E’ bello quando scrivi, e qualcuno legge e ti risponde, nel tentativo di trovare un modo per guardare la questione dei cambiamenti climatici con un occhio diverso.
Anzi, ci sono due risposte/riflessioni sugli articoli che ho scritto sulla questione del Cambiamento Climatico.
La prima è di Silvia Guerini di Resistenze al Nanomondo; la seconda della comune amica, l’artista Cristiana Pivetti.
Iniziamo con quanto scrive Silvia:
Caro Miguel
dopo aver letto i tuoi due testi,
qui dei semplici pensieri su una questione su cui non mi ero mai soffermata… su cui solo adesso mi sto soffermando cercando di dipanare la matassa…
Sicuramente la Terra è devastata, l’inquinamento ambientale e la perdita di biodiversità sono certamente emergenze, che da sempre denunciamo, ma il punto di discussione adesso è attorno all’emergenza climatica. Quindi mi soffermo su questa.
Adesso, proprio adesso, dopo la narrazione pandemica, arriva un’altra narrazione emergenziale: l’emergenza climatica. Da emergenza a emergenza. Chi causa la distruzione della Terra ora si preoccupa dei danni? No, non può essere così, quindi cosa significa?
Possono esserci più risposte.
L’emergenza climatica esiste, ma viene usata dai potenti come scusa per le loro politiche e le loro false soluzioni che porteranno altri problemi.
Attenzione. Sarebbe stato come dire che la pandemia Covid esiste così, semplicemente attraverso i loro linguaggi e le loro interpretazioni, che il virus ha fatto il salto di specie dal pipistrello o dal pangolino, questo senza considerare ad esempio che l’OMS aveva cambiato la definizione di pandemia, senza considerare i morti con Covid o da Covid, senza considerare la possibilità di un virus ingegnerizzato…
Quindi, senza entrare nel vivo di quel problema che i potenti identificano in quel modo come problema e considerare criticamente solo la mala gestione sanitaria di tale problema.
Poi questo non significa negare che esiste una situazione di criticità (e, per essere chiare, per me un virus ingegnerizzato è un’enorme problematicità!!! Ma è totalmente diversa da quello che loro identificano e a quello su cui loro puntano il dito), ma facendo attenzione a interpretarla con le loro interpretazioni e a inquadrarla non nel modo che loro vorrebbero fosse inquadrata. Inquadrando proprio la questione in quel quadro più ampio senza il quale non si possono comprendere i processi e le trasformazioni in corso resi possibili proprio da quel problema che loro creano e che loro gestiscono.
Non analizzare più a fondo la questione poi può portare a successivi abbagli (una delle conseguenze è non comprendere il ruolo di questi sieri genici a mRNA e a non opporsi a questi e al paradigma che rappresentano) perché di fatto non si è scardinato prima l’impianto, non si è usciti prima dalla loro narrazione.
Ritornando al clima. Basta poco, basterebbero i racconti di mio padre che mi diceva che quando era ragazzo già a ottobre si metteva il cappotto, per afferrare che c’è stato un innalzamento delle temperature – riscaldamento globale. Da tempo vediamo anche le immagini anche dello scioglimento dei ghiacciai.
Soffermiamoci. Cosa ci dicono i potenti su questo? Che la causa è la CO2. Che la causa siamo noi (noi singoli ovviamente, mai il loro modello di sviluppo…)
La CO2 diventa il male assoluto, ma ad esempio nessuna parola sui test militari e non solo che danneggiano l’ozono. Già questo dovrebbe essere un campanello d’allarme.
Io non mi sono mai soffermata su questo, ma se tutta la narrazione attorno alla CO2 fosse un inganno?
E, considerando la Terra come un unico organismo, se sta attraversando un’era di riscaldamento che avrebbe comunque attraversato a prescindere dal nostro impatto?
E per chiedermi questo non sto considerando “fatti e cifre con cui certi americani confutano la narrazione “ufficiale” sul CO2 antropogenico nascono in una logica…”, non è che dobbiamo andare a vedere le più strampalate motivazioni e contesti, ma possiamo anche cercare altri riferimenti, come quelli che pubblica Maria Heibel su NoGeoingegneria, uno tra questi:
Queste domande non vanno a negare l’impatto che abbiamo di distruzione sulla Terra e magari tra i vari impatti questo sistema tecno-industriale ne avrà anche uno sul clima, ma magari ne ha maggiori altrove e la questione climatica va affrontata tenendo conto anche di altre interpretazioni.
Poi, anche considerando che l’immissione eccessiva di CO2 possa portare degli squilibri con svariate conseguenze anche sul clima, perché tutta l’attenzione è solo unicamente sulla CO2? Cosa ne consegue? Comporta l’identificare che siamo noi il problema, noi singoli con i nostri singoli consumi e non un intero sistema di produzione, di sviluppo e di ingegnerizzazione e artificializazzione dell’interno vivente. Porta a una situazione in cui ci sarà una giustificazione etica ambientale nel voler chiudere gli allevamenti di animali, che poi ovviamente quelli grandi compreranno le quote di CO2 e chiuderanno quelli piccoli, in una direzione che spingerà per la carne sintetica e per le piante modificate geneticamente per resistere ai cambiamenti climatici (dovrebbe farci riflettere il fatto che stanno sviluppando piante modificate geneticamente per resistere all’alluminio e le particelle di alluminio vengono usate proprio nei progetti di geoingegneria, qui un intervento di un medico dell’ISDE in cui denuncia alcuni dei danni https://www.isde.it/la-tecnica-di-geoingegneria-solare-mediante-liniezione-nella-bassa-stratosfera-di-ossidi-di-alluminio-sottoforma-di-aerosol-rappresenta-una-grave-minaccia-alla-salute-mentale-dei-bambini/ ), insomma, cibo sintetico per un’umanità sintetica…
Una direzione che spingerà per nuovi lockdown energetici, per patenti digitali a punti in base ai comportamenti e acquisti che loro definiranno virtuosi, per contatori intelligenti che si spengono da remoto, per una smart city ecosostenibile, insomma, si velocizza la Grande Trasformazione secondo i dettami di Davos e accoliti… e, ovviamente, anche interventi diretti con la geoigegneria… questa si da considerare come arma climatica, ma perché non viene mai denunciata dai vari gruppi che denunciano il cambiamento climatico? Domanda retorica… basta vedere se c’è Open Society di Soros tra i finanziatori di questi gruppi e farsi qualche domanda… Extinction Rebellion non li considero “amici”, anche loro sono nella busta paga di Soros… È più probabile invece che le tecniche di geoingegneria vengano sdoganate e sostenute come soluzione…
(poi, non fraintendermi, sicuramente tanti ragazzi e ragazze che si avvicinano a loro o ad altri gruppi sono in buona fede, ma queste associazioni, come Friday for Future, sono uscite dalle stanze di Davos per essere funzionali a certi processi, qui un nostro articolo dove affrontavamo anche questo: https://www.resistenzealnanomondo.org/necrotecnologie/il-green-new-deal-e-lecologismo-di-stato-la-trappola-della-sostenibilita/)
Denunciare tutto questo – la Grande Trasformazione in corso – senza soffermarsi sui loro linguaggi (da non usare), sulle loro interpretazioni e sui problemi da loro identificati è affrontare solo metà questione. Si entrerà nella loro narrazione essendone funzionale. Pensa a Friday for Future, e gruppi simili, e al ruolo che avranno in questa nuova emergenza climatica dichiarata, con la parola chiave di transizione ecologica – digitale del transumanista Cingolani…
Mi collego ora alle centrali considerazioni di Cristiana che condivido e in cui entra nello specifico di alcuni aspetti.
Nutro sincera umana simpatia Per Silvia Guerini, che ho avuto modo di conoscere qualche mese fa in un bel giardino grazie a Miguel.
Avevo anche comprato il suo libretto Resistenze al nanomondo,
nella cui lettura, confesso, son riuscito a resistere solo fino a metà,
non tanto per quel vi si diceva, ma per come lo si diceva,
per la mia idiosincrasia verso stilemi linguistico-concettuali
in cui vedo il bacino d’origine nei dibattiti
delle assemblee studentesche durante le Okkupazioni.
Su questo contributo confesso che al momento non mi sento in grado di dire altro che: desolante.
Che non è un giudizio, ma solo un sentimento.
“Comporta l’identificare che siamo noi il problema, noi singoli con i nostri singoli consumi e non un intero sistema di produzione, di sviluppo e di ingegnerizzazione e artificializazzione dell’interno vivente”
Questa secondo me è la chiave di tutto l’intervento (e quindi di certe posizioni): il bisogno di autoassoluzione.
Per MT
“il bisogno di autoassoluzione”
Capisco cosa vuoi dire: ho letto articoli scettici sull’impatto antropico sul clima, dove questo si vede in maniera evidente (penso a Zichichi, Battaglia, Prodi o altri “progressisti” accaniti)..
Qui il caso è realmente diverso: posso testimoniare che Silvia e il suo compagno fanno una vita estremamente coerente con i loro ideali di radicale ambientalismo.
Piuttosto, è vero che il Comune di Firenze con una mano invita i bambini a fare perbene la raccolta differenziata per “salvare il pianeta” e con l’altra mano sta cercando di trasformare la pista di Peretola in un aeroporto intercontinentale.
In questo senso, condivido ciò che dice Silvia (anche se ritengo che il problema siamo ANCHE noi).
Però a me pare che si utilizzi un argomento per sostenere il suo opposto semplicemente perché è buono per confutare un terzo argomento.
Affermazione: una pletora di comportamenti che teniamo sono la causa dell’emissione di gas serra che provocano la crisi climatica.
Cosa implica: modificare i comportamenti aiuta a risolvere il problema.
