Massimi sistemi, piccole donne e un ciliegio

In questo blog abbiamo iniziato oltre vent’anni fa, parlando dei massimi sistemi, cioè di Medio Oriente e simili.

Poi a un certo punto, abbiamo scoperto una cosa fondamentale.

Che dei Massimi Sistemi, possiamo dire molto poco di sicuro, e quel poco di sicuro che possiamo dire, non avrà assolutamente alcun effetto.

Mentre dei Piccoli Sistemi, non solo ci azzecchiamo perché per forza di cose, li conosciamo meglio di chiunque altro, ma possiamo anche fare qualcosa.

A gran fatica, ma lo possiamo fare.

"Fare", oltre ovviamente a FARE (un mazzo così), vuol dire, smettere di indirizzare moccoli nei confronti dei politici del Partito A, di lamentarci piove governo ladro, di pensare che se solo vincesse il Partito B staremmo tutti meglio.

Quando il mondo attorno a noi collasserà, scompariranno le inascoltate sicumerie che avremmo potuto dire, che so, sulla Palestina, o sulla Meloni o sull’Ucraina, ma resteranno un giardino, un palazzo, una chiesa abbandonati e fatti rivivere.

Il giardino, il palazzo, la chiesa, il Rione, richiedono un lavoro folle, tra spid e runts e codice ateco e firma digitale e refa, ma alla fine riusciamo a ottenere qualcosa che non si aveva dai tempi delle comunanze.

Lo  abbiamo potuto ottenere grazie a LabSus, il Laboratorio per la Sussidiarietà, e l’immane e invisibile lavoro che ha fatto per ribaltare l’intero sistema con cui viene amministrata l’Italia. Per cui LabSus dovrebbe essere più famoso, almeno, di tutti gli influenzer sul Libro de’ Ceffi.

Grazie a LabSus, esiste il diritto mio e tuo, non solo di dire, ma addirittura di fare il nostro sui Minimi Sistemi.

Ora, credo che dobbiamo sempre combinare due cose: il fatto di essere d’accordo con i principi espressi a parole da una persona, e quella cosa sanamente animalesca che ti dice, se la persona in questione sia affidabile.
LabSus ha superato entrambe le prove.

Oggi, si parlava con le amiche di una cooperativa che ha vinto un appalto per gestire servizi rivolti a giovani dagli undici ai diciott’anni.

Raccontavo loro di una splendida sorella, che strappa a mani nude l’ortica per farne insalata e con le stesse mani fa nascere bambine e bambini dai ventri delle donne che si affidano a lei, e che con un’occhiata instilla nelle ragazze piene di dubbi l’orgoglio eroico di essere ciò che sono, e le rende orgogliose di donare il loro sangue al mondo…

lo dico da uomo, ovviamente, scusandomi…

E dicevo, convolgiamola per comunicare con affettuosa fierezza con le fragili bimbe del nostro Rione, che hanno paura persino di esistere, figuriamoci di diventare donne.

Le amiche della cooperativa restano commosse, ma mi raccontano come tutte le ragazze che frequentavano il loro centro, passando dalle medie alle superiori, hanno cominciato a fumare, e poi sono passate alla thc, e poi come qualcuna sia seguita dai servizi sociali per violenze domestiche, e qualcun’altra è stata rapita da un discutibile servizio sociale.

Ci vuole tanta resilienza, di quella davvero, che non c’entra niente con i piani dei governanti, per non mollare mai, per sorridere in faccia alla bimbetta che appena qualche anno prima ti arrivava all’anca e oggi si sta distruggendo, come per sorridere a Domenico che dorme in un camper che a sessantaquattr’anni è tutto ciò che gli  è rimasto, e cura il nostro giardino, e ci fa crescere piante bellissime; e c’è anche Neri,

e Neri ha anche lui la memoria un po’ confusa, ma poi porta me e la mia piccola curiosa alunna d’inglese a un albero…

E’ un ciliegio, che sta sul confine del territorio accanto, ma sovrabbonda dalla parte nostra.

E mentre assaporiamo le ciliege, Neri mi dice che lui piantò proprio quel ciliego, trentasette anni fa.

Prendi una ciliegia, ha un sapore stupendo!

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197 risposte a Massimi sistemi, piccole donne e un ciliegio

  1. Fuzzy scrive:

    Dovrei avere sottomano i miei appunti sui sistemi complessi, ma insomma, ricordo che
    rispetto a diversi fenomeni ci sono due possibili approcci: uno dall’alto al basso e un altro dal basso all’alto.
    E quindi qui si privilegia in modo assolutamente condivisibile, il secondo.
    Poi tra i commenti regna una certa benedetta anarchia e viene spesso fuori l’orientamento top-down (e pure io ne sono un po’ colpevole).
    Secondo il mio modesto parere va bene così.
    Alto e basso sono due aspetti della stessa medaglia. Si chiariscono a vicenda.
    (E altrimenti, che sarei taoista a fare)?
    Io però, e mi rendo conto di parlare in astratto e utopisticamente, anzi, patafisicamente (soluzioni immaginarie), tutte queste grandi città insostenibili e futuro teatro di immense tragedie, le raderei al suolo e riciclerei i materiali che contengono, per le future generazioni. Ad ognuno il compito di radere al suolo la propria casa e di costruirne una in terra cruda. Dove ci sono delle strade, cavare via tutto e farci degli orti.
    Oh, ecco, così mi piacerebbe….
    Ma non è un’idea mia. Sono quelli del Simplicity Institute che me l’hanno messa in testa.
    https://simplicityinstitute.org/

    • Fuzzy scrive:

      https://www.homedit.com/earthbag-homes/
      Vedo che le istruzioni su come costruire una casa in terra cruda diventano sempre più precise. Ma che cce vo’? Caro affitti….ma de che? Mondo di pazzi….
      Basta, sennò turbo la quiete.

      • Moi scrive:

        @ FUZZY

        Posso darti un suggerimento di “Marketing” , anzi … “Marchéttingh” ? 😀

        Anziché ” casa in terra cruda ” , chiamala “Hobbit House”, evocando un piacevole immaginario Tolkieniano ! 😉

        • Fuzzy scrive:

          La casa dello Hobbit?
          Mi sembra una roba per bambini.
          Una specie di casa delle bambole.
          Invece è una cosa seria.
          Prendi materiali in loco. Autocostruisci. Io ci metterei sei mesi come minimo, e d’altra parte, però, c’è gente che si sacrifica tutta una vita per pagare “il mutuo”. Unico difetto, nei climi umidi secondo me bisogna farla con un buon tetto magari “verde”.
          Poi per quanto riguarda le dimensioni minute ti rimando alla fatidica teoria del controverso Mauro Corona per cui la casa ideale è quella in cui arrivi a prendere tutto semplicemente allungando un braccio.
          Quando inizia a deteriorarsi la ricostruisci riciclando quasi tutto il materiale di cui è fatta.
          Invece io chiamerei i grandi parallelepipedi
          che vanno dalla villetta al casermone fino al grattacielo la “casa dello schiavo”.
          A quelli che curano il prato attorno casa col tagliaerba ogni 3 giorni e inorridiscono se trovano una biscia, un rospo o una lucertola o qualsiasi altra forma di vita (il miei vicini di casa nel raggio di 150 metri udibili) io “gli” darei delle bastonate.
          Adesso c’è la moda di fare i trattamenti contro le zanzare e le vespe. Dura tre giorni.
          Garantisce lo sterminio di ogni forma di vita
          eccetto le zanzare. Le vespe non lo so. Non ho dati statistici.

          • roberto scrive:

            fuzzy

            “Mauro Corona per cui la casa ideale è quella in cui arrivi a prendere tutto semplicemente allungando un braccio.”

            una bara? anche a me piace molto il campeggio e la tenda ma viverci…;

            • paniscus scrive:

              ““Mauro Corona per cui la casa ideale è quella in cui arrivi a prendere tutto semplicemente allungando un braccio.”—

              Mauro Corona ha avuto quattro figli, quindi dubito che abbia davvero passato la vita in una casa del genere.

              Forse si è preso lo sfizio di procurarsi un capanno spartano (OLTRE alla casa vera) adesso che ha 70 anni e che avrà presumibilmente tutti i figli adulti e fuori di casa…

              • Fuzzy scrive:

                Mah, diceva che non sopportava la moglie che faceva le pulizie mentre lui leggeva il giornale e così si è preso su ed è andato a vivere in questo capanno che lui stesso ha ristrutturato.
                C’è gente fatta così.
                Credo che dorma su una panca di legno. La figlia gli porta tutti i giorni un piatto di pasta.
                Questo diceva dalla Berlinguer quando ancora era nervoso.

              • Roberto scrive:

                Non è capace di farsela da solo la pasta?

              • Fuzzy scrive:

                Purtroppoper lui, con la motosega si può far tutto ma non la pasta.

          • Francesco scrive:

            >> la casa ideale è quella in cui arrivi a prendere tutto semplicemente allungando un braccio.

            posso chiosare che sembra una gran cazzata? e comunque non amo le mezze misure, è molto meglio il cinico che viveva direttamente in una botte avendo nulla, Diogene mi pare

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              “misure”

              OAAF!

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Quindi il nostro punto di contatto è che teoricamente siamo degli estremisti?

                😀

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “estremisti”

                Mi scopri uno squarcio un po’ messianico.

                Quello che il mondo chiama “estremismo” io lo chiamo “coerenza”.

                Il moderatismo NON è un valore di per sè.

