Giornalisti cialtroni alla riscossa

Da un po’ che non mi occupo di Medio Oriente, ma questa è troppo…

Leggo questa fantastica storia:

Iraq: donne cristiane rapite da Boko Haram vendute al mercato nelle gabbie

Pubblicato il 30 agosto 2014 11:33 | Ultimo aggiornamento: 30 agosto 2014 11:38

 di Redazione Blitz

MOSUL, IRAQ – Donne cristiane vendute al mercato di Mosul, in Iraq. Donne cristiane, della minoranza yazidi, commerciate come bestiame dopo il rapimento da parte di Boko Haram.

Nei giorni scorsi le notizie della tratta delle cristiane erano apparse sui giornali, ora sul web cominciano a spuntare le foto, e sono foto che sembrano incredibili nel ventunesimo secolo.

Si tratta di donne rapite, velate integralmente, incatenate e minacciate da integralisti armati di spada e armi da fuoco. Trasportate al mercato su dei camion, dentro delle gabbie, come bestie al macello.

Le donne finiscono al mercato dopo essere state “smistate” nel campo di prigionia di Sinjar, città Yazidi che nel frattempo è stata conquistata.

Ora, non prendo nessuna posizione rispetto a ciò che sta succedendo adesso in Iraq, per il semplice motivo che ne so quanto chiunque abiti a Firenze, cioè più o meno zero.

Ma trovo davvero interessante il fatto che gli Yazidi siano diventati cristiani, e che i nigeriani di Boko Haram abbiano invaso l’Iraq (magari passando per Lampedusa?).

Come dice il giornalista, in uno sprazzo di correttezza, “sono foto che sembrano incredibili nel ventunesimo secolo“.

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608 risposte a Giornalisti cialtroni alla riscossa

  1. mirkhond scrive:

    “Da un po’ che non mi occupo di Medio Oriente, ma questa è troppo…”

    Che bello tornare ai bei vecchi tempi! 🙂

  2. mirkhond scrive:

    Comunque, già nel lontano 1995 su repubblica, Eugenio Scalfari, affermava che i Padri Pellegrini erano fuggiti dall’oppressione papista!
    Papista! Nell’Inghilterra ANGLICANA PROTESTANTE del 1620!

    • Moi scrive:

      Considerando che si parla di Eugenio Scalfari, il sospetto di malafede è più forte di quello d’igniranza … nel 1995, però, nessuno poteva fargli le pulci e contropulci su internet (su cartaceo, neanche adesso … ) mentre adesso deve starci più attento.

      Si partirà a limitare internet contro chi istiga alla violenza, poi verranno stilati gli elenchi dei Buoni Intoccabili … ai quali verrà vietato contestare persino le castronerie !

      http://www.adginforma.it/prima-pagina-mainmenu-14/new-media-mainmenu-57/4587-boldrini-in-usa-serve-una-carta-dei-diritti-di-internet.html

      cfr:

      (ognuno faccia le sue prosopopee …) :

      “Nel suo desiderio di bene c’è una smania di dominio, ha l’ossessione delle cause e dei princìpi; esercita una pseudo-carità balordamente raziocinante; si cura di detenere il monopolio di tutte le buone azioni. Non crede mai all’innocenza ed ha un’idea meschina della giustizia di Dio. Esercita su Lucia una vera inquisizione poliziesca, assumendosi il compito di correggere l’opera del Cardinale Federigo Borromeo; interpreta alla rovescia la morale cattolica. È una piccola inquisizione prassediana che ha i suoi bravi “metodi sacramentali”: sorveglianza, repressione, ma anche persuasione.”

      [cit.]

      http://it.wikipedia.org/wiki/Donna_Prassede

    • Moi scrive:

      “ignOranza”, scusate … 😉

  3. Moi scrive:

    Aproposito di Giornalisti (che poi i Giornalisti sono convinti che “Storia” significhi “Giornalismo Retroattivo”) Cialtroni alla Riscossa …

    segnalo @ MIRKHOND che Rino Cammilleri ha “riscritto” la Storia “Patriottica” di Donna Eleonora Pimentel de Fonseca.

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-donna-eleonora-finta-eroina-che-stava-con-gli-invasori-10150.htm

  4. mirkhond scrive:

    Non capisco come un cattolico “reazionario” come cammilleri, possa poi fare il tifo per u$raele!
    Comunque condivido il contenuto dell’articolo.

    • Luigi scrive:

      “Camilleri reazionario” è una contraddizione in termini.
      Con le patenti di nobiltà bisogna andarci piano, ohibò 🙂

      Tornando al tema, segnalo le foto sugli sconfinamenti militari russi in Ucraina, prese però nei pressi di Rostov (che è tuttora in Russia, salvo nuove avanzate della NATO).

      Buona domenica.
      Luigi

  5. Miguel Martinez scrive:

    A proposito di Islam, segnalo che è morto Adel Smith…

    Ugo Tassinari ne parla qui, citandomi a lungo:

    http://ugomariatassinari.it/in-morte-adel-smith-cattivo-perfetto-tempi-scontro-civilta.html

  6. mirkhond scrive:

    Si è morto alcuni giorni fa.
    Pare nello stesso ospedale, in cui si dice che anni prima avesse buttato giù dalla finestra un Crocifisso, perché nella stanza era ricoverata la madre…
    Ovviamente non sono mancati i commenti di gioia a tale decesso…..

    • Moi scrive:

      Come non mancarono a quello di Pietro Taricone (simpatizzante di FN, uno dei primi al GF … figheggiava in mezzo ai Parà, vivendo oramai agiatamente di sponsorizzazione edi”ospitate TV” con la propria persona) con tanto di “Elogio al Compagno Paracadute Che NON Si Aprì” [sic] su Indymedia e poi anche Facebook, ove si inneggiava pure a un tardivo completamento del “Santo Repulisti delle Foibe” [sic], nonché motivo di gioia in più ogni 25 Aprile successivo.

      Oppure espressi “Festeggiamenti per la Morte dei Berlusconiani di Merda” [sic] Raimondo Vianello prima, Sandra Mondaini poi … sempre Indymedia
      prima e Facebook poi.

      • Moi scrive:

        Un articolo su Adel Smith con il “pietoso” (in senso religioso) auspicio finale di Chesterton :

        http://www.lanuovabq.it/mobile/articoli-adel-smith-lislamico-che-odiava-i-crocefissi-10121.htm#.VALLTvl_uCM

        • Moi scrive:

          “Smith era regolarmente attaccato, su Internet e altrove, come esponente di una di quelle associazioni microscopiche che riescono a ingannare giornalisti confusi dai nomi apparentemente «ufficiali» delle loro organizzazioni. ”

          [cit.]

          ————-

          Innocenza e ingenuità giornalistiche … sarà ?! Insomma uno chiama l’ associazione “UMI” , “Unione Musulmani d’Italia” e i giornalisti non possono non pensare che egli sia “il Papa degli Islamici” 😉 …

        • Moi scrive:

          La FinnicoItalica Soile Lautsi, una UAAR d’annata … che credeva ancora che l’ Islam in Italia non fosse che una superstizione di Quattro Pirla Beduini facilmente manipolabili in chiave anticlericale … tipo Testimoni di “GeNova” 😉 🙂 !

      • Moi scrive:

        Come dice Rino Cammilleri con consueta “Schadenfreude alla Cassata Siciliana” 😉 … chi rifiuta il Giogo di Cristo, “si goda” [ovviamente ironico] quello di Maometto. Vedi i casini Danesi con le caricature (ripresi molti anni dopo a carica potenziata in una Francia ove Marine Le Pen NON è più “La Figlia di … “), o quelli Olandesi con Theo Van Gogh … donde l’Ascesa di Geert Wilders.

      • mirkhond scrive:

        E furono altrettanto spregevoli, sia su Taricone che su Sandra Mondaini e Raimondo Vianello.
        Che non mi sembra abbiano mai fatto male ad alcuno!

        • izzaldin scrive:

          Taricone ha fatto male ai suoi cari.
          Se ti nasce una figlia e per puro diletto continui con passatempi così rischiosi, beh, se proprio una testa di cazzo.

        • mirkhond scrive:

          Non voglio prendere le difese di un divo di un mondo che è quanto di più lontano possa esistere dalla mia sensibilità.
          Solo però, che trovo disgustoso addirittura GIOIRE per la morte di un tale cazzone!

        • izzaldin scrive:

          siamo d’accordo. io non ho gioito e reputo indegno chi lo ha fatto.
          Mi sono dispiaciuto per sua figlia, che si è ritrovata orfana di padre in tenera età solo perché lui voleva giocare al parà…

  7. mirkhond scrive:

    Che buttasse giù dalla finestra un Crocifisso, è qualcosa che dal mio punto di vista non è accettabile.
    Però addirittura a gioire per la sua morte, e dopo lunga sofferenza, questo non è bello….

  8. Nei giorni scorsi le notizie della tratta delle cristiane erano apparse sui giornali
    E dire che erano stati pure preavvisati!

  9. mirkhond scrive:

    Ma, a parte le fregnacce su Boko Haram e lo scambiare gli Yezidi per Cristiani, cosa c’è di VERO in queste storie?
    E quella foto?

  10. Roberto scrive:

    Mi associo alla domanda di mirkhond. A parte le sciocchezze del giornaletto, chissà che sta succedendo a quelle disgraziate e chissà chi sono…

  11. giovanni scrive:

    il bello è che mettono anche il link alla fonte alla fine dell’articolo, e ovviamente nell’originale di yazide cristiane e BH non c’è nessuna traccia. Posso capire molto al limite il collegamento da trogloditi identitari “lo scrive Christian Today, a denunciare la storia è Christian Aid, devono essere cristiane per forza”, ma BH dove se lo sono inventati?

    • mirkhond scrive:

      Nel X-XI secolo ci furono addirittura TRE califfati rivali, i due SUNNITI di Baghdad e di Cordova, e quello shiita ismaelita del Maghreb e poi del Cairo, sotto i Fatimidi (969-1171 d.C.).

      • habsburgicus scrive:

        proclamato già nel 910 d.C a Qairawan in Tunisia, credo da ‘Ubaydullah

        • mirkhond scrive:

          Sì infatti. I Fatimidi fondarono il loro primo centro di potere nell’Ifriqiyya e nel Maghreb, abbattendo sia i Rostamidi kharigiti di Tahert (761-908 d.C.) che gli Aghlabiti sunniti di Qairawan (800-909 d.C.).
          Fu solo nel 969 che si spostarono in Egitto, conquistato dal loro generale Jahwar al Siqilli (forse siciliano o un ex schiavo slavo di Sicilia), fondando l’attuale Cairo sul precedente insediamento arabo di Fustat!

      • izzaldin scrive:

        al Siqili, tra l’altro fu colui che edificò la prima Moschea del Cairo. C’erano ovviamente già vari luoghi di culto riconvertiti all’Islamismo, ma la prima Moschea al Cairo fu costruita da un musulmano siciliano.
        fonte: L’Isola di Allah di Salvatore Tramontana, Einaudi 2014. Un libro che consiglio a tutti ma soprattutto a Mirkhond, assieme a Vestirsi e Travestirsi nella Sicilia Normanna, sempre dello stesso autore.

        • mirkhond scrive:

          Grazie. cercherò di reperire il testo del professor Tramontana, grande studioso della Sicilia medievale e che vidi ad un convegno qui a Bari 15 anni fa!

        • mirkhond scrive:

          A proposito chiese convertite in moschee

          Ieri, sulla wiki, per caso, mi sono imbattuto nella moschea di al-Zaytuna a Tunisi, uno dei più prestigiosi istituti teologici sunniti del mondo.
          Ho scoperto che tale moschea sarebbe stata eretta intorno al 730 d.C. da un governatore omayyade dell’Ifriqiyya, su un santuario cristiano dedicato a Santa Oliva, martire siciliana di Palermo, vissuta nel V secolo dopo Cristo, e rapita e deporata in Africa dai Vandali, che dopo anni, l’avrebbero uccisa per il suo tenace cattolicesimo.
          Gli Arabi conquistando l’Ifriqiyya e convertendo il santuario di Santa Oliva in moschea, ne avrebbero mantenuto il nome (Zaytuna dovrebbe essere la traduzione araba di Oliva) per una sorta di timore reverenziale, in quanto una leggenda tunisina, raccolta da un cadì e storico tunisino del XVII secolo, Ibn Abi Dinar, afferma che se qualcuno parla male di Santa Oliva, si attirerebbe la collera di Dio!
          Mentre una leggenda siciliana sostiene che, il giorno in cui dovesse essere riscoperta la tomba di Santa Oliva, sarebbe la fine dell’Islam!

        • izzaldin scrive:

          grazie delle informazioni, come sempre illuminanti e che non conoscevo.
          -Tramontana ha scritto anche un ottimo manuale intitolato Il Mezzogiorno Medievale. Nulla che tu non possa già sapere, ma un ottimo breviario da consultare alla bisogna.
          -Zeytuna mi fa pensare allo spagnolo “aceituna” che effettivamente vuol dire oliva, quindi mi sa che hai ragione. Incredibile questa storia sulla ex patrona di Palermo (poi soppiantato dalla più coreografica santa Rosalia – vedi sketch di Massimo Troisi e Lello Arena su san Gennaro e san Ciro 🙂 ) d’altronde Tunisi è stata piena di siciliani fino al primo Novecento (ne parlammo già una volta.)
          Come segno dei tempi, oggi a Palermo Piazza sant’Oliva è uno dei più rinomati luoghi di raccolta delle prostitute nel centro storico..
          saluti,
          Izzaldin

        • mirkhond scrive:

          “Come segno dei tempi, oggi a Palermo Piazza sant’Oliva è uno dei più rinomati luoghi di raccolta delle prostitute nel centro storico..”

          Speriamo che possa intercedere presso Nostro Signore per aiutare quelle poverette….

      • Moi scrive:

        Almeno gli Storici, a differenza dei Giornalisti, sanno contare 😉 …

        • Moi scrive:

          “Nel X-XI secolo ci furono addirittura TRE califfati rivali, i due SUNNITI di Baghdad e di Cordova, e quello shiita ismaelita del Maghreb e poi del Cairo, sotto i Fatimidi (969-1171 d.C.).”

          [rif.]

  12. mirkhond scrive:

    “Si partirà a limitare internet contro chi istiga alla violenza, poi verranno stilati gli elenchi dei Buoni Intoccabili … ai quali verrà vietato contestare persino le castronerie !”

    Pare che qualcosa di simile, ci sia già in Svizzera e in Francia, almeno leggendo questo commentatore svizzero (o che dice di esser tale), sul blog di Luogocomune:

    “moscard
    Inviato: 30/8/2014 9:44 Aggiornato: 30/8/2014 9:44
    So tutto
    Iscritto: 18/8/2014
    Da: Svizzera
    Inviati: 10

    Re: Il “digital divide”
    Siate contenti che almeno vi lasciano dare vostro parere alla TV. Anche se sembrano stupiti o increduli, vi lasciano parlare.
    In Francia o in Svizzera e tutta una altra cosa. Se parli di 11 settembre o di Palestiniani sei subito “etichettato” come antisemita, nazista o delle volte anche pederasta. I soli che osano ancore far passare qualche messaggio sono I comici e I attori/cineasti che alla fine ci lasciano la loro carierà.
    Come esempio Dieudoné, Jean-Marie Bigard o ancora Mathieu Kassovitz. I veri giornalisti non osano più, per paura di perdere il lavoro, come per esempio Thierry Meyssan che si e ritrovato a fare il suo proprio giornale su internet. Nessun grande media non lo prende più.
    Dunque siate contenti della relativa libertà di parola che ce ancora in Italia. In atri paesi non ce più.
    In Francia si parla già di controllare totalmente Internet e mettere in moto una dittatura del informazione. A sapere che e già fatto, per esempio con i giochi in linea.”

    http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4534

    • Moi scrive:

      “Il Marziano che parla con la Contadina del Medio Evo”[sic] … ‘ndo’ sta ?

      • mirkhond scrive:

        In un commento al precedente articolo di Mazzucco…

        • Moi scrive:

          Ma il link diretto … ‘unn c’è ?

        • mirkhond scrive:

          Tutto parte da un commento al precedente articolo di Mazzucco, relativo ad un suo intervento televisivo, in merito alle stranezze dell’assassinio di Foley :

          “Jurij
          Inviato: 29/8/2014 17:40 Aggiornato: 29/8/2014 17:40
          Dubito ormai di tutto
          Iscritto: 8/11/2009
          Da: Galvatron
          Inviati: 2079

          Re: Il caso Foley a TGCOM24
          Un commento?

          Guardando questo video si ha l’impressione di un marziano (Massimo) che parla con una contadina del Medioevo e un lustrascarpe, anzi il classico lustrascarpe (non mi toccate gli ammericcaniiiii ) nero del dopo guerra civile americana.

          Sempre più grande il baratro fra le persone che vogliono informarsi e i “poveri”.

          Che tristezza.”

          http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4533

    • Severino Boetii scrive:

      BTW, parlando di comici presunti antisemiti,
      io non sono un esperto di linguaggi, tanto meno di quelli non verbali, ma la storia del saluto nazista “alla rovescia” (o qualcosa di simile) mi è sempre parsa inverosimile.
      Non si tratta più tosto di una versione spinta (nel senso di voler sottolineare maggiormente la propria “virilità”) del gesto dell’ombrello?

  13. Moi scrive:

    A proposito di “false-flag operation” … sperando di non spoilerare troppo (ma di solito ‘sti film li snobbate …) , segnalo @ LISA PANISCUS che …

    nonostante la vulgata buonista-animalista 😉 , di “false-flag operation” ne fa una un Bonobo Guerrafondaio e Aspirante Usurpatore , in “Apes Revolution”.

    Mentre il Capo che tenta la diplomazia con gli Umani fino all’ultimo è un “Chimp” …

    http://www.youtube.com/watch?v=lNRnyTmjBbc

  14. Moi scrive:

    @ LISA

    http://3.bp.blogspot.com/-szdLR_R3_Fk/TsV9dHtE1vI/AAAAAAAAAOw/HzlcL7pGnN0/s1600/Rise_of_the_Planet_of_the_Apes_Caesar_Maurice_Koba_Buck.png

    Cesare (Scimpanzé) con a fianco Koba (Bonobo) e dietro Maurice (Orangutan) e Buck (Gorilla) “mudéffica” … nella Futura Società, Bonobo e Scimpanzè si evolveranno in Politici, gli Orangutan in “Intellighenzia” e i Gorilla in Militari.

  15. mirkhond scrive:

    Una versione aggiornata del Pianeta delle Scimmie?

    • Moi scrive:

      No, il secondo di due (forse tre) “prequel” …

      Nel primo, la “Hybris” Umana: cercando di curare l’ alzheimer, le scimmie da laboratorio diventano autocoscienti a livello “troppo superiore al livello naturale” e nel frattempo un virus letale per gli umani ma innocuo per e scimmie sfugge sempre da quel laboratorio. Scimmie che riescono a scappare, a far evolvere i consimili e a organizzarsi “proto-politicamente”. Ne consegue l’ Inizio della Fine per gli Umani ;

      Nel secondo, il primo scontro epocale con gli Umani per la prima volta in situazione sfavorevole. Fallimento della Diplomazia InterSpecie; un terzo film con la guerra totale e Trionfo Scimmiesco ?

  16. mirkhond scrive:

    Un topos della cinematografia statunitense, che, spesso s’interroga sulle aspirazioni demiurgiche dell’uomo nel volersi fare dio, e il giocattolo che poi gli sfugge e gli si rivolta contro….
    Interrogativi interessanti, ma che, ho l’impressione, non fermino tale volontà umana di farsi dio.
    Purtroppo…..

    • Moi scrive:

      Messori e Cammilleri lo riconducono all’ Ossessione di Lutero per Satana. l’ Apocalisse e la Predestinazione … assieme al genere “Horror”.

    • Francesco scrive:

      quando mai l’arte riuscì a fermare il male? lo descrive, lo rende meglio noto, poi entra in gioco la coscienza

      ciao

  17. mirkhond scrive:

    Qui credo che abbiano ragione, data l’ossessione apocalittica di certo protestantesimo.

  18. mirkhond scrive:

    Infatti è un genere di film che non guardo, essendomi bastati quelli che mia sorella mi ha fatto ingurgitare per anni, e che hanno contribuito ai problemi che ha….

    • Moi scrive:

      NON ti chiedo che problemi abbia tua sorella, sono cose delicate e discrezionali … ma quali film sarebbero, da sconsigliare ad altri affinché NON ne abbiano derivati gli stessi problemi ?

      • mirkhond scrive:

        Robe tipo Freddy Kruger, Nightmere o come cappero si chiama, i soggetti satanici demoniaci, poldergeist e altre terrifiche visioni di gente che si trasforma in mostri, scenari cupi e tenebrosi un cui non filtra un raggio di sole.
        Mia sorella con problemi di suo, si è aggravata con anni di tali visioni. Lei nega, ma il suo immaginario che la terrorizza, è paro paro discendente da quei film usani di cui ha nutrito per anni una mente fragile……

        • mirkhond scrive:

          in cui

        • PinoMamet scrive:

          Ti capisco, Mirkhond, e mi dispiace davvero per tua sorella.

          Credo che gli autori di certe cose non abbiano del tutto chiara la portata di quello che fanno per l’immaginario e la vita altrui, e di conseguenza la loro responsabilità.

          Quello che per loro può essere una cazzata, anche divertente, qualcuno (anzi molti) può prenderlo sul serio, anche non volendo, esserne influenzato.

          C’è anche un problema di gusto: a molta gente queste robe piacciono proprio. Più sono pesanti- cattive, cupe, ingiuste ecc.- più gli piacciono.

          è il motivo per cui- senza colpa del Medioevo vero e dei suoi cultori, anche su questo blog- a me non è mai piaciuto il Medioevo: perché per decenni sono stato martellato da gente a cui piaceva il Medioevo finto “brutto”, proprio perché era brutto e nei suoi aspetti più brutti.

          Non voglio fare come quelli che credono che il rock sia tutto opera diabolica e così via;
          lascio l’interpretazione di queste cose, anche a livello simbolico, a chi ne sa più di me.

          Però in effetti una certa tendenza all’amore verso il brutto mi sembra una costante progressiva da fine Ottocento a fine Novecento.

          Può essere che, senza scomodare Satana, si possa farne una lettura psicologica o sociologica.
          O che le due cose vadano a braccetto.

          Fatto sta che Mad Max, per esempio, mi ha rovinato gran parte dell’adolescenza.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Conta che di Mad Max non ricordo proprio nulla, e l’avrò visto tre anni fa 😉

          L’amore per il nero, c’era prima, ma era comunque qualcosa di minoritario. Oggi l’amore per il grigio è totalizzante (Il Signore degli Anelli vs. Game of Thrones…).
          Non che a me non dispiaccia una narrazione di finzione grigia, perché il mondo è grigio, ma quelli che danno aria alla lingua esaltando il grigio in quanto grigio, spacciando il grigio per bianco e sfoggiando il classico cinismo d’accatto… mah!

        • Roberto scrive:

          E che ti ha fatto il povero mad max? Mi è sembrato un cartone animato per adulti (forse lo avevi visto da troppo giovane?)

        • Francesco scrive:

          outing

          io ho amato tantissimo Mad Max all’epoca giust, oggi i suoi eredi mi fanno dormire o ridere

          i film dell’orrore mi fanno dormire e basta (ogni tanto c’è qualche gnocchetta che mi sveglia)

          Però non toccatemi Star Wars!

          😀

        • PinoMamet scrive:

          Lo avevo visto troppo da giovane 😉 , confermo la diagnosi di Roberto;

          e Francesco, nessuno ha intenzione di toccarti StarWars, tranquillo 😉
          anzi, se ci sono dei film dalla narrazione “rassicurante”, ci metterei proprio quelli delle trilogie di StarWars.

        • Roberto scrive:

          Anche a me mad max è piaciuto.
          Il signore degli anelli evocato da Mauricius l’ho invece trovato noioso (mentre il libro è nella lista dei miei dieci preferiti)

          Da giovane mi ha fatto una paura tremenda christine, la macchina infernale, ma mi sa che l’ho visto di straforo a 13 o 14 anni, troppo presto….chissà se è colpa di carpenter se ancora adesso odio guidare 🙂

  19. mirkhond scrive:

    Gli idioti del terrore, come li chiama giustamente Franco Battiato in una sua canzone.

  20. Moi scrive:

    Z negherà / minimizzerà , ma prima di Internet la contestazione _ o anche solo la critica ragionata _ ai media ufficiali si limitava a pochi ciclostili difficilmente fruibili da chi già non avanzasse qualche dubbio sulle versioni ufficiali …

  21. mirkhond scrive:

    Internet, pur brulicando di ogni sorta di papielli telematici, però ha contribuito in questi ultimi anni a fornire informazioni davvero alternative alle veline di regime televisive e della carta stampata…
    Zanardo nel reagire agli eccessi e alle cazzate di tanto complottismo, finisce per esagerare al contrario, col negazionismo assoluto di qualsiasi “gombloddo” :), che per lui si riduce tutto a fuffa…
    Beato illuminista! 🙂

  22. habsburgicus scrive:

    @Miguel, Mirkhond, Pino e tutti
    trovo sul web (mi pare, da quel che ho letto dei link ecc, che sia un sito di sinistra dura..non scherzo :D)
    INITIUM
    Infatti l’ ‘islam’ wahabita è una variante del sionismo ( ed il sionismo appoggia la potente lobby dei gay ! ), essendo, i Saud, ebrei come importanti studi di genealogia dimostrano
    FINIS

    gli risponde il solito filo-quegli altri 😀 (un Pino c’è in ogni sito 😀 scherzo, eh ? 😀 😀 :D)
    INITIUM
    benché qualcuno si ostini a ricercare le origini dei mali nell’ebraismo, nato seimila anni prima dell’imperialismo e i cui principi erano legati a una società arcaica e relativamente primitiva
    FINIS

    6000 anni !!!! dunque facendo nascere l’imperialismo verso il 1850, nel 4150 a.C..diciamo 4000 a.C..quasi la cronologia del puritano Ussher !!!
    ma, capire, che il giudaismo (ancora diversissimo da quello attuale, ma già comparabile) nacque fra VI e V secolo a.C (volendo da VII) è proprio così difficile ? 😀 😀 😀
    ma è inutile..come tantissime cose nella Storia
    😀

    • habsburgicus scrive:

      P.S
      anche distinguendo ebraismo antico o jahvismo [non-monoteistico, a quanto pare….non del tutto almeno, sembrerebbe] da giudaismo [monoteistico; ma non credo che tali sottigliezze gli siano familiari né che abbia voluto riferirsi a ciò :D], l’ebraismo si può far nascere verso il 1000 a.C, al limite con Mosé (di cui oggi l’esistenza è molto contestata), dunque 3000-3200 anni, non oltre ! 6000 è esattamente il doppio 😀 paghi uno e prendi due 😀

      • mirkhond scrive:

        Sono argomenti di cui si è discusso qui tante volte.
        E ci sono fior di studi.
        Che però NON bucano certi ambienti, evidentemente.
        Forse bisogna fargli il bignamino! 🙂
        Anche se dubito, che tutti accetterebbero i risultati della ricerca comparata esegetica, archeologica e antropologica dell’antico Medio Oriente…..

    • PinoMamet scrive:

      ” gli risponde il solito filo-quegli altri 😀 (un Pino c’è in ogni sito 😀 scherzo, eh ? 😀 😀 😀 ) ”

      Guarda, a volte credo che i filo- siano quasi peggio degli anti-.
      😉

      specialmente quando sono pirla e/o ignoranti (a una delle due cose, singolarmente, c’è sempre rimedio; quando vanno insieme, non c’è scampo! 😀 )

  23. mirkhond scrive:

    “ma, capire, che il giudaismo (ancora diversissimo da quello attuale, ma già comparabile) nacque fra VI e V secolo a.C (volendo da VII) è proprio così difficile ? 😀 😀 😀
    ma è inutile..come tantissime cose nella Storia”

    Concordo al 100.000%! 🙂

  24. mirkhond scrive:

    I Saud ebrei?
    E da dove lo si ricaverebbe?

  25. mirkhond scrive:

    Secondo te, aldilà delle cazzate di un certo giornalismo cialtrone, cosa ci sarebbe di vero nella storia delle donne cristiane e yezidi rapite come schiave dall’Isis?
    E quelle donne in gabbia della foto?

    • izzaldin scrive:

      ho sentito dire che si parla di “matrimoni temporanei” autorizzate da alcune sentenze della legge islamica.
      In pratica un imam dice che per un’ora quella yazida/cristiana è mia moglie e posso farle ciò che voglio.
      queste sono le voci che sento

  26. Moi scrive:

    Molti vanno a vedere gli Horror le prime volte, come prova di virilità-coraggio di non essere più bambini … le reazioni sono diverse.

  27. mirkhond scrive:

    “C’è anche un problema di gusto: a molta gente queste robe piacciono proprio. Più sono pesanti- cattive, cupe, ingiuste ecc.- più gli piacciono.”

    E mia sorella è una degli amanti di questo genere. Solo che essendo psicologicamente fragile, a lungo andare ne ha pesantemente risentito…..

    “è il motivo per cui- senza colpa del Medioevo vero e dei suoi cultori, anche su questo blog- a me non è mai piaciuto il Medioevo: perché per decenni sono stato martellato da gente a cui piaceva il Medioevo finto “brutto”, proprio perché era brutto e nei suoi aspetti più brutti.”

    Ora ti capisco.
    A me per lo stesso motivo non piace il mondo anglosassone, anche se ho un po’ recuperato l’Inghilterra (grazie all’avvenenza di qualche fanciulla del luogo, e del suo passato latino e cattolico, purtroppo incompiuto e annientato).
    Mentre gli stati uniti non li amo proprio per film, horror e non, che hanno rovinato la vita di mia sorella e di tanti giovani della nostra e delle generazioni più giovani.
    Ecco perché godetti di gioia, come raramente nella mia vita, quando a Kabul nell’ormai lontano settembre 1996 i Talebani fucilarono, mitragliarono e bazookarono con gioia feroce, migliaia di televisori……

  28. mirkhond scrive:

    “Però in effetti una certa tendenza all’amore verso il brutto mi sembra una costante progressiva da fine Ottocento a fine Novecento.”

    In questo Messori, Rino Cammilleri (quando non si era ancora innamorato del globalismo usa insieme a quello stupido di Piero Gheddo) e lo stesso Joseph Ratzinger, ritenevano (e secondo me a RAGIONE) che questa tendenza alla cupezza, alla landa tenebrosa celto-norrena pataccara, alla riscoperta della stregoneria e dell’occultismo, della magia nera e dell’orrorifico, siano una conseguenza del protestantesimo, del suo puritanesimo eccessivo e distruttore di ogni gioia di vivere, dell’ossessione di vedere il peccato dappertutto, a partire dal cibo e da altre bazzeccole.
    Insomma la NEGAZIONE di Cristo in nome di Cristo.
    A lungo andare, con il diffondersi dell’illuminismo e della secolarizzazione, i residui di tale psicologia NEGATIVA di matrice luterana e calvinista, hanno prodotto gli squallori otto-novecenteschi che purtroppo, hanno influenzato almeno in parte le nostre civiltà cattoliche, luminose, latine, mediterranee.

    • habsburgicus scrive:

      quello stupido di Piero Gheddo

      Pietro Gheddo svolse una meritoria attività di (contro)informazione dall’Indocina nei ’70 e poi ’80 (ricordo “Mondo e Missione”, dal mio prete, da bambino..lo lessi avidamente e appresi molte cose)..
      Non merita di essere così definito..
      Che poi, possa aver adottato in seguito opinioni errate e magari talora sconcertanti, è probabile…che possa aver sbagliato anche allora, ogni tanto, è possibile…ma, ritengo, meriti più rispetto

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “alla cupezza, alla landa tenebrosa celto-norrena pataccara, alla riscoperta della stregoneria e dell’occultismo, della magia nera e dell’orrorifico”

      Ma no, è una tendenza connaturata nell’uomo la ricerca di qualcosa di suggestivo: noi avevamo l’abracadabra della messa in latino, loro il romanzo gotico. E, onestamente, preferisco il profano romanzo gotico alla profanazione della liturgia alla rincorsa del basso istinto della ricerca del suggestivo.

      Credo che “protestantesimo” sia spesso usato come jolly per indicare ciò che non ci piace o, quantomento, per indicarne le cause.
      Ci piacciono i paesaggi incontaminati scandinavi o alpini? Cupezza norrena protestante.
      Ci piacciono le luci delle discoteche? Troiaio occidentalista post-protestante.
      Siamo austeri e/o pauperisti? Puritanesimo.
      Siamo yuppies rampanti e trash? Materialismo calvinista.
      Guardiamo i giocattoloni hollywoodiani? WASP!
      Guardiamo il film horror di nicchia? E’ a causa del protestantesimo.
      Guardiamo il cinepanettone? Decadenza dell’occidente moderno protestantizzato.

      Qualcuno mi spiega cosa dovrei apprezzare per essere cattolico doc? 😀

      • mirkhond scrive:

        Se non sbaglio, qualche anno fa, qui, un certo Maurizio da Treviso :), disse che dove scompare la Fede, inizia la magia, dove scompare il prete, riappare lo stregone.
        Lo stesso che Messori, Cammilleri preglobal e Ratzinger, dicevano anni fa….

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Pure il protestantesimo è una religione, quindi dubito che sia una religione kamikaze che si immola pur di far tornare lo stregone 😀
          Vanno quindi cercate cause diverse dal protestantesimo (e dall’ebraismo) per certi fenomeni storici che molti derubricano a corollari protestanti/ebraici. Ma, essendo la realtà complessa, occorre analizzare ogni singolo fenomeno, senza cercare risposte omnibus.

          Un certo gusto per l’orrorifico, per esempio, sembra trasparire dalle danze macabre tardomedievali, molto precedenti rispetto a Lutero. Ma anche certe descrizioni precedenti dell’Inferno sembrano fin troppo compiaciute per essere un semplice memento rivolto al fedele.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Sul macabro, mi gioco anche la carta Satyricon: Trimalcione non era certo protestante 😉

        • Moi scrive:

          @ MAURICIUS

          Il dionisiaco levantino mediterraneo NON è macabro … forse sei troppo protestantizzato dallo Spirito del Concilio.Tranqui, però : rimedierà a tutto una Dulìa da GREST a opera di Pasquale 😉 …

          Peppa Pig con hijab e si integrano anche i cinni islamici !

