Lucertole, Barbie, volpe volanti e formelle

Siamo in una pizzeria un po’ anomala, perché si mangia molto bene, è sabato sera e siamo gli unici clienti, a parte le consegne a quelli che vazzappano il proprietario.

La Ragazza dai capelli rossi, di cui non esistono foto e che ci tiene a essere del segno del Capricorno, non mangia carne e non si è punta per i’Covidde, e che crea suoni che incantano (il suo cane, che mi raspa sul maglione, si chiama in onore della moglie di Montale), racconta.

“Avevo cinque anni, e una bambola Barbie.

E c’era questa ragazzina, della mia stessa età.

Le chiesi,

‘Anche tu hai una bambola Barbie?’

‘Sì!’

‘Questi sono i vestiti che le metto!’ e li tiro fuori.

E lei tirò fuori degli strani vestiti scintillanti per la sua di Barbie.

‘Da dove vengono?’

E la cinquenne racconta…

‘Io prendo le lucertole, le ammazzo, le sviscero, stacco le pelli e le metto sulla mia Barbie!’

Allora io racconto del giorno che mi sono laureato.

“Ho partecipato attivamente a un omicidio.

Sono andato a Venezia, da solo, con il treno.

E ho presentato la mia tesi sul Tempio di Gerusalemme.

Ho preso 110 e lode.

Sono tornato sempre da solo con il treno, con un temporale estivo.

A un certo punto il treno si è fermato di colpo.

Una donna si era suicidata gettandosi sotto di noi. E nel mio piccolo, ho contribuito a ucciderla anch’io. Solo che mi dispiace, non aver mai saputo chi fosse”.

L’Americano racconta di quando era a Boston, e vide un tale che si lanciava sotto i binari di un treno che scorreva in alto, e tutti i frammenti di una vita caddero sanguinanti addosso a uno sventurato ciclista che passava proprio in quel momento per il sottopasso ferrovario.

Allora racconto io, del mio amico

“Aveva quattordici anni e passeggiava per una strada di Livorno, quando in quel preciso momento, un ragioniere decise di suicidarsi e si lanciò in testa al mio amico.

Che si risvegliò dal coma molto tempo dopo, e da allora legge e scrive con straordinaria correttezza diciassette lingue. Ma se apre bocca, le pronuncia solo ed esclusivamente con la gamma fonetica del livornese.

Ha tradotto anche i versi di De Andrè in scozzese…”

Allora l’Amico Massone che è senza smarfo come me, e che prima ci aveva incantati raccontandoci per un’ora intera la Bibbia all’incontrario come non la racconta nessuno, alla faccia di giudei, cristiani, sionisti e musulmani,

alla fiorentina, ci cita il midrash che spiega, finalmente in maniera credibile, perché Noè maledisse i'su figliolo Cam
Noè nella formella di Nicola Pisano sul nostro Campanile, embriaho co’ i hoglioni di fori. Coleo è un prestito linguistico etrusco alla lingua latina, e come tutti i prestiti, andrebbe restituito

e il Massone ci parla dei suoi serpenti.

Il primo era pitone, lungo cinque metri, che lui per girare un video, doveva far attraversare i binari di una stazioncina vicino a Livorno. E quando lo prese in mano, si accorse di tutta la sua bellezza.

Ma più di ogni cosa, lui si è affezionato a certi serpentelli bianchi e rossi.

E mentre lo ascolto, ricordo…

…. di quando uno strano pittore greco, giocavamo a carte, mi scagliò sul braccio un pitone, dicendomi, “non ti preoccupare, ha mangiato un criceto un mese fa”, e ho sentito la sua strana gelida vita, vera quanto la mia, stringermisi addosso…

Poi a presentare altri serpenti all’Amico Massone, fu un suo amico zoologo.

Che prima di dedicare la sua vita alle volpi volanti, aveva deciso di fuggire dal mondo, imbarcandosi su un peschereccio malesiano, a caccia di gamberi.

“Attese di trovarsi in pieno mare, poi tirò fuori dalla tasca tutti i biglietti da visita che il suo babbo gli aveva dato, con tutti i nomi di coloro che potevano raccomandarlo a qualcosa, e li lanciò ad uno ad uno nel mare.

Aveva come compagno di cabina un marinaio malesiano, che mangiava sempre cipolle, per cui il fiato gli puzzava in modo straordinario. E ogni notte, addormentarsi con quell’odore fu una sofferenza terribile.

Un giorno, erano sulla tolda a dividere i pochi gamberi dai tantissimi pesci inutili, e ributtare questi ultimi in mare.

Un pesce con gli aculei velenosi era rimasto però attaccato al soffitto, e cadde sulla schiena del marinaio dal fiato puzzolente.

Il marinaio morì due giorni dopo tra sofferenze atroci.

E il mio amico mi disse, ma quanto si dormiva bene senza quella puzza di cipolla!”

Il cuoco che ha un udito incredibile, mentre inforna le pizze per quelli che le hanno ordinate via vazzappe ascolta, a volte commenta e a volte tace.

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531 risposte a Lucertole, Barbie, volpe volanti e formelle

  1. Andrea Di Vita scrive:

    @ Martinez

    “diciassette”

    Il tuo amico poliglotta si chiama mica Riccardo?

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • paniscus scrive:

      Aggiungo anche che alcune di queste storie sono diventate trame letterarie di tutto rispetto,

      ad esempio quella della “cavalcata con il morto”, cioè della donna che viene invitata a un viaggio estremo dal marito, dal fidanzato o dal fratello che vuole riportarla a casa, e poi viene a scoprire che in realtà è defunto da tempo,

      o quella della “storia del marinaio”, che in una sosta in qualche posto esotico-coloniale, viene reclutato a pagamento da un signore ricco, viscido, anzianotto e sterile, perché vada a letto con la di lui giovane moglie e la metta incinta.

      Su quest’ultima storia, addirittura, la notevole scrittrice Karen Blixen mise insieme una narrazione di “leggenda sulla leggenda”. Nel senso di un racconto in cui un anziano ricco capriccioso, in ambiente coloniale, mette in scena la stessa identica storia senza nemmeno avere davvero una moglie giovane, ma pagando una prostituta per recitare quella parte, SOLO per il gusto di rendere finalmente vera una leggenda che tutti i marinai avevano sentito raccontare ma che nessuno aveva mai vissuto dal vero…

  2. paniscus scrive:

    La storia del suicida che casca in testa a un povero malcapitato che non c’entrava niente… mi sembra che sia stata raccontata più di una volta da fonti diverse in città e nazioni diverse, compresi romanzi e sceneggiature di film.

    Personalmente, mi è capitato di conoscere direttamente qualcuno che sosteneva di essere stato protagonista di prima mano di una storia macabra e incredibile (tipo quella della ragazza che chiede di farsi accompagnare a casa, e poi il giorno dopo l’accompagnatore va a ricercarla, trova la casa in rovina, e viene a sapere che lei è morta da anni)…

    …e di esserci poi rimasta malissimo quando scoprii, diversi anni dopo, che la stessa storia stava su decine di libri e centinaia di articoli, come esempio classico di leggenda metropolitana, ambientata in più città diverse.

    Ovviamente la prima volta che la sentii raccontare ero giovanissima e ingenua… se mi ricapitasse adesso, farei una bella pernacchia al millantatore, e gli citerei pure la bibliografia quasi intera!

    • Moi scrive:

      Io sentii uno che temeva che i motociclisti, con i caschi obbligatorii, avrebbero ucciso passanti e ciclisti a capocciate venendo sbalzati loro addosso negli incienti.

    • PinoMamet scrive:

      Ma sai, non credo sia un caso di millanteria voluta.
      Le leggende urbane, quando vengono raccontate, di solito lo sono da persone che ci credono.
      Non sempre, ovviamente. Ma è un meccanismo psicologico interessante, quello dell’autoconvincimento e del ricordo inventato.

      • PinoMamet scrive:

        Secondo me c’entra qualcosa con la mente infantile.
        I bambini sono grandi raccontatori di storie e leggende urbane, e ci credono, nel momento in cui le dicono.
        A un mio amico è successo che…
        Anni dopo magari ricordano che sia successo a loro…

        Ma soprattutto, forse la leggenda urbana è una vacanza mentale, un attimo in cui si torna bambini, nel mondo della leggenda, della narrazione, dove il vero corrisponde a quello che serve alla storia…

      • Peucezio scrive:

        Pino,
        io l’ho constatato nella cultura tradizionale, rurale o urbana.
        Lì ci sono proprio modelli cognitivi che funzionano in modo diverso (non lo sapevo prima di constatarlo di persona): l’individuo è un’entità dai confini meno chiari.

        Ricordo che mia nonna mi raccontò come episodio autobiografico, con tanto di dettagli e perfino l’imitazione di un dialetto contiguo, della Basilicata, un aneddoto che ho scoperto molti anni dopo essere patrimonio collettivo, al punto da essere proverbiale.

        E potrei citarne vari di casi di questo genere.

    • roberto scrive:

      paniscus

      “La storia del suicida che casca in testa a un povero malcapitato che non c’entrava niente… mi sembra che sia stata raccontata più di una volta da fonti diverse in città e nazioni diverse, compresi romanzi e sceneggiature di film.”

      non mi pare nemmeno tanto implausibile onestamente…se uno si butta da un palazzo, il rischio che ci sia qualcuno sotto c’è

      PS a me personalmente è successa una cosa simile: ero sul balcone di casa a leggere e prendere il sole ed un poveretto si è buttato dalla finestra un paio di piani sopra di me volandomi davanti agli occhi…davvero una brutta cosa

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Paniscus

      “La storia del suicida che casca in testa a un povero malcapitato che non c’entrava niente…”

      Ma il malcapitato dalle 17 lingue lo conosci anche tu. Non c’ero quando lui aveva 14 anni, ma posso testimoniare che la storia delle 17 lingue è vera.

    • Fuzzy scrive:

      https://www.open.online/2022/12/11/alta-tensione-serbia-kosovo-colpita-missione-ue/
      Più in dettaglio

      (Ah, vorrei spezzare una lancia a favore delle cipolle. Se cucinate al vapore sono totalmente inodori e tra l’altro fanno benissimo alla salute. Una farmacia vegetale. Peccato siano così complicate da coltivare. Io vado meglio coi cipollotti).

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ fuzzy

        “dettaglio”

        Il marito di una mia ex collega è un Magistrato italiano distaccato a Prishtinë con EULEX. (EULEX è una missione UE di giuristi che dovrebbe rimettere in piedi il sistema giudiziario del Kosova).

        Dice che il giorno dopo un eventuale ritiro della NATO da quelle parti ricomincerebbero a scannarsi.

        Sette comandanti Italiani del contingente NATO uno dopo l’altro hanno contribuito a calmare le acque, ma col conflitto in Ucraina (e il tradizionale vittimismo Serbo, e la tradizione della faida nel Kanun) la tentazione di regolare i conti una volta per tutte salta fuori.

        Per dirne una, è di poche settimane fa il successo della mediazione dell’attuale Comandante NATO perché gli Albanesi evitassero di spianare mezza cattedrale Serbo-ortodossa (costruita peraltro dai francescani come chiesa cattolica per concessione del Sultano a fine Trecento) con la costruzione di una nuova superstrada a scorrimento veloce.

        L’arresto di un ex poliziotto Serbo dopo l’accordo sulle targhe automobilistiche ha spinto i Serbi sulle barricate, cui Prishtinë risponde mandando truppe. La bomba su EULEX è un sintomo.

        Certo non è che Borrell – sulla carta un suo superiore – faccia granché per manifestare l’equidistanza di EULEX, visto che nella sua dichiarazione se la prende solo coi Serbi.

        La recente visita della Statunitense ‘fuck-UE’ Nuland difficilmente avrà calmato le acque.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Fuzzy scrive:

          Hanno ancora le armi negli scantinati. E non vorrei mai che parte di quelle inviate in Ucraina siano finite, in virtù del mercato nero, proprio da quelle parti.
          L’Est Europa con tutte quelle etnie contrapposte è come una pentola a pressione pronta a scoppiare in ogni momento.
          Persino la federazione russa, al suo interno, leggevo, è in fibrillazione per motivi analoghi.

  3. Andrea Di Vita scrive:

    @ fuzzy , Roberto e tutti

    “armi”

    OT ma solo parziale

    Sembra fatto apposta, ma viene come il cacio sui maccheroni

    https://www.repubblica.it/green-and-blue/2022/12/12/news/fusione_nucleare_stati_uniti_crisi_energetica-378642539/

    Se è vero (e non la solita boutade) allora et l’ennesima conferma che la ricerca va avanti grazie alla guerra, perché vi garantisco che di tutti gli infiniti rivoli su cui si è dipanarsi la ricerca sulla fusione nucleare controllata quello del particolare laboratorio USA di cui parla l’articolo è quello più vicino alle applicazioni militari: si basa sulla miniaturizzazione del design di Sacharov-Teller a implosione radiativa mirando a creare una bomba H potente quanto una bomba a mano e senza radioisotopi a lungo tempo di decadimento, ed è usato per testare i codici che descrivono le bombe H vere.

    Anche se non ha ricadute immediate sulla bolletta è certo un forte impulso politico a finanziare approcci più vicini alle versioni della fusione più utili all’uomo della strada

    Si ripete la storia della ruota…

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • roberto scrive:

      guarda andrea,
      il giorno in cui sarò l’autarca del mondo, smetterò di dare soldi ai militari e li darò ai civili e vedrai che ci sarà più ricerca civile (e meno guerre)

      • PinoMamet scrive:

        OMDAR

        Se dai i soldi alla ricerca militare, logico che le scoperte vengano da lì.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ pino mamet

          “lì”

          Come ho già scritto, i soldi vengono dati dai potenti alle cose che interessano loro di più.

          Siccome evidentemente la priorità per loro è prepararsi alla guerra, chi fa ricerca fa bene a cercare un risvolto militare al suo lavoro, se vuole trovare più facilmente finanziamenti.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          Secondo me è che in guerra ci sono le massime possibili motivazioni per arrivare alla scoperta, ancora più forti dell’avidità e della vanità

          Che se non ci arrivi crepi

          Ma è solo una mia ipotesi

          ciao

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ francesco

            “crepi”

            Il genio Fritz Haber – alla cui vita qualcuno no prima o poi si dovrà pur decidere di dedicare un film! – salvò milioni di vite inventando la sintesi dell’ammoniaca che ha consentito lo sviluppo dei fertilizzanti.

            Allo scoppio della Grande Guerra disse “in pace per l’umanità, in guerra per la patria”.

            Fu così che – mentre con l’ammoniaca si ricavavano esplosivi per l’artiglieria – tirò fuori una dopo l’altra due cosucce come l’iprite e un innovativo insetticida per granai, il Zyklon-B.

            Il bello è che era pure Ebreo.

            La moglie, prima donna a prendersi un dottorato in chimica e a sua volta titolare di brevetti, Klara Immerwahr, aveva rinunciato alla carriera per accudire il marito e provare da buona Ebrea osservante a sfornare il Messia. Pacifista convinta, alla notizia dell’invenzione dell’iprite si suicidio per protesta.

            Lui dovette scappare dalla Germania nazista, morendo malato in Svizzera mentre cercava di raggiungere la Palestina.

            A Max Planck che si fece ricevere da Hitler per intercedere per Haber il Fuehrer rispose: “se la scienza ha bisogno degli Ebrei la Germania farà a meno della scienza”.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              Un giorno bisognerà scrivere la storia dei geni scientifici che andarono dietro a Hitler (e a Mussolini).

              E della coglioneria di questi due dilettanti, che ha impedito loro di distruggere il mondo, probabilmente.

              Poi dice che uno credo in Dio!

              • PinoMamet scrive:

                Non so Hitler, ma Mussolini voleva distruggere il mondo?
                A me pare che sarebbe stato felicissimo di essere lasciato libero di far fare ginnastica agli italiani, e mettere il fez in testa agli etiopi.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “Mussolini”

                Per quel che ne so, l’unico premio Nobel sinceramente nazista era Stark, quello dell’effetto fotoelettrico (spiegato poi, ironia della sorte, dall’Ebreo Einstein, Nobel anche lui). Aggiungiamoci magari Steenbeck, che oltre a formulare alcuni importanti risultati sugli archi elettrici inventerà per i Sovietici dopo la guerra il metodo per far funzionare le centrifughe per l’arricchimento dell’uranio (metodo che poi porterà in Olanda, da cui lo copiò il collega lì Khan per la Bomba Pakistana)

                Quanto al fascismo, a parte l’anatomista Nicola Pende di grandi luminari dietro al duce non ne conosco. A parte il caso dell’esule Fermi, i fisici Majorana ed Amaldi e il matematico Volterra (Ebreo) si defilarono, Touschek (l’inventore degli acceleratori oggi in uso al Cern) a momenti veniva fatto fuori dalla Gestapo.

                Ma mi stupisci: un anticomunista del tuo calibro dimenticarsi della sorte di Landau e della fine che Lysenko ha fatto fare a Vinogradov… E soprattutto ignorare Pontecorvo (l’allievo Comunista di Fermi)! Ti avrei risposto ricordando il grande maestro (e Comunista) del mago Sovietico della corsa allo spazio, Korolev: l’eccezionale Roberto Bartini!

                https://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Oros_di_Bartini

                Ciao!

              • paniscus scrive:

                ” E soprattutto ignorare Pontecorvo “—-

                …di cui posso vantare una stretta di mano personale e una firma autografa su una mia agenda (in realtà, entrambe già molto tremolanti per il progredire del morbo di Parkinson, ma autentiche).

              • Francesco scrive:

                Andrea

                mi sa che tu sei troppo restrittivo: io mi riferivo anche a tutti quelli rimasti in Italia e Germania e disposti a collaborare coi regimi.

                Che mi pare furono molti di più (Marconi tra loro?)

              • habsburgicus scrive:

                @ADV

                Heisenberg, pur in sostanza apolitico, non era di certo anti-NS
                da noi, Marconi non era antifascista

            • paniscus scrive:

              “Klara Immerwahr, aveva rinunciato alla carriera (…) Pacifista convinta, alla notizia dell’invenzione dell’iprite si suicidio per protesta. ”
              —-

              Aggiungo che si suicidò nel corso di un ricevimento elegante che si teneva in casa loro, sgattaiolando in giardino senza che nessuno se ne accorgesse e sparandosi con un’arma del marito… e che morì tra le braccia del figlio tredicenne, cioè l’unico che si era accordo della sua sparizione e che aveva sentito il botto, e che corse fuori provando inutilmente a soccorrerla.

              Mi pare di ricordare che anche questo figlio morì suicida, parecchi anni dopo.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Paniscus

                “parecchi”

                Lo dicevo io, che era una storia da film hollywoodiano!

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “rimasti”

                Tutti quelli che ho citato sono rimasti nei rispettivi paesi, tranne Fermi.

                Marconi era al di là della sua fase creativa per motivi anagrafici, fu nominato Accademico d’Italia come sinecura e per propaganda ma non scrisse mai una lettera di accorata e sincera adesione al fascio come ad esempio il suo collega Pirandello. Si favoleggiò molto di un ‘raggio della morte’ che avrebbe inventato (tutte bufale): sul Marc’Aurelio, settimanale satirico censuratissimo dal regime, si arrivò a pubblicare barzellette che cominciavano con la battuta: “Hai sentito? È morta una vacca ad Addis Abeba! Il raggio della morte ha colpito ancora!”.

                In Germania gli unici alla lontana compromessi (?) col regime furono Heisenberg e von Weiszaecker, che furono coinvolti nel progetto di bomba atomica (in cui Hitler non credette mai davvero, a differenza degli Statunitensi, ma che costò ai Norvegesi la distruzione della Norsk Hydro di Telemark da parte dei bombardieri Inglesi). Ma erano entrambi teorici puri e anche se furono coinvolti potevano combinare ben poco. Il figlio di von Weiszaecker sarebbe addirittura diventato presidente della Repubblica Federale dopo la guerra, dopo una carriera politica che difficilmente gli Alleati avrebbero consentito se il padre fosse stato in odore di nazismo. Ho sentito con le mie orecchie l’anziano Segre raccontare che ufficiali USA avevano sentito prigionieri Tedeschi inveire contro “quel cane di Heisenberg” che non si era prodigato abbastanza per dare la Bomba alla Germania…

                Ciao!

                Andrea Di Vita

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Roberto

        “autarca”

        Aspetto fiducioso 😉

        Ciao!

        Andrea Di Vita

  4. Miguel Martinez scrive:

    Oddio:

    Dal presidente serbo Vucic discorso alla nazione:

    ▫️La Serbia invierà una richiesta alla KFOR sul dispiegamento delle forze di sicurezza serbe in Kosovo ai sensi della risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite

    ▫️Solo i paesi europei possono chiedere l’adesione all’UE, cosa che il Kosovo non è in alcun modo, e oggi ho inviato lettere ai leader di Grecia, Cipro, Romania e Spagna [che non riconoscono la “Repubblica del Kosovo”]. Combatteremo. Non posso promettere nulla, ma so come abbiamo combattuto.

