Una cena quasi perfetta’:

            https://it.wikipedia.org/wiki/Una_cena_quasi_perfetta#:~:text=Una%20cena%20quasi%20perfetta%20(The,International%20Film%20Festival%20del%201995.

            L’unica debole argomentazione a favore di questa tesi sarebbe la nostra ignoranza di quale ginocchia sarebbe meglio colpire, visto che il futuro lo ignoriamo e che non esiste una macchina del tempo che ci consenta prima di giudicare gli eventi passati col senno di poi e poi di intervenire sul passato per modificarlo a nostro piacimento. Ma è qui che entra la mente umana: nel tentativo di prevedere il futuro. E quindi di valutare quali azioni siano dannose e quali no, e quali ginocchia possiamo permetterci di risparmiare e quali no. E’ l’idea alla base della fede religiosa (che contiene sempre una qualche profezia sul futuro, del singolo credente e/o dell’umanità); ma è anche l’idea alla base della violenza rivoluzionaria: colpire non chi combatte contro la nostra causa mettendo in difficoltà chi la porta avanti, ma chi in futuro prevediamo possa combatterla. Si spalancano le porte del gulag e dei lager, si accendono i roghi, si innalza la ghigliottina, si scatena il terrore.

            Ne concludo – ma è conclusione provvisoria – che l’alternativa al terrore è lo scetticismo.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • tomar scrive:

              x ADV
              “Ne concludo – ma è conclusione provvisoria – che l’alternativa al terrore è lo scetticismo.”
              O anche la prudenza, l’attenzione verso la complessità del reale, vedere sempre, come insegnava Mario dal Pra, “da un lato… dall’altro”. (che non significa non scelta e inazione, Dal Pra era stato partigiano)

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ tomar

                “partigiano”

                L’orrore che il Capo emanava, prima di tutto, consisteva nella possibilità che avesse ragione, e che tutti coloro che assassinava dovessero ammettere, pure con una pallottola nella nuca, che era possibile che fosse nel giusto. Non vi era certezza; solo l’appello a quell’oracolo beffardo che chiamavano Storia, che emetteva la sua sentenza solo dopo che la bocca di chi la invocava era caduta da lungo tempo nella polvere.

                A. Koestler, “Buio a mezzogiorno”

                Ciao!

                Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              Andrea,

              la tua analisi storica mi pare molto confusa, come la tua teoria della Storia, implicita nell’idea degli attentati mirati che cambiano gli eventi (Marx si starà rivoltando nella sua buca all’inferno).

              Senza la Bomba (il tuo secondo scenario) ci saremmo goduti molte più guerre convenzionali, che sono sempre state il passatempo preferito dell’umanità – OK il secondo dopo l’inseguimento delle fanciulle in fiore.

              Ti contesto che l’alternativa al terrore sia lo scetticismo: basta il realismo, una sana coscienza del limite delle nostre conoscenze e della nostra capacità di valutazione. I casi in cui è davvero ragionevole agire con violenza sono pochissimi (e la guerra in Ucraina è uno di quelli, ma questo è un altro discorso).

              Ciao

              >>> L’unica debole argomentazione a favore di questa tesi sarebbe la nostra ignoranza di quale ginocchia sarebbe meglio colpire, visto che il futuro lo ignoriamo

              DEBOLE? a me pare fortissima, anzi invincibile.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “senza la Bomba”

                Vedo che concordi con uno scienziato e non con un prete.

                Bravo, fai progressi, continua così! 😉

                A parte questo: la verità è che non possiamo dire nulla, perché la storia non si fa coi se. Non sappiamo e non sapremo mai cosa sarebbe successo in un mondo senza bombe H.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                a parte il fatto che il campione statistico della storia pre-1945 è più che sufficiente, non ho capito che sono lo scienziato e il prete in questione

                ciao

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “a parte il fatto che il campione statistico della storia pre-1945 ”

                Mi piace questa frase.

                Mi fa pensare tantissimo alle grotte pirenee con i loro dipinti, e a quando i mammut giravano per la Valdarno.

                Poi non so se ci fosse un “campione statistico”.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco
                “scienziato”

                Teller è lo scienziato, Wojtyla il prete.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

          • roberto scrive:

            miguel

            “Per non parlare dell’impresa per cui lavora l’inginocchiato, che ha fritto vivo (questa volta per puro profitto, manco la scusa di alleanze internazionali) qualche migliaio di yemeniti e molti, molti altri in giro per il mondo.”

            leggo che in realtà si trattava di una pacata critica nei confronti dell’energia atomica

            https://www.corriere.it/cronache/12_maggio_11/rivendicazione-adinolfi-olga_838d0846-9b54-11e1-81bc-34fceaba092f.shtml

            qui il testo completo della rivendicazione

            http://media2.corriere.it/corriere/pdf/2012/olga_110512.pdf

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ roberto

              “pacata”

              Ah, ma è quello che ha gambizzato l’ingegner Adinolfi?

              Per una volta che c’è un alto dirigente che è anche una brava persona e competente! Ne ho sentito sempre parlare solo bene.

              (Ma ovviamente è appunto per questo che gli hanno sparato).

              Ma Adinolfi cosa c’entra col traffico d’armi? Era un dirigente dell’industria nucleare (civile)… 🙁

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • roberto scrive:

                Non lo so, è Miguel che parla di armi….

