Per una scuola non in mano alle multinazionali dell’informatica

Invito tutti a partecipare a un interessante seminario (online, ma come vedrete, non su Zoom e affini!) per parlare della questione centrale del controllo delle informazioni e delle comunicazioni nelle scuole.

Il seminario è organizzato dal sindacato USB (Unione Sindacale di Base).

Chi fosse interessato si dovrebbe iscrivere subito, andando sul link che compare in fondo al testo.

LIBERO INSEGNAMENTO ED INNOVAZIONE TECNOLOGICO-
DIDATTICA: UN BINOMIO POSSIBILE?



ONLINE – SABATO 17 e DOMENICA 18 DICEMBRE 2022

La digitalizzazione a tappe forzate della scuola prevista dal PNRR e attuata attraverso i successivi PNSD e Piano Scuola 4.0 sta impattando in maniera rilevante sulla libertà d’insegnamento, soprattutto negli ITI e nei professionali, ma anche nei licei e nella primaria.

Cosa dicono al riguardo il quadro normativo europeo e italiano? Ci sono esempi virtuosi da cui prendere ispirazione?

Ne parleremo insieme a relatrici e relatori che provengono dal mondo
della scuola (primaria e secondaria, docenti, genitori, tecnici e
dirigenti) e dal mondo della ricerca al servizio della Pubblica
Amministrazione, con un approccio il più possibile scientifico e scevro
dalla propaganda che spesso informa i congressi a tema “digitale”.


SABATO 17 – DALLE 15.00 ALLE 19.00

Interventi a cura di: Cosimo Scarinzi, Marco Meotto, Stefano Borroni
Barale, Giacomo Tesio, Paolo Dongilli, Vito Baglio e altri.

DOMENICA 18 – DALLE 10:00 ALLE 13:30

Interventi a cura di Angelo R. Meo, Marco Ciurcina, Michela Piretto,
Giulia Bertelli e altri.

12:30 Tavola rotonda conclusiva su “proposte concrete per la
realizzazione dei progetti PNRR”

SEI UN DIRIGENTE che vuole informazioni sul quadro normativo legato al PNRR e al digitale, ossia la legislazione relativa ai dati (GDPR), alla trasparenza nella Pubblica Amministrazione (FOIA), all’amministrazione digitale (CAD)?

SEI UN DOCENTE che vuole capire come la “rivoluzione digitale” a tappe
forzate impatterà sul tuo lavoro negli anni a venire e cosa puoi fare
nella tua scuola per preservare la libertà d’insegnamento al dipanarsi
di questi cambiamenti?

SEI UN GENITORE che vuole capire cosa sta succedendo nella scuola che frequenta tuo figlio, e cosa sia tutto questo parlare di innovazione e tecnologia da parte degli “esperti”?

SEI UN TECNICO e vuoi capire quali sono le opportunità che il PNRR crea
per il tuo lavoro e come fare a mettoere le tue competenze al servizio della scuola pubblica e plurale?

ISCRIVITI ATTRAVERSO IL SOTTOSTANTE LINK.

IN QUESTO MODO POTREMO GARANTIRE UNA CONNESSIONE DI QUALITÀ ADEGUATA ALLA PARTECIPAZIONE DI TUTTE E TUTTI.

SEGUIRÀ A BREVE PROGRAMMA DETTAGLIATO CON ABSTRACT DEGLI INTERVENTI.


https://framaforms.org/seminario-liberta-innovazione-1670611023

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154 risposte a Per una scuola non in mano alle multinazionali dell’informatica

  1. Francesco scrive:

    Scusa ma cosa significa libertà di insegnamento in questo contesto?

    Ne conosco due accezioni:

    1) quella predominante è che i professori non vogliono essere valutati e licenziati se lavorano poco o male

    2) c’è poi il significato classico del termine, relativo al fatto che un professore vuole rifiutarsi di indottrinare i suoi studenti a cose in cui non crede … esempio odierno chi rifiutasse di adeguarsi ai pronomi di scelta ma la casistica è molto più ampia

    3) cosa c’entra l’informatica con queste cose?

    Ciao

  2. roberto scrive:

    miguel

    “SEGUIRÀ A BREVE PROGRAMMA DETTAGLIATO CON ABSTRACT DEGLI INTERVENTI.”

    fai seguire! mi interessa ma voglio capire prima se vale la pena regalare il mio nome e indirizzo mail a framaform e USB 😉

    ps “i dati ….non verranno condivisi con nessuna entità terza e conservati su server francesi nel pieno rispetto del GDPR. ” per ricollegarci al discorso burocrazia, faccio notare che bisognerebbe fornire altre informazioni fra le quali, vado a memoria, per quanto tempo i dati saranno conservati, e le modalità di ricorso

  3. Andrea Di Vita scrive:

    @ Martinez

    Ho mandato il link a mia figlia. Si è detta molto interessata.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  4. Moi scrive:

    … a proposito di scuola e informatica : il Prof.-Influencer più acclamato d’Italia è un certo Vincenzo Schettini , che insegna fisica in un istituto tecnico di Castellana Grotte (BA) “alla Piero Angela” : è più importante comprendere i concetti che declamare le definizioni libresche; almeno per la fisica classica, ad ogni argomento corrispondono esperimenti / “ciappini” giocosi con mezzi caserecci ed esempi tratti dal Mondo Reale.

  5. Pierre Bezucov scrive:

    Bellissimo convegno. Seguirò anche la sessione di domani.,

    Una piccola curiosità per Paniscus; tu veramente avresti auspicato che il Preside in questione facesse sgomberare la scuola?

    O ho capito male?

    • paniscus scrive:

      Per Pierre Bezucov: scusa, ma di cosa parli? In questo thread on si parla affatto di sgomberi di scuole.

    • paniscus scrive:

      Forse ho capito, ti riferisci a una conversazione avvenuta altrove.

      Comunque io non ho detto assolutamente nulla riguardo all’eventuale sgombero forzato, ho detto solo che è assolutamente illegittimo imporre la didattica a distanza, visto che non è più prevista da nessuna legge e da nessun decreto, nemmeno provvisorio. Ed è ancora più illegittimo imporla da un giorno all’altro su iniziativa personale del preside, senza nemmeno ascoltare il parere del collegio dei docenti o del consiglio di istituto.

      A quanto ho capito, quella scuola è divisa in parecchi plessi diversi di cui ne è stato occupato solo uno, quindi è occupata solo in parte ed esistono abbondanti spazi in cui la didattica funziona regolarmente, e in cui si sarebbero anche potuti allestire degli spazi provvisori per gruppi numericamente ridotti.

      Per cui, quella dirigente poteva tranquillamente dire: chi VUOLE entrare a scuola può farlo e va regolarmente a lezione e viene segnato presente, chi non vuole entrare (sia che partecipi all’occupazione, sia che sia rimasto semplicemente a casa a dormire) non entra e risulta assente, come se fosse a letto con l’influenza o come se fosse in viaggio per impegni familiari. Tutto lì.

      Che legittimità abbia l’imposizione della didattica a distanza, che appunto NON E’ PIU’ prevista, non lo capisco.

      Per quanto riguarda l’orrore provato al pensiero dello “sgombero della scuola”, ti svelerò un segreto: gli occupanti delle scuole di oggi non sono per nulla dei ribelli trasgressivi che sfidano la repressione, ma sono (prevalentemente) mammolette perbeniste e fifone, con genitori perbenisti e fifoni a loro volta (e in qualche caso pure pretenziosi)… che osano fare i trasgressivi SOLO se hanno la certezza di non rischiare niente e di non dover rinunciare a niente.

      Per cui, non c’è bisogno di sgomberarli con la violenza poliziesca: basta un comunicato che dice che se viene occupata la scuola si annullano le gite, o se viene occupata la scuola non vi si concederà di fare il forum autogestito (e non per punizione, ma per recuperare l’oggettiva perdita di giorni di lezione già avvenuta), e quelli rinunciano. Le scuole in cui le occupazioni reggono sono quelle in cui a preside e docenti non frega nulla se fanno l’occupazione o no, e si lasciano andare bene tutto.

      • Pierre Bezucov scrive:

        Grazie per la risposta.

        E grazie a Miguel Martinez per la segnalazione del seminario (da cui ho imparato molto).

        P.S: Visto che la mia domanda era una precisazione in margine ad un intervento di Paniscus al seminario, se MM vuole cancellarla assieme con la risposta non mi oppongo.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Paniscus

        “sgombero dell’occupazione”

        Mie riflessioni antropologiche…

        1) le occupazioni sono meravigliose occasioni “iniziatiche” nel senso sociologico, un atto di arbitrio che viola le regole e afferma l’esistenza degli adolescenti. Infatti, i giovani occupanti tornano sempre raggianti.

        2) le occupazioni devono essere illegali: non c’è nulla di iniziatico nel partecipare alla Gita Scolastica Ufficiale.

        3) L’illegalità, per essere tale, richiede necessariamente un margine di rischio. Per funzionare, hanno bisogno della Digos e della remota possibilità di venire denunciati e di avere un sacco di problemi.

