Leonardo SpA, un’introduzione

Le lezioni fondamentali sul sistema bellico che ho imparato io sono queste.

Lezione numero uno. C0s’è l’Industria della Difesa

Quando ero giovane, se sentivo parlare di guerra, pensavo a soldatini inquadrati, a re e capi di Stato. Persino le nazioni le vedevo personificate, più o meno come nelle vignette della Prima guerra mondiale.

La prima lezione me la diede a suo tempo il proprietario di un negozio di articoli militari, dagli anfibi ai binocoli.

Mi spiegò che i prodotti militari hanno alcune caratteristiche che li rendono unici:

  • la ricerca dietro è immensa e tutta a spese del contribuente
  • siccome servono per scopi che il Nemico non deve sapere, non possono venire nemmeno controllati dal contribuente, che si deve fidare
  • gli esperti che costruiscono le specifiche degli appalti o sono ex-dipendenti dei produttori, o lo diventeranno in futuro
  • siccome il Nemico ha sempre armi nuove, i prodotti militari diventano presto obsoleti. E siccome non ci sono guerre, dopo qualche anno che vegetano in un magazzino, vengono svenduti (al mio amico ad esempio) o semplicemente smaltiti, e parte un nuovo appalto.

Mi diede due esempi, da una base militare americana dove aveva i suoi fornitori.

Una montagna di costosissimi visori notturni. Tenuti impilati in scatole.

A un certo punto, un militare americano sveglio iniziò a svuotare le scatole sottostanti e vendere i visori ai suoi contatti italiani.

Alla fine rimase solo un sottile strato di scatole piene in cima, che in tempi normali sarebbero state buttate assieme al loro contenuto, per obsolescenza, appena i visori fossero stati sostituiti da altri ancora più costosi.

Solo che è arrivata inattesa la guerra dell’Iraq (parliamo del 1991), e chi doveva mandare urgentemente i visori in Medio Oriente scoprì che le scatole sotto erano tutte vuote.

Nella stessa base, una quantità sterminata di jeep militari, in perfette condizioni, se ne stava parcheggiata immobile da anni.

Scattata l’obsolescenza, arrivano le nuove jeep da parcheggiare. Quelle vecchie quindi doveveno essere tutte demolite per fare loro posto, ma nemmeno con la massima buona volontà, si riusciva a demolirne più di tante al giorno.

Son problemi…

Cos’è una partecipazione pubblica

Tempo fa, i residenti di San Frediano protestavano per i grandi bus turistici a due piani che giravano per le nostre strette stradine, facendo tremare i pavimenti e con i passeggeri che scattavano foto dentro le case di chi abitava al primo piano.

Il Comune ascoltò le ragioni dei residenti e poi disse che purtroppo non poteva farci niente: i pullman appartenevano a una ditta privata.

Allora mi son messo a guardare le carte per capire chi era il proprietario della ditta privata, e ho scoperto che il maggiore azionista era proprio il Comune.

Il dovere del manager. Verso chi?

Uno dice, allora perché il Comune non bloccò i bus?

Non lo poteva fare per motivi etici.

Non mi ricordo dove l’ho letto la prima volta, riguardava gli Stati Uniti, ma il concetto credo che sia valido ovunque.

Se di mestiere faccio il fornaio, ho il diritto di trattare a pesci in faccia i clienti e tenere chiuso quanto mi pare.

Se di mestiere faccio il manager e degli azionisti mi affidano i loro soldi, io ho invece un preciso e unico dovere: quello di far guadagnare loro più soldi possibile.

Certo, questo significa anche non compiere reati palesi, o far fare figuracce terribili all’azienda: ma solo perché il risultato sarebbe far perdere soldi agli azionisti.

Quindi il manager ha l’obbligo di opporsi al Comune-cittadini quando questi chiedono di fare qualcosa, che però danneggerebbe i guadagni del Comune-investitore.

Non so se il Comune potrebbe vincolare i propri investimenti a scelte politiche, ma immagino che la Corte dei Conti non lo permetterebbe: non si possono affidare i soldi dei contribuenti a una ditta e poi complicarle arbitrariamente la vita.

Quindi tre cose:

  • una partecipazione pubblica può andare a danno dei cittadini in ciò che fa
  • una partecipazione pubblica va sempre a vantaggio dell’azienda, perché le istituzioni sono la garanzia ultima
  • poi, anche se non sta scritto certo da nessuna parte, va molto a vantaggio dell’azienda, avere nel proprio consiglio di amministrazione, qualcuno che ha accesso alle carte dell’Assessorato alla Viabilità; oppure poter promettere un posticino fisso al consigliere comunale che presiede la commissione viabilità.

Il dovere del manager. Vendere il prodotto

Il dovere del manager quindi è fare soldi per l’azionista.

Come si fanno soldi per l’azionista? Vendendo il prodotto.

Lo pagano per far salire più gente sui pullman turistici. Per convincere il massimo numero possibile di individui o di enti (ad esempio, agenzie turistiche) che è bello e divertente fare i giri sui pullman turistici.

In una parola, deve promuovere il turismo.

Lo stesso vale paro paro per chi di mestiere si occupa di “Difesa“.

Se tutti gli Stati del mondo hanno un ministero della Difesa che li protegge da quelli che li attaccano, ma nessuno ha un ministero dell’Attacco, i casi sono due: o la Difesa non serve a niente, oppure spesso e volentieri è un eufemismo proprio per dire Attacco.

Quindi, è il dovere primo di ogni dirigente di una società che si occupa di Difesa, convincere i propri clienti a comprare bombe, missili e carri armati, aerei, alabarde spaziali, ma sempre di più, anche pezzi del vasto dispositivo invisibile che permette di spiare, manipolare, puntare, falsificare, cibernare gli esseri viventi.

Ora, perché la gente dovrebbe comprare bombe e missili? Perché ha paura di qualcuno. E perché ha paura di qualcuno? Perché anche qualcuno ha già comprato bombe e missili.

Ai tempi della lontana guerra Iran-Iraq, un ingegnere della Selenia mi raccontava come i venditori della sua ditta andavano dagli iracheni e li convincevano a comprare un sistema che permetteva di sparare lontano i loro missili.

Poi gli stessi venditori andavano dagli iraniani e vendevano loro un sistema in grado di neutralizzare il sistema iracheno.

A questo punto tornavano dagli iracheni, e vendevano loro un sistema ancora più costoso per neutralizzare i neutralizzatori.

Ma non è necessario che si arrivi a sparare: basta che si diffonda incessantementeno la paura e il senso di emergenza – in una parola la paranoia.

Infatti, la Guerra, abbiamo detto, non è un’azione. E’ uno stato d’animo.

E il dovere di ogni buon manager di un’impresa di Difesa, con spirito di responsabilità verso chi gli ha affidato i suoi soldi, è diffondere lo spirito di Guerra.

I clienti della “Difesa” sono quasi per definizione gli Stati.

E quindi il buon manager, leale ai suoi azionisti, deve instillare lo spirito di Guerra innanzitutto nelle istituzioni e nella politica.

Ed ecco a voi…

Adesso prendete tutti questi ingredienti…

la produzione di oggetti ideati per spiare, controllare, arrostire, accecare, mutilare esseri umani;
la ricerca a spesa della collettività, i prodotti a carico del contribuente che il contribuente non può controllare e che poi vanno buttati e sostituiti; 
la partecipazione pubblica, sia con soldi, sia con persone che passano continuamente avantindietro per le porte girevoli che separano pubblico e privato; 
il dovere esclusivo dell'impresa di far fare soldi ai propri azionisti; 
il dovere quindi di promuovere lo Spirito di Guerra nella politica, nelle istituzioni e nell'atmosfera generale...

…. aggiungete molti, molti miliardi (che alla fine sono in massima parte dei contribuenti)…

ed eccovi la Leonardo (LDO) SpA, partecipata del Ministero delle Finanze italiano, ottava impresa mondiale nel campo della “Difesa”.

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485 risposte a Leonardo SpA, un’introduzione

  1. Francesco scrive:

     la ricerca dietro è immensa e tutta a spese del contribuente
    Vero, e chi ha letto qualcosa di come dovettero combattere gli italiani la prima e la seconda guerra mondiale si rende conto del perché. Se vuoi combattere con qualche possibilità di vincere, non puoi essere indietro di venti o trenta anni rispetto al nemico. E’ molto meglio stare a casa in quel caso.

     siccome servono per scopi che il Nemico non deve sapere, non possono venire nemmeno controllati dal contribuente, che si deve fidare
    Impreciso, i dibattiti politici e di esperti sui sistemi d’arma in fase di sviluppo sono pubblici e interessanti. Non è sempre così, ci sono anche i “progetti neri” segretissimi ma sono una parte e credo anche minoritaria. Poi si inizia a litigare se gli F35 funzionano o meno, valgono tutti quei soldi o no.

     gli esperti che costruiscono le specifiche degli appalti o sono ex-dipendenti dei produttori, o lo diventeranno in futuro
    Possibile ma è l’argomento “non mi vaccino perché non mi fido di Big Pharma”. E gli ufficiali del Pentagono che hanno scritto le specifiche per sistemi d’arma scadenti dovrebbero finire male per aver fatto male il loro lavoro.

     siccome il Nemico ha sempre armi nuove, i prodotti militari diventano presto obsoleti.
    Esatto anche se “presto” dovresti precisarlo. Gli F15 e F16 che costituiscono ancora la gran parte dell’USAF sono aerei degli anni ’70-’80. Gli M1 Abrams, i carri armati, risalgono al 1980. Gli M4, i fucili, sono in servizio dal 1994.

     E siccome non ci sono guerre, dopo qualche anno che vegetano in un magazzino, vengono svenduti (al mio amico ad esempio) o semplicemente smaltiti, e parte un nuovo appalto.
    Ecco, questo mi pare una grandissima cazzata basata sulla Guerra Fredda in Europa. La pessima abitudine degli USA di fare guerre molto spesso fa sì che loro le armi le usino davvero. Sono gli europei occidentali che si sono convinti che armi ed eserciti non servano – infatti quando servono devono chiamare gli americani.

    Ciao

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ francesco

      “immensa”

      Vero. Di più: non esiste sprone più forte. Il primo curriculum vitae di cui si abbia notizia è la lettera di autopresentazione di Leonardo da Vinci a Ludovico il Moro, in cui il giovane e già affermato pittore toscano si autodefinisce provetto progettista di armamenti (settore ne quale non aveva ancora combinato nulla) per farsi assumere. E gli andò bene.

      “interessanti”

      Vero, ma solo nei paesi dove non ci si vergogna di parlare di armi. In Italia, dove i politici di governo prima vanno alle marce della pace di Assisi poi alla parata del 2 giugno con la coccarda arcobaleno, la politica nazionale della difesa la fa l’industria della difesa, che si fa finanziare dal pubblico quello la cui produzione serve di più al mercato. Quando poi non c’è il politico (Antelope Cobbler) che prende direttamente mazzette dallo straniero (Lockheed) per favorire l’acquisto dei suoi prodotti a scapito della produzione nazionale (il G222).

      “obsolete”

      Vero.

      “cazzata”

      No. I nostri mezzi più vecchi li vendiamo agli Stati africani. Per molto tempo abbiamo avuto in linea gli F104 Starfighter “bare volanti” su cui i piloti USA non volavano più.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Fuzzy scrive:

        Sono gli europei occidentali che si sono convinti che armi ed eserciti non servano – infatti quando servono devono chiamare gli americani.

        https://www.dailybest.it/society/la-classifica-dei-primi-10-produttori-di-armi-del-mondo/
        Beh, non è che le armi le producono solo gli americani.
        E poi se non sono troppo ignorante in Storia, ho sempre sentito dire che Hitler è stato sconfitto dai Russi.
        Comunque, se i miei informatori sono nel giusto
        https://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/30626813/ucraina-sergio-romano-russia-putin-rischio.html
        (e non vorrei essere considerato uno che legge Libero perché ho linkato questo giornale. È per Sergio Romano. Uno che la Russia la dovrebbe conoscere).
        I nostri eroi cowboy più che difendere hanno provocato.
        Attualmente, nonostante l’isterismo dei media,
        https://youtu.be/yxrrsK_9sxo
        la reale situazione è questa (sembra sia questa)
        Limes da mesi ripete che l’obiettivo di Mosca non è presidiare l’Ucraina (operazione troppo onerosa) ma appunto neutralizzarla. Operazione che un domani può permettere una riconquista, meglio se incruenta, ma che non la determina necessariamente. Neutralizzare vuol dire smilitarizzare. In questi giorni, però, si è assistito a una netta militarizzazione dell’ex repubblica sovietica o, meglio, alla decisione da parte di molti paesi europei e a ruota degli Stati Uniti di inviare armamenti – i casi più clamorosi sono quelli della finora cauta Germania e della finora neutrale Svezia.

        Sinora, queste forniture sono state interpretate come un mezzo per aiutare gli ucraini a non cedere all’assalto russo. Ma più che la sconfitta sul campo, gli occidentali probabilmente volevano evitare proprio che Kiev cedesse alla neutralità pretesa da Mosca. È anche possibile che Zelensky abbia alluso a questa eventualità proprio per iniziare a ricevere le armi di cui i suoi avevano bisogno.

        Appurato che il momento non è ancora propizio per strappare concessioni, il Cremlino potrebbe aver ordinato di alzare la posta, colpendo più massicciamente Kharkiv

        La frase chiave: Neutralizzare vuol dire Smilitarizzare.

        Nei prossimi giorni si capirà se è così, o se Putin ha veramente perso la testa.

        • Francesco scrive:

          Fuzzy

          per ora chiarisco solo che manca l’inciso “dopo la Seconda guerra mondiale”, che forse sarebbe meglio “dopo gli anni ’70”. Prima si era più nel mind set “pronti alla terza guerra mondiale” se ci sarà.

      • Francesco scrive:

        Scusa Andrea, mi riferivo a “siccome non ci sono più guerre”

        Non sono stato chiaro.

        PS il G222 non è molto più recente e piccolo del C130? come mettere in competizione un Ducato e un TIR

        PPS ho sempre pensato fosse una vera opera d’ingegno farsi pagare una tangente da un monopolista – a prescindere dall’infame campagna di menzogne contro l’allora PdR

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Francesco

          “G222”

          Sì, è più piccolo. Ma d’altro canto all’Italia, potenza regionale, non serve mandare mezzo milioni di uomini in Iraq 🙂

          “tangente”

          Infatti Lockheed non tiro’ fuori un soldo. Lo Stato fu raggirato scrivendo il contratto in modo tale da fargli pagare un sovrapprezzo che ando’ in mazzette. La commessa Lockheed fu un modo con cui i disonesti munsero le casse italiane, non quelle del fornitore. Una manovra così complicata coinvolgeva per forza persone molto in alto; ricordo benissimo che l’aver coperto tutto con voto palese a maggioranza in commissione al Parlamento (sei a cinque, col DC Martinazzoli presidente che all’ultimo minuto salvo’ l’inquisito Rumor) fu un colpo notevole alla residua credibilità della DC come partito di governo.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Francesco scrive:

            Beh, ti ricordo che il C130 è il trasporto leggero dell’USAF!

            e credo lo fosse anche all’epoca.

            brutto quel periodo, con accuse di corruzione generiche e moralistiche a disintegrare la democrazia italiana, non la DC.

            poi vi lamentate di Conte e Salvini.

      • Moi scrive:

        Sì , a quanto ne so … effettivamente Leonardo da Vinci disegnò e financo realizzò tanti modellini funzionanti in miniatura (giocattoli balistici ipso facto) di Macchine da Guerra … MA avevan più o meno tutti lo stesso problema : richiedevano, per il funzionamento, un dispendio energetico per il quale nessuna tecnologia, nessun carburante dell’ epoca, nessuna “fonte” motoria dell’ epoca poteva suffic(i)ere ! 😉

        • Moi scrive:

          L’ unica macchina da guerra di stile un po’ “Leonardesco” funzionante e applicata con successo che io conosca , ha tutt’altra origine : la cosiddetta “NaveTartaruga” _GwiSeon , 귀선 / (龜船) _ che permise (assieme alla conoscenza dell’ ambiente circostante e delle correnti…) all’ Ammiraglio del “Cauli” 😉 Yi Sun Shin di respingere l’ invasione dal “Cipango” 😉 !

          https://en.wikipedia.org/wiki/Turtle_ship

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Francesco

      “Vero, e chi ha letto qualcosa di come dovettero combattere gli italiani la prima e la seconda guerra mondiale si rende conto del perché”

      Tutto il discorso parte di un piccolo errore.

      Gli italiano non “dovettero” combattere né la prima né la seconda guerra mondiale.

      Se decido di andare a rubare in casa del vicino, non mi vado a lamentare dopo del fatto che avevo un pessimo piè di porco e una pistola che si inceppa.

      Stesso motivo per cui gli italiani non “dovranno” partecipare alla Terza Guerra Mondiale.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Martinez

        “inceppa”

        Perché dai per scontato che siccome ottant’anni fa avevamo le pistole che si inceppano ce le abbiamo ancora?

        Non è certo per gli inceppamenti delle pistole che non dovremmo partecipare.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        P.S.: Forse ricorderai quando tempo fa si commentava che l’Europa come patria non esiste perché non ha una memoria comune. Forse la mobilitazione – o anche la semplice paura – di questi giorni contro Putin fornirà uno spunto per tale memoria. Non avevo mai visto la Svizzera (!) imporre sanzioni, né sondaggi che danno la maggioranza dei Finlandesi a favore dell’abbandono della neutralità. La mobilitazione contro la guerra è contro Putin, cioè di fatto mobilitazione a far la guerra a chi ha mosso i carri armati. Chi (come Cardini https://www.francocardini.it/minima-cardiniana-367-3/#more-3561 ) ricorda i precedenti del bombardamento di Belgrado o delle promesse di non estendere mai la NATO a oriente è messo a tacere. Se poi la Russia dovesse esercitare la sua immensa superiorità numerica in artiglieria e ridurre una città ucraina come Grozny, allora la mobilitazione psicologica sarà ancora maggiore e il suo strascico più duraturo, tanto più che l’unico modo non nucleare per fermare i cannoni a lunga gittata è l’arma aerea e in assenza di un’aviazione ucraina superstite funzionale solo la NATO potrebbe metterci gli aerei o gli elicotteri.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Cioè gli USA ci ordinano di mobilitarci e questo ci rende più europei?

          • Francesco scrive:

            faremo come i Giannizzeri o i Pretoriani, prenderemo il potere sulle punte delle baionette (o delle spatae)

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ mauricius tarvisii

            “europei”

            A prescindere da chi ordina cosa, il combattere insieme è un ottimo collante della memoria identitaria.

            E’ pieno di esempi, dal Piave alla Coppa del Mondo di calcio a “Giochi senza frontiere”.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Miguel Martinez scrive:

              Per ADV

              “A prescindere da chi ordina cosa, il combattere insieme è un ottimo collante della memoria identitaria.

              E’ pieno di esempi, dal Piave alla Coppa del Mondo di calcio a “Giochi senza frontiere”.”

              Purtroppo la nostra specie è biologicamente programmata così. Però non ti sembra orribile?

              • Alam al-mithal scrive:

                “Purtroppo la nostra specie è biologicamente programmata così.”

                Un personaggio di un manga diceva, riguardo tutti i crimini che aveva compiuto: “Perchè tutto ciò sta inciso nel mio programma genetico”.

                Non siamo in un manga, abbiamo istinti e bisogni e ovviamente la biologia ha a che vedere con entrambi (che è diverso dal dire che li determini come un “programma”); ma tenuto conto di questo possiamo scegliere come agire, possiamo cercare di determinare un agire “giusto” o “più giusto”, possiamo moderare i nostri desideri quando questi eccedono o richiedono ingiustizie, ecc.

                Dire che siamo “biologicamente programmati” è una scusa, forse consolatoria, per l’incapacità cronica di compiere scelte positive e durature a livello collettivo. O anche, per la frequenza con cui vengono effettuate scelte sbagliate. non è troppo diverso dal dire “me lo ha fatto fare uno spirito maligno” o “me lo ha fatto fare Ate” (e per entrambe le cose ci sono versioni molto meno ingenue, forse più reali?) per deresponsabilizzarsi.

                Piuttosto, è costante che almeno dalla Mesopotamia (eccessivo sfruttamento del terreno, specie in bassa Mesopotamia, con erosione e salinizzazione del suolo=)crisi agricola costante. Ma solo dopo aver permesso la nascita e la potenza dei regni della fase Uruk, del proto-dinastico, di UrIII) chi è disposto ad alternare drasticamente gli equilibri (sociali, del territorio, ecc.) per accumulare potenza potrà, nel breve termine e anche nel medio, spazzare via o comunque piegare chi non è disposto a fare altrettanto (o chi non può). Ma anche se è così, nessun programma, si ha comunque la responsabilità, individuale e collettiva, delle scelte.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “Orribile”

                Per me “orribile” e “commovente” e “entusiasmante” sono qualifiche adatte a un’azione fra due persone o fra una persona e un gruppo di persone.

                “Salvo d’Acquisto e Massimiliano Kolbe danno la vita per gli altri”, ” Il mostro di Rostov cannibalizza le vittime”, “Sabin inventa il vaccino antipolio”, cose così.

                Ma se parliamo di grandi masse, di evoluzioni a lungo termine, di cambiamenti duraturi e profondi allora sono appellativi senza senso.

                La rivoluzione industriale è orribile? Quella neolitica dell’agricoltura (posto che ce ne sua stata solo una) è magnifica? Il Sacro Romano Impero è commovente?

                Direi di no.

                Il loro studio, semmai, può essere affascinante per alcuni studiosi. Per loro, appunto.

                Il mondo è neutro. Pietà e orrore e gioia ce li mettiamo noi.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Alam al-mithal scrive:

                “Il mondo è neutro. Pietà e orrore e gioia ce li mettiamo noi.”

                Sempre e solo una tua interpretazione e niente altro.

                “Ma se parliamo di grandi masse, di evoluzioni a lungo termine, di cambiamenti duraturi e profondi allora sono appellativi senza senso.”

                Uguale, un a-priori. Si può con cognizione criticare modi ingenui di “moralistizzare” i processi, ma la neutralità assiomatica del mondo è una posizione metafisica e non una certezza oggettiva. Sarò ripetitivo, ma anche tu lo sei.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              O la Guerra dei Sette Anni, che ha unito tantissimo gli inglesi delle due sponde dell’Altantico.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ mauricius Tarvisio

                “Sette”

                Lo avrebbe fatto, se il cockney dell’East End avesse spartito il rancio col bostoniano.

                Ma già allora i trapper erano un’altra cosa.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

        • Alam al-mithal scrive:

          “Perché dai per scontato che siccome ottant’anni fa avevamo le pistole che si inceppano ce le abbiamo ancora?

          Non è certo per gli inceppamenti delle pistole che non dovremmo partecipare.”

          Ma è esattamente quello che ha detto Miguel, mi pare. Semplicemente dice, ripeto mi pare, che se poi decidi di partecipare e hai anche le pistole che si inceppano, beh non hai tanto il diritto di lamentarti.

          • Alam al-mithal scrive:

            “l’Europa come patria non esiste perché non ha una memoria comune. Forse la mobilitazione – o anche la semplice paura – di questi giorni contro Putin fornirà uno spunto per tale memoria.”

            Forse ci proveranno, se saranno in condizioni di farlo, ma resta il fatto che sarebbe un tentativo di fare di uno stagno un pozzo. Se mai posizioni come quella Svizzera e della Finlandia mi trasmettono sempre più l’idea che memoria e radici sono gravemente malate e sostituite da fantasmi e illusioni.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Alam

            “Ma è esattamente quello che ha detto Miguel”

            No, dicevo che nessuno ha obbligato l’Italia a fare due rapine a mano armata in casa di altri.

            Personalmente, non ho mai rapinato nessuno e non ho una pistola.

            • Alam al-mithal scrive:

              Sì, mi sono spiegato male: dicevo che tu dicevi (heh) che nessuno ha obbligato l’Italia, che ha scelto di partecipare e che poi si è anche lamentata degli armamenti inadeguati; così come nessuno la obbligherà a partecipare alla prossima, o alle prossime, rapine.

              Andrea ti rispondeva “Perché dai per scontato che siccome ottant’anni fa avevamo le pistole che si inceppano ce le abbiamo ancora”; io dicevo che il punto non è l’adeguatezza dell’equipaggiamento, ma la scelta di parecipare contra il “dovettero partecipare”. Uhm, così va bene? Se no pazienza, mi sono sbagliato.

      • Francesco scrive:

        No, è un equivoco.

        Quando parlo di “dovettero” combattere mi riferisco ai soldati, che furono mandati al fronte con mezzi oscenamente inadeguati.

        E’ quando dico “allora meglio stare a casa” che mi riferisco al potere politico.

        Colpa mia, chiedo scusa.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Francesco

          “No, è un equivoco.”

          Cambia poco.

          Se lo Stato non deve mandare i soldati al fronte, non importa che i mezzi siano inadeguati o meno.

          Miguel Martinez non ha affatto i mezzi per conquistare Marte. Ma siccome non gli interessa conquistare Marte, non se li procura nemmeno.

          E con i soldi che risparmia stiamo meglio tutti.

          • Francesco scrive:

            e chi dice che lo Stato non deve mandare i soldati al fronte?

            dipende da parecchi fattori

            e come insegna la storia, una buona parte del “restare fuori da una guerra” è “essere ben preparati a combatterla”

  2. Antonino scrive:

    https://www.altrenotizie.org/primo-piano/9542-ucraina-e-le-ragioni-di-mosca.html
    Ma questa foto col sorriso ebete e la svastica da disegnino dei bimbi è vera? E’ da lì che di là del Dniepr ritengono nazista il governo ucraino???

    • Fuzzy scrive:

      Per quello che ne so, mi sembra un ottimo articolo.

      • Francesco scrive:

        Spazzatura e basta, a metà tra Marco Travaglio e la normale propaganda di guerra.

        Mi viene una domanda: “da questa parte” si è sempre riso di Emilio Fede e della sua pseudo-informazione, com’è che “dalla vostra parte” prendete i vostri Emili per oro colato?

