La gente che non molla mai

Faccio un giro al Museo del Novecento, e quando esco, sento un baccano in piazza Santa Maria Novella: come ogni sabato da settimane, c’è una gran folla che protesta contro il Green Pass.

“Noi siamo la gente che non molla mai!”

cantano mentre ballano tenendosi per mano, poi al centro un ragazzo alza il pugno, mentre si agita il vessillo anarchico.

Penso ai tanti che conosco, che rifiutano di vaccinarsi, anche a costo di sacrifici notevoli, ma non si sognerebbero mai di partecipare a un corteo, né tantomeno di reggere bandiere anarchiche.

E come ciascuno di loro abbia una storia diversa: non è un ambientino con una sua storia, con una fossilizzata identità che scatta subito in base a richiami simbolici.

In questo villaggio che è Firenze, nel corteo, non riconosco quasi nessuno.

Una certa percentuale della popolazione di Firenze va ai cortei come i bambini vanno alle feste di compleanno, ma non sono certo questi.

Mentre osservo, mi chiama la Laura, che ha una piccola agenzia di traduzioni, per chiedermi se sono disposto a fare un interpretariato mercoledì in uno studio notarile.

Poi si ferma,

“ma forse ti chiederanno il Green Pass per entrare!”

“ce l’ho!”

Silenzio.

Perché so che Laura sta per ritirare la figlia da scuola, per paura che la costringano a vaccinarsi, e la breve frase suona come una pugnalata alla schiena.

Le spiego:

“Io ho le mie priorità… la cosa fondamentale per me è non avere lo smartphone che mi controlla.”

“Ma anche con il Green Pass ti controllano…”

“Certo, ma non c’è confronto…”

E inizio a raccontarle qualche storiella da far rizzare i capelli.

Alla fine mi fa soltanto,

“Però sei bravo che riesci a fare a meno dello smartphone!”

Vado poi dalla Vinaia Messicana, dove si fa la fila e si chiacchiera, e ci trovo N., di cui vi avevo già parlato.

Orafo clandestino che fa cose straordinarie con le mani, le dita gli son diventate tutte verdi a forza di lavorare i metalli, ma con le parole si confonde, e quando può preferisce camminare da solo in montagna.

Gli fo,

“Son mascherato e tu non sai chi sono io!”

E lui, che mascherato non è mai per principio, risponde piano e un po’ a spizzichi e bocconi…

“Devo ridere?

Lo sai che mia figlia si è vaccinata per forza, per il lavoro, è finita subito dopo in ospedale e ancora non sta bene…

Io invece sono apposto: il Covid l’ho avuto, all’inizio del 2020, ma mi son curato e in cinque giorni mi è passato! Io gli altri li guarisco!”

Penso per un attimo a un’altra mia amica che ha rinunciato al lavoro, pur di non vaccinarsi, ha preso pure il Covid, come nelle più educative fiabe mediatiche, e l’altro giorno mi diceva,

“Mi sento una leonessa, ho battuto anche il Covid!”

e non ha cambiato di una virgola la sua posizione.

Chiedo a N.

“Ma come ti sei curato?”

“Sentivo un peso terribile sui polmoni, avevo tutti i sintomi, ho chiamato un amico, mi ha portato mezzo chilo di miele selvatico, lo mescolavo con l’acqua calda… ho sputato tanto di quel catarro, ma dopo cinque giorni stavo benissimo!”

“Ma in quanto guarito dal Covid, il Green Pass lo potresti avere…”

“Mio padre è stato messo dai nazisti nei campi di concentramento per queste cose, per lui io non prenderò mai il Green Pass, nemmeno se me lo danno!”

“Che vino compri?”

Il Traminer, sai che io ci ho lavorato nelle cantine, facevo il vino, anche il Traminer!”

Che le mani – e gli guardo i due splendidi anelli che lui ha forgiato – servono anche a questo.

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272 risposte a La gente che non molla mai

  1. roberto scrive:

    queste storie mi lasciano un grande sentimento di scoraggiamento e depressione

    • Peucezio scrive:

      Perché mai?

    • Francesco scrive:

      Anche a me: tanta passione e coraggio spese per i motivi più sbagliati, addirittura fuori di testa in questo caso.

      Una totale incapacità di uscire dalla propria prigione mentale, da categoria fossilizzanti e assassine. Alla fine il personaggio del Manzoni che dimostrava l’inesistenza della peste era una metafora, una vecchia polemica culturale: questi sono di carne e ossa.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “Una totale incapacità di uscire dalla propria prigione mentale, da categoria fossilizzanti e assassine. ”

        La stessa definizione vale anche per chi costruisce una nave crociera, con almeno la scusante mercenaria nel fare del male.

        • Francesco scrive:

          Beh, chi costruisce una nave da crociera lo fa per business, non c’è dentro tutta la sua vita e le sue idee.

          E fino a che non avremo il comunismo di guerra ecologica fare un business che non è illegale dovrebbe essere lecito anche moralmente.

          Poi uno possono fargli schifo le crociere e di suo va a fare trekking sugli Appennini ma se quegli altri scelgono di rinchiudersi? buon per loro, magari si divertono così

  2. PinoMamet scrive:

    Mi arriva pochi giorni fa il vide odi un gruppo di no-vax a Tel Aviv che, in solidarietà con gli operai in sciopero di Trieste, saltano e cantano (in italiano) “la gente come noi non molla mai”.

    Hanno anche dei cartelli in ebraico che non mi sono preso la briga di tradurre perché si muovevano e perché erano scritti in corsivo che leggo male.

    Non saprei cosa ricavarne, se non che l’Italia, in quanto paese molto colpito dal Covid, è diventata un po’ un simbolo e forse un laboratorio, sia per i vaccinisti che per gli antivaccinisti.

    • Moi scrive:

      Italia, in quanto paese molto colpito dal Covid, è diventata un po’ un simbolo e forse un laboratorio, sia per i vaccinisti che per gli antivaccinisti.

      ————-

      L’ho già sentita, in termini di “Disponibilità a Cedere Libertà Individuali allo Stato Securitario” sulla falsariga di “Disponibilitàs a Cedere Sovranità Nazionale a Banche Private” …

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Le istanze simili tendono ad internazionalizzarsi, soprattutto in un mondo globalizzato.

  3. Miguel Martinez scrive:

    Riporto qui un commento che Moi, probabilmente per errore, ha aggiunto a un altro post:

    Il mondo variegato (!) dei No GreenPass a Firenze :

    https://youtu.be/WeUIIBqSgNo

    Saverio Tommasi :

    Manifestazione contro il green pass in piazza Santa Maria Novella a Firenze, una manifestazione partecipatissima, ma da chi?

    Sono andato fra la folla per capire chi sono (davvero) coloro che hanno deciso di manifestare a Firenze contro il green pass, e ho trovato una varietà di persone, dai fascisti ai comitati di appoggio per la resistenza comunista.

    Ho trovato chi mi ha manifestato solidarietà per gli attacchi subiti a luglio, accanto a chi ha continuato a offendermi.Ho trovato gli anarchici e i patrioti.Ho ascoltato qualche teoria antiscientifica ma anche il bellissimo monologo di Charlie Chaplin nel Grande Dittatore.

    Soprattutto ho incontrato lavoratrici e lavoratori, che se pure con posizioni personali e idee sul futuro spesso diverse fra loro, avevano deciso di essere comunque in piazza per gridare “no all’imposizione del green pass sui luoghi di lavoro”, ritenuto da tutti un atto di segregazione al pari della “tessera fascista nel Ventennio”, e in molti casi equiparato alla Stella di David, utilizzata dai nazisti durante la Shoah come metodo di identificazione degli ebrei

  4. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi (sotto le mentite spoglie di Miguel)

    “Il mondo variegato (!) dei No GreenPass a Firenze :

    https://youtu.be/WeUIIBqSgNo

    Saverio Tommasi :”

    Il video non è male… al di là dello stile strafottente che lo rende insopportabile, coglie davvero qualcosa della varietà umana in ballo.

  5. Moi scrive:

    https://www.youtube.com/watch?v=5B1WS4ZrGcI

    Anche la Schilirò è un’esperta di Storia Medievale (Murgia Card del “Stai Zitta !” …perché Donna), nonché di Caste Indiane … e le manifestazioni sono come le feste [sic] !

    • paniscus scrive:

      A me sembra che la sua unica credenziale di “cultura umanistica” sia quella di aver pubblicato un romanzo fantasy basato su storie stucchevoli di bambini indaco aiutati dai folletti e da una’amorevole insegnante inclusiva.

  6. Fuzzy scrive:

    http://sakeritalia.it/attualita/i-piani-della-nato-per-hackerare-le-vostre-menti/

    Non l’ho neanche letto tutto.
    E forse doveva stare sotto la categoria controllo totale.
    Mah.

    • Fuzzy scrive:

      Non avendo inizio o fine, questa conquista non conosce tregua ed è scandita dai nostri smartphone, ovunque, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7”.
      (La guerra cognitiva)
      Ben, ben, che roba!

      • Fuzzy scrive:

        Il concetto moderno di guerra non riguarda le armi ma l’influenza” si afferma. “La vittoria a lungo termine sarà solamente dipendente dalla capacità di influenzare, colpire, cambiare e impattare l’ambito cognitivo

        • Fuzzy scrive:

          https://www.open.online/2021/11/01/glasgow-cop26-1-novembre/

          «Abbiamo bisogno – continua il principe Carlo – di una campagna in stile militare per dispiegare la forza delle migliaia di miliardi»

          Una campsgna con miliardi e militari. (Un’altra)?
          E sarà pure a favore del clima ma non mi piace. No. Direi di no.
          A parte il fatto che per far bene al clima i miliardi bisogna toglierli e non aggiungerli.
          Si spera solo che non ci facciano il lavaggio del cervello. Per il nostro bene, naturalmente.

  7. Moi scrive:

    https://www.secoloditalia.it/2021/10/la-ribelle-schiliro-il-chiasso-spinge-le-vendite-del-suo-libro-fantasy-era-solo-marketing/

    Mo ve’ te 😉 … lo imparo adesso, grazie ! 😉

    PS

    Una degna rivale per Silvana De Mari ?!

  8. Moi scrive:

    https://www.tpi.it/cronaca/stella-david-ingresso-bar-alghero-protesta-contro-green-pass-20210804814211/

    CRONACA

    Stella di David all’ingresso del bar: la protesta di un gestore contro il Green Pass

    PS

    … mai vista , giallorossa , allusione al Governo ?!

  9. Moi scrive:

    qui con tanto di NON VACCINATO in caratteri pseudo-Ebraici

    https://it.finance.yahoo.com/notizie/svastiche-e-stelle-di-david-181703343.html

    tipo alcune copertine di libri di Editori Alternativi [a volte ci mette persino la Piemme] sul presunto vero contenuto della Bibbia … o tipo certe palestre di kung fu / judo / karate in caratteri pseudo-logogrammi Cinesi … o più raramente tipo in certi locali di caffetterie in caratteri pseudo-Arabi/Persiani .

    • Moi scrive:

      […]

      un sopravvissuto alla Shoah come Sami Modiano, una vita spesa a ricordate gli orrori dei campi di sterminio, è dovuto intervenire per dire che ”è un paragone inaccettabile, la stella gialla è stato dolore, ha significato abbandonare la propria casa, è stata sofferenza. Nulla di ciò che ho visto è uguale a tutto questo, nulla”.

      Il parallelo sdoganato dalle piazze anti vax oggi in realtà ha all’origine un padre filosofico: infatti l’accademico Giorgio Agamben, suscitando non poche prese di posizione contrarie, in un articolo dal titolo ‘Cittadini di seconda classe’ introduce il paragone sostenendo che “la tessera verde costituisce coloro che ne sono privi in portatori di una stella gialla virtuale”.

      [cit.]

  10. Moi scrive:

    Formigli finalmente spiega, stizzito da Paragone antiDraghi perché NON c’è l’ Obbligo Vaccinale … ma per me,invece, Draghi dovrebbe averele Ferragneziane 😉 “Palle” dell’ Obbligo Vaccinale con i Militari che fanno incursione in casa ai Reprobi !

    … Ma NON lo fa perché _ dico io _ teme di regalare voti alla Meloni, preferendo che continuino ad astenersi !

    https://youtu.be/EmgInRX82tc

  11. Moi scrive:

    … esiste, non lo sapevo :

    https://www.youtube.com/watch?v=1UzSZF4S0nk

    Il portale dei no-green pass – Agorà Extra 27/10/2021

    Il portale web vetrina di aziende contro il greenpass

  12. Moi scrive:

    BOLOGNA

    Università di Bologna, studentessa No Pass: “Minacciata e insultata dai compagni”

    https://www.youtube.com/watch?v=6LE6umnwuP8

    Silvia, 20 anni, studentessa di Filosofia, sprovvista di Green Pass si è rifiutata di uscire dall’aula dell’Università di Bologna e la lezione è stata sospesa. Ha raccontato l’episodio alla manifestazione dei No Pass in piazza Maggiore: “L’infame tessera verde è un ricatto. Gli altri studenti mi hanno minacciata e insultata”

    PS (notevole)

    Si noti _ stando al resoconto suo_ il Sessismo “Inverso” 😉 del gruppetto che laha minacciata : “buon per te che sei femmina, se eri maschio t’avremmo già menato !”

