La Pala Nerli

A sinistra dell’altare sovraccarico di Santo Spirito, in un angolo oscuro, c’è un quadro di cui mi sono innamorato forse un anno fa (e a cui credo di aver già accennato).

E’ la Pala Nerli, dipinta da Filippino Lippi, figlio di un frate e di una suora.

Suo padre era l’indomabile, ignorante (alla toscana) e geniale Filippo Lippi figlio del beccaio d’Ardiglione, che è il luogo più segreto e sacro del nostro gonfalone, e di suora Lucrezia Buti, che per giunta non si sposarono mai…

Il libidinoso Filippo ebbe l’ardire di rapire la suora durante la Festa della Sacra Cintola: dovete sapere che San Tommaso, scettico recidivo, dubitava pure dell’Assunzione della Madonna, per cui lei, quasi per scherzo, mentre saliva insù, gli regalò la sua cinta di lana caprina, tanto che se ne faceva tra le nuvole dove magari poteva volare libera e nuda?

Filippino Lippi dipinse, con grande delicatezza e con i minerali, le piante, la pappa di insetti spiaccicati che l’epoca offriva per creare colore, il solito signore, tale Tanai de’ Nerli e la sua signora, tale Nanna Capponi (i cognomi da noi son sempre quelli), che immaginavano di incontrare la Madonna e Gesù. Che se non avessero pagato, il quadro non ci sarebbe stato nemmeno.

Poi ci sono Santa Caterina, con la ruota spezzata; San Giovannino, il bambino sotto Gesù (splendida idea cristiana, quella di adorare un dio che è un bambino strullo che gioca con un bastone, che poi è la croce su cui il suddetto strullo sarà inchiodato) che è Giovanni il Battista; San Martino sulla sinistra in piedi, che ci dovrebbe rivelare la segreta appartenenza di Tanai ai Buonomini di San Martino, dei cui meriti abbiamo già parlato.

Ma io resto incantato:

dalla luce da tramonto (che in questa immagine troppo chiara si intuisce appena),

dallo sguardo della ragazza morta e dimenticata tanti secoli fa, ma viva e bella come le nostre donne di oggi,

e soprattutto dal paesaggio dietro, che non corrisponde a nessun paesaggio reale, perché coglie in modo assolutamente preciso l’archetipo stesso del paesaggio del Gonfalone del Drago Verde.

E’ quasi Palazzo Guadagni, dove c’era la biblioteca popolare Pietro Thouar (che quando l’hanno spostata a Piazza Tasso, han fatto sparire dalla targa l’aggettivo popolare),

è quasi Porta Romana oppure Porta San Frediano (che da Palazzo Guadagni non si vedono),

a sinistra è quasi Bellosguardo dove Amy Levy e Vernon Lee avrebbero cercato, tanto tempo dopo, il fiore del prugnolo,

e fuori porta, ruderi di palazzi che nessuno aveva mai costruito.

Ma nel mondo immaginale, con quella luce che si percepisce nell’oscurità, viene il bizzarro pensiero che quello dipinto da Filippino Lippi possa essere davvero il nostro mondo, di cui le porte e i palazzi sono ingannevoli riflessi.

Ascolto in questo momento le campane del Carmine, quelle di Santo Spirito arrivano appena dopo.

Filippino_Lippi_Santo_Spirito

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54 risposte a La Pala Nerli

  1. Una precisazione: all’ascensione di Cristo si affianca l’assunzione di Maria, cosa che fa pensare che la dottrina cattolica presenti un certo grado di maschilismo. Nulla più di una tenue sfumatura, intendiamoci.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per INSCO

      “Una precisazione:”

      Caspita, hai ragione, sfuggito e corretto!

      • Moi scrive:

        Va be’, tanto per i più, l’ “assunzione” ha un significato solo lavorativo … e l’ interpretano come “Maria accettata a lavorare” in Cielo (manco fosse una hostess 😉 … ) , il problema è quindi molto marginale e anzi: sopravvaluta la conoscenza dell’ oggetto della polemica con chi si vorrebbe polemizzare; come chi crede di offendere i “Cristiani” chiamandoli “Paoliani”, senza sapere che per i diretti interessati “Cristo”, quasi sempre, è un cognome.

        😉

        • Moi scrive:

          Specie adesso con Bergoglio, la Chiesa è quasi sempre solo “mettere Fondi e Volontariato nel Sociale”, a patto di non metter becco nelle questioni senza voler insegnare nulla nessuno, se non per un irenico conforto.