  3. Miguel Martinez scrive:

    https://www.laleggepertutti.it/551890_chi-puo-essere-chiamato-alle-armi-in-italia-in-caso-di-guerra

    Chi può essere chiamato alle armi in Italia in caso di guerra

    Veterani dell’Esercito, donne, appartenenti alle forze di Polizia, riservisti, giovanissimi: quali categorie possono essere richiamate in caso di necessità militare?
    L’invasione dell’Ucraina apre scenari inaspettati fino a poco tempo fa. Il lungo periodo di pace di cui abbiamo goduto per decenni potrebbe finire presto e all’improvviso. L’Italia, in quanto appartenente alla Nato, può essere coinvolta in una guerra, specialmente se la Russia di Vladimir Putin, nelle sue mire espansionistiche, non dovesse “accontentarsi” dell’Ucraina ma allargare le sue mire verso gli Stati baltici, o la Finlandia, la Polonia e la Romania:

  4. mirkhond scrive:

    Quello che ci succederà tra poco grazie alle sanzioni suicide dei nostri amorevoli perché democratici e liberali governanti.
    Buona miseria a tutti:

    https://visionetv.it/verso-il-razionamento-di-gas-ed-elettricita-torna-lausterity-come-nel-1973/

  5. Mauricius Tarvisii scrive:

    Bisogna instaurare un regime di censura sui media perché non diffondano il disfattismo.

    https://www.repubblica.it/politica/2022/02/28/news/rai_polemiche_servizi_tg2_filorussi-339609163/

    • mirkhond scrive:

      Non sono riuscito a leggere l’articolo perché non abbonato, ma da quello che vedo, non mi sembra che il tg2 si sia mai schierato dalla parte di Putin, fin dall’inizio.
      Giusto rainews24, lo scorso 22 febbraio mandò in diretta il discorso di Putin in cui il kattiviSSimo di turno spiegava le ragioni che lo spingevano ad intervenire.
      Ricordo il fare stizzito di una signora georgiana in collegamento, una certa Nona Mikhelidze che non so chi sia, ma che pare essere legata a qualche fondazione filostatunitense, che rimproverò i giornalisti in studio per aver mandato in onda il suddetto video.
      In effetti deve parlare solo il padrone dell’Occidente…..

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Mirkhond

        “Non sono riuscito a leggere l’articolo perché non abbonato”

        Se usi Firefox come browser, e metti l’add-on Firefox Multi-Account Containers…

        metti Repubblica in un container specifico….

        tutte le volte che la apri, si dimentica chi eri.

        E siccome Repubblica vuole sedurti, ti regala un po’ di articoli “per abbonati” gratis.

        🙂

        Se ti servono altri dettagli tecnici, scrivimi in privato.

    • Tortuga scrive:

      Non puoi copiaincollare?
      (vogliono trattarci come la Cina? Cavolo!)

  6. mirkhond scrive:

    Non so voi, ma io sono due giorni che non riesco a leggere il sito di Blondet, che mi viene bloccata la connessione.
    Siamo già alla censura d guerra?

  7. Miguel Martinez scrive:

    Il presidente del Messico dichiara, peraltro in modo molto chiaro, che non intende partecipare alle sanzioni contro la Russia, “perché vogliamo avere buoni rapporti con tutti i paesi”.

  8. mirkhond scrive:

    A me invece, come tento di aprirlo mi appare scritto “connessione non riuscita” e non riesco a leggerlo.
    E sono già due giorni.

    • Miguel Martinez scrive:

      “Blondet”

      Il blog mi si apre senza problemi.

      Vedo strane convergenze rossobrune tra ADV e Blondet:

      https://www.maurizioblondet.it/ai-neoprimitivi-credono-allenergia-facile/

      🙂

      • mirkhond scrive:

        Non mi si apre nemmeno l’articolo che hai linkato (che comunque con un ardimentoso e frettoloso copincolla sono riuscito a leggere).
        Miguel, cortesemente puoi copincollare per intero qui, l’articolo in cui si accenna alla possibilità della caduta di Putin?
        Dovrebbe intitolarsi: Se cade Putin ecc.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Mirkhond

          “Dovrebbe intitolarsi: Se cade Putin ecc.”

          sono andato sul blog di Blondet, ho messo nella ricerca “cade”, ma non mi risulta nulla.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Mirkhond

          Comunque può essere utile avere diversi browser, anche perché permette di dividere le cose che vedo tra sistemi che non comunicano tra di loro.

          Io uso prevalentemente Firefox.

          Poi ho LibreWolf, che è più blindato, di solito per andare su Google, poi cancello la History.

          Ho Brave, che uso poco.

          Ho anche il mefitico Chrome, perché ci sono alcuni siti “ufficiali” che sono stati ideati solo per Chrome.

          Infine, ho il diabolico Tor.

          • Alam al-mithal scrive:

            “Vedo strane convergenze rossobrune tra ADV e Blondet”

            L’avevo letto anche io mentre facevo la verifica del funzionamento del sito, mi pare che dica, in effetti, cose analoghe a quelle che dice Andrea.

            Cose che mi sembrano giuste, sul piano analitico, almeno con le conoscenze attuali. Sulle risposte alla situazione penso si situi una divergenza, ma certamente possiamo essere d’accordo che proposte iperottimistiche infondate non siano una soluzione.

            • Alam al-mithal scrive:

              Bon, torno a preparare la lasagna finchè non mi razionano il gas. 🙂

              • Tortuga scrive:

                Lasagna surgelata e riscaldata al micro-onde? 😀 Io ci sto pensando seriamente (ancora non l’ho mai avuto il microonde).

              • Alam al-mithal scrive:

                No, fatta in casa da me, con ragù fatto da me e polpettine, di nuovo fatte da me. Mi piace cucinare. 🙂

              • roberto scrive:

                cosa c’è di più allegro di una bella lasagna di carnevale!?!

                un abbracio fratello!

              • Alam al-mithal scrive:

                E’ stata buona e allegra, infatti. Ricambio l’abbraccio, fratello 🙂

          • fuzzy scrive:

            Ma io con Tor non riesco a caricare questo sito.
            Pure con gli altri Browser, negli ultimi tempi funziona a rilento.
            Ho notato che il livello di sicurezza più alto con tor, corrisponde al blocco degli applet java.
            Questo si può fare facilmente con Ecosia, che ha pure il suo motore di ricerca.
            (E automaticamente sparisce la pubblicità e tutto il finestrame supplementare). Poi, se serve, ad es per scrivere un commento, si può riattivare temporaneamente oppure usare un altro browser.
            Sputnik va e viene, ma violento, lo si può sempre vedere su Telegram.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Martinez

        “rossobrune”

        Era ironico, immagino.

        Non è che se Goebbels recita alla radio la tabellina del 7 allora 7 x 4 smette di fare 28.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Miguel Martinez scrive:

          Per ADV

          ““rossobrune”

          Era ironico, immagino.”

          Ragioniamoci.

          Su un primo piano, ovviamente sì. Conosco sia Blondet che te, e so che avete visioni abbastanza diverse del mondo.

          Ma so che siete anche entrambi dei non conformisti istintivi, cosa che vi porta in genere a conclusioni lontanissime.

          Conclusioni che però sono entrambe lontanissime dalle mie conclusioni.

          E già questo ci ricorda una cosa fondamentale, da ripetere mille volte al giorno: qualunque cosa ci dica il nostro istinto primitivo, IL MONDO NON E’ DUALE. Esistono mille mondi.

          Poi i vostri (diversissimi) anticonformismi vi portano entrambi a diffidare della melassa ecosostenibile, e su questo specifico tema, arrivate a conclusioni simili.

          Il mio anticonformismo mi porta invece a un’altra visione, opposta a quella di ADV/Blondet.

          Torna?

          • roberto b scrive:

            Miguel,
            “IL MONDO NON E’ DUALE. Esistono mille mondi”.
            E’ proprio quello che dicono gli zapatisti. “Vogliamo un mondo che contenga molti mondi”

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Martinez

            “Torna?”

            Sì.

            Blondet e io possiamo sognare indipendentemente, ma se facciamo lo stesso sogno c’è il caso che riconosciamo la stessa realtà.

            Estendendo il ragionamento, la realtà è ciò che sogniamo insieme.

            Lao Tze non sapeva se era un uomo che sognava di essere una farfalla o una farfalla che sognava di essere un uomo. Siccome però sogniamo tutti che Lao Tze era un uomo, allora Lao Tze era un uomo; diremo allora che Lao Tze era un uomo “in realtà”.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Alam al-mithal scrive:

              “Lao Tze”

              Si tratta di Zhuang-zi. E l’argomentazione si può smontare (tipo, nella realtà del sogno tutti sognano che era la farfalla; oppure questo è il sogno di ADV, ecc.); ma potremmo concordare nel dire che è ragionevole affrontare quello che riteniamo il mondo della veglia come se fosse quello reale. Quando siamo farfalla affrontamo quell’altro.

      • Francesco scrive:

        Beh ma questo imparaticcio che pare me per supponenza è davvero sicuro di quello che capisce lui di fisica e di storia?

        Sono d’accordo col 90% di quello che dice e allo 0% col tono e con le illazioni gratuite.

  9. Miguel Martinez scrive:

    Su Twitter, l’ambasciatore cinese in Libano scrive:
    : “Gli USA hanno esaltato le loro navi da guerra che sono passate attraverso lo stretto di Taiwan. Se l’obiettivo era lanciare un messaggio a sostegno dell'”indipendenza di Taiwan”, questo accelererà solo il crollo delle forze dell'”indipendenza di Taiwan” e gli Stati Uniti pagheranno un caro prezzo per le loro azioni”. (Fonte: CAO Yi, ambasciata cinese in Libano).

    • Francesco scrive:

      che palle! se non fossi tanto buono, inviterei i cinesi ad attaccare in fretta Taiwan, così dalle chiacchiere si passa ai fatti

      però sono tanto buono e vi lascio con Churchill

  10. Moi scrive:

    Adesso voglio fare il classico discorso da Unarell 😉 :

    Gorbaciov … al le dgé, lò, Gobraciov … ech prémma ed dsmantlèr l’Uniàon Sovietica , i avèven d’ andèri dimòndi adèsi !

    😉 😀

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ moi

      “dimondi adesi”

      ?

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • PinoMamet scrive:

        “molto adagio”, ma scrive la “z” con la “s”

        (“dimondi” da queste parti si usava al tempo di mia nonna, ora è scomparso dal dialetto… i dialetti cambiano molto più velocemente delle lingue!)

  11. roberto scrive:

    Scusa se mi concentro su un dettaglio ma

    “ Il Comune ascoltò le ragioni dei residenti e poi disse che purtroppo non poteva farci niente: i pullman appartenevano a una ditta privata”

    Il comune vi prendeva evidentemente in giro: basta un divieto di circolazione per i pullman turistici come ce ne sono in tutte le città del mondo….no per favore non mi dire che i privati hanno avvocati grandi e feroci o che il partito unico…TINA….si fa davvero dappertutto e si può fare pure a Firenze, non c’è scusa che tenga

  12. Miguel Martinez scrive:

    Intanto, la polizia attacca il presidio no greenpass in Nuova Zelanda:

    https://www.theguardian.com/world/2022/mar/02/police-move-to-clear-new-zealand-protests-as-maori-king-calls-for-end-to-occupation
    Fires and clashes break out at New Zealand parliament as police move in to clear protest

    Clashes erupt between police in riot-gear and protesters as Māori leaders denounce violence at demonstrations that have run for weeks

  13. Miguel Martinez scrive:

    In Messico, video di quella che sembra una fucilazione (ma qualcuno ipotizza che possa essere stato uno scontro a fuoco e non un’esecuzione)…

    mettono al muro almeno 17 persone e le ammazzano tutte.

    Poi ripuliscono perbene la zona con lavaggio meccanico, quando arriva la polizia restano solo i buchi nel muro dei proiettili, i cadaveri come al solito scomparsi.

    Ah, giustamente in Italia non gliene sbatte niente a nessuno.

    https://www.usnews.com/news/world/articles/2022-03-01/mexico-videotaped-massacre-may-have-been-gun-battle

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “nessuno”

      Temo sia reciproco.

      Quanti messicani conoscono il significato delle parole “Portella della Ginestra”, ” Pio La Torre”, “Rocco Chinnici” e simili?

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  14. roberto scrive:

    visto che in italia siamo i campioni del mondo nel trasformare ogni cosa in una farsa, non poteva mancare questa

    https://www.lastampa.it/cronaca/2022/03/02/news/l_universita_bicocca_cancella_il_corso_di_paolo_nori_su_dostoevskij_evitiamo_le_polemiche_lo_scrittore_in_lacrime_e_ce-2866014/

    (temo che l’università italiana sia da radere al suolo, per usare una espressione coerente con i tempi che corrono)

  15. Miguel Martinez scrive:

    Spirito di Guerra!

    https://www.lastampa.it/cronaca/2022/03/02/news/l_universita_bicocca_cancella_il_corso_di_paolo_nori_su_dostoevskij_evitiamo_le_polemiche_lo_scrittore_in_lacrime_e_ce-2866014/

    L’università Bicocca cancella il corso di Paolo Nori su Dostoevskij: “Evitiamo le polemiche”. Lo scrittore in lacrime: “È censura, ridicolo”

  16. Miguel Martinez scrive:

    Un eroico imprenditore sacrifica i propri guadagni:

    https://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/hotel-chiuso-russi-1.7417144

    1 mar 2022
    Rimini, hotel chiuso ai turisti russi: “Via chi è pro Putin”

    L’imprenditore Mauro Santinato chiude le porte ai russi che sostengono il presidente e chiede all’Associazione albergatori di fare lo stesso

  17. habsburgicus scrive:

    a me sembra che qui i più (tranne Francesco e soprattutto Roberto) sottovalutino la questione principale -superiore anche a mio parere all’allargamento NATO, che ritengo SIA STATO un tragico errore ai tempi (imputabile a Clinton, o forse alla Lewinsky che non sapeva eccellere nell’ars fellationis) e paradossalmente ritengo sia ormai inevitabile, ma di questo nel P.S- ovvero nella decisione presa da Putin di negare in modo radicale l’esistenza stessa di un popolo ucraino a sé stante..
    ciò è ad un tempo errato e folle..
    che sia folle penso non sia il caso di dirlo (è come se la Castiglia negasse dall’oggi al domani l’esistenza del popolo portoghese vedendolo al più come una variante dell’unico popolo pan-castigliano..e badate che sino al 1640, ancorché i portoghesi già esistessero almeno da Aljubarrota nel 1385, ciò avrebbe anche potuto divenire vero…ma non fu così..e oggi risate omeriche accoglierebbero chi dicesse ‘ste cose)
    vediamo in breve perché è errato
    i.che russi e ucraini derivino dalla Rus’ è pacifico (l’estremismo ucraino sbaglia quando vuole appropriarsi per sé di tutta la Rus’)
    ii.che la Rus’ non sia la Russia ahinoi non è pacifico..rendiamo merito alla genialità di Pietro il Grande che secondo me meritò il suo titolo per questo più che per tutto il resto, il quale nel 1721 adottò il nome di “Impero Russo” il 22 ottobre (per noi nel XVIII secolo un 2 novembre), guarda caso la stessa data russa in cui nel 1612 (per noi, un 1 novembre) ci fu l’insurrezione fanaticamente anti-polacca e anti-latina guidata dal principe Dmitrij Pozharskij e dal mercante Kuz’ma Minin (Moscovia alla stato puro !) il cui esito fu nel 1613 l’inizio dei Romanov e la stessa medesima data in cui Putin nel 2005 -con un capolavoro di politica, perché accontentò zaristi e comunisti :D- mise la nuova festa nazionale russa, che prima era il 7 novembre (data cara solo ai marxisti)..ah, mi direte voi ? ma non è il 4 novembre ?..certo, nel nuovo calendario…22 ottobre+13-1 fa 4 novembre !
    iii.che la tragica invasione mongola prevenì forse la nascita di un unico popolo rus’iano con un’unica lingua scritta che potremmo chiamare rus’iano, è direi quasi certo..anche la Polonia come la Rus’ fu divisa fra XII e XIV secolo in molteplici potentati ma il popolo nacque e rimane !
    iv.che la dominazione lituana durata sino al 1569 in Ucraina e sino al 1772/1793/1795 in Bielorussia (iniziò nel XIII secolo in Bielorussia occidentale nell’area di Navahrudak sin dai tempi di Mindaugas, nella prima metà del XIV secolo nel resto della Bielorussia e da metà XIV secolo in Ucraina) abbia contribuito a separare la “Russia occidentalis” (Russia latininizzazione di Rus’ anche Ruthenia, non RUSSIA in senso moderno Rossija ! il Cremlino gioca su questo, lo comprendo ma sta a noi non farci giocare :D) che era sotto la Lituania (uno Stato post-rus’iano, che ha poco in comune con l’odierna Lietuvos Respublika, e la cui lingua scritta era il “ruteno cancelleresco” una sorta di “vecchio bielorusso” -ma gli ucraini dicono “vecchio ucraino” :D, comunque NON un “vecchio granderusso” allora usato in Moscovia- e che soprattutto era erede della gloriosissima e mitica Rus’ quanto e più della Moscovia, come riconobbe il russo imperiale Matvej Ljubavskij, morto nel 1936 a quanto pare non per causa di Stalin e in quella data ciò va notato 😀 !) dalla “Russia orientalis” (Moscovia e altri principati che il Cremlino si pappò: Novgorod in tre tappe, 1456, 1471 e 1478; Tver’, in età marxista Kalinin, nel 1485; Vjatka, oggi ancora Kirov dal nome del caporione rosso il cui assassinio servì a Stalin a giustificare il terrore, nel 1489; Pskov nel 1510 già sotto Vasilij III; Rjazan’ nel 1514) rimasta sotto i Tatari fino al 1480, è certo—Sigismund von Herberstein, inviato di Masimiliano I (iniziò XVI secolo), notò la differenza fra “Rutheni” (antenati di bielorussi e ucraini”) dai “Moscoviti”
    v.che sino al 1569 come ammise il linguista ucraino in esilio George Shevelov non sia agevole distinguere fra bielorussi e ucraini, è vero; il popolo ucraino -in quanto separato dai bielorussi- nacque solo dopo il 1569, ma ucraini e bielorussi insieme (Rutheni) erano già chiaramente separati dai “Moscoviti” come notò Herberstein già citato e altri; nel 1569 ci fu l’Unione di Lublino che fissò le frontiera fra Lituania e Polonia, all’interno della Rzeczpospolita, cioé fra Bielorussia e Ucraina; la Lituania dovette cedere il voivodato di Kyiv (ma non il paviet di Mazyr che è in Bielorussia e fu dato al voivodato lituano di Minsk), il voivodato di Volinia e il voivodato di Braclav, così come il voivodato oggi polacco di Podlasie, al Regno di Polonia, REALIZZANDO così L’UNIFICAZIONE di tutti quelli che possiamo oramai chiamare ucraini (parola non usata ancora, però) sotto la Corona di Polonia che sin dal 1349 aveva già la Galizia, mai lituana, e con una storia tutta a sé..en passant, proprio nella Galizia oggi così moscofoba, c’era un voivodato di Rus’ proprio a Leopoli, il che dimostra ad abundantiam che Rus’ non era Russia 😀 i ruteni di Lituania, dal 1569, sono invece gli odierni bielorussi (vivevano nei voivodati di Polack, di Mscislaw, di Minsk, di Viciebsk, di Navahrudak, di Hrodna e financo in parte dei due voivodati di Vilnius e Trakai, città lituane ma Vilnius a quest’epoca di certo non lituanofona; solo il ducato di Samogizia, capitale Raseiniai, era integralmente baltofono)
    vi.un primo barlume di coscienza ucraina ci fu con Bohdan Khmel’nyc’kyj (1648) e l’Het’manato che ne risultò (sino al 1764/1780/1782), ma c’é un prima di Poltava (1709) e un dopo; la Bielorussia per sfortuna sua non ebbe l’Het’manato e allora fu più facilmente polonizzabile (mille dei grandi eroi polacchi sono bielorussi polonizzati a partire da Kosciuszko, Mickiewicz sino a Pilsudski !) e cattolicizzabile (l’Unione aveva il 75 % in Bielorussia mentre Leopoli vi si oppose sino al 1700.sembra il mondo alla rovescia ma è la realtà !) laddove poi sarà molto più facilmente russificabile (e ortodossizzabile..dell’Unione non resta neppure il ricordo anzi sotto l’attuale regime può essere pericoloso rammentare anche ciò che pur fu, e Kirill regna incontrastato :D), in mancanza di una élite che l’Het’manato provvide per gli ucraini con la starshyna cosacca !..e oggi è parte integrante (in pratica) dei domini di Putin 😀
    vii.le spartizioni in un certo determinarono i futuri sviluppi; mentre la Bielorussia, già più debole per mancanza di élite locale, finì tutta sotto gli Zar in modo che a tuttoggi i nazionalisti bielorussi sono quattro gatti..e furono quattro gatti nel 1991 quando per tre anni ci fu la libertà pure là,
    le terre ucraine finirono in parte all’Austria (Galizia); Vernadsky vide ciò un errore fatale di Caterina II; la Galizia austriaca sarà la spina nel fianco dei progetti russi di russificazione..se i sogni di Putin non si realizzeranno lo si deve a Caterina II, ne faccia abbattere i monumenti, ma non faccia sparare sul popolo ucraino che poteva non nascere, ma è nato !
    vii.nell’Ottocento gli ucraini esistevano anche se non si usava questo nome;
    in Austria si usava “ruteni”
    in Russia si usava “malorossy”
    però gli Zar ben sapevano che i malorossy non erano velikorussy (russi tout court, uno li chiamò velikorossy !); il censimento del 1897 li distingue, infatti la Russia di allora era più bonaria e in realtà un po’ pasticciona ammetteva di fatto ciò che negava in diritto 😀
    nei 9 governatorati che gli ucraini rivendicheranno il 20/11/1917 n.s -prima di Lenin che sistemò l’Ucraina, mi spiace per Putin :D- i malorossy erano in queste percentuali in ordine decrescente:
    1.Poltava, 93 % scarsi impressionante
    2.Kharkiv 80 %& molto a est
    3.Kyiv 79 %
    4.Podolia 75 %
    5.Volinia 70 %
    6.Ekaterinoslav (oggi Dnipro) 68 % comprendeva il Donbas dove i malorossy erano il 52 % (uezd di Luhans’k allora Slov”janoserbs’k) e il 65 % (uezd di Bakhmut)
    7.Chernihiv 66 % ma attenzione che i 4 uezdy settentuionali oggi in Russia (Surazh, Novozybkov, Starodub, Mglin) non avevano quasi ucraini altrimenti i malorossy erano di più (Surazh non era neppure russo, aveva 86 % di bielorussi !)
    8.Kherson 53 % oltre 5 % di tedeschi e quasi 6 % di moldavi moldavskij (ryumynskij) jazyk in attuale secessionista (dalla Moldova) Transnistria
    9.Tavrija 43 % unico a non essere in maggioranza assoluta ma solo relativa; nei 3 uezdy non-crimeabi (ben distinti nel volume del censimento)i malorossy però era oltre il 50 %, Dniprovs’k, Berdjans’k e Melipotopol’ (anche 70 %) mentre in Crimea andavano da un minimo di 2 % (Jalta) a un massimo di 22 % (Perekop) e la UNR il 20/11/1917 n.s non rivendicò la Crimea dicendo saggiamente “Tavrija, SENZA la penisola di Crimea” forse il dono avvelenato di Nikita nel 1954 andava RESPINTO AL MITTENTE 😀
    viii.in Galizia austriaca nel XIX secolo ci fu un dibattito serrato fra russofili (c’erano, allora ! Putin in questo non ha torto ma è rimasto indietro di 150 anni !:D), rutenofili (i russi allora li osteggiarono ma con il senno del poi sbagliarono: i rutenofili in pratica sostenevano che esistesse un popolo “ruteno” , rigorosamente greco-cattolico donde l’odio di San Pietroburgo perché l’odio russo per Roma è superiore a quello dei protestanti :D- LIMITATO all’Austria che avrebbe avuto poco in comune con i malorussy di Russia ! avessero vinto i rutenofili sarebbe nata una Nazione rutena, mahgari oggi esisterebbe una Rutenia con capitale Leopoli-se esiste la Slovenia :D– e i malorussy dell’Impero russo sarebbero divenuti russi, tranne i soliti quattro gatti, irrilevanti :D) e gli ucrainofili (che infine vinsero ! fra 1900 e 1914 “ruteno” fu sostituito definitivamente da”ucraino”..gli ucrainofili, ll’inizio di sinistra (Ivan Franko), sostenevano l’esistenza di un unico popolo ucraino che riuniva i “ruteni” di Galizia e i malorossy di Russia..la Chiesa unita li osteggiò sino a fine XIX secolo, prima stava con i rutenofili, incredibile dictu qualche prelato era addirittura russofilo nell’illusione che la Russia unita, dal Poprad al Pacifico, avrebbe accettato Roma..campa cavallo :D)
    ix.a mio parere, storicamente, ultima possibilità per i russi di non far nascere la Nazione ucraina fu nel 1914-1915: avesse vinto la guera la Russia imperiale e avesse annesso la Galizia forse, dico forse (era ormai tardi) gli Zar sarebbero riusciti a convincere almeno i malorussy di Russia che erano russi e forse -usando lo knut- anche i galiziani di Galizia..Bobrinskij si preparava ad abolire l’Unionerma nel 1915 l’Austri riprendeva L’viv
    x.Lenin….non Lenin creò l’Ucraina ma poiché l’Ucraina già esisteva come Nazione lo spregiudicato Lenin accettò un’Ucraina sovietica per i suoi fini..l’opposto di quanto sostiene Putin..et de hoc satis !