Cosa questo a sua volta implica: poiché il comportamento è cosa individuale, i singoli hanno il potere di incidere sulla realtà.
Obiezione: è tutto una balla e serve a far credere che i comportamenti individuali permettono di cambiare il mondo, ma il problema è in realtà il Sistema.
Cosa questo implicherebbe: poiché “il Sistema” è un fenomeno sociale*, di fatto è quasi impossibile modificarlo se non nel lungo periodo e con interventi pesantissimi di ingegneria sociale (buona fortuna!).
Cosa si vuole che questo implichi: “il Sistema” è un’entità astratta antropomorfizzata che ha una individualità propria, per cui abbattendo questa entità astratta antropomorfizzata il problema si risolve.
Cioè un’obiezione che dovrebbe portare a dire che gli interventi individuali non bastano perché serve ingegneria sociale (che non è mai gradevole) si usa per sostenere che gli interventi individuali non servono e che basta buttare giù non si sa bene che cosa. Noi siamo assolti e la colpa è del Comune di Firenze come rappresentante del Sistema.
*So che tiro fuori continuamente questo concetto, ma è davvero il suo fraintendimento il motivo per cui non si riesce a comprendere molto di quello che succede, dalla lingua alle low cost.
Mauricius,
secondo te la gente non mette la macchina in divieto di sosta per senso civico o per paura della multa?
io mi sa per la prima, visto che a Milano non vedo un vigile urbano da …. credo giocasse ancora Paolo Maldini
Un po’ e un po’: credo dipenda dal divieto di sosta. Nel senso che se metti la macchina davanti al mio cancello sei stronzo, mentre se il divieto è perché la strada è stretta, è facile che tu non ci pensi.
Sì, mi riferivo al secondo caso.
La morale è che il mondo è il prodotto dei centri di potere, non degli atti responsabili del senso civico dei singoli.
Staremmo freschi.
Io per la prima (e prevengo la domanda di Francesco: sono ateo)
ma guarda che essere ateo non fa di te una cattiva persona, solo un superficiale su una questione di primaria importanza!
“L’emergenza climatica esiste, ma viene usata dai potenti come scusa per le loro politiche e le loro false soluzioni che porteranno altri problemi.”
Offro una birra a chi mi dice chi sono questi cattivoni dei potenti e perché ci tengono tanto a distruggerci
(Perdonatemi al terzo narrazione, dopo i sieri Fenici e due virus ingegnerizzati mi è davvero venuta sete e voglia di alcol)
Per roberto
“Offro una birra a chi mi dice chi sono questi cattivoni dei potenti e perché ci tengono tanto a distruggerci”
Se ti guardi attorno, vedrai una gran schiera di quelli che chiami “cattivoni” che ti vendono di tutto: se aggiungo 0,08 centesimi di euro al biglietto da 3,99 euro (altro viaggio Bologna-Firenze), mi promettono di cancellare tutti i miei peccati ambientali.
Moltiplica questo minuscolo esempio di furbata per cose molto maggiori – tipo l’industria petrolifera statunitense che è riuscita a farsi dare i miliardi per il fracking nel pacchetto di “transizione energetica” di Biden – e penso che potrai capire.
Non credo che ci tengano a “distruggerci”. Ci tengono a fare i loro interessi, fornendo “false soluzioni che porteranno altri problemi”, che mi sembra una definizione ineccepibile.
Con un biglietto di 9.99 euro sono sicuro che tu possa venire a Firenze in autobus per portarmi la birra promessa.
ehm Capo
conosci “vere” soluzioni che non porteranno altri problemi?
escluso il suicidio di massa, che di certo non porta problemi ai morti
Per Francesco
“conosci “vere” soluzioni che non porteranno altri problemi? ”
L’errore forse sta nel prometeico sogno di avere “soluzioni”, o di vedere l’esistenza come un “problema”.
sai che il Presidente firmerebbe subito questo “non c’è problema e non c’è bisogno di soluzioni”?
🙂
Per Francesco
““non c’è problema e non c’è bisogno di soluzioni”?”
Quindi, non costruite parcheggi sotterranei non richiesti.
la fai troppo facile: per lui il non problema sono le auto della movida
e quello da non vedere siete voi
per essere fiorentino mi pari un pò ingenuo!
E se l’errore fosse nel vedere gli errori?
si apre il vaso di Pandora..
è la volta della KKTC (Erdy, da signore erede degli ottomani e non della Ghepeù :D, almeno non chiede l’annessione alla TC dopo il “rituale” referendum con il 99, 99 % di SI modello Zaporizhzhya occupata :D)
https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/ankara-il-mondo-riconosca-la-parte-turca-di-cipro/ar-AA12mhAf?ocid=msedgntp&cvid=4ed05c44d3b8481ab1f06df4661ec96c
Io non riconosco la Turchia…
e poi quello esagitato sono io perchè vorrei la Padania!
😀
Per Moi
https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/09/29/news/roma_mahsa_amini_professore_taglia_ciocca_capelli_studentessa_iraniana-367736807/
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