Libri

Ho un amico commercialista che ha fatto un lavoro per una piccola libreria di Firenze.

Essendo arrivato il momento di chiedere il saldo – si tratta di circa 4000 euro – il mio amico va dal libraio e gli chiede,

“Invece di pagarmi in soldi, potresti pagarmi in libri?”

Certo!” risponde un po’ sorpreso il libraio.

E così il mio amico si rivolge a me, e mi chiede,

“Che libri mi consiglieresti?”

Che è una domanda molto grossa e vaga, ma che potrei tradurre così: libri profondi, di ogni genere, che non richiedono necessariamente una vasta cultura precedente per essere capiti, ma aprono orizzonti importanti.

Ovviamente qualche idea ce l’ho, ma giro anche la domanda a voi, vediamo cosa esce fuori nei commenti: oltre al titolo, mettete anche un piccolo perché.

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124 risposte a Libri

  1. Andrea Di Vita scrive:

    @ Martinez

    “perchè”

    Viatico alla rinfusa:

    “Le avventure di un uomo vivo”, di G. K. Chesterton, sul vero significato della morale

    “Massime vaticane”, di Epicuro, per vaccinarsi contro le superstizioni

    “Le avventure di Tristram Shandy”, di L. Sterne, per calarsi nel punto di vista più insospettabile

    “Viaggio in paradiso” di M. Twain, per farsi quattro risate tutte le volte che ci infliggono prediche alla televisione

    “Sull’utilità e il danno della Storia per la vita”, di F. Nietzsche, per sapere che fare di tutte le nozioni di cui siamo stati imbottiti

    “Tre uomini in barca”, di J. K. Jerome, come potente antidepressivo

    “Venere più X”, di Th. Sturgeon, per un meraviglioso esercizio di tolleranza

    “Altre inquisizioni”, di J. L. Borges, per riconoscere il fantastico nel quotidiano

    “Il deserto dei Tartari”, di D. Buzzati, per ricordare di guardarsi dalle ossessioni

    “I reietti dell’altro pianeta”, di U. K. Le Guin, per discernere il conformismo dove uno meno se l’aspetta

    “La guerra del Peloponneso”, di Tucidide, per non credere alla propaganda di nessuno

    “Diario minimo” di U. Eco, per vaccinarsi contro la retorica

    “Le Storie” di Erodoto, per una serie di meravigliosi racconti d’avventura

    “Lettere provinciali” di B. Pascal, come difesa contro i tromboni

    “Volo di notte”, di A. de Saint-Exupéry, per vedere le cose dall’alto

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    P.S. Non ho citato Orwell, che è praticamente cronaca, né i classici alla Dostojevski e alla Thomas Mann: se uno legge le cose che ho elencato, va da sé che apprezzerà anche queste ultime.

  2. Roberto scrive:

    Richard adams “la collina dei conigli”…c’è tutto, avventura, politica, ecologia, la nascita di una civiltà

    Siani “vale tutto”…storie di basket anni 80, il periodo più bello per l’Italia, personaggioni stravaganti, passioni, Bologna

    Noah Gordon “Medicus”…un’avventura affascinante fra mille popoli

    Asimov “trilogia della fondazione”…non puoi essere ammesso nel consesso delle persone civili finché non l’hai letta

    Rincker buck “Oregon trail”…libro davvero divertente ed istruttivo sulla grande epopea dei coloni, utilissimo per capire certi aspetti degli Stati Uniti

    Ian marchant “the longest crawl”….vale mille libri di sociologia sull’Inghilterra ed è davvero divertente, la storia di due ubriaconi che decidono di attraversare UK passando da un pub all’altro

  3. Roberto scrive:

    Aggiungi

    Michael goodwin “economix”…storia dell’economia a fumetti, davvero fantastico

    • Francesco scrive:

      vale la pena? mi hai preso all’amo

      • roberto scrive:

        franceso

        “vale la pena”

        a me è piaciuto moltissimo, mi sembra fatto veramente molto bene e lo consiglio sia a chi vuole avere un’idea di cosa significa “economia” (lo avevo fatto leggere a mia figlia quando cercava ispirazione sull’università…infatti si è iscritta a medicina) sia a chi di economia ha già letto qualcosa

  4. PinoMamet scrive:

    La Tempesta di Shakespeare, tradotta in napoletano antico da Eduardo De Filippo…

  5. Ros scrive:

    “Ferdydurke”
    di Witold Gombrowicz.
    Perchè mi fa sempre morire intelligentemente dal ridere, e per lo stile e per il contenuto. Per la festa che contiene.
    Gombrowicz vale tutto 👍

    (è tradotto benissimo da Irene Salvatori e reinventato nella nostra lingua da Michele Mari per il Saggiatore).

    Louis-Ferdinand Céline:
    “Viaggio al termine della notte”,
    e “Morte a credito”, tradotto miracolosamente da Giorgio Caproni.

    Ma anche tanti dei suoi tutti gli altri…

    Albert Camus: “Il mito di Sisifo”,
    “Lo straniero”… e a continuare…

    Carlo Emilio Gadda “la cognizione del dolore” il pasticciaccio…pure

    Giuseppe Berto “Il male oscuro”

    Giorgio Manganelli, Ennio Flaiano a caso, dove pigli pigli e pigli bene😎

    Arbasino come sopra.

    Alberto Savino “Maupassant e “l’Altro”.

    Giorgio de Chirico “memorie della mia vita”.

    Fëdor Michajlovič Dostoevskij:
    “Memorie dal sottosuolo”,
    “Il sogno di un uomo ridicolo”

    August Strindberg “Inferno”

    Henrik Ibsen…

    Søren Kierkegaard “Diario di un seduttore”.

    Giacomo Casanova “Storia della mia vita”.

    Potrei continuare per settimane e mi dimentico i “migliori” sicuramente🥺😉

    Per le motivazioni, mea culpa!
    Che sono a letto con la febbre a 39 e passa;

    delirerei più del mio solito🥴

    Davvero; sono tanti!
    È la biblioteca di Babele Borghesiana.

    Milioni di milioni come la stella di Negroni😵🤯

    “Il Don Chisciotte”!!!
    Non si può evitare😎

  6. Roberto scrive:

    Queneau “esercizi di stile” molto bello sia in originale che tradotto da eco

    • Ros scrive:

      Roberto: “Queneau “esercizi di stile”
      😀

      Sempre di Queneau: ” I fiori blu”,
      e “Pierrot amico mio”.

      Georges Bernanos tutto👍👍👍

      “Meridiano di sangue”
      di Cormac McCarthy; e

      https://it.m.wikipedia.org/wiki/Trilogia_della_frontiera

      e “Non è un paese per vecchi”

      Flannery O’Connor 🥳🥳🥳🥳😉

      Nathanael West: “Signorina Cuori infranti”, ” Il giorno della locusta”

      Harold Bloom tutto…..

      E per’ora qui mi spegni; che manco ho cominciato neanche

      Le motivazioni per ognuno?