        4) Le istituzioni italiane hanno due modi collaudati di reagire all’illegalità: quello del generale Fiorenzo Bava Beccaris, che aprì il fuoco come è noto sugli illegalanti milanesi; e quello di Giolitti che 15 anni dopo, quando gli chiesero di fare altrettanto contro gli scioperanti disse all’incirca, “lasciateli fare, tanto si stancheranno presto!”

        Ovviamente dei due, il più furbo è stato Giolitti, ed è quasi sempre la reazione delle istituzioni quando c’è un’illegalità compiuta da molte persone.

        Come vedi, ho totalmente omesso la parte “politica”, che possiamo riassumere nelle retoriche contrapposte di “Cambiare il Mondo un’Occupazione alla Volta” e “Distruzione del Sacro Sistema Scolastico”.

        Politicamente, le occupazioni non ottengono/distruggono quasi mai nulla e svaniscono nella nebbia dopo qualche giorno.

        • paniscus scrive:

          Comunque, tornando alla discussione qui sopra, rimangono i fatti che occupare le scuole è illegale, e che obbligare gli alunni a collegarsi a distanza è illegale ugualmente.

        • Miguel Martinez scrive:

          “Ovviamente dei due, il più furbo è stato Giolitti, ed è quasi sempre la reazione delle istituzioni quando c’è un’illegalità compiuta da molte persone. ”

          Aggiungo che le istituzioni italiane sanno diventare mostruose quando si tratta invece di accanirsi contro un singolo individuo.

          Tipo contro Alfredo Cospito, accusato di aver sparato al ginocchio a un imprenditore e aver mandato dei pacchi esplosivi volutamente non capaci di esplodere ai carabinieri.

          Poniamo che sia colpevole, non lo so.

          Ora, immaginate che io litighi con il fornaio qui vicino perché (1) voglio rubargli l’incasso del giorno e (2) voglio punirlo perché sua figlia ha preso voti a scuola più alti dei miei.

          E gli faccia esattamente le stesse cose che avrebbe fatto Alfredo Cospito.

          Bene, quanti anni di carcere mi farò? Due? Cinque?

          Alfredo Cospito a questo ha aggiunto due elementi:

          1) credeva di fare una cosa buona: ha sparato a un imprenditore perché era coinvolto in quella che per lui era un’impresa davvero criminale.

          2) una volta in carcere, ha continuato a scrivere, in lettere private, le sue idee.

          A questo punto i due fatti concreti diventano strage (le bombe che non potevano esplodere) e associazione sovversiva (la corrisondenza in cui Cospito continua ad affermare le sue idee).

          E siccome la cospirazione criminale di Cospito consiste nella comunicazione di idee, allora:

          1) lo si priva per il futuro prevedibile della possibilità di comunicare con chiunque

          2) si cerca di dargli l’ergastolo senza possibilità di remissione

          3) lo si rinchiude in un buco di cemento 1.50 x 2.50 metri per il futuro prevedibile.

          Badate che non sto dicendo che lui sia “innocente”. Sto solo confrontando la maniera con cui lo Stato colpisce la persona malvagia, meschina, che agisce per “abietti motivi”, e quella con cui – a parità di azioni – colpisce chi fa qualcosa perché vorrebbe migliorare il mondo.

        • tomar scrive:

          Miguel
          “Politicamente, le occupazioni non ottengono/distruggono quasi mai nulla e svaniscono nella nebbia dopo qualche giorno.”

          Senz’altro, sono l’ultimo lascito del 68 “lungo”, diventate da 40 anni anni in alcune scuole di alcuni luoghi un rito che si consuma immancabilmente ogni anno nel mese di novembre.
          La loro relativa diffusione ha sempre comportato che i governi decidessero di reagire giolittianamente, accettando questa modifica de facto del calendario scolastico nelle scuole superiori.
          I motivi per protestare, per altro ci sarebbero, oggi ben più di 40 anni fa, per cui se il governo si mettesse a beccareggiare, non è detto che la faccenda si sgonfierebbe o non otterrebbe invece l’effetto opposto.

  6. Moi scrive:

    … cor fischio o senza [cit.] ? 😉

  7. Moi scrive:

    ********* Visto che si discetta di Scuola … Aggiornamento Fondamentale per l’ Insegnamento della Lingua Inglese ********

    Cambridge dictionary joins gender inclusivity; definition of man and woman changed

    The Cambridge Dictionary updated the definition of ‘man’ and ‘woman’ to make it inclusive for people who do not identify with the sex they were assigned at birth.

    https://www.youtube.com/watch?v=WgtJ2zYXKwo

    ……………………………………………..

    Cambridge Dictionary Updates ‘Man’ and ‘Woman’ Definition,
    Gets Mixed Reactions Online

    https://www.news18.com/buzz/cambridge-dictionary-updates-man-and-woman-definition-gets-mixed-reactions-online-6611899.html

    • Moi scrive:

      da un TG Indiano … molto emblematico per il Mondo Non-Anglofono (NON I Lingua), quindi, l’ accento da “Colonizzati” 😉 !

      Intelligenti Pauca …

    • roberto scrive:

      devo dire che dopo non so quanti anni che leggo fesserie spacciate per cataclismi sul complotto mondiale dei trans, per la prima volta questa notizia mi fa alzare il sopracciglio destro perché
      https://youtu.be/o2uw2JBenGM

      però per amore della precisione
      non è del tutto vero che
      “The updated definition of man described it as “an adult who lives and identifies as a male though they may have been said to have a different sex at birth.”

      perché c’è sempre il primo signficato
      “an adult male human being:”

      https://dictionary.cambridge.org/dictionary/english/man

      • paniscus scrive:

        Comunque trovo eticamente insopportabile (oltre che fattualmente assurdo) lo sdoganamento mondiale, diventato praticamente imposizione forzata, del ridicolo concetto di “sesso assegnato alla nascita”.

        Se almeno scrivessero “sesso REGISTRATO” alla nascita, ci potrebbe pure stare, ma la parola ASSEGNARE implica una sorta di scelta puramente arbitraria e senza nessuna motivazione basata su evidenze di fatto.

        Come a dire che, alla nascita, invece di guardare l’anatomia dei genitali del pargolo e trascrivere la deduzione più ovvia (pisellino: scrivo maschio —- passerotta: scrivo femmina) l’ostetrica si limiti a tirare un dado, e scriva “maschio” se esce dispari e “femmina” se esce pari, senza nemmeno guardare che cosa la creatura ha tra le gambe.

        E anche se ci guarda, è comunque responsabile di un errore di “assegnazione” del sesso, perché avrebbe dovuto immaginare che in futuro quella creatura avrebbe deciso di sentirsi del sesso diverso da quello visibile, anzi, addirittura, di “esserlo sempre stata”. Cioè, vedo un pisellino, ma avrei il dovere di indovinare che in realtà quel neonato è una femmina e che prima o poi scoprirà di esserlo, e dichiararlo femmina fin da subito?

        A me questa sembra demenzialità pura…

        • Moi scrive:

          Eh , ma … che TERF di Destra, che sei ! 🙂 😀

        • Moi scrive:

          Piaccia o no, la Woke NeoPoMo 😉 è riuscta a disgiungere completamente “uomo” da “maschio” e “donna” da “femmina” … il nuovo Cambridge Dictionary non vi basta, per “coglierla” ?! 😉

        • roberto scrive:

          Paniscus

          “ridicolo concetto di “sesso assegnato alla nascita”

          sono d’accordo che registrato sarebbe meglio però non è il dizionario che parla di sesso assegnato, ma il giornalista

          il dizionario da queste definizioni…quella che ci interessa è la b. che è ancora peggiore 🙂 (trovo poi orripilante they riferito al singolare per non usare he o she)

          a. an adult male human being
          b an adult who lives and identifies as male though *they may have been said* to have a different sex at birth

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “they”

            1) bastava dire “though possibly said to have” e si sarebbe risolto lo stridente passaggio dal verbo al singolare (“lives and identifies”) al pronome plurale

            2) non so cosa significhi “lives as a male”. Contano anche i frati che non trombano, non ruttano, non fanno la guerra e non bestemmiano? Però fanno la pipì in piedi e magari sono appassionati di calcio.

            3) “*they may have been said* “come dice Paniscus, bastava dire “registered” per dire qualcosa di neutrale. Che poi sono stati “registered” semplicemente perché sono stati “observed”. Per cui la definizione dovrebbe essere, “though they may have been observed to have a different sex at birth”.

            4) Solo che a questo punto diventa esplosiva la domanda, cosa vuol dire “sex”.

            • Miguel Martinez scrive:

              Una poetessa femminista irlandese:

              by Colette Colfer

              I am a woman, how do I know?
              Because my body tells me so.

              I’ve a womb, and ovaries, a breasty chest,
              I’ve carried a baby in my belly nest.
              I am milk, I am blood,
              my diploid cells are double X.
              But what is a woman?

              Can we illuminate the detail?
              Would you agree that it’s a noun
              meaning adult human female?

              Where female is a basic biological distinction
              That’s used in both the plant
              and animal kingdoms.
              The female produces the larger gamete
              But these need the male
              to make reproduction complete.
              So male and female are a complementarity,
              A holy grail of unity, duality.
              As day is to night and yin is to yang,
              As black is to white, woman is to man.
              Oestrogen, testosterone.
              X and Y chromosomes.
              Every cell of our body
              Is stamped with our genome.
              These cellular differences
              Have a wider significance
              Influencing personality traits,
              Life experiences, interests.

              Less women than men
              Are in engineering and mining,
              Bin collection, construction,
              Fishing, truck driving.
              It’s only women who’ve experienced
              Down through the centuries
              FGM, menstruation huts,
              Magdalene Laundries
              In countries where fornication
              Is still considered a crime
              It’s the woman who is punished
              Far more of the time
              You can never tell by looking
              If a man has had sex
              But you can with a woman
              Because she carries the egg
              And pregnancy is a visible sign
              That can result in honour killings,
              Imprisonment, honour crimes
              Meanwhile men have to deal
              With paternal uncertainty
              So there’s pressure on women
              To be virgins, to live chastely
              There have been changes
              With industrialisation,
              Contraceptives, technology,
              modernisation
              We now have gender quotas,
              Women’s toilets, changing rooms,
              Women’s sports and awards
              And all-girl schools.
              At the same time
              We have feminisim
              And hash tag metoo.

              Does it really matter
              About the words that we use?

              Some say ‘woman’
              is not about biology,
              That a woman can be a woman
              regardless of physiology,
              That it’s nothing to do
              With the production of eggs,
              And it’s completely independent
              Of what’s between a person’s legs
              That woman is identity
              and how a person feels.

              That it’s femininity, hair styles,
              mascara, high heels,
              manicures, blusher,
              lipstick and dress.

              Can you still be a woman
              If you don’t shave your legs?

              What’s the point anymore
              In sex segregated spaces
              If males can now access
              women-only places?

              This year a male won the woman’s
              World championship cycling race.
              A female boxer who fought a male woman
              Ended up with seven staples in her face.

              Males can use women’s shelters,
              A male has won ‘Woman of the Year’.
              But women are being told
              There’s nothing to fear.
              Language evolves
              and meanings can change
              but biological differences
              can’t be erased
              People will just invent
              New words and labels
              To distinguish the differences
              Between males and females.
              Some say we should say womex
              to get rid of the ‘men’

              Some say ‘people with a cervix’
              or there’s ‘pregnant people’ as well.
              There’s also ‘uterus havers’,
              ‘bleeders’, ‘gestators’
              ‘ovulators’, ‘birthers’,
              or my favourite – ‘menstruators’.

              I am a woman,
              How do I know?
              I am because my body
              makes it so.

              • Moi scrive:

                … ma è l’ Inno delle TERF ? 😉

              • roberto scrive:

                non ho un animo particolrmente sensibile alla poesia, ma in questo caso mi sembra giusto un normale pamphlet nel quale l’autrice va a capo più spesso del dovuto.

                con questo parametro credo che anche qui
                in questo
                momento
                sto
                facendo poesia

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “mi sembra giusto un normale pamphlet nel quale l’autrice va a capo più spesso del dovuto”

                Ma come?
                Non può sfuggire al fruitore il lirismo in
                “Would you agree that it’s a noun
                meaning adult human female?”
                e i rimandi alla più raffinata tradizione arcadica di
                “Oestrogen, testosterone.
                X and Y chromosomes”

            • roberto scrive:

              Miguel

              “1) bastava dire “though possibly said to have””

              assolutamente si! infatti odio profondamente tutte ste minchiate di scrittura inclusiva che distorcono la lingua proprio perché sembrano inventate da gente pigra, senza fantasia, senza nessuna sensibilità linguistica
              puoi ottenere lo stesso effetto inclusivo semplicemente facendo un po’ di attenzione alla scrittura

        • Francesco scrive:

          certo, se guardare alla biologia è accusato di essere un eccesso e la stessa parola verità di segnalare l’intolleranza di chi la usa, si è già nella più totale demenzialità

          e credo sia un problema rilevante, anche perchè chissà quale sarà la prossima totale assurdità di moda e imposta a un mondo di minchioni, tipo questi del Cambridge

  8. Fuzzy scrive:

    https://scenarieconomici.it/pechino-londata-di-covid-svuota-le-strade-e-le-aziende-fino-all80-di-infetti/
    Il Covid, con restrizioni o senza, per la Cina è un inferno.
    Praticamente non hanno il sistema sanitario. E non sono più neanche tanto giovani.

  9. Moi scrive:

    @ ROBERTO / MIGUEL …

    Il salto dal lessicale al giuridico è però breve :

    https://www.youtube.com/watch?v=rwh4jcuZTjQ

    The Cambridge Dictionary has changed its definition of woman to include men who identify as women.

    As well as an “adult female human being”, it now states that a woman can also be “an adult who lives and identifies as female though they may have been said to have a different sex at birth”.

    Julia Hartley-Brewer reacted to the news with Maya Forstater.

    “It’s no longer a dictionary, it’s a ‘make up whatever we think’ book.”

  10. Fuzzy scrive:

    “Vedremo in seguito che la coscienza e il libero arbitrio sono proprietà quantistiche della natura che non possono esistere in un sistema informatico classico, perché EMERGONO dall’entanglement quantistico (! !!!) 🙄 che non può esistere nei sistemi classici”.
    Che libro! E sono solo al 29%.
    “Irriducibile: la coscienza, la vita, i computer e la nostra natura” Federico Faggin

    • roberto scrive:

      ammetto che quando leggo una frase così mi viene voglia di un programma formidabile

      https://youtu.be/DRd-YyTZ5Z8

      • fuzzy scrive:

        Una frase new age?
        Potrebbe essere anche molto antica. Old Age.
        Si spera che dietro al tritacarne apparente ci sia qualcosa di spirituale.
        Altrimenti non resta che fare come Fantozzi.

        • Francesco scrive:

          anche a me pare una fregnaccia New Age per individuare, sforzo inutile, una base materiale alla coscienza e alla libertà umane

          se penso a quanto avrebbero riso Platone e Aristotele di fronte a cotanto sforzo!

          almeno ha la correttezza di riconoscere quello che c’è, però

          ciao

          • fuzzy scrive:

            Leibniz no, però.
            Vorrei vedere Platone e Aristotele alle prese con le problematiche di un’auto a guida autonoma.

            • Francesco scrive:

              Anche io. Perchè mi fido molto di più dei giganti che di nani il cui unico merito è essere venuti dopo!

              PS Leibniz era un materialista determinista? perchè temo di iniziare a perdere molti pezzi della mia antica memoria liceale, a me risulta come matematico

              ciao

              • Fuzzy scrive:

                https://youtu.be/WoqT7yR8T90
                Questo è Faggin. Come vedi non ha niente di new age.
                Leibniz è il filosofo a cui fa riferimento all’inizio del suo libro, mi pare nell’introduzione, che è eventualmente scaricabile.
                Non sto a scrivere dei commenti di un metro e mezzo allo smartphone, ma sempre restando sul tema dell’entanglement, ti cito questa frase:
                Un’interazione locale di una particella può avere conseguenze non-locali impossibili da conoscere, giustificandone il nome di “parte-tutto”.

              • Francesco scrive:

                sarò razzista: un diplomato ITIS e poi laureato in Fisica che vuole indagare la coscienza?

                buon per lui

                resto dell’idea che sia materia per filosofi metafisici

                ciao

            • PinoMamet scrive:

              Mah, non credo che un’auto a guida autonoma avrebbe posto particolari problemi a Platone o Aristotele.
              Gli automi esistevano già nell’antica Grecia, e il principio non è poi molto diverso: se il sensore x rileva l’ostacolo, frena, se quello y dice che vai troppo a sinistra, sterza a destra.

              Immagino che Aristotele lo avrebbe descritto minuziosamente, mentre Platone ne avrebbe fatto l’oggetto di un mito, per dimostrare che l’anima NON è così.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Secondo me uno dei sintomi del nostro declino del pensiero è la perdita delle capacità di sussunzione e la necessità di fare sempre maggiore riferimento al precedente.
                Nell’ambito giuridico questo è particolarmente evidente, perché il diritto altro non è che applicazione della logica formale, ma mi sembra che anche altri ambiti siano interessati da questa crisi.

              • Moi scrive:

                La penso come Pino, anche se non avrei saputo dirlo così lucidamente.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Mi rendo conto di essere stato criptico.
                La capacità di sussunzione è quella che ti permette di fare il ragionamento “gli oggetti, per quando complessi, non hanno un’anima; l’auto robotica è un oggetto complesso; ergo, l’auto robotica non ha un’anima”.
                Oggi, invece, tendiamo sempre di più a procedere in un altro modo, che è essenzialmente “l’auto robotica ha un’anima? Fino ad oggi abbiamo escluso che l’auto avesse un’anima, ma non abbiamo mai escluso che l’auto robotica ce l’avesse, ergo quanto detto fino ad oggi non è più applicabile in virtù della novità costituita dall’auto robotica”.
                Non è molto diverso da quando Renzi provò a liberalizzare i controlli a distanza sui lavoratori sulla base dell’argomento “quando furono vietati al massimo c’erano le telecamere, ma oggi abbiamo tantissime tecnologie in più che ci permetterebbero di spiare il dipendente, per cui quello che valeva ieri non deve valere più”, oppure quando, con l’arrivo del Covid e le prime quarantene, Inps e medici di base entrarono in pallone perché gli sembrava strano che per l’isolamento per una cosa inaudita come il Covid si potessero dover usare nei certificati medici gli stessi codici diagnostici già esistenti per le altre patologie che richiedono l’isolamento del paziente o sospetto tale.

              • PinoMamet scrive:

                L’avevo capita giusta allora! 😉

                Comunque ottima spiegazione, e sono d’accordo.

              • Francesco scrive:

                MT

                mi sa che sono stupido: mi dai una definizione formale della sussunzione? perchè non ho capito l’esempio

                io, a naso, sarei contento di mettere in discussione le vecchie premesse – tipo quella degli oggetti senza l’anima – benchè mi aspetti che siano sistematicamente confermate

                grazie

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                La sussunzione è il ricondurre ad una categoria generale un particolare.
                Il primo esploratore europeo sbarca in Australia, vede per la prima volta un canguro e, pur non avendo esperienza di canguri, nota che:
                – si muove
                – è peloso
                – non depone uova
                e dunque lo riconduce agli animali e, nello specifico, ai mammiferi. E questo anche se c’è quella cosa strana del marsupio, che lo differenzia dagli altri appartenenti alla categoria, ma che non lo pone al di fuori della stessa.

              • Francesco scrive:

                Grazie

              • Peucezio scrive:

                Sono totalmente d’accordo con Mauricius.
                E credo che questa degenerazione derivi dall’egemonia direi proprio cognitiva anglosassone, col suo pensiero analitico.
                In un certo modo è una caratteristica del pensiero primitivo, che ragiona poco per categorie, gerarchie, insiemi e sottoinsiemi, ma sempre per enti e percezioni irrelate.
                Solo che lì c0è un radicamento negli enti e nelle percezioni: quelli almeno capiscono le cose, anche se non le sanno categorizzare e astrarre.
                Invece oggi si va verso un pensiero astratto, ma frammentato.

                Ed è verissimo che quello giuridico è uno dei campi in cui più si verifica questo degrado.
                Basta vedere quest’incontinenza legislativa. C’è un allarme sociale per la diffusione di un problema o di un comportamento?
                Una società e un sistema giuridico sano dice: questo comportamento è illegale, lo sanzoniamo; non lo è, lo tolleriamo.
                Ma fare una legge ad hoc è un controsenso: la legge punisce un comportamento pericoloso, non rende punibile un comportamento per il fatto che viene messo in atto.
                Cioè perché qualcosa sia condannabile, dev’esserlo a priori rispetto al suo realizzarsi.

              • paniscus scrive:

                “Il primo esploratore europeo sbarca in Australia, vede per la prima volta un canguro …. lo riconduce agli animali e, nello specifico, ai mammiferi. E questo anche se c’è quella cosa strana del marsupio, che lo differenzia dagli altri appartenenti alla categoria”—-

                Se poi il primo incontro era stato con un canguro maschio, la sussunzione gli è anche venuta più facile 🙂

            • Fuzzy scrive:

              “In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso”
              Aristotele (de Partibus animalium)
              “Il panpsichismo è l’idea che la mente o la coscienza siano fondamentali e prevedano l’intero universo.
              Questa idea si trova in varie forme nei
              Veda, nella filosofia di Talete, di Platone, di Leibniz e di molti altri.
              Il problema principale del panpsichismo è il problema della combinazione, cioè come fa la coscienza delle particelle a combinarsi nelle coscienze degli atomi, delle molecole e così via. Questo problema non potrebbe essere risolto se la coscienza fosse un fenomeno della fisica classica, ma può essere risolto se la coscienza è considerata un fenomeno quantistico”
              Dunque l’auto a guida autonoma dovrebbe essere provvista di coscienza. In questo caso Aristotele e soprattutto Platone non avrebbero niente da ridire.
              (Le citazioni fanno parte del libro di Faggin, che evidentemente sostiene una posizione simile a quella di Francesco, anche se Francesco frettolosamente lo aveva catalogato come un materialista, mi pare di aver capito).
              Lo stesso Fuzzy, benché insignificante, ha comprato il libro in cerca di motivazioni a favore della spiritualità, ritenendo il materialismo un approccio limitato e frustrante alla complessità del mondo che altrimenti si ridurrebbe ad un tragico tritacarne.
              Mannaggia, me tocca scrive…a proposito, andò sta quel romanazzo di Dauda?
              Non rileggo.

              • Francesco scrive:

                veramente il problema è che la coscienza appare SOLO negli animali

                mentre il panpsichismo sostiene che sarebbe dappertutto, senza nessun argomento – mi pare

                se la matita che ho davanti ha una coscienza, non ne vedo traccia alcuna

                non dico che sia un argomento risolutivo però vorrei qualcosa a cui attaccarmi

                PS se la coscienza fosse il prodotto di un processo fisico (benchè quantistico) saremmo nel campo del materialismo, direi

              • Fuzzy scrive:

                Ti rispondo nel 2025. Intanto ci penso.
                Più che altro dovrei andare a rileggere una parte del libro senza ancora essere arrivato alla fine.
                Bisogna capire bene cosa si intende con coscienza e con materia.
                Escluderei la cazzonaggine del nostro uomo, perché parla di cose che maneggia proprio dal punto di vista pratico, perciò sa come funzionano e come non funzionano, a parte il mistero della vita.
                La tua matita è viva? Vai piano quando le fai la punta.

              • Francesco scrive:

                piano con le illazioni: io ho chiesto se ha una coscienza, non ho mica detto che è viva! le due cose si implicano?

              • PinoMamet scrive:

                Non mi risulta che Aristotele fosse “panpsichista”, sul pensiero di Platone non mi esprimo perchè troppo complesso, ma non mi pare abbia mai attribuito un’anima agli oggetti.

                Per cui credo proprio che avrebbero parecchio da ridire sull’idea di automobile dotata di anima, anche fosse Supercar 😉

              • Fuzzy scrive:

                @Mamet
                Aristotele non viene citato come panpsichista, Platone invece si, e in effetti Wikipedia alla voce panpsichismo lo cita
                Pertanto, secondo una tesi verosimile, occorre dire che questo mondo nacque come un essere vivente davvero dotato di anima e intelligenza grazie alla Provvidenza divina» (Platone, Timeo, VI, 30 b).
                @Francesco
                Particelle coscienti
                “Ritengo che anche la coscienza
                dev’essere una proprietà irriducibile delle particelle elementari di cui tutto è fatto, proprio come lo è la carica elettrica, una proprietà che non deriva da proprietà più semplici”
                Questo pensa il nostro esperto di coscienza applicata e questo, dice, non è altro che il panpsichismo. Il panpsichismo però, dice non è mai stato preso troppo sul serio dalla scienza perché offre ben poche possibilità di falsificazione.
                Non so altro.

              • PinoMamet scrive:

                “Pertanto, secondo una tesi verosimile, occorre dire che questo mondo nacque come un essere vivente davvero dotato di anima e intelligenza grazie alla Provvidenza divina»>”

                mmm
                “questo mondo” e “la macchina parcheggiata sotto casa” non sono la stessa cosa, però 😉

                voglio dire, un conto è dire che il mondo, genericamente, sia dotato di un’anima;
                un altro, ben diverso, che lo sia anche ogni singolo oggetto…

              • Peucezio scrive:

                Venendo al merito,
                siamo sicuri però che la coscienza è un ente discreto, che c’è o non c’è, una sorta di categoria metafisica, assoluta, e non un continuum?
                A che livello dello sviluppo del sistema nervoso la possiamo collocare?
                Quegli animali molto primitivi che non hanno il sistema nervoso centrale, ma solo sistemi percettivi periferici…?
                Non sono domande retoriche: mi paiono questioni non banali.

  11. Fuzzy scrive:

    Ah, proprio le materie, come a scuola.
    🤓 E magari anche il voto.
    Ma sai, è un veneto. Gente pratica.

    • Fuzzy scrive:

      Avrà anche il Capannone con dentro tutti gli attrezzi per studiare la coscienza.

      • Francesco scrive:

        è quello che temo, seriamente, sai quelle robe all’americana tipo “l’anima pesa 17 grammi” e loro ti prendono, ti pesano, ti ammazzano, ti ripesano, giusto per verificare

        😉

        • Fuzzy scrive:

          È uno dei massimi esperti di informatica, semplicemente mette a confronto l’intelligenza umana, ma potrebbe essere anche di un batterio, con quella che può scaturire da un computer. Secondo lui, e motiva in modo molto preciso, con approccio tecnico, non c’è la minima possibilità che un computer arrivi a sviluppare una coscienza. E quindi, quello che interessa poi a me, niente robot a-biotici intelligenti e fine delle fantasie fantascientifiche.
          La metafisica è roba di pertinenza esclusivamente umana. Se poi gli sia uscita veramente la luce dal petto e abbia visto l’amore universale non lo so e non m’interessa.
          Dice che sta sviluppando un “modello”. E qui viene fuori il veneto che produce.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Fuzzy

            “Secondo lui, e motiva in modo molto preciso, con approccio tecnico, non c’è la minima possibilità che un computer arrivi a sviluppare una coscienza.”

            non ho letto, e quindi magari la mia obiezione non ha valore.

