Piccola storia di un corpo

E’ una storia ancora di pochi, per ora.

Avviene in Canada, un pezzo del lontano mondo anglosassone, tipo Stati Uniti solo che hanno l’Assistenza Medica gratuita.

Diciamo che è una storia del prossimo futuro, l’ultimo spettacolo prima del collasso ambientale. Dove avremo ben altro di cui preoccuparci.

Graham Linehan ha ripreso la storia di Lois Cardinal, giovane canadese.

Lois ha due caratteristiche: è un ragazzo che ha vissuto con disagio la propria adolescenza; e i genitori gli hanno messo in mano uno smarfo.

E quindi ha trovato dallo smarfo (ticchetocche, iutiube, ecc.) la spiegazione del proprio disagio. Era genderdisforico.

A 19 anni, gli operatori di una gender clinic hanno convinto Lois a sottoporsi prima alla castrazione chimica e poi alla mutilazione genitale a spese dello Stato – chiedo scusa  all’onorevole Zan,volevo dire che ha potuto accedere alla gender affirming surgery.

Ora, la cosa buffa è che nell’istante stesso in cui Lois ha scoperto la sua Vera Identità di Donna, è saltato tutto:

“Sebbene la domanda iniziale di Lois sia stata respinta, gli operatori sanitari hanno fatto pressione su Lois affinché avesse accesso all’intervento chirurgico e i costi fossero coperti dal governo. Non appena l’anestesia è svanita, Lois si è pentito di aver fatto l’intervento.”

Ma la storia ha un Lieto Fine: esiste sempre una Soluzione Finale, grazie di nuovo al contributo dello Stato.

Lois ha fatto richiesta di accedere al “MAiD in Canada“.

Che è un titolo ganzissimo, perché suona proprio come “Made in Canada“, alla Meloni insomma.

MAiD in Canada sta per “Medical Assistance in Dying“.

Il Medico ti aiuta a crepare.

Allora, una mia amica si tuffò dalle trombe delle scale al quinto piano; un altro si impiccò a una trave, e un terzo mi chiamò la sera tardi e poi  si scagliò con l’auto da un dirupo nel lago di Garda.

Roba da italiani, invece in Canada arriva il Medico che ti Aiuta.

Ora, se tu sei un canadese, non è che puoi andare dal primo poliziotto e dire, “shoot me please!”

Ci deve essere un motivo serio.

E Loris ha un motivo serio.

Un uomo biologico che vuole mantenere in funzione una “neo-vagina“, ha bisogno di “manutenzione personale e assistenza sanitaria continua.”

Ora, Lois è “una persona delle Prime Nazioni”, e lo specialista che gli hanno assegnato per manutènerlo nel suo stato di “adesso-sono-una-donna” si trova a 5 ore e mezza in auto, che è ragionevolmente troppo per dover pur continuare a vivere.

E Lois dice che ha sentito questo fatto come se fosse stato costretto a partecipare al “genocidio del proprio popolo”.

E in più, Lois ha un altro problema, che non c’entra nulla con il suo corpo: il suo orientamento sessuale. Un ginecologo del lontano Edmonton lo ha appena ridefinito da “omosessuale” ad “assessuale” (da capire bene il concetto di omosessuale riferito a una persona che passa dal sesso A quello B).

Non ho capito bene perché questo gli darebbe un’ulteriore scappatoia per farsi ammazzare, ma tant’è.

Ora, prima di farsi amichevolmente sopprimere, Lois avrebbe il piacere che l’aiutassimo a realizzare un piccolo desiderio.

“Ho sempre voluto volare su un piccolo aereo e godermi il panorama”.

Se volete aiutare Lois, ecco il link (a differenza dell’articolo da cui cito, qui manca però la parte sul volo, che mi sembra l’elemento più bello e l’unico a cui contribuirei volentieri).

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357 risposte a Piccola storia di un corpo

  1. mirkhond scrive:

    “Il Medico ti aiuta a crepare.”

    Oltre a questa situazione davvero drammatica, in quali altri casi è previsto questo trattamento fine-vita?

  2. PinoMamet scrive:

    Poveretto. Poveretto. Cos’altro dire? Che storia tristissima.
    Speriamo possa godersi voli pacifici nell’aldilà, almeno, visto che nell’aldiquà è stato vittima, sì credo si possa dirlo, della stupidità umana.

  3. paniscus scrive:

    Ma organizzargli una raccolta di aiuti alternativa, per potergli proporre un’altra via di uscita meno tragica, proprio no?

    Del tipo, aiutarlo a cambiare ambiente, cambiare stato o continente, e ricominciare da capo in un nuovo contesto in cui non lo conosceva nessuno e in cui a nessuno frega nulla di cosa ha combinato (o di cosa gli hanno combinato) in passato…

    E’ proprio inimmaginabile?

    • daouda scrive:

      me chiedo solo perché a qullo j se dovrebbe creallo in un ambiente all’uopo pè soddisfà la paturnia/difficoltà.

      Carcola che se lo fai pé ogni esser umano il mondo sociale collassa.

      Ad ogni modo sur fatto delle donne stupide era na gerelizzazione che non te inglobbà ed ra una voluta esaggerazzione, un saluto

  4. daouda scrive:

    Hai rotto er cazzo.

    Se se frogio sei malato, basta co le cazzate. Poi è ovvio che si sei frogio le femminist te devono arrovellà er culo giacché sei misogenno che cazzo. Se manco te voi scopà na donna vuor ddi proprio che sei er più sessista, però pare difficile da capì, e difatti le donne ce so amici co quelli che l inzurtano istantaneament, intuitivamente, istintivamente, ma lo sapemo che le donne sò stubbide.

    Vabbè poi come ar solito nun ho ltto n cazzo dlle fartenicazioni che scrivi che sei n cojone come ar solito ao che cazzo ma te levi caro MM sta piaggeria de stile demmerda che t’aritrovi ogni cazzo de articolo che er cervello fuso ch ciài te tira da scrive?
    Che cazzo.

    Ao

    Santa Pasqua a tutti: gnostici, fondamentalisti, alatrici e chicchesia.

    Si c’è da magnà, er magnà se la passerà male, che me spazzolo tutto e paga Roberto.

    Ad Pejora!

    • Roberto scrive:

      Bella daou’

      No non cancellare la mail che sennò come ti contatto quando onorerò il debito?
      Trova un posto dove si mangia come dio comanda (carbonara, agnello per me, poi carciofi e baccalà fritto)

      • Daouda scrive:

        Chiederai a Peucezio

      • Daouda scrive:

        Chiederai a Peucezio

      • paniscus scrive:

        Io non mangio agnello, pecora, capra o simili da quasi 30 anni, e non mangio bovini né suini da più di 10. Non riuscirei più ad assaggiarli nemmeno se volessi, mi prenderebbe la nausea prima di cominciare. Eppure non sono vegetariana stretta, un po’ di pollo e un po’ di pesce lo mangio, ma mammiferi proprio no.

        • Roberto scrive:

          E vabbè….io invece non sono carnivoro stretto, con l’agnello ci mangio pure le patate

        • Roberto scrive:

          Mi hai fatto venire voglia di arrosticini

          • paniscus scrive:

            Il punto importante è che non lo faccio mica per ideologia sacrificale, ma proprio per inclinazione spontanea.

            Cioè, non è che “mi piacerebbe tanto mangiare l’agnello, ma faccio il sacrificio di rinunciarci per ragioni etiche“…

            … è proprio che mi fa orrore l’idea di mangiare l’agnello, punto e basta. Del sapore non me ne frega proprio nulla, non lo mangerei comunque.

            • Roberto scrive:

              Importante in che senso?

              Comunque non so che dirti, io lo adoro e mi sa che è la carne che mangio più spesso anche perché ne compro uno intero ogni tre-quattro mesi da un mio conoscente allevatore, quindi ne ho sempre in congelatore

              Quando faccio la pizza, sfruttare il calore del forno per farci l’agnello è un must.
              Il Barbecue senza le costolette di agnello è come un prato senza fiori.

  5. Peucezio scrive:

    Qual è la logica per cui lo stato ti consente di divorziare, cioè di annulare gli effetti di un vincolo in teoria definitivo che hai contratto liberamente, oltretutto coinvolgendo un’altra persona, perché tu devi sempre poter disporre della tua libertà, che è indisponibile e inalienabile, ma ti consente al tempo stesso di sottoporti a trattamenti medici IRREVERSIBILI?

    Cioè qual è la logica per cui lo stato ti consente di disporre ORA della tua libertà futura, di rinunciare definitivamente cambiare idea?

    E questo vale anche per i tatuaggi o per quelle depravate che si fanno fare il trattamento laser per cui non possono ricrescegli i peli pubici.

    Che diritto hai di disporre del tuo te futuro, che avrà fatto esperienze in più, avrà maturaro altre consapevolezze, sarà insomma un’altra persona?

    • Roberto scrive:

      In teoria definitivo!?!
      Ma dove ?
      🙂

      • paniscus scrive:

        Evidentemente si parte dalla solita storia secondo cui il matrimonio riconosciuto dallo stato dovrebbe essere “una specie di matrimonio religioso”, solo un po’ meno perbenista e un po’ meno romantico, ma con gli stessi vincoli del matrimonio religioso.

        Quando invece NON E’ così, che se ne facciano una ragione…

      • Peucezio scrive:

        Beh, allora che vincolo è?
        Se posso scinderlo appena mi gira, dove sta l’impegno, l’assunzione di responsabilità, la promessa di accudimento reciproco?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Spero che la mia padrona di casa non dica così quando le darò il recesso.

          • Francesco scrive:

            e perchè dovrebbe? mi pare ci sia una certa differenza tra i due contratti, ab initio e pure nella sostanza

            è così difficile riconoscere che Peucezio ha ragione?

            :0

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              1) il matrimonio non è un contratto
              2) non esistono nell’ordinamento italiano rapporti negoziali indissolubili

              • Francesco scrive:

                1) ammetto che ho avuto qualche lieve dubbio su usare la parola contratto anche in questo caso, però mi manca un termine meno generico di “accordo”

                2) benissimo, mi resta da capire se il matrimonio sia un “rapporto negoziale”

                🙂

                PS cmq Peucezio ha ragione lo stesso, non è una questione di semantica

              • Peucezio scrive:

                È chiaro che un vincolo giuridico si può rescindere.

                Il matrimonio però è anche un vincolo morale, affettivo.

                Se lo si può sciogliere a piacimento, che differenza c’è con un semplice fidanzamento, col fatto di avere “un compagno” o “una compagna”, come si dice oggigiorno?

                Se io sto con una ragazza, domani ci litigo e la lascio.
                Se proprio ci convivo prendo e me ne vado; o se ne va lei se è casa mia.

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                comunque come al solito il cattolico dei miei… ehm.
                Divorzista, bestemmiatore antipapalino…

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                @ Francesco
                2) il matrimonio è un negozio giuridico.

                @Peucezio
                Stavamo parlando del matrimonio come istituto dell’ordinamento italiano, non del matrimonio sacramentale.

              • PinoMamet scrive:

                “Il matrimonio però è anche un vincolo morale, affettivo.”

                È vero, non solo: a differenza che dal fidanzamento, dal matrimonio derivano degli obblighi
                (forse questo è anche più importante: anche se sposi una persona che odi, gli obblighi ci sono lo stesso).

                Per questo è più difficile scioglierlo rispetto al semplice fidanzamento, e la cosa prevede dei passaggi precisi.

              • paniscus scrive:

                “Il matrimonio però è anche un vincolo morale, affettivo.”—-

                E da quando in qua lo stato deve controllare, gestire, imporre o vietare rapporti di carattere affettivo?

              • paniscus scrive:

                Aggiungo che non è nemmeno vero che la normativa civile sul matrimonio abbia implicazioni dirette su questioni sentimentali, affettive o romantiche.

                Per contrarre un matrimonio civile valido, non è obbligatorio “dimostrare di essere innamorati”,

                ma basta essere entrambi liberamente disposti a rispettare i diritti e i doveri CIVILI che discendono dal matrimonio,

                ossia quello di assistenza e sostegno reciproco, sia in ambito economico, sia di aiuto pratico e vicinanza morale in caso di necessità.

                Se due persone vogliono fare un matrimonio di pura e semplice convenienza, che vada bene a tutti e due, e sono disposte a rispettare questi impegni, non devono mica dimostrare di essere innamorate, il matrimonio è valido lo stesso.

                Pensare che lo stato debba entrare nel merito dell’indagine sui sentimenti affettivi delle persone, mi pare veramente raccapricciante.

                E siccome chi sceglie di sposarsi lo sa già, che nell’ordinamento giuridico italiano il matrimonio NON E’ affatto indissolubile, diventa anche normale che quell’impegno valga solo fino a che sono consenzienti tutti e due, quindi non vedo cosa c’entri l’impegno solenne di mantenerlo per tutta la vita, che appunto non è previsto.

                Piuttosto, mi chiederei cosa succederebbe se (ipoteticamente) si stabilisse che il matrimonio celebrato in chiesa, ma comunque registrato allo stato civile, venisse considerato indissolubile anche per la legge, mentre quello celebrato solo civilmente invece no.

                Succederebbe che nessuno si sposerebbe più in chiesa…

              • Francesco scrive:

                >>> Succederebbe che nessuno si sposerebbe più in chiesa…

                su questo non metterei la mano sul fuoco, però

      • Peucezio scrive:

        Comunque che due coglioni, v i attaccate sempre a un aspetto marginale del mio intervento, anziché rispondere sul concetto principale che esprimo.

        Così non ha senso confrontarsi, perché è un dialogo fra sordi, in cui io dico A e tu rispondi a B.

        • Roberto scrive:

          Peucezio

          Mi sembrava proprio la premessa del tuo ragionamento!

          Comunque la logica mi sembra abbastanza semplice: sei adulto disponi di te stesso. Casomai ci sarebbe da chiedere, se la logica è disporre di se stessi perché ti obbliga a metterti il casco in moto o le cinture di sicurezza, ma forse li è semplicemente per evitare stragi facilmente evitabili

          • Peucezio scrive:

            Sì, però eludi il punto fondamentale che ponevo, la temporalità.

            Hai diritto di disporre del “te” futuro?
            Di rendere non libero (nel senso di una perdita radicale e irrimediabile di un’opzione) te stesso fra qualche anno, con una scelta irreversibile?

            • Roberto scrive:

              Non ti sorprenderà se ti dico che ovviamente hai il diritto di disporre del te stesso futuro…hai pure il diritto di suicidarti, perché non quello di mutilarti?

              • Roberto scrive:

                Poi credo che lo stato farebbe bene ad evitare il più possibile i danni permanenti legati alle malattie mentali….cioè prima di permettere a qualcuno di tagliarsi il cazzo, sarebbe bene che il tizio sua al 99% sicuro che quella sia la vera soluzione al suo problema

              • Peucezio scrive:

                Roberto,
                non hai il diritto di suicidarti né di mutilarti: nessun medico che lo fa, devi farlo da solo.

                Mentre se uno ti fa un tatuaggio, mica finisce dentro.
                O se ti taglia l’uccello perché vuoi cambiare sesso.

              • Peucezio scrive:

                Roberto,
                “Poi credo che lo stato farebbe bene ad evitare il più possibile i danni permanenti legati alle malattie mentali…”

                Beh, non è che se uno si suicida o si mutila è sano mentalmente.

            • Roberto scrive:

              Peucezio

              “non hai il diritto di suicidarti né di mutilarti: nessun medico che lo fa, devi farlo da solo.”

              Certo che ho il diritto di suicidarmi o mutilarmi! È vietato al medico di aiutarmi ma io posso prendere delle forbici e tagliarmelo
              Idem con il suicidio. Ovviamente se uno vi riesce adieu, ma potrebbe essere sanzionato il tentativo di suicidio, cosa che in Italia non succede (mentre è reato in vari paesi africani ed in Pakistan)

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Roberto

                “suicidarmi”

                È precisamente il motivo per cui Chesterton abbracciò il Cattolicesimo, la proibizione Cattolica del suicidio (“Ortodossia”, Morcelliana editore, p. 100).

                Ed è uno dei motivi per cui io non sono Cattolico.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                Roberto,
                non saprei se la mancata sanzione diretta costituisca un diritto.

