La banda delle Isole Cayman e il Diritto all’Odio

Andando per Via della Vigna Nuova, guardo le vetrine.

Tipicamente, le boutique fiorentine sono presidiate da un buttafuori di rappresentanza. Uno splendido senegalese alto due metri, vestito da vero signore, con giacca e cravatta.

Con il triplo messaggio, “siamo eleganti”, “siamo inclusivi” e “siamo abbastanza ricchi da avere lo schiavo negro”.

Incrocio sulla vetrata di una boutique particolarmente laida questo cartello:

Analizziamo.

Si parte con l’anglobale.

Che non è il mio inglese, quello di avi e storie e meraviglie sonore.

E’ la sua caricatura monetaria, l’anglobale.

Utilissimo quando i pratesi devono concludere un appalto in Tailandia, come ho imparato in mille interpretariati:

“Ok, yu sain hir de kontrak!”, dice il pratese.

“No, yu diskaunt, Ai sain!” dice il tailandese vestito Armani.

“Ok, 2 pursen diskaunt, nau shou mi nais Tai girl I laik fun!”

“Hir, Tai girl fifti dollar!”

“No, Ai wan diskaunt, tuenti dollar, in Prato Chaina girl veri cip!”

E il pianeta diventa meravigliosamente unico. E vi chiedete perché siamo destinati alla catastrofe.

Però in questa locandina, l’anglobale ha un altro significato: siamo tutti arcobaleni, si poteva dire anche in italiano, suonava pure meglio… e siccome tutto il resto del testo è in italiano, evidentemente non si stanno rivolgendo ai turisti.

Infatti, i princìpi, il sacro, oggi devono essere enunciati in anglobale, perché è percepito come la lingua dell’intercambiabilità, esattamente alla maniera del denaro.

L’anglobale, insomma, è la valuta dei valori.

E da innamorato perso della lingua di Shakespeare, di Vernon Lee e dell’Incredible String Band, capisco chi non vuole imparare l’inglese.

Persino la certificazione verde Covid, emessa dallo Stato italiano ai cittadini e residenti italiani, diventa Grimpàsse.

Il secondo elemento della locandina è la grafica infantile.

Qui abbiamo a che fare con due fattori.

Innanzitutto, l’incessante violenza dei messaggi pubblicitari.

Se prestassi attenzione a tutto ciò che cerca di sedurmi, non farei altro – ogni messaggio quindi deve essere ridotto ai minimi termini.

E poi, per comunicare con masse infinite di persone – il Mercato è l’Umanità Intera – si deve cercare sempre il massimo comune divisore.

“L’Ideale nostro alfine sarà,
l’Internazionale, futura umanità!”

Caio sa un sacco di cose sulla storia dell’India, è ignorantissimo in matematica, ma gli piace la cioccolata.

Tizio è un genio della matematica, non sa nemmeno dove stia l’India, ma gli piace la cioccolata.

Sempronia se ne frega dei libri, ma è una ballerina favolosa, cui piace la cioccolata.

Ed ecco che per sedurre insieme quei tre, scrivono CHOCOLATE! grande così con quattro sorrisini dopo.

Ma cosa vuol dire, we are rainbows?

Intanto, il pronome we accomuna:

me che entro nel negozio;

la commessa pòra figliola;

e il proprietario del negozio.

Proprietario?

Non dovete immaginarvi un bottegaio fiorentino di quelli di una volta.

Anzi, non dovete immaginarvi proprio niente.

Il padrone di tutto ciò – di me, dei miei soldi e della commessa – è invisibile.

Possiamo fantasticare che sia un fondo offshore delle Isole Cayman, messo in piedi a sua volta da un giro di truffatori internazionali della cui identità nessuno sa nulla, e che ovviamente se ne sbattono sia di me, che della commessa. che di Firenze.

Assumono improvvisamente consistenza fisica soltanto nel momento in cui, se io mi prendo, che so, un foulard in quel negozio e non passo per la cassa, mi afferrano buttafuori senegalesi che mi consegnano a poliziotti italiani che mi consegnano ai magistrati.

Ma nessuno di loro è il padrone, sono solo le braccia del mostro invisibile.

Però siccome siamo animali sociali, quel “noi” nella locandina mi spinge a pensare che io e la Banda delle Isole Cayman stiamo dalla stessa parte.

La Banda delle Isole Cayman mi sta mandando un messaggio di amore. Spillarti soldi, in fondo, è pur sempre una forma di amore. E infatti oggi l’umanissimo sentimento che il sistema cerca di reprimere in ogni modo, è proprio l’odio.

Infatti tutta la locandina puzza di fregatura, di sfruttamento, di inganno, ma non c’è la minima traccia di odio, per carità, no.

Secondo, rainbow accenna palesemente a quella cosa complessissima che chiamano trans/gender/sessualità, un argomento che merita una lunga digressione a parte: diciamo in una battuta che le imprese cercano sempre nuovi orizzonti e nuovi clienti, e quella vaga roba Lgbtspqr*&*+ , che non sanno nemmeno loro cosa sia (e che forse nemmeno esiste), va comunque inclusa, come ogni nuovo mercato.

Che se ami l’ultima frontiera qualunque sia, nessuno ti potrà odiare.

Della vita privata della Banda delle Isole Cayman, non sappiamo nulla tranne che non contribuiscono alle tasse; ma la loro aura, la loro immagine, è assolutamente inclusiva, anche se l’immensa maggioranza di chi ci abbocca non è elleggibiticupiù.

In terzo luogo, l’arcobaleno è bello.

Anzi, “arcobaleno” vuol dire molte cose insieme, chi è arcobaleno è ricco, speciale, vario

E quindi la prima cosa che mi dice la Bande delle Isole Cayman è, tu sei bello. Che è una cosa molta azzeccata da dire a qualcuno a cui stai per spillare i soldi, e me lo dicono senza avermi mai visto: solo la commessa vedrà il mio volto…

Ma guardiamo meglio la grafica della locandina.

Siccome i soldi semplificano la realtà, tutta la nostra bella varietà alla fine si riassume nel disegno di due stuzzichini per le gambe, un tondo per la testa e poco altro: le divise dei carcerati hanno più fantasia, ma un massimocomundenominatore è fatto così.

Misteriosamente, una delle due persone-stuzzichino ha un’aggiunta a mezzaluna, che potrebbe essere la gonna che fa rima con donna.

Passsato il momento fuffaldino-inclusivo, arriviamo alle cose concrete.

Fissate da un numero: TRENTASEI. Non più di 36 arcobaleni ammessi contemporaneamente a Sentirsi Tanto Speciali.

Questo numero così preciso deve essere il frutto di un attento calcolo, fatto da un perito.

Ma perché proprio TRENTASEI?

E’ evidentemente il risultato di una moltiplicazione: metri quadri per arcobaluncoli umani per covidini vaganti per prescrizioni di vigili e ministeri per rischio di finire in galera per raccomandazioni dell’avvocato.

E infatti la fonte suprema è quella, incontestabile, il Decreto del Governo che Comanda, il primo governo di centrodestrasinistra, questa volta tutto scritto in italiano, non più in anglobale.

Che quando abbiamo finito di guardarci allo specchio a vedere quanti archiballi emettiamo, e soprattutto abbiamo finito di mandare i soldi alle Isole Cayman – nel mondo reale, tocca obbedire senza discutere.

Mettendoci in fila, sei per sei trentasei, e per chi non sa fare le moltiplicazioni, si chiama la pattuglia dei carabinieri.

Anzi, c’è pure la app (notate che uno degli omini reinbou c’è pure rimasto intrappolato dentro il Dispositivo ed emana delle misteriose radiazioni rosse prima di crepare in un vortice elettromagnetico) che in cambio dell’obbedienza ti permette di GODERE LO SHOPPING, di avere la SICUREZZA (per giunta totale) e di evitare pure la sofferenza della CODA.

Questi sono i momenti in cui rivendico il Diritto all’Odio.

Non so esattamente chi vorrei odiare, perché la Banda delle Isole Cayman è un insieme di scatole cinesi, e non c’è nulla di umano dentro.

Ma intanto voglio odiare, ché chi non sa odiare, non sa nemmeno amare.

Questa voce è stata pubblicata in ambiente, Covid, esperienze di Miguel Martinez, Firenze, imprenditori, società dello spettacolo e contrassegnata con , , , , , , . Contrassegna il permalink.

180 risposte a La banda delle Isole Cayman e il Diritto all’Odio

  1. Moi scrive:

    Miguel, c’è un altro problema : il “macchinino” che “ciccia fuori” il dead name e misgendera … altroché !

  2. Moi scrive:

    https://www.cosmopolitan.com/it/lifecoach/a37267692/green-pass-discriminazione-persone-trans/

    Il Green Pass NON DEVE diventare l’ennesima occasione per discriminare le persone trans
    Non possiamo costringere nessuno a un coming out forzato, ok?

  3. Moi scrive:

    https://www.huffingtonpost.it/entry/monica-cirinna-la-verifica-del-green-pass-per-le-persone-trans-e-umiliante_it_61128023e4b0710ba2e04c3b

    Monica Cirinnà: “La verifica del Green Pass per le persone trans è umiliante”
    Per la senatrice del Pd “il governo deve intervenire per tutelarne la riservatezza”

  4. Moi scrive:

    MA

    LGBT

    https://www.giornalettismo.com/gay-center-sul-green-pass-lgbtq/

    Non è vero che la comunità LGBTQ+ è contro il Green Pass

    Un paio di titoli fuorvianti e si è innescato un dibattito sui social che non ha nessun tipo di fondamento, la questione mossa dal Gay Center è di altra natura

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “Non è vero che la comunità LGBTQ+ è contro il Green Pass”

      Allora, è un mondo che conosco poco…

      Comunque stiamo parlando di tutte le persone che hanno qualche difficoltà a far quadrare la loro vita privata con gli insegnamenti della Chiesa Cattolica, di cui la maggior parte di loro se ne frega.

      Tra questo vasto numero di persone, qualcuno ha detto che aveva problemi con il Green Pass.

      Poi tra questo vasto numero di persone, un circolo che non avevo mai sentito nominare prima, dice che non ha problemi.

      Così funzionano i media.

  5. paniscus scrive:

    massimo comun denominatore
    ——–

    TI PREGOOOOOO! questa NO!!!!!!!!!! : – (

  6. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    … a sproposito :/ di transléiscions 🙁 :

    https://www.tpi.it/cronaca/governo-vaccino-jj-scade-dopo-due-mesi-tradotto-male-inglese-20211028837446/

    Governo: “Vaccino J&J scade dopo due mesi”. Ma hanno tradotto male dall’inglese

    … han confuso “last” con “least” ?!

  7. Moi scrive:

    Umberto Galimberti sul DDL ZAN

    https://youtu.be/uRlbxCOljN0

  8. Moi scrive:

    https://youtu.be/lEtqC1GerNI

    DDL Zan, Gasparri: “Almeno una trentina i franchi tiratori ‘a sinistra’.

    ………………

    Commento di Maurizio Blondet in persona :

    Un goy sayan (un ossimoro)offre i suoi servizi e uno della tribu che controla se il servo è sincero !