                A dimostrarlo sta l’intervista rilasciata da Giorgio Almirante a Enzo Tortora in “Contropelo”, dove Almirante (l’ex vicedirettore de “La Difesa della Razza”) si gloriava di definirsi “estremista moderato”.

                (Oltre naturalmente alla Scrittura: Mt 5, 17-37, Ap 3, 14-20).

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                mi sa invece che è l’estremismo a essere un disvalore in sè e una tentazione diabolica

                però mi piace, è una cosa più forte di me!

                la coerenza, poi, è la via direttissima per l’inferno

                😉

              • Francesco scrive:

                PS

                questo è un pò che avrei dovuto dirtelo: la tua conoscenza della Scrittura mi fa arrossire dalla vergogna e dall’invidia!

              • Fuzzy scrive:

                Estremismo e coerenza.
                No, no.
                Prendi un cubo
                La bivalenza vale ai vertici del cubo. La polivalenza in ogni altro punto. Il mondo è fatto così.
                Ci vuol pazienza.
                E che ci vai a fare dentro alla botte con Di Vita? Per coerenza?
                È meglio una bella casa di terra cruda autocostruita. A meno che tu non trovi belli i casermoni.
                Tipo Ucraina intendo. Ma senza i
                missili piantati dentro alle finestre. Questo no. Lo capisco.

              • Fuzzy scrive:

                Ad ogni modo, siccome son democratico e lascio fare, direi
                Che Roberto e Mamet vogliono stare nella casa dei Puffi. Francesco e Di vita in una botte.
                Io in una casa di terra cruda con tetto porta e finestra.
                E Tarvisii?
                Brrr.
                Io lo metterei in un Igloo. Mi sembra il suo posto ideale.
                E anche questa questione è risolta. Fine.

              • roberto scrive:

                casa dei puffi?

                io sono alto due metri…e sono molto contento della mia bella casa con giardino ai margini della foresta, con tanto di forno a legna

              • PinoMamets scrive:

                Siccome sono democratico, a te Fuzzy ti metto nella scatola di Furby, giù in cantina e senza pile.

                Quello mi pare il posto ideale.
                Il caso è chiuso.

            • Fuzzy scrive:

              No, sei fuori tempo massimo. Adesso ti tocca la casa dei Puffi
              Ah dimenticavo Moi
              Si, nell’igloo con Tarvisii, perché in Islanda hanno finito la torba.

        • PinoMamet scrive:

          Agevola una foto di casa tua, così ci facciamo un’idea.

          • Fuzzy scrive:

            Beh, io sono il nipote di un nonno muratore.
            La mia casa per fortuna l’ho ereditata e non mi è toccato di lavorare tutta una vita solo per quella. Ma tu passi dal piano patafisico a quello reale.
            Il bello della Patafisica (non hai letto le premesse, lo immaginavo) è che si possono ideare soluzioni immaginarie.
            L’immaginazione è la grande assente in un triste mondo a senso (proprio nel senso di senso) unico.
            Poi man mano che il mondo reale cambia. E cambia di sicuro. Anche troppo. Puoi sempre
            ricadere nel solco di ciò che avevi immaginato. Specialmente se si tratta di soluzioni poco costose.

            Il mio giardino è una specie di giungla piena si ogni sorta di bestioline, insetti e piante anche urticanti. Taglio quel poco di prato che mi è rimasto, con un tagliaerba a spinta manuale regolato il più alto possibile.
            Se tagli corto, poi, quando viene la siccità, l’erba ha poche radici e si secca.
            Mamet. Oggi trapianto la Cicoria. Qui ha piovuto per un mese. Finalmente dopo due giorni di sole, la terra può essere smossa per i trapianti.
            Basta per la seconda volta. A domani.

            • roberto scrive:

              per me l’immaginazione è una cosa fantastica quando mira a risolvere questioni pratiche, sennò è puro onanismo

              • Fuzzy scrive:

                Si, problemi pratici presenti o futuri.
                Soprattutto futuri.
                Il problema è quando l’immaginazione mira a non risolvere i problemi pratici, ma ad aggravarli. Questo secondo me succede quando si immagina
                troppo in grande. Ma non so….
                Io ad esempio ho immaginato un sacco su come coltivare un orto senza ammazzarmi di fatica. Alla fine, prova e riprova e in più ho trovato chi ci aveva già pensato da tempo inventando un metodo di coltivazione fuori da ogni canone precostituito.
                Morale, la mia immaginazione è confluita in questo metodo e adesso son contento e mi sento a posto col mondo.
                Stessa cosa ho fatto per il vegetarianesimo/quasi veganismo. Inizi immaginando, poi provi, poi trovi uno che ti mette sulla giusta strada……facci un pensierino. Per la casa, se anche a te piace immaginarti come un Puffo, puoi iniziare a guardarti in giro.
                C’è Mamet che potrebbe condividere il tuo percorso.
                Basta
                Basta
                Basta

              • roberto scrive:

                il problema è che appena penso alla parola vegan, mi viene voglia di farmi una bistecca. Hai presente quando vedi le foto di un deserto e ti viene sete? ecco

                per il resto, con tutta la simpatia per Pino, non sono sicuro di voler condividere con lui una casa di fango mangiando cicorie
                😉

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “il problema è che appena penso alla parola vegan, mi viene voglia di farmi una bistecca.”

                Capisco!

                Oggi al supermercato vedo un cartello tutto VERDE per prodotti cosmetici “Cruelty Free”. 100% plastica riciclabile, 99% VEGAN* (maiuscole e asterisco nell’originale). L’asterisco indica una nota che dice “Totalmente privo di materie prime di origine animale”.

                Traduzione:
                – plastica riciclabile al 100%, ok.
                – il 99% del prodotto è totalmente privo di materie prime di origine animale, l’1% è fatto quindi di materie prime di esclusiva origine animale 🙂

              • PinoMamet scrive:

                Non corriamo questo rischio 😉

                Con te condividerei un paio di bistecche nel mio appartamento, invece.

              • roberto scrive:

                se c’è la bistecca un po’ di cicoriette di contorno non mi dispiacciono affatto

                🙂

              • paniscus scrive:

                ” l’1% è fatto quindi di materie prime di esclusiva origine animale”
                ————

                No, è più probabile che sia una sorta di “clausola di salvaguardia” per pararsi le chiappe da eventuali ricorsi e polemiche, in caso di piccole quantità di ingredienti di cui non è possibile controllare rigorosamente la composizione esatta. Cioè, è assicurato che non ci sono stati inseriti voontariamente, ma potrebbero esserci finiti per sbaglio per contatto con macchinari o recipienti in fase di produzione.

                Un po’ come quando scrivono a proposito di potenziali allergeni “potrebbe contenere tracce di” (frutta secca, glutine, sedano e via dicendo), anche se nella ricetta non ci sono.

          • PinoMamet scrive:

            A me pare che tu pata o non patafisici quando ti conviene…

            Comunque immaginario per immaginario, preferisco gli Hobbit. O i Puffi.

      • roberto scrive:

        io noto due cose

        “A 6×12 foot wall takes an average of 288 earthbags, so you will need to fill hundreds, if not thousands, of bags.”

        diciamo che mi limito a 10 muri? sono 2880 sacchi da riempire.
        ci metto 5 minuti a sacco perché sono veloce e forte? 30 giorni di lavoro solo per riempire i sacchi e non riesco nemmeno a immaginare la logistica (dove metto la terra che mi serve? anzi dove la recupero? mica posso scavare una buca in giardino fino agli inferi?)

        ma questo è solo un problema che risolvo pagando un fuzzy che faccia il lavoro per me

        il problema serio è
        “You do not want to construct an earthbag building in cold, wet climates. The natural materials inside the bags will never have a chance to dry out, which can cause swelling and heaving due to freezing temperatures.”

        quindi ciao ciao, o aspetto che con il cambiamento climatico si asciughi un po’ la palude nella quale vivo

        🙂

        • Fuzzy scrive:

          Ah, beh, allora le case islandesi sono quello che fa per te. In “viaggio al centro della terra” Giulio Verne ne fa un’accurata descrizione.
          Cavolo, mi diverto un sacco…..Anche Moi si sta orientando verso il modello islandese.
          LE MIE CICORIE SONO GIÀ STATE TRAPIANTATE. Nel pomeriggio si prevedono temporali da fine del mondo.
          Basta.

          • roberto scrive:

            a me non dispiacciono neanche, ma la la torba dove la pesco? c’è una torbiera nel sud del paese (località haard), ma è una zona naturale protetta, non so se mi ci fanno andare con un camion a tirar su 2000 sacchi di torba

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Non sai che le aree protette sono solo una scusa dei costruttori e dei capitalisti per impedirti di costruirti la casetta autosufficiente e di procacciarti liberamente il cibo?

