Easy Driver, o della copulazione tra Tradizione e Modernità

Ogni tanto, qualcuno si permette di dirmi che dovrei avere la televisione per capire meglio il mondo spettacolare di cui scrivo.

E ogni volta mi vengono in mente i tempi in cui andava di moda, tra alcuni giovani, farsi di eroina. E c’era sempre la morosa del tossico che mi diceva che aveva cominciato a bucarsi anche lei, per “capire meglio” il suo ragazzo.

Credo che siamo anche costituiti dalle immagini che abbiamo in testa, e non voglio trovarmi a sognare veline la notte o a canticchiare ritornelli pubblicitari. Le mie immagini me le scelgo io.

Questa premessa serve per spiegare perché scopro solo adesso che esiste una trasmissione chiamata Easy Driver (Rai Uno, servizio pubblico), e anche perché mi rifiuto di approfondire la faccenda chiedendo a qualche teledotato di farmela vedere.

In ogni caso, la formula del programma è significativa.

C’è una signorina, di nome Sofia Bruscoli, che a sedici anni ha vinto il premio Miss Yacht Club, esibendo poppe e prua su qualche passerella, la quale è attualmente “impegnata” con un certo signor Marcelo Fuentes, che di mestiere a quanto pare fa il pensionato, visto che è noto solo per essere stato un “ex tronista“.

Easy Driver è una “fortunata trasmissione di Rai1 dedicata alle novità automobilistiche e ai territori più belli d’Italia“.

Rileggete attentamente la frase.

Le automobili sono inequivocabilmente gli oggetti più dannosi del pianeta.

Non dico che in certi casi non siano utili, ma chiunque sa che queste corazze di tonnellate di metallo che indossano i nostri contemporanei rendono irrespirabile l’aria, inattraversabili le strade, riempiono ogni angolo del paese di parcheggi cementificati e, portando velocemente ovunque milioni di persone, annullano le differenze tra un luogo e l’altro, per cui alla fine non c’è più alcun territorio da visitare.

Mutilano e uccidono.

L’Istat ci racconta che nel 2011,

“si sono verificati in Italia 205.000 incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero delle vittime è pari a 3.800, mentre i feriti ammontano a 292.000.”

La signorina Brucoli impegnata in Fuentes ha il compito di esibire questi oggetti contro lo sfondo della Bella Italia: cioè quei piccoli frammenti di natura o di monumenti non totalmente distrutti dalle stesse macchine, e che servono a fare l’Immagine del paese. La Tradizione, insomma, colta e venduta nell’attimo del felice stupro da parte della Modernità.

Ora, questo è esattamente il ruolo dell’Italia (e visto che ci vivo, è il ruolo in primis di Firenze) nell’economia globale.

Il sito Planet Luxury, un nome un programma, ci racconta una tipica gita della signorina Bruscoli:

“In Piemonte, tra storia, natura, parchi e residenze reali: Reggia di Venaria Reale e Palazzina di Caccia di Stupinigi fanno da sfondo alle riprese televisive della popolare trasmissione di Rai1 – Easy Driver, in onda sabato 15 dicembre alle ore 14.00. In questi meravigliosi luoghi, Sofia Bruscoli  guida la Rolls-Royce Ghost mentre Veronica Gatto la Bentley Continental GTC V8.

Le fiammanti e lussuose auto fanno ingresso negli storici giardini delle due residenze sabaude seguite dalle telecamere dirette dal regista Giuseppe Govino.

Sofia Bruscoli, per presentare  la luxury car Rolls-Royce Ghost [1] sceglie di indossare un tubino della collezione Michele Miglionico Demi-Couture. L’abito in crepe di lana double di colore ottanio con inserti di tulle point d’esprit e applicazioni di jais e swarovski neri.

Simbiosi assoluta, dunque, tra il prestigio di un marchio automobilistico inglese tra i più famosi al mondo che è la Rolls-Royce, la bellezza, la grazia e la professionalità della conduttrice Sofia Bruscoli e una maison di alta moda italianissima, portavoce di un messaggio di eleganza sartoriale  altrettanto nobile, Michele Miglionico.[2]”

accoppiamento

Nella foto, un SUV colto nel momento in cui si sta coniugando con un italianissimo paesaggio.

Nota:

[1] Nel caso siate interessati all’acquisto (della macchina, non della signorina), una Rolls-Royce Ghost costa 246.500 dollari statunitensi.

[2] Il signor Miglionico è recidivo:

“Rosso come il cuore, l’amore e la Ferrari. Ma rosso anche come elemento costante dello stile di Michele Miglionico che per l’evento Tributo alla Ferrari ha presentato un red evening dress in georgette con corpetto a pieghe piatte sottovita e piccoli volantes e tripla gonna ampia plissè soleil con volantes […]

“Il rosso è il primo colore dell’arcobaleno è il colore del fuoco, del cuore, dell’amore, della passione. Denota forza, sicurezza, slancio verso l’azione, lo sport, la lotta, la competizione. Antonella Ferrari con le creazioni uniche, ricche di fantasia, non in vendita, del progetto RED EMOTIONS ha voluto rendere omaggio ad un grande uomo “Enzo Ferrari” che con la sua passione, grande lavoro e determinazione ha reso famosa l’Italia e il “Made in Italy” nel Mondo”

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117 risposte a Easy Driver, o della copulazione tra Tradizione e Modernità

  1. nic scrive:

    Che un “tronista”?

  2. Tortuga scrive:

    Beato te che non hai la televisione.
    Io non la guardo ma, purtroppo, ce l’ho e non sono sola in casa a decidere della sua presenza o meno 🙁
    Ci vuole pazienza.

  3. Francesco scrive:

    Mah, un tizio che volesse descrivere delle sensazioni procurate dall’uso di eroina e non volesse bucarsi sarebbe messo male.

    Tu che scrivi di immaginario occidentale senza TV … sarai messo meglio?

    Io almeno avrei la scusa reazionaria che un libro è meglio della TV ma non ho interesse per l’immaginario comune.

    Ciao

  4. Miguel Martinez scrive:

    Per Nic

    http://it.wikipedia.org/wiki/Uomini_e_donne

    “Ogni stagione vengono nominati i “tronisti”, ovvero coloro i quali sono alla ricerca di un/a compagno/a. Essi siedono su di un trono e vengono presentati loro alcuni/e ragazzi/e e lui/lei dovrà conoscerle/i. Quando il/la tronista si sentirà pronto dovrà fare la sua “scelta”, individuando tra le tante persone conosciute quella destinata ad essere compagna/o. Ovviamente rimane comunque per la persona scelta la facoltà di accettare o meno.

    Il successo di tale formula è stato tale che dal 2009 il termine “tronista” è entrato a far parte del dizionario Zingarelli.”

    Purtroppo non c’è l’obbligo di sterilizzazione per i partecipanti.

    • nic scrive:

      Grazie Miguel. Anch’io sono uscito dal tunnel da alcuni anni. Oltretutto rai international (nome in inglese per un canale 100% in italiano, si fa per dire) dev’essere ancora il miglior antidoto contro qualunque eventuale rigurgito di nazionalismo nostalgico.

      Comunque è sempre consolante sapere che la propria madrelingua -che usa desktop, files, downloads, mouses, weekend e suv come il Quechua intercala con “pero” e “entonces” e somma i pesos rigorosamente in Castellano- evoluzioni arricchendosi di nuovi vocaboli e concetti.

      Spero che si usino già espressioni come “me la sono tronata”, “ma vai a dar del trono”, “ma che tronate dici” anche se su repubblica, il sole, il fatto, ecc. non le ho ancora trovate, ma magari non ci ho fatto caso.

  5. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    “Beato te che non hai la televisione.”

    L’oggetto televisore, utile per guardare DVD, non è dannoso. Basta sabotare il cavo dell’antenna.

  6. Rock & Troll scrive:

    Il comunismo ha fatto infiniti più danni delle automobili.
    Le automobili garantiscono lavoro e benessere, mentre il comunismo ha prodotto terrore, miseria e morte.

    Chi non gradisce può sempre fare un biglietto di sola andata per la Corea del Nord, dove troverà molto comunismo, pochissimi televisori e ancor meno automobili.
    Capisco tuttavia che sia molto più comodo restare nel capitalista, automobilistico e televisivo Occidente, dove si ha pure la libertà (in molti casi obiettivamente immeritata…) di sputarci sopra ogni giorno, anche virtualmente tramite internet, altro frutto del capitalista, automobilistico e televisivo Occidente.

    PS. La prossima volta che vostro figlio ha una malattia grave o si ferisce portatelo in ospedale col carretto, a dorso di mulo o direttamente a piedi. Non vorrete mica usare una malefica, capitalista, inquinante ambulanza?!?!

  7. PinoMamet scrive:

    Corre l’obbligo di segnalare che gli italiani appassionati di auto (non sono io, ma so che esistono) guardano Top Gear, dove dei tizi inglesi molto più simpatici delle signorine di cui sopra fanno quello che in teoria si aspetta il pubblico, provano cioè le autovetture dicendone anche male, e se ne fregano di mostrare “paesaggi” e “cultura enogastronomica”.

    Un giorno l’Italia si accorgerà finalmente del grande errore fatto ad allevare una generazione di pensionati in pectore, che si fermano a guardare l’affresco del Trecento ma ci devono arrivare in berlina, e dopo devono fermarsi a mangiare un “piatto tipico” (dell’epoca della berlina) e bere del vino che un tale gli somministra con linguaggio esoterico…
    ma datevi fuoco, dice un tale 😉

  8. Francesco scrive:

    Miguel

    tenuto conto della popolazione, i carri trainati dai cavalli saranno stati molto meno dannosi?

    e poi non è da te insultare chi si guadagna il pane non avendo ricevuto dalla Natura nessun talento!

    • paniscus scrive:

      tenuto conto della popolazione, i carri trainati dai cavalli saranno stati molto meno dannosi?

      Beh, quello che travolse Pierre Curie nel 1906, i suoi danni catastrofici al progresso della scienza li ha fatti.

      Lisa

    • Ritvan scrive:

      —Miguel, tenuto conto della popolazione, i carri trainati dai cavalli saranno stati molto meno dannosi?Francesco—
      Sicuramente, ma purtroppo oggi sono improponibili some sostituti dell’automobile, sai gli animalisti – con o senza stivali di pelle:-) – s’incazzerebbero come bisce per “lo sfruttamento” dei suddetti cavalli…mi sa che ci resta solo l’alternativa sperimentata dal Grande Timoniere:-)….ovvero più biciclette per tutti:-).
      P.S. In un Paese con un sistema di trasporti pubblici decente, nonche con un sistema efficiente di car sharing e di noleggio auto non a prezzi da strozzo – e non è sicuramente il caso dell’Italia – io sarei favorevole alla limitazione delle concessioni di permessi di circolazione per le auto, riservandoli in primo luogo a chi dell’auto ha veramente bisogno, specie come “strumento di lavoro”. E non mi si venga a urlare:-) che lo pseudoliberale:-) Ritvan sta attacando la LIBERTA’ DI MOVIMENTO dei cittadini, visto che in una superficie FINITA non si possono costruire tutte le strade necessarie per la circolazione di un numero INFINITO di automobili, di cui buona parte con una sola persona a bordo che spesso e volentieri sta andando solo a prendersi il caffè nel bar distante qualche centinaio di metri….

      • Andrea Di Vita scrive:

        Per Ritvan

        E’ un piacere concordare al 100% con te! 🙂 🙂

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        P.S. Toglimi una curiosità. Sai mica com’e’ la situazione del traffico oggi in Albania?

      • Francesco scrive:

        Ritvan

        se proprio ti prende la deriva comunista, accordiamoci per una auto a persona

        senza stupide distinzioni tra chi la usa per lavoro e chi per i cazzi suoi, che rispettando le leggi sono un diritto inalienabile e assoluto

        ciao

        PS dagli quello che meritano per la sosta in doppia fila e i caffettari spariranno

      • nic scrive:

        “in una superficie FINITA non si possono costruire tutte le strade necessarie per la circolazione di un numero INFINITO di automobili…”

        Non ti preoccupare: ci sono sempre i tunnel sotteranei e sottomarini, i parcheggi sotterranei a 5 livelli e le torri elicoidali da 20 piani, per non parlare delle sopraelevate: il “periferico” di Città del Messico è già arrivato al 3 piano ed il traffico è automaticamente triplicato!

        La superficie non è un limite per questo meraviglioso sistema.

        In USA circolano già i primi prototipi di GoogleCar (http://it.wikipedia.org/wiki/Google_driverless_car) che viaggiano soli teleguidati da gps e sensori.

        Così in un prossimo futuro si potrà facilmente superare anche il cruciale limite demografico (1 umano adulto=1 auto circolando).

        Potrete mandare un’auto a comprare le sigarette, mentre un’altra andrà a prendere il bambino a scuola, o mandarne 4 o 5 un po’ a spasso per fare un giretto virtuale in google street…

        Sporco marxista disfattista 🙂

        • Francesco scrive:

          Grande Nic!

          l’unico problema sono quegli sporchi ecologisti dei petrolieri che sostengono che il petrolio non è infinito: e con cosa le facciamo andare le automobili?

        • nic scrive:

          Per Francesco

          Non ti preoccupare neanche tu: in Brasile vanno già con alte percentuali di soya Monsanto (Biodiesel) senza neppure modificazioni al motore.

          E’ sufficiente convertire le produzioni agricole tradizionali utilizzate ancora per alimentare frazioni superflue dell’umanità -a che servono 100 milioni di brasiliani poveri?- e milioni di suv da una tonnellata e mezza potranno sfrecciare felici a 200Km l’ora senza neppure la zavorra dell’ingombrante e poco performante pilota umano.

          Ma, se s’incontrassero resistenze alla “soiazzazione” globale -cosa che dubito- si possono far andare anche con distillati di patate, girasole, ricino, canna da zucchero o persino cacca.

          Per l’Italia, sempre per coniugare tradizione e innovazione, suggerirei una buona grappa.

          PS: non sono un chimico e non entro nella polemica della mitica e ciclica “fine del petrolio”.

          Posso solo constatare che da quando l’oro nero non si regala più, in AL non ne abbiamo mai avuto così tanto. Lo trovano praticamente ovunque.

        • Tortuga scrive:

          – o persino cacca – nic –

          maddai! suv a merda praticamente 😉 Tanto valeva andare a cavallo 😀

        • Francesco scrive:

          in effetti la signora Tortuga ha colto il punto: il Club di Roma del 1877 (che immagino stesse a Londra) aveva calcolato quanti metri di cacca avrebbero sommerso Londra se i trasporti (a cavallo) avessero continuato a espandersi a quella velocità

          ci vorrebbe più fiducia nel futuro, di solito gli umani trovano una soluzione ai problemi

      • Ritvan scrive:

        —-Per Ritvan
        E’ un piacere concordare al 100% con te!
        Ciao! Andrea Di Vita—
        Grazie, kompagno!:-) Hasta la victoria, siempre!:-)

        —-P.S. Toglimi una curiosità. Sai mica com’e’ la situazione del traffico oggi in Albania?—
        Mah, non tanto male, direi, code ed ingorghi sono piuttosto rari…il vero problema sono certi guidatori indisciplinati che farebbero impallidire d’invidia perfino i napoletani:-)

        Ciao

        • Francesco scrive:

          come a Milano, insomma

          🙁

        • roberto scrive:

          “certi guidatori indisciplinati che farebbero impallidire d’invidia perfino i napoletani:-)”

          non per fare la solita difesa del campanile (per quello che ci pensa egregiamente il nostro buon mirkhond 🙂 ), ma la pietra di paragone dovrebbero essere

          1. i greci (minchia, su certe strade microscopiche a strapiombo sul mare, vedersi piombare addosso un autobus a tutta velocità è un’esperienza indimenticabile)

          2. (e soprattutto) i parigini, che rispetto ai napoletani non hanno minimamente paura di fare uno sgarbo alla persona sbagliata, quindi non esitano a speronarti (oltre al fatto che le strade larghe incitano alla velocità, nonstante la legge dell’impenetrabilità dei corpi solidi). per gli stessi motivi mi fa più paura guidare a roma che a napoli

          al contrario ho trovato incredibilmente disciplinati gli spagnoli (e meno sorprendetemente i britannici che quando non sono ubriachi sono di una gentilezza straordinaria con chi ha una targa straniera)

      • Ritvan scrive:

        —Ritvan, se proprio ti prende la deriva comunista, accordiamoci per una auto a persona. Francesco—
        Eh, lo sapevo, quando ho scritto “E non mi si venga a urlare:-) che lo pseudoliberale:-) Ritvan sta attacando la LIBERTA’ DI MOVIMENTO dei cittadini” pensavo proprio a te:-) Però, mi sa che fra noi due il più “komunista” risulti tu, col tuo egualitarismo:-)…

        —senza stupide distinzioni tra chi la usa per lavoro e chi per i cazzi suoi—
        Se non ti è chiara la differenza fra p.es. un rappresentante di commercio che gira come una trottola per lavoro da mattina a sera, percorrendo centinaia di km, e il travet che usa l’auto per andare in ufficio, facendo lo stesso percorso della metropolitana:-), il problema è tutto tuo.

        —che rispettando le leggi—
        Ma appunto, io intendevo che tale distinzione fosse fatta per legge, mica aumma-aumma, eh! O che bisogna forse rispettare solo le leggi che fanno comodo a te?:-)

        — sono un diritto inalienabile e assoluto.—
        Scusa la mia ignoranza:-), ma in quale pezzo di carta avente qualsivoglia valore legale sta scritto che quello di possedere un’autovettura sia un “diritto inalienabile&assoluto”??!!

        —-dagli quello che meritano per la sosta in doppia fila e i caffettari spariranno.—
        O più probabilmente si coalizzeranno per chiedere la costruzione di un megaparcheggio davanti ad ogni bar, ottenendolo pure:-)

        Ciao

        • Francesco scrive:

          1) egalitarismo? io sono per la media del pollo di Trilussa
          2) la libertà non è un problema mai, i regolamenti lo sono spesso
          3) chiaro che le leggi idiote vanno prima ignorate e poi abrogate
          4) i diritti precedono i pezzi di carta, mica sarai un costituzionalista?
          5) che chiedano e paghino, e le auto nel patcheggio non danno fastidio

          ciao kompagno

          😀

        • giovanni scrive:

          Franceschiello il picciotto libberista, vai in tribunale a rivendicare un diritto precedente ai pezzi di carta, che poi vediamo quanto ci mette il giudice a darti il TSO

  9. roberto scrive:

    miguel,

    per fortuna che non vivi in lussemburgo, dove si vede una rete televisiva che si chiama
    luxe.tv ed ha solo programmi di quel tipo (24/7)…un giorno le rolls, un altro i grandi hotel, un altro ancora i ristoranti da 2000 euro per un caffé di cacca di zibello…il tutto presentato da signorine con’abito in crepe di lana double di colore ottanio

    • giovanni scrive:

      qui non interviene il picciotto libberista a dire che il diritto dell’evasore che affolla il Lussemburgo per imboscare i suoi sudati guadagni a vedere in televisione quello che può comprare col frutto delle sue fatiche è un diritto naturale che viene prima di qualsiasi pezzo di carta?

    • roberto scrive:

      non capisco né se stai scherzando né esattamente cosa vuoi dire, ma per stare sul sicuro:

      1. evasore lo dici a tua sorella, imbecille!
      2. non imbosco nessun guadagno. qui il fisco è una cosa seria, non come nella repubblica delle banane…per dire 6 controles fiscaux a mia moglie in quattro anni all’epoca in cui era libera professionista con un reddito veramente niente di speciale, per imboscare devi avere le capacità criminali di al capone
      tra parentesi, per quella cacchio di imu pago pure le tasse in italia, per una casa di proprietà qui (cioè la casa dove vivo), cosa che non sai quanto mi rattrista visto che in italia non ho nessun interesse e ci torno solo per turismo e che la tassa di proprietà sugli immobili la pago già qui.
      3. non affollo il lussemburgo, ma ci vivo da dieci anni (e probabilmente per i prossimi 25 almeno), mica sono depardieu…
      4. ribadisco che evasore lo dici a tua sorella

      passo e chiudo

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Credo che si riferisca alla pratica di chi si crea società di diritto lussemburghese per evitare le tasse, non del lavoratore dipendente in Lussemburgo.

  10. roberto scrive:

    a proposito che è il colore ottanio?
    l’unica cosa che conosco di simile è l’unobtanium (grigio metallizzato fosforescente, come il metallo omonimo)

  11. Qûr Tharkasdóttir scrive:

    Pure te non hai la tivù! Ma che lindo, mi fa sentire molto meno da mutante, io che non l’ho mai avuta.

  12. Miguel Martinez scrive:

    Per Rock & Troll

    “Il comunismo ha fatto infiniti più danni delle automobili.”

    Vero, mi sono dimenticato di riportare il numero di morti e feriti per comunismo in Italia nello stesso periodo.

    Vado a controllare sul sito dell’Istat.

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per Martinez

      Beh, se leggi Guareschi troverai i 300000 ammazzati dai Comunisti nel ‘Triangolo Della Morte’… Non c’e’ storia!

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  13. Miguel Martinez scrive:

    per Qûr Tharkasdóttir

    “Pure te non hai la tivù! Ma che lindo, mi fa sentire molto meno da mutante, io che non l’ho mai avuta.”

    Evidentemente anche tu hai avuto genitori di tutto rispetto 🙂

    • Qûr Tharkasdóttir scrive:

      Magari – son scapata quando era ancora in tempo!

      • paniscus scrive:

        …e di un’altra categoria di genitori, ne vogliamo parlare?

        Ovvero, quelli che negli anni settanta facevano tanto gli intellettual-progressisti-culturali-severi-morigerati-nonconsumisti-nonvizianti, e quindi rimproveravano i figli con giudizi colpevolizzanti e rottura di palle insostenibile perché “guardavano troppo la televisione”, la quale era “diseducativa”…

        …e che adesso, da pensionati, hanno il televisore acceso tutto il giorno (anche come sottofondo di routine quando non lo sta guardando nessuno), e si compiacciono di esporre i nipotini alle peggiori trucidaggini cronachistiche del telegiornale o alla più frivola pubblicità commerciale, perché “tanto, che male vuoi che gli faccia?”, e “prima o poi dovranno pur venire a contatto con la realtà del mondo che li circonda“???????

        Lisa

  14. Miguel Martinez scrive:

    Come forse avrete visto, un elicottero a spasso per Londra ha fatto il suo piccolo danno stamattina – mica ci sono solo le automobili.

    Due commenti interessanti (dal sito di The Guardian):

    1) Vauxhall MP Kate Hoey has said the crash should lead to a review of helicopter flights over the capital.

    “You just have to think how dreadful it would have been had the helicopter landed on the huge apartments at the side of the road. We could have been facing a catastrophe,” she told BBC News.

    The river is the motorway for helicopters. We are always going to need some helicopter use … But I think maybe we have to come to take it almost for granted that people have the right to take their helicopter over London at any time. We may have to look at that.”

    2) The chopper which crashed during the London rush hour was registered to respected helicopter firm Castle Air in Liskeard, Cornwall.

    Castle Air describes itself as the UK’s “premier helicopter service” and has been operating since 1979.

    Its choppers are used to transport VIPs and also specialise in aerial filming with credits including Treasure Hunt, Top Gear, Time Team and Robbie Williams’ ‘Angels’ video.

    The firm mostly flies twin-engine, eight-seat Agusta 109 helicopters — like the one that plummeted into the ground in Vauxhall.

    The helicopters have been built by the Anglo-Italian manufacturer AgustaWestland since 1971 and mainly used in light transport, medevac, search-and-rescue and military roles.

    Castle Air’s website says: “Nestled in the Cornish countryside you will find Castle Air’s facility, arguably one of the best in the country.

    ‘’Inside you will find numerous helicopters mainly Agusta 109s owned by Castle Air, and a dedicated team of engineers in attendance.”

    The firm says it has been called upon to carry out an extremely wide variety of tasks, from filming in the Arctic circle to VIP transport on the African equator.”

    Il Made in Italy colpisce ancora…

    • Qûr Tharkasdóttir scrive:

      Il Made in Italy della AgustaWestland, appunto, ha già “colpito” altre volte, come quando il ministro belga André Cools, coinvolto nella compra di elicotteri, è stato ammazzato a Liegi nel ’91 (http://it.wikipedia.org/wiki/Andr%C3%A9_Cools). Dopo di che qualche killer e mandatario mafioso è stato condannato, e tutto “si concluse senza alcun provvedimento a carico dell’Agusta SpA.” (http://it.wikipedia.org/wiki/Agusta).

      Senza la AgustaWestland, la Oto Melara, la Beretta, avrebbero già buttato l’Italia al mare assieme a Grecia, Portogallo e Spagna.

  15. Guido scrive:

    Il post odierno è per me ineccepibile e ne sottoscrivo pure le virgole.

    Quello che ritengo meriti la dovuta attenzione è la retroazione che hanno su di noi le protesi che usiamo. Dalla notte dei tempi si è instaurato un processo di feedback che vede gli appartenenti alla specie umana diventare dipendenti dalle loro stesse creazioni e modificare di conseguenza la loro stessa struttura fisica, psicologica, antropologica. Bisogna prendere atto dell’estrema malleabilità del cosiddetto homo sapiens il quale, come è risaputo, costruisce un’intera intelaiatura mentale che mira a legittimare la sua specifica “forma di vita” fornendo alla bisogna ideologie e concetti passepartout che hanno un valore puramente incantatorio (il “progresso”, la “tradizione”, la “modernità”, ma anche l'”Economia”, la “civiltà” ecc.). Si tratta di quella “cattiva coscienza” utile ad assolvere da sensi di colpa per i continui quotidiani piccoli compromessi.

    A proposito di mutazioni antropologiche ho trovato questo simpatico e divertente cartoon sul signor Quattropassi e il signor Millemiglia

    http://www.youtube.com/watch?v=QXVjRPzuMX4

  16. daouda scrive:

    Più corretto scrivere copulazione tra CONSERVATORISMO E MODERNISMO, per vari motivi logici che non espongo.
    Anche perché il “naturale” è ormai disposto, come esponi, ad usum consumi e d’altronde esso non ha nulla di tradizionale in sé, come se la natura non fosse mai stata modificata dall’homo…

    x Francesco: i libri hanno avuto la stessa funzione della Tivì. E’ inutile sentirsi gaggi perché si hanno barche di libri inutili ed akkulturanti. La malattia tutta antitradizionale dell’erudizione ( di cui io sono un esponente, nel mio piccolo, sia chiaro ).

    • daouda scrive:

      p.s. tradizionale nel senso che tu le dai. Difatti , ribadisco, il tradizionale è trasmettere ed è per definizione sia nuovo che antico, sia giovane che vecchio, per il semplice fatto che permane mutando. Senza tralasciare il fondamentale fondamento sui Principi. Una parte dei motivi logici/ovvi l’ho quindi esposta.

  17. Moi scrive:

    Una volta ho accompagnato una gita di insegnanti di istituto tecnico finlandesi, che avevano scroccato un viaggio a spese della scuola per andare a vedere la pista della Formula Uno a Rimini e la fabbrica della Ferrari… le differenze principali con una scolaresca romana:

    1) l’età media

    2) il volume di voce (più alto nel caso dei finlandesi)

    3) il consumo di alcol (indovinate chi vince la gara)

    4) la passione per i Motori (indovinate…)

    MM

    —…—

    Va bene. Sto al giuòco : -) :

    1)

    Mediamente i Finnici hanno un anno in meno a parità di anno scolastico perché iniziano a cinque anni la scuola dell’ obbligo, giusto ? Suppongo anche che essi abbiano una preparazione tecnologico-scientifica nettamente migliore. Buon per loro.

    2)

    Questa l’avremmo sbagliata tutti, anche se non sarebbero mancati gli Infaticabili Classificatori Italici di Decibel Regione per Regione, Provincia per Provincia, Comune per Comune ; -) !

    Ma … come si spiega, ‘sta roba dei Finnici Casinari ?

    3)

    I Finlandesi … non credo affatto che bevano solo succo di Bacche Artiche (esistono, esistono … vedi “Ikea” !) confezionato dagli Elfi : -) che lavorano cantando gioiosamente.

    4)

    Be’: da Niki Lauda a Kimi Raikkonen e oltre, i Finlandesi NON scherzano. Ogni appassionato vero (!) di Motori deve (!) fare comunque un apposito relativo “ Hajj ” : -) in Emilia Romagna e dintorni … con il Pesarese e il Mantovano assurti ad Emilia Romagna Honoris Causa. Sarà d’accordo anche l’ Irredentista Romagnolo : -) Z !

    PS

    Se i Giovani NON sono più in grado, da decenni, di apprezzare le Opere d’Arte di un Passato Glorioso e Orgoglioso è inutile stracciarsi le vesti … è l’educazione giusta d essere venuta meno ! Forse il Principale Indiziato è l’ AlteroMondialesimo : -) … in cooperazione con la Secolarizzazione e il Giovanilismo.

    Più di ogni altra arte mi preme l’ architettura, superiore alle altre perché non le è possibile rinnegare la “techné” … e lé t’ hè vójja, caro il mio Waal Frans !

    Visto che si discorre di Giovanilismo Secolarizzato e Motorizzato, l’ ho messo qui … e con le moto, come la mettiamo ?

    Il “Centauro” (come si dice in Giornalistese) professionista Marco Simocelli, detto Sic, affermava:

    “Si vive di più andando 5 minuti al massimo su una moto come questa, di quanto non faccia certa gente in una vita intera” [sic, appunto .]

    Morì a 23 anni “sul Lavoro” in un incidente in Indonesia … alla luce di ciò, taluni sono indotti a uno smodato cinismo, talaltri sono invece indotti a un ipocrita pietismo. Noi siamo invece indotti alla riflessione.

    PS

    Non tute le persone reagiscono allo stesso modo ai medesimi stimoli … di questo, prendiamone tutti atto.

  18. Moi scrive:

    ** Motori e … Islam ! **

    A me basta che sia lecito trovare ridicole “uscitone” ; -) del tipo che l’automobile con il motore a scoppio è un mostro disumanizzante ma poi …

    si tira fuori un qualsiasi “Popov di Allah” [cit.] anticipatore del motore a scoppio e si sospira dinanzi a una gran meraviglia di progetto del motore a scoppio !

    … E poi di ‘sto motore a scoppio si torna a diffidarne un pochettino se salta fuori un’ ulteriore anticipazione “di rudimento” pagana greca o, perché no, cinese.

    Purtroppo è un ragionamento “viziato” che certi FiloIslamici fanno molto di più dei Musulmani stessi.

    Infondo il Profeta Maometto persuadeva a “Cercare il Sapere fino in Cina” [cit.] (per poi andare ovviamente “oltre”, per poi “pro-gredire”, NdR !) … se (!) l’Arcangelo Gabriele gli avesse dettato “Nasceranno Generazioni di Arabi con la Scienza Infusa per uscire dalla Jahiliyyah da soli e senza sforzi !”, il Profeta Maometto avrebbe ripetuto così. … Non credete ?

    Sì, insomma: dissento dall’ idea che i SuperSceicconi Sauditi & Dintorniti : -) abbiano nutritissime scuderie di auto sportive (le migliori sono notoriamente Emiliane, NdR) soltanto per “Ipocrisia Wahabita”, ecco.

    Almeno due musulmani su di un miliardo e mezzo, Ritvan e Jam, saranno d’accordo. Confido tuttavia che ce ne siano un po’ di più. : -) ; -)

    • PinoMamet scrive:

      ” Purtroppo è un ragionamento “viziato” che certi FiloIslamici fanno molto di più dei Musulmani stessi. ”

      ma è un ragionamento che è puramente virtuale, perché non mi pare che qualcuno abbia tirato fuori un progetto di motore a scoppio arabo medievale, e di conseguenza nessun filo-islamico ha sospirato ammirato, e poi nessuno ha ritirato fuori un progetto greco più antico…

      è tutta una sceneggiatura che stai facendo tu! 😉

      • Ritvan scrive:

        Concordo con Pino.
        Moi, stai superando perfino Rock&Troll nell’infilare ad minchiam l’islam (nonché gli ineffabili FiloIslamici) anche dove non c’entrano un c..zo.

  19. Miguel Martinez scrive:

    Per nic

    “Così in un prossimo futuro si potrà facilmente superare anche il cruciale limite demografico (1 umano adulto=1 auto circolando). “

    Al di là del tono scherzoso che usi, stai dicendo una cosa terribilmente seria.

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per Martinez

      Come diceva Toraldo di Francia nel suo profetico libro ‘Il Rifiuto’ (dell’automobile,, n.d.t): ”non c’e’ posto sulla Terra per un miliardo di automobili”.

      E come diceva, mi pare, Dawson, anni fa, un satellite extraterrestre rivelerebbe al suo Controllo Missione che sulla terra la vita esiste, e che la specie dominante cui ogni altra è subordinata è l’Automobile.

      Per il momento, la Bolivia ha credo già nazionalizzato le sue riserve di litio, materiale utile per le batterie dell’auto elettrica.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  20. Miguel Martinez scrive:

    Per Daouda

    “Più corretto scrivere copulazione tra CONSERVATORISMO E MODERNISMO”

    Si vede che non fai il traduttore per ditte italiane.

    Dove ogni giorno ti trovi la stessa, identica frase. “La ditta Pincopallo & Figli ha saputo coniugare tradizione e modernità”.

    Con varianti – “dalla sapiente tradizione delle colline di Monteprampoli ai grattacieli della Corea, i Fratelli Pincopalli hanno portato nel mondo il gusto del made in Italy”, ecc. ecc. ecc.

  21. Pingback: Easy Driver, o della copulazione tra Tradizione e Modernità | FiascoJob Blog

  22. Miguel Martinez scrive:

    A proposito di atti osceni tra Tradizione e Modernità, a Firenze la magistratura ha sgominato la banda ProTav e ha sequestrato la Trivella Monnalisa.

    Lasciatemi per una delle poche volte in vita mia fare un’apologia delle forze dell’ordine e affini 🙂

  23. Moi scrive:

    ** Errata Corrige **

    1

    SimoNcelli

    2

    Sì, Lauda era Austriaco, ma i Finnici sono tenuti lo stesso a un Hajj Motoristico ; -) in Emilia Romagna e Dintorni, come tutti gli appassionati di motori veloci del Mondo.

    Comunque, Habsburgicus, se permetti, al momento Niki Lauda E’ (!) : -) Austriaco.

    Si è anche “messo su” : -) una Compagnia Aerea :

    http://de.wikipedia.org/wiki/Niki_Luftfahrt

    ** In merito all’ Unobtanium :

    In realtà è più un gioco di parole di AngloLatinorum da (“unobtainable”) che altro …

    “This is why we’re here. Because this little gray rock sells for $20 million a kilo. That’s the only reason. This is what pays for the whole party, and it’s what pays for your science. Those savages are threatening our whole operation. We’re on the brink of war and you’re supposed to be finding me a diplomatic solution.”

    [Quot.] **

    ** @ Qûr Tharkasdóttir **

    Che tu fossi scappata, “A” … lo avevo già intuito dallo “sdóttir” .

    A proposito di “strade” … Hai mai percorso la Þjóðvegur ?

    C’è un detto Islandese _ che piacerebbe a Jam_ che “Anche chi non crede in Dio, percorrendola, lo vede lo stesso” … ma Reykjavík vuole diventare una specie di Rimini Artica, anzi: pare che già lo sia. C’ è gente che difatti scende all’ aeroporto di Keflavík (“Keflavíkurflugvöllur”, per gli appassionati di Idiomi Norreni) e poi se ne va direttamente ad Akureyri.

    @ PINO & RITVAN

    Si chiama “Induzione” e poi, via: la “Reductio Ad Petroleum” della Storia e dell’ Attualità del Mondo AraboIslamico fa tanto “di Sinistra” … il passo successivo non può essere pertanto che la “Reductio ad Motorem”. : -)

    E comunque lo dicevo da “FiloIslamico EteroDosso” ; -) quale Tortuga mi riconosce.

  24. Moi scrive:

    In merito alle Incongruenze Ideologiche dei FiloIslamici … potrebbe essere interessante sentire Falecius 😉 , se ancor ci legge !

  25. Moi scrive:

    @ FRANCESCO

    Mi sa che con la tua Riforma Liberista … ci sarebbe il boom delle vocazioni ecclesiastiche fra i FanKazzisti ! 😉 🙂

    • Francesco scrive:

      caro Moi

      tu dove vivi? io di ecclesiastici fancazzisti non ne ho ancora incontrati, di nessuna tendenza

      e non ricordo neppure un particolare benessere, associato alla figura ecclesiastica

      c’era Don Verzè, che però lavorava come un pazzo … in tutti i sensi

  26. maria scrive:

    In Italia esistono 35 milioni di auto private ,se si includono anche gli autocarri, i motocarri, gli autobus e le motrici il numero del parco circolante motorizzato in Italia oltrepassa i 44 milioni di veicoli. (fonte aci)

    Non penso che auspicare uno stop significhi andare all’ospedale su un carretto trainato da cavalli, ma semplicemente ragionare in modo sensato visto che la superficie del nostro paese non è infinita come ha osservato ritvan.

    Vedo che qualcuno ha anche tirato in ballo il solito comunismo che come sappiamo è argomento che sta bene dappertutto:-))

    • Peucezio scrive:

      Sì, però il problema è sempre il solito: qual è il criterio che stabilisce che Tizio può avere la macchina e Caio no? Di fatto il reddito, perché può averla chi può permettersi di pagare bollo, assicurazione, revisione, carburante, parcheggi salati, ZTL a pagamento, pedaggi, multe ecc. e gli altri andranno a piedi.
      Se proprio c’entra il comunismo, lo schema va capovolto. In questo senso l’ecologismo antiautomobilistico sarebbe, usando il termine nell’accezione marxista (in realtà significa ben altro) ” r e a z i o n a r i o “.

      • Francesco scrive:

        cosa che sta giustamente succedendo

        tra costo del veicolo e spese connesse il possesso di un’automobile sta diventando rapidamente un lusso

        l’unico ostacolo verso la sanità sono i sindacati dei metalmeccanici

      • PinoMamet scrive:

        ” : qual è il criterio che stabilisce che Tizio può avere la macchina e Caio no? Di fatto il reddito”

        Di fatto sì, ma se si stabilissero criteri più razionali Francesco griderebbe al bolscevismo, e io non vorrei mai far gridare Francesco! 😉

        Detto questo, non credo affatto che l’Italia rischi di essere sommersa di automobili… più di quanto già lo sia.
        E non credo nella necessità di proibire alla gente di comprare una macchina e usarla, in assoluto.

        Non credo neanche ai disincentivi al suo uso colpevolizzanti: divieti, multe, blocchi…
        funzionano fino a lì.

        Credo molto di più agli incentivi a usare i mezzi pubblici, che però sono l’esatto contrario del metodo “trivella Monna Lisa” da cui all’altro post…
        nel senso che a me, ipotetico fidentino che deve andare a lavorare a Parma o Bologna o Piacenza o Milano
        (tutte comodamente in linea retta, binaristicamente parlando) non me ne frega un cazzo di avere il treno di Montezemolo che passa ai tremila all’ora una volta al giorno, mentre gradirei mi fossero restituiti i treni regionali e inter-regionali comodissimi, e tagliati brutalmente, per finanziare le “trivelle Monna Lisa”…

        • Francesco scrive:

          un criterio più razionale del reddito? hai trovato una bacchetta magica?

        • PinoMamet scrive:

          Per l’uso della macchina? Stai scherzando?

          Qualunque criterio è più razionale del reddito!

          Vediamo:
          -distanza dal posto di lavoro;
          -esistenza o meno di servizi pubblici alternativi;
          -raggiungibilità dei servizi (ospedali, stazioni di polizia ecc.);
          -necessità fisiche particolari (difficoltà deambulazione ecc.) proprie o di famigliari conviventi;
          -possedere o meno un posto auto;
          -lavorare in un settore che richiede un automezzo proprio;
          -non possedere già altri automezzi funzionanti;

          (e sono sicuro che se ne potrebbero elencare molti altri…)

          mi sembrano tutti criteri più convincenti, per un ipotetico “permesso di possesso di un’autovettura”, rispetto a “ho i soldi, la compro”.

          Ma se uno si basasse su tali criteri razionali, non grideresti forse al bolscevismo? 😉

          Evidentemente il bolscevismo è razionale, casomai è l’umanità che non lo è!!

        • Francesco scrive:

          >>> Evidentemente il bolscevismo è razionale, casomai è l’umanità che non lo è!!

          sottoscrivo pienamente, compresa la conseguenza necessaria che la razionalità ha torto e l’umanità ha ragione

          PS dovrebbero rendere obbligatorio lo studio del marxismo nelle scuole, dalle medie in poi.

  27. Pingback: La Trivella Monna Lisa e la Banda del Grande Buco | Kelebek Blog

  28. Miguel Martinez scrive:

    Per roberto

    “evasore lo dici a tua sorella”

    Si dice evasoressa, credo.

    • Roberto scrive:

      Mah non si, ovviamente uso l’espressione in maniera figurata, sai bene che non rivolgerei mai un epiteto così volgare ad una signora

    • Ritvan scrive:

      —Si dice evasoressa, credo. Miguel Martinez—

      Miscredente!:-)
      Facciamo parlare l’esperto.
      http://www.corriere.it/Rubriche/Scioglilingua/2003/21novembre.shtml
      Qual è il femminile di “evasore”? chiede un certo Claudio Picciacci.
      Risponde Giorgio De Rienzo, linguista del Corriere della Sera: “Esiste una forma poco usata “evaditrice”, ricostruita evidentemente sul verbo “evadere”. Consiglierei comunque di ricorrere a una perifrasi.”.

      • Moi scrive:

        I femminili in “essa” alle femministe di solito NON piacciono. Perciò vanno benissimo ! ; -)

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Il femminile in -essa è l’eccezione e, come si sa, la legge speciale non si applica mai per analogia 😉
          Le parole latine che finiscono in -(t)or (ita: -tore) fanno al femminile -trix (ita: -trice). Evaditore => evasore deve per forza fare evaditrice (normalizzando), poiché dubito che qualcuno accetti un terribile “evatrice”.

        • PinoMamet scrive:

          Quando mi è capitato di dirlo (capita persino questo!) mi è risultato spontaneo dire “evasrice”, prima di fermarmi e passare alla perifrasi…
          però la trovo la forma migliore 🙂

        • paniscus scrive:

          Evaditore => evasore deve per forza fare evaditrice (normalizzando), poiché dubito che qualcuno accetti un terribile “evatrice”.

          L’evatrice: ostetrica che assiste le partorienti privatamente riscuotendo il compenso in nero 🙂

          Lisa

        • Moi scrive:

          Sono diffusissimi “AssessorA”, “ProfessorESSA”, “DottorESSA”… ma in teoria dovrebbero fare “Asseditrice” , “Professatrice”, “Dottrice”, no ?

          Per non parlare di quell’ altra paranoia di “Signorina” … che all’inizio, sminuiva e allora hanno proposto “Signora” a 18 anni e un giorno, che però invecchia.

          L’ultima “Signorina” famosa anche in età avanzata per far capire di non essere sposata (tipo “Signorina Rottenmeier” di Heidi, l’ Inflessibile Educatrice della Piccola Montanara ) è stata Mariele Ventre, del Coro dell’Antoniano di Bologna :

          TalentScoutress 🙂 di nientepopodimeno che Cristina D’Avena !

          Esprimendo il concetto in maniera sintetica:
          “Az’idàint a chi ai ciapa !” 😉

        • Moi scrive:

          Ora che ci pensao, fortuna che in Inglese il “genere grammaticale” con implicazioni sintattiche è un fenomeno marginale … sennò sai che putiferio.

          Uno dei piùgrotteschi è “HERstory” nella convinzione che “HIStory” derivi direttamente da “HISstory”.

          … E dire che dall’ Altra Parte dell’ Atlantico c’è chi invece vorrebbe che l’ Inglese realizzasse l’ Utopia della Bestemmia Palindroma 😉 !

        • PinoMamet scrive:

          ” Sono diffusissimi “AssessorA”, “ProfessorESSA”, “DottorESSA”… ma in teoria dovrebbero fare “Asseditrice” , “Professatrice”, “Dottrice”, no ?”

          “Assessora” credo sia semplicemente sbagliato.
          Dottoressa e professoressa non è che siano “diffusissimi” così, per caso 😉 ; è proprio che sono la forma corretta in italiano!

          Invece credo che “avvocatessa” non sia corretto, penso che si usi avvocato anche al femminile (io perlomeno chiamo avvocato la mia avvocato 😉 e non si è mai lamentata) anche se in latino è attestato advocata (per esempio nel Salve Regina!)
          Del resto advocatus è un normale participio latino, e al femminile fa advocata (come in italiano).

          In queste cose comunque di solito la regola viene stabilita dall’uso…

        • Moi scrive:

          @ PINO

          Eppure, “tradizionalmente” un termine del tipo “Presidentessa” significava “Moglie del Presidente”.

          Almeno prima (!) che con le Due Guerre Mondiali _ specie la Seconda ma già con la Prima _ le donne dovessero iniziare a fare lavori “virili” 😉 essendo tutti gli uomini (ancora non c’era la smania di “maschi” se non addirittura “maschietti” !) impegnati al fronte.

          Adesso come adesso le donne possono fare qualsiasi roba “virile” _ perfino carriera militare e sport di combattimento_ senza (!) sembrare “invertite” 🙂 , come diceva la Chiesa PreConciliare.

          Altrettanto oggi NON si può dire per uomini addetti a robe “muliebri”. ; -)

        • PinoMamet scrive:

          ” Eppure, “tradizionalmente” un termine del tipo “Presidentessa” significava “Moglie del Presidente”. ”

          ?? Ma quando mai?
          Magari nell’uso popolare qualcuno lo avrà usato così…

  29. Miguel Martinez scrive:

    OT (ma nemmeno tanto, a pensarci)

    Si parlava qui tempo fa della truffa di Enel Energia http://kelebeklerblog.com/2010/11/11/enel-energia-truffa/

    Adesso c’è un’interessante testimonianza su Paniscus http://paniscus.org/2013/01/18/enel-energia-e-il-bello-della-concorrenza/

  30. Moi scrive:

    @ ROBERTO

    L’hai mai visto il Telefilm di Propaganda Eurocratica con Cristina D’Avena ?

    http://www.youtube.com/watch?v=9jW6TZ026yk

    • Roberto scrive:

      Non sono sicurissimo di voler vedere Cristina D’avena prima di andare a letto…rimando a domani 😉

    • Roberto scrive:

      Ok visto al gabinetto e ha fatto il suo effetto.

      Immagino che il video sia stato finanziato da un feroce euroscettico. In caso contrario se qualcuno avesse speso un centesimo di soldi pubblici andrebbe scorticato vivo e la sua pelle appesa all’entrata del berlaymont a monito per gli altri

      • Moi scrive:

        ** @ Roberto **

        Guarda che “Cristina l’ Europa Siamo Noi” veniva trasmesso a fine Anni Ottanta su Italia1, da sempre (almeno prima che arrivassero i decoder) il più giovanilista dei “Silvio Channels” ; -) … e ancora non (!) ti ho detto del suo legame narrativo (!) con un cartone animato giapponese popolarissimo soltanto (!) in Italia divenuto telefilm italiano quando si scoprì che NON esisteva una seconda serie giapponese.

        Pare che l’idea del far diventare telefilm italiano un anime giapponese la partorì Silvio stesso … chi altri ? 😉

        • Roberto scrive:

          Fine anni ottanta ero uscito dalla fase Cristina D’avena da un pezzo, ma la storia del cartone giapponese mi interessa, puoi spiegare?

        • Francesco scrive:

          sarà mica Licia Dolce Licia?

          che solo nella traduzione italiana il gatto si mise a parlare e questo ne fece un grande successo (il cartone) e aprì la strada al telefilm che assunse dalla prima puntata al rango ontologico di “Brutto Assoluto”?

          vivo ancora nel terrore di intercettare per sbaglio qualche puntata facendo zapping

        • PinoMamet scrive:

          OMDAF

  31. Moi scrive:

    @ PINO

    Ma la versione Linguistically (!) 🙂 Correct di “Assessora” … è “Asseditrice”, no ?

    • PinoMamet scrive:

      …intendi la versione che sarebbe corretta come esito dello stesso suffisso? (-tor, trix)?
      credo di sì… ma che c’entra?

      • Moi scrive:

        C’entra eccome !

        Il discorso è che iltermine “giudicessa” _ presto rielaborato in “giudiCHessa” perché suonava troppo come “cessa” ; -) _ si era inizialmente diffuso poi fu fatto notare che la “E” di “giudicE” è neutra, o almeno può esserlo.

        Diverso il discorso per “Sindachessa”, che può essere più correttamente “Sindaca”.

        … in Italia tutto ebbe origine quando Livia Turco all’ indomani della prima vittoria di Prodi, esternò che il problema più grave per l’Italia al momento fosse l’assenza di neologismi al femminile come “MinistrA”.

  32. Moi scrive:

    @ PINO

    Comunque pare che le donne di madre lingua Inglese imparanoiate di Politically Correct preferirebbero che in Italiano si dicesse “Professora” e “Dottora” alla Spagnola. Eppure se si chiede loro, in cambio, di bestemmiare palindromo 🙂 mica accettano. 😉

    • PinoMamet scrive:

      Non ho mai sentito nessuno/a preferire “dottora” o “professora”, che oltre che comunque scorrette etimologicamente, suonano anche un po’ ridicole…
      non escludo che ci sia anche chi preferisce queste forme, boh.

      La bestemmia non c’entra assolutamente nulla…

      • Moi scrive:

        @ PINO

        Ma infatti ti parlo di quando il Politically Correct è la Maschera dell’ Imperialismo Culturale : gente che dell’ etimologia e della morfologia di qualsiasi altra lingua d’Europa se ne frega e vuole plasmare tutto sull’ Inglese.

        Stessa gente che se dici “negro” in Italiano ti guarda come se lo avessi detto _ o se avessi detto “nigger”
        _ in AngloAmericano, come se dovessimo sentirci in colpa da Europei Continentali per il Razzismo USA e Gran Bretagna. Gli stessi che oggi invece, passando da un eccesso all’altro (questa l’ ho letta davvero !)protestano se dici che qualcosa di sporco lo riconduci al colore nero. Perfino “blackboard” per lavagna era finito nel mirino.

        La “bestemmia palindroma” è ovviamente una provocazione per dire che ‘sta gente vuole farti lezione dall’ alto al basso in una lingua che non è la loro ma la tua. Chiaro, no ? L’ “interscambio” culturale NON lo contemplano … lo Spirito di Kipling sarebbe intrinseco alla cultura dei Madrelingua Inglese
        anche quando sprizzano melassa politicamente corretta da tutti i pori.

        Sì, insomma tutte quelle paranoie che iniziano come “social studies” in USA e poi diventano Normative UE …

        Se poi aggiungi che lo stereotipo Italiano Mafioso Arrapato è l’ unico (!) che NON fa indignare il Politically Correct …

        quest’ultima cosa secondo il Messori è dovuta al fatto che il Politically Correct è una cultura di chiaro stampo massonico e vede nell’ Italia il baluardo del Papismo, ritenuto un male minore perfino rispetto ai Taleban, agli Ayatollah, ai Qalandar e tutte quelle altre robe islamiche ( o pseudo-tali, eh !) lì, che si giustificano con il “Relativismo Culturale”.

        • PinoMamet scrive:

          Guarda, con tutta la buona volontà proprio non ho capito cosa c’entra la bestemmia!
          Vorresti dire che le persone politically correct dovrebbero bestemmiare in inglese? In italiano? Non dovrebbero bestemmiare? dovrebbero farlo di più? Proprio non ho capito, scusami…

          Comunque, non è vero che gli stereotipi sugli italiani non fanno arrabbiare.
          Non fanno arrabbiare gli italiani in Italia, ma fanno arrabbiare quelli in USA, Canada ecc.
          Che si muovono, anche parecchio, contro tutto quello che sa di anti-italiano, compreso Jersey Shore, per esempio, che era anti-italiano solo molto alla lontana…

          però è vero che, da italiano, trovo che all’estero gli stereotipi anti-italiani indignino meno che quelli versi altre nazioni.

          Un po’ sarà il fatto che io sono, appunto, italiano, e ci faccio più caso;

          un po’ che gli italiani sono presenti in forze 😉 in un sacco di nazioni, e da un bel po’, quindi gli statunitensi in primis possono sentirsi liberi di trattarli con la generica bonarietà riservata alle “cose di casa”, considerando le prese in giro agli italiani come auto-prese in giro (un po’ come i “taroni” da noi…);

          poi c’è il fatto che gli italiani non sono stati ridotti in schiavitù, come i neri, né sterminati in modo disumano, come gli ebrei, né sono attualmente sotto attacco reale in qualche parte del mondo;
          al contrario, oltre a essere una minoranza di relativo successo, hanno anche una storia di cui andare, tutto sommato, orgogliosi, perciò si tende a pensare che possano benissimo “portarsi a casa” anche qualche presa in giro;

          e infine, sì, credo che ci sia anche un malinteso culturale per cui certi modi di fare italiani o perlomeno latini, agli anglosassoni risultano proprio incomprensibili (e viceversa);

          ma la Massoneria e il Papismo, credo siano spettri personali di Messori…
          sicuramente avranno avuto il loro peso nell’Ottocento!

  33. Moi scrive:

    Ma in realtà in Italia la gente se vuol dire qualcosa non aspetta che la legge glielo sancisca.

    Il discorso della bestemmia palindroma in Inglese era appunto sul “palindromo” ! Ovvio, che nella cultura anglosassone non esiste la bestemmia, era solo per dire che in Italia l’Inglese è per i più quella lingua che “fa figo” di cui imparare qualche vaga nozione fonetica e grammaticale alla scuola dell’ obbligo per poi pidginizzarsela a proprio piacimento. Però nessuno in Italia ha pretesa di “dettar legge” in una lingua non propria ! Le cazzate in Inglese Maccheronico si dicono giusto così per ridere e poi “bona lé”. 😉

    • PinoMamet scrive:

      E cosa cavolo c’entra il palindromo e l’uso delle bestemmie con il discorso sui femminili delle varie professioni??

      Moi, dai là, non puoi sbattere dentro quello che interessa a te ovunque! Se non c’entra, non c’entra…

      • Moi scrive:

        Be’ … una risposta potrebbe essere:

        così come l’ Inglese non è fatto per le bestemmie da osterie toscane e “non-levantine ma comunque italiane” : -), l’ Italiano non è fatto per il Politically Correct da Liberal Statunitensi. ; -)

        Ma che ne pensi di quel “Relativismo Culturale” che considera “a casa degli altri” come “culture” quel che a “a casa propria” considera come “nefandezze” ?

        • PinoMamet scrive:

          … che mi dà molto meno fastidio del “cattivismo”, che considera come “nefandezze” in casa d’altri, quelle che considera “cultura” a casa propria…

        • PinoMamet scrive:

          Esempio classico:
          “Non voglio vedere i minareti in mezzo ai campaniliiiii!”
          seguito da
          “Poveri cristiani dell’Arabia Saudita che non hanno diritto di costruire le chiese…”

        • Moi scrive:

          Del tipo ?

        • Moi scrive:

          A ‘sto giro l’ Islam at l’hè tirè fòra té ; -) … io avevo in mente qualcosa del tipo:

          Polli Allevati in Batteria in Occidente VS Galli da Combattimento da Cuba alle Filippine, passando per il Pakistan e la Thailandia !

  34. Moi scrive:

    @ Roberto

    C’era una volta un anime romantico la cui protagonista Saeko venne rinominata in Italia “Licia”, con anche tutti gli altri nomi dei personaggi in larghissima misura riformulati in Italiano; una roba che si chiamava “Kiss Me Licia”. La versione italiana pare che avesse censurato scene di “morale a fine racconto” di educazione sessuale, ma in compenso aveva dato la smiagolante parola a un simpatico gatto domestico obeso sempre affamato … cosa che contribuù al successo della serie.

    Il pubblico Italiano si aspettava una seconda serie, mai prodotta in Giappone perché in Giappone NON piacque.

    Va be’, la trama a più o meno dovresti saperla: l’ amore fra una ragazzina acqua e sapone dal padre “all’ antica” e Mirko, il leader ambizioso ma povero di un “gruppo rock di giovinastri scalmanati” … il cui fratellino, Andrea, con il gatto obeso, Giuliano, è l’unico a intenerire il burbero padre della ragazza, vedovo.

    Per farla breve, partirono almeno 4 produzioni mediaset , allora “fininvest” , che riproponevano sempre meno pedissequamente lo spirito dell’ anime … senza però mai distaccarsene.

    Poiché cantava la sigla, a Cristina D’Avena venne affidato il ruolo della protagonista.

    La cosa incredibile era come una roba iniziata in Giappone riuscisse a proseguire perfettamente (!) reambientata in Italia. Vennero intriditti molti nuovi personaggi, tipo la studentessa tedesca in Erasmus Hildegar … che capiva perfettamente l’ Italiano, ma rispondeva sempre in perfetto Sturmtruppenese 😉

    Alla fine Licia e Mirko si sposano, lei entra nel gruppo come voce femminile e moglie invidiatissima dalle fans. Però Cristina D’Avena non voleva _come si dice_ “rimanere prigioniera del personaggio” di Licia.

    Tutto l’ ambaradan di cui sopra si conclude in una telefonata in cui Cristina D’Avena, interpretando sé stessa in persona, telefona a Licia per dirle che è ormai fatta :

    Berlusconi (chi altri avrebbe potuto “fare la spola” tra anime giapponesi e mondo “reale” con tanta disinvoltura ?) le ha detto che offrirà molto generosamente un contratto, quindi la felicità nel mondo dello spettacolo è finalmente arrivata per Licia e per il gruppo dei “BeeHive”!

    Da lì, quindi parte lo SpinOff di Cristina finalmente non più Licia … due serie.

    La prima ruota attorno all’ Università, ove effettivamente la D’Avena studiava medicina … la seconda è appunto un Inno all’ Europa Unita appoggiandosi all’ ideologia del Giovanilismo e di un Cosmopolitismo “globalizzato”.

    • Roberto scrive:

      Grazie tutto ciò me lo sono completamente perso (ma che facevo in quegli anni?).

      Comunque sono più che sicuro che a fine anni novanta Cristina D’avena cercasse di laurearsi in giurisprudenza, avendo la vista presentarsi ad un esame (ma non l’ho interrogata io, sennò le avrei fatto una domanda sui puffi)

      🙂

  35. Moi scrive:

    Esempio classico:
    “Non voglio vedere i minareti in mezzo ai campaniliiiii!”
    seguito da
    “Poveri cristiani dell’Arabia Saudita che non hanno diritto di costruire le chiese…”

    PINO
    —————-

    In realtà ci sono più chiese in Marocco che moschee in Marocconia*

    … poi Antonio Socci diceva che la legge svizzera secondo lui è “pedagogica”, per insegnare ai Musulmani “di casa nostra” cosa provano i Cristiani “di casa loro”.
    Come se la Svizzera non fosse stato il Paese che espressamente (!) vietava l’ ingresso ai cani e agli Italiani nei locali pubblici.

    – Probabilmente, stessa “LevantinoFobia” dei minareti. Inutile lo sbraitare Leghista.-

    * Sì, lo so … in Andalusia e in Sicilia, terre che sono state si a”Marocco ” che “Marocconia” è diverso: i “Libri di Pietra” [cit.] di Siviglia e Palermo parlano chairo.

    – Per come la vedo io, stessa grandezza culturale levantina … purtroppo andata perduta. –

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