Stili (e altro) a confronto

Questo disegno è uno dei pochi autentici Nora De J in circolazione:

de-jongSi noti la forza espressiva con cui l’artista sembra concentrare l’energia del cosmo attorno a un punto focale, denso di vita, che però è ferito da potenti strisce parallele, a rimarcare come la danza/musica circolare dell’universo venga sempre tragicamente interrotta dalla linea eraclitianamente irreversibile del tempo.

Eppure, ai confini stessi dell’Universo (a smentire l’etimologia, uni-verso), la linea – il tratto volontario dell’artista – si ripiega indietro, nella rinnovata/rinnovante speranza che è la vita stessa.

Il nicciano Eterno Ritorno ai tempi della poetica del Big Bang si trasforma così in multi-verso, dove il miracolo della ri/nascita è creazione dell’artista stesso. Palingenesis is Possible!

Il tutto espresso con l’intensità del colore-non-colore, il Nero. Quasi a sottolineare, con sottile ironia, come nessun multi-verso possa pretendere di essere di-verso.

Qui  vediamo l’artista Nora De J con la sua famiglia:

noraInutile precisare che l’artista, ovviamente, è la persona al centro della foto.

Questa è invece un’opera di Cy Twombly:

cy-twombly-untitled-new-york-cityLa spazialità di Twombly apparirà sicuramente meno focalizzata e sicura che in Nora De J; e si percepisce ancora una certa immaturità nella mancanza di una centralità tutta da scoprire. Americanamente, potremmo dirgli, Go West, young man!

Infatti, non si può negare in lui un giovanile protendere verso, in cui l’ignoto ritorna come ritmico Ghirì/Gorò baudrillardianamente parlando, con assonanze jazzistiche, ma mai fine a se stesso. Segno su uno sfondo che sa farsi segno anch’esso, in un gioco di specchi delicato e promettente. Non possiamo, insomma, precludere un avvenire anche per lui.

Tra Nora De J e Twombly, il critico accorto sa cogliere però anche altre differenze.

La prima riguarda l’aspetto fisico. Qui vediamo Twombly  alcuni anni fa, le bretelle in avanti e le spalle rivolte a sfidare le proprie opere:

06Twombly_cnd-jumboLa seconda differenza è finanziaria.

Non siamo al corrente della quotazione attuale per un Nora De J.

Il Twombly che vi abbiamo mostrato, invece, è stato venduto a un’asta di Sotheby’s per 70,5 milioni di dollari.

Ah, siccome Twombly è morto, non sappiamo a chi siano andati i soldi. Però finché era vivo, Jonathan Jones, infallibile critico d’arte per The Guardian, ci assicura che Twombly era “the greatest artist alive“.

Alla faccia di Pierre Soulages e di Ai Wei Wei, che è solo the most important artist alive“.

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35 risposte a Stili (e altro) a confronto

  1. mirkhond scrive:

    Sono anni che mi chiedo perché una crosta venga valutata come un’opera d’arte e pure a suon di milioni.
    Effettivamente dov’è la differenza con lo scarabocchio di un bambino?

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Mirkhond

      “Sono anni che mi chiedo perché una crosta venga valutata come un’opera d’arte e pure a suon di milioni.”

      Domanda interessante.

      Partiamo dal presupposto che uno che ha 70 milioni da spendere, con ogni probabilità non è un cretino.

      Quindi, ragionamoci a partire da lì…

      • roberto scrive:

        “Partiamo dal presupposto che uno che ha 70 milioni da spendere, con ogni probabilità non è un cretino.”

        l’ipotesi di partenza meno convincente della storia
        🙂

        • Francesco scrive:

          sono tendenzialmente propenso a concordare con il dottore eccellenza eminenza Robelux

          neppure noi economisti ci spingiamo sino a dire che avere un sacco di soldi – neppure farli – sia sinonimo di intelligenza

          per il Duca: temo ci tocchi vedere alla voce “decadenza delle civilità” di una buona enciclopedia

          ciao

      • PinoMamet scrive:

        “Partiamo dal presupposto che uno che ha 70 milioni da spendere, con ogni probabilità non è un cretino.”

        Beh, come ricorda Roberto, essere ricchi non significa essere intelligenti.

        Però è vero che raramente è il singolo riccone a decidere di spendere simili cifre: finché si tratta di un milione ok, di dieci passi pure, 70 forse sono un po’ troppi e c’è dietro un’operazione finanziaria;
        e forse il succo è tutto lì.

        Non si tratta di arte da guardare: si tratta di “arte” da vendere e comprare, vendere e comprare…
        il contenuto, il valore intrinseco, è secondario o ininfluente.

        Il vero “trick”, come dicono gli skater, il vero busillis da decifare, è come si fa a passare dall’anagrafe dei produttori di scarabocchi a quella degli “artisti più grandi del mondo”.

        Quello ancora non l’ho capito.

        Una volta risolto questo punto, uno ha svoltato.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Pino Mamet

          “Quello ancora non l’ho capito.”

          E più stai a commentare su questo blog o frequentare gente come noi, più è probabile che non lo capirai mai.

          • Francesco scrive:

            sospetto che sia uno dei motivi per cui amo questo blog

            😀

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              Ammetto di non riuscire neanche a guardare un Pollock senza essere preso da un irrefrenabile empito di passione per il napalm.

              Col quale inizierei con l’innescare la combustione di gran parte di questa roba (no, non ce la faccio a chiamarla ‘arte’) con sopra legati a mo’ di insaccati autori, mercanti e critici.

              Entartete Kunst!

              Ciao!

              Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              non mi curo di loro

              ma passo e vado a vedermi qualche cosa di buono, che so Giotto

  2. Twombly è morto, e quindi è fuori della nostra portata.
    Per Nora de J, INVECE, suggerisco una passatina della manina allo schiaccianoci e poi via a letto senza vedere i puffi in televisione.
    Così impara a rubare la penna al babbo.

  3. Grog scrive:

    Miguel mi hai censurato?!
    Cattivo
    Cattivo
    Cattivo
    Cattivo
    Grog! Grog! Grog!

    • Miguel Martinez scrive:

      per Grog

      “Miguel mi hai censurato?!”

      sì, la bambina in questione non se lo merita.

      • Grog scrive:

        In effetti avevo spezzato una lancia a favore di Nora De J dicendo che disegna meglio del ciccione anglosassone defunto, poi me l’ero presa (per scherzo) con l’ottimo “Io non sto con Oriana” perchè proponeva di schiacciare (immagino per scherzo) la manina della giovane artista con uno schiaccianoci definendolo BRUTO.
        Infine per non essere eccessivamente buono (orrore) proponevo di SCULACCIARE LA PUPA cosa che ovviamente non avrei mai fatto perchè non ho mai alzato le mani su un bimbo in particolare ed in generale le ho alzate pochissime volte.
        MIGUEL FORMULO UN’ACCUSA GRAVISSIMA NEI TUOI CONFRONTI.
        Sarai mica PIDDINO?!
        Se sei PIDDINO e MESSICANO IPSO TEMPORE NON HAI ALTERNATIVE
        NON TI RESTA CHE UN ONOREVOLE SUICIDIO
        (possibilmente fatto alla giapponese con un “seppuku”)
        O IN VIA ALTERNATIVA
        essere costretto a leggere tutte le presentazioni di tutte le gallerie d’arte e tutti gli articoli dei critici d’arte PER TUTTA LA VITA
        ONORE AI LIVORNESI CHE HANNO SPUTTANATO I CRITICI D’ARTE
        Grog! Grog! Grog!

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Grog

          “NON TI RESTA CHE UN ONOREVOLE SUICIDIO”

          Ti ringrazio del gentile invito, che indica anche un apprezzabile rispetto per il mio onore.

          Al momento però sono alle prese con una traduzione di architettura, e sarebbe davvero poco corretto verso i miei committenti suicidarmi prima di consegnare il testo.

          In caso, potresti ricordarmelo dopo?

          Grazie di nuovo.

  4. Roberto scrive:

    Uno dei post più divertenti che tu abbia mai scritto 😀

    • Miguel Martinez scrive:

      Per roberto

      “Uno dei post più divertenti che tu abbia mai scritto :-D”

      Merci!

      Credo che come critico d’arte, me la potrei cavare.

