Arcobaleni e risse

Ieri, c’era un bellissimo arcobaleno doppio, allora sono corso sotto la pioggia al nostro giardino, cogliendone questa imperfetta immagine.

Poi ci siamo visti alla Ludoteca, che c’era da organizzare uno scambio dei vestiti-che-non-gli-stanno-più tra i genitori dei bambini del rione; e mentre i bambini giocavano o facevano la fila per imparare a suonare il violino da Wendy, ci siamo messi seduti sulle piccole sedie a preparare i volantini.

Usciamo fuori, e passiamo da Costanza la cartolaia di Via Sant’Agostino 44 (prendete nota), che i volantini ce li stampa gratis.

Poi parto da solo per attaccarne un po’ in giro, con il nastro adesivo per carta che regge quanto lo scotch, ma non lascia segni e non si porta via l’intonaco quando lo stacchi.

Passo davanti a un nuovo ristorante molto pretenzioso, di quelli che certa gente apre nel cuore del Rinascimento, dove batte la culla della moda, o qualcosa del genere. Il tipico polo attrattore per macchinoni che oziosi nottambuli parcheggiano sul marciapiede.

I ristoratori di quel genere di solito se ne fregano delle regole e si comprano i vicini. Una nostra amica che si era permessa di sollevare ostacoli a un ristorante di cui abbiamo parlato diverse volte qui, un giorno ha sentito suonare imperiosamente il campanello, per trovarsi davanti il nome più noto della moda fiorentina – suocero dell’imbelle localaro – che l’ha riempita di parolacce e minacce.

Ma qui gli è andata male. Tutte le mattine, quando passo da quelle parti, i vicini mi aggiornano sulle ultime vicende. L’altro giorno, erano felici, perché il ristorante aveva chiuso temporaneamente, e per una notte erano tornati i clochard a bere il loro vino, c’era un gran silenzio e la luna piena.

Questa storia dei vicini felici per la presenza dei clochard vi potrà sembrare strana, invece l’altra notte, che mancava la corrente in Via della Chiesa, e i bambini uscivano dalla ginnastica, ho pensato come ci si senta sicuri da noi, proprio perché si conoscono anche i clochard, e i clochard conoscono tutti.

Che poi si fa presto a dire clochard, visto che la sera gira sempre in bicicletta anche il profugo libico nerissimo, alto due metri, sempre pronto a scambiare battute, e che faceva il cuoco e sa fare qualunque mestiere. Non avrà casa, ma non è nemmeno un bevitore di Tavernello. E viste le dimensioni delle spalle, fa sentire molto sicuri.

Mentre attacco i miei manifestini, incrocio Paolo, che decenni fa ebbe un’improvvisa conversione e diede via tutto, per dedicarsi, come dice, lui che ama le frasi un po’ altisonanti, “ai più umili della terra“, creando quello che lui chiama un corpo di “volontariato estremo“. Mi spiega enfatico e deciso, “ogni giorno senza un sorriso è una giornata persa! Quando il lottatore di sumo viene sconfitto, continua comunque a sorridere!” E mi abbraccia.

Arrivo in Via del Leone, dopo il piccolo tabernacolo all’angolo, e dove il farmacista ancora espone la nostra ultima locandina, e sento un gran rumore.

Una folla di gente si sta picchiando in mezzo alla strada, proprio tra lo striscione di quattro metri che ha esposto la professoressa americana in pensione, “NO AL PARCHEGGIO INTERRATO IN PIAZZA DEL CARMINE” (ogni tanto la vedi affacciata che lo risistema con ago e filo) e la mescita di vini aperta dall’architetto pentito e dalla sua compagna filologa classica.

Chi non si picchia, sta a guardare. Sui marciapiedi, in mezzo ai motorini parcheggiati, dalle finestre, sulle strette porte. Per cui diventa una mezza festa, che così ci si può salutare tutti.

Ora, quando ci si picchia in Via del Leone, posso già immaginare più o meno chi c’entra, perché si stanno prendendo a pugni e come andrà a finire, per cui non mi preoccupo più di tanto.

Dopo un po’ Giovanni esce dalla bolgia per spiegarci.

Giovanni, che non ha mai perso l’accento napoletano, ha fatto il meccanico su navi merce in giro per il mondo, ha sposato una donna Navajo con cui ha avuto diversi figli, si sono separati, ma lei vive in Oltrarno in un appartamento, e lui vive sempre in Oltrarno, ma non in un appartamento.

“Come i bambini in un asilo, si picchiavano, c’hanno vent’anni! E io mi sono messo in mezzo a separarli, perché li conosco da quando erano bambini, e mi sono rimediato due cazzotti in faccia!”, borbotta. “Ma perché?”, chiedo. “Una ragazza, sempre la solita storia”.

Non proprio sempre, mi viene in mente la rissa più clamorosa di tutta la storia di Via del Leone, e quella volta a scatenarla fu uno spocchioso con il Suv, calato presumibilmente dal pianeta di Via Tornabuoni, cui i numerosi parenti del Patriarca diedero una meritata lezione di educazione civica.

Qualche mese fa, il Patriarca è stato ricoverato in ospedale, ma abbiamo tutti tirato un sospiro di sollievo quando lo abbiamo rivisto seduto come sempre sulla sua sedia all’aperto, le stampelle accanto, la sigaretta in bocca e l’occhio vigile. Finché ci sarà lui, le cose non finiranno mai veramente male.

P.S.

Il 12-13 novembre si è svolto il congresso del PD dell’Oltrarno: la mozione Renzi è stata sconfitta per 78 voti contro 10. Il concetto lo esprime piuttosto bene il cantautore Stefano Pettini, che ci ha onorati di un suo commento, in questa canzone.

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158 risposte a Arcobaleni e risse

  1. Francesco scrive:

    Nemo propheta in patria

    Renzi ha vinto pure tra gli iscritti al PD, oltre ad avere sondaggi molto favorevoli tra la generalità degli elettori

    Per voi buone notizie: se va a Roma, non resta a Firenze

  2. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “Nemo propheta in patria”

    I fiorentini, anche quelli di recente immigrazione, ci tengono a ricordare che la patria del signor Renzi è Rignano sull’Arno.

  3. mirkhond scrive:

    La descrizione fatta dal Martinez, mi ricorda uno dei romanzi di Vasco Pratolini, ambientati nelle stesse zone….

  4. “Il cantautore Stefano Pettini”; davvero curioso. Nel senso che, al liceo, avevo un compagno (non di classe, era in un altra sezione) che si chiamava esattamente come lui: Stefano Pettini. Lui era nel PDUP, così si fa un po’ di archeologia siglesca. Un ragazzone corpulento e con la barba, sembrava avesse 30 anni e ne aveva 18. Come se non bastasse, a scuola avevo un altro Pettini: si chiamava però Luca, un ragazzo molto alto e coi capelli ricci, ed era costante bersaglio di noialtri esagitati “extraparlamentari” o roba del genere, perché era nella FGCI (non la federazione italiana giuoco calcio, ma la federazione giovanile del PCI). Ricordo che allora redigevo il “Bollettino del Miche”, col ciclostile, ed era vietato scrivere FGCI: bisognava scrivere FG”c”I, con la “c” minuscola e tra virgolette perché di “comunista” consideravamo avessero ben poco. Piccolo bestiario degli ultimi anni ’70, insomma. Luca Pettini, una volta, era in Vespa sui lungarni: non so come andò, ma fu preso da una macchina e morì sul colpo, a 19 anni.

    L’altro giorno ho fatto un sogno dove facevo una strage; ha un po’ a che fare con l’Oltrarno, dato he stavano devastando l’Isolotto e anche demolirmi la casa. E’ andata a finire che, al termine del sogno, ho impiccato Renzi con le mie mani, in piazza della Signoria. Salud.

  5. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “ora mi diventi pure campanilista?”

    I campanili qui sono ben tre – San Frediano, il Carmine e Santo Spirito. Ecumenicamente, siamo affezionati a tutti e tre.

    • Francesco scrive:

      puntavo a insinuare che Renzi fa quello che fa per odio verso voi spocchiosi cittadini, da sfigato provinciale arrivato in alto

      magari da piccolo ha chiesto la strada e voi non gli avete risposto

      🙂

      • A Firenze, a uno del contado come Renzi, e per di più con una simile faccia di merda, da ragazzo ne avremmo fatte ben di peggio. Tipo il giochino della Franchina e del fratello pazzo, per intenderci. Salud!

        • Z. scrive:

          Uei, compagno Venturi, macché salud! In do vet?

          Mica puoi andarcene così senza dirci in cosa consiste il gioco della Franchina e del fratello pazzo, dopo averci fatto venire la curiosità!!

          😀

        • Francesco scrive:

          in effetti, qualche dettaglio sul folklore locale

          poi però non lamentatevi di come si vendica da sindaco!

          🙂

  6. Miguel Martinez scrive:

    “ho impiccato Renzi con le mie mani, in piazza della Signoria. Salud.”

    Precisiamo di non conoscere affatto il signor Venturi e che tutti i riferimenti che potrete trovare alla nostra lunga amicizia su questo blog, compresa qualche foto insieme, credo, sono stati introdotti maliziosamente da un hacker.

    E’ inoltre falsa l’affermazione che il signor Venturi mi avrebbe prestato una grammatica della lingua georgiana, e lo dimostra il fatto che non gliel’ho mai restituita.

  7. Si specifica ovviamente che lo stesso caso della grammatica della lingua georgiana vale anche per il “Manuale di lingua turca” di Ettore Rossi, in due volumi, pubblicato dall’Istituto per l’Oriente. Affermazione altrettanto falsa e da smentire categoricamente, così come quella di avere depositate a casa mia decine di libri del sig. Michele Guglielmo Martini Palla (questo il vero nome del soggetto, si fa passare per messicano ma è bergamasco in realtà), tra i quali la collezione quasi intera dei “Teach Yourself Books” di prima generazione e strani manuali di dialetti arabi scritti in tedesco e in veneziano. Confermo invece di avere effettivamente impiccato il sig. Renzi Matteo da Rignano sull’Arno ad una corda tesami da un balcone di piazza della Signoria; la scena è notevolmente simile, tra l’altro, a quella della Congiura de’ Pazzi. Salud.