    ▫️Pristina presenterà una richiesta di adesione all’Unione Europea il 15 dicembre, questa è una violazione degli accordi di Washington, ha detto il presidente serbo Vucic.

    ▫️Vucic, in un discorso alla nazione, ha affermato che quest’anno è diventato un record per il numero di attacchi su base etnica: “131 in più rispetto allo scorso anno. Quindi il governo Kurti è un campione in questo”.

    Il leader serbo Aleksandar Vucic ha detto in un discorso ai cittadini del Paese che le parole dell’ex cancelliere tedesco Angela Merkel e dell’ex presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko sugli accordi di Minsk sollevano una questione di fiducia.

    Secondo Vučić, la dichiarazione della Merkel “cambia radicalmente le cose”, soprattutto in senso politico.

    “Per me questo è un chiaro segnale – di chi non ci si può fidare”, ha detto il presidente della Serbia.

    Ha aggiunto che sorge la domanda su come essere piccoli paesi, se “possono giocare così con qualcuno che è molto più forte di noi e ingannare la Federazione Russa”.

    «Ci stiamo avvicinando al punto di non ritorno stasera in Kosovo, mentre il primo ministro ad interim Kurti prepara la sua polizia militarizzata per radere al suolo il Nord e spazzare via i serbi locali» — Segretario di Stato del Ministero degli Affari Esteri della Serbia.

    • roberto scrive:

      vucic

      “Solo i paesi europei possono chiedere l’adesione all’UE, cosa che il Kosovo non è in alcun modo”

      brate, prendi un atlante….

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Roberto

        “UE”

        Mi sembra un lapsus. Il punto è che il Kosova non è riconosciuto ad esempio dalla Spagna (che non vuole creare il precedente con la Catalogna in casa). Difficile che possa entrare in UE.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • roberto scrive:

          per me è impossibile, almeno oggi (e nemmeno auspicabile, almeno per come la vedo io)

          • Malgrado scrive:

            “nemmeno auspicabile”

            Perchè?

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Malgrado

              “perché?”

              Ho girato per il Kosova in lungo e in largo nel 1988.

              Dico solo questo: prima del Kosova farei entrare nell’UE l’Ucraina.

              Ed è tutto dire.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                di sicuro non sono cattolici bigotti come i polacchi … che altri difetti possono avere?

                PS la UE dovrebbe espellere un certo numero di stati membri e poi darsi una seria “Costituzione materiale”. Purtroppo sarebbe certamente una porcheria laicista in salsa francese, per cui preferisco tutto il resto, compreso il “muoia Sansone”

                🙁

              • PinoMamet scrive:

                Una porcheria laicista?

                Credo che si darebbe una costituzione, semplicemente, laica.
                Perché mai dovrebbe darsene una cattolica?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “bigotti”

                No. pero’ diciamo che fra Serbi e Albanesi il livello di sopportazione reciproca è da tempo inferiore a quello odierno fra Ucraini e Russi (senza voler qui parteggiare per nessuno, sia chiaro).

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                e allora farli entrare tutti e due? così che nessuno si senta privilegiato

              • Francesco scrive:

                Pino

                dove leggi che vorrei una Costituzione cattolica?

                Il Sacro Romano Imperatore mica dovrebbe essere limitato da una costituzione!

                parlavo di un second best, che non fosse permeato delle idee dei francesi

              • roberto scrive:

                Andrea

                “Ho girato per il Kosova in lungo e in largo nel 1988.”

                Millenovecentottantotto!!!!
                Sono 35 anni fa
                🙂

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Roberto

                “35 anni”

                Il marito della mia ex collega sostiene che non è chiaro granché.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • roberto scrive:

                andrea

                “non è chiaro granché.”

                ridacchiavo per il tuo giudizio su un paese girato in lungo ed in largo 35 anni fa…35 anni sono un tempo infinito, e per alcuni paesi (quelli dell’est) un tempo doppiamente infinito.

                io sono stato in polonia la prima volta nell’estate 92 (a cracovia e poi mi sono stufato): negozi letteralmente vuoti, ristoranti che avevano un cosa sola sul menu, strade deserte la sera…. già due anni dopo sembrava un altro mondo e adesso mi sa che nessuno potrebbe associare “negozi vuoti ” e “strade vuote” a cracovia

            • roberto scrive:

              Malgrado

              “ Perchè?”

              Io sono un federalista e più aggiungi stati più l’obbiettivo “federazione” diventa irraggiungibile (già ora siamo al livello di utopia)

              Fosse per me sposterei le lancette del tempo indietro al pre adesione dei paesi nordici, penserei a fare uno stato vero e poi a integrare man mano gli altri che volessero eventualmente entrare

              Quindi dici no al Kossovo, come all’Albania al Montenegro, all’ucraina o a chi vuoi tu

              • roberto scrive:

                Dico non dici

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Roberto

                “vuoi”

                Concordo.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Roberto

                una Federazione simile agli USA originali, in cui ogni singolo Stato abbia una sua Costituzione e leggi e amplissima autonomia nelle faccende interne?

                ma con una politica estera e militare e una moneta?

                oppure è ormai impossibile, si viaggia troppo?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Ad oggi non è riuscita neppure la moneta che è tipo il minimo del minimo.

              • Francesco scrive:

                davvero? l’Euro non esiste?

                e io che è da anni che ci credo

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                E’ come se la Lira fosse stata adottata solo da metà delle province italiane.

              • Francesco scrive:

                Germania, Francia, Italia, Spagna … a me basta.

                E’ come se la Lira fosse stata adottata da tutta la Padania (e pure la Toscana).

                🙂

                PS la moneta abbiamo scoperto che lega tantissimo e che senza una politica comune sono problemi molto seri. Se oggi il Sud avesse la Lira avrebbe un vero spazio di manovra (poi lo darebbe agli Emiliano e ai Miccichè)

              • roberto scrive:

                francesco

                “una Federazione simile agli USA originali,…”

                a me starebbe più che bene, ma temo che sia impossibile

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “E’ come se la Lira fosse stata adottata da tutta la Padania (e pure la Toscana).

                🙂”

                In sostanza, non si avrebbe uno stato federale, ma al più una confederazione. E, come dici, ci sono ottimi motivi per cui territori disomogenei non possono confluire in un unico stato, fossero anche gli USA delle origini (che non a caso alla fine esplosero per quelle contraddizioni!).

              • Francesco scrive:

                Beh, gli USA sono ancora poco omogenei eppure mi pare se la cavino benino.

                I problemi di coesione che hanno sono di tipo culturale e politico, non economico.

                Hanno il grandissimo vantaggio della popolazione che si sposta facilmente all’interno.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Infatti hanno un’unica moneta: mica il dollaro si usa solo in Padania e in Toscana…

              • habsburgicus scrive:

                Fosse per me sposterei le lancette del tempo indietro al pre adesione dei paesi nordici, penserei a fare uno stato vero e poi a integrare man mano gli altri che volessero eventualmente entrare

                dal suo punto di vista, Roberto ha ragione..
                in effetti la vecchia CEE pre-1995 (per intenderci quella dei Dodici) funzionava*, anzi funzionò talmente bene da distruggersi perché si accordò su Maastricht (7/2/1992)
                tutte le integrazioni successive vanno dal
                non necessario (1995, ovvero Austria, Svezia, Finlandia)
                al pericoloso
                2004 (EST, LV, LTY, PL, CZ, SK, H, SLO+CYP e MLT)
                al folle
                2007 (RO e BG), tuttora -forse a torto- tenuti fuori da Schengen
                all’assurdo
                2013 (CRO)

                *con l’unica “palla al piede” del Regno Unito

              • habsburgicus scrive:

                In sostanza, non si avrebbe uno stato federale, ma al più una confederazione.

                la Svizzera, infatti, è dal 1848 una Federazione -ad onta del nome Confoederatio Helvetica orgogliosamente mantenuto- non a caso da quando, dopo la fallita secessione dei cantoni cattolici conservatori uniti nel Sonderbund (1847) i cantoni protestanti e liberali vincitori imposero l’adozione di una Costituzione di stampo federale (poi ancora rafforzata nel 1874) e istituirono quella che oggi è la gloria degli elvetici, ovvero il franco svizzero..prima del 1848 Lucerna, Zurigo e Basilea avevano monete diverse !

  5. PinoMamet scrive:

    Il mio studente serbo (tra l’altro in classe con una albanese, con la quale va d’accordissimo) sostiene che la Serbia riconquisterà il Kosovo perché “i nostri fratelli-cugini russi ci aiuteranno e se la NATO si oppone si prenderà un missile nucleare in testa”.
    Va detto che ha 14 anni, e un certo gusto per la boutade (che lo renderebbe popolarissimo sul blog 😉 ).

    Ma mi pare che il sentimento imperante in Serbia sia più o meno questo…
    tra l’altro per lui, che ha appunto 14 anni e vive in Italia, la guerra dell’ex Jugoslavia è questione ancora attuale, così come l’antichità medievale balcanica…

  6. PinoMamet scrive:

    Questo invece è OT ma piacerà a Fuzzy, spero:

    un amico posta la foto di una specie di muro costruito con rami intrecciati, paglia (?) e di nuovi rami intrecciati, coperti da uno strato di una specie di intonaco che forse è terra battuta.
    C’è un commento che copio e incollo (non del mio amico ma dell’autore del post linkato, che scrive su un gruppo FB che si chiama Muratori)


    RITORNO ALLE ORIGINI
    Questa è una muratura tipica risalente all’età del rame.
    A occhio e croce il valore termico della parete è attorno a 0,40/0,50 W/m2K, in pratica il doppio potere isolante di una parete in muratura di laterizio da 30 cm utilizzata tra gli anni 80 e 2000.
    3500 anni fa costruivano pareti con prestazioni superiori ai requisiti della ex legge 10/91.
    Non serve cercare inventare nulla di nuovo. Basta imparare dal passato”

    • Francesco scrive:

      😀

      Stupendo. A occhio e croce è 3.500 anni che siamo coglioni.

      O forse no?

      PS Buon Natale, se mi capitasse di dimenticarmi.

      • paniscus scrive:

        Ma sono anche muri resistenti quanto quelli di mattone, o si sbriciolano più facilmente?

        • Fuzzy scrive:

          https://www.calearth.org/intro-superadobe
          Le costruzioni in terra cruda in versione aggiornata. Nascono come rifugi militari.
          I sacchi vengono riempiti con diversi materiali.
          Il materiale di costruzione più comune è un misto di sabbia e argilla.
          Data la forma circolare e a cupola possono resistere ai venti più devastanti, ai terremoti e all’interno la mancanza di spigoli (ponti termici, credo si dica) evita il formarsi di ristagni d’aria fredda.
          Quando la struttura inizia a deteriorarsi, si disfa tutto e si ricostruisce riciclando gli stessi materiali. Dovrebbero resistere per decenni, credo. Dipende dalla manutenzione.
          Se una cupola è troppo piccola per un’intera famiglia, se ne aggiungono altre, collegate con una specie di corridoio.
          C’è la possibilità di costruire anche pareti verticali.

    • Fuzzy scrive:

      https://youtube.com/shorts/Q3iEvQG8oE8?feature=share
      Beh, questi sono fatti con le canne palustri.
      Una volta erano sinonimo di miseria, adesso li affittano a caro prezzo ai turisti.
      Non so gli insetti….tipo le pulci, zanzare ecc.
      Magari li hanno un po’ ristrutturati con criteri più moderni.

  7. Moi scrive:

    @ ROBERTO / TUTTI

    … Ancora nessuno ha parlato dello Scandalo Von der Leyen ?!

    … Mentre gli Europei rischiano l’ assideramento e la fame, lei pensa a farsi una legge ad personam per poter impallinare il Lupo Vendicatore dei Popoli Europei 😉 che ha sbranato il suo lezioso Pony Dolly !

    • roberto scrive:

      onestamente con i veri scandali di questi giorni, sta cosa del lupo mi sembra davvero ma davvero de minimis

      comunque la ricostruzione di fusaro sembra come al solito frutto della sua fantasia.

      il lupo ha sbranato 12 pecore oltre al pony e sarà condannato a morte…a me dispiace, ma temo che più o meno funzioni così…almeno so pêr certo che in francia funziona così*

      la von del leyen non ha scritto al parlamento europeo (e per fare cosa? è lei che ha l’inizativa!)

      il parlamento europeo ha adotatto una risoluzione ben prima dell’incidente del pony per modificare lo status del lupo come animale in via di estinzione (e questo proprio in ragione di vari incidenti come quello del pony o delle pecorelle del nostro parente)

      la von der leyen ha risposto al parlamento “ok, mo ci pensiamo”

      https://www.euractiv.com/section/agriculture-food/news/wolf-that-killed-von-der-leyens-pony-to-be-shot/

      *ho già raccontato la storia: nel villaggio pirenaico di mia moglie un lupo è stato visto gironzolare per le case e si è infilato nell’ovile di un nostro parente facendo strage di pecori ed agnellini (se non ricordo male si parla di una 40ina di pecore e agnelli morti chi sbranato e chi di paura)…anche lì il lupo è stato condannato a morte (ma che io sappia mai ucciso)

      • PinoMamet scrive:

        Credo sia la procedura standard anche in Italia per gli animali che si sono dimostrati pericolosi (ci sono stati un paio di esempi con gli orsi, negli anni recenti, e relative polemiche).

        Si può discutere se sia giusta o sbagliata ma non è un’invenzione della von der Leyen ad usum pony.

        I lupi da queste parti sono ormai- non voglio dire infestanti- diciamo una presenza molto evidente, non è rarissimo incontrarli alle porte dei centri abitati e io stesso, che non sono certo un naturalista, ho avvistato un lupo in due occasioni diverse
        (sono sicurissimo che non si trattava di un cane: la differenza è notevole, inoltre i “lupi cecoslovacchi”, o di un altro paio di razze semi-lupine con le quali ci potrebbe confondere, di solito sono ben recintati e chiusi in casa e non vanno in giro all’una di notte senza collare…)

  8. Moi scrive:

    https://www.radioradio.it/2022/12/fusaro-von-der-leyen-lupo/

    L’ultimo problema della Von der Leyen: un lupo uccide il suo pony, lei porta il tema in Parlamento

  9. Miguel Martinez scrive:

    Mentre destri e sinistri letihano sulla borsa di madamigella Soumahoro, qui a Firenze:

    1) in piena crisi economica, la cordata Pizzarotti-Saipem ha vinto un contratto per un miliardo di euro (per ora) di soldi nostri, per fare la “passante TAV” che dovrebbe accelerare di circa dieci minuti il viaggio dei passeggeri che hanno fretta di arrivare a Roma da Milano.

    https://notavfirenze.blogspot.com/2022/11/passante-tav-firenze-ricomincia-la.html

    Un progetto che, se ben ricordo, va avanti da oltre trent’anni, tra scavi, buche e arresti per truffa.

    2) A questo punto il Sinistro presidente della Regione, Eugenio Giani, si appella al Destro più cattivo d’Italia, Salvini, per procedere alla svelta con lo sciupamento di risorse pubbliche:

    https://firenze.repubblica.it/cronaca/2022/12/11/news/firenze_lappello_di_giani_a_salvini_si_impegni_per_il_nodo_tav-378593074/

    Firenze, l’appello di Giani a Salvini: “Si impegni per il nodo Tav”. Il ministro: “Martedì sarò a Firenze, stiamo sbloccando opere ferme da decenni”
    11 Dicembre 2022

    • Francesco scrive:

      Beh, Miguel, che le opere siano in corso da oltre trenta anni non ci dice nulla sulla loro utilità o inutilità, qui in Italia.

      A Milano da qualche anno hanno ricominciato a fare le metropolitane e a costruire e mi pare sia una cosa molto positiva. Chi sta fermo tanto varrebbe fosse già morto, mi sa.

      Ciao

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        ” Chi sta fermo tanto varrebbe fosse già morto, mi sa.”

        Non avevo dubbi sulla tua opinione 🙂

        Però noto che la Destra che si lamenta per le tasse e taglia il reddito di cittadinanza non ha problemi a spendere un miliardo dei soldi dei contribuenti…

        e la Sinistra che si preoccupa dell’ambiente non ha problemi a chiedere che si spenda un miliardo per sbucaltare la città e versare tonnellate di CO2 nell’aria, in modo da permettere agli speculatori immobiliari di arrivare più velocemente a Roma a parlare con i loro manutengoli parlamentari.

        Ma guai a non usare i Pos per comprare il pane, i cattivi evasori stanno rubando i posti letto in ospedale ai bambini con la leucemia!

        • Francesco scrive:

          >>> Però noto che la Destra che si lamenta per le tasse e taglia il reddito di cittadinanza non ha problemi a spendere un miliardo dei soldi dei contribuenti…

          La differenza tra soldi investiti e soldi sprecati, in termini economici. Io sono una pessima persona ma credo ancora che se dai a un uomo un pesce quello mangerà senza fare nulla e non avrà granchè motivi per mettersi a fare qualcosa. Se gli insegni a pescare, per avere il pesce da mangiare dovrà pescarlo.

          Il problema è se il problema è dar da mangiare a chi non ne ha o eliminare la categoria di chi è vivo pur non avendo da mangiare, immagino.

          PS io amo il POS, giusto per la comodità. E un pochino per la registrazione della transazione e quindi le relative tasse: credo sia tipico dei lavoratori dipendenti italiani.

        • roberto scrive:

          miguel

          “pendere un miliardo dei soldi dei contribuenti…”

          ma li prendono e li danno a pizzarotti che li tiene sotto al cuscino? oppure pizzarotti li usa per costruire qualcosa che resterà e dando nel frattempo da lavorare a qualche persona?

          PS non c’è nessuna ragione plausibile per non usare il POS

          • Francesco scrive:

            no scusa Roberto, per costruire una infrastruttura utile e una porcata del tutto inutile si da “nel frattempo da lavorare a qualche persona”

            questo paese sta affondando per aver scordato che lo scopo dei cantieri è quello che viene costruito e non il cantiere stesso

            ciao

            • roberto scrive:

              si sono d’accordo, ma ammetto di essere rimasto fra quelle due o tre persone al massimo che considerano i treni veloci una cosa utile (forse perché li uso)

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “o che considerano i treni veloci una cosa utile”

                1) La Lione-Torino “servirà” per trasporare merci.

                2) La bretella TAV fiorentina “servirà” per risparmiare tra i dieci e i quindici minuti di viaggioi.

                In entrambi i casi, uso le virgolette, perché dubito che saranno mai realizzati.

                Danno da mangiare da tre decenni alle principali imprese italiane, perché mai dovrebbero metterli in funzione chiudendosi così il rubinetto?

              • roberto scrive:

                Miguel,

                non insito perché ne abbiamo già parlato a sufficienza

                noto solo che dovunque giro la testa vedo treni veloci, ponti, autostrade, viadotti, aeroporti…tranne in italia dove evidentemente tutto è impossibile, ogni cosa disturba un ecosistema unico, ogni soldo andrà alla mafia

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “non insito perché ne abbiamo già parlato a sufficienza”

                Più che altro stiamo guardando la stessa cosa da prospettive diverse, entrambe credo legittime.

                Un conto è la validità o meno in sé della TAV;

                un altro è il fatto che Destra e Sinistra litigano sull’articolo da usare per l* presidente Meloni, o sulla borsa della Soumahoro; mentre vanno d’amore e d’accordo quando si tratta di dare un miliardo in fondi pubblici (e sappiamo che saranno alla fine molto di più) a degli imprenditori.

                A me piacerebbe che ci fossero due partiti, divisi sulle cose veramente grosse come questa.

                Un partito favorevole a roba del genere e l’altro contrario.

                E che tu e Francesco poteste votare per quello favorevole, e io per quello contrario.

                Sono sicuro che vincereste 🙂 ma almeno avrei perso per una cosa importante e non per scemenze mediatico-simbolico.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ roberto

                “noto solo”

                OAAR

                Quando penso a cosa sarebbe rimasto di Venezia dopo l’ultima acqua alta senza il MOSE… 😉

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Per l’ultima acqua alta (lo scorso sabato, mi pare) non hanno attivato il Mose.

              • Francesco scrive:

                Miguel

                penso che questo problema lo abbiamo in molti: il partito che tiene per importante quello che io tengo per importante non c’è, oppure lo associa a posizioni che ritengo folli, nel migliore dei casi prende lo zerovirgola ed è come se non ci fosse.

                Sulle opere pubbliche, mi tocca associarmi a Roberto: solo in Italia esiste una scuola politica del non fare nulla (e la mafia è solo un’aggiunta, una postilla a questo punto di partenza).

                Ciao

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “penso che questo problema lo abbiamo in molti:”

                E’ vero.

                L’unica cosa che possiamo fare è deligittimare sistematicamente i giochi simbolici e smascherare le complicità profonde.