            Io non so bene cosa sia la “coscienza”. A me interessa sapere se un’intelligenza artificiale, una volta avuto il dovuto input da un umano, sarà in grado di:

            – scoprire e riparare i propri difetti
            – trovare soluzioni nuove a nuovi problemi
            – sconfiggere tentativi di sabotarlo
            – cercare di aumentare i dati nel proprio possesso
            – cercare di aumentare il proprio controllo sull’ambiente circostante
            – mutare per adattarsi alle circostanze

            Se riesce a fare queste cose, poco importa che “abbia coscienza”.

            • Fuzzy scrive:

              Secondo Faggin l’intelligenza artificiale non potrà mai guidare un’auto a guida autonoma, non ci saranno mai robot intelligenti e se la metti a controllare le armi atomiche rischia di provocare un’apocalisse. Segue delle istruzioni fornite da una mente umana. Interpreta l’uno e lo zero.
              Zero non fa niente. Uno fa partire i missili. Mi pare che negli anni 70 ci sia stato un tecnico russo che di fronte alla segnalazione di un attacco nucleare in arrivo ha bloccato il meccanismo che attivava la risposta automatica basandosi solo sul proprio intuito, e così facendo ha salvato il mondo. Alle macchine, per quanto sofisticate, manca questa capacità. Poi ci sarebbero i computer quantistici che magari potrebbero cambiare radicalmente tutta la questione (non ho ancora letto questa parte del libro), ma allo stato attuale sono ben lontani dal poter essere utilizzabili concretamente. Si parla di un lontano futuro.

              • Francesco scrive:

                Però prima di schiacciare il bottone l’IA “moderna” potrebbe valutare una ampia serie di dati, in modo da evitare di scambiare un malfunzionamento di un radar per un errore.

                Peccato che i parametri del funzionamento del radar glieli debba passare qualche umano, che ha interesse a non essere correttissimo!

                Però, d’altro canto, la IA non dovrebbe sentire le voci, cosa che agli umani può sempre capitare.

                Scenario a caso: dopo una settimana in cui a F. è andata buca ogni sera nel pub della base, non è abbastanza figo rispetto ai piloti di caccia e agli incursori, gli girano i coglioni e decide di far vedere a quelle stronze chi è lui. E fa partire i missili gridando “e adesso vai dal pilota R. a farli abbattere, txxxx!”

                😉

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Fuzzy

                “Zero non fa niente. Uno fa partire i missili.”

                No, scusa.

                Anche il mio computer ci arriva a 0 (salva) e 1 (cancella).

                Se premo 1, mi dà una seconDa scelta: 1-1 (sei sicuro, allora cancella) e 1-0 (non sono sicuro, non cancellare).

                E quando si arriva a lunghe stringhe di questo tipo, 0011100111100101010000, diventa presto più complesso della parte algoritmica del cervello umano (che poi ha anche tante altre cose simpatiche, ma piuttosto inutili ai fini del controllo).

                E a un certo livello di complessità, non è più l’umano che programma; l’umano programma l’autoprogrammazione dell’IA.

              • Fuzzy scrive:

                Una cosa è il robot che ripete poche istruzioni
                ” se si tratta invece di costruire un’auto a guida autonoma, la situazione cambia completamente, data l’enorme quantità di variabili imponderabili da controllare che aumenterebbero a dismisura a seconda che il percorso riguardi un’autostrada o il centro di New York o Roma
                Il fatto è che la complessità e il costo di un sistema computerizzato in grado di coprire tutte le possibili condizioni di guida sono elevatissimi e i molti problemi non potranno mai essere risolti completamente.
                Se poi al mix aggiungiamo anche l’eventualità dell’inganno deliberato, ovvero di agenti ostili che potrebbero creare apposta situazioni miranti a confondere il robot, la performance potrebbe crollare in modi imprevedibili.

                Se a un robot che lavora in situazioni controllate contentissimo di modificare il proprio programma in modo significativo, esso non sarebbe più predicibile e la sua affidabilità non sarebbe più garantita

                Esiste un divario incolmabile tra l’intelligenza artificiale e quella umana, che è caratterizzata dalla “comprensione “: una proprietà della coscienza inaccessibile ai computer

                Sono tre citazioni un po’ modificate per ragioni di sintesi

              • Francesco scrive:

                >>> Esiste un divario incolmabile tra l’intelligenza artificiale e quella umana, che è caratterizzata dalla “comprensione “: una proprietà della coscienza inaccessibile ai computer

                E per una volta capisco e mi trovo pure d’accordo! credo che questa comprensione faccia parte delle cose simpatiche e apparentemente inutili.

              • PinoMamet scrive:

                “” se si tratta invece di costruire un’auto a guida autonoma, la situazione cambia completamente, data l’enorme quantità di variabili imponderabili da controllare” ”

                calcolare molte variabili, e “pensare”, non è la stessa cosa;

                “pensare” e “avere un’anima” neppure…

                poi vabbè, anch’io ho visto Ghost in the Shell e Blade runner, carini, ma non ci baserei un sistema di pensiero 🙂

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Io non credo che neppure ci sia dibattito su questo specifico tema. In genere i problemi etici sono posti dalla c.d. IA generalista (che effettivamente vorrebbe tendere ad una intelligenza di tipo umano), non dall’IA specialista, come i sistemi di guida autonoma di un’auto.
                Tra l’altro, dato quanto consuma una IA per l’elaborazione dei dati, potrebbe non essere proprio interesse del produttore farla troppo intelligente fuori dalle funzioni strettamente “core”, dato che poi si riducono autonomia di guida e prestazioni. Poi magari una serie di servizi di interfaccia saranno ospitati in cloud, per cui potrai scambiare due chiacchiere con quella che apparentemente è la tua auto, ma che in realtà è la tua auto che scambia dati con un server in Lapponia (li mettono là, ora, per risparmiare sul raffreddamento).

          • Francesco scrive:

            >>> La metafisica è roba di pertinenza esclusivamente umana.

            ho qualche piccolo dubbio in proposito: forse che la nostra conoscenza sia una fola nella nostra mente e basta? non credo

            mi permetto di ricordare che mille volte mille “non c’è la minima possibilità” è morto davanti alla realtà

            ciao!

  12. tomar scrive:

    Francesco
    sai quelle robe all’americana tipo “l’anima pesa 17 grammi”
    La fissa di pesare l’anima è molto antica, egizia in particolare, quindi parecchio Old Age per dirla con Fuzzy.

  13. Mauricius Tarvisii scrive:

    Piccolo recap sulla Tunisia

    Quest’anno il presidente ha sciolto il parlamento e si è messo a governare come un re, sfruttando la crisi economica ed il malcontento popolare

    https://www.ilpost.it/2022/03/31/kais-saied-tunisia-parlamento-sciolto/

    Adesso organizza delle elezioni farsa dove fa in modo che i candidati di punta dell’opposizione abbiano serie difficoltà a presentarsi e infatti non va a votare nessuno.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/12/20/elezioni-in-tunisia-cosi-il-presidente-saied-ha-tagliato-fuori-partiti-quote-rosa-e-under-35-affluenza-ai-minimi-dal-2011/6912324/

    La Tunisia era l’unico esempio di rivoluzione riuscita nella cosiddetta Primavera Araba (cosa non marginale, dato che molti in questo momento sognano una rivoluzione in un importante paese mediorientale) e si trova a poche decine di chilometri dall’Italia (decisamente più vicina dell’Ucraina). Però non sembra scaldare i sedicenti alfieri della libertà e della democrazia quanto quello che succede a Lugansk.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per MT

      “La Tunisia era l’unico esempio di rivoluzione riuscita nella cosiddetta Primavera Araba”

      Infatti…

    • Francesco scrive:

      Forse c’è qualche piccola differenza tra la morte spontanea per fame della democrazia tunisina e l’invasione russa dell’Ucraina.

      Non ho ben capito l’accenno alla Persia, paese che ha una struttura sociale ed economica più robusta della Tunisia e dell’Afghanistan, e pure dell’Egitto credo.

      Quello che davvero mi chiedo è se tu hai un qualche Piano MT per il Medio Oriente o ti limiti a perculare i neocon e i loro fallimenti

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “Forse c’è qualche piccola differenza tra la morte spontanea per fame della democrazia tunisina e l’invasione russa dell’Ucraina”

        Sì, per esempio non mi risulta che la Tunisia se la sia presa di recente con la propria minoranza berbera.