          • Moi scrive:

            Naturalmente 😉 , detta Chiesa non può mai “parlar male” di niente e du nessuno … ma tutto e tutti possono e auspicabilmente debbono parlarne male, come critica costruttiva a troppi secoli di privvilegggi 😉 !

            • Zhong scrive:

              Io ho una personalissima teoria che devo ancora elaborare bene.

              Saremo anche nel 2017, e in giro ci sono i Millenials, in ogni caso la classe dirigente di oggi e’ piu’ o meno nata negli anni 50.

              Esempio lampante il ministro Poletti nato nel 1951 (del quale dopo quella uscita sugli italiani all’estero ho un’opinione pessima).

              Secondo Wikipedia in inglese, molti di questi individui fanno parte della Jones Generation e hanno vissuto un fenomeno simile a quello descritto da Blondet nel primo articolo. (Blondet e’ del ’44 quindi e’ nato prima dei Jones). Sostanzialmente, avevano poche aspettative e si aspettavano la pappa pronta, che pero’ non e’ arrivata.

              Ecco io mi sono abbastanza convinto che costoro, i Joneses, ora che hanno qualche posizione che conta, siano sostanzialmente guidati da una generica sete di vendetta contro il mondo.

            • Peucezio scrive:

              Perché non sarebbe arrivata?

            • Roberto scrive:

              Zhong,
              Teoria interessante.

              Io ne ho un’altra in parte simile. Nessuno ha la più pallida idea di quello che sta facendo e delle conseguenze che avranno i suoi atti. Ci si muove quindi per istinto, pregando gli dei di passare la nottata. Un istinto può benissimo essere quello della vendetta (non ci avevo pensato, ma perché no), così come la misericordia, la cupidigia, L’ignavia, la voglia di spaccare il cazzo al prossimo, l’istinto di sopravvivenza eccetera

            • Z. scrive:

              Mah, qui sono molto d’accordo con Peucezio, se ho ben capito ciò che sembra implicare (ma è un po’ un’illazione).

              A me sembra che la pappa pronta per quella generazione (nati negli anni 40-50) sia arrivata alla grande. Chi è nato in quel periodo e si è impegnato nello studio e nel lavoro ha trovato stabilità e sicurezza economica.

              Oggi, ahinoi, spessissimo non basta. E chi è nato in quel periodo spesso fatica a rendersene conto.

            • Zhong scrive:

              Per Peucezio e Z.:

              Io mi riferisco a quelli che hanno cominciato a lavorare piu’ o meno negli anni 70, cioe’ *dopo* il boom economico degli anni 60 e *prima* dei “magnifici” anni 80. Questi sono piu’ o meno nati negli anni 50.

            • Z. scrive:

              Zhong,

              — Io mi riferisco a quelli che hanno cominciato a lavorare piu’ o meno negli anni 70 —

              Certo, e fai l’esempio di Poletti che è nato nel 1951. Non è certo una generazione che abbia avuto vita difficile, anzi: se messo a confronto con chi ha vent’anni oggi, direi proprio che quella generazione ha visto un gran bel film.

            • Zhong scrive:

              “se messo a confronto con chi ha vent’anni oggi, direi proprio che quella generazione ha visto un gran bel film.”

              Questo non lo metto in dubbio. Io penso che tuttavia *loro stessi* pensino che non e’ cosi’. Forse dovevo scrivere che loro *pensano* che la pappa non gli sia arrivata. Come un bambino viziato.

              Secondo la generazione nata prima degli anni 50 ha goduto di piu’ del boom economico e ne e’ anche consapevole, e quindi sono piu’ equilibrati.

  2. PinoMamet scrive:

    “splendida idea cristiana, quella di adorare un dio che è un bambino strullo che gioca con un bastone, che poi è la croce su cui il suddetto strullo sarà inchiodato”

    in questo caso l’idea cristiana (non so, di origine popolare o apocrifa? a volte le due cose coincidono, come ognun sa) mi pare abbastanza simile a idee ebraiche simili, da midrash:
    il bastone di … (spesso è proprio il bastone a essere protagonista di queste storie, perché si parla di civiltà molto semplici e per il portato simbolico) che è anche quello di…
    il tal personaggio che appare qui col nome di… è lo stesso che compare là (ma aspetta, non son passati due secoli e cinquecento chilomentri?) col nome di…

    ovvio che vanno prese cum grano salis e non in senso storico.

    • PinoMamet scrive:

      Su assunzione e ascensione:

      per il cristianesimo in effetti funziona così, non credo c’entri il sesso:
      Cristo in Cielo ci sale da solo (ascende), Maria ci viene portata (assunta).

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Pino Mamet

      “in questo caso l’idea cristiana (non so, di origine popolare o apocrifa? a volte le due cose coincidono, come ognun sa) mi pare abbastanza simile a idee ebraiche”

      Ma infatti, certe cose sono universali.

      Come saprai, il mio amore per il cristianesimo tocca tutte le periferie strane e non l’essenza: non credo a un Capo Supremo Geloso, che per giunta della propria immensa creazione ama solo gli esseri umani.

      Motivo per cui nonostante qualche passata tentazione, non potrei mai essere cattolico, protestante o musulmano o ebreo.

      Del cristianesimo, del giudaismo e dell’Islam, amo tutto il resto, dai riti tridentini alle leggi alimentari, dai bastoni tenuti da bambini strulli alle campane.

      • Z. scrive:

        Ma a una divinità di qualche tipo, di qualsiasi tipo, credi?

        Al di la che ti piaccia o meno l’idea, credi che ci sia?

        Puoi rispondermi in privato così a casa nessuno lo saprà 🙂

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Z

          “Ma a una divinità di qualche tipo, di qualsiasi tipo, credi?”

          E’ il verbo “credere” che non capisco bene.

          Credo che Napoleone sia esistito, nel senso che una serie di indizi convergenti, che si contraddicono abbastanza poco tra di loro, mi fanno pensare che sia ragionevole supporre che un tizio del genere sia esistito.

          Accetto l’autorità di scienziati che mi dicono che il sole, che come dimensioni sembra una monetina, sia una roba enorme e che non funziona a petrolio: si dice “credere”?

          Credo anche, ovviamente, che sia il sole a girare attorno alla terra, altrimenti mi sballano tutte le coordinate e non capisco più dove siano l’est e l’ovest o il mezzogiorno.

          Ecco, “credere” è un verbo che potrei associare a queste cose, non alle divinità.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Credere = ritieni che esista

            • Miguel Martinez scrive:

              Per MT

              “Credere = ritieni che esista”

              ancora peggio… “ritenere” cosa vuol dire? Ed “esistere”?

              Mi sembra che siamo esattamente nella situazione di prima.

              • Miguel Martinez scrive:

                “Mi sembra che siamo esattamente nella situazione di prima.”

                Tra l’altro, stavo per scrivere “credo” e non “mi sembra”, poi ho cambiato per non creare equivoci. Ma “credo” per me è proprio quello: uno stato soggettivo della mia mente, in cui ad esempio mi raffiguro la situazione A come uguale alla situazione B. Una roba che riguarda esclusivamente l’impostazione della mia mente, quindi.

            • Z. scrive:

              E che significa altro? Che significa esattamente? Che significa prima? Ma soprattutto, che significa impostazione della mente?

              Appuntato, scriva:

              il prevenuto Martínez Miguel dichiara di non parlare e non comprendere la lingua italana.

              Non intende nominare un difensore di fiducia e pertanto questo Commissariato nomina difensore d’ufficio del prevenuto il dott. Maurizio Treviso del foro omonimo.

              F.to: Zion Zanardo
              Commissariato Telematico Chelebecchi
              UFFA (Ufficio Facentesi i Fatti Altrui)

          • Francesco scrive:

            >> Ecco, “credere” è un verbo che potrei associare a queste cose, non alle divinità.

            e perchè? se la conoscenza di questi fatti è associata alla parola “credere”, perchè con Dio dovrebbe essere diverso? sei sempre tu il soggetto, no?

            se sei un martello, devi martellare tutto

            se sei un uomo, conoscere /credere è il tuo modo di martellare

            ciao

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Francesco

              ” sei sempre tu il soggetto, no?”

              E’ esattamente quello il punto: che senso avrebbe una divinità, di cui io fossi il soggetto?

            • Francesco scrive:

              non è questo il punto iniziale.

              il tuo rapporto con Dio parte, nella tua esperienza, dalla tua conoscenza di Lui (credere), sennò non ci sarebbe nessun rapporto.

              poi dovrebbe evolversi e crescere, mentre il tuo rapporto con gli spaghetti alla carbonara rimane felicemente quello in cui tu sei il soggetto che mangia e loro l’oggetto della manducazione.

              ma non ci sono altri punti di partenza possibili.

              ciao

  3. Zhong scrive:

    Se mi posso permettere, posto due quadri che a me fanno un effetto simile:

    La Madonna dei Cherubini:
    https://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_col_Bambino_e_un_coro_di_cherubini

    La Madonna di Manchester
    https://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_di_Manchester

    Zhong

  4. rossana scrive:

    Che bello svegliarsi la domenica mattina e leggere (e guardare), come prima cosa, una cosa così bella.
    Buona domenica, e grazie…

  5. Grog scrive:

    Toscani geniali e porconi!
    GRANDI TROMBATORI DI SUORE CON LE PUDENDA NON LAVATE SLURPPPPPP!
    Grog! Grog! Grog!

  6. Moi scrive:

    Poi c’è la “Discesa” … ma verso gli Inferi: di solito si pensa a Dante, poi si vede che la mitologia e l’epica classica n’è piena, e anche quella letteratura piùo meno simbolistica “esotica. Come dicono i Nerd da DAMS che vivono su Youtube e Facebook sperando di diventare famosi, sono tutti “tropes” 😉 …

  7. Moi scrive:

    Poi si obiettera ch’è maschilismo che “Gesù va su da solo”mentre “Maria la vengono a prendere” … ma qui ci vuole una sensibilità CattoSnowflake che NON mi appartiene 😉 !

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “una sensibilità CattoSnowflake che NON mi appartiene ”

      Diciamo che INSCO non è esattamente snowflake 🙂

      • Moi scrive:

        e neppur Catto ;), infatti evocavo un CattoSnowflakes che condividesse la “critica costruttiva” 😉 e, onorando il Cardinal Martini, 🙂 la spiegasse …

        • Moi scrive:

          SE anche la Chiesa decretasse un “Gender Roles Swap” fra Gesù e Maria … icché cambierebbe ?

          “Gesù sono venuti a prenderlo, gli hanno concesso il privilegio della portantina come Uomo !”… “Maria, invece, ha dovuto farsi la fatica di salire da sé, perché Donna in una società sessista !”

          Az’idàint a chi ai ciapa ! 😉

  8. Moi scrive:

    A (s)proposito di Colpe & Eredità Generazionali …

    https://www.youtube.com/watch?v=eFTLKWw542g

    Billy Joel – We Didn’t Start the Fire

    (periodo 1949 – 1989)

  9. Moi scrive:

    @ROBERTO

    Il “Kalergimetro” 😉 , a oggi, segna 507.000 …

    • roberto scrive:

      ????

      • MOI scrive:

        … E oggi 508.000 !

        Non avevi detto che avevi provato a tenere il conto dell’ aumento dei siti contenenti la parola “Kalergi” , che stanno proliferando seminando il panico fra gli Eurocrati 😉 poiché rivelano il Segreto dei Segreti 😉 !?

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Moi

          “Non avevi detto che avevi provato a tenere il conto dell’ aumento dei siti contenenti la parola “Kalergi” , che stanno proliferando seminando il panico fra gli Eurocrati 😉 poiché rivelano il Segreto dei Segreti 😉 !?”

          Dai, tra i 508.000 ci sarò anch’io che ho parlato bene di Kalergi nei commenti!

          Mi piacerebbe proprio sapere quanti di quelli che lo citano, lo hanno letto.

        • roberto scrive:

          Ah me ne ero completamente scordato…..

  10. Mario scrive:

    Una precisazione: all’ascensione di Cristo si affianca l’assunzione di Maria, cosa che fa pensare che la dottrina cattolica presenti un certo grado di maschilismo.

    A parte questa betise, prego i cobloggers di notare l’angioletto che regge la parte terminale dell’asse verticale della croce, appena sotto il Bambinello. Ecco, in questa figura delicata, epperò lievemente incrinata da un finissimo accenno al grottesco, l’occhio avvezzo può intravedere l'”incipit” dell'”iter” cui è destinato Occidente: sentimento del tragico, fato e forma; splendore e, simultaneamente, luogo fatidico dell’occaso.

  11. Moi scrive:

    Adesso va di moda “prendere in mezzo” 😉 gli Angeli in quanto Esseri “Gender Neutral” …

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