    [sic]

    PS

    chissà quanti giovini 😉 anziché al Talmud avran pensato invece a Dragonball 😉 …

  9. Moi scrive:

    Novara, manifestanti No Green Pass sfilano vestiti da deportati nei lager nazisti

    https://www.youtube.com/watch?v=6iIyKO51BpM

  10. Fuzzy scrive:

    https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/fisica_matematica/2021/11/01/covid-sestiliin-italia-crescita-esponenziale-lenta-_17297d9e-c052-4b15-a7c5-acb5c0cf1b16.html

    C’è quindi una forte indicazione che i vaccini anti Covid-19 sono efficaci perché – avere una percentuale alta di popolazione vaccinata ci mette al riparo dalla gravità della nuova ondata”. Per il fisico “è un’ondata fisiologica perché le misure di contenimento sono poche. L’Italia ne adottate ha comunque di più rispetto ad altri Paesi, prima fra tutte il Green Pass. Il punto – conclude – sarà monitorare la situazione dei ricoveri e capire quanto, grazie a vaccini e a Green Pass, saremmo in grado di contenere questa ondata”.
    Mah, a me non sembra che queste misure di contenimento siano il demonio. Non vedo molte alternative, a meno che non si voglia peggiorare la situazione. Poi a lungo termine non saprei dire. Si spera nei futuri farmaci.

  11. Francesco scrive:

    Miguel

    sai che invece io non trovo nulla da odiare nella società per azioni/società anonima che mi vende i pantaloni da bici rinforzati dove farebbe più male a prendere le mille buche delle strade di Milano? giusto nel suo ufficio marketing che sarebbe capacissimo di infilare qualche rainbow o qualche pride per l’infinito conformismo che è l’anima del marketing – e per quei “pensatori” che impongono il cosa pensare

    ma il meccanismo in sè mi lascia indifferente, anzi ne conosco parecchi vantaggi economici e quindi generali

    ciao

    • werner scrive:

      Aggiungo che dopo essere stato dipendente di una “piccola azienda a conduzione famigliare piena di umanità” e in seguito di due diverse “perfide multinazionali prive di scrupoli dove sei solo un numero”, preferisco di gran lunga lavorare per queste ultime.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ werner

        “ultime”

        Avendo conosciuto di persona chi ha lavorato in entrambe le situazioni, concordo.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        mi consenta: non ha senso trarre conclusioni generali da singoli casi o da pochi casi, credo ci siano situazioni molto diverse nei milioni di aziende familiari che esistono al mondo e nelle migliaia di grandi aziende

        a meno di non detestare il commercio in sè, come è implicito nelle tesi di Miguel: allora più è piccolo, meno ha raggio d’azione, meglio è

        • werner scrive:

          Obiezione accolta.

          Mi riprometto di cercare qualche statistica sul rispetto delle normative su ambiente e sicurezza, rispetto dei tempi di lavoro contrattuali, uso di manodopera in nero, rispetto della privacy…

          • Francesco scrive:

            ambiente di lavoro gradevole, rapporti umani, disponibilità, flessibilità, possibilità di essere cooptati nella società …

            il mondo è vario (sul bello asteniamoci)

            • werner scrive:

              1,2,3 e 4 però non sono esclusiva di una categoria o dell’altra, diciamo che dipendono molto da capi e colleghi.

              • Francesco Mordeglia scrive:

                beh, se mi trova una multinazionale con rapporti umani me la segnali che ci mando subito il CV!

                🙂

              • werner scrive:

                Sono abbastanza sicuro di avere ed aver avuto rapporti umani con parecchi colleghi, con alcuni potrei anche dire di aver stretto amicizia. E conosco persone che nell’ambito lavorativo hanno trovato la loro metà, (o l’amante). Probabilmente più sali nella gerarchia e più è probabile trovare stronzi arrivisti privi di empatia, ma non ne sono sicuro.

  12. Peucezio scrive:

    Io però questa storia per cui non si possono paragonare le tragedie con le inezie non la tollero.
    Non perché non sia giusta, ma perché allora la dovete smettere di invocare continuamente il ritorno dell’antisemitismo per episodi ridicoli.
    Di gridare istericamente al ritorno del fascismo, del nazismo, di agitare continui spauracchi.

    Se il fascismo, il nazionalsocialismo, l’Olocausto, ecc., sono fenomeni storici localizzati e circoscritti è anacronistico parlare di fascismo e antifascismo oggi: come essere cesariani o anticesariani.
    Se invece esprimono archetipi universali che si riaffiacciano continuamente nella storia, è perfettamente legittimo paragonare ad essi la deriva autoritaria e repressiva di oggi.

    E inoltre se dire “frocio” è come sterminare milioni di omosessuali, perché le parole sono pietre e i genocidi sono i frutti di chi semina con le parole, i gesti, la terminologia, i comportamenti più spiccioli, allo stesso modo una cultura repressiva e di controllo di modesta entità prelude a un sistema totalitario e potenzialmente genocida.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ peucezio

      “frocio”

      Che si tratti di archetipi mi pare evidente.

      Solo che i paragoni vanno fatti col sale in zucca.

      Anche i triangoli esistono fuori dal tempo; ma confondere triangoli e cerchi è sempre sbagliato.

      Se migranti muoiono in mare per il rifiuto xenofobo di accoglierlo si può in qualche modo paragonare le loro morti a quelle dei pogrom, anche se per molti versi il paragone è certamente stiracchiato (i migranti muoiono più per omissione di soccorso che per deliberata volontà omicida).

      Ma parlare di “cultura repressiva” tutte le volte che lo Stato esercita la propria autorità per salvaguardare il bene comune non ha proprio senso.

      Altrimenti tutte le volte che c’è una quarantena dovremmo parlare di pericolo di totalitarismo.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Peucezio scrive:

        Andrea,
        allora smettete di agitare il pericolo fascista.

        Semmai è molto più “fascista”, se lo intendete nel senso di “autoritario e lesivo dei diritti individuali” fare un coprifuoco o un confinamento, che sono cose che evocano i periodi più bui delle dittature militari più bieche e impattano in modo devastante sulla vita quotidiana degli individui.

        Si è blaterato di fascismo per decenni a sproposito, si continua a fare, poi invece è arrivato il vero stato poliziesco, la legge marziale dall’aspetto mostruoso.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ peucezio

          “pericolo”

          Il pericolo c’è eccome. Hai visto la faccia di Pillon dopo la bocciatura del decreto Zan?

          Non lo dico io, ma Eco: non c’è bisogno di orbace e camicie nere. Metti insieme il disprezzo del diverso, la diffidenza per la cultura e la democrazia, il culto della Tradizione e dei capo e il complottismo xenofobo ed ecco di nuovo il fascismo. Sotto tutte le latitudini e in tutte le lingue. Tutte le volte che c’è una crisi salta fuori. Il ventre che partorito la bestia è sempre fecondo.

          Ché poi la bestia è sempre quella: la disonestà intellettuale, la pigrizia dello spirito. È tanto comodo imbrancarsi nel dare la colpa al diverso, irrigidirsi sull’attenti a braccio teso invece che cercare un libro e ragionarci su, azzerare il diritto altrui ad avere diritti.

          Questo è il pericolo che ci minaccia tutti, persino peggiore del cambiamento climatico o delle eruzioni vulcaniche. Al primo ci si può adattare cambiando stile di vita, alle seconde si potrà sfuggire nello spazio – se non noi i nostri nipoti.

          Ma la tentazione di credere invece che di ragionare, quel prurito impossibile da grattare che ci FS tendere il braccio reso verso l’alto al primo problema serio col nostro prossimo, quello ce lo porteremo dietro fino sulle stelle.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Peucezio scrive:

            Quindi ora il fascismo non è più l’arcigno autoritarismo di stato e dei ceti egemoni.

            Il fascismo ora è una forma di libertarismo spregiudicato e anarcoide.
            Si definisce fascista chi non riconosce più il principio di autorità, di repressione, il principio di sovranità dello stato (ma gli antisovranisti non stavano a sinistra?) e di monopolio non solo della violenza fisica, ma della coercizione verbale?
            Beh, sicuramente è un’interpretazione originale!

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ peucezio

              “libertarismo”

              E’ quello che diceva Giorgio Bocca: segno distintivo del fascismo è lo sberleffo spregiativo (“me ne frego!”) verso le regole di convivenza civile, con una somiglianza apparente cogli ideali anarchici.

              In realtà è l’esatto opposto della libertà. La libertà di ciascuno, infatti, finisce dove inizia la libertà degli altri. E’ dunque sempre il frutto di una ponderata scelta razionale. Lo sberleffo fascista è l’arroganza di chi si ritiene in diritto di manganellare lo zimbello di turno quando se ne ha voglia; in buona sostanza, è l’autoassoluzione della violenza del branco. Non a caso il fascismo ha il culto dell’esuberanza dell’adolescenza: il suo inno è “Giovinezza”.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Dimentichi una cosa: da questa analisi emerge anche cosa è l’antifascismo.

                E direi che fa una figura molto peggiore, di sicuro molto più noiosa, arrogante, saccente, ottusa, morta e mortale, di questo fascismo.

                Il che in effetti coincide bene con Bocca e con un certo tipo umano piemontese.

                😀

                PS anche più seriamente, è il classico parroco o suora anziano, severo, che non sorride mai e che fa scappare dalla chiesa.

          • Peucezio scrive:

            Seriamente,
            scusami se te lo dico,

            ma capisci che se
            fascismo = “ciò che non mi piace”
            si può dire qualsiasi cosa.

            Tu rivendichi di non essere un libertario assoluto: interpreti queste nuove forme di repressione delle idee, del linguaggio e del costume come qualcosa di benefico in quanto tutelerebbe minoranze più deboli.
            In effetti è vero che una società un po’ meno libera può essere più sicura: se c’è uno stato forte con più polizia, leggi più severe, c’è meno delinquenza e si difende di più l’uomo comune inerme e mite, la donna, il bambino, l’anziano.
            E così è anche per omosessuali, ecc. Lì è un po’ diverso perché entrano in gioco questioni valoriali, di costume, di cultura, sulle quali non si vorrebbe che lo stato mettesse il naso, ma comunque la tua è una posizione legittima, anche se non la condivido, perché penso che il gioco non valga la candela e oltretutto che non funzioni: sono sicuro che la legge Zan non migliorerebbe la vita di nessun omosessuale.
            Ma sono legittime opinioni divergenti.

            Però capisci che tutto ciò significa che negli anni ’70 era “fascista” chi era bigotto, voleva la censura, lo stato forte, la polizia, i giudici, le manette e temeva la troppa libertà come licenza,
            mentre oggi il “fascista” sarebbe l’esatto opposto?

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ peucezio

              “opposto”

              Come ho infatti postato altrove in questo stesso thread, può esistere benissimo un bigottismo SJW e filoLGBT+ come esiste un bigottismo omofobo.

              Per citare (lasciamelo fare 🙂 ) il mio autore preferito:

              “il nemico è la mente del grammofono, non è importante di che disco soni la musica.”

              Ciao!

              Andrea Di Vita

          • Francesco scrive:

            >>> Hai visto la faccia di Pillon dopo la bocciatura del decreto Zan?

            Sì, ho visto il fermo immagine. Pillon è bruttino e si veste male (credo apposta). Se quella immagine è la prova di qualcosa, lo è del razzismo della Sinistra Perbene Postcomunista.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Essere cesariani non è un’ideologia, ma il sostenere una determinata persona, morta da un po’. Il nazismo, invece, era un’ideologia, per cui nulla ti vieta di essere nazista oggi, così come nulla ti vieta di sostenere la monarchia assoluta per diritto divino. Inoltre c’è un bel po’ di gente che si professa fascista.
      Nessun archetipo universale, quindi, ma pacchetti di idee che si possono condividere anche a distanza di anni.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per MT

        “Il nazismo, invece, era un’ideologia, per cui nulla ti vieta di essere nazista oggi, così come nulla ti vieta di sostenere la monarchia assoluta per diritto divino.”