      Sono belli belli!😸😸😸

      • Roberto scrive:

        Ha! Su Queneau non mi è piaciuto niente tranne esercizi di stile

        Condivido invece l’étranger, meglio della peste

  7. Roberto scrive:

    Quammen “spillover” per chi non avesse ancora paranoie sui virus

    Vassallo “storia dell’ucraina” opera monumentale di fondamentale attualità (l’unico libro colto e non divertente che segnalerò)

    Grisham “playing for pizza” un libro super divertente e intelligente su come gli americani ci vedono (la descrizione del primo pasto in Italia di rick, quarter back abituati agli hamburger, sono tra le due pagine più spassose della letteratura)

  8. Ros scrive:

    Roberto: “Queneau “esercizi di stile”
    😀

    Sempre di Queneau: ” I fiori blu”,
    e “Pierrot amico mio”.

    Georges Bernanos tutto👍👍👍

    “Meridiano di sangue”
    di Cormac McCarthy; e

    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Trilogia_della_frontiera

    e “Non è un paese per vecchi”

    Flannery O’Connor 🥳🥳🥳🥳😉

    Nathanael West: “Signorina Cuori infranti”, ” Il giorno della locusta”

    Harold Bloom tutto…..

    E per’ora qui mi spegni; che manco ho cominciato neanche

    Le motivazioni per ognuno?

    Sono belli belli!😸😸😸

  9. Roberto scrive:

    Soriano “futbol” e/o “un ombra ben presto sarai” per struggersi pensando al sudamerica

    • Ros scrive:

      Roberto: Soriano?

      “Triste, solitario y final”
      Poeticamente struggente.
      Le pagine su John Wayne e Ollio sono sublimi.

      Melville: “Bartlebly lo scrivano”

      Enrique Vila-Matas: “Bartleby e compagnia”,
      “Esploratori dell’abisso”.
      “Suicidi esemplari”.

      Georges Perec “Un uomo che dorme”.
      “La vita, istruzioni per l’uso”.

      Paolo Volponi: “Le mosche del capitale”.

      Basta così, che la febbre mi fa vedere un gruppo di persone attorno al letto pure se sono solo in casa🥴

      Parlano, coinciliaboloamente fra di loro..
      Ma chi cacchiarola sono? Ma che vonno al capezzale mio!

      Torno alla mia cara Simone Weil, ad adorare il martirio e l’agonia di una santissima bella morte😇

  10. Francesco scrive:

    Mi permetto di consigliare Moby Dick e più o meno qualsiasi cosa di Jack London.

    Se non avete letto Il signore degli anelli E Il signore delle mosche andatevene!

    I tre moschettiere e DOPO Don Chisciotte.

    I promessi sposi, a me è piaciuto assai.

    • Roberto scrive:

      Don quichote per me

      https://youtu.be/WqmZ7SRryaA?si=y_9EcdrRTBbisS16

      Anche a me i promessi sposi sono piaciuti molto ma immagino che tutti l’abbiano letto

      • Francesco scrive:

        Beh, non si sa mai.

        E manca la Commedia e pure il Decameron. Che va bene averne sentito parlare a scuola ma a leggerseli per davvero è meglio!

        E il Batman di Frank Miller, non c’è bisogno di dirlo.

        • roberto scrive:

          no sorry la commedia è troppo noiosa

          • Francesco scrive:

            al rogo!

            la Commedia è così tante cose insieme che anche solo leggerla come Guida Touring vale la pena.

            noioso sarà il Mahābhārata e i suoi milioni di versi.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              “rogo!”

              OAAF!

              Io il giorno dopo la laurea mi sono fatto un regalo. Mi sono chiuso in casa per tre giorni e mi sono letto tutta la Divina Commedia di fila, declamandola ad alta voce senza guardare le note. Sono stati alcuni dei giorni più felici della mia vita.

              Tuttora, quando sono triste o depresso per qualche motivo una o due terzine e mi senti subito meglio.

              E non dà assuefazione.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • roberto scrive:

                io invece il giorno dopo* la laurea ho fatto festa con gli amici, ci siamo un po’ sbronzati e siamo andati al mare…ne ho un ottimo ricordo

                *licenza poetica, mi sono laureato con 39 di febbre ed il giorno dopo ero in ospedale con una polmonite…alla prima occasione, festa, birra & spiaggia

              • roberto scrive:

                quando sono triste e depresso (raramente invero) ho un armadietto con qualche bottiglia interessante di whisky…e se fa bello ho foreste in cui camminare

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ roberto

                “whisky”

                De gustibus… io preferisco di gran lunga la Żytnia (la MIGLIORE delle vodke).

                Comunque Dante costa meno e ha meno effetti da doposbronza.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

            • PinoMamet scrive:

              “noioso sarà il Mahābhārata e i suoi milioni di versi.”

              Non mi aspettavo questo pregiudizio da parte tua…
              in realtà non credo che il Mahabharata sia più noioso dell’Iliade e dell’Odissea (che messe insieme corrispondono più o meno come lunghezza al poema indiano).

              E la Bibbia, allora?
              Ha pagine assolutamente non noiose, affascinanti, “strane”, o persino divertenti;
              ma anche lunghissime noiosissime istruzioni su come deve essere tessuta la cortina di recinzione del Santuario mobile o come deve essere fatto ogni singolo indumento indossato dal sacerdote, e dettagliate istruzioni su ogni particolare tipo di sacrificio…

              • Peucezio scrive:

                Pino,
                “in realtà non credo che il Mahabharata sia più noioso dell’Iliade e dell’Odissea (che messe insieme corrispondono più o meno come lunghezza al poema indiano).”

                Davvero???
                Ero convinto fosse incommensurabilmente più lunga, una roba in genere pubblicabile in decine di volumi…

                Ma se è così breve (relativamente, s’intende) perché cavolo non esistono edizioni integrali in italiano? Cavolo ci vuole? Due volumetti col testo a fronte. O senza.

              • Peucezio scrive:

                Leggo sulla sacra Wiki di ritvaniana memoria che sono in realtà dai 75 ai 95 mila versi secondo la versione, contro i 15 mila e rotti dell’Iliade e i 12 mila e qualcosa dell’Odissea, quindi il Mahabharata è tre, quattro volte i poemi omerici messi assieme.

              • PinoMamet scrive:

                Beh, comunque non

              • PinoMamet scrive:

                Beh, comunque non impossibile farne un’edizione, come credo ci sia in altre lingue.

                (in ogni caso i versi sono “sloka” e, leggo, ogni verso sarebbe in realtà un distico, quindi è più corto di quanto si potrebbe temere)

                la traduzione diretta di molti testi dalle lingue orientali, anche le più importanti e conosciute, mi sembra piuttosto “indietro” in Italia…

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ PinoMamet

                “Bibbia”

                Per il non credente: Tobia, i Maccabei, i libri dei Re.

                “Mahabharata”

                Mea culpa: mi sono limitato al Bhagavadgītā

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Non è tanto un pregiudizio quanto il vago ricordo di quello che ne scriveva anni fa Miguel.

