L’Alloro e la Discarica

Al Ponte alla Carraia, c’è una gelateria dove fanno un gelato molto buono.

Per questo, ci troverai sempre davanti una lunga fila, composta per la maggior parte da turisti.

Ogni cono che prendi, ti danno – senza che tu lo chieda – anche una paletta di plastica, che quasi nessuno usa.

Le persone perbene buttano la paletta in un sacchetto indifferenziato.

Le persone permale invece, che pare siano parecchie, buttano la paletta nell’Arno o per terra: se volete scoprire dov’è il miglior gelato di Firenze, basta seguire la pista delle palette.

Non vi preoccupate, prima o poi le raccolgono (quelle non finite in Arno), e vanno tutte alla Discarica, da cui ritorneranno tra qualche giorno come sottilissime polverine che si insedieranno nei polmoni tuoi e miei.

Questa è la mia paletta di oggi, almeno è servita per fare una foto:

paletta
Come le palette, anche noi siamo andati oggi alla Discarica.

Ora, la chiave dei tempi che stiamo vivendo si trova nel fatto che quel luogo non è solo Discarica.

E’ anche Motore, il luogo dove si produce tutto quel che a Firenze si produce.

Una straordinaria conferma della tesi dell’amico Jacopo Simonetta, che abbiamo ripreso qui: abbiamo esaurito tutti i posti dove scaricare la robaccia che produciamo, e quindi la buttiamo ormai direttamente dentro il motore stesso.

Il Motore/Discarica di Firenze lo trovo francamente affascinante.

Labirinto insondabile, dove solo pochi indigeni sanno orientarsi.

Casermoni di cemento che sembrano l’incubo dell’architettura carceraria, laghi sconosciuti dove aironi e cavalieri d’Italia litigano, fiumi che scorrono tra canneti, capannoni con scritte solo in cinese, piante che crescono rigogliose e divorano i radi marciapiedi, centinaia di migliaia di automobili che corrono e corrono e corrono, aerei giganteschi che volano a venti metri sopra la tua testa e ti assordano.

Il tutto sotto raffiche di pioggia, con le nuvole che si intrecciano: uno strato va per un verso, un altro strato va per un altro verso.

Noi ci andiamo per piantare un alloro, cresciuto spontaneamente nel nostro giardino nella parte rubata dagli speculatori, sulle terre dove hanno deciso di fare l’aeroporto intercontinentale e l’inceneritore.

alloroDue oltrarnini piantano l’alloro

C’è subito una cascina.

In una notte, perché avevano paura che se ne impadronissero le Mamme No Inceneritore, l’hanno trasformata in una fortezza, con un muro di cemento, reti e filo spinato e un cartello con il più sacro comandamento dell’Occidente:

PROPRIETA’ PRIVATA NON OLTREPASSARE I TRASGRESSORI SARANNO DENUNCIATI PER VIOLAZIONE DI DOMICILIO AI SENSI DELL’ART. 614 DEL C.P.

cascinaStiamo in alto. Lombrichi giganti, farfalle, cardi in fiore, poi guardi meglio e vedi emergere rottami di elettrodomestici e strane reti di metallo.

E’ tutto fatto di scarichi e rifiuti delle ferrovie.

A destra, dove ci sono i laghi e i fiumi e volano le garzette, sarà tutto spianato e diventerà la pista di un aeroporto smisurato.

A sinistra, ci indicano dove piazzeranno l’inceneritore per le palettine della gelateria.

E poi mentre grandina, un coro:

Piove piove piove
può anche nevihare
l’inceneritore un vi si fa fare!

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448 risposte a L’Alloro e la Discarica

  1. Zongh scrive:

    Una rapida ricerca con google mostra che forse la palettina e’ biodegradabile:

    http://www.alcas.it/en/gelateria/prodotto/palette_bio/mostra

    PS E’ solo per aggiungere un filo di ottimismo! 🙂

  2. Zhong scrive:

    Una rapida ricerca con google mostra che forse la palettina e’ biodegradabile:

    http://www.alcas.it/en/gelateria/prodotto/palette_bio/mostra

    PS E’ solo per aggiungere un filo di ottimismo!

    • Zhong scrive:

      PPS e invece magari non e’ biodegradabile

      https://en.wikipedia.org/wiki/Polystyrene

      PPS argh!

      • PinoMamet scrive:

        Perché aargh? L’articolo non è negativo riguardo alla biodegradabilità del polistirene…

        in ogni caso, buona cosa che esistano anche delle palette biodegradabili.

        • Zhong scrive:

          “Perché aargh? L’articolo non è negativo riguardo alla biodegradabilità del polistirene…”

          Non so. Mi pare che dica che la questione e’ controversa. E’ biodegradabile ma ci mette troppo.

          Ora mi pare di aver capito che “compostabile” e’ positivo, “biodegradabile” potrebbe anche essere fuffa..

  3. Roberto scrive:

    Vuoi fare una cosa bella per il pianeta?
    Vai dal gelataio e spiegargli che nel resto del mondo i gelatai hanno una scatola con le palettine (in genere incartate). Chi le vuole le prende (mai preso una paletti a in vita mia, solo per i bambini) chi non la vuole non la prende. Lui risparmia le palettine che immagino non siano gratis e il pianeta dei pezzetti di plastica

    (Mi non mi dire che non ho capito che il problema è il sistema mondiale basato sul petrolio…certo ma nel frattempo si possono pure fare cose banali)

  4. Roberto scrive:

    Provo a riproporre una domanda fatta qualche tempo fa.

    Che fare della monnezza?
    Certo, produrne il meno possibile, ma poi? Seppellirli no, bruciarli no, spedirli sulla luna no (non è una domanda retorica, quale è la soluzione meno peggiore?)

    • Peucezio scrive:

      Il fattore quantitativo non è secondario.
      Il grosso della monnezza deriva da imballaggi che non servono a nessuno.

      • izzaldin scrive:

        vero.
        un gesto concreto è rifiutare i sacchetti plastica. sembra una mossa da fricchettoni coi piedi sporchi, ma dopo le prime risposte stupite le cassiere imparano e non te lo propongono più. lo stesso vale per la verdura e per il pane: invece di comprare il pane dal supermercato avvolto nella plastica, basta comprare il pane dal panificio con la carta.

        c’è un bel documentario di qualche anno fa che si chiama Bag It, disponibile su youtube. io l0ho visto e da allora rifiuto con forza palettine e sacchetti inutili.
        https://www.youtube.com/watch?v=daQYjriQOM0

        una naturalista ne ldocumentraio dice una cosa su cui ho riflettuto molto: non è che se una cosa è biodegradabile o compostabile significa che va consumata per forza! cioè, il cono gelato va mangiato senza paletta, se è biodegradabile o no la cosa non cambia!
        deve cambiare il nostro approccio, anche a costo di sembrare dei lerci fricchettoni con idee assurde! 🙂

        • Z. scrive:

          Izz, ma tu non hai il problema di sembrare un fricchettone:

          tu SEI un fricchettone!

          😀

        • Roberto scrive:

          I sacchetti di plastica si vendono ancora da voi????
          No dai, credevo che fossero vietati da un pezzo (e mi sembrava che ci fosse una direttiva UE di mezzo, controllerò)

          • werner scrive:

            A quanto mi risulta no…. Dalle mie parti vedo solo sacchetti biodegradabili e borse di tessuti vari.

          • roberto scrive:

            grazie!

            a differenza di quello che credevo, la commissione si è opposta al divieto! (in francia 2004) prima di proporre una direttiva

            adesso non ho tempo ma approfondirò e vi racconterò

          • izzaldin scrive:

            ci sono i sacchettini biodegradabili, ma ci sono anche quelli più resistenti che a me sembrano assolutamente non biodegradabili.
            sapevo anche io che per legge non dovrebbero esistere ma nei supermercati qualcuno si vede ancora.
            però vale sempre il discorso che facevo prima: biodegradabile oppure no, l’importante è consumare di meno in ogni caso.

  5. Z. scrive:

    A Bologna, per tradizione, il gelato si mangia quasi ovunque in una cestina e non nel cono. Ciò rende la paletta più utile, anche se non manca chi comunque preferisce farne a meno. Comunque l’uso dell’urna con le palette incellofanate è diffuso.

    A proposito, io devo essere tra le persone per bene, perché la butto nel cestino!

    • Val scrive:

      Una volta, a Bologna, fecero un palazzo di gelato proprio sulla Piazza Maggiore, e i bambini venivano di lontano a dargli una leccatina.
      Il tettto era di panna montanta, il fumo dei comignoli di zucchero filato, i comignoli di frutta candita. Tutto il resto era di gelato: le porte di gelato, i muri di gelato, i mobili di gelato.
      Un bambino piccolissimo si era attaccato a un tavolo e gli leccò le zampe una per una, fin che il tavolo gli crollò addosso con tutti i piatti, e i piatti erano di gelato al cioccolato, il più buono.
      Una guardia del Comune, a un certo punto, si accorse che una finestra si scioglieva. I vetri erano di gelato alla fragola, e si squagliavano in rivoletti rosa.
      “Presto”, gridò la guardia, “più presto ancora!”
      E giù tutti a leccare più presto, per non lasciar andare perduta una sola goccia di quel capolavoro.
      “Una poltrona!” implorava una vecchiettina, che non riusciva a farsi largo tra la folla, “una poltrona per una povera vecchia. Chi me la porta? Coi braccioli, se è possibile”.
      Un generoso pompiere corse a prenderle una poltrona di gelato alla crema e pistacchio, e la povera vecchietta, tutta beata, cominciò a leccarla proprio dai braccioli.
      Fu un gran giorno, quello, e per ordine dei dottori nessuno ebbe il mal di pancia.
      Ancora adesso, quando i bambini chiedono un altro gelato, i genitori sospirano: “Eh già, per te ce ne vorrebbe un palazzo intero, come quello di Bologna”

      • Roberto scrive:

        Bravo val!

        Z, il cestino per il gelato per me è l’equivalente del sugo sui tortellini

        • Z. scrive:

          Dissento. Non arrivo a dire che è l’equivalente del brodo nei tortellini, ma poco ci manca, e comunque il gusto Alice della Funivia senza cestina è impossibile da gustare.

          Del resto, non per dire, ma gelaterie come la Funivia a Bologna Miguel non le ha mai viste nemmeno col radiotelescopio. Gne gne 😛

      • MOI scrive:

        A me NON risulta … dev’essere Disinformacija di Propaganda dei Comitati per Merola 😉 !

    • Miguel Martinez scrive:

      “A proposito, io devo essere tra le persone per bene, perché la butto nel cestino!”

      Cestino indifferenziato, poi il tutto va all’inceneritore, biodegradabile o no che sia. Che si trovi nel cestino o venga raccolto sul marciapiede dai camion puliscistrada fa poca differenza.

      • Z. scrive:

        Fa sempre poca differenza: il vero problema è il capitalismo liquido che distrugge il pianeta, ci mancherebbe!

        Però intanto io la paletta la butto nel cestino, e faccio pure la raccolta differenziata 🙂

        • Miguel Martinez scrive:

          “e faccio pure la raccolta differenziata ”

          potresti consigliarlo anche al Comune di Firenze di estendere la raccolta differenziata.

          • Pietro scrive:

            Siamo al solito punto. La maggior parte delle persone non vede (anzi non immagina) alternartive al modo in cui vive, quindi scambia per gesto rivoluzionario quello che e’ mettere una inutile (nel senso che non risolve) toppa. Il dramma delle brave persone, dell’equo-solidale, degli ecologisti non radicali e di tutta la sinistra in genere che si regge sul fatto che nessuno dica NO altrimenti la democrazia va in pezzi.

            • Miguel Martinez scrive:

              “La maggior parte delle persone non vede (anzi non immagina) alternartive al modo in cui vive”

              Il problema c’è.

              Pensiamo alla Francia.

              Il governo dice, “dobbiamo competere con paesi dove la gente lavora 14 ore al giorno e guadagna 100 euro al mese. Quindi è assurdo pensare di poter continuare a garantire la sicurezza del posto di lavoro”.

              Il lavoratore dice, “io se non ho una buona probabilità di avere un lavoro ancora tra sei mesi, non posso sposarmi/fare un mutuo/mandare un figlio all’università e tanto vale che mi spari”.

              Ma dietro questi opposti ragionamenti, c’è anche una domanda su tutto il senso del lavoro che si fa. Cioè se l’immensa ondata velenosa di plastica cinese, oppure le pesanti automobili inquinanti europee, o le grandi opere imposte e inutili, non siano una catastrofe in sé.

          • roberto scrive:

            “La maggior parte delle persone non vede (anzi non immagina) alternartive al modo in cui vive,”

            infatti è per questo che ho chiesto qual è l’alternativa.
            Peucezio dice “ridurre la monnezza”. bene sono più che d’accordo, ma poi?

            • Miguel Martinez scrive:

              “infatti è per questo che ho chiesto qual è l’alternativa.”

              Credo che sia sbagliata la domanda, e lo è per lo stesso motivo per cui ci troviamo nei guai.

              Non servono progetti, modelli, piani e tutte le altre cose che caratterizzano il mondo devastato dai geometri delle monoculture (compresi quelli marxisti).

              L’alternativa deve crescere come le piante in un rudere, non sappiamo cosa crescerà, e comunque cresceranno cose estremamente diverse tra di loro.

              Sappiamo soltanto che così non si può andare avanti: o ci sbatteremo il muso collettivamente (che è tutto sommato l’ipotesi più probabile) oppure dobbiamo ridurre alcune cose.

              Non semplicemente “ridurre i consumi”, ma ridurre la produzione, il movimento e il lavoro.Un’ovvietà a pensarci cinque secondi, soltanto che va contro ogni cosa per cui agiscono i politici.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            La raccolta differenziata non è una toppa, ma l’unica soluzione possibile: purtroppo noi abbiamo bisogno di oggetti per vivere e gli oggetti si consumano.

            • Miguel Martinez scrive:

              “La raccolta differenziata non è una toppa, ma l’unica soluzione possibile”

              Non ho nulla contro le toppe, fa parte dello spirito del riciclo, no?

              🙂

              Il problema però è come fermare la stessa produzione. E’ solo lì che può trovarsi un avvio di soluzione. Come diceva un insegnante di biologia tropicale a una nostra amica messicana,

              “Un paio di scarpe
              due paia di jeans
              e tre magliette.
              Bastano. E così si chiudono le fabbriche e si risolvono i problemi dell’umanità”.

          • roberto scrive:

            un pullover, una giacca a vento ed un impermeabile per chi vive a latitudini sfigate si può?
            gradirei anche due paia di calzini e due paia di mutande se possibile…..

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            E quando le suole delle scarpe si consumano? Non ci vuole poi tantissimo tempo perché succeda.

            • Miguel Martinez scrive:

              “E quando le suole delle scarpe si consumano? ”

              Allora si compra un paio nuovo. Diciamo una volta l’anno?

              Ora, guardate nella scarpiera e vedete quante paia avete.

              • Miguel Martinez scrive:

                Faccio coming out… io consumo circa un paio di sandali (Birkenstock) in un anno/due e un paio di scarpe di ginnastica in un anno. Quindi supero la quota, ma ho la scusa di vivere in un posto dove i sandali li puoi portare solo da marzo a ottobre, circa.

          • Z. scrive:

            Pietro, tu immagini mondi diversi ogni giorno: uno in cui ci convertiamo all’islam in massa, un altro in cui noi dobbiamo lavorare per te, e così via.

            Quanti materiali inquinanti sono necessari per immaginarli, per comunicarli, o addirittura metterli in atto e cambiare tutto il giorno dopo.

            Siamo realisti, e accettiamo i sacrifici che le nostre ambizioni richiedono.

            Se abitassimo tutti dove dovremmo abitare, cioè in Africa, basterebbe meno di quanto propone Miguel: non servirebbero magliette né braghe, forse nemmeno le scarpe. Certo, vivremmo trent’anni a testa, e in sette miliardi saremmo in troppi. Dobbiamo immaginare un mondo diverso, in cui tutti siano disposti a massacrare la quasi totalità degli altri e i cui sopravvissuti aspirino a morire giovani dopo una vita a contatto con la natura, in un clima favorevole alla vita umana.

            Superati i primi due passi il mondo senza fabbriche diviene una possibilità concreta.

          • Z. scrive:

            Ah, noto che compro meno scarpe di Miguel! La teoria e la pratica, come insegnava Pierino, sono spesso due cose diverse 🙂

            • Miguel Martinez scrive:

              “Ah, noto che compro meno scarpe di Miguel! ”

              Calcola che io cammino dai tre ai dieci chilometri al giorno, sotto cielo sereno o piovoso, anche portandomi sulle spalle qualche chilo di spesa 🙂

              Fine parentesi vanitosa.

          • Francesco scrive:

            Miguel

            sei eccezionale nell’avere contemporaneamente ragione e torto!

            Sai che la soluzione al problema dovrà venire dalla realtà ma lo stesso tenti di definire il problema e di abbozzare la soluzione. e la lasci lì senza neppure un pensierino sulle conseguenze immediate della tua bozza – che sono quelle dette da Z

            d’altro canto hai la capacità di eliminare tutta la fuffa e andare dritto al nocciolo, “perchè si lavora?”, cosa che quasi nessuno osa fare – anche perchè la risposta non la si trova

            ciao

          • roberto scrive:

            io compro un paio di scarpe da basket all’anno, ma visto le dimensioni le veccchie le smaltisco come pneumatici

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “perchè si lavora?”

            1) Per sopravvivere
            2) Per avidità
            3) Per realizzazione sociale

            • Miguel Martinez scrive:

              “1) Per sopravvivere
              2) Per avidità
              3) Per realizzazione sociale”

              Giustamente NON hai risposto, “per fare cose utili, di cui gli altri esseri umani avrebbero bisogno.” Che è la scusa sottintesa con cui si regge tutta la baracca.

              In alcuni casi (studiosi di manoscritti aramaici, coltivatori di patate biologiche) i lavori possono essere utili.

              In molti casi (fabbricanti di armi, di gadget di moda o di tabacco) i lavori possono essere unicamente dannosi.

              Nella maggior parte dei casi, sono lavori (traduttore di manuali tecnici, vigile urbano) che servono a mantenere in azione i lavori degli altri.

          • roberto scrive:

            più che altro mi chiedo chi sono gli sfigati operai che devono lavorare nella fabbrica di scarpe, magliette e jeans?
            tutto il resto dell’umanità al mare, e loro in fabbrica a lavorare per noi….destino cinico e baro

          • Francesco scrive:

            come al solito i giovani comunisti non capiscono nulla

            perchè si lavora?

            1) per allontanarsi dalla moglie un congruo numero di ore al giorno
            2) per realizzazione personale (di cui quella sociale è una parte)
            3) per fare cose abbastanza utili da trovare qualcuno che le compra

            io ho molta simpatia per Miguel MA credo che il mercato sia meglio di lui a gestire il punto 3 (anche se paga pure per le armi)

            PS per Roberto: ma si lavora tutti a rotazione, diciamo un giorno a settimana circa. Io mi quoto per la fabbrica di sandali! ah, l’odore del cuoio la mattina presto!

            😀

          • Z. scrive:

            Oh, io non sono avido e non mi interessa pavoneggiarmi di alcuna posizione sociale.

            Lavorate pure per me, così posso sopravvivere 😀

  6. Pierluigi Vernetto scrive:

    guarda io ho fatto una lotta con il mio “gelataio di fiducia” per farmi mettere il gelato in un contenitore riciclabile, purtroppo dice lui il cestello di plastica e’ obbligato a dartelo per legge nel SUO contenitore usa e getta (ho provato a riutilizzarlo, si sbriciola al secondo uso). Per cui la LEGGE ti OBBLIGA ad inquinare.

  7. Z. scrive:

    Bene, direi che è ora di andare OT 😀

    Robéluxe, tu che ne sai, ti risulta che la legge Cirinnà possa essere considerata una legge di ratifica di trattati internazionali?

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/29/unioni-civili-il-referendum-contro-la-legge-inammissibile/2774723/

  8. MOI scrive:

    A proposito, anche nelle vostre città la popolazione più anziana chiama ” còff ” il ghiacciolo ?

  9. MOI scrive:

    @ Izzaldin

    Ma quale nesso c’è fra “ascaro” e “ghiacciolo” ?

  10. MOI scrive:

    A cercare per immagini “ascaretto”, Google mi dà il cremino … che in effetti ha senso : nero fuori e bianco dentro ! 😉

    … ma il “ghiacciolo” , il “cof”, io l’ho sempre inteso soltanto come alla frutta:

    “ghiacciolo” e “cremino” in comune han solo la forma con lo stecco !11111

  11. MOI scrive:

    A Bologna NON conosco nomignoli per il “cremino” , ma “bianco” e “nero” sarebbero stati traspositati tradizionalmente come “democristiano” e “fascista” … da noi !

  12. Grog! scrive:

    E’ ormai tempo di produrre GELATI SERI con gusti che attirino i golosoni;
    _ gelato al gusto di FIGA NON LAVATA con lieve retrogusto di limone;
    _ gelato al gusto di PUNTA DI CAZZO con lieve retrogusto di chardonnay(*);
    _ gelato al gusto di BUCO DI CULO con lieve retrogusto di cioccolata amara;
    _ gelato al gusto di ASCELLA SUDATA con lieve retrogusto di fragola;
    _ gelato al gusto di CULETTO DI BAMBINO con lieve retrogusto di panna acida.
    Grog! Grog! Grog!
    (*) per TROIONE VENETE venete che non possono rinunciare agli alcolici
    (**) per PEDOFILI BELGI che non possono rinunciare ai culetti arabi

  13. Francesco scrive:

    mi consenta: a Milano nessun gelataio si sogna di darti una costosissima palettina di plastica se prendi il cono.

    viceversa, se prendi la coppetta di carta, la palettina te la mettono loro

    sulla Discarica non capisco: intorno a ogni città che si rispetti del Terzo Mondo c’è una bella discarica, dentro cui campa una buona quota degli abitanti. ma a Firenze?

    certo, non volere l’Inceneritore e parlar male della Discarica fa risaltare la ragionevolezza della domanda di Roberto

    PS pure io, bieco e bischero, quando faccio la spesa al super mi porto le borse. sono stufo di pagare i sacchettini biodegradabili ogni volta. anche se si degradano in tempi non geologici, sono sempre soldi buttati

    ciao

    • Miguel Martinez scrive:

      “sulla Discarica non capisco: intorno a ogni città che si rispetti del Terzo Mondo c’è una bella discarica, dentro cui campa una buona quota degli abitanti. ma a Firenze?”

      Come già spiegato, la Discarica è il Quartiere 5 di Firenze con i comuni limitrofi (Sesto, Campi, ecc.).

      Cioè il luogo in cui tutto ciò che renderebbe impresentabile la Città del Bello viene esiliato: l’80% degli abitanti, i rifiuti, l’aeroporto, le fabbriche e l’autostrada, tutto insieme in pochissimo spazio.

      • Pietro scrive:

        Nelle discariche gli zingari trovano cosa riutilizzare, sarebbe da ripensare le forme di lotta e diventare nomadi. Altro che attacco frontale al potere, qui bisogna rivedere le basi della societa’.

        • Miguel Martinez scrive:

          A proposito di Rom e recupero, ecco qualche amara riflessione del nostro amico Ugo Bardi:

          http://aspoitalia.blogspot.it/2009/04/la-guerra-contro-il-recupero-delle.html

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Noi ricicliamo l’86%

            http://www.lavitadelpopolo.it/Paesi-Citta/Treviso/86-di-differenziata-a-Treviso-cifra-record.-I-cittadini-pagano-meno-gli-esercizi-in-centro-di-piu

            Per farlo abbiamo dovuto chiudere qualsiasi possibilità di pseudorecupero dei nomadi: solo controllando tutta la filiera da casa tua alla centrale di riciclaggio si possono raggiungere certi risultati.
            I modelli proposti sono due. Il primo è quello statalista, dove la municipalizzata dà a ciascuno un cassonetto e fa pagare salato tutto ciò che non è differenziato, poi raccoglie i rifiuti e recupera con tecniche anche tecnologicamente avanzate tutto il materiale recuperabile per poi rivenderlo come materia prima.
            Il secondo è il rimpianto sistema dei nomadi, dove la municipalizzata se ne frega e dei privati cittadini rovesciano i cassonetti diffondendo il contenuto per strada (quando verrà raccolto sarà per forza di cose indifferenziato) per recuperare grossolanamente solo una piccola porzione del recuperabile. Il risultato è che il cittadino si becca la discarica ed alti costi di gestione, mentre il privato cittadino più furbo degli altri inquinerà come una raffineria per rivendersi e lucrare su qualche chilo di metallo.
            Sta a voi decidere quale sia più ecosostenibile. Dubito che sia quello con i roghi tossici nei campi nomadi, ma è una mia opinione.

            • Miguel Martinez scrive:

              “Per farlo abbiamo dovuto chiudere qualsiasi possibilità di pseudorecupero dei nomadi:”

              Riflessioni interessanti. Tra l’altro, Treviso (dopo Capannori!) è un po’ un mito a Firenze per i motivi che racconti. E infatti tutta la questione dell’inceneritore viene giocata sul fatto che un altro modello di raccolta dei rifiuti è possibile.

          • izzaldin scrive:

            io voto per la soluzione statalista trevigiana: se attraverso il controllo serratto si riesce effettivamente a diminuire l’inquinamento, ben venga il controllo totalitario della monnezza.
            A parte che la gente che vive di stracci un altro modo per sopravvivere lo trova sempre, magari il comune con una gestione virtuosa dei rifiuti riesce a guadagnare qualcosa da reinvestire in politiche sociali.
            Il Veneto è una splendida regione e non a caso ha donato a questo sito due tra i migliori commentatori

            • Miguel Martinez scrive:

              “io voto per la soluzione statalista trevigiana”

              Ma anch’io.

              La soluzione fiorentina consiste invece in:

              – avere una raccolta differenziata solo in pochi punti
              – quasi tutto finisce nell’indifferenziato
              – la Regione Toscana multa il Quadrifoglio fiorentino perché non fa raccolta differenziata
              – il Quadrifoglio scarica i costi delle multe sugli utenti per cui Firenze ha alcune delle tariffe più alte d’Italia
              – quando i Rom formano una cooperativa per riciclare qualcosa, li stramultano e li fanno chiudere
              – siccome ci sono montagne di rifiuti indifferenziati, si costruisce un inceneritore nella parte più densamente popolata della provincia

    • paniscus scrive:

      “PS pure io, bieco e bischero, quando faccio la spesa al super mi porto le borse. sono stufo di pagare i sacchettini biodegradabili ogni volta. anche se si degradano in tempi non geologici, sono sempre soldi buttati”
      ——————————–

      Quindi ti sei posto il problema solo da quando i sacchetti sono a pagamento. Se fossero gratis, te ne fregherebbe un tubo della biodegradabilità o del riciclo.

  14. Pietro scrive:

    Miguel ha detto una verita’: la maggior parte dei lavori serve a mantenere i lavori degli altri. Il lato piu’ quotidiano dell’atomizzazione sociale. La societa’ si e’ disintegrata in monadi che invece di avere in se’ il tutto hanno il niente.
    Non solo oggi i membri del vivere sociale si odiano come se fossero costretti a stare insieme per forza, ma da soli non sanno fare un tubo!
    Quindi la sfiducia, il “tuttiladri” ed il giustizialismo solo per gli altri.
    Invece le fasce piu’ basse della popolazione, che spesso sono le piu’ manuali ed abituate ad arrangiarsi sono quelle che tutto sommato sopravvivono.
    Non e’ un caso che Renzi dica di voler sostenere il ceto medio.
    Non e’ un caso che i veri razzisti sono quelli che rischiano di perdere potere d’acquisto.
    Non e’ un caso che ci sia in corso una grande reazione del ceto medio che delega allo Stato tutto e si predispone ad appoggiare regimi dittatoriali
    Non e’ un caso che il governo espressione del ceto medio non sappia fare nulla senza l’appoggio di partiti rappresentanti altri ceti.
    Come accadde in Argentina ma su scala molto piu’ vasta, i poveri fanno paura ma servono quando le cose vanno male, poi si possono rimandare nei loro tuguri.

    • Francesco scrive:

      >> la maggior parte dei lavori serve a mantenere i lavori degli altri

      beh, la ratio del meccanismo la ha spiegata un certo Adam Smith un paio di secoli fa abbondanti. e la stess roba c’era anche prima, basta prendere un testo che descriva chi viveva nelle città e sono tutte gilde di lavori che rendono possibili altri lavori

      si chiama civiltà, suppongo

      🙂

  15. roberto scrive:

    scusate la domanda ingenua,
    ma chi decide cosa è utile e cosa no?

    io credo di fare un lavoro abbastanza utile (oddio ci sono dei giorni in cui esito ma immagino capitino a tutti….). lo studioso di manoscritti aramaici, qualificato come “a volte utile” da miguel, per me è perfettamente inutile, ancorché divertente.

    la guida turistica in mongolia, per me è molto utile, per mia moglie ancora meno utile dello studioso di aramaico.

    tutta l’industria del cibo precotto e congelato per me potrebbe sparire anche domani, ma magari qualcuno la considera utile.

    l’industria degli scarpini da calcio inutile, quella delle scarpone da basket utilissima.

    gli orrendi birkenstok inutili, ma mia moglie e miguel li considerano essenziali

    come se ne esce?

    • PinoMamet scrive:

      Di lavori veramente utili ce n’è uno, l’agricoltore
      (comprende anche cacciatore, pescatore e pastore/mandriano).

      Gli altri, sono utili perché c’è qualcuno che li trova utili.
      😉

      • roberto scrive:

        il medico?
        il dentista?
        l’allevatore?
        il macellaio?
        l’eurocrate che disciplina tutte queste materie?
        🙂 🙂 🙂

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Parlando di società primitive, esiste anche il mestiere della donna dell’addetto nel settore primario.

      • PinoMamet scrive:

        Ve siete scordati la mignotta 😉

        no, seriamente, esiste il settore primario, che si chiama così per una ragione, e poi gli altri 😉

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Però già la fabbricazione di utensili sarebbe secondario, se proprio vogliamo ricondurre il paleolitico all’attuale divisione dei compiti. Allattare i figli sarebbe invece terziario.

          • Francesco scrive:

            Ehm, discordo caro collega. La fabbricazione di alimenti per neonati è settore secondario!

            😀

            PS Pino, tu peschi a mani nude?

          • paniscus scrive:

            Veramente a me risulta che nelle società primitive (il che non vuol dire necessariamente preistoria o medioevo profondo, vuol dire anche la civiltà contadina dei nostri nonni) maschi e femmine contribuissero più o meno alla pari alle attività PRODUTTIVE, ossia alla produzione e gestione di risorse materiali necessarie per la sopravvivenza di tutti.

            La leggenda secondo cui al maschio spettasse il “lavoro produttivo” (cioè, portare a casa le risorse materiali necessarie per la sopravvivenza) e alle femmine il “lavoro di cura” familiare che però non era produttivo, è appunto una leggenda.

            Magari facevano materialmente attività diverse

            (gli uomini si dedicavano a lavori muscolarmente più pesanti, mentre le donne ad attività più lievi ma più “di precisione”… oppure gli uomini facevano lavori che comportavano l’allontanarsi da casa per più tempo, mentre le donne rimanevano quasi sempre nei dintorni di casa),

            …ma non è che i maschi fossero gli unici a portare il cibo a casa e le femmine si limitassero a gestire quello che portavano i maschi.

            Magari era più facile che i maschi gestissero i campi e i frutteti, mentre le femmine gestivano l’orto, oppure che i maschi si occupassero delle vacche e le femmine dei polli, ma sempre di PRODUZIONE di risorse si trattava.

            Allo stesso modo, i maschi fabbricavano e riparavano con le proprie mani tavoli, sedie e armadi, mentre le femmine fabbricavano e riparavano con le proprie mani vestiti, lenzuola e materassi… ma appunto, ma sempre di PRODUZIONE di risorse si trattava.

            Tutta questa differenza dal punto di vista del contributo materiale non c’era…

          • MOI scrive:

            Ma per capire i Primitvi, non basta andare a vedere i Selvaggi ?

    • Pietro scrive:

      E se utile/inutile fosse ancora una volta una scelta tra due elementi dello stesso sistema? Non e’ che forse ci facciamo la domanda sbagliata? L’utilita’ la vedo strettamente connessa al mito del progresso. Il che non puo’ che portare a qualcuno che si arroga il diritto di decidere.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “L’utilita’ la vedo strettamente connessa al mito del progresso. Il che non puo’ che portare a qualcuno che si arroga il diritto di decidere.”

        L’utilità mi sembra completamente scollegata dal progresso, qualunque cosa voglia dire. Il Medioevo, epoca che certamente non condivideva il mito del progresso, l’utilità era di frequente al centro dei dibattiti colti.
        L’utilità è collegata alla funzionalità: se io dichiaro l’utilità di A per B sto subordinando A a B, dove B diventa il fine e A il mezzo. Se esistono fini e mezzi deve esistere per forza l’utilità: un albero da frutto mi è utile perché mi fa mangiare, la foresta Amazzonica è utile all’equilibrio climatico planetario, le scarpe mi sono utili per camminare, il macchinista mi è utile per fare spostamenti tra una città e l’altra, ecc. Dove sta il mito del progresso?

        • Pietro scrive:

          Nel fatto che sono ritenute utili cose forse inutili. L’utilita’ e’ il braccio armato dello sviluppo, della ricerca e della sperimentazione.
          Ma allora perche’ si spende per produrre prodotti di bellezza e non per trovare cure al cancro? Perche’ oltre alla tua idea di utilita’ ne esistono miliardi di altre. Ad esempio i prodotti di bellezza sono utili perche’ fanno fare i soldi, e qualcuno potrebbe aggiungere che fanno girare l’economia.
          Se fosse come dici tu, ossia l’utilita’ fosse un principio neutro non manipolabile e non soggettivo vivremmo nel migliore dei mondi possibili, ma cosi’ non e’.
          Perche’ utile e’ un bruttissimo modo di dire giusto che un bruttissimo modo di dire naturale.
          Di passaggio in passaggio si arriva a dire che la societa’ in cui viviamo e’ normale, quindi non esistono alternative. Dalla tua idea di utilita’ siamo arrivati all’utilita’ come forma di razzismo. Ciao! 🙂

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            No, è l’esatto contrario: proprio perché l’utilità deriva da una finalizzazione è quanto di meno oggettivo possa esistere e deriva solo da una valutazione del soggetto.

          • PinoMamet scrive:

            Credo di pensarla come Mauricius.

          • Francesco scrive:

            >> Nel fatto che sono ritenute utili cose forse inutili.

            E’ che non c’è il manuale oggettivo delle cose veramente utili, quel Sacro Graal dei moralisti.

            >> L’utilita’ e’ il braccio armato dello sviluppo, della ricerca e della sperimentazione.

            Non potrei essere più d’accordo!

            >> Ma allora perche’ si spende per produrre prodotti di bellezza e non per trovare cure al cancro?

            Perchè alle ragazze che non hanno il cancro servono i prodotti di bellezza (cioè, non è vero, ci piacciono lo stesso, ma loro ne sono convinte da sempre e non sarà nessun uomo a convincerle del contrario). Ah, sospetto che anche quello che hanno il cancro gradiscano qualcosa per migliorare il loro aspetto.

            Ciao

    • Miguel Martinez scrive:

      “ma chi decide cosa è utile e cosa no?”

      Certo, la parola “utile” si presta giustamente a un sacco di interpretazioni.

      Ma il concetto non cambia.

      Prendiamo il mio lavoro.

      Oggi ho tradotto un contratto con il quale una ditta panamense si rivolge a un notaio svizzero per vendere a una ditta finlandese un terreno in Umbria.

      Ieri ho tradotto un articolo su un shopping center di lusso a Dubai.

      L’altro ieri ho tradotto il certificato di nascita di una signora filippina che sta cercando di far venire in Italia la sua bambina.

      Quest’ultimo è l’unico che considero un lavoro minimamente sensato; ma è quello che mi paga di meno.

      Il mondo che mi ha pagato per fare gli altri due lavori starebbe meglio se non li avessi fatti io, né nessun altro.

  16. PinoMamet scrive:

    Ma come fa a una persona a mettersi le birkenstock?? 😉

    vabbè che c’è di peggio: le crocs, che sono pure di plastica e inquinano.

    Mio nonno sognava il sistema cinese maoista: vestiti uguali per tutti. Lui peraltro era un uomo molto elegante.

    Da me c’era un negozio di calzature eco-qualcosa, pure belle. Avevano degli scarponcini leggeri, tipo Clarks (in rrealtà il modello è antecedente al marchio) che si potevano ordinare anche su misura.
    Ecco, come dittatore maoista che impone non mi ci vedo, ma come consigliere sì 😉 : piuttosto che le birkenstock mettete quelli!!

    Delle crocs non parlo neppure, lì non ci sono scuse che tengano… 😉

    • Pietro scrive:

      Scarpe aperte no no no!

      • Miguel Martinez scrive:

        Scarpe aperte…

        Io preferisco stare il più possibile senza scarpe.

        Se sono costretto a mettermele, preferisco che siano aperte.

        Il burqa’ ai piedi non mi piace proprio!

        • Pietro scrive:

          Hai anche ragione Miguel ma io vengo da anni di anfibi e ho ancora dei problemi con il mio inconscio 😀

        • Francesco scrive:

          premesso che odio le scarpe chiuse sempre e comunque, gli anfibi vanno bene per i parà

          in montagna invece scarponi come il Dio degli Alpini comanda!

          • PinoMamet scrive:

            Francesco, tu hai proprio tutti i difetti del mondo, lasciatelo dire:

            -milanese
            -ciellino
            -odi le scarpe chiuse!!!undiciiiii!!!uno

            poi i parà mettono, che io sappia, “stivaletti da lancio”, non comuni anfibi

          • Francesco scrive:

            Pino

            io, potessi, mi vestirei da tedesco

            sandali e al massimo calzettoni tutto l’anno, pantaloni corti quando il tempo lo permette, cecità ai colori, comodità a mucchi

            non sopporto solo le ciabatte perchè sciabattano in modo sciatto

            ciao

          • PinoMamet scrive:

            Confesso: anche io me lo immaginavo così!

          • roberto scrive:

            io invece me lo immaginavo proprio tedesco!

            (sapete che non mi piace affatto infierire su CL, ma lo stile “tedesco” mi pare proprio uno dei due ammessi per i ciellini…l’altro è “pariolino”)
            🙂

            (per me ogni occasione vuole il suo stile
            ufficio? giacca e cravatta
            riunione importante? vestito scuro
            uscita con amici? casual chic
            birra al pub? jeans, maglietta da rugby e chiodo
            ecc.)

          • Francesco scrive:

            Miguel

            la cravatta è una puttanata colossale, la odio

            la giacca avrebbe le tasche ma per il resto … vedi la cravatta

            PS per la spiaggia credo che potrei persino pensare al nudismo, per stare comodo

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “Mio nonno sognava il sistema cinese maoista: vestiti uguali per tutti. ”

      Sì, secondo un mio amico se io disgraziatamente finissi al potere nei negozi sarebbe disponibile solo un modello di tutto per tutti. Però non è vero, non sono così liberticida: lascerei sempre due scelte.

      • Miguel Martinez scrive:

        “Sì, secondo un mio amico se io disgraziatamente finissi al potere nei negozi sarebbe disponibile solo un modello di tutto per tutti.”

        Questa è la differenza tra di noi, credo.

        Io lascerei a ognuno il diritto di cucirsi i vestiti propri a modo suo, con vaghe istruzioni su come farsi un ago con i materiali che si hanno a disposizione 🙂

        Scherzi a parte, lo Stato che Risolve Tutto non è meglio del Dio Mercato.

        • PinoMamet scrive:

          Io credo che lascerei a tutti il diritto di scegliersi i vestiti che vogliono, ma organizzerei un corso di eleganza e sartoria 😉

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Perché dover pagare a milioni di persone il corso di eleganza, quando basta farlo frequentare a chi i modelli li disegnerà? 😀

          • PinoMamet scrive:

            In effetti…

            oggi è la Giornata Mondiale dell’Accordo con Mauricius, ho deciso!!
            🙂

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “Io lascerei a ognuno il diritto di cucirsi i vestiti propri a modo suo, con vaghe istruzioni su come farsi un ago con i materiali che si hanno a disposizione ”

          Così poi sprecano stoffa o non riescono proprio a vestirsi e si crea bisogno, problema che dovrà alla fine risolvere lo Stato 😀
          La gente va prima di tutto difesa da se stessa.

          • Miguel Martinez scrive:

            “Così poi sprecano stoffa o non riescono proprio a vestirsi e si crea bisogno, problema che dovrà alla fine risolvere lo Stato”

            Lo Stato è uno dei più geniali produttori di spreco noti alla storia.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            A me sembra che i livelli di consumo raggiunti dalla libertà individuale siano ineguagliabili.

          • Francesco scrive:

            Miguel!

            sei arrivato nel carrugio dei liberisti! poi hai proseguito in quello degli anarco-liberisti e tra un pò finisce da Mad Max

            😀

            PS onore al compagno MT per la estrema coerenza ideale. attento però agli esiti imprevisti: “i livelli di consumo raggiunti dalla libertà individuale siano ineguagliabili” è apologia del Nemico

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            ” “i livelli di consumo raggiunti dalla libertà individuale siano ineguagliabili” è apologia del Nemico”

            Ripetilo dopo che è stato tagliato l’ultimo albero di Rapa Nui…

  17. MOI scrive:

    https://www.youtube.com/watch?v=bGiyNwpvTrM

    Tutto cambierà, la Nostra Terra guarirà [cit.]

    😉

  18. MOI scrive:

    Indio (1989) Trailer

    https://www.youtube.com/watch?v=vXHKLLfM5qM

    Spirito Guerriero … Ecologico 😉

  19. MOI scrive:

    PESISSIMO :

    Psicopatologia del Comunismo
    Libro di Raffaello Vizioli

    nel 1996 dal professor Raffaele Vizioli, ordinario di Neurologia all’Università “La Sapienza” nonché vive-presidente della Società italiana di Psichiatria biologica, in un saggio dal titolo “Psicopatologia del comunismo”. Al di là delle specificazioni didattiche, e valutando soltanto il comportamento verbale e non verbale dei vari comitati antifascisti e pacifisti, si può facilmente arrivare ad una diagnosi di psicosi paranoide con ragionevole certezza.

    Il pensiero del comunista è organizzato su uno schema esclusivamente emotivo, che nega qualsivoglia parametro di realtà e che agisce sugli strati pulsionali e primitivi del sistema rettile del cervello.

    Il meccanismo psicopatologico è facilmente comprensibile con alcuni esempi. “Il comunismo ha sempre combattuto per la democrazia, la libertà e il benessere dell’uomo”. Ora, c’è qualcuno che possa documentare questa affermazione in un qualunque paese del mondo – dalla Rivoluzione di ottobre ad oggi? C’è qualche popolo che possa testimoniare sulla prosperità ottenuta e sui diritti individuali esercitati in un potere comunista? Nessuno.

    I disastrati apologeti ti risponderebbero che quello non era il “vero” comunismo, e che il vero comunismo è altro e altrove. “Il comunismo è il difensore delle minoranze e delle ragioni personali”. Dove? In Italia, dove il PCI espelleva l’omosessuale Pasolini per indegnità morale? In Spagna, paese europeo che ha conosciuto la più sanguinaria eliminazione degli anarchici alleati? All’Est? Dove in nome dell’ateismo di Stato vennero imprigionati e soppressi decine di migliaia di cristiani e le chiese trasformate in granai?

    “Il comunismo è per la pace tra i popoli”. È un po’ difficile da sostenere questa tesi da parte di una ideologia che ha procurato oltre cento milioni di morti, a meno che per pace non si consideri quella eterna cimiteriale di tutti gli oppositori attivi, e quella della censura poliziesca che ha riempito carceri e gulag di dissidenti di ogni tipo.

    Gli esempi potrebbero continuare, ma una domanda sorge spontanea: se questa è una malattia, quale potrebbe essere la cura? È qui che la questione si fa scottante.

    Il problema clinico è talmente grave che rientra in quei disturbi che vengono considerati non solo incurabili, ma addirittura intrattabili. L’ideal-tipo comunista è un narcisista talmente invischiato nella propria falsa identità che non può tollerare un confronto con la realtà.

    I suoi meccanismi difensivi sono quelli primitivi: la negazione, che allontana ogni responsabilità e presa di coscienza, e la proiezione, che rinvia ad altri ogni causa dei fallimenti e delle frustrazioni. Mentre da un lato c’è una percezione inconscia, e inammissibile razionalmente, del fallimento personale e politico, dall’altro subentra una compensazione patologica per affrontare il senso di impotenza e di delusione.

    La sua debolezza, la sua incompetenza e la sua disgrazia esistenziale scatenano delle reazioni eccessive che, alla fine, diventano un vero e proprio abito mentale ed una struttura caratteriale. Il comunista non accetta l’incertezza, quindi la dialettica ragionata, ma vive e si relaziona con l’altro e il mondo circostante solo attraverso il filtro del sospetto e della diffidenza, perché le sue difese psicotiche – fondamentali per sostenere una pur distorta immagine idealizzata di sé – gli impediscono di confrontarsi con punti di vista altrui, di accettare un livello di fiducia, di condividere ipotesi e prospettive.

    Il mondo comunista è una “pseudocomunità paranoide”, cioè un sistema immaginario dentro al quale c’è la verità e la giustezza, mentre fuori prevale un dispositivo persecutorio e cattivo.

    Tale stato psichico comporta necessariamente un unico sentimento: l’odio. In altre parole, se tutto è interpretato contro di lui, tutto è nemico, quindi da odiare e da distruggere. All’interno di questa logica perversa e regressiva, il contraddittorio non può essere tollerato e l’unica azione possibile è tacitare chiunque sia percepito come un pericolo per la propria identità contraffatta e malata.

    Stravolgimento della realtà, negazione della stessa e presunzione di verità assoluta da imporre con ogni mezzo. Questa è la dinamica paranoica e comunista. Si racconta da parte di Trockij che di fronte ad un progetto velleitario e inconcludente Lenin questi abbia risposto: “Se il mio piano contrasta con la realtà, peggio per la realtà”. Lenin ha fallito, il comunismo è miseramente finito, l’unica cosa certa – al di la dell’impossibile dialogo – che questi relitti rimasti moriranno pazzi.

    Read more at

    http://www.ilprimatonazionale.it/cultura/il-comunismo-e-una-malattia-mentale-23582/

    • Miguel Martinez scrive:

      “nel 1996 dal professor Raffaele Vizioli”

      E questo qui è addirittura laureato, anzi, no, addirittura psichiatra, anzi no?!!?

      Di fronte a un cervello rettiliano come il suo, uno diventa pure difensore dell’Unione Sovietica.

      Tanto per pescare quasi a caso… sta parlando della mentalità delL’iscritto medio al PCI italiano, o della politica russa ai tempi dell’Urss?

      Il fatto che il militante medio del PCI chiudeva un occhio sulle “imperfezioni” dell’URSS indica sicuramente un atteggiamento emotivo, ma non diverso da quello di chiunque parli di cose lontane di cui sa poco.

      Se è così, l’intera specie umana è paranoica e incapace di riflettere sulla realtà, decisamente a partire da questo psichiatra. I comunisti (termine con cui presumo indichi i militanti del PCI) sono talmente “incurabili” da essere il PD di oggi.

      Però mi piace la battuta su Pasolini, che dovrebbe sistemare tutti quelli che dicono che “i comunisti vogliono distruggere la famiglia”.

      Infine, sulla pace tra i popoli. Sì, mi sembra che i comunisti – sia italiani che sovietici – abbiano quasi sempre cercato di promuovere “la pace tra i popoli”. E’ proprio su questo che nasce la questione della “Germania dell’Est che non avrebbe fatto i conti con il passato”: per i comunisti, era il “fascismo” il nemico, non i tedeschi, e quindi non hanno mai promosso l’ideologia masochista che sta alla base della Germania occidentale.

      L’unico paese comunista che mi venga in mente che abbia fatto una guerra di aggressione a qualcuno è stato il Vietnam nei confronti della Cambogia.

      Poi che i governi comunisti abbiano fatto stragi tremende di sospetti avversari non ha nulla a che fare con “la pace tra i popoli”.

      • habsburgicus scrive:

        L’unico paese comunista che mi venga in mente che abbia fatto una guerra di aggressione a qualcuno è stato il Vietnam nei confronti della Cambogia.

        a me pare anche
        URSS contro Finlandia, 30/11/1939 😀

        e poi
        1.Mosca sovietica contro Georgia libera (1921), VIOLANDO il suo trattato del 7/5/1920 ! oggi diamo per scontato che la Georgia sia (post)-sovietica, ma senza quell’aggressione riuscitissima (nonostante la rivola del 1924 repressa selvaggiamente) la Georgia sarebbe considerata da tutti un paese non-sovietico, come EST, LV, LT (che infatti oggi, fra le persone competenti, sono considerate paesi “già occupati dall’URSS” e non “paesi ex o post-sovietici”,con enormi differenze morali e materiali..ad esempio i tre Baltici sono, anche grazie a quello che ib definitiva rimonta alla riuscita indipendenza del 1918-1920, nella NATO e nell’UE…mentre UA. MD e GEO non ci sono e non ci saranno mai e un giorno Putin o il suo successore se le ripapperà)
        2.URSS contro EST, LV, LT in giugno 1940 ok, non guerra..cedettero subito 😀 (già cedettero accettando i patti capestro a fine sett/inizio ott 1939)

        e non conto le invasioni, ostensibilmente per mantenere il marxismo nella sua purezza
        URSS in H, 1956 orrenda repressione, cantata dal PCI (una delle pagine più vergognose della sua già non gloriosa storia)
        URSS in CS, 1968 all’acqua di rose
        il comunismo è un po’ meno “roseo” di quel che si racconta a Firenze (o Bologna) 😀 dove la shahada della sx è “vi è una sola divinità Marx, e Lenin è il suo Profeta” 😀

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Va detto che il caso russo interessa paesi già russi ed è quindi leggibile come una “riconquista” più che come una conquista. Almeno nel caso georgiano, perché nel caso finlandese era ormai passato troppo tempo e sarebbe come considerare un tentativo di riconquista la Baia dei Porci…

        • habsburgicus scrive:

          P.S
          bisogna riprendere l’anticomunismo…colto, erudito, fattualmente preciso per gli studiosi (e una versione più semplice per il popolo)
          purtroppo è stato trascurato
          è stata data loro troppo corda..e ne approfittano
          io una volta credevo che fosse possibile un discorso più articolato (nel rispetto delle proprie posizioni..e, perché no ?..dei propri, reciproci, errori)..mi sbagliavo
          certo c’era Preve..e SE TUTTI FOSSERO COME LUI, il dialogo critico non solo si potrebbe ma si DOVREBBE fare..Preve era però l’unico ! realtà triste..ma io ritengo che occorre piazzarsi nella realtà
          i comunisti rialzano la testa, arroganti perché protetti a tutti i livelli, cantano le lodi al “loro” Tito, insultando le notre vittime (eppure basterebbe un po’ di patriottismo per almeno tacere), riprendono i più vieti e demenziali slogan..insultano la verità e il buon senso
          e le persone di buon senso reagiranno 😀 o forse no (mondo ormai troppo degradato), ma in tal caso lo sappiano i compagnucci, che comunque a vincere non saranno loro, ma quelli di cui da sempre sono gli utili (?, mah) idiotissimi 😀

          P.S
          è ora di finirla anche con il troppo putinismo
          ok, il tipo è accettabile..e l’Occidente è pesdimo
          ma quando nel Donbas rialza la bandiera del marxismo-leninismo (chiaro, lo fa solo per ragioni contingenti, ma non è piacevole, eh), le persone conservatrici torneranno all’anticomunismo, all’appoggio alla causa ucraina, alla simpatia per i Baltici (ancorché resisi antipaticissimi da ultimo per la loro boria di parvenus)..e anche a a certo Occidente, pur con tutti i distinguo 😀

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Perché? Lo hai mai dismesso? 😆

          • Miguel Martinez scrive:

            ” (eppure basterebbe un po’ di patriottismo per almeno tacere), ”

            Quanto mi piace l’Habsburgicus in versione vecchio prete anni Venti, ma che un po’ gli viene da ridere.

          • Francesco scrive:

            >> bisogna riprendere l’anticomunismo

            insomma, mi sembra che Chavez e Lula abbiano fatto tutto da soli, i Castro stanno arrendendosi, i comunisti italiani sono casi psichiatrici e non politici

            prendiamocela con calma

            😀

          • habsburgicus scrive:

            @Francesco
            non leggi quelli che scrivono su fb 😀 e altrove sul web
            oggi i più (non tutti..sono divisi; ma i più prepotenti e faziosi in genere al 99 %) esaltano la Cina [che in effetti sta crescendo]…e cantano le lodi a Pechino, attendendosi [campa cavallo :D] la loro riscossa da lì
            e vaglielo a spiegare che la Cina ormai di effettivamente comunista non ha (per fortuna dei cinesi) più nulla e che se fossi cinese anch’io sarei per l’attuale regime [duro, saggio, razionale..deploro la politica anti-cristiana, ma se ci poniamo dal punto di vista cinese, la questione prende un altro aspetto…purtroppo, ma è difficile negarlo] !
            c’è una differenza enorme fra i “neri” e i “rossi”..
            i “neri” [che a differenza dei rossi sono perseguitati e ostruiti e lo saranno sempre di più] hanno anch’essi qualche “speranza”, ma si tratta di “speranze” di tipo religioso/mistico (se così si può dire)….lo sanno-anche se non lo ammetteranno mai-che sono usciti dalla Storia nel 1945 ma per fede credono in un improbabilissimo “ritorno” in qualche vago tempo futuro, così, senza ragionamento, ma come “dato”..un po’ come i cattolici ultra-tradizionalisti ed è per quello che di norma vanno molto d’accordo 8non sempre, eh ! alcuni “neri” sonio crescentemente anti-cristiani; altri che non lo erano lo divengono oggi poiché-mai famosi per l’erudizione e la profondità :D-confondono il Vaticano di oggi con la Chiesa dei tempi passati :D)
            invece i “rossi” ci credono veramente..sono prepotenti, strafottenti e sicuri di tornare, un giorno (e già minacciano :D)..ciò deriva dal fatto che non hanno subito una vera sconfitta (il comunismo si è auto-dissolto, alla buona..e sopravvive) formalmente in Cina) né è stata loro imposta la litanie di scuse e controscuse, che ha piegato e dissolto i “destri”….per dire, l’attuale legge liberticida colpisce la dx estrema, mica loro 😀 (potevano aggiungerci, come appendice, la negazione delle foibe, mica l’han fatto ! )..in più tutti i miti fondanti oggi in rilancio possono essere resi “loro” [Repubblica, Resistenza, Accoglienza] mentre ogni frase “ufficiale” di chicchessia è ipso facto una condanna inappellabile per i “neri” (e ormai de facto anche per i cattolici da quanto il divorzio è stato trasformato in una presunta “grande conquista”)..in più vi sono le innumerevoli complicità, i centri di potere non smantellati, la solidarietà fra di loro (giornalismo, Università ecc)..il comunismo divenuto sinistrismo resta un problema, purtroppo !
            se ci pensi, tu stesso, o Francesco, dovresti convenirne
            [intendiamoci, al potere non ci torneranno mai..faranno la mosca cocchiera per altri, come sempre..ma nel frattempo già fanno ed è possibile che ancora più faranno, molto ma molto male all’Italia !]

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Ma no, ci sono tanti amichetti neri in giro che volano nei sondaggi e non solo: l’amico di Blondy, Hofer, poi Salvini, Le Pen e qualche altra testa di…

          • PinoMamet scrive:

            Habs, fammi capire bene, tu hai dei conoscenti “rossi” che esaltano la Cina??
            Su FB??

            Guarda, che tu ne abbia non voglio metterlo in dubbio: persone strane ne esistano.

            Ma che questi “rossi” “filocinesi” siano addirittura numerosi, beh, questo mi sembra realmente Nubicuccù..

            che sappia io, i comunisti (lato sensu) italiani che provavano qualche simpatia per la Cina si sono estinti nel 1977 o giù di lì…

            il mondo “de sinistra” attuale ignora o disprezza la Cina perché:

            -sfruttatrice
            -opprime il Tibet
            -industrializzata
            -“c’è il festival della carne di cane che è una vergogna perché noi siamo relativisti tranne che quando si tratta di cani e gatti”

        • Miguel Martinez scrive:

          “a me pare anche”

          Verissimo, però guarda di cosa stai parlando: di poche fulminee rapine: il sistema sovietico ha fatto tante cose pessime, ma non ha avuto la necessità – tipica ad esempio del sistema statunitense – di mantenersi con incessanti guerre all’estero.

          Non è una constatazione per nulla moralistica, è semplicemente che non puoi dire che “non è vero che l’URSS vuole la pace, perché mette la gente nei gulag”. In un certo senso, erano vere entrambe le cose.

      • Pietro scrive:

        Cambogia – Vietnam, premetto che non sono un filo vietnamita. Ma va detto che alla fine i viet non potevano piu, Pol Pot usano l’antivietnamismo come strumento di coesione sociale, faceva continue incursioni armate in Vietnam e tirava sempre fuori la storia della Cocincina. Alla fine se ha un vicino cosi’ prima o poi gliele suoni…
        (tra l’altro i khmer rossi sono nati grazie ai nordvietnamiti)

        • Francesco scrive:

          e la guerra tra Cina e Vietnam?

          la riconquista dell’Ucraina?

          l’occupazione post-seconda guerra mondiale dell’Europa dell’Est?

          la guerra di Corea?

          la guerra in Afganistan?

          mi pare che ai cari compagni vada condonato tutto

          PS poi ci sarebbero un milione di guerre civili, se non sbaglio

          • Francesco scrive:

            Pietro, non ce l’ho con te, tra l’altro l’intervento del Vietnam in Cambogia mi pare fu una benedizione per il paese, dopo quello che aveva passato

            ciao

          • Miguel Martinez scrive:

            “mi pare che ai cari compagni vada condonato tutto”

            Non si sta condonando niente. Si sta dicendo che il sistema sovietico non aveva bisogno di guerre: aveva bisogno di sfruttare gente ridotta in schiavitù, di far fuori chiunque fosse sospettato di opporsi, e di ridurre a un deserto la natura. Non aveva bisogno di fare guerre.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “la riconquista dell’Ucraina?”

            Fa parte del complesso periodo 1917-1921.

            “l’occupazione post-seconda guerra mondiale dell’Europa dell’Est?”

            Appunto, post seconda guerra mondiale.

            “la guerra di Corea?”

            La Corea nei progetti originali non sarebbe dovuta venire spartita, ma poi i dissapori tra USA e URSS hanno portato a quella soluzione che non andava bene a nessuno. La guerra di Corea fu più una guerra civile che uno scontro tra paesi, visto che fu un conflitto tra due realtà statuali appena costituite e per nulla stabilizzate.

            “la guerra in Afganistan?”

            Richiesta dal governo locale.

          • habsburgicus scrive:

            aveva bisogno di sfruttare gente ridotta in schiavitù, di far fuori chiunque fosse sospettato di opporsi, e di ridurre a un deserto la natura. Non aveva bisogno di fare guerre.

            qui posso darti ragione Miguel !…è così
            senza dubbio il sistema “liberal-occidentalista” è molto più aggressivo all’esterno, lo fu sin dalla sua nascita con il giacobinismo
            l’eroico Georges Demartial, laico radicale e di sinistra ma uomo seriamente pacifista (condannò l’Intesa nella I GM, si oppose alla guerra nel 1939 e capì pure Pétain nel 1940,…condizioni essenziali e sufficienti per dimostrare che fu uomo sincero..e quando uno è sincero, chapeau !) scrisse un famoso libro “La légende dea démocraties pacifiques”..e ha detto tutto

          • Francesco scrive:

            vado a orecchio:

            il sistema sovietico aveva da “rifare da zero” la società russa, poi da gestire una complessa transizione, infine si trovò di fronte la Germania di Hitler

            nel mezzo, il fatto che non riusciva a produrre abbastanza da sfamare gli schiavi sul cui lavoro si reggeva

            alla prima occasione, si pappò l’Europa dell’Est e ci rimase fino al proprio disfacimento

            non è che le democrazie sono semplicemente più efficenti?

            😀

      • paniscus scrive:

        Di fronte a un cervello rettiliano come il suo, uno diventa pure difensore dell’Unione Sovietica.
        ————————————-

        Se io fossi un geco o una tartaruga di terra, mi offenderei 🙂

  20. MOI scrive:

    “vice-presidente” …suppongo volesse dire.

  21. Pietro scrive:

    Teoricamente puoi spiegare tutto in questo modo, dal capitalista al comunista e se ci metti Freud puoi dire che chi guida i treni lo fa per le gallerie. Il classico tipo di analisi mirata e viziata dal voler dimostrare una tesi a priori talmente “valida” e utilizzabile con tutto da essere dimenticata nel giro due ore.
    -Il mondo e’ dominato dagli istinti sessuali
    -ohhh…. E cosa cambia?
    -Cambia radicalmente la concezione che abbiamo del genere umano
    -tutto tutto?
    -Assolutamente, tutto tutto!
    -e quindi cosa cambia?
    -Niente, tutto come prima ma adesso sappiamo che il genere umano e’ dominato dagli istinti sessuali!
    -ah ok, vado che perdo il bus
    -Si anche io sono di fretta, devo passare in posta
    -ciao
    -Ciao!

  22. MOI scrive:

    Per la cronaca, Blondy 😉 è anche 🙂 una cantante Rumena … o più verosimilmente Moldava !

    https://www.youtube.com/watch?v=sP45bx4RQ64

    Apriamo una Breccia da Uomini del Popolo nel Muro Kalergico d’ Ipocrisia Politically Correct Totalitaria : nessuna Legge sull’ Immigrazione che metta sullo stesso piano una così e un Beduinazzo bercia-fatw’e o un Saccone di Juta Nero Ambulante … è una Legge sull’ Immigrazione seria, nevvero Habs ?

    😉

    • PinoMamet scrive:

      ehm… le molto più attraenti Rita Ora e (molto probabilmente) Dua Lipa sono di religione musulmana, Moi…

      la tua Legge sull’Immigrazione come le colloca? 😉

      • PinoMamet scrive:

        Amici kurdi mi segnalano anche Helly Luv (Helana Abdulla) alla quale pare che i “beduinazzi berciandi fatwe” l’abbiano giurata…

        questa kalergicamente come la collochiamo? 😉

      • Miguel Martinez scrive:

        Scopro l’esistenza di Blondy, Rita Ora e Dua Lipa solo grazie a voi.

        Dalle immagini, Blondy e Ora le trovo positivamente ributtanti; la Lipa non è ributtante, ma ha un’aria comunque da piccola Chaouki che fa sospettare.

        Non saprei in un Saccone di Juta Nero come ci starebbero.

        • Miguel Martinez scrive:

          Dovessi dire io qual è una vera bellezza :-), ecco June Tabor (all’epoca aveva già 43 anni, da allora non è cambiata tanto, senza che sembri per nulla artificiale):

          https://www.youtube.com/watch?v=YxMJPpZSIuM

          • Miguel Martinez scrive:

            Aggiungo tra le donne che troverei affascinanti, Karine Polwart.

            Che non è certo quella che si potrebbe considerare una modella, ma quello che colpisce sempre è il carisma complessivo di una persona, which is actually all that makes your heart miss a beat.

            Cosa che mi sembra manchi del tutto in Blondy, Ora e e Lipa.

            Ma è un argomento interessante, perché dice molto su come ognuno di noi vive il mondo.

          • Francesco scrive:

            Miguel

            mi sa che il buon Gaber ti abbia risposto con ampio anticipo

            va bene il carisma, va bene tutta ma una bella gnocca è sempre una bella gnocca

            (non tutti sono monaci rivoluzionari come te, ci siamo anche noi decadenti brezneviani)

            🙂

            • Miguel Martinez scrive:

              “non tutti sono monaci rivoluzionari come te”

              🙂

              Si parla in tono leggero, ma il tema è comunque interessante.

              Il monaco è quello che “non si lascia tentare”, ma Karine Polwart e June Tabor (lasciamo perdere le differenza anagrafiche, ci metterei anche la modella della Madonna della Pala Nerli in Santo Spirito) mi potrebbero proprio far cadere in tentazione, le tre “belle gnocche” di cui si parla, invece, non esercitano su di me un fascino molto maggiore dell’impiegata depressa e antipatica del Comune.

              Qual era la battuta di Gaber?

          • Francesco scrive:

            c’è tutta una canzone che riprende le tentazioni maschili di fronte alla bellezza muliebre, intesa però proprio come “bassa macelleria”

            🙂

            PS mi sto appassionando a Gaber, nei miei limiti

            • Miguel Martinez scrive:

              OT

              Fulvio Grimaldi scrive alcune righe che dedico a Peucezio e Habsburgicus 🙂

              Su Albertazzi i vermi prima ancora di essere sepolto

              Con Giorgio Albertazzi è morto un grandissimo attore, a 92 anni, sul palcoscenico, da Adriano imperatore. Un uomo che ha cosparso la Terra di conoscenza, cultura, poesia, verità. Ci ha portato Shakespeare, il sommo arciere contro i despoti e i truffatori, Dante, nel modo in cui oggi ci può aiutare a essere italiani dignitosi, Brecht, il fustigatore dei potenti, Pirandello che taglia a fette le doppiezze e miserie della borghesia, Adriano, il saggio che cuce la vita alla morte e viceversa. Miseria infinita sotterra quei ciarlatani che hanno rimasticato nelle gengive purulente, tra un infimo pettegolezzo e l’altro (il “vanitoso”, lo “sciupafemmine”), l’eterna condanna per il suo volontariato da ragazzo nella Repubblica Sociale (ovviamente in vetta “il manifesto”). Anch’io sono stato Balilla, peggio sono stato nella Hitlerjugend. Degli idioti privi di argomenti ne hanno fatto strumento per avvolgermi in ombre di sospetto, se non di condanna. Peggio ancora, mia madre e io abbiamo avuto per caro amico un poeta, un appassionato del suo paese, anche lui un ex-volontario di Salò. Si chiamava Alessandro Guarnieri. Era il 1950, io avevo 16 anni, lui 25 ed era segretario dei giovani di una formazione neofascista. Una delle persone più gentili e colte che abbia conosciuto. Insegnava lettere italiane al liceo. Qualche anno dopo ho saputo che si era suicidato. Da tempo aveva mollato i camerati. Era uscito così dal conflitto tra il suo animo gentile e nobile e la vicenda in cui la storia lo aveva infilato. Sto alla tomba di Giorgio e Alessandro. Da bambino e ragazzo ne ho condiviso tempi e scelte. Come loro ho saltato il guardrail. Li rispetto. Mi aspetto un colpo alla nuca da quelli che si dicono comunisti.

              • Miguel Martinez scrive:

                Di Grimaldi non apprezzo i giudizi eccessivi e tranciati di netto, ma trovo molto interessanti queste sue vecchie riflessioni sulla Germania:

                http://fulviogrimaldi.blogspot.it/2011_09_01_archive.html

              • Miguel Martinez scrive:

                Ancora Grimaldi.

                Per me che non ho mai avuto a che fare con il PCI, né provo alcun bisogno di demonizzarlo, dice cose ovvie (poi il tono è quello eccessivo di Grimaldi, mica il mio).

                Ma non sono ovvie per tanti italiani ossessionati con queste cose, da una parte o dall’altra.

                Berlinguer &Co reclutati? No, volontari.
                Ah, l’indignazione, lo scandalo, il turbamento profondo, la collera! Questi cialtroni si sono permessi di schierare nell proprie file nientemeno che Berlinguer, Ingrao, Nilde Jotti! Quale aberrazione, quale ingiuria alla verità, quale falsificazione storica! Ma vi pare? Non dico che i cialtroni non siano cialtroni e, per non sapere di cosa stavano parlando, non abbiano cercato di truffare la gente facendosi i soliti selfie da deficienti accanto ai cartonati di quei padri del PCI, ma che dico PCI, del comunismo tout court, della democrazia, di tutto ciò che si oppone alla sciagurata truffa della riforma costituzionale. Gli hanno fatto dire “sì”, quei mistificatori, quegli appropriatori indebiti.

                E invece, se non mi lapidate (come usa tra i vostri amici sauditi, e non tra i miei iraniani), dirò che avevano quasi ragione, per quanto a dispetto loro che sono in malissima fede. Nessuno può far dire a cadaveri, oltre tutto già abbondantemente decomposti, dei “sì” o dei “no”. Ma affinità, convergenze, parentele, quelle, sì, le può ben rivendicare. Si Tratta di tre soggetti, tutti laureati padri della Patria da destra e sinistra, cioè da destrasinistra, che per quanto ci è capitato tra capo e collo alcuni anni dopo, neanche tanti, hanno messo in corso i lavori.
                Ingrao era una specie di Cadorna, o Badoglio, che diceva ai suoi “armiamoci e partite” e quelli del “manifesto”, dopo averli allevati e istigati, li lasciò al freddo del girone degli eretici, mentre lui se ne restò al caldo del sole dell’onnipotente. Una formula che, pur ornata di pessime poesie e di sproporzionata autostima, non ha mai abbandonato. Ne ricordo con una certa impressione l’occhio sospettoso, cattivo, da questurino. Berlinguer, con il suo tappeto rosso-comunista steso alla più feroce belva della storia, la Nato, con il suo, ahinoi, non morganatico sposalizio con i cannibali della classe che pretendeva di difendere, detto compromesso storico, ha spianato la strada a tutti i discendenti della stirpe dei consociativi, da Occhetto a D’Alema, ai vendipatria e mafiocapitalisti di oggi Per quel che riguarda la togliattianissima Ninfona Egeriona del Migliore, Nilde Jotti, basta l’ordine imperativo impartito dall’alto del suo togliattismo al PCI in corso di suicidio concordato da Napolitano e Occhetto con quelli di Washington: “Lo stesso Togliatti avrebbe dato il proprio assenso a questo profondo cambiamento del PCI”. Sic stantis rebus, quale misfatto avrebbero mai commesso quelli che al “si” per quanto gli Usa ordinano oggi hanno reclutato gli antesignani destrisinistri che il “sì” lo dissero agli Usa allora? Una e costante la strategia. Uni e costanti i suoi utili idioti.

                Quando Gaber cantava queste cose ci sembravano un po’ qualunquiste. Ma come, non eravamo stati in piazza giorno dopo giorno fino a poco prima per smantellare il sistema capitalista e patriarcale? Non c’era il Partito Democratico della Sinistra, erede del più Grande Partito Comunista d’Occidente, ma scevro del detestato stalinismo, con in capo tanto di figlioli di Berlinguer e nipotini di Togliatti? Non ci eravamo appena ripresi dal riflusso degli anni ’80 e non ci stavamo lanciando a testa bassa contro la fascistoide vandea di destra berlusconiana? Non stavamo tutti con Oslo e i due Stati in Palestina? Non avevamo appena deplorato le bombe all’uranio sull’Iraq, pur amettendo che quel mostro di Saddam Hussein doveva essere tolto di mezzo insieme a tutti quei dittatori che rifiutavano la nostra democrazia, i nostri diritti umani?
                Invece Giorgio Gaber aveva avuto la vista lunga. Dai germogli di gramigna nascosti sotto la collisione-collusione tra rossi papaveri e fiordalisi azzurri aveva tratto la visione di un campo sconfinato nel quale indistinte erbacce – cos’è la destra, cos’è la sinistra – si sarebbero fuse in un’unica distesa di piante parassite, utili solo a nutrire grossi, tossici insetti di bocca buona. Questo è il nostro panorama interno. Ma, fuori, oltre all’orizzonte chiuso da rampicanti saprofiti, qualcosa ci sarà di bello, di colorato? Vediamo

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Il fatto è che Berlinguer magari sarebbe stato favorevole a Verdini e al Jobs Act (mah!), ma ebbe modo di esprimere la propria idea sul superamento del bicameralismo perfetto non accompagnato dal proporzionale. E non era affatto favorevole.
            E noi di questo stiamo parlando nella campagna referendaria, non di altro.

            • Miguel Martinez scrive:

              “E noi di questo stiamo parlando nella campagna referendaria, non di altro”

              Sicuramente avrai ragione. Ma la domanda profonda è, perché il PCI è diventato il PD?

              I “sedevacantisti” di sinistra si chiedono sempre, chi lo ha demolito da fuori, oppure chi ci si è infiltrato?

              Ma se il PCI avesse già in sé tutti i germi per diventare l’attuale PD?

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Sicuramente il potenziale c’era, altrimenti non sarebbe successo. Però credo anche che molto sia stato dovuto alle circostanze elettorali: prima c’è stato il Mattarellum che aveva bisogno di grandi alleanze che raccattassero molti voti per vincere e questo portò all’inevitabile alleanza col centro in un paese tendenzialmente di destra come il nostro. Poi è arrivato il Porcellum che ha portato al secondo governo Prodi, all’esplosione del centrosinistra e alla liquidazione della c.d. sinistra radicale. Infine, preso atto che non esisteva nulla di più a sinistra e che gli elettori dell’ex PCI sono troppo attaccati alla maglia per tradire (i supporter sono in grado di fare affermazioni come quelle che ho riportato sotto), il Partito è andato in cerca di voti, come fa ogni partito, quindi al centro.

          • Francesco scrive:

            >> Ma la domanda profonda è, perché il PCI è diventato il PD?

            Belandi, domanda non troppo difficile. Seppellita la bugia della GRP in arrivo un giorno, morta da sola per malformazione congenita la sua sorellina minore Eurocomunismo, scomparso all’orizzonte il bus della storia, quando il fantasma del padre sparì con la liberazione dei popoli dell’Est, un nutrito numero di capaci funzionari e di rapaci nullafacenti si dovette trovare un nuovo marchio.

            E così fecero.

            Alla faccia dei molti (ahimè) che ancora aspettavano la GRP, l’Eurocomunismo, laStoriaSiamoNoi e altre fandonie.

            La testa vede più lontano della pancia

            ciao

          • Francesco scrive:

            Confesso che i giudizi politici di Berlinguer mi sembrano, come dire, trascurabili. Diciamo, per essere cortesi, che appartengono a un’altra epoca.

            PS sempre sia maledetto Mattarella per la sua legge elettorale infame e truccata.

          • roberto scrive:

            “Sicuramente il potenziale c’era, altrimenti non sarebbe successo. Però credo anche che molto sia stato dovuto alle circostanze elettorali: ”

            perfettamente d’accordo con l’analisi di mauricius

          • habsburgicus scrive:

            @Miguel
            so chi è Grimaldi…
            sullo stesso argomento, altri della “sua” (?) parte, han detto cose ben diverse da lui ! e orripilanti

            • Miguel Martinez scrive:

              “sullo stesso argomento, altri della “sua” (?) parte, han detto cose ben diverse da lui ! e orripilanti”

              Un interessante esempio.

              Oggi Repubblica parla anonimamente di una quindicina di politici “impresentabili”, mafiosi e roba del genere. Tra questi nomina unicamente un candidato di Casapound accusato di “furto”.

              Furto di cosa?

              Di una bandiera dell’Unione Europea che avrebbe strappato nel corso di un’azione di protesta politica.

              Personalmente, non ho alcuna simpatia per Casa Pound, ma con idiozie giornalistiche del genere, si capisce perché alcuni giovani vi aderiscono.

              Che Pannella a questo punto si poteva definire un condannato per spaccio di droga per aver regalato mozziconi di spinelli a scopo dimostrativo, senza guadagnarci nulla.

          • PinoMamet scrive:

            Carina sia la June Tabor che la Karine Polwart.

            (June Tabor mi ricorda un po’ un’amica valdostana- di origine napoletana, Mi’… ; mentre la Polwart ha qualcosa dell’attrice Alba Rohrwacher, un’altra bellezza pochissimo convenzionale)

            Anche io sono attratto da queste persone più che dalle biondone (tinte) e appariscenti.

            Scommetto però che sotto trucco e parrucco, in Rita Ora si nasconda una ragazza mediterranea mediamente carina, anche se i discografici (che la lanciano sul mercato… sottostante, come cantavano Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto) fanno di tutto per renderla simile a un puttanone.

          • PinoMamet scrive:

            Una tizia famosa carina che sembra abbastanza naturale è Ariana Grande; assomiglia a milioni di mie compagne di classe, e infatti ngli USA sono convintissimi che sia messicana e lei deve ripetere ogni tre per due che invece è italiana di origine…

          • PinoMamet scrive:

            Per il pubblico adolescenziale però!

            Io al massimo ci proverei con la June Tabor 😉

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Martinez

          “Perchè il PCI è diventato PD?”

          Forse perchè il PCI di ieri (e il suo erede PD di oggi, attraverso le trasmutazioni PDS – DS) è un partito.

          Come tale è dotato di una maggioranza e di una minoranza interne, di sezioni, di un congresso e di un meccanismo per il ricambio delle classi dirigenti (le primarie).

          Ciò gli ha consentito di adattarsi agli eventi -anche ai terremoti come la caduta de Muro di Berlino- trasmettendo un DNA che contiene attenzione al lavoro dipendente e attenzione ai diritti civili -pur con tutte le iperfetazioni, incrostazioni e degenerazioni del caso.

          In contrasto, nessuno degli avversari del PD – l’M5s e le destre- sono un partito. (Trascuro le frattaglie velleitarie di chi “non ha nemici a sinistra”). Chi più e chi meno, sono tutti movimenti ispirati al Fuehreprinzip: la legge è la volontà del Capo.

          La prova è che nè M5s nè le destre hanno a tutt’oggi un meccanismo condiviso e consolidato una volta per tutte per il ricambio delle classi dirigenti: a Casaleggio succede il figlio, al Cerchio Magico legaiolo corrispondono i Bravi Ragazzi grillini, Meloni si stacca dal berlusca che non vuole le primarie, Maroni si becca con Formigoni ecc.

          Una parziale evoluzione da movimento a partito ce l’ha forse avuta la Lega, che difatti sul lungo termine è l’avversario alla lunga più rognoso del PD (a meno di non credere davvero che grillo possa continuare ad amministrare per interposta persona a furia di e-mail e scomuniche).

          Manca dunque in Italia un partito che abbia nel DNA l’attenzione ai lavoratori autonomi e il rispetto della libertà individuale al di sopra di ogni altra cosa (potevano diventarlo i Radicali, se Pannella non avesse sistematicamente divorato i suoi figli/eredi).

          (Per attenzione al lavoro autonomo non intendo la legalizzazione de facto dell’evasione fiscale: molti autonomi avrebbero forse convenienza al pagamento semplificato delle tasse in cambio di servizi efficienti).

          Questo squilibrio è insano e favorisce l’illegalità. Siccome ci vuole la politica per risolvere la questione, ecco che senza un partito -cioè senza il PD- in Italia non si va da nessuna parte.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Miguel Martinez scrive:

            “Forse perchè il PCI di ieri … è un partito.”

            E’ vero.

            Tutti gli organismi cercano essenzialmente di sopravvivere adattandosi alle circostanze, e lo fanno anche i grandi organismi collettivi, in cui il posto di lavoro di migliaia di persone dipende dal sapersi adattare.

            Però è inutile illudersi che lo scopo per cui i funzionari agiscono sia “difendere i lavoratori autonomi” (o “i lavoratori dipendenti” o “i valori cristiani” o “la Padania dai negri” o qualunque altra cosa diversa da se stessi).

          • Pietro scrive:

            Non dimentchiamo i conti mai fatti col crollo del Muro di Berlino. Conti che il PD fa oggi nel peggiore dei modi guidato da uno che viene da tutt’altra tradizione politica.

          • Francesco scrive:

            Miguel

            in presenza di altri partiti, un pò gli conviene farlo, però

            insomma, alla fine hanno bisogno del voto dei tizi in questione

            e più un sistema è “autoritario”, cioè dà il potere a chi vince le elezioni, più conviene attenersi alle promesse, perchè per chi perde le elezioni c’è poco o nulla

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ martinez

            “inutile illudersi”

            Lo credo bene.

            Da che mondo è mondo gli interessi di una classe si appoggiano sempre a quelli di questa o quella casta, senza la quale decisioni non se ne prendono (Pareto insegna).

            Poco importa di quali funzionari si tratti, basta che facendo i propri interessi facciano per ciò stesso gli interessi della classe/comunità che intendiamo favorire (di solito, quella cui apparteniamo).

            E’ così che funziona la democrazia.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Miguel Martinez scrive:

              “Poco importa di quali funzionari si tratti, basta che facendo i propri interessi facciano per ciò stesso gli interessi della classe/comunità che intendiamo favorire ”

              Certo, infatti tutto quello che conta non è entrare nella pantomima, ma ricattare, minacciare, blandire continuamente quei funzionari, tra un’elezione e l’altra.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “alla fine hanno bisogno del voto dei tizi in questione”

            Io ho bisogno di ciò che non ho, non di ciò che ho. E i voti dei piddini sono sempre garantiti, qualunque cosa accada.

          • Z. scrive:

            Boh, a me pare molto semplice.

            Gli eredi del PCI si sono uniti con gli eredi della DC. La DC era egemone allora, e gli eredi della DC sono egemoni oggi nel PD.

            Di questo processo, effettivamente, Berlinguer è stato apripista quanto Moro.

            Il che, peraltro, non c’entra un tubo col referendum costituzionale. Immaginare chi avrebbe sostenuto cosa in un mondo posteriore di decenni alla propria morte può essere un interessante gioco intellettuale, ma a livello politico fa sorridere…

  23. Mauricius Tarvisii scrive:

    Repubblica ci ricorda che esiste anche l’Italia del sì.

    http://www.repubblica.it/politica/2016/06/01/news/riforme_l_appello_dei_250_per_un_pacato_si_-141066130/?ref=HRER1-1

    “Lo psicanalista Massimo Ammaniti voterà Sì perchè ‘credo che in questa riforma ci siano dei passi avanti, anche se alcuni poco condivisibili come gli interventi sul Senato'”

    “aggiunge Villari, ‘la Costituzione, non è un testo sacro, negli anni ci sono già state un centinaio di modifiche. E, a mio giudizio, votare Sì è soprattutto sottolineare che le riforme siano fondamentali per far muovere il nostro paese'”

    In parole povere, il primo voterà sì pur considerando “poco condivisibili” i punti essenziali della riforma, il secondo voterà sì perché è necessario votare sì a qualcosa, qualunque cosa essa sia.
    Se non fosse un comportamento criminale, proverei profonda compassione per questa gente.

    • Francesco scrive:

      Hanno ragione. L’unica cosa peggiore di questa riforma è il Fronte del No.

      Maledetto sia Renzi per gli infiniti compromessi a cui è sceso ma la statura del personaggio è quella che è. Figuriamoci i suoi avversari!

      🙁

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ tutti

        Occasione mensile di completo accordo con Francesco!

        🙂 🙂

        Ciao!

        Andrea Di Vita

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Quindi se Grillo vi invitasse a respirare voi vi asfissiereste da soli perché “peggio dell’asfissia è il fronte del respirare”? Liberissimi, eh: solo che voi volete costringere a non respirare anche me e questo è criminale.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ MT

          A parte che Grillo è capace esclusivamente a gridare de vaffa, ossia a guardarsi l’ombelico, lo stesso argomento che usi si può applicare a Renzi: “siccome una riforma la propone Renzi votate no a prescindere, solo perchè la propone lui”

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “siccome una riforma la propone Renzi votate no a prescindere, solo perchè la propone lui”

            Mo’ mi fai incazzare sul serio. Ho scritto chilometri di commenti sui problemi reali di questa riforma mentre mi si rispondeva solo con stronzate e gridi di battaglia del cazzo e adesso sono io che argomento per partito preso?

          • Z. scrive:

            Maurì,

            è solo un referendum. Certo, il NO rischia di rendere questo Paese ingovernabile per un altro po’, con una maggioranza trasversale che fa finta di sacrificarsi e i grillini che fanno finta di fare opposizione, ma è solo un referendum. Se vince il SI se ne faranno altri, e se vince il NO pure.

            Non scaldarti così tanto, non ne vale la pena.

            🙂

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Ciò che mi spaventa di più del fronte del sì è che voterebbe sì persino se la riforma costituzionale fosse composta da dieci pagine di lorem ipsum.
            Perché mi inquieta? Perché il quesito di ottobre è a prova di idiota: secondo te il nuovo testo è migliore del vecchio? Se è migliore voti sì, altrimenti no. E invece leggo roba tipo “bisogna riformare”, “alla fine non è così male”, “meglio questo che niente”. Evidentemente sarà anche a prova di idiota, ma non a prova di cieco.

          • Z. scrive:

            Ma sai, sono tutti poveri ciechi che devono fare carriera, oltre che sconosciuti. Lo dice la stampa libera. Morrone, Cassese, Bin, Fusaro. Chi sarà mai ‘sta gente? Voterebbero qualsiasi cosa 😀

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Sì, se voti ‘sta porcheria voteresti proprio qualsiasi cosa. Comunque apprezzo lo straw man.

          • Z. scrive:

            Strawman del tipo che chi vota sì è idiota e cieco? e sono stato io a tirar fuori questo argomento?

            Io non ho più nessuna speranza di arrivare a valere un centesimo di Cassese, così come di Onida che sta sul fronte opposto. Ti auguro il contrario, visto che sei giovane 🙂

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            La cecità ideologica (o di tifoseria, se preferiamo) ha colpito in passato gente anche più grande di loro.

          • Z. scrive:

            Certo, e su tutti i fronti. Penso a chi ha firmato l’appello sull’ineggibilità di Silvio Berlusconi, ad esempio.

            Solo che, inevitabilmente, chi di frontismo ferisce di frontismo perisce 🙂

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ MT

      “criminale”

      I proverbi che dicono “meglio un uovo oggi che una gallina domani” e “il meglio è nemico del bene” sembrano esserti estranei.

      La prospettiva di aspettare altri settant’anni per l’abolizione di questo bicameralismo perfetto non sembra spaventarti.

      Quello che spaventa me è la sicurezza con cui dai del “criminale” alla posizione di un Villari e di un Ammaniti.

      Questa tua sicurezza è il miglior argomento possibile a favore del SI’.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • roberto scrive:

        “I proverbi che dicono “meglio un uovo oggi che una gallina domani” e “il meglio è nemico del bene” sembrano esserti estranei.”

        non sono del tutto sicuro che questi proverbi siano sempre adatti ad una riforma costituzionale

        ciao

        • Francesco scrive:

          A una riforma costituzionale che è attesa da 70 anni?

          perchè tutto quello di buono che è stato fatto nella storia della Repubblica è stato realizzato nonostante la struttura istituzionale disegnata dalla Costituzione e non grazie a essa

          ciao

          • roberto scrive:

            “A una riforma costituzionale che è attesa da 70 anni?”

            francesco,
            devo ammettere che non ho una posizione definitiva sulla riforma.
            però quando l’articolo “formazione delle leggi” passa da questo

            “La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere”

            a questo:

            “La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali, e soltanto per le leggi di attuazione delle disposizioni costituzionali concernenti la tutela delle minoranze linguistiche, i referendum popolari, le altre forme di consultazione di cui all’articolo 71, per le leggi che determinano l’ordinamento, la legislazione elettorale, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle Città metropolitane e le disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni, per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea, per quella che determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l’ufficio di senatore di cui all’articolo 65, primo comma, e per le leggi di cui agli articoli 57, sesto comma, 80, secondo periodo, 114, terzo comma, 116, terzo comma, 117, quinto e nono comma, 119, sesto comma, 120, secondo comma, 122, primo comma, e 132, secondo comma. Le stesse leggi, ciascuna con oggetto proprio, possono essere abrogate, modificate o derogate solo in forma espressa e da leggi approvate a norma del presente comma.

            Le altre leggi sono approvate dalla Camera dei deputati.

            Ogni disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati è immediatamente trasmesso al Senato della Repubblica che, entro dieci giorni, su richiesta di un terzo dei suoi componenti, può disporre di esaminarlo. Nei trenta giorni successivi il Senato della Repubblica può deliberare proposte di modificazione del testo, sulle quali la Camera dei deputati si pronuncia in via definitiva. Qualora il Senato della Repubblica non disponga di procedere all’esame o sia inutilmente decorso il termine per deliberare, ovvero quando la Camera dei deputati si sia pronunciata in via definitiva, la legge può essere promulgata.
            L’esame del Senato della Repubblica per le leggi che danno attuazione all’articolo 117, quarto comma, è disposto nel termine di dieci giorni dalla data di trasmissione. Per i medesimi disegni di legge, la Camera dei deputati può non conformarsi alle modificazioni proposte dal Senato della Repubblica a maggioranza assoluta dei suoi componenti, solo pronunciandosi nella votazione finale a maggioranza assoluta dei propri componenti.
            I disegni di legge di cui all’articolo 81, quarto comma, approvati dalla Camera dei deputati, sono esaminati dal Senato della Repubblica, che può deliberare proposte di modificazione entro quindici giorni dalla data della trasmissione.
            I Presidenti delle Camere decidono, d’intesa tra loro, le eventuali questioni di competenza, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti.
            Il Senato della Repubblica può, secondo quanto previsto dal proprio regolamento, svolgere attività conoscitive, nonché formulare osservazioni su atti o documenti all’esame della Camera dei deputati”

            mi domando se non valga la pena di aspettare altri 5 anni.

            poi, se come dice pietro, è un referendum “su renzi si renzi no” è un altro discorso….

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ roberto

            Visto che la Costituzione così com’è ci ha portato alla situazione attuale… 🙂

            Ciao!

            Andrea Di Vita

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            ADV, è chiara la differenza tra Costituzione e legge elettorale? E’ il Porcellum ad averci portati a questa situazione.
            Fiato sprecato, perché qui si crede, si obbedisce e si combatte nonostante la realtà.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ MT

            Togliamoci le fette di mortadella dagli occhi, per favore.

            Questo Paese che ha avuto 63 Governi in 70 anni: il Porcellum è solo l’ultima rogna.

            La riforma del bicameralismo perfetto era prevista già dalla collezione Bozzi del 1983.

            La riforma del referendum era stata proposta già negli anni ’70.

            La riduzione delle competenze del Senato stava nel programma di Prodi del 1994.

            Tutta partitocrazia, naturalmente. Meno male che adesso è arrivato il guru… :-;

            Ciao!

            Andrea Di Vita

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Fino al 1993 abbiamo avuto il proporzionale. Poi abbiamo avuto il Porcellum. Sotto il Mattarellum nessuna delle cause di instabilità dei governi che si sono succeduti è stata imputabile al bicameralismo.

            Fiato sprecato, perché qui si crede, si obbedisce e si combatte nonostante la realtà.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ MT

            Sai certo meglio di me quanti progetti di legge si sono impantanati nell’eterno rimpallo fra le commissioni e le assemblee di Camera e Senato, anche solo per qualche virgola di differenza nel testo, finchè l’ennesima conclusione anticipata della legislatura non ha fatto saltare tutto. Non è un caso se il bicameralismo perfetto ce l’hanno coì pochi. O credi davvero che se vince il NO allora tutti gentilmente si accorderanno per una qualche riforma migliore? Finiremo col perdere altri settant’anni. Basta.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Fammi un esempio di legge persasi nella navetta per ragioni diverse al disaccordo tra le forze politiche sul testo.

          • Z. scrive:

            ADV,

            quindici anni fa i paesi col bicameralismo perfetto, in tutto il mondo, credo fossero due oltre all’Italia.

            Non dico i nomi, perché potrei dire fesserie, ma ora sono calati. Forse uno, e forse nessuno. Credo.

  24. Pietro scrive:

    @Per coloro che vorebbero votare SI ma non amano Renzi: Ma decenni di “voto utile” e voto al “meno peggio” non vi hanno insegnato niente? SE siamo arrivati dove siamo oggi e’ ANCHE perche’ si e’ sempre scelto di votare qualcuno contro qualcun altro, alzando sempre di piu’ la soglia del tollerabile.
    Il fronte del NO e’ pessimo? Vero.
    I grillini hanno elettori tremendi? Vero
    Votare NO vuol dire votare come dei personaggi squallidi? Vero
    Volete ancora Renzi? Io no, non me ne frega nulla di chi votera’ no, dei dinstinguo e delle opinioni alte e intelligenti. A me interessa mandare Renzi a casa (tra l’altro avrebbe dichiarato che se vince il SI resterebe fino al 2023).
    Visto il livello squallido della politica italiana parlare seriamente di riforme costituzionali mi sembra ridicolo e un po’ fuori luogo. Inutile girarci intorno qui e’ un referendum pro o contro Renzi, cosa che ha deciso anche lui stesso.
    Io forse non potro’ votare perche’ saro’ via, sono ancora piu’ incarognito ma se qualcuno mi vuole dare una scappatoia per votare dall’estero me lo dica! 😀

    • Francesco scrive:

      stessa partenza, conclusione opposta

      voterò Sì e poi farò quello che è possibile perchè altri beneficino della nuova Costituzione e non Renzi

      Berlusconi dice di votare No? me ne faccio una ragione

      Renzi dice di votare Sì? me ne rifaccio una ragione

      ANPI e ANM dicono di votare No? visto che ho ragione? 😀

    • Miguel Martinez scrive:

      “I grillini hanno elettori tremendi? Vero”

      Io vedo il contrario.

      Vedo un partito con un capo sgradevole che mi sembra matto, ma vedo tante, tante persone che fino a ieri non si occupavano di politica, e che non sono cadute nella demagogia di inveire contro gli immigrati o di agitare bandiere identitarie, e si sono messe a studiare e capire, battendosi concretamente su questioni fondamentali come la salute,i beni comuni e il blocco delle Grandi Opere Imposte e Inutili.

      Un miracolo direi, unico in Europa che io sappia. Che in mezzo a questo ci scappi anche talvolta ciò che altrove è la norma – la battutina razzista, il tizio su mille con precedenti penali, quello che crede agli ufo – non mi sorprende e non mi scandalizza.

      • Pietro scrive:

        Si Miguel hai ragione anche te, io nei grillini vedo il meglio e il peggio possibile oggi.
        Non dimentichiamo che sono cresciuti nell’Italia di Berlusconi, non potevano certo avere una coscienza politica tale da farli diventare Che Guevara.
        Resta il fatto che si sono accollati tutti i tifosi dell’antipolitica che meglio perderli che trovarli.

        • Miguel Martinez scrive:

          “Resta il fatto che si sono accollati tutti i tifosi dell’antipolitica che meglio perderli che trovarli.”

          Mi interessa chi fa qualcosa.

          Dubito che i “tifosi dell’antipolitica” facciano più che votare, per candidati peraltro di cui non sanno nulla, quindi il danno credo che sia minimo.

          Mi sembra che il dato fondamentale sia che il M5S – qualunque cosa si possa pensare del suo capo – abbia spezzato in Italia il dialogo di insulti rituali tra i burocrati che hanno ereditato il PCI e i trafficanti che hanno preso in mano l’altra parte, contornata da ossessioni identitarie di vario tipo utili per spegnere ogni forma di pensiero (Resistenza, Eterosessualità, Valori Occidentali/Italianità, ecc.).

          Mentre entrambi si facevano delegare tutto dagli elettori per fare i propri TAV e contorni.

          Se non si spezza questo incantesimo, è abbastanza irrilevante quale sia il meccanismo elettorale.

          • Pietro scrive:

            Miguel concordo con te al 100%, pero’ non ti far prendere dal fare che poi non vedi tutto il resto. Purtroppo nel M5S quelli che non fanno sono molto visibili e a modo loro fanno pure troppo.
            Tanti grillini lavorano sodo ma uno che posta bestialita’ in rete vanifica gran parte del lavoro. Purtroppo oltre al fare esiste l’apparire.

            • Miguel Martinez scrive:

              “Tanti grillini lavorano sodo ma uno che posta bestialita’ in rete vanifica gran parte del lavoro. ”

              Questo lo capisco, e probabilmente mi sfugge: io conosco gli attivisti M5S, ma non ho idea cosa si scriva ad esempio sul blog di Beppe Grillo.

      • roberto scrive:

        “battendosi concretamente”

        finché non vengono espulse dal part…ehm, movimento dal sovrano.
        in fin dei conti si tratta di cocopro che il datore di lavoro può lasciare a casa come e quando vuole

        miguel,
        mi dispiace per quanti ci credono e ci lavorano in buona fede, ma il M5s, per quanto nato da una buona idea, è diventato il male.
        butto la bomba: è peggio del PD e grillo è peggio di renzi
        😉

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “grillo è peggio di renzi”

          Ma Renzi è un discreto premier, secondo me. Rappresenta tutto ciò che politicamente odio, che è una considerazione diversa.
          Qualche tempo fa parlavo di come si fosse passati dal giudizio sul collocamento politico (destra/sinistra) a giudizi assoluti di valore (bravo/pessimo), per cui se io con terribile efficienza metto in atto un genocidio sono da votare, mentre se tu cerchi malamente di garantire la sanità universale sei pessimo.

        • Miguel Martinez scrive:

          “ma il M5s, per quanto nato da una buona idea, è diventato il male.”

          Forse in Lussemburgo. Grillo non abita a Firenze (ho conosciuto qualche militante M5S che ha litigato, presumo a ragione, con i vertici). Non vedo gente “in buona fede” e non hanno un “datore di lavoro”, al massimo hanno un personaggio lontano che ammirano un po’ ingenuamente, ma non entro nella loro fede.

          Vedo consiglieri comunali che per una retribuzione di qualche centinaio di euro al mese si sbattono dalla mattina alla sera a seguire tutte le vicende più difficili e storte della città e stanno su la notte a preparare interrogazioni, rischiando denunce, che ti telefonano – lontano da ogni elezione – per chiederti cosa sta succedendo.

          Veramente sentirli definire “il male”, fosse solo per scherzo, lo trovo sgradevole.

          • Miguel Martinez scrive:

            E aggiungo che mentre i consiglieri di maggioranza devono semplicemente staccarsi un mezzo minuto dai loro cellulari per votare come ordina il Partito, quelli del M5S (come quelli di Sinistra e Libertà, ovviamente) devono documentarsi, studiare, pensare e sapere su cosa stanno votando.

          • Pietro scrive:

            Ho un’amica di Roma che per motivi di lavoro bazzica il Parlamento. Mi dice che i grillini non sono proprio tanto svegli pero’ passano ore ore e ore a studiare. Io direi che sono l’esatto opposto della classe politica maneggiona. E mi sembra una buona cosa.

            • Miguel Martinez scrive:

              Comunque la mia prospettiva è chiara.

              Noi come comunità vive prescindiamo completamente dalla pantomima della “politica”. Non per principio, ma perché è uno spettacolo che non ci riguarda.

              Ma abbiamo bisogno anche, secondariamente e occasionalmente, di persone che ci informino su questioni istituzionali, facciano interrogazioni preparate da noi e ci ottengano dei documenti.

              Potrebbero essere anche della maggioranza, anzi sarebbe pure meglio, ma quelli della maggioranza sono obbligati ad agire come un gregge agli ordini di persone il cui potere dipende da individui che sono strutturalmente nemici delle persone normali. Credo di avere già scritto dello straordinario effetto che fa sulle persone normali assistere anche a una banale riunione del Consiglio di Quartiere per distruggere per sempre la loro fede nelle istituzioni.

              Quindi, se non vuoi diventare una rotella dell’ingranaggio dei potenti, devi rivolgerti ai consiglieri di opposizione. E francamente, non ce ne potrebbe importare di meno delle loro beghe personali con un comico a Roma. Li stimiamo perché fanno un mestiere estremamente ingrato, fatto di quotidiane umiliazioni, a servizio delle persone che li hanno votati.

              Ripeto, Sinistra e Libertà come Movimento Cinque Stelle come i fuoriusciti dal Movimento Cinque Stelle.

          • roberto scrive:

            “Veramente sentirli definire “il male”, fosse solo per scherzo, lo trovo sgradevole.”

            mi sono spiegato male.
            non sono *i pentastellati* il male, non le brave persone che ci lavorano).
            il male è il loro *movimento*, cioè quella specie di cosa che con una email anonima può cancellare in un attimo e senza appello il lavoro delle persone alle quali tu ti riferisci.
            non scherzo affatto su questo (la faccina si riferisce alla bomba).
            un sistema-movimento-moloch-chiamalo come vuoi che considera un sindaco come un semplice robot che deve eseguire alla lettera quello che un anonimo comitato gli ordina di fare pena espulsione e esposizione al publico ludibrio, per me rappresenta semplicemente la fine della civiltà (ergo il male, ma capisco che se uno pensa che la civiltà attuale sia il male, vede nel moloch distruttore un salvatore)

            • Miguel Martinez scrive:

              “il male è il loro *movimento*”

              Ma hai capito quello che voglio dire?

              E’ meglio un sistema in cui ci sono:

              1) 35 consiglieri del partito la cui cooperativa ha vinto un appalto per inquinare tutta la città contro 15 consiglieri mafiosi di Forza Italia

              2) 35 consiglieri del partito ecc. contro 5 consiglieri mafiosi di Forza Italia, 5 di Sinistra e Libertà che hanno qualche occasionale sbandamento emotivo sulla seconda guerra mondiale e 5 del M5S che magari hanno un capo matto, ma combattono nei fatti la mafia e l’inquinamento?

              Dico dal punto di vista della gente che subisce inquinamento e mafia, non da quello del consigliere che ha un capo matto.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “che considera un sindaco come un semplice robot che deve eseguire alla lettera quello che un anonimo comitato gli ordina di fare pena espulsione e esposizione al publico ludibrio, per me rappresenta semplicemente la fine della civiltà”

            Parli di Marino, giusto?

          • roberto scrive:

            marino è stato licenziato con una email di un anonimo staff?
            nel caso, parlo anche di lui

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Può essere: non sappiamo chi ordinò ai consiglieri di dimettersi in massa dal notaio né che mezzo usò per diramarlo.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ martinez

            “quelli della maggioranza sono obbligati ad agire come un gregge agli ordini di persone il cui potere dipende da individui che sono strutturalmente nemici delle persone normali”

            …proprio come i grillini, insomma 🙂

            Ciao!

            Andrea Di Vita

          • Roberto scrive:

            Scusami miguel, ma stavolta temo che sia tu a non aver capito.
            Prova a rileggere lo scambio

            • Miguel Martinez scrive:

              Ci posso anche provare, ma quello che capisco io è:

              Roberto: “Grillo è pazzo, espelle quando vuole i suoi, meglio il PD”

              Miguel: “Il PD fa inceneritori e ruba giardini ai bambini. I consiglieri del M5S sono gli unici che aiutano i bambini. Poi sono d’accordo che Grillo è pazzo, e se espelle i propri consiglieri dal partito mi può pure dispiacere, ma a me interessano i bambini”

              Roberto: “Meglio il PD che ruba i giardini ai bambini, perché Grillo è pazzo”

              Miguel: “Allora, chi ci difende dal PD? Salvini che ce l’ha con la mia amica marocchina che viene al giardino, o Berlusconi che è amico del camorrista che ha rubato il giardino ai bambini?”

              • Miguel Martinez scrive:

                E comunque, Roberto, diamo la giusta gerarchia alle cose.

                I partiti e i “politici” in generale sono un’escrescenza di cui ci deve importare il giusto. Passano la maggior parte del loro tempo a farsi le scarpe a vicenda, a rovinarsi la vita reciprocamente. Infatti, ogni volta che mi hanno proposto di entrare “in politica” li ho mandati a quel paese, non ho voglia di finire in quell’inestricabile inferno, in cui il più pulito, se ci resta a lungo, finisce con la rogna.

                L’unica cosa che ci deve interessare è, come fare i nostri interessi, di comunità di piccole persone che vivono in un piccolo territorio e non vogliono che nessuno metta loro i piedi in testa.

          • roberto scrive:

            mmmmmmh no

            roberto: “ll M5S è il male”
            Miguel: “parli male dei consiglieri di firenze che studiano e ci servono”
            roberto: “no, non dico che i tuoi consiglieri (e tanti altri) siano il male, ma che il sistema M5S sta lavorando attivamente a distruggere quel che resta della nostra vita politica”
            miguel “non hai capito, i nostri consiglieri studiano e sono utili”

            e così via….

            ma lasciando da parte questa parte della discussione che non è poi così rilevante, tu dici

            “I partiti e i “politici” in generale sono un’escrescenza di cui ci deve importare il giusto.”

            e poi

            “L’unica cosa che ci deve interessare è, come fare i nostri interessi, di comunità di piccole persone che vivono in un piccolo territorio e non vogliono che nessuno metta loro i piedi in testa ”

            questa tua posizione è chiara da tempo.
            vivi in una piccola comunità, e sogni una sorta di autarchia indipendente. nel frattempo i politici di cui non ti interessi, si occupano di questioni che a me paiono manifestamente “nostri interessi” anche se vanno oltre la vita quotidiana della piccola comunità.

            esempi.

            che fai se sei malato?
            ti interessa o no che esista un sistema sanitario (nazionale regionale o le dimensioni che vuoi)? finanziato come? che offra prestazioni di quale qualità?

            che fai se fai se sei troppo vecchio per lavorare?
            ti interessa che ci sia un sistema pensionistico? finanziato come? (mica è scontato, mio fratello negli usa mette da parte soldi per la pensione e ho un amico mauritano che lavora per mantenere padre e madre visto che lì la pensione non esiste)

            ti interessa che a casa tua arrivi l’elettricità (prodotta come?), il gas (comprato dove?) e l’acqua correte? a proposito, ti interessa che qualcuno si occupi della manutenzione dell’acquedotto?

            ti interessa che qualcuno porti via la monnezza da casa tua e la metta da qualche parte? (dove? come?)

            ti interessa che ci sia una rete fognaria? (so che a firenze non è proprio l’ideale….)

            ti interessa che i tuoi figli vadano a scuola?

            e così via….

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ roberto

          I grillini sono il principale emotivo per cui tanta gente (e non tutti maneggioni) votano Renzi.

          Quando senti che:

          a) vogliono il referendum anti-euro vietato dalla Costituzione (anche emendata)

          b) vogliono il reddito di cittadinanza (70-90 miliardi l’anno, la sola legge Fornero ne tiro’ fuori 80 una tantum e gli F35 ci costano 90 miliardi una tantum))

          c) espellono il 20% degli eletti in due anni

          d) i loro candidati promettono… di far approvare preventivamente le loro scelte a uno “staff” …

          fanno sembrare verdini al più un simpatico frescone.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • PinoMamet scrive:

            “Io una cosa solo vojo sapè” (cit.)

            ma è moralmente; dico, è eticamente; è davvero giusto;
            che la Costituzione vieti un referendum??

            si trattasse di questioni di principio, su cui la Costituzione stessa si è espressa, sarei ovviamente d’accordo.
            Non è possibile, per esempio, un referendum sulla reintroduzione della schiavitù.

            Ma, l’euro??
            Non dovrebbe essere una scelta libera dei governi, cioè dei cittadini che li hanno eletti?

            E in ogni caso, che c’azzecca la Costituzione italiana??

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            @ Pino

            Ma infatti un referendum consultivo sulla partecipazione all’unione monetaria non è vietato dalla Costituzione. Ricordo che ne facemmo già uno tempo fa sulla partecipazione all’integrazione europea.

          • Z. scrive:

            Pino,

            — ma è moralmente; dico, è eticamente; è davvero giusto;
            che la Costituzione vieti un referendum?? —

            Certo. Se fosse approvato un referendum abrogativo che abroga l’Irpef, ad esempio, salterebbe in aria il bilancio dello Stato.

            Coi referendum consultivi non si pone il problema. Certo, un referendum consultivo sulla permanenza o meno nella moneta unica sarebbe una fesseria sesquipedale, e neppure i grillini e i salvini lo promuoveranno, ma di per sé non mi pare costituzionalmente illegittimo.

        • Z. scrive:

          Il M5S è nato da un’ottima idea: fare cassa. E’ la mano invisibile del capitalismo, per chi ci crede.

          Poi Miguel è un idealista, e pensa che il mondo finisca ai confini del Comune di Firenze. Così davvero crede che il M5S sia quei due consiglieri che ha conosciuto, anziché essere la veste politica di una società di capitali milanese.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Quindi il PD è la veste politica delle banche toscane e delle cooperative emiliane? Dai, nemmeno io sono così estremo nei giudizi 😀

          • Z. scrive:

            Il PD è l’erede degli eredi di DC e PCI, e del mondo che ruotava intorno a loro (di cui ognuno di noi ha naturalmente il giudizio che crede).

            Il M5S, a meno di non voler credere a Gaia e alla Terza Guerra Mondiale, è un’associazione fondata da un imprenditore milanese per promuovere i propri interessi.

            Che cosa c’è di estremo?

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Quindi secondo te il tizio che si candida per il M5S lo fa perché ci tiene agli interessi finanziari di un tizio che è morto da settimane? Dai, ne riparliamo domani a urne chiuse 😀

          • Z. scrive:

            Il nesso ci sfugge. Ma apprezzo lo sforzo di tenere a freno l’eristica in ossequio al silenzio elettorale!

            Stasera tieniti libero per le 22. Già sai 🙂

          • Miguel Martinez scrive:

            “Il M5S è nato da un’ottima idea: fare cassa. E’ la mano invisibile del capitalismo, per chi ci crede.

            Poi Miguel è un idealista, e pensa che il mondo finisca ai confini del Comune di Firenze. Così davvero crede che il M5S sia quei due consiglieri che ha conosciuto, anziché essere la veste politica di una società di capitali milanese.”

            Trovo assai curiose queste riflessioni, per una serie di motivi.

            1) Scopro che esiste un’organizzazione chiamato “capitalismo” che dà ordini al M5S per combattere Carrai e Berlusconi.

            2) Sul mondo che “finisce ai confini del Comune di Firenze”, sono uomo di mondo e parlo pure di Sesto (dove il M5S supera di pochissimo il 10% dei voti, peraltro).

            A parte gli scherzi, in realtà io sento cose simili sul M5S dalla Sicilia, dal Veneto e da molte altre parti. Mi limito però a citare come esempio i consiglieri che conosco personalmente e con cui mi trovo regolarmente a interagire: non mi capita di interagire con quelli di Milano o di Bologna.

            Dove invece mi limito volutamente, è a considerare gli spazi in cui gli esseri umani possono fare qualcosa, e che alla fine sono quelli decisivi: i luoghi in cui le persone vivono, la cosiddetta “politica locale”.

            Se tu conosci personalmente i dirigenti nazionali del M5S e mi garantisci che loro – a differenza di tutti gli altri dirigenti nazionali di altri partiti – mirano solo a “fare cassa”, bene, ti posso credere.

            Non cambia la mia idea sul fatto che il M5S abbia innescato un’enorme e liberatoria ondata di partecipazione diretta da parte di centinaia di migliaia di persone in tutta Italia (e certamente non solo nel Comune di Firenze).

            Questo è per me il punto. Poi i vertici cercheranno di cavalcare la tigre, è un problema loro che non mi riguarda.

          • Z. scrive:

            Miguel,

            “il M5S” non sono i due consiglieri che conosci tu o i due consiglieri che conosco io. E’ un ente di diritto privato cui partecipano – se non ricordo male – un imprenditore milanese e altri tre soci.

            Nel 1994 questa cosa si chiamava “partito-azienda”. Un termine impreciso (sarebbe stato più corretto dire “ramo aziendale”) ma rendeva l’idea.

            Poi mica significa che tutti quelli che la votano lo facciano per gli interessi per cui la CA s.r.l. l’ha fondata. Ad esempio qua a Bologna c’è un grillino – uno sciachimicista della vecchia guardia, epurato qualche anno fa perché amico di Favia – che è persona gentile e disponibile con tutti, e che che in quel movimento credeva fermamente. Chissà, forse lo vota ancora.

            • Miguel Martinez scrive:

              “E’ un ente di diritto privato cui partecipano – se non ricordo male – un imprenditore milanese e altri tre soci.”

              Mi sa che non ci capiremo mai.

              Non mi interessa come funzioni il vertice del Partito.

              So soltanto che se un cittadino a Vercelli o a Tarvisio o a Firenze ha bisogno di ottenere un diritto o il sostegno a una causa che sia in conflitto con gli interessi costituiti, gli unici consiglieri a cui si può rivolgere sono quelli di SEL (o affini) e quelli del M5S. Mentre dal PD e da Forza Italia avrà un muro; e la Lega si muoverà soltanto se il tuo problema è un marocchino che dorme sulla panchina.

              Non mi sembra un concetto difficile, e non c’entra nulla la struttura statutaria del M5S.

          • Z. scrive:

            Rectius: “partecipavano”, dato che – com’è noto – l’imprenditore in questione è deceduto.

          • Roberto scrive:

            “Non ci capiremo mai”

            Sono d’accordo.
            In effetti conosco personalmente dei consiglieri PD (minoranza, Veneto, Friuli e Sicilia) che sono esattamente come tu descrivi i tuoi consiglieri M5s (il friulano in particolare è avvocato amministrativista, porta avanti delle lotte che ti piacerebbero destreggiandosi fra codici e cavilli).
            Ne deduciamo qualcosa di positivo per il PD? No vero?

            • Miguel Martinez scrive:

              “Ne deduciamo qualcosa di positivo per il PD? No vero?”

              Non esattamente.

              Il M5S si batte ovunque contro le Grandi Opere Imposte e Inutili, con tutto il loro contorno di interessi e di ricadute negative sul territorio e sui residenti.

              Il PD ovunque sostiene le stesse opere.

              Mi dirai, per forza, se non sostieni le Grandi Opere Inutili e Imposte, non avrai mai abbastanza soldi e appoggi per arrivare al governo, per cui è facile opporcisi quando non si sta al governo. E infatti non lo nego.

              Poi ci possono essere benissimo degli individui perbene anche nella Lega, se è per questo; e sono convinto che nel M5S, anche a causa del loro disastroso sistema elettorale iperdemocratico, ci siano non pochi elementi marci. Magari anche più che altrove.

              Evidentemente non ci capiremo mai 🙂

              • Miguel Martinez scrive:

                Del tutto OT, ma è una questione interessante.

                Andrea Landriscina http://www.landriscina.it/ è un fissato che si dedica alla fare la Vittima delle Donne. Ma come avviene con tutte le fissazioni particolari, scopre cose che sfuggono a chi ha invece fissazioni mainstream.

                In particolare, qui si dedica alla questione delle madri assassine http://www.landriscina.it/wiki/doku.php?id=qm%3Amadri_assassine e dei guanti di velluto con cui vengono in genere trattate dai media.

                Siccome ancora oggi la maggioranza di magistrati e giornalisti – cioè quelli che secondo il nostro “perseguiterebbero” i maschi – sono maschi, dubito che la causa sia il malvagio complotto delle femmine.

                Ma resta un dato interessante. Da una parte la violenza non è solo maschile; dall’altra, l’assoluzione delle madri killer non è detto che sia colpa del “femminismo”, anzi c’è sicuramente anche la tendenza ad assolvere le donne perché sono “più fragili”.

                In ogni caso, il nostro collezionista un po’ maniacale ci offre una significativa lista di titoli di giornale, che ci raccontano qualcosa del lato oscuro della Dolce Mamma Italica:

                http://www.landriscina.it/wiki/doku.php?id=qm%3Amadri_assassine

                Madri assassine

                Madre uccide a sassate i figli: “Me lo ha ordinato Dio”
                Bimba trovata morta dentro la lavatrice
                Uccise la figlia in lavatrice. E’ incapace di intendere e volere
                Madre uccide figlia di 6 anni: ha confessato
                Madre si lancia dal nono piano con la figlia
                Madre uccide 6 neonati
                Bimba giù dal balcone
                Torino: butta la figlia dalla finestra
                Cogne, depositate le motivazioni: “Ha ucciso e ha nascosto l’arma”
                Bimba muore cadendo dal balcone La madre confessa: “L’ho spinta io”
                Mamma voleva uccidermi
                «Fece uccidere il figlio pentito» Madre arrestata 18 anni dopo
                Cuneo, partorisce e getta il piccolo Fermati madre, nonna e convivente
                Neonato morto: la madre in carcere. Dimessa dall’ospedale la 20enne è accusata di aver gettato il figlio in un dirupo innevato a Pontechianale
                Bambina uccisa a calci, era sola con la madre, ma al processo questa viene assolta per non aver commesso il fatto.
                Madre si getta da balcone con figli Latina: lei muore, gravi i due bimbi
                Orrore in Germania, trovati i cadaveri di 8 bambini. Arrestate le madri
                Neonato abbandonato in un cassonetto. Il bambino trovato in uno dei contenitori usati per la raccolta degli abiti usati. Era semiassiderato ma vivo
                Torino: madre uccide figlia in ospedale
                Udine: madre uccide il figlio di sette anni. Il piccolo colpito con coltellate al petto e all’addome dopo un litigio. Ferita anche un’altra figlia
                getta il figlio di 4 anni in mare, arrestata 42enne
                Drogata giù dal balcone col figlio
                Neonato morto a Imperia, il legale della madre: ”Lei non si sente responsabile”
                Annegato neonato nella vasca: arrestata la madre
                Strangola la figlia neonata e confessa: «Ero stanca di sentirla piangere»
                Madre uccide a coltellate il figlio di 3 anni
                Bimba annegata, arrestata la madre – Lei nega: non l’ho uccisa, è scivolata
                Bologna, donna uccide i suoi due figli e si suicida
                Pistoia, ucraina uccide neonato: aveva timore di perdere il lavoro
                Bimba annegata, arrestata la madre
                «Piangeva per fame, ucciso per zittirlo» Genova: convalidato l’arresto della mamma di Ale e del suo compagno
                Bergamo, un neonato morto nel parcheggio della discoteca
                Ivrea, prende il figlio e il cane per andare a morire nella Dora
                Cerca di uccidere la figlia malata
                Madre tenta di soffocare la figlia in ospedale
                Mamma accoltella la figlia di 5 anni
                Bimbo massacrato di botte dalla madre.Il piccolo è stato operato alla testa, le sue condizioni restano gravissime
                Annegò i due figli a Gela in aprile La madre torna in libertà Interessante notare che è stata considerata incapace di intendere e di volere solo nel preciso momento dell’assassinio.
                Accoltella figlia, poi precipita con lei
                Bimbo ucciso a Genova: ‘madre omissiva’
                Savona, bimbo trovato morto – La madre confessa il delitto
                Napoli: madre si lancia giu’ dal balcone con il figlioletto, sono gravi
                «Ha ucciso la figlia mettendola nel forno» La polizia di Sacramento accusa Ka Yang, 29 anni, di aver assassinato la neonata infilandola nel microonde
                Neonato gettato nel water. Partorisce e poi svanisce nel nulla
                Abbandonò il figlio nel water a Roma condannata a quattro anni
                Bergamo: litiga con marito e accoltella figlia di 4 mesi, arrestata
                Neonata abbandonata in un cassonetto:«Pensavamo fosse un cucciolo»
                Partorisce e getta bimbo in lavatrice
                madre picchia e uccide bimbo russo di 3 anni adottato
                Francia, padre trova tre figli accoltellati a morte in casa. Fermata la madre
                Brindisi, avvelena la figlia di tre anni col diserbante e poi si getta dal balcone
                Partorisce il figlio e lo mette nel congelatore: arrestata donna
                Accoltella il marito davanti alla figlia a Magliano Alpi
                Lecco, mamma uccide il figlio di tre anni: il piccolo accoltellato in casa nella notte

                Madri di efferata indegnità

                Adotta un bimbo in Russia poi ci ripensa E lo rispedisce indietro da solo in aereo
                Madre prostituta fa abusare dei figli
                madre incolla figlia alla parete
                Perugia: mamma costringe la figlia di 11 anni a fare sesso con dei ragazzi 1)
                Mamma incolla le mani della figlia al muro, la riempe di botte e la manda in coma
                Catania, una madre abusava del suo bambino vestita da suora: arrestata 2)
                Accusata di aver rubato un cellulare, prende a calci il figlio neonato in strada
                Sant’Egidio, 14enne salvata dai carabinieri: la madre la faceva prostituire, arrestata in flagrante con un cliente
                Mamma lascia fuori di casa il figlio 13enne, lui chiama il 112 e la denuncia
                Città di Castello: madre accoltella il figlio di 11 anni disabile. Il bimbo si trova in condizioni “critiche”
                Mamma strappa i testicoli al figlio di 6 anni e li riattacca con la colla: «Ero furiosa»

  25. Pietro scrive:

    Se resta Renzi delle tue riforme non te ne fai un tubo, quindi votare si non ha senso. Come dare le chiavi della macchina in mano a uno che ha appena distrutto la sua.

    • Francesco scrive:

      no, come mettere il motore nella macchina

      poi cambiamo il pilota ma senza motore la macchina non andrà mai

      ciao

      • Pietro scrive:

        e il pilota come lo cambi?
        Francesco le tue intenzioni sono buone ma sono di un’ingenuita’ talmente enorme da sembrare finta.
        Dimmi, come lo cambi il pilota? E non mi rispondere votando, visto che mi sembra non sia salito in macchina in questo modo e non vedo perche’ debba scenderne sempre in questo modo.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Pietro

          Hai mai visto “Prova d’orchestra” di fellini?

          Esprime molto meglio di me quello che intendo dire.

          In soldoni, mi limito a citare il Toraldo di Francia del “Rifiuto” (in cui teorizzava tesi simil-Martinez sul rifiuto, appunto, del traffico e del consumismo di massa):

          “la democrazia è una forma di governo. Se non governa, non è democrazia”.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Hpo già dimostrato che con qualsiasi legge elettorale la nuova costituzione renderà il parlamento meno governabile di oggi. Fiato sprecato, perché qui si crede, si obbedisce e si combatte nonostante la realtà.

            • Miguel Martinez scrive:

              “Fiato sprecato, perché qui si crede, si obbedisce e si combatte nonostante la realtà.”

              Ammetto che non riesco a interessarmi della riforma della Costituzione. Perché alla fine si tratta di un riequilibrio tra poteri, che non cambia quasi in nulla l’unico potere che a me interessa: quello delle persone che vivono in un determinato territorio di subire di meno, delegare di meno e governarsi il più possibile da soli.

              La demo/crazia insomma.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ MT

            E che ci vuoi fare! Quando si ha a che fare coi sostenitori dei grillini bisogna adeguarsi all’interlocutore.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Fiato sprecato, perché qui si crede, si obbedisce e si combatte nonostante la realtà.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “Perché alla fine si tratta di un riequilibrio tra poteri, che non cambia quasi in nulla l’unico potere che a me interessa”

            Sarebbe cambiato per la famiglia di Eluana Englaro. Con la nuova costituzione di Renzi ora lei sarebbe ancora attaccata ad una macchina perché, senza bicameralismo, per l’approvazione di una legge non sarebbe servito necessariamente qualche giorno (non tanti, un paio di giorni: quelli che ci volevano perché morisse).
            Con il bicameralismo imperfetto le leggi te le approveranno in una mattina, non solo senza ascoltare la tua opinione, ma senza neppure darti il tempo di farti un’opinione su ciò che la maggioranza proporrà, calendarizzerà e approverà in un baleno.
            Non ti stanno togliendo potere decisionale (non lo hai mai avuto), ma ti stanno togliendo la conoscenza stessa di quello che accade.

            • Miguel Martinez scrive:

              “Non ti stanno togliendo potere decisionale (non lo hai mai avuto)”

              Considera però la mia vita reale.

              Famiglia, lavoro e magari preparare il pranzo e fare i conti…

              Cui si aggiunge un impegno enorme nell’unica realtà che posso dire davvero di conoscere, e che racconto a voi unicamente come goccia-d’acqua-in-cui-si-vede-il-mondo, cioè per quanto possa essere utile per voi.

              E dove la maggior parte delle cose che vedo e tocco non sono “istituzioni” o altre astrazioni.

              Il tempo – anche della mia vita – è molto limitato.

              In quel tempo, voglio concentrarmi affinché questa minuscola isola di vita viva bene; e se ne parlo con voi, è solo perché vorrei che anche le vostre minuscole isole di vita vivano bene, senza nulla dei rancori che si associano di solito alla “politica”.

              Su questo, grazie a Dio, nessun parlamento, nessuna costituzione, nessun partito, potrà mai dire nulla. Siamo noi che dobbiamo dire, e basta.

              E lì dobbiamo escogitare tutti i mezzi, anche i più machiavellici, per avere potere decisionale.

              E forse proprio perché non l’abbiamo delegato, un po’ di potere decisionale ce lo siamo conquistato.

          • Pietro scrive:

            Appunto, non e’ democrazia. Quindi il dibattito sul voto al referendum e’ totalmente senza senso.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ pietro

          Stai dicendo davvero che Renzi prepara il colpo di Stato?

          Sicuro sicuro?

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Pietro scrive:

            Sto dicendo che al governo c’e’ gente a cui non importa nulla delle regole del gioco, quindi non si andra’ a votare tanto presto.
            Colpo di stato e’ un’enormita’ per gente del genere.
            Quello che molti non capiscono e’ che con il PD e’ salita al potere una classe dirigente che gioca con ALTRE regole, o meglio non sa nemmeno quali siano le regole, non le capisce.
            Personalmente penso Renzi, come ho gia’ detto, verra’ fatto fuori tra non molto (non fisicamente). Il rischio e’ che questa classe dirigente viva in un eterno presente che rimpiange eta’ dell’oro mai esistite e non abbia il minimo interesse nel pensare al futuro. Esattamente come in Facebook.
            La battaglia contro Renzi e’ antropologica, non politica. Molto piu’ di quella contro Berlusconi, che le regole le aveva degenerate ma era sempre in un contesto noto. Renzi e’ un contesto altro, un contesto tremendo (opinione mia).

            • Miguel Martinez scrive:

              “La battaglia contro Renzi e’ antropologica, non politica. ”

              Condivido.

              Ciò che chiamiamo “politica” (che sarebbe pure un termine nobile, l’autogoverno della polis) oggi significa semplicemente, discutere delle regole con cui rinunciamo a governarci da soli.

              Molto più importante, sarebbe capire come vogliamo vivere.

              • Miguel Martinez scrive:

                Le nostre tenere mamme hanno colpito oggi:

                BLOCCATA TRIVELLA sui terreni dell’INCENERITORE! <-- Come avevamo promesso, oggi un nutrito gruppo di attivisti è entrato sui terreni dell'Inceneritore ed ha bloccato una trivella che stava effettuando un carotaggio utile per le analisi geologiche propedeutiche alla costruzione dell'impianto. Una prima azione diretta per lanciare un messaggio ai devastatori della Piana : UNVISIFAFARE! Oggi abbiamo dimostrato che fermarli è possibile e tocca a tutti Noi! La mobilitazione è permanente. Ci vediamo il 12 Giugno al presidio! Assemblea per la Piana Contro le Nocività Mamme No Inceneritore

                Voglio bene in questo momento a tante donne, a tante casalinghe del Quartiere Cinque e commesse di Sesto Fiorentino 🙂

                E se pensiamo a quanto siano belle loro (e magari una bellezza tutta toscana e alla buona) e quanto siano brutti i loro nemici, diventa proprio facile scegliere da che parte stare.

          • MOI scrive:

            … alla facciazza delle FrustroFemministe 😉 come Marvi Maggio !

          • MOI scrive:

            http://comune-info.net/2016/05/donne-basta-proposito-mamme/

            … per chi se la fosse persa, e se ne facessi un resoconto non crederebbe all’ esistenza di costei.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “http://comune-info.net/2016/05/donne-basta-proposito-mamme/
            … per chi se la fosse persa, e se ne facessi un resoconto non crederebbe all’ esistenza di costei.”

            Su un punto secondo me è ragionevole, quello della cattiva scelta del nome. Sentendo “mamme contro” a me viene inconsciamente subito in mente mia madre che si crea problemi inesistenti o che si fissa su cose che sarebbero pericolose e non lo sono.

            • Miguel Martinez scrive:

              “Su un punto secondo me è ragionevole, quello della cattiva scelta del nome”

              L’intellettuale fancazzista che ha sbrodolato quello sproloquio non ha capito, o non ha voluto capire, che si tratta proprio di mamme: cioè di madri di bambini in età di scuola materna o elementare, che si sono conosciute tra di loro davanti alle scuole materne ed elementari e lì hanno cominciato a riflettere e organizzarsi.

              Come noi, d’altronde, compreso il/la sottoscritto/a.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “si tratta proprio di mamme”

            Sicuramente sì. Se avessero scritto “residenti contro” anche sarebbe stato vero, sebbene avrebbe attirato automaticamente l’accusa di NIMBY.
            Nel tritacarne mediatico spesso e volentieri la realtà è facile da frullare negli stereotipi diffusi.

          • Z. scrive:

            Ricordo a tutti che noialtri romagnoli siamo orgogliosamente PIMBY.

            Il giorno che faremo la secessione (Repubblica Federale di Emilia-Romagna, suddivisa in Provincia d’Emilia ed Esarcato di Romagna) vi faremo pagare il metano a dovere.

            Pietro, esattamente per te cosa sarebbe “democrazia”, e in cosa si distinguerebbe da “fare quel che piace a me”? 🙂

  26. Pietro scrive:

    “voterò Sì e poi farò quello che è possibile perchè altri beneficino della nuova Costituzione e non Renzi” e come fai? Il problema e’ questo: le riforme possono anche essere giuste ma coloro che le gestiranno hanno ampiamente dimostrato di non meritare la fiducia di tale gestione.
    Quindi non ha senso votare senza pensare a chi sta reggendo il gioco, PRIMA cambiamo le persone a gestire la cosa POI facciamo le riforme.
    Votare si e come mettere in soldi in Banca Etruria quando dice che vuole rilanciarsi, se ci credi contento te ma sei in Banca Etruria…

    • Z. scrive:

      Cambiamo le persone? come le vuoi cambiare? cioè, proprio a botte di Beta 36 o basterà qualche post su Facebook? 😀

  27. habsburgicus scrive:

    70 anni fa, 2 giugno 1946
    S.M il nostro Augusto Sovrano Umberto II riceveva alle 11.’00 al Quirinale S.E l’ISMP del Portogallo Francisco de Assis Maria de Oliveira de Almeida Calheiros e Menezes che gli presenta le credenziali (fu, per quanto io sappia, l’ultimo diplomatico accreditato presso un Savoia*) nella Gazzetta Ufficiale del Regno del 4/6/1946 (la G.U del regno uscì per l’ultima volta il 10/6/1946; il 19 giugno uscì la prima G.U del regime attuale)
    è possibile che extra-protocollo (in genere non si dovrebbe parlare d’altro, alla prima udienza) abbiano parlato, con tatto, del possibile esilio in Portogallo qualora le cose fossero andate male
    e male andarono, con brogli che in tempi migliori, meno tromboneschi e più liberi (’80) furono persino riconosciuti semi-ufficialmente !
    per l’Italia fu un colpo durissimo…e solo dopo i primi venti anni (ottimi, tutto sommato) abbiamo cominciato a sentirne le conseguenze

    *continuò presso il nuovo regime, dopo il riconoscimento portoghese (avvenuto subito, come tutti) non presentò però nuove credenziali (se non erro), solo una notifica, a differenza di quanto avveniva di solito sino al 1914 in caso di mutamento di regime istituzionale e/o Sovrano

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Vuoi mettere avere Emanuele Filiberto Capo dello Stato…

      • PinoMamet scrive:

        Avrei voluto rispondere, ma Mauricius ha già detto tutto!
        😀

      • Miguel Martinez scrive:

        “Vuoi mettere avere Emanuele Filiberto Capo dello Stato…”

        🙂

        Però forse sarebbe stato più divertente.

        • habsburgicus scrive:

          ragionamento che viene spontaneo e naturale (anche a me, più volte, da anni..e penso a tutti), ma non storico
          SE fosse rimasta la Monarchia, i figli del Re sarebbero stati educati in un altro modo (e anche i più incallisti settari repubblicani non negheranno la regalità di Umberto II ! e comunque lui stesso, fino al 1983, avrebbe già avuto modo di far molto di bene..poi magari, contento sul trono, viveva di più, e avremmo avuto un Elisabetta II di sesso maschile in Italia :D)
          ed è probabile (non certo..nulla è certo di ciò che per definizione non avvenne) che V.E (IV) sarebbe stato molto differente da quello che fu (ed è)
          avrebbe fatto un altro matrimonio (anche se, onestà vuol che si dica che la moglie all’epoca snobbata dai “puristi” monarchici e nobiliari, è stata ed ancora è la più regale di tutti i Savoia moderni del famo primogenito !)
          avrebbe avuto un altro figlio (magari sempre chiamato Em. Fil), a sua volta educato in modo diversissimo…con altro matrimonio altra prole ecc
          e dunque non vi sarebbe alcun rapporto con l’attuale, se non (forse) il nome 😀
          in più la monarchia, vedi quella inglese, sa resistere agli scandali 😀
          che la Monarchia sia in sé un modo più sano, razionale ed europeo di governo, è dimostrato dall’Inghilterra (e dal Nord Europa) e dalla Storia europea pre, e anche post-giacobina
          non dico più cristiano (lo diceva San Tommaso anche se NON escludeva le altre forme di governo, eh !..ma era prima del Concilio- roba vecchia, non vale più 😀

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Habsb, lo sai che stai facendo affermazioni non falsificabili, vero?

            • Miguel Martinez scrive:

              “Habsb, lo sai che stai facendo affermazioni non falsificabili, vero?”

              Saranno non falsificabili, ma letterariamente sono sempre molto godibili.

              Lo vedi Habs che indossa in fretta e furia la sua tonaca da redattore di Civiltà Cattolica anno 1902, nascondendo sotto la panca del coro il coloratissimo vestito da pavone con cui rincorre le bellezze lituane.

          • habsburgicus scrive:

            meglio fare affermazioni non falsificabili che fare affermazioni false (o falsificabili), come fate spesso voi 😀

            @Miguel
            io sono essenzialmente un moderato (con tendenze radicali ma solo nel campo della critica storica)
            dunque mi piacciono le belle donne :D..e mi piacerebbe pure una società ordinata
            sono convinto (sbaglierò) che l’esperienza dimostra che ciò può essere solo con una religione..da noi è (era, melius) il Cattolicesimo, dal IV secolo d.C
            quindi una posizione rigidamente pro-cattolica [nel senso dato a questa parola ancora nella prima metà del XX secolo], un rispetto per la Monarchia [come male minore; non approvo certo la politica in 1860-1870, quella dopo incluso l’intervento del 1915 e il tradimento per giunta autolesionistico del 1943], l’apprezzamento per la donna (ottimo in sé..di questi tempi, poi 😀 diventa ipso facto indice di conservatorismo), l’amore per la libertà intellettuale non sono assolutamente in contraddizione 😀

          • PinoMamet scrive:

            “meglio fare affermazioni non falsificabili che fare affermazioni false (o falsificabili), come fate spesso voi 😀 ”

            Non so chi siano questi “voi”, comunque IO faccio solo affermazioni documentate e soprattutto giuste 😀

            a parte questo, visto che i Savoia hanno sbagliato quasi tutto quello che potevano sbagliare, possiamo prenderlo come prova che le monarchie sono il peggior sistema politico esistente? 😉

          • PinoMamet scrive:

            Habs, però non ci prendere in giro:

            tu non sei un moderato, tu sei un reazionario di destra estrema con simpatie naziste, sei anche un razzista convinto e un antisemita.

            Così, tanto per chiarire.

          • habsburgicus scrive:

            questa è una calunnia vergognosa e falsa….
            che ti qualifica, da sé, e in modo non certo onorevole !
            se credessi ancora nella bontà dell’animo umano, dovrei scandalizzarmi..e in effetti non pensavo arrivassi a tanto, visto che mi pare che io mi sia sempre comportato in modo corretto e addirittura amichevole (fin quando ho trovato un assoluto fin de non recevoir) verso di te, nonostante opinioni diverse (cosa che non conta assolutamente poiché io guardo le persone non le idee)..alcune allusioni alla tua Weltanschauung, che volevano essere del tutto amichevoli (o al più ironiche), visto che non le gradivi, sono state da me omesse e non più ripetute (come ammetterai)….possibile che per alcuni non sia possibile interloquire senza insultare ?
            evidentemente no…e l’errore è solo mio che perdo tempo a commentare qui !

          • PinoMamet scrive:

            “questa è una calunnia vergognosa e falsa….
            che ti qualifica, da sé, e in modo non certo onorevole !”

            No, questa è una constatazione semplicissima che deriva dalla lettura dei tuoi commenti.

            E non è neppure un’offesa: è appunto una constatazione.

            Del resto conosco persone molto più fasciste e naziste di te con cui sono in ottimi rapporti.

            Però sei tu che ti riferisci- con perifrasi piuttosto chiare- agli ebrei vedendoli come motore di tutto ciò che c’è di sbagliato/non ti piace nel mondo.

            Sei tu che hai espresso più volte il parere (qualche volta gentilmente mascherato da “domanda”) che alcuni paesi ex coloniali siano più o meno floridi in ragione della percentuale di popolazione “bianca” al potere.

            Sei tu che hai più volte espresso il parere che nella Seconda Guerra Mondiale la parte “giusta”, che “avrebbe dovuto” vincere, era quella tedesca, cioè nazista.

            E sicuramente sei tu che hai opinioni di destra estrema (società gerarchica, cattolicesimo come instrumentum regni ecc.), non certo moderate.

            Non vedo perché ti debba mostrare scandalizzato adesso.

            A me sei anche simpatico, ma a farmi prendere per il culo, permettimi, non ci sto.
            Moderato non lo sei.

            Sei una persona colta, gradevole, intelligente: ma moderato, scusami, no.

            • Miguel Martinez scrive:

              “Sei una persona colta, gradevole, intelligente: ma moderato, scusami, no.”

              Veramente io mi sarei offeso se qualcuno mi avesse dato del moderato 🙂

              Habs riesce a esprimere in modo colto, gradevole, intelligente (e aggiungerei anche, con un buon senso di umorismo) una certa mentalità molto diffusa un’ottantina di anni fa. Non credo che Pino sbagli molto nella sua analisi, anche se penso che la discussione sul termine “moderato” sia un po’ di lana caprina – anzi, penso che Habs sia davvero caratterialmente abbastanza “moderato”, come lo sono anch’io.

              Comunque, la visione del mondo di Habs (che si accompagna anche, di solito, a una gradevole autoironia) non mi crea alcun fastidio, come non mi creano alcun fastidio altre contrapposte.

              Solo che io penso che il Danubio, il Reno e il Vltava e la Senna li hanno imbrigliati ingegneri che la pensavano come Habs, e hanno continuato a imbrigliarli ingegneri che consideravano le idee di Habs come il Male Assoluto.

              E in queste ore, i grandi fiumi d’Europa stanno mandando a quel paese tutti gli ingegneri e gli Stati e i geometri e gli imbrigliatori, e si portano via nel loro potente flusso tutte le follie degli ultimi due secoli.

              Ma proprio tutte: Re e Repubblica, Clero e Anticlero, Destra e Sinistra…

          • PinoMamet scrive:

            Anche a me non dà nessun fastidio la presenza di Habs; ci tengo a ribadirlo, e mi dispiacerebbe se se ne andasse.
            E non capisco però perché voglio accreditarsi come “moderato”, che vuol dire tutto e niente (più niente) quando non è moderato affatto e ha idee ben riconoscibili.

            Che non mi scandalizzano: conosco persone, dicevo, che hanno idee più estreme delle sue, nello stesso campo per così dire: embè?
            si parla.

  28. mirkhond scrive:

    Chi di broglio ferisce, di broglio perisce…….. 🙂

  29. habsburgicus scrive:

    questo è vero..io stesso lo pensavo una volta e mi è tornato in mente solo ieri 😀
    questo però è uno dei limiti della vecchia apologetica [non lo usò moltissimo perché dal 1929 il Quirinale si era riconciliato con il Vaticano]
    infatti un male (i brogli del 1860) non è eliminato da un male ancora maggiore (i brogli del 1946)
    il Veneto, una regione non marxista, votò in gran parte per la Repubblica (tranne Padova ove c’era un buon vescovo)….sicuramente, come minimo, il clero tradì o non si impegnò a dovere..Umberto II avrebbe dovuto (prima, eh !) insistere con Pio XII perché il clero appoggiasse la Dinastia (almeno in Lombardia orientale, Trentino e tutto il Veneto, terre di fede a quei tempi ma al contempo freddissime verso i Savoia anche a causa dello stesso clero sino al 1914/1915 e nel Trentini per un residuo asburgicismo in sé lodevole :D, una posizione dura della Chiesa per la Monarchia avrebbe probabilmente dato quel 25-30 % in più che bastava a vincere..anche con i brogli :D)
    forse la Chiesa, impegnandosi, poteva spostare qualcosina ad Asti, a Genova e aumentare il margine del Mezzogiorno..Cuneo votò per la Monarchia (il vescovo di Alba era sabaudo e fu anzi a servizio della Dinastia in passato, ma parte del suo clero era repubblicano)
    il grandissimo e ineguagliato Guareschi era monarchico (e cattolico)..pur essendo emiliano (dove i monarchici arrivano al 10-15 %).. egli vedeva profondo
    la Monarchia avrebbe salvato la nostra Storia, avrebbe impedito un totale annerimento degli anni 1922-1943 e la “partigianizzazione” ad maiorem PCI gloriam, avrebbe permesso una maggiore autocoscienza nazionale, ricuperando il nostro passato (anche coloniale, senza il cupio dissolvi e la cupidigia di scusismo e auto-annichilimento odierno…ci inchiniamo pure agli etiopi :D) Elisabetta II non ha mai chiesto scusa a nessuno ! neppure agli irlandesi che ne avrebbero ben donde
    la Repubblica all’inizio fu moderata (perché retta da non-repubblicani) e positiva (l’ho sempre riconosciuto) poi sinistrizzandosi, lentamente iniziò il suo cammino verso il caos..che continua e continuerà…purtroppo
    parafrasando Pio XII nel 1939 (famoso discorso sui percoli della guerra), nulla era perduto con la Dinastia, tutto può (poteva) esserlo con il nuovo regime !

  30. mirkhond scrive:

    “neppure agli irlandesi che ne avrebbero ben donde”

    Lo ha fatto però l’Arcivescovo di Canterbury nel 1996.
    Non riconoscere i propri torti non è segno di forza, ma di debolezza……

    • habsburgicus scrive:

      segno di forza e non di deboleza

      mah 😀
      ti crederò quando uno Stato extra legem e sacrosanto, da cui (il Supremo dixit :D) deriva la nostra cultura, lo farà ancorché in forma attenuata 😀
      oh, scusami tanto..quello Stato (e il suo popolo) NON HA PER DEFINIZIONE torti ! né ora né mai né in passato né in saecula saeculorum
      e pazienza se i vecchi abitanti la pensano diversamente..kattivi !

      • mirkhond scrive:

        Gli USA, però non hanno esitato a fare film in cui mostrano i loro lati storici più oscuri e vergognosi.
        Non mi sembra che questa presa di coscienza, abbia ridimensionato la potenza e l’orgoglio statunitense……

        • habsburgicus scrive:

          non hanno toccato l’essenza
          il Vietnam è nulla..anzi lì avevano ragione loro 😀 (la guerra fu persa perché i capi decisero di perderla :D)
          gli indiani non nuocciono più
          ma l’Essenza non si tocca !

        • mirkhond scrive:

          Hanno parlato anche della schiavitù dei Neri.
          E comunque hanno avuto una capacità di mettere in piazza i loro panni sporchi (certo, a cose fatte, ma meglio che niente), che altre “democrazie” non hanno.
          Tornando all’italia, non dimentichiamo che film come Il Leone del Deserto, qui si sono potuti vedere solo in internet e sottotitolati.
          Così come Li Chiamarono Briganti di Squitieri, subito ritirato dalle sale cinematografiche, per le pressioni dello Stato Maggiore dell’Esercito.
          Non vedo infine quali ragioni avessero gli Usani nel sostenere il governo mafioso e corrotto del sud-Vietnam.
          Credo che i Vietkong, in condizioni di inferiorità tecnologica abbiano dato una solenne lezione ai guerrieri tecnologici, bravi a combattere solo con aerei, bombe e napalm……

      • mirkhond scrive:

        Se Israele è una repubblica boera e stronza, non vedo perché dovremmo prenderne esempio……

  31. mirkhond scrive:

    “ci inchiniamo pure agli etiopi :D)”

    Che orrore!

  32. mirkhond scrive:

    infatti un male (i brogli del 1860) non è eliminato da un male ancora maggiore (i brogli del 1946)

    Un male ancora maggiore per te.
    Per quel che mi riguarda, pur essendo monarchico, nel 1946 avrei votato repubblica pur di non avere più i Savoia sul trono d’Italia.
    E ovviamente tutta la mia stima al clero veneto e trentino per tale freddezza verso la monarchia tricolorata…… 🙂

  33. mirkhond scrive:

    “nulla era perduto con la Dinastia, tutto può (poteva) esserlo con il nuovo regime !”

    Se alludi allo sfascio morale del ’68 e del ’69, non mi sembra che nelle residue monarchie europee, viga una moralità cristiana d’altri tempi……
    Non basta avere il re o la regina e la Croce sulla bandiera per ottenere una civiltà cristiana.

    • habsburgicus scrive:

      (anche)..ma non solo
      non sono così puritano come te 😀 (vedi mia risposta a Miguel)..anche se disapprovo il disordine, anche morale, specialmente se coram populo, eh !
      intendevo altre questioni più ideologiche..é importante il senso della dignitas dello Stato (oggi sparito in TUTTI, sembrerebbe…da realista, ne prendo atto)…ad esempio un atteggiamento meno-autolesionistico sulla nostra Storia
      ad esempio un’Italia che non festeggerebbe la festa del PCI 😀 bensì festeggerebbe solo il 4 novembre 😀 un’Italia che non parlerebbe di ciò ché fu (o sarebbe stato) fatto in Libia e Corno d’Africa (tranen ponti, strade ecc..appunto ciò di cui non si parla :D) [in Francia è stato ordine di NON parlare assolutamente dei crimini compiuti dal loro colonialismo..e loro, purtroppo per gli africani, ne hanno compiuti tanti, altro che noi ! e almeno tu sai cosa hanno fatto i loro amati giacobini contro il “loro” stesso popolo ! e la Francia, però resta potente in Africa ANCHE per questo..triste, ma il mondo va così :D]..un’Italia che festeggerebbe il Piave, ma anche El Alamein…un’Italia più conscia di sé, verso gli eurocrati (e altri)
      lo so, è chiedere troppo 😀

      • mirkhond scrive:

        Parli di un paese che non esiste.
        Noi siamo diversi dai francesi, e, nonostante tutto, preferisco come siamo noi, rispetto a gente che ti condanna come minimo alla morte civile, se osi criticare, documenti alla mano, gli aspetti più oscuri e vergognosi del loro passato, a partire dal 1789……
        Chi non riconosce i propri errori NON è poi così forte, evidentemente temendo le reazioni che ci potrebbero essere allo scoperchiamento di certi mausolei su cui si fonda la mitologia nazionale……

  34. roberto scrive:

    Miguel,

    “L’unica cosa che ci deve interessare è, come fare i nostri interessi, di comunità di piccole persone che vivono in un piccolo territorio e non vogliono che nessuno metta loro i piedi in testa”

    ti faccio un esempio della mia goccia per provare spiegare come ogni goccia si confonde con il lago.

    io abito in un paesino non tanto più grande che l’oltrarno dove tutti conoscono tutti, un po’ come da voi, in una strada in cui sui due lati ci sono una trentina di betulle altissime.

    qualche giorno fa, rientrando a casa, vedo un cartello “divieto di sosta il giorno x dalle 7h00 alle 19h00” in tutta la strada per “coupe arbres” e mi dico “cavolo, strano che potino gli alberi in primavera”

    il giorno dopo mi chiama la vicina allarmata dicendo che vogliono tagliare tutti gli alberi. chiamiamo in comune (servizio verde pubblico) e confermano.
    chiamiamo il sindaco (che abita in una parallela alla nostra strada) e cade dalle nuvole e blocca tutto

    cosa era successo?
    due tizi strani che odiano l’umanità, hanno chiamato il servizio verde pubblico dicendo che gli alberi “danno fastidio”, e l’omarino, così, senza spiegazioni ha assurdamente deciso di tagliar tutto…..

    ora il sindaco a deciso di discuterne al consiglio comunale. Io pensavo che la discussione sarebbe stata breve ed indolore, ma un gruppo (la CDU) a mia sorpresa, ma non senza ragione, vuole tagliare gli alberi con queste argomentazioni:
    – la manutenzione (potatura, pulizia) costa x alle casse comunali e non si capisce perché quelli che non abitano nella mia strada debbano pagare per un servizio che riguarda la mia strada; con la stessa somma possono occuparsi del parco pubblico aggiungendo (o aggiustando) dei giochi per i bambini
    – a settembre, durante una tempesta, un albero è caduto su una casa (la mia….grazie al cielo più paura che danni ma comunque un buco nel tetto, una grondaia sfondata ed una finestra da cambiare….) ed è meglio evitare altri rischi
    Gli abitanti della mia strada dicono “cavolo sono i nostri alberi nella nostra strada, dobbiamo decidere noi!”. Gli abitanti delle altre strade dicono “chissenefrega, sono i nostri soldi nelle nostre tasche! destiniamo quei soldi a cose delle quali possono approfittare tutti”.

    Ora, alla luce degli argomenti dei cristiani democratici, che ne pensi?
    Quale interesse deve prevalere, il mio ad avere una bella strada o quello dei tizi di via vattelapesca di avere un bel parco pubblico?
    Sono “nostri” degli alberi di cui non ci occupiamo solo perché sono davanti alle nostre case?
    E in caso di risposta negativa, cosa dovremmo fare per appropriarcene?
    nessuno di noi sa potare un albero di 15 metri.
    Certo possiamo pagare un giardiniere per farlo (ed imagino che sarà la fine della questione), ma come decidiamo, a maggioranza imponendo a tutti, pure quelli che gli alberi non li vogliono? Discutiamo finché gli alberi non cadono?

    • Miguel Martinez scrive:

      “Quale interesse deve prevalere, il mio ad avere una bella strada o quello dei tizi di via vattelapesca di avere un bel parco pubblico?”

      E’ chiaro che è molto difficile sentenziare su cosa dovrebbero fare i lussemburghesi.

      Se fossimo qui, intanto insisterei sul fatto che gli alberi vadano curati e non abbattuti (e nemmeno capitozzati), se non ci sono i soldi, che li tolgano alla sfilata di Pitti Moda.

      Poi cercherei contatti con quelli del parco pubblico, chiedendo esattamente a quale progetto preciso di giochi verrebbero tolti i soldi che servirebbero per curare gli alberi. Se non c’è un progetto preciso e uno spostamento preciso di soldi, diventa come quelli che mi dicono che i soldi che la famiglia egoista insiste vengano spesi per riparare il tetto della scuola sono tolti ai bambini che muoiono di fame in Sudan.

      Poi contatterei W., il nostro amico giardiniere arrampicatore, per sistemare gli alberi da noi (controllando che l’eventuale debolezza degli alberi non sia dovuta a precedenti capitozzature) e contatterei pure quelli che usano il giardino pubblico, per vedere se davvero vogliono una spesa stratosferica in giochi, o se i bambini stessi non preferirebbero quattro altalene semplici semplici (che alla fine è l’UNICA cosa che i bambini vogliono, pare).

      E magari cercherei un artigiano in grado di costruire lui le altalene, così il Comune alla fine mantiene gli alberi, fa contenti quelli del giardino e non spende un centesimo.

      • Miguel Martinez scrive:

        Aggiungo che i tuoi alberi non sono tuoi: fanno parte del dispositivo planetario anti-inquinamento, quindi chi li taglia, fa un danno anche a me, qui in Oltrarno 🙂

        • Miguel Martinez scrive:

          Infine, sempre per Roberto: la cosa che dà più fastidio di tutta la storia è la pretesa di chi ha il potere di entrare nella strada, piazzare dei cartelli e iniziare a tagliare, senza aver nemmeno consultato il sindaco, figuriamoci i residenti.

          Potevano anche avere ragione a tagliare gli alberi, ma qui non si tratta nemmeno di un’emergenza: semplicemente dell’arroganza di chi pensa di poter imporre agli altri quello che vuole, senza nemmeno preavvisarlo.

          • roberto scrive:

            “la cosa che dà più fastidio di tutta la storia è la pretesa di chi ha il potere di entrare nella strada, piazzare dei cartelli e iniziare a tagliare, senza aver nemmeno consultato il sindaco, figuriamoci i residenti.”

            ah non dirlo a me!
            per fortuna che non parlo lussemburghese sennò sarei andato in comune a fargli una cazziata omerica, perché oltretutto “non ha il potere”! è giusto lì per eseguire quello che gli chiede il consiglio comunale mica per decidere lui cosa tagliare!

      • roberto scrive:

        “E’ chiaro che è molto difficile sentenziare su cosa dovrebbero fare i lussemburghesi.”

        in effetti ti manca un dato fondamentale.
        al di fuori della penisola le persone vogliono essere pagate per il lavoro che fanno, trovare un artigiano che faccia gratis altalene o un giardiniere che lavori gratis è come trovare un avvocato italiano che paga i praticanti

        in tema
        https://www.youtube.com/watch?v=0rppx22VRlg

        • Miguel Martinez scrive:

          “al di fuori della penisola le persone vogliono essere pagate per il lavoro che fanno”

          L’arma vincente dell’Isis è la disponibilità di gente disposta a farsi saltare per aria, con cui nessun esercito può competere.

          La nostra arma vincente è la disponibilità a fare quanto fa il Comune, a volte magari meglio, senza chiedergli un centesimo. E’ una cosa che primi li fa sorridere, poi li irrita, ma alla fine devono cedere quando vedono che riesci a farlo anno dopo anno.

          • Roberto scrive:

            Siete un quartiere di artigiani.

            Noi invece gente più o meno inutile, a memoria: due maestre d’asilo, un professore d’inglese, uno di storia, una segretaria, una psicologa, un poliziotto, un vigile del fuoco, due commesse di negozio, un cuoco, un assicuratore, un paio di impiegati di banca, alcuni pensionati ahimè piuttosto ammaccati, un eurocrate (non io, un altro, comunque un genio delle bici, ripara le bici di tutti), il sindaco (che è pure deputato), una traduttrice
            Nessuno che sappia potare alberi….

        • Miguel Martinez scrive:

          “in tema
          https://www.youtube.com/watch?v=0rppx22VRlg

          Carino.

          Però la gratuità dev’essere uno scambio.

          Che so, quella che fa lezioni d’inglese gratuitamente e poi un traduttore di manuali tecnici le trova un sacco di lavoro 🙂

          O la musicista portoghese che fa gratuitamente lezioni di violino e lo stesso traduttore di manuali tecnici le trova un lavoro di interpretariato inglese-portoghese-italiano…

          I rapporti tra le persone sono complessi e lunghi e non si esauriscono mai in un solo momento.

          • Z. scrive:

            Scusate, eh, ma ma se c’è uno scambio per definizione non c’è gratuità. Caso mai non c’è emersione di imponibile, che è un altro paio di maniche 😀

      • roberto scrive:

        per il resto in effetti il budget “verde pubblico” non è per un progetto preciso (tranne acquisto di non mi ricordo più che gioco) ma per “manutenzione”…qui sono un po’ maniaci su questa cosa ed io non avrei dubbi a limitare un po’ questa voce del budget per mettere dei soldi sui “miei” alberi, ma appunto siamo in democrazia e non posso decidere io

        credo proprio che la maggioranza direbbe “voglio una spesa stratosferica per avere un parco pubblico perfetto” e pazienza per i tuoi alberi (tanto siamo in mezzo ad una foresta, l’ossigeno c’è)

  35. mirkhond scrive:

    “un’Italia che non parlerebbe di ciò ché fu (o sarebbe stato) fatto in Libia e Corno d’Africa (tranen ponti, strade ecc..appunto ciò di cui non si parla :D)”

    Veramente, quando andavo a scuola io, non si parlava d’altro che di ciò che di buono l’italia aveva fatto nelle sue colonie.
    Solo da 20 anni a questa parte, sono stati diffusi gli studi di Angelo Del Boca e di Eric Salerno, che hanno mostrato il vero volto del “buon” colonialismo italiano.

    • habsburgicus scrive:

      e infatti allora si era ancora nel “repubblicanesimo buono” 😀 da voi al sud durato sino agli ’80, da me sino a fine ’70..nelle città forse solo a metà ‘ 60(Toscania ed Emilia sono reprobi..fuori classifica :D)
      tout se tient !

  36. mirkhond scrive:

    Repubblicanesimo buono, fondato sulle menzogne e mistificazioni?
    Poi molti ancora oggi si meravigliano se gli italiani sono così detestati in Austria, Slovenia, Croazia e nelle ex colonie africane…..

  37. habsburgicus scrive:

    Trento diede l’85 % alla Repubblica* (superò addirittura l’80 % della Romagna di Z)
    almeno lì, se si ha senso storico, si dovrebbe convenire che ho ragione
    la bianchissima Trento, se il Vaticano avesse VOLUTO, non avrebbe votato così..dai..mi pare evidentissimo !

    *
    e Mauricius non tiri fuor la storia che lì dei Savoia sapevano quasi nulla (e quel poco, non buono)..sappiamo anche noi che Trento non fu sabauda se non nel novembre 1918 e che i trentini combatterono ACCANITAMENTE contro di noi (a parte il massone C. Battisti e altre tre e quattro gatti, all’epoca odiati o al meglio non capiti dai trentini)
    il Trentino era rinomato per la devozione al parroco (allora, eh !)
    se i preti dicevano “votate per il Re”, la Monarchia avrebbe avuto l’85 % 😀
    ciò vale in forma minore per altre province del nord (e anche a Latina che votò Repubblica grazie al voto fascista, indispettito per il 25 luglio..se però il Vaticano avesse minacciato sfracelli Latina, che tuttora è molto moderata, non avrebbe certo disubbidito :D)

    • habsburgicus scrive:

      P.S
      fra l’altro a Trento non c’erano neppure i partigiani che, ne convengo, avrebbero potuto intimorire (e intimorirono !) molti in Romagna ma soprattutto in Emilia (dove i rossi ancora ammazzavano impunemente la gente nel 1947, “Volante rossa”), Toscana, Liguria centrale, Torino e nord Piemonte, zone dove il timore dei partigiani rossi, conni loro depositi segreti di armi, durò fino alle elezioni liberatorie del 18/4/1948 e anche oltre
      Trentino, Friuli e tutto sommato anche Veneto e Bergamasco/Bresciano, i timore era nullo (Trentino) o minore (altrove), dunque si poteva fare molto di più per la Monarchia
      idem in isole repubblicane al sud (Latina/Littoria, Trapani ecc)

  38. mirkhond scrive:

    E non ti chiedi il motivo per cui il Vaticano NON appoggiò i Savoia?

  39. mirkhond scrive:

    “i trentini combatterono ACCANITAMENTE contro di noi”

    Nel 2004, in occasione della beatificazione di Carlo d’Asburgo, ultimo imperatore d’Austria-Ungheria (1887-1922; imp. nel 1916-1918), giunsero a Roma, diversi pellegrini nei costumi tradizionali dall’Austria, Tirolo (incluso quello italiano) Trentino, Veneto, Friuli, Trieste, Slovenia e Croazia.
    Costoro, giunti in costume e con le proprie bandiere, testimoniarono in Vaticano, quanto fosse ancora presente un sentimento di nostalgia per gli Asburgo……

  40. MOI scrive:

    “creativo” dev’essere aggiuntivo (!) rispetto a “competente” … non sostitutivo !

    comunque anch’io ho pensato subito al classico “praticantato” c/o avvocato o notaio (di “gavetta che fa curriculum, alla voce esperienza precedente”) di chi si laurea in giurisprudenza … se poi paghi te a loro per farlo, lo chiamano non di rado “master”.

  41. MOI scrive:

    cmq uno che “parlo in romanesco quindi sono un comico” NON mi è gradito 😉 …

  42. mirkhond scrive:

    Pino

    Ne sai qualcosa in proposito?
    Che ne pensi?

    https://en.wikipedia.org/wiki/Lemba_people

    • PinoMamet scrive:

      Non sono assolutamente in grado di dire se ci sia del vero nelle loro origini ebraiche (ma in fondo, perché no? o perlomeno semitiche);

      mi pare che una loro delegazione sia stata ricevuta già dal rabbinato israeliano.
      Nella foto, c’era un signore nero vestito da haredi di tradizione ashkenazita, con cappello, boccoli, ecc. ecc.
      per cui secondo me andrà a finire che ne faranno entrare in Israele alcuni, quelli più disposti a conformarsi all’ebraismo rabbinico.

      Anche con gli ebrei etiopi è stato fatto lo stesso, anche se sono stati portati in Israele quasi tutti: alla fine, per evitare problemi, sono stati fatti convertire all’ebraismo rabbinico, così non ci sono dubbi sul loro status né problemi religiosi per matrimoni ecc.
      Credo abbiano accettato quasi tutti.

      Per me comunque l’ebreo nero migliore resta Sammy Davis Jr. 😉

  43. MOI scrive:

    Tornando all’ allusione di Pino, le prime forme di prostituzione pare che fossero sacre … comunque anche oggi l’ Italia “obola” 😉 soprattutto il Ticino e la Carinzia confinanti.

  44. MOI scrive:

    La Co-Sti-Tu-Zio-Ne Più Bella del Mondo ci appella al Silenzio Elettorale !

  45. Mauricius Tarvisii scrive:

    Morrone

    Morrone è l’autore di ‘sta fesseria, con rispetto parlando:

    “il più grave problema istituzionale riguarda la struttura bicamerale del nostro Parlamento. Com’è noto, la singolarità del bicameralismo “eguale e perfetto”, che è un’isolata eccezione nei Paesi del costituzionalismo liberaldemocratico, costituisce un’ipoteca pesantissima sul funzionamento del sistema elettorale. Nessuna legge elettorale, infatti, può assicurare i medesimi rapporti di forza tra le due camere”

    Ora devo davvero seguire un ragionamento che si fonda su una premessa così macroscopicamente sballata?

    • Z. scrive:

      Maurì,

      tu hai provato a farmi seguire un ragionamento che si basava sul fatto che il problema più grave di Roma era l’assenza di onda verde nei semafori.

      Io ero convinto (chissà poi perché) che “anglosassone”, per parlare di qualcosa che non c’entra né con gli Angli né coi Sassoni, si dicesse solo in Italia.

      Rodotà – il professor Rodotà, un nome enorme, che credo abbia una storia e una carriera che non abbisognano di presentazioni – ha firmato un appello secondo cui la costituzione vieta di erogare fondi alle scuole private e un altro secondo cui il divieto di dimora è una misura fascista analoga al confino.

      Insomma, capita a tutti di dire qualche amenità. Ora, non so cosa di infastidisca di questo periodo, ma qualsiasi cosa tu ritenga “macroscopica” in questo ambito che ti fa accaldare tanto mi pare possa ritenersi comunque veniale 🙂

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Che il bicameralismo perfetto vada superato perché impedirebbe l’esistenza di maggioranze omogenee nelle due camere è semplicemente falso. A me non interessa giudicare Morrone o la sua produzione, a me interessano gli argomenti che lui porta a sostegno di una scelta che mi sembra francamente scellerata.

        • Z. scrive:

          Sì, su questo punto siamo d’accordo. Ma allora i discorsi – in parte tacitamente ritrattati – secondo cui il SI porterebbe l’Italia ad un regime autoritario per non dire nazifascista? dove li vogliamo mettere?

          Sono fantasie ben più bizzarre, che però non escludono che il NO possa avere serie ragioni di merito.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Sì, ma come scrivevo sopra, così travisiamo il senso della domanda che ti verrà posta ad ottobre. Le ragioni valide devono essere quelle di chi vota a favore, non di chi vota contro: se voti contro si mantiene la strada che abbiamo seguito fino ad oggi, con un testo costituzionale obiettivamente buono (Cassese e Morrone hanno mai detto che la Costituzione fa schifo? Fu scritta da giuristi anche migliori di Cassese e Morrone). Ciò che devi dimostrare a te stesso per votare sì è che il nuovo testo sia migliore del vecchio. E Morrone usa argomenti fallaci per dimostrarlo.

          • Z. scrive:

            Oddio, veramente ragioni valide devono essere né quelle degli appelli a favore né quelli appelli contro: devono essere quelle di merito che riguardano il testo, secondo me.

            Ora, se nessun governo di nessun colore riesce a governare se non per deleghe o per dl, credo si possa dire che la classe politica italiana non è in grado di fare buon uso di questo bicameralismo perfetto.

            E la classe politica che abbiamo non possiamo cambiarla, perché è quella che ci rappresenta: da Bersani a Renzi passando per Dibba e quel tizio che si vanta di bere il vino nella coppa mestruale.

            Il nuovo testo è pasticciato, e scritto indubbiamente peggio dal punto di vista tecnico. Questo nessuno lo nega. Anche perché è vero per quasi tutte le leggi scritte di recente: quindi? per questo abrogare gli ultimi venticinque anni di legislazione? La stessa Cirinnà, che per me fissa paletti sacrosanti, è scritta diciamo pure malino. E’ un buon motivo per abrogarla?

            Quindi siccome non stiamo commentando in veste di giuristi – io certo giurista non lo sono – dobbiamo anche pronosticarne le ricadute politiche. E specie se combinato con il Renzianellum, credo che il nuovo testo sia meglio del vecchio.

            Poi se vogliamo fare una riflessione sul perché da un quarto di secolo si scrivono testi legislativi rattoppati male possiamo pure farlo, ma credo servirebbe gente più istruita di me…

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Non stiamo parlando di legislazione ordinaria, ma della Costituzione, un testo che deve essere pensato per durare decenni e per ordinare al meglio la vita politica del paese, a prescindere da chi ci sarà. La nostra società non è in grado di scrivere un testo costituzionale decente? Pazienza, per fortuna ne abbiamo già uno.
            Se vuoi impormi un testo costituzionale diverso da quello attuale devi come minimo darmi delle ottime ragioni, invece di dirmi che le mie ragioni non sono poi così determinanti.

          • Z. scrive:

            Veramente mi risulta ci siano Paesi europei che modificano le loro costituzioni molto spesso, mica ogni tre o quattro decenni.

            Poi non confondiamo il merito con la tecnica di stesura. La legge sul diritto di famiglia sino alla recente riforma mica era “indecente”. Non era indecente anche quella ancor più remota in cui l’uomo era il capo della famiglia: anzi, direi che era scritta bene. Certamente meglio della legge Cirinnà. Ma “forse” non sarebbe altrettanto adatta alla nostra epoca.

            Quindi, anche se la nostra società non è in grado di scrivere un buon testo sulle unioni omosessuali, meglio un cattivo testo che le prevede – nota bene: un testo con dentro imposizioni non volute a carico delle coppie di mero fatto! – rispetto ad un buon testo che non le prevede.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Il nostro invece è uno di quei paesi che rivede molto di rado il proprio impianto costituzionale. Può piacere o non piacere, ma dobbiamo prenderne atto, quindi ogni riforma deve essere fatta pensando nel lungo periodo.
            Ricapitolando la nuova legge fondamentale sarà scritta da cani, ma l’assetto costituzionale che ne verrebbe fuori sarebbe migliore dell’attuale? Ma il discorso non cambia: perché ne dovrebbe uscire qualcosa non di pari, ma di migliore rispetto a ciò che abbiamo oggi?

          • Z. scrive:

            MT,

            — Il nostro invece è uno di quei paesi che rivede molto di rado il proprio impianto costituzionale. Può piacere o non piacere, ma dobbiamo prenderne atto, quindi ogni riforma deve essere fatta pensando nel lungo periodo. —

            Come diceva Nathan Never: niente è scritto, e se qualcosa lo è può essere cancellato. Secondo me ci possiamo abituare a riscrivere la costituzione più spesso, come gli altri, sine strepitu advocatorum 🙂

            — Ricapitolando la nuova legge fondamentale sarà scritta da cani, ma l’assetto costituzionale che ne verrebbe fuori sarebbe migliore dell’attuale? —

            Secondo me sì, sarebbe migliore.

            — Ma il discorso non cambia: perché ne dovrebbe uscire qualcosa non di pari, ma di migliore rispetto a ciò che abbiamo oggi? —

            Per diverse ragioni: ad esempio, secondo me renderà più veloce l’iter legislativo (senza necessità di ricorrere alla delega o al dl), regolamenterà il referendum abrogativo in modo più adatto ai tempi e impedirà – a legge elettorale vigente – che il Senato serva a rendere inutili le elezioni.

            Comunque sono sicuro che si riuscirà a trovare un incarico per chi è attualmente assegnato al CNEL 🙂

  46. MOI scrive:

    Sì, ma la Prof. 😉 … icché dice di FrustroFemministe Vs Mamme No Inceneritore ?

  47. mirkhond scrive:

    “non capisco però perché voglio accreditarsi come “moderato”, che vuol dire tutto e niente (più niente) quando non è moderato affatto e ha idee ben riconoscibili.”

    Non è facile accettare di sentirsi dire ciò che si è.
    Soprattutto quando si hanno idee politiche e culturali in contrasto col sentire comune di oggi…….

  48. mirkhond scrive:

    I movimenti e i partiti di destra, che si stanno diffondendo in tutta Europa, per via della nota paura dell’immigrazione in gran parte musulmana, non dichiarano certo di essere razzisti, xenofobi, difensori della “razza” bianca o nostalgici del nazifascismo.
    Perché sanno benissimo che verrebbero screditati e distrutti dal potere politico-massmediatico liberal-massonico e dal sentire di una parte dell’opinione pubblica.
    Per cui fanno leva sulla “sicurezza”, sulla guerra tra poveri, sui diritti delle donne, ecc.
    Come disse anni fa Miguel, chi è di destra, di solito si vergogna di confessarlo apertamente.
    Soprattutto se si tratta di destra estrema, e per i motivi sovracitati.

    • Miguel Martinez scrive:

      “Come disse anni fa Miguel, chi è di destra, di solito si vergogna di confessarlo apertamente.
      Soprattutto se si tratta di destra estrema, e per i motivi sovracitati.”

      Non credo che si tratti di “vergogna”, anche perché chi è estremista è di solito fiero di esserlo.

      E’ una faccenda molto italiana, e che risale almeno all’inizio del fascismo. Che anche quando devastavano i circoli operai, non si dicevano mai di destra, a differenza ad esempio di movimenti analoghi in Ungheria, in Germania o in America Latina.

      • Miguel Martinez scrive:

        “chi è di destra, di solito si vergogna di confessarlo apertamente.
        Soprattutto se si tratta di destra estrema”

        Anche qui penso alla differenza con la destra messicana, il cui discorso storico è stato:

        la gloria dell’Impero Spagnolo, le naturali differenze tra le persone perbene e la plebe, le responsabilità implicite nel portare un certo cognome con una lunga storia alle spalle, il dovere della carità, l’intoccabilità dei beni ecclesiastici, il disprezzo per chi fa commercio.

        Sono discorsi fieramente “di destra”, che non trovano molto parallelo nelle retoriche delle “destre” italiane, dai liberali ai fascisti a Salvini.

  49. Z. scrive:

    Mirkhond,

    — Come disse anni fa Miguel, chi è di destra, di solito si vergogna di confessarlo apertamente.
    Soprattutto se si tratta di destra estrema, e per i motivi sovracitati. —

    E direi giustamente.

  50. mirkhond scrive:

    Se ne vergognano più per lo stigma sociale che li circonderebbe, che per una presa di coscienza riguardo ai loro ideali.
    E siccome l’uomo è animale sociale, e dunque bisognoso di compagnia dei suoi simili, allora scatta il senso di “vergogna”.
    A meno che non si è intransigenti da accettare la morte civile…..

    • Z. scrive:

      Certo che se ne vergognerebbero per lo stigma sociale. E’ proprio questa la cosa buona e giusta: lo stigma sociale nei confronti di quelle idee politiche.

  51. mirkhond scrive:

    Se ne vergognano solo per il timore di essere ostracizzati, non perché comprendono di seguire idee sbagliate, Zanardo.

  52. mirkhond scrive:

    Per fare due esempi:

    Habsburgicus ha idee di destra non liberale, e spesso qui le ha esposte.
    Però come Pino ha rilevato questo e glielo ha detto esplicitamente, Habsburgicus si è risentito ed ha (per ora) abbandonato il blog.
    Perché se ne è risentito.
    Perché personalmente deve avere un carattere mite e socievole, e da esperto di diplomazia internazionale, sente il bisogno di avere amici e contatti telematici, pur consapevole che il 90% dei suoi interlocutori ha idee opposte in parte o del tutto, alle sue.
    Dunque sentirsi dire ciò che pensa realmente, lo spaventa, perché comprende che questo gli costerebbe la solitudine da stigma sociale.
    Diversamente Paolo Sizzi, non ha affatto paura di esprimere ciò che pensa (pagandone anche le conseguenze sul piano penale), e tutti gli attacchi, gli insulti, il disprezzo che riceve da chi non condivide i suoi ideali, invece di mortificarlo, di ridurlo al silenzio, lo rendono ancora più determinato nei suoi convincimenti e nel continuare ad esporli.
    Dunque un intransigente che non teme la solitudine da stigma sociale.
    A differenza di Habsburgicus.
    Da qui la meraviglia di Pino……

  53. MOI scrive:

    I movimenti e i partiti di destra, che si stanno diffondendo in tutta Europa, per via della nota paura dell’immigrazione in gran parte musulmana, non dichiarano certo di essere razzisti, xenofobi, difensori della “razza” bianca o nostalgici del nazifascismo

    MITO

    Adolf Hitler[edit]
    Adolf Hitler (1889 – 1945) was an Austrian-born German politician and the leader of the National Socialist German Workers Party, commonly known as the Nazi Party.

    You see, it’s been our misfortune to have the wrong religion. Why didn’t we have the religion of the Japanese, who regard sacrifice for the Fatherland as the highest good? The Mohammedan religion [Islam] too would have been more compatible to us than Christianity. Why did it have to be Christianity with its meekness and flabbiness?[4]
    I can imagine people being enthusiastic about the paradise of Mohammed, but as for the insipid paradise of the Christians! In your lifetime, you used to hear the music of Richard Wagner. After your death, it will be nothing but hallelujahs, the waving of palms, children of an age for the feeding bottle, and hoary old men. The man of the isles pays homage to the forces of nature. But Christianity is an invention of sick brains: one could imagine nothing more senseless, nor any more indecent way of turning the idea of the Godhead into a mockery. A n***** with his taboos is crushingly superior to the human being who seriously believes in transubstantiation.[5]
    Had Charles Martel not been victorious at Poitiers -already, you see, the world had already fallen into the hands of the Jews, so gutless a thing Christianity! -then we should in all probability have been converted to Mohammedanism [Islam], that cult which glorifies the heroism and which opens up the seventh Heaven to the bold warrior alone. Then the Germanic races would have conquered the world. Christianity alone prevented them from doing so.[6]
    The best thing is to let Christianity die a natural death. A slow death has something comforting about it. The dogma of Christianity gets worn away before the advances of science… The instructions of a hygienic nature that most religions gave, contributed to the foundation of organized communities. The precepts ordering people to wash, to avoid certain drinks, to fast at appointed dates, to take exercise, to rise with the sun, to climb to the top of the minaret — all these were obligations invented by intelligent people. The exhortation to fight courageously is also self-explanatory. Observe, by the way, that, as a corollary, the Moslem was promised a paradise peopled with sensual girls, where wine flowed in streams — a real earthly paradise. The Christians, on the other hand, declare themselves satisfied if after their death they are allowed to sing hallelujahs! …Christianity, of course, has reached the peak of absurdity in this respect. And that’s why one day its structure will collapse. Science has already impregnated humanity. Consequently, the more Christianity clings to its dogmas, the quicker it will decline.![7]

    https://wikiislam.net/wiki/Quotations_on_Islam_from_Notable_Non-Muslims#Adolf_Hitler

    REALTA’

  54. mirkhond scrive:

    Se è per questo, almeno fino al 1941, era disposto a favorire l’immigrazione in Palestina dei Giudei europei.
    Dunque un bel coacervo di contraddizioni…….

    • MOI scrive:

      Certo, ma il Terzomondismo FiloIslamico DeSSinistra 😉 è un’impostura intellettuale !

      • MOI scrive:

        Oriana Fallaci mantenne quella Coerenza di Sinistra che il resto di quella Intellighenzia ha tradito accodandosi al Carrozzone Yankee dei Liberals !

        • mirkhond scrive:

          Ma infatti.
          Come molti altri neocons divenuti di destra, per difendere la loro rivoluzione sinistroide sessantottina.
          Vedasi Giuliano Ferrara e Carlo Panella.

          • Z. scrive:

            Vorrei tanto ritrovare quel filmato in cui Panella urlava, rosso di rabbia, che nell’islam c’è il nazismo perché alcuni arabi si erano arruolati nella Wehrmacht o qualcosa del genere.

            Sgarbi ridacchiava, poi il presentatore ha chiesto a Panella: sì, ma quanti erano?

            E Panella: cinquecento.

            A questo punto tutti a ridere come matti, Sgarbi si sganasciava, persino il conduttore rideva. E intanto Panella continuava a urlare: nazismo, nazismo!

            Povero Panella.

            • Miguel Martinez scrive:

              “nell’islam c’è il nazismo perché alcuni arabi si erano arruolati nella Wehrmacht ”

              🙂

              Volendo fare confusione allo stesso modo, non ti dico quanto mi sarei divertito, se qualcuno avesse il coraggio di fare uno striscione per il corteo nazionale del 25 aprile:

              (in caratteri piccoli piccoli) LIBIA 1911-1932
              e sotto a lettere cubitali VENT’ANNI DI RESISTENZA ARMATA ISLAMICA

              Molto più divertente che contestare le bandiere israeliane della Brigata Ebraica, e anche inconfutabile.

          • Z. scrive:

            Miguel,

            — striscione per il corteo nazionale del 25 aprile:

            (in caratteri piccoli piccoli) LIBIA 1911-1932
            e sotto a lettere cubitali VENT’ANNI DI RESISTENZA ARMATA ISLAMICA —

            Questa è geniale 😀

        • Z. scrive:

          La “coerenza di sinistra” consiste nell’inventare falsità sulle religioni altrui? lo pensi davvero?

          • MOI scrive:

            Tipo ? WikiIslam è un falso ?

            …………..

            In ogni caso… benissimo : il/la prossimo/a Prof. che alla scuola pubblica ripete l’ “eppur si muove” del Massone Giuseppe Baretti nel 1757 … licenziato/a in tronco !

            • Miguel Martinez scrive:

              “WikiIslam è un falso ?”

              Non ho analizzato le citazioni. A prima vista, non mi sembrano implausibili. Esisteva un diffuso discorso ottocentesco che faceva più o meno così (esagero per rendere l’idea):

              “I Semiti si dividono in due categorie – gli Ebrei, che sono milioni e si trovano ovunque; e alcuni misteriosi selvaggi del deserto, lontani e pochi, ma con una certa nobiltà.

              Gli Ebrei, inventando il cristianesimo, hanno rammollito gli occidentali, che per loro natura razziale sarebbero invece Geometri Conquistatori del Pianeta. E in quel senso sono più ‘ariani’ gli arabi che non hanno le superstizioni e le mollezze dei preti. Tanto gli arabi fanno parte della storia lontana, per cui i complimenti glieli possiamo pure fare, come li facciamo ai pellirossa”.

          • MOI scrive:

            Se Habs ci fosse ancora (ma Pino, purtroppo, involontariamente lo fatto scappare …) te ne troverebbe uno squasso, di ‘sti aneddoti.

          • MOI scrive:

            rectius : che lo ripete attribuendolo a Galilei …

          • Z. scrive:

            Non ci capiamo.

            Oriana Fallaci scriveva falsità sulle religioni altrui, ricavandoci un discreto gruzzolo e molte amicizie.

            Niente di nuovo nella storia, ma non mi è chiaro il nesso con la “coerenza di sinistra”.

            • Miguel Martinez scrive:

              “Oriana Fallaci scriveva falsità sulle religioni altrui, ricavandoci un discreto gruzzolo e molte amicizie.”

              Su questo non sono d’accordo.

              Persona già arrogante e di carattere sgradevole, nei suoi ultimi anni le si sono fusi anche alcuni neuroni, ma i suoi rancori li teneva a sé.

              Ferruccio De Bortoli, che non aveva la scusa della demenza senile, ha piantato il Corriere della Sera in piena crisi da 11 settembre per andare a New York e ci ha messo diversi giorni a estorcerle il famoso e confusionario articolone; e ha lavorato per diversi anni per diffondere quello e gli scritti successivi.

              Dopo di che è diventato un Eroe del PD contro Berlusconi, e la Fallaci ha fatto la figura della cattiva, invece che della vittima di circonvenzione di incapace.

          • MOI scrive:

            Ma tu li hai letti quei libri o hai letto solo gli articoli di Repubblica che li criticavano ? … Perché NON hanno un percorso storico tracciato: sono interminabili sfoghi emotivi con uno stile roboante-ipnotico che può esistere solo in Toscana 😉 !

          • Z. scrive:

            Tradotto: sono balle per esaltati che sbavano per abbeverarvisi.

            Non hai letto gli articoli di Miguel al riguardo?

          • MOI scrive:

            Stando però ai Cosplayers da CentroSocialeOKKUpato ProPalestina … dovrebbero essere zero, quei cinquecento.

          • Z. scrive:

            Moi,

            chi se ne frega se dei musulmani hanno combattuto per Hitler!

            Pensi che nessun ebreo abbia simpatizzato per Mussolini? quindi che facciamo, dichiariamo gli ebrei “fascisti” e li cacciamo dall’Italia?

            Fatti una camomilla e vai a dormire, come farò io, su 🙂

          • Z. scrive:

            Miguel,

            — la Fallaci ha fatto la figura della cattiva, invece che della vittima di circonvenzione di incapace —

            Oriana Fallaci non era certo una “incapace”, e De Bortoli non ha estorto proprio niente.

            Le ha dato l’opportunità di diffondere il suo pensiero, che lei certo non ha rifiutato.

            E il gruzzoletto che ne è derivato non mi pare sia andato alla Caritas. Certo, potrei sbagliarmi.

            • Miguel Martinez scrive:

              “Oriana Fallaci non era certo una “incapace”, e De Bortoli non ha estorto proprio niente.”

              In rete, si trova un articolo in cui De Bortoli racconta in toni trionfali come solo lui, lavorandosela giorno dopo giorno, sia riuscito a vincere la sua ritrosia e convincerla alla fine a donare le sue perle all’umanità.

              Non intendo con questo giustificare la Fallaci; ma mi chiedo come mai nessuno critichi De Bortoli.

          • Z. scrive:

            Miguel,

            — In rete, si trova un articolo in cui De Bortoli racconta in toni trionfali come solo lui, lavorandosela giorno dopo giorno, sia riuscito a vincere la sua ritrosia e convincerla alla fine a donare le sue perle all’umanità. —

            Ho amici abituati a menare ben altre vanterie. Ci potrei scrivere un libro, credimi 😀

            E ripeto, nessuno ha piazzato una berta in bocca a Oriana Fallaci, né le ha spinto la penna tra le mani come negli esempi scolastici di diritto privato. Era una persona adulta e vaccinata e sapeva cosa scriveva.

            Ha fatto questo in concorso con altri? Benissimo, è giusto osservarlo. Ma da qui a parlare di Terribile Carnefice e Vittima Circonvenuta, no, ti prego. Ché il manipulitismo se Dio vuole è finito da un pezzo 🙂

      • izzaldin scrive:

        il terzomondismo nasce negli anni sessanta e molto influirono personalità come Che Guevara e il recentemente scomparso Cassius Clay/Mohammed Ali. quindi non mi sembra proprio una novità, i partigiani ormai cinquantenni seguivano esaltati le lotte in Vietnam, Colombia, Cuba, Congo etc

        • mirkhond scrive:

          Moi però accennava al terzomondismo di oggi, filoislamico.
          Che per Moi, proveniente da una terra di antica e solida tradizione comunista e poi di sinistra in genere, è inspiegabile alla luce della PERCEZIONE che dell’Islam, se ne ricava, stando ai massmedia……

          • MOI scrive:

            terra di antica e solida tradizione comunista e poi di sinistra in genere

            —————

            e almeno fino alla fine del Novecento o quasi, NON una Sx massonicamente (!) farlocca come in Toscana ! 😉

        • Miguel Martinez scrive:

          “il terzomondismo nasce negli anni sessanta e molto influirono personalità come Che Guevara e il recentemente scomparso Cassius Clay/Mohammed Ali. quindi non mi sembra proprio una novità,”

          Infatti, il terzomondismo è quasi estinto. Anche perché oggettivamente non c’è molta speranza nei paesi del “Terzo Mondo”, per tanti motivi.

          Ho sentito un po’ di entusiasmi nella “estrema sinistra” (ma non fuori da lì per i governi di Chavez e di Morales e adesso per “i curdi laici”, e forse si potrebbe interpretare l’entusiasmo per la “primavera araba” come “terzomondismo” in senso molto, molto lato.

          Altro terzomondismo, francamente, non ne vedo da nessuna parte.

  55. MOI scrive:

    E’morto il “Fuorone” Leghista Gianluca Buonanno …

  56. mirkhond scrive:

    L’islamofobia degli atei devoti nasce proprio dal timore di TORNARE sotto un credo religioso che li costringa a rifare daccapo le persone serie.
    C’è da capirli in fondo, hanno fatto di tutto per liberarsi della morale cristiana per ricaderne sotto un’altra, percepita come molto più CORIACEA al cupio dissolvi del libertinaggio occidentale……

    • MOI scrive:

      Sì, ma quelli “di quella balotta lì” che per paura di essere islamoffobbbi si dan la zappa sui piedi da, sé accettando la presenza dei Muslimmi in Occidente ?

      … è questo che non riesco a capire !

      • MOI scrive:

        … cioè, davvero lo fanno per Odium Fidei da Cani Rabbiosi 😉 di Pavlov segando il ramo stesso su cui stan seduti ?

        Perché un’altra ” spiega ” che sia logica mica c’è …

        • izzaldin scrive:

          accettando la presenza dei Muslimmi in Occidente ?

          spiegami, non dovrebbero accettarlo? dovrebbero essere come i leghisti che vogliono affondare i barconi?

          • MOI scrive:

            o semplicemente mettere fuori legge quella religione lì, aggiungere “fuorché l’ Islam per motivi d’ incompatibilità” in Costituzione negli articoli sulla Libertà di Culto … se (!) son svegli, a Est della Cortina di Ferro lo faranno.

          • mirkhond scrive:

            Credo che Moi in questo segua Camillo Langone.
            Il quale vorrebbe che i nuovi arrivati si integrassero convertendosi al Cristianesimo, o comunque accettando i costumi occidentali.
            Cosa che, almeno in parte e tra i giovani, mi sembra avvenire già.
            In riferimento all’adattamento ai costumi occidentali……

          • Z. scrive:

            Moi,

            secondo te si può vietare l’islam per legge? lo pensi davvero?

            boh, a volte mi sembra che ci prendi pel naso…

  57. mirkhond scrive:

    Perché pensano che in fondo, alla fin fine i Musulmani immigrati o quantomeno i loro figli nati e cresciuti in Italia, si adatteranno, magari tramite le amicizie scolastiche, le discoteche, i centri sociali ecc.

  58. MOI scrive:

    la cosa assurda è che l’attuale sedicente Sx ha lasciato alle Dx il “lavoro sporco” di salvaguardare le proprie conquiste sociali post68 (interiorizzatissime anche dalla dx attuale, anzi ancor di più perché la dx NON si fa sensi di colpa catto-comunisti a “spassarsela” …) … mentre si balocca in un modo idealizzato come le foto di Oliviero Toscani per Beneton 30-25 anni fa …

  59. MOI scrive:

    Ma tranqui : non farà niente nessuno … tanto quando decidi di autodistruggerti è la cosa più ovvia del mondo che l’ultimo arrivato, specie se agguerrito, ti sostiuisca !

  60. MOI scrive:

    I Cani Rabbiosi di Pavlov sono diffusissimi in Toscana …

  61. MOI scrive:

    @ ZETA

    Austria, la proposta: rendere l’islam illegale
    A lanciare l’idea è Wolfgang Fellner, uno dei più importanti editori nazionali, che suggerisce di reagire agli attentati di Bruxelles con un divieto religioso. “Deve essere permessa la discussione sul fatto che l’Islam in quanto tale possa essere reso fuori legge in Europa” ha scritto in un editoriale.

    http://www.ilgiornale.it/news/mondo/austria-arriva-divieto-anti-islamico-1238914.html

    Ecco, stando a quanto dovumentato (!) sopra, Hitler avrebbe da ridire !

    • MOI scrive:

      Il commento di un certo Giano :

      “Finalmente una proposta seria. E pure fattibile, perché l’islam non accetta i diritti dell’uomo così come noi li concepiamo e come fondanti della nostra Costituzione. Questo è un aspetto che i vari imam per caso di periferia ed i buonisti di casa nostra evitano sempre di considerare.

      Ricordo che lo scrivevo una quindicina di anni fa in un forum e mi sorpresi nel vedere che nessuno (comprese persone di cultura e ferrate sui problemi del medio oriente e dei rapporti con gli arabi) sapeva che i paesi musulmani non avevano mai sottoscritto la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948.

      Tanto è vero che hanno una loro “Carta” che mette al centro non i diritti umani, ma la legge islamica, il Corano, che contrasta con i nostri diritti costituzionali. Basta fare una ricerca in rete per scoprirlo.”

      [sic ; relata refero]

      • Z. scrive:

        A parte il sig. Giano, tu credi che sia possibile dichiarare fuori legge l’islam? davvero lo pensi?

        • MOI scrive:

          … tecnicamente, dici ?

          • Z. scrive:

            Certo. “Mettere fuori legge l’islam” non è solo “poco praticabile”: è proprio una frase senza senso.

          • MOI scrive:

            in quello stesso articolo c’è un commento di un certo johnsmith tuttattaccato 🙂 che dice che in Giappone l’avrebbero già fatto “in tempo utile” che ancora NON ce li hanno … verosimilmente dando retta al Vèc’ Cardinalâz’ :

            “Il Giappone è l’unica nazione che non concede la cittadinanza ai musulmani. La residenza permanente non è concessa ai musulmani. La propagazione dell’Islam in Giappone è proibita. All’Università del Giappone, l’arabo e altre lingue islamiche non sono insegnate. Il Giappone è l’unico paese al mondo con un numero insignificante di ambasciate nei paesi islamici. Non è possibile importare un “Corano” pubblicato in lingua araba. I musulmani devono seguire la Legge e la lingua giapponesi. Il governo giapponese è dell’opinione che i musulmani siano fondamentalisti, e non disposti a cambiare la propria legge islamica. I musulmani non possono neanche affittare casa in Giappone. In Giappone non esiste la Sharia.”

            [sic ; relata refero]

          • Z. scrive:

            E tu credi a queste fesserie?

            Ti credevo più sveglio, Muà 🙂

            https://en.wikipedia.org/wiki/Islam_in_Japan

          • roberto scrive:

            relata refero

            https://en.wikipedia.org/wiki/Islam_in_Japan

            intelligenti pauca

            in vino veritas!

            nuntio vobis magnum gaudium : habemus solem

            • Miguel Martinez scrive:

              “nuntio vobis magnum gaudium : habemus solem”

              Il bello è che i nordici sono convinti che sia un problema loro. Qui a Firenze almeno piove e fa freddo da marzo, anche noi stamattina abbiamo il sole, ma il Meteo promette pioggia ancora oggi…

              Nemmeno i meteorologi ci capiscono molto, ma viene il sospetto che sia collegato al fatto che altrove stanno vivendo la primavera/estate più calda della storia registrata (ma forse – guardando altre forme di evidenza – anche da diversi millenni). E che l’acqua in cui nuotiamo abbia un rapporto con quella evaporata dai tanti luoghi colpiti da siccità, dalla California all’India.

          • roberto scrive:

            “piove e fa freddo da marzo,”

            anche da noi, marzo 2007
            😉

            scherzi a parte quest’anno abbiamo vissuto un unico incredibile autunno da settembre ad ora. non ha mai fatto freddo (ho affumicato pesce in giardino la vigilia di natale!) e ha nevicato solo un giorno; ma ha piovuto in maniera disperatamente costante con in più una serie di trombe d’aria abbastanza impressionanti (tra le quali quella che ha fatto cadere l’albero sulla mia casa a settembre)

            • Miguel Martinez scrive:

              “quest’anno abbiamo vissuto un unico incredibile autunno da settembre ad ora.”

              Infatti, interessante questa cosa. Anche noi abbiamo vissuto un bellissimo e insolito “autunno” fino a marzo, poi – giusto in tempo per riaprire il giardino, per cui ce ne accorgiamo 🙂 – sono iniziate le piogge. Comunque fa freddo adesso quasi quanto a novembre.

              Mi piacerebbe leggere qualcosa di scientificamente attendibile su questo… ad esempio, ci sono articoli seri sul rapporto tra incendi boschivi in Australia e situazione climatica globale, ma non ho trovato (ammetto di non aver cercato molto) nulla su questo particolare quadro climatico europeo.

          • roberto scrive:

            in compenso l’inverno 2014-2015 è stato uno dei piu secchi di sempre (credo il 5° della storia lussemburghese, devo controllare, vado a memoria sulle statistiche sul clima che tutti noi del sud leggiamo con avidità…)

            io mi baso sul numero di BBQ fatti (è un metodo incredibilmente preciso, lo so) : l’anno scorso molti in primavera, zero in autunno, poi quello a natale. quest’anno sono solo a due.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “I musulmani devono seguire la Legge e la lingua giapponesi”

            Che strano! Davvero anche lì sono arrivati al territorialismo giuridico? Incredibile!
            Ma per favore…

      • paniscus scrive:

        i paesi musulmani non avevano mai sottoscritto la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948.
        ————————-

        Se il criterio è questo, cominciamo col mettere fuori legge il Vaticano, che ce l’abbiamo più a portata di mano da parecchio tempo…

  62. MOI scrive:

    documentato

  63. MOI scrive:

    Veramente mi pare che si possa potenzialmente mettere fuori legge qualunque cosa … ad esempio la prostituzione esiste da molto più tempo dell’ Islam, e con maggior diffusione … eppure sono decenni e decenni che tanti Paesi l’han messa fuori legge.

  64. MOI scrive:

    … cmq, gli ostacoli tecnogiuridici ?

  65. MOI scrive:

    http://www.associazioneculturalezenit.org/?p=3505

    Almeno qui c’è un nome e cognome … su wikipedia ognuno può metterci tutto.

    • Z. scrive:

      Sì, e c’è un’associazione di estremisti di destra, di quelli che la pensano come te, che non citano nessuna fonte.

      A differenza dell’estensore della pagina di en.wiki

      https://en.wikipedia.org/wiki/Islam_in_Japan#References

      E’ curioso come tu per te l’antifascismo sia un dovere solo quando tratta di persone morte settant’anni fa, mentre il neofascismo lo consideri qualcosa di meritorio e nobile. Sterminare gli ebrei è sbagliato, ma sterminare i musulmani sarebbe giusto, insomma.

      • Miguel Martinez scrive:

        “A differenza dell’estensore della pagina di en.wiki”

        Io resto sempre meravigliato dalla gente che si inventa le balle.

        Capisco benissimo la gente che fa di tutto per dimostrare che i fatti le danno ragione. Ma quello che passa una mezz’ora a inventarsi leggi giapponesi inesistenti, a fare fotomontaggi, ecc….

        • Z. scrive:

          Non hai tutti i torti. È un fenomeno curioso.

          Io me la spiego così: secondo me molte bufale sono atti collettivi a formazione progressiva.

          Cioè: io ho sentito dire una cosa inesatta e magari l’ho capita male, Tizio la ripete mettendoci del suo e mischiandola con altro, poi arriva Sempronio… e così via. Finché alla fine l’ultimo della catena fa la collazione e ci scrive un articolo.

          Poi arriva Moi, tira la catena e parte lo sciacquone 🙂

          • Miguel Martinez scrive:

            “secondo me molte bufale sono atti collettivi a formazione progressiva.”

            Questo è sicuramente vero.

            Pensa alla successione, a modo suo in buona fede:

            1) “I richiedenti asilo, non potendo lavorare, ricevono un piccolo sussidio a breve termine”

            2) “I profughi li paga lo Stato”

            3) “Gli zingari li paga lo Stato, basta dichiararsi Rom e ti stipendiano per non lavorare!”

            Però c’è anche la bufala tipo (sperando che non me la copino):

            “La legge regionale 142, comma 6, recita: Tutti coloro che si dichiarano di etnia Rom si rechino alla banca più vicina, dove verrà immediatamente consegnata loro la somma di 5000 euro. Tale somma sarà detratta dall’importo dovuto per le pensioni agli italiani”. E lì bisogna mettersi d’impegno!

            “Poi arriva Moi, tira la catena e parte lo sciacquone :-)”

            🙂

          • roberto scrive:

            Miguel

            “Però c’è anche la bufala tipo (sperando che non me la copino)”

            io questo tipo di bufale lo imputo semplicemente a malafede e disonestà

            come dici è faticosa da costruire, ma chi lo fa sa che sarà ancora più faticosa da smontare.
            pura malafede

  66. MOI scrive:

    Il Gran Muftì Al-Husseini dove lo metti ?

    Possibile che non capisci che Fascismo e Islamismo (sì, quello che va per la maggiore) sono estremamente simili ?!

    • Z. scrive:

      Immagino che nelle tue intenzioni sia un complimento all’islamismo.

      Il fascismo piace moltissimo ai tizi che citi ogni giorno, e sicuramente è l’ideologia che ispira il tizio che hai citato sopra. Avrai dato un occhio al sito, immagino. O l’hai copincollato in modo acefalo?

      • MOI scrive:

        Ho visto solo che rispondevano a Butac / Bufalenet …

        • Z. scrive:

          Peggio ancora, quindi: hai visto che era verosimilmente una bufala e ciò nonostante l’hai copincollato in modo acefalo.

          No, scusa, io ti voglio bene, però a volte mi chiedo: cosa ci parlo A FARE con te? 😀

  67. MOI scrive:

    Comunque devi ancora entrare nel merito tecnico della fattibilità di quella legge in Austria ….

    • Z. scrive:

      Veramente ho detto il contrario: non ho idea di come si potrebbe fare. Se hai qualche suggerimento da dare agli austriaci provvedi tu…

  68. MOI scrive:

    @ Z

    Prima del famigerato ’38 di Ebrei Fascisti ce n’erano, temendo Comunisti e Socialisti per le proprie aziende / atttività …

    • Z. scrive:

      Mica solo per quello. C’erano molti italiani che nel fascismo credevano davvero, e tra questi non mancavano gli ebrei.

      Ma capisci bene che questo non ci autorizza a dire che l’ebraismo è fascismo, così come le storielle di Panella sugli arabi nella Wehrmacht o quel che è non ci autorizzano a dire che l’islam è nazismo.

      Certe stupidaggini lasciamole a Panella.

  69. MOI scrive:

    Ultima Segnalazione (ultimo messaggio)

    Adinolfi si era fatto “dulìa” 😉 … del Liga :

    https://www.youtube.com/watch?v=bWw-7PxVCtE

    … chissà come l’ha presa.

  70. MOI scrive:

    Intendiamoci : di per sé “fa brutto” _ possibile o meno_ metter fuori legge delle libertà individuali, anche di fede … ma se vengono usate per coprire atti terroristici e criminali, non è normale averle poi “in strina” come si dice ?

    • Pietro scrive:

      Con le liberta’ individuali ci copri tutto: “lei non sa chi sono io!”. Il terrorismo crea paura, la gente si spaventa e delega tutto a… non lo nemmeno io visto quanto contano oggi i governi. I governi che hanno la delega non sanno fare un tubo, vengono contestati, quando agiscono lo fanno senza capirci un tubo e vengono contestati uguale. Si vota e la gente che ha ancora piu’ paura vota un governo che attacca quello precedente per non avere fatto nulla e combina guai peggiori. L’unica cosa chiara e’ che la gente non puo’ piu’ ritirare le delega per motivi di sicurezza e parte della gente che aveva paura finisce per chiedersi se quelli di cui hanno paura non sono forse meglio di quelli a cui hanno dato la delega. La parte rimanente vive sempre piu’ nella paura e si disinteressa della delega che ha concesso lasciando mano libera ai governi. Ma non e’ che forse avere paura e’ sbagliato in partenza???

  71. mirkhond scrive:

    “E’ una faccenda molto italiana, e che risale almeno all’inizio del fascismo. Che anche quando devastavano i circoli operai, non si dicevano mai di destra, a differenza ad esempio di movimenti analoghi in Ungheria, in Germania o in America Latina.”

    Forse questo dipende dalle radici socialiste di Mussolini e di una parte degli stessi fascisti delle origini.
    Mussolini in fondo, si è sempre sentito un socialista che ha “deviato” perché credeva che il nazionalismo e il corporativismo fossero la risposta giusta per l’Italia, al posto di una impossibile lotta di classe.
    Perché in Italia, l’estremismo non paga politicamente, essendo un paese di moderati…..

  72. mirkhond scrive:

    “Non credo che si tratti di “vergogna”, anche perché chi è estremista è di solito fiero di esserlo.”

    Lo è se ha un carattere intransigente, e dunque disposto a mettere in conto la solitudine o il ghetto da stigma sociale.
    Ma non tutti coloro che hanno idee controcorrente, sono disposti a tanto……
    Ecco perché c’è chi si risente nel sentirsi dire ciò che è, ideologicamente parlando.

  73. mirkhond scrive:

    “Ma non e’ che forse avere paura e’ sbagliato in partenza???”

    Sarà sbagliato, ma se ci pensiamo, la paura evita a tanta gente di cacciarsi ne guai…..
    Il coraggio è bello se non degenera in spacconeria…..

    • Z. scrive:

      E’ un po’ come chiedersi se è giusto o sbagliato il sonno o la fatica. La paura esiste ed è bene attrezzarsi per gestirla 🙂

  74. mirkhond scrive:

    nei guai

  75. mirkhond scrive:

    “un fissato che si dedica alla fare la Vittima delle Donne. Ma come avviene con tutte le fissazioni particolari, scopre cose che sfuggono a chi ha invece fissazioni mainstream.”

    Una sequenza agghiacciante Miguel!
    Però vedi se i telegiornali ne parlano con la stessa frequenza dei casi di “femminicidio”.
    Evidentemente l’ideologia deve fare passare la vulgata che vuole le donne sempre vittime degli uomini……

    • Miguel Martinez scrive:

      “Evidentemente l’ideologia deve fare passare la vulgata che vuole le donne sempre vittime degli uomini……”

      sì però attenzion al concetto di “ideologia.”

      Come già ho avuto occasione di scrivere, una mia splendida amica è stata ammazzata atrocemente dal proprio compagno, per cui non ho certo intenzione di contrapporre una violenza all’altra.

      Credo che una femminista seria – e ce ne sono – non metterebbe in discussione il potenziale di violenza che hanno le donne.

      Credo che ci sia una convergenza di fattori.

      I media hanno posto per un solo cattivo alla volta, oggi si parla parecchio (e giustamente) di violenze maschili, a quel punto si tacciono quelle femminili.

      Inoltre, probabilmente c’è una convergenza tra femminismo in senso lato e l’idea tradizionale dell’angelo del focolare, la Dolce Oca che può essere solo minacciata (ad esempio dal Marocchino Stupratore) ma che non può minacciare nessuno; a cui si combina l’indubbio e massiccio assenteismo dei padri italiani che ritengono che i figli siano “roba da mogli”. E questo è il motivo principale – altro che femminismo – per cui i magistrati privilegiano quasi sempre le mamme, magari indegne, in casi di separazione: le donne hanno “la cura del prole nel sangue”, insomma.

      Ammetto di aver copincollato alla svelta, ma mi sembra che la maggior parte dei titoli trattino atti di violenza contro i propri figli (non ammazzano né il marito né passanti a caso), e anche questo è un aspetto che andrebbe capito meglio.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        E’ un ordine di idee che piace a tutti: ai fautori del vecchio sistema per abitudine e alle femministe perché è a vantaggio delle donne. Dimenticarsi di una delle due corresponsabilità significa non cogliere interamente il fenomeno.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Aggiungo che ci accorgeremo che il sistema si sta sgretolando quando al cinema la morte di una donna nella mente degli sceneggiatori non sarà percepita come più sconvolgente per il pubblico della morte di un uomo.
          E mi sembra che siamo ben lontani da questo: normalmente sono le morti maschili ad essere usate come commodity per gli ammazzamenti di massa, mentre quando si sceglie di far morire molte donne o si è davanti ad un horror (che è un caso a sé: lì si gioca con gli istinti del pubblico) o si vuole avere un impatto emotivo maggiore.

          • MOI scrive:

            Mi viene in mente anche quel filmucolo di Fausto Brizzi, “Maschi Vs Femmine” o il sequel “Femmine Vs Maschi” … in cui in pratica la scena in cui Carla Signoris picchia violentemente anche sul set stesso, pare …) Francesco Pannofino viene data per “comica”.

            Poi va be’, negli action movies c’è sempre òa ragazza che stende almeno 4 omacci alla volta che la sottovalutano, magari per poi lamentarsi a spregio delle loro capacità combattive di essersi rotta un’unghia … il problema qui sono però i corsi di difesa personale “rosei” da Pina Fantozzi a Wonder Woman con la facilità della zumba.

            https://www.youtube.com/watch?v=w8BQ64TtKnQ

            1947 , USA (e dove , sennò ?) … già il “malo germe” c’era.

          • MOI scrive:

            sì,è vero: un “Villain” che ammazza più donne che uomini è più … Villain. Entro certi limiti (tipo se il film è ambientato in epoche in cui risolvere una scaramuccia a coltellate era la cosa più normale del mondo), ci sta anche.

          • PinoMamet scrive:

            “Aggiungo che ci accorgeremo che il sistema si sta sgretolando quando al cinema la morte di una donna nella mente degli sceneggiatori non sarà percepita come più sconvolgente per il pubblico della morte di un uomo.”

            Io però non credo che succederà mai.

            Non so perché, o forse lo sospetto: perché le donne fanno i figli, mentre gli uomini si limitano ad inseminarle.

            E non succederà, badate bene, non nonostante, ma forse anche grazie a le virago picchiatutto dei filmacci di Moi:
            che sono inserite sempre come “contributo erotico” alla fantasia maschile, e servono a ribadire che nella realtà è proprio il contrario, e la signorina in tacchi alti difficilmente riesce a picchiare quattro omacci…

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “Una sequenza agghiacciante Miguel!”

      Gli infanticidi sono da sempre prevalentemente da parte di madre. Si dirà, allora ci sarà un movimento d’opinione per l’inasprimento delle pene per le madri infanticide esattamente come qualcuno chiede l’aggravante di femminicidio. Ma non è proprio così…

      http://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-xii/capo-i/art578.html

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