Il nostro semplice Medio Oriente

La Repubblica ci presenta oggi la notizia dell’uccisione di un ostaggio inglese da parte dell’ISIS, come rappresaglia per l’ingresso in guerra del Regno Unito e per il bombardamento della diga di Haditha in Iraq da parte degli Stati Uniti, che secondo loro metterebbe a rischio tutti coloro che abitano a valle.

La Repubblica omette di presentarci altre notizie interessanti.

La prima si può riassumere nel titolo che l’agenzia AFP dà a una notizia di ieri: I ribelli di al-Qaeda si impossessano della maggior parte del lato siriano della linea di tregua sul Golan. Detto più semplicemente, Israele non confina più con la Siria, ma con al-Qaeda. Che poi ci sarebbero tanti puntini da mettere sulle “i”, ma parrebbe una notizia abbastanza interessante.

Il motivo per cui al-Qaida per la prima volta in tredici anni non fa notizia è che è attualmente rappresentata da un’organizzazione denominata Jabhat al-Nusra, che sta combattendo contro i cattivi decapitatori dell’ISIS, e quindi è dalla parte dei Buoni.

O almeno lo era. Sempre ieri, altra notizia interessante.

Tutti i principali movimenti ribelli siriani, da al-Qaida al Fronte Rivoluzionario Siriano (armato dalla CIA), si sono incontrati e hanno firmato una tregua con l’ISIS, da far valere fino alla caduta del governo di Bashar al-Assad. Che se ci pensate, dal loro punto di vista, è l’unica cosa ragionevole.

Comunque, sempre ieri, l’ex-ambasciatore degli USA in Turchia ha dichiarato che la Turchia, paese NATO, avrebbe sostenuto direttamente al-Qaida in Siria.

Intanto, decine di migliaia di abitanti di Raqqa in Siria stanno fuggendo dalla città, in attesa dei bombardamenti statunitensi – hanno appena subito quelli del governo siriano. Qui potete vedere, in una foto dell’anno scorso, la gente che fa la coda davanti a una banca di Raqqa, e possiamo immaginare le stesse scene in questi giorni.

A differenze delle banche nel centro di Firenze, manca una certa cura dell’immagine, ma in fondo gli elementi ci sono tutti, compresa la guardia giurata che presidia.

Infatti, a Raqqa, la principale roccaforte dell’ISIS,  i vigili controllano il traffico  e la Banca del Credito di Raqqa è incaricata della raccolta delle tasse, 20 dollari a testa da ogni commerciante ogni due mesi per pagare acqua, luce e sicurezza.

Qualcuno ha mai scritto un libro sulla normalità in guerra?

P.S. Scopro adesso che a giugno, la Turchia ha drasticamente tagliato la quantità di acqua che dall’Eufrate arriva in Siria e in Iraq, motivo per cui l’ISIS ha cominciato a minacciare direttamente la Turchia, forti anche dei 49 ostaggi presi al consolato turco di Mosul.

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110 risposte a Il nostro semplice Medio Oriente

  1. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    A proposito dello Shah Reva Pahlavi (o “Pahlevi” ?… si trovano entrambe le trascrizioni !), sapevo che negli Anni Cinquanta l’ argomento classico “pro Nucleare” era che “il Petrolio prima o poi, più prima che poi, finisce … ”

    Lo Shah di Persia NON temeva la modernità, NON credeva nel pauperismo islamo-comunista (destinato a diventare presto solo “islamo” 🙂 !) …

    Ancora lo Shah di Persia (in Francese) sul Nucleare :

    http://www.youtube.com/watch?v=uiUQO7wgcyw

    Reagan on the Shah of Iran

    http://www.youtube.com/watch?v=G5Ae5FRHH0k

    1974 :

    Shah Mohammed Riza Pahlavi of Persia holds a press conference, declaring the Iran region as a non nuclear zone

    http://www.youtube.com/watch?v=cwJ2TvwRMiQ

    In pratica, Khomeini ha fatto un piacere Mirkhond e un dispetto a Marjane Satrapi, ma … certe cose sono poi cambiate così tanto ?

    • mirkhond scrive:

      In Iran ci sono costanti storiche, che sopravvivono ai cambiamenti rivoluzionari.
      Vedasi la rivoluzione sasanide che nel 224-226 d.C. rovesciò la dinastia Arsacide (c.250 a.C.-226 d.C.), dando all’Iran un più forte carattere integralista religioso, allora zoroastriano, ma CONTINUANDO nella secolare lotta dello stesso Iran contro Roma.
      Il programma nucleare iraniano iniziato da Reza Pahlevi (1941-1979) è noto da tempo, e Khomeini e successori lo hanno portato avanti, per le motivazioni ben spiegate da Habsburgicus più sotto.
      Dunque dove sarebbe lo scandalo, Moi?

  2. Moi scrive:

    http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/76/Atomic_women_Iran.JPG

    Iranian newspaper clip from 1968 reads: “A quarter of Iran’s Nuclear Energy scientists are women.” The photograph shows some female Iranian PhDs posing in front of Tehran’s research reactor.

  3. Moi scrive:

    Comunque credevo che Miguel Martinez dell’ Iran ai tempi dello Shah Reza Pahlevi / Pahlavi sapesse tutto … davvero.

  4. habsburgicus scrive:

    Volete che ve la dica tutta ?
    Sono sempre più convinto che qualcuno negli USA, e soprattutto in un altro Stato molto influente sulle politiche mediorientali degli ex-yankees, sia stato felice della caduta dello Scià..certo, sottovalutarono, e di molto, la dirompenza del khomeinismo…temo però che qualcuno non vedesse di buon occhio un Iran laico sì, filo-occidentale sì, ma in prospettiva forte e potente, in grado di farsi sentire…lo Scià avrebbe potuto giungere all’arma nucleare ed in quel caso un certo monopolio sarebbe finito 😀 non dimentchiamoci poi che lo Scià, per pure ragioni politiche, avrebbe magari un giorno potuto decidere di appoggiare i palestinesi, qualora ritenesse fosse stato conveniente, e la sua possibile Potenza avrebbe reso ciò molto “pericoloso”..in altre parole c’è il rischio che lo Scià modernizzando il suo paese fascese dell’Iran un ALLEATO ad armi pari non uno ZERBINO dell’Occidente..troppo rischioso, può aver pensato qualcuno 😀
    Molto meglio giocare la carta del fanatismo islamico, già usata nel 1953 contro Mossadeq (in Iran vi è censura assoluta su questo, e possono esere calunnie, ma voci insistenti dicono che l’allora abbastanza giovane Khomeini si unì alla “congiura” anti-Mossadeq, insieme all’ayatollah Kashani ed altri clericoni..donde, i soliti estremisti all’estrema sx, fanno di Khomeini un agente della CIA 😀 il che è assurdo)
    Lo Scià non era uno degli Emiri del Golfo 😀 pieni di soldi, ma privi di cervello 😀 che spendono cifre folli in prostitute e in lussi pacchiani (gabinetti d’oro ecc) ..e in finanziamenti a qaedisti ed ISIS vari 😀 lo Scià aveva i suoi difetti, ma era un Politico…e ciò forse fu la sua condanna
    Lo Scià stesso adombra questa spiegazione nelle sue Memorie, in cui accusa anche e soprattutto i comunisti
    Ripeto, però, a scanso di equivoci, che nessuno immaginava la dirompenza della rivoluzione islamica anche, indirettamente, sui sunniti !