                Che diritto è un diritto che non posso far valere chiedendo la collaborazione di terzi?

                A me pare piuttosto uno stato di fatto non sanzionato.

          • Peucezio scrive:

            Non dico di avere una risposta definitiva assoluta.

            È vero che finché non ti tagli il cazzo te lo puoi sempre tagliare, mentre se te lo tagli non te lo puoi riattaccare (se non in modo posticcio e non paragonabile alla condizione d’origine).

            Ma è anche vero che se in ossequio a ciò lo stato ti obbliga a tenerlo per tutta la vita, ti impone comunque una scelta vincolante, perché la possibilità di tagliarlo rimane teorica quanto quella di riattaccarlo.

            In generale però sono per un approccio prudenziale.

    • Moi scrive:

      Il Compagno Grande Timoniere Mao 🙂 , alla viglia dell’ Inv , pardon Liberazione, del Tibet … lo definì come un mondoarretrato socialmente di millenni , ove un Uomo Venerato come un Dio poteva disporre di tutte le cose e persone in qualsiasi momento.

      … chi è il FaSSiSSta 🙂 che dice che “eh,ma … anche Mao non scherzava !” ?!

      😀

    • Moi scrive:

      … crederà di essere la reincarnazione di una ragazza amata dal giovane Dalai Lama ?!

  6. Francesco scrive:

    1) >>> Sebbene la domanda iniziale di Lois sia stata respinta, gli operatori sanitari hanno fatto pressione su Lois affinché avesse accesso all’intervento chirurgico e i costi fossero coperti dal governo

    in che senso hanno fatto pressione su di Lois perchè lo Stato facesse qualcosa? non capisco

    2) l’assistenza medica non è gratuita, è a carico della collettività

    3) RIP

    • Francesco scrive:

      PS ma è già stato aiutato o è ancora vivo, ‘sto poveretto?

      non vorrei portargli rogna prima del tempo, ecco.

  7. Daouda scrive:

    Vabbè dai era pe fa er cojone e salutavve

    Peucezio er nummero mio lo ha. Chiudo l’email e muoia daouda e tutti i cicisbei.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Daouda

      “Vabbè dai era pe fa er cojone e salutavve”

      Buhaiolo!

      Che poi mi dice Beltrando il Menestrello, non vuol dire quel che pensi tu…

      il buhaiolo era quello condannato a far buche in terra per raccogliere la sabbia dell’Arno per far palazzi, e quando era pronto l’unico pasto del giorno, una voce strafottente diceva loro, “Bucaioli, c’è le paste!”

      • Peucezio scrive:

        Mi ricorda un aneddoto che mi raccontarono, vecchissimo (ma reale) di un vecchio artigiano fiorentino; un suo giovane conoscente doveva piantare un paletto in un punto del terreno.
        Il vecchio gli fa una cosa del tipo: “o che fai lì impalato?”.
        Dice – volevo vedere di fare il buco qui. (s’intende, per piantare il paletto).
        – Ma perché prima dove lo facevi? A Maiano?

  8. Miguel Martinez scrive:

    Affascinanti i passaggi giornalistici, al di là della storia del tutto incomprensibile.

    https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/04/11/tunisia-calciatore-si-da-fuoco-davanti-a-stazione-polizia_b2c63254-d845-44bd-a79f-003cef34b631.html

    Un tizio con l’aria dell’Italiano Coglione Archetipico, ma è un calciatore tunisino

    1) va sul proprio profilo Facebook (e ti pareva) dove racconta di aver avuto un diverbio con un commerciante di banane

    2) si dà fuoco davanti a un commissariato di polizia.

    • tomar scrive:

      “Affascinanti i passaggi giornalistici”
      Stile giornalistico di mirabile concentrazione informativa.
      In soli quattro periodi vengono asciuttamente fornite ben 34 distinte informazioni, nessuna sensazionalistica, relative al fatto in questione.
      Siamo quasi al grado zero del verbale di polizia, ma tutto sommato è uno stile che non mi dispiace.

  9. PinoMamet scrive:

    OTissimo:

    Francesco, o chi per lui, non ha nulla da dire sui documenti USA presunti segreti, “leakati” su internet, sullo spionaggio americano?

    A me sa di falso lontano un chilometro; classica opera di disinformazione, probabilmente un misto di notizie vere, false e verosimili, per disorientare il nemico.
    Che infatti non pare essersele bevute, ma probabilmente anche questo era previsto
    (lo scopo più importante forse era “calpestare l’erba per spaventare il serpente”, cioè far saltare fuori, da vari indizi che sfuggono a noi mortali, qualche caso di spionaggio autentico dall’altra parte…)

    La manfrina su “scoveremo i colpevoli” è sceneggiatura, e quella dei paesi amici (appunto) “scandalizzati” dall’essere spiati è probabilmente concordata in anticipo.

    No, di tutta la faccenda a colpirmi è la fissazione anglo-americana per lo spionaggio, come se fosse davvero quello a risolvere le guerre.
    Allora la faccenda della macchinetta tedesca decifrata gli è proprio rimasta impressa, e forse gli sfugge che se i tedeschi avessero avuto tutte le risorse degli americani, avrebbero probabilmente vinto la guerra lo stesso, decifrati o meno.

    Più o meno come la loro fissazione con i vari “commandos”…
    Avete mai sentito parlare di una cosa tipo Long Range Desert Patrol? Se siete italiani, e non fissati di cose militari, probabilmente no, ma per gli inglesi sono un mito…
    in realtà si trattava di un’idea scopiazzata, tanto pe’ cambià, agli italiani, un gruppetto sahariano su autoblindo che avrebbe dovuto “controllare in segreto” e “sabotare” Rommel…
    che ne era perfettamente a conoscenza e più o meno se ne sbatteva il cazzo perché li riteneva (correttamente) ininfluenti.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Le ipotesi sono:
      – talpa filorussa/antiamericana
      – depistaggio
      – ennesima ricaduta della guerra interna negli apparati americani

      Non credo alla prima ipotesi, perché i russi non stanno dando troppa pubblicità alla cosa.
      Non credo al depistaggio, perché non depisti dicendo che i morti russi sono stati 16.000 (tra parentesi, numero molto vicino a quello filtrato da fonti russe https://www.analisidifesa.it/2023/02/continua-il-balletto-delle-cifre-circa-le-perdite-russe-e-ucraine/) quando fino a ieri raccontavi che fossero 100-120 mila, aggiungendo poi anche che i morti ucraini sarebbero 70.000. Insomma, è un depistaggio che fa molto male al morale di chi ti sta combattendo la guerra per procura.
      Resta la guerra tra apparati americani, dove il partito ostile al sostegno ad oltranza all’Ucraina tira una mina al partito della guerra: niente di mortale (non determinano l’esito della guerra), ma un avvertimento. E’ la pista che mi convince di più.

      • PinoMamet scrive:

        “Non credo al depistaggio, perché non depisti dicendo che i morti russi sono stati 16.000 (tra parentesi, numero molto vicino a quello filtrato da fonti russe https://www.analisidifesa.it/2023/02/continua-il-balletto-delle-cifre-circa-le-perdite-russe-e-ucraine/) quando fino a ieri raccontavi che fossero 100-120 mil”

        ma al depistaggio devono credere anche i russi… 😉

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Sì, ma il problema è l’opinione pubblica ucraina ed europea, a cui è stato raccontato che gli ucraini non muoiono mai, mentre i russi muoiono come mosche.

          • Francesco scrive:

            cazzate a parte, non ti pare strano che il rapporto di perdite sia così sfavorevole ai difensori e allo stesso tempo gli attaccanti non conquistino terreno?

            e poi mi spieghi perchè ti piacciono tanto le cazzate?

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Guarda che la guerra non la vince chi fa più morti: la vita di un soldato è un’arma esattamente come un proiettile, per cui se puoi contare su un bacino di reclutamento praticamente illimitato da buttare nel tritacarne, le posizioni le tieni anche con una spaventosa inferiorità di mezzi.
              Poi bisogna capire per quanto a lungo sia sostenibile, ma finché è sostenibile è una strategia più che valida.

              • Francesco scrive:

                Ehm, a parte i dubbi in generale su quanto scrivi, rimane il fatto che il bacino più grande ce l’hanno gli altri, no?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Putin non può fare la mobilitazione generale per ‘sta roba.

              • Francesco scrive:

                però sta mobilitando a spizzichi e bocconi, mi pare

                e sta pure aumentando il volume della retorica patriottica, ormai mi ricorda Hitler dopo la disfatta di Stalingrado come toni e argomenti

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Parli di quei famosi 300 mila? Non ce ne sono altri.

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                “un bacino di reclutamento praticamente illimitato da buttare nel tritacarne”

                Beh, ma gli ucraini mica sono infiniti, sono meno degli italiani (mediamente più giovani, d’accordo).

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Sì, ma parliamo di milioni di persone reclutabili, mentre sul tavolo ci 70.000 morti in un anno. Si può andare avanti per un bel po’, soprattutto se il paese non ha un vero futuro.

              • Francesco scrive:

                >>> soprattutto se il paese non ha un vero futuro.

                Che vorrebbe dire scusa?

          • PinoMamet scrive:

            Io ho la mia teoria a riguardo, ma sospetto che non ti piacerà…

            • Francesco scrive:

              spara, spara!

              la vita è piena di cose che non mi piacciono, dovrei sopravvivere

              😉

            • PinoMamet scrive:

              Secondo me, è premesso il premettibile, le cose stanno andando come voleva la Russia: il piano B, si intende.

              I discorsi trionfalistici di Medved sulla fine dell’Ucraina li valuto quanto quelli di Zelenski sulla “Moscovia”.

              Idem le stime rispettive sui milioni di morti altrui e gli zero propri, o all’incirca.

              Mosca non ha preso Odessa, ha subito qualche perdita (almeno finché gli USA hanno aiutato davvero l’Ucraina: adesso mi sembrano più freddi) ma per il resto, gli obiettivi sono raggiunti o quasi, e a morire sono soprattutto i privati di Prigozhin.

              Mentre gli ucraini pare che tengano da parte le truppe migliori per l’offensiva dell’anno scorso… volevo dire, di questa primavera.
              Che non so se è una mossa intelligentissima, almeno a livello di sostegno popolare.

              Oltre a Kherson e Zaporizhia, non credo che a Mosca interessi davvero conquistare terreno, invece le fa comodo che l’Ucraina sia un paese distrutto, completamente dipendente dall’estero e con malcontento popolare.

              • Francesco scrive:

                Sono parzialmente d’accordo.

                La Russia ha conquistato quasi tutte le terre russofone, se non erro.

                Potrebbe fingere di accontentarsi di quelle e fare una tregua, se non la pace.

                L’Ucraina non so quanto abbia le forze per riconquistare parte del terreno perduto (https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/unoffensiva-ucraina-di-primavera-sempre-pi-possibile-le-tre-ipotesi tra le righe mi pare dica di no).

                Una tregua a queste condizioni mi pare sia solo la premessa alla prossima guerra – forse solo l’ingresso della Piccola Ucraina nella NATO potrebbe congelare le cose su entrambi i fronti.

                A me parrebbe preferibile fornire agli ucraini i mezzi per ricacciare i russi da un altro bel pezzo di Ucraina, però.

                Ciao

              • PinoMamet scrive:

                Sì, a te, ma perché dovrebbe parere preferibile a Putin? 😉

              • Francesco scrive:

                Infatti Putin va “convinto” con “argomenti” adeguati a lui.

                Purtroppo.

                Ma è evidentemente necessario.

    • Francesco scrive:

      Pino

      1) sono d’accordo con te sulla storia dei segreti, anche se una quota di possibilità alla cialtroneria di yankees imbecilli la lascio
      2) certo che conosco la LRDP! secondo te perchè leggevo Supereroica e Guerra d’eroi da piccolo?
      3) bella roba, se i tedeschi avessero avuto le ruote sarebbero stati delle carriole e se avessero avuto le risorse avrebbero distrutto il mondo! lo si sa, no?
      4) lessi che la fissazione nasce dai tempi della guerra di Indipendenza, roba di spie e traditori e segreti. e gli Inglesi sono scismatici perchè la regina buona (quella cattolica) si fidò troppo di un codice che quella cattiva (quell’altra) riuscì a decifrare. la Storia, caro mio, la Storia ci incatena

      Ciao!

    • Peucezio scrive:

      Pino,
      mah, sono un po’ scettico. Magari è come dici, difficile saperlo.
      Ma secondo me si tende sempre a sopravvalutare l’intelligenza e la capacità di organizzazione degli stati e dei potenti: le cose avvengono per caso, per casini, guerre intestine, errori, conseguenze impreviste, eterogenesi dei fini, svarioni…

      In questo senso mi pare più plausibile, per quello che può valere la mia impressione a naso, l’ipotesi di Mauricius.
      O anche la pista russa.

  10. PinoMamet scrive:

    A proposito del monegasco, segnalato per caso da Youtube

    (no, non credo che siamo tutti spiati 😉 , è che guardo un sacco di video di argomento linguistico…)
    https://www.youtube.com/watch?v=hb_oyqcRA-U

    • Peucezio scrive:

      Ma dicono sì e no due parole…
      Io volevo sentire davvero un po’ di monegasco…

      • Moi scrive:

        Si trova qualcos’altro, ma tendenzialmente sono inquadramenti storici” dell’ idioma … pochissimi esempi. Si capisce comunque ch’è molto (!) più vicino al Ligure che NON al Francese e moderatamente (!) simile all’ Italiano.

        Cmq il Ridente Principato ha una densità di popolazione che wikipedia mette seconda, di poco, solo a Macao: al Mondo ! … Con un distacco netto su Singapore e Hong Kong !

        • Moi scrive:

          Di Ligure (o meglio “i Liguri”) ne so pochissimo : ho avuto cmq anche pochissime occasioni di ascoltarlo e leggerlo. Tenderei a tuttavia NON assimiliarlo ai nostrani Emiliani (al plurale) e Romagnolo (al singolare, malgrado varinati) .

    • PinoMamet scrive:

      Ho trovato qualcosa altro ma poca roba, comunque un normale dialetto ligure con qualche rara parola francese, probabilmente di recente immissione (“merci”…)

  11. Fuzzy scrive:

    https://scenarieconomici.it/seoul-presta-500-mila-proiettili-da-155-mm-agli-usa-che-li-daranno-allucraina/

    La tragicomica storia della superpotenza rimasta senza proiettili.

    Dunque, annusando e “orecchiando” qua e là,  mi pare di aver capito che la vera posta in gioco di tutto questo contendere tra super-potenze sia l’IA.
    Solo che chi l’Intelligenza Anaffettiva la sta creando, scrive robe del genere
    https://lesakerfrancophone.fr/suspendre-les-developpements-en-intelligence-artificielle-nest-pas-suffisant-il-faut-tout-arreter
    Della serie: “mondo di matti”

    • Fuzzy scrive:

      https://www.green.it/pannelli-solari-film-sottile/
      Sono sicuro che qui nessuno sa niente dei pannelli solari a film sottile. Di Vita lo saprà sicuramente ma preferisce fare lo gnorri.
      1 Esistono.
      2 l’articolo è vecchio. Attualmente succede questo
      https://www.rinnovabili.it/energia/fotovoltaico/celle-solari-a-film-sottile-bari-fabbrica-grande/
      I CIGS non contengono cadmio, tossico per l’uomo.
      Non che siano indispensabili, però aiutano.
      Non che io li conoscessi già. Sono cose che si scoprono per caso.
      Io tifo per il solare termico a basse e medie temperature, con accumulo. Ma nessuno ascolta le mie prediche.
      Quando verrà il giorno del giudizio tutti quelli che hanno mangiato gli agnelli, le rane e i polpi finiranno all’inferno.
      E questo è sicuro.

      • Roberto scrive:

        Proprio ieri sera polpo alla griglia!

      • Francesco scrive:

        coi maiali vado sul sicuro? io adoro la carne di maiale!

        😉

        • Fuzzy scrive:

          Eh, l’islam proibisce la carne di maiale.
          Informati prima a quale inferno sei destinato.