  8. Z. scrive:

    Sai Miguel,

    siccome Renzi particolari impegni non pare averne – al partito non si fa vedere quasi mai, e in Municipio neppure – pensavo forse potreste invitarlo a trascorrere una domenica con voi in Oltrarno.

    Non per litigarci sui parcheggi interrati e sulla viabilità o che so io, naturalmente. Per fargli conoscere la vostra comunità, fargli vedere chi è che ne fa parte, mostrargli dove giocano i vostri figli, raccontagli dal vivo come vivete e passate il tempo.

    Poi chissà, magari ci avete già provato e lui neppure vi ha risposto, né si è fatto vedere.

  9. @ Z.a

    Il giochino della Franchina e del fratello pazzo deve essere fatto con un malcapitato che ti sta particolarmente sul kjülø e in possesso di faccia altrettanto a kjülø, tipo appunto Matteo Renzi. Ingredienti: un gruppo di ragazzotti “amici”, una ragazzotta che si presta a fare la Franchina e uno grosso che fa il fratello pazzo.

    Il malcapitato, che si presume non l’abbia mai vista e non sappia nemmeno se è orizzontale o verticale, viene preso da una parte con parole alquanto benêvöle, e gli viene detto che una loro amica, la Franchina appunto, ragazza piuttosto “facilina”, è disposta a incontrarlo in un dato posto a una data ora e che, insomma, sarebbe dysposta a fàgnela assaggià un poχino. Costui, dopo vari rovelli, accetterà; viene quindi fissata l’ora con la Franchina e il posto (tipo boschetto, cespuglio nella zona, “campino” del quartiere eccetera).

    Al momento convenuto, gli “amici” lo vanno a prendere; poco prima di arrivare, però, uno gli dice: “Ahhh..scusa Matteo, ‘e’ ci s’era dimentihati di ditti una hosa…la Franchina è tranquilla e ci sta, però sta’ attento perché ci ha i’fratello hompletamente grullo….pazzo insomma, capito?”

    Nel luogo convenuto aspetta la ragazzotta la quale si mostra affettuosa, carezzine e bacini a Matteo; mentre le cose vanno pe’ i’ meglio, gran rumore e urli: arriva i’ FRATELLO PAZZO. Il quale comincia: “ICCHETTUGNIFAI ALLA MI’ SORELLA, PEZZODIMERDA…?!?!?” Matteo indietreggia, mentre il fratello pazzo, molto grosso, si avventa su di lui e comincia a cardàllo fitto di manahenimmùso®, picchinedènti® e carciniccùlo® fino a farlo scappare dolorante inseguito da urli del tipo “SETTULLARITOCCHI LA PROSSIMA VORTA ‘E T’AMMAZZO !!!”, mentre gli “amici”, nascosti, si stanno spanciando dalle risate.

    Ho fatto per ben due volte, da ragazzo, la parte del fratello pazzo. Ero bravissimo!!!!!!!

    • Francesco scrive:

      mi sa che fui fortunato a vivere ad alcuna distanza da siffatto loco, quando era giovane e grullo

      ora per ‘endicarmi di quello che m’avresto potuto fare vo’ a iscrivermi al Piddì e a votare per Matteo

      Tiè

      • PinoMamet scrive:

        Pellegrino Parmense è una località di alta collina abbastanza dimenticata dalla storia, perché la maggior parte della gente è emigrata in Francia e in Gran Bretagna, non nell’Ottocento come tutti i bravi italiani (compresi quelli dei paesi limitrofi) ma nel Settecento.

        Tanto bene non ci dovevano stare.

        Comunque è dimenticata ingiustamente: perché visto che sono partiti presto, e si sono moltiplicati molto, non è difficile trovare pellegrinesi (o abitanti di Bore, che è vicino) tra gli antenati di quasi tutti.

        In ogni caso: di recente, per le primarie del Piddì, salta fuori che a Pellegrino P.se si sono improvvisamente iscritti al PD un sacco di albanesi, in tipo una settimana.

        • Z. scrive:

          Allora non è per le primarie – dove avrebbe potuto votare pure Priebke, fosse stato ancora vivo! – ma per le elezioni interne.

          La stessa cosa è successa ripetutamente altrove.

          I deliri di Veltroni, e la totale inerzia di Bersani dopo di lui, hanno fatto danni niente male.

        • PinoMamet scrive:

          Ah ecco, ero incerto infatti!

          ciao!

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Qui a Treviso le primarie fanno riscoprire la politica ad un sacco di zingari, invece.

      • Z. scrive:

        Francè,

        tanto lo so che sono promesse a vuoto e che ti tirerai indietro…

        non mi illudi!

    • Z. scrive:

      😆

      Grazie della spiegazione 😀

    • serse scrive:

      “Ho fatto per ben due volte, da ragazzo, la parte del fratello pazzo. Ero bravissimo!!!!!!!”

      Non ho nessun dubbio in proposito.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Ho sempre trovato molto curiosa questa forma di divertimento proprio perché non riesco del tutto a spiegarmela. Credo che c’entri qualcosa con l’universale accettazione del principio “io so’ io e voi nun… ecc”: quotidianamente subisco angherie da parte di chi è sopra di me nella catena alimentare e così mi rivalgo su chi è più in basso (finché, ad un certo punto, si giunge a chi non ha proprio nessuno sotto di sè).
      Tuttavia qualcosa non mi torna: il divertimento, in genere, deriva dall’inversione, dalla creazione del mondo alla rovescia. L’unico modo per spiegarselo è che bene o male chi fa queste cose si senta una vittima della società (e pure molto piagnucolona) e che quindi si sente legittimato ad “invertire” il proprio ruolo di tanto in tanto. Ovviamente, come ogni persona che si sente vittima, sarà anche un gran vigliacco, per cui non oserà mai dire “l’ho fatto perché potevo”, ma si giustificherà con discorsi “ma hai visto che faccia di merda che aveva? Dai, DOVEVO farlo, nessuno mi può accusare di niente”. E poiché la gente che lo circonda sarà mediamente omertosa (non c’è niente di male: io la chiamo natura sociale dell’uomo, Miguel Martinez dispositivo*, altri sistema, ecc), tutti gli daranno implicitamente ragione.

      * Non sono sicuro che lo farebbe nel caso specifico: ammettere questa simmetria di scala confuterebbe automaticamente tutta la contrapposizione umanità-dispositivo

  10. Miguel Martinez scrive:

    Chiedo scusa ai lettori per l’irruenza del commentatore Venturi, purtroppo non trovo la funzione per identificare e disabilitare automaticamente commentatori toscani, qualche informatico mi potrebbe aiutare?

  11. Moi scrive:

    Paolo, che decenni fa ebbe un’improvvisa conversione e diede via tutto, per dedicarsi, come dice, lui che ama le frasi un po’ altisonanti, “ai più umili della terra“,
    [cit.]

    NON lo conosco, perciò NON parlo di lui; fatto gli è che ne conosco a josa che _ ohibò !_ esprimono il loro Amore per gli Ultimi … odiando visceralmente i Penultimi ! E standosene naturalmente a livello personale fra i Primi. In ogni caso, il prototipo “gira” fin dai tempi dei Fratelli Goncourt, e anche da prima … lo si sappia.

    Spero e confido che Paolo NON sia così.

    Un esempio concreto di archetipo “Goncourtoide UpDated” di cui sopra, preferibilmente “Personalità Pubblica” ? La Dossettoide _ sempre infervorata di Spirito del Concilio e dal “Diluvio Cartaceo delle Conferenze Episcopali” [cit.] _ Amelia Frascaroli, rispetto alla quale Virginio Merola rappresenta senz’altro il Male Minore …

    @ Z

    Certo che, a proposito di quanto sopra, fu imbarazzante per Bologna quell’ Epistola alla Cittadinanza di Andrea De Maria (notoriamente detto “Faccia da Cinno”, per ovvi motivi) in cui ridefiniva la Superiorità Morale della Sinistra come “Dimettersi Se Indagati” (che poi per davvero-davvero l’ ha fatto solo Josefa Idem, risvegliando così tutta la sua assopita Anima Teutonica) e non più come “Purezza Assoluta”. Nevvero ?

    @ MIRKHOND

    Sì: quel senso identitario comunitario che può rendere in Oltrarno un Invasore Alieno il tipo in “Suvve” ma NON _ ad esempio _ l’ Immigrato “nuovo” da Timor-Leste … è straordinariamente “Pratoliniano”.

    PS

    Si noti che i colori della Bandiera Arcobaleno più diffusa sono inversi rispetto alla Natura … ma _ Potenza dello “Spirito del Concilio”, che secondo Gnocchi&Palmaro avrebbe sostituito lo “Spirito Santo”_ in tutto il Clero della la Chesa Cattolica, solo un vecchio prete asmatico Valligiano ci fa caso.

    • Z. scrive:

      Moi, non ti sorprenderà se ti dico che – come al solito – non ho capito un tubo di quello che hai scritto. Comunque, se vuoi il mio parere sullo scritto di De Maria trova il modo di farmene leggere una copia e ti dirò cosa ne penso 😀

  12. Moi scrive:

    *** @ Francesco ***

    La Profezia dell’ Inizio della Fine del Mito della Superiorità Morale della Sinistra, nella sua stessa Città-Vetrina :

    http://www.youtube.com/watch?v=Q9tNatHhNWo

    (contestualizzazione)

  13. Miguel Martinez scrive:

    Per Z

    “Allora non è per le primarie – dove avrebbe potuto votare pure Priebke, fosse stato ancora vivo! – ma per le elezioni interne.”

    Certo. A prescindere dal giudizio generale sul PD, e quello sui rivali di Renzi, è chiaro che chi fa parte del PD dell’Oltrarno è per definizione una persona che conosce e vive nel quartiere, tanto che molti hanno anche la tessera della nostra associazione (a partire dalla nostra vicepresidente).