                Nel comunicato leggo che adinolfi è colpevole di occuparsi di nucleare civile e che siccome ansaldo è una partecipata di Finmeccanica e Finmeccanica produce armi….ma non bisogna essere troppo pignoli nel ricercare la logica di certa gente

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “adinolfi è colpevole di occuparsi di nucleare civile e che siccome ansaldo è una partecipata di Finmeccanica e Finmeccanica produce armi”

                Ora, premesso che io ho detto una scemenza nel dire che Adinolfi faceva l’armaiolo…

                Non è interessante il fatto che si tratti comunque di un unico sistema economico?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez & Roberto

                “Ansaldo”

                La galassia Ansaldo ormai ha talmente poco da vedere con Finmeccanica che ha soci Cinesi…

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • roberto scrive:

                Miguel

                “ Non è interessante il fatto che si tratti comunque di un unico sistema economico?”

                Mmmmmmmh non saprei ci devo pensare….se ansaldo nucleare sa cosa fa un altro dei tentacoli di Finmeccanica (per usare la terminologia anarchica) boh potrebbe essere interessante ma per cosa? Dire che è tutto un sistema unico? Così anche la tizia che fa le pulizie a casa dell’ingegnere fa parte del sistema unico…

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Così anche la tizia che fa le pulizie a casa dell’ingegnere fa parte del sistema unico…”

                Lo so, è una questione che mi pongo tutti i giorni. E credo che ciascuno di noi si dia delle risposte consolatrici riguardo alla propria complicità.

                Vado in Olanda con Ryanair, e so che cosa significa.

                Pago le tasse, e una certa parte – magari solo il famoso “2%” va in strumenti per ammazzare la gente, e nell’arricchire chi li inventa.

                Pago le tasse, e collaboro allo sbucaltamento delle Alpi con il TAV.

                Traduco contratti che distruggono, devastano e ammazzano, in assoluta legalità.

                E penso a una persona citata nel manifesto che tu hai citato, che è stata in galera, ma è stata ed è molto, molto meno complice di me. E’ possibile essere più limpidi di me; e quella persona non me lo fa pesare in alcun modo.

                Però credo che a un certo livello, dobbiamo assumerci la responsabilità di ciò che facciamo, specie se il nostro guadagno è legato alla distruzione.

                Come dire, “bene, io per mille motivi anche umani, ho ucciso, devastato, portato il male nel mondo. L’ho fatto perché dovevo mantenere i figlioli, l’ho fatto perché volevo sopravvivere io stesso, l’ho fatto perché penso che tutti moriremo, e quindi uccidere non è così grave. Ma l’ho fatto”.

                Se a me mi sparano per le cose che ho commesso, non mi metto certo a piagnucolare che sono una Vittima Innocente.

                Lo dico per me, non chiedo ad altri di sottoscrivere.

              • Miguel Martinez scrive:

                “l’ho fatto perché penso che tutti moriremo”

                Credo che alla fine sia l’unica giustificazione che davvero ci solleva dai crimini che commettiamo.

              • roberto scrive:

                Roberto

                “Se a me mi sparano per le cose che ho commesso, non mi metto certo a piagnucolare che sono una Vittima Innocente.”

                Io si invece, perché non condivido minimamente l’idea del “tutti colpevoli” ma proprio per nulla…e non credo proprio che il mio operato debba essere giudicato dal primo squinternato violento che passa (su scusami ma pour appeler un chat un chat, se leggi quel comunicato sono proprio degli squinternati)

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Io si invece, perché non condivido minimamente l’idea del “tutti colpevoli” ma proprio per nulla”

                Finché non commettiamo quello che il sistema specifico sotto cui viviamo chiama “reato”, siamo tutti innocenti?

                E guarda che non sto incolpando gli altri o facendo capire che sono meglio di loro: ho fatto un lungo elenco di azioni dannose che commetto io regolarmente.

              • roberto scrive:

                miguel

                “Finché non commettiamo quello che il sistema specifico sotto cui viviamo chiama “reato”, siamo tutti innocenti?”

                non capisco bene la parola “innocente”, ma se le do l’unico significato che mi è noto, beh, direi proprio di si

                faccio astrazione dal fatto che forse sarebbe meglio dire finché “non siamo condannati” invece di “finché non commettiamo”

                poi ci sono altre scale di valori con altre conseguenze: violi una delle dieci regole che secondo i cristiani non dovresti violare? sei un peccatore

                non rispetti un contratto? sei inadempiente

                e così via

                se metti tutto nello stesso scatolone “colpevole” a quale risultato arrivi?

                1. tutti colpevoli, nessun colpevole e questa assoluzione generale può essere consolatoria ma non soddisfacente

                2. decidi tu chi è colpevole e chi no, in base ai tuoi parametri, e questo, permettimi, non mi piace più di tanto (cioè se fossi io a decidere, ok…)

                no meglio limitare la categoria colpevole/innocente al suo ambito, che è appunto commetto un reato o no

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “no meglio limitare la categoria colpevole/innocente al suo ambito, che è appunto commetto un reato o no”

                ok.

                Diciamo che le nostre azioni hanno conseguenze.

                Un magistrato ordina lo sfratto di una famiglia; la madre si suicida e al padre che dorme su una panchina alla stazione, gli girano.

                Non so se il magistrato sia “colpevole” o no, diciamo che è bene che si cerchi una guardia del corpo.

