Medio Oriente, nuovi riti e la rinascita dell’ottimismo

Grazie a Sam Stein di Huffington Post che ha spulciato Youtube, potete vedere qui quattro diversi presidenti degli Stati Uniti che annunciano il tradizionale bombardamento dell’Iraq. I riti più belli nascono così.

Un interessante dibattito tra il ministro delle finanze israeliano, che dice che non bisogna aumentare le spese militari, e il primo ministro Netanyahu che gli risponde:

“I miliardi investiti nei missili di intercettazione per la Cupola di Ferro hanno salvato l’economia israeliana nel corso dell’ultima campagna e hanno impedito il deflusso di investimenti esteri da Israele.”

Ricordiamo che la Cupola di ferro (Iron Dome) è un sistema che lancia un missile da 50.000 dollari per intercettare un razzetto dal costo di 5-10 dollari, e viene pagato dagli Stati Uniti (prima che qualche statunitense si lamenti, ricordiamo che comunque agli Stati Uniti vanno anche i profitti).

Certamente, l’ISIS sta dando una mano all’economia militare statunitense, la cui espansione è messa in pericolo dalla prospettiva di un ritiro dall’Afghanistan.

Ronald Epstein della Bank of America dice:

“Guardiamo il quadro del mondo in questo momento. Ci sono gli europei preoccupati per quello che i russi stanno facendo nel loro cortile di casa; noi abbiamo le mani piene in Iraq; ci sono gli israeliani con le mani piene nella loro regione; e poi ci sono i cinesi contro i giapponesi nel Mar Cinese Meridionale. Come investitore, con tanti conflitti regionali in giro per il mondo, almeno come sensazione, le cose non vanno male.

Ed è vero, se pensiamo che oggi sette delle dieci contee più ricche degli Stati Uniti si trovano attorno a Washington DC, grazie quasi esclusivamente a commesse private legate all’apparato militare e di “antiterrorismo”.

“Secondo un recente studio della Morgan Stanley […], il valore delle azioni dei principali produttori di armi degli Stati Uniti è salito del 27,699% negli ultimi cinque anni in confronto al 6,777% per il mercato nel suo complesso. Solo negli ultimi tre anni, Raytheon ha reso il 124%, Northrup Grumman il 114% e Lockheed Martin 149% ai suoi investitori”.

 

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133 risposte a Medio Oriente, nuovi riti e la rinascita dell’ottimismo

  1. Guido scrive:

    Bush senior al Summit della Terra, Rio de Janeiro 1992: “Lo stile di vita del popolo americano non è negoziabile.”

  2. roberto scrive:

    “Lo stile di vita del popolo americano non è negoziabile”

    esiste un popolo che ha uno stile di vita negoziabile?

  3. rossana scrive:

    Poi c’è l’industria della sicurezza in homeland a beneficiare delle wars on terror.
    Al punto che mi chiedevo in questi giorni se l’obiettivo di queste guerre (e di queste sempre più truculente esibizioni di esecuzioni via youtube e twitter, video e tweet che chissà perché non vengono rimossi, quasi che il farli girare avesse scopo rieducativo), non siamo noi.
    Il controllo elettronico e pervasivo sulla nostra esistenza (per la nostra “sicurezza”) è ormai tale da farmi che più che in moderne città, è come se vivessimo in futuristiche immense prigioni dove controllati in ogni singolo istante e convinti, tramite giocattoli pubblici e privati dai quali siamo diventati dipendenti, a collaborare alla nostra reclusione pacifica.
    Come avessimo perduto orami ogni speranza di uscirne, ci siamo adattati alle guardie invisibili e ben volentieri ci sottoponiamo a controlli che entrano ormai direttamente fin dentro la nostra intimità avvallando l’idea che la resa ci faciliti la vita mentre rinunciamo volontariamente a ogni livello privacy anche sullo stato di salute del nostro corpo (che non è più interamente nostro, ma in condivisione).
    Industria bellica e industria della sicurezza prosperano intanto di pari passo con la distruzione dell’ambiente, sempre più desertificato (un paio d’anni fa, al mio manifestare orrore per il taglio di alberi secolari nel parco antistante la scuola e il comune del paese dove abito, mi fu opposta la ragione che gli alberi ostacolavano il segnale dei satelliti che rimandano le immagini delle telecamere davanti agli edifici pubblici, e che l’abbattimento degli alberi era necessario quindi per ragioni di sicurezza. Cosa questa dell’abbattimento di grandi alberi nei centri città, che noto ormai ovunque, tutti sostituiti da alberi di piccola media altezza e scarso sviluppo di rami e foglie).
    Da al-Quaida che combatteva e si nascondeva nelle grotte afghane, siamo ormai all’esibizione video di teste mozzate: alzare il livello di eisibizione truculenza serve a a spegnere preventivamente le nostre reazioni, prima ancora che giustificare nuove guerre e l’uso di armi sempre più sofisticate.
    Queste guerre sono a doppio binario, colpiscono due obiettivi contemporaneamente in due direzioni solo geograficamente e scenograficamente opposte. Il film è lo stesso, cambiano le inquadrature ma resta un film di guerra & terrore che produce incassi immensi al botteghino.

  4. roberto scrive:

    Miguel,
    devo ancora rifletterci un po, ma più parli di economia di guerra più mi convinco che peucezio ha ragione con la componente messianica della politica estera usa.