    Invece, l’Oltrarno è abitato anche da tanta gente che ci ha trovato casa per caso – in fondo fa chic vivere nella culla del Rinascimento – che non sa nulla della realtà del quartiere, non ha figli che manda a scuola e si informa dai media nazionali; gente quindi che la pensa come la media degli italiani, anche su Renzi.

    Poi stiamo parlando di una sola parte dell’Oltrarno, che ha almeno tre grandi aree.

    Tra San Niccolò e San Frediano, c’è una zona intermedia fortemente “gentrificata”, come si dice, ma che ha anche un ceto benestante storico, con grandi palazzi, e che non hanno nulla a che fare con la vita che conosciamo noi qui. Potrebbero benissimo tifare per Renzi.

  14. Moi scrive:

    @ MAURICIUS

    Gli Zingari riscoprono il voto in chiave anti Sceriffo Genty ?

    Io combatterei il razzismo più o meno così: avete tirato la banana in massa alla Kyenge ? Bene. Adesso gliel’ andate a tirare singolarmente (!) anche a Tyson ! 😉 🙂

  15. Miguel Martinez scrive:

    Per Mauricius

    “Ho sempre trovato molto curiosa questa forma di divertimento proprio perché non riesco del tutto a spiegarmela.”

    Grazie, sono riflessioni interessanti.

    Ammetto di condividere qualcosa del divertimento, non a caso i complottisti affermano che io addirittura conoscerei questo Venturi.

    Dico “condividere”, perché da una parte mi diverto, dall’altra non so se capisco nemmeno io.

    Non si tratta esattamente di sopraffazione, perché la vittima deve essere uno che cerca di fare il furbo, un “entrante” come si dice qui.

    Capire non vuol dire mettere in pratica, almeno alla mia tarda età, me ne guarderei bene.

    Però è vero che rientra molto nella cultura toscana, che in effetti è straordinariamente litigiosa e rissosa.

    • PinoMamet scrive:

      Questo è un aspetto della cultura popolare toscana che è estremamente evidente visto da fuori.
      Visto da dentro, non so se se ne rendano conto.
      Ma soprattutto, chissà a cosa è dovuto.

      Lo strano è che gli emilianiromagnoli (non solo a detta mia) sono in questo un po’ il contrario: il gusto dello scherzo un po’ ce l’hanno, ma sono anche estremamente accomodanti, in genere. Ricordo un’intervista a un generale dell’esercito, che rimpiangeva la naja naturalmente, e citando le qualità dei vari “gruppi etnici” che gli erano capitati sotto comando, diceva che gli emiliani-romagnoli avevano la capacità di sdrammatizzare e risolvere i problemi. (Bresciani noti attaccabrighe, a quanto pare).

      Cose che non c’entrano.
      I parmigiani di città, se hanno qualcosa che li contraddistingue adesso, è forse la pignolissima “buoneria”, la disposizione a fare tutto ciò che c’è di “buono e giusto” con una certa dose di atteggiamento da primo da classe.
      Raccolta differenziata: e stanno decine di minuti a controllare di aver staccato le etichette dalla bottiglie di plastica (peggio: lo fanno controllare anche a te, se hai la sventura di vivere con loro) e se la tal carta è davvero “carta” e non piuttosto “generico”…
      Vegetarianesimo: non solo è estremamente popolare, ma sempre intrapreso con piglio missionario…
      e così via, per tutto.

      Che a noialtri di F. ci fa un po’ ridere, e un po’ spazientire (siamo borgatari).

      • Peucezio scrive:

        “Raccolta differenziata: e stanno decine di minuti a controllare di aver staccato le etichette dalla bottiglie di plastica (peggio: lo fanno controllare anche a te, se hai la sventura di vivere con loro) e se la tal carta è davvero “carta” e non piuttosto “generico”…
        Vegetarianesimo: non solo è estremamente popolare, ma sempre intrapreso con piglio missionario…”

        Io a convivere con gente così arriverei presto all’omicidio.

        • roberto scrive:

          io me la sono sposata una così….(da questo punto di vista tedesche, autriache e, peggio me sento, scandinave sono da sconsigliare)

          il vantaggio però è che, dopo infinite litigate, siamo arrivati al compromesso che la gestione della monnezza esce totalmente dalla mia competenza. io appoggio la bottiglia di birra nel lavandino della cucina e poi quella sparisce senza richiedere nessuna altra azione da parte mia.

        • Peucezio scrive:

          Grande Roberto!

          Chi tiene molto ai propri principi è giusto che si prenda lo sbattimento di applicarli lui, senza appaltarli ad altri.

          Se un giorno vado a convivere con una fanatica ecologista, sappi che dovrai raccontarmi per bene come ci sei riuscito! 🙂

        • Francesco scrive:

          beh, scusa, una cosa se la fai la fai bene

          almeno, questo principio a Milano te lo inculcano per via omeopatica dalla nascita e in dosi massicce

        • Andrea scrive:

          “beh, scusa, una cosa se la fai la fai bene

          almeno, questo principio a Milano te lo inculcano per via omeopatica dalla nascita e in dosi massicce”.

          Sì, come no… Vedi il Trota al Consiglio Regionale…

          Ma per favore!

        • PinoMamet scrive:

          Francè,

          a parte che lo trovo un bellissimo principio sbagliato, nel senso che allora, se l’alternativa è sbattermi al massimo o non sbattermi per niente, qualunque persona sana di mente sceglierebbe di non sbattersi per niente.

          A parte questo, a Milano vi insegnano anche a fare la predica e la morale a tutti, e a pretendere che tutti si comportino come voi (ma giusto per avere l’occasione di fargli notare che voi, comunque, siete meglio)?

          Perché è esattamente questo che rompe il cazzo, dei parmigiani.

          Poi è fantastico. Prendiamo che una persona generica 😉 conviva con dei parmigiani, a Roma. I parmigiani staccano meticolosamente le etichette di carta dalle bottiglie di plastica, e le croste di pizza dai cartoni della pizza, e mettono il tutto ordinatamente in sacchetti diversi.
          Guai a sbagliarsi.

          Poi escono di casa, e mettono tutti i sacchetti nell’ unico cassonettone presente davanti al palazzo, un enorme cassonettone metallico dentro cui si trovano resti di scooter, pneumatici, sanitari, scarpe, e naturalmente i rifiuti dell’intero palazzo, tutti insieme…

        • roberto scrive:

          Francesco e andrea
          “beh, scusa, una cosa se la fai la fai bene”

          come non sottoscrivere a questa regola aurea? come dice il maestro yoda “fare o non fare. non c’è provare”
          nel caso mi sono fermato al “non fare”

          peucezio,
          su ordine e pulizia è facilissimo.
          per quanto tu possa essere puntiglioso e la tua donna una casinista, lei avrà naturaliter una minor sopportazione di disordine e casino. basta aspettare.

          🙂

        • PinoMamet scrive:

          ” nel caso mi sono fermato al “non fare” ”

          Appunto!!
          (vedi sopra mia risposta a Francesco) 🙂

        • roberto scrive:

          “e mettono tutti i sacchetti nell’ unico cassonettone presente davanti al palazzo”

          onestamente vivete in un mondo assurdo.
          da noi fai le stesse operazioni e poi metti tutto in ruschi diversi che ovviamente sono accumulati in mucchi di monnezze diverse, trattate in modo diverso
          (tra parentesi se ti sbagli ti appiccicano alla bidone un enorme bollino rosso, con sopra scritto “erreur de tri” o qualcosa del genere, cosa che ha traumatizzato mia moglie)

        • PinoMamet scrive:

          è così anche qua ora, ma a Roma… quanto era?… sei, sette anni fa no, perlomeno non nel mio quartiere.

          Per cui il loro comportamento era una assurda ostentazione di rompicazzeria 😉

        • PinoMamet scrive:

          Sol oche da noi non c’è nessun bollino, c’è solo il camionaro del “rudo” (=monnezza) che ti dice “la volta scorsa ti sei sbagliato, occhio che sono già arrivate delle multe 😉 “

        • Francesco scrive:

          x Andrea: e cosa c’entra il consiglio regionale con Milano? in città ci siamo fatti passare solo una volta un leghista, e con sopportazione. quelli sono di fuori – e non prendono che pochi voti

          x Pino: che gusto ci sarebbe a impegnarsi se poi non puoi rompere i coglioni agli altri? certo che ci si sbatte a diventare i primi della classe per poi dire agli altri di provare a imitarci 😀

          x Roberto: non era il maestro Yoda, era quello di Karatè Kid, almeno mi pare sia stato lui per primo

          ciao

        • Andrea scrive:

          “x Andrea: e cosa c’entra il consiglio regionale con Milano? in città ci siamo fatti passare solo una volta un leghista, e con sopportazione. quelli sono di fuori – e non prendono che pochi voti”.

          Ma il Trota in Regione Lombardia l’hanno votato i Lombardi o i Siciliani?

          In ogni caso, lo stesso identico discorso vale per gli ambienti CL (e per tutto il consorzio affaristico che sta trasformando Milano nella capitale indiscussa della ‘Ndrangheta)…

        • Andrea scrive:

          “…certo che ci si sbatte a diventare i primi della classe per poi dire agli altri di provare a imitarci…”.

          Dio mio!
          (E se lo dico io…)…

        • Andrea scrive:

          Tra l’altro, l’ultima volta che sono stato a Milano (a trovare mio fratello), mi sono reso conto del fatto che, con questa storia dell’Expo, si sono resi responsabili di devastazioni vergognose… Ho assistito alla demolizione delle ultime (poche) palazzine “liberty” rimaste, sostituite da grattaceli pretenziosi e assurdi, di una volgarità desolante: una brutta (pessima) copia degli Emirati…

        • Andrea scrive:

          Errata: “grattacieli” anziché “grattaceli”.