            • Fuzzy scrive:

              Non è il materiale. È il tetto.
              L’ho già scritto. Se fai un “Dome” o casa del puffo per chi si sente un puffo, allora non c’è il tetto e questo pone problemi particolari con l’umidità.
              Ma se tiri su una parete circolare con delle adeguate fondamenta, e copri con un tetto, la casa in terra cruda ti dura finché vuoi. Al massimo ogni tanto dovrai rifare l’intonaco esterno.
              Dove hai trovato le informazioni c’è la foto di una casa con tetto verde.
              La terra è soprattutto quella che tiri su dalle fondamenta e dal pavimento.
              Poi si aggiungono vari altri materiali ma in misura minore. Tutta roba riciclabile all’infinito.
              Va be’. Scrivo per niente. Parlo di Patafisica a dei Metafisici.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Adesso tiro giù il mio condominio e lo ricostruisco in terra cruda. Se non altro mi mandano in galera e risolvo una volta per tutte il problema abitativo…

  2. roberto scrive:

    tecnicamente le ciliege appartengono al padrone dell’albero finché non cadono da sole, e quindi non potete raccoglierle direttamente dall’albero

    🙂 scherzo, credo che sia una regola universalmente misconosciuta, tranne quando si litiga tra vicini (qui abbiamo vari alberi che sporgono, io mele, i vicini prugne… io mi prendo le pruge in estate lui le mele in autunno 🙂 )

    • Miguel Martinez scrive:

      Per roberto

      “tecnicamente le ciliege appartengono al padrone dell’albero finché non cadono da sole, e quindi non potete raccoglierle direttamente dall’albero”

      🙂

      Ma per complicare le cose, è tutto proprietà del Comune di Firenze, solo che una rete separa il Giardino (dove noi abbiamo peraltro la responsabilità per “la cura minuta del verde”) dal cortile dell’adiacente Palestra Sempre Avanti Juventus, che ne ha la concessione da esattamente cent’anni.

  3. Francesco scrive:

    Molto bello e mi trovi d’accordo. Certo, mi tocca dire che trovo molto ottimistica la tua idea del Rione comunità che sopravvive al collasso della Civiltà ma sempre meglio delle alternative.

    Un abbraccio

  4. Andrea Di Vita scrive:

    @ Martinez

    “ciliegia”

    Avendo visto i Nidiaci di persona, e avendo constatato a quanti pochi metri stiano dal traffico automobilistico fiorentino che fa sembrare Genova una città largheggiante di spazi 🙂 🙂 , capisco meglio il significato reale dell’abusata parola ‘resilienza’.

    Concordo in pieno con l’idea che individualmente si possa agire davvero solo sulla piccola scala. Mia moglie, appassionatissima di giardinaggio, dice e ripete che le sue numerose piante contribuiscono a produrre l’ossigeno che respiriamo. L’abbondanza di gechi, api, lumache e passerotti sul nostro terrazzo attesta la sua acribia quotidiana.

    Tuttavia proprio il mio terrazzo mi insegna anche un’altra cosa. Mi insegna che senza un controllo pubblico delle emissioni – limitazioni del traffico, multe ai parcheggiatori abusivi, politica energetica ecc.- non avremmo un terrazzo fiorito ma qualche striminzita aspidistra in una Coketown dickensiana. Ne deduco che un piccolo accogliente è impossibile dentro un ambiente più grande ma ostile.

    E’ qui che conta la politica dei partiti. Non a farci star meglio, ma a renderci possibile la resilienza necessaria a stare meglio.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Peucezio scrive:

      Andrea,
      ma senza stato, modernità, rivoluzione industriale, capitalismo, grandi organizzazioni, avremmo mai avuto le teconologie grazie a cui il pianeta potrebbe collassare climaticamente e lasciarci tutti col culo per terra (o col culo bagnato)?

      Tu mi dirai, no, però camperemmo quarant’anni e senza denti, al freddo, patendo la fame, ecc.

      Va bene.
      Ma allora non è che la modernità risolve i problemi del mondo. Ci fa vivere meglio creandone di enormi, che dobbiamo sperare riuscirà a risolvere in tempo utile (e non è per nulla scontato).

      Comunque comincio ad essere scettico verso questa dicotomia (che io esplicito nei termini che uso, ma che mi pare implicita nei tuoi discorsi, comunque vogliamo chiamarla).

      • Francesco scrive:

        Che la modernità risolva i problemi del mondo … forse l’ultimo a crederlo è stato Karl Marx, forse qualche pirla statunitense negli anni ’60.

        La vita è risolvere UN problema per scoprirne un altro subito dopo. E ricominciare. E ricominciare.

        I problemi è giù tanto se cambiano.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Peucezio

        “non è che la modernità risolva”

        Vero. Come la politica dei partiti non serve di per sé a far star meglio la gente, ma serve a consentirle di provarci, così anche la modernità in generale (di cui quella politica è figlia).

        Ad esempio, se i Nidiaci di Martinez fossero localizzati a Lugo di Romagna ora sarebbero sotto due metri d’acqua. Il sistematico e criminale taglio ai fondi statali per l’ambiente ha fatto sì che alla prima forte alluvione gli encomiabili sforzi dei corrispondenti Romagnoli di Martinez finissero annegati.

        Qui ha completamente ragione Francesco: i problemi ricominciano sempre ad ogni nuovo essere umano che viene al mondo. La modernità (la tecnologia, la politica dei partiti…) è uno strumento per affrontarli di volta in volta, come un coltello è uno strumento per preparare un panino al salame. Ovvio che un coltello può fare molto male; dipende da come lo si usa, o, più spesso, da quanta incosciente negligenza affligge chi lo usa.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Miguel Martinez scrive:

          Per ADV

          “Ad esempio, se i Nidiaci di Martinez fossero localizzati a Lugo di Romagna ora sarebbero sotto due metri d’acqua. Il sistematico e criminale taglio ai fondi statali per l’ambiente ha fatto sì che alla prima forte alluvione gli encomiabili sforzi dei corrispondenti Romagnoli di Martinez finissero annegati.”

          Cogli una verità importante.

          Il sistema partitico permette a Miguel Martinez di “provarci”.

          Quello che dico è solo un’aggiunta, che non porta a certezze…

          Noi intuiamo che ciò che è successo in Romagna sia collegato a “qualcosa” di sbagliato che ha fatto l’umanità.

          Tagli di fondi?

          Autorizzazione a costruire un centro commerciale con annesso megaparcheggio cementificante che impedisce l’assorbimento delle acque?

          Nuova azienda in Cina costruita per sfuggire alle norme ambientali in Europa, che ha fatto una sputazzata di CO2?

          E quindi i romagnoli, tre, cinque anni fa, avrebbero dovuto votare… il candidato “no tagli di fondi anche se si spreca”?

          Il candidato “no ai compagni della Coop” o il candidato “no agli amici della Esselunga” che indirettamente erano contro la cementificazione?

          Il candidato “no a norme ambientali rigorose, se no le aziende scappano in Cina”?

          Il candidato, “l’Italia sovrana vuole superdazi sulle merci cinesi”?

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Martinez

            “candidato”

            Da quando ho ereditato tre anni fa la casa dei miei (dove peraltro non vivo) partecipo a tutte le assemblee di condominio. All’ultima, su trenta condómini eravamo in due. L’amministratore ha detto che sono l’unico condómino ad aver partecipato a tutte le assemblee di questi tre anni. Alle assemblee, come sai, si vota; ma se non si partecipa assiduamente si finisce di fatto col delegare.

            Per la politica è lo stesso. Inutile votare questo o quello, se non lo si tampina metodicamente. Ma astenersi è comunque peggio.

            Se un problema riguarda le parti comuni di un condominio, mettere gerani sul proprio balcone sarà certamente bello ma non lo può risolvere.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

          • Francesco scrive:

            >>> Noi intuiamo che ciò che è successo in Romagna sia collegato a “qualcosa” di sbagliato che ha fatto l’umanità.

            Come sempre, l’intuizione è molto pericolosa e andrebbe maneggiata con cura. Non vorrei tu finissi, come Andrea, a intuire che un Partito onnipotente è l’unica soluzione possibile agli sbagli dell’umanità!

            🙂

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              “possibile”

              Una tiratina d’orecchi qui però ti ci vuole! 🙂

              Non ho mai scritto che sia “l’unica soluzione possibile”.

              Dico e ripeto che è una delle condizioni necessarie.

              La politica non decide tutto. Una politica corretta rende possibile decidere su tutto. Per ripetere un paragone che ho già proposto tempo fa, la buona politica è come la vitamina C. Troppa fa male, senza si muore.

              Ad esempio, io posso partecipare scrupolosamente a tutte le assemblee di condòmini che voglio e Martinez può innaffiare amorevolmente tutti gli alberi di tasso che preferisce mentre declama i versi della sua Vernon Lee.

              Ma tutto ciò, a prescindere da quanto possa essere meritorio, diventa inutile se finiamo vaporizzati da un fungo atomico giusto perché l’Italia si è appecoronata sull’imperialismo masticabibbie che fa la guerra con l’orifizio anale altrui.

              E ovviamente di fronte a questo imperante maccartismo di ritorno che ci vuole tutti con l’elmetto ci vuole una resistenza organizzata – politica e culturale insieme.

              Chiamala Partito, se ti è più chiaro; ma è una Resistenza che manca.

              Ed è per questo che rischiamo di venire travolti.

              Proprio come a Lugo di Romagna.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                A parte i deliri sull’imperialismo, che però sono sgradevoli, il mio problema è che un Partito onnipotente non può essere parte di nessuna soluzione accettabile.

                E’ uno dei mali da evitare o dei problemi da risolvere.

                Non me ne faccio nulla della soluzione del problema ecologico (parlo in via ipotetica e controfattuale) se una delle condizioni è la rinuncia alla mia umanità.

                Minimo minio del Partito deve essere la vecchia DC, con correnti che sono veri partiti interni!

                😀

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “umanità”

                No, ti prego, le wojtylate no.

                Guarda che dopo la caduta del Muro e della pace congelata che quel Muro imponeva anche Ratzinger si era accorto che abbiamo cominciato tutti a muoverci, prima lentamente poi sempre più a precipizio, verso la Terza Guerra Mondiale.

                Quella vera, intendo, non quella turbolenta assenza di pace che Bergoglio chiama giustamente ‘guerra mondiale a pezzi’. Pezzi la cui saldatura in un conflitto aperto globale Bergoglio sta cercando di arrestare. Come il ragazzo della favola col dito nel foro della diga.