    • roberto scrive:

      Povera cocca, come poteva immaginarsi una cosa del genere!?!

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “Povera cocca, come poteva immaginarsi una cosa del genere!?!”

        sì, mi ricorda la storia di una negretta presuntuosa, che l’hanno fatta salire sull’autobus perché è un paese civile, ma questa niente, pretende pure di sedersi dove le pare.

        E quando i passeggeri normali la minacciano e la insultano, lei lo va a raccontare in giro.

        Povera cocca, come poteva immaginarsi una cosa del genere!?!

        • roberto scrive:

          Uguale uguale, come ho fatto a non pensarci….

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “Uguale uguale, come ho fatto a non pensarci….”

            Uguale non è nulla. Tanto per dire, Rosa Parks stava andando al lavoro, che è indispensabile, la ragazza di Bologna stava seguendo lezioni universitarie che a essere onesti sono un lusso.

            Non dico nulla sul contenuto della protesta, ovviamente.

            Ma credo realmente che il piccolo testo che ho scritto rispecchi i vissuti:

            1) delle due protagoniste

            2) come quella protesta fu vissuta dagli altri passeggeri dell’autobus nel 1955

            3) come questa protesta fu vissuta dagli altri studenti a Bologna nel 2021

            E probabilmente anche l’amministratore meglio intenzionato del sistema del trasporto locale doveva far rispettare un regolamento formalmente impeccabile.

            • roberto scrive:

              Miguel

              “ Non dico nulla sul contenuto della protesta, ovviamente.”

              Cosa che ti porta a fare un esempio a capocchia….

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Cosa che ti porta a fare un esempio a capocchia….”

                Terza battuta ironica senza alcuna spiegazione.

                Boh, così si vince facile…

              • roberto scrive:

                La terza non è una battuta ma una constatazione: metti sullo stesso piano rosa parker e quella scimunita perché, parole tue, non dici nulla sul motivo della protesta

                Ti fermi quindi alla semplice apparenza, facendo il gioco della scimunita e di quelli che girano come se fossero prigionieri dei nazisti

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “La terza non è una battuta ma una constatazione: metti sullo stesso piano rosa parker e quella scimunita ”

                “Quella scimunita”.

                Ah, ecco, poi non bisogna insultare la gente.

                Ma lei non fa parte della tua squadra, quindi via libera a insultare.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Ma lei non fa parte della tua squadra, quindi via libera a insultare.”

                poi ti chiedi perché i dibattiti degenerano.

                Che finché ci si mette il tifoso dell’Inter è un conto; fa un altro effetto quando ci si mette qualcuno che come te ha una certa esperienza e responsabilità.

              • Miguel Martinez scrive:

                Un’altra cosa sulla cultura del giudizio.

                Ci sono persone che fanno qualcosa, pensando di fare del bene.

                Credo sia il caso di Rosa Parks e della studentessa di Bologna.

                Ci sono persone che fanno qualcosa, pensando di fare del male.

                E’ il caso mio.

                Nel senso che io sono perfettamente cosciente che quando traduco un contratto tra una società italiana e una cinese, ad esempio, sto dando il mio contributo alla devastazione del mondo in cui dovranno crescere i miei figli. Lo faccio, sapendo di farlo.

                Certo, non a fine di male, che quasi nessuno fa le cose a fine di male.

                Lo faccio per il bene di avere un po’ di soldi in tasca, come probabilmente faceva l’autista di Montgomery che scatenò tutta la storia chiedendo alla signora Parks di obbedire ai regolamenti.

                Ma siccome la mia posizione è di inferiorità morale, non mi permetto certo di giudicare.

              • roberto scrive:

                Adesso cosa è la cultura del giudizio!?!

                Non si può criticare nemmeno le azioni degli altri?

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Martinez

              “uguale”

              È vero, non sono uguali.

              Rosa Parks non metteva a rischio l’accesso di nessuno alle terapie intensive, rifiutando di vaccinarsi.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              P.S. Sara’ l’età, ma sono solo io cui questo “siamo gente che non molla” ricorda tanto il “boia chi molla” della sommossa incivile di Reggio Calabria di mezzo secolo fa?

              • Francesco scrive:

                non è l’età, è il fanatismo ideologico!

                anche allora la politica era una mano di nero su altro

                🙁

              • Lucia scrive:

                Anche a me ha fatto pensare a boia a chi molla!

                Rosa Parks si batteva per ben altro, dai. Al massimo posso ipotizzare la buona fede della ragazza, ma non di più.

                Io poi (scusate se ripeto qualcosa di già detto, ultimamente non riesco a seguirvi tanto) penso ci sia una bella differenza tra chi è inquieto per l’utilizzo e lo sviluppo di tecniche di controllo, che naturalmente possono poi essere utilizzate in altri contesti
                E chi fa la vittima (magari viene convinto o si autoconvince sul serio, il che peggiora però le cose perché aumenta il fanatismo ) per potere seguire il dogma caro alla casa delle libertà
                Dove ognuno fa quel cazzo che gli va

                E indovinate in una situazione di sregolatezza totale chi è davvero libero

                Sulla tematica dei potenti che usurpano il titolo di vittima ai veri deboli per non dover rendere conto consiglio il saggio di Gilioli “Critica della vittima”

              • Lucia scrive:

                Mi scuso per la punteggiatura orrenda, tutta colpa dello smartcoso 😉

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Lucia

                “smartcoso”

                Come ti capisco! 🙂

                Ciao!

                Andrea Di Vita

                P.S. Concordo su tutta la linea

        • Moi scrive:

          … eh, ma il “gender” non è mica la “race” : mica le dissero che era fortunata a essere una “niggress” , perché se fosse stato invece un “nigger” l’ avrebbero già menata 😉 !

        • paniscus scrive:

          “sì, mi ricorda la storia di una negretta presuntuosa, che l’hanno fatta salire sull’autobus perché è un paese civile, ma questa niente, pretende pure di sedersi dove le pare.

          Povera cocca, come poteva immaginarsi una cosa del genere!?”

          —–

          Sappiate tutti che mi dissocio alla grande da un paragone come questo, nonostante gli evidenti e stranoti legami personali.

          E che non mi sarei mai aspettata di doverlo fare.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Paniscus

            “Sappiate tutti che mi dissocio alla grande da un paragone come questo”

            “Negretta presuntuosa” è un’espressione ironica, mica lo penso davvero!

            Comunque preciso, anche se non sono mai salito su un bus a Montgomery, sono contrario alla segregazione dei passeggeri in settori del trasporto pubblico.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per paniscus

              “segregazione dei passeggeri”

              A Firenze, io sono spesso l’unico “bianco” a salire sugli autobus pubblici, per il resto esclusivamente popolato da peruviani, neri, arabi e cinesi.

              I bianchi hanno il loro spazio segregato su auto private a posto singolo che sfrecciano accanto al bus, e se uno prova a salirci lo picchia la polizia.

        • Francesco scrive:

          Miguel

          mi tocca citare uno dei personaggi che amo meno della storia, Don Milani. “E’ somma ingiustizia fare parti uguali tra situazioni diverse.”

    • Peucezio scrive:

      Che meraviglia.
      Siamo alla nuova caccia all’untore.

      Basta niente per scatenare gli istinti più bassi e la tendenza alla violenza dell’essere umano.
      Ma la cosa ripugnante è quando la violenza contro l’eretico è di origine istituzionale.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Se riesci a trasformare lo scontro politico in Governo contro Decerebrati, allora hai vinto (se sei il governo).

        • Peucezio scrive:

          Se hai praticamente tutto il mondo intellettuale, la stampa, ecc. dalla tua non ci vuole molto: chi non è d’accordo è ignorante.
          Molto sovietico: scienza istituzionale, di stato.

          • mirkhond scrive:

            Fa riflettere come gente che si dichiara democratica, antifascista ecc. poi appoggi la caccia alle streghe.
            Oggi è il green pass, domani chissà cos’altro, e il meccanismo si ripeterà.

            • Peucezio scrive:

              La violenza laicista e progressista è sempre stata maggiore e più sanguinaria di quella clericale e “oscurantista”.

              Per un banale motivo.
              Mentre la tradizione è pluralista la modernità è omologante. E l’omologazione non tollera l’alterità, quindi deve distruggerla con la forza.

              I fenomeni del mondo d’Ancien Régime che nell’immaginario contemporaneo assurgono a simbolo di oscurantismo clericale violento sono in realtà eccezioni antipluralistiche e di fatto moderne (difficile negare lo stattuto di modernità alle correnti moralizzatrici di epoca tridentina, che si accaniscono contro la multiforme pietas popolare medievaleggiante, i residui di paganesimo rurale e di magia popolare, ecc.: era protestantesimo razionalista in salsa cisalpina e latina).

              • paniscus scrive:

                “Per un banale motivo.
                Mentre la tradizione è pluralista la modernità è omologante. ”
                —-

                Ma per favore, non diciamo fesserie… CORCAXXXO che “la tradizione è pluralista”!

              • Peucezio scrive:

                Scusami, ma tu non sai di cosa parli.

                Pensa solo al fatto che in ogni paesino si parla un dialetto diverso e che la scuola e la televisione hanno imposto un’unica lingua al posto di circa diecimila, oggi in Italia, domani, con l’inglese, in tutto il mondo.

              • roberto scrive:

                Peucezio scusa ma a parte questo esempio convincente il giusto (*), hai qualche altro esempio?

                (*) mi viene da pensare che in ogni paesino di parlava un dialetto, ora trovi ovunque 10 lingue diverse

              • Peucezio scrive:

                E dieci ti sembrano tante?

                Guarda che nei paesi non c’era una sola varietà.
                C’era il dialetto dei signori, quello dei contadini, quello dei marinai se c’era il mare, quello degli uomini, quello delle donne…
                Poi c’erano il notaio e il mercante che sapevano scrivere e masticavano un loro toscano contaminato col dialetto locale e infine i letterati, che sapevano anche il latino.
                E anche allora c’erano le minoranze, c’erano i forestieri, ebrei, zingari, comunità straniere…

                Non è pluralismo poter scegliere in ogni angolo del mondo fra pizza, fast food, kebab e sushi, ognuno dei quali appiattito e standardizzato.

              • Peucezio scrive:

                Roberto,
                sentendo i racconti e anche pensando a figure conosciute direttamente, sorprende come le persone dei ceti popolarifino a qualche generazione fa erano ognuna estremamente caratterizzata, a volte con forme di eccentricità.
                ‘Sti ragazzini (ma anche noi) sono tutti uguali, fatti con lo stampino, prevedibili, grigi, amorfi.

                Ma vale per tutto.
                Lo sai che in ogni paese le misure (pesi, quantità, misure agrarie) erano un po’ diverse?
                Cioè la stessa unità di misura corrispondeva a una quantità un po’ diversa rispetto al paese accanto?

                E così per tutto. Si potrebbe andare avanti all’infinito.

                D’altronde è logico: l’essenza della modernità è l’imposizione pianificata dall’alto di modelli ritenuti “giusti”. Il mondo della tradizione è così, è quello che è, magmatico, spontaneo.

                Quando parlo con un anziano, con tutte le sfumature del caso (c’è anche gente molto rigida e giudicante), ho sempre la percezione che abbia un forte senso della realtà effettiva, con cui si devono fare i conti e scendere a compromesso.

                Per le ultime leve (mia generazione compresa, ma va sempre peggio) la realtà è da redimere. Io sono nel giusto e le leggi biologiche, geologiche, il modo degli astri, persino la matematica e la logica, se non concordano, sbagliano.

                Non hanno il potere di omologare queste cose per fortuna.
                Ma lo farebbero.

              • Peucezio scrive:

                Credo che il meccanismo sia legato a una bassa soglia di tolleranza rispetto all’alterità, all’imprevisto, a ciò che non rientra nel proprio schema e richiede quindi un adattamento di quest’ultimo.

                Tutta la nostra vita è una continua dialettica fra autoaffermazione e adattamento, fra consolidarsi di strutture interne e confronto con stimoli esterni.

                La mancanza di una struttura interna renderebbe volubili se non schizofrenici: non si avrebbe un’identità, ma una personalità in balia degli eventi.

                Ma la chiusura radicale al mondo esterno è un limite ancora più grande.
                Soprattutto se si esprime non come chiusura passiva, ma come istanza aggressiva e irreprimibile di adattare e normalizzare quella realtà esterna al proprio schema.

                Mi destabilizza l’idea che ci siano uomini di stature diverse: devono diventare tutti alti 1,75 mt esatti. E come in un letto di procuste taglio un pezzo di gamba a quelli più alti e appiccico una protesi a quelli più bassi.
                Sembra una cosa da psicopatici, ma moltissima gente si sentirebbe molto confortata a poter fare una cosa del genere: vive con disagio, con viva sofferenza tutte ‘ste persone ognuna alta diversa.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “tradizione pluralista”

                Eh?