        • roberto scrive:

          francesco,

          yoda così si esprimeva in l’Impero colpisce ancora (quando luke cerca di sollevare il suo X-wing dal pantano di dagobah)

          ora, ho appena controllato, l’impero colpisce ancora è del 1980 e karate kid del 1984 (sempre che ci sia una frase del genere in karate kid, non me la ricordo ma non è uno dei mie film preferiti)

          ciao

        • PinoMamet scrive:

          Una frase del genere credo ci fosse anche in Karate Kid (dove mi ricordo invece l’esempio dei due marciapiedi) comunque rimane sempre una cazzata 😉

          C’è “fare”, c’è “strafare”, e c’è “rompere il cazzo” 😉
          Inoltre c’è anche “fare un po’”, “provarci per gradi”, “riuscirci e prenderci gusto un po’ alla volta”

        • Andrea scrive:

          “C’è “fare”, c’è “strafare”, e c’è “rompere il cazzo””…

          Già… Per di più, c’è anche “devastare” alla maniera di Comunione & Devastazione…

        • Francesco scrive:

          x Andrea

          1) io non sono lombardo, io sono milanese. OK? 🙂

          2) cosa c’entra la sistemazione della zona intorno alla stazione centrale con l’Expo? comunque a me i grattacieli piacciono

          3) mi sa che diamo un giudizio leggermente diverso a Comunione e Liberazione, mi sa. io ne faccio parte (purtroppo non mi ha fruttato nulla finora) 😀

          4) “c’è Karate e va bene. c’è niente Karate e va bene. provare Karate non esiste”. Karate Kid è un capolavoro a lenta maturazione, la prima volta pensi che sia una cazzata poi inizia a produrre frutti rigogliosi di saggezza imperitura 😉

          ciao

        • Andrea scrive:

          “io non sono lombardo, io sono milanese. OK?”.

          OK. E quindi?

          “cosa c’entra la sistemazione della zona intorno alla stazione centrale con l’Expo? comunque a me i grattacieli piacciono”.

          C’entra, perché mi riferivo alle ultime (discutibili) trasformazioni urbanistico-architettoniche della Città… I grattecieli, in generale, possono piacere o non piacere: quelli che ho visto a Milano A ME non sono piaciuti affatto (come ho scritto…).

          “mi sa che diamo un giudizio leggermente diverso a Comunione e Liberazione, mi sa. io ne faccio parte (purtroppo non mi ha fruttato nulla finora)”.

          Sì, diamo un giudizio profondamente diverso. Mi dispiace che tu faccia parte di Comunione & Devastazione.

          ““c’è Karate e va bene. c’è niente Karate e va bene. provare Karate non esiste”. Karate Kid è un capolavoro a lenta maturazione, la prima volta pensi che sia una cazzata poi inizia a produrre frutti rigogliosi di saggezza imperitura”.

          Devo ammettere di non aver capito.

    • Z. scrive:

      Miguel,

      e dille apertamente le cose, senza infingimenti tipo “non è proprio una vera sopraffazione perché…”.

      Dì chiaramente:

      “è una sopraffazione, ma è fatta contro un “cattivo”, quindi mi diverte anzichenò!”

      Al limite poi smentisci tutto e dici che sei stato interpretato male!

      😀

  16. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Gli Zingari riscoprono il voto in chiave anti Sceriffo Genty ?”

    Ne dubito. Credo piuttosto che, avendo compreso perfettamente i meccanismi della politica, ritengano il voto un lavoro esattamente come la vendita di palloncini alle fiere.

    E credo che abbiano sostanzialmente ragione, a prescindere dallo scandalo che ciò possa suscitare in chi crede alla sacralità dei giochi elettorali.

  17. nic scrive:

    Miguel,

    estas descripciones románticas de la lucha barrial a “la mulino bianco”…bah.. para mi- etre cuates -aunque virtuales- laneta- estás enamorado güey… que esta super bien, pues… disfrútalo.

    En este pinche mundo, no nos queda mucho más, que unos sentimientos “intimistos” para seguir intentando ser humanos.

    Por parecidas razones, sin esperanza ni futuro (desde siempre me mueve una “necessitá perdente”, lo admito y esto no es más que un mensaje a “conto terzi” como una botella de auxilio abandonada en el océano) he vuelto, después de tantos años, solo un ratito a europa. El tiempo de morir una vez más.

    Pero, vista la situación, la terca realidad, de quien como yo de todas formas es y quedará blanco y legalmente ciudadano del imperio (si no fuera tan flojo te mandaría escaneado un obsceno volante que me entregaron sobre “il furto della cittá” de lo que fue aut.op. ahora disfrazada de “osservatorio centro storico”) ya espero solo volver pronto a mis fríos e indiferentes pingüinos…

    un abrazo y resistencia.

  18. Cock @ Stroke scrive:

    Ieri nella mia città qualche mussulmano comunista dei centri sociali deve avere fatto una fatwa antiamericana perchè è comparso un arcobaleno triplo che assomiglia tanto alla bandiera dei pacifinti anti-occidentali.
    Bisogna vigilare e non permettere che dei puri occidentali giudaico-cristiani vengano turbati da fenomeni meteorologici eversivi.

  19. Pietro scrive:

    Questo blog diventa sempre piu’ una riunione di conoscenti, e meno conoscenti, attorno ad un camino… Mi ricorda molto dieci piccoli indiani ma senza morti, solo pause caffe’ 🙂

  20. Moi scrive:

    Poi ci siamo visti alla Ludoteca, che c’era da organizzare uno scambio dei vestiti-che-non-gli-stanno-più tra i genitori dei bambini del rione.

    [cit.]

    —-

    Il “PiLLiBimbo” (v.di Ape) in contr’altare al “PiTTiBimbo” ? ; -)

    SE Maurizio Pallante è uno da “CopyLeft” (ma mi pare che lo sia !), ovviamente … “Why Briśa!”

    @ LISA (a proposito del “Chi è che deve fare la calza” … sempre in àmbito tessile, quindi.)

    Mia nonna cuciva con “i fèr” (ferri) e mio nonno “mulinava le braccia contribuendo a mo’ di spola meccanica umana, in modo tale che il filo fluisse costantemente a velocità opportunamente variegata … tendenzialmente elevata, stante l’abilità di chi lavora ai ferri.” [def.]

    Voce di glossario: “Dèr żå al śgruvéj !“, italianizzabile in “Dare giù lo sgroviglio”.

  21. Moi scrive:

    E la celeberrima “multi-coverata” canzone “Over the Rainbow” ?

    Che significati oKKulti avrà mai ? 😉

  22. Moi scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=oW2QZ7KuaxA

    … la prima versione di “Over the Rainbow” dev’essere questa.

    Pare che anche il famoso “Not in Kansas any more” di “Avatar” sia preso dal “Mago di Oz” !

    http://www.youtube.com/watch?v=kHsVbptb1RU

    Ma “Not in Kansas any more” l’hanno usata in tantissimi anche a Hollywood :

    http://www.youtube.com/watch?v=QE_OLPEN5vU

  23. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Il “PiLLiBimbo” (v.di Ape) in contr’altare al “PiTTiBimbo” ? ; -) “

    🙂 Pillibimbo non mi suona molto bene, ma il concetto di contraltare al PittiBimbo mi piace molto, anzi, dobbiamo sfruttare il concetto (ci fosse Moi qui, quante idee in più potremmo realizzare!).

    E mi ha pure chiamato la Rubina che il mercoledì vende giacche tirolesi e altre cose strane al mercato di Santo Spirito, per regalarci una busta di roba per bambini, prima di salire sul suo furgone.

    Sono appena tornato dalla Ludoteca, dove abbiamo steso i panni sui tavoli, con grande affluenza di mamme oltrarnine (cioè sanfredianine, indiane, belghe, moldave e altro).

    In caso qualcuno ci prenda per radicalchic decrescisti con il Pil degli altri, preciso che il presidente dei mitici Bianchi ci ha citati oggi come alleati per la rinascita del quartiere in un’intervista con il Corriere Fiorentino e il capo dei tifosi viola (ma sotto sotto sono Bianchi pure loro) ci vuole contattare per organizzare qualcosa insieme 🙂

    Poi ci siamo caricati tutta la roba avanzata (che era parecchia, visto che le mamme che prendevano i vestiti li portavano pure), e c’era anche un fedele lettore di questo blog, che però non commenta mai, che si è caricato uno scatolone di vestiti in testa, e siamo andati nel nostro covo segreto in Via D’Ardiglione, strada di cui ho già avuto occasione di parlarvi.

  24. Miguel Martinez scrive:

    Sempre per Moi…

    Un quarto d’ora dopo aver letto la tua battuta su PittiBimbo, ci stiamo già organizzando.

    Se avrai voglia di goderti la tua idea in azione, vienici a trovare! Hai diritto a un cartellino dove c’è scritto, “Grazie Moi”.

  25. Miguel Martinez scrive:

    Per Cock & Stroke

    “arcobaleno triplo”

    meraviglioso, non sapevo che esistesse!

  26. Moi scrive:

    A proposito sempre di Arcobaleni e Occultismo …

    Qui l’ originale era normale :

    http://i1.squidoocdn.com/resize/squidoo_images/590/draft_lens16135861module148557587photo_1298845760great_rebellion.jpg

    Quello di un mai realizzato ma solo abbozzato “remake” invece sarebbe stato “inverso”:

    http://img.photobucket.com/albums/v78/gbagok/Etheria/great_rebellion_sm.jpg

  27. Moi scrive:

    Sembra un po’ un GREST, o sbaglio ?

    http://www.youtube.com/watch?v=T_WKwiIoFvY

    Fun&Fun Pitti Bimbo 2013

    • PinoMamet scrive:

      Mi stupisce come un bolognese possa avere un tale immaginario cattolico: grest (che io non ho ancora capito che roba è), catechismi di vario tipo, Fanzaga e così via…

      non è che lo ascolti un po’ troppo, ‘sto Fanzaga, oppure già a scuola eri un cattolico??
      😉

      • Roberto scrive:

        Mai dimenticare che Bologna era stato pontificio, il che secondo me la distingue abbastanza nettamente da Modena e Reggio. Il substrato papalino è una componente dell’anima bolognese spesso sottovalutato

        • Moi scrive:

          Penso anch’io … quello strano mix di “ottimismo dell’ entusiasmo” e “pessimismo del ragionamento” fa molto “katéchon”, che se anche ho usato il termine “katéchon” a sproposito al fa l’istàss … è troppo figo ugualmente per rinunciarvi 😉 !

        • Z. scrive:

          Messa così, Moi, più che Cattelan fa molto Gramsci!

          Ma Bologna non merita un simile onore, secondo me.

          Si vede che, dopotutto, tu vuoi ancora molto bene a questa città 😀

  28. Moi scrive:

    Ma poi cos’è che avete “strolgato” in contraltare al Pitti Bimbo ?

  29. Moi scrive:

    In caso qualcuno ci prenda per radicalchic decrescisti con il Pil degli altri, preciso che il presidente dei mitici Bianchi ci ha citati oggi come alleati per la rinascita del quartiere in un’intervista con il Corriere Fiorentino e il capo dei tifosi viola (ma sotto sotto sono Bianchi pure loro) ci vuole contattare per organizzare qualcosa insieme

    [cit.]

    ——–

    Ah, be’: potevate dirlo subito 😉 🙂 … adesso lo sa anche Z !

  30. Z. scrive:

    Bologna è sempre stata un passo avanti. Alla vigilia di una scioccante sconfitta elettorale, un dirigente del Partito si lasciò scappare detto: “Anche adesso che siamo sull’orlo del baratro, stiamo facendo un passo avanti” [1].

    Ma i tempi passano, e restare sempre un passo avanti è dura. Una volta eravamo la Dotta, il centro del Sapere dell’Europa meridionale. Mica brustulli. Ma oggi, nell’era della turboglobalizzazione, della concorrenza sempre più feroce, come competere con le altre università che fioriscono come emorroidi a grappolo sul territorio italiano? Diamine, noi siamo i più antichi, i più prestigiosi, i più meglio! Impossibile che non si riesca ad escogitare qualcosa!

    E modestamente, ancora una volta, ci siamo riusciti. Dopo aver sostituito il Sapere con i “saperi” [2], abbiamo rimpiazzato la conoscenza con il catechismo!

    Voi avete sempre pensato che l’università servisse a trasmettere di generazione in generazione la fiaccola della conoscenza, e a farla brillare più forte e luminosa se possibile. Forse qualcuno di voi – più volgarmente pragmatico – ha addirittura pensato che l’università dovrebbe servire per fornire allo studente una qualifica adeguata per sopravvivere (e possibilmente prosperare) nel Magico Mondo del Lavoro.

    Tutte sciocchezze.

    La vera funzione dell’università, massa di ignoranti obsoleti che altro non siete, è quella di “formare l’individuo“, “promuovere una cultura del rispetto“, “formare cittadini interi“.

    E soprattutto, secondo una dichiarazione meravigliosa del nostro Magnifico Rettore, effettuare attività costante di “vigilanza del pensiero“.

    http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/11/23/news/bologna_la_violenza_sulle_donne_ora_si_studia_anche_all_universit-71681677/

    Piove quasi ininterrottamente da due settimane, e quelli che Israele definirebbe “danni collaterali” della pioggia sono molto più sgradevoli per me di quelli diretti: per dirne uno soltanto, la schiena mi si torce come una cartaccia destinata al cestino. Non sarei in grado di augurare neppure a Hitler una sofferenza del genere.

    Ma dentro di me sono tranquillo e sereno, perché so che il Rettore e le migliori menti dell’Ateneo vigilano sul nostro pensiero. In modo che possa continuare a correre dritto lungo i binari, senza fermarsi, anziché contorcersi come la mia schiena.

    Z.

    [1] R. Ghedini, Bye bye Bologna, p. 59, Punto Rosso editore, Milano, 2002.

    [2] Quella dei “saperi” è una categoria elaborata dalla propaganda dei giovani studenti universitari che nel colorato cosplay bolognese interpretano la parte dei ribelli (da pronunciarsi raddoppiando la “b”). Verosimilmente introdotta da chi frequenta corsi di laurea particolarmente impegnativi – e utilizzata particolarmente nell’affascinante locuzione “liberazione dei saperi” – tale categoria pone sullo stesso piano scienze matematiche e scienze della comunicazione (di norma ribattezzata dalle mie parti, con disprezzo inaccettabile per noi umanisti, “scienza delle merendine”). Non si tratta di un’operazione priva di ricadute concrete: per dirne una, restituisce nuova ragion d’essere alla ripartizione tradizionale dei fondi pubblici, che da sempre privilegia ampiamente le facoltà umanistiche rispetto a quelle scientifiche. Va notato che Giurisprudenza, di norma non inclusa tra i “saperi”, si sottrae a questo ecumenico caleidoscopio. Forse perché viene vista come una facoltà essenzialmente tecnico-professionale, forse perché il diritto non è che una delle forme di manifestazione della sovrastruttura della società borghese. Ma secondo me la spiegazione è più semplice: non attrae giovani ribelli a sufficienza, e direi anzi che non ne attrae punto.

  31. Marcello Teofilatto scrive:

    Scusate se vado OT: Costanzo Preve ci ha lasciati.
    Marcello Teofilatto

  32. Miguel Martinez scrive:

    Per Marcello Teofilatto

    “Scusate se vado OT: Costanzo Preve ci ha lasciati.”

    Non ne sapevo nulla, dimmi.

  33. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Ma poi cos’è che avete “strolgato” in contraltare al Pitti Bimbo ?”

    Scrivimi in privato, ti aggiorno. Non ho certo problemi a coinvolgere tutti gli altri commentatori abituali, ma i blog non vengono letti solo dai commentatori…

  34. Peucezio scrive:

    “Scusate se vado OT: Costanzo Preve ci ha lasciati.
    Marcello Teofilatto”

    Questa è veramente una pessima notizia.
    Era una delle due o tre teste pensanti che c’erano in Italia.
    Non che non me lo aspettassi: era malandato purtroppo. Ma non era certo molto vecchio.
    Onore alla sua memoria, l’Italia è da oggi più povera.

  35. Roberto scrive:

    Ot per moi

    Se capisi l’inglese ti segnalo questo corso gratuito tenuto da un mio amico (che copia un po’ Alberto Angela 🙂 ma è un eccellente oratore).
    Racconterà un sacco di cose interessanti per debunkare i vari hoax sull’Europa che ogni tanto mi segnali (non è un eurocrate lavora a Parigi alla haute ecole de commerce)

    https://www.coursera.org/course/europe

  36. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    “Non che non me lo aspettassi: era malandato purtroppo. Ma non era certo molto vecchio.”

    Soprattutto, era una persona cui volevo bene. Ma ne riparleremo.

  37. Moi scrive:

    La Boldrini non ce lo dirà mai, lo Spirito del Concilio _ detta come va detta, caro Mauricius _ se ne impippa , però segnalo :

    http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=51028&typeb=300&Lampedusa-stupri-di-massa-prima-del-naufragio

    Poi mi piacerebbe sentire la Madrassiera di Baraka su questo:

    http://www.ciaddnews.org/2013/09/egitto-stupro-legittimo-verso-donne.html

    http://www.ciaddnews.org/2013/09/egitto-stupro-legittimo-verso-donne.html

    • Moi scrive:

      L’aguzzino diceva: “voi cristiani siete inferiori”

      [cit., Link su Lampedusa]

      ——

      Dubito che da quelle parti siano chissà quanto, “Frangistanizzati” … come dice Mirkhond.

      • mirkhond scrive:

        Non c’entra la “frangistanizzazione”, quanto la violenza e la sopraffazione dell’uomo sull’uomo che esistono dappertutto.
        Anche tra Sicilia e USA più di cento anni fa, esisteva un’organizzazione mafiosa, la Mano Nera, che era specializzata nel traffico di giovani ragazze povere, che con l’inganno di trovare lavoro come domestiche, venivano portate a New York e qui avviate alla prostituzione dai loro STESSI CONNAZIONALI E CORRELIGIONARI CRISTIANI.
        Mano Nera, contro cui si battè il poliziotto napoletano-americano Joe (Giuseppe) Petrosino (1860-1909), il quale rimase ucciso proprio a Palermo, dove si era recato per stanare i capi di questa cosca!
        Quanto al Sudan, la LUNGA PERMANENZA dei regni nubiani CRISTIANI (Alwa, Makurria e Nobatia), islamizzati e arabizzati solo tra XIV e XVI secolo, si dovette anche al commercio degli schiavi, che in questi regni CRISTIANI, era una delle entrate principali nei lucrosi traffici con l’Egitto musulmano.
        Non dimentichiamo infine, che, nonostante la MALAFEDE di una certa pubblicistica cristiana, la schiavitù non finì affatto col trionfo del Cristianesimo in Romània nel IV secolo dopo Cristo, bensì nel XIX secolo, col Brasile ultimo tra gli stati CRISTIANI ad abolirla nel 1888!
        La Tunisia e l’Impero Ottomano l’avevano abolita nel 1846 e 1847.

        • mirkhond scrive:

          Una delle principali motivazioni addette a pretesto dell’invasione italiana dell’Abissinia nel 1935-36, fu quella che nell’antichissimo impero cristiano africano, vi fossero 2.000.000 di schiavi!
          Moi, non leggere solo Socci e Rino Cammilleri e la galassa neocoion, tutta gente in evidente MALAFEDE, la quale prende solo ciò che gli fa comodo dalle contraddizioni e dalle complessità della storia….

        • mirkhond scrive:

          errata corrige: addotte

  38. maria scrive:

    Oggi sono passata da piazza del Carmine e la giovanissima rom, poco più di una bambina, che sta sempre sulle scale e che vedo ogni mattina mi ha chiamato, io pensavo che mi volesse dire come a volte fa, oggi è domenica e lo sai cosa mi hai promesso:-) e invece mi ha detto con il suo smozzicato italiano che l’altra zingara, l’amica, “quella che conosci anche te”è caduta sulle scale, si è rotta una gamba e adesso è all’ospedale, mi dispiace tanto ho risposto, se la vedi salutala da parte mia. Sì sì ha detto lei. Sarò un po’ grulla ma l’ho considerato un gesto di vicinanza, un riconoscimento reciproco e sono stata contenta:-)

  39. Mauricius Tarvisii scrive:

    Oggi il Concilio è divenuto causa di un altro male: gli stupri. Domani sarà il responsabile della fame nel mondo e dopodomani, chessò, dell’influenza stagionale…

  40. mirkhond scrive:

    Oggi il Concilio pare aver sostituito gli Ebrei come capro espiatorio dei disastri contemporanei…..

  41. Peucezio scrive:

    A proposito di Renzi e delle sue amicizie:

    http://www.aldogiannuli.it/2013/11/tramonto-inglorioso-della-seconda-repubblica/

    in particolare:

    “In attesa delle politiche, anche Renzi sarebbe meno “nuovo” e potrebbe essere logorato da un altro anno di attesa: al pari di Vendola, Renzi non è pasta di grano duro, è pasta di grano tenero che scuoce in cottura. E proprio contro Renzi il Cavaliere ha lanciato un’alto grido, parlando di una “carta segreta” in serbo. Non abbiamo idea di che si tratti. Di sicuro la cosa non dispiacerà a D’Alema, il suo “nemico intimo”. E di sussurri non ne mancano nemmeno a proposito dello scoppiettante sindaco. Il “Corriere Fiorentino” del 6 settembre gli ha dedicato un articolo nel quale parla di suo dei suoi collaboratori più vicini, Marco Carrai, (finanziere membro di una quantità di consigli di amministrazione ed assai vicino a Comunione e Liberazione) che nel 2012 organizzò una cena di sostegno a Renzi con molti finanzieri e che è tanto amico di Michael Ledeen.

    Per i più giovani, ai quali questo nome non dirà molto, ricordo che si è tratta di uno storico statunitense (per così esprimerci) a lungo residente in Italia. Grande amico di Licio Gelli e della sua P2, ha scritto un interessante volume su D’annunzio a Fiume, assai simpatetico con il vate pescarese, del quale ritiene assai attuale il modo di far politica soprattutto oggi, nella società dell’immagine. Ma non si è occupato solo di storia: ha messo becco anche in vicende come il caso Moro o la strage di Bologna e fu lui a scovare la foto di Billy Carter accanto a Gheddafi che costò la rielezione al fratello Jimmi Carter.

    Siccome quando è troppo è troppo, persino l’accogliente Repubblica Italiana si decise a dichiararlo “persona non grata” ed espellerlo trattandolo senza troppi complimenti come una spia. Quel che, però non impedì che continuasse ad essere considerato-da chi di dovere- un “esperto di cose italiane”. Nel 2002 Ledeen previde che quella contro l’Afghanistan era solo l’inizio di una serie di guerre che gli Usa avevano intenzione di scatenare per provocare una profonda trasformazione di tutto il Medio Oriente. Previsione azzeccata. Però, ogni tanto le previsioni bisogna pure aiutarle un po’ a verificarsi, per cui l’uomo tornò attivo nella questione Nigergate, quando, con una perquisizione abusiva nella casa dell’ambasciatore del Niger, vennero trovati i documenti che provavano la preparazione di armi nucleari da parte dell’Iraq di Saddam e che costituirono la base legittimante l’attacco americano del 2003. Unico particolare: i documenti erano patacche falsissime.

    Bell’amico eh?! A Renzi non mancano altre simpatie importanti come David Serra, capo di “Algebris”, uno dei più agguerriti hedge fund. Insomma, le amicizie giuste per il segretario di un partito di sinistra.

    E questo sarebbe il “cavaliere bianco” che dovrebbe salvare il paese. Che fine ingloriosa per la seconda repubblica! Non si vede all’orizzonte un “cavaliere bianco” su un destriero: nel tempo della seconda repubblica non ci sono né maestosi destrieri né nobili cavalieri. Solo macilenti ronzini e volgari cocchieri.”

    • roberto scrive:

      quindi renzi ha un collaboratore che è tanto amico di michael leeden che è amico di gelli….

      sconvolgente 😉

      • Peucezio scrive:

        Detto così sembra molto indiretto. Tipo la teoria dei sei gradi di separazione.
        D’altronde Aldo non è certo un complottista o uno che si diverte a costruire teoremi più o meno fantasiosi e forzati, quindi non escluderei che questo nesso indiretto significhi qualcosa.

        La cosa mi è comunque abbastanza indifferente, l’ho citata come curiosità, tanto per mettere della carne al fuoco, che può interessare Miguel e altri.
        Personalmente Renzi mi suscita simpatia a livello epidermico e una moderata preoccupazione per ciò che so che rappresenta (una sorta di politica di plastica, all’americana).
        Apprezzo di lui il fatto di non avere alcune caratteristiche degli uomini di sinistra, caratteristiche che trovo detestabili. In particolare l’atteggiamento di arrogante superiorità antropologica e di indignazione moralistica, insieme a una componente di odio sia pure residuale, ma, io credo, non estinta del tutto, e che all’occorrenza si esprimerebbe anche con la violenza e il sangue (come storicamente è successo).
        Può essere che Renzi ci prepari qualcosa di ancora peggio, ma non è neanche detto. Certe forme di cialtroneria, di vacuità ideologica, di sapienza comunicativa e opportunismo in fondo sono molto italiane e molto antiche e tutto sommato sono da temere di meno, per come la vedo io, rispetto al sacro zelo di chi vuole cambiare il mondo perché ha una visione grandiosa e radicale.
        In fondo se adesso siamo nello schifo è per colpa di questi ultimi, mentre a quegli altri al massimo si può addebitare di non essersi opposti.

  42. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    “Detto così sembra molto indiretto. Tipo la teoria dei sei gradi di separazione.”

    Sì e no.

    Noi sappiamo di sicuro che c’è stata un’improvvisa svolta nella vita di Renzi circa due anni fa, quando ha smesso di stringere le mani ai cittadini ed è passato a un livello totalmente diverso, dove incontra banchieri, grandi imprenditori, la Merkel e chi sa quanti altri, visto che spesso si viene a sapere per caso dei suoi incontri.

    Ora, gli incontri più seri sono sempre stati combinati da Marco Carrai, che è una persona di cui si sa molto poco, tranne una sfilza di incarichi nella sfera del pubblico-privato, tipo banche, Firenze Parcheggi, aeroporto…

    Siccome nessuno si prende la briga di fare uno studio serio sul personaggio, si è costretti a far girare in eterno qualche piccola chiacchiera, come quella su Ledeen, che potrebbe o no essere significativa.

    Comunque Carrai è certamente più significativo di Renzi.

    Non ho nulla contro Renzi, invece, tranne il fatto che fa finta di essere “migliore” millantando ciò che ha fatto a Firenze, con relative promesse di trasformare l’Italia in 100 colpi di spazzola.

    E il fatto che ogni volta che apre bocca, ormai, racconta balle, fregandosene che vengano smentite nel giro di poche ore.

  43. mirkhond scrive:

    “mi sono reso conto del fatto che, con questa storia dell’Expo, si sono resi responsabili di devastazioni vergognose… Ho assistito alla demolizione delle ultime (poche) palazzine “liberty” rimaste, sostituite da grattaceli pretenziosi e assurdi, di una volgarità desolante: una brutta (pessima) copia degli Emirati…”

    Manco da anni da Milano, ma concordo al 100% con te sulle devastazioni futuristiche in quella città.
    Guardando stampe, dipinti ottocenteschi e foto della Milano prima metà del XX secolo, devo dire che non era affatto una brutta città, sia pure con un clima lugubre per molti mesi l’anno…..

    • Andrea scrive:

      Va detto che ha anche subito gravissimi danni durante la Seconda Guerra Mondiale… “La Scala” era semidistrutta: fu restaurata successivamente…

      • Peucezio scrive:

        Andrea, ma esattamente a quali palazzine ti riferisci?
        Ho visto demolire molte vecchie fabbriche, che avevano un loro interesse architettonico, e altri edifici della prima metà del ‘900, non di particolare valore, ma che comunque rappresentavano delle testimonianze.
        Ma delle palazzine liberty non sapevo nulla, dov’erano ubicate?

        • Andrea scrive:

          Erano nel settore circostante la Stazione Centrale: me ne ha parlato mio fratello (quello di Milano), e ho constatato io stesso… In più, ho avuto modo di apprezzare i capolavori avveniristici…

  44. mirkhond scrive:

    Lo so Andrea.
    Ma la Galleria l’ho visitata più volte eed è stata restaurata nell’impianto precedente a quei bombardamenti criminali.
    La Scala l’ho vista solo da fuori, ma penso che anche lì non ne sia stato stravolto l’assetto architettonico originario, quando venne ricostruita….

  45. Miguel Martinez scrive:

    Per Pietro

    “@Miguel: magari puo’ darti qualche spunto. Una vecchia cosa di quando scrivevo meno ed agivo di piu’ http://www.digicult.it/it/digimag/issue-003/italiano-lo-strano-caso-di-serpica-naro/

    Bellissimo! Solo che su questo blog non ci saremmo MAI cascati, a prendere “Serpica” per un nome giapponese 🙂 Sai, tra Peucezio, Mirkhond, Roberto (che non sarà pignolo ma qualcosa di giapponese sa…), lo avremmo smascherato subito.

    • Pietro scrive:

      Avresti dovuto vedere la faccia dei poliziotti quando hanno tentato di impedirci il corteo e si sono visti sventolare sotto il naso le autorizzazioni firmate dalla questura 😀

  46. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Poi mi piacerebbe sentire la Madrassiera di Baraka su questo:

    http://www.ciaddnews.org/2013/09/egitto-stupro-legittimo-verso-donne.html

    Il titolista andrebbe pubblicamente deriso, quantomeno.

    Allora, c’è un cretino di telepredicatore salafita che in televisione borghezia (voce del verbo borgheziare):

    1) le donne cristiane possono andare in giro senza velo, certo (e qui finisce il discorso sulla religione, la legge islamica, ecc.)

    2) ma se lo fanno, temo che i maschi salteranno loro addosso, si sa che la tentazione… (e qui dà fiato alle trombe il cretino maschilista mediterraneo)

    E’ un ragionamento che ho sentito fare anche in Sicilia parlando di minigonne.

    Ora, si può dire che è un pessimo ragionamento, ma non è che c’entri molto l’Islam.

    • Moi scrive:

      Però è vero anche che ElSebaie ci testimonia che in Egitto ora “tira una brutta aria” … che rischia di cedere il potere politico a “soggettoni” del genere.

  47. Moi scrive:

    @ ANDREA

    … E se invece, per Francesco, la “Milano da Bere degli Anni Ottanta” fosse (stata) la Gerusalemme Celeste in Terra ? ; -)

    ******************

    @ PINO

    1)

    Ma se a Mosè piaceva davvero un certo tenore di vita … perché non rimase a fare il fratellino adottivo del Faraone ? Senz’altro c’era da sguazzare di più. Come se uno nelle grazie di Silvio si mettesse a fare il Leader del PCL … ; -)

    http://www.youtube.com/watch?v=yWs81poMgiM

    Lo vidi in un periodo in cui c’era chi diceva che “Mosè contro Ramses, in pratica, è come Rutelli contro Berlusconi !” [cit.]

    2)

    “Gesù ha parlato molto chiaramente contro l’accumulo di ricchezze in questa terra.”

    [cit.]

    “C’ chi dice no” [cit.] ; -)

    http://www.rassegnastampa-totustuus.it/modules.php?name=News&file=print&sid=4323

    3)

    Barilla l’ OmoFFoBBBo è ancora Kosher ?! http://www.kosheritaly.it/la-certificazione-kosher/

    … La Boldrini è quindi AntiSemita o AntiSionista ; -) : -) ?!

    4)

    Ma a Parma, nel tuo NON-Capolugo NON-Capitale NON-Ducale, Ikea & Barilla sono “quasi adiacenti”, no ? … Come avranno fatto a non accorgersi dell’ “andazzo” gay-friendly (noto il caso Ikea VS Giovanardi, Defensor Fidei) alla Barilla ?

    5) “Fare o non fare. NON esiste provare.”

    Keisuke Miyagi o Yoda … la mente umana si persuade generalmente di più a suggestioni che non invece a nozioni : è la base di tutte le religioni, e le ideologie vi si adeguano !

    L’ Ape Pilli invece dice “Chi sa fare, fa. Chi NON sa fare, compra.” [cit.]

    • PinoMamet scrive:

      ” 1)

      Ma se a Mosè piaceva davvero un certo tenore di vita … perché non rimase a fare il fratellino adottivo del Faraone ?”

      Moi, mamma mia, io non ho detto che Mosè amasse la baldoria, ho detto che nella Torah non c’è la condanna della ricchezza, e che l’episodio del vitello d’oro non c’entra niente!

      ““Gesù ha parlato molto chiaramente contro l’accumulo di ricchezze in questa terra.”

      [cit.]

      “C’ chi dice no” [cit.] ; -)”

      Possono dire quello che gli pare…

      “Barilla l’ OmoFFoBBBo è ancora Kosher ?! http://www.kosheritaly.it/la-certificazione-kosher/

      … La Boldrini è quindi AntiSemita o AntiSionista ; -) : -) ?!”

      Ovviamente sai benissimo che Barilla non è omofobo, e che la certificazione kosher non ha nulla a che vedere con l’omofobia e con questa vicenda in particolare…
      ma allora, perché cavolo me lo chiedi??

      “Ma a Parma, nel tuo NON-Capolugo NON-Capitale NON-Ducale, Ikea & Barilla sono “quasi adiacenti”, no ? … Come avranno fatto a non accorgersi dell’ “andazzo” gay-friendly (noto il caso Ikea VS Giovanardi, Defensor Fidei) alla Barilla ?”

      è semplicemente il mio non-capoluogo, capitale lo è stata e ducale anche…
      comunque non capisco cosa c’entri il fatto che le sedi siano vicine, ognuno farà i calcoli suoi, no?

      ciao!

      • Moi scrive:

        ” mamma mia”
        [cit.]
        ————

        Si dice “genitore uno mio !” 😉

        Comunque, volevo dimostrarti l’ impossibilità di trovare una logica nel politically correct più “hard” e restare sani di mente 😉

        • roberto scrive:

          questo moi
          è proprio il limite del tuo discorso: cercare la coerenza perfetta ad ogni costo porta dritti dritti alla follia.

          sul politically correct, secondo me si tratta solo di essere gentili nei confronti del prossimo e nei limiti del buon senso.

          apostrofare il senegalese che ti vende rayban falsi con un “ehi negro vieni un po’ qua” dovrebbe essere socialmente inaccettabile perché è evidentemente una cosa da buzzurri, senza portare ad uno studio approfondito sull’utilizzo storico della parola “negro”, o alle ragioni per le quali si da del tu ad alcuni lavoratori e non ad altri.

          più o meno come se scrivo un messaggio alle donne delle pulizie inizio con “Gentili Signore” e non con “per le pulisci cessi”

          se annuncio che i posti in aereo vicini alle uscite di sicurezza non possono essere occupati da persone che non riescono a precipitarsi fuori, non scriverò “non possono essere occupati da storpi e paralitici” ma “non possono essere occupati da persone con difficoltà deambulatorie” (e tutte le prsone con un minimo di buona fede capiranno lo stesso)

          il che non mi impedisce di parlare di me stesso e quelli che hanno il fisico da babbo natale come “in sovrappeso” piuttosto che “differentemente magro”

          il principio di ragionevolezza è la chiave di lettura del mio universo
          🙂

        • Peucezio scrive:

          “il principio di ragionevolezza è la chiave di lettura del mio universo”

          Condivido tutto e, a maggior ragione, l’affermazione finale.
          Il problema è che la cifra del politicamente corretto è quella opposta, fanatica.
          Il fatto che ci sia un’evoluzione del linguaggio nel senso di una maggiore gentilezza e rispetto per gli altri di per sé è un bene e il fatto che ci si debba rivolgere in un certo modo alla donna delle pulizie o al facchino e ci si debba porre in modo rispettoso e, almeno formalmente, paritario è sacrosanto.
          I disastri sono altri. E’ il fatto che si debba dire “la ministra” perché se no si è maschilisti, che non si possa dire “negro”, perché altrimenti si è razzisti (facendo violenza alla lingua italiana e dimostrando la totale colonizzazione linguistica americana, perché “negro” da noi non è mai stato dispregiativo). E soprattutto il fatto che attorno a queste ridicolaggini si crei un clima cupo da caccia alle streghe, per cui se si trasgrediscono si incorre nello stigma, nell’anatema.
          Poi è ovvio che ormai, se sappiamo che, per una serie di ragioni, “negro” viene percepito dagli interessati come dispregiativo, è chiaro che uno evita di usarlo, ma occorre una battaglia culturale, per spiegare che non lo è.
          Battaglia che ovviamente non farà mai nessuno, perché la gente è conformista e pavida, ma questo non è un buon motivo per non esercitare la propria autonomia di pensiero.

        • PinoMamet scrive:

          ” Il problema è che la cifra del politicamente corretto è quella opposta, fanatica.”

          Può anche essere, in effetti, ma non fanatica come nelle visioni di Moi 😉

          cioè, nessuno penserebbe mai che se Barilla dice una cosa contro gli omosessuali, o presunta tale, e un prodotto Barilla è certificato kosher, allora dare a Barilla dell’omofobo significhi essere antisemita…
          😉

          Insomma, il buon Moi è uno specialista negli accostamenti, e va bene, ma a forza di accostare tutto con tutto, crea anche dei problemi che non esistono proprio
          😉

        • paniscus scrive:

          I disastri sono altri. E’ il fatto che si debba dire “la ministra” perché se no si è maschilisti,

          A quanto mi consta, non è che “si debba dire ministra perché altrimenti si è maschilisti”, ma perché qualcuno si è accorto che è una costruzione grammaticale perfettamente regolare e legittima in italiano, esattamente come il femminile di “maestro” è “maestra”. Solo che fino a pochi anni fa non ci aveva pensato nessuno, perché di ministri di sesso femminile ce ne sono stati pochissimi, mentre di donne insegnanti ce n’era una caterva. Ma il fatto che un’espressione corretta sia entrata in uso da poco tempo non la rende meno corretta.

          Dal punto di vista grammaticale, è molto più ridicolo dire “presidentessa” (visto che “presidente” è un participio di un verbo, che si declina allo stesso modo nei due generi) o “avvocatessa” (dove invece sarebbe molto meglio “avvocata”, per lo stesso motivo), piuttosto che che “ministra”…

        • Z. scrive:

          “Avvocatessa” si usa poco, comunque. “Avvocata” ancora meno, ma sta prendendo quota tra le avvocate(sse) in odor di femminismo 2.0 🙂

    • Andrea scrive:

      “… E se invece, per Francesco, la “Milano da Bere degli Anni Ottanta” fosse (stata) la Gerusalemme Celeste in Terra ? ; -)”.

      È inutile negare che il rispetto dell’ambiente e del territorio è funzionale al grado di “maturazione” di un comunità (il che è sicuramente un aspetto complesso, e – sfortunatamente – non è del tutto riducibile alla regolamentazione “formale” dei rapporti tra gli individui). Va da sé, però, che la formazione culturale ricopre un ruolo fondamentale: a pensarci bene, questa è una delle ragioni per cui bisognerebbe rendere più accessibile e democratica l’istruzione, anche al di là della spendibilità immediata degli insegnamenti…

      Premesso ciò, credo che un sistema liberale solido (e quindi la possibilità del controllo democratico) rappresenti un efficace antidoto contro speculazioni forsennate, gestite da poteri “torbidi” ed estranei alla legalità (basti pensare a ciò che è successo nella Palermo degli anni Sessanta, quando la Città era di fatto direttamente governata dalla Mafia, e prestava il fianco a speculazioni i cui interessi oltrepassavano, spesso, lo spazio insulare). Tornando al caso specifico, direi che si ha a che fare con comitati di affari che hanno aperto ad uno dei poteri più oscuri e devastanti di tutto il Paese.

    • Francesco scrive:

      x MOI

      la “Milano da bere” era solo molto meglio di quella che c’era prima.

      Un onesto riconoscere le tentazioni perenni (figa, soldi, potere) invece del terrificante fariseismo antecedente è un buon inizio.

      Poi diventa possibile riconoscere che le tentazioni sono una fregatura e cercare qualcosa che dia vera soddisfazione – magari prima di finire a pascolare porci.

      Ma è impossibile salvare Robespierre, è troppo alienato dall’ideologia.

      Ciao

  48. Moi scrive:

    @ Z

    Non ho ben capito se credi o no all’ efficacia di ‘ste iniziative che hai linkato …

    http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/11/23/news/bologna_la_violenza_sulle_donne_ora_si_studia_anche_all_universit-71681677/

    …secondo me c’è molto UCAS 😉 sulla pubblica sicurezza urbana.

    • Z. scrive:

      Oddio, credevo di essere stato sin troppo esplicito sulle iniziative universitarie di “vigilanza del pensiero”!

      Comunque l’UCAS da noi è mainstream. Ma pure l’USAC mica scherza…

  49. mirkhond scrive:

    “Insomma, il buon Moi è uno specialista negli accostamenti, e va bene, ma a forza di accostare tutto con tutto, crea anche dei problemi che non esistono proprio
    ;)”

    E’ il suo modo di divertirsi, inventando un paraculismo criptato, in modo da non attirarsi i nostri strali… 😉 🙂
    Nella sua lista i più bersagliati sono:
    1)Lisa
    2) Zanardo
    3) Pino

    • PinoMamet scrive:

      Pensa che io ho un po’ l’impressione opposta, cioè che siamo un po’ Roberto, Z., io e Z., e ogni tanto Lisa ma solo quando viene chiamata in causa, che ce la prendiamo con Moi e col suo spacciatore Luciano al mazlèr 😉

      • roberto scrive:

        in effetti pure io ho l’impressione di paraculare più io moi che lui me, e ne approfitto per precisare che lo si fa nel più classico spirito goliardico bolognese, per il quale ci
        si paracula per affetto, non per disprezzo
        (ed in ogni caso ho sempre interpretato cosi’ moi)

        🙂

        • mirkhond scrive:

          Che Moi esprima lo spirito goliardico bolognese, credo che tu abbia ragione.
          Il Moi ricorda Gigi e Andrea solo in versione molto, molto, MOLTO più colta ed enigmistica… 😉

        • mirkhond scrive:

          La mia impressione da esterno ed estraneo al mondo bolognese-romagnolo è che da quelle parti non si riesca a parlare seriamente e si usi la paraculaggine 😉 anche quando si vuol essere seri… 🙂
          Questo mi sembra di cogliere nello spirito del Moi :), anche se, spesso, da NON bolognese faccio molta fatica a capire dove comincia la burla e finisce la cosa seria……

        • Z. scrive:

          Moi è un personaggio molto particolare: sa unire teorizzazione estrema, cubismo e cazzeggio come nessun altro!

  50. mirkhond scrive:

    Si ma il Moi scrive anche sul blog di Lisa e sono almeno tre anni che la paracula, ma lei finge di non accorgersene…. 😉
    Su Lisa poi Moi è molto, molto, molto PIU’ CRIPTICO che verso Zanardo, te e Roberto (che mettiamo in quarta posizione nella classifica 😉 ).
    Forse perché ne teme le ire funeste….. 😉 🙂 🙂

    • Z. scrive:

      Lisa anzitutto è una signora e merita più rispetto di noialtri! Ci mancherebbe che Moi non fosse più sottile ed educato nel contraddittorio con lei. Noialtri bolognesi siamo gaudenti ma non buzzurri 😛

  51. Moi scrive:

    @ TUTTI

    Ma fra questo* :

    http://www.francolondei.it/la-sharia-in-europa-e-fuori-legge-e-va-vietata/

    _dedicato a chi blatera di “paranoie islamofobe” dal Chiuso del Cabinet de Travail nella Torre d’ Avorio oppure nello Sfavillante Scintillìo dei Salotti Radical-Chic … NON ho fatto nomi : “first hen to sing just laid the egg !” 🙂

    Prezzo da pagagre dell’ Inglese per essere Lingua Franca Planetaria: “Resa Incondizionata (!) delle Espressioni Idiomatiche !”, lo ammette perfino l’ AngloLatra Beppe Severgini … suo malgrado ! A quando i “Pilgrim Parents-Two” ; -) nei libri di Storia Merregana ?! _

    e questo :

    http://www.melty.it/barilla-frase-shock-zanzara-audio-a114365.html

    … fanno tanto schifo le vie di mezzo ?! In teoria teorica sono i testi sacri stessi, ivi Corano incluso, a dire “che sì” …

    PS

    Il “Ròial Bèbbi” farà la fine dell’ Ultimo Shah di Persia ? Almeno Mirkhond ne sarebbe contento “da Cattolico”; Bat Yeor (Futura “Sorella in Jahvè” di Pino ?) un simile scenario futuro lo dà praticamente per certo. E s’al la diś lî …

    @ PINO:

    Guido Barilla NON è stato OmoFFoBBBo né MiSSoGGEno (mi pare che concordasse perfin Roberto !) … ma se Ms Boldrins (con l’esempio “at dog’s dick” ; -) del UK !) e gli Ellegibitiquù (LGBTQU) je se si son scatenati addosso … riterranno di averne dei validi motivi dal punto di vista personale, no ?

    Dài là, “non puoi non sapere” [cit.] che se scrivi in Google “Barilla” & “omofobia” o “Boldrini” … si scatena l’ Inferno dei Politically Correct !

    @ ROBERTO

    ORDO AB CHAO … SED AD IMPOSSIBILIA NEMO TENETUR ; -)

    *[AT RELATIVISMUM CULTURALE MALA BESTIA !]

    @ Z

    Premesso che non ho mai approfondito la faccenda, altro esempio di Politically Correct e di “it takes a fool to remain sane” [cit.] :

    degli XY han comprato delle “realdoll” da noleggiare … le XX femministe li hanno imputati di essere dei “papponi” lo stesso. Non so come sia finita, né dove ciò sia accaduto. Fatto gli è che l’ unico luogo al mondo in cui è legale noleggiare “quei zavagli ginoidi lì” è (o è stato) un palazzo a Konstanz, sul Bodensee …

    ( e pare in Giappone, ove è considerato roba da “educandi”)

    PS

    L’ uso più _ anzi, l’ unico _ intelligente di “quel zavaglio ginoide lì” è stato senz’altro il film “Lars and the Real Girl” …

    @ MIGUELITO EL CIALTROFILO

    Un “Personaggione” che sembrava promettente ma non ha mai avuto successo? Un certo “Romi Osti”, non so se fosse il nome vero o uno pseudonimo. Ebbene: si era autoproclamato Capo Scuola dell’ “ESSENZIALISMO” [sic] … già, proprio così: scriveva tutto sempre e solo maiuscolo con la giustificazione che “siccome il grado di simmetria dei caratteri maiuscoli è maggiore di quello dei caratteri minuscoli … questo velocizza i tempi di lettura” [cit.] …

    Il suo primo libro (““ESSENZIALISMO” [sic], mi pare … ma che NON possiedo), fu anche l’ unico. Mi pare che in seguito Romi Osti si candidò per “Forza Italia” a Cesena nel 2000 per delle elezioni “locali”, poi sparì per sempre (?) nel Nulla … o quasi.

    @ TORTUGA :

    http://www.liberation.fr/societe/2013/10/29/343-salauds-clament-leur-droit-a-leur-pute_943288

    Ça, c’est … pésissime ; -)!

    • PinoMamet scrive:

      “Dài là, “non puoi non sapere” [cit.] che se scrivi in Google “Barilla” & “omofobia” o “Boldrini” … si scatena l’ Inferno dei Politically Correct ! ”

      Allora:

      -io non sono “il politically correct”
      -io non ho mai pensato che Barilla fosse omofobo
      -che cosa devo dirti quindi su questa vicenda??

      Invece una cosa su Bat Ye’or sorella in… “noi” quella parola lì che sta al posto dei puntini non la pronunciamo e non la scriviamo.
      Minchia, se c’è una proibizione che rispettano pressoché tutti gli ebrei, è quella.
      Curiosamente, tutto il mondo cattolico, cresciuto a canzoni di chiesa tipo Abramo non partire, è convinto che sia il nome che gli ebrei usino regolarmente!

    • Z. scrive:

      Moi,

      — degli XY han comprato delle “realdoll” da noleggiare … le XX femministe li hanno imputati di essere dei “papponi” lo stesso. Non so come sia finita, né dove ciò sia accaduto. —

      Se non ci fossi, bisognerebbe inventarti 😀

    • Moi scrive:

      Dall’ HomePage di Franco Londei

      “Può bastare la luce di una sola candela per squarciare l’oscurità dell’universo”

      • paniscus scrive:

        “Può bastare la luce di una sola candela per squarciare l’oscurità dell’universo”
        ————————–

        Una volgarissima e approssimativa scopiazzatura di un altro aforisma molto più celebre, usato per anni come motto di Amnesty International, e molto amato anche nell’ambiente dei razionalisti scettici e dei divulgatori scientifici.

        Ovviamente la fonte originaria di questo, con esattezza, non la so: provando a cercarlo su google, solo nella prima pagina di risultati immediati, viene attribuito contemporaneamente a Eleanor Roosevelt, a Lao Tzu e a Teresa di Calcutta… 🙂

        • Z. scrive:

          Dal punto di vista strettamente fisico direi che non fa una piega, ma sei tu l’autorità in materia!

          Una cosa è certa: se l’ha detto Madre Teresa di Calcutta, io sosterrò per partito preso la tesi opposta 😀

  52. Moi scrive:

    La fallace dicotomia destra-sinistra e l’antiberlusconismo (Costanzo Preve)

    http://www.youtube.com/watch?v=c0mGElz9ct8

    purtroppo è “troncato” …

  53. mirkhond scrive:

    “Moi è un personaggio molto particolare: sa unire teorizzazione estrema, cubismo e cazzeggio come nessun altro!”

    Concordo al 100%!

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