Aria di pentole e padelle

Tortuga ha un blog che si chiama Inizio dalla fine. Migrazioni al confine fra reale e immaginario, e invece inizia dall’inizio: insomma, il primo post che vedi è il più vecchio.

Inizio dalla fine è sicuramente molto in sintonia con la parte del nostro blog che abbiamo intitolato mundus imaginalis in onore di Henry Corbin.

Da due video di cui si era parlato nei commenti del nostro blog, Tortuga ha tirato fuori questo testo, che le rubiamo integralmente in cambio di un poco costoso grazie!

Ricordiamo che abbiamo già presentato qui due brani dei Kardeş Türküler, con Tencere tava havasi, torniamo per la terza volta a questo gruppo.

Tortuga ha prima tradotto il testo di “Tencere Tava Havasıdall’inglese dei sottotitoli, poi lo abbiamo riguardato insieme, confrontando con l’originale turco; infine, lei ha riscritto il tutto in un italiano più scorrevole – ho quindi tolto da qui la prima versione italiana, che lei, con scrupolo filologico, ha conservato sul suo blog.

In fondo al testo, dopo la nota sul termine Aman che è di Tortuga, ho aggiunto anch’io qualche nota.

Questo filmato, oltre ad essere stupendo, si accomuna per diversi aspetti, a quello successivo altrettanto meraviglioso

Fonte della segnalazione:
https://kelebeklerblog.com/

Il gruppo Kardeş Türküler (tradotto sia come Canzoni Fraterne o come Ballate di Fraternità) è una band moderna turca etnico-folcloristica, che ha posto alla base della sua attività una vera e propria ricerca musicologica scientifica di raccolta delle diverse tradizioni folcloristiche della regione.
Ad eseguire i brani sono artisti Anatolici e delle regioni Balcaniche che cantano in turco, arabo ,curdo, assiro, azero, georgiano e armeno, e il patrimonio culturare di tale musica è quello dei Laz (un popolo caucasico affine ai Georgiani, ma abitanti nella Turchia nordorientale alle frontiere con le ex repubbliche sovietiche dell’Agiaristan e della stessa Georgia), Georgiani , Circassi , Rom , Macedoni e Aleviti.

Nel loro repertorio è presente “Tencere Tava Havası che significa “Suono di pentole e padelle”

L’uso di pentole, padelle e altri comuni utensili da cucina per creare rumori fragorosi o per comporre – come in questo caso – vere e proprie melodie musicali da eseguire per le strade in segno di resistenza non appare come un atto minaccioso o sovversivo.

Tuttavia, azioni di questo tipo sono state utilizzate come atti di resistenza in tutto il mondo in una varietà di lotte nonviolente nel corso della storia, ed hanno creato scalpore in Turchia.

Tencere Tava Havası è una canzone della resistenza turca non violenta che racchiude in sé diversi aspetti della “musica di resistenza” compreso l’uso di cacerolazos (casseruole).

Si tratta di un inno che è stato adottato come simbolo musicale della lotta nonviolenta turca

A catturare l’unità che il movimento ha cercato di creare, e l’evoluzione della stessa lotta non violenta, sono stati la canzone, il suo testo, il suo ritmo, la sua storia, la scelta strumentale, la partecipazione di artisti rappresentanti di una significativa moltitudine di riferimenti culturali, ed il fatto di aver remixato trasformando, esaltando, ampliando e amplificando il significato di un brano di musica popolare, conducendolo ad un altissimo grado di arte musicale.

(Fonte: wikipedia)

[inciso]

Comporre musica di questo genere è tutt’altro che semplice, proprio perché si serve di strumenti a suono indeterminato ed unico, ovvero ciascuna padella, teglia, pentola, bicchiere mestolo, grattugia o qualsiasi altro utensile da cucina ha un suo suono, ovvero una tonalità sua propria, che dipende totalmente dalla sua struttura, e può emettere praticamente solo una ristretta gamma di inflessioni della medesima tonalità. In questo caso tutta l’armonia del brano è stata così costruita sulle note iniziali date dai bicchieri.

Utilizzando questo tipo di strumenti, dunque, i cantanti non hanno grandi possibilità di scegliere la tonalità vocale del proprio canto, ma sono vincolati ad intonare la voce sulla base del suono che gli stumenti fornisco ed adattarla a questi ultimi, facendo dunque affidamento sulla propria agilità vocale.

Lo stile musicale appare particolarmente vicino ad una parte del blues degli spirituals, ma è anche denso di altre componenti estremamente miste (si potrebbe dire “come un valzer gregoriano”), non solo mediorientali ma anche occidentali, tanto da renderlo un brano altrettanto familiare ed “orecchiabile” per entrambi gli estremi e per tutte le culture che si trovano fra questi due estremi; è sicuramente assolutamente popolare e tipicamente denso di elementi di musica folklorica, e come tale può evocare il ricordo sia di tipicità della musica afro, che sudamericana, o altro ancora; d’altronde un notevole carattere di l’internazionalità è tipico proprio della musica folklorica: nell’istante dell’attacco dell’assolo del cantante, per un attimo può assai legittimamente sembrare di trovarsi a Napoli o in Puglia.

[fine inciso]

(prosegue traduzione da nuova fonte segnalate in calce)

Il ricorso a questo genere di espressione, battere su pentole e padelle, trasformato in una vera e propria arte di alto livello, come metodo di resistenza non violenta che Tencere tava Havası rappresenta è un esempio di due elementi

a) l’utilizzo del suono come simbolo
b) l’espressione di rivendicazioni simboliche

e questi sono 2 dei 198 metodi di azione nonviolenta che sono stati meticolosamente documentati dal famoso studioso Gene Sharp.

Sbattere pentole e padelle (o musicare con esse) è un metodo che è stato documentato in Cile nei primi anni ’70, quando la popolazione sbatteva pentole e padelle per protestare contro le condizioni economiche durante il governo di Salvador Allende, e di nuovo di fronte alle difficoltà economiche sotto il regime di Pinochet.

Questo metodo di azione nonviolenta è stato così ampiamente impiegato in tutta l’America Latina che il termine cacerolazo o cacerolada, che indica particolarmente una pentola per cucinare lo stufato, ovvero – appunto – una casseruola, è stato coniato per indicare il metodo non violento.

Ma questa tattica non è unicamente dell’America Latina né specifica esclusivamente delle crisi economiche.

Come sono sorti movimenti di protesta “cacerolazos” in Argentina nei primi anni 2000 quando scoppiò la crisi economica, così sono sorti anche a Oaxca, in Messico, nel 2006, quando le donne hanno marciato sbattendo pentole e padelle per sensibilizzare sulla violenza e la repressione contro gli scioperi degli insegnanti, e mentre in Islanda, nel 2008, “La Rivoluzione della Cucina” ha fatto ricorso a questo metodo per protestare contro la crisi finanziaria e nel 2012, in Quebec i “cacerolazos” sono stati adottati nelle zone rurali per esprimere solidarietà con i manifestanti degli studenti delle città.

L’estate scorsa un gruppo di egiziani, stufo sia dei Fratelli Musulmani che dell’esercito, ha organizzato una “protesta di pentole e padelle” addirittura come vera e propria “tattica” per sovvertire il coprifuoco attuato dai militari egiziani per la repressione delle proteste dopo che l’ex presidente Morsi era stato rovesciato.

Infatti il coprifuoco e le leggi di emergenza comportavano che dei manifestanti non potessero organizzarsi e non potessero riuscire neppure a scendere a riunirsi in strada per timore di rappresaglie violente.

Ma, ispirati dal metodi di sbattere di pentole e padelle già usato in Turchia, alle 21 di ogni notte gruppi di egiziani hanno sbattuto sulle loro pentole e padelle dalla sicurezza delle loro case.

Come un artista, che è stato intervistato in Francia dal canale 24 su tale forma decentrata di resistenza, ha detto:

“La stampa è completamente imbavagliata e le strade sono chiuse a causa dello stato di emergenza”.
L’unico posto dove gli egiziani possono ancora esprimersi è sui social media. Tuttavia, questo non basta. Vogliamo usare i social media come punto di partenza per recuperare gli spazi pubblici. E quando si sbatte su pentole e padelle è abbastanza pubblico!”

L’accessibilità di pentole e padelle ha ispirato molti movimenti di tutto il mondo ad adottare questo metodo come tattica relativamente sicura. E proprio come nel testo di “Tencere Tava Havası” “Sound on Pots and Pans” dei Kardes Türküler, anche i loro testi lamentano in primo luogo la privazione del popolo del proprio spazio pubblico.

Quando guardiamo a come lo sbattere di pentole e padelle è stato utilizzato come metodo di azione nonviolenta, vediamo che si tratta di una tattica che quasi nessuno non sarebbe in grado di utilizzare.

Pentole e padelle sono strumenti comuni, e quasi tutti ne dispongono o vi possono accedere facilmente, quasi chiunque ne ha qualcuna a portata di mano nella propria cucina.
In questo senso, pentole e padelle sono una rappresentazione simbolica di gente comune.
Quando utilizzata da gruppi di donne che lavoravano in casa, la tattica potrebbe essere vista come un simbolo di partecipazione delle donne e una dimostrazione forte della loro resistenza allo status quo.

Questo è stato certamente il caso della Turchia, dove pentole e padelle sono state appunto simbolizzate tipicamente come “strumenti delle casalinghe”, e il metodo è stato utilizzato da gruppi di donne che hanno lasciato le loro case alle 21 di sera, ogni sera, per camminare per i loro quartieri battendo su pentole e padelle a sostegno della lotta non violenta in corso.

In molti casi, per battere su pentole e padelle non è necessario lasciare le proprie case al fine di partecipare all’azione.
Tatticamente parlando, nei casi in cui il “cacerlazo” è stato condotto dalla propria casa, innanzi ad una finestra aperta o in piedi su un tetto, lo sbattere di pentole e padelle è stata una tattica a basso rischio grazie all’effetto di decentramento, in quanto non richiedeva che la gente si riunisse in una determinata postazione. Questo rende alla polizia o alle forze di sicurezza difficile interrompere l’azione o reprimere le persone coinvolte nell’azione, inoltre si tratta di un’azione più agevole da mettere in atto nelle campagne, come è più facile organizzare movimenti o operare singolarmente ed anonimamente per sollecitare una diffusa partecipazione nell’azione.

Durante le proteste di piazza in Turchia, ci sono stati molti momenti in cui venivano lanciati gas lacrimogeni, e la presenza intimidatoria della polizia ha reso pericoloso per le masse di persone il fatto di riunirsi. Public Radio International ha denunciato, “non tutti potevano farlo fuori in strada per dire la loro, così lo hanno fatto da casa. Ogni sera alle 21 nei quartieri in tutta Istanbul sono scoppiati i tintinnii dei cucchiai di legno contro pentole e padelle, e di posate contro i piatti. Questa volta, il suono ha ispirato musicisti.”

Tencere Tava Havası è anche un esempio di recupero simbolico, riuso e remix di una dichiarazione fatta dal Primo Ministro turco che, in risposta alle proteste notturne di pentole e padelle, ha detto, “pentole e padelle è sempre la stessa melodia”.
Una agenzia di stampa ha chiamato la canzone “una risposta musicale al licenziamento del primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan, da parte delle persone che hanno sostenuto le proteste in corso nel paese sbattendo su pentole e padelle.”

Tencere Tava Havası è un bellissimo esempio di musica di resistenza.

Con l’uso di pentole e padelle, gli strumenti della gente comune – e grazie alla quotidianità del momento di protesta – come strumentazione, e dei suoi testi che cantano le lamentele delle persone che sono stufe di divieti, comandi, arroganza, odio, corruzione e mancanza di spazio pubblico, Tencere Tava Havasi è diventato un inno per la resistenza che è tutt’altro che “lo stesso vecchio motivo.”

Althea Middleton-Detzner [l’autrice di questo articolo tradotto, escluso quanto fornito dalla fonte di wikipedia ed alcuni inseriti di contributi diversi] è Senior Advisor dell’istruzione e della formazione presso il Centro Internazionale sul Conflitto Nonviolento, dove ha lavorato sulla base di iniziative programmatiche ed educative per quasi otto anni. Lei è anche un consulente nel campo della resistenza civile, ha un background musicale, e crede nel potere della narrazione e le arti per creare il cambiamento sociale.

Fonte:
Freedombeat.org

Testo di “Tencere Tava Havasıin lingua originale (Turco)

Bir öyle bir böyle kelamlardan, yasaklardan
İllallah
Başına buyruk kararlardan, fermanlardan
İllallah

Aman aman bıktık valla
Aman aman şiştik valla
Bu ne kibir, bu ne öfke
Gel yavaş gel, yerler yaş

Satamayınca gölgelerini
Sattılar ormanları
Devirdiler, kapadılar
Sinemaları, meydanları
Her tarafın AVM’den
Geçesim yok bu köprüden
N’oldu bizim şehre n’oldu
Hormunlu bina doldu

Aman aman bıktık valla
Aman aman şiştik valla
Bu ne kibir, bu ne öfke
Gel yavaş gel, yerler yaş
Gel yavaş gel, yerler yaş…

Hüsnü perişan oldu bibaht kaldı aziz İstanbul
Bu gam, bu gaz bu kederle
taş kalmadı taş üstünde
Ne oldu sana böyle, söyle söyle söyle….
Seni böyle istemem, istemem
Ammaan…

Aman aman bıktık valla
Aman aman şiştik valla
Bu ne kibir, bu ne öfke
Gel yavaş gel, yerler yaş

Fonte

Testo Tradotto in Italiano

(intro in parlato)

Dirò così:
“Pentole e padelle:
è sempre la stessa vecchia melodia”
.

(titolo)

“Melodia su Pentole e Padelle”

Basta con sanzioni incoerenti e divieti

İllallah
Basta con decreti ottusi e imposizioni.
Basta con sanzioni incoerenti e divieti.
İllallah

Oh poveri noi, oh poveri noi,
ne abbiamo avuto abbastanza.
Oh poveri noi, oh poveri noi,
siamo davvero stufi.
Quanta arroganza! Che odio!
Siam qui che camminiamo piano piano
perché hanno bagnato ovunque per terra.

Oh poveri noi, oh poveri noi,
ne abbiamo avuto abbastanza.
Oh poveri noi, oh poveri noi,
siamo davvero stufi.
Quanta arroganza! Quanto odio!

Obbligati a camminare piano piano
perché per terra è bagnato.
Costretti a camminare piano piano
perché il terreno è incerto.

Non potevano vendere le loro ombre
così hanno venduto le foreste.
Hanno abbattuto ogni cosa,
e hanno chiuso cinema e piazze.
Non potevano vendere le proprie ombre
così hanno venduto le foreste.
Hanno abbattuto ogni cosa,
hanno chiuso cinema e piazze,

e poi hanno coperto tutto di centri commerciali.

Non me la sento,
non so come posso attraversare il ponte.
Che cosa è successo alla nostra città?
È stravolta da costruzioni mostruose.

Oh poveri noi, oh poveri noi,
ne abbiamo avuto abbastanza.
Oh poveri noi, oh poveri noi,
siamo davvero stufi.
Che arroganza! Quanta aggressività!

Obbligati a camminare piano piano
perché hanno bagnato ovunque per terra.
Costretti a camminar pian piano
perché il terreno bagnato non è sicuro.

Condannati a fare attenzione persino a dove mettiamo i piedi
perché hanno bagnato ovunque per terra.
(Ripete)

(Assolo)

Oh, amata Istanbul,
rasa senza pietà,
la sua bellezza rovinata!

Che guaio è questo, cosa sono questi gas,
che dolore è questo?
Tutto è raso al suolo.
Che cosa mai ti è accaduto?
Dimmi, dimmi!
Tu non vuoi questo destino.
No, certo che non lo voglio!
Oh poveri noi!

(coro)

Oh poveri noi, oh poveri noi,
ne abbiamo davvero abbastanza.
Oh poveri noi, oh poveri noi,
ma siamo davvero stufi.
Quanta arroganza! Che aggressione!

Obbligati a camminare con circospezione
perché il terreno è bagnato e insicuro.

Oh mio oh mio,
davvero ne abbiamo fin troppo.
Oh mio oh mio, siamo veramente stufi.
Quanta arroganza! Quale odiosa aggressione!

Condannati persino a fare attenzione a dove mettiamo i piedi
perché hanno bagnato ovunque per terra.
Obbligati a camminar pian piano
perché il terreno è bagnato scivoloso, incerto, insicuro.

[nota:
In tutto il mondo nel vicino e medio oriente e probabilmente fin dove sono giunti i musulmani si dice Aman – che abbiamo reso con “Oh, poveri noi” – come quando noi diciamo “Dio mio!”, una parola di sottomissione al destino.]

[İllallah – che ripete un’espressione della dichiarazione di fede islamica – ironizza, anche nella gestualità, sull’ostentazione religiosa del governo turco]

[Siam qui che camminiamo piano piano perché hanno bagnato ovunque per terra. Forse sarebbe più corretto un imperativo – cammina piano – il riferimento all’uso di idranti contro i manifestanti]

[È stravolta da costruzioni mostruose. L’originale parla efficacemente di edifici ormonali, artificialmente gonfiati]

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574 risposte a Aria di pentole e padelle

  1. Roberto scrive:

    Io migro verso sud.
    Buone vacanze a tutti

  2. Tortuga scrive:

    Stamattina mi sono svegliata con l’idea di un doppio senso (comunicazione ambigua) su
    “come slowly slowly”
    e cioè se potesse essere contemporaneamente anche un invito o meno
    nel senso di
    Vieni, piano piano, il terreno è bagnato.
    Venite, piano piano, per terra è bagnato.
    In terra è bagnato, venite, piano piano.
    Come anche a dire “unitevi a noi”.

    Ma è vero che conta molto la gestualità, non è solo un canto, ha la sua recitazione, come teatro di vita e sentimenti quotidiani.

    Ad esempio, io non avevo colto quel particolare riguardo a “Illallah”.

    Io mi rispecchio molto in questa visione
    “potere della narrazione e le arti per creare il cambiamento sociale”

    Fra le cose belle di un brano simile è quanto possa essere riadattato a luoghi e situazioni, con facilità.

    Potremmo scrivere “Oh amata Firenze”, oppure Oh amato Oltrarno, oppure Oh amata Italia o quasiasi altra parte del mondo, e sulla stessa musica si potrebbe ricalcare e ricantare un testo adattato a qualche particolare di ogni situazione similare, se ne potrebbe fare una versione in ogni dialetto.

    Ho trovato un’altro refuso che ho fatto
    (prosegue traduzione da nuova fonte segnalatA in calce)
    e non segnalate.

    In generale scopro la Turchia come fonte di musica straordinaria.

    Dimenticavo, la nota sul senso di Aman, è di un mio nuovo amico straordinario con una storia altrettanto straordinaria, che ama molto quella parola come centro di gravità del riflettere sugli eventi della vita.

    • Tortuga scrive:

      p.s. 1
      Avevo scritto a Miguel, se ti piace prendi correggi e pubblica come tuo, e poi io te lo ricopio da me e ti metto i crediti … ha fatto proprio come gli ho detto io!! 😀 … sissì 🙂

      e allora …

      p.s. 2
      Chiaro, che ho scoperto parti di me specchiandomi nel blog di Miguel, e il sottotitolo del mio blog è stato ispirato da Kelebek … ma, in realtà, anche il titolo, che prima era diverso, e poi mi sono “ristrutturata” nello spirito e ho rivoluzionato molte cose;
      quindi devo a Kelebek anche il titolo, ad un suo commentatore, amico, con cui ho conversato un po’ di più per e.mail, cui devo molte cose e che un giorno mi ha scritto:
      “sono arabo! inizio dalla fine”.
      Ed è molto bello per le tante riflessioni che può suscitare ed i significati che può avere.
      C’è Aman, come senso di sottomissione ad un destino, e c’è insieme anche l’idea di iniziare qualcosa partendo da come possiamo immaginare che andarà a finire … sembrano due visioni opposte in realtà a me sembrano proprio complementari.

  3. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    Bella la riflessione su aman.

    Anche se ovviamente la lingua è ignota 🙂 , ti invito a cercare di sentire i giochi di suono nel turco, che è una lingua che trovo bellissima e che esprime concetti lunghi in pochissime parole.

    Anche a me aveva colpito come questa canzone si possa adattare a tanti luoghi. E’ una canzone “urbana” anche perché è lieve e ironica – non ha il dramma delle montagne o dei grandi spazi e non a caso ci stanno molto bene i gatti che compaiono nelle immagini.

    Sulla Turchia come fonte di musica, sono pienamente d’accordo: guarda solo la quantità di canzoni che compaiono su questo sito di testi – http://www.turkuler.com/sozler/ta.asp

    • Tortuga scrive:

      “esprime concetti lunghi in pochissime parole”

      Lo avevo notato, in un iniziale tentativo di ricondurre il testo inglese a quello turco per identificare le corrispondenti parole, ma non mi tornavano i conti sul numero di parole 🙂
      Infatti in prima battuta, mi sono detta:
      mah, speriamo la traduzione sia giusta, ed ero perplessa perché avevo riconosciuto appunto Illallah e non lo ritrovavo nel testo in inglese.
      Mi sono detta, mah, ci penserà Miguel! Vuoi che non ci faccia caso?! E in fatti ci hai pensato tu 🙂

  4. Miguel Martinez scrive:

    “Gel yavaş gel, yerler yaş”

    Letteralmente:

    “Vieni piano, vieni, luoghi bagnati”

  5. habsburgicus scrive:

    settimana nuova, nuovo post..continuo qui

    21/7/1914: Tschirschky invia al Cancelliere Bethmann-Hollweg un esemplare della nota che sarà consegnata alla Serbia il pomeriggio del 23/7/1914; Forgách (alto dirigente della Ballplatz e già Ministro a Dresda) lo prega di trattare tutto ciò con grande riserbo perché la nota non è ancora stata rimessa all’approvazione augusta di S.M. I. e R.A (Sua Maestà Imperiale e Regia Apostolica) Franz Josef, della cui approvazione (aggiunge) non c’è alcun dubbio è il n° 106 del vol 1 dei D.D.A, scitto “segreto”

  6. PinoMamet scrive:

    Bella la canzone pentolata 🙂 ciao a tutti e buone vacanze a Roberto 🙂

  7. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    “Lo avevo notato, in un iniziale tentativo di ricondurre il testo inglese a quello turco per identificare le corrispondenti parole, ma non mi tornavano i conti sul numero di parole”

    Satamayınca gölgelerini
    Sattılar ormanları

    Vendere-non-si-può-mentre ombre-loro
    venduto-hanno boschi loro

    Tradotto alla lettera in inglese, verrebbe più o meno:

    sell-cannot-ing-while shadow-plural-they-of
    sell-past-plural forest-plural-they-of

    ecco perché i conti non tornano!

  8. Francesco scrive:

    ma i cinema nei centri commerciali come rientrano nello schema mentale dei pentolai?

    per non parlare del fatto che in mezzo mondo i centri commerciali sono le nuove piazze (e soprattutto che le piazze sono nate come centri commerciali)

    😀

  9. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “e soprattutto che le piazze sono nate come centri commerciali”

    Direi che l’uno è l’esatto contrario dell’altro: la piazza – anche con tutte le sue bancarelle private cui si concede un temporaneo uso – è lo spazio comune, il centro commerciale è spazio privato.

    • Tortuga scrive:

      Francesco, c’è un discorso sulla “privazione degli spazi” – spazi autogestiti – di confinare le persone in spazi sempre più ristretti, di far si che gli unici spazi disponibili siano quelli “tassati” dove dei terzi gestiscono ed orientano attività e relazioni in modo da poter decidere delle vite e della gente, e in modo da “fare la cresta”, cioè prelevare per sé una parte dei benefici delle relazioni e degli scambi diretti fra persone.
      Se vieni a casa mia e ti offro una birra, stiamo insieme e ci costa il costo della birra, se siamo in campagna t’offro un goccetto e il vino l’ho fatto magari pure nella mia cantina.
      Ci incontriamo e questi momenti non hanno un sovrapprezzo, non sono tassati nè dal pubblico nè dal privato.
      Se vivo in una casa molto piccola e inospitale e in una grande città dove le distanze sono moltiplicate dal traffico etc., dove i luoghi pubblici sono in realtà, appunto “privati”, ed è obbligatorio spendere denaro, ci incontreremo in un centro commerciale e qualcuno beneficerà più di noi del nostro incontro.
      In paese ci si incontra in piazza, o sul “corso” – la via centrale – o all’orto mio o tuo, o alla tua baracca del bricolage o alla mia, oppure anche in cantina, o ci si siede su un muretto o sulle scalinate, si fa merenda e ognuno porta qualcosa, nessuno ci specula sopra.
      Il lavoro e lo stipendio sono già tassati, e quella tassa serve, dovrebbe servire a gestire e mantenere in solido il bene pubblico, a disposizione di tutti.
      Ma questo non va bene e ad alcuni “non basta”: si deve trovare un modo per possedere, privatizzare, e poi speculare, ritassare, rifarti spendere quello che hai guadagnato per vivere, riprendersi indietro lo stipendio che ti è stato dato.

      Un’amica fa la volontaria in carcere, mi ha raccontato come funziona:
      i detenuti possono scegliere di lavorare e quanto mai spesso lo fanno.
      Quindi tutte le attività di prima necessità sono gestite da loro, dalla pulizia, alla mensa etc.
      Viene dato loro un tot, ma si fa in modo che lo possano spendere solo allo spaccio interno dove è già calcolato che ogni cosa venduta lo è a prezzo triplicato e quei già 4 soldi non basteranno per alcunché e vengono tutti ripresi indietro.
      Il risultato è carcerati e secondini di se stessi.
      Molti però appena escono volutamente commettono subito un piccolo ma eclatante reato, fatto in modo per farsi beccare, per ritornare dentro.
      La mia amica ha chiesto loro: ma perché?
      La risposta è stata: perché fuori ho possibilità ancora minori di sopravvivere, non avrei un posto dove dormire, non avrei da mangiare.
      Eppure mi racconta di persone che sanno fare cose straordinarie, come un ebanista che ha ancora le conoscenze e le professionalità per riparare antiquariato.

      Noi non siamo carcerati, ma il principio è lo stesso, cambia il “tot” di stipendio, per chi lo ha … la possibilità di comprarsi una maglietta firmata (sai che goduria), ma l’impossibilità di essere padroni delle proprie vite e di vivere quel che val la pena di vivere:
      ne viene anche una intossicazione ed avvelenamento dei rapporti umani.

      Viene controllato tutto di te, dal tuo denaro a come lo spendi, al tuo tempo, al tuo corpo, alle tue relazioni, pensieri e sentimenti:
      è una dittatura perfetta.

      E ci sono altri aspetti ancora, ma mi mordo la lingua, anzi, le dita, che andrei avanti per ore, e, soprattutto, non vorrei drammatizzare o sembrare “troppo cattolica”, che in certi discorsi a volte sembro anche così.

      Ti ricordi questo?
      http://www.youtube.com/embed/h8K7ZXDgCOQ

      Faceva parte di un post di questo blog, ora dovrei ritrovare il link.

      • Francesco scrive:

        Tortuga

        manca solo il “come” verrebbe controllata la vita in questa dittatura perfetta.

        I cartelli “saldi” sulle vetrine? il fatto che se vuoi qualcosa in un negozio lo devi comprare? il costo spropositato della merce firmata (mai visto i senegalesi che ti vendono lo stesso prodotto a un decimo?)? Insomma, è un racconto che suona bene ma che non corrisponde alla realtà

        A meno che uno non decida di sbavare per la maglietta firmata indossata da Balotelli nell’ultimo selfie … ma è colpa sua

        Ciao

      • Tortuga scrive:

        Prometto di meditarci e trovare un modo di esprimere il mio pensiero.
        Per ora accolgo la tua obiezione come uno spunto di riflessione, che non vorrei fare del complottismo pippoplutopaperinmassonico 🙂

        • Francesco scrive:

          il sospetto del complotto c’è ma riesco a esprimerlo solo come “il denaro è lo sterco del demonio”, che non mi soddisfa pienamente

          ciao

        • Tortuga scrive:

          cfr.
          http://kelebeklerblog.com/2014/07/18/medio-oriente-bombe-e-silenzi/#comment-276420

          Il denaro non è lo sterco del demonio, è un mezzo, non il fine, e come tutti i mezzi bisogna vedere “mezzo di che cosa”.
          Sicuramente non è un Dio.

          Ne puoi avere quanto vuoi ma ci sono “risorse umane” che non si comprano comunque.

          E’ un sistema di misura e di scambio (quindi una imputazione formale, non sostanziale):
          solo che il sistema di misura è estremamente più facile da taroccare di un bilancia e di per é molto molto più impreciso rispetto a ciò che vorrebbe misurare.

    • Francesco scrive:

      Miguel, ma tu ci sei mai entrato in un centro commerciale?

      E’ pieno di nullatenenti che scroccano l’aria condizionata, i cessi, la possibilità di avere un luogo “comune”. Uno sono io.

      Il che per chi gestisce il centro commerciale per profitto è una specie di tassa obbligatoria, non riescono (ancora?) a impedire l’ingresso a chi non ha denari in qualche forma.

      Come nelle piazze, loro ci mettono lo spazio, le botteghe intorno e sperano che i pesci arrivino e abbocchino. Ma possono solo sperare e mettere qualche esca.

      Ciao

    • Tortuga scrive:

      Si, io non è che posso andarmi a comprare la pochetta fuori, portarmi il pane e la fiaschetta da casa, entrare nel centro commerciale, trasformare qualche panca in una tavolata e bivaccare, neh?! 😀
      Mi cacciano!

      Ma, in Francia c’è questo problema, nei quartieri dormitorio fatti di altissime palazzine in cemento dove non c’è che “il centro commerciale” la gioventù da molto ha iniziato ad occupare – di sera e di notte e di festivo – gli spazi adibiti a parcheggio: ma, poiché non si sa come occupare il tempo costruttivamente, perché di fatto non puoi fare niente, il bivacco diventa un luogo di cattive abitudini.

      Non è che ti puoi piantare du pomodori o du ravanelli da qualche parte e poi andare a innaffiare e vederli crescere, stenderti all’ombra di un albero, magari di albicocche, fichi o cachi, che hai piantato tu, e così ti mangi pure un frutto, o straiarti in mezzo all’erba o cose simili: è distesa di cemento e catrame.

