Il cinema messicano è meglio di quello arabo. Ma la critica italiana non la considera

Sicuramente, avete presente il genere dell’esecuzione filmata in diretta in qualche lontano paese e poi messa su Youtube, seguito da (1) orrore, (2) sdegno e (3) choc nei media nostrani.

Da un paio di anni, anche noi messicani ci diamo da fare in questo ramo dell’industria filmografica. Con una produzione sterminata e risultati a volte tecnicamente eccellenti; eppure come sempre, il mercato europeo non ci si fila.

Tra gli innumerevoli prodotti boicottati dall’industria delle emozioni forti in Europa, segnaliamo questo video tratto da Blog del Narco.

Ammetto di non averlo visto (la mia metà anglosassone ha avuto il sopravvento), mi limito a riportarne la descrizione.

Dunque, nel video appare un gruppo di individui mascherati e con divise paramilitari, e un uomo appeso per i piedi. Su un allegro sfondo di musica latina, una di quelle che spopolano (per usare il verbo mediatico) nelle nostre discoteche, i primi procedono a castrare il secondo, poi lo fanno morire dissanguato, mentre scattano foto con il cellulare e ridono. Poi gli staccano lentamente la pelle dal volto, gli tagliano gli arti e li mettono in buste di plastica.

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63 risposte a Il cinema messicano è meglio di quello arabo. Ma la critica italiana non la considera

  1. Moi scrive:

    Ammetto di non averlo visto (la mia metà anglosassone ha avuto il sopravvento), mi limito a riportarne la descrizione

    MM
    ——–

    Ma non era un gusto invece proprio anglossassone quello degli squartamenti ?

  2. Moi scrive:

    Quasi dimenticavo: confondi le discoteche per i “forèveriàngh” e le balere per “umarell e zdaure” 😉

  3. Riccardo Giuliani scrive:

    Io invece l’ho visto e ti dico che hai fatto bene a non vederlo

  4. rossana scrive:

    Mi basta (e avanza) la descrizione.
    Ho letto in giro che gli orrori cui vengono addestrati i gruppi paramilitari sono abbastanza simili ovunque siano presenti.

  5. Buleghin il vecio scrive:

    Una curiosità Miguel …la tua metà anglosasone è da parte de la mama o da parte del papà?

    Perchè se la xè da parte de padre pasi….mater semper certa est sed pater incertum, se invece la xè da parte materna ti sè anca tu un gringo de l’ostia!

    Quei simpatici filioli che fa queste robe in Mexico dovete mandarli in trasferta negli USA, le carni dei WASP la xè de vitelo tenero e poson magnarle anca i putei!

    Spero che non ci sia spreco e che almeno magnino il tipo macellato! Sarebe sicuramente più civil!

  6. Moi scrive:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Macelleria_messicana

    Miguel, conoscevi questa espressione idiomatica ?

  7. Moi scrive:

    Ma veniamo al mystero 😉 : la “mexicophobia” non solo non decolla, ma,come già fatto notare altre volte, l’ Industria dell’ Intrattenimento USA specie per i più giovani consente ai soli Messicaniil privilegio di battere l’ Antagonista Gringo :

    Speedy Gonzales, Rey Mysterio, Eddy Guerrero (finché in vita) ecc … beniamini dei Gringo Kids, come mai ?

    • Buleghin il vecio scrive:

      Semplicisimo! E’ il compleso de Ettore contra Anchille!

      Ogni uomo degno di questo nome tiene per Ettore e non per Achille, facile se non te puole masar e nascondi bene il talone!

      Ogni uomo degno di questo nome tiene per il Napoli e non per la Juventus, facile se prendi sghei publici per investirli ne l’auto e poi mandi a casa operai poareti e compri calciatori! Tanto che perfin l’aministrator delegato xè costreto a rinunciare a la giaca per un golfin tuto impillaccherato!

      Ogni uomo degno di questo nome tiene per il vecio valoroso beduin Gheddafi e non per quei cornuti sensa “cojones” de la NATO che bombarda da l’alto e non rischia parsonalmente la ghirba!

      Ogni uomo degno di questo nome tiene per la picoleta isoleta che la xè Cuba e non per quei cornuti de gringos che ce mete il bloco da tanti ani!

      E’ solo da porci vigliachi cornuti sensa “cojones” tener per il più forte! Legete i “I ragazzi della via Pal” e imparate che il combatimento e il sogno de riscato per un uomo le xè le uniche robe che te puole nobilitar l’anima!

      Poi ancora, i mexicani per esorcisar la morte che tuti giustamente cian paura, han trovato un modo tuto lor e afasinante, Loro con la morte ce fan l’amor come se fose una bela tosa e magnan teschi de zucaro fin da putei!

      Saran anca zente un pocheto sul primitivo ma de sicuro ghan i “cojones” che de questi tempi xè roba rara ostaria! Come fan a non eser simpatici?!

      • PinoMamet scrive:

        “Noi amiamo la vita, loro (sott. i musssssulmani) amano la morte” è la nuova parola d’ordine dell’Occidente, che però non convince perché:

        1- è falsa (non perché non amiamo vita; abbiamo perso i cojones da un pezzo; ma perchè una volta amavamo la morte anche noi);
        2- sotto sotto, continuiamo a fare il tifo per Ettore, che ad amare la morte ci è costretto.

        Vedasi (non messicano, ma spagnolo; ma vabbè, si sa che per lo statunitense medio è la stessa cosa 😉 )
        “El novio de la Muerte”, inno (credo informale, all’inizio) dei legionari spagnoli.
        che sono occidentali, occidentalissimi.

        PS
        sempre viva Buleghin!

        • PinoMamet scrive:

          PPS

          si prega evitare risposte che citino “il gusto necrofilo dei fascisti”, visto che chi scrive è tutt’altro che fascista, e ha tutt’altri gusti.
          Prendetevela coi legionari spagnoli, al limite, oppure convinceteli che sono musulmani.

      • mirkhond scrive:

        Buleghin, se il 90% dell’umanità la pensasse come te, vivremmo in un mondo migliore, ma purtroppo è sempre per il più forte che il suddetto 90% fa il tifo, nel calcio come nella vita….
        ciao

        • Francesco scrive:

          perchè? Ettore era meno imperialista di Achille? non mi pare proprio, era solo più debole in quel momento

        • Moi scrive:

          @ FRANCESCO

          Se non erro … Ettore giocava in difesa ! 😉 🙂

        • Francesco scrive:

          anche i Romani contro Annibale e sappiamo come è finita ….

        • PinoMamet scrive:

          Infatti Annibale è stato recuperato a posteriori, soprattutto perché ha perso.
          Non ci sono indizi significativi che i Barcidi sarebbero stati egemoni migliori degli Scipioni, o Cartagine di Roma.
          Mi sembra anzi che il modello sociale cartaginese fosse più elitarista e meno inclusivo.
          Però, il fascino dei perdenti ecc.

      • Moi scrive:

        Però Buleghin come spieghi che i Messicani sono gli unici “Ettori” 🙂 dell’ Industria Intrattenimento USA ?

        E poi … s’ ai é di Gringo Kids pro Ettore alåura i n’ én briṡa tótt axé brótta zàint 😉

        • PinoMamet scrive:

          Moi

          non so come lo spieghi Buleghin;
          però gli statunitensi hanno sempre avuto la passione per gli “underdogs”;

          poi sta alla loro industria culturale & di spettacolo presentargli degli underdogs che non diano troppo fastidio e non mettano in discussione il modello dominante, ma anzi lo rinforzino.

          Tu per esempio citi dei personaggi del wrestling:
          che è una grandissima forma di “teatro popolare” con ruoli fissi (il buono e il cattivo, “face” e “heel” se ricordo bene i termini; e poi i vari intrecci accuratamente studiati, a volte shakespeariani, di cambi di alleanze, corna ecc.); e che serve appunto a rinforzare i luoghi comuni dell’immaginario USA.

          L’immigrato che ce la fa (anche e soprattutto se è un latino: dopo tutto è una delle minoranze più grandi, tradizionali, e in forte crescita) non mette mica in discussione il modello statunitense!

          Hai presente il film The Wrestler? Là c’era un “cattivo” (ripescato dagli anni Ottanta per una re-entry sul ring) che si faceva chiamare tipo “Ayatollah” o qualcosa del genere, e che era vestito con bandiera iraniana e kefiah araba (sic);
          penso non fosse un caso che registi e sceneggiatori abbiano creato questo personaggio, che funzionava appunto tanto negli Ottanta come oggi, visto che l’Iran e il mondo islamico sono stati “ripescati” in questo ruolo dagli anni di Reagan.
          (Poi il “cattivo” sul ring era in realtà una brava persona nelal vita, e non iraniano o arabo ma di colore e venditore di auto usate).

          Ma non escluderei che esistesse un personaggio di lottatore arabo “buono”, magari (ipotizzo) lo fanno partire come cattivo, poi si converte alla giusta causa, tradisce i compagni di un tempo e ne diventa l’arcinemico…
          è solo l’immaginario americano, trasportato su un ring!

        • Moi scrive:

          @ PINO

          Hai presente “Uomo Tigre II”, il personaggio di Mr Hassan ? … Non si parla mai di Jihad né di Islamizzazione del Giappone, ma solo di minaccia d’ interruzione petrolifera !

          Pur essendo “il Capo dei Cattivi” non è poi così malvagio, si rende conto catarticamente di essere divenuto da Liberatore del proprio Paese a Tiranno del proprio popolo … significativa la diatriba se “l’ unica potenza è la giustizia”, come sostiene idealisticamente il protagonista giapponese o se invece “l’ unica giustizia è la potenza”, come sostiene cinicamente l’ antagonista arabo.

        • PinoMamet scrive:

          Beh, che non si parlasse di islamizzazione del Giappone non mi sorprende, vista l’epoca e l’area geografica…

          però mi sembra che ci sia una differenza di immaginario notevole tra Giappone e USA;
          nell’Uomo Tigre, mi sa, questo Mr Hassan (che non ricordo! ma non ho più visto il cartone da quando ero bambino…) è visto come uguale;
          negli USA non credo che lo sarebbe

          http://www.youtube.com/watch?v=DmVoSZk_fvo&feature=related

          non perchè i giapponesi siano più “buoni” degli americani o viceversa;
          solo stereotipi diversi, e diversa relazione col colonialismo, mi sa.

        • Moi scrive:

          @ PINO

          Scusa Pino, cosa intendi per “uguale” ?

          Non me ne intendo molto, ma credo che, per un Giapponese, un Arabo, specie se ricchissimo Petroliere di Dubai, Abu Dhabi “o giù di lì”, sia più o meno un “GaiJin” come “Noi” … 😉

          PS

          Quel video l’ avevo già linkato io in un altro thread, solo che era in 5 o 6 spezzoni.

        • Moi scrive:

          @ PINO
          (1 di 2)

          http://www.youtube.com/watch?v=7C6NqBeNYfo

          E’ un “sequel” … altri personaggi, a parte Kanji aka Antonio Inoki [realmente esistente e legato al Brasile, donde quel nome d’ arte “esotico” :-)] che succede come Mister a Shohei Baba (anch’ egli realmente esistito)

        • Moi scrive:

          Ma Mr Hassan (che entra in scena nella parte 2) … non beve un po’ troppo per un musulmano ? 😉 🙂 🙂

        • PinoMamet scrive:

          “Uguale”, scusa l’imprecisione, nel senso di “alla pari”, non subumano come gli arabi/musulmani sono spesso descritti dalla cinematografia commerciale USA.

        • PinoMamet scrive:

          Per Moi

          ma è la mia impressione, o ‘sto sequel fa veramente schifo??
          Mi sembra abbia perso tutto il fascino scrauso e violento della prima serie
          (vero che ormai sono preistoriche tutte e due… ma questa sembra… ecco… americanizzata)

        • Francesco scrive:

          una nota: alla fine l’under dog VINCE, invece Ettore PERDE.

          il modello USA è ottimista per natura, prima ancora di saperlo. sennò non sarebbero emigrati, immagino.

          qui da noi, si è visto troppe vittorie e sconfitte per dare importanza alla cosa?

          e lo sconfitto pare meno borioso e antipatico, forse. per loro, è solo uno che non ci ha provato abbastanza

  8. Francesco scrive:

    Mi sfugge il senso di queste esibizioni di violenza esasperata e gratuita.

    Assumendo che le vittime siano dei concorrenti di altre formazioni di narcotrafficanti, è ben difficile che abbiano un valore intimidatorio (che potrebbe esserci se le vittime fossero poliziotti, soldati, giudici, civili).

    E’ una specie di gara a chi inventa il massacro più feroce?

    E l’infantilismo di riprendere e mettere su Internet … mi ricorda i bambini-soldato africani o i bambini-aguzzini cambogiani.

    Orribile, certo, ma anche incomprensibile.

    PS certo che non se li fila nessuno, non esiste a oggi una tesi “un giorno questi messicani e/o narcos arriveranno a casa nostra”, scommetto che in Arizona o New Mexico è un’altra storia

    • Moi scrive:

      Gli USA non sono però paragonabili all’ Europa … Storia completamente diversa, seppur legata.

    • Moi scrive:

      E cmq se i Messicani immigrassero in massa in Italia il sombrero e il poncho non porrebbero assolutamente i problemi identitarii dell’ hijab e del nikab, anzi sarebbero simpatici, anche se vagamente ridicoli. E poi riporterebbero in auge un folklore cattolico preconciliare, tipo entroterra del Meridione più tradizionalista fino a qualche decennio fa, no ?

      Un’ altro mystero 🙂 circonda i Messicani: che siano filofondamentalistislamici in odio ai Gringos non sorprende nesssuno … ma come mai sono anche contro Israele ?

      Logica “Amico del Mio Nemico Uguale Mio Nemico” oppure perché odiano ancora i “Perfidi Giudei” come nel Cattolicesimo pre-Conciliare ?

      • PinoMamet scrive:

        Beh, nel corrido di Bin Laden si parlva di “sciacalli sionisti dell’imperialismo gringo”, mica di San Simonino, quindi mi sa che la risposta è abbastanza ovvia…

  9. rosanna scrive:

    non l’ho visto nemmeno io..dico anche perchè.

    l’accompagnamento musicale o colonna sonora per me è tutto al di la delle immagini,il tema specifico o la trama.

    nel caso in questione era impossibile per me vederlo, per questione di orecchio..laparte emotiva dove sono piu vulnerabile e che scatena tutte le altre.

    dopo un minuto o poco meno , già scossa per la parte dolore ,emozione, tristezza,rabbia,etc quella musicalità che sarebbe fiesta o tutto il contrario di orrore, mi ha fatto chiudere.

  10. nic scrive:

    … e li mettono in buste di plastica.

    Orrendo.

    I messicani hanno la mania delle buste di plastica. Avete mai visto un soldato sionista raccogliere i pezzi di cadaveri di gaza per metterli in sacchetti? O un contractor nostrano? -il cassonetto! Dov’è l’apposito cassonetto!?-. Neppure gli Hutu (che sono negri, ma negri negri) usavano i sacchetti per i resti di tutsi.

    Invece i Mex li usano per tutto: tacos, tamales, tortillas, bibite sfuse con cannuccia ed ora pure per i resti di narcos!

    E NON SONO RECICLABILI.

    Forse se usassero una bella borsa di carta 100% ecologica anche hollywood avrebbe meno problemi a distribuire nel mondo civilizzato le loro migliori produzioni audiovisuali.

    PD: il dolore e la morte (altrui) è spettacolo ovunque: asettico e noioso nella visione satellitare dei danni inflitti, trashcore e vm18 quando filmato in stile dogma95.

    PD2: e questo è un pianeta malvagio.

  11. ernesto scrive:

    Ogni tanto seguo il blog del narco ed una domanda che mi pongo ogni qualvolta lo guardo è: cui prodest? Non riesco a capire chi potrebbe esserci dietro questo blog, che non dà informazioni dettagliate, ad esempio sulla struttura o affini delle organizzazioni criminali, ma inserisce quotidianamente immagini raccapriccianti che non fanno altro che esaltare la spettacolarità delle punizioni inflitte dai veri detentori del monopolio della violenza in Messico e va ad incrementare il già fitto immaginario collettivo sulle gesta dei narcos. Insomma si è detto che il Blog del Narco è curato da uno studente che vuole solamente rendere un “servizio informativo”, ma non capisco che senso abbia inserire decapitazioni, o castrazioni come quello suggerito da Martinez, in cui il logo del Blog sta lì in bella mostra durante l’esecuzione come se rappresentasse una sorta di firma. Il servizio informativo va bene anche se estremamente crudo, ma limitarsi a riportare la conta dei morti non è limitativo? O si nasconde un doppio gioco?

  12. nic scrive:

    vista la sorpresa generata dal Blog del narco mi permetto segnalarvi il link di una delle riviste più vendute in Mexico, che trovi dal barbiere come in tutte le edicole (al posto di gente o novella2000 per intenderci): http://nuevoalarma.com.mx/alarmaprincipal.html.

    Sembrerebbe che nel mondo c’è a chi piace leggere delle avventure rosa di papi e chi ancora preferisce il rosso sangue de “las matanzas”. Qualche antropologo potrebbe tirare in ballo le mitiche orge romane contrapposte agli altrettanto mitici sacrifici di massa aztechi ma per una più ovvia spiegazione, penso sia sufficiente entrare in una qualunque chiesa cattolica ed osservare il principale oggetto di culto. In america latina ancora vivo.

    Che potete aspettarvi da gente che adora un dio torturato, agonizzante, adornato da corone di rovi ed inchiodato ad una croce? O che si “salva” dalla promessa di torture eterne solo partecipando ad una cerimonia di cannibalismo.?

    Prendete e mangiatene tutti.

  13. nic scrive:

    PD: non vorrei essere frainteso, tra Alarma e Gente o la colonna a dx di Repubblica web anch’io preferisco Alarma. Lo trovo meno osceno.

  14. Moi scrive:

    Scusate l’ Off-Topic ma … Wikipedia s’ è auto-oscurata per protesta … brutto segno !

    http://espresso.repubblica.it/dettaglio/wikipedia-rivolta-on-line/2162962/8

    poi la roba strana l’ è che fa la stessa pippa se clicki per cambiar lingua, con annuncio poliglotta !

  15. Moi scrive:

    Comunque sarebbe una gran carognata metterlo come video di risposta a questo qui, su “com’ è il Messico” :

    http://www.youtube.com/watch?v=T9Xlm5NBi7o

  16. Moi scrive:

    @ TUTTI

    Spieghiamo meglio ‘sta roba dell’ underdog :

    No, perché a me risulta che in AngloAmericano il sommo insulto sia “Loser !” … Sono i Giapponesi che rispettano chiunque combatta a prescindere, per gli USAni devi proprio vincere per essere rispettato ! … Ma si sa: i Padri Pellegrini Gringos erano talmente Protestanti che neppure gli altri Protestanti d’ Europa potevano sopportarli !
    😉 🙂 😉 🙂

    • PinoMamet scrive:

      ” Spieghiamo meglio ‘sta roba dell’ underdog :

      No, perché a me risulta che in AngloAmericano il sommo insulto sia “Loser !” ”

      ma infatti l’underdog (quello cinematico almeno) alla fine vince!
      Dimostrando- a Francesco 😉 – che gli USA sono il miglior luogo del mondo…

      ” Sono i Giapponesi che rispettano chiunque combatta a prescindere”
      A vederli da qua direi di sì…
      mi manca grande esperienza di giapponesi, però
      (in compenso ho un pochinino esperienza di Zen- vero- che non è la stessa cosa, ma certo sta ai giapponesi quasi come la Chiesa Cattolica agli italiani…)

      • Francesco scrive:

        x Pino

        Ella non mi ha molto compreso. Caro mio.

        La fede nella vittoria spinge a combattere. A provarci. A prendere la bandiera da chi cade e a portarla avanti. Chiedere ai sindacalisti quando erano sindacalisti davvero.

        Il dubbio spinge alla rassegnazione – alla sconfitta.

        • PinoMamet scrive:

          Se non mi dici in cosa non ti avrei compreso, non posso neanche controbattere.

          Mi dici che la fede nella vittoria spinge a combattere, il che mi sembra di palese evidenza, e non credo di aver mai contestato.
          Boh.

        • Franccesco scrive:

          quindi non sto idolatrando gli USA e neppure la loro fobia del loser, per di più basata su criteri demenziali quali la “popolarità” e i danè

          sto però sostenendo che stare dalla parte di Ettore, sapendo già che perderà, è un atto malato.

          è molto più sano il mito dell’underdog, lo sfavorito che sa vincere contro il pronostico

          anche perchè chi lotta fino all’ultimo, anche se sconfitto, ispira gli altri, a differenza di chi rinuncia

        • PinoMamet scrive:

          Mmm

          mi sa che non ci stiamo mica capendo.
          Guarda che gli USA ragionano pressapoco come tutti gli altri (vabbè, pressapoco 😉 )

          lo studentello americano che legga l’Iliade (mi leggo che ci sia qualche studentello americano che la legga mentre sia ancora in età da farlo identificandosi, parteggiando e godendosi la lettura)
          se è una brava persona, farà il tifo per Ettore;
          come quello italiano;
          non sapendo, ma SPERANDO che alla fine vinca.

          Proprio perché Ettore è l’underdog della situazione: aggredito a casa sua, per motivi di cui non ha colpa (casomai ne ha colpa l’imbelle fratello Paride), difende moglie e figli (con tanto di scena toccante), si mostra in più occasioni conciliante col nemico, e deve combattere contro un semi-dio quasi invincibile e chiaramente favorito dagli Dèi.

          Maggior gloria ne viene a Omero (semplifichiamo e diciamo che è esisito), nell’aver costruito un personaggio come Achille, che ha anche delle motivazioni personali comprensibili per continuare l’assurdo assedio a Troia, del quale si sarebbe già stancato (vale a dire, vendicare l’amatissimo Patroclo).
          Ma anche così (diventando archetipo- però meglio fatto, secondo me- dei vari “Orlandi Furiosi”) la sua pazzia è solo temporanea; e l’incontro con Priamo è un’altra scena umanamente toccante.

          Certo in una commediola americana standard le cose sono più semplici;
          ed è più bello far vincere l’underdog, cosa impossibile nell’Iliade dove i personaggi sono pedine di un gioco più grande e lungo, che comincia con Tantalo e finisce… boh, con la fondazione di Roma (a posteriori per i Romani, almeno)

          Commedia, lo sappiamo tutti, è ciò che comincia male e finisce bene.
          Gli sceneggiatori americani non sono che epigoni di Aristotele, e il mio “omonimo” americano David
          (credo ne I tre usi del coltello) ci ricorda che a noi non piace vedere la nostra squadra che vince, vince, vince;

          ma sognamo una partita ideale in cui la nostra squadra, pur rimasta in svantaggio a causa delle avversità e delle ingiustizie, quando tutto sembra perso, con un ultimo sforzo ritrova le forze e finalmente vince!
          (nella struttura in tre atti delle sceneggiature americane si chiama, con voce non a caso greca, climax: inizia dopo il secondo turning point, diciamo a 15-10 min dalla fine?)

          Tifare per il più forte, non è cosa che “ci” piaccia;
          noi tifiamo per chi è più giusto, per chi pensiamo sia come noi, per chi ci ispira simpatia;
          ci sta simpatico Paperino, e non suo cugino Gastone.

          Bravi gli americani a usare questo meccanismo per riconfermare il loro sistema
          (grazie, avessi il loro establishment alle spalle…)

          PS
          Sì, un po’ li idolatri secondo me…
          ma lo fai perché te li figuri ciellini 😉 , oppure perché i ciellini li hanno presi inspiegabilmente a modello 🙂

          ciao!!

  17. Ugo scrive:

    Avendo letto prima la descrizione, non ho avuto il becco di cliccare sul link, cosa che avrei fatto senza remore 20 o 25 anni fa (con l’età, mi sto rammollendo). Anche senza il ricorso alle immagini, comunque, direi che un video simile rende la mia decisione di abbracciare la filosofia del VHEMT ancor più convincente di quanto già la trovassi. Anche perché DUBITO FORTEMENTE che quel tipo di piacevolezze siano una tipicità esclusiva del folclore messicano (ad esempio, ho sentito che succedono cose dello stesso tipo in Sierra Leone, dove a mettere in pratica la sottile arte dell’estremismo sadico pare siano dei teneri cuccioli della nostra specie).

  18. Miguel Martinez scrive:

    Per Exter

    Grazie, ho dato un’occhiata.

    Il blog mi sembra identico a tanti blog islamofobi, con la differenza che invece di parlare di musulmani, parla insolitamente di ebrei.

    Avrei molto da criticare sui contenuti e su certi ragionamenti a dir poco forzati.

    Ma sono assolutamente contrario alla censura, e ancora di più alle azioni penali, nei confronti di chi esprime idee diverse dalle mie.

  19. exter scrive:

    Sei sicuro di non sentire la necessità di dire altro ?
    Spero che voi islamici non facciate l’errore degli ebrei di costituirvi in Comunità.

    http://sunrice.ilcannocchiale.it/2011/09/13/sono_sempre_loro_gli_ebrei.html

    • Moi scrive:

      Cos’ è, una gara a chi trova il sito più “pittoresco” ?

      http://www.ccsg.it/Appendic.htm

      … pronti !

      • mirkhond scrive:

        Non sono riuscito a leggerlo per intero, ma in parte conosco gli argomenti. Di fronte a tante storture della nostra società, o almeno viste come tali da chi non riesce ad accettarle, si arriva all’idea del diabolico complotto.
        Questo, come sappiamo, è avvenuto varie volte nel passato, per la necessità umana di voler trovare sempre e comunque una spiegazione, alle storture della vita…
        Se poi vogliamo fare la storia della pornografia, tralasciando il mondo classico greco-romano precristiano, arriviamo ai trovatori provenzali del XII-XIII secolo che esaltavano l’amore adultero e al più famoso Decamerone del XIV secolo, ispiratore di tutta una letteratura che precorse e sbocciò nel Rinascimento, vedasi Franco Sacchetti (1332-1400), Masuccio Salernitano (1410-1475), Pietro l’Aretino (1492-1556) o l’inglese Geoffrey Chaucer (1343-1400).
        Non dimentichiamo che il Decamerone girò per il Frangistan per almeno due secoli, fino alla messa all’Indice dei Libri Proibiti solo nel 1575, in linea con l’irrigidimento cattolico tridentino, come risposta rigorista alla propaganda protestante contro la corruzione cattolica…
        Nel Decamerone oltre all’adulterio, si parla anche del suicidio, e questo, ripeto, per almeno due secoli, non suscitò scandalo nel mondo franco di allora….
        Zoccole, gay e pedofili ce ne sono sempre stati, anche tra i sacerdoti cattolici, solo che la cosa veniva celata proprio perchè considerata vergognosa.
        Penso che l’esplosione di comportamenti antifamiliari sia più il frutto di un percorso storico e culturale, dovuto al benessere di massa, e di cui certo, cinema, musica e televisioni sono pesantemente responsabili ci mancherebbe, ma questo è da attribuirsi ad un diabolico e raffinatissimo complotto giudeo-massonico internazionale, o non piuttosto al formarsi di regimi laici, non vincolati ad un’etica religiosa, e quindi via via più esposti alle novità disgregatrici?

    • Buleghin il vecio scrive:

      No crederci al Miguel Martinez se va a costituir in comunità come i “Cristeros” mexican del 1920 ostaria! Gli xè i Catolici Mexicani gli unici bastanza intelizenti che masa i “evangelici” che poi saria spie mericane!

      Ogni tanto il Martinez xè asente parché và a provar il sombrero giusto per il suo crapon de inteletual con quosiente de inteligensa 178! E La cartucera a bandoliera adata per tener più colpi de sciopo!

      Poi il Martninez và al poligono a provar il tiro con lo sciopo “Mondragon” che saria il primo sciopo semiautomatico che pochi il sanno ma xè stato inventato dai Mexican per “matar los gringos” a l’ingroso!
      http://world.guns.ru/rifle/autoloading-rifles/switch/mondragon-e.html

  20. Miguel Martinez scrive:

    Per Exter

    Scusami, vado di fretta, comunque sentiti libero di intervenire. Per ora, rispondo solo dicendo che non sono musulmano, e non intendo costituirmi in comunità 🙂

  21. Moi scrive:

    @ MIRKHOND

    “Se vuoi il potere, promuovi il vizio” – De Sade … che se non erro era GOI, proprio come Berlusconi !

    😉

  22. jam... scrive:

    x Mirkhond
    ..ma la vuoi smettere di fraintendere la poesia trobadorica?
    Non vorrai farmi credere che l’amor cortese sia l’esaltazione dell’amore adultero?
    Ti sfugge forse che questi tipi parlavano in un linguaggio allusivo ermetico (trobar clus)?
    Allora anche Dante fu adultero x’ invece di parlarci di sua moglie, ci parla sempre di Beatrice?
    Non dimenticare che il troubadour a volte é volgare, ma nella sua essenza parla di Amore con la maiuscola, non di amore solo carnale.
    E non dimenticare all’Amor cortese, non sfugge il dettaglio notturno, cioé nascosto che l’alcova e la camera nuziale sono un linguaggio simbolico in direzione dell’unione dell’anima e del corpo.
    Amare Dio, invece e oltre al marito, é una forma di adulterio?
    ciao

    • Francesco scrive:

      >> Allora anche Dante fu adultero x’ invece di parlarci di sua moglie, ci parla sempre di Beatrice?

      diciamo che tutto sommato un qualche sospetto viene. e al posto della legittima consorte mi girerebbero comunque le scatole …

  23. mirkhond scrive:

    Non ho mica parlato di Dante. Non mi sembra che Boccaccio, Sacchetti, Chaucer, Masuccio Salernitano e Pietro l’Aretino fossero dei mistici….
    Quanto al motivo adultero della poesia trobadorica provenzale sono fior di studi letterari a confermarlo.
    Mi sa che qui a fraintendere sia qualcun’altro….
    ciao

  24. jam... scrive:

    … si, ma Dante amava i troubadours e il dolce stil novo
    l’amor cortese ha in sé un paradosso
    comunque adulterio é simbolico e più che mai metaforico, é un paravento é lo stratagemma teorico-pratico , una falsificazione del proprio albero genealogico, x legittimare il desiderio di ascesa all’interno della nobiltà dell’emergente cavalleria.
    I cavalieri non ancora nobili, x diventarlo debbono essere amati da una dama-domna più nobile di loro e poter cosi entrare a far parte completamente della noblesse. E’ la “domna” che rende nobile l’uomo. Altra via non c’é.
    Il nobile marito conte o duca, non é nemmeno geloso, anzi é contento x’ in quel momento storico ha talmente bisogno di procurarsi un piccolo esercito personale che la figura del cavaliere gli diventa indispensabile e non puo’ che essere grato a chi da volgare che era, fa diventare questo guerriero un nobile.
    ciao

  25. jam... scrive:

    … l’anima é una parola ed una realtà femminile, la donna rappresenta l’anima.
    L’anima ha diversi livelli e puo’ essere “moglie” che x l’amor cortese é un gradino inferiore dell’anima veramente innamoranta, dell’anima “amante” ecc…
    morale della favola: quando una donna é soltanto moglie, ma non sa essere amante uccide l’amore, x’ il fin’amor é sempre inappagato, pieno di sospiri, cioé deve portare l’amante sempre più lontano. Fino alla cima della montagna.
    Quando la donna-anima riesce ad essere al tempo stesso donna e amante, va già molto meglio, e viceversa il trio marito donna amante é un movimento dove marito e amante sono la stessa persona e “adulterio” é una figura retorica che spiega come la donna tradendo il suo essere moglie é riusita a trasformare il marito in amante.
    André le Chapelain (..mulieris, in qua facilem petitae rei concessionem cognoveris, amorem tibi non expedit postulare..)
    ciao

  26. mirkhond scrive:

    Jam, la poesia trobadorica di cui si parla, parla di CORNA al proprio marito, e non all’interpretazione sul far bene l’amore perché fa bene all’amore per rendere più felice un matrimonio.
    Quest’ultimo è il tuo pensiero, pensiero che io condivido, ma NON è quello a cui pensavano i trovatori del XII-XIII secolo, e il filone letterario boccaccesco che da essi si è sviluppato…
    ciao

  27. jam... scrive:

    ..la poesia trobadorica mal interpretata e boicottata parla di corna, in realtà parla di corna a tutto cio’ che é basso ed inferire, a tutto cio’ che é villano e solo carnale e ti propone virtù come la lealtà, la generosità, la cortesia, la prodezza ecc. ( che ci sia un filone che parla di corna al marito, questo filone non é il vero spirito trobadorico, é pseudo)
    Il fin’amor cioé amor perfetto, é una ricerca (trovar) molto più profonda di un contratto sociale che puo’ essere ipocrita e falso. Mentre nella falsità o in un contratto soltanto esteriore l’amore non puo’ esistere, l’amore non esiste, l’amore oltre al contratto ha bisogno anche di una realtà vissuta sul serio. L’amore é esigente.
    E non ti sfuggano gli antichi fedeli d’amore d’iran, Ruzbehan Baqli Shirazi e il suo jasmin des fideles d’amours.
    ciao

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