          • PinoMamet scrive:

            Mica solo l’Islam 😉

            • Fuzzy scrive:

              Si, anche l’ebraismo.
              Non volevo invadere troppi campi suscettibili, visto che stavo scherzando.
              Il maiale è un animale pulitissimo.
              E anche la maiala, checché se ne dica.
              Il suo sguardo è praticamente umano.

              • Fuzzy scrive:

                https://www.greenme.it/animali/allevamenti/boom-allevamenti-maiali-spagna-piu-degli-abitanti/
                In Spagna, invece, il terzo girone
                infernale se lo sono creati da soli.

              • paniscus scrive:

                In effetti il maiale ha fama di zozzeria solo perché nella tradizione agropastorale italiana veniva tenuto al chiuso in un bugigattolo limitatissimo e con pochissime vie di scolo verso l’esterno, e quindi con escrementi e scarti che si accumulavano indefinitamente, a parte qualche sommaria opera di ripulitura artificiale una volta ogni tanto.

                I maiali allevati all’aperto saranno zozzi più o meno quanto le pecore o le galline, ma non di più.

              • Peucezio scrive:

                Ma perché viene identificato anche con la promuscuità o la depravazione sessuale?

                Tra l’altro anche i termini per “prostituta” di solito sono sinonimi di “scrofa”.

              • PinoMamet scrive:

                Nel caso del maiale, può essere per la fecondità, l’alto numero di cuccioli per parto;

                ma a dire il vero si usa nello stesso senso offensivo anche cagna, o vacca, o dalle mie parti una volta anche capra…

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Mi pare che “porco” sia usato per indicare in generale qualcosa di laido e disgustoso. E cosa c’è di più laido e disgustoso di una persona laida e disgustosa sul piano sessuale?

              • Peucezio scrive:

                Interessante comunque come la sessualità sia identificata con qualcosa di laido e disgustoso (perché di questo si tratta).

                L’origine prima continuo a pensare sia l’istanza di controllo maschile sulla trasmissione del genoma, che comporta la fobia dell’esuberanza sessuale.

              • PinoMamet scrive:

                Può essere, ma andiamo molto in profondità, in quelle robe evoluzion-deterministiche da inglese, o psico-deterministiche da francese…

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Però anche se ti abbuffi sei un maiale: il disgusto sembra essere piuttosto nell’incapacità di mettersi un freno.

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                non dire.
                Perché nel sesso la soglia è bassissima.
                Non è che si dà del maiale a chi fa orge ogni giorno.
                Senza considerare che anche fare orge ogni giorno in sé non fa male, mangiare in modo smodato sì.

              • Peucezio scrive:

                Pino,
                d’accordo, ma qual è una possibile spiegazione alternativa?
                Perché una cosa piacevole e naturale viene tanto stigmatizzata, controllata, repressa, contenuta, incanalata, tabuizzata?

              • PinoMamet scrive:

                Beh, in genere gli eccessi sono sempre stigmatizzati;

                tranne poche eccezioni, anche del sesso vengono stigmatizzate le manifestazioni eccessive.

                Poi è vero che ci sono state società più o meno sessuofobiche, mentre che io sappia non c’è una società “mangiofobica”
                (qualcuna “bevofobica” sì, in riferimento agli alcolici…)

                Credo che in questo caso il suffisso -fobico, per una volta, sia indovinato.

                C’è proprio la paura del sesso come forza eversiva, perché l’istinto sessuale è potente, multiforme, irrazionale, e non è detto che possa essere sempre incanalato nelle forme sociali/famigliari accettate dalla società;
                l’impulso sessuale è trasgressivo (negli annunci e nei nomi dei sexy shop non si parla sempre di “trasgressione”?) e pare esserlo anche nelle società apparentemente più tolleranti…

                la mia ipotesi (sottolineo tre volte, ipotesi) è che in qualche epoca lontana, e preistorica, e probabilmente più di una volta, l’umanità, forse prima ancora di essere com’è adesso, si sia “divertita” parecchio con la sessualità, e poi abbia capito che il sesso incontrollato porta alla distruzione sociale

                (per i motivi che dici tu, e anche per altri: pensa agli eccessi criminali, con mutilazioni, automutilazioni, chissà forse omicidi, delle orge delle baccanti o dei devoti di Cibele…)

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Secondo me Peucezio è vicino al vero, nel senso che quel vantaggiosissimo (dal punto di vista evolutivo) istinto che è la gelosia (“con la mia femmina non ti accoppi”) ha portato a dover regolare in maniera ferrea l’accesso alle donne, esattamente come si regola il furto. E poiché l’accesso ai beni è virtualmente infinito (posso avere più banane di quante ne possa mangiare anche nella più primitiva società), mentre quello alle donne no, i tabù sono molto più forti. Quindi se qualcuno mi “ruba” la moglie sono più propenso a ricorrere alla violenza.
                Da qui ad essere allarmati dai segnali di rischio (qualcuno è troppo attratto dalle donne, quindi ne “ruberà” qualcuna) è un attimo.

              • PinoMamet scrive:

                Sono sicuro che ci sia sotto anche questo, ma mi sembra, come dire, un po’ troppo semplice, troppo lineare.

                La mente umana è un casino, e il sesso mi sembra uno degli ambiti più incasinati e complessi, non credo che la prospettiva evoluzionistica (“voglio trasmettere i miei geni”) basti a spiegare tutto…

                A latere: dopo che per anni ce l’hanno menata con i maschi o le femmine alpha, che dagli studi degli etologi sono scivolati ai documentari del pomeriggio, e da questi, ulteriormente sputtanati, ai film stupidi sulle scuole americane (dove sono star responsabili nella creazione di migliaia di disadattati e chissà di qualche killer) fino alle canzoncine di Baby K…

                salta fuori che gli studi sui branchi di lupi erano tutti sbagliati, fatti su lupi in cattività che si comportano in modo ben diverso dalla natura… mentre in natura vivrebbero in famiglie allargate.

              • Fuzzy scrive:

                Beh, gli animali che hanno avuto a che fare con l’uomo: scrofe, cagne, vacche, somari, anatre, oche e altro, si sono sempre viste
                affibbiare degli epiteti dispregiativi.
                Come poi il sesso sia entrato nella testa delle persone nei secoli io non lo so, ma so però che nel mondo reale i figli che nascevano e non potevano essere mantenuti per limiti diciamo Malthusiani, fino all’800′ venivano soppressi fingendo incidenti domestici vari oppure venivano affidati ai brefotrofi dove in qualche modo
                venivano fatti morire rapidamente.
                Prima che venissero istituiti i brefotrofi si abbandonavano i piccoli cadaveri per strada.
                Da cui un certo invito alla moderazione sessuale ci poteva stare. La Regina Vittoria ecc. C’è il libro Cannibali e re di Marvis Harris che ne parla con dovizia di particolari per quanto riguarda il medioevo e Inghilterra dell’800. Del medioevo ricordo poco.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Non che essere una iena, un avvoltoio, uno sciacallo, un verme, un lombrico, un serpente, un barbagianni, un allocco, un gufo, un orso, un lupo, un moscone, una zanzara, una cicala, una piattola, un pidocchio, un pescecane, un cinghiale o un tordo sia buona cosa.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ fuzzy

        “gnorri”

        Certo che lo so.

        So anche quanti Watt a metro quadro producono.

        E so anche quanto ci vuole per produrre sei megawatt con un impianto solare termico che a malapena accumula energia per una notte.

        Dopo di che mi metto a ridere e torno a dormire.

        🙂

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Fuzzy scrive:

          Troppi watt fanno male alla salute.
          Sono come gli zuccheri.
          Tanta energia e poi ti viene il diabete.
          Terzo girone. Golosità energetica.

          • Francesco scrive:

            OK

            proviamo a fare l’esperimento mentale del mondo senza “troppa” energia

            se ne abbiamo il coraggio

            io no, sarei morto o cieco da molto tempo, quindi me ne esimo

            saluti serissimi

            • Fuzzy scrive:

              Io ho rischiato di morire per un incidente d’auto.
              Se andavo in bicicletta non mi capitava.
              Recentemente sono stato salvato da una situazione potenzialmente mortale da un delicato intervento chirurgico.
              Quindi con la tecnologia sono a pari.
              Anzi, energeticamente parlando, credo di avere speso più energia nel girare in auto che nel farmi operare. Tra l’altro mi sono state fatte due Tac super energivore da cui non si era visto praticamente niente che potesse essere utile.
              C’è chi afferma che la Sanità non sia sostenibile e che addirittura l’anestesia in un futuro potrebbe richiedere troppe
              risorse. Spero di no.

              • Fuzzy scrive:

                Ah.
                Spesso, per certe persone, specialmente ultraottantenni, essere tenuti in vita qualche anno in più si traduce in una tortura.
                Speravo nel referendum sull’eutanasia. Niente da fare.
                È una questione forse più complicata di quello che sembra.

              • Francesco scrive:

                Oh, allora alla fine hanno ragione i bigotti, gratta l’ambientalista e viene fuori l’odio per la vita umana?

                😀

              • Fuzzy scrive:

                Pourquoi?
                Si sceglie. Mica ti fanno l’eutanasia se non la vuoi.
                Io poi non sono neanche cattolico.
                Ho iniziato ad avere dei dubbi fin dai tempi dell’asilo quando le suore volevano farmi mangiare la pasta col ragù.
                E ci voleva molto a togliere il ragù?

              • Francesco scrive:

                Sante donne, le tue suore!

                al mio paesotto sarebbero state del tipo “penitenziagite e niente ragù”, infatti sarei ateo fosse stato per loro

                Ma non conta nulla la scelta, è la possibilità che apre il varco al Male. Sai la roba di Nicce? guarda nel Buco e il Buco guarderà te?

                Ciao!

              • Fuzzy scrive:

                Il bene apre il varco al male e il male apre il varco al bene.
                Di recente ho letto alcuni libri sul nonsense. C’era anche Nicce.
                C’era lo scetticismo radicale. Roba indiana. Troppo lunga la questione.
                Ma poi io non sono preparato.
                Sono di indole istintiva. Annuso.

              • Francesco scrive:

                Idem. Sono troppo semplice per la sistematicità, massimo la ammiro da lontano.

                Ma da quando ho annusato il Nazareno sono rimasto fedele.

                E soddisfatto. Più di Lui che di me, a dire il vero.

                Un saluto

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ fuzzy

            “troppi”

            Non sono mai troppi.

            Prova a farne senza, e ne riparliamo.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Fuzzy scrive:

              Troppi vuol dire come adesso.
              “I limiti della crescita” World 3 scenario base. Il cosiddetto BAU.
              Collasso produzione industriale e agricola tra il 2020 e il 2050 (con modello aggiornato)
              In più: catastrofe climatica, estinzione di massa, alterazione dei cicli bio-geo-chimici.
              E ancora: accumulo di rifiuti, tensioni sociali e flussi migratori.
              Anche di questo farei a meno.
              Bisognerebbe almeno mettere in sicurezza l’agricoltura, ma come si fa?
              Infatti non si farà. Trallalla’.

              • Francesco scrive:

                Non si può fare, per staccarla dal sistema e metterla in sicurezza mi sa che dovresti accettare un tracollo della produzione di cibo tale da … provocare il collasso del sistema!

              • Fuzzy scrive:

                http://www.agricolturacircolare.org/index.php/farm-to-fork/
                A dire il vero in Europa c’è questa strategia Farm to Fork.
                In più ci sono i vari progetti di matrice industriale per produrre carne sintetica liberando una gran fetta di terra agricola dall’onere dell’agricoltura.
                Ma sono progetti a lungo termine e dall’esito non scontato. Tra l’altro molto osteggiati dai simpatici tradizionalisti-immobilisti-anti-ideologisti.
                Tipo questi
                https://scenarieconomici.it/inflazione-alimentare-perche-leuropa-fa-pagare-cosi-tanto-il-cibo/
                Nel frattempo il mondo brucia.

              • Fuzzy scrive:

                Tra l’altro la carne sintetica verrebbe osteggiata in quanto per produrla si consumerebbe molta energia.
                E come no? Basta non dire quanta se ne consuma adesso.
                22000 calorie per produrre le 270 calorie di 100 grammi di carne di manzo

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                L’animale può prelevare energia direttamente dal “sistema” naturale, mentre il tecnico nel laboratorio no.

              • Fuzzy scrive:

                Tarvisii
                https://www.theguardian.com/environment/2022/aug/16/most-damaging-farm-products-organic-pasture-fed-beef-lamb

                I seminativi, alcuni dei quali destinati all’alimentazione degli animali da allevamento, occupano il 12% della superficie terrestre del pianeta. Ma molta più terra (circa il 26%) viene utilizzata per il pascolo: in altre parole, per carne e latte al pascolo. Tuttavia, in questa vasta area, gli animali da allevamento alimentati interamente al pascolo producono solo l’1% delle proteine ​​mondiali .

                Gli allevatori spesso affermano che i loro sistemi di pascolo “imitano la natura”. Se è così, il mimetismo è una rozza caricatura. Una revisione delle prove di oltre 100 studi ha rilevato che quando il bestiame viene rimosso dalla terra, l’abbondanza e la diversità di quasi tutti i gruppi di animali selvatici aumenta.
                Tarvisii o Tarvisii. Ma perché due i? Comunque
                È meglio che diventi vegetariano
                quasi vegano (non vegano al 100% altrimenti ti accusano di ogni nefandezza), perché con l’1% al massimo, proprio esagerando, ci puoi fare solo quello.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Un animale consuma essenzialmente acqua e vegetali, due risorse rinnovabili. Vogliamo dire che aumentare la concentrazione di capi oltre una certa soglia costringe a consumare altre risorse? Verissimo, ma capisci che parliamo di differenza, non di totale.
                Il laboratorio consuma elettricità, materiali, nutrienti ottenuti da complesse lavorazioni che richiedono a loro volta elettricità e materiali… e acqua, come nell’altro caso. E non c’è nessuna soglia minima che determina questi consumi: anche il singolo grammo di carne mette in moto questo tipo di impatto ambientale.
                Di cosa stiamo parlando?

              • Fuzzy scrive:

                https://rethinkdisruption.com/how-to-go-vegan-precision-fermentation/
                Qui accenna anche all’energia.
                Comunque dicevo che se la fermentazione di precisione richiede energia e questo viene evidenziato come un grande difetto, non è che la produzione di carne convenzionale ne consumi meno. Poi la differenza la si vedrà nei costi tra qualche anno.
                Va ben, ho capito che meni il can per (non il camper eh!) l’aia per non diventare quasi vegano. Ancora non sei maturo per questa importante svolta.
                Come Roberto. Lo sospettavo.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ fuzzy

                “adesso”

                Leggo solo ora la tua risposta.

                Ieri vedevo un simpatico documentario (Geopop su come funziona il motore di ricerca di Google, informatica al mio livello di boomer, insomma) che spiegava tra l’altro come i soli server di Google consumino quasi 20 milioni di MWh l’anno di elettricità, e che l’intera attività di ‘information technology’ dell’umanità consuma il 2% dei 22 miliardi di MWh di elettricità prodotti in un anno, ossia 440 milioni di MWh.
                (Il 60% di questa attività va per il mining delle criptovalute).
                Tutte le volte che fai una ricerca in rete, in pratica, fai consumare tanta elettricità da qualche parte del mondo. Tieni conto che i soli utenti del motore di ricerca di Google sono 4 miliardi (buona parte dei quali sono telefonini), e che in molte regioni il telefonino è più diffuso di carta, penna, libri, radio e TV. L’aumentare della popolazione non diminuirà la tendenza. Né oso pensare agli effetti di una IA diventata di uso comune. Di certo non sarà diventando vegani che risolviamo la faccenda.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Roberto scrive:

                Fuzzy,

                La mia scelta di non diventare vegano è assolutamente matura e ponderata, e dovuta alla conclusione che se io fossi vegano… a nessuno gliene fregherebbe nulla e non salverei il mondo

              • Roberto scrive:

                Sarei giusto più infelice ma non vedi quale beneficio potrebbe portare la mia infelicità

  12. Fuzzy scrive:

    Perché poi non mi prende mai le correzioni?
    Creato

  13. Moi scrive:

    @ ANDREA DI VOTA / MIGUEL MARTINEZ
    (Gente di Genitore2lingua 🙂 …

    https://genova.repubblica.it/cronaca/2023/04/12/news/contro_la_proposta_di_legge_fdi_i_nomi_delle_localita_della_liguria_tradotte_in_inglese-395894037/

    Inglese “vietato”, la provocazione dalla Liguria: “Contro la proposta di legge FdI, i nomi delle località “tradotte” in britannico: con esiti umoristici
    di Michela Bompani

    ————————————————————

    Ecco, penso che l’ autoironia sia una delle più grandi virtù PanItaliche :

    “Saint Oar” per “San Remo” ; “Holy Daisy” per “Santa Margherita” … adoro ‘ste trovate !

