Lo sterminio artificiale

+972 Magazine è un sito di israeliani e palestinesi che documentano in maniera meticolosa la pulizia etnica in corso “tra il fiume e il mare“.

Questa volta ci raccontano insieme, il delitto assoluto e la logica conclusione della nostra civiltà: Auschwitz ai tempi di Instagram.

Una cosa che va molto oltre la piccola terra di Canaan.

Si chiama riduttivamente privacy la questione della condivisione di tutti i nostri “dati” (dall’esatto posto in cui mi trovo in questo istante al fatto che ho messo un like a un post che critica gli OGM) con un apparato economico-industriale-finanziario-militare planetario.

“Fa tanto comodo, e se poi magari ti mandano della pubblicità che non ti interessa, basta ignorarla”.

Ora, gli stessi dati che le sinagoghe raccoglievano per ricordarsi di chi chiamare per un piacevole festeggiamento condiviso della Pasqua, permisero ai nazisti di decidere chi mandare ai lager.

I funzionari tedeschi identificavano gli ebrei residenti in Germania attraverso i normali registri creati da uno stato moderno. Usavano i registri del censimento, le dichiarazioni dei redditi, gli elenchi dei membi delle sinagoghe, i registri parrocchiali (per gli ebrei convertiti), i normali ma obbligatori moduli di registrazione della polizia, l’interrogazione dei parenti e le informazioni fornite dai vicini e dai funzionari comunali”.

A questo si è aggiunta negli ultimi anni una datasfera cento volte più grande.

Grazie alle confidenze che ufficiali dell’intelligence hanno fatto a +972, sappiamo che questo è quanto sta facendo oggi Israele, con l’operazione detta Lavender, un termine che sa di pulito.

Ma non voglio insistere troppo sulla micropotenza nucleare mediorientale, che deve far quadrare il cerchio di essere l’unico stato al mondo a rivendicare di essere ufficialmente proprietà di una specifica etnia, mentre la maggioranza della popolazione appartiene ad altre etnie.

La cosa veramente interessante è che potrebbe fare la stessa cosa chiunque.

Si tratta innanzitutto di creare con l’intelligenza artificiale una database di sterminandi.

Lo sterminando archetipico è il cosiddetto “militante di Hamas“: se ricordiamo che Gaza è politicamente in mano a Hamas, ciò coincide sostanzialmente con chiunque abbia a che fare con l’amministrazione.

“[la macchina] viene alimentata con dati riguardanti attivisti di Hamas noti, impara a riconoscerne le caratteristiche, e poi valuta altri palestinesi in base ai tratti che condividono con i militanti”

Esattamente come avviene con gli algoritmi di Google o di Facebook – solo l’algoritmo deve sapere perché sarai invitato a fare clic sulla pubblicità della Nutella, o perché qualcuno farà clic su di te, altrimenti il hacker troverà come sfuggire.

Per questo è perfettamente logico che nessun essere umano debba sapere il motivo della condanna a morte di un altro essere umano.

L’algoritmo alla lavanda ha segnalato fino a 37.000 sterminandi, anche se il numero varia costantemente. Sono in genere sopra i 17 anni di età, ma non è una condizione obbligatoria.

Il clic finale viene compiuto da un essere umano; gli informatori di +972 riferiscono che il controllo umano si limita ad accertarsi che lo sterminando sia di sesso maschile:

“Per condurre il controllo maschio/femmina, B. disse che nella guerra in corso, “investivo 20 secondi per ogni bersaglio, e ne facevo a dozzine ogni giorno.”

Ora, tecnicamente il luogo più facile dove uccidere lo sterminando è a casa sua, perché il luogo più sicuramente mappato dall’intelligence.

Per gli sterminandi di alto livello, si usa materiale militare più costoso, che garantisce l’eliminazione loro, assieme ovviamente alle famiglie. Quindi al massimo si uccidono anche la moglie e tre bambini.

Ma ogni funzionario statale è tenuto, eticamente, a far risparmiare sugli sprechi.

Per cui l’Operatore che fa clic sul nome degli sterminandi di minore importanza, utilizza le cosiddette “bombe stupide”, che tirano giù l’intero palazzo con tutti i suoi abitanti.

A un certo punto, però gli israeliani hanno tirato giù la maggior parte delle case di Gaza, per cui il sistema oggi è in difficoltà sul consegnare l’omicidio a domicilio, a un popolo che non ha più domicilio.

Rassicuriamo i lettori: se non sapete distinguere un جلباب da una عباية e non avete mai messo un like a un post di qualche arabo, potete stare per ora assolutamente tranquilli. Voi, e tutta la vostra famiglia, neonati compresi.

Quando gli algoritmi vengono a prendere i palestinesi, non dire nulla è proprio buonsenso.

Questa voce è stata pubblicata in Censura e controllo globale, ciberdominio, Israele Palestina Canaan, riflessioni sul dominio e contrassegnata con , , , , , , . Contrassegna il permalink.

220 risposte a Lo sterminio artificiale

  1. Andrea Di Vita scrive:

    @ Martinez

    Le camere a gas costano. Anche la morte conviene personalizzarla, “customerizzarla”. Ai tempi di Mac Luhan si diceva che pure la Bomba è uno dei mass-media; non stupisce che una bomba corra sui social. Si arriverà verosimilmente a un nuovo equilibrio del terrore, le IA non costano molto. Se Google non va errato in Arabo “Lavender” si dice الخزامى Già uno dei capi di iDFha la a sua identità svelata sui social. Avremo droni che seguono e uccidono una data vittima rintracciandola via social. Ed è uno degli autori di Lavender!

    https://amp.theguardian.com/world/2024/apr/05/top-israeli-spy-chief-exposes-his-true-identity-in-online-security-lapse

    Ti ricordi l’elicottero che spia Winston nella prima pagina di 1984? C’erano gli elicotteri Cinesi che spiavano i cittadini, perché non uscissero in tempi di lockdown. Che c’è di nuovo?

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Miguel Martinez scrive:

      Per ADV

      “Le camere a gas costano. Anche la morte conviene personalizzarla, “customerizzarla””

      Apprezzo il fatto che, almeno finora, i commenti non siano finiti nel tifo per/contro la minipotenza nucleare mediorientale, ma abbiano toccati i temi di fondo, che sono questi.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Martinez

        “apprezzo”

        Al solito, mi aiuta la fantascienza. Ironizzando sulla scala di Kardashëv, Robert Sheckley scrisse un piccolo racconto dove le civiltà vengono classificate non sulla base dell’energia consumata, come nella classificazione del Sovietico, ma sulla sofisticazione delle armi utilizzate.

        https://it.wikipedia.org/wiki/Scala_di_Karda%C5%A1%C3%ABv

        In uno schema di corsi e ricorsi stile Vico, si immagina che ad ogni livello si raggiunga un equilibrio del terrore, prima di passare al livello successivo.

        Ecco perché l’IA militare mi spaventa relativamente poco.

        (L’arma finale, definitiva, è quella in cui il soldato DIVENTA il nemico).

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          >>> L’arma finale, definitiva, è quella in cui il soldato DIVENTA il nemico

          non riesco a capire questa frase, me la spieghi?

          grazie

          Francesco

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “grazie”

            Volentieri! E’ il succo del racconto, e – come nel miglior Sheckley – è assolutamente originale.

            E’ il mimetismo portato all’ennesima potenza. Se tutti gli Ucraini stanotte diventassero Russi – non ‘si travestissero da Russi’ o ‘facessero plastica facciale per somigliare ai Russi’, proprio ‘diventassero’, con tanto di identità, documenti, ricordi ecc. – contro chi combatterebbero i Russi? La guerra finirebbe domani, e la Russia verrebbe distrutta perché centinaia di migliaia di nemici si infiltrerebbero in caserme, fabbriche, ospedali, banche ecc. e – agendo in modo coordinato o anche solo prestabilito e sincronizzato – si impadronirebbero del nemico.

            Più in generale – è l’esempio del racconto di Sheckley, dove si cerca inutilmente di eliminare un alieno ostile annegandolo – se l’alieno diventa acqua, come lo distingui? Come lo elimini? E se finisci col berterne un pezzo, come andrai a finire?

            If you cannot beat them, join them.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

    • PinoMamet scrive:

      ” C’erano gli elicotteri Cinesi che spiavano i cittadini, perché non uscissero in tempi di lockdown. ”

      Mica solo cinesi.
      L’Italia ha fornito un ottimo esempio di come una democrazia si trasformi in fretta in uno stato autoritario, con il pieno sostegno dei media.

      Le riprese di innocui corridori o nuotatori solitari, colpevolizzati dai media, erano a un passo dalle cacce all’uomo da società distopica;

      non cito neppure le multe esorbitanti ai passeggiatori solitari in aperta campagna, i ripetuti e contraddittori Decreti del presidente del consiglio, gli inviti alla delazione dell’esecrando Speranza ecc.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per PinoMamet

        “L’Italia ha fornito un ottimo esempio di come una democrazia si trasformi in fretta in uno stato autoritario, con il pieno sostegno dei media.”

        Infatti!

        Mettendo da parte ogni discussione sul Covid, il punto essenziale è sempre quello: l’apparato dominante di una società decide che esiste un’emergenza (reale o no non importa) e impone misure eccezionali, e in un istante siamo nella condizione di “si abolisce la pena di morte (o l’arresto senza processo o la tortura) tranne in casi eccezionali”, che come nel caso di Israele, si vede che al momento i “casi eccezionali” riguardanti un’area con poco più di 2 milioni di persone sono 37.000, mentre in un’Italia con una popolazione 30 volte maggiore, i detenuti tutti sono 57.000.

        • Francesco scrive:

          Bah, un discorso che inizia con “emergenza reale o no non importa” non può convincermi. E’ quella la cosa decisiva, altro che “non importante”.

          🙂

          • PinoMamet scrive:

            Che dire…

            Tutte le emergenze sono vere. Le emergenze palesemente finte esistono solo nei romanzi distopici: a scopo didattico, diciamo.

            Nella realtà, gli stati autoritari non sono completamente idioti.
            Anche i peggiori dittatori, i più autoritari e paranoici (Hitler, Pol Pot, Speranza…) da qualcosa di reale devono pur partire.

            • Francesco scrive:

              Ehm, credo di no. E’ molto più divertente e produttivo inventarsela di sana pianta.

              Come fece Hitler con gli Ebrei o Stalin con le sue varie “cospirazioni”.

              In questo modo ti scegli il bersaglio, che spesso è una buona idea.

              Ciao

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “buona idea”

                E’ sempre una buona idea, inventarsi un’emergenza scegliendosi il bersaglio.

                Com’era la faccenda delle ‘armi di distruzione di massa’ di Saddam?

                Ciao!

                Andrea Di Vita

            • PinoMamet scrive:

              Hitler si è inventato (diciamo meglio: ha ereditato da una lunga tradizione) gli ebrei come capro espiatorio, ma la crisi della Germania post prima guerra non se la è inventata…

              Speranza si è inventato i corridori-untori, ma il Covid non se lo è inventato…

      • Moi scrive:

        Anch’ io penso che il nostro Ministro Speranza avrebbe gradito molto poter fare in Cina il Ministro Xīwàng 希望 o in Nord Corea il Ministro 희망 Hŭi Mang … giuòco 😉 di parole dovuto all’ indelebile (!) memoria di quando il famigerato Andrea Romano ebbe a definirlo “Il Ministro della Speranza” [sic] , da “tamponato smascherato” nello Studio TV di Bruno Vespa.

  2. Moi scrive:

    distinguere un جلباب da una عباية

    [cit.]

    ——————
    Io ho imparato a distinguere solo in senso funzionale , “tegumentario” 🙂 :

    Copre :

    I

    capelli —> hijab

    II

    I+viso —> niqab

    III

    II+occhi —> burqa

  3. Mauricius Tarvisii scrive:

    A proposito di tecnologia, scopro con quasi due anni di ritardo la proposta della Commissione Europea che sostanzialmente metterebbe sotto controllo tutte le comunicazioni digitali.

    https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52022PC0209

    In pratica il magistrato, con un prestampato contenuto nell’allegato I della proposta di regolamento, ordina ad una piattaforma (che sia chi gestisce la vostra mail, la vostra chat e così via) di entrare in tutte le comunicazioni che avvengono grazie ad essa per controllarle e verificare che non ci sia materiale pedopornografico al loro interno.
    Stranamente non chiedono alle Poste di aprire tutte le buste in loro possesso per condurre un’analoga verifica, ma sarà solo perché sarebbe troppo complicato.

    Condizioni? E’ sufficiente che:
    a)è probabile che, nonostante le misure di attenuazione che il prestatore [cioè il provider del servizio] può aver disposto o disporrà, il servizio sia usato in misura sensibile per la diffusione di materiale pedopornografico noto;
    b)è comprovato che il servizio, o altro servizio comparabile se quello non è ancora offerto nell’Unione alla data della richiesta di emissione di un ordine di rilevazione, è stato usato negli ultimi 12 mesi e in misura sensibile per la diffusione di materiale pedopornografico noto.

    Insomma, basta coi gravi indizi di reato e tutta la burocrazia del Codice di procedura penale: la Commissione Ursula, sempre in prima linea nella difesa della democrazia, eliminerebbe in un colpo tutti i lacci e lacciuoli che mettono a rischio (l’impunità di chi viola la segretezza della corrispondenza di tutti) i cittadini europei.

    https://www.brocardi.it/codice-di-procedura-penale/libro-terzo/titolo-iii/capo-iv/art267.html

    Poi ci sono i rompicoglioni che impediscono ai difensori della democrazia di proteggerci dall’eccesso di libertà.
    https://euractiv.it/section/digitale/news/il-servizio-giuridico-del-consiglio-boccia-la-legge-contro-gli-abusi-sessuali-sui-minori/

    Ma si tratta di insensati azzeccagarbugli, che usano lo schermo delle astruse e incomprensibili regolamentazioni sulla privacy per impedire ai Buoni di proteggerci dai Cattivi
    https://www.edpb.europa.eu/system/files/2024-02/edpb_statement_202401_proposal_regulation_prevent_combat_child_sexual_abuse_en.pdf

    Tra l’altro, dato che si intercettano tutti gli utenti della piattaforma, si intercetterebbe automaticamente anche la corrispondenza dei parlamentari, ovviamente senza alcuna autorizzazione della camera di appartenenza.

    Ricordiamo che la coalizione che sostiene la nostra Ursula continentale ha al proprio interno quelle stesse forze politiche che davano dei fascisti ai grillini perché volevano abolire alcune delle prerogative dei parlamentari. Si vede che abolirle è da fascisti, mentre imporre la loro violazione è da veri e autentici democratici.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per MT

      “A proposito di tecnologia, scopro con quasi due anni di ritardo la proposta della Commissione Europea che sostanzialmente metterebbe sotto controllo tutte le comunicazioni digitali.”

      Molto interessante.

      Il meccanismo è sempre quello: un ente raccoglie tutti i dati di una persona, dove per “dati” intendiamo anche frontiere completamente nuove, tipo le emozioni, i battiti cardiaci, le minime simpatie, il modo di usare le parole, e soprattutto esattamente dove si trova in questo istante.

      L’ente lo fa per il profitto, ma quegli stessi dati possono essere usati per qualsiasi scopo l’ente o l’apparato statale ritenga importante in quel momento.

      La minipotenza nucleare mediorientale ha il problema veramente enorme di ospitare sul proprio territorio una maggioranza (leggera) di persone che non possono condividerne gli scopi fondanti.

      In Europa, la pedopornografia è sentita in questo momento come un problema davvero grave, e chi siamo noi per dire che non lo sia?

      E’ un po’ come se in Italia la legge stabilisse che la pena di morte e la tortura sono vietati “salvo casi eccezionali”. E poi ognuno trova la propria eccezione, o usa l’eccezione come pretesto – perché una volta che hai l’accesso ai “dati” di una persona, hai l’accesso a tutti i suoi dati.

      E a un certo punto la ricerca di una soluzione finale al “problema grave” del momento permetterà il ricorso a qualunque azione, e il controllo dei dati ne offre il mezzo.

      Ecco perché mi dà fastidio la parola “privacy” come se il problema fosse, non far sapere ai miei amici che mi piaccione le torte al cioccolato, se no mi prendono in giro.