              • roberto scrive:

                miguel

                “Un magistrato ordina lo sfratto di una famiglia”

                1. perché ha ordinato lo sfratto della famiglia?

                2. spetta al magistrato o, come già discusso in passato, al proprietario di casa risolvere il problema “casa” di quella famiglia ed in generale di chi una casa non ce l’ha?

                “diciamo che è bene che si cerchi una guardia del corpo.”

                su questo hai ragione, ma lo trovo abbastanza triste

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Non so se il magistrato sia “colpevole” o no, diciamo che è bene che si cerchi una guardia del corpo.”

                Non mi risulta, altrimenti ci sarebbe in giro una certa moria di magistrati. Il che significa che la società si riconosce ancora nelle regole che si è data.
                Vabbé, tranne i criminali che le violano e per questo finiscono in galera sulla base di dette regole.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per roberto

              “leggo che in realtà si trattava di una pacata critica nei confronti dell’energia atomica”

              Tu hai ragione, e io ho torto.

              Capita spesso!

  48. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Questa NON puoi perdertela 🙂 :

    https://www.youtube.com/watch?v=6FQWOgKwmxs

    Former Mount Holyoke student Annabella Rockwell says she was taught by the liberal college that she was a victim of patriarchal oppression and underwent ‘deprogramming’ after graduation

    on ‘Tucker Carlson Tonight.’

    ————————————————————-

    “At one time, educators boasted that their role was not to teach students what to think but how to think. Today, their role is far too often to teach students what to think on everything from immigration to global warming to the new sacred trinity of ‘race, class and gender.'” –

    Thomas Sowell

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “Former Mount Holyoke student”

      Ahi, ho una carissima amica ex-alunna di Mount Holyoke, che fa la ceramista qui a Firenze.

      I suoi genitori campani fecero fortuna in California come pizzaioli, e lei in questo momento li sta aiutando ai forni per qualche settimana.

      Bella di nome e di fatto, in giro per Firenze con la sua bici, la sua curiosità e la sua innocenza… la bici purtroppo si è scassata nel momento stesso in cui doveva venire a vedere i sassi del commentatore che si firma Tomar.

  49. Miguel Martinez scrive:

    Notizie toscane:

    Cortona

    Fuga di monossido durante il catechismo, don Benito Chiarabolli in camera iperbarica, grave anche una donna

  50. Miguel Martinez scrive:

    Visto che si parla di trans.eunti vari…

    E’ importante credo distinguere sempre le mode dai vissuti.

    Un’amica mi ha raccontato della sua giovanissima amica anoressica, che mentre era ricoverata in psichiatria, ha conosciuto un* trans quarantenne, che invece di credere di essere Napoleone, crede di essere una donna.
    Perso un lavoro dopo l’altro, senza arte né parte.

    I genitori per fortuna benestanti della ragazzina anoressica hanno trovato un posto dove l* sfigat* potesse almeno avere un tetto sopra la testa.

    Questo non giustifica per nulla le castrazioni chimiche e i tagli di tetti alle bimbe, ma è bene ricordare sempre quanto sia complesso il mondo.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ habsburgicus

      “lombarditas”

      Cernunnos patrono della Lombardia?

      Ma ‘Lombardia’ non viene da ‘Longobardi’? Che c’entra Cernunnos, che è la divinità celtica degli animali maschi cornuti?

      https://it.wikipedia.org/wiki/Cernunnos

      Vuol forse dire che i Lombardi sono dei cornuti?

      Sono Pazzi Questi Rincitrulliti!

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • PinoMamet scrive:

        In realtà, anche se ovviamente non sono d’accordo con lui in niente, il ragionamento del Nostro non è peregrino: SE, e sottolineo se, si vuole creare un calendario non cattolico, e ispirato a radici e temi comuni all’Italia del Nord (e mi chiedo perché: ma è il suo scopo) allora direi che occorre fare come fa lui.

        E in effetti il Nord Italia, quasi tutto, ha un sostrato céltico, precedente e più importante del sostrato germanico.

        Voglio dire, una supplente siciliana, sentendo parlare in dialetto da queste parti (all’epoca gli anziani lo parlavano…) lo scambiò per francese .
        Non lo avrebbe mai scambiato per tedesco o norvegese…

        • PinoMamet scrive:

          Errata: superstrato germanico.

          Che poi questi Germani erano i Longobardi, che sono stati anche al Sud e per un bel po’ e che quando arrivano in Italia sono già un bel miscuglio…

          (Che poi nella cultura comune i Celti – figuriamoci i bastardissimi Celti d’Italia!- un insieme di culture europee unite da legami linguistici forse non troppo stretti, siano identificati con i Gaeli d’Irlanda, che ne erano una propaggine lontana e molto particolare, è un altro paio di maniche…)

          • Fuzzy scrive:

            Premetto che non so quadi niente di storia, e quel poco che sapevo l’ho quasi tutto dimenticato, ma da emiliano mi viene da fare una semplice considerazione: il mio paese nel medioevo era composto da, mi pare, una quindicina di persone sperdute in mezzo alle paludi.
            Se non fosse stato per i monaci benedettini circestensi, (Abbazia di Nonantola dalle mie parti. Abbazia di Chiaravalle in Lombardia) e la loro opera di bonifica, la pianura padana sarebbe stata ancora per secoli , un luogo quasi disabitato.
            Adesso, per carità, i longobardi, erano agricoltori che parcellizzavano le grandi proprietà romane e le coltivavano al meglio,
            Però se parliamo di identità padana non vedo perché debba essere tutta attribuita ai soli longobardi. Va ben che erano valorosi guerrieri, ma insomma, non semplifichiamo troppo.
            Dico in genere eh. Mamet, tranquillo, non obiettavo a te.

