Ad Augsburg, qualcuno ha costruito una scala solo per gatti:
Pöchlarn è un comune in Austria, che oggi ha quasi 4.000 abitanti. Nel 1939, ne aveva 3.116, nel 1914 meno di 3.000.
Al centro c’è una piazzetta, dove i morti della Prima guerra mondiale si raccolgono ai quattro lati della base di una colonna, ordinatamente divisi per la frazione del paese in cui erano nati nemmeno tanti anni prima:
E intorno a loro, a emiciclo, li guardano i loro cugini e figli, morti vent’anni dopo:
ad occhio e croce un centinaio di persone, quindi il 3% della popolazione… non gli e’ andata neanche tanto male… mi chiedo se in alcuna citta’ tedesca, austriaca o polacca ci sia una lista simile di tutti gli ebrei deportati e mai tornati… beh e’ un po’ come aspettarsi che in ogni villaggio israeliano ci sia una lapide che ricorda i palestinesi che ci stavano prima
In Germania ce ne sono letteralmente ad ogni angolo (prova a vedere su google stolperstein, giusto per un piccolo esempio)
In Austria non so, ma mi stupirebbe il contrario.
In Polonia non so e NON mi stupirebbe il contrario
http://palaestinafelix.blogspot.it/2014/09/scoperte-sei-fosse-comuni-di.html
Per Pierluigi Vernetto…
Sul monumento della prima guerra mondiale, ci sono una sessantina di nomi per lato, e fa già circa 240.
Su quello della seconda guerra mondiale, sono circa 160.
In totale, circa 400 persone.
Le città austriache e tedesche sono piene di monumenti agli ebrei deportati, come è ovvio: http://www.nachkriegsjustiz.at/vgew/1010_judenplatz.php
In effetti, tendono ad avere una natura piuttosto imponente e monumentale: http://en.wikipedia.org/wiki/Holocaust_memorial_landscapes_in_Germany a parte le delicate “pietre di inciampo”: http://kelebeklerblog.com/2012/08/24/la-lapide-piu-umile-del-mondo/
Non so se a Pöchlarn c’erano degli ebrei o no; sicuramente molti cognomi lì invece sono slavi, a partire da quello del cittadino più famoso, Oskar Kokoschka.
P.S. Per curiosità, siccome sei un nuovo commentatore, sono andato a vedere il tuo nome su google e ho scoperto un bel canale youtube con il tuo nome (sei tu?), dove c’è questo gioiello:
Chippewa Indians Migration To Nunavut (Silent Enemy)
https://www.youtube.com/watch?v=XY0MClm-NYI
Come era diverso l’atteggiamento statunitense verso gli indiani e verso i neri!
Se sei tu, comunque, grazie!
>>Come era diverso l’atteggiamento statunitense verso gli indiani e verso i neri!
diverso rispetto a cosa? a quando? sei un pò enigmatico Miguel
Per Francesco
“>>Come era diverso l’atteggiamento statunitense verso gli indiani e verso i neri!
diverso rispetto a cosa? a quando? sei un pò enigmatico Miguel”
Hai ragione, ho scritto al volo un commento su un video che probabilmente non avete visto.
Voglio dire che nel 1930, già abbiamo tutti gli elementi della retorica sugli Indiani d’America, riassumibile nel concetto del “buon selvaggio” però con elementi mistici di origine anglosassone.
In questo senso il film, a parte qualche ingenuità tecnica, sembra fatto ieri.
Mentre negli stessi anni, non succedeva quasi nulla di simile nei confronti dei neri, privi di “mistica” a parte forse la musica.
Non è un caso che il termine in sé neutro di “Negro” oggi sia percepito come offesa, mentre il termine “Indian” non crea problemi ai diretti interessati.
Quanti americani già in quegli anni vantavano un “antenato Cherokee”, mentre altri nascondevano con orrore un antenato nero.
eppure si trattò di una ripulsa nata DOPO la fondazione della Repubblica, dove non c’era il problema oggettivo dello schiavismo i negri furono trattati da immigrati per decenni.
poi è scoppiato un razzismo durissimo e fanatico (e disgustoso).
che v’è successo?
ciao
per Pierluigi Vernetto
ERRATA CORRIGE!