    *attenzione Francesco, se leggi sotto assicurati di essere seduto ed avere un defibrillatore a portata di mano, si parla di socialdemocrazia*

    se proprio c’è da buttare soldi dalle finestre, io suggerisco di guardare l’esempio del mio piccolo lussemburgo che mi sa che spende il PIL della grecia per rimettere a posto le aiuole dei parchi pubblici con grandissima gioia di giardinieri, vivaisti, costruttori di giochi e tutto l’indotto e ovviamente di noi residenti e degli irakeni che non vengono bombardati dalla terribile armée granducale (senza considerare gli impieghi pubblici creati, la nostra donna delle pulizie srilankese ha fatto venire il figlio qui e dopo manco un mese è stato assunto dal comune come giardiniere senza che parli una sola parola delle lingue locali e non abbia nessuna esperienza di giardinaggio…però è un bravo guaglione)
    e questo è un piccolo esempio, quando poi pensi a edilizia e strade, iniziano a girare i soldi, se pensi alla scala di dimensione USA gira un po’ la testa

    *fine della parte impressionante per francesco*

    🙂

    • Francesco scrive:

      se funzionasse in generale, Cirino Pomicino sarebbe il Presidente della Repubblica, per la seconda o terza volta

      inoltre, ho qualche difficoltà a pensare che la politica economica USA sia gestita in direzione dell’autodistruzione per la semplice stupidità di chi governa, che potrebbe ottenere di più rifacendo strade, ponti, elettrodotti, linee telefoniche e scuole pubbliche

      dici chi non ho abbastanza fiducia?

      ciao

      • roberto scrive:

        la mia obiezione è che cirino pomicino con il pil della grecia ci faceva le aiuole a casa sua, non nei giardini pubblici del mio paesello

        (la cosa degli USA invece non l’ho capita. stiamo dicendo la stessa cosa?)

        • Francesco scrive:

          non ho capito l’obiezione a Cirino Pomicino

          sugli USA: se funzionasse come dici tu, credo starebbero facendo spesa pubblica interna da tempo, e non spesa militare e politica estera

          ma la vita non è facile come pensano i discepoli di Keynes (e di Cirino)

          ciao

        • roberto scrive:

          su pomicino, non mi piace leggere nella stessa frase “funzionare” “pomicino”.

          qui i soldi pubblici li usano per fare cose che nel peggiore dei casi migliorano il panorama e la godibilità del paese (aiuole, campetti di calcio o basket ecc.), nel migliore servono pure a qualcosa. cirino pomicino (inteso come esempio di un certo modo di far politica), regala mezza scarpa, si fotte l’altra e si nasconde i soldi sotto al letto. non mi pare la stessa cosa del granduca

          sugli USA, non credo ovviamente alla riconversione di tutta l’industria bellica in aiuole. Volevo solo sottolineare la questione della componente messianica della politica estera. a differenza di quanto sostiene miguel, non mi sembra che bombardare un anno si e l’altro pure l’irak abbia economicamente senso, o meglio che abbia più senso che piantare aiuole. ergo, immagino che ci sia qualcosa in più di un semplice ragionamento biecamente materialista

          ciao

        • Francesco scrive:

          credo che tu stia facendo torto al pessimo Cirino

          che rappresenta la norma della spesa pubblica meglio che il granducato, almeno in termini statistici

          sugli USA, sono vicino a te: la loro politica estera è più politica (fatta maluccio) che bieca spesa pubblica di guerra

          ciao

  5. Miguel Martinez scrive:

    Per Rossana

    “Queste guerre sono a doppio binario, colpiscono due obiettivi contemporaneamente in due direzioni solo geograficamente e scenograficamente opposte. “

    A parte la totale condivisione di ciò che scrivi, vorrei sottolineare questo concetto di convergenza di interessi diversi, che fa sì che nessun singolo interesse ostacoli l’altro.

    Il video-con-sgozzamento conviene al giornalista che può sparare un titolo per un pubblico che in realtà è affascinato da queste cose;

    permette a Youtube di ricevere più visite, e quindi aumenta il giro di Google che controlla Youtube;

    offre il pretesto per immensi investimenti in armi;

    permette di mantenere in stato di perenne conflitto tanta gente;

    offre un motivo per la sorveglianza crescente, che allo stesso tempo porta un indotto economico non indifferente;

    conforta ed eccita ideologicamente tanta gente diversa (dagli sciiti alle femministe, dai sionisti ai cattolici militanti).

    In fondo, nessuna forza organizzata ha interesse alla “pace”.

    • nic scrive:

      per questo nessuno si domanda perché i prigionieri si lasciano sgozzare con la tranquillità annoiata di un impiegato municipale, recitando a memoria il comunicato senza interruzioni, né lacrime, né disperazione, filmati da due videocamere perfettamente immobili dietro l’immutabile savescreen desertico. Vi ricordate del primo “decapitato” Berg? Ora non é neppure più necessaria la bassa definizione. Si può osservare l’Incredibile, pixel per pixel, presto in 3D. Dopo il 911, l’eutanasia del reale é definitiva: non importa più a nessuno (eccetto al decapitato, sempre che esista) sapere se è successo “realmente”, dove, quando, ecc.

  6. Miguel Martinez scrive:

    Per roberto

    “se proprio c’è da buttare soldi dalle finestre, io suggerisco di guardare l’esempio del mio piccolo lussemburgo che mi sa che spende il PIL della grecia per rimettere a posto le aiuole dei parchi pubblici con grandissima gioia di giardinieri, vivaisti, costruttori di giochi e tutto l’indotto e ovviamente di noi residenti e degli irakeni che non vengono bombardati dalla terribile armée granducale”

    Per la prima volta, mi hai fatto simpatizzare per il Lussemburgo!