      E se ti porti 4 colori spray per almeno disegnare, pure ti si inc…no 😀
      Allora non va bene.
      Allora gli architetti in prima istanza avevano studiato ambienti più ostili dove, ad esempio, alcune separazioni cementizie non abbiano superficie piana ma tonda e a punta, così dicono: “non si possono neanche sedere, non verranno a bivaccare qui”.
      Hanno fatto degli studi, giuro, per vedere cosa causava o favoriva l’assembramento, hanno dedotto che “cose su cui ci si può sedere” sono un elemento architettonico che le favorisce: e in prima istanza pensarono di risolvere progettando qualsiasi cosa in modo che non potesse diventare un sedile improvvisato!
      Giuro che ho tradotto uno studio di architettura dal francese dove si pensava a queste cose.
      E poi si sono accorti che hanno peggiorato la situazione! E che non si possono più costruire quartieri senza luoghi pubblici.

      Cioè a dire: come investi il “tuo” tempo in qualcosa di costruttivo, per te stesso, che ti faccia stare bene, che ti ritorni in vario modo, in un ambiente altamente ostile a qualsiasi altra attività umana che non sia lo shopping? Come investire su se stessi anzichè sugli acquisti? Non è possibile se l’ambiente non lo permette e l’essere umano è la prima risorsa di se stesso e per se stesso.

      Allora ti porti il motorino perchè almeno ti siedi sulla sella, sgommi, dai di gas e fai casino, fai le gare di moto, giochi con le parole, ti prendi a parolacce, parli di sesso, o magari di giorno ti diverti, che so, a sgonfiare le ruote alle auto, oppure, la sera, a provare a rompere i catenacci delle file di carrelli impilati, la birra da casa te la puoi portare, puo ubriacarti e puoi anche farti, questo si, dove c’è noia e frustrazione, dove non puoi investire su di te, non puoi fare niente e non vali niente, qualche spacciatore non manca mai, così fai un bel viaggio allucinante fra i tuoi neuroni, almeno quelli, cavolo, per un poco ancora saranno tuoi, e voli e sogni le cose che non ci sono. Ti bruci i neuroni, ci guadagna il pusher e entri nel circolo della delinquenza.

      Questa è la situazione delle banlieue delle grand villes francesi.
      Dicono “delinquenza” e ho letto sul web che da qualche parte i commissariati, stufi, hanno preso loro l’iniziativa di usare loro locali e personale per organizzare attività ricreative gratuite!

      All’oratorio… con i poliziotti al posto dei preti! 😀 E pare anche che funzioni! 😀 Sia per i ragazzi, sia per i commissariati, che, così, si sono fatti i conti lavorano meno e meno pericolosamente quando sono in divisa.

      Giuro, l’ho letto, peccato che non ho conservato il link.

      Quindi non è che non c’è un’esperienza, sappiamo già com’è e come finirà, perché altrove hanno già questa esperienza, ma non viene comunicata, e, se lo fosse, non lo sarebbe nel modo giusto.

      Allo stesso tempo nelle campagne comincia a nascere qualche “comunità”, spesso però a sfondo religioso. Non è facile comprasi un pezzo di terra e, da un giorno all’altro, imparare a gestirlo per stanziarci una comunità che si sostenti.

      I centricittà sono tutti “gestiti”, ci entri solo sei sei pieno di carte di credito, la gente viene confinata in queste periferire dormitorio affidate ai centri commerciali, il lavoro non c’è, e se te ne volessi anche andare non sai come avere un pezzo di terra dove stare e farti casa con quattro legni, un po’ di canne di bambù, e una poltiglia di fieno, terra e merd de vaches (scherzo, si e no, perché molte case di campagna sono realmente costruite più o meno così e sono anche bellissime … non puzzano giuro, ma non giurerei che nella poltiglia non ci sia una certa percentuale di merd de vaches 😀 ).

      In Francia stanno adottando politiche di decentramento per evitare che si prosegua su questa strada, e incentivando chiunque può ad uscire dalla città … non è facile, perché bisogna decentrare i servizi (istruzione, sanità, etc.).

      E d’altronde non ci vuole molto sforzo di fantasia ed immaginazione per capire che non possiamo, e che non è ‘sostenibilità’, trasformare il mondo intero in questo genere di albero di natale
      http://33.media.tumblr.com/b65706fcd0950a887be51ee6f26b3b79/tumblr_n8nfpu9SmW1rcw3rpo1_1280.jpg

      • Francesco scrive:

        vabbè, è vero ma solo per i quartieri dormitorio progettati da architetti coglioni e funzionalisti (e spesso costruiti da palazzinari)

        se giri un quartiere a Milano o nell’hinterland è quasi sempre diverso

        poi, il racconto sui giovani che fai mi fa rivalutare la Royal Navy e le sue strategie di reclutamento 🙁

      • Tortuga scrive:

        Ai tempi anche Esselunga era diversa da certi centri commerciali di oggi (ci ho vissuto sotto la madunina, 8 anni).

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      ” la piazza – anche con tutte le sue bancarelle private cui si concede un temporaneo uso – è lo spazio comune, il centro commerciale è spazio privato.”

      Le piazze, infatti, nascevano private: la piazza era del signore, della Chiesa o di chi estorceva il pizzo a chiunque vi si affacciasse. Poi, meraviglia, divennero pubbliche… così che adesso si torna all’antico con le nuove piazze private.

      • PinoMamet scrive:

        ” Le piazze, infatti, nascevano private”

        Maurì, mi tocca ripeterti che il mondo è nato un po’ prima del Medioevo… 😉

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Io parlo delle piazze che frequenta Miguel Martinez. Poi se vogliamo anche parlare dello spiazzo nei villaggi della Nuova Caledonia possiamo aprire una discussione a parte 😀

        • PinoMamet scrive:

          Maurì, nun fa finta de nun capì 😉

          foro: pubblico
          agorà: pubblica…

          no, per precisare, visto che dici che le piazze nascono private…

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Le piazze delle NOSTRE città sì. Le piazze delle loro antenate romane, etrusche o cartaginesi mi importa relativamente.

        • PinoMamet scrive:

          Vedi, Mauricie dilecte, che siete voi medievisti a non interessarvi dell’epoca romana e greca, e non viceversa gli antichisti a fregarsene del Medioevo?
          Ché anzi interessa molto praticamente a tutti, anche se ovviamente non tutti ci si specializzano.

          A me continua a far cagare, con eccezioni, ma so’ gusti… 😉

        • PinoMamet scrive:

          Comunque a dire il vero le “nostre” città nascono quasi tutte ben prima del Medioevo, ed ereditano di solito la struttura del centro storico da quella romana, con un bel cardo e decumano e il foro in mezzo…

        • Francesco scrive:

          eh no, Pino, questa volta ha ragione MT

          le “nostre” piazze sono eredi dirette di quelle medievali, non dei fori romani

          ci si affacciano una chiesa e un palazzo comunale, le sedi delle corporazioni, ci si commercia, ci si fanno processioni e assemblee e pubbliche esecuzioni

        • PinoMamet scrive:

          Franxce’, le “nostre” piazze storiche, come ubicazione urbana, sono in massima parte eredi delle fondazioni romane o pre-romane delle nostre città.
          Sono “sempre” state lì, e non si sono mosse.

          In epoca romana ci si affacciava la “basilica” o altro edificio amministrativo, inoltre il tempio del dio maggiore, ci si commerciava e tutte le altre cose che dici tu;
          in epoca medievale, il tempio del dio era stato ridedicato, o riedificato, come chiesa cristiana (quando non lo era diventata, appunto, la basilica), ci mettevano il palazzo le famiglie in vista (quando non si barricavano nelle torri) e poi il podestà o altro rappresentante del Comune, e insomma, non èche ci fosse ‘sto cambiamento.

          Non mescoliamo le carte in tavola, dai.

          Poi se vuoi parlarmi di economia, sono tutto orecchi, ma la mania cattolica italiana di far cominciare il mondo col Medioevo risparmiamela, su 😉

        • Francesco scrive:

          è che la storia dei Comuni italiani, e quindi la nostra storia, è iniziata nel Medioevo

          quando l’erede dell’Imperatore Romano, che di solito era un crucco, non era molto ben visto

          quando NON c’erano più funzionari statali ma solo “i nostri”, in un delirio leghista che avrebbe portato mille frutti e i Francesi a invaderci

          e quando la religione era diventata tutta un’altra cosa rispetto a quella romana

        • PinoMamet scrive:

          France’, la storia italiana è cominciata, per tua norma e regola, quando l’ homo sapiens ha messo piede su questo territorio;
          in termini tecnici, quando ha cominciato a scrivere…

          la religione ufficiale dell’Impero Romano, e non dell’Italia, è diventata il Cristianesimo sotto Costantino e poi Teodosio II (con “ricadute” 😉 )

          la religione popolare (“pagana”) è rimasta quella tradizionale ancora per molti secoli, e in alcune sacche, ben dentro il Medioevo.

          L’Imperatore del Sacro Romano ecc. era popolarissimo in moltissime città italiane (mai sentito parlare di Guelfi? 😉 ) qualunque balla vi raccontino in CL.

          La visione dei Comuni come un delirio pseudo-leghista è poi una fissazione tua…

          gli diamo un’occhiata, a ‘sto libro di Storia? 😉

        • PinoMamet scrive:

          Integrazione: Guelfi e Ghibellini, of course 😉

        • Francesco scrive:

          Pino

          litigare con te mi piace intellettualmente ma personalmente mi spiace

          come dice Mirkhond, ai tempi dei Romani l’Italia era un’espressione amministrativa con confini variabili e semplicemente un pezzo di impero

          le città dipendevano dall’Impero e non avevano l’autonomia che avrebbero conquistato ricostruendosi dopo il disastro, autonomia di cui erano molto gelosi, al punto di scegliere la loro fedeltà in base a criteri di ostilità al capoluogo, debolezze del potere a cui essere fedeli, scelta della città nemica più vicina

          per delirio leghista mi riferivo a Comuni divisi al loro interno, con uno stato di guerra civile permanente, e tra loro, al punto che Leghe e Alleanze si disfavano nello spazio di un mattino

          e che alla fine permise solo l’emergere di poteri regionali e l’ingresso di poteri stranieri

          PS cosa c’entra CL? sei proprio fissato, peggio di certa Curia martiniana

        • habsburgicus scrive:

          Teodosio II

          refuso 😀
          Teodosio I, il 28/2/380 d.C..
          con Teodosio II (408-450 d.C) si è già in epoca, formalmente, cristianissima 😀

        • PinoMamet scrive:

          ” Pino

          litigare con te mi piace intellettualmente ma personalmente mi spiace”

          Non credevo stessimo litigando!

          “come dice Mirkhond, ai tempi dei Romani l’Italia era un’espressione amministrativa con confini variabili e semplicemente un pezzo di impero”

          i confini erano variabili per modo di dire (sì, non erano comprese Sicilia e Sardegna, e c’è stato un periodo in cui era compreso a scopi amministrativi, nella stessa “diocesi”, il Norico, ma insomma quando si diceva Italia si intendeva, grosso modo, l’Italia 😉 )

          ed anzi era a quell’idea di Italia “domina provinciarum” a cui si riferiva Dante e il Medioevo…
          (“guarda come te sei ridotta, non donna di province, ma brodello” 😉 libera parafrasi;
          “guardate com’eri, guardate come sei” 😀 Compagni di scuola, il compianto Bernabucci riferendosi al personaggio di Fabris 😀 )

          anche le identità locali italiane cominciano a profilarsi in epoca imperiale romana:
          credo fosse Sidonio Apollinare (ma vado a memoria) a parlare del barcaiolo “venetus” che lo sbarca a Brescello, consegnandolo al barcaiolo “aemilianus”
          (ps questo prova anche che la nostra veneranda regione aveva già il nome Aemilia in modo riconosciuto, e non solo un numerale come sostengono i “minimalisti” 😉 )

          Habs:
          grazie della correzione!!

  10. mirkhond scrive:

    “Viene controllato tutto di te, dal tuo denaro a come lo spendi, al tuo tempo, al tuo corpo, alle tue relazioni, pensieri e sentimenti:
    è una dittatura perfetta.”

    Il Grande Fratello.
    Solo che è capitalista.

  11. daouda scrive:

    Basta co questa sociologia comunista.

    La dittatura per come la chiamate voi è sempre esistita. Si è affinata? Pure la vita è molto, molto più fine…o no?

  12. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    “Ma, in Francia c’è questo problema, nei quartieri dormitorio fatti di altissime palazzine in cemento dove non c’è che “il centro commerciale” la gioventù da molto ha iniziato ad occupare – di sera e di notte e di festivo – gli spazi adibiti a parcheggio: ma, poiché non si sa come occupare il tempo costruttivamente, perché di fatto non puoi fare niente, il bivacco diventa un luogo di cattive abitudini.”

    Non vale, scrivo pochissimo da mesi, oggi metto un post tuo e mi fai venire la tentazione di metterne un altro…

    Perché questo commento dice tutto.

    Cioè che le cose fondamentali sono semplici, sono cose come quelle che racconti. Che hanno la logica, non dei teorici, ma dei modi in cui nella vita una cosa deriva dall’altra.

    Tutto questo non ha nulla a che vedere con la politica “con i nomi” – non hai citato la Boldrini o Grillo o Vendola o Berlusconi.

    Non è nemmeno forse “politica”, almeno come la si intende in giro: nota quanto sia lontano dalle cose simboliche su cui si litiga di solito. Importa davvero poco se i ragazzi di cui parli disegnino svastiche, falci e martelli oppure scritte in arabo.

    Eppure, almeno nel caso mio, ci è voluta una vita per arrivare a queste cose.

    • Tortuga scrive:

      Ci sono dei murales in certi tratti di metropolitana, su muri diroccati che danno sulle rotaie fra Garbatella e Piramide, soprattutto, e quindi si vedono solo dai finestrini della metro, che sono delle meraviglie.
      Ormai il murales è anche considerata una forma d’arte a tutti gli effetti.

      >Eppure, almeno nel caso mio, ci è voluta una vita per arrivare a queste cose.

      E’ naturale che certe riflessioni arrivino con la maturità, dopo aver raccolto diverse esperienze proprie ed altrui, e aver visto cose, non siamo troppo distanti di età, mi sembra, anche se ora non mi ricordo quanti ne hai tu esattamente. Sono vecchietta anch’io 🙂 Serve il tempo per ricollegare tutti i dati, il che avviene, di solito dai 40 in poi, perché prima di solito ci basiamo su quello che ci è stato detto.

      Poter fare anche un poco di vita di paese e non solo quella di città, ad esempio … in paese c’è sempre qualche bar dentro un giardino da qualche parte, anche più d’uno, dove un’aranciata e un gelato costan poco, mazzi di carte, tavoli da ping-pong, le bocce e, se sei fortunato, pure il minigolf. Volenterosi esperti che insegnano ai nuovi normalmente si rimediano aggratise.
      Con il doppio su tre tavoli da ping pong un adulto tiene a bada 12 ragazzini giocanti più gli spettatori, e si alterneranno a turno a giocare.
      Di solito questi bar hanno più o meno tutti lo stesso nome in ogni paese e si chiamano bar sport, un po’ come i nomi delle spiagge (la playa) e degli alberghi (hotel belvedere) 😀
      E non ho mai visto nessuno, per esempio, farsi male o spacciare al bar sport, magari hanno il difetto di offrire più passatempi ai maschietti che alle femminucce, ma lì si può rimediare.
      Basterebbe volerlo e le idee possibili sono tante.
      Oltretutto si può evitare l’esercizio commerciale con una gestione cooperativa associazionistica, il problema è che le persone non conoscono questo strumento. Comunque spesso lo spazio nei paesi lo dà il comune in affido all’esercente con l’impegno di curarlo in cambio della possibilità di avere il baretto.
      Chiaramente serve prima di tutto lo spazio!
      Ma se si pensa a quanto si risparmia eliminando il disagio sociale e favorendo la socializzazione …

      Per quello che si disegna, beh, molto dipende dalla scuola:
      per me si fa troppa poca educazione artistica e musicale.

  13. Miguel Martinez scrive:

    per Mauricius Tarvisii

    “Poi, meraviglia, divennero pubbliche…”

    Quella meraviglia si chiama il Comune.

    • Moi scrive:

      NON a caso, difatti, in Italiano “corrente” nessuno chiama il “Municipio” con questo nome; bensì _ anzi: malsì 😉 _tutti lo chiamano “Comune” …

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        A Roma, per esempio, il Municipio è un’amministrazione subcomunale, mentre c’è Roma Capitale, che non è comune, da tutti chiamata comune.

  14. Peucezio scrive:

    Miguel,
    ma tu conosci Enzo del Re?

  15. Moi scrive:

    @ DAOUDDA, ER FROGIOFFOBBBO (autoproclamatosi tale, eh)

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-lultima-follia-gay-gesu-e-gli-apostoli-sono-dei-nostri-9771.htm

    L’idea che la Gender Culture stia impregnando di sé qualsiasi altra cosa come il Marxismo a suo tempo, con lo stesso “modus operandi” del Marxismo … è comunque uno spunto di riflessione interessante.

    @ PINO

    Tsipras _ammetto_ non lo so, ma … quelli di SEL (la Boldrini, ovviamente, in primis) persistono nel definire _ ditini indici puntati e boccucce a cul di gallina_ “Diritti Acquisiti” quelli che sappiamo bene invece essere “Privilegi Statali da Anciem Régime” ! Insomma : “Gayfriendly With Somebody Else’s Ass” …

    @ FILOISLAMICI

    E’ (compiaciutamente !) ufficializzato dai Diretti Interessati : Tamarraggine e “Mutamarrin” ; -)

    http://www.yallaitalia.it/2011/08/paese-che-vai-tamarro-che-trovi/

    … Etimo.

    @ TORTUGA

    Stupendo, l’Articolo 36 della Costituzione Saudita che nessuno dev’essere lasciato morire di fame affinché nessuno sia giustificato a bestemmiare ! … Don Giussani a un ragionamento teologico così raffinato NON ci è mai (!) arrivato !

    Forse il senso del Libro di Giobbe è proprio questo, fin dall’ Ebraismo …

    NON mi meraviglierei se per giungere a una simile saggezza avessero pescato a piene mani dal Bektashismo Albanese !

    Papa Francesco dovrebbe aggiungerlo al Catechismo della Chiesa Cattolica.

    @ FRANCESCO

    Il Denaro è “Sterco del Demonio” quando diventa un Moloch; Il “Moloch della Mano InvsiBBile”, Mammona … che son già tre secoli che deve arrivare, ‘sta cazzo di “Ricaduta a Pioggia Liberista” [cit.] del Benessere.

    • Francesco scrive:

      la stupidaggine che indirizzi a me non meriterebbe neppure una risposta ma sono buono: guardati il dato della popolazione mondiale in crescita e VEDRAI tutto quello che ti serve per smentirti

      Giussani ha mandato i suoi a condividere la vita dei poveri (spedendoli nelle campagne più povere, mica a fare le dame di carità a Milano) perchè era molto diverso da quello che tu immagini

      l’articolo 36 vale anche per i Gastarbeiter?

      • Peucezio scrive:

        Francesco,
        che c’è di positivo nell’essere molti di più in uno spazio che è sempre lo stesso?

        • Francesco scrive:

          carissimo Peucezio

          su questo non ammetto ragioni: dal crescete e moltiplicatevi in poi, l’aumento del numero di esseri umani è un bene

          peggio per i misantropi e i clubbisti di roma

          ciao

    • PinoMamet scrive:

      Interessante il tamarro dal “venditore di datteri”, dal link degli arabo-italiani di seconda generazione;
      le musiche arabe a palla sulle suonerie dei cellulari le ho beccate n paio di volte, inoltre la versione “bollywood” qua è un must delle suonerie dei ragazzotti punjabi.

  16. Moi scrive:

    A PROPOSITO D’ ISLAM E D’ IMMIGRAZIONE LEVANTINA :

    @ TUTTI

    Il” famoso” episodio “Cous Cous alla Bolognese” de“L’Ispettore Coliandro”

    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ea79e407-10fc-468b-bae8-705982106dda.html

    … precedentemente citato da altri.

    @ MIRKHOND

    Come vedi, si racconta di un’ affiatata Squadra d’Azione Italo-MultiEtnica … a tachèr da cal cugnåmm da Marucònia: “Coliandro”.

    Giampaolo Morelli: ispettore Coliandro

    Enrico Silvestrin: ispettore Trombetti

    Veronika Logan: sostituto procuratore Longhi

    Giuseppe Soleri: agente Gargiulo

    Alessandro Rossi: commissario De Zan

    Massimiliano Bruno: ispettore Borromini

    Paolo Sassanelli: ispettore Gamberini

    Enrica Ajò: agente Balboni

    Caterina Silva: sovrintendente Bertaccini

    “Coliandro”… Quasi omonimo di un notorio ambizioso e arrivista Dalemoide del famigerato Collegio Elettorale Dalemoidoforo di Gallipoli, autotrapiantatosi nel PD Bolognese. Sì, insomma uno dei tanti (!) casi di“Immigrazione Politica” di Benestanti Ex DuoSiciliani che di “Lavoro” (si fa per dire, facciamo “Negotium” alla De Crescenzo … va’, potrebbero offendersi. ) vogliono fare “Carriera nel PD”, sacrificando il natìo Paradiso in Terra costantemente (!) rimpianto in perfetto stile “Chiagn’e e Fott’e”.

    @ PINO

    Prevengo la tua (legittima !) obiezione : purtroppo (!) in certi casi il cliché DeCrescenziano è vero : anni fa, in pieno “D’Alema Power” nell’ allora DS, uno dei suddetti personaggi (lo stesso quasi omonimo di Coliandro o un altro nulla cambia …) diede un bruttissimo spettacolo per l’ Identità di Sinistra. Roba da Signorotto Manzoniano ! Profeticamente inquietante.

    Ebbene: egli andò alla Festa dell’ Unità del Parco Nord, allo Spazio Gggiovane denominato “Estargon” ove …ove un ignaro Umarèll gli disse “Ah sei qui per lavorare …bene !”, e gli indicò il bancone delle birre.

    … Non l’ avesse mai fatto ! Il giovine (allora) Dalemoide (nel senso di “allora giovane”, con una “g”sola …) sbraitò che Suo Zio essendo “Amico Intimo dell’ Onorevole D’Alema, non esssiste che mò mi metto a spillà le bbbirre … io sto qui per dirigggere !”[sic]

    Forse la Sinistra Italiana era già morta da tempo, e quell’episodio _ piaccia o no a Z_ fu solo uno dei tanti casi di Scempio del Cadavere.

    @ ROBETTO

    Basta però che NON te ne vai in ferie a Lampedusa dicendo che è in quel caso è Europa ma quando arrivano i “Barconi della Disperazione” (… come scrivono i giornalisti, per una volta a ragione !) invece no, eh : das ist Italien !

    Nulla di personale, ma è risaputo che la posizone ufficiale della UE è la suddetta ! … Finegndo di stupirsi se, per arrivare in Europa dall’ Africa e dal cosiddetto “Vicino Oriente” si passa da Lapedusa anizché dalle Isole Svalbard !

    E che _ una delle pochissime alzate di testa di Matteino _ contano più i tonni dei negri e bedui (“profughi-barra-migranti” iporcitamente denominati però in “Politically Correctese” !) perché i primi (i tonni) sono gli unici ad essere capitalisticamente sfruttabili, nel settore alimentare. Mentre la gente dei barconi non si può sfruttare neppure come “braccia”. Quella che Miguel una volta ha definito “Emergenza Rifiuti Umani”. Citando, se non erro, Zygmunt Bauman.

    … Sempre che qualche Massone NON decida di fare inscatolettare e commercializzare anche (!) i “Profughi-barra-Migranti”; naturalmente avendo massima ingegneristica cura nel descrivere matematicamente come dovrà essere fatta la scatoletta, tipo curvatura di banana.

    • PinoMamet scrive:

      ” a tachèr da cal cugnåmm da Marucònia: “Coliandro”. ”

      Come fosse nei libri non so, ma nelle serie tv era, diciamo, un tipico bolognese 😉 nel senso di origine meridionale, ma campanilista/pregiudiziato 😉 verso i meridionali
      (ricordo una puntata dove invitato a vedere la pizzica- speriamo non ci legga Andrea sennò si incazza 😉 – diceva tipo “no, ma a me quelle cose da terrone non interessano”; poi ovviamente ci andava e si innamorava della ballerina di pizzica).

      • Z. scrive:

        Nel libro “Il giorno del lupo” parla di sua madre che faceva i tortellini alla Festa de l’Unità, quindi presumo fosse nativo bolognese (ancorché originario di altrove).

        Nell’episodio omonimo della serie invece risulta venuto da fuori (“qui non c’è più un bolognese” “perché, tu sei bolognese?” “ma che c’entra, io lavoro”).

  17. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    “ma tu conosci Enzo del Re?”

    Ne ho solo sentito parlare.

  18. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “NON a caso, difatti, in Italiano “corrente” nessuno chiama il “Municipio” con questo nome; bensì _ anzi: malsì 😉 _tutti lo chiamano “Comune” “

    In questo momento, sono particolarmente imbestialito nei confronti almeno di alcuni di quelli che vengono scelti per far parte, ecco, del Municipio.

    Il Comune siamo noi, e la Comune pure!

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Che poi non mi viene in mente nessun testo legislativo in cui si usi la parola “municipio”: la formula è “casa comunale”. Ahivoi, siete una minoranza troppo sparuta per un recesso della locazione 😀

  19. Miguel Martinez scrive:

    Non so se il denaro sia “sterco del demonio”, se sia un bene o un male.

    So che è una pura e semplice costruzione mentale. Come, secondo l’UAAR, sarebbe ad esempio Vishnu, per non citare divinità a noi più vicine.

    L’offesa a questa costruzione mentale comporta una serie di punizioni, che costituiscono il grosso del codice penale.

  20. Moi scrive:

    @ PINO & MAURICIUS

    Il “nostro” termine “piazza” / “place” / “platz” / “plaza” / “praça” dovrebbe derivare da “platea” …

  21. habsburgicus scrive:

    Visto che, insensibilmente, state tornando alle etimologie, dunque alla linguistica 😀
    Che ne pensate della teoria dell’australiano Hull, autore di una monografia nel 1982 in due tomi sul reto-cisalpino ?
    Egli riunisce sotto il nome di reto-cisalpino quello che comunemente (lo dice lui stesso nell’introduzione) è definito: 1. Ladino o retoromanzo [rumantsch; ladino dolomitico; friulano]; 2. Gallo-Italico [piemontese, lombardo occidentale, lombardo orientale, emiliamo, romagnolo, tridentino, dialetto del medio Piave e,a quanto sembra, istriota e *ligure]; 3. Veneto
    Secondo lui (ma finora ho appena iniziato a leggerlo 😀 più alcune recensioni) il reto-cisalpino formerebbe un sistema proprio, ASSOLUTAMENTE differente dall’italiano, e proporreebbe il termine “padanese” (padanian)..se Bossi l’avesse conosciuto ne avrebbe fatto l’ideologo della Lega 😀
    Per italiano lui intende solo i dialetti a sud della linea Massa-Senigaglia (questa ormai notissima, da decenni e sulla quale Peucezio, se vorrà, ci erudirà)..fra l’altro ritiene il dialetto dell’area del Metauro come italiano, ma con substrato padano e il monregalese (da noi in Piemonte), padano ma con substrato-occitano
    Congloba (da quanto ci ha detto Pino, piuttosto stranamente :D) il piemontese, con l’emiliano e il romagnolo sotto l’etichetta “basso-padaano cispadano”, laddove il lombardo occidentale (Francesco 😀 Milano caput mundi), il lombardo orientale (Bergamo), il tridentino, quello del medio Piave e l’istriota li congloba sotto l’etichetta “basso-padano transpadano”;
    il rumantsch (da lui diviso in 2, poiché vi separa l’engadinese), il ladino dolomitico e il friulano formerebbero il gruppo ladino;
    quelli pre-alpini formerebbero il gruppo semi-ladino (lepontico, non quello antico :D; alto Adda; anaunico; Cadore) ed entrambi (ladino e semi-ladino) sarebbero uniti sotto l’etichetta “dialetti alto-padani”
    il ligire (ecco perché ho messo l’asterisco) lo congloba in cartina con il veneto sotto “italo-padano”
    P.S: da tener presenti che non Hull, bensì Sergio Salvi parte dalle conclusioni di Hull per concludere all’esistenza di una Nazione padana..dunque, vedendo il bicchiere dall’altro lato, si può dedurre che quelli non sarebbero Italia..e qui Mirkhond gongolerà !
    Salvi però ritiene che ci siano due Nazioni in quello che resta, quella toscana [e l’Umbria ? e le Marche a sud del Metauro ? e il Lazio ?] e quella meridionale dal nome indefinito (Ausonia ? Enotria ? Due Siciliie ? che sembra prediligere, a ragione..Napolitania, non c’è, mi dispiace Mirkhond, prenditela con lui :D)
    Secondo me questa è un’aporia teorica; in effetti ammesso che Hull “dimostri” che la “Padania” non sia Italia, allora giocoforza Italia è tutto il resto, da Firenze a Reggio Calabria passando per Rieti e Bari (queto adottando il “linguismo” giacobineggiante..chiaramente con altre premese cambia tutto !)..non quindi 3 Nazioni ci sarebbero, ma due (la “Padania” e l’”Italia”, nel senso pre-cesariano e post-dioclezianeo di “Italia suburbicaria”)..con queste premesse non c’ è ragione di separare, secondo me, Siena da Lecce, laddove Pistoia sarebbe separata in modo radicale da Reggio Emilia
    E ora scatenatevi 😀

    • Moi scrive:

      La vecchia idea leghistoide che NON esiste “Italia”: esiste la Penisola Italiana iniziante chi dice al Po, chi dice all’ Appennino … e sopra sarebbe “Blocco Continentale Europeo, Mitteleuropa” 😉

    • PinoMamet scrive:

      Da un punto di vista strettamente linguistico ci potrebbe anche stare, anche se io propendo per il tradizionale inserimento del gruppo gallo-italico nel “romanzo occidentale”;
      volendo, in un gruppo “gallico terrone” 😉 probabilmente di latinizzazione più antica e profonda, assieme a provenzale e catalano, che continuano a sembrarmi vagamente “aria di casa mia”, anche se Peucezio nega (ma è barese e che ne sa 😉 )

      però oltre alla linguistica c’è anche altro… anche nelle lingue stesse! 🙂
      altro per cui, non da ieri e neanche, alla De Mauro, dagli anni Cinquanta, ma perlomeno da Petrarca e da Dante (che scrisse parte della Commedia proprio qua, posso farvi vedere dove se venite a trovarmi, e uno dei manoscritti più antichi porta il nome medievale della mia città, cioè del copista della mia città… no il non-capoluogo, quella vera 😀 )

      perlomeno da allora i dialetti gallo-italici sono non solo dialetti, ma subiscono anche l’influsso del toscano, non del parigino o del castigliano viejo, per cui, tutto considerato, c’è ancora culturalmente una Italia sola.