    *Da un punto di vista generale (cioè di tutte le cose che trascendono le questioni ucraine), la Russia –in quanto grande Potenza- ha avuto, almeno in passato, anche delle serie ragioni (vi sono poi le tematiche medio-orientali dove talora la Russia è stata più acuta e lucida degli occidentali stessi ecc.) e forse un altro atteggiamento avrebbe dato qualche frutto, specialmente se adottato fin dai ’90: è allora che a mio umile parere si decise il corso della storia successiva all’Est in fundamentalibus, anche se il 2008 fu un’altra data importante e decisiva nello straniamento reciproco fra Russia e Occidente, ingiustamente passata spesso sotto silenzio.
    Purtroppo, per responsabilità politica soprattutto dell’Occidente che errò nei due sensi opposti –dapprima umiliando in modo non necessario e autolesionista la Russia ancora essenzialmente abbastanza pacifica e non pregiudizialmente ostile alla Weltanschauung occidentale della metà dei ’90, poscia tollerando troppo passivamente le prime chiare manifestazioni a partire dal 2008 di una politica aggressiva e avventurista verso il cosiddetto “Estero Vicino” (espressione che non avrebbe dovuto essere ammessa, in quanto l’estero è estero e, per dire, da un punto di vista del diritto internazionale, chessò il Kyrgyzstan ha nei confronti della Russia gli stessi diritti e doveri ad esempio del Belize, poco contando che uno fece parte del’URSS e l’altro si trovi invece a migliaia di km di distanza !)- si è diffuso nelle élites russe un nazionalismo esasperato, con punte di revanscismo (da ultimo anche territoriale) che non lascia presagire nulla di buono, per chiunque, e che va al di là della stessa importantissima questione ucraina.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ habsburgicus

      “ucraina”

      Grazie, copiato e incollato: mi hai risparmiato di registrare il tuo podcast che ho ascoltato ieri sera! 🙂

      Note a margine, a te stranote ma forse non a tutti i frequentatori del blog:

      1) Adam Mickiewicz -l’autore, va ricordato per chi non lo sapesse 🙂 ) del poema nazionale polacco “Pan Tadeusz”=”Il signor Taddeo”- è nato ed è sepolto nell’attuale Lituania. I Lituani lo considerano loro, al punto che i Polacchi che vanno a visitarne la casa natale si sentono girare parecchio i cosiddetti a leggere la lapide commemorativa in onore di “Adamas Mickevicius”. Ironia della sorte, le prime parole del poema (noto in Polonia come da noi la Divina Commedia) tradotte suonano “O Lituania, patria mia…” Il Nobel per la letterature Polacco Cesarz Miłosz, nato pure lui in quella che oggi è Lituania, considera se stesso “lituano di lingua polacca”; all’epoca della Sanacja (fra le due guerre) ciò gli costò il posto alla radio nazionale, e nel sito del Consolato Lituano di Firenze Miłosz era accreditato come Lituano tout court.

      2) Piłsudski (che per i Polacchi è Cavour+Garibaldi messo insieme, il principale artefice con Ignac Paderewski dell’indipendenza Polacca del primo dopoguerra) nasce a Wilno (la lituana Vilnius) che nel convulso primo dopoguerra la Polonia strappa ai Lituani che per questo chiudono la frontiera completamente (da qui il romanzo “Gli amanti dell’Orsa Maggiore”, dell’ex contrabbandiere Piasecki). Del resto, il centro di Wilno è puramente Polacco, stracarico di barocco gesuita e meta di pellegrinaggi dell’icoma miracolosa della Vergine, la Ostra Brama, gemella di quella di Częstochowa.

      3) mentre nessuno in Polonia dubita dell’identità nazionale Ucraina (anzi, Chmielnicki è considerato il tipico esempio di applicazione del proverbio “hai voluto la bicicletta (lasciarci per i Russi), adesso pedala!”) la Bielorussia è considerata dotata di identità nazionale molto debole. Gli sforzi del regime di Lukaszenko di evidenziare per ogni dove le tracce di un’identità nazionale bielorussa fin nei tempi più antichi sono visti con derisione; non del tutto ingiustamente, secondo me, dato che persino io col polacco maccheronico che mastico riesco a leggere un articolo in bielorusso comprendendone approssimativamente il senso: sembra un dialetto polacco arcaico traslitterato in cirillico.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • habsburgicus scrive:

        grazie Andrea per le tue interessantissime precisazioni !

      • PinoMamet scrive:

        La mia studentessa bielorussa mi informa però che la sua famiglia parla russo, da quello che ho capito (indagherò meglio ma non voglio rompere troppo le palle) come praticamente tutti, perlomeno dalle sue parti.

        Anche gli amici di famiglia bielorussi hanno il “bielo” molto tra parentesi, e si autodefiniscono solo e semplicemente russi.

        • habsburgicus scrive:

          il bielorusso è da ritenersi estinto (tranne forse a Hrodna cioé Grodno), purtroppo…
          e Andrea ben lo sa..si riferisce al bielorusso scritto, che compare ancora (finché Putin ordinerà a Lukashenka di toglierlo :D) un po’ dappertutto…a Hrodna -caso unico lo si parla ancora

    • roberto scrive:

      Grazie habsb, come al solito prezioso

  18. mirkhond scrive:

    Sono d’accordo soprattutto sull’ultima parte del tuo interessantissimo excursus.
    Se l’America avesse accolto le moderate richieste di Putin riguardo ad un’Ucraina neutrale tra i due blocchi, oggi non ci sarebbe la guerra.
    Però dei anche riconoscere che i torti non sono solo da parte russa: i nazionalisti fanatici stanno anche in Ucraina, vedasi il bando della lingua russa, il rogo di Odessa del 2014 in cui morirono arsi vivi 300 russofili, da parte delle milizie naziste costituenti parte integrante dell’esercito ucraino, e che evidentemente non disturbano un Occidente sempre pronto a scovare pericolosi nazisti dappertutto (i nazisti di oggi hanno capito la lezione e sono amici degli Ebrei, a cui appartiene il giullare al governo di Kiev)
    Non parliamo poi delle continue “provocazioni” ucraine ai danni dei Russi del Donbass, che in 8 anni hanno portato a 14.000 morti, tra cui tanti bambini colpiti col tiro al bersaglio all’uscita da scuole e asili.
    Putin ha pazientato anche TROPPO di fronte a questi eventi.
    Schierarsi è sempre riduttivo, ma quello che sta avvenendo non è uno scontro locale tra eredi della Rus’ di Kiev, ma un conflitto tra il mondialismo a guida USA e chi non vuole assogettarvisi.
    E se è così (ed è così) allora scelgo di stare dalla parte della Russia e affanculo i banderisti ucraini utili idioti del globalismo massonico.

    • roberto scrive:

      “bando della lingua russa”

      a cosa ti riferisci? ho amici laggiù (kharkov) e alcuni di loro parlano russo come prima lingua e non mi hanno mai detto di aver avuto il minimo problema

    • Francesco scrive:

      1) a quanto ho capito, i 14.000 morti sono durante la guerra del Donbass e mi pare sbrigativo attribuirli tutti al governo ucraino. e da quando sono intervenuti i russi la situazione è di tregua quasi stabile (chiedo conferma)

      2) non voler sottostare ai Russi che negano addirittura l’esistenza del popolo ucraino (Hasburgicus dixit, non ego) adesso è vendersi al mondialismo? ti rendi conto che non potresti fare al mondialismo una miglior pubblicità che offrire come alternativa il regime di Putin?

      3) da lettore di Pino Aprile dovresti riconoscere certe stili di propaganda e di demonizzazione

      ciao e ben tornato

      • PinoMamet scrive:

        Rispondo solo al punto 3:

        sicuramente da parte russa c’è stata molta propaganda e demonizzazione, ma…

        mi pare ce ne sia altrettanta da parte ucraina, e la stampa occidentale ci è caduta a capofitto, ci si è consegnata mani e piedi legati e a occhi chiusi.

        • Francesco scrive:

          Pino

          sai che non sono d’accordo perchè trovo solo appelli di Shevcenko per il suo paese e robetta del genere?

          so benissimo cosa è la propaganda ma oggi mi pare che Putin abbia scatenato un’invasione

          paragonabile all’attacco degli USA al Messico

          • PinoMamet scrive:

            Che sia Putin ad aver invaso l’Ucraina è fuor di dubbio, ma le storielle sul pugno di eroici doganieri che manda affanculo la flotta russa e si sacrifica che cosa sono se non propaganda?

            Zelensky che sta da una settimana in varie pose da guerriero ben lontano dal fronte (finchè il fronte non è diventato casa sua, in effetti) cos’era se non propaganda?

            Il balletto dei numeri delle vittime civili?

            L’Hitler card giocata con disinvoltura da entrambe le parti?

            • Francesco scrive:

              OK, in effetti rispondendo a te mi sono lasciato trascinare e poi ero partito a rispondere a Mirkhond.

              Concordo in pieno col fatto che entrambe le parti stanno facendo propaganda a piene mani. Una palla.

            • PinoMamet scrive:

              Comunque, Francesco e tutti, che angoscia!

              Forse anni fa queste notizie mi prendevano meno, non so, ma davvero trovo assurdo che si debba ancora sentire “città assediata senza acqua”, vittime civili, profughi…

              stamattina una ragazza mi diceva di suoi conoscenti ucraini che hanno passato la frontiera polacca, sì, ma pagando 100 euro a testa e dopo essere stati derubati dei vestiti che portavano con sè…

              ieri nella scuola dove insegna mio fratello una ragazzina ucraina raccoglieva abiti e medicinali che suo padre si era incaricato di portare laggiù…

      • mirkhond scrive:

        Putin si accontentava di un’ Ucraina neutrale, senza la Crimea (la cui popolazione è in stragrande maggioranza russa) e con un’autonomia di stampo sudtirolese per le due repubbliche russe del Donbass.
        L’America, vera padrona dell’Ucraina, ha sempre risposto picche.
        Putin che doveva fare? Accettare le bombe atomiche americane a 300 km da Mosca?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          La cosa che mi inquieta è che non riesco a immaginare la conclusione di questo disastro in tempi brevi. Al netto della propaganda, l’Ucraina mi pare che non esista sul campo (si rinchiudono nelle città, si fanno accerchiare e non fanno evacuare i civili), ma al tempo stesso gli ucraini hanno dimostrato che non accetteranno mai un dittatorello filorusso al governo. Quindi la vittoria totale e definitiva di una delle due parti non è possibile.
          Cosa stanno negoziando, quindi? E perché la tirano per le lunghe, se stanno veramente negoziando?

          • Francesco scrive:

            vale anche per il fronte orientale? lì mi sarei aspettato che i russi avanzassero alla grande e in fretta

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Il fronte orientale di cosa? Che cosa ci vale? Ma perché sei così ellittico?

              • Francesco scrive:

                Della guerra tra Russia e Ucraina. sono le regioni in cui la Russia confina direttamente con l’Ucraina e dove strategicamente è più favorita.

                Tu a cosa pensavi?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                No, non ho proprio capito la tua obiezione, sempre che fosse un’obiezione.
                Stai dicendo che a Charkiv gli ucraini non si sarebbero asserragliati in città?

              • Francesco scrive:

                No, pensavo che a oriente i russi sarebbero stati molto più avanti e che la soluzione militare sarebbe stata più vicina. Almeno in quelle regioni.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Magari pensavi anche che gli USA avrebbero conquistato l’Iraq in 72 ore, vero?

        • habsburgicus scrive:

          le ha accettate a Tallinn, nel 2004, a 150 km da SPB !
          io non amo la NATO ma il tuo ragionamento potrebbe essere rovesciato…
          l’Estonia, in quanto NATO se ne sta tranquillissima….l’Ucraina, se fosse NATO, respirerebbe..
          dunque, da questo punto di vista, unica critica sarebbe agli ucraini stessi, che non chiesero di entrare nella NATO sin dai mitici ’90 😀 😀 e persero il treno che i Baltici, saggi, non lasciarono scappare…vicino a Narva il 90 % sono russi, altro che Donbas…ma Putin è costretto neanche a fiatare..perché l’Estonia è off limits per lui, è ormai un altro mondo
          direi che un placet condizionato (Ucraina in NATO ma non subito e con limitazioni di missili ecc ecc roba di tecnici ..si poteva vedere..magari se veniva offerto anche altro, ritiro dei missili attuali, ancora meglio)
          VP non ha giustificazioni per l’aggressione….per tutto il resto forse sì, ma le ha perdute aggredendo

          • Francesco scrive:

            grazie

            è faticoso ripetere la stessa lezione di geografia elementare troppo spesso

            la NATO è un problema mentale per la Russia, non militare e non politico

            • mirkhond scrive:

              E’ un problema per chi giustamente non vuole sottomettersi al globalismo a guida USA.
              A me fa paura un mondo unipolare, non Putin che difende il suo paese.

              • Francesco scrive:

                Putin non difende la Russia, Putin sogna l’Impero zarista.

                C’è mille anni luce di differenza.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “Putin non difende la Russia, Putin sogna l’Impero zarista.”

                Ah ecco! Adesso ho capito!

                Purtroppo non lo ritrovo, qualche giorno fa leggevo di qualche funzionario americano che spiegava il motivo per cui da anni, gli Stati Uniti bombardano la Somalia (!), dicendo che non potevano permettere che sorgessero pericoli per “la nostra sicurezza” “in our backyard”.

              • mirkhond scrive:

                Pararsi dalla minaccia nucleare è difendere la Russia.

              • Francesco scrive:

                Guarda che io non difendo l’imperialismo statunitense, soprattutto quello tragicamente mancato come la Somalia (sempre sia esecrato Bush I il Prudente e per questo Padre di Massacri di Lunga Durata).

              • Francesco scrive:

                Non capisco: cosa vi fa pensare che la minaccia nucleare contro la Russia abbia bisogno di partire dall’Ucraina?

                Siete seri?

                I bombardieri stealth B2 possono partire dagli USA, “avvicinarsi” a Mosca, lanciare i loro missili e tornare indietro in ogni momento.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Francesco non difende l’imperialismo statunitense mancato. Cioè difende l’imperialismo statunitense.

              • Francesco scrive:

                Francesco ritiene che ci siano mille episodi di pessimo imperialismo USA.

                E alcuni di vile inerzia USA.

                Perchè ci sono anche cose peggiori dell’intervento americano, nella storia del mondo.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Cioè stai sempre a incensarli, insomma.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ habsburgicus

            “Km”

            La guerra non si fa solo con le atomiche. Con Mariupol e Odessa alla NATO si possono portare via Dardanelli cinquecentomila uomini con carri e artiglieria pesante ancora più facilmente che a Baghdad. Tallinn non avrebbe letteralmente lo spazio sufficiente, e poi sta vicinissimo a San Pietroburgo e Kronstadt.
            Fu già fatto in parte con la guerra, appunto, di Crimea. Inoltre da lì Mosca può muovere la flotta (Sebastopoli). A nord, è imbottigliata.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              Via Dardanelli vuol dire chiedere il permesso alla Turchia. E via mare è pericoloso, vista la tecnologia missilistica russa (anche quella nota e consolidata è roba seria)

              Io userei le molte ferrovie e strade europee Usando la Bielorussia come porta di entrata … se mai avessi la balorda idea di attaccare la Russia, cosa che non mi passa neppure per la testa.

            • habsburgicus scrive:

              @Andrea
              a questo punto, se ci fosse un barlume di senso politico ai vertici VERI (ovviamente non includo JB che è solo l’umile e buffonesco servitore di chi ha il potere reale, ormai di nuovo assoluto dopo che fu scippata la presidenza a Trump) restano due strade, amare:
              1.se non vogliono rischiare, fermare SUBITO, al più presto…purtroppo l’Ucraina subirà condizioni pessime, molto peggio di quanto mai avrebbe ottenuto se tale decisione fosse stata presa nel 2019 o meglio ancora nel 2013 (cioé, se non si fosse favorita la seconda Majdan), ma se si continua -oltre a un nuovo massacro del nobile popolo ucraino – si rischia di perdere tutto !
              2.se gli stessi circoli decidono -a loro insindacabile e a noi ignoto giudizio- che non si può tollerare oltre il sovietico Putin, prepararsi per una guerra freddissima di 30-40 anni come minimo..ora darla vinta a Putin (e i putinomani, anche qui, gongoleranno :D) cercando di salvare almeno Leopoli, non si può fare altro (anche nel 1956, per l’Ungheria, la si diede vita a Mosca e a Reggio Emilia brindarono 😀 poi si è visto chi ha effettivamente vinto :D)..e puntare con calma alla disintegrazione della Russia, nazionale (ceceni, tatari di Kazan’, baschiri, magari eccitare udmurti, jakuti, khakassi, tutto quel che volete 😀 sapendo che sarà un processo lungo e penoso [Putin sarà spietato; e ci vorranno anni perché un intellettuale dei Mari che oggi canta le lodi al compagno Putin, inizi a pensare che i Ceremissi non hanno nulla in comune con i russi :D), economica (sanzioni), politica (prostrandosi a Mao, Nixon diede scacco macco all’URSS; oggi prostrandosi a Xi -Taiwan e quello che lui vorrà :D- si potrebbe isolare veramente Putin) e cercare di “comprare” parte dell’élite, oltre che militare (spingere Putin alla corsa agli armamenti e puntare a farlo andare in bancarotta come avvenne con Reagan) e idologico (abbandonare il bergoglismo e alla prima occasione possibile dare il placet per l’elezione di un Papa vero e tosto, alla Wojtyla, un Papa ucraino di Leopoli sarebbe il massimo ma anche un Papa lituano :D)..à la guerre come à la guerra
              unica cosa che è irrazionale è continuare la guerra senza piani, come stanno facendo
              (a scanso di equivoci, io avrei preferito non si fosse mai giunto a questo punto e che il compromesso lo si trovasse nel 2019 al più tardi !)

              • habsburgicus scrive:

                à la guerre—
                ci sono altri errorini ortografici, scusate

              • mirkhond scrive:

                Se la tua odiata Russia dovesse collassare, non ci sarebbe l’Eurasia dei popoli liberi, ma se la papperebbe direttamente la Cina, arrivando fino all’Artico, allo Stretto di Bering e alle porte dell’Europa.
                A noi conviene una Russia forte piuttosto.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Mirkhond

                “Se la tua odiata Russia dovesse collassare, non ci sarebbe l’Eurasia dei popoli liberi, ma se la papperebbe direttamente la Cina, arrivando fino all’Artico, allo Stretto di Bering e alle porte dell’Europa.”

                Mi sembra una riflessione molto interessante.

              • habsburgicus scrive:

                non è assolutamente odiata…
                esci dal tifo…
                ho detto che mi parrebbero le due uniche soluzioni razionali (che non significa GIUSTE) rebus sic stantibus da parte della super-élite che controlla gli USA, di cui purtroppo né io né alcuno di noi fa parte… magari ce ne sono altre (che non ho considerato) e specialmente MT, che sa essere molto freddo, potrà dircele

              • mirkhond scrive:

                “non è assolutamente odiata…”

                Non mi sembra che ti piaccia.

                “esci dal tifo…”

                Lo stesso preti dire a te….

              • mirkhond scrive:

                potrei

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ habsburgicus

                “Mari”

                Concordo.

                Aggiungo una vecchia barzelletta polacca

                Da un telegiornale del 2050: “Sulla frontiera cinese-polacca non si registrano novità”.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                La Russia è già collassata una volta e non ha saputo tirarsi in piedi bene ma molto male. E in questo ritrovo quello che successe alla Germania dopo la 1GM.

                Mi pare lo stesso possibile che dopo la sconfitta del putinismo – e il come è relativamente importante – potrebbe andar loro meglio senza per questo essere invasi dai cinesi.

                Che tra non molto avranno una crisi demografica con i fiocchi, se non ve lo ricordate.

          • mirkhond scrive:

            Forse dimentichi che San Pietroburgo oggi non è la capitale della Russia.
            Quindi avere le bombe atomiche davanti alla capitale è tutt’altra questione.
            Putin ha atteso anche troppo.

          • mirkhond scrive:

            “VP non ha giustificazioni per l’aggressione….per tutto il resto forse sì, ma le ha perdute aggredendo”

            I tuoi amici americani e i loro utili idioti banderisti hanno fatto di tutto per spingerlo in questa direzione.

            • habsburgicus scrive:

              diciamo che VP un po’ del suo ce lo ha messo, eh ? 😀
              poi finché non si conosceranno i documenti segreti brancoleremo solo nel buio…
              perché VP ha tollerato la presidenza Poroshenko (molto più a dx, lui ebbe l’appoggio di Svoboda !) e invece ha fatto quel che ha fatto ora proprio con Zelens’kyj che, per mille ragioni, è più lontano da quel mondo ? e più a sx e comunque meno lontano dai russofoni (almeno in partenza) ? io non lo so…se lo sapete voi, mi farà piacere apprenderlo

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                C’è chi ipotizza che abbia colto un momento di debolezza statunitense.
                Oppure gli serviva del tempo per essere pronto. Oppure sente la fine della sua carriera avvicinarsi e non vuole essere ricordato come il presidente che ha perso l’Ucraina (ipotesi di Limes). Oppure un mix.

              • habsburgicus scrive:

                @MT
                forse sente la fine della sua carriera avvicinarsi

                se fosse questo, converrebbe venirgli incontro (cercando di limitarne le pretese)…e poi magari se il suo successore sarà più debole, rinegoziare il tutto

              • habsburgicus scrive:

                C’è chi ipotizza che abbia colto un momento di debolezza statunitense.

                anche questo può essere…
                e qui gioivate tutti quando io e Peucezio (che ovviamente non conoscevamo il futuro, eh !) lamentavamo la non-rielezione di Trump

              • mirkhond scrive:

                Trump però ieri si è unito al coro putinofobico.

              • habsburgicus scrive:

                è anche possibile che VP -da keghebista impenitente dunque a suo modo freddo ancorché amorale :D- preveda che le sue azioni provocheranno molti profughi, e ciò dividerà la UE
                vero che Polonia e Ungheria gli ucraini li accoglieranno, ma né Varsavia né Budapest saranno felici di accogliere i non-ucraini (studenti di vari paesi asiatici ecc)-..
                la propaganda del Cremlino accuserà di razzismo PL (forse meno H che è vicina a lui) e ciò dividerà la sx liberal e con il divide et impera imporrà la sua volontà 😀
                son solo ipotesi, eh

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Io ero pro-Trump.

              • habsburgicus scrive:

                allora siamo in tre..
                immagino, nel tuo caso, perché ritenessi DT un emerito fesso che avrebbe indebolito gli USA molto di più !
                e non è facile darti torto..
                però Trump avrebbe fatto un’altra politica con Mosca, meno avventurista..almeno così si comportò nel suo primo quadriennio destinato per le note vicende a restare l’unico

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Esatto!
                Ed era talmente disgustoso che gli era più difficile ergersi in cattedra venendo preso sul serio dagli europei.

        • Francesco scrive:

          Duca

          ma Putin NON è il padrone dell’Ucraina e non può accontentarsi di nulla.

          tanto varrebbe dire che gli USA hanno diritto di intromettersi nella politica interna dei loro vicini al Sud

          in più mi pare che sia l’Ucraina in primo luogo a non volersi impegnare con Mosca per non diventare un suo protettorato

          eh lo so, per te è dure che chi vota lo faccia sistematicamente per l’America e non contro ma è un dato di fatto

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “tanto varrebbe dire che gli USA hanno diritto di intromettersi nella politica interna dei loro vicini al Sud”

            https://en.wikipedia.org/wiki/Monroe_Doctrine

            • mirkhond scrive:

              Nel 1962, quando l’URSS piazzò i sui missili nucleari a Cuba, gli usa minacciarono sfracelli se non venivano ritirati.
              E, fortunatamente, l’URSS li ritirò. Putin ha chiesto più o meno lo stesso nel caso dell’argamento NATO in Ucraina, e la risposta è sempre stata picche.
              In sostanza l’America deve sempre ottenere tutto ciò che vuole e gli altri non devono dare nulla, anche se gli invadono il cortile di casa.
              Due pesi e due misure.

            • Francesco scrive:

              Miguel

              ogni tanto sei un pò ingenuo! stavo esattamente citando quello, come esempio di cattiva condotta USA.

              anche se mi pare che ufficialmente la dottrina Monroe fosse rivolta agli europei.

              Ciao

          • mirkhond scrive:

            “eh lo so, per te è dure che chi vota lo faccia sistematicamente per l’America e non contro ma è un dato di fatto”

            Chi vota, vota per gli USA perché è stato piazzato a quel posto dagli stessi USA proprio per tale scopo.

            • Francesco scrive:

              io? dici che sono gli USA che mi hanno messo nella cabina elettorale? senza chiedermi il permesso?

              che maleducati

              😉

              • mirkhond scrive:

                Si parlava degli attuali governanti di Kiev, al potere dopo il golpe di Maidan del 2014, appoggiato e finanziato dagli USA.

              • Francesco scrive:

                E dopo il “golpe” ci sono state libere elezioni.

                Guarda che non ho le fette di mortadella sugli occhi, mi limito a considerare tutti i dati noti.

                Anche quelli che vanno in direzione sbagliata rispetto alle mie idee e desideri.

        • roberto scrive:

          Mirkhond

          “ Putin che doveva fare? Accettare le bombe atomiche americane a 300 km da Mosca?”

          L’ucraina sta più o meno a 500 km da Mosca, I paesi baltici a 600….dici che quel centinaio di km era veramente un grosso problema per Mosca?

          Poi chi è che ti dice che Putin si accontentava di un Ucraina neutrale?

          • mirkhond scrive:

            Se Putin voleva invadere l’Ucraina fin da subito, lo avrebbe fatto nel 2014.
            Non avrebbe aspettato 8 anni, vedendosi sempre rispondere picche dai disinteressati americani.

            • roberto scrive:

              Lo ha fatto in effetti…magari all’epoca voleva dare solo il segnale “la Russia da quel che le pare in Ucraina” e adesso non di accontenta più del segnale

              • mirkhond scrive:

                Cosa ha fatto? Prendersi la Crimea senza sparare un colpo e dopo un referendum a favore della Russia ad opera del 90% della popolazione?

              • roberto scrive:

                Se gli usa si annettessero così un pezzo di Canada cosa ne diresti?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Se il Canada entrasse in orbita cinese suppongo che alla Casa Bianca non starebbero a guardare. Certo, oggi lo sbatterebbero fuori dal commercio mondiale e lo ridurrebbero alla fame nel giro di poche settimane, ma cosa farebbero se la loro influenza nel mondo si riducesse così tanto che sanzioni USA finirebbe per tradursi con “USA che si auto embargano”? La risposta ce l’hanno davanti agli occhi i cittadini di Kiev.

              • roberto scrive:

                quindi mauricius, suppongo che se il canada entrasse in orbita cinese a te tutto sommato sembrerebbe normale che gli stati uniti bombardassero toronto (che poi sono anche una orrenda dittatura)

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “quindi mauricius, suppongo che se il canada entrasse in orbita cinese a te tutto sommato sembrerebbe normale che gli stati uniti bombardassero toronto”

                Credo che “normale” qui possa significare due cose molto diverse.

                1) A Mauricius piacerebbe che succedesse

                2) Sarebbe normale (nel senso “nella norma”, “nella media” ecc.) per il governo degli Stati Uniti bombardare un paese che minaccia i suoi interessi.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                @Roberto
                Facciamo un esempio più vicino a noi. Qualche anno fa l’Italia prese degli accordi con il governo cinese per attrarre investimenti. Agli USA gli accordi non piacciono, quindi alzano il telefono, chiamano il governo italiano e, tempo pochi giorni, il governo italiano rinnega gli impegni presi.
                Questo è normale. E scommetto che lo trovi anche giusto, perché i cinesi sono brutti e cattivi e il governo era quello gialloverde che ti stava antipatico.