    • Peucezio scrive:

      Al di là della mostruosa violazione della riservatezza (è come se ci fosse una legge per cui, se io mando una lettera a Pinco Pallino, per legge deve passare prima attraverso un ufficio della polizia dove un funzionario la apre e la legge, come quando nei regimi dittatoriali si consegnava la posta agli oppositori politici in carcere)…

      ma nessuno nota che il principio è che i minori sono ritenuti sufficientemente maturi e consapevoli per cambiare sesso, comprese mutilazioni orrende e invasive senza strada di ritorno, ma non per scegliere un partner sessuale adulto?

  4. Alessandro scrive:

    @miguel: “La cosa veramente interessante è che potrebbe fare la stessa cosa chiunque.”

    E’ esattamente quello che ho pensato io, e la ragione per cui ti ho segnalato l’inchiesta. Mi ha lasciato per giorno con un senso di angoscia inestinguibile.

    Che poi è la stessa ragione per la quale mi fanno tenerezza gli “antimperialisti” che si eccitano per Putin, o la Cina.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Alessandro

      “Che poi è la stessa ragione per la quale mi fanno tenerezza gli “antimperialisti” che si eccitano per Putin, o la Cina.”

      Condivido!

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Alexander

      “chiunque”

      In realtà credo sia l’unico aspetto assolutamente positivo della faccenda.

      Mi stupirebbe sapere che a Teheran, o a Mosca, o a Pechino non si stiano già redigendo database di possibili bersagli. In fondo costa molto meno di una Bomba.

      Immagina un mondo in cui all’eliminazione selettiva di un gruppo di persone da una parte si rispondesse con un’eliminazione altrettanto selettiva dall’altra.

      Il sogno dei pacifisti realizzato: i primi a perire al momento dello scoppio delle ostilità sarebbero quelli che lo dichiarano, i loro figli e nipoti, i loro partner… Ogni Biden, ogni Poroshenko, ogni Netanyahu, ogni Putin…saprebbe che dal momento in cui scoppia la guerra un drone sta volando alimentato a energia solare e con autonomia di anni, guidato da una IA costantemente collegata alla rete e che legge tutti i social e tutte le informazioni che lo riguardano, con una pallottola riservata a lei/lui. Una Mutual Assured Destruction riservata a quelli che le guerre le prevedono e le provocano, personalizzata. E può essere fatta a ogni livello, non solo a livello di grande conflitto: i cartelli di narcotrafficanti hanno certo i soldi per procurarsi sistemi del genere, che fra poco saranno disponibili per tutte le tasche o quasi. Pensa un po’ se ai tempi della Guerra del Golfo ci fosse stato un ‘missile magico’ in grado di colpire solo ed esclusivamente Saddam (o Bush, per par condicio) lasciando indenni tutti gli altri. Sarebbe l’estensione della deterrenza (che si è dimostrata una efficace garanzia contro la guerra atomica finora) a tutti i conflitti, nessuno escluso: la limitazione del conflitto ai soli Oriazi e Curiazi che lo scatenano. In un mondo in cui nessuno potesse essere sicuro che non ci sia un drone che li sta puntando nessuno si azzarderebbe a scatenare un conflitto, proprio come nessun leader a Washington o a Mosca si azzarda oggi a lanciare ICBM.

      Che avesse ragione Asimov, e che l’IA consenta davvero non la pace, ma almeno la sospensione della guerra sine die?

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        bah

        dilettante

        basta rendere opache le catene di comando: metti un Galliani alla presidenza, mentre Berlusconi resta nell’ombra

        meglio se ufficialmente morto

        e per fortuna: la paura e la paranoia non sono buone consigliere

        noto che molto spesso i sogni di Andrea e i miei incubi coincidono

        PS io userei le bombe grosse per i bersagli di grande valore, quelli da uccidere sicuramente. e quelle piccole per gli altri, per cui ha più senso soppesare il danno alla mia immagine dovuto alle vittime collaterali col danno dovuto alla sopravvivenza del bersaglio.

        PPS senza Lavender cosa succederebbe secondo te Miguel? hai qualche ipotesi?

        • tomar scrive:

          “PPS senza Lavender cosa succederebbe secondo te Miguel? hai qualche ipotesi?”
          (anche se non sono Miguel)
          Senza far troppe ipotesi dall’articolo stesso si evince che senza la lavandaia ci mettevano molto più tempo a lavare personalmente i panni sporchi, quindi non quel che succederebbe ma quel che è successo è che grazie alla lavandaia hanno colpito molti più obbiettivi in un breve tempo, con l’ovvio proporzionale aumento di vittime non combattenti, anzi ben più che proporzionale, sia per un 10% di errori della lavandaia ammesso dall’IDF, sia soprattutto perché l’aumento degli obbiettivi ha riguardato principalmente quelli di secondo e terzo livello, per i quali non valeva la pena di sprecare le costose bombe intelligenti. Quindi, alé! Giù tutto il palazzo.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            ““PPS senza Lavender cosa succederebbe secondo te Miguel? hai qualche ipotesi?”

            Mi sembra ovvio: succederebbe ciò che è successo prima che lo inventassero.

            Trovo assolutamente normale che la micropotenza nucleare mediorientale utilizzi ogni possibile arma, lo farebbe e lo fa chiunque. Ognuno utilizza le armi che ha: l’Isis ad esempio non ha un programma tipo Lavender, ma ha tanti giovani volenterosi disposti a farsi saltare, e quindi non usa Lavender ma i kamikaze. I ladri che entrano nei negozi qui a Firenze non hanno i carri armati, ma si ingegnano piuttosto bene sradicando i tombini da terra e spaccando le vetrine; se avessero i carri armati userebbero quelli.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Martinez

              “l’Isis ad esempio non ha un programma tipo Lavender”

              Ma ce l’avrà a breve. Costa molto meno di un drone anti-nave, che persino gli Houthi ormai si sono procurati. E a sua volta un drone anti-nave costa molto meno di una Bomba, che oggi si sono fatti pure quei mezzo morti di fame dei Nord-Coreani.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              P.S. In un racconto di fantascienza di tanti anni fa il sindaco di New York faceva rubare due bombe atomiche per regalarle alle due principali gang della città, in competizione fra loro. Queste siglavano una tregua all’insegna della mutua distruzione assicurata, e la criminalità cittadina crollava.

              • Francesco scrive:

                strano: di solito quando le bande criminali si mettono d’accordo possono usare le energie prima dedicate a combattersi per criminalizzare i cittadini!

                o di cosa campavano le gang nel tuo libro?

                PS ti ricordi la Guerra Fredda? nonostante la MAD, le due gang si sono combattute in un sacco di posti, causando un sacco di morti.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “PS ti ricordi la Guerra Fredda? nonostante la MAD, le due gang si sono combattute in un sacco di posti, causando un sacco di morti.”

                Infatti, trovo stimolante le idee visionarie di ADV, ma alla fine non credo che la guerra sia una faccenda di psicopatologia, ma qualcosa che esplode inevitabilmente in certe situazioni, come quando determinati prodotti chimici entrano in contatto tra di loro.

                I dirigenti dell’Impero austroungarico non potevano accettare che l’erede al trono venisse assassinato da un “terrorista/combattente per la libertà” protetto da un piccolo regime di fanatici etnonazionalisti.

                La Serbia libera non poteva permettere che il tenebroso Impero degli Oppressori la trattasse come una pezza ai piedi.

                Ma ci sono anche meccanismi più complessi, come quando le banche statunitensi hanno deciso di non condonare il debito francese dopo la prima guerra mondiale, e quindi la Francia è stata costretta a rivalersi sulla Germania, distruggendone l’economia e portando all’ascesa di Hitler con tutto ciò che ha significato.

              • Francesco scrive:

                Ma non era la Francia ad aver fatto credito alla Russia zarista?

                Siamo nel campo della Storia o delle Leggende urbane?

                😉

                PS ma gli Imperial-regi avevano preso in considerazione l’alleanza tra Serbia e Russia?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “Ma non era la Francia ad aver fatto credito alla Russia zarista?”

                Ovviamente ho semplificato una storia molto complessa, raccontata da Michael Hudson

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “PS ma gli Imperial-regi avevano preso in considerazione l’alleanza tra Serbia e Russia?”

                Sì, ma l’aviazione della Nato avrebbe sigillato i cieli ucraini il 22 febbraio, per cui Putin non avrebbe mai attaccato in quelle condizioni.

                Ah, no, aspetta…

              • Francesco scrive:

                Ennesima Occasione di Battute di Merda da parte tua. Devo dire che non ne perdi una e se del caso la crei dal nulla.

                Io stavo cercando di capire la logica che mosse gli austro-ungarici a porre condizioni molto, troppo dure ai serbi dopo l’attentato.

                Forse pensavano che la Russia non sarebbe intervenuta per evitare che lo facesse anche la Germania?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “di cosa”

                C’è una bella differenza fra una città dove le gang fanno pagare il pizzo ai commercianti e una città dove le gang fanno pagare il pizzo ai commercianti e si sparano in mezzo alla strada.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “C’è una bella differenza fra una città dove le gang fanno pagare il pizzo ai commercianti e una città dove le gang fanno pagare il pizzo ai commercianti e si sparano in mezzo alla strada. ”

                Terza variante, Firenze dove le gang aprono loro stessi gli esercizi commerciali. E danno pure lavoro (in nero).

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco & Martinez

                “causando un sacco di morti”

                Sì, ma non a New York. Magari si saranno scannate in Sudamerica per il controllo delle piantagioni, ma non vicino ai propri centri nevralgici.

                “psicopatologia”

                Ma infatti la guerra l’ho sempre paragonata, come ricorderai, ai terremoti. E’ la tecnologia che consente non di eliminare o prevenire i terremoti, ma di costruire case antisismiche. E’ stata la tecnologia a rinviare sine die una terza guerra mondiale, il che non esclude sanguinosi conflitti locali ma almeno previene una causa di estinzione della specie.

                Vuoi che con l’AI non succeda una cosa simile?

                Le guerre locali, cioè non mondiali, oggi succedono perché distruttive meno del livello che scatenerebbe una rappresaglia atomica (almeno finché i corrispondenti NATO del nostro Francesco non decideranno davvero di attaccare la Russia, nonostante quello che ci ricorda Barbero). Che l’AI possa abbassare il livello di MAD a livello di conflitti locali è verosimile. E dove c’è MAD non c’è conflitto aperto.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Io stavo cercando di capire la logica che mosse gli austro-ungarici a porre condizioni molto, troppo dure ai serbi dopo l’attentato”

                E io ti ho consigliato di cercare la risposta dentro di te.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “commerciali”

                Lo vedi che la MAD serve? 🙂 🙂

                Ciao!

                Andrea Di Vita

          • Francesco scrive:

            Cioè prima di Lavender gli israeliani non ammazzavano i palestinesi perchè non riuscivano a distinguere quelli di Hamas da quelli innocenti?

            Ho capito bene?

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              “Lavender”

              No. Per Tel Aviv non esistno ‘animali umani’ innocenti. L’unico Palestinese buono è un Palestinese morto.

              Ma anche a Sand Creek se ci fosse stata una IA che riconosceva sotto quale sasso si nascondevano i bambini superstiti i massacratori avrebbero avuto vita più facile.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                Dimenticavo: per una cosa del genere, riconoscere gli impercettibili movimenti di un sasso dietro al quale si nasconde qualcuno, la IA è assolutamente imbattibile già oggi.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Francesco

          “per cui ha più senso soppesare il danno alla mia immagine dovuto alle vittime collaterali col danno dovuto alla sopravvivenza del bersaglio. ”

          In guerra, devi ribilanciare però una cosa:

          1) il danno all’immagine nei media internazionali, che fanno presto a dimenticare

          2) l’impatto psicologico vita natural durante su una popolazione, che se si è fortunati vivrà per decenni in uno stato di sottomissione e paura.

          Ha colto tutto molto bene Trump, quando diceva che per il motivo (1) considerava controproducente i video che le stesse forze armate israeliane diffondono con la distruzione che stanno infliggendo ma capisce che (2) “they do it to look tough”.

          • Francesco scrive:

            Sbaglio o c’è un’antica leggenda romana, quella delle Forche Caudine, che spiega bene come questo sia un errore?

            Ciao

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              OAAF!

              Grandissimo. Hai espresso in due parole quello che a me ha richiesto un lungo post. Non ci avevo pensato! Le Forche Caudine sono proprio l’esempio che cercavo!

              Ciao!

              Andrea Di Vita

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Martinez

            “che fanno presto a dimenticare”

            Verissimo.

            “l’impatto psicologico vita natural durante su una popolazione”

            No.

            I sopravvissuti coveranno un risentimento perpetuo, tanto più forte perché continuamente rinnovato. Sono ottime reclute per terroristi che promettono il paradiso ai ‘martiri’. (Hamas si è rafforzata alla grande dopo ‘Piombo fuso’, e lo stesso Hezbollah dopo ‘Pace in Galilea’). Non devo spiegarti io cosa sia il ‘sumud’.

            Quella cui fai riferimento è la speranza di chi il crimine lo commette, nello spirito dello ‘Shock and Awe’ voluto da Bush contro Saddam; spirito che ha finito col rafforzare l’ostilità contro gli invasori.

            Vale lo stesso discorso, ad esempio, per la carestia Irlandese delle patate, artificialmente peggiorata dal governo di Londra per fiaccare l’indipendentismo Irlandese e che ha solo ottenuto di produrre l’odio pluridecennale che ha portato all’IRA senza peraltro impedire l’indipendenza dell’Eire.

            Le immagini della crudeltà, ha intuito correttamente Trump, servono per mostrare quanto si sia ‘tough’, a quanta crudeltà si sia disposti a scendere per la propria causa: ma servono per l’opinione pubblica del paese il cui governo commette le atrocità, per mostrarle ‘Vedete? non arretriamo di fronte a niente pur di sconfiggere i nemici del nostro popolo’.

            I nazisti non l’hanno fatto perché Hitler ha governato appena dodici anni, e i Tedeschi non si sa come avrebbero reagito di fronte alle immagini di bimbi denutriti e di montagne di cadaveri.

            Ma il sionismo imperversa da molto più tempo. I social sono pieni di gente – Israeliana e non – che inneggia allo sterminio degli ‘animali umani’. Ho appena visto post di soldati di Tel Aviv esibire con orgoglio come trofei i calzini di una bambina assassinata di cinque anni.

            Il compiacimento nei numerosi massacri di nemici uccisi, dall’Egitto dei Faraoni alle iscrizioni Assire agli Aztechi fino allo stesso
            Antico Testamento è un eccellente collante di una comunità, tanto quanto la memoria delle sofferenze patite insieme.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              Naturalmente poi ci sono gli Unni e i Mongoli, che facevano VERAMENTE paura.

              Non bisogna generalizzare, credo.

              Ciao

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “Unni”

                Ma – a parità di Kmq conquistati – sono durati molto ma molto meno di Israele.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Sì ma hanno fatto paura per secoli e secoli.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Francesco

          “opache”

          Ottima osservazione, che merita una risposta ponderata. Ci ho pensato parecchio, e provo a ribattere così.

          Per mutuare un’espressione in uso nel calcio, visto che parli di Berlusconi, ti rispondo con due parole: ‘responsabilità oggettiva’.

          Se Galliani sa che obbedendo a Berlusconi comunque in prima fila nella lista dei droni interisti c’è lui ci penserà due volte prima di eseguire a puntino i suoi ordini.

          O come dicevano i compagni che sbagliano: colpirne uno per educarne cento. L’importante, diceva un tuo noto compaesano, è la certezza della pena.

          Quanto ai costi, poi, è immensamente più economico adattare l’IA al terrorismo che alla guerra sul campo.

          Ad esempio: l’arciduca fu ucciso a Sarajevo da Gavrilo Princip. Questi faceva riferimento a un’organizzazione pilotata da Belgrado. Se i capi di Belgrado avessero avuto la certezza che dopo l’assassinio dell’arciduca uno di loro – senza poter sapere chi – sarebbe stato immancabilmente sgozzato da un drone asburgico, ti pare che avrebbero sobillato così a cuor leggero gli estremisti del gruppo di Princip? O non avrebbero piuttosto fatto di tutto per tenerli buoni, magari con una soffiata tempestiva alla polizia?