          • Miguel Martinez scrive:

            per Roberto

            “PS non c’è nessuna ragione plausibile per non usare il POS”

            Beh sì.

            Il POS fa parte di un unico sistema elettronico, che come si sa può essere chiuso dall’alto, sabotato, hackerato, conosce tutto di te e può conservare e dare, legalmente o illegalmente, ogni dato su di te ad altri.

            E può semplicemente saltare, per un motivo o per un altro.

            Credo che sia molto importante avere una riserva autonoma, non dipendente da questo dispositivo.

            • roberto scrive:

              sorry, mi sembra una visione un tantino paranoica del pos

              in questi giorni poi ho una certa antipatia per i sacchi di contante

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “sorry, mi sembra una visione un tantino paranoica del pos”

                Non sto dicendo che “non bisogna usare il Pos”, io lo uso regolarmente. Sto dicendo che ci sono anche validi motivi per non usarlo, o non usarlo sempre.

                Intanto, sono cose che succedono – pensiamo al caso estremo del Libano, o al congelamento dei conti per motivi politici diversi a Hong Kong e in Canada, e un numero sempre maggiore di episodi di questo tipo.

                La cosa più ovvia poi è che il Pos rintraccia per definizione tutti i tuoi acquisti, e quindi sa esattamente per che cosa tu sei disposto a spendere dei soldi.

                Che sicuramente rimangono riservati, ma soltanto perché tutte le persone che potrebbero accedervi – dai dirigenti delle banche agli informatici – sono persone di specchiata onestà che hanno sistemi di sicurezza totalmente inviolabili per ora e per sempre, e lavorano all’interno di uno Stato che non chiederà mai, per nessun motivo, di vedere cosa acquisti.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                L’importante è che ti possano congelare il conto corrente se partecipi alla manifestazione sbagliata. Ma se non fai niente di male* non hai niente da temere.

                * la definizione di male sarà formulata all’occorrenza

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “Pos”

                Tu hai la stupefacente caratteristica di preoccuparti sinceramente per pericoli remoti e di ignorare tranquillamente pericoli molto più immediati.

                Ti angosci per le sorti di adolescenti potenzialmente transessuali e per il possibile controllo in salsa cinese da remoto delle nostre vite.

                E non fai una piega di fronte ai fascisti che sfasciano le sedi dei sindacati e che menano immigrati, così come di fronte all’evasione di milioni di bottegai.

                Si vede che è la deformazione professionale di chi si occupa di rilevare le vie dell’Immaginario. Io che decisamente non ho la tua sensibilità non vedo incombenti né le oscure minacce alla mia privacy né le irreversibili insidie alla sessualità delle giovani generazioni.

                Di entrambi questi pericoli vengo a conoscenza praticamente solo in questo blog.

                A ottundere la mia sensibilità sono i pronto soccorso ospedalieri intasati per i crescenti tagli alla sanità effettuati da governi che raggranellano quattrini per coprire l’evasione fiscale dei loro elettori e il crescente giustificazionismo verso la violenza fisica e verbale verso migranti e poveri in genere.

                Magari è anche possibile che un futuro Pinochet mi blocchi il conto corrente elettronico se sarò dissenziente.

                Ma mica per questo accetto di farmi derubare dal bottegaio che non vuole pagare le commissioni bancario costringendo me a pagare le commissioni per l’uso del bancomat.

                Il bottegaio è reale, il Pinochet ipotetico.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “E non fai una piega di fronte ai fascisti che sfasciano le sedi dei sindacati e che menano immigrati, così come di fronte all’evasione di milioni di bottegai.”

                Boh…

                1) sicuramente esistono milioni di evasori e/o di persone sospettate di evasione (ricordando che è l’unico campo in cui sei colpevole fino a prova contraria).

                2) Allora, negli Anni Venti, i fascisti, pagati dagli industriali e dai latifondisti, sfasciavano sistematicamente le sedi dei sindacati dei lavoratori che osavano scioperare.

                Oggi, a parte un adolescente romano di mezza età con precedenti per possesso di cocaina “per uso personale” che ha fatto il gradasso nella sede della CGIL (per motivi che nulla avevano a che fare con vertenze lavorative), non mi ricordo di altri assalti fascisti a sindacati.

                Ma sicuramente mi sono perso qualcosa.

                3) Non ho presente pestaggi di immigrati. Cioè in un paese con 60 milioni di abitanti, ho letto di qualche squilibrato prepotente che ha picchiato degli immigrati, e anche di qualcuno che ha sparato, come so anche che un senegalese ha ammazzato la figlia di un mio amico. Cosa che non mi fa pensare che siamo invasi dai senegalesi, né mi fa scrivere al plurale (tipo, “i senegalesi uccidono le donne italiane”).

                O meglio, mi vengono in mente due casi di aggressione fisica sistematica (cioè non legata a giramenti psicologici) contro immigrati: quella della Security della Amazon contro i lavoratori della logistica – tutti immigrati – a Piacenza, e il pestaggio di lavoratori pakistani da parte di cinesi organizzati a Prato.

                4) Che ne dici di togliere il miliardo a Pizzarotti e Saipem per la bretella Tav e darlo agli ospedali?

              • PinoMamet scrive:

                “Il bottegaio è reale, il Pinochet ipotetico.”

                ma non dicevi che il Fascismo era eterno? 😉

                è più eterno il bottegaio, mi sa 😉

                E anche meno ladro!

        • Francesco scrive:

          >> Non avevo dubbi sulla tua opinione 🙂

          io sì, invece, dopo averlo scritto sono rimasto fermo a guardare quella frase per un pò

          😉

    • Moi scrive:

      E dov’è l’ Altro Matteo ? 😉 Quello con gli Amici Sceicconi dell’ Emirato IslamoPetrolifero 🙂 di Al-Sbuqaltar 😉 … con gli Stadi Planet Unfriendly 😉 con aria condizionata ?

      🙂

  10. tomar scrive:

    Passando dalle stalle (che ci si può aspettare dal sinistro Giani maggior esponente dell’ala renziana entrista nell’ex partito unico) alle stelle:
    La Russia respinge la proposta del cardinale Pietro Parolin di ospitare colloqui tra Mosca e Kiev in Vaticano. “Temo che i fratelli ceceni e buriati, oltre a me, non lo apprezzerebbero. Per quanto ricordo, non ci sono state parole di scuse dal Vaticano”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova.
    Davvero quelle parole di Francesco sono state la peggior caduta che io ricordi del suo pontificato.
    D’altra parte Francesco è un uomo e il luogo comune è pronto a cogliere ognuno di noi approfitando di qualsiasi momento di umana debolezza.
    Spero proprio, per la causa della pace, che si decida a scusarsi.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “Davvero quelle parole di Francesco sono state la peggior caduta che io ricordi del suo pontificato”

      Io ancora non riesco del tutto a spigarmelo quell’incidente.

    • Francesco scrive:

      Prima che si scusi si potrebbe accertarsi di cosa stiano facendo davvero i ceceni. Sai, quello che fecero le truppe coloniali francesi in Toscana è rimasto nella storia, benchè corrisponda allo stereotipo razzista.

      Però in generale concordo, Sua Santità tende a straparlare e a non rendersi conto del suo ruolo e del peso che assumono sempre le sue parole (per i cattolici).

      La Russia, però, rifiuta la mediazione papale perchè fa molto figo tra gli ultrà ortodossi, non certo per la delicata sensibilità di Kadyrov e soci.

  11. fuzzy scrive:

    https://energiaoltre.it/perche-i-colossi-del-tech-scommettono-sul-nucleare/
    Il venture capitalist Marc Andreessen ha chiesto “1.000 nuove centrali nucleari all’avanguardia negli Stati Uniti e in Europa, proprio ora”
    Adesso sono circa 400 nel mondo.
    Certo, le finanziano. Ancora di più finanziano credo, le rinnovabili. Ai finanziamenti non si resiste. Vita dura per gli ascetici.

    • Francesco scrive:

      fai una bella secessione ad personam, mi pare ci siano precedenti

      ora mi leggo l’articolo, per una volta buone notizie!

      • Francesco scrive:

        tutta terrificante fuffa!

        mi ero dimenticato di come è caduto in basso il giornalismo

        🙁

        • Fuzzy scrive:

          Fuffa. Meglio così.
          L’ascetico sono io. Ma non del tutto contrario al nucleare. Diciamo che qualche centrale ci può stare. Non mille. Vere o false che siano.

          • Fuzzy scrive:

            Ohhhhh. Oh, oh oh!
            Questa è bella….
            L’esperto di salsicce (già fa ridere che ci sia un esperto di salsicce) confonde la salsiccia vegana con quella vera. E la giudica deliziosa.
            https://www.greenme.it/lifestyle/costume-e-societa/esperto-di-salsicce-confonde-la-versione-vegana-con-la-carne-giudicandola-deliziosa-in-diretta/
            Oh, oh oh! Questi carnivori.

            • Francesco scrive:

              che c’è da ridere? è come scambiare il figlio di Tonino Cerezo per una bella gnocca, dato che ne ha la perfetta apparenza

              PS di roba vegana buona ce n’è, in effetti. mi interessa solo per quell’aspetto.

              • tomar scrive:

                “mi interessa solo per quell’aspetto“
                Concordo, e lo stesso per la frutta e verdura bio: ogni tanto qualche seguace mi fa assaggiare delle mele bio che fan cacare, ma adesso sto comprando in un super come ogni anno, quando ci sono quelle e solo quelle, delle golden bio toscane che sono le mele più buone che abbia mai mangiato. Che siano anche bio non mi dispiace, ma vabbè.

              • Francesco scrive:

                va ben che siamo nati per soffrire ma non esageriamo!

                che ci sia roba sia bio che buona potrà anche capitare!

                😀

              • Fuzzy scrive:

                Non so come facciano a produrre le mele bio commerciabili in supermercato.
                Sembrerebbero dei fenomeni fi bravura.
                Io ho un albero di mele antiche
                “Ruggine del piemonte” che pur in assenza di trattamenti produce mele molto piccole e poco zuccherose.
                Nessuno le vorrebbe comprare, ma io ci riempio la vaporiera e me le mangio cotte. Buonissime.

              • roberto scrive:

                secondo me non c’è nessuna differenza di gusto fra bio o no.

                se prendi in commercio la stessa identica mela bio o no, non le distingui (quella bio ha un po’ il sapore della carta bollata che la certifica bio 🙂 )

                il sedicente esperto di salsicce (trattasi di giornalista che si autodefinisce esperto di salsicce), avrà il cartone sulla lingua…o è abituato alle salsicce inglesi, notoriamente fatte con segatura, peli di porco e sterco di vacca…fidati fuzzy, mi capita ogni tanto di mangiare hamburger e salsicce vegan (mi capita un po’ per gioco un po’ per curiosità)…non dico che siano male (in fin dei conti un falafel è una polpetta vegan, no?) ma proprio non sono la stessa cosa

              • PinoMamet scrive:

                Per ovvi motivi non sono un esperto di salsicce, ma mangio polpette (senza formaggio) e hamburger di manzo, e i loro corrispettivi vegani, e la differenza di gusto (ma anche di consistenza, succosità) è evidente…

                poi mi vanno bene anche quelle vegane, alcune quasi somigliano alla carne, dico quasi, ma confonderle mi pare quasi impossibile.

                Poi si sa che i gusti sono soggettivi, quindi…

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ fuzzy

      “1000”

      E’ bello vedere il denaro andare d’accordo con la termodinamica.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        ADV

        sono tutti analfabeti funzionali e malati mentali, che hanno avuto la fortuna di essere lì al momento del passaggio all’epoca informatica.

        Non ascolterei le loro parole su nulla che esuli da quel campo, se fossi in te.

        Ciao

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Francesco

          “analfabeti”

          Probabilmente hai ragione, ma che cale?

          Dopo tutta la fuffa antinucleare che mi sono dovuto sorbire tutta la vita, leggere queste ovvietà sarebbe un legittimo balsamo anche se fossero profferite da Vanna Marchi.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

      • Fuzzy scrive:

        Mille e non più mille

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Marco Cattaneo scriveva che si sta dando alla notizia più risalto del dovuto: un guadagno energetico si era già avuto l’anno scorso, in ogni caso non si tratta di un guadagno complessivo del sistema (per produrre i laser si sarebbe utilizzata più energia di quella prodotta dalla fusione) e l’esperimento non riguarderebbe una tecnologia davvero utilizzabile in concreto.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ mauricius tarvisii

        “Cattaneo”

        Siamo ancora lontani dal produrre abbastanza energia da mantenere le alimentazioni e mettere il resto in rete. In particolare, per ora c’è uno sparo ogni sei ore (almeno); ogni bersaglio costa sui seicentomila dollari e viene costruito praticamente a mano. Per avere abbastanza energia da immettere elettricità in rete bisognerebbe avere cinque spari al secondo.

        Tuttavia, è la prima volta che un plasma produce più energia di quella spesa per produrlo.

        Per capirci, è come col volo umano. Prima dei fratelli Wright c’erano i disegni di Leonardo e molti prototipi, nessuno funzionante. Ora abbiamo un biplano che ha volato qualche centinaio di metri per la prima volta. Fra un po’ avremo aerei per i voli low-cost. I loro motori forse non saranno biplani (cioè funzionanti a laser) ma reattori (funzionanti cioè con campi magnetici).

        Il più grosso di questi, il JET, ha raggiunto l’anno scorso un rendimento Q (il rapporto fra energia in uscita e quella in ingresso) di 0.6. Vent’anni fa Q = 0.0001. Oggi hanno annunciato un rendimento di 1.5; si è appunto superato Q = 1. Per cominciare a pensare di produrre elettricità si deve raggiungere almeno un valore Q = 9.

        Oltre al gigantesco ITER, progettato 20 anni fa con le conoscenze d’allora, altre macchine progettate più di recente promettono di ottenere Q = 9 non in trent’anni, ma in dieci, e molte con finanziamento di privati (fra cui spicca l’italiana ENI). L’annuncio di oggi è una formidabile spinta per i finanziamenti.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          l’ENI è una società privata?

          F il puntiglioso

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “’ENI è una società privata?”

            Certo.

            Di proprietà per circa un terzo del governo italiano.

            Come la At-bus, ditta privatissima e rapace che si è comprata tutti i trasporti ex-pubblici della Toscana. E che è di proprietà (totale) del governo francese.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “privata”

            Stando a un’intervista rilasciata da Cingolani, sì.

            Ha investito qualche centinaio di milioni (non ricordo ora se cinquecento o ottocento) in una promettente macchina in costruzione presso uno spin-off del MIT, tutta finanziata da privati. ENI è il più grosso dei finanziatori.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

  12. Miguel Martinez scrive:

    Curioso:

    Five people have been detained in Bulgaria in connection with the fatal bombing in downtown Istanbul that killed six people and injured more than 80, Siyka Mileva, a spokeswoman for the Bulgarian Prosecutor General’s office, said on Saturday.

    According to the broadcaster BNT, three of the detainees are Moldovan nationals, while the other two, a man and a woman, are of Arab origin. They were charged with helping the perpetrator of the attack flee Türkiye by offering logistical support and communication.

    The Turkish authorities said that the Kurdistan Workers’ Party (PKK) was responsible for the attack. It would be interesting to see what role played the three Moldovans. Let’s not forget that Georgian mercenaries (Georgia being another Eastern Partnership member) were used in the 2014 Maidan golpe as snipers. @LauraRuHK

    • Francesco scrive:

      Fammi indovinare: la fonte è russa?

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “Fammi indovinare: la fonte è russa?”

        Ti riferisci sicuramente all’ultima riga, che è un’illazione dell’autrice e che lascia il tempo che trova.

        A me interessa la notizia degli arresti in Bulgaria, che trovo affascinante.

        Tu credi che sia falsa?

        • Francesco scrive:

          in effetti non mi ero reso conto che l’ultima frase è un totale salto di palo in frasca, gratuito e palesemente confezionato da Ivan!

          lo avevo sottovalutato.

          sugli arresti sono curioso ma cauto, non ne so abbastanza per avere nessuna idea in merito.

  13. Miguel Martinez scrive:

    Più che altro la notizia è vecchissima, addirittura del 19 novembre. Me ne sono accorto solo adesso…

    https://www.hurriyetdailynews.com/bulgaria-detains-5-suspects-in-deadly-istanbul-bombing-178641

  14. Miguel Martinez scrive:

    Sempre per ADV

    “Ti angosci per le sorti di adolescenti potenzialmente transessuali e per il possibile controllo in salsa cinese da remoto delle nostre vite. ”

    La “questione trans” sicuramente riguarda pochi, ma è interessante per diversi motivi:

    a) è diventata “la causa buona” ultima del momento, quella gerarchicamente più importante nel sistema simbolico (tipo, la Coca Cola potrebbe licenziare su due piedi il dipendente nero disabile che ha “misgenderato” un trans).

    b) ho a che fare con adolescenti, e quindi so quanto se ne parli adesso, certamente molto di più che della guerra

    c) la faccenda, come ho già scritto, mi ha coinvolto per via di una persona che conosco, e che mi ha parlato del settarismo dei transattivisti molto prima che ne parlassero i media e i politici.

  15. Miguel Martinez scrive:

    Sempre per ADV

    “”Ti angosci per le sorti di adolescenti potenzialmente transessuali e per il possibile controllo in salsa cinese da remoto delle nostre vite. “”

    Ma non c’è confronto tra le due questioni: quella dei trans, per quanto io la trovi interessante, è effettivamente puramente simbolica.

    L’altra è una cosa su cui stanno lavorando otto ore al giorno decine di milioni di tecnici in decine di paesi, assieme ai governi, alle imprese, agli eserciti, alle università e che coinvolge ormai la totalità della nostra esistenza e del pianeta.

    E’ una questione assolutamente centrale. E tanto più importante perché trasversale – ci lavorano contemporaneamente la mia banca e la tua e i servizi segreti cinesi e quelli inglesi e la facoltà di ingegneria a Kiev e a Mosca…

    • Francesco scrive:

      sì Miguel ma devi capire che non rientra nella cassetta di strumenti di ADV

      quindi, da bravo marxista, non può esistere se non come “fuffa borghese”

      in questo il nostro è tipico quanto limitato, Guareschi userebbe il suo trinariciuto per definirlo

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “assolutamente centrale”

      No.

      Per due ragioni, una politica e una tecnica.

      Quella politica è che non esiste -al contrario che in “1984”- un unico centro di controllo delle informazioni di tutti. Al contrario, le informazioni sulla privacy si comprano e si vendono; e come tutte le merci non vengono mica fornite gratuitamente da chi le possiede. Un potere frammentato equivale a un potere limitato. Pensa solo alle notorie difficoltà di coordinamento fra Polizia e Carabinieri, o fra CIA, FBI ed NSA. Un simile Grande Fratello sarebbe probabilmente ingestibile – e qui mi ricollego a quanto segue.

      Quella tecnica è che troppe informazioni di entrano ingestibili anche da un centro di controllo unico, da una Central Intelligence Agency, appunto. Se così non fosse non avremmo avuto né un Timothy Veigh né un Black Hawk Down né Atocha né Bataclan: ci avrebbe pensato Echelon.

      (Mi viene semmai da pensare che la paranoia della privacy torni comoda per distrarre dalle vere questioni, un po’ come in quei paesi dove un essere umano può morire perché non può permettersi di curarsi ma guai a dargli del ‘negro’. Una versione acculturata del ,’woke’, insomma).

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Miguel Martinez scrive:

        Per ADV

        “Per due ragioni, una politica e una tecnica.”

        Interessante come in entrambi i casi, la tua preoccupazione sia solo che un “cattivo essere umano utilizzi queste tecniche”.

        Con la stessa logica, potresti trovare innocuo un gigantesco deposito di esplosivi accanto a un deposito di carburante nella piazza centrale di Milano, dicendo “ma ci sono tante telecamere, nessun cattivo terrorista suicida ci si potrà avvicinare!”

        E’ una cosa tipica anche degli ambienti cattolici, che trovano perfettamente innocuo il fatto che tutti gli esseri umani siano passati dall’essere ingozzati dalla televisione ad avere lo smarfo di sorveglianza addosso tutto il giorno… basta che non guardino film porno.

        Aspetto ancora la lista delle sedi sindacali assaltate da fascisti negli ultimi anni in Italia.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Martinez

          “logica”

          E’ la logica della valutazione del rischio.

          Premesso che il rischio zero non esiste, come faccio a dire che una certa cosa è rischiosa?

          Confronto il danno potenziale che si avrebbe in caso in cui io facessi quella cosa col danno potenziale che si avrebbe nel caso in cui non la facessi. Se il primo è maggiore del secondo dirò che quella cosa è ‘troppo rischiosa’, altrimenti che è ‘sicura’.

          Così, mettere un deposito di carburante vicino a un deposito di esplosivi nel centro di Milano è ‘troppo rischioso’ perché se ce lo metto e scoppia avro’ tante vittime, mentre se non ce lo metto in generale vittime non ne avrò affatto.