                Allora sì che ti toccherà rinunciare alla tua umanità, caro Francesco.

                E non toccherà solo a te.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Scusa ma mi manca la controparte dell’Occidente.

                Forse sono un cinico che non si commuove per i deliri da superpotenza della Russia ma davvero pensi che sceglieranno il suicidio invece che il riconoscimento della realtà?

                Stessimo parlando della Cina la cosa potrebbe essere seria e tragica, così è una specie di farsa.

                Una delle fasi decisive della mia crescita è stato riconoscere che le intemerate reaganiane sulla minaccia rappresentata dal Patto di Varsavia erano parecchio infondate, dal punto di vista militare. E dovrei prendere in considerazione la sola Russia?

                PS San Giovanni Paolo II, fatto santo sotto Francesco. Non si tocca, caro mio.

              • Francesco scrive:

                Ah, comunque stai parlando con uno che c’era durante la Guerra Fredda e stava dalla parte dei cattivi, non dei prudenti.

                Figurati oggi.

              • Francesco scrive:

                PS grazie, Andrea, per avermi attribuito una consonanza ideale con il grande Papa Giovanni Paolo II.

                però non fingere di sapere che la lotta tra chi dice “prima vivere” e chi dice “ci vuole una ragione adeguata per vivere” dura da un pò prima di allora!

                😀

  5. Fuzzy scrive:

    https://youtu.be/LWiM-LuRe6w
    Opla’, la modernità.
    Diciamo che è una specie di roulette in cui si punta tutto perché da che mondo è mondo si è sempre vinto.
    Adesso c’è pure la bolla speculativa dell’intelligenza artificiale.
    https://www.money.it/L-intelligenza-artificiale-e-in-bolla-speculativa
    Cosa direbbe Furby se non fosse stato ucciso finché era piccolo?

  6. Fuzzy scrive:

    https://www.open.online/2023/05/24/emilia-romagna-alluvione-cambiamento-climatico-greta-thunberg/
    Il nobel delle acque spiega l’alluvione in Romagna. Non ci si capisce una mazza.
    Comunque da quelle parti c’è sempre stata acqua. Poi gli scariolanti… le bonifiche…Metà della provincia ferrarese, diciamo quella orientale, è sotto il livello del mare. Se rompe il Po, oppure si guasta un computer della società di bonifica ferrarese, laggiù tornano a pescare le anguille. E magari ci guadagnano di più che a coltivare il mais. Ma si coltiva ancora? Non credo. È cambiato il clima.
    Basta

    • Fuzzy scrive:

      No, pian…
      Questa merita….
      https://youtube.com/shorts/ATuFE_qf0wY?feature=share
      Ma cos’è, russa o ucraina?
      Dalla risposta dipende l’esito della guerra in Ucraina.
      Se la mettono su un rimorchio col pianoforte e la vestaglia e la fanno passare al fronte, sbaraglia il nemico.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ fuzzy

        “Merita”

        Effettivamente.

        Dal cognome sembra Georgiana.

        Il che – seguendo il tuo ragionamento – mi fa rivalutare le chances Ucraine di marciare trionfanti sulla Piazza Rossa.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          eppure a me non risultano aspirazioni ucraine a marciare trionfanti sulla Piazza Rossa

          al contrario, l’idea è di allontanarsi il più possibile da Mosca

          😉

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “Rossa”

            Vero.

            Faccio ammenda: ho ingiustamente attribuito agli Ucraini intenzioni eccessivamente aggressive.

            Sono stato influenzato dal tenore trionfalistico tenuto dalla stragrande maggioranza dei nostri mass media fino alla presa di Artëmovsk/Bakhmut.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

          • PinoMamet scrive:

            Sul Corriere di oggi leggo che Zelenski smentisce la morte di 70 incursorsi ucraini (pare in realtà fuoriusciti russi su mezzi americani) in Russia e dichiara: “falso, avanti per la liberazione della Russia “.

            Proclami simili ce ne sono stati altri, l’ultima volta voleva addirittura rinominare la Russia…

            Io per bontà lo definisco un ostaggio, non oso credere che pensi davvero certe cose.

            Andrà a finire che Russia e Ucraina faranno la pace, sugli stessi confini che indicavo l’anno scorso.

            • PinoMamet scrive:

              Fino a ieri smentiva la perdita di Bakhmut, per dire…

              Io non capisco come facciano gli ucraini a sperperare così bene il capitale di simpatia che gli spetterebbe..

              • Francesco scrive:

                Smentire sempre le sconfitte è uno dei capisaldi della comunicazione di guerra.

                Dovresti saperlo, essendo alfabeta.

                😉

                PS 70 terroristi su mezzi amerikani, poi dicono che Putin non è pazzo! ogni giorno di più mi pare un personaggio di una parodia di 007.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Le foto dei mezzi distrutti ci sono, le rivendicazioni del gruppo neonazista ci sono, conferme ucraine ci sono… perché sarebbe inverosimile?

              • PinoMamet scrive:

                In effetti non ci trovo nulla di inverosimile.

                Gruppi di “traditori” passati dalla parte opposta sono la normalità della guerra- dovresti saperlo, essendo alfabeta 😉 ;

                Un’incursione non si fa in due persone;

                e l’America ha fornito Humvee in quantità, o come si chiamano…

                Davvero mi sfugge cosa ci sia di tanto strano.
                Compreso l’esito.

              • PinoMamet scrive:

                E comunque, non sviare: Zelenski proclama di voler procedere sino alla “liberazione della Russia “, nientemeno.

                L’anno scorso si limitava alla Crimea, già oltre i suoi mezzi…

                Somiglia sempre di più a una parodia di un personaggio di 007, com’era la frase?

              • Francesco scrive:

                Premesso che mi sbagliavo alla grande e che il miei fidati informatori del Manifesto confermano, vorrei chiedere a voi che avete più informazioni di me: gli Hummer non mi interessano, sono solo gipponi, ma ci sono immagini di altri mezzi da combattimento coinvolti?

                Scopro ora (mea culpa, dovrei guardare qualche TG ogni tanto) che in effetti un’attività di sabotaggio in Russia è in corso da tempo. Ottimo. Se Putin non vuole la guerra in Russia deve solo ritirarsi dall’Ucraina, IMHO.

                E concordo al 100% con Pino e Andrea: azione “eclatante” per nascondere la caduta della roccaforte di Bakhmut.

                Ah, è stato il gruppo neonazista russo o quello comunista russo? o entrambi?

                >>> Zelenski proclama di voler procedere sino alla “liberazione della Russia “, nientemeno.

                ecco, questa mi giunge del tutto nuova, Pino. da dove viene? il programma è ottimo ma la realizzazione è impossibile. quindi ogni tentativo è da condannare.

              • PinoMamet scrive:

                La notizia mi viene dal Corriere, ma io leggo solo i titoli

              • PinoMamet scrive:

                Comunque ho l’impressione che l’esercito ucraino agisca, davvero, con… un po’ troppa autonomia.

                Non sono un esperto, lo dico per la millesima volta, e di quello che succede laggiù so solo quello che trapela dalla stampa.

                Ma ho proprio l’impressione che l’Ucraina intera, oltre al suo presidente, sia ostaggio di gruppi nazionalisti, non necessariamente d’accordo tra loro, e non necessariamente interessati alla stessa cosa, cioè alla riconquista del Donbass.

                Si rincorrono comunicati in cui generali ucraini affermano di voler assassinare tutte le personalità russe all’estero, e le informazioni su incursioni oltre confine di valore militare nullo, ma puramente propagandistiche/terroristiche.

                La situazione mi pare simile a quella russa, con magnati/condottieri che fanno quello che gli pare, anche in disaccordo con i vertici (Prigozhin Vs Shoigu), ma ancora più liquida e confusa.

              • Francesco scrive:

                Pino

                sono d’accordo con la tua conclusione (ma non col resto): in effetti il casino in Ucraina pare simile a quello in Russia.

                Forse gli ucraini hanno qualche maggiore scusa, tipo essere sotto attacco russo dal 2014. Però la tua impressione di confusione e casino non la condivido, o meglio la limito alle dichiarazioni (che considero quanto quelle dei politici italiani).

                Sul campo sospetto che la situazione sia molto più “in bolla”.

                Solo che se aspettiamo che siano i giornalisti a dircelo …

                Ciao

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ pino mamet

              “simili”

              Intanto uno scopo l’attore NATO l’ha raggiunto.

              Infatti stiamo qui a parlare di quei 70 invece che della batosta di Artëmovsk/Bakhmut.

              Non tutto il male vien per nuocere, peraltro: dopo la batosta il coro degli scodinzolanti gazzettieri nostrani si è improvvisamente azzittito. 🙂

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                E’ la logica del gioco d’azzardo della guerra: se le cose vanno male si rilancia per coprire le sconfitte.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Pino Mamet

                “Humvee”

                Tra l’altro, a questo modo:

                a) si sbugiarda la bufala che mezzi di paesi NATO non vengono utilizzati per attaccare il territorio Russo;

                b) si motiva ulteriormente la propaganda Russa che parla di una Russia aggredita dall’Occidente.

                Solo io mi ricordo di quel bel film con Michael Caine, “Il cervello da un miliardo di dollari”?

                https://it.wikipedia.org/wiki/Il_cervello_da_un_miliardo_di_dollari

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Andrea

                la Russia parla di aggressione occidentale da ancora prima che iniziasse l’unica aggressione in corso, quella russa all’Ucraina.

                non darei troppo peso alla cosa.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “Russia”

                La Russia,

                e il TG2,

                e Newsweek,

                e Repubblica…

                … più o meno dal golpe di EuroMajdan del 2014, che rovesciando per la prima volta in modo violento un presidente regolarmente eletto ha scoperchiato il vaso di Pandora.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

                P.S. secondo l’Antidefamation League USA l’Ucraina si piazza saldamente ai vertici mondiali per diffusione dell’antisemitismo. Batte persino la Russia. Chissà perché.

                https://global100.adl.org/compare

              • Francesco scrive:

                Andrea,

                una domanda: davvero pensi che ripetere mille volte le bugie russe su Euromaidan possa sortire effetti? ti ispiri a Goebbels?

                Perchè la cosa mi lascia parecchio perplesso e stupito.

                Saluti

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “Majdan”

                Francesco, ma davvero credi di convincere qualcuno a furia di ripetere la storiellina che c’è una povera piccola Ucraina democratica e pacifista attaccata dal brutale orso feroce di Mosca?

                Magari anni fa credevi anche alla panzana delle armi di distruzione di massa dell’Iraq.

                Ormai dovresti aver imparato la lezione. Dai tempi di Nando Moriconi ne è passata di acqua sotto i ponti.

                Quando ti renderai conto che la vita non è un western?

                Ormai siete rimasti tu, Mentana e Vespa… 😉

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Vediamo le mie credenze:

                >> c’è una
                1. povera: vero, persino rispetto alla Russia l’Ucraina è povera.
                2. piccola: vero, rispetto alla Russia è piccola.
                3. Ucraina: discutibile, secondo Putin in realtà non esiste e dovrebbe essere una parte della Russia.
                4. democratica: vero, in maniera imperfetta ma senza dubbio il regime politico in Ucraina è di tipo democratico.
                5. pacifista: no, affatto; non ci sono pacifisti con vicini come la Russia. però se lo intendiamo come “non aggressiva verso altri Stati” mi pare sia vero.
                6. attaccata dal brutale orso feroce di Mosca? faccio fatica a immaginare fatti più lampanti, evidenti, conclamati di questo nella politica mondiale.

                PS mi sa che non vedi un Western da qualche decennio, da prima di Soldato Blu almeno!

            • Francesco scrive:

              Pino

              visto che hai sollevato tu la questione, alla fine quanti incursori russi sono caduti nel raid in Russia?

              mentiva di più Putin o Zelensky?

              Sai, a volte è utile ricontrollare le notizie dopo qualche tempo.

              🙂

              • PinoMamet scrive:

                Hai letto qualcosa di recente sull’argomento? Io no, non ho più seguito la questione

              • PinoMamet scrive:

                Ho cercato qualcosa per accontentarti, e leggo su Analisi Difesa che a sostenere che gli incursori fossero russi era non tanto Putin, quanto l’Ucraina, e con grande insistenza.

  7. quisquiliator scrive:

    Certamente finchè si resta sui massimi sistemi c’è ben poco da incidere sul reale.
    Se però mi mettessi a contrapporre a livello logico/ intellettuale il molto grande dal molto piccolo , come mi verrebbe da fare, questo mi nasconderebbe la mia personale percezione di lettore recente del tuo blog che la voglia di agire ,di partecipare , che tu mostri nasce appunto dal tuo sentirti parte di qualcosa, dal non sentirti estraneo o isolato dalla microsocietà a cui appartieni.
    I tuoi blog a me comunicano un senso di appartenenza ed amore per il tuo ambiente urbano e sociale, pur con tutti i suoi problemi e contraddizioni, che mi pare la base esistenziale ed emotiva del tuo impegno e anche della tua maniera di ragionare.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per quisquiliator

      “I tuoi blog a me comunicano un senso di appartenenza ed amore per il tuo ambiente urbano e sociale, pur con tutti i suoi problemi e contraddizioni, che mi pare la base esistenziale ed emotiva del tuo impegno e anche della tua maniera di ragionare.”

      Esatto

  8. Francesco scrive:

    OT

    trovo affascinante quanto Andrea e io traiamo conclusioni opposte su praticamente qualsiasi argomento partendo da una base quasi comune di conoscenze e informazioni.

    Dovrebbero studiarci!

    🙂

    fine OT

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Francesco

      “opposte”

      🙂 🙂

      Ciao!

      Andrea Di Vita

    • Fuzzy scrive:

      Cristianesimo (Francesco) e Scienza ((Di Vita) hanno la stessa declinazione ontologica
      “Gli altri credono, noi sappiamo” solo che a questo punto sono in due a sapere. Da qui opinioni divergenti.
      È a pag 15 del libro “Favole del reincanto” di Stefania Consigliere a suo tempo consigliato da Miguel, che solo io ho letto!
      E ora vi tengo in pugno.
      Oggi sto scrivendo veramente troppe cazzate
      Chissà perché. Magari deve venire della grandine. Le mie cicoriette…..

      • quisquiliator scrive:

        Ripetere i mantra della propaganda occidentale/Nato a me più che il cattolicesimo fa venire in mente il pensiero magico-animistico,cioè l’idea che ripetendo delle formule verbali più o fantasiose e comunque slegate dalla realtà materiale e tangibile si può invece talvolta creare ex novo la realtà materiale e tangibile, talvolta un po’ meno ambiziosamente plasmarla secondo i propri desideri.
        Poi ovviamente ci si prende male con chi invece richiama l’attenzione sia sulla realtà materiale e tangibile stessa , sia sulle sue bassezze, come se la realtà e le sue bassezze fossero colpa sua 🙂

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ fuzzy

        “gli altri credono, noi sappiamo”

        Per parte mia direi piuttosto “gli altri credono di sapere, noi sappiamo dire quando ci siamo sbagliati”. Il metodo scientifico non è un “sapere”, ma una continua falsificazione. In buona sostanza, si riconduce ad accettare che ogni nostra conoscenza, ogni nostra nozione sia provvisoria.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Moi scrive:

          Tra il Credere e il Sapere , intercorrono :

          Ragionare
          Misurare
          Matematizzare
          Sperimentare
          Dimostrare

          … purtroppo non tutto è conoscibile agli stessi livelli, ma finché si può raggiungere un certo livello conoscitivo esso DEVE essere raggiunto !

        • Fuzzy scrive:

          Il metodo scientifico…..
          Qui si sconfina nella discussione sui massimi
          sistemi.
          A me sembra che la conoscenza scientifica sia una specie di entità a se. Si è trovata incarnata nell’uomo che l’ha portata avanti finché ha potuto. Ma ora per procedere deve entrare nelle macchine.
          C’è quel video di Harari che mi sembra notevole.
          E quindi dal punto di vista umano, vale la pena? Mah. L’ultimo gradino in ordine di tempo di questa scalata ci porta o alla salvezza o alla dannazione. Il futuro prossimo dell’umanità sta in un getto di dadi.
          E non c’è modo di fermare questa corsa verso l’ignoto. Anzi. Ci si sta investendo all’impazzata. Se questa è conoscenza…..è
          conoscenza? Cosa direbbe quel furbone di Dante?

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Fuzzy

            “Harari”

            C’è un racconto di Ted Chiang, l’autore di “Storie della tua vita” (da cui è stato tratto il film “Arrival”) che si chiama “L’evoluzione della scienza umana” in cui si immagina che la fisica delle particelle ormai sia portata avanti solo dalle IA e dai bambini abbastanza giovani da poter essere messi in collegamento neurale diretto con le IA. Gli altri fisici, adulti, possono solo cercare di capire che cosa viene scoperto. Non perdono la speranza, anche se di solito non ci riescono.

            (È un po’ come “Le guide del tramonto” di Clarke, con le IA al posto degli alieni).

            Ciao!

            Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        Veramente per il cristiano credere è una forma del sapere.

        Adeguata alle cose spirituali, in cui l’uso di metodologie scientifiche sarebbe ridicolo prima che inadeguato.

        E anche a un sacco di altri campi, iniziando dai rapporti umani. Spero che nessuno stia ancora cercando la formula chimica dell’amore!

        Non per nulla ci sono moltissimi scienziati cristiani.

        🙂

  9. Andrea Di Vita scrive:

    @ quisquiliator

    “ripetendo delle formule verbali più o meno fantasiose”

    …del tipo

    “C’è un aggredito e un aggressore”

    “Volete la pace o i condizionatori?”

    “Esportiamo la democrazia”

    “There is no alternative”

    “Meglio morti che rossi”

    “I comunisti mangiano i bambini”

    “Nella cabina elettorale Dio ti vede”

    “Credere obbedire combattere”

    “Lo Stato non è la soluzione, lo Stato è il problema”

    “Dio patria e famiglia”

    Il termine tecnico n
    per l’autoinganno che descrivi è “distruzione della ragione”. Del resto, già Orwell diceva che l’esercizio collettivo e impersonale di un qualunque potere, della capacità cioè di infliggere dolore, richiede sempre l’autoinganno più o meno inconsapevole, una qualche forma di “controllata follia”.

    Poi viene fuori che la realtà non si lascia plasmare tanto facilmente, e saltano fuori le varie Azovstal, Soledar, Bakhmut…

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • quisquiliator scrive:

      Forse la mia preferita è “Nella cabina elettorale Dio ti vede” , perchè sembra suggerire che Dio fuori dalla cabina elettorale perde i suoi superpoteri, o comunque come minimo diventa cecato 🙂

    • Francesco scrive:

      Da quando fantasioso sarebbe un sinonimo di falso?

      1) “C’è un aggredito e un aggressore” mi pare persino banale, in questo caso. Certo, ci sono anche casi in cui le cose sono molto più ambigue ma sono altri.

      2) “Volete la pace o i condizionatori?” parole sante, purtroppo inutili perchè i popoli decadenti sono convinti di avere diritto a entrambi e senza sacrifici. Quindi non avranno nulla.

      3) “Esportiamo la democrazia” programma grandioso, in teoria. In pratica un terrificante disastro. Da questo non dedurrei però che la democrazia sia una brutta cosa o che alcuni popoli siano ontologicamente incapaci di elaborare la propria forma di democrazia.

      4) “There is no alternative” Beh, qui è facile. 2+2=4. Non ammette alternative. Anche se il Partito cerca di dimostrare il contrario (Orwell, do you remember?)

      5) “Meglio morti che rossi” Programma politico espresso in termini appena esagerati. Però ci abbiamo vinto la guerra fredda.

      6) “I comunisti mangiano i bambini” Manca un pezzo: i comunisti hanno requisito tutto il cibo e i genitori impazziti dalla fame mangiano i loro stessi bambini. La storia non è iniziata nel 2022.

      7) “Nella cabina elettorale Dio ti vede” deve essere per questo che i regimi non allineati ai dettami occidentali si sforzano così tanto di taroccare le elezioni.

      8) “Credere obbedire combattere” questo c’entra più o meno come l’Inter nella finale di Champions.

      9) “Lo Stato non è la soluzione, lo Stato è il problema”. Vero ma solo nel 90% dei casi.

      10) “Dio patria e famiglia” cosa c’entra Mazzini?

      saluti

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Non è di Mazzini la frase. Mazzini l’aveva rigirata in modo critico in “Dio, Umanità, Patria e Famiglia”. Dove Umanità viene prima di Patria.

      • quisquiliator scrive:

        “5) “Meglio morti che rossi” Programma politico espresso in termini appena esagerati. Però ci abbiamo vinto la guerra fredda.”

        Non mi è chiara la tua età, però se non sei troppo vecchio devo ipotizzare che da bambino o da teenager avevi un ruolo nel Dipartimento di Stato Usa , o al Pentagono , altrimenti non vedo come ti puoi intestare la vittoria 😉
        Comunque lo slogan è stupido perchè da morti non si può essere nè rossi nè bianchi nè niente, da morti non c’è un meglio o un peggio.

        • Francesco scrive:

          Se tu avessi ragione, l’ANPI sarebbe un’associazione di coglioni e loro eredi.

          Non è così

          Peraltro mi pari dare scontato che dopo morti non ci siamo più ma su questo non sono d’accordo

          ciao

          PS in effetti sì, a livello elettorale e psicologico mi considero uno dei vincitori di quella guerra. piccole soddisfazioni di chi non c’era alle manifestazioni oceaniche contro gli Euromissili

          • quisquiliator scrive:

            Non mi è chiaro cosa intendi col riferimento all’ANPI, lo interpreto immaginandomi che intendi che i partigiani erano disposti a morire per qualcosa, però se ci ho azzeccato la tua non è un’interpretazione giusta perchè non mi risulta che i partigiani avessero slogan del tipo “meglio morti che fasci o nazi”, che è cosa diversa dall’essere disposti a mettere la propria vita in gioco per qualcosa.
            L’interessante degli slogan è che devono essere sintetici, e suggestivi ed evocativi, e ciò lascia spazio ad evocazioni non ortodosse a scopo di battuta come la mia su Dio in cabina elettorale.
            Immagino che con lo slogan su morti e rossi si volesse evocare l’idea/emozione che al terribile dolore dell’inferno comunista in terra è preferibile la morte.
            Questo come tanti altri concetti , slogan ecc sono tecniche manipolative di gestione del consenso che servono a compattare il fronte interno.
            Niente di nuovo sotto il sole della ” democrazia”.

            • Francesco scrive:

              >>> che è cosa diversa dall’essere disposti a mettere la propria vita in gioco per qualcosa.

              Beh, cazzo, no: è la traduzione pratica del principio. Tanto di cappello a chi ha preso le armi contro i nazifascisti per non essere più sottomesso a quel regime. In molti sono morti e il mio rispetto per loro supera persino la diffidenza per i loro ideali politici.

              Ciao

          • Peucezio scrive:

            Francesco,
            “Se tu avessi ragione, l’ANPI sarebbe un’associazione di coglioni e loro eredi.”

            L’ANPI un tempo era un’associazione di assassini.
            Oggi è un’associazione non di coglioni, ma di giovani mentecatti che vogliono fare i reduci di una guerra fatta prima che nascessero.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ peucezio

              “assassini”

              Più che altro, di insetticidi.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                Non replico.

              • PinoMamet scrive:

                Premesso che non apprezzo in nessun mofo la disumanizzazione dei fascisti, come di nessun altro, però forse Peucezio dovresti dare meno per scontato che certe tue definizioni…. un po’ trancianti 😉 siano obiettive, o anche solo accettabili altrove che nella tua famiglia.

                Le tue esperienze famigliari sono sicuramente meritevoli di rispetto, ma altrettanto rispetto dovresti mostrare verso chi, e sono i più, ne ha avute di opposte.

              • Francesco scrive:

                Allora, mi intrometto ad minchiam, come mio solito. Condivido il rigetto della disumanizzazione, anche dei fascisti, espressa da Pino.

                Trovo un pò ridicolo che un esaltatore, almeno teorico, della forza e della violenza faccia la madamina scandalizzata perchè i partigiani usavano le armi.

                Dopo tutto l’unico fesso che crede alle leggi di guerra qui dentro sono io, no?

                Saluti

            • Francesco scrive:

              eh no, caro, solo un nazista può dire una cosa del genere parlando di esseri umani che non gli piacciono.

              o un seguace di una ideologia equivalente.

              vedi che è utile essere religiosi? chiarisce i principi!

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “solo un nazista”

                Vabbè che ti piace Azov, ma non farti prendere la mano da questo confondere svastiche e Partigiani.

                Potrai metterli sullo stesso piano quando mi mostrerai i lager Alleati in cui gli Angloamericani conducevano in schiavitù gli Italiani consegnati loro dai Partigiani.

                Per parte mia io ti posso mostrare i lager nazisti i cui i Tedeschi conducevano in schiavitù gli Italiani consegnati loro dai repubblichini.

                (Fino a qualche fa ti ci potevo anche far parlare, con uno degli ex-schiavi).

                Tu mi dirai che troppo insetticida non è salutare. Avresti ragione. Ma questo non implica il tenersi gli insetti.

                Il fatto poi che tu giustifichi le tue equiparazioni con la religione mi rafforza nel mio agnosticismo.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

            • Franz scrive:

              Andrea, non fare finta di non capire. Solo i nazisti (e i comunisti) hanno spinto il loro odio contro i nemici al punto da deumanizzarli totalmente per meglio poterli sterminare.

              Ed è una delle loro colpe più gravi.

              Ma sarebbe pessimo cadere nel loro stesso errore, con in più il ditino ammonitore e la boccuccia a culo di gallina.

              E questo è un insegnamento forte delle religioni, di cui i poveretti agnostici sono privi (quelli meno poveretti se lo tengono stretto, mica sono fessi).

              • Roberto scrive:

                Sono d’accordo con i primi tre paragrafi ma non capisco bene cosa c’entra la religione

              • Francesco scrive:

                Che è lei a sottolineare la diretta dipendenza di ogni uomo da Dio e quindi la sua intrinseca dignità

                Forse avrei dovuto essere più preciso e parlare di religione cristiana, chiedo scusa

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Franz

                “odio”

                Chi ha parlato di odio?

                Il contadino che usa il pesticida mica odia gli animaletti che gli mangiano il raccolto. Li elimina per sopravvivere.

                Se i repubblichini rastrellano i civili loro connazionali per mandarli nei lager dove finiranno schiavi o su per il camino eliminarli non è odio, è istinto di sopravvivenza.

                Il marito di un’amica di famiglia sopravvisse a quella schiavitù. Visse altri quarant’anni un inferno con tubercolosi, diabete e sindrome da stress post traumatico, tutti derivati del lager.

                No. Non c’è bisogno di odiare.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • roberto scrive:

                Francesco,

                no no, sei preciso sono io che avrei dovuto dire “non sono d’accordo”…ma dimenticavo che tu ancora ti domandi come mai io non rapino le vecchiette visto che non ho un dio che me lo proibisce
                🙂

              • Francesco scrive:

                Andrea

                secondo me sei un caso di negazione da manuale di psichiatria

                e comunque odiare non dovrebbe essere un tabù

                per quanto male faccia un essere umano, e sai che non sono contrario alla pena di morte, rimane un essere umano

                ho sempre apprezzato moltissimo che nella società medievale il condannato a morte venisse accompagnato agli ultimi istanti da un prete: di più non gli si può dare

                ciao

              • PinoMamet scrive:

                In realtà le rapini insieme a Z., ammettilo 😉

              • Francesco scrive:

                Secondo me, grande e grosso come è, manco ha bisogno di rapinarle, le intimidisce e quelle mollano la pensione da sole!

                😀

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “odio”

                Continui a mettermi in bocca parole che non ho mai usato.

                Non ho parlato nè di tabù nè di odio. Ho parlato di sopravvivenza.

                Il 25 Aprile mica festeggiamo la vittoria dei Comunisti sui fascisti.

                Festeggiamo la Liberazione dal pericolo di finire in un lager.

                Liberazione, appunto.

                Dove lo vedi l’odio?

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • roberto scrive:

                andrea

                “Dove lo vedi l’odio”

                forse nel pacato utilizzo del paragone con gli insetti e nella necessità di usare insetticidi?

                vediamo un po’….chi era prima di te che usava questo paragone?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Roberto

                “pacato”

                Io pensavo al contadino.

                No, lo ammetto, in realtà pensavo anche alla Norvegia. Lì si quattro milioni di abitanti nell’immediato dopoguerra fucilarono quattromila collaborazionisti. Così prima di avere un Breivik hanno goduto di settant’anni e passa di pace.

                Se su quarantacinque milioni di Italiani invece di amnistiarli all’epoca si fossero eliminati quarantacinquemila collaborazionisti, quanti Italicus, quante Peteano, quante stazioni di Bologna ci saremmo risparmiati?

                Secondo te i Norvegesi odiavano?

                O magari è il medico pietoso che fa la piaga purulenta?

                Se tu avessi disinfestato una casa come ho dovuto fare io conosceresti la risposta.

                🙂 🙂

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                >>> Il 25 Aprile mica festeggiamo la vittoria dei Comunisti sui fascisti.

                Sinceramente, mi chiedo se tu sia vissuto in Lussemburgo tutta la vita o se mi prenda in giro.

                Ti vergogni di odiare? il tuo lato “Beria” che auspica 45.000 fascisti in più ammazzati dopo la guerra (e chi lo diceva a Togliatti?) ti crea problemi?

                Dai, tirati su, sono cose che capitano. Basta non fingere con se stessi che sia prudenza invece che odio.

              • Roberto scrive:

                Ah Andrea, per fortuna metti la faccina sorridente hehe ammazziamo 45.000 collaborazionisti hehehe

                Davvero, sei una persona intelligente, fare retromarcia invece di continuare verso il precipizio dovrebbe essere una opzione da prendere in considerazione

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco & Roberto

                “odio”

                🙂

                Noto con piacere che continuate a riferirvi a un mio presunto “odio” evitando accuratamente di rispondere alla mia domanda, che vado a ripetere:

                seguendo l’esempio Norvegese, quante stragi si sarebbero evitate?

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                veramente io volevo solo essere gentile, la migliore risposta alla tua stupida domanda è “probabilmente sarebbe scoppiata una guerra civile con moltissimi più morti, l’Italia era la patria del Fascismo e una macelleria bolscevica nel 1945 sarebbe stata una pessima idea”

                altra possibile risposta è “zero, le stragi di Stato le avrebbero fatte fare a qualcun altro, probabilmente i figli dei massacrati nel 1945”

                capisco che la figura dell’algido massacratore tipo “Hannibal the Cannibal” ti attizza ma evita le scuse patetiche

              • PinoMamet scrive:

                “Secondo te i norvegesi odiavano?”

                Sì.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “stupida”

                Perché la definisci “stupida”, la mia domanda?

                In Norvegia non e’ successo nulla di quello che dici.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ PinoMamet

                “Sì ‘

                E facevano male?

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • PinoMamet scrive:

                E tu uccideresti un fascista?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Pino Mamet

                “uccideresti”

                Mentre rastrella gente da caricare sui treni?

                Mentre prende a cinghiate qualche immigrato?

                Perché, tu non avresti eliminato gli stragisti della stazione di Bologna, salvando non so quanti innocenti? Non avresti sparato a Breivik?

                Dovendo, sarebbe un obbligo civico.

                Sono un Ufficiale che ha giurato fedeltà alla Repubblica nata dalla Costituzione antifascista.

                A freddo mentre fa colazione?

                No, perché la stragrande maggioranza dei sedicenti ‘fascisti’ sono tali solo per riempirsi la bocca o solo (ammesso che abbia senso, ma per loro evidentemente è così) in modo teorico, alla Evola intendo. Dagli un manganello in mano e non sa che farsene.

                Ma quei quarantacinquemila che dicevamo non appartenevano certo alla seconda categoria.

                Un po’ come i quattromila seguaci di Quisling, o Brasillach.

                E qui penso davvero che non sia questione di Comunisti o di fascisti.

                Lo dimostra quanto vediamo adesso in Africa, dove una serie di guerre e di macelli fa ancora seguito alla mancata eliminazione dei criminali del genocidio Ruandese.

                Chi è maestro di tortura (come diceva David Turoldo) trova facilmente modo di riciclarsi, a questo mondo. Pensa solo agli aguzzini del gulag, a tutti li livelli. Solzhenytsin li calcolava in mezzo milione. Vuoi che adesso non si siano riciclati nei vari Wagner, Azov e simili.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • PinoMamet scrive:

                “Mentre rastrella gente da caricare sui treni?”

                Questo (ucciderlo mentre rastrella gente da inviare a morire), con le giuste informazioni e la concreta opportunità, lo avrei fatto io; lo avresti fatto tu; e lo avrebbe fatto anche Peucezio.

                Ma dopo? Ucciderlo dopo, a sangue freddo, a guerra finita?

                Ucciderlo anche se non ha rastellato nessuno, torturato nessuno, ma per gli infiniti casi della vita ha indossato la divisa sbagliata?

                Non è odio questo?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ pino Mamet

                “dopo”

                Cosa ti dicono le parole “processo di Norimberga”?

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Roberto scrive:

                Andrea

                “Cosa ti dicono le parole “processo di Norimberga”?”

                A me dice tante cose, ma nulla che abbia a che vedere con insetti, o Andrea che si introduce nottetempo a casa di un nazista e lo uccide

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Roberto

                “nulla”

                Peccato, perché se l’esempio di Peiper fosse stato maggiormente seguito e pubblicizzato

                https://www.quora.com/Were-there-any-German-officers-of-WWII-that-werent-executed-and-either-served-a-short-sentence-or-were-just-released-without-punishment/answer/John-T-Duchesneau?ch=10&oid=189825959&share=c1be2a44&srid=pmZw1&target_type=answer

                oggi forse non avremmo avuto piacevolezze come il rogo di Odessa

                https://fb.watch/kNHNuZyaRt/

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Franz scrive:

                Andrea

                davvero sei così fesso da credere possibile una palingenesi, una purificazione, fatta da uomini e basata su processi?

                Mandela non ti ha insegnato nulla?

                Mi stupisco di te

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Franz

                “palingenesi”

                Quale palingenesi?

                Se persino dove i fasci sono stati epurati sul serio quelli ricominciano a rialzare la testa, pensi davvero che ad averli amnistiati ce ne possiamo liberare?

                O magari credi tu alla favoletta che il fascismo non esista più?

                Ma se il primo presidente della Consulta nel dopoguerra era quello stesso che aveva presieduto il tribunale speciale che aveva condannato Gramsci!

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Quindi, sapendo che sarebbe pure stato inutile, perchè insisti con la tua sanguinolenta proposta?

                E’ così folle e disumana che chi ti legge pensa che tu sia accecato dall’odio. Sai, l’alternativa è che sia un pericoloso sociopatico (o che tu scrivendo su Internette).

                Se un uomo intelligente e cinico come Togliatti capì qual era la cosa giusta da fare, perchè ti rifiuti di vederlo?

                Certo che ha avuto un costo ma molto inferiore alla tua idea.

          • PinoMamet scrive:

            “L’ANPI un tempo era un’associazione di assassini.”

            Addirittura!
            L’ANPI era una delle associazioni di partigiani e/o combattenti italiani, probabilmente la più attiva.
            Con la progressiva fine, per cause naturali, degli ex partigiani, l’ANPI mi pare riciclatasi soprattutto come associazione politicamente schierata.

            • Francesco scrive:

              Chiedo qui: ho sempre sentito parlare dell’ANPI come l’associazione comunista dei partigiani (ai tempi della Prima Repubblica, quando di ogni cosa c’erano almeno la versione PCI, quella DC, spesso una PSI, magari in piccolo una MSI).

              C’è qualcosa di vero?

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ francesco

        “fantasioso”

        Di falso no, ma certamente et sinonimo di arbitrario.

        Infatti la stragrande maggioranza della specie umana non ci crede più

        https://www.facebook.com/alvise.pazzaglia/videos/1264246377779022/?sfnsn=scwspwa

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          Tra quello che è vero e quello che sostiene la maggioranza può esserci qualsivoglia distanza.

          Guarda i terrapiattisti, i novax, i razzisti, i comunisti, i genderisti … nessuna fola è troppo stupida per non avere seguaci

          Criteri migliori ne hai?

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “migliori”

            Ti faccio notare che nessuno dei gruppi di persone che hai citato annovera la maggioranza dell’umanità.

            Avresti ragione se parlassi di argomenti scientifici. Lì i casi in cui una persona ha portato avanti da solo una tesi ostinatamente contro il parere della maggioranza finché non si è scoperto che aveva ragione lui o lei non si contano.

            Ma qui parliamo di cose che riguardano l’umanità, dunque di argomenti opinabili per definizione.

            Pare buona cosa non snobbare a priori ciò che pensa la stragrande maggioranza degli interessati.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Franz scrive:

              Pare a te ma forse conosci la nostra storia.

              😉

              PS ti ricordo che l’economia aspira allo status di scienza sociale, non di sondaggio. se anche tutti credessero alle scemenze di Pinketty o di Tsipras, sarebbero scemenze.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “storia”

                Io so che se più di metà del mondo snobba le nostre sanzioni cretine alla Russia un motivo ci sarà. Mi viene in mente la storiella di quel marmittone che alla parata svoltava a destra quando tutto il reparto svoltava a sinistra, e la sua mamma ripeteva che era tutto il reparto ad avere sbagliato strada

                “economia”

                Aspira, appunto.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                >>> Io so che se più di metà del mondo snobba le nostre sanzioni cretine alla Russia un motivo ci sarà.