        Questo è un punto in cui sono in totale disaccordo.

        Cioè è anche possibile scrivere su un blog, “io voglio la monarchia assoluta!”, o fare un gioco di ruolo in cui a Carnevale mi vesto da Re Sole.

        Ma non è un progetto politico.

        Posso farmi i selfie con la svastica, ma non posso contare su centinaia di migliaia di reduci dalle trincee e su fondi della Krupp che teme una sollevazione operaia appoggiata dalla potenza sovietica, e non posso aspirare a conquistare la Russia per mandarci milioni di giovani agricoltori tedeschi senza lavoro.

        E allora quei selfie valgono esattamente i selfie di chiunque altro, cioè nulla.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Le varie nullità dei CARC, PMLI, STOCAZZ, ecc. sono come te che nel blog dici di volere la monarchia assoluta: il progetto politico esiste, anche se è vago ed embrionale, solo per carenza di mezzi (cioè sostenitori). A meno che – come penso – non siano solo cosplayate, tipo quelli che si vestono da Guerre Stellari alle fiere.
          Perché una persona non potrebbe essere convintamente a favore dell Restaurazione, oggi? Il fatto che sia irrilevante non toglie nulla al fatto che un singolo desideri qualcosa.
          Al contrario, tu non puoi essere cesariano oggi perché Cesare è morto.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per MT

            “A meno che – come penso – non siano solo cosplayate, tipo quelli che si vestono da Guerre Stellari alle fiere.”

            Infatti, lo penso anch’io.

            Non intenzionalmente: i Carchi, i neoborbonici ecc. credono davvero a qualcosa, cui però manca la base storica.

            Non hanno sostenitori, perché non ci sono fabbriche con operai-massa.

          • Francesco scrive:

            ah, ecco, mi sentivo trascurato! io sono per la Restaurazione, compreso tutto l’Ancien Regime, però voglio anche i telefonini

            almeno per la nobiltà e l’alto clero

            😀

          • Peucezio scrive:

            Mauricius,
            “Il fatto che sia irrilevante non toglie nulla al fatto che un singolo desideri qualcosa.”

            Vabbè, questo è un discorso astratto: conta la realtà storica.
            Che rilevanza sociale o politica ha il fatto che io voglio restaurare il regno borbonico? O magari l’impero accadico? O magari credo di essere Napoleone?

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              C’è una differenza tra l’essere irrilevanti e il non esistere. Capisco che dobbiamo creare dicotomie con l’accetta per forza, ma la realtà tende ad essere dannatamente complessa.

      • Peucezio scrive:

        Mauricius,
        bene, spiegami cosa identifica l’ideologia fascista e cosa identifica l’ideologia nazionalsocialista.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ peucezio

          “ideologia”

          Fascismo: accettare la proprietà privata dei mezzi di produzione sopprimendo con la violenza fisica (manganello) e pedagogica (controllo dell’istruzione) i conflitti di classe che nascono dal mantenimento di quella proprietà e irregimentando l’intera comunità nazionale in un “fascio” (appunto) unico di volontà.

          Nazismo: fascismo a base biologica, la comunità nazionale essendo sostituirà da un Volk l’appartenenza al quale è un fatto essenzialmente genetico.

          Entrambi sono manifestazioni di un unico Ur-Faschismus, a-storico e sovranazionale, dato dall’unione di: a) culto del Capo e della Tradizione; b) diffidenza verso la cultura e disprezzo della democrazia; c) xenofobia e complottismo; d) appello a classi medie impoverite. In pratica l’Ur-Faschismus si propone il mantenimento delle tradizionali disuguaglianze sociali pur in presenza di un progresso tecnico che ne renderebbe possibile il superamento. Ne segue che ogni forma di pitica reazione aria può – anche se non necessariamente deve – sfociare nell’Ur-Faschismus.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Peucezio scrive:

            Andrea,
            vabbè, in questo modo tutto può diventare fascismo: ogni rallentamento o inversione dei diritti sociali dei lavoratori e delle classi subalterne.
            Non ho mai letto teorizzazioni del fascismo che vadano in questo senso: il fascismo si autodefinirebbe come un hegelismo coniugato in senso nazionalista e corporativo.

            Quella di cui parli tu è un’interpretazione arbitraria dei nemici del fascismo, che prende un dato fattuale in certe fasi (essenzialmente all’inizio) e lo erige a cifra dottrinale e pratica del fascismo in genere.

            Ma prendiamola per buona.

            Non hai descritto esattamente ciò che accade oggi?
            Erosione sempre maggiore dei diritti dei lavoratori, accompagnata sempre di più da atteggiamenti autoritari da parte dello stato?

            Quindi ti starei dando ragione, dicendo che il fascismo torna sempre e c’è sempre il pericolo fascista.

            Peccato che è la tua parte, non la mia a interpretare questa tendenza.
            La mia un po’ tenta una resistenza velleitaria e spesso di facciata, un po’ si adegua obtorto collo, in ogni caso gioca di rimessa, non è parte attiva, ma semmai un po’ recalcitrante.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ peucezio

              “rallentamento”

              No. Il fascismo (o meglio, quello che Eco chiama Ur-Faschismus) è il verificarsi simultaneo di tutti i punti a)-d) che ho indicato. Ecco perché è sbagliato ricondurre ad esempio la venerazione per la Tradizione (qualunque cosa ciò significa, ad esempio quella della chiesa preconciliare) col fascismo: corrisponde al punto a), ma per parlare di fascismo bisogna avere anche i punti b), c) e d). Così, Pillon non è ancora fascista, mentre in Portogallo Salazar lo era sicuramente, e anche il governo attuale a Varsavia va in quella direzione. E nemmeno il green pass è fascismo (semmai è l’applicazione della regola per cui la libertà di ciascuno finisce dove inizia quella degli altri). E l’erosione dei diritti dei lavoratori può avvenire anche in paesi sicuramente democratici, come si è visto nell’Inghilterra della Thatcher.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                E in Italia quindi?
                Ci sarebbe il pericolo fascista?

                Comunque non mi è ben chiaro su cosa fondi la tua (o quella di Eco o di chi vuoi tu: qui la stai proponendo tu) intepretazione del fascismo.
                Mi suona un po’ come una petizione di principio.

                Per inciso: i no-vax sono fascisti?
                I no green-pass.
                I detrattori di Greta e gli scettici verso il ruolo umano nel cambiamento climatico sono fascisti?
                I gilet gialli?
                Chi è più fascista fra Assad e i jihadisti che hanno cercato di rovesciarlo?
                L’Isis è fascista o antifascista?

                Non stiamo parlando di un fenomeno storico individuato, ma di categorie che tu ritieni universali, quindi dovresti poterle usare con qualunque fenomeno storico, passato, presente e futuro, fino alla fine dei tempi.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “L’Isis è fascista o antifascista?”

                Questo mi ricorda una surreale discussione con gente che vendeva la rivista La Comune: per difendere gli immigrati, dicevano “l’Isis non è un’organizzazione islamica, è nazista!”

                Cioè un gruppo che postava foto di giovani bianchi, neri e marroni insieme che davano fuoco ai loro passaporti in nome dell’Umanità Unica Sotto Dio e Senza Patria, lo facevano perché volevano ripigliarsi la Silesia dai polacchi.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “I detrattori di Greta e gli scettici verso il ruolo umano nel cambiamento climatico sono fascisti?”

                Se sei ambientalista sì.

                Se sei progressista, sono dei fascisti che ce l’hanno con l’energia nucleare e vogliono farci tornare al Medioevo. E magari adorano Odino, e poi Hitler Era Vegetariano.

              • Francesco scrive:

                Peucezio

                adesso non chiediamo troppo a Eco

                la sua dissertazione sull’Ur Faschismus è un perfetto esempio di mediocrità intellettuale e di bigottismo ideologico, del resto serviva a fargli fare bella figura in un certo circuito, mica era veramente uno sforzo di comprensione

                tra l’altro l’avevo appena risentita su Radio Popolare, spiegata anche meglio che da Andrea

                alla fine è una cattiva caricatura di tutto quello che non è Progressismo

              • PinoMamet scrive:

                “adesso non chiediamo troppo a Eco

                la sua dissertazione sull’Ur Faschismus è un perfetto esempio di mediocrità intellettuale e di bigottismo ideologico, del resto serviva a fargli fare bella figura in un certo circuito, mica era veramente uno sforzo di comprensione”

                OMDAFissimo.

                Devo anzi fare tanto di cappello ad Andrea, che riesce a ricavare un senso logico nel guazzabuglio originale di Eco e ad esporlo assai meglio del compianto semiologo.

                Sta di fatto che per Eco è Ur-Fascismo “tutto quello che non mi piace in questo determinato momento, o tutto quello che i miei avversari politici fanno o mi piace dire che facciano”.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          @Peucezio
          Prova a chiederlo a chi oggi si professa fascista. E digli “tu non esisti”.

          • Francesco scrive:

            posso dirgli almeno: tu non vivi affatto da fascista? neppure un minuto della tua vita reale? sono solo chiacchiere e distintivi?

            😀

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Essere ipocriti è diverso, però, ed è umano.

              • Francesco scrive:

                mmm … non so se è questo il caso.

                Un comunista che non vive mettendo in comune i beni e la lotta per il socialismo futuro distrugge la causa. A meno di non pentirsi e cambiare.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Un comunista in un paese capitalista mica deve mettere in comune i beni. In comune con chi, poi?

    • Peucezio scrive:

      Comunque non mi avete risposto.

      O il fascismo è una cosa specifica. E allora non si può evocare a sproposito: ci dev’essere un progetto realistico analogo e un’ideologia che sia quella.

      Oppure, se qualsiasi forma di erosione dei diritti individuali e della democrazia sostanziale è fascismo, allora è del tutto legittimo paragonare al fascismo non dico l’Italia attuale, che rappresenta una regressione autoritaria impensabile anche solo due anni fa, ma anche la II repubblica in genere, col suo personalismo e decisionismo, rispetto alle complesse alchimie pentapartitiche.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ peucezio

        “specifica”

        Lo è.

        I discorsi di salvini e meloni (“pieni poteri”, “prima gli italiani”, “blocco navale”) a quello tendono, più o meno inconsapevolmente e in modo rudimentale. Anche l’omofobia tradizionale della dottrina cattolica, pur di molto antecedente al fascismo sul piano cronologico e certamente diversissima e assai be n distinta da un progetto politico, contribuisce a creare condizioni favorevoli al fascismo (penso allo Estado Novo di Salazar).

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • fuzzy scrive:

          Mah, non me ne intendo, ma ai tempi di Mussolini c’erano il culto della personalità del Duce, un nazionalismo esasperato, l’autarchia, le guerre di aggressione. Magari oggi c’è qualche riminiscenza, ma siamo in un altro periodo storico.
          Però il singolo fascista potrebbe ancora esistere. Ha radici forse biologiche. Sono quelli che si identificano con i lupi. Una volta si diceva “I figli della lupa”. Un poco scherzo.
          Uè, ho installato un’estensione nel mio browser “Chrome”
          che mi controlla la correttezza grammaticale, nonché ortografica. E fornisce pure dei suggerimenti.
          Uè mi dice che è sbagliato.

        • Peucezio scrive:

          Andrea,
          il problema è avere un potere più accentrato (tipo Francia o Stati Uniti o altri stati presidenzialisti) o l’erosione dei diritti individuali?