              • Francesco scrive:

                Ehm, i cinesi non sono brutti e cattivi.

                La Cina è una dittatura comunista.

                So che per qualcuno è indifferente ma non per tutti.

                E come ricorda spesso ADV gli USA ci permettono di spendere troppo poco per le nostre FFAA, a differenza della Cina.

                Quando ci offriranno anche protezione militare potremo valutare l’offerta.

          • PinoMamet scrive:

            “L’ucraina sta più o meno a 500 km da Mosca, I paesi baltici a 600….dici che quel centinaio di km era veramente un grosso problema per Mosca?”

            Non credo sia così semplice.

            La Russia ha reagito ai paesi baltici nella NATO (che non ha certo accettato entusiasticamente…) trasformando Kalinigrad, o come si chiama, in una fortezza russa.

            Ora la situazione è cambiata e la Russia ha la forza, che non aveva allora, per opporsi energicamente (come si è visto) all’Ucraina nella NATO.

            L’Ucraina nella NATO avrebbe significato rinunciare alla Crimea
            (questo inverno o all’incirca la flotta inglese è passata volutamente a ridosso delle acque russe in Crimea, sfiorando l’incidente, proclamando di aver diritto di farlo in quanto “la Crimea appartiene all’Ucraina”…)

            o dover combattere contro i paesi Nato per tenerla, cioè la Terza guerra mondiale.

            Diciamo che Putin ha giocato d’azzardo per evitare questa mossa;
            un obiettivo discutibile ma comprensibile.

            Quando ha trovato dall’altra parte il muro di Zelensky con la sua assoluta indisponibilità a trattare, ha giocato cioè d’anticipo: invadere l’Ucraina prima che entrasse nella NATO, scatenare un conflitto grande, doloroso e importante, ma non la guerra nucleare.

            • PinoMamet scrive:

              Secondo me inoltre Putin ha sovrastimato il peso dei filo-russi in Ucraina, che probabilmente in questi dieci anni sono stati tutti incarcerati o messi in condizione di non aver peso o rilevanza politica, e quanto alla gente normale, russofona o meno, quella pensa soprattutto a sopravvivere…

            • Francesco scrive:

              Veramente quando l’URSS occupava le Repubbliche baltiche nessuno è andato a combattere la terza guerra mondiale per liberarle.

              Credo sarebbe successo lo stesso per la Crimea.

              Tra l’altro l’occupazione della Crimea (e del Donbass), se io fossi ucraino, sarebbe ragione sufficiente per voler entrare nella NATO.

              Mai nessuno che conceda agli ucraini un loro punto di vista! poverini

              • PinoMamet scrive:

                Quando l’URSS ha occupato le repubbliche baltiche non erano parte di un’alleanza come la NATO…

                la Crimea era russa dall’Ottocento…

              • habsburgicus scrive:

                Tra l’altro l’occupazione della Crimea (e del Donbass), se io fossi ucraino, sarebbe ragione sufficiente per voler entrare nella NATO.

                e infatti, tranne i soliti tipi folcloristici da “proto-Lega” :D, nessuno in Ucraina pensava seriamente alla NATO prima del 2014..alcuni alla UE

              • habsburgicus scrive:

                Narva in Estonia ha 90 % di russi, era russa nell’Ottocento..ed è tuttora estone perché l’Estonia è nella NATO

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Diceva Dario Fabbri l’altro giorno che più o meno dallo stesso periodo negli USA nessuno pensa più all’espansione della NATO ad Est se non nella retorica. Ma che poi a loro andrebbe anche bene se la Russia si immergesse nel pantano di una guerra lunga.

              • PinoMamet scrive:

                “Narva in Estonia ha 90 % di russi, era russa nell’Ottocento..ed è tuttora estone perché l’Estonia è nella NATO”

                eh, passò quel tempo Enea…

                l’Ucraina ha perso il treno allora, l’idea di recuperare adesso e aspettarsi che la Russia stesse muta era irrealistica

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Mirkhond

      “Schierarsi è sempre riduttivo”

      Infatti.

      Se posso fare l’ADV :-), in una guerra non ci sono mai “ragioni”. Ci sono rapporti di forza: la forza tremenda del cosiddetto “Occidente” ha schiacciato la Russia fino a farla esplodere. Probabilmente né l’uno né l’altro poteva fare diversamente.

      Le esplosioni, che siano di bombole di gas o di nazioni, comportano sempre molti danni.

      A quel punto subentra la propaganda, che indica certi danni (veri o falsi non importa) e nasconde altri.

      La propaganda, come dicevo, sono missili diretti contro di noi, e dobbiamo schivarli.

      Se riusciamo a schivarli, non staremo dalla parte di nessuno, giustamente.

      E quindi quelli che pretendono di rappresentarci ci accuseranno di essere traditori, ma è un problema loro.

      E’ facile essere pacifisti quando c’è la pace.

      E’ giusto esserlo, quando c’è la guerra.

  19. mirkhond scrive:

    Però devi

  20. Francesco scrive:

    >>> “Il mondo è neutro. Pietà e orrore e gioia ce li mettiamo noi.”

    Sempre e solo una tua interpretazione e niente altro.

    “Ma se parliamo di grandi masse, di evoluzioni a lungo termine, di cambiamenti duraturi e profondi allora sono appellativi senza senso.”

    Uguale, un a-priori. Si può con cognizione criticare modi ingenui di “moralistizzare” i processi, ma la neutralità assiomatica del mondo è una posizione metafisica e non una certezza oggettiva. Sarò ripetitivo, ma anche tu lo sei.

    POAAM!

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Francesco

      “sei”

      Se uno vuol fare propaganda allora applicare la morale alla storia è necessario.

      Altrimenti no.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Alam al-mithal scrive:

        “necessario”

        Non è necessario per chi considera solo il piano storico. Ma per chi pensa esista un piano trans-storico o sovrastorico è possibile o anche necessario. Comunque evitando le ingenuità e le propagande. Un campo minato, certamente.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ slam al-mitthal

          “trans-storico”

          È da tempo che sappiamo che la Terra gira intorno al Sole, e che l’uomo non è la misura di tutte le cose. Persino Pascal esclamava “Quanto reami ci ignorano!”

          E un altro credente scrisse:

          https://aforismi.meglio.it/aforisma.htm?id=192cd

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Alam al-mithal scrive:

            L’estensione non preclude il centro spirituale (non nel senso di Guenon). Che poi essere parte di un piano trans-storico non vuol necessariamente dire essere la misura di tutte le cose. Ma certo vuol dire non essere grumi in un universo indifferente/neutro. Sulla base di molte riflessioni, si sceglie quale versione convince, nella consapevolezza che “la scienza” non ha nulla da dire in proposito. Almeno io, che non il dono della fede, faccio così.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ alam al-Mitthal

              “grumi”

              Io so solo che se la Terra fosse un granello di sale nella mia cucina di Genova allora il Sole sarebbe un’arancia nella mia sala da pranzo e la stella più vicina sarebbe una mela nel tinello di Martinez a Firenze.

              E tu e io saremmo dei virus sul granello di sale.

              Poi se uno si vuole raccontare che l’universo non è indifferente alle vicende di noi virus, per carità, liberi di farlo.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Alam al-mithal scrive:

                “se uno si vuole raccontare”

                O se si hanno motivi per pensarlo. “L’universo è grosso”, abbiamo capito, allora? Se non è il mondo chiuso e piccino è indifferente? Della sua immensità hanno parlato molte correnti religiose e filosofiche, non è un problema; come del male e di molto altro. Ora, tu la vedi così, pas des problèmes. Ma chi non la vede così con cognizione non “si racconta” niente, ha valutato le stesse cose, magari qualcosina di più, e ha raggiunto conclusioni diverse.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ alam al-Mitthal

                “piccino”

                Beh, di solito sì.

                Le interazioni a distanza si indeboliscono all’aumentare della stessa. (Altrimenti avrebbero ragione gli astrologi). E mica solo in fisica, come ci ricorda il proverbio “lontano dagli occhi, lontano dal cuore”.

                Tu mi dirai che ciò è falso per le interazioni collettive (altrimenti non ci sarebbero le eruzioni solari). Ma appunto, sono collettive: ogni individualità ci si perde.

                Se anche siamo figli delle stelle, siamo degli orfani.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Alam al-mithal scrive:

                Ah, no. Il punto è che tu ritieni possibili solo le interazioni fisiche (intese come quelle di cui la disciplina chiamata fisica può dare conto, le interazioni del mondo fenomenico ridotto al quantificabile), io questo punto non mi sogno affatto di concederlo. Con me anche un certo numero di fisici, ma francamente eviterei gli album delle figurine (quello è un nobel è dice che l’ateismo è scientifico; sì ma quell’altro, non meno nobel ha detto il contrario), che non sono un’argomento; semplicemente abbiamo un’idea delle premesse differente e irriducibile e mi basta rilevare che questa è un’idea metafisica è che è solo una delle interpretazioni possibili del significato delle formule fisiche.

                “Se anche siamo figli delle stelle, siamo degli orfani.”

                La mia versione è, come dicevano gli orfici “della Terra son figlio e del Cielo Stellato” e niente affatto orfano.

      • Francesco scrive:

        Se uno vuole vivere, allora applicare la morale alla vita, compresa la storia, è necessario.

        Se si accontenta di sopravvivere un poco e poi crepare per niente, allora può farne a meno (Pino, sono i Salmi questi, giusto? o il Libro dei Proverbi?).

        Siamo veramente indietro rispetto al Medio Evo, molto più barbari e ignoranti. E tu sei uno dei migliori di questa era.

        • Alam al-mithal scrive:

          “Siamo veramente indietro rispetto al Medio Evo, molto più barbari e ignoranti. E tu sei uno dei migliori di questa era.”

          Ignatius J. Reilly, protagonista di un libro molto divertente (https://marcosymarcos.com/libri/una-banda-di-idioti/) tuona che ci vuole più teologia e geometria. Lui sarà il matto, gli altri sono peggio 🙂

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Francesco

          “se uno vuole”

          È questo il punto.

          Di ciò che uno vuole, al mondo (e alla storia) non gliene può importare di meno.

          Credersi al centro dell’universo è un errore di prospettiva.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Alam al-mithal scrive:

            Come lo è credersi spersi in un universo indifferente. O anche dare per scontato che l’estensione “orizzontale” dell’universo precluda piani di esistenza “verticali”. Tanti errori di prospettiva 🙂

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ alam al-Mitthal

              “piani”

              Come dicono gli Inglesi, “se starnazza come un’anatra, nuota come un’anatra, vola come un’anatra e fa le uova come un’anatra allora è un’anatra”.

              Poi posso sempre immaginare un ” piano verticale” in cui quell’anatra risolve fra sé e sé problemi di trigonometria sferica.

              Così se l’universo appare indifferente agli esseri umani e noi sembriamo sperso in esso, probabilmente è proprio così.

              Poi mi posso sempre immaginare “piani verticali”.

              Ma saranno arbitrari, come quelli dell’anatra.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                “probabilmente” non è molto vicino a “con ragionevole certezza”

                e questo senza dimenticare che mi parrebbe strana la presunzione umana di contare, se fosse solo presunzione

                non necessaria, non sensata, dannosa … non è un’anatra anche se ad un esame molto superficiale lo sembra!

              • Alam al-mithal scrive:

                “Così se l’universo appare indifferente agli esseri umani e noi sembriamo sperso in esso, probabilmente è proprio così. ”

                A te appare così, un’apparenza. Ad altri è apparso in modo molto diverso. E l’empirismo inglese non è, con buona pace di continua a smerciare queste versioni della storia della scienza, alla base della scienza moderna, tutt’altro. E poi, no, se ha l’apparenza di un’anatra, allora vuol dire che esiste una coscienza capace di interpretare un contesto come un’anatra, e che lo sta facendo; appare un’anatra, probabilmente (non sicuramente, anche ciò che appare evidente può essere male interpretato) è un’anatra perchè è il risultato dell’interazione tra me, che ho un’idea di anatra (o se non ce l’ho ho qualche idea cui la raffronto) e l’oggetto della percezione; di per sè non sarebbe nulla, nè anatra nè altro, perchè non possiamo immaginare niente di fenomenico al di fuori della percezione. Esisterebbe lo stesso? Forse sì, forse no, ma non ci sarebbe proposizione con contenuto sensato capace di riferirsi alla scena senza “punto di vista”. Considera che io sono un realista, nel senso che non nego l’esistenza della realtà esterna; ma che la sua natura sia quella definita dal fisicalismo… solito, metafisica (per favore, niente argomenti come “i cazzotti fanno male” questo prova il materialismo, faccio kickboxing, lo so bene che fanno male: non prova niente sulla natura del mondo fenomenico e la scienza descrive modelli di interpretazione del funzionamento di una parte di esso, quelli che oggi si definiscono quanta, anche se non condivido la modalità contemporanea di porre il problema).

                Mh, comunque, c’era una guerra o qualcosa del genere in corso, mi pare.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ alam al-Mitthal

                “pare”

                Attenzione, perché il metodo scientifico non propone l’ennesima interpretazione della realtà. Di suo, anzi, non dice nulla. Un discorso “sulla natura” sarebbe per ciò stesso “oltre la natura”, ossia ” metafisico”, appunto. Il metodo scientifico è sostanzialmente un modo per eliminare quanto più possibile ciò che di arbitrario diciamo del mondo.

                È perfino possibile, come azzarda Rovelli, che in ultima analisi la realtà sua solo un intreccio di relazioni fra osservatori che comunicano imperfettamente fra loro (ad esempio, il gatto di Schroedinger, lui, sa benissimo di non essere morto anche se è chiuso nella scatola; siamo noi che non lo sappiamo): quest’idea è utile nella misura in cui produce predizioni falsificabili, altrimenti è valida quanto l’antica cosmogonia che vedeva il mondo sul dorso di un elefante arrampicato sulla tartaruga.

                Insomma, la poesia va benissimo. Ma se dico che c’è un drago invisibile nel mio garage (ricorda il solito Carl Sagan) o faccio poesia o metto chiunque nella condizione di controllare se ho torto o no.

                Basta non confondere le due cose.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Alam al-mithal scrive:

                Quello che fa è analizzare aspetti e relazioni quantificabili del mondo fenomenico. Qualora si dica che ciò che fa la scienza è studiare ciò che c’è, si sta facendo metafisica; le predizioni le può fare in determinati ambiti, ritenere che siano applicabili ad ambiti esterni alla disciplica (oltre la presenza di certi limiti interni, ma trascuriamoli pure) è metafisica (ed è il tentativo disastroso delle scienze umane e sociali moderne di cercare di imitare le “scienze della natura”). Quando scambia il suo oggetto, “mappa” della parte quantificabile del mondo fenomenico a noi accessibile, per “la realtà”, cosa che non fa “la scienza” ma “non pochi scienziati” e “giornalismo cosiddetto scientifico” fa metafisica; cattiva peraltro.
                Quando si nega di fare metafisica, che non è poesia (cui, inteso cui come relativo all’intuizione, diciamo all’ambito poetico va, non nego valore conoscitivo, ma certo non teorizzabile “con metodo scientifico”), si sta facendo metafisica (e ogni scienziato porta la sua, non c’è metodo che elimini questo perchè l’interpretazione è fase non eliminabile), non se ne esce. Quello che si può fare è essere consapevoli delle basi di quella che sottintende le proprie concezioni.
                Quello che dice Rovelli è cattiva metafisica, niente di strano da uno che mescola divulgazione e idee sue senza segnalare il distinguo e ha, tra le numerosissime altre cose, la faccia di bronzo di dire che Platone e Aristotele hanno “arrestato la scienza” e Democrito aveva capito tutto (o che Platone aveva avuto grandi intuizioni quando è d’accordo con lui o sosteneva l’insostenibile, quiasi un’idiota, quando non lo era), una concezione di storia della scienza (per non parlare di storia del pensiero) degna di Topolino, e chiedo scusa a Topolino. Sagan eh, proprio uno che non c’entra nulla con la propaganda dello scientismo: poichè non tutto è misurabile, non tutto è sperimentalmente verificabile (Se poi si considera che ciò che lo è può esserlo fatto solo con dei limiti ed è sempre soggetto ad interpretazione… insomma qua non si tratta di essere contro il metodo scientifico, ma di riportarlo nei suoi limiti), draghi in garage, Draghi al governo o meno. Se si sta parlando di un’ambito scientifico, ricordando che anche le scienze “della natura” non hanno affatto un metodo unico, si può pretendere che si rispettino certi criteri sull’argomento interno all’ambito. Quando si passa all’interpretazione della realtà, di cosa un determinato risultato implichi, di quali fenomeni accettare nella ricerca e perchè, ecc. si sta già facendo filosofia. E se si può certo pretendere che chi la fa conosca bene l’argomento che coinvolge eventualmente la disciplina scientifica di cui si parla, non si può pretendere che lo guardi con prospettiva interna, nè che dimostri sperimentalmente quanto dice; è un altro ambito, le dimostrazioni non si fanno così. Si vuole ridurre filosofia, arte, ecc. a scienza? Non si avranno più risposte, si perderà semplicemente ciò che di veritativo esse contribuivano a dare. La precisione nel suo ambito, e nei limiti ben presenti anche in quell’ambito, il resto nel modo in cui va fatto. E si arriva ad alcune scelte su degli apriori su cui “la scienza” non ha nulla da dire; l’interpretazione di alcune scoperte può averne, ma già non è più “la scienza”. Quindi siamo soli in un universo indifferente? Opinione ragionata, e niente altro, di ADV, sì; mia opinione ragionata, e niente altro, no.

              • Alam al-mithal scrive:

                P.S. Quando dico “la scienza” intendo l’attuale insieme di pratiche sociali e e idee egemoni presenti nell’impresa scientifica, non un’astratta e inesistente “Scienza” oggettiva, che pare più un’ipostasi ideale che qualcosa di esistente. Notare questo non nega l’apporto di conoscenza veritativa delle scienze (cosa che invece lo scientismo fa rispetto alle altre forme di conoscenza), relativizza semplicemente, rimandando anche alla prospettiva storica, le pretese (con base metafisica e assiomatica) di via d’accesso privilegiata ad ogni tipo di conoscenza dell’esistente e di neutralità.

  21. Miguel Martinez scrive:

    Nelle guerre, il più pulito c’ha la rogna.

    Non cito questa notizia per segnare un punto a favore della Russia, semplicemente perché sarebbe bello che quelli che dicono che chi si oppone alla Russia è, come dire, “umano”, e non necessariamente un eroe.

    https://firenze.repubblica.it/cronaca/2022/03/02/news/lucca_forte_dei_marmi_vittoria_apuana_villa_zelensky_ucraina-339896299/

    Zelensky, la villa in Versilia comprata due anni fa a 3,8 milioni
    02 Marzo 2022 aggiornato alle 15:18 1 minuti di lettura

    A Forte dei Marmi c’è un turista fantasma. È il presidente dell’Ucraina Volodimir Zelensky che, due anni fa, ha acquistato una villa per 3,8 milioni di euro nella zona di Vittoria Apuana, quella prediletta dai nouveau riche dell’est, russi soprattutto. Ironia della sorte, un buen retiro nella tana del nemico. Ma dove si parla ancora italiano: tra coloro che hanno scelto di vivere nella parte opposta al ben più storico quartiere di Roma Imperiale, c’è anche il tenore superstar Andrea Bocelli.

    Sei camere da letto, 15 stanze in tutto, una piscina, un giardino abbastanza spoglio dove però svettano alcuni cipressi, ben nascosta da occhi indiscreti grazie a cancellate, siepi e recinzioni, la villa di proprietà di Zelensky ha un’architettura moderna che si ispira alle grandi case di una volta del Forte. Ed è tutto sommato spoglia, priva di fronzoli, quasi austera. Fin troppo per il prezzo a cui Zelensky l’ha acquistata, dissero gli agenti immobiliari del Forte nel momento in cui si seppe della compravendita.
    Ma è sulla presenza di Zelensky in Versilia che non ci sono certezze. E quindi di bisbigli, di mormorii, di un’inutile caccia a chi l’avesse mai visto in qualche estate girare per le strade del Forte. In realtà, sarebbe il caso di parlare di assenza del capo ucraino. Zelensky, infatti, non si sarebbe mai fatto vedere in zona: forse per la pandemia, o forse perché quella casa era semplicemente di un investimento. Di voci se ne sono rincorse tante: c’è chi giura di averlo avvistato sdraiato sotto gli ombrelloni del bagno Alpemare, uno degli stabilimenti più chic di quel pezzo di Versilia, frequentatissimo dagli oligarchi russi, di proprietà dello stesso Bocelli. Ma all’Alpemare dicono che di no, Zelensky non si è proprio mai visto, ed escludono o quasi che possa essersi prenotato sotto mentite spoglie.

    In quelle 15 stanze, insomma, non avrebbe mai messo piede. Ma le avrebbe date in affitto, a famiglie statunitensi che se la possono permettere: perché mormorii e bisbigli dicono che la villa di Zelensky sarebbe stata data in affitto per 12 mila euro al mese. O che addirittura sarebbe già stata messa in vendita. Ma al momento mancano conferme e prove.

    • Francesco scrive:

      1) sopravvaluti la pace

      2) non ho ben capito il problema di questa villa, o almeno la rilevanza della notizia

      3) perchè hai scritto questo commento?

      🙂

      • PinoMamet scrive:

        Non c’entra nulla, ma ribadisco che la mia stima per Zelensky è molto bassa.
        Se Putin è fuor di dubbio un matto, Zelensky è un gigione che non ha chiaro il confine tra spettacolo e realtà.

        (Ma che Putin fosse un matto, i servizi segreti occidentali lo scoprono oggi? Non potevano pensarci prima di spingerlo al limite della sua pazzia?)

        • Francesco scrive:

          Pino

          non è che il povero Zelensky ha ben capito che non c’era nessuna trattativa da fare?

          non è che Putin voleva tutta l’Ucraina fin da subito e che tutto il resto è stata una cortina fumogena?

          a me pare la spiegazione più logica

  22. mirkhond scrive:

    Francamente Putin tutto mi sembra tranne che un pazzo.
    Se coltivasse davvero sogni megalomani, perché non si è mosso molti anni prima?

    • PinoMamet scrive:

      Credo sia molto peggiorato negli anni.
      Dicono così in tutti i giornali, perlomeno… (e un po’ l’impressione la dà, a vedere i filmati).

      Secondo me è senile.

      • mirkhond scrive:

        I giornali filoamericani.

        • Alam al-mithal scrive:

          “Francamente Putin tutto mi sembra tranne che un pazzo.
          Se coltivasse davvero sogni megalomani, perché non si è mosso molti anni prima?”

          Rispondendo solo a questo, senza pretesa si analisi attuale, ma parlando della possibilità di attese lunghe prima di movimenti di conquista…

          Hammurabi ha passato 20 anni prima di muoversi, facendo alleanze, giocando basso, muovendosi nelle situazioni. Poi si è mosso, ha fregato sistematicamente tutti gli alleati e ha conquistato.

          Liverani dice:

          “Ma l’anno immediatamente successivo alla conquista di Isin vide l’intronizzazione a Babilonia di Hammurabi, che si rivelerà ben più agguerrito rivale di Rim-Sin di quanto non lo fosse stato suo padre Sin-muballit. Tutta la seconda metà del regno di Rim-Sin (che si avviava del resto ad un’età veneranda) si svolse nel segno dell’ascesa di Babilonia. Hammurabi doveva guardare più fronti, stretto com’era tra le due grandi potenze di Larsa a sud e dell’Assiria a nord, entrambe in mano a re prestigiosi ma ormai vecchi; e pressato da Eshnunna, soprattutto con l’ascesa al trono di Ibal-pi-El. Nei primi anni Hammurabi fu attivo soprattutto sul fronte meridionale: nel 7° anno prese Isin e Uruk a Rim-Sin, che vide così la sua potenza decurtata sul piano territoriale, e subordinata a Babilonia sul piano politico. Col fianco sud assicurato, e anzi col sostegno di Rim-Sin ormai rassegnato a fungergli da alleato in subordine, Hammurabi poté prendere parte attiva alle vicende dell’età di Mari, e approfittare della morte di Shamshi-Adad per assurgere a ruolo di protagonista assoluto. Per un ventennio (1785-1765), specialmente finché Ibal-pi-El restava sul trono di Eshnunna, la situazione rimase fluida ma equilibrata. Dall’osservatorio dell’archivio di Mari vediamo susseguirsi guerre incrociate tra il fronte dell’Eufrate e il fronte del Tigri. Punto di maggiore tensione era la frontiera tra Babilonia ed Eshnunna, perché i due centri erano estremamente ravvicinati; ma la loro posizione era tanto solida che il maggior movimento si riversò sull’alta Mesopotamia, senza che nessuno dei due contendenti avesse le forze per un attacco diretto e centrale. Il timore che la politica di movimento praticata nei trascorsi decenni da Eshnunna incuteva in tutta l’area mesopotamica, assicurava a Hammurabi il sostegno non solo di Larsa, ma anche di Mari e del più lontano Yamkhad. Gran parte del regno di Hammurabi trascorse in questa situazione di stallo.

          È solo nella fase finale del suo regno che Hammurabi colse i frutti della sua progressiva ascesa. Nel giro di cinque anni Hammurabi conquistò ed annesse Larsa (31° anno), Eshnunna (32° anno), sconfisse Mari (33° anno) e poi la distrusse (35° anno) a seguito di una ribellione. Come si vede, quando Hammurabi decise di uscire allo scoperto, non fece distinzione tra avversari e vecchi alleati: dopo aver usato gli uni contro gli altri, a tutti riservò analoga sorte. Come appendice (37°-38° anno) condusse lotte contro l’Assiria, che restava indipendente ma ormai isolata, al pari dell’Elam, che nella situazione mobile dei decenni precedenti aveva trovato più di un’occasione per interferire negli affari mesopotamici, e che restava ora tagliata fuori ed emarginata.”

      • Francesco scrive:

        Occasione
        Spaventata di
        Accordo con
        Pino!

    • Tortuga scrive:

      Perchè la Cina ha testato i suoi nuovi missili nucleari ad agosto.
      Non sono intercettabili, sono molto più veloci di quelli Usa perchè volano più basso, possono sganciare fino a 6 (mi pare sei, cmq multiple) su più obiettivi, sono in grado di fare il giro del mondo, possono sbagliare l’obiettivo di 35 milometri (per ora), e l’america non li ha.