    • Moi scrive:

      DI VITA

      e.c.

      ———————–
      Mi viene in mente, altrove, “Doubledumb” per “Bitonto” 🙂 ; “Beautifultree” per “Alberobello ! 🙂
      ecc …

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ moi

        “Bitonto”

        Avevo letto, grazie!

        Ma rivendico l’idea. Da ragazzo in un compito di inglese mi firmai Andrew Of Life.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          omamma

          dite che mi cambiamo di nuovo il nome al Milan per combattere l’esterofilia?

          🙁

          • Moi scrive:

            In Emilia, nel Reggiano … com’è noto, c’è “Sex” (Sesso) ; In Romagna, nel Ravennate … com’è noto, c’è “Ienjoy” (Godo) !

            😀 🙂

            • PinoMamet scrive:

              Anche Godi nel piacentino…

              Si direbbe che gli emilianiromagnoli siano dei gaudenti, invece credo che la colpa sia dei Goti…

  14. Andrea Di Vita scrive:

    @ PinoMamet

    “Goti”

    Beh, se penso che ci sono Crema, Cremona, Tortona e Abbiategrasso…

    In compenso in Liguria abbiamo Ospedaletti.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • paniscus scrive:

      In Emilia esiste il comune di Bettola e in Abruzzo quello di Bomba.

      Poi in Veneto esiste il comune di RUBANO, immagino che si pronunci con l’accento sulla A, ma vedersi davanti il cartello stradale di ingresso deve essere simpatico…

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      In privincia di Padova ci sono i comuni confinanti di Gazzo e San Pietro in Gu…

      Sottolineo “confinanti” perché l’assonanza è rafforzata dal loro stare uno accanto all’altro sui cartelli stradali. E, per la cronaca, si trovano accanto ad una Piazzola sul Brenta a un Grumolo delle Abbadesse.
      E lì ci sono le frazioni di Grossa (dove si tiene la festa delle rane di Grossa di Gazzo) e quella di Grantortino di Gazzo (si chiama così perché verso il comune di Grantorto).

      Ora che ho preparato la vostrea pareidolia, questo è lo stemma comunale:
      https://it.wikipedia.org/wiki/Gazzo#/media/File:Gazzo-Stemma.png

      • Moi scrive:

        Una località di Modena si chiama “Bruciata”, “Burnt Out” 🙂

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Village (Paese), Zero Herd (Zero Branco), Blindville (Villorba), Elmtop (Cimadolmo).

          Stiracchiando un po’ abbiamo Little Crowd o Little Lunatic (Follina).

          • Moi scrive:

            Località “immortalata” da Germano Mosconi … “Watermissing” 😉 / “Mancalacqua” !

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Be’, ma di là ci sono anche St. Martin Good Hotel e Procurers (Mezzane, per non usare altri traducenti).

              Verso Oderzo c’è Little Footsteps (Ormelle).

              Poi Malice (Dolo) e Aim (Mira) escono da un processo per omicidio. Mirano, sbagliando l’accento, diventa They Aim. Con l’accento giusto può essere inteso come la crasi di quel verbo con altro.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Il paese di Farmhouse-upon-Sile (Casale sul Sile) ha una frazione che è Aware (Conscio, con l’accento sbagliato). La foce naturale del fiume si troverebbe nel paese di Bigdoors (Portegrandi).

    • Moi scrive:

      In Zena, you got “Nerves” 🙂 …

  15. Moi scrive:

    Il Giardino de’ Nidiaci … “The Nestlings’ Garden” ? 😉

  16. Moi scrive:

    @ PINO

    Non so se hai mai sentito parlare della Comunità Shalom, che dovrebbe essere una specie di Comunità San Patrignano in versione Ebraica … Fanpage (fonte di discutibile attendibilità su qualsivoglia argomento, però magari fa come l’ Orologio Fermo di Turing 🙂 … ) ne avrebbe un altrettanto “scottante” dossier .

  17. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    La tua amica Elisa Del Gender , nel suo ultimo video, segnala questa associazione …

    https://www.generazioned.org

    … lunghezza d’onda del “tuo “CaciuccoGendering” 😀 [cit.] , mi sa.

  18. Moi scrive:

    Cmq sono davvero curioso di vedere se ci saranno più bandiere rosse o arcobaleno, in questo primo XXV Aprile dell’ Era Schlein.

    • Francesco scrive:

      Io invece sono più curioso di capire quale sia l’appeal elettorale del “nuovo” PD di Schlein.

      Di solito gli estremisti vincono le primarie e perdono le elezioni, no?

      😀

      PS se guardo Elly e Giorgia e penso a GLOW faccio peccato?

      • Peucezio scrive:

        Ma la Schlein NON È un’estremista, è una conformista.

        E infatti prenderà un sacco di voti dal bacino elettorale rimasto alla sinistra, i borghesi, i ragazzini (i pochi che ancoira votano, cioè i non tamarri)…

        La Shlein significa questo: c’erano due possibilità: una sinistra un po’ stantia, ma che non aveva ancora reciso del tutto qualsiasi rapporto col mondo produttivo, e una sinistra fighetta dei diritti civili. Con questa scelta hanno deciso che la mutazione genetica della sinistra italiana è compiuta.

        • Francesco scrive:

          Sì ma il loro bacino di riferimento è pochissima roba e già vota a sinistra.

          Strategia di cortissimo respiro, mi pare.

          • PinoMamet scrive:

            Non saprei.
            Se hanno preso atto che gli operai votano a destra
            (Stavo scrivendo… che la sinistra vota a destra!) non gli resta che rincorrere i “buoni” come li chiamo io, o i “nuovi conformisti” come li chiama meno criticamente Peucezio.

            • PinoMamet scrive:

              Comunque guardate che la Meloni si sta sabotando da sola.

              Accise: rimesse

              PNRRSPQR: in alto mare

              Gestione migranti: pessima

              Aiuti alle fasce più deboli: non pervenuti

              Non ci vuole molto altro per pavimentare la via della Schlein, per quanto antipatica e frociofila e lontana dalla gente sia…

              • Francesco scrive:

                Caro Pino

                per i miracoli la Giorgia si sta attrezzando

                e se davvero il popolo continuerà a votare aspettandosi miracoli, la fine è vicina!

                a volte mi chiedo se mi fai più paura tu o Andrea. O Oshimen.

              • PinoMamet scrive:

                Io mi chiedo cosa tu veda nei miei post che semplicemente non c’è scritto.

              • Francesco scrive:

                l’abolizione delle accise?
                gli aiuti alle fasce deboli?
                la nostalgia per gli anni Sessanta nella misura in cui la spesa pubblica fuori controllo preparava il disastro seguente?

                dai Pino, su alcune cose non sono del tutto scemo, al massimo un pelino assiomatico

                😀

                PS su PNRRSPQR e migranti sono anche d’accordo con te ma la povera Giorgia dove trova gli uomini per gestire questioni di questo livello?

              • PinoMamet scrive:

                ” su alcune cose non sono del tutto scemo”

                Nonostante l’assist, per il bene (immeritato) che ti voglio, eviterò la battuta.

                Comunque, nel caso ti sia sfuggito- e ti è sfuggito- io stavo elencando i motivi per cui la Meloni non verrà rieletta, non il mio programma di governo.

                Sul quale hai le idee altrettanto confuse che sulle mie ipotetiche (cioè, sognate da te) teorie economiche…

                fate già abbastanza cazzate voi economisti, ci riuscite benissimo da soli a distruggere paesi ed economie, non c’è bisogno del mio aiuto 😉

              • Francesco scrive:

                Allora ho capito male, credevo stessi segnando i punti in cui ti deludeva, non le bugie di campagna elettorale su cui stava cadendo …

                Chiedo venia!

  19. Mauricius Tarvisii scrive:

    Pare ci sia movimento a Est: i visegradini proclamano un embargo contro l’Ucraina, mentre andranno a Bruxelles, Polonia in testa, per chiedere più soldi.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/04/17/grano-dallucraina-stop-allimportazione-da-polonia-ungheria-e-slovacchia-il-braccio-di-ferro-con-leuropa-per-difendere-il-mercato-interno/7132828/

    Polonia che ha bisogno di soldi, tanti soldi.

    https://www.treccani.it/magazine/atlante/geopolitica/Il_riarmo_polacco_evoluzione_Nato.html

    Del resto, anche Orban ha detto che le risorse mandate in Ucraina dovrebbero essere destinate all’economia unghe… pardon, europea.

    • Francesco scrive:

      Non capisco la losca manovra USA dietro questa dichiarazione, però.

      PS spero che a Orban non arrivi più nulla, causa disguidi ed errori di spedizioni e destinatari sconosciuti. Di fatto è uno dei pochi alleati europei di Putin.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Pensi che ci sia una manovra USA? Io ero più del pensiero che fosse l’Est che fa l’Est.

        • Francesco scrive:

          Ohi MT

          finora c’era SEMPRE una manovra USA dietro, peggio che negli articoli scritti durante il Ventennio con la Perfida!

          adesso mi cambi idea?

      • PinoMamet scrive:

        L’idea, presentata nell’articolo, per cui la Polonia potrebbe svolgere un ruolo importante nella Nato del prossimo futuro mi inquieta parecchio.

        È come immaginarsi la Nato guidata da Francesco… aiuto! Questi ci vogliono impoverire e arruolare tutti per la loro ossessione antirussa.

        • roberto scrive:

          ma no, ai polacchi basta solo pescare soldi…

          • PinoMamet scrive:

            Questo lo trovo onesto e comprensibile

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ roberto

            “poacchi”

            Credi a me: è peggio di così.

            Da un lato Varsavia ha bloccato l’importazione di grano di Kiev a seguito delle furibonde proteste dei contadini Polacchi, che si trovano con loro grano invenduto a fronte dei prezzi del prodotto Ucraino molto più bassi. Il ministro dell’agricoltura è sotto accusa per non aver saputo gestire la situazione, ma molti sono convinti che abbia preso bustarelle per chiudere tutti e due gli occhi e favorire sottobanco gli importatori con la scusa degli aiuti a Kiev. Tra l’altro si sospetta che per buon peso alcuni Ucraini abbiano mischiato al grano rifilato ai Polacchi mangime per gli animali.

            Dall’altro, a prescindere da quanto metà dei Polacchi disprezzi i bigotti oggi al governo nazionale, c’è una impressionante unanimità nel volere sopra ogni cosa non il cessate il fuoco ma la sconfitta più dolorosa possibile della Russia. La distruzione del North Stream, ribattezzato ‘Molotov-Ribbentrop’, è una manna dal cielo. Semplicemente non capiscono le recenti uscite di Macron. Fra tank Sudcoreani e artiglieria USA Varsavia si è impegnata ad acquistare tante di quelle armi che se dovesse riuscire a pagarle tutte (indebitandosi per i prossimi decenni) contenderebbe alla Francia il secondo posto come potenza militare della NATO. Non è banale, visto lo stato traballante in cui le demagogiche politiche del governo nazionale (incluso il dono di 500 złoty in contanti ad ogni neonato) hanno ridotto l’economia che prima del PiS era in crescita rigogliosa.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • roberto scrive:

              Andrea

              “Credi a me: è peggio di così.”

              ti assicuro che ho una opinione abbastanza bassa della polonia da aspettarmi sempre il peggio
              🙂

              • Francesco scrive:

                Perchè? fatta una minima tara alle ben note idiosincrasia di Of Life, ha descritto un paese bellissimo!

                E trovo semplicemente geniale il nome dato al North Stream (oltre che corretto).

                Mi basta solo che non si cerchi di arrivare a Mosca con la forza ma si torni al metodo Mac Donald’s e ci metterei la firma!

                PS grazie Pino, lo prendo per un complimento sincero

              • PinoMamet scrive:

                Mmm
                Un paese che si indebita per armarsi per una guerra che non succederà mai, per puro odio verso i vicini, e che tollera degli altri vicini solo perché momentaneamente nemici dei primi…

                Bellissimo?
                Mah, abbiamo gusti diversi.

              • Francesco scrive:

                “che non succederà mai” è uno stra-classico del giorno prima che la guerra scoppi, però

                e secondo i Romani, ci si riarma proprio perchè la guerra non scoppi!

                Pax et Bonum

              • PinoMamet scrive:

                Ti darò ragione la volta che Mosca attaccherà un paese Nato.

                Secondo me l’esercito polacco potrebbe benissimo essere formato da ussari e archibugeri, e la Polonia sarebbe lo stesso al sicuro.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “e secondo i Romani, ci si riarma proprio perchè la guerra non scoppi!”

                Direi che come esempio è interessante. E rivelatore.

              • Francesco scrive:

                MT

                dovresti ormai avere capito che a me le cose devi spiegarle lentamente e con i disegnini

                che vuoi dire? quale è la rivelazione?

                grazie!

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “bellissimo”

                Infatti non dubito che tu ti ci troveresti benissimo!

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                io invece non ci metterei la mano sul fuoco ma devo fare la mia parte in commedia!

                e credo si mangi davvero bene, in Polonia

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                @Francesco

                Non hai mai notato la tendenza della storiografia romana a spacciare per difensive spudorate guerre di aggressione? E che, appena il potere imperiale si è consolidato, è magicamente venuta meno (i confini sono rimasti relativamente stabili dalla morte di Traiano in poi) la necessità di grandi campagne di espansione per “difendersi” dai vicini?

              • Francesco scrive:

                Ehm, MT, sai che non ho capito cosa c’entra?

                la mia tesi è che la pace si regge anche sull’equilibrio di forze tra i potenziali belligeranti. è irrazionale attaccar guerra con un tizio forte come me – e infatti le guerre tra Persia e Roma/Costantinopoli hanno solo indebolito i due imperi

                Che i Romani fossero un pelino imperialisti e attaccabrighe ce lo sapevamo. Peccato non avessero chiaro il concetto di erario statali distinto dai beni personali dell’imperatore.

                Ciao

  20. Moi scrive:

    … Razzismo :

    Meloni sotto accusa per la foto in Etiopia abbracciata a dei “negretti” … Immaginario di Sx corre ringalluzzito all’ Impero FaSSista e agli Ascari !

    Luis Quiles, Artista Spagnolo Impegnato, … raffigura Salvini che facendo il Saluto Nazista viene inondato di sperma da un enorme pene “negroide” inturgidito !

    • PinoMamet scrive:

      Ho letto un articolo “indignato ” sulla foto della Meloni con i bambini etiopi.

      In realtà il grande scandalo, secondo l’autrice dell’articolo, sarebbe che anche i razzisti abbracciano i bambini neri; la Meloni abbraccia i bambini neri; ergo, la Meloni è razzista.

      Come sillogismo fa un po’ acqua, ma vabbé.

      Bastava dire che la Meloni è ipocrita, sarebbe stato meno d’effetto ma più corretto e semplice.

      Sull’artista spagnolo, che conosco da te, non voglio pronunciarmi.

  21. Fuzzy scrive:

    Di Vita
    https://www.angelocasarcia.it/differenza-tra-sito-web-statico-e-dinamico/
    Volendo ci si potrebbe accontentare di un web statico.
    https://solar.lowtechmagazine.com/
    Tipo questo che funziona con due semplici pannelli solari e mostra pure quanto è carica la batteria.
    Poi però il blogger dovrebbe gestire i commenti pubblicando le mail che gli vengono mandate. Non comodo.
    E dunque, secondo il mio modesto parere tutto questo casino informatico a cui ahimé partecipo anch’io, prima o poi collassera’ lasciando il mondo in balia del caos.
    Immagino che tu replicherai che gli SMR potrebbero essere una soluzione ecc.
    E allora io controreplico che le soluzioni tecnologiche, compresa la fermentazione dibprecisione, spostano soltanto il problema. L’intelligenza artificiale direi che lo aggrava. Come diceva De Decker, quello del sito statico, abbiamo già tutte le tecnologie che ci servono per la transizione, ma bisogna sviluppare gli strumenti culturali che ci permettano di vivere pacificamente su questa terra.
    Non c’è nient’altro che questa utopica strada. Altrimenti i robot. Brrr.

