Assenze presenti

Avrete notato, sono stato pochissimo presente in questi giorni sul blog.

Sotto questo incessante vento che muove nuvole di ogni colore.

Più o meno dall’inizio dall’anno, ha iniziato a soffiare un altro vento, che ci sta portando bene per ora, e dobbiamo coglierlo.

Da quando davanti alla casa della Maddalena del numero 37 si è aperta una voragine, tutto sembra andare per il meglio (tranne che per la Maddalena).

Non solo si ascoltano le chiacchiere fiorentine per strada…

Una signora al mercato che dice a gran voce a un'altra, "hanno trovato un cadavere in un sacco a pelo, e che c... ce ne frega?"
Un toscano archetipico, nasone alla Schlein e capelli ricci, che urla per strada con voce roca,

Bianchi cadaverici avete tutti preso l'acca-i-vi, adesso godetevela!"

Improvvisamente, si sono aperti ovunque varchi, alleanze inattese,

i calcianti nella loro palestra, i racconti sugli usci, la mamma che suona il pianoforte con il figliolo di dieci mesi in fascia e vuole suonare anche lui, il Menestrello Beltrando che dice di essere meglio di Marasco, la maestra in pensione della scuola d’infanzia che alle bimbe ha insegnato le eroesse, la cantante di storie operaie e contadine che è stata maestra di quella che in casa ha il tavolo riportato da quando i tedeschi fecero saltare il ponte alla Carraia, la chitarrista comunista della parrocchia, gli studenti espulsi dall’università perché rifiutavano il Greenpass, la figlia del barista romagnola che ha vinto la borsa di studio alla Bocconi e crea startup, il pittore cresciuto accanto a Padre Pio con la moglie americana alta una spanna più di lui che ha adottato una caterva di figlioli…

Persone che rientrano nel numero di quelle che possiamo guardare in faccia, di cui possiamo riconoscere pregi e difetti, e assieme a cui possiamo costruire il nostro, minuscolo, meraviglioso mondo.

Un mondo fondato sul cogliere la bellezza di tutte le persone e di tutti i luoghi che si conoscono, si intuiscono, convivono davvero.

E allora devo mettere insieme tutti i lavori che riesco a cogliere per campare, con la mia commercialista che anche lei dovrebbe fare così, solo che invece di pensare a far cassa, mi convoca domattina a gratis a tutti e due alle nove di mattina per vedere come sbrogliare un bando per il nostro rione, e ogni tanto si lamenta, come mi lamento anche io, “veramente avrei un’altra vita”.

E sono già stancomorto per la giornata a fare cento cose, ma domattina io, e noi, ci siamo impegnati a farne altre e altre ancora.

Ma sarebbe così semplice, se veniste a trovarci qui dove costruiamo mondi.

E potreste costruirne altri, nel vostro altrove.

Perché no?

Questa voce è stata pubblicata in esperienze di Miguel Martinez, Firenze, mundus imaginalis, resistere sul territorio e contrassegnata con , , , . Contrassegna il permalink.

355 risposte a Assenze presenti

  1. Andrea Di Vita scrive:

    @ Martinez

    So che a Firenze in centro d”estate fa molto caldo.

    Magari vi serve (non scherzo) una cosa del genere, ai Nidiaci:

    https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:7052852000312479744?utm_source=share&utm_medium=member_android

    (così faccio contento pure Fuzzy)

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Fuzzy scrive:

      Di Vita
      Non sono registrato a questo linkedin e neppure a Facebook per non dire altre piattaforme social.
      Ogni tanto installo telegram per vedere il canale di orticoltura naturale ma poi mi arrivano dei messaggi tipo schegge impazzite e allora lo disinstallo.

      Questa mattina, mi son svegliato….
      E ho trovato l’inflazion.
      Cifre pazzesche per gli alimentari.
      Dovrò triplicare o quadruplicare il mio orto.
      https://tuttonotizie.eu/2023/04/18/consumatori-il-prezzo-degli-alimenti-aumenta-vertiginosamente-per-linflazione-la-classifica-codacons-dei-beni-piu-costosi/?amp
      Ma non basterà, penso, perché sono aumentati anche i cereali. Il riso, la pasta.
      Buona notizia per quanto riguarda i sostituti vegetali della carne.
      https://ilfattoalimentare.it/prodotti-vegetali-crescita-europa.html
      Bistecca k.o. fine. Spacciata. Eh, la gente sembra stupida, ma non è così.
      Adesso faccio fatica a collegarmi ai nidiaci.
      Costruire mondi….
      Praticamente sarebbe il localismo se non sbaglio. È inevitabile con i prezzi della benzina alle stelle. Io abito in un paesino dove tutti si conoscono ma dove la gente a forza di andare in giro in auto, si è dispersa per il mondo. C’è un centro anziani che ogni tanto organizza qualcosa. A volte son cose utili, altre volte sono sballate.

      • Fuzzy scrive:

        https://ilfattoalimentare.it/pasta-prezzo-grano-duro.html
        Qui la pasta. Non so questa classifica Codacons…..mi vengono dei dubbi. In qualche articolo parlano di speculazione. E tte pareva? Sono situazioni che disincentivano la coltivazione del grano.
        https://www.remocontro.it/2023/04/19/ecologismo-ideologico-a-bruxelles-lagricoltura-vera-europa-verde-e-tutti-al-verde/
        Qui un anti-ambientalista che attribuisce tutte le colpe alla politica “verde” dell’Europa.
        Come sempre c’è chi invoca le biotecnologie
        Forse c’e in giro un po’ di isterismo.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ fuzzy

        “linkedin”

        E’ un sistema di condizionamento dell’aria che fa girare in tubi di terracotta dell’acqua riciclata, mossa da convezione naturale alimentata dal Sole in un ciclo chiuso.

        Se si esclude il pericolo della proliferazione batterica nell’acqua e l’energia spesa per produrre la terracotta, può essere utile in un clima arido.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Fuzzy scrive:

          https://it.m.wikipedia.org/wiki/Frigorifero_di_terracotta
          Qualche anno fa mi sono cimentato nella costruzione di uno di questi frigoriferi di terracotta.
          Funziona, ma deve stare all’aperto perché un po’ di movimento d’aria serve per muovere tutto il processo dell’evaporazione.
          Qui da me il clima è piuttosto umido, per cui mi aspettavo un fallimento. Invece no.
          Diciamo una via di mezzo. Un po’ raffresca.
          Poi però, avendo un piccolo frigorifero in casa e non conservando granché di deperibile (un po’ raccolgo dall’orto, un po’ compro poche cose alla volta) ho visto che mi era piuttosto inutile e i vasi li ha utilizzati mia moglie per le sue piante.
          Comunque sono cose utili da conoscere. Del genere “impara l’arte e mettila da parte”.

          • fuzzy scrive:

            https://energiaoltre.it/energie-rinnovabili-ecco-i-costi-che-si-celano-dietro-al-boom-del-settore/
            I costi occulti delle energie rinnovabili.
            Quindi, come si suol dire, tanto fumo e poco arrosto.
            Non che si debba buttare tutto alle ortiche.
            Anche perché le ortiche sono commestibili e pure molto buone nel risotto.
            E poi troppa energia, come ho già scritto, fa male alla salute.
            Ieri Roger Blanchard (esperto, ma soprattutto uno che si fa capire) faceva il punto sulla produzione di petrolio
            https://www.resilience.org/stories/2023-04-19/the-status-of-global-oil-production-2023-update/

            • Fuzzy scrive:

              Tra l’altro, avendo le ortiche, l’arrosto non serve. Pare siano piuttosto proteiche. Qualcuno dice come il pollo.
              E penso che il pollo, su questo punto, non abbia niente da ridire.

              • Roberto scrive:

                Ne avevamo già parlato del paragone pollo ortica sul piano delle calorie e ribadisco volentieri che è una sciocchezza

                100 gr di ortiche = 47 kcalorie
                https://ricette-calorie.com/valori-nutrizionali/altri-ortaggi/ortica.php

                100 gr di pollo tra le 100 e le 130 kcalorie a seconda del pezzo
                https://ricette-calorie.com/valori-nutrizionali/carni-bianche/

              • Fuzzy scrive:

                Ricordo.
                Ma una dieta si calcola in base alle calorie.
                Non sul peso di quello che mangi.
                A parità di calorie l’ortica potrebbe essere proteica come il pollo.
                Chiaro che per fare le stesse proteine con l’ortica devi mangiare di più, ma alla fine la tua dieta misurerà le stesse calorie e le stesse proteine.
                La differenza più grossolana è nel contenuto di acqua.
                Questo vale per tutte le verdure.
                Un crudista mangia 4-5 chili di verdura e frutta al giorno, il che gli crea qualche problema di andate in bagno spesso, ma alla fine, di proteine ne ricava a sufficienza.
                Più un sacco di vitamine, antiossidanti e di fibre che il pollo neanche se li sogna. Se lo chiedi al pollo vedrai che lui te lo confermerà senza esitare.
                A me però il crudismo interessa solo come esempio. Troppo complicato e poi l’igiene di quello che si mangia potrebbe essere un’incognita. Come per i germogli.
                Inutile dire che il cibo proteico ideale sono i legumi abbinati ai cereali. (Pochi sanno che troppe proteine fanno male alla salute. Scorie nei reni se non ricordo male).

              • roberto scrive:

                fuzzy,
                davvero non riesco a capire come fai a dire che ortica e pollo “quasi si equivalgono”

                calorie già detto
                proteine: 100 gr di pollo = 27
                100 gr di ortiche 5

                allora se vuoi dirmi che mangiare mezzo chilo di ortiche ti da la stessa quantità di proteine che 100 grammi di pollo, siamo d’accordo, ma appunto il rapporto è cinque a uno

                tu scrivi “Chiaro che per fare le stesse proteine con l’ortica devi mangiare di più, ma alla fine la tua dieta misurerà le stesse calorie e le stesse proteine” che è in chiara ed evidente contraddizione logica con “le ortiche sono proteiche come il pollo”…no, altrimenti non dovresti mangiarne di più

              • roberto scrive:

                sinceramente mangiare 4-5 kg di frutta e vedura al giorno mi sembra da pazzi…oltre al semplice problema pratico: noi siamo in 4 in famiglia, diciamo che faccio la spesa ogni tre giorni, dove cavolo le conservo 80 kg di verdure?
                chi ha il tempo di lavare e pulire per un giorno 20 kg di verdure? ma hai un’idea di quanto sono?

                oltre al fatto che se passi la giornata al cesso, il tempo per fare la spesa e pulire le verdure dove lo trovi?

              • PinoMamet scrive:

                Ma soprattutto, il pollo sa di pollo, e le ortiche boh, sapranno di ortica.
                No, non si equivalgono.

                Poi per carità, ottimi tutti gli ortaggi legumi e Co., compreso quel bulletto del carciofo.

                E mi piacciono quelle cotolette vegane, tanto per cambiare.

                Ma appunto credo si mangi anche per il sapore, altrimenti prenderemmo solo pillole.

              • Fuzzy scrive:

                Il fatto che la cosa ti sorprenda dipende dal fatto che tu calcoli il peso dell’alimento anziché le sue calorie. In realtà quello che vale è il rapporto tra proteine e calorie.
                Tu fai una dieta da 3000 calorie,
                nessuno ti dice mangia un chilo di roba o mangiane 4 chili.
                Ti dicono di mangiare in modo che alla fine le 3000 calorie soddisfino tutte le esigenze nutrizionali, tra cui le proteine.
                Che il crudismo non sia pratico l’ho detto prima io. Che si sappia…
                Però è qui vengo al dunque, tu hai mai visto quanta ortica bisogna raccogliere per averne un volume cotto equivalemte a una bistecca di pollo?
                Te lo dico io. Ne riempi una vaporiera. Poi con la cottura l’acqua dell’ortica cruda evapora
                e ti resta un pugno di ortica cotta (la potremmo considerare la nostra bistecca di ortica). Poi per rispondere a Mamet, questo pugno di ortica la metti in un risotto e ti viene fuori un piatto
                unico di una bontà rara.
                A Malalbergo (Bologna) ogni anno fanno la Sagra dell’ortica ed è talmente pieno di gente che molti restando esclusi, si rassegnano ad andare nello stand dove fanno la pizza.
                Ortica-Pizza 4-0.
                Non rileggo

              • roberto scrive:

                Fuzzy,

                io l’ortica la raccolgo perché ne ho il giardino pieno e vivo a due passi da un bosco, e la trovo abbastanza buona.

                quello che voglio farti capire è che per arrivare alle 3000 calorie di fabbisogno quotidiano, di ortica te ne devi mangiare una montagna

                poi certo se ci fai il risotto o o la frittata, o se ci aggiungi l’olio o la fai saltare in padella con burro e acciughe raggiungi più velocemente il fabbisogno quotidiano ma non stai “mangiando ortica” ma un risotto o una frittata

                se il mio pasto fosse “un pugno di ortica bollita” temo che non starei in piedi…

                PS chi preferisce il risotto alle ortiche alla pizza secondo me si mangia pure gli insetti

              • Fuzzy scrive:

                Mi vuoi far capire una cosa che già ho scritto.
                Per un quantitativo di ortiche equivalente alle proteine della bistecca (circa, ovviamente) diciamo in pugno di ortiche cotte, devi riempire completamente un cestello di vaporiera di ortiche crude.
                Io di ortiche ne tengo qualche metro quadro sotto un albero di cachi e si presentano solo in certe stagioni. Va ben che volendo si potrebbero essiccare, ma insomma, è chiaro che non puoi impostare una dieta interamente sulle ortiche, a meno che 1 non le coltivi apposta.
                2 tu non sia un matto
                Ogni tanto dalla mia aiuola prelevo quello che mi serve per fare un risotto.
                Si può mettere anche in misticanza cotta insieme a cicoria, foglie di amaranto (pure molto proteico e produttivo) tarassaco e volendo anche topinambur. Si accompagna bene con fagioli o ceci.
                La pizza la mangio volentieri una volta alla settimana, ma poi di notte mi devo alzare per bere.
                E in quel frangente la maledico.

  2. Peucezio scrive:

    Bellissimo post, come sempre.

    Sto notando come il post e i commenti siano due entità separate, che vanno per conto proprio.
    I secondo di fatto sono un terreno di dibattito su temi ricorrenti, che solo tangenzialmente si identificano con quelli trattati nel blog.

    • Moi scrive:

      Un Post OffTopic che s’identifica come InTopic … è In Topic !

      … O sei un retrivo e bigotto “Topicofobo” ?! 😀

    • mirkhond scrive:

      Perché sono differenti gli interessi di Miguel, ormai pienamente proiettato e inserito in una dimensone oltrarnocentrica, e i nostri, che non viviamo in quella realtà, di cui possiamo solo leggere ciò che Miguel stesso ci dice.

  3. roberto scrive:

    miguel

    a me piacerebbe sapere la fine delle storie…

    cosa succede con le transenen da pagare?
    e a maddalena?
    e per le innaffiature delle piante di basilico?
    e a renzino?

  4. Francesco scrive:

    in tema col titolo del post e con l’intervento del roberto: dove sono finiti i carri armati occidentali di cui si parlava tantissimo poche settimane fa?

    ‘un si sente più una sega, direbbero in Oltrarno.

    que pasa, companeros?

  5. Fuzzy scrive:

    Una Polonia appoggiata dagli Stati Uniti a guardia della pianura nordeuropea, con Slovacchia, Ungheria e Romania a guardia degli accessi ai Carpazi, impedirebbe ciò che gli Stati Uniti dovrebbero temere di più: un’alleanza tra Russia e Russia, Germania più Europa occidentale.
    https://lesakerfrancophone.fr/le-nombre-de-ballons-dessai-pour-une-intervention-polonaise-en-ukraine-augmente
    Prove di nuovo assetto europeo?
    Forse si intravede la fine della guerra? O qualcosa del genere?
    Già all’inizio del conflitto qualcuno (Meissan) ipotizzava che prima o poi la Polonia
    avrebbe mandato le sue truppe “di pace” in Ucraina nei territori non russofoni, di fatto occupandola.
    Alla Russia, dell’Ucraina non russofona scriveva Orlov, non gliene può fregar di meno.
    Mah. Chi sa non parla, chi parla non sa, dice il Tao. Io sono quello che parla. E che scrivo a ffa? Aoh, me sembra de parla’ en romano!
    Ma cche è sta robba?
    Moda ultimo grido
    Vestito con maniche gonfiabili a forma di delfino.
    https://www.ansa.it/canale_lifestyle/notizie/beauty_fitness/2022/10/04/gen-z-sdogana-parrucche-chiome-posticce-e-elastici-enormi-per-capelli-a-fontana_7c0942b1-4ffe-455b-b8d9-290b9a5200a1.html
    Basta

    • Fuzzy scrive:

      https://www.limesonline.com/notizie-mondo-questa-settimana-guerra-ucraina-russia-ramstein-lavrov-venezuela-cuba-brasile-colombia-usa-india-sudan/131911?Z
      Oh, interessante articolo sulla guerra in Ucraina.
      Insomma, l’Ucraina si gioca tutto con quest’ultima controffensiva. Se non ce la farà a rimandare i russi a casa loro (e come fa? Viene da pensare) allora il morale delle truppe sarà destinato a crollare definitivamente. L’Occidente non ha più armi da fornire. I tedeschi e l’Ungheria tirano indietro.
      Particolari tecnici interessanti su aerei e contraerea.
      Poi va a anti con il Sudan.
      Una delle tante guerre destinate ad essere dimenticate ancor prima che ricordate.

      • Fuzzy scrive:

        In una delle mie “annusate” ho percepito vagamente che per la ricostruzione dell’Ucraina verranno usati i soldi sequestrati ai russi. Quelli che avevano depositato nelle banche occidentali.
        All’Italia è stato promesso che parteciperà alla ricostruzione dell’Ucraina. La ragione principale della sua lealtà ferrea allo schieramento Nato.
        Tutta roba vaga. Le precisazioni sarebbero anche ben accette. Come diceva Freak Antoni “è bello essere accettati, ma non ditelo al boscaiolo”.

        • Fuzzy scrive:

          pruyecruppecre-6375@yopmail.com

          https://youtu.be/eCUCSqcSnac
          ZZ Top. Il compianto bassista barbuto.
          Assente presente. Ahi, ahi, come soffro!

          • Fuzzy scrive:

            anche “solo” un modello multipolare potrebbe essere uno shock per i politici americani, dato il finanziamento esterno di cui gli Stati Uniti hanno bisogno.

            https://archive.is/zlevX
            Financial Times eh! Non il manifesto.
            Basta

            • Fuzzy scrive:

              No, un ultimo articolo o forse rapporto,
              Bellissimo.
              Non si può non leggere.
              Devo ancora stabilire la multa per chi non legge.
              Siamo al cuore pulsante dell’economia globale. Forse.
              Naturalmente si collega all’articolo precedente del Financial Times (sarebbe un link dell’articolo) e ne chiarisce a fondo il significato.
              Oddio, ci sarà anche un fondo più fondo, di natura tecnica, ma non essendo economisti ci si deve accontentare di quelle nozioni comunque succulente che si possono capire.
              https://cepr.org/voxeu/columns/renminbis-unconventional-route-reserve-currency-status
              Ho un dolore al costato dalla parte destra. Non è che sia Francesco che mi sta facendo un rito woodoo, quello con gli spilloni? In fondo non potrei dargli torto.

              • Francesco scrive:

                Avessi degli spilloni li userei ma non per il motivo a cui pensi, solo perchè sei noioso e appassionato di cose irrilevanti di cui non ti interessa capire nulla.