      • Francesco scrive:

        Ottimo.

        Peccato che lo stesso gli altri possano rispondere “a babbo morto” e annichilire la Cina.

        Ammesso e non concesso che questi prototipi diventino un giorno armi vere e proprie (chi vola a basse quote consuma molto più carburante).

        • Francesco scrive:

          Intendo dire: anche se la Cina fosse in grado di distruggere le città USA, le basi aeree e i silos dei missili con un primo colpo inatteso, i sottomarini lanciamissili sarebbero in grado di distruggere le città cinesi.

          La logica della Mutua Distruzione Assicurata funzionava così ai tempi della Guerra fredda.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Mirkhond

      “Francamente Putin tutto mi sembra tranne che un pazzo.”

      Credo che sia un grosso sbaglio personalizzare queste faccende.

      Lo sapete cosa penso dell’invasione dell’Iraq nel 2003, ma mi hanno sempre dato fastidio gli slogan tipo “Bush Boia!”

      • PinoMamet scrive:

        Io sono contrario alla deformazione e demonizzazione a scopo propagandistico delle persone;

        però non sono un marxiano, non credo che i caratteri delle persone siano ininfluenti, e forse (secondo me, sicuramente) un Putin più elastico e uno Zelensky meno esaltato avrebbero evitato la guerra.

        (Naturalmente adesso dobbiamo dire che è Putin l’esaltato e Zelensky lo scarsamente elastico, ma secondo me le cose stanno al contrario… ma vabbè)

        Non è la stessa cosa avere come capo di Stato Napoleone o Cavour, Trump o Kennedy…

    • roberto scrive:

      Io non credo che sia pazzo, credo che semplicemente voglia ricostituire l’URSS

      • habsburgicus scrive:

        infatti

      • mirkhond scrive:

        O meglio la Santa Russia.

        • roberto scrive:

          Si giusto

        • habsburgicus scrive:

          la differenza non è irrilevante…
          se vuole ricostituire la “Santa Russia”, visto che ha già la Bielorussia, potrebbe “accontentarsi” dell’Ucraina e lasciar stare il Baltico..che è altro (gli Zar, in epoche più felici, lo capirono e risolsero il problema con privilegi inauditi alla nobiltà balto-tedesca che talora giunse a governare la Russia !),,
          se vuole restituire l’URSS o l’Impero russo non potrà prescindere dal Baltico..
          e saran dolori ! (che già ci sono, ma peggio)

      • Francesco scrive:

        io credo che sia pazzo e voglio semplicemente ricostituire l’URSS (o l’Impero zarista, che nella sua follia sono la stessa cosa)

        :0

  23. PinoMamet scrive:

    Un regalo a Francesco (che sicuramente lo conoscerà già, ma lo tratto sempre male e voglio sdebitarmi)

    https://www.youtube.com/watch?v=mN3z3eSVG7A

    (altra classe rispetto a oggi… e pensare che all’epoca sembrava un po’ un buzzurro!)

    • Francesco scrive:

      😀

      ero così ottimista sul futuro quando Ronnie e Gorby si “trovarono”!

      poi non è andata così bene come speravo

      grazie

  24. Moi scrive:

    @ HABSBURGICUS & ANDREA DI VITA (tutti)

    Ma … almeno il Taras Bul’ba di Gogol, si salva dalla Woke, no ?

    … e il film Taras il Magnifico (1962), con Yul Brynner ?

    … o troppa Toxic Masculinity Guerriera ?!

    🙂

    • Moi scrive:

      Fra l’ altro Yul Brynner (con dei tratti del viso appena-appena Sino-Manciu-Tunguso-Mongolico-Coreani 😉 … ) era originario di Vladivostok , prima di venir naturalizzato Statunitense …

    • PinoMamet scrive:

      Taras Bul’ba è in effetti ambientato in Ucraina e Gogol è ricordato come autore ucraino… ma anche come autore russo, visto che scrive in russo.
      Ho letto che la prima stesura di Taras Bul’ba parlava di Ucraina anziché di “Piccola Russia” che è il termine che si legge attualmente, e “anima ucraina” anziché “russa”, ma non sono in grado di confermare o smentire.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ moi

      “Brinner”

      Interpretò il Faraone ne “I 10 Comandamenti”…

      Ideale, da censurare.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  25. Moi scrive:

    … a proposito : il Vitali Klitschko Sindaco a Kiev … è proprio Lui : il Pugilone , NON un omonimo !

  26. Moi scrive:

    Cmq “complimentoni” 😉 alla Bicocca : prendersela con Dostoevskij , manco i SJWs in USA (… probabilmente perché ignorano un simile Gigante Letterario, buon per lui, che a differenza di Tolkien NON scrisse Fantasy 😉 !) ci avevano pensato a una cagata simile !

  27. Moi scrive:

    @ HABSBURGICUS & ANDREA DI VITA (tutti)

    … Anche il Teatro Govi di Zena 😉 , ” ci si mette ” , adesso !

    https://genova.repubblica.it/cronaca/2022/03/02/news/ucraina_a_genova_il_teatro_govi_annulla_festival_su_dostoevskji_organizzato_con_il_consolato-339961323/

    Ucraina: a Genova il teatro Govi annulla festival su Dostoevskji organizzato con il consolato

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ moi

      “Govi”

      La mamma dei fessi è sempre incinta.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

    • roberto scrive:

      è la volta buona che mi metto a leggere la letteratura russa che ho sempre trovato incredibilmente noiosa

      • roberto scrive:

        mi è molto piaciuto dersu ozala e il dottor zhivago, ma forse in tutti e due i casi i libri mi sono piaciuti perché adoro i film e li ho letti dopo aver visto i film

        • PinoMamet scrive:

          A me è piaciuto tanto Guerra e Pace, meno Anna Karenina, mi sono piaciuti alcuni raccont idi Pushkin e trovo un capolavoro (ma pesante) Delitto e Castigo;
          poi adoro Il Maestro e Margherita…

          Taras Bul’ba ricordo di averlo letto da bambino e l’ho riletto da grande per affetto, molto gradevole.

          Le mie conoscenze di letteratura russa si fermano più o meno qua, purtroppo.

          Ah, bello anche Il dottor Zhivago, è vero! in cui si fa conoscenza con il personaggio di Speranza 😉 (Pavel “Pasha” Antipov detto Strelnikov)

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Roberto

        “noiosa”

        Hai presente il Grande Inquisitore ne “I fratelli Karamazov” di Dostoevskij?

        Ciao!

        Andrea Di Vita

  28. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    Un momento di sana ilarità

    Buongiorno 3 Marzo 022

    Mattia Feltri

    Pasticcini e Spumante

    Temo di non essere in possesso delle competenze scientifiche necessarie ad affrontare questo articolo. È infatti successo che ieri Matteo Salvini abbia indetto una conferenza stampa per illustrare l’idea da cui è stato folgorato, e con cui conta di risolvere la faccenda: «Una grande marcia per la pace che invada pacificamente l’Ucraina e si frapponga fra il popolo e le bombe». Lui, spiega, sarebbe orgogliosa-mente alla testa del corteo, e insisto, sono sprovvisto degli strumenti scientifici per esplorare il processo mentale che conduca un leader politico a proporre una sfilata sotto i bombardamenti, per cui mi limito a un’osservazione di natura logistica: non so quanto pagherei per vedere le facce delle guardie di frontiera ucraine, mentre Salvini cerca di convincerle dei suoi ecumenici progetti. Però colgo l’occasione per rivolgere un appello a Giancarlo Giorgetti, Luca Zaia, Massimiliano Fedriga e altri leghisti dotati di raziocinio e buon cuore: facciamo qualcosa. Io ho già parlato con un amico che ci mette a disposizione il poligono di tiro di Monte Romano. Ho guardato su Google, è perfetto. Ci portiamo con un elicottero Matteo, tanto non se ne accorge. Facciamo arrivare da Cinecittà un po’ di figuranti, con le divise che trovano, gli facciamo sparacchiare due colpi a salve e poi un sosia di Putin e un sosia di Zelensky, colpiti dall’evangelica ispirazione del vostro segretario, si abbracciano e dichiarano l’armistizio. La guerra è finita, pasticcini, spumante, e con le dovute cautele lo conduciamo in un’amorevole casa di riposo, che a suo ulteriore beneficio chiameremo Palazzo Reale. Credetemi, è meglio per tutti.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Miguel Martinez scrive:

      Per ADV

      “«Una grande marcia per la pace che invada pacificamente l’Ucraina e si frapponga fra il popolo e le bombe»”

      Era quello che cercavano di fare i Beati Costruttori di Pace in Bosnia

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Martinez

        “beati”

        E’ questione di credibilità.

        Quelli erano francescani, non legaioli.

        S.Francesco predicava agli uccelli.

        Salvini a ciò che pende loro sotto.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Alam al-mithal scrive:

          Non la chiamerei credibilità, ma per il resto ODAQCCADV (OccasioneDiAccordoQuasiCompletoConAndreaDiVita).

        • Francesco scrive:

          La credibilità la acquisirebbe chiunque facesse una roba del genere, fosse pure Speranza o Cirinnà.

          E compreso il pessimo Salvini.

          Non starei a fare il giudichino da tastiera se qualcuno stesse rischiando la pelle.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “pelle”

            Salvini al massimo rischia che gli caschi il monito mentre guarda allupato la danzatrice di lap dance, temo.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “pelle”

            Salvini al massimo rischia che gli caschi il mojito mentre guarda allupato la danzatrice di lap dance, temo.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Antonino scrive:

              Suonava meglio “monito”. Come “ditino imparatore”.

            • Francesco scrive:

              Questo è uno stupido pregiudizio da comunista/travaglino.

              Che pensa di sapere tutto prima e si bea nell’insultare l’avversario politico e deumanizzarlo.

              Cosa che non merita neppure Salvini.

              Poi anche io non penso che andrà davvero in Ucraina, rischiando di morire per suggerire la pace. Ma se lo facesse riconoscerei il valore del gesto.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “si bea nell’insultare l’avversario politico e deumanizzarlo”

                Stiamo parlando di Putin?

              • Francesco scrive:

                in effetti insultarlo è sbagliato, sulla de-umanizzazione è un ex-KGB e questo un pò spinge in quel senso.

                come dice Hasburgicus, il sospetto che sia rincoglionito per l’età diventando un folle che dice pure le cose che pensa è molto forte

                ma al solito ti piace trattare in modo uguale situazioni diverse per fare il furbo

  29. Miguel Martinez scrive:

    Gli agenti di Putin escono pure dalle tombe:

    https://www.repubblica.it/politica/2022/03/03/news/ucraina_destra_sinistra_e_no_green_pass_identikit_dei_putiniani_ditalia-340032961/

    Gianni Riotta segnala tra i pericolosi agenti della KGB Carlo Terracciano.

    Che è morto da vent’anni, se ricordo bene.

  30. Miguel Martinez scrive:

    Come sapete, non faccio valutazioni morali: mi interessano molto però i guerrafondai che dicono di farle.

    E mi chiedo dov’erano quando la Turchia, paese NATO:

    – ha invaso Cipro
    – ha ripetutamente condotto attacchi militari nel Nord Iraq, adducendo motivi di sicurezza
    – ha occupato e tuttora occupa una fetta di Siria, un piccolo Donbass insomma

    • roberto scrive:

      anche io non faccio nessuna valutazione morale,

      ma chiedo solo dove sono oggi quelli che “la clinton è una guerrafondaia” “l’imperialismo americano” “non si doveva bombardare la serbia” “basta con l’ingerenza americana”.

      bombardamenti ed imperialismo del guerrafondaio di mosca vanno bene? sono ontologicamente diversi?

      chiedo, senza dare nessun giudizio ovviamente e senza prendere posizione

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “ma chiedo solo dove sono oggi quelli che “la clinton è una guerrafondaia” “l’imperialismo americano” “non si doveva bombardare la serbia” “basta con l’ingerenza americana”.”

        La differenza sta nel ruolo.

        Non ho mai sentito un ministro, un generale, un direttore di un telegiornale o di una banca pronunciare le frasi che citi.

        Che sono caratteristiche di un piccolo ambiente marginale.

        • Francesco scrive:

          Che si chiama Italia però.

          O almeno popolo italiano, mentre una parte delle elites è di idee diverse.

          Ciao

        • roberto scrive:

          secondo me tutte le frasi che ho indicato le hanno dette a destra tutti e a sinistra qualcuno (quelli dell’estrema sinistra)

      • mirkhond scrive:

        Il “guerrafondaio” di Mosca si sta limitando (come già nel 2008 e in via del tutto pacifica, nel 2014) a riprendersi terre appartenute alla Russia.
        Gli Usa invece, da quando esistono sono sempre stati in guerra, guerre dichiarate da loro, guerre sempre aggressive e offensive per l’espansione di quello che, volta per volta hanno considerato il loro spazio vitale, che oggi coincide col mondo intero.
        Anni fa, uno storico, mi sembra si chiamasse Schiavone, ospite in una trasmissione di Corrado Augias disse che gli Stati Uniti sognano di sciogliersi nel Governo Unico Mondiale.
        E per realizzare questo folle sogno non sono disposti ad arretrare davanti a nulla, stralciando tutti gli accordi e le promesse fatte (tipo quella fatta a Gorbraciov nel 1991, di non allargare la NATO ad est dell’Oder).
        Però chi tenta di difendersi dai loro sogni globalisti, è un dittatore paranoico e guerrafondaio.
        Potenza della propaganda…..

        • Francesco scrive:

          Duca

          sai che ti voglio bene ma non per questo faccio sconti.

          Mi potresti spiegare cosa cazzo vuole dire “riprendersi terre appartenute alla Russia”?

          Domani la Germania attacca Polonia, Francia e Italia per riprendersi terre appartenute ai (vari) Reich e ha diritto di farlo?

          Non conosco il signor Schiavone ma chi parla di GUM ha il mio sincero e spassionato consiglio di farsi un ben giro di disintossicazione dagli psicofarmaci.

          Ti prego di essere serio.

  31. Miguel Martinez scrive:

    Per roberto

    Ma i lussemburghesi non erano tutti piccoli banchieri compiti?!

    leggo:

    Jean Asselborn – «Eliminer physiquement Vladimir Poutine»
    LUXEMBOURG – Le chef de la diplomatie luxembourgeoise Jean Asselborn a évoqué l’«élimination physique» du président russe, comme «probablement la seule solution» de stopper la guerre

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Devi un po’ capirli: sono abituati alle guerre USA che finiscono con un paese distrutto, il Capo di Stato di quel paese morto e un bel bagno di sangue. Negoziati zero, accordi zero, tentativi di raggiungere la pace zero: si va avanti fino alla vittoria totale della Giustizia, ovvero il ritiro lasciandosi dietro il caos.

    • Alam al-mithal scrive:

      “piccoli banchieri compiti” – “Eliminer physiquement”

      Dov’è la contraddizione? Mica lo sopprime di persona, le manine gli resteranno candide nei candidi guanti.

    • roberto scrive:

      miguel

      “Ma i lussemburghesi non erano tutti piccoli banchieri compiti?!”

      è quello che cercano di far credere, ma alla fine sono mostri come tutti

  32. Miguel Martinez scrive:

    E adesso mi gioco anch’io un’autentica Hitler Card!

    Adolf Hitler, 16 aprile 1945:

    “Se nei prossimi giorni e settimane ogni soldato sul fronte orientale compie il suo dovere, l’ultimo assalto dell’Asia crollerà così come alla fine la penetrazione dei nostri nemici all’ovest sarà, nonostante tutto, nulla. Berlino rimane tedesca, Vienna sarà di nuovo tedesca e l’Europa non sarà mai russa.”

    https://www.jewishvirtuallibrary.org/adolf-hitler-order-for-a-last-stand-in-the-east-april-1945

  33. Miguel Martinez scrive:

    agli zoppi grucciate!

    russi e belorussi esclusi dalle Paraolimpiadi 🙂

  34. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    La Moldavia chiede l’ammissione alla UE.

    Due domande (ad Habsburgicus e non solo):

    A) che ne diranno i cugini della Transnistria?

    B) che diranno a Bucarest?

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      E’ possibile entrare nell’UE con pezzi di territorio non controllati?

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ mauricius tarvisii

        “UE”

        Lo ignoro. Ma visto che vale per l’Ucraina…

        Ciao!

        Andrea Di Vita

      • habsburgicus scrive:

        già successo…
        Cipro (2004)
        metà in mano ad Ankara (KKTC)

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Cipro è un po’ strana, però, nel senso che si sono inventati una formula paracula per dire che Cipro è s0lo la parte realmente cipriota senza dire che Cipro è solo la parte realmente cipriota.
          Certo, nulla vieterebbe di farlo anche con la Transnistria e la Georgia, anche se sono storie più fresche. Però è anche vero che, proprio perché più fresche, sono anche più fluide.

    • habsburgicus scrive:

      1.Bucarest, direi di SI
      2.Transnistria, sono agli ordini di Putin dunque il loro parere non conta, vale solo quello di Putin 😀

    • Francesco scrive:

      Bene bene, ammettiamo che Putin invada (pardon, si riprenda) la Moldavia dopo che l’abbiamo accolta nella UE.

      Avremmo una obbligazione legale di intervenire militarmente al suo fianco?

      Giusto per sapere se la Terza GM scoppierà in Moldavia o in Lettonia.

      Che scoppi mi pare inevitabile, a meno che Putin tiri le cuoia molto in fretta e il suo successore sia un Krushev.

  35. habsburgicus scrive:

    un giorno -se non scoppierà la catastrofe e saremo ancora vivi :D- qualcuno mi spiegherà forse perché Putin si è trasformato dal presidente, duro, all’occorrenza spietato, efficiente ma razionale e calcolatore come pochi del 2000-2020, nell’ossesso del discorso di oggi 😀
    ormai, abbiamo capito tutti..VP ritiene che gli ucraini siano russi e che l’Ucraina debba essere tutta o quasi sotto Mosca…e va bene (si fa per dire !)…
    ma allora noi potremmo dire che l’Istria è nostra, i tedeschi che Strasburgo è loro..o anche che Londra è nostra per via di Londinium !
    nessuno chiede a VP di amare gli ucraini…..ma almeno limitarsi a fare richieste serie (NO alla NATO, dal suo punto di vista eh, ci sta) e non lesive della dignità e dell’indipendenza di un intero popolo !
    il Putin sino al 2020 certe cose magari le pensava ma non le diceva

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Io mi auguro per lui che siano le ultime stronzate per spararla grossa prima di sedersi al tavolo. Anche perché mi pare evidente che un suo dittatorello non durerebbe una settimana al governo dell’Ucraina.

      • Francesco scrive:

        Putin tiene al potere giù due dittatorelli (Bielorussia e Kazakistan mi pare) con la pura e semplice forza. E non voglio sapere nulla di Georgia e Cecenia.

        E anche Assad in Siria, mi stavo scordando.

        Non credo avrà tantissimi problemi in Ucraina.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          No.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Anche non parlando delle repubnliche ex sovietiche (quei regimi hanno le proprie basi di consenso), Assad sta su perché le minoranze (la Siria è un paese di minoranze) vogliono che stia su, perché per i curdi è meglio di un’occupazione turca e perché la maggioranza sunnita si è già ribellata e ha perso.

          • Francesco scrive:

            e ha perso perchè i russi hanno combattuto, con i persiani, la guerra di Assad

            ma non è quello il punto del mio argomento

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              E anche gli USA hanno partecipato alla guerra di Assad.

              • Francesco scrive:

                a quella contro Assad.

                e per come lo hanno fatto sono stato sempre contrario, idem per la Libia e idem – ex post per miei limiti – all’Iraq.

                non vai a fare una guerra se non sai cosa fare nè per vincerla nè dopo aver vinto.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “non vai a fare una guerra se non sai cosa fare nè per vincerla nè dopo aver vinto”

                Ecco, questo potrebbe essere un inquietante parallelo tra l’Ucraina e altre guerre recenti: non si capisce bene dove Putin vorrebbe andare a parare (di realistico, dico).

              • Francesco scrive:

                dici che davvero pensava di riuscire a instaurare un nuovo Janukovic?

                questo deporrebbe a favore della tesi della senilità dell’uomo

              • habsburgicus scrive:

                VP ama i vincenti…
                Janukovyc è un perdente, difficile gli dia una seconda chance
                magari l’oligarca (corrottissimo come si addice a ogni oligarca) Viktor Medvedchuk “fuggito!”misteriosamwente di prigione die giorni fa
                o il comunista Petro Symonenko (sarebbe un ritoerno al sovietico più puro)..in Ucraina il KPU è illegale dal 2015; nel 1998 era primo partito e se ci fosse stato già Putin- sarebbe stato un gioco da ragazzi lukashenkizzare allora l’Ucraina col voto dei comunisti e della Crimea (russa, ma non sempre comunista)…il KPU è in decadenza da metà 2000′ e già nel 20124 era a livello di un quasi PMLI 😀 ma ci furono giorni nei ’90’ in cui il ticket comunista si pappaca tutti i seggi a Donec’k, Luhan’sk e Zaporizhzhya, un po’ come Micciché che nel 2001 fece 61 a 0 per Silvio in Sicilia 😀

              • habsburgicus scrive:

                scusate gli errorini

          • habsburgicus scrive:

            sulla Siria sto con Mauricius..
            infatti, lo dissi e non lo rinnego, la politica mediorientale di Putin è buona !
            la politica interna è tollerabile
            è questa sua arroganza neo-sovietica verso gli ucraini (ma anche i bielorussi se mai saranno un giorno liberi) che fa andare in bestia 😀
            almeno dicesse “voglio questo perché nel 1914 era nostro”..ok..ci sta…non sarei d’accordo, ma capirei….e invece no !

    • daouda scrive:

      Putin e Soros ( per capirci, che non vale un cazzo, vabbe ma manco Budin ) si rinfacciano gli script a vicenda…

  36. daouda scrive:

    Propongo che nel macello prossimo venturo riannettiamo le zone romancie e lombarde della svizzera, si faccia pulizia etnica in sud tirolo e val d’aosta e confini piemontesi come friulani, si riannetta l’istria e Fiume come la Corsica e la costa da Nizza in qua. Poi si conquisti l’Albania ( che dev’essere la grande Albania ossia un po’ di Montenegro, 3/4 fi Kosovo e metà Pseudo Macedonia ), e pure Malta. Se ce la si fa nel contendere anche la costa da Tunisi a Tripoli.

    Ovviamente a chiunque abbia origini etniche non caucasoidi sarà revocata la cittadinanza, a meno che non abbia risieduto qui almeno 10 e sia sposato con sangue italico.
    Ovviamente riporteremo gli oriundi qui. Dobbiamo puntrare col territorio acquisito a diventare 85 milioni.

    MMo l’ho scritto eh. Per scriver scrivendo scritto.

    ahahahahahaha

    • Francesco scrive:

      Tolto il punto razzista mi associo al delirante programma di mr. D!

      ci si dia un nuovo Impero. questa volta però senza Africa Orientale che non c’è un cazzo di utile.

      🙁

      PS e la Slovenia? non la vogliamo la Slovenia? almeno il Tirolo dai!

    • roberto scrive:

      aggiungi le isole pseudo greche del mar ionio e sono d’accordo

      • Francesco scrive:

        e le colonie genovesi sul Mar Nero? e la Crimea? vogliamo parlare della Crimea?

        che se gli offri di essere italiana invece che russa o ucraina capace di vincere col 99%

  37. Miguel Martinez scrive:

    Leggo questo appello, che mi sembra interessante, ma il mondo attuale è una galleria di specchi… qualcuno sa chi sono i due primi firmatari?

    Certo, potevano evitare di farsi un indirizzo gmail, ma per il resto dicono cose apparentemente sensate.

    L’AntiDiplomatico, [2022-03-03 21:06]
    APPELLO URGENTE PER IL “COMITATO NO ALLA GUERRA”

    Carissimi,

    è con grande preoccupazione che scriviamo questo messaggio.

    Gli eventi che rapidamente si susseguono sono sempre più foschi e drammatici e aprono scenari inquietanti.

    L’aumento delle spese militari, le dichiarazioni sconsiderate, l’invio di armi e mezzi a sostegno della guerra, la chiusura dei canali di informazione russa, le sempre più sfacciate bufale propalate impunemente dai media europei, la russofobia e gli episodi di discriminazione sempre più diffusi ed eclatanti, l’incarcerazione per chi non si allinea paventata in Cechia, l’arruolamento illegale di mercenari da parte del Consolato ucraino di Milano sono solo alcuni esempi del futuro che ci aspetta.

    La logica di guerra si è ormai definitivamente imposta nell’opinione pubblica, preludio alla guerra vera e propria – l’ennesima e totale – combattuta ancora una volta sulla pelle dei popoli europei.

    Una guerra che entrambi gli schieramenti preparavano meticolosamente da anni che rischia di trasformare radicalmente le nostre vite.

    Militarizzazione dell’economia, della politica, dell’informazione e della società, inflazione e peggioramento delle condizioni di vita, azzeramento dei già residuali spazi democratici, propaganda spinta, censura e sempre più costante pressione psicologica su chi non si allinea alla narrazione dominante. Un mutamento angosciante della società che aggraverebbe ulteriormente un clima già opprimente, trasformando definitivamente quello che dovrebbe essere un governo democratico in uno di guerra.

    Un’involuzione drastica e permanente, una metamorfosi esiziale consumata sulla pelle dei cittadini da una classe politica asservita agli interessi della grande finanza internazionale. Finte colombe che hanno definitivamente gettato la maschera rivelando la loro natura di falchi.

    Il movimento “pacifista”, schierandosi apertamente con loro e con uno dei belligeranti, non può più essere definito tale.

    A presidiare i ponti di pace, del dialogo fra popoli, del vero internazionalismo fra eguali, quindi, restiamo soltanto noi. Una sparuta minoranza, una massa informe e indistinta di individualità e piccole sigle dalla provenienza più disparata, che non ha ancora abdicato alla ragione e si rende perfettamente conto dell’estrema gravità del momento presente. Il tempo scorre inesorabile e l’equilibrio del mondo è appeso a un filo sempre più fragile e precario.

    Diventa perciò urgentissimo e non più rimandabile mobilitarsi per impedire ai governi della decadente “civiltà” occidentale di infilarsi nella Trappola di Tucidide con conseguenze imprevedibili per noi, le nostre famiglie, i nostri figli. Un disastro fatale, che potrebbe essere l’ultimo della storia.

    È necessario quindi organizzarsi al più presto in un “comitato contro la guerra”, realmente pacifista ed equidistante, che sostenga le ragioni di un mondo multipolare e non più egemone, unica vera condizione per una pace stabile e duratura.