            • PinoMamet scrive:

              Boh, non ho niente da obiettarti.

              Ma in realtà l’Emilia Romagna è stata creata dai Romani e la gran parte della sua identità viene da lì… poi si sa che in Italia vogliamo tutti fare i fenomeni, e allora vai con i popolo di prima e di dopo, basta essere diversi 😉

              • Peucezio scrive:

                OMDAP.
                Sembra quasi che ci si debba a tutti i costi voler guardare dal definirsi culturalmente discendenti dei romani.
                Più un popolo è barbaro, meno apporti ha dato alla civiltà, più piace.

              • Miguel Martinez scrive:

                “Più un popolo è barbaro, meno apporti ha dato alla civiltà, più piace.”

                Quindi, abbasso i romani e gli ebrei, viva i longobardi!

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Sull’Emilia creata dai romani sì, è vero, ma va un po’ ridimensionata.
                Le città emiliane sicuramente sorgono tutte lungo la Via Emilia, che è quasi un rettilineo, quindi è apparentemente artificiale.
                Apparentemente, appunto. Perché lì ad essere praticamente rettilineo è un confine geologico tra il fondovalle padano, naturalmente acquitrinoso e soggetto ai capricci dei corsi d’acqua e le terre più alte più favorevoli all’insediamento umano (Fumagalli ha scritto libri su come questo ha avuto conseguenze sulla geografia umana altomedievale che, non troppo casualmente, ha visto l’abbandono delle terre basse). Dunque non vorrei che la Via Emilia non facesse altro che seguire gli insediamenti preromani, magari rifondati in epoca romana (come è successo a Vicenza), tutti collocati lungo quella linea favorevole.

                In fin dei conti le strade romane non hanno salvato le località non poste in posizioni vantaggiose dal declino: Oderzo, Concordia Sagittaria, Aquileia…

              • Fuzzy scrive:

                Dopo la canversione, i re longobardi donarono molte terre ai vescovadi e alle abbazie; divennero a loro volta grandi costruttori di monasteri. Nonostante questo, la Chiesa considerò la loro potenza una minaccia costante per la propria autonomia.

                Sui romani in emilia ho un testo che avevo scaricato mi pare dal sito della regione Emilia Romagna. Ricordo poco.
                Magari poi vedo se lo trovo. Di Fumagalli ho letto alcuni libri.
                Fumagalli, in uno dei suoi ultimi libri (Storie della Val padana) arriva fin quasi all’epoca contemporanea. Descrive una terra ormai desertificata con parole che potrebbero essere quelle di un ambientalista di oggi.

              • PinoMamet scrive:

                Mah, sui Romani in Emilia c’ho il testo io, Fuzzy, se lo vuoi.

                Anche uno sui Romani nella nostra provincia, scritto da un religioso che perqualche motivo odia Fidenza e vuol dimostrare che, per motivi assurdi e misteriosi, la via Emilia in epoca Romana dovesse fare una mega curva e passare da casa sua anzichè da Fidenza 😉

                Sì, perché i Romani erano fessi e facevano le curve apposta per fare favori a lui 😉

                a parte questo, l’archeologia romana è abbondantissima;
                di celtico si fatica a trovare qualcosa…

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Più un popolo è barbaro, meno apporti ha dato alla civiltà, più piace”

                Perché è un popolo finto a cui puoi attribuire quello che vuoi.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “barbaro”

                Oggi per chiamare ‘batbari’
                i Longobardi ci vuole un bel coraggio!

                A parte che vicino Tolentino (MC) ci sono i ruderi dell’abbazia della Rambona che fu ‘restaurata’ a spese di una regina Longobarda (!), una visita al museo del Castello Albornoz di Spoleto (quello declassato a ‘casa circondariale’ nel Fon Matteo televisivo) sciorina più di due piani di manufatti Longobardi uno più bello dell’altro.

                Per tacere di Pavia, dove San Michele è una delle chiese secondo me più belle d’Italia (quindi dell’universo).

                E non ho ancora visto né Cividale né Benevento: lacuna che intendo colmare.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                Miguel,
                “Quindi, abbasso i romani e gli ebrei, viva i longobardi!”

                Guarda che gli ebrei stanno coi Longobardi.
                Erano quattro pastori semiselvaggi.
                Erano talmente vicini alle civiltà più splendide e precoci del mondo che almeno una minima patina di civiltà non sono riusciti a evitarla, ma in fondo sono rimasti quelli che erano.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “Guarda che gli ebrei stanno coi Longobardi.
                Erano quattro pastori semiselvaggi.”

                Ma direi che la città (anzi Quella città!) sta al centro della cultura ebraica da sempre, accanto a/in conflitto con un elemento pastorale, che però è preistorico, è un ricordo già ai tempi di Salomone.

                E certamente la cultura legale ebraica è contadina/urbana, non pastorale.