                E la delusione, dopo essermi goduto le nozze di Cadmo e Armonia di Calasso, di aver provato a leggere Ka senza alcun piacere e rinunciando molto preso

          • Peucezio scrive:

            Come si può trovare noiosa la Commedia…

    • Fuzzy scrive:

      Benni…
      Dipende. Certi libri effettivamente sono un po’ stiracchiati.
      Ma in Saltatempo non delude.
      E poi è emiliano.
      A dispetto dell’universalita’ della letteratura, ci sono qualità che si percepiscono in modo particolare a livello regionale.
      Io poi da bambino fui un “appenninico” per caso. Il libro è ambientato nell’Apoennino Tosco-Emiliano.
      Di quello che consigli tu ho letto praticamente tutto tranne Il Signore degli Anelli.
      Ma non me me vado!
      Tra me e quel libro c’è una incolmabile incompatibilità di carattere.
      Batman. Batman? Ma c’è anche il libro?
      Già mi sembrava una scemenza il fumetto.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Francesco

      “qualsiasi cosa di Jack London”

      ‘Il Tallone di Ferro’, ovviamente!

      … e ‘Il Vagabondo delle Stelle’

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  11. Francesco scrive:

    E poi l’Iliade, naturalmente!

  12. habsburgicus scrive:

    visto che la cifra è alta (sui 90 milioni di kip laotiani :D) è opportuno consigliare al tuo amico libri eruditi, che diano un tono, ma cari:
    1.Hasselbach, Rebecca “Sargonic Akkadian. A Historic and Comparative Study of Syllabic Texts”, Harassowitz Verlag (49 E)
    2.Vevaina, Yuhan Sohrab-Dinshaw, “Zoroastrian Hermeneutics in Late Antiquity”, 120 E
    3.Schneider, James D., “The English Diplomatic Corps, 1649-1660: a comparison of the diplomats of the Commonwealth and Protectorate and of Charles II” non so quanto possa costare
    4,Bagnall, Worp et alii “Consuls of the Later Roman Empire”, 3 voll carissimo
    5.Grumel, Venance “Traité des études byzantines. 3.La Chronologie”, 1958 introvabile dunque se si riesce e reperire presumo caro
    6.T. Robert S. Broughton, The Magistrates of the Roman Republic”, 3 volumi, 1951-1960, forse c’é un supplemento del 1986 caro
    7.Erik Amburger, in tedesco, sui burocrati russi fino al 1917 non mi rammento il titolo preciso so che c’era Behoerden (oe scritta “o con umlaut”)
    8.l’intera collezione “L’Africa Romana” (a cura di A. Mastino et alii, Università di Sassari), almeno 14 volumi
    9.i quattro volumi “Delle antichità italiche” del conte Giovanni Ronaldo Carli (valore scientifico odierno, nullo ! valore sentimentale, enorme 1)
    10.l’intera opera di Gaetano De Sanctios “Storia dei Romani” (incompiuta, sino a 146/133 a.C più un volume sul bellum sociale), “Atthis” (trascurata ma VA letta, sulla Grecia arcaica), “Storia dei Greci”
    11.Arnold Toynbee, Costantino Porfirogenito (in italiano) con un excursus dottissimo sull’etnia dei Greci (se ci fosse ancora Ritvan avrebbe potuto nascere QUI una discussione epica ! :D) e volendo, i due, su Annibale
    12.dulcis in fundo
    i Fasti di Edoardo Corsini in edizione originale latina, in omaggio al toscanesimo, per quanto sia nato nel Modenese 😀 (intendiamoci, sono da ritenersi superati..pure i Fasti di Clinton -non quello esperto in fellationes, eh :D, un altro- ormai sono obsoleti, diciamo che si salvano -e neppure tanto- solo quelli romani di Degrassi)

  13. Peucezio scrive:

    Domandona…
    Ci penserò.

  14. Fuzzy scrive:

    1 Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno
    2 Saltatempo di Stefano Benni
    3 Ma che cosa è quest’amore di Achille Campanile
    4 I racconti di Checov
    5 Il Circolo Pickwick di Dickens
    6 Don Camillo di Guareschi
    7 Orlando Furioso dell’Ariosto

    E perché?
    Per via dell’entità primigenia.
    Il Caos.
    Soprattutto Bertoldino.

  15. roberto scrive:

    aggiungo man mano che mi vengono in mente

    ross “the promise of the grand canyon” bel libro sulle prime esplorazioni di John wesley Powell nel grand canyon…personaggio davvero affascinante, geologo, antropologo, geografo, uno dei padri dell’idea di “public land” che deve essere preservata, linguista…il libro è bello perché oltre a descrivere l’avventuruosa storia delle prime esplorazioni del gran canyon da un sacco di spunti sulla storia degli Stati uniti e su un punto preciso: se ho un’idea devo trovare soldi per realizzarla

    lévi strauss “tristi tropici” …commovente

    kafka “il processo”…vabbé lo hanno letto tutti ma credo che vada letto

    düremmat “la promessa”

    • Francesco scrive:

      A me il processo ha fatto venire l’orchite, perchè il nostro vive solo il senso di essere schiacciato.

      Non si chiede se è colpevole, non si incazza perchè è sotto processo, è completamente arreso al sistema.

      L’ho letto da giovane.

      • PinoMamet scrive:

        “Non si chiede se è colpevole, non si incazza perchè è sotto processo, è completamente arreso al sistema.”

        ehm, può essere che il senso fosse proprio quello? 😉

        “L’ho letto da giovane.”
        Ecco 😉

  16. Francesco scrive:

    Ho già detto l’Ariosto dell’Orlando Furioso?

    un pò troppo materialista e dissacrante ma bravino

    • PinoMamet scrive:

      Da metetre nella lista proprio perché dissacrante…

      mi aggiungo anche ai fan del Don Chisciotte (assolutamente indispensabile in ogni libreria): primo romanzo e nello stesso tempo superamento del romanzo, e in più critica letteraria…
      scritto da un genio assoluto che è stato incarcerato per debiti e marine a Lepanto, cosa chiedere di più?

      Se potessimo tornare ragazzi, aggiungerei L’isola del tesoro: Stevenson in forma ricrea (e gli dà la forma per cui lo conosciamo) l’epos piratesco, ma il romanzo merita la rilettura, secondo me, se non altro per una singola pagina:
      la descrizione assolutamente realistica del protagonista che ha il mal di mare mentre la goletta beccheggia nella risacca dell’alba, e rimane deluso alla vista di un’isola brulla, bruttina, triste e per niente “tropicale”;
      una lezione di scrittura di genere (come si scrive il genere? negandone gli stereotipi e i clichés).