                In più io sono un sincero democratico e l’avanzare del purissimo imperialismo cinese mi spiace un tantino. Anche se pare che la demografia interverrà abbastanza presto a rendere le cose interessanti.

                Cari saluti!

              • Fuzzy scrive:

                Eh, eh!
                Non mi interessa capire nulla?
                Ma se ho persino un blocco note (riciclato, scritto sul retro delle pagine) intitolato “moneta”.
                No, no. È che sono un principiante.
                Mi interesso di finanza in quanto la considero “il nemico” n1.
                O forse n2.
                Ma la finanza è un mostro chiuso in sé.
                Che bello, sono le 4.25
                Insonnia. Colpa della pizza che ho mangiato ieri sera.
                Il dolore al fianco pian piano sta passando. Credo sia stato l’aver trafficato con un forcone nell’orto per smaltire un mucchio di erba marcita. E poi dicono che non piove mai. Qui da me, ultimamente, piove sempre.
                Quindi puoi piantare tutti gli spilloni che vuoi. Non sono stati quelli.

              • Francesco scrive:

                Mi spiace molto che la pizza ti lasci conseguenze così negative, io se la mangio SG non ho cascami negativi. E ne sono goloso.

                Sulla moneta, gli USA hanno reso il dollaro pienamente convertibile perchè fosse accettato come moneta di scambio universale: dubito, per il nulla che vale, che il RMB possa insidiare quello status senza liberalizzazione. Che è cosa ben diversa da contratti capestro a gloria del PCC e annunci in stile Ventennio.

                Chi vivrà vedrà!

                PS non solo non credo al Vudu, temo anche che mi sia proibito praticarlo. Stai sereno.

                😀

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Sulla moneta, gli USA hanno reso il dollaro pienamente convertibile perchè fosse accettato come moneta di scambio universale”

                Immagina adesso che gli stessi USA decidano (come stanno facendo) di trasformare questo status in arma, privando alcuni paesi dell’accesso al dollaro (lo hanno sostanzialmente fatto con la Russia, quindi non è fantascienza). Sì, la Cina ad oggi non può scalzare il dollaro, ma gli Stati Uniti possono eccome.

              • Francesco scrive:

                credo di essere d’accordo con MT!

                con la fesseria delle sanzioni, gli USA possono riuscire a creare un sistema monetario dollaro-esente nel mondo

                ma già parlare di sanzioni dopo gli anni ’30 del secolo scorso è stupido

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “verranno usati i soldi sequestrati ai russi. Quelli che avevano depositato nelle banche occidentali”

          Io vedo dei problemi insormontabili al di fuori dei fondi di proprietà diretta della Federazione Russa e delle sue società partecipate: per usare il denaro devi confiscarlo, non sequestrarlo, ma a quel punto devi trovare o un motivo di pubblica utilità (e allora devi ristorare chi subisce l’esproprio), oppure devi usare una legge penale.

          • Fuzzy scrive:

            https://www.ilmessaggero.it/mondo/yacht_ville_oligarchi_russi_conti_bancari_quanto_valgono_confisca_ultime_notizie-6710314.html

            qui dice:
            Ragion per cui oggi Bruxelles illustrerà il piano per armonizzare le disposizioni relative alla confisca, che rimarrà comunque di competenza delle magistrature statali: la Commissione creerà cioè le basi per la definizione comune di una fattispecie di reato – accanto a crimini come terrorismo e traffico di essere umani – che corrisponde alla violazione delle sanzioni decise dall’Ue, in virtù della quale attivare la confisca dei patrimoni russi. La proposta legislativa punta ad affrontare una debolezza di lunga data nell’Ue, con molti Stati che non dispongono di quadri giuridici solidi per l’esproprio dei beni

            Tecnicamente non saprei che dire.
            Ma ho la vaga sensazione che alla fine questi beni saranno espropriati.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Bruxelles non c’entra niente: qui è la Corte di Strasburgo a decidere.
              Ma poi qualcuno crede davvero che quegli yacht valgano veramente qualcosa? Serve un oligarca per comprarli e tenerli in piedi, cioè gente che non si compra la barca usata.

  6. Moi scrive:

    … Docufilm su Cleopatra :

    Egyptian lawyer sues Netflix over Queen Cleopatra

    https://egyptindependent.com/egyptian-lawyer-sues-netflix-over-queen-cleopatra/

    Egyptian lawyer Mahmoud al-Semary has filed a case with the Public Prosecutor to shut down the Netflix platform in Egypt, following the trailer release of “Queen Cleopatra. ” A new documentary depicting the historical figure as a black woman.

    • Moi scrive:

      https://www.lastampa.it/spettacoli/2023/04/20/news/netflix_cleopatra_nera_polemica-12764394/

      “Cleopatra non è nera”, gli egiziani fanno causa a Netflix per la serie tv sulla regina
      L’ira dell’Egitto: «La docu-serie cancella la nostra identità». Scoppiano le polemiche

      • tomar scrive:

        Non si capisce tutto sto casino per una Cleopatra che dalle immagini sembra non certo una negra tipo congolese ma piuttosto una calabrese solo un po’ abbronzata.

      • Miguel Martinez scrive:

        Ottimo articolo di Marina Montesano su Minima Cardiniana a proposito della “Cleopatra nera”:

        https://www.francocardini.it/minima-cardiniana-415-5/

        finalmente qualcuno che sa cogliere lo specifico statunitense.

        • PinoMamet scrive:

          Tutto bello finché parla dell’immaginario statunitense, solo che in effetti le fonti iconografiche su Cleopatra non mancano, ed effettivamente la Bellucci o Liz Taylor sono meno improbabili, nel ruolo, di questa attrice di Netflix.

          Anche l’albero genealogico di Cleopatra è ricostruibile con poche incertezze, e la probabilità che avesse anche, e sottolineo anche, origini subsahariane, se non escludibile al cento per cento, è comunque molto bassa.

          Del resto anche i reali inglesi hanno tra o tanti una lontana antenata “mora ” spagnola e una meno lontana “forse” mulatta portoghese, ma esiterei a far interpretare Re Carlo da Will.Smith…

          • paniscus scrive:

            “Anche l’albero genealogico di Cleopatra è ricostruibile con poche incertezze, e la probabilità che avesse anche, e sottolineo anche, origini subsahariane, se non escludibile al cento per cento, è comunque molto bassa.”—-

            Citofonare Mary Lefkowitz…

        • PinoMamet scrive:

          Comunque da italiano (almeno per tre quarti) protesto vivamente per il sottoutilizzo di attori italiani, spagnoli, greci ecc. nel ruolo di antichi romani o greci.

          le produzioni statunitensi ci sbattono sempre attori anglosassoni o comunque nordici, quasi sempre difficilmente passabili per mediterranei, antichi o moderni.

          Ci sono eccezioni: Marlon Brando era un accettabilissimo Marco Antonio, e anche Russel Crowe (peraltro ultimamente assuefatto a Roma…) non era male come antico romano…

          ma in genere sono proprio facce palesemente sbagliate.

          • mirkhond scrive:

            Il fatto è che quelle facce anglosassoni hanno finito per entrare anche nell’immaginario di tanti italiani.
            Vedi commenti al limite del delirio su antichi romani e greci come tribù “germaniche” composte di biondi con gli occhi azzuri, molto diversi dagli italiani di oggi, che discenderebbero da schiavi vicono-orientali e nordafricani. 🙂

          • mirkhond scrive:

            “Comunque da italiano (almeno per tre quarti) protesto vivamente per il sottoutilizzo di attori italiani, spagnoli, greci ecc. nel ruolo di antichi romani o greci.”

            Nella serie televisiva Roma, andata in onda nel 2006, l’unica attrice italiana tra i protagonisti, tutti anglosassoni, Chiara Mastalli, interpretava una schiava nordica, presumibilmente celtica….

  7. Moi scrive:

    @ FRANCESCO / PINO (Tutt*)

    Da Fantozzi ai cinepanettoni: il declino dell’Italia spiegato in tre film

    https://www.youtube.com/watch?v=zytgMLkCvKE

    21 min : 27 sec

  8. Andrea Di Vita scrive:

    @ moi

    “Fantozzi”

    L’idea del confronto fra i tre film è ottima, ma la conclusione è insensata.

    Come si fa a dire che “ambientalismo, anticlericalismo, femminismo, rifiuto del culto dell’identità e volontà di controllo della popolazione” sono la causa addirittura del “tradimento della sinistra verso le classi popolari”? C

    Cosa c’entra?

    E io che credevo che la sinistra avesse cominciato il distacco dalle classi popolari quando Lama cominciò a parlare di moderazione salariale e quando Occhetto fece il pastrocchio della Bolognina 🙂

    (Anzi, io comincerei pure dall’amnistia Togliatti, ma passi)

    Si comincia con la Bolognina e di finisce con Letta-mitraglietta.

    Quanto alla Schlein, poveretta, non è ancora né carne né pesce. Da un lato vuol mandare armi ai nazisti che leggono Kant dall’altro vuole il salario minimo. Cominciare a stercorizzarla fin d’ora è ingiusto, dai!

    Come diceva il mio maestro delle elementari quando beccava qualcuno a suggerire: sa sbagliare da sola.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Peucezio scrive:

      Andrea,
      “Come si fa a dire che “ambientalismo, anticlericalismo, femminismo, rifiuto del culto dell’identità e volontà di controllo della popolazione” sono la causa addirittura del “tradimento della sinistra verso le classi popolari”? C

      Cosa c’entra?

      E io che credevo che la sinistra avesse cominciato il distacco dalle classi popolari quando Lama cominciò a parlare di moderazione salariale e quando Occhetto fece il pastrocchio della Bolognina”

      Eh mbeh?
      E che differenza c’è fra le due cose?
      Questi ideologismi alla moda sono la sovrastruttura, parafrasando Marx, dell’erosione dei diritti dei lavoratori.

      • Miguel Martinez scrive:

        “Questi ideologismi alla moda sono la sovrastruttura, parafrasando Marx, dell’erosione dei diritti dei lavoratori.”

        Il capitalismo trasforma a velocità sempre crescente le risorse accumulate in miliardi di anni, prima in prodotti e poi in rifiuti.

        Ci siamo?

        Il capitalismo quindi è nell’immediato espansivo, per non dire esplosivo: mentre le sue macchine aboliscono la fatica, i suoi prodotti arricchiscono in modo mai prima vista le persone.

        Poi a un certo punto, le macchine rendono superflue le persone.

        Gli operai, innanzitutto. Che non sono stati aboliti a causa del “tradimento dei politici di sinistra” che poveretti non sono né meglio né peggio del resto dell’umanità. Sono stati aboliti perché le macchine, e gli opifici del Messico o del Bangladesh, permettono di eliminarli.

        Poi si passa al ceto medio, che è quello attualmente sotto atacco da parte del capitalismo: i fornai, i traduttori a partita iva, i tassisti, i “gilets jaunes” che non si possono più permettere la benzina che gli serve per fare i pendolari in un sistema tutto costruito attorno all’automobile.

        Goldman Sachs prevede 300 milioni di posti di lavoro da ceto medio (compresi quelli del computeraro, per capirci) che stanno per essere annientati dalle nuove tecnologie. E a parte uteri-in-affitto, non è che sull’orizzonte si vedano molti lavori nuovi.

        Ora, il ceto medio non ha un interlocutore chiaro, come ce l’avevano gli operai di una fabbrica (“il padrone”). Il loro nemico è ovunque e da nessuna parte, sono sia le multinazionali che le tasse, sia la distruzione dell’ambiente sia il fatto che devono cambiare auto per non inquinare…

        E’ da lì che nasce il famoso “Populismo” e tutto il resto. E la principale missione che si sta dando in questo periodo la sinistra politica consiste, mi sembra, nel tentativo di schiacciare la rivolta del ceto medio.

        • Miguel Martinez scrive:

          La cosa bella è che il Ceto Medio nasce in massima parte, geneticamente, dalla “emancipazione del proletariato”: il 70% dei “piccoli borghesi” che conosco io hanno il nonno contadino o il babbo operaio.

          Resta una parte che è residuo di ceti “borghesi” più antichi (è anche il caso mio).

          Ma l’emancipazione della classe operaia ha inevitabilmente portato qualche operaio a mettersi in proprio, o a far studiare i figli…

          • mirkhond scrive:

            Qual’è la soluzione ad un futuro da paura?

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Mirkhond

              “Qual’è la soluzione ad un futuro da paura?”

              La soluzione?

              Non aver paura, direi.

              Vivere il presente con gioia.

              • Francesco scrive:

                ORAMM!

                Duca, dai, uno dei grandissimi vantaggi di essere religiosi è esattamente questo.

                Sapere che si morirà, senza nevrosi e senza necessità di rimuoverlo, e poter essere felici lo stesso.

                Non buttare via le cose belle!

                Ciao

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “religiosi”

                Vale anche per gli epicurei.

                E senza i terrori e i sensi di colpa propri delle religioni.

                Tantum potuit religio suadere malorum.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Veramente quelle robe lì ricadono sotto “rimozioni che causano profonde nevrosi”

                Il bello della religione è la sua onestà intellettuale, a fronte dei miserabili trucchetti linguistici del laicismo

                🙂

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “nevrosi”

                Rileggiti ‘Mosè e l’origine del monoteismo’ di Freud, e poi vedi cosa crea le nevrosi.

                Se non hai molto tempo ti puoi sentire quello che racconta Barbero su come è morta Santa Caterina da Siena.

                https://www.youtube.com/watch?v=dvidGZV733A

                Sei hai ancora meno tempo troverai un terzo illuminante esempio dei rapporti fra sanità mentale e religione lo puoi trovare nella storia della Crociata dei Fanciulli.

                https://it.wikipedia.org/wiki/Crociata_dei_fanciulli

                Ciao!

                Andrea Di Vita

        • Peucezio scrive:

          Miguel,
          “E la principale missione che si sta dando in questo periodo la sinistra politica consiste, mi sembra, nel tentativo di schiacciare la rivolta del ceto medio.”

          Frase da scolpire.

          • Roberto scrive:

            Si ma che vuol dire?

            • Francesco scrive:

              Nulla ma possiamo metterla con altre altrettanto utili, tipo “gli operai all’estero non sono operai”, “non si vedono nuovi mestieri all’orizzonte”, ” comincerei pure dall’amnistia Togliatti,”, etc. etc.

              Roba da passare ai Guzzanti o chi per loro oggi campa di aria fritta.

            • Peucezio scrive:

              Roberto,
              vuol dire quello che dice, che c’è da capire?

              • Roberto scrive:

                Cossa Miguel intende per sinistra, per rivolta e per ceto medio e cosa fa per schiacciare la rivolta, giusto per iniziare

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Cossa Miguel intende per sinistra, per rivolta e per ceto medio e cosa fa per schiacciare la rivolta, giusto per iniziare”

                al volo al volo…

                1) “sinistra” = Repubblica

                2) “rivolta” tutto ciò che va dalle barricate in piazza in Francia ai mugugni in Italia.

                3) “ceto medio” diciamo (in maniera approssimativa) chi è proprietario di una casa, ha l’auto e può mandare i figli all’università

                4) “cosa fa per schiacciare la rivolta”… dire che il Problema Numero Uno sono le tipiche rivendicazioni/preoccupazioni dei “bottegai egoisti”, più o meno descritti come il Ritorno di Hitler.

              • Miguel Martinez scrive:

                ““Cossa Miguel intende per sinistra, per rivolta e per ceto medio e cosa fa per schiacciare la rivolta, giusto per iniziare””

                Aggiungo che con questo non mi schiero: il livello di vita del ceto medio occidentale semplicemente non è sostenibile a lungo, e quindi il collasso è inevitabile.

                La cosa interessante casomai è che il ceto medio sia oggi il primo a pagare (o meglio il secondo, dopo la classe operaia), mentre i super-ricchi continuano ad arricchirsi come mai prima nella storia.

                L’esempio più chiaro è quello olandese: da qualche parte, l’Olanda deve ridurre le emissioni. E hanno deciso di ridurre quelle degli allevatori di bestiame (che effettivamente hanno un impatto devastante), ma di aumentare quelle dell’aeroporto di Schiphol.

              • Roberto scrive:

                Però è una frase che suona bene, questo certamente

              • roberto scrive:

                miguel

                “L’esempio più chiaro è quello olandese”

                non ho ben capito l’esempio: l’allevatore è ceto medio, mentre quello che vende tulipani a schipol o il tizio che va in aereo ad amsterdam a farsi le canne sono “super ricchi”?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “non ho ben capito l’esempio: l’allevatore è ceto medio, mentre quello che vende tulipani a schipol o il tizio che va in aereo ad amsterdam a farsi le canne sono “super ricchi”?”

                Non mi sono spiegato bene.

                Da una parte abbiamo singoli allevatori, certamente molto più benestanti di me, ma che individualmente muovono fondi molto limitati.

                Dall’altra abbiamo investimenti miliardari di grandi finanziarie sull’espansione di uno dei principali hub commerciali del pianeta.

                Poi è chiaro che il mondo è complesso, abbiamo anche la banca in cui il bovaro investe i suoi risparmi, come abbiamo il tizio che va ad Amsterdam a farsi le canne.

                Ma credo che sia ampiamente prevedibile dove il governo imporrà dei tagli.

              • Miguel Martinez scrive:

                Prendiamo un altro esempio.

                1) Esiste un tizio con una vecchia auto a Diesel, puzzolente e inquinante (lui l’aveva comprata a suo tempo perché l’Europa faceva i favori a chi comprava auto a Diesel, considerate allora… meno inquinanti).

                2) Esiste un progetto di megainvestimenti delle più grandi imprese italiane per fare la terza corsia dell’autostrada da Arezzo a Firenze, con gigantesche colate di cemento che renderanno ancora più attraente viaggiare sull’autostrada e quindi porteranno a un notevole aumento dell’inquinamento.

                Ora, secondo te, lo Stato nelle sue varie articolazioni:

                1) bloccherà il progetto di terza corsia oppure

                2) introdurrà dei divieti in certe parti di Firenze all’ingresso di auto a Diesel?

              • Roberto scrive:

                Io spero che blocchi il tipo con il Diesel puzzolente

                La macchina vecchia e che va a carbone non ha nessunissima ragione di esistere, se non per il suo proprietario. La terza corsia ha probabilmente un’utilità per la collettività…si ho capito non per te che non hai la macchina ma per tutti quelli che restano imbottigliati nel traffico perdendo tempo e inquinando inutilmente

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Roberto

                “La macchina vecchia e che va a carbone non ha nessunissima ragione di esistere, se non per il suo proprietario.”

                E’ una risposta chiara e coerente.

                Inventiamo un po’ di cifre per chiarire meglio, però. Tagliando con l’accetta e riducendo tutto a “emissioni”, mentre la questione è infinitamente più complessa.

                1) Lo Stato (nel senso più ampio) scopre che occorre ridurre le emissioni, pena disastri di ogni sorta, tipo aumento dei ricoveri ospedalieri.

                2) l’insieme delle macchine vecchie che vanno a carbone emettono 1000.

                3) l’insieme di lavori per la terza corsia e dell’aumento conseguente del traffico emette 10.000.

                Quindi si impone al proprietario della vecchia macchina che va a carbone di rottamare quella che ha (tanto non gliela compra nessuno) e comprarsi un’auto nuova di zecca prodotta con metalli australiani in Turchia a un costo ambientale notevole, ma che emette per 50 e non per 100.

                4) Siccome la nuova auto emette per 50, lo Stato può dire di aver ridotto del 50% le emissioni, che invece sono aumentate e di tanto.

                5) Il proprietario dell’auto a carbone si trova a dover scegliere se pagare gli studi all’università a suo figlio o comprarsi l’auto nuova che gli permette di fare il pendolare. E legge su Facebook che i gretini raccontano balle e vogliono farci mangiare gli insetti, e si incavola come una belva.

              • roberto scrive:

                Caro Miguel,

                se provi a rileggere con un po’ di distacco, stai cercando di dimostrare la tua tesi tirando fuori numeri che né io né te sappiamo se corrispondono alla realtà e dando per scontate un sacco di cose.

                innanzitutto, dove sta scritto che aggiungere una corsia comporti automaticamente un aumento del traffico? la cosa non è per niente scontata, perché implica che già adesso ci sia un numero significativo di persone che rinunciano alla macchina perché reputano la strada scomoda, cosa che è tutta da dimostrare.

                l’unico punto certo è, come dicevo ieri, che la macchina a carbone ha una utilità solo ed esclusivamente per il suo prooprietario e che quindi si, effetivamente, chiedere al proprietario di disfarsi della sua auto a carbone puzzolente e inquinante vuol dire chiedergli un sacrificio.

                PS in francia, ormai in quasi tutte le grandi città l’accesso è vietato o fortemente limitato alle macchine più inquinanti. devi chiedere (= comprare) una vignetta che corrisponde alla tua macchina e a seconda della vignetta hai più o meno restrizioni. per dire, a gennaio io volevo andare a parigi in treno, sciopero dei trenio => macchina => obbligo di comprarmi la vignetta sennò a parigi non ci puoi andare

                https://www.certificat-air.gouv.fr/

              • roberto scrive:

                sul punto 5, come tu stesso mi insegni non è necessario avere la macchina per fare il pendolare, vale sia se hai una ferrari sia se hai una macchina a carbone

              • Francesco scrive:

                Miguel

                lo sai che tutta la tua tesi si basa sull’assunto che costruire la nuova corsia (cosa che si fa una volta sola) inquini di più dell’insieme delle macchine vecchie?

                e che se fosse vero il contrario, avresti dimostrato perchè Macron ha ragione e i Gilet gialli hanno torto?

                🙂

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “lo sai che tutta la tua tesi si basa sull’assunto che costruire la nuova corsia (cosa che si fa una volta sola) inquini di più dell’insieme delle macchine vecchie?”

                Ci sei quasi: dico che inquina di più dell’insieme delle macchine vecchie + la loro sostituzione con macchine nuove; e parlo non solo della costruzione della terza corsia, ma di tutta la sua vita (stimabile in una cinquantina di anni minimo).

                Considerando che il calcolo reale è estremamente difficile:

                tipo, impatto sulle spiagge dell’estrazione della sabbia per il calcestruzzo della terza corsia più impatto sulle falde acquifere di un’ampia cementificazione;

                inoltre stiamo parlando di una terza corsia tra Arezzo e Firenze, contro il divieto di ingresso sui viali di Firenze delle auto a Diesel, per cui i confronti dimensionali diventano davvero difficili.

                Certo, se si eliminassero le auto a carbone 🙂 senza sostituirle e senza costruire una terza corsia, avrebbero assolutamente ragione i Macron e torto quelli che se la prendono con “i gretini”.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “corsia”

                Ha ragione Roberto.

                Se si accetta l’idea che eliminare le macchine ‘a carbone’ fa bene all’ambiente – in linguaggio dei fisici: se si accetta l’ipotesi che eliminare le macchine ‘a carbone’ riduce l’energia sprecata a parità di energia utile ottenuta – allora ti garantisco che è proprio impossibile ottenere questo risultato senza fare del lavoro – cioè senza costruire infrastrutture, terza corsia o simili.

                Prima te lo dimostro col linguaggio dei fisici, poi traduco in quello dell’uomo della strada.

                Ridurre l’energia sprecata a parità di energia utile ottenuta vuol dire aumentare l’efficienza.

                Aumentare l’efficienza significa diminuire l’entropia complessiva della biosfera.

                Ma la biosfera evolve su tempi molto più lunghi di quelli della costruzione di una terza corsia.

                Quindi, per quanto riguarda la costruzione di una terza corsia la biosfera possiamo considerarla un sistema isolato.

                E non si può ridurre l’entropia di un sistema isolato (dice il solito Secondo Principio, questa volta nella versione di Clausius) senza fare del lavoro (come quello della costruzione della terza corsia).

                In parole povere: se si potesse ridurre la puzza senza sforzo lo si sarebbe già fatto, perché a nessuno piace respirare cancro.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

                P.S. E’ il motivo per cui non capirò mai la fobia dei Verdi verso le infrastrutture. La loro mobilitazione contro la TAV è un esempio surreale di ecologisti che contestano un treno, preferendogli evidentemente l’aereo, i camion o le automobili.

              • Roberto scrive:

                Andrea

                “E’ il motivo per cui non capirò mai la fobia dei Verdi verso le infrastrutture”

                È una fobia che non ha nulla a che vedere con l’ecologia

              • Roberto scrive:

                Miguel

                “la loro sostituzione con macchine nuovE”

                Magari il semplice divieto di usare macchine a carbone spingerà il proprietario di una macchina a carbone a rinunciare alla macchina per usare i mezzi pubblici…resta quindi positivo dal punto di vista ecologico

            • roberto scrive:

              grazie miguel,

              quindi la frase vuol dire

              “la principale missione che si sta dando in questo periodo repubblica consiste, mi sembra, nel tentativo di dire che il Problema Numero Uno sono le tipiche rivendicazioni/preoccupazioni dei “bottegai egoisti”, più o meno descritti come il Ritorno di Hitler, parlando di
              tutto ciò che va dalle barricate in piazza in Francia ai mugugni in Italia da parte di chi è proprietario di una casa, ha l’auto e può mandare i figli all’università”

              ok, non so se sono d’accordo perché repubblica lo leggo sempre di meno ma mi pare plausibile

              • Francesco scrive:

                A discolpa di Repubblica, tocca notare che questa “classe media” si sta buttando disperatamente a Destra, avendo visto che la Sinistra non ha bacchette magiche.

                Mi fa sorridere l’idea che Meloni o Trump siano visti come taumaturghi ma tant’è!

    • Fuzzy scrive:

      Infatti, la combinazione del cambiamento climatico; l’inquinamento sempre più tossico del suolo, dell’acqua e dell’aria; esaurimento del terreno coltivabile, dell’acqua, dell’energia e dei metalli critici; sviluppo galoppante di terre selvagge e agricole; e effetti di secondo ordine come la perdita di habitat e biodiversità, l’acidificazione degli oceani e la drammatica perdita di ghiaccio della Groenlandia che potrebbe portare a un’interruzione della corrente oceanica della Corrente del Golfo che mantiene temperata gran parte dell’Europa: tutto ciò ha acquisito così tanto slancio che, francamente , non abbiamo bisogno di alcun aiuto dal futuro per ucciderci come specie.

      https://www.resilience.org/stories/2023-04-23/dangers-from-future-technologies-its-the-current-ones-that-are-killing-us/

      La sinistra?
      La destra?
      Esistono ancora se non come fenomeni di cosmesi?
      Non credo. L’unica religione vincente del nostro tempo è il consumismo.
      Vedi Harari: “Sapiens, da animali a dei”.
      Attenzione. Credo sia un vegano.

      • Francesco scrive:

        Grazie

        Se prima avevo 10 motivi per non leggerlo, ora ne ho 12 (vegano vale per due)

        😀

        • Fuzzy scrive:

          E invece quasi vegano 8.
          (Quasi vegano vale meno due).
          E non si rischia il terzo girone dell’inferno.
          Anzi, si pongono le basi materiali per l’auspicata rivoluzione agricola della coltura promiscua. A dir la verità l’avevano già inventata gli Etruschi, poi sono arrivati quei cialtroni dei Romani coi loro latifondi e i loro schiavi e l’agricoltura ha preso tutt’altra direzione.
          https://www.resilience.org/stories/2023-04-20/in-praise-of-promiscuous-cultures/
          Sarebbe una lunghissima storia se uno la sapesse tutta. Ma io ne so poco.
          Oddio, ci sono degli studi di 300 pagine su questo, ma io ho letto solo il riassuntino finale.
          Insomma, morale della favola che tu legga Harari o no, poco m’importa.

  9. Andrea Di Vita scrive:

    @ peucezio

    “ideologismi”

    È questo il punto chiave.

    Cambiamento climatico, liberazione della donna ecc. non sono ideologismi, ma temi concreti su cui si misura l’efficacia di quel ‘cambiamento dello stato di cose presente’ dominato dalla proprietà privata dei mezzi di produzione: cambiamento che almeno da Marx in poi rappresenta il fine della sinistra.

    Nel momento in cui la sinistra accetta il libero mercato, e quindi la proprietà privata anche dei mezzi di produzione (libertà è libertà di licenziare…), come fondamento del vivere sociale si priva dello strumento principe – la coscienza di classe – per provare a cambiare le cose.

    È come se un fabbro si ostinasse a voler sostituire una serratura difettosa avendo buttato via il necessario cacciavite per adoperare al suo posto una lima da falegname. Ci perde di credibilità, come minimo.

    Così la Bolognina è stata una formidabile arma in favore della reazione, e dunque un eccezionale errore al di là delle buone intenzioni che lo hanno motivato e che sappiamo tutti di quale via forniscono il lastrico. Cambiare nome al PCI dopo e non prima la caduta del Muro equivale a dare ragione ai Guareschi e ai Pisano’ che mentendo identificavano il Comunismo con l’oppressione imperiale di Mosca, come se i fratelli Cervi, Guido Rossa e Peppino Impastato non fossero mai esistiti.

    Mi sono sempre chiesto -oziosamente, a dire il vero- se quella sconcia risoluzione del parlamento di Strasburgo che equipara nazismo e Comunismo -e che ha aperto la strada ai nazisti che leggono Kant- sarebbe stata possibile con un PCI al governo in uno dei paesi fondatori della UE, e se la sciagurata privatizzazione senza regole di Autostrade che ha portato alla tragedia del ponte Morandi sarebbe avvenuta con Pajetta ministro delle infrastrutture.

    La Schlein non è da criticare per gli obiettivi che indica, ma per quello che una volta si sarebbe giustamente chiamato ‘velleitarismo’: quell’attitudine inveterata cioè dei dirigenti della sinistra a credere che basti evocare un fine supremo e desiderabile perché tutti magicamente si assiepino a votare chi quel fine proclama.

    È un’attitudine retorica copiata dai preti; ma almeno i preti hanno una Provvidenza sulle cui spalle scaricare la croce del fallimento.

    A tutt’oggi Schlein sembra ignorare che ogni azione politica, come diceva Schmitt, prima di essere a favore di qualcuno è contro qualcun altro, e che a voler accontentare ciascuno (il ‘ma anche’ dei Veltroni versione Crozza) si finisce con lo scontentare tutti.

    Però ammetto che è presto per giudicarla. Se la Meloni è passata dallo strillare di volere il blocco navale al triplicare il numero dei migranti sbarcati, chissà cosa succederebbe con la Schlein al suo posto.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Peucezio scrive:

      Andrea,
      però non c’è solo la teoria, c’è anche la realtà.
      Ammesso che la difesa dei culattoni o delle piante abbia mai fatto parte della teoria marxista, in ogni caso oggi la combinazione perfetta di neoliberismo, finanziarizzazione dell’economia, concentrazione della ricchezza da una parte ed ecologismo, femminismo, transessualismo, ecc. dall’altra è un dato di fatto: alla struttura economica neoliberista e capitalista avanzata corrisponde la sovrastruttura di quest’ideologia ecologista frocia e sessuofobica.
      E non mi sembra che l’una cosa sia di ostacolo all’altra, anzi, si sposano e si rafforzano perfettamente.
      Che poi omosessuali, donne, ecc. siano anche lavoratori, non siano tutti miliardari (anzi, lo è una parte infinitesimale di loro, come della popolazione in genere) è un’altra questione. Ma se i negri ci tengono di più a non essere chiamati “negri” e ad abbattere le statue dei generali sudisti che a riscattarsi economicamente e i culattoni ci tengono di più ai pronomi che a poter trovare un lavoro decente e tutelato, che possiamo farci? Possiamo anche spiegare loro che non gli conviene: ci considereranno nemici e ci daranno dei fascisti.

    • Peucezio scrive:

      Insomma, la teoria non dev’essere refrattaria al dato di esperienza.
      Oggi quando parli con gente di sinistra hai la sensazione straniante che ti parlino di un mondo di ottant’anni fa come se fosse quello attuale, come se si fossero risvegliati dal coma e non abbiano ancora aperto un giornale.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ peucezio

        “coma”

        Magari.

        Ottant’anni fa si avevano le idee chiare. Formulate in quel modo dogmatico, sono state sconfitte nel 1989. Da allora la sinistra ha letteralmente buttato via il bambino con l’acqua sporca, mostrandosi più liberista dei liberisti veri. Così, le battaglie di per sé sacrosante di LGBT+ e soci hanno finito col diventare – qui hai ragione – il belletto del dominio capitalista.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Miguel Martinez scrive:

          Per ADV

          “Da allora la sinistra ha letteralmente buttato via il bambino con l’acqua sporca, mostrandosi più liberista dei liberisti veri.”

          Riformulo la mia tesi: se un fenomeno avviene con quella portata, e in tutto l’Occidente, è inutile recriminare contro gli individui o le “idee sbagliate”.

          La base sociale della Sinistra (la classe operaia e quelle parti di contadinato e pubblico assimilabili) non esiste più.

          Sopravvive la sovrastruttura organizzativa-intellettuale, che istintivamente prova ostilità verso il tentativo del ceto medio di non venire annientato anch’esso.

          Quindi non potendo scendere in piazza con i gilets jaunes (semplifico), deve giocoforza occuparsi di fuffa, di identità, di emozioni moralistiche, di questioni individuali.

          Assieme a una certa difesa – va detto – dei “molto marginali”, i lavoratori straprecari immigrati, ecc.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Martinez

            “base sociale della sinistra non esiste più”

            La classe operaia e i contadini poveri una volta erano precari. Come nota Pasolini, una volta stabilizzati e imborghesiti spariscono come classe.

            L’esercito industriale di riserva, tuttavia, che il capitalismo inevitabilmente genera non è sparito. Lo formano appunto i milioni di precari che abitano le nostre città. Il loro sfruttamento costituisce la base del capitale dei nuovi padroni ancora troppo piccoli per essere coinvolti nei giochi della grande finanza, e costituisce anche la base della struttura produttiva del paese.

            (E’ proprio il mancato coinvolgimento di questi milioni di precari che verosimilmente porterà le proteste in Francia contro la riforma pensionistica di Macron su un binario morto, dato che finora tali proteste coinvolgono soprattutto i dipendenti ‘garantiti’ rappresentati dai sindacati confederali).

            I pecari sono il nuovo Terzo Stato.

            Ma – come notato argutamente da Orwell in ‘1984’ e prima di lui da Lenin in ‘Che fare?’ – da sola la massa del Terzo Stato non acquisisce la coscienza di essere classe, di essere cioè determinata principalmente dai propri (precari) rapporti coi mezzi di produzione posseduti dai datori di lavoro.

            E senza un gruppo di persone che mostri loro la situazione vista dall’esterno della loro classe, quindi con meno errori di prospettiva e senza disperdersi dietro obiettivi particolari, rimarrà sempre un gregge di frustrati in balia del primo demagogo di turno.

            E’ il non costituire più quel ‘gruppo di persone’ che consiste il moderno tradimento dei chierici.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Miguel Martinez scrive:

              Per ADV

              “E’ il non costituire più quel ‘gruppo di persone’ che consiste il moderno tradimento dei chierici.”

              Riflessioni sanamente marxiste, e abbastanza vere.

              Il problema sta nel definire “precari”: dove passa il confine tra

              1) il traduttore seduto comodamente davanti al suo computer, che non sa se troverà un lavoro nella casella email oppure una creativa minaccia dell’Agenzia delle Entrate Riscossioni

              2) il rider pakistan sotto la pioggia che non sa se gli arriverà su Whatsapp la richiesta di consegnare di corsa in una pizza, mentre deve compilare una richiesta di permesso di soggiorno in un linguaggio incomprensibile

              Chiaro che preferisco fare il traduttore, ma la differenza sostanziale tra i due dove sta?

              E se siamo tutti precari, sono precari anche i “bottegai” e gli artigiani di San Frediano, che uno dopo l’altro hanno dovuto chiudere, è precario anche il calzolaio che è morto suicida dopo che è stato sfrattato ed è rimasto a dormire nella sua “bottega” senza acqua corrente.

              Cioè proprio quelli che tu definisci come il “nemico di classe”.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “differenza”

                Nel potere d’acquisto.

                Potere d’acquisto che riflette il diverso potere contrattuale delle due categorie.

                Se a un traduttore viene chiesta una traduzione in Polacco di un contratto assicurativo il 23 aprile per il 26 aprile quando tutti sono fuori città per il ponte il traduttore aumenta le tariffe.

                Se al rider viene chiesto di consegnare la pizza dall’altro capo della città sotto la pioggia il rider non può rialzare la tariffa senza perdere il posto: il rider lo sostituisci ma il traduttore no.

                “bottegai”

                Nessuno li obbliga a fare i bottegai. Possono sempre andare a fare i camerieri o i rider. Tanto di lavoro ben pagato ce n’è in abbondanza, no? Se poi votano quelli che con quindicimila euro al mese dicono che la tragedia dell’Italia sono i percettori del reddito di cittadinanza a 500 euro al mese di che si lamentano? A lavorare, pelandroni!

                https://www.ilsole24ore.com/art/fisco-piu-evasione-irpef-687percento-gli-autonomi-rischi-flat-tax-AEkp4XEC

                Ciao!

                Andrea Di Vita

            • Miguel Martinez scrive:

              per ADV

              “La classe operaia e i contadini poveri una volta erano precari. ”

              Altro dubbio…

              Una caratteristica fondamentale del contadino e dell’operaio è il rapporto diretto con il luogo, con gli altri lavoratori e con l’oggetto del lavoro.

              E’ una cosa che mi ha sempre colpito anche nelle fabbriche più moderne, figuriamoci ad esempio nelle miniere di una volta: il “com-pagno” con cui si divide il pane; o le feste contadine che ritualizzano la condivisione.

              E’ questo che crea comunità, e la comunità crea la forza, e permette anche di battersi.

              Immagino che i rider pakistani che stanno seduti davanti alla pizzeria provino qualcosa di simile, ma ognuno ha un compito fortemente individualizzato, e comunque sono quattro o cinque e non mille come i villaggi contadini, o diecimila come gli operai di una fonderia.

              Certo, ci sono situazioni particolari, come i facchini dei depositi Amazon, che sono probabilmente centinaia. Ma non sono i numeri che possono creare la base di un vero movimento sociale.

              • Francesco scrive:

                buona osservazione ma punterei di più il riflettore sulla “precarietà”, che ad oggi mi pare una fissazione di Andrea e non un elemento rilevante nell’analisi delle classi sociali

                tanto meno in una visione marxiana.

                PS tra i precari non hai messo l’allenatore professionista, che guadagna milioni di euri ma è licenziabile dall’oggi al domani.

              • Roberto scrive:

                Miguel

                “Una caratteristica fondamentale del contadino e dell’operaio è il rapporto diretto con il luogo, con gli altri lavoratori e con l’oggetto del lavoro.”

                La cosa secondo me è vera per tutti i lavoratori (forse e sottolineo forse un po’ meno per i liberi professionisti)
                È una delle ragioni per le quali sono molto contrario al telelavoro che sotto la suadente (e spesso falsa) promessa di lasciare più tempo per la vita personale, spezza completamente questi legami

              • roberto scrive:

                Francesco e Miguel

                “tra i precari non hai messo…”

                tutti i professionisti, tutti i dipendenti privati (chessò la cameriera del pub che fallisce, l’impiegata dell’agenzia di viaggi che fallisce….), si salvano solo i dipendenti pubblici

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “allenatore”

                Quanti sono gli allenatori professionisti?

                E quanti i camerieri in nero?

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ martinez

                “non sono numeri”

                Non ne sono mica così sicuro.

                Forse (e dico ‘forse’) era vero una volta, con categorie sociali abbastanza stabili e ben definite.

                Ma adesso che il libero mercato è l’unica ideologia e la precarietà è il nuovo terrore, in una società che non è più tale ma è composta da tanti individui atomizzati dove se uno cade svanisce dal corpo sociale ed è misteriosamente solo per colpa sua (sto ricalcando la definizione che Arendt dà del totalitarismo come somma di terrore e ideologia), tutti potenzialmente sono precari, e il numero dei precari veri e propri è sempre più alto.

                Altrimenti non si spiegherebbe come mai alle mense del Caritas si affollano anche lavoratori dipendenti col reddito fisso che semplicemente non ce la fanno più ad arrivare a fine mese.

                Come poi questo si concili con una rappresentanza politica ‘delle zone ZTL’ sensibile ad esempio ai (sacrosanti) diritti LGBT+ è tutto da vedere. Da quella rappresentanza politica viene la Schlein: staremo a vedere che combina.

                Quello che sappiamo oggi è che le destre rispondono alle ansie dei precari semplicemente offrendo loro un capro espiatorio: i migranti, i “comunisti”, i “radical-chic” ecc.

                Via il marxismo, la sinistra non dà risposte che non siano quelle già compatibili con la società liberista (i diritti LGBT+, ecc.).

                La destra le risposte le dà, ma sbagliate: dove ‘destra’ non è solo chi fa il saluto romano, è chi guadagnando quindicimila euro al mese convince chi ne guadagna milletrecento che la colpa è tutta di chi ne prende cinquecento di reddito di cittadinanza.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

    • Francesco scrive:

      Strumento principe la coscienza di classe? credevo fosse la fiducia nella errata teoria economica di Carletto, da cui può discendere la coscienza di classe.

      Ma una volta riconosciuta la verità, che Marx ha torto e Smith ha ragione, le conseguenze vengono da sole.

      Saluti!

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        “verità”

        Non citero’ Pilato. Mi basta dire che la ‘fiducia in Carletto’ presuppone, e non genera, il pensarsi come gruppo da parte dei poveri, non come milionari in temporanea bolletta come a ciascuno piace illudersi.

        Che Smith abbia poi tutta questa ragione mi pare prematuro dirlo, vista la relativa decadenza degli imperi che professarono e professano le sue idee.

        Alla fine decide tutto l’ultima ratio regum, il cannone.

        (cfr. Graham Allison, “Destinti alla guerra”, Fazi ed.)

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          Ehm, assolutamente no. Visto che stiamo parlando di economia e di origine della ricchezza delle nazioni, i cannoni non hanno un ruolo nel nostro discorso.

          A meno di non aver virato da Marx a Lenin, dalla teoria alla prassi, dalla ricerca della verità a quella del potere. Che poi è faccenda di breve periodo.

          Che il pensarsi dei poveri come gruppo preceda Marx te lo concedo ma solo con lui diventa coscienza di Classe, col significato preciso che il termine “classe” ha nel Sistema marxiano. E senza il quale si torna al nulla precedente (o al pauperismo).

          Saluti

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ francesco

            “cannoni”

            Dubito assai che qualunque modello realistico delle società umane possa mai darsi senza porre a fondamento il ruolo dei cannoni. In tutte le epoche e sotto tutte le latitudini la guerra è un leit-motiv delle attività umane, proprio come i terremoti lo sono della geologia.

            Uno dei maggiori pregi del marxismo, almeno nella versione leniniana, è di aver fornito un quadro concettuale a questa ineluttabile quanto spiacevole circostanza quale non si vedeva dai tempi di Tucidide.

            Un esempio clamoroso dell’interdipendenza fra guerra, società ed economia è la Guerra di Secessione, dove la sconfitta del Sud segna il prevalere del modo di produzione capitalistico su quello servile.

            E dato che persino il diritto si fonda sempre sulle canne dei fucili (ovvero sulla minaccia potenziale dell’uso della forza) non si può dare ricerca della verità (qualunque cosa ciò significhi) disgiungendola dall’analisi della prassi. Il riconoscimento dell’inscindibilità del binomio teoria-prassi è un altro dei pregi del marxismo.

            Sul ‘pensarsi dei poveri’ concordo.

            Più in generale, condivido in pieno la tua opinione che il marxismo non sia una ‘teoria scientifica’ nel senso che alla parola dà Popper, ossia uno strumento per tirare fuori previsioni falsificabili.

            Come la psicanalisi (altro paragone dovuto a Popper) e l’evoluzionismo (cui è storicamente collegato) il marxismo è un inquadramento concettuale che fornisce strumenti per interpretare gli avvenimenti.

            La teoria dell’evoluzione parte ad esempio dal constatare fatti concreti (i fossili, l’evoluzione dei fringuelli delle Galapagos, le mutazioni del DNA) e li interpreta in termini relativamente semplici che consentono di collegare fatti diversi (come il nanismo delle popolazioni insulari di mammiferi), ma non di prevedere quale specie di pipistrelli sopravvive nel milione di anni successivo a un cambiamento climatico (come quello del Permiano) e con quali mutazioni (penne, piume…)

            Così, il marxismo ha facile gioco nell’interpretare appunto la Guerra di Secessione come una sostituzione di un mezzo di produzione con un altro, e ha anche facile gioco nell’identificare nell’espansione senza limiti del capitale finanziario rispetto a quello utilizzato in investimenti produttivi un fattore di instabilità foriero di guerre. Ma non è in grado, studiando la situazione attuale, di prevedere ad esempio l’evoluzione del potere d’acquisto della classe media in Malesia nei prossimi cinquant’anni.

            Insomma, siamo al livello della previsione dei terremoti. Sappiamo più o meno dove ci saranno i peggiori, cosa fare per limitarne i danni e quali sono le condotte pericolose da evitare, ma da qui a prevederne uno ce ne corre.

            Credo del resto – tu potrai correggermi – che la stessa situazione riguardi anche tutta l’economia non marxista. Ricordo quando la regina Elisabetta chiese alla London School of Economics in seduta plenaria come mai gli economisti non avevano previsto la crisi del 2008 🙂

            Insomma, qualunque descrizione delle vicende umane che non tenga conto della loro intrinsica precarietà è destinata a fallire. E la maggiore precarietà nelle sorti delle persone la produce certamente la guerra.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

  10. Roberto scrive:

    Si preoccupano dell’Italia e dell’italiano ed intanto…se ne escono con un italianissimo open to meraviglia girato in Slovenia che qui di posti belli non ne abbiamo
    🙂

    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/04/23/santanche-lo-spot-venere-di-botticelli-e-il-made-in-italy-girato-in-slovenia/7139262/

    • PinoMamet scrive:

      Ps
      Ho letto in fretta ma ci ho capito poco, prima dice che nella popolazione locale c’era diversità genetica superiore a oggi e almeno due gruppi di diversa origine, poi dice che erano pochi e discendevano da un’unica donna … forse parla di due momenti distinti (prima e dopo l’espulsione e ritorno?) ma boh.

      • PinoMamet scrive:

        Ho riletto meglio e pare che dica proprio così: dal quattordicesimo secolo gli ashkenaziti, dopo qualche evento verosimilmente traumatico, sarebbero diventati un gruppo più piccolo e di individui geneticamente uniformi, mentre prima c’era molta più variabilità.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “poi dice che erano pochi e discendevano da un’unica donna …”

        Dice che un terzo degli ebrei dell’indagine di Erfurt discendevano da un’unica donna: gli altri due terzi avevano discendenze diverse, dunque.

        Però è anche vero che quella comunità è particolare, in quanto ha subito una rifondazione dopo il 1349, dice sempre l’articolo: la quota di discendenti di questa donna è rimasta invariata prima e dopo l’evento?

  11. mirkhond scrive:

    Penso che questa uniformità genetica sia stata dovuta alle persecuzioni durante la peste del 1348-1349, e la successiva ghettizzazione delle comunità ashkenazite.
    Vivendo continuamente nel ghetto, finivano per sposarsi sempre tra le stesse famiglie, acquisendo così quell’uniformità genetica che in tempi e momenti diversi non avrebbero avuto.

  12. Moi scrive:

    @ ANDREA DI VITA

    Conosci il cartone animato AntiRacist Hitler ?

    https://www.youtube.com/watch?v=Z8Vj_Ou8TSY

    9 min : 54 sec

    • Moi scrive:

      mi pare sottotitolato in Ceco … dalla ” ů ” .

      • Moi scrive:

        In pratica, diventando “ArciSorosiano” (come direbbe Fusaro) Schleinista / Boldrinista , il Redivivo Pentito Adold Hitler si candida Premier in Israele e ne cancella l’ Identità Ebraica … con uno “tsunami” d’ Immigrati molto “diversity” ! 🙂

        • Moi scrive:

          si candida Premier … e vince, ovviamente.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Moi

            Non lo conoscevo! Grazie!

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            P.S. uno dei protagonisti di “Le guide del tramonto”, il racconto di A.C.Clarke sul primo incontro con gli alieni, è uno scozzese nero col naso camuso e i capelli crespi di un bel rosso pel di carota naturale “come tutti i Britannici del suo tempo”…

            • PinoMamet scrive:

              Si è molto ricamato sulle ricostruzioni dei primi abitanti delle isole britanniche come neri (con gli occhi azzurri mi pare) ma, a occhio e croce e conscio di avventurarmi in un campo non mio, me pare ‘na strunzata.

              Ho visto un video interessante sulla storia genetica d’Europa; una serie di video, anzi, in francese.

              Naturalmente è tutta una storia di “sostituzioni etniche “, che dimostra la scemenza delle idee di purezza razziale.

              Comunque: a un certo punto parla di questo aplotipo di DNA, di solito attribuito agli antichi indoeuropei, che per una di quelle misteriose migrazioni preistoriche di cui non sappiamo niente, perché in fondo erano pre-istoriche, beh, finisce anche in Chad all’incirca, dove tutt’ora si trova.
              E i suoi portatori sono neri, come il carbòn.

              Pare che l’adattamento della pelle alle condizioni climatiche sia piuttosto veloce, e legato a “tocchi” di DNA che non sono i pezzetti che si usano per ricostruire le varie genealogie, ma su questo chiedo aiuto a chi ne sa di più.

              In effetti pare che Adolf Hitler e Desmond Tutu appartenessero allo stesso “aplotipo” di DNA (tipicamente africano infatti) ma non si assomigliavano mica tanto…

            • PinoMamet scrive:

              Uno scozzese nero invece è un grande divulgatore della cultura scozzese su youtube.

              Che sia nero lo ho scoperto perché lo dice lui: a me pareva solo vagamente “strano” , ma in un video risponde a certe critiche di scemi, credo americani, che gli dicono come fa a essere scozzese se è nero ecc.
              Si sa che in America se sei nero non puoi essere bianco, cioè europeo 😉 , e devi essere orgoglioso della “cultura nera”, qualunque cosa sia.

              Beh, salta fuori che è mulatto, con parenti credo ghanesi, ma visto che l’altra metà è scozzese l’apporto scuro si nota a malapena…

              • Moi scrive:

                … Bruce Fummey , per caso ?

                Specie in versione “Rastone” 🙂 mi pare una specie d’incrocio fra Augusto Daolio e Roberto Mercadini _ un Reggiano e un Cesenate, entrambi di provincia … _ dopo un mesetto di tintarella ! 😀

              • PinoMamet scrive:

                Credo sia lui, lo ricordo rastone e direi che la descrizione ci azzecca!

              • Moi scrive:

                Si presta molto a quegli “Esperimenti Sociali” (termine per me un po’ troppo inutilmente pomposo …) per cui la stessa persona ti sembra di un posto o dell’ altro a seconda dell’ abbigliamento / acconciatura / copricapo :

                in genere, dal Basso Mediterraneo EuroAfricano all’ India passando per il Medio e Vicino Oriente.

              • Moi scrive:

                Oramai molti anni fa , ci fu una polemica a Hollywood (0ggi farebbe molto più scalpore) sul fatto che se gli Europei possono essere (spessoc) “intercambiabili”, allora è giusto che possano esserlo a maggior ragione gli Estremo-Orientali !

                Film-esempio ne fu “Memorie di una Geisha” , con personaggi Giapponesi interpretati anche (!) da Cast Cinese “di richiamo” … ancora non era eslposa la popolarità del Cinema SudCoreano ma … senz’ altro ,in un remake odierno, proverebbero a coinvolgere qualcun 🙂 tipo Bae Doo-Na , Song Kang-Ho , Choi Min-Sik ecc …

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Moi

                “Hollywood”

                Ho l’età per ricordare alcuni casi clamorosi di white-washing hollywoodiano.

                Ad esempio, il coprotagonista Giapponese de “La casa del tè nella luna d’agosto” era interpretato da Marlon Brando.
                Gengis Khan fu interpretato da John Wayne.

                Ora che Cleopatra è interpretata da una attrice ricca in melanina, mi aspetto di vedere un biopic su Martin Luther King con Matt Damon nella parte del protagonista.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Moi scrive:

                Park Chan Wook (trascrizione “come se fosse Inglese”, con la quale è universalmente noto …) nel suo “Mademoiselle[*] ” (titolo Italiano, un po’ a c … ) del 2016 ingaggiò un cast tutto Coreano per interpretare anche (!) personaggi Giapponesi (oppressori) .

                [*]

                film storico a forti tinte erotiche, a tratti violente, sulle famigerate “Schiave d’ Amore” : prassi reintrodotta da Hirohito, per incentivare l’ occupazione ; di lì in poi odiatissimo comprensibilmente in Corea.

  13. mirkhond scrive:

    Una volta Miguel disse che, stando a ricerche genetiche, i primi abitatori delle Isole Britanniche provenissero dalla Spagna e fossero imparentati con i Baschi.

  14. Moi scrive:

    NON so se interessa a qualcuno … Colpo di Stato in Sudan ?

    • Moi scrive:

      … Sì, lo so : in Italiotland , fan più notizia i ruttini di Leo & La Vitto Ferragnez !

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ moi

      “Sudan”

      Non è ancora riuscito, mi pare.

      Si vede che gli USA arretrano e i BRICS avanzano.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

    • habsburgicus scrive:

      il Sudan è famoso per i golpe…..
      se qualche sudanese ci legge non si offenda, ma il Sudan partì male ab origine (1 gennaio 1956)
      il Sudan del nord e del centro, SINO a Khartum, avrebbe dovuto essere incluso nell’Egitto..del resto i Khedivé d’Egitto (dal 1867, prima erano solo pascià) rivendicavano -e sino al Mahdi ebbero- quello che oggi chiamiamo Sudan, e pure Masawa (la nostra Massaua) oggi sotto le “tenere” grinfie di Isaias Afeworki che ha instaurato nell’ Eritrea “democratica” un regime di stampo nordcoreano fra l’indifferenza dell’Occidente (che non ne imbrocca mai una) senza neppure la “simpatia”a pelle che non si potrà negare ai vari Kim 😀
      il Mahdi -primo esempio di binladenismo ante litteram :D- tolse il Sudan agli egiziani, Lord Kitchener lo riconquistò e avrebbe dovuto ridarlo all’Egitto (occupato di fatto dai britannici sin dal 1882) ma sapete come è, in inglese il verbo “restituire” non c’é o almeno non ha una coniugazione regolare 😀 e se lo papparono loro, sotto la finzione del “Sudan anglo-egiziano” (dal 1899)
      dal 1924 tolsero all’Egitto ogni residua autorità (l’Egitto era indipendente dal 28/2/1922) donde infinite diatribe…quando Re Faruq fu deposto (26 luglio 1952), il bimbo Fu’ad II fu proclamato “Re d’Egitto e del Sudan”..inutile dirvi che non ebbe il Sudan e in giugno 1953 Negib (Najib) lo spogliò pure dell’Egitto che divenne Repubblica (19/6/1953..il medesimo Negib però, da nubiano, pensava ancora al Sudan e fu solo Nasser (che assunse il potere nel 1954) a rinunciarvi !
      e si giunse all’indipendenza (1 gennaio 1956) che mischiò insieme il Sudan “arabo” (nord e centro) con l’africanissimo Sud, che invece avrebbe dovuto esser trasformato in uno “Stato nero” (possibilmente senza un Amin o un Mobutu :D) fin da allora !
      il Sudan “intero” si dichiarò “arabo”..per dire Israele -che allora corteggiava l’Africa-riconobbe il giorno stesso il Sudan e il Sudan non rispose ! a quell’epoca la cortesia diplomatica ancora c’era e ciò fu notato !
      e si andò avanti in dittature e guerre civili con i neri del sud..
      Abboud (1058-1964)
      Nimeiry (1969-1985)
      al Bashir (1089-2019)
      solo per citarne tre
      in mezzo la carneficina al sud e la nascita dello “Stato nero”, africanissimo e anti-arabo del South Sudan, cap. Juba (2011 o giù di lì)
      e che volete che sia un golpe in più ? 😀

  15. habsburgicus scrive:

    c’è chi viaggia(va) in Sudan, paese “duro” in cui non è facile ottenere il visto….qui c’é tutto
    https://againstthecompass.com/en/visa-for-sudan/
    il penultimo commento è uno spaccato di burocrazia medio-orientale (neppure troppo hard) e dunque, anche se potete leggervelo lì, ve lo riprodurrò in onore di Miguel che certamente ritornerà con la mente al mondo egiziano che ha conosciuto in gioventù ! 😀

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Habs

      “il penultimo commento è uno spaccato di burocrazia medio-orientale (neppure troppo hard) e dunque, anche se potete leggervelo lì, ve lo riprodurrò in onore di Miguel che certamente ritornerà con la mente al mondo egiziano che ha conosciuto in gioventù ! ”

      Grandioso!

      Per me la burocrazia mediorientale suprema in gioventù era però l’anagrafe del Comune di Siracusa, davanti a cui c’era un signore che aveva piazzato la sedia, e risolveva tutti i problemi.

      La cosa divertente in Egitto, invece, era decidere come scrivere Miguel Guillermo Martinez Ball in lettere arabe.

      • Moi scrive:

        La cosa divertente in Egitto, invece, era decidere come scrivere Miguel Guillermo Martinez Ball in lettere arabe.

        ————–

        Credo però che quanto a “creatività linguistica” (quasi sempre inopportuna) nessuno batta i Giornalisti Italiani … 🙂

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Martinez

        “arabi”

        E ti è andata ancora bene.

        Pensa se lo dovevano trascrivere in geroglifici! 🙂

        Ciao!

        Andrea Di Vita

  16. habsburgicus scrive:

    così scrive un tale HUOT IV, commento del 14 marzo 2023, h. 5.03 P.M (recentissimo !) se volete andare in Sudan difficilmente troverete cose più aggiornate 😀

    [initium]
    I just did the Sudan visa in Cairo and wanted to give an update.

    Documents needed
    Copy of passport, copy of Egyptian visa, hotel booking, I just showed that on my phone, application but you will get that from them they did not accept the one I printed from internet so they gave me a fresh one.

    Steps taken. Go inside and there are 2 sets of windows one. First ones behind cages are the pay windows. The 2nd ones are behind glass and you go to farthest one. That is the one for foreigners. They speak fairly good English there. They will take all your documents and ask you to wait. Than after 20 minutes they will will call your name and hold up your passport. Take the application and go to pay window and pay with 150 usd. The 100 bill should be new model as they rejected an older version from an American who was there. Once you pay they give you a receipt form and you go back to the far window clerk and give them passport and the receipt. They will either say come back at 3pm or tomorrow morning. I was late getting my stuff finished so didn’t reach this stage until 1pm so I got my visa back the next day at 9am. I just went in and asked them for my passport and visa and they gave it to me.
    A fairly painless procedure and the staff was overworked but very helpful to me.
    [finis]

    dal che si deduce che all’Ambasciata sudanese del Cairo chiedono 150 USD per un visto e son pure schizzinosi sulle banconote :D….se vi pare tanto il costo del visto elettronico saudita (534, 98 SAR ovvero 136, 26 E) questo lo surclassa, seppur non di tantissimo 😀
    la dogana terrestre fra Egitto e Sudan, come tutti sanno -e se non lo sapessero glielo dico io :D. è a Wadi Halfa, a sud di Aswan…..
    dcitur che a Port Sudan si può attraccare da Jeddah (KSA) ma dubito che sia per noi “infedeli”
    altrimenti c’é solo l’aereo a Khartoum…o forse la frontiera con l’Eritrea (Kassala ! da noi conquistata nel 1940) che è difficile di suo

  17. Moi scrive:

    Sul Passing Razziale c’è o c’è stato anche un film su Netflix, in cui _ negli USA di quasi cent’anni fa _una giovane donna “nera” ma “sbiada” 😉 , senza naso camuso e labbroni riesce a spacciarsi per “White”, con un bel po’ di cipria e una parrucca bionda. Mentre una sua carissima amica ha la (contestualmente) “sfiga” di corrispondere troppo all’ Identikit razzista & paranoico !

  18. Moi scrive:

    Fra l’ altro , ho visto un video di un tizio Molisano che spiega come l’ “identificazione” dovrebbe avere per ultima istanza l’ aspetto … cosa impossibile, però, negli USA che ci esportano le loro “fisse” !

    • Moi scrive:

      Il paradosso che un bambino nero e uno bianco si possono identificare tranquillamente entrambi in un cucciolo di animale o in un alieno di un opera di fantasia … ma NON in esseri umani di “razze” contrapposte ! …. Assurdo, a ben pensarci !

      … Ma molto Statunitense !

  19. Moi scrive:

    «Prendo la parola in questo consesso mondiale e sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me

    [cit.]

    https://it.wikipedia.org/wiki/Discorso_di_Alcide_De_Gasperi_alla_conferenza_di_pace_di_Parigi

  20. Fuzzy scrive:

    https://lesakerfrancophone.fr/biden-se-prepare-a-laisser-tomber-lukraine
    Oh, ecco. Moon of Alabama non sbaglia mai.
    Ci si avvia verso la fine della tragicommedia ucraina.
    Come risposta alle sanzioni la Russia ha intensificato il suo uso dello yuan (giovanni)
    passando al commercio diretto rublo-yuan invece di utilizzare il dollaro come intermediario. (Più 80 volte).
    Con questo è diventata vulnerabile nei confronti della Cina che gioca a proprio favore sul tasso di cambio.
    Ma la Cina a sua volta deve tenere d’occhio gli Stati Uniti per evitare a sua volta sanzioni
    per aver aiutato la Russia ad evadere le sanzioni e in caso vedesse concretizzarsi questa eventualità, abbandonerebbe le linee di scambio con la Russia…..eccetera.
    Tutta roba cervellotica che comunque si è svolta parallelamente ai combattimenti sul campo.
    La Cina per ragioni sue strutturali (è priva di un conto capitale) non può fare a meno del dollaro per convertire la sua moneta.
    E allora che guerra può fare agli Stati Uniti?
    Non le conviene.
    Gli Stati Uniti hanno interrogato un programma tipo war game e hanno ricevuto come risposta che la guerra alla Cina distruggerebbe la loro economia in pochi giorni. No, direi che pure a loro la guerra non conviene.
    Bene. Ovunque spira aria di pace.

    • Fuzzy scrive:

      pruyecruppecre-6375@yopmail.com

      https://www.atlanticcouncil.org/blogs/new-atlanticist/russia-and-china-have-been-teaming-up-to-reduce-reliance-on-the-dollar-heres-how-its-going/
      Ah dimenticavo il link monetario.
      Francesco. Hai visto che roba? Tasso di cambio, swap, conto capitale….spillone?
      E intanto le banche finanziano i fossili a tutto spiano.
      https://valori.it/banche-crisi-climatica-banking-climate-chaos-2023/
      Ma veramente…io sono il primo a sperare che l’IPCC sia un istituto corrotto e che falsifichi i dati dei satelliti. Altrimenti siamo spacciati al 100% in linea retta.

      • Francesco scrive:

        linea retta? ma non ci avevano detto che le linee rette non esistono? parole loro

        PS io sospetto che la Cina si stia mangiando la Russia una fettina alla volta. quel coglione di Putin sta distruggendo il suo paese per dare retta alle sue paranoie. Mala tempora currunt!

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “quel coglione di Putin sta distruggendo il suo paese per dare retta alle sue paranoie”

          Però decidetevi: la Russia è sul procinto di tirare le cuoia, oppure è una minaccia?
          Il problema del wishful thinking è proprio che se si desiderano cose difficilmente compatibili (gioco usàno, per cui la Russia deve essere forte, e sconfitta dei nemici degli USA, per cui la Russia deve essere finita) la propria retorica finisce per essere contraddittoria.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            giogo*

          • Francesco scrive:

            La Russia è in procinto di diventare qualcosa di abbastanza simile a un clients della Cina.

            Con una classe politica demente che la rende pericolosa lo stesso, soprattutto per i paesi ancora più deboli della Russia stessa.

            Ma io non ho mai sostenuto che l’alleanza con gli USA serva SOLO a tenere i Russi fuori …

            Saluti

    • Francesco scrive:

      Cazzo Fuzzy, questa fa il paio con le previsioni di Pino!

      Ho due figli in età di arruolamento e voi state lì a menare sfiga. Ma andate a Napoli a festeggiare lo scudetto, piuttosto.

      Le guerre migliori scoppiano quando le condizioni per farle sono peggiori, non lo sapete?

      🙁

      • Fuzzy scrive:

        Fraciescu (la u è intenzionale ma priva di significato)
        Sicuro che la tua ultima sentenza non porti sfiga a sua volta?
        Sembra la confutazione della confutazione dello scettico.

        • Moi scrive:

          (la u è intenzionale ma priva di significato)

          …………………

          … Ah, è così che liquidi un Predecessore della Schwa fortunatamente scartato perché faceva sembrar tuttU SardU stupra-pecore ;-D da Cinepanettone ?!

          • Fuzzy scrive:

            C’è anche una i
            Nell’insieme viene fuori un nome tipo rumeno. Ma ripeto mi è venuta così, per il suono. Non c’è nessun significato.
            Sai no che nella testa di un pazzoide ci sono miliardi di miliardi di atomi che girano a casaccio?
            Poi tiri la leva e viene fuori qualcosa.
            Basta.

        • Francesco scrive:

          certo che non porta sfiga, si limita a registrare la sfiga esistente e abbondantissima!

          🙁

        • Francesco scrive:

          PS Franciescu mi piace moltissimo!

          grazie

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “Ho due figli in età di arruolamento e voi state lì a menare sfiga”

        Non eri tu ad invocare l’ingresso in guerra?

        • Moi scrive:

          … al basta ch’ a’i vàghen i fiû ed chièter ! 🙂

        • Francesco scrive:

          Io, per essere precisi, ero a invocare l’ingresso in Ucraina PRIMA e AL POSTO della guerra.

          Adesso sarebbe il male minore rispetto alle prossime guerre ma sempre una roba brutta. Però prima si fa e maggiori sono le nostre possibilità di vincere.

          Eppure qualcuno dovrebbe studiare la Storia, perdindirindina!

          • PinoMamet scrive:

            Nostre??

            Nonostante il gran daffare di Stoltenberg, al quale ogni tanto i capi di Stato VERI devono ricordare che è un mero passacarte, seppur di alto rango, e non un decisore;

            e nonostante un’opinione pubblica allineata alle ultime veline di Kiev, comprese quelle che Kiev stessa non crede e smentisce (“truppe ucraine sulla sponda est del Dniepr”…)

            l’Italia non è ancora in guerra con nessuno.

            • PinoMamet scrive:

              Opinione pubblica nel senso di giornali.

              L’opinione pubblica vera ha perso interesse da mesi, e mi è sempre sembrata più equilibrata e saggia rispetto ai deliri bellicisti di Repubblica.

              En passant cito la paraculata di Tananai, che con la sua canzone d’amore ambientata tra le “palazzine a fuoco ” , tra l’altro carina e con video commovente, sperava forse nella presenza a Sanremo dell’ubiquo Zelenski 😉
              (Le palazzine del Donbass commuovono molto meno 😉 )

              • Francesco scrive:

                Pino,

                la tua equidistanza è vomitevole, anche perchè non riesco a credere alla tua buona fede, sapendo che non sei affatto un fesso

                🙁

              • PinoMamet scrive:

                Francesco, io sono una persona semplice: vedo il video di Tananai, con i materiali mandati dell’Ucraina, e mi commuovo, saluto il signore ucraino delle macchine distributrici e provo simpatia, stasera ho avuto un moto di simpatia persino per Zelenski, a sentirlo parlare italiano.

                Ma i miliziani neonazisti di Azov, nonostante ciò, non mi sembrano migliori di quelli della Wagner, l’invasione russa del Donbass non mi sembra meno criminale dell’oppressione del medesimo, e i russi hanno fatto due interi programmi televisivi tutti in italiano, se vogliamo parlare di simpatia.

                Non so se è equidistanza. È che trovo bruttissimo schierarmi tra due che fanno e si accusano a vicenda delle stesse identiche cose.
                Dispiace che ti faccia vomitare, ma io proprio non riesco a vederci il film sulla seconda guerra che ci vedi tu.

              • Moi scrive:

                Come disse paraculamente 🙂 Romano Prodi :

                Equivicinanza

                [sic]

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Equivicinanza”

                Si parlava di Israele e Palestina.
                Ora, al di fuori degli idrofobi stile Moi o dei Centri Sociali, rispettivamente totalmente pro Israele e pro Palestina, quella è sempre stata la posizione ufficiale dell’Italia sul conflitto laggiù per decenni.
                Non mi pare che l’Amsa sia impegnata a tempo pieno a raccogliere il vomito di Francesco.

              • Francesco scrive:

                x MT

                solo perchè io sono a favore del Regno Cristiano di Gerusalemme

                o dell’Impero Romano di Costantinopoli

                😉

      • PinoMamet scrive:

        Le mie previsioni erano che sarebbe stata fatta la pace l’anno scorso… su quali confini? Più o meno quelli attuali.

        Quindi Putin e Zelenski hanno perso migliaia di morti, e non si sa quanti soldi, per non avermi voluto dar retta…

        • Francesco scrive:

          No Pino

          purtroppo se avevi previsto la pace non ci hai preso.

          Non che sia importante, io sarei felicissimo a vedere smentite le mie previsioni di cosa succederà facendo la pace con Putin.

          • quisquiliator scrive:

            Come mai oltre a Galbraith sei contrario alla geografia ?

            • Moi scrive:

              … ti ricordo che Robert Galbraith è uno pseudonimo di JK Rowling (saga di romanzi dell’ Ispettore Cormoran Strike) , usato per scrivere robe transfobiche senza intaccare Harry Potter : ovviamente, alla lunga, l’ han “sgamata” !

              🙂

              • Moi scrive:

                notare che a Fine Novecento usò solo le iniziali, temendo che in quanto donna non l’ avrebbero presa troppo sul serio … nel XXI Secolo Avviato, ha usato uno pseudonimo maschile per scrivere robe impopolari !

            • Francesco scrive:

              io adoro la geografia, ho qualche problema con la geopolitica!

              saluti perplessi

              • quisquiliator scrive:

                L’Ucraina confina con la Russia.Per la Russia era l’ultimo stato-cuscinetto ad Occidente ( in realtà il penultimo, gli americani hanno provato a beccarsi la Bielorussia ma non ce l’hanno fatta ). Gli americani avevano abboffato di soldi ed armamenti l’Ucraina rendendola una piattaforma offensiva anti-russa.
                Da che mondo è mondo quando una grande potenza ostile si avvicina troppo ad un’altra, poi avviene il patatrac.
                Da notare la ” finezza strategica” degli americani, che rendono materialmente l’Ucraina per l’appunto una partner militare Nato, ma senza che precedentemente avessero dato all’Ucraina stessa lo status di membro pieno, in modo da non dover azionare la famosa clausola di autodifesa collettiva.
                In altre parole si sono tenuti le mani libere, ti uso per fare la guerra alla Russia ma decido io la misura del mio impegno.
                Io ci metto la fresca e le attrezzature, e tu i morti, come più o meno diceva un’annetto fa Lopez Obrador.
                Saluti patafisici.
                P.S.
                I cuggini britannici ( degli americani intendo )hanno già consegnato le munizioni all’uranio impoverito . A questo punto, immagino , gli ucraini stessi , con la gentile collaborazione satellitare della Nato anno già sparando quelle munizioni sui territori e sulla gente che gli ucraini e noialtri occidentali affermiamo dover essere liberati dagli orchi russi.

              • Francesco scrive:

                ehm … ho anche problemi con le cazzate da troll putiniano o (peggio) da giornalista del Fatto Quotidiano

                posso fingere che tu abbia scritto giusto la prima frase? è l’unica vera in senso pieno

                saluti

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “problemino”

                https://it.wikipedia.org/wiki/Invasione_della_baia_dei_Porci

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                perchè rigiri il coltello nella piaga di una grandissima occasione mancata? seconda solo a un provvidenziale cedimento di un ponte ferroviario al passaggio funesto di un famoso vagone piombato!

                😀

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “perchè rigiri il coltello nella piaga di una grandissima occasione mancata?”

                A volte mi chiedo se Francesco non cerchi deliberatamente di dimostrare l’insensatezza e l’ipocrisia delle tesi che espone.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “occasione mancata”

                Rigiro il coltello appunto per dimostrarti che l’allievo ha superato il maestro, e che adesso che tocca a lui non si lascia sfuggire l’occasione.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                perchè lo faccio?

                perchè sostenere che Russia/URSS e Stati Uniti d’America siano la stessa roba è talmente falso che mi pare opportuno ribadirlo a ogni piè sospinto.

                e perchè la cazzata dei poveri Russi minacciati dall’Ucraina nella NATO non va mai lasciata passare, lo ha insegnato quel noto gerarca nazista di cui ora mi sfugge il nome

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “perchè sostenere che Russia/URSS e Stati Uniti d’America siano la stessa roba è talmente falso che mi pare opportuno ribadirlo a ogni piè sospinto.”

                Totalmente d’accordo!

                Sempre pensato alla Russia come a uno spazio chiuso, preso dalla paura, che si chiude in se stessa per sopravvivere come una chiocciola. Alzano i muri per coprirsi.

                Mentre i miei Stati Uniti sono sempre alla famelica conquista di qualcos’altro, sempre desiderosi di mangiarsi qualcosa di nuovo, abbattono i muri per prendersi quello che c’è dietro.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “cazzata”

                https://youtu.be/UyYRky75V5w

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Andrea

                non sarò io a svilire l’importanza della Storia ma … il troppo stroppia!

                pure la Mongolia ha invaso la Russia, un milione di volte ma è storia antica

                e agire oggi in base alla storia antica è stupido

              • Francesco scrive:

                Scusate ma secondo voi in che senso ho scritto “occasione mancata”?

                mi accorgo una volta di più che la comunicazione scritta si presta a notevoli equivoci

                🙂

                PS x Pino: se condividessi la tua analisi dei fatti, ne trarrei le stesse conclusioni, parlando di Ucraina.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “svilire”

                Come recita l’iscrizione marmorea davanti alla Casa del Mutilato della mia città:

                “La guerra è la lezione della Storia
                che i popoli non imparano mai abbastanza”

                Ciao!

                Andrea Di Vita

  21. Moi scrive:

    E a parte uteri-in-affitto, non è che sull’orizzonte si vedano molti lavori nuovi.

    ——————–

    Per dirla in Memese 😉 :

    Qualcuno in Giappone “Hold My Saké”

    Qualcuno in Corea del Sud “Hold My Soju” !

    https://www.wavenews.it/2023/02/17/ectolife-la-prima-struttura-al-mondo-per-lutero-artificiale/

    EctoLife: la prima struttura al mondo per l’utero artificiale

    • Moi scrive:

      … la fantascienza ci ha “preparati psicologicamente” da mo’ , nevvero Andrea di Vita ? 😉

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Moi

        “nevvero”

        Certo. Almeno da settant’anni (un nome fra tutti: Bradbury).

        Comunque non è eticamente ( 😉 ) meglio l’utero artificiale dell’utero in affitto?

        Se l’avesse avuto Rachele, si sarebbe risparmiata le corna (Genesi 30,1-4).

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Moi scrive:

          Comunque non è eticamente ( 😉 ) meglio l’utero artificiale dell’utero in affitto?

          — Decisamente sì … —

          Se l’avesse avuto Rachele, si sarebbe risparmiata le corna (Genesi 30,1-4).

          — Lascia stare la lettura iper-letteralista della Bibbia 🙂 … laicamente detto, eh ! _

          • Moi scrive:

            Dubito , ma non si può mai sapere, che ci sarà un “Luddismo” di donne aspiranti Incubatrici Umane VS gli ExoUteri Artificiali !

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Moi

              “Luddismo”

              Hai appena dato la traccia a un buon racconto di fantascienza, Moi! Complimenti: da appassionato, ti posso garantire che non è impresa di tutti i giorni. Se mai lo scrivero’, ti citero’.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Moi scrive:

                Da usare uno pseudobimo femminile o le Femministe ti massacrano mediaticamente perché un uomo non può scrivere di utero … 🙂

              • Moi scrive:

                pseudonimo

              • Moi scrive:

                cmq resterebbe la Donazione di Ovuli, ma NON so quante donne facciano volentieri da “Fattrici”, come si direbbe in Allevamento … non dico nessuna , perché mai fare assolutismi su materie così delicate e controverse, ma credo ben poche.

  22. Moi scrive:

    PS

    Il soju in USA è diventato abbastanza popolare anche per i Non-Coreani con il successo di Bong Joon Ho, in Italia _ SPOILERINO 🙂 _ potrebbe diventarlo con Nanni Moretti … io l’ ho già bevuto da ben prima di Moretti : penso che sia meglio il saké Giapponese … il moutai (e simili) Cinese ancor meglio.

  23. Moi scrive:

    E a parte uteri-in-affitto, non è che sull’orizzonte si vedano molti lavori nuovi.

    ——————–

    We, the last generation of Homo sapiens

    https://becominghuman.ai/we-the-last-generation-of-homo-sapiens-c2d3565d7cb6

    Norbert Biedrzycki

    ……………………………………………..

    Yuval Noah Harari: ‘Homo sapiens as we know them will disappear in a century or so’

    https://www.theguardian.com/culture/2017/mar/19/yuval-harari-sapiens-readers-questions-lucy-prebble-arianna-huffington-future-of-humanity

    https://www.theguardian.com/culture/2017/mar/19/yuval-harari-sapiens-readers-questions-lucy-prebble-arianna-huffington-future-of-humanity

    https://www.theepochtimes.com/are-we-the-last-generation-of-humans_4477490.html

    • Moi scrive:

      Roberto (e anche Zeta lo direbbe …) dirà che sono soltanto innocu* Nerdacchion* che si fan tropppe canne e fantascienza 🙂 … dubito che sia così davvero.

      • Moi scrive:

        Nerdacchione

        ————

        crasi di “nerd + mattacchione”, ormai abbastanza diffusasi … com’è ovvio che debba essere.

        • Fuzzy scrive:

          Ho appena finito di leggere “Sapiens”.
          Adesso non lo so se questo Harari, al netto del successo mondiale che hanno ottenuto i suoi libri sia uno storico-antropologo di primo piano o no.
          Fatto sta che a un certo punto mi sono accorto che stavo sottolineando tutto il testo e che tanto valeva immaginarselo già tutto sottolineato.
          Non mi ha convinto la parte dove descrive le potenzialità diciamo “creative” dell’ingegneria genetica. Per quello che ne so questo è un campo dove l’approccio “riduzionistico” non è efficace. È la natura nel suo insieme che dirige i geni. Dicasi “Epigenetica”
          https://nuovabiologia.it/epigenetica-e-lambiente-a-dirigere-lorchestra-dei-geni/
          Alla fine dice che come specie siamo al confine tra il paradiso e l’inferno.
          Su questo concordo pienamente.
          PS
          Oh, vedo “patafisica” in un commento non mio!
          Cazzarola, il blog di Miguel non finisce mai di sorprendere! Due patafisici in un unico blog. Ma dove mai si è visto? Patafisica for ever! Yuk yuk.

  24. Moi scrive:

    E a parte uteri-in-affitto, non è che sull’orizzonte si vedano molti lavori nuovi.

    ——————–

    e cmq, Miguel … almeno, (finché non abbiamo ancora i boccioni 🙂 cilindrici intubati per trasformarsi da ovulo fecondato a neonato) NON diranno più che se nasci “maschio” XY hai un “privilegio”, un vantaggio immeritato !

  25. Moi scrive:

    @ PANISCUS / ANDREA DI VITA

    Premessa :

    si parla di Transumanismo, perciò l’ Ethos … al l’ avànz’a fòra ad l’ óss !
    Lett. “[(*) l’] avanza fuori dall’uscio 🙂

    ——————————————————–

    Mi rendo conto che NON è una domanda semplice …

    Come mai per gli “exotrapianti” han scelto (NON certo “a buffo” … suppongo !) proprio il maiale (presunta bestia “Haram” / “Hatta’t” (*) per antonomasia …) quando l’ animale con DNA più simile a quello umano è notoriamente il bonobo ? Non sarebbe più funzionale quest’ultimo … Come funzia ?

    (*)

    @ PINO

    Non so se sia il termine Ebraico giusto … si incontra molto meno di “Haram”, anche se il concetto è lo stesso, benché sotto un’ interpretazione (più problematica) diversa.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Moi

      “maiale”

      Perché esiste ormai una pratica consolidata di utilizzo di organi di maiale per la ricerca biomedica, data la grande somiglianza fra le risposte di tali organi e di quelli umani ai protocolli sperimentali. Inoltre di maiali ne abbiamo e ne abbiamo sempre avuti tanti, mentre procurarsi organi di bonobo non è ovvio.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  26. roberto scrive:

    Miguel

    su quanto dici sul ceto medio non sostenibile, il capo economista della bank of england è d’accordo con te
    🙂

    https://www.bbc.com/news/business-65308769

  27. Miguel Martinez scrive:

    Come sapete, il commentatore Roberto abito in Lussemburgo.

    L’altro ieri gli mando un sms per dire che mi trovo in Lucemburgo.

    Lui genorosamente mi invita subito a pranzo.

    Lo ringrazio, ma gli spiego che sono a qualche migliaio di chilometri di distanza.

    Lui mi dice che non aveva mai prima sentito parlare di Lucemburgo, e all’inizio gli credo.

    Poi vedo che su Wikipedia, ci sono articoli su Lucemburgo, non solo in serbo, ma anche in tataro e ceceno.

    Anzi, curiosamente, SOLO in serbo, tataro e ceceno.

  28. mirkhond scrive:

    Vi riferite alla provincia vallona di Lussemburgo?

  29. mirkhond scrive:

    Si adesso ho controllato. Ma ho pensato anch’io ad una forma antica del Lussemburgo, in quanto un comune delle mie parti nel XIV secolo era feudo della famiglia dei Lucimburgo, che dovrebbero essere i Lussemburgo, imperatori del Sacro Romano Impero e re di Boemia.

  30. quisquiliator scrive:

    @ Francesco
    ehm … ho anche problemi con le cazzate da troll putiniano ecc.

    E’ un piacere dibattere con un tipo argomentativo come te 🙂

    • Francesco scrive:

      lo so ma quando ci vuole ci vuole!

      la vita me lo ha insegnato, oramai

    • Francesco scrive:

      PS già definire la Bielorussia uno stato cuscinetto mi basta e avanza, per fare un esempio

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Visto che sei usanomane, utilizziamo il termine che utilizzano lì: buffer zone. E’ esattamente quello che la Bielorussia rappresenta per Mosca.

        • Francesco scrive:

          solo da un punto di vista (1) geopolitico e (2) obsoleto da molto tempo

          è che il mondo è più ampio della geopolitica e delle vecchie divisioni corazzate (o armate a cavallo) che giustificano l’idea di “stato cuscinetto”

          a me da fastidio che la Russia abbia mandato i suoi soldati a imporre la permanenza al potere di Lukashenka, cacciato dal voto dei suoi cittadini. nel 2022. lo trovo inopportuno.

  31. habsburgicus scrive:

    https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/reza-pahlavi-il-regime-degli-ayatollah-cadr%C3%A0-non-%C3%A8-pi%C3%B9-questione-di-se-ma-di-quando/ar-AA1anFKG?ocid=msedgntp&cvid=386e5b257b6d4a3bae6dae8c0a03c2af&ei=9

    per quanto rammenti, è la prima volta che un’istituzione italiana ed europea offre spazio ai Pahlavi….
    che qualcuno punti alla restaurazione dei Pahlavi, la cui caduta fu una catastrofe in primis per l’Iran e in secundis per il mondo ? finalmente…mi verrebbe da dire 😀
    ma non è facile, anzi è difficilissimo….
    staremo a vedere

  32. Moi scrive:

    https://www.ilgiornale.it/news/interni/provocatori-cos-i-collettivi-comunisti-cacciano-i-2142621.html

    “Guerrafondai”. Così i collettivi rossi cacciano i pro-Ucraina dal corteo del 25 aprile

    26 Aprile 2023

    Alcuni giovani si sono limitati a esporre manifesti in favore dell’Ucraina e tanto è bastato ai collettivi rossi per cacciarli dai cortei del 25 aprile

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Moi

      “rossi”

      Uno spettro si aggira per l’Europa: il buonsenso.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Fuzzy scrive:

        https://www.greenme.it/animali/giornata-mondiale-tapiro-27-aprile/
        27 aprile. Oggi. Ebbene sì, è la giornata mondiale del tapiro.
        A breve la sua temuta estinzione.
        😳
        E che sarà il mondo senza tapiri?
        Pure le giraffe. Ne sono rimaste poche.
        E chissà quanti animali fiabeschi sopravvivono a stento.
        I lupi. C’è chi si lamenta e strilla per i lupi che mangiano le pecore. Ma ne sono rimasti pochi. E poi che favole si racconteranno ai bambini? Verranno su dei mostri.

        • PinoMamet scrive:

          Di lupi ne sono rimasti pochi??
          Quando ero bambino l’unico modo per vederli in Italia era sulle pubblicazioni del WWF.

          Adesso ogni tre per due ci sono le foto sul giornale, a due passi dalle case, in pianura.

          Persino io li ho visto di persona, due volte.

          • Fuzzy scrive:

            In Italia sono circa 3000.
            In pianura scendono perché trovano placente o carcasse di animali nei pressi delle stalle. Sempre in pianura cacciano pure le nutrie che dicono siano troppe.
            Beh, se hai visto i lupi, bene. Però, come dice la favola di cappuccetto rosso, il lupo dovrebbe stare nel bosco, dove è necessario per contenere l’eccessiva proliferazione degli ungulati.
            Nel mondo ne restano 300.000 non sono a rischio di estinzione ma quasi.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Il lupo non è per niente considerato a rischio.

              https://it.m.wikipedia.org/wiki/Canis_lupus

              • Fuzzy scrive:

                Tarvisii
                Per gli animali c’è “animalpedia”
                Non fidarti delle imitazioni.
                E per l’anarchismo c’è “anarcopedia”. Dove troverai i libri di Kropotkin straordinario naturalista. Da cui “il mutuo appoggio”. Che è il libro che tutti dovrebbero leggere. Se poi l’hai già letto, amen. Casomai lo puoi rileggere. Anch’io ogni tanto lo rileggo.
                https://www.animalpedia.it/razze-di-lupi-specie-e-caratteristiche-del-lupo-2681.html
                Prova a dirlo al lupo etiope o al lupo orientale, al lupo rosso, al lupo messicano o al lupo himalayano.
                Al lupo nero non lo puoi chiedere perché è estinto dal 1908.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Stiamo parlando del lupo comune, visto che parlavate del nostro paese. Dubito che per il parmense circolino tanti lupi etiopi.

              • PinoMamet scrive:

                Non gli ho chiesto la nazionalità in effetti 😀

                Scherzi a parte, si tratta proprio del comune lupo europeo, la sottospecie italica che quando ero bambino davano per quasi estinta (“pochi esemplari nel Parco d’Abruzzo…”)

            • PinoMamet scrive:

              Ho dei dubbi sul fatto che i lupi siano davvero utili a contenere gli ungulati selvatici.
              Diciamo che forse danno una mano, ma credo preferiscano prede più semplici.

              Se c’è una pecorella, o un bel cassonetto, non penso abbiano troppa voglia di rischiare contro un cinghiale.

              • Fuzzy scrive:

                Beh, a dire il vero mi pare di ricordare che attacchino gli esemplari più giovani, vecchi o malati. Ma gli ungulati non comprendono solo i cinghiali.
                Nei nostri boschi, dicono gli esperti, ci sono troppi ungulati.
                Mangiano i germogli giovani del bosco e così la vegetazione non si rinnova. Se il bosco è vecchio sarà tra l’altro, meno resistente ai cambiamenti climatici.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ pino mamet

                “cinghiale”

                Sulle alture di Genova -che anche a soli due Km dal mare superano 800 m di quota e sono in parte coperte di boschi- sono stati avvistati dei lupi.

                Dato che i cinghiali non arrivano in forza neanche più in centro o in spiaggia, ma sono stati filmati mentre nuotavano a famiglie intere in mare aperto verso Portofino, non c’è da stupirsi.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        buonsenso?

        credo di avere un migliaio di altre definizioni più corrette!

  33. Moi scrive:

    Aproposito di “Open To Meraviglia” … quando una parodia (sì, fidatevi : l’ autorev è uno Schwaista fervente …) è meglio dell’ original 🙂 :

    https://www.youtube.com/watch?v=lYX_Bceg4X0

    vagamente in stile “That’s Amore”

  34. Roberto scrive:

    Repubblica ha deciso chiaramente di mollare o sabotare la schlein….la schlein fa questa lunga e interessante intervista, e l’ineffabile repubblica ha due titoli sulla consulente shopping da 300 euri che nell’intervista erano tre righe…

    https://www.vogue.it/article/elly-schlein-pd-intervista-esclusiva

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ tutti

      “Schlein”

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      ZTElly e l’armocromista
      28 aprile 2023 – 06:13
      ZTElly e l’armocromista
      di Massimo Gramellini

      Ringrazio Elly Schlein perché fino a ieri ignoravo colpevolmente l’esistenza dell’armocromia, l’arte di abbinare i vestiti alla carnagione. Ignoravo anche che esistessero persone pagate 400 euro l’ora per segnalarmi che il maglione grigio topo con losanghe arancioni in stile fidanzato di Bridget Jones sbatte terribilmente con le occhiaie giallastre. E non mi scandalizza che una giovane leader politica affronti questi temi apparentemente voluttuari su una prestigiosa rivista di moda.

      Il problema è che quella di Elly Schlein a «Vogue» non era un’intervista qualsiasi. Era la prima da segretaria del Pd, per di più alla vigilia della Festa del Lavoro, un tempo «core business» della ditta. E per la sua prima uscita pubblica, quella che dà il tono di una leadership, mi sarei aspettato una conversazione sul salario minimo, o una di politica estera con i quotidiani stranieri, oppure una sui diritti civili con qualche settimanale popolare.

      A scanso di equivoci, avrei provato la stessa sorpresa se il segretario del Pd fosse stato Bonaccini e avesse concesso la prima intervista a un giornale sportivo per parlare del Bologna o a una rivista di parrucchieri per indagare il senso del suo pizzetto. Oltre a quelli dell’armocromista, a Schlein potrebbero far comodo i consigli di un cromista della comunicazione o, meglio ancora, di un friggitore di salsicce della festa dell’Unità.

      Con permesso, vado ad armonizzare il maglione. Non vorrei mai che scoppiasse la rivoluzione e non avessi niente da mettermi.

      Il Caffè di Gramellini vi aspetta qui, da martedì a sabato. Chi è abbonato al Corriere ha a disposizione anche «PrimaOra», la newsletter che permette di iniziare al meglio la giornata. Chi non è ancora abbonato può trovare qui le modalità per farlo e avere accesso a tutti i contenuti del sito, tutte le newsletter e i podcast, e all’archivio storico del giornale.

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      di Francesco Verderami

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      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Roberto scrive:

        Andrea

        Hai letto l’intervista?

        Davvero l’unica cosa che c’è da dire è quella?

        Vorrei aggiungere che a quel livello tutti hanno un consulente immagine o qualcosa del genere, e mi sa che per le donne è ancora più importante (sennò fanno la fine della Merkel o Rosy bindi)

        • Francesco scrive:

          1) la Merkel ha governato la Germania e l’Europa per anni e anni … sapeva scegliere come vestirsi, tra l’altro

          2) la segretaria del PD fa il suo grande ritorno alla politica dopo la vittoria su Vogue: a me questo pare un regalo alla Destra più becera, a prescindere da quello che dice. Anche se inneggiasse alla Rivoluzione d’Ottobre, l’effetto Fantozzi è garantito.

          3) certo che a quel livello un consulente d’immagine serve ma se sei di sinistra devi fingere di non averlo. Cazzo, sono le basi!

          Ciao

      • Moi scrive:

        Avevo già sentito distrattamente parlare di ‘sta roba da Influencers su Youtube / Tiktok … non credevo però che smuovesse tanti soldi ! Se non altro, cesserà quella retorica che la Schlein sarebbe “Una di Noi” figlia d’ insegnanti … come se l’ Università in Svizzera fosse la stessa roba della Scuola Elementare in Italia ! 🙂

        E la “Vicinanza al Popolo”, almeno in Italia, NON è tanto questione di Reddito, ma di Autoironia … per questo Berlusconi NON viene accusato di essere “Lontano dal Popolo”, pur essendo indubbiamente immensamente più abbiente della della NON certo indigente 😀 Schlein !

        Bonaccini, pur avendo perso, è stato più furbo : NON ha rilasciato interviste a Vogue sull’Estetista che gli ha tatuato le sopracciglia rasate e relativo compenso !

        • Moi scrive:

          Estetista che gli ha tatuato le sopracciglia rasate

          ———————

          Tra parentesi, chiunque Elettore Lavoratore del PCI nel Novecento in Emilia Romagna avrebbe definito tal mossa “un quèl da busòn” 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Mah, considerando il pubblico di Repubblica, può darsi che questo sia un modo di sostenerla…

      Comunque è un personaggio strano: tutte le parole d’ordine del politichese “ggiovane”, tutto l’internazionalismo trendy che sconfina con il gusto personale per il cosmopolitismo e il name-dropping, tutta la fuffa d’ordinanza sui diritti lgbt.

      E insieme, anche alcune idee giuste e condivisibili sul sostegno ai redditi bassi e la giustizia sociale.

      Toccherà turarsi il naso e votarla.

      Anche se la votano, di sicuro, una mezza dozzina di persone che prenderei a schiaffoni.

      • Roberto scrive:

        Pino

        “ Mah, considerando il pubblico di Repubblica, può darsi che questo sia un modo di sostenerla…”

        Mmmmh può essere ma mi sembra una cosa tipo soumahoro (guarda si dicono di sinistra e spendono soldi per il parrucchiere!)

        • PinoMamet scrive:

          In effetti…
          Faccio anche notare che la parte antipatica e fighetta dell’intervista è soprattutto dovuta alle domande che le vengono poste, mentre Elly tenta quasi sempre di parlare di temi seri…
          A volte interrotta sul più bello da qualche domanda scema.

          • roberto scrive:

            esatto…a lei riprovero il fatto di non essere capace di evitare le domande sceme

            tipo

            “tu credi nel cosiddetto “power dressing””
            poteva cavarsela con un “nella società dell’immagine, l’immagine è evidentemente importante” o qualcosa del genere senza evocare la consulente in immagine….o se voleva essere polemica poteva dire “ti faccio notare che non avresti fatto la stessa domanda ad un uomo”

            deve imparare in fretta a farsi furba

            • Miguel Martinez scrive:

              Per roberto

              “deve imparare in fretta a farsi furba”

              Ne discutevo proprio oggi con due attivisti schleiniani. Uno sosteneva che la Schlein l’ha fatta apposta, proprio per darsi un’immagine più “moderata” e “normale”, visto che la destra la dipinge come una sorta di Pol Pot dei Fricchettoni (per usare metafore un po’ antiche).

              • PinoMamet scrive:

                Io credo che esista anche il caso.

                Forse semplicemente questa nota conosciutissima rivista della moda banale l’ha contattata, e lei semplicemente si è fatta intervistare.

              • PinoMamet scrive:

                Comunque non sono d’accordo con la sua analisi.

                La destra accusa la Schlein di essere una radical-chic, una finta pasionaria, poteve opevaio Povto Votondo;

                non si può accusare qualcuno di non crederci, e insieme di crederci troppo.

                però ripensandoci, la destra italiana potrebbe benissimo farlo.

              • Francesco scrive:

                Pino

                cosa ti fa pensare che una di Poteve Opevaio sia meno pericolosa di quelli di Potere Operaio?

                :0

              • PinoMamet scrive:

                Non saprei, sai che io sono in difficoltà con i discorsi ipotetici, perché ognuno in fondo se li figura come vuole.

                Non credo che l’aggettivo pericolosa si addica alla Schlein; ma neppure alla Meloni.

                Possono fare dei danni, ma non sono un vero e proprio pericolo.

                La mia speranza è che, tra i rispettivi danni (dettati dalle parole d’ordine delle campagne elettorali e dai desideri fi bandiera degli elettorati) ogni tanto si distraggano e ne imbrocchino una (dettata dal lasciar andare l’ordinaria amministrazione) e questo è più o meno il massimo delle mie aspettative per la politica italiana.

              • Francesco scrive:

                Occasione di identico sentire con Pino!!!

                🙂

              • Moi scrive:

                “Elly Schlein deve imparare in fretta a farsi furba”

                [cit.]

                Le riviste patinate, sono accorse a difenderla … secondo prassi e parametri di tali “tropes” 🙂 Boldriniani !

              • Roberto scrive:

                Moi

                “Le riviste patinate, sono accorse a difenderla”

                Davvero? Mi mandi qualche link di rivista che la difende?

      • Roberto scrive:

        Sul resto, io continuo a pensare che diritto lgtb, immigrati, donne, internazionalismo siamo chiaramente temi di sinistra e che chi è di sinistra deve occuparsene (infatti il semplice fatto di parlarne diventa *da destra* un demerito)….ma certo non possono essere i soli temi di cui occuparsene, e su questo a me la schlein piace molto

        • PinoMamet scrive:

          Mah… diciamo che secondo me è anche questione di accenti, di sottolineature, e pensando alla Schlein viene più facile associarla ai diritti lgbt, di cui mi importa il giusto, che agli immigrati o ad altri temi.

          Come vengano considerati a destra non mi importa e non credo debba essere una motivazione: non si fa politica per dispetto.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “Sul resto, io continuo a pensare che diritto lgtb, immigrati, donne, internazionalismo”

          ma sono temi del tutto diversi tra di loro, uniti solo dal fatto che la “destra” è contro.

          Perché deve essere “di sinistra” riconoscere il diritto di minorenni alla mutilazioni genitale a spese dello Stato, o il diritto del ricco di affittare il ventre di una povera per nove mesi?

          • roberto scrive:

            Miguel

            vabbé che stai in fissa con questa cosa
            ma temi LGTB sono solo quelli!?!

            per esempio il diritto a sposarsi, a adottare, a non essere discriminati sul lavoro, non sono temi LGTB di sinistra?

            in generale “parità di diritti” non è un tema di sinistra?

            • Francesco scrive:

              no, non sono temi di sinistra.

              se la sinistra ha anche una parte seria e un contributo da dare alla società.

              in generale, “parità di diritti” non può essere un grimaldello per “delirio dei desideri”. questa non è sinistra, è essere fuori di testa.

              • Roberto scrive:

                Parità di diritti non coincide con delirio dei desideri, e male farebbe un politico di sinistra a trascurare il tema parità di diritti

              • Francesco scrive:

                Piano: un uomo che chiede parità di diritti con le donne nel senso di partecipare alle gare sportive femminili è esattamente delirio dei desideri

                come una ragazzetta che pretenda di essere chiamata they

                e non ho dubbi nell’estendere tale rigetto all’idea di matrimonio omosessuale.

                capisco che Moi abbia un pò annoiato con le sue finestre ma quando ha ragione ha ragione. se elimini oggettività e verità per sostituirli con (?) diritto positivo e consenso hai aperto il Vaso di Pandora

                e ti meriti Cleopatra 😉

              • roberto scrive:

                Francesco

                un po’ di anni fa, un famoso avvocato politico di destra dichiarò pubblicamente che mai avrebbe assunto un collaboratore gay perché i gay gli fanno schifo

                trovi che sia delirio dei desideri non essere discriminato sul lavoro perché gay?

                trovi che sia delirio dei desideri non essere discriminati quando vuoi affittare casa perché sei gay, o perché sei nero, o africano o barese?

                è delirio dei desideri non essere discriminata sul lavoro perché donna, o perché incinta?

                poi certo c’è la questione matrimonio, e capisco che per te sia delirio dei desideri che tizio e caio vogliano dare alla loro relazione la stessa veste giuridica che ha la relazione fra mevio e sempronia, e appunto il politico di sinistra *deve* dire che non è affatto un delirio dei desideri (lo sarà per il politico di destra)

              • Francesco scrive:

                Roberto

                ma cosa ti fa pensare che io voglia licenziare o non assumere Tizio perchè è un culattone o Caia perchè è una culattona?

                Ho mai espresso una sola idea che lo faccia supporre?

                Nel caso, NO, non ritengo affatto che sia cosa nè buona nè giusta nè accettabile.

                Idem per le altre forme di discriminazione ingiusta che citi.

                Diverso è obbligare la sinistra a sostenere cose sbagliate solo perchè la destra è contraria. Nessuno dovrebbe sostenere il matrimonio omosessuale.

                Ciao

              • paniscus scrive:

                “Nessuno dovrebbe sostenere il matrimonio omosessuale.”—-

                Ma PERCHE’?

                Che danno fa a te il fatto che qualcun altro possa fare un matrimonio omosessuale, se vuole?

                Io (come te, presumo) non sono omosessuale, quindi a me non frega niente di avere il diritto di celebrare un matrimonio omosessuale per me stessa,

                ma se possono farlo altri che ci tengono molto, non mi dà assolutamente nessun fastidio, anzi sono contenta per loro!

                Se si consente il matrimonio (CIVILE) omosessuale, questo cosa toglierebbe alle coppie etero già sposate o che si sposeranno in futuro? Veramente, non lo capisco…

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ paniscus

                “PERCHE'”

                Paniscus, ma che domande fai?

                “Non ti coricherai con un uomo come con una donna, perché è abominio presso il Signore” (Lv,18,22)

                “Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, è abominio: siano messi a morte entrambi”
                (Lv, 20,13)

                “lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi”
                (1Rm, 26-27)

                Il nostro Francesco, per inverosimile che possa sembrare, ci crede davvero: ispira la sua vita alla stessa fede che ha prodotto questa roba.

                Poi magari si attorcigliera’ in mille contorcimenti dialettici per dire che no, non è vero, che loro sono buoni, ecc.

                Ma senza omofobia non esiste Cristianesimo. Questo ha una morale sessuale riassumibile nella frase “tot chiavata, tot figlia”.

                (E no, non vale citare il Cantico dei Cantici, tutto inteso com’è quale metafora del rapporto mistico (?) fra Cristo e la sua Chiesa)

                Solo una sana e consapevole libidine ci può liberare dall’azione cattolica, diceva un noto musicista qualche anno fa.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                per ADV

                ““Non ti coricherai con un uomo come con una donna, perché è abominio presso il Signore” (Lv,18,22)”

                Ciò che rende difficile la comunicazione su questi temi è che stiamo parlando di cose molto diverse.

                La condanna tradizionale riguarda la sodomia, cioè il fatto che un maschio compia un certo tipo di atto sessuale (non essendoci emissione di seme, non si parla mai di atti tra donne). Non si deve “commettere sodomia” come non si deve uccidere, o mangiare carne di maiale, o radersi i capelli, o avere rapporti durante le mestruazioni, o mescolare pesce e carne, o avvelenare i pozzi, o mangiare carne di mucca, o prestare soldi per interesse, a seconda della religione.

                Ecco perché nel mondo islamico, la sodomia è certo vietata, ma è un peccatuccio tollerabilissimo rispetto a peccati molto più gravi, tipo rapporti extramatrimoniali tra maschi e femmine, o offese al Corano.

                La categoria dell’ “omosessuale”, inteso come una persona e non come un atto, è cosa recentissima e del tutto occidentale.

              • Miguel Martinez scrive:

                “omosessualità”

                Pensiamo al pittore che quassu a San Bartolomeo, dipinse se stesso alla tavolata di Gesù, nel ruolo di Giuda.

                Che secondo il Vasari si circondava sempre di giovinetti imberbi (pedofilo!) e cantava in rima e musica le proprie preferenze, e che noi conosciamo solo come “il Sodoma“, e la cosa stava sostanzialmente bene a quelli dei suoi tempi, perché esistono peccati ben più gravi.

              • Miguel Martinez scrive:

                La sodomia, a Firenze, era percepita all’epoca come il rapporto fisico con emissione di seme tra un maschio adulto e un maschio adolescente.

                Cosa normalissima e ampiamente diffusa, socialmente molto meno grave che lasciare gravidanze e figlioli ed eredità e non disonorava nessuna fanciulla.

                Però l’atto (emissione di fluidi corporei) comporta una pena tremenda sul luogo in cui viene commesso.

                Per cui la sodomia non era considerata affatto un problema morale, ma un problema politico: attirava sconfitte militari e pesti su Firenze, per cui la sodomia era paragonabile al tradimento o alla sovversione.

                Ma nessuno pensava a qualche categoria immutabile, esistenziale di “persone”.

              • Andrea Di Vita scrive:

                figlia=filia

              • Francesco scrive:

                Andrea

                complimenti per la tua approfondita conoscenza delle Scritture … peccato sia conoscenza sprecata come molta della tua erudizione.

                Ahimè, non solo non li conoscevo quei versetti ma in più non si riferiscono al matrimonio – che è la questione di cui si parlava.

                E non hai neppure notato, preso nei tuoi noiosi deliri anti-cristiani malamente travestiti da anti-religiosità, che non ho in nessun modo accennato alla mia Fede?

                il matrimonio omosessuale è sbagliato a prescindere dalla religione – tranne i Catari, diciamo

                😀

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “il matrimonio omosessuale è sbagliato a prescindere dalla religione”

                Ma potrei anche essere d’accordo, a patto che si definisca cosa sia il “matrimonio”. In attesa che qualche giurista intervenga…

                1) rito religioso che consacra l’incontro tra persone di due sessi opposti per produrre una o più terze persone, di sesso imprevedibile

                2) documento statale che certifica che X e Y, di sesso indefinito, convivono e prendono degli impegni reciproci, riguardanti soldi, visitarsi in ospedale, ecc.

                Si tratta di due cose talmente diverse, che non mi sembra il caso di confonderle usando il termine “matrimonio”.

              • paniscus scrive:

                “il matrimonio omosessuale è sbagliato a prescindere dalla religione – “——

                Appunto, io avrei chiesto (parecchie righe sopra) di spiegare il perché, ma non ho avuto risposta.

                Posso capire l’obiezione per motivi di coscienza personale, da un punto di vista religioso, quella sì…

                …ma per quale motivo dovrebbe essere riconosciuto da tutti come ovviamente e universalmente sbagliato, anche senza motivi religiosi, veramente, non riesco proprio a capirlo.

                Per favore, puoi spiegarlo in modo semplice e sintetico?

                Grazie.

              • Roberto scrive:

                Francesco

                “ma cosa ti fa pensare che io voglia licenziare o non assumere Tizio perchè è un culattone o Caia perchè è una culattona?”

                Niente, ti stavo solo facendo notare che si tratta di istanze sacrosante e non di delirio della volontà

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “sprecata”

                Ecco che cominciano gli attorcigliamenti 🙂

                Francesco, tu sei certo persona coerente e di fede. Non ti devo quindi spiegare io che la fede influisce su tutta la vita della persona.

                E siccome le citazioni che ho riportato vengono dalla Scrittura in riferimento alla quale -al limite superandola, ma mai negandola- Gesù Cristo ha fondato la fede che professi qualunque cosa tu pensi – del matrimonio, dell’omosessualità o della coltivazione del mango in Paraguay – sarà sempre vincolata al non contraddire la Scrittura.

                Del resto, lo stesso Nuovo Testamento giustifica esplicitamente il tuo comportamento al riguardo:

                “Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2Tim 13, 16-17).

                Sta scritto ‘tutta’, non sta scritto ‘ragazzi, lasciate perdere quel vecchiume del Levitico’.

                Magari – te lo concedo – non sarai troppo rigoroso nell’applicare “non lascerai che la strega viva” (Es., 22, 18). Anche in te, nonostante tutto, rimane qualche traccia della tolleranza di Voltaire.

                Però è notevole che il Nuovo Testamento riproponga la tesi della natura abominevole dell’omosessualità messa nero su bianco secoli prima nell’Antico Testamento.

                Questo tuo (inconscio?) vincolo a non contraddire direttamente la Scrittura lo si nota subito quando scrivi:

                “il matrimonio omosessuale è sbagliato a prescindere dalla religione”.

                Cerchi così dare veste di verità assoluta e immutabile a quello che è solo il tratto di una religione omofoba – la tua – e delle altre come la tua. E’ il solito trucco tipico (ad esempio) degli stalinisti d’antan di dare per scontato quello che non si può dimostrare. Quelli davano per scontato che Trotzkij fosse un cripto-fascista, precisamente perché non potevano dimostrarlo; tu dai per scontato che il matrimonio omosessuale sia sbagliato in ogni religione per lo stesso motivo.

                E’ chiaro che se il matrimonio non ha niente a che fare con la religione la frase che hai scritto non ha senso.

                Al contrario, se il matrimonio ha a che fare con la religione allora se sia sbagliato o no evidentemente dipenderà dalla particolare religione, e quindi non a prescindere da essa.

                Dopo tutto, il matrimonio è una istituzione umana, dunque mutevole; non è mica la velocità della luce nel vuoto, che – almeno a quanto se ne sa – è uguale e la stessa per tutti e per sempre.

                Non a caso – ora mi rendo conto dopo averlo scritto – mi è venuta in mente la velocità della luce nel vuoto; quella interessa infatti la relatività, e – come lodevolmente chiarito da Ratzinger, della cui chiarezza gli sarò sempre grato – il primo nemico della religione è il relativismo etico.

                Chi crede in una verità assoluta valida per tutti e per sempre in fatto di morale per ciò stesso non potrà mai accettare la validità di chi la pensa diversamente perché gli/le apparirà in errore; e per quanto si possa benevolmente tollerare chi sbaglia per l’errore non ci può essere atteggiamento diverso da chi cura il malato sterminando il bacillo che lo contagia. Papa Roncalli fu esplicito (“Non si dovrà mai confondere l’errore con l’errante”, Pacem in terris). In fondo l’errante si deve sempre poterlo convertire alla Verità, no?

                E infatti hai risposto a me sulla Bibbia, ma non hai risposto a Paniscus: perché a parte ripetere i precetti della tua Scrittura argomenti logici non ne hai.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

            • Miguel Martinez scrive:

              Per roberto

              “vabbé che stai in fissa con questa cosa
              ma temi LGTB sono solo quelli!?!

              per esempio il diritto a sposarsi, a adottare, a non essere discriminati sul lavoro, non sono temi LGTB di sinistra?”

              Infatti, ho detto che quando si mettono insieme cose completamente diverse, si finisce per fare un calderone unico, esattamente come fa la destra.

              • roberto scrive:

                ho ma se dico “diritti LGTB” vuoi che faccio ogni volta tutta la lista completa?
                dai su….

          • roberto scrive:

            sono temi tutti diversi ma accumunati appunto dall’essere “temi di sinistra”

          • roberto scrive:

            cioè ti immagini un politico di sinistra dire “io non assumerei mai un gay perché mi fanno schifo?”

            se lo dicesse, potresti incasellarlo in “sinistra”?

            • Miguel Martinez scrive:

              Per roberto

              “cioè ti immagini un politico di sinistra dire “io non assumerei mai un gay perché mi fanno schifo?”

              se lo dicesse, potresti incasellarlo in “sinistra”?”

              Non saprei, nel 2023 sì.

              Nel 1965 a Cuba, per dire, no. Anzi, gli omosessuali a Cuba erano considerati pericolosi in quanto potenziali agenti statunitensi e un sottoprodotto della “corruzione capitalista”.

              Come ad esempio ci fu una forte opposizione tra i sindacati francesi nemmeno tanto tempo fa alla legalizzazione dei “concorrenziali” algerini.

              Anche un tema come “internazionalismo” nella sinistra latinoamericana non è che andasse giù più di tanto.

              Sono cose che cambiano secondo tempo e luogo, come è ovvio.

              Ma il punto che a me interessava era evitare il calderone.

              Noto che nel tuo calderone manca del tutto l’ambiente (giustamente).

              • Roberto scrive:

                Aggiungi pure anche l’ambiente fra i temi di sinistra, e non capisco perché vuoi evitare il calderone (non sono nemmeno sicuro di capire cosa intendi)
                Sul resto che dirti, mi da che viviamo in mondi diversi….

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Roberto

                “Aggiungi pure anche l’ambiente fra i temi di sinistra, e non capisco perché vuoi evitare il calderone (non sono nemmeno sicuro di capire cosa intendi)”

                Boh, “l’ambiente” non me lo ricordo proprio come un tema del programma di Labriola, di Gramsci, di Togliatti, di Nenni, di Bordiga o (per andare all’estero) di Lumumba, di Mao, di Stalin o anche di Blair, tanto per citare “sinistre” diversissime: un’eccezione farei per alcuni elementi del governo di Roosevelt ai tempi della New Deal, dove c’erano però anche sbucaltatori scatenati.

                Poi ci puoi mettere William Morris e Ruskin, ma a quel punto stiamo parlando di una “sinistra” anticapitalista, localista, identitaria e “bottegaia”, tutte cose contrarie alla “sinistra” di oggi.

              • Francesco scrive:

                piano, io un politico di destra che neghi i problemi ambientali non lo voto mica! e temo di essere etichettabilissimo come destrorso.

                non è che sotto sotto tu distingui tra stronzi e non stronzi però li chiami destra e sinistra?

                🙂

              • Roberto scrive:

                Francesco
                Ti ricordi di un politico di destra che abbia avuto non dico sensibilità ma almeno un pensiero, una frase ecologista?

              • Francesco scrive:

                Teddy Roosevelt?

                e la stessa Costituzione della Repubblica ha alcuni elementi pre-ecologisti

                in generale i “miei” politici di destra non sono questi patetici difensori della crescita del PIL ogni minuto

                ma sono vecchio e passatista

                ciao

              • Roberto scrive:

                Teddy Roosevelt!?!
                Qualcuno di un po’ più vivo non c’è l’hai?…. No non ce l’hai perché su questo punto ho ragione: la destra se va bene se ne frega totalmente dell’ecologia, e se va male la considera solo uno dei mille lacci e laccioli

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Teddy Roosevelt!?!
                Qualcuno di un po’ più vivo non c’è l’hai?”

                E che c’entra Teddy Roosevelt?

                Io parlavo di Franklin Delano Roosevelt, che era “di sinistra”. E dicevo che mi sembra che alcuni elementi della sua amministrazione fossero in effetto ambientalisti, e che è l’unico caso che mi viene in mente in tutta la storia della sinistra mondiale di “ambientalista” fino agli anni Settanta o Ottanta.

                Per dire che Sinistra e ambientalismo non sono affatto sinonimi.

                Non ho parlato proprio della Destra, che in questo contesto non mi interessava.

              • Miguel Martinez scrive:

                “Non ho parlato proprio della Destra, che in questo contesto non mi interessava.”

                Aggiungo che fuori da questo blog, non conosco praticamente gente di Destra.

                E mentre posso trovare interessante discutere con un cattolico tradizionalista o con un lettore di Evola, provo zero interesse per la Destra politica.

                E non capisco perché ogni discussione sulla Sinistra debba finire in “e quelli di Destra invece?”

                Io se devo proprio dividere in due il mondo, prendendo due poli estremi – lo divido tra quelli che vedono nella biodiversità il valore fondante e quelli che vedono nel dominio della mente umana il valore fondante.

              • Peucezio scrive:

                Posso dire che mi sembra tutta una discussione surreale?

                Le cose non sono quello che sono in linea di principio, ma vanno sempre calate nella realtà.
                Ognuno nella sua testa può avere un’idea precisa su ogni cosa, mettere insieme le sue idee su ogni argomento e pretendere che formino una dottrina politica coerente.
                E anche cercare di trovare in queste un comune denominatore (su tutto si può trovare con un esercizio intellettuale) e pretendere che sia oggettivo.

                Ma poi bisogna vedere concretamente, nel mondo reale, storico, effettivo, cosa si mette insieme con cosa.
                Il resto francamente sono discorsi astratti, a tavolino, utopismi velleitari, costrutti, elucubrazioni.