      Poi, per carità, ce ne saranno mille di cultura locale, ma è un’altra cosa.

    • Peucezio scrive:

      Habsburgicus,
      Al di là dei dettaglie delle suddivisioni interne, e al di là delle strumentalizzazioni politiche che possono nascere da simili teorie, quello che dice Hull (che, premetto, non conoscevo), mi pare sul piano scientifico sostanzialmente corretto.
      In effetti oggi il gruppo retoromanzo sembra abbastanza nettamente distinto da quello gallo-italico e veneto, ma nel Medioevo la cosa era molto meno netta e in effetti le caratteristiche attuali dei dialetti settentrionali possono essere ricondotte a un’evoluzione a partire da una situazione linguistica abbastanza affine a quella ladina (parlo per esempio delle -s finali nelle desinenze verbali, della conservazione della laterale nei nessi di occlusiva + l, ecc.).
      In ogni caso i dialetti dell’Italia settentrionale, specialmente quelli galloitalici, costituiscono sistema a sé e vengono classificati come dialetti italiani solo perché appartenenti a un’area che ha come lingua scritta e di cultura l’italiano, ma in realtà, anche in questo senso, sono paragonabili al sardo o al friulano.

      Pino,
      l’inserimento dei dialetto galloitalici (e anche di quelli veneti) nel romanzo occidentale è un fatto, più che una tua “propensione” 🙂 .
      Su provenzale e catalano la tua percezione è simile a quella di molti italiani del nord ed è abbastanza fondata. Non mi è chiarissimo a cosa ti riferisci dicendo che nego 🙂 ; quello che posso dire è che in certe caratteristiche i dialetti galloitalici vanno al di là dell’Occitania (nell’accezione estesa, comprendendo il catalano) per avvicinarsi al francese, che estremizza caratteristiche che l’occitano manifesta in misura più attenuata.
      Una volta, su un sito web di un tizio originario delle valli provenzali del Piemonte e trasferitori a Torino, lessi che i suoi compagni di lavoro, rilevando il suo particolare accento, dissero che sembrava un “Napuli”, cioè un meridionale.
      Cioè il torinesi percepiscono il loro idioma come più settentrionale di quello occitanico.

      • PinoMamet scrive:

        ” Non mi è chiarissimo a cosa ti riferisci dicendo che nego ”

        Boh, forse ricordavo male!

        “lessi che i suoi compagni di lavoro, rilevando il suo particolare accento, dissero che sembrava un “Napuli”, cioè un meridionale.
        Cioè il torinesi percepiscono il loro idioma come più settentrionale di quello occitanico.”

        Ma l’identificazione di un accento “nuovo” come “Napuli” può essere stata dovuta semplicemente alla scarsa conoscenza del medesimo;
        come io che catalogo tutti i nuovi conoscenti sotto la categoria “pugliesi”, sapendo statisticamente di non sbagliare 😉
        (con una certa irritazione da parte di un libanese, una volta; “che sei, pugliese?” “pugliese ioooo? io sono libanese!”, e che sarà stato mai, a me i pugliesi stanno simpatici!)

  22. habsburgicus scrive:

    però linguisticamente parlando credo colga i forti legami fra ladino (et similia) e dialetti della pianura del Po…legami oscurati per sentimento anti-italiano, soprattutto in Svizzera ama anche in Trentino-Alto Adige 😀
    poi, io aggiungere che questo gruppo (di cui si può mantenere il nome reto-cisalpino, mi pare buono) linguisticamete resta una suddivisione dell’italo-romanzo !…e che altro può essere ? 😀 (a meno di moltiplicare i gruppi)..come pare, dall’altra parte, il sardo..”indipendente” quanto si vuole, ma italo-romanzo, il cui nucleo è formato dai dialetti centro-italiani (in primis il toscano) ma non solo da quelli

    • Peucezio scrive:

      Sì, ma italo-romanzo è un’etichetta comunemente utilizzata, ma in realtà priva di significato.
      E’ la stessa cosa di quelli che chiamano ibero-romanzo il catalano, perché sta al di qua (o al di là, secondo da che lato si guarda) dei Pirenei.
      E tra l’altro pone il paradosso di una sottoclassificazione che scavalca quella superiore: se gli idiomi romanzi si dividono in occidentali e orientali e le etichette di ibero-romanzo, gallo-romanzo, italo-romanzo ecc. sono una suddivisione ulteriore, come cacchio è possibile che il fantomatico gruppo italo-romanzo stia a cavalcioni del confine fra romanzo occidentale e orientale, con una gamba da un lato e una (più corta) dall’altro?
      Si tratta evidentemente di sovrapposizioni indebite fra piani storico-politico-geografici e piano linguistico, che è l’unico di cui dovrebbe occuparsi il linguista e in base a cui determinare le sue classificazioni.

    • Peucezio scrive:

      Per inciso: stessa cosa per il sardo. Non c’è nulla che lo renda più simile all’italiano, rispetto, per esempio, al castigliano, se non prestiti recenti dovuti all’influsso della lingua nazionale.
      Anzi, in un certo senso il sardo sta a sé rispetto a tutte le lingue romanze, occidentali e orientali.
      In questo senso ci sarebbe semmai un gruppone pan-romanzo e c’è il sardo (con al massimo una piccola parziale appendice nell’area Lausberg, ma non si tratta di vera parentela genetica, perché parentela significa innovazioni comuni, non trasformazioni mancate).

    • Dif scrive:

      Un commento da totale ignorante in materia: qualcuno mi spiega le varie suddivisioni delle lingue romanze?
      Grazie 🙂

      • habsburgicus scrive:

        @Dif
        1.Ibero-romanze: portoghese, gallego; mirandese, asturiano; castigliano; aragonese
        2.Di transizione fra ibero-romanze e gallo-romanze: *valenciano, catalano
        3.Gallo-romanze: guascone, aranese, occitano; franco-provenzale, francese, *vallone
        4.Reto-romanze: romanci (sursilvan, surmiran, sutsilvan; putèr, vallàder); ladino (dolomitico), friulano
        Italo-romanzo: dialetti gallo-italici e veneto (incluso istrioto); italiano; sardo
        Lingue romanze orientali: dalmatico (estinto); istro-romeno, macedo-romeno (aromuno), megleno-romeno, romeno, *moldavo
        (*, esistenza contestata)

        Classificazione mia, all’istante..correggettemi se ho sbagliato (e se ne ho dimenticate) 😀

        • habsburgicus scrive:

          P.S
          per il sardo tieni conto di quanto ha scritto prima Peucezio

        • Dif scrive:

          Grazie mille!

        • Peucezio scrive:

          Beh, in realtà anche l’italiano fa parte delle lingue romanze orientali.
          Per il resto è giusto.

          Quanto al catalano (il valenciano semplicemente non esiste), più che una lingua di transizione è una lingua contesa, perché alcuni la considerano gallo-romanza, altri, senza nessuna base, la classificano come ibero-romanza.
          Altra precisazione: il termine reto-romanzo sta a indicare quello che l’Ascoli chiamava ladino, e che comprende, oltre al ladino in senso stretto, il friulano e il romancio. Ma in genere non viene messo (dal punto di vista della classificazione abituale, poi c’è sempre una buona dose di arbitrarietà in tutto ciò) sullo stesso piano dell’italo-romanzo o del gallo-romanzo, ma dell’italiano, del francese o del sardo.
          Per cui il reto-romanzo o ladino (lato sensu) va ascritto al gruppo italo-romanzo.
          Il gruppo comprendente il rumeno viene da Tagliavini definito Balcano-romanzo e, insieme ai dialetti italiani centromeridionali (compresa la lingua nazionale) costituisce il romanzo orientale.
          Il dalmatico si può considerare di transizione fra italo-romanzo e balcano-romanzo.
          Infine va precisato che l’aragonese e l’asturiano-leonese non sono lingue ma dialertti castigliani.
          Il mirandese e l’aranese poi sono mere varianti locali di altre lingue: l’aranese è l’occitano (guascone) parlato in un piccolo territorio dal lato iberico dei Pirenei, mentre l’aranese è un portoghese parlato oltre confine, in territorio del regno di Spagna.
          Inoltre il guascone non è distinto dall’occitano, ma ne fa parte, anche se presenta caratteristiche tali, all’interno della compagine occitana, che potrebbero farlo considerare distinto, tanto che io propenderei per un’Occitania tripartita: catalano, guascone, altre parlate occitane (provenzale ecc.)

          Ad ogni modo è una classificazione convenzionale, abbastanza accettata, ma molto opinabile, poco coerente (vedi il monstrum dell'”Italo-romània” a cavallo fra lingue occidentali e orientali), che mescola dati linguistici ed extralinguistici.
          Mentre le categorie di iberoromanzo (se si esclude il catalano) e di galloromanzo funzionano abbastanza, l’italo-romanzo è una definizione che non vuol dir nulla, perché comprende realtà linguistiche che sono molto più diverse fra loro di quanto non lo siano fra loro gli altri gruppi: il sardo e il ladino (ma anche il sardo e il piemontese o l’emiliano) hanno meno in comune di quanto abbia il rumeno col portoghese.
          Diciamo che sono etichette che hanno più un fine pratico e didattico che altro, perché scientificamente non stanno in piedi.

        • habsburgicus scrive:

          è un portoghese parlato oltre confine, in territorio del regno di Spagna.

          forse il mirandese è più un dialetto asturiano-leonese nella Repubblica portoghese (credo lo abbiamo riconosciuto come lingua nel 1998 !..certo che nel mondo iberico dopo il 1974/1975 c’è un cupio dissolvi :D)
          concordo del tutto sul punto fondamentale..che l’italo-romanzo non ha alcuna unità..purtroppo è difficile abbandonarlo..bisognerebbe fare una nuova radicale classificazione, e probabilmente non ne vale la pena

        • Peucezio scrive:

          Sul mirandese:
          chievo venia! Confusione mia.
          Effettivamente è il contrario: parlata leonese (quindi ascrivibile al castigliano, ma di passaggio) in territorio portoghese.

  23. Moi scrive:

    http://www.melty.it/maria-elena-boschi-video-contestazione-senato-a130031.html

    E con Maria Elena Boschi il PD santificò “un Vèc’ Democristianâz’ ” come Amintore Fanfani !

    • Moi scrive:

      Quando ha detto “In Politica le Bugie NON pagano” il M5S “si è cacciato a ghignare” …

      • Francesco scrive:

        secondo me quando si renderanno conto che nel medio periodo neppure le cazzate pagano saranno presi dal panico

        ogni giorno devono alzare la posta, spararla più grossa, per far dimenticare la fesseria del giorno prima

        riusciranno a superare il livello di porcherie dette e fatte dalla casta in 60 anni ed esploderanno, senza danni se non per loro

        Ich liebe Boschi

      • Z. scrive:

        Dipende da cosa si intende per “pagare”. Tutti potremmo citare qualche esempio di miliardario che si è messo in politica per moltiplicare i propri denari.

        • Francesco scrive:

          tutti chi?

          io ne conosco un paio che sono benemeriti della società (Silvio, Ross Perot, Bloomberg) e alcuni che non hanno avuto successo

          🙂

  24. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “le “nostre” piazze sono eredi dirette di quelle medievali, non dei fori romani

    ci si affacciano una chiesa e un palazzo comunale, le sedi delle corporazioni, ci si commercia, ci si fanno processioni e assemblee e pubbliche esecuzioni”

    Benissimo.

    Alla chiesa, ci siamo stati per il funerale di un amico; il palazzo comunale nel quartiere non c’è perché i privanti si sono fregati il fregabile e lo Stato tiene chiusa la roba sua; siamo noi una corporazione, all’insegna del Drago Verde; tanti di noi hanno botteghe; i cortei li facciamo pure con i fischietti e i gonfaloni; le assemblee pure.

    Purtroppo non ho ancora avuto il piacere di assistere alla pubblica esecuzione di uno speculatore immobiliare, ma la speranza è l’ultima a morire.

    • Francesco scrive:

      di solito a quelli danno un titolo nobiliare o fanno cardinale un nipote

      non credo tu abbia capito bene come funziona la Storia

      😀

      PS qui a Milano l’hanno fatto con la famiglia Ligresti ma non è cambiato molto

  25. Z. scrive:

    Un contributo da ignorante sulla piazza pubblica o privata…

    “Agorà”, in inglese, si traduce spesso con “marketplace”: luogo, piazza del mercato.

    Ora, a quanto ho letto – e sia ben chiaro che parlo da profanaccio – “agorafobia” non significa tanto “paura della piazza” inteso come luogo fisico quanto “paura del mercato”: paura di situazioni turbolente, piene di persone che vanno e vengono; di situazioni in cui si devono prendere decisioni rapide e definitive mentre intorno regna il caos.

    Insomma, “piazza” e “mercato” mi sembrano concetti molto legati tra loro, e anche la differenza tra “privato” e “pubblico” spesso non è particolarmente netta.

  26. mirkhond scrive:

    “la religione popolare (“pagana”) è rimasta quella tradizionale ancora per molti secoli, e in alcune sacche, ben dentro il Medioevo.”

    Sì, ma sempre più cristianizzata, sia per evoluzione spontanea, che per l’opera missionaria, svolta soprattutto dai monaci benedettini (vedasi Bobbio, non lontana da te…)

    • PinoMamet scrive:

      Dipende dalla prospettiva, però:
      il cristianesimo è diventato davvero popolare, e ha soppiantato davvero il paganesimo, quando ne ha salvato il salvabile, in dosi massicce: dalle date delle feste, ai rituali delle medesime, fino alla posizione dei templi/chiese…

      lo ha salvato, va detto, in maniera molto intelligente, “cristianizzandolo” appunto ma senza pretendere che il popolino cambiasse radicalmente abitudini da un giorno all’altro, almeno per quanto riguarda quelle innocue.

  27. mirkhond scrive:

    Si chiama inculturazione….

  28. Moi scrive:

    La Profezia di Amintore Fanfani, vecchio democristianazzo da Anni ’80 sempre e comunque,, da WikiQuote :

    “Volete il divorzio? Allora dovete sapere che dopo verrà l’aborto. E dopo ancora, il matrimonio tra omosessuali. E magari vostra moglie vi lascerà per scappare con la serva !”

    [cit.]

    In merito al referendum sul divorzio, il 26 Aprile 1974 a Caltanissetta. Mi raccomando, Daouda … prendi nota !

    PS

    La cosa davvero (!) interessante è però un’altra: Fanfani “profetizzò” quelle cose “in negativo”, con toni apocalittici … la Boschi, invece, è capacissima di citare la suddetta frase di Fanfani spacciandola per un auspicio di “palingenesi” in positivo.

    Ignoranza o Malafede ? Domanda fine a sé stessa, che NON fornirebbe alcuna risposta circa il funzionamento di quel che Miguelito chiama “I’ (g)Grande Disposit’ivo” 😉

    • Moi scrive:

      Be’, magari la Boschi sarebbe avveduta “a basta” 😉 da non citare “la moglie” e “la serva”. 😉

      “Serva”, poi, che razza di parola sarebbe oggi !

    • Z. scrive:

      Ma infatti è un perfetto auspicio di palingenesi in positivo, al di là dei desideri dell’autore (dopotutto altro è la creazione e altro e il creatore, ci insegnano).

      E infatti è giusto che lo stato permetta il divorzio, è giusto che lo stato permetta l’aborto, è giusto che lo stato permetta agli omosessuali di sposarsi tra loro ed è giusto che mia moglie, se lo desidera, mi pianti in asso “per scappare con la serva”.

      • Francesco scrive:

        non ne sono convinto, da vecchio divento più reazionario e meno liberale

        ci sono puttanate che è meglio proibire e basta, anche se di adulti consenzienti

        • PinoMamet scrive:

          OMDAF

          lo so che non te l’aspettavi…

          se hai voglia, o se riesco io, poi magari mi spiego meglio!

        • Moi scrive:

          A ‘sto giro sono io a non trovare chiaro il messaggio …

        • Francesco scrive:

          x Pino

          mi lasci basito

          aspetto con calma ansiosa e incuriosita

        • Moi scrive:

          Anch’io resto in attesa dello “spiegone” di Pino … credo che sia l’ avvicinamento all’Ebraismo a “renderlo più reazionario”. In fondo si parla di una religione antichissima con un sistema di valori gerarchizzato …

        • PinoMamet scrive:

          Ma no, la religione non c’entra niente.

          C’entra semmai il proverbio più volte citato qua dentro, di non fare il gay coi fondoschiena altrui 😉

          Ci si chiede: è giusto che la moglie scappi con un’altra donna? (la “serva” lasciamola stare). No, non è giusto, non è più giusto che se scappasse con un altro uomo, e a dirla tutta, è un po’ più “sbagliato”, lascia col sentimento maggiore che ci sia qualcosa che non va, che turba, che infastidisce.

          Idem il marito che scappa con un altro uomo (o un’altra donna).

          Che bisogna fare, rinocorrere il marito o la moglie in questione e bastonarli? certamente no, è ovvio.

          Sono cose che succedono? sì, sono cose che succedono, e ne abbiamo sentite raccontare (specialmente nella versione “marito che fugge con un altro uomo”, ma anche in quella con la moglie).
          Ci piacerebbe che succedessero a noi? Beh, alzate la mano, io aspetto, sto qua.

          Visto che mi aspetto di vedere ben poche mani alzate, scatta l’esempio dei gay e dei fonidschiena 😉

          Sono cose che succedono, e succedevano anche al tempo di Fanfani e anche prima;
          e vanno accettate come tali, e stanno benissimo lasciate in quella categoria, e non trasferite a viva forza in quella del “è tutto normale, va bene tutto”.

          da un certo punto di vista, aveva individuato correttamente, il democristiano, qual era il punto: deciso che riformiamo il diritto di famiglia, e il nostro sistema di riferimento non è più quello della morale cattolica;
          benissimo, ci sta, facciamolo pure;
          ma se il sistema diventa quello molto più labile del relativismo, allora il limite dove lo mettiamo?

          La domanda non ha una risposta semplice. Aldilà del divorzio, che ha una lunga storia nel diritto, e dell’aborto, su cui lo Stato italiano ha deciso (io credo saggiamente, poi bisogna vedere l’uso che se ne fa) di lasciare aperta alle coscienze la porta dell’obiezione, visto che in fondo si tratta del concetto labile ma decisivo di “vita umana”;

          ma se si tratta di puro e semplice matrimonio, bene, e non abbiamo altri esempi da seguire se non “ciò che ci piace” o “ciò che ci serve”, bene, allora siamo sicuri che il matrimonio omosessuale “ci piaccia” davvero o che “ci serva” davvero?

          è una domanda, da fare prima di tutto agli omosessuali medesimi (una categoria che, temo, non abbia vita molto più lunga di quella dei “teenager” inventati negli anni Cinquanta, e creata forse soprattutto paradossalmente dalla legislazione anti-omosessuale di certi paesi…) e poi anche a noi, per non fare come quel tale che per far dispetto alla moglie (nel nostro caso, alla stanchissima Chiesa cattolica) si è tagliato le palle…

        • mirkhond scrive:

          “da vecchio divento più reazionario e meno liberale”

          Io lo ero da quando ero più giovane.
          Comunque mi associo a Pino! 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Peccato però, mi aspettavo più dibattito!
          🙂

          ma sarà che latitano Roberto e Z. 🙂

        • paniscus scrive:

          ma se si tratta di puro e semplice matrimonio, bene, e non abbiamo altri esempi da seguire se non “ciò che ci piace” o “ciò che ci serve”, bene, allora siamo sicuri che il matrimonio omosessuale “ci piaccia” davvero o che “ci serva” davvero?
          ———————————-

          E allora, se la metti così, il matrimonio eterosessuale a che serve? Perché difenderlo con tanta caparbietà, e contrapporlo come valore assoluto e immutabile rispetto a qualsiasi altra possibile variante… quando l’alternativa è che nel giro di una generazione o due vada a scomparire del tutto pure quello?

          Una volta il matrimonio era importante per due sole caratteristiche esclusive: il fatto di essere indissolubile, (e quindi, una scelta irreversibile, e solitamente unica per tutta la vita, a parte casi di vedovanza precoce), e il fatto di conferire uno status formale di legittimità ai figli , (oltre che uno status sociale di “rispettabilità” etica della coppia, che però, appunto, era un fatto di abitudine sociale e non di legge).

          Ma siccome adesso nessuna delle due prerogative esiste più (ovvero, si può divorziare con relativa facilità, e si possono riconoscere figli nati fuori dal matrimonio con gli stessi identici effetti di quelli delle coppie sposate… oltre al fatto che si può benissimo convivere senza sposarsi senza che nemmeno la nonna novantenne faccia gli occhi storti), a che serve il matrimonio?

          L.

        • PinoMamet scrive:

          In effetti non sto affatto difendendo il matrimonio “eterosessuale”
          (e non credo di aver usato particolare caparbietà… 😉 )

          ma in effetti, a cosa serve?

          Se diventa solo un “bollino” di ufficialità che lo Stato “deve” concedere a chi si ama, bene, ma perché fermarsi alle coppie?
          Perché due persone che si amano, indipendentemente dal sesso, possono reclamare il diritto di stare insieme ufficialmente, e tre o quattro, di sessi misti, invece no?

          e senza entrare nelle discussioni di diritto, ma fermandoci al costume;
          visto che siamo tutti relativisti, chi ha stabilito che due donne che si amano siano “una bella cosa”, mentre un uomo che sta con entrambe sia “una cosa retrograda e incivile”?

        • PinoMamet scrive:

          In effetti, torno a girare la domanda agli omosessuali:

          a cosa serve di preciso il matrimonio, che ci tenete tanto?
          (perlomeno alcuni).

          Poi se si tratta di diritti (eredità, ecc.) si possono appunto fare dei patti, e sono il primo a dire che si facciano.

          Ma non è che una specie di feticismo del matrimonio?

        • Tortuga scrive:

          >A che serve il matrimonio

          Tutela comunque ancora il rapporto e gli impegni reciproci che dal rapporto derivano.
          Soprattutto nel caso di una suddivisione di ruoli più tradizionale rispetto alla vita di famiglia che ancora esiste.
          La quantità di donne sposate che non lavorano o lavorano poco fuori casa e si dedicano molto alla vita familiare è ancora elevata.

          Quindi per chi lo considera in un certo modo, lo vuole e lo usa serve.

          Dici che si divorzia facilmente, ma anche no.
          Io direi in modo “relativamente facile”.
          Il fatto che molti non si sposino e convivano (spesso solo fino ad una certa età) non implica che i pochi che intendono fruire di questo istituto non debbano poterlo fare, cioè disporne.

          E’ un po’ più difficile per un uomo o una donna fingere con il compagno o la compagna di desiderare una relazione stabile se la deve formalizzare.

          Il fatto che si possa divorziare non implica che ciò sia una prassi abitudinaria, resta sempre un evento abbastanza eccezionale non tanto numericamente ma per l’incidenza e l’impatto che comunque ha sulla vita delle persone.

          Almeno, butto là delle ipotesi.

          Mi è più facile immaginare un futuro in cui sia possibile formalizzare tipologie diverse di relazione che un futuro anarchico.

          x Pino
          Bello o brutto che sia il matrimonio gay, penso che dove esiste avrà un suo impatto sulla comunità gay, vedremo quale sarà e come reagirà la coppia gay sposata alla formalizzazione degli impegni.

          Faccio un esempio, in una coppia gay quando uno dei due chiede la formalizzazione del rapporto e l’altro la rifiuta immagino succeda qualcosa.

          Come in una coppia etero si possono narrare tante favole di buone intenzioni, ma si fa poi i conti con la prova dei fatti.

          Quando un gay si decide tale e pensa ad un rapporto stabile con un compagno non ha modo di verificare la concretezza di questo immaginario e intenzione relazionale-affettivo, perché non può formalizzarlo.

          Se lo potesse o potrà o può dove esiste già il matrimonio gay, vedremo che succede.

          Potrebbe anche darsi il caso che qualcuno si ritrovi a dover o voler ripensare la sua gayità 🙂

        • Z. scrive:

          O mamma mia, regaz, quanto la fate lunga 😀

        • PinoMamet scrive:

          Io vengo su questo blog apposta per farla lunga!
          😀

          sennò che divertimento c’è??

        • Z. scrive:

          Massì, per carità. Solo che qui mi pare siate arrivati a vette ineguagliate di onanismo mentale puro:

          questo è sbagliato, questo va proibito, il complesso rapporto della storia col diritto, yadda yadda blah…

          poi per carità, vi voglio bene lo stesso 😀

        • PinoMamet scrive:

          Proibito è una cosa che riguarda la legge;

          sbagliato è una cosa che riguarda la società;

          mi piace o non mi piace è una cosa che riguarda solo me, e ognuno di noi, e sul quale trovo giustissimo e doveroso discutere a lungo e minuziosamente!

        • Tortuga scrive:

          Ma come?! Pino voleva più dibattito, io cercavo di accontentarlo, e tu ci tarpi subito le ali così?
          Chettepossino! 🙂

        • Z. scrive:

          Ma è proprio questo il punto.

          E’ giusto che tua moglie sia libera di scappare con la tua “serva”, così com’è giusto che tu sia libero di scappare col tuo commercialista. Qualcuno ci rimarrà male? Certo, così come ci rimarrà male il traduttore di manuali tecnici a cui il potenziale committente ha preferito Miguel. Da qui a dire che non è giusto che Miguel sia preferito ad altri colleghi, beh, ne corre.

          Non vuoi sposare una persona del tuo sesso? Nessuno ti costringe. Ma non vedo chi dovrebbe darti il diritto di impedire a me di sposarmi il mio tabaccaio. E sarebbe giusto che io potessi farlo.

          Così come è giusto – e ci mancherebbe altro – che io potessi divorziare da mia moglie, o da mio marito (il tabaccaio di cui al paragrafo precedente).

          E così com’è giusto che una donna – a certe condizioni previste dalla legge, e quella italiana è una buona legge sotto diversi punti di vista – possa decidere di interrompere la propria gravidanza, visto che una donna non è né una vacca né un’incubatrice. Come diceva un repubblicano di NY che conoscevo, se fossero gli uomini e non le donne a partorire, nessuno avrebbe mai messo in discussione la possibilità di criminalizzare l’aborto e le pillole abortive si comprerebbero al supermercato nei distributori automatici della tabaccheria.

          E le venderebbe anche mio marito 😀

        • Peucezio scrive:

          Z.,
          praticamente per te si può fare tutto, per Roberto invece non si può fare niente.
          Non sarebbe meglio un po’ di equilibrio, invece della libera depravazione senza limiti e della repressione sessuale a tutto spiano?

        • PinoMamet scrive:

          ” . Ma non vedo chi dovrebbe darti il diritto di impedire a me di sposarmi il mio tabaccaio”

          Vedi che dovresti leggermi, invece di sbuffare e dire che parliamo troppo? 😉

          Io voglio dirti il diritto di sposare anche due o tre tabaccai alla volta, se ci tieni.
          Perché mai uno sì, e due no??
          😉

        • PinoMamet scrive:

          Darti*

        • PinoMamet scrive:

          Aldilà del paradosso, e se vogliamo fare i seri:

          no, tua moglie non ha diritto di scappare di casa, nè con la serva né con l’idraulico, perché è abbandono del tetto coniugale o come cavolo si chiama.
          Dal punto di vista legale.

          Dal punto di vista umano, se era lesbica avrebbe dovuto avere il buon gusto di dirtelo prima.

          Dal punto di vista dei gusti, difendo il diritto dell’arcigay (che non è tutti gli omosessuali) di fare tutte le manifestazioni che vogliono, e il diritto dei cattolici di trovarle schifose.

          Dal punto di vista dell’aspirazione al riconoscimento di un diritto, ribatto:
          se il matrimonio è semplicemente, alla baci Perugina, il bollino ufficiale sulle parole “Ti amo”, perché allora due persone sì, e tre, quattro, dieci no?

          Abbiamo deciso che il nostro matrimonio non è quello della tradizione europea, diciamo per semplificare, “cristiana”?

          Bene, e allora dove sta scritto che deve essere limitato ai gusti di quelle oppie omosessuali che imitano quelle etero?

          Abbiamo deciso che il criterio è un altro?
          Bene, quale? Io non l’ho capito.

        • habsburgicus scrive:

          Una volta il matrimonio era importante per due sole caratteristiche esclusive: il fatto di essere indissolubile, e il fatto di conferire uno status formale di legittimità ai figli , (oltre che uno status sociale di “rispettabilità” etica della coppia, che però, appunto, era un fatto di abitudine sociale e non di legge).

          Ma siccome adesso …….a che serve il matrimonio?

          partendo da posizioni antitetiche alle sue, mi sento di dare pienamente ragione a Lisa
          il vulnus è stato negli anni 1970′ (dunque Amintore, grande pure in politica estera, non aveva tutti i torti)…tutto il resto ne discende….e, temo, prima o poi arriverà 😀

        • Tortuga scrive:

          Mah, un conto è quello che si “decide” a pensieri e parole, luogo nel quale ci interroghiamo perché veniamo a conoscenza e contatto con modelli alternativi su diversi fronti, un conto è cosa avviene nella realtà.

          Nella realtà la monogamia e il matrimonio eterosessuale sono comunque il modello di costituzione e costruzione di una famiglia più diffuso, con qualche variante, per lo più dovuta ad un certo grado di evoluzione delle società, con l’acculturazione, con l’educazione.

          Queste varianti possono essere delle inclinazioni individuali oppure avere delle cause o entrambe ed altre cose.

          Ci sono persone che, ad esempio, hanno difficoltà nella scelta del compagno o compagna, ce ne sono altre che hanno condizioni sociali ed economiche che le ostacolano in parte o del tutto.

          Ad esempio un divorziato che ha avuto la sventura di vedere il suo matrimonio fallito ha delle maggiori difficoltà a ricostruire una nuova famiglia;
          un giovane che per garantirsi un lavoro conduce lunghi studi affronta la difficoltà di dover tardare, a volte anche molto, l’inizio di una vita coniugale;
          la persona che non ha casa e lavoro ha sue altre difficoltà;
          chi incontra male anche;
          invece esistono coppie che decidono di convivere prima di sposarsi;
          altre che non gestiscono correttamente una eventuale contraccezione e si ritrovano famiglia pur non avendo maturato pienamente una decisione;
          ovvero esistono donne che restano incinta troppo facilmente come uomini meno responsabili e tante altre belle cose;
          c’è chi ha una famiglia di appoggio, come ci sono persone che si uniscono e fanno famiglia anche come sodalizio di reciproco sostegno perchè in due ci se la può fare, e da soli no, ad uscire di casa di papà e mammà, oppure a sopravviere non avendo neppure questo appoggio;

          Quindi si creano di volta in volta delle situazioni anomale che necessitano di essere gestite diversamente, da cui viene la necessità di una certa elasticità.