                Casomai, si perde presto la parte contadina, nella maggior parte delle comunità (credo che contadini ebrei ci fossero nel mondo arabo fino a tempi recenti, ma Pino Mamet ci saprà chiarire meglio le idee).

                Infatti il grande contrasto (vedi Slezkine) sarà tra il mondo urbano ebraico e il mondo contadino russo.

                Ma “civiltà” vuol dire “civitas”, città.

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                “Perché è un popolo finto a cui puoi attribuire quello che vuoi.”

                In effetti.
                Un po’ come i Celti.

                Andrea,
                scusami, grazie al cavolo, dopo generazioni gomito a gomito coi “romani”, cioè coi loro discendenti.
                Per valutare i Longobardi bisogna fare riferimento a quello che erano prima di arrivare in Italia e appena arrivati. Poi, certo, man mano sono diventati civili: chiamiamo longobardo tutto ciò che c’è stato dalla metà del VI secolo a Carlo Magno, per forza.

              • Francesco scrive:

                magari fossero stati quattro pastori semiselvaggi! saremmo ancora un Impero Romano, avendo sconfitto con facilità quella minaccia

                temo fossero molto di più

                e noi ci siamo giocati Mediolanum

              • PinoMamet scrive:

                Per rispondere a Miguel:

                In effetti, contrariamente a quanto si pensa normalmente, la cultura ebraica antica era legatissima all’agricoltura e all’allevamento, anche bovino, attività attorno alle quali era basato il calendario delle festività (“capodanno degli alberi”, Lag baOmer, Sukkoth ecc.)
                Certo c’era il ricordo di un’antichissima origine pastorale e beduina
                (Ho letto di recente una teoria per la quale la Bibbia sarebbe l’unione di due diversi miti di fondazione, uno “egiziano” di Israele basato su Mosè, e uno “mesopotamico” di Giuda basato su Abramo…)

                Ebrei contadini ci sono poi stati episodicamente in Europa Occidentale, finché potevano vivere dove volevano (e dopo l’emancipazione) anche perché necessari per la macellazione ebraica;
                molto più diffusi chiaramente nell’immenso “pale of settlement” dell’impero zarista, dove sono una figura del folklore yiddish…

                Ma sicuramente la cultura ebraica europea è principalmente e tipicamente urbana

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                ‘romani’

                Di tutti gli invasori dell’Italia dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente quello che di gran lunga ha evitato il più a lungo possibile ogni contatto con la cultura dei popoli conquistati è stato quello dei Longobardi.

                Oltre a tutto in buona parte (penso a Rotari) erano Ariani, e il Papa li ha sempre visti come nemici.

                Eppure lo stesso Rotari si è preoccupato di promulgare un codice scritto di leggi, e scritto nella lingua dei conquistati, non dei conquistatori.

                E non è nemmeno vero che l’integrazione coi conquistati sia stata uniforme: è avvenuta molto più rapidamente in Campania che in Friuli.

                Poi vai a vedere le foto delle opere di Cividale del Friuli, e resti a bocca aperta.

                Avercene avuti, di ‘barbari’ cosi’…

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                Francesco,
                proprio in quanto barbari erano forti.

                Il mondo è dei barbari, mica dei popoli civili.
                La civiltà è una piccola isola che emerge sporadicamente, come un fiore, in un mare di barbarie.

                Andrea,
                beh, no, si convertirono al cattolicesimo già con San Gregorio Magno.

              • Peucezio scrive:

                Andrea,
                aggiungo che mi pare improprio attribuire ai longobardi monumenti fatti in luoghi dove costituivano un’élite numericamente ristretta, ereditavano conoscenze e tecniche autoctone, cioè romane, usavano sicuramente maestranze locali…
                Non definirei “longobardo” qualcosa solo perché è stato fatto all’epoca dei Longobardi, se non come etichetta di comodo.
                Peraltro leggo che il tempietto risale all’VIII secolo: siamo in un’epoca in cui ormai l’integrazione con la popolazione romana è molto forte, siamo alla vigilia della conquista carolingia; è evidente che anche l’architettura è il risultato del sedimentare di esperienze e continuità con la tradizione romana rielaborata in forme nuove da una società mista.
                Ma non dimentichiamo mai che i Longobardi erano pochi, quindi quando parliamo di Italia longobarda parliamo di un’Italia etnicamente romana e italica con un piccolo apporto longobardo.

              • Francesco scrive:

                >>> Il mondo è dei barbari, mica dei popoli civili.

                Sono molto perplesso su questa affermazione di Peucezio ma forse sono “sviato” dall’importanza della tecnologia. Quella che ha permesso ai popoli “bianchi civilizzati” di sottomettere tutto il resto del mondo, sterminando o sottomettendo qualsivoglia “barbaro”.

                Cosa ne pensate voi?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Francesco,
                proprio in quanto barbari erano forti”

                Non saprei. I longobardi sono potuti entrare in Italia solo perché:
                – i romani l’avevano distrutta con decenni di guerre
                – la peste
                – Giustino (che ricordiamo essere malato di mente) aveva portato l’Impero in guerra su tutti i fronti
                – la recente ribellione delle popolazioni stanziate da Narsete

                E’ stata più o meno la tempesta perfetta. Magari Maurizio ci avrebbe riprovato a recuperare il terreno perduto se fosse vissuto più a lungo, ma le sue vittorie erano già state pagate a carissimo prezzo.