          Se i ministri del governo Netanyahu sapessero che dal momento che fanno bombardare un’ambasciata per tutta la loro vita loro e i loro familiari e collaboratori dovranno guardarsi le spalle prima che una lama ronzante arrivi dal nulla a ricambiargli la cortesia pensi che si comporterebbero come si comportano?

          Tecnologicamente, è vero, non ci siamo ancora. Ma ci stiamo avvicinando a passi di corsa a un mondo in cui ciò sarà possibile.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Francesco scrive:

            Confermi quindi che avremmo un numero X di lame sgozzanti in volo, pronte a essere scatenate al primo sospetto … stai descrivendo il Messico degli ultimi decenni direi.

            Tutti ad Haiti sarà il mio nuovo motto, quindi!

            PS la certezza della vita dei Capi è stata una condizione di civilizzazione delle guerre nella storia, a quanto ne so.

            PPS pensa quanto vale hackerare i controlli delle lame rotanti

            PPPS pensa alle faide balcaniche, dove le colpe di tutti contro tutti risalgono a prima di Adamo ed Eva … chi cazzo sgozzi? tutti? e da subito, direi. Per prudenza.

            PPPPS io, che la pensione sarà misera, investirei in collarini anti sega rotante. Sai l’eterna corsa tra corazza e cannone?

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              “Messico”

              In Messico la forza di un capo si vede proprio dalla sua capacità di fare a pezzi i nemici rimanendo illeso. E ti sbagli: le guerre più atroci, le violenze più terribili sono sempre quelle delegate, in cui chi ordina la violenza è bene al riparo dalle rappresaglie. Nella situazione che potrebbe diventare possibile (un singolo drone dotato di IA puoi anche provare ad hackerarlo, uno sciame no perché ciascun drone è indipendente dagli altri) nessuno è sicuro di rimanere illeso; l’unica difesa sta nel non offrire motivo di colpire. O come dice il simpatico computer di ‘War Games’: l’unico modo di vincere è di non giocare.

              Quanto alle faide… ancora meglio! Immagina che ci sia una faida fra i Ciellini Mistici e i Tenori Di Vita. Quale che sia lo stato della faida, la sua storia ecc. a un certo punto qualcuno – non si sa chi – colpisce un TDV. Indipendentemente da chi sia stato, dal perché, dal come e dal quando un drone TDV parte e colpisce un CM. Responsabilità oggettiva, giusto? E’ chiaro che il modo migliore per proteggersi per i CM è di badare all’incolumità dei TDV come alla pupilla dei propri occhi. E lo stesso vale per i TDV nei confronti dei CM.

              L’esempio è paradossale, ma mica tanto. Spinto all’estremo (se ne potrebbe ricavare un buon racconto) non è che il vecchio motto maoista: ‘la sicurezza è indivisibile’. (O, se vuoi, è la cara vecchia ‘Dittatura 2200’ di Van Vogt; l’unico modo per liberarsi dal controllo ossessivo di un dittatore è che tutti, istante per istante, giorno per giorno, controllino il dittatore). Una volta portata la deterrenza della ‘mutua distruzione assicurata’ dal livello delle superpotenze nucleari al livello tribale o familiare, la violenza diventa poco conveniente.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              P.S. i collarini servono a poco. E’ previsto che droni della dimensione di una vespa alimentati a energia solare possano sparare a distanza ravvicinata una pallottola, più che sufficiente a sfondare il cranio.

              • Francesco scrive:

                Non solo non mi convinci affatto ma mi sembri sempre più afflitto da ottimismo socialista infantile.

                Inizierò da una considerazione metodologica: tutti i sistemi infallibili per risolvere un problema falliscono; più sono costosi e ambiziosi e più grosso è il problema, più rovinoso è il fallimento.

                Poi ti citerò il famoso apologo dello scorpione e della rana. O anche il fatto che i giovani boss messicani sanno benissimo di avere di fronte una vita molto corta e questo rafforza la loro efferatezza, non la smorza.

                Ti parli come se tutti fossero razionali borghesi come te e me!

                Ciao!!!

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “Inizierò da una considerazione metodologica: tutti i sistemi infallibili per risolvere un problema falliscono; più sono costosi e ambiziosi e più grosso è il problema, più rovinoso è il fallimento.”

                Ma perché dici cose così belle e giuste e condivisibili, che sono l’essenza poi di quello che faccio, e poi ti schieri sempre con i megasistemi spaccatutto?

              • Francesco scrive:

                perchè il “mio” sistema non vuole risolvere nessun problema, esiste come frutto di storia e azioni umane ed evolve con i suoi creatori

                cosa che equivale a sbucaltare molto del passato ma è tipico della vita, questo brutale modo di agire!

                mica per nulla, per i Cristiani, quando finalmente i problemi verranno risolti, ci sarà la Fine del Mondo.

                Mondo e problemi sono la stessa cosa (grazie Adamo, grazie Eva)

                Ciao!

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “perchè il “mio” sistema non vuole risolvere nessun problema, esiste come frutto di storia e azioni umane ed evolve con i suoi creatori”

                Il punto è interessante. Ma è chiaro che “gli esseri umani che fanno icche vogliano” significa alla fine non solo sbucaltare “molto del passato”, ma sbucaltare le basi stesse della vita. Era proprio questa l’intuizione cristiana della Saligia, e il motivo per cui Ulisse finisce all’inferno.

              • Francesco scrive:

                Non ti sei mai chiesto come mai da secoli l’umanità si riconosce in Ulisse nonostante Dante lo ponga all’Inferno?
                Non riusciamo ad accettare un limite “imposto” senza una ragione valida, neppure noi credenti. Figurati gli altri.

                PS fammi risparmiare fatica, cosa è la Saligia?

                PPS non è che sono diventato hegeliano: ci stanno anche le cazzate da eliminare/correggere, nel reale

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “tutti i sistemi infallibili per risolvere un problema falliscono”

                Falso.

                Quante persone conosci che si sono ammalate di vaiolo?

                La vaccinazione è un esempio di ‘sistema infallibile’ per risolvere il problema del vaiolo.

                Inoltre, non ho mai parlato di sistemi infallibili.

                Affermo che col progresso tecnologico la guerra come l’abbiamo intesa finora può cambiare sostanzialmente natura.

                E’ già successo con la Bomba, che ha rinviato sine die (Nuland permettendo) una terza guerra mondiale.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                rinviato? abbiamo seppellito l’URSS e distrutto il suo impero

                se non è una vittoria di guerra questa.

                e infatti Putin è incazzato e vuole la rivincita.

                no, non sono d’accordo con te.

                PS è vero che abbiamo curato il vaiolo e me ne compiaccio. ma se le epidemie erano il sintomo che l’urbanizzazione era diventata eccessiva, forse non abbiamo curato la malattia giusta …

                Ogni vero progresso ammette di non aver risolto tutti i problemi.

                Ciao

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “Putin”

                Nonostante l’incazzatura, non mi risulta ci siano state guerre mondiali fra la caduta del Muro e oggi.

                “non aver risolto tutti i problemi”

                Ma infatti razionalmente i problemi si affrontano uno alla volta, man mano che si presentano.

                Ieri il vaiolo (col vaccino), oggi la Terza Guerra Mondiale (con la Bomba), domani il capitalismo… 🙂

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Ehm

                la caduta del Muro è stata la Stalingrado+Leningrado+Kursk del Comunismo Reale

                dopo non c’è stata più una guerra mondiale, addirittura qualcuno pensò si fosse finito con le guerre.

                i soliti frettolosi.

                Ciao

  5. Fuzzy scrive:

    L’IA secondo Taleb:
    “Un lecca lecca che si lecca da solo”.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Fuzzy

      “Un lecca lecca che si lecca da solo”

      OAAF!

      Definizione meravigliosa. Mi ricorda tantissimo la definizione che di ‘coscienza’ dà la ‘teoria dell’informazione integrata’: in soldoni, la capacità di produrre nuova informazione mettendo insieme tante informazioni vecchie. Un sollevarsi da terra tirandosi per le stringhe delle scarpe, insomma, come il barone di Munchhausen che così – dicono – arrivò sulla Luna. Proprio come il lecca lecca di Taleb.

      https://en.wikipedia.org/wiki/Integrated_information_theory

      Come questo si colleghi ai noti discorsi sull’entropia, in un volo pindarico che fa impallidire quelli del nostro Ros, è ben spiegato qui:

      https://news.ycombinator.com/item?id=28724072

      Inutile dire che a me manda in solluchero questo:

      https://www.nature.com/articles/nrn2787

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Ros scrive:

        Andrea Di Vita:
        “…Inutile dire che a me manda in solluchero questo:

        https://www.nature.com/articles/nrn2787

        Karl Friston ???🤪😵🥴

        “…La sorpresa si basa su previsioni sulle sensazioni, che dipendono da un modello generativo interno del mondo. Sebbene la sorpresa non possa essere misurata direttamente, un limite di energia libera alla sorpresa può esserlo, suggerendo che gli agenti minimizzano l’energia libera modificando le loro previsioni (percezione) o modificando gli input sensoriali previsti (azione).

        La percezione ottimizza le previsioni minimizzando l’energia libera rispetto all’attività sinaptica (inferenza percettiva), all’efficacia (apprendimento e memoria) e al guadagno (attenzione e salienza). Ciò fornisce rappresentazioni bayesiane ottimali (probabilistiche) di ciò che ha causato le sensazioni (fornendo un collegamento all’ipotesi del cervello bayesiano).

        La percezione ottimale di Bayes è matematicamente equivalente alla codifica predittiva e alla massimizzazione dell’informazione reciproca tra le sensazioni e le rappresentazioni delle loro cause. Questa è una generalizzazione probabilistica del principio di codifica efficiente (il principio di infomax) o del principio di ridondanza minima.

        ma dice vero?😮

        Chiaro è chiaro, si, ma…
        … gli passerei quell’uno bravo,
        che tanto non l’ho mai usato, e nuovo nuovo.

        E dire che volevo usarla, spupazzarla,

        meritava!

        Si chiamava Valentina Valenzia Vedicaso,
        e meritava perché lei vale(va) 😑:

        “…Poi, oggi, incontro per la prima volta la Valentina, una delle tante valentine…”

        • Ros scrive:

          “…L’idea di definire la vita come la creazione di entropia negativa locale, in un certo senso spingendo il disordine fuori da uno spazio locale, non è nuova, infatti questa è la premessa del libro di Schrödinger del 1944, Cos’è la vita? , che lo portò a ipotizzare che l’informazione genetica umana dovesse essere immagazzinata in qualcosa di simile a un cristallo, che egli considerò una struttura prototipica per immagazzinare informazioni, in un certo senso anticipando la scoperta del DNA.
          (un’elica invece di un cristallo, ma in linea di principio non così lontano)

          Non sono sicuro di essere d’accordo, però, con la connessione tra vita e coscienza nell’articolo.

          Penso che sia assolutamente possibile avere cose vive nel senso di spostamento entropico che non necessitano affatto di essere coscienti o intelligenti, diciamo macchine abbastanza banali e autoreplicanti.

          Recentemente ho letto di un articolo che proponeva un meccanismo per la conservazione dell’informazione durante l’evaporazione del buco nero.

          Il modello era che l’informazione veniva conservata all’interno del buco nero su uno strato che non veniva distrutto, e l’informazione veniva successivamente rilasciata quando il buco nero evaporava.

          Non sono un fisico, ma il modello di Hawking secondo cui i buchi neri distruggono le informazioni mi è sempre sembrato un’asimmetria.

          Apparentemente questa asimmetria ha motivato anche alcuni ricercatori che ne sanno più di me…”

          uàu !!! 🥳

          • Ros scrive:

            La teoria dell’informazione integrata ( IIT )
            (ad esempio perché il nostro campo visivo appare esteso quando guardiamo il cielo notturno)

            “Questo articolo ha più problemi.

            Alcune delle fonti elencate in questo articolo potrebbero non essere affidabili.

            Questo articolo potrebbe presentare teorie marginali, senza dare il peso adeguato alla visione tradizionale e senza spiegare le risposte alle teorie marginali.

            La neutralità di questo articolo è contestata.

            Il tono o lo stile di questo articolo potrebbero non riflettere il tono enciclopedico utilizzato su Wikipedia.”

            ma no, ma perché!??
            ma che ci dite mai!🙄

            😁

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ ros

              “ma che ci dite mai”

              Sono argomenti che ho appena guardato di sfuggita, devo ammettere, ma mi piacerebbe approfondirli.

              Detto questo, posso spiegare la cautela doverosa di Wikipedia. La teoria dell’Informazione Integrata (IIT) è stata proposta da un neurofisiologo Italiano insieme con un premio Nobel, Engelton. Propone un modo di calcolare la coscienza di un sistema – essenzialmente come la sua capacità di produrre informazione nuova integrando tutte le informazioni preesistenti disponibili. E’ stata subissata di critiche, sostanzialmente da chi rifiuta a priori di considerare la coscienza come qualcosa di quantificabile. Non si vedeva una simile vis polemica sulle riviste dai tempi di Darwin. Tuttavia, non solo è sopravvissuta ma si è rafforzata, perché – come ogni teoria scientifica degna di questo nome – consente di formulare predizioni precise. La barriera non è concettuale, ma pratica: già con sistemi semplici si arriva a calcoli di una complessità superiore a quelli che si riescono a fare ora. La sua più evidente caratteristica è quella che la coscienza non è necessariamente legata al mondo umano, e nemmeno a quello biologico. Uno degli obiettori ha chiesto polemicamente: ‘si vuol forse dire che una coscienza si puo’ avere anche mettendo insieme tanti circuiti semplici?’ Al che Tonoli avrebbe risposto più o meno ‘perchè, il cervello che cos’è?’

              Cosa c’entra questo con l’entropia e con la ‘sorpresa’?

              Ora, produrre informazione è in un certo senso equivalente a ridurre la propria entropia. Inoltre, in un sistema aperto a scambi di energia e materia con l’esterno, spesso la riduzione della produzione della propria entropia equivale a massimizzare l’entropia che si produce nel mondo esterno. Così, ad esempio, fare meno fatica per salire dal pianoterra alla propria abitazione (dunque ridurre il calore associato alla nostra produzione di sudore, e l’entropia ad esso associata) richiede di usare l’ascensore; e questo a sua volta richiede di consumare elettricità, prodotta ad esempio dalla combustione di metano che butta entropia nell’esterno.

              Più entropia ha l’ambiente esterno, meno informazione porta, meno sorprese mi riserva. Un cacciatore che elimina tutte le tigri coi denti a sciabola, tutti gli orsi delle caverne ecc. non dovrà temerne gli assalti e avrà meno concorrenti nel procacciarsi le risorse. Se al posto delle tigri metti altri cacciatori, hai la guerra.

              E qui arriviamo all’idea della ‘riduzione della sorpresa’. Lo sviluppo della coscienza comporta la produzione di informazione, la produzione di informazione comporta la riduzione della propria produzione di entropia. Tale riduzione comporta l’aumento della produzione dell’entropia nel mondo esterno. Tale aumento comporta la riduzione dell’informazione nell’ambiente, e dunque della sorpresa che questo mi riserva.

              Sto letteralmente pensando con la tastiera sotto le dita: compatite dunque le eventuali fesserie.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Ros scrive:

                Andrea Di Vita:
                “…E qui arriviamo all’idea della ‘riduzione della sorpresa’.
                Lo sviluppo della coscienza comporta la produzione di informazione, la produzione di informazione comporta la riduzione della propria produzione di entropia. Tale riduzione comporta l’aumento della produzione dell’entropia nel mondo esterno.
                Tale aumento comporta la riduzione dell’informazione nell’ambiente, e dunque della sorpresa che questo mi riserva…

                …La teoria dell’Informazione Integrata (IIT) è stata proposta da un neurofisiologo Italiano insieme con un premio Nobel, Engelton.
                Propone un modo di calcolare la coscienza di un sistema – essenzialmente come la sua capacità di produrre informazione nuova integrando tutte le informazioni preesistenti disponibili…”

                Dunque quindi:
                ripeto,
                chiaro, è chiaro!🙂

                Ciovvéro parrebbe fare dell’aumentificazione della Coscienza una qualsorta di moto perpetuo in contraddizione con i principi della termodinamica.

                Free very very clean energy se esistessero pasti gratis😏

                Moto perpetuo che mira ha ottenerne un progressivo implemento senza
                – o riducendo al massimo –
                la produzione d’Entropia più cattiva che ci sia omammamìa omammamìa.

                Però poi sovviene che:

                «È impossibile ottenere il moto perpetuo per via meccanica, termica, chimica, o qualsiasi altro metodo, ossia è impossibile costruire un motore
                che lavori continuamente e produca dal nulla lavoro o energia cinetica»
                Planck.😑🥱

                “…Più entropia ha l’ambiente esterno, meno informazione porta, meno sorprese mi riserva…”
                “…un modo di calcolare la coscienza di un sistema – essenzialmente come la sua capacità di produrre informazione nuova integrando tutte le informazioni preesistenti disponibili…”

                Questo mi convince giusto un bruscolino meno🤔🙄

                pare riduttivo pare parere parìa.
                La Coscienza dovrebbe venire a signific(ant)are
                la capacità di autopercepirsi e di percepire assieme in quella che Leibniz nomeàva Appercezione della Propriocezione cinestetica:

                una particolarezza di percezione mentale, che si distingue per consapevolezza di sé,
                definendosi metalinguisticamente in controscena “percezione della percezione”;

                ossìa la percezione massima perché situata al più alto livello di autocoscienza.

                Con Kant pure è altresi nota come l’ “io penso cogitando tanto che la scafazzo e sfondo”.

                “…Sto letteralmente pensando con la tastiera sotto le dita: compatite dunque le eventuali fesserie…”

                Quali fesserie mai ???😊
                Fesses:
                Natica stercusmuscarum millepunctata Lamarck.
                Natice mouchetée.
                Naticoidee>Naticidae;

                trovasi più di frequente in Chiappadocia

                https://i.postimg.cc/7HM2fZ1K/Chiappadocia-Marilin-in-Metr-small.jpg

                ps

                Bella quella del buconero col vaporizzatore a aerosol
                E Pluribus Anum-Anus

                …anche se cambia poco, certo😏

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Ros

                “termodinamica”

                Nulla è in contraddizione coi principi della termodinamica. Come diceva Einstein della relatività, “se contraddice la termodinamica è sbagliata”.

                Qui non c’è contraddizione perché la termodinamica esige l’aumento dell’entropia dell’Universo; singole parti possono vedersi l’entropia diminuire, a spese dell’aumento dell’entropia universale. Niente moto perpetuo: non esistono pasti gratis, come giustamente dicono gli Statunitensi.

                “autopercepirsi”

                Quella è la coscienza di sé. ‘Autopercepirsi’ vuol dire appunto attivare a formulare la frase ‘io esisto’ guardandosi allo specchio. La percezione della mia immagine e della corrispondenza dei suoi movimenti coi miei, integrata con quella tattile e visiva degli organi del mio corpo, mi consente di formulare appunto la frase sulla mia esistenza, che è una informazione nuova che prima non c’era. Creazione di informazione nuova dall’integrazione di tante distinte informazioni vecchie, appunto. Siccome la distruzione di informazione corrisponde a un aumento di entropia (il teorema di Landauer!) la sua creazione corrisponde a una sua diminuzione. Ma e’ entropia mia: quella universale, mia e dell’ambiente, aumenta sempre.

                La IIT et accusata di panpsichismo: buddhisticamente, tutto può accedere allo stato di coscienza, se debitamente organizzato.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Ros

            “evaporava”

            E siccome un buco nero evapora -si pensa – dopo qualche fantastiliardo di anni, all’atto pratico cambia poco.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

  6. PinoMamet scrive:

    Un preparatissimo educatore ospitato a scuola a proposito di “dipendenza da media” ricordava che uno dei probabili scopi dei balletti di TikTok è quello di raccogliere dati biometrici.
    Così come le nostre preferenze nello “scrollare” le immagini di Instagram (quelle che scegliamo di guardare, ma anche quelle che scegliamo di saltare; quanto tempo stiamo su ognuna ecc.) sono sicuramente raccolte e analizzate.
    A scopo commerciale, certo; per quanto ne sappiamo; ma comunque una mole impressionante di dati “collaterali ” che vengono immagazzinate nei database (non è necessario che ci sia fisicamente un cinese o indiano che ci spia e sa se preferiamo la pizza agli spaghetti o le more alle bionde…) e sono sostanzialmente a disposizione… di chi?
    Vallo a sapere.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      sono sicuramente raccolte e analizzate.

      È proprio così che scelgono i contenuti futuri da mostrarti.

      • PinoMamet scrive:

        Sì, e, a quanto diceva il tale, anche quanto mostrarteli e ogni quante immagini che ti interessano inserirne una che non ti interessa..
        Per mantenere più viva l’attenzione.

      • Moi scrive:

        Un trend che mi diverte sono i Gen Z che stigmatizzano i Millennials come i Nuovi Boomer , la Soteriologia
        di Harry Potter … nella seconda settimana di Aprile , il Lutto Planetario per Akira Toriyama ha rubato la scena alla gente che fa il Diario di Ramadan.

        • Moi scrive:

          A noi Gen X nessun’altra Generazione ci prende in considerazione … ma abbiamo Apologeti USA che ineccepibilmente spiegano perché siamo in assoluto la migliore Generazione che la Storia dell’ Umanità abbia mai conosciuto !

    • Moi scrive:

      Tiktok ha uno sbrozzo di filtri deformanti o che cambiano colore di capelli, mettono lentiggini o efelidi, invecchiano, ringiovaniscono , “animalizzano”, “gender swappano” eccetera …

    • Moi scrive:

      @ MIRKHOND & PEUCEZIO

      Premesso che c’è in Tiktok una notevole fioritura di giovani e giovanissimi NeoBorbonici …

      dopo aver detto peste e corna dei Savoja e del Nord, il nuovo trend è prendersela con gli Antichi Romani che avrebbero “copiato, pure rubato, tutto quanto ” ai danni degli Antichi Campani … insomma : il Mos Maiorum di Sallustio con toni Woke come se fosse la Cultural Apropriation in USA oggi.

      Fra le robe che NON mi convincono, la trovata che c’è un Complotto per farci credere che Enzo Ferrari avrebbe adottato il Cavallino Rampante di Francesco Baracco MA … è invece a loro detta un simbolo Borbonico.

      In realtà il Cavallino Rampante è un simbolo frequentissimo in Araldica … ma che importa ?

      • Moi scrive:

        in Tiktok una notevole fioritura di giovani e giovanissimi NeoBorbonici …

        Citano i libri di Pino Aprile come se fossero un Corano ! 😉

      • Moi scrive:

        Una cosa che mi ha divertito tantissimo è stato entrare in una Live Tiktok Satanisti VS Cattolici e buttarla in PaleoAstronautica a manetta: costringerli ad allearsi loro malgrado, poiché nessuna delle 2 parti avverse poteva tollerare di aver a che fare con due esseri viventi (concetto scientificamente inappuntabile … ) mentre volevano che fossero esseri spirituali (è da millenni che vengono scritti miliardi di pagine per cercare di definire “essere spirituale”, ma ancora nessuno ha detto alcunché di scientificamente sensato)

      • Moi scrive:

        BaraccA … ovviamente.

      • Peucezio scrive:

        Moi,
        “il nuovo trend è prendersela con gli Antichi Romani che avrebbero “copiato, pure rubato, tutto quanto ” ai danni degli Antichi Campani …”

        Ma possibile che non esista un limite all’idiozia umana?

        Poi veramente napoletani e affini mi stanno venendo in uggia con il loro ottuso e fanatico orgoglio localistico, sono peggio dei leghisti dei tempi di Bossi.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Peucezio

          “Ma possibile che non esista un limite all’idiozia umana?”

          Però è esattamente su questo che si è basata l’ideologia non a caso chiamata “risorgimentale”, in Italia come in tutti gli altri paesi.

          Una volta che il Risorgimento si trasforma in Fascismo (vedi Banti), e si fonda un consenso antifascista, ecco che il “risorgimentalismo” può assumere solo due forme:

          1) i “risorgimenti” contro i nazionalismi precedenti “cattivi” (quindi neri americani eredi degli antichi egizi, neoborbonici, ecc.)

          2) il sionismo, che in realtà è un vetero-risorgimento contemporaneo del fascismo (in senso lato), ma esonerato grazie a Hitler

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Martinez

            “esattamente su questo”

            OAAM!

            Lo illustra benissimo ‘Marzo 1821’ del Manzoni. Ne riporto qui i versi centrali, sarà chiaro più sotto il perché.

            Con quel volto sfidato e dimesso,
            Con quel guardo atterrato ed incerto,
            Con che stassi un mendico sofferto
            Per mercede nel suolo stranier,
            Star doveva in sua terra il Lombardo;
            L’altrui voglia era legge per lui;
            Il suo fato, un segreto d’altrui;
            La sua parte, servire e tacer.

            O stranieri, nel proprio retaggio
            Torna Italia, e il suo suolo riprende;
            O stranieri, strappate le tende
            Da una terra che madre non v’è.
            Non vedete che tutta si scote
            Dal Cenisio alla balza di Scilla?
            Non sentite che infida vacilla
            Sotto il peso de’ barbari piè?

            O stranieri! sui vostri stendardi
            Sta l’obbrobrio d’un giuro tradito;
            Un giudizio da voi proferito
            V’accompagna all’iniqua tenzon;
            Voi che a stormo gridaste in quei giorni
            Dio rigetta la forza straniera;
            Ogni gente sia libera, e pera
            Della spada l’iniqua ragion.

            Se la terra ove oppressi gemeste
            Preme i corpi dei vostri oppressori,
            Se la faccia d’estranei signori
            Tanto amara vi parve in quei dì;

            Chi v’ha detto che sterile, eterno
            Saria ’l lutto dell’itale genti?
            Chi v’ha detto che ai nostri lamenti
            Saria sordo quel Dio che v’udì?

            Sì, quel Dio che nell’onda vermiglia
            Chiuse il rio che inseguiva Israele,
            Quel che in pugno alla maschia Giaele
            Pose il maglio, ed il colpo guidò;
            Quel che è Padre di tutte le genti,
            Che non disse al Germano giammai:
            Va, raccogli ove arato non hai;
            Spiega l’ugne, l’Italia ti do.

            Si sostituisca a ‘Lombardo’, ‘Italia’, ‘Cenisio’ e ‘Scilla’ rispettivamente le parole ‘Palestinese’, ‘Palestina’, ‘Giordano’ e ‘Mediterraneo’ e si avrà un proclama di Hamas.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              il che certifica che Hamas, come il nazionalismo ottocentesco, ha torto.

              giusto?

              PS la cosa che mi fa veramente ridere è che i Longobardi erano un popolo di stranieri invasori e barbari!

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “torto”

                Oppure che – data la crisi della globalizzazione e delle istituzioni sovranazionali – il futuro appartiene al nazionalismo di stampo ottocentesco, e quindi anche ad Hamas.

                Non che la cosa mi faccia particolarmente piacere di per sé, al contrario. Ma se c’è una cosa che cementa il nazionalismo, questa è la sua repressione.

                “barbari”

                Verissimo.

                ‘Siamo sempre i meridionali di qualcun altro’, dice De Crescenzo. Io aggiungerei: ‘e gli invasori’.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                OK

                Allora spiegami la tua foga anti-israeliana. Perchè ai miei occhi pari oscillare tra posizioni “razionaliste”, ciniche e alla De Crescenzo, e posizioni “sentimentali”, anti-USA e anti-Israele.

                Senza nessuna coscienza della contraddizione tra i principi dietro le prime e quelli dietro le seconde.

                E io resto lì con la bocca aperta che non capisco, e ci faccio pure una brutta figura!

              • Peucezio scrive:

                Francesco,
                “il che certifica che Hamas, come il nazionalismo ottocentesco, ha torto. ”

                È ovvio.
                L’unico nazionalismo ufficialmente lecito è quello ucraino.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “foga anti-israeliana”

                Israele è uno dei principali pericoli per la pace nel mondo, con la sua pretesa colonialista e razzista di essere l’unico ad avere diritto di governare “la Terra Promessa” dalla divinità solo a lui. Unisce il peggio della religione al peggio dello sciovinismo ottocentesco, due delle più possenti forze distruttive dell’umanità. Il tutto in un contesto di impunità assoluta, perché protetto dagli USA. Finché ci sarà lo Stato di Israele ci sarà sempre guerra, magari sottotraccia ma pronta a esplodere in ogni momento. Il sionismo è l’ultimo erede delle ideologie suprematiste ottocentesche.

                È più chiaro, ora?

                Ciao!

                Ciao!

                A

              • PinoMamet scrive:

                Nel mondo reale.

                Sono stato a Roma alcuni giorni, ho portato una classe.

                Sulla terrazza dell’albergo, a fare colazione, un signore sulla settantina mi attacca bottone, parlando in inglese.

                Lo guardo un po’, e, credeteci o meno, dal modo di fare intuisco che è ebreo: davvero esiste qualcosa omce un “jew radar”, come mi dicono ce lo abbiano anche i gay. Comunque glielo dico, conferma, mi dice che è in giro in Italia con la moglie un po’ più giovane, ucraina, non ebrea, conosciuta in una località dell’Ucraina insignificante per tutti ma nota nel mondo ebraico per un famoso rabbino.

                Torna da Israele, dove ha parenti e risiede un po’ di tempo all’anno.
                Mi dice che non è d’accordo con Netanyahu e che spera sia la volta buona che se ne vada.

              • Peucezio scrive:

                Pino,
                sì, però tu confondi la fisiologia con la patologia.
                Israele ha sempre reagito in modo spropositato e violentissimo ogni volta che è stata colpita e, anche quando non viene colpita, fa attacchi e omicidi mirati ovunque, anche in territori di stati sovrani.
                I coloni continuano a espandersi in Cisgiordania.
                Insomma, l’alternarsi dei governi non cambia nulla nella sostanza.
                Come in fondo in tutto il mondo. Ti pare ci siano differenze di qualche rilievo fra il governo Meloni e il governo Draghi o il secondo Conte?

              • PinoMamet scrive:

                Non saprei, sta di fatto che Netanyahu è al governo da un bel po’ e per restarci si è dovuto trovare alleati sempre meno presentabili…
                Fino ad arrivare alla ultra destra “colonica”.

                Ma Israele era anche quella di Rabin e quella del disimpegno da Gaza…

              • Peucezio scrive:

                Disimpegno da Gaza che fu fatto da uno di estrema destra.

                Quindi sono proprio categorie che non valgono, nel senso che c’è una continuità della linea politica, in cui a qualche concessione si alterna una violenza estrema e uno sfruttare senza nessun ritegno la propria soverchiante superiorità militare e tecnica.

              • PinoMamet scrive:

                Beh, il fatto che il disimpegno da Gaza fu fatto da uno di destra potrebbe dimostrare anche il contrario…

                Poi in tutto ciò non bisogna dimenticare i palestinesi: che non sono “immobili”, figure statiche, vittime delle scelte israeliane;
                Ma hanno compiuto loro stessi molte scelte che hanno condizionato la politica israeliana.

                Una per esempio è stata quella di trasformare Gaza “liberata” in base militare; che ha fatto sì che Israele la sigillasse, si spostasse a destra e considerasse inutili e dannose ulteriori concessioni territoriali ai palestinesi.

                Sono scelte “sbagliate ” nell’ottica della soluzione dei due Stati; ma questa non interessa ad Hamas più di quanto interessi agli estremisti della destra religiosa o nazionalista israeliana.

              • Peucezio scrive:

                Io però mi chiedo, laddove vi sono due attori conflingenti e una sproporzione assoluta di forze, con il più forte che della forza si vale senza esitazioni, come si può pensare che la linea sia il negoziato e non la guerriglia e il terrorismo.

                Perché mai Israele avrebbe dovuto negoziare con dei gazani docili?

                Infatti in Cisgiordania, dove non c’è Hamas ma l’ANP, li fa a pezzi, dilaga sottraendo sempre più terreno, i coloni aramti vessano e brutalizzano i palestinesi senza nessuna remora o scrupolo, sostenuti dallo stato.

                L’errore sta sempre nel guardare ai due attori come speculari.
                È come considerare speculare il rapporto fra un energumento alto due metri, palestrato e armato fino ai denti e un bambino di cinque anni con in mano una fionda.

                Che interesse dovrebbe mai avere Israele a negoziare o fare concessioni se ha la forza per prendersi tutto o lo fa, lasciando solo dei piccoli ritagli, giusto perché i palestinesi ci sono, sono tantissimi e non potendoli sterminare (non tutti insieme e in modo pianificato, quantomeno), qualche pezzettino di terra controllato da tutti i lati e accerchiato glie lo devi pur concedere.

              • Roberto scrive:

                Peucezio

                “ Perché mai Israele avrebbe dovuto negoziare con dei gazani docili?”

                Temo che l’errore sia pensare che certe frangie palestinesi, ahimè importanti, abbiano mai avuto la minima voglia di negoziare su qualcosa

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                ” abbiano mai avuto la minima voglia di negoziare su qualcosa”

                Però in genere il terrorismo lo fai per ottenere concessioni dal tuo “interlocutore”. Non esiste proprio nessun altro motivo per farlo.

              • Peucezio scrive:

                Roberto,
                “Temo che l’errore sia pensare che certe frangie palestinesi, ahimè importanti, abbiano mai avuto la minima voglia di negoziare su qualcosa”

                Ma è ovvio!

                La negoziazione con chi non è disposto a concederti nulla perché ti può annientare e lo fa costantemente è impossibile, perché costui la declinerà nel senso di importi unilateralmente tutto quello che vuole lui.

                Va bene, negoziamo.
                Si divide tutto il territorio della Palestina, dal mare al Giordano, in percentuale alla popolazione di ciascuno dei due gruppi.
                Questo sarebbe l’unico compromesso equo (che peraltro farebbe un enorme regalo agli ebrei, perché sancirebbe uno stato di cose ottenuto con la forza bruta).
                Ma è impensabile: Israele pretenderebbe di lasciare le briciole, come di fatto fa già.
                E che negoziato è, che senso ha?

                Io non capirò mai come mai, da privilegiato nel mondo, quale sei tu, io e tutti noi qui, tu non sia capace di empatizzare coi poveri e i disperati, ma riesci solo a colpevolizzarli perché sono poveri e disperati e si difendono come fanno i poveri e i disperati, che non vivendo in case lussuose e belle, non avendo automobili, mezzi per pagare l’università ai figli, per viaggiare, ecc., per disperazione ricorrono alla violenza, come chiunque non abbia altro mezzo per far valere le proprie ragioni o quantomeno per difendere la sua sopravvivenza minima (noi invece la violenza la appaltiamo, facciamo sporcare le mani agli altri).

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “Va bene, negoziamo.
                Si divide tutto il territorio della Palestina, dal mare al Giordano, in percentuale alla popolazione di ciascuno dei due gruppi.
                Questo sarebbe l’unico compromesso equo (che peraltro farebbe un enorme regalo agli ebrei, perché sancirebbe uno stato di cose ottenuto con la forza bruta).”

                Non fa una grinza, direi.

              • PinoMamet scrive:

                “Che interesse dovrebbe mai avere Israele a negoziare o fare concessioni se ha la forza per prendersi tutto”

                Ma non ce l’ha.
                Ovvio che ha la forza militare per farlo.
                Ce l’aveva anche 10 e anche 20 anni fa: ce l’aveva anche all’epoca di Rabin e Arafat.

                Quello che sta facendo a Gaza ora (azione militare diretta e continua mirante allo sradicamento completo delle forze nemiche) avrebbe potuto farlo in ogni momento, anche prima.

                Ma a che scopo? Allo scopo di provocare una massiccia reazione del mondo arabo/musulmano?
                Allo scopo di perdere definitivamente qualunque simpatia internazionale?
                A costo di giocarsi l’appoggio USA, che da decenni non è mai venuto meno ma oggi comincia appunto a vacillare, con il malcontento del governo americano espresso per la prima volta a chiare lettere?

                I carri armati non sono tutto…

                E poi, molti israeliani semplicemente non vogliono e non hanno mai voluto arrivare a cacciare i palestinesi interamente dai territori.

                Non esiste un popolo tutto di “buoni” o “cattivi”…

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Pino Mamet

                “Non esiste un popolo tutto di “buoni” o “cattivi”…”

                Con questa frase quasi ovvia, hai dato la risposta finale alla giustificazione di tutte le guerre.

              • Peucezio scrive:

                Pino,
                è una questione di scala.
                Quello di Israele è un sopruso continuo, ma ci sono momenti in cui è un sopruso grave, altri in cui diventa estremo.
                Ed è evidente che la rezione internazionale è enormemente sottodimensionata all’entità della cosa.
                Il mondo islamico non è abbastanza forte e comunque è diviso.
                Gli USA addirittura fanno questa cosa ridicola di mandare contemporaneamente cibo ai palestinesi e armi a Israele per ucciderli (ma a stomaco pieno).
                È evidente che il supporto a un regime del genere e è osceno di per sé. Poi può succedere che quest’ultimo esageri al punto che questo supporto diventi più tiepido (a parole). Ma da qui a venire meno…

                Se davvero gli USA voltassero le spalle a Israele (e temo che non vedrò mai quel giorno) vorrà dire che ci sarà stata una svolta radicale negli USA, in Occidente, nel mondo.
                Ma finora è stato così, sono stati come un miliardario amico di un seriali killer che gli paga i migliori avvocati, gli fornisce armi e supporto e al massimo gli fa una tiratina d’orecchie amichevole, quasi affettuosa, quando esagera e uccide in modo atroce venti donne lo stesso giorno.

              • roberto scrive:

                peucezio

                ” ma riesci solo a colpevolizzarli perché sono poveri e disperati e si difendono come fanno i poveri e i disperati,”

                io invece non capisco il bisogno di personalizzare la discussione, dicendo tra l’altro cose abbastanza sciocche e offensive

                io avevo posto una questione: hamas ha mai avuto voglia di trattare? e su cosa? mi sa che da sempre l’unica cosa che vogliono è che non ci sia più israele…l’unica “concessione”, per usare il termine di mauricius, richiesta a israele è scomparire.

                o sbaglio? o c’è mai stata qualche richiesta diversa? (parlo di hamas)

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Roberto, ma secondo te in questi giorni al Cairo stanno discutendo sull’annessione di Israele da a
                parte della Striscia di Gaza?

                Giusto per capire che idea ti sia fatto.

              • PinoMamet scrive:

                Secondo me stanno discutendo i termini di una tregua, che è tutto quello che si può fare oggi…

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Appunto: raramente si negozia su qualcosa che sia completamente slegato dalla realtà.

              • Roberto scrive:

                Mauricius

                Ripropongo la domanda: Hamas ha mai avuto un obbiettivo diverso dalla scomparsa di Israele?

                Immagino che adesso stiamo discutendo di una tregua, il tempo di riempire gli arsenali

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Io fatto che entrambe le parti, Israele e Hamas, dicano di volere il vicendevole annientamento, che nessuno dei due sia in grado di raggiungerlo e che si stia negoziando una tregua significa che non è così automatico che qualsiasi trattativa debba concludersi con la resa incondizionata di uno dei due.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Roberto

                “Hamas […] trattare”

                Non ho capito la domanda.

                Trattare su cosa?

                La trattativa è morta il giorno che dopo l’assassinio di Rabin a Tel Aviv si è messo in chiaro che le colonie illegali sono fuori discussione.

                Ieri ho visto Dune2. Mi è piaciuto molto. C’è un personaggio che dice: “quando hai perso ogni potere, ti rimane soltanto il potere di incutere paura”.

                Dopo Rabin, lo Stato di Israele poteva scegliere fra la pace la sicurezza. Ha scelto la sicurezza; non ha né l’una né l’altra.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                Roberto,
                “io invece non capisco il bisogno di personalizzare la discussione, dicendo tra l’altro cose abbastanza sciocche e offensive”

                Scusami, hai ragione sul personalizzare e mi spiace davvero se sono sembrato offensivo.
                Fai bene a farmelo notare: a volte trascendo un po’ nella discussione.

                Venendo al merito:

                “io avevo posto una questione: hamas ha mai avuto voglia di trattare? e su cosa? mi sa che da sempre l’unica cosa che vogliono è che non ci sia più israele…l’unica “concessione”, per usare il termine di mauricius, richiesta a israele è scomparire. ”

                Se degli abusivi occupassero casa mia e io dovessi dormire sui ponti, è normale che io non troverei negoziabile la restituzione di casa mia.

                Inoltre quale compromesso ci può essere con chi ti massacra e ti caccia dalla tua terra (in Cisgiordania questo continua ad accadere ogni giorno) da ottant’anni?
                Bada, non per un fatto morale: si fanno anche compromessi con colui da cui hai subito delle ingiustizie, per evitare di subirne di peggiori.
                Ma proprio per un fatto pratico, perché non serve a nulla, perché di fronte a una forza soverchiante che viene usata senza nessuna remora o scrupolo, l’unica possibilità è usare le poche armi disponibili, cioè il terrorismo, la guerriglia, come ho detto. Israele è infinitamente più forte e non ha scrupoli, quindi tratterà sempre esigendo il massimo e non recedendo un minimo dalle sue posizioni (che non è trattativa, è imposizione unilaterale spacciata per trattativa).

                Sai benissimo anche tu che se i Palestinesi restituissero i pochi ostaggi che saranno sopravvissuti ai bombardamenti su Gaza, il giorno dopo verrebbero annientati.

                E non venitemi a raccontare della pressione internazionale. È mai servita a qualcdosa? Israele ha le opiniopni pubbliche di tutto il mondo e le dirigenze politiche di grossissima parte degli stati del mondo contro, ma se ne strafrega, perché ha la forza convenzionale e nucleare e ha la superpotenza mondiale che le fornisce armi e supporto; rispetto a tutto ciò le condanne dell’Onu o di chiunque sono risibili, sono un esercizio velleitario, patetico, surreale.

              • Peucezio scrive:

                Roberto,
                inoltre concedimi amichevolmente un’obiezione generale di metodo.

                Ogni qual volta ti si fa notare un problema sistemico, generale, tu vai sempre sul dettaglio minuto del punto discusso. Il che sul piano strettamente logico sarebbe corretto, solo che ciò va a discapito della comprensione vera della natura del problema.
                Se c’è un carnefice e una vittima, un’ingiustizia macroscopica, eccepire sul singolo punto rischia di diventare un esercizio specioso, quasi un gioco dialettico.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “venendo al merito”

                OAAP!

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • habsburgicus scrive:

                insignificante per tutti ma nota nel mondo ebraico per un famoso rabbino

                Uman’ ? Zhytomyr ? Novohrad-Volyns’kyj ?

              • PinoMamet scrive:

                Uman!

              • roberto scrive:

                peucezio,

                sul metodo

                ” dettaglio minuto del punto discusso”

                ma davvero per te lo scopo di uno dei contendenti è un dettaglio minuto!?! per me è il punto di partenza….

                tu stesso chiedvi all’inizio della discussione “Perché mai Israele avrebbe dovuto negoziare con dei gazani docili?”

                e io rilancio, se i gazani, docili o no, hanno come unico obbiettivo la distruzione di israele, perché mai israele dovrebbe negoziare? cosa negozierebbe?

                cioè se il gazano dicesse “vogliamo avere più terreni, dove smettere di fregarci l’acqua, dobbiamo disenclavare gaza, vogliamo pescare dove ci pare….” ok, sono temi sui quali tutti possiamo immaginare una trattativa, più o meno realistica o difficile. ma se il gazano dice “combatteremo finché non esisterà più israele”….di che vuoi che discuta israele?

                a me sembra una questione fondamentale, altro che dettaglio specioso…

              • Peucezio scrive:

                Roberto,
                ma infatti io non ho mai detto che Israele deve negoziare.
                Non condivido la critica ad Hamas perché non negozierebbe.

                Io dico che Israele deve smetterla di massacrare donne e bambini, che è una cosa molto diversa.

                Così come una persona di buon senso non avrebbe detto che Hitler avrebbe dovuto negoziare con gli ebrei, magari dicendo: “sterminiamo una percentuale più bassa del vostro popolo, usiamo meno Zyklon B” e cose simili: sarebbe stato piuttosto ridicolo.
                In cambio di cosa poi?

              • Roberto scrive:

                Peucezio

                Allora ho frainteso
                Tu scrivevi

                “Perché mai Israele avrebbe dovuto negoziare con dei gazani docili?”

                Avevo capito che immaginavi un negoziato con gazani non docili

              • Peucezio scrive:

                Già, si prestava a essere interpretato anche diversamente.

                Io volevo dire che sarebbe stato inutile per i palestinesi di Gaza cercare un accordo con Israele in virtù del fatto di non essere guidati da Hamas, ma da una dirigenza moderata, perché è da una posizione di forza che si tratta (o non si tratta, se l’avversario vuole solo annientarti o comunque importi unilateralmente le sue condizioni, ma comunque si mette in difficoltà l’avversario).
                Se io ho davanti un imbelle, lo sottometto e basta, mica ci tratto.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “Se io ho davanti un imbelle, lo sottometto e basta, mica ci tratto.”

                Il problema è che entrambe le soluzioni sono perdenti.

                Fai come la cosiddetta autorità nazionale palestinese, accetti per trent’anni di vivere con una popolazione divisa tra centinaia di minuscole frazioni tra le quali non si può muovere, lasciandosi sparare addosso ed espropriare continuamente terre, senza alcuna possibilità di ricorso.

                Oppure ti ribelli, e lì ti radono al suolo tutte le case, ti uccidono in casa con tutta la famiglia usando i droni,vietano di darti da mangiare.

                Perdi comunque, direi.

                Se io ho davanti un imbelle lo sottometto e basta, certo. Se io ho davanti un ribelle ammazzo lui e tutti i suoi parenti.

                Superior stabat lupus.

              • Peucezio scrive:

                Ma, appunto, la mia accusa a Israele non è di non fare una trattativa.
                Tanto, se mai la facesse (e non ci credo), sarebbe una trattativa farsa: pretenderebbero di imporre unilateralmente le loro condizioni.

                La mia accusa è di sterminare la gente, di bombardare a tappeto una regione.

                È sempre una pratica criminale, che la facciano i tedeschi a Coventry, Amsterdam, Varsavia o dove sia, gli angloamericani a Dresda, Amburgo, Hiroshima, Nagasaki, Vietnam, Falluja, ecc.

                Ma qui la cosa è ancora peggiore, perché non c’è dall’altra parte uno stato, che ha un vero esercito e dei mezzi per contrattaccare alla pari.
                Qui siamo a un atto di una viltà spaventosa, che grida vendetta a ogni senso morale, a ogni senso di umanità.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “È sempre una pratica criminale, che la facciano i tedeschi a Coventry, Amsterdam, Varsavia o dove sia, gli angloamericani a Dresda, Amburgo, Hiroshima, Nagasaki, Vietnam, Falluja, ecc.”

                Però a parte Coventry e il Vietnam, hai citato sempre esempi di successi.

                Sarà criminale, ma poi due volte su tre, a criminare si vince.

            • PinoMamet scrive:

              ” Si sostituisca a ‘Lombardo’, ‘Italia’, ‘Cenisio’ e ‘Scilla’ rispettivamente le parole ‘Palestinese’, ‘Palestina’, ‘Giordano’ e ‘Mediterraneo’ e si avrà un proclama di Hamas.”

              Beh, credo che nei proclami di Hamas non abbondino i riferimenti agli egiziani distrutti perché inseguivano Israele, né alla “maschia Giaele”… 😉

              • Miguel Martinez scrive:

                PER Pino Mamet

                “proclami di Hamas”

                Pienamente d’accordo con PM, da arabista conosco il linguaggio. Che non ha un esatto parallelo occidentale, ma è molto più giuridico-teologico, senza riferimenti storici, al massimo si citeranno i Quattro Califfi Ben Guidati.

          • Peucezio scrive:

            Miguel,
            “Però è esattamente su questo che si è basata l’ideologia non a caso chiamata “risorgimentale”, in Italia come in tutti gli altri paesi.”

            Certo.
            Infatti è difficile dire cosa faccia più schifo.
            Fra i Borboni e i Piemontesi ovviamente avevano ragione i Borboni, che difendevano la loro nazione e la loro monarchia legittima.