    Il No alla guerra va gridato forte. Per difendere i popoli da un coinvolgimento diretto – nefasto e dai risvolti apocalittici – o da fame e miseria, prime conseguenze economiche di scellerate scelte di campo.

    I tornanti della storia ci hanno messo difronte a una grande responsabilità e noi non dobbiamo e non possiamo tirarci indietro.

    Chiunque condivida lo spirito di questo appello può sottoscriverlo all’indirizzo: comitatonoallaguerra@gmail.com con l’obiettivo di organizzare mobilitazioni in diverse città d’Italia nel più rapido tempo possibile.

    Per il momento è stato creato un canale Telegram @comitatocontrolaguerra) che servirà d’aiuto a chiunque voglia mobilitarsi CONTRO LA GUERRA. Un luogo virtuale (e temporaneo) dove prendere contatto con persone della stessa città/regione e iniziare così a organizzare incontri dal vivo da tenersi il più in fretta possibile.

    Facciamo arrivare in tutte le piazze d’Italia il nostro fermo e perentorio NO ALLA GUERRA.

    È il tempo del dialogo e del buonsenso.

    No all’invio di armi ed equipaggiamento all’Ucraina.

    No al coinvolgimento italiano ed europeo nel conflitto.

    No alla Nato

    No al finto pacifismo belligerante.

    Per un mondo multipolare che viva un nuovo periodo di pace stabile e duratura.

    Primi Firmatari:

    Antonio Di Siena
    Alessandro Bianchi

    • Tortuga scrive:

      Penso di aver involontariamente risposto con i due articoli successivi, soprattutto uno.
      Pure non dimenticarsi che alla Nato non è mai passato per l’anticamera del cervello di attaccare la Russia, ma la Russia sta attaccando ai confini della Nato (per ora), non credo vada fatto.

      • Tortuga scrive:

        pardon “credo vada fatto” (senza il ‘non’ che precede)
        Insomma capire le ragioni della Russia fino ad un certo punto, si, altro conto però è esagerare.

        mi sa tanto di una raccolta firme keghebè 😀

    • roberto scrive:

      Miguel

      “dicono cose apparentemente sensate.”

      ho un’idea brillante

      perché non aiutare la russia?

      pensaci, isolare totalmente l’ucraina, appoggiare in tutti i modi la russia…secondo me nel giro di tre giorni l’ucraina crolla, la russia se la annette o la trasforma in bielorussia e siamo tutti contenti

      – niente rischio di olocausto nucleare
      – niente spese militari inutili
      – fine con la militarizzazione dell’economia, della politica, dell’informazione e della società
      – niente inflazione
      – non abbiamo più paura di perdere il gas
      – basta con l’odiosa propaganda ucraina/nato e finalmente potremo tornare a sentire le voci della russia
      – e basta con la narrazione occidentale!

      tre piccoli giorni, sanzioni durissime per l’ucraina, blocco, anzi esproprio dei beni, via l’ucraina dallo swift, mani totalmente libere alla russia…tre giorni e finisce tutto

      che ne dici?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Con le guerre americane abbiamo sempre fatto così, colpendo il paese aggredito, quindi potrebbe essere una buona idea.

      • Fuzzy scrive:

        Mi chiedo se ci sia qualcuno che prenda in considerazione l’eventuale crollo della Russia, dell’Europa, della Cina, degli Stati Uniti, come conseguenza di questa guerra, mentre l’Ucraina che è già povera, resterebbe povera e non avrebbe poi tantissimo da perdere.
        E poi dicono che la Patafisica non è una cosa seria.

      • Francesco scrive:

        mi associo a Roberto e Tortuga: erano aaaaaaaaaanni che non leggevo tante stronzate.

  38. Tortuga scrive:

    x Tutti

    Le massime autorità in fatto di nazismo, genocidio, e olocausto denunciano uso strumentale dei termini ‘denazificare’ e ‘genocidio’ da parte di Putin e dicono che ‘non è la prima volta’ che fa parecchia ‘confusione’ sul tema.

    Che ne pensate di ciò che dice l’articolo?

    https://www.timesofisrael.com/yad-vashem-deplores-russian-invasion-condemns-use-of-nazi-rhetoric-by-both-sides/

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Mi pare che emerga una situazione più complessa: qualcuno denuncia l’uso della Hitler Card da parte di tutti (che differenza retorica c’è tra Putin che dice che bisogna attaccare l’Ucraina perché gli ucraini sono come Hitler nel Donbass e i nostri interventisti che dicono che no, che è la Russia ad essere come Hitler in Ucraina? Sì, lo so che Francesco ora ci ripeterà che è la Russia ad essere Hitler, ma fa parte del gioco descritto), altri dicono che no, solo il ricorso russo alla Hitler Card è sbagliato. Ma fa parte del gioco descritto.

      • Francesco scrive:

        no, io dico che la Russia di Putin è identica, in mentalità frignona-revanscista, in considerazione delle demo-plutocrazie, in azioni e retorica di politica estera alla Germania di Hitler.

        senza nessun bisogno di tirare in ballo gli Ebrei.

        non è propaganda la mia, anche perchè non vedo a che pro indirizzarla a voi. è una mia spontanea e preoccupata riflessione.

        E il ricordo russo alla “denazificazione” mi pare al 100% pretestuoso, buono solo a ricollegarsi alla loro retorica della Grande Guerra Patriottica (un pò come quelli che tiravano fuori la Resistenza contro Berlusconi, contro Craxi, contro Andreotti, insomma chinque fosse l’avversario della sinistra la retorica era la stessa).

        Ciao

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Non è propaganda tua. È propaganda che hai bevuto acriticamente.

          Gli ebrei sono stati tirati in ballo. Da Zelensky.

          • Francesco scrive:

            veramente insisto che sono mie idee, può darsi che il mio cervello arrivi al massimo a riprodurre la propaganda che circola in articoli di giornale che non leggo e in talk show che non guardo

            saluti

          • Francesco scrive:

            >>> Gli ebrei sono stati tirati in ballo. Da Zelensky.

            Per difendersi dall’accusa di essere nazista, giusto?

            • PinoMamet scrive:

              In effetti no, per difendersi da quella Zelensky ha ricordato il padre colonnello dell’Armata Rossa…

              gli ebrei sono stati interpelleati direttamente da lui, in maniera piuttosto spregiudicata e cinica come è nel suo stile, chiedendo di schierarsi e citando il fatto che la Russia avrebbe bombardato (volontariamente?) il monumento che ricorda il massacro di Babij Jar;

              collegandolo (il nesso non è evidente) con la volontà sovietica di minimizzare gli stermini di ebrei nel corso della Seconda Guerra mondiale sul suolo sovietico.

              (Ho controllato il monumento che l’Ucraina libera e “assolutamente non antisemita” ha fatto sul luogo del massacro, dopo non poche insistenze da parte dei cittadini ebrei; un’opera piuttosto minuscola che, leggo, le guide locali continuano a escludere degli itinerari turistici, con la scusa, forse non infondata, che “non c’è niente da vedere”;

              l’Ucraina assolutamente-non-antisemita da quelle parti ha fatto anche un monumento a una notissima partigiana ebrea: è una grossa croce….)

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Tortuga

      “denunciano uso strumentale”

      Veramente denunciano l’uso strumentale da entrambe le parti.

      E ovviamente hanno ragione.

      Il problema è che oggi la Hitler Card è l’UNICA che ti dà la certezza di vincere appena la butti sul tavolo.

      E capisco che chi se l’è guadagnata nel più tragico dei modi, ci tenga ad averne il (meritato) monopolio.

      Ma se gli ebrei ne hanno il monopolio, nessun altro al mondo può essere mai sicuro di avere ragione.

      Leggere Tova Reich, Il mio olocausto.

    • Tortuga scrive:

      Quello che noto, al di là della strumentalizzazione delle Hitler Card, è che lo Yad Vashem non dice “beh, comunque è vero che un numero rilevante ed agguerrito di neo-nazisti’ ci sono in ucraina.
      Ora che lo Yad Vashem rinunci a questo genere di denuncia quando ce ne fossero gli estremi mi parebbe molto strano.

  39. Tortuga scrive:

    x Tutti

    Sempre dal Times of Israel è interessante anche questo articolo

    I playbook di Putin in Siria e Cecenia predicono una triste direzione per la guerra in Ucraina
    https://www.timesofisrael.com/syria-and-chechnya-foretell-a-grim-direction-for-ukraine-war/

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      In effetti Israele si comporterebbe proprio così…

    • Tortuga scrive:

      Israele e la nostra posizione filo o anti israeliana non è l’oggetto della questione.
      Peraltro dopo gli Accordi di Abramo, stilati con alcuni paesi arabi, si sta conquistando altre simpatie nel mondo arabo come partner. Persino l’Arabia Saudita la sta guardando come un possibile non troppo futuro paese partner.
      Ma lasciamo stare da parte tutto ciò, ovvero il pregiudizio sulla fonte.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        In realtà la risposta è proprio lì: se un nemico si trincera nelle città, solitamente gli eserciti tendono ad essere un po’ meno selettivi nell’individuazione dei bersagli. O anche molto meno selettivi, se iniziano ad avere fretta.

      • Tortuga scrive:

        D’altronde una guerra si dice vinta se si conquistano le città importanti, le capitali, i luoghi amministrativi. Quindi boh, non vedo come non entrare in città.

        • roberto scrive:

          certo, ma puoi bombardare strutture militari, ponti, strade, ferrovie, fabbriche, financo i palazzi del potere, la televisione, radio….non hai bisogno di sparare missili contro scuole (chiuse per altro) e palazzoni/dormitori di periferia (ho un po’ di foto fatte da amici disponibili per chi le vuole vedere…)

          • roberto scrive:

            posso anche capire la distruzione dei palazzoni dormitori se diventano luoghi di guerriglia….ma appunto bombardamento così, d’emblée, prima di essere entrati in città….boh

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Tortuga

        “Israele e la nostra posizione filo o anti israeliana non è l’oggetto della questione.”

        Probabilmente lo stato israeliano è un forte imbarazzo tra il suo grande protettore militare da una parte (USA) e il luogo di provienenza di tanti cittadini israeliani (Russia e Ucraina). E quindi tende a smorzare i toni.

  40. Tortuga scrive:

    Questi sono gli esiti dell’incontro di oggi fra le delegazioni russa ed ucraina, esplicitati un po’ più di quanto non lo siano stati nei nostri telegiornali (non si capisce perchè abbiamo avuto paura a dire le cose più esplicitamente, oppure i giornalisti di Times of Israel stanno più simpatici di quelli occidentali

    https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/russia-says-further-talks-with-ukraine-expected-held-soon/

    – Vladimir Medinsky, consigliere del presidente russo Vladimir Putin che ha guidato la delegazione russa nei colloqui di giovedì in Bielorussia vicino al confine polacco, ha detto che le “posizioni delle parti sono assolutamente chiare, sono scritte punto per punto”, comprese le questioni relative a una SOLUZIONE POLITICA DEL CONFLITTO. Ha aggiunto senza elaborazione che “la comprensione reciproca è stata trovata da parte di loro”. –

    Come si faceva a mettere grasetto e corsivo qui, che non me lo ricordo? /b e /i dentro agli apicetti?

  41. Tortuga scrive:

    Un curioso articolo “Ti spio e te lo dico”, che fa deterrenza in due direzioni, e cioè mostrando a Mosca e Bielorussia che si saprebbe dove colpire, ed all’Ucraina che non è il caso che faccia troppo la gradassa
    https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/israeli-satellite-images-show-large-aircraft-buildup-near-minsk-southwest-russia/

    Comunque tutta questa pagina piena di post è interessantissima
    https://www.timesofisrael.com/liveblog-march-3-2022/?utm_source=article_hpsidebar&utm_medium=desktop_site&utm_campaign=syria-and-chechnya-foretell-a-grim-direction-for-ukraine-war#liveblog-entry-2715200

    Israele convince Saudi Arabia a voltare la risoluzione Onu. E poi il Principe Salman dice a Putin: Sai l’Arabia Saudita e la Russia sono entrambe membri dell’OPEC ed io sarei entusiasta di mantenere l’equilibrio e la stabilità dei mercati petroliferi!

    Infatti lo spostamento massiccio di un cliente da un fornitore ad un altro potrebbe creare qualche problema nel mondo arabo e fare la fortuna di qualche fornitore più che di qualche altro in modo sgradito.

    Ma credo che sia un modo di dire: Io sarei entusiasta, se però mi devo de-entusiasmare a ciò, magari un pensierino a prendermi il tuo cliente ce lo faccio.

  42. Moi scrive:

    Come saprete … stanno un po’ tutti , con fare inquietante, riproponendo l’ultima dichirazione pubblica di Giulietto Chiesa, in cui sembrava profetizzare l’ attuale Guerra di Putin in Ucraina … definendola “III Guerra Mondiale”, niente meno.

    • daouda scrive:

      Ma Chiesa rimane una merda perché propalava visioni del mondo infami e cretine oltre che suffragare gli chabad edomiti ossia quelli che da cretino ( ma semo sicuri fosse solo un ritardato? ) non capiva che erano compari dei loro fratelli d’altra fazione.
      Poi che l’attacco venisse fatto sinceramente era scontato, d’altronde esistere ossia apparire mediaticamente serve proprio per infangare all’occorrenza come anche osannare e glorificare all’occorreza e magari , rilassati, fra qualche anno verrà ricordato come quello che la sapeva lunga ed aveva ragione, dai tempo al tempo che gli scenari non sono scontati!
      Anche in quel caso se accaddesse saluterò Chiesa come complice e venduto, ovviamente.

  43. Miguel Martinez scrive:

    Leggo su Repubblica, a proposito dell’aumento dei prezzi del petrolio:

    Solo uno spiraglio pomeridiano li ha calmati, per l’apertura del ministro del petrolio dell’Iran ad alzare la produzione qualora, in caso di successo dei negoziati sul nucleare, le sanzioni Usa fossero tolte. Fonti dei media iraniani ipotizzano un accordo sul nucleare di Teheran entro 72 ore a Vienna.

    Dai, abolire le sanzioni USA all’Iran sarebbe come abolire Sanremo in Italia!

    • Francesco scrive:

      No, quello sarebbe abolire le sanzioni contro Cuba!

      😀

      PS come forse sai, sono al 100% contro il bloqueo. Per motivi pessimi però.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “Teheran”

      Così, effetto collaterale della guerra in Ucraina e’ che finalmente Teheran si farà la Bomba. (Ché a quello, e solo a quello, servono tutte quelle centrifughe in un paese che consuma il 2% del petrolio che esporta). E calmierando il prezzo del greggio gli ayatollah fanno pure una pernacchia agli odiati sunniti di Riyad.

      Poi dicono che gli USA controllano il mondo 😉

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        Beh, noi occidentali parliamo di pace e di responsabilità della NATO.

        Mi sa che il resto del mondo invece vede solo che i paesi con la Bomba sono liberi di agire e quelli senza sono liberi di subire.

        Se avessi le competenze tecniche, metterei i soldi della mia pensione in azioni di imprese che fanno le macchine utensili necessarie a fare quella centrifughe.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Francesco

          “centrifughe”

          OOSAF! (Occasione Ormai Settimanale di Accordo con Francesco)

          Comunque quanto all’ultimo punto ti tranquillizzo: con l’attuale tendenza in crescita del fatturato dell’industria con applicazioni militari è praticamente certo che i soldi che in pensione ci verranno versati sul conto dai fondi pensione proverranno anche dai proventi delle aziende che dici tu, tramite investimenti in Borsa. Vorrei vedere un fondo pensione italiano che non investe comprando titoli Finmeccanica, per esempio.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Francesco

          “Mi sa che il resto del mondo invece vede solo che i paesi con la Bomba sono liberi di agire e quelli senza sono liberi di subire.”

          La famosa differenza tra Korea del Nord e Iraq.

          • habsburgicus scrive:

            e l’Ucraina aveva armi nucleari, eredità dell’URSS !
            vi rinunciò per far piacere a Clinton, memorandum di Budapest (5/12/1994), ottenendo garanzie da USA e Russia….di cui il buon Lavrov non parla mai..e ci sta…la cosa strana è che non ne parlino praticamente neppure gli ucraini
            se le avesse mantenute, oggi il popolo ucraino non morirebbe, la Crimea sarebbe ancora ucraina e insomma “vissero tutti felici e contenti” 😀

  44. Miguel Martinez scrive:

    Tanto per stuzzicare ADV, leggo il titolo sul Fatto:

    “Guerra Russia-Ucraina, nel Paese 15 reattori di vecchia fabbricazione sovietica. ‘In caso di danneggiamento tutta l’Europa contaminata’”

    Ovviamente stiamo parlando di antichi reattori sovietici. Ma la cosa interessante è che in questi giorni stiamo vedendo che la guerra è possibile.

    Anche con un reattore fighissimo di design Adividiano, che succede quando piovono le bombe e i tecnici scappano?

    • Francesco scrive:

      Giusto: facciamo una lista di tutte le cose che potrebbero esplodere se gli tiriamo addosso dei bei missili pieni di C4 e smantelliamole prima.

      Così poi vengono a prenderci con le navi negriere “tanto sono dei selvaggi e gli facciamo un favore”.

      PS sorry Miguel ma NON si può scendere dalla tigre.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “reattore”

      Persino il vecchio reattore RBMK (tipo Chernobyl) ha il recipiente del nocciolo a prova di proiettile d’artiglieria: non dimentichiamo che è di derivazione militare. A prender fuoco a Zhaporiyya sono stati impianti convenzionali (penso all’olio minerale degli isolanti), non radioattivi. (Oggi i reattori inglesi sono protetti tra l’altro da una cupola che resiste a un 747 che ci cade sopra). Poi, è chiaro che un bombardamento mirato e ripetuto per ore con proietti ad es. da FH70 rompe il contenimento dell’isola radioattiva. Ma è un tagliarsi i cosiddetti per far dispetto alla moglie.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  45. Miguel Martinez scrive:

    Lamberto Dini nell’intervista su Milano Finanza

    “Gli Stati Uniti non hanno mai dato spiegazioni sul perché considerassero inaccettabile un’Ucraina neutrale. Si sono limitati a dire che la questione non era all’ordine del giorno ma per anni hanno continuato ad armare l’Ucraina. Ora si è scatenato un conflitto assurdo ma mi domando se Stati Uniti ed Europa non ne siano collettivamente responsabili insieme alla Russia”

    “Come ministro degli Esteri – spiega – ho partecipato a numerosi incontri con i ministri Primakov e Ivanov, e il segretario di Stato americano, Madeleine Albright, e posso affermare che il pensiero dei russi non è mai cambiato. Avere delle basi Nato lungo i 1.500 km del confine ucraino, per la Russia è sempre stato inaccettabile. Da qui nascono le richieste di Putin, che invece sono state ritenute irricevibili dagli Usa”

    • roberto scrive:

      provo a buttarla lì, giusto come spunto di riflessione, ma senza dare giudizi.

      come mai tutti vogliono scappare dalle grinfie di mosca?
      non è che forse dopo la fine dell’unione sovietica qualcosina l’ha sbagliata pure la russia, non offrendo lei stessa una alternativa sexy agli USA?

      cioè se tutti preferiscono essere servi degli USA piuttosto che di mosca, è possibile immaginare che il padrone russo sbagli uno zinzinello nella sua politica imperialista?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Generalmente si preferisce l’egemone lontano rispetto a quello vicino e, allo stesso tempo, il giardino di casa è quello dove un egemone tende ad essere più brutale quando la sua egemonia è messa in discussione.
        A questo aggiungi che il soft power russo non può certo competere, nemmeno lontanamente, con la superpotenza mediatica statunitense.

        • Peucezio scrive:

          Ma tra l’altro chi ha detto che gli ucraini non vogliono stare sotto la Russia?
          Questo sarà vero per la parte occidentale.
          Ma Janukovič era stato votato dalla maggioranza degli ucraini. Certo, anche Zelenskij, ma questo significa che se la giocano.

          Poi, certo, con la guerra cambia tutto.

          • habsburgicus scrive:

            Janukovych però si fece eleggere sulla base di un programma moderato…non si presentò apertamente come filo-russo,anche se tutti sapevano che la sua elezione piacque a Putin e dispiacque a Obama, dunque definire pro-Mosca tutti i voti per Janukovych è problematico

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “non è che forse dopo la fine dell’unione sovietica qualcosina l’ha sbagliata pure la russia, non offrendo lei stessa una alternativa sexy agli USA?”

        E’ una domanda interessante.

        Direi che è lo stesso motivo per cui gli immigrati africani che arrivano in Grecia, preferiscono andare in Italia; e quelli che arrivano in Italia preferiscono andare in Germania.

        La ricchezza ha un enorme potere di attrazione, e quindi tende sempre a concentrarsi in pochi luoghi.

        • roberto scrive:

          “La ricchezza ha un enorme potere di attrazione, e quindi tende sempre a concentrarsi in pochi luoghi.”

          i soldi sono sicuramente un buon motivo, ma appunto la russia rispetto all’ucraina non avrebbe avuto molte carte da giocarsi in più rispetto agli usa?

          per dire, ci passano i gasdotti che portano il gas russo, i russi non potevano usare questa circostanza per aumentare il lor sex appeal?
          stesso discorso per le basi navali in crimea…

          la mia idea è che tutto sommato, è vero che il piano marshal è uno strumento demoniaco dei massoni per impadronirsi della nostra anima, ma alla fine è più efficace quello che mandare i carriarmati a praga o budapest (scusa non analizzare parola per parola, è per darti un’idea generale del mio ehm “pensiero”)

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Roberto

            “analizzare”

            Gli USA sono primi per PIL, la Russia 12esima (per dure, l’Italia è 8a).

            Pro capite è anche peggio: laRussia state dietro la Romania.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

          • PinoMamet scrive:

            Gli americani hanno Hollywood, prima di tutto, e l’hanno avuta per cento anni.

            Mente gli ucraini, hanno da sempre una grande voglia di non essere russi, anche se in tutta onestà non mi pare troppo più fondata di quella dei catalani di non essere spagnoli.

            La Repubblica, per esempio, citava ieri tre grandi intellettuali ucraini: uno non lo dico, gli altri due erano Gogol, che scrive in russo, e Bulgakov, che scrive in russo, vive a Mosca e ambienta a Mosca la sua opera più importante e nota, che non parla di Ucraina neanche di striscio…

            Poi massimo rispetto per le lingue locali e gli usi e costumi folkloristici, per carità, ma se Putin insiste sui legami tra Ucraina, o almeno mezza Ucraina, e Russia, trovo difficile dargli torto, almeno in questo…

            Invaderla è un altro discorso.

            • PinoMamet scrive:

              Uno non lo ricordo, volevo scrivere… Ma il cellulare ha fatto da solo!

            • Francesco scrive:

              Peccato però, Pino, che la abbia invasa.

              Sinceramente io avrei un pochino più di rispetto per i popoli “sfigati” che vogliono farsi il loro stato, dopo tutto la storia è in larga misura fatta proprio così.

              E non lo dico solo perchè rimasto uno dei soli due indipendentisti padani, sapendo benissimo che al massimo la Padania posso farla con i Playmobil!

              Ciao

            • PinoMamet scrive:

              Per me chiunque ha diritto a farsi lo Stato che vuole, se proprio ci tiene.

              I Bergamaschi vogliono Bergamo nazione? Si accomodino, e liberi poi di dividersi tra Bergamo di sopra e Bergamo di sotto;

              Se vogliono poi dire che la cultura bergamasca non c’entra niente con quella italiana, mi permetto di dissentire.

              • Francesco scrive:

                Invece, avendo conosciuto i bergamaschi, parlare di cultura e di loro nella stessa frase lo trovo quasi un ossimoro!

                😀

                PS scusa la battutaccia da emigrato là!

            • Peucezio scrive:

              Il regno di Aragona è esistito da prima della Spagna moderna e il catalano è una lingua romanza, legata più all’occitano che al castigliano, sorella delle altre lingue romanze e con una letteratura fin dal medioevo.

              La lingua ucraina, che è un dialetto eretto a lingua a tavolino nel ‘700, è solo il risultato della fisiologica differenziazione dello slavo del sud, dovuta soprattutto al fatto che a ovest c’erano i polacco-lituani e a est i mongoli.

              L’Ucraina come nazione ha meno legittimazione della Padania di Bossi (che è nata più o meno negli stessi anni) e sul piano strettamente linguistico ne ha ancor meno.

              Semmai, appunto, il problema è che il ragazzo che nasce nel paesino di montagna del Molise vorrebbe essere un americano di New York.
              Questo negli anni ’50 molto di più, oggi no perché abbiamo la pancia piena e siamo viziati.
              In Ucraina non hanno la pancia piena e non sono viziati, quindi hanno il mito americano come Sordi negli anni ’50.
              Ma temo gli stai costando un po’ troppo caro. Il personaggio di Sordi ha fatto qualche figura di merda ma era innocui. Questi si stanno facendo uccidere per fare come nella canzone di Carosone. Contenti loro…

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “Padania’

                Chissà che ne pensa Habsburgicus… 😉

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • PinoMamet scrive:

                Non sono un esperto della questione come Habs, ma in effetti stento a riconoscere all’Ucraina una cultura propria che sia altro che regionale…

                poi ripeto, ognuno sia libero di farsi la nazione che vuole, per carità.

                Solo che in questa prospettiva è, di nuovo, difficile dar torto a Putin (cattivo despota ecc., mettete voi quello che vi pare) quando parla di una “anti Russia” creata dall’Occidente…

  46. Miguel Martinez scrive:

    Sta succedendo qualcosa di importante in Libia (vi ricordate, sì? Quando si bombardava la Libia dall’Italia e nessuno aveva da ridire?).

    A quanto riesco a capire io, la fazione di Tripoli si è scissa. Tripoli è attualmente occupata da Dabaibah, che se ho capito bene è vicino agli USA; ma il parlamento – si è alleato con Haftar, che è filorusso.

    Gli uomini di Dabaibah avrebbero rapito dei ministri del governo.

    Ma magari ho capito poco 🙂

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “Haftar”

      Haftar si appoggia al Cairo, appoggiato contro i Fratelli musulmani da Riyad che a sua volta è alleato coi russi per non far crollare il prezzo del greggio. Haftar si appoggia anche ad Ankara, che non vuole applicare sanzioni alla Russia. Una volta lo appoggiava anche la Francia (che ora è venuta via dal Mali che le da’ l’uranio).

      Che fine ha fatto Sarraj?