  51. habsburgicus scrive:

    calendario (grande) lombardo
    il lombardissimo Francesco non vorrà esimersi dal darci la sua opinione 😀
    alcune feste incluse sono notevoli

    • Francesco scrive:

      Carissimo,

      io sono un padano cattolico bigotto (l’unico, temo), per certa gente il rogo sarebbe solo opportuno.

      E l’occasione per reinstaurare certe belle feste popolari e comunitarie, sono sicuro che MM apprezzerebbe.

      Colgo l’occasione per fare gli auguri di Sant’Ambrogio a tutti, con lieve anticipo.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        “bigotto”

        Ma è vero che ancora adesso a Milano il calendario liturgico è diverso da quello del resto del mondo, perché segue il ‘rito ambrosiano’?

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          cazzo, quando mai finiranno i danni dell’Illuminismo?

          sì, certo che ce la teniamo stretta la Liturgia ambrosiana (da Ambrogio, Vescovo, Santo e Milanese).

          e non soffriamo affatto per la mancanza di uniformità coi nostri fratelli cattolici di rito romano.

          una delle cose meravigliose del Medioevo e ancora dell’Ancien Regime era la sua pluralità!

          ancorchè non molto favorevole ai commerci e alla concorrenza ma rendeva il mondo molto più vario e bello!

          ciao

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Veramente l’Antico Regime è proprio quello che ha iniziato il processo di livellamento.
            Magari non è un male in sé: un medievista diceva che una delle cose più interessanti dell’Europa medievale era che ci fosse un’esperienza comune dalla Sicilia all’Islanda.

            • Francesco scrive:

              Non è perchè durante l’Ancien Regime si sono sviluppati gli illuministi? e la loro pulsione a mettere un pò di ordine e ragionevolezza?

              Ciao

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                La pulsione proviene dall’accentramento promosso dalle monarchie moderne, che trasforma la religione in instrumentum regni. Lo Stato assoluto è un’invenzione preilluminista e i governi hanno usato l’Illuminismo più che altro come bandiera per togliere potere a nobili e clero.
                Dove non c’è stata la Rivoluzione che ha tolto il potere anche ai governi, si intende.

            • Peucezio scrive:

              In effetti la categoria di “Ancien Régime” è fuorviante.
              Sarebbe l’ultimo ordinamento prerivoluzionario.
              Ma di fatto già lo prelude.
              L’Ancien Régime è il re Sole, non è il medioevo.

              D’altronde che nome si può dare a tutti quegli elementi di continuità diciamo, con un’enorme forzatura e schematismo (ma è per capirci), da Carlo Magno al 1789?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Boh! Ha davvero senso dare un nome a qualcosa di così generico? Cioè, dire “la Chiesa è influente nella società” ignorando che la Chiesa nell’800 è una galassia fortemente decentrata che è emanazione della classe dirigente locale, nel 1200 ha riconosciuto il primato papale e tratta con i monarchi da pari se non da superiore, mentre nel 1700 è ormai un’istituzione che incassa denaro dai sovrani per tenere in riga i sudditi per conto loro? Paradossalmente quella del ‘700 ha più a che vedere con la religione di Stato romana che con le altre due. E non a caso i monarchi protestanti si sono creati in casa qualcosa di molto simile a ciò che esisteva nel mondo ortodosso, dove era sopravvissuto il modello di Chiesa imperiale romano.

              • habsburgicus scrive:

                E non a caso i monarchi protestanti si sono creati in casa qualcosa di molto simile

                anche le Repubbliche…
                i 4 Orte (cantoni) elvetici che adottarono la Riforma (Zurigo nel 1523/1525; Berna nel 1528; Basilea il 1/4/1529; Schaffhausen il 29/9/1529) istituirono un sistema del tutto analogo..che però loro preferivano chiamare biblico 😀
                in particolare a Zurigo, l’unione di Chiesa e Stato vale a dire del Consiglio e del Sinodo uniti in Zuinglio :D, raggiunse forse la perfezione 😀 a Berna vi era più cesaropapismo cioè il Consiglio dominava il Sinodo;
                mitica a Berna -e tragica, vien quasi da piangere- la descrizione che lo storico protestante coevo Anshelm fa del 30 gennaio 1528 -che non era la celebrazione della Machtergreifunfg di AH 405 anni prima 😀 bensì il giorno cui Huldrych Zwingli in persona, il riformatore di Zurigo, tenne una predica a Berna, biblica a quanto ci dicono (ciò avvenne dopo la famosa -e truccata :D- Disputa di Berna del 6-26 gennaio 1528 in cui la Chiesa cattolica fu umiliata e si diede il là alla Riforma bernese);
                orbene, il 27/1/1528, il giorno dopo la fine della disputa che vide la vittoria dei protestanti, il Consiglio di Berna ordinò l’abolizione della Messa e l’eliminazione degli “idoli” del papismo..ciò scatenò la follia iconoclasta che manco i talebani 😀
                il 30 gennaio, ci dice Anshelm, Zwingli con tono biblico degno di un Profeta predicò nella cattedrale di Berma avendo ai piedi i frammenti delle immagini distrutte dalla folla, mentre ancora si vedevano gli altari divelti !” Zwingli eccitato disse che la fine dell’Anticrisato di Roma era ormai prossima e citò Elia che scannò i profeti di Baal !
                in realtà l’Anticristo c’é ancora (o quantomeno c’era fino al Concilio :D) e fu Zwingli a morire anzitempo a Kappel nell’ottobre 1531 ma questo, ne converrete, è un dettaglio 😀

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                l’aspetto che trovo più interessante e dirimente è il mancato accentramento e la sovrapposizione, la selva di poteri, prerogative, ecc.