    • Fuzzy scrive:

      Roberto
      Ma non ho mica detto vegano. Quasi vegano.
      Il vegano assoluto è uno condannato al biasimo sociale di cui si dice che ama gli animali ma odia l’umanità, che è di orientamento sessuale “ambiguo”, che volendo salvare l’umanità ne determinerà l’estinzione, che con tutti quei legumi che mangia bisogna stargli a distanza di sicurezza, che segue la “religione del veganesimo” che è “ideologico”, che è un gretino, che fa parte di una associazione a delinquere, che mangia i bambini ecc.
      No, no….quasi vegano è molto meglio.
      Io poi scherzo. Se non vuoi diventare vegano spontaneamente, per carità, ci mancherebbe…..lo diventerai per forza.
      Perché i vegani conquisteranno il mondo!
      Ah, ah! Grrr…!

      • Moi scrive:

        @ FUZZY

        Le AI mangeranno i Maccheroni Elettronici [cit.] , almeno in Eataly ?

        https://www.youtube.com/watch?v=xpR5QuXUzPo

        😀

        • Fuzzy scrive:

          Camerini ha spiegato di aver voluto unire Arlecchino, la maschera della commedia dell’arte italiana, alla cultura rockabilly, il tutto rivisitato in chiave moderna con la tematica dell’alienazione elettronica della società occidentale degli anni ottanta, precisando di aver scelto questo personaggio in quanto maschera che rappresenta più fedelmente se stesso, avendo anche studiato come mimo.
          Ostrega.
          Sei bravo a ricordartelo.
          https://youtu.be/D_8Pma1vHmw
          Allora beccati questo.
          https://genius.com/Kraftwerk-the-robots-lyrics
          Francamente preferisco James Brown.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ fuzzy

            “Kraftwerk”

            Ah, ricordi di giovinezza!

            Radioactivity (discovered by Madame Curie)
            …e soprattutto l’indimenticabile
            Trans Europe Express!

            Come diceva (sprezzantemente) Finardi in Musica Ribelle: “le porte del cosmo/che stanno su in Germania”

            No, dico, ci ricordiamo, vero, che ricorrono i 51 anni dell’immortale PopCorn?

            https://youtu.be/uS3_SgILyy8

            Come a dire, Stockhausen for dummies!

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Fuzzy scrive:

              Ricordo un documentario in cui James Brown, in rotta col proprio batterista, (aveva un carattere di merda) continuava a dire “Non sento il funk, rifai, rifai tutto, non sento il funk” Non è facile che una macchina abbia il “Funk”
              Prince riusciva a far suonare “caldi” gli
              strumenti elettronici. Dicono. Secondo me, non ci riusciva neanche lui.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ fuzzy

                “funk”

                OT

                Sembra fatto apposta, ma giuro che quando ti ho risposto non avevo ancora letto la notizia.

                https://auto.hwupgrade.it/news/energie-rinnovabili/la-repubblica-ceca-ha-spento-il-suo-fotovoltaico-produceva-troppo_115948.html

                Ecco cosa succede a installare rinnovabili senza i sistemi di stoccaggio dell’elettricità (che sulla taglia richiesta non esistono).

                Soldi e risorse buttati nel cesso.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Scusa Capo ma non si poteva vendere quell’energia? capisco che l’elettricità o la usi o la disperdi, fatto giusto salvo giocare con le dighe, ma esportarla?

                Ciao

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “ma non si poteva vendere quell’energia?”

                E’ la tipica domanda – assolutamente sensata, per carità! – di chi non lavora nel settore.

                E la risposta obbligata di chi ci lavora è sempre la stessa:

                “sì, se c’è chi te la compra”.

                Il punto è che se il sole splende a Praga mica è sempre vero che piove a Bratislava o a Vienna.

                Così, in un’ipotetica Mitteleuropa (ad esempio) alimentata a rinnovabili avrai del giorni dove stanno tutti a lume di candela e altri dove l’elettricità va buttata.

                Stoccaggio nelle dighe a parte (ma i bacini disponibili non sono infiniti, a meno di rischiare altri Vajont) esiste uno e un unico caso in cui si è certi di poter piazzare sempre e comunque almeno una parte dell’eccesso di elettricità prodotta da eolico e solare quando il tempo meteorologico lo consente: il caso in cui l’elettricità prodotta quando da noi è giorno venga esportata nelle parti del pianeta dove è notte, cioè in Estremo Oriente. (E viceversa, naturalmente). A questo modo, anche se il Sole sorge e tramonta sempre allo stesso ritmo, ci sarà sempre qualcuno che produrrà elettricità per tutti; non fa mai brutto tempo su tutto il pianeta contemporaneamente.

                E’ la proposta cosiddetta ‘Internet of energy’ avanzata prima del Covid da un istituto di ricerca Cinese: integrare l’intera rete elettrica Europea con quella Cinese e dei paesi che stanno in mezzo (Iran, Kazakhstan…). I Cinesi stimavano un investimento di cinquantamila miliardi di US$ in trent’anni, usando per i collegamenti i cavi in continua ad altissima tensione HVDC attualmente ancora in via di sperimentazione in vari Paesi (inclusi Italia e Svezia). Tralascio i problemi politici, di sicurezza delle infrastrutture ecc.

                Se poi immaginiamo di immagazzinare l’eccesso di energia prodotta sotto forma ad esempio di idrogeno (o ammoniaca, o metilcicloesano) in modo tale da metterla da parte allora dobbiamo affrontare sia i problemi di trasporto e stoccaggio (parliamo di decine o centinaia di migliaia di equivalenti del dirigibile Hindenburg in gas esplosivi o inquinanti) sia la relativamente bassa efficienza di riconversione dall’energia immagazzinata in elettricità per l’utenza finale (stimata intorno a un massimo del 23% da un recente rapporto IEA).

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Confesso che DOPO ho letto l’articolo che lo spiegava …

                ci vorrebbe una bella Pianificazione a Piani Quinquennali per sfruttare l’energia in eccesso a produrre quello che il Partito ha deciso che va prodotto. E quando piove non si produce!

                Pensa, Socialismo ed Ecologia, i due dioscuri dell’inefficienza congiunti.

                🙂

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ fuzzy

      “statico”

      Come dicono le ultime righe del sito che hai postato, “è sempre meglio avere un sito dinamico”.

      “solar”

      Puoi installare fantastiliardo di MWe di rinnovabili. Per più della metà del tempo erogheranno potenza nulla: non sei Giosuè e non puoi fermare il Sole nel cielo. E no, i sistemi di accumulo della taglia richiesta sono fantascienza, e anche di bassa lega. Un SMR può funzionare 24 ore su 24.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

    • Francesco scrive:

      >>> abbiamo già tutte le tecnologie che ci servono per la transizione, ma bisogna sviluppare gli strumenti culturali che ci permettano di vivere pacificamente su questa terra.

      mi sembri Miguel o Tolkien! stai parlando di esseri umani, quindi chiaramente questa roba è adatta quanto respirare vapori di ammoniaca o mangiare polpette di marmo. mi consolo ricordando che tutti gli uomini ragionevoli che hanno cercato di comprendere e salvare il mondo hanno fallito su tutta la linea, non solo nella seconda parte

      ciao!

      • Fuzzy scrive:

        Perché non avevano letto “Antifragile” di Taleb.
        In effetti non era ancora stato scritto.
        A parte questo, abbiamo:
        -solare termico con accumulo di calore
        a basse e medie temperature
        -pillola anticoncezionale
        -integratori di vitamina b12
        -biciclette in acciaio vecchio tipo
        -riscaldamento a stufa in una sola stanza con legname rinnovabile coltivato a ceduo
        -coltivazione a più livelli tipo coltura promiscua
        -pannelli solari per far funzionare una radio
        nazionale o locale
        Devo continuare?
        Tutte queste sono opzioni.
        Più opzioni ci sono, meno una società sarà fragile. Cadi sulle opzioni di riserva.
        Inutile illudersi di non cadere.
        Taleb avrebbe molto da insegnare anche sul piano diciamo “culturale” ma a molti potrebbe sembrare cinico.
        Pure lui si illude sulla crescita.
        Dice di mangiare delle gran bistecche.
        E questo è un male. Ma dal male il bene.
        Dal bene il male.
        Basta.

  22. tomar scrive:

    x Francesco
    “e credo si mangi davvero bene, in Polonia”

    Qui naturalmente l’arbiter è ADV, ma per quel che posso dire da turista – più di 50 anni fa, è vero – la Polonia è, della ventina di Paesi in cui ho mangiato, quello in cui ho mangiato peggio.
    Ah ma c’era il socialismo reale dirai tu. Sì, ma c’era anche in Cecoslovacchia e in Ungheria, dove in quello stesso viaggio si mangiava da dio a prezzi ridicoli.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ tomar

      “peggio”

      Ora in Polonia c’è una notevole gastronomia (maiale affumicato in molti modi, pesce di mare e di lago, patate, pomodori, cetrioli, cipolle, cavoli in tutte le salse, cioccolato, panna, pane nero “conzato” ijn mille modi). Oltre a una buona birra e a una indimenticabile varietà di vari tipi di vodka 🤤🤤🤤

      Visitai Praga, la Bulgaria, il Kosova, la Macedonia e il Montenegro negli anni 1987-1988. Di gran lunga meglio di tutti la Macedonia e il Kosova.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Andrea Di Vita scrive:

        …eccezione ovvia l’incredibile birra a Praga. Buono anche il Cabernet ILin Bulgaria.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

      • PinoMamet scrive:

        L’esperto di paesi dell’est è mio fratello (ha avuto anche una… simpatica fidanzata polacca ) e il suo paese preferito per mangiare è l’Ungheria

    • Roberto scrive:

      Boh in tutti i paesi dell’est i pare cha mangino cavoli patate e salsicce affumicate, oppure salsicce affumicate cavoli e patate o patate salsicce affumicati e cavoli

      Ho un buon ricordo dell’ungheria e della Bosnia/Serbia

      Invece birra buonissima dappertutto, Cechia soprattutto ma anche Polonia

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ roberto

        “est”

        Beh, tieni conto che i paesi ‘dell’est’ prima o poi o erano sotto gli Asburgo, o sotto lo Zar o sotto la Sublime Porta. Quindi o patate, o cavoli o cetrioli.

        Se attraversi la (ex-) Jugoslavia da sud a nord come ho fatto io la vecchia linea di confine fra gli imperi Ottomano e Asburgico è evidentissima nella forma delle case e anche in cucina.

        Con moltissime varianti, pero’.

        Fra Podlasie e Malopolska esiste un paesino di meno di duemila abitanti non distante da Jedwabne (bella cittadina di campagna sede dell’atroce pogrom del 1942 e che nel nome, ‘serica’, ricorda le vicissitudini dell’industria tessile ottocentesca impiantata dagli Zar che hanno ispirato lo splendido film ‘Ziemia obiecana’, ‘La terra promessa’, di Krzystof Zanussi). In questo paesino a Natale si prepara, unico luogo in tutta la Polonia, un dolce a base di grano, vagamente simile alla pastiera Napoletana come gusto ma con la consistenza delle granaglie, detto ‘kùcia’.

        Lo stesso identico dolce, detto ‘kutìa’, lo si prepara a Natale vicino Caltagirone, in Sicilia.

        Lo so perché mia moglie, nata non lontano dal paesino Polacco, l’ha fatto assaggiare a un mio carissimo amico, di Caltagirone, che l’ha riconosciuto subito come identico a quello preparato dai suoi parenti in Sicilia. Sono rimasti di stucco quando hanno capito che il nome era praticamente identico in Polacco e in Calatino.

        L’unico punto di contatto che siamo riusciti a trovare fra quella landa Polacca e i centro della Sicilia è un remotissimo contatto coi Bizantini.

        E ancora: i Polacchi vantano una lunga tradizione nell’uso del pomodoro, che chiamano all’italiana ‘pomìdor’. I Cechi, che pure ci sono geograficamente più vicini, lo usano di meno. Il legame privilegiato con l’Italia della cattolica Polonia è una possibile causa di tale disparità.

        Per cui no, dài, non è vero che la cucina all’est è così monotona. 🙂

        Ciao!

        Andrea Di Vita

  23. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    https://www.foxnews.com/media/female-teacher-fired-forced-apologize-saying-good-afternoon-girls-students-report

    Teacher at girls’ school forced to apologise after saying ‘good afternoon girls’

    Her pupils complained because not everyone in the class identified as female, with one pupil challenging the teacher to “acknowledge” their pronouns.

    The day after she said “good afternoon girls” at the start of the lesson, the pupils wrote all their names and pronouns on the board, with one of the children using they/them pronouns.

    […]

  24. mirkhond scrive:

    Alla cortese attenzione di Pino Mamet:

    https://youtu.be/cDaIYPsacZk

    • Moi scrive:

      Ce n’è anche uno su Cleopatra … “black” , in senso Statunitense.

    • PinoMamet scrive:

      Grazie! Questo tizio è molto bravo e cita sempre molto bene le fonti.

      Ed è imparziale: in un altro video non ha problemi a citare le fonti che confermano l’esistenza di diversi cittadini romani “neri”, ricordando anche che ai Romani e ai Greci la questione interessava pochissimo.

      • Moi scrive:

        “neri”, ricordando anche che ai Romani e ai Greci la questione interessava pochissimo.

        ————

        Però le Majors si debbono accativare il pubblico AfroAmericano 🙂 … e i Wokes ci sono già in Europa (Italia compresa) in presa diretta.

        • mirkhond scrive:

          Ma infatti tutto nasce dagli Stati Uniti, dove le differenze razziali sono un problema congenito.
          Da qui il politicamente corretto che vorrebbe persino norreni “negri” come risarcimento danni per il suddetto razzismo.
          La storia stravolta ai fini della sensibilità attuale.

          • Moi scrive:

            Un ‘ epoca straordinariamente grottesca, la nostra ! 🙂

          • Moi scrive:

            il politicamente corretto che vorrebbe persino norreni “negri” come risarcimento danni per il suddetto razzismo.

            ———-

            NON è che “vorrebbe” … SE NON ce li metti in un film / serie TV , NON te la producuno ! 🙂

            • Moi scrive:

              Una recente curiosa eccezione è “The Northman”, nel 2022

              in compenso, è stato accusato di “Mascolinità Tossica” (tradotto : “Realismo” 🙂 …) dei Guerrieri, almeno lasciando fuori da essa dei Ne(g)ri.

              Cmq , ripeto : NON cercate di comprendere ‘sta roba con la Logica Tomistico-Aristotelica, poiché è fatta apposta per disintegrarla del tutto !

              • Francesco scrive:

                Non credo che ai tempi di Aristotele e di San Tommaso mancassero gli imbecilli, però.

                Per cui mi sa che i SJW sono comprensibili anche avendo quel tipo di formazione.

          • Francesco scrive:

            Ho letto tale Gramellini scrivere sul Corriere della Sera “afrodiscendente” invece che “nera” per descrivere la ragazza di 18 anni che si è buttata dalla finestra.

            Coglioni ne abbiamo anche noi, a quanto pare.

  25. habsburgicus scrive:

    @tutti (Mirkhond in primis)
    P.S è tornato pienamente alle origini anzi è più radicale di prima 😀
    twitta questo (lui, eh !)
    “I sud-italiani emigrati nella Grande Lombardia andrebbero rimpatriati. Questo per due ragioni: sono stranieri incompatibili nella sovrappopolata terra cisalpina e in secondo luogo devono poter ripopolare i villaggi abbandonati del mezzogiorno, oggi colonizzati da allogeni”

    al che uno gli risponde così
    “Affare fatto, a patto che il nord restituisca quello che è stato rubato ai sud-italiani con la depredazione e la scomparsa del Regno delle Due Sicilie per un’unione architettata dai malfattori piemontesi con l’appoggio della massoneria inglese”
    [en passant, a parte il giudizio storico su cui si può discettare, andrebbe notato che “piemontesi” non è corretto, bensì “liberali”….il gen. Fanti era emiliano, altri erano compatrioti di Francesco e alcuni erano financo duosiciliani esiliati: Mirkhond, che conosce benissimo ‘ste cose, non avrà difficoltà ad ammettere che erano in genere i più fanatici e settari; insomma diamo al Piemonte quel che è del Piemonte..il Piemonte storico fu anzi la prima “vittima” -o, se volete, il primo “beneficato”, non facciamo politica :D- della svolta liberale..LIBERALE appunto..il Piemonte cessa di esistere con lo Statuto e la fine della vecchia società basata sulla Chiesa, la nobiltà francofona nelle alte occasioni e piemontesofona nel quotidiano e la devozione ai Savoia….il nuovo Piemonte non avrà manco più la sua bandiera alla faccia della lettera dello Statuto “Lo Stato conserva la sua bandiera: la coccarda azzurra è la sola nazionale” diceva un articolo reso obsoleto dopo quindici giorni !!!!! e adotterà una bandiera “ideologica”, il tricolore con lo scudo sabaudo che sarà la bandiera nostra sino al 18 giugno 1946, giorno in cui fu proclamata con tutti i crismi la “Repubblica italiana” e cessò de iure la sovranità di Umberto II, di fatto inoperante dal 13 giugno allorché su pressione del PCI ma anche di De Gasperi il Re dovette lasciare l’Italia per l’esilio PRIMA di una decisione imparziale sui risultati del referendum e del resto sul Quirinale e in molti edifici pubblici la nuova bandiera fu issata già il 13 giugno al momento della partenza del Sovrano]

    • habsburgicus scrive:

      in compenso il tipo rompe apertamente con il bossianesimo d’antan 😀 e rigetta la Padania 😀
      [initium]
      ” La Padania non esiste, soprattutto in termini etnici. Esiste la Lombardia storica, che abbraccia l’intera Cisalpina e che vede nei Celti, nei Gallo-Romani, nei Longobardi e nei lombardi medievali il proprio collante di stirpe e di sangue. Né Italia, né Padania: Grande Lombardia”
      [finis]

      è un inno al lombardesimo 😀 😀 😀

      • Francesco scrive:

        >>> devono poter ripopolare i villaggi abbandonati

        delle idee del Nostro pochissimo mi cale ma questo eccesso nell’uso di “potere”, meglio questo abuso ad minchiam è insopportabile!!!

        saluti

        PS La Padania esiste in termini economici. E questo chiude la discussione. 😀

  26. mirkhond scrive:

    Sono d’accordo con ciò che dici, su Piemontesi e Meridionali, e aggiungo che se potessi, emigrerei volentieri da qualche parte sulle Alpi, in quanto qui sono infelice e chi mi causa tante sofferenze non è certo piemontese.
    Sul vecchio Piemonte, Roberto Gremmo dice più o meno lo stesso e non posso che concordare.
    Quanto a Sizzi, per fortuna è solo un innocuo sognatore…..

    • Moi scrive:

      … a volte ho sentito la battuta che lo Ius Soli è sbagliato : ci vuole lo Ius Sanguinis !

      Ma ormai è troppo tardi, si è partiti con il piede sbagliato fra Italiani :

      se un Napoletano nato a Milano può essere “Milanese” … perché un Senegalese nato a Roma non può essere “Romano” ?

      🙂

      • mirkhond scrive:

        L’Italia è sempre stato un paese mescolato. Pensiamo solo alla massiccia importazione di schiavi da tutte le terre conquistate da Roma…..

      • mirkhond scrive:

        La questione migratoria è globale e di difficile soluzione ed erigere valli difensivi è ormai impossibile.
        Ecco perché la Meloni prende solo in giro i suoi elettori.

        • Francesco scrive:

          hai perfettamente ragione caro Duca, il fatto è che molti vogliono solo sentirsi dire cose false e scuse

          contenti loro, mi verrebbe da dire

          ciao e Buona Pasqua in ritardo!

  27. mirkhond scrive:

    “P.S è tornato pienamente alle origini anzi è più radicale di prima”

    Veramente ha sempre detto che i meridionali immigrati al Nord dovrebbero rimpatriare per sovrappopolamento della “Grande” Lombardia.
    Lo diceva anche in fase italianissima.
    Così come la sua idea balzana di espellere Arpitani e Occitani dalle loro vallate alpine piemontesi e valdostane.

  28. Val scrive:

    Oggi ho letto la notizia di un’insegnante che è stata oggetto di provvedimento disciplinare “buongiorno ragazze”, rivolgendosi alle allieve di 11 anni. Queste però si sarebbero sentite offese dato che “non tutte in classe si identificano come femmine”. Anche in questo caso c’è la pretesa di essere in tutto e per tutto padroni di se stessi, credo. Per come la vedo io, queste storie sono emblematiche non solo di quanto il vittimismo sia la cifra del nostro tempo (ah, stamattina ho incrociato il video di una – ça va sans dire – influencer racconta di come un ristorante le abbia detto che non accetta celiaci: indignazione, grande discriminazione, negazione dei diritti ecc.), ma di quanto il paradigma individualista-liberista sia stato portato alle estreme conseguenze. Il libertarismo anarco-capitalista alla Rothbard, che pure era cattolico se non ricordo male, è un buon esempio di tale paradigma: la società ovviamente non esiste in quanto tale, nemmeno nella forma della famiglia, ma solo come somma delle libere volontà individuali; le libertà sono solo negative e tutti i diritti possono essere ridotti a quello (sacro) della proprietà privata. Il diritto alla vita si risolve nella proprietà esclusiva del proprio corpo (motivo per cui i libertarian sono un po’ in difficoltà sul tema dell’aborto e della tutela genitoriale sui figli). Questa pretesa totalitaria ed esclusiva di dominio di se stessi (nessuna intrusione dello Stato, della comunità, della famiglia, degli altri in genere), che si traduce – complice la tecnica che trasforma sistematicamente il können in dürfen – nella pretesa di determinare autonomamente la propria identità in un modo che ha qualcosa di analogo al pensiero onnipotente del bambino (l’illusione di poter controllare con il proprio desiderio l’intera realtà). Il paradosso – mi sembra- è che questo individualismo libertario portato all’estremo si rovescia nel suo contrario nel momento in cui diventa pretesa sull’altro: tu mi devi chiamare donna se io mi sento donna; deviusare la schwa se ti rivolgi a un gruppo di persone: devi accettare che un transessuale pretenda di gareggiare nei 100 metri piani femminili, eccetera.
    La questione dell’identità è terribilmente complicata e incandescente, ma la cosiddetta cultura gender mi pare non faccia fino in fondo i conti con il fatto che, per quanto ci illudiamo di essere il prodotto di noi stessi, la nostra identità continua a dipendere dallo sguardo degli altri su di noi. Il che non vuol dire che non si possa lottare per cambiare quello sguardo, quando è stigmatizzante o aggressivo, ma che non soffrire mai a causa dello sguardo altrui è una pretesa impossibile. La pretesa che gli altri trovino tutto “normale” rimanda, anche qui paradossalmente, al concetto di norma, cioè di legge. Che sia di natura o positiva, la norma distingue: ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, ciò che è normale da ciò che non lo è. Ancora una volta ricadiamo in una dimensione in cui la pretesa libertaria di considerare legittimo tutto quello che non reca violenza alla proprietà altrui si rivela astratta, e in cui l’individuo si rivela, giuridicamente, antropologicamente, molto meno auto-nomo di quel che pretende di essere.

    Detto tutto ciò (che peraltro non escludo siano tutte sciocchezze, non pretendo di averci capito molto), mi chiedo una cosa: queste notizie quanto sono rappresentative della realtà corrente? Sono statisticamente rilevanti? Sono sovrastimate(in termini quantitativi e di rilevanza sociale)? Perché c’è anche questo aspetto.

    • roberto scrive:

      val,

      intervento molto interessante!

      su

      “Anche in questo caso c’è la pretesa di essere in tutto e per tutto padroni di se stessi, credo”

      io non ho le idee del tutto chiare ma per me la pretesa è piuttosto quella di essere padroni *degli altri*
      non vedo nulla di male nel voler essere padroni di se stessi, vedo tutto di male nel pretendere che qualcuno si scusi perché ti ha detto “hi girl”

      • Francesco scrive:

        Ma scusa, come faccio a essere padrone di me stessa se il primo stronzo che passa può chiamarmi “signore” invece di “Sua maestà la Regina”?

        So che odi la metafisica ma il problema è che la verità oggettiva viene prima dei desideri

        Ciao

        • roberto scrive:

          mi esprimo in maniera confusa perché non ho le idee chiarissime, ma quello che voglo dire è che se il tuo problema è che il primo che passa usa il pronome che corrisponde a quello che vede, non è una questione di come ti vedi tu, ma di come vuoi che gli altri si rivolgano a te.
          quindi non si tratta di “essere padroni di se” ma di “essere padroni degli altri”

          • Francesco scrive:

            Ma è questo il fatto, secondo me.

            O ci chiudiamo tutti in un bozzolo e “bastiamo a noi stessi” così, oppure a un certo punto gli altri diventano il limite della nostra folle pretesa di autodefinizione.

            Se tu mi vedi come un maschio bianco di mezza età e non come una regina amazzone alta 6 metri, stai uccidendo quella roba che io chiamo “libertà” e un bravo psichiatra “malattia mentale”.

            Ciao

  29. Peucezio scrive:

    Io però ancora non ho capito. Esistono ancora le classi femminili? E questa gente “fluida” va in scuole con le classi femminili stile anni ’50?

    • Francesco scrive:

      Peucezio

      cazzo, ancora col principio di non contraddizione? ma quanto sei antico?

      😀

      • PinoMamet scrive:

        In effetti “non mi identifico come donna ma frequento una scuola femminile ” non ha troppo senso, ma consoliamoci:
        almeno non è ancora ” mi identifico come donna e perciò frequento una classe femminile ” 😉

        Poi il problema si risolve: spostiamo la signorina “they” nella classe del signorino “she ” e viceversa 😉

        Oppure si risolve assai meglio con:
        compilation di schiaffazzi!!!! 🙂

        • Val scrive:

          Bah. Ripeto, c’è anche da capire se queste storie alla fine dei conti non siano meno rappresentative di quel che sembrano.

          Detto, questo, mi rendo conto di tendere (starò invecchiando) a un preoccupante tradizionalismo peuceta… 🙂
          …perché in questa storia prima ancora di tutto il casino gender non gender quello che mi sconcerta è il combinato disposto del piagnisteo e del mancato rispetto verso l’autorità. Ma cazzo, un adulto entra in classe, saluta e dice “buongiorno ragazze” e tu… ti offendi? Protesti? Cosa preferivi, che dicesse “vaffanculo bruttə caprə ingnorantə”?

        • paniscus scrive:

          “Oppure si risolve assai meglio con:
          compilation di schiaffazzi!!!!”

          in Toscana si dice anche “Corso di Labbrate”…

    • roberto scrive:

      negli usa sono molto diffuse

      • Peucezio scrive:

        Sono malati.
        Riescono ad essere contemporaneamente bigotti all’antica e alla moderna.
        Ha ragione Moi sul principio di non contraddizione.

    • paniscus scrive:

      “Io però ancora non ho capito. Esistono ancora le classi femminili? E questa gente “fluida” va in scuole con le classi femminili stile anni ’50?”—-

      Nelle scuole degli Stati Uniti esiste di tutto, dalle classi solo femminili o solo maschili, dalla scuola per soli vegani a quella per soli daltonici, alla scuola che insegna il terrapiattismo, a quella che insegna il tiro con la pistola… basta che si paghi per scegliersi la scuola che si preferisce.

      • Moi scrive:

        Nelle scuole degli Stati Uniti esiste di tutto, dalle classi solo femminili o solo maschili, dalla scuola per soli vegani a quella per soli daltonici, alla scuola che insegna il terrapiattismo, a quella che insegna il tiro con la pistola… basta che si paghi per scegliersi la scuola che si preferisce.

        ———

        Si spera che almeno in QUESTO Francesco NON sia FiloGringo …

        • Francesco scrive:

          Bah, è una bella lotta, tra le direttive ministeriali sul rispetto delle identità di genere e la scuola dove i genitori pretendono che si insegnino il creazionismo, il terrapiattismo o il marxismo.

          Non so scegliere!

          Ciao

      • Peucezio scrive:

        Pan,
        “basta che si paghi per scegliersi la scuola che si preferisce.”

        Ma questo mi va benissimo.
        O meglio, la scuola con sessi separati mi pare una mostruosità, ma vabbè.

        Quello che non capisco è che cazzo ci va a fare la ragazzina lesbica “gender-fluid” nella scuola femminile da educande.
        È come la femministra abortista nella chiesa pentecostale del telepredicatore reazionario fanatico.

  30. Peucezio scrive:

    Per inciso, mi chiedo a che titolo una persona che non si considera donna va in una scuola femminile.

  31. PinoMamet scrive:

    Se leggete il link di Roberto, vedrete che le “non tutte girls” che hanno preteso di educare l’insegnante sui “pronomi ” hanno 11 anni.

    Non 16 o 18, ma 11, che è quasi ancora età da Barbie.
    Qui ci sono sotto o i genitori, o qualche attività di quelle sceme delle scuole di lingua inglese, tipo chiamare una drag queen a instillare strane idee nella testa di bambini che altrimenti penserebbero a Super Mario.

    Per rispondere a Val, quanto sono diffuse queste cose: difficile dirlo da questo lato della Manica o dell’Oceano, ma abbastanza diffuse da diventare meme

    (Ne ho visto uno con un ragazzino nero imbronciato che, tradotto, dice: “mi state dicendo che devo saltare la ricreazione perché un branco di uomini in gonna viene a raccontarci delle favole??”

    • Peucezio scrive:

      Mah, non mi stupirei che ormai nel mondo anglosassone anche le undicenni siano indottrinate.

      • paniscus scrive:

        E secodo te sono indottrinate prevalentemente dalla scuola, o non piuttosto dal fatto che i genitori hanno messo loro in mano all’età di 7-8 anni lo smartphone con connessione illimitata ai social e senza nessun controllo adulto di cosa ci facevano?

        • Moi scrive:

          @ PEUCEZIO

          Ha ragione Paniscus : la Scuola è la Retro(!)Guardia … l’ Avan(!)Guardia è l’ Intrattenimento / il Marketing !

        • Peucezio scrive:

          Pan,
          mah, secondo me dai media mainstream.
          Un ragazzino con lo smartphone non va a cercare i pipponi ideologici degli attivisti, ma i video musicali fighi dei mezzi teppisti trapper che prendono per il culo i froci.

          • Francesco scrive:

            No Peucezio, dipende dai ragazzini. E da cosa fa figo nel tuo ambiente, se i rapper criminali o gli attivisti gender.

            • Peucezio scrive:

              Mi chiedo come possano gli attivisti gender fare “figo”.
              Semmai fa “impegnato moralista”.

              E i giovani hanno questa doppia tendenza a spensieratezza e moralismo (chi più l’una, chi più l’altro, secondo il ceto, ecc.).

              Ma fare il moralista che ha di figo?

              • Francesco scrive:

                fare una cosa che va contro il modo di pensare degli adulti?

                quando mai si è visto un ragazzino a cui piacesse?

                😉

              • Peucezio scrive:

                Cioè i cinquantenni di oggi sono omofobi e antimoralisti?

              • paniscus scrive:

                Peucezio: ma stai scherzando?

                E’ stradocumentato che le recenti epidemie americane di autoidentificazioni trans tra ragazzine 12-13enni che improvvisamente si sono scoperte maschi (e magari in gruppi interi di 4 o 5 nella stessa classe a distanza di pochi giorni) sono state massicciamente “triggherate” dall’azione di influencer transattivisti

                che martellavano su quanto fosse meraviglioso risolvere tutti i propri problemi personali cambiando sesso, e che suggerivano espedienti pratici per adottare pettinature maschili e per comprare on line di nascosto dai genitori le fasce per nascondere il seno (o in qualche caso addirittura le fiale di ormoni)!

                Probabilmente in Italia non sono arrivati, o sono arrivati con molto ritardo, ma nel mondo angolassone l’innesco di questa drammatica moda culturale è andato esattamente così!

              • paniscus scrive:

                Oltretutto, sempre parlando di stramaledetti social e di influencer da strapazzo, non capisco che cosa ci sia di “moralistico” ( che un adolescente dovrebbe considerare moralistico) nell’invito palese a trasgredire e sovvertire tutto lo stile di vit che hai seguito finora, e a rivendicare il dirtto narcisistico alla soddisfazione di qualsiasi capricio individuale.

                Indottrinare un ragazzino su quanto sia ganzo sconvolgere i genitori o gli insegnanti mettendosi la gonna o il rossetto, o indottrinare una ragazzina su quanto sia ancora più ganzo raparsi i capelli quasi a zero, fasciarsi le tette fino a farle scomparire, e pretendere di essere chiamata Arturo invece di Aurora…

                … ti sembra che vengano percepite come bigotterie moralistiche e colpevolizanti? Al contrario, vengono promosse come meravigliose esternazioni di libertà!

              • Peucezio scrive:

                Pan,
                certo, d’accordo.
                Ma non è neutro il fatto che ci vogliano “influencer”. Cioè gente con un ruolo simile a quello un tempo di attori, cantanti o modelle famose.
                Cioè è roba vecchia, che non arriva dal basso, ma dall’alto.

                Circa il moralismo,
                io direi semmai che l’uomo è naturaliter gregario e il giovane e l’adolescente sono l’apoteosi dello spirito gregario.
                Ed essere gregario significa obbedire.
                Non ai grandi, s’intende, siamo d’accordo.
                Questo semmai vale per un altro tipo di umanità: le trentenni laureate nevrotiche di oggi che credono che tutto quello che dicevano i virologi in tv fosse dogma rivelato.
                Ma non per le dodicenni anglosassoni.
                Ma il moralismo c’è eccome perché ciò che fa la differenza è la pretesa di riconoscimento con connessa colpevolizzazione dei refrattari.
                È tutto un dispositivo moralizzatore e repressivo. Il fato che un ragazzino scelga di stare dalla parte del repressore e di avere un atteggiamento rivendicativo, rancoroso e suscettibile non significa che non scelga di soggiacere a una logica repressiva: la repressione è alimentata sia dall’ubbidiente che dal Grande Inquisitore (in questo caso il ragazzino).

            • Val scrive:

              Però diciamo che i media mainstream veicolano un messaggio che dice più o meno così: se tu non ritieni accettabile un comportamento o una convinzione di un altro tu lo odi, non lo accetti, non sei in pace con lui. Oggettivamente si respira una specie di ricatto morale che tende a imporre una sorta di autocensura. No?

              La Budweiser ha lanciato una birra con la faccia di un@ not@ (pare) transgender sulla lattina. L’insuccesso è stato clamoroso. Come racconta la cosa Repubblica? “Ognuno poi avrà la sua opinione su questa vicenda, ma di sicuro dimostra quanto sia impreparato il Paese ad affrontare con equilibrio la questione dell’accettazione di tutti i suoi cittadini”.
              Cioè: pensala come vuoi, ma dovresti pensarla così. Ovviamente è il popolo bue che è troppo indietro e non capisce la birra “della solidarietà “woke” per i transgender”. Detesto l’abuso dell’espressione “pensiero unico”, ma un po’ è così. Repubblica titola che l’iniziativa della benemerita Budweiser è stata travolta, inutile dirlo, dall’odio sessista.
              A nessuno viene il dubbio che forse molti trovino inopportuno o (anatema!) addirittura fastidioso l’ennesimo tentativo del gran capitalista di darsi una a buon mercato una mano di impegno sociale. Ormai il giochino è abbastanza scoperto: pagare dignitosamente gli operai costa, una campagna “green” o “woke” costa molto meno.

              C’è poi, per gli adolescenti, il bombardamento di telefilm e serie tv, oltre agli sbaciucchiamenti e alle finte inculate sanremesi: non c’è un prodotto televisivo per adolescenti, che sia uno, che non abbia la storia lesbo/omo/fluid. All’inizio poteva essere – e io così la vivevo – come una genuina forma di inclusione. Oggi mi pare che sia una coazione a ripetere di impronta moralistica, uguale e contraria di quella dei bigotti scandalizzati dai froci, che sovra-rappresenta una realtà e crea una moda a cui i più giovani sono sensibili.

              In tutto questo a me preoccupa ben poco che mia figlia venga “traviata” dalle mode e si slinguazzi una compagna di classe. Quello che mi fa specie, e anche un po’ tristezza, è che le rivendicazioni dei giovani siano diventate queste, avere un terzo bagno oltre a quello per maschi e femmine. Sarò certo io che non ne colgo la portata rivoluzionaria e sovversiva, ma io tutto quello che riesco a vedervi è per l’appunto una richiesta di attenzione, infantile ancor più che adolescenziale, individualista, egocentrica, piagnucolosa.

              • Francesco scrive:

                OAV!!!

                anche se in generale trovo che le “rivendicazioni dei giovani” siano sempre state questo, condite di volta in volta dagli adulti che cercavano di trarne vantaggi

              • Peucezio scrive:

                Val,
                ” telefilm e serie tv”

                Forse è questo che mi sorprende.
                Che nel mondo centrifugo, anomico e liquido delle nuove tecnologie funzionino ancora questi modelli imposti dall’alto.
                Netflix non è il vecchio televisore a tubo catodico con i bordi tutti arrotondati, d’accordo, ti vedi le serie quando vuoi e fai “binge watching”, come si dice oggi, ma, insomma, stringi stringi è la stessa roba.
                Ancora un po’ questi tornano alla radio o magari al pubblico banditore che arriva nel paese.

              • Peucezio scrive:

                Val,
                comunque io non idealizzerei neanche i giovani di cinquant’anni fa che protestavano per motivi più “nobili”.
                Sono quelli che hanno portato a questo stato di cose e che lo sostengono.
                Quelli di oggi ne sono solo l’esito estremo, caricaturale.
                Ma anche quelli erano borghesi alienati che facevano proprie lotte finte.
                Diverso è se parliamo delle lotte operaie e contadine fino agli anni ’60.
                Io credo che certe conquiste siano arrivate essenzialmente perché il grande capitale aveva interesse a creare un mercato quindi a un benessere diffuso, ma c’è comunque da dire che una certa consapevolezza politica ha contribuito a creare una società con degli strumenti critici e con una visione.
                Ma direi che previanamente il ’68 resta lo spartiacque, l’inizio della gioventù borghese ideologizzata e viziata (e moralista), di cui questi sono i ridicoli epigoni.

              • roberto scrive:

                sono d’accordo sia conval che con la chiosa di francesco

                e su quanto dice peucezio

                “Forse è questo che mi sorprende.
                Che nel mondo centrifugo, anomico e liquido delle nuove tecnologie funzionino ancora questi modelli imposti dall’alto.”

                …mi viene da pensare che la chiave di lettura del mondo liquido, con tutto il rispetto per chi l’ha inventata e per i diecimila che l’hanno ripetuta, non sia poi così adeguata.

              • Peucezio scrive:

                Sì, ho usato il termine en passant.

                Molto prima di Baumann (di quando è diventato di monda intendo), cioè già negli anni ’90 io vedevo nella rete un grande potenziale deaccentratore.
                Il punto è la paratassi, la spinta centrifuga, l’interattività: su internet non ricevi solo contenuti, ma ce li metti, come sto facendo io in questo istante.
                E ti scegli quali andare a vedere non fra dieci o cento, ma fra milioni.
                Qui c’è un salto strutturale, direi ontologico (sperando di non far incazzare Pino 😀 ).

              • Val scrive:

                @Peucezio

                Rispondo qui alla tua obiezione sul ’68. E’ una lettura più che legittima. Se ne discute da anni, il movimento studentesco aveva in sé i germi della deriva individualistico-giovanilistico-consumistica. I creatori di slogan (“vogliamo tutto”; “la fantasia al potere”) sono diventati presto creatori di slogan per la pubblicità. Potrei andare avanti a lungo. Di certo non idealizzo le “lotte studentesche” sessantottine, però credo che il, a volte, il ritratto del Sessantotto tanto come epifenomeno del capitalismo borghese quanto come catastrofe antropologico epocale rischino di essere un po’ caricaturale. Dico questo perché può darne il giudizio che si vuole, ma non negare che è stato un fenomeno sociale complesso e in cui tutto sommato la dimensione collettiva o comunitaria aveva un peso che oggi è totalmente evaporato. Questa mi pare una differenza sostanziale.

            • PinoMamet scrive:

              Avevo visto su Instagram la lattina della Budweiser, con annesso grafico in calo precipitoso delle vendite, e un commento del genere “if you go woke, you go broke”.

              Il capitalismo ha tanti difetti, ma…

              • Francesco scrive:

                😀

                tra il passaggio del Milan alla semifinale di CL e quello di Pino al campo del capitalismo, è un gran bella settimana!

                😀 😀 😀

                PS scherzo Pino, non t’incazzare!

              • PinoMamet scrive:

                Non vedo perché incazzarmi….
                Comunque, un abbraccio, come scriveva sempre Morandi 🙂

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “ma i video musicali fighi dei mezzi teppisti trapper che prendono per il culo i froci”

            Certo, se il ragazzino e nato nel 1950. Se è nato in questo secolo, invece, vede il trapper che millanta di spacciare droga e al tempo stesso che “love is love”.

            • Francesco scrive:

              In effetti io avrei qualche lacuna, in fatto di video dei cantanti TRAP. Ma anche RAP.

              E forse, pensandoci bene, è dagli anni Ottanta o Novanta che non guardo quella roba …

              C’è ancora MTV?

              F’ il Vegliardo

            • Peucezio scrive:

              Beh, insomma, Fedez (che non è un trapper, vabbè) non lo seguivano i settantenni e per un bel po’, finché non si è imborghesito per colpa della biondina, li prendeva per il culo.

              No, non ce li vedo i trapper a fare i moralisti.
              Magari a raccontare con disinvoltura un amore omosessuale sì, ma è un’altra cosa. Io parlo dei pipponi, dei predicozzi.

              • Moi scrive:

                L’unica cosa parzialmente (!) giusta che abbia mai detto Fedez è stata la polemica sul Karate … 0 almeno su quel (!) Karate che gli è stato insegnato, che lui identifica a torto (!) in Karate tout-court.

              • Francesco scrive:

                Peucezio

                se il predicozzo prende la forma di “adulti bastardi ci avete rubato il futuro e ora ci facciamo di colla per dimenticare” credo possa funzionare

                😉

              • PinoMamet scrive:

                Moi, mi arrendo:

                dicci cosa ha detto Fedez sul karate e facciamola finita.

              • Moi scrive:

                Be’, niente di trascendente 🙂 … intervistando un certo Marvin Vettori , Atleta Italico di MMA , al suo Podcast del Muschio Selvaggio … Fedez ha proclamato (triggherando tutto un establishment karateko 😉 tipo CONI …) che la sua esperienza nello Shotokan fino alla cintura blu è stata assolutamente inutile per imparare a difendersi :

                ha imparato molto di più in una giornata con Vettori Personal Trainer, che anziché “le mossette all’ aria” gli ha fatto invece fare sacco e guanti da passata … robe mai fatte nel dojo da ragazzino.

                Ovvio che se Fedez avesse praticato Kyokushinkai (quello fondato dal Tamarro 🙂 Coreano Naturalizzato Giapponese Masutatsu Oyama !) o un suo derivato moderno tipo il Kudo / Daido Juku (quello che si pratica con il cosiddetto “casco da astronauta” 🙂 poiché ammette le testate) … Fedez NON avrebbe parlato così.

                FINE

                PS

                Fedez NON c’entra, quindi è la parte più interessante :

                Oyama definiva il suo Karate come “quello da scrivere in Katakana” … per dare l’ idea del realismo pragmatico “tangibile” 🙂 che sarebbe piaciuto ai “Gaijin” coevi.

              • PinoMamet scrive:

                Insomma, Fedez lo hanno mandato a fare un corso di karate da bambino, non ci ha capito un cazzo, e ha sparato la più tipica cazzata di uno che non distingue un’arte marziale, uno sport da combattimento e un corso di autodifesa.

                Perché stupirsi, in fondo?

  32. Fuzzy scrive:

    https://www.lastampa.it/salute/dossier/labrevolution/2023/04/17/news/chatgpt_robot_robotica_sociale-396541719/
    Eccolo!
    Si chiama NAO.
    Ha un corpo e presto andrà a scuola…..
    Brrr.
    Lo sapevo, era inevitabile che finisse così.
    Nessuno ha il coraggio di fermare lo sviluppo tecnologico.
    Sembrava che fosse la macchina al servizio dell’uomo ma è il contrario.
    Spero solo che poi non ci trattino come noi trattiamo i nostri predecessori evolutivi: gli animali.
    Oppure potrebbe capitare che il robot insegnante venga disattivato al primo guasto o necessità di aggiornamento del software che naturalmente non andrà più d’accordo con l’hardware e faccia la fine dei banchi con le rotelle. Vedremo.
    C’è questo libro “Dalla fisica alla vita” di Damiano Anselmi. Lui lo chiama Qq.
    Dice in copertina “Qq è un essere vivente artificiale. Determinerà il futuro dell’umanità e del pianeta terra”.
    Inquietanti corrispondenze.

  33. PinoMamet scrive:

    Comunque se la stanno giocando malissimo, i woke.
    Stanno facendo perdere popolarità alle loro cause con un’efficacia incredibile.

    L’ironia di cose The rocky horror o Priscilla potevano portare a dire, giustamente “E vabbé, ti piace fare la donna, goditelo”;

    La ricerca rabbiosa di consenso pubblico, e la sua imposizione dall’alto, fanno tornare per reazione indietro ai “valori di una volta “: se devo essere bigotto, allora voglio esserlo come piace a me.

    Stessa cosa per le “donne forti” dei film woke: le donne toste e coraggiose sono sempre piaciute a tutti, le odiamaschi e sminuitrici seriali no, anzi, sono grandi fomentatrici di maschilismo…

  34. Moi scrive:

    Nessuno ancora ha evocato la Notizia del Giorno ?!

    Per compiacere i suoi elettori, il Ministro Lollobrigida auspica che l’ Italia NON si arrenda all’ Immigrazione da Sostituzione Etnica … la Schlein, spaventata, evoca immancabilmente il Nazifascismo e la “Bufala” del Piano Kalergi ; Lollobrigida ribatte di non essere un intellettuale nullafacente e che ” ‘sto Kalergi”è la prima volta che lo sente nominare !

    • Moi scrive:

      Prontamente, un certo Natangelo (classe 1985) disegna una vignetta a tema “da Cinepanettone” 🙂 che sarebbe di Destra con altri personaggi … invece così è di Sinistrissima. Il Veterano Vauro si congratula entusiasta …trovandola “azzeccatissima”,e vorrebbe averla disegnata lui !

    • PinoMamet scrive:

      Può benissimo aver detto una cazzata anche senza conoscere Kalergi.
      La sostituzione etnica in Italia credo sia iniziata nel Neolitico.

      • Peucezio scrive:

        C’è però da dire che mai come in quest’epoca la combinazione di boom demografico in certi luoghi e di mezzi di trasporto, diffusione di informazioni, ecc. ha creato movimenti di popoli di quest’entità.
        Ricordo sempre che la popolazione italiana è cambiata pochissimo dall’età romana.

        Comunque le etnie non sono solo dna, sono anche cultura.
        Ed è vero che noi siamo molto più bravi degli altri ad assimilare e integrare, ma è anche vero che c’è il fattore religioso, che alla lunga può creare dei problemi.
        Inoltre per l’integrazione ci vuole un po’ e oggi il problema della criminalità in Italia è quasi solo legato agli stranieri: noi ci siamo imborghesiti e delinquono loro.

        • mirkhond scrive:

          “Ricordo sempre che la popolazione italiana è cambiata pochissimo dall’età romana.”