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  47. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    La storia la prima volta è una tragedia, la seconda una farsa.

    Nella seconda guerra mondiale gli angloamericani armavano i partigiani perché li aiutassero contro i nazifascisti. Ma gli alleati combattevano eccome: senza di loro i partigiani difficilmente avrebbero vinto.

    In Ucraina armeremo i partigiani ucraini contro i russi. Ma noi non vogliamo neanche garantire la no fly zone sull’Ucraina per non doverli combattere noi, i russi.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Francesco scrive:

      Secondo te la cosa ha un senso (militare e/o politico)?

      A me pare di no, a meno che abbiano fondati motivi per aspettarsi che Putin passi all’atomica senza colpo ferire, violando tutte le regole della Guerra Fredda.

      Cazzo, dovevamo riempire l’Ucraina di soldati NATO e sfidare Putin a invadere lo stesso, sapendo di essere molto più deciso ma anche molto più debole. Adesso è un casino in ogni caso, o si va a combattere i russi a disastro accaduto o si aspetta la prossima mossa di Putin e si combatte lì.

      Ciao

      • PinoMamet scrive:

        Hai appena dato la più grande giustificazione strategica (non parliamo di etica) alla mossa di Putin: invadere l’Ucraina appunto prima che si riempisse di soldati NATO

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ pino mamet

          “strategica”

          OSATPM!

          (Occasione Settimanale di Accordo Totale con Pino Mamet)

          Basta che non dico Putin, ma Lavrov o Shoigu abbiano avuto la stessa idea di Francesco ed ecco spiegata l’invasione.

          Come facevano a Mosca a sapere che nessuno a Washington ci sarebbe arrivato?

          Non potevano.

          Ecco perché c’è sempre una guerra.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          e che cazzo gliene frega a un presidente russo sano di mente se l’Ucraina è un paese NATO? a mia memoria, la NATO non ha mai invaso paesi europei e neppure minacciato di farlo.

          la fregnaccia delle basi missilistiche “miancciose per la Russia” è già stata smontata più volte.

          il problema, continuo a pensare, è tutto nella testa dei russi e nella loro errata considerazione di se stessi e dei loro vicini

          tra l’altro mi è difficile credere che Putin non avesse già in mente l’invasione da quando ha iniziato a pianificare le “esercitazioni”, era quello il momento in cui noi dovevamo passare dal dubbio all’azione

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Ahem! Serbia… ahem!

            • Francesco scrive:

              abbiamo invaso la Serbia?

              beh, diciamo che alla rilettura fantasiosa della realtà non c’è limite!

              😀

              PS o devi informarmi che in Kosovo e in Bosnia non era mai successo niente? perchè ormai da te mi aspetto qualsiasi cosa

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                È stata bombardata finché non si è arresa. Ma quando lo fanno gli USA è carino.

              • Francesco scrive:

                porca troia

                noi europei occidentali abbiamo supplicato per anni gli USA di intervenire e far finire il macello nella ex Jugoslavia

                e adesso qualcuno trova di europeo trova da ridire?

                adesso che rieleggono Trump finisce che davvero quello riporta le truppe a casa e noi scopriamo di essere nella merda

                e scommetto che non ci diamo un esercito unico europeo ma torniamo a dividerci e a ostacolarci, con piglio degno dell’Italia del rinascimento

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Ok, però io ci vedo una contraddizione abbastanza vistosa tra le tue due posizioni:
                – la Nato è solo difensiva e non interviene all’esterno
                – la Nato è intervenuta all’esterno e ha fatto bene

                Questa non è una valutazione morale, è proprio un problema di coerenza nella tua ricostruzione dei fatti.

              • PinoMamet scrive:

                “noi europei occidentali abbiamo supplicato per anni gli USA di intervenire”

                Ah sì?
                Me lo sono perso.

                Mi ricordo appelli all’ONU, che è un’altra cosa, e che fece una pessima figura.

          • habsburgicus scrive:

            @Francesco
            era quello il momento in cui noi dovevamo passare dal dubbio all’azione

            permettimi una leggera correzione (son d’accordo su tutto)..avremmo dovuto intervenire quando nel luglio 2021 Putin pubblicò il suo famoso articolo “storico” in cui negava che l’Ucraina avesse una dignità a sè, ahinoi passato inosservato…
            si sarebbe dovuto fargli capire che, in un seminario storico (se si argomenta) si può dir tutto, ma non è tollerabile che uno Stato neghi dignità ad un altro..già allora disse, meno volgarmente e con argomenti che nel 1880 sarebbero financo parsi accettabili e degni di discussione :D, quanto dirà il 24/2/2022 e soprattutto il 2/3/2022 “distruggerò l’Anti-Russia”, “non tornerò mai indietro dalla mia affermazione che russi e ucraini sono un unico popolo” ecc.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        “dovevamo”

        Vedi, è lo stesso meccanismo illustrato ottant’anni da Richardson (che scriveva sotto le bombe nell’Inghilterra del Blitz, parlando della Prima Guerra Mondiale, e nel frattempo macinava paziente le sue cifre). Secondo Richardson, il ministro della difesa di Jedesland dice:

        “The intentions of our country are entirely pacific. We have given ample evidence of this by the treaties which we have recently concluded with our neighbors. Yet, when we consider the state of unrest in the world at large and the menaces by which we are surrounded, we should be failing in our duty as a Government if we did not take adequate steps against the unrest of the world”.

        Richardson ci avverte che le parole “unrest of the world” sono

        “all too often a diplomatic euphemism meaning the state of
        war readiness of Andersland, the neighbor of Jedesland.”

        Non ti stupirà riconoscere in Jedesland e Andersland le traduzioni tedesche di “ciascun paese” e “altro paese” rispettivamente. Richardson basa l’intera sua analisi della guerra sul semplice assunto che “the defense minister of Andersland feels exactly the same way about Jedesland.”

        E Richardson ritrova nei suoi conti quello che oggi viene chiamato – dal primo che la descrisse – la “trappola di Tucidide”: il conflitto aperto nessuno lo vuole apertamente (tranne Hitler, che ruppe il tabù per poi essere distrutto e che è esecrato anche per questo), ma prima o poi scoppia per la prudenza di ciascuno non verso ciò che accade ma verso ciò che potrebbe accadere. Proprio i tentativi di ciascuno di difendersi da un eventuale conflitto scatenano le paure dell’altro di rimanere con un deterrente non abbastanza credibile, e così via.

        Sai che nutro una speciale ammirazione per Ratzinger. Oltre che per la qualità impeccabile del suo latino, che me lo rende sempre caro perché amo il latino, ricordo bene Ratzinger disse in un suo mai abbastanza ricordato discorso che (cito a memoria) “uscivamo da un epoca postbellica per entrare in un’epoca prebellica”.

        Quale fu il merito di Ratzinger? Ratzinger riconobbe esplicitamente quanto già Tucidide aveva osservato e Richardson calcolato: la trappola di Tucidide agisce indipendentemente dalla natura dittatoriale o democratica dei paesi coinvolti.

        Ratzinger parlava infatti in tempi non sospetti, vale a dire dopo la caduta del Muro, in un’epoca cioè in cui tutti ma proprio tutti erano straconvinti che la Storia fosse finita e che non appena gli islamisti fossero stati sconfitti dalla voglia popolare di Coca Cola e preservativi (ricordo un titolo del Manifesto: “Cultura dei diritti e della Coca-Cola” per descrivere l’opposizione agli ayatollah 🙂 ) si sarebbe inaugurata un’epoca di pace e prosperità universali. Voglio pensare che non sia stata solo la lettera ai Tessalonicesi a consigliare questa prudenza fuori moda a Ratzinger, e che egli sia stato aiutato dalla frequentazione dei classici.

        Ratzinger ci diceva che anche quando la democrazia trionfava non portava la pace.

        La predizione di Ratzinger, confermata dalla cronaca, nega alla radice l’assunto di base dell’Occidente vittorioso nella guerra fredda: che il desiderio di imitare noi – così buoni e belli e fichi – alla fine ha ragione di ogni opposizione, e che il desiderio di avere tutti blue jeans e T-shirt alla fine avrà ragione di ogni opposizione al nostro soft-power.

        E’ certo verissimo che è dai tempi del conflitto anglo-statunitense del 1812 che una democrazia liberale non fa guerra ad un’altra democrazia liberale (con l’eccezione delle aggressioni israeliane al Libano). Ma questo non impedisce alla trappola di Tucidide di scattare nei rapporti del mondo che gravita sugli USA col mondo esterno.

        Al contrario: è proprio l’espansione apparentemente inarrestabile dell’Occidente – e della NATO in particolare – ad avere piantato i semi della crisi attuale creando le condizioni per l’ascesa al potere dell’ “uomo forte” Putin.

        Del resto, anche se domani Putin venisse eliminato e si instaurasse un’autentica democrazia parlamentare a Mosca si arresterebbe forse la guerra attuale, ma l’insicurezza russa di fondo di fronte alla possibilità di perdere l’accesso ai mari caldi e di essere invasi in futuro da quel lato rimarrebbe. Per prevenire ogni rischio, dopo un po’ Mosca continuerebbe a fomentare la secessione in Donbass e Transnistria anche se al posto di Putin ci fosse Solzhenytsin.

        Quanto a noi, la nostra evidente perplessità nel non saper che fare da un lato ci spinge ad irregimentarci tutti fino al ridicolo (come con la censura a Dostojevski!) dall’altro spiega la nostra sordità al tempestivo monito ratzingeriano.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          credo che tu lo abbia ripetuto per la millesima volta, caro Andrea

          e io ribadisco che non c’è parità strategica tra Russia e NATO come non c’è politica non violenta e non militare con Putin

          e che la democrazia è una cosa seria, non un mero accidente

          forse non in grado di eliminare la geopolitica ma di certo in grado di cambiarla profondamente

          Ciao

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “parità”

            Certo che non c’è parità strategica fra Russia e NATO, visto che la NATO spende diciotto volte di più in armi della Russia e che basi di paesi NATO sono tutte intorno alla Russia e a ridosso dei suoi confini.

            E questo non cambia neanche se domani Putin tira le cuoia.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              la mia tesi è che se la NATO fosse una minaccia per la Russia, la Russia sarebbe già stata fottuta da tempo.

              ma non è così anche se questo offende l’orgoglio russo

              ciao

              • habsburgicus scrive:

                @Francesco e tutti
                se VP (quos Deus avertat) passasse al genocidio seguendo anche in questo il suo idolo Stalin -un genocidio vero non quello farlocco che denuncia lui e di cui lui è il primo a farsi due risate appena spente le telecamere :D- secondo te l’Occidente avrebbe il dovere morale di intervenire, ad onta dei rischi ? che, è inutile girarci attorno, sono paurosi e da far accapponnare la pelle (a meno che i “suoi” “trattino” VP 😀 :D..oppure dopo decenni di “mai più” si stabilirà il principio che se hai l’arma nucleare puoi far quel che vuoi ? chiedo, eh
                resta l’amaro in bocca che, con un po’ più di sano realismo, ora non saremmo a questo punto in cui il nobile popolo ucraino rischia un nuovo Holodomor o almeno la scomparsa come Nazione (a differenza di Dugin, che almeno sa la storia, e ancora pochi giorni fa NON chiedeva L’viv, il sovietico Putin, marxista duro e puro -aveva ragione Daouda, il comunismo probabilmente non è finito, ci hanno ingannati !- prenderà pure quella..primo effetto se la catastrofe avverrà, l’abolizione dell’Unione e il ritorno del clero galiziano sotto l’agente del KGB compagno Kirill che di mestiere dicono faccia il Patriarca scismatico e magari non è neppure battezzato 😀 :D)

        • habsburgicus scrive:

          un’autentica democrazia parlamentare a Mosca si arresterebbe forse la guerra attuale,

          n quel caso -e ti parrà contraddittorio con quanto da me scritto altrove- l’Occidente farà bene a non commettere hybris e a trattare l’ipotetica “Russia democratica” di domani, con simpatia e rispetto, non facendo più l’errore fatto a suo tempo trattando la Russia di El’cin (quando la Russia CI ERA vicina e l’élite russa, almeno all’inizio, guardava a Ovest mentre ora son quattro gatti) come uno zerbino….Putin nacque grazie a Clinton e non a caso venne al potere (il famoso golpe perfetto che depose El’cin il 1/12/1999-per i gonzi dimessosi di sua spontanea volontà :D) dopo l’attacco alla Serbia che consentì ai nostalgici entro l’élite già potenti sin dai tempi del sovietico Primakov (Min Esteri “russo” 1996-1998; P.M 1998-1999, ve lo ricorderete a trattare con Saddam nel 1990 ) infine di prevalere
          anzi, se la NATO fosse infine sciolta IN QUEL CASO, sarebbe pur meglio 😀

          • habsburgicus scrive:

            31 dicembre 1999

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ habsbirgicus

              “1999”

              Con molta meno erudizione 🙂 concordo completamente.

              Il punto non è se governa Putin o Madre Teresa.

              Il punto è che una Russia non vassalla dell’Occidente deve comunque avere sia l’accesso ai mari caldi – quindi Sebastopoli, quindi la Crimea – sia (stante la quasi totale assenza di barriere naturali insormontabili fra il Volga e la Loira) abbastanza km fra Mosca e i confini occidentali (da cui sono arrivate tre grandi invasioni in tre secoli).

              In assenza di garanzie credibili, chiunque governi a Mosca dovrà necessariamente tendere a destabilizzare i vicini alleati dei nemici di ieri.

              Queste garanzie o le forniscono gli USA – che non hanno nessun interesse a un accordo stabile e duraturo fra europei e russi, accordo che li renderebbe superflui, e che quindi hanno interesse a mantenere la contrapposizione militare – o le fornisce un’Europa MOLTO più unita e solidale dell’attuale UE.

              Non a caso Londra, che la formazione e di un’Europa unita la vede come il fumo negli occhi, oggi è contro Putin in modo anche più forsennato degli USA.

              Sara’ il mio carattere, ma sul lungo termine tendo ad essere cautamente ottimista. Sul breve, no.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • habsburgicus scrive:

                se Putin, pur avendone la possibilità, sceglierà di non stravincere, mi ricrederò—-
                e sarà infine ora per noi europei di liberarci dal cappio USA
                credo tuttavia che Putin in un delirio di onnipotenza si prenderà tutta l’Ucraina (se riesce ! spero di no, ma è difficile, è più forte lui)….non credo tanto che prenda il Baltico ma solo perché c’é la NATO, prima cercherà di donbassare l’Estonia del nord-est (confido che gli estoni insegnino l’educazione ai tipi che si mettessero strane idee in testa..e spero che l’Europa lasci fare, non è il caso che approvi basta che si giri e non veda nulla 😀 in quanto forse si dovrà andare un po’ OLTRE ma “necessità non conosce legge” !)…
                non credo poi che Putin voglia assolutamente i territori mai sovietici (ex-Patto di Varsavia)
                diciamo che una “Jalta minor” che gli desse Ucraina e Baltico (previa espulsione dei Baltici dalla NATO), e poi una guerra fredda farlocca 2.0 fatta soprattutto per impedire all’Europa di riconquistare l’autonomia (in questo ha interessi comuni con gli USA) lo renderebbe felice come una Pasqua e accetterebbe di disinteressarsi in tutto di PL, CZ, SK, H, RO, BG
                ma anche una “Jalta minima” (Ucraina ma non Baltico, insomma l’unità della Rus’) lo renderebbe contento, imho…
                il guaio è che non renderebbe contenti gli ucraini

  48. Tortuga scrive:

    Nuclear Watchdog viene fuori in traduzione – ciustamente – come “cane da guarda nucleare”. Ma come accidenti parlano gli yankies?! Pazzesco.

    • Francesco scrive:

      Cane da guardia “contro il nucleare” o “che sorveglia il nucleare”

      Non ci vedo molto di pazzesco, in questo caso.

      Ciao

  49. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    Mi sono informato presso chi ne sa più di me e condivido con voi.

    La centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina è del tipo VVER-1000 e è ben diversa dalla centrale di Chernobyl che ha subito il famoso incidente nel 1986. Le unità di Chernobyl erano del tipo RBMK, per il quale lo scopo originale era la produzione di plutonio. Gli RBMK furono poi convertiti per produrre elettricità. Tuttavia, non includevano funzionalità contenute negli impianti poi progettati esclusivamente per uso civile. Ad esempio, tutte le centrali nucleari commerciali negli Stati Uniti sono progettate per sfruttare un circuito di feedback negativo, il che significa che se un reattore produce energia costantemente e gli operatori non fanno nulla, il tasso di fissione diminuirà e l’unità si spegnerà. Per continuare a produrre energia, gli operatori devono intervenire. Nei reattori ad acqua leggera (LWR) come i modelli Westinghouse AP-1000 e VVER-1000, ciò significa ritirare le barre di controllo o diluire la concentrazione di boro nel refrigerante del reattore.

    Il VVER-1000 ha anche una struttura di contenimento, il vessel esterno, paragonabile a quello delle centrali negli Stati Uniti e in tutto il resto del mondo. Chernobyl non aveva tale struttura di contenimento. Questo fatto da solo rende impossibile che un incidente nello centrale ucraina di Zaporizhzhia sia come quello di Chernobyl.

    Causare la fusione del nucleo in una centrale nucleare come quella di Zaporizhzhia non è cosa facile dato il numero di sistemi di sicurezza installati. Certo non si può escludere che deliberatamente un gruppo di operatori possa agire a questo scopo, ma immaginare uno scenario dove, anche in una fase di scambi con colpi di artiglieria e missili, si possa colpire un reattore in modo che si arrivi alla fusione del nucleo provocando grandi rilasci di radioattività alla Chernobyl è molto fantasioso. Ricordiamo che il Vessel esterno, la struttura di acciaio e calcestruzzo che contiene il reattore è calcolato per reggere la caduta di un aereo di linea. Si consideri anche che l’incidente nei reattori di Fukushima, avvenuto nel corso di un catastrofico terremoto e tsunami che causò quasi 20.000 vittime, ha rilasciato solo il 10% della radioattività dell’incidente di Chernobyl.

    Penso inoltre che a Putin non convenga distruggere la centrale di Zaporizhzhia, magari danneggiarla marginalmente, come sembra sia successo, per creare panico. Vuole l’Ucraina per le sue risorse e la sua posizione strategica, quindi non gli conviene distruggere le pesanti infrastrutture industriali, vuole controllarle. Ricordiamo che l’impianto di Zaporizhzhia produce il 20-25% di tutta l’elettricità dell’Ucraina.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Peucezio scrive:

      “Scrittori ucraini” peraltro è un’espressione che non vuol dir nulla.
      Gogol’ è nato nell’attuale Ucraina.
      Quindi sarebbe uno scrittore “ucraino”?
      Ma scriveva in russo.
      Che cazzo è la letteratura ucraina?

      Come dire che Manzoni era uno scrittore “padano”.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Ugo Foscolo era uno scrittore greco, no?

      • habsburgicus scrive:

        Hohol’ (o Gogol’) aveva un’identità malorussa…cioé si sentiva “specifico” (piccolo russo) all’interno di un’unica Nazione panrussa e ortodossa..
        allora era possibile quest’ipotesi (in Ucraina russa)….forse -diciamocelo fra noi- era financo auspicabile..oggi non più ! il popolo ucraino separato è nato
        P.S Velychko e altri scrissero in proto-ucraino le Cronache cosacche, molto prima di Hohol’;
        la prima opera in ucraino moderno è una parodia dell’Eneide pubblicata a San Pietroburgo nel 1798 da Ivan Kotljarevs’kyj, un esponente della nobiltà cosacca (starshyna) che Caterina II ammise in blocco nella dvorjanstvo (nobiltà russa);
        non tutti sanno che la prima opera manoscritta in bielorusso moderno scritta nei 1820′ era anch’essa una parodia dell’Eneide… poi in bielorusso abbiamo i dialoghi del popolino in opere in polacco di metà XIX secolo (Dunin-Marcinkiewicz) in cui i pany (i signori) parlano in polacco perfetto, i contadini -servi- parlano in bielorusso, scritto in lacinka (caratteri latini) mentre l’ucraino sempre fu scritto in cirillico financo in Galizia

      • roberto scrive:

        “ Che cazzo è la letteratura ucraina?”

        Banalmente direi quella scritta in ucraino…

  50. Francesco scrive:

    Provo a spiegarmi: per come la vedo la sfida Putin-NATO è un pò come se sotto canestro ci stesse Francesco (190 cm per 90 kg) e non appena Roberto (210 cm per 120 kg) si avvicina a lui gli mollasse uno spatafione dicendo “stava per farlo lui”

    Al che Roberto solleva il sopracciglio e fa “Ah, non ti avevo neppure visto, eri lì in area?”

    Nel caso di Putin, poi, Francesco invece di provare a picchiare per primo Roberto ha menato l’arbitro, una ragazza di 160 cm per 55 kg, accusandola di ogni male immaginabile.

    Ecco.

    Ciao

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Francesco

      “Roberto”

      Solo che a basket giocano squadre con lo stesso numero di giocatori.

      Qui da una parte c’è Francesco, dall’altra ci stanno Roberto, mirkhond, Martinez, Tortuga, Pino Mamet, Mauricius Tarvisii, daouda, Habsburgicus, io…

      Hai voglia ad essere bello grosso! 🙂

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        appunto: secondo te quella squadra ha minimamente intenzione di perdere tempo a menare Francesco quando non ne nessun bisogno?

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Francesco

          “bisogno”

          Ne ga bisogno l’allenatore, che paga gli scarponcini a tutti i giocatori e che deve sempre mostrarsi vittorioso o lo licenziano.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

    • Tortuga scrive:

      E’ in linea con il discorso di Macron che ho postato io. Suppongo che tutti i paesi nato lo abbiano deciso insieme. Quindi più bollette e più tasse.

  51. PinoMamet scrive:

    Oh poi bisogna riconoscere che Francesco un punto ce l’ha: dai paesi baltici non hanno mai bombardato Mosca, e non hanno impedito a Putin di fare il cazzo che voleva in Georgia e in Cecenia…

    • Francesco scrive:

      scusate ma anche se bombardiamo Mosca e la distruggiamo, cosa otteniamo se non la rappresaglia atomica dei russi?

      mica si combate così la Guerra Fredda

    • Tortuga scrive:

      Nel nostro mondo bombardare una città significa perdere molti potenziali acquirenti.
      Se Putin avesse avuto catene di negozi in Ucraina non gli sarebbe mai contenuto farle la guerra.

  52. Tortuga scrive:

    Macron fa un discorso ai francesi, annunciando loro una Europa che si farà più indipendente anche nel campo del nucleare
    https://youtu.be/oywTb7dcxCk

    Di contro Lavrov aveva fatto un discorso ‘strano’ alla conferenza sul Disarmo di Ginevra affermando che l’Europa mira ad un maggior dispiego di armi nucleari e anche l’Ucraina.
    Qui il discosi si fa ampio e la vedo sempre più grigia
    https://youtu.be/NwwzZn2HxwQ

    Vale la pena di sentirli entrambi.

  53. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    Adesso Stlotenberg (NATO) tira in ballo la Bosnia.

    E la Polonia vuole forse riprovare l’ebbrezza del “miracolo sulla Vistola”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/03/04/guerra-russia-ucraina-nato-i-prossimi-giorni-saranno-i-peggiori-sostegno-a-kiev-ma-a-rischio-anche-georgia-bosnia-e-moldavia/6515418/

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  54. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    Il governo a Varsavia smentisce che la Polonia presti MiG29 a Kyiv e che aerei militari ucraini abbiano il permesso di atterrare in Polonia per poi ripartire a combattere, anche se non si esclude nulla per il futuro. La notizia era di fonte ucraina.

    https://www.rp.pl/dyplomacja/art35796581-wiceszef-msz-polskie-samoloty-wojskowe-sa-w-polsce-nie-lataja-na-ukraine

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • habsburgicus scrive:

      spero, per i connazionali della tua consorte, che sia una bugia diplomatica per non incorrere anzitempo nelle ire del tiranno del Cremlino 😀
      altrimenti la Polonia è fritta pure lei…

  55. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    Stando al sito polacco di news SuperExpress un reparto russo corazzato d’élite , “di quelli che sfilano in parata sulla Piazza Rossa”, sarebbe stato distrutto dagli ucraini davanti a Kharkov.

    Un commentatore, esperto di cose mitarj, ha sottolineato la faciloneria e il pressappochismo nell’azione e russa, che avrebbe gravemente sottovalutato gli avversari.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • habsburgicus scrive:

      se fosse vero, sarebbe una boccata d’ossigeno per il popolo ucraino !
      con i rossi (non è un errore :D), vale ancora quello che disse un generale tedesco nel 1945 di fronte al solito fesso generale USA 😀 che obbedendo agli ordini di Eisenhower rifiutò di accettare la resa dei tedeschi in quel settore dicendogli di arrendersi ai sovietici, il tutto condito da un’ingenuità true American penso sincera “tanto avete perso la guerra, che vi importa arrendervi a noi a loro ?” al che .furente e sbattendo la porta- il generale disse “con i rossi, si può trattare e ricevere rispetto solo con le armi in pugno ! se si è disarmati, si diventa schiavi !..un giorno voi americani ricorderete queste mie parole”

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Gli ucraini si stanno comportando molto da “rossi”, per dire: nessuna città è stata proclamata aperta e ovunque si è deciso di combattere casa per casa dato il vantaggio tattico che questo comporta, qualunque sarà il prezzo da esigere dalla popolazione civile (che si manda anche a fare da scudo umano durante l’avanzata nemica, facendole perdere così lo status di civile e la relativa protezione).
        Roba da Unione Sovietica e Germania, insomma.

        • habsburgicus scrive:

          il primo dei due esempi è da vincitori, il secondo da perdenti…
          quale sarà l’esito di questo ? ah, saperlo

        • roberto scrive:

          Immagino che avrai delle informazioni sull’utilizzo della popolazione civile come scudi umani, a me i miei amici dicono che chi non è scappato subito da kharkiv adesso (cioè ieri sera, oggi non ho ancora aperto whatsapp) non sanno come scappare o semplicemente hanno paura di scappare (su quest’ultimo punto non so che dire io non ci sono mai stato sotto le bombe e con un esercito nemico in mezzo alla strada)

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Le città, fuori da URSS e Germania nazista, nella seconda guerra mondiale si aprivano.
            Legittimo non aprirle, ma vuol dire esporre deliberatamente la popolazione civile al conflitto per il vantaggio tattico che la guerra in città comporta.

            • roberto scrive:

              Credo però che le città in Ucraina non siano affatto chiuse, sono semplicemente bombardate e capisco, senza averlo vissuto sulla mia pelle, uno che mi dice “guarda alla fin fine preferisco scendere in cantina o in garage e sperare in dio piuttosto che mettermi in macchina senza sapere dove andare” (detto da un’amico che ho invitato a venire a star da noi)
              Nessuno impedisce alla gente di andarsene (parlo ancora di Kharkov non so altrove) solo che…dove vai? Con gente che spara per le strade?

              L’hai visto anche tu vero io video del carro armato che schiaccia la macchina….

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                La città è aperta se viene dichiarata tale, smilitarizzata e non oppone nessuna resistenza all’occupante.
                Il carro che schiacciava la macchina era ucraino. Poi gli ucraini hanno detto che glielo avevano rubato, ma dal video sembrava davvero fuori controllo.

              • roberto scrive:

                Ah ok città aperta nel senso resa incondizionata…no in effetti non credo che sarà così facile per i russi (mi sa che Putin lo aveva sperato)

              • PinoMamet scrive:

                Vedo ora in tv che l’occupante della macchina se l’è cavata!

                Comunque aldilà di questo è iniziata una guerra, e sono convinto che una buona metà di quello che ci raccontano entrambe le parti sia una balla.

                Ricordo che sono entrambi ex sovietici.

                Ma continuo sotto per ragioni di spazio.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Città aperta ha un significato preciso in diritto internazionale.

  56. PinoMamet scrive:

    Nel frattempo, Zelensky si incazza con la Nato perché rifiuta di proclamare una no-fly-zone sull’Ucraina: cioè, tradotto, di fare la guerra aerea con i russi.

    Ma dico, ci credeva davvero? Come nel caso dell’Unione Europea che avrebbe dovuto proclamare “subito” l’adesione dell’Ucraina invasa, mentre altri stati senza problemi sono stati tenuti sulla soglia per anni;
    credeva davvero che la NATO sarebbe intervenuta, sostanzialmente, ai suoi comandi?

    Oh, Putin sarà (ed è) mezzo matto e megalomane, ma anche questo non scherza…

  57. Miguel Martinez scrive:

    Riflessioni cinesi sull’Europa:

    https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-china_daily_dolore_economico_in_arrivo_per_leuropa/29785_45456/

    in fondo, una buona parte di ciò che è l’Occidente intellettuale si deve alle riflessioni di un europeo sulla Cina https://hcommons.org/deposits/item/mla:621/

  58. Miguel Martinez scrive:

    Nella premessa all’articolo cinese, si legge questa riflessione.

    Che in effetti conferma qualcosa che Francesco qui sostiene da tempi non sospetti:

    Ieri l’economista Guido Salerno Aletta postava su FB questa sua nota: “L’Occidente, Usa ed Ue, è il vero Comecon… una economia chiusa, di sottosviluppo.Gli Usa hanno un debito estero netto di 13 mila miliardi di dollari. Importano a debito, non producono altro che servizi, dipendono dalla Cina per tutta la manifattura.L’Europa non ha indipendenza energetica e sopravvive solo con l’export verso Usa, Cina Russia.I Brics sono economie complementari, che non hanno bisogno né del dollaro né dell’euro. Hanno materie prime, terra, manifattura, popolazione e capacità di consumo”.

    Queste parole non le troverete in nessun media europeo, tutto taciuto. So di imprenditori preoccupatissimi, di analisti altrettanto, ma stanno in silenzio, non vogliono esporsi, attendono eventi, ad esempio le Mid Term americane. Ieri all’Onu Cina e India si sono astenuti sulla risoluzione di deplorazione alla Russia. Manca il Brasile (per i Brics), ma lì c’è Bolsonaro. Ma si è astenuto anche il Pakistan, quattro giorni fa ha siglato un accordo con la Russia per un gasdotto. Un mondo che emerge, un altro mondo che sprofonda. A subirne le conseguenze sono le popolazioni, europee, e con questo intendo anche ucraine e russe. L’imperialismo occidentale non vuole passare la mano, o perlomeno, convivere con altri attori che ormai sono fortissimi. Un cane rabbioso, perciò pericoloso.

    • Francesco scrive:

      ma chi è che scrive queste cazzate? neppure Toninelli!

      meritiamo di sparire, noi occidentali

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “ma chi è che scrive queste cazzate?”

        Tale Francesco, commentatore su questo blog. Che da anni parla dell’ascesa cinese e di come la stiamo trascurando.

        • Francesco scrive:

          io scrivo moltissime cazzate ma mai di questo livello!

          come quando i giornalisti scrivono “le donne votano contro Trump” e poi scopri che il 47% ha votato per lui

          ecco, non è il mio genere

  59. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    Secondo RadioMontecarlo, Biden risale nei sondaggi. Ora è al 47%.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  60. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    Trovata in Rete. Forse l’ho già postata; nel caso…

    Ty

    Copio Rocco Tolve: io la leggo in altro modo osservando il risultato della risoluzione ONU di ieri. I Risultati della votazione contro la Russia, (141 voti favorevoli, 5 contrari e 34 astenuti) messi su mappa politica, in allegato, danno un quadro CHIARISSIMO di come si sta posizionando il mondo. Gli astenuti e i contrari formano, inclusi alcuni Stati chiave dell’Africa ricchi di risorse naturali, un’immagine che vale più di mille parole (i tre bianchi Turkmenistan, Uzbekistan e Azerbaijan non hanno votato ma presumibilmente sono da considerare astenuti, “gialli”).
    Rappresentano l’asse portante della Nuova Via della Seta Cinese, comprendono oltre la metà della popolazione mondiale, i due terzi abbondanti delle risorse energetiche mondiali (70% del petrolio e 65% del gas naturale), alimentari (80% del riso, predominio della produzione di fertilizzanti agricoli), e minerali strategici (oltre il 75% del silicio , necessario nella microelettronica e nei semiconduttori, il monopolio della produzione di batterie necessarie alla mobilità elettrica e allo stoccaggio di energia da fonti rinnovabili intermittenti) e porteranno al nuovo mondo multipolare in cui il grande sconfitto è già da oggi l’Europa (destinata se va bene ad un decennio di stagflazione+successiva deflazione da debito, e ad essere praticamente irrilevante nel 2050).

    Inoltre sanzioni quali l’espulsione russa dal sistema interbancario SWIFT sposteranno una quantità significativa di transazioni monetarie verso il sistema CIPS cinese con modifiche significative al sistema monetario Internazionale nel medio termine. La conseguenza più naturale sarà l’indebolimento del dollaro come valuta di riserva.

    East-Asia, Eur-Asia ed Oceania di Orwelliana memoria da oggi non sono più soltanto fantascienza distopica.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Tortuga scrive:

      La “mappa politica in allegato” sarebbe carino poterla vedere. Mica ha un link?

    • Peucezio scrive:

      Andrea,
      interessantissimo.

      Mi chiedo se forse non sia un bene l’isteria della reazione occidentale all’invasione ucraina, se può accelerare la decadenza occidentale e portare prima alla ribalta il resto del mondo.
      Il che può anche aprire delle possibilità all’Occidente: essere egemoni non è necessariamente un vantaggio.

  61. Miguel Martinez scrive:

    Mussurmani embriahoni!

    https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/22_marzo_03/ferragamo-vende-brunello-230-milioni-tenuta-va-all-emiro-psg-bef5aa38-9b20-11ec-8bec-93d1e84d5735.shtml
    Ferragamo vende il Brunello per 230 milioni, la tenuta va all’emiro del Psg?

    Castiglion del Bosco è stata venduta a una società internazionale per un cifra che si aggira attorno ai 230 milioni di euro. La società acquirente della tenuta del Brunello di Montalcino pare abbia alle spalle l’emiro del Qatar, proprietario del Paris Saint Germain, la famiglia sovrana Al Thani che ha dominato l’emirato del Qatar per 150 anni.

  62. Miguel Martinez scrive:

    Dal canale Telegram di Giubbe Rosse, non cita la fonte….

    LA RUSSIA GUARDA A EST

    Oleg Deripaska, tra gli oligarchi più influenti in Russia, il fondatore del più grande gruppo industriale russo, durante il forum economico di Krasnoyarsk, Siberia, ha descritto la sua visione della crisi nel quale sta precipitando la Russia per colpa delle sanzioni imposte in seguito all’invasione militare dell’Ucraina.
    “La cortina di ferro è già chiusa”. “Noi dovremo spostare la capitale della Russia in Siberia, qui a Krasnoyarsk, oppure a Novosibirsk, così iniziamo a cambiare l’orientamento verso il mercato che ci conviene.”
    “I nostri interessi sono concentrati in Asia e non in Europa. Noi abbiamo qui gli affari per diciotto trilioni di dollari l’anno solo con la Cina. Se aggiungere altre cifre, avremo la somma che supera di gran lunga gli affari con l’Europa, la differenza è soltanto nella dinamicità. Noi ci siamo fissati troppo con l’Occidente. Se non ci vogliono come partner, lasciamoli stare e dimentichiamoli. Qui in Asia abbiamo molte più possibilità, il futuro è qui.”

    • Tortuga scrive:

      Più o meno credo che il legame d’affari Cina-Russia si questo
      https://tg24.sky.it/mondo/2021/12/13/pevek-centrale-nucleare-russia

      Ovvero una centrale nucleare gallengiate che fornisce energia ad un posto che si trova nel buco del culo del mondo, dove la gente aveva mediamente una aspettativa di via di 35 anni. Qui vi sono infiniti giacimenti di rame, oro e altri metalli, che la centrale permette di estrarre. C’è di mezzo anche Abramovich.
      Ovviamente nessuno al mondo vorrebbe andare a vivere ed a lavorare lì: solo Russia e Cina sanno come “spedirci” la gente 😀

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Tortuga

        “Più o meno credo che il legame d’affari Cina-Russia si questo”

        Terrificante!

        D’altra parte, il Picco delle Risorse è proprio questo: cinquemila anni fa, si raccoglievano le pepite d’oro a terra.

        In Polonia, ho visto dei macchinari del primo novecento per estrarre petrolio, che sembravano attrezzi agricoli nemmeno di quelli sofisticati.

      • Tortuga scrive:

        Anche il Tibet era pieno di risorse, e siccome nessuno le sfruttava, ai cinesi la cosa non piaceva.

  63. Miguel Martinez scrive:

    Leggo questo:

    https://giubberosse.news/2022/03/04/la-realta-e-una-la-guerra-esiste-e-fa-da-regolatore-finale-dei-conflitti/

    non ho idea chi sia l’autore (dalle ultime righe traspare qualche nota di destra), ma coglie davvero un punto cruciale.

    Un brano:

    “L’europeo medio vive una dimensione post-storica, dove il tempo non esiste più. Non esiste più il passato e il futuro è un presente eterno.

    Parlate con i vostri amici. Io l’ho fatto e la cosa che ne è uscita è che questa dimensione è oramai insita in quasi tutti. È parte delle persone, sta dentro di loro, di quasi tutti loro, e ben pochi se ne sono liberati.

    Come si fa a capirlo? Semplice: basta vedere come quasi tutti hanno pensato che la “pandemia” fosse un incidente di percorso per poi tornare all’eterno presente della normalità. Quando facevo notare loro che la storia si era messa in moto (e a grande velocità), che la “pandemia” non era solo una secchiata di acqua fredda che cade da un balcone, dove basta spostarsi di un passo di lato che al massimo ti arriva qualche schizzo e poi torna tutto come prima, mi prendevano per pazzo.

    Ed eccola là la storia: con tutto il suo impatto magnificente e la sua pomposità. Alla “pandemia” è seguita la guerra, come era ovvio (almeno per me e qualcun altro che già intuiva che la “pandemia” era anche una fase preparatoria alla guerra. E alla guerra seguirà la nascita di un blocco nuovo che si trascinerà altri pezzi di mondo in un turbine globale che ridisegnerà completamente le nostre vite.”

  64. PinoMamet scrive:

    Cosa fare per la guerra: boh.

    Però alcune settimane fa, quando io (e diciamolo, milioni di altri italiani) non pensavano minimamente alla guerra tra Russia e Ucraina, un mio ex collega (ex perché di un’altra scuola) ha postato su FB una lastra commemorativa della Prima Guerra Mondiale.

    Volevo trascriverla dalla sua pagina, ma non l’ho ritrovata perché poi ha postato un sacco di cose a favore dei camionisti canadesi (canadese è sua moglie e lui ha abitato lassù diversi anni).

    Allora l’ho ricercata su internet e ve la trascrivo a mano:

    “Qui
    nel lontano inverno 1916-1917 causa grande nevicata
    tregua d’armi
    tra alpini della 62° comp. batt. Bassano
    e soldati austriaci
    scambio pane con sigarette- taglio legna a zona
    neutra – rubato segone al nemico

    Ambrosini Marco ed amici incontrando ad Asiago l’ex
    nemico Karl Fritz di Graz
    rievocando l’episodio con reciproca simpatia
    questo ricordo posero

    Asiago- Monte Forno 15- 9 -1976”

  65. Tortuga scrive:

    Presa Diretta su Fb pubblica questo post:

    Il Presidente del Costarica Laura Chinchilla Miranda a PresaDiretta:”da quando abbiamo deciso di abolire l’Esercito siamo diventati il paese più sicuro in Centro America… è difficile da comprendere ma ci siamo liberati dai colpi di Stato e dalle guerre civili perchè non avendo esercito risolviamo tutte le questioni per via pacifica…. abolire l’esercito ci permettere di investire i soldi previsti per la difesa per la salute e per l’educazione.

    E’ vero o è una mezza bufala?

  66. Tortuga scrive:

    I servizi segreti ucraini (Sbu) hanno ucciso un componente della squadra negoziale ucraina con l’accusa di tradimento. Lo racconta il media di Kiev Ukrainska Pravda, citando alcune fonti secondo cui l’uomo è stato ucciso durante un tentativo di arresto. Le stesse fonti avrebbero rivelato che c’erano “forti prove” che stava divulgando informazioni alla Russia.

    da https://www.fanpage.it/live/diretta-guerra-ucraina-russia-le-news-di-oggi-5-marzo/

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Li vogliamo nell’Unione Europea, eh!

      • habsburgicus scrive:

        apprendo che tu daresti una medaglia alle spie durante una guerra di aggressione che potrebbe significare la finis Ukrainae…beh, è una posizione un po’ sui generis 😀 non si finisce mai di imparare….se era una spia, almeno ha ricevuto la giusta mercede, no ? 😀 se avessimo fatto noi così con certi ammiragli nel 1943 avremmo perso lo stesso la guerra ma senza soverchio disonore 😀

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Non sono io ad avere dei dubbi sulla presentabilità di questa roba qui: sono gli ucraini stessi ad aver cambiato versione a distanza di due ore, tipo 😀

          • habsburgicus scrive:

            senza dubbio vi è la possibilità di tragici errori, che vanno deplorati con forza..
            però Robespierre che tu e soprattutto AdV dovreste apprezzare molto più di me sarebbe stato d’accordo che il Terrore è talora necessario 😀 insomma Medvedchuk -segnatevi il nome, potrebbe essere colui che Putin porrà alla testa della sventurata Ucraina se la conquisterà tutta- è già scappato, un deputato filo-comunista lo hanno arrestato a Kyiv mentre faceva fotografie probabilmente da passare al nemico, un sindaco che si pose agli ordini di Putin nell’Est è già stato inviato a Nostro Signore..gli agenti di Putin ci sono e vanno impauriti..è logico che gli ucraini non abbiano pietà..è l’unica, minima (e probabilmente inutile) possibilità che hanno di vincere

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “Robespierre che tu e soprattutto AdV dovreste apprezzare molto più di me ”

              Veramente i tiranni piacciono a te, non a me.
              Quindi, per la prossima volta, se un tizio viene freddato per strada dai servizi segreti senza processo e sulla base di un sospetto, potrai prevedere con ragionevole certezza che la troverò una cosa negativa.

              “è logico che gli ucraini non abbiano pietà..è l’unica, minima (e probabilmente inutile) possibilità che hanno di vincere”

              Va bene e sono affari loro. Diventano affari miei se devono entrare nell’Unione Europea, però, e mi vengono presentati come candidati idonei.

            • PinoMamet scrive:

              Aldilà delle contromisure da tempo di guerra del governo ucraino, mi stupisce che nessuno racconti il punto di vista dei filorussi.
              Che a occhio e croce non dovrebbero essere pochi, visto che sono stati anche al governo (con elezioni sicuramente truccate quanto quelle dei loro avversari).

              Suppongo che i media russi ne parlino, ma da noi niente, si tende a dare l’idea di un popolo ucraino unito e compatto; anche ammettendo che l’invasione putiniana lo abbia compattato, alcuni eventi come quelli elencati da Habs fanno balenare uno scenario diverso.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ pino Mamet

                “Filorussi”

                Immagino che se domani Putin si ritirasse in Ucraina si avvierebbe una caccia alle streghe contro i “collaborazionisti dell’invasore”, caccia alle streghe che di solito finisce con massacri indiscriminati. Chissà che direbbero allora in Occidente.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Beh, questa è una più che legittima domanda. Ma non ho la minima idea della risposta, anche se il fatto che Putin abbia sentito il bisogno di intervenire direttamente e massicciamente mi fa pensare che siano mica tanti, alla fine.

  67. Miguel Martinez scrive:

    Lo dice il Washington Post, non Sputnik… poi uno può dire che lo facevano perché volevano prevenire l’invasione russa, e che i russi abbiano quindi invaso proprio perché lo stavano facendo, la geopolitica funziona così.

    https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/03/05/ucraina-usa-hanno-iniziato-a-consegnare-armi-da-inizio-dicembre_57932359-0b18-43d6-8ae6-291891a8f530.html

    ANSA.it
    Ultima Ora
    Ucraina: Usa hanno iniziato a consegnare armi da inizio dicembre

    Ucraina: Usa hanno iniziato a consegnare armi da inizio dicembre
    © EPA
    © ANSA/EPA

    (ANSA) – NEW YORK, 05 MAR – Gli Stati Uniti hanno iniziato ad armare l’Ucraina già agli inizi di dicembre, fornendo armi e attrezzature utili per il combattimento in aree urbane.

    Lo riporta il Washington Post citando alcuni documenti riservati contenenti l’elenco delle consegne effettuate.

    Nell’ultima settimana le consegne sono aumentate, e includono per la prima volta i missili Stinger.
    Intanto il New York Times scrive che gli Stati Uniti hanno consegnato circa il 70% delle armi previste nel pacchetto da 350 milioni di dollari approvato da Joe Biden per aiutare l’Ucraina.
    Le armi sono arrivate in Polonia e in Romania e poi spedite, via terra, nell’Ucraina occidentale per essere distribuite su tutto il territorio. Il capo di stato maggiore congiunto delle forze armate Usa, Mark Milley, ha ispezionato l’operazione di trasferimento delle armi nel corso di una visita a sorpresa durante la quale ha incontrato le truppe e il personale di 22 paesi che lavora per scaricare le armi per trasferirle via terra alle forze ucraine. (ANSA).

    • Fuzzy scrive:

      convient également de noter que les grandes quantités d’armes récemment fournies à l’Ukraine par les États-Unis se sont révélées totalement inutiles. Les missiles antichars Javelin, qui ont contribué à remplir les poches de certains hauts responsables du Pentagone, se sont révélés encore plus inutiles : le temps qu’ils soient prêts à tirer, il n’y a généralement plus personne en vie pour le faire, et les soldats ne s’en servent même pas
      Così dice Orlov.
      https://lesakerfrancophone.fr/la-situation-en-ukraine-predictions-et-realite
      In confronto lo Sputnik è acqua fresca.
      Devo dire che a leggerlo ci si diverte un sacco. Se poi sia credibile, francamente, non lo so.
      Persino Meyssan è più dubbioso nonché moderato.
      La stratégie militaire de la Russie est aujourd’hui impossible à décrypter car nous n’avons pas de relevé exact des opérations sur le terrain. Seuls les états-majors russe et otanien en ont.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Martinez

        “giubbe rosse”

        È appena il caso di ricordare che l’abolizione del tempo, della percezione della storia che passa, è il primo tratto distintivo nella vita di un abitante dell’orwelliana Oceania.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ fuzzy

        “Orlov”

        Beh, un tantinello di parte lo è (spassosa la parte dove dice che o nazisti ucraini lo sarebbero per la povertà del terreno).

        Però almeno fa delle predizioni falsificabili. Vedremo.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

      • Tortuga scrive:

        Beh, giusto ieri con quei razzetti a spalla ci hanno tirato giù un aereo russo. Ho anche visto il video.

        • Francesco scrive:

          parecchi aerei ed elicotteri da combattimento, ieri

          ma sempre troppo pochi per decidere l’esito della guerra

          comunque di solito se un mio vicino povero e debole si arma non lo invado, a meno che non avessi già deciso di farlo e sia scocciato che la cosa diventi più onerosa

          e il fatto che Putin abbia dichiarato che l’Ucraina non esiste? solo Hasburgicus lo trova significativo?

  68. PinoMamet scrive:

    Continuo da sopra: sono convinto che ciò che raccontino le due parti, entrambe in guerra ed entrambe di formazione ex -sovietica, sia in gran parte falso.
    Perché mai dovrebbero dire la verità?

    Ora, prendo l’esempio dell’ambulanza militare russa che sarebbe stata scoperta piena di armi dagli ucraini, in violazione di ogni convenzione.

    Bene: anni fa leggevo un articolo scritto da un generale sovietico transfuga negli USA, non ricordo il nome.
    Sia ben chiaro: sono convinto che anche quello che diceva lui era falso non totalmente ma in parte, per fare più confusione.
    Falso perché era un finto transfuga, o falso perché non voleva dire tutto alla CIA, o falso perché la CIA gli faceva scrivere cose false, o per tutti questi motivi insieme…

    comunque, diceva: voialtri in Occidente dipingete i mezzi della Croce Rossa con un’enorme croce rossa su sfondo bianco, perché non volete siano bombardati
    (rectius, secondo me: per gridare allo scandalo quando verranno inevitabilmente bombardati)
    noialtri in URSS li dipingiamo quasi tutti mimetici, con una piccola croce rossa che può essere vista solo dai soldati vicini, ben sapendo che verranno bombardati, perché in guerra nessuno rispetta le convenzioni e dentro quei mezzi ci saranno armi e soldati.

    Ecco, secondo me la stessa cosa è da applicarsi alla narrativa delle città aperte e dei corridoi umanitari.
    Saranno i soldati russi a sparare sui civili? probabile.
    Saranno i militari ucraini a non lasciarli uscire per avere un’arma di ricatto morale verso il mondo?
    (che è la strategia di Zelensky fino ad ora?): altrettanto probabile.

    La guerra si fa in due (almeno) e consiste, come ben racconto Tol’stoj, nel distruggere, assassinare, mentire. spacciare moneta falsa, e fare tutto ciò che in tempo di pace è proibito e riprovevole, e in guerra diventa normale e lodevole.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Pino Mamet

      ” sono convinto che ciò che raccontino le due parti, entrambe in guerra ed entrambe di formazione ex -sovietica, sia in gran parte falso.”

      Condivido in pieno.

      Solo che andrebbe visto alla luce di questa riflessione, che avevo già citato:

      https://giubberosse.news/2022/03/04/la-realta-e-una-la-guerra-esiste-e-fa-da-regolatore-finale-dei-conflitti/

      Cioè mi immagino i russi con un militare di mezza età che annuncia che “i neonazisti ucraini hanno appena sgozzato dodici bambini”. E magari ai russi gli va bene.

      Gli ucraini invece, siccome devono parlare con gli occidentali, fanno vedere un video (preso in realtà dalla pagina facebook di una mamma fiorentina che si lamenta della qualità della mensa all’asilo nido) di un bambino che piange disperatamente, “mentre viene bombardato da Putin”. E agli occidentali gli va bene.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Martinez

        “giubbe rosse”

        È appena il caso di ricordare che l’abolizione del tempo, della percezione della storia che passa, è il primo tratto distintivo nella vita di un abitante dell’orwelliana Oceania.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

    • Tortuga scrive:

      – La guerra si fa in due (almeno) e consiste, come ben racconto Tol’stoj, nel distruggere, assassinare, mentire. spacciare moneta falsa, e fare tutto ciò che in tempo di pace è proibito e riprovevole, e in guerra diventa normale e lodevole. –

      Veramente tutto questo si fa anche in tempo di pace 😀

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ tortuga

        “pace”

        La guerra è la grammatica do quel linguaggio che è la politica, dice Von Clausewitz.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

  69. Tortuga scrive:

    Credo che l’evento più rilevante di oggi sia il fatto che il Primo Ministro Israeliano Bennet sia andato a Mosca a parlare con Putin e durante il colloquio abbia telefonato a Zelensky
    https://www.timesofisrael.com/bennett-flies-to-moscow-holds-talks-with-putin-on-ukraine-war/

  70. habsburgicus scrive:

    il PCI riesce sempre a metterci tutti di buon umore 😀
    https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/putin-%C3%A8-in-realt%C3%A0-un-suo-sosia-la-tesi-dell-ex-pci/ar-AAUDApn?ocid=msedgntp

    P.S che il Putin del 2000-2020 duro, freddo, magari antipatico ma calcolatore come pochi, razionale, abile e prudente fosse diversissimo dall’ossesso del 3/3/2022 (“distruggeremo l’Anti-Russia creata dall’Occidente” “non tornerò mai indietro sulla mia dichiarazione che gli ucraini sono parte del popolo russo”) l’avevo già notato io …anche se non sono mai stato (mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa !) nel PCI 😀

  71. Miguel Martinez scrive:

    https://www.thehansindia.com/news/international/imran-becomes-first-pm-to-back-putin-with-new-trade-deal-731637

    Imran becomes first PM to back Putin with new trade deal Hans News Service | 3 March 2022 12:19 AM IST

    Pakistan became the first major nation to back ‘pariah’ Vladimir Putin as it signed the first new trade deal with Russia since the invasion of Ukraine, Daily Mail reported. New Delhi: Pakistan became the first major nation to back ‘pariah’ Vladimir Putin as it signed the first new trade deal with Russia since the invasion of Ukraine, Daily Mail reported. Pakistan Prime Minister Imran Khan has said that his country will import about 2 million tonnes of wheat and supplies of natural gas from Russia after meeting Russian President Putin last Thursday – the day the latter launched a military attack against neighbouring Ukraine.

    https://www.thehansindia.com/news/international/imran-becomes-first-pm-to-back-putin-with-new-trade-deal-731637

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