                Cioè il punto è dare un’etichetta a tutto ciò che c’è prima della statualità di tipo giacobino, accentrato e burocratico e dopo la statualità antica e tardo-antica.

          • habsburgicus scrive:

            dal poco (melius, nulla) che so sulle liturgie, per una volta Mauricius non ha proprio torto 😀 anche se forse “Ancien Régime” non è correttissimo, meglio “età protomoderna” in quanto si potrebbe discutere se il XVI secolo è già “Ancien Régime” (io lo limiterei al Seicento e al Settecento),,
            e invece è proprio il Cinquecento-forse il secolo più importante della Storia- che vide non solo la catastrofe della Riforma -forse l’avvenimento più tragico e importante della Storia umana posteriore a Cristo, al cui confronto la rivoluzione giacobina, la rivoluzione leninista, la rivoluzione maoista e le miserie attuali sono pinzellacchere, per citare il grande Totò- ma anche la fine della pluralità liturgica in seguito ai decreti di Pio V che istituzionalizzò nel 1570 la Messa romana quella che negli ambienti lefebvristi e sedevacantisti è chiamata “Messa di sempre” che, a detta loro, sarebbe stata abolita con atto sacrilego nel 1969 da Paolo VI con il “Novus Ordo Missae” (NOM) che creò la “Messa del Concilio”, quella attuale… pochissime liturgie sfuggirono alla mannaia di Pio V (1566-1572), di santa memoria:
            1.la Liturgia Ambrosiana (e secondo me, se voi milanesi non aveste avuto San Carlo Borromeo che allora era vivo, vegeto e stimato, rischiavate pure voi :D)
            2.la Liturgia Mozaraba, usata in una cappella a Toledo
            3.la Liturgia dei Carmelitani
            4.la Liturgia dei Cistercensi
            (e qualche altra peculiarità degli Ordini religiosi..forse qualcosa a Lione..e bon)
            nel Medioevo, pure Salisbury aveva la sua liturgia (Old Sarum) e così Turku in Finlandia 😀

        • Peucezio scrive:

          Andrea,
          certo. Avvento che comincia prima, carnevale che finisce quattro giorni dopo, a parte le varie differenze di rito, tutti i venerdì di quaresima aliturgici, il battesimo con parziale immersione della testa, ecc. ecc.

          Riguarda grosso modo la diocesi di Milano, ma i confini non coincidono del tutto.
          Su Wikipedia ci sono delle cartine ben fatte.

  52. Fuzzy scrive:

    https://lesakerfrancophone.fr/chine-les-manifestations-declenchees-par-la-politique-zero-covid
    In quattro articoli pubblicati alla fine di novembre, il New York Times prevedeva un tracollo della Cina per effetto delle restrizioni contro il Covid.
    No, sono state piccole proteste, subito risolte.

    I cinesi sono obbligati a mantenere misure rigide contro il virus perché il loro sistema sanitario non è adeguato nei confronti della pandemia, i vecchi non sono vaccinati, la cultura cinese riserva una grande importanza alla responsabilità dei giovani nei confronti dei loro anziani.
    In questo momento il virus si è indebolito ma circola in moltissime varianti che potrebbero evolvere anche verso forme più patogene. Per qualche anno ancora avremo
    a che fare con questa incertezza, ma gli economisti prevedono che la società cinese si aprirà a metà del 2023.

  53. Moi scrive:

    Ma perché il Personaggione dà per scontato che il Calendario della essere Solare … perché NON Lunare o Lunisolare ? … I Giacobini, almeno, una certo “sbuzzo” 😉 creativo lo dimostrarono : sia in termini matematici che umanistici.

    🙂

    … E poi cosa si tiene per Anno Zero ? … Da un belpezzo si parla di datazioni sbagliate per la data di parto presunta (indipendentemente dal se e dal come … benché il parto virginale NON sia, di per sé, invenzione Cristiana) di Maria di Nazareth, no ?

    😉

    • Moi scrive:

      Il più noto lunare ancora in uso è quello AraboIslamico, il più noto lunisolare è il Cinese Tradizionale. Esotismo per esotismo , orientalismo per orientalismo . preferisco “farmi coinvolgere” nel secondo , visto che NON è connesso a un potenziale fanatismo.

      • Moi scrive:

        Fra l’ altro il secondo è connesso a un noto zodiaco “alternativo” (almeno da noi …) per annate anziché per mesate … ed è anche più smerciabile come festa simil-halloween in discoteche / movide ! 😉

        Poi ci sono altri oroscopi, o frichettonate 😉 paganeggianti , tipo che “i Celti anziché a costellazioni andavano … ad alberi !” , classica frase da Festa “Celtara” 🙂 … come dice Pino.

      • Moi scrive:

        Sì, lo so : in teoria, il Monoteismo ripudia l’ Oroscopo perché troppo “Paganeggiante” … anche se ovviamente, almeno la Chiesa Cattolica, a compromesso _ volente o nolente _ deve scenderci.