        • mirkhond scrive:

          “Vanno quindi cercate cause diverse dal protestantesimo (e dall’ebraismo) per certi fenomeni storici che molti derubricano a corollari protestanti/ebraici. Ma, essendo la realtà complessa, occorre analizzare ogni singolo fenomeno, senza cercare risposte omnibus.”

          L’Ebraismo non l’ha nominato nessuno.
          Non si puo’ però negare il forte influsso apocalittico in talta cupa filmografia anglosassone, che appare proprio di ispirazione protestante.
          Poi se vuoi dire che un certo gusto dell’horror compare nelle aree norrene già dopo la peste del 1348-1349, certamente si puo’ vedere un terreno già pronto ad accogliere quelle che poi sarebbero divenute le cupezze protestanti.

        • mirkhond scrive:

          “forse sei troppo protestantizzato dallo Spirito del Concilio.”

          🙂 !

        • mirkhond scrive:

          “Pure il protestantesimo è una religione, quindi dubito che sia una religione kamikaze che si immola pur di far tornare lo stregone :-D”

          E’ una conseguenza non voluta dell’eterogenesi dei fini….

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          @ Mirkhond

          “L’Ebraismo non l’ha nominato nessuno.”
          Solitamente le uniche due forze agenti della Storia sono protestantesimo ed ebraismo, a seconda, a volte congiunte sotto le sembianze della Massoneria 😀

          “Non si puo’ però negare il forte influsso apocalittico in talta cupa filmografia anglosassone, che appare proprio di ispirazione protestante.”
          Gioacchino da Fiore era protestante?

          “Poi se vuoi dire che un certo gusto dell’horror compare nelle aree norrene già dopo la peste del 1348-1349, certamente si puo’ vedere un terreno già pronto ad accogliere quelle che poi sarebbero divenute le cupezze protestanti.”
          Certo, considerando norreno il Nord Italia… ma le danze macabre le troviamo anche in aree poi rimaste cattoliche e, soprattutto, furono particolarmente gradite ai francescani (protoprotestanti anche loro?).

          Questo è quello che critico: il protestantesimo omnibus, per cui, grazie alla famosa teoria dei sei gradi di separazione 😉 , tutto può essere in qualche modo ridotto a quello, come causa, parte o conseguenza.

          @ Moi
          “Il dionisiaco levantino mediterraneo NON è macabro”
          Il dionisiaco è un’invenzione tedesca ottocentesca, quindi temo aiuti poco a comprendere la cultura mediterranea precedente.
          Allegra esposizione di ossa e cadaveri la trovi in tutta il Sud Italia. Se ne vuoi un bell’esempio, mio padre da piccolo rimase sconvolto dalle gigantesche teche delle ossa dei Martiri della città norvegese di Otranto.
          Se preferisci le teste mozzate, nella città scozzese di Siena, trovi quella della calvinista Santa Caterina. 😀

        • mirkhond scrive:

          “Questo è quello che critico: il protestantesimo omnibus, per cui, grazie alla famosa teoria dei sei gradi di separazione 😉 , tutto può essere in qualche modo ridotto a quello, come causa, parte o conseguenza.”

          E secondo te quali sarebbero le cause e le conseguenze?
          Perché tali film di una cupezza spaventosa provengono da una tal determinata area, e non da Otranto o dalle Fontanelle di Napoli?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Il regista di Cannibal Holocaust proviene dalla norrenza Potenza 😉

        • Francesco scrive:

          noto qui che i filmacci dell’orrore li facevano molto in Italia e ora in Spagna

          lande solari e cattoliche

          rispetto a quelli USA, meno belli e meno “ricchi”, se la battono alla pari con gli horror inglesi

          🙂

          PS mi sa che sono l’unico teledipendente del gruppo migueliano

        • Francesco scrive:

          concordo con Mirkhond: il protestantesimo ha separato Fede e Ragione, sia pure dicendo di voler liberare la prima da deformazioni e imposizioni, col risultato di svuotarla, perchè l’uomo non può vivere senza Ragione.

          e vuoto per vuoto, un mago da 4 soldi finisce per valere quanto un pastore letteralista (e più di uno liberal)

  29. mirkhond scrive:

    Non parlo del Piero Gheddo degli anni ’70-’80, ma del filoglobal dal 2001 in poi.
    Come posso prendere sul serio uno che nel 2005 in una conferenza disse che dove sono giunti gli occidentali cristiani è automaticamente giunta la democrazia con i diritti umani?
    Ma questo ci è o ci fa?

    • Francesco scrive:

      non mi pare così impreciso

      metti la frase all’opposto (non – non) e ha ragione al 99% (togli solo il Vaticano)

      ciao

      • habsburgicus scrive:

        infatti…
        d’accordo in gran parte con te Francesco, da un punto di vista storico-culturale
        la democrazia moderna può non piacere (io la ritengo una solenne turlupinatura 😀 purtroppo, perché il potere del popolo piacerebbe anche a me !) ma è CERTO che si è sviluppata solo in ambiente ex-cristiano (occidentale) che conobbe la Grecia e la sua cultura..
        nel mondo non-cristiano democrazia è un ossimoro (e forse anche in quello cristiano bizantino)…e ha preso radici solo dopo un’invasione (Giappone) o una colonizzazione molto intensa delle classi alte (india)…il mondo islamico la sta conoscendo solo ora in Turchia e siamo agli inizi (e per una volta il merito è di Mustafa Kemal, merito storico-culturale, chiaro..né lui fu democratico, né i suoi “eredi” lo sono, anzi oggi spesso si oppongono alle politiche, spesso ma non sempre illuminate, dell’AKP)

        • habsburgicus scrive:

          Onestà però ci deve portare a riconoscere che, all’interno del mondo ex-cristiano occidentale, la democrazia moderna si è sviluppata prima e più frequentemente nel mondo protestante (soprattutto calvinista) ed è poi stata “metabolizzata” dalla rivoluzione massonica francese….se ci sono “padri” della democrazia moderna, è molto più corretto indicarli in un predicatore calvinista britannico o in un venerabile di Loggia più che in un vescovo santo e intemerato 😀
          Lo so che alcuni (“messoriani”, cattolici conservatori ecc) non vogliono vedere ciò, parlano di complotti e di storiografia faziosa, e vedono la democrazia nel Medioevo cattolicissimo 😀
          Qualcosa di vero c’è, ma mi spiace, non è in generale così 😀
          Unicuique suum 😀

        • habsburgicus scrive:

          Solo il Belgio, fra gli Stati cattolici (ora lo so fa ridere 😀 ma il Belguo si è così definito prioprio in base alla confessione religiosa !) ha assorbito la democrazia presto, in modo quasi indolore (escludo le follie giacobine, sino al 1799 !) e bene…anche grazie alla moderazione del primo liberalismo belga (dal 1830 sino a c.a 1860-1870), pur massonico e, diciamolo :D, alla tiepidezza di molti capi cattolici belgi..

      • mirkhond scrive:

        Non ho capito niente.

        • mirkhond scrive:

          Insomma la classica storia del suprematismo bianco.
          Peccato che Piero Gheddo faccia finta di non conoscere la lunga sequela di oppressione e miseria causata dalle dittature latino-americane e filippine, o il razzismo boero sudafricano, o neghi le ruberie fatte dai buoni bianchi cristiani al cosiddetto terzo mondo….

        • Francesco scrive:

          Mirkhond

          una cosa non esclude l’altra. la democrazia e l’imperialismo sono due fatti storici, in larga misura coevi

          cosa c’entrano gli altri punti che citi? e che dubito Gheddo neghi?

          forse nega la vulgata corrente e frignona (e falsa) per cui la miseria di oggi è dovuta alle ruberie dei bianchi … ma si tratta di semplice buon senso

  30. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Secondo te, aldilà delle cazzate di un certo giornalismo cialtrone, cosa ci sarebbe di vero nella storia delle donne cristiane e yezidi rapite come schiave dall’Isis?
    E quelle donne in gabbia della foto?”

    Cerchiamo di riassumere, senza schierarci.

    Io abito in San Frediano, Oltrarno, Firenze, non in Iraq.

    Vengo a sapere che improvvisamente mezza Siria e mezzo Iraq sono in mano a un movimento a me finora sconosciuto.

    Leggo che gli stessi servizi segreti statunitensi, che, come sappiamo da recenti rivelazioni, hanno monitorato ogni singola telefonata avvenuta all’interno dell’Iraq, non ne sapevano nulla fino al momento in cui è successo.

    Da questo, deduco semplicemente che io sono giustificato a saperne ancora meno di loro.

    Poi leggo una serie di storie surreali, corredate da immagini surreali, che possono avere qualunque provenienza: propaganda della stessa ISIS, del governo siriano, di quello americano, di un adolescente che si diverte a truccare foto.

    Tra queste immagini surreali, trovo quella di una struttura metallica con qualcosa di bianco all’interno.

    Fine di quello che so io in materia.

    • Moi scrive:

      “gli stessi servizi segreti statunitensi, che, come sappiamo da recenti rivelazioni, hanno monitorato ogni singola telefonata avvenuta all’interno dell’Iraq, non ne sapevano nulla fino al momento in cui è successo.”

      [cit.]

      Può darsi che i “pizzini” (che hanno l’unico inconveniente che nessuno deve trovarteli addosso, ma sono a prova di qualunque Smanettone di tutti i Servizi Segreti !) non li usi solo la Mafia … chissà.

      http://it.wikipedia.org/wiki/Pizzino

      http://scn.wikipedia.org/wiki/Pizzinu

  31. mirkhond scrive:

    Ho capito.
    Solo volevo cercare di saperne di più, se insomma, c’è del vero, dato il carattere sicuramente “estremo” che genera un conflitto, specialmente poi di quel tipo.
    Però, ho il sospetto, che molto sia stato gonfiato ad arte, come avviene sempre in guerra.
    Durante la prima guerra mondiale la propaganda inglese affermava che i Tedeschi cavavano gli occhi e le mani ai bambini belgi, e nella seconda guerra mondiale che gli Italiani avevano trasformato in bordelli le moschee di Tripoli e della Libia, o ancora la propaganda anticomunista sui bolscevichi che mangiavano i bambini….
    Ecco perché, sospetto un caso del genere, ma ripeto mi piacerebbe saperne di più….

  32. mirkhond scrive:

    Sempre su Piero Gheddo e la schizofrenia contraddittoria di certo mondo cattolico:

    http://www.ilgrandecolibri.com/2014/01/nigeria-padre-gheddo.html

    • Francesco scrive:

      a parte le accuse ai cristiani nigeriani, cosa contiene l’articolo contro padre Gheddo? mi pare ci sia solo astio e fesserie sui mandanti europei delle leggi africane anti-gay!

      cristiani e/o cattolici? che da molto tempo i cattolici in Italia NON chiedono misure poliziesche contro gli omosessuali e mi stupirebbe lo facessero in Africa (ma non ci sono mai stato)

      • mirkhond scrive:

        Per curiosità ho dato un’occhiata al sito di Piero Gheddo.
        A leggerlo dice cose sensate e anche in buona parte condivisibili.
        L’accusa del sito progay di voler imporre il Cattolicesimo a tutto il mondo, è assurda in quanto Gheddo è un SACERDOTE CATTOLICO, e dunque la sua MISSIONE è proprio quella di annunciare CRISTO a tutto il mondo!
        Detto, questo, ciò che NON condvido di Gheddo è il suo voler attuare tale altissima missione culo e camicia col CAPITALI$MO MADE IN U$A, che è quanto di PIU’ LONTANO possa esserci da Cristo e dal Vangelo!
        Quanto alla “morale doppia” che il sito rimprovera a Gheddo, ha ragione il sito, visto che è un TOPOS cattolico, che ci è capitato di sentire anche di persona, più volte: e cioè condanniamo l’Islam per quello che VORREMMO POTER FARE NOI.
        Solo che non lo possiamo più fare per via del secolarismo, relativismo, femminismo, frocismo, animalismo, il Vaticano II, il timore di perdere l’8 per 1000 ecc., ecc. ecc.

        • Francesco scrive:

          hai sentito qualche cattolico (tranne forse me) sognare di imporre l’obbedienza esterna alla Chiesa con la violenza?

          intendo negli ultimi 200 anni

          ciao

        • habsburgicus scrive:

          hai una cronologi elastica, Francesco…
          negli anni ’50 in Spagna (60 anni fa, non 200 :D) la propaganda protestante era punita per legge
          financo nel sud Italia (ove il PCI contava poco e non rompeva troppo :D) in quegli anni, soprattutto in Sicilia, lo Stato italiano in base ad un’interpretazione estensiva della legge dei culti ammessi interveniva contro i settari pentecostali e altri protestanti..donde qualche frizione diplomatica con gli USA 😀
          cui la DC (perché l’Italia era la DC :D), sapendo di poter contare sull’appoggio del Vaticano e conscia dei vantaggi, per noi, della guerra fredda, rispondeva con una dignità e una fermezza oggi semplicemente inimmaginabile !!!

        • mirkhond scrive:

          Ufficialmente no.
          Tra le pieghe, sì.

        • Francesco scrive:

          vediamo di capirci: volete paragonare un pò di attivismo anti-protestante in due staterelli a quello che succede OGGI?

          posso anche spostare il termine temporale al dopo Concilio Vaticano II se volete ma la domanda resta intatta, anche perchè certe pieghe Mirkhond le deve spiegare

          garantisco che neppure negli anni più bui di Formigoni ci sono state fustigazioni di atei e/o infedeli e/o eretici nelle piazze di Milano

        • habsburgicus scrive:

          @Francesco
          ma infatti questa volta era solo una mera, e ininfluente, precisazione cronologica..
          su Gheddo (ma non su Churchill :D) sono d’accordo con te (nell’essenziale…ciò non toglie che sia divenuto troppo filo-americano)
          del resto ho iniziato io la difesa di Gheddo, se vedi !

        • Francesco scrive:

          non leggo Gheddo da secoli … qualche esempio di filo-americanesimo eccessivo da parte sua?

          grazie

  33. mirkhond scrive:

    Interessante il finale dell’articolo sovralinkato:

    “Padre Gheddo, abituato a tuonare contro coloro che “pensano che la difesa della vita e della famiglia passa in secondo piano di fronte alle drammatiche urgenze della fame, della miseria disumana, delle ingiustizie a livello mondiale e nazionale” (tempi.it), oggi si traveste da paladino degli omosessuali solo per confezionare uno spot di odio tanto semplice quanto incoerente: l’Islam è cattivo perché è integralista, il cristianesimo è buono perché riconosce diritti alle persone e libertà religiosa, e però la cosa migliore da fare è convertire tutti al cristianesimo perché le altre religioni sembrano immoralità degne solo di ladri di mucche e la morale laica è una bufala. Una bufala additata da un seminatore di bugie.”

  34. Moi scrive:

    ” noi avevamo l’abracadabra della messa in latino, loro il romanzo gotico.”

    [cit.]

    Mauricius Tarvisii

    —————-

    http://piangerestedigioia.myblog.it/media/02/02/3920565963.jpg

    Maestro di

    http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/2012/04/30/705107/images/1017354-amorth4.jpg

    😀 😉

  35. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Solo volevo cercare di saperne di più”

    E’ interessante la difficoltà che proviamo tutti, io per primo, di fronte alla constatazione di non sapere.

    Ad esempio, io ho scritto che so che i giornali (italiani e inglesi) hanno detto che i servizi segreti americani sono stati “colti di sorpresa”.

    Questo può essere tradotto immediatamente in, “gli americani sapevano tutto ma facevano finta…” ecc. ecc.

    No. Vuol dire semplicemente ciò che significa la frase: che i giornali hanno scritto una cosa che non so se sia vera o falsa; e di cui non capisco assolutamente il senso.

  36. Miguel Martinez scrive:

    Anche le foto potrebbero essere vere: tra le mille ipotesi oziosamente possibili, c’è anche quella che rappresentino realmente ciò che i giornalisti dichiarano che rappresentano.

  37. Moi scrive:

    Ho provato a cercare “gabbie” + “schiave” … ma ci rinuncio: esce roba sadomaso !

  38. mirkhond scrive:

    “Il regista di Cannibal Holocaust proviene dalla norrenza Potenza ;-)”

    Lo sai benissimo DA DOVE proviene una certa filmografia che ha poi INFLUENZATO anche la nostra cultura.
    Allora, ripeto la domanda: secondo TE cosa ha provocato l’esplosione del culto del cupo, dell’orrorifico del brutto e del demoniaco oggi tanto di moda?
    Perché quella filmografia e quelle MODE nascono in determinate aree NORRENE PROTESTANTI e non a Potenza, Otranto, Napoli o Palermo?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Mah, Maria di Francia scriveva di lupi mannari secoli prima di Lutero, quindi un certo gusto tra la gente che NON credeva a queste cose è sempre esistito.

      Credo la chiave sia proprio questa: il fatto che la gente non creda a queste cose aiuta la diffusione di massa di storie di fantasia sull’argomento, perché, alla fine, la paura per il finto esorcizza la paura per il vero, soprattutto se c’è un lieto fine (il mostro perdeva).
      Perché negli USA? Perché per spaventare serve un budget. Appena il budget è stato disponibile ai privati anche da noi (prima solo il pubblico poteva permettersi certe cifre!), ecco la filmografia italiana sui cannibali, che è infinite volte “peggio” di quella omologa americana. Roba nostra, più che puro manierismo, quindi.
      Poi se ritieni che è tutta roba protestante e che lo spirito mediterraneo è ben altro… puoi dirmi che cosa abbiamo sfornato dalle nostre parti di originale negli ultimi decenni? Il cinepanettone non lo considero per una serie di ragioni.

      • mirkhond scrive:

        Quindi secondo te è solo un fatto di soldi?
        O non piuttosto di influenza dovuta allo sviscerato amore degli italiani per quasi tutto ciò che viene dalla Norrenia anglosassone e protestante?
        Il cinepanettone è una cagata, ma almeno non mi fa venire gli incubi la notte…..

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Secondo me è prima di tutto questione di soldi.
          Poi viene il vuoto pneumatico nella testa di chi ha accesso ai soldi da noi.
          Infine viene il manierismo che supplisce al nulla mentale 😉

          Ma il manierismo non introduce mai roba aliena da noi, tanto è vero che non tutto ciò che c’è in America lo troviamo da noi. L’americanizzazione, secondo me, è molto più visibile in roba come La Santa o Un giorno senza fine, piuttosto che nell’horror, che bene o male tocca corde che a noi sono abbastanza familiari.
          Poi io evito i film dell’orrore perché mi viene un infarto sulla poltrona, ma è un altro discorso 😉

          Be’, se vuoi ci sono anche i “cinepanettoni” americani, come quel film recentissimo con De Niro di cui non ricordo il titolo 😀

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Un giorno senza fine che, va evidenziato, è il remake sputato di Softair (o, per i fan, “SOFFITEIR” 😀 ), altro film italiano degli anni ’90.

        • PinoMamet scrive:

          ” Ma il manierismo non introduce mai roba aliena da noi”

          su questo punto non sono molto d’accordo.

          Caspita, abbaimo introdotto il western! Più manierista dello spaghetti-western che c’era?

          Certo i sentimenti (in senso tecnico, non sentimentale 😉 ) erano puramente italici, il West era un puro sfondo metafisico, del resto subito addomesticato in più consoni scenari “cattolici” messicani.

          Ma insomma, voglio dire, non trascurerei il fattore moda e imitazione dell’ammericani, che mi sembrano abbastanza fondamentali nel cinema italiano di serie B e non solo…

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Ma noi parlavamo appunto del sentimento di fondo che traspare dai film.
          C’è anche chi vede nel western la riedizione del romanzo cortese, che però da noi è stato prima di tutto riedito da Brancaleone.

        • PinoMamet scrive:

          Concordo!!
          🙂

    • Roberto scrive:

      Dario argento è romano, non norreno…

  39. mirkhond scrive:

    “E’ interessante la difficoltà che proviamo tutti, io per primo, di fronte alla constatazione di non sapere.”

    E puo’ sembrare paradossale in un mondo globalizzato in cui siamo bombardati da informazioni massmediatiche, tra tivvù, giornali e internet, 24 ore su 24, non riuscire a districarsi, a raccapezzarsi tra tale massa di notizie…..
    Alla fine, pur inperinformatizzati, restiamo degli ignoranti esattamente come chi ci ha preceduto.
    E con i nostri pregiudizi che alla fine diventano l’unico vero filtro in cui orientarci…..

  40. mirkhond scrive:

    iperinformatizzati

  41. Moi scrive:

    Ruggero Deodato e altri scimmiottavano gli USAni, al Sud trovi sì una grande arretratezza culturale criptopagana da “terronate” (Battenti, Serpari …) però trovi anche il “terronismo” spensierato di chi si compiace di non fare un cazzo da mane a sera grazie all’ imperitura bazza di qualche Democristiano “Amico degli Amici”. Anche a Bologna, chiedi a chi abita in centro e prima periferia che immancabile (!) accento abbiano gli strafottenti Disturbatori del Sonno della Gente Produttiva 😉 !

    Il Macabro NON è ricordarsi della Morte … ma dimenticarsi della Vita.

    In NordItalia (sopra Lucca – Senigallia) non siamo né Levantini né Norreni, per questo malvisti da entrambi i punti di vista …

  42. Moi scrive:

    “Il Macabro NON è ricordarsi della Morte … ma dimenticarsi della Vita.”

    In una società secolarizzata Post(!!!)Cristiana come quella odierna … tutto è diverso.

  43. Moi scrive:

    Preciso che evito di definirmi “Ateo” perché è un termine sputtanatissimo dalla UAAR come iperonimo di “AntiClericale a prescindere” … inoltre, altra cosa NON da “Atei”, riesco a provare ancora stupore in età adulta. Persino Margherita Hack _ in fondo, buon’anima_ tendeva a “fricchettoneggiare” con le Stelle … una vera (!) atea dovrebbe dire :

    “Poche pugnette spiritualiste, gente: le stelle sono solo delle cazzo d’ immense masse di gas che bruciano a miliardi e miliardi di kilometri da qui !”

    • Moi scrive:

      Confronta :

      http://www.youtube.com/watch?v=K9vIK2_l22U

      Cuss’ énel el strèl ? … Al ninén salvàdigh al la sa par dabån ! 😉 🙂

    • PinoMamet scrive:

      ” le stelle sono solo delle cazzo d’ immense masse di gas che bruciano a miliardi e miliardi di kilometri da qui !”

      la parte evidenziata in corsivo è quella che definisce che si tratta di un discorso di un pirla.

      Proviamo a toglierla e vedere come suona più oggettiva, scientifica, e al tempo stesso suggestiva e romantica la frase:

      “le stelle sono delle immense masse di gas che bruciano a miliardi e miliardi di kilometri da qui!”

      Perché una cosa non può essere anche l’altra?

      Solo un idiota può sperare che la scienza non sia suggestiva e affascinante.

      • Moi scrive:

        QUOTONE 😉

        • Francesco scrive:

          sbagliato

          ha ragione il primo MOI

          quando la vita morde, non te ne frega un cazzo delle sferette che bruciano lontano lontano. come non te ne frega nulla del catechismo o della risoluzione 77 del comitato centrale del partito laterale

          è quello il momento un cui emerge con violenza su cosa poggia la vita – o il nulla su cui non può poggiare

          peccato che quei momenti nella vita capitino sempre

        • PinoMamet scrive:

          ” quando la vita morde, non te ne frega un cazzo delle sferette che bruciano lontano lontano ”

          verissimo, ma che c’entra??

          Io stavo contestando l’idea che la scienza sia una cosa arida e/o la religione una cosa per minorati mentali.

          Idee che spesso vanno di pari passo, e che sono rappresentate entrambe dalla frase “le stelle sono solo dei cazzo di ammassi di gas che bruciano”.

          Certo uno che muore di fame ha altro a cui pensare, ci mancherebbe.

          Ma le stelle non sono dei “cazzo” di niente, e a dirlo si dimostra di stimare la scienza tanto poco quanto la metafisica.
          Quale che sia, delle due, la preferita.

        • Francesco scrive:

          Pino

          la scienza (fisica per i Greci) diventa affascinante se rimanda a un oltre (metafisica)

          sennò a me suscita proprio un “chissenefrega” all’ennesima potenza

          come dire, una mera curiosità, un riempitivo tra una partita di briscola chiamata e un film alla TV

          ciao

      • Moi scrive:

        Al ninén salvàdigh, difatti, NON dice “fuckin’ (!) balls of gases” 😉

  44. Moi scrive:

    Comunque anche l’ Operaizzazione dei Contadini ha avuto un suo perché : il Contadino di campagna è legato a un mondo arcaizzante e conservatore, l’ Operaio di città è uno sradicato e attorno a sé ha un caos frenetico …

    • mirkhond scrive:

      E l’averla favorita è stata una delle maggiori colpe del fu comunismo….

      • PinoMamet scrive:

        …beh, il comunismo l’avrà favorita in Russia, ma da noi non ci ha avuto nulla a che fare.

        Semplicemente è cambiata la struttura economica della società, c’è stata l’industrializzazione con richiesta di sempre più operai, mentre parallelamente i macchinari rendevano sempre meno necessaria la manodopera nelle campagne.
        Con grande sollievo della manodopera medesima, va detto.

        • mirkhond scrive:

          La fabbrica si è rivelata un flop illusorio.
          A differenza della terra coltivata da millenni…
          Un abbaglio di massa che stiamo pagando noi e che pagherà chi verrà dopo…..

        • mirkhond scrive:

          Certo non l’ha contrastata, visto la sua visione industrialistica che, a differenza del capitalismo, tendeva a socializzare i profitti….
          Cosa buona e giusta quest’ultima, ma è l’idea di un infinito progresso industriale che non ha tenuto conto dei limiti umani, terrestri e delle risorse naturali, ad essersi rivelata sballata…
          La decrescita non sarà felice, ma necessaria…..
          E i comunisti le loro colpe ce le hanno eccome, per aver benedetto e ritenuto provvidenziale la scomparsa del mondo contadino….

        • PinoMamet scrive:

          Mirkhond però io credo che tu ti stia sbagliando nella tua valutazione, mescolando un giudizio di valore antropologico (la tua preferenza per la civiltà contadina rispetto a quella industriale) con uno economico (l’industria che sarebbe un flop).

          In realtò da inizio Novecento sia l’industria che l’agricoltura hanno aumentato, e non di poco, la propria produttività.

          Possiamo anche immaginare che molti degli oggetti prodotti dall’industria siano non necessari, e perciò che si possa “decrescere” facendone a meno.

          A me pare- ma non sono un economista- che questo significherebbe lasciare a spasso migliaia di lavoratori, centinaia di migliaia su scala mondiale, o più, e non vedo che beneficio ne trarrerebbe l’umanità nel suo complesso.

          Ma a parte questo, continuano a esistere le mietitrebbie e internet, e non penso proprio che si possa immaginare il ritorno alla civiltà di duecento anni fa,

        • PinoMamet scrive:

          secondo me per fortuna 😉 ma questa è una valutazione mia!

        • Moi scrive:

          @ PINO

          Ripetendo per l’ennesima volta (ma quanno ce vò, ce vò …) il detto omoFFoBBBo finché NON costituirà reato :

          i én tott ghéi-frèndli con al cul ed chi èter … decrescitafelicemente parlando 😉 !

          Insomma, i Buoni Esempi DEVONO venire dall’ Alto !

        • PinoMamet scrive:

          Concordo col paragone Ommmoffobbo 😉

        • mirkhond scrive:

          E le fabbriche che chiudono e i posti di lavoro che si perdono in continuazione?
          E i tumorifici?
          Questo è il flop a cui mi riferivo.
          Aver puntato quasi esclusivamente sull’industria…..

        • PinoMamet scrive:

          Che l’industria in Italia sia stata gestita malissimo, o non gestita affatto, è pure vero, ma non vuol mica dire che l’umanità debba tornare alla vita del Settecento!

        • Z. scrive:

          Moi,

          — Insomma, i Buoni Esempi DEVONO venire dall’ Alto ! —

          Mi sembra la solita, ottima scusa per fare i propri porci comodi a danno degli altri. Come se chi sta in alto oltre tutto venisse da Marte, anziché essere stato votato ad ampia maggioranza da chi sta in basso.

  45. Moi scrive:

    In fabbrica non devi mica preoccuparti di far piovere.

    [cit.]

    ———–

    In effetti questa cosa suscita sempre ilarità negli UAARini , che adottano il ragionamento Settecentesco che i Cattolici sono culturalmente arretrati come dei selvaggi rimasti nella preistoria (pur di dare addosso alla Chiesa, il Politically Correct si può accantonare* …) perché anch’essi hanno riti di auspicio per la pioggia.

    * Ricordo anche, su un giornale on-line, di un militante LGBTQ che criticava “in modo un po’ razzista” 😉 un antropologo (cattolico) NON allineato al “basta che ci sia l’amore” sull’ omosessualità … commentando che l’ antropologia, forse, va bene per spiegare i comportamenti “di scimmioni e selvaggi” ma NON per quelli della “gente civilizzata”. Proprio così, in questi termini virgolettati.

  46. habsburgicus scrive:

    @Mauricius
    Qualcuno mi spiega cosa dovrei apprezzare per essere cattolico doc?

    Non nego che tu ponga un problema reale..certo estremismo che si vuole ultra-cattolico, se preso alla lettera (cosa che non fa nessuno, a partire da loro stessi :D) porterebbe a buttar via quasi tutto :D..eventualmente salvando l’epoca da Gregorio VII (1073-1085) a Innocenzo III (1198-1216)…
    Quindi non hai torto a reagire, neppure contro la reductio ad protestantismun !
    Però eccedi, nell’altro senso 😀
    1.Sottovaluti il ruolo storico del protestantesimo (negativo, secondo me…ma questo non conta, adesso….da altri punti di vista, laici, potrebbe essere positivo e il ragionamento non sarebbe in nulla inficiato), che NON è certamente causa di TUTTO (sia chiaro !) ma, inteso in senso lato e tenendo conto dell’influenza indiretta, è/fu causa di MOLTE cose (nella secolarizzazione), più di quanto tu voglia ammettere
    2.Non valuti appieno l’importanza che ha avuto, e e tuttora ha, la massoneria…e secondo me forse “diminuisci” un po’ financo l’importanza della rivoluzione francese (questa è un’induzione mia, non l’hai menzionata)…intendiamoci parlo in modo neutro…massoneria e rivoluzione francese (la seconda non è comprensibile senza la prima) sono la BASE dell’intero mondo moderno (anche se oggi alcuni incominciano a prendere strade non contemplate all’epoca…ma “logiche” dati certi punti di partenza) e ciò è oggettivo..anzi io ammettendo questo, riconoscendo francamente la loro grandissima (e umanamente parlando) definitiva, schiacciante VITTORIA mi pongo più a sinistra di Lin Piao forse :D….poi alcuni possono detestare la rivoluzione, altri esaltarla, ripeto non c’entra nulla 😀
    3.Hai infine un’avversione profonda e del tutto a-storica per la Messa in latino (in particolare per la Messa tradizionale romana, “codificata” da S. Pio V nel 1570 ma che su su per li rami arriva fino all’età carolingia e, in un certo senso, sino a S. Gregorio Magno, 590-604 forse addirittura a Papa Damaso, 366-384 ed oltre), tanto più sorprendente in quanto tu il latino lo sai 😀
    Insomma, modernismo conciliarista puro :D..anche se mi hai già detto che ti rifai più volentieri a certi pensatori medievali…diciamo medievalismo semi-ereticale, allora 😀

  47. habsburgicus scrive:

    le ossa di santi, i teschi, i “memento mori” (diffusissimi da noi in età barocca…forse il non plus ultra della Civiltà 😀 avrete già capito che io non amo troppo il Medioevo, ed é il Seicento barocco che prediligo, il mondo gesuitico, in particolare di Germania cattolica*, Austria e Polonia-Litiania :D) non hanno a che fare con quell’horror celto-nordico cui accennava Mirkhond (per quanto io non ritenga che causa sia il protestantesimno..se non molto, molto indiretta…e, onestamente, è un argomento che non mi interessa :D)

    *uno delle figure che più ammiro è Massimiliano I di Baviera chiamato il “malleus hereticorum”, 1597-1651, Elettore dal 1623…grande statista e ottimo cattolico ! il primo che applicò in modo serio cuius regio eius religio…bella la vita, eh ? quando si trattava di spogliare i cattolici, tutto bene..poi quando toccò a loro, piangevano :D..un po’ di dignità suvvia 😀
    pure l’Imperatore Ferdinando I, 1619-1637, anni in cui la Compagnia di Gesù era super-potente 😀
    soprattutto io apprezzo il “lassismo” in morale attribuito ai gesuiti, e la loro spregiudicatezza 😀 non mi sono mai piaciuti i “puritanesimi” sia quelli cattolici (Savonarola per fare un nome) che, ancor peggio quelli protestanti…
    i gesuiti di adesso hanno solo il nome in comune con quei gesuiti, purtroppo

  48. mirkhond scrive:

    “non hanno a che fare con quell’horror celto-nordico cui accennava Mirkhond (per quanto io non ritenga che causa sia il protestantesimno..se non molto, molto indiretta…e, onestamente, è un argomento che non mi interessa 😀 )”

    A me invece interesserebbe anche il tuo punto di vista, dato che Maurizio non mi ha convinto…..

    • habsburgicus scrive:

      Mah…
      In due parole, ammetto un rapporto molto indiretto
      Il protestantesimo,in quanto “corretto” a fondo però dal “liberalism” massonico e soprattutto dalla “controcultura” marcusiano-nihilista dei ‘60 ecc ecc [ricordiamo che oggi anche Calvino, se fosse vivo, tuonerebbe contro gli USA, esattamente come te :D], è il fondamento della “civiltà” attuale nord-americana..questa inciviltà 😀 fa sentire dai ’60-70 gli effetti su di noi, acuiti negli ultimi venti anni gli unico che conosce Mauricius (ecco dunque gli effeti orrorifici, è il caso di dirlo :D, anche da noi che non fatico a credere siano peggiori dell’originale :D)…non più di quello però, dunque il protestantesimo c’entra ma molto molto alla lontana 😀

  49. Pietro scrive:

    @Miguel: capisco i tuoi sentimenti. Ultimamente ogni volta che scrivo qualcosa per il mio blog devo stare attento a non iniziare con una tirata sulla cialtroneria dei giornalisti italiani. Ormai siamo al ridicolo, chiudo con la solita autocitazione (d’archivio) per esprimere meglio cio’ che penso. Grazie come sempre dell’ospitalita’ http://farfalleetrincee.wordpress.com/2014/07/03/il-morso-di-suarez-ed-i-giornalisti-abusivi/

  50. mirkhond scrive:

    “il Belguo si è così definito prioprio in base alla confessione religiosa !) ha assorbito la democrazia presto, in modo quasi indolore (escludo le follie giacobine, sino al 1799 !) e bene…anche grazie alla moderazione del primo liberalismo belga (dal 1830 sino a c.a 1860-1870), pur massonico e, diciamolo 😀 , alla tiepidezza di molti capi cattolici belgi..”

    La stessa democrazia che lo ha portato a far fuori alcuni milioni di congolesi!

  51. Moi scrive:

    @ IZZALDIN

    Anche la “vostra” Cripta dei Capuccini sarebbe una “lochéscion” da horror “che spacca” … però a Palermo prevale alla fine quella chiassosa e variopinta gioia di vivere “mediterrOnea” 😉 e levantina , cosa che NON riscontriamo nei dintorni di uno spettrale castello Scozzese. Credo che sia così (come in Sicilia, intendo) anche la Transilvania Romena.

    • PinoMamet scrive:

      In effetti tra i primi romanzi “gotici” che mi vengono in mente c’è Il Castello di Otranto, che è di un inglese, però Otranto mica è nelle Ebridi… 😉

      come molte robe “oscure” sono state ambientate in Spagna, prima della sua scoperta come meta vacanziera
      (due robe a memoria: Olalla, di Stevenson, Manoscritto trovato a Saragozza, di Potocki, Il pozzo e il pendolo, di Poe… ma credo si potrebbe continuare)

      Può essere che l’oscurità fosse nei gusti degli autori stranieri più che degli spagnoli o dei pugliesi, che si limitavano a viverci, in Spagna o a Otranto 😉 , però da qualcosa ‘sti autori saranno pure stati influenzati…

      • Moi scrive:

        Anche il Dracula è di un Inglese (nel senso d’ Irlandese 😉 ) in uno scenario NON-Norreno, e il più “Latino” della penisola dei Balcani … e ancora una volta a nessun “Autoctono” è mai venuto da scrivere quel tipo di romanzo lì.

        Forse ‘sti Anglosassoni “vi proiettano” qualcosa che hanno dentro di sé … in fondo, una storia solare, chiassosa e passionale e relativamente “gioiosa” nel Mediterraneo (e dintorni) non sarebbe stata per nulla originale.

    • mirkhond scrive:

      La Transilvania è un paese divenuto a maggioranza latina solo dal XVI secolo in poi.
      E non mi sembra affatto così solare e mediterranea, avvolta da fitte e tenebrose foreste…..

      • Roberto scrive:

        “Solo”

        E già, appena cinque miseri secoli….
        😉

        • mirkhond scrive:

          Voglio dire che il carattere “gotico” della Transilvania, gli è stato conferito dagli Ungheresi, dagli Szekeli e dai Sassoni.
          I Valacchi/Rumeni vi sono giunti dopo, e gradualmente sono divenuti maggioritari.
          Ma ancora fino al 1918, le etnie dominanti erano le prime tre.

  52. mirkhond scrive:

    O non sarebbe stata capita dal proprio gelido e compassato pubblico.
    Che per riscaldarsi deve ubriacarsi e fare casini nei pub….. 🙂

  53. mirkhond scrive:

    “Che l’industria in Italia sia stata gestita malissimo, o non gestita affatto, è pure vero, ma non vuol mica dire che l’umanità debba tornare alla vita del Settecento!”

    Non mi sono spiegato bene.
    Sono intere aziende che stanno chiudendo o fortemente ridimensionandosi, con perdite quotidiane di migliaia di posti di lavoro, solo in minima parte recuperabili.
    E questo E’ IL DISASTRO di una civiltà moderna che ha puntato quasi esclusivamente SULL’INDUSTRIA!
    Che sta conoscendo fallimenti a catena, e precariato alle stesse!
    Avendo voluto abbandonare economie antichissime e collaudate…..

    • Z. scrive:

      Beh, se per risolvere il problema basta tornare tutti a lavorare i campi non abbiamo di che preoccuparci. Non troppo almeno 🙂

      • mirkhond scrive:

        Qual’è la soluzione di Zanardo? 🙂

        • Z. scrive:

          Mica devo far finta di conoscere la Soluzione – non ho ambizioni di arricchirmi vendendo bufale agli elettori 😀

        • mirkhond scrive:

          Visto che amate tanto paraculare, allora avrete anche le risposte giuste.
          Visto che quelle degli altri sono sempre sbagliate….

        • Z. scrive:

          Nessuno ti prende in giro, Duca. Solo che si parla di un problema enorme, che purtroppo non si può risolvere a suon di slogan.

          Che poi ci si rivolga a gente come Vannoni quando si hanno malattie gravi e incurabili lo posso capire, certo.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Ok, ma che io sappia tutti i campi sono già occupati e lavorati efficientemente da nemmeno 900 000 italiani. Ok, facciamo finta che ci convertiamo tutti in produzioni ad alta necessità di manodopera e riusciamo a quintuplicare la popolazione assorbita. Abbiamo sempre da sistemare altri 55 milioni di italiani.
      Di loro che ne facciamo?

  54. mirkhond scrive:

    precariato alle stelle

  55. mirkhond scrive:

    Minima Cardiniana, 37

    Domenica 31 agosto 2014, XXII Domenica del Tempo Ordinario

    FORSE UN TERRORISTA, FORSE UN RIVOLUZIONARIO…

    Siamo dinanzi a una svolta? Certo, quanto sta accadendo nel Vicino e nel Medio Oriente mette davvero a dura prova la nostra capacità di giudizio. Come viatico, vi raccomando caldamente e sinceramente il numero di settembre del mensile “Monde diplomatique”. Non che tutto, intendiamoci, sia in quelle pagine convincente: per esempio non lo è Peter Harling, quando dichiara che le conquiste militari degli jihadisti dello Stato Islamico “approfittano della scomposizione degli stati del Vicino Oriente” (il che è sacrosanto) “e vanno in senso contrario rispetto alla strategia degli Stati Uniti” (hanno una strategia, attualmente, gli USA di Obama?) in quanto “ignorando sempre più l’occupante americano, scatenano una guerra confessionale tra sunniti e sciiti”, laddove appunto Osama, per estirpare il malanno jihadista, conterebbe “anzitutto sugli attori regionali”. Un’analisi abbastanza contorta, che però prescinde a quel che sembra da un problema: chi è che davvero vuole la “guerra confessionale”? Solo e/o soprattutto al-Baghdadi? Arabia saudita ed emirati vicini, a parte il giamburrasca qatariota che fa parte per se stesso, non ne saprebbero nulla? Ma nello stesso numero di quel periodico una bella analisi di Serge Halimi fa il punto sulla “nuova guerra fredda”, mentre all’interno Ismail Alexandrani ce la canta una buona volta – ed era l’ora! – bella chiara, affermando apertamente e limpidamente che dappertutto, dove gli stati si ritirano, succede loro il caos (e se confrontiamo questa verità indubitabile con l’attività destabilizzatrice diretta o indiretta che le potenze occidentali hanno svolto nel mondo durante l’ultimo ventennio, dalla crisi balcanica alla prima guerra del Golfo in poi, tutto diventa ohimè più comprensibile: ma allora, parafrasando un noto detto francese, per saper che cosa c’è sotto bisogna chercher la lobby…). Infine, Antoine Scwhartz fa il punto sulla contraddizione tra progressi socioeconomici delle élites che gestiscono l’Unione Europea e la sua stagnazione di fatto, accompagnata dalla desolante ma non certo involontaria assenza di una visione diplomatica comunitaria. Insomma: tutto il caos nel quale viviamo.

    Di questo caos, ogni giorno immagazziniamo magari senza capire nuove prove. Tutto quel che accade ha un senso, certo: il punto è capire quale. La nuova tregua tra Israele e i palestinesi di Gaza sembra più solida e meno aleatoria delle altre; ha da una parte fatto cadere verticalmente il consenso che i cittadini israeliani assegnavano al loro premier Nethanyahu, ma d’altro canto ha fatto emergere che ormai i vertici israeliani danno l’impressione di non confidare più troppo, o esclusivamente, sulla loro amicizia nei confronti degli Stati Uniti d’America e cominciano a guardare anche altrove, verso la stessa Russia di Putin. L’a modo suo ineffabile monsieur Hollande riceve il 27 agosto all’Eliseo gli ambasciatori accreditati in Francia e annunziandosi ben deciso a combattere lo Stato Islamico di al-Baghdadi senza quartiere si abbandona a una performance di neolingua orwelliana che lascia senza parole, con frasi come queste: “Assad non è più un partenaire della lotta contro il terrorismo, è l’alleato obiettivo dei jihadisti” (vedere per credere: cfr. “Le Monde”, 28.8.2014, p. 2). Proprio così: l’uomo politico europeo che più decisamente di qualunque altro ha appoggiato con il massimo cinismo le forze jihadiste in Libia e in Siria contro Gheddafi e Assad, ora cambia con disinvoltura campo e accusa gli altri d’incoerenza. D’altro canto Obama viene messo sotto accusa da Hillary Clinton per la sua indecisione: se egli avesse appoggiato con decisione a suo tempo i siriani ribelli ad Assad, argomenta la signora, adesso non si troverebbe a dover intervenire contro i jihadisti in Iraq come prima o poi in un modo o nell’altro dovrà fare… Sissignori, perché un uccellino ha sussurrato a mrs. Clinton che le forze siriane ribelli ad Assad avrebbero avuto misteriosamente, carismaticamente, la forza, le intenzioni e il coraggio di esprimere dal proprio stesso seno gli anticorpi che avrebbero neutralizzato quei jihadisti ch’erano magna pars della loro stessa compagine. Ed è stato appunto anche perché intimidito dalle possibili conseguenze di una sua decisione diversa che Obama ha rifiutato ad Assad un appoggio contro i jihadisti dello Stato Islamico: ma sul fatto che Assad – il quale ha alle sue spalle l’appoggio della Russia e dell’Iran – non sia affatto un isolato, e che lo stesso Israele lo preferisca agli jihadisti, i quali, sul problema del Golan, sarebbero di fatto (se riuscissero ad affermare le loro teste di ponte) molto meno accomodanti di lui, ovviamente, Osama tace e la signora Clinton anche. E noi poveri uomini della strada e casalinghe di Voghera ci domandiamo: a che gioco si gioca? Chi crede davvero di poter continuar tanto a prenderci in giro? Perché gli appelli degli iraniani, che da mesi insistevano sui pericolosi movimenti di gruppi jihadisti ad ovest della loro frontiera, non sono mai stati presi sul serio? O è considerata, al contrario, molto opportuna sotto il profilo geopolitico la minaccia dello Stato islamico sunnita alla linea di frontiera dell’Iran sciita? Ne sanno nulla, di tutto ciò, i petrosceicchi della penisola arabica? A giudicare dell’eccellente armamento dei miliziani di al-Baghdadi (che reclutano – orrore!, commentano i nostri media – anche i bambini), si direbbe di no. Del resto, a proposito di bambini, è noto che se qualcuno di essi muore sotto le bombe, a Gaza, ciò dipende solo dal fatto che quelli di Hamas li utilizzano come scudi umani per proteggere i loro missili e i loro tunnel…

    Insomma, siamo appunto in pieno caos. Che la storia non abbia alcun senso intrinseco, del resto, siamo d’accordo: non, almeno, sul piano immanente. Che ne abbia uno su quello trascendente ne sono persuaso, ma non sono né in grado di provarlo né, tantomeno, di capire e spiegare quale esso sia. Certo, però, la storia ha delle regole di comportamento più o meno empiricamente coglibili. Quella del costante rapporto tra successo e giudizio storico diffuso ne è una. Ad esempio, un terrorista e/o un criminale che hanno successo diventano dei rivoluzionari; e viceversa un rivoluzionario che fallisce diventa un terrorista. Puo essere imbarazzante se non terribile pensarci, ma se Hitler avesse vinto la seconda guerra mondiale come sarebbe giudicato oggi il regime nazionalsocialista? Che cosa si saprebbe di Auschwitz? E come si giudicherebbero figure quali Franklin Delano Roosevelt o Winston Churchill? Riuscite a immaginarvi un mondo nel quale poco o nulla si sapesse della Shoah…e in cambio tutto e di più, magari, sui Gulag e sullo sterminio degli indiani d’America?

    Detto in altri termini, possiamo senza dubbio ritenere che sia andata meglio così com’è affettivamente andata. Ma l’essere certi che tutto sia obiettivamente andato per il meglio è qualcosa di cui possiamo esser certi solo in via ipotetica: e che sarebbe comunque impossibile comprovare obiettivamente e scientificamente. Una delle principali tragedie della storia è che, quando si verificano scontri e conflitti, non c’è mai uno che ha Ragione e uno che ha Torto; e che tra i protagonisti della storia non c’è infame che non abbia “le sue” ragioni” né nobilissima figura che non abbia “i suoi torti”.

    Ho scelto di proposito un esempio scomodo e magari scandalizzante, di quelli che mettono a disagio, per invitare alla cautela e all’equilibrio. Siamo tutti scossi e interdetti dinanzi alla non si sa quanto resistibile ascesa di al-Baghdadi e del suo Islamic State. Ma come si può esser certi da che parte sia il “Male assoluto”? Ed esiste poi esso nel mondo della storia che per sua natura è il regno del relativo, dal momento che l’assoluto è una categoria appartenente alla teologia, alla filosofia, alla matematica, ma non alla storia ch’è per sua natura il regno non già del “relativismo”, bensì della relatività?

    E allora, insomma, chi sarà mai questo Bilal Bosnic, musulmano di Bosnia (musulmano per tradizione familiare o neoconvertito a sua volta?) che piove in Italia e si presenta come reclutatore di giovani da avviare alla carriera di guerriglieri islamici?

    “La Repubblica” lo ha intervistato giovedì 28 agosto scorso pubblicando a p. 12 la sua allucinante intervista: e, dalle battute che egli ha scambiato con i giornalisti Giuliano Foschini e Fabio Tonacci, esce un quadro tanto interessante e se si vuole fascinoso quanto allarmante e, sotto molti aspetti, problematico. Intanto, sembra di capire che il nostro parli bene italiano, dal momento che sostiene di star facendo un giro per le comunità musulmane del nostro paese predicando nelle moschee. Sì, ma in che lingua? Non certo in arabo, lingua sacra della religione coranica ma conosciuta poco dai non-arabi, che semmai si limitano a ricordare a memoria il testo di passi del Libro Santo e/o delle preghiere. E allora? In basic english? O nella nostra lingua? Il fatto che ripetutamente egli usi la parola araba jihad al femminile, mentre si tratta di un termine maschile, fa pensare che non padroneggi troppo tale idioma (a meno che l’errore non sia dovuto ai due giornalisti). Ma egli spiega appunto quella parola sostenendo si tratti di “guerra santa”: mentre qualunque buon musulmano sa perfettamente che il jihad è comunque uno sforzo del fedele compiuto in un senso gradito a Dio, ma non dev’essere necessariamente militare: anche un impegno sociale, o umanitario, può essere jihad. E allora? Siamo davanti a un musulmano grossolanamente erudito o a un propagandista che volontariamente semplifica, magari nell’intento di cambiare di tanto in tanto le carte in tavola?

    Il sospetto diviene più intenso quando Bosnic, con evidente piglio – stavolta rassicurante e conciliatorio – precisa che lo stato islamico del quale egli è sostenitore non vuole affatto cacciare i cristiani, ma si limita a chieder loro un contributo fiscale se intendono mantenere la loro fede in terra d’Islam. Qui, le informazioni che egli ci passa sono vere a metà: e una mezza bugia può talvolta esser peggiore di una bella, rotonda menzogna.

    In effetti, è vero che il diritto sharaitico permette ai “popoli del Libro” – che sono essenzialmente ebrei e cristiani: ma tali vengono considerati di solito, dove ci sono, anche gli zoroastriani e addirittura i buddhisti e gli yezidi – i quali non sono propriamente “pagani”, “idolatri”, di mantenere la loro fede se accettano di esercitare solo un culto privato, di rinunziare al proselitismo e di pagare certe tasse (la jizija e il kharaji). Nella tradizione musulmana si tratta di tasse piuttosto lievi: al punto che molti cristiani, i quali sotto l’Islam sarebbero stati tentati di convertirsi per far carriera, ne erano dissuasi dal fatto che, divenuti musulmani, avrebbero dovuto pagare la cosiddetta “elemosina legale”, la zakat, che magari era più pesante. Ora, per quel che sappiamo noi, nello stato islamico del califfo al-Baghdadi i cristiani non solo vengono sottoposti a intimidazioni e minacce, ma vengono anche obbligati a pagare una tassa esorbitante: praticamente, vengono spogliati dei loro beni o quasi. Ora, tutto ciò è la negazione del diritto sharaitico, non il suo compimento: perché una tassazione eccessiva equivale a una forma di costrizione, e sul fatto che nessun ebreo o cristiano possa essere obbligato a convertirsi all’Islam il Profeta e la sua legge sono chiarissimi.

    Su altri punti dell’intervista rilasciata, al contrario, Bosnic abbandona la linea rassicurante e si presenta addirittura più aggressivo di quanto non sia consentito a un buon musulmano. Che cosa vuol dire che lo stato islamico vuol conquistare il mondo intero, Vaticano compreso? Il cristianesimo stesso, che pur passa per essere molto più pacifico dell’Islam, auspica un domani nel quale tutta l’umanità sarà “un solo gregge sotto un solo pastore”. Ma quest’aspirazione all’unione nel segno della vera fede, comunque, è comune a tutte le religioni abramitiche: ed è, in tutte, un’aspirazione escatologica: nella storia quindi, ma alla fine di essa. Ora, appunto per questo, confondere la tattica e la strategia di un movimento politico-religioso, sia pure caratterizzato da un forte elemento proselitistico e militare, con le aspirazioni escatologiche, è un escamotage propagandistico un tantino di bassa lega. Tutti i buoni musulmani, non diversamente dai buoni cristiani e dai buoni ebrei, sanno bene che l’avvento del regno di Dio sulla terra potrà avvenire anche attraverso guerre e sofferenze, ma sarà un momento di pace, di concordia e di giustizia. Che i musulmani lo immagino come totale islamizzazione e i cristiani come totale cristianizzazione, è ovvio e normale: ma soggettivo. Quel che i primi auspicano e si aspettano è il trionfo della Volontà divina, che per loro è espressa nel Libro Sacro; esattamente lo stesso che è atteso e voluto dai cristiani, solo che per loro il trionfo sarà la parola dell’Uomo-Dio. La Parola, appunto, che per i musulmani è un Libro e per i cristiani un Uomo.

    Peraltro, esprimendosi in modi proselitistici e propagandistici, che non esitano a trascendere nella minaccia, Bosnic non si comporta in modo diverso dai tanti che, da noi, spargono continue menzogne e calunnie contro l’Islam. Il fatto è, tuttavia, che egli ha fatto propria una visione della sua fede che non solo è radicale, ma è anche – contrariamente alle apparenze – molto moderna. Egli non è altro, e sa benissimo di esserlo, che un propagandista al servizio delle fitna, la guerra civile tra sunniti e sciiti che è sempre stata endemica nell’Islam, ma che soltanto negli ultimi decenni si è scatenata con violenza, avendo come protagonisti gli emirati sunniti della penisola arabica da una parte e l’Iran sciita dall’altra. Questa è la vera guerra che interessa Bosnic. E lui a un certo punto lo dice con chiarezza. Che poi la fitna islamica coinvolga trasformandoli in vittime e in perseguitati anche cristiani e yezidi, e in prospettiva anche ebrei, magari è vero, ma è un altro discorso; e che essa poi sia sul punto di tracimare anche in Occidente, magari sotto forma di terrorismo, è probabile, ma è un’altra faccenda. Tuttavia non ci si può esimere dal dargli ragione quando ricorda che è stato il mondo “occidentale” ad aggredire, asservire, spogliare quello musulmano, non viceversa; e la storia dei movimenti musulmani modernisti e radicali dell’ultimo secolo, dalla fine della guerra mondiale ad oggi, è stata la storia della reazione violenta a un assoggettamento tanto più odioso in quanto ammantato di valori quali la libertà e la democrazia. Guantanamo, a parte la differenza d’intensità, di estensione e di aspetti tecnici dei due fenomeni, non è diversa da Auschwitz. Ma c’è un dato allarmante che di solito si passa sotto silenzio. Auschwitz è tragicamente coerente con il regime politico che essa rappresenta e con i valori che esso rappresentava; parallelamente, Guantanamo ne rappresenta viceversa la negazione; e il contrasto, la contraddizione, sono troppo sconvolgenti, troppo tragicamente paradossali. Se una tirannide crea Auschwitz se ne può provare orrore, non meraviglia; quanto è una democrazia a concepire Guantanamo, si resta paralizzati dinanzi all’insondabilità di quella che è davvero una perfidia e una perversione, nel senso pieno e totale di questi due sostantivi assunti alla lettera.

    Sentendo parlare Bosnic, d’altronde, va tenuto presente anzitutto e con fermezza un dato. Non siamo qui affatto di fronte all’eterno e immutabile Islam. Siamo di fronte a una declinazione molto minoritaria e “modernista” di esso, che non corrisponde tanto a una “politicizzazione della religione” quanto una “religionizzazione della politica”. Un islam che non deve e non può ingannare nessuno: soprattutto i veri musulmani. Dico non “deve”, ma forse dovrei purtroppo dire “non dovrebbe”. Perché invece, chissà….

    Eppure si deve reagire a queste calunnie pensando a quel che in realtà è l’Islam, la fede di quasi un miliardo e mezzo di persone: la fede di un quarto circa del genere umano oggi vivente e che nella sua grande maggioranza condivide la miseria di quel 90% circa dell’umanità che il sistema della sperequazione istituzionalizzata e globalizzata gestita dalle lobbies finanziarie, economiche e tecnologiche internazionali irresponsabili (ancora una volta nel senso etimologico del termine) dinanzi alla società civile condanna a vivacchiare su circa il 10% delle risorse. E’ quest’immane ingiustizia che finisce col mettere a repentaglio la nostra stessa sicurezza. Paralizzando un detto celebre, è il Sonno della Giustizia che genera Mostri.

    FC

    http://www.francocardini.net/

    • Francesco scrive:

      “Guantanamo, a parte la differenza d’intensità, di estensione e di aspetti tecnici dei due fenomeni, non è diversa da Auschwitz”

      ma a questo glielo ordina il dottore di scrivere cazzate? o una vocina nella testa?

      lasciando perdere la banale scemenza per cui gli islamici sono di natura buoni (tranne quello modernisti e occidentalizzanti, aka terroristi) e che è il Sistema economico che è l’unico protagonista cattivo.

      come se al mondo ci fossero solo “bianchi” e “musulmani”, oltretutto

  56. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “La Transilvania è un paese divenuto a maggioranza latina solo dal XVI secolo in poi.
    E non mi sembra affatto così solare e mediterranea, avvolta da fitte e tenebrose foreste…..”

    Essendoci appena stato, non sono molto d’accordo…

    1) non sappiamo semplicemente quale fosse la maggioranza (analfabeta) in passato. Gli ungheresi dicono che non era latinofona, i rumeni dicono che lo era, io all’epoca non era nemmeno in Oltrarno, figuriamoci in Erdélyi/Ardelia.

    2) La Transilvania è fatta di bellissime colline, più che di montagne.

    • habsburgicus scrive:

      @Miguel
      poi, quando ti sarà opportuno, facci anche un post sulla Transilvania..ci farai contenti !

      P.S: del tuo lungo, e senza dubbio interessantissimo viaggio, hai materiale per almeno una ventina di post….come minimo dieci (50 %) ce li devi 😀 fretta non c’è 😀

    • Roberto scrive:

      Grazie per la testimonianza sulla Romania.
      Ho due amici rumeni che vengono dalla transilvania e mi hanno fatto vedere foto di posti bellissimi (sei stato sul lacul rosu? Uno dei due amici mi ha mandato foto di un matrimonio da lì, sembra un posto da favola)

      • habsburgicus scrive:

        lo è…quantomeno lo era, nell’antidiluviano agosto 1991 (nei giorni in cui facevano il golpe contro Gorbaciov..ma io lo seppi solo in Turchia :D)
        una Romania che NON ha più alcuna somiglianze con la Romania di oggi (sulle cui condizioni socioeconomiche attendo però notizie fresche da Miguel :D)

  57. Miguel Martinez scrive:

    Per Habsburgicus

    “la democrazia moderna può non piacere (io la ritengo una solenne turlupinatura 😀 purtroppo, perché il potere del popolo piacerebbe anche a me !)”

    Rubo due concetti/modi al mio – ahimè non più vivente – amico Costanzo Preve, con cui ero in disaccordo al 50% e in accordo al 50%.

    1) Democrazia vuol dire il potere del demos, contro gli oligoi, i “pochi” che però contano sulla tremenda forza dei mezzi economici. Quindi la “democrazia” è una condizione instabile, di perenne conflitto, che non ha molto a che vedere con parlamenti o affini. Se a dominare (magari anche grazie a tanti voti popol-bovari) sono gli oligarchi, non è democrazia ma oligarchia.

    2) Questo concetto l’ho già espresso un centinaio di volte, e come Costanzo, mi fa piacere sottolinearlo ancora una volta.

    • Francesco scrive:

      il punto 1 è interessante ma la notazione finale è un incredibile fesseria

      il voto del popolo bove NON è soggetto al giudizio dell’intellettuale Preve (0 Miguel o Francesco) e non può essere usato per negare la democrazia

      che nella democrazia convivano e confliggano l’uguaglianza politica e la differenza economica è il bello del sistema, in larga parte, e un corollario necessario della libertà

    • Z. scrive:

      Miguel, occhio a risalire troppo con l’etimo.

      Perché in questo caso “democrazia” vuol dire il potere paritario dei pochi – ancorché più che a Sparta – a cui il privilegio del voto è concesso per diritto di sangue.

      Oltre a questo, il tuo discorso suona molto tipo “se vincono i Nostri è democrazia, se vincono i Cattivi è oligarchia”. Sostituisci “oligarchia” con “terrorismo” e otterrai, in buona sostanza, il discorso che i bushisti hanno rivenduto al mondo durante buona parte dello scorso decennio.

      • Francesco scrive:

        credo di poter difendere i Bushisti: la democrazia è votare oggi per Pippo E poter votare domani contro Pippo

        ci sono molti Pippo che intendono farsi votare oggi e poi smetterla con questa menata delle elezioni

        ciao

        • Z. scrive:

          Solo che se tra Pippo e Pluto voti Pippo i bushisti vogliono sopprimere le elezioni e importi il governo di Pluto. Spiegandoti che votare Pippo non è democrazia, ma terrorismo.

          Sostituisci “terrorismo” con “oligarchia”, “reazione”, “borghesia” etc. e ci trovi una teoria completa di tutti gli ideali politici secondo cui è democrazia solo se si vota chi pare a me 😀

    • Moi scrive:

      @ MIGUEL

      Gli è che ‘unn ci si schioda dal Moloch che nel Suffragio Universale ogni voto debba valere “1” … quello di un poliglotta dottissimo e quello di un semiabalfabeta ignorantissimo, quello di una persona acutissima e quello di una persona ottusa, ecc … ti sembra ancora “una gran bazza”, quindi, il Suffragio Universale così com’ è ? 😉

      • Moi scrive:

        Parlo di “ignoranza facoltativa” pajettiana, eh …

      • PinoMamet scrive:

        C’è da dire che il poliglotta dottissimo può benissimo essere un emerito coglione o un grandissimo disonesto, tanto quanto l’analfabeta…

        c’è un libro di un tale, leggiuchiato non comprato in libreria, un saggio sulla stupidità e il suo peso nella Storia: lo consiglio a tutti, l’autore, che non ricordo, dimostra con validi argomenti i danni provocati dagli stupidi, e la costante percentuale di stupidi in tutti i gruppi umani, anche le elites intellettuali più selezionate…

        😉

      • Z. scrive:

        Moi,

        siccome ne parli spesso, a questo punto sono davvero curioso: tu come proporresti di riformare il suffragio universale al fine di pesare i voti?

        • Moi scrive:

          Lo scrissi già … in base a livello culturale e spirito critico. Ma in termini oggettivi, NON propagandistici. Sapendo che non sarebbe facilissimo a livello organizzativo …

          Comunque la cosa buffa è che gli Intellettuali che sono contro per principio, sono i primi ad autopenalizzarsi col suffragio universale così com’è … parlando sempre e solo fra di loro. Dimentichi del fatto che il voto dei “subumani” conti quanto il loro.

        • Moi scrive:

          @ Z

          Da un certo punto di vista, ammiro la rara sincerità del RadicalChic Garamellini :

          http://www.ilfazioso.com/lottusa-superiorit-morale-dei-radical-chic-di-sinistra-devono-votare-solo-gli-intelligenti.html

          … rispetto ai suoi consimili

        • Z. scrive:

          L’impressione che ho è che vorresti che gli intellettuali di sinistra rivendicassero il voto come un loro esclusivo privilegio solo per poterli attaccare.

          Ma porca miseriaccia, niente, quelli non si decidono a farlo. E così non li puoi attaccare. E la cosa ti indispone 😀

          Che problema hai con la sinistra, Moi? dico davvero! Berlusconi, Grillo, Gentilini, Travaglio… per te se spara addosso alla sinistra va bene pure il mostro di Dusseldorf!

          Z.

          PS: a parte questo, su quali “termini oggettivi” vorresti basare la selezione? Dammi un’idea, fammi capire cos’hai in mente!

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          L’ultima volta che ho letto di voto per intelligenza è stata una proposta di un elettore di Giannino, quindi non un komunista….

      • Francesco scrive:

        io continuo ad apprezzare molto codesto Moloch

        ciao

        PS anche perchè il Misuratore Oggettivo di Intelligenza e Onestà (MOIO per gli amici) non pare a portata di mano

    • Andrea scrive:

      “Se a dominare (magari anche grazie a tanti voti popol-bovari) sono gli oligarchi, non è democrazia ma oligarchia.”

      Non ho potuto seguire il resto, ma sono pienamente d’accordo su questo (anche se non mi è molto chiaro chi siano i “popol-bovari”…)…
      Ci si era sgolato anche Solzenicyn alla Duma, se non erro… Il discusso e discutibile Solzenicyn, per carità…

  58. habsburgicus scrive:

    Canossa laica
    http://www.liberoquotidiano.it/news/11681057/Fausto-Bertinotti–comunista-pentito-.html
    ne lodo l’onestà intellettuale…ha capito (forse in ritardo, ma meglio capire che non comprendere :D) il fallimento del marxismo-leninismo…
    vabbè, non ha capito bene i difetti del liberalismo, ma non si può chiedere tutto in una volta…fra 40 anni, forse 😀
    a me Bertinotti fu sempre simpatico e fu un OTTIMO presidente della Camera, il migliore della II Repubblica

    • Z. scrive:

      Credo che Bertinotti – come pressoché chiunque altro, del resto – non creda più da molto tempo al marxleninismo. Detto questo, la riflessione sull’importanza delle libertà negative è sempre buona cosa.

  59. mirkhond scrive:

    “Essendoci appena stato, non sono molto d’accordo…”

    Dalle foto, mi da l’impressione di un paese cupo…..

    “non sappiamo semplicemente quale fosse la maggioranza (analfabeta) in passato. Gli ungheresi dicono che non era latinofona, i rumeni dicono che lo era, io all’epoca non era nemmeno in Oltrarno, figuriamoci in Erdélyi/Ardelia.”

    Credo invece che abbiano ragione gli ungheresi.
    Quando Aureliano (270-275 d.C.), ritirò, le truppe dalla Dacia romana, si portò appresso anche la maggiorparte della popolazione romanizzata.
    Rimasero abitate solo Sarmizegetusa e altre poche città verso il Danubio, essendo però anch’esse progressivamente abbandonate nel corso del IV secolo dopo Cristo, fino all’arrivo dei Visigoti a loro volta incalzati dagli Unni.
    Fino al XIII secolo dopo Cristo, non ci sono prove archeologiche, ne documentarie su una continuità insediamentale latinofona nell’antica Dacia.
    Il nome stesso rumeno di Ardeal è un calco dell’ungherese Erdélyi, in latino Transilvania, il paese oltre le selve.
    I Valacchi, stando agli studi di linguistica, che ne hanno dimostrato la forte somiglianza con l’Albanese, sono verosimilmente i resti della popolazione latinofona balcanica a SUD del Danubio, stanziata nelle antiche province romane di Mesia, Dardania, Macedonia settentrionale, e cioè approssimativamente l’area tra Belgrado, Vidin, Sofia, Skopjie e parte del Kosovo.
    Questa grossa massa latinofona, stando alle ricostruzioni che si possono ricavare dall’analisi linguistica, rimase abbastanza compatta, nel mare delle invasioni avare e slave del VI-VII secolo dopo Cristo, e fino al X secolo anche l’idioma latino divenuto valacco, era uniforme.
    Da quell’epoca, l’affermarsi di una forte Bulgaria, unita alla pressione serba, e poi la restaurazione dell’autorità romano bizantina dopo un conflitto durato quasi 50 anni (971-1018 d.C.), unito all’estendersi della pesante fiscalità bizantina, portò alla frantumazione del vasto blocco valaccofono in una diaspora di pastori seminomadi tra il Mar Nero e l’Adriatico.
    Un grosso nucleo si stanziò nell’antica Tessaglia, che da allora prese il nome di Grande Valacchia (Megalovlachia), un altro gruppo si stanziò in Etolia, che prese il nome di Piccola Valacchia (Microvlachia).
    Altri gruppi si dispersero in Albania, Macedonia meridionale, Bosnia (i Monti Romanja presso Sarajevo), entroterra dalmata (qui noti come Morlacchi) e in Istria (i Ciceri o Cicci, oggi ormai del tutto slavizzati come i Morlacchi e i Valacchi di Bosnia).
    Ma il gruppo più grosso, valicò il Danubio tra XI e XIII secolo, stabilendosi in Transilvania, solo parzialmente popolata, oltre che dai dominanti ungheresi, dai Szekely, popolo magiarofono d’incerta origine, ma che vanta di discendere da un gruppo di Unni, rimasti in Transilvania dopo la dissoluzione dell’impero di Attila e il ritiro del grosso delle orde unne, ad est dei Carpazi, intorno al 470 d.C.
    I re d’Ungheria, sempre per i problemi di popolamento, invitarono anche numerosi coloni tedeschi (detti Sassoni, sebbene, pare vi fossero anche Bavaresi tra loro), col compito di difendere il confine carpatico dalle orde cumane.
    I Valacchi, comunque già alla fine del XIII secolo, dovettero essere una componente assai consistente, visto che, forse dietro accordi con i sovrani ungheresi, dilagarono a sud delle Alpi transilvaniche, fondando l’Ungrovalacchia, con a capo un voivoda (principe) di origine cumana, Basaraba, fondatore di una dinastia che avrebbe regnato in Valacchia fino al XVI secolo (il celebre Dracula ne era un discendente).
    Il tutto, occupando terre che erano state prima peceneghe e poi cumane, ma spopolatesi in seguito alle invasioni mongole del 1237-1241, e che avevano visto una grossa fetta di Cumani, già in parte sul punto di convertirsi al Cattolicesimo latino ad opera di domenicani ungheresi, a fuggire in Ungheria.
    Intorno al 1345, re Luigi I d’Angiò Napoli (1342-1382), conquistò il territorio ad est dei Carpazi fino al Dniestr, fondandovi il voivodato di Moldavia, e aprendolo alla colonizzazione di due grosse orde valacche.
    La seconda di queste orde, guidata da un certo Bogdan di Maramureš, risulta stanziata in Transilvania intorno al 1334-1335, ma proveniva da Vranje, in Serbia (oggi al confine con Macedonia e Bulgaria), e probabilmente fu l’ultimo gruppo valacco di una certa consistenza a stabilirsi in Transilvania.
    Bogdan e il suo gruppo, erano talmente numerosi, da rovesciare il voivoda di Moldavia di nomina ungherese, Šaš Voda, pure lui valacco, e prenderne il posto (1364), rendendosi autonomo dall’Ungheria, e destreggiandosi tra questa, la Polonia e la Lituania.
    Lo storico rumeno Nicolae Jorga (1871-1940), afferma che ancora nel XV-XVI secolo un terzo della popolazione serba era costituita da Valacchi, oggi ridotta ad una minoranza di circa 55.000 persone, stanziata sul fiume Timok.
    Intorno al XV secolo, il numero dei Valacchi era talmente aumentato, che le tre popolazioni cattoliche latine dominanti la Transilvania, Ungheresi, Szekeli e Sassoni, nel 1437-1438 strinsero un accordo, l’Unione delle Tre Nazioni o Unione Fraterna, per assicurarsi il perpetuo dominio in Transilvania, a scapito della crescente massa valacca ortodossa, che ormai da sola eguagliava i tre popoli dominanti messi insieme.
    I Valacchi, o meglio i loro leaders più ambiziosi per scalare nella società dovettero convertirsi al Cattolicesimo e magiarizzarsi.
    Uno di loro Janos Hunyadi (1387-1456), divenne il reggente e sovrano de facto dell’Ungheria nel 1437-1456.
    Suo figlio Mattia Corvino, sarebbe divenuto uno dei più grandi re d’Ungheria (1458-1490).
    Tra XVI e XVIII secolo i Valacchi divennero l’etnia maggioritaria, ma i tre popoli dominanti, sia pur religiosamente divisi dalla metà del XVI secolo (Ungheresi in maggioranza calvinisti e unitariani, i Sezekely in maggioranza rimasti cattolici, con minoranza calvinista, i Sassoni divenuti luterani), mantennero però intatto il loro predominio.
    Non scalfito, ne dal vassallaggio ottomano della stessa Transilvania, eretta a principato autonomo nel 1540-1691, e nemmeno dalla conquista asburgica.
    Il Supplex Libellum Valachorum, presentato all’imperatore Giuseppe II (1780-1790), da tre notabili valacchi, Horia, Clošca e Crišan nel 1784, durante una visita del sovrano in Transilvania, non ebbe alcun effetto.
    Fu solo al seguito della rivoluzione ungherese del 1848-1849, in cui i Valacchi transilvani, tra cui gli Asburgo traevano numerosi grenzer sulla loro frontiera orientale, grazie al loro lealismo dinastico (anche e soprattutto in funzione antiungherese), ottennero finalmente un riconoscimento paritario come ethnos.
    Ma nel 1867, con l’instaurazione della duplice monarchia austroungarica, gli Ungheresi, restaurarono il loro ruolo di dominanti, iniziando un’opera di magiarizzazione durata fino al 1918, e rimasta incompiuta, perché ormai tardiva in un’epoca di affermazione e consolidamento dei vari nazionalismi.
    Col crollo dell’Austria-Ungheria, e uno sfortunato tentativo ungherese di salvare la Transilvania nel 1918-1919, quest’ultima annessa alla Romania subì un processo simil-contrario di pesanti discriminazioni e di romenizzazione delle minoranze ex dominanti, ungherese in testa, parzialmente interrotta dalla riannessione all’Ungheria di mezza Transilvania nel 1940-1944, ottenuta per la mediazione di Hitler.
    Coll’avvento del comunismo, e soprattutto con Ceaucescu (1965-1989), la politica di romenizzazione forzata riprese, a dispetto dell’internazionalismo marxista, cacciando circa 700.000 dei 735.000 Tedeschi di Transilvania e vessando pesantemente Ungheresi e Szekely.
    Questi ultimi, dopo la caduta di Ceaucescu e la fine del nazionalcomunismo, chiesero la creazione di una regione autonoma in Transilvania.
    Cosa negata dal governo di Bucarest e vista male dai Rumeni, come confermatomi dalla mia conoscente di Neamt, fieramente nazionalcomunista, ortodossa e antiungherese!

    • PinoMamet scrive:

      ” “non sappiamo semplicemente quale fosse la maggioranza (analfabeta) in passato. Gli ungheresi dicono che non era latinofona, i rumeni dicono che lo era [… ] .”

      Credo invece che abbiano ragione gli ungheresi.”

      Scusa Mi’, ma prima dici che hanno ragione gli ungheresi, cioè che in passato la regione non era latinofono, poi scrivi che che i latinofoni erano consistenti dal XIII sec. e più tardi maggioritari…

      caspita, il XIII sec. non è abbastanza passato per te?
      😉

  60. mirkhond scrive:

    Non ci capiamo.
    I Rumeni sostengono di essere SEMPRE rimasti in Dacia/Transilvania anche DOPO il ritiro delle legioni e coloni romani a SUD del Danubio tra 271 e 274 d.C., più alcuni residei rimasti nelle principali città, che li seguirono gradualmente tra 274 e 375 d.C.
    Insomma tra III-IV e XIII secolo dopo Cristo non ci sono prove archeologiche e documentarie di una CONTINUITA’ insediamentale rumena in Transilvania!
    Quando i Valacchi vi si insediarono, la Transilvania era una terra ungherese e szekely, e con l’arrivo in concomitanza dei coloni tedeschi!
    E’ chiaro ora?

    • PinoMamet scrive:

      Per essere chiaro era chiaro anche prima Mi’ 😉

      ma Miguel mica sosteneva che “in Transilvania hanno sempre abitato i romeni”, diceva invece che “non sa che lingua parlassero in maggioranza nel passato

      è il tuo uso del termine “passato” che mi risulta un po’… particolare 😉

      insomma, mi pare che lo intendi come se il tuo presente fosse il XIII secolo!! 😀
      😉

      • mirkhond scrive:

        I Rumeni la vedono diversamente, e se leggessero ciò che gli studi di NON rumeni e anche di NON ungheresi dicono, mi lincerebbero!
        Non capisco quindi la tua contestazione….

        • PinoMamet scrive:

          Mirkhond, mi sa che parliamo di cose diverse.

          Tu mi dici che i romeni erano tot nel tal secolo, e tot nel tal’altro, e io, che non lo so, prendo con beneficio d’inventario e imparo.

          Io ti dico invece che la tua idea di passato è un po’ particolare.

        • mirkhond scrive:

          “Io ti dico invece che la tua idea di passato è un po’ particolare.”

          Non capisco che cosa ti scandalizzi di un’analisi storica che dimostra che una delle due teorie sulla storia etnica della Transilvania, sia sbagliata…..

        • PinoMamet scrive:

          Ma non sono scandalizzato!!

          scusa, che me ne frega a me della Transilvania??

          ti ho solo fatto notare che anche il XIIi, XIV, XV sec…. sono abbastanza “passati”.

  61. mirkhond scrive:

    residui

  62. mirkhond scrive:

    Martinez dice anche:

    “Gli ungheresi dicono che non era latinofona, i rumeni dicono che lo era”

    Ed io ho replicato, in base ai miei studi.

    • PinoMamet scrive:

      è questo il punto, Mi’.

      Miguel scrive che gli ungheresi dicono che la Transilvania non era latinofona nel passato;

      tu rispondi dicendo che in realtà hanno ragione, perché i latinofoni sono arrivati solo nel XIII sec. 😉

      insomma, è tutto giocato sul termine “passato”, che per te evidentemente comincia dal XIII sec. a ritroso 😉

      te lo faccio notare qua non perché me ne freghi particolarmente della Transilvania, che per me interessa al limite come location per storie trash di vampiri 😉

      ma perché è un’occasione di notare una tua tendenza che ho già notato altre volte, cioè quella di vivere come se i secoli non fossero mai passati
      (come quando parli di Norreni ecc. ecc.)
      Tutto qua.

  63. mirkhond scrive:

    “ma perché è un’occasione di notare una tua tendenza che ho già notato altre volte, cioè quella di vivere come se i secoli non fossero mai passati
    (come quando parli di Norreni ecc. ecc.)
    Tutto qua.”

    In sostanza una critica perché non abbocco alle mitologie nazionalistiche MODERNE, che ate invece, stanno tanto care…..

    • PinoMamet scrive:

      Mirkhond, no, non ci siamo.

      Ti ripeto, a me non me ne frega niente di che lingua parlano in Transilvania, e non si tratta di “abboccare” proprio a niente.

      Peraltro se sono maggioranza dal XVI sec. le mitologie nazionali c’entrano ben poco.

      • mirkhond scrive:

        Purtroppo c’entrano eccome invece.
        Viste le RECENTI TRAGEDIE dovute proprio a tali mitologie.
        I Rumeni non si saranno scannati tra loro.
        Ma non sono stati teneri con le loro minoranze, ne prima, ne DURANTE il comunismo!

  64. mirkhond scrive:

    “ti ho solo fatto notare che anche il XIIi, XIV, XV sec…. sono abbastanza “passati”.

    E io ti ho fatto notare che i Rumeni NON accettano i risultati di questi studi!
    Come tutti i NAZIONALISTI FANATICI, così attaccati ai loro MITI identitari, che non accettano studi che glieli contestano.
    Vedasi i “Greci”, gli “Ebrei”, gli “Italiani” ed ora pure i Valacchi…..
    Ma con l’ennesimo nazionalcomunista mi devo scontrare?

    • PinoMamet scrive:

      Mirkhond, guarda che stai combattendo una battaglia da solo e contro nessuno.

      Io ti ho detto solo che ho notato, in questa e in altre occasioni che non c0entrano niente con la Romania (per inciso, i romeni in genere mi stanno anche sulle balle) che tendi a vivere nel passato.
      Un passato molto passato, tra l’altro, ma vabbè.

      Sto parlando di te e con te. Fine.

      Non mi proiettare addosso i tuoi spettri: il nazionalcomunismo, le mitologie nazionali ecc.

      Poi, sì, noncredo che gli ebrei discendano dai Khazari e penso che in Grecia abbiano parlato greco più di quanto lo credi tu, ma cavoli, sarò anche libero di avere un’opinione mia??

      • mirkhond scrive:

        E io sarò libero di seguire ciò che mi dicono gli studi di gente che vale molto più di me?
        O i signori nazionalrisorgimentalisti si dispiacciono?

  65. mirkhond scrive:

    “tu rispondi dicendo che in realtà hanno ragione, perché i latinofoni sono arrivati solo nel XIII sec.”
    Embè? C’è una bella differenza tra il dire che sono sempre vissuti in Transilvania, e l’assenza di prove di tale presunta continuità insediamentale in un vuoto di almeno UN MILLENNIO!
    E’ troppo poco?

    • PinoMamet scrive:

      Vabbè, Mirkhond, ma lo vuoicapire che non ti ho mai contestato questo?

      Sei tu che ti sei buttato lancia in resta a dimostrare che i romeni sono arrivati in Transilvania nel tal secolo. Bene, RIPETO, lo prendo con beneficio d’inventario.

      Io ti ho detto solo che tu fai iniziare il tuo passato quando quello degli altri è cominciato da un pezzo!

      dai là… non vederci troppe cose.

  66. mirkhond scrive:

    Francamente non capisco il perché di tale tua contestazione.
    Poi, libero di non credere a ciò che ho riportato…..
    Però vedo che questi argomenti nazionalistici ti colpiscono particolarmente……

    • PinoMamet scrive:

      Mirkhond perdona la franchezza ma non hai capito un cazzo.

      Posso rispiegartelo?

      1- a me dei romeni non me ne frega niente;

      2- non ho mai contestato i tuoi dati;

      3- ti ho solo fatto notare che anche il XVI sec. rientra nella definizione di “passato”.

      Poi se tu vuoi vederci dentro il Risorgimento a tutti i costi, liberissimo, ma non mettermi in bocca cose che non ho detto.

  67. mirkhond scrive:

    Io ho solo postato ciò che mi dicono gli studi che ho letto per anni, e che credo siano convincenti.
    Sei tu che ti scandalizzi di non so cosa, ma che evidentemente tocca corde profonde, ogni volta che contesto mitologie identitarie radicate e sentite.
    La storia balcanica per andare dietro a tali mitologie, è un rivolo di sangue da 200 anni.
    Se davvero non te ne fregasse non staresti a contestarmi il mio rifiuto di credere a tali mitologie……

    • PinoMamet scrive:

      Mirkhond, permettimi, vammi a trovare il passo dove ti ho contestato i tuoi dati!

      Deve essere la terza o la quarta volta che ti ripeto che non ti sto contestando niente e che non mi sto scandalizzando di niente.

      Più di così non so come fare a spiegartelo, non posso passare tutta la notte a ripertetelo…

  68. mirkhond scrive:

    “non mi sto scandalizzando di niente.”

    Veramente l’impressione che mi dai è proprio il contrario, visto il tuo insistere sull’argomento che va CONTRO una mitologia nazionale, quella degli attuali dominatori della Transilvania.

  69. mirkhond scrive:

    Constato soltanto che ogni volta che affronto argomenti etnici, e relativi studi che mostrano come certi identitarismi etnici siano in realtà delle mistificazioni moderne, entri in scena tu scandalizzato……

    • PinoMamet scrive:

      Scusa Mirkhond è la millesima volta che ti ripeto che non sono scandalizzato, che non ti contesto i tuoi studi e che la Romania, di cui non m ifrega nulla, è solo un pretesto per parlare di una tua tendenza che mi incuriosisce.

      Ed è la millesima volta semplicemente perché per mille volte all’incirca che te l’ho fatto notare 😉 mi hai risposto parlandomi di Risorgimento, mitologie nazionali e altre cose di cui non ho parlato, e dicendomi che ero “scandalizzato”.

      Sono scandalizzato solo dal fatto che non mi leggi prima di rispondermi! 😉

      Io ti dico che il XIV sec. a casa mia, è “passato”, e tu credi che io mi sia “schierato dalla parte della storiografia romena”.
      😉

      Ma so già che mi risponderai parlandomi di nuovo di altro, cioè che in realtà gli ungheresi hanno ragione e le mitologie nazionali ecc. ecc., quindi è tutta fatica sprecata.

      Mi dispiace Mi’ ma in questa tua battaglia non sono schierato, trovati un romeno per litigarci 😉

  70. izzaldin scrive:

    @Moi

    Anche la “vostra” Cripta dei Capuccini sarebbe una “lochéscion” da horror “che spacca” … però a Palermo prevale alla fine quella chiassosa e variopinta gioia di vivere “mediterrOnea” 😉 e levantina , cosa che NON riscontriamo nei dintorni di uno spettrale castello Scozzese. Credo che sia così (come in Sicilia, intendo) anche la Transilvania Romena.”

    La cripta dei Cappuccini è un luogo molto horror, quasi death metal.
    Una cripta simile (penso sia barocca) esiste anche a Roma e in molti altri posti, immagino.
    Non per essere monomaniaco, però sull’attitudine dei miei concittadini sulla morte c’è un bel pezzo del grandissimo Pippo Fava, giornalista (nato a Siracusa ma vissuto a Catania) ucciso dalla mafia negli anni ’80, padre del Claudio Fava di Sel.
    “se gratti la terra a Napoli, trovi mille rapinatori che cantano e ballano;
    se gratti la terra a Catania, trovi falsari allegri e giocosi fra centinaia di banconote false stese ad asciugare;
    se gratti la terra a Palermo, trovi il livore di un teschio.”
    Siamo meno scenografici dei napoletani, meno intraprendenti dei catanesi, più fatalisti e immobilisti, quasi imbalsamati. Tanto è vero che proprio la cripta dei Cappuccini è stato il paradiso degli imbalsamatori (Salafia, il più grande, ha donato alla famiglia Lombardo una perfetta imbalsamatura della piccola Rosalia Lombardo, da poco rovinata da quei bastardi del National Geographic che l’hanno aperta SENZA CHIEDERE PERMESSO alla famiglia. che schifo http://palermo.blogsicilia.it/rosalia-lombardo-rovinata-dal-documentario-della-national-geographic/49816/ . )

    per il resto, concordo con Mauricius: è sbagliato attribuire ogni sconcezza al protestantesimo, se andate a vedervi i rituali dell’Inquisizione troverete un gusto dell’orrido cupo e grottesco da far impallidire Dracula et similia.
    E, checchè ne possa pensare Habsburgicus 🙂 , siamo già ben oltre il Medioevo

    saluti,
    Izzaldin.

  71. habsburgicus scrive:

    Breve nota sulla Transilvania (possibilmente senza scatenare polemiche :D)
    Nella sostanza, con alcune nuances, sono d’accordo con la tesi di Mirkhond, detta ungherese o di Rößler che la difese nella seconda metà del XIX secolo, giungendo a convincere addirittura molti FRANCESI..ed è tutto dire 😀 poi i francesi cambiarono di nuovo opinione, con poche eccezioni pubbliche, durante la I GM et pour cause 😀 (ma vi sono dei precedenti di questa teoria già a fine XVIII secolo)
    Onestà però vuole che si ammetta che i MIGLIORI campioni della tesi romena hanno qualche ragione seria (non sono dunque ipso facto dei fanatici risorgimentisti..e anche se lo fossero ciò non influisce sulla validità delle loro tesi; non mi riferisco naturalmente alla “spazzatura” patriottarda molto diffusa prima del 1944 e di nuovo sotto Ceauşescu), dunque è un dibattito secondo me ancora aperto….meglio evitare toni apodittici
    Sul passato, in effetti XVI secolo è passato 😀 la frase “giusta” di Miguel sarebbe stata nel “Medioevo”, ma non sottilizziamo (del resto alcuni ungheresi nazionalisti parlano di immigrazioni da Moldovalacchia nel XVIII secolo, dunque almeno implicitamente, anche se non so se osino dirlo apertis verbis, presuppongono forse una maggioranza non latinofona sino al XVIII secolo)..in ogni caso nessuno nega questa maggioranza(solo numerica !) latinofona dal XVIII secolo…che un po’ passato è anch’esso 😀

  72. Z. scrive:

    A proposito di giornalisti, per Moi:

    ho sentito di striscio un servizio TG dove si parlava di un certo Umar Lazzaro o qualcosa del genere. Insomma, il tuo “amico” che citavi spesso fino a non molto tempo fa.

    Ammettilo, lavori per l’antiterrorismo 😀

    • Moi scrive:

      @Z

      Umar Andrea, il “Maestro Anziano in Allah” del coetaneo Ibrahim del Nevo a GenovaBad, Liguristan, è on-line da … bèla dis an ? Aisha Farina, da Milanistan Lombardistan , un po’ meno …

      Tutti giovani che in una società talmente secolarizzata e materialista edonista in cui Dio NON è neppure un’ ipotesi, volendo (!) crederci, NON accettando o NON accettando più un simile “Deserto dello Spirito” hanno per forza di cose scelto l’ Islam.

      E qui, @MAURICIUS, quando docevo che ai tempi di Padre Candido Amantini (Maestro di Padre Gabriele Amorth) la tua avversione alla Messa in Latino sarebbe stata considerata davvero (!) di Natura Sulfurea, NON intendevo dirti che vorrei esorcizzarti, ma constatare (!) la diversità storica … e, ai tempi di Padre Candido Amantini , il Cattolicesimo veniva preso sul serio almeno quanto l’ Islam oggi.

      SE avessi il cosiddetto “Dono della Fede”, ne sarei geloso quanto un Musulmano nel proprio … NON accettando che dei “Putei da GREST” pensino “Gesù o Goku, cosa casso vuto che ghe cambi ?”

  73. Z. scrive:

    Dopo aver letto l’articolo che descrive questa curiosa, ennesima iniziativa della Casaleggio Associati…

    http://bologna.repubblica.it/cronaca/2014/08/28/news/il_m5s_porta_il_caso_almalaurea_in_parlamento-94582051/

    …c’è qualcuno che è in grado di spiegarmi quale sia la pietra dello scandalo, e in che modo il ministro dovrebbe intervenire?

  74. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Credo invece che abbiano ragione gli ungheresi.”

    Conosco la tesi che citi.

    Non so se sia vera o errata, e ha una sua logica.

    Ma come sempre in questi casi (pensa alla domanda, “perché in Inghilterra si parla inglese?”, cui non esiste alcuna risposta sicura), costruiamo una bella ipotesi con pochissimi dati.

    Della maggior parte della storia umana, non esistono prove archeologiche, anche perché non è facilissimo capire che cosa dovremmo trovare (biblioteche in proto-rumeno?).

    La possibilità che masse di pastori abbiano appreso il latino nell’attuale Bulgaria mi sembra bizzarra quanto la possibilità che l’abbiano appreso nell’attuale Romania.

    Inoltre, una pressione dalla fiscalità bizantina non spiega certamente perché i latinofoni dovrebbero essere diventati maggioranza in Transilvania oltre mezzo millennio dopo.

    Tutto questo solo per arrivare alla conclusione fondamentale: boh….

  75. Miguel Martinez scrive:

    Per Z e Moi

    “tu come proporresti di riformare il suffragio universale al fine di pesare i voti?”

    Una soluzione potrebbe essere, legare il diritto di voto a qualche forma di servizio civile.

  76. Roberto scrive:

    “Lo scrissi già … in base a livello culturale e spirito critico. Ma in termini oggettivi, NON propagandistici. Sapendo che non sarebbe facilissimo a livello organizzativo …”

    Sarebbe impossibile in mancanza di una definizione oggettiva di spirito critico e livello culturale

    E pure se fosse possibile, sarebbe profondamente ingiusto & immorale.

    Trovo invece affascinante l’idea di miguel. Devi avere 18 anni e aver fatto un periodo di servizio civile (sinceramente metterei pure il servizio militare nel mazzo)

    • Pietro scrive:

      Non concordo. La questione posta in questi termini pecca di idealismo/intellettualismo. Tanti vedono andare a votare come una seccatura, se si mettono dei paletti diventa ancora piu’ una seccatura. Quello che critico in tante persone di alto valore e’ un eccessivo intellettualismo che porta a non capire che la gente NON e’ intellettuale. Personalmente non vedo un modo per alzare il livello culturale delle persone, a meno che 1) non si creda di poterlo fare in maniera coercitiva 2) non si abbia la fede e si creda quindi nel miracolo. Per quanto mi riguarda la contraddizione piu’ grossa in tanti discorsi e’ il rifiuto di accettare che la democrazia e’ un sistema imperfetto che non puo’ che diventare oligarchia a seconda del momento storico. La democrazia finisce con un no, dato che non puo’ esistere se non condivisa da tutti. A me va benissimo limitare l’accesso al voto o porre requisiti specifici ma sapendo che si sta limitando il bacino elettorale ai “migliori” e non alzando il livello culturale. Piuttosto imporre a tutti il servizio civile a cui segua il voto come riconoscimento dell’acquisita cittadinanza.

      • Roberto scrive:

        La frase “la gente non è intellettuale” non è caratterizzata da un certo intellettualismo?
        🙂

        Scherzi a parte, dico proprio che legare il voto a cultura, intelligenza, savoir-vivre e altri parametri da intellettualoidi è una schifezza

      • Z. scrive:

        Il giorno in cui passerà questa simpatica legge civilsovietoide – onere di fare il Giovane Pioniere per chi desidera il diritto di voto alle elezioni della Repubblica Popolare Italiana – avvisatemi con un po’ di anticipo.

        Così metto in piedi un’associazione fasulla – che chiamerò, ad esempio, Fondazione Indipendente Giovani Attivisti – che rilascerà attestati di compiuto volontariato ai giovani meno industriosi dietro pagamento di una modica somma in denaro.

        Per disobbedienza civile, certo, e anche perché da bovghese covvotto e decadente qual sono trovo a dir poco urticante l’idea della coscrizione obbligatoria in tempo di pace.

        Ma anche e soprattutto per soldi, che c’è crisi e tengo famiglia 😀

    • Z. scrive:

      Dissento dal servizio obbligatorio, militare o civile che sia.

      Ci manca giusto il catechismo laico sul Buon Cittadino Altruista, per chi come me non ha mai seguito neppure quello cattolico!

      Il volontariato, per definizione, dev’essere volontario: un’attività svolta perché la si ritiene importante, non per guadagnarsi diritti o privilegi.

  77. Miguel Martinez scrive:

    Per Pietro, Roberto, Moi…

    sulle elezioni…

    Il problema non è a mio avviso la “cultura”: come credo di avervi già detto, la mente più brillante del movimento oltrarnino è un ex-bidello di asilo nido, in pensione, con la terza media.

    E’ una persona che sa analizzare con estrema lucidità la politica ed elaborare strategie, frenare eccessivi entusiasmi e analizzare documenti legali e amministrativi.

    Il problema casomai è la massa di persone che decidono all’ultimo momento come votare in base a qualche titolo ascoltato distrattamente alla televisione.

    Io parlavo di “servizio civile”, ma intendo soprattutto che non sarebbe male se per votare si dovesse comunque dimostrare un qualche impegno tra un’elezione e un’altra, ovviamente un impegno che può assumere forme ideologiche anche opposte.

    Non mi viene in mente una formula tecnica, ma – per citare un caso un po’ sopra le righe – farei votare chi fa volontariato in un campo Rom, come farei votare chi ha messo in piedi un comitato per buttare fuori i Rom dal quartiere 🙂

    • Pietro scrive:

      @Miguel: ho capito benissimo cosa intendi ma continui a ritenere a ragionare secondo la logica per cui votare e’ un diritto, oggi invece prevale quella secondo cui votare e’ un dovere, quindi una seccatura. Le persone che hai citato potrebbero essere attivissime e non avere nessuna voglia di votare, mentre altre che vanno volentieri potrebbero non avere alcun titolo. A mio avviso la questione e’ molto semplice: la democrazia non funziona se il livello medio delle persone si abbassa. Le strade per le “brave persone” sono tre: radicalizzarsi FUORI dal sistema (eversione), radicalizzarsi NEL sistema (diventare come chi governa oggi quindi fare lavoro di lobby e molte cose poco etiche), andare in letargo aspettando tempi migliori.

    • Francesco scrive:

      Miguel

      la democrazia degli attivisti? meglio, dei fanatici? sai che ho più fiducia nell’opposto, nel far votare solo quelli che nel frattempo hanno mostrato di sbattersene altamente?

      epperò alla fine rimane saggia l’idea di far votare tutti e basta. homo hominis equalis (o come si dice, che il Latino non l’ho mai saputo)

      ciao

    • Roberto scrive:

      Non avevo capito e non concordo con questa versione.

      A me piacerebbe a 18 un servizio civile vero. Qualche mese al servizio della comunità (idealmente tre – quattro periodi di un paio di mesi in posti totalmente diversi….due mesi a pulire spiagge, due spingendo una carrozzina, due su un’ambulanza ecc.)

      Sennò ha ragione Francesco che la politica dei soli attivisti è pericolosa

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        A 18 anni? Cioè tra quarta e quinta superiore? Che già il servizio di leva aveva effetti nefasti sull’abbandono all’Università…

        • Roberto scrive:

          Ok, emendamento accolto

          “Dopo la fine della scuola dell’obbligo”

        • Francesco scrive:

          e chioso “sperando che qualche mese di sano contatto con la realtà spinga molti a NON intraprendere studi universitari”

          🙂

        • Roberto scrive:

          Grazie, ero troppo timido e non osavo dirlo io
          😀

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Già, c’è il rischio di avere troppa forza lavoro qualificata. Non capisco come mai a giorni alterni abbiamo meno laureati dei nostri competitori europei e abbiamo troppi studenti universitari 😀

        • Roberto scrive:

          Questa affermazione non è chiarissima.
          Se su 100 diplomati 100 si iscrivono all’università, avrai una forza lavoro qualificata di 100 laureati?
          O avrai, come mi sembra succede, 30 laureati e 70 scaldabanchi?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Ok, ma allora perché abbiamo meno laureati degli altri paesi? Siamo in media più stupidi?

        • Roberto scrive:

          Sinceramente non ne ho idea.

          Sospetto che il fatto che delle poche risorse dell’università una parte non trascurabile sia succhiata dal 70% di scaldabanchi possa avere una qualche influenza sul risultato finale (potrei sbagliarmi ma mi pare che la mortalità dei 2/3 delle matricole sia una particolarità tutta italiana)

          Sicuramente non è il fattore determinante

        • Francesco scrive:

          x MT

          non confondiamo laureati e manodopera qualificata

          non dimentichiamo che per dare un lavoro sensato a un laureato qualificato quasi sempre devo essere una grande/grandissima azienda

          non dimentichiamo che solo in Italia il fuoricorso è normale e non rarissimo o inesistente

          ciao

        • Z. scrive:

          Personalmente non vedo la contraddizione.

          Intendo, se il tasso di laureati in Italia è più basso di quello riscontrato in altri Paesi membri forse è proprio perché, in Italia, la laurea serve meno che altrove.

  78. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “credo di poter difendere i Bushisti: la democrazia è votare oggi per Pippo E poter votare domani contro Pippo”

    Per quello, è importante che in un sistema politico possano nascere nuove forze, in grado di sostituire quelle vecchie.

    Il sistema uninominale all’americana, infatti, riesce a produrre un sistema totalmente bloccato, in cui Pippo/Caio si alternano, ma non vengono mai sostituiti.

    Chiaramente, la premessa è che la gente non veda nel voto a un nuovo movimento politico un “voto sprecato”.

    • Francesco scrive:

      nel Regno Unito, che ha dato i natali a quel sistema elettorale, i partiti politici obsoleti sono stati sostituiti da quelli nuovi

      per cui non sono certo che l’uninominale blocchi davvero la situazione quando c’è bisogno di cambiarla

      poi, con le percentuali ridicole di votanti negli USA, per eleggere un pò di “nuovi” dovrebbe bastare una decisione del gruppo locale dei boy scout …

      ciao

  79. mirkhond scrive:

    “La possibilità che masse di pastori abbiano appreso il latino nell’attuale Bulgaria mi sembra bizzarra quanto la possibilità che l’abbiano appreso nell’attuale Romania.

    Inoltre, una pressione dalla fiscalità bizantina non spiega certamente perché i latinofoni dovrebbero essere diventati maggioranza in Transilvania oltre mezzo millennio dopo.”

    Non mi sono spiegato bene.
    L’area che secondo i linguisti sarebbe l’urheimat dei Valacchi è quella dell’attuale Serbia orientale, Bulgaria occidentale, Kosovo e Macedonia settentrionale.
    Nell’area tra Serbia e Bulgaria, ancora oggi vi sono toponimi che richiamano ad un’antica presenza valacca.
    Inoltre sempre nella stessa area vi è una “rottura” nel continuum linguistico slavo balcanico tra Trieste e Varna, dovuto probabilmente al fatto che Serbi e Bulgari si incontrarono lì DOPO una lunga presenza di un’ “intercapedine” non slavofona.
    Infine la forte affinità morfologica tra rumeno/valacco e albanese, e la presenza di numerosi latinismi nell’Albanese derivati dall’accusativo e non dal nominativo, come nelle lingue neolatine, fanno presupporre una lunga cobitazione tra gli antenati degli Albanesi e genti latinofone da cui discendono i Valacchi.
    Quanto alla pastorizia seminomade, essa fu probabilmente un adattamento che dei contadini e dei cittadini sedentari, dovettero effettuare per SOPRAVVIVERE in un ambiente che era stato PROFONDAMENTE DEVASTATO E IMBARBARITO dalle invasioni avare e slave dei Balcani.
    Infine ricordiamo la LUNGA INTERRUZIONE del dominio romano-bizantino tra VI-VII e XI secolo dopo Cristo.
    La fiscalità bizantina a cui mi riferisco è quella successiva alla conquista della Bulgaria da parte di Basilio II (976-1025 d.C.), che inizialmente mantenne il leggero sistema di tassazione bulgaro.
    Fu solo sotto Michele IV (1034-1041) che il sistema fiscale bizantino fu esteso alle terre bulgare di recente annessione, e non fu affatto indolore visto che provocò una serie di rivolte, proprio nell’area del’urheimat valacco, nel 1040-1042.
    Da qui la frantumazione di un blocco linguistico che, ancora nel X secolo doveva essere unitario, e la decisione di un delle componenti maggiori di tale blocco, di attraversare il Danubio e stabilirsi in una Transilvania in parte spopolata, tra XI e XIII secolo.
    L’ultimo grosso gruppo valacco vi si stabilì intorno al 1330, proveniendo da Vranje in Serbia, e costituendo poi una delle maggiori componenti della successiva Moldavia.

  80. mirkhond scrive:

    Lunga interruzione del dominio romano-bizantino in riferimento all’area interna balcanica fino alla sponda sud del Danubio, naturalmente.

    • mirkhond scrive:

      La fiscalità bizantina, puo’ aver spinto e favorito le migrazioni valacche in Transilvania, almeno nell’XI-XII secolo, ma è possibile che una volta aperta la via, e col favore dei sovrani ungheresi che cercavano coloni per popolare terre con vuoti abitativi, tali migrazioni siano poi continuate anche DOPO la fine del dominio romano bizantino sulla sponda meridionale del Danubio (intorno al 1186-1187, quando nasce il Secondo Impero Bulgaro, ad opera di un’elite cumana, gli Asen col forte supporto proprio dei locali Valacchi; infatti i nuovi zar bulgari si autodefinivano imperatori dei Bulgari e dei Valacchi, fino alla metà del XIII secolo circa).
      Ricordiamo ancora, migrazioni avvenute dalla Serbia intorno al 1330.

  81. mirkhond scrive:

    “Onestà però vuole che si ammetta che i MIGLIORI campioni della tesi romena hanno qualche ragione seria”

    Potresti esporla?

    • habsburgicus scrive:

      Mah, in brevissimo…perché adesso non ho voglia né tempo 😀
      Soprattutto sono convincenti nella pars destruens, facendo notare ed enfatizzando l’ipoteticità della teoria “ungherese” (qualcosa di simile, con altre parole, ha detto Miguel..con la sua solita, e benemerità, icasticità :D)
      E dunque, incerto per incerto, insinuano che sia più ragionevole ammettere una continuità ancorché parziale, anziché fare voli pindarici e moltiplicare migrazioni 😀

      • mirkhond scrive:

        Vabbè, la solita teoria rumena!

        • mirkhond scrive:

          Nel 2002 assistetti ad un ciclo di conferenze proprio sulla storia della Romania.
          Chiesi agli storici rumeni lì convenuti, di spiegarmi il perché della base della loro teoria della continuità insediamentale latinofona in Dacia/Transilvania.
          Il massimo che seppero rispondermi fu di citarmi, rovine di insediamenti romani in Dobrugia, rimasta romano-bizantina, fino alla conquista bulgara del 680-681 dopo Cristo, oppure di oppida stanziati presso la sponda nord del Danubio fino al V massimo VII secolo dopo Cristo.
          Infine, un geografo iranico, che nel IX secolo dopo Cristo, avrebbe menzionato una popolazione latinofona da qualche parte dei Balcani, esattamente non si sa dove.
          Geografo che invece, è dell’XI secolo, ma non sottilizziamo! 🙂
          Questo, il tutto, e da parte di uno storico molto aperto e cordiale col sottoscritto, che invece fu snobbato e trattato con freddezza glaciale da altri suoi colleghi, a cui il reprobo aveva OSATO porre la domanda “maledetta” 🙂 per il nazionalismo rumeno!

        • habsburgicus scrive:

          Dobrugia,

          che poi la Dobrugia NON era nemmeno in Dacia, e rimase romana dopo Aureliano..la Scythia Minor del Tardo Impero 😀

  82. mirkhond scrive:

    “(pensa alla domanda, “perché in Inghilterra si parla inglese?”, cui non esiste alcuna risposta sicura), costruiamo una bella ipotesi con pochissimi dati.”

    Veramente a me risulta, che sia dovuto all’immigrazione di genti germaniche tra lo Jutland e la sponda destra del Reno, avvenuta nel V secolo dopo Cristo, e poi estesasi gradualmente a quasi tutta l’attuale Inghilterra più il sud della Scozia, nel VII secolo.
    Un’emigrazione che dovette essere massiccia quanto violenta, visto che spazzò via la precedente civiltà britanno-romana, e spinse i celtofoni nelle aree più occidentali della Britannia.

  83. mirkhond scrive:

    “una tua tendenza che mi incuriosisce.”

    E quale sarebbe questa mia tendenza?

    • PinoMamet scrive:

      Quella a vivere nel passato, Mirkhond, e addirittura in un periodo ben definito del passato.

      Tanto che non può dirti che… vivi nel passato, senza che tu lo interpreti come un sostegno a questa o quella tesi (con tutto che non ne ho parlato affatto!! 😉 )

      mi sembra che tu ti sia un po’ autointrappolato in questo mondo che va dalla caduta dell’impero Romano a… non so, al Rinascimento, forse prima.

      Per cui ciò che succede prima non va bene perché (scusa la semplificazione e banalizzazione) erano ricchioni e facevano sacrifici umani, e dopo non va bene perché fanno le mitologie nazionali e le guerre.

      Come se il mondo avesse avuto un periodo “corretto” a cui continuamente richiamarsi, e ciò che non si uniforma a quel modello sia automaticamente sbagliato: e passi quando si tratta di morale, ma quando si tratta di lingue o confini, che dire…

      dai sempre un po’ l’impressione di voler insegnare agli altri come sono fatti:

      i romeni hanno da essere ungheresi (magari lo sono pure, boh, non ne ho idea, e lo scrivo grande NON NE HO IDEA), i greci slavi, gli ebrei khazari e così via.

      Ma cosa ti cambia?? Io è questo che non riesco proprio a capire.

      • mirkhond scrive:

        Il bue che dice cornuto all’asino!

      • habsburgicus scrive:

        i romeni hanno da essere ungheresi

        Non per intromettermi…tuttavia Mirkhond non ha mai detto che i romeni sono ungheresi 😀 (nulla di drammatico, ulteriore controprova che non te ne può fregare di meno della controversia :D) è diverso dal caso dei romei/greci, per dire o dei lombardi/italo-settentrionali o dai norreni usati in senso, ehm, estensivo 😀 ecc
        Lui, credo, sostenga che i romeni non sono per nulla ungheresi ma che non sarebbero autoctoni (in Transilvania)..né sostiene che lo siano gli ungheresi, semplicementi gli ungheresi sarebbero arrivati 3 secoli prima, dunque avrebbero la priorità cronologica [per i romeni anatema :D]..riprende così una nota tesi che, se non è così “stabilita” come si vuol far credere, è quantomeno un buon punto di partenza
        Questo solo per mettere i puntini sugli i…
        Poi, ti risponderà lui 😀

        • mirkhond scrive:

          Grazie Habsburgicus!
          Hai colto pefettamente ciò che volevo dire, a differenza di qualcun altro, sempre pronto a contestarmi su..cosa poi?
          Solo perché non vado dietro a mitologie identitarie a LUI COEVE ed evidentemente per lui così RASSICURANTI, da restare scandalizzato se un reprobo osa contestarle con degli argomenti.
          A cui lui invece di rispondere con altrettanti argomenti, se ne esce con:
          Ma che te frega? Ma che ti cambia e via ad attribuirmi una volontà di “insegnare agli altri come sono fatti”.
          Come se certe cose me le fossi inventate io, e non fossero frutto di studiosi molto più di me.
          Ma che per questo signore non contano nulla!

      • PinoMamet scrive:

        ??
        Vedi Mirkhond che invece di rispondere ricadi nella stessa opttica?
        Leggi tutto in chiave “stati nazione = cattivo” , “popoli medievali = buono”.

        Ora, a me sta sul cazzo essere chiamato lombardo, perché nel mio mondo lombardo vuol dire una cosa ben precisa, che non sono io.

        Ma a parte questo, se tu mi dici che Parma nel Medioevo era in Lombardia, bene, grazie tante.

        Il fatto è che per te sembra di vitale importanza tornarci, nel Medioevo!!

        e chi non ci vuole tornare, deve essere per forza uno che “si beve le mitologie nazionali”, responsabile di stragi e massacri.

        Ma scusa, ammettiamo pure che il mondo sia come vorresti tu:
        Parma e Reggio sono in Lombardia, esiste uno stato dei Khazari in Russia o in Wisconsin, la Transilvania viene reclamata dagli ungheresi…

        ma credi che stragi e massacri finirebbero??

        Ma soprattutto: a te, cosa cambierebbe??

        • mirkhond scrive:

          Ma soprattutto perché dai ieri stai imbastendo tutta questa assurda ed incomprensibile polemica, giusto perché ti stanno sul cazzo le cose che riporto?

        • PinoMamet scrive:

          Guarda Mirkhond che non so proprio come fartelo capire, visto che te l’ho già scritto all’incirca duemila volte 😉

          il fatto è che non faccio che dirti che le cose che riporti mi vanno benissimo, e tu continui a ripetere che non mi piacciono!!

  84. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Veramente a me risulta, che sia dovuto all’immigrazione di genti germaniche tra lo Jutland e la sponda destra del Reno, avvenuta nel V secolo dopo Cristo, e poi estesasi gradualmente a quasi tutta l’attuale Inghilterra più il sud della Scozia, nel VII secolo”

    E invece non è affatto così chiaro.

    Culturalmente, il nord della Gallia e la Britannia avevano molto in comune; ed entrambi avevano una vasta popolazione celtico-romana. Entrambi sono stati occupati nello stesso periodo da piccole bande, probabilmente di poche migliaia di persone, provenienti dal mondo germanico.

    Bande che comunque non avevano una coscienza “nazionale” in senso moderno – volevano saccheggiare e sfruttare, non certo sterminare manodopera utile.

    Nel caso della Gallia, abbiamo un forte ma temporaneo dominio dei clan degli occupanti, che avevano però anche una grande ammirazione per il mondo romano, seguito dalla riemersione della cultura e della lingua precedente, con una parziale mescolanza di sistemi e di linguaggio.

    In Britannia, invece, tutta la cultura precedente scompare senza lasciare traccia: l’inglese non solo ha pochissime parole di origine celtica, cambiano addirittura totalmente quasi tutti i nomi dei luoghi. E scompare anche il cristianesimo, che ritornerà per tutt’altre vie.

    Ci sono ovviamente delle ipotesi, ma si tratta sempre di ragionamenti basati più sul buon senso che sui fatti, la cui conoscenza sostanzialmente ci manca.

    • PinoMamet scrive:

      “In Britannia, invece, tutta la cultura precedente scompare senza lasciare traccia”

      beh, non direi esattamente, in effetti il gallese è pieno (pieno è dire troppo, ma per capirci) di parole di origine latina;
      Il che fa pensare che in effetti i romano-britanni siano davvero in parte stati “spinti” verso le zone residuali, cioè che l’invasione germanica sia stata più invasiva 😉 che in Gallia…

      ma anche alcuni nomi di luogo inglesi sono rimasti romani (quelli che finiscono in -chester o -caster, probabilmente altri ma non è specialità mia).

    • habsburgicus scrive:

      E scompare anche il cristianesimo

      È quello il punto essenziale..
      In Gallia del nord si fecero quasi subito cristiani e assorbirono la cultura romana
      In Britannia, no….
      Ciò porta il discorso sulla forza del Cristianesimo, probabilmente più radicato nella Gallia romana che in Britannia romana (dove pure c’era)..ma forse, banalmente, la Storia è cambiata perché i Germani della Britannia non ebbero allora un Clodoveo..lo so che è anatema per hegeliani e soprattutto marxisti, ma le personalità talora contano 😀

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Il cristianesimo britannico era malato: il pelagianesimo dilagava e i monasteri, a causa di un eccessivo entusiasmo accompagnato da altrettanto lassismo, erano perlopiù allo sbando. Inoltre, evidentemente, la cultura galloromana era più accattivante perni franchi rispetto a quella britannoromana per i sassoni. E, col pacchetto, era incluso anche il cristianesimo.

      • PinoMamet scrive:

        …concordo sulla valutazione delle personalità.

        Sulla quale ebbi una discussione, ricordo, con uno di scuola marxiana più pura della mia 😉 qua dentro (anche se ora non ricordo chi).

        Nel macro- conterà, sicuramente, la struttura, la sovrastuttura e quelle robe lì; per cui un tal paese, con la tale economia, deve per forza tentare di sviluppare, che ne so, un impero coloniale anzichè l’agricoltura intensiva.

        Che poi riesca a farlo, o meno, è merito o colpa anche di chi la guida.
        Senza Napoleone (esempio classico, reductio ad Napoleonem 😉 ) la Francia post-rivoluzionaria avrebbe avuto una storia diversa, anche se forse si sarebbe scontrata lo stesso con l’Inghilterra.
        Magari, paradossalmente, avrebbe vinto!

        Mentre Marx non credo abbia scritto da nessuna parte che se non fosse nato Napoleone… sarebbe nato un altro Napoleone nello stato nello stesso periodo.
        😉

        • Francesco scrive:

          a me pare che lui, o qualcuno dei suoi padawan, lo abbia scritto … però mannaggia non ricordo la citazione esatta

          del resto Marx era un giornalista

        • Z. scrive:

          Tra “Marx” e “qualcuno dei suoi” passa la stessa differenza che passa tra Cristo e ciascuno dei miliardi di individui che hanno preteso e pretendono di agire in Suo nome 😉

        • Francesco scrive:

          non esageriamo, il primo non è Dio

          e mi sa che fosse proprio lui a parlare di questa cosa, irridendo Hegel

        • Z. scrive:

          Francesco,

          — non esageriamo, il primo non è Dio —

          Non la pensa così chi su di un pensiero filosofico – ancorché di un pensatore indubbiamente brillante – ha costruito una vera e propria religione, trasformando in dogmi di fede alcune argomentazioni, più o meno condivisibili che fossero.

          Per questo Marx è una cosa e i suoi emuli e adoratori una cosa diversa.

          Come per i filosofi che dissero di ispirarsi ad Epicuro, come per i ragazzi che dicono di ispirarsi a Che Guevara… insomma, come sempre 🙂

    • mirkhond scrive:

      La mia impressione è che la quantita di Germani che invasero la Britannia romana, fossero molto numerosi, a differenza dei piccoli nuclei di Franchi estesisi fino alle foci della Loira.
      Sui Franchi però dobbiamo ricordare che il grosso del bottino se lo erano già preso nella Renania romana e nell’area delle attuali Fiandre.
      In quest’ultima area, già Giuliano detto l’Apostata (331-363 d.C.), allora cesare della Pars Occidentis (355-360 d.C.) dell’Impero Romano, di fronte alle continue razzie franche in Gallia, ne permise lo stanziamento di una grossa fetta tra la sponda sinistra delle foci del Reno fin quasi all’attuale Dunkerk, nel 358 d.C., dunque creando le future Fiandre fiamminghe.
      Altri Franchi, dopo lo sfondamento del Limes renano nell’inverno 406-407 d.C., si stanziarono in massa nella Renania, iniziandone la germanizzazione (le ultime vestigia di una latinofonia nell’area intorno a Treviri si estinguono intorno al 1200), per poi avanzare lentamente verso Parigi e l’area della Loira nel corso del V secolo dopo Cristo.
      Ma mano dunque che si allontanavano dalla sponda sinistra del Reno, la massa degli invasori franchi si ridusse essa sì ad alcune bande i cui capi divennero i re e gli aristocratici franchi.
      La conversione di Clodoveo (481-511 d.C.) al Cattolicesimo nel 496 d.C., se portò i Franchi fin da subito nell’orbita della civiltà cattolica latina, ora sempre più erede di Roma in Occidente, non dissolse però il senso di appartenenza all’avito herrenvolk germanico.
      Le classi dirigenti della Francia latinofona mantennero per secoli un bilinguismo franco-latino, ed anzi con la vittoria di Pipino di Heristal nel 687, e l’affermazione de facto della nuova monarchia dei Pipinidi-Carolingi (de jure re dei Franchi nel 751 d.C.), portò una nuova immissione di elementi austrasiani, cioè della Francia orientale (Franconia, Renania, Fiandre) germanofona monoglotta nella Neustria latinofona, rinforzando l’orgoglio franco germanico.
      Ancora dopo Verdun (843 d.C.) e la spaccatura della Francia in Occidentale in maggioranza latinofona (attuale Francia), ed Orientale (Germania) germanofona, non rescisse affatto il sentimento di appartenenza dell’aristocrazia franco-occidentale nei confronti dell’avita lingua GERMANICA.
      Ed infatti continuavano a mandare i propri rampolli a Prum, in Renania, dunque in territorio franco orientale/tedesco, perché vi apprendessero l’avito “TEDESCO”!
      Probabilmente fu solo con l’avvento di Ottone I di Sassonia (936-973 d.C.) sul trono della Francia Orientale/Germania, la sua restaurazione del Sacro Romano Impero (962 d.C.) e i suoi tentativi falliti di reincludervi la Francia Occidentale, che la classe dirigente di quest’ultima rescisse del tutto i legami con l’avita Franconia, e cessò di essere bilingue, diventando latinofona monoglotte.

      • mirkhond scrive:

        Quantità

      • habsburgicus scrive:

        Probabilmente fu solo con l’avvento di Ottone I di Sassonia

        concordo…
        e discende subito una conseguenza..che la frsncia nacque solo nel X secolo, diciamo 987 (in modo da collegare la nascita alla nuova dinastia)…
        anche se poi una Francia con le caratteristiche “classiche”, secondo me, non vede la luce se non Filippo II Augusto (1180-1223), i primi due secoli capetingi-IMPORTANTISSIMI-sono qualcosa d’altro

        P.S
        Un problema teorico grave (che pochi sembrano considerare) consiste in questo
        Che moltissimi degli studi di base su queste cose (nazionalismi, etnie, lingue di epoca medievale), dappertutto, sono di tardo Ottocento/inizi XX secolo, in pieno nazionalismo, dunque sono tutti, chi più chi meno, sospetti a priori (i francesi, i romeni, gli ungheresi, i tedeschi, gli italiani ecc)..talvolta, basta leggerli, anche a posteriori 😀
        Oggi, invece, quando c’è più serenità (almeno fra gli studiosi seri) questi problemi non appassionano più, direttamente, proprio per l’esatto opposto, per l’europeismo esasperato e per un certo post-marxismo, post-nazionalismo e post-laicismo del “e chi se ne frega di ‘ste balle di 1000 anni fa ?” (li si cita, li si discute anche-e come sarebbe possibile evitarli ?- ma solo di sfuggita e non con dettagliate monografie)
        Donde la stagnazione negli studi..io la vedo così 😀
        (insieme alla rarità e contradditorietà delle fonti..ça va sans dire…e prima che lo diciate voi, lo affermo io :D)

      • Francesco scrive:

        grazie Mirkhond

        mia figlia ha appena studiato quel periodo, aprendo falle nella mia mostruosa ignoranza

        col tuo intervento, siamo alla disfatta totale

  85. Miguel Martinez scrive:

    Un altro mistero della storia – nel semplice senso di fatto di cui non capiamo bene le dinamiche – è l’improvvisa comparsa e diffusione degli slavi, nonché la scomparsa dei germanici dall’Elba fino all’attuale Bielorussia e Ucraina.

    Anche qui ci sono tante ipotesi, interessanti e plausibili, ma di vero abbiamo solo fatti isolati, che un’intelligente fantasia mette insieme un po’ come vuole.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Quelli migrati di qua da qualche parte dovevano andarsene, no? 😉

    • habsburgicus scrive:

      è l’improvvisa comparsa e diffusione degli slavi, nonché la scomparsa dei germanici dall’Elba fino all’attuale Bielorussia e Ucraina.

      per scomparsi, ti riferisci alla “prima scomparsa, quella dei secoli III-V secolo, vero ?
      perché della “seconda” scomparsa (ad est dell’Oder) sappiamo quasi tutto 😀 anche se non lo si ricorda spesso
      sono del tutto d’accordo con te
      gli Slavi arrivano dal quasi nulla 😀 (un giorno forse posterò qualche specimina delle teorie più astruse)
      invece la scomparsa dei Germani è più “chiara” (si fa per dire)…emigrarono da noi in seguito all’arrivo degli Unni in 375 d.C (anno in cui NON ci furono consoli, il primo dal 300 a.C !!! poi bisognerà attendere il 477 d.C)..qualche dettaglio non collima ma l’essenziale sembra assodato

      • habsburgicus scrive:

        anzi le posto subito 😀
        Secondo Šafárik i Venedi parlavano slavo
        Pogodin pose l’Urheimat degli Slavi in Podillja e Volyn’
        Rostafiński pose l’Urheimat degli Slavi nella paludi del Prypiać (Pryp’’jat’) in Polesia e Niederle lo seguì (Niederle pose le migrazioni in II e III secolo d.C)
        Khvojka assegnò agli Slavi la cultura di Černjakhov (IV secolo d.C)
        Spicyn (1858-1931) assegnò agli Antes ritrovamenti in Ucraina centrale e meridionale
        Secondo Sedov, i Venedi iniziarono a muoversi nel Dnister superiore nei primi due secoli dell’Era cristiana
        Secondo Ivanov 1991 e 1993 la storia etnica degli Slavi inizia solo nel VI secolo d.C già tesi simili in Váňa 1983 che ammise che gli slavi, nella forma conosciuta dal VI secolo, non esistevano nell’antichità
        Jürgen Udolph 1978 e 1979, basandosi sugli idronimi, ritenne che l’Urheimat degli Slavi fu una zona ristretta alle pendici nordorientali dei Carpazi, nell’attuale Ucraina sudoccidentale, donde si sarebbero diffusi in tutte le direzioni, dal Baltico all’Egeo, dall’Elba al Don (Urheimat in Galizia)
        secondo Volodymyr Baran la teoria di Udolph confermò le sue conclusioni (cui era già giunto) secondo cui le prime tracce archeologiche si hanno in Bukovyna e regioni limitrofe
        Kazimierz Godłowski accettò le conclusioni archeologiche di Baran ma fu scettico su migrazione che avrebbe riguardato in un tempo relativamente breve i due terzi dell’Europa partendo da un’area più piccola dei Paesi Bassi
        Oleg Trubačev 1991 pose l’Urheimat degli Slavi nel bacino carpatico; Udolph lo criticò “vennero gli Slavi dalla Pannonia ?”

        Nessuna fonte specificatamente parlò degli Slavi prima di Giustiniano I (anche se Jordanes cercò di connettere gli Sclaveni e gli Antes ai Venethi);
        fu la prima parte del regno di Giustiniano I che testimoniò la nascita di un “problema slavo);
        nella seconda parte del regno di Giustiniano I e sotto i regni di Giustino II e Tiberio II Costantino l’informazione sugli slavi è molto scarsa;
        il “problema slavo” tornò alla ribalta sotto Maurizio e poi di nuovo sotto Eraclio, soprattutto a causa della loro partecipazione all’assedio avaro del 626 d.C (dunque, interesse in secondo terzo del VII secolo); poi più nulla, se non il libro II dei Miracula Sancti Demetrii
        secondo Igor Corman 1998 la Moldova del V-VII secolo era abitata dagli Antes (che non sarebbero Slavi), ma è nebuloso

  86. Miguel Martinez scrive:

    Sempre per Mirkhond

    Sia chiaro, non voglio assolutamente sostenere la “causa” rumena contro quella ungherese. A livello di simpatie viscerali, preferisco serbi e bosniaci 🙂 che non sono parte in causa.

    Voglio solo ribadire un concetto di fondo: che non sappiamo com’è andata.

    • Pietro scrive:

      In relta’ non sappiamo un tubo di niente…

    • mirkhond scrive:

      Beh, però delle ipotesi con buoni fondamenti nella linguistica ci sono.
      Solo che vengono rfiutati dai Rumeni per un malcelato orgoglio nazionalistico (se in Transilvania gli Ungheresi e forse, i Szekely c’erano prima di noi, allora hanno ragione a rivendicare la Transilvania!).
      Dunque una questione RECENTE che divenne difficile dal XVIII secolo in poi, con le dure vicissitudini di oppressori ed oppressi in alternanza, impedisce una serena accattazione di risultati raggiunti da una storiografia NON ungherese, e rifiutata SOLO dai Rumeni.
      Questo mi dicono gli studi di cui mi sono permesso solo di riportarne un piccolo e povero sunto.

  87. mirkhond scrive:

    accettazione

  88. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “La mia impressione è che la quantita di Germani che invasero la Britannia romana, fossero molto numerosi, a differenza dei piccoli nuclei di Franchi estesisi fino alle foci della Loira.”

    E’ un’ipotesi intelligente.

    Potrebbe essere anche vera.

    Ma lo è?

    Sappiamo qualcosa del numero di Germani in Britannia, rispetto a quelli in Gallia?

    Heather ipotizza un rapporto sia in Britannia che in Gallia di 1 a 10 tra “invasori” e “autoctoni”, avrà ragione?

  89. mirkhond scrive:

    Dunque, cosa provocò la grande migrazione di Juti, Angli e Sassoni in Britannia?
    All’inizio si dovette trattare effettivamente di piccoli nuclei di mercenari, arruolati come ausiliari romani già dal tardo IV-inizi V secolo dopo Cristo.
    Sappiamo di una scoperta di una necropoli presso Londra, risalente al 400 d.C. circa, in cui sono state trovate tombe di questi guerrieri con i loro corredi.
    Intorno al 450 dopo Cristo circa, una vasta area tra lo Schelswig-Holstein e le foci del Reno, venne colpita da inondazioni ed interee aree di questa zona vengono abbandonate in questo periodo.
    Dall’analisi dei corredi tombali del V-VII secolo dopo Cristo e dalle successive saghe anglosassoni, raccolte dal Venerabile Beda fino al X secolo, sia pur in un’ Aenglalandia ormai cristianizzata, appaiono numerose analogie con le società sassoni pagane e dell’area germanica settentrionale, addirittura affini alle descrizioni contenute nella Germania di Tacito, scritta intorno al 98-100 d.C.!
    Dunque, fame e disperazioni possono aver portato MASSE di migranti germanici settentrionali ad invadere in più riprese la Britannia romana, tra 450 e 500 d.C. circa, sulla scia del richiamo di “avanguardie” già presenti in loco come truppe ausiliarie romane, e poi dopo il crollo dell’autorità centrale romana nel 409-410 d.C., dei locali governatori britanno romani (tra cui forse il semileggendario Ambrogio Aureliano e il suo discendente Arctorius/Artù).
    Dunque una prima differenza tra invasioni germaniche di Gallia e Britannia, puo’ essere nella QUANTITA’ della massa di invasori immigrati, molto più massiccia in Britannia che in Gallia (a parte l’area renano fiamminga, come nell’Alsaszia divenuta alamanno/sveva e dove la latinofonia si sarebbe estinta).
    Ma vi è anche, forse un problema di “qualità” delle diverse invasioni.
    I Franchi, pur barbari, confinavano da secoli con Roma, essendo stanziati sulla sponda destra del Reno.
    I Sassoni, gli Angli e gli Juti invece erano piuttosto lontani dai più lontani avamposti romani, ed erano dunque molto più barbari e selvaggi, rispetto ai Franchi (idem per i Longobardi, anch’essi di probabile ceppo sassone, e affacciatisi alla civiltà romana solo con il loro stabilirsi sulle rive del Danubio, intorno al 500 d.C.)
    Inoltre, stando allo storico britannico John Blair ” Di che tipo erano queste genti? Evidentemente erano assai meno civilizzati dei romani, ma avevano proprie istituzioni che si rivelarono di eccezionale solidità. Gran parte di ciò che Tacito aveva scritto nel I secolo dei Germani si applica ai loro lontani discendenti in Inghilterra. Come nel caso dei primi, durante tutta la storia anglosassone (Blair intende il periodo 450-1066 d.C., ndr.) i più tenaci legami sociali furono costituiti dalla proclamata appartenenza alla stirpe e dalle aspirazioni al dominio.
    I gruppi apparentati erano molto uniti nella terra d’origine e continuarono ad esserlo in Inghilterra. Può darsi che a volte i familiari e i dipendenti di un uomo formassero proprie unità insediative che condividessero risorse e sistemi di assegnazione delle terre. L’influenza di “affinità” così profonde sul carattere degli stanziamenti, è comprovata dalle numerose desinenze in ing, -ingham e-ington di località. Hastings significa “la gente di Haesta”, Reading “la gente di Reada”, Wokingham “la fattoria della gente di Wocca”, e via dicendo.” (John Blair, Il Periodo Anglosassone .p.57 in, Storia dell’Inghilterra, Da Cesare ai nostri giorni, a cura di Kenneth O.Morgan, Bompiani 1993.
    Dunque gente numerosa, compatta e volitiva, molto attaccata alle avite tradizioni germanico settentrionali, ed anche molto più selvagge e lontane dalla civilizzazione romana.

  90. mirkhond scrive:

    Quanto infine alla comune identità celtoromana su entrambe le sponde della Manica, a mio parere, ci sono invece delle differenze.
    In Gallia la romanizzazione e latinizzazione linguistica era più antica (nella Gallia meriodionale risalente già all’ultimo quarto del II secolo a.C.) e già avanzata durante la successiva conquista romana della Britannia, in varie fasi (43-47, 61-66, 78-85 d.C., più il breve dominio sull’attuale Scozia meridionale nel 142-185 d.C.).
    In Gallia la latinizzazione fu più profonda e, al momento dell’invasione franca, nel V-VI secolo dopo Cristo, solo nell’Aremorica/Bretagna doveva conservarsi una celtofonia, rinforzata da profughi britanni tra V e VIII secolo dopo Cristo, e che avrebbero dato il loro nome alla regione. (per non parlare dell’area tra Burdigala/Bordeaux e i Pirenei, rimasta bascofona, sebbene in fase di graduale latinizzazione in quella che sarebbe divenuta la Guascogna occitanofona).
    Ma in Britannia?
    La romanizzazione dovette essere forte nei grandi centri come Londinium, Verulamium (St.Albans), Camulodunum (Colchester) Acquae Sulis (Bath) e risalendo verso il nord a Deva (Chester) e Eboracum (York).
    Anche l’attuale Lincoln dovette essere una città romana.
    In quest’area della britannia sud-orientale ed orientale, la romanizzazione dovette portare anche alla latinizzazione linguistica, sicuramente delle aristocrazie britanniche, ma anche delle popolazioni.
    Nelle aree occidentali invece la romanizzazione si fa più rarefatta, il Latino forse fu parlato solo dai ceti dirigenti e dagli amministratori locali, assieme all’originario idioma celtico.
    Che rimase quello del popolo, sia pur con qualche spruzzata di latinismi, accresciuti poi con le invasioni e conquiste anglosassoni tra V e VIII secolo dopo Cristo, che spinsero una parte dei britanni più romanizzati verso il Galles e la Cornovaglia (celtofona fino al XVIII secolo).
    In sostanza, appare una Britannia romana latinizzata solo in parte, prevalentemente nei grandi centri e nella fascia costiera orientale tra la Manica e il Vallo di Adriano, con una buona metà rimasta celtofona con al massimo una classe dirigente bilingue, nella restante area occidentale.
    Il Cristianesimo si diffuse tra III e IV secolo dopo Cristo, probabilmente seguendo le vie della romanizzazione, e non era affatto solo un fenomeno cittadino, ma anche rurale, e dove alcune delle grandi domus padronali fungevano da centri missionari tra gli abitanti dei latifondi.
    Non so quanto il Pelagianesimo (il cui fondatore Pelagio 354-427 d.C. era appunto un britanno-romano) fosse diffuso e avesse plasmato la locale cristianità.
    Sta di fatto che San Patrizio (370/390c.- 461 d.C.) Apostolo dell’Irlanda, era un britanno romano, di Cannabae Taburniae, località a tuttoggi non identificata, ma che doveva trovarsi nell’area sudorientale profondamente romanizzata.
    Dunque, gli interrogativi di Martinez restano, e questa non è una risposta definita a tali questioni che ha sollevato, ma solo un tentativo di mettere insieme diversi elementi che, a mio parere, possono contribuire ad osservare delle differenze tra le due sponde della Manica in età tardoromama.
    Differenze che, forse, provocarono una diversa risposta culturale tra le due sponde della Manica.
    Forse una massa compatta di invasori molto coesi e selvaggi, ma allo stesso tempo FIERI delle proprie tradizioni, puo’ aver trovato assai meno appetibile una civiltà romana ed una latinità assai meno omogenea e ricca culturalmente, rispetto alla Gallia.
    Dove un’aristocrazia gallo-romana non solo sopravvisse, ma entrata nei ranghi dell’alto clero cattolico, avrebbe fornito il nuovo ceto colto della Francia Merovingia, solo gradualmente affiancati e in parte rimpiazzati da ecclesiastici franchi, tra tardo VII e IX secolo dopo Cristo.

    • mirkhond scrive:

      Errata corrige: il luogo di nascita di San Patrizio si chiama Bannavem Taburniae e non Cannabae come erroneamente ho scritto.

  91. mirkhond scrive:

    “Secondo Šafárik i Venedi parlavano slavo”

    E’ anche possibile che fossero un popolo che si si è slavizzato successivamente, mentre non è certo quale lingua parlassero in origine.
    Forse avevano delle remote affinità coi Venetici preromani e con quelli forse affini della Pannonia?

  92. Z. scrive:

    Mi inserisco tra gli OT per fare qualcosa che è da sempre tabù nei commenti a questo blog: tornare in tema.

    E come si evince dal titolo dell’articolo di Miguel, il tema è – diciamo – quello della fantasia al potere. Quanto meno, nei giornali.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/01/voto-di-scambio-e-la-cassazione-a-sbagliare/1103787/

    E’ evidente, insomma, è evidente!

    • roberto scrive:

      non sai quanto invidio i tizi così pieni di certezze e quanto mi piacerebbe utilizzare con tale disinvoltura l’espressione “ha sbagliato” in un articolo

      beato il giovane studente blogger attivista….

      • Z. scrive:

        Quella del titolo (“è la Cassazione a sbagliare”) è, per cosi dire, la fantasia più generale. Quella che colpisce di più, specie in qualcuno che si dichiara studente di legge e appassionato di diritto.

        Ce ne sono altre tre, secondo me, in ordine decrescente di luminosità.

        La prima è una questione generale, che ha poco a che fare col diritto. Se la giurisprudenza si è espressa con “pareri contrastanti in merito”, come l’articolista stesso scrive, è ragionevole ipotizzare che la questione non sia così evidente o banale.

        La seconda e la terza, invece, sono comprensibili se commessi da un babbano – mi raccomando: pronunciare sempre questa parola incurvando le labbra con ostentata arroganza, in segno di immenso disprezzo! 😀 – ma non dovrebbero sfuggire ad un giovine iniziato pieno di volontà e talento.

        – “[la] Corte di Cassazione (…) smentisce se stessa”: può benissimo capitare che un ufficio giudicante cambi orientamento su una data questione. E infatti capita piuttosto di frequente, in ogni branca e settore del diritto;
        – dopo aver spiegato che “il nodo della questione è quali siano le prove necessarie” l’articolista passa a discutere di quando sussiste o meno il reato di associazione mafiosa. In altre parole, confonde l’aspetto processuale (ossia: come provare il reato di associazione mafiosa?) con quello sostanziale (ossia: quando sussiste il reato di associazione mafiosa?).

        C’è poi un’argomentazione che mi lascia perplesso: mi pare che confonda i requisiti di sussistenza di un reato associativo (quello di associazione mafiosa, appunto) con quelli di un reato di tipo non associativo (la promessa di voto di scambio). La “messa a disposizione dell’organizzazione di tipo mafioso” può essere forse requisito sufficiente per il delitto di associazione mafiosa: ma la promessa di voto di scambio è un altro reato, distinto rispetto al primo. Qui però si comincia ad andare sul tecnico, e comunque nella nostra magnanimità gli concediamo il beneficio del dubbio: forse siamo noi a non avere ben compreso la sua argomentazione, o il riferimento al caso concreto.

      • Pietro scrive:

        Beato a patto che si riesca a scendere a compromessi con la propria intelligenza. Purtroppo essere stupidi e’ come essere tamarri, o nasci col booster o non lo sei. Nel momento in cui ci si definisce e’ il momento in cui si certifica che non lo si e’.

  93. mirkhond scrive:

    “forse nega la vulgata corrente e frignona (e falsa) per cui la miseria di oggi è dovuta alle ruberie dei bianchi … ma si tratta di semplice buon senso”

    No. E’ interesse a stare culo e camicia col capitali$mo u$a, in cambio di appoggi e quattrini per la Chiesa e le sue missioni.
    Facendo finta di non vedere che se il capitali$ta ti da i quattrini, con l’altra mano SE IL RIPRENDE CON GLI INTERE$$I, visto la morale ASSAI POCO CRISTIANE che impone come modello di vita GLOBALE!
    Gheddo, avrà svolto forse, un buon ruolo come GIORNALISTA e storico delle missioni (e non missionario come erroneamente si ripete), soprattutto sui crimini dei khmer rossi nel 1975-1979.
    Ma poi ha fatto esattamente ciò di cui accusa Tiziano Terzani in merito proprio a quella tragedia cambogiana; e cioè di negare e mistificare i crimini del suprematismo bianco cristiano, liberale e capitalista, da lui messi insieme in un’unica MOSTRUOSA MINESTRA!

  94. Francesco scrive:

    Mirkhond

    la verità, ti esorto a cercare la verità (adeguamento del pensiero ai fatti, secondo il saggio) e a non bearti di vuoti slogan

    che scaldano il cuore ma non servono ad altro

    certo che chi ti presta quattrini poi li rivuole indietro, e con gli interessi (o la partecipazione nell’azienda, se è islamico): mica è tua mamma!

    tolto questo equivoco, cosa resta della tua minestra?

  95. mirkhond scrive:

    Casomai della VOSTRA minestra, tua e di Piero Gheddo!

  96. mirkhond scrive:

    Un prete che pur di avere i quattrini, NON VUOL VEDERE i disatri che il suo “benefattore” combina per il mondo non rende certo credibile la testimonianza di Fede che vorrebbe dare….

  97. mirkhond scrive:

    Se io, per farmi la coscienza pulita, fingo di aiutare una missione, con qualche migliaio di spiccioli, e poi NELLO STESSO TEMPO armo signori della guerra, mercenari che devastano QUELLO STESSO TERRITORIO, e magari ci aggiungo pure I MIEI DRONI , se il tirannello che ho messo al potere, poi decide di ribellarsi al mio dominio, se mando in tivù programmi che diffondono immoralità di ogni tipo e modelli di vita LONTANI ANNI LUCE dal Vangelo, ma che fanno figo, perché sinonimo di “libertà” (o sarebbe meglio dire libertinaggio?), anche quei pochi spiccioli che ho ricevuto SE NE VANNO IN FUMO, dove va a finire il bene che avrei ricevuto?
    E’ questo che ODIO di gente come Piero Gheddo, che critica Terzani ma poi fa LA STESSA COSA, sebbene per un contrario e differente padrone.
    Che NON è Gesù Cristo!

    • Francesco scrive:

      al solito, per te i “negri” sono burattini che si muovono solo se i “bianchi” gliene danno l’ordine

      guarda che quelli sono stronzi da soli – come noi del resto – e che agiscono per il peggio di propria iniziativa

      nel peggiore dei casi, gli occidentali si impicciano nello scontro e causano ulteriori problemi – o non sanno aiutare a risolverli

      guarda l’Iraq, dove gli USA hanno speso infinite risorse perchè gli iracheni si facessero un bello Stato civile (e gli USA salvassero la faccia) e invece quelli hanno scelto una bella Guerra civile (de gustibus)

      ciao

      • mirkhond scrive:

        “nel peggiore dei casi, gli occidentali si impicciano nello scontro e causano ulteriori problemi – o non sanno aiutare a risolverli”.

        Solo nel peggiore dei casi?

      • mirkhond scrive:

        “guarda l’Iraq, dove gli USA hanno speso infinite risorse perchè gli iracheni si facessero un bello Stato civile”

        Che altruismo disinteressato…..

        • Francesco scrive:

          niente affatto: gli USA cercavano potere, petrolio e di salvarsi la faccia dopo i disastri dei Bush

          ma l’offerta fatta agli iracheni era ottima e infinitamente migliore di quella dell’ISIS, dei settari sciti, dei resistenti sunniti e saddamiti

          vedo gravissimi limiti “tecnici” degli americani, non però di principio

        • mirkhond scrive:

          “gli USA cercavano potere, petrolio e di salvarsi la faccia dopo i disastri dei Bush”

          Finalmente un po’ di verità…..

          “ma l’offerta fatta agli iracheni era ottima e infinitamente migliore di quella dell’ISIS, dei settari sciti, dei resistenti sunniti e saddamiti”

          E abbiamo visto tutti com’è andata a finire…..

          “vedo gravissimi limiti “tecnici” degli americani, non però di principio”

          Vedo che Martinez non si è sbagliato affatto nell’analisi del tuo pensiero….

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          L’offerta degli USA erano proprio i settari sciiti, invece.

        • Francesco scrive:

          x MT

          essendo la grande maggioranza della popolazione, gli sciiti erano destinati al governo, con qualsiasi tipo di democrazia

          come hanno gestito il potere, mi pare più un loro demerito

          se invece siamo ancora ai tempi dell’Impero Britannico, in cui la Superiore Saggezza dell’Uomo Bianco sceglieva chi era migliore per governare, avvisatemi

        • Francesco scrive:

          Mirkhond

          ma chi ha fatto andare a finire in quel modo l’Iraq? gli USA? o chi ha scelto la via dello scontro e della guerra civile?

          mi pare siano due cose diverse

          ciao

        • Z. scrive:

          Eh già. Distruggi letteralmente uno Stato, riempi le varie fazioni in lotta di armi e munizioni e poi dici loro ciao ciao e te ne vai. Ma chi poteva immaginare che si sarebbero sparati addosso anziché fare code ordinate ai seggi!

          Persino i comunisti degli anni Cinquanta erano più obiettivi nei confronti dell’Unione Sovietica 😀

        • Francesco scrive:

          Z

          in Iraq è successa solo la prima cosa

          gli USA hanno resistito per 10 anni in Iraq, cercando disperatamente di costruire uno stato che gli salvasse la faccia

          e non hanno certo armato loro gli estremisti sciiti (Iran) o sunniti (fratelli arabi) e hanno pure tenuto a stecchetto i curdi

          che i fatti sono fatti, non pugnette

        • mirkhond scrive:

          “che i fatti sono fatti, non pugnette”

          Sì. Le tue.

        • Z. scrive:

          Francesco,

          — in Iraq è successa solo la prima cosa —

          Sì, poi le altre sono venute di conseguenza. Ma era del tutto imprevedibile, eh!

          Mettiamo che io smantello tutte le caserme dei vigili del fuoco: mica è colpa mia se poi qualcuno incendia il bosco! l’ha scelto il piromane di farlo!

          Il militante comunista medio degli anni Quaranta sull’URSS non era solo più obiettivo di te sugli USA. Era proprio un modello di imparzialità e obiettività di giudizio 😀

        • Francesco scrive:

          gli USA hanno smantellato il vecchio corpo dei pompieri (più noto per gli incendi che appiccava che per quelli che spegneva) e hanno cercato, per 10 anni, di farne nascere uno nuovo

          fallendo, forse per ignoranza della complessità del compito, forse per incapacità

          questi sono i fatti a me noti

          non ricordo nessuno che scrivesse della necessità e beneficità del governo di Saddam Hussein – forse Kissinger, che però non pensava al benessere degli iracheni

      • Z. scrive:

        Insomma, prima hanno raso al suolo a suon di bombe la caserma dei pompieri. Poi in dieci anni non sono stati capaci di ricostruirla.

        E chissene, via. Se ora la città è in preda alle fiamme è del tutto irrilevante che la caserma non ci sia più, a quanto leggo: basta dare la colpa ai piromani. O magari al flogisto 😀

  98. mirkhond scrive:

    “posso anche spostare il termine temporale al dopo Concilio Vaticano II se volete ma la domanda resta intatta, anche perchè certe pieghe Mirkhond le deve spiegare

    garantisco che neppure negli anni più bui di Formigoni ci sono state fustigazioni di atei e/o infedeli e/o eretici nelle piazze di Milano”

    Non capisco se ci sei o lo fai….
    Se ti ho già detto che NON POSSONO farlo per via di un pensiero dominante che glielo IMPEDISCE, ciò non toglie che, SE POTESSERO, TORNEREBBERO A FARLO.
    Siccome NON possono, si sfogano dando in testa all’Islam!

    • Francesco scrive:

      ehm, la mai domanda era più precisa: da quando leggi nella testa della gente? sei uno degli XMen con poteri telepatici?

      se invece lo capisci, da quali indizi trai questa conclusione? dal fatto che ce l’hanno con la violenza dei fanatici islamisti?

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Tutta invidia.

        • Francesco scrive:

          come giustificazione della tua convinzione fa un pochetto schifo

          potrei dire “Mirkhond critica gli israeliani che opprimono i palestinesi solo per invidia, anche lui vorrebbe fare lo stesso agli infidi siciliani che tradirono il Re” … e sarebbe una pari minchiata

        • mirkhond scrive:

          Sono le tue di giustificazioni a fare SCHIFO, visto il tuo smisurato amore per i quattrini…
          Che condvidi col tuo sodale Piero Gheddo….

        • Francesco scrive:

          io non giustifico, io domando

          ma tu eviti di rispondere e rimani evasivo

          a volte sei molto femminile 🙂

  99. mirkhond scrive:

    ciò non toglie che sia divenuto troppo filo-americano

    Infatti.

  100. mirkhond scrive:

    “al solito, per te i “negri” sono burattini che si muovono solo se i “bianchi” gliene danno l’ordine”

    L’ordine e…le armi!

    “guarda che quelli sono stronzi da soli – come noi del resto – e che agiscono per il peggio di propria iniziativa”

    Un conto è essere stronzi con le clave e i machete, un altro coi kalashnikov e le mine antiuomo!
    Che chissà da dove provengono e CHI gliele fornisce!

    • Francesco scrive:

      non è vero

      questo è semplicemente razzismo

      i “negri” sanno essere stronzi SENZA ordini dei “bianchi”, CONTRO i desideri e gli interessi degli stessi, andando a cercarsi altri alleati meno schizzinosi

      e usati “bene” i machete sono efficaci quanto gli AK47 – vedasi Ruanda

      • mirkhond scrive:

        Falso, caro il mio suprematista BIANCO!
        Io non credo al mito del buon selvaggio di Massimo Fini.
        Solo che, possiamo convenirne, un kalashnikov o un drone fanno MOOOLTIIII più danni dei pur terribili machete….
        Ma per i difensori ASSOLUTI dell’Occidente, questa è blasfemia!

        • Francesco scrive:

          no, è una cazzata

          guardati intorno: i talebani ammazzano molti più afgani degli USA, pur non avendo i droni; idem in Iraq

          se stessimo parlando dei bombardamenti a tappeto della Seconda guerra mondiale o della battaglia di Verdun o dello sterminio degli Indiani avresti ragione

          ma i danni li fa la volontà di nuocere, non i mezzi, con quelli ci si arrangia benissmo

        • mirkhond scrive:

          Traduzione:

          L’occidente ha sempre ragione, perché bello buono e bravo.
          Anche se si FINGE di non vedere e di non sapere che lo stesso occidente ha fornito armi e tecnologie MODERNE, per permettere ai selvaggi di massacrare e massacrarsi CON ANCORA PIU’ GUSTO E DANNI!

        • Francesco scrive:

          non hai capito (per cattiva volontà) nulla di nulla

          anzi, hai proprio deciso di partire per la tangente

          eppure mica ho scritto un peana dell’Occidente, anzi il contrario direi

  101. mirkhond scrive:

    e invece quelli hanno scelto una bella Guerra civile (de gustibus)

    E chissà come mai è scoppiata e soprattutto CHI l’ha permessa con le sue politiche DISASTROSE…..

  102. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Un conto è essere stronzi con le clave e i machete, un altro coi kalashnikov e le mine antiuomo!
    Che chissà da dove provengono e CHI gliele fornisce!”

    Condivido.

    Il problema è che Francesco presuppone una diversità radicale tra le “persone che contano” nel Terzo Mondo e in Occidente (taglio con l’accetta, ovviamente).

    Dà per scontato che il Dittatore d’Arabistan sia un delinquente in malafede, la cui politica è tutta mirata a fare soldi e ottenere potere; e dà altrettanto per scontato che il Presidente di Occidentalia sia una persona magari con difetti e qualche meschinità, ma che agisce sostanzialmente in ingenua buonafede.

    Se partiamo dal presupposto che sono tutti delinquenti – altrimenti non sarebbero né dittatori né presidenti – ci avviciniamo di più alla verità.

    E a quel punto diventa decisivo l’elemento che dici tu: un conto è essere delinquenti con il machete, un conto è essere delinquenti con una grande fabbrica di armi.

    • PinoMamet scrive:

      …uhm

      io credo che siano tutti delinquenti; però essere delinquenti col machete o con la fabbrica di armi può fare solo una differenza di tipo quantitavo, non di tipo morale.

      Non è che massacrare, tipo, 10 persone, sia meno grave che massacrarne 500, per come la vedo.

      • PinoMamet scrive:

        Inoltre molti delinquenti col machete usano stravolentieri, quando ne hanno l’occasione, mitra bombe e aerei da guerra.

        Vendere armi potrà essere moralmente riprovevole… ma anche comprarle però!

        • mirkhond scrive:

          Se chi le vende poi si atteggia a paladino dei diritti umani, condannando a parole quei crimini che lo arricchiscono nei FATTI, credo che sia molto, molto, MOOLTO PIU’ SPREGEVOLE…….

        • Z. scrive:

          Duca, secondo me tutti predicano in un modo e razzolano in un altro modo. Ma proprio tutti.

          E’ quello che chiamiamo civiltà. Occidentale od orientale, settentrionale o meridionale, a conti fatti mi sa che non cambia granché.

      • mirkhond scrive:

        La differenza di tipo “morale” la fa se il massacratore appartiene ad una civiltà “superiore”, “evoluta”, “emancipata” ecc ecc.
        Chi si crede meglio e poi si comporta peggio dei selvaggi (che almeno sono coerenti con la loro ferocia) merita un maggiore disprezzo…..

        • Z. scrive:

          Duca, lo storico sei tu, ma io non ho mai saputo di un popolo che ama gridare “aaah come siamo selvaggi! siamo selvaggi e ammazziamo la gente per divertirci da selvaggi!”

          🙂

          Cambiano le ideologie e i modelli di società, ma direi che per i popoli la norma è ritenere se stessi civili, e riservare l’appellativo di “selvaggi”, se del caso, rigorosamente per gli altri…

        • mirkhond scrive:

          “Cambiano le ideologie e i modelli di società, ma direi che per i popoli la norma è ritenere se stessi civili, e riservare l’appellativo di “selvaggi”, se del caso, rigorosamente per gli altri…”

          Qui, naturalmente concordo….

        • Francesco scrive:

          forse gli Unni erano quel tipo di popolo, cosa ne dite?

          per il resto, i civilissimi Romani massacrano i selvaggi Galli per … far fare carriera politica a Giulio Cesare

          epperò i Galli nel ricordo preferiscono i Romani agli Unni: non tutti gli invasori sono uguali

        • Z. scrive:

          Non tutti gli invasori sono uguali, e lo stesso dicasi per i criminali, i giocatori di baseball e gli esperti di piantumazione.

          Piuttosto ho qualche dubbio che gli Unni ritenessero se stessi un popolo incivile e selvaggio.

        • Francesco scrive:

          vabbè, “fieri guerrieri” e roba del genere

          sull’altro punto, non cogli quello che rilevo e che mi pare storicamente lampante

        • Z. scrive:

          Anche i Romani si ritenevano fieri guerrieri, mica smidollati e debosciati!

          Certo che colgo il punto. Solo che vale per gli invasori né più né meno che per qualsiasi altra categoria.

    • Francesco scrive:

      in verità non mi riconosco affatto in quello che dici: personalmente i governanti dell’Occidente e del Terzo Mondo vanno valutati uno per uno

      preferisco il tipo di società e di regime politico che vige oggi in Occidente, che tende a selezionare persone meno peggiori ma non è una regola fissa

      ricordo che gli AK47 li fabbricano in un sacco di posti, idem le mitragliatrici, per cui i mezzi “avanzati” di sterminio non sono affatto monopolio occidentale

      e non è affatto vero che i governanti sono tutti delinquenti, alcuni addirittura smettono di esserlo una volta al potere

      • Z. scrive:

        Certo. Una volta che sono al potere spesso le leggi le scrivono loro, quindi sono loro a decidere cosa è delitto e cosa no 😀

        • Francesco scrive:

          no, dai, qualcuno una volta al potere sente la responsabilità e cerca di fare del suo meglio

        • mirkhond scrive:

          “no, dai, qualcuno una volta al potere sente la responsabilità e cerca di fare del suo meglio”

          Compresi omicidi di avversari scomodi, guerre “umanitarie” ecc. ecc.

  103. mirkhond scrive:

    Infatti.
    Ed è per questo che non sopporto la mentalità pelosa dei Piero Gheddo, Antonio Socci ecc.
    Gente che, Cristo, amore, carità, la vita umana è preziosa e va difesa fino alla morte naturale pur TRA ORRIBILI E DEVASTANTI SOFFERENZE…..
    Gente che si sciacqua la bocca dei crimini degli altri, ma le travi nel proprio deretano non vuole guardarle…
    Credere che appoggiando sempre il ricco, quello mi sganci un po’ d’elemosina per la mia missione, e non vedere che quegli spiccioli se li riprende con gli interessi, è pura malafede…..

  104. Miguel Martinez scrive:

    Per Pino Mamet

    “Inoltre molti delinquenti col machete usano stravolentieri, quando ne hanno l’occasione, mitra bombe e aerei da guerra.

    Vendere armi potrà essere moralmente riprovevole… ma anche comprarle però!”

    Verissimo.

    Ma noi siamo responsabili dei delinquenti nostri, non degli altri.

    • Z. scrive:

      Credo che il punto di Pino sia un altro.

      In altre parole, se siamo tutti “delinquenti” allora la differenza non è morale, è solo di equipaggiamento. E non mi è chiaro perché essere male equipaggiati dovrebbe essere un merito.

      • mirkhond scrive:

        Nessun merito.
        Solo che, massacrare con la clava, farà meno “danni” che farlo col kalashnikov, che oggettivamente HA MAGGIORI CAPACITA’ E POTENZA DI DISTRUZIONE!
        Il selvaggio non è affatto più buono del civilizzato. Ha solo dei LIMITI TECNOLOGICI che gli consentano di fare danni maggiori!

  105. Moi scrive:

    Alcune osservazioni di Padre Gheddo cozzano contro il Politically Corrrect, ma sono documentate dall’esperienza dei Comboniani: tipo che l’ Idea Cristiana (o comunque “Monoteista”) di Creazione e ProCreazione ha liberato alcune Tribù da superstizioni animiste e “demiurgiche” ben poco “da Buon Selvaggi” … tipo l’ infanticidio dei gemelli, la cui rarità era vista come cattivo auspicio.

    • mirkhond scrive:

      Moi

      La mia critica a Piero Gheddo NON verte su questi aspetti, ma sul fatto che lui voglia diffondere Gesù INSIEME al di$po$itivo militare-indu$triale-capitali$ta u$raeliano.
      Che non mi sembra certo quanto di più cristiano possa esistere…..

  106. mirkhond scrive:

    io non giustifico, io domando

    E ti dai la risposta…..

  107. Miguel Martinez scrive:

    Per Z

    “Dissento dal servizio obbligatorio, militare o civile che sia. “

    Chiaramente si tratta di idee svolazzanti in libertà…

    Ma non c’entrano niente i diritti, che in genere devono essere uguali.

    C’entra la partecipazione politica: può partecipare alla politica elettorale chi ha voglia di partecipare alla polis.

    Che è una roba altruista, civile e collettiva per definizione.

    • Z. scrive:

      Miguel,

      — Chiaramente si tratta di idee svolazzanti in libertà… —

      Certo, ci mancherebbe. Non sono preoccupato per il mio diritto di voto, se è quello che intendi. Certo, mi sembra curioso che chi non lo esercita anziché esercitarlo egli stesso lo voglia togliere a me, ma la vita è varietà. E finché non ci sarà qualche tentativo concreto di portarmi via i miei diritti costituzionali non mi preoccuperò di finanziare squadroni della morte per sopprimervi. E’ una promessa 🙂

      — Ma non c’entrano niente i diritti, che in genere devono essere uguali. —

      Ehm, in che sens “non c’entrano niente i diritti”? il diritto di voto non è – per definizione – un diritto?

      — C’entra la partecipazione politica: può partecipare alla politica elettorale chi ha voglia di partecipare alla polis.

      Che è una roba altruista, civile e collettiva per definizione. —

      Anzitutto non è così. Polis significa all’incirca stato, non Opera padre Marella. E dello stato fanno parte, a pieno titolo e da sempre, anche tantissimi cittadini che non fanno parte né di associazioni pro-Rom né di associazioni pro-pogrom. Ma come sempre suggerisco di lasciar perdere l’etimo.

      Gli è che uno dei grossi vantaggi del suffragio universale, al di là delle pretese di natura etica, è assicurare stabilità al sistema (tu stesso ne parlasti tempo addietro, se ben ricordo). Se tu metti il diritto di voto nelle mani di una cerchia più ristretta, nel medio termine finirà per essere meno stabile; se poi il criterio con cui scegliere la cerchia è quello della militanza certificata, crei un sistema così instabile che tanto varrebbe selezionare gli elettori per titoli ed esami come vorrebbe Moi, o addirittura abolire direttamente le elezioni.

      Resta poi il problema di come certificare la militanza, che non è poi troppo differente da quello che avrebbe Moi nel certificare l’intelligenza e la cultura.

      • Francesco scrive:

        il problema di Grillo?

        • Francesco scrive:

          certificare la militanza nei referenda telematici

        • Z. scrive:

          Non vedo il problema, e soprattutto non lo vede la Casaleggio Associati.

          Il referendum tra i militanti dice che bisogna abolire la Bossi-Fini? Lui se ne sbatte e fa votare ai suoi parlamentari contro l’abolizione.

          Il referendum tra i militanti dice che Grillo dovrebbe trattare con Renzi? Lui ci va, fa due o tre strilli e se ne torna a casa sua.

          E quando si è trattato di scegliere il gruppo parlamentare cui iscriversi al Parlamento europeo, è stato detto pressoché senza veli che il Capo avrebbe agito comunque a sua discrezione.

          Io non vedo il problema, i grillini nemmeno, e men che meno lo vedono i Grandi Capi 🙂

  108. mirkhond scrive:

    “Duca, secondo me tutti predicano in un modo e razzolano in un altro modo. Ma proprio tutti.”

    Traduzione: non criticatemi perché ho incontrato d’Alema alla festa dell’unità…. 🙂

    “E’ quello che chiamiamo civiltà. Occidentale od orientale, settentrionale o meridionale, a conti fatti mi sa che non cambia granché.”

    Cambia eccome invece, Zanardo, se più il grado di civiltà o pretesa di esserlo è elevata.

    • Z. scrive:

      Mirkhond,

      — Traduzione: non criticatemi perché ho incontrato d’Alema alla festa dell’unità…. —

      Eh?

      — Cambia eccome invece, Zanardo, se più il grado di civiltà o pretesa di esserlo è elevata. —

      Perché, conosci civiltà che si pretendono incivili?

  109. mirkhond scrive:

    Perché, conosci civiltà che si pretendono incivili?

    No. Ma conosco civiltà che pretendendo di essere superiori alle altre, si autoinvestono della sacra missione di fare strame di tutto ciò che si oppone al loro cammino radioso e luminoso, usando droni telecomandati, fosforo, piombo fuso e altri accidenti della tecnologia moderna per fare devastazioni chiamate civiltà…..

    • Z. scrive:

      Mirkhond,

      — No. Ma conosco civiltà che pretendendo di essere superiori alle altre —

      …cioè quasi tutte…

      — si autoinvestono della sacra missione di fare strame di tutto ciò che si oppone al loro cammino radioso e luminoso —

      …cioè di nuovo quasi tutte, prima o poi, purché ne abbiano la possibilità. Poi, come sempre, i profeti armati meglio vincono e quelli armati peggio soccombono. Niente di nuovo, insomma.

      • mirkhond scrive:

        E OGGI chi è armato meglio, o Zanardo?

        • Francesco scrive:

          ma essere armati meglio non è una colpa morale, o Mirkhondo!

        • mirkhond scrive:

          Lo è se si usano quelle armi per imporre il proprio SCHIFOSO dominio.
          Amatissimo da quasi tutti in questo blog, come abbiamo potuto constatare.
          Che è solo una GARA a chi difende meglio U$RAELE!

        • Z. scrive:

          Perché, le armi di solito per cosa si usano? Chi ha il machete usa il machete, chi ha il fucile usa il fucile e così via. Chi è armato meglio generalmente picchia di più, e chi è armato peggio picchia di meno. O no?

  110. mirkhond scrive:

    “ma chi ha fatto andare a finire in quel modo l’Iraq? gli USA? o chi ha scelto la via dello scontro e della guerra civile?

    mi pare siano due cose diverse”

    Nient’affatto!

    • Francesco scrive:

      spiegami

      gli USA hanno invaso l’Iraq e si trovano col problema di ricostruirlo bello e pulitino per fare bella figura con il mondo (e far dimenticare le scuse con cui lo hanno invaso)

      giusto?

      però sono loro stessi a scegliere la guerra civile permanente in Iraq?

      mi pare un mezzo inadatto al fine

      • mirkhond scrive:

        La perfezione non esiste in questo mondo.
        Ciò che dici è la prova che i complotti (che brutta parola!) possono fallire, anche se ben pianificati….

        • Francesco scrive:

          in generale hai ragione

          ma la guerra civile DOPO la caduta di Saddam non mi pare far parte di un qualche complotto statunitense quanto piuttosto della lotta CONTRO il piano USA – peraltro mal pianificato

          del resto, contro chi avrebbero complottato gli USA a quel punto?

        • mirkhond scrive:

          Voglio dire che una pianificazione, per quanto “perfetta” può diventare un flop, perché siamo UOMINI, e dunque FALLIBILI!
          U$A come altri….

        • Francesco scrive:

          e io ti ripeto che non capisco come la guerra civile irachena potesse fare parte del complotto USA – altrimenti cade la tua pretesa di darne la colpa agli USA stessi

          che il piano di Bush II per l’Iraq sia fallito lo si vede chiaramente

          ciao

  111. mirkhond scrive:

    “per il resto, i civilissimi Romani massacrano i selvaggi Galli per … far fare carriera politica a Giulio Cesare

    epperò i Galli nel ricordo preferiscono i Romani agli Unni: non tutti gli invasori sono uguali”

    Dimentichi che all’arrivo degli Unni nei secc. IV-V d.C., i Galli erano abbondantemente romanizzati per cittadinanza e in maggioranza anche per lingua, dal II-I secolo a.C.
    All’epoca dell’arrivo degli Unni erano dei ROMANI a tutti gli effetti!
    Ausonio Decimo Magno (310 -393 d.C. c.), di Burdigala (Bordeaux), appartenente per via di madre ad una nobile famiglia gallo-romana, e discendente di druidi, diceva che a Treviri e sulle rive della Mosella, si parlava un Latino da far invidia a quello dell’Urbe.
    E così nella maggiorparte della Gallia romana!

    • Francesco scrive:

      è quello che intendevo: ci sono invasori che ti portano qualcosa, oltre a toglierti molto, e altri che ti tolgono e basta

  112. mirkhond scrive:

    “è quello che intendevo”

    Nient’affatto, visto che gli Unni sono arrivati nel IV-V secolo dopo Cristo, non nel III-I secolo a.C…….

  113. mirkhond scrive:

    “Anche i Romani si ritenevano fieri guerrieri, mica smidollati e debosciati!”

    Tacito (55-120 d.C. c.) nella sua Germania scritta nel 98-100 d.C., ammira i Germani per le loro virtù, che, a suo dire, Roma aveva ormai perso.
    Almeno nell’Urbe e nei grandi centri urbani…..

    • Z. scrive:

      C’è anche chi oggi ammira in quelli che tu chiami scherzosamente “selvaggi” le qualità che, a suo dire, noialtri occidentali abbiamo perso. Ma questo non ci esime dalla presunzione di ritenerci migliori degli altri, che presumo fosse diffusa anche all’epoca di Tacito 🙂

  114. mirkhond scrive:

    Zanardo si ritiene superiore agli altri?
    E a chi?

  115. mirkhond scrive:

    “Perché, le armi di solito per cosa si usano? Chi ha il machete usa il machete, chi ha il fucile usa il fucile e così via. Chi è armato meglio generalmente picchia di più, e chi è armato peggio picchia di meno. O no?”

    E chi lo sta negando, o Zanardo?

    • Z. scrive:

      E allora non ti capisco.

      Posto che tutte le civilità si ritengono migliori delle altre, e che tutte le civilità usano le migliori armi a propria disposizione per perseguire i loro interessi, di che stiamo a parlare? boh 🙂

      • mirkhond scrive:

        Di quella civiltà che credendosi migliore di tutte le altre ha anche le armi più potenti per imporre le sue devastazioni!
        Sei molto bravo a fare finta di NON capire….

  116. mirkhond scrive:

    “non hai capito (per cattiva volontà) nulla di nulla”

    A te ti ho capito fin troppo bene, invece….

    “anzi, hai proprio deciso di partire per la tangente”

    Quella la prendono i tuoi sodali di cielle.

    “eppure mica ho scritto un peana dell’Occidente, anzi il contrario direi”

    Non mi sembra proprio, visto la CONTINUA e COMMOSSA difesa che ne fai….

    • Francesco scrive:

      per stavolta ho pazienza e replico:

      >> guardati intorno: i talebani ammazzano molti più afgani degli USA, pur non avendo i droni; idem in Iraq

      questo l’ho scritto a difesa degli USA (vs dei terroristi) e mi pare siano fatti ben noti ed evidenti

      >> se stessimo parlando dei bombardamenti a tappeto della Seconda guerra mondiale o della battaglia di Verdun o dello sterminio degli Indiani avresti ragione

      questo è il contrario di una difesa dell’occidente, visto che cito tre crimini compiuti proprio dall’occidente stesso

      >> ma i danni li fa la volontà di nuocere, non i mezzi, con quelli ci si arrangia benissmo

      questo è quello a cui vorrei una tua critica

      allora, torni tra noi e ti attieni a quello di cui stiamo parlando o non ne hai proprio voglia?

  117. mirkhond scrive:

    Dalle constatazioni di Miguel Martinez:

    “Il problema è che Francesco presuppone una diversità radicale tra le “persone che contano” nel Terzo Mondo e in Occidente (taglio con l’accetta, ovviamente).

    Dà per scontato che il Dittatore d’Arabistan sia un delinquente in malafede, la cui politica è tutta mirata a fare soldi e ottenere potere; e dà altrettanto per scontato che il Presidente di Occidentalia sia una persona magari con difetti e qualche meschinità, ma che agisce sostanzialmente in ingenua buonafede.

    Se partiamo dal presupposto che sono tutti delinquenti – altrimenti non sarebbero né dittatori né presidenti – ci avviciniamo di più alla verità.

    E a quel punto diventa decisivo l’elemento che dici tu: un conto è essere delinquenti con il machete, un conto è essere delinquenti con una grande fabbrica di armi.”

    • Francesco scrive:

      ho già risposto a Miguel e credo con chiarezza

      non presuppongo affatto questa differenza tra governanti del Terzo Mondo e governanti dell’Occidente

      invece è evidente la differenza profondissima tra presidenti e dittatori, anche se non rientra negli schemi di Miguel. la sciura presidenta argentina non è Videla, come la sciura presidenta cilena non è Pinochet e quella brasilera non è il generale di turno, la sciura Merkel non è AH nè Honecker, eccetera eccetera

      poi ci sono presidenti “cattivi” e dittatori “buoni” ma sono eccezioni

      • mirkhond scrive:

        “Il problema è che Francesco presuppone una diversità radicale tra le “persone che contano” nel Terzo Mondo e in Occidente (taglio con l’accetta, ovviamente).

        Dà per scontato che il Dittatore d’Arabistan sia un delinquente in malafede, la cui politica è tutta mirata a fare soldi e ottenere potere; e dà altrettanto per scontato che il Presidente di Occidentalia sia una persona magari con difetti e qualche meschinità, ma che agisce sostanzialmente in ingenua buonafede.

        Se partiamo dal presupposto che sono tutti delinquenti – altrimenti non sarebbero né dittatori né presidenti – ci avviciniamo di più alla verità.

        E a quel punto diventa decisivo l’elemento che dici tu: un conto è essere delinquenti con il machete, un conto è essere delinquenti con una grande fabbrica di armi.”

      • Z. scrive:

        Tiro a indovinare:

        i presidenti cattivi sono quelli che si oppongono agli Stati Uniti, e i dittatori buoni sono quelli che li appoggiano!

        Cosa ho vinto? 😀

  118. mirkhond scrive:

    e io ti ripeto che non capisco come la guerra civile irachena potesse fare parte del complotto USA – altrimenti cade la tua pretesa di darne la colpa agli USA stessi

    che il piano di Bush II per l’Iraq sia fallito lo si vede chiaramente

    “Il problema è che Francesco presuppone una diversità radicale tra le “persone che contano” nel Terzo Mondo e in Occidente (taglio con l’accetta, ovviamente).

    Dà per scontato che il Dittatore d’Arabistan sia un delinquente in malafede, la cui politica è tutta mirata a fare soldi e ottenere potere; e dà altrettanto per scontato che il Presidente di Occidentalia sia una persona magari con difetti e qualche meschinità, ma che agisce sostanzialmente in ingenua buonafede.

    Se partiamo dal presupposto che sono tutti delinquenti – altrimenti non sarebbero né dittatori né presidenti – ci avviciniamo di più alla verità.

    E a quel punto diventa decisivo l’elemento che dici tu: un conto è essere delinquenti con il machete, un conto è essere delinquenti con una grande fabbrica di armi.”

    • Francesco scrive:

      era mica Goebbles quello che usava la ripetizione al posto della verità per riuscire a convincere i tedeschi?

      Saddam non era uguale a Bush II, mi spiace per la tesi di MM

      e il conto di cui parla è un conticino irrilevante

      • mirkhond scrive:

        E’ vero Bush II ha fatto molti più morti, spesso per procura.
        E’ dunque PEGGIORE di chi i suoi crimini li ha fatti solo a casa sua e nel contiguo Kuwait e Khuzistan iraniano.
        Nell’ultimo caso con la BENEDIZIONE, abbondantemente rifornita di armamenti da parte dei tuoi genero$i$$imi e di$intere$$atamente altrui$tici TUOI amici.

        • Francesco scrive:

          non è bello dire bugie, caro M

          anche perchè diventa del tutto inutile parlare con te

        • mirkhond scrive:

          Guarda che il naso ti diventerà lungo per le bugie che TU e i TUOI amici propoalate dal 2001 a questa parte…..

        • mirkhond scrive:

          “anche perchè diventa del tutto inutile parlare con te”

          E allora evitalo, visto che non ti ho mai chiesto niente!

        • Francesco scrive:

          potresti invece passare a scrivere cose vere. tanto per cambiare 🙂

          io non riesco a credere che tu imputi più morti alla presidenza Bush II che al governo di Saddam Hussein: potresti spiegarmi?

          grazie

  119. mirkhond scrive:

    Era Francesco quello che ripete all’infinito la bontà del SUPREMATISMO occidentale, purtroppo IN BUONA COMPAGNIA di Geppo, Zanardo, Moi, ecc ecc.?

    • PinoMamet scrive:

      Ci risiamo con Geppo?
      😉

      Ma a parte tutto, Mirkhond, io non è che non sia d’accordo con te in linea di principio;
      diciamo che sono a metà strada tra te e Miguel da una parte, e Francesco e mi pare Z. dall’altra.

      Ma è che tu, mi pare, tendi a vedere le cose un po’, come dire, esagerate.

      Per cui uno che dice che la democrazia non è male, diventa automaticamente un difensore del suprematismo bianco…

      dai, esistono anche posizioni sfumate!!

      • Z. scrive:

        Ehm, non so Francesco ma sono abbastanza certo di non avere mai parlato di “bontà del suprematismo occidentale”.

        Giusto per precisare, eh 🙂

    • Francesco scrive:

      Mirkhond

      stai confessando che per te argomentare è ribadire?

      per me l’Occidente è peggiore dei suoi valori, che tante volte tradisce, ma ha il gran merito di non rinnegarli

      e si tratta di valori universali, tanto che altre culture possono farli propri con grande vantaggio

      questo è suprematismo? mah

      • PinoMamet scrive:

        ” per me l’Occidente è peggiore dei suoi valori, che tante volte tradisce, ma ha il gran merito di non rinnegarli”

        OMDAF!

        • mirkhond scrive:

          E poi dice che non è vero.
          Tutti suprematisti!

        • PinoMamet scrive:

          Ma dai, ma se abbiamo appena scritto, tutti e due (lui direttamente, io citandolo) che l’Occidente è peggiore dei suoi valori!

          Però io e Francesco et al. 😉 riteniamo, sì, che dopo tutto la democrazia, la libertà di espressione, di religione, di pensiero ecc. siano dei valori.

          Che l’Occidente, per primo, farebbe bene a rispettare, ma sì, sono dei valori, per tutti.

          E se l’Occidente non li rispetta abbastanza, la soluzione è sforzarsi e sforzarsi di nuovo per farglieli rispettare, non arruolarsi tra le file del sedicente califfo.

          Se questo è suprematismo, saremo suprematisti, che ti devo dire…

      • mirkhond scrive:

        questo è suprematismo?

        Sì se viene continuamente e arrogantemente rinfacciato e con la scusa di credersi migliori NEL CONCRETO si TRADISCONO quelli stessi valori in cui si crede….
        Ma del resto come posso farmi capire, circondato da gente che ama le femmine troie coi capelli al vento, svestitissime, scoscatissime, e che NON te la danno MAI, ma tu invece credi di sì perché hanno un tal look da TROIE?

        • mirkhond scrive:

          scosciatissime

        • Francesco scrive:

          credo che tra la scarsità di figa disponibile e il suprematismo della civiltà occidentale ci sia poca connessione …

          forza che tra poco farà troppo freddo per certi eccessi

        • PinoMamet scrive:

          ” Ma del resto come posso farmi capire, circondato da gente che ama le femmine troie coi capelli al vento, svestitissime, scosciatissime…”

          …ma che c’entra??

          Mirkhond, ti do una cattiva notizia 😉
          al 99% degli uomini piacciono le femmine svestitissime e scosciatissime.
          Le mettono apposta sulle copertine dei giornali.
          Capelli al vento, optional 😉

  120. mirkhond scrive:

    E siccome REPETITA JUVANT :

    “Il problema è che Francesco presuppone una diversità radicale tra le “persone che contano” nel Terzo Mondo e in Occidente (taglio con l’accetta, ovviamente).

    Dà per scontato che il Dittatore d’Arabistan sia un delinquente in malafede, la cui politica è tutta mirata a fare soldi e ottenere potere; e dà altrettanto per scontato che il Presidente di Occidentalia sia una persona magari con difetti e qualche meschinità, ma che agisce sostanzialmente in ingenua buonafede.

    Se partiamo dal presupposto che sono tutti delinquenti – altrimenti non sarebbero né dittatori né presidenti – ci avviciniamo di più alla verità.

    E a quel punto diventa decisivo l’elemento che dici tu: un conto è essere delinquenti con il machete, un conto è essere delinquenti con una grande fabbrica di armi.”

  121. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “invece è evidente la differenza profondissima tra presidenti e dittatori”

    Su questo concordo in pieno.

    Una società periferica, economicamente instabile, fortemente conflittuale – per fratture etniche e/o sociali -, dove il potere politico conta molto, trova un dittatore.

    Una società centrale, nella scacchiera economica, dove esiste un’ampia minoranza di imprenditori in grado di competere per il potere, dove il potere politico è stato largamente sostituito dal potere economico o dove esiste un’enorme burocrazia statale, trova un presidente.

  122. mirkhond scrive:

    Lui è figlio di una statunitense di origine anglo-irlandese.
    Dunque credo che parli con cognizione di causa…..

  123. mirkhond scrive:

    “Ma a parte tutto, Mirkhond, io non è che non sia d’accordo con te in linea di principio”

    Non me ne sono accorto, o meglio mi sto accorgendo ora del vero geppopensiero…..

    “diciamo che sono a metà strada tra te e Miguel da una parte, e Francesco e mi pare Z. dall’altra.”

    No. Sei proprio dalla parte di Franky e Zanardo!

    “Ma è che tu, mi pare, tendi a vedere le cose un po’, come dire, esagerate.”

    Nient’affatto, vista la tua SOSTANZIALE concordanza COL Franky….

    “Per cui uno che dice che la democrazia non è male, diventa automaticamente un difensore del suprematismo bianco…”

    Dipende cosa s’intende per democrazia, e la vostra alle scosciatissime, svestitissime e capelli al vento, lo E’. Purtroppo.

    “dai, esistono anche posizioni sfumate!!”

    Sì, l’opposizione…di sua maestà britannica!

  124. mirkhond scrive:

    “credo che tra la scarsità di figa disponibile e il suprematismo della civiltà occidentale ci sia poca connessione …”

    Non ne sarei così sicuro….

    “forza che tra poco farà troppo freddo per certi eccessi”

    Certe, manco col GELO POLARE se la coprono la testa!

    • PinoMamet scrive:

      ..dai Mirkhond, una cosa è la tua posizione sull’Occidente, rispettabilissima;

      un’altra i tuoi gusti personali in fatto di abbigliamento femminile, che non c’entrano niente ma sono altrettanto rispettabili;

      un’altra è voler imporre il velo a tutte per compiacere i tuoi gusti!

      Eh, se non si copriranno la testa d’inverno, al limite prenderanno il raffreddore, che ci vogliamo fare!
      Mica gli vorrai imporre il burka, su!

    • Francesco scrive:

      la testa coperta non mi piace, nè negli uomini nè nelle donne

      questione di gusti, non di valori, però

  125. mirkhond scrive:

    “al 99% degli uomini piacciono le femmine svestitissime e scosciatissime.
    Le mettono apposta sulle copertine dei giornali.
    Capelli al vento, optional”

    Sì e io vedo i pornazzi arabo-musulmani tipo muslimass.com, hijab sex, niqab sex, dove ci sono commenti che gradiscono molto quella sessualità intrigante e fatta di tesori da SCOPRIRE….

  126. mirkhond scrive:

    Per non parlare dei vari nunspolitation, nun whores ed altre pseudo-monache porche….
    C’è anche chi si attizza a vederla col velo…. 🙂

  127. mirkhond scrive:

    nunsploitation

  128. mirkhond scrive:

    “Però io e Francesco et al. 😉 riteniamo, sì, che dopo tutto la democrazia, la libertà di espressione, di religione, di pensiero ecc. siano dei valori.”

    Ma non sono quelle libertà che si difendono per davvero, ma solo il femminismo zoccolone e il denaro che NON si vuo spartire coi tanti, troppi poveri di questo mondo….
    Il fatto che si svestano tutte come troie, non è che poi la diano altrettanto facilmente, e tutto ciò è ipocrita e fonte di immense sofferenze….
    Però è la libertà, la democrazia, i valori ecc. ecc.
    Sì la libertà, la democrazia e i valori di BORSA, per essere umiliati e isolati dal troione suprematista stronza che se ne approfitta per DOMINARE il maschio coglione che basta che la vede svestita e grida alla bellezza della libertà e della democrazia trioi-frocio-femminista!

    “Che l’Occidente, per primo, farebbe bene a rispettare, ma sì, sono dei valori, per tutti.

    E se l’Occidente non li rispetta abbastanza, la soluzione è sforzarsi e sforzarsi di nuovo per farglieli rispettare, non arruolarsi tra le file del sedicente califfo.”

    Ecco hai ragione. Il sedicente califfo, creatura degli u$a se non addirittura un agente del mo$$ad.
    E dunque una FALSA guerra di religione, eterodiretta da U$raele per DOMINARE meglio le ricchezze del mondo.
    Magari fosse una VERA guerra al disgustoso suprematismo soldo-troio-frocio-femminismo, che si serve di Cristo, libertà, democrazia, diritti umani e altre STRONZATE, solo per fregare i fessi e i poveri…..

    “Se questo è suprematismo, saremo suprematisti, che ti devo dire…”

    Ipse dixit…..

    • Francesco scrive:

      carissimo Mirkhond

      capisco i problemi che suscita l’esposizione ingannatrice di tante grazie femminili ma … non rinuncerei ai miei diritti politici (quelli reali che oggi ho come cittadino italiano) per poter proibire i daisydukes.

      mi piace poter leggere il giornale che voglio, mi piace poter dire quello che penso, mi piace poter votare, mi piacerebbe pagare meno tasse

      e le donne? mah, ho una bimba di 11 anni e inizio a pensare che forse un bel fucile a canne mozze potrebbe servirmi 😉

      • habsburgicus scrive:

        mi piace poter dire quello che penso

        purtroppo non è più così, Francesco…
        ma concordo con te sull’importanza della libertà–
        finita la Società Tradizionale, con la rivoluzione (quella società aveva diritto di porre paletti, talora anche duri, per un bene superiore) teniamoci la libertà..unico cosa buona dell’Ottocento, purtroppo erosa dopo il 1945 e soprattutto dopo il 1975-1980 e ancor più dal 1990/1992 in poi
        la mia critica più grande all’Occidente è la sua ipocrisia ed il suo illiberalismo crescente
        sulla base della libertà assoluta di opinione e del rispetto dei diritti (Bill of Rights) possiamo unirci (conservatori, liberali e anche piddini non del tutto degenerati :D)
        io sono libertario 😀

        • Francesco scrive:

          io non del tutto, che la nuova società post-rivoluzione è meno aliena di quanto si pensi e ha alcuni diritti di quella vecchia

        • Z. scrive:

          Immagino che questa libertà assoluta di opinione comprenda anche il diritto di ingiuria e diffamazione ai danni della parte politica che ti è più sgradita. E magari anche il diritto libertario di rifilar loro due legnate…

          …ci ho preso? 🙂

      • mirkhond scrive:

        “ma … non rinuncerei ai miei diritti politici (quelli reali che oggi ho come cittadino italiano) per poter proibire i daisydukes.”

        Una cosa non è detto che debba escludere l’altra, visto che la democrazia DE FACTO non esiste, ma abbiamo solo delle gradazioni di autoritarismo.

        • Francesco scrive:

          diciamo che l’attuale gradazione di autoritarismo che si spaccia per democrazia a me va tutto sommato molto bene, soprattutto se guardiamo alle altre gradazioni disponibili nel resto del mondo

          per fortuna non vedo seri attacchi alle mie libertà politiche o civili, nè ai daisydukes (ahimè)

          questo non toglie che avrei una mezza dozzina di Hellfire da tirare a certi giudici italiani ma sono quisquilie

      • mirkhond scrive:

        “purtroppo non è più così, Francesco
        ………
        la mia critica più grande all’Occidente è la sua ipocrisia ed il suo illiberalismo crescente”

        Concordo.

        • Francesco scrive:

          Mirkhond

          ma tu odi il liberalismo! quindi dovresti apprezzare l’illiberalismo crescente di cui parla Has

          non ti capisco

          ciao

        • mirkhond scrive:

          Non lo apprezzo invece, per i motivi elencati più in basso da Martinez e dallo stesso Habsburgicus.
          Io sono per la libertà di ricerca storica.
          Ad esempio sul nazismo, su Hitler e la Germania 1933-1945, senza che lo storico vada in GALERA se dice cose eterodosse rispetto alla vulgata OBBLIGATORIA che domina nel Frangistan.

    • Z. scrive:

      Duca, secondo me tu parti dal presupposto che la “nostra” società sia monolitica, quando invece è incredibilmente frammentata, contraddittoria e complessa.

      Se tu la vedi monolitica perché ti sembra che siano tutti tuoi nemici è un altro paio di maniche…

  129. habsburgicus scrive:

    Opinione personalissima (che verosimilmente incontrerà l’opposizione di tutti :D)
    Anch’io ritengo che in certi casi molte donne si vestano (melius, si svestano :D) in modo un po’ eccessivo 😀
    Tuttavia, né possiamo imporle il modo di vestire (tranne in certi luoghi pubblici e in chiesa, ove si dovrebbe mantenere un certo decoro) né possiamo/dobbiamo dedurre che i loro vestiti succinti implichino una disponibilità sessuale 😀 che, almeno in Italia, spesso non c’è, perché la donna italiana è fatta così..ama poi vantarsi con le amiche di tutti i maschi che ha/avrebbe fatto attizzare, senza dargliela, di regola 😀 dopo un po’ ci si fa l’abitudine 😀
    dunque anche per risolvere e regolare gli stimoli sessuali, presenti in natura ma enfatizzati da certi abbigliamenti, da certa pubblicità ecc, bisognerebbe revocare la legge Merlin 😀 (non solo per ragioni finanziarie, che sono importantissime e Moi più volte lo ha detto)
    È inutile, però…..non la aboliranno mai…con gioia di ticinesi, carinziani, sloveni e a quanto pare financo tedeschi e slovacchi 😀

  130. mirkhond scrive:

    “Tuttavia, né possiamo imporle il modo di vestire”

    E perché no?
    Allora perché non cagare,pisciare e scopare per strada come le bestie?

    • Francesco scrive:

      perchè è una questione più culturale che di leggi

      conciarsi da professioniste da marciapiede è diventato “accettabile” per motivi a me ignoti e mi da fastidio

      ma l’unico rimedio è cambiare questa accettabilità e non sono delle leggi a farlo, temo

      • mirkhond scrive:

        Potrebbe cominciare la Chiesa, ad esempio ad esigere un abbigliamento più sobrio, almeno in chiesa…
        Saranno 4 gatte, ma è già qualcosa…..

        • Francesco scrive:

          pienamente d’accordo
          quasi
          mi sentirei come se volessi imporre i miei criteri estetico-moralisti per concedere il permesso di pregare
          lo facessero i preti, che è il loro mestiere!

          ciao

        • habsburgicus scrive:

          Potrebbe cominciare la Chiesa

          non ci fosse stato il Concilio 😀

        • mirkhond scrive:

          Non esiste alcun “permesso di pregare”, visto che si puo’ pregare OVUNQUE.
          Gesù indicava la propria stanza a porte CHIUSE, se è per questo.
          Si tratta semplicemente di richiamare all’ordine un gregge fin troppo SMARRITO…..

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          In realtà in chiesa si prova già a far entrare solo gente vestita decentemente, solo che non ci sono guardie armate all’ingresso.
          No, da quel punto di vista è persa…

      • mirkhond scrive:

        non sono delle leggi a farlo, temo

        Certo, perché con la sessualizzazione libertina, il dispositivo LIBERALE, puo’ facilmente REPRIMERE TUTTE LE ALTRE VERE LIBERTA’, di cui hanno parlato a ragione, Habsburgicus e Miguel Martinez.

  131. mirkhond scrive:

    Opinione personalissima (che verosimilmente incontrerà l’opposizione di tutti 😀 )

    Ti stai confondendo col sottoscritto. 🙂
    Lui sì, davvero ALIENO al pensiero occidentalista, dominante anche qua dentro!

  132. roberto scrive:

    habsburgicus (e quelli che condividono la sua tesi)
    “il suo (dell’occidente) illiberalismo crescente”

    potrei chiedere, solo per capire meglio questo argomento, qualche esempio concreto di “illiberalismo crescente” (e magari rispetto a cosa?)
    a me viene in mente l’esempio del divieto di fumare neil , ma non sono sicuro che si tratti di “illiberalismo”, visto che al contrario mi sembra che liberi i polmoni di tutti quelli che non volevano respirare le porcherie altrui….
    forse avete degli esempi migliori…

    • habsburgicus scrive:

      Anche..(per quanto a me, che non fumo, interessi poco :D)
      Soprattutto il “politically correct”..
      I limiti alla ricerca storica…
      Ecc ecc

      negli anni 1960ì vi era una libertà infinitamente maggiore…era inoltre rispettata di più la privacy (anche perché vi era meno tecnologia)

    • roberto scrive:

      no scusa habsb,
      non mi sono spiegato bene.
      vorrei qualcosa di più concreto.

      quali limiti alla ricerca storica?
      che vuol dire che il politically correct è illiberale? che libertà c’è nel chiamare storpio il tipo che è sulla sedia a rotelle? ed in ogni caso, qualcuno va in prigione per questo?
      libertà infinitmente maggiore nel 1960? sicuro? in fin dei conti se c’è stata una cosa come il ’68 qualche problema di libertà dovevano averlo all’epoca…

  133. Miguel Martinez scrive:

    Per Habsburgicus e Roberto

    “negli anni 1960ì vi era una libertà infinitamente maggiore…era inoltre rispettata di più la privacy (anche perché vi era meno tecnologia)”

    Bisogna definire meglio le questioni.

    Innanzitutto, è ovvio che in linea di massima oggi ci sono più persone libere di non indossare la cravatta tutti i giorni (a partire dagli studenti nei licei), o di dichiararsi omosessuali.

    Poi c’è il fatto oggettivo che avendo più soldi – e finché dura – gli italiani di oggi possono scegliere se andare in vacanza o no d’estate.

    Queste sono libertà concrete, che riguardano molte persone “normali” nella vita privata, ma non hanno grandi ricadute politiche.

    Invece, su due piani importanti, le libertà sicuramente diminuiscono.

    Il primo è proprio quello penale.

    Habs giustamente pensa alla libertà di ricerca storica, ma si tratta di una questione molto piccola rispetto all’aumento incessante della criminalizzazione e della carcerazione di tutto.

    Sul mio vecchio sito, potete leggere una serie di impressionanti articoli dell’avv. Pelazza su come sia aumentata la repressione e la criminalizzazione di tutte le forme di dissenso politico, rispetto anche al fascismo. A ogni “emergenza”, c’è un giro di vite; ma passata l’emergenza, la vite non si allenta mai.

    D’altronde è anche la società che chiede incessantemente maggiori pene contro chiunque venga additato dai media, che siano “i pedofili”, “i terroristi”, “gli anarchici”, “gli skinhead”, ecc.

    Infine, c’è il fatto che nel 1960, sulla rivistina anarchica, nel circolo neofascista, nella predica in parrocchia, nella sezione del PCI, si potevano parlare liberamente linguaggi diversi.

    Oggi, appena qualcuno scrive una cosa che si discosti minimamente fuori da una ristrettissima serie di luoghi comuni, viene massacrato sui social media, sui media “ufficiali” e magari anche in tribunale.

    In questo la perdita di libertà politica è pressochè totale.

    • habsburgicus scrive:

      In questo la perdita di libertà politica è pressochè totale.

      è questo cui volevo alludere, Miguel…tu lo hai detto molto meglio e, soprattutto, più chiaramente 😀

      P.S
      sul benessere economico (e “libertà” connesse), se non nei ’60 almeno nei ’70 e negli ’80, si stava meglio di adesso, in Italia 😀 dunque anche in quel, fondamentale, campo si sta regredendo !

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Sul piano penale non è del tutto vero: numerosi comportamenti sono stati depenalizzati, rispetto agli anni ’60. Poi certo, ci sono i “nuovi reati”, e solo in minima parte a tutela di beni che un tempo erano misconosciuti (come l’ambiente, per fare un esempio, o la sicurezza sul lavoro)…

      • Z. scrive:

        Semplicemente la società è meno tollerante con la violenza, e con le ideologie comunemente associate alla violenza.

        Il passato è così meraviglioso soprattutto perché ce lo ricordiamo male, sempre ammesso che l’abbiamo davvero vissuto…

        • habsburgicus scrive:

          comunemente

          è questo avverbio che permette, o rischia di permettere, serie decurtazioni alla libertà di ognuno (come sta già avvenendo, in altre parti di Europa in modo quasi esplicito)..é strano che tu non te renda conto, Z 😀
          infatti molti, in buona e (soprattutto) in cattiva fede, possono calunniare gli altri e tacitarli 😀

        • mirkhond scrive:

          Finge di non accorgersene, perché a lui questo sistema va bene.
          Sono gli altri ad essere sbagliati.
          Di sistemi.
          Il tipico ragionamento da piddino….

        • Moi scrive:

          “comune-mente” … mica “comunista-mente”. 😉

        • Moi scrive:

          Le ideologie”comunemente” associate a violenza … spesso lo sono più per moda che per statistica.

          Ad esempio, i bullismi e gli assassinii non sono solo a danno di gay e donne … ma quando avvengono a danno di queste categorie di moda aprono i tiggì con appelli di politici per nuove tipologie di reato; quando, invece, NON riguardano categorie di moda, è già molto il trafiletto in cronaca locale, ma molto più spesso nulla.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Ma anche offese e ingiurie 😀 Proprio ieri mi è stato detto che in quanto privilegiato maschio, bianco ed eterosessuale devo essere disposto ad accettare tutto senza lamentarsi 😀

        • Framcesco scrive:

          credo che questa volta Z abbia non più del 33% di ragione

          il resto è delirio femminista-gaio, che vorrebbe, ancorché a oggi non riesca, azzerare la libertà

          basta vedere che Salvini (ottimo esempio di pessimo uso della libertà) è ancora a spasso. e pure Erri de Luca.

          non va così male, in fondo

        • Z. scrive:

          Habs,

          siccome passano gli anni, e anzi i decenni, è del tutto naturale che ci siano cose che quarant’anni fa erano penalmente irrilevanti e oggi sono punibili e viceversa.

          Quelle viceversa, come osserva Mauricius, sono peraltro decisamente più numerose.

          Riguardo alle prime, bisogna osservare che noi viviamo in una società molto più mediatizzata di quella di pochi decenni fa. Piaccia o meno siamo continuamente sotto i riflettori, e questo comporta la necessità di prestare un’attenzione al linguaggio e al modo di esprimersi che qualche decennio fa non era richiesta.

          Riguardo alle seconde, il fatto che l’omosessualità e il concubinato non siano più illeciti puniti dallo Stato, e che il divorzio sia previsto dalla legge, mi sembra qualcosa di assai positivo. Sei libero di pensarla diversamente, com’è ovvio, e anche questo è assai positivo 😀

          Questo non significa che tutti noi contemporanei dobbiamo necessariamente preferire ogni aspetto della situazione mutata. Ad esempio credo di aver già scritto più volte perché ritengo inaccettabile la criminalizzazione di qualsiasi forma di revisionismo storico, che si tratti delle teorie del complotto sull’attentato al WTC o del negazionismo della Shoah.

          Infine, nella teoria della vite che non si allenta c’è del vero. La vite non si allenta subito, e questo viene riscontrato – ad esempio – nei periodi postbellici, quando i sacrifici imposti dal governo per la guerra restano in vigore a guerra finita. Però progressivamente tende ad allentarsi in seguito: ad esempio, chi critica il legislatore post-emergenziale dimentica quasi sempre di menzionare il fatto che in seguito agli anni di piombo è cambiata la procedura penale. E non mi sembra una dimenticanza di poco conto.

        • Z. scrive:

          Mauricius,

          tu devi accettare gli insulti perché hai fatto piangere Sant’Ivo dando il tuo voto alla Casaleggio Associati, altro che!

          Però essendo cattolico e osservante hai l’opportunità tutt’altro che trascurabile di confessare i tuoi peccati e ottenere la Sua assoluzione.

          😀

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Mentre Sant’Ivo sarebbe stato più clemente se avessi votato quello che voleva il Codice del Lavoro in inglese? 😀

        • Z. scrive:

          Certo. Sant’Ivo o St. Yves poco cambia, è sempre lui 😀

  134. habsburgicus scrive:

    una ricorrenza importantissima (per gli effetti futuri, all’epoca non parve nulla di eccezionale)..dedicata alla parte americana di Miguel 😀

    3 settembre 1783
    Pace di Versailles (quella con gli USA però fu siglata a Parigi), finisce la cosiddetta “rivoluzione americana”; vi erano già stati preliminari in gennaio e fra inglesi e il nordamericano Jay (all’insaputa dei franco-spagnoli) sin dal 30/11/1782
    La Gran Bretagna riconosce de iure l’indipendenza degli Stati Uniti d’America (all’epoca una confederazione di 13 ex-colonie, divenuti Stati: 1.Massachusetts, che includeva il Maine; 2.New Hampshire; 3.Rhode Island; 4.Connecticut; 5.New York; 6.Pennsylvania; 7.New Jersey; 8.Delaware; 9.Maryland; 10.Virginia; 11.North Carolina; 12.South Carolina; 13.Georgia), incluso il Vermont e tutti i territori (britannici dal 1763) fino al Mississippi, in gran parte abitati dagli “indiani” (la parte settentrionale, più o meno futuri Illinois, Indiana, Ohio, Michigan e altro, faceva parte dal 1774 del Québec, che venne così di nuovo ridotto)
    La Gran Bretagna cede alla Spagna le due province di West Florida (cap. Pensacola) ed East Florida (cap. St. Augustine), britanniche dal 1763
    La Spagna, oltre a (ri)acquisire le Floride (ma parte della West Florida sino al 1763 era francese) mantiene la Louisiana ad ovest del Mississippi inclusa Nouvelle-Orléans (che tornerà francese in 1800/1801 e sarà ceduta agli USA nel 1803 sotto la presidenza di Thomas Jefferson, “Louisiana Purchase”, forse il più grande colpo diplomatico mai realizzato, senza sparare un colpo..se pensiamo che in Europa, normalmente, ci si scannava per una città :D)
    La Gran Bretagna mantiene le province di Québec (chiamata anche Canada..ridotta a sud-ovest), Saint-John Island (dal 1799 Prince Edward Island), Nova Scotia (ex-Acadie), New Brunswick (creata formalmente solo nel 1784) e Newfoundland
    La Francia non ottiene nulla in America continentale (riavrà i posti fortificati del Senegal più Tobago, britannica da 1763 a 1783 in precedenza “neutra”, che diverrà albionica in modo definivo nel 1814)
    La pace anglo-olandese venne firmata solo nel 1784 (nulla di trascendentale..il Capo, bel bocconcino :D, verrà preso da Londra solo nel 1796, restituito in base alla pace di Amiens del 1802, ripreso nel 1806 e de iure ceduto nel 814-1815 a Vienna)

    (per le frontiere del Québec 1774-1783)
    http://www.slmc.uottawa.ca/?q=treaty_versailles

  135. mirkhond scrive:

    “D’altronde è anche la società che chiede incessantemente maggiori pene contro chiunque venga additato dai media, che siano “i pedofili”, “i terroristi”, “gli anarchici”, “gli skinhead”, ecc.”

    E questo è un sintomo tipico di una società TERRORIZZATA, dalla CRESCENTE INSICUREZZA provocata dalla globalizzazione e dalle trasformazioni economico-tecnologico-industriali che stanno erodendo sempre più diritti e certezze sociali che si ritenevano ormai definitive.
    In questo VUOTO, rinascono vecchi e nuovi identitarismi, pulsioni securitarie, demonizzazione del dissidente storico, ideologico, politico, il timore dell’immigrato, soprattutto muSSulmano che viene visto come il TEMUTO RITORNO ad una SERIETA’ RELIGIOSA che la società occidentale benestante ha fatto di tutto per sbarazzersene, e di una VERA SPARTIZIONE delle ricchezze coi tanti, troppi poveri che assediano le nostre frontiere franche.
    La paura genera il razzismo, il leghismo, il cristianismo, l’inquisizione storiografica che impedisce giudizi più articolati sul periodo 1933-1945, nel timore di perdere i favori di una OGGI potente elite multinazionale di matrice giudaica.
    E così in nome di una ridicola e fantomatica “Eurabia” che nessuno ha MAI visto, se non nei propri incubi, si distruggono LIBERTA’ VERE.
    E per poterlo fare BENE, per poter ammantare questa IPOCRISIA della facciata liberale e libertaria di cui ci si riempie la bocca, si concede ABBONDANTEMENTE la libertà che più attrae: il sesso libertino, abbigliamenti da prostituti e prostitute che avrebbero rivoltato lo stomaco ancora 60-70 anni fa (50 nelle zone più “arretrate”), l’illusione di poter scopare con tutti/tutte (che NON è vero, ma l’ILLUSIONE è più forte di tutto ed è DURA A MORIRE).
    Si insiste sui “femminicidi” e “omofobbie” per varare leggi LIBERTICIDE e DISTRUTTRICI delle già fragili famiglie.
    Mentre nello stesso tempo si fanno guerr..ehmmm…missioni di pace umanitarie a destra e a manca a suon di piombo fuso, fosforo bianco, cluster bomb, droni telecomandati che fanno strame e cenere di INTERE COMUNITA’ VIVENTI, pseudo rivoluzioni “arancioni” per imporre i propri ruffiani che devono svendere le loro sovranità e risorse all’asse u$raeliano.
    Si costruiscono movimenti terroristici per avere il pretesto ad ingerirsi sempre più pesantemente nelle vicende di interi paesi e nella nostra vita privata, con mostruosità come eurogendfor e altre psicopolizie soggette al controllo di non si sa chi.
    E TUTTO questo viene accettato, in cambio della troificazione, a cui abboccano milioni di COGLIONI che si fanno scippare tutto il resto invece.
    Però c’è la libertà, c’è la democrazia, ci sono i diritti umani…e tutto il corollario di PRESE PER IL CULO, che NON si vuol vedere, o si vede solo molto confusamente.

  136. PinoMamet scrive:

    “Troiaggine”

    Io penso, Mirkhond- e bada che parlo seriamente, non provocatoriamente- che tu ti troveresti bene in un corrispettivo cattolico degli Amish o di alcuni altri gruppi Mennoniti.

    Che purtroppo non esiste, perlomeno non in Italia, che io sappia.

    Un gruppo che faccia una vita “tradizionale”, essenzialmente agricola, con un uso della tecnologia molto regolato, e un rigido codice di vita, abbigliamento compreso;
    e che però di fatto garantisca ai suoi appartenenti una vita, nella sua semplicità, appagante e sostanzialmente completa (matrimonio, lavoro, casa, nessuno te li toglie).

    Una specie di “monachesimo leggero per famiglie”, tutto sommato;

    che, aldilà delle ironie di Moi sugli Amish come “cosplayers del Settecento” 😉 , è più gestibile e sopportabile, e adatto a molte più persone, rispetto al “monachesimo casto”.

    Guarda che, per il fatto di essere protestanti, non vuol mica dire che siano pirla.

    Il fatto è che il loro modello non potrà mai essere per tutti, ovviamente, e chi lo crede è un illuso, che rischia di diventare anche un dittatore.

    • Tortuga scrive:

      – Una specie di “monachesimo leggero per famiglie” – (Pino)

      Tipo mormoni, insomma 😀

      • PinoMamet scrive:

        I mormoni non ne ho idea (sono un gruppo per me misterioso, con le scritture inventate di sana pianta, la poligamia, e i ragazzi in giacca e cravatta che fanno misteriose ricerche genealogiche in tutte le città europee…)

        io citavo gli Amish e i Mennoniti, che sono “normali” protestanti di origine svizzero-tedesca (in America, per un fraintendimento, erano presi per “dutch”, olandesi)

        ce ne sono gruppi più o meno severi per quanto riguarda le regole di vita e di abbigliamento
        (si passa da alcuni che vogliono abiti scuri, ad altri che ammettono fantasie a fiori per le donne… ecc. ecc.)

        In generale le ragazze di questi gruppi, devo dire, fanno ricredere sul fatto che per essere attraenti occorra essere svestite 😉

        Curiosamente, partendo da criteri in parte diversi, ricordano i gruppi haredim ebraici
        (in Scusi dov’è il West il protagonista, rabbino, scambiava degli Amish per ebrei ortodossi.. e viceversa, con tanto di scambio di battute in yiddish- tedesco della Pennsylvania)

        • mirkhond scrive:

          In generale le ragazze di questi gruppi, devo dire, fanno ricredere sul fatto che per essere attraenti occorra essere svestite 😉

          Concordo! 😉

  137. roberto scrive:

    colgo l’ottimo invito di Miguel “Bisogna definire meglio le questioni” per qualche
    domanda per mirkhond, habsburgicus e Miguel su una questione specifica

    scrive mirkhond
    “Ad esempio sul nazismo, su Hitler e la Germania 1933-1945, senza che lo storico vada in GALERA se dice cose eterodosse rispetto alla vulgata OBBLIGATORIA che domina nel Frangistan”

    mirkhond dice veementemente quello che habsb e miguel sostengono in modo più pacato, cioè che la ricerca storica non è libera o che è meno libera rispetto ad un periodo non meglio definito (tesi di habsb…correggetemi se non ho ben capito la vostra tesi)

    purtroppo non seguo moltissimo, per usare un leggero understatement, le discussioni fra storici, e mi limito a constatare ingenuamente che i libri di irving si trovano banalmente su amazon e che qui da miguel più di una volta sono state esposte tesi alquanto lontane dall’ortodossia frangistana, senz ache la digos sia intervenuta (almeno che io sappia) potreste dirmi quindi limitandoci alla questione “Hitler e Germania”
    a) in tutto il mondo occidentale quanti storici sono in prigione per aver sostenuto tesi eterodosse rispetto alla vulgata frangistana?
    b) come viene inpedita la ricerca?
    c) in quale periodo questa ricerca è stata più libera (specialmente habsb che se non sbaglio è l’unico che parla di “peggioramento”)
    d) in quale epoca e latitudine l’opinione “eterodossa” non è stata pressa a pernacchie
    e) come si concilia questa limitazione alla ricerca storica con la reperibilità di libri che espongono tesi non ortodosse?

    siccome siete tutti capaci di post pieni zeppi di dati, date ed elementi verificabili, che ne dite di rispondere a queste domande con lo stesso metodo? scatenatevi!

    • mirkhond scrive:

      Roberto

      Irving si è fatto un anno di CARCERE in Austria, per via delle sue tesi….

    • habsburgicus scrive:

      @Roberto
      in quale periodo questa ricerca è stata più libera

      Ti rispondo subito….
      In Occidente in generale, da c.a 1875/1880 al 1914, gli anni d’oro della GRANDE ERUDIZIONE…quando al massimo se citavi tesi strampalate, e senza lo straccio di una prova, ti davano del pagliaccio (magari a torto :D) quella fu l’epoca dell’iconoclastia e dell’iper-criticismo applicato un po’ a tutto (spesso esagerando 😀 ma si fecero comunque progressi)… cito Pais (antica Roma), Vignaud (Cristoforo Colombo) e un po’ su tutto, ad esempio per certi aspetti Merriman sulla Spagna del XV e XVI secolo (finanche qualche inglese su Henry VIII, e qualche americano sui “lealisti”..e ho detto tutto :D)
      In quasi tutto l’Occidente ciò continuò dal 1920 al 1940 (secondo me, pure in Italia fascista..ma per evitare polemiche, visto che è del tutto ininfluente, lasciamola a lato :D) solo in Russia sovietica in quest’epoca non si conosceva la libertà di ricerca storica, in misura minore in Germania NS (non tanto nel 1933-1936..da 1936/1938 in poi)
      Di nuovo da 1945 a c.a 1970/1975, dappertutto (tranne i paesi comunisti dove peraltro ci un netto miglioramento dopo il 1956)

      Miguel ha però ragione..la ricerca storica è solo la punta di un iceberg (che interesa a quattro persone :D), c’è molto altro

  138. Moi scrive:

    @ MIGUEL (& TUTTI)

    “Una società periferica, economicamente instabile, fortemente conflittuale – per fratture etniche e/o sociali -, dove il potere politico conta molto, trova un dittatore.

    Una società centrale, nella scacchiera economica, dove esiste un’ampia minoranza di imprenditori in grado di competere per il potere, dove il potere politico è stato largamente sostituito dal potere economico o dove esiste un’enorme burocrazia statale, trova un presidente.”

    [cit.]

    Interessante osservazione … l’ Italia se ne sta tendenzialmente “a metà strada”, o sbaglio ?

    Non si capisce mai abbastanza se, in Italia, abbiamo una “Democrazia Ristretta” (specie guardando sopra le Alpi, spesso con rassegnato senso d’inferiorità) oppure una “Oligarchia Allargata” (specie guardando sotto Lampedusa, spesso con borioso senso di superioirtà) …

    PS

    Tu, Francesco, ti atteggi da chi la sa lunga … Di’ pure.

    @ ROBERTO

    Credo che Habsburgicus ce l’ abbia con il Politically Correct quando in nome delle teorie obbliga a negare i fatti; nonché la “reatificazione” del semplice farne notare le contraddizioni e le incongruenze … dagli torto, purtroppo eh !

  139. mirkhond scrive:

    Pino hai colto in pieno una mia esigenza profonda, di una società di simil-monaci sposati immersi in un mondo contadino regolato dalla Bibbia.
    Qualcosa del genere, lessi tempo fa, esisteva nell’antica Chiesa Celtica delle isole britanniche (secc. VI-VIII d.C.) dove accanto a comunità monastiche vere, c’erano i vassalli, i contadini di questi monasteri che vivevano e vestivano in modo simile ai primi pur essendo sposati e con figli.
    Ora, non ho molto approfondito questo aspetto, ma con la riscoperta del fascino crescente che provo per la Britannia romana, soprattutto tardo romana, l’ambiente di Bannavem Taburniae dell’infanzia di San Patrizio, mi piacerebbe saperne di più su quest’antica e per me poco conosciuta chiesa britannica, che venne sbrigativamente tacciata di “eresia” dopo i secoli VII-VIII d.C. (dopo il sinodo di Whitby del 664 d.C. per precisione), e riscoperta a cazzo di cane, dagli anglicani dal XVI secolo in poi come (pseudo) premessa di una cristianità britannica primordiale non legata a Roma.
    Il che è FALSO, visto che un DIVERSO COSTUME LITURGICO E SOCIALE, si era sviluppato per l’ISOLAMENTO in cui le isole britanniche si trovarono tra V e VII secolo dopo Cristo, per l’interruzione dei rapporti con Roma, per via delle invasioni anglosassoni di cui si è parlato con Martinez.
    Del resto Lutero, stando a Messori, asserisce che Lutero si scagliò contro i monasteri per traformare la Cristianità nordica in un monastero! 🙂
    A me gli Amish e i Mennoniti stanno simpatici. Peccato che non ne esistano equivalenti ortodossi, latini e bizantini.
    Avrei finalmente trovato la DIMENSIONE CRISTIANA che cerco fin da quando, bambino piccolo mi incantavo per una pubblicità in cui si vedeva una dolce suorina lavare un pavimento col detersivo reclamizzato, e poi ballare di gioia come una sufi, per lodare Cristo….
    Pur detestando la pubblicità, e sebbene fosse ad uso COMMERCIALE, però quella pubblicità (assieme a quelle dei contadini ancien regime del Mulino Bianco, girate a Chiusdino, presso Siena, mentre io credevo fossero girate dalle tue parti 🙂 ), si insomma quelle immagini mi sono rimaste nel cuore…
    ps. Meno male che Peucezio non è ancora tornato, sennò la nostra amicizia andrebbe a farsi davvero benedire perché mi considerebbe un protestante! 😉

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “Qualcosa del genere, lessi tempo fa, esisteva nell’antica Chiesa Celtica delle isole britanniche”
      Quando più su (o da un altra parte, non ricordo 😀 ) parlavo della malattia del monachesimo britannico, mi riferivo anche all’uso di intere comunità di villaggio di trasformarsi in monasteri… con l’effetto di mandare in malora l’intero monachesimo inglese!
      Ok, era un aneddoto che non c’entrava nulla.

      Comunque esistono i terziari, che sicuramente non sono soddisfacenti, perché vivono NEL mondo.

      • mirkhond scrive:

        La malora si poteva evitare, facendo vestire i non monaci e non monache con abiti simil-monastici di differente colore dai monaci e dalle monache vere.
        Comunque nei lavori sinodali a Whitby nel 664 d.C. Santa Hilda (614-680 d.C.) lottò per salvare la Chiesa “Celtica” dai romanizzatori, che alla fine prevalsero.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Lì erano proprio tutti monaci a tutti gli effetti.

        • mirkhond scrive:

          Comunque la Chiesa “Celtica” era cattolica e ortodossa a tutti gli effetti, solo con una più accentuata monasticizzazione-ruralizzazione, che, pur con i dovuti correttivi sovracitati, a mio parere fu un qualcosa di originale proprio per la via “terziaria” che hai citato, e che, forse, se sopravvissuta, avrebbe potuto costituire un argine contro il protestantesimo…..

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          In realtà Patrizio e Palladio, in Irlanda, fecero di tutto per evitare che la storia britannica si ripetesse e infatti la Chiesa celtica successiva, a “guida” irlandese, si spirò al nuovo modello (da Patrizio appreso in Gallia) piuttosto che a quello che si stava rivelando fallimentare.

        • mirkhond scrive:

          Non saprei però se definirlo fallimentare, vista la lunga resistenza che fece, e l’appartenenza ad essa di figure prestigiose e SANTE come Aidano e appunto la badessa Hilda sovracitata.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Sì, ma DOPO la catastrofe anglosassone e il passaggio di consegne: Cornovaglia e Galles erano frequentate da monaci provenienti dall’Irlanda e al Nord c’era l’influenza della Scozia convertita dagli irlandesi.

        • mirkhond scrive:

          Conunque, a mio parere, non aver sviluppato sia pure con gli opportuni correttivi questa terza via simil-monastica, ha privato la Cattolicità di questa dimensione che, avrebbe potuto contribuire a creare un argine al protestantesimo…..

  140. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “In alcuni paesi (Austria, Francia, Germania e Belgio) la negazione dell’Olocausto è configurata come reato,”

    Hai ragione, ma secondo me non va assolutamente disgiunto da tutto il processo repressivo generale.

    Leggiti attentamente questi vecchi articoli (quello linkato e quelli a cui si arriva dai link nello stesso articolo):

    http://www.kelebekler.com/occ/pelazza.htm

    Questo per quanto riguarda l’Europa; ma è notoria l’esplosione del sistema carcerario statunitense, nonché le ormai sempre più numerose condanne ad anni e anni di carcere, quando non all’ergastolo, per sospette intenzioni eversive negli Stati Uniti; per non parlare del sistema di cui Guantanamo è solo un anello.

  141. mirkhond scrive:

    C’è da aver paura!

  142. Moi scrive:

    A Hjerl Hede, in Danimarca, c’è un posto ove puoi fare la “full immersion” di “cosplay e reenactment” da Vikingo per settimane, in pratica ti “rinselvatichisci” 😉 … però non credo che una cosa analoga da Medioevo o da Anni Cinquanta o da Ottocento avrebbe altrettanto successo.

    http://www.hjerlhede.dk/

  143. Moi scrive:

    @ MAURICIUS

    Hai ragione solo in parte: nelle chiese molto “turistizzate”, tipo Duomo di Milano, le guardie all’ingresso ci sono … ci furono anche polemiche perché Lady D entrò con un vestito “a spalle scoperte” ai funerali di Gianni Versace, mentre le donne “turiste del popolo” vengono da sempre lasciate fuori.

    Magari succede davvero come nel film di Checco Zalone … che lascia fuori i Monaci Tibetani del Dalai Lama perché _ in effetti ! _ il regolamento vieta “asciugamani, accappatoi e sandali da spiaggia” 😉 🙂

  144. Moi scrive:

    @ MAURICIUS

    Lady D, Duomo di Milano, Funerali di Gianni Versace :

    http://cdn.c.photoshelter.com/img-get/I00004tEjzEMFRnA/s/750/750/versace-007.jpg

    Spalle Scoperte vs Scarpe Fetish [sic]

    http://www.linkiesta.it/scola-scarpa-fetish

    • PinoMamet scrive:

      Lady D mi pare in effetti nella foto castissima, anche se in effetti non si capisce perché la tizia di fianco abbia un velo, e lei no.

      La foto della scarpa è discutibile… credo sia un caso in cui il peccato è (soprattutto) nell’occhio di guarda
      (in realtà lo sono tutti, ma famo a capisse… 😉 ) ma molto “border line”:

      infatti è discutibile qualunque megapubblicità su un monumento, specialmente se religioso, figuriamoci un capo d’abbigliamento femminile…

  145. mirkhond scrive:

    Bisognerebbe PROIBIRE i manifesti pubblicitari nell’area di un tempio di Dio.
    Poi, in questo caso con nessuna attinenza alla sacralità dell’area!

    • Francesco scrive:

      chi credi che l’abbia pagato il Duomo di Milano nei secoli in cui lo hanno costruito?

      non mi scandalizzo tanto di questo, l’alternativa è il Belgio che non ha più chiese, con o senza pubblicità che siano

      il Duomo era casa di Dio e casa di Milano, e senza pane l’uomo – e il milanese – non vivono

      oggi si lotta per mantenere qualcosa di quel passato

  146. daouda scrive:

    A Mirk ma me spieghi perché te incazzi?

    Si ce stavano i Daci , poi i magiari e poi ce sò aritornati i Valacchi, nun và bene?

    Per il resto sta similarità con l’albanese è pur vera, e và detto che l’albanese può risultare anche simile al sardo.

    Inoltre Burebista non era un peracottaro se è riuscito a far meritare a Traiano una colonna di trionfo.

    Ad ogni modo le tavole di Tartaria posso collegarsi con un precedente stadio “sumerico-caucasico” prima della differenziazione nei 3 grandi rami linguistici europoidi?

    • habsburgicus scrive:

      ah, Daouda…
      ti confondi con Decebalo
      Burebista fu grande, ma visse prima, non era contemporaneo di Traiano !

      @sull’albanese, l’unica grande autorità è l’amico Ritvan…
      che purtroppo sembra averci abbandonato ! 😀

    • mirkhond scrive:

      “A Mirk ma me spieghi perché te incazzi?”

      Senti chi parla….. 🙂

      “Si ce stavano i Daci , poi i magiari e poi ce sò aritornati i Valacchi, nun và bene?”

      Nun va bene ai Rumeni che se credono li discendenti diretti de li Daci, e che pè sta presunta discendenza, sarrebbero rimasti SEMPRE in Dacia/Transilvania.
      Me spiego?

      • daouda scrive:

        Si ma alla fine l’ungari sò venuti dopo e se invece sò venuti prima dell’arumeni valacchi, mmo ce stanno loro quindi che probblema c’è?

        • mirkhond scrive:

          Nessun problema se si accetta la realtà delle cose come stanno OGGI.
          Però, i Rumeni temono che, se venisse accettato storiograficamente il fatto che loro siano giunti in Transilvania DOPO gli Ungheresi, allora dovrebbero restituirla agli Ungheresi!
          Quindi a causa di un MALINTESO nazionalismo, si rifiuta un’ipotesi storiografica che trova consensi al di fuori della Romania, e tra storici NON ungheresi.
          Tra l’altro l’Ungheria nel 1996 ha ufficialmente rinunciato alle sue rivendicazioni sulla Transilvania, ormai paese rumeno e a MAGGIORANZA rumena!

  147. Miguel Martinez scrive:

    Sulla questione della “libertà”…

    Trovo moralistica la discussione se oggi si stia “meglio” o “peggio”.

    Ci potrebbe aiutare forse concepire la libertà innanzitutto come la semplice possibilità di fare delle cose. In questo senso, il cavaleri che poteva decidere se impiccare o no il contadino era più libero del contadino che non poteva prendere la stessa decisione nei confronti del cavaleri.

    I giudizi morali sulle singole libertà andrebbero fatti in un secondo momento.

  148. Miguel Martinez scrive:

    Sempre sulla libertà…

    Il moralismo poi ci impedisce di cogliere al lavoro i meccanismi oggettivi.

    Cioè il fatto che esistono milioni e milioni di individui in tutto il mondo il cui compito consiste nel creare nuove regole, cioè nuovi limiti alla libertà.

    Questo è anche un nostro compito: fino a qualche mese fa, non esistevano particolari restrizioni alla libertà di chi voleva organizzare compleanni al giardino che noi gestiamo.

    Adesso sto lavorando per produrre le relative regole: ad esempio, che chi organizza un compleanno deve portare sacchetti propri per i rifiuti, deve controllare il bagno, deve chiudere il cancello, deve accertarsi che i bambini non scassino i giochi.

    Sono tutte cose moralmente buone, sono sicuro; e infatti la questione della libertà andrebbe scissa completamente dalla questione morale.

    Fatto sta che sto lavorando in questi giorni per restringere, organizzare, geometrizzare spazi che finora erano liberi.

    A me non mi paga nessuno, ma pensate a tutti i funzionari di questo pianeta che si troverebbero senza lavoro, se non potessero inventare nuovi divieti, nuovi obblighi e nuove sanzioni.

    • Z. scrive:

      E pensa come sarebbe il pianeta senza quei tristi e lugubri funzionari – in Oltrarno avete bisogno di un Codex Nidiacum per gestire un giardino, figurarsi che cos’è gestire il resto del mondo 🙂

      In mezzo a tanto uso e abuso della parola ci dimentichiamo che la mia libertà, spesso e volentieri, non è affatto qualcosa di buono per gli altri. Spesso è qualcosa che danneggia il prossimo, direttamente o indirettamente.

      Non mi stancherò mai di ripetere che la libertà è fare tutto quel che mi pare, anche a danno del prossimo. Tutte le altre definizioni di libertà sono ideologiche, nel senso che al più descrivono la libertà per ciò che vorremmo che fosse: libertà è partecipazione. Libertà è credere in Dio, libertà è la proprietà privata della mia automobile, la mia libertà finisce dove inizia la tua, etc.

  149. Miguel Martinez scrive:

    La libertà ha due nemici reali, che non sono Bin Laden o il Papa.

    Sono la povertà – cioè la mancanza di mezzi per esercitare la libertà – e l’organizzazione, che per natura esiste per dare geometria e quindi togliere libertà.

    Senza organizzazione non si esce dalla povertà, e questo ci aiuta a inquadrare realmente la questione.

    • Francesco scrive:

      alla fine hai quasi scoperto che l’uomo non è Dio e che di conseguenza la sua libertà non può (ontologicamente) essere assoluta

      bienvenu!

      🙂

    • Tortuga scrive:

      Il serpente che si morde la coda!

      La povertà toglie libertà ed è vero.
      L’organizzazione, le “regole” ne tolgono una parte e ne restituiscono un’altra parte, ma con un raggio più ampio.

      Da un lato c’è la libertà di lasciare rifiuti in giro, usare i bagni e lasciarli inutilizzabili da altri, rompere le cose, dimenticarsi di chiudere la porta o sbatterala

      e dall’altro c’è la restrizione che questo gesti comportano verso coloro che “verranno dopo” e troveranno un giardino zozzo, bagni divenuti “distributori automatici di salmonella” (per dirla alla Verdone 🙂 😆 ) , utility guaste, e l’incuria o discuria rappresentata da porte che qualcuno si è ‘dimenticato’ di ghiudere e qualcun’altro si è ‘dimenticato’ di aprire al momento opportuno.

      Nella nostra società alcuni usano liberamente ed altri restano condannati a raccogliere i rifiuti, pulire i bagni, aggiustare e … l’ultimo chiuda la porta!

      Oppure a rirecitare regole ovvie e a fare il “guardiano dal faro”.

      Se stai ripassando le regole ovvie ti toccherà trovare qualcuno che faccia il “guardiano dal faro” 😀

      Comunque tutto questo è molto poco buddhista 🙂
      … e inoltre mi sembra una storia già sentita 😀 😀 😀

      p.s.
      di stirare ho finito, di pulire e/o far pulire (no sembra ma anche un piccolo aiuto comporta una certa parte di ‘lavoro’) casetta anche, e forse pure la spesa-mese (gestione familiare molto haburgica), mancano solo le “cartelline archivio” per i pasticci del marito e, “forse ma forse”, il mese più faticoso dell’anno è terminato!!

      Purtroppo i musicisti sono furbi 😀 e riescono sempre a svicolare fra qualche qualche nota diminuita di scale frigie.
      Per un po’ di anni il mio “vado a farmi monaca in un monastero buddhista” ha funzionato, ma, adesso, non ci crede più.
      Sto provando con “vado a vivere in oltrarno” o “mi trasferisco nell’interland della provincia fiorentina” … ma ancora non fa effetto 😀

      Mi prende in ordine e quando gli dico “metti in ordine!” mi fa il verso con lo scambio di battute dell’episodio “Angelo” di “Tu mi turbi”

      minuto 7.40
      – “me ne vado via per sempre”
      – ma cosa vuol dire “me ne vado via per sempre”?! è una frase ambigua!

      https://www.youtube.com/watch?v=bNzu7wcL-co

      Per gli appassionati di episodi cinematografici oltre che da riascoltare tutto, in ogni caso almeno dal minuto 6.00

      Apro un ‘contest’ a proposito di libertà:
      hawards per chi sa fare la spesa risparmio, rifà il letto, svuota la lavastoviglie, si stira le camicie, spazza il terrazzo e passa lo straccio per terra 😀
      http://www.teamusa.org/~/media/USA_Canoe_Kayak/Images/Misc/awards%20pic.jpg

      • Tortuga scrive:

        volevo dire “mi prende in giro” e ho scritto “mi prende in ordine”, sono proprio fusa 😀

        • Francesco scrive:

          per me è un pò lavativo

          io al massimo mi arrabbio perchè la mia signora e padrona tiene la casa con un ordine assolutamente personale e pretende che altri ne capisca qualcosa

          però sono ligio ai miei doveri

  150. habsburgicus scrive:

    dal web

    self-hater 😀
    “vivo nell’Istria slovena, un paradiso, e ogni giorno che Dio mette in terra lo ringrazio che sia slovena e non piu’ italiana”

    @Moi
    mi sa che queste lodi sperticate dipendano ANCHE dal fatto che in Slovenia non si sentono gli effetti della legge della Senatrice 😀

    • Moi scrive:

      Magari da Nova Gorica con dirimpettai a Gorizia ?

    • Moi scrive:

      NON è che NON si sentono … si sentono a vantaggio della Slovenia. Temo che l’ Italia sia irrimediabilmente condannata alla bancarotta consapevole, di fatto, “volontaria”. SE “certi ambienti” fossero collegati direttamente alla Guardia Finanza (basare il cosiddetto “riccometro” sulla “Effaigiei” 😉 ) l’evasione fiscale sarebbe impossibile, soprattutto (!) in caso di entrate molto elevate !

  151. habsburgicus scrive:

    sempre dal web, un altro

    chi potrebbe dargli torto (pur in un lieve eccesso di russofilia) ?
    “Sono stato recentemente in Moldova e non ho trovato tracce di truppe russe! L’unica anomalia è il territorio della Transnistria che si è staccato dalla Moldova dichiarandosi indipendenteve chiedendo l’annessione alla Russia (richiesta rifiutata). In Giorgia non ci sono stato, ma, anche li, non mi risulta ci siano truppe russe! Una considerazione: chi, fra Russia e USA, ha più basi all’estero? Chi, tra Usa e Russia, a provocato più conflitti, negli ultimi 10 anni? Perché quando l’URSS tentò di istallare missili a Cuba gli USA fecero il diavolo a quattro, e quando la NATO tenta di mettere missili i Ucraina, dopo averli messi in Polonia e Cechia la Russia dovrebbe star zitta? Accerchiare strategicamente la Russia lo definirebbe una cosa sensata?”

    • Francesco scrive:

      forse conta che le basi USA sono lì col consenso degli stati ospitanti, e che quando le Filippine (!) si incazzano, gli USA alla fine se ne vanno

      gli è che i Russi non hanno mai voluto farsi benvolere dai loro vicini

      invece sulla questione cubana c’è palesemente una semplice questione di forza militare, senza giutificazioni

      però non mi risulta che ci siano missili a testata atomica USA in Cechia e Polonia: sbaglio?

      • Z. scrive:

        Questo, nel caso, può rilevare dal punto di vista dello stato ospitante e di chi vi abita. Non dal punto di vista della superpotenza rivale, o delle superpotenze rivali.

        Comunque, per tornare all’intervento postato da Habs, accerchiare la Russia è perfettamente sensato dal punto di vista dei suoi rivali. Così com’è sensato che la Russia voglia evitare che succeda. Lo stesso varrebbe per l’America, naturalmente, se fosse materialmente accerchiabile.

        Fare moralismo su queste cose mi sembra tempo speso male 🙂

  152. mirkhond scrive:

    Essere russofili è una necessità per chi si sente asfissiato dall’arroganza u$raeliana, che rischia di danneggiarci seriamente nelle nostre importazioni di gas.
    Se quest’inverno dovessimo patire il gelo, chi ci riscalda?
    Obama? I $avi di $ion?
    O Federica Mogherini mentre ci fa un bocchino?

    • Moi scrive:

      Attento, Mirkhond : con l’ultima cosa che hai scritto, di ‘sti tempi dell’ Intoccabilità Femminile rischi … Vilipendio Sessista.

    • Francesco scrive:

      beh, se la metti così per Natale ti regalo una sciarpina di lana e un anello da naso

      almeno a me gli USA mi danno (mi davano) i McDonald’s per comprarmi, tu sei un volontario

      😀

  153. Tortuga scrive:

    Una curiosità
    Libero ha pubblicato questo articolo che nel web risulta esibito solo da questo sito
    http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=16&sez=120&id=55136

    Google segnala che era presente anche qua ma ora non vi compare più
    http://www.osservatorioantisemitismo.it/articoli/antisemitismo-in-norvegia/

    Volevo sentire che ne pensa Pino, ovvero come mai secondo lui solo una fonte, a parte libero, pubblica una notizia del genere (se fosse vera).

    Nessuno di noi sa il norvegese e può fare una verifica del fatto che ci sia qualcosa di vero o meno.

  154. Moi scrive:

    Jobs* Code in English

    http://www.buongiorno.ilsole24ore.com/italia-nel-mondo/art/2014-04-02/renzi-codice-del-lavoro-piu-semplice-tradotto-in-inglese.php

    si noti come “traducibili anche in Inglese” implichi che in Inglese sia impossibile esser ridondanti, astratti e fumosi … secondo Matt Renzie ! 😉

    Forse non tutti sanno che ; -) Renzie lo chiamò “Jobs Act” come gioco di parole in Inglese per onorare Steve Jobs …

    @ Z & MAURICIUS

    http://www.buongiorno.ilsole24ore.com/italia-nel-mondo/art/2014-04-02/renzi-codice-del-lavoro-piu-semplice-tradotto-in-inglese.php

    si noti come “traducibili anche in Inglese” implichi che in Inglese sia impossibile esser ridondanti, astratti e fumosi … secondo Matt Renzie ! 😉

    @ MIRKHOND

    Sulla società chiusa e isolata comunitarista di coppie simil-monastiche, rigidamente regolamentate sulle rivelazioni di Dio a dei Profeti del Deserto, tipo Mormoni, Amish o altri (per dirla con Francesco) “Sciroccati” la penso come Rino Cammilleri : robe sorte in USA perché talmente “da Protestanti” che neppure gli altri Protestanti, presenti in Europa, riuscivano a sopportare

    • mirkhond scrive:

      A me risulta che Amish e Mennoniti siano tedeschi, e che nelle Americhe (non solo in Usa, almeno per i Mennoniti), ci siano giunti dal XVIII secolo in poi.
      In Paraguay nel XX secolo, riguardo ai Mennoniti fuggiti dalla Russia, dove erano stati accolti da Caterina II (1762-1796).
      Comunque a me il protestantesimo non piace, e il paragone fatto da Pino era in riferimento ad una “terza via” cristiana simil-monastica, da ricercarsi tra NON protestanti.

      • mirkhond scrive:

        Pino inoltre, si rivolgeva a chi, come me, in QUESTA società ci sta ASSAI MALE, e che anela ad una pace dello spirito non disgiunta dall’amore per una donna….

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Forse non tutti sanno che ; -) Renzie lo chiamò “Jobs Act” come gioco di parole in Inglese per onorare Steve Jobs …

      Lo avevo intuito.
      Comunque la legge “traducibile” sì che fa rivoltare Sant’Ivo nella tomba, visto che la norma non si può che ricavare dall’interpretazione di una disposizione, mica dalla sua traduzione (che ne farebbe l’interpretazione di un’interpretazione!).

      • Z. scrive:

        Guarda, non so quanto il Nostro sia schizzinoso. Anche perché non sono esattamente un assiduo osservante del culto cattolico…

        Ma se per una battuta televisiva da Canale 5 si rivolta nella tomba, beh, chissà cos’avrà fatto per le biowashball, per le campagne pro-Stamina, per il war zip airganon e per discorsi tipo quelli sugli immigrati che sono brutti e sporchi e che ci portano le malattie scomparse per colpa del governo! Ché mica vorremo confinarlo all’angusto confine della scienza leguleia, neh 😀

  155. PinoMamet scrive:

    Regole & Libertà

    Prendiamo gli Amish che citavo a Mirkhond. In effetti sono una società molto, probabilmente troppo regolata.
    E viverci dentro richiede una certa vocazione.

    D’altra parte, togliamogli le regole, e tempo quindici minuti si trasformerebbero in una comune degli anni settanta, e ci scommetterei una pizza che va a finire a piatti che volano, borghese! cornuto! ah allora tu puttana! e tu che non lavi mai i piatti, e tu non intrometterti che lo so cosa fai di notte dietro il fienile di Jim…

    io dagli Amish non ci starei più di quattro giorni, e in vacanza.
    Ma in una comune non resisterei quattro minuti.

    La vita sarà tante cose, che non conosco, ma è anche un meccanismo, uguale a una lavatrice.
    Io sono pure libero di usarla come voglio: con libertà.

    Posso cuocerci il pollo o metterci dentro i sassi. Se il pollo non viene tanto bene, o la lavatrice poi si scassa, però, me lo potevo anche aspettare.
    Bastava leggere il libretto di istruzioni.

    Poi c’è un’altra cosa. Che alcune cose proprio non funzionano come regole.
    Puzzano subito di cazzata. I gruppi Amish che si litigano sulla larghezza del cappello: ma dai! Ma quanto siete fuori?

    L’educazione, il buon gusto ecc., vanno bene precisamente come sono, cioè come robe che se le hai meglio, se non le hai, pazienza. Certo, a volte un bastone farebbe comodo, lo ammetto, ma che ci vogliamo fare?

    • Z. scrive:

      C’è poi un altro aspetto che vorrei considerare.

      Se la legge desse il permesso a Tizio di ingiuriarmi e diffamarmi liberamente, beh, io pretenderei il diritto legale di rivalermi su Tizio liberamente. Non solo a parole, ovviamente.

      Detto diversamente: se lo stato non interviene, allora ce la regoliamo tra noi. E siccome io sono grande e grosso – secondo alcuni maligni, grande e grasso – in linea di massima potrei cavarmela meglio di altri.

      Siccome però malmenare alla lunga stanca, e soprattutto a me non piace vivere da selvaggio in mezzo a una giungla di selvaggi, trovo che tutto sommato il sistema vigente sia preferibile.

      Detto questo, trovo che secondo certi aspetti il sistema vigente in alcuni Paesi occidentali sia talvolta inutilmente repressivo. Sono contento, ad esempio, che i grillini abbiano contribuito ad affossare la criminalizzazione del negazionismo. Dubito che sarebbe comunque diventato legge – come dice Miguel di solito queste iniziative si risolvono nel nulla o al più diventano postille alla legge Mancino, e come dice Mauricius c’è sempre tempo per affossare un ddl – ma non si sa mai. E l’idea di vedere qualcuno in carcere perché scrive idiozie sui fatti storici del Novecento mi ripugna più o meno quanto l’idea del servizio civile obbligatorio per votare, e per la stessa ragione.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      ” e tu che non lavi mai i piatti”

      Ah, allora io per sei anni ho vissuto in comuni 😀

  156. mirkhond scrive:

    “l’idea di vedere qualcuno in carcere perché scrive idiozie sui fatti storici del Novecento mi ripugna più o meno quanto l’idea del servizio civile obbligatorio per votare, e per la stessa ragione.”

    Concordo pienamente!

    • Z. scrive:

      Liberale corrotto e decadente che non sei altro 😛

    • habsburgicus scrive:

      sui fatti storici del Novecento

      si, ma anche sui fatti storici del VI secolo 😀
      è il principio che conta ! quello della libertà di ricerca…e della libertà di opinione..compresa quella di dire/scrivere impunemente, e in tutta sicurezza, corbellerie 😀

      • Z. scrive:

        Certo, ci mancherebbe!

        Parlavo del XX secolo perché la criminalizzazione del negazionismo è ad oggi limitata a fatti di storia più recente (Shoah e genocidio degli armeni).

        Ci sono anche asseriti storici secondo cui lo sterminio degli amerindi è un’invenzione dei comunisti, ma nessuno ha proposto di sbatterli in galera…

  157. mirkhond scrive:

    “Prendiamo gli Amish che citavo a Mirkhond. In effetti sono una società molto, probabilmente troppo regolata.
    E viverci dentro richiede una certa vocazione.”

    Infatti Pino ha parlato di una scelta NON per tutti!

  158. Ritvan scrive:

    A proposito di yazidi. In Albania la parola “jezit” viene considerata ancor oggi un’offesa. Eredita` turca senza dubbio….

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