  14. fuzzy scrive:

    https://oilprice.com/Energy/Energy-General/Putins-Energy-Weapon-Is-Losing-Strength.html
    Qui dice che l’Ucraina si appresta a lanciare attacchi in territorio russo con armi americane. I soldati russi nelle trincee sono in sofferenza per via del freddo. (In altri articoli si sottolinea come Putin non potrebbe mai permettersi di perdere questa guerra, per le conseguenze che avrebbe sulla stabilità della traballante Federazione Russa). Il gasdotto che si sperava portasse il gas russo in Europa attraverso la Turchia, non decolla per incomprensioni con Erdogan. (C’entra il Caucaso ma non si capisce bene perché.
    Questo ed altro.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Mi pare che l’Ucraina abbia già lanciato attacchi in Russia (che hanno dato ai russi la scusa per iniziare a colpire le infrastrutture energetiche). Poi vedo che l’articolo è stato scritto dalla Jamestown Foundation, cioè dei patrioti usani, mica dei fini analisti.

      • fuzzy scrive:

        Si ma io cito articoli anche di parte, compresi quelli dell’altro schieramento, purché mi forniscano indizi che a naso mi appaiano credibili. Questa dell’intensificazione degli attacchi in territorio russo, con missili americani, purtroppo, non mi sembra inverosimile.

        • Fuzzy scrive:

          Tra i giornalisti della parte opposta leggo sempre Orlov. Dice che se gli Stati Uniti volessero ingaggiare una guerra direttamente con la Russia dovrebbero per lo meno affrontare un processo di reindustrializzazione.
          Ma poi vai a vedere come sono messi col loro petrolio e trovi che
          https://www.resilience.org/stories/2022-12-20/peak-us-oil-production-looms-as-the-domestic-shale-boom-ends/

          • Francesco scrive:

            Non vorrei fare il bastian contrario ma non è dai tempi di Obama che lo stanno facendo, con varie misure protezionistiche e di sussidi?

            Poi mica parliamo di fare la guerra alla Cina o alla Germania ma alla Russia, insomma non il top di gamma dell’industria mondiale.

            • Fuzzy scrive:

              Si, hanno soltanto spostato il problema un po’ più avanti di qualche anno. Ma ora le rocce dicono la loro verità.

              • Francesco scrive:

                Sai che non capisco il ragionamento? vedi un trend inevitabile di deindustrializzazione USA?

              • Fuzzy scrive:

                A meno che l’economia americana non si metta a funzionare ad acqua….
                Poi, pistole ad acqua compressa.
                Bombe d’acqua. Bellissimo. Ma non in inverno.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Fuzzy

                “Bombe d’acqua. Bellissimo. Ma non in inverno.”

                🙂

              • Francesco scrive:

                ad acqua? hanno una pigna di shale oil e gas, oltre alle centrali nucleari, alle dighe, al carbone degli Appalachi, ai dollari per importare petrolio dalla qualunque, insomma non li darei così per morti

                è una cipolla con ancora parecchi strati

  15. Moi scrive:

    @ FUZZY

    Stando a un certoqualtipo 😀 di interptretazione … Efesto _ Testo Omerico Greco Antico in V.O. alla mano … che solo oggi si è abbastanza tecnologici da capirne l’ interpretazione letterale … 😉 _ disponeva espressamente (!) di due ancelle Cyborg , Poseidone di Sottomarini guidati da delle A.I. … e Giona finì all’ interno di uno di quest’ultimi di un “Collega-Compaesano” di Efesto e Poseidone. 😉 .

    • Francesco scrive:

      cioè gli hanno aperto un tubo lanciasiluri per salvarlo ma lo hanno tenuto lì per non rivelarsi troppo?

      • Moi scrive:

        Be’… più o meno. 😉

        Cmq il più possibilista è Fuzzy …

        _______________________

        Scusate il copianicolla da altro post, ma … vs la dispersività, non vorrei che ti sfuggisse, Francesco, questa mia obiezione :

        @ FRANCESCO

        Se tu fossi Povero … denunZieresti pure Robin Hood ! 😉

        • Francesco scrive:

          Beh, diciamo che mi creerebbe un ben problema di coscienza prendere i soldi da Robin, sapendo che li ha rubati.

          Mentre avanzo l’ipotesi che per Pino ci sarebbe doppia soddisfazione, ammesso che non sia lui il Robin Hood della situazione. E anche per MM, mi sa!

          😀

          • Moi scrive:

            e avanzo l’ipotesi che per Pino ci sarebbe doppia soddisfazione,*** ammesso che [non] sia lui il Robin Hood*** della situazione. E anche per MM, mi sa!

            —————-

            … e in tal [fosse proprio lui] caso, la soddisfazione gli sarebbe tripla ! 😉

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “Beh, diciamo che mi creerebbe un ben problema di coscienza prendere i soldi da Robin, sapendo che li ha rubati. ”

            Dipende cosa rubi a chi.

            A una pensionata che conosco un ladruncolo armato di piè di porco ha rubato in casa quattro carabattole, e anche la foto del marito morto in guerra.

            Ai bambini del rione, un ladrone armato di avvocati ha rubato palazzo e giardino.

            Ai nativi americani, hanno rubato un continente intero.

            Agli abitanti del delta del fiume Niger, l’ENI ha rubato terra, acqua e aria.

            Sì, anch’io sono contro i furti!

    • PinoMamet scrive:

      ” che solo oggi si è abbastanza tecnologici da capirne l’ interpretazione letterale …”

      è proprio quel “solo oggi” che mi rende scettico.

      Scrivono una cosa sborantamila anni fa 😉 , e non sanno cosa scrivono? aspettavano noi, per dirglielo?
      😉

      e se domani ne sapessimo di più ancora, e si ribaltasse tutto? 😉

  16. Moi scrive:

    @ FUZZY

    Più che migliorare le AI sugli aerei militari … dovrebbero metterci a pilotarli dei Cloni di Mav ! 😀

    • Moi scrive:

      Oppure, un pilota robot _ oltre a far risparmiare sulle attrezzature di emergenza per l’ ossigeno_ avrebbe possibilità di sopravvivere allo schianto dopo l’ abbattimento per poi proseguire il combattimento “da fante” che per un pilota umano sarebbero impensabili …

      • Francesco scrive:

        Quanto spazio e hardware buttati via! una bella IA usa molto meno spazio e la faccio anche iperspecializzata nel pilotaggio.

        A terra ci metto i Gundam

        😉

  17. Moi scrive:

    @ FUZZY

    Io continuo a trovare più inquietanti le AI di cui la gente s’innamora di quelle per far guerra … su questo non converremo mai, o forse ne converremo quando l’ Umanità sarà ormai spacciata su ambo i fronti ! 🙂

    https://www.theguardian.com/technology/2018/sep/26/mystic-messenger-dating-simulations-sims-digital-intimacy

    Love in the time of AI: meet the people falling for scripted robots

    A crop of dating simulations where the goal is to reach a virtual happily ever after have recently become hits. Are they a substitute for human companionship or a new type of digital intimacy ?

    • Moi scrive:

      Dee D. Jackson

      https://www.youtube.com/watch?v=bTFCwKvlKZo

      Siamo avvertiti da almeno 44 anni ! 🙂

      • Fuzzy scrive:

        Moi
        Capisco che tu giri su questioni sofisticate, ma io sono un ragazzo di campagna. Letterariamente sono fermo a Bertoldo e Bertoldino. Cacasenno già non mi prende come gli altri due libri.
        Le storie mitologiche le leggevo da bambino
        in un’enciclopedia intitolata “Vita Meravigliosa” il mio programma tivu preferito era “immagini dal mondo”.
        Mia nonna mi ha letto quel Pinocchio dove il burattino finiva impiccato e basta.
        Così ho avuto l’imprinting.

  18. Moi scrive:

    @ PINO

    Esistono Biblicamente, fra le tante diversissime tipologie, anche “strani grovigli di ali ricoperti di occhi” … ne si trova florilegio di immagini e filmati in CGI al computer digitando semplicemente “Biblically Accurate Angels” … ora, so bene che è inaccettabile Ebraicamente parlare di “satelliti arificiali addetti alla sorveglianza /controllo degli Umani” … però _ ammetterai che , nel rispetto dell’ Ebraismo, sono immagini “alquanto bizzarre” , no ?

    Che spiegazione ne dà solitamente, un Rabbi di ” ‘sti robi strani” (absit iniuria verbis) qui ?

    … Anche perché nell’ Ebraismo, a differenza di Cristianesimo e Islam, la lettura “critica” del Testo è sempre cosa gradita, nevvero ?

    😉

    • Moi scrive:

      fra le tante diversissime tipologie “ANGELICHE”

    • Francesco scrive:

      un normale drone plurirotore da sorveglianza? siamo già Costruttori di Angeli?

    • PinoMamet scrive:

      “Che spiegazione ne dà solitamente, un Rabbi di ” ‘sti robi strani” (absit iniuria verbis) qui ?”

      Boh, immagino almeno due dozzine di letture diverse…

      strane sono strane, e infatti di solito sono robe spaventose… gli angeli della Torah non sono i bei ragazzi ermafroditi biondi dotati di eleganti alette dell’iconografia cristiana 😉

  19. Francesco scrive:

    sintesi breve: i droni persiani che i russi usano per bombardare i nostri amici ucraini sono fatti con (anche) pezzetti nostrani!

  20. Miguel Martinez scrive:

    https://davidrovics.substack.com/p/pirate-santa#details

    Santa and his elves worked on the North Pole
    Making toys to take to kids around the Earth
    They worked all year to try to fill the orders
    Then they flew the toys from Portland out to Perth
    Then the whole economy collapsed
    And everyone was getting fired
    Santa said it’s time to close the workshop
    Santa said more urgent measures are required

    Santa saddled up his reindeer
    And with the skull and bones unfurled
    Santa went and joined the pirates
    For the good of the children of the world

    Santa flew down to the Gulf of Aden
    Waited for a good ship to attack
    The crew gave up without a fight
    Santa put the toys all in a sack
    Santa headed to Moldova
    Gave out everything and then
    He flew back to the Gulf of Aden
    To go and do it all again

    Chorus

    The world’s navies tried to catch him
    But Santa always got away
    Like Robin Hood with super powers
    There upon his flying sleigh
    Eventually they got him
    In a helicopter raid
    But not before he inspired many more
    To take up the pirate trade

  21. Moi scrive:

    @ FUZZY

    Non so se l’ hai mai visto : da Gennaio, la Perfetta AI per proteggere i cinni da ogni trauma 😉 …

    https://www.youtube.com/watch?v=ysgHwnT476Q

    … in teoria, è già fattibile !

    https://tech4future.info/generative-ai-cose-applicazioni/

    La Generative AI è una delle applicazioni emergenti nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale. La sua capacità generativa consente di produrre dati sintetici e di supportare l’uomo nelle sue attività creative. Le applicazioni della Generative AI sono sempre più diffuse nell’industria multimediale, nella sanità, nell’arte, nel design e nella produzione di nuovi prodotti.

  22. Francesco scrive:

    >> Venendo al merito, siamo sicuri però che la coscienza è un ente discreto, che c’è o non c’è, una sorta di categoria metafisica, assoluta, e non un continuum?

    Ommamma, non solo mi tocca di conoscere un Peucezio simil-buddista, mi tocca anche dargli ragione!

    Buon Natale, prima che il mal di tesa mi uccida.

    😉

  23. Miguel Martinez scrive:

    Sulla famosa proposta di legge per ammazzare i cinghiali anche in città, ecco quanto dice l’autore della legge.

    Come sospettavo, il punto di partenza è la demagogia sui “cinghiali che invadono le città”, non la lobby della caccia.

    https://www.repubblica.it/cronaca/2022/12/23/news/cinghiali_caccia_abbattimento_citta_emendamento-380336192/?ref=RHLF-BG-I380342110-P8-S1-T1

    Cronaca

    Tommaso Foti, padre dell’emendamento sui cinghiali: “Matto chi pensa che sarà caccia per le strade”
    23 Dicembre 2022 alle 05:00 1 minuti di lettura

    “Solo un matto, o uno in malafede, può sostenere che vogliamo sparare ai cinghiali in città. Due milioni e passa di ungulati sono un grave pericolo per l’economia italiana e la sicurezza quotidiana. Ma il problema non si risolve certo trasformando le nostre strade in un Far West. Non l’abbiamo mai nemmeno pensato”.

    Tommaso Foti, deputato di Fratelli d’Italia: che polemiche però il suo emendamento.
    “E quanta strumentalizzazione. Secondo lei ci mettiamo a tirare schioppettate nei giardini pubblici o sotto casa?”

    Però i cacciatori festeggiano.
    “Pensi che io non ho mai imbracciato un fucile, neanche al luna park”.

    E, naturalmente, non mangia carne di cinghiale.
    “Vengo da Piacenza, dove sanno cucinare bene la selvaggina. Eppure non mi piace, lo giuro”.

    Come li eliminiamo, i cinghiali in città?
    “Catturandoli con gabbie e selettori. Usando le carabine, ma caricate coi sonniferi”.

    E poi uccidendo gli animali lontano da occhi indiscreti?
    “Mi sembra che siamo tutti d’accordo, o no?”.

    Veramente…
    “Chiedete agli agricoltori quanti danni devono sopportare, per non dire del rischio legato alla peste suina”.

    In Emilia-Romagna oltre 3mila allevamenti per più di un milione di capi. E nel Piacentino, visti i contagi della vicina provincia di Genova, il virus è un incubo.
    “Io capisco la critica politica: forse la legge di Bilancio non era il luogo giusto dove inserire l’emendamento. Però chi ha scatenato questo cinema sa perfettamente che abbiamo ripreso parola per parola un testo-base proposto il primo marzo da 5Stelle e Pd. Attaccarci è solo un modo per lavarsi la coscienza”.

    Da un momento all’altro si potranno sterminare tante specie – volpi, lupi, orsi -, e a deciderlo saranno le Regioni: che sono sensibili ad interessi esterni, accusa qualcuno.
    “Mi sembra un’affermazione gravissima. Il controllo della fauna selvatica continuerà anche a dipendere da Ispra e ministero dell’Ambiente. E i pareri arrivano sempre da tecnici, non da politici”.

    Non sarà mica animalista?
    “Ma io amo le bestie e sono consapevole che su certe tematiche la sensibilità popolare sia cambiata. Però sostenere che vogliamo portare i cacciatori con le doppiette al Colosseo è troppo. Lo sa cosa mi ha appena detto un deputato 5Stelle?”.

    Cosa?
    “Che sarò responsabile di tutti i futuri incidenti di caccia. Volevo rispondergli: e tu dovrai rendere conto degli incidenti causati dai cinghiali lungo le strade”.

  24. roberto scrive:

    Come è noto sono fra i pazzi in malafede, ma dove è scritto nella legge che si useranno le carabine caricate a sonniferi? Do per scontato che nessuno tra di noi vuol prendersi una carabinata caricata a sonniferi nel sedere….

    • Peucezio scrive:

      Confondere un cristiano con un cinghiale però non mi pare facile…

      • roberto scrive:

        Succede….dalle parti mie l’ultimo incidente di caccia grave riguarda una poveraccia che stava prendendo il caffè sulla terrazza di casa….cioè non nella foresta in una casa che confina con un terreno agricolo. un cacciatore ha mancato il bersaglio e distrutto la mascella di quella poverina…eh ma è vietato tirate verso le case! Ma succede

    • roberto scrive:

      tra l’altro l’emendamento che ho postato per intero qualche giorno fa parla proprio di “abbattimento e cattura” (in quest’ordine)

      leggo ora che foti quando scrive “abbattimento” intende “Cattura[…] con gabbie e selettori. Usando le carabine, ma caricate coi sonniferi”…e mi viene come un piccolissimo sospetto che foti sia un pochino in malafede lui stesso….

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Roberto

        “cinghiali”

        Comunque sei d’accordo che Foti (e si può presumere chi a primavera ha scritto il testo che lui dice di aver semplicemente copiato) sembra interessato soprattutto a cavalcare l’idiota panico mediatico dei “cinghiali in città”?

        • roberto scrive:

          no, penso proprio che paghi una marchetta ai cacciatori, altrimenti appunto avrebbe scritto una cosa diversa, tipo “cattura” e non “abbattimento e cattura”

          ma perché ti stupisce così tanto la simpatia reciproca fra fratelli d’italia e cacciatori? non ti sembra che abbiano vari interessi in comune?

          armi…i valori della nostra tradizione…abbasso greta ed i fighetti verdi che non capiscono nulla….

          per me sono fatti per volersi bene

          • roberto scrive:

            miguel

            conosci pietro fiocchi, eurodeputato di FDI?

            https://www.pietrofiocchi.info/una-storia-italiana

            ammirevole per chiarezza il paragrafo finale

            “Tutto ciò è per me fonte d’orgoglio e modello di riferimento per il contributo che cerco di dare in prima persona al Paese, facendo leva su lavoro, famiglia e sicurezza, ma senza trascurare i bisogni del territorio e la salvaguardia delle nostre tradizioni, elementi imprescindibili della nostra identità locale e nazionale. Senza trascurare le mie passioni e coloro che le condividono e vogliono vedersi rappresentati da una persona coerente, desiderosa di tutelarli dalle ideologie pseudo-animaliste e dalla mafia ambientalista che cavalca la politica nazionale ed europea.”

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Roberto

              “Fiocchi”

              Il marchio “Fiocchi” sta al mondo delle munizioni per fucili da caccia come il marchio “Armani” a quello dell’alta moda.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • roberto scrive:

                Ah non lo sapevo!

              • PinoMamet scrive:

                Il bresciano e il bergamasco esportano armi da prima delle armi da fuoco, in effetti
                (le spade scozzesi tradizionali sono copie di quelle venete, cioè “schiavone”, e il fabbro spadaio proverbiale per la bontà delle sue lame in Iscozia era appunto un italiano…)

                poi con le armi da fuoco è stato… boom 😉

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ pino mamet

                “bresciano”

                Il tedesco “Panzer” viene dall’italiano “pancera”, la parte della corazza che protegge la pancia.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Moi scrive:

                Quindi certe ironie grossolane “per assonanza teutoitalofona” (specie connotate regionalmente) sono invece fondate … 🙂

          • PinoMamet scrive:

            Sì, ma i cacciatori sono due e non contano niente.