          In altri casi sarà il contrario. Per esempio, produrre una data quantità di KWh elettrici col nucleare è sicuro rispetto all’alternativa, perché tutto considerato il danno all’ambiente (dunque alle persone) causato da una certa tecnologia per la produzione di energia è tanto minore quanto maggiore l’efficienza di quella tecnologia. Un altro esempio: installare il MOSE è senza dubbio molto impattante sull’ambiente circondante Venezia, ma meno di quanto lo siano le crescenti acque alte in un’epoca di cambiamenti climatici. O infine: costruire la TAV Parigi-Lione è senza dubbio molto impattante sull’ecologia alpina, ma meno del trasporto su ruota e sulle ferrovie attuali del quantitativo di merci che quotidianamente valica le Alpi.

          Si noti: questi esempi sono tutti ampliamente discutibili, li ho scelti apposta. (Personalmente, sono sicuro solo del primo perché conosco meglio l’argomento). Quello che mi preme sottolineare qui è il metodo con cui si valuta un rischio.

          Sbaglierò, ma il danno fatto limitando il pagamento elettronico (l’esaltazione di un’evasione fiscale di massa già oggi a livelli di parossistica indecenza) è superiore a quello di una potenziale violazione della privacy.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          Veramente gli ambienti cattolici sono contrarissimi sia alla televisione che agli smarfoni.

          Solo che non esistono più, per cui non te ne accorgi!

          Comunque non cogli il punto di Andrea: a oggi non può esistere un centro di potere IN GRADO DI USARE quelle informazioni che in effetti ci sono. Solo apprendisti stregoni a caccia di soldini e spie con capacità quasi dilettantesche, rispetto al problema.

          Mi preoccuperei di più se il sistema informatico fosse fisicamente attaccabile … quello sì che causerebbe dei danni. Ma spero non lo sia.

          Potremo collassare col cellulare che funziona!

          🙂

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “Veramente gli ambienti cattolici sono contrarissimi sia alla televisione che agli smarfoni.”

            Vero, pensavo più che altro ai polemizzatori da internet.

            • Francesco scrive:

              Ehm, anche io, forse frequentiamo micro-ambienti cattolici da Internet diversi!

              😀

              PS poi io li adoro, questi quattro gatti che cercano di muovere guerra alla TV e a Netflix e alla Disney!

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “Ehm, anche io, forse frequentiamo micro-ambienti cattolici da Internet diversi!”

                Devo dire che i miei amici della parrocchia qui (che sono pure ecologisti!) sono piuttosto sensibili verso questi temi, una volta che qualcuno ce li fa riflettere.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Martinez

          “sindacali”

          https://www.micromega.net/assalto-cgil-roma-9-ottobre/

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Adv

            ““sindacali””

            Allora ti è sfuggito quello che avevo scritto.

            Tu avevi scritto:

            “Ti angosci per le sorti di adolescenti potenzialmente transessuali e per il possibile controllo in salsa cinese da remoto delle nostre vite.

            E non fai una piega di fronte ai fascisti che sfasciano le sedi dei sindacati e che menano immigrati, così come di fronte all’evasione di milioni di bottegai”

            Tu parli al plurale di “sedi di sindacati”, cioè lo ritiene una cosa che avviene così spesso da costituire un “vero” problema, a differenza ad esempio dal controllo informatico, che sarebbe una fantasia inconsistente.

            E io ti ho risposto:

            Boh…

            1) sicuramente esistono milioni di evasori e/o di persone sospettate di evasione (ricordando che è l’unico campo in cui sei colpevole fino a prova contraria).

            2) Allora, negli Anni Venti, i fascisti, pagati dagli industriali e dai latifondisti, sfasciavano sistematicamente le sedi dei sindacati dei lavoratori che osavano scioperare.

            Oggi, a parte un adolescente romano di mezza età con precedenti per possesso di cocaina “per uso personale” che ha fatto il gradasso nella sede della CGIL (per motivi che nulla avevano a che fare con vertenze lavorative), non mi ricordo di altri assalti fascisti a sindacati.

            Ma sicuramente mi sono perso qualcosa.

            3) Non ho presente pestaggi di immigrati. Cioè in un paese con 60 milioni di abitanti, ho letto di qualche squilibrato prepotente che ha picchiato degli immigrati, e anche di qualcuno che ha sparato, come so anche che un senegalese ha ammazzato la figlia di un mio amico. Cosa che non mi fa pensare che siamo invasi dai senegalesi, né mi fa scrivere al plurale (tipo, “i senegalesi uccidono le donne italiane”).

            O meglio, mi vengono in mente due casi di aggressione fisica “sistemica” (cioè non legata a giramenti psicologici) contro immigrati: quella della Security della Amazon contro i lavoratori della logistica – tutti immigrati – a Piacenza, e il pestaggio di lavoratori pakistani da parte di cinesi organizzati a Prato.

            4) Che ne dici di togliere il miliardo a Pizzarotti e Saipem per la bretella Tav e darlo agli ospedali?

            • Miguel Martinez scrive:

              “per motivi che nulla avevano a che fare con vertenze lavorative”

              Precisiamo meglio:

              1) la CGIL aveva chiesto la fine dello sciopero dei portuali a Trieste

              2) il portatore-di-cocaina-per-uso-personale ha pensato bene di infiltrarsi nella grande manifestazione contro il Green Pass di Roma, cercando di spacciarsi per suo “organizzatore” con la complicità della stampa; e di trascinare un gruppo di persone davanti alla sede dei “crumiri” della CGIL. Il motivo non è chiaro (forse voleva incolpare la “sinistra” di essere antioperaia? O voleva scippare i titoli di giornale ai suoi nemici di Casa Pound? Boh…), ma credo che siamo pacificamente d’accordo che non aveva nulla a che vedere con il motivo per cui i fascisti storici devastavano le sedi dei sindacati.

              3) Ricordiamo: in periodo di ristrutturazione dopo la bolla bellica, la Confindustria e le associazioni dei grandi proprietari agrari hanno pagato dei reduci per sfasciare le sedi usate da operai e contadini per opporsi alla ristrutturazione in corso.

      • roberto scrive:

        andrea

        “Mi viene semmai da pensare che la paranoia della privacy torni comoda per distrarre dalle vere questioni, un po’ come in quei paesi dove un essere umano può morire perché non può permettersi di curarsi ma guai a dargli del ‘negro’. Una versione acculturata del ,’woke’, insomma”

        facendo la tara a dati e situazioni che davvero sono delicati, sono totalmente d’accordo.
        aggiungo anche che la tutela della privacy è ormai un mostro burocratico davvero incredibile e mi sembra l’esempio più evidente di burocrazia che crea della burocrazia per giustificare la sua esistenza

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “aggiungo anche che la tutela della privacy ”

          E’ interessante perché la “privacy” per me è la questione meno importante in ballo.

          • roberto scrive:

            miguel

            “la privacy è la question meno importante in ballo”

            proviamo a capirci usando la stessa lingua

            prima scrivevi

            “La cosa più ovvia poi è che il Pos rintraccia per definizione tutti i tuoi acquisti, e quindi sa esattamente per che cosa tu sei disposto a spendere dei soldi.”

            questa questione, il rintracciamento dei tuoi acquisti, non la fai rientrare nella questione “privacy”?
            e se no, come la definisci?

            per me è uno dei tanti aspetti che va sotto l’ombrello definito privacy e che ricomprende indirizzi, numeri di telefono, dati sanitari, spostamenti…cioè, in poche parole “tutto”

            • Miguel Martinez scrive:

              Per roberto

              “e se no, come la definisci?”

              Ma sai, si può dare qualunque nome alle cose…

              E’ che la parola “privacy” mi fa pensare all’Individuo che Non Vuole Essere Infastidito dalla Pubblicità.

              Che sicuramente è uno dei mille aspetti della faccenda, ma di per sé francamente il meno pericoloso. Anche perché mette tutto come un rapporto tra umani (il cliente e lo spacciatore di pubblicità) e non tra il mondo e la tecnica.

            • roberto scrive:

              miguel

              “Ma sai, si può dare qualunque nome alle cose…”

              no, non è vero! le cose hanno un nome e bisogna usare quello, sennò non ci si capisce.

              per esempio, tu ora mi dici che la privacy è la questione meno importante in ballo, ma io parlavo di privacy pensando proprio al tuo discorso sul pos e sul rintracciamento degli acquisti che mi sembrava che per te fosse importante

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “per esempio, tu ora mi dici che la privacy è la questione meno importante in ballo, ma io parlavo di privacy pensando proprio al tuo discorso sul pos e sul rintracciamento degli acquisti che mi sembrava che per te fosse importante”

                Infatti:

                1) non esiste una parola condivisa e comprensibile per definire quello che sta succedendo (monopolizzazione? tecnotrasformazione? virtualizzazione? centralizzazione dell’esistenza? deumanizzazione?)

                2) uno dei mille aspetti di questo processo è l’intrusione nella “privacy”, di cui un esempio è quello del tracciamento degli acquisti per eventuali fini pubblicitari.

              • Miguel Martinez scrive:

                A pensarci, forse il nome più azzeccato – anche se si riferisce solo a un singolo prodotto proprietario – è “metaverso”.

              • roberto scrive:

                miguel,

                ok, “centralizzazione dell’esistenza” mi piace e quindi cambio questo mio commento
                https://kelebeklerblog.com/2022/12/11/lucertole-barbie-volpe-volanti-e-formelle/#comment-820629

                facendo la tara a dati e situazioni che davvero sono delicati, sono totalmente d’accordo.
                aggiungo anche che la lotta conro la centralizzazione dell’esistenza è ormai un mostro burocratico davvero incredibile e mi sembra l’esempio più evidente di burocrazia che crea della burocrazia per giustificare la sua esistenza

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ francesco

      “trinariciuto”

      Visto quel che hanno combinato gli avversari dei trinariciuto, sarebbe un onore.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  16. Miguel Martinez scrive:

    Aspettiamo il Silenzio Siderale sulle notizie dalla Turchia:

    1) In una data ancora imprecisata, la Turkiye ci informa che invaderà la Siria e occuperà una “fascia di sicurezza” profonda 30 chilometri

    https://www.dailysabah.com/politics/war-on-terror/no-specific-date-for-operation-against-ypgpkk-terrorists

    2) La Trky è pronta a collaborare con il governo siriano, a patto che la Siria si riprenda tutti i milioni di profughi siriani oggi ospitati dalla Turchia:

    https://www.hurriyetdailynews.com/turkiye-ready-to-work-with-syria-if-regime-acts-realistically-fm-179300

    3) La Svezia, pur di essere ammessa alla NATO, dice che prenderà “molto sul serio” le richieste turche di estradizione di oppositori:

    https://www.dailysabah.com/politics/diplomacy/sweden-says-it-takes-nato-deal-with-turkiye-finland-very-seriously

    • roberto scrive:

      Una domanda genuina (cioè non è ironica, proprio non lo so)….sono anni che la Turchia minaccia di rispedire indietro i profughi in Europa o Siria o Libano….secondo te perché non lo fanno? Almeno un po’, per dimostrare che lo possono fare

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “Una domanda genuina”

        Non lo so, ovviamente.

        So che i turchi sono esasperati per la presenza di milioni di “profughi” (virgolette perché comprende anche bengalesi, afghani e africani) sul loro territorio, e guardano a Erdogan un po’ come il destro medio italico vede la Boldrini.

        Però chiaramente i “profughi” fanno comodo a Erdogan per ricattare l’Europa: gli basterebbe lasciarli partire tutti, e l’Europa di colpo diventerebbe “xenofoba” ecc. ecc.

        Allo stesso tempo, i profughi possono essere un’ottima scusa per annettersi un bel pezzo di Siria, con la complicità di Israele e degli Stati Uniti (che fanno la guerra alla Siria da decenni) e anche dell’Europa, che ha tutto l’interesse alla Soluzione Finale alla minaccia profughi.

        Ma se lo fa, Erdogan perde la carta con cui tiene l’Europa per le palle.

        • Miguel Martinez scrive:

          “profughi”

          Comunque apro le scommesse…

          che l’Europa del “Donbass non si tocca!” accetterà tranquillamente l’invasione da parte della Turchia di un paese confinante e la deportazione di qualche milione di persone, e forse la Svezia inizierà la deportazione di dissidenti turchi verso le rinomate carceri anatoliche.

          • roberto scrive:

            La mia scommessa invece è che la Turchia non invaderà la Siria e non lascerà partite rifugiati

          • Miguel Martinez scrive:

            “Comunque apro le scommesse…

            che l’Europa del “Donbass non si tocca!””

            Gli europei di solito fanno così.

            Devono fare insieme gli interessi loro, ma far vedere che sono gli Esseri Migliori del Mondo.

            Tipicamente…

            senza sapere un tubo della sessualità arabo-islamica (tranne che fa schifo perché sono terzomondiali), dicono che nel Qatar non si fa il Gay Pride, quindi il Qatar fa schifo. E giù qualche manifestino arcobaleno.

            Ma siccome senza il gas del Qatar si crepa dal freddo, finisce lì, e tutti a tifare o antipatizzare per le squadre di calcio che giocano in uno stadio gigante con apparato climatizzatore ammazzapianeta.

            Idem se la Turchia invade un paese sovrano confinante.

            Sicuramente parleranno male del “dittatore Erdogan” perché si sa che da Quelle Parti hanno sempre Dittatori Cattivi.

            Ma poi finirà lì. Mica daranno alla Siria le armi più recenti per fare la guerra alla Turchia.

            • roberto scrive:

              miguel

              “Mica daranno alla Siria le armi più recenti per fare la guerra alla Turchia”

              anche perché la turchia è nella nato 🙂 non vedo molto bene gli stati nato dare armi ad uno non nato per fare la guerra ad un loro alleato, che dici?

          • PinoMamet scrive:

            Però secondo me la Turchia non invaderà la Siria.

            Militarmente potrebbe anche farlo, e forse lo ha già fatto, boh?

            Ma annettersela, sarebbe tutta un’altra serie di problemi, non con gli accomodanti europei, che al massimo ti bombardano un mese con gli aerei (ma nella maggioranza dei casi, si limitano a indignarsi…) ma con i combattivi mediorientali e le loro infinite divisioni….

  17. Miguel Martinez scrive:

    Ambasciatore non porta pena… su una mailing list, un amico fisico scrive:

    Se ne parla ovunque, il NIF californiano (National Ignition Facility)
    avrebbe finalmente raggiunto e superato il breakeven utilizzando il confinamento inerziale, sparando 192 laser su una biglia d’oro all’interno di un cilindretto di vetro, irradiandola con 2MJoule di energia tramite un impulso di pochi femtosecondi, ottenendo in cambio
    una piccola “scintilla” da 3MJoule di energia in totale, per un tempo
    di ignizione tale per cui la luce percorrerebbe nello stesso tempo appena pochi cm.

    https://www.youtube.com/watch?v=2XhBNHFpbyU

    2MJoule in –> 3MJoule out

    Sembra una roba pazzesca.

    Poi, a domanda diretta di un ricercatore in sala durante la conferenza
    stampa:

    “How much power from the plug has been drawn to create that 2MJoule into the laser ?”

    La ricercatrice ha risposto… dalla rete elettrica è stata accumulata
    l’equivalente di 300MJoule di energia, utilizzata per accendere il laser e rilasciare in brevissimo tempo quei 2MJoule di radiazione.

    Insomma… altro che breakeven… qui siamo sui 300MJ in –> 3MJoule
    out, ovvero uno yield accettabile richiederebbe una produzione in eccesso di 100 volte, non di 1,5 volte.

    Il risultato è comunque importante, e apre certamente una strada
    promettente per la ricerca, ma la mia netta impressione è che si intendeva invece aprire una “autostrada di finanziamenti”, specialmente coinvolgendo i soggetti privati, che si stanno buttando da più parti a capofitto sulla fusione cercando di raggranellare dal mercato tanti più soldi possibile. Altrimenti non si spiega tutta questa risonanza stampa.

    Siamo di fronte a qualcosa di reale, oppure agli annunci spettacolo
    per pavoneggiare la magnificenza della tecnologia americana (militare e non) dinnanzi a un mondo che oramai vede gli USA come nazione decadente ?

    La ricercatrice poi ha aggiunto “in few decades we could have a
    commercial power plant…”
    Al chè la inevitabile domanda “few decades? Are you serious? Can you
    repeat it again?”
    E la ricercatrice aggiunge “if institutions will increase r&d funds for this kinda research, i think it will get closer” (vado a memoria).

    Insomma… ABBIAMO FATTO LA SCOPERTA DEL SECOLO, però se non ci inondate di soldi… ciccia.

    Simpatico anche il rappresentate della “national defence”, abbia
    suggerito come finanziamenti in questo settore sarebbero capaci di renderci in grado di sviluppare nuove deterrenze atomiche più potenti senza ricorrere a test nucleari, poichè questi sarebbero ora svolti in laboratorio in piccola scala, fungendo in se da incentivo per ribadire la
    supremazia della tecnologia militare USA di fronte al mondo. …Da
    domani assumeremo persone! (We are hiring) E tutti giù a ridere..”.

    Solo a me cadono le braccia ??

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Sì, l’operazione mediatica, con tanto di annuncio dell’annuncio, è stato un momento squallido della propaganda di questo 2022, che ci ha abituati alla propaganda più squallida.
      Qualcuno ha fatto caso agli altri progressi che ci sono stati nel campo negli ultimi due anni? No, perché finché non tirano fuori la tecnologia commerciabile non ci cambia (ancora) concretamente la vita.

    • roberto scrive:

      non ho la minima idea di quali sono i progressi nel campo degli ultimi due anni, maqual è la vostra (miguel, mauricius e amico fisico) tesi?

      sostenete che non è la prima volta che

      “2MJoule in –> 3MJoule out”

      oppure che in fin dei conti è roba di poca importanza?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Avevo riportato ieri quello che aveva scritto Marco Cattaneo (quindi non un complottardo nemico dell’Occidente): si tratta di qualcosa di importante, ma non così importante. Insomma, tu hai visto annunci di annunci dopo i successi del JET (Joint European Torus) per quanto riguardava stabilit della reazione (secondi, non infinitesimi di secondo) ed energia prodotta?

        https://www.focus.it/scienza/energia/fusione-nucleare-record-protagonisti

        E questo riguarda il filone di ITER, non una roba “per la gloria”.
        O per la deterrenza nucleare…

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “braccia”

      E’ il mio campo. Mi permetto dunque un’introduzione un poco alla lontana.

      Nella ricerca sulla fusione nucleare controllata si parla sempre di Q, il famoso ‘rendimento’. Per definizione, Q è il rapporto fra energia che esce dal plasma (il mezzo sede della reazione di fusione) e quella che ci entra. Si parla di pareggio energetico (‘break-even’) quando Q = 1: l’energia che entra è uguale a quella che esce. Quando Q è più piccolo di 1 l’energia che entra è maggiore di quella che esce, e a fare la fusione ci si perde. Quando Q è maggiore di 1 l’energia che entra è maggiore di quella che esce, e a fare la fusione ci si guadagna. Ovviamente, per fare un reattore che metta elettricità in rete è necessario che Q superi 1, ma non basta. E’ necessario che l’energia che avanza sia abbastanza da alimentare i sistemi che consentono di creare e mantenere il plasma e di fornirgli l’energia che gli serve per fare la fusione. Per un reattore si richiede di solito che Q sia maggiore di 10 (‘ignizione’). Vent’anni fa Q era circa un decimillesimo o anche meno. L’anno scorso il JET ha realizzato Q = 0.6. Ieri gli USA hanno annunciato Q = 1.5. Abbiamo il break-even, non ancora l’ignizione. Per fare un paragone aeronautico: ieri avevamo gli aquiloni e i disegni di Leonardo, oggi abbiamo i fratelli Wright, domani avremo i voli di linea. Col progresso dei risultati aumentano (e in modo piuttosto esplosivo) i finanziamenti, anche die privati (fra cui spicca l’italiana ENI): da Leonardo ai fratelli Wright ci sono voluti cinquecento anni, dai fratelli Wright ai voli di linea cinquanta. Se tanto mi dà tanto, dalle prime ricerche sulla fusione controllata a oggi sono passati cinquant’anni, da oggi ai reattori…?

      Do’ alcune notizie che possono forse aiutare a chiarire le idee al non specialista. Se sono note chiedo venia.

      La ricerca sulla fusione nucleare controllata ricade in due grandi categorie: ‘inerziale’ e ‘magnetica’.