  54. Moi scrive:

    In ogni caso, ho trovato involontariamente comica certa gente che irride la paleoastronautica MA prende per oro colato l’ astrologia !

  55. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    L’alleanza russo-trans contro la Rowling!

    1)

    https://orthodox.substack.com/p/russian-christian-activists-harry

    Russian Christian News Syndicate

    Russian Christian Activists: Harry Potter Books Are Satanic, Should Be Prohibited

    2)

    https://www.newsweek.com/jk-rowling-books-burned-tiktok-transgender-issues-1532330
    J.K. Rowling Book Burning Videos Are Spreading Like Wildfire Across TikTok

    A new TikTok trend has emerged this week as former “Harry Potter” fans protest author J.K. Rowling’s widely criticized views on trans people by burning copies of her books.

    One video, posted by TikTok user @elmcdo shows a number of “Harry Potter” books being placed on a burning pyre.

    • Francesco scrive:

      Really? is somebody still burning books and winning Hitler Points at will?

      Se il livello medio di rincoglionimento è un segnale di qualcosa, ho paura che come specie siamo fottuti.

      Come disse Magic ritirandosi, è stato bello finchè è durato.

    • Peucezio scrive:

      È evidente che la censura è una delle cifre del nostro tempo e si epsrime a destra come a sinistra.

  56. tomar scrive:

    Faccio un po’ fatica a capire l’acceso dibattito tra i commensali al riguardo di Elly Schlein, ma mi sembra che per qualcuno la ragazza sia sbucata fuori l’altro ieri ad opera di Vanity Fair.
    Premesso che anche per me, se diventasse segretaria, non basterebbe a farmi votare PD (che non ho mai votato), la signorina Schlein un po’ di storia sua ce l’ha.
    Dopo l’agguato dei 101 a Prodi presidente è nel 2013 tra i promotori della campagna #OccupyPD”, probabilmente il più importante momento di vita democratica nella storia di quel partito.
    Candidata (per la corrente civatiana) alle europee del 2014, riesce a farsi eleggere benché sconosciuta guadagnandosi 53681 preferenze.
    Al parlamento europeo è uno dei deputati più attivi e presenti, con particolare impegno per cercare di cambiare le politiche migratorie comunitarie (al riguardo si può anche vedere un filmato in cui assalta Salvini per il suo assenteismo opportunista).
    In questo stesso periodo abbandona il PD aderendo a Possibile di Civati.
    Nel 2020 si candida alle elezioni regionali in Emilia Romagna per la lista elettorale “Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista e Progressista”. Questa lista prende solo il 3,77% dei voti, ma lei viene eletta con 22 098 voti personali, risultando la candidata di lista con più preferenze personali in tutta la storia delle elezioni regionali in Emilia-Romagna.
    Insomma qualche numero ha dimostrato di averlo, ridurla a una storia di buona famiglia e dei tre passaporti non mi sembra dibattito di gran qualità.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Tomar

      “nsomma qualche numero ha dimostrato di averlo, ridurla a una storia di buona famiglia e dei tre passaporti non mi sembra dibattito di gran qualità.”

      Ma infatti, io sono un ammiratore di Bakunin, che era un aristocratico… A me interessava soprattutto il modo in cui i media pidofili spacciassero – a livello di titolistica – l’attentato alla sorella come un attentato alla politica della Elly.

      Non è colpa della Elly!

    • PinoMamet scrive:

      “Dopo l’agguato dei 101 a Prodi presidente è nel 2013 tra i promotori della campagna #OccupyPD”…”

      ehm.. e chi se ne frega?

      E poi che razza di “storia” è?? “Ha fatto carriera nel PD”, grazie, ce ne eravamo accorti.

      E con ciò? Vuol dire che farà gli interessi dei lavoratori? Vuol dire che farà i miei interessi? Vuol dire che mi deve essere simpatica?

      e allora.

      ” ridurla a una storia di buona famiglia e dei tre passaporti non mi sembra dibattito di gran qualità.”

      Invece a me sì. La migliore e unica qualità politica.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ pino mamet

        “politica”

        Mi permetto di segnalare che Civati mollò Renzi quando era all’apice del successo dopo – credo – il Patto del Nazareno. Averlo seguito all’epoca è un punto a favore della Schlein, se non politico almeno morale.

        Poi attaccare il felpa sui migranti è cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza.

        Certo quando l’ho sentita parlare di rinnovabili mi sono cadute le braccia.

        Però rimango curioso: mi piacerebbe capire le differenze fra il programma suo e quello di Bonaccini (che almeno in apparenza eredita l’immagine del buon amministratore inviso a Guareschi).

        Ciao!

        Andrea Di Vita

      • PinoMamet scrive:

        ma ti dirò:

        io non è che ce l’abbia con la Schlein. Ma se mi chiedono, rispondo.

        Penso che sarebbe una pessima scelta per il PD (che non voto). In realtà, penso che sarebbe una pessima scelta per qualunque partito.
        Perché?

        Perché la trovo lontana dagli elettori. Non mi pare di dire una cosa così trascendentale o così cattiva o prevenuta.

        Poi se uno mi dice “è una brava politica”, mah, boh, sì? C’è un sacco di gente “brava” che non voterei.

  57. tomar scrive:

    x roberto
    “grazie mia moglie non lo dice mai” (che ha torto
    Neanche la mia.

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