            Ma oggi le due retoriche sono egualmente vomitevoli.
            Da una parte un revanscismo rancoroso e vittimistico, dall’altra la legittimazione orgogliosa di un crimine.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Peucezio

              “nazione”

              A parte che definire ‘nazione’ quello sfasciume pendulo fra due mari (Vine disse Salvemini) del regno delle 2 Sicilie mi pare un’offesa al concetto di ‘nazione’, non dimentichiamo che i Savoia avevano espropriato il latifondo ecclesiastico quando i Borboni avevano nominato San Gennaro colonnello dell’esercito… Il fatto che i sudditi di Franceschiello non abbiano alzato un dito per fermare i Mille (l’esatto contrario di quello che fecero i mugiki Russi contro Napoleone) la dice lunga.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Roberto scrive:

                Andrea

                “non abbiano alzato un dito per fermare i Mille”

                Parla per te!

                Io sono discendente di Carlo flores, capitano della pirofregata Ettore che bombardò per una giornata intera la Palermo occupata dai garibaldini “compiendo un’inutile strage”, secondo le memorie dell’ ammiraglio inglese (del quale mi sfugge il nome), presente alla giornata. Il perfido albionici alla fine aveva invitato sul suo vascello i vari capitani della Marina borbonica per rendere loro l’onore delle armi (avevano tradito il re, compreso Giuseppe flores, il fratello di Carlo), all’eccezione di Carlo (del quale però scrive un elogio sulle sue arti marinare)

              • roberto scrive:

                “ammiraglio inglese (del quale mi sfugge il nome)”

                mi è rivenuto, l’ammiraglio Mundy che scrive del mio antenato “he was above all others [capitani] in the admiral manner in which he handled his vessel”

                H.M.S. Hannibal at Palermo and Naples, london 1863, pagina 187

                alla certosa di san martino c’è anche un quadro della profregata ercole che bombarda i garibaldini agli ordini di zio carlo 🙂

              • habsburgicus scrive:

                @Roberto
                Io sono discendente di Carlo flores,

                non lo sapevo !
                complimenti !
                quindi anche tu hai un legame con il mondo conservatore tradizionale 😀 😀

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Roberto

                “parla per te”

                Mi scuso, ovviamente, ma …

                l’eccezione che conferma la regola?

                Mi sono sempre stupito di come una volta sbarcato in Calabria Garibaldi non abbia trovato praticamente nessuna resistenza fino al Volturno. Anche oggi, in autostrada, sono parecchie centinaia di Km; figuriamoci allora. (Pochi anni prima Pisacane era stato spazzato via). Non una battaglia campale, non un’imboscata…nulla. Di certo vicino alla Sila, al Pollino o a Montecassino la marina Inglese non arrivava a proteggerlo.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • roberto scrive:

                habsb

                “quindi anche tu hai un legame con il mondo conservatore tradizionale”

                da parte di madre, una famiglia nobile spagnola che si è installata in sicilia nel settecento (curiosamente con due fratelli che hanno sposato due sorelle scozzesi, cosa che ho evocato in un discorso fatto al matrimonio di mio fratello che ha sposato una irlandese 🙂 ).

                poi con il regno d’italia si sono riciclati da miltari borbonici a miltari italiani (con l’eccezione di carlo caduto in disgrazia perché appunto rimasto fedele al re borbone)…e poi si sono stabiliti a napoli (il fratello del mio bisnonno, enrico flores, incidentalmente anche lui sposato con una inglese, era il capogabinetto di orlando alla conferenza di pace di parigi)

                https://www.treccani.it/enciclopedia/enrico-flores_%28Dizionario-Biografico%29/

                poi il ramo della famiglia dalla quale discendo (quindi il fratello di enrico), si è fastiscizzato e alla fine della guerra si sono ritrovati letteralmente con il sedere per terra 🙂

              • roberto scrive:

                “fastiscizzato ”

                diciamo che sono l’unico italiano che non può vantarsi di avere parenti partigiani 🙂 🙂 🙂

              • habsburgicus scrive:

                @Roberto
                grazie, interessantissimo !
                riassunta nella tua famiglia vi è tutta la Storia sud-italiana (e poi italiana), nei momenti salienti, fino a Grande Guerra inclusa (e conclusa) !
                P.S 1
                V.E. Orlando -che per carità aveva qualche difetto pure lui :D, siamo peccatori- è stato un buon Presidente del Consiglio: ebbe già l’idea, proprio a Parigi (e non mi stupirei che tuo nonno ne sia stato pars !) di un avvicinamento alla Santa Sede DIECI ANNI prima del 1929 per risolvere ‘sta benedetta questione romana (incontri con Mons. Bonaventura Cerretti) a condizi0ni molto simili si quelle del 1929 ma meno onerose per lo Stato: in pratica, se non ho capito male (vi sono rare fonti, tu forse ne saprai di più per tradizione famigliare) l’Italia accettava di lasciare il Vaticano in piena sovranità ai Papi [come sarà–e come non era; noi lo consideravamo nostro anche se in base alla Legge delle Guarentigie ci astenevamo unilateralmente dall’applicare le nostre R. leggi e non osavamo, altrettanto unilateralmente, inviare i nostri R. Carabinieri], il Papa avrebbe avuto un compenso finanziario (di meno di quanto darà Benito) ma in compenso il Concordato sarebbe stato ben più “statalista” e meno “lesivo” del carattere “laico” dello Stato ancorché non obliamolo secondo l’articolo 1 dello Statuto “La religione cattolica, apostolica e romana sarà la sola religione dello Stato” :D..con i “se” non si fa molta strada, ma Orlando se fosse riuscito a fare questo, avrebbe consolidato le istituzioni liberali e la stessa Monarchia e ci avrebbe verosimilmente risparmiato il fascismo, come dittatura quantomeno; in politica estera era saggio, teneva i giusto mezzo fa il “suo” Sonnino filo-nazionalista e il rinunciatario Nitti (che gli succederà) ma purtroppo spinto da altri -o per errore suo ?- ed esacerbato dall’arroganza di Wilson rivolta solo contro di noi, abbandonò la conferenza di Parigi e furono dolori..per noi ! dal punto di vista diplomatico il suo più grande errore fu chiedere Fiume+Patto di Londra, ponendoci dalla parte del torto e lasciando facile gioco non solo a mentecatti come Wilson -descritto da un americano come “a racist, a bigot and a fool” :D- ma a vecchie volpi use ad ogni intrigo come Clémenceau e Lloyd George (il Patto di Londra non ci dava infatti Fiume, Sonnino non osò chiederla nel 1915 perché pensava ad un’Austria-Ungheria spossata ma ancora in piedi !); si trattava di fare una scelta; A.o volevamo un’Italia imperiale, e allora avremmo dovuto pretendere TUTTO il Patto di Londra colonie incluse, ma NULLA OLTRE dunque SENZA Fiume che avremmo dovuto fingere di lasciare volentieri agli Slavi (un Cavour avrebbe insistito sulle colonie provocando il malumore di Londra e in sottordine Parigi, salvo all’ultimo momento uscirsene più o meno così: e vabbè le colonie ci spetterebbero, e il popolo mi maledirà per la mia accondiscendenza, ma potete tenervele, dateci però Fiume in più :D..e Londra avrebbe acconsentito 😀 :D); B.o volevamo l’Italia nazionale e allora già prima sottobanco dovevamo accordarci con Clémenceau su questa base (noi rinunciamo alle colonie e alla Dalmazia del sud ma voi userete la vostra influenza sui serbi perché ci lascino Fiume :D); lui volle tutto e non ottenne nulla (Fiume la avemmo, poi, in età mussoliniana, il 27/1/1924)
                n° 2, interessanti questi legami dell’aristocrazia duosiciliana con il mondo britannico lato sensu inteso (presumo, di cattolici); tuo nonno, se sposato con una inglese, invece probabilmente sposò una protestante; en passant, l’ultimo Ministro di Francesco II a Vienna che presentò le credenziali a Franz Josef il 7/7/1862 quando il suo Sovrano era già da lungo tempo in esilio, era il barone Antonio Winspeare !

              • habsburgicus scrive:

                per “nonno” leggi fratello del tuo bisnonno.. 😀

              • Peucezio scrive:

                Andrea,
                nazione nel senso di stato.
                So bene che non esiste un popolo duosiciliano.
                Quanto al regno, peggio di quello che è venuto dopo…
                La gente non ha alzato un dito per il solito fatalismo meridionale, per cui sono stati tutti monarchici, poi fascisti, poi democristiani dal ’45, ecc.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “peggio di quello che et venuto dopo”

                La riforma Casati che ha introdotto l’obbligo scolastico per combattere l’analfabetismo.

                L’acquedotto Pugliese.

                La vaccinazione obbligatoria.

                Sì, direi proprio che peggio di quello che è venuto dopo fosse quelli che c’era prima.

                Andrea Di Vita

          • Peucezio scrive:

            Miguel,
            in ogni caso totalmente d’accordo sull’analisi.

          • Moi scrive:

            Una volta che il Risorgimento si trasforma in Fascismo (vedi Banti)

            ————–
            Senza nulla togliere allo Storico citato , per cogliere quel nesso lì … basta leggere il Libro Cuore di Edmondo De Amicis : è palese ! 😉

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ moi

              “palese”

              Povero De Amicis. Adesso pure “Cuore” è fascista? Ma per favore…!

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Beh, se non è abbastanza fanatico da aprire ogni possibile strada al fascismo!

                😀

      • PinoMamet scrive:

        Non ho TikTok, ma credo che il problema dei Neoborbonici campani sia quello dei “pelasgici” albanesi:
        Ignoranza diffusa che permette di prendere alla lettera alcune parole d’ordine o veri e propri miti.
        Idem per i neri americani dell’atena nera ecc.

        • Moi scrive:

          In effetti ci sono profili di “AfroItaliani” che strolgano dei Neri che sarebbero stati derubati delle proprie invenzioni da da dei Bianchi … un po’ come gli Apologeti dell’ Islam che strolgano più o meno presunte origini Arabo-Islamiche nel Rinascimento !

  7. Moi scrive:

    Rassicuriamo i lettori: se non sapete distinguere un جلباب da una عباية e non avete mai messo un like a un post di qualche arabo, potete stare per ora assolutamente tranquilli. Voi, e tutta la vostra famiglia, neonati compresi.

    ————————

    A ai ho bèla capé : stètra volta ch’ a vagh magnèr un طاجين (che mi piace NON certo per FiloIslamismo …) l’ è méj paghèrel in bajûch invàtta a l’ óngia !

  8. Moi scrive:

    Il Monaco Buddhista Birmano Ashin Wirathu di tutta ‘sta roba Israeliana ultratecnologica non ha una ceppa … ma ha espressamente formulato che “chiunque elimini un Musulmano, salva l’ Umanità intera. “

  9. habsburgicus scrive:

    in Myanmar, purtroppo, vi è un forte sentimento anti-islamico….la maggioranza buddhista si vede minacciata (!) dai musulmani, che dominano nel finitimo Bangladesh (e son tanti !)…il Corano domina in Malaysia e financo nella Thailandia del sud (pure a Bangkok ho visto tre nuove moschee in costruzione, alla periferia, imponenti; una moschea l’ho vista pure in Cambogia presso Battambang e una in Cina a Chongqing) e l’Indonesia è ormai islamizzata (solo Bali resta indù, poi vi sono alcuni cristiani nelle isole); il Brunei applica la shari’ah e a Zamboanga (nel sud di Mindanao), nelle Filippine cristiane. gli islamici fanno il bello e il cattivo tempo (vi è il famigerato Fronte di Liberazione Moro, finanziato dai ricchi sceicchi del Golfo); i buddhisti birmani -che deploro, sia chiaro- temono che gli islamici possano impadronirsi del Myanmar che è l’anello debole e che non ha una forte Monarchia buddhista come la vicina Thailandia..inoltre il regime militare birmano, al potere dal golpe del 2021, incita gli odi nazionalisti in base al “divide et impera” (alcuni oppositori del regime in Myanmar sono cristiani delle minoranze ! che non sono particolarmente amati dai buddhisti neppure loro)….aggiungiamoci il ruolo della Cina, di cui tutti (il governo in primis)hanno bisogno ma che non è amata allo spasimo da nessuno 😀 e il contro-ruolo dell’India, che appoggia il fanatismo anti-islamico per mestare nel torbido e indebolire un “alleato” dei cinesi, e vi è un “bel” pot-pourri 😀

    P.S 1 pure la “buona” e “santa” (secondo i media occidentali) Aung San Suu Kyi, più volte rovesciata da vari golpe, perseguitò i musulmani dunque il sentimento anti-musulmano in Myanmar è qualcosa di innato
    P.S 2 non tutti sanno che, allorché il filo-nipponico Ba Maw proclamò l’indipedenza della Birmania “nell’ambito della Grande Asia Orientale” il 1 agosto 1943 dichiarando eodem tempore guerra agli USA e all’Impero britannico, i birmani chiesero il riconoscimento del Grossdeutsches Reich* che fu subito ottenuto e il riconoscimento dell’Italia regia ormai sotto Badoglio, che invece fu procrastinato 😀 venuta Salò, Mussolini e Ba Maw si riconobbero reciprocamente e si scambiarono telegrammi di riconoscimento calorosi 😀

    *il VB (foglio di lotta del partito nazionalsocialista) ci erudisce, a pag. 2 del numero di martedì 3 agosto 1943 con un articolo “La Birmania libera. Colpo militare e morale contro il nemico” informandoci anche che “Renzo Sawada, che come Ambasciatore speciale firmò il trattato di alleanza fra il Giappone e la Birmania, è stato nominato ufficialmente primo Ambasciatore del Giappone in Birmania”, questo subito prima del prosaico DNB da Roma del 2 agosto in cui viene riportato il bollettino del Regio Esercito italico “di lunedì”, evidentemente ritenuto per i tedeschi di minore importanza delle questioni birmane 😀
    il numero precedente, di lunedì 2 agosto, dopo averci ricordato che Hitler ha posato una corona di fiori in memoria di Hindenburg [morto il 2 agosto 1934], ha la notizia dell’indipendenza sempre in seconda pagina:
    “La Birmania dichiarata Stato indipendente. Il Dr. Ba Maw Capo di Stato e Primo Ministro” con il comunicato DNB da Tokyo del 1 agosto che tradotto suona più o meno “In questa domenica ha avuto luogo la dichiarazione di indipendenza della Birmania; dopo che il Capo del Consiglio di amministrazione birmano., Dr. Ba Maw ebbe ricevuto dal comandante in capo dell’Armata giapponese di occupazione gen. Kawabe la notizia dello scioglimento dell’amministrazione militare, egli radunò, come la Domei telegrafa da Rangun, i componenti del Comitato preparatorio per l’indipendenza della Birmania, dichiarò conclusi i lavori di questo Comitato e proclamò i 25 componenti come nuova Dieta birmana per la fondazione dello Stato”

    • habsburgicus scrive:

      @Moi
      la mitica Mongla, una sorta di Sodoma e Gomorra birmana
      https://opendevelopmentmyanmar.net/news/mongla-the-wildlife-trafficking-capital-of-the-world/#!/story=post-4721&loc=21.546919799999998,99.92956480146822,7
      è una città, di fatto controllata dai ribelli (e non dal regime di Yangon) e ove la moneta è lo Yuan cinese e non il kyat birmano, al centro del “Triangolo d’Oro”, controllata da trafficanti di oppio e famosa per la prostituzione (i cinesi, che in patria hanno una sorta di legge Merlin sinica :D, vanno lì per tr..mbare come gli italiani al Wellcum 😀 :D)
      a noi non è concesso recarvisi, da parte birmana….la frontiera dalla parte cinese è chiusa ai non-birmani e non-cinesi (vi è una frontiera cinese a Ruili, di fronte alla birmana Mu-se, che è aperta al traffico internazionale, ma i birmani non lasciano entrare né uscire: i cinesi probabilmente non farebbero storie)

      • Moi scrive:

        Mongla viene accennata anche nel film Bangkok Nites [sic] del 2016 … con la discussione fra giovanissime prostitute Thai (avviate dalle loro stesse famiglie !) se i Maschi peggiori, che le trattano peggio, siano i Giapponesi o i Farang !

  10. tomar scrive:

    Francesco
    “fuori l’età, non so più dove mettermi e quanto sono peggiore”

    Nessuno dei commensali può essere peggiore di me, se non è nato prima del 47 (morto che parla).

    • Francesco scrive:

      Dai facciamo chiarezza, Moi butta fuori gli anni delle varie generazioni.

