L’11 settembre dell’Europa, una promessa mantenuta

L’11 settembre del 2001, un gruppo di sabotatori buttò giù il “Centro Mondiale del Commercio”, simbolo dell’economia statunitense.

Lo scorso 26 settembre, ignoti sabotatori, dotati di altissima professionalità militare, hanno distrutto le tubature del Nordstream – la principale infrastruttura su cui si regge l’economia tedesca e di riflesso quella europea.

Certo, non ci sono state vittime dirette, ma chi ha distrutto il Nordstream aveva a disposizione mezzi per colpire l’Europa ben diversi da un taglierino da puntare alla gola di un’hostess, e avevano come bersaglio un tubo subacqueo e non un palazzo pieno di donne delle pulizie messicane clandestine.

L’attentato del 26 settembre contro l’Europa è stato mille volte più efficace di quello dell’11 settembre contro gli Stati Uniti.

Quali sono state le reazioni, rispettivamente, all’11 e al 26 settembre?

Appena nove giorni dopo l’attacco alle Torri Gemelle, il Presidente degli Stati Uniti, davanti al Congresso e al Senato riuniti insieme, fece uno storico discorso.

Esordì dicendo di aver identificato i responsabili dell’attacco:

“Chi ha attaccato il nostro Paese?

Le prove che abbiamo raccolto indicano un insieme di organizzazioni terroristiche, note come Al Qaeda.”

Al-Qaeda, disse Bush, era protetta dal governo di uno specifico stato estero, l’Afghanistan.

A quello stato estero, Bush impose le seguenti “demands“:

— Consegnate alle autorità degli Stati Uniti tutti i leader di Al Qaeda che si nascondono nel vostro Paese.

[…] Date agli Stati Uniti pieno accesso ai campi di addestramento dei terroristi, in modo da assicurarsi che non siano più operativi.

Queste richieste non sono aperte a negoziati o discussioni.

[…]

Da oggi in poi, qualsiasi nazione che continui a ospitare o a sostenere il terrorismo sarà considerata dagli Stati Uniti come un regime ostile.”

Successivamente, una delle prove della tesi di Bush sarebbe diventato un video del 27 dicembre del 2001, in cui Osama bin Laden, senza apertamente rivendicare l’attentato alle Torri Gemelle, disse:

“È importante colpire l’economia, che è la base del loro potere militare…”

Esiste un altro video in cui l’attuale presidente degli Stati Uniti, Joseph Biden, rivendica, anzi promette, in anticipo, l’attacco al polmone dell’economia tedesca, in manera assai meno vaga di quanto abbia fatto Osama bin Laden parlando del Centro del Commercio Mondiale:

“Se la Russia invade, il che significa carri armati o truppe che attraversano di nuovo il… confine dell’Ucraina, allora non ci sarà… più un Nord Stream 2. Noi, noi porremo fine a questo progetto”.

Alla domanda su come, visto che il progetto è sotto il controllo tedesco, Biden ha risposto: “Vi prometto che saremo in grado di farlo.”

Ma c’è un tocco buffo, di cui mi sembra nessuno si sia ancora accorto.

Ascoltate attentamente il video:

Al minuto 1.23, Biden esordisce dicendo, If Germany… if Russia invades...”

Ovviamente è un innocente lapsus di un malato di Alzheimer che scambia il pulsantino dei like su Facebook con quello della bomba atomica, un lapsus provocato dalle domande precedenti che riguardavano la Germania; però fa sorridere.

Ora, non penso che nessuno abbia il minimo dubbio su chi abbia compiuto l’attentato per distruggere l’economia tedesca.

Un attentato avvenuto in una zona pattugliata esclusivamente dalla Sesta Flotta degli Stati Uniti, dove anzi alcuni mesi prima si erano svolte le manovre “Baltops”, focalizzate sull’utilizzo di droni subacquei.

Abbiamo visto come gli Stati Uniti hanno reagito all’11 settembre.

E gli europei, come hanno reagito al 26 settembre?

La deputata tedesca di sinistra, Sahra Wagenknecht, ha posto una semplice domanda al proprio governo: cosa ne sanno dell’attentato che ha distrutto l’infrastruttura vitale da cui dipende l’economia (e quindi il lavoro, le case, gli investimenti, la salute, per non parlare del riscaldamento) di 84 milioni di tedeschi?

Il governo tedesco, ha risposto

“Finora non è stato possibile effettuare indagini sul posto, per cui il governo federale non dispone di informazioni affidabili sulle possibili cause dell’attacco”, scrive il ministero nella sua risposta, disponibile per la Berliner Zeitung.

Il ministero Habeck ha risposto in modo evasivo, se non addirittura negativo, alla domanda su quali fossero gli avvertimenti del governo su possibili attacchi agli oleodotti e quali misure fossero state eventualmente adottate.

Il Segretario di Stato per gli Affari economici Patrick Graichen ha scritto che le infrastrutture critiche come i gasdotti Nord Stream sono fondamentalmente soggette a una minaccia astratta. Diverse migliaia di chilometri di oleodotti non possono essere “completamente protetti” contro ogni rischio. Non ci sono altre informazioni per il Parlamento.”

Buon inverno a tutti!

In fondo, che problema c’é?

Invece di chiedere che gli Stati Uniti ci consegnino i sabotatori, possiamo comprare da loro a quattro volte il prezzo, il gas estratto con la devastante pratica del fracking.

Ma quattro volte il prezzo (cifra, lo so, molto a caso) per l’elemento fondante di qualunque economia, l’energia, significa semplicemente la fine dell’economia europea, come fattore significativo nel mondo.

E' un bene o un male, non lo so, magari il collasso di cinque secoli di arroganza non mi dispiacerebbe nemmeno, però poi ci sono di mezzo io e tutte le persone che mi sono care

. Ma mi sembra una questione di una gigantesca importanza.

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594 risposte a L’11 settembre dell’Europa, una promessa mantenuta

  1. Mauricius Tarvisii scrive:

    “Da oggi in poi, qualsiasi nazione che continui a ospitare o a sostenere il terrorismo…”

    Allora abbiamo anche nuovi Stati Canaglia

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/15/nord-stream-dati-troppo-sensibili-la-svezia-respinge-indagine-congiunta-sui-presunti-sabotaggi/6839802/

  2. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    Prima dell’attentato è uscito in Rete questo simpatico video che farà, ne sono certo, la felicità di Francesco

    https://fb.watch/gdqzhxefpZ/

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  3. Ujjj scrive:

    Qualche giorno fa ho sentito uno dei soliti youtuber seguitissimi dai più giovani, di quelli fuori dal giro boomer delle polemiche politiche televisive, di quelli pragmatici, che guardano solo ai fatti e alla scienza, definire “ideologiche” le critiche al nucleare o al rigassificatore di Piombino. Ora so che qualche commentatore qui sopra le questioni sopra le vedrà diversamente da me ma il punto secondo me è questo. Cosa c’è di più ideologico di andare contro il proprio interesse nazionale, sostenere delle sanzioni suicide e poi comprare il gas a N volte tanto solo per sottostare ad un padrone straniero?Cosa c’è di più ideologico di riportare come vere o quantomeno come credibili le informazioni prodotte dai suoi servizi segreti o dalla sua propaganda?( Nel caso dei nord stream ad esempio o si è fatto passare tutto sottotraccia, o si è detto che non ci sono elementi certi per un colpevole o che se lo son fatto saltare i russi.)
    In pratica si parla di prese di posizione ideologiche oggi senza considerare le premesse ideologiche grosse come una casa che ci hanno portato in questa situazione.
    La storia aggredito/aggressore (che sarebbe comunque “ideologica” pure quella) non sta chiaramente in piedi visto che di aggrediti ce ne son stati o ce ne sono tanti tipo yemen o palestina e non si è mosso un dito o attivata una sanzione manco per sbaglio, per non parlare dei casi in cui ci si è schierati con fierezza dalla parte dell’aggressore (iraq, libia, siria, jugoslavia, etc.)

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Ujjj

      “ideologico”

      OTAU !!!

      Occasione di Totale Accordo con Ujjj

      Ciao!

      Andrea Di Vita

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Ujjj

      “Ora so che qualche commentatore qui sopra le questioni sopra le vedrà diversamente da me ma il punto secondo me è questo. ”

      Infatti. Anche se scrivessi la frase successiva in maniera opposta, sarebbe sempre “ideologica”:

      “rinunciare al proprio gretto egoismo, in solidarietà a un paese invaso, anche se ci costa qualche euro in più”

      • Francesco scrive:

        Beh, la seconda versione è più “idealista” che “ideologica”.

        Aderisce alla realtà dei fatti invece di stravolgerli per adattarli a una precostituita antipatia anti-americana.

        E’ come quando Pierino grida “Al lupo”. Se non c’è il lupo è una bugia, se il lupo c’è è un allarme. Eppure formalmente è la stessa identica cosa.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Francesco

          “E’ come quando Pierino grida “Al lupo””

          Smantelliamo.

          Stiamo dicendo che gli italiani devono

          chiudere il rubinetto al gas a poco prezzo e meno inquinante

          comprare un rigassificatore costosissimo e pericoloso,

          metterselo in casa,

          al solo scopo di pagare il gas quattro volte di più a chi ha appena dato un colpo mortale all’economia europea facendo saltare in aria la sua principale infrastruttura

          gas estratto con la tecnica più devastante, dal punto di vista ambientale, finora inventata.

          Tutto questo per motivi se vuoi ideologici (dal punto di vista dei pacifisti) o idealistici (dal punto di vista dei bellicisti).

          • Francesco scrive:

            Sì.

            Esattamente quello che sto dicendo.

            Ah, ne approfitto per farti notare che se punti un coltellino alla gola di una hostess non dirotti un aereo e che le Torri Gemelle erano piene di gente di tutti i tipi (non è un pò troppo razzista pensare solo alle vittime messicane?).

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Francesco

              “ne approfitto per farti notare che se punti un coltellino alla gola di una hostess non dirotti un aereo”

              Sei passato dalla parte dei teorici dell’autoattentato neocon?

              • Francesco scrive:

                no, devi puntare il coltellino alla gola del pilota!

                ma non eri l’addestratore di miliziani?

                😉

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “no, devi puntare il coltellino alla gola del pilota!”

                Non mi ricordo se è stata ricostruita la dinamica esatta, cioè come gli attentatori siano arrivati dal pilota.

              • Francesco scrive:

                le cabine di pilotaggio sono state blindate dopo l’11 settembre mi pare

              • firmato winston scrive:

                @fra
                “le cabine di pilotaggio sono state blindate dopo l’11 settembre mi pare”

                e non solo le cabine di pilotaggio: dopo l’11 settembre abbiamo accelerato il processo che ci sta portando a diventare identici a quelli che diciamo di combattere.

        • PinoMamet scrive:

          Mettiamola così, Francé:

          Mandiamo le armi all’Ucraina, ma togliamo le sanzioni a Mosca.

          • Francesco scrive:

            così la guerra diventa più grossa sul campo?

            le sanzioni hanno tolto a Mosca tecnologia (anche bellica) e soldi

            non è che puoi avere la botte piena e la moglie ubriaca, ti tocca scegliere

            • PinoMamet scrive:

              Non so, la mia esperienza militare si limita all’arruolamento e ai rinvii per l’università, poi hanno sospeso la naja e dopo altri tipo cinque anni mi è arrivato a casa un bel documento da cui risulto “militare in congedo”

              Ma a occhio direi che Mosca ha la stessa tecnologia di prima, un po’ meno soldi ma manco tanti in meno, gli effetti comunque si cominciano a sentire da poco.

              • Francesco scrive:

                piano:

                1) pare che le armi moderne russe abbiano bisogno di componenti tecnologicamente avanzate occidentali. questo è credibile

                2) di soldi ne hanno perso parecchi e le guerre costano e la Russia non è ricchissima.

                certo, servirebbero mettere cifre e dati ma credo che lo scenario sia questo

                ciao

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “…ma credo che lo scenario sia questo”

                E quindi, tutto ciò premesso, li consideri tra gli indiziati per la distruzione del loro gasdotto 😀

              • Francesco scrive:

                i favoriti sono gli USA (se, come dice un mio collega, hanno scoperto che i tedeschi il gas lo stavano ancora comprando) ma NON ho una tesi da difendere su questo sabotaggio

                se i russi fossero razionali questa guerra non sarebbe mai iniziata

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “i favoriti sono gli USA”

                Non voglio assolutamente sfruttare questa frase, come un “avevo ragione io!” Potrei anche avere torto.

                Però ti stimo per l’onestà.

              • Francesco scrive:

                non è mica così difficile pensare che gli USA abbiano fatto una qualche cazzata.

                è già più difficile pensare che ci siano riusciti e non si siano neppure fatti beccare (ti ricordi gli agenti della CIA inquisiti in Italia per aver rapito un mullah islamista?)

                mi limito a dire che per ora di prove non ne sono emerse, siamo solo al cui prodest e all’ostilità politica USA contro i gasdotti russi

    • Peucezio scrive:

      Ujjj,
      certo.
      Il problema è generazionale.
      A generazioni di pragmatici sono succedute generazioni di idealisti decerebrati, formatisi nella scuola postsessantottesca.
      E quindi il mondo non è realtà, è ideologia.

      • tomar scrive:

        per Peucezio
        “idealisti decerebrati, formatisi nella scuola postsessantottesca.”
        Non per difendere il ’68 (figurati io che vengo regolarmente considerato un semitraditore nei remember degli incontri tra vecchi amici reduci) ma alcuni dei più noti teorici neocon venivano da molto prima, erano cioè ex trozkisti, il che fa per altro capire meglio la loro propensione per l’avventurismo politico della guerra infinita contro il terrorismo islamico (questo però Miguel non devi spifferarlo all’amico che ospiterò tra un po’).

  4. tomar scrive:

    “prova”

    L’Algoritmo al Sorvegliante Intelligente: ehi dai un po’ un’occhiata a di cosa si parla oggi sul Kelebek Blog!
    Quel blog di buffi linguisti che parlano di strane lingue mettendoci tutti quei segni diacritici o come diavolo si chiamano?
    Sì quello, ma guarda oggi, che mi sembrano più critici che diacritici.

  5. Francesco scrive:

    >>> Ora, non penso che nessuno abbia il minimo dubbio su chi abbia compiuto l’attentato per distruggere l’economia tedesca.

    Beh, io sì. Per almeno due motivi: il primo è che quell’attentato non distrugge l’economia tedesca; il secondo che non c’è nessun interesse USA a distruggere l’economia del loro principale alleato nell’Europa continentale.

    Un conto sono le baruffe tra alleati, un conto una divergenza radicale di interessi.

    Ah, c’è anche un terzo motivo: il Baltico è un mare piccolo, chiuso, sorvegliatissimo da tutti gli stati rivieraschi e molto poco adatto alle capacità della US Navy, che è una marina da “blue waters”.

    Fossero stati loro, complimenti tecnici. Fossero stati loro e pure senza farsi sgamare dai russi, complimenti doppi. E data la penetrazione dei russi nei paesi rivieraschi, questo implicherebbe pure senza farsi sgamare da tutti gli altri paesi che sono lì.

    Sono gli stessi Stati Uniti che non riescono a liberarsi nè del regime cubano nè di quello nicaraguense nè di quelli venezuelano da tempo immemorabile?

    • Daouda scrive:

      Quei paesi comunistoidi hli Usa li vogliono. Ugualmente Mosca per farsi un autoattentato chiama gli Usa che obbediscono

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Francesco

      Evidentemente l’attentato è stato fatto con grande competenza tecnica e dispendio di mezzi, da uno Stato.

      L’attentato è stato compiuto in una zona a totale controllo NATO o neo-natisti (Svezia e Finlandia) (esclusi Kaliningrad e San Pietroburgo), in tempi di guerra e in epoca di sorveglianza totale, dove anche chi ruba il telefonino a Firenze viene ripreso da venti telecamere.

      E’ quindi certo che la NATO e i governi “occidentali” sanno come è andata la faccenda.

      Se la NATO non lo dice, i casi sono due:

      1) non vogliono far fare una figuraccia alla Russia

      2) non vogliono far fare una figuraccia agli Stati Uniti

      • Francesco scrive:

        MM

        ti fidi troppo del tuo istinto, secondo me.

        quel pezzetto di mare è

        1) un pezzo di mare, un posto buio in cui la tecnologia ci “vede” pochissimo e a brevissimo raggio

        2) sorvegliato da molti diversi governi, che come tu sai hanno ognuno i propri interessi, anche quando alleati o quasi

        3) in più l’interesse a NON divulgare quello che sanno mi sa che è maggiore di quello a divulgarlo

        quindi io resto schiscio e prudente

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Che sia ben sorvegliato dagli svedesi credo sia al di là di ogni dubbio: lo hanno detto loro che non possono divulgare le informazioni in loro possesso perché renderebbero note cose troppo “sensibili”.

          • PinoMamet scrive:

            E visto che gli svedesi dicono peste e corna della Russia molto liberamente, e hanno chiesto di entrare nella Nato per proteggere dalla Russia, se sapessero che sono stati i russi lo direbbero.

            E se non sono stati i russi…

            Naturalmente può sempre essere stata la Spectre 😉
            O al Qaeda 😉

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Francesco

          “un pezzo di mare, un posto buio in cui la tecnologia ci “vede” pochissimo e a brevissimo raggio”

          Sicuramente è un ambiente relativamente più difficile da controllare (ma anche da farci un attentato, anzi due).

          Sarai d’accordo che, in tempi di para-guerra mondiale, la linea vitale che tiene in piedi la principale economia europea, sarà comunque la cosa più sorvegliata che esista?

          Che per fare un sabotaggio del genere devi partire da qualche parte e tornare da qualche parte?

          Che Miguel Martinez può andare in rete e vedere tutti gli aerei che volano in questo momento sul Baltico o tutte le navi che vi galleggiano, e presumo che i servizi della NATO riescano a fare un po’ meglio di Miguel Martinez?

          Che esattamente nella stessa area in cui sono saltati i due tubi (perché hanno fatto ben due attentati tecnicamente perfetti), la NATO aveva fatto qualche mese prima delle manovre incentrate su operazioni subacquee?

          Che alla Russia sarebbe bastato chiudere un rubinetto senza distruggere l’impianto che le dà soldi, e che adesso la Russia non ha più alcuna leva sull’Europa?

          Che gli Stati Uniti avevano già bloccato il gasdotto che avrebbe dovuto passare per la Bulgaria, e che nel 2015 avevano anche fatto prove di sabotaggio proprio sul Nordstream?

          Che il Comandante Supremo dell’esercito americano (cioè il Presidente degli Stati Uniti) ha dichiarato pubblicamente che avrebbe posto fine al Nordstream se la Russia avesse invaso l’Ucraina?

          Che in una situazione economica mondiale poco chiara, serve un’iniezione immensa di capitali per riavviare il fracking negli Stati Uniti rendendolo di nuovo redditizio?

          Che dalla ripresa degli investimenti sul fracking, dipende anche la sicurezza energetica degli Stati Uniti?

          • Daouda scrive:

            Se la retorica è che ad esercitazioni corrisponde attentato, con cyberpoligon stamo freschi…

          • Francesco scrive:

            non credo di essere disposto a rispondere sì a tutte le domande

            ma preferisco ricordarti che il “cui prodest” senza prove è solo un esercizio intellettuale

            ciao

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              La Svezia sta coprendo la Russia che si è fatta saltare da sola il gasdotto.
              Sì, direi che torna e non richiede il minimo sforzo intellettuale. Anzi, qualsiasi sforzo intellettuale rischierebbe di mettere in crisi la bellezza di questa acuta ricostruzione.

              • PinoMamet scrive:

                Io mi sto già immaginando la scena alla CIA, con il vecchio capoufficio pecora nera che se ne va in giro a ripetere “ve l’avevo detto che non dovevamo ammazzare Bin Laden, che veniva ancora buono! Ascoltarmi, mai eh? E adesso, a chi la diamo, la colpa??”

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                😀

              • Francesco scrive:

                😀

                PS lo hanno già cacciato perchè non era inclusivo e diverso

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Francesco

              “ma preferisco ricordarti che il “cui prodest” senza prove è solo un esercizio intellettuale”

              Dipende da ciò che si fa.

              11 settembre. Il “prodest” è divisibile tra i neocon che volevano un pretesto per lanciare guerre in Oriente, e un gruppo di jihadisti che voleva impelagare gli Stati Uniti in guerre in Oriente. I mezzi impiegati sono conciliabili sia con la prima che con la seconda tesi. Personalmente, trovo più plausibile la seconda per una serie di motivi.

              26 settembre. Dai mezzi impiegati, siamo certi che è stato uno Stato, o comunque un ente con risorse e competenze enormi. Mi vengono in mente tre possibili “prodest”: l’industria statunitense del fracking, il governo americano e il governo ucraino, che potrebbe aver agito per conto proprio, per staccare la Germania definitivamente dalla Russia.

              • Francesco scrive:

                è esattamente la mia idea di “esercizio intellettuale” che lascia il tempo che trova!

                😀

              • PinoMamet scrive:

                Ma certo Francesco, ma certo.

                Ti dirò, io propendo per la tesi del suicidio, il gasdotto era stanco di vivere 😀 😀

              • Francesco scrive:

                Pino

                io invece non propendo per nessuna tesi, non avendo informazioni

                🙂

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “io invece non propendo per nessuna tesi, non avendo informazioni”

                Possiamo concordare su questo?

                1) E’ stato uno stato (o esercito o simile), che deve aver usato mezzi anche ingombranti (non il coltellino dell’11 settembre) e che ha fatto due attentati diversi, in luoghi di difficile accesso e identificazione.

                2) E’ avvenuto in uno dei luoghi più cruciali d’Europa, in un momento di massima attenzione e controllo

                3) Il presidente Trump aveva vietato alle aziende usa di partecipare in qualunque modo alla costruzione del Nordstream, definendo il tubo un pericolo perché gli Stati Uniti considerano necessario staccare la Germania dalla Russia

                4) il presidente Biden ha detto che avrebbe distrutto il Nordstream se la Russia avesse attaccato l’Ucraina

                Bene? Ci mettiamo la firma in due su questi fatti?

                Puoi aggiungere ovviamente altri fatti, questi sono quelli che ho raccolto io; e puoi negare qualcuno di quelli che ho presentato io.

                Passiamo alle conseguenze sicure: non è un “cui prodest”, semplicemente le uniche significative che mi vengono in mente sono:

                5) l’attentato avrà conseguenze molto pesanti per l’economia tedesca, già stressata https://www.dw.com/en/is-the-energy-crisis-the-final-nail-in-germanys-export-dependent-economic-model/a-62727083

                6) l’attentato avrà conseguenze molto positive per l’industria del fracking statunitense, che stava vivendo un momento molto critico

                7) l’attentato ha tolto alla Russia la possibilità di condizionare la politica tedesca centellinando le forniture di gas.

                Poi ci saranno sicuramente molte altre conseguenze, ad esempio immagino che la Norvegia ci farà su una fraccata di soldi, e quello potrebbe essere un “cui prodest” che smentirebbe l’ipotesi americana.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “non avendo informazioni”

                Ora ti rifiuti persino di leggere i nostri commenti? 😀

      • roberto scrive:

        miguel

        “in tempi di guerra e in epoca di sorveglianza totale, dove anche chi ruba il telefonino a Firenze viene ripreso da venti telecamere.”

        non dico niente su questa vicenda perché non ho nessuna idea ma io come sai sarei un pochino meno sicuro di questa cosa della sorveglianza totale…parli di centinaia di km di tubi a 100 metri di profondità, la sorveglianza totale è pura illusione (che tra l’altro è quello che penso sempre ogni volta che leggo “la guerra in afghanistan è stata scatenata per costruire un gasdotto”….chi farebbe una cosa del genere per infrastrutture che sono intrisecamente fragili e che necessitano di equilibrio geopolitico, non casino?)

        la sorveglianza totale è illusione o spauracchio a seconda di come la vedi

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “che tra l’altro è quello che penso sempre ogni volta che leggo “la guerra in afghanistan è stata scatenata per costruire un gasdotto”….chi farebbe una cosa del genere per infrastrutture che sono intrisecamente fragili e che necessitano di equilibrio geopolitico, non casino?”

          Sull’Afghanistan sono in parte d’accordo con te.

          Come siamo certamente d’accordo riguardo all’11 settembre, dove gli “scettici” dicono che sarebbe stato “impossibile” come attentato improvvisato da alcuni estremisti. E invece proprio per questo, secondo me, riuscì – alcuni giovani con un taglierino, disposti a morire; e comunque su tre aerei, due mancarono praticamente il bersaglio (Casa Bianca e Pentagono); e il terzo riuscì perché era grande, grosso e senza alcun ostacolo in mezzo, e perché c’era una sopresa totale.

          Comunque oggi la posta energetica in gioco mi sembra chiarissimo: l’Europa, o dipende dalla Russia o dipende dagli Stati Uniti per la sua energia. E siccome i costi per l’Europa dell’energia statunitense sono infinitamente più alti, l’unico modo per ottenere il passaggio all’America è tagliare il tubo con la Russia.

          • Francesco scrive:

            piano Mig: quello vale solo per il gas e solo nel medio periodo

            perchè di possibili fornitori di gas, costruendo gli appositi gasdotti, ce ne sono altri

            e perchè basterebbe ripartire con le centrali nucleari per non dipendere più dal gas

            ti ricordo che l’11 settembre gli aerei dirottati furono quattro, non tre!

            • tomar scrive:

              a Francesco
              “l’11 settembre gli aerei dirottati furono quattro, non tre!”

              Anche se eravamo un po’ distratti sul numero di aerei dirottati l’11 settembre (ma non è che vorresti proprio distrarci con questa notizia di scottante attualità?)
              guarda Francesco che è fin troppo visibile che ti stai ostinatamente arrampicando su quel tubo senza altra prospettiva che di finire dentro lo squarcio, quando finalmente “avrai le informazioni”.

              • Francesco scrive:

                in effetti non vedo perchè fare altro

                mica mi pagano un tot a lettore dei miei articoli, quindi se non ho nulla da dire posso tacere

  6. Fuzzy scrive:

    Facile dire più armi all’Ucraina. Le scorte occidentali stanno finendo
    https://www.huffingtonpost.it/esteri/2022/10/12/news/facile_dire_piu_armi_allucraina_le_scorte_occidentali_stanno_finendo-10394836/
    E in Francia già c’è chi chiama in causa la Rivoluzione Francese

    https://www.agi.it/estero/news/2022-10-15/marcia-contro-carovita-francia-clima-sociale-incandescente-18454288/

    Se ci si può sbilanciare col rischio di dire delle scemenze, e io mi sbilancio, allora si può supporre che la Russia, diversamente da quello che si narra ufficialmente, sia sul punto di vincere questa guerra.

    Il gas, se non passa per il nord stream2, benché una linea sia ancora funzionante, passerà per la Turchia.
    Occhio ai Turchi.
    https://www.reuters.com/world/putin-touts-turkey-gas-hub-while-europe-frets-over-supply-2022-10-13/

  7. Miguel Martinez scrive:

    Qui c’è un articolo del 2020 che spiega bene il paradosso del fracking.

    https://www.fool.com/investing/2020/07/08/industry-focus-energy-07-02-2020.aspx

    1) E’ molto costosa

    2) è molto produttiva, cosa che all’inizio rende molto, ma abbassa poi i prezzi e quindi più si produce, meno si guadagna

    3) i pozzi si esauriscono molto presto

    Quindi crisi, fallimenti:

    “So, if you need to keep your production levels constant or growing in order to please Wall Street, you’re going to have to keep reinvesting billions of dollars of capital each year to drill”

    Poi grazie alla miracolosa chiusura del Nordstream e alle sanzioni alla Russia, improvvisamente piovono sul fracking in via di fallimento proprio quei “billions of dollars of capital” che sono tutta la ricchezza dell’Europa.

    But the second part of this really is a technological story. While fracking is an amazing technological achievement, one thing that nobody has yet figured out how to fix is the decline rate on the wells. So, once you drill a well. If you drilled a conventional well, it’s going to keep producing oil or gas for a lot of years. In the case of fracking, the wells decline at a really steep rate. Meaning, you’re going to get a huge amount of the oil or gas you’re going to get in year one, and after that it’s going to fall off by somewhere between 60% and 80%.

    So, if you need to keep your production levels constant or growing in order to please Wall Street, you’re going to have to keep reinvesting billions of dollars of capital each year to drill. So, that’s the fundamental problem underlying the failed shale revolution in the U.S.

    • Francesco scrive:

      Beh, a noi il gas serve solo finchè dura la guerra, poi si torna a comprarlo dai russi, no?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Se gli usani distruggono i gasdotti da dove lo si fa passare?

        • roberto scrive:

          non si possono ricostruire i tubi?
          oltre al fatto che esistono già i gasdotti che passano per ucraina o bielorussia….

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Quindi dici che quel tubo era fondamentalmente inutile e che lo hanno costruito giusto per spendere soldi? E che il suo gemello era un divertimento solo per spendere ancora più soldi?

            • roberto scrive:

              dove lo hai letto?

              dico solo che ci sono già altri tubi o hai informazioni diverse?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Tesi: la distruzione di uno dei metanodotti dalla Russia riduce la capacità di importare il gas russo e non basta la fine del conflitto perché automaticamente questa capacità sia ripristinata.
                Tua obiezione: esistono anche altri metanodotti.
                Dunque, se questa obiezione è “gli altri metanodotti permettono di garantire la stessa capacità di importazione che avevano gli altri metanodotti + quello distrutto”, allora viene spontanea la replica che ho scritto sopra. In caso contrario, che senso aveva la tua obiezione?

        • roberto scrive:

          mauricius
          “Se gli usani distruggono i gasdotti da dove lo si fa passare?”
          roberto
          “non si può farlo passare dagli altri gasdotti”
          mauricius
          mille domande retoriche, considerazioni, e parole ma

          manca la risposta ad una domanda semplice semplice:

          non si possono usare gli altri gasdotti? aggiungo, almeno finché north stream non sarà riparato?
          in fin dei conti fino al 2011 nord stream non esisteva ed il gas arrivava in europa no?

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Perché i gasdotti hanno una portata massima: x+y+z fanno 100, il fabbisogno.
            Se perdo x, se mi bastano y e z per fare 100, perché esisteva il gasdotto che portava x?

            • roberto scrive:

              ok, ma….
              leggo

              “prima della crisi la Russia inviava verso l’Europa circa 160 miliardi di metri cubi di gas l’anno (Gmc/a) e da soli, i gasdotti che attraversano l’Ucraina permetterebbero di trasportarne il 90%”

              https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/energia-5-mappe-capire-la-crisi-del-gas-33342

              che appunto corrisponde a questa strana cosa che prima di nordstream il gas arrivava lo stesso….

              poi se hai datti diversi sono felice di imparare

              poi
              “perché esisteva il gasdotto che portava x?”
              sono meno esperto in geopolitica e gas del lettore medio di kelebek, ma a me risulta che i gasdotti li puoi costruire per vario motivi…tipo perché così non passi per bielorussia e polonia o ucraina e slovacchia (che come ben sai era in origine lo scopo di russia e germania)

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Bene, 90 < 100. Inoltre l'Ucraina ha chiuso un gasdotto già mesi fa, per cui da quel 90 devi togliere qualcosa di più. Aggiungi che i gasdotti meridionali sono quelli che portano il gas ai Balcani e a noi, per cui sì, quel 10% riguarda proprio gas diretto in Germania (per cui sull'import tedesco rappresenta una percentuale superiore rispetto all'import europeo in generale).
                Vedi che anche i tuoi dati confermano la ricostruzione iniziale?

              • roberto scrive:

                mauri

                “Bene, 90 < 100."

                WOW! grazie! e quello che si chiama con quel buffo nome mediorientale…yamal…ma che passa da bielorussia e polonia non può arrivare al 100%?

                "Inoltre l'Ucraina ha chiuso un gasdotto già mesi fa"

                ok, ma a guerra finita non si possono riaprire?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “buffo nome mediorientale…yamal”

                perché ti sembra mediorientale?

              • roberto scrive:

                miguel

                “perché ti sembra mediorientale?”

                giusto un’assonanza e ho un vago ricordo/impressione di un kebabbaro che si chiama con un nome simile ma potrei sbagliarmi

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                @ Roberto
                Yamal (che fa rima con Jamal, in effetti) è y, che passa dalla Bielorussia, mentre z è Soyuz, che passa dall’Ucraina. x+y+z fa 100, mentre y+z mi dici che fa solo 90. E questo considerato che quel 10 di differenza andava dritto in Germania.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “manca la risposta ad una domanda semplice semplice:

            non si possono usare gli altri gasdotti? aggiungo, almeno finché north stream non sarà riparato?”

            Ma perché fai la domanda a noi?

            Siamo tecnici del gas?

            La domanda da cui siamo partiti è tutt’altra:

            perché uno Stato ha deciso che distruggere il Nordstream valeva la pena di violare chissa quanti accordi internazionali, commettere un atto che prima o poi gli si potrà ritorcere contro appena qualcuno fiata?

            Evidentemente il Nordstream vale la candela, o il gas.

            Secondo te, perché?

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “perché?”

              Perché Putin è cattivo?

            • roberto scrive:

              miguel

              “Ma perché fai la domanda a noi?”

              perché
              1. tu parli di “attentato che distrugge l’economia tedesca” e quindi immagino che tu sappia che esistono altri gasdotti ma che tu abbia ragione di ritenere che quello sia il più importante e insostituibile
              2 mauricius chiede “Se gli usani distruggono i gasdotti da dove lo si fa passare?” e mi sembra di capire che da per scontato che gli altri gasdotti non possono sostituire quello nel baltico

              ora, a me risulta che fino a 10 anni fa in europa il gas veniva da altri tubi perché nordstream non esisteva e quindi, ingenuamente, chiedo da dove vengano le vostre idee.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Te la riscrivo, perché forse è passata inosservata:

                Perché i gasdotti hanno una portata massima: x+y+z fanno 100, il fabbisogno.
                Se perdo x, se mi bastano y e z per fare 100, perché esisteva il gasdotto che portava x?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “1. tu parli di “attentato che distrugge l’economia tedesca” e quindi immagino che tu sappia che esistono altri gasdotti ma che tu abbia ragione di ritenere che quello sia il più importante e insostituibile”

                Scusa, mettiamo le domande in ordine gerarchico.

                Non ho detto che l’attentato “distrugge” l’economia tedesca, credo che le procuri un danno enorme.

                Tu giustamente noti che esistono anche altri gasdotti.

                E’ un’informazione importante, per capire la situazione attuale, nessuno lo nega.

                Però siamo d’accordo che lo Stato che ha deciso che valesse la pena distruggere il Nordstream lo sapeva meglio di noi?

                Lo Stato infinitamente meglio informato di me e di te, ha deciso che i suoi interessi si realizzavano distruggendo il Nordstream?

                E non – per ora – gli altri gasdotti?

                Non ho la minima idea di quale sia il progetto dello Stato Misterioso nei riguardi degli altri gasdotti; e non sono nemmeno molto informato sullo stato di ciascuno di questi gasdotti.

                Torniamo alla domanda iniziale.

                Siamo d’accordo che ad aver sabotato due gasdotti in fondo al mare non siano stati quattro sauditi esaltati, ma uno Stato? O comunque qualcuno con mezzi, progetti e tecniche di livello statuale?

              • Miguel Martinez scrive:

                In pratica, mi sembra che la domanda di Roberto sia…

                Visto che esistono anche altri gasdotti, perché lo Stato che ha distrutto il Nordstream con un’operazione ad altissimo livello, non ha distrutto anche gli altri?

                Risposta. Non ho la minima idea

                Domanda. Ma perché lo Stato Misterioso ha deciso di distruggere il Nordstream?

              • Francesco scrive:

                ti ha già risposto e bene

                rimane la domanda di Miguel: perchè distruggere QUEI gasdotti? cosa hanno di particolare? che collegano direttamente Russia e Germania forse?

                siamo a una riedizione del patto Molotov-Von Ribbetrop? tesi sgradevole ma non incompatibile con i fatti

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Infatti, è interessante che si attacchi il gasdotto che va in Germania e non quelli che alimentano garantiscono le forniture ai paesi più antirussi dell’Unione, ad Est…
                Devono per forza essere stati i russi, desiderosi di non danneggiare i loro peggiori nemici ed i massimi alleati degli USA in Europa.

              • Francesco scrive:

                sì Maurizio ma se non sbaglio quei gasdotti vanno tutto oltre e arrivano in Europa occidentale …

                il gioco è un pò più complesso, pare

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ roberto

                “da dove vengono”

                Leggo soltanto ora la vostra discussione sui gasdotti.

                Fornisco alcune notizie di massima.

                Ci sono tre sistemi di gasdotti che portano il gas dai territori ex-URSS in Europa:

                a) Yamal, il più vecchio, che passa per l’Ucraina ed è tutto per via di terra. Funziona tuttora, è a gestione comune Gazprom (per il tratto Russo) e Naftogas (per quello Ucraino) e raggiunge la Repubblica Ceca tramite la Slovacchia. Dalla Repubblica Ceca il gas passa nella rete europea.

                b) i due NorthStream, composti ciascuno da una coppia di tubi, che passano sotto il Baltico e collega(va)no direttamente Russia e Germania. Il secondo è quello appena distrutto stava per entrare in funzione prima della attuale guerra, il primo è fermo per mancanza di pezzi di ricambio/sanzioni/volontà politica/boh. Ferocemente contestato da USA e Polonia (dove è comunemente chiamato ‘il gasdotto Molotov-Ribbentrop’, sentito con le mie orecchie) avrebbe superato Yamal come portata, e serviva alla Germania per sostenere la conclamata uscita dal nucleare.

                c) Un metanodotto parte dal Caspio azero, sfiora il Nagorno-Karabakh, attraversa la Turchia (Un film di 007 vi è ambientato, col protagonista che viaggia dentro il tubo…). In una versione poi accantonata, il Nabucco, arrivava in Bulgaria dal Bosforo e raggiungeva la Repubblica Ceca via Bulgaria, Ungheria e Romania. Nella versione attuale, Trans Adriatic Pipeline o TAP, parte dalla Turchia arriva in Grecia dai Dardanelli e raggiunge l’Italia passando sotto l’Adriatico. Per adesso funziona ancora a mezzo servizio.

                A questi si aggiungono due proposte:

                a) una, ancora in alto mare (letteralmente) che dovrebbe congiungere via Mediterraneo i giganteschi giacimenti fra Cipro e Striscia di Gaza all’Italia (verosimilmente via Turchia)

                b) una, molto più concreta ma duramente contrastata dagli USA, detta Southstream. Passando sotto il Mar Nero, nella versione originaria collega il lato orientale, Russo, del Mar Nero (cui arrivano i gasdotti dal Kazakhstan) direttamente alla Bulgaria, che però all’ultimo momento ha cancellato tutto su pressione di Washington. Nella versione attuale, lo stesso territorio Russo si collega via mare con la Turchia saltando il Caucaso.

                Altri gasdotti portano via mare il gas dall’Africa in Italia e in Spagna.

                Siccome però la penisola iberica è collegata al resto d’Europa da un solo tubo che attraversa i Pirenei (dato che i Francesi non autorizzano altri tubi sul loro territorio, chè vogliono vendere l’elettricità prodotta dal loro nucleare), la Spagna non è lo hub che si potrebbe pensare. Per ora gli hub della distribuzione sono soltanto Repubblica Ceca, Turchia e Italia; la Germania lo sarebbe diventata col NorthStream in piena attività.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ roberto

                “da dove vengono”

                Errata corrige: ENTRAMBI i North Stream sono stati colpiti!

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • firmato winston scrive:

                Martinez, guardati in casa: i primi sospettabili come mandanti morali della distruzione del nord stream sono gli ambientalisti occidentali.
                Gli stessi che ammiri quando bucano le ruote dei suv.
                🙂

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Firmato Winston

                “Martinez, guardati in casa: i primi sospettabili come mandanti morali della distruzione del nord stream sono gli ambientalisti occidentali.”

                Ho capito chi è stato!

                La X, che alleva le capre nere nel Mugello, ricavandone yogurt e formaggio.

                Non sapevo che fosse brava anche a nuotare.

                (Nome e cognome ve li fornisco a pagamento della taglia).

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Ah, ecco: gli ambientalisti hanno la tecnologia necessaria per un attacco del genere e questo perché vogliono i rigassificatori e le centrali a carbone.
                Questa le batte proprio tutte.

              • Francesco scrive:

                dai MT

                lo sappiamo benissimo che gli ambientalisti vogliono la decrescita!

                NESSUNA fonte di energia è l’unica fonte di energia buona

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                In realtà sono stato io: maschera, boccaglio, pinne e un po’ di petardi e ho fatto tutto da solo. Ho chiesto e ottenuto che il governo svedese mi coprisse e, grazie alla mia influenza, i media ormai si sono praticamente dimenticati di quello che è successo.

              • Francesco scrive:

                Bravo! hai la mia piena approvazione.

                Trovo criminale e sospetto che l’Europa abbia seguito una strategia energetica che la ha portata a dipendere da un solo fornitore, per di più tendenzialmente ostile ai nostri interessi e ai nostri valori.

                E’ molto meglio aver pulito i panni sporchi in casa che lasciarlo fare ai nostri “amici” degli Stati Uniti, che ne avrebbero approfittato per rimarcare il loro status di superiorità rispetto ai paesi europei.

                Certo, meglio loro che i russi ma è sempre bene tenere la schiena diritta fin che si può.

                Ti proporrei per una medaglia ma la discrezione nol consente.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “criminale e sospetto”

                No. C’è un motivo ci credo e anche abbastanza trasparente e legittimo.

                A Berlino si formò un governo (stabile, non come da noi) col decisivo appoggio dei Verdi.

                Questi hanno messo come condizione imprescindibile il ritiro dal nucleare. Ricordo che a fine anni Settanta si prevedeva che in Germania Ovest il nucleare avrebbe coperto il sessanta per cento del fabbisogno entro il 2020.

                Tolto il nucleare, l’intermittenza nella produzione di elettricità delle fonti rinnovabili va coperta coi fossili.

                Il petrolio? Inquina.

                Il carbone? Una centrale richiede giorni per spegnersi; se la spengo all’alba perché il sole dà potenza al fotovoltaico, al tramonto la devo già riaccendere, e le emissioni inquinanti non hanno fatto in tempo a calare.

                Resta il gas, che inquina molto meno di carbone e petrolio e soprattutto si accende e si spegne in meno di un quarto d’ora.

                Ma la Germania senza Northstream il gas lo prende solo da sud e da est.

                Logico a quel punto farlo venire direttamente dalla Russia sotto il Baltico.

                Il Nordstream è fondamentale per una Germania “green’.

                (Nota a margine: alimentare col gas liquido USA dei rigassificatori sulla costa Tedesca del Mare del Nord non è ovvio, perché in alcuni punti di più facile accesso ci sono ancora residuati dei campi minati dell’ultima guerra. Rispetto a Piombino, andrebbero aggiunti in certi casi i costi di prospezione e sminamento).

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                ci credo = concreto

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                x Andrea

                quando parlo di “criminale e sospetto” i Verdi tedeschi sono al primissimo posto.

                Anzi, benchè non abbia il tempo per controllare bene, mi pare che questa sia la prima partecipazione dei Verdi al governo in Germania.

                La decisione folle di abbandonare il nucleare è precedente, di chi è la responsabilità?

                Ciao

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “responsabilità”

                Del primo governo (non so se con la Merkel o no) coi Verdi dentro.

                Quanto alla formazione del prezzo dell’elettricità, si veda qui:

                https://fb.watch/ggi3HAJOnT/

                Ciao!

                Andrea Di Vita

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “Beh, a noi il gas serve solo finchè dura la guerra, poi si torna a comprarlo dai russi, no?”

        Certo, se ci fosse ancora il tubo. Senza tubo, non si torna a comprarlo dai russi.

        • Francesco scrive:

          si costruisce un tubo nuovo o si fa un semplice bypass dove c’è il buco in quella vecchio

          in tempo di pace e con un pò di buona volontà si costruisce tutto

          poi ci sono sempre quelli che passano per l’Ucraina, mi pare

          🙂

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Ma non avevi detto che ci voleva una vita a farlo, per cui la Russia non avrebbe potuto esportare gas in Cina?

            • Francesco scrive:

              scusa se non considero alla pari le imprese di ingegneria civile dell’occidente per lavori di centinaia di km e quelle russe per lavori di migliaia di km …

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                E quelle cinesi…

              • Francesco scrive:

                sì è vero.

                ma c’è un ingegnere civile che sappia dire cosa ci vuole a ricostruire le sezioni di tubo esplose? quanti km di roba sono? è possibile?

                sennò parliamo del nulla

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “ingegnere civile”

                Io non lo sono, ma mi sono informato presso chi ne capisce.

                Entrando nei tubi una volta che questi si sono svuotati del gas in pressione che contenevano, l’acqua li ha resi inutilizzabili. Vanno rimossi e sostituiti centinaia di Km di tubi (impresa in sè non impossibile, dato che si tratta di tubi di diametro di 110 cm a settanta metri di profondità) ma di certo assai lunga. Inoltre prima di rimettere in funzione il gasdotto va ricontrollato il sistema di valvole e pompe che mantengono costante e regolare la pressione del gas (che sta a cento atmosfere) in modo da garantirne un flusso regolare.

                In tutto ci vuole certo qualche annetto.

                Molto più facile è ovviamente costruire un metanodotto sulla terraferma: tant’è che i Sovietici lo facevano già agevolmente con le tecnologie che avevano loro.

                Sicuramente non ci si mette molto di più a costruire il Power of Siberia 2 fra Russia e Cina che rimettere in sesto il North Stream.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                scusa Andrea ma non ci sono valvole lungo tutto il gasdotto? una volta che il disastro c’è stato in un punto tutta la parte sommersa va a puttane?

                lo chiedo perchè mi immagino una nave che affonda per un incidente e finisce sul tubo … tutto Kaputt per anni e anni?

              • PinoMamet scrive:

                In effetti anch’io, senza saperne nulla, costruendo una tubatura lunga centinaia di chilometri mi sarei premurato di non farla di un pezzo unico, ma di tanti segmenti sostituibili: metti che ci sia un incidente?

                Non so se la cosa sia tecnicamente possibile (ma, sempre a occhio e da ignorante, mi sembra più probabile di un unico lunghissimo tubo….)

              • Francesco scrive:

                Pino

                di certo il tubo è fatto a sezioni, saldate sul posto credo (riescono a farlo sott’acqua!) ma il problema è capire se deve poi essere “sgombro” all’interno o se ci sono una serie di “valvole” o altre “stazioni” che permettano di isolare una parte del tubo dalle altre

                se ci casca sopra un traghetto lettone, con un bell’angolo di 75° che faccio, lo ricostruisco tutto?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “valvole”

                Ci sono valvole e pompe lungo tutto il gasdotto.

                Solo che non si tratta semplicemente di una nave che affondando ha tagliato il tubo come un coltello.

                Pensiamo alla differenza che c’è fra tagliare un pezzo di roccia con una lama diamantata e farlo saltare con una mina.

                Solo che qui è anche peggio, perché l’onda d’urto di un’esplosione (che ha raggiunto il grado 2 della scala Richter, mica pizza e fichi) sott’acqua si propaga molto meglio che in aria.

                Non ho la minima idea di quante valvole e pompe siano andate danneggiate.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                grazie Andrea

              • PinoMamet scrive:

                Beh, tutto sommato mi sembra una riparazione magari lunga e costosa, ma non impossibile.

                La mia ipotesi visto che- rispetto anche solo a dieci anni fa- mi pare che siamo molto MENO liberi di parlare come ci pare, ma almeno le ipotesi su un blog attentato seguito dalla Digos possiamo farle;

                la mia ipotesi è che si tratti di un “dispetto” alla Germania, più che alla Russia, una specie di avvertimento mafioso, da parte ovviamente dei soliti americani.

                Certo, c’è la volontà di danneggiare, ma soprattutto di sfregiare, di insultare, di avvertire: non troppo amici con la Russia.

                Ovviamente, se i tedeschi avessero ancora una spina dorsale, aspetterebbero cinque annetti e poi rinforzerebbero l’alleanza con la Russia (e va da sè che io lo auspico) alla faccia degli USA.

                Ma non la hanno, e abbozzeranno e basta.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Dicevano su Limes che la risposta tedesca sarebbe ora quella di mettersi di traverso su qualsiasi strategia comune europea: l’impero europeo degli Stati Uniti vorrebbe adesso farsi tenere in vita dalla Germania e la Germania fa sapere al padrone che non ha alcuna voglia di sobbarcarsi gli altri vassalli a proprie spese.
                Insomma, la Germania farà pagare a noi il conto di questo scherzetto.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per MT

                “Dicevano su Limes che la risposta tedesca sarebbe ora quella di mettersi di traverso su qualsiasi strategia comune europea”

                sarebbe affascinante capire quale sia la forza decisiva che smuove i vari “eurocrati”.

                Cioè perché scelgono la strategia, economicamente suicida, di subire gli interessi americani, anziché condividere gli ovvi interessi con la Russia.

                E’ chiaro che c’è un interesse pressante, immediato, evidente a chiunque debba decidere. Ma faccio fatica a capire quale che sia.

              • PinoMamet scrive:

                C’è anche Elon Musk che qualche giorno fa diceva che non riusciva più a pagare il sistema di sorveglianza satellitare che aveva “messo a disposizione” dell’Ucraina, e chiedeva al Pentagono di sobbarcarsi le spese.

                Silenzio stampa di qualche giorno…

                oggi salta fuori che a pagare dovrebbe essere, pensa un po’, l’Unione Europea.
                E mica poco.

                Subito dopo, leggo della giuliva von der Leyen che annuncia tutta felice che ha regalato alla vanità napoleonica di Zelenski altri 2 miliardi di euro, invece di distribuirli agli europei per, tipo, pagarsi il riscaldamento…

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “oggi salta fuori che a pagare dovrebbe essere, pensa un po’, l’Unione Europea.”

                Be’, così possiamo avere la gente che finisce in cassa integrazione con le bollette in arrivo, ma noi che paghiamo al terzo uomo più ricco del mondo la fattura delle dirette streaming di Zelensky.
                Perché è la cosa etica da fare.

              • PinoMamet scrive:

                Infatti!

              • roberto scrive:

                Miguel

                “quale sia la forza decisiva che smuove i vari “eurocrati”.

                So che è una cosa alla quale nessuno crederà, specialmente chi vive in un mondo popolato da burocrati onnipotenti, ma sostanzialmente questa forza decisiva di chiama “volontà politica”
                Volontà politica che è data dal consiglio nelle sue varie formazioni (governi quindi) e dai parlamentari (quelli che tutti noi votiamo e che quindi ci rappresentano). Poi certo c’è la commissione ma anche lì i commissari chi li nomina? Abbiamo letto mille volte anche su queste pagine che la von der leyden è l’amichetta della Merkel, quindi di che parliamo se non della politica nazionale?

                La tua domanda avrebbe senso se fosse diretta ai politici nazionali….

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “quale sia la forza decisiva che smuove i vari “eurocrati”.

                So che è una cosa alla quale nessuno crederà, specialmente chi vive in un mondo popolato da burocrati onnipotenti, ma sostanzialmente questa forza decisiva di chiama “volontà politica”

                Sono sicuro che tu abbia ragione, e ti chiedo scusa di aver usato la brutta parola “eurocrate”.

                Mi chiedo perché i funzionari europei, a tutti i livelli (a partire dai consigloieri di quartiere di Firenze) non stiano chiedendo:

                1) chi ha fatto l’attentato al Nordstream

                2) perché non dichiariamo guerra a chi ha fatto l’attentato al Nordstream?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Mettersi contro l’Impero ha ripercussioni che nessun politico ha veramente voglia di subire: dal dossieraggio-sputtanamento mediatico alla chiusura dei rubinetti finanziari, anche solo per rimanere nell’ambito del potere più soft.

              • Francesco scrive:

                x Miguel

                1) magari non lo chiedono perchè lo sanno benissimo già ora

                2) vedi la risposta 1

                😉

              • Daouda scrive:

                Se il danno è alla Germania e paga l’Unione, gli Usa tramite le ripicche di questa favoriranno il contrario di quel che si crede abbiano sempre voluto dalla UE.

                E non ei riuscirá a capire perché quando dovrebbe essere abbastanza chiaro

              • firmato winston scrive:

                Ma guardate che state parlando del nulla, di un mondo che e’ solo nella vostra testolina narrante e fantasiosa.

                Il gas “doganale” che entra in italia, che deve essere esattamente dichiarato in quantita’ e prezzo, entra con un aumento di prezzo medio dell’80 per cento rispetto al gennaio 2021 quand’era ai minimi, aumento che e’ perfettamente ragionevole e spiegabile con le normali fluttuazioni di mercato.
                L’elettricita’ e’ prodotta con esso ben al 40 per cento, per i motivi demenziali/ambientali che vi ha spiegato bene e piu’ volte, anche in questo post, ma inutilmente, AdV.
                Nonostante questo, visto che .4 x .8 fa .32, significa che l’aumento delle tariffe elettriche legittimo e pieno dovrebbe essere del solo 32 per cento. Se in un impeto di generosita’ e vero altruismo statale per una volta si togliessero dall’aumento i vergognosi e immorali oneri impropri che sono circa meta’ della bolletta, scendiamo ad un aumento legittimo del 16 per cento.

                Nulla.

                Tutto il resto e’ causato e autoimposto da delinquenziali e cretinoidi politiche di formazione del prezzo imposte dalla politica ottusamente ambientalista e autoflagellatoria dei gretinismi occidentali, tafazziani in un mondo che, avendo avuto fino a poco tempo fa il problema di mettere insieme il pranzo con la cena che peraltro per altri assurdi motivi sta tornando, di queste cose non puo’ fare altro che fregarsene, osservandoci con disgusto.

                Muovete il culo e informatevi, come lo so io potete scoprirlo anche voi.

                Per le altre e piu’ strampalate teorie letterario-narrative, vi impegnate e siete bravissimi.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ firmato winston

                “autoflagellatoria”

                OAAFW !!

                Si chiama “prezzo marginale”, o qualcosa del genere.

                Pur di consentire lo sviluppo delle rinnovabili, da qualche anno a questa parte in UE si è deciso che se ci sono tanti impianti di produzione di elettricità che hanno prezzi diversi allora il prezzo base da cui si parte nelle contrattazioni del mercato dell’energia elettrica deve essere sempre il più alto.

                A questo modo chi vende l’energia prodotta col prezzo più basso guadagna di più.

                Si pensava che questo avrebbe incentivato gli investimenti sul rinnovabili, perché appunto i fossili bisogna comprarli mentre Sole e vento sono gratis.

                Ovviamente i compratori cercano di ottenere i prezzi minori, e questo favorisce chi li può ridurre di più, ossia chi ha i costi più bassi, ossia le rinnovabili.

                In assenza di nucleare a calmierare i prezzi, quanto suicida fosse questo modo di ragionare lo notiamo oggi, visto che essendo intermittenti le rinnovabili più di una ristretta quota del fabbisogno comunque non possono coprire e visto che il prezzo del gas stava salendo già prima della guerra dato che l gas è l’unico che tappa efficacemente le lacune lasciate dal funzionamento a intermittenza delle rinnovabili.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • firmato winston scrive:

                @Andrea

                piu’ o meno e’ cosi’, e anche peggio.
                ma guarda che questi anche se ti dicono sisi’ non capiscono un cazzo

          • tomar scrive:

            A Francesco
            “si fa un semplice bypass dove c’è il buco in quella vecchio”
            Aò come t’arrampichi, sei già arrivato al buco?
            E hai visto che basta fare “un semplice bypass”?
            Ma saranno in grado i russi, conciati come sono, di fare anche solo “un semplice bypass”?
            Ah ma dimenticavo che nel luminoso futuro che ci aspetta a guerra (mondiale?) finita, la cosa si farà con un gioioso corteo di navi russe, usane ed europee (cinesi no perché quelli anche dopo bisogna tenerli fuori da tutto) che arriveranno al buco (sulla cui causa infinite indagini ancora non avranno trovato una risposta) con tante squadre miste di provetti bypassatori.

        • firmato winston scrive:

          uno dei due tubi del nuovo stranamente e’ intatto

  8. Miguel Martinez scrive:

    Qui c’è un documento ufficiale sul sito ufficiale del governo degli USA, che spiega perché era contro il Nordstream, prima ancora della guerra:

    https://2017-2021.state.gov/fact-sheet-on-u-s-opposition-to-nord-stream-2/index.html

    credo che risponda alla domanda di Francesco, “quando finisce la guerra, torneremo a comprare gas ai russi”.

    On December 20, 2019, President Trump signed the National Defense Authorization Act (NDAA) for Fiscal Year 2020, including Section 7503(d), also known as the Protecting Europe’s Energy Security Act (PEESA) of 2019.

    Related parties must ensure that vessels involved in Nord Stream 2 “immediately cease construction-related activity” in a “good-faith wind-down,” as indicated by the Office of Foreign Assets Control (OFAC). That includes “involved parties that have knowingly sold, leased, or provided vessels that are engaged in pipe laying at depths of 100 feet or more below sea level for the construction of Nord Stream 2.” Parties that do not comply will face sanctions as described in PEESA.

    • Francesco scrive:

      cazzi degli americani però, perchè dubito di vedere sanzioni USA all’Europa dopo questa guerra (e senza Trump)

      non credete?

      • PinoMamet scrive:

        Guarda, non so se c’entra, comunque io agli americani perdonerei tutto, se poi facessero all’Europa un mega sconto per il gas.

        Invece pare proprio che non abbiano intenzione di farlo, e mi girano un po’….

        aiutare l’Ucraina (non Zelenski che mi sta antipatico)? Beh, perché no?

        A costo di rovinare l’economia europea? No, grazie.

  9. tomar scrive:

    La polizia di Copenaghen ha affermato che dall’indagine preliminare sull’incidente nel Mar Baltico c’è la conferma che “i danni ai gasdotti Nord Stream 1 e 2 nella zona economica esclusiva danese sono stati causati da potenti esplosioni”.

    Ma va là!? Pensa che io prima del responso dell’indagine preliminare avevo pensato alle potenti scoregge di una balena.

    • Francesco scrive:

      ma non era zona svedese?

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ francesco

        “Svedese”

        No, acque internazionali (altrimenti lo Stato che ha combinato la cosa avrebbe compiuto un atto di guerra).

        Caso strano, è uno dei punti delle acque internazionali del Baltico più lontane dalle acque territoriali Russe.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • roberto scrive:

          ho letto che un bucone è nella zona economica esclusiva della svezia e uno in quella della danimarca

        • Francesco scrive:

          >>> Caso strano, è uno dei punti delle acque internazionali del Baltico più lontane dalle acque territoriali Russe.

          OK ma neppure nei film di 007 la CIA è così cretina! certo, se invece vogliono proprio che chi di dovere capisca …

          ciao

  10. Miguel Martinez scrive:

    Leggo in rete, senza fonti, una nota interessante sul valore del gas russo per l’economia europea:

    “Credit Suisse’s Zoltan Posnar famously calculated that $20 billion in Russian gas were transformed into $2 trillion in manufactured goods. A whopping leverage by a factor of 100.”

    • Francesco scrive:

      ???

      cosa vuole dire? forse che quell’energia ha permesso di produrre tutti quei beni manufatti?

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “cosa vuole dire? forse che quell’energia ha permesso di produrre tutti quei beni manufatti?”

        Credo di sì. E se è vero, fa un po’ paura.

        Non ho infatti nulla contro il ridimensionamento dell’Europa. Non sono di quelli che dicono, “o povera economia europea!” perché credo di avere un’idea, su cosa si regge l’economia europea. E quindi l’economia italiana, e quindi la mia.

        Sul crimine, per farla breve.

  11. Miguel Martinez scrive:

    Per certi versi, capisco Francesco.

    Che crede davvero all’Occidente, e vuole davvero la guerra contro l’Oriente.

    Poi si mette di mezzo questo tremendo tubo, che tiene gli europei egoisti attaccati all’Oriente se non altro per sopravvivenza, e complica maledettamente la guerra.

    Miracolosamente, il tubo salta.

    Il problema è che Francesco è anche un europeo, un cattolico, un amante della legalità (tutti motivi che lo rendono “occidentalista”).

    E chi ha compiuto il Miracolo, ha anche pugnalato alle spalle l’Europa; ha violato ogni immaginabile regola internazionale; ha provocato una cascata di disastri personali per decine di milioni di europei; e sta mentendo nel negare di aver compiuto il Miracolo.

    Per forza che non può cercare di capire cosa sia successo.

    • Francesco scrive:

      certo che posso, non sono mica uno snowflake delicatino

      conosco le pubbliche malefatte degli USA e degli anglosassoni, tipo il loro sistema privato di spionaggio di tutti gli altri

      come ho già detto, invano, il mio è un giudizio sommando il più e il meno, non una ingenua esaltazione del più

      ciao

      • PinoMamet scrive:

        Francè, a me il tuo pare il giudizio di uno che si rifiuta tenacemente e pervicacemente di trarre l’unica conclusione possibile.

        Tutti gli indizi spingono in un’unica direzione, ma tu ti rifiuti di ammetterlo perché “non ne sappiamo di più”.

        Vero, non ne sappiamo di più, ma sarà possibile dire che tutti gli indizi indicano un’unica direzione?

        Poi magari domani salta fuori qualche altro indizio che cambia le carte in tavola.
        Per ora non c’è.

        Se lo hai tu, diccelo.

  12. roberto scrive:

    domanda totalmente ingenua:

    tutte queste considerazioni geopolitiche, tengono in considerazione il fatto che nord stream non è certo l’unico gazdotto fra russia ed europa?

    https://www.planete-energies.com/fr/medias/infographies/gazoducs-russie-cei-vers-l-europe

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Credo che fosse una premessa implicita di tutto quello che è stato scritto fino ad ora. Perché?

      • roberto scrive:

        perché non capisco domande del tipo “ora che non funziona più il tubo del baltico da dove passerà mai il gas”
        poi evidentemente avete informazioni sul fatto che gli altri tubi non potranno mai più essere usati e che sono lì solo per decorare il paesaggio, ma appunto sono informazioni che non ho e chiedo

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “perché non capisco domande del tipo “ora che non funziona più il tubo del baltico da dove passerà mai il gas””

          Ripartiamo.

          Uno Stato imprecisato ha distrutto il Nordstream.

          Un gasdotto che è stato costruito con enormi ostacoli da parte degli Stati Uniti, e che ha richiesto molti anni di lavoro. Il gas dalla Russia alla Germania non potrà più passare lì per molto tempo. E possiamo ipotizzare che questa volta gli Stati Uniti riusciranno a impedirne la ricostruzione, ma sono ipotesi da TMT.

          Quindi, non è che se finisce questa guerra, improvvisamente l’Europa avrà di nuovo dalla Russia il gas a minor impatto ambientale e a minimo costo, tramite il Nordstream.

          Questo mi pare assodato. E mi fido dello sconosciuto Stato Bombarolo, che avrà fatto i suoi conti anche a lungo termine. Se sanno fare un doppio attentato di quella portata, hanno sicuramente le idee più chiare di me.

          Per quanto riguarda gli altri gasdotti, non saprei. Ho sentito che lo Yamal è al momento chiuso, ma sono informazioni da TMT.

          • Daouda scrive:

            Si ma vi rimette la Russia o più la Germania vhe può destabilizzare l’Europa?

            E se l’Europa si sfalda od è costretta a riposizionarsi, come potete dire che gli USA ci guadagnano?

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Daouda

              “E se l’Europa si sfalda od è costretta a riposizionarsi, come potete dire che gli USA ci guadagnano?”

              Ovviamente parliamo in maniera puramente ipotetica.

              Non credo che gli USA (intesi come i tecnici del complesso militare-industriale) vogliano distruggere l’Europa.

              Hanno però due obiettivi:

              1) impedire che l’Europa, con le sue immense capacità tecnologiche, si allei con un paese confinante arretrato, ma dalle enormi risorse agricole ed energetiche

              2) spolpare le ricchezze dell’Europa per rilanciare il fracking, che ha costi immensi e si esaurisce subito, ma finché c’è, garantisce l’indipendenza energetica degli USA.

              L’insieme significa che si obbliga l’Europa a importare energia a costi moltiplicati varie volte e da lontano, con relativa catastrofe economica, che non penso sia però l’obiettivo principale americano.

              Paradossalmente, l’esportazione e gli alti prezzi pagati dagli europei fa alzare i prezzi dei combustibili anche negli Stati Uniti: non si può avere tutto.

              • Daouda scrive:

                Quindi te credi che pagare il quintuplo il gas usano dovendo costruire infrastrutture adeguate non genererá malcontento?

    • Miguel Martinez scrive:

      Per roberto

      “tutte queste considerazioni geopolitiche, tengono in considerazione il fatto che nord stream non è certo l’unico gazdotto fra russia ed europa?”

      Bella domanda.

      Riformuliamo: “perché lo Stato che ha distrutto il Nordstream per ora ha risparmiato gli altri gasdotti?

      Risposta di Miguel Martinez, traduttore di manuali tecnici (TMT). “Non ho la minima idea. Posso fare delle ipotesi da TMT, ad esempio che altri gasdotti siano meno importanti, o che quello principale che passa attraverso l’Ucraina sia intoccabile, perché ci va di mezzo la sopravvivenza della stessa Ucraina, o che domani faranno saltare anche gli altri. Ma ovviamente, non lo so”.

      • Fuzzy scrive:

        https://tg24.sky.it/economia/approfondimenti/hub-gas-turchia-putin-erdogan
        Eh, ma ragazzuoli, è su tutti i giornali
        Putin da tempo coltiva un rapporto privilegiato con la turchia in quanto considerato intermediario affidabile con l’Europa, e quindi il suo gas lo vuol far passare per il gasdotto turco, oppure eventualmente in quel che resta del nord stream2.
        In fondo sono abbastanza d’accordo con Francesco. Finita la guerra (la prossima primavera?) ricominceremo a comprare il gas russo. Su questo ho solo un articolo indiano. Per ora non lo vado a cercare.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Cioè Putin si è distrutto un gasdotto funzionante perché così potrà esportare il gas con un gasdotto che non esiste ancora?

          • Fuzzy scrive:

            Putin distrutto un gasdotto funzionante?
            E chi lo sa chi ha distrutto il gasdotto? Di sicuro non si sa.
            Ma non è neanche distrutto. Potrebbe ancora portare gas a volontà, solo che c’è di mezzo una guerra.
            Il gasdotto turco esiste da tempo, lo devono riconfigurare per accogliere il flusso del gas russo. Credo che nel suo tratto finale si colleghi pure con l’Italia tramite il famoso Tap. Naturalmente gli europei fanno gli schizzinosi. Ma chi lo vuole il gas russo? Per carità. Accia bo’. Lasciamo che vada bruciato a vuoto, tanto noi abbiamo le alternative al gas russo…..
            Cosi, detta un poco alla buona.
            Non rileggo.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Il gasdotto turco porta gas in Europa meridionale, non in Germania.

              • Francesco scrive:

                mi pare di capire che c’è una rete di gasdotti che collega Europa dell’Est, del Sud e del Centro

                poi finisce tutto con la Francia, che non ci piace perchè ha le centrali nucleari

                è corretto?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Roberto ha postato la cartina: i gasdotti seguono tracciati est-ovest e quelli che vengono dalla Turchia sono diretti verso l’Europa meridionale.

      • Francesco scrive:

        >>> Ma ovviamente, non lo so

        mi sento citato

        😀

  13. Daouda scrive:

    Alla luce del fatto che volevo uccidere daouda, e guardado al fatto che non ho amici, futuro, donna, prospettive, nelle Fede sono un ipocrita, non riesco ad imparare dagli errori che sono sempre gli stessi, che ciò inizia ad ave acciacchi, che me sò rotto er cazzo de pija le bombe, che tanto me capisco sempre da solo e non serve an cazzo tutto quello che dico, che me pesa perché lo penso solo io e tanto l’altri vanno avanti in sè e nelle aspettative ( he lo vedo bene che anche io sò pregno de seduzioni della propaganda ) me chiedevo se non vale la prna ammazzasse.

    Me sembra un discorso molto più sereno ed uyile de ste stronzate sul north stream che partono dalla negazione dell’11 settembre ad opera dei sovietici.

    Almeno così me levo dar cazzo e la famo finita, me sembrerebbe congruo

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Daouda

      “me chiedevo se non vale la prna ammazzasse.”

      Perché non riesci a convincerci sul blog?

      Forse è un problema nostro e hai ragione tu.

      Fai un salto a Firenze e parliamo di garage, e di agenti russi e di fede.

      Ti trovo pure una cuccia per la notte!

      • Daouda scrive:

        De solito uno che se rompe il cazzo de vive che dovrebbe fare dopo essese reso conto che nun è bbono pe le alternative od è troppo pigro e presuntuoso pe seguitare costantemente in esse prima che diano soluzioni?

        Grazie ar cazzo che non voglio mori,me pare autoevidente

        Poi non è che pòi risolve tutto co na magnata a scrocco eh

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Daouda

          “Poi non è che pòi risolve tutto co na magnata a scrocco eh”

          Ti porto dai Cento Poveri, magni benissimo con dieci euro e paghi tu.

          Anzi, paghi anche per me.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Martinez & Daouda

            Evviva i Cento Poveri!!!

            Ciao!

            Andrea Di Vita

          • Daouda scrive:

            “Non è facile”

          • Daouda scrive:

            Ho sempre amato Jam e vedere che negli anni Maurizio Treviso è diventato stronzo, e di classe, mi ha fatto piacere come anche di Mirkhond il coraggio di aprirsi e mille cose di voi che avete pazienza con me.

            Miguel in realtá lo invidio anche se è una spia inconsapevole perché io sono la spia reale e mi spiace lui lo sia reiterando l’immesso nel relazionarsi. E difatti sceglie cattive compagnie ed ispirazionisti.

            Ora ho un telefono cellulare furbo, domani? Non ho un conto in banca, cosa farò, resisterò se ciò di cui mi vanto ed è giusto lo eredito e non lò ottenuto?
            Tutti avanzano io no ed è tragico trovarsi e voler essere come gli altri per scelte che uno crede si ma ha usato come scusa.
            Ste crisi non posso non averle, pijo le bombe apposta ma non ho Fede né in DIO, né negli altri e né in me.
            Pe ddi

    • roberto scrive:

      non è vero che non hai amici e non far fesserie finché non ho mantenuto la mia promessa

      • Daouda scrive:

        Tralasciando il vittimismo meridionale che non mi fa onore non ho capito se è giá tanto che respiro o se è troppo

  14. tomar scrive:

    per Francesco
    “siamo a una riedizione del patto Molotov-Von Ribbetrop? tesi sgradevole ma non incompatibile con i fatti”

    “ma non incompatibile con i fatti”
    Questa della “riedizione” però ce la devi spiegare, in modo magari sgradevole, ma un minimo articolato.

    • Francesco scrive:

      Parrebbe che tedeschi e russi stiano a fare gli amichetti del cuore e a fottere gli staterelli intermedi.

      Dopo tutto c’è una ricca letteratura rosso-bruna sul tema, no? Le materie prime e le atomiche russe, i soldi e la tecnologia tedesca e famo una superpotenza seria.

      • Peucezio scrive:

        Francesco,
        “famo una superpotenza seria.”

        Notoriamente ti fanno schifo le superpotenze…

        • Francesco scrive:

          io starei con gli anglosassoni, nel caso

          preferisco le SP con l’Habeas Corpus e altri ammenicoli simili

          • PinoMamet scrive:

            No, Francesco, tu non staresti con gli anglosassoni.

            Tu stai in Italia e sei cittadino italiano, e a meno che tu non prenda la cittadinanza statunitense o (più difficile, credo) quella britannica (ma la Gran Bretagna non è più una superpotenza dagli anni Cinquanta…) resti sempre un italiano, per il quale gli “anglosassoni” si interessano il giusto, e solo se resta suddito fedele.

            E tu niente, continui a idolatrarli. Mah.

            • Francesco scrive:

              Giusto per chiarire: secondo te gli italiani ai compari russo-germanici interesserebbero di più?

              Perchè nel mondo dei normodotati l’orbo è orbo ma in mezzo ai ciechi è re

              😉

            • PinoMamet scrive:

              Secondo me gli italiani dovrebbero fare i loro propri interessi, e non quelli di qualcun altro.

              A parte questo, non vedo grosse differenze tra i tedeschi, che passano il tempo a dire “arrangiatevi” agli altri paesi europei per qualunque necessità, e poi gridano alla “solidarietà europea” quando si tratta di mettere mano al portafogli per il comodo teutonico;

              e gli americani, che ci cvogliono in prima linea a sostenere la causa ucraina, dalla quale, a parte la coscienza, non abbiamo nulla da guadagnare e tutto da perdere, ma poi pretendono anche che, nel farlo, ci impoveriamo per far arricchire loro…

              • Francesco scrive:

                1) gli americani stanno mettendoci i loro soldi in quella guerra
                2) politicamente noi europei abbiamo tutto da perderci, se vince Putin. l’americani stanno abbastanza lontano da soffrirne molto ma molto meno
                3) vorrei vedere i conti del gas americano, prima di accedere a questa tesi che si arricchiscono
                4) Beh, già ti ho portato a vedere tedeschi e americani “alla pari”, è un buon risultato

                😀

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “1) gli americani stanno mettendoci i loro soldi in quella guerra”

                Non esattamente, come si è più volte detto qui.

                I soldi americani sono in massima parte buoni del tesoro, comprati da tutto il mondo, per mantenere il livello del dollaro, valuta più o meno obbligatoria negli scambi internazionali: infatti chiedere di essere pagati in rubli e non in dollari è stata la mossa più importante della Russia.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Gli americani stanno mettendo soldi nelle loro fabbriche d’armi (cioè fanno quello che manda avanti la loro economia da oltre mezzo secolo a questa parte), gli europei si stanno sputtanando l’economia.

              • PinoMamet scrive:

                A parte che sì, gli americani ci stanno chiaramente guadagnando, a parte questo vorrei fare, come gioco ucronico, l’ipotesi che Putin non fosse stato contrastato minimamente nella sua invasione dell’Ucraina.

                Secondo me in questo scenario avremmo avuto mezza Ucraina unita alla Russia, l’altra mezza trasformata in una Bielorussia, e…
                Boh?
                Più o meno tutto uguale a prima per noialtri.

                E niente, da qualunque parte lo guardi, continua a sembrarmi lo scenario migliore, per l’Italia e l’Europa.

                Convincimi che ho torto!

              • Francesco scrive:

                Pino

                secondo me trascuri la forza che i partiti europei al soldo di Putin avrebbero in quello scenario

                altro che gli audio di Berlusconi

                poi, certo, uno può sempre raccontare che essere nell’Impero usano o in quello putiniano è la stessa cosa in fondo

                ciao

              • PinoMamet scrive:

                ??
                Non credo di aver capito, ma il problema sarebbe stato Salvini che indossava la felpa di Mosca o Berlusconi che diceva “ho ragione io a tenermi buono Vladimir”?

                Questo sarebbe l’impero putiniano?

              • Francesco scrive:

                no, quelli sono gli ascari dell’impero

                in Italia

                se ne trovano in ogni paese europeo

                a me ispirano poca fiducia

                ciao

              • werner scrive:

                “E niente, da qualunque parte lo guardi, continua a sembrarmi lo scenario migliore, per l’Italia e l’Europa.”

                Nel breve termine probabilmente sì.

                Nel medio i russi avrebbero preso il controllo di tutta la sponda nord del Mar nero aprendo un fronte di tensione non indifferente con l’Unione Europea e con i turchi. Inoltre Putin avrebbe guadagnato parecchio potere e guardandosi intorno avrebbe potuto pensare a quale altro stato con minoranze russe vedeva li attorno (tipo la Moldavia ad esempio).

  15. Miguel Martinez scrive:

    Comunque, non ho ancora ricevuto una risposta su una domanda fondamentale….

    I due attentati al Nordstream sono stati compiuti, secondo voi:

    1) da un terrapiattista che credeva che le scie chimiche erano opera del Nordstream, e siccome ha fatto un corso di due settimane di sub e gli è andata bene, ha capito come distruggere due enormi tubi subacquei e tornarsene a casa senza venire beccato

    2) da uno Stato?

    • Francesco scrive:

      Mig

      per quello che ne so, non ho idea del livello di tecnologia che serve per fare quell’attentato

      magari un tubone è l’unica cosa metallica nei dintorni e basta un siluro mediamente scemo che abbia una “calamita” come sistema di guida

      aggiungo ai sospetti: Greta Thumberg (che come sappiamo ha i superpoteri) e l’industria nucleare

      😉

      • PinoMamet scrive:

        Francè, te se vedevi Biden che telefonava alla US Navy e gli diceva “colpite i cazzo di tubi dei condotti Nordstream!”, ancora stavi a dire che “non abbiamo abbastanza elementi”…

        • Francesco scrive:

          io però non lo ho visto!

          • PinoMamet scrive:

            Se è per questo non hai neanche visto Putin ordinare di avvelenare Navalny, ma non ti ho mai sentito esprimere dubbi a riguardo…

            • Francesco scrive:

              infatti ammetto di non averne

              però mi iscriverei al partito dell'”avvertimento usano ai crucchi”, sulla questione “chi è stato?”

              solo che credo di essere d’accordo con gli yankees, che sia meglio per noi europei non mettere le nostre palle nella morsa di Putin

              ciao

              • tomar scrive:

                A Francesco
                “solo che credo di essere d’accordo con gli yankees, che sia meglio per noi europei non mettere le nostre palle nella morsa di Putin”

                Finalmente parli chiaro: dunque plaudi alla distruzione del Nordstream come glorioso atto della Grande Guerra di Liberazione delle nostre palle dalla morsa di Putin?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Ma certo: gli usani sono i Buoni (TM), per cui tutto ciò che fanno è Buono (TM).

              • Francesco scrive:

                tomar, tu usi parole molto grosse e molto nette

                io da andreottiano non mi esporrei così ma … sotto sotto

                certo, sempre da andreottiano, invece che strapagargli il gas liquefatto, io andrei a paletta su nuove centrali nucleari

                alla fine è il contrario di fare la puttana: invece che cercare un solo buon cliente da spennare per bene, ci servono un sacco di clienti diversi per non essere legati a nessuno

                e allora andranno bene A NOI anche le condizioni dei russi e degli americani

                ciao

    • firmato winston scrive:

      Bisogna per forza dare una risposta anche se non la si sa?
      C’e’ la complicazione che in questi casi e’ normalissimo se non abituale fare proprio le cose che farebbe il proprio nemico al fine di dargliene la colpa e autolegittimarsi di fronte al resto del mondo.
      In modo ricorsivo.
      Ad esempio, mi pare fosse la NATO che aveva attaccato e stava assediando Mosca.
      Alla fine ognuno continua a fare il tifo per quelli che ha gia’ deciso in qualche momento della sua giovinezza che dovevano essere i buoni (di solito la squadra che si supponeva avrebbe vinto, quella piu’ figa), per cui… e poi si formano le squadre contrapposte, e poi e poi… che noia.

  16. Fuzzy scrive:

    Mercoledì scorso, il servizio di intelligence interno russo FSB ha identificato il capo dell’intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, come la mente dietro l’attacco in Crimea. Anche il New York Times e il Washington Post hanno puntato il dito contro Kiev, citando “fonti”. Mentre il Nord Stream-1 è stato paralizzato, una delle corde del Nord Stream-2 rimane intatta. Putin ha detto la scorsa settimana che il gasdotto potrebbe essere ripristinato e la Russia potrebbe fornire circa 27 miliardi di metri cubi di gas. “La palla è dalla parte dell’Unione europea, se vogliono, apriamo il rubinetto”, ha detto.
    https://m.tribuneindia.com/news/comment/a-war-russia-set-to-win-441926
    Ecco qua, direttamente dall’India
    Qui mettono i due attentati al gasdotto e al ponte in crimea nella stessa categoria e danno la colpa ai servizi segreti ucraini.
    Ricordo di aver letto in altri articoli che l’Ucraina è un po’ sfuggita di mano agli americani stessi che l’avevano creata.
    Si usava il paragone con Frankenstein
    Basta. Io poi dovrei essere in ritiro fino alla prossima primavera, quando ci si aggiornerà, ma credo che la cosa non interessi a nessuno.
    Daouda
    Prenditi in attesa di risolvere i tuoi problemi esistenziali, prenditi un cagnolino. È meglio
    di qualsiasi amico. Senza voler sminuire gli amici, però…insomma, nella mia vita ne ho viste tante…Il Beagle è un cagnolino valido.

    • roberto scrive:

      al peggio se tutto va male il cagnolino te lo puoi mangiare, l’amico è più difficile

    • Daouda scrive:

      Ma arrosto viene bene?

      • roberto scrive:

        nel dubbio friggi, qualsiasi cosa fritta è buona

      • Ascetico scrive:

        Daouda
        Per le proteine non c’è bisogno che ti mangi il cane. Fai un giro con la sportina di nylon e ti porti a casa 200 grammi di ortiche. Hanno le stesse proteine del pollo.
        Io non lo sapevo. Me l’ha detto un amico pollo. Non a parole, ma con lo sguardo.

        • Daouda scrive:

          Pure io co lo sguardo capisco un sacco di cose, ma sbagliate però

        • roberto scrive:

          Leggo
          Petto di pollo 30 grammi di proteine per 100 grammi di carne
          Ortica 2,7 grammi di proteine per 100 grammi di ortiche

          Mi sa che il pollo ti ha fregato….

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Magari era un pollo di 20 grammi, compensabile con due etti di ortiche!

            • Ascetico scrive:

              Alcune delle ricette pubblicate che incorporano la farina di foglie di U. dioica nel pane, nella pasta e nell’impasto di noodle suggeriscono che può essere utilizzata come integratore ricco di proteine ​​nelle diete ricche di amido associate a popolazioni povere e denutrite. Questo perché sulla base del peso a secco,La foglia di U. dioica è migliore della mandorla (secca) ed è paragonabile al fagiolo comune ( Phaseolus vulgaris ) e al pollo ( Gallus gallus 30) come fonte di aminoacidi essenziali []. Le proprietà agronomiche di U. dioica , tra cui la crescita perenne, la rapida risposta alla fertilizzazione e l’elevata resa di biomassa, lo rendono un eccellente candidato per la produzione di massa a basso costo per tale scopo.

              https://europepmc.org/article/PMC/4745470#B30
              Occhio che il calcolo delle proteine non è così semplice. Bisogna fare una specie di rapporto rispetto alle calorie.
              Quei numeri che si trovano scritti nelle tabelle nutrizionali non rendono la complessità della faccenda.
              Adesso sono le 4 di mattina e io sono insonne. Quindi non vado a tirar fuori il plico con tutta la documentazione precisa.
              Mannaggia, che fatica essere ascetici…
              E poi non si dice pollo, si dice Gallus gallus con lettera maiuscola.

              • roberto scrive:

                Leggo al link che posti (figure 2) “4 grammi” di proteine….si poi avrà mille altri vantaggi (ed è buona e gratis) ma che abbia un valore proteico più alti del pollo mi sembra improbabile ad essere cauti 😁

            • Ascetico scrive:

              “Paragonabile” al Gallus gallus. Tra l’altro qui in Emilia esistono già da tempo immemorabile le tagliatelle all’ortica. Sono buonissime.
              Invece quella roba da allevamento intensivo che si mangia solitamente e viene spacciata come Pollo, è notoriamente insapore. E anche su questo avrei da dilungarmi ma non è
              il momento. Magari più tardi.

    • PinoMamet scrive:

      “Ricordo di aver letto in altri articoli che l’Ucraina è un po’ sfuggita di mano agli americani stessi che l’avevano creata.”

      L’ho letto e mi sembra anche probabile (basta ascoltare le dichiarazioni del solito Zelenski e di quell’altro energumeno del suo governo di cui ho fortunatamente rimosso il nome)

      ma non credo che gli ucraini, che come tradizione marinara sono messi persino peggio dei russi, e i cui marines sono serviti più che altro come rinforzi dei nazisti del battaglione Azov, siano tecnicamente in grado o abbiamo persino i mezzi per fare un sabotaggio come quello dei gasdotti nel Mar Baltico.

      A meno che chiaramente non fossero stati chiamati (pro forma, direi) sulle navi di qualche altra potenza… 😉
      ma onestamente stavolta non credo c’entri l’Ucraina, se non forse come mandante.

  17. tomar scrive:

    Miguel:
    “perché non dichiariamo guerra a chi ha fatto l’attentato al Nordstream?”

    Con che armi? Sembra sian finite tutte in Ucraina.

    • PinoMamet scrive:

      Comunque il caro (non in senso ironico) Francesco ci ricorda- a onor suo, da anni, ben prima dei fatti in questione- che la Russia è in realtà un paese debole e sopravvalutato come potenza.

      Eppure da Febbraio a Ottobre sembra aver prosciugato gli arsenali NATO, ricevendo in cambio qualche brutto contraccolpo, ma di fatto resistendo sul terreno a oltranza e ricambiando le ferite.

      Non mi pare tutta ‘sta debolezza, alla fine..

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ PinoMamet

        “debolezza”

        Non è che la Russia non sia debole.

        E’ che noi abbiamo sopravvalutato la nostra forza.

        Il fatto che gli USA abbiano superarmi nessuno lo nega.
        Il fatto che gli USA abbiano la migliore logistica dal tempo dei Cesari lo hanno dimostrato con la prima guerra del Golfo.

        Ma da sole le armi non sparano (ancora). E l’unico modo conosciuto per far beccare loro il bersaglio è che dietro le armi ci sia una politica sensata.

        La guerra è la grammatica, ma la politica è il linguaggio.

        Altrimenti è pura furia cieca come quella delle armate Mongole.
        Quant’è durato l’impero di Gengis Khan e dei suoi discendenti?

        Noi Europei non abbiamo una politica, perché non abbiamo voglia di spenderci per essa. Se non non avremmo appaltato Oltreoceano la sicurezza dei paesi ex satelliti dell’URSS, lasciando arrivare gli Statunitensi fin nel cortile di casa Russo e provocando la prevedibilissima (e prevista) reazione di Mosca. E gli Statunitensi hanno ancora la politica del ‘containment’ dell’inizio della Guerra Fredda, senza pensare che così facendo buttano Mosca nelle braccia dei Cinesi. Perché pensano ancora a se stessi come la Nazione Sopra La Collina, benedetta da Dio. Hanno visto troppi film hollywoodiani. Fanno discorsi pieni di vigore patriottardo come in Russia che da noi sono passati di moda da un pezzo (tranne che a Varsavia, a Istanbul e a Londra), con la differenza che i Russi li alimentano con la frustrazione della sconfitta nella Guerra Fredda mentre gli Statunitensi con la hybris di chi crede di essere dalla parte di Dio perché dal 1812 nessuno dall’esterno ha bombardato le loro case (con l’eccezione di Bin Laden).

        Cosa ha da dire la nostra politica?

        Il sogno di vincere senza una politica è quella del supereroe dei fumetti, che infatti ci viene riproposto in tutte le salse: l’Eroe grosso e fesso che sa sempre dove sono i cattivi e li sistema a suon di pugni. Magari un eroe o un antieroe di metallo stile Terminator, così non si deve far la fatica di pensare.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Peucezio scrive:

          Andrea,
          “Non è che la Russia non sia debole.
          E’ che noi abbiamo sopravvalutato la nostra forza.”

          Vero. In fondo siamo tutti deboli. Non per mancanza di mezzi, ma perché nessuno è più capace di fare un cazzo.
          Ci vogliono competenze e coraggio. Il secondo all’Occidente imborghesito manca, le prime si stanno pian piano dissolvendo.
          Alla fine sembra una rissa fra handicappati, che riescono a farsi male, ma mancando spesso il colpo, dandolo sbagliato, alla cieca…

          • Francesco scrive:

            Piano però.

            Alla Russia mancano le competenze (e da come rubano anche l’amor di patria)

            All’Europa manca il coraggio o spirito guerriero o come si vuol chiamare. Ieri leggevo su Avvenire che le “virtù militari” sono ora, giustamente, considerate dei vizi

            Agli Usani cosa manca? a parte la forma fisica, per cui non hanno più gente da arruolare perchè un ciccione non può fare il soldato?

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Agli USA non manca nulla per definizione: Loro sono più dei che uomini.

              • Francesco scrive:

                come ti senti ora che al governo c’è gente che, sotto uno straterello superficiale di atlantismo, condivide queste tue idee?

                sei felice?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Parliamo della destra che ha partecipato alle guerre americane in Iraq e Afghanistan? Quella che diceva “siamo tutti americani”? Che fa professione di atlantismo ed è pappa e ciccia coi fascioatlantisti dell’Est?
                Sì, sicuramente gente che la pensa come me 😀

              • Francesco scrive:

                no, parlo di un partito fascista, uno neonazista e uno in mano a un amico di Putin

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                La Meloni era giovane del Pdl, la Lega è stata in tutti i governi berlusconiani e il terzo è Berlusconi.
                Mi pare che fossero quelli che votavi tu, giusto?

              • Francesco scrive:

                infatti ho smesso

                in tempo per non avere mai votato Salvini neppure come alleato, direi

                ma perchè cambi discorso?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Non cambio discorso: mi chiedi se sono contento se la coalizione per cui non ho votato, ma che tu hai votato per anni, abbia vinto le elezioni. Credevo che fosse una domanda retorica, ma a quanto pare non lo vorrebbe essere 😀

              • Francesco scrive:

                e perchè non hai mai votato la coalizione antioccidentale e amica delle dittature e nemica ontologica degli anglosassoni?

                cosa puoi volere di più?

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ francesco

              “Usani”

              Si può dire oggi agli USA quello che diceva idealmente Tito Livio ad Annibale: “sai vincere, ma non sai sfruttare la vittoria”.

              Che differenza dagli USA di Truman! Sotto un Presidente diventato tale solo per la morte del predecessore, a governare lo sconfitto Giappone fu nominato un generale. Costui realizzò il massimo capolavoro politico di un militare vittorioso dall’epoca dell’antica Roma: evitò accuratamente di stravincere. Non solo non mandò sulla forca l’imperatore (che l’avrebbe strameritato) ma pose ogni cura nel risollevare il paese sconfitto alla fame e ridotto in pratica a una colonia. A tal punto i Giapponesi accettarono la cultura del vincitore che si misero pure d’impegno a giocare a baseball. Anche i più accaniti critici degli USA devono riconoscere la loro superiore saggezza nell’occupazione del Giappone nell’immediato dopoguerra. Meglio anche del trattamento riservato al Sud sconfitto dopo la morte di Lincoln, ottant’anni prima.

              Che differenza anche solo rispetto alla gestione USA dell’Iraq del dopo-Saddam!

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • PinoMamet scrive:

                “A tal punto i Giapponesi accettarono la cultura del vincitore che si misero pure d’impegno a giocare a baseball. ”

                Come nota a pie di pagina da rompicazzo, preciso che il baseball entrò in Giappone da prima, in seguito alla prima “invasione americana”, quella che mise fine allo shogunato e diede inizio all’era Meiji.

                Se non sbaglio lo stesso Jigoro Kano si interessò al baseball, prima di darsi al jujitsu/judo!

              • tomar scrive:

                Ad ADV
                “Costui (Truman) realizzò il massimo capolavoro politico di un militare vittorioso dall’epoca dell’antica Roma: evitò accuratamente di stravincere. Non solo non mandò sulla forca l’imperatore (che l’avrebbe strameritato)…”
                … ma i saggi usani ebbero la mano leggera anche con la gran parte dei criminali di guerra giapponesi.
                Il processo di Tokio si concluse con sole 7 condanne a morte, rispetto alle 12+12 dei processi di Norimberga e questo nonostante le vittime dell’imperialismo giapponese fossero state non inferiori a quelle del nazismo.
                Secondo lo storico americano Chalmers Johnson i giapponesi sterminarono circa 30 milioni di persone, di cui almeno 23 milioni di etnia cinese. E questo senza considerare i massacri e i saccheggi compiuti dai giapponesi prima della seconda guerra mondiale per estendere la loro “sfera di coprosperità”, a cominciare dal 1895.
                Ma, a posteriori, non è questo il punto più importante (anche se è agghiacciante dirlo), ma piuttosto il fatto che ai giapponesi come popolo e alla sua classe dirigente fu concesso di neanche abbozzare una seria riflessione sulle loro responsabilità per quelle immani sofferenze, una riflessione come quella profonda, seppur tardiva, che avvenne in Germania e nemmeno come quella più superficiale del primo dopoguerra in Italia.
                Il risultato è che nei libri scolastici di storia giapponesi di tutto ciò non si fa ancora la minima menzione e che il santuario Yasukuni, che contiene la lista di tutte le anime morte al servizio dell’imperatore – lista in cui sono iscritte anche 1.068 persone che furono condannate per crimini di guerra – ha continuato a essere tranquillamente visitato da tutti i primi ministri giapponesi, incluso il recentemente scomparso Shinzo Abe.
                Indubbiamente questa “superiore saggezza” americana andava incontro a una caratteristica profonda dell’anima giapponese, come ho potuto capire anche per esperienza personale: l’incapacità di fare autocritica, anzi la sua totale intollerabilità, per cui alla fine l’unica autocritica concessa è quella di sventrarsi le budella.

              • Francesco scrive:

                Andrea,

                hai ragione al 100% (ma non capisco perchè trascuri il lavoro eccellente fatto in Europa)

                ma devi tenere conto del fatto che la Russia non è mai stata occupata dagli USA, la radice del problema è questa.

                la Russia di Putin è la Germania degli anni ’30, che ha perso ma non può ammetterlo e rilancia, in modo folle e suicida

                ciao

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ pino mamet

                “baseball”

                Vero. Risale ad allora il vocabolo Giapponese “basebaru” per “baseball”.

                (Quando invece nel secondo dopoguerra vollero tradurre il concetto a loro ignoto di “vacanze” andarono a prendere a prestito dalla lingua del paese alleato/colonia degli USA che ne aveva di più e inventarono il neologismo “vacanzu”).

                Pero’ la vera e propria mania è del secondo dopoguerra. E non solo sul baseball. Fecero persino alcuni film copia dei western, con cow-boy e pellerossa cogli occhi a mandorla in un caratteristico “nippon-washing”. La cosa è ricordata con affetto in un film di spionaggio con Glenn Ford nei panni di un ufficiale USA in Giappone.

                Del resto il bellissimo “La locanda del te’ della luna d’agosto” non mostra lo stesso Glenn Ford nello stesso identico ruolo abilmente preso per i fondelli dal gentilissimo oste Giapponese, mirabilmente interpretato…da Marlon Brando?

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “Europa”

                Mi aspettavo l’obiezione 😉

                In Europa la democrazia esisteva già prima dei fascismi. Inondando di soldi l’Europa gli USA tale democrazia se la sono comprata. Siccome però la democrazia europea aveva antiche radici socialiste, ciò non è bastato. Da noi, ad esempio, c’era Nando Moriconi, ma c’era anche Di Vittorio. E allora, dato che i soldi non sono bastati, hanno fatto ricorso a Gladio e simili.

                In Giappone invece la lungimiranza Statunitense raggiunge il massimo, dato che l’opinione pubblica era sinceramente convinta di essere stata pugnalata alle spalle a Pearl Harbor. Tenuto conto del disprezzo verso i “gialli” alimentato durante tutto il conflitto dalla propaganda USA e dagli stessi abusi verso innocenti cittadini USA di origine giapponese, la lungimiranza e l’assenza di vendette verso quella che era una vera e propria colonia anche piu’ di noi ha dell’incredibile, tenuto conto che non esistevano in Giappone figure paragonabili ai nostri De Gasperi e Adenauer. Sarebbe stato logico immaginare che il Giappone finisse come le Filippine con Marcos o l’Indonesia con Suharno.

                Tale lungimiranza, ahimè, non si e’ ripetuta con la Russia. Fatta carta straccia dell’impegno assunto con Gorbaciov di non estendere la NATO ad est, e a fronte dell’ignavia colpevole e cretina degli europei occidentali ben contenti di non dover sobbarcarsi loro i costi della sicurezza dei loro nuovi vicini orientali (visti anzi con disprezzo: ricordo bene le gaffes antipolacche come quella dell'”idraulico polacco”), gli USA hanno trattato il nemico sconfitto con stupida sufficienza.

                Ad esempio? Arrivando prima a progettare l’installazione in Polonia di missili a medio raggio “in funzione antiterrorismo” ai tempi della prima crisi sul nucleare iraniano, poi a denunciare unilateralmente proprio l’accordo Washington -Mosca sulla limitazione dei missili a medio raggio!

                Passata l’era dell’alcolizzato Eltsin e dello strapotere degli boiardi/oligarchi, era prevedibile che venisse su un nuovo Ivan il Terribile.

                Solo che per noi Europei più che Ivan è IBAN.

                Come dicevano i Romani, quos Deus perdere vult, dementat.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Scusa Andrea ma per radici socialiste tu intendi i partiti di obbedienza stalinista?

                A casa mia sono due cose diverse.

                Sulla grande storia della democrazia in Italia e Germania avrei qualcosa da ridire, pre-1945.

                Credo che la scommessa USA su Adenauer e De Gasperi sia stata una grande cosa.

                PS trovo ammirevole la tua interpretazione del Piano Marshall in termini strettamente da anni 50. Eppure hai la mia stessa età!

                PPS condoglianze per tua madre.

      • Francesco scrive:

        Pino

        sugli arsenali NATO: forse erano stati prosciugati da una politica ansiosa di spendere il “dividendi della pace” e incredula di fronte alla prospettiva di una nuova guerra

        (dei coglioni, en passant)

        i tedeschi, da quel che leggo, hanno smantellato quasi tutto

        certo, restano gli USA che hanno continuato a spendere spandere e fare guerre (un pò alla cazzo) ma noi europei cosa vogliamo?

        PS da molti decenni il fulcro della potenza militare occidentale sono le forze aeree, vedi anche come alle fine tutti si sono presi gli F35 per avere qualcosa in mano. quelle i russi non le hanno dovute affrontare.

  18. Moi scrive:

    @ FRANCESCO / PEUCEZIO

    … Avete sentito che Sala rinvia al 31 Ottobre di poter accendere il riscaldamento domestico ?

    … Mi sa che Lepore vorrà emularlo, e anzi superarlo.

    Speriamo , per le nostre tasche, nel Glòbal U’òrmingh ! 😀

  19. Miguel Martinez scrive:

    https://notizie.tiscali.it/esteri/articoli/covid-omicron-pia-ceppo-wuhan-creato-virus-mortale-80/?chn

    Covid, Omicron più ceppo Wuhan: creato virus mortale all’80%
    di Adnkronos

    Un nuovo ceppo del Covid letale all’80% è stato creato in un laboratorio della Boston University, dove gli scienziati hanno combinato la variante Omicron con il ceppo originale di Wuhan. A rivelarlo è il Daily Mail che riporta anche la condanna della comunità scientifica sulla pericolosa manipolazione dei virus, che sembra andare avanti anche negli Stati Uniti, nonostante i timori che pratiche simili possano aver dato inizio alla pandemia. “Si sta giocando con il fuoco, questa pratica dovrebbe essere totalmente proibita”, afferma infatti Shmuel Shapira, uno dei principali scienziati del governo israeliano.

    Nella nuova ricerca, che non è stata sottoposta a revisione paritaria, un team di ricercatori di Boston e della Florida ha estratto la proteina spike di Omicron, la struttura unica che si lega e invade le cellule umane, collegandola al ceppo originale emerso per la prima volta a Wuhan all’inizio della pandemia. Il nuovo ceppo ibrido ha ucciso l’80% dei topi, mentre quando un gruppo simile di roditori è stato esposto al ceppo Omicron standard, sono sopravvissuti tutti e hanno manifestato solo sintomi “lievi”. “Nei topi, mentre Omicron provoca un’infezione lieve e non fatale, il virus portatore di Omicron S (così è stato definito) provoca una malattia grave con un tasso di mortalità dell’80%”, si legge nel documento.

    Gli scienziati sostengono che sia improbabile che il virus ibrido sia letale negli esseri umani così come lo è nei topi. Questo perché la razza specifica di topi da laboratorio utilizzati è molto suscettibile alla grave malattia di Covid. I topi e gli esseri umani hanno anche risposte immunitarie molto diverse al virus. Tuttavia secondo il dottor Richard Ebright, un chimico della Rutgers University di New Brunswick, nel New Jersey, “questa ricerca potrebbe innescare la prossima pandemia creata in laboratorio. Se vogliamo evitare che ciò accada, è imperativo rafforzare il controllo della ricerca sui potenziali agenti patogeni pandemici”.

    “Data l’elevata probabilità che la pandemia di Covid abbia avuto origine dalla fuga di un coronavirus ingegnerizzato in laboratorio a Wuhan, questi esperimenti sembrano profondamente poco saggi “, ha affermato dal canto suo il professor David Livermore, professore di microbiologia presso l’Università dell’East Anglia, Regno Unito.

    Il National Emerging Infectious Diseases Laboratories della Boston University è uno dei 13 laboratori di livello 4 di biosicurezza negli Stati Uniti che sono autorizzati a gestire i patogeni più pericolosi. Gli esperimenti in questi laboratori implicano l’armeggiare’ con i virus animali per far avanzare trattamenti e vaccini che potrebbero essere utilizzati in una futura epidemia. Questo tipo di ricerche sono state in gran parte limitate negli Stati Uniti fino al 2017, quando il National Institutes of Health ha iniziato a consentirne lo svolgimento utilizzando fondi governativi.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2022.10.13.512134v1

      The Omicron S-bearing virus robustly escapes vaccine-induced humoral immunity, mainly due to mutations in the receptor-binding motif (RBM), yet unlike naturally occurring Omicron, efficiently replicates in cell lines and primary-like distal lung cells. In K18-hACE2 mice, while Omicron causes mild, non-fatal infection, the Omicron S-carrying virus inflicts severe disease with a mortality rate of 80%.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        E’ un preprint, quindi magari è tutta una puttanata, ma sarebbe comunque la puttanata scritta dagli scienziati in questione.

    • roberto scrive:

      pensavo che ormai, da questa estate, fosse accettato da tutti che il covid non è nato in laboratorio….ma capisco che ci sia il bisogno di sentirsi rassicurati (nasce in laboratorio, basta fare attenzione, non fare ricerche , non giocare all’apprendista stregone. nasce da uno spillover da animale a uomo come è sempre successo, sono cazzi perché ci puoi fare poco e non sarai mai al 100% sicuro che sia abbastanza…)

      • Peucezio scrive:

        Ma ti riferisci a novità emerse quest’estate?
        Perché è da molto prima che si è accreditata l’idea della nascita in laboratorio, inizialmente tabuizzata.
        D’altronde siamo in guerra geopolitica con l’Oriente. Nel mondo mediatico la verità non esiste, è un vecchio retaggio metafisico, esiste la propaganda e la propaganda si fa contro i nemici dell’Impero. La pandemia è scoppiata nell’ultimo scampolo di globalizzazione, per cui bisognava abbracciare i cinesi, che ora sono cattivi, sostengono pure Putin!

        • roberto scrive:

          si peucezio (e rispondo qui anche a FW)

          ad un certo punto, se conon ricordo male settembre 2021, si era iniziatoa dire nella comunità scientifica “la fuga dal laboratorio è possibile ma improbabile”, poi quest’estate sono usciti studi che chiudono la questione indicando come inizio i pipistrelli (ma manca la prova definitiva sull’animale intermedio che sembra però essere il procione)

          • firmato winston scrive:

            A togliere il dubbio su wuhan potrebbe essere l’accesso ai registri di laboratorio, ma non e’ stato concesso, anzi e’ stato proprio impedito, anche alle autorita’ internazionali di controllo. I francesi stessi che gliel’hanno costruito e avviato, ad un certo punto sono stati estromessi.
            Comunque in ogni caso si tratterebbe di un incidente, la gente si dimentica che l’incidente puo’ succedere anche cercando il rimedio all’agente patogeno.
            Shit happens.
            Ma secondo te ricordarlo puo’ servire a qualcosa? Ognuno si tiene la sua stracazzo di idea che gli fa comodo per autoconvincersi che lui e’ il buono e gli altri i cattivoni.

            • roberto scrive:

              sarà che sono un pochino diffidente ma tendo ad avere un filo più di fiducia nel lavoro degli scienziati che si sono occupati della cosa che dei registri di un laboratorio cinese….

              • firmato winston scrive:

                Ma quali scienziati?
                Mica sono tutti d’accordo, su questa questione c’e’ un tira e molla non da poco, e non mi risulta che sia stata conclusa in modo accettato, ammesso che sia possibile (ho sentito un noto virologo dire che il covid fa una mutazione ogni circa 40 replicazioni… siccome suppongo che dentro a un singolo ospite infettato avvengano miliardi di miliardi di replicazioni, vuol dire miliardi di miliardi di mutazioni in un singolo ospite sottoposte poi a selezione ambientale, per cui non mi sento di pretendere risposte “scientificamente” certe, sono faccende che hanno del miracoloso e di cui capiamo o crediamo di capire piu’ di una volta, ma sempre disperatamente poco).

                Ma gli scienziati che ho sentito io dicono appunto che c’e’ un pezzo di proteina spyke che e’ _molto improbabile_ (non si puo’ dire altro che “molto improbabile”, chi pretende certezze non probabilistiche in questo campo e’ meglio che si occupi di altro) che sia finita li’ in modo naturale.

                Certo l’accesso ai registri sarebbe molto utile per capire se e cosa sia successo. Se l’accesso fosse impedito in un paese occidentale sarebbe di per se’ un’ammissione indiretta di colpevolezza, trattandosi di Cina boh.

                Cercherei i riferimenti, ma ti ripeto la cosa mi interessa abbastanza poco, la trovo irrilevante, che sia successo li’ o altrove non cambia nulla in pratica, perche’ nei laboratori di virologia dove si studiano i virus e’ normale che li si coltivi facendoli mutare, acquisire o perdere funzioni eccetera (e i virus in piu’, come tutto cio’ che vive, quando si riproducono mutano anche se non lo si vuole, fa parte del gioco, altrimenti, a conoscenza corrente, ci sarebbe una sola molecola che si riproduce, sempre la stessa precisa identica, da tre o quattro miliardi di anni). E’ dall’errore e dal caso che nasce il nuovo, e’ intrinseco agli esseri viventi e all’immensa strabiliante varieta’ delle forme viventi che siamo e che ci circondano (e che abbiamo dentro).
                La visione settecentesca e strettamente deterministica della natura e’ da un bel pezzo che non e’ piu’ considerata scientifica, diciamo almeno un secolo. Specie a scala atomica e molecolare.

              • firmato winston scrive:

                Insomma avrai intuito che e’ un po’ come la faccenda dei cookie: si prende una cosa piccola semplice e innocua e ad ogni passaggio di voce la si fa mutare fino a trasformarla in un elefante mannaro creato apposta per sterminare il popolo. E’ tutto cosi’. Tanto che in mezzo a tutto ‘sto casino se succedesse qualcosa di veramente serio passerebbe del tutto inosservato.

              • roberto scrive:

                FW

                “non mi risulta che sia stata conclusa in modo accettato,”

                sul serio, prova a leggere qualcosa o qualche notizia di quello che è stato pubblicato quest’estate.

                quello che cambia per me è semplicemente il tentativo per rimediare

                viene da pipistrelli che cacano sui visoni che sono ammassati in gabbie sopra ai polli che vengono venduti ancora vivi?
                si cerchi di non ammassare visoni, polli e pipistrelli tutti insieme

                viene dai laboratori? si adottino delle misure di sicurezza più efficaci

                tutto lì

              • firmato winston scrive:

                il tentativo di rimediare c’e’ gia’: il laboratorio di wuhan e’ di livello 4 di massima sicurezza, messogli su’ dai francesi “della serie” modernizziamo la cina che poi conviene a tutti: direi che possiamo essere ragionevolmente certi che se le autorita’ cinesi sanno che il virus e’ partito da li’, anche non lo vengono a dire a noi gli fanno un culo cosi’ col casino immane che hanno scatenato

                per quanto riguarda i mercati cinesi di animali vivi e di macelleria “messicana”, che io sappia era gia’ da anni che le autorita’ cinesi cercavano di regolarli e igienizzarli magari senza arrivare subito agli estremi nostri italiani di restrizioni totali (dall’aviaria non si possono piu’ liberamente tenere neanche un po’ di polli), ma la cina e’ grande e varia, le tradizioni ancestrali sono dure a morire, e i cinesi al contrario dei giapponesi appena giri l’occhio fanno il cazzo che gli pare, sono tutt’altro che ligi e obbedienti a quel che sento in giro da gente che ha avuto modo di vivere a lungo li’ a contatto con l'”economia reale” del posto e della provincia.

          • Peucezio scrive:

            Roberto,
            “poi quest’estate sono usciti studi che chiudono la questione indicando come inizio i pipistrelli”.

            Può essere sia vero.
            Ma
            1) non credo nella neutralità della scienza e della ricerca;
            2) sono sempre più scettico anche sulla sua qualità, cioè sul fatto che le nuove leve siano ancora in grado di indagare e capire cose complesse.
            1) e 2) interferiscono, perché se sei più debole sul piano delle capacità e competenze, sei anche più a a rischio di essere influenzato da pregiudizi ideologici: ormai le mistificazioni sono in buona fede perché distinguere fra ciò che si pensa e ciò che si ritiene opportuno dire è un’operazione cognitivamente troppo complessa per le menti moraliste e moniste contemporanee.
            È il motivo per cui si deve diffidare delle interpretazioni complottiste: un complotto per definizione lo si nasconde, ma chi è troppo stupido per distinguere principi e dati di realtà, fini e mezzi, idealismo e pragmatismo non nasconde nulla, perché ritiene di essere dalla parte del Bene e il Bene è palese.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Peucezio

              “Roberto,
              “poi quest’estate sono usciti studi che chiudono la questione indicando come inizio i pipistrelli”.

              Può essere sia vero.”

              Ma non capisco bene dove sia il problema.

              E’ curioso che a Wuhan ci sia stato un laboratorio dedicato a rendere più cattivo il coronavirus; e che contemporaneamente un pipistrello abbia scelto proprio quella città per fare i suoi di esperimenti sul coronavirus.

              Più che altro, sta diventando difficile distinguere il “naturale” dall'”artificiale”.

              Pensare che l’Uomo (con la U maiuscola) possa essere riuscito a battere sul tempo il pipistrello, non significa pensare che “abbia diffuso apposto” il coronavirus. Anzi, lo trovo improbabile, vista la natura assolutamente incontrollabile del fenomeno.

              Forse non sapremo mai come sia andata la faccenda.

      • firmato winston scrive:

        no roberto, ci sono indizi per cui l’ingegnerizzazione di laboratorio a wuhan e’ probabile, ci sono parti del virus che e’ estremamente improbabile che siano li’ per caso, li’ studiavano proprio (anche) quel tipo di virus modificandolo per ricavarne vaccini o chissacche’, salvo poi negarlo recisamente ed impedire l’accesso di ispezione alla documentazione di laboratorio da parte di esterni. Ma e’ inutile insistervi perche’ in ogni caso la fuoruscita non e’ di certo intenzionale, e guastare i rapporti con la Cina, posto in cui per questi sospetti si offendono a morte (per il resto del mondo, loro non sbagliano mai) e ne fanno una questione di Stato (salvo non farsi alcuno scrupolo di accusare altri delle stesse cose) non serve a molto.

        In realta’ le fughe di laboratorio possono avvenire dappertutto, sono documentate, e’ relativamente normale (shit happens).

        La narrazione dello spillover, oggi di moda, e’ patetica: gli uomini del passato nostri antenati hanno convissuto strettamente con tutti i tipi di animali selvatici cacciandoli e cercando di nutrirsene cotti o crudi un milione di volte di piu’ di quanto facciamo noi oggi: per cui dire che la colpa dello spillover del covid e’ della distruzione della natura che porta al contatto dell’uomo con i selvatici blablabla come se questa fosse una novita’, e’ una panzana cosi’ madornale che sono un ambientalista occidentale cittadino e completamente rincoglionito di oggi puo’ bersi.

        Il fatto e’ che fin quando i nostri antenati erano allo stato di natura, erano pochissimi e radi: le malattie morivano li’, non riuscivano a diffondersi in tutte le popolazioni del mondo in piu’ o meno breve tempo e quindi nemmeno a fare varianti e specializzarsi, salvo quelle molto contagiose e poco dannose o a sviluppo lentissimo. Che essendo tali, non erano nemmeno percepite come malattie. Il raffreddore e il vaiolo sono arrivati nelle americhe ventimila anni dopo che ci sono arrivati i primi uomini, con la navigazione oceanica di massa.

        Peraltro se non ricordo male il covid che infetta noi non reinfetta i pipistrelli, e non ci sono prove che li abbia mai infettati.

        Ma comunque oggi e’ probabile che sia l’uomo, con la sua ridondanza e concentrazione nelle citta’ in strettissima promiscuita’ e facilita’ di spostamento tali da ridurre il pianeta ad un’unico grande “allevamento intensivo” di esseri umani, a far da incubatore ideale per lo sviluppo di nuove malattie. Per i nostri microbi, noi siamo un terreno di coltura, e piu’ c’e’ terreno di coltura piu’ essi sperimentano nuove varianti.

        Gli animali hanno una resistenza alle malattie contagiose inversamente proporzionale alla loro densita’ nello stato che per loro sarebbe naturale e in cui si sono sviluppati, e gli uomini oggi sono di molti fattori di scala piu’ densi e piu’ in contatto e promiscui che nel loro stato di natura: tant’e’ che senza la medicina moderna e in primo luogo i vaccini l’umanita’ si ridurrebbe in brevissimo tempo ad un decimo o meno di quanto e’ numerosa adesso, a parita’ di tutte le altre condizioni. Lo sviluppo esponenziale della specie umana comincia NON con il capitalismo e la rivoluzione industriale come amano dire i vari dischi rotti ignoranti e ideologizzati che infestano questi posti, comincia col vaccino contro il vaiolo, nel 1800 tondo, virus solo umano, contagiossimo, e con letalita’ molto elevata, mi pare di circa un terzo dei contagiati. Il vaiolo uccideva piu’ di qualsiasi altra malattia, quanto la peste ma non ogni qualche decennio o secolo, uccideva sempre, non se ne parla perche’ era una malattia endemica che uccideva i piccoli, era normale e onnipresente, per cui da grandi si aveva gia’ un’immunita’ naturale, e i bambini era normale che su 8 ne sopravvivessero 2 fino all’eta’ a loro volta riproduttiva, che per le femmine cominciava non appena erano fertili, a 12 anni, come per tutti gli altri animali (i maschietti invece dovevano cominciare a darsi da fare, ma senza garanzia di successo). A fare da vaccino era la malattia stessa. Solo che era un vaccino con una mortalita’ del 30 per cento… Secondo wikipedia, nel solo XX secolo si stima che abbia ucciso quasi mezzo miliardo di persone, nei posti dove non arrivava la vaccinazione. Quando errivo nelle americhe, letteralmente stermino’ la popolazione ivi presente e ancora poco resistente ad esso.

        Il mondo naturale e’ cosi’, ci si adatta a tutto, quello che succede normalmente diventa normale, sai quante cose “sociali” che per noi oggi sono normali se non doverose, sembrerebbero assurde e intollerabili un poche di generazioni fa? (tipo appunto la galera in caso di rapporti sessuali consenzienti prima dell’eta’ legale se uno dei due l’ha gia’ raggiunta).

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “La narrazione dello spillover, oggi di moda, e’ patetica”

          Ah, quindi la peste nera era stata creata in un laboratorio: per fortuna che ci sei tu a spiegarcelo, visto che tutti quei coglioni degli scienziati ci vanno raccontando quella storiella patetica del salto di specie 😀

        • roberto scrive:

          FW

          “In realta’ le fughe di laboratorio possono avvenire dappertutto, sono documentate, e’ relativamente normale (shit happens).”

          a partire da qui è un coacervo di boiate

  20. tomar scrive:

    “Il colonnello di FdI Fabio Rampelli, sente il dovere di mettere le cose in chiaro: “È opportuno precisare che la posizione di Giorgia Meloni e del futuro governo sarà di solidarietà con il popolo ucraino aggredito da Putin. L’Italia è e resterà nel solco dell’Unione europea e dell’alleanza atlantica. Berlusconi, come tutti, ha avuto rapporti con Putin per provare ad avvicinarlo alle democrazie liberali.”

    Ma no, è Putin che ha avuto rapporti con Berlusconi per imparare da lui come si fa a trasformare i cittadini in sudditi mediante leggi ad personam e come riuscire ad avvicinare, nel silenzio di tutti, una democrazia liberale a un regime pre 1789.
    Ma queste ormai son bagatelle di un epoca passata (“Roba del 2008” come ha detto Antonio Tajani): ora per fortuna c’è omicron S che metterà d’accordo tutti, anche quelli che si fanno inopportune domande sul buco di Nordstream.

  21. tomar scrive:

    In attesa del nuovo ministro della salute a sua insaputa che farà magari rimpiangere Speranza persino a Peucezio e Pino Mamet, visto che agirà più o meno come lui se la curva Covid dovesse risalire alla grande, mi sono accorto solo io, ora come sempre vicino alle “larghe masse popolari”, che le persone che hanno ricominciato a mettersi la mascherina aumentano di giorno in giorno, almeno nei supermercati?
    Sarà che non sono ancora state avvisate che con omicron S la mascherina non serve proprio un tubo, ammesso (ma io lo concedo) che prima servisse a qualcosa?

    • Francesco scrive:

      Ah, quindi la S di Omicron S sta per Small? come nelle mutande?

      è un virus piccino picciò che passa attraverso i filtri che bloccano i suoi fratelli maggiori?

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “è un virus piccino picciò che passa attraverso i filtri che bloccano i suoi fratelli maggiori?”

        Credo che l’idea sia stata di fare un virus cattivo quanto quello di Wuhan (che però era piuttosto lento), ma capace di diffondersi quanto la Omicron attuale.

        • Francesco scrive:

          OK ma i filtri delle mascherine sempre uguali sono (a parte che è una pessima idea, idiota oltre che criminale)

          Ciao

    • PinoMamet scrive:

      ” visto che agirà più o meno come lui se la curva Covid dovesse risalire alla grande”

      Mah, non credo. Una curva è sempre una curva, ma un virus non è sempre lo stesso, e quello di oggi non è quello di tre anni fa.

      Posso dirlo a ragion veduta, per vari motivi che non scrivo per brevità.

      Lo stesso Speranski ha annunciato che non avrebbe rimesso in vigore le misure draconiane degli anni scorsi.

      Non credo lo farebbe il suo successore, se non vuol condannare alla fine immediata il suo già traballante governo.

  22. Miguel Martinez scrive:

    https://www.lanazione.it/cronaca/covid-toscana-oggi-1.8196184
    19 ott 2022

    Covid e variante BA.5, “Ecco perché le terapie intensive sono vuote”

    Il quadro tracciato dalla professoressa Antonella Mencacci, direttrice del laboratorio di Microbiologia dell’Azienda ospedaliera di Perugia
    Mencacci

    Perugia, 19 ottobre 2022 – “E’ più buona la variante BA.5 del virus che provoca il Covid, nel senso che per motivi legati alla sua struttura interessa le alte vie respiratorie e non è in grado di estendere l’infezione alle basse vie”. E’ il quadro che fa la professoressa Antonella Mencacci, direttrice del laboratorio di Microbiologia dell’Azienda ospedaliera di Perugia.

    “Quindi le polmoniti gravi da Covid viste fino alla variante Delta in pratica non si vedono più. Questo spiega – ha detto ancora Mencacci – perché le terapie intensive sono praticamente vuote da pazienti Covid. Negli altri reparti troviamo spesso persone che si ricoverano per altri motivi ma sono anche positivi al virus. Quindi per l’organizzazione interna vengano registrati come Covid ma la maggioranza dei positivi si ricovera per altre patologie”.

    • roberto scrive:

      miguel

      “le terapie intensive sono praticamente vuote da pazienti Covid”

      confermo quanto ho sostenuto in passato: finché è una cosa che di regola non ti manda in ospedale pazienza, chissenefrega

      se invece inizi di nuovo a riempire gli ospedali, preoccupiamocene

      quindi per il momento chissenefrega (anche se per me non è stato per niente divertente, ma pazienza chissenefrega)

      • firmato winston scrive:

        Anche oggi 100 morti da covid, pero’.

        Contro, in media, circa 2 morti per incidenti sul lavoro (escludendo quelli “in itinere”), per colpa del capitalismo assassino (ma anche del covid, se positivi al tampone).
        Circa altri 20 per incidenti stradali (di cui qualcuno contato due volte, anche per covid, in quanto positivo al tampone)
        E contro, in media, circa 10 suicidi (colpa della societa’ di merda, ma anche del covid, se positivi al tampone).

        E’ una cifra che in altri tempi avrebbe terrorizzato e indotto a lockdown piu’ o meno severi nonche’ censura di guerra e possibilmente galera contro i traditori disertori disfattisti (c’e’ stato un coglione friulano che disse proprio cosi’).

        Sarebbe quantomeno opportuno porsi qualche domanda di quanto ci sia di reale e quanto di paranoia indotta dall’informazione isterica.
        E visto che ci siamo non solo per il covid.

        Come ti dissi all’epoca e ti ripeto anche se mi prendero’ dell’imbecille di nuovo, ad essere citati nei bollettini di guerra quotidiani sono tutti i deceduti covid-positivi, che adesso e’ certo ma e’ stato cosi’ fin dall’inizio, come ben evidenziato a scanso di equivoci nei bollettini ufficiali dell’ISS.

        Tanto per non mettere la popolazione nell’isteria e nel panico.

        • roberto scrive:

          FW

          “(di cui qualcuno contato due volte, anche per covid, in quanto positivo al tampone)”

          sei sicuro di questa cosa? cioè io mi sfracello in macchina mi fanno il tampone e se ho il COVID sono contato come morto per covid?

          “E’ una cifra che in altri tempi avrebbe terrorizzato e indotto a lockdown piu’ o meno severi”

          sei sicuro di questa cosa? perché a marzo-aprile 2020 si era arrivati a quanto…800-900 morti al giorno?

          • tomar scrive:

            a roberto
            “sei sicuro di questa cosa?”

            ma sì dai lascia perdere, che persino Miguel sarà imbarazzato da simili alleati.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ roberto

            “sicuro”

            Non capisco davvero nulla di questioni mediche.

            Tuttavia un mio carissimo amico è vicedirettore sanitario in un ospedale cittadino. E’ anche il responsabile per le statistiche riguardanti il Covid del suo ospedale. E’ quindi a diretto contatto coi competenti uffici regionali.

            E’ piuttosto incazzato.

            Mi dice che, stando alle vigenti disposizioni ministeriali:

            a) chi è ricoverato in ospedale viene sottoposto a tampone. Se risulta positivo, anche se asintomatico, deve seguire un itinerario terapeutico separato da quello di altri pazienti con patologie simili.

            b) chi, una volta risultato positivo, è poi morto è comunque conteggiato come morto “per Covid”.

            Ne segue – sono parole sue – che vi sono stati malati di cancro con metastasi chiaramente diagnosticate nonché positivi al tampone – gente il cui Covid dava sintomi paragonabili a un raffreddore – che hanno dovuto aspettare per essere operati che si liberasse una sala operatoria debitamente riservata ai malati per Covid.

            Allo stato attuale, in molti ospedali succede quindi che – in barba alle disposizioni ministeriali, e del tutto in via ufficiosa – i tamponi per il Covid vengono effettuati non a tutti i ricoverati indistintamente, ma a quelli che al momento del ricovero presentano già i sintomi del Covid.

            Secondo lui le statistiche che il Ministero diffonde non hanno senso.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • firmato winston scrive:

              Oh, finalmente uno che, pur dichiarandosi inesperto, o anzi proprio per quello, e’ almeno in grado di capire cio’ di cui gli si parla, e ha una simile affidabile fonte di informazione.

              Benvenuto.

              Sempre che i cani che abbaiano e mordono qualunque estraneo si avvicini mi lascino un po’ in pace.

            • firmato winston scrive:

              @Andrea

              “Secondo lui le statistiche che il Ministero diffonde non hanno senso.”

              Il link che ho indicato dell’ISS a dire il vero il senso ce l’ha eccome, basta leggerlo per come e’ scritto, le prime righe in alto sono chiarissime e oneste, e basta non attribuirgli altri significati inventati da truffatori/deficienti dell’informazione, compresa quella ufficiale.

              Quando l’ho trovato la prima volta, mentre cercavo per un amico qualche informazione affidabile, sono quasi caduto dalla sedia.

              NON L’HO MAI TROVATO CITATO DA NESSUN PARTE: solo stronzate e chiacchiere.

            • roberto scrive:

              Andrea

              “Tuttavia un mio carissimo amico”

              ti stoppo qui, degli amici mi importa poco. fatemi vedere le carte che dicono una cosa del genere e mi convincerete facilissimamente

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ roberto

                “carte”

                Non esistono le carte che chiedi, per definizione.

                Il mio amico le redige lui, le carte ufficiali, per conto del suo ospedale che come lui le redige le passa alla Regione. E il Ministero si basa su quei dati.

                Ti sto dicendo che le regole che lui deve seguire per redigere quelle carte – le uniche che esistono – sono quelle che mi ha raccontato lui non più di un mese fa.

                Il caso del malato di tumore maligno che si è visto rinviare l’operazione in fase di metastasi perché risultato positivo al Covid non è un aneddoto.

                E’ uno di quei casi che spinge i medici del suo ospedale a comportarsi – senza carte – come ti ho detto. Ovviamente non risulta da nessuna parte.

                Aggiunge che le percentuali di personale sanitario che si è sottoposto alla quarta dose sono irrisorie – qualunque cosa ciò significhi, te la cito come me l’ha riportata.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • roberto scrive:

                Perdonami Andrea ma

                “Non esistono le carte che chiedi, per definizione”

                TU citando il tuo amico parli di “disposizioni ministeriali:” secondo le quali “b) chi, una volta risultato positivo, è poi morto è comunque conteggiato come morto “per Covid”.”

                Ora esistono o no queste disposizioni ministeriali?

                Sull’altra questione (ritardo di trattamenti medici per covid) lo so, l’ho vissuto letteralmente sulla mia pelle (mi sono fracassato in ginocchio quattro giorni prima del lockdown e ho dovuto aspettare tre mesi prima di essere operato…mia moglie aveva un piccolo intervento programmato ed è saltato perché positiva), è a seconda dei casi un fastidio, una tragedia o uno scandalo ma non è la cosa di cui parlavamo

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Roberto

                “carte”

                Colpa mia, mi sono spiegato male.

                Le autorità quello che dovevano dire lo dicono in quel file .PDF che hai postato tu, e che come ti ho detto mi ha chiarito le idee.

                I dati numerici pubblicato settimanalmente dalle autorità sono redatti in conformità a quel documento.

                Uno che redige quei dati, nella mia Regione, è appunto proprio il mio amico, che mi ha spiegato con quali criteri vengono redatti: quei criteri (mi rendo conto, la parola pare grossa per quel cumulo di balordaggini, ma tant’è) appunto riassunti nel documento che hai postato tu.

                Lui è il primo a non crederci, infatti.

                E per quello che posso capire dalla mia esperienza personale, ha ragione.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

          • firmato winston scrive:

            si’ sono sicuro, guarda qua, di nuovo, ma il bello e’ che sono dati pubblici e ufficiali da sempre (salvatevi il pdf che non so quanto dura):

            https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Report-COVID-2019_10_gennaio_2022.pdf

            i 900 morti c’erano durante i picchi, che c’e’ qualche ipotesi scientifica che siano stati scatenati proprio dai lockdown, in quanto tardivi (se ricordi, prima di chiudere la gente in casa aspettavano che ci fossero gia’ un sacco di contagiati, ma chiudere in casa in promiscuita’ dei gia’ contagiati fa esplodere i contagi, cosa che infatti e’ successa**: il picco dei morti cominciava a salire dopo 15 giorni dal lockdown, mentre avendo la malattia un decorso che porta dal contagio alla morte in 15 giorni nei deboli, dopo 15 giorni i morti avrebbero dovuto cessare – cosa che del resto se vi ricordate all’inizio era stata promessa, fraintendendo il modo in cui e’ conveniente fare il lockdown, cioe’ _prima_ che la pandemia sia in atto)

            Si e’ sbagliato a marzo 2020, fino al giorno prima negando il problema pandemico, e poi di nuovo a Natale: tutti a contagiarsi un po’ facendo compere e poi ben inlucchettati in casa durante le feste a contagiarsi del tutto l’un l’altro ben bene.

            Il massimo pero’ e’ stato col primo lockdown di marzo 2020, quando si sono chiuse prima le scuole e poi i lavori: risultato bambini e ragazzi completamente asintomatici (allora era cosi’ per i giovani) a casa da scuola e per forza dai nonni in quanto genitori al lavoro… se l’avessero pensato apposta non ci sarebbero riusciti! Risultato dopo un paio di settimane: nonni (gli unici che crepavano) in terapia intensiva come se piovesse.

            nei periodi fra i picchi pero’ i morti erano piu’ o meno come adesso, e anche meno

            c’e’ da dire pero’ che all’epoca il virus era MOLTO meno contagioso, ma MOLTO piu’ pericoloso in quanto polmonare (dalla omicron pericoloso non lo e’ piu’ in quanto non polmonare, e inoltre ormai TUTTA la popolazione e’ vaccinata in modo naturale o artificiale, cioe’ per contagio o per vaccino (per vaccino e’ oltre il 90 per cento, piu’ di qualsiasi altro della storia in cosi’ poco tempo, e la omicron ormai l’hanno contratta tutti vaccinati o no sintomatica o no))

            ** piani pandemici aggiornati ce n’erano eccome, e se non c’erano in italia bastava copiarne uno da qualsiasi altro paese europeo: nessuno prevedeva lockdown per malattie respiratorie, semmai la difficolta’ a far stare la gente fuori all’aperto in modo che si contagiasse meno…

            Secondo Stanig che e’ un accademico che ha studiato i vari piani pandemici, quando hanno cominciato a fioccare i morti e l’italia grillin-piddina ha deciso di sbarrare tutto passando da un estremo all’altro, i politici degli altri paesi sono stati costretti a prendere la stessa strada altrimenti sarebbero stati accusati di inazione e percio’ omicidio di massa, e quindi per non sbagliare hanno preferito fare comunque qualcosa e che fosse pesante, a prescindere che funzionasse o no.

            A parziale conferma il fatto che il paese che ha fatto meno restrizioni assurde tipo divieto di uscire di casa a passeggiare da soli e’ stata la Svezia, che e’ l’unico paese in cui l’unica autorita’ competente in materia e’ quella sanitaria che e’ indipendente dal governo e dalla politica.

            PS: nei vari Comitati Tecnico Scientifici c’e’ stato un solo epidemiologo vero e proprio, che qualche mese fa se n’e’ uscito fuori dicendo che il lockdown e’ stato deciso su scarsa base scientifica, e infatti e’ servito a poco (l’ha detto lui cosi’, piu’ o meno).

            • Daouda scrive:

              Joannidis ha dimostrato che il confinamento non è servito ad un cazzo. Ci dobbiamo ripetere? Io la forza non la ho e me sò pure scordato le cose

              • firmato winston scrive:

                Ma infatti non lo prevedeva nessun cosiddetto piano pandemico.

              • tomar scrive:

                Daouda:
                “Ci dobbiamo ripetere?”
                E ripetiamoci (con buona pace di Joannidis):
                Norvegia, Danimarca e Finlandia, tutte variamente lockdauniste, hanno avuto circa due quinti dei morti della Svezia in rapporto alla popolazione.
                Ah ma tu ti fidi delle statistiche norvegesi, danesi e finlandesi?
                No, mi fido solo di quelle svedesi.

              • firmato winston scrive:

                in Svezia hanno avuto una montagna di morti nelle RSA, qualcosa come il 60 per cento del totale, non ricordo e mi interessa ormai poco, se vuoi approfondire e ci riporti i dati, grazie. In italia i dati puntuali di questo tipo sono tuttora secretati, per ragioni ignote e innominabili, forse per tradizione della nostra burocrazia autocraticamente semi-zarista, suppongo, senza un vero motivo.

              • Daouda scrive:

                Non puoi fare il paragone geografico caro tomar ma devi partire dagli anni precedenti per ogni paese rispetto a sè stesso.

                Le basi porca mignotta. Fattelo se ci tieni

          • Daouda scrive:

            Robbè te sei svegliato oggi dalla presa per culo?

            Il covid paga doppio eddaje!

  23. Miguel Martinez scrive:

    Per roberto

    “nasce in laboratorio”

    Non ho il tempo adesso per fare le ricerche, cito i dati a memoria, per cui non prendete alla lettera…

    1) il DARPA riceve oltre quattro miliardi di dollari l’anno dallo Stato. Ha tra i suoi tantissimi compiti, al servizio delle imprese militari, quello di immaginare scenari catastrofici sanitari potenziali per prevenirli, in particolare perché i soldati americani possono essere mandati in qualunque parte del mondo. https://www.darpa.mil/news-events/2018-01-04

    2) Il DARPA ha quindi finanziato dei laboratori militari/privati dove si sono ingegnati a inventare problemi (virus sempre più cattivi e pericolosi) allo scopo di trovare soluzioni: il cosiddetto “gain of function”. Il fine non è la guerra biologica (non è possibile attualmente creare un’arma biologica che non sia un boomerang); ma poiché il Nemico potrebbe inventare un’arma biologica, bisogna inventarla prima noi e sperimentare come combatterla.

    Come giustamente sottolinea Roberto, non inventano nulla di nuovo: semplicemente accelerano e potenziano i naturali processi che producono epidemie.

    3) A un certo punto, queste ricerche sono stati vietate su suolo statunitense per la loro straordinaria pericolosità,

    4) e quindi il DARPA ha aperto un laboratorio militare/privato a Wuhan, nell’amica-nemica Cina, dedicato alla “gain of function” di vari tipi di coronavirus.

    5) Non potevano ovviamente immaginare che anche un pipistrello aveva scelto proprio Wuhan per i suoi di esperimenti

    5) Visto il punto 3) gli autori dello studio dell’Università di Boston hanno subito (e correttamente) smentito che si trattasse di un lavoro di “gain of function”.
    Infatti, non hanno incattivito il coronavirus wuhaniano, anzi pare che diminuisca lievemente di pericolosità; lo hanno solo reso molto, molto più trasmissibile (la “trasmissione” non è “cattiveria”).

    Come dire che i proiettili del mitra sono più piccoli di quelli della pistola, e quindi sono meno letali.

    • firmato winston scrive:

      In un mondo non reso gia’ isterico e dominato dai complottismi e dalla paura di stronzate che tu stesso contribuisci a creare e diffondere e che finisce solo per indurre il popolo a “volere i colonnelli” (non e’ chi scuote l’albero che coglie i frutti), del covid non si sarebbe accorto nessuno.
      Qualcuno lo chiama “il volgare apocalittico”.
      Fino a cinquant’anni fa, non ce ne saremmo accorti (anche perche’ la quasi totalita’ dei morti da covid erano gia’ morti da un pezzo _di vecchiaia_).
      Se noti, ogni giorno continuano ancora ad annunciare in media 100 morti da covid, piu’ che in mezzo alla pandemia fra i piu’ brevi covid-peaks (e’ consentito confonderli col peak-oil), ma non se frega piu’ nessuno, non fa piu’ notizia.
      Perche’ l’attenzione e’ distolta da altre paure e isterie, e chi ci marcia non gliene frega niente di che paura si tratti, gli basta che ce ne sia una, anzi se ce n’e’ una sola all’attivo funziona molto meglio allo scopo: rendere isterica e paranoica la popolazione, che cosi’ invoca piu’ ordine e piu’ disciplina! Vogliamo i colonnelli!

    • Francesco scrive:

      il punto 4 mi sembra assolutamente improbabile

      ad Haiti, in Messico, in Groenlandia, in Somalia, in Australia, al limite nel Galles

      ma in Cina! con un governo nazionalista, paranoico, maniaco del controllo, in una cultura in cui la sfiducia nello straniero fa arrossire i liguri

      non posso crederci

      Ciao

      • tomar scrive:

        Francesco:
        “non posso crederci”
        cioè il laboratorio di Wuhan non ha o perlomeno non aveva stretti legami, tra l’altro, con il il Galveston National Laboratory degli Stati Uniti? Ma da che giornalistume t’informi?
        Quanto al governo “governo nazionalista e paranoico”, lungi da me difendere l’attuale regime cinese (una “dittatura fascista” la definirebbe oggi Mao che era per la dittatura comunista), ma ti sembra più paranoico un governo che ha basi militari nella metà del mondo o uno che, a quanto mi risulta, non ha un solo soldato al di fuori dei propri confini?

        • Francesco scrive:

          la cultura usana è provinciale e ignorante ma è solo soggetta a fasi di paranoia

          la cultura cinese è paranoica nel profondo, tra attesa di invasioni mongole e shock dell’arrivo di noi occhi tondi

          ma questo credo lo sappiamo tutti

          quello che faccio fatica a concepire è che due stati “rivali” facciano in comune e in casa di uno di loro i loro più sporchi giochetti

          ciao

    • Francesco scrive:

      x MM

      sei sicuro che il budget del DARPA sia di soli 4 miliardi di dollari l’anno?

      col lavoro che fanno sospetto che ci vogliano molti più soldi.

      non sapevo si occupassero anche di biotecnologie, lo ammetto, ci vuole mica una serie di competenze e tecnologie molto specifiche?

      • Francesco scrive:

        Ho controllato: mi è crollato un mito, hanno veramente un fatturato da squadra di football americano!

        Chiedo scusa a Miguel per aver dubitato.

  24. Miguel Martinez scrive:

    Tempo fa, si parlava qui della possibilità di controlli sulle case private, riguardo all’applicazione delle misure governative per limitare il riscaldamento.

    Qui leggo un’aggiunta interessante:

    https://quifinanza.it/economia/video/termosifoni-19-gradi-come-verranno-fatti-controlli-case/671530/

    1) ci saranno i controlli automatici su quei privati che hanno il riscaldamento centralizzato

    2) non si entrerà ovviamente nelle case a vedere se hanno acceso o spento il riscaldamento.

    E fin qui siamo d’accordo tutti.

    3) Il terzo punto però è interessante, ma non capisco se è solo un’ipotesi dell’autore dell’articolo:

    “Una misura più efficace è quella di un monitoraggio a campione sulla rete di distribuzione Snam da effettuare attraverso la raccolta di dati giornalieri, così da verificare l’adesione da parte degli utenti al Piano di riduzione dei consumi di gas naturale.”

    Cioè non ti mandano il vigile con il termometro in casa; ma ti mandano magari la multa a casa se, da un controllo a campione, emerge che tu quel giorno hai usato una quantità sospetta di gas?

    Che alla fine è la stessa cosa, no?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      In astratto, incrociando il dato con quello del consumo di acqua, sarebbe persino possibile un accertamento induttivo. Solo che se chiedono i dati a Snam e non ai vari fornitori, allora il dato che hanno credo che possa solo essere aggregato e quindi utile per avere un’idea statisticamente significativa circa “l’adesione da parte degli utenti al Piano di riduzione dei consumi di gas naturale” (cioè quanto credete, obbedite e combattete).
      E’ ovvio che in caso di scarsità di fede, obbedienza e combattività (leggi: tutti se ne sbattono), allora bisognerà passare a misure di diverso tipo per ridurre i consumi, smettendo di puntare sul diligente atlantismo dei cittadini.

    • firmato winston scrive:

      Alla fine metteranno un contatore elettronico “smart” comandabile da distanza anche per il gas.
      SmartCity, no?
      Mi sembra il momento adatto, nessuno che non sia disonesto e asociale puo’ essere contro.
      Per il bene dell’efficienza, dell’ambiente, della sicurezza e dell’onesta’, naturalmente.
      Non importa quanto costa.
      E sempre che non manchi la corrente 😉

      (se non erro gia’ da un pezzo i nuovi contatori, pure quelli ispezionabili e pilotabili da remoto enel, devono essere facilmente accessibili dall’esterno, dalle mie parti vedo che sono tutti sui muretti esterni delle case, non credo sia per scelta – e’ finita la pacchia!)

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ firmato winston

        “smart”

        Beh, siamo vicini alla profezia di Carl Barks, quello della Disney.

        In un’avventura di Paperino si scopre che il protagonista è il legittimo erede del Vichingo che scoprì l’America, e dunque è il legittimo Imperatore d’America.

        Magnanimamente, il novello sovrano promette l’abolizione di ogni tassa. Purché in cambio ogni Americano porti con sé un piccolo contatore, che misuri la portata del suo respiro. Ogni respiro viene tassato: “sospirucci, centesimi, sospironi, dollaroni!” come dice la versione Italiana.

        Paperino proclama: “tutti saranno liberi, non voglio quasi nulla! Mia sarà l’aria, di cui nessuno può fare a meno!”

        Altro che Great Reset! 🙂

        Ciao!

        Andrea Di Vita

  25. Mauricius Tarvisii scrive:

    Riprende l’accanimento giustizialista contro Berlusconi, per cui mi aspetto un durissimo intervento di Francesco in sua difesa, come ai vecchi tempi.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/19/berlusconi-la-commissione-ue-la-vodka-da-putin-importazione-proibita-dalle-sanzioni-verificheremo-se-si-applicano-anche-ai-regali/6844014/

    • PinoMamet scrive:

      Dopo averlo incastrato per le puttane, mo’ ci provano con l’alcool?

      Vogliono proprio renderlo figo, non c’è altra spiegazione.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ mauricius tarvisii

      “Berlusconi”

      Ma mica l’ha importata, la vodka. Gli è stata regalata.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • firmato winston scrive:

        Ma ha pagato il dazio?

        E l’accisa sui superalcolici?

        E l’IVA?

        Scommettiamo che qualcosa ha evaso, basta controllare un attimo…

        In galera un’altra volta! Evasore! Di nuovo!

        Cosi’ la prossima volta che, distrutto il centro-destra, ci ritroveremo con la destra-destra di La Russa presidente della repubblica (non manca tanto, solo un gradino) finalmente saremo paghi, soddisfatti e contenti.

    • Francesco scrive:

      Sapere che qualcuno ancora legge il FQ mi riempie di tristezza anche più del triste spettacolo del povero vecchio che non sa farsi da parte.

      Questo paese non ha speranze.

  26. tomar scrive:

    Morti per covid in India, ad oggi: 529.000
    Morti per covid in Cina (dove tutto è iniziato), ad oggi: 5.226
    Giusto giusto un cinese ogni cento indiani, con la pressoché identica popolazione.
    Durata del lockdown nazionale in India: 21 giorni e “all’indiana” (razzismo per razzismo un po’ come dire “alla napoletana”).
    Durata dei lockdown in Cina: non sono riuscito a trovare statistiche particolareggiate, ma sappiamo tutti che ce ne sono stati parecchi e ripetuti locali (comunque roba da 20 a 40 milioni di persone per volta) compreso l’ultimo durissimo e per la prima volta apertamente contestato di 2 mesi a Shanghai, cuore economico della Cina, con gravi ripercussioni sul PIL cinese.
    Ne valeva la pena?
    Ai posteri l’ardua sentenza.

    • Daouda scrive:

      Porco ddue te fidi dei cinesi ao. Non c’è limite al peggio

      • tomar scrive:

        x Daouda
        “te fidi dei cinesi ao. Non c’è limite al peggio”
        Hai ragione, è fidarsi degli indiani, ao.

        • Daouda scrive:

          Ma non me fido manco de loro,ma hanno certo non sono comunisti.

          L’india grazie ivermectina ha azzerato il covis. I morti li ha fatti adeguandosi all’oms

    • firmato winston scrive:

      Di sicuro noi, da par nostro che vogliamo sempre essere i piu’ perfettini col risultato di ottenere regolarmente il contrario, abbiamo scelto la strada cinese piu’ che quella indiana.
      Con l’esito di avere infinitamente piu’ morti di entrambi, anche se non e’ ancora detta l’ultima parola: noi e gli indiani bene o male il covid l’abbiamo passato, perlomeno chi ha preso l’omicron con scarsi o nulli sintomi puo’ sentirsi ragionevolmente tranquillo e immune, i cinesi NO, potrebbero non avere ancora alcun anticorpo valido (sembra che il loro vaccino sia una ciofeca) e non e’ la stessa cosa, sono ancora alla casella d’inizio della loro pandemia, o perlomeno del modo in cui hanno scelto di affrontarla e di viverla. E sono stati i primi a cominciare a sperimentarla…
      Fra l’altro se ascolti le testimonianze di chi ha sperimentato di persona i lockdown cinesi, sono sottoposti a vere e proprie vessazioni fuori di testa, da carcere duro, anzi peggio visto che non sempre ricevono cibo a sufficienza. Strano che la pentola a pressione ancora non esploda, non ci sarebbe da stupirsi.

  27. roberto scrive:

    andrea e FW

    senza perdere troppo tempo, date uno sguardo qui, pagina 2
    è pubblico dal giugno 2020…

    https://www.istat.it/it/files//2020/06/Rapporto-ISS-Istat-cause-di-morte-COVID-19-49_2020.pdf

    • firmato winston scrive:

      Ce l’avevi gia’ citato, questo o qualcosa di simile.

      Ma cio’ che vogliamo dire e’ solo che nei bollettini di guerra serali non vengono citati solo i morti sicuramente accertati per causa principale covid che peraltro richiedono serie indagini a posteriori sulle cartelle cliniche (non e’ banale stabilire se un novantenne allettato da 15 anni e incosciente da tempo, con svariate patologie gravi, sia morto proprio di covid, come il nonno di un mio amico che e’ stato in tal modo dichiarato morto proprio di covid con costernazione dei suoi parenti), vengono citati i:

      DECEDUTI COVID POSITIVI

      Niente di piu’, niente di meno.
      Che adesso infatti sono ben 100 al giorno.
      La omicron e’ contagiosissima e sempre piu’ asintomatica, c’e’ un sacco di gente, una non irrilevante percentuale della popolazione, che se la porta a spasso senza neanche saperlo, e che in qualche caso muore per i piu’ svariati motivi.

      La motivazione in fondo e’ nobile: spaventare la popolazione in modo che stia piu’ attenta, e magari gridi improperi dalla finestra a quello che porta a passeggio il cane da solo. O no? Per me NO, non e’ nobile, non si prende per il culo la gente, che poi se non e’ cretina non ti crede piu’ in nessun caso. Non si fida piu’. E il risultato si vede.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ roberto

      “perdere”

      Grazie!

      Se avevo un dubbio, me l’hai fatto passare.

      Mia madre è deceduta all’inizio della pandemia. Rispettava tutti i punti da 2 a 4 descritti nella sezione 2. Lo so: l’assistevo io. Notevole la perdita completa del senso dell’olfatto negli ultimi giorni, lei che in precedenza era stata capace di distinguere a naso su un autobus affollato d’estate la presenza di un singolo bambino biondo dall’odore dei suoi capelli non lavati.

      Fosse deceduta oggi, il suo decesso sarebbe dunque catalogato (stando alla Sezione 3) come ‘decesso probabile per Covid’.

      Ma come ampliamente diagnosticato per tempo dai medici che l’hanno avuta in cura, è morta verosimilmente della patologia di cui soffriva da dieci anni, il morbo di Paget – o meglio, delle conseguenze del morbo di Paget a carico del sistema respiratorio. La sua fine mi era stata prognosticata correttamente anche se certo non la sua data, visto che il morbo di Paget lascia vivere le sue vittime per anni e anni. Non c’è bisogno di invocare il Covid, anche se nessuno può escludere che sarebbe morta di Covid anche senza il morbo di Paget (dopo tutto, aveva novantadue anni).

      Se tutti quelli come mia madre sono catalogati oggi come morti probabili per Covid, allora ho capito che cosa posso fare delle statistiche ISS.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ roberto

        “perdere”

        Dimenticavo.

        Leggo al punto 3 della sezione 2 (uno dei requisiti perché il decesso venga considerato ‘probabile da Covid, stando alla sezione 3:

        “assenza di una chiara causa di morte diversa dal COVID-19 o comunque non riconducibile all’infezione da SARS-CoV-2 (per esempio trauma). Ai fini della valutazione di questo criterio, non sono da considerarsi tra le chiare cause di morte diverse da COVID-19 le patologie pre-esistenti che possono aver favorito o predisposto ad un decorso negativo dell’infezione. Una patologia pre-esistente è definita come qualsiasi patologia che abbia preceduto l’infezione da SARS-CoV-2 o che abbia contribuito al decesso pur non facendo parte della sequenza di cause che hanno portato al decesso stesso. Per esempio, sono patologie pre-esistenti il cancro..”

        Dunque chi come mia madre aveva il morbo di Paget (alla lontana, una forma di cancro a decorso lunghissimo) soddisfaceva anche tale criterio. Il suo sarebbe oggi considerato ‘decesso probabile da Covid’.

        Lasciami dire una cosa

        CHE SCHIFO

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • roberto scrive:

          Andrea

          condoglianze

        • roberto scrive:

          Andrea

          possiamo almeno trovare un minimo acordo sul fatto che è una stronzata che i morti in incidenti stradali siano contati come morti per covid (ed idem per i suicidi) e che questa stronzata è stata ripetuta davvero troppo spesso e sarebbe bellissimo non leggerla più?

          se non siamo daccordo nemmeno su questo chiudiamo il discorso

          (anzi lo chiudo subito che anche se ci ricasco regolarmente mi dico spesso “non parlare di ucraina e covid”)

          • firmato winston scrive:

            @roberto
            “possiamo almeno trovare un minimo acordo sul fatto che è una stronzata che i morti in incidenti stradali siano contati come morti per covid (ed idem per i suicidi)”

            NOOOOOOOO ZIO K non vengono contat@roberto
            “possiamo almeno trovare un minimo acordo sul fatto che è una stronzata che i morti in incidenti stradali siano contati come morti per covid (ed idem per i suicidi)”

            NOOOOOOOO ZIO K non vengono contati come “morti per covid”, vengono contati e strombazzati come “DECEDUTI COVID POSITIVI” il che e’ formalmente e sostanzialmente del tutto corretto, COME CAZZO TE LO SI DEVE DIRE!!!!!!!!!! POI SEI TU E TUTTA LA STAMPA E I MEDIA CHE TRADUCETE SENZA RENDERVENE CONTO, COME PURE ADESSO, IN “MORTI PER COVID”.

          • firmato winston scrive:

            Inoltre, essendo gli ospedali gestiti contabilmente come aziende e pagati dallo Stato, anche quelli pubblici, per prestazione erogata, hanno tutta la convenienza a enumerare come covid piu’ gente possibile, perche’ in tal modo ricevono un sacco di soldi in piu’ in cambio della gestione, considerata molto piu’ complessa e costosa, di un paziente pericolosamente infetto.

            Il che spiega la loro tendenza a contare piu’ pazienti covid possibile, da cui derivano automaticamente piu’ “deceduti covid positivi”, e il dilemma morale dell’amico di Andrea che gli ha confidato quanto detto, dicendogli fra le righe anche di piu’ di quanto lui abbia capito.

            • firmato winston scrive:

              cioe’ che per fare “la cosa giusta” gli tocca far rimettere soldi al suo ospedale, che per un genovese e’ un gravissimo dilemma morale

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Roberto

            “accordo”

            Grazie per le condoglianze!

            Quanto al resto, se leggiamo bene il testo che hai postato troviamo che i morti da incidente stradale non sono contati come morti sospetti da Covid, perché non soddisfano il punto 3: per loro una causa non-Covid di morte c’è.

            Il delirio sta nel fatto che fra le cause non-Covid ammesse per evitare di dichiarare “decesso probabile per Covid” NON sono incluse le patologie di lungo periodo: viene fatto espressamente il caso del cancro.

            Ora, uno dei motivi per cui in Italia abbiamo così tanti ultraottantenni è proprio nel successo del mantenimento in vita per anni e anni di persone affette comunque da patologie che in altri tempi avrebbero portato precocemente alla tomba – un esempio è l’arteriosclerosi, un altro le varie insufficienze cardiache ecc.

            Tutte queste persone, se quando stanno per morire presentano ANCHE sintomi del Covid (in buona parte coincidenti con quelli del raffreddore) sono automaticamente candidate ad essere considerate “decessi probabili da Covid”.

            Ma non c’è neanche bisogno degli anziani.

            Un mio collega, più giovane di me, soffre di una forte febbre da fieno. Tutte le primavere passa una settimana a letto con tutti i sintomi “da Covid”. Se -facendo le corna- dovesse passare a miglior vita durante quella settimana senza che si trovi un’altra causa immediata ed evidente (un avvelenamento da funghi, una scossa elettrica…) il suo decesso verrebbe automaticamente considerato “probabile da Covid”.

            Capisci bene che statistiche fatte così non hanno senso.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

      • firmato winston scrive:

        Condoglianze Andrea, io e’ da un bel pezzo che li ho seppelliti tutti, i miei “cosiddetti” cari (nel senso che lo slinguamento reciproco non era nelle corde di famiglia, non piu’ che la doverosa e normale gentilezza verso chiunque altro familiare o no).
        Ma quando e’ successo esattamente (non serve il giorno).
        Il covid con ogni probabilita’ girava gia’ da fine gennaio 2020, se non prima, conosco casi clinici probabili anche senza tamponi.
        Poi chissa’ come gli e’ girato di variare.

  28. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Alessia Nobile, donna trans, mostra la lettera di Papa Francesco: “Agli occhi di Dio siamo tutti suoi figli”

    Da piccola giocava di nascosto con le bambole. Da ragazza subiva gli esorcismi del professore di religione. Ma dopo una vita di pregiudizi, Alessia ha ricevuto le parole di accoglienza del Pontefice

    https://www.oggi.it/attualita/notizie/2022/10/12/alessia-nobile-donna-trans-mostra-la-lettera-di-papa-francesco-agli-occhi-di-dio-siamo-tutti-suoi-figli-esclusivo/

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “Da piccola giocava di nascosto con le bambole. ”

      Personalmente non ho conosciuto bambine (femmine) che giocassero con le bambole: ne ho conosciute che giocavano con i pelouche, proprio come i maschi.

      • roberto scrive:

        Miguel

        “non ho conosciuto bambine (femmine) che giocassero con le bambole:”

        davvero!?! mia figlia ci ha giocato fino ai 6-7 anni e pure tutte le sue amichette

      • PinoMamet scrive:

        Beh, io non ho mai conosciuto professori che facessero esorcismi!

        • Francesco scrive:

          esorcismi contro l’effeminatezza? si vede che mandano a fare i professori di religione i peggiori del seminario!

          🙂

  29. Moi scrive:

    Come purtroppo prevedevo, Lepore ha battuto Sala : a Bologna termi 😉 smorzati 🙂 fino al 2 Novembre !

    … Glòbal U’òrmingh 😉 salvaci ! 😉

  30. tomar scrive:

    Da uno dei resoconti di oggi del FQ:
    Almeno 50 metri del gasdotto Nord Stream 1 sono stati distrutti dal PRESUNTO attacco del mese scorso. … Le falle, viene riferito, sono state prodotte da “POTENTI ESPLOSIONI” (e io che continuavo a pensare alle scoregge di una balena). Ieri gli investigatori tedeschi hanno dichiarato che i danni ai gasdotti sono stati PROBABILMENTE causati da un sabotaggio, ipotesi molto vicina a quella a cui è arrivata anche la Svezia (è una consolazione vedere che gli investigatori tedeschi sono almeno altrettanto intelligenti che quelli svedesi).

  31. Miguel Martinez scrive:

    https://www.renovatio21.com/fine-delle-importazioni-europee-di-gas-dalla-cina/

    Fine delle importazioni europee di gas dalla Cina

    il 19 Ottobre 2022

    Le autorità cinesi hanno detto alle compagnie energetiche statali di smettere di rivendere il gas naturale liquefatto (GNL) russo all’Europa. Lo riporta il sito OilPrice.com.

    Pechino stava rivendendosi il gas di Mosca all’Europa da diversi mesi, approfittando della follia delle sanzioni europee: invece che arrivare comodamente via tubo, il gas veniva spedito via nave dalla Cina, attraversando, molto ecologicamente, tutto il pianeta per essere rivenduto ad un prezzo maggioratissimo ai disperati Paesi UE.

    Questo costoso loophole, questa scappatoia ebete per l’Europa in carestia energetica conclamata è ora finita. La Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma della Cina ha dato la direttiva alle compagnie energetiche cinesi Sinopec, PetroChina e CNOOC, al fine di garantire la fornitura di gas naturale alla Cina questo inverno.

    L’India starebbe facendo la stessa cosa con il petrolio russo.

    Come riportato da Renovatio 21, la Cina ha avuto seri problemi energetici lo scorso inverno, con blackout che hanno colpito varie parti del Paese. L’inverno preoccupava a tal punto le autorità di Pechino che comandarono ai cittadini di far scorte.

    Per risolvere i problemi di interruzione di corrente, pochi mesi fa la Cina aveva ordinato un aumento dell’uso del carbone a fine energetico. Già l’anno scorso si era visto come India e Cina fossero le prime Nazioni al mondo per produzione di energia basata su carbone.

    L’Europa resta dunque con una fornitura di gas in meno. Anche se volesse tornare sui suoi passi e ricevere comodamente il gas via tubo, l’attacco ai gasdotti Nord Stream complicherebbe le cose.

    Tuttavia, funzionari russi hanno dichiarato che una parte cospicua del rifornimento energetico europeo potrebbe passare attraverso il gasdotto TurkStream, al momento ancora funzionante.

    E non va scordato come il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, parlando alla Settimana dell’Energia Russa la scorsa settimana abbia di fatto garantito agli europei di essere pronto a riaprire i rubinetti del gas, che, anzi, sono stati chiusi non dai russi, ma dalla UE.

    • roberto scrive:

      dai che vivi in un paese caldo, un po’ di ottimismo!

    • Francesco scrive:

      Insomma, la propaganda putinista non potrebbe investire un pochino di più nella qualità?

      Mi sembra veramente di essere in “La terza guerra mondiale” di John Hackett, quando descrive la propaganda allora sovietica per far desistere gli europei dalla guerra.

      O tempora! O mores!

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “Insomma, la propaganda putinista non potrebbe investire un pochino di più nella qualità?”

        La fonte originale è https://oilprice.com/, sito con sede negli Stati Uniti. Evidentemente i russi hanno investito davvero bene, se si sono comprati anche il principale sito di informazioni sull’argomento energia.

        • Francesco scrive:

          >>> E non va scordato come il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, parlando alla Settimana dell’Energia Russa la scorsa settimana abbia di fatto garantito agli europei di essere pronto a riaprire i rubinetti del gas, che, anzi, sono stati chiusi non dai russi, ma dalla UE.

          Se questa cosa non la ha dettata direttamente l’FSB … e naturalmente è tutto vero.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “Se questa cosa non la ha dettata direttamente l’FSB … e naturalmente è tutto vero.”

            Probabilmente l’ha dettato il “il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, parlando alla Settimana dell’Energia Russa” in persona, come d’altronde dice l’articolo. Oppure tu dici che non l’ha detto?

            Comunque io ho messo l’articolo qui, non per la frase (falsamente?) attribuita a Putin, ma per la decisione cinese, che mi sembra una notizia molto interessante.

            • Francesco scrive:

              mi interessa di più che riportino il venenum in cauda che non la cronaca del mercato mondiale del gas

              è come se la notizia “c’è una guerra” fosse un cul de sac e nessuno si aspettasse le conseguenze

              forse pensiamo che le guerre riguardino gli altri e siano giusto uno spettacolo per noi?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “mi interessa di più che riportino il venenum in cauda che non la cronaca del mercato mondiale del gas”

                In realtà non me ne frega niente della fonte, che è sicuramente anti-guerra.

                Trovo piuttosto interessante il fatto che tu resti più colpito dalla parzialità di un sitarello amatoriale,

                che dal fatto che la Cina abbia una tale fame di energia in questo momento, da aver ordinato di tagliare la pur lucrativa riesportazione di combustibile russo verso l’Europa.

              • Miguel Martinez scrive:

                Ovviamente per “sitarello” intendo Renovatio21, che ha messo la frase finale sulla Russia, mica Oilprice.com che ha parlato invece della decisione cinese.

                Oilprice.com non è un sitarello.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        “putinista”

        L’azienda dove lavoro ha venduto impianti turbogas per la produzione di elettricità alla società che rifornisce di elettricità la città di Shanghai in Cina.

        Costruito l’impianto, andava avviato. L’ultimo giorno si è scoperto che ciò era impossibile.

        Non perché il turbogas Italiano non funzionasse, ma perché mancava proprio il gas. Stanno ancora furiosamente costruendo gli allacciamenti per farcelo arrivare. Scene alla Fantozzi.

        Il punto è che – allacciamenti carenti a parte – in Cina il gas manca proprio.

        Manca a tal punto che governatori delle varie province – la cui performance è valutata a Pechino contando semplicemente il numero delle ore di black-out che ciascuna provincia subisce durante l’anno, così che maggiore il numero minore la performance del governatore più a rischio la sua carriera nel Partito – sottobanco autorizzano la costruzione di centrali a carbone (in Cina abbondantissimo) con mille sotterfugi legali.

        Ufficialmente, infatti, il Partito esige che la produzione di elettricità da carbone venga progressivamente diminuita, causa i problemi spaventosi di smog che provoca. (Tanto per capirci, un mio collega ha preso l’aereo da Pechino a Seoul. Non ha visto il mare, perché oscurato da fitte nubi di smog nerastro sotto l’aeroplano).

        La regolarità della fornitura di elettricità è vista non solo come un ovvio diritto degli utenti, ma come un punto d’onore su cui il Partito non ammette di perdere la faccia di fronte alla popolazione. Se a Shanghai la gente la tieni chiusa in casa per Covid non puoi farle mancare pure la luce elettrica; e parliamo di una città di ventisei milioni di persone, trenta se si includono i sobborghi.

        Non stupisce che la Cina investa massicciamente nelle rinnovabili (coi soliti problemi che conosciamo) e sul nucleare (addirittura il primo reattore a sali fusi messo in rete al mondo è Cinese).

        Mi sembra dunque verosimile l’affermazione secondo cui la Cina avverte il bisogno di gas come assolutamente prioritario.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          concordo, dei problemi cinesi col carbone sono al corrente anche io

        • firmato winston scrive:

          @andrea
          Le centrali a carbone qui da noi inquinano ZERO, e’ bastato dotarle di filtri adeguati, perche’ i cinesi non potrebbero fare lo stesso, che peraltro producono il 70 per cento della loro energia col carbone di cui sono ricchi? (i nostri economici pannelli fotovoltaici sono prodotti in cina col carbone cinese, le riserve mondiali di carbone sono enormi, niente carbon peak per qualche secolo).
          La ragione e’ un’altra e ben nota a tutti, e’ il cancan attorno alla questione della CO2, la CINA da sola emette gia’ da anni PIU’ CO2 DI USA, INDIA ED EUROPA MESSE ASSIEME, e per forza visto che abbiamo paraculisticamente trasferito la’, in modo da far bella figura noi, le produzioni piu’ energivore tipo quella dell’acciaio che e’ prodotto per piu’ di meta’ del totale mondiale negli altoforni cinesi, col conseguente timore dei cinesi di essere per questo sottoposti a, tanto per cambiare, dazi e sanzioni… ormai in occidente siamo diventati tutti ambientalisti, gabellieri, avvocati, narratori, vigili, carabinieri, e poliziotti. E sempre meno gente che sappia fabbricare o pensare qualcosa.
          Le centrali a carbone quindi si devono chiudere lo stesso anche se inquinano zero perche’ il carbone emette il doppio di CO2 del gas a parita’ di elettricita’ prodotta (attenzione, purche’ il gas non venga liquefatto e rigassificato, altrimenti non conviene piu’ neanche col bilancio della CO2, provate a spiegarlo a quei coglioni di ambientalisti, peraltro ostinatamente contrari a prescindere ai rigassificatori, che e’ per questo che abbiamo dovuto renderci TROPPO dipendenti dal gas e dai tubi della sola russia!) e per bruciare carbone bisogna per legge europea acquistare “carbon credits” corrispondenti, cioe’ diritti di emissione di CO2, che sono stati creati appositamente SCARSI e si e’ scelto di renderli commerciabili sul mercato speculativo in modo che il loro prezzo sia il piu’ alto possibile in favore della concorrenza delle rinnovabili altrimenti completamente fuori mercato (ma lo sarebbero comunque per la loro intermittenza, elettricita’ intermittente non la vorrebbe nessuno per casa sua, varrebbe ZERO in un mercato libero), sovrapprezzamento uguale a quello del gas che e’ prezzato per la vendita TUTTO ad Amsterdam, a qualsiasi prezzo piu’ basso venga acquistato (negli ultimi mesi, in media 10 volte tanto, prezzo su cui a sua volta e’ imposto dalle leggi di prezzare TUTTA l’energia elettrica). In agosto il prezzo dei carbon credits e’ schizzato a 100 euri a tonnellata, che risultano dalla produzione col caarbone di poco piu’ di un solo MWh di elettricita’.

          Come nel resto dell’economia finanziaria, e’ stato premeditatamente messo in moto un meccanismo complicato relativamente impossibile da spiegare alla gente comune, in modo da poterla prendere per il culo a piacimento, che e’ quello che state contribuendo a fare un po’ tutti qua dentro. E non solo quando parlate di energia.

          Miguel, io capisco che tu possa essere dominato da un antiamericanismo messicano viscerale, che in italia sai bene che trova ampia sponda negli abbondanti rottami del vecchio comunismo, ma non esagerare. Perlomeno sii onesto e dichiaralo apertamente, che non serve condirlo di argomentazioni cervellotiche fumose e paracule, che tanto l’avrai capito che ognuno, proprio come te e i “vecchi rottami” citati sopra, continua a tenersi a vita le sue opinioni. Anzi “emozioni”, che ormai e’ solo questo che ci domina, e non e’ un bel segno.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per FW

            “Miguel, io capisco che tu possa essere dominato da un antiamericanismo messicano visceral”

            Non hai capito niente, ma va bene lo stesso.

          • Francesco scrive:

            io questa cosa dei filtri alle centrali a carbone che funzionano non la ho mai sentita, però

            • Fuzzy scrive:

              A parte i filtri, l’estrazione del carbone non è una roba da poco
              https://www.rinnovabili.it/ambiente/carbone-impatti-estrazione-333/
              Poi bisogna trasportarlo e non è che sia tanto leggero. Le linee ferroviarie cinesi
              sono spesso intasate dal trasporto di carbone. (Turiel). La Germania ha chiesto disperatamente carbone alla Russia ma questa già mandava tutto quello che aveva alla Cina. Il Reno questa estate era in secca eccetera eccetera.
              Il carbone è tornato in circolazione solo perché i suoi prezzi altissimi non sono folli come quelli del gas. Il carbone poi, dipende dal petrolio per l’estrazione, per cui pure lui, il raffinato signorino con filtro sulla ciminiera (forse, ma è più probabile che siano tutte balle se si tratta del controverso CCS) dal picco del petrolio non se la scampa.
              Il Carbone liquido è ancora peggio.
              Ogni tonnellata di carbone liquido richiede da 6 a 15 tonnellate di acqua.
              Difficile che possa sostituire il petrolio perché metà dell’energia del carbone è necessaria per produrre CTL .
              Ho ripetuto troppe volte “il carbone” con rozze frasi prese qua e là, comunque è tanto perché ci si capisca. E poi cosa merita il carbone? Non c’è neanche la Befana in giro.

              • firmato winston scrive:

                Girano ormai molti studi che mostrano come l’estrazione dei metalli e delle risorse per la “transizione ecologica/energetica” accelerata (sottinteso a PIL e consumi crescenti) sara’ ambientalmente piu’ devastante dell’estrazione dei fossili. Ma oramai l’unica cosa che importa e’ “il cambiamento climatico dovuto all’emissione antropogenica di CO2”.
                E’ diventata una filastrocca.

              • Fuzzy scrive:

                Comunque la si giri c’è scarsità di energia e ogni energia ha un costo ambientale. In più si sono messi a fare la guerra. E c’è pure il Covid. Winston, puoi incazzarti quanto ti pare ma non sono gli ambientalisti i responsabili di tutto questo. Cosa vuol dire poi,
                ambientalisti?
                Io non ho mica l’etichettatura stampata in fronte. Anzi sarei anche un po’ a favore del capitalismo.
                Boh.

            • firmato winston scrive:

              “io questa cosa dei filtri alle centrali a carbone che funzionano non la ho mai sentita, però”

              che strano, eh?

            • firmato winston scrive:

              Francesco, sveglia! Li hai presenti gli inceneritori? L’inceneritore (se non ricordo male di produzione italiana) che brucia immonda immondizia nel centro di Vienna che a suo tempo ci ha ricordato Fuzzy? (maldestramente dal suo punto di vista) O quello nel mezzo della Valpadana che fa andare fuori di testa i grillini? (lo stesso mi pare che il giovanissimo sindaco grillino, come si chiamava pizzarotti, aveva promesso di chiudere e poi s’e’ rimangiato tutto – infatti l’hanno buttato fuori – non sia mai che ne resti uno di normale intelligenza e buon senso a stonare in quel movimento di poveracci).
              Se si riesce a filtrare quegli affari che bruciano di tutto, si filtra tutto.
              Hanno batterie di filtri elettrostatici a a liquido che filtrano tutto, la centrale da 1000 MW a carbone vicino a casa mia se non ricordo male metteva in rete in tempo reale le analisi dei fumi. Poi hanno capito che e’ meglio scomparire sotto i radar di quella gente che non la convincerai mai con nulla.

              Infatti adesso che si e’ dimostrato che si puo’ filtrare tutto (anche se i piu’ cretini non li smuoverai mai), che carbone ce n’e’ all’infinito e gas e petrolio pure, opla’ hanno tirato fuori la faccenda della CO2. Che prima faceva riscaldamento globale per cui gia’ da qualche anno Venezia doveva andare sott’acqua di due metri a causa dello scioglimento della calotte glaciali, e poi oops non e’ successo, per cui il riscaldamento globale e’ diventato “cambiamento climatico”. Si sono fatti furbi, il cambiamento climatico c’e’ sempre e comunque, come fai a smentirlo? Per cui adesso controffensiva con mega impianti industriali costosissimi e ancora piu’ energivori per fare il sequestro della CO2 emessa da risseppellire pompandola sotto terra da qualche parte… E’ un gioco delle parti, un gioco al massacro, in cui ambientalisti e megaindustrie si sostengono a vicenda per mettercelo in culo a noi che stupidamente facciamo il tifo per uno o per l’altro.
              Ma rilassiamoci… e statevene a casa vostra o andate a passeggiare a piedi e in bicicletta… ma NON elettrica, eh!

              • Francesco scrive:

                Su questo sono fieramente d’accordo: la bicicletta DEVE essere solo muscolare, è una questione di principio

                Come il pesto con l’aglio o il matrimonio tra un uomo e una donna!

                Sono molto felice che si possa filtrare tutto ma mi aspetto qualche tecnico che mi spieghi che costa e che devi pulire i filtri e buttare la monnezza, sennò sembra Gardaland.

                Ciao

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “Come il pesto con l’aglio o il matrimonio tra un uomo e una donna!”

                Carina la frase.

                Sul matrimonio, sarebbe da aprire una bella parentesi.

                Nel senso che il matrimonio è storicamente il modo di regolare il passaggio tra le generazioni (io giovinetto prendo in sposa Maria, insieme generiamo Francesco, dobbiamo assumercene la responsabilità fino alla nostra morte, QUINDI in nome di Francesco facciamo un rito).

                Molto secondariamente c’è il fatto che tra me e Maria c’è un complicatissimo rapporto, a volte di amore, spesso di mille altre cose nemmeno tanto piacevoli.

                Quindi: matrimonio è legato all’assunzione di responsabilità riproduttiva e non all’amore.

                Però in maniera secondaria, il matrimonio implica cose riguardanti l’eredità, la possibilità di andare a visitare il coniuge in ospedale, ecc. ecc. Roba decisamente accessoria, se vuoi.

                Ora, io conosco persone di sesso maschile e femminile, che non hanno intenzione di riprodursi; che sono innamorate di persone del proprio sesso e non dell’altro. Sono sicuramente fatte così.

                E vorrebbero poter ereditare/visitare in ospedale ecc.

              • Francesco scrive:

                Mig

                basta che non lo chiamino matrimonio e sono di manica molto larga

              • firmato winston scrive:

                francesco, non si deve dire legati in matrimonio, si deve dire… COMPAGNI!

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ firmato winston

            “carbone”

            Concordo con quasi tutto, ma con una importante osservazione.

            Il cosiddetto ‘clean coal’ è una BALLA.

            Ci hanno speso su miliardi di dollari inutilmente. Non funziona.

            Il vantaggio vero del carbone (oltre alla sua grandissima abbondanza) è la sua estrema facilità d’uso rispetto a petrolio e metano. Lo butti in caldaia così com’è, appena tirato fuori dalla miniera e brucia. Lo fa anche la legna secca, ma a parità di peso dà molta meno energia. E poi una volta tagliato il bosco ci mette parecchio a ricrescere; ecco perché la Rivoluzione industriale è cominciata col lo sfruttamento del carbone.

            Se provi a farlo col petrolio grezzo semplicemente ti si spegne tutto. Il petrolio che spruzzava spontaneamente dai primi pozzi non prendeva fuoco, altrimenti non ci sarebbero stati minatori sopravvissuti per raccontarlo.

            Se ci provi col gas salti per aria.

            Il petrolio lo devi raffinare, il gas lo devi somministrare a poco a poco. (E con l’idrogeno è peggio).

            Se cominci a metterci sopra dei filtri per eliminare le schifezze (il carbone per KWh prodotto ammazza quasi cento volte più del gas coi prodotti di combustione ultra-cancerogeni che si ritrova, prodotti che tra l’altro sono pure debolmente radioattivi 😉 ) allora – che i filtri funzionino o no – tutto il vantaggio si perde.

            Aggiungi che spesso e volentieri i filtri vanno a elettricità. E chi la alimenta?

            In realtà il carbone è talmente ricco di sostanze
            organiche utili per la chimica che bruciarlo è uno spreco folle.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • firmato winston scrive:

              Andrea io capisco che tu sei un propagandista del nucleare a prescindere, per cui tutto cio’ che puo’ fargli concorrenza va combattuto senza se e senza ma, ma…
              mi stupisco di te, i filtri sono elettro-STATICI e a letto d’acqua come quelli delle stanze di verniciatura dei carrozzieri, non consumano quasi nulla.
              C’e’ una magacentrale a carbone e cdr vicino a casa mia, e non emette nulla. Ci sono inceneritori in tutta l’europa piu’ civilizzata. Emettono invece una montagna di CO2, naturalmente, quella che fara’ bollire a fuoco lento il pianeta. Concentrati su quella, almeno, che a suo tempo come gia’ ti dissi venne tirata fuori APPOSTA per spingere il nucleare e togliersi dalle palle il sindacato inglese dei minatori..

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Firmato Winston

                “Andrea io capisco che tu sei un propagandista del nucleare a prescindere, per cui tutto cio’ che puo’ fargli concorrenza va combattuto senza se e senza ma, ma…”

                Hai uno stile spesso sgradevole e aggressivo, e sbagli anche bersaglio.

                Però si vede che hai anche riflettuto molto, hai idee spesso veramente interessanti da proporre, di cui però sfugge il quadro generale, per cui a un certo punto salti alla gola di chi spera nel nucleare, attacchi chi critica gli inceneritori, te la prendi con gli “antiamericani”…

                Ti andrebbe:

                1) di polemizzare in maniera un po’ meno aggressiva

                2) presentarti? Nel senso di dare un’idea del tuo percorso, a che conclusioni sei arrivato.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ firmato Winston

                “nulla”

                Secondo la pubblicità dei fabbricanti, un filtro elettrostatico per uso domestico consuma 40 W.

                https://www.cam.tv/teknotraining/blog/lefficienza-del-filtro-elettrostatico/PID1CC10B

                Ora, il consumo cresce ovviamente con la portata del gas filtrato. Nel caso di una abitazione parliamo di qualche litro al secondo (giusto quando sbattono le finestre). Nel caso di un singolo bruciatore a carbone da 10 MW (penso agli OFA di Monfalcone, che ho contribuito a progettare) parliamo (a spanne!) di una portata un milione di volte maggiore.

                E filtrare una ciminiera non è precisamente come filtrare l’aria viziata di una stanza al chiuso.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • firmato winston scrive:

                “un filtro elettrostatico per uso domestico consuma 40 W”

                Lo so, ne ho uno inglese di 45 anni fa.
                Oltre 35 W sono della ventola.

  32. Fuzzy scrive:

    https://www.eurasiareview.com/19102022-bidens-tech-war-goes-nuclear-oped/
    Oh, questa ha del catastrofico…
    Non aggiungo altro.
    Ancora non ho ordinato la polenta per l’inverno. Anche in America. Polenta.
    O che sono impazziti….

  33. tomar scrive:

    Leggere il Foglio di questi tempi è davvero una corroborante medicina per lo spirito.
    E basta quello cui ti permettono di accedere senza doverti abbonare.
    Ieri per esempio abbiamo goduto come ricci nel vedere che Andrea Marcenaro, dopo avere leccato il culo all’Amor suo (elegantemente però) per oltre vent’anni ha finalmente perso le staffe (“Amor nostro un cazzo”) di fronte ai troppi giri di valzer putiniani dell’Amor suo per eccesso di vodka.
    Poi, leggendo l’articolessa della Redazione dedicata a “l’avvocato di Volturara Appula”, anch’io mi sono chiesto se “insomma, la propaganda putinista non potrebbe investire un pochino di più nella qualità”. Infatti, ci fanno sapere i redattori con l’elmetto, “il presidente pentastellato” non solo dice “che questo non è il momento di restare inerti e silenti” ma addirittura si è limitato a pronunciare solo “una generica condanna dell'”aggressione russa” ma non una parola su Putin e sulle responsabilità del Cremlino.”
    Dire chi sono gli aggressori senza dire chi è il loro capo e addirittura senza dare il suo indirizzo di casa.
    Questa genericità, insomma, è insopportabile.

    • Francesco scrive:

      Conte? quello che dice che il destra-centro è irresponsabile perchè ha posizioni simili alle sue sulla guerra in Ucraina? ho rischiato l’incidente sentendolo alla radio

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        “Ucraina”

        Persino gli orologi rotti segnano l’ora giusta due volte al giorno.

        Tu sai bene da anni quanto poco io apprezzi Berlusconi. Ma onestà intellettuale esige che io riconosca nel suo discorso di ieri sinceramente non trovo una sola parola (tranne, è vero, l’accenno alle ‘persone di buon senso’) con cui non sia completamente d’accordo. Lo riporto qui per comodità:

        ‘Nel 2014 a Minsk si firma un accordo tra l’Ucraina e le due neonate repubbliche del Donbass per un accordo di pace, senza che nessuno attaccasse l’altro. L’Ucraina butta al diavolo questo trattato un anno dopo e comincia ad attaccare le frontiere delle due repubbliche. Le due repubbliche subiscono vittime tra i militari che arrivano si dice a 5 6 7mila morti.
        Arriva Zelensky triplica gli attacchi alle due repubbliche.
        I morti diventano… Le due repubbliche disperate mandano una delegazione a Mosca e finalmente riescono a parlare con Putin, dicono Vladimir, non sappiamo che fare difendici tu.
        Lui è contrario a qualsiasi iniziativa, resiste, subisce una pressione forte da tutta la Russia.
        E allora si decide a inventare una operazione speciale: le truppe dovevano entrare in Ucraina, in una settimana raggiungere Kiev deporre Zelensky e mettere un governo già scelto dalla minoranza ucraina di persone per bene e di buon senso.
        È entrato in Ucraina e si è trovato di fronte a una situazione imprevista e imprevedibile di resistenza da parte degli ucraini, che hanno cominciato dal terzo giorno a ricevere soldi e armi dall’Occidente.
        E la guerra invece di essere una operazione speciale di due settimane e diventa una guerra di duecento e più anni.
        Quindi questa è la situazione della guerra in Ucraina. Io non vedo come possa mettersi a un tavolo di mediazione Putin con Zelensky. Perché non c’è nessun modo possibile.
        Zelensky secondo me, lasciamo perdere, non posso dirlo… (applausi)
        La guerra in Ucraina è una strage di soldati e cittadini ucraini.
        Se lui avesse detto non attacco più, finiva li tutto.
        Quindi se non c’è un intervento forte, questa guerra non finisce.
        Quello che è un altro rischio, un altro pericolo, che tutti noi abbiamo oggi, purtroppo nel mondo occidentale, non ci sono leader. Non ci sono leader in Europa e negli StatiUniti d’America. Non vi dico le cose che so, ma leader veri non ce ne sono. Posso farvi sorridere?
        L’unico vero leader sono io’

        Il finale è trionfale, ma tristemente è pure vero.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          >>> si è trovato di fronte a una situazione imprevista e imprevedibile di resistenza da parte degli ucraini

          Genau: come demolire tutta la propaganda con una sola frasetta.

          grazie Silvio

        • Miguel Martinez scrive:

          Per ADV

          ” Ma onestà intellettuale esige che io riconosca nel suo discorso di ieri sinceramente non trovo una sola parola (tranne, è vero, l’accenno alle ‘persone di buon senso’) con cui non sia completamente d’accordo”

          Incredibile, avevo solo visto titoli scandalizzati.

          Che situazione strana…

          Berlusconi al tramonto fa una descrizione inappuntabile degli eventi che stanno trascinando l’Italia in guerra. E lo fa in una situazione in cui la maggioranza degli italiani non vuole la guerra, e comunque non vuole pagare per le guerre di altri.

          Ma solo pronunciare delle ovvietà comporta l’immediata fucilazione mediatico-politica per diserzione.

          • Francesco scrive:

            Scusate ma quindi il Nostro ha detto le cose come stanno? e la verità coincide al 100% con la posizione di Putin?

            Non lo trovate almeno “statisticamente poco probabile”?

            🙂

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              “100%”

              No.

              Perché appunto l’alternativa a Zelensky sarebbero stati altri oligarchi (come quello di recente liberato in uno scambio di prigionieri, non ricordo come si chiama). Verosimilmente non meno gangster di quelli in voga oggi un po’ da tutte le parti. Non ‘persone per bene’.

              Il resto non è che un riassunto di storia delgi ultimi otto anni.

              E’ solo la vulgata No-Pax che racconta ancora la storiellina che ci sono i Buoni contro i Cattivi.

              La guerra dal febbraio 2022 a oggi non è che l’ultimo episodio della ‘terza guerra mondiale a pezzi’ che gli USA combattono per interposta persona contro Cina e Russia.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Francesco

              “Scusate ma quindi il Nostro ha detto le cose come stanno? e la verità coincide al 100% con la posizione di Putin?”

              Non credo che Putin sostenga che ci fosse una resistenza inattesa, e anche una buona capacità militare ucraina.

              Ma a me francamente non interessa molto la guerra tra Russia e Ucraina. Mi interessano le conseguenze da noi; e il meccanismo per cui se Berlusconi dice per una volta una cosa sensata, e anche condivisibile da buona parte della popolazione italiana, la cosa lo espone a un linciaggio mediatico/politico e a gente che corre per dire “Silvio chi? Non lo conosco!”

              • Francesco scrive:

                MM

                rileggiti che ti stai contraddicendo in modo clamoroso!

                piuttosto perchè dai per scontato che quello che Silvio dice sia sensato? a me risulta che in buona misura sia falso, invece, anche se comodo

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “rileggiti che ti stai contraddicendo in modo clamoroso!”

                Riassumo:

                – è in corso da otto anni l’ennesimo conflitto della “faglia tettonica” che va dalla Finlandia all’Iraq, dove si sono scatenate tutte le guerre principali da quella di Crimea (con l’eccezione della guerra civile americana!).

                – come tutti i conflitti “balcanici” (in senso lato), da entrambe le parti chi si massacra sente di avere ragione: io ho vissuto quello del Kosovo, dalla parte degli zingari espulsi in una grande e violenta operazione di pulizia etnica, e ovviamente loro avevano la loro visione della strage, diversissima da quella di tutte le altre etnie del Kosovo.

                – quindi liberi tutti di tifare per coloro per cui si prova qualche affinità: in passato, ho conosciuto tanti cattolici che tifavano Ucraina per via degli Uniati ad esempio (il mitico Cardinale Slipyj, chi se lo ricorda? https://en.wikipedia.org/wiki/Josyf_Slipyj ).

                – Ma siccome siamo sulla faglia sismica, si aggiunge anche l’enorme conflitto geopolitico, tra Stati Uniti e Russia, in cui si gioca il destino dell’Europa.

                Perché se l’Europa, con le sue grandi capacità tecnologiche, si allea alla Russia con le sue grandi risorse, è la fine dell’egemonia del dollaro e quindi del controllo economico americano sul pianeta.

                Lo sa la Russia e lo sa l’America, dove per “America” intendo ovviamente il complesso industriale-militare-finanziario che la domina, mica i miei parenti “americani”.

                Dalla guerra, usciranno massacrati ucraini e russi, la cosa importante per noi è capire, come ne usciremo noi italiani.

              • Miguel Martinez scrive:

                Tra l’altro, vedo che in genere gli italiani proiettano preoccupazioni loro sul conflitto, come se la vittoria di una parte o dell’altra potesse far trionfare i loro ideali.

                I liberali tifano Ucraina, perché pensano che se vince l’Ucraina, ci sarà libero mercato, libera transessualità ecc. ecc. in tutto il mondo.

                I conservatori tifano Russia, perché pensano che se vince la Russia, improvvisamente ci saranno pensioni per tutti e non ci sarà più il ddl Zan.

                Nessuno dei due capisce che in una guerra non vince mai un ideale contro un altro: si mettono in moto forze economiche, storiche, sconvolgenti, che creano un mondo completamente diverso.

                Nel 1914, stai con il Kaiser o la République francese?

                La risposta: hanno vinto Lenin e Mussolini.

              • Miguel Martinez scrive:

                “Perché se l’Europa, con le sue grandi capacità tecnologiche, si allea alla Russia”

                Preciso che non è una cosa che auspico. E comunque i miei auspici sono impotenti di fronte alla violenza della storia.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “Slipyj”

                Concordo.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

          • firmato winston scrive:

            Miguel, cerca di vedere la faccenda dal punto di vista europeo e non latino-americano: che nel XXI secolo si attacchi a cannonate un paese europeo per deporvi il governo e metterci al suo posto “delle persone per bene”, e’ da fuori di testa regrediti ai nazionalismi ideologici e/o etno-razziali ottocenteschi, coi loro ampi e disastrosi strascichi nel XX secolo, che e’ proprio il caso di Putin e del suo ristretto entourage, punto.

            Inoltre occhio che la tecnica di cominciare ad invadere un paese senza dichiarargli guerra, per poi durante l’invasione dirgli che se non si arrende si rende responsabile della propria distruzione, e’ esattamente cio’ che fece Hitler quando invase prima la Polonia in concorso e accordo con Stalin, e il poi Belgio usato come comoda autostrada per la Francia. Disse: vi sto attaccando, se resistete vi distruggo, ergo se vi distruggo e’ colpa vostra.

            “Se vi distruggo e’ colpa vostra in quanto non vi arrendete”, hai capito?

            Se vi do’ il brutto voto e’ colpa vostra che non avete studiato.

            E’ colpa vostra.

            A mio parere, chi oggi condivide questo modo di pensare, che qui dentro e’ diffuso fra i commentatori, fra l’altro candidamente motivato con l’opportunismo, e’ meglio che si faccia visitare da uno bravo.

            I fascisti sono antianglosassoni perche’ condividono coi comunisti la radice antiborghese e anticapitalista.

            In questo senso, e’ assurda sia la posizione del Berlusca, che quella della Meloni, che giocano a parti rovesciate, dimostrando che l’unica coerenza che interessa al politico di successo e’ quella di raggiungere e mantenere il potere con ogni mezzo possibile. Solo l’antropologicamente fascista Salvini si discosta da tal genere di coerenza di cui prima era maestro, e infatti perde voti. A sinistra piu’ o meno e’ lo stesso a parti rovesciate, basta sostituire “antropologicamente comunista” ad “antropologicamente fascista”.

            Comunque, un mondo sovraffollato e in equilibrio precario come il nostro non puo’ piu’ permettersi di queste cose, l’hanno capito quasi tutti persino all’ONU, dove la Russia e’ stata deprecata da 143 paesi su 193, il resto astenuti, con i soli Bielorussia, Siria, Nicaragua e Corea del Nord a favore…

            Voglio dire che e’ giusto prendere in considerazione le ragioni di tutti, ma poi il paraculismo deve avere un limite.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per FW

              “Miguel, cerca di vedere la faccenda dal punto di vista europeo e non latino-americano”

              Non mi attribuire posizioni che non sono mie, grazie.

              Io sono per metà anglosassone e, appunto, statunitense.

              E in quanto tale, mi affascina il tremendo meccanismo cui in parte appartengo.

              Che ha un’incredibile inventiva che ha permesso il più veloce consumo di risorse della storia umana.

              Questo sistema è fortissimo, perché è competitivo, non ingessato. Perché ha sia risorse di terra, che accesso ai mari e poi ai cieli.

              Da lì è nato un sistema di dominio planetario, che mette insieme una capacità immensa di creazione (pensa a Silicon Valley o a Hollywood) e di distruzione. E che combina il privato dei capitali con il più potente dispositivo militare mai esistito sulla terra, in un complesso inestricabile.

              Un sistema che non si regge sulle tasse, ma sul dollaro come valuta universale di scambi, e sui buoni del tesoro che lo sostengono.

              Questo sistema non coincide con “l’americano medio”.

              Tanto che già nel 1919, gli americani rigettarono i progetti di controllo di Wilson e Baruch; furono trascinati a fatica nella Seconda Guerra mondiale; si stancarono presto del Vietnam. E i più decisi critici delle guerre in Iraq o in Afghanistan sono stati americani, spesso veterani di guerra loro stessi. A partire dal Major General Smedley Butler:

              https://en.wikipedia.org/wiki/War_Is_a_Racket

              E c’è un vasto e trasversale filone pacifista negli Stati Uniti, molto più forte e tenace e storicamente radicato che in qualunque altro paese, dai Quaccheri a Tulsi Gabbard.

              E questo grazie anche al tanto deprecato “spirito protestante”, che mette la coscienza al di sopra delle istituzioni.

              • firmato winston scrive:

                Miguel, cio’ che descrivi e’ che gli Usa sono il luogo al mondo dove sono stati prima e meglio implementati gli ideali dell’illuminismo settecentesco, fin dal 1779, ben prima della rivoluzione francese. I fondatori erano massoni illuministi, con un Grande Architetto come dio benevolo e razionale.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per FW

                “Miguel, cio’ che descrivi e’ che gli Usa sono il luogo al mondo dove sono stati prima e meglio implementati gli ideali dell’illuminismo settecentesco”

                Una prospettiva interessante, c’è del vero. Ma credo che le forze decisive siano state altre.

              • firmato winston scrive:

                non dimenticare il dio benevolo e razionale, che e’ diverso da quello standard del vecchio e nuovo testamento, specie nei protestanti “per sola grazia”, capriccioso, irrazionale, incomprensibile, abbastanza sadico. Nei protestanti americani mi pare ci sia molto del “grande architetto” piu’ che del dio sadico e incomprensibile della bibbia (tranne che nelle tribali sette assassine citate da tomar).

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ firmato winston

              “brutto”

              Ma tutte le guerre sono sempre così, sono sempre state così e saranno sempre così.

              (La motivazione ufficiale dell’invasione Romana della Britannia stando a quanto riferisce Tacito era ‘la difesa della libertà del popolo Romano’).

              E la pace non è che l’intervallo di tempo in cui conclusa una guerra ci si riposiziona per la guerra successiva.

              Dico, abbiamo la nazione più potente del mondo che è stata in guerra per più di duecento anni sui duecentoquarantasei da che esiste e ti stupisci che qualcuno possa sembrare ‘antiamericano’? 😉

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “La motivazione ufficiale dell’invasione Romana della Britannia stando a quanto riferisce Tacito era ‘la difesa della libertà del popolo Romano’”

                Ganzo, riesci a trovare la frase esatta?

              • Francesco scrive:

                Andrea

                in effetti, se la storia è l’insieme delle guerre, non capisco perchè detestare uno dei protagonisti, che ha il merito di aver inventato Hollywood.

                Almeno dopo 10.000 anni c’è qualcosa d’altro oltre ai massacri e agli intervalli tra i massacri

              • firmato winston scrive:

                Vi consiglio E. O. Wilson in accoppiata con Rene’ Girard.

                Antropologia sociale umana: altruismo all’interno della tribu’, guerra contro il resto del malvagio avverso e catastrofico mondo, a fare da cemento per l’altruismo infra-tribale.

                Capro espiatorio a tutto spiano.

                E una dinamica presente dappertutto in modo frattale, dall’asilo al cimitero.

                Ti percepisco pessimista: per me e’ normale, per te no.

                https://it.wikipedia.org/wiki/Pharmakos

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “Ganzo”

                Errata corrige: era Germania, non Britannia

                https://www.skuola.net/versioni-latino/tacito/historiae/libro-4/traduzione-2-paragrafo-73

                Leggi l’ultima frase, sembra scritta oggi:

                “…del resto si tirano fuori la libertà e altre belle parole; e nessuno ha mai desiderato la sottomissione altrui in modo da non abusare di queste parole”.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “detestare”

                Quante volte ti devo ripetere che detestare qualcuno è contrario alla mia natura radicalmente pigra? 🙂 🙂

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                1) infatti che invase e sottomise l’impero romano d’occidente? alla faccia del piccolo errore di geografia, caro Andrea!

                2) tu non sei affatto pigro nell’odiare e nel detestare, solo nel dubitare delle tue ragioni

                ciao

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “Occidente”

                Hai sbagliato di appena tre secoli 🙂

                Di tanto sono precedute da Tacito le invasioni barbariche.

                Ripeto: è sciocco sprecare nell’odio l’energia che si può utilizzare per cose più costruttive. E se sei davvero agnostico allora da odiare ti resta poco. 🙂

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Andrea,

                non sono io che ho sbagliato di tre secoli, è che in quei tre secoli la situazione è rimasta la stessa, anzi i Germani si sono rafforzati e i Romani indeboliti!

                PS noi umani siamo sciocchi, gli agnostici di più

                😀

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “Germani”

                Da buon agnostico non sono innamorato di questo o di quell’Impero del passato o del presente 🙂

                Riconosco quindi che i Germani hanno imparato da Roma (tanto che i Vandali, nonostante le calunnie dei cronisti di obbedienza nicena in quanto ariani, si sono ben guardati dal toccare l’ordinamento giuridico Romano dell’Africa che avevano conquistato).

                Mentre i Romani si sono fatalmente indeboliti con la pretesa di controllare il mondo conosciuto a suon di legioni.

                E quando non ce l’hanno più fatta a star dietro a tutti i conflitti ai loro confini hanno cominciato a far lavorare sempre più Germani al posto loro, dominando il mondo globalizzato del loro tempo solo col controllo delle forze armate e della moneta.

                Ricorda qualcosa.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Quasi concordo sull’ultima cosa: mi sa che negli USA qualcuno che ha ben cosciente quanto sia importante avere delle forze armate nazionali c’è ancora!

                PS ci sono casi di veterani USA ribelli? magari tornati a casa in America Latina a fare i rivoluzionari? o la promessa della cittadinanza funziona ancora bene?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “ci sono casi di veterani USA ribelli?”

                Direi che sono l’ossatura del pacifismo americano:

                https://www.veteransforpeace.org/

                https://americanswhotellthetruth.org/portraits/stan-goff/

        • roberto scrive:

          “È entrato in Ucraina e si è trovato di fronte a una situazione imprevista e imprevedibile di resistenza da parte degli ucraini,”

          bastardi!

    • tomar scrive:

      Beh hai rischiato l’incidente ma sei riuscito a evitare quello più fastidioso di commentare la qualità giornalistica del tuo foglio prediletto.

      • Francesco scrive:

        il Foglio ha avuto vita facile per decenni, ora mi pare stia perdendo un pò la bussola col nuovo direttore e in assenza totale di riferimenti politici (Calenda?)

        concordo però con la linea “l’unico pentastellato buono è un pentastellato morto” e anzi invito a non andare troppo per il sottile

        la questione meridionale la affrontiamo un altro giorno

        ciao

  34. Miguel Martinez scrive:

    Per fare felice Francesco, una riflessione sul ruolo del marxismo-leninismo nella Cina di oggi:

    https://contropiano.org/fattore-k/2022/10/19/il-mondo-secondo-xi-jinping-0153498

    • Francesco scrive:

      mah

      non posso derubricare tutto a Culto della personalità? e considerare il ML come la nuova maschera del razzismo cinese (analogo a quello greco, poi romano, molto poi bianco) che deve trovare una spiegazione alla sua superiorità rispetto a tutto il resto del mondo?

      ciao

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “Cina”

      Illuminanti le parole finali:

      Qualunque cosa accada, Xi non abbandonerà la sua ideologia. È un vero credente. E questo rappresenta un’ulteriore prova per gli Stati Uniti e i loro alleati.

      ‘Per prevalere nella guerra ideologica che si prospetta davanti a loro sarà necessario una radicale riappropriazione dei principi che contraddistinguono i sistemi politici liberal-democratici. I leader occidentali devono difendere questi ideali con le parole e con i fatti. Anche loro devono diventare dei veri credenti.’

      Praticamente il Credere Obbedire Combattere in salsa NATO.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        Andrea

        la tua ingenuità rimane abbagliante! davvero pensi di essere antimetafisico e non solo seguace di una metafisica scadente

        il problema non è affatto COC, quella è una tecnica necessaria per tutto*, è scegliere il cosa Coccare.

        *compresa la partita di basket, la traduzione di Tacito, il viaggio fino a Napoli, l’esame all’università, la ragazza da conquistare

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ francesco

          “COC”

          Infatti la mia era una presa d’atto.

          Della serie: il più pulito c’ha la rogna.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Francesco scrive:

            della serie: mi fanno schifo gli esseri umani

            che posso dirti, non concordo

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ francesco

              “umani”

              Puoi togliere il “mi”, temo.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

            • Miguel Martinez scrive:

              Ehm…

              per il buon Francesco, fanno schifo i cinesi, i russi, gli americani grezzi, i latinoamericani, i comunisti, i leghisti, gli omosessuali, gli ecologisti, Berlusconi, i pacifisti, i fascisti, i comunisti, gli islamisti, i protestanti, i socialisti… direi che gli fa schifo il 93,63% dell’umanita.

              • Francesco scrive:

                colpa mia, non avete capito un cazzo. scusate.

                intendevo dire che, secondo me, quando ADV dice “il più pulito c’ha la rogna” sta parlando dell’umanità in genere, che a lui proprio non piace perchè vive in modo difforme dai dettami (teorici) di Umberto Eco e ha bisogno di credere in qualcosa, è disposta a lavorare insieme, pensa che ci sia qualcosa che vale nella vita.

                infatti poi mi suggerisce di togliere il “mi” lasciando come frase “gli essere umani fanno schifo”

                a me, invece, e MM ne ha molto merito, stanno abbastanza simpatici e sono sempre più tollerante e paziente con loro, man mano che invecchiando capisco quanto sono pirla io.

                ciao

  35. Francesco scrive:

    >>> De novis Silvii Berlusconi verbis absurdissimis ac stultissimis

    bella lingua, il latino

  36. tomar scrive:

    Letto l’articolone su Xi Jinping degli Affari Esteri usani.

    Diverse considerazioni interessanti ma molte di più quelle debolissime o ridicole a causa di un’impostazione del discorso così ideologica che al confronto Xi Jinping fa la figura di un solido pragmatico.
    Provo a riassumere come vedo io la cosa.
    Durante la rivoluzione culturale uno dei principali dettami era che il militante comunista dovesse essere “rosso ed esperto”.
    Questo in diretta polemica con il defenestrato (ma ancora maggioritario nella direzione del partito) Deng Xiaoping e la sua famosa affermazione: non importa il colore del gatto, l’importante è che acchiappi i topi.
    A parte il fatto che una frase simile, risalente sembra a Confucio, l’avrebbe detta una volta anche Mao e che Deng fu per un breve periodo defenestrato ma non decapitato (cosa cui Mao, a differenza di Stalin, era contrario perché, diceva, “le teste della gente non ricrescono come cipolle”) la sua sostanza non era che riprendere con altre parole il vecchio adagio di Guizot “éclairez-vous, enrichissez-vous” o, detto dei termini degli economisti “volgari”, perseguire “l’allocazione ottimale delle risorse”.
    Peccato che i duecento e rotti anni di storia del capitalismo dimostrino che “l’allocazione ottimale delle risorse”, lasciata alla piena libertà di ogni singolo capitalista di allocare le sue risorse nel modo per lui più conveniente, abbia “anche” prodotto gli immani disastri che conosciamo (ripetute crisi con conseguente fame per i non allocati, riduzione a schiavitù di fatto di intere popolazioni mal allocate durante l’epopea colonialista, un paio di guerre mondiali per ridiscutere la migliore allocazione ecc.).
    Senza poi dimenticare che a decidere effettivamente dell’allocazione “ottimale” delle risorse delle nazioni non sono più da tempo i mitici singoli padroncini ma i supermonopoli come anche quello che governa i bit dentro i quali ci lascia liberamente scrivere.
    Insomma, se il “socialismo realizzato” in stile sovietico, con le sue brave e immani sofferenze provocate, non si è dimostrato la via augurabile per le magnifiche sorti e progressive dell’umanità, l’aver considerato il suo crollo come la fine della storia e finalmente il ritorno alla piena libertà d’impresa ovunque e comunque, è solo volgare, scadente e servile apologetica dell’esistente.
    Tornando a Xi Jinping, che mi è così simpatico che non mi ricordo mai come si scrive,
    è senz’altro molto più un seguace di Deng che di Mao, e non ignorava naturalmente la disponibilità dei cinesi, il popolo più laborioso della storia, ad acchiappare ciascuno il gatto ottimale pro domo sua, ma trovandosi nell’enorme responsabilità di mandare avanti una famiglia di un miliardo e mezzo di membri, non poteva non rendersi conto che la libera allocazione lasciata totalmente a se stessa avrebbe provocato effetti dirompenti e distruttivi nella società cinese e naturalmente per il Partito, come già aveva cominciato a provocarli negli anni di boom più sfrenato, con scioperi e ribellioni di massa dei nuovi proletari ex contadini con vite da nuovi schiavi, e via di questo passo. Quindi, almeno un po’ bisognava cambiare passo (con la rudezza nei confronti degli oppositori, dentro e fuori il partito, che a Xi certo non difetta).
    Qui mi fermo. Sul posto che Xi indica e rivendica per la Cina nel mondo, riguardo al quale l’analisi dell’articolo usano è di un ideologismo decisamente miope, proverò magari a dire la mia in altro post.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ tomar

      “Xi”

      Concordo.

      Aver tirato fuori la Cina dalla disperazione descritta da Pearl S. Buck ne “La buona terra” e averla portata dov’è ora è il più grande progresso della specie umana da quando Galileo scoprì i satelliti Medicei. Galileo ci ha liberati dalla necessità della superstizione; il Comunismo ha sfamato almeno il diciotto per cento degli individui della specie (anche se col sacrificio dell’1,3%).

      Ciao!

      Andrea Di Vita

    • Francesco scrive:

      >>> è solo volgare, scadente e servile apologetica dell’esistente.

      ci sono, ci sono!

      🙂

  37. tomar scrive:

    “Welcome to Britaly”
    Anche Liz Truss vittima della “migliore allocazione“ dei mercati obbligazionari?

  38. Miguel Martinez scrive:

    Citavo il meraviglioso pamphlet del major general Smedley Butler, 1935, che per me riassume i motivi per cui sono filoamericano.

    Aveva partecipato a spedizioni militari usane in Messico, Nicaragua, Haiti, ecc.

    E con quella lucidità non retorica, tutta americana, con un’assunzione tutta protestante delle proprie responsabilità, scrive:

    “I helped make Mexico, especially Tampico, safe for American oil interests in 1914. I helped make Haiti and Cuba a decent place for the National City Bank boys to collect revenues in. I helped in the raping of half a dozen Central American republics for the benefits of Wall Street. The record of racketeering is long. I helped purify Nicaragua for the international banking house of Brown Brothers in 1909-1912 (where have I heard that name before?). I brought light to the Dominican Republic for American sugar interests in 1916. In China I helped see to it that Standard Oil went its way unmolested.”

    • tomar scrive:

      Grande uomo quel Smedley Butler. E che stile.
      Peccato che io del protestantesimo americano, ma riconosco che è una prospettiva limitata, abbia conosciuto solo la versione delle sette evangeliche in Guatemala, brave soprattutto a istupidire i poveri o capaci, come il generale Rioss Mont, capo di una queste sette, di commettere un vero e proprio genocidio contro la popolazione maya massacrando en passant anche gli attivisti dell’Azione Cattolica che cercavano di difenderla (nonché di ammazzare il prete usano del villaggio di Santiago Atitlan, amico dell’altro giovane parroco usano del vicino paese in cui vivevo, e col quale mi trovavo a volte a fare jogging lungo la riva del lago).

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Tomar

        “Santiago Atitlan”

        Un nome favoloso…

        San Giacomo, innanzitutto, un frammento di ebraico biblico ispanizzato.

        Poi “Atitlan”.

        Che è palesemente nahua….

        Ora, presumo che tu stia parlando dell’omonimo villaggio dei monti di Oaxaca.

        Dove i nahua non sono mai arrivati.

        Ci sono arrivati i missionari francescani, spesso italiani, esaltati dalla scoperta di un “popolo buono capace di capire davvero il cristianesimo a differenza dei corrotti europei”, utopisti sognatori di un mondo nuovo. Che hanno imparato una delle mille lingue messicane, appunto il nahua (se non altro perché facile da pronunciare) e l’hanno diffusa in tutto il Messico.

        Pur di non parlare spagnolo…

        • Miguel Martinez scrive:

          Vicino c’è il paese di Santa María Tlahuitoltepec.

          Santa Maria, lo sapete chi era…

          Tlahuitoltepec è palesemente nahua.

          Notate la LEGGERA differenza con il vero nome indigeno, che è Xaamkëjxpët.

        • tomar scrive:

          per Miguel
          “Ora, presumo che tu stia parlando dell’omonimo villaggio dei monti di Oaxaca”
          No, è il principale villaggio indigeno del lago Atitlan, la cui popolazione non ladina parla la lingua maya tz’utujil.
          Vicino all’attuale pueblo resta ancora qualche rovina di Chutnamit, l’antica capitale del regno Tzutujil, conquistata da quella brava persona di Pedro de Alvarado anche grazie all’aiuto dei Cachiqueles, altra popolazione maya stanziata sul lago Atitlan… però sulla riva opposta (e ancora oggi sembra non si facciano molti matrimoni tra gli indigeni delle due sponde).
          Sei stato messo fuori strada dal nome che è effettivamente in lingua nahuatl (“tra le acque), perché così lo chiamavano i mexica già conquistati che condussero Alvarado sul posto.
          Quanto ai motivi che mi condussero lì, mi limito a una citazione di Aldous Huxley, che visitò il lago negli anni ’30, quando era senz’altro ancor più vergine (a parte lo sverginamento dei conquistadores) di quando lo visitai io: “Il lago di Como, mi sembra, tocchi il limite del pittoresco, ma l’Atitlan è come il lago di Como con abbellimenti supplementari di numerosi vulcani immensi. Davvero eccezionale”.

    • firmato winston scrive:

      Francesco, russi e ucraini si odiano da sempre (cioe’ da un secolo e mezzo o due), specie nella parte occidentale e piu’ europea, solo un paio di generazioni fa Stalin ha cercato letteralmente di sterminarli tutti prendendoli per fame, noi facciamo finta di non saperlo, loro dubito che se ne siano dimenticati.

      L’idea che Putin potesse pensare di essere accolto festosamente come estirpatore del “nazismo” e’ del tutto priva di ogni fondamento, e’ una balla sesquipedale.

      Semmai, all’epoca gli ucraini fiancheggiarono i tedeschi, e gli alpini italiani, proprio perche’ speravano che li avrebbero liberati dai russi (anche se alla fine il famoso eroe nazionalista ucraino Bandera fini’ nei campi di concentramento dei nazisti).

      Fino al 1989, dal circa la meta’ dell’800, per gran parte del dominio russo, prima scrivere (il popolo era analfabeta) e poi anche solo parlare ucraino era vietato, sconsigliabile, o pericoloso (da “nemici del popolo”!).

      Il fatto che i profughi siano stati benevolmente accolti in massa a milioni in Polonia, nemico storico della Russia, la dice lunga.

      Se anche i russi riuscissero a sconfiggere e occupare l’intera ucraina, non finisce li’, anzi e’ solo l’inizio, non e’ una guerra fra elite, e’ odio di popolo.

      Il fatto che la resistenza sia cosi’ accanita ed efficace contro quello che e’ ritenuto il secondo esercito del mondo, forse e’ sbagliato interpretarlo nel senso che e’ il secondo esercito del mondo che e’ una ciofeca, o le armi occidentali superpotenti. E’ la resistenza per la propria sopravvivenza che e’ accanita e all’ultimo sangue.

      Senza queste considerazioni terra-terra, interpretando a nostro comodo ideologico in termini di lotta di dominio fra superpotenze da guerra fredda del ‘900, si capisce poco o nulla.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “Stalin ha cercato letteralmente di sterminarli tutti prendendoli per fame, noi facciamo finta di non saperlo, loro dubito che se ne siano dimenticati.”

        E’ una gigantesca puttanata e pure vistosa.
        Per prima cosa, difetta di logica interna: Stalin la guerra l’ha vinta, per cui nessun fattore esterno è intervenuto per impedirgli di sterminare tutti gli ucraini. Per seconda cosa, quello di cui parli era una misura contro le zone agricole, non contro la totalità della RSS Ucraina. Anche perché senza la complicità del Partito locale non sarebbe stata possibile.

        “Fino al 1989, dal circa la meta’ dell’800, per gran parte del dominio russo, prima scrivere (il popolo era analfabeta) e poi anche solo parlare ucraino era vietato, sconsigliabile, o pericoloso (da “nemici del popolo”!).”

        E’ una gigantesca puttanata. Dire che nel 1988 fosse vietato parlare ucraino è una gigantesca puttanata.

        • firmato winston scrive:

          studia meglio la storia del luogo e del periodo, possibilmente non su fonti “del partito”, non basta dire “sono puttanate”

          • PinoMamet scrive:

            Beh abbiamo tra noi (momentaneamente impegnato) il caro Habs, probabilmente il più grande storico dell’Ucraina vivente in Italia (e non credo di esagerare: del resto lo riconosce anche l’ambasciata ucraina…) e mi pare in effetti che la lingua ucraina fu prima incoraggiata (!) dai bolscevichi, poi- con caratteristico stile sovietico, bisogna dire- scoraggiata fino all’arresto non di chiunque parlasse ucraino (non esageriamo!) ma dei principali intellettuali fautori di un’identità ucraina separata.

            • PinoMamet scrive:

              Comunque Habsburgicus saprà spiegare meglio.

            • PinoMamet scrive:

              E comunque questi arresti mi sa che sono degli anni Trenta, non certo del 1988…

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “Beh abbiamo tra noi (momentaneamente impegnato) il caro Habs”

              Che nel libro (che consiglio: la versione ridotta sul solo Novecento si dovrebbe persino trovare ancora in libreria) affronta la questione del trattamento ondivago che ha ricevuto l’ucraino durante il lunghissimo periodo sovietico.

            • firmato winston scrive:

              @pino
              Veramente ottimo suggerimento, grazie, e’ a questo che dovrebbero servire i blog.
              Credo di aver capito dai vostri indizi chi e’ Habs, mi sto gia’ scaricando qualche suo contributo che ho trovato sul tubo, poi me li converto in mp3 e me li ascolto con calma (ho un lettore a batteria ministilo ricaricabile che funziona ancora benissimo, di 15 anni fa… no, non e’ apple, non potrebbe essere di 15 anni fa).
              Finora, di persone competenti sulla questione est, conoscevo un po’ solo Ettore Cinnella, Andrea Graziosi, e relativamente alle questioni nordestino-asburgiche l’ottimo Raoul Pupo.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per FW

                “Credo di aver capito dai vostri indizi chi e’ Habs, mi sto gia’ scaricando qualche suo contributo che ho trovato sul tubo”

                Mi sorprendo che sia sul tubo del paron di fessbuco…

                Scrivimi magari in privato udra chiocciolina pm punto me e ti dico volentieri il vero nome di Habs, non credo che gli dispiacerà.

              • firmato winston scrive:

                @miguel:
                “Mi sorprendo che sia sul tubo del paron di fessbuco…
                Scrivimi magari in privato udra chiocciolina pm punto me e ti dico volentieri il vero nome di Habs, non credo che gli dispiacerà.”

                Miguel Miguel… il tubo e’ della concorrenza, e’ di larry page e del russo “naturalizzato statunitense” (probabilmente ebreo russo) sergiei brin… proprio quelli che ti spiano in continuazione collo smatphone per cercare di offrirti cio’ che preferisci e ti interessa, invece di importi roba di cui non ti frega un cazzo.
                E a mio parere e’, assieme wikipedia, il piu’ fantastico diffusore di conoscenza. Dentro c’e’ di tutto, sta a te cercare quello che preferisci. Anzi c’era di tutto, perche’ purtroppo la censura nazi-comunista delle teste di cazzo del politicamente corretto e’ arrivata alla grande anche li’. Perche’ non ti sbracci di piu’ per impedire la censura di ogni tipo, e il diritto all’anonimato? Significa la libera disponibilita’ di contratti di connessione e mezzi di pagamento COMPLETAMENTE ANONIMI, SENZA ECCEZIONI. Prova a dirlo ai tuoi amici compresi i frequentatori di questo blog salvo forse quello con la funzione del buffone del Re che e’ il povero Daouda . Sembra fantascienza? No, all’inizio era cosi’, e ti diro’ di piu’ era un CAPOSALDO delle democrazie LIBERALI. L I B E R A L I , CAPITO?

              • firmato winston scrive:

                Non serve che mi dici esattamente chi e’, grazie comunque, anzi vi garantisco a mia volta la massima discrezione (anche per quanto appena scritto qui sopra e nell’altro subito precedente post altrettanto semi-incazzato ;).
                Ma se ci ho messo due secondi io, dai vostri indizi, a capire chi e’…
                Quello che c’e’ sul tubo sono interviste, e sono curiosissimo di ascoltarle, dopo le lezioni di cinnella (un po’ noioso), graziosi e pupo (chiarissime, ottime!).
                Ebbi modo di capire a suo tempo che Habs e’ l’unico qua dentro che non solo ha sentito nominare ma apprezza Sturzo… che e’ tutto dire: don Sturzo litigava con Luigi Einaudi perche’ lo riteneva non abbastanza liberale. E ho preso atto del suo apprezzare tardivo le democrazie liberali anglosassoni per la _relativa_ liberalita’, rispettto agli altri**, nel trattamento della questione covid. Se non erro gli dissi, o forse solo lo pensai: “adesso l’hai capito perche’ Sturzo quando se ne dovette scappare trovo’ asilo da esule solo li’ “…

                **ricorderete quando Mattarella si offese per la onesta e ovvia considerazione di Johnson quando disse “ma noi siamo un paese libero non possiamo fare lockdown come quello italiano”…

              • PinoMamet scrive:

                Mmm
                Non credo davvero che tu abbia capito chi è Habsburgicus, non mi risulta che sia su YouTube (mai controllato a dire il vero) comunque se vorrà dirti il suo nome lo farà lui.

              • roberto scrive:

                Pino si, ci sono delle lunghe ed interessantissime interviste al buon habsb su YouTube

              • PinoMamet scrive:

                Non lo sapevo, non sono abbastanza curioso per cercarvi su Youtube 😀

        • firmato winston scrive:

          “era vietato, sconsigliabile, o pericoloso (da “nemici del popolo”!).”

          o, o, o, non tutte e tre le cose sempre e insieme

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            E’ sconsigliato anche parlare in dialetto durante la seduta di laurea, ma capisci che metterlo insieme a “vietato e pericoloso ‘da nemici del popolo'” sembra proprio una puttanata.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per FW

        “Francesco, russi e ucraini si odiano da sempre (cioe’ da un secolo e mezzo o due),”

        Infatti, la mia domanda non è per quale dei due dobbiamo tifare.

        Nei mille conflitti del mondo (tipo Tigray vs Etiopia, Yemen vs Arabia Saudita) nessuno ce lo chiede.

        Noi siamo coinvolti, solo perché c’è anche una “lotta di dominio fra superpotenze”. Cher è la parte che ci coinvolge.

        E infatti giustamente a Francesco, non gliene importa nulla degli ucraini (o dei tigrini o degli yemeniti). Gli interessa schierarsi con gli americani, perché l’America è Hollywood, ecc.

        • Malgrado scrive:

          “russi ed ucraini si odiano da sempre (cioe’ da un secolo e mezzo o due)”

          Cazzate. Non si odiavano fino a poco tempo fa. Forse fino a dieci anni fa.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “Non si odiavano fino a poco tempo fa. Forse fino a dieci anni fa.”

            Credo ci fossero notevoli differenze geografiche. Parliamo di un paese dove a Est sono nate due repubbliche secessioniste che si definiscono “popolari>”, mentre ad Ovest già nel 1991 (PRIMA dell’indipendenza) si erigevano monumenti alle SS.
            Questa fortissima tensione Est-Ovest era talmente ben presente nell’immaginario ucraino che è uno degli espedienti narrativi di una delle stagioni della serie di Zelensky.

            • firmato winston scrive:

              e’ il classico casino ai confini che segue alla dissoluzione degli imperi

              correggimi spietatamente se sbaglio (anzi scusa e’ ovvio che sbaglio, correggimi e basta)

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                No, è vero.

              • firmato winston scrive:

                lo vedi che contrarii le persone sempre e comunque 🙂

                lo sai cos’e’, vero?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Se scrivo è perché ho qualcosa da dire di mio, che deve essere in più o diverso da quanto detto dagli altri.
                Se no non ha nemmeno senso perdere tempo a leggermi.

        • firmato winston scrive:

          @miguel
          “Noi siamo coinvolti, solo perché c’è anche una “lotta di dominio fra superpotenze”. Che è la parte che ci coinvolge.”

          E’ un assunto comodamente tradizionale, direi quasi una frase fatta che tradisce una diciamo lacunosa cultura politica, un pregiudizio storico, da dimostrare e secondo me sbagliato.
          Come ho cercato di spiegare sopra molto riassuntivamente, credo che sia una semplificazione sbagliata, legata alle mentalita’ in voga in italia ai tempi dello scontro della guerra fredda, che poi in italia non e’ mai stato tanto fra comunisti e atlantisti, ma piuttosto fra filo-americani e anti-americani, e cosi’ continua ad essere tuttora, tanto che i vecchi comunisti (come te e un po’ tutta la tua cerchia di amicizie ahah, scherzo ma non del tutto, e tu essendo di larghe vedute lo puoi capire ;)) continuano ad essere filo-russi pur di essere anti-americani nonostante la russia di putin sia l’opposto di un regime comunista, ma semmai smaccatamente clerico-fascista (senza offesa per i clerico-fascisti).

          Perche’ ce ne preoccupiamo tanto piuttosto che delle guerre in africa e asia: non solo perche’ e’ in Europa. Tu credo sei arrivato molto dopo, ma i miei genitori (di normali due sessi diversi ;)) hanno combattuto entrambi una sanguinosa guerra che si e’ svolta sia in Italia che in Russia, sia da occupanti che da occupati, e una guerra civile. Uno dei miei zii e’ morto fucilato in quanto ufficiale nemico, in quella guerra (era del genio della Acqui, anche se dislocato altrove). Gli altri alla morte ci sono andati vicini ma se la sono cavata, mia madre ad esempio venne condannata a morte e ricercata dalle poco pietose brigate nere ma riusci’ a nascondersi fino alla fine della guerra e quindi sopravvivere.

          Non ne parlavano MAI.

          Dopo la catarsi data dalla indubitabile disfatta dell’alleanza italo-tedesca, nell’ovest e’ cominciato un lungo periodo di pace prosperita’ e stabilita’ che dura tutt’ora, nell’est no, la stabilita’ quando c’era era formale e imposta con la forza, infatti ogni tanto ci sono stati moti di rivolta, “fraterne” occupazioni militari, cadute di regime, drastici cambi di alleanza. E a quanto pare la situazione non si e’ ancora stabilizzata.
          In ucraina sta accadendo, con qualche anno di ritardo, qualcosa di simile a cio’ che e’ successo dopo la caduta del regime comunista jugoslavo (o dell’impero austroungarico, o di quello turco: e di quello sovietico), col ristabilirsi manu militari dei vecchi confini e le _drastiche_ pulizie etniche nelle zone miste. Se ti trovavi nel posto sbagliato e non tagliavi la corda in fretta, ti ammazzavano. Sembra che a est la pulizia etnica, quando va bene nella sua forma debole di deportazione, sia ancora in voga.

          Non la vedo bene, sinceramente, Putin ha infilato la mano in un vespaio, ricevendone un bel po’ di sgradite sorprese. Non credo assolutamente, pero’, che fosse sincero quando ha detto che voleva denazificare nel senso di liberare l’ucraina, per quanto dal suo punto di vista: molti ucraini preferiscono diventare nazisti o qualsiasi altra cosa, piuttosto che sottostare ai russi, e lo sapeva benissimo.

          Il problema e’ nelle zone miste. Anche se dovesse vincere totalmente dal punto di vista militare, occupando completamente il paese, la situazione sarebbe assolutamente instabile e mantenibile solo con un continuo e crescente ricorso alla forza, alimentando sempre di piu’ gli odii reciproci. Ucraini e russi hanno troppi conti in sospeso da perlomeno un secolo, i casini fra russia e ucraina cominciarono da subito dopo la rivoluzione d’ottobre, tanto che, a quel che ne ho capito, Lenin scelse di creare l’URSS come unione di repubbliche proprio per contenere, soddisfacendolo in parte, l’indomabile nazionalismo dei contadini ucraini, di un paese che era essenzialmente contadino.
          Gia’ all’epoca!
          (e’ il nazionalismo italiano, borghese elitario e cittadino, che e’ un’anomalia storica, i contadini italiani dell’ottocento erano nazionalisti piuttosto verso le piccole nazioni italiane antecedenti l’annessione forzata dai plebisciti truffa dei savoia – vedi i massacri durante il cosiddetto brigantaggio meridionale, che oggi consideremmo resistenza partigiana, o il disappunto dei contadini veneti che cominciarono ad andarsene in massa in cerca di fortuna altrove, nelle americhe e in australia).

          Di Ucraina ne parla con competenza lo storico specialista Andrea Graziosi, trovi qualche suo ottimo video sul tubo. Mi sono procurato “lettere da karchov”, i dispacci che l’ambasciatore italiano mandava in patria per descrivere la tremenda carestia all’epoca in corso e che adesso sappiamo essere stata sicuramente provocata da Stalin apposta per schiacciare la resistenza ucraina, dandole una lezione memorabile (circa 4 milioni di morti di fame). Dubito che gli ucraini di oggi se ne siano dimenticati, e’ successo all’epoca in cui i miei genitori, quelli che hanno fatto tutti e due la guerra rischiando seriamente di lasciarci la pelle, erano ragazzi, non stiamo parlando di chissa’ che remota epoca storica.

          Anche se ti dai molte arie ;), ho l’impressione che tu capisca poco sia dell’italia che dell’europa, ti manca il retaggio storico, hai delle fonti sia parziali che di parte, ti fai portare a spasso dalle ideologie esteriormente dichiarate ma che sono solo alla superficie dei tuoi amici “impegnati”. Questo paese e’ un gran casino, ci capiamo poco e facciamo una gran fatica ad adattarcisi anche noi che ci stiamo dentro da piu’ di mille anni. Quelli che cercano di immigrarcisi mi fanno pena! Sono contenti solo finche’ non cominciano a rendersi conto di dove sono capitati, che appunto e’ molto difficile anche per i nostrani. 🙂 E’ nota la battuta del dittatore Mussolini: governare gli italiani non e’ difficile, e’ impossibile! E se lo diceva “Lui”…

          In quanto responsabile e tenutario del presente bordello, stai dietro a daouda e adv, che mi sembrano anomalmente depressi, e non ancora del tutto abituati ad esserlo.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “sappiamo essere stata sicuramente provocata da Stalin apposta per schiacciare la resistenza ucraina, dandole una lezione memorabile (circa 4 milioni di morti di fame)”

            Vedo che hai cambiato versione: l’obiettivo non è più quelli di sterminarli tutti, ma di indebolirli per fiaccare la resistenza.
            Quindi “puttanata” era il termine corretto per definire la versione in cui non ti riconosci, non trovi?

            • firmato winston scrive:

              MT, se per te far crepare deliberatamente di fame 4 milioni di persone e’ _qualitativamente_ diverso dallo “sterminarli tutti” tanto da dire all’interlocutore che scrive puttanate, credo tu abbia problemi psichiatrici, e so anche di che tipo.
              Niente di particolarmente grave eh, solo cose che rendono estremamente difficile, inutile e francamente sgradevole l’interlocuzione.
              Ma magari di persona sei una persona simpatica e amabilissima.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Se non c’è tutta questa differenza nella gravità, allora perché hai deciso di scrivere “sterminarli tutti”? Sarebbe dovuto apparirti non necessario il ricorso a questa puttanata a scopi retorici.

              • firmato winston scrive:

                Va oltre le tue possibilita’ di comprensione, ma nell’emotivita’ di Stalin con ogni probabilita’ c’era proprio lo “sterminateli tutti”.
                Fidati.

              • PinoMamet scrive:

                Mah, non sono un esperto dell’emotività di Stalin, ma mi pareva di ricordare che le misure fossero rivolte contro i kulaki, non contro gli ucraini.

                Immagino che l’impatto più devastante sia stato appunto dove tale categoria fosse più diffusa, ma mi pare improbabile che Stalin, che apparteneva appunto a una minoranza, ce l’avesse con un’altra minoranza.

                Non mi risultano neanche particolari odii tra ucraini e georgiani… Però boh.

              • Francesco scrive:

                Pino

                lo sterminio per fame di milioni di “kulaki” è ben presente nella memoria storica degli ucraini, dubito lo siano le scuse con cui giustificato dai carnefici.

                posso immaginare che anche tu convenga che i grandi possidenti terrieri nemici del popolo non si contano a milioni, giusto?

                in ogni caso, come ci ricorda a ogni piè sospinto Miguel, la memoria dei fatti è forse più importante della verità dei fatti, per cui da allora gli ucraini si dividono tra collaborazionisti e gente che odia comunisti/russi, appena sotto la superficie

                e questo è emerso in modo clamoroso nel 1990 (dopo 50-60 anni di insegnamento ufficiale sulla fraternità tra russi e ucraini! poi dicono che la scuola dovrebbe educare)

                Immagino che di riflesso questo crei un forte senso di comunità tra chi, pur vivendo nei confini formali ucraini, si sente russo.

                ciao

              • PinoMamet scrive:

                “posso immaginare che anche tu convenga che i grandi possidenti terrieri nemici del popolo non si contano a milioni, giusto?”

                Mi sfugge completamente di cosa tu mi stia criticando; se mi stai criticando di qualcosa.

                Mi pare che stiamo giocando io a tennis e tu a baseball…

                Ripeto il concetto: non mi pare che Stalin ce l’avesse particolarmente con la nazionalità ucraina più che con quella, boh, tatara, udmurta o… russa;

                credo invece che lo sterminio dei piccoli proprietari terrieri/coltivatori diretti abbia colpito particolarmente le regioni dove erano più diffusi, cioè in primis l’Ucraina.

              • Francesco scrive:

                infatti, e gli ucraini un pelino se la sono legata al dito, quella scelta dei bolscevichi (Stalin o prima di lui? non ricordo, dove è finito Hasburgicus?)

                anche se comunisti sostenevano che era solo un caso a che a morire di fame a milioni fossero degli ucraini

                ciao

          • Miguel Martinez scrive:

            Per FW

            “tanto che i vecchi comunisti (come te e un po’ tutta la tua cerchia di amicizie ahah, scherzo ma non del tutto, e tu essendo di larghe vedute lo puoi capire ;)) continuano ad essere filo-russi pur di essere anti-americani”

            Il problema è che tu combini alcune interessanti riflessioni sull’Italia con dei preconcetti su di me che dimostrano solo che non sai assolutamente niente di me e che in gran parte sono falsi.

            Se tu lasciassi perdere queste illazioni e ti limitassi a esporre il tuo punto di vista, sarebbe meglio.

            Vedo che quel poco che ho detto, riguardo alla mia analisi degli Stati Uniti, ti è entrato da un orecchio e uscito dall’altro: continui a parlare di posizioni “filorusse” da “vecchi comunisti”.

            Ah, mio zio è stato ufficiale su una nave nella guerra del Pacifico e ha fatto lo sbarco in Normandia, se ti può interessare.

            • Francesco scrive:

              cribbio, tuo zio sì che sapeva saltare in lungo, quando scendeva dalle navi! 😀

              PS Miguel, il 99% del mondo quando dice USA intende quella parte degli USA che tu odi. A iniziare dagli italiani, che quelli non emigrati sono in maggioranza parecchio anti-americani. Soprattutto tra quelli che sanno leggere e scrivere.

            • firmato winston scrive:

              Le illazioni su di te servono a farti capire l’impressione che dai attraverso questo blog a qualcuno di esterno che non fa gia’ parte della tua cerchia, e che non conosce te, ma conosce benissimo la cerchia, perche’ ci e’ nato, vissuto e cresciuto dentro.
              E quindi conosce anche te.
              Mai sentito il proverbio “dimmi con chi vai e ti diro’ chi sei?”
              Altro indizio: mai sentito dell’importanza dell’analisi dei metadati, tu che ti dimeni per terra quando senti parlare di un cookie? Nella telefonia, per capire molto di qualcuno, non occorre intercettare le sue comunicazioni, basta sapere con chi comunica. E’ per questo che le compagnie telefoniche del dopo 11 settembre sono obbligate per legge a conservare i cosiddetti “tabulati” per anni e anni… e non si puo’ piu’ vendere una sim, una postepay, o concedere l’accesso alla rete, telefonica o meno, in un modo che non sia in qualche modo tracciabile attraverso la registrazione di documenti ufficiali di identificazione. Lo stesso vale per i soldi: e’ strapalese l’intenzione delle autorita’ statali degli ex-paesi liberi democratici e occidentali di rendere impossibile qualsiasi trasferimento di denaro che non sia perfettamente tracciabile.

              Uno dei caposaldi fondamentali delle democrazie liberali e’ la segretezza assoluta e intangibile delle comunicazioni e dell’uso del proprio denaro (l’austria e la svizzera sono forse egli ultimi due paesi dove permane il segreto bancario – solo per i propri cittadini si intende, altrimenti finiscono nella lista degli “stati canaglia”, e gia’ questo dice tutto).

              A sinistra vedi qualche resistenza. Io assolutamente no, anzi sono i primi ad invocare il controllo a furor di popolo, in nome dell’onesta’ e dell’altruismo. Sono delle teste di cazzo non meno che nella destra fascista, e tu gli lisci il pelo. Non mi interessa quali siano le tue convinzioni profonde che quelle non le sai nemmeno tu, io vedo solo quello che traspare dal blog nella sua olistica interezza.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Fw

                “Mai sentito il proverbio “dimmi con chi vai e ti diro’ chi sei?”

                Bene, io vado con:

                Shakespeare, Blake, Ruskin, Vernon Lee (che per molte cose non era d’accordo con Ruskin), Shelley, Stan Goff, Kenneth Grahame, Henry Williamson, William Morris, J.R.R. Tolkien, Tulsi Gabbard.

                Ti dice parecchio su chi sono.

        • Francesco scrive:

          >>> E infatti giustamente a Francesco, non gliene importa nulla degli ucraini (o dei tigrini o degli yemeniti).

          perchè mi calunni? io ero a favore dell’operazione di pace di Bush sr in Somalia! solo che i somali con gli AK47 erano contrari e hanno ottenuto pieno successo.

          cosicchè in Somalia si muore di fame e di sete ancora oggi, grazie a quella grande vittoria

          proprio perchè mi importa di ucraini, yemeniti, somali, kurdi, etc. sono a favore della Pax imperiale americana, che però è solo una vuota parola perchè neppure loro hanno il potere necessario

          mi limito a deprecare l’alleanza di ferro con gli orribili Saud, che è già più realistico

          sull’Ucraina, avrò ripetuto mille volte perchè ritengo di prendere posizione nella lotta tra un tiranno revanscista, guerrafondaio, corruttore e un popolo europeo che gli resiste

          ciao

          PS se la pace la portasse il Sacro Romano Impero Germanico sarei un imperiale, naturalmente.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            La Pax Americana è finita il 24 febbraio perché gli USA non erano disposti a negoziare per il suo mantenimento.

            • Francesco scrive:

              quella non era per nulla la Pax americana a cui penso io, però

              era giusto una tregua su un fronte aperto, che Putin ha riaperto

              io penso più alla NATO o alla situazione in Corea degli ultimi 60 anni

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Quindi quando è finita la pax americana?

              • Francesco scrive:

                Non è finita, c’è solo Putin che da fastidio! la “corsa alla NATO” è esattamente la riprova che la PA ha ancora molto fascino

                PS credo con Trump, che ha picconato molto duramente l’imperialismo USA per sostituirlo con un nazionalismo da piccola potenza

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Pax Americana è un calco di Pax Romana.
                La Pax Romana è quella situazione in cui Roma è l’unico soggetto che può ricorrere alla guerra all’interno della sua area di influenza: se i barbari attaccano una provincia romana, salta la Pax Romana.
                Qui una candidata provincia dell’Impero è stata attaccata da una potenza straniera che non riconosce la supremazia dell’Impero e l’ordine imposto dall’Impero, per cui la Pax Americana è saltata.

              • Francesco scrive:

                mi sembra un pò una scemenza, che i barbari hanno sempre rotto le palle e dall’altra parte ci stavano i Parti

                cmq a oggi nessuno ha mai attaccato guerra a un paese iscritto alla NATO!

                basta?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Pagella Politica è francamente imbarazzante.

      “Non è neppure verificabile la parte del discorso di Berlusconi in cui dice che Putin pensava di raggiungere la capitale ucraina Kiev «in una settimana» e di «deporre il governo in carica in breve tempo».”

      In realtà c’è un sostanziale consenso degli analisti su questo punto. Anzi, forse una settimana è persino esagerato: doveva essere (usando la definizione di Caracciolo) un “golpe rafforzato”.

      • Francesco scrive:

        Sì ma non esiste nessuna prova documentale o dichiarazione esplicita di Putin. E loro giustamente lo danno per probabile ma non verificabile.

        PS cazzo c’entra un golpe con una blitz di forze armate straniere?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Far saltare un governo per favorire l’elevazione dei propri amici è a tutti gli effetti un colpo di Stato.

          • Francesco scrive:

            Scusa ma “colpo di Stato” non implica la NON partecipazione di forze armate straniere? alla peggio soldi e qualche spia?

            Giusto per capirsi

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Non saprei: mi risulta nuova questa distinzione. Colpo di Stato significa rovesciare un governo per sostituirlo con un altro al di fuori dei meccanismi costituzionali e, come ammetti, l’utilizzo di risorse straniere non è dirimente.

              • Francesco scrive:

                sì che è dirimente, cazzo!

                un conto è fare la marcia su Roma o la rivoluzione d’Ottobre, un conto farsi portare al potere da truppe straniere!

  39. tomar scrive:

    per PM
    “mi pareva di ricordare che le misure fossero rivolte contro i kulaki, non contro gli ucraini… ma mi pare improbabile che Stalin, che apparteneva appunto a una minoranza, ce l’avesse con un’altra minoranza.”

    Su questo secondo me avete al tempo stesso ragione e torto sia tu che fw.
    E’ vero che le misure erano rivolte contro i kulaki in generale, ma è anche vero che il nazionalismo era il massimo dei crimini nell’ideologia sovietica, per cui tra l’altro l’origine nazionale non doveva avere alcun peso nel partito, basti pensare che per quasi tutta la storia dell’URSS il leader supremo fu per trent’anni un georgiano e per altri trenta… due ucraini. E anche i successivi presidenti fino a Gorbacev provenivano da regioni periferiche della Russia, nessuno da Mosca o da Leningrado.
    E tuttavia le identità e i sentimenti “nazionali” , per quanto ufficialmente tacitati, non erano mai scomparsi del tutto e se l’ucraino Chruščëv decise nel 1954 di “regalare” la Crimea all’Ucraina, poté farlo tranquillamente perché la cosa appariva al partito e al popolo sovietico solo come un irrilevante cambio di bandierine sulla carta dell’URSS, ma lo fece anche come tacita riparazione all’holodomor, nel quale aveva pur avuto un ruolo, anche se non in primo piano (comunque nel 1938 fu nominato “facente funzione” di primo segretario del comitato centrale del Partito Comunista Ucraino).

    • roberto scrive:

      sono totalmente d’accordo con te

    • Peucezio scrive:

      Uhm,
      ma allora perché hanno creato tutte ‘ste repubbliche autonome, compresa l’Ucraina stessa?
      Perché non hanno mantenuto, ideologicamente capovolto, l’assetto dell’impero zarista?
      Ci è voluto l’internazionalismo bolscevico per dividere la Russia in un’infinità di staterelli nazionali?

      • tomar scrive:

        A Peucezio
        “Perché non hanno mantenuto, ideologicamente capovolto, l’assetto dell’impero zarista?”

        La mia risposta è che Lenin voleva evitare che il corso fondamentale della rivoluzione, nel momento critico successivo a 3 anni di guerra civile, fosse deviato dalle risorgenze di tutti i nazionalismi presenti in tutto l’impero zarista, e quindi scelse, contro il parere di molti dirigenti bolscevichi compreso Stalin, di lasciare alle diverse patrie di scegliere se aderire o meno all’Unione.
        Sapeva cioè discernere la contraddizione principale da quelle in quel momento secondarie, come aveva anche fatto nel marzo del 2018 accettando (lì era Trockij a non essere tanto d’accordo) “l’umiliante” Trattato di Brest-Litovsk, con pesantissime concessioni territoriali da parte russa, perché i bolscevichi erano riusciti a prendere il potere sull’onda delle tre parole d’ordine “pane, pace, terra” e quel programma bisognava anzitutto portare avanti.
        E infatti non a caso Putin c’è l’ha con Lenin, che considera praticamente un criminale, non con Stalin

        • Peucezio scrive:

          Stalin però poteva cancellare le varie autonomia.
          Ha scelto di non farlo.

          • tomar scrive:

            A Peucezio
            “Stalin però poteva cancellare le varie autonomia.
            Ha scelto di non farlo.”

            Ma carissimo Peucezio, Stalin non poteva affatto cancellare formalmente le varie autonomie (come per altro non l’ha fatto nessuno dei suoi successori) per la semplice questione che tutto il “dibattito” nel gruppo dirigente bolscevico dopo la morte di Lenin ruotava intorno al perno inossidabile di chi fosse il suo più fedele successore. E nessuno poteva dimenticare che era stato Lenin a volere fortemente la scelta della unione tra repubbliche rispetto alla verniciatura di rosso dell’impero zarista, cui invece propendevano per parte loro sia Stalin che Trockij.
            Che poi Lenin non abbia avuto nessun degno successore dovrebbe essere evidente a chiunque guardi quella storia senza deformanti lenti ideologiche rosse o nere che siano.
            Ma certo se Stalin prevalse non fu solo per la sua spietatezza da Principe senza troppi scrupoli, ma anche perché, soprattutto nella seconda metà degli anni ’20, era certo più conforme allo stato d’animo delle masse sovietiche la sua realistica scelta di tenere anzitutto in piedi l’ancora malferma baracca dell’URSS (“il socialismo in un solo paese”) anziché lasciarsi prendere da prospettive magari formalmente più “corrette”, ma in realtà del tutto avventuristiche, come per esempio quelle prospettate da Trockij (la “rivoluzione permanente”).
            E quindi l’autonomia delle varie repubbliche (e nazionalità) fu sempre formalmente rispettata, un formalmente che per altro non va inteso solo come pure verniciatura esteriore, è una storia che mi sembra, anche se la conosco pochissimo, molto più complessa. Per dire, Kruscev arrivò al politburo e poi al Cremlino attraverso il cursus honorum come segretario del Partito comunista ucraino. Cosa che non aveva di certo dimenticato quando decise di “regalare‘ la Crimea alla Repubblica Socialista Sovietica Ucraina.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Io sapevo che la cessione della Crimea fosse avvenuta solo per motivi di convenienza amministrativa: la continuità territoriale permetteva di gestirla meglio. Anche per il discorso di acqua ed elettricità.

      • Francesco scrive:

        Leggermente OT: a me leggere l’appello degli 11 intellettuali che definiscono “illegale” la cessione della Crimea voluta da Krushev ha fatto impazzire.

        Nessuno di loro è uno iusperito sovietico …

        • Peucezio scrive:

          Non era illegale, era arbitraria nella sostanza, perché senza fondamento storico, etnico, culturale e linguistico.

          È come se un governo italiano si alzasse una mattina e firmasse un trattato con la Croazia per cedergli le Marche, con tanto di ratifica del parlamento, ecc.

  40. roberto scrive:

    OT della serie *non sono tutti uguali* ma alcuni peggio di altri…buongiornissimo caffé!

    https://www.ilsole24ore.com/art/senato-gasparri-ddl-riconoscere-diritti-concepito-AEhJPg9B

    • Francesco scrive:

      Avevo notato e approvato con calore, anche se è una iniziativa puramente formale che riprende e omaggia Casini (non Pierferdinando, quell’altro)

      Aspetto la Giorgia alla prova dei fatti, per ora mi sta piacendo

    • Peucezio scrive:

      Io ho una controproposta: subordiniamo la capacità giuridica al raggiungimento della maggiore età e stabiliamo che fino a quel momento si è res, liberamente disponibile, vendibile, acquistabile, sopprimibile da parte degli adulti.
      E magari stessa cosa dopo i 60 anni: siano soggetti solo gli uomini adulti (magari solo i maschi) nel pieno della loro forza, gli altri siano oggetti.

  41. Andrea Di Vita scrive:

    @ firmato Winston

    “depressi”

    Posso sapere in che cosa ti sembro depresso?

    Grazie.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  42. tomar scrive:

    Consultazioni, alle 10.30 tocca al centrodestra (unito). . Berlusconi nella delegazione, ma ‘costretto’ al silenzio.

    Accetto scommesse sul fatto che il Cavalier bevente riuscirà comunque, all’uscita dalla consultazione, a metter su un qualche siparietto, almeno mimico (per quanto la sua faccia rigidamente implasticata abbia ormai qualche difficoltà al riguardo).

  43. Francesco scrive:

    >>> Perché se l’Europa, con le sue grandi capacità tecnologiche, si allea alla Russia

    sai che non capisco come potremmo fare? la Russia è povera ma ha la Bomba, ha le risorse naturali ma pensa di essere una grande potenza, come facciamo ad allearci?

    chi comanda? nell’Impero Usano comandano gli Usani e circola il dollaro (anche l’euro e la sterlina ma fingiamo di no). nell’Impero eurasiatico? come potrebbe funzionare?

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Francesco

      “sai che non capisco come potremmo fare?”

      Intendo dire che è questo ciò che preoccupa gli Stati Uniti, non intendo affatto dire che sarebbe una cosa buona.

      Premesso questo, l’Impero Russo non è mica quello romano: sono entrati a Parigi nel 1814, a Vienna nel 1945, e se ne sono andati, come se ne sono andati anche dall’Azerbaijan iraniano e dalla Manciuria. E hanno lasciato morire i partigiani greci, perché erano fuori dalla loro area; e hanno fatto capire al PCI italiano che non avrebbero alzato un dito se fosse stato soffocato.

      Leggo del viaggio di un americano in Germania nel 1848, resta sconvolto dalla pignoleria burocratica e paranoica dei funzionari russi, e dcide di rinunciare a entrare nella Polonia russa.

      Insomma, l’impressione è che la strategia russa sia da sempre quella di farsi attorno un muro impenetrabile. Questo muro è stato spesso costruito su terre di confine, che non hanno per nulla apprezzato, ovviamente. Ma è un altro discorso.

      Tutto questo per dire che sì, un’alleanza tra una Russia che riceve tecnologia europea e dà risorse all’Europa mi sembra perfettamente fattibile.

      • Fuzzy scrive:

        Basta leggere gli ultimi articoli di Orlov specialmente quelli sui pagamenti in rubli, che viene fuori almeno un paio di volte questa proposta, appunto energia russa in cambio di tecnologia europea. E anche il fatto che la Russia non è mai stata veramente espansionista perché è già enorme di suo e non è certo sovrappopolata.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Fuzzy

          “E anche il fatto che la Russia non è mai stata veramente espansionista perché è già enorme di suo e non è certo sovrappopolata.”

          Sarebbe interessante studiare i diversi imperialismi e il loro perché.

          La Spagna, boh, gli è più o meno caduto in testa un impero per colpa di alcuni avventurieri, che io sappia l’unica cosa che ci hanno saputo fare era farsi dare oro e argento, finché i coloni stessi non si sono stufati e dichiarati indipendenti.

          L’Olanda, piccola e borghese, con un’immensa rete commerciale e mercanti armati

          Inghilterra, che ha saputo estrarre dall’Oriente la ricchezza che permetteva di comprare il cotone dall’America con cui hanno rivenduto i loro vestiti all’Oriente, poi ha saputo spacciare l’oppio alla Cina

          Gli USA ne abbiamo già parlato

          La Cina non si è mai espansa oltre certi limiti: la loro influenza sui vicini è stata tutta culturale. E comunque non è mai stato uno “Stato” prima di Mao.

          La Russia, boh, appunto: tante risorse, tanto spazio, livello tecnologico non molto elevato, una paura tremenda di farsi derubare e invadere dai mongoli, dai turchi o dai tedeschi, filo spinato…

          • Francesco scrive:

            >>> Sarebbe interessante studiare i diversi imperialismi e il loro perché.

            ORAMM!!!

          • Peucezio scrive:

            Se vedi il paesaggio castigliano capisci come mai gli spagnoli hanno creato l’impero.
            Cavalieri, in mezzo a un semideserto aspro e spazioso, con i tori allo stato brado…
            Più che la guerra che ci fai là?

        • Francesco scrive:

          “pagamenti in rubli” … chissà perchè il mio rilevatore di problemi è andato fuori scala!

          😀

      • Francesco scrive:

        >>> Intendo dire che è questo ciò che preoccupa gli Stati Uniti, non intendo affatto dire che sarebbe una cosa buona.

        Miguel, tutte le mie domande/obiezioni vertono sul COME farlo, non voglio sprecare tempo a discutere se sarebbe un cosa buona.

        Iniziando dalla domandina innocente: chi comanda in questa alleanza tra Mosca, Berlino, Parigi? e chi viene tra quelli che sono sicuri di non comandare? è un mille anni e passa che si guerreggia su questo problema, altro che faglie dal Baltico al Mar Nero

        ciao

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Francesco

          “Miguel, tutte le mie domande/obiezioni vertono sul COME farlo, non voglio sprecare tempo a discutere se sarebbe un cosa buona.”

          Ok… boh! Immagino che verrebbe negoziato di volta in volta, un po’ come succede oggi tra l’Europa e la Cina per gli scambi commerciali.

          Con molte tensioni, ovviamente, di cui approfitterebbero altri (usani, indiani, cinesi…).

          • Francesco scrive:

            scusa Capo ma che cazzo di Impero/Superpotenza sarebbe?

            stai descrivendo una cosa tipo l’alleanza di destra che dovrebbe sostenere la Meloni, di vita incertissima

            eppure tra ascendenze Azteche, Spagnole, Usane dovresti saperne di come si gestisce un Impero!

            😀

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Non stava mica descrivendo un impero: stava descrivendo la crepa nell’Impero.

              • Francesco scrive:

                io avevo capito che stava descrivendo l’alleanza russo-europea (in senso lato!!!) che avrebbe reso obsoleto il dollaro

                Mig, mi sbaglio?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Non tutte le alleanze sono il nome di un impero dissimulato: Francia e Russia nel 1914 erano alleate in funzione antitedesca, ma mica costituivano un impero (sempre in senso geopolitico del termine).
                Lo scenario è: Russia e Germania sono abbastanza distanti per non pestarsi i piedi e hanno interessi comuni, dunque è loro interesse raggiungere delle intese per perseguire questi obiettivi comuni.
                Se domani Germania e Russia riuscissero ad estendere le proprie sfere di influenza abbastanza da pestarsi i piedi, ecco che l’alleanza salterebbe. Ma quel giorno non sembra poi così prossimo.
                Per dire, già la Francia ha qualche problema in più con la Russia, che le sta erodendo la sfera di influenza africana (avevo postato qualcosa sul punto), ma la Francia attualmente è in crisi profonda: la fatto la spallata in Libia, ma non è riuscita a beneficiarne (la “sua” Cirenaica è finita in orbita russa), nel Mediterraneo si sta scontrano con la Turchia in ascesa (durante le ultime Giornate del Mare di Limes c’era l’intervento di un ammiraglio francese che diceva con fin troppa enfasi retorica che l’Italia doveva sostenere la Francia contro la Turchia, segno che i francesi il problema ce l’hanno) e nella sfera della Francofonia (o quello che ne resta) perdono costantemente presa.
                L’Italia per la Russia è un cliente, per cui abbiamo gli stessi interessi convergenti della Germania. Inoltre è stata la Turchia a “scippare” la Tripolitania e l’Albania, mica la Russia.

              • Peucezio scrive:

                Comunque, rispondendo a tutti tre, meglio il classico impero, con l’Europa come parte assoggettata.
                Tanto sono vassalli comunque: non sono capaci ormai antropologicamente di autonomia geopolitica.
                Si potrebbe fare una specie di federazione, un po’ comel’Unione Sovietica. L’URSS comprendeva al suo interno la Federazione Russa, che a sua volta ha le sue repubbliche autonome e i suoi oblasti. In pratica la stessa Federazione Russa rimarrebbe com’è, con le sue suddivisioni amministrative interne e gli attuali stati europei avrebbero lo stesso status giuridico delle repubbliche che formavano l’URSS.
                Solo che non ci sarebbe il comunismo, ma una teocrazia ortodossa con sfumature panslavistiche con pieni diritti per le altre religioni.

  44. tomar scrive:

    Scommessa vinta.
    Meloni, proprio ad evitare “incidenti”, ha fatto una dichiarazione telegrafica di 30 secondi, ed il Cavalier bevente, “in piedi alla sua destra”, ha comunicato “solo” con continui movimenti degli occhi e oscillazioni nella postura, mentre Salvini è restato per tutto il tempo immobile e con lo sguardo come perso nel vuoto.

  45. tomar scrive:

    Rivisto il video della dichiarazione di Giorgia Meloni all’uscita delle consultazioni e devo rivedere un po’ il mio commento a caldo.
    Più che sugli occhi del Cavalier bevente metterei l’accento sui ripetuti movimenti del capo che mostravano non solo assenso su quanto diceva Giorgia ma anche, attraverso la mimica di quel che resta dei suoi muscoli facciali, il fatto che “amici, sta dicendo quel che le ho detto di dire.”
    Solo per un attimo, alle parole “indicazione unanime”, si è tradito con una vistosa alzata di sopracciglia in direzione di Salvini.
    Che poi il Cavaliere, come tutte le persone non trasparenti a se stesse (prerogativa per altro indispensabile a tutti gli uomini di comando) non possa inevitabilmente non tradirsi con irriflesse sintomalità gestuali si può vedere anche nel famoso video del 2018 nel quale l’Amor nostro rubò la scena a Salvini sditeggiando i punti del programma man mano che il padano li enumerava.
    Piccolo quiz per i commensali: in quel video (che oggi trovate dappertutto) qual è il momento in cui il Berlusca sditeggiante sintomalmente si tradisce?

  46. Miguel Martinez scrive:

    Per il diletto di Francesco, avvicinamento tra Iran e Arabia Saudita:

    https://www.middleeasteye.net/news/iran-makes-mixed-overtures-saudi-arabia-amid-new-alignments

    Che ha senso.

    Gli Stati Uniti iniziano a minacciare l’AS perché tiri fuori più petrolio da una produzione declinante, ma l’AS ha tutto l’interesse a tenersi le proprie riserve per il futuro.

    L’Iran con un governo che non tramonta da quattro decenni ha il problema di aver stufato la propria popolazione.

    Entrambi hanno interesse a uscire dal sistema del dollaro come base mondiale di scambi, visto che viene usato come ricatto contro AS e come strumento per le sanzioni contro l’Iran.

    E di fronte a questioni come energia e dollaro, i reciproci ideali sciiti e sunniti possono finire sotto il tappeto 🙂

    Vedremo…

    • Francesco scrive:

      allora, se è un passo verso meno guerre civili in Medio Oriente, mi pare cosa buona e giusta, anzi ottima.

      da quando Khomeini ruppe la Pax americana sono scorsi fiumi di sangue senza nessun esito, date le forze grandi ma simili dei due campi (diciamo due per farla facile)

      ma quando arabi e persiani vendono petrolio ai cinesi o agli indiani, trattano in dollari USA?

    • Peucezio scrive:

      E bravo Biden, che è riuscito a buttare nelle braccia dell’Iran perfino il suo più acerrimo avversario geopolitico.

  47. Miguel Martinez scrive:

    Vi ricordate di quando c’era il Mercato Globale che ci toglieva dal Gretto Nazionalismo Guerrafondaio e creava un’Umanità Afratellata e Felice?

    Mentre Biden emana le misure protezionistiche contro la Cina (superando di gran lunga Trump), i tedeschi cercano di impedire ai cinesi di comprarsi il porto di Amburgo.

    Si comincia a capire un po’ meglio come doveva essere il mondo nel 1936 circa.

    https://apnews.com/article/russia-ukraine-germany-europe-berlin-government-and-politics-6832344d1350f720883dc1aeea74adad

    Allies blast Scholz over Chinese investment in German port
    yesterday

    BERLIN (AP) — Lawmakers from two of Germany’s governing parties on Thursday slammed plans for Chinese shipping group COSCO to take a major stake in the operator of the country’s biggest container terminal, warning that they pose a national security risk.

    Public broadcaster NDR reported that Chancellor Olaf Scholz has asked officials to find a compromise that would allow the investment in Hamburg to happen, after six ministries initially rejected it on the grounds that COSCO, already the port’s biggest customer, could get too much leverage.

    • Francesco scrive:

      Miguel

      i cantori della pace mercantile universale si sono accorti da un pezzo che la Cina barava al gioco, però, mica da oggi

      e in effetti l’Asia somiglia assai a quella di 90 anni fa, ogni giorno di più

      • tomar scrive:

        x Francesco
        “e in effetti l’Asia somiglia assai a quella di 90 anni fa, ogni giorno di più”
        Quindi l’Asia del 1932, potresti esplicitare un po’, perché sinceramente e senz’altro per mia ignoranza non riesco a capire il paragone.

      • Peucezio scrive:

        Francesco,
        quindi la pace mercantile universale non va bene; il sovranismo neppure.
        La tua idea è solo cambiare idea ogni mese o c’è qualche contenuto definito?

  48. Miguel Martinez scrive:

    La classica notizia di cui non gliene importa un tubo a nessuno.

    A partire da me: non sono certo in grado di fare una valutazione della storia del Ciad e di tutti i fattori che sono dietro le proteste, nonché della sua collocazione geopolitica.

    Non è mica l’Iran, dove pare che stiano succedendo cose altrettanto gravi, ma dove ci viene detto chiaramente per chi tifare.

    https://abcnews.go.com/International/wireStory/30-killed-amid-demonstrations-chads-capital-91816154

    Security forces kill at least 60 as protests engulf Chad

    N’DJAMENA, Chad — Chadian security forces opened fire on anti-government demonstrators in the country’s two largest cities Thursday killing at least 60 people, the government spokesman and a morgue official said.

    • roberto scrive:

      A tuo gusto personale preferivi il mondo del 1936-2022 o quello chessò del 2000?

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “A tuo gusto personale preferivi il mondo del 1936-2022 o quello chessò del 2000?”

        Ovviamente io preferisco il “picco”, quel momento nella storia del pianeta in cui l’umanità ha potuto estrarre il massimo delle risorse pagando il minimo delle conseguenze. Quindi preferisco il 2000.

        Adesso stiamo raccogliendo i cocci, quindi non mi sorprende che il 2022 somigli al 1936.

        Questo per quanto riguarda i processi storici inevitabili.

        Poi preferirei avere dei governanti meno guerrafondai, ma il 95% degli italiani li ha votati (per lamentarsi il giorno dopo del costo del gas e del rischio di un’atomica in testa) e non posso certo farci niente.

      • Peucezio scrive:

        Il paragone però funziona solo in parte.
        Il mondo del ’36 era in ascesa: il conflitto non è venuto dalla scarsità ma dall’espansione.
        Ammesso che ora ci sia davvero scarsità: a me pare piuttosto ci sia l’ideologia della scarsità, che la scarsità sia indotta.

    • Francesco scrive:

      Beh, Mig, in Chad il giochino dei golpe prosegue da un pezzo e si può ben dire che “il più pulito (dei golpisti) c’ha la rogna”

      in Iran le cose per ora appaiono diverse assai, non trovi?

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “, in Chad il giochino dei golpe prosegue da un pezzo”

        Non lo so.

        Di solito i golpe esistono perché un paese svolge un determinato ruolo nella scacchiera mondiale.

        Mi aiuti a capire la situazione del Ciad? Me ne sono interessato circa 20 anni fa, da allora non seguo più.

        • Francesco scrive:

          non voglio spacciarmi per un esperto

          so solo che è un golpe che segue da vicinissimo un altro golpe, sempre militari

          e che la situazione in tutta l’area tende verso la Somalia, come caos e violenza, anche se mi pare ci siano miniere di uranio importati (Niger?)

  49. Miguel Martinez scrive:

    Una cosa che dimentichiamo tutti è che la guerra passa sempre più nei cieli.

    E che a forza di giocare tra potenze, rischiamo di distruggere non solo la Terra, ma anche ciò che la avvolge.

    https://archive.ph/WckR8#selection-1058.1-1072.0
    archive.today
    Saved from 20 Oct 2022 12:36:42 UTC

    Chinese physicists simulate nuclear blast against satellites

    •Computer experiment suggests warhead detonated in near space could disable threats such as Elon Musk’s Starlink satellites
    •Explosion could produce a cloud that sets a trap for enemies while reducing risk to ‘friendly’ spacecraft, according to model

    Stephen Chen
    Stephen Chen in Beijing

    Chinese scientists say their computer simulation closely matched the results of the 1958 Teak test. Photo: Wikipedia

    A nuclear blast in near space could create a radioactive cloud over an area as big as New York state, crippling or destroying satellites in near-Earth orbit, according to a new computer simulation conducted by a team of Chinese military scientists.

    At the Northwest Institute of Nuclear Technology, a research institute run by the People’s Liberation Army in Xian, researchers developed a model that can evaluate the performance of nuclear anti-satellite weapons at different altitudes and yields with unprecedented detail and accuracy.

    The simulation results suggest that a 10-megaton warhead – modestly powerful by today’s standards – could create a serious threat to satellites if it detonates at an altitude of 80km (50 miles).

    The blast could turn air molecules into radioactive particles and produce a cloud with a shape similar to an upside down pear, said nuclear physicist Liu Li and his colleagues in a paper published in the peer-reviewed journal Nuclear Techniques on October 15.

    • Francesco scrive:

      Posso prenderlo come un riconoscimento alla capacità occidentale di fornire informazioni precise, tempestive e utili agli ucraini?

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ francesco

        “prenderlo”

        Sì.

        Infatti Mosca ha risposto lanciando nuovissimi satelliti spia della solita serie Kosmos (l’usato sicuro dello spazio).

        Ciao!

        Andrea Di Vita

    • PinoMamet scrive:

      Sempre nei cieli, ma più in basso:

      non lontano da qui- in linea d’aria, un nonnulla- c’è una base aerea militare.

      Durante la Guerra del Golfo serviva da base ai Tornado tedeschi; i piloti tedeschi erano alloggiati proprio nella mia cittadina, che è ricca di alberghi.
      Qualcuno a poche decine di metri da casa mia.

      Bon.
      Ogni volta che succede qualche guerra o guerricciola nel mondo, la base, di solito pochissimo frequentata (non è delle maggiori in Italia) comincia giorni o settimane prima a ricevere un sacco di voli, atterraggi e ripartenze, degli aerei più strani, dai soliti caccia fino a quelli da attacco al suolo (A-qualcosa, americani) o a enormi aerei militari da trasporto…

      tutte le volte che c’è questa improvvisa attività, insomma, o almeno la maggioranza delle volte, succede qualche casino al quale l’Italia volente o nolente partecipa.

      Questa settimana comincio a notare il sorvolo di aerei (credo siano Hercules) che fanno manovre a bassissima quota (non si tratta di semplice atterraggio: fanno dei veri e propri slalom a bassa quota che coprono chilometri e chilometri di territorio, mi pare abbastanza chiaro che si tratti di manovre addestrative).
      Tra l’altro sono silenziosissimi.

      Speriamo sia una delle volte in cui non succede niente…

      • Francesco scrive:

        mi associo alle tue speranze!

        PS l’USAF non ha più A-qualcosa da molti anni. che aerei sono? mica gli A10 Warthog, cacciacarri? sarebbe un segnale molto preoccupante

        • PinoMamet scrive:

          ecco, gli A10! Ma li vidi anni fa;

          quelli che vedo adesso sono Hercules o aerei similari, impegnati in manovre.
          Suppongo che siano manovre per atterrare e scaricare materiali o persone sotto il fuoco nemico, ma la butto lì, non ne so niente.

          • Francesco scrive:

            PS c’hanno le eliche? fa una certa differenza, con le eliche sono pesi medio-leggeri, con i motori a reazione sono i pesi massimi

          • PinoMamet scrive:

            Eliche!

            (in altre occasioni ne ho visti di quelli con motori a reazione, veramente grandi…)

            • Francesco scrive:

              non hai idea dell’invidia, sarò pacifista ma una voglia di vederli volare, quei mostri!

            • PinoMamet scrive:

              Per Francesco:

              se ne è accorto anche il fogliaccio locale, dopo molte segnalazioni, e ci fa sapere che si tratta in effetti di un’esercitazione di “inter-operatività” e sono (scrivo a memoria) Hercules C- 21J (o 27? boh)e Hercules cC 130J dell’Aeronautica italiana e Airbus A 400M di quella belga;

              visto che l’operazione è durata più giorni, e che è stata precedutata qualche giorno prima, sempre da queste parti, da un’esercitazione con i massicci elicotteri Chinook dell’Esercito, che certo non passano inosservati, e visto il momento particolare in politica ionternazionale, qualche preoccupazione c’è stata…

              naturalmente è “tutto di routine”, “circolare, non c’è niente da vedere” 😉 ma insomma…

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “blast”

      In sé, nulla di nuovo. La notizia semmai è che i Cinesi siano arrivati a calcolarselo da soli, l’effetto, cosa per nulla banale dal punto di vista numerico.

      A me nella notizia dà fastidio una cosa: il fatto stesso che sia stata data. Perché conferma che si pensa di nuovo a mettere Bombe in orbita. E questo è male.

      Una volta che ho una manciata di H in orbita, magari sotto le mentite spoglie di satelliti civili (ci vuol poco) è un attimo farle cadere sulla testa del nemico tutte insieme. I tempi richiesti per raggiungere il bersaglio partendo dallo spazio circumterrestre sono minimi rispetto ai tempi di volo dei missili.

      Ecco perché il Trattato dello Spazio ne proibì da subito la militarizzazione, fin dagli anni Sessanta.

      Poi certo, è arrivato il programma USA Star Wars. Ma allora l’URSS non era più in condizione di nuocere nello spazio, e la Cina non ancora.

      Oggi è diverso. Non mi stupisce che la loro crittografia quantistica, dove i Cinesi sono più avanti degli USA, a Pechino l’abbiano provata sui satelliti.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  50. Mauricius Tarvisii scrive:

    Finalmente anche la Finlandia erige un bel muro.

    Ma la premier è atlantista, va ai concerti ed è “di sinistra”, per cui va tutto bene. Non è mica quel cattivone di Orban…

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/20/finlandia-un-muro-al-confine-con-la-russia-per-evitare-larrivo-di-massa-dei-profughi/6845374/

  51. Miguel Martinez scrive:

    Vi giro un messaggio di ADV in risposta a Roberto, forse non è passato perché c’erano troppi link, ma non sono sicuro.

    ADV SCRIVE:

    @ roberto

    “disgustoso”

    Questione di gusti, immagino.

    Altri ad esempio trovano disgustoso il bispensiero imperante.

    Ho davanti agli occhi la copia di La Repubblica del 10 ottobre 2014 in cui si parla dei bombardamenti dell’artiglieria Ucraina su scuole, condominii e giardini pubblici di Donetsk in violazione della tregua. Sei bambini uccisi da un colpo di mortaio, un medico Svizzero di 38 anni assassinato, Laurent Du Pasquier. Il tutto – stando a Kiyv – per riconquistare l’aeroporto (notoriamente i bambini sono soliti giocare sulle piste di un aeroporto).

    Se non bastasse, c’è il reportage della giornalista Francese Anne-Laure Bonnel (coi sottotitoli in Italiano) sempre sulle eroiche imprese di Kiyv nel Donbass

    https://youtu.be/b8j0tJsKltg

    O magari l’inchiesta Tedesca del giornale Die Welt del 3 agosto scorso sui soldi che si sta facendo Zelenski. Se uno vuole sapere delle piacevolezze Ucraine prima dell’attacco di Putin può cercarle sul sito di Human Right Watch (non me lo lascia caricare) alla voce 2019 Country chapters Ukraine. Non ho bisogno di parlare della fine che ha fatto il giornalista Italiano Anrea Rocchelli e di come Kiyv abbia collaborato (eufemismo) alle indagini, che manco Al Sisi, Nè ho bisogno di citare il (da noi) censuratissimo Philip Graham (sempre sul Donbass) per notare come un paese democratico di solito non venera il responsabile Stepan Bandera della morte di centomila civili crocifissi alle porte delle case come un eroe nazionale, non azzera i diritti dei lavoratori (anche se qui la Thatcher non sarebbe d’accordo) come da link http://www.ilparagone.it/attualita/zelensky-cancella-i-diritti-dei-lavoratori-con-la-scusa-della-guerra-parte-lattacco-ai-diritti-dei-cittadini/ e magari neanche arruola nelle proprie forze armate un gruppo nazista (come se da noi i Carabinieri avessero inglobato Ordine Nuovo). Per la cronaca, il fondatore di Azov diceva che la missione ucraina è quella di “guidare le nazioni bianche nella crociata contro gli Untermenschen semiti” come da link /www.theguardian.com/world/2018/mar/13/ukraine-far-right-national-militia-takes-law-into-own-hands-neo-nazi-links. Non stupisce così leggere che dopo EuroMaidan

    “Nel 2014 gli atti antisemiti si sono moltiplicati. Un insegnante di ebraico è stato aggredito a Kiev a gennaio. Una settimana dopo, uno studente kollel è stato accoltellato. A febbraio, bombe molotov sono state lanciate contro una sinagoga a Zaporizhia, 600 km a sud-est di Kiev, e in Crimea, a Simferopol, la sinagoga Ner Tamid è stata etichettata con una svastica e la scritta “Morte agli ebrei”.”

    https://www.mosaico-cem.it/attualita-e-news/mondo/ebrei-in-ucraina-una-presenza-secolare-ancora-oggi-preoccupata-per-il-suo-futuro/

    Potrei continuare. Penso basti.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • roberto scrive:

      Bene Andrea è definitivamente nel campo di quelli che sono lì a denazificare l’ucraina….

      • Francesco scrive:

        Anche io, solo che abbiamo dei nazisti diversi nel mirino!

        😀

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Roberto

        “denazificare”

        Potrei ribattere dicendo che sei un tipico No-Pax.

        Servirebbe?

        Almeno qui, mettiamo da parte le qualifiche sulle persone e cerchiamo – se ci riusciamo – di contestare i fatti.

        Posso fornire (WordPress permettendo) le pezze d’appoggio per ciascuna delle affermazioni che ho fatto.

        Tu?

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • roberto scrive:

          No scusa parliamo di altro, francamente non c’è una base comune di discussione se ti sei bevuto la propaganda Putin umana della denazificazione…è tempo perso ed energie spese inutilmente

          La chiudo qui su questo argomento

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Roberto

            “propaganda”

            Non uno dei siti che ho citato è stato redatto dopo il 24 febbraio 2022.

            Addirittura la notizia di Repubblica risale a otto anni fa.

            La faccenda degli Ebrei la sapevo gia’ da un mio cari amico Ebreo osservante, ma ho volutamente cercato un sito di cultura Ebraica.

            Human Rights Watch ha scritto nel 2019.

            Non ho citato personaggi contestati per le loro posizioni: né Cardini, né Graham, né Orsini, né Montanari, né Tricarico, né Caracciolo e tantomeno byoblu o Sputnik.

            Se sei in grado di contestare i fatti, fallo.

            In caso contrario non ripetere a pappagallo l’accusa di essermi bevuto la propaganda di Putin.

            Perché se tu lo facessi allora saresti tu l’esempio vivente di quello che si beve panzane.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

          • Peucezio scrive:

            Andrea,
            non farci caso.
            C’era il politicamente corretto versione 1.0.
            Unico tabù il fascismo e l’antisemitismo.
            La versione 2.0 non ha tabù fissi: si tabuizza momento per momento quello quello che serve e se il nazismo torna buono, non è più il male assoluto e perfino un Roberto lo legittima o lo minimizza.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Ci stiamo americanizzando: per loro fascismo/nazismo vuol dire”nemici degli USA”, semplicemente.

              • Peucezio scrive:

                Anche comunismo, eppure non è tabuizzato.
                No, io credo che c’entri il principio di arbitrarietà del potere.
                Un conto è un potere stabile, legato a un assetto definito e poco mutevole nel tempo, come quello creatosi dopo la II G.M. L’unica religione era quella della stigmatizzazione degli sconfitti.
                Ora invece, nell’instabilità geopolitica di oggi, siamo al potere come capriccio, volubilità costante, quindi si tratta di volta in volta di compiere atti di omaggio dicendo una cosa e un mese dopo il suo contrario, perché la fedeltà cieca al potere viene prima di quella al principio di non contraddizione.
                Che questo passi attraverso gli USA, in quanto egemoni, è normale.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ peucezio

              “minimizza”

              Lo so bene.

              A me quello che spaventa non è questo.

              Quello che spaventa e’ la paurosa mancanza di memoria, che davvero ricorda la riscrittura orwelliana della Storia.

              Nn c’è bisogno di essere antiamericani per ricordare come – pur nonostante le tante cose buone che indubbiamente hanno dato al mondo – gli USA non abbiano esitato a sostenere i peggiori regimi autoritari sotto tutte le latitudini, dalla Grecia dei colonnelli al Vietnam del Sud al Cile di Pinochet alle varie repubbliche delle banane.

              E per l’Ucraina, dove pure il figlio del Presidente degli USA ha legami chiacchieratissimi, dove ci sono oligarchi col patrimonio personale pari a un quinto del PIL del paese, dove la miseria ha spinto un undicesimo della popolazione a scappare in Europa in vent’anni, dove giornalisti stranieri vengono assassinati e si intimidiscono i testimoni, dove bande naziste vengono addirittura incorporate nell’esercito, dove degli oppositori sono stati arsi vivi… bisogna continuare a dare dell’imbevuto di propaganda a chi non ha dimenticato tutto questo mentre l’aggressore di turno è visto male dagli USA.

              Siamo veramente al ‘quattro zampe buono due gambe cattivo’ delle pecore della Fattoria degli Animali.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              P.S. Tu sei un linguista. Hai notato come la grafia Ucraina della toponomastica abbia completamente sostituito quella sovietica (in Russo) in tutti, dico assolutamente tutti i testi giornalistici, i documentari ecc.? Il gennaio scorso, la città che tutti avevano sempre chiamato Kiev quanti la chiamavano Kiyv (vabbè, tranne Hasburgicus e pochissimi altri)? E così per tutti gli altri posti, nomi ecc. Ricorda un poco quello che a suo tempo era successo con l’ISIS, che tutti, all’unisono, chiamavano ‘il sedicente Stato islamico’. La parola ‘sedicente’ veniva sempre aggiunta, in automatico, anche se non c’entrava niente. Un po’ come ‘Giunone-dalle-bianche-braccia’ nell’Iliade. Ma almeno quello era Omero.

              • firmato winston scrive:

                Guarda che quello a cui manca la memoria sei tu: gli Usa sostennero quei regimi (“bastardi, ma sono i nostri bastardi”, cit) in opposizione ai regimi sostenuti dai comunisti, che mediamente anche loro, nella storia, in media, non e’ che si possa dire che abbiano portato chissa’ che paradiso in terra.
                Per cui ti ricordo quanto hai detto solo poco fa: “il piu’ sano c’ha la rogna”.
                Solo che dimentichi di applicarlo ricorsivamente, e omertosamente, anche a te e ai tuoi amici. Sei di una faziosita’ rivoltante, con l’aggravante che qui dentro la gente pende dalle tue labbra perche’ non capisce un cazzo di alcunche’ sia non umanistico-letterario.

              • PinoMamet scrive:

                Mi fa un po’ ridere, dopo tanti litigi, che penderemmo dalle labbra di ADV…

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ firmato Winston

                “memoria”

                Ti prego di leggere quello che scrivo prima di rispondere.

                Dire che gli uni hanno commesso crimini non significa che gli altri non ne abbiano commessi. E infatti io non ho mai detto che i Russi o altri nemici degli USA non commettono atrocità.

                Oggi invece la maggioranza vede solo le atrocità di una parte.

                Un collega Russo di ritorno dalla sua patria mi assicura che da loro è uguale, solo con le parti scambiate.

                Propaganda loro, propaganda nostra.

                Almeno in questo blog, per favore cerchiamo di essere equanimi.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Fuzzy scrive:

                Mi chiedo, perché proprio non lo so, se la diplomazia abbia mai preso in considerazione seriamente chi ha torto o ragione. O se mai le guerra si siano risolte tramite la diplomazia. Oppure se ci sia sempre stata come condizione a priori, la necessità di un vincitore o per lo meno di uno sfinimento reciproco tra i vari contendenti.
                Si aspettano le elezioni di medio termine in America per vedere come evolverà la faccenda.
                Oramai ci siamo. (Ho fatto scorta di popcorn e Lambrusco per godermi lo spettacolo). Ho ricevuto velocissimamente dal corriere, un bel pacco di polenta istantanea biologica, perché non si sa mai che vinca ancora Biden.

              • Peucezio scrive:

                Andrea,
                “Quello che spaventa e’ la paurosa mancanza di memoria, che davvero ricorda la riscrittura orwelliana della Storia.”

                Esattamente!

                Sulla toponomastica.
                Sì, ma spesso non sono nemmeno cose ideologiche: i giornalisti (almeno quelli italiani) sono troppo ignoranti per queste distinzioni.
                Secondo me è successo banalmente che gli ucraini, per ragioni ideologiche, si sono messi a usare solo le forme ucraine della toponomastica, i giornalisti anglosassoni le hanno traslitterate col sistema loro (che non è quello scientifico, usato internazionalmente, di cui i giornalisti nemmeno sospettano l’esistenza) e quelli italiani si sono adeguati, non conoscendo altro, senza nemmeno sapere quello che fanno.

              • tomar scrive:

                ad ADV
                “sedicenti”
                Figurati che ormai da un po’ sono diventati sedicenti persino i tennisti e le tenniste che hanno come unica colpa di essere nati/e in Russia o Bielorussia, per cui accanto al loro nome nei tornei sono scomparse dai tabelloni le bandiere e i nomi di quei paesi.
                E questo lo fa la WTA che aveva pur dovuto non calcolare nei punteggi per la sua classifica il davvero sedicente torneo di Wimbledon, visto che ai suoi organizzatori non era bastato cancellare le bandiere ma, come sempre primi della classe, avevano cancellato anche gli atleti, tra cui l’allora primo in classifica Medvedev.

            • roberto scrive:

              Ragazzi basta con le cazzate geopolitiche e il conformismo ed il politically correct e gli amici o i nemici degli usa, l’ameticanizzaziobe e zelenski che è antipatico

              Andrea ha dato del nazista a gente così (l’ha letto da paragone, o glielo ha detto uno dei suoi mille amici)

              https://www.elsewhere-journal.com/blog/2022/5/16/portraits-of-war-yuriy-gurzhy

              Lo conosco da 32 anni, ebreo (da parte di madre), fino a pochi mesi fa non aveva nessuna antipatia antirussa (anzi suonava in un gruppo che si chiamava Russendisko)

              Per me basta così, salterò l’argomento Ucraina e amen

              • Peucezio scrive:

                Il punto non è l’Ucraina in sé infatti.
                In Ucraina ci sono i nazisti (in una misura che in Italia provocherebbe un’isteria folle), ci sono tanti non nazisti, ci sono ebrei, ci sono filorussi diventati antirussi dopo l’attacco di Putin, altri rimasti filorussi (e magari trucidati per questo dagli ucraini, compresi donne e bambini), c’è di tutto.

                Ma l’antinazismo era un tabù.
                Il tabà non è una disamina razionale della realtà e un’azione consequenziale e mirata.
                È un dogma, un absolutum.
                Un dogma laico: il laicismo puro è un’ipocrisia e ogni laicità ha le sue idiosincrasie, i suoi miti, i suoi dei e demoni.
                Se cambiano i dogmi, sta succedendo qualcosa di profondo.
                Che non riguarda l’Ucraina, riguarda noi, l’Occidente in senso classico.

              • PinoMamet scrive:

                “Andrea ha dato del nazista a gente così ”

                Scusami Roberto, ma dove?

                io ho letto, riportato da Miguel (quello originale non lo trovo) un commento di Andrea in cui cita articoli che parlano di bambini vittime di un bombardamento ucraino, e dell’aumento dell’antisemitismo in Ucraina.

                Adesso salta fuori che Andrea ha dato del nazista al tuo amico…
                mi pare un bel salto…

                Io ammetto senza problemi di trovare Zelenski antipatico, al limite della sopportazione, dal giorno 1 dell’invasione russa (e dal suo stupido show contro Draghi colpevole di avergli telefonato al momento sbagliato della sua sceneggiata in divisa);

                e ammetto che non ho simpatia per le “piccole patrie” dalla cultura mezzo inventata, e l’Ucraina, mi dispiace, ma mi sembra il paradigma assoluto di queste;

                sono sicuramente non imparziale, esattamente quanto i simpatizzanti dell’Ucraina ,

                ma vuol dire anche che sono un putiniano?
                Lo sono, perlomeno quanto il tuo amico è nazista 😉

                forse dovrei esimermi anch’io dal commentare, ma davvero, con tutto il bene, e anche se riuscissi a fare la tara all’odiosità di Zelenski, non riesco proprio a tapparmi gli occhi per amor di patria… altrui e dire che tutto quello che ha fatto l’Ucraina è bello, buono, e al di sopra delle critiche…

                c’è un limite al mio stalinismo 😉

              • PinoMamet scrive:

                E i torti della Russia?

                I torti della Russia sono evidenti, sono chiari, e sono ripetuti tutti i giorni su qualunque giornale.

                Stabilito questo, saremo ancora liberi di esercitare il senso critico e dire che anche dall’altra parte non sono tutti angioletti, o è già proibito?

                Mi dispiace per chi vuol vederci una lotta epica tra il Male e il Bene, ma quello è Hollywood: già Omero è assai più complesso…

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Andrea ha dato del nazista a gente così”

                Scusa, fai un’estensione indebita.

                Anche qui ho sentito definire genericamente “assassini egoisti” i “novax terrapiattisti”.

                Mica rispondo dicendo, “hai dato dell’assassina alla mia amica che si è rifiutata di vaccinarsi contro il Covid dopo che sua figlia è stata ricoverata in ospedale per gravi problemi al cuore subito dopo essersi vaccinata”.

                Dico, “guarda che ci sono tanti validi motivi per essere dall’altra parte, come in ogni conflitto”.

      • PinoMamet scrive:

        “Bene Andrea è definitivamente nel campo di quelli che sono lì a denazificare l’ucraina….”

        Sì, beh, ma gli articoli dicono il vero o il falso?

        Il fatto che Putin abbia usato la denazificazione come scusa per invadersi e annettersi le regioni, non significa mica che tutto quello che abbia fatto il governo ucraino sia buono e giusto.

        E onestamente ho sempre trovato patetici i tentativi dei giornalisti nostrani di dare una ripulita d’immagine ai simpaticoni di Azov&affini.

        Se l’associazione con i nazisti è tanto disgustosa- e naturalmente la è- doveva essere Zelenski il primo a scongiurarla, evitando, beh, di associarsi ai nazisti.

        Se da Israele, dove lo conoscono bene, si sono decisi solo l’altro ieri a dire “è il momento di aiutare l’Ucraina”, ma, beninteso, “non bisogna mandare armi in Ucraina” (virgoletto perché cito i giornali), forse un motivo ci sarà.

        • firmato winston scrive:

          Pino, in che salsa bisogna condirlo che all’epoca dell’attacco italo-tedesco alla russia sovietico-staliniana dei gulag, delle deportazioni di massa e degli holodomor che alle classi dirigenti occidentali dell’epoca, fascisti e nazisti in particolare, erano ben noti, per molta gente del posto (il 10, il 50, il 90 per cento chi lo sa) chiunque arrivasse a far guerra ai comunisti russi, anche usando i loro stessi metodi nazistoidi, che non escluderei a priori che i nazisti appresero proprio da quei precedenti, era il benvenuto?
          Bisogna scriverci sopra un dotto trattato di 3000 pagine?
          Si puo’, ma questo e’ il sunto.
          Non e’ continuando ad ammassare balle su balle, simpatie e antipatie, che si arriva da nessuna parte (fra le quali le peggiori sono le verita’ parziali e le simpatie/antipatie, perche’ non sono smentibili ma solo integrabili, e non fa lo stesso effetto).

          • PinoMamet scrive:

            Non ho capito cosa c’entra con il mio intervento, però.

            Non è qui dove stiamo parlando dell’holodomor…

            qui ADV ha postato degli articoli, e io chiedo: dicono cose vere o no?

            Capitolo simpatie: l’ebreo (convertito al cristianesimo) Zelenski non suscita grandi simpatie in Israele, e ti assicuro neppure nel mondo ebraico italiano: perlomeno in quello che frequento io.

            Non credo che sia un nazista, ma ecco, se parliamo di simpatie, forse poteva scegliersi delle compagnie migliori.

          • tomar scrive:

            per fw
            “per molta gente del posto (il 10, il 50, il 90 per cento chi lo sa) chiunque arrivasse a far guerra ai comunisti russi… era il benvenuto?”

            Chi lo sa, ma dai fw, se fossero stati il 50 o il 90 per cento (e magari in qualche singolo posto lo saranno pur stati) come spieghi, esimio storico, che il popolo sovietico, sia pure all’immenso prezzo di 22 milioni di morti, fu l’unico a resistere e poi a sconfiggere i nazisti quando erano ancora l’unica incontrastata potenza europea (tra Stalingrado e lo sbarco in Normandia dello zio di Miguel passò un anno e mezzo o ricordo male?).

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “Bene Andrea è definitivamente nel campo”

        Perché chi non è con noi è contro di noi, come diceva Bush.

    • Francesco scrive:

      no, non basta

      è quasi nulla, se non peggio.

      basta rilevare la voluta confusione di luoghi e di date, tipica dei cattivi minestroni di mezze verità

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ francesco

        “Minestroni”

        A questo punto mi devi dire quali sono queste mezze verità.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

  52. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    https://www.gay.it/eugenia-roccella-ministra-pari-opportunita-voleva-cambiare-unioni-civili

    Eugenia Roccella Ministra per le Pari Opportunità. Voleva abrogare le unioni civili
    Lo scorso anno, nel pieno del dibattito sul DDL Zan, Roccella parlò di “legge disastrosa, che non soltanto comprime la libertà di espressione, ma conduce a grandi passi verso il transumanesimo”.

  53. Miguel Martinez scrive:

    Per FW

    “il tubo e’ della concorrenza, e’ di larry page”

    Sì certo, svista!

    Piuttosto intendevo dire che non riesco a immaginarmi habs che fa dei video, ma Roberto conferma che li fa!

    🙂

  54. Peucezio scrive:

    Per inciso,
    io vorrei far notare una cosa.
    Nei comenti di questo blog ci si contrappone sempre in modo manicheo e allora ognuno diventa l’interprete organico di un’idea, anziché un interlocutore con le sue sfumature e complessità.

    Ma Andrea Di Vita è un illuminista di sinistra, occidentalista non in senso identitario e nazionalista, ma in senso universalistico: l’Occidente globalizzato dei diritti.
    È alieno ideologicamente sia dalle pulsioni nazionaliste o imperialiste della Russia, sia dalle sue spinte regressive in senso per esempio religioso o di costume, di concezione della famiglia, del sesso, ecc., che sono cose che semmai posso apprezzare io e i reazionari come me.

    E mi sembra sia così fortemente avverso a salire entusiasticamente sul carro dell’Occidente buono e dell’eroe Zelenskij perché, conoscendo per ragioni famigliari la realtà polacca, ha ben presente le storture e gli eccessi prodotti dal nazionalismo in quelle aree.

    Una base di discussione dovrebbe essere questa.
    Dovrebbe essere il fatto che sul piano della politica interna non è che i governi ucraini finora siano stati più liberali e pluralistici di quello russo e che quindi le ragioni dell’Ucraina sono puramente legate alla difesa di un principio di sovranità.
    Cioè non “vogliamo essere liberi e avere gli stessi diritti di qualunque occidentale” ma “vogliamo essere ucraini, non russi” (non si dimentichi che la Federazione Russa, diversamente dallo stato ucraino, è un immenso stato multietnico e multireligioso, dove si parlano decine di lingue).
    Proprio quello che tutta la retorica mainstream demonizza in Occidente, dove identitarismo etnico e sovranità sono parolacce oscene.

    Dovrebbe essere la perenne conflittualità interna dell’Europa orientale, cioè di quella faglia, quella linea di frizione fra mondo tradizionalmente cattolico, ortodosso e, nei Balcani, in parte islamico.

    Dovrebbe essere il fatto che decenni di socialismo reale hanno, nel bene e nel male, fermato, in quella parte d’Europa, l’orologio della storia e oggi ne risultano sentimenti, contrapposizioni, sensibilità che per un occidentale contemporaneo, cresciuto nel benessere e in un certo relativismo, per non dire nichilismo valoriale sarebbero inconcepibili.
    Per cui vi è l’orgoglio russo e filorusso, i sentimenti antirussi altrettanto viscerali e feroci, gli ungheresi, geopoliticamente filorussi malgrado la storia recente, e reazionari quanto a società e costume quanto i polacchi (sul fronte avverso) e gli stessi russi, in tutto un sistema di geometrie variabili che ricorda l’Europa occidentale di un secolo o un secolo e mezzo fa, con i suoi nazionalismo contrapposti e le continue ricombinazioni geostrategiche.

    E che gli USA fanno leva sull’instabilità di questa faglia per i loro interessi geopolitici, rispetto ai quali noi abbiamo tutto da perdere, mentre sono situazioni che una classe dirigente europea esistente, non un’accolita surreale di gente più o meno improvvisata, potrebbe e dovrebbe gestire al meglio.

    Sono molto lontano dai presupposti ideologici e, direi, filosofici di Andrea.
    Ma banalizzare un pensiero come il suo in termini di tifo calcistico e fargli la guerra ideologica come pro-russo, quindi del campo avverso, mi sembra intellettualmente sterile e avvilente.

    • tomar scrive:

      a Peucezio
      “Sono molto lontano dai presupposti ideologici e, direi, filosofici di Andrea.”

      Anch’io sono molto lontano dai tuoi presupposti ideologici, ma condivido pressoché in toto questo tuo ultimo post, come ho molto apprezzato il tuo sforzo, nei precedenti interventi di questo periodo, di provare a ragionare e riflettere su quel che sta succedendo nel mondo senza paraocchi bovini.

    • firmato winston scrive:

      Hai ragione, ma che qui dentro il povero Andrea sia isolato come pro-russo e anti-americano mi pare un’esagerazione. Chi attacca queste posizioni semmai lo fa solo per cercare di riportare un po’ di equilibrio. Andrea sul suo e’ rigidissimo e piu’ che manicheo nel definire il buono e il cattivo, gli attacchi se li merita e alla grande.

      Come tu dici, i problemi sono i nazionalismi, che e’ dall’ottocento di herder che non vogliono saperne di morire, dopo il relativo credo periodo di pace seguito alla pace di Westfalia (cuius regio eccetera, le sanguinossime guerre di religione innescate dalla riforma). (gli esperti di storia siete voi, correggetemi).

      Ma allora cosa facciamo, rinfocoliamo i nazionalismi giusti contro quelli sbagliati? Quelli italiani contro quelli ucraini? Anche l’italia e’ un coacervo semi-imperiale di identita’ locali, se stiamo in pace e’ solo perche’ abbiamo preso la formidabile batosta dell’ultima guerra mondiale che fu anche da noi, dal nostro nazionalismo su base civica, cercata e provocata, e solo perche’ con l’era dell’energia abbondante e facile e della tecnica miracolosa abbiamo goduto di un formidabile periodo di crescita, salute, ricchezza e abbondanza.

      Ma voglio proprio veder cosa succede se non tanto arriva la decrescita, ma si ferma la crescita (capito fuzzy?): gli esseri umani, qualsiasi livello di benessere raggiungano, dopo poco lo considerano non solo dato ma anche dovuto, un diritto, _e una base minimale da cui partire per pretendere sempre di piu’_.

      Siamo fatti cosi’, male o bene a seconda dei punti di vista, prendiamone atto. Non saremmo diventati cio’ che siamo se ad un certo punto avessimo detto: “mi va bene cosi’, mi fermo, mi accontento, sono contento”.

      • firmato winston scrive:

        En passant Miguel, per cosa credi che questo paese dalla sua unita’ di meta’ 800 in poi non abbia fatto altro che guerre di aggressione se non per tenere insieme, contro uno spauracchio di nemico esterno da combattere o da civilizzare, cio’ che altrimenti si sarebbe frantumato tornando alle sue componenti precedenti piu’ piccole e naturali? Quando gli usa ebbero la loro guerra civile contro il confederalismo, l’italia scelse di unificarsi sotto la monarchia dei savoia, mentre la svizzera scelse la strada opposta, nel 1848.

        http://www.traccefresche.info/monografie/illich_kohr.html

        • PinoMamet scrive:

          Mah, non so se sono d’accordo su questo specifico punto.

          Credo che la varietà interna italiana sia grandemente esagerata, nella percezione degli italiani stessi.

          In Svizzera perlomeno hanno tre lingue (quattro con i ladini/romanci, che sono latini linguisticamente e germani culturalmente, per semplificare) in Italia, sostanzialmente, una sola, e sempre la stessa dal Trecento.

          Poi noi a scuola ripetiamo a pappagallo che era solo la lingua dell’elite, che la si usava solo per iscritto ecc., per essere smentiti da una mole di testimonianze contrarie che gli italiani non vogliono assolutamente vedere: non c’è verso.

          Agli italiani piace vedersi diversi, è una loro (nostra) mania.

          • firmato winston scrive:

            @pino
            “in Italia, sostanzialmente, una sola, e sempre la stessa dal Trecento”

            Se per stessa lingua intendiamo reciproca intelligibilita’ col solo uso della parola, e direi che e’ corretto cosi’, non e’ assolutamente vero: quando ho fatto il militare io, e non l’ho fatto nel 1300, mi era assolutamente impossibile capire cosa dicesse uno di una regione diversa dalla mia, anche contigua, quando si esprimeva nella sua lingua madre.
            Che poi a una lingua madre ad alto contesto si sia sempre associata una seconda lingua utile a interloquire col resto del mondo, sono d’accordo. Ma e’ piu’ o meno quello che ho detto sopra.

          • PinoMamet scrive:

            Ma guarda, è ovvio che il dialetto piemontese non è mutualmente intelliggibile con quello calabrese;

            ti dirò più, nel mio non-capoluogo (non merita di essere capoluogo) c’erano nell’Ottocento tre dialetti diversi.

            In un certo senso i dialetti (ma se vuoi chiamarli lingue, non c’è problema, non ne faccio una questione di definizioni) sono “pensati” apposta per non capirsi: servono a marcare identità, proprio come in Inghilterra i popolani parlano, i colti in un altro, i nobili in un altro ancora, e la regina in uno tutto suo.
            Ma so’ tutti inglesi
            (non parlo di scozzesi, gallesi ecc.)

            Però, come giustamente ricordi, esiste- sì, dal Trecento- una lingua che serve da veicolo comune.

            Non è che il dialetto svizzero della campagna attorno a Zurigo sia tanto semplice per uno di Amburgo 😉 ma…

        • tomar scrive:

          a fw
          “per cosa credi che questo paese dalla sua unita’ di meta’ 800 in poi non abbia fatto altro che guerre di aggressione se non per tenere insieme” ecc.
          Scusa se mi sbaglio fw, ma ho l’impressione che butti sul tavolo a caso un po’ di frattaglie storiche sparse.
          Questa tesi sulle cause e sui moventi dell’imperialismo colonialista italiano non l’avevo davvero mai sentita, però sono abbastanza ignorante in materia… uno straccio di riferimento bibliografico per tale tesi?

      • firmato winston scrive:

        Comunque tutto cio’, il localismo identitario, sta cambiando nelle sue modalita’ alla velocita’ della luce dalla diffusione delle nuove tecnologie, che rendendo istantanea la comunicazione, azzerano le distanze.
        Questo presumibilmente fara’ emergere una lingua universale accanto a una locale: la lingua serve si’ per definire il gruppo, ma serve anche per comunicare con quanta piu’ gente possibile. Un social, una compagnia telefonica, adempiono meglio alla loro funzione quanta piu’ gente c’e’ dentro.
        Qua c’e’ gia’ gente che parla solo inglese o dialetto.
        I confini fisici, la geopolitica ottocentesca, sono destinati a sparire per essere sostituiti da qualcos’altro.
        Mettetevi il cuore in pace.
        Chiaramente ci saranno enormi resistenze da parte dello status quo degli imperi attuali e degli stati-nazione, e forse ci sara’ una ulteriormente inutile terza guerra mondiale.**
        Sempre che cio’ non ci faccia tornare all’eta’ della pietra, come ebbe a dire uno famoso, il che implicherebbe anche la riduzione della popolazione a un centesimo o un millesimo di quella attuale.

        Siamo vecchi, e non solo anagraficamente.

        ** purtroppo mi trovo a ripetere la “delirante” profezia di casaleggio… non so se c’e’ ancora sul tubo o l’hanno tolta per “incitamento alla violenza”.
        C’e’ ancora, eccola:
        https://youtu.be/JodFiwBlsYs

        • PinoMamet scrive:

          “Qua c’e’ gia’ gente che parla solo inglese o dialetto.”

          Per curiosità, qua… dove?

          Da queste parti non parla dialetto praticamente nessuno; ma si può togliere anche l’avverbio.

          Un gruppetto di giovani del capoluogo hanno tentato di rinverdirlo con dei simpatici doppiaggi su Youtube;
          sono stati invitati addirittura nelle scuole, ma il responso del pubblico scolastico è stato diciamo deludente.

          Non per cattiva volontà: è che proprio non li capiscono, neanche i ragazzi del tutto locali (che comunque ormai sono una minoranza).

          • PinoMamet scrive:

            Faccio un esempio con una prima superiore di quest’anno:

            ho 4 ragazze marocchine, 2 della Costa d’Avorio + 1 di un altro paese africano (non ho chiesto quale), 1 ragazza ucraina (di lingua madre russa), 1 ragazza indiana (deve esserci obbligatoriamente in tutte le classi 😉 ), 4 ragazzi dal cognome NON locale, + 1 ragazza che mi ha detto essere toscana;
            e sono, se ho fatto i conti bene, 14 ragazzi che sicuramente non capiscono il dialetto;

            più 9 ragazzi (è una classe numerosa) dal cognome che potrebbe essere locale (non ho indagato, ma la esperienza con le altre classi mi insegna che spesso hanno la madre di un’altra regione o di un’altra nazionalità)… e per esperienza, manco questi capiscono il dialetto 😉

            • tomar scrive:

              Molto interessante il tuo referto Pino, ovviamente senza considerarlo come una risposta a quel “qua c’è gente”, solo una delle tante anonime cagate di un tale che dà come fonte bibliografica delle stesse il suo buco del culo.

              • firmato winston scrive:

                @tomar
                “solo una delle tante anonime cagate di un tale che dà come fonte bibliografica delle stesse il suo buco del culo.”

                vuoi mettere col tuo stile…
                mamma mia ragazzi…
                miguel, complimenti!

              • Miguel Martinez scrive:

                Per tomar

                “ovviamente senza considerarlo come una risposta a quel “qua c’è gente””

                Non mi sembra un gran contributo al dialogo…

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “Qua c’e’ gia’ gente che parla solo inglese o dialetto.”

            Il “qua” è lo stesso dopo dove il carbone non inquina, giusto?

      • Peucezio scrive:

        Firmato,
        “Hai ragione, ma che qui dentro il povero Andrea sia isolato come pro-russo e anti-americano mi pare un’esagerazione.”

        Ma io non ne facevo un fatto quantitativo. Parlavo del merito delle sue ragioni.
        La sua posizione, anche se l’esito è lo stesso, non ha nulla a che fare col putinismo di destra, che può essere semmai il mio.

  55. Peucezio scrive:

    Aggiungo però che si tratta di un dato profondamente sintomatico.

    Questo occidente superiore, libero, illuminato, che coltiva la complessità, il dubbio, basta che viene mobilitato da un po’ di retorica identitaria e diventa cieco, fanatico, come un soldatino: perde il lume della ragione e tutto si sottomette alla logica dell’amico-nemico, dei nostri contro i loro (tutta la retorica immigrazionista si fondava sulla negazione sdegnata di questo assunto: non ci sono un “noi” e un “loro”).

    È l’ennesimo segnale di quello che dovrebbe essere evidente da tempo, e cioè che la patina della civiltà è sottile e che i sentimenti più barbari e biechi allignano e sono sempre pronti a riemergere.

  56. Peucezio scrive:

    Cioè “non ci sono un “noi” e un “loro”” non è l’assunto negato ovviamente, ma la negazione dell’assunto precedente, che li afferma.
    La formulazione non era chiara.

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