                Il primo sistema di omologazione della moneta e della calligrafia dopo la caduta di Roma in Europa risale a Carlo Magno, mica a Maastricht. Lo stesso Carlo Magno che obbligò i Longobardi sconfitti a tagliarsi la barba e a farsi crescere i baffi, in omaggio ai vincitori Franchi.

                Nessun potere organizzato tollera la diversità, perché è difficile da controllare.

                Solo oggi la gente ha abbastanza da mangiare per potersi comportare ciascuna come vuole.

                Solo la modernità ammette la differenza.

                È l’aria della città, la serena forza della ragione, a rendere liberi.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • PinoMamet scrive:

                “mi viene da pensare che in ogni paesino di parlava un dialetto, ora trovi ovunque 10 lingue diverse”

                Non solo, come ci ricorda Peucezio, in ogni paese si parlavano almeno tre o quattro dialetti diversi, ma..

                oggi si parla una sola lingua, l’italiano impoverito (che è peggio di quello sbagliato dei nonni dialettofoni).

                Gli italiani hanno perso i loro magnifici dialetti, e gli immigrati stanno perdendo a grandissima velocità le loro splendide lingue
                (“prof non parlo “indiano” perchè è brutto…”)

                visto che tutti dobbiamo essere “uguali”, che non vuol dire uguali diritti (magari!) ma portare gli stessi jeans e la stessa felpa.

              • paniscus scrive:

                “E anche allora c’erano le minoranze, c’erano i forestieri, ebrei, zingari, comunità straniere…

                Non è pluralismo poter scegliere in ogni angolo del mondo fra pizza, fast food, kebab e sushi, ”
                —-

                Cioè, in pratica la definizione di “pluralismo” è quello che a te piace definire pluralismo, mentre NON E’ quello che a te non va di considerare tale.

                Basta dirlo, e non c’è bisogno di argomentazioni aggrovigliate così lunghe…

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “difficile negare lo stattuto di modernità alle correnti moralizzatrici di epoca tridentina”

                E anche prima, pensiamo alla nascita centralizzata dell’Inquisizione anche come forma di controllo sulle campagne.

              • Peucezio scrive:

                Andrea,
                Carlo Magno esprimeva istanze progressive e accentratrici.
                Non ho mai sentito un particolare fascino per la cosiddetta rinascita carolingia.
                Poi bisognerebbe vedere nei dettagli a quali livelli è cresciuta la complessità e a quali si è ridotta.
                È stato un accentramento un po’ effimero.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “rinascita”

                Sì, lo so che preferivi le ordalie e il guidrigildo. 🙂

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • paniscus scrive:

                “Lo sai che in ogni paese le misure (pesi, quantità, misure agrarie) erano un po’ diverse?
                Cioè la stessa unità di misura corrispondeva a una quantità un po’ diversa rispetto al paese accanto?”
                ——-

                E secondo te, da insegnante di fisica, non lo sapevo?

                E’ esattamente per quello, che alla fine hanno inventato dei sistemi di misura regionali su scala più grande, poi nazionali, e poi anche internazionali: perché con il braccio (o la libbra, o la tesa, eccetera) che cambiavano da una piazza di mercato all’altra spostandosi anche solo di pochi chilometri (che ovviamente all’epoca non si chiamavano chilometri), non ci si capiva nulla, e diventavano molto più frequenti le truffe, gli errori e le contestazioni infinite.

              • Peucezio scrive:

                Paniscus,
                quindi mi dai ragione.
                Io non sto parlando di quale sistema sia più efficiente, ma di quale sia più pluralista, meno omologato.

            • Francesco scrive:

              Duca

              però le streghe, credo si possa dire, fossero in generale persone innocenti a fronte delle accuse loro rivolte, e molto spesso proprio innocenti tout court. Dopo tutto il capro espiatorio deve espiare, che sia colpevole non serve.

              Una persona senza Green Pass è colpevole di essere statisticamente molto più pericolosa, sul fronte contagio da Covid, di una con il Green Pass. Non è affatto innocente.

              Insomma, un conto è linciare un innocente, un conto è linciare uno colto sul fatto e colpevole: o no?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                OAAF!

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Lucia scrive:

                Ma poi, dai, non li lincia nessuno. È vergognoso fare paragoni con gente che ha sofferto persecuzioni vere, e le loro eventuali forme di protesta che potevano davvero costar loro vita o violenze varie.

                Per quanto riguarda il problema del controllo, capisco chi dice che molto spesso gli stessi che se ne preoccupano poi si lasciano ben volentieri controllare in mille altre occasioni. Però, ecco, immagino che non siano tutti così allocchi e che, soprattutto fuori dall’Europa, sia bene tenere gli occhi aperti (sì certo, questo anche da prima e a prescindere dalla pandemia). Mentre invece chi vuole essere libero di non vaccinarsi… Vabbè. Temo che molti sensibili per il primo problema reale possano credere che la seconda questione sia correlata e “adottare tutto il pacchetto”. Cosa deleteria in generale e anche per una discussione/comprensione/management del primo problema

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Lucia

                “Ma poi, dai, non li lincia nessuno.”

                Certo, però perdono il lavoro. Che per una mia amica con due figlie da mantenere, è un problema.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ mirkhond

              “caccia”

              Ieri il “boia chi molla” a Reggio Calabria, oggi il “siamo gente che non molla” dei nogreenpass.

              In entrambi i casi l’interesse collettivo messo sotto i piedi dagli egoismi individuali.

              Ieri si bruciavano le automobili per non perdere una clientela. Oggi si rischia di intasare le terapie intensità ve per non farsi una puntura. E on tutti i casi si Ciancia di “regime”, magari in divisa da deportato (che schifo).

              È inutile. Finché la libertà è confusa con la licenza di fare quel che ci pare sempre e comunque, la civiltà viene sempre minacciata.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “In entrambi i casi l’interesse collettivo messo sotto i piedi dagli egoismi individuali.”

                Non è esattamente come la pensa chi è disposto a perdere il lavoro, pur di non fare gli interessi individuali dei proprietari delle case farmaceutiche.

                Non sto dicendo che abbiano ragione.

                Ma come io non contesto che tu sia in buona fede nelle tue motivazioni, riconosco la buona fede anche di chi non la pensa come te.

                Poi è chiaro che si può sempre pensare che chi non è come noi è un criminale, anzi è abbastanza umano farlo.

              • Francesco scrive:

                Miguel

                è che sarebbe più semplice pensare a loro come a dei criminali

                l’alternativa è pensare a dei cretini, in toto o sullo specifico punto, che per me è ancora più deprimente

                non ci sono dubbi ragionevoli di fronte al Covid, anche dopo aver letto tutto sui limiti di questi “vaccini” e sui rischi nel medio periodo

                restano i dubbi irragionevoli e l’impossibilità di vincerli con la ragione

              • roberto scrive:

                Ma invece di discutere in termine di criminali o no, non semplicemente dire che sbagliano? Che le motivazioni che li animano sono semplicemente delle sciocchezze?

                Oppure ogni forma di protesta è di per se giusta, per il semplice fatto che sia protesta?
                Per te Miguel basta essere in buona fede e coraggiosi per aver ragione ed essere degni di ammirazione?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Che le motivazioni che li animano sono semplicemente delle sciocchezze? ”

                Io non sono un virologo, e comunque non basta esserlo, perché ci sono in ballo moltissime altre cose.

                Solo per buttarne giù qualcuna senza nemmeno rifletterci – il ruolo dello Stato, l’economia globale, le multinazionali, le scelte concrete di cosa fare con i fondi pubblici (a partire dai banchi a rotelle e le 129 miliardi di mascherine prodotte e buttate ogni mese nel mondo).

                E in molti casi, si tratta della goccia che fa traboccare il vaso – la sorveglianza per colpa del Green Pass mi sembra poca roba rispetto alla sorveglianza cui siamo già sottoposti da tutto il dispositivo informatico, ma proprio perché imposto e non spacciato per via seduttiva, è sanissimo che la gente si ribelli, anche se è solo un sintomo: ma noi ci occupiamo sempre dei sintomi.

                Inoltre il Covid ha portato a maturazione di colpo un sistema di governo cui non eravamo ancora stati educati: una tecnocrazia che attraverso l’uso della polizia impone i prodotti delle multinazionali.

                E infine, un’impostazione della civiltà fondata sulla “guerra” ai microbi – che di per sé sono la vita stessa -, sul controllo, sui prodotti chimici.

                Analizzando i singoli elementi – sul tipo, “ma le mascherine servono o no all’aperto” – si può discutere all’infinito, come si può sorridere dei modi spontanei e spesso bizzarri di chi si ribella; ma il senso profondo della rivolta mi sembra la cosa più naturale di questo mondo.

                Per lo stesso motivo ho sostenuto le proteste dei “gretini”: fissarsi sul CO2 è un errore grossissimo, ai cortei si sentivano delle sciocchezze da far drizzare i capelli, ma Greta ha fatto cogliere il problema dei problemi, fino a quel momento il dominio di qualche povero biologo inascoltato.

              • mirkhond scrive:

                Quello che sembra sfuggire è l’instaurarsi di un regime sempre più autoritario, oggi per il green pass, domani per l’emergenza climatica, dopodomani per chissà cosa.
                In sostanza in nome del nostro presunto bene, ci stanno togliendo un bene prezioso che credevamo ormai parte essenziale del nostro vivere civile e della convivenza sociale.
                E questo crescente autoritarismo non mi piace.
                Ed è notevole che gente che si straccia le vesti per l’inquisizione e i campi di concentramento del passato, oggi avalli una nuova inquisizione e nuovi campi di concentramento in nome dell’emergenza del momento.
                All’epoca della caccia alle streghe, non solo la gente comune, ma persino le classi dirigenti, credevano alla reale pericolosità di quelle donne, mentre noi oggi le riteniamo innocenti.
                Un domani chi verrà dopo, forse si potrebbe domandare come società liberali e democratiche abbiano avallato misure repressive contro quelle stesse libertà in cui dicevano di credere.
                Almeno Miguel il problema se lo pone.

              • roberto scrive:

                “Nuovi campi dì concentramento”

                Uno storico dovrebbe vergognarsi di scrivere certe cose

              • mirkhond scrive:

                Solo il domani dirà chi dovra vergognarsi davvero.

              • Francesco scrive:

                Miguel

                il problema è che questi non si ribellano all’inquinamento globale da mascherine o alle App di controllo ma solo alla mancanza di vaselina

                infatti su tutti i singoli punti di rivolta hanno torto assoluto e quando parlano di libertà è chiaro che non sanno di cosa parlano

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “il problema è che questi non si ribellano all’inquinamento globale da mascherine o alle App di controllo ma solo alla mancanza di vaselina”

                Quando sento questi discorsi, mi chiedo sempre quanti ne conoscete da vicino.

              • Francesco scrive:

                Anche perchè io non vedo nè squadracce di vaccinisti per strada nè particolare oppressione politica in nessun campo.

                Vengono trattati male (e troppo poco) solo quelli che si oppongono ai vaccini; una volta quelli che col loro comportamento favorivano le epidemie finivano male e subito.

                Sono più preoccupato dai “genderisti” che dai vaccinisti, se penso alla mia libertà.

                😀

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “vicino”

                Aridaje.

                E’ questo il punto: la bontà e la cattiveria di una causa (e la eventuale pericolosità, quindi, di chi la sostiene) non si giudica andando a vedere da vicino le persone.

                Da vicino Hitler dicono fosse simpaticissimo, un eccellente raccontatore di barzellette, un ospite squisito.

                Da vicino i repubblichini che rastrellavano gli ebrei e gli italiani da mandare nei lager erano brave persone convinte di fare il proprio dovere verso la Patria.

                Tutti, sempre, sono in buona fede. I sadici, i vili sono una minoranza tanto quanto gli eroi e i santi.

                Poi, se vincono gli uni noi saremo sommersi, se vincono gli altri saremo salvati.

                E siccome fra quel “noi” ci sono anch’io, mi dispiace ma dalla buona fede e dalla simpatia personale non mi lascio influenzare.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Poi, se vincono gli uni noi saremo sommersi, se vincono gli altri saremo salvati.”

                Due obiezioni.

                Prima di tutto, tutti sono convinti di quello che hai appena detto, da una parte e dall’altra più o meno di qualunque conflitto.

                L’unico criterio potrebbe essere di giudicare dai loro frutti.

                Ma qui nascono altri problemi:

                – i frutti possono apparire diversamente a diverse persone: l’espansione degli Stati Uniti è stata un “trionfo del progresso e dell’ingegno umano” oppure il colpo più devastante mai inflitto dall’uomo alla biosfera?

                – i frutti possono essere imprevisti: cosa sarebbe l’India oggi, se gli inglesi non ci fossero mai andati?

                Possiamo solo giudicare le intenzioni.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “giudicare le intenzioni”

                Ma le vere intenzioni di una persona non le si conosce mai.

                Ne segue che non si può giudicare proprio nulla.

                (Benvenuto nel carrugio del mio relativismo etico).

                Solo schierarsi.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco Mordeglia scrive:

                “solo schierarsi”?

                hai appena reso giocatori regolari AH e VL e pure MZD e Leopoldo del Belgio. Ma hai anche azzerato i criteri per schierarsi … tranne il mitico “Purchè se magna”

              • PinoMamet scrive:

                “In entrambi i casi l’interesse collettivo messo sotto i piedi dagli egoismi individuali.”

                ma questo è esattamente quello che dicono gli anti-greenpass a chi il greenpass ce l’ha, come me:

                “sacrifichi la libertà di tutti per il tuo comodo di andare al ristorante e al cinema”.

                Ora, secondo me hanno torto per ragioni tecniche, ma l’argomento che usano e la loro motivazione, sono esattamente gli stessi tuoi.

              • PinoMamet scrive:

                Vedo che è già stato risposto, ma, cari, scrivete tanto…

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ pino Mamet

                “Leopoldo”

                Uno capace di uccidere dieci milioni di persone è un pericolo per tutti, non c’è bisogno di giudizi morali.

                “collettivo”

                Se mi vaccino riduco la probabilità di finire in terapia intensiva, dunque di sottrarre un letto a malati di morbi gravi per cui non esiste vaccino.

                Se non mi vaccino sono quindi uno che per motivi personali – non imporrà quali – metto a repentaglio l’altrui possibilità di curarmi.

                E siccome la libertà di ciascuno finisce dove inizia LS libertà degli altri, se non mi vaccino sono nel migliore dei casi un incivile, nel peggiore un assassino, in tutti un imbecille.

                Se poi vado in giro a lagnarmi di essere perseguitato come un ebreo durante la Shoah, sono pure un imbecille che fa schifo.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • PinoMamet scrive:

                Ma io non ho citato alcun Leopoldo, né la parola “collettivo”…

                stai rispondendo a qualcun altro.

              • PinoMamet scrive:

                In realtà “collettivo” l’avevi scritto tu…

                dovresti citare un po’ meglio, questa mania di citare una parola sola non aiuta la comprensione.

                Comunque non mi hai convinto troppo, e lo dico da vaccinato e, ehm, da ebreo.

              • Peucezio scrive:

                Mirkhond,
                “Quello che sembra sfuggire è l’instaurarsi di un regime sempre più autoritario, oggi per il green pass, domani per l’emergenza climatica, dopodomani per chissà cosa.”

                D’accordo al 100%.

              • Francesco scrive:

                >>> Uno capace di uccidere dieci milioni di persone è un pericolo per tutti, non c’è bisogno di giudizi morali.

                Scusate, se non è moralismo questo! il povero Andrea mi sembra incapace di leggere le premesse maggiori delle sue stesse conclusioni, in modo sistematico.

                Senza principi morali, uccidere 10 milioni di esseri umani oppure 8 miliardi oppure una zanzara è la stessa cosa.

  13. Moi scrive:

    https://www.youtube.com/watch?v=iJgNMpoP7MU

    Milano, traffico in tilt per il corteo no Green Pass. Insulti da persone bloccate: “Avete rotto”

  14. Moi scrive:

    Carlo Freccero: “Green pass associato al nazismo e ai campi di concentramento? Condivido totalmente”

    https://youtu.be/sdrEo0NfVIM

  15. Moi scrive:

    I mille volti dei “no Green Pass”

    Da un lato ci sono i manifestanti in piazza e i candidati sindaco no-green pass, come Vitto Claut a Pordenone e Ugo Mattei a Torino. Dall’altro c’è “Basta Dittatura”, gruppo Telegram da 42mila iscritti e canale di incontro per no-vax e no Green Pass. Chi c’è dietro? E chi sono, quindi, i no Green Pass?

    Il reportage di Alessio Lasta.

    https://www.youtube.com/watch?v=tWBHfgN_xqc

  16. Moi scrive:

    Comici in Politica … dopo Beppe Grillo, “Scende in Campo” Enrico Montesano ?

    https://youtu.be/lcipKuUFl-o

    No Green pass, Enrico Montesano al Circo Massimo: «Serve un partito che ci rappresenti»

    • Moi scrive:

      Sicuramente può “tocciare” 😉 dai Delusi del M5S che però NON si sentono di fare il Grande Salto della Quaglia verso la Meloni … anche perché se lo faccesero verso Salvini, oramai, farebbero prima a restare dove già stanno !

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Hanno la Meloni: se per loro il cuore della politica è il Green Pass, possono votare la Meloni.

  17. Moi scrive:

    Rave Torino, 6 mila ammassati. Il prefetto: “Troppo pericoloso uno sgombero”
    Un nuovo caso dopo quello di Viterbo. La ministra Lamorgese finisce ancora una volta nel mirino. Nessuna misura anti Covid, diversi gli interventi di ambulanze

    https://www.affaritaliani.it/cronache/rave-torino-6-mila-ammassati-il-prefetto-troppo-pericoloso-uno-sgombero-765102.html

    Tornano le EuroZeKKe da Réiv 😉 , ossia i Bramini in Cosplay da Dalit … 😉

  18. Moi scrive:

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/11/01/trieste-il-prefetto-valenti-chiude-piazza-unita-ditalia-diritto-di-manifestare-va-temporaneamente-compresso-per-salvaguardare-la-salute/6375819/

    Trieste, il prefetto Valenti chiude piazza Unità d’Italia: “Diritto di manifestare temporaneamente compresso per salvaguardare la salute”

  19. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    … il nuovo video ” virale ” sul misgendering :

    ————————————————-

    This tiktok video shows a transgender person face off with a manager at a Sonic Drive-In after allegedly being called ‘sir’ by employees.

    https://youtu.be/v3guuRPH7es

    This tiktok video shows a transgender person face off with a manager at a Sonic Drive-In after allegedly being called ‘sir’ by employees.

    • Moi scrive:

      commenti interessanti :

      t’s interesting how trans women always revert to the worse masculine anger traits when being reviled.

      ——————

      This whole world has become a South Park plot written from the darkest part of Cartman’s mind.

      ——————–

      A : First of all calling a transgender sir is NOT the same as calling a person of color the N word. Do not compare to us.

      B : But they do – And will continue to do so. They are riding the coattails of the civil rights movement. They have no other justification…

      —————————-

      “Miss Gendered” has a deep voice.

  20. Peucezio scrive:

    Un’altra osservazione.
    Un tempo c’era il piccolo borghese un po’ bigotto mentre l’omosessuale spesso era un elemento di spregiudicatezza, di rottura.
    Tanti omosessuali, molti più di quanto non siano in percentuale rispetto alla popolazione, hanno contribuito alla cultura e all’arte: Proust, Pasolini, Wilde, Mann, Luchino Visconti, Verlaine, Rimbaud, sarebbe una lista infinita…
    Erano un elemento di anticonformismo, che contribuivano a creare un milieu frizzante, variegato, vivace, ricco.

    Oggi gli omosessuali (non la persona comune, che al massimo segue la corrente e cerca di vivere la sua vita e barcamenarsi, ma quelli in vista, attivi) sono gendarmi del potere. Sono esattamente come le piccole borghesie grette e ottuse che un tempo costituivano la base dei regimi autoritari più oppressivi.

    Come si può voler difendere un’umanità simile e avere a cuore le sue pretese?
    Una simile genia non dico che vada spazzata via (se dovessimo uccidere tutti i bigotti e i perbenisti dovremmo fare un genocidio), ma quantomeno va marginalizzata: è una zavorra, una palla al piede.

  21. Peucezio scrive:

    Lisa,
    “Cioè, in pratica la definizione di “pluralismo” è quello che a te piace definire pluralismo, mentre NON E’ quello che a te non va di considerare tale.
    Basta dirlo, e non c’è bisogno di argomentazioni aggrovigliate così lunghe…”

    Però, con tutta la simpatia,
    capire un minimo le argomentazioni prima di rispondere.
    Non c’entrano i miei gusti, c’entra che se devo scegliere in un catalogo con quattro articoli e in uno con diecimila, è un po’ difficile sostenere che nel primo ci sono più opzioni.

  22. Miguel Martinez scrive:

    Pensando alla discussione su Montgomery e Bologna, c’è una cosa che mi è totalmente aliena e proprio non riesco a capirla:

    due persone fanno la stessa cosa, con lo stesso stato d’animo, una però per una causa che condivido, l’altra per una causa che non condivido.

    La prima persona è un nobile eroe, la seconda una malvagia fanatica.

    Immaginiamo un vietcong e un americano nel 1970 che fanno la stessa identica cosa “eroica”, in circostanze molto simili.

    Per il filoamericano, il primo è un pazzo pericoloso, nell’ipotesi migliore gli hanno fatto il lavaggio del cervello i comunisti, nella peggiore voleva impadronirsi delle ricchezze della città;

    mentre il secondo è un giovane bello e simpatico, con una famiglia tanto carina, che ha fatto un’azione nobile per portare la democrazia nel mondo.

    Per i vietnamiti, ovviamente, il primo è morto per difendere la sua terra, il secondo era un invasore che l’ha fatto per i soldi e magari lo avevano imbottito di cocaina prima.

    Ecco, io trovo ripugnante questo modo di guardare le cose, proprio non riesco e non voglio riuscire a farlo diventare mio.

    Le cause – in cui magari credo fermamente – le tengo distinte dai giudizi morali sugli individui che di volta in volta arrivano, per mille circostanze diverse, a incarnarle.

    • Francesco scrive:

      In effetti mi pare dura dare giudizi morali su due soldati di leva, quasi che fossero responsabili loro delle scelte dei rispettivi governi.

      E’ un pò roba da sceneggiatori dozzinali, di quei film o fumetti in cui tutti i soldati tedeschi sono fanatici nazisti (compresi quelli della Prima guerra mondiale, ormai).

      Ciao

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “In effetti mi pare dura dare giudizi morali su due soldati di leva”

        Ma è vero anche per chi fa scelte relativamente più autonome.

        Sai che io peroro la causa dei “Beni Comuni”.

        Ce ne è uno storico, Levigliani, che risale addirittura alla fine del Settecento, quando i montanari decisero di gestire in comunità tutta una montagna.

        E’ un esempio splendido di democrazia, di autogestione, di comunità solidale, ai cui fondatori ci sarebbe da fare un monumento.

        Bene, la comunità, operando in armonia durevole, ha aperto quattro cave di marmo con cui stanno distruggendo, democraticamente e senza padroni, la montagna.

        Io il giudizio sui fondatori però non lo do in base alla condizione della montagna oggi, ma in base a ciò che loro sognavano allora.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Ma se allora, proprio in origine, avessero deciso di gestire come bene comune anche una cava sarebbe cambiato qualcosa nel loro spirito?
          Un modello di gestione è una cosa, la cosa gestita è un’altra e lo spirito con cui si affrontano entrambi i temi un altro ancora.
          Cosa c’è di più commovente degli abitanti di tredici colonie che decidono di autogestirsi per non pagare le tasse e discriminare i cattolici? E le ex colonie meridionalo che lottano per la libertà contro un sempre maggiore accentramento del potere centrale protezionista che vuole persino vietargli di avere schiavi?

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ MT

            “tredici”

            OAAMT!

            Ciao!

            Andrea Di Vita

          • Francesco Mordeglia scrive:

            “per non pagare le tasse SENZA AVERE VOCE NELLE DECISIONI RELATIVE” prego

            non infanghiamo la storia della grande nazione, senza la quale la mia conoscenza del tedesco varrebbe anche di più!

          • Lucia scrive:

            MT 😀

            Ora mi ricordo perché mi piace(va) tanto leggere questo blog, ogni punto di vista viene sviscerato in modo eccellente, in alcuni commenti.
            Anche al MM di “L’unico criterio potrebbe essere di giudicare dai loro frutti.

            Ma qui nascono altri problemi [etc]”
            Devo dare qualche ragione.
            Anche perché purtroppo Leopoldo del Belgio era tanto genocida in Congo quanto filantropo progressista in Belgio, se ben ricordo. Quindi pure lì si potevae vederlo in modo opposto con qualche ragione (intendo da contemporanei, che è il nodo della questione green pass. Ora non si può giudicarlo soprassedendo a cosa fece in Africa e per quanto riguarda la storiografia del green pass in futuro…boh, fatti loro)

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Lucia

              “Ora mi ricordo perché mi piace(va) tanto leggere questo blog, ogni punto di vista viene sviscerato in modo eccellente, in alcuni commenti.”

              Vero, sono la parte fondamentale del blog, una sorta di dibattito filologico/filosofico profondissimo, con punti di vista diversissimi.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @_Martinez

      “distinte”

      Il tuo atteggiamento mi sembra tanto nobile quanto irrealistico.

      Di fatto è impossibile giudicare positivamente la morale del soldato di una causa che condanniamo, per il semplice motivo che ogni essere umano è un’unità, e lo stesso spirito di corpo che gli fa sacrificare nobilmente la vita per i commilitoni lo spinge a lanciare il napalm sul nemico.

      Una volta un italiani spiegava su Internet chi è Salvo d’Acquisto a degli stranieri. Uno di questi, uno statunitense di origine etiopica, rispose di essere stupito che si potesse glorificare la memoria del milite di un corpo che si era reso responsabile di atrocità nell’Africa Orientale Italiana.

      È ovvio che avevano ragione tutti, dal loro punto di vista.

      Come duce Barberi, la storia è una, ma le memorie sono tante. Giudicare separando il grano dalla pula è impossibile.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Andrea Di Vita scrive:

        duce Barberi=dice Barbero (mannaggia al correttore ortografico)

      • Francesco scrive:

        >>> Di fatto è impossibile giudicare positivamente la morale del soldato di una causa che condanniamo,

        No, per nulla. Non c’è nulla di più facile di apprezzare moralmente l’eroismo di un soldato nemico, almeno per noi reazionari. E deprecare il comportamento vile o feroce di uno dei nostri, se è per quello.

        Credo sia un topos e che risalga almeno all’Iliade.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ francesco

          “Iliade”

          Roba da poeti, appunto.

          In politica “dove entra la lealtà esce la pietà”. (Orwell, Riflessioni sul socialismo)

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Francesco Mordeglia scrive:

            temo che a volte tu non capisca un cavolo in una misura omerica, titanica, gigantesca, olimpica.

            😀

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Francesco

              “temo che a volte tu non capisca un cavolo in una misura omerica, titanica, gigantesca, olimpica.”

              E’ una frase da incorniciare, anche se non so se “non capisce un cavolo”.

              Piuttosto direi che mi ha limato come un coltello negli ultimi mesi, facendomi riflettere con sempre maggiore attenzione.

              E arrivando praticamente sempre a conclusioni opposte alle sue, ma con molta più chiarezza di prima.

              • Francesco Mordeglia scrive:

                OK ma a mostrare che il nostro a volte non capisce nulla basta l’onore delle armi concesso dagli inglesi alle truppe italiane in Africa Orientale, tremila anni dopo la guerra di Troia.

              • PinoMamet scrive:

                Ho perlappunto da pochissimo visto un filmato sugli atti di “civiltà” o “galanteria” nel teatro nordafricano della Seconda Guerra Mondiale, dove tali atti erano persino comuni

                (oltre a quelli citati nel filmatino ne ricordo un’altra vagonata letti altrove, senza contare quelli in altri luoghi).

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco mordeglia

                “onore”

                Una rondine non fa primavera.

                Potrei citare mille controesempi, ma non mi piace sparare sul pianista. 🙂

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Andrea

                non capisci: nel “mondo immaginale” i controesempi non contano, si da per scontato che vili e violenti ci siano. Ma conta che ANCHE UNA VOLTA SOLA qualcuno abbia seguito la via dell’onore e della correttezza.

      • PinoMamet scrive:

        “Una volta un italiani spiegava su Internet chi è Salvo d’Acquisto a degli stranieri. Uno di questi, uno statunitense di origine etiopica, rispose di essere stupito che si potesse glorificare la memoria del milite di un corpo che si era reso responsabile di atrocità nell’Africa Orientale Italiana.

        È ovvio che avevano ragione tutti, dal loro punto di vista.”

        beh no, in quel caso direi che è ovvio che il tizio statunitense avesse torto marcio, e la memoria di Salvo D’Acquisto non ha nulla a che fare con il giudizio sull’operato dei Carabinieri in AOI.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ pino Mamet

          “Nulla”

          Per noi italiani.

          Per un etiopico, dire “Carabiniere” può voler dire quel che per noi può voler dire “SS”, a prescindere dal comportamento del singolo.

          Ecco perché la cancel culture che insozza i monumenti è cretina. Ciascuna epoca esalta quello che ha. In Russia, dove ad ogni stormir di fronda o quasi cambiano nome alle città, questa ipocrisia la vediamo chiaramente. In noi stessi un po’ meno. Siamo arrivati al punto di insozzare la statua del Conte Verde a Torino perché “stupratore crociato”… 🙁

          Ciao!

          Andrea Di Vita

        • PinoMamet scrive:

          Sì, beh, Schindler era iscritto al Partito Nazista, vuol dire che avrebbe ragione chi non lo volesse ricordare?

          No, Andrea, quel tizio americano-etiope aveva torto e basta.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ PM

            “Schindler”

            E infatti viene ricordato precisamente perché ha agito contro le direttive del partito e sotto il naso del partito.

            Salvo d’acquisto la divisa l’ha onorata fino in fondo, alla lettera.

            Logico che chi aborrisce quella divisa non lo consideri un eroe.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

          • PinoMamet scrive:

            Questa tua interpretazione mi sembra un po’ acrobatica, ma non mi rispondo perché non sono un polemista e perché ne apprezzo la verve tecnica.

            (tutti e due sappiamo bene che l’etiope ha torto).

    • roberto scrive:

      Continuo a pensare che ci sono cause giuste, cause sbagliate e cause che sono in una via di mezzo. Certo, un po’ di umana comprensione non guasta, ma mettere tutto nello stesso calderone è di moda in Italia da qualche lustro ma mi convince il giusto

      • PinoMamet scrive:

        Però le cause sono cause, e le persone sono persone.

        • roberto scrive:

          Mio nonno era orgogliosamente fascista, tant’è che quando è finito il fascismo non ha giurato fedeltà alla repubblica perdendo il lavoro (era professore universitario e viceconsole in Libia)…come un no green pass

          Mia mamma ne parla come di una persona di straordinaria umanità…ma lottava per una causa sbagliata, non vedo che cosa ci sua di strano a dirlo

  23. roberto scrive:

    A proposito di censura, e viviamo in un mondo di divieti….non so se 20 anni fa avrei potuto immaginarmi questo

    https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/11/01/news/film_suss_ebreo_antisemitismo_edicole_milano_anpi-324637758/

    • Francesco Mordeglia scrive:

      Quello che non capisco: è un prodotto per neonazisti o per storici?

      come storico alle vongole sarei molto interessato, nel primo caso mi viene da sperare che sia un’esca della Digos

      • roberto scrive:

        Propendo per l’idea che sia un prodotto per essere venduto…e penso che sarà comprato più da neonazi che storici che più o meno sanno di cosa si tratta

        • Francesco scrive:

          beh, farlo vedere in una classe quarta o quinta superiore per spiegare cosa è la propaganda? troppo pericoloso?

      • PinoMamet scrive:

        “Quello che non capisco: è un prodotto per neonazisti o per storici?”

        Credo sia semplicemente un prodotto che qualcuno aveva in archivio (in una “làibrari” come dicono in anglobale) e ha fatto uscire senza saperne niente e senza preoccuparsi di saperne.
        Categoria “film vecchi da buttare fuori a pochi euro”.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Roberto

      “20”

      Questo film aveva molto colpito mia madre adolescente quando lo vide durante la guerra. Io non l’ho visto: mi disse che era fatto bene, ma che evidenziava quello che l’ideologia antisemita voleva mettere in luce, la natura subdola e melliflua dell’ebreo (tra l’altro in tedesco “suess”=” dolce”).

      Altri film – quasi dei kolossal – della cinematografia nazista furono “Ohm Kruger” – sulla resistenza boera all’Inghilterra – e “Il barone di Munchhausen” (primo film a colori, l’ho visto, bellissimo fantasy).

      La nipote del regista del film (che dopo la guerra si discolpo’ per avere “obbedito agli ordini”) sposò Stanley Kubrick, di origine ebraica. L’attore protagonista morì probabilmente suicida nel 1946. Il film è tratto da un racconto di Lion Furchtwanger, scrittore ebreo filo comunista. Mentre il libro ricostruisce la vicenda realmente avvenuta di un onesto ministro ebreo ingiustamente messo a morte nella Germania del Settecento, il film parla di un subdolo usuraio ebreo che usurpa la fiducia del Duca di Württemberg, ne diventa ministro delle finanze e spolpa i sudditi, che alla fine lo fanno fuori.

      Di solito e’ mostrato con una prefazione che spiega che si tratta di propaganda nazista.

      Personalmente credo che la sua vendita oggi rientro nel generale clima di rivalutazione delle destre, di “distruzione della ragione” che stiamo vivendo.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • PinoMamet scrive:

        No, questa è una fissa tua.

        Basta leggere l’articolo di Repubblica per capire che, beh, tanto per cambiare ha ragione il sottoscritto 😉

        la A&R Productions è “specializzata nel recupero di vecchi film”, basta consultare il sito per vedere che non c’è alcuna specificità di destra, e il catalogo va da capolavori come Rashomon a filmetti sconosciuti come “La piccola ninfa di mare”, versione cecoslovacca de La sirenetta di Andersen.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per ADV

        “Personalmente credo che la sua vendita oggi rientro nel generale clima di rivalutazione delle destre, di “distruzione della ragione” che stiamo vivendo.”

        Sono i poteri forti guidati da Giuliano Castellina che tramano per sovvertire la scienza.

      • Peucezio scrive:

        Ma la cosa bella è che la ragione per Andrea è stata inventata dagli illuministi.
        Cioè il naturalismo di Rousseau, nemico della civiltà e dell’educazione, era razionale e la logica e la matematica dei Greci no.

  24. mirkhond scrive:

    Lucia

    “chi è inquieto per l’utilizzo e lo sviluppo di tecniche di controllo, che naturalmente possono poi essere utilizzate in altri contesti”

    E’ quello che stanno cercando di dire i tanti contrari a queste tecniche di controllo.
    Compresa gente che si è vaccinata e ha il green pass.

    • Francesco scrive:

      e che hanno il cellulare e magari pure Alexa … quindi di cosa si preoccupano davvero?

      io di tecniche di controllo collegate alla questione dei vaccini non ne intravedo, ce ne sono molte altre e quello che si vede in altri paesi fa paura.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ mirkhond

      “tecniche”

      Tu sai che ogni volta che posti su questo blog sei tracciabile. E anche se usi il bancomat, il cellulare, passi un autovelox in macchina… Persino i sensori dell’ABS dell’auto controllano se tu per casi non muovi la testa sconsideratamente anche in assenza di incidente, così che l’assicurazione possa rifiutarti il risarcimento se riesce a dimostrare con quei dati che eri brillo alla guida.

      E metti a repentaglio la disponibilità delle terapie intensive per i malati gravi di patologie per cui non esiste il vaccino sostenendo i no-green-pass per paura di un eventuale totalitarismo futuro?

      Ciao!

      Andrea Di Vita

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ mirkhond

      “green pass”

      Tanto per restaurare il significato delle parole, come predicava Confucio:

      https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/11/01/hana-sopravvissuta-alla-shoah-grazie-a-un-bunker-green-pass-e-lockdown-paragonati-a-nazismo-no-il-vaccino-le-vite-le-salva/6367479/

      Ciao!

      Andrea Di Vita

    • PinoMamet scrive:

      Io non so bene cosa pensino gli anti-greenpass, che mi sembrano tante persone con tante idee diverse.

      Ma io (che non sono anti-greenpass, ce l’ho e lo trovo uno strumento pratico) per “tecniche di controllo” intendo qualcosa di molto semplice e non tecnologico, che c’entra con il greenpass, ma ancora di più con i lockdown:

      abituare la popolazione a fare quello che le viene detto, senza ribellarsi mai, perché “è per il suo bene”.

      Con il lockdown italiano, la cosa era evidente e a un certo punto scoperta:

      le regole erano assurde, arbitrarie e inutilmente severe, e i politici in diverse occasioni hanno ammesso (o si sono persino vantati) del fatto che fossero state pensate per spaventare la popolazione, per non parlare degli inviti espliciti alla delazione contro i reprobi e la demonizzazione e ridicolizzazione di “nemici pubblici” quali corridori di jogging e bambini che sentivano la mancanza della scuola.

      Creando questo clima (rispetto al quale vedo il greenpass come una liberazione!) è inevitabile che in tanti si chiedano: “perché? dove vogliono condurci?” e si diano le risposte più varie.

      • PinoMamet scrive:

        E ci aggiungo la pervicacia del governo nel contare i contagi
        (che stanno sempre invariabilmente “salendo!! fate attenzione potrebbero esserci ancora le chiusure!”)
        anziché i ricoveri e i morti, che non stanno salendo affatto.

        Il messaggio tra le righe sembra chiaro: “vi abbiamo vaccinato, ma non crediate di essere liberi! Speranza ha sempre in mano il mazzo di chiavi della porta del carcere, se gli gira vi richiude, e i numeri li contiamo come ci pare a noi, come abbiamo sempre fatto, tanto, chi ci controlla?”
        😉

        • Francesco scrive:

          si vede che nella tua Italia non ci stanno i rave, gli aperitivi, le manifestazioni e altre mille occasioni di ridiffusione a palla del virus

          beato te!

        • PinoMamet scrive:

          Ma se il 70% delle persone è vaccinato, ci sarà- vogliamo dire- un 65% in meno di contagi nella vita normale, che comprende i rave, gli aperitivi e le manifestazioni??

          Altrimenti a cosa cazzo serve il vaccino ??

          Ogni volta che appare in TV la faccia di culo di Speranza a ridacchiare “forse ci saranno ancora delle chiusure” con la sua vocetta del cazzo, nasce un nuovo no-vax.

          • Francesco scrive:

            credo POSSANO servire a non fare le chiusure, perchè la gente non finisce in rianimazione

            questo nell’ipotesi più ottimistica

            ciao

            • PinoMamet scrive:

              Mi sembri molto, molto, molto pessimista.

              In pratica stai dicendo “servono a poco e nulla, incrociamo le dita e viviamo rinchiusi come prima”.

              Cioè, a conti fatti, stai dando frecce all’arco dei no-vax e no-greenpass: se serve a così poco, perché vaccinarsi? e perché rendere il vaccino in pratica obbligatorio?

              Per fortuna ci sono i numeri veri, che dicono che i contagi sono calatissimi e i morti stabili e pochi.

              • Francesco scrive:

                appunto! serve a qualcosa, forse non moltissimo, non a quello che speravamo

                non fare niente, ahimè, è molto peggio e la libertà sarebbe solo illusoria

                ciao

        • PinoMamet scrive:

          Per me la cosa è semplice: vaccinatevi tutti e fatela finita.

          Non basterà, lo so, perché ci saranno sempre Speranza e il comitato tecnico-scientifico a rivendicare le loro fette di potere, quanto avranno smesso di contare i contagi conteranno quelli che sono passati vicino a un contagiato o che hanno visto uno che ha visto un altro che ha conosciuto un contagiato, tutto per richiuderci in casa un’altra volta e fare i bulli.

          Ma conto che prima o poi Speranza e bulletti “tecnicoscientifici” vari vengano presi a calci in culo, sulla base del principio che chi non è parte della soluzione è parte del problema.

  25. habsburgicus scrive:

    @mirkhond (e chiunque abbia interesse)
    https://lombarditas.com/europa/

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ habsburgicus

      “Lombarditas”

      La Grecia sulla costa orientale dell’Egeo.

      Che si è fumato questo qui?

      Qualcuno dimentica Atatürk…?

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  26. Miguel Martinez scrive:

    Leggo, e commento dopo…

    https://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2021/10/31/news/e-morto-il-professor-luigi-reitani-ex-assessore-alla-cultura-era-ricoverato-in-ospedale-per-covid-aveva-62-anni-1.40869570?ref=fbfmv

    È morto il professor Luigi Reitani, ex assessore alla cultura [di Udine]: era ricoverato in ospedale per Covid, aveva 62 anni

    Vaccinato con doppia dose la scorsa primavera, il decorso della malattia è stato rapido e violento: ricoverato in ospedale da circa due settimane, Reitani è deceduto nella notte

    • Miguel Martinez scrive:

      “deceduto vaccinato”

      Vorrei ricavare alcune considerazioni se possibile non banali.

      Abbiamo un deceduto pienamente vaccinato; abbiamo probabilmente un numero maggiore di deceduti non vaccinati (lascio ai vaccinisti raccogliere le statistiche in merito).

      Vuol dire che i vaccini funzionano abbastanza, ma non sono infallibili.

      Abbiamo anche un deceduto relativamente giovane, il che vuol dire che il Covid non è solo un problema per novantenni, anche se non sappiamo nulla dello stato generale di salute del nostro.

      Ma mi sembra anche importante ricordare che non esistono solo i casi, agitati così spesso come trofei ghignanti nei media, di gente non vaccinata che muore di Covid.

      Lo dico da vaccinato, disgustato però dalla caccia all’untore.

      E se vogliamo tirare fuori l’argomento tipico dei fanatici, questo qui si è pure permesso di occupare per due settimane un letto in un reparto presumo di terapia intensiva, alla faccia dei contribuenti (aggiungete parolacce e insulti a volontà).

      • Francesco Mordeglia scrive:

        >>> Vuol dire che i vaccini funzionano abbastanza, ma non sono infallibili.

        beh, hai mai sentito qualcuno affermare altro?

        • roberto scrive:

          Si certo, è uno degli argomenti preferiti dei no vax che ad ogni morte di vaccinato tirano fuori la frase “visto che non è infallibile?”

          Gli altri lo dicono da quasi un anno che effettivamente non è magia e non per niente si mantengono misure fastidiose come le mascherine

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Io ho sentito dire che ci sono persone che muoiono in auto
        anche se non superano i limiti di velocità. Eppure mettono i limiti, fanno i controlli anche automatizzati e ti ritirano la patente (libertà di movimento, diritto al lavoro…) se li superi.
        Ma siete tutti dei venduti bastardi e non dite nulla in difesa della mia libertà di sfrecciare a 180 in città la mattina davanti a una scuola…

        • Miguel Martinez scrive:

          Per MT

          “Ma siete tutti dei venduti bastardi e non dite nulla in difesa della mia libertà di sfrecciare a 180 in città la mattina davanti a una scuola…”

          Conosci molta gente che per poter sfrecciare si fa sequestrare la macchina e togliere la patente?

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Da quando l’ignavia giustifica l’abuso?

            • Miguel Martinez scrive:

              Per MT

              “Da quando l’ignavia giustifica l’abuso?”

              mi piace la facilità con cui si cambia argomento.

              Chiedevo:

              “Conosci molta gente che per poter sfrecciare si fa sequestrare la macchina e togliere la patente?”

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Infatti: non cambiare argomento. 😀
                La risposta alla tua domanda, qualunque sia, non sposta di un millimetro il problema che ho posto.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per MT

                “La risposta alla tua domanda, qualunque sia, non sposta di un millimetro il problema che ho posto.”

                Ok, dici che la gente che sfreccia alla Peucezio 🙂 perché pretende di fare i loro porci comodi, fa male.

                D’accordo.

                Io invece stavo parlando dei No Grimpasse, evidentemente a qualche punto mi sono perso tra i commenti.

          • Francesco scrive:

            beh, questi per si fanno scorticare vivi pur di non avere il Green Pass: sono più fessi di quelli che almeno sfrecciano

            voglio dire, i secondi hanno una minima soddisfazione, questi fanno solo un capriccio assurdo

            proprio non riesco a vedere un briciolo di raziocinio dietro la loro scelta

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Francesco

              “beh, questi per si fanno scorticare vivi pur di non avere il Green Pass: sono più fessi di quelli che almeno sfrecciano”

              Tu fai un’affermazione logica.

              Ma MT diceva semplicemente, “questi sono come quelli che sfrecciano”.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                No, dico che le loro ragioni sono uguali alle ragioni di quelli che sfrecciano. Peucezio, che ringrazio il cielo di non aver incrociato nei miei numerosi attraversamenti di strade nell’ultims settimana 😀 , sotto illustra argomenti molto simili, del resto.

        • Peucezio scrive:

          Mauricius,
          i limiti di velocità come sai sono un’idiozia che serve ai comuni per fare cassa. È rarissimo che corrispondano a una pericolosità reale.

  27. Moi scrive:

    GREEN PASS … il Problema Veramente Vero è Ben Altro : il “macchinino” che “ciccia fuori” il dead name e misgendera … altroché !

  28. Moi scrive:

    Speranza ha sempre in mano il mazzo di chiavi della porta del carcere, se gli gira vi richiude

    [cit.]

    ————-

    Sì, l’ 80 % e passa è stato “preso” per esasperazione …

    • Moi scrive:

      … Temo che le Elezioni Politiche 2023 saranno trasformate in Referendum sul Green Pass ! 🙁

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Moi

        “… Temo che le Elezioni Politiche 2023 saranno trasformate in Referendum sul Green Pass !”

        E’ lì che casca l’asino.

        Il 90% dell’elettorato che vota il Centrodestrasinistra che ci ha salvati dalla Morte Secca.

        Il 10% che segue buffi personaggi che non hanno nulla da perdere e giocano a fare gli alternativi.

  29. roberto scrive:

    Certo, e ci sono persone che seguono cause sbagliate

    Mio nonno era orgogliosamente fascista, tant’è che quando è finito il fascismo non ha giurato fedeltà alla repubblica perdendo il lavoro (era professore universitario e viceconsole in Libia)…come un no green pass

    Mia mamma ne parla come di una persona di straordinaria umanità…ma lottava per una causa sbagliata, non vedo che cosa ci sua di strano a dirlo

    • roberto scrive:

      Rispondevo sopra a pino, ricopio il messaggio sennò non ci capiamo

    • PinoMamet scrive:

      “Mia mamma ne parla come di una persona di straordinaria umanità…ma lottava per una causa sbagliata”

      embè, e non è quello che ho detto io?

      Ci sono le persone, e ci sono le cause.

  30. Moi scrive:

    Ho cercato l’ origine dello slogan “La gente come noi non molla mai” :

    pare derivi da qui … NON so chi come dove quando perché percome l’abbia riesumato

    https://www.youtube.com/watch?v=8-1fzK4Jor0

    del Gruppo RFC

    https://it.wikipedia.org/wiki/RFC_(gruppo_musicale)

  31. Moi scrive:

    https://www.youtube.com/watch?v=l6XpI9RDK14

    brano del 2014 …

    “LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI” – Maurizio Ha Fuso & The Bleachers –

    … Inno della Juvecaserta ?! WTF “Juvecaserta” ?!

    • Moi scrive:

      Però è strano che nessun giornalista ricontatti ‘sti musicisti che volevano solo a suo tempo celebrare una sconosciuta squadra di basket Casertana 😉 …

      • Moi scrive:

        … ma neppure i baskettofili Francesco e Roberto conoscevano ‘sta Juvecaserta ?!

        • roberto scrive:

          Moi ma stai scherzando!?!
          Una delle pagine più belle del basket italiano, lo scudetto con Esposito, gentile, dell’angelo, il mitico shackleford e frank tellis….dopo gli anni gloriosi del fantastico Oscar

          Mitico Esposito « il dolore è fortissimo ma non me ne frega un cazzo di niente » in diretta sulla Rai

          https://youtu.be/ej8OEkkiudU

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Moi

          “… ma neppure i baskettofili Francesco e Roberto conoscevano ‘sta Juvecaserta ?!”

          ADV pensava allo slogan di Dannunzio, e invece era la Juvecaserta 🙂

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Martinez

            “ADV”

            Smentita ufficiale! 🙂

            Io pensavo al “boia chi molla” dei neofascisti degli anni “70 a Reggio Calabria.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

          • roberto scrive:

            Certo immagino che tutti conoscano gli inni della juvecaserta

            😁😁😁

            • roberto scrive:

              Preciso: non è che chi usa la parola mollare si ispira per forza ai neofascisti (nemmeno chi dice boia chi molla è sempre consapevole)

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Roberto

                “consapevole”

                Magari.

                Cito una che sa di cosa parla:

                https://www.facebook.com/1466931255/posts/10228396491445162/

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Cito una che sa di cosa parla:”

                Ognuno nei simboli del passato ci legge ciò che vuole.

                Nel mio post citavo l’orafo ebreo che dice che lui il Grimpasse lo rifiuta perché suo padre è stato nei lager per motivi razziali.

                Comunque qui c’è un errore caratteristico:

                “È fuor di dubbio, a parer mio, che dietro a sfilate di questo tenore ci siano le camicie nere, una pericolosa riacutizzazione della politica di destra.”

                Il fatto che qualcuno cerchi di cavalcare (riuscendoci solo a Roma e solo in parte) la protesta è fisiologico: è successo anche con noi del Nidiaci, che scendevamo in piazza con tutto il rione, e arrivavano due o tre politici di sinistra (loro diritto,per carità, e non cercavano più di tanto di strumentalizzare); e la stampa (non per colpa dei politici) la interpretava come una manifestazione della sinistra contro l’amministrazione.

              • Miguel Martinez scrive:

                Un’altra cosa, si dimentica facilmente l’origine francese del movimento.

                Qui sull’organo delle Camicie Nere francesi, L’Humanité, una raccolta di video:

                https://www.humanite.fr/videos/danser-encore-dhk-une-selection-des-reprises-virales-de-france-et-dailleurs-704421

              • Miguel Martinez scrive:

                A me fa ridere l’uso delle divise da lager, come fanno ridere tutti gli usi della Hitler Card.

                Ma accetto una serie critica a questa pratica solo da chi non usa la Hitler Card contro i no Greenpass.

                E invece viene usata continuamente, anche su questo blog.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “Hitlercard”

                Un momento.

                Qui sono i nogreenpass che tirano fuori la Hitlercard ad ogni piè sospinto.

                Sono loro che si paragonano ad ebrei deportati e che paragonano il green passato “stella gialla”.

                Auguro loro sinceramente di non avere a che fare con parenti o amici di deportati (che tanto, anche se in vita, ormai sono troppo vecchi).

                Passerebbero un brutto quarto d’ora.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

                P.S. Mi permetto di aggiungere che “gallina che canta ha fatto l’uovo”. Dai tempi di Esopo, i lupi cercano sempre di passare per vittime. Se Meloni (!) non teme il ridicolo parlando di “strategia della tensione”, vuoi che il ridicolo lo temano i no green pass?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Qui sono i nogreenpass che tirano fuori la Hitlercard ad ogni piè sospinto.”

                Ma infatti, perché sanno che è la narrazione vincente oggi, che viene usato continuamente da tutti per qualunque cosa.

                Lutero scippa il Vangelo ai preti.

              • Miguel Martinez scrive:

                Piccolo esempio di Hitler Card… chiedo se qualcuno conosce “da vicino” qualche NoGrimpasse, e Andrea risponde:

                “Da vicino Hitler dicono fosse simpaticissimo, un eccellente raccontatore di barzellette, un ospite squisito.

                Da vicino i repubblichini che rastrellavano gli ebrei e gli italiani da mandare nei lager erano brave persone convinte di fare il proprio dovere verso la Patria.”

                🙂

                E vorresti che non ci giocassero anche i nogrimpassi?

              • Francesco scrive:

                Andrea,

                ma che cavolate scrivi? se fosse mai esistita una strategia della tensione da parte dei governi di centrosinistra per far preoccupare gli italiani (e non mi pare ce ne fosse alcun bisogno, bastava e avanzava la violenza dei rossi), se fosse esistita le prime vittime sarebbero stati i fascisti del MSI, che si vedevano addossare un 50% di violenza politica che era invece opera dei servizi segreti.

                Giusto?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “cavolate”

                Non ho capito a cosa ti riferisco.

                Freda e Ventura mica erano di sinistra.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                la Meloni rappresenta la Destra danneggiata dalla “strategia della tensione”, non i gruppuscoli nazistoidi manovrati dai servizi per i fini della DC … così mi spiego?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “DC”

                In tutti questi anni è la prima volta che sento dire che la strategia della tensione è servita per danneggiare la DESTRA! 🙂 🙂 🙂

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Beh, capisco che tu legga solo Il Manifesto e il Fatto ma non ci vuole una laurea in ingegneria per capire che la paura che fa correre sotto le amorevoli cure della DC … fa correre lì in primo luogo chi dalla DC veniva e pensava di uscire a destra

                dubito che, ammesso e non concesso, la SdT servise a far rinsavire chi aveva votato PCI

                era roba che doveva agire sugli astenuti e sugli elettori moderati disgustati dalla debolezza e inerzia della DC ma non disposti a votare dei bombaroli

                oppure spiegami tu come funzionava, grazie

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “strategia della tensione”

                Io ho dubbi su tutta la faccenda.

                1) Bisogna separare radicalmente tutta la “normale” violenza politica che l’Italia ha vissuto negli anni Settanta e dintorni, da un numero molto piccolo di episodi molto brutti, ma strani. Le Brigate Rosse, i matti con la P38, i sanbabilini che picchiavano i compagni, sono “normali”. Far saltare una stazione non è normale, non ha nessun senso apparente.

                Fu “normale” anche Gianfranco Bertoli, anarchico che ce l’aveva con la polizia, tirò una bomba contro il ministro degli interni, e fu infamato per il resto della sua vita – che finì come clochard a Livorno – come “agente del Grande Complotto”

                2) Gli episodi “anormali” sono stati pochissimi, e sono passati anni tra un episodio e l’altro: tra Piazza Fontana e la strage di Brescia, passano 4 anni, ad esempio (con la possibile eccezione di Gioia Tauro, che però mi sa di attentato con una sua logica, finito male).

                3) Il primo episodio “anormale”, Piazza Fontana, ha un senso possibile: in pieno autunno caldo, si ammazzano 16 innocenti in una banca (“tempio del capitalismo”), si incastra un povero anarchico sfigato – “ecco cosa succede a fare troppi scioperi”. E’ forse l’unico episodio che si potrebbe spiegare facilmente così.

                4) Strage di Brescia: questa volta vengono ammazzati un sacco di antifascisti, per cui la colpa è chiaramente dei “fascisti”: se vogliamo fare i complottisti, gli unici che ci potevano guadagnare erano quelli di sinistra. Non lo credo ovviamente – forse la strage di Brescia l’ha fatta realmente un matto che voleva ammazzare molti antifascisti: e infatti l’esito immediato fu la messa fuorilegge di due organizzazioni di destra, e l’arresto di oltre mille estremisti di destra.

                5) Nel 1974, la strage dell’Italicus fu immediatamente attribuita dal Ministero degli Interni, senza alcuna prova, ai neofascisti: non mi sembra una cosa molto utile alla “destra”.

                Poi si potrebbe continuare a lungo, ma il teorema fondante del complottismo italiano (“il capitalismo voleva imporre un governo emergenziale accusando la sinistra di metter bombe”) non mi sembra tanto certo.

              • Miguel Martinez scrive:

                “Poi si potrebbe continuare a lungo, ma il teorema fondante del complottismo italiano (“il capitalismo voleva imporre un governo emergenziale accusando la sinistra di metter bombe”) non mi sembra tanto certo.”

                E aggiungo, non è molto diverso dalla tesi di tanti NoVax oggi demonizzati come complottisti proprio da ambienti di “sinistra”.

              • Miguel Martinez scrive:

                Aggiungo che tra l’Italicus (1974) e la strage di Bologna passano ben sei anni, più di un’intera legislatura, e più forse (non ho fatto il conto preciso) della durata di tutta la Seconda guerra mondiale.

                Possiamo davvero parlare di una “strategia”?

              • Miguel Martinez scrive:

                “Aggiungo che tra l’Italicus (1974) e la strage di Bologna passano ben sei anni”

                E quattro anni ancora fino alla successiva strage.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “tensione”

                Basta controllare il calendario per ricordare quello che sanno veramente anche i sassi.

                Gli anni Settanta vedono ovunque la grande avanzata del PCI. Per la prima volta sembra possibile liberarci sal “regine della forchetta” e diventare un Paese normale. Ricordo benissimo l’eccitazione di quei giorni.

                E taaac, le stragi.

                Come a Portella della Ginestra, tanti anni prima.

                Del resto, il coinvolgimenti di pezzi di servizi segreti deviati e di neofascisti non l’ho mica inventato io. Sta agli atti dei processi.

                Di mio c’è lo schifo che quindicenne provai a sentire il primo ministro DC Mariano Rumor ripetere sfacciatamente al magistrati increduli al processo di Catanzaro che lui non ricordava se i Carabinieri gli avevano mandato o no un’informativa sul possibile tradimento di Giannettini (un ufficiale implicato nelle trame dell’epoca).

                La sensazione incancellabile che il fascismo, sotto gli occhi degli USA e col beneplacito cattolico, in Italia non se ne sia mai andato ce l’hanno bene quelli che hanno vissuto quei momenti.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Gli anni Settanta vedono ovunque la grande avanzata del PCI.”

                Bene, Piazza Fontana, 1969. I “rossi” sono accusati di una strage. Capisco che ci rimette il PCI.

                1970, sindacalisti di sinistra in spedizione a Reggio Calabria muoiono su un treno. Perché ci dovrebbe rimettere il PCI?

                1972. Peteano, vengono uccisi tre carabinieri da una bomba anonima. Perché ci dovrebbe rimettere il PCI?

                1974. Bomba a Brescia uccide gente di sinistra, viene immediatamente accusata l’estrema destra. Perché ci dovrebbe rimettere il PCI?

                1974. Attentato non rivendicato contro un treno. Il ministero degli interni accusa immediatamente l’estrema destra. Perché ci dovrebbe rimettere il PCI?

                Dopo sei anni di silenzio…

                1980. Bomba uccide un sacco di gente alla stazione di Bologna, vengono subito accusati i fascisti. Perché ci dovrebbe rimettere il PCI?

                Passano altri quattro lunghi anni.

                1984. Bomba uccide gente su un treno (verranno poi accusati i mafiosi, ma non so altro). Perché ci dovrebbe rimettere il PCI?

              • Peucezio scrive:

                Andrea,
                “Per la prima volta sembra possibile liberarci sal “regine della forchetta” e diventare un Paese normale. ”

                Alla fine la Rivoluzione e le varie utopie di sinistra servivano a diventare “normali”…

                Che allegria.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martínez

                “rimettere”

                Perché dopo ogni stage sale comprensibilmente la voglia di “legge e ordine” che favorisce sempre svolte in senso autoritario. E siccome gli spazi di democrazia e di anti autoritarismo non questo Paese si sono sempre ampliati dopo un’avanzata delle sinistre…

                La controprova è che quando è saltato il compromesso storico ed è arrivato Craxi, col definitivo crollo della speranza dell’alternanza nella palude del trasformismo, le stragi sono miracolosamente cessare 🙂

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Perché dopo ogni stage sale comprensibilmente la voglia di “legge e ordine” che favorisce sempre svolte in senso autoritario. ”

                Conosco bene questo discorso, è l’argomento principe dei NoVax: “vogliono diffondere il panico Covid per instaurare un regime che limita le libertà personali, governa per decreto e gestisce autoritariamente i soldi europei”.

                Mi sembra che nessuna strage sia avvenuta a ridosso delle elezioni, quindi non dovevano influenzare il voto popolare.

                Ma dopo le varie stragi, ci sono state “svolte autoritarie”?

                Mi vengono in mente soltanto:

                – la messa al bando di Avanguardia Nazionale nel 1974 (Ordine Nuovo era già stato messo fuorilegge prima, senza collegamenti con la questione stragi)

                – la legge Reale nel 1975, che però mirava a reprimere moti violenti di piazza – il PCI non era certo aduso a tirare molotov e simili, e non credo che ci abbia rimesso per nulla.

                Ci sono stati almeno significativi cambiamenti di governo dopo le varie stragi? A memoria, non saprei dire, forse ti ricordi meglio.

                Comunque la sigla DPCM l’ho imparata adesso, non da ragazzo.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                ” è arrivato Craxi, col definitivo crollo della speranza dell’alternanza nella palude del trasformismo, le stragi sono miracolosamente cessare”

                Terzultima strage, Italicus, 1974.

                Sei anni di non stragi.

                Penultima strage, Bologna 1980.

                Passano tre anni di pace, Craxi arriva al governo nel 1983 e ci resta fino al 1987.

                Durante il governo Craxi, dopo quattro anni di calma, ultima strage nel 1984.

                Ovviamente non me lo ricordavo, sono andato a controllare, ma è interessante come la memoria tenda ad adattarsi alle nostre aspettative: ti ricordi di un miracolo… che non c’è stato.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “sinistra”

                Pensa te come stavamo messi.

                (Ma mica e cambiato granché).

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “Novax”

                Il Covid non è un’invenzione di Draghi e i morti di Covid non sono morti per un attentato (se escludiamo almeno la CENSURA CENSURA di chi è arrivato a proibire agli inservienti sanitari di indossare mascherine per non causare panico CENSURA).

                “1984”

                Non mi ricordo di quale branca della criminalità fosse la responsabilità quella volta, s dei fasci o dei Corleonesi. Visto chi avevamo al governo, c’è fa stupirsi?

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                ” i morti di Covid non sono morti per un attentato”

                Procediamo per ordine.

                Un complottista che si rispetti cerca sempre prima il movente, poi vi adatta le circostanze.

                Complottista NoVax: Nel 2020, politici e multinazionali (identificabili in modo abbastanza preciso) hanno creato il panico generale perché volevano imporre un governo autoritario ed emergenziale, che cambiasse drasticamente la vita degli italiani, governando a forza di decreti e di misura di polizia. Questo “dimostra” che quantomeno con il Covid non ce l’hanno raccontata giusta, che hanno esagerato per creare il panico, ecc. (in realtà ovviamente non dimostra niente).

                Complottista NoTensione: nel 197x, i politici tizio e caio (ci saranno pure dei sospettati) hanno creato il panico generale facendo mettere delle bombe a intervalli lunghissimi di tempo, lontano dalle elezioni, attribuiti a torto o a ragione a nemici giurati del PCI, per screditare il PCI e imporre una “svolta autoritaria” che però non hanno mai provato a fare. Anche questo mi sembra che non dimostri molto.

              • Miguel Martinez scrive:

                Aggiungo Complottista 11 settembre: nel 2001, il governo degli Stati Uniti si è fatto un autoattentato per creare il panico generale e cogliere l’occasione per lanciare campagne militari in mezzo mondo: anche qui, il fatto che il governo non aspettasse altro che un pretesto, viene confuso con una presunta organizzazione del pretesto stesso.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “complotto”

                I contatti dell’eversione nera con Gladio (organizzazione clandestina anticomunista) sono agli atti dei processi.

                Insabbiamento, mancanza di estradizione dei latitanti e prescrizione hanno magari impedito l’esecuzione delle sentenze, certo non l’accertamento della verità processuale.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Beh, almeno una cosa mi si è chiarita: le analisi politiche di Andrea lasciano perplessi perchè sono quelle di un 15enne sconvolto e indignato

                Possiamo valutarle come maggiore benevolenza. E continuare a ignorarle per totale inutilità.

                🙂

  32. Moi scrive:

    https://en.wikipedia.org/wiki/JuveCaserta_Basket

    https://it.wikipedia.org/wiki/Sporting_Club_Juvecaserta

    … quindi, qualche Terrone Trapiantato 😉 in Nord Est l’ ha riciclata e ne ha fatto l’ Inno in tutta Italia … e in tutto il mondo.

  33. Moi scrive:

    Io devo ancora capire perché le Euro ZeKKe NON sono state schiacciate sotto i cingoli dei carri armati … coerentemente (!) proporzionalmente agli idranti sui Portuali di Trieste !

  34. Moi scrive:

    a Trieste il Sindaco interdice Piazza Unità d’ Italia … i Manifestanti, semplicemente cambian piazza.

  35. Moi scrive:

    L’Avvocato ipso facto delle ZeKKe 😉 …

    https://www.iltempo.it/attualita/2021/11/02/news/incredibile-nicola-lagioia-rave-clandestino-torino-scrittore-tira-in-ballo-matteo-salvini-sgomento-ad-agora-29285578/

    Incredibile Nicola Lagioia sul rave illegale di Torino, lo scrittore tira in ballo Salvini! Sgomento ad Agorà

    • Francesco scrive:

      hanno beccato Salvini a un rave???

      😀

      PS ha la faccia di uno che cerca i rave ma finisce sempre nel posto sbagliato, dove non c’è nessuno

  36. Moi scrive:

    @ ANDREA DI VITA

    https://www.blitzquotidiano.it/sport/la-francia-vieta-lingresso-ai-tifosi-laziali-per-la-partita-col-marsiglia-sono-violenti-e-fascisti-3428216/

    La Francia vieta l’ingresso ai tifosi laziali per la partita col Marsiglia:

    “Sono violenti e fascisti”

    di Redazione Blitz

  37. Francesco scrive:

    >>> “Quello che sembra sfuggire è l’instaurarsi di un regime sempre più autoritario, oggi per il green pass, domani per l’emergenza climatica, dopodomani per chissà cosa.”

    D’accordo al 100%.

    ora, e l’assicurazione auto obbligatoria? e l’obbligo di avere la patente? e la cintura di sicurezza? e le regole sull’alimentazione che farebbero impazzire un cuoco di solo due secoli fa? e le regole sulla circolazione? obbligo di camminare qui e non lì, con l’auto qui ma non là, e fermo al semaforo, e la domenica no per di là … se astraiamo dalle ragioni, viviamo in una prigione.

    e ci siamo sempre vissuti, prova tu a non fare la prova del passaggio all’età adulta in una tribù di selvaggi!

    • Peucezio scrive:

      Va bene, ma non è che possono crescere all’infinito.

      Se no ci vorrà il permesso pure per pisciare.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ peucezio

        “infinito”

        E perché?

        Crescono all’aumentare dell’affollamento, quindi della popolazione.

        E’ una conseguenza del fatto che la libertà di ciascuno finisce dove comincia la libertà degli altri.

        Più siamo, più stretti stiamo, minore lo spazio a disposizione dell’individuo.

        Se un miliardo e mezzo di cinesi adesso mangiano ciascuno un pollo al mese (nessuno si sognerebbe di augurar loro a tornare a morire di fame) ci saranno allevamenti di miliardi di polli. Il che vuole dire avere una pandemia dopo l’altra. Da qui vaccini, mascherine, lockdown ecc.

        Dove sta il totalitarismo?

        Ciao!

        Andrea Di Vita

  38. Miguel Martinez scrive:

    A me non è che interessi sostenere la posizione dei No Greenpass, ma trovo ingiusto che si muovano loro accuse esattamente contrarie alla realtà.

    I presunti “egoisti che rivendicano il diritto di fare come vogliono”, rifiutando di farsi una punturina gratuita e stamparsi un certificato, rinunciano ad andare al cinema, al ristorante, a viaggiare e spesso al posto di lavoro.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      La capricciosità è una forma di egoismo.

    • Francesco scrive:

      e perchè lo fanno? ahimè, anzi ahitè, è questo il busillis

      e voto la diagnosi di MT, per una volta

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “e perchè lo fanno?”

        Come la vedo io, provvisoriamente…

        Ci sono persone che si informano, tantissimo; e in mezzo al mare infinito di notizie confuse, su risposte confuse a un virus che muta incessantemente, tendono a selezionare quelle che confermano qualcosa che è importante per loro.

        I motivi possono essere molto diversi, e sto cercando anche di capire quali siano, perché conosco gente schierata da una parte e dall’altra in praticamente tutti i settori, da commesse a professori universitari di materie scientifiche, di ogni identità politica o religiosa immaginabile.

        Comunque, una volta che per motivi pre-razionali sei da una parte o dall’altra, tendi a pescare in quell’immenso mare solo le informazioni che confermano la tua posizione diciamo – per semplificare – “pro misure governative covid” o “anti misure governative covid”.

        E siccome peschi solo quelle che piacciono a te, ti sembra che gli altri non ne abbiano proprio, di ragioni.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Martinez

          “ragioni”

          La tua capacità di riconoscere una ragione nell’imbecillita’ è commovente e ti fa onore.

          Dico sul serio.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Francesco scrive:

            dai, la psicologia ci ha insegnato a non derubricare come semplice imbecillità ogni forma di scelta che ci pare irrazionale!

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              “imbecillità”

              Se faccio sesso non protetto dal preservativo con donne di facili costumi rischio la sifilide. Se non mi curo con una lunga e attenta terapia di antibiotici, alla lunga la sifilide colpisce il cervello e mi trasforma in un demente. Ed è solo colpa mia.

              Se faccio un ragionamento non protetto dal rasoio di Ockham con tesi non condivise da persone che hanno approfondito la questione rischio il complottismo. Se non mi curo con una lunga e attenta terapia di studi specialistici, alla lunga il complottismo colpisce il cervello e mi trasforma in un imbecille. Ed è solo colpa mia.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                questo è razionalismo.

                che è un peccato di ingenuità non perdonabile, dopo Freud.

                (anche prima ma te li abbuono, come si fa coi rapporti prematrimoniali)

                ciao!

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “razionalismo”

                No, è responsabilità verso se stessi e gli altri, responsabilità che in questo caso prende il nome di ‘onestà intellettuale’.

                Poi, mi stupisci: un ammiratore di Platone come te che se la prende col razionalismo…? 🙂

                Non ricordi il passo dove Platone scrive che l’anima razionale è l’auriga che tiene le reni dei cavalli che rappresentano gli istinti e le passioni?

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                infatti io non sono platonico, sono tomista

                ricordi cosa disse l’Aquinate alla morte della sorella?

        • roberto scrive:

          Miguel

          “ Ci sono persone che si informano, tantissimo;”

          Ma tu non vedi in questa cosa una forma di presunzione ottusa?
          Voglio dire, per laurearsi in medicina ci vogliono 6 anni di università più la specializzazione….e c’è chi “si informa moltissimo” come? Leggendo a caso publimed nella migliore delle ipotesi e gironzolando su google nell’ipotesi normale….

          Sono veramente molto stupito da questa cosa. Anche io ovviamente sono curioso e cerco di leggere un po’ tutto in giro, ma alla fine chiamo il mio dottore e seguo i suoi consigli.

          Continuo a pensare che l’unico tratto comune dei “no tutto” sia il culto della loro intelligenza (a me non la si fa, non sono una pecora come voi)

          • Miguel Martinez scrive:

            per roberto

            ““ Ci sono persone che si informano, tantissimo;”

            Ma tu non vedi in questa cosa una forma di presunzione ottusa?”

            Un po’ è vero: è proprio per questo che io evito di entrare nelle discussioni para-dotte su Covid e vaccini, che trovo sempre inconcludenti, con le due fazioni che si lanciano reciprocamente addosso tonnellate di dati e di pareri di “autorità”.

            Poi bisogna vedere cosa dice il tuo di dottore, anche lì vedo due schieramenti.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Martinez

              “tuo”

              La differenza è che quando c’è una discussione di un argomento fra persone non competenti ci si riduce sempre al tifo da stadio. I social sono pieni di esempi.

              Quando le persone che discutono sono competenti si può – anche magari dopo lunghe e accese discussioni – arrivare a una conclusione. Provvisoria finché si vuole, ma che si può scalzare solo dopo che nuove evidenze ripetibili e incompatibili con la conclusione raggiunta sono state presentate (in base al principio “extraordinary claims require extraordinary evidence”).

              Ecco come si è arrivati a scartare la fusione fredda e come si è arrivati ad accertare l’effetto serra.

              Una volta che il consenso della maggioranza degli specialisti è stato raggiunto, se ne può dubitare solo quando prove che sfatano tale consenso sono state presentate e pubblicate.

              Altrimenti si ricade nel complottismo, con cui si spiega tutto e il contrario di tutto e si vila quindi il rasoio di Ockham.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                >>> quando c’è una discussione di un argomento fra persone non competenti ci si riduce sempre al tifo da stadio

                quasi sempre, dopo tutto Troia la ha ritrovata un dilettante a cui il 99% dei professionisti aveva spiegato perchè non ce l’avrebbe mai fatta

                😀

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “Troia”

                E infatti Troia è una tale gigantesca eccezione che ha fatto epoca e ce la ricordiamo ancora adesso.

                Ma una rondine non fa primavera.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                credo che quello sia il caso noto ma che la storia della tecnologia sia strapiena di questi esempi

                😀

            • roberto scrive:

              Miguel

              “ Poi bisogna vedere cosa dice il tuo di dottore, anche lì vedo due schieramenti.”

              Certo, non perfettamente uguali però…

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                ““ Poi bisogna vedere cosa dice il tuo di dottore, anche lì vedo due schieramenti.”

                Certo, non perfettamente uguali però…”

                Meglio dire, vedo due schieramenti su mille questioni.

                Tipo, “le mascherine all’aperto servono a qualcosa, o fanno più male che bene? E che effetto hanno a lungo termine le microplastiche sui polmoni?”

                “il virus ha un suo ciclo per cui è molto virulento all’inizio e poi si modera a prescindere da cosa possiamo fare, oppure resta sempre ugualmente aggressivo?”

                “La vaccinazione favorisce o impedisce lo sviluppo di immunità spontanea?”

                “Perché d’estate calano drasticamente le infezioni?”

                “che fine ha fatto l’influenza?”

                Poi ci sono questioni che sono più etiche che tecniche: premesso che le controindicazioni per i bambini sono più alte dei rischi (non sto dicendo che siano alte in assoluto), è comunque nell’interesse generale vaccinarli?

                Ovviamente io non mi ci metto, ma sono discussioni che sento continuamente, con citazione di esperti di qua e di là.

        • roberto scrive:

          A me stupisce la sicumera dei tuttologi….gente che è capace di guardarti con gli occhi sgranati e dirti “ma come non li hai letti gli studi del prof McSarkazzo!?!” No non li ho letti, sono un mediocre giurista e tu pure…

          (Prima che tu dica “si vede che non ne hai mai conosciuti di questi ribelli”….è parola per parola uni scambio avuto con un collega, a parte il nome del professore)

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “(Prima che tu dica “si vede che non ne hai mai conosciuti di questi ribelli”….è parola per parola uni scambio avuto con un collega, a parte il nome del professore)”

            Non ti preoccupare, sono esperienze anche mie 🙂

            Per quello ho imparato a evitare discussioni nel merito.

            • Miguel Martinez scrive:

              per roberto

              “Non ti preoccupare, sono esperienze anche mie”

              preciso una cosa: so benissimo che il variegato mondo dei no-Grimpasse (con i loro precedenti no-locdaun) è pieno di gente con idee eccentriche.

              Lo trovo anche normale – in qualunque società, i conformisti sono poco eccentrici e si adeguano; escono fuori quindi le persone dal carattere più marcato.

              O perché sono molto convinte, o perché hanno esperienze di vita diverse dalla media, o perché sono polemisti insopportabili, o perché sono completamente matte.

              • Miguel Martinez scrive:

                “il variegato mondo dei no-Grimpasse (con i loro precedenti no-locdaun) è pieno di gente con idee eccentriche.”

                Mentre il molto-più-uniforme mondo pro-Passe, accanto a una gran massa di brava gente che si fa tranquillamente i fatti suoi, conta su un alto numero di pìsseri delatori, di ditini imparatori, di gente che invoca la galera, di complottisti che cercano maniacalmente di diffamare per associazione e di gente che Noi Siamo la Scienza e Voi Siete Imbecilli.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                In questo caso, però, la stronzaggine egoista dei sì-pass fa il bene generale, mentre la stronzaggine egoista dei no-pass fa il male generale. Capita.

  39. Miguel Martinez scrive:

    Dimenticavo tra l’immane mole di teorie complottiste che giravano negli anni 70/80, anche quella delle BR al soldo della CIA 🙂

    Il rapimento Moro, poi, ha prodotto più scie chimiche di QAnon…

    • Francesco scrive:

      Beh, quella ha alcune pezze di appoggio “ragionevoli”, tra cui l’amore di Moro per il PCI e per l’idea di un governo “dei partiti popolari” che avrebbe dovuto superare i limiti dello Stato borghese e liberale.

      E il panico assoluto e ignorante della CIA quando si parlava (o si parla) di comunisti al governo.

      Mentre alla demolizione della tesi della strategia della tensione manca un tassello: il PCI negli anni ’70 era un partito Legge & Ordine, durissimo contro le frange alla sua sinistra.

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