di Miguel Martínez, 29 marzo 2005
Ho conosciuto Costanzo Preve quasi due anni fa, a una conferenza: un signore con i capelli bianchi, che faceva fatica a camminare pur avendo appena una sessantina di anni. Poi lo sentivi parlare, con la sua voce giovanile, e un’incredibile chiarezza di espressione. Soprattutto, visto il contesto politico della conferenza, colpiva l’assenza di quei riempitivi ipnotici che utilizza chi non sa assolutamente cosa dire, ma deve dare ugualmente fiato alla voce. Espressioni, per intenderci, come “una convergenza di soggettività che sappia essere insieme protagonista ed espressione di ampie esigenze.”
Costanzo Preve è uno dei massimi esperti in Italia di filosofia marxista, un argomento che cominciò a studiare una quarantina di anni fa nella Parigi di Althusser e Sartre. Nonostante il suo impegno nella sinistra, ha sempre evitato di far parte di congreghe di micropotere, e ha scelto un mestiere ingrato ma che non obbliga a compromessi di alcun tipo: il professore di filosofia in un liceo.
Costanzo Preve non è solo un esperto conoscitore della filosofia; a modo suo, è un filosofo, un Socrate illuminista che guarda il mondo con apertura mentale e disponibilità ad ascoltare, sa comunicare in modo sempre chiaro e rispetta profondamente le persone; non solo nella maniera in cui scrive, ma anche nei rapporti personali. E credo che sia dovuto alle sue origini cosmopolite e alla sua profonda conoscenza del mondo ottomano e greco.
Il suo è un marxismo umanista, che ha molto più a che vedere con la curiosità con cui Marx cercava di guardare dietro le quinte della realtà, che con le religioni politiche che sono state costruite in suo nome.
Apertura mentale, disponibilità ad ascoltare, chiarezza e rispetto sono caratteristiche quasi inesistenti nel mondo dell’estremismo politico, e tra Costanzo Preve e gran parte della sinistra-sicura-di-sé non corre buon sangue.
Preve si rifiuta di far l’apologeta di un caldo “popolo di sinistra”, emotivamente legato alla propria identità: un’identità che maledice i traditori, che perdona i leader perché sono pur sempre dei nostri e che demonizza i nemici. Per questo, Preve è sempre disposto a scrivere per chiunque e ovunque, anche fuori dalla “sinistra”, purché non si censuri o manipoli quello che dice; e questo non fa che aumentare la diffidenza nei suoi confronti. L’Estremista Rancoroso e Paranoico è un tipo umano assolutamente trasversale: se a destra troviamo un Mario Borghezio e tra i liberali un’Oriana Fallaci, esiste anche a sinistra chi inveisce con psicotico furore contro Costanzo Preve.
Costanzo Preve chiaramente non dà fastidio perché “è importante”, la consolazione normale dei perseguitati. Molto più semplicemente, credo che dia fastidio – a sinistra – perché sembra caratterialmente un liberale dell’Ottocento. Ma non ha nulla a che fare con il liberalismo di oggi.
I liberali di oggi sono i Paolo Guzzanti e Giuliano Ferrara, quelli che si sono stufati dei limiti indubbi della sinistra, traendone la conclusione che sfruttamento e guerra sono cose belle.
Preve ha sofferto come loro il dogmatismo della sinistra reale, ma proprio perché, al contrario dei Guzzanti e dei Ferrara, rifiuta di spiegarsi la realtà in termini emotivi e identitari e considera che il capitalismo e l’imperialismo (e non l’antipatico Tizio o l’insopportabile Caio) sono le piaghe del mondo. E in questo cercare le cause delle cose, è certamente più marxiano di tanti più ortodossi di lui.
Preve ha scritto una quantità notevole di articoli per rivistine assolutamente sconosciute, che rischiano di scomparire in polverosi archivi privati. Per questo, e vista la totale incompatibilità tra Preve e ogni forma di macchina, figuriamoci se elettronica, ho deciso di mettere in rete tutti i suoi articoli che sono riuscito a procurarmi (se ne avete altri, mandatemeli, per favore!).
In questi giorni, ho messo sul sito Kelebek una parte di una specie di enciclopedia del pensiero marxista che ha scritto a puntate per la rivista Praxis. Ci troverete elementi ricorrenti: anni di aule scolastiche hanno portato Preve a ritenere che ribadire giova. In particolare in una materia non semplice, come la filosofia.
Si accede a tutti gli articoli dalla pagina dedicata proprio ai saggi di Preve.
I saggi messi ieri in rete sono:
Invito ad una discussione radicale sul marxismo
Nichilismo, individuo, universalismo reale
Il maoismo
Note critiche sul bordighismo
Proposta di interpretazione, metodologia e periodizzazione per la storia della filosofia marxista
Per un bilancio categoriale marxista della storia del comunismo storico novecentesco
Dalla Rivoluzione alla Disobbedienza
Il testamento filosofico di Lukács
Ludovico Geymonat
La storia di Lucio Colletti
Nazione italiana, Europa, Mediterraneo
Esistenzialismo e marxismo
L’eredità intellettuale di Louis Althusser
Note critiche sul trotzkismo
Mi stai dando da leggere per i prossimi 3 anni.
Grazie di ció che fai.
Guido
Le pagine su Preve non sono raggiungibili, spero sia una cosa temporanea perché erano un davvero un tesoro a disposizione di tutti!