  17. roberto bugliani scrive:

    Visto che i libri in o tradotti dal barbarish fanno la parte del leone, provo qui a compensare lo squilibrio suggerendo qualche Maestro del piano di sotto:
    Julio Cortazar, “Il gioco del mondlo”, “Componibile 62”, “Bestiario”, tutti targati Einaudi.
    José Lezama Lima, “Paradiso” (Einaudi).
    Guillermo Cabrera Infante, “Tre tristi tigri” (Il Saggiatlre)
    Gabriel Garcia Marquez, ma non “Cent’anni”, un po’ sopravvalutato a mio avviso, bensì “L’autunno del patriarca” (Feltrinelli).
    B. Traven, “Storie della giungla messicana” (Editori Riuniti)
    Eppoi, una selezione di lettere che aiuta a ribellarsi:
    Subcomandante Insorgente Marcos, “Dal Chipaas al mondo”, lettere e documenti dell’Ezln, 2 voll. (Erre Emme editore).
    E, tornando nel vecchio continente:
    José Saramago, “Cecità”, “La caverna” (Einaudi) e tutti tutti gli altri.
    Antonio Lobo Antunes, “La morte di Carlos Gardel”; “In culo al mondo” ( Feltrinelli).
    Juan Goytisolo, “Karl Marx Show” (Cargo); “Paesaggio dopo la battaglia” (Cargo); “Esiliato di qua e di là” (Mimesisi).
    Perché? Ma perché sono tutti dei Maestri, e perché nei loro romanzi non c’è una parola fuori posto, o appossimativa.
    E, ancora, questo libro imprescindibile per conoscere il nostro prossimo:
    Carlo M. Cipolla, “Le leggi fondamentali della stupidità umana” (Il Mulino).
    Non vorrei farla troppo lunga, ma qualche poeta magari novecentesco ce lo vogliamo mettere in quest’elenco?

    • Ros scrive:

      roberto bugliani: “…Non vorrei farla troppo lunga, ma qualche poeta magari novecentesco ce lo vogliamo mettere in quest’elenco?…”

      Giorgio Caproni?😀

      • roberto bugliani scrive:

        Perché no? Ma anche Vittorio Sereni, Giovanni Giudici, Franco Fortini, Amelia Rosselli (no, la Merini no!) e, volendo osare, Edoardo Sanguineti.

        • roberto bugliani scrive:

          “Giorgio Caproni?”
          Ma il nome di Caproni non l’hai buttato lì a caso, vero?

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ roberto bugliani

            “Caproni”

            Qualcuno ha detto Caproni?

            “Mia Genova difesa e proprietaria.
            Ardesia mia. Arenaria.
            Le case così salde nei colori
            a fresco in piena aria,
            è dalle case tue che invano impara,
            sospese nella brezza
            salina, una fermezza
            la mia vita precaria.
            Genova mia di sasso. Iride. Aria”

            Ciao!

            Andrea Di Vita

          • Ros scrive:

            Roberto bugliani: “Caproni”

            No😊 niente caso.
            Sempre apprezzato.

            Ci metterei pure Montale – banalmente-alla tua lista. Autodafé e Ossidi di seppia

            E tanti altri ancora.

            Apprezzo Lorca (e il Duende suo🌛),
            ma anche Borges come poeta.

            “El mar:
            Antes que el sueño (o el terror) tejiera
            mitologías y cosmogonías,
            antes que el tiempo se acuñara en días,
            el mar, el siempre mar, ya estaba y era.

            ¿Quién es el mar? ¿Quién es aquel violento
            y antiguo ser que roe los pilares
            de la tierra y es uno y muchos mares
            y abismo y resplandor y azar y viento?

            Quien lo mira lo ve por vez primera,
            siempre. Con el asombro que las cosas
            elementales dejan, las hermosas

            tardes, la luna, el fuego de una hoguera.
            ¿Quién es el mar, quién soy? Lo sabré el día
            ulterior que sucede a la agonía.”

            Preferisco gli italiani perché ne penso,
            di sicuro a torto,
            di comprendere meglio il suono e le finezze.

            La poesia tradotta🙄🥺😟
            … magari riuscissi come vorrei a sentirla e farla mia di madrelingua.

            Le ballate medievali…
            Villon, Pope, Donne, Marlowe…
            Machado😎

            Sulla Merini sono d’accordo, bella biografia romantico-decadente pur se stereotipata un poco poco😉

            ma poco sugo forse invero

            Ciao
            Rosario

            • Ros scrive:

              Alla lista di scrittori non ci priveremo mica
              (peccato mortale a mio parere)
              di Saul Bellow?

              “Herzog”, “Il dono di Humboldt”,
              “Il mago della pioggia “…
              e via dicendo, che è tutto ottimo e abbondante 😃

              • Ros scrive:

                Bellow, ma anche Vladimir Nabokov; che stile!

                E a proposito di stile,
                Tommaso Landolfi dove lo mettiamo?

                Ci aggiungo pure il graphic novel:
                “Romanzi sconvenienti” di Altan.
                Capolavoro cinicomico grottesco da tenersi incollato al capezzale.
                Letto e riletto millemila volte.

                Sempre di Altan:
                “Colombo”,
                “Casanova”,
                “Franz”,
                “Zago Oliva”,
                “Gloria”,
                “Viva Las Vegas”,
                “Forza, Poldo”,
                “Da Maracaibo”,
                “Una giornata indimenticabile”.

                Altro che pimpe e cipputi…

                &
                Andrea Pazienza:
                “Pompeo”,
                “Pentothal”, “Tormenta”…
                “Zanardi”…

              • Ros scrive:

                Filippo Scozzari: “Figate”😇

                La mitica santissima suor Dentona (e consorelle)
                Che ti salva l’Anima alla Fine della giostra😁😁😁

                Grandissimo disegnatore caustico con Tano Liberatore pure
                (Frigidaire)

                Edizioni Mare Nero le “Figate”

                Leo Ortolani 👍

                Ma “Romanzi sconvenienti” di Altan…❤️❤️❤️
                Bompiani.

              • Ros scrive:

                SUOR DENTONA
                Editore : MOMPRACEM

                “Suor Dentona non è solo una storia a fumetti: è un’icona/simbolo
                – provocazione –
                tormentone che nacque sulle pagine del settimanale satirico «Il Male» alla fine degli anni Settanta.

                Nel giorno di chiusura del giornale, Scòzzari doveva coprire i buchi degli impaginati inserendo immagini di Suor Dentona corredate di testi farneticanti,
                la cui lunghezza era determinata dallo spazio a disposizione.

                L’assunto di partenza era il seguente:

                Suor Dentona è una consorella dell’immaginario ordine delle Dentone, la cui missione è quella di recarsi sui campi di battaglia per prelevare l’anima ai soldati moribondi col sacro rito della fellatio in articulo mortis.

                Con questo delirio Scòzzari è ossessivamente intervenuto prima sul «Male», poi dal 1980 sul mensile «Frigidaire», sulla rivista «Frizzer», negli anni Novanta sul mensile «Blue», realizzando centinaia di illustrazioni e vignette, con varie tecniche, sconfinando recentemente anche nel mondo delle gallerie d’arte
                (a Suor Dentona sono state dedicate due mostre nel 2004 e nel 2005).

                Questo volume raccoglie tutte le esternazioni di Suor Dentona pubblicate in questi decenni nelle più svariate sedi editoriali, raccolte con passione certosina.

                Un geniale compendio di filosofia scozzarica. E dentonica.

                Una precedente antologia di Suor Dentona uscì in edicola nell’aprile 1988 come albo di «Frigidaire»,
                un fascicolo oggi conteso dai collezionisti su eBay.

                Nel frattempo l’autore Filippo Scòzzari ha pubblicato numerosi volumi in libreria tra cui il long seller:

                “Prima pagare, poi ricordare”, e la sua fama è dilagata ben oltre la cerchia degli appassionati di fumetti.

                Attualmente Suor Dentona combatte nuove battaglie su «Il Male di Vauro e Vincino».

                https://www.fumettologica.it/wp-content/uploads/2017/04/primapagarescozzari.jpg

              • roberto scrive:

                ros

                se valgono anche le graphic novels, non possiamo non citare

                art spiegelman “maus”
                zerocalcare “kobané calling”
                manu larcenet “le combat ordinaire”
                marjane satrapi “persepolis”
                johann sfar “klezmer” e “le chat du rabin”

              • Ros scrive:

                roberto:
                “ros
                se valgono anche le graphic novels, non possiamo non citare

                art spiegelman “maus”
                zerocalcare “kobané calling”
                manu larcenet “le combat ordinaire”
                marjane satrapi “persepolis”
                johann sfar “klezmer” e “le chat du rabin”

                Sono d’accordissimo Roberto😀

                E valgono eccome le graphic novels!
                ci mancasse altro!😎

                a mio miserabilissimo terraterraterragno parere😳

    • Francesco scrive:

      Cipolla sì.

      Ribellarsi no grazie.

      Ammetto che ho perso per strada Borges, però.

      Sto iniziando ad apprezzare la Merini, in cambio.

  18. https://www.iononstoconoriana.com/libri.html

    Scartando gli instant book, perché qualcuno in effetti c’è.
    Li consiglio perché li ho letti io e tanto basti perché sono un individuo ferreamente egoriferito e notevolmente incline a portare rancore per decenni a chi osa solo pensare di potermi contraddire, salvo passare a vie di fatto con vendette devastanti, all’occorrenza estese fino ai parenti di terzo grado.

  19. Alessandro scrive:

    Uhh bella richiesta. Se fossi in te @Miguel alla fine farei un documento unico ripulito con i consigli e solo i brevi commenti per ciascun libro (ove ci siano) e lo pubblicherei come post indipendente (magari con una versione pdf salvabile/stampabile).

    In ogni caso, ecco la mia piccola lista:

    Quattro romanzi che, in qualche modo, mi hanno cambiato la vita, da dentro almeno, senza che la cosa sia visibile:

    La Trilogia della Città di K., di Agota Kristov;

    Il Mio Nome è Rosso, di Orhan Pamuk;

    Il Tamburo di Latta, di Gunther Grass;

    Il Maestro e Margherita, di Michail Bukgakov;

    Due libri che invece mi hanno cambiato la vita sia dentro che fuori, nel senso che ne hanno determinato scelte fondamentali:

    Réné Guénon, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi (a rileggerlo, è sempre attuale, Direi anzi, sempre più attuale: senza essere postmodernista, è un testo direi che comprende la posmodernità prima che ancora che il termine esistesse);

    Henry Corbin, L’Imam Nascosto (per me fu l’originale francese, ma nel frattempo è stato tradotto in italiano. E se poi si vuole esagerare, anche En Islam Iranien è stato tradotto in italiano recentemente)

    Altri libri sparsi, di generi vari

    La trilogia della nave Ibis, di Amitav Ghosh: Mare di papaveri, Diluvio di Fuoco, Il fiume dell’oppio (descrive la nascita del capitalismo moderno meglio di qualunque saggio – almeno che io abbia letto – e mentre ti tiene avvinto con avventure di terra e di mare, riesce a spiegare perché e come il Regno Unito sia quello che è ancora oggi).

    Tutti i dialoghi di Platone. Ma davvero come lettura da comodino, per quando sembra di annegare nel mare dell’insensatezza

    Avi Schlaim, Il muro di ferro (documentatissimo su Isreale e l’ossessione securitaria, fino alla fine del XX secolo)

    Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano (animula vagula blandula….)

    Ananda K. Coomaraswami, Il grande brivido (raccolta di saggi – non riesco a immaginare un titolo migliore per un libro che parla dell’arte come esperienza spirituale)

    Jalaloddin Rumi, Poesie Mistiche (se non avete la fortuna di leggere il persiano, almeno potete avvicinarvi a Rumi almeno dal lontano: una selezione di poesie dal canzoniere, tradotte da Alessandro Bausani. In attesa che qualcuno traduca il Masnavi – l’edizione tradotta da Gabriele Mandel è dal turco, non dall’originale persiano. Però in fondo chissenefrega, alla fine è pur sempre il Masnavi)

    Jorge Luis Borges, Il tango (una cosa curiosa di Borges, tra le tante sue curiosità)

    • Francesco scrive:

      Non mi è piaciuto il Tamburo di latta di coso, anche al di là di quanto non mi piaccia coso.

      Però Platone … mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa.

      Così intanto aggiungo le Confessioni di Agostino (altro che i francesucoli!)

    • Roberto scrive:

      Alessandro

      “Tutti i dialoghi di Platone. Ma davvero come lettura da comodino,”

      Ho davvero i dialoghi di Platone sul comodino dai tempi del liceo 😁

  20. Alessandro scrive:

    Ho dimenticato quattro autori, più che singoli libri, pescando a caso tra i quali non si sbaglia: Bufalino, Calvino, G. Garcia Marquez, Dostoevskij.

    Aggiungo anche Le benevole, di Jonathan Littell (sarà banale, ma è un po’ sulla banalità del male, anche se è tutt’altro che un libro banale, e scusate per tre banale di fila, quattro con questo :))

    E visto che mi pare nessuno lo abbia menzionato, Detectives selvaggi, di Roberto Bolaño – visto che qualcuno sopra ha menzionato i maestri, cioè gente che non usa una parola a sproposito, e che è stato citato Cortazar, penso ci stia anche lui.

  21. Moi scrive:

    – si tratta di circa 4000 euro – il mio amico va dal libraio e gli chiede,

    “Invece di pagarmi in soldi, potresti pagarmi in libri?”

    “Certo!” risponde un po’ sorpreso il libraio.

    ———————————

    Solo io rimango a bocca aperta per una scena del genere nel mondo reale ?!

    • Lucia scrive:

      Moi

      Non fare tante domande ed esci i libri!

      • Moi scrive:

        – si tratta di circa 4000 euro – il mio amico va dal libraio e gli chiede,

        “Invece di pagarmi in soldi, potresti pagarmi in libri?”

        —————

        Sembra l’ Incipt di un Economics Fantasy ! … Però è reale !

      • Moi scrive:

        Momo di Michael Ende è un libro che è piaciuto molto sia a me sia a Miguel …

      • Moi scrive:

        Premesso che qualità NON coincide necessariamente con numero di pagine … Notti Bianche di Dostojevskij : non avrei mai immaginato una sensibilità così moderna anticipata. Il concetto “nessuno conosce me, ma io conosco tutti” , mi spiazzò la prima volta.

    • Francesco scrive:

      Dici che non è una finzione letteraria? per questo me lo ero fatto passare

      PS BC e Wizard of Iz, per la sezione fumetti, i vecchi numeri

      Mr. Bristow, per Andre e me.

      I Peanuts, sospetto valga la pena. Voglio dire, Charlie Brown è statunitense!

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “Solo io rimango a bocca aperta per una scena del genere nel mondo reale ?!”

      Beh, conoscendo il mio amico, no 🙂

      Anche i commercialisti hanno un’anima!

      Purtroppo non posso raccontare qui esattamente di cosa si occupi il mio amico, ma gli è capitato di gestire una delle storie più bizzarre di Firenze.

  22. Moi scrive:

    Nel Merito

    Il Mahabharata è ancora oggi il poema più lungo (!) della Storia …

    L’ Epopea di Gilgamesh è il Poema più antico (!) della Storia …

    … La Bibbia è stata assemblata in quasi 1000 anni … essenzialmente LAICAMENTE è una “riscrittura antologica” di miti.

  23. Lucia scrive:

    Beh, proverò ad aiutare un po’ anche io il tuo amico 😀 senza ripetere quanto già scritto sopra – maledetti mi avete già menzionato Persepolis!

    Qualche bel saggio di sociologia d’annata sull’Italia, per non incancrenirsi sui fatti di cronaca
    – Anna Treves 1976 “Le migrazioni interne nell’Italia fascista” (come funzionava il regime da un’ottica un po’ particolare)
    – Marzio Barbagli 1974 “Disoccupazione intellettuale e sistema scolastico in Italia (1859-1973)” (la cd. fuga dei cervelli ha radici lontane)
    – Gianluigi della Valentina 1984 “Terra lavoro e società – fonti per la storia del bergamasco in età contemporanea” (il problema della casa, i piani regolatori..)
    – Il saggio di Robert N. Bellah “Le cinque religioni dell’Italia moderna” in AAVV 1974 “Il caso italiano” (opinabile se avesse “ragione” ma molto suggestivo)
    [che meraviglia i negozi di libri usati]

    Due saggi sociologici basilari di studiosi che, forse con il mito della razionalità, si sono fatti un culo tanto – e i risultati sono interessanti ancora oggi
    – Norbert Elias, John L. Scotson 1965 “The established and the outsiders. A sociological enquiry”
    – Florian Znaniecki, William I. Thomas 1918-1920 “The polish peasant in Europe and America”

    – Alessandro dal Lago, Emilio Quadrelli 2003 “La città e le ombre – Crimini, criminali, cittadini”: una bella ricerca etnografica su crimine e immigrazione a…Genova 🙂

    – Lorenzo Declick 2015 “L’Islam nudo. Le spoglie di una civiltà nel mercato globale”: come il consumismo cambia le comunità islamiche

    – Giuliano Bertuccioli 2013 “La letteratura cinese”: antologia enciclopedica e meravigliosa, testi spassosissimi e poetici

    – Carrie Sessarego 2014 “Pride prejudice and popcorn” un saggio molto leggero ma decisamente non stupido sulla trasposizione da libro a film

    – Ben Lewis Reitman 1937 “Sister of the road: The autobiography of Boxcar Bertha”: hobos, anarchia, libero amore – il meglio dello spirito “americano”!

  24. Lucia scrive:

    Romanzi ne han messi già tanti, ne aggiungo una manciata

    – Hans Falada 1946 “Ognuno muore solo” – un giallo (nel senso di detective) dalla parte di chi viola la legge quando lo stato è criminale. Consiglio di saltare l’ultimo capitolo, fa così schifo che sembra appiccicato lì dal primo arrivato. Molto meglio lasciare i protagonisti (chi ce l’ha fatta) in un’atmosfera sospesa..

    – Abraham B. Yehoshua 1990 “Il signor Mani”, 1997 “L’amante” per il modo originale di scrivere, un po’ tutti i libri di questo autore per come lui analizza seriamente il modo in cui si interessa al lavoro, l’attività professionale in senso lato dei suoi protagonisti e come li plasma.

    – Mohsin Hamid 2013 “How to get filthy rich in rising Asia”: un bel romanzo ambientato in Pakistan, senza europei!

    • Lucia scrive:

      Lorenzo DeclicH e Hans FalLada, scusate

      • Moi scrive:

        Prima che esplodesse il fenomeno Alessandro Barbero, NON Cattolico … Declich sparava a zero sul “Medioevo” con argomenti “cringe” (tipo le donne e la loro presunta assenza di un’ anima) , come si dice oggi !

  25. tomar scrive:

    Da non comprare a nessun costo (anche se il libraio ne ha un sacco di copie):
    L’amica geniale.

    • Lucia scrive:

      Haha, fa così schifo? Non avevo comunque intenzione di leggerlo, ma spiace che il nostro maggiore prodotto d’esportazione libresco degli ultimi anni sia una ciofeca.

  26. Moi scrive:

    Ma come funziona … van bene solo romanzi o anche saggi ? Di solito, quando si consiglia un libro si consiglia un romanzo.

  27. Moi scrive:

    Escludiamo opere spurgate-snaturate , tipo quelle di Roald Dahl e Agatha Christie salvo edizioni vecchie … va bene ? 😉

  28. Ros scrive:

    Metterei a caso un po’ di LUNA e Femminile Yin.

    Ecate, Cibele, Afrodite, Psiche, Demetra e Iside Madonna nera.

    Un poco d’ Anima insomma;
    …che eccome se serve e ti ci vuole!💔

    • Roald Dahl “Le streghe” Illustrazioni di Quentin Blake.

    • Silvia Federici “Caccia alle streghe, guerra alle donne” (2020, Not).

    • Terry Pratchett “Streghe di una notte di mezza estate” (2012, Salani).

    • Terry Pratchett “Stregoneria” (2009, Tea). (ma tutto pure😀)

    • Ronald Hutton “Streghe” (2021, Il Saggiatore).

    • Jules Michelet “La Strega” (2012, Castelvecchi).

    • Jules Michelet “Le donne della Rivoluzione” (2013, Bompiani).

    • Francesca Matteoni “Il famiglio della strega” (2014, Aras).

    • Erich Neumann “La Grande Madre”.

    • Ginevra Bompiani “L’altra metà di Dio” (2022, Feltrinelli).

    • Jude Ellison, Sady Doyle “Il mostruoso femminile” (2021, Tlön).

    • Jude Ellison. Sady Doyle “Spezzate” (2022, Tlon).

    • Riane Eisler “Il calice e la spada” (2009, Frassinelli).

    • Pierre Hadot “Il velo di Iside” (2006, Einaudi).

    • Marija Gimbutas “Le dee viventi” (2005, Medusa).

    • Marija Gimbutas “Il linguaggio della Dea” (2008, Venexia).

    • Raffaele Salinari “L’altalena. Il gioco e il sacro dalla Grande Dea a Dioniso” (2014, Punto rosso).