            Però sicuramente, tra le varie cause del provvedimento, ci sarà anche la simpatia verso i cacciatori;

            come c’è anche i “cinghiali in città che sono una cosa da terzo mondo”, e “i cinghiali che comunque sono troppi e creano dei danni”
            (e posso testimoniare che è vero… due incidenti stradali, con grossi danni, in una settimana, sullo stesso tratto di strada, causati da cinghiali, iniziano a diventare un po’ troppi…
            sarà stato un caso, ma…)

            poi sicuramente è esagerato il panico per i cinghiali, come è esagerato quello per i cacciatori che inizieranno a sparare a caso su auto e parchi giochi…

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ pino mamet

              “non contano niente”

              Non mi risulta.

              Al contrario, mi risulta che siano una potenza cui nessun politico può permettersi impunemente di passar sopra.

              Parlo almeno delle due realtà regionali che conosco meglio, Liguria e Umbria.

              Ma dubito ad esempio che in Lombardia sia diverso, data la presenza di una tradizione secolare di armi per la caccia rinomate in tutto il mondo.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

            • roberto scrive:

              Pino

              “Sì, ma i cacciatori sono due e non contano niente”

              io ho l’impressione che siano una lobby tipo tassisti o proprietari di stabilimenti balneari, ma non è il mio punto

              per me i cacciatori hanno come punto di riferimento la destra, per motivi facilmente intuibili (odio per i verdi e per gli ecologisti in generale, amore per le armi, e poi appunto la retorica dell’attività tradizionale). non ci trovo nulla di strano né di riprovevole che la destra faccia qualcosa per i cacciatori, una volta tanto che un politico pensa ai suoi elettori!

              non ci trovo nemmeno nulla di strano o di riprovevole nell’essere di destra (e non riesco proprio a capire perché se scrivo “i cacciatori sono di destra” viene interpretato, da Miguel, non da te, come un insulto )

              trovo invece riprovevole la caccia in città, nei parchi naturali e nei periodi in cui non si può cacciare

              tutto qui

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “per me i cacciatori hanno come punto di riferimento la destra, per motivi facilmente intuibili”

                Boh…

                In Toscana il cacciatore è una figura storica (e in media tutt’altro che giovane), e quindi bisogna vedere la sua storia.

                Il cacciatore è per definizione il contadino.

                Il contadino è storicamente (a) mezzadro e (b) nemico del cittadino.

                https://invidious.weblibre.org/watch?v=FFUBO59QslU

                Il contadino-mezzadro è anche mezzo bracconiere, e quindi nemico del padrone.

                Il contadino/mezzadro è stato anarchico e socialista e infine comunista.

                Ed è la parte della popolazione che ha subito di più la violenza del fascismo, dopo aver subito la violenza dello Stato che mandava i figlioli a morire sull’Isonzo per la sua criminale bandiera tricolore (dei repubblicani e dei nazionalisti).

                Il contadino/mezzadro sopravvissuto anche alla seconda guerra, ha poi condotto anni di lotta che hanno portato alla dissoluzione della mezzadria; e sono cresciuti insieme, case del popolo e circoli Arci-caccia.

                Poi certo tanti contadini sono passati ad altri mestieri, magari erano operai nelle fabbrichette di provincia, ma continuavano a sparare.

                Ma cacciatore e comunista sono stati, fino a tempo fa, quasi sinonimi.

                E tutti i cacciatori che conosco io hanno una storia di “sinistra”.

            • PinoMamet scrive:

              Mah… ma voi quanti cacciatori conoscete?

              Io uno, è anziano e non particolarmente benestante.

              E direi che tutti quelli di cui ho sentore rientrano nella stessa categoria…

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Pino Mamet

                “Io uno, è anziano e non particolarmente benestante.

                E direi che tutti quelli di cui ho sentore rientrano nella stessa categoria…”

                Io un po’ di più.

                Anziani (nel senso di ultrasessantenni) e non particolarmente benestanti, in campagna i soldi non crescono come i funghi.

                Tutti provenienti politicamente dal Partito Comunista / Arci Caccia ecc.

                E sono parecchio reazionari, nel senso che ce l’hanno con gli arricchiti ignoranti, con quelli che campano di chiacchiere (preti, frati e giornalisti), credono al Merito nel senso del ragazzo di campagna che si fa un mazzo così contro il raccomandato.

              • PinoMamet scrive:

                Direi che corrisponde…

                aggiungo che durante il servizio militare, mi ricordano, era benvolutissimo dei superiori, che avrebbero voluto fargli fare “carriera”
                (ovviamente senza laurea il massimo a cui si poteva aspirare, dopo tanti tanti anni, era maresciallo, che comunque è un’ottima posizione…)

                e tutt’ora (mezzo bracconiere) è amicissimo dei carabinieri;

                dei carabinieri “normali” cioè, che, sospetto, hanno a casa loro “in bass’Italia” uno zio o un cugino tale e quale a lui;

                e se spara a una volpe o una poiana gli dicono “noi facciamo finta di niente, ma nopn farti beccare dai carabinieri forestali , ché quelli sono dei fissati, dei maniaci!”

              • roberto scrive:

                Io conosco pochi cacciatori, tutti di destra ma sono tutti francesi…ma a parte questo credo che le conoscenze personali siano abbastanza irrilevanti, e il fatto che i cacciatori siano terreno di caccia hehehe della destra è davvero evidente….un po’ come dire che i poliziotti sono di destra e gli insegnanti sono di sinistra (eh lo so ognuno di noi conosce un poliziotto di sinistra ed un insegnante di destra)

              • roberto scrive:

                Comunque Miguel, partito comunista….mi parli di 25 anni fa vero?
                🙂

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Comunque Miguel, partito comunista….mi parli di 25 anni fa vero?”

                Parlo del mondo in cui sono cresciuti gli attuali cacciatori toscani, a loro volta figli e nipoti di cacciatori. Poi come altri hanno sottolineato, non sono in media giovanissimi…

              • PinoMamet scrive:

                Non conosco la situazione francese ovviamente, ma in Italia esiste tutta una categoria che “sarebbe di sinistra”, se la sinistra fosse il PCI: ma forse si accontenterebbe anche della DC! A tanto li spinge il disamore verso la sinistra attuale, interpretata come il partito dei fighetti dei bei quartierini, ecologisti col SUV, o anche senza SUV, frocisti, garantisti con i ricchi & stronzi (il leccaculaggio verso “gli imprenditori”, le peggiori arrampicate in difesa di questo o quel corrotto Piddino) e giustizialisti verso i poveracci (“non hai pagato una rata, è giusto che tu venga sfrattato!’) eccetera.

                Certo, prima che lo diciate: è un ritratto esagerato e facciamo i distinguo e come dicevsno i miei studenti, per quelle mode da adolescenti che ignoro, “mi dissocio “.

                Ma se l’immagine che la sinistra attuale trasmette è questa, un motivo ci sarà…

              • Moi scrive:

                frasi fatte pseudoanglofone, Figli di Papà che puntano il Ditino Imparatore con Frasoni 😉 da TedTalk del tipo :

                “Siete povery [cit.] perché NON avete il coraggio di Uscire dalla Zona di Comfort ! . ”

                😀

                … e così via.

              • Moi scrive:

                O tipo la Schlein che rifiuta di rispondere sul vecchio PCI essendo nata nel 1985 … però di Stonewall nel 1969 la sa incossa ! 🙂

  25. Andrea Di Vita scrive:

    @ peucezio

    “confondere”

    Succede, succede, credimi.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  26. Moi scrive:

    Credo che per trovare un giovane oggi in Italia con meno di 30 anni a cui piaccia andare a caccia si debba andare proprio tipo nella baita fuori dal mondo, dove internet non prende … 😉 e cmq qualcuno al 99% dei casi maschio cis-etero ! 😉 cheha subito un indottrinamento a livelli da Madrassa Pakistana 😉 da parte di Nonno, Babbo, Fratellone, Zione e Zietto ! 🙂

    • roberto scrive:

      Secondo me basta andare in regioni nelle quali la è praticata…difficile a Rimini più probabile in Veneto

      • PinoMamet scrive:

        Beh Foti dice che viene da Piacenza.
        Io abito a due metri dalla provincia di Piacenza, e di giovani che vanno a caccia ne conosco esattamente zero.

        Credo che un giovane che dicesse di provare anche solo una passeggera curiosità verso la caccia verrebbe trattato come un paria o perlomeno come un ritardato.

        Senza contare – ma forse è il fattore minore – che tutta una generazione ha avuto l’accesso alle armi da fuoco di fatto precluso dall’essere stati obiettori di coscienza.

        Ma i fattori più importanti sono stati altri, cioè:
        1- il WWF, LIPU ecc.

        2- la caccia era il passatempo del prozio bestemmiatore e ignorante che abitava in campagna in culo ai lupi e del quale ci si vergognava in società.

  27. Moi scrive:

    La caccia è sempre meno popolare, forse in via di sparizione, fra i giovani, e in fin dei conti penso sia un bene … MA c’è una nuova tendenza,una “moda”di pessimo gusto, se lo avete un po’ notato :

    le “maledizioni” (più o meno ironiche , ma sempre cin unacetacredine e frustrazione …) SE NON “làiki” il video e NON “segui” / “followi” il canale …

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