          Ma non durante l’età romana, per l’immissione massiccia di elementi servili di origine per lo più vicino-orientale e nordafricana.

        • Francesco scrive:

          >>> oggi il problema della criminalità in Italia è quasi solo legato agli stranieri

          non credo di poter concordare, forse parli del carcere ma è un’altra cosa

          ciao

    • Roberto scrive:

      Che lollobrigida non abbia mai sentito di kalergi è possibilissimo, ma in quella retorica di estrema destra ci sguazza di sicuro, perché usa proprio la terminologia dei destri kalergiofobi

      Non sapevo che fosse cognato di giorgina!
      Familismo amorale, nevvero moi?

      • Francesco scrive:

        Forse peggio, potrebbe essere quello intelligente della famiglia!

        :0

        PS quello che mi fa impazzire è che per opporsi alla sostituzione etnica c’è un solo modo, scopare e fare figli. Eppure di quello si parla pochissimo, tutti presi a inseguire Kalergi e i trafficanti di esseri umani! eppure Aristotele, non Fedez, aveva avvisato che la Natura aborre il vuoto e provvede a riempirlo.

        PPS se io fossi uno dei Padroni del Mondo sarei molto contento di governare sulle pecorelle occidentali e non ci penserei affatto a sostituirli con popoli meno malleabili.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ francesco

          “figli”

          Certo.

          Peccato che se anche tutti gli Italiani in età fertile copulassero stanotte e tutte le donne in età fertile restassero incinte, anche ammettendo che ciascun esponente della nuova generazione trovasse lavoro appena diventato maggiorenne, prima di vedere un qualche effetto benefico sull’economia nazionale dovremmo aspettare il gennaio del 2042.

          Infatti per fare una figlia/un figlio ci vogliono nove mesi di gravidanza, e perché una volta nato diventi maggiorenne ci vogliono altri 18 anni.

          In Francia, dove sessant’anni fa avevano il nostro stesso declino demografico e dove per tutto questo tempo i soldi pubblici li hanno spesi in asili nido e sconti fiscali alle famiglie con più di due figli e non per coprire i buchi di bilancio lasciati dai condoni, hanno risolto appena adesso il problema….e pure hanno un quinto della popolazione che o è nata fuori della Francia o è figlia o nipote di gente nata fuori della Francia.

          Direi che la sostituzione etnica funziona, le sparate alla “il numero è potenza” no.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          P.S. OT se gli Italiani fossero tutti come Natangelo, l’autore della vignetta, potremmo diventare un paese civile.

          • Francesco scrive:

            NO.

            Il coso in questione è una tdc in nulla migliore di Lollobrigida o di Farinacci. Tu ti illudi che il Nemico del Male sia un Bene, molto spesso è un altro Male. Hitler fu sconfitto da Stalin.

            PS concordo sui tempi lunghi della demografia e delle politiche demografiche. Ma non ho capito bene cosa intendi per “la sostituzione etnica funziona”!

            Ciao

            PS il giorno in cui il FQ sparirà, non sarà mai un brutto giorno nè un giorno troppo presto.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ francesco

              “Male”

              Per definizione, se una cosa contrasta il Male non è mai del tutto negativa. Si chiama “eterogenesi dei fini”, ovvero “non tutto il male viene per nuocere”. Mica esiste una scala assoluta del Male come esiste per la temperatura.

              “sostituzione”

              Le politiche demografiche hanno tempi lunghissimi, mentre il calo demografico è in atto adesso, ed adesso Confindustria si lamenta per l’assenza di manodopera. Essendo di destra, le risposte al governo a questi problemi sono insensate. Ad esempio, non ha senso ha privilegiare l’occupazione femminile rispetto a quella degli immigrati, come ha cianciato la Meloni, se le donne devono fare tanti figli e gli asili nido per ospitare i pargoli quando le mamme sono al lavoro non sono finanziati perché si deve legalizzare l’evasione per necessità.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                >>> Per definizione, se una cosa contrasta il Male non è mai del tutto negativa.

                Buon riassunto della politica dei paesi democratici negli anni ’30 di appeasement con Adolf Hitler. Ti basta per ammettere che ti sbagli?

                Credo sia il paradosso del detto “chiodo scaccia chiodo” … alla fine sempre un chiodo ti trovi!

                Ah, sono d’accordo sull’immigrazione, anche se non capisco come riesci a infilare l’evasione fiscale in qualsiasi questione, pure quelle in cui non c’entra nulla.

                PS Confindustria si lamenta da decenni, è la sinistra che per decenni ha fatto orecchi da mercante perchè parlare di natalità è fascista.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Confindustria può eliminare lo straordinario comandato il sabato (ma non solo) nei prossimi rinnovi contrattuali, visto che se io oggi per domani ti dico che devi lavorare per me tu non sai dove lasciare i marmocchi (magari perché ti hanno tolto il reddito di cittadinanza e tu sei venuto dal Sud al Nord, non avendo più i nonni a disposizione). Ma ho il sospetto che non lo faranno.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “appeasement”

                Affatto.

                L’errore di Chamberlain (di Daladier non mette conto parlare, uno che mette un totale imbecille raccomandato come Gamelin a capo di Stato Maggiore è al di sotto di ogni giudizio) non è stato quello di cercare di evitare la guerra.

                Altrimenti anche il papa avrebbe sbagliato 😉

                L’errore di Chamberlain è stato quello di non prepararsi comunque a combatterla.

                Lo dimostra il fatto che i principali magazzini Britannici di munizioni in Scozia – ben lontano dalle coste del Continente – sono stati messi su e riforniti l’ultima volta nel 1932, ancora prima dell’ascesa di Hitler al potere.

                Il fatto di avere un elettorato allergico alla sola idea di ripercorrere gli orrori della Grande Guerra non giustifica l’abbassare la guardia.

                Ma va da sé che abbassare la guardia è una cosa, evitare di provocare la guerra un’altra.

                Ah, e l’evasione c’entra, eccome. Anche la politica estera più attiva nel prevenire i conflitti costa, e costa assai. Per esempio Londra negli anni Venti poteva tranquillamente rinunciare al pagamento dei danni di guerra da parte della Germania; non lo fece, e pagò questa miopia cogli interessi.

                Uno Stato che lascia pagare troppo poche tasse ai privilegiati o gode di una neutralità riconosciuta comoda per tutti, come la Svizzera, oppure si condanna all’impotenza, come il Regno delle Due Sicilie. Hai presente Neckar?

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                x MT

                non ho capito nulla di quello che vuoi dire nè di come si connetta al tema della natalità, scusa.

                x Andrea

                questo cosa c’entrerebbe? si parlava del Male, non di prepararsi alla guerra.

                forse oggi sono più lento del solito, scusatemi.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Evidentemente non hai mai avuto il problema di non sapere dove mollare i figli perché il padrone ti ha detto “domani tu non stai a casa, ma vieni a lavorare” e non riesci nemmeno a immaginare che ad un genitore meno fortunato di te questo problema potrebbe porsi.

              • Francesco scrive:

                in effetti tenderei ad assumere che quel problema venga affrontato PRIMA della produzione dei figli

                ma può essere un caso di posizione sociale privilegiata che mi acceca, naturalmente

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Bene. Dato che la soluzione non c’è (non posso impedire al padrone di comandarmi lo straordinario), allora non metto al mondo i figli.
                Ed eccoci arrivati alla natalità.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “Male”

                Tu parlavi del Male. Io ti ho risposto che non esiste un termometro oggettivo del Male, e che non è mai completamente sbagliata una condotta che consente di prevenire e di limitare quello che di volta in volta si ritiene Male. Al che tu mi hai tirato fuori l’appeasement, aspettando he io lo condannassi. Al che ti ho ribattuto che non l’appeasement in sé, ma la volontà di non turbare l’opinione pubblica con tasse per la Difesa di fronte al riarmo Tedesco è stato l’errore di Chamberlain.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

  35. Miguel Martinez scrive:

    In questi giorni non ho cinque minuti da dedicare al blog… gli dedico tre minuti per riflettere sulla questione Lollobrigida-sostituzione etnica ecc.

    Il signor Lollobrigida è ministro dell’agricoltura.

    Che è il ministero più importante che ci sia, che possiamo anche girare ignudi, ma se non mangiamo, crepiamo.

    Il signor Lollobrigida credo (ma se sbaglio, chiedo scusa) una linea politica che consiste nel promuovere lo spaccio di prodotti agricoli italiani nel mondo, a discapito dei prodotti per il mercato interno: invece di coltivare zucchine per sfumare gli italiani, le colline del Chianti vanno sbucaltate per fare vino da vendere ai miliardari cinesi.

    E questa mi sembra una cosa mostruosa, da impiccarlo a testa in giù a Piazzale Loreto.

    Poi pare che questo impiccando abbia detto (dove? come? quando?) una frase scema sulla “sostituzione etnica”.

    E lì chi ha dormito finché si trattava di parlare della politica reale, effettiva portata avanti dal mostro, si sveglia tutt’a un tratto e inizia a urlare e fare vignette sceme.

    E lui e i suoi amici, invece di parlare di zucchine e vino Chianti, strillano perché si sentono offesi da una vignetta, mentre muore ammazzata la biosfera toscana.

    Ecco perché siamo destinati alla catastrofe.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “Loreto”

      Non è certo quello il motivo più importante. 🙂

      Comunque non condivido il tuo pessimismo. Siccome il Lollo conosce il lavoro dei campi solo da qualche riproduzione di Van Gogh (se va bene), il fatto che dica fesserie sulla ‘sostituzione etnica’ ben si accorda col fatto che consideri il Chianti solo come un’icona del made in Italy (giusto per difendere la lingua di Dante). Giusto dunque che i meno acculturati si scandalizzino per la fesseria meno grave ma più evidente: quando uno si riduce colpevolmente così lo rimane in tutti i campi. Another brick in the wall: dato che se uno è fascio è colpa sua, non importa per che cosa lo sputtani. Salvare il Chianti con la sinistra può essere fattibile (anche se non è detto): con la destra è impossibile.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

    • Roberto scrive:

      Pensa che un referendum negli anni 90 aveva abolito il ministero dell’agricoltura…

    • Roberto scrive:

      Non solo la politica di lollobrigida è quella che dici tu, ma aggiungi il lato “ostacolare le importazioni”

      Questo è un aspetto che non ho mai capito della filosofia nazionalista. Voglio esportare le mie cose ma in contemporanea impedire le importazioni. Ma non vengono mai sfiorati dall’idea che se ostacoli le importazioni i paesi importatori non è che stendono il tappeto rosso davanti ai tuoi prodotti…

      Aggiungi poi idee totalmente assurde come questa….

      https://www.ilmessaggero.it/politica/ristoranti_italiani_estero_ingredienti_ricette_lollobrigida_cosa_cambia-7271113.html

      Cioè lollobrigida manda gli ispettori del ministero a New York per accertarsi che rispettino le regole imposte dal ministero dell’agricoltura italiano
      😁😁😁

      Davvero da sbellicarsi dalle risate (a parte che mi candido subito come ispettore gastronomo giramondo)

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “Questo è un aspetto che non ho mai capito della filosofia nazionalista. Voglio esportare le mie cose ma in contemporanea impedire le importazioni.”

        Un esempio tragico è il sostegno europeo alle esportazioni di pomodori.

        Che ha trasformato la Puglia in una monocultura devastante per il suolo e per le risorse idriche;

        https://www.mdpi.com/2311-7524/9/4/505

        i pomodori esportati in Africa hanno distrutto i piccoli contadini del Ghana

        https://www.dw.com/en/displaced-tomatoes-and-greed-the-exodus-of-ghanas-farmers/video-52107159

        che quindi si aggiungono a quelli pronti a “sostituire” gli italiani qui. Magari lavorando in nero come braccianti a raccogliere pomodori.

        • Roberto scrive:

          Si ma volevo far notare un fenomeno un po’ diverso, cioè la schizofrenia protezionista di voler esportare e contemporaneamente non voler importare, appunto come se non ci fosse un mondo pronto a reagire lì fuori

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “la schizofrenia protezionista di voler esportare e contemporaneamente non voler importare”

            Stavo seguendo la questione degli accordi tra Unione Europea, Marocco e Tunisia, per “promuovere la collaborazione” e il “lavoro femminile” con empowerment, ecc., un caso interessante di Aiutiamoli A Casa Loro. Cito a memoria (tanto è un commento e non un post):

            1) Marocco e Tunisia sono obbligati a importare le stoffe da lavorare esclusivamente dall’Europa

            2) le ditte marocchine e tunisine del settore non devono pagare le tasse

            3) le ditte marocchine e tunisine sono obbligate a riesportare esclusivamente verso l’Europa.

            Così gli imprenditori europei possono farsi fare i lavori ad alto tasso di sfruttamento e inquinamento nel Terzo Mondo, licenziando i lavoratori europei, e guadagnandoci due volte.

            Non parliamo delle condizioni in cui lavorano le donne marocchine e tunisine, senza diritti di alcun tipo: d’altra parte il margine per le ditte appaltatrici è talmente piccolo che non possono che sfruttare al massimo le lavoratrici.

            E noi possiamo comprare vestiti usa-e-getta a prezzi stracciati, anche se la fabbrica ci ha licenziati.

            • Miguel Martinez scrive:

              “E noi possiamo comprare vestiti usa-e-getta a prezzi stracciati.”

              Aggiungo che poi ci sono altri imprenditori tunisini che raccattano i vestiti usa-e-getta appena noi li buttiamo, e li rivendono per pochi centesimi in Africa, distruggendo così tutti i sarti del continente.

    • Francesco scrive:

      >>> invece di coltivare zucchine per sfumare gli italiani, le colline del Chianti vanno sbucaltate per fare vino da vendere ai miliardari cinesi.

      E questa mi sembra una cosa mostruosa,

      Credo che sia qui che potresti trovare spunto per una qualche infarinatura in fatto di economia. Tutta l’economia nasce per dimostrare che questa cosa è virtuosa e non mostruosa e ci riesce benissimo. Sin dai tempi di Adam Smith e senza mai essere stata smentita da alcuno.

      Ciao

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        ” Tutta l’economia nasce per dimostrare che questa cosa è virtuosa”

        Ah ecco… l’economia, come l’ufologia, ha qualche piccolo problema con la fisica, l’ecologia, la botanica, la biologia, le scienze ambientali e la seconda legge della termodinamica.

        Però vola lo stesso.

  36. Moi scrive:

    A quanto pare c’è una seconda puntata, visto che Natangelo ha trovato un “Trigger” efficace :

    Arianna Meloni, finalmente a letto con il Ministro Marito , impietosamente commenta :

    “Aò , mesa ch’ era mejo a vignetta de prima …”

    Lollobrigida ribatte :

    “Come, scusa … non capisco !”

    e Lei :

    “… Gnente, gnente : bonanotte, a Francé !”

    😉 😀

  37. Miguel Martinez scrive:

    I veri conflitti tra Italia e Unione Europea:

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/04/02/perche-lo-stadio-di-firenze-e-diventato-un-caso-diplomatico-roma-bruxelles-e-rischia-di-bloccare-lintero-pacchetto-di-fondi-del-pnrr/7117299/
    Calcio
    Perché lo stadio di Firenze è diventato un caso diplomatico Roma-Bruxelles (e rischia di bloccare l’intero pacchetto di fondi del Pnrr)

    • Miguel Martinez scrive:

      “I veri conflitti tra Italia e Unione Europea:”

      Dicono – non so quanto a ragione – che su questa pietra, inciamperà finalmente il Partito Unico fiorentino, e che per la prima volta dal 1920, la Destra potrebbe avere la maggioranza.

      Il bello è che la Destra qui praticamente non esiste, per trovare qualcuno da votare, i poveri piddini pentiti dovranno dare la caccia col lanternino ai candidati.

      • Moi scrive:

        Il bello è che la Destra qui praticamente non esiste, per trovare qualcuno da votare, i poveri piddini pentiti dovranno dare la caccia col lanternino ai candidati.

        —————————-

        Forse finirà in Schleiniani VS Non-Schleiniani :

        la vittoria dei secondi, sarebbe “de nomine” una sconfitta della Sinistra … in senso odierno, “spurgato” da vestigia Novecentesche !

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