Le Pussy Riot incontrano la legge anti-niqab e quella tedesca

“Chiunque impedisce o turba l’esercizio di funzioni, cerimonie o pratiche religiose del culto di una confessione religiosa, le quali si compiano con l’assistenza di un ministro del culto medesimo o in un luogo destinato al culto, o in un luogo pubblico o aperto al pubblico, è punito con la reclusione fino a due anni.

Se concorrono fatti di violenza alle persone o di minaccia, si applica la reclusione da uno a tre anni”

Articolo 405 del Codice penale italiano
Turbamento di funzioni religiose del culto di una confessione religiosa

Alcuni giorni fa, come sa tutto il pianeta, un gruppo di signore russe è stata condannata in base all’equivalente russo dell’articolo 405 del nostro codice penale. Proprio con “la reclusione fino a due anni“.[1]

Si tratta delle PR (Pussy Riot o meglio, Public Relations), un curioso gruppo la cui vicenda viene inappellabilmente riassunta qui.

Noi notoriamente siamo poco favorevoli al carcere, e inoltre è risaputa la nostra simpatia per i palestinesi.

Ma esiteremmo – ad esempio –  a difendere un gruppo di militanti filopalestinesi che volesse compiere un gesto di solidarietà con gli assediati di Gaza, facendo irruzione nella sinagoga di Roma e metendosi a ballare sull‘aròn hakkodeš che contiene i rotoli della Torah.

Scrupoli simili non li ha avuti, invece, la cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha condannato la condanna delle PR.

Cécile Duflot, ministro dell’uguaglianza e dell’alloggio del governo francese, si è presentata al convegno del suo partito – i Verdi Ecologisti – indossando un passamontagna dal discutibile gusto estetico e reggendo una lavagnetta con una scritta in inglese, in solidarietà con le Pussy Riot.

Passa qualche giorno, e un gruppo di sedicenti simpatizzanti delle Pussy Riot invade il Duomo di Colonia in Germania [2] durante la Messa, dando in escandescenze.

Prontamente acciuffati dai custodi della chiesa, sono stati consegnati alla polizia.

Il decano della cattedrale ha deciso di sporgere denuncia.

Gli articoli del codice penale tedesco che pendono sui capi dei Pußieriotisten dovrebbero essere i seguenti [3]:

– Art. 123 Irruzione in luogo privato (da uno a tre anni di carcere)

– Art. 166 Vilipendio di credenze e di associazioni religiose e filosofiche (fino a tre anni di carcere)

– Art. 167 Disturbo della pratica religiosa (fino a tre anni di carcere).

Attendiamo la ferma reazione della signora Merkel – esponente di un partito che ci pare si chiami Christlich-Demokratische Union – alla minaccia del  decano.

Invece, in Francia, alcuni semplici mortali, guidati da un certo Julien Blaine alias Christian Poitevin, di mestiere performer, hanno pensato bene di imitare la signora Cécile Duflot, presentandosi mascherati davanti al consolato russo di Marseille.

Sono stati immediatamente caricati sui furgoni della polizia e portati in commissariato, a dire degli arrestati, con tanto di sirene spiegate.

Infatti, avevano violato il divieto di indossare il niqab (legge 2010-1192 dell’11 ottobre 2010), un tema più volte trattato su questo blog. Ci immaginiamo i poussiriotistes che cercano disperatamente di dimostrare agli impassibili poliziotti di credere alla Trinità, di bere vino e di essere maschi per giunta.

In Francia però sono più buoni che in Germania: i punk in niqab saranno condannati soltanto a “a una multa di 150 euro o un corso di citoyenneté o entrambi”.

Nel corso di citoyenneté impareranno la differenza che passa tra di loro e i ministri della République. E cosa hanno  provato le 299 donne (quelle sì, e musulmane pure) finora catturate in flagrante delitto di niqab.

Il ministro della République Cécile Duflot colta mentre viola la legge della République 2010-1192 dell’11 ottobre 2010

Nota:

[1] Ci sarebbe pure gli articoli 403 e 404 del nostro codice, ma in Russia non ci vanno giù così pesante.

[2] Luogo chiave del divertentissimo romanzo di Benitez Reyes Felipe, Il mercato dei miraggi.

[3] Chiedo scusa delle mie traduzioni giuridicamente imprecise, le correzioni sono ben accette.

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76 risposte a Le Pussy Riot incontrano la legge anti-niqab e quella tedesca

  1. mirkhond scrive:

    Sarebbe bello che la signora Duflot, coprisse in capo in seguito ad un cammino di fede e non per fare il verso a 4 troiette russe da strapazzo che hanno profanato un tempio di Dio, tempio, la chiesa di San Salvatore, distrutta da Stalin negli anni ’30 e riedificata dopo il crollo dell’Urss…
    Criticare Putin è legittimo, in quano politico e quindi non immune da colpe, ma profanare un luogo sacro solo per parodiare la propria demenza….
    Invece di farle finire in galera, fossi stato il giudice le avrei condannate ad un paio di sculacciate ciascuna e commutato la pena al lavoro presso un monastero di suore oppure ad aiutare i bisognosi…..
    All’Occidente, pur di criticare chi NON si piega ai loro arroganti diktat, tutto va bene pur di screditare la Russia, anche 4 pussi troyots da strapazzo….

    • Ritvan scrive:

      —…4 troiette russe da strapazzo che hanno profanato un tempio di Dio…—

      Ehmmm…caro Mirkhond, potresti gentilmente riflettere su quanto segue?
      “Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del Tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: “Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato”. (Giov II. 13-16).

      Perché vedi, caro Mirkhond, per fare della Casa di Dio un mercato di vacche non è indispensabile che le vacche siano proprio vacche e che si trovino fisicamente nella suddetta Casa di Dio, eh!

      • mirkhond scrive:

        Mi chiedo se le coraggiose ed “anticonformiste” pussy cats che tanto scaldano i cuoricini di tanti, le loro….vaccate fossero andate a farle in una sinagoga o in altro luogo di culto, se ci sarebbe stata tutta questa mobilitazione per le povere martiri del libero pensiero…del nulla!
        ciao!

      • mirkhond scrive:

        non è indispensabile che le vacche siano proprio vacche

        Chissà perché, quando si cita questo argomento, ho la sensazione che si approvi l’operato delle suddette vacche del momento :)…….

  2. daouda scrive:

    Perché se IN OCCIDENTE si andasse in una moschea a fare un casino del genere?

    Comunque sia la storia russa dimostra che la Chiesa, oggi,alla luce di queste “vicinanze”, sta correndo gravi pericoli.

  3. Miguel Martinez scrive:

    Per Daouda

    “Perché se IN OCCIDENTE si andasse in una moschea a fare un casino del genere? “

    Beh, lo si è fatto un sacco di volte, sin dalla maialata alla moschea di Lodi o con tutti gli incendi veri o immaginari del Corano.

    Lì però si interseca in maniera confusa un altro immaginario, quello del “musulmano come poveraccio” contro cui non è gentile accanirsi.

    • daouda scrive:

      Guarda Miguel che io stavo sottolinenado tutt’altra cosa ossia l’entrare in una moschea , compiere atti blasfemi e minacciare, insultare l’Imam del luogo e Mohammed ( tralasciamo la figura putiniana del caso che per gli Islamici italiani o d’Italia non ha , o dovrebbe non avere, alcun valore il presidente Monti o il presidente Napolitano ) …
      FOSSE SUCCESSO CIO’ varie bestie pseudo islamiche sarebbero apparse da ogni dove e una possibile reazione smodata di queste povere genti a ribellarsi contro lo sporco occidente imperialista e sacrilego sarabbe di certo stata compresa o perlomeno tenuta in considerazione come quando non si esagera a condannare il tentato linciaggio verso un assasino od un pedofilo!

      L’unico pregio degli islamofili è che sono nati dopo gli islamofobi, altrimenti avrei compreso immediatamente il perché si fosse creata un’aberrazione del genere( l’islamofobia ).

      Io lo ribadisco. Se sei bianco, maschio, cristiano, eterosessuale, conservatore, liberista è meglio rivolgersi al WWF.

      • PinoMamet scrive:

        “Se sei bianco, maschio, cristiano, eterosessuale, conservatore, liberista è meglio rivolgersi al WWF.”

        Mi sto preoccupando, comincio a essere d’accordo con daouda!

        • Ritvan scrive:

          —-Mi sto preoccupando, comincio a essere d’accordo con daouda! Pino Mamet—
          Ma non ti preoccupare, caro Pino, è ben noto il fatto che anche un orologio rotto segna l’ora esatta per ben due volte nell’arco delle 24 ore, cribbio!:-)

      • mirkhond scrive:

        Sono in parte d’accordo, e anche in molti degli interventi su questo “rovente” articolo, c’è la dimostrazione che il cosiddetto anticonformismo-pensiero fluido-liquido-caotico-creatore, sia in realtà il nuovo conformismo pronto a schiacciare i reprobi che osano ancora restare su posizioni “retrogradi” rispetto al troismo vittorioso, volgare e imperante…..

  4. Solo una precisazione: non di Public Relationists si tratta, ma di Pubic Relationists. La differenza è di solito difficile da capire, ma esiste.

  5. Armando scrive:

    le pussy riot mi farebbero diventare simpatico pure Monti o Obama.

  6. Ho dato un’occhiata al link relativo al ministro francese: sinceramente faccio ancora fatica a capire in quale foto i personaggi ritratti indossino i/le passamontagna/maschere.

  7. Guido scrive:

    Pensieri in ordine sparso

    Le PR hanno indubbiamente compreso l’arte della provocazione nei tempi attuali, dove un buffetto dato nel punto giusto provoca un effetto quasi da deflagrazione atomica. Da qui la scelta del luogo della loro performance che ha scatenato le passioni più estreme, in una escalation di reazioni prevedibilissime, ad orologeria: dal fare muro a difesa delle sacre tradizioni da parte degli angosciati identitaristi, all’altrettanta automatica reazione delle rockstar miliardarie, costrette a giocare sempre e dovunque la parte del “ribelle” che gli è stata disegnata addosso.

    Conosciamo bene l’aberrante doppiopesismo che fa gridare alle lese libertà da una parte e fa benedire i bombardamenti umanitari dall’altra. Ma il fatto evidente dell’esistenza di un neocolonialismo che usa come una clava il diritto alla libertà di parola o di orientamento sessuale, non potrà mai farmi diventare un tifoso tout court di alcune “resistenze” che optano per il ripristino della legge divina. La commedia a cui assistiamo vorrebbe ridurre la ricchezza dei conflitti a due sole opzioni: Tradizione contro Modernità. Questa è una grande banalizzazione che rende ciechi di fronte a tante realtà, direi la stragrande maggioranza, dove l’ibridazione, il nomadismo, lo sradicamento e la compresenza di visioni e atteggiamenti contraddittori fanno la ricchezza della vita quotidiana. Una buona parte degli articoli di Miguel ruota proprio intorno a queste fantasmagoriche complessità e contraddizioni, ed è precisamente quanto vi apprezzo.

    Lascio volentieri ai livorosi moralisti la condanna delle streghe, delle virago, delle troie, delle blasfeme ragazze. Andando al sodo mi sembra di capire che l’oggetto della protesta delle PR fosse l’intreccio politico tra Putin e la chiesa ortodossa e che venisse rimproverato al patriarca una condotta ben poco cristiana e molto invasiva in tutti i campi della vita civile. Se vi sia malafede, se vi sia calcolo autopromozionale, non so, potrebbe anche essere… Ma questo non è un motivo per eludere l’argomento scivolandoci sopra.

    Sono d’accordo nello specifico sull’indifendibilità “legale” dell’azione delle PR. Questo è un argomento che dovrebbe smontare l’armamentario ideologico di tanti paladini della libertà, ma solo quella declinata in chiave legale. E infatti la griglia legalitaria ha poco a che fare con l’esercizio della libertà.

  8. Miguel Martinez scrive:

    Per Guido

    “Ma il fatto evidente dell’esistenza di un neocolonialismo che usa come una clava il diritto alla libertà di parola o di orientamento sessuale, non potrà mai farmi diventare un tifoso tout court di alcune “resistenze” che optano per il ripristino della legge divina. La commedia a cui assistiamo vorrebbe ridurre la ricchezza dei conflitti a due sole opzioni: Tradizione contro Modernità.”

    Sono pienamente d’accordo.

    Personalmente, ammetto di provare più simpatia per le badanti georgiane che per le Pussy Riot http://kelebeklerblog.com/2012/01/28/nel-mondo-segreto-delle-vostre-badanti/ , ma questo è un fatto soggettivo ed estetico.

    Il vero punto è quello che cogli tu, cioè la creazione artificiale della contrapposizione “Tradizione contro Modernità”.

    Tra l’altro, sono due “poli” con funzioni diverse: la “tradizione” è vincente all’interno di una comunità, ma ogni comunità è minoritaria; mentre la “modernità” è più debole, ma vince su uno spettro più ampio.

    Per dire, quasi tutti i russi/ortodossi si sono sentiti profondamente offesi dalle Pussy Riot; mentre la maggior parte degli gli “occidentali” si sono sentiti superficialmente vicini alle Pussy Riot.

    Così all’interno di un gruppo di militanti leghisti, il discorso “vogliamo il Crocifisso!” è forte; ma solo il discorso “difendiamo le donne oppresse dall’Islam” permette di comunicare con la società esterna: in questo caso, gli stessi attori giocano con entrambe le carte.

  9. Miguel Martinez scrive:

    Per Guido

    “Questo è un argomento che dovrebbe smontare l’armamentario ideologico di tanti paladini della libertà, ma solo quella declinata in chiave legale. “

    Anche qui sono d’accordo. Però un episodio come questo smaschera proprio la “chiave legale” e le sue contraddizioni.

  10. Miguel Martinez scrive:

    Sempre per Guido

    “Le PR hanno indubbiamente compreso l’arte della provocazione nei tempi attuali, dove un buffetto dato nel punto giusto provoca un effetto quasi da deflagrazione atomica.”

    Forse qui intuisco una diversa messa a fuoco.

    Nei confronti di fenomeni del genere, io tendo a guardare soprattutto i rapporti di forza, non gli attori.

    Dico quindi poco o nulla a proposito delle PR stesse, perché con diversi rapporti di forza avrebbero fatto la fine di tanti che cercano di smuovere le acque in maniera spettacolare – pensiamo ad esempio all’operaio disoccupato che si è dato fuoco davanti al parlamento alcuni giorni fa.

    Un gesto che con altri rapporti di forza avrebbe potuto cambiare la storia italiana non è stato notato praticamente da nessuno: pensiamo al 1963, nel Vietnam, quando un identico gesto da parte di un monaco buddhista cambiò la storia del suo paese.

    I rapporti di forza stanno nei media, in chi promuove le immagini, a prescindere dalla buona fede di chi compie determinate azioni.

    Non esiste alcun interesse importante al mondo che ci guadagni oggi a demonizzare Monti, e quindi il suicidio di Montecitorio non fa notizia, mentre nel 1963 gli Stati Uniti erano interessati a far cadere il regime di Ngo Dinh Diem che loro stessi avevano messo in piedi nel Vietnam.

  11. Lorenzo scrive:

    “Sono d’accordo nello specifico sull’indifendibilità “legale” dell’azione delle PR. Questo è un argomento che dovrebbe smontare l’armamentario ideologico di tanti paladini della libertà, ma solo quella declinata in chiave legale. E infatti la griglia legalitaria ha poco a che fare con l’esercizio della libertà.”

    Meno male un commento su cui concordo. In altri luoghi del web, si sta assistendo a uno spettacolo desolante di “compagni duri e puri” che inveiscono contro “le fighe riottose” e altre amenità simili, difendono il compagno Putin in nome di un fantomatico anti imperialsmo, o contano gli anni di carcere che sarebbero comminati per un gesto del genere nei vari paesi occidentali. Quest’ultimo esercizio poi e’ particolarmente triste.
    La mia modestissima opinione e’ che un atto del genere in un paese civile sarebbe sanzionato al massimo con una multa.
    Altrimenti vuol dire disconoscere il significato politico dell’azione che evidentemente mirava a denunciare la connivenza della chiesa ortodossa con il regime corrotto di putin e non a offendere la religione.

    Poi sul discorso della spettacolarizzazione dell’evento posso anche essere d’accordo sulla cattiva fede dei media occidentali ma da qui a dire che “le troiette sono pagate dalla CIA” e cose del genere ci passa un abisso, un abisso colmo di misoginia e di maschilismo di cui i cosiddetti anti imperialisti sono tutt’altro che immuni.

    • Ritvan scrive:

      —-La mia modestissima opinione e’ che un atto del genere in un paese civile sarebbe sanzionato al massimo con una multa. Altrimenti vuol dire disconoscere il significato politico dell’azione che evidentemente mirava a denunciare la connivenza della chiesa ortodossa con il regime corrotto di putin e non a offendere la religione. Lorenzo—

      Concordo pienamente.

  12. Guido scrive:

    Per Miguel

    Altri pensieri in ordine sparso.

    Credo di capirti, ma non so se sono del tutto d’accordo. O magari stiamo dicendo le stesse cose. Non è sbagliato considerare i rapporti di forze, ma se pensiamo che queste decidano tutto ci consegneremmo alla quasi totale impotenza davanti ai media. Noi non avremmo esistenza autonoma, non produrremmo nulla di significativo se non con il beneplacito dei media, i quali sono a loro volta soggetti al mercato e alla legge pubblicitaria. Si ricerca l’eccezione, il mostruoso, il pruriginoso, il seducente, l’ammiccante…e nulla ovviamente si dice della mostruosità quotidiana se non sotto una griglia moralista, perbenista e smaccatamente ipocrita. Il capitalismo come forma di vita è considerato la normalità, è la stessa natura umana! Poco importa se declinato su varianti edoniste o religiose. Le prime, tra l’altro, vanno bene nella fase espansiva, mentre le seconde sono più gettonate in periodo di crisi conclamata.

    Credo che l’arte dello scandalo, cioè la comprensione del luogo e del momento giusto in cui un manipolo o un individuo può creare un effetto valanga, possa essere una delle tante strategie sovversive o contro sovversive. Le università made in USA dove si preparano le cosiddette rivoluzioni arancioni questa cosa la conoscono bene e altrettanto bene la dovrebbe conoscere chi intende operare sul “reale” ad un certo livello.

    Resta fondamentale l’attitudine positiva e secessionista che dovrebbe farci preferire un tipo di comunicazione a tutti i livelli, soprattutto con la presenza fisica, che non si preoccupi più di tanto del glamour e delle prime pagine. Dovremmo imparare, anche tramite gli errori inevitabili, quanto ci è stato trasmesso in movimenti come le Black Panthers, ma anche più recentemente da Occupy. Tutto ciò ripeto, dovrebbe essere all’insegna della positività e abbandonare le asfittiche strade della contrapposizione reattiva e rancorosa. Creare e organizzare altri media, a partire da comunità che puntino a sviluppare autonomia a tutti i livelli, aperte alla sperimentazione e vigilanti senza paranoia.

    A proposito di positività….a mò di esempio. Per quanto riguarda il nord Africa e soprattutto Egitto e Tunisia, mi rifiuto di pensare che TUTTO sia stato stabilito a tavolino e che le masse acefale abbiano semplicemente seguito un copione prestabilito. Chi pensa ciò mi pare sia succube di una visione claustrofobica della storia, costellata di massonerie, illuminati, rettiliani e quant’altro, spesso in buona fede e utilizzando ALCUNE verità e intessendoci sopra una serie apparentemente coerente di deduzioni…
    Nel mondo a volte si aprono improvvisamente nuove strade e altrettanto velocemente si richiudono, ma ciò non toglie che non possa esservi del nuovo che non possa fare breccia un evento, non previsto.
    Che le Pussy Riot siano parte dell’evento o siano invece uno strumento per scongiurarlo non sono in grado di dirlo con certezza. Ma che dietro le PR (nonostante le PR) possa esservi un anelito a una società più libera, questo non posso escluderlo.

    • daouda scrive:

      Siete simpatici…la vostra metafisica del capitalismo fà essere ADAMO il primo capitalista ( e non l’Adamo con Eva, ma l’Adam Kadmon ).

      Davvero: o diventate gnosticisti in un qualche modo, o fareste meglio a leggere La Grassa.

  13. Ritvan scrive:

    —…un gruppo di sedicenti simpatizzanti delle Pussy Riot invade il Duomo di Colonia in Germania durante la Messa, dando in escandescenze. Prontamente acciuffati dai custodi della chiesa, sono stati consegnati alla polizia. Il decano della cattedrale ha deciso di sporgere denuncia.—
    Ciusto:-). Però, spero che il caro decano, dopo aver dato a Cesare quel che è di Cesare:-) – ovvero la denuncia dei reprobi – abbia dato a Dio il perdono per i suddetti, nonché abbia offerto a questi ultimi l’altra guancia:-).

  14. Filoislamico scrive:

    “…mentre la maggior parte degli gli “occidentali” si sono sentiti superficialmente vicini alle Pussy Riot.”

    “Occidentali” in questo caso vuol dire la gente che sottoscrive l’ideologia del cosiddetto occidentalismo? O la gente che vive nei paesi del “occidente” politico (EU, OTAN, il mondo anglosassone)?

  15. mirkhond scrive:

    Credo che per occidentali si intenda gente che scambia la libertà con la sacralizzazione delle proprie mutande da levarsi sempre e quando si vuole…..
    Guai a chi si oppone a questo Vietato Vietare!
    Moralista! Talebbano! Oskurantista! Ma non devi perdonare sempre e comunque? Misogino! Maskilista!

    • Ritvan scrive:

      —-Ma non devi perdonare sempre e comunque? mirkhond—
      Se sei un CRISTIANO COERENTE, sì…magari fino ad un limite massimo di …490 volte:-).
      “Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: “Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?”.
      E Gesù gli rispose: “Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.” “(Mt; 18, 21-22)

      P.S. Dici che, invece alle Pussy Riots il suddetto precetto non si applica, essendo loro non FRATELLI, bensì SORELLE?! Biekissimo MISOGINOOOOO!!!:-)

      • mirkhond scrive:

        “Se sei un CRISTIANO COERENTE, sì”

        Purtroppo, NON lo sono…….

        “Biekissimo MISOGINOOOOO!!!:-)”

        SIIIIIIIII! 😉
        ciao!

        • mirkhond scrive:

          Se fossi un “cristiano” coerente, dovrei anche andare a messa e obbedire all’attuale inquilino del Vaticano, ma purtroppo NON ho il dono dell’obbedienza….
          Non ci posso fare niente se le zoccolette non le sopporto proprio, e proprio perché, contro tutto e tutti, MI OSTINO a credere ancora nell’amore tra due persone, e non nelle vaccate-ammucchiate-orgettine che oggi sono di moda…. 😉
          Ma appunto, vengo da un altro mondo, superato, sorpassato o non di questa dimensione….
          ciao!

        • Ritvan scrive:

          Ciao!:-)

        • Ritvan scrive:

          —Se fossi un “cristiano” coerente, dovrei anche andare a messa e obbedire all’attuale inquilino del Vaticano, ma purtroppo NON ho il dono dell’obbedienza….mirkhond—
          Ho detto CRISTIANO non ho detto CATTOLICO…

          —Non ci posso fare niente se le zoccolette non le sopporto proprio…—
          Già, ma siempre secondo le stesse fonti – esatta citazione presentabile a richiesta:-) – le suddette “zoccolette” potrebbero passarti avanti nel Regno dei Cieli….allora è tutta invidia la tua, fratello?!:-)

        • mirkhond scrive:

          Ritvan, io sono nella terra di nessuno e mi basta svanire nel nulla dopo morto, non fare una gara a chi arriva prima, che altrimenti ne dovrei cantare io di cose al Padreterno per tutte le sofferenze che mi ha inflitto….
          Quanto alle pussy troyots per me sarebbe sufficiente una solenne sculacciata e poi, magari il perdono….
          In fondo sono un biekiSSimo talebbano-oskurantista-maskilista…. 😉
          ciao!

        • Ritvan scrive:

          Ciao!:-):-)

  16. lanzo scrive:

    Esatto, ” i rapporti di forza stanno nei media” immediatamente tutto il mondo e’ stato informato capillarmente. Che dietro non ci sia qualche manina mi sembra proprio incredibile…

  17. lanzo scrive:

    La ministra francese con la faccia coperta, visto che tutto il mondo e’ paese, fa pure rima, immagino goda dell’immunita’ parlamentare.
    Con stima,
    Lanzo

  18. Ritvan scrive:

    OT per Pino (e che Miguel, nella Sua Infinita Misericordia, mi perdoni:-) )…ma anche per mirkhond, habsburgicus e chiunque altro si diletti di robba balcanica.

    Ti segnalo questo papiro:
    http://eltonvarfi.blogspot.it/2010/05/la-religione-e-gli-dei-dei-greci.html
    L’autore lo ha tratto dal libro di Pashko Vasa “La vérité sur l’Albanie et les Albanais” (Paris, 1879).

    Ciao

    P.S. Su chi era Pashko Vasa vedere qui:
    http://en.wikipedia.org/wiki/Pashko_Vasa

    • daouda scrive:

      io lo ho già scritto che i pelasgi sono tirreni. E comunque sia a sto punto tiramo fora la dacia iperborea e nun ze’ne parl chiù!

    • PinoMamet scrive:

      Letto;
      ti ringrazio soprattutto perchè mi hai fatto scoprire Pashko Vasa, che come personaggio storico è assai interessante.

      Sul papiro in questione… beh.. siamo sempre lì.
      Il buon Pashko avrà parlato molte lingue, senz’altro benissimo, ma non era linguista, e si vede.
      Di “ment” (e forse di “era” nel senso di “aria”) non vuol vedere la più che probabile origine latina, vuole invece che il cielo ouranos sia derivato dalle… nubi albanesi 😉
      (sicuramente in buona fede all’oscuro delle altre parentele indo-europee); confonde Kronos con Chronos, e va a trovargli un’ancora più improbabile derivazione da una parola di radice evidentemente diversa…;
      è interessante che nemes in albanese significhi maledizione, e probabilmente c’è davvero un legame con nemesis, ma che si tratti di una parola “pelasga” invece è tutto da dimostrare…

      invece non riesco a non trovare interessante (anche impegnandomi 😉 ) il mare “det” collegato a Thetis, e forse l’isola Delo collegata al Sole… chissà…

      insomma, un erudito simpatico, ma pasticcione! 🙂

      • Ritvan scrive:

        —Letto;ti ringrazio soprattutto perchè mi hai fatto scoprire Pashko Vasa, che come personaggio storico è assai interessante. Pino Mamet—
        Non c’è di che. Pashko Vasa è colui che ha coniato il detto “Feja e shqiptarit asht shqiptaria” (La religione dell’albanese è l’albanesità).

        —Sul papiro in questione… beh.. siamo sempre lì.—
        Su questo non avevo il benché minimo dubbio:-)

        —Il buon Pashko avrà parlato molte lingue, senz’altro benissimo, ma non era linguista, e si vede.—
        Ricordati, fratello, che i professionisti progettarono il Titanic:-)

        —Di “ment” (e forse di “era” nel senso di “aria”) non vuol vedere la più che probabile origine latina,—
        Beh, se i Cari Linguisti Professionisti come te ipotizzano un giretto dei greci nel Lazio&dintorni prima di calare nei Balcani allora stiamo freschi, eh!:-). Ah, se tu avessi parlato di una comune radice indoeuropea di “ment” ed “era” sia nei latini che nei pelasgi, allora la cosa sarebbe accettabile….

        —vuole invece che il cielo ouranos sia derivato dalle… nubi albanesi (sicuramente in buona fede all’oscuro delle altre parentele indo-europee)—
        E’ un’ipotesi come un’altra, mica viene spacciata per vangelo, eh!
        —confonde Kronos con Chronos, e va a trovargli un’ancora più improbabile derivazione da una parola di radice evidentemente diversa…—
        Sul caro Kronos io avrei un’altra ipotesi: in albanese si chiama “kroni” la sorgente d’acqua di montagna…l’acqua, roba da divinizzare:-)…e inoltre lo scorrere dell’acqua della sorgente e lo scorrere del tempo….no, eh, dici che vaneggio?:-)

        —insomma, un erudito simpatico, ma pasticcione!—
        E’ facile per uno del XXI secolo parlare così di uno del XIX secolo…è come sparare sulla Croce Rossa…magari su quella di Crionerò:-).
        —è interessante che nemes in albanese significhi maledizione, e probabilmente c’è davvero un legame con nemesis, ma che si tratti di una parola “pelasga” invece è tutto da dimostrare…—
        Massì, magari noialtri albanesi quella parola l’avremmo presa dai…marziani:-)

        —invece non riesco a non trovare interessante (anche impegnandomi 🙂 ) il mare “det” collegato a Thetis, e forse l’isola Delo collegata al Sole… chissà…—
        Ma com’è umaaaano lei!:-) Attento, fratello, i tuoi amati ellenici si potrebbero incazzare de brutto…non vorrai mica che ti facciano fare la fine del povero Aristid Kola, eh!:-)

      • PinoMamet scrive:

        O mama! 😉

        allora:
        “Ah, se tu avessi parlato di una comune radice indoeuropea di “ment” ed “era” sia nei latini che nei pelasgi, allora la cosa sarebbe accettabile….”
        Non ci vedo niente di male nell’immaginarmi una comune radice indoeuropea; semplicemente, lasciando da parte “era”, “ment” mi sembra davvero un po’ troppo simile al termine latino mens, mentis, e l’albanese (perchè mi pare di capire che Pashko Vasa identifichi fondamentalmente il pelasgo con l’albanese, quindi- correggimi se sbaglio- ment è termine albanese) ha risaputamente alcuni prestiti latini, tutto qua.

        “Sul caro Kronos io avrei un’altra ipotesi: in albanese si chiama “kroni” la sorgente d’acqua di montagna”
        Ma, perchè no? Solo che il mito di Kronos in generale non c’entra più di tanto con l’acqua, e per niente con le sorgenti…
        (ma non vuol dire: anche Poseidone, se non ricordo male, non aveva in origine niente a che fare col mare, a quanto emerge dai testi di epoca micenea…);
        sono state proposte varie etimologie indoeuropee, ma nessuna definitiva, che io sappia.

        “Massì, magari noialtri albanesi quella parola l’avremmo presa dai…marziani:-)”
        e se (la butto lì, eh? 😉 ) l’aveste per caso presa dai greci? con tanti prestiti pelasgo-albanesi verso il greco, a sentire Pashko Vasa perlomeno, un prestitino dei greci agli albanesi non lo possiamo suppore? 😉

        “E’ facile per uno del XXI secolo parlare così di uno del XIX secolo…è come sparare sulla Croce Rossa…”
        Ma guarda che io non gli “sparo” affatto, credo cioè che fosse un “ingegnoso pasticcione” proprio come tantissimi bravi eruditi della sua epoca.
        Mica era colpa sua se tante cose non erano ancora state scoperte, o non erano conosciute se non da pochissimi!

        e poi, “ravanando” nelle opere di questi pasticcioni, sono sicuro che si troveranno un sacco di intuizioni interessantissime e forse ancora da approfondire.

        ciao!

        • Ritvan scrive:

          —-“ment” mi sembra davvero un po’ troppo simile al termine latino mens, mentis, e l’albanese….ha risaputamente alcuni prestiti latini, tutto qua. Pino Mamet—-
          Già, ma altrettanto risaputamente:-) di solito si prende in “prestito” qualcosa che non si ha in “casa”….dici che fino alla fraterna:-) invasione romana i pelasgi/illiri, da bruti barbari zoticoni&incolti:-) quali risaputamente:-) erano, non avessero la più pallida idea di cosa fosse la “mente”??!!:-). Lo stesso ragionamento vale per “era”, “nemesi” e così via.
          Caro Pino, forse non hai capito: io non sto parlando di prestiti linguistici, sto parlando di “prestiti” di divinità e se il nome di una divinità non significa nulla nella lingua del popolo che quella divinità ha reso famosa, mentre ha un significato COERENTE in quella di un altro popolo contiguo, il rasoio di Occam spazza via le tue capriole.

          —“ravanando” nelle opere di questi pasticcioni, sono sicuro che si troveranno un sacco di intuizioni interessantissime e forse ancora da approfondire.—
          Concordo. Basta, però, “approfondire” lasciando un pochino da parte la risaputa:-) “sudditanza psicologica” nei confronti del Cari Inventori-Della-Democrazia-Filosofia&Co:-).

          Ciao

        • PinoMamet scrive:

          “io non sto parlando di prestiti linguistici, sto parlando di “prestiti” di divinità e se il nome di una divinità non significa nulla nella lingua del popolo…”

          vale a dire, stai parlando di linguistica. 😉

          “Basta, però, “approfondire” lasciando un pochino da parte la risaputa:-) “sudditanza psicologica” nei confronti del Cari Inventori-Della-Democrazia-Filosofia&Co:-).”

          Eh Ritvan, va bene lasciare da parte la sudditanza psicologica, ma nel tuo link si esagera un pochino, eh?

          ora, non dico mica che gli Illiri antichi abbiano copiato tutto tutto dai Greci; ma manco il contrario, però, eh?

          😉

        • Ritvan scrive:

          —“io non sto parlando di prestiti linguistici, sto parlando di “prestiti” di divinità e se il nome di una divinità non significa nulla nella lingua del popolo…”
          vale a dire, stai parlando di linguistica. Pino Mamet—
          No, sto parlando di ANTROPOLOGIA ed ETNOGRAFIA. E ti ripeto, se il popolo X ha delle divinità i cui nomi non significano nulla nella lingua di quel popolo, mentre significano fenomeni naturali/cosmologici nella lingua del popolo Y vicino ad esso, l’unica ipotesi sensata resta quella per cui nella remota antichità gli antenati del popolo X abbiano preso in “prestito” tali divinità dagli antenati del popolo Y. Punto.

          —“Basta, però, “approfondire” lasciando un pochino da parte la risaputa:-) “sudditanza psicologica” nei confronti del Cari Inventori-Della-Democrazia-Filosofia&Co:-).”
          Eh Ritvan, va bene lasciare da parte la sudditanza psicologica, ma nel tuo link si esagera un pochino, eh?—
          Lo so, ma sono sempre ipotesi, mica Vangelo, eh!

          —ora, non dico mica che gli Illiri antichi abbiano copiato tutto tutto dai Greci; ma manco il contrario, però, eh?—
          No, gli Illiri non copiavano, erano assai “conservatori” – figurati che non hanno copiato nemmeno un alfabeto per scrivere la loro lingua – mentre i greci sì. E’ un fatto storico, mica un rimprovero.

          P.S. A proposito di “esagerazioni”:-) te ne aggiungo un’altra. Prendiamo il buon Dioniso.
          La Sacra:-) Wiki, alla voce “Dioniso” ci dice:”Secondo Detienne, Dioniso è il dio straniero per eccellenza, poiché proveniva dalla Tracia. Le ricerche più recenti, in effetti, hanno messo in rilievo l’esistenza di elementi comuni nel culto greco di Dioniso e in culti della Tracia, con possibilità di rapporti reciproci, uniti forse a influssi dall’Asia Minore (già autori antichi sostenevano l’origine frigia del dio).” Poi, sempre la sullodata Sacra:-), alla voce “Tragedia” ci informa che:
          ” La tragedia nasce intorno al VI secolo a.C. nell’Antica Grecia, in onore del dio Dioniso, il quale veniva festeggiato con danze, canti e feste. L’origine del termine è avvolta nel mistero: secondo le teorie più accreditate la prima parte del nome va messa in rapporto con “tràgos” “caprone” e la seconda con “oidè” “canto”, infatti si pensa che probabilmente la tragedia è così chiamata o perché il vincitore della gara otteneva, per l’appunto, un capro come ricompensa (canto per il capro), oppure perché i coreuti indossavano delle maschere con sembianze caprine (canto dei capri).”.
          Lo sai come si chiama la capra in albanese? Dhi….ovvero la radice del nome Dioniso…ma sarà sicuramente la solita coincidenza, cribbio!:-):-)

        • roberto scrive:

          non vorrei togliere il lavoro all’ottimo pino, né che l’amico ritvan mi togliesse il saluto per lesa albanesità
          🙂 ma la “di” (o “dio”) di dioniso non è seplicemente il genitivo di zeus? e se non ricordo male dioniso era figlio di zeus. Pero’ nysos proprio non mi ricordo che puo’ voler dire…

          roberto

        • PinoMamet scrive:

          “se il popolo X ha delle divinità i cui nomi non significano nulla nella lingua di quel popolo, mentre significano fenomeni naturali/cosmologici nella lingua del popolo Y vicino ad esso, l’unica ipotesi sensata resta quella per cui nella remota antichità gli antenati del popolo X abbiano preso in “prestito” tali divinità dagli antenati del popolo Y”

          Ehm… no, non è così semplice. Può essere che la tal parola non significhi niente nella lingua di X nella tal epoca, ma prima invece significasse qualcosa (perchè le lingue- albanese escluso, ovviamente 😉 – cambiano nel tempo) e allora se Zeus non vuol dire niente per un greco di epoca classica, ma vuol dire qualcosa per un miceneo o un proto-indoeuropeo, allora non ho affatto bisogno di andare a trovare una parola simile albanese, che significherà pure un fenomeno atmosferico, ma che non c’entra una cippa…
          e mi sa che lo stesso vale per Dioniso.

          Ma che culo questi Greci, a vivere così vicino agli Illiri! 😉

        • Ritvan scrive:

          —Ma che culo questi Greci, a vivere così vicino agli Illiri!:-) Pino Mamet—
          Beh, per essere più esatti “Ma che culo questi Greci che quando calarono nei Balcani più o meno nel 16° secolo a.C. trovarono in loco degli illiri – che loro chiamarono “pelasgi” – disposti a “regalare” loro le proprie divinità e farsi pure assimilare dai nuovi arrivati”.
          P.S. Però, purtroppo:-) non potevano assimilare tutti gli illiri dei Balcani. E una piccola parte di quegli illiri sfuggì anche all’assimilazione dei romani, degli slavi e sarkazzo d’altri, portandosi dietro l’antica lingua illirica, lingua in cui Rea è la nuvola, Era è il vento, Teti (o Deti) è il mare ecc, ecc.
          P.S.2 Siempre in tema di “culo dei greci” e di “strane coincidenze”:-), Ade, il dio greco del mondo sotterraneo, a noialtri biekissimi nazionalisti:-) albanesi ricorda l’espressione usata tuttora in albanese per chi è morto “ha dhe” (mangia terra)….

        • PinoMamet scrive:

          “Beh, per essere più esatti “Ma che culo questi Greci che quando calarono nei Balcani più o meno nel 16° secolo a.C. trovarono in loco degli illiri – che loro chiamarono “pelasgi” – disposti a “regalare” loro le proprie divinità e farsi pure assimilare dai nuovi arrivati”.”

          Dici che gliele dovevano far pagare? Non so, io un cinque dracme per uno Zeus le spenderei volentieri… 😉

          (ah sì, i greci sono calati da fuori… invece gli albanesi sono scaturiti dalla terra, come gli sparti di Cadmo… 😉 )

          “Ade, il dio greco del mondo sotterraneo, a noialtri biekissimi nazionalisti:-) albanesi ricorda l’espressione usata tuttora in albanese per chi è morto “ha dhe” (mangia terra)….”

          Certo, e Erodoto assomiglia all’italiano “ero dotto”… vuoi un’altra prova? Beh, perchè, Erodoto ti sembra ignorante? 🙂
          😉

        • Ritvan scrive:

          —non vorrei togliere il lavoro all’ottimo pino, né che l’amico ritvan mi togliesse il saluto per lesa albanesità…roberto—
          Tranquillo, caro robby, se dovessi togliere il saluto a tutti quelli affetti da “sudditanza psicologica” nei confronti dei Gloriosi-Inventori-Della-Democrazia-Filosofia-ecc., ecc. starei fresco….nel senso che mi ridurrei a parlare da solo:-).

          —ma la “di” (o “dio”) di dioniso non è seplicemente il genitivo di zeus? e se non ricordo male dioniso era figlio di zeus. —
          Anche se volessi tu non potresti togliere il lavoro all’ “ottimo pino”, il quale ti ha incollato subito la relativa versione wikipediesca:
          http://en.wikipedia.org/wiki/Dionysus
          in cui si dice:”The dio- element has been associated since antiquity with Zeus (genitive Dios)…. A Dio- prefix is found in other names, such as that of the Dioscures, and may derive from Dios, the genitive of the name of Zeus.”

          —Pero’ nysos proprio non mi ricordo che puo’ voler dire…—
          Infedele e Miscredente:-), “l’ottimo pino” ti ha illuminato pure su questo, siempre nel succitato sito wikipediesco:”The second element -nūsos is associated with Mount Nysa, the birthplace of the god in Greek mythology, where he was nursed by nymphs (the Nysiads), but according to Pherecydes of Syros, nũsa was an archaic word for “tree.” “.

        • Ritvan scrive:

          —Dici che gliele dovevano far pagare? Non so, io un cinque dracme per uno Zeus le spenderei volentieri…PinoMamet—
          Ma no, si sa:-) che i pelasgi applicavano il “copyleft”:-)…però falsificare la “bibliografia” con fantasiose invenzioni posteriori – tipo Afrodite nata dall’ “afros”- questo no, cribbio! Vabbeh, però, per i compatrioti di quello che riuscì a spacciare ai poveri troiani una trappola mortale per un dono divino tutto fa brodo….

          —(ah sì, i greci sono calati da fuori… invece gli albanesi sono scaturiti dalla terra, come gli sparti di Cadmo… 🙂 )—
          No, essendo indoeuropei anch’essi sono venuti nei Balcani dall’India….solo che sono venuti un pochino:-) prima dei greci: tutto qui.

          —“Ade, il dio greco del mondo sotterraneo, a noialtri biekissimi nazionalisti:-) albanesi ricorda l’espressione usata tuttora in albanese per chi è morto “ha dhe” (mangia terra)….”
          Certo, e Erodoto assomiglia all’italiano “ero dotto”… vuoi un’altra prova? Beh, perchè, Erodoto ti sembra ignorante?—
          Ah, dici che i genitori del buon Erodoto erano usi a sciacquare i panni nell’Arno?:-) O dici che il buon Erodoto – naturalmente uno sciacquatore di panni nell’Arno pure isso:-) – adottò quel nome solo in punto di morte (altrimenti si sarebbe autodefinito “Sonodoto”, cribbio!)?:-)

          P.S. Dai, Esimio Linguista, la prossima volta prova con l’origine italica dei giapponesi, visto che notoriamente:-) in Giappone ai bambini brutti viene imposto invariabilmente il nome “Soushito Nakagata”:-):-)

        • Tortuga scrive:

          Ritvan, ma ti sei risentito un pochino?!

          Cmq a me che sono ‘gnorante è piaciuta quella pagina, e voi mi avete fatto ridere un sacco 😉

        • Ritvan scrive:

          —Ritvan, ma ti sei risentito un pochino?! Tortuga—
          Ma no, figurati, a noialtri albanesi basta e avanza che i nostri amici ci considerino degli esseri umani:-), mica pretendiamo che prendano sul serio i nostri deliri:-) sul nostro arrivo nei Balcani prima dei Gloriosi Inventori Della Democrazia&Filosofia, cribbio!:-)

          —Cmq a me che sono ‘gnorante è piaciuta quella pagina, e voi mi avete fatto ridere un sacco.—
          Cerchiobottista che non sei altro!:-):-)

        • Roberto scrive:

          Comunque la parentela tra il dios greco e il dhi albanese è evidente e visto che Zeus si comportava come un caprone è chiaro che i greci hanno preso il genitivo di Zeus dalla capra albanese 🙂

          Roberto

        • Ritvan scrive:

          —Comunque la parentela tra il dios greco e il dhi albanese è evidente e visto che Zeus si comportava come un caprone è chiaro che i greci hanno preso il genitivo di Zeus dalla capra albanese 🙂 Roberto —

          Miscredente&Infedele:-), non confondere i sessi: il caprone in albanese è detto “cjap” (“sqap” nel dialetto gheghe). Sul collegamento di Zeus con la capra, invece, vedi qui:
          http://it.wikipedia.org/wiki/Amaltea_(mitologia)

    • habsburgicus scrive:

      On May 9, 1882 became Governor General of the Lebanon, a post reserved by international treaty for a Catholic of Ottoman nationality

      piccolo appunto alla “sacra wiki” 😀
      il posto di Governatore Generale del Libano, dal 1861, NON era riservato ad un cattolico di nazionalità ottomana, bensì a un cristiano di nazionalità ottomana..poi, nella pratica, tutti i governatori-generali sino al 1914 furono cattolici (armeni, ma anche albanesi come il Nostro, ecc….); tuttavia avrebbe potuto essere anche armeno, ortodosso o siro-giacobita…
      bei tempi quelli, quando le Potenze, facendo il loro interesse facevano pure gli interessi della popolazione; il Libano visse un’età dell’oro ! e si noti che le città, in buona parte musulmane, della costa, come Beyrut non furono incluse nel mutessariflik autonomo del Monte Libano (e non a torto)…
      ma nel 1861 non c’era ancora Wilson a rovinare tutto, né i dioscuri Masaryk e Beneš 😀
      ciao a Ritvan e a tutte/tutti

  19. mirkhond scrive:

    Per Ritvan

    Vicino Valona c’è una località chiamata Krionero?

    • Ritvan scrive:

      —Vicino Valona c’è una località chiamata Krionero?mirkhond—
      No, vicino a Vlore (Valona) c’è una località chiamata “Ujiftohët”…in italiano “Acqua fredda” e…in greco, appunto “Krionerò”:-). E una zona rocciosa a picco sul mare su cui sgorgano diverse sorgenti di acqua dolce purissima e assai fredda e la attraversa la strada che collega Valona con la costa ionica abitata da popolazioni grecofone (Himara), ma di origini albanesi.

  20. mirkhond scrive:

    Su un sito fotografico sulla storia della Croce Rossa italiana, vengono mostrate un gruppo di infermiere di guerra, nell’Albania del 1940-1941, in questa località nei dintorni di Vlore/Valona, chiamata però Krionero (che infatti non mi sembrava per nulla un termine albanese…)
    ciao!

    • Ritvan scrive:

      —Su un sito fotografico sulla storia della Croce Rossa italiana, vengono mostrate un gruppo di infermiere di guerra, nell’Albania del 1940-1941, in questa località nei dintorni di Vlore/Valona, chiamata però Krionero (che infatti non mi sembrava per nulla un termine albanese…) mirkhond—

      Mah, probabilmente il fotografo italico aveva scelto come interprete un grecofono, il quale, da bravo sciovinista ellenico qual era:-), gli ha fornito il nome della località in versione ellenica…perché se non sosteniamo che anche i dintorni di Valona fanno parte del Caro Epiro Greco, che sciovinisti ellenici saremmo, cribbio!:-)

  21. Grog! scrive:

    L’occidente solidarizza con le pussy riot perché ha una classe dirigente di figli di troia.
    Nel senso di bagasce.
    Grog!

  22. mirkhond scrive:

    Sui Pelasgi,

    Si può dire, con (relativa) certezza, solo che indicano il termine convenzionale greco, per gli abitanti PRE-greci della Grecia e dell’Egeo….
    Potrebbero essere stirpi preindoeuropee, magari legati alla civiltà minoica o a quella più remota delle Cicladi.
    Potrebbero essere sempre genti preindoeuropee di ceppo “caucasico”, il quale in epoche protostoriche, occupava quasi certamente un’area molto vasta tra l’Egeo e l’Iran, poi ridottasi colle successive invasioni indoeuropee, ai contrafforti caucasici da cui la famiglia linguistica prende nome.
    Potrebbero essere infine una popolazione indoeuropea di un ceppo affine a quello ittita-luwita, rimasto nei Balcani a differenza dei primi, trasmigrati in Anatolia, verosimilmente attraverso il Bosforo e/o i Dardanelli, intorno al 2300-2000 a.C. circa.
    Le affinità che ci sarebbero tra termini greci antichi ed illiri/albanesi, potrebbero essere benissimo il risultato di contatti e osmosi in aree di frontiera nord-occidentali dell’antica Ellade, presenti fin da epoche remote (mi sembra che nella mitologia greca si parli di un certo Cadmo che avrebbe regnato o, comunque sarebbe stato in contatto proprio con gli Illiri meridionali…)
    ciao!

  23. Mauricius Tarvisii scrive:

    Quid iuris?

    Cominciamo col dire che l’art. 405 del Codice Penale non si applica al caso di specie: non è stata interrotta una messa nè un’altra attività cultuale.
    Semmai si può cercare di applicare l’articolo 404:

    Chiunque, in luogo destinato al culto, o in luogo pubblico o aperto al pubblico, offendendo una confessione religiosa, vilipende con espressioni ingiuriose cose che formino oggetto di culto, o siano consacrate al culto, o siano destinate necessariamente all’esercizio del culto, ovvero commette il fatto in occasione di funzioni religiose, compiute in luogo privato da un ministro del culto, è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000.
    Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibili o imbratta cose che formino oggetto di culto o siano consacrate al culto o siano destinate necessariamente all’esercizio del culto è punito con la reclusione fino a due anni.

    Il comma 2 non ci riguarda: non sono stati danneggiati oggetti. Si deve decidere se le imputate abbiano o meno voluto offendere la religione vilipendendo l’altare della chiesa in questione. In ogni caso niente reclusione, ma solo una pena pecuniaria (salata) dai 1000 ai 5000 euro.
    Il balletto muto su un altare non so se integri l’illecito, però.

    Rassegnatevi, nemmeno il legislatore fascista era così… fascista 😀

    • PinoMamet scrive:

      “In ogni caso niente reclusione, ma solo una pena pecuniaria (salata) dai 1000 ai 5000 euro.”

      Poco elegantemente, mi autocito dai commenti di un post precedente, dove ipotizzavo come sarebbe finita la faccenda delle Pussy Riots in Italia:
      “alla fine, pagano una multa”.

      Tutto sommato comunque le tipe in questione sono delle povere sfigate. Gli tocca andare in galera solo per aver convinto il “pubblico internazionale”
      (che tutto assieme, è una bestia assai diversa dal cittadino medio di qualunque nazione; eppure, evidentemente, esiste) di qualcosa che crede di sapere già benissimo, cioè “Putin non è democratico” e “la figa è bella”.

  24. maria scrive:

    “Se sei bianco, maschio, cristiano, eterosessuale, conservatore, liberista è meglio rivolgersi al WWF.”

    maria
    questa battuta la conoscevo già, la diceva sempre il direttore del posto in cui lavoravo negli anni Ottanta, un uomo coltissimo e molto spiritoso, la sua però era più essenziale:

    “se sei bianco, eterosessuale e vecchio sei fottuto”

  25. Moi scrive:

    @ GROG

    Punti di vista : c’è anche chi, Memore del Re Leonida e dei Prodi 300, sostiene le PussyRiot per il Riscatto del Mondo dal Misticismo e dalla Tirannia dell’ AmicoImmaginarioCrazia : -) !

  26. Moi scrive:

    Ma le Pussy Riot non potevano chiedere asilo a San Bonifacio (VR) ?

    Mi viene in mente una vecchia “frase fatta” :

    ” Il Mondo si divide in Precursori e Gregarii … “

  27. Pietro scrive:

    Non trovo piu’ il post giusto, lo posto qui che qualcosa c’entra
    http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43902

    • PinoMamet scrive:

      Interessante, anche perchè è di qualche giorno fa l’ennesima notizia-horror dall’Afghanistan, “I Talebani decapitano due bambini”, a cui tutte le testate online (grazie al cazzo, si assomigliano tutte) in mancanza di ulteriori particolari splatter, aggiungevano “in due province lontane tra loro!” come se la cosa avesse chissà che significati…
      poi vai a leggere la notizia, e sicuramente di uno dei omicidi (quello di una bambina, di cui è stato ritrovato il cadavere mutilato) sono completamente sconosciuti l’autore e il movente…

      sarebbe come se qualunque omicidio accadesse in Italia, venisse automaticamente attribuito, che ne so, alla Mafia o alla Chiesa Cattolica…

  28. Pingback: Luca Dordolo si fa vivo. Alle due di notte | Kelebek Blog

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