    • Roberto Sicuteri “Lilith la luna nera” (1980, Astrolabio Ubaldini).

    • Marylène Patou-Mathis “La preistoria è donna” (2021, Giunti).

    • Maria Mirella D’Ippolito “Inconscio. Madre Matrigna” (2009, Alpes).

    • Marie Louise Von Franz “Il femminile nella fiaba” (Bollati Boringhieri).

    • Marie Louise von Franz “Le fiabe del lieto fine” (Red).

    • Marie Louise von Franz “Tipologia psicologica” (Tea).

    • Marie Louise von Franz “Alchimia” (Bollati Boringhieri).

    • Marie Louise von Franz, Frey-Rohn, Jaffé, Zoja. Incontri con la morte (Raffaello Cortina).

    • Clarissa Pinkola Estés “Donne che corrono con i lupi” (Frassinelli).

    • Clarissa Pinkola Estés “I desideri dell’anima” (Frassinelli).

    • Jolande Jacobi “Complesso archetipo simbolo nella psicologia di C. G. Jung
    (Bollati Boringhieri).

    • Cecilia Gatto Trocchi “Le più belle fiabe popolari italiane” (Newton & Compton).

    • Bruno Bettelheim “Il mondo incantato” (Feltrinelli).

    • Bruno Bettelheim “Ferite simboliche” (Bompiani).

    • Aldous Huxley ” Moksha” (Mondadori).

    • Aldous Huxley “Le porte della percezione” (Mondadori)

    • Ernst Jünger “Approches, drogues et ivresse” (LR).

    • Antonin Artaud “Al paese dei Tarahumara”, “Van Gogh, il suicidato della società”(Adelphi).

    • Aldo Carotenuto “I sotterranei dell’anima” (Bompiani).

    • Aldo Carotenuto “L’anima delle donne” (Bompiani).

    • Aldo Carotenuto “Il gioco delle passioni” (Bompiani).

    • Aldo Carotenuto “Eros e Pathos” (Bompiani).

    • Pietro Citati “Vita breve di Katherine Mansfield” (Rizzoli).

    • Pietro Citati “La morte della farfalla. Zelda e Francis Scott Fitzgerald” (Mondadori).

    • Pietro Citati “Il tè del Cappellaio matto” (Adelphi).

    • Pietro Citati “La malattia dell’infinito” (Mondadori).

    • Pietro Citati “Il male assoluto, nella letteratura dell’Ottocento” (Adelphi).

    • Pietro Citati “Il silenzio e l’abisso” (Adelphi).

    • Pietro Citati “La primavera di Cosroe” (Adelphi).

    • Roberto Calasso (tutto tutto tutto. E’ un mondo universo intero)

    • Raffaele La Capria (tutto da riscoprire, quanta intelligenza)

    • Vladimir Jankélévitch “La morte” (Einaudi).

    • Johann Jakob Bachofen.

    • Philip Pullman.

    • Martin Amis 😋😋😋

    • Rudolph M. Bel. La santa anoressia (Mondadori).

    • Silvia Federici “Calibano e la strega” (Mimesis).

    • Mattia Zangari “Santità femminile e disturbi mentali fra Medioevo ed età moderna (Laterza).

    • Renate Göckel “Donne che mangiano troppo” (Feltrinelli).

    • Ida Li Vigni (un po’ tutto).

    • Susan Cain “Il dono della malinconia” (Einaudi).

    • Rudolf Wittkower “Nati sotto Saturno” (Einaudi).

    • Eugenio Borgna “Malinconia” (Feltrinelli), (tutto pure lui).

    • Raymond Klibansky, Erwin Panofsky, Fritz Sakxl “Saturno e la melanconia” (Einaudi).

    • Karl Polanyi ” La grande trasformazione” (Einaudi).

    • Georges Minois “Storia del mal di vivere. Dalla malinconia alla depressione” (Dedalo).

    • Aby Warburg.

    • Shirley Jackson.

    • Jean Starobinski “L’inchiostro della malinconia” (Einaudi).

    • Siri Hustvedt.

    • Stefan Zweig.

    • C. S. Lewis (tutto) “Le lettere di Berlicche”.

    • W. Somerset Maugham.

    • Peter Handke.

    • Neil Gaiman 😎😎😎

    • Mircea Cărtărescu “Melancolia” (e tutti gli altri), (La nave di Teseo).

    • Silvia Ferrara “La grande invenzione ” (Feltrinelli).

    • Silvia Ferrara “Il salto” (Feltrinelli).

    • Olga Tokarczuk (tutto tutto tutto).

    • Olivia Laing (tutto con riserva a volte).

    • Olivia Gazalè “Il mito della virilità” (Edizioni Mediterranee).
    FONDAMENTALE!!!

    • Jeanette Winterson (un po’ tutto).

    • Julian Barnes “Con un occhio aperto” (Einaudi).

    • Giuliana Altea “Il fantasma del decorativo” (Il Saggiatore).

    • Mieko Kawakami (Tutto).

    • Yukio Mishima “Sole e acciaio” (e gli altri) (Feltrinelli).

    • Murata Sayaka (Tutto).

    • Natsuo Kirino (Tutto).

    • Han Kang (Tutto).

    • Fosco Maraini “Ore giapponesi” (e tutto il resto).

    • Antonietta Pastore (tutto)

    • Kazuo Ishiguro (tutto).

    • Murakami Haruki (qualcosa si, qualcosa ni)

    • Cees Nooteboom (tutto).

    • David Graeber, Marshall Sahlins (tutto).

    • Donna Haraway (tutto, se piace😎).

    • Franco La Cecla (idem con patate).

    • Michel de Montaigne (che ve lo dico a fare!)

    • Maurice Blanchot.

    • René Girard.

    • Sandra Petrignani.

    • Simone Weil.

    • Winfried G. Sebald.

    • Zadie Smith.

    • Vanessa Pietrantonio.

    • Susan Sontang.

    • Piero Camporesi.

    • Philip Ball.

    • Michel Pastoureau (tuttotutto).

    • Pier Paolo Pasolini.

    • Mario Praz (tuttotutto).

    • Emilio Cecchi.

    • Mark Fisher (Tuttissimo)

    • David Foster Wallace (dove pigli pigli)

    • Martín Caparrós “La fame” e gli altri.

    • Karl Kraus.

    • Lewis Carroll, Frank Lyman Baum, Barrie…

    • Adolfo Bioy Casares.

    • Jorge Luis Borges (un po’ m’annoia, altre m’esalta. Boh!)

    • Derek Raymond. (e il Noire) assieme a
    • Jean-Claude Izzo, maestro del noir mediterraneo😋

    • Yasmina Reza.

    • William T. Vollmann (un GRANDE)

    • Virginia Woolf.

    • Vitaliano Brancati.

    • William Faulkner.

    • Truman Capote (eccezionali i saggi😀😀😀)

    • Tennessee Williams (magia pura😍)

    • Thomas Bernhard (mi fa morir dal ridere da quanto si lagna)

    • Thomas Ligotti “La cospirazione contro la razza umana” …e tutto!!!