                Anche io, caro Andrea. Ma non affretto il giudizio (cretine) come te, nè mi fido del giudizio dei governanti di quella ampia metà del mondo (e come la misuri? popolazione? PIL? superficie?)

                Davvero, dovresti fidarti meno del prossimo e più di te stesso, ogni tanto, nei giudizi sul Bene e il Male

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “cretine”

                La Germania è appena entrata in recessione. Ti pare che la Russia sia in recessione? 🙂

                “prossimo”

                Sono troppo umile, che vuoi farci. 🙂

                “Bene”

                Non permetto mai alla mia coscienza di essere in contrasto col mio cervello. Ho troppo rispetto di entrambi.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Andrea

                ogni tanto sospetto che tu stia puntando a un posto al FQ.

                sarebbe una cosa brutta e triste.

                e dovresti farli parlare, cervello e coscienza. prova a ispirarti ad Agostino, Tommaso. Benedetto XVI …

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “FQ”

                Francesco, lasciatelo dire: volte sembri proprio un grillino.

                La vuoi piantare di snobbare quello che dico e di inventarti nuove definizioni derogatorie del sottoscritto, e vuoi provare invece a rispondere nel merito?

                Per parte mia cerco (quasi) sempre di rispondere sul merito, non di squalificare l’interlocutore.

                Altrimenti passerei dalla reductio ad Hitlerum alla reductio ad Francescum.

                Il che non vuol dire che io riesca sempre a concentrarmi pacatamente sull’oggetto della conversazione, come si dovrebbe sempre fare. Ma tu lo squalificare l’interlocutore l’hai preso a vizio.

                Sembri Stalin quando denunciava i trotzkisti: non si preoccupava mai di elencare di preciso i loro torti, si limitava sempre a cercare di ridicolizzarli, come se fosse la loro stessa linea ad essere ridicola per definizione.

                Cosa c’entra adesso il FQ?

                “Benedetto XVI”

                Il mio preferito. Un esempio di accordo fra coscienza e cervello. Si vede chiaramente che credeva ad ogni parola che scriveva. Tanto coerente quanto lucido. Sarebbe stato un meraviglioso ideologo marxista; sarebbe piaciuto a Gramsci. Deve essere stato un insegnante meraviglioso. Un modello, sul serio.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Franz scrive:

                Posso solo farti l’esempio di cosa mi ha fatto incazzare questa volta. L’uso di un pezzettino di verità (le recessione tecnica tedesca) per insinuare quello che si sa essere troppo stupido per dirlo apertamente.

                Che mi pare sia la cifra del FQ e di tutta una certa sinistra (mica solo loro, anche Libero titola “negro stupra una donna italiana”)

                E’ una cosa che mi fa infuriare

  10. Moi scrive:

    @ ANDREA DI VITA

    Non di rado, i Sinceri Democratici 😀 si lamentano del famigerato Effetto Dunning-Kruger , che ovviamente conosci benissimo … ritenendolo una grave (!) minaccia interna al Suffragio Universale, indi alla sopravvivenza stessa della Democrazia.

    • Fuzzy scrive:

      Da cui la necessità del fascismo.
      Eccoci arrivati al nocciolo della questione.
      Tanti saluti e buona democrazia

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ moi

      “Kruger”

      Non c’è problema. Tanto la democrazia diretta è impossibile (teorema di Arrow) e quella indiretta è una democrazia solo a metà.

      https://it.wikipedia.org/wiki/Teorema_dell%27impossibilit%C3%A0_di_Arrow

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        Hai appena aderito al fascismo o alla mia teocrazia???

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Francesco

          “teocrazia”

          C’è differenza? 😉

          Comunque no. Leggiti il sito di Wikipedia. Ne avevo già scritto tempo fa.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Franz scrive:

            parlo della tua curiosa definizione della democrazia rappresentativa!

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              “curiosa”

              Vero. Ho peccato di eccesso di concisione.

              In realtà avevo in mente l’idea di democrazia diretta come ci è stata propugnata dai grillini, rispetto alla quale la democrazia rappresentativa è appunto una democrazia a metà.

              Fu proprio Alessandro Barbero a sottolineare questo aspetto, ricordando come per un Ateniese abituato alle periodiche riunioni della Boulé i nostri sistemi elettorali e parlamentari sarebbero apparsi tutto fuorché democratici.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                >>> avevo in mente l’idea di democrazia diretta come ci è stata propugnata dai grillini,

                e non ti vergogni?

                😀 😀 😀

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “vergogni”

                Come disse un Presidente di Tribunale Italiano di mia conoscenza al gendarme Svizzero che gli contestava un sorpasso azzardato in curva contromano su un strada di montagna: “Bisogna pur commetterlo qualche reato, se si vuole imparare davvero a giudicarli!”

                Lo disse con tanta spontaneità e convinzione che prima di inviargli la multa in Italia (che entrambi sapevano non arriverà mai 🙂 ) il gendarme esplose in una sonora risata.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

  11. quisquiliator scrive:

    Sì, lo so che sono noioso , sempre a menare il torrone con i soliti temi, solo perchè oggi non c’ho proprio voglia di lavorare….

    https://www.adnkronos.com/germania-scivola-in-recessione-pil-negativo-per-2-trimestri_2qqb8OqC4qhssv2rPjsKOa

    https://www.reuters.com/business/aerospace-defense/chinook-helicopters-could-cost-germany-twice-much-planned-business-insider-2023-01-19/

    E’ il libero mercato, carissimi.La cultura cià cià cià poi ti cura cià cià cià con premura cià cià cià

    https://apnews.com/article/us-germany-chinook-helicopters-arms-sales-736acfc4dc0cf24f67ac1b8b111ec200

    Qui invece la battuta me la ruba direttamente Apnews :”The approval comes as the war in Ukraine continues to tax the military stocks of Western countries but is not directly related to the conflict. “

    • Francesco scrive:

      Non vedo la battuta: i tedeschi non prevedono di usare i Chinook in Ucraina. Spero. Immagino. Diciamo che l’invasione russa li ha portati a riconsiderare lo stato comatoso delle loro forze armate (indirectly related).

      Mi diverte di più la diatriba su chi deve pagare i nuovi rotori in fase di sviluppo da parte della Boeing.

      • quisquiliator scrive:

        Quella cui tu ti riferisci è un’altra frase , verso fine pezzo.

        Se invece ti rileggi la frase da me citata nel virgolettato ,spero che concorderai sul fatto che non si può dire , nella stessa frase, che la vendita in questione dipende dall’esaurirsi degli stock d’armi occidentali perchè vanno all’Ucraina e però sostenere al contempo che il conflitto non è correlato.
        Non ti sto dicendo che non devi essere d’accordo col riarmo o che altro, per carità, stavo solo ridacchiando per la contraddittorietà logica della frase.

        • Francesco scrive:

          scusa la pignoleria ma gli elicotteri da trasporto non sono tra le armi inviate in Ucraina

          è che i tedeschi si sono accorti di averne solo di vecchi e inservibili, una volta che la guerra li ha obbligati a guardare dentro i loro depositi

          😉

          • quisquiliator scrive:

            Ma infatti non è pignoleria, è che vai avanti sul tuo binario che è diverso dal mio.
            Ricopio e incollo :”non si può dire , nella stessa frase, che la vendita in questione dipende dall’esaurirsi degli stock d’armi occidentali perchè vanno all’Ucraina e però sostenere al contempo che il conflitto non è correlato.”
            Giuro sui miei gingilli che non voglio convincerti che i tedeschi manderanno gli elicotteri in Ucraina o che , alternativamente,non si sono accorti che erano vecchi ecc, sto cercando solo di convincerti che non ho citato questi temi ma altro 🙂

            • Franz scrive:

              scusa ma io non ho visto la pare in cui i tedeschi dicono che il loro acquisto di CH47 dipende dall’esaurirsi degli stock di armi occidentali

              tutto qui

              ciao

  12. tomar scrive:

    Francia, Meloni: “Se Governi di estrazione politica diversa ci criticano vuol dire che l’Italia va bene”
    Molti nemici molto onore.
    Moi può forse precisarci la casella neolinguistica in cui inserire questo aggiornamento.

    • Francesco scrive:

      Seriamente, le critiche di governi di sinistra a quello di destra italiano sono ben poca cosa, a parte la maleducazione.

      Ricordo cosa dicevano dei governi di Reagan e Thatcher i benpensanti europei, anche al governo. Ma allora c’era un pelo di buona creanza in più.

  13. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    https://www.youtube.com/watch?v=be3888uhPdc

    Oil Industry Propaganda Cartoon
    Destination Earth 1956

    13 MIN : 34 SEC

  14. roberto scrive:

    ot divertente

    una pagina presa dal governo di quelli che vogliono proteggere la lingua italiana
    🙂

    https://www.mimit.gov.it/it/nutrinform-battery

    • roberto scrive:

      è la prima volta che ne sento parlare ma si chiama “identificativo unico NAZIONALE”, sarà italiano, no?
      🙂

    • Francesco scrive:

      Andrea,

      capisco l’ansia di trovare pezze di appoggio alla tua posizione ma prova a togliere i dubitativi e i pare e i lascia intendere e fatti qualche domanda.

      Su dai, fai il bravo, la fonte non ti ha insospettivo? “by Il Giornale”

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