Controllando tra le foto, ho visto che quella che ho messo del monumento per i caduti nella Seconda guerra mondiale è solo metà…
Non ho fatto i conti esatti, ma i morti di Pochlarn nella Seconda guerra mondiale sono quindi circa 320 in tutto.
Quindi sommando le due guerre, abbiamo un totale di circa 460 morti nel giro di pochi decenni: ricordiamo che tra prima e seconda guerra mondiale (e senza contare la quasi guerra civile in Austria in mezzo) passa più o meno il tempo che è passato tra noi e la guerra in Bosnia.
Statisticamente, possiamo considerare almeno un mutilato per ogni morto, quindi abbiamo circa 900 vite perse o comunque definitivamente rovinate; senza contare le ricadute su vedove, madri e orfani.
Permettimi di dissentire quindi sull’idea che non se la siano cavata male…
Permettimi di dissentire quindi sull’idea che non se la siano cavata male…
d’accordissimo con te, Miguel (mi pare che su questioni vagamente “tedesche” lo siamo sempre–o sbaglio ? :D)
ma il commento è comunque stato molto utile perché ci permette di constatare quanto profonda ed efficace sia stata, e sia, la propaganda antitedesca dei vincitori, che insinua che ‘sti crucchi se la sono cavata ancora troppo bene 😀 parte essenziale è la riduzione del numero delle vittime austro-tedesche…ma non si può far nulla, visto che i governi stessi di quelle due Nazioni danno spago…fra un po’ i germanici godranno addirittura per ciò che subirono :D…e a questo punto, che fare 😀 nulla !…se non rammentare che von Sacher-Masoch era, dicono, di quelle parti 😀
Sinceramente non ho mai sentito qualcuno dire che tedeschi ed austriaci se la sono cavata bene, piuttosto che se la sono meritata
Concordo. E le cifre delle vittime tedesche nella seconda guerra mondiale stavano sul libro di scuola, di fianco agli altri popoli.
Per Habsburgicus
“ma il commento è comunque stato molto utile perché ci permette di constatare quanto profonda ed efficace sia stata, e sia, la propaganda antitedesca dei vincitori, che insinua che ‘sti crucchi se la sono cavata ancora troppo bene “
non so bene cosa intendesse il commentatore, che spero si faccia vivo di nuovo. Quindi non posso dire che sia così.
Da come ho capito io, non sono d’accordo con lui.
Innanzitutto perché i morti/mutilati vanno considerati nel loro insieme, visto che la stessa persona fu reclutata, diciottenne, a combattere contro la Francia nel 1917 e (se sopravvissuto) contro la Polonia nel 1939.
Credo che sia fondamentale proprio questo sguardo unitario sulle due guerre, senza cui non si capisce più niente.
visto che la stessa persona fu reclutata, diciottenne, a combattere contro la Francia nel 1917
Scusate, volevo dire l’Italia.. non mi risulta che i soldati austroungarici abbiano combattuto contro la Francia.
qualcuno nel 1918, dopo lo “scandalo” Czernin (affare Sisto di Borbone)..poca roba, propagandistica e, francamente, non so se realizzata in pratica, anche se probabilmente sì
invece la presunta presenza di un Corpo d’armata austro-ungarico sul fronte occidentale nel 1914, pretesto della dichiarazione di guerra francese (dal 12/8/1914) a sua volta pretesto per quella inglese (Maurice de Bunsen, Amb di S.M, le presentò ambedue il 12/8/1914..immaginatevi la faccia del povero Berchtold 😀 la Francia non era più in grado di comunicare con Londra, o così diceva) è una BUFALA colossale (peggio degli aerei francesi su Norimberga), non è vero nulla !
con Vienna, of course
con Londra comunicava ANCHE TROPPO :d
Mentre l’Italia aspettò l’agosto del 1916 per dichiarare guerra ad una Germania verso cui non aveva alcun tipo di rivendicazioni o rimostranze.