          Non ho capito cosa c’entra ora la Chiesa Cattolica.
          A parte che oggi con Cicciopirla è quasi alla testa del movimento LGBT, ma se “omofobia” = fascismo, l’Occidente è fascista da duemila anni.
          Ma se un’etichetta va bene per tutto, non vuol dire più niente.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ peucezio

            No.

            Il fascismo è il verificarsi simultaneo (l’ho già postato altrove in questo thread) di tutta una serie di fattori: culto del capo e della tradizione, disprezzo verso la cultura e la democrazia, xenofobia e complottismo.

            Tutte le cose che elenchi tu sono certamente fattori di rischio (e ci metto dentro tanto l’omofobia cattolica quanto il complottismo novax quanto la cancel culture dei SJW) ma non sono fascismo, proprio come il fumo di sigaretta è un fattore di rischio del cancro al polmone ma non è il cancro al polmone.

            E proprio come la libertà di ciascuno (di fumare) finisce dove comincia la libertà degli altri (di non ammalarsi di cancro al polmone), questi fattori di rischio sono pericolosi anche per chi non desidera esservi esposto.

            Chi fuma (o è omofobo, sovranista o terrapiattista) avvelena anche te.

            Digli di smettere.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Peucezio scrive:

              Beh, se è il verificarsi simultaneo di tutti questi fattori (non dico che la definizione mi convinca, ma seguendo la tua ipotesi…), siamo ben lontani da un ritorno al fascismo.

              Il culto del capo poi è quanto di più sideralmente lontano dalla politica di oggi, malgrado la mitizzazione di Draghi.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “lontani”

                Non sono d’accordo.

                Dipende dal paese, ovviamente.

                Ma oggi quella combinazione di fattori che Eco chiama “Ur-Faschismus” ha raggiunto un livello che ancora dieci anni fa era impensabile in USA (con Trump), in Polonia (col PiS) e ​da noi – e in genere, dovunque avanzi il sovranismo. (Anche certe banalizzazioni della Shoah e certe fesserie che si leggono sulla “guerra civile” vanno nella stessa direzione).

                Il che non stupisce perchè anche l’altra volta il fascismo è spuntato un po’ dovunque come funghi nel bosco dopo la pioggia in tempi di crisi economica.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “Il culto del capo poi è quanto di più sideralmente lontano dalla politica di oggi, malgrado la mitizzazione di Draghi.”

                Renzi ci aveva provato, facendo il Mussolini-ai-tempi-di-Twitter sulla ruspa e tutto il resto: il suo primo periodo da sindaco a Firenze è stato uno spasso surreale di “Decisioni”, di “Fatti e Non Chiacchiere”. Poi si è stufato di noi e ha deciso di salvare l’Italia.

                Verissimo, la mitizzazione di Draghi, c’è un culto trasversale che unisce amanti della dittatura di destra, capitalefficientisti di centro e stalinisti di sinistra.

            • Peucezio scrive:

              Comunque l’impressione è che davvero qui si tenda ad aggiornare l’idea di fascismo perenne di volta in volta secondo le mode del momento.

              Mi dici anche solo negli anni ’90 chi aveva mai sentito parlare di sovranismo o terrapiattismo (e di omofobia si parlava pochissimo o per niente)?

              E come fai a coniugare l’idea che lo stato debba avere l’autorità di tutelare i deboli con l’idea che la sovranità statuale sia un pericolo?
              Come fa ad avere il monopolio della forza al di sopra dell’arbitrio individuale se non è sovrano?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “terrapiattismo”

                Infatti. Il complottismo è esploso, gonfiato dai social e dall’accesso universale a Internet unito a un decadimento della pubblica istruzione (altro portato dell’ideologia neoliberista). Come il fascismo cento anni fa seguì alla diffusione universale del miracolo della tecnologia dell’epoca, la radio. La storia si ripete; anche se la prima volta è una tragedia e la seconda è una farsa, anche le farse sono pericolose (“spezzeremo le reni alla Grecia”).

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “pericolo”

                Quando mai ho detto che l’autorità statuale è un pericolo?

                Ma se è l’unica difesa della maggior parte delle persone contro l’arbitrio del prossimo!

                La libertà di ogni automobilista è resa possibile dal funzionamento dei semafori. Ma i semafori sono inutili se mancano i vigili che fanno le multe a chi passa col rosso. Senza vigili chi ha il SUV spadroneggia e gli altri o rischiano o stanno a casa.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “La libertà di ogni automobilista è resa possibile dal funzionamento dei semafori. ”

                Sarà la decima volta che tiri fuori questo esempio, per dire che lo Stato è un ente assoluto e sacro, sopra le parti.

                Posso risponderti per la decima volta che lo trovo un esempio pessimo?

                Il semaforo – apparentemente così neutrale – è lì per servire un sistema che è quanto di meno neutrale esiste. Perché nasce saccheggiando le risorse fossili, bruciando l’atmosfera, dotando miliardi di persone di missili da una tonnellata e dicendo che le strade sono loro, ribaltando l’intero sistema di vita delle città, isolando gli individui per funzioni e non per comunità… e potrei andare avanti per ore.

                E lo Stato-semaforo è altrettanto, profondamente ideologico e di parte.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “Comunque l’impressione è che davvero qui si tenda ad aggiornare l’idea di fascismo perenne di volta in volta secondo le mode del momento.”

                Dipende sempre dalle definizioni che si danno.

                ADV è un idealista, cioè immagina la storia come un conflitto celeste tra ideali.

                E quindi lui nelle affermazioni verbali cerca (e ovviamente trova) somiglianze.

                Io invece credo che siamo inscindibili dalla vita che facciamo, dalle nostre circostanze, che non sono certo solo quelle economiche, sono anche psicologiche, biologiche, ambientali.

                Per questo, in un commento precedente, ho dato la mia definizione di nazismo con criteri necessariamente diversi da quelli di ADV:

                “Posso farmi i selfie con la svastica, ma non posso contare su centinaia di migliaia di reduci dalle trincee e su fondi della Krupp che teme una sollevazione operaia appoggiata dalla potenza sovietica, e non posso aspirare a conquistare la Russia per mandarci milioni di giovani agricoltori tedeschi senza lavoro.

                E allora quei selfie valgono esattamente i selfie di chiunque altro, cioè nulla.”

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “semaforo”

                Sarà.

                Ma resta il fatto che senza semafori o non guidi, o guidi molto meno sicuro che se ci fossero.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

            • Peucezio scrive:

              Anche il complottismo è una moda di questi ultimi anni.
              Per anni era complottista la sinistra, a volte anche a ragione.

              Oggi non si deve disturbare il manovratore: ogni verità non organica al potere è orwellianamente bandita.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “orwellianamente”

                Vale il paradosso della tolleranza di Popper. Chi pratica l’intolleranza non può essere tollerato. E difficilmente trovo esempi di maggiore intolleranza e disprezzo del prossimo dei novax e dei nogreenpass.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Caro Andrea,

                eppure ti basterebbe guardarti allo specchio: sei la persona più intollerante che io conosca, appena dietro a Zan e Cirinnà. Ma di poco.

                E non cogli come molte delle caratteristiche del “fascismo eterno” siano tipiche degli “antifascisti eterni”.

                Alla fine tanto vale andare tutti insieme al cinema a vederci gli Eternals, almeno ci si diverte (poco).

                😀

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                direi che:

                1) il complottismo in Italia è stato quasi un monopolio della sinistra tra il 1969 e il 1990 circa.

                2) nel mondo anglosassone, il complottismo è stato quasi un monopolio di una certa destra, con forti venature apocalittiche e mistiche.

                Da quando in Italia c’è il sistema più o meno bipolare, DS/PD ha smesso di invocare i complotti (non puoi gridare al complotto dei potenti e stare al potere); e con l’arrivo di Internet, sono arrivati in Italia molti sottocomplotti americani, di solito private delle loro radici ideologiche, ma molto più diffuse a destra che a sinistra.

                Poi certo appena si sente dire che a una manifestazione No Grimpasse a Roma hanno arrestato un adolescente sessantenne di Forza Nuova, ecco che a sinistra nasce il Grande Complotto No Grimpasse-Fascista, il complottismo è comunque sempre un comodo strumento.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “conosca”

                I casi sono due: o conosci davvero poca gente, o hai finito gli insulti.

                Da un po’ in effetti ti stai ripetendo. 🙂

                A differenza di altri, cerco di esternare apprezzamenti sulle idee dell’interlocutore, mai sulla sua persona.

                Io.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

        • Peucezio scrive:

          Ti potrei però dire che oggi c’è un allarme fascismo e i nuovi fascisti sono gli omosessuali:
          sono loro a invocare censure inedite del linguaggio, leggi liberticide, forme di nuovo bigottismo culturale e sociale.

  13. habsburgicus scrive:

    OT
    @Mirkhond (in particolare) e tutti
    è veramente tornato alle origini 😀 https://lombarditas.com/europidi/
    come ai vecchi tempi….quando eravamo tutti più giovani 😀

    P.S se volete la mia opinione, presenta molto bene le sue teorie; avrebbe potuto essere un compilatore di un ottimo “Manuale applicato di Antropologia Fisica”….del 1921, però 😀 ! ha sbagliato secolo 😀

    • mirkhond scrive:

      Concordo. Però ricordo ancora come anni fa, diceva che le genti padane tra il Polesine e le Marche settentrionali fossero differenti geneticamente dai suoi gran-lombardi, perché un mix di mediterranei-armenoidi-levantini e dunque (a suo dire) razzialmente inquinatissimi. 🙂

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Mentre la barriera impenetrabile rappresentata da Imola avrebbe impedito all’inquinamento di propagarsi lungo la via Emilia…

        • PinoMamet scrive:

          😀 😀

        • Moi scrive:

          Premesso che si cazzeggia 😉 Sizzi Style 🙂 … è vero che al Mondo (specie in quel territorio immenso e misconosciuto che fu l’ URSS …) esistono popoli isolati, quasi “enclavi demografiche” di certuni popoli in certi altri :

  14. Miguel Martinez scrive:

    Le avventure del nostro amato ex-sindaco…

    Source : https://www.editorialedomani.it/politica/italia/inchiesta-fondazione-open-indagato-renzi-accuse-firenze-vfrwbf3m

    Inchiesta Fondazione Open: Renzi tra jet privati e messaggi contro i 5 Stelle

    Nelle carte dell’inchiesta sulla fondazione Open ci sono alcuni messaggi di Matteo Renzi inviati su WhatsApp a un imprenditore suo amico che, secondo i pm di Firenze che indagano per finanziamento illecito, proverebbero una delle accuse principali rivolte al leader di Italia viva. Quella, cioè, di essere il capo di un organismo che agiva «come un’articolazione di partito».

    I giudici fanno riferimento a una vicenda precisa: quella dell’affitto di un aereo privato, usato dall’ex segretario del Pd per volare da Roma a Washington nel giugno del 2018, e pagato dalla fondazione con un esborso di circa 130mila euro.

    La missione di Renzi in Usa? Tenere un discorso pubblico in occasione della commemorazione dell’anniversario dei 50 anni dell’omicidio di Robert Kennedy.

  15. Miguel Martinez scrive:

    Segnalo uno splendido resoconto di ciò che è successo a Trieste, sul sito Il Rovescio: https://ilrovescio.info/2021/11/02/una-prospettiva-sulle-mobilitazioni-contro-il-green-pass-a-trieste-seconda-parte/

    Gli autori sono dichiaratamente di parte (anarchica), ma raccontano gli eventi, in tutta la loro varietà anche umana, con tutte le problematiche di eventi senza precedenti nella storia italiana, con grande lucidità.