          Questa elasticità anche giuridica a mio avviso non mette in discussione il modello standard, salvo che per alcuni.

          Poi ci sono persone attaccate al proprio passato culturale e religioso che vagheggiano dei ritorni ad altre epoche.

          Siccome oggi tutti fanno un gran baccano e nella libera espressione di qualsiasi opinone del momento da parte di molti o di pochi che gridano forte sembra di stare in “il cielo sopra Berlino” con questo continuo brusio di sottofondo, allora entriamo in crisi, discutiamo, diciamo e scriviamo, un sacco di sciocchezze, io per prima e continuiamo a pensare che i criteri siano idee maturate a tavolino che devono formare modelli teorici cui poi la realtà si deve adattare, quando, invece, la direzione in realtà è opposta.

          E’ quando si profila una realtà e nasce una esigenza che la giurisprudenza va a normare un uso.

          Ora, tutta questa varietà di casistiche di varianti che si vanno a plasmare non su modelli ma sulla realtà, ci confonde e pensiamo di dover ridiscutere i criteri, anche perchè alcuni gridano forte che è così.

          Il matrimonio è uno degli istituti più vecchi del mondo come la famiglia è un fatto naturale.

          La cultura trasmette l’ideale e la giurisprudenza norma e dovrebbe normale in modo da contemplare le anomalie, poiché l’ideale è come la luna in cielo di cui si segue la direzione ma che non è detto che si arrivi mai a toccarla.

          Io penso che esista un diritto a fare famiglia.
          Come? Come stiamo facendo con grande ritardo, normando su ciò che avviene nella realtà prima di tutto e poi verso azioni che possano andare ad incidere sull’eliminazione delle cause delle anomalie.

          Oggi sposarsi non è tanto facile: può farlo chi ha lavoro per sostentarsi, altrimenti è grigia davvero.

          Mettere, nella nostra societa, in discussione i criteri perché li ha assunti e cristallizzati in espressioni incorrette una religione che non amiamo più mi sembra inverosimile.

          Quello che sappiamo è che è necessario assistere con tutele anche le anomalie, accettandole almeno in parte come cose che accadono, senza per questo dover teorizzare sul fatto che si tratti di nuovi criteri per modelli sostitutivi.

          Ci si può trovare ad essere ragazze madri o ragazzi padri, si può convivere e non sposarsi, si può convivere e poi sposarsi, si può sposarsi presto o tardi, può succedere di divorziare ed esistono i gay, come esistono persone che si mantengono libere e non accettano facilmente vincoli esclusivi almeno finchè non capita la persona giusta, persone che rifiutano questa proposta ed altre che per condizioni accettano di starvi dentro.

          Dato che per sostenere una vita affettiva, qualunque sia quella che in un certo momento si vuole, senz’altro casa e lavoro per tutti con molta più facilità sarebbero i primi problemi da affrontare e risolvere.
          In questo modi si potrebbe vedere cosa la gente sceglie di fare e di accettare o non accettare e per quanto tempo, quando è prima di tutto libera di vivere sola nella propria casa ed autosostentarsi.
          Data questa condizione di partenza uno potrebbe decidere di cambiare un partner per notte, la domanda è se in queste condizioni trova o meno una risposta positiva (e per quanto tempo), se è consensuale amen.
          Se poi scelte diverse dalla direzione indicata dalla luna portano disagi, ci saranno delle “risposte” anche piuttosto naturali.

          Ma senza dare a tutti una indipendenza di sopravvivenza è difficile che ciascuno possa agire davvero come sceglie e che si possa parlar di scelte.
          In queste condizioni tutelare diventa difficile.
          Tutelare significa curare che le persone mantengano i patti presi e che non ci sia nessuno che si fa o cui viene fatto troppo male, magari irrimediabile.

        • Z. scrive:

          Pino,

          — no, tua moglie non ha diritto di scappare di casa, nè con la serva né con l’idraulico, perché è abbandono del tetto coniugale o come cavolo si chiama.
          Dal punto di vista legale. —

          Uhm… allora neppure i lavoratori hanno diritto di scioperare, perché lo sciopero è un reato. Così come concubinato e adulterio 🙂

          — Dal punto di vista umano, se era lesbica avrebbe dovuto avere il buon gusto di dirtelo prima. —

          Questi sono fatti miei e di mia moglie, su cui nessun politico deve avere voce in capitolo. E da tempo ormai non ce l’hanno più, per fortuna.

          — Dal punto di vista dei gusti, difendo il diritto dell’arcigay (che non è tutti gli omosessuali) di fare tutte le manifestazioni che vogliono, e il diritto dei cattolici di trovarle schifose. —

          Condivido. Ognuno ha i propri gusti, appunto. I cattolici hanno diritto di schifare i gay, e i gay hanno diritto di schifare i cattolici, in tutto o in parte, come meglio aggrada loro. Purché un barista cattolico non si rifiuti di servire il caffè a un avventore gay, o viceversa.

          — Dal punto di vista dell’aspirazione al riconoscimento di un diritto, ribatto:
          se il matrimonio è semplicemente, alla baci Perugina, il bollino ufficiale sulle parole “Ti amo”, perché allora due persone sì, e tre, quattro, dieci no? —

          E se aboliamo la pena di morte non finiremo per abolire anche l’ergastolo? e se aboliamo l’ergastolo non finiremo per abolire anche le pene superiori ai 10 anni di reclusione? e magari dopo finiremo per abolire il carcere? Santo cielo, dove finiremo, signora mia!

          Senti un po’, te la butto lì come proposta: se ci occupassimo delle pretese una volta che vengono avanzate, anziché fantasticare noialtri su di un numero potenzialmente infinito di proposte nuove, non sarebbe più semplice? 😀

          — Abbiamo deciso che il nostro matrimonio non è quello della tradizione europea, diciamo per semplificare, “cristiana”?

          Bene, e allora dove sta scritto che deve essere limitato ai gusti di quelle oppie omosessuali che imitano quelle etero? —

          Vedi sopra.

          — Abbiamo deciso che il criterio è un altro?
          Bene, quale? Io non l’ho capito. —

          Qual è il criterio per decidere quali rivendicazioni sindacali sono giuste e quali no? Qual è il criterio per decidere quali diritti dell’imputato nel processo sono giusti e quali no? 😉

        • Z. scrive:

          Peucé,

          io mica dico che “tutto vada bene”. Ognuno ha i propri gusti su ciò che va bene o meno, ed è giusto così.

          Dico che un conto sono – appunto – i nostri gusti personali (trovo la musica che piace a Pino mortalmente noiosa) e un conto le leggi dello stato (non vedo perché dovrei proibirgli di ascoltarla).

          Oltre tutto, sei sicuro che Roberto sia per la repressione a tutto spiano?

        • PinoMamet scrive:

          ” Senti un po’, te la butto lì come proposta: se ci occupassimo delle pretese una volta che vengono avanzate?”

          E cosa mi impedisce di pensare ad altre pretese? il fatto che infastidisca che chi sta avanzando delle pretese ora?
          Beh, mi dispiace tanto, ma a me piace ragionare e fantasticare, perciò mi chiedo:

          beh, caspita, perché puoi sposare un giornalaio, e non puoi invece sposarne due o tre?
          😀

          Io ancora non l’ho capito, e bada che parlo per il tuo bene, metti mai che uno abbia finito la rivista del golf o Yacht Capital 😉

        • Z. scrive:

          Pino,

          — E cosa mi impedisce di pensare ad altre pretese? —

          Nulla, ci mancherebbe! Non solo adoro fantasticare e discutere – altrimenti, come diresti tu, non seguirei questo blog – ma la fantascienza piace molto anche a me (in particolare P.K. Dick).

          E chissà, forse un giorno dovremo decidere, chessò, se la Luna ha diritto a ottenere l’indipendenza dalla Terra. Chi avrà ragione? Come lo si deciderà?

          Nel caso, ti prometto che ne discuteremo tutti e quattro assieme: io, te e i miei due mariti tabaccai 😀

  29. Moi scrive:

    @ PIETRO

    Interessante davvero questo tuo post :

    http://farfalleetrincee.wordpress.com/2014/07/21/lislam-una-falsa-speranza/#more-1808

    che avevi segnalato in un altro commentario (dove non lo so, mi son perso e disperso …)

    Dimentichi (o forse “non sai bene come affrontare il tema”, per carità: niente di male !) però un altro elemento destabilizzante l’ Islam-Alternativa : la “Gender Culture”e tutti gli annessi e connessi …

  30. Moi scrive:

    ” la differenza tra “privato” e “pubblico” spesso non è particolarmente netta.”

    Z

    ——————

    Il solito PD che ci mette 20 anni a dar ragione a Silvio 😉 🙂

    • Francesco scrive:

      hai colpito un punto estremamente delicato, in cui la verità e i furbi si incontrano, spesso con esiti disastrosi

      da non trattare con la volgare stupidità di un Travaglio o la rozzezza di un Agnoletto, nè con furbizie alla Razzi

      forse dovremmo rivolgerci a Miguel e alla sua Comune

    • Z. scrive:

      Beh no, per Silvio privato e pubblico coincidono ed è tutta roba sua 😀

      Detto questo, il dibattito in dottrina su cosa sia “servizio pubblico”, per dirne una, dura da ben più di vent’anni.

      • Francesco scrive:

        anche verità e bugia coincidono, con quello che lui sta dicendo in quel momento

        ahi povera Italia, cotale è il tuo campione e tanto peggiori i sui inimici

        😉

  31. Miguel Martinez scrive:

    Per Pino Mamet

    Sui writers…

    che mi stanno antipatici già dal momento in cui devono usare un nome nella mia lingua inglese 🙂

    Il problema è come occupare gli spazi vuoti di certi muri.

    A Firenze ci sono tre soluzioni:

    – cretini che scarabocchiano cose incomprensibili e sgradevoli a vedersi

    – una specie di banda di fanatici, patrocinata dal Comune, che si chiamano gli “Angeli del Bello”, che vanno in giro a ricoprire qualunque cosa scrivano

    – gente che fa cose veramente belle. Persino gli Angeli del Bello esitano a distruggerle.

    Uno di questi giorni lanceremo il pennello e nasconderemo la mano, promovendo la terza soluzione…

  32. Peucezio scrive:

    Non si potrebbe fare un premio ai graffiti belli e il taglio della mano (sul serio: firmerei domani mattina) per le cosiddette “tag” alla cazzo di cane sui muri di case vecchie, nuove, storiche, tram, saracinesche e quant’altro?
    A Milano hanno appena restaurato la Rotonda secentesca della Besana, ma ovviamente i soliti coglioni hanno pensato bene di farci alcuni dei loro bei segnacci neri.
    Perché non si può fare il taglio della mano destra a questi soggetti? Il diritto penale non contempla le punizioni corporali e tantomeno le mutilazioni permanenti? Si cambi il diritto penale. Dopo la prima mano caduta, non ce ne sarebbe mai una seconda, ne sono assolutamente certo.

    • Tortuga scrive:

      >Non si potrebbe fare un premio ai graffiti belli e il taglio della mano (sul serio: firmerei domani mattina) per le cosiddette “tag” alla cazzo di cane sui muri di case vecchie, nuove, storiche, tram, saracinesche e quant’altro?

      Penso che forse il premio ai graffiti belli possa fungere da taglio morale della mano per i semplici sporcaccioni.

      >Perché non si può fare il taglio della mano destra a questi soggetti?

      Perché forse sono ambidestri o mancini 😀
      … con tutte le conseguenze derivate di ciò 😀

      • Peucezio scrive:

        Sai come si spaventano del taglio morale…

        Magari a me, se supero il limite di velocità, mi facessero una multa morale, anziché in denaro.

    • Francesco scrive:

      non ne sono certo ma darebbe una certa soddisfazione alle vittime delle tag

      passi per la tua città, insozzata da ‘sti stronzi bisognosi d’affetto e all’improvviso una macchia rossa ti rallegra la giornata

      🙂

    • PinoMamet scrive:

      Ma infatti le “tag” non vogliono dire un cazzo. Un tale che sente il bisogno di mettere la sua firma scarabocchiata!

      “Eh, ma a New York negli anni Settanta… i ragazzi del Bronx…” se, passò quel tempo Enea, e comunque questa non è New York negli anni Settanta (che per inciso doveva essere una città già abbastanza brutta senza scarabocchi), e i writers nostrani NON sono “i ragazzi del Bronx senza speranze e senza altro modo di dimostrare il loro disperato bisogno” di andare affanculo.

      • Francesco scrive:

        temo di non essere d’accordo Pino

        soprattutto sull’ultima frase

        io li spedirei a conquistare India e Africa e a presidiare Sant’Elena e le Falklands … ma non usa più

        • mirkhond scrive:

          Vabbè che imbrattino un cacatoio come new york, possiamo anche sorvolare.
          Il problema è che questi fanno moda e tendenza, e rovinano le città nostre, che invece hanno una storia e una bellezza da invidiare, sia pur parzialmente bruttate dalla speculazione edilizia degli ultimi 60 anni.
          Moda e tendenza come tutto ciò che viene dalla fabbrica di plastica targata u$a!

      • Tortuga scrive:

        “io li spedirei a conquistare India e Africa e a presidiare Sant’Elena e le Falklands … ma non usa più”

        L’ultima volta che ne abbiamo spediti via un po’ mi pare che poi siano nati i cow boysssssssss 😉
        Non so se sia stato un grande affare.
        A tempo indeterminato vengono a salvarti dai baffetti di turno e poi si pigliano una “tassa di salvataggio” a vita.

        Mah! 😀

        Vabbè, ma a chi non sono piaciuti gli spaghetti-westernsssss!?

        Per associazione puramente freudiana, western, morricone, musiche meno note o interne (ma cosa sarebbero mai stati i wsternssss senza le musiche di morricone?!!) e solo perchè siete voi, un po’ di colonna sonora
        http://www.youtube.com/watch?v=wxo2D1Z3mIg

        sono sicura che di questo film non se ne ricorda neanche Pino.
        Io ho conosciuto personalmente lo scenografo.

        • mirkhond scrive:

          Vabbè, ma a chi non sono piaciuti gli spaghetti-westernsssss!?

          Che però erano girati in…Spagna :), soprattutto nel deserto di Almeria (Andalusia), e nei pressi di Roma! 🙂

        • Tortuga scrive:

          Quando facciamo il raduno, le bombolette le porto io: facciamo un muro multietnico in tema di linguistica comparata? 😉

        • Tortuga scrive:

          @Mirk

          Dici tutta roba, compresi i cactus, di cartapesta, stipata dentro a cinecittà?!!!
          Ebbene si! … la moglie dello scenografo era la sua costimista. Abita vicino a casa mia.

          E c’era Tomas Milian in quel film.

        • mirkhond scrive:

          Tortuga

          Ti confido un segreto 😉 :
          Il fascino che mi suscitavano quei film, mi veniva proprio dai paesaggi andalusi e della provincia di Roma, in cui erano girati, oltre che, spesso, dalle comparse femminili “messicane”, anch’esse andaluse o romane! 🙂

        • Francesco scrive:

          guarda che l’Impero Britannico sopravvisse e prosperò anche dopo la ribellione delle 13 colonie del Nord America

          e spedì marinai e soldati per il mondo fin verso gli anni ’60 del XX secolo

          oltre ad aiutare gli europei continentali a liberarsi dei vari baffetti e baffoni che avevano messo a opprimerli, con grande genio e acume

          anyhow, l’importante è levarsi dai piedi i graffitari, non costruire imperi. quello è un effetto collaterale

          ciao

        • mirkhond scrive:

          “E c’era Tomas Milian in quel film.”

          Conosci pure er Monnezza? 🙂

        • Tortuga scrive:

          No! Er monnezza no 🙂

        • Tortuga scrive:

          Scusa, era questa però che volevo postare come musica
          http://www.youtube.com/watch?v=wJzQ-3LJPFQ

          Chi dice che non è bella non capisce niente di musica 😀

        • Tortuga scrive:

          A proposito de Er monnezza, bisogna ricordare che era Cileno e che suo padre di suicidò davanti a lui.

        • PinoMamet scrive:

          Credevo fosse cubano…

        • mirkhond scrive:

          A me risulta che è cubano.

        • Tortuga scrive:

          Refuso, pensavo cubano e non so perché ho scritto cileno.

  33. habsburgicus scrive:

    23 luglio 1914, in questo giorno inizia l’ultimo atto del dramma
    23/7/1914, c.a h. 18.00: il Ministro austro-ungarico a Belgrado, barone Giesl consegna la nota ultimativa al Ministro delle Finanze serbo Paču (in assenza del Primo Ministro serbo Pašić), accompagnato da un interprete poiché non sapeva il francese; richiesta accettazione entro 48 ore; si riteneva (a ragione) che a San Pietroburgo lo si sarebbe appreso a Poincaré partito, ma non servì a nulla
    23/7/1914, h 21.00: il conte Montereale (cons-Amb italiano) dice a K.E. Bucov (vice del principe Trubeckoj nella sezione Vicino Oriente) che Vienna presenterebbe alla Serbia in giornata un ultimatum “inaccettabile”; a SPB nessuno ne aveva ancora notizia

    23/7/1914: Wangenheim all’Auswärtiges Amt; il Kaiser nelle annotazioni del 24 luglio si schiera fortemente per l’alleanza turca, su cui Wangenheim era molto scettico “essa si offre direttamente !!! rifiutare le sue offerte o ferirla equivarrebbe a gettarla nelle braccia della Russia e della Francia, e sarebbe finita per sempre la nostra influenza” PASSO FONDAMENTALE PER L’ALLEANZA TURCO-TEDESCA

    23/7/1914: conte Waldersee (quartiermastro generale dell’Esercito) torna a Berlino dalle vacanze (il CSM gen. von Moltke ancora in ferie, per qualche giorno..e pure il Segretario di Stato alla Marina Tirpitz)

    23/7/1914: Bethmann-Holwerg, scrivendo a Wedel, non ritiene che in caso di conflitto l’Inghilterra si deciderebbe immediatamente ad attaccare, dunque pensa non sia il caso di insospettosirla con il ritiro prematuro della flotta (lo scioglimento della flotta inglese previsto il 27)
    23/7/1914: lettera privata di Lichnowsky a Jagow; non ostile ad alleanza con Vienna ma vuole che Berlino sia dominante; ritiene molto improbabile che la guera resterebbe localizzata, dunque Vienna dovrà chiedere condizioni accettabili a Belgrado (con una certa pressione di SPB e Londra); no ad una guerra ad maiorem illustrissimi comitis de Berchtold gloriam
    23/7/1914, sera: il potente finanziere ebeo-tedesco Ballin (amico del Kaiser) cena con Sir Edward Grey e Lord Haldane; molta moderazione su nota alla Serbia; il 24 sera cena con Churchill

  34. mirkhond scrive:

    “New York negli anni Settanta (che per inciso doveva essere una città già abbastanza brutta senza scarabocchi)”

    Concordo al 1.000.000.000%! 🙂

    • Francesco scrive:

      ehi, c’era l’uomo ragno a NY allora! e i F4! e costruivano le Twin Towers, mentre noi costruivamo la Salerno Reggio Calabria

      non esagerate col razzismo che è brutto

      • mirkhond scrive:

        Non è razzismo, è che New York mi fa venire la depressione!
        Saranno tutte le soap che mia sorella e mia madre mi hanno costretto ad ingollarmi da ragazzo, da saranno famosi ecc. 🙂

        • Francesco scrive:

          rinnovo l’abbraccio per quanto dovesti patire da giovane (ma Saranno famosi non era così brutto, mi pare)

          epperò il resto del mondo ci dava le telenovelas … e noi si produceva le tribune politiche

          insomma, era un’epoca triste

          😀

          ciao

        • mirkhond scrive:

          Ed io per consolarmi sognavo l’Anatolia bizantina con le chiese rupestri della Cappadocia, l’amato e purtroppo oggi irraggiungibile Medio Oriente, le vicende borboniche, ecc. ecc. 🙂

        • PinoMamet scrive:

          ” Saranno famosi non era così brutto, mi pare ”

          La prima serie non era male, poi hanno inserito personaggi “a raglio” e il tutto ha avuto una svolta “anniottantesca” un po’ di maniera.

          Mi piaceva il vecchietto professore di musica con l’allievo preferito italo-terrone 🙂 e avevo una certa simpatia per l’attrice che faceva l’ebrea-newyorkese-bruttina-ma-intelligente, che non trovavo per niente bruttina.
          Ma non l’ho mai seguita, solo vista alla cazzo ogni tanto.

      • PinoMamet scrive:

        Io a New York sono stato e oso dire che non mi è piaciuta, tranne Central Park che è un bel parcone grosso e i grattacieli Art Déco che in effetti sono belli.

        Ma tolto quello, ci regna ancora un’atmosfera scrausa e “divita di strada” che non trovo neppure pittoresca (a differenza di quella di Palermo, per esempio), e che tutti i turisti si sforzano di trovare “energetica”.

        • mirkhond scrive:

          Perché è un luogo finto, troppo megalopolitano e un concentrato di sradicti cosmopoliti che pur mangiando le stesse schifezze, guardando le stesse cagate in tivvù e al cinema, parlando tutti la stessa merdosissima lingua, vestendosi quasi tutti allo stesso modo, però RESTANO RAZZIALMENTE SEPARATI, ognuno nel suo ghetto etnico.
          Nell’atmosfera cupa e lugubre soffocata dai tanti, troppi grattacieli….

        • mirkhond scrive:

          Io mi sentivo perso a Milano.
          Figuramoci a schif york?

        • mirkhond scrive:

          schif york!

        • Francesco scrive:

          veramente lì i grattacieli hanno spazio tra l’uno e l’altro, oltre al fatto che ci sta un pò tanta roba, oltre a quelli

          io spero un giorno di visitarla decentemente, ci sono stato poche ora rimbambito dal fuso orario

          anche solo i NY Knicks, squadra mitica pur se sfigata

          🙂

        • Tortuga scrive:

          “schif york” è bellissima!
          (l’espressione intendo 🙂 )

      • mirkhond scrive:

        “l’attrice che faceva l’ebrea-newyorkese-bruttina-ma-intelligente, che non trovavo per niente bruttina.”

        Che, mi sembra sia davvero khazara (nella fiction la madre era italiana e cattolica, e perciò la suocera l’aveva maledetta!)

  35. mirkhond scrive:

    “Una volta, su un sito web di un tizio originario delle valli provenzali del Piemonte e trasferitori a Torino, lessi che i suoi compagni di lavoro, rilevando il suo particolare accento, dissero che sembrava un “Napuli”, cioè un meridionale.”

    Vittorio Messori, nato a Sassuolo (Modena), ma vissuto a Torino dai 5 ai 32 anni, e dunque considerante Torino la sua seconda patria, raccontò che da giovane, si recò ai Becchi, frazione di Castelnuovo Don Bosco (Asti), nel cuore del bel Monferrato.
    Ebbene, per acquistare una bombola del gas, dovette farsi accompagnare da uno del posto, perché la gente, sentendolo parlare diceva:

    – ma che l’è? Un NAPOULI?

    Uitlizzando la stessa espressione SPREGIATIVA che cita pure Cesare Pavese, nel suo Il Compagno, per indicare i polizziotti e i secondini “meridionali”!

  36. mirkhond scrive:

    poliziotti

  37. mirkhond scrive:

    La città anatolica del video dei pentolari, mi sembra Beypazari.
    Ma potrebbe essere anche la città vecchia di Ankara o una cittadina presso Bursa…
    Comunque è nel’area pontica, con quelle architetture così balcaniche, che si ritrovano ad esempio in Filippopoli/Plovdiv (Filibe in Turco) in Bulgaria!

  38. mirkhond scrive:

    A proposito di integrazione

    Pino, Moi, Zanardo, conoscete qualcuno di questi ragazzi?

    http://youtu.be/X25gU-xO_2k

    Notare il FORTE accento CISpadano, soprattutto delle ragazze….

    • PinoMamet scrive:

      Ho dato un’occhiata per curiosità, ma non conosco nessuno (sono reggiani! orrore!!) in compenso conosco di quelle parti (di Reggio cioè) una ragazza nordafricana ritenuta da tutti bellissima… perché lo è, anche se non mette il velo.

      Stupisce, sia in video che dal vivo, il fatto che le ragazze arabe o nordafricane siano spessissimo studiose e molto educate e vecchio stile, i ragazzi maschi invece tamarri. Ma a pensarci bene succede anche nelle comunità immigrate in genere, e probabilmente anche negli italiani, ma tra gli immigrati mi pare di notarlo più spesso o più marcatamente.

  39. mirkhond scrive:

    Una delle ragazze poi, non sembra nemmeno egiziana talmente è chiara di pelle…
    Forse un’oriunda circassa o albanese, gruppi che costituivano l’elite militare e aristocratica dell’Egitto mamelucco, ottomano e fino alla cacciata di re Faruk?

  40. mirkhond scrive:

    A proposito di ricorrenze storiche:

    http://www.francocardini.net/

  41. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “La città anatolica del video dei pentolari, mi sembra Beypazari.”

    Ma no, è Istànbul!

    • Peucezio scrive:

      Miguel,
      ma sei sicuro che l’accento va lì?
      Il mio amico italo-turco che vive lì da tanti anni diceva Ìstanbul, e d’altra parte le parole turche in genere sono ossitone, per cui ci si aspetterebbe Istanbùl.
      Come stanno le cose esattamente?

  42. mirkhond scrive:

    Non ci ho azzeccato! 🙂
    Però il carattere pontico-balcanico, è quello!
    Grazie per l’opportuna correzione!

  43. mirkhond scrive:

    “questo è sbagliato, questo va proibito”

    Zanardo

    Dimentichi che Pino sta per entrare in un antichissimo gruppo religioso, noto appunto per una puntigliosissima e rigorosissima casistica! 🙂
    Detto questo, secondo te invece, cos’è sbagliato? Cosa va proibito?
    Il non votare piddì? 😉

    • PinoMamet scrive:

      Un giorno metterò per iscritto i motivi per cui non posso votare PD, e ovviamente non hanno nulla a che fare con la politica, quindi sono seri 😀

      • Francesco scrive:

        no senti, ho appena deciso che se con l’ostruzionismo fermano Renzi e lui si incazza e li manda a casa e si fanno le elezioni, mi asporto il naso e voto PD

        anzi, caccio i due euri e voto pure Renzi alle primarie, se le fanno prima

        e tu diserti?

    • Z. scrive:

      Duca, ho preso atto da tempo della Vostra ossessione maniacale sul PD. E sta bene, ché di fissazioni ciascuno ha le proprie.

      Solo, non capisco cosa diamine c’entra il PD con le mie opinioni sui discorsi di Fanfani riportati da Moi, o con il percorso spirituale di Pino 😀

      • PinoMamet scrive:

        Col mio percorso proprio niente, ma non lo voto stesso 🙂

        certo, il fatto che lo voti tu mi spingerebbe a stare al tuo fianco, per pura simpatia;
        poi se ci si mette anche Francesco, allora, che dire, il PD ha raggiunto davvero la quadratura del cerchio 😉

        purtroppo il PD:
        -è votato da tre o quattro persone che mi stanno sommamente sulle palle, e se ab uno disce omnes , figuriamoci a tre o quattro 😀 per cui credo che tu sia l’eccezione più che la regola 🙂

        -fa le primarie che fa tanto americano, e no grazie;

        -vuole da me del denaro per le suddette primarie, il che cozza col mio percorso spirituale 😀 e urta la mia sensibilità di hidalgo piacentino; mi pagassero loro per la mia presenza!

        -ha avuto Veltroni che parla de cinema;

        -sta inequivocabilmente dalla parte del bene, ovunque sia educato dire che si trovi il bene;

        -si indigna e si vergogna

        -al governo della mia cittadina, è riuscito a far sembrare intelligente l’opposizione, guidata da uno più pirla usciti dalla mia scuola e universalmente noto come pirla, ma questa forse è una motivazione politica e la metto tra parentesi, assieme al fatto che abbia assunto come portavoce particolare del sindaco (in una cittadina di circa due abitanti, regolarmente e abbondantemente pagato) il secondo più pirla della scuola;

        -gli piace “Leuropa” e “Lamerica”, marchi registrati;

        -pensa che l’Italia non sia un “paese normale” e che occorra diventare un “paese normale”, immagino con squadra e righello;

        insomma, è umanamente distante da me, tutto qui.

        Poi io non dovrei dire niente, che ho votato Tsipras sperando fosse di sinistra, e mi ritrovo la Spinelli…
        😉

        • mirkhond scrive:

          Come non concordare, soprattutto su Veltroni, squadre e righelli.
          Che l’ottimo Zanardo purtroppo NON RIESCE A VEDERE, pur di sentirsi ancora qualcosa di VAGAMENTE di sinistra.
          Ma di quella PEGGIORE, de moro di venezia e del relativo caviale! 🙂
          Peccato!

        • Z. scrive:

          A parte che il latinetto è fascista di natura, e proprio come il fascismo può condurre persone intelligenti e brillanti a conclusioni errate – potrei farti una carrettata di esempi al riguardo – posso pure assicurarti che nel PD ci stanno ben altro che solo tre o quattro persone che non posso tollerare. Il che è normale per un partito del 4%, a ben vedere, figurarsi per uno del 40% (necessariamente variegato, così variegato che ci sono più eccezioni che regole, nel bene come nel male). E poi votare quel che voto io non è necessariamente una buona idea: anzi, lo sconsiglio come principio, visto che in passato ho pure votato per l’IDV!

          Il resto sono punti di vista, su alcuni dei quali sono d’accordo. Su altri no: Spinelli è certamente di sinistra, ma anche le persone di sinistra possono essere scorrette, e questo a sinistra si tende a dimenticarlo troppo spesso (e comunque le sono grato sia per un bel libro che ha scritto tre anni fa sia per aver dimostrato agli elettori che cosa sia la Vera Sinistra in Italia. Non credo servirà – l’elettore italiano è recidivo – ma si spera sempre che ci sia qualcuno in ascolto). Inoltre, sostenere che le primarie dovrebbero essere gratis mi sembra un po’ come sostenere che dovrebbero esserlo i tortellini perché mangiare è un diritto di tutti.

          Ma sono questioni di scarso peso, in effetti. Direi quasi irrilevanti.

          Soprattutto su uno non concordo affatto, ma non riguarda tanto il PD. Riguarda il fatto che molti, troppi ormai – anche nel PD, eccome! – cominciano a pensare che non si debba dire che l’Italia non è un paese normale. Dirlo non istà bene, eppoi deprime il PIL. L’Italia sarebbe invece un Paese come tanti: un Paese coi mali del quale si può scendere a patti e patteggiamenti, tra un lambrusco e un culatello, ché tanto alla fine la vita va avanti e siamo un po’ tutti amici.

          In Italia si vota più per estetica che per altro: per anni è andato di moda Berlusconi, ora va di moda Renzi, e domani si vedrà. Quando culatello e lambrusco finiranno e saremo costretti a renderci conto della situazione in cui stiamo continuando a sprofondare forse ci renderemo contro di quanto tempo abbiamo passato a parlare di questioni di puro costume: nulla di male, solo che eravamo convinti di parlare di politica.

        • PinoMamet scrive:

          Minchia Z.

          pensavo che in Romagna foste un po’ più elastici, eh?
          😉

          Mo’ è proibito pure usare un proverbio latino? Sarebbe addirittura fascista di natura?
          Anche quando è chiaramente ironico?

          sai che io trovo un po’ più fascista usare la “fascio card” così a raglio? 😉

          E comunque, a me non mi importa niente se l’Italia sia un paese normale o no.
          Mi spiegassero cosa vuol dire “paese normale”, magari, che così a orecchio penso che non voglia dire positivamente un cazzo, solo che Berlusconi è (era) brutto e cattivo.

          E comunque, fregare due euro per partecipare a un’elezione di partito sarà anche un ottimo esempio di democrazia (non credo, ma ognuno ha le sue idee in merito: anche io le mie, però) ma per fortuna non è ancora obbligatorio.

  44. mirkhond scrive:

    Vorrei che ce li rendessi noti! 🙂
    Magari per trovare conferme alla mia di avversione :), al suddetto piddì….

  45. Moi scrive:

    @ TUTTI (SPECIE @ Z)

    “La Boschi inchioda Renzi a Fanfani”, precisamente !

    http://www.lastampa.it/2014/07/22/italia/politica/e-la-boschi-inchioda-matteo-alleredit-di-fanfani-XZEHMDM86ZyhGccJ18D9iO/pagina.html

    Articolo molto interessante, specie per i Nativi del Berlusocene che (eccezione fatta per i lettori “juniores” informatissimi di’sto blog, naturalmente …) , avendo sentito parlare e letto sempre e solo di Sx e Dx, ignorano l’ esistenza di quella DC che da De Gasperi (1948) al CAF (Craxi-Andreotti-Forlani; 1992) hanno “fatto il bello e il cattivo tempo”.

    Come ? Presto detto.

    Dando a intendere a i’ (p)Popolo che la Corruzione Sistematica e Sistemica fosse il Paradiso in Terra perché … con qualche briciola si agevolava il proprio elettorato inserendolo nel Paradiso FanKazzista a Pensionamento Rapido + Liquidazione Statale. Inutile nasconderlo : anche il PCI EmilianoRomagnolo, per quanto Baluardo del Senso Civico rispetto a resto d’Italia, ne fu contaminato. Irreversibilmente …

    Enrico Berlinguer Vox Clamantis in Deserto … I Nativi del Berlusocene (sempre eccezion fatta per i lettori “juniores” informatissimi di’sto blog, naturalmente …) spesso ignorano l’esistenza di Enrico Berlinguer, e il Documentario di Walter Veltroni (Z … l’hai poi visto ? O hai “archiviato” la memoria di Berlinguer ?) “Quando C’ Era Berlinguer” NON è che abbia colmato di molto questa lacuna …

    http://tg.la7.it/cronaca/berlinguer-commuove-i-vecchi-militanti-pochi-i-giovani-28-03-2014-82280

    E dire che Andrea Scanzi nel successo del Veltroni Regista “ci auspicava” …

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/19/quando-cera-berlinguer-veltroni-regista-convince-piu-del-politico-e-firma-un-gioiello/918634/

    PS

    PD = Partito Democristiano … Z, apri gli occhi ! / avérra j ûc’ !

    PPS

    “Non moriremo Democristiani” [cit.] … e infatti Democristiani si suicidarono.

    • Francesco scrive:

      mai capito quel suicidio, era proprio che senza compromessi, manovre dietro le quinte, disprezzo per gli elettori, bugie, accordi con gli avversari, intrallazzi con tutti non sapevano vivere

      pure quelli per bene come Martinazzoli

      e oggi cercano disperatamente di tornare all’età dell’oro, contro ogni evidenza che non c’è più trippa per gatti

      con i vecchi piccini a tenergli bordone, tolta Sua Maestà Giorgio (avesse 40 anni di meno!)

    • Z. scrive:

      No Moi, non l’ho visto. Tu l’hai visto? nel caso me lo consigli?

      Comunque, non serve neppure aprire gli occhi: se il PD è erede della tradizione PCI e di quella DC – peraltro con un segretario post-DC di gran successo – è evidente che non può che essere un partito con rilevanti elementi democristiani.

      Non vedo lo scandalo, né comprendo la ragione per cui il PD vi ossessiona tutti a questa maniera. Ma so di avere molti limiti…

  46. Tortuga scrive:

    @Mirkhond

    >Il fascino che mi suscitavano… le comparse femminili “messicane”, anch’esse andaluse o romane! 🙂

    Indovino, siempre capelli neri e belle piazzate 😉
    Ma a te piacciono tutte quelle che se ti mollano un ceffone di stendono.
    Com’è sto fatto?!
    Sul tuo carattere starebbe meglio una tenerona delicata … o no?!

  47. Moi scrive:

    @ MIRKHOND

    1)

    Mi pare che la “lochéscion” classica scelta da Cinecittà per gli “Spagheti Western” fosse la Sardegna …

    E comunque pare che la “Lucania” (nome non-istituzionale usato apposta, anziché “Basilicata” …) sia adattissima a “interpretare” il Messico …

    Mi pare altrsì che muhijabat (o come si dice “colei che porta il velo NON mascherante”), con hijab rosso e NON Levantina di aspetto, sia una “Vloggher” (una roba tipo “Bloggher” solo che, anizché scrivere, si parla in digcam …) a sé stante con il nomignolo ironico di “Velina” per via del velo. Se non ricordo male, è una cosiddetta “convertita” … anche se molto più “equilibrata” di Aisha Barbara Farina. Che mi verrebbe da aggiungere “che ci vuol poco” / “si fa presto” ; -) …

    Vi ricordo che iper-etnizzare l’ Islàmme fa i’ (g)gioco dell’ Islamofobi; anche se siete animati da intenzioni benevolenti verso i Migranti …

    2)

    La “combo” di “accento cispadano + giovane età + aspetto NON Levantino + Hijab” … mi fa pensare prima (!) a una giovane ragazza autoctona in cosplay da “Żdåura”di Campagna e poi (!) a una Musulmana. A dire il vero, “al faz’ulàtt in cô” [traduzione il più letterale possibile: “il fazzoletto in capo”] è oramai raro anche nelle campagne cispadane; fin dagli Anni ’60, difatti, è stata innescata dall’ allora PCI la vulgata che il suddetto “faz’ulàtt in cô” servisse solo a proteggere dal sole, “ménga cmé in ciśa” …

    La cosa ha, in effetti, un senso perfettamente politico-dottrinario, visto che la “Casa del Popolo” era espressamente (vedi qualsiasi pagina di Giovannino Guareschi) il Contr’Altare alla “Parrocchia”…

    http://www.storialibera.it/epoca_contemporanea/comunismo_nel_mondo/post-comunismo/articolo.php?id=766

    E, secondo il Messori, il Comunismo ha così sottratto alla Chiesa Cattolica i propri potenziali (!) elementi migliori; comprensibilmente attratti dalla Casa del Popolo in quanto più “Terrena”della Parrocchia.

    PS

    Ammetto che c’è molta più sincera “Fede in Dio” nei Giovini Musulmani che NON in un congruo (alto) numero di quei Piccoli CattoZoticoni che infestano le “Giornate Mondiali della Gioventù” (con ogni probabilità ex Adepti di “Pasqualate” ai GREST) … non di rado con “maragliate” che nulla hanno da “invidiare” alla peggior secolarizzazione.

    • Tortuga scrive:

      >iper-etnizzare l’ Islàmme
      Ma che vuol dire? Non l’ho capito.

      • Moi scrive:

        Be’ … parlare di “musulmani” come “gruppo etnico” …prassi fastidiosamente diffusa, soprattutto per “semplificare” le cose; anche da parte di chi sa che certune cose NON possono essere semplici.

        • Moi scrive:

          Fastidiosa prassi che spesso accomuna paradossalmente i Razzisti e i Buonisti …entrambi sognano difatti ad occhi aperti un mondo ipersemplificato.

    • Francesco scrive:

      magari no, speriamo

      non facciamo i vecchiardi bigotti e reazionari a tutti i costi

  48. Moi scrive:

    @ PINO

    1)

    Negli ambienti Sionisti e ParaSionisti (tipo Krav Maga) dicono che gli Israeliani Veramente Veri (Gente di Natura Profondamente Guerriera; “Il Dio degli Eserciti” … ) preferiscono vivere in un Deserto PostAtomico in Piedi piuttosto che sopravvivere nella Dhimmitudine in Ginocchio … quanti Israeliani, o anche Ebrei, che la pensino così hai conosciuto ?

    Insomma: Gemellaggio Masada-Termopili. E pazienza se a Masada “Misticismo e Tirannia” NON fossero rappresentati né da Serse né da Karah Mustaphah o chi per lui … Semmai, ma se proprio-proprio, dagli Ebrei. L’importante è che il Fondatore Imi Lichtenfeld (un surrogato laicista e secolarizzato di “Mosè” ?!) sia gemellabile con il Re Leonida e il Colonnello Moni Aizik con il Generale Temistocle.

    Tipo “Mad Max” od“Hokuto-No-Ken” … ove soltanto il livello personale di Krav Maga detterebbe la sopravvivenza individuale, nonché la protezione di terzi, deboli e innocenti.

    Oppure, molto più prosaicamente, forse si tratta solo di MinKiaKids infojati col Krav Maga … magari perché in discoteca è pieno di tamarri magrebini più svegli di loro con le gnocchine. Da Goy Emiliano, mi vien da pensarla così, Rabbi …

    http://en.wikipedia.org/wiki/Mad_Max

    (“Mad Max”, per chi NON lo conoscesse …)

    http://www.youtube.com/watch?v=BtA4UkE8kDg

    (“Hokuto-no-Ken”, per chi NON lo conoscesse …)

    2)

    “Stupisce, sia in video che dal vivo, il fatto che le ragazze arabe o nordafricane siano spessissimo studiose e molto educate e vecchio stile, i ragazzi maschi invece tamarri. Ma a pensarci bene succede anche nelle comunità immigrate in genere, e probabilmente anche negli italiani, ma tra gli immigrati mi pare di notarlo più spesso o più marcatamente.”

    [cit.]

    Vero, molto interessante … meriterebbe riflessione. A Bologna, a dire il vero, qualche “Bad Girl” NordAfricana si trova … ma in percentuale bassissima, mentre il Tamarro Migrante NordAfricano è assai diffuso.

    • PinoMamet scrive:

      ” quanti Israeliani, o anche Ebrei, che la pensino così hai conosciuto ?”

      Nessuno! In realtà gli israeliani che ho conosciuto sono altrettanto vari come idee e inclinazioni di qualunque altro popolo.

      In generale direi che gli israeliani (pur con l’avvertenza di cui sopra) non hanno alcuna particolare propensione al “martirio”.
      I momenti storici in cui vi sono stati costretti, come Masada appunto, sono celebrati e ricordati, ma non ho mai sentito nessuno proporre Masada come modello da imitare
      (non ci sono, che io sappia, canzoni o opere popolari che la ricordino, a mo’ dell’eccidio di Kerbala nella narrativa islamica, le ta’zieh iraniane ecc.)

      Anzi una delle cose che rende l’esercito israeliano poco “simpatetico” agli osservatori esterni è proprio questa quasi assoluta mancanza di “mistica delle armi”, della “bella morte”, del “martirio” ecc.
      Di conseguenza c’è pochissimo “romanticismo” al modo della Legione Straniera, dei legionarios spagnoli (che invece portano il Cristo Morto in processione, per dire) e così via.

      Sembra un esercito di un paese comunista, per tante cose.

      • Francesco scrive:

        beh, diciamo che gli israeliani sono ebrei con l’intenzione di vincerle, le guerre, e non di fare belle morti

        il che è spiegabile anche dal fatto che non hanno dove ritirarsi, in caso di sconfitta

        • mirkhond scrive:

          Ci sono sempre gli U$A, no? 😉

        • PinoMamet scrive:

          ” beh, diciamo che gli israeliani sono ebrei con l’intenzione di vincerle, le guerre, e non di fare belle morti”

          ti dirò, secondo me c’entra pochissimo essere ebrei o meno, e forse c’entra poco anche il non avere uno spazio in cui ritirarsi.

          Secondo me c’entra molto di più la fondazione dell’esercito israeliano, che è molto recente e riflette la mentalità del XX secolo, nuda e cruda, senza “relitti” romantici di epoche passate;
          il fatto che l’ideologia dei fondatori fosse socialisteggiante e pragmatica prima, “americana” e pragmatica poi;
          la mancanza di tempo necessario a sviluppare tradizioni e miti.

        • Francesco scrive:

          Mirkhond

          temevo che qualcuno lo scrivesse, speravo di no

          ciao

      • mirkhond scrive:

        “Sembra un esercito di un paese comunista, per tante cose.”

        Il suo nucleo fondatore infatti era khazaro!

  49. mirkhond scrive:

    No, casomai il ceffone lo mollano ad altri, per difendere me, il loro bambino indifeso! 😉
    Scherzi (relativamente) a parte, non capisco perché una matrona non debba essere tenera, ed uno sfilatino un angelo…. 🙂

    • Tortuga scrive:

      Anvedi! Capitto mi hai! Non l’avevo colto il punto! 🙂
      Però ti dissi che il lui-bambino con la lei-materna-protettiva porta qualche controindicazione.
      Guarda cosa ci tocca fare cosa ci tocca, anche prendere a ceffoni per difendervi.
      Ma si, dai, un pochino si, in fondo qualche volta piace anche a noi fare le mache 🙂

      • mirkhond scrive:

        Se ti leggi La Disubbidienza di Alberto Moravia, capirai che NON è come pensi! 🙂
        A me i ceffoni NON piacciono! 🙂

        • mirkhond scrive:

          I ceffoni dati a ME, ovviamente!
          Nel romanzo di Moravia, Luca un ragazzo di 15 anni, quasi 16, in quella che dovrebbe essere la più bella età :), viene invece colto da una terribile depressione di stampo manicheo, che si trasforma in una grave malattia respiratoria…
          E da cui verrà salvato da una POSSENTE ed ABBONDANTE infermiera di 50 anni, vestita tutta di bianco dalla testa ai piedi, come una simil-monaca, come costume infermieristico femminile degli anni ’20, ma che una notte gli insegnerà a fare l’amore, mostrandogli le sue possenti grazie e ridonandogli l’amore per la vita, come una seconda e nuova mamma.
          Come poi Luca la considererà sempre….
          ciao!

        • Tortuga scrive:

          Ora ho capito.
          Sigh!
          Ma ora tu quanti anni hai che non mi ricordo?

        • mirkhond scrive:

          42, Tortuga.

        • Tortuga scrive:

          Quindi per realizzare il tuo risveglio alla vita ci vorrebbe circa una 62enne, accontentandoti 55.
          A questa età non in molte conservano le “grazie”.
          Comunque dovresti uscire un po’ di casa e frequentare qualche luogo, forse incontreresti e nel caso, vada per il risveglio alla vita 😉

        • Tortuga scrive:

          E comunque avere le idee chiare in merito a cosa mi farebbe bene mi pare già una buona cosa 😉

        • Tortuga scrive:

          Ripensandoci un po’ … ma anche una coetanea che non ti sembri propriamente “quella figura lì” non ti risveglierebbe bene lo stesso?
          Deve proprio per forza dare questo senso di maternità?

  50. mirkhond scrive:

    Rispondevo a Tortuga, mente il Moi ci buttava altri suoi pipponi… 🙂

  51. mirkhond scrive:

    “Mi pare che la “lochéscion” classica scelta da Cinecittà per gli “Spagheti Western” fosse la Sardegna …”

    Per quel che mi risulta, in Sardegna fu girato un solo spaghetti Western, nel 1968.
    Il grosso venivano girati a Taberna del Almeria, in Andalusia, dove esiste un deserto, che puo’ anche ricordare quelli de più meridionale Maghreb!
    Quelli invece, più a risparmio, venivano girati in provincia di Roma.

  52. mirkhond scrive:

    “La “combo” di “accento cispadano + giovane età + aspetto NON Levantino + Hijab” … mi fa pensare prima (!) a una giovane ragazza autoctona in cosplay da “Żdåura”di Campagna e poi (!) a una Musulmana.”

    Comunque, parlano un italiano con un forte accento cispadano, e dunque, almeno da un punto di vista linguistico, mi sembrano ben integrate.
    Se le emiliane, rimaste cattoliche (o immigrate ortodosse e copte) fossero come queste ragazze, forse un pensierino di passare da quelle parti, potrei anche farcelo… 😉

  53. Moi scrive:

    Mah, lei-lì … se NON è Levantina, da quelle bande lì, sarà CeltoSlavoGalàta, o TuranicoCaucasicoRussa, o IranianoAryoUcrainoKhazara … oppure sono geni Pleiadiani degli Annunaki ancora in circolo, benché molto recessivi 😉 nel DNA umano.

    • mirkhond scrive:

      Moi

      L’Egitto, dal IX al XX secolo dopo Cristo, fu dominato se non da dinastie, certamente da aristocrazie mamelucche, formate dai quadri superiori di gran parte di queste milizie di schiavi-soldati.
      Molti dei quali erano Turchi altaici, ma anche iranici centroasiatici (forse prima del compimento dell’Islamizzazione in quelle aree iraniche), caucasici, soprattutto circassi (le cui donne erano molto ricercate perché considerate belle), e infine albanesi.
      Questi ultimi presenti dopo la conquista ottomana dell’Egitto (1517), e soprattutto a partire da Mehmet Alì (1769-1849) di Kavalla in Macedonia, e fondatore nel 1805 dell’ultima dinastia egiziana, che sarebbe durata fino al 1952-53!

    • PinoMamet scrive:

      Non so di preciso a chi vi riferiate, quelle che ho visto io nel video erano normali ragazze arabe…

      o gente, ce n’è anche di chiare e anche (orrore, Mirkhond! 😉 ) di bionde;
      spesso vedo passare mamme foulardate con bambine non ancora foulardate, e una percentuale piccola, ma non piccolissima, di queste bambine (e dei bambini ovviamente) è formata da bionde/i, perlomeno nel senso che il termine ha in Italia (=castani 😉 )

      • mirkhond scrive:

        Tieni presente il discorso sui mamelucchi e sulla schiavitù in genere, e la cosa non stupirà.
        Però, in relazione almeno all’Egitto, di chiari non ne vedo moltissimi, almeno stando alle immagini televisive e a quelle in internet.
        Comunque, riguardo al video, mi riferivo alla prima ragazza, quella con l’hijab rosso, e che il Moi ha preso proprio per emiliana… 🙂

        • Moi scrive:

          ergo in cosplay da zdàura 😉 …

        • mirkhond scrive:

          cos chè?

        • PinoMamet scrive:

          Cosplay è una parola composta di inglese, inventata dai giapponesi 😉

          cos(tume) play, cioè giocare a divertirsi indossando costumi.

          In realtà il termine cosplayers è nato per indicare quelli che indossano costumi tratti da manga o comunque fumetti;
          in senso dispregiativo vedo che lo si usa (o perlomeno lo usa Moi 😉 ) in riferimento a tutte le persone che sarebbero “travestite” da sè stesse, o insomma che pensano che l’abito faccia il monaco 😉

  54. mirkhond scrive:

    L’aspetto non levantino ce l’ha solo la ragazza con l’hijab rosso.
    Quella al centro (che poi non mi lascia indifferente… 😉 ), invece l’aspetto mediorientale ce l’ha eccome!
    Sia pur con forte accento emiliano!

  55. Moi scrive:

    A proposito di Egitto …

    Sherif ElSebaie quei giovani EgizioReggiani NON li sponsorizza, anzi li ignora …

    E, sugli ultimi eventi sanguinosi di Gaza, sorprenderà molti che frequentano ‘sti schermi … però in negativo :

    http://salamelik.blogspot.com/2014/07/gaza-e-legitto-perche-urge-abbattere.html

  56. Moi scrive:

    @ Z

    http://www.youtube.com/watch?v=B14ILFzQE6k

    Cuperlo e Civati … ma perché, sulla falsariga di Alfano, non fondano NCS, NuovoCentroSinistra ?! Paura che gli parta lo scranone da sotto al culo o cosa ?!

    • Francesco scrive:

      stanno già al governo in posizione subalterna

      che lo farebbero a fare?

    • Z. scrive:

      Su Civati mi rifiuto di spendere più di una riga: questa.

      Quanto a Cuperlo, dove deve andare? Il PD, per ora, è l’unico partito italiano non monolitico. Direi anzi che è l’unico partito italiano, tout court.

      Per ora, dicevamo. Per il futuro si vedrà, e vedremo cosa deciderà Cuperlo.

  57. Moi scrive:

    Immigrant Intégréscion Ze Emìlian U’éi :

    http://www.youtube.com/watch?v=-wx15QfACK0

    5:57 _ 6:29 😉

    • mirkhond scrive:

      Bella ragazza!

      • Moi scrive:

        T’an l’ arcgnoss brisa ? 😉

        • mirkhond scrive:

          Eh?

        • Moi scrive:

          Ma dài … ti metti a strolgare il galloitalico di Sicilia e poi fingi di non capire quello tra il Panaro e la Misa 😉 ?

        • mirkhond scrive:

          No, NON HO CAPITO NIENTE!

        • Moi scrive:

          Non la riconosci ?

          PS

          … Ma come fai a riconoscere il galloitalico vestigiale di Sicilia senza comprendere quello più strutturalmente connotato come tale ?!

        • mirkhond scrive:

          Quando tu e Zanardo parlate in bolognese qua dentro, io NON vi capisco.
          Comunque, che cos’avresti detto?

        • Moi scrive:

          Gli è sempre lei : Aya Radwan … la bella Egiziana NON Levantina di aspetto.

        • mirkhond scrive:

          Quanto al Lombardo di Sicilia, credo di averlo già accennato, sentendolo a me sembra Pugliese con qualche inflessione ligure e siciliana.
          Dico inflessione ligure, solo a furia di ascoltare il vernacolo della Bernarda con le caricature su Heidi, Mazinga, Rambo, il Dotto House e Braccio di Ferro, tutti regolarmente sottotitolati in italiano!
          Cosa che invece non ho ancora avuto il piacere di ascoltare in Bolognese, che caricature di anime e film nel vostro vernacolo sul tubo non ne ho viste! 🙂

        • mirkhond scrive:

          Sì, non l’avevo riconosciuta.
          Nel video che hai postato tu, sembrava un’altra ragazza….

        • Z. scrive:

          Duca, che Iddio vi mostri misericordia!

          Io parlo il romagnolo, non il bolognese!

          Sono abbastanza simili perché io capisca bene il bolognese parlato – e pure scritto se non ci sono troppi segni egittografici 😀 – ma sono dialetti con cadenze e accenti diversi tra loro.

          A dire il vero, ci sono grosse differenze anche tra le diversi regioni della Romagna: il dialetto di Fusignano e quello di Cesena credo suonerebbero decisamente diversi anche alle tue orecchie.

  58. mirkhond scrive:

    Tortuga

    Ma io mi riferivo a quando ero più giovane…
    Poi conosco una donna che ancora a 68 anni mi attizzava (perché sembrava avere 48-50 anni), ma non divaghiamo…. 😉
    Oggi, certamente, sarei felicissimo se una mia coetanea, o anche più giovane, mi volesse bene…
    Del resto Giuditta Meregalli aveva 29 anni, quando iniziò a fare da seconda mamma, al vecchio maresciallo Radetzky, che ne aveva 69.
    Nella gelida Milano del 1835….

  59. mirkhond scrive:

    Non basta uscire di casa, purtroppo.
    Bisogna avere anche un lavoro, guidare la macchina, e tanta, tanta, tanta fortuna…..

    • Z. scrive:

      Guidare la macchina non serve. Conosco diversi tue coetanei che non hanno la patente e nessuno di loro è single!

      E non tutti i disoccupati che conosco sono single: quelli che lo sono, a dirla tutta, non lo sono certo perché manca loro il lavoro…

      • mirkhond scrive:

        Diciamo che è sfortuna, o Zanardo?

        • Peucezio scrive:

          La sfortuna non c’entra, è solo questione del modo di porsi.
          Si tratta di mostrare molto interesse per una donna: ci sarà quella che non ne vuole sapere e quella che raccoglie.

        • mirkhond scrive:

          E poi uscire di casa per andare …dove?
          In discoteca?

        • mirkhond scrive:

          Quale donna accetterebbe la mia situazione?

        • PinoMamet scrive:

          Mi’, più di quante tu creda!

        • Peucezio scrive:

          “E poi uscire di casa per andare …dove?”

          E’ possibile che uscendo di casa ne conosci qualcuna, come è possibile di no.

          Ma stando in casa, è sicuro al 100% che non conosci nessuna donna!

          Mi sembra un buon motivo per uscire.

        • mirkhond scrive:

          Non so dove andare.

        • Francesco scrive:

          portala anche solo a vedere un paio di anticaglie, di cui però conosci origine, commitenti longobardo-bolognesi, muratori importati dall’Aquitania, architetto arabo ex-schiavo eccetera eccetera … farai colpo

        • Z. scrive:

          Duca, io non posso rispondere alla tua domanda (su quale donna accetterebbe la tua situazione) perché non conosco la tua situazione.

          Non ti chiedo neppure di parlarne, naturalmente: sono cose private di cui uno parla se e quando vuole, non quando glielo chiedono gli altri.

          Posso solo assicurarti che, per trovare una donna che ti voglia bene, non sono necessari né il lavoro né la patente.

        • Peucezio scrive:

          “Non so dove andare.”

          1) Ci saranno circoli di appassionati di storia, conferenze, presentazioni di libri in libreria.
          2) Biblioteca. Puoi leggere un sacco di libri di difficile reperibilità e nello stesso tempo, se ci vai assiduamente, conosci gente e ragazze.
          3) Chiesa russa. Una delle più belle chiese ortodosse d’Italia, visto che, come sai, è una delle poche costruita intenzionalmente come tale e non adattata a posteriori. Lì di sicuro non mancano stupende ragazze russe, ucraine, ecc.
          4) A zonzo, via Manzoni, via Sparano, Bari Vecchia, vie del centro in genere: prendi un po’ d’aria, cammini (che fa sempre bene), vedi un po’ di facce e, chissà mai, fai qualche incontro. E puoi fare un salto in Laterza o in Feltrinelli, dove puoi anche metterti a leggere, sostare, e anche lì ci sono fanciulle.
          5) Parrocchia cattolica: anche lì c’è gente di tutti i tipi, preti più o meno progressisti o conservatori, ma sicuramente col clero cattolico attuale puoi trovare molti punti di contatto: sono tendenzialmente a favore degli immigrati, della tolleranza verso l’Islam e, a maggior ragione, verso le altre chiese cristiane, comprese quelle orientali… Certo, c’è anche il prete fasullo, finto buonista, che vuol far vedere di essere attento agli altri e magari pensa solo aracimolare soldi per la sua parrocchia ecc., ma c’è anche quello autentico. Hai mai conosciuto don Felice (se è ancora vivo), a Mungivacca? Ma anche in Cattedrale ci sono ottime persone, ricordo di aver conosciuto un professore di matematica, di famiglia barivecchiana, persona veramente di cuore, sensibile, intelligente.
          In una parrocchia tra l’altro potresti fare del volontariato: occuparsi dei guai degli altri è una medicina eccezionale per dimenticarsi dei propri.

          Insomma, sono solo degli spunti: in una città di quattrocentomila abitanti si possono fare un’infinità di cose.

        • habsburgicus scrive:

          @Peucezio
          di sicuro non mancano stupende ragazze

          mah..sono terre molto laicizzate, dubito che le sventole frequentino la chiesa..quante sono le italiane bone a farlo, anche in zone dove resta un po’ di religione formale ? (dunque Toscana esclusa..e non solo :D)
          però, paradossalmente, questo sarebbe un buon motivo per andarci (oltre a quelli culturali)…per verificare di persona !

          P.S: nel lontanissimo 1987, da ragazzo, vide una ragazza di bellezza stratosferica (inimmaginabile..altro che supermodelle e vallette :D) in una chiesa a Smolensk, in Russia…però credo fosse lì per “turismo”, non per devozione..
          un’altra chiesa era ancora chiusa, all’epoca, sempre a Smolensk..e c’era dai vetri che spiava 😀 la religione non era ancora stata riabilitata
          città poverissima (illo tempore), negozi vuotissimi..il socialismo applicato 😀
          e un interesse, oggi impossibile da far credere, per il raro “capitalista” (come ci chiamavano :D) in quelle lande…i giovani ti fermavano, chiedevano sigarette..un altro mondo..che non c’è più
          oggi, da quanto ne so, i russi ridono dell’Italia !
          sic transit gloria mundi

        • Peucezio scrive:

          Mah, alla parrocchia la gente si avvicina per svariati motivi, non foss’altro che per socializzare e fare vita di quartiere.
          Alla parrocchia vicino casa mia, a Milano, l’oratorio è pieno di ragazze: la maggior parte saranno molto tiepide religiosamente, ma la gente, soprattutto i giovani, è gregaria, tende ad aggregarsi e dove ci sono spazi per farlo, lo fa.
          E a Bari, per quel brevissimo periodo in cui bazzicai la Cattedrale, le ragazze c’erano eccome. E anche sveglie, per niente bigotte.

  60. Moi scrive:

    Minicorso per Turisti :

    http://www.youtube.com/watch?v=BIha-s35sDQ

    ENG.
    ITA.
    BUL.

  61. mirkhond scrive:

    “Abbiamo deciso che il criterio è un altro?
    Bene, quale? Io non l’ho capito.”

    E’ lo stesso discorso che faceva Giovanardi a Manconi, sul perché sì ai matrimoni dei culattoni e delle lesbiche e no alla poligamia.
    Alché Manconi rispose che la seconda : non fa parte della nostta tradizione!
    E perché la prima sì?
    I fratelli muSSulmani sbagliano a ridurre a torciere le chiese copte.
    E’ il Frangistan e certi suoi ideologi che meriterebbero di essere inceneriti!

    • mirkhond scrive:

      Zanardo a 16 anni, quando era una ragazzo socialista puro, e non un derivato liberale in seguito alla perdizione pci guidata da occhetto e d’alema:

      http://youtu.be/49Iq0qRCR0Y

      • mirkhond scrive:

        Molto bella, la caddy maruchein du maroc (o della Nubia? ;)), che assiste amorevolmente, e forse, (lontano dai riflettori del Torne Estense :)), svezza lo Zanardo, facendone un uomo….
        Poi, molto poi, purtroppo venne il suo seguire i cattivi maestri della deriva LIBERALE del fu pci….. 🙂

      • Z. scrive:

        Sul golf la penso come Vittorio Feltri: che spreco quei prati, ci si potrebbero fare campi di calcio bellissimi!

    • Moi scrive:

      A proposito di “Relativismo Matrimoniale” :

      http://www.antoniosocci.com/2006/06/perche%E2%80%99-no-il-matrimonio-con-le-scimmie/

      di Antonio Socci

      • PinoMamet scrive:

        Questa mi pare una minchiata, però in effetti il discorso sul multiculturalismo c’entra.

        E- e questo non è un discorso legale-giuridico, ma di sentimento, sia chiaro- capisco un po’ anche i tradizionalisti, schieramento che non mi ha mai entusiasmato in niente, che anzi ho sempre avversato, e che mi sento perciò di poter difendere disinteressatamente.

        Voglio dire, se vanno bene gli usi di tutte le “tribù”, allora perché quelli della mia no??

        L’europeo di cultura cristiana eterosessuale maschio sembra sempre che debba fare buon viso a cattivo gioco, accettare qualunque richiesta di difesa delle tradizioni altrui, e delle innovazioni altrui, mentre tutto quello che fa o ha fatto lui è brutto, retrogrado, fascista e così via.

        Certo è un’esagerazione, bisogna distinguere, e così via, ma capisco che l’impressione che il conservatore europeo ne ricavi sia questa;
        è il suo mondo mentale, sono i suoi valori di riferimento, a essere smantellati, a ritmo sostenuto, mentre quelli degli altri gli si chiede sempre di “accettarli”.

      • mirkhond scrive:

        Socci e i suoi amici però, dovrebbero allora prendersela coi derivati sessantottini TUTTI INTERNI al Frangistan che li ha GENERATI, invece che dare in testa ai vari fratelli muSSulmani (orroreeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!), che invece lottano duramente contro gli sfasci sessantottini che i sisi vorrebbero esportare con la forza tra i loro popoli!

        • Francesco scrive:

          Socci lo fa sicuramente, però si arrabatta anche a difendere i cristiani orientali massacrati dai coraggiosi combattenti islamisti

          e a ribadire la condanna della Chiesa per tutte le guerre in Medio Oriente dalla prima guerra del Golfo

          mi sembra giusto riconoscerglielo

        • mirkhond scrive:

          Peccato però che abbia appoggiato gli strami di bu$h in Iraq.
          Grazie ai quali sta avvenendo il massacro dei cristiani orientali, che dice di avere tanto a cuore!

        • Francesco scrive:

          Socci? davvero? un ciellino che appoggiò Bush jr?

          credevo di essere stato l’unico (e avevo ancora ragione, solo che il disastro era già esploso per l’ignavia di Bush sr)

        • mirkhond scrive:

          Non vedevi excalibur nel 2002-2003?
          Socci arrivò a prendersela persino con Giovanni Paolo II!

        • Francesco scrive:

          Davvero? hombre vertical, viste le sue origini e il suo ambiente.

          Epperò alla fine aveva ragione il Santo Papa … o è colpa di chi fece solo metà del lavoro? non riesco a rassegnarmi alla rassegnazione (o Saddam Hussein o l’ISIS ), o forse non riesco ad avere abbastanza Fede.

          Ciao

    • habsburgicus scrive:

      A proposito di copti, ed Egitto 😀
      Ho letto il blog segnalatoci da Moi
      Certo che l’autore ce la deve proprio avere con ‘sti kattivissimi Fratelli Musulmani..che gli avranno mai fatto ? 😀
      Comunque in parte ha ragione…
      Logica vuole, però, che allora difenda anche lo Scià, o meglio lo critichi per essere stato TROPPO POCO repressivo, in modo da terrorizzare gli islamici..e questo mi fa tornare alla mia adolescenza, quando ero molto pro-Scià 😀 col tempo ho rivalutato la Repubblica islamica (specialmente il coraggioso Ahmadinejad) ma ogni tanto il mio vecchio “amore” per lo Scià riaffiora 😀

      P.S
      Fra al-Sisi e Nasser mi pare ci sia un abisso
      Nasser massacrava sì gli islamici ma era un grande uomo, paragonabile (quasi) ad Atatürk che giustamente Miguel definisce l’unico rivoluzionario VINCENTE del XX secolo
      Sadat almeno ha ricuperato il Sinai (e questo il blogghista lo dice)..e, sapendo che quelli là, amano prendere e non dare :D, è pur sempre qualcosa di puro rispetto..io amo dire che Sadat da un punto di vista EGIZIANO è un grande, da un punto di vista ARABO è un porco 😀 dipende dai punti di vista in cui ci mettiamo 😀
      Ma, al-Sisi..suvvia..quello è un umile valletto 😀 un servo infimo, di basso rango, di chi controlla l’unico Stato con armi nucleari dell’area 😀 si cerchino altri “eroi” 😀
      Un po’ di decenza..capisco che ad alcuni gli islamici non piacciano, e li vogliano vedere imprigionati e magari e massacrati 😀 ma almeno si scelgano dei campioni con un po’ di rispettabilità..citava Assad padre..quello se non altro era un grande e non “leccava” il posteriore a nessuno !
      Per il resto, blog senza dubbio interessante

  62. Moi scrive:

    @ PINO

    Quindi nell’Esercito Israeliano (“Tsahal” ?) manca del tutto una figura analoga al “Cappellano Militare” ?

    • PinoMamet scrive:

      No, esiste il “rabbinato militare” (credo che i soldati drusi, musulmani e cristiani abbiano anche i loro cappellani, ma non sono sicuro; se è per questo non so neanche se l’Esercito Italiano abbia dei “cappellani” per le religioni diverse da quella cattolica…)

  63. Moi scrive:

    1974 :

    Amintore Fanfani

    http://www.youtube.com/watch?v=uDwbP4DanIk

    VS

    Gianni Morandi

    http://www.youtube.com/watch?v=hg4cBFJXOkM

    su i’ (d)Divorzio !

  64. Moi scrive:

    @ HABSBURGICUS

    ElSebaie riassume quasi 10 anni di esperienze personali “islamologiche” in 2 scorrevoli post :

    http://salamelik.blogspot.com/2013/09/mi-sedetti-dalla-parte-del-tortoi.html

    http://salamelik.blogspot.com/2013/10/mi-sedetti-dalla-parte-del-tortoii.html

  65. mirkhond scrive:

    Aya Radwan, egiziana emilianofona :

    http://youtu.be/KPMRr_J2g2g

  66. mirkhond scrive:

    E Jasmine, egiziana con forte accento romanesco:

    http://youtu.be/zebuFNV9gyk

  67. Moi scrive:

    Ma “Radwan” ha lo stesso etimo di “Ritvan” , no ? 😉

  68. habsburgicus scrive:

    letto…
    capisco le sue posizioni, in generale..e, come ho detto, potrei addirittura avere una (limitata) simpatia
    quelle che non comprendo, è l’appoggio a un al-Sisi !
    sarò “nazionalista” io, ma per me fa ancora differenza se un dittatore opera per la Nazione o come servo
    ecco perché ammiro Atatürk, Nasser e lo stesso Scià, approvo Assad padre, rispetto Saddam (e l’abile Re Hussein di Giordania…ho sempre avuto un debole per gli hascemiti :D), approverei addirittura Gheddafi (se non avesse fatto agli italiani quel che ha fatto in 1969-1979), ma non posso rispettare un al-Sisi..sino a prova contraria (che, temo, non verrà :D)

    a meno che l’autore ritenga al-Sisi indispensabile per salvare l’Egitto da una catastrofe…
    e che ritenga Morsi un mostro…
    onestamente Morsi, nel suo breve “governo” non mi è sembrato così cattivo e pericoloso, anzi, diciamola tutta, mi è sembrato un debole (e indeciso) ..
    se Morsi fosse stato un Khomeini, stia tranquillo che oggi in Egitto si applicherebbe la shari’a, molti generali riposerebbero più o meno in pace in qualche coemeterium, e non ci si prostrerebbe di fronte al vicino 😀
    ma, appunto, Morsi era un poveruomo, non un Khomeini !..non il malevolo islamista che ci vogliono far credere !
    ed è questo che, con tutta la buona volontà, non riesco a comprendere !
    ripeto..se al-Sisi..fosse almeno un patriota..resterebbe un golpe ingiusto, senza motivazioni ma avrebbe un senso storico..così non è, pero !
    intendiamoci io non sono egiziano..facciano loro quello che vogliono..
    possibilmente, però (se al-Sisi fallisce) non si trasferiscano a milioni in Italia 😀

    • mirkhond scrive:

      Condivido.
      Io invece che spero che ne vengano a milioni per ridurre a torciera questo frangistan di merda, e che finalmente abbelliscano le popolazioni norrene, con massicci meticciamenti.
      A partire dalla pisciatissima Lituania! 😉

      • Moi scrive:

        “Pisciatissima” … che significherebbe ?

        Mirkhond, ma scusa … non ti viene il dubbio che ti ritroveresti in un Puglistan tutto islamizzato de-cozzalizzato, modello Teheran come minimo ?

        • mirkhond scrive:

          Magari!

        • mirkhond scrive:

          Significa slavatissima.

        • Moi scrive:

          E quindi vorresti negrizzare/beduinizzare/levantinizzare/musogiallizzare ecc …la Bellezza Baltica per fare un dispetto a Habsburgicus ?

        • Peucezio scrive:

          Il fatto è che Mirkhond non si rende conto che l’unico risultato sarebbe di borghesizzare e “frangistanizzare” masse di africani, mediorientali ecc.

          L’unica colpa dell’imborghesimento è il benessere e basterebbe che si tornasse a un’economia di sussistenza perché anche i biondissimi lituani ritornassero ad avere lo stesso spirito di uomini del Medioevo.
          D’altronde il Medioevo c’è stato anche lì, come in Scandinavia, in Islanda ecc. E vivevano immersi nel misticismo cristiano non meno che da noi e probabilmente più che nel Vicino Oriente, che allora era ricco, pieno di scambi, cosmopolita, colto e anche un po’ vizioso e decadente (non fra i pastori nomadi del deserto, certo, ma nelle città sì).

        • mirkhond scrive:

          Sono attratto da deserto Peucezio.
          E poi, appunto il medioevo è finito. Nel male e nel bene.
          Quanto alla Lituania, l’unica cosa che davvero mi affascina è la sua lingua, la cui onomastica mi ricorda tanto quella ittita.
          es.
          Ittita:
          Apaliunas=Apollo?
          Attarsiyas=Atreo?

          Lituano:

          Alfonsas=Alfonso
          Vasilauskas=Basilio

        • mirkhond scrive:

          E poi, scusatemi, ma perché vi fa tanto schifo se a me le bionde NON piacciono?
          E’ una colpa?

        • Francesco scrive:

          Mirkhond

          qui nessuno ha mai pensato di biondizzare a forza la Turchia, l’Egitto e la Persia perchè preferisce la Monroe alla Loren

          tu invece vorresti imporre col sangue il contrario!

          🙂

        • Peucezio scrive:

          Mirkhond,
          “E poi, appunto il medioevo è finito.”

          Il Medioevo non è finito.
          Il Medioevo, oltre che un’epoca storica, è una categoria dello spirito, e come tale è sempre attuale.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Il Medioevo è un periodo storico fino a prova contraria.

          Aspetto con ansia questa prova contraria, ben rendendomi conto che i reazionari degli ultimi due secoli sono sempre stati tutto fuorché medievali 😀

        • Peucezio scrive:

          La prova che non sia un periodo storico difficilmente l’avrai mai.
          E comunque non ragiono per prove, ma per suggestioni, se le vuoi raccogliere, bene, se no cavoli tuoi, capirai che mi cambia.

          Sui reazionari: può essere: in genere si rifanno alla Controriforma. Ma nulla vieta di andare più indietro.
          E comunque intanto c’è una reazione, in quanto c’è un’azione. Qui interessa ciò che c’è al di là, anzi, al di qua dell’una e dell’altra.
          Ciò non toglie però che la reazione abbia una legittimità intrinseca che l’azione non ha, infatti anche la legge contempla la legittima difesa, ma non la legittima offesa.

      • habsburgicus scrive:

        i reazionari degli ultimi due secoli sono sempre stati tutto fuorché medievali

        OQUAM=occsione quasi unica di accordo con Mauricius 😀
        sono d’accordo…certo se, volessi fare le pulci, al posto di “reazionari” scriverei “anti-liberali, anti-rivoluzionari” aut similia, poiché “reazionari” implica un giudizio di valore negativo (che è il suo..ma non il mio :D), però lasciamo stare 😀
        per citare il Papa del Concilio (stasera son proprio buono 😀 senza scherzi, ho sempre detto di avere nonostante tutto una certa simpatia per lui) guardiamo a ciò che ci unisce e non a ciò che ci divide

  69. Moi scrive:

    @ HABSBURGICUS

    Oltre al Divorzio che implicò l’aborto che implicherà i matrimoni fra persone dello stesso sesso … cos’altro avrebbe profetizzato, il Padre Spirituale di Maria Elena Boschi ossia Amintore Fanfani ?

  70. habsburgicus scrive:

    @Tortuga
    almeno fra le prime due, sì
    detto sin dall’epoca

    e il “digiunatore” ce lo ricorda ancora oggi sempre !

  71. Moi scrive:

    @ Z

    Mi pare che per l’aborto tu la faccia troppo faciloneristica …

    Ad esempio, NON c’è libertà di dibattito … visto che se vuoi vedere di che si tratta devi per forza andare in internet, lontano dai Poteri Forti dei “Tecnosauri” TV e Giornali.

    • Z. scrive:

      Cioè, che succede se ne parli? Ti arrestano? Ti frustano?

      Oppure – la butto lì, eh – i politici preferiscono parlarne poco perché sanno che gli italiani potrebbero togliere loro il voto? 😀

  72. mirkhond scrive:

    “Mi’, più di quante tu creda!”

    Forse lei? Che bello!

    http://youtu.be/mScYBkYa8cA

  73. mirkhond scrive:

    “E quindi vorresti negrizzare/beduinizzare/levantinizzare/musogiallizzare ecc …la Bellezza Baltica per fare un dispetto a Habsburgicus ?”

    Provando un’attrazione istintiva per la pelle bruna, gli occhi e i capelli neri….sì!
    Purtroppo non potendo emigrare in Siria, Palestina, Egitto e Nubia…. 🙂
    Persino nell’Anatolia centro meridionale e sul Golfo di Alessandretta, che sarei al settimo cielo!
    Che Creta, stando alle descrizioni di Pino, purtroppo non è la porta del Medio Oriente e dell’Egitto, come ingenuamente crdevo!

    • Francesco scrive:

      ma lasciare in pace i poveri lituani e prendere veramente quella nave per Corfù? e poi Alessandria? magari Beirut?

      così scopri che tutto il mondo è paese e la smetti con sogni che sono peggio degli incubi di Khomeini, oltre a essere falsi?

      escitene a caccia di donne, altrochè! come dice Torturga, la statistica è con te

      • mirkhond scrive:

        Ma tutto il mondo E’ paese! 🙂
        Però in alcuni, OGGI è difficilissimo andarci, se non si è coraggiosi o incoscienti…..
        Fosse per me, sarei partito da una vita!

        • habsburgicus scrive:

          OGGI è difficilissimo andarci,

          non è proprio così..
          senza dubbio in alcuni è pericolo, ma in altri ci si va senza problemi (ad onta delle TV :D)

          per esempio, la Turchia è sicura (addirittura l’Est)
          la Giordania non presenta problemi
          Il Cairo e le zone turistiche dfell’Egitto sono abbastanza tranquille
          Cipro greca è tranquilla
          Cipro turca ancor di più (ma devi andarci via Turchia..in realtà oggi la frontiera pare aperta, ma con molte formalità)
          Tunis, nessun problema particolare
          Marocco, ancor meno
          Iran, più tranquillo di quanto si creda (almeno Teheraz, Isfahan, Shiraz, Persepoli, financo Qom e Mashhad)

          certo
          Libia, Siria, Iraq sono da evitare assolutamente !
          Libano pure (in parte…vi sono anche luoghi sicuri)

        • mirkhond scrive:

          “Il Cairo e le zone turistiche dfell’Egitto sono abbastanza tranquille”

          Egitto tranquillo?
          Questa mi giunge nuova!

        • habsburgicus scrive:

          era delimitato..Cairo e zone turistiche..il resto, no (anche se poi i media esagerano)
          comunque puoi non crederci…o, ancor meglio, informarti da qualcuno che ci sia stato da poco e che abbia informazioni recenti e obiettive…

        • Francesco scrive:

          fosse per te, non partiresti mai!

          fortuna che ci siamo noi a romperti le scatole … vedi Has

          che poi viaggiare è bello, è prima di partire che ci si fa mille problemi

      • mirkhond scrive:

        Cosa sarebbe falso?

      • mirkhond scrive:

        Non so cacciare.

      • mirkhond scrive:

        Di corfù non me ne frega niente!

  74. mirkhond scrive:

    Lei NON porta il velo (sob!) ed ha una voce da delinquente :), però mi attizza:

    http://youtu.be/MB469Cc_DjU

  75. Moi scrive:

    Quest’altra ragazza araba invece coniuga modernità e tradizione :

    http://www.youtube.com/watch?v=bTQak4022Ao

  76. mirkhond scrive:

    Scandinavia, in Islanda ecc.

    Che mi sembra che siano posti che NON ti attirano poi tanto, giusto?

  77. habsburgicus scrive:

    Pat Buchanan, uno dei più lucidi e anticonformisti columnist della destra USA (già collaboratore di Nixon e Reagan), fiero avversario dei due Bush, preoccupato dell’immigrazione…predice la fine dell’America e rimpiange i tempi di Eisenhower e Kennedy quando l’America era una Nazione…
    http://buchanan.org/blog/brazil-north-america-6695

    • habsburgicus scrive:

      P.S
      alcuni giorni fa (forse domenica) facevo io il paragone fra Nord America e Brasile..ebbene, non l’ho preso da Buchanan..ci siamo rrivati indipendentemente 😀 e non mi dispiace che un ex-candidato alla presidenza REP (per ben due volte) sia giunto a conclusioni non dissimili dalle mie 😀

    • Francesco scrive:

      quando ha scritto “9 americani su 10 avevano antenati europei” perchè si vergogna a dire “avevano la pelle bianca” ho smesso di leggere

      che poi, appena prima di lui il problema erano italiani e spagnoli, cattolici e socialisti … poco prima gli irlandesi, cattolici e ubriaconi

      insomma, una solenne messe di minchiate

  78. mirkhond scrive:

    Eh, questo meticciato!
    Quanta paura che fa…. 🙂
    Marcello Pera ha fatto scuola, con mio immenso rammarico!

  79. habsburgicus scrive:

    P.S 2
    Buchanan è cattolico, rara avis fra i REP duri (almeno una volta)

  80. mirkhond scrive:

    Un cattolico…razzista!
    Un ossimoro!

    • habsburgicus scrive:

      credo che lui rifiuti tale epiteto…e, forse, a ragione

      • mirkhond scrive:

        Uno che rifiuta l’immigrazione, non teme il meticciamento?
        E dunque al mio paese si chiama RAZZISTA!
        Che per un cattolico, cioè uno che crede in un Cristianesimo UNIVERSALE, come UNICA E’ LA RAZZA UMANA, dovrebbe essere un ossimoro, l’essere razzista!
        Però c’è gente che a questo mondo, sta male se non si crede SUPERIORE agli altri in virtù di un colore della pelle, una cultura, una “razza” ecc. ecc.

        • daouda scrive:

          BOH Mì te certe volte sei veramete allucinante. L’internazionalismo si può avere solo se si ha cura delle nazioni.
          L’universalismo è ben altra cosa. Per dire… 2+2 è una cosa universale. Che il prima sia prima del dopo, è universale.
          La natura umana in sé invece è GENERALE.
          La differenza è abissale.

        • mirkhond scrive:

          ??????????????????????????

        • daouda scrive:

          il nazionalismo rientra senza alcun problema nel concetto di Chiesa nazionale nella figura del Primate ( il concetto patriarcale è su fondazione petrina )

        • mirkhond scrive:

          “BOH Mì te certe volte sei veramete allucinante.”

          Il bue che dice cornuto all’asino!

        • daouda scrive:

          No no. Quando parli de storia apprendo. te apprendi quando te se dice che per definizione un popolo non più aversi nell’universale.
          La prima umanità neanche era sessuata , e poteva avere popoli?
          Inoltre lì, la natura umana, cos’era se non quel che doveva ergo essa stessa nella sua più congrua generalità?
          La specificazione particolare è successiva, e d tante cose, e dà i popoli.
          Il cristianesimo è la religione di Ishawara in terra, non la religione di uno che è arrivato al sesto cielo o di un Visnù.
          In ciò sta la sua Universalità.
          I popoli, non c’entrano proprio na cippa.

  81. habsburgicus scrive:

    mitico articolo storico di Buchanan che gli procurò l’ostracismo da tutti i salotti
    http://buchanan.org/blog/did-hitler-want-war-2068
    si schiera contro il ciurcillume 😀 e questo, lo sapete, per me lava gli (eventuali) peccati 😀

    • Francesco scrive:

      disgustoso

      storicamente prima che politicamente

      come dire, ci sono bugie che, poverine, neppure hanno le gambette per strisciare

      no, seriamente, gente così è da spedire in Alaska per 10 anni, prorogati alla bisogna, a cercare il vibranio e l’adamantio. senza processo, senza remore, senza dubbi. magari con gli animalisti nello stesso vagone piombato, per cogliere due piccioni con una fava

      • daouda scrive:

        Quindi non sono stati i sovietici a volere la Guerra? Bah Francé, pure te sei strano…

        • daouda scrive:

          Che poi l’attacco italiano alla Grecia fu tutto tranne che ragionevole…ed ampliò di molto il bacino della guerra.

        • Francesco scrive:

          carissimo

          da dove viene quel quindi?

          grazie

        • daouda scrive:

          Sappiamo tutti che Hitler era il grimaldello sovietico per conquistare l’europa fino alla Francia.
          Forse ci scordiamo che tutta Europa era con Hitler, egli è stato l’abile paravento per una strategia diabolica, coordinata con gli angli.
          Ad ogni modo l’attaco italo-germanico ha impedito che i rossi arrivassero ben più in là di dove si sono fermati, QUINDI, onore al merito.
          L’URSS è entrata in guerra nel 39 o sbaglio?
          Sei talmente anticomunista che ti scordi sempre i fabiani, chissà perché?

      • habsburgicus scrive:

        onestamente non ti capisco, caro Francesco…
        intendiamoci, lungi da me sostenere che Buchanan sia stato storicamente corretto e che non abbia commesso errori/ini/oni (adesso non ho voglia di analizzare frase per frase…se volete, fatelo voi :D)..ma l’essenza, parlo anche di altri articoli, è incontrovertibile, ed esatta (e pure coraggiosa)
        il tuo churchillismo, anti-assismo e anti-germanesimo è esagerato (e tipico dei “sinistri”, non dei “destri” come tu sei, o ti vanti di essere)…poi, contento te..tanto quel che è stato, è stato e non possiamo più farci nulla
        ma almeno qualche “dubbio”, no ?

        P.S
        @Dauda
        no, i sovietici non hanno voluto la guerra..ma contavano di approfittarne (chiamali fessi :D)
        obiettivo dei bolscevichi era che Germania ed Occidente si dissanguassero, come nella I GM in una lotta a morte (con i rossi alla finestra)..poi la Germania avrebbe perso, per sfinimento, e i sovietici avrebbero colpito la Germania alla schiena, marxistizzandola più o meno gratis..ecco perché ci fu il Patto del 23 agosto 1939 (che contava su uno scoppio della guerra, dunque in un certo senso la “favorirono”, ma storicamente non è esatto dire che i sovietici la vollero..mai ci sarebbe stata senza l’ostinazione stupida polacca, gli errori dei tedeschi e la lucida e criminale follia di certi circoli britannici, con sponde oltre oceano)
        però ci fu Barbarossa 😀 (non quello che punì Milano)
        ma parliamo della I GM, non della II GM, dai !

        • daouda scrive:

          Scusami ma nel 39 non hanno invaso la Polonia? Ossia, non hanno iniziato assieme ai nazisti la guerra ponendosi come aggressori?

        • habsburgicus scrive:

          c’è chi può e chi non può, mio caro Daouda..
          loro può 😀 (per parafrase un mitico presidente di calcio..vabbè quello disse, io può, ma non stiamo a cercare il pelo dell’uovo :D)
          Stalin si pappò mezza Polonia gratis e mise basi in Baltico, sempre gratis (lo annetterà poi l’anno dopo)..ma nessuno gli dichiarò, o anche solo minacciò, guerra…diciamo che, chi sappiamo noi, scelsero di trattare tuttò ciò come occupazione di res nullius 😀 alla faccia dei gonzi polacchi, che già avevano fatto la loro parte, fornendo il casus belli 😀
          l’invasione, pardon l’arrivo :D, delle truppe sovietiche in Polonia avvenne solo il 17/9/1939, 14 gg dopo la dichiarazione di guerra franco-britannica alla Germania., NON simultaneamente ) i tedeschi attaccarono il 1/9/1939)
          ciò era previsto negli accordi segreti con il Reich e anzi (assurdamente) i tedeschi pure li sollecitarono ad intervenire 😀 (verso 9-10 settembre)
          probabilmente perché i tedeschi, sempre ingenui, credevano che così facendo gli occidentali avrebbero dichiarato guerra anche all’URSS..
          se è così, si sbagliavano (e non è l’ultima volta)
          cane non mangia cane (lo disse anche Mussolini, nel 1919, spiegando le vere ragioni della sconfitta dei bianchi in Russia)
          e coloro che avevano il vero potere in Occidente avevano molto, troppo in comune con i sovietici, sin dall’inizio di quell’esperienza tragica !

        • daouda scrive:

          Asburgico scusa eh. Che l’Urss occupò la parte orientale della polonia dopo la germania ce lo sapevo anche io.

          Volevo solo far presente che, guardacaso, ai sovietici dall’inizio non gli ha mai rotto le scatole nessuno, sia in Ucraina che nel Caucaso od in Mongolia.
          Volevo anzi ricordare soprattutto che Hitler , suo malgrado, ha lavorato per la distruzione dell’indipendenza delle nazioni europee.
          Da un altro punto di vista però, se non avesse attuato l’operazione barbarossa , forse anche noi assieme ai francesi avremmo avuto il comunismo, il che significa che io perlomeno non sarei esistito per dire.

        • daouda scrive:

          tu dii poi che i sovietici non volevano la guerra. Asburgico stai parlando dei comunisti.
          Anzi ti dirò di più…siete talmente tonni che quando rispolverano la resistenza patriottica ci credete pure! Vedi Putin difatti.
          Ma lo sai o non lo sai che un comunista può dire proprio ciò che tu vuoi sentirti dire?
          Solo che ragiona sempre col coltello in tasca mentre ti abbraccia.
          Il tepo delle ideologie è finito, svegliatevi!

        • Francesco scrive:

          Hasburgicus

          mettiamo da parte Buchanan e dimmi quale è l’essenza corretta secondo te

          io vedo un pazzo anticomunista che nega il 50% dei fatti relativi a Hitler (quelli noti e veri, non le tesi sui grimaldelli) con toni degni della RSI o delle SS

          gente di cui ho la stessa stima del compianto Montanelli

          ciao

        • daouda scrive:

          asburgico che poi scusame eh, i comunisti hanno abbondantemente parlato del fatto che non vedevano l’ora de fà guerre imperialiste.
          E lo scrivevano nei libbri e nei giornali.

        • habsburgicus scrive:

          mettiamo da parte Buchanan e dimmi quale è l’essenza corretta secondo te

          senti, Francesco, facciamo così
          dimmi tu la versione corretta, secondo te (fra l’altro così l’intero blog avrebbe il privilegio di conoscere il pensiero di Franciscus sulle origini della II GM)
          poi io ribatto, all’uopo 😀
          va bene ?

          P.S:
          però. diplomaticamente parlando, è più (tragicamente) affascinante la prima
          e anche più importante..anche se a prima vista non si direbbe

        • Francesco scrive:

          un imbecille furioso dotato di talento oratorio e psicopatia molto grave, cavalcando il risentimento comprensibile del mondo germanico e la paura della decadenza dell’Europa continentale, ha scatenato un bagno di sangue

          il resto mi paiono dettagli, compreso il suo gemello orientale più fortunato

          ciao

        • habsburgicus scrive:

          @Francesco (e tutti coloro cui interessa)

          Apprezzo la tua ricostruzione fantastorica..anche se non ha il pregio dell’originalità, perché è quello che la più bassa (anche allora c’era di meglio disponibile :D) propaganda anglosassone sosteneva sin dagli anni bellici 😀

          La “realtà” (ammesso che sia già possibile ricostruire la realtà) è che AH, dopo fortunati successi negli anni precedenti (senza alcun spargimento di sangue), desiderava risolvere l’ultimo problema territoriale ancora in piedi (tranne l’Alto Adige cui aveva rinunciato di buona voglia; e l’Alsazia-Lorena cui rinunciava per evitare l’odio dei francesi anche se non di buona voglia), cioè Danzica (in anni passati riconosciuta come tedesca pure da Lloyd George) e, forse, qualche annesso (ritengo peraltro che se i polacchi avessero acconsentito alla cessione di Danzica, sin da subito, anzi gliel’avessero offerta, avrebbe seppur di malincuore garantito TUTTO il resto..e gli annessi, non ci sarebbero stati :D)..di fronte alla mobilitazione polacca (marzo 1939), alla persecuzione della minoranza tedesca e soprattutto della tracotanza mostrata dai polacchi verso il Reich, Hitler decise di prendersi Danzica (e gli annesi ad ogni costo) per una questione di prestigio…per ulteriore garanzia, decise di firmare un Patto capestro con Stalin (in cui il suo mortale nemico otteneva gratis teritori immensi..in caso di guerra, che Hitler sperava non ci fosse :D) in modo da impaurire gli occidentali e spingerli alla ragione..forse se l’Italia avesse fatto il suo dovere minacciando l’intervento, Laval sarebbe riuscito a rovesciare Daladier garantendo la pace in Francia e i bellicisti britannici, pur bestemmiando :D, avrebbero dovuto per il momento cedere e far buon viso a cattivissimo gioco..non fu così, Daladier riescì a prevalere sul pacifista Bonnet e seppur di malavoglia la Francia si pose agli ordini di Londra…il governo britannico decise quindi di andar sino in fondo, sfruttare il conflitto tedesco-polacco iniziato il 1/9/1939 come pretesto e il 3/9/1939, alle 11.00, dichiarò guerra al Reich (i francesi, chiaramente con poca voglia, lo faranno 6 ore dopo, alle 17.00)..chi ha trasformato una guerricciola ai confini orientali in una guerra mondiale ? i tedeschi ? no, i britannici..da allora tutto era fissato..la Germania si trovava in una situazione difficile peché l’intervento USA era già sicuro fin dal 1939 (se è per questo dal novembre 1938 😀 quando Roosevelt scatenò il finimondo sulla “notte dei cristall”..mentre quando linciavano i negri nel Mississippi, non risulta che Italia e Germania si ingerissero nella politica USA), semplicemente all’epoca non lo si riteneva ancora necessario
          Nel maggio-giugno 1940 contro ogni aspettativa Hitler batté la Francia..ma, contrariamente a quanto credi tu, l’Inghilterra non fu mai in pericolo..il pericolo era solo per il Reich anche allora (seppur minore)
          Hitler sperò che Churchill, la cui unica politica era quella dell’odio, fosse rovesciato e l’Inghilterra facese la pace..sarebbe stata la soluzione più logica, per i britannici..l’India sarebbe rimasta britannica altri 30 anni ! eh no, Churchil l scelse la guerra totale e ordinò i primi bombardamenti terroristi sulle città tedesche per spingere Hitler alla rappresaglia (e sfruttare poi ciò, Coventry ecc, presso i gonzi americani)..in più divenne presto evidente che Churchill contava su Stalin (invio del laburista Sytafford Cripps come Ambasciatore a Mosca) pe colpire al momento opportuno la Germania alla schiena
          Vi eano 2 strategie
          N° 1, quella giusta (non attuata.,.,anche per colpe nostre, ma non solo.. di attaccare in Mediterraneo con tutte le forze per impadronirsi di Suez e mettere in ginocchio Londra, contando sul fatto che Stalin (che pure avrebbe colpito alle spalle avesse potuto) NON l’avrebbe fatto nel 1941 – per un motivo semplice perché non era fesso, e la Germania era allora troppo forte 😀
          N° 2, fare il gran gioco d’azzardo, e puntare su una distruzione totale dell’URSS in tre-quattro mesi..se riusciva era scacco matto a Churchill (e al suo mentore Roosevelt)..un Tripartito, potentissimo dall’Atlantico al Giappone satrebbe stato al riparo da ogni cosa..e avrebbe avuto il tempo per costruire armi micidiali per insegnare finalmente l’educazione ai bonzi di New York (che controllavano la loro marionetta Roosevelt :D), qualora si fossero ostinati a volere la guerra..dunque l’idea di Hitler non era in sé assurda..ma era azzardatissima (anche perché non si ottenne il previo consenso dei nipponici, con i quali forse riusciva)..se infatti non riusciva ? Hitler non vole pensarci, incrociando le dita
          La Storia disse che l’azzardo folle non riuscì..e da fine 1941 la Germania aveva tecnicamente peso la guerra..tutto il resto è la logica, e crudele, sequela cheporterà al 1945, anzi a Norimbega, cioé alla fine del’Europa..

          P.S 1
          Nel 1939 AH desiderava prendersi Danzica, allearsi con la Polonia (certo un’alleanza-dominanza :D) e poi insieme ai polacchi, ai finnici, ai romeni aggredire già nel 1940 i sovietici per distruggere il comunismo..quella sì era la guerra che Hitler voleva, su quella non c’è alcun dubbio :D..nulla gli costò di più che il patto con i bolscevichi nel 1939 e lo disse anche a Mussolini in lettera la notte fa 21 e 22 giugno 1941, alla vigilia di Barbarossa che fu per lui una liberazione
          P.S 2
          Naturalmente ho omesso molto, anche fatti fondamentali, ma non posso per il tuo piacere scriverti un libro 😀

        • habsburgicus scrive:

          P.S 3
          la mia tastiera (un po’ arrugginita :D) spesso non segna alcune lettere..ecco il perché della scomparsa di molte doppie, della r, ecc
          scusatemi

        • habsburgicus scrive:

          P.S 4
          poi, se fosse dipeso da me, io avrei lasciato, per il momento lo status quo a Danzica e non avrei messo a repentaglio tutto per una questione tutto sommato secondaria….
          non avrei dimenticato i polacchi, però 😀 semplicemente li avrei cucinati a fuoco lento, con gli interessi..ad esempio eccitando l’irredentismo ucraino in Galizia 😀 e, montando i lituani, su Vilnius (allora in mano ai polacchi; sarà Stalin a restituirla a Lituania nell’ottobre 1939) 😀

        • Francesco scrive:

          AH come dolce agnellino mi pare fantastoria più a che a sufficienza

          ma la sottovalutazione della notte dei cristalli mi puzza

          non mi convinci assolutamente

        • habsburgicus scrive:

          e chi ti vuole convincere ?
          tieniti le tue “certezze” 😀
          ricordati però , se per te il “fascismo” (in senso alto del termine) è il Male Assoluto, che un grande ruolo nello sconfiggerlo, è stato svolto da Stalin…
          onde, dovresti essere comunista 😀 marxista-leninista duro e puro 😀

        • Francesco scrive:

          Il Male Assoluto non esiste, metafisicamente esiste solo il Bene Assoluto.
          Nella Storia, di Assoluto si è data solo l’Incarnazione, tutto il resto è relativo, compresi il fascismo e il comunismo.
          I meriti di Stalin nello sconfiggere il nazismo coesistono le colpe proprie. Peraltro, credo che senza rivoluzione bolscevica non si sarebbe stato neppure il fascismo e poi il nazismo. Sarebbe mancato l’Orrore che spinse molti ad accettare camicie nere (e brune).

          Ciao

        • Francesco scrive:

          x Hasburgicus

          non mi convincono moltissimi elementi della tua ricostruzione storica, non solo l’impostazione ideologica

          ciao

  82. mirkhond scrive:

    “Il fatto è che Mirkhond non si rende conto che l’unico risultato sarebbe di borghesizzare e “frangistanizzare” masse di africani, mediorientali ecc.”

    Il fatto è che i tuoi amici come salvini, temono invece l’esatto contrario!
    Oltre al fatto di essere COSTRETTI A SPARTIRE que quattro sghei di merda, che animano tante battaglie “identitarie” di questi signori.

    • Francesco scrive:

      Mirkhond

      1) sputare meno su quei quattro sghei, vista l’avidità con cui li concupisci

      2) per fortuna il progresso economico esiste e non ha nulla a che vedere con la spartizione dell’esistente

      3) ciò detto, pure il progresso economico si può perdere e ridursi alla miseria interi paesi

      4) il che non vedo come potrebbe accadere, con le dimensioni attuali dell’immigrazione

      5) Salvini è un pirla

      • habsburgicus scrive:

        ed è liberal-democratico 😀
        ma non deve stupire….fu il liberale Morel che si oppose strenuamente all’intervento britannico nel 1914 (e prima difese i neri congolesi contro le angherie di Léopold II)…fu il liberale Lord Loreburn che, nel 1919, in un suo libro “How the war came” (pur ancora troppo anti-tedesco per i miei gusti, per mancanza di documentazione e per il clima dell’epoca) che, in linguaggio allusivo, distrusese il bellicismo di Grey (e Churchill), che portarono all’intervento nel 1914…
        e fu il liberale William Ewart Gladstone a proporre l’Home Rule all’Irlanda..
        e fu il liberale Lord Rosenbery (per quanto imperialista, questo) a mettere in guardia dalle conseguenze della politica antitedesca..Lloyd George ci racconta che nel 1904, subito dopo l’Entente Cordiale, incontrò il vecchio Lord Rosebery che disse sarcastico, più o meno..siete contenti adesso ? avete l’intesa con la Francia (Lord Rosebery notoriamente non amava gli sbruffoni galli) ma, ricordate, ciò porterà alla guerra con la Germania

  83. mirkhond scrive:

    E comunque io parlavo di una immigrazione guidata da gente come i fratelli muSSulmani :), per ridurre questo frangistan di merda ad una torciera.
    Sulle cui ceneri, ricostruire una società più religiosa…
    Un sogno?
    Forse sì.
    Certamente un INCUBO per i vari salvini, marine le pen, antonio socci, marcello pero, giuliano ferrara, daniela santanché ecc. ecc.

    • habsburgicus scrive:

      forse un incubo per noi, non per loro
      quelli con i loro soldi se ne scapperebbero in Australia 😀
      e la shari’a ce la sorbiremmo noi !

      • mirkhond scrive:

        Ma non un incubo per me, che vedrei finalmente compiere le mie vendette contro chi mi ha fatto del male, costringendomi ad una vita SENZA AMORE!
        Magari avvenisse davvero, ma purtroppo, temo l’effetto corruzione franchizzante, senza una forte dirigenza stile fratelli muSSulmani!
        Che ovviamente i governi di questo merdaio, ben si guarderanno dal far entrare per i motivi che hai ben elencato!

    • Francesco scrive:

      e gli altri 450 milioni di europei, senza dubbio

      saluti

  84. mirkhond scrive:

    e la shari’a ce la sorbiremmo noi !

    A questo scenario però Peucezio non crede, solo per farmi dispetto! 🙂

  85. Tortuga scrive:

    @Hasb e Moi

    Scusate ma che correlazione vedete voi fra

    1. nella realtà
    – divorziare
    – abortire

    2. nella teoria sociale e legislativa
    – emanare una legge che consente il divorzio
    – emanare una legge che depenalizza e regolamenta l’IVG

    Nella realtà la catena di consequenzialità dei rapporti causa-effetto è una cosa.
    Nella fantasia di – chi avete detto che era? – già non me lo ricordo più, Fanfani? … come di chiunque altro le cose possono assumere delle configurazioni anche fantasmagoriche.

    Quale è, nella realtà, la correlazione concreta “diretta” fra le due cose?
    Fatemi degli esempi concreti.

    Quali eventualmente sono le correlazioni “indirette” e per quali tramiti e medium passano?

  86. Moi scrive:

    @ TORTUGA

    E’ tutto molto più semplice di come lo poni … mi viene in mente una UAARata che “il Buddhismo è una religione che sostituisce l’ Amico Immaginario con i Segoni Mentali !” 😉

    Il discorso di Fanfani (ma provvederanno a decontestualizzarlo e a spacciarlo per il contrario di ciò che intendeva …) era che se cade l’indissolubilità della famiglia scatta l’ individualismo più sfrenato. In molte scuole pare che abbiano abolitola Festa del Papà (ma NON della mamma) perché già in III Element _ Pardon: III Primaria (orrendo anglismo seppur “latinato” !) _ i cinni i cui genitori NON siano divorziati sono una rarità estrema.

    Per questo Mirkhond confida nell’Islam come Apocalisse Purificatrice che faccia ripiombare l’Occidente a prima (!) degli Anni Sessanta !

  87. Moi scrive:

    @TORTUGA

    Sull’ aborto ho detto solo che sui mezzi d’informazione “da Novecento” NON ti mostrano cos’è … solo su internet (finché le Mummie Accademiche non riusciranno a metterle il bavaglio !) si può vedere che roba l’è.

    Del resto, l’argumentum a favore dell’aborto è sostanzialmente, come sostiene Francesco Agnoli (che non credo che sbagli tanto, almeno in ‘sto caso) un’ Allegoria Marxista :

    Bambino Partorito = Prodotto Finito
    Uomo = Padrone
    Donna = Operaia
    Aborto = Sciopero

  88. Moi scrive:

    Insomma, quelli che la Secolarizzazione è un Orrore Sulfureo , ma … piuttosto che venirne salvati dall’Islam, preferiscono tenersela.

  89. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    ” già in III Element _ Pardon: III Primaria (orrendo anglismo seppur “latinato” !) _ i cinni i cui genitori NON siano divorziati sono una rarità estrema.”

    Veramente qui dispongo di una lunga aneddotica tale da fare ormai statistica, tra i genitori delle scuole – mi viene in mente una sola coppia divorziata (nel senso che i genitori hanno divorziato ma sono innamoratissimi l’uno dell’altra e seguono con grande attenzione i figli) ma moltissimi genitori non sposati.

    • Tortuga scrive:

      Da come l’hai messo sembra che hanno divorziato fra loro due (non ciascuno da un precedente coniuge) ma continuano ad essere innamorati 😀

      Poi la rileggo meglio, forse non ho capito 😀

    • Francesco scrive:

      Scuola privata di suore, a Milano, non centrale nè periferica, non carissima nè economica, divorziati a gogò.

      E pure mamme single tra le insegnanti, se è per quello.

      E’ in questi casi che capisco Mirkhond ma non approvo la sua soluzione: se vogliamo i barbuti e le intabarrate recuperiamo i nostri, mica importiamo quelli tardivi e modernisti degli altri!

  90. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    “Da come l’hai messo sembra che hanno divorziato fra loro due (non ciascuno da un precedente coniuge) ma continuano ad essere innamorati :D”

    Proprio così.

    A sposa B, fanno due figli.

    A divorzia da B.

    A e B si vogliono un gran bene e sembrano la coppia più innamorata del quartiere e stanno dietro ai figli insieme e sono sicuro che non abbiano altre storie.

  91. habsburgicus scrive:

    Prosegue il viaggio diplomatico nel luglio 1914…cento anni fa esatti la situazione divenne espressamente pericolosa (il 24 luglio è cruciale soprattutto San Pietroburgo)

    24/7/1914, h. 10.00: Sazonov arriva da Carskoe Selo; Schilling (Šilling) subito gli comunica che in prima mattinata era giunto un telegramma da Belgrado che confermava quanto riferito da Montereale la sera prima; “c’est la guerre européenne”, risponde Sazonov
    24/7/1914, mattino: Berchtold convoca il principe Kudašev (Inc Aff russo) e lo informa; il Kaiser lo critica “del tutto superfluo ! provocherà un’impressione di debolezza ..” così come critica la rinuncia ad aspirazioni territoriali (che asino ! egli deve riprendere il Sangiaccato altrimenti i serbi arriveranno all’Adriatico)
    24/7/1914, h. 11.00: Szápáry (Amb asburgico) da Sazonov, che si mostra relativamente calmo (maschera, annota il Kaiser al rapporto di Pourtalès); gli consegna copia della nota alla Serbia
    24/7/1914: colazione di Sazonov con Paléologue (Amb francese), Buchanan (Amb britannico) e Diamandy (Ministro romeno…si noti questo ! la Romania era ancora alleata con la Triplice e già il suo rappresentante concertava con l’Intesa; infatti ciò fu taciuto nei rapporti pubblicati di Buchanan e Paléologue, e si seppe solo in seguito alle rivelazioni bolsceviche sul “Krasnyj Arkhiv”); si discute dell’ultimatum alla Serbia
    24/7/1914, h. 15.00: Consiglio dei Ministri russo; decisa in principio mobilitazione di 4 distretti (Odesa, Kyïv, Moskva, Kazan’) e delle due Flotte, contro l’Austria-Ungheria (e non contro la Germania) PASSO DRAMMATICO, PREMATURO E CARICO DI CONSEGUENZE chi difende la Russia dovrebbe pensare a ciò, ma lo so sono parole al vento 😀
    24/7/1914: Sazonov, dopo il Consiglio, vede Spalajković (Ministro serbo) ad inizio 1944 lo stesso Spalajković, ormai vegliardo, si schierò apertamente per il Reich contro Tito (tutti i giornali ufficiali e ufficiosi lo riportarono), la notiza destò commozione negli ambienti serbi perché il suddetto era un fanatico panserbo e se si schierava per Hitler (e Nedić) contro Tito, i serbi pensarono, forse non aveva torto
    24/7/1914, h. 19.00: Sazonov vede Pourtalès (Amb tedesco), che gli presenta una nota in cui il Reich dichiara di non essere stato a conoscenza dell’ultimatum austro-ungarico, pur esprimendo appoggio e si schiera per la localizzazione del conflitto; in quel momento arriva l’Amb. francese Paléologue che, non volendo incontrare Pourtalès, si reca nel gabinetto di Schilling e poi, uscito Pourtalès, si reca da Sazonov; Sazonov dichiara a Pourtalès “l’odio non risponde al mio carattere; io non ho odio nei confronti dell’Austria, ma disprezzo” e continua dicendo che l’Austria non cercava che un pretesto per “asfaltare” (avaler) la Serbia “in quel caso la Russia farà guerra all’Austria”; Pourtalès nota l’odio appassionato, nazionalista e particolarmente religioso di Sazonov verso l’Austria-Ungheria e che ciò potrebbe essere pericoloso

    24/7/1914: Lichnowsky da Grey, che ritiene imminente il pericolo di guerra europea qualora l’Austria-Ungheria invadesse la Serbia; parla di guerra a 4, e Lichnowsky lo sottolinea (Russia, Francia vs Germania e Austria-Ungheria), ma il Kaiser annota “dimentica d’Italia” auspica un allungamento dell’ultimatum e, in caso di tensione fra SPB e Vienna, una mediazione di GB, F, I e D; al Foreign Office si ritiene poi che Vienna sottovaluti la forza militare della Serbia e si riteneva incerta l’attitudine della Romania [ipocriti ma mica fessi questi inglesi; anche l’Italia credo non l’abbiano “dimenticata”..loro sapevano, per canali massonici :D]
    24/7/1914: Tschirschky all’AA (Auswärtiges Amt); scrive che a Vienna si ritiene che non si avrà a contare con il Montenegro, dal punto di vista militare [e, sbagliarono, anche se il MNT intervenne solo a Grande Guerra iniziata]
    24/7/1914: Wedel (Ministro della Corte imperiale) all’AA; Wilhelm II vuole che Wangenheim si adoperi per l’alleanza turca (come i turchi desiderano); Jagow gli telegrafa lo stesso giorno

  92. mirkhond scrive:

    “chi difende la Russia dovrebbe pensare a ciò, ma lo so sono parole al vento :D”

    Forse, non si poteva fare diversamente, dati gli schieramenti e gli interessi geopolitici di allora.
    La Russia non avrebbe mai potuto abbandonare la Serbia al suo destino senza reagire, una volta messosi in moto il meccanismo delle ritorsioni militari.
    Seppur comprensibili dal punto di vista austro-ungarico!

  93. mirkhond scrive:

    “Spalajković (Ministro serbo) ad inizio 1944 lo stesso Spalajković, ormai vegliardo, si schierò apertamente per il Reich contro Tito (tutti i giornali ufficiali e ufficiosi lo riportarono), la notiza destò commozione negli ambienti serbi perché il suddetto era un fanatico panserbo e se si schierava per Hitler (e Nedić) contro Tito, i serbi pensarono, forse non aveva torto”

    Aveva solo paura di guai peggiori. Tipo la fine dell’egemonia serba sulla futura ricostituenda Jugoslavia.
    Nedić non era un ammiratore di Hitler, ma solo un pragmatico che cercò di mettere la Serbia okkupata dai tedeschi (1941-1944), in una situazione meno grave.
    In realtà, esattamente come i cetnici, di Ravna Gora e oltre, sperava anche lui nello sbarco alleato.
    Che non ci fu, per i mutamenti di stategia imperiale alleata, ormai tesa verso Tito, che, insieme Stalin, pur tra orrori inauditi, aveva sostenuto il peso MAGGIORE del conflitto contro Hitler, nell’Europa dell’Est.
    Cosa che in troppi tendono a dimenticare, dopo il crollo dell’Urss e del bolscevismo….

    • daouda scrive:

      Ma infatti questa è la dimostrazione che URSS ed USA sono sempre andati a braccetto.
      Ed anzi, ancora oggi è così, ma per i polli c’è contrapposizione.
      Io vi dico che neanche in caso di guerra tra U.s.a. e Russia attuale ci sarebbe contrapposizione, anzi…

      • Francesco scrive:

        vabbè, allora devi spiegare cosa significa la parola “contrapposizione”

        grazie

        • daouda scrive:

          quale contrapposzione può esserci tra una pseudo elité che ragiona in termini economico-sociologici ed un’altra che ragiona in termini geo-strategici ( non geopolitici come dicono gli stupidi )?
          Manca l’àmbito ideologico-politico…ed il terzetto è fatto…

  94. mirkhond scrive:

    strategia

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      L’autore spara un bel po’ di errori sulla teologia cattolica. L’eresia e l’idolatria sono di per sé blasfeme, in quanto tributano culto a ciò che non deve essere adorato, come la Morte, appunto. Poi se l’autore non è cattolico perché si interessa su ciò che la Chiesa considera non cattolico?

  95. Miguel Martinez scrive:

    Per Habsburgicus

    “onestamente non ti capisco, caro Francesco…”

    Il dramma di Francesco è che lui fa di tutto per essere un conformista, in tempi che però cambiano.

    E lui cerca di mantenere insieme tutti i pezzi, dalla necessità di invitare i cugini fino al quarto grado al matrimonio, alla superiorità della lingua inglese; dal disprezzo per i poveri al politicamente corretto; dall’antipatia per le religioni diverse dalla sua all’idea che la religione è un fatto privato; dall’anticomunismo all’odio per gli anticomunismi che non ce l’hanno fatta.

    Unica costante, un altruistico amore non ricompensato per i ricchi.

    Per il resto, è un bravo ragazzo.

    • habsburgicus scrive:

      chapeau, Miguel 😀

    • Francesco scrive:

      E lui cerca di mantenere insieme tutti i pezzi, dalla necessità di invitare i cugini fino al quarto grado al matrimonio, alla superiorità della lingua inglese; dal disprezzo per i poveri al politicamente corretto; dall’antipatia per le religioni diverse dalla sua all’idea che la religione è un fatto privato; dall’anticomunismo all’odio per gli anticomunismi che non ce l’hanno fatta.

      1) bastavano quelli di primo grado, famiglia numerosa … 😀
      2) e questa da dove viene? è sintetica e la so meglio del latino ma ci sono due lingue da uomini (greco classico e tedesco) e una da donne (francese)
      3) falso e offensivo, solita roba da comunisti 🙂
      4) ridicolo, sul politicamente corretto sono Er Monnezza
      5) libero, non privato; simpatia ma non verità
      6) detesto comunismo e fascismo, anche se ne riconosco alcuni meriti. l’esito mi è indifferente
      7) colla vostra … sui ricchi spandete un odio a prescindere e infantile

      però vi voglio bene lo stesso

      😀

  96. mirkhond scrive:

    Un ritratto di Francesco di una lucidità da complimentarmi!
    Condvisibile al 100%

  97. mirkhond scrive:

    Quello che Daouda vorrebbe fare ai komunisti

    Tratto dal film romaico Demeni kokkini klosti, e ambientato durante la lefki tromokratia (terrore bianco) delle forze monarco-fasciste con l’appoggio angloamericano, contro i partigiani dell’Eam-Elas, dopo l’accordo di Varkiza del 12 febbraio 1945, in cui i comunisti dovevano deporre le armi.
    Ecco lo spettacolo, di come il capitano fascistoide Mikas, tratta i suoi connazionali che avevano il torto di non pensarla come lui.
    Buona visione, Dauda:

    http://youtu.be/BY73Tyv3mbg

    • daouda scrive:

      veramente andrebbero curati ergo ingabbiati, uccisi, o schiavizzati a seconda dei casi e responsabilità.Chi è n cojone ar massimo je lo rinfacci pé tutta la vita…
      A Roma si soleva uccidere la sentinella che si addormiva, pé no sgarbo se tirava fora ‘r cortello, se dovemo preoccupà dei traditori? Perché un comunista è traditore pé definizione.
      Poi a me dell’Ellenia me ne freka poco.

  98. mirkhond scrive:

    in una città di quattrocentomila abitanti si possono fare un’infinità di cose.

    Intanto ne ha di meno.
    E poi far cosa? Ciò che dici l’ho in parte sperimentato già, e la vita della parrocchia non è fatta per me….

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Quella di 300 è stupenda!

      • daouda scrive:

        Quidi ricordare agli islamici che sono eretici al servizio degli infedeli e degli ebrei ( hamas è una creazione ebraica ) è biasimevole?

        Guarda caso si fà riferimento agli statunitensi e non a chi veramente dirige il terrorismo paraislamico, ossia i russi.

  99. mirkhond scrive:

    :)!

  100. Moi scrive:

    @ FRANCESCO

    No: Mirkhond crede nell’Islam come Distruzione Purificatrice dell’ Occidente Esistente … per Espresso Volere Punitivo della Divina Provvidenza, Cattolica.

    • Moi scrive:

      Punizione per essere ritornati Pagani …

      • Francesco scrive:

        Maometto il Flagello di Dio? idea azzardata, e facendo il gay col culo dei cristiani orientali

        • mirkhond scrive:

          Cristiani orientali puntualmente usati e gettati via dai Franchi, a partire dall’XI secolo!
          Dopo ogni crociata, il numero dei cristiani nell’ Oriente musulmano, dminuiva.
          Ultimo caso, la guerra “umanitaria” di bu$h in Iraq.
          Forse le travi che si ritrova sul deretano, dovrebbe provare a togliersele qualcun altro….

        • Francesco scrive:

          “usati e gettati” … strano, non ho notizia nè di usati nè di gettati per i cristiani in Iraq e Siria da parte delle armate usane

          ti starai mica confondendo che i secoli scorsi?

        • mirkhond scrive:

          Nient’affatto, viste le conseguenze delle politiche dei TUOI eroi di plastica!

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Ma i cristiani non stavano con Saddam (il suo braccio destro lo era), per poi finire nel tritacarne tra sciiti e sunniti?

        • mirkhond scrive:

          Infatti.
          Esattamente come in Siria stanno con Assad.
          Tutti nella lista nera degli amici di Francesco.
          Il quale, come il suo amico Socci, dovrebbe prendersela con i suoi amici usraeliani, se le cristianità mediorientali stanno soffrendo quello che soffrono.

        • Francesco scrive:

          no aspetta, i fanatici islamisti massacrano i loro vicini di casa cristiani e la colpa è dei kazari?

          questa mi suona bella, me la spieghi?

        • mirkhond scrive:

          “Il dramma di Francesco è che lui fa di tutto per essere un conformista, in tempi che però cambiano.

          E lui cerca di mantenere insieme tutti i pezzi, dalla necessità di invitare i cugini fino al quarto grado al matrimonio, alla superiorità della lingua inglese; dal disprezzo per i poveri al politicamente corretto; dall’antipatia per le religioni diverse dalla sua all’idea che la religione è un fatto privato; dall’anticomunismo all’odio per gli anticomunismi che non ce l’hanno fatta.

          Unica costante, un altruistico amore non ricompensato per i ricchi.”

    • Moi scrive:

      Coerenza inconcepibile per i lettori anticlericali ma filoislamici de “Il Vernacoliere” …

  101. mirkhond scrive:

    “sei tu che vorresti un certo cambiamento, che a te non darebbe alcun vantaggio”

    Chi te lo dice?

    ” ma da imporre con violenza e distruzione”

    Già, proprio come risposta a ciò che i tuoi amici fanno da 300 anni a questa parte.
    Però loro possono, perché sono i belli, buoni e bravi, giusto?

    “e che sei, sadomasochista?”

    Quello forse lo sarà qualcun’ altro!

    • Francesco scrive:

      1) quando ti ho chiesto quale vantaggio avresti, non hai risposto.

      2) stai dicendo che una violenza giustifica l’altra? io NON ho scritto che la violenza occidentale è auspicabile per ripulire il mondo, tu lo hai fatto per quella islamista

      3) beh, vuoi far soffrire gli altri (europei) per non trarne alcun vantaggio, anzi trovarti peggio che oggi: tecnicamente la prima cosa è sadismo e la seconda masochismo

      ciao

      • mirkhond scrive:

        E invece ti ho risposto, solo che come è tuo solito, fai finta di non capire, giusto per contraddire….

        • mirkhond scrive:

          In una società come piace a me, forse qualcuna con cui farmi una famiglia, l’avrei trovata.
          In quella che difendi tu, STRONZO GALLEGGIANTE, no!
          Hai capito, adesso?

        • Francesco scrive:

          veramente ti ho chiesto come avresti fatti a trovarti una donna nella società che piace a te

          ti saresti convertito? e i cammelli da portare al padre della sposa chi te li dava?

        • mirkhond scrive:

          Mica sono tutti ricchi, eh?

        • Francesco scrive:

          quale babbo ti darebbe la sua figliuola adorata aggratisse nella società che tu auspichi? e dopo averla nutrita a sue spese perchè abbia le forme a te gradite?

          😉

  102. Moi scrive:

    C’ è anche “raganèla” per alta e magra longilinea … se proprio anoressica “sarâca”, indipendentemente dalla statura.

  103. Moi scrive:

    Adesso è il momento mediatico di Meriam Ibrahim, Faccetta Nera che i Bianchi Brava Gente hanno salvato dalla Barbarie del Neonato Califfato :

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/24/sudan-meriam-ibrahim-atterrata-a-roma-ad-accoglierla-il-premier-renzi/1070363/

    contrariamente a 10 anni fa, NON è sotto accusa l’ Islam come religione … ma solo le forme estreme che può assumere.

  104. mirkhond scrive:

    Ma in Arabo non si dovrebbe dire Maryam?
    Meriam è una variante locale sudanese?
    Almeno dal papa, il velo però se lo poteva mettere!

  105. mirkhond scrive:

    Quello che non sopporto della maggioranza dei cristiani di oggi, Medio Oriente incluso purtroppo (tranne alcune remote aree), è questa corsa a scimmiottare i franchi nella moda, soprattutto femminile!
    Che tristezza che provo!

  106. mirkhond scrive:

    Anni fa ne parlai con un giornalista libanese cristiano, il quale non riuscì a darmi torto al riguardo…..
    Più acquisiscono mode e atteggiamenti franchi, più peggiorerà il giudizio dei loro dominatori e vicini musulmani, da cui si staccano sempre di più per scimmiottare questo frangistan di merda!

    • Francesco scrive:

      a dire il vero i musulmani del Medio Oriente si comportavano come i cristiani, fino all’emergere del fanatismo religioso finto-tradizionalistia

      • mirkhond scrive:

        Che è una reazione alle porcherie globaliste a te così care!

        • Francesco scrive:

          Bin Laden in guerra contro la minigonna? l’eroe del pudore lotta contro gli spettri di Cicciolina e Moana?

          me pari Padre Livio sotto acidi

        • mirkhond scrive:

          “Il dramma di Francesco è che lui fa di tutto per essere un conformista, in tempi che però cambiano.

          E lui cerca di mantenere insieme tutti i pezzi, dalla necessità di invitare i cugini fino al quarto grado al matrimonio, alla superiorità della lingua inglese; dal disprezzo per i poveri al politicamente corretto; dall’antipatia per le religioni diverse dalla sua all’idea che la religione è un fatto privato; dall’anticomunismo all’odio per gli anticomunismi che non ce l’hanno fatta.

          Unica costante, un altruistico amore non ricompensato per i ricchi.”

      • mirkhond scrive:

        E poi quali musulmani?
        Le elites franchizzate, sicuramente, non gli ambienti popolari.

        • Francesco scrive:

          Quindi stai appoggiando dittature populiste che reprimono le elites con accuse staliniste di “occidentalizzazione” e illudono il popolo con misure economiche demagogiche?

          Chiaro che poi la Storia la fanno i Churchill.

          Se la libertà di parola, di pensiero, di vestirsi è un nemico e la sua oppressione è legittima, beh, io sto dall’altra parte.

          Il mio “conformismo” nasce dalla convinzione, non dai manganelli

        • mirkhond scrive:

          Il dramma di Francesco è che lui fa di tutto per essere un conformista, in tempi che però cambiano.

          E lui cerca di mantenere insieme tutti i pezzi, dalla necessità di invitare i cugini fino al quarto grado al matrimonio, alla superiorità della lingua inglese; dal disprezzo per i poveri al politicamente corretto; dall’antipatia per le religioni diverse dalla sua all’idea che la religione è un fatto privato; dall’anticomunismo all’odio per gli anticomunismi che non ce l’hanno fatta.

          Unica costante, un altruistico amore non ricompensato per i ricchi.

        • mirkhond scrive:

          “Se la libertà di parola, di pensiero, di vestirsi è un nemico e la sua oppressione è legittima, beh, io sto dall’altra parte.”

          E allora poi NON ti lamentare del matrimonio dei culattoni, anticipo di quello non lontano tra uomini e cani, uomini e cavalli, uomini con chi cazzo vi pare a voi!
          Ipocrita e invidioso!

        • Francesco scrive:

          Fammi capire: la tua considerazione della natura umana è tale per cui o gli uomini vengono guidati il stile ISIS (Stato Islamico dell’Iraq e del Levante) oppure sposano il proprio cavallo?

          Ordunque, mi pare una bella cazzata, degna di Martin Lutero, forse peggiore.

          Altro che ipocrisia e invidia, dovresti auspicare che l’infezione umana venga spazzata via dalla terra

  107. mirkhond scrive:

    Copincollo l’ottimo ritratto di Franze$co fatto da Martinez:

    Il dramma di Francesco è che lui fa di tutto per essere un conformista, in tempi che però cambiano.

    E lui cerca di mantenere insieme tutti i pezzi, dalla necessità di invitare i cugini fino al quarto grado al matrimonio, alla superiorità della lingua inglese; dal disprezzo per i poveri al politicamente corretto; dall’antipatia per le religioni diverse dalla sua all’idea che la religione è un fatto privato; dall’anticomunismo all’odio per gli anticomunismi che non ce l’hanno fatta.

    Unica costante, un altruistico amore non ricompensato per i ricchi.

    Per il resto, è un bravo ragazzo.

    • Francesco scrive:

      domanda seria per MM: conformista rispetto a quale modello? o dici che sento il bisogno di conformarmi a qualsiasi cosa esca dal TG1?

      grazie

  108. mirkhond scrive:

    “dittature populiste che reprimono le elites con accuse staliniste di “occidentalizzazione” e illudono il popolo con misure economiche demagogiche?”

    Quelle dittature populiste sono le stesse che proteggevano i cristiani.
    L’alternativa sono i fondamentalismi favoriti dai tuoi amici di u$raele, con la loro marionetta bu$h!
    Tertium non datur se non nel paese dei balocchi!
    E, almeno in questo, Sebaie ha ragione!

    • Francesco scrive:

      >> Tertium non datur

      forse hai ragione, mi pare molto triste e poco umano. stai dicendo che la tesi di Hobbes (homo homini lupus) trova inveramento nel mondo arabo contemporaneo

      • mirkhond scrive:

        Sei tu ad insegnarmi che la società perfetta non è di questo mondo.

        • Francesco scrive:

          hai perfettamente ragione ma vorrei un grado ragionevole di imperfezione

          i Saddam e gli Assad erano pentole a pressione politiche, destinate inevitabilmente a esplodere

          ciao

        • mirkhond scrive:

          Allora se è così, non bisogna poi lamentarsi di conseguenze sgradite al nostro immaginario ideologico-politico.

  109. mirkhond scrive:

    “Il mio “conformismo” nasce dalla convinzione, non dai manganelli”

    Tutta invidia!

    • Francesco scrive:

      invidia di cosa? pensi che vorrei vivere in un Cattolistan dove il Catechismo sia insegnato a bastonate? o che sotto sotto mi piaccia il gay Pride?

      ti sbagli di grosso

  110. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “domanda seria per MM: conformista rispetto a quale modello?”

    E’ questa la cosa interessante, che il modello è quasi irrilevante.

  111. mirkhond scrive:

    “l’intervento USA era già sicuro fin dal 1939 (se è per questo dal novembre 1938 😀 quando Roosevelt scatenò il finimondo sulla “notte dei cristall”..mentre quando linciavano i negri nel Mississippi”

    Ed è per questo motivo che non sopporto gli Usa!
    Sempre bravi a guardare le travi nei deretani altrui, ma non quelle altrettanto, se non PIU’ PESANTI che si ritrovano nei loro!

    • habsburgicus scrive:

      vero…
      ma a decidere l’intervento (tranne qualche massone e/o omosex dell’aristocrazia dell’Est annoiata :D) non erano certo gli americani “veri” 😀 (espressione di per sé assurda :D) ben altri furono quelli che lo vollero, lo realizzarono e ne trassero vantaggio 😀
      e qualche “true american”, old-fashioned racist :D, lo denunciò anche dopo il 1945 ! ma invano

      ricordati, mirkhond, che con poche eccezioni l’americano non-hyphenated (cioè americano “vero” :D) è un fesso e un gonzo 😀 (magari brutale, ad hoc, ma solo se la propaganda lo monta :D)
      il giorno che capirai questo, vedrai l’Ameuca sotto altra luce..non dico che la amerai 😀
      ma comprenderai che pure loro, anche se non incolpevoli sono in un certo senso vittime 😀
      e quindi apprezzerai quei pochi come Pat Buchanan, che pure distantissimi da te su molto, ALMENO se dipendesse da loro, avrebbero lasciato vivere gli iracheni, gli afghani e molti altri..e avrebbe mandato il Ciurcillone a quel posto menzionato sovente dal M5S 😀

      • mirkhond scrive:

        Guarda che il wasp medio sia un deficiente, me lo hanno detto due miei parenti vissuti lì.
        Ad esempio che ridono per ogni peto che sentono… 🙂
        Però, mi è stato anche detto che sono dei grandissimi “fascistoni”, sempre pronti ad esaltarsi per la bandiera e altre stronzate da retorica patriotarda imperialista.
        Dunque saranno anche le prime vittime della propaganda delle loro elites massonico-khazaro-culattone.
        Però sembra che non se ne accorgano, visto il ruolo di volenterosa manovalanza al cuofano di guerre patriottiche che da sempre gli u$a muovono contro il nemico di turno.
        Che, naturalmente è sempre un demonio!
        Dunque degli utili idioti, ma non per questo meritevoli di stima da parte mia.
        Che, almeno oggi, con tutti i mezzi di nformazione ALTERNATIVA che ci sono, una svegliata potrebbero anche darsela!
        Magari non cambieranno niente, ma almeno smetteranno di fare da pecoroni ai crimini delle loro cricche di potere!

      • habsburgicus scrive:

        pronti ad esaltarsi per la bandiera

        verissimo…è un retaggio del britannico right or wrong it’s my country (giusto o sbagliato che sia, è la mia patria)..e non sarebbe neppure male, in sé…è così che si costruiscono gli Imperi 😀
        purtroppo non sono critici..e ciò li rende vittime della propaganda bellicista di turno, ogni volta !
        Buchanan fa i tour de force per evitare di essere accusato di antipatriottismo quando attacca la guerra all’Iraq, la politica anti-Putin ecc ecc (anche per quello fa certe concessioni apparenti al “razzismo” e alla xenofobia ecc che tu detesti..ma è anche un modo per far passare il cuore del messaggio !)
        perché il modo più facile per zittirti è urlare “non sei un patriota, sei anti-americano !”…in questo sono un altro mondo rispetto all’Europa ! non dico rispetto all’Italia 😀
        il che è comico quando ciò viene (e accade spesso) da parte di persone la cui unica vera patria non è neppure il Nord-America (che al più è una patria secondaria=) bensì un’altra 😀

  112. mirkhond scrive:

    “N° 1, quella giusta (non attuata.,.,anche per colpe nostre, ma non solo.. di attaccare in Mediterraneo con tutte le forze per impadronirsi di Suez e mettere in ginocchio Londra”

    Perché non fu fatta?
    Non mi sembra comunque che l’Italia, priva di portaerei, con un armamento fermo al 1915-18 (moschetto 1891, scarpe di cartone) e neanche 2000 carriarmati, definiti ironicamente “scatole di sardine” 🙂 dagli stessi soldati del regio esercito, 73 divisioni di cui solo 19 erano efficienti, potesse essere in grado di affrontare l’Inghilterra da sola.
    Vedasi i disastri della “guerra pendolare” in Cirenaica, già nel 1940-41, la perdita dell’INTERA Africa Orientale tra gennaio e novembre 1941!
    Per non parlare della figura di merda fatta in Rumeli nell’ottobre 1940-aprile 1941!
    Tra giugno 1940 e aprile 1941, l’Italia dimostrò tutta la sua insufficienza e impreparazione militare nella “guerra parallela” prendendole OVUNQUE, in Francia, Cirenaica, Rumeli, Africa Orientale!
    Fu solo il consistente aiuto tedesco a tenere in piedi l’Asse per altri due anni!

    • habsburgicus scrive:

      Perché non fu fatta?

      perché AH non aveva visione marittima..
      donde si spiegano tanti errori politici gravi a cominciare dalle troppo lievi condizioni fatte alla Francia ignominiosamente vinta (vero, in quel momento pensava ancora, contra spem, in un accordo con Londra..mai confidare in Albione :D)

  113. mirkhond scrive:

    Dunque fu l’inesistente visione marittima, a far perdere la guerra al reich!
    L’Italia, poteva pure tenersi fuori dalle balle, vista l’INEFFICIENZA dimostrata fin da subito!

    • habsburgicus scrive:

      i tedeschi mica ci hanno chiamato 😀 è Benito che ha voluto entrare (quando non serviva più a nulla !)..ripeto un atteggiamento durissimo nell’agosto 1939 (mobilitazioni, discorsi) POTEVA, forse, evitare la guerra
      noi italiani abbiamo la discutibile distinzione di essere entrati in ambedue le guerre mondiali, di NOSTRA volontà !

      • mirkhond scrive:

        E ci entrò per quello spirito di “lumpen imperialismus”, ereditato dalla fame atavica di Casa Savoia, e sposato dalle elites risorgimentali liberali, e infine dal fascismo.
        Se non sbaglio, il Patto d’Accaio del 22 maggio 1939, prevedeva che l’Italia non dovesse entrare in guerra prima del 1942.
        Se Mussolini avesse tenuto a freno l’avidità sua e dell’elite tricolorata, forse ci sarebbe stato un differente scenario.
        Ma il crollo repentino (e diciamocelo inaspettato) della Francia nel maggio-giugno 1940, e il timore di trovarsi nel ruolo di un’altra Slovacchia, come satellite del reich, spinsero Mussolini ad una mossa che avrebbe cambiato la nostra storia.
        Ma non nel modo pensato da lui.

        • habsburgicus scrive:

          a parole, nelle trattative…
          nello scritto non c’era alcuna scadenza (a differenza ad esempi9 della convenzione italo-prussiana dell’8/4/1866 firmata dal gen. Govone che prevedeva una guerra entro 3 mesi, per quanto in forma ipotetica..un po’ di ipocrisia diplomatica :D)

        • mirkhond scrive:

          Cioè Hitler avrebbe potuto pretendere un intervento italiano prima del 1942 (sempre se Mussolini nel 1940 si fosse mantenuto in una sia pur benevola neutralità)?

        • habsburgicus scrive:

          nel trattato non si faceva riferimento al 1942 o al 1943…
          l’Italia avrebbe dovuto (minacciare) di intervenire nel 1939…non lo si fece
          i tedeschi ce la passarono
          nel giugno 1940 nessuno ci obbligava a intervenire, anzi credo che i tedeschi ne siano stati un po’ risentiti
          forse, se la guerra fosse durata, ce lo avrebbero chiesto dopo
          a noi trovare il modo per non ottemperare (come farà Franco), pur mantenendo la stretta amicizia

  114. Miguel Martinez scrive:

    Per habsburgicus

    “La “realtà” (ammesso che sia già possibile ricostruire la realtà) è che AH”

    Io aggiungerei, in sottofondo, l’idea di fare dell’Europa orientale ciò che altri europei avevano fatto di altre parti del mondo.

    Cioè più o meno ciò che la Germania attuale fa, e ciò che fa ogni paese capitalista.

    • habsburgicus scrive:

      si, hai ragione…
      qualcosa di simile colse Pietro Quaroni, allora nostro Ambasciatore a Mosca (massone ma intelligente :D), nel 1946 che disse che Hitler per primo volle applicare i metodi di protettorato, usati con i non-europei, in Europa [scilicet, orientale]

  115. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Guarda che il wasp medio sia un deficiente, me lo hanno detto due miei parenti vissuti lì.”

    L’italiano medio vota per Renzi, quindi la pentola non parli male della padella.

    • Peucezio scrive:

      Mah, mi paiono fenomeni molto diversi, difficilmente raffrontabili.
      Renzi ha successo essenzialmente per due motivi:
      1) La tendenza dell’italiano a premiare il simpatico, l’affabulatore, l’istrione con molta capacità di persuadere.
      2) L’immobilismo della politica (e in parte della società) italiana: Renzi è sentito come lo svecchiatore, sia per ragioni anagrafiche, sia per la risolutezza che ostenta nel voler rinnovare, asfaltare, ecc.
      Al tutto bisogna aggiungere, più come precondizione che come causa, il fatto che viene dalla sinistra (qualunque cosa oggi indichi), quindi ha il sugello della legittimità politica ed etica, che Berlusconi, l’Anticristo incarnato, non aveva.

      Non conosco bene l’America, ma mi sembra di capire che lì si va per retorica e slogan semplici (e fin qui qualche affinità con il renzismo c’è, ma immagino che persino la semplice dialettica di Renzi sarebbe politichese ermetico e astruso per un americano medio), in cui tutto è bianco o nero, ci sono nemici dappertutto e si tende a prestare fede a tutto con molta ingenuità.
      Però, ripeto, non conosco gli Stati Uniti. Però Renzi mi sembra un fenomeno tipicamente italiano, come lo è stato Berlusconi, prima ancorsa Mussolini, e come lo è stata, d’altra parte (l’altro polo dell’italianità), la Democrazia Cristiana, coi suoi bizantinismi, la sua continua mediazione, il cerebrale grigiore della sua colta ma poco accattivante classe politica.

    • Francesco scrive:

      OMDAMM

      capisco che gli imperi siano antipatici ma questo virulento razzismo antistatunitense mi sorprende ogni volta

      gente che non farebbe un fascio di due erbe uguali (che c’è l’ortica di Su e l’ortica di Giù) ne fa uno disinvolto di 300 milioni di persone

    • Z. scrive:

      Se devo essere sincero, dare giudizi sommari su 200 (o su 60) milioni di persone mi sembra che abbia tanto senso quanto giudicare l’intelligenza di qualcuno in base al partito che vota.

      🙂

  116. habsburgicus scrive:

    diciamo così, Miguel 😀
    un tempo erano fessi loro, e noi in qualche modo ci salvavamo 😀

    ora i deficienti sono nell’ (ex) Bel Paese così come nella Repubblica Stellata ! forse più qui 😀

  117. mirkhond scrive:

    Vero.
    Ma almeno qui non ci esaltiamo per la bandiera o altre retoriche.
    Almeno, forse dal 1943.
    Da qui la “morte della patria” di cui parlano diversi storici.
    Negli usa la vicenda dei due marò, avrebbe commosso un ‘intera nazione, con tutta la relativa grancassa, massmediatica e politica, accompagnata da qualche dimostrazione di forza.
    In Italia invece, c’è una commozione a singhiozzo…..
    In Italia comunque c’è uno spirito di autocritica che giunge fin quasi al “disprezzo di se”, impotente quanto si voglia, ma comunque esistente.
    Negli Usa, a quel che mi hanno raccontato, no.
    Almeno non a livello diffuso!

    • habsburgicus scrive:

      infatti
      là è l’esatto opposto !

    • mirkhond scrive:

      Poi il fatto che abbiano votato renzy (non tutti), così come in passato, Berlusconi, il pentapartito, la dc, ecc., credo che sia piuttosto indice di un pensiero politico moderato.
      L'”italiano” medio non ama gli estremismi ideologici e religiosi, ma non l’autocritica spinta all’autodenigrazione.
      Da qui l’inevitabile scelta moderata in politica e religione, ma non aliena da critiche e motteggi.
      Se sentiamo molti, la Chiesa Cattolica è una merda.
      Però poi gli stessi sono i primi a farvi battezzare i figli, farvi la prima comunione, la cresima (solo se ci si deve sposare in chiesa), il funerale, il matrimonio, i 25 e i 50 anni di matrimonio.
      Il moderato cattolicesimo degli italiani, come lo chiamò a ragione, Marcello Veneziani, quando nel 2001 analizzò le cause del trionfo di Berlusconi.

      • Peucezio scrive:

        E’ verissimo anche questo.
        Il moderatismo appunto.
        Renzi è percepito come uno svecchiatore, ma uno svecchiatore rassicurante, che non grida, non strepita, non dice parolacce, come fa Grillo.
        Berlusconi si è imposto portando la destra al centro (o, meglio, facendolo credere); Renzi portandoci la sinistra.

  118. mirkhond scrive:

    L’autocritica negli USa è retaggio quasi esclusivo di Hollywood e di qualche intellettuale liberal.
    Non nel popolo.
    Purtroppo.

    • Francesco scrive:

      forse perchè tu vorresti un suicidio di massa per la disperazione di essere così orrendi … 😉

      di solito i popoli non amano criticarsi, quelli che iniziano a farlo sono pochi e isolati all’inizio, anche quando li seguono le maggioranze lo fanno a modo loro

      • mirkhond scrive:

        In Italia però l’autocritica di massa c’è!

        • Francesco scrive:

          sai che credo abbia come sottofondo “gli italiani sono stronzi, gli altri però”?

          iniziando da quelli dell’altra parte politica, sociale, geografica

          ma non “io” sono stronzo e devo cambiare

  119. habsburgicus scrive:

    c’è da aggiungere, la vera destra..non quella che qui fanno passare per destra, dunque non i neo/teocon, i bushiani, i pro-Palin ecc e compagnia varia 😀
    hanno, su certi tempi, sviluppato tematiche “revisioniste” (anti-Wilson, anti-Roosevelt, anti-politica medio-orientale “canonica”ecc oggi sono ostili alla russofobia, alla UE, alla grande finanza ecc ritengono l’Islam estraneo ma non hanno alcuna ostilità preconcetta verso i musulmani)
    Pat Buchanan, se depurato della retorica patriottarda in cui forse crede (o forse usa solo come schermo) è uno di quelli
    ce ne sono altri, più radicali

  120. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    “Mah, mi paiono fenomeni molto diversi, difficilmente raffrontabili.”

    Ovviamente hai ragione.

    Però credo che bisogna stare attenti alla tipica retorica italica:

    “Siamo tanto indietro, guardate come sono bravi all’estero… però siamo più intelligenti”.

    Che è un po’ anche la consolazione di tanti zingari, “certo viviamo tra i topi, ma siamo più pirinì dei gagè“, più furbi…

    E così si resta compiaciuti tra i topi.

    Intanto, le grandi collettività sono difficili da definire, anche perché un po’ ovunque hai un cinque percento di str… che menano per il naso gli altri, e questa divisione viene forse prima di tutte le altre.

    Poi sono anche giochi di specchi: anche al dominio americano conviene l’autocompiacimento della propria innocenza e semplicità.

  121. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond e Habsburgicus

    Avete ragione entrambi.

    Senza entrare in merito, esiste una doppia critica al dominio statunitense.

    Questa critica è spezzata profondamente da identitarismi etnici: una parte riflette infatti il mondo bianco e in origine protestante (anche se Buchanan mi sembra sia cattolico), una parte riflette invece le cosiddette “minoranze”, in origine ebrei e poi – da quando il tifo per Israele ha portata la maggior parte degli ebrei altrove – altri, tra cui neri e messicani.

    Ma sarebbe un lungo discorso…

  122. mirkhond scrive:

    “quale babbo ti darebbe la sua figliuola adorata aggratisse nella società che tu auspichi? e dopo averla nutrita a sue spese perchè abbia le forme a te gradite?”

    Ietro/Reguel/Shuayb dette sua figlia Zippora/Sefora/Saffura a quel pezzente nullatenente di Mosè/Musa, profugo dall’Egitto e senza arte nè parte…..

    • Tortuga scrive:

      un padre che volesse sua figlia felice e che la vedesse felice con Mirk, ciò direi in qualunque società, auspicata o meno, anche questa, mai disperare.

    • Francesco scrive:

      mi sa che Mosè aveva dato prova di sè prima di ottenere quel matrimonio o sbaglio?

      • mirkhond scrive:

        Nella leggenda mette DA SOLO in fuga dei pastori.
        Ma se la storia ricalca quella del romanzo egiziano di Sinuhe, ambientato nell’Egitto del faraone Sesostri (1970-1930 a.C.), forse furono piuttosto Ietro/Shuayb e tribù a soccorrere quello straniero trovato sperduto nel deserto…..

        • Francesco scrive:

          x leggenda intendi la Bibbia? e al suo posto scegli un (bel) romanzo?

          mmmmhh

          ciao

        • mirkhond scrive:

          Scusa, come fa uno che ha attraversato un deserto, stanco, affamato e SOLO, ad affrontare e mettere in fuga una banda di briganti?

        • PinoMamet scrive:

          Semplice: sapeva il kung fu!
          😀

          (non dar retta a Moi, che sostiene trattarsi di krav maga 😉 )

          Scherzo, ma neanche tanto. Tutto è possibile, dipende se fosse stato davvero solo e stanco, da quanto motivati fossero i briganti ecc.
          Comunque nella Bibbia ci sono storie ben più strane di questa! 😉
          (suggerimento, anche per Francesco: la lettura letterale è solo una delle tante possibili 😉 )

        • mirkhond scrive:

          Nel film del 1995, con Ben Kingsley nel ruolo di Mosè, quest’ultimo mette in fuga i briganti mostrando l’emblema della famiglia imperiale del faraone (di cui era comunque membro, seppur adottivo e ripudiato)!

  123. mirkhond scrive:

    Francesco

    Ti rispondo qua sotto per comodità.
    Per dirti quanto io sia davvero talebbbano, ieri sera mi sono visto due film del filone nunspolitation o che cavolo vuol dire.
    Cioè quei film in cui si fruga da uno spioncino molto indiscreto e pruriginoso, la vita dei conventi femminili di epoche passate.
    Ovviamente quasi tutti cattolici. Più uno, invero piuttosto naif, ambientato nella Rumeli degli anni’80, quando sotto il pasok di Andrea Papandreou, si visse un clima simile per certi versi a quello della Spagna postfranchista, e dell’Italia del ’68.
    Dunque dicevo, osservando questi film, ridicoli, esagerati, attizzanti chi come me più che attratto dal “fascino del proibito” è attratto proprio dalla capa di pezza! 🙂
    Però, vedendo questi film coi loro potenti stimoli erotici, mi rendo conto quanto sia davvero difficile, il cammino di santità, il cammino che ci porta a Dio.
    Il quale nella SUA INCARNAZIONE Gesù Cristo, ci parla di un sentiero sassoso, scarrupato, duro, dfficile, pieno di rovi, spine e triboli, di fossi e buche in cui si cade e si inciampa spesso.
    E infine di una porta stretta, che strade larghe e comode, come pure porte del genere, sono quelle che ci conducono all’inferno.
    E penso ancora alle Parole di Nostro Signore, quando dice che alcuni debbono farsi eunuchi per il Regno dei Cieli. Alcuni, MA NON TUTTI.
    E proprio per quella condizione CONTRO NATURA che è il celibato ecclesiastico e monastico.
    Ora dunque, guardando questi filmetti di serie Z, e poi confrontandoli con ciò che oggi è il costume femminile delle società “cristiane” di OGGI, mi assale un profondo MALESSERE e SCONFORTO.
    Perché se guardo all’Islam, trovo la donna come piace a me, monaca, moglie, madre e AMANTE, NELLA STESSA DONNA.
    E ciò mi fa stare bene con la mia coscienza e la mia Fede.
    Mentre la donna cristiana di OGGI, si vela solo se è monaca, cioè solo se deve sposare Cristo.
    Se no, lo sappiamo.
    E a me questo non va giù, NON E’ MAI ANDATO GIU’, fin da quando ero bambino.
    Non sai quante volte ho dovuto girare la testa, per non desiderare e non sognare delle suore che incontravo e incontro per strada (per fortuna poche di quelle che mi piacciono, 🙂 che rngrazio Dio che la maggiorparte delle suore sono brutte ai miei occhi! ;)).
    Perché erano le UNICHE DONNE CRISTIANE vestite come piace a me.
    Mentre invece, nell’Islam, ne trovo tantissime!
    E mi viene la rabbia perché fino a non molto tempo fa, anche tra i Cristiani, occidentali e orientali, non ci si vestiva molto diversamente dai muSSulmani, soprattutto tra le donne!
    Ieri invece leggo, che nel Canton Ticino, le infermiere muSSulmane hanno ottenuto il permesso di indossare l’hijab sul posto di lavoro!
    Infermiere che hanno ottenuto il permesso….di coprirsi la testa COME HANNO SEMPRE FATTO, anche da noi, ancora quando ero ragazzo io!
    Ecco perché non posso stare dalla parte di chi, crede che la liberazione della donna, passi dal ripudio del velo.
    Cosa che il MONDO CRISTIANO di OGGI ha sposato ABBONDANTEMENTE, tranne poche e LODEVOLI eccezioni, in zone molto remote, e considerate “arretrate”.
    Come letto da un intervento di un gesuita egiziano, parlando dei Copti dell’Alto Egitto!
    Un altro giacobino che disprezza il suo popolo “vascio”!
    Quindi non all’estremismo e al fondamentalismo religioso, ma nemmeno alla spazzatura estetica che mi crea una lacerazione in quanto NON voglio desiderare una monaca, ma solo auspicare di trovare una MOGLIE che vesta allo stesso modo e poi si spogli nell’intimità, solo con e davanti a me!
    Come NON avviene in questa realtà “cristiana” di oggi!
    Se vuoi capire capisci, se no, non fa niente…..

    • Francesco scrive:

      io capisco (benissimo) il fascino di una donna pudica tranne che col suo sposo e nell’intimità del talamo.

      non capisco nè il tuo esclusivo incaponirti su questa immagine nè la tua idea che la mancata “disponibilità” di donne cristiane velate valga a condannare tutto un mondo: mi sembra che tu ti faccia giudice e censore, solo per un tuo gusto

      solo questo

      ciao

    • Z. scrive:

      Gent.mo Dott. Mirkhond, Duca d’Apulia,

      la presente al fine di protestare vivamente contro l’espressione utilizzata dalla S.V. “filmetti di serie Z”.

      Associare la lettera Z ad elementi di degrado, e comunque legarla ad una valutazione dispregiativa e squalificante, è gravemente lesivo della dignità della lettera Z – tratto alfabetico ricco di storia, che affonda le radici nella cultura greco-romana – e di riflesso del sottoscritto scrivente.

      Si esorta pertanto la S.V. a non indulgere ulteriormente in codesta condotta, immotivatamente e gratuitamente oltraggiosa.

      Cordialmente,

      Z.

      • mirkhond scrive:

        Gent.mo Dottor de Traversariis

        L’utilizzo del termine z in senso dispregiativo in relazione ai film non ha NULLA contro la Signoria Vostra, che si chiama Zanardo de Traversariis, e di cui Z. è semplice diminuitivo ;)!
        Dunque, spero di aver chiarito la questione.
        Cordialmente.

        Mirkhond

  124. mirkhond scrive:

    nunsploitation

  125. mirkhond scrive:

    Ad esempio se penso a lei, non mi sento sporco davanti a Dio :

    http://www.adultpornvideox.com/video/muslim-cam-girl-using-dildo-12491576/

  126. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “scusa, come faccio a conformarmi se non ho qualcosa a cui conformarmi?”

    🙂

    Infatti, è da lì che nascono i tuoi sprazzi di quasi imprevedibilità!

    • Francesco scrive:

      eh no, adesso devi spiegare la mia dinamica mentale: mi alzo la mattina, guardo fuori dalla finestra, cerco disperatamente qualcosa a cui conformarmi?

      😀

      PS io cerco la verità e so che ogni posizione umana ne contiene solo un pezzetto, forse per questo non ricado perfettamente in nessuna

      • Z. scrive:

        Perfettamente no, infatti.

        Diciamo quasi perfettamente, via!

        😀

        Z.

        PS: comunque sul pezzetto di verità siamo d’accordo. Ad esempio, tra i miei amici e familiari sei diventato famoso come “il bocconiano della colonna sonora dell’inferno”!

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