Il Grande Reset (2)

Alla prima puntata

The Great Reset è una frase geniale, potentissima.

Perché con il 2020, ci rendiamo tutti conto che stiamo vivendo un’accelerazione paurosa dei tempi, sospesi apocalitticamente tra collasso ambientale, esplosione della popolazione, ciberintrusione nel più intimo dei nostri corpi. [1]

The Great Reset è lo slogan lanciato nel 2020 dal Forum Economico Mondiale (WEF), un’organizzazione con 700 dipendenti a tempo pieno e finanziata dalle aziende più ricche del pianeta, dedicata a organizzare la principale occasione mondiale in cui i politici che contano possono vendere appalti agli imprenditori che contano, con un contorno di intellettuali.

Gli intellettuali in questione sono spesso venditori di fuffa, ma sono anche i tecnici del dominio, come li chiamava il saggio Roberto Giammanco: persone molto sveglie, che indicano ai potenti le strategie vincenti, e allo stesso tempo cantano le lodi dei potenti alla plebe.

Insieme, miliardari, politici e clerisy [2] formano i Global Policymaker.

Oggi nessuno è in grado di decidere le sorti del pianeta, ma solo loro cavalcano la tigre impazzita della grande trasformazione, senza finirne divorati.

In questo contesto, il presidente del WEF, Klaus Schwab, ha scritto tre libretti: The Fourth Industrial Revolution (2016), Shaping the Fourth Industrial Revolution (2018) e appunto, The Great Reset (2020).

In questi tre testi, il cui contenuto è presumibilmente condiviso dai global policymaker che lui riunisce, ci racconta la svolta planetaria che stiamo vivendo.

Confesso che provo un po’ di sollievo a sentire qualcuno che parla di questioni serie, invece di limitarsi a fare retorica su storie di decenni fa.

Schwab racconta cose abbastanza note, ma si esalta anche visibilmente: scrive un’apologia da “ottimista pragmatico“, come si autodefinisce, per il mondo che i policymaker stanno creando per noi.

Spesso si esalta così tanto da prevedere come imminenti cose che invece richiederanno qualche anno.

Ad esempio, citando un documento del suo WEF del 2015, Schwab prevede per il 2025 (in ordine decrescente di probabilità, con tanto di percentuali precise):

10% delle persone che indossano abiti collegati a internet 91,2
90% delle persone che hanno uno stoccaggio illimitato e gratuito (supportato dalla pubblicità) 91,0
1 trilione di sensori collegati a Internet 89,2
Il primo farmacista robotico negli Stati Uniti 86,5
10% di occhiali da lettura connessi a internet 85,5
80% delle persone con presenza digitale su internet 84,4
La prima auto stampata in 3D in produzione 84,1
Il primo governo a sostituire il suo censimento con fonti di Big Data 82,9
Il primo cellulare impiantabile disponibile in commercio 81,7
Il 5% dei prodotti di consumo stampati in 3D 81,1
Il 90% della popolazione utilizza gli smartphone 80,7
90% della popolazione con accesso regolare a Internet 78,8
Auto senza conducente pari al 10% di tutte le auto sulle strade degli Stati Uniti 78,2
Il primo trapianto di un fegato stampato in 3D 76,4
30% delle verifiche aziendali effettuate da Al 75,4
Tassa riscossa per la prima volta da un governo attraverso una blockchain 73,1
Oltre il 50% del traffico internet verso le case per elettrodomestici e dispositivi 69,9
Globalmente più viaggi/viaggi attraverso il car sharing che in auto private 67,2
La prima città con più di 50.000 persone e senza semafori 63,7
10% del prodotto interno lordo globale immagazzinato su tecnologia blockchain 57,9
La prima macchina di Intelligenza Artificiale in un consiglio di amministrazione aziendale 80%

Siamo già nel 2021, ma prima di tirare un sospiro di sollievo, rendiamoci conto che Schwab ha ragione: la direzione è quella, verso l’Internet of Bio-Nanothings.