Cosa che, si dice, sarebbe stata fatta pagare cara all’Italia, nel 1919-1920 in tema di compensi territoriali.
E’ cosi?
no…ormai quell’episodio era del tutto dimenticato
ci avrebbero truffato )o quantomeno ci avrebbero provato) anche se avessimo dichiarato guerra alla Germania il 23 maggio 1915 😀
Ma nessuno commenta la scala per gatti?
…vedi che dovresti farti un account su FB? 😉
avresti decine di commenti alla scala per gatti, garantito.
Basta che si parli di gatti&cani, e su FB si è sempre popolari 😉
(scherzo eh? fai benissimo a starne lontano, in effetti).
Miao!
Mi sono taciuta perché non volevo sembrare troppo banale:
è una chiccha autentica, bellissima 🙂
che delusione questi gatti tedeschi, che hanno bisogno di una scala!
cuntent?
😀
Per Tortuga
“Mi sono taciuta perché non volevo sembrare troppo banale:
è una chiccha autentica, bellissima”
In effetti, c’era poco da dire! E questo non è un blog dove i commentatori scrivono, “ma che bello!” e basta. In realtà non sollecitavo commenti, volevo solo ricordare che la scala per gatti c’era.
E forse ci dice qualcosa sul meglio della psiche germanica, come la preghiera di Sigmaringen che ho riportato qualche post fa ce ne rivela il peggio.
>questo non è un blog dove i commentatori scrivono, “ma che bello!” e basta
Qualche volta mi viene di andarci molto vicino, poi mi sa che forse l’ho anche fatto.
Comunque confesso che il bello per me sta anche nel fatto che se non ci fosse stato un gatto in cima alla scala e tu non avessi scritto che è una scala per gatti devo dire – giuro – che non avrei mai saputo immaginarlo.
In ogni caso devo dire – a proposito dell’accostamente fra gatti e guerre – che nel paesino del lazio dove i miei hanno avuto una casetta e sono parzialmente cresciuta, nel centro storico i gatti salivano con gran facilità sui tetti e durante la “stagione dell’amore” intentavano ferocissime notturne battaglie all’ultimo sangue turbando il sonno con terrificanti miagolacci a volte aggressivi ed altre strazianti … e poi li si vedeva circolare di giorno per le vie chi ferito a un fianco, chi graffiato in viso, chi senza più un occhio, chi con la coda mozzata, chi con una zampa monca.
Io avevo un gattino, un bastardino che chiamai Niki, amorevolmente raccolto per strada in città che a volte poco si accordava con il mio cagnolino e la mia tartaruga, e che portavo con noi in campagna ovviamente insieme al resto dello zoo, ma lo lasciavo libero di uscire.
Si allontanava sempre di più e sempre per più tempo, aveva preso abitudine di ritornare solo per mangiare, in ultimo all’arrivo in campagna se ne andava a ritornava all’ora in cui caricavamo i bagagli e partivamo … ma un giorno sulle scale mi ha salutato e non si è fatto più prendere per tornare a Roma.
Ha preferito quella vita selvaggia, veniva solo a salutarmi, ma un giorno non l’ho visto più e il timore che non sia sopravvissuto alla prima battaglia sui tetti per la conquista di femmina e territorio mi colse, sigh 🙁
@ PINO & MIRKHOND
Temo che Mirkhond sia proprio convinto che, per te Pino, rimettere in discussione i “Risorgimenti” sia troppo scomodo : ti toccherebbe, difatti, rimettere in discussione _ prima o poi … _ anche (!) Israele con il suo Risorgimento Sionista; cosa che, secondo lui, ti impedirebbe l’accesso all’ Ebraismo ! Come se non ci fosse _ quando, invece, sappiamo esserci eccome !_ l’ accusa di “Odium Sui” rivolta a parte di certi Ebrei a praticamente tutti gli altri. Accusa, fra l’altro, fondata spesso proprio sulla comprensione verso i Palestinesi come presunta “colpa” !