  7. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “ho qualche dubbio che un Kassam costi 5-10 dollari … sei in grado di darci qualche informazione più precisa?”

    non è la prima volta che chiedi a me invece di aprire il link e prendertela con la fonte 🙂

    Che ne so io, non sono del ramo.

    • Francesco scrive:

      oh Miguel

      un cervello ce l’hai anche tu: con 5-10 dollari compri un Kassam giocattolo fatto dai cinesi, con anche 20 soldatini malfatti

      ciao

  8. Miguel Martinez scrive:

    So vagamente che da qualche parte si discuteva qui di sesso e prostituzione, ai fissati 🙂 segnalo questo articolo:

    http://abbattoimuri.wordpress.com/2014/09/13/presadiretta-e-lo-sguardo-moralista-su-sex-working-porno-e-sessualita/

  9. PinoMamet scrive:

    I conti della serva:

    in effetti il costo di un razzo palestinese stimato a 5-10 dollari puzzva moltissimo anche a me.
    Non ci compri neanche un “botto” di Capodanno!

    Allora sono andato a vedere, e leggo su Wiki in inglese, alla pagina sui razzi Qassam, che questi costano tra i 500 e gli 800 dollari l’uno.
    http://en.wikipedia.org/wiki/Qassam_rocket

    Poi non ci sono solo loro:
    http://en.wikipedia.org/wiki/Palestinian_rocket_arsenal

    Facciamo conto che alcuni modelli costino meno, altri costano di più, e teniamo 500 dollari come prezzo medio, che è anche cifra tonda.

    Leggo in uno dei link all’articolo di Wiki qui sopra, che dal 2001 al 2014, ci sarebbero stati 12.000 e rotti attacchi con razzi, più 6000 con mortaio.

    I mortai lasciamoli pure stare; quanto alla cifra dei razzi, è una fonte usraeliana e non ci crediamo 😉 (anche perché i numeri variano grandemente da una fonte all’altra) perciò facciamo pure a mezzo:
    6.000×500 = 3.000.000

    per una cifra altamente fallimentare di 28 morti e quasi 2000 feriti.

    Però fanno girare l’economia israeliana, stando a sentire Netanyahu…

    forse Hamas dovrebbe cambiare strategia, e cominciare ad assumere dei giardinieri? 😉
    scommetto che risparmierebbe un bel po’, e farebbe fallire l’occupazione israeliana 😉

    • nic scrive:

      abbiamo visto che fine ha fatto il convertito giardiniere arafat.

    • necroclerico scrive:

      Qui mi sento di dare ragione a Pino. Da decenni ho la sensazione che questa guerra sia un gioco per far guadagnare i soliti furbi.

    • PinoMamet scrive:

      Ma infatti, aldilà delle simpatie o meno per una parte o per l’altra, che lasciamole pur perdere, ma è evidente che si tratta di cifre immotivate, sotto qualunque considerazione economica o “strategica”.

      Da questo punto di vista sono quasi altrettanto assurdi i sistemi costosissimi israeliani per intercettare razzi che costano enormemente meno, e che spesso comunque non raggiungono il bersaglio;
      quanto i razzi palestinesi mandati sapendo appunto che nella stragrande maggioranza dei casi non raggiungeranno alcun bersaglio.

      Da italico, mi verrebbe da dire che “qui c’è qualcuno che ci mangia sopra”;
      ma anche se ci fosse (e sicuramente c’è) non credo che il punto sia neppure questo;

      quanto la legittimazione reciproca dei rispettivi “falchi” israeliani e palestinesi. Gli uni non vanno senza gli altri, e la pace non si farà mai, o almeno, non per un bel po’ di tempo, mi sa.

  10. nic scrive:

    l’unica economia made in “israel” in attivo é il copyright sull’industria dell’Olocausto.

  11. Moi scrive:

    @ MAURICIUS

    L’avversione “ontologica” al cane pare che sia una roba pseudo-islamica, una delle tante a dire il vero … tipo l’ altra dell’ avversione alla musica, ad esempio. Quelle robe che nel Corano NON ci sono, ma vengono legiferate e normate sulla carta “islamicamente” più di quelle che ci sono.

    Ritvan ci ha spiegato aldilà di ogni ragionevole dubbio che la “Cinofobia Sacra” (concettualizzo io così) NON viene dal Corano, visto che in Albania (ove nessun “Espertone” può porsi al disopra del Profeta …) NON c’è né l’una né l’altra. E dubito che ci sia anche in Turchia, ove il possente Kangal [guai all’ hybris di volerne fare un puccettone d’ appartemento per cinni ! ; ndr] è “l’Eroe Nazionale Canino” dei Pastori contro i lupi a difesa delle greggi … E poi si sa che, sotto gli Imperi, le culture si “ibridano”; è con gli Stati-Nazione che sorgono invece le Identità Forti, intese come “caricature di sé stessi”.

    La mia ipotesi è che tradizionalmente certi popoli del Medioriente confondano cani e sciacalli … oggi sanno distinguere benissimo, ma la Tradizione è Tradizione.

    Un Cattolico non dovrebbe amare le bestie più delle persone … anzi, chiunque. Fino a pochi decenni fa, l’ Animalismo “Hard”, Peter Singer in primis, sarebbe stato roba da chiamare la Neuro.

    @ MIGUEL

    Eh, eh … non sottovalutare “il Fenomeno” [scusate il Giornalistese, ndr ] : -) , che potrebbe ridisegnare più d’ una cartina in Europa : prima o poi la Scania [nome pochissimo conosciuto come Latino per “Skåne” … abbastanza noto invece come azienda costruttrice di camion _ no automobili ! _ Svedese ; ndr] potrebbe davvero rivendicare un Passato Danese; l’ Alsazia e la Lorena, Tedesco; il Trentino, Austriaco tanto quanto il SudTirolo … anche di più, per stare nel sicuro; Trieste e Gorizia, Sloveno ; ecc …

    @ PINO

    In teoria, un Cristiano NON dovrebbe venerare la Fonte … ma riconoscere la “mirabile opera divina”. In pratica, però, sappiamo che 9 volte su 10 (specie se Cattolico e per giunta Italiano) parte da presupposti sballatissimi dell’ ABC circa la sua stessa religione … tipo essere convinto che “Cristo” fosse un cognome; basta però che versi l’obolo dell’ ottopermille che la Chiesa gliela perdona tranquillamente.

    @ TUTTI

    Z aveva segnalato un libro che sembra interessante … affinché non vada disperso :

    http://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858106532

    “Il Sud vive sulle spalle dell’Italia che produce. Falso” Ed. Laterza ; Gianfranco Viesti, 2013

  12. Moi scrive:

    Vi ricordate quando accennammo alle “moschee finte” di Postdam (impianto idrico), Copenaghen (ristorante), Dresda (ex manifattura tabacchi, ora ristorante) e un “finto minareto” (vecchia filanda) a Cremona ? Quando in Europa si poteva immaginare i Musulmani senza (!) averceli, e quindi _grazie a un Immaginario Nazional-Popolare d’ Intrattenimento e di “Evasione”_ si era naturaliter più benevoli nei loro confronti ?

    Nel cuore della Brianza, avrebbe potuto esserci “in funzione” (si fa per dire) un’ altra “moschea” (centro commerciale / casinò) …

    http://www.ilgiornale.it/news/brianza-las-vegas-fantasma.html

  13. Moi scrive:

    E.C. di punteggiatura :

    Un Cattolico non dovrebbe amare le bestie più delle persone … anzi. Chiunque, fino a pochi decenni fa, (sostenesse) l’ Animalismo “Hard”, Peter Singer in primis, sarebbe stato roba da chiamare la Neuro.

  14. Miguel Martinez scrive:

    per Izzaldino

    “oltre alle armi e all’agricoltura (“han fatto rifiorire il deserto”) credo che Israele esporti anche una serie di prodotti informatici tramite il Technion di Haifa e altri importanti centri di ricerca.”

    Un mio amico israeliano mi disse invece che la principale impresa israeliana era un’altra, ve la racconto come la ricordo, chi vuole può controllare (parlo di una decina di anni fa, poi).

    Israele avrebbe uno status unico di quello che negli Stati Uniti chiamano “most favored nation” sia con gli USA che con l’Unione Europea, e quindi le ditte israeliane riescono a fare da triangolazione tra i due sistemi economici. E quindi, mi spiegava il mio amico, basta aprire una ditta in Israele e riesci ad aggirare tutti i dazi e quindi guadagnare cifre notevoli semplicemente sul passaggio di merci. Non mi ricordo se le merci dovevano comunque toccare un porto israeliano, o se bastava che fossero prese in teorica consegna.

    Ripeto quello che da inesperto, mi ricordo di aver capito, sta a chi ci capisce di più spiegare meglio la faccenda.

    • PinoMamet scrive:

      L’ho sentita anche io più o meno in questi termini, ma io di queste robe non ci capisco niente.
      Poi sì, tira molto il settore tecnologico, anche ma non solo in unione a quello militare, le innovazioni in campo agricolo, ed è nota per essere una nazione di start-up (anche se non ho idea di quante di queste durino).
      Insomma, non mi pare se la passino poi male, via.

    • Francesco scrive:

      dovrebbe quasi essere la normalità, la mancanza di dazi tra UE e USA

      inoltre, a memoria, non è Israele l’unico paese con quello status

      colgo l’occasione per fare propaganda ai vari programmi di libero scambio ancora in discussione: più libero scambio, meno guerre!

  15. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “L’avversione “ontologica” al cane pare che sia una roba pseudo-islamica, una delle tante a dire il vero … tipo l’ altra dell’ avversione alla musica, ad esempio. Quelle robe che nel Corano NON ci sono, ma vengono legiferate e normate sulla carta “islamicamente” più di quelle che ci sono.”

    Non lo so, sono cose in cui posso sembrare islamofobo a dirlo, ma siccome non ho mai avuto l’onore di entrare dentro la testa del Profeta, per me l’Islam è ciò che i musulmani reali pensano che sia (stesso discorso vale per i vari cristianesimi).

    Ora, noto che gli arabi non amano i cani, i turchi sì.

  16. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Come recitava la provocazione (indovinata) di Miguel :

    Gran Loggia del G.O.I.

    Grandi
    Opere
    Inutili”

    🙂

    In realtà, è stato il simpatico massone del quartiere, che va in giro sulla sua Vespa scalcagnata, che si è messo a ridere quando gli parlavo del disegno di un giardino massonico.

    Roba, secondo lui da esoterici, i massoni apprezzano SOLO roba architettonica e squadrata, giardini, alberi e robaccia del genere è da profani.

    • roberto scrive:

      dove vuoi arrivare con la tua (ri)capitolazione?

      al tivoli c’è pure un’enorme pagoda cinese, so what?

      per il coso di dresda, è un’ex fabbrica di sigarette (inizio novecento) costruita così a scopo pubblicitario, il proprietario importava tabacco dalla turchia e il marketing non è stato inventato dai pubblicitari negli anni 80

      ciao

  17. necroclerico scrive:

    abbiamo una sola speranza: che il caos così inizialmente comodo per lorsignori dilaghi tanto da travolgerli. E non sarebbe affatto la prima volta nella storia che si è giocato col fuoco per finire in cenere.

  18. Moi scrive:

    Comunque è sorprendente come la faccenda di Ibrahim Giuliano Delnevo sia passata in sordina un annetto fa _ liquidato come banale (?!) “Mujahid al Pesto”_ quando nessuno sapeva contro chi fosse andato a combattere in Siria … mentre ora, che tutti i giornalisti credono di saperlo, ne parlano in tutte le salse.

  19. Moi scrive:

    “Sarâf” significa(va) sì “serafico”, ma in modo “affettato”, “canzonatorio” … difficile rendere in Italiano. Esiste anche l’ italianizzazione in “saraffo”, ma è un po’ più malevola.

  20. Moi scrive:

    Proviamo a tornare in topic … scusate se in maniera un po’ brutale, ma :

    dov’è che finisce/inizia l “Autodeterminazione dei Popoli” e dov’è che inizia/finisce il “E mo’ so’ tutti cazzi vostri ?”

    • habsburgicus scrive:

      non c’è alcun criterio obiettivo…
      e questo fu il GRANDE errore teorico del nefasto Wilson

      perché i cechi sì e gli slovacchi no ? (e infatti sappiamo come è andata)
      perché i sebi sì e i croati no ? idem come sopra
      perché altri sì e i curdi no ?
      ma allora…perché eventualmente i veneti, no ? e i duo-siciliani ? e i latgali ? e i kasciubi ? 😀
      non si finisce più

      • Francesco scrive:

        dai che tra poco gli scozzesi … e si apre il vaso di Pandora!

        😀

      • PinoMamet scrive:

        Non credo che gli scozzesi voteranno l’indipendenza: hanno appena ricevuto l’appoggio di Borghezio…
        😉

        • Francesco scrive:

          bella prospettiva, in effetti

          però disferebbero una delle malefatte storiche degli inglesi

          😉

        • habsburgicus scrive:

          temo che la Scozia non voterà l’indipendenza..e mi dispiace molto ! (sarebbe stato un colpo per Albione, che è quasi sempre “cosa buona e giusta”)
          faccio una “profezia”, 52 % NO, 48 % SI…fra due giorni sapremo

        • PinoMamet scrive:

          Secondo me andrà come dice Habs!

        • roberto scrive:

          io invece scommetto un haggis sull’indipendenza votata al 51%.

          aggiungo due drams di whisky ed un fish & chips su uscita del regno disunito dall’UE (resta solo la scozia dentro) entro il 2020

          per l’aneddoto, due domeniche fa avevamo a pranzo una coppia di amici scozzesi (come può essere scozzese quella gente: nato lui a glasgow e lei dalle parti di stirling, ma da famiglie che hanno origini anglo-gallo-irlo-scozzesi), e tutti e due scommettevano sull’indipendenza (con paura, stupore ed incazzatura per non poter votare visto che non sono residenti)

          a me basta che non aumentino le tasse sul whisky

        • PinoMamet scrive:

          L’haggis te lo lascio volentieri, non mi ispira per niente 😉
          ma vada per il whisky!
          😀

        • roberto scrive:

          è una delle rarissime specialità culinarie provenienti dal regno che mi piacciono moltissimo!
          è molto meno strano di quello che sembra (come un cotechino ma meno grasso e fatto di pecora)….ogni tanto lo trovo anche qui in lussemburgo per la gioia dei robertingi che lo adorano

        • PinoMamet scrive:

          Tieni presente che io non mangio neanche il cotechino…
          😉

        • roberto scrive:

          ah già….

        • izzaldin scrive:

          roberto mi ha fatto venire voglia di assaggiare l’haggis 🙂

        • roberto scrive:

          bravo!
          la morte sua è con il puré di patate e turnip (che non so come si chiama in italiano, se può aiutare in tedesco è il kohlrübe/i “cavolo rapa”) oppure patate e parsnip (un carotone bianco molto aromatico)…ma questa versione me la sono inventata io perché non trovo i turnip 😉

        • roberto scrive:

          secondo wikipedia il turnip è “rutabaga”.
          boh? mai sentito in italiano….

        • PinoMamet scrive:

          “Rutabaga” l’ho già sentito non ricordo dove né quando…

          però a me la pagine di Turnip in inglese, seguendo il link all’analoga in italiano, mi porta alla rapa;
          (Brassica rapa, in entrambi i casi, il nome scientifico).

          Boh!

        • PinoMamet scrive:

          Parsnip sarebbe invece pastinaca sativa, un parente della carota, ma anche del prezzemolo!
          (o “bonierba” nel dialetto di qua).

          si impara sempre qualcosa 🙂

  21. Miguel Martinez scrive:

    Per Habsburgicus

    “ma allora…perché eventualmente i veneti, no ? e i duo-siciliani ? e i latgali ? e i kasciubi ?”

    Il punto è che il massimo della diversificazione coincide con il massimo del livellamento: cioè tutte queste entità che si vogliono sentire “differenti” aspirano alla stessa identica cosa, cioè uno “Stato”, che è un tipo di macchina praticamente uguale in tutto il mondo.

    E questa macchina impone il livellamento totale al proprio interno, per cui la Repubblica della Libera Kashubia dovrà imporre il dialetto del Kashubo Nordorientale su tutti gli altri kashubi.

    • Francesco scrive:

      però è un pezzo che questo meccanismo va avanti e funziona (o almeno fa presa)

      forse non è del tutto farlocco

      cosa pensi? i Messicani mica ci starebbero a fondere il loro stato col Brasile o con gli USA

      • PinoMamet scrive:

        Beh, il Brasile è un po’ lontano, ma gli USA in effetti si sono mangiati un bel pezzo di Messico, abitanti inclusi…

        in generale però il modello degli stati-nazione si applica molto male agli stati del Nuovo Mondo, che sono nati in maniere abbastanza diverse.

        Se si utilizzasse il criterio dello stato-nazione ideale (unità di lingua, religiosa, culturale, etnica), allora il Sud America sarebbe potuto diventare quasi un unico stato nazione (fregandosene dei nativi, ovviamente);
        mentre gli USA non sarebbero una nazione per niente.

        In effetti il criterio per cui chi parla il tal dialetto slavo o romanzo, a partire dall’Ottocento, abbia scoperto di non-poter-assolutamente-vivere con chi parla il tal altro dialetto, non avrebbe semplicemente senso negli USA.

        E a dire il vero non ha troppo senso neanche qua…

        • Francesco scrive:

          1) mai capito come siano nate le diverse nazioni ispanofone dell’America Latina. e come si siano mantenute separate, a volte addirittura in guerra tra loro

          2) gli USA sono riusciti a unificarsi intorno a quella che Miguel saprebbe definirci forse “nazione ideologica”, alla Costituzione?, con come aggiunta la lingua inglese

          3) per quanto assurdi, gli Stati esistono e tendono a smentire che li dà per morti o morenti, da qualche tempo, ci sarà un perchè

          ciao

        • PinoMamet scrive:

          Che gli Stati esistano, France’, e siano dati anche di un elevato spirito di sopravvivenza, mi sembra evidente 🙂

          invece mi sembra sempre un po’ strano, a guardarlo bene, il meccanismo che li fa nascere: a un certo punto i Ruolani, che hanno sempre vissuto mescolati ai Gambesi, si accorgono delle loro insanabili differenze e decidono che devono assolutamente spartirsi il territorio; anche se poi il leader dei Ruolani ha sempre un nonno Gambese e una moglie Firantese…

      • Peucezio scrive:

        Non si potrebbero fare degli stati comunitari?
        Composti da non più di alcune decine, massimo un paio di centinaia, di famiglie?

        • Francesco scrive:

          pensi alla Germania dell’Alto Medioevo? comunità così piccole sono tremendamente inefficienti dal punto di vista economico

          si muore di fame, più o meno

  22. Moi scrive:

    Dopo almeno due anni in cui si parlava solo di “Ka$ta e Kri$i”, la trasmissione “Piazzapulita” è tornata su La7, pare con ascolti da record.

    Hanno letto un “twit” che diceva che in Italia non esiste(ebbe) alcuna “islamofobia”, ma solo “istinto di sopravvivenza” [sic]. Dal punto di vista identitario, la questione è drammatica perché secondo i Musulmani in studio _ compresa un’ affascinante signora Iraniana che in Iran arresterebbero subito per il look “da tempi dello Shah” _ l’ ISIS sarebbe NON-Islamico , addirittura “quanto di più lontano dall’ Islam !” [sic]
    E citavano un Imam in Siria che lo avrebbe emanato come “fatwa” e che probabilmente ISIS ha già eliminato.

    Il problema diventa: come fa a essere più autorevole in materia di “Islam” uno che se apre bocca lo ammazzano subito rispetto a chi, nel nome della stessa religione, può farlo fuori subito ?

    • Moi scrive:

      Ovviamente parlando d’ISIS …

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      L’autorevolezza si misura in potenza di fuoco?

      • Moi scrive:

        Sic rebus stantibus … è un fattore trascurabile ?!

      • Moi scrive:

        Se (per assurdo …) un prete di provincia tenesse in scacco Papa Francesco puntando una testata termonucleare puntata contro il Vaticano … sarebbe più “forte” di lui, ma NON potrebbe in nessun caso essere più “autorevole” per i Cattolici nel mondo. Nemmeno se fosse un Cardinale con testata termonucleare puntata contro il Vaticano.

        Nell’ Islam, invece, di gerarchie ufficiali NON ce n’è … e ognuno s’impone sugli altri come può.

        • PinoMamet scrive:

          Non credo sia esattamente così nell’Islam, Moi…
          😉

        • Francesco scrive:

          beh, da quello che raccontano, anche in questo blog, più o meno è così

          che i sapienti islamici sono legati a doppio filo al potere politico e i pareri religiosi sono molto politici

          e in politica la forza conta, e spesso fa diritto

        • PinoMamet scrive:

          Tu dici così perché sei cattolico 😉

          ma nei sistemi “privi di Papa” non funziona mica così.

          Funziona che il tal giureconsulto dice una cosa; sarà autorevole; sarà sponsorizzato dal potere; il suo parere sarà considerato “pesante” anche in futuro;

          ma rimane sempre il suo parere.

        • Francesco scrive:

          x Pino

          quindi ha ragione MOI: ogni “sapiente” dice quello che vuole e alla fine conta chi ha più appoggi politici, momento per momento

          anche perchè non mi pare facciano dei “concili” islamici per dirimere le questioni e andare avanti: mi pare più un’allegra anarchia

        • PinoMamet scrive:

          ” e alla fine conta chi ha più appoggi politici,”

          aridaje…
          che vuol dire “conta”??

          se vuol dire “si vede più spesso in TV” hai ragione, se vuol dire “il suo parere è più vincolante”, no.

        • Z. scrive:

          Secondo me Francesco per “conta” intende dire “ha più potere”, in concreto: più appoggi politici, più fedeli disposti a seguirlo, più soldini a disposizione etc.

        • Francesco scrive:

          Pino

          SE non ci sono pareri vincolanti, la voce che si sente più spesso è quella che riesce a prevalere

          nella stessa Chiesa Cattolica, l’immonda canea progressista tenta sempre di zittire e contraddire quello che rimane l’insegnamento ufficiale e vincolante

          poi può capitare di esagerare nel dire quello che vuole il Mubarak di turno e di sputtanarsi ma è un pò l’eccezione

    • Moi scrive:

      Quindi ?

      Carisma / Popolarità
      Appoggio Economico
      Appoggio Politico
      Appoggio Militare
      (è chiaro che se uno è sostenuto da dei pastori coi bastoni e l’ altro da dei guerriglieri coi kalashnikov …)

  23. Miguel Martinez scrive:

    Per Habsburgicus

    “faccio una “profezia”, 52 % NO, 48 % SI…fra due giorni sapremo”

    Anch’io ci scommetto!

    La buona notizia è che non ci indovino mai! 🙂

  24. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “mai capito come siano nate le diverse nazioni ispanofone dell’America Latina. e come si siano mantenute separate, a volte addirittura in guerra tra loro”

    Bella domanda. Infatti la questione dei “confini” mi sembra che sia soprattutto legata all’area che va da Stettino a Basra.

    A parte i conflitti del Paraguay con i propri vicini e quelli attinenti allo sbocco al mare della Bolivia, e forse le Malvinas, non ho la sensazione che i “confini” abbiano avuto in America Latina una forza così grande.

    Il Messico ha un risentimento enorme per le terre che gli Stati Uniti gli hanno rubato, ma nessuno mette particolarmente in discussione l’ente arbitrario che si chiama appunto “Messico”.

    Gli scontri – enormi – sono tutti interni all’accettazione di questa entità immaginaria.

    Dal filoispanico in stile Habsburgicus 🙂 all’indigenista Maya, dal marxista rivoluzionario all’imprenditore rampante, mi sembra che nessuno metta in discussione la Sacralità della Patria. Nemmeno Marcos, ad esempio.

    Anche se esiste una rinascita Maya, non mi ricordo di aver sentito di nazionalisti Maya che pretendando di unificare il Chiapas messicano con il Guatemala, ad esempio.

    • izzaldin scrive:

      “A parte i conflitti del Paraguay con i propri vicini e quelli attinenti allo sbocco al mare della Bolivia, e forse le Malvinas, non ho la sensazione che i “confini” abbiano avuto in America Latina una forza così grande.”

      sull’America Latina ne saprai più di me, ma di conflitti sui confini è ricca la storia di Uruguay, Argentina e Brasile!
      Garibaldi quando combatteva in Uruguay fu proprio impegnato a difendere i confini (cioè, il controllo sui grandi fiumi) dell’Uruguay stretto fra Argentina e Brasile (o meglio, Repubblica del Rio Grande do Sul – indipendente con Garibaldi – da poco riconquistata dall’Impero Brasiliano).
      Perché Garibaldi ha combattuto contro tre (forse quattro) Imperi in vita sua, eh! 🙂

      • Moi scrive:

        NON so quanto sia attendibile, ma NON è escluso : c’è chi dice che a livello di “look carismatico” Che Guevara si ispirò a Garibaldi …

        • Moi scrive:

          Rebelde-De Garibaldi a Guevara: imaginação dos rebeldes viaja durante aula de história

          http://www.youtube.com/watch?v=CHQRZztGf70

        • izzaldin scrive:

          non so come hai trovato questa delirante fiction per teenager brasiliani, però sì, parla anche della guerra dei Farrapos e di Anita Garibaldi (che sventola una improbabile bandiera rossa 🙂 )
          Divertente il finto Garibaldi che parla un italo-brasiliano particolarmente buffo. (a partire dal 4.00 minuto)
          Diciamo che l’esperienza garibaldina è un semplice sfondo alla storia d’amore fra lui e Anita (“..poi va in Uruguay, Italia etc..”) poi quando racconta la triste fine di Anita, una ragazza dice “che triste” e l’altra “no! è morta come ha vissuto: lottando!”

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      In America latina si è applicato il principio “uti possidetis, etim possideatis”: si sono perlopiù mantenute le vecchie divisioni coloniali con qualche limatura. Alla fine probabilmente facevano comodo a chi contava.

      • habsburgicus scrive:

        o forse semplicemente erano più comode..
        durante l’indipendenza dell’ Africa nel 1957-1965 (con culmine nel 1960) le frontiere coloniali furono rispettate in modo addirittura pedissequo !