      • Grog scrive:

        Non te la caveresti come critico d’arte Miguel
        SEI TROPPO ONESTO
        In compenso dovrebbero darti la
        CITTADINANZA LIVORNESE ONORARIA
        hai dimostrato di essere almeno al livello
        di quei TERRIBILI BURLONI DEI FALSI MODI’
        Grog! Grog! Grog!

  5. marxista (nel senso di groucho) scrive:

    Beh se ti occupi dell'”arte” contemporanea hai appena scoperchiato il vaso di Pandora. Già il Manzoni (Piero) un secolo fa dimostrò che purché d’artista il mercato poteva considerare arte anche la merda.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per marxista

      “Già il Manzoni (Piero) un secolo fa dimostrò che purché d’artista il mercato poteva considerare arte anche la merda.”

      La cosa interessante è che il Manzoni (Piero) fu subito accolto: il mercato in questo senso assorbe ogni critica e te la rivende. Infatti, ci sarebbe un ampio capitolo su tutti i “dissacratori” che hanno avuto successo.

      Leggi attentamente ciò che scrive un adoratore di Twombley:

      https://robedachiodi.wordpress.com/2009/05/13/twombly-pittore-al-bacio/

      “Il paradigma di Twombly sta nell’episodio accaduto ad Avignone nell’estate del 2007: Sam Rindy, una visitatrice dell’esposizione della Collection Lambert, si è fiondata su una grande tela dell’artista americaano e l’ha baciata lasciando il segno vistoso del rossetto rosso. L’opera del 1977, secondo i tecnici, sarà difficile da restaurare e si porterà quindi sempre il segno di quel bacio. E la cosa ci sta. Si bacia Twombly, perché Twombly nella sua apparente impalpabilità ed enigmaticità è anche un pittore molto carnale”

      Ecco, questo adoratore di Twombley omette di raccontare come andò a finire (voci Wiki su Twombley):

      “Il 19 luglio 2007 la polizia arrestò un’artista di origine cambogiana, Rindy Sam, per aver baciato uno dei pannelli di un trittico di Twombly, Phaedrus in mostra al Museo di arte contemporanea di Avignone.

      Il pannello è una tela completamente bianca, ora macchiata dal rossetto di Sam[3]. Condotta dinanzi al tribunale di Avignone, per “volontario danneggiamento di un’opera d’arte”, Sam difese il proprio gesto dicendo: «Tutto ciò che ho fatto è un bacio. È un gesto d’amore, quando l’ho abbracciato, non ho riflettuto, pensavo che l’artista avrebbe capito… Questo gesto è stato un atto artistico provocato dal potere dell’arte». L’accusa lo definì «una specie di cannibalismo, o parassitismo», e pur ammettendo come fosse «palesemente non cosciente di ciò che aveva fatto», chiese che fosse condannata a pagare un’ammenda di 4.500 euro e 100 ore di affidamento ai servizi sociali. L’opera, il cui valore è stimato in due milioni di euro, è stata in mostra al Museum of Contemporary Art di Avignone. Nel novembre 2007, la Sam venne condannata ad un risarcimento di 1000 euro a favore del proprietario dell’opera, Yvon Lambert, di 500 euro per la galleria di Avignone in cui era esposta e di 1 euro simbolico verso l’autore.”

      Vabbene dissacrare, sputare, fare merda, ma I SOLDI SON SOLDI.

      Scherza coi santi, ma lascia in pace GLI SGHEI.

      Stupendo il tono da moralisti della galleria che ospitava l’opera baciata. In un comunicato in pieno stile République, hanno predicato:

      http://elisabeth.blog.lemonde.fr/2007/11/07/rindy-sam-accepte-la-sentence/

      “« la notoriété gagnée par la vandale au détriment de Cy Twombly, et l’élan de sympathie médiatique qu’elle a suscité en surfant sur une vague fort désagréable: celle du mépris de l’art contemporain »”

  6. marxista (nel senso di groucho) scrive:

    ovviamente manzoni è più recente di un secolo, la mia forma mentis me lo fa sempre considerare come contemporaneo di duchamp.

  7. Z. scrive:

    L’ormai famoso PM di Catania – quello che ipotizza che qualcuno (non si sa chi) potrebbe aver parlato con qualcun altro (non si sa chi) per fare non si sa cosa – ha partorito un’altra idea geniale.

    Questa volta ha trovato il modo per arrestare tutti gli scafisti: basta trasformare le ONG in assistenti embedded delle motovedette di polizia et voilà, gli scafisti son debellati e l’immigrazione cessa di colpo.

    Bisognerebbe chiedergli cosa pensa del problema obiettivamente più grave dei nostri giorni, quello ambientale.

  8. Moi scrive:

    poiché qualcuno ha evocato wikipedia (alludendo a una dubbia attendibilità) , sulla (fosse cartacea)”civetta” (o come cazzo si chiama, facciamo “owlet”) leggesi :

    «La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza» (Lev Tolstoj*) Wikipedia libera in Turchia!

    Il 29 aprile le autorità turche hanno bloccato l’accesso a tutte le versioni linguistiche di Wikipedia, ledendo il diritto di milioni di persone di accedere a informazioni storiche, culturali e scientifiche neutrali e munite di fonti verificabili.

    La comunità di lingua italiana esprime la sua solidarietà alla popolazione turca e chiede il ripristino del libero accesso all’enciclopedia.

    Firma l’appello dei Wikipediani e diffondi la notizia in Rete.

    [cit.]

    ——————-

    * Povero illuso ! … Giancarlo Pajetta era una Linea Ferroviaria Transiberiana 😉 più avanti ! 😉

  9. Zhong scrive:

    C’e’ da dire che un artista moderno non puo’ essere giudicato guardando una sola opera. Di solito c’e’ una ricerca estetica che guardando tante opere insieme si nota, poi puo’ piacere o meno.. L’ultimo piano del museo del 900 con le opere di Fontana e’ uno dei miei luoghi preferiti di Milano. Poi ovviamente c’e’ anche chi e’ piu’ fortunato e chi meno, e chi era al posto giusto nel momento giusto, etc.. ma questo in tutti i campi, purtroppo. E’ piu’ che legittimo che WeiWei stia sulle palle, ma anche che uno trovi bello un quadro di Fontana. Io da parte mia proprio non sopporto Magritte..

  10. Moi scrive:

    @ ZHONG

    Mah … una volta ho udito un Perdigiorno 😉 da DAMS dire che l’importante è “farsi il nome”, poi chiuque può fare qualsiasi cosa. Ma appunto, se prima non “ti fai il nome” non c’è pezza.

    Quindi la vera domanda è “come ci si fa il nome ?” …

    • Zhong scrive:

      “farsi il nome”

      Si’, ma come dicevo, questo non e’ che e’ vero solo nel mondo degli artisti. Poi se uno e’ artista almeno un bel paesaggio lo deve saper fare, credo.

  11. Grog scrive:

    Diventerò
    FAMOSO ALTRO CHE WEI WEI O MICHELANGELO
    Presenterò delle tele disegnate con
    SANGUE DI PIDDINO
    Grog! Grog! Grog!

  12. Grog scrive:

    Diventerò RICCHISSIMO
    HO INVENTATO IL “PIDDIDETECTOR”
    NESSUNA BANCA POTRA’ FARNE A MENO
    Grog! Grog! Grog!

  13. Pietro scrive:

    Sono entrato un attimo per salutare ed ho trovato il solito post di Miguel estremamente interessante, il solito commento molto intelligente di Mirkhond e la solita risposta acutissima di Roberto. Mi sono rimesso in pace col mondo! 😀

  14. Grog scrive:

    IL “PIDDIDETECTOR” E’ UN’INVENZIONE EPOCALE:
    – può essere collocato in tutti i varchi di accesso ad enti pubblici e banche ed attivare una sirena di allarme “UAOHHH PIDDILADROMERDA! UAOHHH PIDDILADROMERDA! “;
    – può essere collegato con una mitragliatrice tipo “vulcan” calibro 20 per sterminare i piddini a tiro;
    – può essere collegato al “calciatore automatico modello zio paperone” che mette in orbita geo stazionaria il piddino;
    – può essere collegato ad uno sganciatore di merda di elefante da immettere nel ventilarore nella sala dove i piddini si riuniscono (se poi sono nazarenati con quelli di forza italia ancora meglio)
    Grog! Grog! Grog!

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