      Io sono del 1968, ergo faccio parte dei boomer. Anche se da giovane facevo parte dei “figli del riflusso”, quelli che negli anni ’80 sostenevano Reagan ma ora pare sia una categoria sparita.

      Ciao!

      • Moi scrive:

        Trovo poco furba , francamente, la smania di dividersi in Generazione anziché in Classi Sociali !

        • Moi scrive:

          La Generazione X credo che abbia inaugurato la Sindrome di Peter Pan per paura del futuro :

          1995 : Ramones _ I don’t want to grow up _

          https://www.youtube.com/watch?v=IQLQpOTXz2E

          (Shazam Version)

          un vero e proprio inno !

        • PinoMamet scrive:

          ” Trovo poco furba , francamente, la smania di dividersi in Generazione anziché in Classi Sociali !”

          OMDAMMOI!!!!

          • Francesco scrive:

            Non ho voglia di discutere di cose serie: fuori le fasce di anni delle varie generazioni!

            😀

            PS gli è che a un certo punto rossi, neri e bianchi si sono trovati tutti “obsoleti” e le loro diatribe politiche ridotte a vecchiume di nessun interesse.

  11. Moi scrive:

    Fra i “Furti Storici” più clamorosi degli Antichi Romani ai danni degli Antichi Campani vi sarebbe … quel che comunemente viene chiamato “Alfabeto Latino” , ma che i Giovanissimi NeoBorbonici vorrebbero restituire al nome originario “Alfabeto Campano”, poiché si ritiene che fu creato a Capua !

  12. Moi scrive:

    @ ANDREA DI VITA (UPUPA FILES 😉 …)

    La vera Upupa è solo questa, tutt’altro che lugubre :

    https://www.youtube.com/watch?v=ZeDUQ26ddWE

    personalmente, lo so “fin da subito” perché la maestra ci tenne a spiegare che spesso le conoscenze scientifiche dei poeti lasciano molto a desiderare …

  13. Moi scrive:

    MA ATTENZIONE : io stesso ho scoperto da poco che il famoso “coyote” che udiamo nei film horror / slasher di Hollywood , in realtà … NON è un coyote, bensì un uccello do acqua chiamato “Gàvia” in Italiano e “Loon” in Inglese . Inoltre , il loon è lo State Bird del Minnesota

    https://www.youtube.com/watch?v=BsqUayBcK_Q

    … quello SI’ ch’è lugubre , anzi al fa pòra !

  14. habsburgicus scrive:

    e Daouda ?
    se ci sei batti un colpo ! anche solo per dire che non vuoi avere più nulla a che fare con noi 😀 😀
    @Daouda (se ci legge)
    so che avevi purtroppo dei problemi di salute (SE non ho equivocato, nel qual caso mi scuso), per quanto mi era stato possibile comprendere dal tuo modo criptico di esprimerti che peraltro era completamente originale e ti caratterizzava…
    spero che adesso tu stia bene e ogni cosa si sia risolta !
    i migliori saluti e auguri da parte mia e, ne sono certo, da tutto il blog

  15. mirkhond scrive:

    “Mi sono sempre stupito di come una volta sbarcato in Calabria Garibaldi non abbia trovato praticamente nessuna resistenza fino al Volturno.”

    Lo stupore può spiegarsi con la corruzione dei generali borbonici che fecero sfaldare interi reparti all’arrivo di Garibaldi. L’oro portato da Garibaldi, grazie ai fondi inglesi compì il “miracolo”.

    “Montecassino”

    A Montecassino Garibaldi non arrivò mai. Sul Volturno evidentemente erano finiti i generali corruttibili e senza l’arrivo di Vittorio Emanuele II con 50.000 piemontesi da Nord, Garibaldi non sarebbe più potuto avanzare.
    Fu comunque il tradimento interno dei ceti dirigenti delle Due Sicilie a favorirne la conquista piemontese.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Però il regno era già da un po’ in una situazione di impasse, con gli ultraconservatori che avevano di fatto impallinato a Francesco II il primo ministro Filangieri. E senza un governo stabile e funzionale è facile che tutti inizino a farsi i propri conti.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Poi magari davvero serviva solo un po’ più di tempo e con qualche anno a disposizione Francesco II avrebbe concesso la Costituzione e avremmo avuto l’Italia federata, senza il militarismo, quindi il fascismo e qualche guerra mondiale. Insomma, la linea temporale alternativa con qualcosa di simile ad un lieto fine.
        Però mi sa che il tempo ormai non c’era più.

        • Francesco scrive:

          Magari sarebbe bastato che a Cavour gli venisse uno sciopone un pò prima … gli altri politici savoiardi non erano alla sua altezza!

  16. mirkhond scrive:

    “Il fatto che i sudditi di Franceschiello non abbiano alzato un dito per fermare i Mille”

    Ad Ariano (oggi Ariano Irpino) il 4 settembre 1860 scoppiò un’insurrezione popolare contro Garibaldi, 14 settembre a Sant’Antimo vicino Napoli e poi in Molise ad Isernia il 5 ottobre.
    Nel mese di ottobre 1860 esplosero insurrezioni un pò in tutto il Regno continentale e Vittorio Emanuele nell’entrarvi, si trovò con un paese in fiamme.
    Fu l’inizio di una lunga rivolta che, non aiutata da nessuno, purtropo finì col degenerare in brigantaggio.
    Il cui spegnimento costò molti anni all’esercito sabaudo.

    • Peucezio scrive:

      Ma è chiaro.
      Noi meridionali non abbiamo mai creduto nello stato, ma anche allora la gente semplice aveva capito benissimo da chi doveva guardarsi e chi era il nemico.
      Solo che non era organizzata e non aveva i mezzi di quegli altri.

      Accreditare l’idea che i Piemontesi abbiano vinto perché i meridionali non vedevano l’ora di togliersi di dosso i Borboni è proprio un grave fraintendimento storico.
      Tutt’al più avevano una diffidenza ormai millenaria verso lo stato e il potere e quindi pensavano che in fondo l’uno vale l’altro (poi si è visto!).

    • habsburgicus scrive:

      il vescovo di Ariano Irpino era un noto liberale massone, fra i (non molti) prelati ostili ai Borbone

  17. mirkhond scrive:

    errata corrige: purtroppo

  18. Andrea Di Vita scrive:

    @ mirkhond

    “corruzione”

    Grazie mille!

    Come sai, mio padre era quel Giulio Di Vita che scrisse sui massicci finanziamenti Inglesi ricevuti da Garibaldi. Eppure, non presentò mai documenti a comprovare l’avvenuta corruzione, con quei soldi, di dignitari o militari Borbonici. Si limitò a suggerirne la possibilità, nello stile ironico che lo contraddistingueva sempre: ‘non è assurdo pensare’, scrisse, che la ‘subitanea conversione di molti dignitari borbonici alla democrazia liberale […] sia stata catalizzata dall’oro’. Mio padre sapeva bene che un conto è ‘non essere assurdo’, un conto è ‘essere provato’.

    Per conto mio, dubito che sotto Franceschiello una rivolta avesse ormai bisogno di corruzione per riuscire. Come scrive Giustino Fortunato (‘Il Mezzogiorno e lo Stato Italiano, vol II p. 341) ‘se le province, e non la capitale, precedettero ne’ pochi moti insurrezionali lo sbarco di Garibaldi a Reggio di Calabria, forse non poco vi contribuì un ascoso senso di avversione contro l’eccessiva enorme preponderanza della cottà di Napoli, fata troppo grande, se non ricca, a prezzo d’un piccolo e troppo misero oscuro Regno’.

    La stessa fine di Ippolito Nievo dopo la spedizione dei Mille, lui che era stato incaricato di amministrare i fondi Garibaldini e che perì in un naufragio ritenuto da molti sospetto dopo l’impresa dei Mille, si adatta perfettamente a questo scenario. Se i sudditi di Franceschiello gli si sono ribellati anche solo semplicemente omettendo di soccorrerlo, se se ne sono rimasti in stragrande maggioranza a casa insomma, tutto quel denaro Inglese semplicemente non c’è mai stato bisogno di spenderlo. E data la scrupolosa onestà personale sia di Garibaldi sia di Nievo, nulla di strano che entrambi pensassero semplicemente di restituirlo. Una simile somma doveva tuttavia far gola a molti: da qui la provvida morte di Nievo, e la concomitante sparizione del denaro.

    Al che ti chiedo: ti risultano fonti che attestino il contrario?

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Andrea Di Vita scrive:

      cottà=città

    • mirkhond scrive:

      “Se i sudditi di Franceschiello gli si sono ribellati anche solo semplicemente omettendo di soccorrerlo, se se ne sono rimasti in stragrande maggioranza a casa insomma”

      Mi sembra di aver accennato a rivolte che scoppiarono in tutto il Regno continentale a favore e non contro Francesco II, nel settembre-ottobre 1860.
      Quelle a cui accenni, furono opera di minoranze organizzate.

    • mirkhond scrive:

      “tutto quel denaro Inglese semplicemente non c’è mai stato bisogno di spenderlo”

      Il denaro serviva per comprarsi i ceti dirigenti, non le popolazioni.
      E un popolo senza guida può fare solo insurrezioni sparse e poi il brigantaggio.

  19. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    Sembra IT, ma non lo è (in tempi di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario):

    l’ennesima bufala sbugiardata

    https://www.lemonde.fr/en/les-decodeurs/article/2024/04/03/40-beheaded-babies-the-itinerary-of-a-rumor-at-the-heart-of-the-information-battle-between-israel-and-hamas_6667274_8.html

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  20. Miguel Martinez scrive:

    Israele si rivolge ad Hamas e gli dice: “Ascolta, noi ti proponiamo una tregua. Tu liberi i prigionieri e poi riprendiamo a massacrare tutti i palestinesi. Che cosa vuoi in cambio dello sterminio che ti proponiamo?”

    Hamas: “In che senso, scusa, non capisco, cioè, io accetto una pausa di un paio di settimane, rilascio gli ostaggi e poi tu riprendi a bombardare i palestinesi contro tutte le leggi di guerra?”

    Israele: “Esatto, la cosa funziona così: tu, Hamas, ci dai gli ostaggi e poi non vi ammazziamo tutti e vi spariamo addosso persino mentre ritirate il cibo dell’Onu e passiamo su morti e feriti con i carri armati”

    Hamas: “Ah, ok, ho capito. Ecco, siamo un po’ in imbarazzo, non vorremmo sembrare irriconoscenti, però così, a occhio, non mi sembra molto conveniente. Ma è la logica occidentale della pace in Ucraina?”

    Israele: “Esatto, è la stessa logica occidentale. Noi democrazie occidentali costruiamo la pace con le guerre. Ad esempio, per fare la pace in Ucraina, esecriamo la diplomazia e investiamo soltanto nella guerra. Analogamente, costruiremo la pace in Palestina con un genocidio”

    Hamas: “Ah ok, mi pare logico”

    Israele: “Insomma, che cosa vuoi in cambio del tuo massacro?”

    Hamas: “Niente, non voglio niente, non sono interessato a una trattativa per lo sterminio del popolo palestinese”.

    E poi i titoli dei media italiani: “Hamas rifiuta la tregua proposta da Israele”.
    (Alessandro Orsini (https://twitter.com/orsiniufficiale/status/1777596943566311679?t=rOKHygQCkpYAB4K6PSWFNA&s=19))

    • Fuzzy scrive:

      Hamas

      “L’obiettivo dell’operazione Al Aqsa Flood di Hamas era quello di mandare in frantumi il senso di sicurezza e di invincibilità della popolazione sionista di Israele. Hamas ci è riuscita.

      Il governo israeliano non ha ancora trovato un modo per compensare questa perdita”

      https://lesakerfrancophone.fr/deux-actions-israeliennes-ratees-ont-pousse-netanyahou-a-battre-en-retraite

      Nel gioco degli scacchi a un certo punto l’avversario fa una mossa che non chiude definitivamente la partita, ma tu sai che a quel punto hai perso e andare avanti è inutile.
      Così è successo con l’attentato del 7 ottobre.
      A questo punto Israele può soltanto ribaltare
      il tavolo e usare delle armi inconsulte.
      Non credo che sia impossibile.
      Stessa cosa l’Ucraina.
      Guerra persa da almeno un anno
      Va avanti ad attentati.
      Può darsi che prima o poi, nel tentativo di mascherare il tracollo, prenda di mira la centrale nucleare di Zaporižžja.

      Ma i conflitti che si svolgono in Medio Oriente e nell’Europa dell’est sono soltanto la punta dell’Iceberg.
      La vera partita è quella che si gioca tra Stati Uniti e Cina. O più banalmente tra Occidente e Brics.
      Che poi, per ora sono interdipendenti e pare pure che stiano dialogando
      https://lesakerfrancophone.fr/joe-biden-tend-la-main-a-xi-jinping-en-vue-de-la-stabilite-financiere

      Ma è un dialogo tra uno che chiede e l’altro che concede.

      Ecco. Roba da gilet gialli. Può essere che sia una ricostruzione dei fatti del tutto fantasiosa. Si legge si riferisce.
      Volendo c’è un quadro ancora più esteso che è quello della fine della civiltà industriale.
      Ma questa è una mia ossessione.
      https://dothemath.ucsd.edu/2024/04/post-modernity/

      • Fuzzy scrive:

        https://www.jasonhickel.org/blog/2023/12/21/accelerationist-possibilities-in-an-ecosocialist-degrowth-scenario
        Quando gli Stati ti dicono
        “Dobbiamo tassare prima di poter spendere”
        Oppure
        “Dobbiamo ridurre il deficit”
        Questo giustifica il contenimento della produzione pubblica affinché la gran parte della capacità produttiva resti nelle mani del capitale privato. Che ricerca la crescita, perché è quella che garantisce maggiore profitto.
        Come si potrebbe finanziare una transizione verde in un contesto di decrescita è descritto nell’articolo.
        Ma si tratterebbe comunque di una soluzione incompleta e provvisoria.
        A lungo andare ha ragione Tom Murphy.
        Orticoltura, legno, pietre….insomma, per sopravvivere a lungo sull’unico pianeta vivibile che abbiamo, sempre che gli concediamo di restare vivibile, l’unica soluzione sarebbe di tornare alla vita primitiva.

        E questo per come la penso io, che in realtà sarebbe come la pensano Hickel e Murphy, ci metto pure De Decker, con le sue basse-tecnologie è il contesto generale in cui ci troviamo.
        Quindi per far finire le guerre bisogna metter mano alla decrescita e poi andare avanti di questo passo finché non saremo diventati dei cavernicoli pacifici ma un po’ perplessi.

        • Francesco scrive:

          Cavernicoli pacifici mi puzza di ideologia!

          • Fuzzy scrive:

            Ma anche questi primi esseri umani erano in competizione tra loro? Finora (e tenendo presente la scarsità di resti scheletrici risalenti a questo periodo) la documentazione paleoantropologica non ha rivelato segni di violenza intraspecifica subita dai popoli Oldowan. Le loro tecnologie core-and-flake e i semplici strumenti di martellamento non includono elementi che potrebbero essere definiti come armamenti funzionali. Anche se la mancanza di prove non costituisce una prova, potremmo prendere in considerazione le recenti stime della paleodemografia, supportate da innovativi metodi di modellizzazione digitalizzata e da un numero crescente di dati genetici che indicano densità di popolazione relativamente basse durante l’Oldowan.
            https://www.resilience.org/stories/2024-02-13/how-long-has-humanity-been-at-war-with-itself/
            Ricordavo questo.

    • Francesco scrive:

      Mah, a me non fa ridere.

      Iniziamo a vedere Hamas che rilascia gli ostaggi e poi vediamo che succede.

      Temo che Israele dovrebbe rinunciare a distruggere Hamas a quel punto, magari un pò di caccia alla leadership ma l’offensiva su Rafah diventerebbe impraticabile.

      E noi potremmo ricominciare ad aspettare il prossimo attacco di Hamas.

      PS Hamas non è i palestinesi, giusto? come Saddam non era gli iracheni etc. etc.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “Iniziamo a vedere Hamas che rilascia gli ostaggi e poi vediamo che succede”

        So vhe ti sto chiedendo uno sforzo di empatia fuori scala, ma non trovi che qualche palestinese possa non trovare del tutto convincente quel “vediamo che succede”, dato che è un “vediamo che succede a te e alla tua famiglia”?

        • Francesco scrive:

          Veramente il mio ragionamento parte proprio da “visto che a non liberarli o crepo sotto le bombe o crepo di fame e che prima del 7 ottobre non crepavo, forse varrebbe la pena di provare”.

          Sai, non è crollata solo la leggenda di Israele intoccabile (che era roba per antisemiti, noi normali ricordiamo gli israeliani accoltellati o tirati sotto) ma anche quella di Gaza come succursale dell’inferno.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “ma anche quella di Gaza come succursale dell’inferno”

            !

            • Francesco scrive:

              Basta confrontare la situazione da sei mesi a questa parte con quella di prima e Gaza, nonostante Hamas, appare un posto vivibile.

              Senza Hamas, persino un punto di partenza interessante per il futuro.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Ah, ecco! Proverò a riciclarmela, questa: chiunque si lamenti di un ingiustizia è un maledetto ingrato che millanta problemi, perché potrebbe essere in una tenda sotto le bombe con qualche figlio morto sotto le macerie di un ospedale e qualche altro figlio che rischia di morire di denutrizione, mentre attende che da un giorno all’altro il fazzoletto di terra in cui è ammassato sia attaccato via terra.
                E che comunque Francesco ci assicura che anche questa situazione non sarebbe poi così male.

              • Francesco scrive:

                Piano con attribuire a me le cazzate altrui, non ero io a parlare di “prigione a cielo aperto”.

                Sennò poi pare che abbia descritto la Striscia di Gaza come un bel posto.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Allora non ho capito la tua tesi: Gaza era un bel posto prima perché non lo è adesso? Gaza era un brutto posto prima e ora è peggio? Gaza era ed è un bel posto?

              • Francesco scrive:

                Gaza era un brutto posto, da quel che ne so. Ci si campava e anche di più.

                Ci si autogovernava.

                Non si veniva sparati dagli israeliani (ma da Hamas sì).

                Questo ce lo sai anche tu, no?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “non si veniva sparati dagli Israeliani”

                E’ proprio il contrario.

                E’ esattamente il fatto che un Israeliano poteva spararti impunemente quanto e quando
                gli pareva che ha spinto la gente ad abbracciare Hamas.

                Morto per morto, cos’ha da perdere?

                Quando non hai più niente, ti resta pur sempre il potere di fare paura.

                Così Israele procura sempre nuove reclute ad Hamas (come dice M in “Skyfall”, ‘gli orfani sono gli elementi migliori’) senza riuscire a liberare gli ostaggi (che rimangono l’assicurazione sulla vita dei guerriglieri). E mentre Israele si distrae…

                https://www.agi.it/estero/news/2023-12-26/aiea-iran-triplicato-produzione-uranio-arricchito-24588545/

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Non si veniva sparati dagli israeliani”

                Siamo alla negazione della realtà, mi sa.

              • Francesco scrive:

                Mah, scusate ma quanti morti ammazzati ci sono stati a Gaza negli ultimi 20 anni per mano israeliana?

                A quanto ne sapevo, una volta che se ne soni andati se ne sono sbattuti, salvo i lanci di missili da Gaza su Israele.

                Sbaglio?

  21. Francesco scrive:

    IT

    Hamas non è palestinesi, come alla fine le SS non erano i tedeschi.

    Giusto?

    fine IT

  22. Francesco scrive:

    >>> se i Palestinesi restituissero i pochi ostaggi che saranno sopravvissuti ai bombardamenti su Gaza, il giorno dopo verrebbero annientati.

    posso dire che non credo proprio succederebbe? forse, ma non credo per motivi pratici, toccherebbe ad Hamas e sarebbe pure un bene in generale.

    ci tengo però a dire che le certezze di Andrea e Peucezio sono roba loro, non condivisibile e non condivisa

  23. Francesco scrive:

    >>> “foga anti-israeliana”

    Israele è uno dei principali pericoli per la pace nel mondo, con la sua pretesa colonialista e razzista di essere l’unico ad avere diritto di governare “la Terra Promessa” dalla divinità solo a lui. Unisce il peggio della religione al peggio dello sciovinismo ottocentesco, due delle più possenti forze distruttive dell’umanità.

    In effetti la mia non era una richiesta di dimostrazione della foga sopra citata! vedo invece che ne ho ottenuto a profusione, con un fanatismo che farebbe onore in alcuni circoli germanofoni degli anni 30

  24. PinoMamet scrive:

    Mi permetto di entrare nella vexata quaestio.

    Ora, nei media ebraici ci assicurano che antisionismo equivale ad antisemitismo.

    Esco, vado nei media… come definirli? generalisti? diciamo “bene intenzionati”, e mi assicurano invece che antisionismo ed antisemitismo sono due cose diversissime.

    Bene, e ci credo: nè Mauricius, che è un buon cattolico di sinistra, né ADV, che ama citare il Vilna Gaon, né Peucezio, che ha in antipatia una sua idea personale di cultura ebraica, ma poi trova che tutti gli ebrei che conosce (e ne conosce quasi più di me 😀 ) non ci hanno nulla a che fare, beh, nessuno di loro lo definirei antisemita.

    Però prendiamo questa affermazione di Peucezio (perché è breve e me la ricordo a memoria, ma altre di tanti commenti di tante persone sono basate sulla stessa idea):
    “Israele è immensamente più forte (di Hamas, scil.) e non ha scrupoli ” , corsivo mio.

    Non ha scrupoli?
    Il bello è che questa affermazione viene buttata con nonchalance, come una cosa scontata, nel mezzo di una discussione nella quale prevale una specie di determinismo militarista, per cui il più forte fa quello che gli pare, come neanche ai tempi di Sargon.

    Se davvero Israele fosse così senza scrupoli, beh, avrebbe buttato a mare, o cacciato nel deserto, ad libitum, i palestinesi da almeno 60 anni.

    Ecco, l’immagine di Israele “senza scrupoli”; ma soprattutto il fatto che questa affermazione venga data per scontata ; è il punto in cui l’antisionismo diventa antisemitismo.

    Naturalmente si può- io direi, si deve- criticare il governo di Israele- tanti israeliani lo fanno…
    ma questo viene passato sotto traccia, in nome del determinismo di cui sopra: Israele, vista come entità disincarnata, eterna, immutabile- come “l’ebreo” degli incubi di Peucezio, così diverso dagli ebrei veri che conosce- Israele avrebbe il solo piano di cacciare i palestinesi: perché sì.

    E Hamas- che ha il solo piano di cacciare gli israeliani, e lo dice a chiare a lettere- viene perciò stesso assolta di tutto: in fondo (anzi, anche questo viene espresso molto chiaramente su questo blog) Hamas “ha ragione”, perchè Israele, con la sua presenza, sarebbe una minaccia alla pace mondiale; e perché?
    Perchè fa incazzare Hamas e compagni.

    Se non è pensiero circolare questo….

    Tuttavia, come Napoleone con le strategie, anch’io credo che nessuna idea resista al contatto con la realtà…

    • Miguel Martinez scrive:

      Per PinoMamet

      “Ecco, l’immagine di Israele “senza scrupoli”; ma soprattutto il fatto che questa affermazione venga data per scontata ; è il punto in cui l’antisionismo diventa antisemitismo.”

      Capisco il tuo ragionamento, ma non so se lo condivido:

      1) sicuramente attorno alla micropotenza nucleare mediorientale gira un inestricabile immaginario che va dal bimbo a Betlemme ad Anna Frank ai Rothschild, Einstein e Zuckerberg, Marx e Woody Allen, e questo rende particolare ogni discorso su quel paese; anche perché è esattamente questa identificazione che permette a quello stato di avere una sorta di potere-tabù: gli universitari contestano Molinari per le posizioni di Repubblica sull’attuale conflitto, e leggiamo “Molinari escluso solo perché ebreo”. E qui l’unica cosa che possiamo fare è distinguere radicalmente tra “ebrei” in senso etnico, culturale o religioso, e la micropotenza nucleare mediorientale.

      2) il tifo porta sempre a considerare “senza scrupoli” la parte che non ci piace: sicuramente tanti pakistani pensano che l’India agisca “senza scrupoli”, ma questo non è anti-induismo, è tifo di parte.

      3) credo che in politica tutti agiscano senza scrupoli. Chi se il fa, perde. Piuttosto, può non convenire sempre agire con la massima violenza: governanti delinquenti degli Stati Uniti e dell’URSS sono stati attenti a non usare la bomba atomica.

      4) La micropotenza nucleare mediorientale ha un problema particolare: la maggioranza della popolazione sotto il suo controllo non può riconoscersi nell’autodefinizione dello stato che la controlla. Non può fare come la Turchia, che dichiara tutti quelli che abitano dentro i suoi confini “turchi”. Quindi è normale che quello stato sia costretto ad agire in un certo modo, che non ha nulla a che fare con l’essere “cattivi”.

      • Miguel Martinez scrive:

        “Senza scrupoli”

        Il problema è quando le cose finiscono in propaganda: un’arma importante in guerra è sempre l’autoconvinzione che “i nostri sono buoni e i loro sono cattivi”.

        Per controbattere quest’arma, chi tifa per l’altra parte cerca di dimostrare il contrario, e finisce per credere anche a lui al meccanismo propagandistico.

        Il 7 ottobre, i palestinesi hanno cercato di catturare un gran numero di ostaggi, per ottenere la liberazione di un gran numero di prigionieri palestinesi. E’ stata un’azione molto ben organizzata, ma una scommessa azzardata e alla fine catastroficamente perdente.

        Israele ha cercato di non cadere nel ricatto, e ha deciso quindi di fare un attacco militare tale da risolvere una volta per tutte quella parte della questione palestinese. Rendendo invivibile l’area e creando negli abitanti uno stato di choc psicofisico che se va bene, durerà per una generazione intera: ecco perché era fondamentale togliere di mezzo l’UNRWA con la scusa che su 7000 dipendenti, 12 avrebbero qualche legame con quello che era il governo di Gaza, poi il blocco dei camion alla ricerca di “merci proibite” di cui però non si divulga l’elenco, la distruzione degli ospedali ecc.

        Questa strategia ha due evidenti difetti: da una parte porterà alla morte di quasi tutti gli ostaggi, che crea non pochi problemi interni – ma anche qui, può essere una buona lezione per il nemico, Israele non si fa ricattare.

        L’altro problema è la ricaduta emotiva sull’opinione pubblica mondiale, ma si sa, è una cosa che passa davvero presto, tra poco l’umanità si emozionerà per tutt’altre cose, mentre i risultati ottenuti resteranno.

        • Miguel Martinez scrive:

          “choc psicofisico”

          Una cosa interessante che scriveva Norman Finkelstein, è come l’Olocausto sia salito a pieno status mitico solo con il film Shoah (1985), proprio perché stava scomparendo la generazione di chi l’aveva vissuta veramente e voleva soltanto uscir dal ricordo. Non credo che Israele riuscirà a guadagnarsi 40 anni in questo modo, ma è comunque chiara l’utilità del trauma.

          • Moi scrive:

            Shoah (1985) … non lo conoscevo.

            Cmq “Un Sacchetto di Biglie” di Joffo uscì nel 1975, due anni dopo il romanzo. Con remake nel 2017.

            Però il Lager NON è mostrato … ci sono due ragazzini Ebrei fuggiaschi che _ Spoiler Alert_ riescono a ricongiungersi con la famiglia , tranne il padre che viene proclamato ufficialmente mai più ritornato dopo essere stato preso dai “Tedeschi”.

          • roberto scrive:

            miguel

            “film Shoah (1985)”

            confesso la mia totale ignoranza: non solo non l’ho mai visto ma non l’ho mai sentito nominare…

            quando sento parlare di “mito della shoah” (espressione che trovo odiosa) penso che chi la usa si riferisca piuttosto ai film degli anni novanta, la lista di schindler e la vita è bella

            • Moi scrive:

              Ultimamente NON mi pare che ci sia molto Negazionismo … bensì molto :

              “Non ha senso commemorare un Genocidio dicendo Mai Più … se poi ne ignoriamo un altro che oggi sta succedendo ogni giorno !”

            • Miguel Martinez scrive:

              Per roberto

              “quando sento parlare di “mito della shoah””

              Cito a memoria, probabilmente sovrappongo due concetti:

              1) l’introduzione nel linguaggio “occidentale” della parola ebraica “shoah” (Moi, ci aiuti tu nel cercare il significato originale?) legato al film

              2) il fatto che lo sterminio degli ebrei assume dimensioni mitiche a partire da quegli anni (anzi, tu citi Schindler’s List che è pure posteriore)

              Riguardo al termine “mito”, non capisco quale sia il tuo problema.

              Forse pensi che “mito” voglia dire “falso”, che è una sciocchezza.

              Se io dico che durante il Risorgimento, “Giulio Cesare divenne un mito”, non vuol dire che Giulio Cesare non è mai esistito. Vuol dire che durante il Risorgimento, la figura di Giulio Cesare è uscito dall’elenco freddo di fatti storici, ed è diventato qualcosa che eccitava gli animi ad esempio a cacciare gli austriaci, che manco esistevano ai tempi degli antichi romani.

              Mi riferisco alle categorie di Jan Assmann, che ha scritto saggi fondamentali sulla differenza tra “memoria storica” e “memoria culturale” (o “mito”).

              La memoria storica dura circa 40 anni (e infatti stiamo parlando degli anni 1940-1980).

              Poi inizia la “memoria culturale”, che è quando i fatti non sono più vissuti nella carne delle persone, e diventa un racconto sul presente:

              “noi sudtirolesi abbiamo diritto alla scuola in lingua tedesca perché 40 anni fa Mussolini la vietò!

              Israele ha il diritto di bombardare Damasco perché Hitler ha ucciso gli ebrei di Varsavia!

              La Libia è italiana di diritto perché ci andarono gli antichi Romani!

              Io vendo la bistecca fiorentina perché Hitler era vegetariano!”

            • paniscus scrive:

              ““film Shoah (1985)”

              confesso la mia totale ignoranza: non solo non l’ho mai visto ma non l’ho mai sentito nominare…
              —-

              per quanto mi ricordo non era un film, ma una serie televisiva (all’epoca si chiamavano “sceneggiati”), e non risale al 1985 ma a circa 10 anni prima

        • Francesco scrive:

          >>> Il 7 ottobre, i palestinesi hanno cercato di catturare un gran numero di ostaggi, per ottenere la liberazione di un gran numero di prigionieri palestinesi.

          Mah, questa mi pare una interpretazione e anche azzardata. Come sanno tutti tranne che qui su questo blog, la quantità e qualità della violenza del 7 ottobre non solo è andata ben oltre quella necessaria per prendere ostaggi, ha anche reso la trattativa ancora più improponibile, per qualsiasi governo israeliano.

          Mi pare molto più ragionevole sospettare che Hamas abbia fatto quell’attacco per interessi esterni e puntando poi sul doppio stock di ostaggi, israeliani e palestinesi, che avrebbe dovuto dissuadere Israele dall’attacco di terra.

  25. tomar scrive:

    Leggo nell’editoriale dell’ultimo numero di Internazionale che la Germania dal 2019 al 2023 è stata seconda (con il 30%) nella fornitura di armi ad Israele, quindi i tedeschi, dopo aver primeggiato nello sterminio degli ebrei, sono ancora in buona posizione nel contribuire al massacro dei palestinesi, anche se per questo hanno dovuto ovviamente cedere lo scettro agli USA (69%).
    In questa edificante classifica all’Italia potevano restare solo le briciole, ma è comunque terza con lo 0,9%, piccolo contributo che però è di gran lunga superiore alle dimensioni del contributo dei fascisti italiani allo sterminio degli ebrei (circa lo 0,15%), contributo superato non solo ovviamente dai tedeschi, ma ampiamente anche dai polacchi, dagli ucraini, dai lettoni, dai lituani, dai cecoslovacchi, dagli ungheresi, dai romeni, dagli olandesi, dagli jugoslavi e dai greci.
    Insomma nei fatti il ministro della difesa Crosetto batte il ministro della guerra Mussolini.

    • Francesco scrive:

      Interessate: cosa hanno venduto i tedeschi a Israele?

      Noto con costernazione che il termine sterminio viene usato con somma disinvoltura, preferisco Miguel che si inventa uno shock generazionale, ancora più improbabile ma meno sanguinoso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *