Il corrido di Osama bin Laden

Andrés Contreras, detto “il giullare delle strade”,  è un cantore ambulante di corridos di Città del Messico. Il corrido è stato per secoli l’equivalente cantato del giornale, che ha portato in paesi spesso totalmente analfabeti le ultime notizie, parlando di eroi, lutti e tragedie.

Il corrido è stato il veicolo dei grandi moti della storia messicana, in particolare la rivolta di Emiliano Zapata e quella di alcuni anni dopo dei Cristeros.

Andrés Contreras conserva la forma tradizionale; ma altrove – soprattutto al nord e tra l’immensa diaspora messicana – un corrido globalizzato è diventato l’espressione musicale più apprezzata dai messicani (molto più della salsa che piace ai bianchi), soprattutto sotto la forma del narcorrido, che racconta, e a volte esalta, gli eroismi e le atrocità dei grandi signori del narcotraffico.

Andrés Contreras, agli inizi dell’attacco statunitense all’Afghanistan, ha recitato e cantato questo testo in onore di Osama bin Laden.

Ovviamente, del mondo lui sa ciò che ne dicono i media – che in Messico copiano quelli statunitensi – quindi non fissiamoci sui dettagli.

Quello che è interessante notare come in certi angoli del mondo, le stesse cose che da noi suscitano paura, possano suscitare entusiasmo.

Il mondo non è l’Italia, che poi alla fine è l’unica cosa che questo blog spera di poter comunicare.

Recitato:

Contro le politiche criminali degli Stati Uniti in Medio Oriente, a sostegno del genocida e razzista regime  sionista di Israele, chi ha offerto il sostegno più deciso alla giusta lotta del popolo palestinese, è stato Osama bin Laden.

Mi chiedo, che ci stanno a fare i gringos in Medio Oriente? Ovviamente, saccheggiare le risorse naturali, petrolio, droghe, diamanti, punti strategici in cui stabilire le loro basi militari.

Ma non è solo lì che hanno fatto danni, questi criminali e sanguinari nordamericani.

Noi messicani abbiamo subito tutta una serie di soprusi.

Uomini valorosi come Joaquín Murrieta,[1] come Francisco Villa [2] in Messico, li hanno affrontati. Laggiù in Nicaragua, il valoroso Sandino,e laggiù in Medio Oriente,  Osama Bin Laden. E così si dice.

[cantato]

Laggù in Arabia Saudita, un uomo coraggioso è nato,
ciò che nessuno aveva fatto, lui osò farlo.
In vari luoghi, i gringos attaccò
e ogni volta che lo fece, uccise molti soldati.

Anche se è un gran milionario, nulla gliene importava,
e tutta la sua fortuna alla lotta dedicò.

Il governo americano di lui molto si spaventò
e per ucciderlo, inviò migliaia di soldati.

Osama Bin Laden, non lasciarti prendere,
guarda che se ti catturano, sicuramente ti dovranno uccidere.
La tua testa porta un prezzo,
molti lo vogliono incassare.

Per tutto ciò che hai fatto
non ti perdoneranno.

Guarda i pinche [3] gringos vigliacchi
ascolta, andarono a cercare a Osama bin Laden
ma hanno tanta paura di quell’arabo che non ci andarono da soli
chiesero aiuto a Canada, Russia, Inghilterra, Germania,
Francia, Italia, Giappone, Norvegia, l’ONU e la NATO.
Occhio all’antrace, cabrones! [4]

Tra alcune alte montagne, con un freddo della chingada,[5]
tranquillo aspetta Bin Laden
perché arrivi l’avanzata.
Chi si imbatte in lui,
vivo non tornerà,
in una borsetta nera
al suo paese ritornerà.

Adesso, gringo criminale
ti è apparso il diavolo
uomo di barba e turbante
che spavento che ti ha fatto!

Persino il modo di camminare
Osama te l’ha tolto.

E al solo sentirlo parlare, come ti fece tremare!

Osama bin Laden, non lasciarti prendere,
guarda che se ti catturano, sicuramente ti dovranno uccidere.
La tua testa porta un prezzo,
molti lo vogliono incassare.

Ahi, come i gringos adoravano Osama bin Laden
prima di attaccarlo
dicevano che era un bravo ragazzo, un eroe,
molto intelligente, molto nobile, molto buono.
Persino George Bush e Ronald Reagan e altri
si sentivano onorati della sua amicizia e di essere suoi soci, hahaa!

Elicotteri e aeroplani
con potente artiglieria
bombardarono i Taliban,
sia di notte che di giorno.

Molte migliaia di soldati sono stati mandati per cercarlo
solo che i poveretti pregano Dio di non incontrarlo

Disse Osama bin Laden
con milioni nella mano,
io li do a chi mi aiuta
ad ammazzare americani.

Con i miei bravi mujahidin
disse a voce alta
non perdo la speranza
di tagliare loro la gola.

George Bush, assai spaventato
chiese alla moglie
che fare con Bin Laden
che ci ha raggirati
sua moglie rispose, dissimulando,
va’ in Afghanistan a dargli il culo.

Responsabili sono questi gringos
per tutto ciò che succede loro.
Ciò che hanno fatto al mondo,
glielo hanno fatto a casa loro.

E volano i bombardieri
laggiù sull’Afghanistan.
andando alla ricerca di Bin Laden,
ma non lo troveranno.

Come disse Doña Lupe
La legge di Erode [6] è che Osama
è che Osama uscì fuori più cabrón che carino.
Né Joaquín Murrieta, né Francisco Villa né Sandino di Nicaragua
hanno ucciso tanti soldati gringo come questo cabrón, ahi-ahaha!

Note:

[1] Joaquín Murrieta è un eroe semileggendario, un cileno o più probabilmente un messicano di Sonora, che partecipò alla corsa all’oro in California. Discriminato in tutti i modi, sua moglie fu violentata e uccisa, in un paesino che i minatori chiamavano Hang Town, città delle impiccagioni.

Si diede quindi al brigantaggio, uccidendo (ma questo i poeti non lo dicono) soprattutto dei disgraziatissimi minatori cinesi. Alla fine gli americani gli tagliarono la testa e una mano, che conservarono in una botte di brandy, che venne portata in un giro trionfale per la California: gli spettatori sborsavano un dollaro a testa per assistere al divertimento.

E’ diventato un eroe di ballate, sia messicane che cilene.

“Yo soy aquel que domino
hasta leones africanos,
por eso salgo al camino
a matar americanos,
ya no es otro mi destino,
¡Con cuidado, parroquianos!”

Viviamo in un mondo globale: ogni anno, in California, un pellegrinaggio assai buonista commemora Murrieta. Il pellegrinaggio fu inventato da un operatore immobiliare e mistico di nome Sigurdur T. Christopherson (Sigurður Kristófersson), detto Mexican Sigui, in seguito a una visione. Christopherson era nato nella colonia di Baldur in Canada, così chiamato in onore della divinità nordica dai suoi fondatori islandesi.

[2] Meglio noto da noi come Pancho Villa.

[3] Pinche ha tutta la carica di una parolaccia, ma significa in origine semplicemente un garzone da cucina.

[4] Notare come nella stessa canzone, questo termine abbia sia un senso spregiativo, che maschilmente elogiativo.

[5] Un giorno, forse, scriveremo un post sul fantastico termine onnivalente chingar. Anche qui, non si tratta in origine di una parolaccia, sebbene in traduzione italiana, non vedrei altro modo di renderlo, in questo particolare contesto.

[6] Il riferimento è a un recente film messicano, che narra di un villaggio dove la popolazione, esasperata, taglia la gola al sindaco. Il quale viene sostituito da un altro, che presto diventa ancora più corrotto: il suo superiore nel PRI, il partito allora dominante, gli presenta una copia della Costituzione, una pistola e spiega che l’unica legge è quella di Erode, O te chingas o te jodes, (il riferimento a Herodes serve puramente per la rima con jodes). Doña Lupe nel film è la padrona del bordello.

Una nota di colore: la sede nazionale del PRI, a Città del Messico, è ancora oggi decorata da murales che ritraggono agguerriti rivoluzionari/banditi con cartucciere e mitra.

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34 risposte a Il corrido di Osama bin Laden

  1. daouda scrive:

    Difatti la paura e l’entusiasmo sono entrambe pericolose.
    Difatti le masse ed il popolino dicono quel che si vuole che si dica.

  2. Francesco scrive:

    Miguel

    nella ballata del cretino (no, non Bush, il cantante di corridos) c’è molta ideologia, assai ammuffita

    per il resto, il risentimento dei messicani rimane (sigh) divertente, perchè non è mai accompagnata dall’idea di rimboccarsi le maniche e preparare la rivincita

    PS i diamanti in Medio Oriente? ma quanto bevono i corridores?

  3. Pingback: Il corrido di Osama bin Laden - Kelebek - Webpedia

  4. Claudio Martini scrive:

    1) è un incrocio tra Bin Laden e Che Guevara. Produce un utile disorientamento.

    2) Questo è il pezzo più bello:

    Disse Osama bin Laden
    con milioni nella mano,
    io li do a chi mi aiuta
    ad ammazzare americani.

    Con i miei bravi mujahidin
    disse a voce alta
    non perdo la speranza
    di tagliare loro la gola.

    George Bush, assai spaventato
    chiese alla moglie
    che fare con Bin Laden
    che ci ha raggirati
    sua moglie rispose, dissimulando,
    va’ in Afghanistan a dargli il culo.

    è come l’avrebbe raccontata mia prozia Marinìn, leva del 1893.

    3) “Contro le politiche criminali degli Stati Uniti in Medio Oriente, a sostegno del genocida e razzista regime sionista di Israele, chi ha offerto il sostegno più deciso alla giusta lotta del popolo palestinese, è stato Osama bin Laden.”

    La vera tragedia è che i media occidnetali hanno reso credibile questa sollenne st….
    ma mi è stato detto di non soffermarmi sui dettagli.

    4) sarebbe carino disporre della versione in spagnolo.

  5. Ritvan scrive:

    –sua (di Bush-ndr.) moglie rispose, dissimulando, va’ in Afghanistan a dargli il culo.–

    Cioè la cara Laura voleva che George W diventasse bisex come Pecoraro Scanio??!!:-) O il buon Contreras ha esagerato con la tequila?!:-)

    P.S. Come terza opzione prendo in considerazione un refuso del nostro padrone di casa: visto che nella tastiera QWERTY la “d” e la “f” sono contigue, non è che la cara Laura diceva al maritozzo di “fargli il culo” allo sceicco del terrore, piuttosto che “dargli il culo”?

    • Rock & Troll scrive:

      …anche perché l’opzione “d” era già stata sfruttata ai tempi in cui l’Afghanistan era “occupato” dai kattivi sovietici e non “liberato” dai buoni amerikani.

      • Ritvan scrive:

        Beh, veramente a me risulta che i kattivi:-) amerikani avevano dato solo una mano, mica il culo, ai mujahiddin afghani – Osama compreso – che combattevano i buoni:-) sovietici invasori. E poi sono stati ripagati nella maniera che sappiamo…ovvero, la gratitudine spesso e volentieri non è di questo mondo.

        • Z. scrive:

          Ma che cattivelli, questi muggiadini. E pure ingrati.

          Uno si spende in ogni modo per far loro del bene, anche a costo di fare arrabbiare i Russi… e quelli cosa ti fanno?

          Ma proprio una vergogna, signora mia 😀

          Z.

        • Ritvan scrive:

          —Ma che cattivelli, questi muggiadini. E pure ingrati. Z.—
          Soprattutto ingrati, signora mia:-)

    • Claudio Martini scrive:

      E vero!!!
      Pensa che nel leggere il cervello ha automaticamente corretto “dargli” con “fargli”. In effetti, con la d non ha molto senso.
      Tuttavia, quella d stimola immagini e suggestioni Talmente grottesche e assurde da procurare un sano buonumore.
      Mi piacerebbe vederlo suonare, sto’ tizio.

  6. Miguel Martinez scrive:

    Per Claudio Martini

    Qui c’è una versione leggermente diversa: http://www.elijahwald.com/corridowatch.html

    (Ahora vamos para Afganistan, oiga, donde Osama bin Laden y sus bravos mujaedines, acompanados por el Taliban, se enfrentan con un valor singular en un combate muy desigual a los imperios mas poderos del mundo. Esos gringos patones…….. [incomprensible] … Si no matan a bin Laden, malo, y si lo matan peor, porque van a surgir millones como el.)

    Alla por Saudi Arabia un valiente hombre nació
    Lo que nadie habia hecho, el hacerlo atrevió
    En varios lugares a los gringos atacó
    Y siempre que lo hizo muchos soldados mató

    Aunque es un gran milionario eso nada le importó
    Y toda su fortuna a la lucha dedicó
    El gobierno americano con el mucho se asustó
    Y para matarlo miles de tropas mandó

    Osama bin Laden, no te dejes agarrar
    Mira que si te atrapan seguro que te han de matar
    Tu cabeza tiene precio, muchos lo quieren cobrar
    Por todo lo que has hecho no te van a perdonar

    (Un saludo para la organización al quaida, hamas, hezbolah, al-fatah y otras que enfrenten con singular gallardia al imperialismo norteamericano y a esos chacales del zionismo israeli, de parte de Andrés Contreras, el juglar de los caminos, de Mexico.)

    En una saltamontañas con un frio de la chingada
    Tranquilo espera bin Laden a que llegue la anvanzada
    Los que se topen con el vivos no regresarán
    En una bolsita negra a su paÌs volverán

    Ora, gringo criminal, el diablo se te apareció
    Hombre de barba y turbante asustote que te dió
    Hasta el modito de andar Osama te lo quitó
    Y nom·s de oirlo hablar temblorina que te dió

    Osama bin Laden, no te dejes agarrar
    Mira que si te atrapan seguro te han de matar
    Tu cabeza tiene precio, muchos lo quieran cobrar
    Por todo lo que has hecho no te van a perdonar

    (Mire nomás esos pinches gringos, el miedo que llevan. Van a buscar a bin Laden, pero no van solos. Pidieran ayuda a Rusia, a Ingleterra, a Alemania, a Japon y quien sabe que mas… [el cantante rie] °Aguas con el anthrax y el ébola cabrones! no les vayan a polvear.)

    Helicópteros y aviones con potente artilleria
    Bombardean al Taliban sea de noche o sea de dia
    Muchos miles de soldados los han mandado a buscarlo
    Solo que los pobrecitos ruegan a Dios no encontrarlo

    DecÌa Osama bin Laden, con millones en la mano
    Se los doy al que me ayude a matar americanos
    Con mis bravos mujaedines decÌa con voz en cuello
    No pierdo las esperanzas de cortarles el pezcuello

    George Bush, bastante asustado, le pregunta su mujer
    Como le hago con bin Laden que el ya nos paso a torcer
    Su mujer se le contestó con bastante disimulo
    Vete para Afganistan para que le des el cul…

    …pables son esos gringos de todo lo que les pasa
    Lo que ellos le han hecho al mundo se lo hicieron en su casa
    Y vuelen los bombarderos alla por Afganistan
    Andan buscando a bin Laden, pero no lo encontrarán.

    (Y como decÌa Doña Lupe, la de la Ley de Herodes, es que Osama no salioómas cabrón que bonito. Ni Francisco Villa, ni Joaquin Murieta, ni Sandino el de Nicaragua mataron tantos gringos como este cabrón. °Ayyyyyy-ha-ha-ha!)

  7. nic scrive:

    se vi piace il trash antiusa in chiave 911 non perdetevi il più popolare cantante indigeno ecuatoriano: Delfin hasta el fin, nella cumbia “Torres gemelas”. Testo, grammatica, musica e video, un capolavoro assoluto:
    http://www.youtube.com/watch?v=NecoBo0BhEk.

    • daouda scrive:

      non è un caso che siano gli indio-iberici americani parassitari a prendere er il culo l’unico popolo ( e non stato ) che avrebbe potuto salvarci.
      Difatti quello è l’unico popolo attraverso il quale ci stanno condannando eh eh eh!!! Poracci, faranno una finaccia e vengono pure presi per culo…

      A sto punto ve potete sentì uno come Immortal Technique, me pare meglio…

      yeah!

    • Claudio Martini scrive:

      Non ho parole. NON HO PAROLE.

      • Daouda scrive:

        Destino ha voluto che la old right venisse sconfitta da Roosvelt cosicché la pancia profonda e consevatrice degli U.s.a. venisse smorzata e successivamente deviata su varie questioni.

        @

        il programma fabiano prosegue a gonfie vele.
        D’altronde “per forza Magda, è l’unica soluzione. Ne sai trovare un’altra? Non la troverai mai, MAI!”
        Fattela quindi na risata o stai ancora a cercà de capì perché la proprietà pubblica è illogica, l’intervento statuale fallace oppure il welfare è un’ingiustizia.
        Tranquillo, si sà che non lo capirai.
        “A cornuto, me stai a dì tranquillo quanno che quello è morto inculato?”
        E TE CE CREDO, aringrazia che te lo scrivo solo!

        Aribbadisco, meglio Immortal Technique…

        http://www.youtube.com/watch?v=WA_xXWSXyFI

    • Moi scrive:

      Mi pare di cattivo gusto almeno quanto questa dall’ altra parte della barricata, che mette in parodia “Poker Face” di Lady Gaga

      http://www.youtube.com/watch?v=GdErXYMNDl8

      • nic scrive:

        Come dicono en mexico: Para cabrón, cabrón y medio!
        A mali estremi estremi… estremi.

        La sublime opera d’arte dell’artista tecnofolclorico Delfin, con più di un milione di visite in youtube, decine di covers, migliaia di ringtones scaricati, censura da parte del governo USA e persino un (involontario) riconoscimento internazionale grazie alla partecipazione al festival di Viña del Mar nel 2006 (il San Scemo del Chile) è la più coerente e appropriata replica alla versione ufficiale del 911. Perfetta sublimazione dei passaporti e corani ignifughi ritrovati casualmente tra le macerie d’acciaio fumante, del mito del buon milionario dializzato che vive nella grotta (san francesco copyrigth) e sfida all’impero, degli eroici 12 cutter che frantumano gli scudi spaziali, delle sepolture in mare secondo rito islamico, ecc. ecc.

        “En ese momento no le salvó
        Ni el dinero ni la religión
        Se que te quedas ya sepultada
        En los escombros de torres gemelas
        Cuando quería estar contigo
        Nunca pensaba que ibas a morir
        Diosito lindo no puede ser
        Solo llorando podré olvidar”

  8. Moi scrive:

    il risentimento dei messicani rimane (sigh) divertente, perchè non è mai accompagnata dall’idea di rimboccarsi le maniche e preparare la rivincita

    Francesco
    _____________

    Cosa ci sarebbe di “oscuro” ? Cosa vuol dire “rimboccarsi le maniche” ? Penso che Francesco intenda che i Messicani dovrebbero, secondo lui, smetterla con il fanKazzismo di pensare sempre solo alla fiesta e all a siesta e lavorare per diventare superpotenza economica, in fondo ce l’ ha fatta il Giappone che dai Gringos ha subito un paio di bombe atomiche e, a differenza del Messico che ne ha a josa, di materie prime non ha una cippa !

    … Francesco, intendi quanto sopra, sì o no ?

    • Francesco scrive:

      tolto il folklore, decisamente sì

      oppure possono inventare una forma di economia non capitalistica CHE FUNZIONI e aspettare che i gringos inizino ad atttraversare il Rio Grande per andare in Messico a cercar fortuna

      la precisazione perchè di economie non capitalistiche che non funzionano è strapieno il mondo

      • Andrea Di Vita scrive:

        Per Francesco

        ‘decisamente sì’

        Insomma, se uno è povero è colpa sua.

        ‘Stabat superior lupus…’ 🙂

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          se una nazione RIMANE povera possiamo in larga misura darle la colpa, sì, con pochissime eccezioni

          “Unicuique faber fortunae suae est” è la citazione corretta

        • daouda scrive:

          Colui che si arrichisce ingiustamente lo fà ipso facto sulle spalle degli altri.
          Ecco perché il Signore, quando si è poveri a causa delle iniquità altrui, computa tale status a merito di chi lo patisce perché il Signore aiuta i deboli.
          In condizioni normali però, Dio benedice con l’abbondanza i suoi fedeli ed in una tale situazione di normalità la povertà è una conseguenza della propria empietà.

          Difatti Dio non agevol gli empi ed è sempre pronto a soccorre chi subisce ingiustizie.

  9. Moi scrive:

    Non so s’ è in topic ma mi pare che Vittorio Feltri abbia scritto che per il SubComandante Marcos e il Chapas l’ Età della Pietra è l’ Età dell’ Oro … sempre a proposito di economia mexicana, presuntamente, eh !

  10. Curioso che Francesco, che aveva problemi a capire il concetto di unanimità delle decisioni nella comunità messicana, adesso affermi che se un popolo è povero è solo colpa sua. C’è forse qualche differenza tra l’individuare una comunità come un centro decisionale e l’individuarla come un centro d’imputazione di responsabilità (nel caso, la responsabilità della propria povertà)?
    L’individuo della comunità povera è responsabile del fatto che la sua comunità d’appartenenza è povera, a quanto pare, nonostante lui non abbia fatto nulla per provocarlo (situazione ereditata) e, da solo, non abbia la possibilità di mutare le sorti del suo paese.
    Ma se il popolo è la somma degli individui (salvo che Francesco non abbracci strane concezioni realiste degli universali, ma abbiamo già visto che non lo fa), allora come si può attribuire ad esso una responsabilità?

    • Francesco scrive:

      infatti usavo il termine Messico come riassunto di “le persone cittadine del Messico dalla guerra contro gli USA di metà ‘800 a oggi”

      cuntent?

      o se vuoi “quelli che ascoltano il corrido e si riconoscono nelle sue idee”

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