    E infinitamente meno faziosità e prediche ideologiche dei giornalisti mainstream.

    Un capolavoro di onestà appassionata.

  16. Miguel Martinez scrive:

    Si parlava qui tempo fa delle emissioni di CO2 dovute all’agricoltura intensiva.

    Ma esistono anche altre forme di inquinamento (traduzione DeepL):

    Fonte: https://www.theguardian.com/environment/2021/nov/04/ammonia-from-farms-behind-60-of-uk-particulate-air-pollution-study
    L’ammoniaca delle aziende agricole dietro il 60% dell’inquinamento atmosferico del Regno Unito – studio

    Il problema sta causando 8 miliardi di sterline all’anno in danni alla salute, ma può essere affrontato in modo conveniente, dicono gli scienziati
    Bestiame in Inghilterra. L’ammoniaca viene rilasciata dal letame del bestiame e l’urina e l’uso eccessivo di fertilizzanti azotati sintetici.Cattle in Inghilterra. L’ammoniaca viene rilasciata dal letame e dall’urina del bestiame e dall’uso eccessivo di fertilizzanti azotati sintetici. Fotografia: Maureen McLean/REX/Shutterstock
    Gio 4 Nov 2021 18.00 GMT

    Ultima modifica il ven 5 nov 2021 05.31 GMT

    Il sessanta per cento delle minuscole particelle che inquinano l’aria nel Regno Unito provengono dall’ammoniaca che fuoriesce dalle fattorie, secondo una ricerca.

    L’ammoniaca viene rilasciata dal letame e dall’urina del bestiame e dall’uso eccessivo di fertilizzanti azotati sintetici. Il gas si diffonde nelle città e reagisce con altri inquinanti dell’aria per formare piccole particelle, chiamate PM2.5, che sono la forma più letale di inquinamento atmosferico.

    Queste particelle causano 8 miliardi di sterline all’anno di danni alla salute nel Regno Unito, calcolano gli scienziati. A livello globale, il 39% del PM2.5 deriva dall’ammoniaca e provoca 420 miliardi di dollari (320 miliardi di sterline) di danni alla salute, secondo lo studio, pubblicato sulla rivista Science.

    L’ammoniaca può essere intrappolata nelle aziende agricole sigillando le fosse di letame o iniettando i rifiuti sotto i campi, e con un uso più efficiente dei fertilizzanti. Tale azione fa risparmiare 23 sterline in danni alla salute per ogni sterlina spesa nel Regno Unito, dicono i ricercatori, con un rapporto costi-benefici globale di 4:1.

    In passato, la combustione di combustibili fossili da parte dei veicoli e dell’industria ha prodotto grandi quantità di PM2.5, ma i controlli dell’inquinamento hanno tagliato i livelli in modo significativo nelle nazioni sviluppate. Tuttavia, le emissioni di ammoniaca sono a malapena diminuite nel Regno Unito dal 1980. Questo significa che l’agricoltura è ora responsabile di una quota maggiore di PM2.5 nel Regno Unito. Anche l’inquinamento da stufe a legna è aumentato di importanza.
    Bestiame Regno Unito

    Altri composti dell’azoto, chiamati ossidi di azoto, sono emessi dai veicoli diesel e danneggiano la salute in due modi: come gas irritanti quando vengono emessi per primi e poi combinandosi con l’ammoniaca per formare il PM2.5. Relativamente poco è stato fatto per tagliare le emissioni di ammoniaca, il che significa che ci sono semplici politiche che sarebbero molto più efficaci in termini di costi per ridurre i livelli di PM2.5 che ulteriori misure tecnologiche per affrontare gli ossidi di azoto dai veicoli, dicono gli scienziati.

    Tagliando l’inquinamento da azoto si affronterebbe anche la crisi climatica, l’inquinamento di fiumi e mari, e l’acidificazione del suolo. Il protossido di azoto è un potente gas a effetto serra, che causa circa il 6% del riscaldamento globale e deriva principalmente dall’uso eccessivo di fertilizzanti.

    I ricercatori hanno presentato una proposta “#Nitrogen4NetZero” al vertice Cop26 di Glasgow mercoledì, che mira a garantire che il taglio dei gas di azoto sia incluso negli obiettivi climatici. La dichiarazione di Colombo del 2019, guidata dallo Sri Lanka e sostenuta dal programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, mira a dimezzare i rifiuti di azoto entro il 2030 e risparmierebbe 100 miliardi di dollari (75 miliardi di sterline) all’anno in costi di fertilizzanti sprecati.

    “Il modo in cui usiamo l’azoto è estremamente inefficiente. Circa l’80% delle risorse di azoto [prodotte dall’uomo] vengono perse nell’ambiente”, ha detto il Prof Mark Sutton del Centro di Ecologia e Idrologia del Regno Unito, un coautore dello studio.

    Il governo britannico si sta consultando per vietare l’uso dell’urea nei fertilizzanti, che emette molta più ammoniaca dei fertilizzanti a base di nitrato di ammonio. I Paesi Bassi e la Germania già richiedono che il letame sia iniettato nei campi piuttosto che spruzzato in superficie, ma non c’è un tale requisito nel Regno Unito. “Ogni agricoltore che sente l’odore del suo letame sta perdendo questa bontà”, ha detto Sutton.

    L’inquinamento atmosferico causa almeno 7 milioni di morti premature all’anno a livello globale, rendendolo un killer più grande del fumo, degli incidenti d’auto o dell’HIV/Aids. L’inquinamento atmosferico potrebbe danneggiare ogni organo del corpo umano, secondo una revisione globale completa nel 2019.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      L’azoto? Ma costituisce i quattro quinti dell’aria che respiriamo.
      Non ho capito di quali inquinanti parlano.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ MT

        “azoto”

        L’azoto è innocuo, ma i suoi ossidi no.

        Fra le altre cose, contribuiscono a produrre acido nitrico, nitrosammine e altre cose poco piacevoli per la salute. Ogni processo di combustione produce ossidi di azoto: le norme prevedono già oggi limiti molto stringenti sulle emissioni.

        Ad esempio, i gas di scarico di un impianto turbogas che produce elettricità bruciando gas naturale non devono contenere più di 9 parti per milione di ossidi di azoto (il famoso limite ‘single digit’). Limiti simili valgono ovviamente anche per il monossido di carbonio e per l’anidride carbonica.

        Si arriva in certi giorni ad una situazione che ha del paradossale, ad esempio in certi giorni invernali in Romagna quando c’è inversione termica. L’aria in quei giorni contiene molto particolato e molte polveri sottili, dovute alle calderine delle abitazioni e al traffico. L’aria va aspirata nell’impianto turbogas per farlo funzionare, ma prima di andare ai bruciatori va accuratamente filtrata e purificata se no alla lunga si rovinano le pareti della camera di combustione e le palette di turbina e compressore. Ebbene, càpita che dopo la combustione i gas di scarico contengano meno ossidi di azoto, CO e CO2 dell’aria in ingresso: il turbogas restituisce all’ambiente un’aria più pulita di quella che ci entra.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

  17. Fuzzy scrive:

    https://www.greenme.it/informarsi/ambiente/pianura-padana-inquinamento-lockdown-allevamenti-intensivi/

    Ahi, ahi, noi emiliani, e padani in genere, ne sappiamo qualcosa.
    Vale ancora il diritto all’odio? Quasi quasi ci farei un pensierino.

  18. Mauricius Tarvisii scrive:

    Fascismo, proviamo a definirlo.

    Nel ventennio i fascisti tendevano a definire il proprio moviemento come:
    – autoritario: il governo esercita un potere privo di limitazioni
    – totalitario: il governo mobilità le masse e richiede ai cittadini un obbligo di militanza
    – corporativista: il conflitto sociale tra capitale e lavoro è represso in nome dell’interesse dello Stato (messa al bando dei sindacati dei lavoratori, divieto di sciopero, ecc.)

    Direi che si tratta di una buona definizione.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per MT

      “Direi che si tratta di una buona definizione.”

      Sì, abbastanza.

      “Autoritario” e “corporativista” mi sembra descrivano molto bene il governo Draghi, date le ovvie differenze con roba di novant’anni fa (tipo sono permessi gli scioperi di un giorno poi interviene il Garante e ti dichiara illegale lo sciopero).

      Sul “totalitario”, in effetti con la mobilitazione nella “guerra al Covid”, ci siamo abbastanza, solo che (per fortuna) fa un po’ ridere rispetto all’andare in morire in Albania.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Il governo Draghi è un governo debolissimo, in realtà, che sta prendendo qualche scelta che è praticamente obbligata e che si regge sul consenso di un’accozzaglia di forze politiche divise su tutto e unite solo dalla voglia di spartirsi fondi europei.
        Poi visto che è comandato da un ragioniere che fino a qualche tempo faceva il capo tipografo della cartamoneta, tutti pensano che sia potentissimo ed espressione dei Poteri Veri dell’Unione Europea (che a sua volta è una specie di carnevalata). Lui, ovviamente, ci marcia su questa illusione di potere e non a caso non si esprime mai su nulla, così che, qualunque cosa salti fuori, qualche suo leccaculo potrà dire che è merito suo e che è proprio quello che voleva lui.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per MT

        ““Autoritario” e “corporativista” mi sembra descrivano molto bene il governo Draghi”

        Quando vedo qualcuno che usa la Hitler Card, mi viene sempre da ridere.

        Per cui preciso che ovviamente io non credo che “Draghi sia Mussolini”. Semplicemente, ci sono delle analogie significative, come ci sono con qualunque altra cosa quando vuoi confrontare un sistema storico complesso con un altro, in un’altra epoca e in circostanze completamente diverse.

      • Francesco scrive:

        1) Autoritario: tutte le azioni del governo Draghi sono votate dal Parlamento e valutate dalla magistratura. In una scala da 0 a 10 siamo a 4 a dir tanto
        2) Corporativista: qui il problema è nell’occhio di chi guarda. Se si parte da Marx, ci sono solo governi corporativisti nella storia umana (compresi quelli comunisti, coi governi/partiti al posto dei padroni). Se si è persone serie, in Italia ci sono tutte le condizioni legali della lotta tra lavoratori e padroni ma nessuna di quelle materiali (e qui Marx insegna ai socialisti ingenuotti). Voto 2/10.
        3) Totalitario. da quando Draghi è al governo, il potere dello Stato (o del governo) non è cresciuto di centimetro. Adesso, coi soldi del PNRR, potrebbe di fatto crescere molto ma è tutto da vedere. Voto 2/10 nei fatti, 6/10 per il futuro.

        Saluti

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Ci sono dei movimenti apertamente totalitari nella nostra società, tipo la cultura woke: loro lo dicono apertamente che la militanza è un dovere.
          Solo che sono molto minoritari.

          • Francesco scrive:

            Però la realtà di un sistema totalitario è fatto da una teoria sull’obbligo della militanza, una minoranza di militanti facinorosi, una maggioranza di silenti.

            E da una teoria su quello che si deve fare che investe ogni ambito della vita.

            Mi pare che la cultua woke ci stia alla perfezione.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Non hanno la forza di imporlo. Cioè, se Mussolini diceva che voleva i sabati fascisti, faceva i sabati fascisti, anche se poi quelli che ci aderivano con convinzione erano pochi sul totale. Se il sjw di turno dice che bisogna prendere possesso dei luoghi pubblici (cambiare nomi di strade, abbattere statue, ecc.) potrebbe non cagarselo nemmeno il Comune.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per MT

                “Non hanno la forza di imporlo.”