    • Patricia Highsmith.

    • Michail Bachtin.

    • Camille Paglia “Sexual Personae”

    • Michele Mari.

    • James G. Frazer “Il ramo d’oro”.

    • Robert Graves “La Dea Bianca”.

    • Erwin Rohde “Psyche”.

    …E mi direi ma anche basta che abbasterebbe pure!

    almeno almen per’ora e approssimativamente estemporaneo listo;
    e pure a muzzo come su viene ed è venuto😊😉

    https://www.ibs.it/libri/autori/harold-bloom

    Harold Bloom mi pare che l’ho detto post a dietro…

    William Shakespeare, Joyce, Dante, Cervantes, Shandy, Svevo..
    son di quelli impliciti😀

    Carl Gustav Jung e James Hillman pure

    …e ma ne mancherebbero un casino ancora, che è inutile pure riba-dirlo😎

    e quindi
    Buona giornata a tutti voi😀

    Rosario

    ps

    un po’ di mitico “Matriarcato” in bibliografia Tedesca:

    • BACHOFEN J.J. Das Mutterrecht, Stuttfart 1861, trad. it., Il matriarcato. Ricerca sulla ginecocrazia nel mondo antico nei suoi aspetti religiosi e giuridici, Torino 1998.

    • BACHOFEN J.J. Le madri e la virilità olimpica. Storia segreta dell’antico mondo mediterraneo, Milano 1949.

    • BACHOFEN J.J. Dal simbolo al mito, II. Simbolica e mitologia. Il matriarcato, Milano 1983.

    • BACHOFEN J.J. Il matriarcato. Prefazione e introduzione, Milano 1983.

    • BACHOFEN J.J. Il matriarcato. Storia e mito tra Oriente e Occidente
    (Memorie future), Milano 2003.

    • CHALIER C. Les matriarches, Paris 1985, trad. it., Le matriarche, Firenze 2002.

    • FRAZER J.G. Matriarcato e dee madri. Miti e figure femminili delle origini, Milano 1995.

    • FROMM E. Love, sexuality and matriarchy, New York 1994, trad. it., Amore,
    sessualità e matriarcato, Milano 1997

    • MORACE S. Origine donna. Dal matrismo al patriarcato, Civitavecchia 1997.

    • MURARO L. L’ordine simbolico della madre, Roma 2006

    • WESEL U. Il mito del matriarcato. La donna nelle società primitive, Milano 1959.

    ps del ps

    Questo lo ripeto che è bene l’abbondare:
    • Olivia Gazalè “Il mito della virilità” (Edizioni Mediterranee).
    FONDAMENTALE!!!

    https://www.ibs.it/mito-della-virilita-libro-olivia-gazale/e/9788827230633

    • roberto scrive:

      ros

      ” Jorge Luis Borges (un po’ m’annoia, altre m’esalta. Boh!)”

      totalmente d’accordo. mi è piaciuto l’aleph (molto) e il libro di sabbia…altre cose le ho trovate pallosissime (tra le quali la biblioteca per la quale viene sempre citato)

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ roberto

        “biblioteca”

        AAAAAAAAAAAAARRRGGGHHHH…..

        😉 😉

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Andrea Di Vita scrive:

          L’universo (che altri chiama la Biblioteca) si compone d’un numero indefinito, e forse infinito, di gallerie esagonali, con vasti pozzi di ventilazione nel mezzo, bordati di basse ringhiere. Da qualsiasi esagono si vedono i piani superiori e inferiori, interminabilmente. La distribuzione degli oggetti nelle gallerie è invariabile. Venticinque vasti scaffali, in ragione di cinque per lato, coprono tutti i lati meno uno; la loro altezza, che è quella stessa di ciascun piano, non supera
          di molto quella d’una biblioteca normale. Il lato libero dà su un angusto corridoio che porta a un’altra galleria, identica alla prima e a tutte. A destra e a sinistra del corridoio vi sono due gabinetti minuscoli. Uno permette di dormire in piedi; l’altro di soddisfare le necessità fecali. Di qui passa la scala spirale, che si inabissa e s’innalza nel remoto. Nel corridoio è uno specchio, che fedelmente duplica le apparenze. […] La Biblioteca è illimitata e periodica. Se un eterno viaggiatore la traversasse in una direzione qualsiasi, constaterebbe alla fine dei secoli che gli stessi volumi si
          ripetono nello stesso disordine (che, ripetuto, sarebbe un ordine: l’Ordine). Questa elegante speranza rallegra la mia solitudine.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

    • Francesco scrive:

      così tanta roba che forse arrivo a 5 su cui concordo

      ma il “fondamentale” è una cagata femminista contemporanea che attacca frontalmente il mito della virilità?

      PS molto più modestamente, un bel libro da comodino è “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”, di John Gray, che non si prende troppo sul serio.

  29. Moi scrive:

    @ PINO

    I Testimoni (uomini) di Geova sono da poco autorizzati a portare la barba … ma non sono tutti barbuti, i Patriarchi della Bibbia ? … Perché l’ hanno lungamente proibita, quindi ?

  30. daouda scrive:

    Ammirato dalla vostra profonda e romantica apertura di cuore, io dò i miei titoli:

    Anatolyi Golitsyn: New Lies For Old

    Milton Cooper: Behond A Pale Horse

    Origene: Esortazione Al Martirio

    Eckhart: Del Distacco

    Vladimir Zazubrin: La Scheggia

    Edward Bunker : Cane Mangia Cane

    Ma tutto ciò era per scrivere che il miglior libro è questo:

    “ME NE FREGIO! BONA LINGUA, MEJO MANO!
    SEFARDI ED ASKENAZI RINNEGATI A CONFRONTO: SPINOZA UT STIRNER SECONDO NOETICA DELLA PERCEZIONE DEBORDIANA UT SOMATICA DELLA PENETRAZIONE DE CARVALHIANA.
    Elogio dei ribelli ut loro conversione a seguito della Skola, del Liceo, della Stoà, in pianta pelasgico-tirrenico semita sulla devota pietas e leale fides nella legge romano-israelita ut veggenza mistica nazarenu.
    Inchiesta sul frangente degenere nella cupidigia del sistema istigato da Beliar focalizzando la questione del NessUno&TuttUnico. Giocando qui ut ora alla guerra secondo l’augustato messianico in ATTITUDINE SARCASTICA E SARDONICA CON APPROCCIO SIA DANDY SIA ZINGARO in ottica jeroautarchica…per riuscire”

    E’ il titolo, e il libro non ci sarà mai ahahahha

    Buon anno, Buon passato Natale, un caro saluto. CHi ha il mio numero, n’è cchiù, MM ha l’indirizzo mio, distribuibile.

    Saluti

  31. Moi scrive:

    “…ogni volta che sento o leggo la parola quantico quantistico che sia metto mano al revolver

    —————-

    Be’ … se è gente che parla di scienza, no . Ma appena riesco a “nasare” 😉 la fricchettonata, chiudo tutto subito !

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