        • Francesco scrive:

          ma spesso erano confini tra colonie di imperi diversi

          cosa che non capitò in America Latina se non in minima parte

          ciao

  25. Moi scrive:

    @ TUTTI

    Per la prima volta, intervista al Padre di Ibrahim Giuliano Delnevo :

    http://www.la7.it/piazzapulita/video/giuliano-delnevo-parla-il-padre-16-09-2014-136721

  26. Moi scrive:

    @ TUTTI

    Ma in Scozia il referendum è “all’ Italiana”, abrogativo dell’ unità … oppure propositivo della secessione ?

    @ ROBERTO

    Non aggiungi nulla sulle simil-moschee a quel che ho già detto in “intro” a …

    Il “So What” è che, rispetto ai tempi dell’ inaugurazione del Parco Tivoli a Copeaghen, in Europa ci sono tantissimi Cinesi in più, ma …

    Ma le pagode continuano a interessare solo a pochi Fricchettoni al 90% e passa tutti “Kwai Lo”, per altro. Magari con la fissa del Feng Shui … so di gente che addirittura ha traslocato apposta per poter dormire “Testa a Nord – Finestra a Est” sennò “mi si ristagna tutto il qi / chi !”, davvero ! A domandarglielo, erano “Atei” (ovviamente in senso di “Anticlericali”) .

    Ci sono anche tantissimi Arabi in più … ma altrettanto con le moschee e i Fricchettoni NON si può certo dire.

    • roberto scrive:

      aggiungo invece la domanda

      “dove vuoi arrivare con la tua (ri)capitolazione?”

      veramente non capisco cosa vuoi dire e non trovo il posto “intro” al quale ti riferisci.
      proponi di abbattere l’albergo delle mille una notte al tivoli per sostituirlo con una cosa più occidentale?
      non è una moschea, non è un simbolo religioso, non è nemmeno un simbolo culturale, è un ristorante molto kitsch con un albergo, carissimo peraltro (volevo andarci con i pargoli quando sono stato a maggio a copenhagen ma costava la follia di 900 euro a notte!!! secondo me non ce ne sono molti di pizzaioli marocchini o kebabbari turchi a godersi la nottata all’albergo delle mille e una notte)

      • Moi scrive:

        @ ROBERTO

        Mo sa dit ?!

        Auspico che tutte le “finte” moschee di cui sopra non abbiano mai a cambiare di destinazione d’uso ! Testimonianza Storica del fatto che vi fu un tempo in cui siccome di Musulmani non se ne aveva “in casa” … era molto più facile essere benevolenti nei loro confronti. 😉

        Consonno ? Eh … una volta abrogato il Moloch della Senatrice bisognerebbe adibire il ristrutturato edificio “moscheomorfo” a bordello da Le Mille e Una Notte.

        @ HABSBURGICUS

        Pensa alle conseguenze geopolitiche se a Innsbruck facessero un “Wellcum 2” ancor più grande e meglio fornito: promettendo che, se il Sudtirolo tornasse all’ Austria, i Sudtirolesi avrebbero diritto a un anno di ingressi gratuiti illimitati a consumazione 😉 illumitata.

        Altro che SVP che corre appresso al PD e si fa un fiore all’ occhiello di … Lilli Gruber !

        • Roberto scrive:

          Te li avevo detto che non avevo capito!

          Ora mi è chiaro e sono pure d’accordo

          Ciao

        • habsburgicus scrive:

          i Sudtirolesi avrebbero diritto a un anno di ingressi gratuiti illimitati

          mi sa che ci sarebbe la corsa alla residenza sudtirolese 😀

        • habsburgicus scrive:

          bisognerebbe adibire il ristrutturato edificio “moscheomorfo” a bordello da Le Mille e Una Notte.

          sarebbe un’idea 😀
          diciamo un po’ chic, non per l’italiota 😀
          le “lavoratrici” potrebbero presentarsi in veli trasparenti 😀
          e gli “avventori”, anziché ricevere accapattoi, potrebbero ricevere un fez e un completo simil-mediorientale…e, sentendosi Emiri, farebbero sfilare le pseudo-odalische, scegliendole 😀 😀 😀
          mi sa che l’ISIS, se lo viene a sapere, lancia la jihad contro tutta la Lombardia 😀
          anche se, forse, il “pericolo maggiore” sarebbero le “femministe” 😀

    • habsburgicus scrive:

      @Moi
      in Scozia è chiaro…noi italiani del resto siamo unici 😀
      se vuoi l’indipendenza, voti SI
      se non la vuoi, voti NO

      solo nella Patria della Grande Civiltà Giuridica,
      se odiavi il divorzio dovevi votare SI
      se invece lo bramavi, dovevi votare NO 😀

  27. Moi scrive:

    IZZALDIN (Registrone delle Coppie di Fatto)

    Al Séndigh Nè żå in Marucònia, Santa Maria Capua Vetere (CS), al tira inànz’ …

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-il-sindaco-si-mette-fuori-legge-e-registra-le-nozze-gay-10329.htm

    @ FRANCESCO

    A proposito di Baffi a Manubrio … mi sa che FORSE nell’ Islam Dio sia, come dire, una figura a metà strada fra il “Padre Eterno” (oggi “Genitore 1-2 Eterno”, in ossequio dello Spirito del Concilio al Politically Correct) dei Cattolici e il Grande Architetto dell’ Universo dei Massoni.

  28. d. scrive:

    Miguel secondo te i documenti rilasciati dal Al-Hayat Media Centre (HMC) sono veri?

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