      Quella ‘inerziale’ cerca di riprodurre su scala ridottissima il procedimento che fa funzionare la bomba H. (Può capitare di trovare il nome completo del processo: ‘implosione radiativa di Sacharov-Teller’). Se ha successo, ottiene una micro-esplosione di bomba H ma con l’energia di una bomba a mano e senza nessuno dei soliti residui radioattivi tipo Cesio137 che tanto spaventarono nella nube di Chernobyl. La sviluppano tipicamente paesi che hanno già la bomba H (USA, F, UK, Russia più il Giappone, che pero’ non ha combinato molto; ci ha provato anche l’India). I motivi sono due:
      a) senza bisogno di ricorrere ad esplosioni vere e proprie, vietate dai trattati di non proliferazione, le attrezzature richieste per la fusione inerziale consentono di tarare i codici di calcolo utili alla manutenzione delle bombe (le quali dopo un po’ che stanno immagazzinate inutilizzate nei silos ‘vanno a male’ e non costituiscono più un deterrente affidabile). E’ il motivo per cui i passato ci furono giuristi che eccepirono a tali studi considerandoli appunto una implicita violazione dei trattati di non proliferazione, obiezione superata perché quei trattati violano esplosione ‘sotterranee o nell’atmosfera’ e gli esperimenti di fusione inerziale non sono né l’una cosa né l’altra;
      b) i raggi X e i neutroni prodotti negli esperimenti sono per qualità (non per quantità, ché anzi sono molti di meno) identici a quelli di una bomba H vera, per cui si può testare la resistenza ad essi dei materiali di interesse militare (armature, componenti elettronici, fusoliere di aerei, involucri di missili…). Istituzioni senza competenze militari come la UE non l’hanno sviluppata. (L’Italia ci provò a Colleferro, ma fu stoppata per pressioni dall’alto. Oggi c’è un solo fisico italiano che ci ha lavorato, Atzeni).
      Di per sé, la teoria è nota da decenni. In pratica, non potendo ricorrere alla incontrollata forza bruta dell’innesco di una bomba H (innesco che a sua volta è una bomba atomica) si è impediti perché semplicemente le assunzioni semplificative della teoria non si applicano alle fasi cruciali del processo. Non esistono codici di calcolo sufficientemente potenti da descrivere nel dettaglio i momenti in cui si arriva a ‘fare la fusione’; più ci si avvicina, più la comprensione dettagliata è difficile. I progressi sono stati dunque largamente empirici, il che spiega la loro relativa lentezza.

      La fusione ‘magnetica’ è per molti versi più vicina a quella delle tradizionali tecnologie elettromeccaniche, visto il massiccio uso di circuiteria elettromagnetica, bobine, trasformatori ecc. Ci sono dentro tutti: soprattutto l’UE (con l’Italia in prima fila), ma anche USA, Cina, Russia (dov’è nata), Giappone, India, Cornea del Sud, Canada, Svizzera. Il Q massimo ottenuto finora non ha superato 1; l’ha sfiorato, a 0.6. E’ collegata al militare solo molto indirettamente: Infatti la si può teoricamente usare come sorgente di neutroni per la proliferazione militare (ci lavorarono i Sovietici e oggi i Cinesi), ma più che alla bomba H il suo meccanismo di funzionamento è simile a quello delle regioni interne del Sole. Lavorando più ‘tranquillamente’ di quella ‘inerziale’, quindi, la fusione ‘magnetica’ darà verosimilmente molti meno problemi per quanto riguarda la produzione di elettricità. Si può fare o con macchine gigantesche (come ITER, in via di costruzione e il DEMO che dovrà succedergli e cominciare a fornire elettricità in rete) o con macchine piccole (come SPARC). Le prime sono di concezione più vecchia, risalente a qualche decennio fa; hanno il vantaggio di richiedere campo magnetici grandi ma tutto sommato gestibili ma hanno lo svantaggio di richiedere anni per essere costruite. Le seconde sono rese possibili dalla recente disponibilità di nuovi materiali per le bobine che generano il campo magnetico; hanno il vantaggio di essere pronte in pochi anni ma lo svantaggio di campi magnetici così immensi da piegare l’acciaio (ecco perché servivano i nuovi materiali). Le seconde dimezzano i tempi previsti dai progettisti delle prime.

      Ciò spiega perché la solita tiritera ‘ci vorranno ancora 30 anni per la fusione’ detta così ha poco senso: i trent’anni sono quelli previsti per DEMO. Eravamo a Q = 0.0001 vent’anni fa. Oggi siamo a Q = 1.5 (con l’inerziale) e Q = 0.6 (col magnetico). Dobbiamo arrivare a Q = 10. Una volta arrivatici, sarà probabilmente più facile estrare elettricità con il magnetico che con l’inerziale, anche se oggi l’inerziale è in vantaggio.

      Insomma, siamo ai fratelli Wright. Per il più grande progresso tecnologico dell’umanità dai tempi dell’invenzione della ruota, scusate se è poco.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “siamo ai fratelli Wright”

        Ma al momento del primo o del secondo volo? Perché forse siamo già al secondo: è un volo vero e proprio, contrariamente al salto della prima volta.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ mauricius tarvisii

          “volo”

          Al secondo. Siamo davvero al secondo volo.

          Qualche mese fa, avevo scritto in questo blog che stavo diventando moderatamente ottimista.

          Mi consola averci visto giusto.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

      • Fuzzy scrive:

        Mah, per caso mi è capitato di leggere il fatto quotidiano. Viene intervistato un ricercatore dell’enea dipartimento di Fusione ecc. bla bla.
        Adesso, sarà pure una grande scoperta scientifica, ma il saldo netto è solo sui consumi dei laser, mentre l’energia “alla presa” è più alta di quella usata dai laser.
        Alla Nif gli Usa hanno investito solo quest’anno 600 milioni di dollari nel progetto.
        In Europa (Eurofusion) siamo a un investimento di mille volte meno all’anno.
        Mi viene da pensare all’idrogeno e altre tecnomagie. Spero di sbagliarmi. Comunque tra qualche decennio farò il tifo dalla mia postazione fissa nel Paradiso degli ascetici (nonché scettici)

  18. tomar scrive:

    Batterie a Co2 alimentate dalle rinnovabili.
    Risposta del genio italico alla sparata yankee sulla fusione nucleare o ennesimo pallone (aerostatico) gonfiato (in attesa dei soldi pubblici sperabilmente anche europei)?
    Girerei ad ADV l’ardua sentenza.
    (https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/12/14/batterie-a-co2-alimentate-dalle-rinnovabili-la-decarbonizzazione-passa-dallo-stoccaggio-di-energia/6902592/)

    • Francesco scrive:

      Ho un problema: la fonte mi garantisce un 99,9periodico% di solita cazzata

      E’ eticamente corretto usare del tempo per leggerlo?

      🙂

    • Francesco scrive:

      Naturalmente alla fine ho letto, ci sono tutti, ma proprio tutti, i crismi del nulla cosmico ma … non sono un ingegnere.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ tomar

      “sentenza”

      A quanto mi dicono i colleghi, la Energy Dome di cui si parla nel sito ha un impianto sperimentale in Sardegna. E’ previsto che si immagazzinino 100 MWh (lo dimostro più sotto) comprimendo CO2 e trasformandola dallo stato gassoso a quello liquido. La cosa richiede di immagazzinare la CO2 allo stato gassoso in una cupola di circa 100 m di diametro.

      Il fabbisogno di energia elettrica dell’Italia ogni anno è all’incirca di trecento milioni di MWh.

      Ci si può chiedere cosa succede se si usano sostanze diverse dalla CO2 liquida. Alcune info si trovano al sito:

      https://www.iea.org/reports/technology-roadmap-hydrogen-and-fuel-cells

      Vi si può scaricare un rapporto IEA che c’entra solo da lontano con l’argomento, ma consiglio di guardare la Fig. 6 a pagina 21. Vi si illustra come – quale che sia la tecnologia utilizzata – lo stoccaggio di energia elettrica (prodotta ad esempio da rinnovabili) abbia un’ efficienza non superiore al 25%. Vuol dire che se voglio immagazzinare dell’elettricità per poi riutilizzarla quando mi serve e voglio consumare ad esempio 1 KWh ne devo immagazzinare almeno 4.

      Ora, è vero che quella figura si riferisce agli stoccaggi in idrogeno. Ma è una scelta sensata, dato che l’unica alternativa allo stoccaggio dell’elettricità in idrogeno su base stagionale è l’ammoniaca, di certo non maggiormente ecocompatibile dell’idrogeno. V. Fig. 1 di

      https://pubs.acs.org/doi/10.1021/acs.energyfuels.0c03685#

      Attenzione: la tecnologia Energy Dome di cui si parla nel sito del Fatto Quotidiano ricade sotto la voce ‘Compressed air’ della figura. Si vede come lo stoccaggio ricade nella categoria 100MW-1hour, ossia appunto 100 MWh come ho scritto sopra.

      Ora, anche la più efficiente delle celle fotovoltaiche non funziona quando non c’è il Sole, cioè di notte (tutto l’anno) e di giorno (quando il cielo è coperto, ossia nella maggior parte del periodo invernale). Analoghi discorsi valgono per l’eolico. Un utilizzo affidabile di una fonte energetica è possibile solo a patto che questa sia disponibile quando serve. Nel caso di fotovoltaico ed eolico, ciò è possibile solo se è disponibile un sistema di accumulo dell’elettricità prodotta efficiente per lunghi periodi.

      Vuoi la mia conclusione? Prima di arrivare a disporre di un simile sistema di accumulo arriverà prima la fusione nucleare… 😉

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  19. Mauricius Tarvisii scrive:

    Segnalo l’ennesima vergogna iraniana contro i desideri delle giovani generazioni: impongono il velo, vietano l’alcol e, non contenti, restringono adesso la libertà dei cittadini vietando perfino le sigarette!

    https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/asia/2022/12/13/nuova-zelanda-stringe-sul-fumo-stop-sigarette-a-nati-dal-2009_1172a242-ea61-4ad3-893c-1f090160b456.html

  20. Miguel Martinez scrive:

    Aggiungo…

    non “faccio una piega” per un cocainomane che dà in escandescenze, ma credo di aver preso posizione netta su una questione ben più significativa, quella della GKN di Scandicci.

    Che lì non hai a che fare con un imbecille, ma con fondi di investimento internazionale e il futuro di centinaia di persone.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “piega”

      L’ambiente di tolleranza verso la violenza contro i lavoratori che ha istigato il singolo gesto di violenza del cocainomane è lo stesso che su scala molto più grande legalizza il comportamento della GKN.

      Per contro, anni fa la resistenza contro il comportamento della GKN sarebbe stata molto più forte e a nessun cocainomane veniva in mente di prendersela col sindacato.

      Inutile preoccuparsi dell’accumulo del grisou in miniera se non si bada al canarino che stramazza nella sua gabbietta.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        Stai/state mettendo insieme i fascisti degli anni ’20, i teatranti professionisti di FN, la libertà di impresa?

        Giusto per capire

        Saluti

      • Miguel Martinez scrive:

        Per ADV

        “L’ambiente di tolleranza verso la violenza contro i lavoratori che ha istigato il singolo gesto di violenza del cocainomane è lo stesso che su scala molto più grande legalizza il comportamento della GKN.”

        Non ho capito chi avrebbe tollerato la violenza del cocainomane (la Digos? I no green pass non di destra?).

        Se ho capito bene, comunque si tratterebbe degli stessi magistrati che hanno ritenuto legale la vendita della GKN?

        Sono un po’ confuso.

        • Francesco scrive:

          Te l’ho detto, a volte applicare rigidamente il kit del buon vecchio stalinista alla realtà richiede molta elasticità mentale e nessun senso del ridicolo.

          Dovrei mettermici io, che sono bravo in queste cose.

          😉

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Martinez

          “violenza”

          Chi ha messo in testa al cocainomane che il nemico fosse il sindacato?

          O meglio: chi ha tollerato che al cocainomane e ad altri milioni si mettessero in testa tali fesserie?

          Gli stessi che hanno fatto le leggi che obbligano i Magistrati a considerare legale l’operato della GKN.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Miguel Martinez scrive:

            Per ADV

            “Chi ha messo in testa al cocainomane che il nemico fosse il sindacato? ”

            Nella mia esperienza, di solito i casi sono due:

            1) famiglia fascista che trasmette ricordi e rancori

            2) scuola che Educa ai Valori. Tipo uno dei neofascisti più noti d’Italia che divenne tale quando a tredici anni la scuola Educante a cui lo avevano mandato i genitori antifascisti lo portò in Gita Educativa a Marzabotto. Fece il saluto romano e venne punito. Educativamente.

            Non mi risulta che nessuno dei due abbia introdotto nella normativa italiana il concetto del libero commercio, o abbia scritto che una ditta inglese, la GKN, potesse aprire e poi rivendere una fabbrica in Italia.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Martinez

              “Marzabotto”

              Chi come te parla di Flusso Totale può vedere subito che ogni forma di discriminazione è funzionale a mantenere un esercito di disoccupati di riserva, e ogni forma di fascismo a concilcarne le rivendicazioni.

              E l’educazione al fascismo non è monopolio di scuola e famiglia, quando viene proposto come esempio al popolo da chi dovrebbe stigmatizzarla

              https://www.fanpage.it/politica/marocco-fuori-dal-mondiale-cosi-le-scimmie-smettono-di-far-casino-il-post-consigliere-della-lega/

              https://www.youtube.com/shorts/IJr7hv7CshQ

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Chi come te parla di Flusso Totale può vedere subito che ogni forma di discriminazione è funzionale a mantenere un esercito di disoccupati di riserva”

                Non mi risulta che il fascismo fosse fissato con i lavoratori immigrati, per il semplice motivo che all’epoca non esistevano.

                Non solo l’MSI non ha mai organizzato ronde “antiterrone” a Torino o a Milano – al contrario, esaltava sempre “l’unità d’Italia”; e come hanno sottolineato anche gli storici del Sessantotto, tanti lavoratori appena arrivati al nord da ragazzi frequentavano la sezione dell’MSI in Sicilia.

                Se poi mi dici che il fascismo fosse fissato con la Gloria del Nostro Esercito e il tifo per la Sacra Bandiera sul Piave e simili, siamo d’accordo, ma è tutt’altra storia.

              • Miguel Martinez scrive:

                “, tanti lavoratori appena arrivati al nord da ragazzi frequentavano la sezione dell’MSI in Sicilia.”

                Infatti, l’MSI prendeva voti in tutto il sud, fino a Roma. Poi sopra, praticamente nulla tranne che a Bolzano e a Trieste tra gli italofoni.

                Su Trieste, si potrebbe ipotizzare che i nazionalisti italiani con i cognomi tipo Slavovich volessero far lavorare in nero degli immigrati jugoslavi, ma lo stesso non vale per Bolzano. E non vale certamente per il resto d’Italia.

              • Miguel Martinez scrive:

                Tra l’altro, l’MSI idolatrava gli italiani profughi dalla Libia, tra i pochi immigrati dei primi anni Settanta. Sembra ovvio, ma proprio questo dimostra che la tesi di ADV del neofascismo italiano come “discriminazione per creare un esercito di disoccupati di riserva” non regge storicamente.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “MSI”

                Tu giustamente dici che l’MSI propugnava la discriminazione su base etnica, per cui l’italianità era tutto.

                Del resto, Almirante era stato viceredattore de “La difesa della razza”.

                È esattamente quello che fa la lega oggi: discriminare.

                La discriminazione impedisce la regolarizzazione dei prestatori d’opera e il conseguente riconoscimento dei loro diritti a parità di prestazioni.

                Il significato economico della discriminazione appare quindi evidente.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “La discriminazione impedisce la regolarizzazione dei prestatori d’opera e il conseguente riconoscimento dei loro diritti a parità di prestazioni. ”

                Tradotto in termini di Italia ai tempi dell’MSI, come funzionava?

              • Francesco scrive:

                Ehm no Andrea

                perchè ai tempi del MSI la mancanza di discriminazione contro i terroni aveva come effetto quello di NON avere un esercito di riserva bello economico.

                E del resto oggi Lega e Sindacati sono uniti nella lotta contro gli immigrati, perchè nella realtà l’afflusso di nuovi lavoratori certamente riduce il potere di quelli già occupati nei confronti dei datori di lavoro

                Mentre tutto il resto sono solo chiacchiere

                in primis il fantomatico “riconoscimento dei diritti” di cui ciancia la sinistra

                la Base Materiale, fioei, la Base Materiale!!!

  21. Moi scrive:

    Meloni ai 5 Stelle: “Come convinciamo i russi a ritirarsi? Col reddito di cittadinanza?”

    https://www.youtube.com/watch?v=8Mzs8M8Izco

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “Meloni ai 5 Stelle: “Come convinciamo i russi a ritirarsi? Col reddito di cittadinanza?””

      Oddio, non sapevo che i russi avessero invaso l’Italia!

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Ad un certo punto dice che il ruolo dell’Italia nel conflitto è irrilevante, che qualunque cosa faccia non cambierebbe nulla. Poi dice che l’Italia deve partecipare perché così si crea una reputazione di affidabilità che le consentirà di mendicare in giro.
      Mi chiedo come si concili questa apologia dell’accattonaggio con le battutine sul reddito di cittadinanza.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Mauricius tarvisii

        “reputazione”

        E’ esattamente quello che fece Cavour mandando Lamarmora e i suoi in Crimea. Proprio come il capo del governo Italiano di novantanove anni fa, la Meloni vuol ripetere il giochino che a Cavour andò bene. Solo che poi Cavour utilizzo’ il fascino della Contessa di Castiglione con Napoleone III. La Meloni chi vuole utilizzare, e con chi?

        “reddito di cittadinanza”

        L’odio di classe meloniano è talmente radicato che non le viene neppure in mente che potrebbe estendere il reddito di cittadinanza proprio coi soldi buttati via per l’Ucraina.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • PinoMamet scrive:

          Sì, beh, ma non credo che la Meloni abbia odio di classe.

          Non significa che io creda che il suo governo farà necessariamente il bene dei lavoratori, ma niente delle sue azioni o dichiarazioni lascia trasparire odio di classe, neppure sotto forma di spocchia intellettuale à la Boldrini (che poi, avesse detto qualcosa di intellettuale…)
          tantomeno sotto forma di “mangino le brioches” à la Fornero.

          No, dispiace dirlo, ma i ruoli si sono ribaltati, da un pezzo, ed è ora il centro sinistra quello che prende i voti dai quartieri fighi del centro storico, e quindi farà, conseguentemente, gli interessi degli abitanti dei quartieri fighi…

          • Moi scrive:

            Il Reddito di Cittadinanza è detestato soprattutto da gente che, con un lavoro pesante / usurante e turni scomodi, guadagna altrettanto (o meglio “altreppoco” …) se non addirittura di meno !

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Moi

              “Il Reddito di Cittadinanza è detestato soprattutto da gente che, con un lavoro pesante / usurante e turni scomodi, guadagna altrettanto (o meglio “altreppoco” …) se non addirittura di meno !”

              Io non ho le idee chiare in merito.

              In astratto, ho spesso polemizzato con il concetto: è assurdo pretendere di risolvere la disoccupazione di massa indotta dalla digitalizzazione, prendendo soldi non si sa da dove per permettere ai disoccupati di comprare i prodotti di Amazon. E va bene.

              Ma è anche giusto permettere alle persone di avere un reddito minimo che permetta di non prostituirsi, in tutti i sensi.

              Io sento un odio feroce, e per me sorprendente, contro chi percepisce il RdC da parte di gente “normale” che si ritiene di Sinistra e antifascista nella maniera ovvia dei toscani.

              Gente che non lo sa nemmeno che lo Stato sta per regalare un miliardo a Pizzarotti/Saipem, ma scaricano insulti contro la poveretta ex-cassiera del supermercato che usa il RdC per mantenere (male) i figlioli.

              Gente che non sa che lo Stato regala miliardi in armi a uno stato straniero (Ucraina), o che sta spendendo altri miliardi per distruggere le Alpi in attesa delle Olimpiadi invernali.

              • Miguel Martinez scrive:

                “Reddito di Cittadinanza”

                In sostanza…

                L’investitore della GKN non odia minimamente i suoi operai.

                I suoi operai odiano lui.

                Il lavoratore precario (che significa tutti quelli che in Italia non hanno il posto fisso, dal rider all’avvocato) non sanno che esiste l’investitore GKN.

                Non hanno nulla contro l’operaio GKN.

                Ma si arrabbiano a morte se devono “mantenere nell’ozio” gli ex-operai della GKN, mentre non sanno cosa ne sarà di loro domani.

                Questa è la fascia in cui sicuramente la Meloni può pescare voti.

              • Francesco scrive:

                >>> L’investitore della GKN non odia minimamente i suoi operai.
                [.] I suoi operai odiano lui.

                Però quando apre la fabbrica e li assume mica lo odiano, giusto? e di solito non sono portati in fabbrica con le baionette ma si presentano loro.

                E da nessuna parte mai c’è promesso che la fabbrica resterà aperta “per sempre”.

                E’ solo una questione di aspettative sbagliate degli operai, secondo me.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “baionette”

                ‘Libertà’ = ‘libertà’ di licenziare’. Tanto basta.

                Come tu possa difendere questo regno della precarietà perpetua senza essere tu stesso un padrone mi resterà probabilmente oscuro per sempre.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                perchè quella che tu chiami precarietà perpetua è la normale condizione dell’essere umano SEMPRE

                io tra un pò uscirò dall’ufficio e tenterò di andare a casa

                non ho nessuna garanzia di arrivarci vivo, neppure oggi che prendo l’auto invece della bici

                e se ho un incidente e mi spezzo la schiena non è come se perdessi il lavoro e dovessi cercarne uno nuovo

                davvero non capisco il gran montare della faccenda che fai, tu che sei abituato a guardare oltre la fuffa emotiva, essendo un tecnico

                ciao

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “SEMPRE”

                Nella condizione umana esiste ben poco di ‘naturale’. Quasi tutto è artificiale, ormai.

                Io ho sempre ritenuto incredibile che un’umanità che è ormai capace di mandare sonde su Marte non sia ancora capace di garantire poche cose fondamentali (cibo, acqua, casa, medicine, elettricità) a tutti i suoi membri.

                Se in un branco di scimmie una scimmia accumulasse più banane di quanto sia in gradi di mangiare mentre le altre scimmie muoiono di fame ci sarebbe la ressa di zoologi a fare la fila per documentare e cercare di spiegare questo strano fenomeno.

                Se lo fanno gli esseri umani lo consideriamo ‘naturale’.

                Mah.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Se in un branco di scimmie una scimmia accumulasse più banane di quanto sia in gradi di mangiare mentre le altre scimmie muoiono di fame ci sarebbe la ressa di zoologi a fare la fila per documentare e cercare di spiegare questo strano fenomeno. ”

                Cioè lo zoologo si chiederebbe perché uno scimpanzè nello zoo di Amsterdam accumula banane, mentre in Indonesia un orango fa la fame in Indonesia?

              • Francesco scrive:

                caro Andrea

                il tuo esempio non ha nessuna pertinenza col problema economico

                purtroppo, se fosse così facile risolverlo lo avremmo già fatto

                PS fossimo un branco di scimmie, Roberto si prende tutte le banane buone, Pino e Miguel le altre, io e te lotteremmo con la fame

          • Miguel Martinez scrive:

            Per PinoMamet

            “Sì, beh, ma non credo che la Meloni abbia odio di classe.”

            L’odio di classe, giustamente, è sempre da una parte sola.

            I padroni delle fabbriche avevano sempre un gran rispetto per i lavoratori, a parte i pochi lavativi che venivano pagati dalla Russia per scioperare.

            I proprietari di grandi aziende negli Stati Uniti volevano bene ai negretti, un po’ tonti ma bonaccioni, purtroppo c’era qualche agitatore pagato dai russi pronto a far balenare nelle loro testoline aspettative non realistiche.

            Paolo Pietrangeli era un borghese figlio di registi, ma credo che abbia capito che l’odio di classe arriva dall’altra parte:

            Mio caro padrone domani ti sparo
            farò di tua pelle sapon di somaro
            ti stacco la testa ch’è lucida e tonda
            così finalmente imparo il bowling.

            • Miguel Martinez scrive:

              ” l’odio di classe arriva dall’altra parte:”

              Io auspico un sacco di brutte cose a un signore, attualmente latitante a Dubai, che si è arricchito sulla pelle del nostro rione.

              Io lo odio.

              Ma sono sicuro che lui non odi me, anzi probabilmente non capisce perché pensando a lui, ripeto Pietrangeli:

              Ma prima ti inchiodo
              la lingua al palato
              ti faccio ingoiare
              un pitone salato
              e con quei tuoi occhi
              porcini e cretini
              alla mia ragazza
              farò gli orecchini.

            • PinoMamet scrive:

              Sono assolutamente d’accordo.

              E non ho niente contro l’odio, come sentimento: è umano, e tante volte giustificato.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Martinez

              “sola”

              Non confondere l’odio con l’autodifesa

              I ricchi consideravano (e considerano, a sentire cosa dicono Renzi e Briatore sul reddito di cittadinanza) i poveri colpevoli della loro condizione perché pigri. Cosa che gratifica il loro ego perché consente loro di aurocongratularsi con la propria presunta laboriosita’. Snobbano le proteste dei poveri come “invidia sociale’ e identificano il proprio potere di immiserirli licenziandoli con la ‘liberta’ d’impresa’.

              Se questo non fosse odio, preferirei l’odio.

              Persino uno straccio come Bertrand Russell ci era arrivato: “il capitalismo è la libertà del ricco di dire al povero: tu morirai di fame. Il socialismo è la libertà del povero di dire al ricco: morirai prima tu, con un colpo di pistola”

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “I ricchi consideravano (e considerano, a sentire cosa dicono Renzi e Briatore sul reddito di cittadinanza) i poveri colpevoli della loro condizione perché pigri. ”

                Che ti devo dire?

                Ognuno si basa sulle proprie esperienze.

                A Firenze, io conosco un sacco di “ricchi”.

                Alcuni con titoli nobiliari, altri no, gente che ha ereditato palazzi meravigliosi e alcuni dei giardini più grandi d’Europa, che se li vendessero, sarebbero miliardari.

                Ottime persone, che non odiano nessuno, curiose, aperte, sempre interessate a imparare e ascoltare.

                Cognomi in genere non noti (o se sono noti, è perché era famoso qualche loro antenato del Quattrocento).

                Credo che siano apertissimi sul reddito di cittadinanza, o sull’immigrazione, o sulle bellezze della cultura indiana (e in genere sono chiusissimi sui vaccini Covid :-), roba da far impazzire i vaccinisti! ).

                No, quelli carichi di risentimento sono quelli che non hanno dipendenti, che hanno piccoli lavori precari, o hanno un negozietto sull’orlo del fallimento.

              • Francesco scrive:

                straccio?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “ottime”

                Parliamo di persone diverse.

                Tu parli di gente con una ricca rendita. Magari lavora per vivere, ma sempre sapendo che se le cose vanno male potrà campare noleggiando il palazzo di famiglia per matrimoni e convention.

                I ricchi che intendo io sono quelli alla Briatore, che campano sul lavoro malpagato altrui se non direttamente sul nero.

                In un paese dove svalutazione competitiva e clientele hanno tenuto il posto di una seria politica economica, i ricchi che intendo io, gente che non ha la minima idea di cosa voglia dire ‘innovazione’ ma che tira avanti benissimo lo stesso a furia di evasione fiscale e lavoro nero, sono il 99% dei benestanti.

                E sono milioni: ecco perché ‘i ristoranti sono pieni’ e perché l’Italia è un paese non tanto civile ma con tanti che ‘stanno bene’.

                Ma lungi dal produrre ricchezza come millantano sempre, questi milioni parassitano il lavoro altrui.

                Non a caso sono gli stessi milioni che odiano il POS (che li obbliga a dichiarare gli incassi al fisco), odiano chi vuole regolarizzare i migranti (che se regolarizzato possono sfruttare meno facilmente) e odiano il reddito di cittadinanza (che calmiera i loro infami ricatti occupazionali).

                Ecco perché tutte le volte che leggo l’infame bugia di Einaudi

                https://www.sebastianogambera.it/citazione-limprenditore-luigi-einaudi/#:~:text=%E2%80%9CMigliaia%2C%20milioni%20di%20individui%20lavorano,soltanto%20la%20sete%20di%20guadagno.

                mi sento quasi fisicamente male. Ho visto di persona cosa vuol dire.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “mi sento quasi fisicamente male. Ho visto di persona cosa vuol dire.”

                Capisco ciò che dici.

                Per ovvi motivi, non ho nessun amico del tipo che descrivi, ma riconosco abbastanza bene la tipologia – noi qui siamo nati combattendo uno speculatore che, essendosi stufato di vendere pubblicità per i giornalini locali, ha prima inventato il Cepu (cioè, come barare agli esami universitari sfruttando dei laureati precari) e poi si è comprato 15 palazzi fiorentini ed è attualmente latitante a Dubai.

                E in fondo è la stessa tipologia di gente che da trent’anni si fa dare soldi dallo Stato per fare la TAV.

                Però starei attento a generalizzare.

                Solo per restare nel mio rione, la descrizione non vale per il panettiere (napoletano anche lui), per la cartolaia, per il bronzista, per la commercialista, per Andrea che dopo 60 anni di lavoro ha chiuso il ristorante, per la vinaia messicana, per il muratore lucano.

                Insomma per tutta la gente che secondo te e secondo l’Agenzia delle Entrate sono i nemici colpevoli fino a prova contrario e da fucilare.

                Inoltre, non condivido l’associazione, per me bizzarra, che fai tra questi profittatori furbi e persone che credono in ideali che tu non condividi: lo speculatore napoletano trafficherebbe con qualunque politico (ha cominciato con Marcello dell’Utri), e forse potrebbe fare una cordata con altri traffichini per ottenere un appalto, ma finisce lì il suo impegno politico.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “straccio”

                Volevo scrivere “ricco”, ma scrivevo sul telefonino stando in autobus… 🙁

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                lo immaginavo!

                PS la tua descrizione dell’Italia sta alla realtà meno di un discorso di Berlusconi o di un articolo di Travaglio, però

              • PinoMamet scrive:

                In Italia ci sono milioni di ricchi?

                Ma magari…

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ pino mamet

                “ricchi”

                Dipendi da che cosa intendi per “ricco”.

                Un commercialista Ticinese intervistato da Report diceva che il suo cliente tipo era l’orafo Lombardo con attività di famiglia avviata che gli portava un milione da imboscare in Svizzera.

                Dubito che siano tutti così, ovviamente.

                Ma non dimentico cosa successe quando Vincenzo Visco il suo ultimo giorno da ministro delle Finanze anni fa fece pubblicare i redditi di tutti i contribuenti Italiani 😉

                E quando sotto Monti miracolosamente gli incassi dei commercianti di Cortina si moltiplicarono in media da un anno all’altro di sette volte 😉

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • PinoMamet scrive:

                Milioni di commercianti di Cortina e di orafi lombardi continuano a sembrarmi un po’ troppi 😉

                Oh, facciamo due conti: gli italiani sono 60 milioni suppergiù.

                I contribuenti, leggo, sono all’incirca 20 milioni.

                Di questi, leggo, solo l’1% ha dichiarato dai 100 mila euro in su.

                ha dichiarato: sicuramente ci saranno tanti che non hanno dichiarato tutto, ma evasori totali per cifre sostanziose ed enormi possiamo (come tendenza generale) escluderli, perché non avrebbero alcuna credibilità.

                Allora, diciamo che i ricchi&benestanti sono, non l’1, ma il 5% dei contribuenti?

                Allora abbiamo un milione di ricchi, che non saranno tutti evasori fiscali.

                E sicuramente non sono tutti bottegai, per cui puoi evitare di guardare storto il salumiere e il verduraio (lo so che lo fai, non mentire) perché non sono loro che stanno facendo andare male l’Italia.

                No, neanche l’elettrauto.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ pino mamet

                “credibilità”

                Perché non avrebbero nessuna credibilità.

                Cito a memoria (dovrei cercare di nuovo le fonti): il valore medio dell’imponibile IRPEF in Italia all’anno è di 21600€. Il che vuol dire o che anche un manovale Genovese (che se in regola guadagna di più) appartiene alla fascia di reddito più elevato (improbabile) oppure che chi può evade l’IRPEF risultando nullatenente o quasi. E difatti i nullatenenti (coloro che dichiarano un reddito imponibile IRPEF inferiore ai 10000€ annui e che quindi non pagano nulla) sono circa dieci milioni. Percettori di reddito fisso non possono essere perché hanno la ritenuta alla fonte. Rimangono bottegai e affini.

                Concludo: qualche anno fa il TG5 (!) dava la notizia che per il fisco il reddito IRPEF degli orafi era inferiore (per il fisco) a quello dei loro commessi. I secondi, che non vengono di solito pagati in nero in oreficeria, hanno la ritenuta alla fonte e l’IRPEF non possono evaderla, a differenza dei loro datori di lavoro.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “panettiere”

                È chiaro che stiamo parlando di medie.

                Ci sono lavoratori dipendenti che stanno meglio – almeno come tempi libero, ferie pagate ecc. – di tanti bottegai. E ci sono bottegai che non sanno come tirare avanti, tant’è che vanno dagli usurai. Se così non fosse la ‘ndrangheta non troverebbe tanto spazio ad esempio in Riviera.

                Ma questo non toglie nulla al mio discorso. Sono le eccezioni che confermano la regola.

                E il perdurare sempre delle stesse forze politiche sullo stesso insieme di ostilità – verso il denaro elettronico, i migranti e il reddito di cittadinanza – testimonia il fatto che c’è un blocco sociale compatto che vota per sostenere quelle politiche.

                E dubito si tratti di sindacalisti della CGIL.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                >>> Rimangono bottegai e affini.

                Andrea, secondo me il problema della tua analisi è questo.

                Una società tripartita in poverissimi, lavoratori dipendenti, “bottegai e affini”.

                Un servizio di Canale 5 di anni fa.

                Un dato a capocchia sull’IRPEF.

                Se vuoi convincermi, devi portarmi qualcosa di meglio.

                Se invece vuoi convincermi che per le cose in cui crediamo troviamo SEMPRE conferme e ce le facciamo bastare …

                😉

                PS e ricorda che io sono un lavoratore dipendente, mi conviene essere convinto da te. Fallo!

  22. Moi scrive:

    https://www.youtube.com/shorts/IJr7hv7CshQ

    Saverio Tommasi sul Ritorno del Fascismo

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ moi

      “Tommasi”

      Finalmente qualcuno che spiega chiaramente cosa confusamente ho cercato di dire io.

      🙂 🙂

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  23. roberto scrive:

    non del tutto OT visto che si parla di animali

    ora, abbiamo detto più volte che ognuno ha i suoi gusti.
    a me per esempio interessa pochissimo il metaverso (uso questa buffa parola suggerita da Miguel), ancora di meno il nanomondo, guardo con simpatia le infrastrutture e le opere pubbliche, mi stanno simpatici gli animali in natura e mi piace passeggiare, sia in città che nei boschi

    ora tra due partiti che potrebebro avere posizioni simili su infrastrutture e opere pubbliche, uno dei due si distingue per proporre ‘sta roba: caccia libera nelle aree protette (!!) e in città (!!!)

    e che dire….non mi convincerete mai che “sono tutti uguali” e se tutti e due sono d’accordo con tav aereoporto a firenze, continuerò a preferire chi non propone di sparare in aree protette o in mezzo alla città

    questa è la proposta
    “Gli abbattimenti di fauna selvatica sono possibili anche per motivi di sicurezza stradale, in aree protette e in città. Inoltre gli animali, se superano le analisi igienico sanitarie, possono essere destinati al consumo alimentare”

    https://www.repubblica.it/green-and-blue/2022/12/14/news/caccia_parchi_citta_emendamento_legge_bilancio-379064673/?ref=RHLF-BG-I379045039-P3-S2-T1

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ roberto

      “caccia”

      Devono proprio pagare dazio ai loro elettori.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

    • Miguel Martinez scrive:

      per roberto

      ““Gli abbattimenti di fauna selvatica sono possibili anche per motivi di sicurezza stradale, in aree protette e in città. Inoltre gli animali, se superano le analisi igienico sanitarie, possono essere destinati al consumo alimentare””

      La caccia è una questione complessa per me.

      1) da ragazzo, sicuramente sognavo stragi di cacciatori. Con le teste da appendere alle pareti.

      2) poi mi sono reso conto di diverse cose:

      a) che i cacciatori fanno diversi danni (calpestano i campi, lasciano il piombo in giro, a volte introducono animali distruttivi come certi cignali putiniani)

      b) in alcuni casi, fanno veramente stragi tremende (penso a quelli che sparano agli uccelli sullo stretto di Messina, o sempre a quelli che mettono gli archetti nelle colline del bergamasco9

      c) sono però spesso le persone più sensibili, attente e che vivono di più il territorio, e spesso hanno un buon rapporto con gli ambientalisti

      c) le stragi vere di animali le fanno gli allevatori industriali, che trasformano in orrore non solo la morte, ma anche la vita degli animali.

      d) se ammazzi un animale, dovresti essere quantomeno obbligato almeno a mangiartelo. Anzi, meglio che trovartelo impacchettato al supermercato con le manine pulite.

      e) esistono davvero casi preoccupanti di sovrappopolazione di animali selvatici, penso agli orsi in un piccolo angolo del Trentino Alto Adige, o ai cignali dalle parti di Pisa. La soluzione ideale sono i lupi, ma contro gli orsi servono a poco, e non piacciono granché ai contadini.

      Politicamente i cacciatori toscani erano una volta quasi tutti del PCI e iscritti all’ARCI-caccia, come è ovvio: contadini, armati, contro il padrone.

      Poi quando la Sinistra è diventata quelli che fanno l’Erasmus (lo dico da uno che partecipa a un progetto Erasmus+, non mi piace il ditino imparatore) e ricevono i finanziamenti delle varie Casse di Risparmio, credo che i cacciatori siano passati in massa a Destra.

      • PinoMamet scrive:

        Sono rassegnato al fatto che non mi leggi 😉 ma di lupi qua ce n’è fin troppi… e invece di mangiare i cinghiali (idem troppi) che sono dei brutti clienti, hanno trovato più comodo mangiare pecore e vitelli… chiamali scemi 😉

        Per le considerazioni sui cacciatori: d’accordo su tutto.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per PinoMamet

          “Sono rassegnato al fatto che non mi leggi 😉 ma di lupi qua ce n’è fin troppi”

          No, l’avevo letto, infatti ho fatto clic nel mandare il commento con qualche dubbio, proprio per questo.

      • roberto scrive:

        Non ho però capito se questo emendamento lo condividi o no

        Io sulla caccia la penso così

        Andare a caccia ok, non è tanto diverso da pescare e in fin dei conti se uno mangia animali, perché dovrebbe essere contrario?

        MA

        Entrare in proprietà private? No
        Cacciare fuori stagione? No
        Cacciare specie protette? No
        Cacciare con metodi crudeli (tipo trappole per uccellini)? No

        E nello specifico
        Cacciare in città? Oh mio dio, no!
        Cacciare in aree protette? Ma certo che no!

        • roberto scrive:

          Sui cacciatori…ovviamente non so se sono i più sensibili o no, certo loro amano vedersi così

          Personalmente mi limito a passeggiare nei boschi e penso di essere abbastanza sensibile, attento al territorio e per strano che possa sembrare vado pure d’accordo con gli ambientalisti (sono socio di Natur & emwelt)

          http://www.naturemwelt.lu/

          🙂

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “http://www.naturemwelt.lu/”

            Leggo Atomkraaft? Nee merci!

            Ma non lo raccontiamo ad ADV!

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Martinez

              “ADV”

              Aaaaaaarrrghhhhhh…!!!

              🙂🙂🙂

              Ciao!

              Andrea Di Vita

            • roberto scrive:

              Si, non sono per nulla d’accordo con quella posizione antinuclearista (e altre posizioni politiche), ma mi stanno simpatici per mille altri motivi…le attività didattiche, il censimento degli uccellini, la cura dei sentieri

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “Entrare in proprietà private? No”

          Me lo sono sempre chiesto anch’io.

          “Cacciare fuori stagione? No
          Cacciare specie protette? No
          Cacciare con metodi crudeli (tipo trappole per uccellini)? No”

          Se lo propone qualcuno, sono contrario anch’io.

          “Cacciare in città? Oh mio dio, no!”

          Perché no? (a parte il proiettile vagante, ma immagino che per “città” non si intenda piazza del Carmine)

          Cacciare in aree protette? Ma certo che no!”

          Boh, forse dipende da cosa si caccia. Se c’è un parco che esplode di cignali, credo che gli altri animali saranno i primi a sperare che passino i cacciatori.

          • roberto scrive:

            Miguel

            “Perché no? (a parte il proiettile vagante, ma immagino che per “città” non si intenda piazza del Carmine)”

            Leggi nell’emendamento “tranne in piazza del Carmine”?

            In città mi sembra che voglia dire proprio in città….

            • roberto scrive:

              Ririporto l’emendamento

              “Gli abbattimenti di fauna selvatica sono possibili anche per motivi di sicurezza stradale, in aree protette e in città. Inoltre gli animali, se superano le analisi igienico sanitarie, possono essere destinati al consumo alimentare”

            • Miguel Martinez scrive:

              Per roberto

              “In città mi sembra che voglia dire proprio in città….”

              Dicevo quello che penso io, non quello che vuole l’emendatore 🙂

              Non so come siano le leggi sull’uso di armi da fuoco in luoghi affollati o altra roba del genere.

              • roberto scrive:

                Che io sappia è vietato andare a caccia per strada…ma magari grazie a FDI anche questo inutile lacciuolo che limita la libertà dei sensibili cacciatori sarà eliminato

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “non so”

                Oggi in Italia non puoi sparare a meno di duecento metri da un’abitazione.

                A Genova molti si sono procurato delle balestre in libera vendita, per aggirare il divieto.

                Noi siamo ossessionati dai cinghiali. Alcuni di essi facevano il bagno quest’estate al largo di Portofino (non scherzo).

                Sul monte dietro casa mia ha no avvistato dei lupi.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                per ADV

                “Oggi in Italia non puoi sparare a meno di duecento metri da un’abitazione. ”

                Ah ecco, infatti…

                Io non so bene cosa significhi “in città”: presumo che coincida con il concetto di “centro abitato” sui cartelli stradali.

                A Firenze ci sono un sacco di grandi ville con campi e vigneti dentro il “centro abitato”. Dove girano caprioli (ne ho visti più volte), ma anche cignali, come riferitomi da testimoni attendibili.

                Credo che la riforma di legge di cui parla Roberto si riferisca a situazioni simili. Bisogna vedere se “abitazioni” si riferisce anche a casupole per gli attrezzi, ruderi ecc. o solo a case realmente abitate.

              • roberto scrive:

                Vabbè Andrea ma mica puoi girare in città con una balestra o andare a caccia per i carruggi!?!

              • Francesco scrive:

                roberto

                dipende: se l’alternativa ad accoppare tu (o l’amico cacciatore più abile) i lupi e i cinghiali che ti trovi sotto casa è .. trovarteli sotto casa, forse è meglio la prima cosa

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Roberto

                “carruggi”

                Qualche settimana fa un sessantenne nei carrugi ha ammazzato un marocchino tirandogli una freccia da cinghiali con una balestra dalla finestra. Poi è sceso per strada e ha cercato inutilmente di strappare la freccia dal marocchino ferito per terra finendo di distruggergli il fegato, per rimuovere la prova del misfatto e fra improperi che ti lascio immaginare. È stata proposta l’aggravante per odio razziale.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Qualche settimana fa un sessantenne nei carrugi ha ammazzato un marocchino tirandogli una freccia da cinghiali con una balestra dalla finestra. ”

                L’avevo letto.

                Ma l’ha fatto per far ridurre il prezzo della manodopera per gli imprenditori italiani, o perché gli giravano?

              • roberto scrive:

                miguel

                “Credo che la riforma di legge di cui parla Roberto si riferisca a situazioni simili.”

                posso chiedere su cosa si fonda questa tua idea? io non leggo nulla del genere nell’emendamento che ti riporto qui per intero e che si riferisce in generale alle “aree urbane”

                Articolo 19

                1. Con decreto del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e sentito, per quanto di competenza, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e previa intesa in sede di conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano è adottato entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge il piano straordinario per la gestione ed il contenimento della fauna selvatica, di durata quinquennale e adottato.

                2. Il Piano costituisce lo strumento programmatico, di coordinamento e di attuazione dell’attività di gestione e contenimento numerico della presenza della fauna selvatica sul territorio nazionale mediante abbattimento e cattura.

                3. Le attività di contenimento disposte nell’ambito del Piano non costituiscono esercizio di attività venatoria e sono attuate anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto.
                   4. Il Piano è attuato e coordinato dal Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri, il quale può avvalersi dei cacciatori iscritti agli ambiti territoriali di caccia o nei comprensori alpini, delle guardie venatorie, degli agenti delle Polizie locali e provinciali munite di licenza per l’esercizio venatorio, nonché dei proprietari o conduttori dei fondi sui quali il Piano trova attuazione, purché muniti di licenza per l’esercizio venatorio».

                https://documenti.camera.it/_dati/leg19/lavori/bollet/202212/emendamenti/html/05/0643bis/0643bis_s.htm

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                ““Credo che la riforma di legge di cui parla Roberto si riferisca a situazioni simili.”

                posso chiedere su cosa si fonda questa tua idea? io non leggo nulla del genere nell’emendamento che ti riporto qui per intero e che si riferisce in generale alle “aree urbane””

                Santa pazienza 🙂

                A me non interessa proprio difendere questa storia, semplicemente riportarla ai fatti.

                La legge dice esplicitamente, intanto, che NON si tratta di “attività venatoria” ma di attività di “gestione e contenimento numerico della presenza della fauna selvatica sul territorio nazionale mediante abbattimento e cattura.”

                Quindi non stiamo parlando di “caccia”, ma di un’attività malthusiana, e infatti include anche la “cattura” oltre all’abbattimento.

                Cosa vuol dire “aree urbane”?

                Il giurista sei tu.

                Io ho posto queste precisazioni:

                a) non può significare “entro i confini comunali” perché ogni parte d’Italia appartiene a un Comune, quindi la caccia già si pratica ovunque “entro i confini comunali”.

                b) ipotizzo che possa coincidere con quello che sui cartelli stradali chiamano “centro abitato”, ti torna? O è una definizione che riguarda solo la motorizzazione?

                c) poiché, come fa notare ADV, è comunque vietato sparare entro 200 metri dalle abitazioni, dovrebbe riferirsi ai grandi spazi aperti ma compresi nel “centro abitato”, come i vigneti sui colli fiorentini. Da capire (chiedendo a un giurista) cosa significa “abitazione”, cioè anche un rudere o un luogo realmente abitato.

                d) questo per quanto riguardo lo sparare. Sul catturare, non escludo che la legge possa permettere di catturare un cignale, vivo, in Piazza del Carmine.

                Ci siamo?

              • roberto scrive:

                tra l’altro è interessante perdere un po’ di tempo (ad avercelo) a leggere questi emendamenti per vedere chi regala cosa a chi

              • paniscus scrive:

                comunque il poveraccio vittima del balestriere di Genova non era marocchino, era peruviano.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “gli giravano”

                Domanda mal posta, temo.

                Se nella società le fanfaluche xenofobe antimigranti girano liberamente e sono avallate dai governanti prima o poi è inevitabile che a qualcuno ‘girino’ e si metta a prendere marocchini come bersagli.

                All”inferno le palle di neve sono rare.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Se nella società le fanfaluche xenofobe antimigranti girano liberamente e sono avallate dai governanti prima o poi è inevitabile che a qualcuno ‘girino’ e si metta a prendere marocchini come bersagli.”

                Dici che è colpa delle prediche di Bin Laden o dei discorsi della Boldrini che il senegalese ha ammazzato la figlia del mio amico?

              • roberto scrive:

                Miguel

                “Cosa vuol dire “aree urbane”?

                Vuol dire quel che vuol dire in italiano. Via dell’ ardiglione è un area urbana, il ponte vecchio è un’area urbana, piazza della signoria è un’area urbana. Se si applicasse solo nei grandi parchi urbani, beh avrebbero scritto “nei parchi urbani”, oppure “fatti salvi i limiti previsti dalla legge x”

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                ““Cosa vuol dire “aree urbane”?

                Vuol dire quel che vuol dire in italiano.”

                Presumo però che valga con la precisazione fatta da ADV, sui 200 metri dalle “abitazioni”.

                Se no anche l’interno di una scuola elementare è un’area urbana, non credo che ci sia bisogno di precisare “fatti salvi gli interni delle scuole elementari”.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “senegalese”

                Non lo so.

                Se il senegalese ha ucciso gridando ‘Dio è grande’ allora Non Laden direi che è fortemente sospetto.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Non lo so.

                Se il senegalese ha ucciso gridando ‘Dio è grande’ allora Bin Laden direi che è fortemente sospetto.”

                Ecco… se l’arciere genovese ha gridato, “Salvini mi ha detto che tu marocchino [che poi era un peruviano] sei un poligamo che vuole privare gli italiani delle loro donne, e paghi le tangenti ai politici del PD”, direi che è fortemente sospetta la politica.

                Se invece ha gridato “O figliolo, son ben le due di notte! Se non la pianti di bociare, ti infreccio, che domani devo alzarmi presto per fare il tiro con la balestra per la festa della Madonna!” potrei sospettare motivazioni meno politiche.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “senegalese”

                Non=Bin

                Ciao!

                Andrea Di Vita

            • fuzzy scrive:

              Ci sono recinti appositi dove vengono attirati i cinghiali con del cibo, che lasciano entrare gli animali ma non uscire. Poi vengono sterilizzate le femmine e via andare. Certo, servirebbero delle persone per fare questo lavoro. I lupi, per quello che si legge in giro, hanno già raggiunto un numero critico. I pastori si lamentano. Ma la faccenda è molto variegata. Dipende da molti fattori, tipo se il lupo è solitario oppure gira in branco. C’è
              un lungo articolo su apocalottimismo

          • tomar scrive:

            Miguel
            “Se c’è un parco che esplode di cignali, credo che gli altri animali saranno i primi a sperare che passino i cacciatori.”
            Benché i cinghiali siano onnivori e all’occorrenza mangino di tutto se lo trovano già pronto (tipo carcasse) hanno una dieta fondamentalmente vegetariana (bacche, ghiande, tuberi, radici e funghi) e tra gli animali “cacciano” pressoché solo insetti, invertebrati… e uova.
            Come voraci vegetariani sono appunto un grosso problema per le coltivazioni, ma nei parchi non penso gli si dovrebbe rompere le scatole per difendere qualche insetto e qualche lumaca.

            • Francesco scrive:

              scusa ma … per difendere gli umani che volessero fare un giro nel parco?

              sono bestie grosse e pericolose che nessuno sano di mente lascerebbe girare in posto dove circolano le persone

              o per parchi si intende “Parchi naturali” dove si cerca di preservare la natura?

              • roberto scrive:

                l’emendamento dice

                “anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette ”

                per aree protette direi che ci puoi mettere dentro anche il parco nazionale del gran paradiso et similia dove personalmente direi che la natura dovrebbe essere lasciata in pace

                per il resto, in città i cinghiali li puoi catturare e spostare (o ucciderli) senza bisogno di tex willer che spara per strada

                nell’ideale, non lasciare la spazzatura o in genere cibo per strada sarebbe un’ottima cosa per non attirarli e/o farli andare via…per dire, qui nel granducato la popolazione di cinghiali sta esplodendo, viviamo letteralmente in un bosco eppure di conghiali per strada nessuno ne ha mai visti…a roma pascolano in piazza san pietro, ci sarà un perché….

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                ““anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette ”

                per aree protette direi che ci puoi mettere dentro anche il parco nazionale del gran paradiso et similia dove personalmente direi che la natura dovrebbe essere lasciata in pace”

                Come funziona adesso?

                Ci sono politiche di “gestione e contenimento numerico” nei parchi, o appunto si lascia tutto in pace? So che il numero di cignali nel Parco delle Apuane stava cominciando a diventare preoccupante per le altre forme di vita animale, ma non so se intendevano o potevano prendere delle misure in merito, ne sai qualcosa?

                Se no chiedo agli amici del Parco stesso.

              • roberto scrive:

                Miguel

                “Se no chiedo agli amici del Parco stesso.”

                buona idea!

                del parco delle apuane non so nulla.

                so per certo che nel parco naturale di bracciano-martignano vengono catturati e messi all’asta, senza bisogno di cacciatori che sparano in una zona protetta

                ho il sospetto che sia così ovunque

          • roberto scrive:

            sempre per miguel
            (e preciso che ho un cinghiale in congelatore”

            “Entrare in proprietà private? No”
            Me lo sono sempre chiesto anch’io.”

            nella tua discussione interna, chiediti se è normale che un cacciatore possa entrare senza chiedere permesso nel giardino di casa mia per inseguire una lepre e spararle…o ancora nel piccolo orto della piccola contadina che produce le carote da portare al mercatino…o nel campo commons al quale è legata la piccola comunità di pizzopapero che ci coltiva le verdure per l’autoconsumo…o nel campo di grano del signor barilla

            per me sono tanti no senza troppe esitazioni

            • Miguel Martinez scrive:

              Per roberto

              “nella tua discussione interna, chiediti se è normale che un cacciatore possa entrare senza chiedere permesso nel giardino di casa mia per inseguire una lepre e spararle”

              Me lo chiedo da anni, non da adesso.

              Sostanzialmente (ma è una cosa di cui mi sono interessato decenni fa) credo che i cacciatori possano entrare in qualunque terreno non recintato in zona e periodo di caccia.

              Non ho idea della base giuridica della cosa, tu lo sai?

              • Miguel Martinez scrive:

                “Base giuridica”

                Ecco un’analisi che mi sembra abbastanza chiara:

                http://www.lipu.it/l-accesso-ai-cacciatori-nei-fondi-privati

              • Miguel Martinez scrive:

                La prima legge sull’accesso ai fondi risale al 14 agosto 1859.

                A quanto ho capito, la giustificazione legale è questa (ambasciatore non porta pena!):

                1) ” un selvatico (patrimonio indisponibile dello Stato) può trovarsi sul fondo di qualunque cittadino senza che per questo possa mai dirsi di proprietà di questi: è e rimane nel patrimonio dello Stato.

                Il cacciatore è però un cittadino che, a fronte di determinati requisiti, pagando una concessione allo Stato (e non solo) ha il diritto, in determinati luoghi e periodi ed a determinate condizioni, di prelevare la fauna selvatica. E’ altrettanto evidente, quindi, che il cacciatore per esercitare questo diritto deve essere libero di cercarla, inseguirla ed abbatterla ovunque questa si trovi e che questo suo diritto risulti prevalente su quello del normale cittadino, il quale ovviamente mantiene in ogni caso altri diritti, trai i quali quello a non vedersi danneggiate eventuali coltivazioni o a non dover subire l’attività venatoria in contesti pericolosi come ad esempio nei pressi delle abitazioni. Il concetto si può quindi riassumere brevemente così: il proprietario di un fondo non ha alcun diritto sulla fauna selvatica presente sul suo fondo, che rimane patrimonio indisponibile dello Stato, mentre il cacciatore, che paga una concessione, ha il diritto di cercarla e prelevarla ovunque.”

                2) “La seconda ratio alla base della norma è quella che denota il massimo della giustizia e dell’equità sociale, nata in un periodo in cui ancora vi era una netta distinzione tra i grandi proprietari terrieri e le classi più povere della società… entrambi però con lo stesso diritto di esercitare la loro vocazione venatoria. Rafforzando quindi il principio secondo cui il proprietario non ha alcun diritto sulla fauna selvatica presente sui suoi terreni e che non può quindi impedirne il prelievo a chi possieda una concessione dello Stato, l’art. 842 garantisce che anche il più povero dei cacciatori, che non possa permettersi la caccia in riserve o che non possieda propri fondi e terreni, abbia le stesse possibilità del grande proprietario terriero o di un qualsiasi più abbiente cittadino che al contrario potrebbero permettersi di cacciare sui propri fondi o di recarsi all’estero o presso grandi riserve e tenute dove poter cacciare indisturbatamente.”

                https://www.unarmi.it/post/la-caccia-nei-fondi-privati-limitazione-al-diritto-di-propriet%C3%A0

              • roberto scrive:

                Miguel

                ora che sappiamo qual è la base giuridica e qual è la ratio, resta l’ultimo punto: è giusto?

                ricordo che ogni legge può essere modificata, non esiste un sacro diritto ad entrare nel fondo altrui.

                ora personalmente credo che nel 2022 l’argomento del povero cacciatore faccia semplicemente ridere e il diritto e che il diritto del cacciatore di cercare, inseguire ed abbattere ovunque si trovi la sua preda non deve prevalere su quello del normale cittadino, per usare le parole, davvero assurde di unarmi

                tu Miguel invece cosa ne dici, il diritto del cacciatore ad inseguire la lepre (che ricordo, non è del cacciatore finché non la uccide) nel tuo giardino deve prevalere rispetto al tuo diritto di non avere estranei che sparano nel giardino? o anche semplicemente che ci entrano?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “tu Miguel invece cosa ne dici”

                Io sono sempre stato personalmente contrari per quanto il mio parere possa interessare, ma cosa c’entra questo con il tema con cui abbiamo iniziato: la discussione su un emendamento che permette “la gestione e il contenimento numerico” della fauna selvatica anche in aree urbane o parchi?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “tu Miguel invece cosa ne dici, il diritto del cacciatore ad inseguire la lepre (che ricordo, non è del cacciatore finché non la uccide) nel tuo giardino deve prevalere rispetto al tuo diritto di non avere estranei che sparano nel giardino? o anche semplicemente che ci entrano?”

                Ma dove ho detto qualcosa del genere?

                Tu mi segnali che qualcuno propone un emendamento alla legge, che permette l’abbattimento o la cattura di fauna selvatica, a fine di “contenimento del numero” e NON a fini venatori, anche in “aree urbane” e “parchi”.

                Propongo una definizione, interrogativa, di cosa siano le “aree urbane”, zero risposta.

                Sulla questione della caccia:

                1) sono sostanzialmente ostile alla caccia

                2) credo però che la caccia sia il minimo dei problemi ambientali,

                rispetto alla cementificazione, alle grandi opere che distruggono per sempre aree naturali, alla distruzione del mare da cui partono tutti i cicli naturali, al fracking che porterà il gas al rigassificatore di Piombino, all’espansione dell’aeroporto qui a Firenze che non ammazzerà qualche fenicottero come possono fare i cacciatori, ma distruggerà il loro stesso habitat, all’invasione del Mediterraneo da parte di fauna marittima esogena importata dalle navi che portano incessantemente merci, all’avvelenamento delle acque, alla distruzione del mondo alpino con le teleferiche e le Olimpiadi invernali.

                Ho detto chiaramente che sono contrario all’idea che un cacciatore entri nel “mio” giardino, ma che caspita c’entra?

              • Miguel Martinez scrive:

                Premesso che sono contro la caccia, credo che l’impatto ambientale del montanaro bergamasco che spara a un uccellino (e fa male!) sia ridicolo rispetto all’impatto dei campionati di calcio nel Qatar, in stadi dall’aria condizionata, con voli intercontinentali di centinaia di migliaia di persone.

                Ma questo non suscita alcuna rabbia.

              • roberto scrive:

                Miguel

                “ma cosa c’entra questo con il tema con cui abbiamo iniziato”

                c’entra perché io trovo allucinante che si pensi di poter dare il permesso di sparare nei centri urbani (e nelle aree protette e per di più fuori dai periodi di caccia), mentre tu lo trovi tutto sommato accettabile visto che, se capisco bene, i cacciatori sono delle brave persone sensibili e che conoscono il territorio e che già ora possono sparare nei giardini di case altrui….

                Sarà un limite mio, ma a meno che uno non sia cacciatore o debba giustificare tutto quello che fa FDI o debba giustificare la tesi secondo la quale “tutti sono uguali”, non riesco ad immaginare che motivi ci possano essere per giustificare sta schifezza

                e per di più non sono nenche uno contrario per principio alla caccia…

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “fondi”

                L’abolizione della legge che garantisce il diritto dei cacciatori a cacciare la fauna selvatica anche nelle proprietà private altrui era l’obiettivo di uno dei referendum contro la caccia che vent’anni fa ando’ a vuoto per il mancato raggiungimento del quorum.

                In Azienda ricordo le feroci discussioni fra una minoranza di persone che sostenevano l’abolizione e una maggioranza di colleghi – tutti residenti nell’entroterra Genovese, o parenti di residenti nell’entroterra – che difendevano con le unghie e con i denti la legge a tutela dei cacciatori.

                In Lazio ho visto paesi in cui la sede dell’Arcicaccia è il secondo edificio dopo il duomo, più grande anche della sede del Comune o della caserma dei Carabinieri.

                In un eccellente ristorante Veneto nella campagna non distante da Gardaland una volta chiesi se servivano ancora la ‘polenta e osei’ (piatto eccellente che mangiai da bambino, ma che poi seppi essere preparato con tordi catturati da reti e attratti in trappola dai lamenti dei loro simili legati e accecati per l’occasione). L’oste mi disse con tono mestissimo: ‘No sior, no xe puo’ più’.

                Il rispetto delle quote dei cinghiali da abbattere, poi, in certe zone dell’Umbria è una barzelletta.

                I fucili da caccia sono una eccellenza Italiana riconosciuta nel mondo. Vicino Brescia (sede della Beretta, credo) c’è un’azienda che produce componenti per fucili da caccia la quale è di proprietà della stessa famiglia da quattordici generazioni di fila, un record mondiale.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • roberto scrive:

                Miguel

                “2) credo però che la caccia sia il minimo dei problemi ambientali,”

                Boh, intere specie animali sono state spazzate via dai cacciatori di ogni epoca e latitudine….comunque non credo che la questione sia solo ambientale, a me fa un po’ paura l’idea di gente armata a caccia di cinghiali per le città, e un po’ tristezza l’idea che in zone che sono considerate riserve naturali e dove un normale cittadino non può raccogliere un fiore (giustamente!) ci sia chi spara ai cinghiali (certo non per caccia, per controllo della popolazione….)

                Ma vabbè se la maggioranza deciderà così sarà così

                (No comunque una cosa del genere nella legge di bilancio no può passare)

              • Peucezio scrive:

                Io però non ho capito come si potrebbe attuare praticamente il divieto di cacciare nei terreni privati senza recinti, cartelli, ostacoli, ecc.
                Come cavolo fa un cacciatore a sapere che quello è un terreno privato?
                Deve andare in giro con le mappe catastali aggiornate del territorio.

              • roberto scrive:

                Peucezio

                “Deve andare in giro con le mappe catastali aggiornate del territorio.”