                Sì, forse una caratteristica del fascismo è che da una parte imponeva dall’alto, dall’altra mobilitava dal basso.

                Oggi le due cose sono impossibili da unificare, anche perché la mobilitazione dal basso non ha una base sociale (milioni di individui isolati possono fare clic ma poi finisce lì).

                Quindi abbiamo le imposizioni dall’alto (tipo lockdown, mascherine, grimpasse, ecc.) e abbiamo mobilitazioni sporadiche e confuse dal basso, tipo woke.

          • Miguel Martinez scrive:

            per MT

            “Ci sono dei movimenti apertamente totalitari nella nostra società, tipo la cultura woke: loro lo dicono apertamente che la militanza è un dovere.”

            Ma infatti sono d’accordo.

            Per “mobilitare” le persone, ci vogliono vite condivise, preferibilmente giovani – quartiere, fabbrica, caserma, università… oggi solo in quest’ultima c’è qualcosa, finché non li manderanno tutti online.

      • PinoMamet scrive:

        “Il governo Draghi è un governo debolissimo…”

        sono d’accordo con tutta l’analisi.

        E praticamente credo sarà il motivo per cui questo governo farà sostanzialmente bene.

        Meno iniziative prende, meglio è.

        Se non riesce a far qualcosa di buono, perlomeno si farà anche poco di male.

        • Francesco scrive:

          sarebbe una tesi accettabile se il paese non stesse andando a fondo

          senza profonde riforme siamo falliti, temo

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Cazzate.

            • Francesco scrive:

              davvero? non abbiamo produttività e stipendi fermi da 30 anni e il PIL quasi? dici che tutti gli economisti del mondo parlano a vanvera e tu hai la verità?

              ottimo!

              • werner scrive:

                Senza contare che con il nostro debito pubblico saremmo già falliti se non ci fosse la BCE che ci tiene a galla.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Hanno già fatto il Jobs Act, la riforma che volevate, e non è cambiato niente. Anzi, le cose sono peggiorate ulteriormente.
                Quindi se seguendo le vostre ricette le cose peggiorano, allora “tutti gli economisti del mondo” (ma chi? I cialtroni di Confindustria? Le nullità della Commissione Europea?) hanno sparato un mucchio di cazzate.
                E chi non se ne accorge o è un coglione o è accecato dall’ideologia.

  19. Miguel Martinez scrive:

    Un vecchio tema, di cui si era discusso in passato con MT…

    Se ho capito bene, la legge dice che non si devono discriminare le persone in base al loro “orientamento sessuale”.

    Che poi però viene ridotto (cito a memoria, non è che mi interessi terribilmente) a soli due orientamenti: “eterosessuale con maggiorenni umani consenzienti” e “omosessuali con maggiorenni umani consenzienti” (non mi ricordo se c’è anche “bisessuali con maggiorenni umani consenzienti”.

    Nulla in contrario, ma non capisco perché non si precisa che solo questi “orientamenti sessuali” sono leciti, mentre altri sono banditi.

    Perché non credo che si possa negare che l’elettricista David Fuller, un signore dall’aspetto mite, mascherina regolamentare e occhiali, abbia un chiarissimo, inequivocabile orientamento sessuale, espresso in maniera coerente per tutta la sua vita:

    https://www.theguardian.com/uk-news/2021/nov/04/david-fuller-man-admits-murdering-two-women-and-sexually-abusing-corpses

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Orientamento sessuale roguarda il sesso da cui sei attratto, non caratteristiche specifiche della persona o della cosa da cui sei attratto.
      Puoi essere etero e pedofilo, per dire: il primo è il tuo orientamento sessuale, il secondo no.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per MT

        “Orientamento sessuale roguarda il sesso da cui sei attratto, non caratteristiche specifiche della persona o della cosa da cui sei attratto.”

        non sto polemizzando, è che faccio fatica a capire.

        Il signor Fuller mi sembra rigorosamente eterosessuale, quindi ha un orientamento protetto.

        Ma la sua eterosessualità si rivolge esclusivamente ai cadaveri di donne, mai a donne vive.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Quindi è un necrofilo, il che è indipendente dall’eterosessualità: uno potrebbe apprezzare anche gli uomini morti…

          • Peucezio scrive:

            E chi ha detto che la necrofilia non è un orientamento sessuale?
            Tu come la chiameresti?

            Parafilia? Perversione? Deviazione sessuale?
            Allora sei un bieco discriminatore politicamente scorretto, offensivo e “triggheratore”!!!

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Io la chiamerei “lingua indoeuropea”. Chi ha stabilito che il concetto “lingua indoeuropea” non debba includere anche il fare sesso coi cadaveri?

      • Peucezio scrive:

        Mauricius,
        ma chi ha stabilito che l’orientamento riguarda solo il sesso e non per esempio l’età o altre caratteristiche?

        E se il sesso non esiste più ed è una costruzione autoritaria, sessista e reazionaria, su cui si fonda codesto orientamento?
        Conta il sesso biologico della persona da cui sei attratto o quello che la persona stabilisce? E se è così, visto che sono nate decine di identità di genere, ci sono decine di orientamenti sessuali.

        E se invece vale solo il sesso biologico, ripeto, l’orientamento sessuale si configura come un costrutto reazionario, che diventerà sempre più perseguibile, in quanto disconosce o scavalca il genere come superamento dell’identità sessuale biologica.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “ma chi ha stabilito che l’orientamento riguarda solo il sesso e non per esempio l’età o altre caratteristiche?”

          E’ tipo la definizione di “orientamento sessuale”?

  20. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    Fonte: https://childrenshealthdefense.org/defender/chd-tv-your-view-summayah-simone-tricia-s-lindsay-black-community-covid-vaccines/
    Comunità nera ‘demonizzata’ per lo scetticismo sul vaccino COVID

    Nell’ultimo episodio di CHD.TV “What’s Your View?” il conduttore Summayah Simone, l’avvocato Tricia S. Lindsay e altri discutono il diritto della comunità nera di essere scettica sui vaccini COVID.

    Link copiato

    Manca un giorno, manca molto. Iscriviti alla Top News of the Day di The Defender. È gratis.

    Nell’ultimo episodio di CHD.TV “What’s Your View? Sumayyah Simone ha ospitato una discussione sul diritto della comunità nera di essere scettica sui vaccini COVID.

    I suoi ospiti includevano Tricia S. Lindsay, un avvocato, Brooke Jordan, un sostenitore della salute e della libertà religiosa e Jasmine Miller, un’assistente infermieristica che ha perso il suo lavoro quando ha rifiutato il vaccino COVID.

    “C’è stata una storia di apartheid medica e la maggioranza della comunità nera è ora costretta a iniettare qualcosa che non vuole e non si fida”, ha detto Simone.

    Ha mostrato un video clip di Wendy Williams allo show del Dr. Oz, che ha detto al pubblico che non voleva prendere il vaccino COVID. La Williams ha poi preso il vaccino, poi è risultata positiva al COVID, il che l’ha costretta a ritardare la prima del suo talk show.

    Simone si è chiesto perché la Williams abbia cambiato posizione, ma Miller ha commentato che almeno “Una cosa che a Wendy è permesso avere è la sua scelta”.

    “Quando dici, non abbiamo il diritto di essere scettici, il mio cervello dice, ‘non ho il diritto di dire no? Chiese Lindsay. “Mi stanno dicendo di mettere nel mio corpo qualcosa che non è stato testato e valutato in modo indipendente – questo è un problema”.

    Jordan ha detto che chiamare gli afroamericani “ignoranti” per non volere il vaccino è “ironico”, considerando la storia americana di razzismo medico, che include l’esperimento Tuskegee del 1972. “Siamo stati demonizzati per aver usato quelle informazioni e aver preso una decisione istruita sulla nostra salute”.

    Ha aggiunto Jordan:

    “Non hanno nemmeno provato a convincerci che hanno fatto dei test [sui vaccini COVID]… pensavano che sarebbero stati in grado di darci l’erba e noi l’avremmo presa. Sarebbero stati in grado di darci dell’alcool. Sarebbero stati in grado di darci lap dance e ciambelle e tutte queste cose, e questo ci avrebbe fatto smettere di pensare a ciò che sappiamo essere vero, ciò che abbiamo visto, ciò che è la nostra storia”.

    • paniscus scrive:

      ““C’è stata una storia di apartheid medica e la maggioranza della comunità nera è ora costretta a iniettare qualcosa che non vuole e non si fida”, ha detto Simone.”
      ——————-

      Non ho capito che differenza ci sarebbe tra un bianco che “si sente costretto a farsi iniettare qualcosa che non vuole e non si fida”, rispetto a un nero che si sente costretto a fare la stessa identica cosa e non si fida uguale.

  21. Peucezio scrive:

    Francesco,
    “Peucezio
    adesso non chiediamo troppo a Eco
    la sua dissertazione sull’Ur Faschismus è un perfetto esempio di mediocrità intellettuale e di bigottismo ideologico, del resto serviva a fargli fare bella figura in un certo circuito, mica era veramente uno sforzo di comprensione
    tra l’altro l’avevo appena risentita su Radio Popolare, spiegata anche meglio che da Andrea
    alla fine è una cattiva caricatura di tutto quello che non è Progressismo

    OMDAF!

    • Moi scrive:

      Secondo me Eco aveva “nasato” 😉 un Futuro Woke / SJW Liberal Totalitario anche in Italia culturalmente indi politicamente egemone … del quale vide i “promettenti” 😉 Inizi !

  22. Peucezio scrive:

    Mauricius,
    “@Peucezio
    Prova a chiederlo a chi oggi si professa fascista. E digli “tu non esisti”.”

    Siamo quattro gatti, ma soprattutto il fascismo è una pratica politica, non è un’opinione personale.
    Io sono un cattolico preconciliare, ma questo mica significa che esiste la Chiesa “preconciliare” o, nella mia ottica, l’unico cattolicesimo definibile come tale.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      ” Chiesa “preconciliare””

      Come no? Ci sono quelle sette che frequenti tu. Certo, io le chiamo “depositi di combustibile”, ma sono sfumature.

  23. Peucezio scrive:

    Andrea,
    “Ma oggi quella combinazione di fattori che Eco chiama “Ur-Faschismus” ha raggiunto un livello che ancora dieci anni fa era impensabile in USA (con Trump), in Polonia (col PiS) e ​da noi – e in genere, dovunque avanzi il sovranismo. (Anche certe banalizzazioni della Shoah e certe fesserie che si leggono sulla “guerra civile” vanno nella stessa direzione).”

    Fammi capire,
    vuoi dire che il governo bicefalo Salvini-Di Maio (con la finzione di Conte) era più autoritario del governo Draghi?
    O che l’amministrazione Trump, con tutti contro (stampa, giganti del web, università, intellettuali, stato profondo, per usare la definizione di Limes) che gli mettevano i bastoni fra le ruote a ogni piè sospinto era più autoritaria e accentrata di quella di Biden?

    • Moi scrive:

      Il Vero Potere NON ha volto … ammoniva Pasolini, se non erro.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ peucezio

      “Draghi”

      Draghi non è autoritario; ha un consenso quasi unanime e provvisorio perché serve come foglia di fico ai partiti per metter le mani sui soldi del Recovery.

