Siamo pericolosi (magari)

Qualche giorno fa mi arriva l’invito per la presentazione al Quartiere Uno del Piano Operativo Comunale da parte del presidente del quartiere e del sindaco di Firenze, l’ex-violinista Dario Nardella.

Il Piano Operativo è un gigantesco e contorto documento, dove si parla molto di sostenibilità e di città a quindici minuti, e poi si prevedono parcheggi interrati in tutte le principali piazze del centro storico per aumentare il traffico, e si cola un po’ di cemento sulle periferie.

Ma a differenza dei tanti amici che vedono in Nardella l’Attila di Firenze, sospetto che molto meglio non potevano fare.

L’evento è programmato per martedì 4 luglio 2023 alle ore 18.15 presso la sala Ex Leopoldine in Piazza Tasso 7, cioè da noi qui in San Frediano. Con tanto di obbligo di prenotare, e di segnalare pure l’argomento di un eventuale intervento.

La mattina stessa di martedì mi arriva una mail, il cui contenuto è ancora visibile sul sito del Comune:

Vado a Palazzo Vecchio, dove un solo portone è mezzo aperto, con un filtro di vigili e altri individui un po’ misteriosi, mi chiedono il nome e lo controllano sull’elenco e solo allora mi fanno entrare.

Vado nella Sala d’Arme, mezzo deserta. E chiedo al Presidente del Quartiere,

“Ma mi dici qual era il problema tecnico?”

Immaginavo che fosse il solito guaio con il microfono.

E lui, mi risponde,

E’ stata la Digos che ha imposto a Dario di cambiare sede, gli hanno detto che San Frediano era troppo pericoloso”.

E poi oggi non sto con Oriana mi segnala questo bellissimo articolo uscito sulla Nazione, che mi ricorda che in effetti, un po’ pericolosi siamo.

Anche se mai abbastanza.

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11 risposte a Siamo pericolosi (magari)

  1. Andrea Di Vita scrive:

    @ Martinez

    “pericolosi”

    Complimenti!

    Martinez for President!!

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Miguel Martinez scrive:

      Per ADV

      “Martinez for President!!”

      Ma più che con il Martinez, ce l’avevano con i ragazzi che da dieci anni occupano una palazzina abbandonata in Via del Leone. Hanno la tendenza a fare applausi ironici e qualche volta a fare fischi, ma altri danni non ne hanno fatti.

  2. roberto scrive:

    a voler vedere il bicchiere mezzo pieno trovo una bella cosa che il comune organizzi questi incontri con i quartieri (magari è obbligato a farlo….)

  3. tomar scrive:

    a voler vedere il bicchiere mezzo pieno…
    leggendo il resoconto di Miguel vedo un bicchiere che più vuoto non si può.

    • roberto scrive:

      si lo so, quelli che vedono i bicchieri mezzi pieni sono merce rarissima in questo blog frequentato da apocalittici catastrofisti
      🙂

      • Fuzzy scrive:

        Guardare al bicchiere mezzo pieno nel momento in cui stai per essere sfrattato non mi sembra una strategia molto ortodossa.
        Più in generale credo che abbia ancora meno senso nelle situazioni in cui si corrono grossi rischi.
        Va ben che qui si dovrebbe guardare il mondo da una goccia d’acqua. Su questo c’è una certa mancanza. Mi ci metto per primo.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Tomar

      “leggendo il resoconto di Miguel vedo un bicchiere che più vuoto non si può.”

      Sei più negativo di me.

      Questi vivono sottoposti formalmente a circa 111 mila “atti normativi” https://giuridica.net/quante-le-leggi-italiane-un-po-numeri/ e non so a quanti regolamenti o altro europei (qui lascio la parola all’Esperto), nonché a un formidabile numero di contratti e appalti già in essere;

      e informalmente al giudizio di 366.000 residenti di Firenze, ognuno dei quali potenzialmente dotato di avvocato oltre che di voto;

      e agli interessi della Fondazione Bancaria che ha l’Ultima Parola; e agli interessi del ciellino che è anche console onorario di Israele nonché padrone degli investimenti per l’aeroporto; e agli interessi di qualche centinaio di localari che sfamano i turisti e i movidari; e agli interessi del padrone di tutti i parcheggi della città (dimenticavo, è sempre il ciellino catto-console d’Israele); e agli interessi di catene multinazionali di proprietari di alberghi…

      Alla fine è già tanto che conservino ancora il sorriso.

      Per la consolazione dei nostri lettori di destra, in questo quadro la cosa che conta di meno è l’Animo Rosso del PD. Come non conta nemmeno molto la Chiesa e (sospetto) conti poco anche la Massoneria cui i fiorentini attribuiscono tutto ciò che succede in città.

  4. Mauricius Tarvisii scrive:

    Da quando gli assessori organizzano gli sfratti?

    • Miguel Martinez scrive:

      Per MT

      “Da quando gli assessori organizzano gli sfratti?”

      Mi sono posto lo stesso dubbio.

      Non conosco il Pallanti, ma posso immaginare (forse sbagliando) che abbiano qualche voce in capitolo quando si tratta di mandare l’ufficiale giudiziario.

      • paniscus scrive:

        “Non conosco il Pallanti, ma posso immaginare (forse sbagliando) che abbiano qualche voce in capitolo quando si tratta di mandare l’ufficiale giudiziario.”—

        Oppure, semplicemente, adesso non ce l’hanno più ma ce l’avevano davvero quando Pallanti era assessore… (sinceramente non lo so, provo a dedurre dal testo)

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