Il brano di cui sopra, l’ho tradotto con DeepL: avrà ancora qualche difettuccio, ma il sorpasso del virtuale sul vivente (in questo caso il sorpassato, annientato, è Miguel Martinez, traduttore), se non avverrà nel 2025 come spera Schwab, ci sarà poco dopo.

Colombo ha reso disponibile al futuro capitalismo l’America;

Rockefeller al capitalismo vero il petrolio;

la quarta rivoluzione industriale ha reso disponibile al Capitalismo Inclusivo [3] il corpo umano, finora esplorato in maniera assai rozza solo da schiavisti, magnaccia e venditori di uteri-in-affitto.

L’amica Daniela Danna aveva già spiegato la faccenda, parlando di modo di produzione informatica.

Questa è la premessa del Grande Reset, scritta prima che facessimo tutti la conoscenza del Coronavirus.

Ma già ci siamo dilungati troppo….

Nota:

[1] Nel lontano 2013, il vicepresidente degli Stati Uniti si fece disabilitare le connessioni del suo pacemaker, per paura che degli hacker gli ciberspegnessero il cuore.

[2] Il poeta romantico inglese Coleridge inventò il termine clerisy, un calco sul tedesco Klerisei, per indicare la casta che in tempi meno religiosi svolge lo stesso ruolo sociale dei preti di una volta.

[3] “Capitalismo inclusivo“, purtroppo, non l’abbiamo inventato noi. Ci ritorneremo, spero.

Questa voce è stata pubblicata in ambiente, ciberdominio, Nanomondo, riflessioni sul dominio e contrassegnata con , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

31 risposte a Il Grande Reset (2)

  1. Moi scrive:

    … E il microchip identificativo ?

    Per chi detiene il Potere è stupido farlo per dei nimaléin 😉 da compagnia MA NON per la gente assoggettata !

    • firmato winston diaz scrive:

      Non formalizzatevi sul chip, in Cina e’ gia’ da tempo che hanno efficientemente risolto il problema col sistema piu’ antico del mondo: il riconoscimento facciale.
      Con la faccia gia’ si paga al bar e al supermercato.
      La faccia uno se la porta sempre dietro, e a differenza della carta d’identita’ e del chip non scade e non serve rinnovarla applicandovi l’imposta di bollo. Non occorre neppure tatuarla sul polso come numerino.
      Hai la sciarpa o la mascherina? Allora hai qualcosa da nascondere, sei sospetto, vai controllato.
      Evidentemente il nocciuolo del problema che angustia alcuni di noi si situa altrove.
      https://www.linkiesta.it/2020/03/cina-tecnologia-riconoscimento-facciale/

  2. Z. scrive:

    Io volevo braccia e gambe cibernetiche, amplificatori neurali di riflessi e bioware.

    E invece niente.

    Non me l’avevano raccontato così il 2020…

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Più che altro purtroppo temo che gli organi “stampati” siano ancora lontani. Anzi, credo che non li avremo mai, visto che le cellule mica le “stampi”.

      • Miguel Martinez scrive:

        per MT

        “Più che altro purtroppo temo che gli organi “stampati” siano ancora lontani.”

        Infatti, lo dicevo che DeepL non ha ancora totalmente superato Miguel Martinez.

        Sii generoso e concedile altri otto mesi.

        • Moi scrive:

          L’ urea fu il primo composto organico a essere sintetizzato artificialmente , nel 1828, da Friedrich Wöhler …

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Che c’entrano i composti organici con gli organi del corpo? Più o meno quanto il fegato (organo del corpo umano) con il CdA (organo societario).

  3. Moi scrive:

    … Vorresti diventare come Stiv Ostin 😉 con la mutua ?!

  4. Moi scrive:

    @ MIGUEL / TUTTI/E/*

    Vi ricordate la tristefaccenda dell’ Imprenditrice Etiope (dico : Donna Migrante divenuta Creatrice di Lavoro … un Liberal va in sollucchero !) barbaramente uccisa a martellate … da un dipendente uomo cistero maschio Ghanese ?

    Oltre alla tragedia, la beffa della straordinaria capacità Italica di parlare di sé stessi mediante (!) gli Altri !

    https://www.ilgiornale.it/news/cronache/capodanno-dei-radical-chic-cos-sinventano-omicidi-razzisti-1913548.html

    avventatamente, la Sx “Bene” prima ne dà la colpa a Salvini … poi salta fuori ch’ è nero (anzi : ancora più nero !) anche l’ efferato assassino !

    … e ora ?!

    Bruciata così, con una simile figuraccia di palta, la carta “Razzismo” … toccherà ripegare sulla “Carta Sessismo” !?

    • Moi scrive:

      … segnatamente, è stata Mimma Dardano, capogruppo della lista Nardella al Comune di Firenze, a “pestare la bovazza” … per dirla metaforicamente restando sempre a tema bucolico.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “Vi ricordate la tristefaccenda dell’ Imprenditrice Etiope (dico : Donna Migrante divenuta Creatrice di Lavoro … un Liberal va in sollucchero !) barbaramente uccisa a martellate … da un dipendente uomo cistero maschio Ghanese ?”

      Sono riflessi identitari istintivi. Anche a destra, immagino che se una ragazza viene violentata di notte in un parco, il primo sospetto sarà “una risorsa della Boldrini”; e se non lo è, la notizia finirà per essere dimenticata proprio come sarà dimenticata la Agitu.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Ma lì pare che non avesse pagato lo stipendio al tipo (dice lui). Il fatto che questo non abbia triggerato nessuno è l’ennesima non richiesta e superflua dimostrazione che nessuno ci pensa più ai temi sociali.

        https://www.fanpage.it/attualita/agitu-massacrata-per-uno-stipendio-non-versato-volevo-quei-soldi-ma-lei-era-sfuggente/

        • Miguel Martinez scrive:

          Per MT

          “Ma lì pare che non avesse pagato lo stipendio al tipo (dice lui). Il fatto che questo non abbia triggerato nessuno è l’ennesima non richiesta e superflua dimostrazione che nessuno ci pensa più ai temi sociali.”

          E’ una bella riflessione trasversale, in effetti nessuno ne parla.

          Senza togliere nulla alla tua riflessione, se io avessi ammazzato a martellato e violentato tutte le persone che si sono “dimenticate” di pagarmi, a quest’ora sarei uno dei più famosi serial killer d’Italia.

          Ricordo sempre con una certa commozione una signora che aveva un’agenzia di traduzioni, che mi mandò a fare un interpretariato per una settimana in una fabbrica di Firenze, nell’ambito di un fuffaldino progetto europeo. I proprietari della fabbrica fregarono tutti sistematicamente, lasciando gli operai per mesi in cassa integrazione e poi senza stipendio, intascandosi soldi da mille parti, e poi sono scomparsi nei Caraibi.

          La mia datrice di lavoro, un’anziana signora francese, si è trovata con debiti da tutte le parti.

          Io le ho detto che le avrei perdonato il debito, ma alla fine ha pagato me e gli altri traduttori e insegnanti, vendendo la sua ditta.

          • Z. scrive:

            In che senso vendendo la sua ditta?

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Zeta

              “In che senso vendendo la sua ditta?”

              Aveva un’agenzia di traduzioni, l’ha venduta, assieme alla lista di clienti e di traduttori, a un’altra signora.

              Ottima persona anche l’acquirente, devo dire che io con le donne (sono quasi tutte donne!) che hanno agenzie di traduzioni, mi sono trovato quasi sempre molto bene. Sottopagato quanto vuoi, ma anche loro non è che siano diventate miliardarie cercando di estrarre soldi dai clienti…

            • Z. scrive:

              “Sono quasi tutte donne”, tra parentesi, sa molto di escusazzio non petita. Non lo diremo alla prof, comunque. Manterremo un rigoroso riserbo 🙂

  5. Moi scrive:

    La Meloni NON è una sprovveduta … quindi imagino saprà ch’è praticamente un sondaggio !

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/01/03/governo-meloni-raccoglie-firme-per-la-mozione-di-sfiducia-senza-lega-e-forza-italia/6054237/

    … Però invitare il Popolo Italiano a “Sfiduciare Conte On Line” fa senz’altro più presa. Inoltre a Luglio scatta il Semestre Bianco di Mattarella.

    https://www.editorialedomani.it/idee/commenti/perch-il-semestre-bianco-non-mai-stato-cos-importante-y5n5gavx

    • Moi scrive:

      Renzi per me .NON mira a nuove elezioni … Italia Viva “gnaa fa” 😉 , vuol “tener per lo scroto” 😉 Conte ! Ripeto che secondo me cambiare Presidente del Consiglio acuirebbe enormemente la disaffezione de’ cittadini alla partecipazione democratica ! … Ma FORSE Qualcuno vuol precisamente ciò ! … Boh !

  6. Z. scrive:

    Il Ministro del Lavoro confida nel presidente Parisi.

    https://www.repubblica.it/economia/2021/01/03/news/catalfo_continuera_lo_stop_ai_licenziamenti_per_le_aziende_in_crisi_-281008490/?ref=RHTP-BH-I279994553-P5-S1-T1

    Per farvi un’idea sul dott. Parisi, e sulle controversie di cui è stato oggetto durante l’anno passato, potete cercare: Parisi Anpal scandalo.

    Però credo abbia i suoi meriti. Ad esempio, i navighétors durante il lockdown primaverile – quindi anche prima dell’attivazione del lavoro agile emergenziale – percepivano SIA lo stipendio SIA il contributo a fondo perduto di 600 euro mensili. Non male per una categoria nata per erogare un servizio che, ad oggi, non è ancora stato erogato (e non per colpa dei navighétors stessi, comunque).

    Più in generale, com’è possibile che dei lavoratori parasubordinati con un contratto in essere percepissero dei contributi per il lavoro autonomo?

  7. roberto scrive:

    OT

    questa vi piacerà…”amen ad awomen” come preghiera inclusive
    🙂

    https://www.youtube.com/watch?v=XkvYwh6Vcvg

    • Miguel Martinez scrive:

      Per roberto

      “questa vi piacerà…”amen ad awomen” come preghiera inclusive”

      L’imputato è condannato a quattro anni di studi forzati di filologia semitica.

      • Moi scrive:

        … Peggio ancora di “History” che secondo certo Femminismo sarebbe crasi di “His Story” , ch’è tutto dire ! 😉

    • PinoMamet scrive:

      😀 😀

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Meglio womxn, che serve a liberare le donne dalla tirannia patriarcale del maschile, infiltrarsi persino nel dizionario!

      • Moi scrive:

        Be’ , c’è anche “womyn” … ma in efetti è in disuso femministico : forse quella Y richiama il Cromosoma PatriarKale ! 😉

        • Moi scrive:

          Mi sembra che ormai “Womyn” ormai sia “Old School” … da TERFs , praticamente !

          “Old” come “mind set”, ovviamente ; ad esempio :

          JK Rowling, che voleva far la Paracula senza esserlo 😉 , è del 1965 … Judith Butler, indiscussa Gran Sacerdotessa de’ SJWs, è del 1956 !

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Moi

            Ma pensa a due secoli di femministe, a farsi un mazzo così, a torto o a ragione, per qualcosa che riguarda comunque la metà del genere umano, che si trovano improvvisamente messe in un angolino, con rischio di venire silenziate una volta per tutte, da un microscopico fenomeno umano, che è sostanzialmente quello buffo dei maschietti eterosessuali che corrono dietro alle gonne, mettendosi le gonne anche loro.

            Come dicevo, ho appena visto il Giudizio universale di De Sica, 1961, dove si vede l’ambasciatore maschio con i baffoni che seduce una donna vestendosi con assurdi panni femminili. Ecco, l’Ambasciatore ha appena sconfitto due secoli di femministe.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “con rischio di venire silenziate una volta per tutte”

              Ma no: hanno solo perso il monopolio del vittimismo. Credo che faccia sempre bene perderlo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *