Libero e Repubblica, testa a testa tra giornalisti cialtroni

Come saprete, si è aperto a Oslo il processo ad Anders Behring Breivik.

Il signor Breivik ha voluto esibirsi davanti alle telecamere con un enigmatico saluto a pugno chiuso.

Repubblica stamattina interpreta il gesto così:

e Libero perde una storica occasione di gridare al Pericolo Comunista, facendo la stessa cosa:

Se per caso lavorate alla redazione di un quotidiano, come abbiamo già spiegato, il saluto nazista si fa così:

nazignomes

No, questi sotto li ho messi per sbaglio, sono solo dei bambini messicani che giurano fedeltà alla bandiera, ma i messicani sono un po’ incivili per definizione:

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189 risposte a Libero e Repubblica, testa a testa tra giornalisti cialtroni

  1. Ritvan scrive:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Pugno_alzato

    Porca miseria, ma allora Breivik è un kompagno??!!:-)

  2. fp40 scrive:

    Penso che breivik abbia voluto salutare con un “aryan fist”, simbolo del white power.

  3. fp40 scrive:

    Penso che abbia voluto salutare con un “aryan fist”, simbolo del White Power.

  4. maria scrive:

    In genere i kompagni il pugno chiuso lo fanno con il braccio sinistro:-)
    maria

    • Ritvan scrive:

      —In genere i kompagni il pugno chiuso lo fanno con il braccio sinistro:-)
      maria—
      In genere, appunto. Ma Breivik era sui generis:-)

  5. daouda scrive:

    Io ho sempre sperato che un giorno riesca a recitare il Credo in canto piano facendo il saluto romano…

    p.s. no Breivik è na pantera nera! Ahahaha

    • daouda scrive:

      che poi è una deduzione hegeliana…Ritvan + Fp 40…solo che così me sarta l’indizio sur Messico.
      Hegel tordo, eh sì…meglio la settimana enigmistica!

      Aspetto ‘r tipo der coso dei topi , che ce faccia ‘n ber commento a sta cosa qua.

      • paniscus scrive:

        “Hegel tordo, eh sì…meglio la settimana enigmistica!

        Aspetto ‘r tipo der coso dei topi , che ce faccia ‘n ber commento a sta cosa qua.”

        ———————

        Vuoi davvero un bellissimo quesito enigmistico che abbia a che fare con i roditori?

        Beccati questo, l’ho appena spacciato ai miei alunni parlando di principi della termodinamica.

        E’ un rebus, quindi fai conto di avere una vignetta disegnata.

        C’è un lemure (nel senso di proscimmia, non di fantasma o spirito delle ombre assortito) che offre un fico a un topo, il quale topo è contrassegnato con le lettere T ed E.

        La soluzione ha davvero a che fare con la termodinamica.

        Chi la trova?

        Lisa

      • Moi scrive:

        Non avranno la tua creatività, ma anche quelli di cui sotto che hanno “strolgato” 🙂 [da “strulghèr”] SION come acronimo di “Stop Islamization Of Nations” non sono male …

      • PinoMamet scrive:

        Tutta sera c’ho messo!! speriamo almeno che sia giusta!
        (ma mi sono dovuto cercare tutte le specie di protoscimmia!!)

        Al topo TE reca lori fico = alto potere calorifico!

        🙂

      • daouda scrive:

        A Lisa io sò giovine e stubido.Ma pé davero, nun ci arivo. Se lo schema me stà fora nun c’è.

        E’ che sò abituato ai cruciverba e ar trova le differenze!
        E se ve posso scrive…è più bello quanno sò ignorato e me capisco da solo che quando sò visto e me capiscono.
        Cambià stile è faticoso…ve chiedo li danni!

  6. Miguel Martinez scrive:

    Per fp40

    Non conoscevo l'”Aryan Fist”.

    In base a due minuti di fallibili ricerche in rete, tendo a pensare di no, comunque:

    1) mi sembra di capire che l’Aryan Fist sia un logo grafico e non un gesto, da una parte uno scimmiottamento di un simbolo dei neri americani, dall’altra un plagio a un marchio di abbigliamento http://www.adl.org/hate_symbols/racist_aryan_fist.asp

    2) non trovo (nelle prime pagine di Google) fonti a favore, solo critiche, per cui dubito che sia molto usato dagli stessi interessatgi

    3) Breivik è molto critico, non verso il razzismo, ma verso l’ossessione dei razzisti con un unico tema, che fa dimenticare loro l’unico tema che conti – cioè il Pericolo Islamico; non credo che farebbe un gesto così “riduttivo”.

    Mi posso ovviamente sbagliare.

  7. PinoMamet scrive:

    Capace che si sia inventato un saluto personale 😉 del resto mi ricordo di aver visto sue foto con uniformi fantasy che mi sembravano di sua creazione…
    o magari è un modo norvegese per mandare affanculo, chi lo sa! 😉

  8. Sculacciatopi scrive:

    Anders Behring Breivik và rilasciato e liberato nel parlamento e nel senato italiani previo averlo ben istruito sui VERI NOMI dei politici italiani:
    Alì Ben Casin
    Muammar Al Fin
    Bersan Ben Bersan
    Lo do Ali Vendolich
    ecc…ecc..

  9. Miguel Martinez scrive:

    Per Maria

    “In genere i kompagni il pugno chiuso lo fanno con il braccio sinistro:-)”

    magari è mancino…

    Comunque, a prescindere dalla simbologia comunista (dove credo che prevalga teoricamente il concetto di “unità”), è un primordiale gesto combattivo, e quindi se uno è destro, viene spontaneo farlo con il braccio destro. E anche un modo per fare un gesto forte davanti alle telecamere, ma non nazista.

    • Sculacciatopi scrive:

      Dì la verità Miguel… un po ti sta simpatico anche se non puoi accettare che abbia in un colpo solo superato i simpatici messicani!
      Da come analizzi il gesto pare quasi che sia uscito da un convento di figlie di Maria.

  10. Miguel Martinez scrive:

    Sculacciatopi

    “Dì la verità Miguel”

    Intanto, noi messicani deteniamo il record in queste faccende, e non ce lo può certo strappare il primo biondino di passaggio.

    Secondo, non ho mai avuto simpatie per le figlie di Maria.

    Terzo, nemmeno lui poteva averne, essendo protestante 🙂

  11. daouda scrive:

    ahahhaha.

  12. nic scrive:

    Bingo!

    L’ha patentato lui.

    “Este gesto, según su manifiesto publicado en internet, significa “la fuerza, el honor y el desafío a los tiranos marxistas de Europa”.
    http://www.google.com/hostednews/afp/article/ALeqM5g1i2AKQjinUoSVcPg_ILIoHmmdPQ?docId=CNG.0508b6bdb416564d51504c3e16b4d218.51

    E certo che bisogna essere proprio coraggiosi per sfidare nel 2012 i tiranni marxisti d’Europa. Mi ricorda il silvio.

  13. Bisogna cominciare a usare la moviola anche nei processi giudiziari e non solo calcistici. Perché, a vedere lo slideshow del Corsera, Breivik completa il gesto del pugno alzato, portando il pugno sul cuore, che è propriamente il saluto del legionario, un gesto diffuso nella destra radicale in Italia a partire dalla sua adozione da parte dei militanti di Terza posizione. Resta, comunque, la ciucciaria dei miei colleghi.
    ps: quanto al saluto comunista, più che il braccio scelto, conta l’angolazione. Come canta la Banda Bassotti: “Forte il pugno che si alzerà …”. Verso il cielo, non contro qualcuno …

  14. noname scrive:

    E se si trattasse del celebre saluto islamonazicomunista ?

  15. Miguel Martinez scrive:

    Per noname

    “E se si trattasse del celebre saluto islamonazicomunista ?”

    🙂

    Però prima di suggerirlo a Breivik, ricordati che lui è un po’ suscettibile quando sente le parole “islamo” e “comunista”, sul “nazi” non saprei.

  16. Moi scrive:

    Saluto “confusionario”, già … ma anche la sua strage lo è stata. Breivk “pazzo” ? … Rispondete “sì !” solo se siete pronti a dare dei “pazzi” a cento milioni di Europei. Breivik è “razzista” ? Va be’, sia. Però non si può mica dire altrettanto della sua strage … sennò avrebbe ammazzato 70 c.d. “Beduini Immigrati”, mica 70 “Norreni” come lui stesso, ritenuti “Traditori”.

    No ?

    • Ritvan scrive:

      —Breivik è “razzista” ? Va be’, sia. Però non si può mica dire altrettanto della sua strage … sennò avrebbe ammazzato 70 c.d. “Beduini Immigrati”, mica 70 “Norreni” come lui stesso, ritenuti “Traditori”. No ? Moi—

      No. Anche la sua strage è razzista, visto che ha ammazzato i “traditori” proprio perché li riteneva responsabili dell’ “invasione” dei “Beduini Immigrati”.

  17. Moi scrive:

    La cosa inquietante è se con una condanna esemplare passa “in un certo immaginario” da carnefice a vittima, da vile a eroe :

    http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=9927&typeb=0&Cresce-il-network-anti-islamico-ispirato-a-Breivik

    … cosa peraltro digià “in fieri”, purtroppo.

  18. Pietro scrive:

    Grazie Miguel per avere pubblicato qualcosa sul processo a Breivik. Come gia’ ti dissi a me che interessa molto e’ il dibattimento sulla sua salute mentale. Lui rivendica il gesto ma vogliono farlo passare per incapace di intendere e volere. Il che mi sembra concentrare diversi aspetti interessanti. Da un lato la rivendicazione della liberta’ di rivendicare il gesto per quanto inconcepibile possa essere, dall’altra la riduzione ai minimi termini del diverso. Ossia l’hai fatta talmente grossa che devi per forza essere diverso, NOI non faremmo mai una cosa del genere. A me questa cosa fa molta paura. Spero di essermi spiegato.

    • Francesco scrive:

      Mah, la metti come se questo avesse fatto lo gnocco fritto più grande del mondo …

      Questo ha massacrato, con premeditazione, sangue freddo, calma, mettendoci il tempo necessario, una 70ina di ragazzetti. Per motivi risibili e sua sponte, che valgono come aggravante.

      E’ una ottima DEFINIZIONE di non umano.

      Se non fossimo più capaci di dargli quello che si merita, allora avrei paura veramente.

      x Mirkhond lo storico: che gli avrebbero fatto i nostri antenati romani? certo, fossero stati ragazzetti Galli magari gli davano una medaglia ma questa è un’altra storia

      • PinoMamet scrive:

        “che gli avrebbero fatto i nostri antenati romani? ”

        ad metalla

        “certo, fossero stati ragazzetti Galli magari gli davano una medaglia ma questa è un’altra storia”

        ti rendi conto di aver appena criticato gli americani? 😉
        “fossero stati ragazzetti afghani magari gli davano una medaglia…”

      • Francesco scrive:

        ti rendi conto di aver appena scritto una cazzata?

        o forse ragazzetti è un termine ambiguo, pensandoci bene.

        se tu intendi dire “un Marine che uccide 70 talebani armati, sia pure 17enni” si becca una medaglia, hai ragione.
        se invece accoppa 70 afgani “semplici”, pure disarmati, si becca (almeno in teoria) la Corte Marziale per crimini di guerra.
        se li accoppa bombardandoli, la faccenda è più spessa – lo ammetto senza reticenze.

        io facevo riferimento al fatto che sterminare i nemici, tutti gli appartenenti al popolo nemico, era pratica meritevole nell’antichità ed è faticoso merito della modernità avere mutato il giudizio su questo tipo di azioni.

        ciao

      • PinoMamet scrive:

        ” io facevo riferimento al fatto che sterminare i nemici, tutti gli appartenenti al popolo nemico, era pratica meritevole nell’antichità”

        Mica vero. Da dove salta fuori questa storia? Ci potrei stare se mi dicessi che era una pratica più comune (per quanto… gli antichi, appunto, non bombardavano! ) ma gli esempi che ricordo sono più che altro eccezioni, non la regola. Descritti con ampio ricorso al pathos ecc. ecc.

        I Romani mica hanno sterminato i Galli. I loro discendenti stanno ancora lì, più antipatici che mai
        (i loro vizi nazionali li aveva già individuati Strabone in epoca imperiale, e sono sempre gli stessi…).

        Ricordo invece numerosi esempi di singole città o “nazioni” (leggasi tribù) sterminate per punizione o per rappresaglia.
        Tipo americani in Vietnam, appunto.
        🙂

      • PinoMamet scrive:

        Prima che te ne esca (so che ce l’hai sulla punta delle dita 😉 ) con l’esempio degli Ebrei (per la vulgata, comunque, deportati, non sterminati, dai Romani; con l’eccezione di Masada, che comunque gli statunitensi avrebbero fatto fuori con un solo cacciabombardiere 😉 )

        probabilmente la deportazione degli Ebrei dopo il 70 d.C. ha riguardato (come per altre popolazioni, de lresto) solo una parte dell’elite e le persone coinvolte nella rivolta, e magari, perchè no, qualche migliaio di sfortunati che ci hanno preso male;
        però la presenza ebraica è rimasta in zona rimase così consistente che le rivolte (di volta in volta sedate con l’invio di eserciti) sono continuate fino al IV sec. d.D., con alterne vicende (per esempio un condottiero ebreo conquistò Cipro e la mise a ferro e fuoco..) e l’ultima in epoca ormai “bizantina”, nel Seicento e qualcosa.

      • PinoMamet scrive:

        Errata corrige: 600 e qualcosa 😉

      • Francesco scrive:

        a me verrebbero più in mente Sparta o Cartagine, che infatti non ci sono più state

        cosa cavolo c’entra il Vietnam? che io ricordi, gli americani si astennero dal bombardare le città ma si incaponirono a bombardare le linee di rifornimento del nemico nella giungla

        di sterminati conosco gli indiani d’America ma non essendo stati usati gli aerei in questo blog non fa figo parlarne

      • PinoMamet scrive:

        ” a me verrebbero più in mente Sparta o Cartagine, che infatti non ci sono più state”

        ??
        ma da quando, Francè??

        Sparta è rimasta abitata per tutta l’epoca romana, poi fu invasa dai Goti e si spopolò (cosa successa a un sacco di altri posti, peraltro); un paio di popoli, gli Tsakoni e i Manioti (antenati suppongo dell’indimenticabile ex bidello signor Magnotta, quello degli scherzi telefonici!) affermano tutt’ora di discendere dagli antichi spartani, e penso che abbiano anche ragione.

        Cartagine come tutti sanno fu rasa al suolo per punizione, ma tornò a esistere “ufficialmente” (credo che in realtà fosse più o meno sempre rimasta abitata) con Giulio Cesare e da cristiano dovresti sapere che c’è nato Tertulliano e che ci hanno anche tenuto un Concilio.

      • PinoMamet scrive:

        ” cosa cavolo c’entra il Vietnam?”

        http://en.wikipedia.org/wiki/My_Lai_Massacre

        ecco una roba che, mutatis mutandis, si trova identica nel De Bello Gallico
        (dove ricordo che non stiamo leggendo il punto di vista romano ufficiale; che non esiste come non esista un punto di vista “americano” ufficiale, a meno che tu creda che Bush e Chomsky la vedano nello stesso modo!- ma quello di Giulio Cesare)

      • Francesco scrive:

        a volte ritornano …

        sbaglio come sempre o fu uno scandalo con clamori e processi? il che indicherebbe proprio una patologia, sia pure della guerra, che è già patologia di suo

        su Sparta io c’ero andato, da turista, e qualcosa avevo letto, che da quando i tebani l’avevano sconfitta era sparita dalla storia, restando solo nei testi scritti dagli ateniesi …

        su Cartagine devo ammettere l’errore

      • PinoMamet scrive:

        Aridaje…

        si vede che quel qualcosa che hai letto su Sparta, Francesco, era impreciso, oppure che lo ricordi male.

        Sì, su My Lai ci fu uno scandalo, e allora? Vuol dire che non è successo?
        (Idem Falluja o i vari matrimoni e feste afghani bombardati per errore e così via…)

      • PinoMamet scrive:

        Te faccio pure le ricerche, più de così…
        poi lamentati, eh?

        http://wikimapia.org/1788077/it/L-Acropoli-di-Sparta

        cito:
        “Il teatro antico di Sparta, nel sud dell’Acropoli, di costruzione ellenistico – romana… Rimangono oggi l’orchestra e il terrapieno con le iscrizioni dei sovrani di Sparta in epoca romana…”

        e tiè anche questo:
        http://en.wikipedia.org/wiki/Sparta#Hellenistic_and_Roman_Sparta

      • Francesco scrive:

        x Pino

        Mr. B. ha fatto apposta, gli americani dicono di no.

        Trovo strano che non venga rinfacciato, a loro e agli inglesi, quando hanno esplicitamente fatto apposta, a sterminare “donne, vecchi e bambini”, durante la seconda guerra mondiale.

        Quale mai sarà il motivo?

      • PinoMamet scrive:

        Te faccio pure le ricerche, più de così…
        poi lamentati, eh?

        http://wikimapia.org/1788077/it/L-Acropoli-di-Sparta

        cito:
        “Il teatro antico di Sparta, nel sud dell’Acropoli, di costruzione ellenistico – romana… Rimangono oggi l’orchestra e il terrapieno con le iscrizioni dei sovrani di Sparta in epoca romana…”

        e tiè anche questo:
        http://en.wikipedia.org/wiki/Sparta#Hellenistic_and_Roman_Sparta

        (te lo riposto perchè mi dice che il mio comment sta awaiting moderation..)

    • PinoMamet scrive:

      Ho provato a postarti dei link su Sparta in età ellenistica e romana, ma mi dice che stanno aspettando moderazione, non so perché…
      comunque sulla storia contemporanea tu ne sai più di me, lascio a te ogni giudizio!
      PS
      ti ho risposto anche nel post sulla canzone, nel caso ti sia sfuggito 😉
      ciao!!

      • Francesco scrive:

        quindi tutta la mia idea romantica di Sparta la Guerriera ridotta da millenni a pochi ruderi silenti è una fesseria?

        sigh sigh

      • PinoMamet scrive:

        Mi pare che in epoca romana tentarono anche un revival delle antiche istituzioni spartane (la vita in comune ecc. ecc.) ma con scarso successo, ovviamente.
        Sparta da sempre è stata presa come simbolo positivo o negativo, anche nell’antichità, e ci hanno proiettato su le più diverse ideologie (quasi sempre totalitarie, però).
        Già in epoca classica, era forse assai meno “tremenda”, in tutti i sensi, di come viene di solito descritta, anche se certo era un posto meno piacevole di Atene, per tutti.

        Comunque i discendenti Tsakoni avevano fama di buoni guerrieri ancora in epoca bizantina (ne stanziarono un gruppo vicino a Costantinopoli per sicurezza) e i Manioti anche fino all’Ottocento e oltre.

      • mirkhond scrive:

        Comunque i discendenti Tsakoni avevano fama di buoni guerrieri ancora in epoca bizantina (ne stanziarono un gruppo vicino a Costantinopoli per sicurezza) e i Manioti anche fino all’Ottocento e oltre.

        Tsakoni presso il cui territorio a Monemvasia fu stanziata una colonia di Mardaiti, popolazione cristiana semitica del Monte Amano, ad opera dell’imperatore romano Giustiniano II negli anni 685-695 d.C. circa.
        Mentre i Manioti sono solo in parte discendenti degli antichi Spartani e meticciati abbondantemente con le popolazioni slave degli Ezeriti e dei Melingi.
        Il Mani era ancora bilingue slavo-“greco” nei secoli XIV-XV e ancora in un documento francese del 1296, Maina, la fortezza che da nome alla regione era definita Chateau des ESCLAVONS!
        ciao!

      • PinoMamet scrive:

        Beh nel Mani sono finiti anche molti cretesi… e pare anche i resti della cavalleria sudanese di non so quale esercito turco… e vari incroci con i “franchi”…
        insomma, credo che i greci moderni siano mescolati… quasi quanto gli italiani moderni 😉

      • mirkhond scrive:

        insomma, credo che i greci moderni siano mescolati… quasi quanto gli italiani moderni 😉

        Concordo.
        ciao!

  19. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=9927&typeb=0&Cresce-il-network-anti-islamico-ispirato-a-Breivik”

    Articoli come quello mi lasciano sempre male.

    Io sono anni che scrivo criticamente a proposito della “rete antijihadista”, che mi leggo le loro pubblicazioni, che denuncio, tra l’indifferenza generale, i loro scopi. Fino alla strage di Oslo, di “islamofobi” in Italia ci occupavamo io e Sherif el-Sebaie.

    Poi arrivo uno come questo Checchino Antonini, che mette insieme un calderone demenziale delle cose più svariate, oltretutto facendo capire che tutti questi siano addirittura “ispirati” a Breivik.

    Mentre al massimo è vero l’esatto contrario, cioè che Breivik leggeva il materiale di questi gruppi; e questi gruppi hanno subito da lui il colpo più tremendo e infamante della loro storia: in fondo, i gruppi islamofobi si basano sul perbenismo “centrista” della società, sulla paura dell'”estremismo” e del “fanatismo”.

    Quello di Antonini è un tale cumulo di malafede, che mi vergogno davanti ai miei nemici.

  20. Miguel Martinez scrive:

    Per Pietro

    “Spero di essermi spiegato.”

    Molto bene, infatti.

    Forse la vera punizione di Breivik sarà di venire talmente falsato e manipolato in tutti i sensi, che solo tra un secolo qualche storico sarà in grado di dissipare la nuvola di menzogne.

    Nessuno cerca di capire chi sia Breivik, ma solo, come posso sfruttarlo per dare addosso al mio nemico del momento? Oppure, come posso farlo stare zitto, dandogli del matto?

    Ho sempre presente il caso di Timothy McVeigh, autore della strage di Oklahoma City: una persona che ha fatto più morti innocenti di Breivik, ma per errore – non sapeva che ci fosse un asilo nell’edificio che ha abbattuto.

    McVeigh, che aveva una motivazione chiara antistatalista, è stato presentato come “fanatico fondamentalista” (era un cattolico poco osservante), come “neonazista” (mai stato, non era nemmeno razzista), come “pazzo” e il suo primo avvocato difensore ha distrutto la dignità del suo cliente, inventandosi che McVeigh fosse solo una “pedina” in un inesistente complotto.

    Per fortuna della verità, due giornalisti statunitensi, Lou Michel e Dan Herbeck, invece di limitarsi alla “notizia e via”, hanno dedicato mesi a una lunga ricerca, culminata nel capolavoro che è American Terrorist: Timothy McVeigh & The Oklahoma City Bombing.

  21. Moi scrive:

    Fra l’ altro il Sor Checchino scrive su un “sito aggregatore” (?) di autoproclamati Eredi Naturali di Vittorio Arrigoni (che però lui ci andava fisicamente a Gaza !) e mischiano (almeno al momento) la notizia sui fans di Breivik in aumento (di per sé tristemente interessante) con una cagatella su la Signorina Germanotta (A.k.a. “Lady Gaga”) che girerà un nuovo video nel suo paesino di lontana origine in provincia di Messina, Naso, “da 4000 anime”.

    Boh !

  22. roberto scrive:

    visto il filmato del gesto ieri al tg francese e confermo quanto detto da ugo maria tassinari: trattasi di saluto del legionario

    • Ritvan scrive:

      Sì, il pugno sul petto è il saluto del legionario…però il successivo braccio teso a pugno chiuso che cavolo è?

      • Francesco scrive:

        trattasi del famoso “stretching del legionario”

        ma la barbetta da Nerone imperatore pazzo come gli è venuta in mente?

  23. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “la notizia sui fans di Breivik in aumento”

    Il punto è che non sono fan di Breivik, è tutta gente terribilmente imbarazzata da Breivik, che vorrebbe tanto poter dimostrare che lui è un Infiltrato Musulmano, un comunista in borghese oppure semplicemente uno psicopatico.

  24. Miguel Martinez scrive:

    Checchino ha praticamente tradotto un confuso articolo di The Guardian:

    http://www.guardian.co.uk/world/2012/apr/14/breivik-trial-norway-mass-murderer?newsfeed=true

    aggiungendo un po’ di colore a un articolo già pittoresco e citando la fonte solo in riferimento a un elemento di tutto l’articolo.

    Ad esempio, The Guardian non menziona Casapound, Checchino sì: ora Casapound è un gruppo dichiaratamente fascista, entusiasta del futurismo, di D’Annunzio, dell’interventismo, della cultura maschile/novecentesca/laicista/sansepolcrista, il peggio insomma. Però Checchino, che vive in Italia, dovrebbe sapere che non c’entra niente con l’antijihadismo, che su tutta la questione dell’islamofobia sostanzialmente tace. Eppure lui, citando una fonte inglese, afferma che “La mappa degli antijihadisti italiani citata da Hope Not Hate contempla nomi noti come Casapound”.

    E poi ci mette Forza Nuova, gruppo certamente anti-immigrazione, ma escluso dal circuito “antijihadista” proprio perché neofascista.

    E’ puramente e semplicemente falsa l’affermazione che Gates of Vienna avrebbe ospitato “contributi” di Breivik.

    Come è falsa – sebbene più innocua – l’affermazione che il Golden Dawn sarebbe stata una “setta teosofica”: alcuni membri della Golden Dawn provenivano dalla Società Teosofica, come alcuni membri delle Brigate Rosse provenivano dall’Azione Cattolica, il che non fa delle Brigate Rosse una “setta clericale”.

    Poi affermazioni di questo genere:

    “Londra si conferma, così, crocevia di fascisti, nazisti e contractors.”

    Cioè, il fatto che un micro-partitino di destra inglese si sia scisso da un altro partitino, dovrebbe “confermare” i legami con i “contractor”…

    Articoli del genere screditano anni di analisi critica dell’islamofobia.

  25. Miguel Martinez scrive:

    In rete, cerco invano elementi che colleghino l'”Alba d’Oro” greca – gruppo chiaramente anti-immigrazione, filorusso e antiturco, specificamente antislamico non saprei – alla rete antijihadista, a parte qualche commento non impegnativo su due forum antijihadisti.

    Può darsi che il collegamento ci sia, ma sarebbe il compito di un ricercatore serio dimostrarlo.

  26. Miguel Martinez scrive:

    Ancora, Checchino rovescia tutta la sequenza temporale:

    “Da allora, è l’allarme di Hope Not Hate, quella rete s’è consolidata facendo coagulare fondazioni, blogger, attivisti e gruppi organizzati o informali di ultras. “

    L’antijihadismo è casomai in declino:

    1) proprio per il colpo che Breivik gli ha inferto

    2) perché veniva alimentato incessantemente dai media, che oggi – con la “primavera araba” e le nuove alleanze statunitensi in Medio Oriente – parlano molto meno di “minaccia islamica”.

    • daouda scrive:

      Peggio de così? Qua è tutto collegato senza esse voluto, questo è ‘r dilemma.

      E mettemose in testa che i fallaciani sò statalisti liberal libertini e sto tipo qua era puro protestante ed appartenente a logge massoniche de dubbia legittimità.
      Poi che vor dì psicopatico.Uno che segue ‘r suo delirio non è pazzo.
      E poi l’islamofobia bla bla bla…L’islam è osteggiato, come è osteggiato il cristianesimo mentre il pseudo cristianesimo gay friendly o cosa e lo pseudo islam fondamentalista vanno avanti ovunque e il perché lo sanno bene loro.
      Quindi è ovvio che il tipo fosse un agente del Mossad ed anche un infiltrato musulmano come è ovvio che volendo potrebbe anche non essere un homo. Tutto ovvio.

  27. centurioneebreo scrive:

    Ciao ho letto questo http://kelebeklerblog.com/2012/04/12/a-roma-il-sindaco-postfascista-apre-la-caccia-allebreo/
    e mi sono scompisciato dalle risate ma non ho capito chi sarebbe il “primo cretino”che parla male degli ebrei ? anzi i “protagonisti” sembran confusi ! me lo spieghi

  28. centurioneebreo scrive:

    grazie ! hahaah la tua ironia è veramente divertente,ma sei un giornalista ? ti leggerò ancora! Comunque mica ho capito tanto,sembra un loop senza uscita e non si capisce veramente chi sia il più cretino !mmm…forse io che non ho capito? ; (
    Ave

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Centurione Ebreo

      “ma sei un giornalista ?”

      Eh no eh, sei appena arrivato e già ti permetti gli insulti personali 🙂

      No, faccio il traduttore di manuali tecnici e ogni tanto quando mi annoio troppo, faccio un giro su Google e colleziono cialtroni. Giornalisti, se possibile.

  29. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “E’ una ottima DEFINIZIONE di non umano.”

    Perché mai?

    Non capisco proprio cos’abbia di non umano tutto ciò.

  30. Francesco scrive:

    mettiamola così: una mancanza di empatia così totale e un ricorso così massiccio e a sangue freddo alla violenza non rientrano, IMHO, nella fisiologia dell’umanità

    saluti

    • Marcello Teofilatto scrive:

      Però rientrano nella patologia dell’umanità, senza per questo uscire dall’umanità stessa.
      Un saluto da Marcello Teofilatto

  31. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “mettiamola così: una mancanza di empatia così totale e un ricorso così massiccio e a sangue freddo alla violenza non rientrano, IMHO, nella fisiologia dell’umanità”

    Dici che negli uffici della NATO o della Ansaldo ci siano solo robot?

    Comunque trovo affascinante il gioco dei pronomi in questa frase:

    “Se non fossimo più capaci di dargli quello che si merita, allora avrei paura veramente.”

    Nella prima parte, il plurale indica che tu sei un tribunale norvegese; nella seconda, che sei qualcuno che se la prima parte di te stesso non riesce a proteggerti, tu avrai paura.

  32. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    ““Se non fossimo più capaci di dargli quello che si merita, allora avrei paura veramente.”

    Che poi, se non è “umano”, cosa “si merita”?

    • Francesco scrive:

      io parlo di patologia dell’umanità, non di non umanità. che sarebbe definizione eccessiva.

      a questo gli darei l’infermità mentale totale (in primis perchè non ha dubbi lui sul fatto di stare benissimo) e lo rinchiuderei a vita (o finchè non rinsavisce e si suicide pe l’orrore delle proprie azioni)

      PS noi “umani dell’Occidente”, “io” Francesco”. che al di fuori dell’Occidente sanno benissimo cosa farsene, dei Breivik.

      PPS a volte il tuo antimilitarismo scade nell’infantile e nel clericale. e posso aggiungere che è pure uni-direzionale, che mai ti verrebbe in mente di mettere nell’elenco i combattenti di Hezbollah nè i capetti della “””resistenza””” irachena che mandano le ragazzine a farsi esplodere.

      • Marcello Teofilatto scrive:

        >io parlo di patologia dell’umanità, non di non umanità. che sarebbe definizione eccessiva.
        Scusa Francé, ti ho risposto sopra prima di leggere questa precisazione :-).
        Marcello Teofilatto

  33. centurioneebreo scrive:

    ei… mica ti ho detto che sei cretino come hai fatto tu con quelli ! non volevo offenderti !

    • Miguel Martinez scrive:

      Mica mi offendo se mi danno del cretino, il mio senso dell’onore da messicano offeso scatta solo quando mi danno del giornalista 🙂

      Dai, spero che sia chiaro che non mi sono offeso!

  34. Marcello Teofilatto scrive:

    Magari fosse solo un nostalgico degli anni Sessanta: http://www.youtube.com/watch?v=mqutawbGElY
    Ciao da M.T.

  35. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “a questo gli darei l’infermità mentale totale (in primis perchè non ha dubbi lui sul fatto di stare benissimo) e lo rinchiuderei a vita”

    Ah ecco, moglie ubriaca e botte piena

  36. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi, una vera moiata:

    http://atlasshrugs2000.typepad.com/atlas_shrugs/2012/03/counter-jihad-offense-afdisioa-counters-new-york-times-anti-catholic-ad-with-same-only-accurate.html

    solo che la signora Geller non si rende conto che il problema non è che i Talebani comandano a New York, ma che i cattolici incassano senza reagire.

    E che se censurano la Geller, non è per islamizzare gli Stati Uniti, ma per dominare meglio l’Afghanistan.

    Detto ciò, per una volta, sotto sotto provo una certa simpatia per Pamela Geller…

  37. Sculacciatopi scrive:

    Ho scoperto il mistero dello strano saluto di Breivick!
    Si basa su una vecchissima barzelletta del 1920
    SCENARIO BASSA FERRARESE
    Cinque fascisti in camicia nera scendono dall’auto in un paesino ed entrano in un locale pubblico, il capo del gruppetto alza il braccio nel saluto romano ed urla “CINQUE CAFFE’!”, si guarda intorno e scopre che nel locale ci sono una cinquantina di ROBUSTISSIMI BRACCIANTI AGRICOLI oltre a stampe di Marx e Lenin al muro con bandiere rosse…., riflette e aggiunge CHIUDENDO IL PUGNO “RISTRETTI!”.

  38. raffaele scrive:

    cultura maschile/novecentesca/laicista/sansepolcrista, il peggio insomma.

    Martinez, premetto che non me ne frega nulla del laicismo, del sanspeolcrismo, del laicismo e nemmeno di casa pound. Me ne frega invece quando constato che è diventata moda, insomma politicamente corretto, associare il maschile a tutto ciò che è negativo, aggressivo, prevaricatore. E tu, in linea con questa mentalità Femminista oggi imperante, partecipi a questo pestaggio antimaschile(Male Bashing)…forse, dico forse, con la speranza di guadagnare maggiore simpatia e “appeal” tra le tue lettrici. Spero che non sia così, ma se così fosse, ad essere il peggio del peggio, saresti proprio tu.

    • Peucezio scrive:

      ” E tu, in linea con questa mentalità Femminista”
      E che c’entra il femminismo?
      Anche il femminismo fa parte del maschile-negativo-aggressivo-prevaricatore, altrimenti sarebbe sorto nei villaggi neolitici o nella Creta minoica, anziché nell’Occidente borghese e patriarcale.

      • daouda scrive:

        Vabbé però cià raggione

      • maria scrive:

        Peucezio dice: “anche il femminismo fa parte del maschile-negativo-aggressivo-prevaricatore” e mirk ricorda che sono esistite matriarche terribili e donne virili che si sono prese il potere senza bisogno di richiedere diritti di nessun tipo.

        L’osservazione di mirk mi ricorda un vecchio collega, imparagonabile sia chiaro a mirk, che voleva dimostrarmi in ogni circostanza che tutto dipendeva dalle singole persone, mi diceva alzando gli occhi al cielo, vedi maria, se uno vuole arriva a tutto, le disuguaglianze di genere, di classe, di cultura, geografiche che tu sempri metti in campo in quanto comunista, alla fin fine non contano nulla, dipende tutto dalla persona che se si impegna arriva dove vuole e giù con esempi di casi limite che dimostravano null’altro che il valore di quelle singole, poche peraltro, persone.

        Ora io non dubitavo e non dubito affatto che esistano esseri umani eccezionali capaci di superare pesanti condizionamenti, ma certo tali persone non risolvono le difficoltà di quei milioni che “restano indietro” come pudicamente il non dimenticato Cavaliere definiva i poveri.

        Ma la cosa che veramente mi rimane del tutto incomprensibile è come il femminismo, nelle sue diverse accezioni, non esiste il femminismo ma casomai i femminismi, possa essere parte integrante del non meglio identificato maschile-negativo-aggressivo-prevaricatore.

        Un giorno sì e uno no, qualche donna muore morta ammazzata , una volta è il padre, un’altra l’adorato marito, un’altra ancora il fratello e così via, in alcuni casì è anche il figlio, sì certo ci sono anche le vittime maschili, ma vogliamo vedere i numeri e chi le leva dal mondo? vogliamo vedere la sorte di tante donne immigrate costrette a fare le puttane tenute in ostaggio da raket criminali di ogni tipo?

        Vogliamo indagare un po’ l’immaginario maschile che ha creato un tipo femminile che esiste spesso soltanto nella sua fantasia?
        E il fatto che le donne siano spesso complici non annulla la questione, è noto ormai che non esiste tra i generi un rapporto tipo servo-padrone.

        In questi giorni alla rinascente le commesse sono costrette a portare una targhetta con la riproduzione della card del negozio con su scritto “Averla è facile, chiedimi come”.

        La frase in sè è del tutto innocente, questo è sicuro, o come mai allora procura imbarazzo e polemiche?

        O sono le donne ad essere maliziose leggendovi uno squallido doppiosenso, oddio certo che se invece di andare a lavorare stessero a casa, come nei bei tempi andati , e come qualcuno qui dentro vorrebbe:-), non avrebbero di questi problemi.

      • daouda scrive:

        In una società normale non può esistere né maschilismo né femminismo.

        Poi i termini assumo un senso in base al contesto ed a ciò cui li si fà riferire. E’ per questo che spesso non ci si capisce immediatamente.

        Le statistiche sui crimini contro le donne sono truccate e questo di oggi sta divenendo effettivamente un regno femminista…poi è evidente che, essendo per natura il maschio superiore alla femmina, il vertice sarà sempre occupato da don piuttosto che donne.

      • mirkhond scrive:

        mirk ricorda che sono esistite matriarche terribili e donne virili che si sono prese il potere senza bisogno di richiedere diritti di nessun tipo.

        Mirkhond ricorda anche come alcune di queste matriarche hanno ROVINATO LA VITA a diversi suoi parenti compreso chi sta parlando, maschi e FEMMINE con la loro arroganza, prepotenza, ignoranza e tanta, tanta, tanta MANCANZA DI AMORE…..
        Maria il mondo non è in bianco e nero, e se lo capissimo, sarebbe un mondo un po’ meno peggiore….
        Tu e Peucezio ragionate con schemi ideologici contrapposti, ma paradossalmente simili nel voler incasellare la vita in tali schemi, mentre la vita, scusami, è più complessa, e se ci sono donne che subiscono, ci sono altrettante donne che FANNO SUBIRE, condannando, ad esempio chi scrive e la persona di sesso femminile che vive con lui, a fare uso di antidepressivi e ad essere seguiti dai servizi sociali…..
        Così mi sputtano una volta per tutte….

      • Peucezio scrive:

        Maria,
        non ho ben capito però il rapporto fra la mia affermazione sul femminismo e il tuo discorso sulle donne che subiscono tutta una serie di vessazioni.

        Mirkhond,
        d’accordo, ma noi si parlava di categorie simboliche, non di vicende personali. Su queste ultime si può dire che, ahimé, ci sono i prevaricatori e le persone miti, di ambo i sessi.
        Però è vero che in media ci sono più prevaricatori fra gli uomini che fra le donne. E inoltre va osservato che in una società comunque patriarcale (e la nostra è una società patriarcale), anche le donne sono il prodotto di un sistema di valori androcratico, quindi le loro caratteristiche deteriori sono solo in parte imputabili alla natura femminile.

      • mirkhond scrive:

        Per Peucezio

        Che la nostra società di OGGI sia ancora patriarcale, ho qualche dubbio.
        Per il resto ciò che dici lo pensa anche la mia dottoressa che è femminista e una bravissima persona… 🙂
        Io però resto convinto che le “virago” ci siano anche per proprie caratteristiche caratteriali che, appunto, appartengono alla persona.
        Anni fa un conoscente di Bari, raccontò a me e ad un amico, del suo fidanzamento con una ragazza romea di Corfù o di Zante, o di Cefalonia, non mi ricordo bene, ma insomma delle Isole Jonie.
        Lui che da giovane ci ha vissuto in virtù di tale rapporto, poi sfumato, affermava che la società “greca” era una società MATRIARCALE, per il grande potere rivestitovi dalle donne.
        Insomma la descrizione che ne faceva, coincideva con quegli ambienti siciliani sulla opposta sponda jonica, da cui in parte discendo, e che che hanno costituito la parte più impossibile del parentame. Un ambiente molto simile a quello dei romanzi di Verga, anche negli aspetti peggiori…
        ciao!

      • mirkhond scrive:

        Mi rendo conto che le vicende personali siano considerate irrilevanti in discorsi sociologici ed ideologici che per loro natura non posso che essere generalisti.
        Ma quando si soffre, l’atteggiamento con cui ci si rapporta con la vita, cambia e la depressione con la solitudine e lo stigma SOCIALE che accompagna chi ne soffre, ti fa crollare tutti gli schemi sociologici ed ideologici e ha almeno il merito di farti vedere la vita in maniera più concreta, più grigia dove il grigio è un’ampia zona di mezzo tra il bianco e il nero….
        Inoltre mi sono forse un po’ troppo abituato a leggere le vicende umane attraverso i grandi romanzieri dell’800 e del ‘900 come Dostoevskij, Bulgakov, Silone, Moravia e Alianello, con le loro indagini in quel territorio profondo e misterioso che è la nostra anima….
        Mi viene in mente infatti proprio Silone, quando nel 1931 descrive il suo definitivo distacco dal partito comunista, anche per quella sua visione sociologica, ideologica delle vicende umane, visione che impregnata di astratti schematismi, finiva per soffocare le anime, soprattutto quelle tormentate come la sua….
        E in diversi personaggi dei suoi romanzi appare proprio questo disagio, questo malessere personale che non trova appagamento nell’ideologia astratta, seppur grandiosa o sentita come tale, e che invece solo Dio, o persone amiche o l’amore forse, riescono se non a guarire, almeno a lenire….
        Chiedo scusa per queste miserie personali che non c’entrano nulla con le grandi questioni ideologiche di cui si discute….

      • Peucezio scrive:

        “Per il resto ciò che dici lo pensa anche la mia dottoressa che è femminista e una bravissima persona…”

        Attenzione però: io quello che voglio dire è che il femminismo è l’opposto del matriarcato, in quanto si inserisce appieno nel sistema di valori maschile e, anzi, ne è un’estremizzazione.
        In questo senso una società, più è femminista e più è patriarcale, anche se non nel senso tradizionale del termine.
        Poi può accadere, tangenzialmente e casualmente, possa accadere che delle “virago” portatrici antropologicamente di retaggi matriarcali arcaici si facciano veicolo di idee femministe, ma questo per una sorta di convergenza casuale di due fenomeni che hanno matrici opposte.

  39. PinoMamet scrive:

    Trovato finalmente!
    è il saluto di Emilio Fede 😉

    http://www.youtube.com/watch?v=0Gfv_F3fopU

    (minuto 2.40, per chi non ricordasse Guzzanti…)

  40. mirkhond scrive:

    Anche il femminismo fa parte del maschile-negativo-aggressivo-prevaricatore, altrimenti sarebbe sorto nei villaggi neolitici o nella Creta minoica, anziché nell’Occidente borghese e patriarcale.

    Non ce n’era bisogno in quanto da quando esiste l’umanità, terribili matriarche e donne di carattere virile ci sono sempre state e il potere se lo prendevano senza il bisogno di manifestazioni e diritti di alcunchè, facendo trottare e piangere tutti, maschi e femmine…
    E parlo con cognizione di causa per aver VISTO questi atteggiamenti in una società ritenuta arretrata e conservatrice come una certa Sicilia…

    • Peucezio scrive:

      Appunto.
      Per questo dico che il femminismo è coerente col trionfo dello spirito maschile, perché in una società veramente matriarcale sarebbe impensabile.

      • daouda scrive:

        a sto punto famo prima a scrive che non esiste una società matriarcale in sé né ha senzo in una società patriarcale chiamarla tale se non è che la normalità…e che, anzi il maschilismo è figlio di un animo matriarcale della società, figlio difatti della sovversione, della rivolta dell’orso sul cinghiale come d’altronde è accaduto

  41. mirkhond scrive:

    probabilmente la deportazione degli Ebrei dopo il 70 d.C. ha riguardato (come per altre popolazioni, de lresto) solo una parte dell’elite e le persone coinvolte nella rivolta, e magari, perchè no, qualche migliaio di sfortunati che ci hanno preso male;
    però la presenza ebraica è rimasta in zona rimase così consistente che le rivolte (di volta in volta sedate con l’invio di eserciti) sono continuate fino al IV sec. d.D., con alterne vicende (per esempio un condottiero ebreo conquistò Cipro e la mise a ferro e fuoco..) e l’ultima in epoca ormai “bizantina”, nel Seicento e qualcosa.
    PinoMamet says:
    17/04/2012 at 3:02 pm

    Errata corrige: 600 e qualcosa 😉

    Concordo.
    Nazareth in Galilea era una villaggio INTERAMENTE giudaico fino all’epoca di Costantino I (306-337 d.C.)
    Il quale scandalizzato dal fatto che il luogo dell’infanzia e della prima giovinezza di Nostro Signore e parenti terreni, non avesse nemmeno un cristiano, iniziò la cristianizzazione FORZATA, portata a compimento da Eraclio (610-641) negli anni 630-636 d.C., alla vigilia della conquista araba.
    In misura alterna, ciò che accadde nel resto della Galilea e della Palestina, sebbene questi fossero i luoghi d’origine del Cristianesimo e una presenza cristiana d’origine GIUDAICA fosse presente sin dalla Resurrezione di Gesù Cristo (circa 30 d.C.).
    In sostanza è possibile che i Giudei di fede cristiana abbiano superato per numero quelli non cristiani, tra IV e VI secolo dopo Cristo, grazie alle pressioni dell’autorità imperiale romana divenuta cristiana (Procopio di Cesarea nella sua Storia Segreta, scritta intorno al 560 d.C., afferma che fu proprio Giustiniano ad imporre in Palestina la cristianizzazione di massa, riducendo al lumicino le comunità samaritane e giudaiche non cristiane..)
    Queste comunità ebraiche, giudee sia cristiane che non e samaritane, avrebbero costituito il fondo etnico della popolazione palestinese arabizzata e oggi in maggioranza musulmana….
    ciao

    • PinoMamet scrive:

      Quando sono stato in visita là, un mio ospite ovviamente ebreo mi diceva in modo per nulla scandalizzato, e con l’aria anzi di dire una cosa piuttosto ovvia, che gran parte della popolazione palestinese doveva avere lontane origini ebraiche.
      Sono rimasto con la curiosità di sapere se fosse un’idea sua o una consapevolezza piuttosto diffusa, finchè per caso ho trovato questo:

      http://www.youtube.com/watch?v=om9xF4eRTp4

      comunque da quelle parti è sempre rimasta anche una comunità ebraica (giova ricordarlo) 🙂
      ciao!

      • mirkhond scrive:

        Pino, grazie per questo tuffo in una storia affascinante e sconosciuta ai più e che sta pazientemente riemergendo dalle oscurità del passato….
        Interessanti queste tribù beduine di ascendenza giudaica…
        I Sawarka mi ricordano i misteriosi Rechabiti dei deserti intorno a Gerusalemme, citati da Geremia intorno al 600 a.C., come esempio di autentici adoratori dell’UNICO DIO….
        Vedere queste persone vestite come ai tempi di Gesù è un’emozione ….
        ciao!

      • habsburgicus scrive:

        per Pino Mamet e mirkhond
        paradossalmente é possibile (anzi probabile) che i palestinesi abbiano molto più sangue degli antichi giudei che gli isrealiani ebrei !
        infatti la popolazione ebraica dell’Europa orientale (il nerbo dell’attuale popolazione ebraica israeliana e anche delle influenti comunità nordamericane) é,in gran parte, discesa dai Khazari, popolazione di lingua turca che viveva nel Caucaso settentrionale e nell’Ucraina meridionale; il khan dei Khazari si convertì al giudaismo nell’VIII secolo (pare verso il 730 c.a) e con il tempo si convertì e si giudaizzò l’intera nobiltà e, pare (gli storici discutono) anche una buona parte delle popolazioni sottomesse all’Impero Khazaro di cui si dice poco ma che fu molto esteso sin verso il 1000…una parte dei Khazari restò pagana o divenne cristiana (Leone IV, 775-780 d.C figlio di Costantino V Copronimo, 741-775 d.C era figlio di una khazara e ci sono altri casi, che senza dubbio l’amico mirkhond elencherà :D) e più tardi anche islamica; sulla giudaizzazione dei Khazari oltre a Dunlop é utile, anche se un po’ “sesazionale”, “The thirteenth tribe” di Arthur Koestler, ebreo lui stesso, che con le sue tesi destò scandalo nell’establishment israeliano
        concordo sul fatto che i palestinesi siano in buona parte discendenti dei giudei dell’epoca di Cristo, con una buona quantità di sangue “greco”-siriano (le popolazioni pagane della Palestina romana definite “greci” anche se di greco avevano poco) e, in misura minore, arabo-musulmano e forse anche crociato (fra i Cristiani)
        infatti le due rivolte (66-70 d-C) e (132-135 d.C) non eliminarono la presenza giudaica dalla Palestina, neppure da Aelia Capitolina (Gerusalemme), cui l’accesso fu loro interdetto da Adriano (117-138 d.C) dopo la rivolta di Bar Kokhba;
        é probabile che dal IV al VI secolo una buona parte dei giudei palestinesi si sia fatta cristiana (alcuni erano già cristiani prima, specie in Galilea…altri erano ebioniti, cioé “giudeo-cristiani” che col tempo saranno divenuti ortodossi oppure, più raramente, si saranno rigiudaizzati) e dal VI al VII secolo la cristianizzazione riguardò buona parte degli altri (e la maggioranza dei samaritani, numerosi prima di Giustiniano); certo, ancora nel 614 d.C i giudei non-cristiani erano ancora abbastanza numerosi da massacrare selvaggiamente i Cristiani dopo l’arrivo dei Persiani, da cui comprarono gli schiavi cristiani solo per il piacere di metterli atrocemente a morte, come ci racconta Antioco lo Stratega, in un testo che ci é giunto in georgiano;
        con l’invasione araba e la caduta di Gerusalemme nel febbraio 638 d.C é probabile che una parte dei giudei (inclusa la quasi totalità di quelli malconvertiti da Eraclio) sia ritornata al giudaismo, ma la maggioranza (specie fra quelli pre-giustinianei) dovette restare cristiana ed é da costoro che fusi con i cristiani di origine pagana, derivò l’odierno popolo palestinese
        la seconda grande componente del popolo palestinese é da ricercare negli ex-pagani, cioé nei “Greci” di età evangelica che abitavano nelle città filistee (Gaza che fu sempre paganissima e refrattaria a tutti gli isrealiani, da quelli biblici a quelli odierni 😀 e le altre..) e nel resto del paese (alcuni possono essere giudei paganizzati dopo il 135 d.C, argomento tabù sia per la Chiesa che per la sinagoga !);
        é però impressionante il numero di città palestinesi, anche dell’interno, che sotto Settimio Severo coniavano in greco, con simboli pagani: cito Diospolis (l’antica Lydda che portava il nome stesso di Zeus), Eleutheropolis, la cui Era partiva dal 22/3/200 d,C, Flavia Neapolis (fondata nel 72 d.C dal divino Vespasiano e città natale di Giustino martire, un pagano, non un giudeo !) e molte altre…la Palestina del III secolo d.C aveva un volto greco e pagano, i giudei sembravano rintanati in qualche antro della Galilea…. 😀
        orbene questi pagani, di lingua greca nelle élites ma sempre più semitica nel popolo, divennero tutti cristiani nel IV-V secolo d.C (Gaza fece penare di più, attacata al suo Marnas, ma fu convertita ad inizio V secolo d.C da Porfirio di Gaza, di cui il diacono Marco ci ha lasciato una bella vita in greco)
        questi cristiani ex-pagani avevano già cominciato ad unirsi ai cristiani ex-giudei prima del 638 d.C e ciò aveva forse accelerato la semitizzazione della lingua
        abbiamo dei testi quasi tutti religiosi, in una lingua chiamato “aramaico cristiano-palestinese” (o aramaico melchita perché i testi sono tutti melchiti), scritto in una variante del siriaco, che vanno dal V all’VIII secolo e poi, dopo uno iato, dall’XI al XIII secolo; tale semitizzazione linguistica rese più facile l’arabizzazione linguistica che a sua volta favorì la più tarda islamizzazione (in Palestina non completa….ci sono, a Nazareth, a Betlemme e altrove molti cristiani arabofoni)
        in definitiva secondo me,
        palestinesi di oggi=cristiani ex-giudei+cristiani ex-pagani+(pochi) arabo-musulmani, posteriori al VII secolo d.C e islamizzati (in buona parte) soprattutto dal 1000 in poi
        ciao !

      • daouda scrive:

        Seguendovi nei vostri dettagliati appunti debbo farvi presente che è altamente scorretto chiamare la giudea come PALESTINA.

        Riguardo gli ebrei: si sà che i sefarditi hanno una forte antipatia per gli askenaziti come si sà che i rituali in sinagoga siano comunque molto diversi.
        Inoltre l’ebraismo aveva diramazioni addirittura in Etiopia con i falascià.

        Questo lo scrivo proprio perché si smetta di ritenere l’ebraismo una religione etnica o nazionale. Gli ebrei erano un popolo a cui all’ appellativo Israele và dato il medesimo significato che con i cristiani a quello di Chiesa e per i musulmani quello di Ummah.

        Ad ogni modo l’antigiudaismo teologico è un connotato fondamentale del cristianesimo su cui non si può sorvolare e che non ha nulla a che fare con il razzismo, non essendoci inoltre alcuna naztio , propriamente, su cui infierire.

        I vostri resoconti dimostrano come , a conti fatti, il Cristianesimo e l’Islam soppiantarono l’ebraismo che terminò nella sua stessa Terra Promessa.

      • PinoMamet scrive:

        “si sà che i sefarditi hanno una forte antipatia per gli askenaziti come si sà che i rituali in sinagoga siano comunque molto diversi”

        questa è un’altra di quelle cose che si sentono dire, io però conosco parecchi israeliani di origine assai mista (l’ho già scritto altre volte e non sto a ripetere, comunque sono sempre dei mix molto interessanti);
        la liturgia ha delle differenze (ma neanche poi tanto), semplificando, tra ashkenaziti e sefarditi, ma tutto sommato il mondo ebraico mi sembra molto più uniforme di quanto ci si possa aspettare, ci sono ovviamente delle differenze di costume o folkloriche, ma non mi pare questa roba gigantesca.
        Non so se abbia influito una certa uniformazione “nazionale” (perchè gli ebrei che conosco io sono quasi tutti israeliani, e comunque anche gli altri mantengono contatti con Israele) come nel caso di Mimouna, la “pasquetta” degli ebrei marocchini che mo’ festeggiano quasi tutti, oppure se fosse così anche prima, ma in generale non credo che le differenze locali fossero così esagerate.
        Mi sembra comunque che si parli sempre di ashkenaziti e di sefarditi come due gruppi “etnici” impermeabili, mentre da quello che so mi pare che fossero due gruppi culturali (con gradi intermedi…) e piuttosto permeabili-miscelabili già in passato.

      • daouda scrive:

        Guarda Pino…Gitani e Rom come Sefarditi ed Askenazitti…è una cosa curiosa o no?

        Comunque sia lo stato sionista non può fornirci alcun riferimento di paragone valido secondo me.

  42. Miguel Martinez scrive:

    Per Raffaele

    “Me ne frega invece quando constato che è diventata moda, insomma politicamente corretto, associare il maschile a tutto ciò che è negativo, aggressivo, prevaricatore.”

    prima di tutto un piccolo brano, con esegesi…

    Martinez scrive:

    Boemia meridionalismo sciiti depressione guerra ebrei Giunone Beatles imperialismo vecchiaia scuola femminismo teologia panna gatti archibugio Russia piccante

    Rosalux traduce:

    “Martinez ha parlato degli ebrei”

    Tu traduci:

    “Martinez ha parlato del femminismo”

    Ah, e una 8enne di mia conoscenza direbbe:

    “Ma quando ci decidiamo a prendere un gatto?”

  43. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    “Anche il femminismo fa parte del maschile-negativo-aggressivo-prevaricatore”

    Una riflessione interessante.

    Non so se sono in grado, e certamente non ho tempo, ma mi piacerebbe sviluppare una critica precisa, non demonizzante, della sottocultura del Jeune-Fille contemporaneo, con relative palestre, sport estremi, creme abbronzanti e lamentele varie, che cerca di condurre una lotta (peraltro perdente) sul terreno del vittimismo con le femministe, di cui rappresenta lo specchio.

    Credo che questa sia la questione fondamentale, poi si fa confusione con infinite questioni pratiche, tipo l’affidamento prevalente dei figli alle madri, che alcuni scambiano per “femminismo” dei magistrati, mentre spesso viene fatto con la logica, “solo le donne sanno accudire ai figli perché i maschi hanno altro da fare”.

    Ma questi sono dettagli.

  44. Miguel Martinez scrive:

    Sugli antifemministi…

    Benvenuti comunque tutti quelli che raccolgono con meticolosa furia qualunque dato che dimostri una tesi poco condivisa: l’estremismo, in questo senso è sempre un utile antidoto alle logiche dominanti, qualunque siano, e serve per allargare il campo del discorso e quindi le menti.

  45. jam scrive:

    …il video postato da Pino, parla di un’evidenza-nascosta che anche il Profeta Mohammed amava fare emergere il più possibile.
    Il Profeta Mohammed si richiamava continuamente a Mosé, anche per il fatto che Mosé era figlio di una schiava, come i discendenti di Ismaele figlio di Hagar.
    In più la continuità teologico-profetica che esiste entro Tora e Corano ha un riscontro anche nel sangue degli uomini, cioé é una continuità teologico-sanguinea, in più, Safiya ebrea, sposata dal Profeta Mohammed, tutti fatti che non fanno che confermare le similitudini e le origini spesso identiche.
    Considerando tutti i muri che si stanno adesso costruendo da quelle parti, non si puo’ che essere moltiplicatamente tristi…
    shanti, salaam, shalom, ciao

    • jero scrive:

      ma stò cico immigrato dal Messico lo sà che in Italia esiste una legge contro la diffamazione ?

      • Ritvan scrive:

        —ma stò cico immigrato dal Messico lo sà che in Italia esiste una legge contro la diffamazione? jero—
        E come fa a saperlo el cico arrivato sul gommone dal Mexico?! È noto a tutti i Gloriosi Padroni Di Casa Del Belpaese che laggiù non ci sono leggi e tutte le controversie si risolvono coi…duelli, cribbio!:-):-)

        P.S. Da biekissimo invasore gommonista:-) albanese del Belpaese vorrei fare molto immodestamente:-) presente al Glorioso Padrone Di Casa, nonché Diretto Discendente Di Dante Alighieri, che “stò” e “sà” sono degli insulti all’ortografia del Dolce Idioma Dantesco, tali da far girare come un ventilatore nella tomba il sullodato Suo Illustre Antenato.

    • daouda scrive:

      L’islma ed il cristianesimo sostituiscono l’ebraismo. Così è scritto…

  46. mirkhond scrive:

    Le radici del Monoteismo Ebraico sono nei deserti tra il Sinai e Madian, cioè l’Arabia nord-occidentale.
    Lo sceicco Jetro, sacerdote di Dio sul Sinai e suocero di Mosè, mi sembra che sia un personaggio santo anche nel Corano, quasi un precursore del Profeta nella lotta contro l’idolatria…
    Anche a me quei muri mi intristiscono….
    ciao

    • veritas scrive:

      le radici del monoteismo ebraico stanno nell’esoterismo egizio.Mosè è cresciuto presso la corte dei faraoni ed iniziato ai culti misterici egizi,riservati appunto alla casta degli illuminati di corte.

      • daouda scrive:

        Si però ve scordate Zarathustra…che quarcheduno se lo scorda che altrimenti je salta il monoteismo semita ( che poi coll’abbrei se scordano sempre gli elohim…ma vabbé ) !

      • jam scrive:

        …il Profeta Mohammed regalo’ a sua figlia Fatima la Splendente, la Tabula Smaragdina di Hermes, Ermete Trismegisto, assimilato a Thot. Ma oltre ad essere assimilato al dio egizio Thot, in Islam Hermes é un profeta assimilato a Idris-Enoch, in più suggerirei anche di pensare ad al’khadir o al’Khidr, the green man, che appunto compare anche nel Corano e fa un viaggio insieme a Mosé, ed ad un pesce secco che ritorna a vivere bagnandosi nella fontana della vita. In più nel Corano stà scritto che al’ khidr possiede una scienza venente direttamente dal suo Signore, ed in questo é perfino superiore a Mosé che deve seguirlo ed imparare da lui…
        ciao

      • mirkhond scrive:

        A parte l’effimera era del faraone Akhenaton (1353-51 a.C.-1336-34 a.C. circa) non mi sembra che in Egitto ci fosse il Monoteismo.
        Inoltre gran parte delle vicende egizie narrate nell’Esodo non trovano appoggi archeologici e storici credibili, essendo piuttosto il frutto di tardive rielaborazioni della storia religiosa ebraica, redatte dalla classe sacerdotale giudaica tra VII e IV secolo a.C., alla luce della NUOVA fede monoteista, punto finale di un lungo e tormentato processo, incentivato dalle dominazioni e deportazioni assiro-babolonesi dei secoli VIII-VI a.C.

      • mirkhond scrive:

        Per quanto mi riguarda, non solo NON scordo Zarathushtra (VII-VI sec. a.C. circa), ma penso che l’irrompere del Monoteismo nell’Iran orientale intorno al 600 a.C., possa aver FORTEMENTE influenzato quello semitico ebraico, soprattutto nella Babilonia di epoca esilica e post-esilica.
        Già in epoca maccabea (166-141 a.C.), nella fede giudaica compare la Resurrezione carnale dei morti e l’idea del Paradiso e dell’Inferno, e persino quella della zona intermedia, che derivano dritto dritto dallo Zoroaatrismo iranico…
        Queste nuove idee religiose trovarono opposizione tra i Sadducei, espressione della casta sacerdotale del Secondo Tempio (515 a.C.-7o d.C.), rimasti ad interpretazioni più arcaiche come lo sheol, idea forse di lontana provenienza sumerico-babilonese (l’Abzu, cioè l’Abisso, oscuro e sotterraneo dove vagano le anime dei giusti e degli ingiusti…).
        Mentre invece i Farisei, nati da un gruppo dissidente anti-asmoneo in rotta con la dissolutezza e la crudeltà dei sommi sacerdoti Asmonei Giovanni Ircano (134-104 a.C.) e Alessandro Janneo (103-76 a.C.), i Farisei dicevo accolsero queste nuove idee di rinnovamento teologico-spirituale di derivazione iranica. Cosa confermata anche da Gesù e dalla nascente Chiesa, almeno qui in accordo coi Farisei….
        ciao!

      • daouda scrive:

        x Jam: il discorso del Khidir è interessante ma complicato…

        x Mirkhond: Nicodemo e Gamaliele con Giuseppe d’Arimatea attestano che l’indirizzo faresaico non avesse le sue perle. D’altronde neanche parteciparono, come molti altri, alla riunione del sinedrio che condanno Gesù nostro Signore….e poi i magi erano o non erano sapienti iranici-zoroastriani?

        Che poi gli esseni erano di derivazioni pitagorica, e non si dice che il Signore andò in Egitto ed India, e giunse addirittura in Irlanda con Giuseppe d’Arimatea e costruì di sua propria mano una Chiesa in Irlanda.
        Così si spiegherebbe d’altronde il fenomeno della “conversione” celtica…

        __

        Ad ogni modo tutto ciò ci sia chiaro per far presente come il monoteismo non sia nulla di anomalo e come , in realtà, gli àbbrei ( come se dice a Roma ) non erano né una comunitas né una natzio, ma una societas ed un popolo come si può dire oggi per i musulmani.
        Mi rifaccio sopratutto anche a quell’epoca del proselitismo ebraico , di cui avevi dato dettagliate inforazioni, as usual!, che io valuto , assieme alla cittadinanza romana data a tutti i cittadini dell’impero al tempo dei severi, come avenimenti provvidenziali e prodromici all’affermazione del Cristianesimo.

        PERO’ AVEMO DIVAGATO TROPPOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

  47. popsylon scrive:

    E’ un saluto caosista
    PS: come i security code

  48. Miguel Martinez scrive:

    Per Jero

    “ma stò cico immigrato dal Messico lo sà che in Italia esiste una legge contro la diffamazione ?”

    Dici che Breivik mi denuncia per aver detto che il suo non era un saluto nazista?

    • veritas scrive:

      scusa se mi intrometto ma che cazzo di discorsi fai? ti ritieni in diritto di diffamare le persone solo perche stanno in prigione ‘?

      • Z. scrive:

        No, si ritiene in diritto di diffamare Brevik perché quello saluta col pugno chiuso.

        Tu non lo sai, ma Miguel – quando aveva sei anni – addestrava paramilitari di estrema destra per conto di svariate dittature sudamericane.

        Quindi è evidente che odia i comunisti come Brevik.

        Z.

      • veritas scrive:

        allora non vorrei essere nei panni di martinez quando breiwik uscirà…

      • Ritvan scrive:

        —-allora non vorrei essere nei panni di martinez quando breiwik uscirà…veritas—

        E chi ti assicura che uscirà?:-)

  49. Z. scrive:

    Riassumendo:

    Brevik – che fa le stragi come i terroristi islamici, è di estrema destra e saluta col pugno chiuso – è l’incarnazione perfetta dell’islamonazicomunista.

    Z.

  50. jam scrive:

    …il Profeta Mohammed regalo\’ a sua figlia Fatima la Splendente, la Tabula Smaragdina di Hermes, Ermete Trismegisto, assimilato a Thot. Ma oltre ad essere assimilato al dio egizio Thot, in Islam Hermes é un profeta assimilato a Idris-Enoch, in più suggerirei anche di pensare ad al\’khadir o al\’Khidr, the green man, che appunto compare anche nel Corano e fa un viaggio insieme a Mosé, ed ad un pesce secco che ritorna a vivere bagnandosi nella fontana della vita. In più nel Corano stà scritto che al\’ khidr possiede una scienza venente direttamente dal suo Signore, ed in questo é perfino superiore a Mosé che deve seguirlo ed imparare da lui…
    ciao

  51. Miguel Martinez scrive:

    Per Veritas

    “scusa se mi intrometto ma che cazzo di discorsi fai? ti ritieni in diritto di diffamare le persone solo perche stanno in prigione ‘?”

    Permettimi di esprimere una certa perplessità.

    Tu dici che negare che il saluto a pugno chiuso di Breivik sia nazista, significhi diffamarlo solo perché sta in prigione?

    Potresti spiegarti meglio?

    • veritas scrive:

      nonlo so jero ha detto che lo hai diffamato per qualche motivo

      • Roberto scrive:

        Scusa se mi intrometto ma ti sei intromesso senza sapere perchè ti intromettevi? Se jero dice di mangiare cacca di cane perchè fa bene alla prostata, che fai, mangi cacca di cane ?

  52. jam scrive:

    x Mirkhond
    …anche a me non sembra che gli egizi fossero Monoteisti tout court, almeno a prima vista, purtanto Akhenaton esprimeva qualcosa di egiziano: ha fatto emergere un significato che esisteva senza pero’ essere facilmente reperibile . Anche il Faraone che insegui’ Mosé, mentre moriva inghiottito dal mare, si rifugio’ presso il Signore di Mosé. L’equivocità enigmatica del divino, elude le mappe ed i percorsi convezionali, certamente anche se non in modo palese il Monoteismo esisteva anche nell’egitto pieno di divinità, non a caso la moglie del Faraone che nella tradizione islamica si chiama Asiya, salvando il piccolo Mosé alla deriva nel suo paniere-arca, in cuor suo era profondamente Monoteista…lo stesso vale per l’Induismo, a prima vista cosi’ politeista, mentre in realtà, anche Induismo é Monoteismo…
    ciao

  53. maria scrive:

    Daouda,
    le società normali non esistono, le società sono prevalentemente costruzioni storiche , e di naturale c’è soltanto la nascita e la morte.

    Più in generale a me non importa essere superiore agli uomini, se proprio vogliamo ragionare con questi parametri, mi basta disporre di me , per quanto possibile, perché
    talvolta non dipende dalla propria volontà, e questo credo valga per tutti:-)

    • daouda scrive:

      no vabbè società normale dove la normalità và intesa in senso matematico. Come avere quindi un patriarcato? od un matriarcato? Poi in sé l’inferiorità femminile dipende da cosa significhi, anzi paradossalmente può essere un superiorità, ma ciò non toglie che i diversi ruoli non siano frutto di coercizione quanto di natura, tralasciando le degenerazioni.

  54. mirkhond scrive:

    Per Jam

    Le vicende egizie riguardanti i Patriarchi come Abramo e Giuseppe, così come la presunta cattività ebraica durata 400 anni e il conseguente Esodo, alla luce dell’archeologia e della storia comparata NON trovano appoggi validi.
    L’Egitto di Mosè e dell’Esodo, alla luce di tali ricerche, è una rielaborazione romanzata di una realtà storica non più antica dei secoli VII-VI a.C. Le vicende di Giuseppe, rispecchiano una società egizia del V secolo a.C.
    La fuga dall’Egitto, a parte l’assurdità di una popolazione di 2.500.000 Ebrei, tenendo conto che nell’Età del Bronzo, all’epoca in cui si presume essere avvenuta la vicenda mosaica (secc. XV-XIII a.C.), i prospetti demografici affermano che l’Egitto non avesse più di 4.000.000 di abitanti, ed era quindi un paese con un’enorme popolazione per i tempi (superato solo dalla Mesopotamia con 6.000.000 di abitanti), a parte l’assurdità di tali cifre, la fuga dall’Egitto dicevo, deve essere interpretata alla luce del codice motorio, cioè del passaggio da una sovranità all’altra piuttosto che ad una migrazione di massa…
    Esempio: se oggi diciamo che la “Grecia” sta in Europa o che la “Grecia” esce dall’Europa, sappiamo che si tratta dell’eventuale entrata o uscita da una sovranità ad un’altra, non un’eventuale migrazione di massa dei “Greci” dall’Europa alla Rumeli…
    Lo stesso appare nei regni e nelle popolazioni del Tardo Bronzo (1550-1180 a.C.) del Medio Oriente, tipo tizio entra nella Terra di Khatti (l’Impero Ittita cioè), caio ESCE dalla Terra di Khatti. Dove qui entrare o uscire indicano appunto un cambio di sovranità.
    Per cui la famosa fuga dall’Egitto è da intendersi più come il CROLLO della SOVRANITA’ egiziana nella terra di Canaan intorno al 1180 a.C., crollo dovuto all’invasione dei “Popoli del Mare”, e quindi la liberazione dei Proto-Israeliti da tale dominazione NELLA LORO TERRA, Canaan appunto, terra da cui NON SI ERANO MAI MOSSI…..
    Tra l’altro è davvero assurdo che una tale massa di ex schiavi fugga dall’Egitto per rifugiarsi in…Egitto, visto che Canaan era appunto sotto la dominazione EGIZIANA dal 1550 a.C. circa! Per non parlare poi della permanenza per 40 anni nel Sinai di 2.500.000 Ebrei, pure col miracolo della manna e delle quaglie del deserto….
    Tra l’altro, sempre stando ai rilevamenti demografici, la terra di Canaan nell’età del Tardo Bronzo sovracitata, non conteneva più di 250.000 abitanti….
    E’ solo a partire dalle deportazioni assire dell’VIII sec. a.C. con la tremenda distruzione del Regno di Israele e la deportazione in varie ondate tra 740 e 722 a.C., di una parte della sua popolazione, così come per altre popolazioni riottose a sottomettersi agli Assiri, e poi ai Babilonesi, soltanto nei secoli VIII-VI a.C., con imponenti trapianti di popolazioni da una parte all’altra del Medio Oriente di allora, che le popolazioni israelitica e giudaica sperimentano per la prima volta la vita da sradicati in una terra straniera e ostile.
    Per cui, alla luce di questi traumi spaventosi, le classi sacerdotali giudaiche di Babilonia e poi di Gerusalemme, e perfino più tardi quelle samaritane (secc. V-IV a.C.), RILESSERO le vicende più antiche della storia ebraica, come Abramo, Giacobbe, Giuseppe, Esodo, Giudici, Numeri e Levitico, spostando in epoche remote, vicende che sono il riflesso rielaborato, di più RECENTI avvenimenti che interessarono il Medio Oriente tra VIII e IV secolo a.C.
    Il Monoteismo è uno dei più grandi misteri della storia, ma se dobbiamo trovare un qualche appiglio che non sia solo fideistico, bisogna rintracciarne la comparsa documentata tra il IX e il VII secolo a.C., in due aree dell’Asia, cioè i deserti tra Sinai e Arabia nord-occidentale e nell’Iran orientale tra il Pamir e il Sistan.
    Questo alla luce delle ricerche storiche, archeologiche, dei rilevamenti demografici e di tutta una serie di studi comparati sul Medio Oriente antico, compiuti negli ultimi 150 anni….
    ciao!

  55. jam scrive:

    …se gli egiziani non fossero stati Monoteisti nel loro deep-profondo, non sarebbero riusciti a costruire le Piramidi, soltanto una concezione monoteistica della realtà puo’ sfociare in un certo tipo di architettura.
    certo! in un linguaggio strettamente storico, la storia dell’ideologia dominante, puoi dire che é solo al VIII-VI sec. a.C. che la popolazione israelitica e giudaica, sperimento’ x la prima voltala deportazione, ma non in un approccio ierostorico.
    a volte é proprio quando i popoli sembrano essere sedentarizzati, che sono sempre in viaggio, od in esilio, é il concetto dell’Egira, manifestamente apparso con l’Islam, ma già attuato molte volte. Egira é anche un viaggio spirituale, e se la schiavitù in egitto, non riusciamo storicamente a piazzarla nel XV- XIII a.C., ha pero’ un riscontro metafisico e ierostorico antichissimo, ed esige interpretazioni a diversi livelli o gradi. il Monoteismo é una Realtà imperturbabile nonostante il “mistero” ed é l’esigenza concreta di un’altro tempo storico, di un’altra storia impregnata di storialità.
    Gli archeologi non troveranno mai il fossile di una piuma dell’argangelo Gabriele, e nemmeno del Simorgh, e nemmeno un ramoscello del vimini della culla galleggiante di Mosé, grazie al cielo direi….

    • mirkhond scrive:

      Non mi risulta che le piramidi siano state costruite da monoteisti…
      Il sorgere dell’adorazione verso l’UNICO DIO è uno dei più grandi misteri della storia e gli archeologi e gli storici sicuramente non potranno mai risolverlo coi poveri mezzi a disposizione. Su questo siamo d’accordo.
      E tuttavia si puo’, sempre tenendo conto che si tratta di territori profondi dell’anima, quantomeno individuare QUANDO storicamente la documentazione ci permette di capire che da una certa epoca questa tendenza comincia ad essere presente…
      Poi a me non è stata fatta alcuna rivelazione sovrannaturale e la ricerca ognuno la fa coi poveri mezzi di cui dispone….
      Tornando alle vicende di Mosè, si puo’ individuare un nucleo credibile proprio nelle vicende del Sinai, nel popolo dei Madianiti, genti arabe tra cui vi doveva essere almeno qualche tribù MONOTEISTA, e in questo contesto la misteriosa figura di Jetro, sceicco e sacerdote di DIO, adorato ai piedi della Santa Montagna, può essere un indizio della presenza di un ANTICHISSIMO CULTO MONOTEISTA, e archeologi come Anati e Liverani ritengono credibile l’origine del culto di Jhwh proprio nel Sinai, inteso come area in senso lato, non specificatamente il Gebel Musa, considerato tale almeno dall’epoca cristiana nel IV secolo dopo Cristo.
      Poi se vuoi dire che lo Spirito di Dio soffia dove vuole, naturalmente non posso che concordare con te…
      E che la presenza storicamente accertata di questa Presenza la troviamo nelle due aree sovracitate, tra il deserto del Sinai e Arabia nordoccidentale, e nell’Iran orientale dalle tue parti….
      ciao!

  56. Moi scrive:

    Incredibile ! Breivik continua a far parlare di sé, chiede di essere giudicato senza mezzi termini: o assoluzione come patriota per aver eliminato dei traditori che volevano consegnare la Norvegia a Eurabia o pena capitale da parte di una giustizia che non riconosce. Inoltre annuncia che ci sono altre “cellule” pronte a emularlo !

    • Moi scrive:

      Anzi, alcune “ansa” parlano perfino di richiesta da parte di Breivik di medaglia al valor civile contro traditori multiculturalisti …

  57. jam scrive:

    x Mirkhond
    …mi sono dimenticata di dirti che il primo monoteista della storia é stato Adamo insieme ad Eva… dove sbarco’ adamo quando arrivo’ dal Paradiso? a Sri Lanka?
    comunque attento! a volte la storicità é d’intralcio alla storialità e alla ierostoria. a volte troppa storicità puo’ fuorviare.
    Io adoro la storia e l’archeologia che ha ritrovato tesori inestimabili, so che sono scienze importantissime, testimoniananze di noi stessi in altre epoche, conoscerle é fondamentale x’ ci aiutano a capire ecc. ecc.., ma so benissimo che l’archeologia e la storia cosi’ come sono vissute adesso, non potranno mai portare risposte a certi quesiti, per il semplice fatto che non hanno l’idoneità necessaria, se cosi fosse non avremmo nemmeno avuto bisogno dei Profeti, i Profeti non sono solo personaggi storici, ed anche gli avvenimenti storici, non sono solo avvenimenti storici…

    ciao, ciao

  58. mirkhond scrive:

    Jam, tu hai il dono stupendo della GRAZIA DI DIO, cioè il vedere e capire cose che noi poveri terreni non potremo mai comprendere con i nostri poveri mezzi….
    A me che sono privo di tale dono, non resta che camminare per un terreno aspro, pietroso, pieno di rovi e spine, inciampandovi parecchie volte e rialzandomi malandato sempre per proseguire in un sentiero stretto al cui termine vi è una porta stretta, quella che ci conduce a Nostro Signore….
    ciao!

    • daouda scrive:

      ma che cazzo scrivi a Mirkhond! Sei battezzato!

      Lo preghi il padre nostro 3 volte al giorno e le 2 ore canoniche principali( lodi e vespri salmodiati)? Rispetto le norme sui periodi di penitenza? Pratichi l’elemosina? Ti confessi di sabato? Vai alla divina liturghia la domenica?Adempi alle varie devozioni e le ritualità particolari ( che sò a pasqua e durante l’avvento )? Onori le gerarchie? Eviti di leggere i libri degli eretici o degli apostati se non hai buoni motivi?
      Poi il resto lo devi praticà te ( precetti, regole canoniche e dieci comandamenti e loro implicazioni che manco i preti oggi te saprebbero dì AHINOI!!! ).

      Cristo ha vinto.
      Noi semo italiani e semo furbi, dovrebbe essece facile sartà sur carro del vincitore! 😉

      Poi pé resto, cercà de capi delle cose, te le devi fà spiegà oppure leggi cose appropriate. Dai Padri della Chiesa a Jean Danieloù e Silvano Panunzio o qualche lettura che anche Jam ricordava ( tipo Henry Corbin e Titus Burckhardt pé l’Islam ( anche se nun è meglio provà a leggese i loro sapienti? )…la Grazia cé stà sempre, SEI TE CHE TI FISSI A FA’ LO STORICO PERO’ TE DEVI RENDE CONTO CHE LE COSE VANNO INTESE PRIMA DI TUTTO SIMBOLICAMENTE…

      Poi ognuno cià la strada sua. Come scriveva Jam sul Khidir, maestro degli afrad, c’è comunque sia sempre Il Signore che ci guida perché tutto è volto al meglio…

      • mirkhond scrive:

        Eh?

      • mirkhond scrive:

        Poi ognuno cià la strada sua

        Appunto.

      • mirkhond scrive:

        SEI TE CHE TI FISSI A FA’ LO STORICO PERO’ TE DEVI RENDE CONTO CHE LE COSE VANNO INTESE PRIMA DI TUTTO SIMBOLICAMENTE…

        E SE IO C’HO BISOGNO DE CAPI’ LE COSE ALLA MANIERA MIA?
        LA MI VITA NUN E’ QUELA DE JAMME E NE LA TUA, SCUSAME!

      • mirkhond scrive:

        E comunque la storia mi aiuta a NON fanatizzarmi con la credenza di un Dio vendicativo che punisce fino alla settima generazione!
        Un Dio che ordina ad un popolo forestiero di STERMINARE gli autoctoni cananei…
        Cosa che, alla luce di studi e scavi NON E’ STATA DIMOSTRATA, Grazie a Dio…..
        Non sono le scienze ad avermi fatto perdere la fede Daouda, ma una serie di vicissitudini personali che non è il caso di dire, che tanto nessuno capisce un c….

      • daouda scrive:

        Ma chi stà a ddì nienteeeeeeeee.
        E ciài raggione però io lo scrivo pé te , che avé anche un’antra visione, che necessariamente è simbolica , è importante essenno d’altronde quella che ordina le altre se no fai ipertrofia o ipotrofia de quarchecosa.
        Poi le vicende che accadono dipendono dalla natura ( noi compresi ) che te pozzo di io poraccio che sò.
        Quindi non mi inalbero per la fine prossima del mondo e la deviazione todale che abbiamo, nella perversione immonda e nel fanatismo ipocrita , dell’usurpazione o della falsità metodistica e serpentina di chi ci raggira in ogni dove.
        Già dovemo combattece l’uni coll’antri che stamo sempre aggrappati alle opinioni nostre ( io de meno de voi ahahaha 😉 )…

        Tié sto articolo di cui ho tagliato alcune cose:

        “Quel che è stato detto sulla pace che risiede nel punto centrale, ci porta a parlare di un altro simbolismo, quello della guerra. Tale simbolismo si incontra in particolare nella Bhagavad Gita: la battaglia di cui si tratta rappresenta l’azione in maniera del tutto generale ma in una forma appropriata alla natura ed alla funzione degli Kshatriya ai quali il libro è particolarmente destinato. Il campo di battaglia è l’ambito dell’azione nel quale l’individuo sviluppa le sue possibilità, ed è raffigurato orizzontalmente nel simbolismo geometrico. Una concezione di questo tipo è presente anche nella dottrina islamica poiché è esattamente il reale significato della guerra santa.L’applicazione sociale esteriore è soltanto secondaria e quel che lo fà chiramente vedere è il fatto che essa costituisce unicamente la piccola guerra santa mentre la grande guerra santa è di carattere interiore e spirituale.
        Si può dire che la ragion d’essere della guerra, da qualsiasi punto di vista ed in qualunque ambito la si consideri, è quella di far cessare un disordine e ristabilire l’ordine; in altri termini si tratta dell’unificazione di una molteplicità attraverso l’impiego di mezzi che appartengono alla stessa molteplicità; è solo a questo titolo, e questo soltanto, che la guerra può essere considerata legittima.Sennonché, in un certo qual modo, il disordine è connaturato con qualsiasi manifestazione ( ossia la creazione ) che sia intesa in sé per sé, giacché la manifestazione al di fuori del suo principio , perciò inquanto molteplicità non unificata, altro non è che una serie indefinita di rotture d’equilibrio.
        La guerra, concepita come abbiamo detto, e non limitata al suo significato profano, rappresente quindi il processo cosmico di reintegrazione del manifesto nell’unità principiale; ed è questa la ragione per cui, dal punto di vista della manifestazione stessa, tale reintegrazione appare come una distruzione.
        Se si osservasse che la guerra anch’essa è un disordine, sotto un certo profilo la cosa sarebbe vera, e del resto le cose non potrebbero essere diverse , dal momento che essa si rivolge nel mondo della manifestazione e della molteplicità; ma si tratta di un disordine che è destinato a compensare un altro disordine ed – secondo l’insegnamento della tradizione estremo-orientale che in precedenza abbiamo già ricordato – è la somma di tutti i disordini, o di tutti gli squilibri, a costituire l’ordine totale.
        D’altro canto l’ordine non lo si vede se non quando ci si solleva al di sopra della molteplicità, quando si smette di vedere ogni cosa isolatamente e distintivamente per guardare tutte le cose nell’unità. Secondo quel che abbiamo esposto or ora, lo scopo stesso della guerra è l’instaurazione della pace giacché la pace anche nel suo senso più comune è infondo non altra cosa se non l’ordine o l’equilibrio o l’armonia, questi termini essendo sinonimi e desifnando tuti e tre il riflesso dell’unità nella molteplicità quando quest’ultima è ricondotta al suo principio.
        Di fatto la molteplicità non è allora veramente distrutta ma trasformata ( in senso etimologico ) e quando tutte le cose sono ricondotte all’unità, l’unità appare in ogni cosa, la quale, lungi dal cessare di esistere, acquisisce al contrario e perciò stesso la pienezza della realtà. Così si uniscono indivisibilmente i due punti di vista complementari dell’unità nella molteplicità e della molteplicità nell’unità, nel punto centrale d’ogni manifestazione, punto che il luogo divino o la stazione divina.
        Sennonché, la guerra nel suo senso esteriore e sociale, e legittimo, condotta contro coloro che turbano l’ordine, e avente lo scopo di ricondurveli, costituisce funzione di giustizia ossia una funzione equilibrante quali che siano le sue apparenze secondarie e transitorie, ma è quella appunto la piccola guerra santa che è immagine della grande guerra santa.”

        Vita est militiam super terram…

      • mirkhond scrive:

        Interessante…
        Comunque, essendo scarso in filosofia, non mi addentro in campi in cui non saprei che dire….
        Mi sarebbe piaciuto trovare Shambhala, se esistesse davvero, ma le mie forze fisiche e psicologiche me lo impediscono e io non ho i doni di Jam, il suo immaginario fiabesco, un mondo in cui tutto è stato perdonato, gli opposti sono riconciliati alla luce di una Verità Superiore…
        Perciò cerco di aggrapparmi a quel poco che Dio mi ha dato, per vagare ancora nella terra di nessuno…
        Sono stanco, molto stanco…..

      • habsburgicus scrive:

        se posso intervenire, vorrei dire che condivido l’approccio storico di Mirkhond (senza per questo voler minimamente criticare coloro che hanno un’altra visione)
        ciao a tutti

        @mirkhond
        jai letto, un po’ più in sì, la mia “teoria” sull’origine etnica dei palestinesi ? (che non si discosta molto da quanto hai detto tu)
        ciao

  59. jam scrive:

    …anche chi ha come dici tu, “la grazia di Dio”, passa continuamente per la porta stretta, e si ferisce continuamente alla spina della rosa.
    Sembra che Iddio disse ad Adamo: “esci dal giardino e vai ad abitare la casa della mia prova”. (nella prova é certamente compreso anche il dolore)
    Nella Torah Iddio dice a Mosé: “oh! Mosé, chi mi ama, IO lo tormento”…
    ciao

  60. Pietro scrive:

    Punto fondamentale: ma Breivik rinosce o meno la corte? Nel caso il riconoscimento, o meno, si estende allo Stato? Giusto per capire se fa come i “rivoluzionari” di casa nostra che si appellano allo stato, che dicono di non riconoscere o al quale si oppongono (che in fondo e’ la stessa cosa), quando vengono arrestati. Nel caso in cui Breivik non riconoscesse giusitizia e/o Stato sarebbe contradditorio il suo appellarsi a medaglia o pena. Al piu’ dovrebbe rimanere indifferente, da uomo “indifferenziato”, no? A me questa svolta del riconoscimento mi sa di un suo cedimento, preferivo quando rivendicava la sanita’ mentale, una posizione molto piu’ metafisica…

  61. Miguel Martinez scrive:

    Per Pietro

    “Punto fondamentale: ma Breivik rinosce o meno la corte? Nel caso il riconoscimento, o meno, si estende allo Stato?”

    Tocchi qui il problema fondamentale dei conservatori: dove per “conservatore” non intendo un astuto politico che cerca di conservare una poltrona, ma una categoria di persone magari altamente idealiste, che agiscono in buona fede e pagano di persona; ma che hanno alcune strutture mentali che impediscono loro di prendere contatto con la realtà.

    Confusamente, intuiscono che qualcosa non va, ed è difficile dare loro torto.

    Solo che il “non va” lo proiettano nel futuro: qualcosa, dicono “sta per andare male”, sta rovinando “qualcosa di buono”, come la patria e le istituzioni: e quindi non riescono a de-identificarsi proprio con le istituzioni contro le quali, a un certo punto, si trovano in guerra.

    Non so come Breivik risolva il dilemma: magari “crede allo Stato” norvegese, ma ritiene che certi tribunali siano “ormai” infiltrati dagli islamofili e dai marxisti e quindi siano “infedeli” allo Stato, come lo sarebbero i partiti e tutto il resto.

    • daouda scrive:

      Un Friedmaniano liberale, frocista, protestante,deista, progressista e difensore della laicità dello stato…è un conservatore…questa è bella Miguel.
      Mi chiedo perché tu menta sapendo di mentire ( chiaramente me lo chiedo solo per passare il tempoe scrivere qualcosa ).

  62. Pietro scrive:

    Ma anche se credesse in uno stato e lo vedesse corrotto dall’interno non avrebbe senso il chiedere alcunche’… Quando ci si oppone stai negando l’esistenza stessa dell’oppositore a meno di ritenersi nel torto, il che sembrerebbe un paradosso. Un po’, fatte le debite differenze, come il neofascista “lottare sapendo di perdere”. Per questo non soppporto i lamenti post pestaggi nei cortei, se proprio devi dimostrare qualcosa non e’ che lo stato si e’ comportato da cattivo ma che E’ cattivo per sua natura. Ma poi ai processi prendi e porti a casa, come continua a fare una parte dell’anarchismo… Tornando a Breivik inizia a sembrarmi l’ennesimo scoppiato che poi non riesce a gestire la sua parte… Probabilmente aveva visto giusto Pasolini (uno dei pochi veri reazionari italiani) quando ha risolto il dilemma astraendolo attraverso la sua frase sul “guardare indietro”, anche se, da buon intellettuale, ha creato una frase ambigua che non dice cosa fare ma pone solo le premesse…

  63. veritas scrive:

    x roberto e martinez
    allora…martinez dice “Dici che Breivik mi denuncia per aver detto che il suo non era un saluto nazista?” ci potrebbe anche stare una denuncia,perchè no?non mi risulta che brevik abbia detto a chi si ispirava;per quanto ne so potrebbe essere anche il saluto dei folletti delle foreste norvegesi e siccome il soggetto in questione evidentemente ci tiene parecchio alle sue idee è possibile che si senta diffamato per delle interpretazioni strampalate.Cio mi ricollega al discorso di roberto il quale evidentemente non si rende conto che chi mangia la cacca ,ossia ci si mette a tergiversare,solo perche un giornalista ha sparato una cazzata è proprio lui .A ben vedere poi molti post sui blog come anche questo, prendono spunto dalla capacità dei giornalisti di attrarre l’attenzione dei lettori pubblicando delle enormi cazzate.Lettori che di solito sono superficiali,ipocriti etc…sai bene di cosa parlo…e magari solo interessati a spararle ancora piu grosse, solo per aumentare l’audience del prorpio blog.Comunque si ti arriva na citazione x diffamazione faccelo sapere.

  64. Moi scrive:

    La mia “teoria” sull’origine etnica dei palestinesi …

    Habsburgicus

    ——-
    L’avevo già letta … però l’autore, un certo Daniele Scalise mi sembra, la metteva nel novero della storiografia “antisemita”.

  65. mirkhond scrive:

    Per Habsburgicus

    Si ho letto il tuo intervento, come sempre interessantissimo (così come la discussione tra te e Ritvan sull’Albania di Hoxha, su cui non intervengo perché ne sapete molto di più di me…)
    Riguardo ai Khazari, condivido ciò che dici e che qui ha suscitato alcune discussioni qualche anno fa, quando non facevi ancora parte della comunità di Martinez…
    Penso a Leonard Nimoy, Yul Brunner, Bar Refaeli, Natalie Portmann (nata Hershlag), Paul Newman, Lauren Bacall, Tzipi Livni, Lionel Stander, Rachel Weiss ecc. e mi dico ma questi qua COS’HANNO di semitico/armenoide/mediorientale?
    E finalmente studiosi come Shlomo Sand e alcuni di quelli del video postato da Pino, riconoscono la vera origine della maggioranza dei palestinesi, anche se contestano Sand sulle origini KHAZARE di buona parte degli Ashkhenaziti….
    ciao!

  66. mirkhond scrive:

    Sulla storicità della Bibbia

    La questione e vecchia di quasi 150 ormai, risalendo all’esegesi biblica del Wellhausen (1844-1918) e le scoperte archeologiche, l’esegesi comparata della documentazione scritta dei popoli del Medio Oriente antico.
    E’ ovvio che millenni in cui il testo biblico è stato e in parte è tuttora una delle basi della nostra civiltà e punto di riferimento morale e spirituale per l’Ebraismo e diverse confessioni cristiane, nonchè ispiratore anche dell’Islam, è normale dicevo che studi che mettono in discussione quelle che erano (e per molti lo sono ancora oggi) certezze granitiche di fede, che si scatenassero delle reazioni, come anche in questo forum…
    Per quel che mi riguarda leggere testi come Oltre la Bibbia di Mario Liverani o Le Tracce di Mosè di Israel Finkelstein e Neil Asher Silberman mi ha davvero schiarito la testa da tante domande che mi ponevo fin da ragazzo su certi aspetti della Bibbia…
    Jam e Daouda da persone credenti mi parlano del simbolismo, ma per me che non sono ateo, e pur amando sognare, sono stato educato a tenere i piedi ben piantati sulla terra, per me dicevo quei pochi appigli, quei pochi agganci storici che, pur tra tante ipotesi e zone d’ombra, comunque trovano una base credibile, costitiscono comunque una liberazione, se così posso chiamarla da visioni religiose terrificanti e che sono in contrasto con un Dio che E’ AMORE UNIVERSALE, e quindi non puo’ alimentare e istigare guerre di sterminio razziale che in Canaan/Palestina, NON hanno trovato conferme archeologiche, grazie a Dio…è proprio il caso di dirlo.
    Per cui a me che non amo i fasti hollywoodiani dei Dieci Comandamenti di Charlton Heston (film che non mi è MAI piaciuto), importa avventurarmi in un terreno di ricerca, aspro, duro, sassoso, terreno che mi porta a giungere ad una vicenda umana prosaica senza eventi prodigiosi da mille e una notte, tipo colonne di fuoco nel deserto o passaggi tra le acque, o quaglie e manne che avrebbero alimentato per 40 anni oltre due milioni di persone e compagnia bella…
    Per me è molto più emozionante scoprire che due piccole popolazioni semibeduine cananee semitiche non dissimili in niente dal resto del Medio Oriente antico, gonfio di imperi potenti e sapienti, queste due piccole popolazioni pastorali semitiche degli Israeliti e dei Giudei, ai margini della grande storia di allora, della storia che contava allora, siano state toccate da uno dei più profondi misteri della Storia, e cioè l’irruzione nel mondo dello spirito, del cuore e dell’anima, del mistero di Dio…
    Che queste due popolazioni pagane semitiche tribali e seminomadi, discendenti dai Proto-Israeliti degli altipiani centrali di Canaan, non avessero mai sperimentato il trauma di migrazioni e deportazioni, nonchè fughe dall’Egitto o da chissà dove, PRIMA dell’ultimo e più terribile imperialismo assiro (740-640 a.C.), e anche da allora con deportazioni limitate alle classi dirigenti cittadine, insomma che queste genti conducessero una normale e prosaica vita simile a quella dei loro confinanti, seppure più rozza, povera e marginale, non solo NON distrugge il Mistero della Fede, ma anzi lo rende ancor più affascinante perchè più INSPIEGABILE…
    Dio ama le pietre scartate dai costruttori di monumenti, il Monoteismo sorge proprio ai margini del progresso, del potere e della sapienza umana, ieri tra i deserti del Sinai e dell’Arabia nordoccidentale, e alle pendici del Pamir, poi nella Grotta di Betlemme e in quelle di Nazareth, e ancora a San Giovanni Rotondo, a Lourdes, a Fatima, a Capurso, e forse a Medjugorje…
    Persino l’Islam sorge in un’Arabia ai margini di grandi imperi come la Romània cristiana ortodossa e l’Iran Sasanide zoroastriano….

  67. habsburgicus scrive:

    @Mirkhond
    1.a me che non amo i fasti hollywoodiani dei Dieci Comandamenti di Charlton Heston (film che non mi è MAI piaciuto)
    ammetterai però che l’interpretazione di Ramesse II da parte di Yul Brynner é superba ! (fra l’altro Yul Brynner potrebbe essere di origine balto-tedesca, non necessariamente khazara, ma ciò é irrilevante all’interpretazione)

    2.io sono a favore del massimo razionalismo storico per gli studi sull’Antico Testamento (la scuola di Lemche e Thompson giunge a negare la storicità di Davide o Salomone o almeno la loro importanza nel contesto del tempo…non dico che abbiano ragione) dove é più necessario e utile, così come sono positivista e razionalista per la più antica storia greca e romana (sono ammiratore del grande Beloch, 1854-1929), mentre sono conservatore per gli studi relativi al Nuovo Testamento e alle origini cristiane…da quando hanno fatto il Concilio molti prelati la pensano esattamente all’opposto, mah !

    3.quale é la tua opinione sull’aspetto “greco” e pagano che presenta la Palestina del III secolo d.C, evidenziato ad esempio dalee coniazioni cittadine ? (io ne ho accennato sopra)

    4.la Palestina dell’epoca di Giustiniano forse era ancora più cristiana di quanto abbia detto io…é impressionante il numero dei vescovi presenti nelle liste dei Concili palestinesi, ad esempio quello del 536 d.C, che fra l’altro costituiscono la nostra principale fonte per i dettagli geografico-politici della Palestina bizantina (insieme al Synecdemos di Ierocle e a Giorgio di Cipro c.a 600 d.C; si veda il pregevole libro di Jones “The greek cities in the Hellenistic East”)…pensimno poi al Prato spirituale di Giovanni Mosco, ai monasteri ecc.
    vorrei proporre alcune cifre sull’affiliazione religiosa degli abitanti dells Palestina al 5/10/610 d.C (avvento di Eraclio), dunque prima della disastrosa invasione sasanide (614 d.C), conscio che non possono avere riscontri e sono quindi congetturali
    cristiani, 80% (tutti o quasi ortodossi, a differenza di Egitto e Siria)
    pseudo-cristiani in realtà marrani, 10-12%
    giudei espliciti, 6-8%
    samaritani, 2%
    senza l’invasione araba, é quasi certo che grazie alle misure prese da Eraclio il giudaismo sarebbe scomparso dalla Palestina entro l’VIII secolo d.C…
    oggi invece lì é il Cristianesimo che sta per scomparire, mentre il giudaismo, sempre più tronfio, sicuro di sé e (apparentemente) onnipotente ha il vento in poppa…
    sic transit gloria mundi (ma non é detto che valga solo e sempre per i Cristiani !)
    ciao

    • daouda scrive:

      L’obiettivo è proprio quello!

      Comuqnue sia io non nego l’utilità storiografica, ma essa è comunque interpretazione.Si badi.

  68. mirkhond scrive:

    Per Habsburgicus

    Il figlio di Yul Brunner, anni fa avrebbe rivelato le origini ashkhenazite russe del padre, mescolate con sangue zingaro…
    Quanto a film faraonici hollywoodiani, preferisco di gran lunga Sinuhe l’Egiziano, per le due figure tormentate e assetate di Verità del faraone Akhenaton, primo e ISOLATO monoteista DOCUMENTATO della storia e del medico Sinuhe, vicende tratte dal romanzo di Mika Waltari….
    Sugli influssi ellenistici in Palestina, è indubbio che ci fossero e fossero anche molto forti, giungendo ad un punto di svolta critica nel 168-167 a.C., quando il re seleucide Antioco IV Epifane (175-163 a.C.), per salvare il suo impero che stava facendo acqua da tutte le parti, diede una violenta e brutale accelerata al processo di ellenizzazione, profanando il Tempio di Gerusalemme, con l’aiuto del sommo sacerdote e di parte dell’elite ellenizzata giudaica…
    E tuttavia l’ellenismo con i suoi tesori di sapienza filosofica, medica, ecc. conteneva in se notevoli brutture morali associabili ad un’idolatria essa stessa ambiguamente immorale…
    Da qui la violenta e salutare reazione “proto-talebana” dei Maccabei negli anni 166-141 a.C., che, se non potè evitare del tutto l’influenza ellenistica, almeno vi pose dei robusti paletti teologico morali.
    All’epoca di Gesù vi erano infatti ancora molte città greche o meglio grecizzate pagane, che però avevano cattivi rapporti coi Giudei (da queste città, insieme ai Samaritani e alle popolazioni arabe confinanti come i Nabatei, Roma traeva i suoi legionari locali, tipo quelli che martirizzarono Nostro Signore…)
    Non saprei, allo stato attuale delle mie conoscenze, dirti quale fosse la percentuale numerica dei cristiani in Terra Santa tra Giudei, Samaritani, Arabi e Grecizzati al tempo di Giustiniano I (527-565 d.C.). E tuttavia pare credibile che almeno sotto questo sovrano il numero dei cristiani aumentasse a causa della sua politica di cristianizzazione forzata, documentata da Procopio di Cesarea di Palestina (490 c.-565 d.C. c.). Giustiniano non fece altro che continuare l’opera dei suoi predecessori di epoca postcostantiniana, e che sarebbe stata completata, sempre con gli stessi metodi fino all’epoca di Eraclio (610-641) negli anni 630-636.
    Non so se, in una Palestina rimasta romana, il Giudaismo si sarebbe estinto, ma non credo, e le occasionali persecuzioni antigiudaiche nella Romània bizantina nel 640, 721-722, 873 e 930, lo dimostrano.
    Non dimenticare che nei secoli VIII-X, la Romània era alleata coi Khazari, bastione caucasico indispensabile nel contenimento del Califfato arabo-musulmano, e degli emirati ad esso poi succedutisi, e, nel 930, l’imperatore Romano I Lecapeno (920-944), fu COSTRETTO a sospendere la persecuzione antigiudaica dalle proteste del Khan khazaro Giuseppe, il quale minacciò ritorsioni sui cristiani sudditi del suo impero…
    ciao!

    • daouda scrive:

      Allearsi coi giudei…nooooooo! Mo s’è capito tutto…

      Comuqnue sia in Giudea sti cappero di Filistei, da cui Palestina, appartenevano o no ai popoli del mare? Che poi credo che il termine phaleshet da cui dovrebbe derivare è il meno indicato per indicare gli eredi di quelli che lì abitavano perché da quel che ho capito significa “invasore”.

      Poi i popoli cananei erano appunto Camiti mentre sti popoli del mare, pé me, sò proto-indoeuropei …

      Semplicemente la Palestina non esiste, è solo tattica.

      • habsburgicus scrive:

        “Poi i popoli cananei erano appunto Camiti”
        i Cananei erano semitissimi e parlavano una lingua quasi identica al fenicio che é del resto un dialetto cananeo (esistono iscrizioni dette proto-cananee che sono in un certo senso le “antenate” del fenicio, XIII-XI secolo a.C e alcune anteriori in una scrittura meno lineare; l’alfabeto può essere un’invenzione cananea e già l’alfabetario di ‘Izbet Sartah del XII secolo a.C contiene le 22 lettere classiche del semitico occidentale posteriore, nell’ordine divenuto abituale in ebraico e fenicio)
        ancora in epoca ellenistica, Berytus (Beirut) coniò monete nel II secolo a.C con legenda fenicia “Laodicea in Canaan”, dunque all’epoca dei Seleucidi i semitissimi Fenici si consideravano ancora Cananei
        ciao

      • daouda scrive:

        e perché dicono il contrario alcuni? bah.

        comunque ragazzi siete due pozzi.

        p.s. sui popoli del mare ed i filistei?

  69. mirkhond scrive:

    Quanto ai Cristiani semitici di Palestina, in massima parte discendenti dei Giudei e dei Samaritani, ho l’impressione che nei secoli V-VII dopo Cristo, fossero in maggioranza giacobiti, e quindi formalmente monofisiti come in Siria e in Egitto.
    Ciò spiegherebbe la scarsa se non NULLA resistenza all’invasione arabo-musulmana del 636-638 d.C.
    ciao

    • daouda scrive:

      Questo successe anche in Egitto difatti.

    • habsburgicus scrive:

      ho dei dubbi su questo
      1. la storia ecclesiastica non conosce nel Patriarcato di Gerusalemme (Palaestina I, cap. Caesarea; Palaestina II, cap- Scythopolis; Palaestina III, cap. Petra) i torbidi che provocarono la permanente divisione dei Patriarcati di Alessandria (dove solo una minoranza rimase ortodossa) e di Antiochia (dove i “giacobiti” furono almeno la metà e predominavano in molte, anche se non tutte, le aree meno ellenizzate)
      2. i monasteri e le lavre della seconda metà del VI secolo d.C sono tutte ortodosse
      3. cosa più importante, la lingua scritta dei cristiani semitofoni di Palestina, l’aramaico cristiano palestinese (attestato da fine V secolo d.C) é anche chiamato da Desreumeaux “aramaico melchita” perché TUTTI i testi che ci sono giunti sono di ispirazione melchita
      per queste tre ragioni tendo a ritenere ortodossi i cristiani di Palestina nel VII, con poche eccezioni; la scarsa resistenza agli Arabi può spiegarsi in molti modi…ma fu poi così scarsa in Palestina ? non lo so, a parte i giudei che tradirono e accolsero gli Arabi come liberatori, come ovunque…Gerusalemme che pure non ea difesa cadde solo nel febbraio 638 d.C, venti mesi dopo la battaglia dello Yarmuk (20 ab 947=20/8/636 d.C) e Cesarea pare essere caduta solo nel 641 d.C, quando l’Egitto era già conquistato a metà…é possibile che i cristiani semitofoni si siano arresi agli Arabi mentre i grecofoni abbiano venduto più cata la pelle (in Egitto furono proprio le zone più ellenofone a resistere di più, come sottolinea in Butler, ma là ellenofono voleva dire ortodosso, in Palestina, per quanto ho esposto, mi pare di no)
      ciao !

      • habsburgicus scrive:

        @mirkhond
        io invece ho simpatia per gli ellenisti e non mi piacciono i Maccabei 😀 come evidente dato il mio amore per la civiltà classica, greca e poi romana e per il suo universalismo
        concordo con Toynbee nel deplorare, da un punto di vista storico, il faliimento di quell’unico serio tentativo (perché appoggiato, per l’unica volta nella storia del giudaismo, da buona parte dei sacerdoti e delle élites…apostatò lo stesso Sommo Sacerdote e in origine la “persecuzione” fu attirata dall’allora Sommo Sacerdote Menelao, un nome che é tutto un programma, che attirò gli occhi del distratto Antioco IV, 175-164 a.C, sulla Giudea) di riformare il giudaismo e di eliminarne le strettezze etnico-nazionalistiche che, secondo Toynbee, ne fanno al giorno d’oggi un “fossile” (parola sua :D), per quanto dotsto di armi nucleari…
        certo il giudaismo, nella sua strettezza e meschinità, fu poi superato da Cristo, ma solo per i gentili (inclusi un numero abbastanza elevato di giudei che scelsero di non essere più tali) e questo é il motivo del fanatico odio nutrito per Lui dai rabbini, ancora oggi…i giudei restano ancorati alla loro tradizione etnico-religiosa, gravemente peggiorata dal Talmud babilonese (c.a 200-500 d.C) e dalla “tradizione” rabbinica posteriore
        io dei Maccabei salvo solo lo spirito di sacrificio che fu una prefigurazione dei martiri cristiani e così fu visto nel Medioevo
        ciao

      • PinoMamet scrive:

        “e questo é il motivo del fanatico odio nutrito per Lui dai rabbini, ancora oggi…”

        beh, ancora oggi… non saprei. Non mi pare che si parli tanto di Gesù nella trattatistica ebraica, di come se ne parla del Talmud (aldilà delle deformazioni propagandistiche sull’argomento, cioè) ne abbiamo già parlato sempre nei commenti di questo blog, e nello Shulchan Aruch, che regolerebbe in concreto la vita ebraica (mentre il Talmud è una collezione di discussioni e responsa, ma senza valore giuridico immediato) non se ne parla proprio, che io sappia.

        Mi pare che nel mondo ebraico attuale, a parte forse alcune frange oltranziste di haredim da un lato, e alcuni “ebrei messianici” (pare una creazione delle Chiese Battiste americane) dall’altro, di Gesù non se ne parla affatto, fatti salvi i vari discorsi “ecumenici” e simili; non mi pare che sia più sentito come un problema particolarmente vivo e stringente.
        Mi pare che il momento degli scontri vivi (ma anche degli scambi e circolazione di idee) tra Cristianesimo ed Ebraismo sia finito molto tempo fa, almeno nella coscienza comune.

        Del resto, manco i cristiani parlano tanto di Maometto, per dire, e quando lo fanno si spazia da quelli che ne riconoscono le doti di legislatore e regolatore, se pure non si spingono a invocarne una almeno parziale ispirazione divina, e quelli che civedono il “cattivissimo conquistatore pedofilo” della propaganda fallaciana…
        ma questo mica vuol dire che esiste un “odio dei preti contro l’Islam”…

      • mirkhond scrive:

        Per Habsburgicus

        Quando i Franchi giunsero in Terrasanta nel 1098-1099, la maggiorparte dei Cristiani palestinesi, seppur ormai arabofoni era melchita o giacobita?
        Franco Cardini afferma che i Giacobiti sostennero il Saladino nel 1187…
        ciao!

      • mirkhond scrive:

        Tra i Maccabei e il Satyricon di Petronio, preferirò sempre i primi, se l’ellenismo è costituito dagli orrori descritti in quel romanzo….
        ciao!
        Le mie radici religiose sono nel Medio Oriente semitico e iranico, e l’idolatria ellenistica mi fa obbrobrio…
        Seguendo la mentalità bizantina cristiana Elleno per me sarà sempre sinonimo di PAGANO….
        ciao!

      • PinoMamet scrive:

        “Tra i Maccabei e il Satyricon di Petronio, preferirò sempre i primi,”

        Mirkhond, sai bene di avere la mia ammirazione e la mia stima, ma in questo caso sono all’opposto di te…

        ma in particolare, cosa trovi orribile nel Satyricon di Petronio? Io sto riandando con la memoria a quello che mi ricordo, e mi pare di vederci più che altro i prodromi di un certo nostro carattere nazionale, un filone “boccaccesco” che riemerge con Boccaccio appunto, e poi con la commedia all’italiana…
        vabbè, ci sono puttane, froci, zozzoni arricchiti e corrotti… e quando mai non ci sono stati?
        Ma non ricordo dei particolari orribili (tipo invece le Cento e rotte giornata di Sodoma di Pasolini) può darsi che ricordi male io però…

        e qualcosa mi dice che tra Petronio e Giuda Maccabeo, mi sarei trovato meglio col primo, se non altro avrei avuto più terreno comune…

      • mirkhond scrive:

        Ci sono schifosi pederasti…..

      • mirkhond scrive:

        sono all’opposto di te…

        Ci sono abituato.
        Anche la mia stima per te è elevata, nonostante le diverse idee sull’Ellenismo….
        ciao!

      • mirkhond scrive:

        Ma non ricordo dei particolari orribili

        le sacerdotesse di priapo della Graeca Urbs (Neapolis…purtroppo…) dove la “madre superiora” Quartilla chiede al trio encolpio-gitone-ascilto, chi si incarica di “iniziare” la “novizia” Pannichide di 7 anni…
        “rito” di cui si “incarica” gitone, 16 anni, a sua volta checcha di encolpio, ma conteso da ascilto, e che, sempre gitone, a sua volta da bambino veniva vestito da femmina da sua MADRE per educarlo ad essere una PUTTANA…
        gitone che infatti, nella galea degli schiavi fu la PUTTANA di TUTTI….
        Se questo “capolavoro” della letteratura classica, ne rispecchia gli ideali e i valori più “profondi”, preferirò SEMPRE i biekissimi oskurantisten und retrograden Maccabei….
        ciao!

      • PinoMamet scrive:

        Mirkhond
        non credo proprio che quelli descritti fossero gli ideali ellenistici e neppure romani… anzi, i Romani come popolo (ma credo anche il popolino dei Greci, anche se per vari motivi è più difficile dirlo) mi sono sempre sembrati pudichi al limite della pruriginosità…

        Petronio in ogni caso si incarica appunto di denunciare una situazione di decadenza;
        che lo faccia anche con un certo compiacimento personale, è indubbio, ma non vuol dire.

        La letteratura latina (e greca) del resto, lo sai meglio di me, non si limita al Satyricon, e per ogni esempio negativo se ne possono portare decine di lode alla castità, alla purezza, all’eroismo e così via;

        in realtà suppongo che Romani e Greci fossero suppergiù come noi.. e che da sempre le società mediterranee (e simili: non credo che i Galli fossero molto diversi, per esempio) avessero casomai la “doppia morale” a cui siamo abituati in Italia;

        certo poi biosgnerebbe fare un discorso, oltre che sulle somiglianze, anche sulle differenze
        (sesso ed età, e sesso omosessuale, sono i due argomenti dove forse si marca di più la differenza con il mondo moderno)
        ma non etichetterei tutti i Romani o tutte le civiltà ellenistiche come “zozzone”.

        indubbiamente però era questo l’effetto che dovevano fare ai Maccabei!

      • mirkhond scrive:

        Pino

        Il mio professore di Latino all’universita, parlandoci di questo “capolavoro” la pensava un po’ diversamente, dicendoci che lo scenario descritto nel Satyricon era la NORMALITA’ ai tempi…
        Capirai lo schock che provai da allora e che mi ha fatto ULTERIORMENTE apprezzare la parte giudaica-semitica-MONOTEISTA delle nostre radici…..
        ciao!

  70. Pietro scrive:

    L’anello si chiude. Alleanza Islam e radicalismo occidentale: Breivik ha dichiarato di avere preso ispirazione da Al Qaeda. Non e’ che l’islam radicale portato ad occidente finisce con una ripresa spirituale della lotta di classe? Che e’ poi quello che il neofascismo italiano ha in parte fatto…

    • habsburgicus scrive:

      @PinoMamet
      Mi pare che il momento degli scontri vivi (ma anche degli scambi e circolazione di idee) tra Cristianesimo ed Ebraismo sia finito molto tempo fa

      evidentemente gli haredim (e anche altri) non lo sanno, visto che ad ogni occasione “propizia” a Gerusalemme (e altrove) sputano sulla Croce, specialmente in prossimità della Pasqua cristiana, come talora hanno dovuto ammettere anche i media che censurano i 99, 99% di queste ricorrenti notizie…

      • PinoMamet scrive:

        Penso che si tratti proprio di quelle frange che dicevo… non so quanto il fenomeno sia diffuso, e ti dirò che la mia impressione è che queste notizie, ben lungi dall’essere censurate, hanno forse maggiore visibilità di quelle dei normali rapporti tra le diverse comunità religiose di Israele.
        Per esempio, se dei coloni scrivono scritte offensive su una moschea, i nostri giornali (giustamente) lo riportano, ma quando gli studenti di una yeshivà poi vanno a ripulirla, la notizia (che io sappia) qui non è uscita…

  71. mirkhond scrive:

    Per Daouda

    Non solo i Cananei sono semitissimi, ma costituiscono anche la base dell’ethnos protoisraelita, documentato per la prima volta negli altipiani centrali di Canaan intorno al 1230 a.C.
    Del resto sia per lingua, l’Ebraico, affine al Fenicio, e sia per la religione pre-monoteista con prostituzione sacra e sacrifici umani di bambini, i Proto-Israeliti e i loro eredi Israeliti e Giudei sono parte dell’ecumene fenicio-cananea, seppur più rozzi e marginali.
    E questo fino agli sconvolgimenti assiro-babilonesi e alla profonda rielaborazione teologico-dottrinale monoteista da parte giudaica e poi samaritana, accentuatasi al seguito di tali sconvolgimenti….

    • habsburgicus scrive:

      credo fossero melchiti, ma é un argomento che andrebbe approfondito…non dubito che i giacobiti appoggiarono Saladino, ma forse erano siriani e non palestinesi oppure erano una minoranza

  72. Moi scrive:

    http://team-centurion.blogspot.it/2012/03/il-coraggio-fa-male-mai-fidarsi-di-chi.html

    Femminismo ? Maschilismo ? Occidente ? Io sul tema ascolto solo LUI ! 🙂 🙂 😉

  73. mirkhond scrive:

    Sui Popoli del Mare/Filistei

    Stando alle testimonianze archeologiche rinvenute sulle coste palestinesi, dove, a partire dal 1180 a.C., si formò la pentapoli filistea (tra cui Gaza), stando a tali testimonianze dicevo, i Popoli del Mare, o almeno parte di essi come i Filistei, dovrebbero essere indoeuropei, forse di ceppo miceneo o quanto meno loro affini culturalmente.
    Nella Bibbia si dice che provenivano da Caftor (Creta?) e dalle isole d’occidente (Mar Egeo?), comunque dai Balcani se non addirittura dall’Europa centrale, da una vasta area tra Lusazia, Boemia, Polonia, e aree danubiane attuali, colpite da una serie di stagioni piovose sfavorevoli a partire dal 1300 a.C. circa, che per 200 anni avrebbero reso difficili le coltivazioni provocando un ulteriore raffreddamento del clima.
    Da qui una serie di movimenti di popolazioni indoeuropee verso il sud, in Italia probabilmente coi Veneti, gli Umbro-Sabelli e gli Japudi (poi detti Japigi), e verso il Balcano meridionale, da cui il passaggio in Anatolia dove forse, contribuirono al crollo dell’Impero Ittita (1190 a.C.) e attraverso delle flotte, giù giù in Siria (distruzione di Ugarit) finchè non furono respinti in una gigantesca battaglia navale e con immensi sacrifici dal Faraone Ramses III, che ne celebrò il trionfo in una stele.
    L’Egitto si salvò nel suo nucleo nilotico-africano, ma perdette il suo impero siro-cananeo, dove si insediarono i superstiti Popoli del Mare, dando origine agli Zeker e ai Danuna sulle coste della Galilea e ai Filistei sulla costa cananea meridionale.
    I Filistei indoeuropei, forse affini ai Micenei, si semitizzeranno dopo una cinquantina d’anni e daranno il proprio nome a Canaan, Palestina…
    Le ironie della storia, in cui allora i “gommonisti” respinti con molta fatica e dirottati nelle province asiatiche, erano NORDICI dell’EUROPA CENTRALE, mentre la CIVILTA’ era nel sudico e mediterraneo Medio Oriente….

    • habsburgicus scrive:

      @PinoMamet e mirkhond
      se posso intervenire nel dibattito, credo anch’io che le perversioni del Satyricon non fossero la normalità, neppure nella Roma di Nerone
      il tuo professore di latino, mirkhond, probabilmente, voleva dire che l’orgia e la perversione sessuale più sfrenata era normale nelle classi alte della Roma giulio-claudia (ricchi equites, senatori viziosi, liberti straricchi ecc.), in qualche modo legate all’Imperatore e contagiate dal suo cattivo esempio; ciò però é valido solo per un cinquantennio, da Tiberio (14-37) a Nerone (54-68 d.C), raggiungendo l’apice sotto Gaio (37-41 d.C) e il citato Nerone; anche allora, nelle province e penso pure nelle città provinciali italiche, i costumi erano più morigerati e comunque le migliori menti romane sempre criticarono questo andazzo, ricordando le (presunte) prische virtù di epoca repubblicana;
      già sotto Vespasiano (69-79 d.C) e soprattutto soto gli Antonini (96-180 d.C) l’orgia divenne molto meno normale e diffusa, tornando prepotentemente alla ribalta sotto Imperatori quali Commodo (180-192 d.C) che fra l’altro protesse i Cristiani, perseguitati duramente dal suo morigerato genitore Marco Aurelio (161-180 d.C) e soprattutto Elagabalo (218-222 d.C), l’unico che forse raggiunse i livelli di perversione odierni 😀
      anche sotto l’Impero molte donne nelle epigrafi tombali si definivano con orgoglio UNIVIRA…quante donne (sotto i 45 anni) potrebbero dirlo oggi, nell’Italia “cristiana” ?
      sotto la Repubblica i costumi erano severi; pare che sino al III secolo a.C non ci fu un solo divorzio (il primo a divorziare sarebbe stato Sp. Carvilius, fra le due guerre puniche); l’omosessualità era rara e derisa (incominciò a diffondersi e solo nelle classi alte, nella Tarda Repubblica e rimase à la page sotto l’Impero, almeno nei primi 150 anni, ma solo fra i più potenti; ancora Cesare si vergognava non della sua omosessualità, perché non era gay anzi : D, ma delle perversioni cui aveva acconsentito, per interesse, da giovinetto alla corte del vizioso Nicomede IV di Bitinia, morto nel 74 a.C il che fu causa della III guerra mitridatica; quando i soldati cantavano “Caesar subegit Gallos, sed Nicomedes subegit Caesarem” si adombrava e tentava di negarlo, attribuendolo a “calunnie”)
      e poi non riduciamo per favore una grande civiltà come quella greco-romana a questioni di gustio sessuale (a scanso di equivoci, io sono rigidamente etero e amo moltissimo le belle donne, che però in molti casi non amano con altrettanto trasporto me :D) !
      vi é la grande costruzione giuridica romana, vi é la sapienza politica romana (evidente in modi diversi sia sotto la Repubblica che sotto l’Impero), vi é la poesia (non solo quella erotica di Catullo :D), la letteratura e soprattutto la filosofia
      a proposito, forse qualcuno si scandalizzerà, ma io approvo sempre di più Epicuro (obiit 270 a.C) mentre da liceale prediligevo gli stoici e i peripatetici; del resto Epicuro non era quello che la tradizione ci ha tramandato, già in epoca piuttosto recente rispetto a lui, pensiamo all’ “Epicuri de grege porcum” del grande Orazio, quasi conterraneo di mirkhond
      la civiltà greco-romana é quindi una parte essenziale e irrinunciabile della nostra civiltà europea e concordo in buona parte con il colombiano Gómez-Dávila nel vedere nel paganesimo (greco-romano) il Terzo Testamento della nostra civiltà europea e cristiana, quale esistette almeno sino al 1945…
      ciao

      • mirkhond scrive:

        Intanto il satyricon NON si svolge a Roma (almeno da quel che ne sappiamo, visto che è un ‘opera mutila di cui non si conosce il vero inizio e la vera fine), ma in città di PROVINCIA come la Graeca Urbs (Neapolis/Napoli, purtroppo…), Crotone, oltre ai riferimenti alla giovinezza di Eumolpo nella provincia d’Asia (Efeso e Pergamo).
        Anni fa, una ricercatrice dell’università cattolica di Milano, avrebbe trovato nel satyricon diversi accenni a caricature verso il Cristianesimo, vedasi la novella della Matrona di Efeso, il funerale cannibale di Eumolpo per ottenerne la (falsa) eredità, ecc.
        Insomma non riuscirò mai a capire come dei cristiani possano trovare affascinante una società idolatra i cui stessi dèi non erano che la caricatura delle stesse aristocrazie pagane, tipo la divina tribù dell’olimpo col suo zeus che rapisce ganimede per farne la sua checca….
        Quanto a me provo solo orrore e disgusto per tale “eredità” in quanto non è essa la SORGENTE delle mie radici SPIRITUALI, che invece si trovano tra Sinai e Iran….
        L’UNICITA’ di DIO E’ INSCINDIBILE DALLA SUA SANTITA’…
        Che poi LA FONTE DI OGNI SANTITA’ E SALVEZZA sia misericordiosa con noi poveri limitati è qualcosa che me LO fa ATTRARRE ancora di PIU’
        Ma l’UNICO non sarà MAI lontanamente, infinitesimamente paragonabile al porco pederasta falso e bugiardo zeus e alla società lurida che in tali “divinità” adorava le proprie bassezze…
        Gli dèi pagani sono i DAEVA, i demoni di cui parla Zarathushtra (quello vero).
        ciao!

  74. Moi scrive:

    Non so se Breivik ” ha le palle ” … ma dichiara di essersi allenato per la strage ai videogames, mica con sport da combattimento virili !

  75. Pietro scrive:

    @Moi: Mi sembra una perfetta trasposizione della figura del guerriero nella contemporaneita’ odierna. Breivik sta diventando epocale

  76. mirkhond scrive:

    non etichetterei tutti i Romani o tutte le civiltà ellenistiche come “zozzone”.

    Secondo gli storici delle opere missionarie giudaica e cristiana nel mondo greco-romano, molti si convertirono al Giudaismo e al Cristianesimo, proprio perché attratti da una morale NUOVA che condannava gli orrori sovracitati…
    Ovviamente non tutti i convertiti riuscivano a seguirla, come il caso di alcuni cristiani di Corinto, rimproverati da San Paolo, proprio perchè continuavano a fare gli encolpi e gli ascilti, ma comunque negli spiriti più puri, più schifati da tanta porcaggine, queste due fedi monoteiste non faticavano nel far breccia…
    Vedasi : “Simon e Benoit, Giudaismo e Cristianesimo, Biblioteca Universale Laterza, 1991”
    ciao!

    • PinoMamet scrive:

      Ti rispondo qua anche per il tuo professore:

      non so, mi pare che esagerasse un po’ a non tenere conto delle fonti diverse, poi bisogna certo distinguere cosa intendesse per normalità…
      per chi, dove quando…
      non escludo che abbia anche una parte di ragione, può essere benissimo che una parte dei Romani fosse sinceramente disgustata da certi costumi; ma credo che questi dovessero apparire appunto come una degenerazione delle assai decantate virtus e pietas dei patres…

      ciao!

  77. mirkhond scrive:

    può essere benissimo che una parte dei Romani fosse sinceramente disgustata da certi costumi; ma credo che questi dovessero apparire appunto come una degenerazione delle assai decantate virtus e pietas dei patres…

    Quest’ultimo aspetto però non è farina degli studi del docente universitario sovracitato, ma dei due storici francesi Simon e Benoit ricordati prima, e studiosi dell’opera missionaria giudaica e cristiana.
    ciao!

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