A proposito … imminente fondazione della città Sionista di “Ghevaot” ?
http://www.lastampa.it/2014/08/31/esteri/gaza-nuove-frizioni-hamasfatah-e-israele-progetta-una-nuova-colonia-in-cisgiordania-VcoX1qKWFDGhQ8ZLslbBBJ/pagina.html
http://www.polisblog.it/post/253244/israele-netanyahu-progetta-nuova-citta-per-coloni-cisgiordania
Pino, hai mai sentito parlare della fondanda città denominanda “Ghevaot” (“Città delle Colline”) ? A orecchie “padanofone”, il nome “Ghevaot” suona più o meno come “ci vanno in otto” 😉 …
PS
Se legare Risorgimento e Sionismo è da AntiSemiti Complottardi … InformazioneCorretta è antisemita complottarda ?
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=157&sez=120&id=38928
@ MIRKHOND
Credo che Pino fosse “incuriosito” dal fatto che adoperi la tua sconfinata cultura storica come “Fuga dal Presente” … donde la “Rumeli”, la “Lombardia sopra al Panaro”, ecc …
Nel suo caso la Lombardia ad OVEST del Panaro! 🙂
” ? A orecchie “padanofone”, il nome “Ghevaot” suona più o meno come “ci vanno in otto” 😉 …”
Credo che l’interpretazione non sia lontana dalla realtà 😉
comunque confermo anche la tua interpretazione della mia curiosità nei confronti del pensiero del buon Mirkhond.
Pino mi ha paragonato più volte a Don Chisciotte! 🙂
E dal suo punto di vista ha perfettamente ragione!
Ebbene sì, non nascondo il mio amore per epoche che Pino disprezza per i motivi di trash-horror-patacca che ha ricordato (e dalla sua ottica con piena ragione!).
In quelle epoche, sono nate davvero le identità di cui anche noi siamo figli, anche se alcuni, molti, ne restano indifferenti o le considerano dei vecchiumi superati.
Ognuno ha dei punti di riferimento.
Io, come Pino e anche tu, sebbene li camuffi abilmente coi paradossi che citi, e che sono utili come allenamento critico….
Ma infatti Mirkhond ti ripeto che la mia domanda verso di te non aveva niente che riguardasse specificamente i romeni e gli ungheresi, che mi sono altamente indifferenti (non fosse che mio fratello sostiene che in Ungheria si mangi bene 😉 )
era solo il tuo uso del termine “passato” che mi incuriosiva, perché non indica qualunque tempo passato: hai un tuo passato di riferimento particolare 😉
come ognuno di noi ha i suoi modelli, in effetti, come giustamente ricordi.
Io, come Pino e anche tu, abbiamo i nostri punti di riferimento, sebbene ecc.
“Come se non ci fosse _ quando, invece, sappiamo esserci eccome !_ l’ accusa di “Odium Sui” rivolta a parte di certi Ebrei a praticamente tutti gli altri.”
Casomai l’accusa di certi Ebrei verso altri Ebrei, ma non a tutti gli altri, eh!
Putinianesimo 😀
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ecco-i-dieci-motivi-che-danno-ragione-zar-putin-1048406.html
A proprosito di Animalari e di “Germania Animalista”, se n’era già parlato ma …
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/caterina_fb_insulti_animalisti/notizie/417648.shtml?r1
gli animalisti che propongono di lasciare in vita le bestioline innocenti proponendo di sperimentare sui carcerati (fra l’ altro più geneticamente affini alle persone-per-bene degli animali … e anche ‘sta mossa qua è da “Premio Hitler”) cattivi, quanto a coerenza interna al proprio sistema di pensiero, bisogna lasciarli stare.
http://newsgo.it/istituito-premio-hitler-per-vegetariani-e-animalisti/
Intanto ancora non si sa a chi FederFauna assegnerà il Premio Hitler (vedi Legge del 1933, con Germania Nazista all’ Avanguardia dell’ Animalismo) 2014 …
La scala per gatti somiglia a quella del pollaio, probabilmente sono più scale da pollaio in ferro “giuntate” (essendo un termine dei ciappinisti, lo considero esatto !) da piastre metalliche …
vedo una sola giuntura … quanto sono lunghe le scale da pollaio tedesche???