  5. mirkhond scrive:

    Riguardo all’articolo di Martinez

    Resto dell’idea, che in questo quadro confuso, l’interesse statunitense (e israeliano) sia quello di contenere, ma non eliminare il brodo sunnita integralista che ha partorito l’Isis, per ostacolare la saldatura dell’asse russo-shiita, ritenuto molto più dannoso per gli interessi u$raeliani….

    • Peucezio scrive:

      Condivido.

      • Francesco scrive:

        qualcuno ha visto qualche traccia di questo asse? io di questa collaborazione tra Russia e Persia non mi sono, per ora, accorto

        e storicamente la Russia è stato uno dei nemici imperialisti della Persia, da tenere lontano

        concordo con Hasburgicus sul fatto che la caduta dello Scià abbia fatto poco dispiacere agli altri alleati USA nell’area, diventati tutti più importanti … fino a quando hanno capito quanto la rivoluzione islamica poteva arrivare vicino ai loro culetti

  6. Miguel Martinez scrive:

    Per habsburgicus

    “Volete che ve la dica tutta ?”

    Non lo so, tutto è possibile; e non escludo affatto che per qualche motivo chi contava negli Stati Uniti avesse qualche problema con lo Shah, magari semplicemente con il fatto che aveva uno stato forte, che di per sé è sempre un problema oggettivo per altri stati, a prescindere dal suo allineamento.

    Comunque lo Shah in Iran aveva la reputazione di un cretino cafone, a differenza di suo padre.

    Non è detto che i grandi interessi economici e militari che ruotano attorno allo Stato d’Israele ragionino come ragionerebbe la casalinga di Tel Aviv.

    La casalinga di Tel Aviv vuole vivere in pace, il che può significare sia fare un accordo con “gli arabi”, sia sterminarli, ma comunque arrivare a una soluzione finale.

    Altri interessi hanno invece bisogno di una tensione permanente, che può anche significare tollerare un livello diffuso di piccola violenza, di rancore, qualche razzo o qualche attentato di tanto in tanto.

    Pensa alla piccola industria dell'”antisemitismo” in Europa: dal giornalista cialtrone all’impiegato del centro Simon Wiesenthal all’impiegato del consolato israeliano che cerca di far emigrare ebrei locali verso Israele, tutti hanno interesse a ingigantire il fatto che qualcuno ha disegnato uno svastica su un muro o qualcun altro ha pubblicato a proprie spese un opuscolo “revisionista”.

    Non si tratta di complotti, né di pensare che i “revisionisti siano pagati dal Mossad”, ma semplicemente di innumerevoli piccoli interessi convergenti.

    Tutto questo per dire che il possibile sostegno di qualcuno alla causa palestinese non è necessariamente un motivo perché Israele lo attacchi.

  7. habsburgicus scrive:

    che il padre fosse meglio del figlio me lo disse anche un iraniano, di nome (quasi scontato) Reza, che conobbi in Italia…
    avendo egli degli incarichi in un’istituzione di Teheran presumo fosse sicuramente khomeinista (era il 1997, anno dell’elezione di Khatami), ma non esitò a lodarmi Reza Shah..e a criticare il figlio Mohamed Reza…odiava in particolar modo Hoveyda (P.M 1965-1977) di cui disse solo, sprezzantemente “è un baha’i”
    mi diede copie del Tehran Times (o Iran Times ?), molto interessanti

  8. Moi scrive:

    Spirito del Concilio Animalistically Correct (magari citando a sproposito il Patrono d’ Italia, San Francesco d’ Assisi !) … ovvero :

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-milano-liberi-cani-in-libere-chiese-10313.htm

    Perché il chihuahuino scassamaroni sì e il san bernardo (proprio lui, con quel nome e quel selezionatore storico !) pacioccone no ?! Questo sì che è … razzismo !

    😉

  9. mirkhond scrive:

    Per non parlare del casino globale per un’orsa abbattuta in Trentino!

  10. Moi scrive:

    SEGNALAZIONE

    http://www.secoloditalia.it/2014/01/danimarca-stop-della-destra-fermiamo-il-flusso-dei-musulmani-sono-troppi/

    Danimarca, stop della destra: «Fermiamo il flusso dei musulmani, sono troppi…»

  11. Moi scrive:

    http://www.affaritaliani.it/politica/francia_musulmani_ministro_interno_scoppia_polemica.html

    @ HABSBURGICUS

    Pare che in Francia siano fermi al 1905, sulla laicità … intelligenti pauca.

  12. Moi scrive:

    M5S :

    Cattolico espulso per Inconciliabilità di Valori (“Man is God” , be’ sì in effetti …)

    http://www.secoloditalia.it/2014/09/tra-i-grillini-iniziano-le-epurazioni-religiose-grillo-espelle-un-attivista-cattolico-per-valori-inconciliabili/

    … ma è davvero il primo, finora ?

  13. Moi scrive:

    “Allora vescovo ausiliare di Bologna, Claudio Stagni, che l’anno seguente, durante una messa in suffragio dei vigili del fuoco, propose d’introdurre nel calendario liturgico una giornata di preghiera alla Madonna, perché «protegga i nostri paesi dal diffondersi della religione islamica». Non pago nel 2005 lo stesso presule, divenuto nel frattempo ordinario di Faenza, per rimarcare ulteriormente i suoi ‘dubbi’ sui fedeli di Maometto, polemizzò così con i cattolici progressisti di Noi Siamo Chiesa: «Diciamo che a sentire loro la Chiesa cattolica può dare forfait, affittare il Vaticano ai musulmani e andare a vendere frigoriferi in Alaska» ”

    😉

    [cit.]

    • habsburgicus scrive:

      quel vescovo non otterrà il Cardinalato…facile profezia 😀

    • daouda scrive:

      Alché idioticamente qualcuno potrebbe dire che è meglio un islamico che un ateo.
      Ciò è del tutto falso, ma ugualmente non significa che il musulmano ( o qualsiasi altra religio in fin dei conti ) sia male , affatto.
      L’ateismo di per sé è innocuo, lo stesso comunismo era ateo per dovere strategico del tempo, ma lo era solo di facciata, e tutti i sovversivi sono in realtà dei luciferini, termine ormai inflazionato e consunto.Il problema è appunto l’utilizzo “luciferino” di qualsivoglia realtà, lo stesso cattolicesimo ne è invaso.
      Quando però mi si dice che si preferisce l’Europa islamica a quella atea, davvero non si è capito niente di quel che è, o meglio non è, l’ateismo. E si fà il gioco altrui…

    • Z. scrive:

      Ricordo bene chi, molti anni fa mi parlava bene di Stagni – oggi è un giornalista cattolico di una certa fama.

      Nel frattempo, molte di quelle idee che allora erano considerate amenità da estremisti derelitti sono diventate cose accettabili. Spesso addirittura mainstream.

      Mi viene da pensare che il mondo sia peggiorato molto, negli ultimi vent’anni. Ma forse è solo che il tappo che chiudeva la bottiglia è saltato, e la birra è schizzata un po’ dappertutto. In effetti, più passa il tempo, più ho l’impressione di essere circondato da gente che beve troppo e soprattutto male. Sarà l’età che avanza.

  14. mirkhond scrive:

    Illuminaci o eccelso quale sarebbe la ricetta giusta?

    • daouda scrive:

      Non c’è, a meno che non si rifondi una federazione come fu la prisca alleanza tra gli affini Tarconte, Evandro ed Enea 🙂

      Aspettiamo dunque il giorno che il Papa scomunichi tutti. Sarà allora tutto molto più chiaro.

  15. mirkhond scrive:

    Più chiaro cosa?

  16. daouda scrive:

    Si capirà mai cos’è st’ Isis comunque?

  17. Moi scrive:

    Da NON confondersi con il Cascioli della UAAR :

    http://www.youtube.com/watch?v=lXix7zKWOtc

    “Il Libro Che Spazzerà Via la Religione Più Corrotta del Pianeta” [cit.]

  18. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Il CattoAnimalismo si consolida”

    Interessante.

    Che il cattolicesimo abbia un rapporto problematico con la natura, me ne sono accorto a Fatima:

    “E cominciammo a scendere il pendio, spingendo le pecore verso la strada. Arrivati all’incirca a metà pendio, quasi vicino a un grande leccio che c’era lì, vedemmo un altro lampo e, fatti alcuni passi più avanti, vedemmo sopra un’elce una Signora, tutta vestita di bianco, più brillante del sole che diffondeva luce più chiara e intensa di un bicchiere di cristallo pieno di acqua cristallina, attraversata dai raggi del sole più ardente.”

    Il clero ha cementificato furiosamente tutto, come preso da terrore.

    Qui abbiamo un cattolico che osa scrivere:

    “Il ritorno delle aquile, degli sciacalli, dei lupi, degli orsi, delle linci intorno o dentro o sopra i paesi dell’Altopiano, del Cadore, dell’Agordino, del Trentino mi dà il ri-contatto con la Creazione.”

    E così entra in panico tale Riccardo Cascioli, con la solita tecnica del “e perché invece non parlano di…”

    Ora, “e perché invece non parlano di…” a volte ha un senso.

    Poniamo che qualcuno dovesse sparare al primo ministro d’Italia, e i quotidiani la mattina dopo parlassero solo dell’infortunio di un giocatore di calcio.

    Ma si può accusare proprio L’Avvenire di non prestare attenzione alle ” decine di migliaia di cristiani perseguitati in Iraq, alle centinaia di donne rapite per farle schiave sessuali dei fondamentalisti islamici” (che la seconda è anche una bufala, ma non importa)?

    Il secondo trucco di Cascioli consiste nel confondere il pacato discorso di Cascioli con qualunque sparata estremista la notizia dell’uccisione dell’orsa possa aver suscitato.

    Come mettere nello stesso calderone la riflessione di Franco Cardini sulla storia del Medioevo e il delirio di qualche estremista che dice che ci vorrebbe l’Inquisizione.

  19. Miguel Martinez scrive:

    Se Cascioli sapesse usare Google, si accorgerebbe che accostando “Avvenire” e “cristiani perseguitati” (con le virgolette, per avere un risultato preciso) vengono fuori 29.100 risultati.

    Certo alcuni risultati si riferiranno a espressioni come “potrebbe avvenire che…”, ma almeno la prima paginata si riferisce tutto al quotidiano cattolico.

  20. Miguel Martinez scrive:

    Per la serie delle Moiate Pazzesche

    L’ostaggio inglese ucciso ieri aveva una bambina cui aveva messo il nome di Athea.

    Che mi ha fatto venire in mente il nome di una delle vittime della bomba sull’Italicus, Antidio Medaglia. Credo anche di ricordare (ma forse la memoria mi inganna) che il signor Antidio fosse un sindacalista di destra (CISNAL).

  21. Miguel Martinez scrive:

    In effetti, il finale di Cascioli è interessante.

    Il fatto che qualcuno si senta confortato dalla presenza di esseri viventi diversi dai turisti tra i monti lo terrorizza a tal punto da pensare che metta in pericolo qualcosa che lui chiama “la nostra civiltà”.

    Evidentemente, se per la “nostra civiltà” lui intende la Cristianità medievale, quella è già scomparsa, oggi abbiamo la “loro” civiltà, che non si basa affatto su “valori cristiani”.

    No, presumo che lui per la Nostra Civiltà intenda semplicemente Il Cemento.

    Pensa che colpo che gli verrebbe se qualcuno gli raccontasse della comparsa del lago al Prenestino a Roma, di cui abbiamo avuto occasione di parlare qui.

  22. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “http://blog.quotidiano.net/panettiere/2014/09/09/imola-lultimatum-del-vescovo-ai-musulmani-e-leredita-del-cardinale-biffi/”

    Come sai, non ho niente contro gli estremisti, laici o religiosi.

    Però contro i contaballe, sì.

    Uno dei personaggi citati nell’articolo, che non è né Ghirelli né Biffi :-), l’ho sentito di persona affermare con certezza che la sua piccola città emilioromagnola è invasa da centinaia di satanisti praticanti.

    E lo stesso personaggio promuove quella che ritengo la più demenziale aberrazione istituzionale degli ultimi anni, che è un corpo delle forze dell’ordine dedicato a dare la caccia ai satanisti, che secondo un giro di quattro o cinque amici del personaggio citato, sarebbero decine di migliaia e praticherebbero quotidianamente sacrifici umani.

  23. PinoMamet scrive:

    ” Il clero ha cementificato furiosamente tutto, come preso da terrore”

    Questo lo trovo interessante; non ci avevo fatto caso, o meglio, ci avevo fatto caso “lateralmente”, come una di quelle cose che disturbano ma che non emergono alla soglia della consapevolezza.

    Lo stesso tipo di disturbo che provo di fronte alle “chiesette moderne”, ma, in misura senz’altro minore, anche alla croci- anche antiche e “artistiche”- messe sul cocuzzolo di una montagna.

    Come se il “Credo” cristiano cattolico fosse qualcosa in qualche modo di architettonico, che ha bisogno della mano e del controllo umano, altrimenti può sempre sfuggire di mano e tornare a una naturalezza incontrollabile.

    E in effetti questa alla “cementificazione cattolica” mi pare una tendenza molto più moderna che “tradizionale”, quando a certe cose non si dava troppa importanza e poteva succedere (vedasi commenti all’altro post) che un cane fosse sostanzialmente lasciato adorare come santo, aldilà delle proibizioni ufficiali.

    Ma nel caso di Fatima (e Padre Pio ecc. ecc.) credo ci sia anche dell’altro, cioè la sottile paura e inquietudine che ispirano sempre i contatti con il soprannaturale, in una religione che ha un rapporto così combattuto col Male.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      La Chiesa in realtà ha passato l’intero Medioevo a combattere idolatrie varie e culti di santi apocrifi. Diciamolo: ha perso e su molti temi è dovuta scendere a compromessi o arrendersi.

    • PinoMamet scrive:

      E della cementificazione preventiva 😉 dei luoghi delle apparizioni come mezzo, per dirla brutalmente, anti-demonio, che ne pensi?

      Ho sempre avuto un po’ questa idea, che la Chiesa, di fronte alle perplessità- mai nascoste- nei confronti delle apparizioni, considerando che il Maligno può travestirsi da Angelo di Luce ecc.;
      abbia deciso di comportarsi più o meno così:

      “Ok, anche ammesso che siano vere e non frutto della mente di un pazzoide; per stare sul sicuro, e evitare che a manifestarsi possa essere ‘qualcos’altro’, mo’ ci piazziamo sopra una bella chiesa come si deve, dove si dice messa e si dicono le cose standard del nostro credo… poi vedremo!”
      😉

  24. Miguel Martinez scrive:

    per PinoMamet

    “Come se il “Credo” cristiano cattolico fosse qualcosa in qualche modo di architettonico, che ha bisogno della mano e del controllo umano, altrimenti può sempre sfuggire di mano e tornare a una naturalezza incontrollabile.”

    Io credo che la lingua batte dove il dente duole.

    E’ il caso dell’ossessione cattolica con l’omosessualità. Con questo non sto dicendo che chiunque ce l’abbia con gli omosessuali sia un omosessuale represso – mi sembra un tipo di polemica troppo facile e uno psicologismo d’accatto.

    Però è vero che il cattolicesimo afferma (poniamo) dieci cose diverse.

    Però i cattolici reali, almeno quelli più rumorosi, diventano estremamente nervosi solo per due o tre cose; che non rientrano necessariamente nemmeno nelle dieci cose che il cattolicesimo afferma.

    Il cattolicesimo dice qualcosa di preciso sul divieto di rapporti omosessuali, e questo sicuramente è uno dei punti su cui i cattolici concreti si agitano (mentre non si agitano, ad esempio, per altri peccati che pure condannano, come l’adulterio); ma il cattolicesimo non dice nulla di particolare contro gli animali, però lì vedo spesso lo stesso tipo di reazioni, e mi chiedo perché.

    • PinoMamet scrive:

      …è un po’, se ho capito, quello che notavo tempo fa a proposito della “Vita”.

      La dottrina cattolica non credo sia cambiata granché, in proposito, perlomeno dal tempo della Controriforma (ma probabilmente da ben prima).

      Però fino alla metà del Novecento il cattolico medio (ammesso che esista, ma vale per tutti i “medi”) ammetteva senza troppe remore i “colpi di grazia” e persino i “duelli all’ultimo sangue” (non erano solo una finzione letteraria, nè solo un passatempo bislacco per classi alte, come posso testimoniare da appassionato di scherma: mo’ non sono in condizione di dare numeri, che pure trovai a suo tempo… ma abbastanza elevati).

      Certo la Chiesa li proibiva (i duelli; non so i colpi di grazia, ma non credo proprio).

      Ma solo con l’apparizione dell’eutanasia il tema sembra essere diventato di cruciale importanza…

      • Francesco scrive:

        forse perchè l’eutanasia moderna di presenta come un’industria, uno strumento di politica economica e sociale, direi una elemento culturale fondante della società anti-umana

        e la Chiesa ne ha capito la pericolosità

    • Dif scrive:

      Secondo me questa “avversione” dei cattolici nei confronti degli animali, specie se selvaggi, si può spiegare in due modi. O buttandola sul piano dottrinale, perchè essendo l’uomo creato a immagine e somiglianza di Dio, è superiore al resto della natura, oppure sul piano “politico”, ricollegandoci alla discussione precedente su cultura di destra e di sinistra: essendo l’animalismo, come l’ambientalismo in generale, un’ ideologia potremmo dire di sinistra, il cattolico, identificandosi ormai nella destra (vale a dire semplicemente il contrario della sinistra), per dissociarsi dai “fricchettoni” prende le distanze da qualunque atteggiamento che possa considerato vagamente di sinistra.

  25. Moi scrive:

    Be’, il Cattolicesimo (in senso “Clericale”) ha al tempo stesso l’ ossessione del “contro natura” e la smania del “soprannaturale” … molto più di qualunque altra religione.

    Scandalizzarsene o deriderla per questo, non aiuta a capire … non riesco neppure io a capirlo, almeno non abbastanza, non appieno, però ne ho consapevolezza.

    • Moi scrive:

      Il “soprannaturale” è il modo, sempre sconvolgente,in cui si manifesterebbe Dio … il “contro natura”, invece, il non meno sconvolgente modo in cui Satana si proporrebbe.

      Insomma, alla fine in quanto Umani si starebbe sempre in sospeso …

      Non, so … c’è chi conosce la materia religiosa molto meglio, qui.

      • daouda scrive:

        ciài presente i romani che dicevano che il vinto conquista il vincitore riferendosi ai greci?
        Il catarismo può dirlo analogamente sul cattolicesimo sotto certi aspetti…

  26. Pietro scrive:

    Miguel, che bel post. Diretto e chiaro, quando affronti la geopolitica sei molto efficace. Sui commenti ogni volta arrivo tardi e li perdo tutti, seguire questo blog sta diventando difficile per chi non e’ strettamente di casa…

  27. Miguel Martinez scrive:

    Per Dif

    “Secondo me questa “avversione” dei cattolici nei confronti degli animali, specie se selvaggi, si può spiegare in due modi”

    Condivido in pieno, anche se non spiega tutto.

    Il concetto di “immagine di Dio” si potrebbe benissimo interpretare liberamente in altra maniera (come il divieto biblico di fare immagini).

    Verissimo il ragionamento per cui, se l’animalismo è di sinistra ecc., però è cosa recente: prima del Sessantotto, credo che solo in Inghilterra esistesse un ecologismo vagamente di sinistra (ma anche di destra), per il resto la sinistra era il “progresso”.

    Mi convince di più il ragionamento architettonico di PinoMamet, ma non so nemmeno se quello sia la chiave.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Avversione in che senso? Che il cattolico non vuole avere un cane?

      • PinoMamet scrive:

        Mmmm, no, direi: che il cattolico, quando vede un bel boschetto con una fonte in mezzo, lo asfalta e ci piazza sopra una chiesona che copre la fonte, che se proprio la vuoi trovare devi andartela a cercare nascosta in un buco del pavimento o inglobata in una cappella con le candele intorno.

        • PinoMamet scrive:

          che poi li capisco anche (in realtà ho il sospetto che l’Islam, nelle sue forme più radicali, possa essere ancora più cementificatore);

          certo per chi preferirebbe trovare una bella fonte in mezzo a un boschetto, a livello estetico non è granché.

          I poi non dico niente, ché i miei nuovi amici 😉 esteticamente sono i più scrausi che ci siano.

        • Francesco scrive:

          Pino

          sbaglio o manca il passaggio in mezzo, quello in cui dalla fonte appare la Madonna o un Santo?

          🙂

  28. Miguel Martinez scrive:

    C’entra anche la faccenda cruciale delle immagini, ma non riesco a mettere bene a fuoco.

    L’uomo tende a vedere Dio in tutto, la Chiesa tende a ridurre al minimo (e controllare) i luoghi in cui Dio si manifesta: l’altare per i cattolici, il puro libro per i protestanti.

    Infatti, la lotta alla “superstizione”, che Erasmo ha trasmesso ai protestanti, forse è stata anche una lotta contro il sacro nella natura.

    Ma ci sono diverse cose che non mi tornano, bisogna rifletterci meglio.

    • daouda scrive:

      Cioè ancora non si è capita la differenza tra ebraismo e tutte le altre religioni?

      Tendenzialmente che Dio si possa manifestare di per sé è chiaramente un’impossibilità , ed è una delle critiche che viene posta da alcuni, islamici compresi, al cristianesimo, perché se Cristo è il Verbo, è chiaro che il mondo si sarebbe annichilito all’istante.
      La nostra risposta è nella kenosis divina. E’ però ovvio che , allora, si stia parlando di “manifestazioni” divine del tutto differenti, ed è indirettamente una risposta a Moi sul suo interrogarsi riguardo la tensione esacerbata verso il soprannaturale del cristianesimo occidentale , frutto comunque sia del razionalismo scolastico.

      Tralasciando il fatto che la profanazione è atto contro Dio, và pur detto che Egli è santo, mica sacro.

  29. Miguel Martinez scrive:

    Per Pino Mamet

    “in realtà ho il sospetto che l’Islam, nelle sue forme più radicali, possa essere ancora più cementificatore”

    Procediamo per luoghi comuni sommari in stile Moi 🙂

    1) Gente architettonica con una bella propensione per il cemento: cattolici, ebrei, musulmani radicali, massoni, italiani

    2) Gente con una propensione per la natura organizzata, giardini e affini: persiani, arabi e (ancora) italiani

    3) Gente con una propensione per la natura libera: inglesi, turchi, tedeschi, giapponesi, newagini

    🙂

    • PinoMamet scrive:

      I tedeschi so’ strani, la natura libera in teoria gli piace, poi però hanno boschetti organizzatissimi…

      Io proverei così (mi piacciono ‘ste cose, come gioco ovviamente):

      -scrausi urbani: italiani, ebrei, greci; sospetto sia una roba mediterranea;

      -romanticoni “che bella la natura”: inglesi, tedeschi (per questi ultimi la “bella natura selvaggia” deve essere solo uno sfondo al praticello curatissimo con attrezzatura da picnic e giochi per bambini);

      -religiosi naturali: giapponesi, contadini di tutto il mondo, “popoli strani”;

      -religiosi antinaturali: i monoteisti

      poi ognuna di queste categorie si interseca con le altre, creando un mosaico di attitudini…
      😉

      • PinoMamet scrive:

        Una roba che non c’entra parlando di popoli strani (abbastanza strani, via):
        scopro, dal perfido social network di una mia amica di là, che Ayn Rand è piuttosto popolare in India…
        perché, non ho idea.

  30. Miguel Martinez scrive:

    Per Pino Mamet

    “Io proverei così (mi piacciono ‘ste cose, come gioco ovviamente):”

    simpatico!

    Io sono particolarmente interessato ai persiani, che hanno diffuso la cultura dei “paradisi”, che inverte la visione europea della natura.

    Fuori, c’è quella specie di cemento degradato che si chiama deserto, per cui “la natura” non ha un particolare fascino.

    Allora, fai un recinto, chiudi ben bene le finestre, incanali l’acqua e costruisci con maniacale cura un giardino-boschetto, che senza l’uomo, il verde non vive.

    Cosa che anche gli arabi hanno capito, sebbene con meno intensità dei persiani.

    I turchi hanno preso anche questo, ma ci hanno aggiunto un amore tutto loro per la natura, dalle montagne ai cani e ai gatti, che si trova ampiamente espresso già in tempi ottomani.

    • PinoMamet scrive:

      Interessante!
      In effetti i persiani non li conosco e mancano al mio scenario… bello sapere quante cose diverse può essere “la natura”.

    • PinoMamet scrive:

      Per continuare il gioco:

      sgorga una fonte sotto una quercia:

      -contadini, giapponesi, africani: “è un miracolo!”

      -inglesi: “che splendido paesaggio, adesso mi invento che c’era anche una fata!”

      -cristiani: “se è un miracolo deve essere cristiano, mettiamoci sopra una cappella!”

      -tedeschi: “peccato che la cappella sia tenuta così male!”

      -arabi, popoli desertici: “è veramente un miracolo!” 😉

      -ebrei moderni: “non c’è nessun miracolo, non hai mai visto una pozza d’acqua??” 😉

      • daouda scrive:

        perché se è un miracolo deve essere tou court “cristiano”? Perché gli ebrei moderni non reagiscono da ebrei?

        • PinoMamet scrive:

          ” perché se è un miracolo deve essere tou court “cristiano”?”
          chiedilo ai cristiani 😉

          “Perché gli ebrei moderni non reagiscono da ebrei?”

          in realtà reagiscono perfettamente da ebrei!!

        • daouda scrive:

          Non ho bisogno di chiederglielo facendo io parte della “skiera”.

          Sei tu che hai scritto ebrei moderni…e secondo me hai fatto bene…

        • PinoMamet scrive:

          Beh, sai com’è, dai tempi di Mosè credo che un qualche cambiamento di mentalità ci sia stato 😉

        • daouda scrive:

          l’evoluzionismo ebraico doveva sfociare nel cristianesimo difatti!

      • roberto scrive:

        -tedeschi: “peccato che la cappella sia tenuta così male!”

        aggiungerei:
        e dove lo butto il mio fazzoletto? mettiamoci un cestino

    • Peucezio scrive:

      Miguel,
      l’antinaturalismo cattolico io credo che fonda l’avversione per la natura di matrice cristiana, che a sua volta viene dal trascendentismo giudaico (la natura è desacralizzata, quindi è violabile) e dall’antropocentrismo cristiano, con la pervasività della civiltà e dell’urbanesimo tipica della classicità e del Mediterraneo in genere.

      Nell’Italia meridionale la gente sente molto meno il bisogno di andare a infilarsi nella pace di case isolate fra le montagne (perché è più socievole, quindi preferisce posti dove c’è più iosa, più casino) e, quando invece lo fa (oggi comincia adf andare di moda la montagna anche nel sud) lo fa per imitazione, per complesso di inferiorità verso i modelli culturali settentrionali (e nordeuropei).

      Invece nel deserto, culla delle religioni abramitiche, c’era appunto il deserto, cioè la natura era identificata con la carenza, con l’impossibilità della vita.
      Quindi il buono sta in cielo (da dove cade la poca pioggia che cade) ed è astratto.

  31. Miguel Martinez scrive:

    Per PinoMamet

    “scopro, dal perfido social network di una mia amica di là, che Ayn Rand è piuttosto popolare in India…”

    L’India è il paese in cui c’è un ateismo militante che è quasi una religione.

    Da una parte una mentalità un po’ da terzo mondo sul valore della Scienza, delle Vaccinazioni e della Scuola; dall’altra, la realtà religiosa delle caste e l’esistenza di innumerevoli guru che affermano di sfidare le leggi della fisica.

    Questo ha portato, soprattutto nel Sud dell’India, alla creazione di veri e propri movimenti atei, con grosse organizzazioni e centri di quasi culto.

    Ne ho conosciuti personalmente diversi. Politicamente però erano decisamente di sinistra, forse gli aynrandisti sono una nuova generazione legata al capitalismo rampante.

    • habsburgicus scrive:

      soprattutto nel Sud dell’India,

      anche fra gli (ex-) indù ? ad esempio in Tamil Nadu, Andhra Pradesh, Karnataka
      o solo fra gli (ex-) cristiani ? Kerala
      perché se così fosse, anche solo in predominanza, si aggiungerebbe un tassello alla teoria secondo cui l’ateismo (almeno quello militante*) possa nascere solo in un contesto cristiano, o influenzato dal Cristianesimo

      * ateismo meramente filosofico, dunque ininfluente, pare esistesse in alcune correnti della filosofia espressa in lingua sanscrita

  32. Miguel Martinez scrive:

    Per habsburgicus

    “anche fra gli (ex-) indù ? ad esempio in Tamil Nadu, Andhra Pradesh, Karnataka
    o solo fra gli (ex-) cristiani ? Kerala”

    Credo che sia sostanzialmente tra (ex-) indù, anche se il famoso Sanal Edamaruku (oggi latitante, ricercato dalla polizia per aver offeso i sentimenti dei cattolici) è figlio di un matrimonio misto.

    Ma è un fenomeno molto indiano, legato all’attivismo sociale tra i fuoricasta e all’idea dell’educazione che salva dalla miseria; nonché al rifiuto degli obblighi di casta: gli atei organizzano matrimoni senza distinzione di casta.

    Poi, essendo anglofoni, leggono avidamente scrittori tipo Bertrand Russell (o forse Ayn Rand, come dice Pino, anche se non riesco a capire come si inserisce il suo individualismo in quella cultura molto socialista-inizio-Novecento).

    • PinoMamet scrive:

      Non riesco a capirlo neanche io, immagino sia una roba delle classi medie o medio-alte che vogliono identificarsi con le classi simili in Europa e USA, ivi compresa la voglia di sentirsi “Atlante che si scuote” di dosso il peso dello stato sociale… anche se poi tutta la realtà intorno è diversa!
      Ma è un’ipotesi mia.

      Poi immagino che in una società molto competitiva, ed educata al criterio anglosassone della selezione per merito (almeno in teoria) piacciano i protagonisti sicuri e vincenti di Ayn Rand… io però non l’ho mai letta e non so.

  33. Miguel Martinez scrive:

    Per PinoMamet

    “-arabi, popoli desertici: “è veramente un miracolo!” ;)”

    Correggo.

    Contadino mediorientale: “è veramente un miracolo!”

    Fondamentalista islamico: “idolatra, non lo vedi che non è solo una sorgente come tutte le altre!”

    • PinoMamet scrive:

      Il fondamentalista islamico insomma la vede, a tal proposito, esattamente come l’ebreo, va detto.

    • Francesco scrive:

      mode MOI on

      quindi i fondamentalisti islamici sono vicinissimi ai baffi a manubrio … e alla panza di Ferrara

      molto “moderni” nel senso del XIX secolo

      mode MOI off

    • PinoMamet scrive:

      In realtà qualche differenza c’è.

      Baffi a manubrio: “il pozzo è dovuto all’emergenza di una falda acquifera dovuta a un sommovimento…”

      Ebreo: “il pozzo è come sopra, e se vuoi una spiegazione religiosa, beh, allora ogni pozzo d’acqua è un miracolo; inoltre D-o non fa miracoli molto spesso, quasi mai, e si ti riferisci a quel passo della Bibbia, ci sono dieci significati metaforici che non conosco, e comunque è solo un pozzo d’acqua, cribbio, non hai altro a cui pensare??”

      Islamico fondamentalista: “i miracoli li fa solo Allah e non quel santo sufi che dici tu, anzi, adesso butto giù la sua tomba così non sei tentato di fare idolatria!”

  34. daouda scrive:

    Ah visto che ancora non l’avevo scritto:

    DUSCE!

  35. habsburgicus scrive:

    dal Medio Oriente all’Occidente abbastanza estremo 😀

    1539-1543: grande spedizione di Hernando de Soto e poi di Luis de Moscoso negli Stati Uniti sudorientali
    Il 30/5/1539 Don Hernando de Soto sbarcò presso Tampa in Florida; la sua memorabile spedizione lo portò in Florida, Georgia, South Carolina, North Carolina, Tennessee, Georgia (di nuovo), Alabama, Mississippi, Arkansas, Oklahoma (e una parte, non lui, anche in Missouri), Arkansas (di nuovo) ove morì il 21/5/1542, indi Texas, Arkansas (di nuovo) e Louisiana (sul Mississippi);
    Luis de Moscoso partì dalla confluenza fra l’Arkansas ed il Mississippi il 3/7/1543 e giunse al mare 17 giorni dopo; il 10/9/1543 finalmente giunse in Nuova Spagna, alla foce del Pánico, presso Tampico (gli spagnoli giunti erano 310, poco più della metà); questa epica spedizione ci fu raccontata dal Gentilhombre de Elvas; vi erano anche preti e e frati, dunque probabilmente vi furono celebrate le prime Messe xella Storia in molti luoghi
    Nel giugno 1541 Hernando de Soto attraversò per primo, con i suoi, il fiume Mississippi, fra Mississippi State e Arkansas State; il grande fiume fu però già visto da Alonso de Pineda nel 1519

    • Francesco scrive:

      ma tra Spagna, Italia, Germania e resto dell’Impero come mai non trovarono la gente per popolare quelle terre?

      ce la fecero quei quattro gatti degli Inglesi, costretti a far venire gente da ogni dove per fare numero

      • PinoMamet scrive:

        “ma tra Spagna, Italia, Germania e resto dell’Impero come mai non trovarono la gente per popolare quelle terre? ”

        questa è una domanda un po’ assurda…
        hanno popolato tutto il Sud America e l’America centrale, e buona parte di quella settentrionale (il Messico, Nuovo Messico, Arizona, California intesa fino all’Alaska…)
        non credo che si trattasse di un problema di numero di colonizzatori, ecco 😉

        • PinoMamet scrive:

          Molte di queste zone, certo erano pochissimo popolate, e lo sono rimaste anche quando sono passate in mano agli anglosassoni.

          Comunque, hai dato un’occhiata alla toponomastica californiana? 😉

          PS
          Praticamente tutto il lessico tecnico dei cowboy è spagnolo… un motivo ci sarà 😉

      • habsburgicus scrive:

        Francesco questa volta ha ragione, o quantomeno pone un problema reale..
        in realtà financo in Nuova Spagna (Messico) e Perù, il numero di colonizzatori restò tutto sommato piccolo….grande fu solo, ma più tardi, nel Rio de la Plata e anche in Cile
        comunque in Florida, QUASI NESSUNO..ed ebbero 300 anni !
        in Texas, QUASI NESSUNO sino al 1716 (ed ebbero 150-180 anni !), pochi dal 1716 al 1821
        in New Mexico, QUASI NESSUNO ed ebbero 300 anni (vi giunsero Fray Marcos de Niza ed il moro Esteban nel 1539, poi Coronado nel 1540)
        in California, POCHISSIMI e solo da c.a 1750 per duecento anni, il nulla !
        in Oregon, NULLA eppure vi giunsero (o lo scoprirono) già nel XVI secolo; vago interesse solo dal 1775, ma ormai Londra vegliava..e nel 1790 impose le sue condizioni (pure l’americanissimo Bancroft ammette che gli spagnoli avevano più diritti degli inglesi)
        non vi è dubbio che verso il 1550 l’opera di esplorazione (e colonizzazione) rallentò molto, per oltre due secoli…è qualcosa di importante, e non ancora sufficientemente spiegato;
        gli spagnoli (che nel 1570 avevano fondato una missione in Virginia ! che nel 1526 stabilirono una colonia, fallita, in South Carolina..che giunsero nel Kansas, si Kansas, nel 1541 con il grande Coronado !!! forse alcuni suoi esploratori sino alla mitica frontiera KANSAS/NEBRASKA) si lasciarono sfuggire occasioni su occasioni, per stupide e inutili beghe europee e disinteresse (pensiamo in particolare a tutto la 2° parte del XVI secolo, quando gli spagnoli avevano ancora un’America settentrionale per così dire vergine, a loro disposizione..e NON FECERO NULLA o quasi, tranne espellere, e giustiziare, ugonotti francesi in Florida in c.a 1565; ma anche nel XVII secolo, in condizioni più difficili, si poteva fare molto di più, altro secolo perso)
        si, l’America settentrionale poteva essere nostra (perché con gli spagnoli le differenze sono di fatto nulle..lingua quasi del tutto eguale all’idioma del padre Dante, stessa religione, stessa mentalità, forti legami) e ce le siamo fatta portare via !
        e da lì nacque quella Nazione che prima divenne potente, indi contribuì a distruggere i resti del Vecchio Ordine, e oggi domina il mondo…..in saecula saeculorum ?
        negli oscuri secoli XVI-XVIII nelle praterie del Nordamerica, ifgnorare dakl’Europa, si fece (melius, si sarebbe potuta fare) la VERA STORIA…molto più che in guerre dinastiche o mutamenti effimeri di frontiera

        @Dif
        felice che ti piacciano le esplorazioni
        grande ammirazione per
        Cristoforo Colombo, 1492
        Vasco da Gama, 1497-1498
        Fernão de Magalhães, 1519-1521 (e poi, morto, 1521-1522)
        Hernando de Soto, 1539-1542 /e Luis de Moscoso, 1542-1543)
        Francisco Vázquez de Coronado, 1540-1542
        Francisco de Orellana (Rio delle Amazzoni), c.a 1543
        Mendaña, 1568, giunse alle Salomone “riscoperte” solo olte 200 anni dopo !
        Queirós nelle regioni australi (1605-1606) PNG Torres scoprì lo stretto fra PNG e Australia

        • Francesco scrive:

          Più che altro la mia riflessione nasceva da un implicito presupposto: l’espansione dei territori inglesi, poi statunitensi, nell’America del Nord fu dovuta in primo luogo alla maggiore popolazione “loro” rispetto a quella ispanica.

          Non facendo conto dei nativi, in questo caso vittime e poco più di noi europei.

          Ora, gli inglesi erano pochi e mica ricchi, fino alla Rivoluzione industriale, e impegnati anche nel resto del mondo … India, per dirne una.

          Cosa cavolo hanno fatto gli Spagnoli, e il loro retroterra europeo, quello che era l’Impero e poi l’Europa Cattolica tranne la Francia?

          Hanno colonizzato i confini del Sud America? esplorato per curiosità e sport?

          Ciao

        • habsburgicus scrive:

          hanno esplorato per trovare l’oro….e per scoprire grandi regni come il Messico e il Perù…
          ma non era sempre festa 😀
          e non seppero valutare pienamente le altre possibilità delle esplorazioni..ad esempio non valutarono il commercio di pelli (più tardi lucroso commercio dei coureurs des bois francesi e dei britannici)…
          Hernando de Soto incontrò molte pelli, nel 1540, 1541 e 1542 ma sognava l’oro e non vi badò…
          Coronado nel 1541 si spinse sino a Quivira in Kansas…e lì fece strangolare una guida indiana che assomigliava a un “turco” (El Turco, lo chiamavano) perché lo aveva portato in un posto in cui non c’era l’oro..ad onta di quanto AVREBBE detto….considerando i problemi di lingua ho qualche dubbio che il malcapitato intendesse quello 😀
          la colonizzazione in uomini, per attività “normali” (agricoltura, ecc) fu sempre limitata…e ristretta ai luoghi citati..e ciò alla lunga si sentì
          il conquistador tipo era un uomo di mentalità eroica, coraggiosissimo, amante delle avventure…la “banale” fondazione di una città e di una colonia di agricoltori e allevatori gli interessava poco
          tutto diverso per la colonizzazione inglese..meno eroica (su questo non ci sono dubbi, pur avendo anche loro qualche personalità) ma tutto sommato più concreta….e pragmatica…
          e, come spesso capita, alla fine anche più redditizia 😀

          in diverse spedizioni spagnole vi erano frati…uno tornò nel Kansas, Juan Padilla (nel 1541-1542) e gli indiani (non quelli da cui era andato, un’altra tribù) lo misero a morte..tre suoi compagni riuscirono miracolosamente a tornare in Nuova Spagna

        • PinoMamet scrive:

          Secondo me Francesco stai a ffà confusione.

          Ci vorrebbe uno storico specializzato, e io non lo sono (Habs sì)

          ma in generale:
          parli di “inglesi”, ma l’ovest degli Stati Uniti non è mica stato colonizzato dagli inglesi, ma dagli “americani” (che spesso non erano poi manco inglesi di origine), per cui che cavolo c’entra l’India?

          In India poi gli inglesi mandarono qualche migliaio di funzionari e soldati: fu un mezzo miracolo, e lode alla loro capacità, se riuscirono a tenerla con così poca gente, comunque non si sognarono mai di ripopolarla
          di inglesi (che anzi, leggendo qualcosa in proposito, il più delle volte non vedevano l’ora di finire il loro turno e venirsene a casa).

          Quanto alla colonizzazione dell’Ovest americano, tutto sommato non credo che la spinta principale fosse dovuta alla pressione demografica.
          Non mi risulta e a dire il vero non l’ho neanche mai sentito dire, comunque gli stati centrali degli USA (quelli su cui si “vola sopra”) non è che siano poi popolatissimi manco oggi.
          Ahò, si chiama prateria e Montagne Rocciose, mica Brianza.

          Quello degli spagnoli fancazzisti poi è un grande mito della propaganda anglosassone, va detto.
          In realtà la California era una destinazione considerata abbastanza sfavorevole per i funzionari, soldati, frati ecc. messicani che vi si trasferivano;
          a quanto leggo, corrispondeva un po’ con l’essere “mandati in Barbagia” o “trasferiti al poligono a Perdasdefogu” 😉

          però quando sono arrivati gli statunitensi, c’era già una notevole popolazione locale, che tradizionalmente si riteneva più “spagnola” e meno meticcia di quella del reto del Messico (ma non so se sia vero), vedi Wikipedia alla voce Californios.
          E ci stanno ancora, eh.

        • Francesco scrive:

          OK Pino sono stato impreciso

          ma alla fine quello che vedo è che chi è partito DOPO, molto dopo, è arrivato di gran lunga prima

          e credo che la lotta tra spagnoli/messicani e americani sulla conquista del West si sia giocata molto sul fattore demografico: tu sarai arrivato prima ma hai 100 uomini, io ho 5.000 persone che ci vivono in quel territorio …

          Has, mi sbaglio? che non è certo il mio campo

          PS e l’immigrazione? c’era più gente negli USA che negli Stati ispanofoni? una politica diversa?

        • habsburgicus scrive:

          @Francesco
          gli anglo-americani erano di più, un torrente in piena
          inoltre essendo un’immigrazione più tarda, poté beneficiare di maggiori tecnologie
          gli spagnoli avevano territori immensi in tutto il mondo…e grandi impegni…fecero cose grandiose…..è dubbio potessero veramente fare di più (a meno di cambiare del tutto politica)..resta il fatto che c.a 1550 a 1700, un secolo e mezzo, fecero poco o nulla in Nord America !
          un ruolo forse lo ebbero anche le misure dirigiste adottate da Felipe II nel 1573…mentre ai tempi dei Re cattolici e di Carlo V chiunque poteva esplorare e conquistare (e anche un Cortés, che si era ribellato al governatore di Cuba se riusciva come riuscì, poteva facilmente ottenere il perdono del Sovrano..e fu così), da Felipe II occorrevano permessi ecc uno nel 1590 che esplorò senza permesso in New Mexico fu sbattuto in prigione !
          ciò favorì gli indios (queste misure erano fatte in gran parte per proteggere gli indios dall’avidità europea..si può discutere sull’efficacia, ma il negare la sollecitudine della Corona spagnola, e della Chiesa, per gli indios è più che un falso, è un infamia) ma oggettivamente rallentò la colonizzazione
          nel mondo anglo-americano era l’anarchia, ogni John Watson e Josiah McWain poteva espandersi, conquistare a piacimento (se ci riusciva)..donde l’individualismo della frontiera !….gli indiani ne furono le prime vittime, ma l’espansione ci fu, e abbastanza veloce ! (la velocità tuttavia non ci fu sino al 1763, allorché fu eliminata la Francia che faceva barriera)

  36. Pietro scrive:

    Premesso che non riusciro’ a leggere tutti i commenti quindi chiedo gentilmente anche una mail. Qualcuno mi consiglia libri in italiano/inglese/francese sul ruolo della modernita’ nella nascita del fondamentalismo islamico? Ho dei pensieri che fatico a chiarire secondo cui il fondamentalismo non e’ un fenomeno “retrogrado” ma anzi una risposta alla globalizzazione, qualcosa che lo avvicina ai risorti localismi europei. I parallelismi sono pericolosi ma il fatto che i fondamentalisti usino la tecnologia non mi esce di testa.

    • izzaldin scrive:

      pensa che su ilGiornale dicono che il khomeinismo e l’islamismo post ’79 siano nati dalle influenze trotskiste del soggiorno parigino dell’ayatollah…
      molto dell’attuale fondamentalismo è altresì influenzato (direttamente o indirettamente) dalle lotte per la decolonizzazione, quindi spesso hanno letto i vari Fanon, Malcolm X, Black Panthers etc
      Poi, l’ISIS è ancora più evoluto di alQaida, fosse solo perché gran parte dei suoi effettivi sono “nativi digitali” e quindi reputano normale l’uso della tecnologia nei modi più moderni e avanzati.
      Infine, l’Islam, tramite le fatwa, legifera in continuazione su moltissimi aspetti della modernità, quindi non devi stupirti più di tanto.
      Come testi non ho cercato, se ho tempo do un’occhiata e poi ti faccio sapere, ma, stai tranquillo, nei prossimi mesi/anni verranno stampate tonnellate di pagine..
      saluti,
      Izzaldin

  37. Pietro scrive:

    Ogni volta che leggo questo blog mi viene l’ispirazione… Questo articolo e’ dedicato a molte femmniste. Sono alcuni barlumi di idee che non sono riuscito a sviluppare. Spero possa essere interessante http://farfalleetrincee.wordpress.com/2014/09/24/il-fondamentalismo-come-liberazione-le-donne-della-jihad/

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