              • Roberto scrive:

                Peucezio

                “ma vanno sempre calate nella realtà.”

                Io sono daccordo con questo ed in fatti vi faccio notare che diritti LGTBQDresfzx non sono se non in minimissima parte quello che dice Miguel ma quello che dico io, e sono appunto casi concreti, reali, che riguardano vita e lavoro di persone in carne ed ossa

              • PinoMamet scrive:

                “E non capisco perché ogni discussione sulla Sinistra debba finire in “e quelli di Destra invece?””

                In questo sono d’accordo.

                Continuo a pensare che si debba fare politica secondo le proprie idee.
                Capisco però che il gioco della politica sia “guarda che stronzata /cattiveria/vergogna hanno detto quelli della parte avversa!”

              • Roberto scrive:

                Miguel

                “E che c’entra Teddy Roosevelt?”

                L’ha evocato Francesco

              • Roberto scrive:

                Miguel

                “Aggiungo che fuori da questo blog, non conosco praticamente gente di Destra.”

                Io te l’ho detto che Firenze è un mondo a parte…conosco davvero una caterva di gente di destra, in certi ambienti mi sembrano la maggioranza assoluta (avvocati e magistrati per esempio, con l’eccezione dei giuslavoristi che mi sembrano tutti di sinistra)

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “conosco davvero una caterva di gente di destra”

                Credo di aver già raccontato qui dei due esponenti di destra che ho conosciuto a Firenze.

                Un cubano di pelle nera che viveva in una casa occupata con sei figli e la moglie argentina bianca (ma comunista), e una barista in un bar di fighetti di sinistra che mi ha detto che votava Lega perché aveva paura quando tornava a casa la sera.

                Non riesco a odiarli più di tanto.

              • Roberto scrive:

                Miguel

                “Io se devo proprio dividere in due il mondo, prendendo due poli estremi – lo divido tra quelli che vedono nella biodiversità il valore fondante e quelli che vedono nel dominio della mente umana il valore fondante.”

                Non ho mai conosciuto qualcuno che vedesse bella biodiversità il valore fondante (di cosa poi?), e nemmeno per il dominio della mente umana…

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Non ho mai conosciuto qualcuno che vedesse bella biodiversità il valore fondante (di cosa poi?), e nemmeno per il dominio della mente umana…”

                Mi sa che sei stato troppo sintetico, non capisco la tua risposta.

                Io giudico l’espansione dell’aeroporto di Firenze che distruggerà gli habitat dei fenicotteri e che distruggerà l’ultima area verde a ovest della cittò, in base alla difesa della biodiversità.

                Lega e PD invece su questo hanno posizioni identiche, la giudicano in base al domino della mente umana, che permetterà di accelerare i traffici economici, offrire nuovi posti di lavoro, far venire più turisti a Firenze.

                Quindi il loro “valore fondante” è opposto al mio.

                Più chiaro così?

              • Miguel Martinez scrive:

                “biodiversità”

                Altro esempio.

                Due donne si innamorano l’una dell’altra, e vogliono che lo Stato riconosca, che so la reversibilità della pensione.

                Benissimo!

                Una ragazzina si sconvolge alla prima mestruazione, per cui uno psicologo decide che bisogna trasformarla chimico-chirurgicamente in un paramaschio.

                Malissimo!

                Sono ragionamenti di “Destra” o di “Sinistra”?

              • Roberto scrive:

                Miguel

                “Mi sa che sei stato troppo sintetico, non capisco la tua risposta

                Non ho capito cosa non hai capito

                Non conosco nessuno a parte te che “vede nella biodiversità il valore fondante” o che “vede nel dominio della mente umana il valore fondante.”
                Non conosco nessuno che dia a biodiversità o dominio della mente umana una importanza tale da considerarli “elementi fondanti”
                E non capisco nemmeno cosa devono fondare…la società?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Non conosco nessuno che dia a […] dominio della mente umana una importanza tale da considerarli “elementi fondanti””

                Io invece ne conosco tantissimi,. Per dire, un governo che vede nelle Alpi uno spazio per fare megalavori per ospitarci le Olimpiadi invernali ha una visione che si basa proprio sull’idea che il valore fondante siano i progetti umani sulle “cose”.

        • Peucezio scrive:

          Roberto,
          “Sul resto, io continuo a pensare che diritto lgtb, immigrati, donne, internazionalismo siamo chiaramente temi di sinistra e che chi è di sinistra”

          È ovvio che sono temi di sinistra.
          Quello che mi riesce incomprensibile è perché la sinistra si ostini a volersi far passare anche come popolare, a favore dei lavoratori, degli sfruttati, contro le concentrazioni di ricchezza, che non c’entra un cazzo né con le sue scelte reali né con la sua antropologia o col suo bacino di classe politicia e di elettorato.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Peucezio

            “È ovvio che sono temi di sinistra.”

            E’ ovvio che sono temi che non sono della Destra politica italiana oggi.

            E’ ovvio che sono temi abbastanza diffusi nella Sinistra degli ultimi decenni.

            Non sono però affatto tutti temi caratteristici della Sinistra degli ultimi 220 anni.

      • Peucezio scrive:

        Pino,
        “Mah, considerando il pubblico di Repubblica, può darsi che questo sia un modo di sostenerla…”

        Credo anch’io.

  35. Francesco scrive:

    <<<E insieme, anche alcune idee giuste e condivisibili sul sostegno ai redditi bassi e la giustizia sociale.

    visto che avevo ragione a darti del pericoloso comunista, carissimo Pino?

    😀

  36. Moi scrive:

    @ ROBERTO

    Cmq l’ Effetto Meloni ha ridimensionato tantissimo le litanie ipocrite “cripto-nepotiste” Pink Washing sulle Quote Rosa … lo vedi come un male ?!

  37. Moi scrive:

    Renzi ha difeso la Schlein dicendo che la Critica Politica deve basarsi esclusivamente su Idee e Risultati :

    ovviamente questa è la Teoria, poi la Pratica può aver tranqullamente una morale doppia/tripla/quadrupla/quintupla ecc … finché si riesce a farne !

    😀

  38. Moi scrive:

    La fortuna di Elly Schlein è stata che Alessandro Masala, nell’ intervistona da 2 ore e passa _ sono riuscito a vederla immaginandola come un film di Nanni Moretti _ NON le ha chiesto di ArmoCromia … sennò mi sa che avrebbe vinto Bonaccini, ch’è stato furbamente in camuffa con le sue sopracciglia rifatte !

  39. Moi scrive:

    https://www.open.online/2023/04/28/vincenzo-de-luca-vs-elly-schlein-armocromista-video/

    … De Luca sfotte Schlein sulla consulente di immagine:

    «Se mi paga la metà garantisco risultati migliori» – Il video

  40. Moi scrive:

    Cmq :

    una Chromo Combo (o cme c…zzo si dice !) che rende la Nasona Bruna _ o anche la Gnappetta Bionda, eh ! _ più gnocca della Fatina Aretina del Pinocchio da Rignano sull’ Arno ?!

    https://www.youtube.com/watch?v=wyWkAUeS5jc

    05 sec

  41. Moi scrive:

    SE fallisce Elly Schlein , ma NON credo … incarna lo Zeitgeist ! 🙂

    SE … mi sa che poi diventa Segretaria del PD Chiara Ferragni !

    … stesso milieu _ mano sx sul cuore e mano dx sul portafogli _ ma ultra potenziato a soldi, fra l’ altro “mamma biocisetero di 2 bimbi” con Task Force di Tate, e per di più … stangona bionda !

    • Moi scrive:

      Cioè, SE fallisse la Schlein … sarebbe perché NON abbastanza incarnante questo Zeitgeist ,e allora la Ferragni dovrebbe potenzialmente portare al PD una roba tipo 30 milioni di voti , in Italia !

  42. Moi scrive:

    Cmq l’ Armocromia , a quanto pare … era sconosciuta essenzialmete fra Noi Reazionari Genetici 🙂 Maschi(Bianchi) Biologici CisEtero ! … Anche quelli “Aggiornati” 🙂 e Ri-Educati !

    • Roberto scrive:

      Credo che siamo vecchi…mia figlia la conosce e mi ha pure detto “papà ma tutti la conoscono”

      • PinoMamet scrive:

        …mi sa che rientro tra i vecchi, ahimè…

      • Moi scrive:

        … e il figlio maschio, la conosceva ?

        Han detto “Gente Che Ci Campano E Pure Bene” 🙂 che almeno a Hollywood esisterebbe sin dagli Anni 1950’s …

        • Moi scrive:

          Cmq, dopo ‘sta mossa 🙂 dell’ Armocromia, il paragone tra Elly Schlein e la Gv’an Signov’a 🙂 di Mariangela Melato nel film iconico di Lina Wertmüller … NON m’ appare più così “esagerato” !

          • Moi scrive:

            Diciamo che anagraficamente le due personaggE (una immaginaria, l’ altra reale) potrebbero essere madre e figlia o zia e nipote , con una 4oina d’anni di scarto …

          • Roberto scrive:

            Comunque moi, ripeto, intervista lunga e interessante e so parla solo di quelle due righe…ammetterai che c’è un po’ di prevenzione e malafede in tutto ciò…

            • Moi scrive:

              In Italia, be’, si specula su qualunque cosa … non esiste “fairplay” : è risaputo !

            • PinoMamet scrive:

              Sì, c’è prevenzione e malafede… ma credo si chiami “politica” 😉

              Voglio dire, la povera (ehm…) Elly poteva anche pensarci prima di farsi intervistare, tra tutti, proprio da Vogue.

              Sicuramente a Vogue sono più interessati ai suoi corredini che alle sue idee (peraltro giustissime) sulla tassazione verso la multinazionali.

              E comunque, al mondo esistono anche le palle: “mi abbino i vestiti da sola” figurava meglio, da tutti i punti di vista, dell’armocromista 😉

              Poi io sono un grande lettore di “Permanent Style”, “A suitable wardrobe” (quando era un blog di un simpatico signore americano sulla sessantina), “Die, workwear” ecc. (e non ci vuole un capitale per vestirsi bene) però, insomma…

              (Salgo del armario: ho venduto casa, per vari motivi, e mi ritrovo con una piccolissima cifra di avanzo, e stavo pensando di impiegarla per una barca a vela, mi antico sogno marinario… usate si trovano a prezzi veramente modici e che forse potrei permettermi anch’io, il costo grande è il posto barca…
              da rubricare in categoria “D’Alema” 😉 )

              • Roberto scrive:

                Si certo è politica e lei è stata sciocca, ma è anche politica far notare che c’è malafede e prevenzione dove c’è

              • paniscus scrive:

                “E comunque, al mondo esistono anche le palle: “mi abbino i vestiti da sola” figurava meglio, da tutti i punti di vista, dell’armocromista”—

                Ma pensa quanta pubblicità ha fatto all’armocromista, e quanti nuovi gonz… oops, “clienti” in più le ha apportato. Magari le fa uno sconto sulle sue prestazioni, e ci guadagnano entrambe!

              • Roberto scrive:

                Paniscus

                “Ma pensa quanta pubblicità ha fatto all’armocromista”

                La schlein non l’ha nemmeno nominata…

              • paniscus scrive:

                non l’ha nominata in quell’intervista, ma chissà come il suo nome è comparso lo stesso in tutti gli articoli correlati… il che vuol dire che quanto meno sarà venuto fuori in chiaro sulle rispettive bacheche social o altri canali che non fanno parte della comunicazione giornalistica ufficiale ma che sono alla portata di un sacco di gente.

              • Roberto scrive:

                Paniscus

                “ma chissà come il suo nome è comparso lo stesso in tutti gli articoli correlati”

                Da quanto ho capito il nome è saltato fuori grazie ad un’intervista di repubblica…sarà una delle grandi inchieste giornalistiche di quel fogliaccio

        • Roberto scrive:

          Il figlio maschio!?!

          Lui si veste solo con magliette di squadre da basket, credo che non abbia nemmeno idea che sia possibile altro

  43. Moi scrive:

    Cmq, product placement per Playstation & Radiohead :

    https://www.agi.it/politica/news/2023-04-27/intervista_elly_schlein_vogue-21142571/

    Elly Schlein, il segreto anti-stress: Playstation e Radiohead
    La segretaria del Pd si racconta a Vogue Italia e rivela di affidarsi a una consulente d’immagine: “A volte sono anticonvenzionale, altre volte più formale”

  44. Moi scrive:

    Marco Travaglio spiega perché ha fatto tanto scalpore proprio l’ Armocromia, con tutte le cose che ha detto la Schlein … ma NON attribuisce la causa a trame complottiste, NON stavolta :

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/04/29/travaglio-ad-accordidisaccordi-nove-larmocromista-di-schlein-fa-notizia-perche-sulle-cose-importanti-non-sta-dicendo-nulla/7145038/

    • Roberto scrive:

      Per fortuna che scrive “elly mi sta simpatica” sennò che faceva, le lasciava una testa di cavallo davanti alla porta di casa?

  45. Moi scrive:

    Purtroppo NON c’è un Universo Parallelo 🙂 di Verifica , MA … curiosissimo di sapere un What If 🙂 un cui l’ Armocromista fosse saltata fuori PRIMA delle Primarie del PD … avrebbe vinto Bonaccini ?! 🙂

  46. Moi scrive:

    Cercando “Arnocromia”, escon solo giovani donne … solo l’ imitatrice / comica Valentina Barbieri con la doverosa ironia :

    https://www.youtube.com/shorts/bbtBDMpQj48

  47. Moi scrive:

    Il Sociologo Schleiniano, l’ ArmoCromo e la New Middle Class

    https://www.youtube.com/watch?v=VKp3xqDt668

    • Moi scrive:

      A proposito … è stato suggerito anche “Toast” per Brindisi … ma non era meglio “Cheers”, meno ambiguo ? 🙂

  48. Moi scrive:

    Armocromia Retroattiva

    ————————————————

    https://www.lampoon.it/articolo/28/04/2023/elly-schlein-intervista-armocromia/

    E se anche Occhetto avesse avuto l’aiuto di un’armocromista?

    Il dibattito attorno all’intervista di Elly Schlein più che sessista è miope; in politica anche l’immagine è contenuto, da Craxi a Berlusconi, dal cachemire di Bertinotti al completo marrone

  49. Peucezio scrive:

    Roberto,
    “Io sono daccordo con questo ed in fatti vi faccio notare che diritti LGTBQDresfzx non sono se non in minimissima parte quello che dice Miguel ma quello che dico io, e sono appunto casi concreti, reali, che riguardano vita e lavoro di persone in carne ed ossa”

    Mi hai frainteso.
    Quando parlavo di “mondo reale” intendevo dire che le cose sono quello che sono nell’effettività, non in linea di principio e se la sinistra sceglie l’immigrazione che fa crollare i salari e le garanzie per tutti, sceglie la precarizzazione ma difende gli omosessuali, ecc. non è che si può dire che è di sinistra ciò che piace a te; è di sinistra sia perseguire la finanziarizzazione dell’economia ed erodere e immiserire il ceto medio, l’industria, il mondo produttivo, sia difendere gli omosessuali e gli immigrati.
    Cioè nel mondo reale una cosa va con l’altra e la difesa dei poveri NON va, nelle linee politiche delle sinistre occidentali contemporanee, nel senso di abbinare le due cose.
    Me ne sbatto le balle che in teoria siano abbinabili: le cose non sono in teoria.

  50. Moi scrive:

    Più che altro c’è un exploit Tiktok / Youtube di Armocromiste (quasi yutte giovani donne , pochi giovani uomi guardacaso 🙂 effemminati …) che difendono la categoria … promuovendosi come “faccio di meglio e costo di meno” !

  51. Moi scrive:

    L’ Ascesa della Giovane Boscaiola Canadese Nicole Maple (“Acero”, come simnolo della famosa bandiera), Icona Lella 🙂 … ce la vedreste così, la Schlein ?

    🙂

    https://www.the-sun.com/lifestyle/7639662/female-lumberjack-women-say-definitely-straight-see-chopping-wood/

  52. Moi scrive:

    @ PANISCUS

    Imperdibile Paola Del Din !!!

    La Centenaria (!) “Resistente”/ “Partigiana” (ma lei trova il termine problematico …) incontra Giorgia Meloni !

  53. Moi scrive:

    https://www.corriere.it/cronache/23_aprile_25/chi-paola-din-partigiana-medaglia-d-oro-la-memoria-valore-importante-214e863a-e2f3-11ed-ab75-b8a1ffdbb100.shtml

    Chi è Paola Del Din, partigiana e medaglia d’oro: «La memoria, un valore importante»

    La professoressa, che a breve festeggerà i 100 anni, continua a partecipare a incontri per ricordare quegli anni nella Resistenza. È stata la prima donna paracadutista militare italiana

  54. Moi scrive:

    https://www.ilmessaggero.it/persone/paola_del_din_chi_e_partigiana_meloni_paracadutista_guerra-7364771.html

    Paola Del Din, chi è la partigiana citata da Meloni: nome in codice “Renata”, prima donna italiana a paracadutarsi in guerra

    Gli Alleati le hanno affidato la conclusione della missione speciale Bigelow e, dopo aver ricevuto la medaglia d’oro al valor militare, l’estate 2022 è stata insignita del grado di Grande ufficiale della Repubblica italiana

  55. Moi scrive:

    https://corrieredelveneto.corriere.it/notizie/belluno/cronaca/23_aprile_25/paola-dal-din-la-partigiana-scelta-da-giorgia-meloni-mio-fratello-ucciso-dai-fascisti-ma-anche-il-comunismo-e-dittatura-8b401acd-c43f-42e3-8efe-082779ea4xlk.shtml

    Paola Del Din, la partigiana scelta da Giorgia Meloni:

    «Mio fratello ucciso dai fascisti, ma anche il comunismo è dittatura»

    di Tommaso Moretto

    Bellunese, quasi centenaria (!) , fece parte della brigata Osoppo: fu medaglia d’oro e paracadutista dei servizi britannici:

    Mi resi disponibile a portare messaggi. La politica non mi piace: tutti hanno fatto malanni

  56. Francesco scrive:

    >>> Magari – te lo concedo – non sarai troppo rigoroso nell’applicare “non lascerai che la strega viva” (Es., 22, 18). Anche in te, nonostante tutto, rimane qualche traccia della tolleranza di Voltaire.

    Scusa Andrea ma su questo punto mi deludi molto. Voltaire ha da molto tempo il suo posto nella casella dei cattivi e, in più, pure i suo principi puzzano e molto di fregatura – la mela non cade lontano dall’albero.

    E non capisco perchè dovrei provare tolleranza verso chi si sogna di fare commerci col Demonio. Nel mondo reale, e senza bisogno di chiedersi se il Demonio esista o meno, è una persona assai pericolosa.

    Davvero, io e te siamo speculari. Dovremmo andarci a mangiare una bella teglia di farinata in qualche postaccio a Genova.

    • PinoMamet scrive:

      “Non lascerai che la strega viva ” non vuol dire “ucciderai la strega “, altrimenti ci sarebbe scritto “ucciderai la strega”.

      Introduzione all’esegesi ebraica 😉

      • Francesco scrive:

        Bene, perchè la mia condanna della stregoneria non mi porta a eccedere nell’erogare facili esecuzioni!

        Grazie Pino

  57. Francesco scrive:

    >>> argomenti logici non ne hai.

    in verità ci sto pensando perchè la mia posizione è pre-logica (oltre che pre-religiosa). come quando rigetto l’idea di mangiare carne umana. o di uccidere per arricchirmi.

    è qualcosa di più profondo e vissuto, non certo di libresco. neppure del Libro.

    ciao

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