      E Trump era autoritario nel mondo “imaginalis” caro a Martinez, che in politica finisce con l’essere almeno tanto importante quanto quello reale.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Peucezio scrive:

        Andrea,
        Mussolini non aveva un consenso quasi unanime?
        Per Hitler gli adolescenti sono rimasti a combattere fino all’ultimo metro davanti alla cancelleria, quando era chiaro che era tutto finito e sarebbero morti o finiti nelle mani dei sovietici.

        Non ho capito quella del Trump autoritario “immaginale”.
        A me pare semmai un tipico ultralibertario antistatalista americano.

      • Peucezio scrive:

        Aggiungo,
        chi dice che il consenso non possa coniugarsi all’autoritarismo?

        Tu c’insegni che è l’esatto opposto: molto spesso il problema sono le maggioranze che conculcano i diritti delle minoranze.

  24. Peucezio scrive:

    Andrea,
    “Infatti. Il complottismo è esploso, gonfiato dai social e dall’accesso universale a Internet unito a un decadimento della pubblica istruzione (altro portato dell’ideologia neoliberista). Come il fascismo cento anni fa seguì alla diffusione universale del miracolo della tecnologia dell’epoca, la radio. La storia si ripete; anche se la prima volta è una tragedia e la seconda è una farsa, anche le farse sono pericolose (“spezzeremo le reni alla Grecia”).”

    Ma quali sarebbero stati i complottismi o i falsi miti alimentati dal fascismo?
    La riforma Gentile avrebbe depresso il livello culturale della popolazione? Alimentato credenze stregonesche e antiscientiste?

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ peucezio

      “falsi”

      Il mito della razza, quello della romanità, quello della virilità, quello dell’infallibilità del Duce.. c’è solo l’imbarazzo della scelta.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Peucezio scrive:

        Ah, vabbè, quelle non sono distorsioni scientifiche, sono miti ideologici.
        Come oggi ce ne sono tanti altri: i diritti umani, i diritti civili, il politicamente corretto, l’ecologia.
        E recentemente l’infallibilità del Duce è stata sostituita da quella della politica governativa e della stampa mainstream (malgrado la prima sia l’ombra di ciò che era decenni fa e la seconda esprima la quintessenza della cialtroneria, approssimazione e mistificazione).

        L’unica differenza è che i secondi ti piacciono e i primi no. 🙂

      • Peucezio scrive:

        L’unico elemento che si richiama a a una presuna verità scientifica era quello della razza.
        Ma non l’ha inventato Mussolini e neanche Hitler: erano le idee correnti all’epoca.
        Anche oggi chissà quante ne sbagliamo e quanto rideranno gli scienziati di domani.
        Tra l’altro gli ultimi studi di genetica cominciano a incrinare l’idea per cui non esistono inclinazioni psicologiche e talenti legati al DNA dei popoli, vedi David Reich, autore americano di origine ebraica.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Peucezio

          “L’unico elemento che si richiama a a una presuna verità scientifica era quello della razza.
          Ma non l’ha inventato Mussolini e neanche Hitler: erano le idee correnti all’epoca.”

          E’ interessante pensare in che quadro: all’epoca il mondo era radicalmente diviso tra popoli “moderni” e popoli “arcaici”.

          E i primi, con l’eccezione dei giapponesi, erano tutti bianchi, con in testa chiaramente i nordici.

          Che rappresentavano una percentuale molto maggiore della popolazione mondiale di oggi – ho letto testi della fine dell’Ottocento che parlavano della prossima estinzione dei neri, proprio come si era estinto l’Uomo di Neanderthal: in fondo non era un’ipotesi così strampalata, visto che si stava scoprendo che gli ominini non erano solo i “sapiens”.

          Ed era anche una popolazione bianca, giovane, che in pochi secoli aveva conquistato mezzo mondo (Americhe, Africa, India, Siberia) e che stava anche emigrando massicciamente alla ricerca di nuovi spazi.

          Gli scienziati dell’epoca davano per scontato tutto questo, dovevano soltanto spiegarselo, e se non erano marxisti, se lo spiegavano con la teoria della razza.

          Poi quando cambiano le circostanze, le idee “ovvie” del passato diventano per noi incomprensibili e assurde.

        • PinoMamet scrive:

          Che dice in proposito Reich?

          Non c’entra niente col tema in discussione, ma mentre guardavo un po’ di documentari sull’età del Bronzo in Europa (per rispondere alla curiosità di uno studente!) mi sono accorto che molte cose che ormai sono di dominio comune in ambito archeologico non lo sono affatto per i miei colleghi di Storia, che della Preistoria sanno pochissimo.

          Io stesso, lo ammetto, ne so davvero poco.

          Ma mi pare che si stia delineando uno scenario di popolazioni e civiltà europee molto più complesso e ricco di quanto si immaginava;

          con popolazioni, gruppi forse professionali e singoli individui che (lo dimostrano gli isotopi del carbonio e le analisi del DNA) si spostavano tra Grecia Micenea, civiltà terramaricola, civiltà di area germanica come quella dei “campi di urne” ecc. con grande frequenza, con una rete di scambi commerciali piuttosto fitta (ambra dal Mar Baltico, stagno dalle isole britanniche ecc.).

          Anche la storia di “omero sul Baltico”, che chiaramente è una fregnaccia, come tutte le fregnacce forse sfiora un elemento di verità, almeno come suggestione:

          i guerrieri micenei in parte potevano essere davvero professionisti reclutati in Europa centrale, e viceversa…

          (tra l’altro sono convinto che anche le rotte dei mercenari, come quelle del commercio, siano antichissime e millenarie perlomeno).

  25. Peucezio scrive:

    Andrea,
    “Quando mai ho detto che l’autorità statuale è un pericolo? ”

    Hai parlato di “sovranismo” come un pericolo.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ peucezio

      “pericolo”

      E cosa c’entra il sovranismo con l’autorità statuale?

      Il sovranismo è la bufala secondo cui problemi globali possono essere risolti – o anche soltanto mitigati – guardandosi l’ombelico, chiudendo gli occhi e facendo finta che il resto del mondo non esista, come i bambini piccoli che hanno paura del buio. Solo che quella che nei bambini piccoli è una scusabile fuga dalla realtà, negli adulti è colpevole diserzione dalla responsabilità. Non che il fatto che sia ridicola la renda meno pericolosa, del resto.

      Ma l’autorità statuale non c’entra nulla.

      Persino uno Stato Mondiale resta pur sempre uno Stato, figuriamoci un’Italia o una Polonia nella UE.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Peucezio scrive:

        Ma no, le parole hanno un senso, non si possono usare in un’accezione di fantasia.
        “Sovranismo” viene da sovrano.
        È la teorizzazione del principio di sovranità.

        Mi dici, se non c’è certezza del diritto, se uno stato non ha controllo sul proprio territorio, i propri cittadini, le proprie decisioni, i propri mezzi economici, come fa a tenere in piedi lo stato di diritto e la tutela dei diritti di tutti?
        Se lo stato viene svuotato, si apre spazio all’arbitrio.

  26. Peucezio scrive:

    Miguel,
    “Perché nasce saccheggiando le risorse fossili, bruciando l’atmosfera, dotando miliardi di persone di missili da una tonnellata”

    Mi ricordi un mio amico (e camerata) che, ai tempi in cui avevo un’Alfa Romeo di grossa cilindrata e amavo la guida sportiva, mi diceva che quella macchina, in mano a me, era come un missile puntato sul mondo. 🙂

  27. Peucezio scrive:

    Andrea,
    “E difficilmente trovo esempi di maggiore intolleranza e disprezzo del prossimo dei novax e dei nogreenpass.”

    Cioè “intolleranza” sono le posizioni che personalmente non condividi 🙂

    Scusami, ma, seriamente…
    Questo è come dire che Pannella e i radicali erano intolleranti e fascisti nel loro garantismo estremo perché la forza punitiva dello stato ha una funzione deterrente che consente la civile convivenza fra le persone.

    In pratica stai dicendo che uno è intollerante perché non condivide delle limitazioni alla libertà. Tu puoi dire che le ritieni necessarie o comunque tali da impedire guai peggiori, ma ritenere intollerante qualsiasi altra convinzione questo sì che è dittatoriale.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ peucezio

      “Pannella”

      Ho poca stima dei radicali in genere, ma mai mi sognerei di metterli nello stesso mazzo dei novax e dei nogreenpass.

      “limitazioni”

      Se è vero che la libertà di ciascuno finisce dove inizia la libertà degli altri, per poter essere tutti liberi allo stesso modo occorre che nessuno lo sia indiscriminatamente.

      Non c’è libertà dove c’è solo libertà.

      Il fascismo, come dice Bocca, ha appunto la caratteristica dello sberleffo sprezzante verso la necessità del rispetto della libertà altrui tramite la limitazione della propria. In pratica è l’autoassoluzione della violenza del branco.

      Non riducendo il rischio di ammalarsi, novax e nogreenpass mettono scientemente a rischio la disponibilità delle terapie intensive anche per i malati che non condividono il punto di vista di novax e nogreenpass.

      Se questo non è prevaricazione violenta, non so cosa sia.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Peucezio scrive:

        No, un momento.
        Il punto non è il merito.

        È che tu sei arrivato al punto di definire “intolleranti” i no-greenpass.
        Sarebbe come dire che chi invoca garanzie per qualsiasi imputanto, compresi mafiosi e brigatisti, è un apologeta della mafia e delle Brigate Rosse.
        Cacciari, Agamben, Barbero, Canfora, Cardini, Zhok sarebbero degli “intolleranti”.

        Rispetto al greenpass si può essere critici per ragioni di opportunità o di principio. Come si può essere a favore per una serie di motivi.

        Ma capisci che questo inquinamento del dibattito, per cui eccepire sulle misure governative è inammisibile, eretico, fascista crea veramente un clima dittatoriale.
        La china pericolosa, ancora più che nelle misure, pure molto estreme, sta in questa delegittimazione di ogni obiezione alle scelte governative e agli orientamenti ideologici e pratici della stampa mainstream e a chi la fa.
        Ci sono stati anche atteggiamenti di fastidio verso il ruolo dell’intellettuale, per il fatto che ci sono stati intellettuali.
        Ti rendi conto di che clima si sta creando?
        Così sì che si va verso la dittatura.
        Non ricordo in tutta la mia vita (non sono vecchio, ma nemmeno più giovanissimo) un atteggiamento di stigma morale e culturale verso ogni obiezione alla linea governativa.
        Anzi, in Italia si eccedeva nel contrario.

  28. Peucezio scrive:

    Miguel,
    “Da quando in Italia c’è il sistema più o meno bipolare, DS/PD ha smesso di invocare i complotti (non puoi gridare al complotto dei potenti e stare al potere); e con l’arrivo di Internet, sono arrivati in Italia molti sottocomplotti americani, di solito private delle loro radici ideologiche, ma molto più diffuse a destra che a sinistra.”

    Aspetta però.
    Le classi dirigenti democristiane degli anni ’60-’90 mica stigmatizzavano il complottismo di sinistra delegittimandolo culturalmente, liquidandolo come una cosa da trogloditi e indgnandosene come una mistificazione grave e pericolosa.
    Al massimo se ne difendevano, cercavano di negarne il fondamento nel merito, caso per caso. Non ricordo un dogmatimo democristiano per il quale esiste una Verità Metafisica professata dal giornalistume dell’establishment (fatto peraltro di semianalfabeti) rispetto alla quale ogni eresia è un crimine.

  29. Peucezio scrive:

    Insomma,
    la Verità di regime obbligatoria è una cosa dell’ultimo decennio, una degenerazione orwelliana della politica e del dibattito pubblico ignota quantomeno a tutta la storia dell’Italia democratica.

  30. Peucezio scrive:

    Andrea e tutti,
    aggiungo una cosa sul Fascismo Metafisico Universale.

    La sinistra ha un’incredibile faccia tosta.
    Il “fascismo” secondo loro fa capolino continuamente e vi collegano ciò che non gli piace, ma se altri accostano eventi attuali al fascismo, al nazismo o all’olocausto si stracciano le vesti: il paragone è irriverente e offensivo.

    In questo modo non esiste nessun limite che non possa essere varcato.
    Abbiamo avuto confinamenti e coprifuochi (incubi che se qualcuno ci avesse preannunciato solo un mese prima gli avremmo riso in facca).
    Domani potremmo avere rastrellamenti ed esecuzioni sommarie. Non c’è limite quando si prende una china e la storia non ha paletti o linee invalicabili: tutti i valori, nella coscienza collettiva, si capovolgono in un giorno (e si è visto tante volte).

    Ma guai a chi oserà, a quel punto, gridare al fascismo: anche in quel caso ci si solleverà indignati gridando al sacrilegio, al paragone irriverente e oltraggioso.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Pino Mamet

      “offensivo”

      Perché lo è.

      Mettere sullo stesso piano la sinistra e il a fascismo è tanto assurdo quanto mettere sullo stesso piano i Carabinieri e i rapinatori di un furgone blindato.

      In un conflitto a fuoco durante un tentativo di rapina le pallottole volano e si muore da entrambe le parti.

      Ma anche se i morti sono tutti uguali non sono uguali le cause per cui sono morti.

      Ogni pretesa simmetria è una sesquipedale fesseria.

      “sacrilegio”

      Lo spero bene.

      La pandemia ha già fatto milioni di morti.

      Non ce ne servono altri, solo per salvaguardare il borsellino di qualche Briatore.

      Ne abbiamo piene le tasche, dei discotecari che piangono miseria e miliardi di danni dopo che hanno presentato per anni dichiarazioni dei redditi da fame.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Peucezio scrive:

        Andrea,
        non hai risposto nel merito.

        Nella tua concezione Stalin, Mao e Pol Pot erano fascisti?
        O erano di sinistra?
        E hanno fatto cose buone o cattive?
        E sono stati peggio o meglio di Mussolini?

      • Miguel Martinez scrive:

        Per ADV

        “In un conflitto a fuoco durante un tentativo di rapina le pallottole volano e si muore da entrambe le parti.

        Ma anche se i morti sono tutti uguali non sono uguali le cause per cui sono morti.”

        Dunque, famiglia di poveri organizza una rapina nella discoteca di Briatore.

        Arrivano i carabinieri per salvaguardare il borsellino di Briatore.

        Si muore da entrambe le parti.

        “Ma anche se i morti sono tutti uguali non sono uguali le cause per cui sono morti.”

    • PinoMamet scrive:

      Ma stai rispondendo a Peucezio.

      Oh, un po’ più di attenzione? 😉

      È tipo la terza o quarta volta che mi citi quando in realtà rispondi ad altri.

      • Moi scrive:

        ogni tanto capita anche a me di rispondere a qualcuno per qualcosa scritto da qualcunaltro.

        Sarebbe interessantecapire perché … forse perché ci aspetteremmo che quel qualcosa l’avrebbe scritto qualcunaltro.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Moi

          “ogni tanto capita anche a me di rispondere a qualcuno per qualcosa scritto da qualcunaltro. ”

          Ecco perché faccio come qui – metto il “per X” e un frammento di quanto X ha scritto.

  31. Moi scrive:

    La Profezia di Giachetti Vs Speranza … ma parlava di tutt’altro !

    https://youtu.be/VdEYHp2bxqo

  32. Moi scrive:

    Ancor prima del Complottismo, c’è IMMANCABILMENTE il retropensiero di un’ Opposizione che può riconoscere a un/a Governo/Amministrazione di aver fatto la Cosa Giusta … con la stessa naturalezza e solerzia con cui la squadra che perde un derby può riconoscere all’ Avversario di aver fatto un Bel Gol ! 😉

  33. Moi scrive:

    e a ‘sto punto non sarebbe male l’idea olim di Roberto di fare con le Ideologie come per i GenderS 😉 : autocertificazione riconosciuta dallo Stato anche avverso il parere del Medico / dello Storico !

    • Moi scrive:

      Ah, be’ … basta che i Genitori siano abbastanza Boomers 😉 da non saper andare su TikTok , al contrario di chiunque sul pianeta sappia farlo ! 😉

  34. Moi scrive:

    Come acronimo, sub-(sub ad libitum)umbrella term di Q di Queer … notevole la Community de* (NMLNM, or non-men loving non-men) .

    Ma … Men in senso biologico ?! No, eh ! 😉

  35. Moi scrive:

    Pensando alla ragaza Universtaria No GreenPass a Bologna …

    le han detto espressamente che se era un ragazzo maschio, l’ avrebbero già menato !

    … Quindi, un ragazzO FtM va menatO come un Maschio Biologico per NON discrimarlO , o che ?!

    • werner scrive:

      Beh no. Sarebbe violenza di genere, crimine d’odio. Solo i maschi bianchi cisgender eterosessuali non disabili possono essere menati. E suggerirei di controllare che non appartenga a qualche sottogruppo di qualsiasi tipo.

    • Francesco scrive:

      mi sa di sì

      già non menare una cis-femmina è maschilismo (si dice ginofobia?)

      ma non menare un FtM è transfobia: io procederei d’ufficio!

  36. mirkhond scrive:

    Pino Mamet

    “Anche la storia di “omero sul Baltico”, che chiaramente è una fregnaccia, come tutte le fregnacce forse sfiora un elemento di verità, almeno come suggestione:

    i guerrieri micenei in parte potevano essere davvero professionisti reclutati in Europa centrale, e viceversa…”

    Quando ero bambino, su un libro di storia lessi che i Micenei prpvenivano dall’Europa Centrale.

  37. mirkhond scrive:

    provenivano

  38. Miguel Martinez scrive:

    per Moi

    Marocchinate, la messa del Papa che fa infuriare tutti
    2 Novembre 2021 – 17:30

    La Messa del Papa presso il cimitero militare francese scatena qualche polemica. E ora Fdi insiste sulla commissione d’inchiesta sulle “marocchinate”
    Avatar di Francesco BoeziFrancesco Boezi
    2
    Marocchinate, la messa del Papa che fa infuriare le famiglie delle vittime

    Fratelli d’Italia spinge sul piano politico affinché venga calendarizzata una commissione d’inchiesta sulle cosiddette marocchinate, ossia sulle violenze commesse dalle truppe coloniali dell’esercito francese durante la fase finale della seconda guerra mondiale.

    Il Basso Lazio è stato il tragico teatro di una pagina che, almeno sino a questo momento, non ha trovato molto spazio sui libri di storia e nel dibattito pubblico. L’occasione per insistere di nuovo su quella che il senatore Massimo Ruspandini ritiene una necessità, ossia l’istituzione di una commissione, è stata la Messa celebrata da papa Francesco presso il cimitero militare francese che ha sede a Roma.

    “Questa brava gente – ha fatto presente il Santo Padre Jorge Mario Bergoglio, recandosi presso il luogo citato – è morta in guerra, chiamata a difendere la patria, valori e ideali. E tante altre volte a difendere situazioni politiche tristi. Sono le vittime, le vittime della guerra che mangia i figli della patria”, così come ripercorso dall’agenzia Nova. Frasi che non sono state recepite con condivisione da tutti.

    Le famiglie delle vittime delle marocchinate, infatti, hanno reagito alla scelta operata dal pontefice per la ricorrenza odierna, che riguada tutti i defunti. Alcune dichiarazioni di persone che hanno avuto casi di “marocchinate” in famiglia sono balzate agli onori della cronaca riportata dall’Adnkronos: “Questa messa mi ha dato fastidio, almeno ci spieghino il motivo”, ha fatto presente una donna. E poi un’altra parente di una vittima:”Il mio grande rammarico – ha sottolineato – è di non aver saputo prima delle marocchinate. Nonna ha sofferto tantissimo e non ne parlava mai. Io invece non mi stancherò mai di farlo, perché è giusto che si sappia”.

    Insomma, il tema posto è anche questo: in quel cimitero sono seppelliti i Goumiers, che sono i responsabili di abusi ed omicidi passati in secondo piano, sotto il profilo storiografico. E il senatore Massimo Ruspandini incalza: “A quando – dichiara il parlamentare di Fdi – una Messa per le migliaia di vittime in tutta Italia dalle truppe coloniali francesi? Lo abbiamo ripetuto tante volte, troppe”.

    Poi la specificazione: “Il fatto che nemmeno il Papa – ha proseguito il senatore – conosca la storia di migliaia di donne cristiane italiane stuprate dall’esercito coloniale francese – sostiene il meloniano – rende indispensabile lindividuazione di una commissione d’inchiesta per l’individuazione di una giornata per il ricordo delle vittime delle marocchinate come proposto da me e da Fratelli d’Italia in questi anni”. Fdi punta dunque a due obiettivi: l’istituzione di una giornata ad hoc per le vittime delle marocchinate e la messa a punto di una commissione d’inchiesta che, stando all’opinione dei meloniani, dovrebbe finalmente rendere giustizia.

    da Il Giornale.it

  39. mirkhond scrive:

    Non ci furono solo donne tra le vittime dei marocchini, ma anche ragazzi e persino sacerdoti.
    Pare che, proprio per questo motivo, Pio XII si rifiutasse di ricevere il comandante francese dopo la conquista alleata di Roma del giugno 1944, a differenza degli altri comandanti alleati.
    Stando a Messori, le truppe coloniali francesi, marocchine e senegalesi, furono scatenate anche in Piemonte nei primi di maggio del 1945, alla fine della guerra, giungendo fino alle porte di Cuneo, dove furono finalmente fermate dagli Americani. Che tra l’altro imposero alle truppe golliste di sgomberare quella parte del Piemonte e della Valle d’Aosta che la Francia voleva annettersi a titolo di risarcimento danni per la pugnalata alla schiena da parte dell’Italia nel 1940.

  40. Miguel Martinez scrive:

    Interessante esempio di come ognuno riesce a vedere le cose dal proprio punto di vista…

    1) Nei Gay Pride statunitensi, ci sono alcuni che fanno roba kinky in pubblico

    2) Gente di sinistra obietta, nel solco “pudico” del MeToo, perché fare sesso davanti a bambini viola il loro consenso, ecc.

    3) Agli obiettori si obietta, dicendo che stanno offendendo i Sex Worker negando la loro principale attività, e che non se ne può più del politicamente corretto e che non bisogna bandire nessuno

    https://archive.md/yTB8Q

    4) Un certo Fischel reagisce in modo particolarmente netto contro i “politicamente corretti”, citando anche opinioni legali e filosofiche.

    https://archive.md/liBp8

    5) Qualcuno si accorge del cognome Fischel e scrive un articolo che Maurizio Blondet riprende e intitola così:

    Intellettuali ebrei invitano i gay a compiere atti sessuali davanti ai bambini

    🙂

    • Francesco scrive:

      a parte il plurale, è fattualmente ineccepibile, mi pare!

      😀

      PS come mai Blondet usa il termine inglese? non è da lui direi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *