Corso introduttivo alla comunicazione contemporanea (I)

Per la modesta cifra di 0,79 euro, potete acquistare in rete il programma Hitlerizer, versione 1.1

“Un politico, il tuo insegnante, il tuo capo ti sta facendo infuriare … ?
Fallo sembrare Hitler ! Scegli un’immagine (in rete, dalla tua raccolta di immagini o dalla telecamera interna), sovrapponici perfettamente i capelli e i baffi (fare doppio clic per selezionare, tirare/stringere per spostare/scalare). Adesso puoi mandarla ai tuoi amici ! Sei stato vendicato !”

(Grazie a Moi per la segnalazione)

E’ in corso una recita spettacolare notevole.

Cioè “in corso” vuol dire che, essendo passate almeno 48 ore, l’attenzione da macaco del Cittadino Medio è già scivolata altrove; ma a noi del Cittadino Medio importa poco. Quello che ci interessa è il fatto che, se riuscissimo a capire davvero il meccanismo di questa recita spettacolare, potremmo anche capire il meccanismo con cui ci incatenano con le parole.

C’è tutto, l’affondamento della Concordia, così reale da somigliare quasi quasi al film Titanic. Lo dicono gli stessi affondati e lo certifica la televisione.

Ci sono le incessanti zuffe per impossessari delle briciole del genocidio ebraico.

C’è l’immancabile Gioco Destra-Sinistra.

Dimenticavamo, c’è persino la realtà, cioè la crisi economica e la fine della democrazia.

Raccontiamo tutta la partita, mossa per mossa.

Prima mossa

La nave crociera Concordia,  incredibile centro commerciale e carcere galleggiante, affonda al largo dell’Isola del Giglio.

Affonda perché la Costa Crociere, che poi è una multinazionale statunitense di nome Carnival, fondata dall’israeliano Ted Arison, si fa pubblicità facendo avvicinare illegalmente le proprie navi alle coste, con la complicità fino al giorno prima di tutte le autorità competenti.

La colpa viene fatta ricadere in blocco sul capitano Schettino, un signore con una fantastica faccia da capro espiatorio, gli mancano solo le pupille ellittiche. Su di lui gli italiani scaricano collettivamente il proprio masochismo nazionale: “che paese di cialtroni che siamo!” è un compiaciuto grido che unisce tutti da Trento a Trapani.

Seconda mossa

Arriva il signor Jan Fleischhauer, un commentatore tedesco che campa sul fatto di aver avuto un’antipatica madre (moderatamente) di sinistra, e di essere quindi diventato (moderatamente) “conservatore”, il curioso termine con cui da quelle parti si definiscono i cultori della selezione naturale capitalista. Insomma, la voce (moderatamente) cinica, che punzecchia (moderatamente) il politicamente corretto e quindi sembra (moderatamente) ribelle.

Fleischhauer collabora regolarmente con un altro redattore di Der Spiegel, Henryk  Broder, la cui specialità consiste nel prendersela con i musulmani. Il fatto è interessante, perché insieme, Fleischhauer e Broder sono diventati oggetti di grande ammirazione da parte della Germania profonda e conservatrice.

Ora, Broder è anche il patrono degli Antideutsche, il movimento degli “antitedeschi” di cui abbiamo parlato in passato qui, e che sostengono che i tedeschi siano intrinsecamente genocidi. Il bello della néoconnarderie è che gente che invoca i bombardamenti alleati sui civili di Dresda può coniugarsi amorevolmente con chi vuole cacciare il vicino di casa turco perché poco integrato.

Su Der Spiegel, Fleischhauer scrive un articolo in cui se la prende con il capitano Schettino, ribadendo proprio i luoghi comuni italiani sulla cialtroneria italiana e trascurando del tutto il ruolo dell’azienda nell’affondamento.

“Conosciamo questo tipo dalle vacanze al mare: un uomo dai grandi gesti e dalle dita parlanti. In principio innocuo, a patto che non lo si lasci avvicinare troppo a strumenti pesanti. Lo sport italiano si chiama fare “bella figura”, e cioè impressionare gli altri. Anche Francesco Schettino voleva fare bella figura, purtroppo di mezzo c’era uno scoglio”.

Hand aufs Herz, “mano sul cuore”, esordisce. E mano sul cuore, devo ammettere che la descrizione mi ricorda parecchie persone che ho conosciuto.

Qual è il vero obiettivo di Fleischhauer?

Non è insultare gli italiani, ma criticare l’Unione Europea, cioè fare un dispetto alla Merkel:

“L’errore di nascita dell’euro è stato quello di costringere culture economiche diverse nella camicia di forza di una moneta unica. Per accorgersi che questo non può riuscire, non è necessario studiare economia, basta un viaggio nel Peloponneso o a Napoli. Adesso ci si agita a cercare una soluzione. La risposta della Cancelliera è che tutti devono diventare come noi. Vedremo fin dove potrà arrivare così.”

La questione non è tanto complicata.

Il Dio Moloch ha parlato, e ha detto che vuole molti, moltissimi euro. E non sarà certo Fleischhauer a chiedere se davvero bisogna darglieli.

Quindi, o la Germania, con la sua economia più forte, paga per tutti; oppure tutti pagano per la Germania.

Una gran parte dei tedeschi, come Fleischhauer, non apprezza la prima soluzione, e non crede alla seconda, e quindi suggerisce un divorzio tra le due Europe.

Così avrete appreso le prime due leggi della comunicazione contemporanea.

La prima legge dice che se vuoi dire qualcosa di sensato, che so, a proposito dell’economia tedesca, deve condirlo con un insulto a qualcuno, altrimenti non ti ascolterà nessuno.

La seconda legge dice che di tutto ciò che hai detto, verrà ascoltato solo l’insulto, per cui tanto valeva startene zitto.

E infatti…

(Continua…)

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11 risposte a Corso introduttivo alla comunicazione contemporanea (I)

  1. PinoMamet scrive:

    ” La risposta della Cancelliera è che tutti devono diventare come noi. Vedremo fin dove potrà arrivare così.”

    in fondo non la penso tanto diversamente da Fleischhauer; mi autocito, poco elegantemente, da un commento sotto:

    “quello che ci si chiede è un grande cambiamento antropologico, e si pensa di ottenerlo da noialtri italiani mettendoci con le spalle al muro [… ]
    Insomma, qui si fa la Germania o si muore!
    è una grossa scommessa, e non so se riuscirà.”

    ma poi, perchè tutti ultimamente vogliono sembrare- più o meno moderatamente- antipatici?
    Che palle!

  2. PinoMamet scrive:

    Nel frattempo il telegionale mi informa che Monti è stato premiato ed elogiato da non so che istituzione europea di importantissimi babbioni; per lodarlo lo si è definito “italo-prussiano”.

  3. PinoMamet scrive:

    Già che ci ricordo- poi interveranno altri che avranno cose più interessanti da dire- mi pare che la faccenda del “fare bella figura” come sport nazionale italiano, l’abbia scritta per primo Severgnini nella sua paginetta in inglese sul Corriere della Sera (Italians), e ritengo verosimile che Fleischhauer l’abbia ripresa di lì, ragionando filologicamente.

    L’articolo di Severgnini riportava infatti l’espressione “bella figura” in italiano, e diceva poi le stesse cose di Fleischhauer, anche se in chiave più auto-assolutoria
    (gli italiani sono tutti anti-italiani, e devono insultarsi anche per assolversi)

    ciao!

  4. Peucezio scrive:

    “Così avrete appreso le prime due leggi della comunicazione contemporanea.

    La prima legge dice che se vuoi dire qualcosa di sensato, che so, a proposito dell’economia tedesca, deve condirlo con un insulto a qualcuno, altrimenti non ti ascolterà nessuno.

    La seconda legge dice che di tutto ciò che hai detto, verrà ascoltato solo l’insulto, per cui tanto valeva startene zitto.”

    La morale, in sostanza, è che la comunicazione contemporanea non contempla la possibilità di comunicare qualcosa di sensato. Giusto?

    • giovanni scrive:

      giustissimo. La comunicazione attuale è pura menzogna. Per la prima volta nella storia dell’umanità intere generazioni vengono allevate nella menzogna dalla nascita alla morte. Ovviamente generazioni intere incapaci di distinguere il vero dal falso perchè ascoltano il falso da sempre non potranno che fare una bruttissima fine, perchè la puttana della realtà non fa sconti a chi crede alla pubblicità

  5. Moi scrive:

    “che paese di cialtroni che siamo!” è un compiaciuto grido che unisce tutti da Trento a Trapani.

    —-
    Sì, ma se a Bolzano / Bozen dicono di essere come quelli di Innsbruck mentono sapendo di mentire 😉

  6. Miguel Martinez scrive:

    Debora Billi, senza suscitare il minimo interesse mediatico, riesce a dire cose infinitamente più tremende (e poco perbene) di Fleischhauer, a proposito del naufragio della Concordia:

    http://petrolio.blogosfere.it/2012/01/costa-concordia-consumava-una-raffineria-lanno.html

  7. Francesco scrive:

    Scusate se parlo solo di economia ma alla fine tutto la superiorità cultural-razziale dei tedeschi consiste nel fatto che sanno tenere il pareggio di bilancio?

    Mi pare un riconoscimento eccessivo, tutto sommato.

    Qualsiasi governo conservatore moderatamente capace tiene il pareggio di bilancio nel dovuto, immenso, conto.

    Ciao

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