                Guarda ti faccio un esempio pratico
                A me piace moltissimo andare in montagna e bivaccare (cioè dormire in tenda in mezzo alla natura)
                Solo che per fare questa cosa ci sono un miliardo di regole da rispettare ed effettivamente giro con una carta topografica perché so che a est del fiume x c’è un parco nazionale dove è vietato e a ovest c’è il parco regionale dove è permesso…ma se vado oltre i 2000 metri è permesso anche nel parco nazionale, però se sei nel raggio di 1km da un rifugio è obbligatorio dormire intorno al rifugio…e via dicendo

                Quando sono stato nel gran canyon avevo un permesso per una certa zona e effettivamente ti porti dietro una carta e fai attenzione a stare in quella zona, anche perché li sono fanatici e capace che ti trovi un ranger che ti sveglia nel cuore della notte e ti manda via se sei fuori zona (la regola è che devi lasciare il permesso fuori dalla tenda).

                È uno sbattimento? Si certo, ma se lo fa un avvocato che cammina a tempo perso non vedo perché non possa farlo un cacciatore che conosce a perfezione il territorio

            • PinoMamet scrive:

              Proprio l’altro giorno, prima di questa serie di post venatorii…

              mentre torno a casa verso l’una (di giorno stavolta) e passo per quel tratto collinare dove ho avvistato i lupi, vedo un signore dall’aria pacifica, cicciotto, alto, con gli occhiali, e un berretto e un gilet catarinfrangenti:

              ha in mano una custodia oblunga che mi sembra quella di una racchetta da tennis molto grande, lì per lì, ma invece è mezza aperta e dentro si vede il calcio di un fucile e (mi pare) un cannocchiale o mirino montato sopra il fucile.

              La zona è di quella dove non si può cacciare.

              Un centinaio di metri più avanti, c’è una donna, piuttosto giovane, tutta mimetica, anche lei al bordo della strada, con un walkie talkie in mano (mi pare lo avesse anche il cicciotto appena avvistato) e guarda giù per una scarpata.

              Forse un abbattimento programmato? Boh? E di che?

              • Francesco scrive:

                prove di golpe neofascista, immagino

                statti accuorto

                😉

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ pino mamet

                “fucile”

                E non hai chiamato subito il 112?

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • PinoMamet scrive:

                Perché? Mi sembrava una cosa piuttosto “ufficiale”.
                Chi fa le cose di nascosto non si mette giubbini ad alta visibilità 😉

              • roberto scrive:

                Perché Andrea ama le guardie, l’autorità e la repressione
                😉

              • Francesco scrive:

                OFAR!

                sì, prima di conoscerlo credevo di essere io quello fissato

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ pinomamet

                “chi fa le cose di nascosto”

                Hai presente “La lettera rubata” di E.A.Poe? 😉

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • PinoMamet scrive:

                Non c’avevo pensato… punto per te! 😉

                Ma nella realtà: no, credo proprio fossero accalappiacani o qualcosa del genere.

        • Peucezio scrive:

          Roberto,
          ma la morale è che dobbiamo tenerci i cinghiali in città?

          • Peucezio scrive:

            Scusa, non avevo letto questo:
            “per il resto, in città i cinghiali li puoi catturare e spostare (o ucciderli) senza bisogno di tex willer che spara per strada”.

          • Peucezio scrive:

            Resta però da capire dov’è il problema di cacciare in città.
            Per il fatto che si usano armi da fuoco in mezzo alla strada?
            Anche i poliziotti e i carabinieri lo fanno e non credo siano più colti, intelligenti e dotati di discrezione e buon senso della media dei cacciatori italiani: saranno al massimo come loro.
            E lo stesso vale per metronotte, vigilantes, guardie giurate e private a vario titolo, tutte legalmente autorizzate a portare armi in città e a usarle in caso di necessità.

            • PinoMamet scrive:

              In caso di necessità.
              Quand’è stata l’ultima volta che hai assistito a una sparatoria?

              • Peucezio scrive:

                Pino,
                “Quand’è stata l’ultima volta che hai assistito a una sparatoria?”.

                Mai.
                Ora mi aspetto che con quyesta nuova legge andrò in giro per Milano e quasi a ogni angolo sentirò sparacchiare.

            • roberto scrive:

              peucezio

              “Per il fatto che si usano armi da fuoco in mezzo alla strada?”

              amemtto di avere una certa antipatia per questa cosa. già ora ci sono incidenti in boschi in cui non c’è nessuno, avere una battuta di caccia al cinghiale nel giardino di boboli non mi pare una buona idea

              • Peucezio scrive:

                Ammetto di essere anch’io di parte, di avere le mie idiosincrasie.

                Un po’ mi piace l’idea del sottrarre alla criminalità e allo stato (che per definizione sono due forme diverse di criminalità, con l’unica differenza che la seconda, checché se ne pensi, è molto più potente e organizzata della prima) il monopolio dell’uso delle armi, ma più in generale credo che più armi girano meglio è.
                Il punto è che l’uomo purtroppo è naturalmente violento, ma la tecnologia sottrae la violenza all’uso ferino delle mani nude. Quindi è giusto che l’uomo sia armato.
                Così come è vestito, mangia a tavola con le posate e non per terra con la bocca, ecc.

              • PinoMamet scrive:

                Boh, io lo vedo al contrario.

                Ci sono un sacco di posti dove il costume folkloristico o tradizionale prevede di indossare, perlomeno, un pugnale.
                E in effetti era così anche in Italia, fino al Seicento.
                (Renzo che va dall’Azzeccagarbugli con il pugnale dal manico bello, oppure i parmigiani che tutt’ora escono “in spada”, cioè senza cappa, quando c’è bello, almeno come modo di dire);

                poi ci siamo evoluti e queste cose così scomode e innaturali sono rimaste al massimo, appunto, come modi di dire.

              • Peucezio scrive:

                Pino,
                sarei d’accordo con te se le armi e la violenza fisica in ogni sua forma fossero scomparse, come mi auguro che prima o poi accada. Ma visto che la violenza fisica esiste ancora, meglio attrezzarsi.
                Poi, se mai un giorno sparirà, potremo girare con una pistola giocattolo o uno spadino di plastica.

              • PinoMamet scrive:

                Beh, io praticavo arti marziali… prima della nascita dei corsi di autodifesa e dei “Krav maghi” 😉 (Moi capirà) c’erano tante persone che le praticavano “per difendersi”…. da che?

                Da niente, nessuno gli aveva mai torto un capello.

                La violenza c’è, ma molto meno di quanto si possa credere. La stragrande maggioranza degli italiani passa la vita senza mai subire alcuna violenza fisica.

                E del resto, anche ai tempi che furono, ci sarebbe stata meno violenza se ci fossero state meno armi in giro.
                Se sfidi uno a duello a schiaffi, o a insulti sulle mamme 😉 la cosa finisce lì;
                se lo sfidi a spadate o coltellate ci può scappare il morto.
                E ci scappava.

                Bada bene, non ho mai sostenuto che basterebbe togliere le armi agli americani per risolvere il problema della loro società: gli psicopatici ci sarebbero comunque.
                Ma almeno sarebbero psicopatici meno letali…

              • PinoMamet scrive:

                Peraltro una delle cose che insegnano nei corsi di autodifesa (li tiene un amico) è che se hai un’arma, prima o poi la userai.
                O la userà su di te il tuo avversario…

                L’arma è sempre un moltiplicatore di violenza.

              • paniscus scrive:

                “Il punto è che l’uomo purtroppo è naturalmente violento, ma la tecnologia sottrae la violenza all’uso ferino delle mani nude. ”
                ————–

                E per quale motivo questo sarebbe un progresso morale o sociale?

                A me sembra che non faccia altro che AUMENTARE il livello di violenza e la sua pericolosità.

              • Peucezio scrive:

                Pan,
                è un progresso per la sua maggiore efficacia, non perché in sé riduca il livello di violenza.

                Pino,
                beh, però se ci fosse una seria selezione, per cui si danno le armi in mano solo a persone senza turbe psichiche, senza precedenti, magari indagando il loro passato per essere sicuri siano persone dai nervi saldi, civili, non litigiose, ecc., e sempre previo corso fatto molto seriamente, tu metti in mano a una persona per bene un’arma da fuoco contro magari un teppista col coltello o un molestatore o stupratore di donne a mani nude.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                A me pare che sia veramente da nevrosi ricostruire la propria routine settimanale per metterci dentro ore e ore da dedicare al tiro al bersaglio solo per essere pronti all’eventualità dell’aggressore col coltello…

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Peucezio

              “Resta però da capire dov’è il problema di cacciare in città.
              Per il fatto che si usano armi da fuoco in mezzo alla strada?”

              Di solito, i politici fanno una legge (e specie un emendamento alla legge di bilancio) perché

              1) serve urgentemente per arricchire qualche loro finanziatore (e quindi meno si nota la legge, meglio è)

              2) serve per far vedere agli elettori che si sta rispondendo a qualche Emergenza.

              Bisognerebbe vedere chi siano i proponenti dell’emendamento: non sarei sorpreso se si tratta di qualche deputato romano che cavalca l’onda delle notizie (non so quanto esagerate) sui “cinghiali che invadono la città”, e vuol far vedere che lui ha trovato il rimedio.

              Comunque ripeto, non si tratta di “caccia”, ma di abbattimento o cattura di animali selvatici in presunto sovrannumero.

              Poi se ho capito bene, le istituzioni addette possono anche arruolare volenterosi cacciatori.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ peucezio

              “armi”

              Purtroppo non è così.

              Le armi in mano a benintenzionati sono sicure solo se i benintenzionati sono addestrati a usarle correttamente. Il che vuol dire tre ore la settimana in poligono, mezz’ora di smontaggio, pulizia con lo scovolino e rimontaggio tutti i giorni, ecc.

              Altrimenti a) si diventa bersagli mobili dei malintenzionati b) se si viene mancati, al momento di usarle le armi si inceppano c) se non si inceppano ci si spara in un piede, ecc.

              Senza contare che piu’ armi ci sono in giro più delitti d’arma da fuoco, stragi nei licei ecc. ci sono (con l’eccezione della Svizzera dove chi ha fatto la naja si porta l’arma a casa, ne è responsabile e ha un pacchetto di munizioni fornito dallo Stato con cui esercitarsi regolarmente e che deve tenere da conto bossolo per bossolo in ogni momento davanti alla polizia).

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                Andrea,
                “tre ore la settimana in poligono, mezz’ora di smontaggio, pulizia con lo scovolino e rimontaggio tutti i giorni, ecc. ”

                Non mi sembra granché, che ci vuole?
                Io lo renderei obbligatorio per tutti. Almeno come condizione per poter votare.

                L’esempio svizzero dimostra che le stragi degli psicopatici non sono in proporzione alle armi che girano, ma al tasso di violenza di una società. Altrimenti anche in Isvizzera ogni tanto qualche pazzo aprirebbe il fuoco all’impazzata sulla gente.
                Tanto se hai deciso di fare una strage te ne freghi dei bossoli di cui dare conto alla polizia: sai che prenderai l’ergastolo comunque.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Io lo renderei obbligatorio per tutti. Almeno come condizione per poter votare.”

                Cioè il fatto di non avere un cazzo da fare e poter perdere controvoglia ogni settimana ore al poligono dovrebbe essere condizione per poter votare? E questo solo per il gusto di avere la gente che entra nel saloon con una mano poggiata sulla fondina?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “granché”

                Infatti. Però se non lo si fa allora detenere un’arma aumenta il pericolo per chi la detiene e per familiari, vicini ecc.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • roberto scrive:

                Non ci vuole granché …tre ore più il tempo di andare al poligono, facciamo un’ora tra andata e ritorno ogni volta…tipo 6 ore a settimana da regalare a chi vuole andare al salooon con la pistola

                Ma per piacere!

              • roberto scrive:

                Ah, vedi ora il commento di mauricius
                🙂

              • Peucezio scrive:

                Secondo me non è giusto che possa decidere per la nazione chi non è disposto e non ha i mezzi per difenderla e soprattutto per difendere la propria libertà e i propri diritti.
                In Italia lo stato può imporre qualsiasi cosa a chiunque, perché tanto nessuno avrebbe i mezzi per difendersi. Questo è pericolosissimo.
                La democrazia non può essere una concessione dall’alto, perché una concessione dall’alto può essere revocata unilateralmente in qualsiasi momento. La storia si basa sui rapporti di forza. Il popolo non potrà mai essere sopraffatto solo se ha i mezzi materiali per difendersi.

                Comunque le tre ore alla settimana per imparare a sparare mi sembrano uno sproposito: varranno all’inizio, ma una volta che uno ha imparato basterà un ripassino annuale.

              • PinoMamet scrive:


                Secondo me non è giusto che possa decidere per la nazione chi non è disposto e non ha i mezzi per difenderla”

                Vabbè, ma questo è una tua convinzione personale, che vale quanto le mia: non è giusto che possano decidere per la nazione tutti gli altri oltre me 😉

                Aldilà di questo, non credo che tu abbia tante portaerei in garage, né un missile tattico in giardino, e ancora non so di quante divisioni corazzate disponi 😉

                Certo puoi comprarti una Beretta e andare a divertirti al poligono, se è il tuo hobby, ma quanto a difenderci la nazione, beh…

                E poi che c’entra difendere la nazione con avere un’arma con la quale opporsi (?) alle leggi fatte dai politici… che hai votato tu?

                Mi pare tutto abbastanza assurdo, Peucè.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Secondo me non è giusto che possa decidere per la nazione chi non è disposto e non ha i mezzi per difenderla”

                Io la difendo evitandole la seccatura di sparatorie per strada.

                “e soprattutto per difendere la propria libertà e i propri diritti”

                Ah, giusto: per difendere la mia libertà e i miei diritti mi togli il diritto di voto e mi imponi un obbligo di cui farei benissimo a meno.

                “In Italia lo stato può imporre qualsiasi cosa a chiunque, perché tanto nessuno avrebbe i mezzi per difendersi”

                Hai presente gli avvocati? Ce n’è a inflazione, senza bisogno di andare a sparare al prefetto…

                “La democrazia non può essere una concessione dall’alto, perché una concessione dall’alto può essere revocata unilateralmente in qualsiasi momento”

                Sono sicuro che se Mattarella decide di revocarci la democrazia che ci ha gentilmente concesso, non è lui il pistolero più veloce del West in circolazione, anche senza sessanta milioni di rincoglioniti che si accalcano al poligono.

                “La storia si basa sui rapporti di forza. Il popolo non potrà mai essere sopraffatto solo se ha i mezzi materiali per difendersi.”

                Secondo me Hollywood vi ha convinti che i rapporti di forza siano il dito più veloce. E questo è un danno irreparabile che ha fatto alla capacità di comprendere il mondo.

                “Comunque le tre ore alla settimana per imparare a sparare mi sembrano uno sproposito: varranno all’inizio, ma una volta che uno ha imparato basterà un ripassino annuale”

                E sulla base di questo ripassino vado a sparare al sindaco che vuole espropriarmi il terreno per costruirci un asilo invece di rivolgermi ad un legale?

              • roberto scrive:

                Peucezio

                “ In Italia lo stato può imporre qualsiasi cosa a chiunque,”

                Quella è la Cina o la Corea del Nord
                🙂

                Dai Peucezio, vabbè il gusto della battuta ad effetto ma non è utile nella discussione

              • Moi scrive:

                I paragoni dell’ Italia con Cina e Corea del Nord si sentivano spesso durante il Grìinpàsse …

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                tu vivi in un mondo irreale.
                Capisco Roberto, che è meno malfidente…

                Pagare gli avvocati non c’entra nulla, perché lo stato fa le leggi, fa la anche la costituzione.

                Il mondo di libertà e garanzie cui siete abituati, se mai è esistito, si sta dissolvendo davanti ai vostri occhi e non ve ne siete accorti.

              • Peucezio scrive:

                Moi,
                “I paragoni dell’ Italia con Cina e Corea del Nord si sentivano spesso durante il Grìinpàsse …”

                Già, perché la gente ritiene più lesivo essere obbligati ad avere un certificato per entrare in un bar che essere obbligati a stare in casa o avere il coprifuoco, che è una parola sinistra che evoca le peggiori dittature militari (e purtroppo non è solo una parola, visto che c’è stato).

                Se si avesse un minimo di lucidità basterebbe questo per far capire che siamo alla mercè di un autoritarismo arbitrario e che non esistono più diritti e libertà.

                Se il principio è che lo stato d’emergenza giustifica tutto, non tarderanno ad arrivare rastrellamenti, processi sommari, esecuzioni arbitrarie. Non sarebbe certo la prima volta nella storia, anche molto recente.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Il mondo di libertà e garanzie cui siete abituati, se mai è esistito, si sta dissolvendo davanti ai vostri occhi e non ve ne siete accorti”

                Soluzione? Trasportare tutto sul piano della forza delle armi, dove lo Stato può scatenare una potenza che il cittadino non può nemmeno immaginare. Ci sta!

              • habsburgicus scrive:

                Il mondo di libertà e garanzie cui siete abituati, se mai è esistito, si sta dissolvendo davanti ai vostri occhi e non ve ne siete accorti.

                io questo lo vedo, Peucezio, e mi stupisco che Mauricius e Roberto non vedano il processo in atto…certo siamo solo agli inizi (per fortuna) ma POTENZIALMENTE le cose stanno come dici tu…
                ritengo che storicamente, nelle civiltà occidentali, la liberalizzazione -che avanzò quasi ininterrottamente (tranne i periodi bellici) dal 1848 al 1970, dopo una stasi ventennale (i Settanta e gli Ottanta, in cui non ci fu arretramento degli spazi di libertà -se non in Italia a causa terrorismo- ma non aumentò neanche più), iniziò a decadere dal 1990 circa dapprima lentamente e poi dall’XI settembre 2001 con accelerazione vistosa divenuta parossistica negli anni del covidismo, quando avvennero cose che voi umani avrebbe detto Fantozzi 😀 ….
                ecco perché, e lì probabilmente ci separiamo, sono giunto alla conclusione (sofferta) che il liberalismo classico, massonico, ottocentesco -quello per intenderci verso cui lanciava strali Mirkhond- pur avendo colpe paurose che assolutamente non minimizzo, oggi paradossalmente è divenuto un usbergo..e secondo me le forze di destra dovrebbero abbandonare sterili nostalgismi di ancien régime) e, ancor peggio, la F-word (ormai improponibile), e dovrebbero invece porsi sotto la bandiera sella Libertà ! come Stalin disse verso il 1951 che i partiti comunisti occidentali dovevano raccogliere la bandiera del nazionalismo borghese che la borghesia aveva lasciato cadere venendosi agli USA così io, che non sono Stalin :D, sommessamente ridico che le forze cattoliche e conservatrici dovrebbero raccogliere la bandiera del liberalismo puro, lasciata cadere dai massoni e dai laici

              • roberto scrive:

                peucezio

                “Il mondo di libertà e garanzie cui siete abituati, se mai è esistito, si sta dissolvendo davanti ai vostri occhi e non ve ne siete accorti”

                io la vedo semplicemente nel modo opposto, cioè con un *aumento* generale di libertà e granzie

                sottolineo generale perché ovviamente ad ogni libertà corrisponde una limitazione della libertà di qualcun altro

                pensa il fumo: tizio ha perso la libertà di fumare al cinema ma caio ha guadagnato la libertà di andare al cinema senza farsi intossicare

                tizio ha perso la libertà di licenziare la sua segretaria perché non gliela dà ma la segretaria ha guadagnato la libertà di lavorare in santa pace

                per il resto tu secondo me parti da una premessa sbagliata: che esistano o siano mai esistite libertà e granzie perfette

                questo ovviamente non è vero e nessuno l’ha mai pensato (io sicuramente no). però quello che noto è che più passa il tempo più l’azione dello stato è limitata, e maggiori sono le garanzie.

                Mauricius invoca gli avvocati. beh è proprio così: lo stato ti fa una multa ingiusta? la fai annullare
                lo stato ti espropria un terreno senza pagare il giusto? vai al TAR

                dico che tutto ciò funziona in modo perfetto? no peucezio, la perfezione non è di questo mondo e tutto può essere migliorato, ma preferisco vivere ora piuttosto che in qualsiasi altro momento (forse preferirò il futuro)

              • PinoMamet scrive:

                Da un punto di vista teorico ha ragione Roberto;
                nella realtà è difficile negare che, perlomeno il maschio eterosessuale medio, possa avere una certa impressione di perdita di libertà, di maggiore controllo, ma soprattutto che questo controllo venga esercitato su aspetti della vita che sarebbero secondari (battute, barzellette) o scontati (il numero dei sessi…) che danno l’impressione di una “criminalizzazione” dell’uomo normale, e quindi della normalità tout court.

                Certo è un’impressione esagerata e forse dovuta alla novità di quello che comunque è un cambio di paradigma

                Non che c’entri granché con le armi…

              • Francesco scrive:

                Peucezio,

                per curiosità: tu sai benissimo che stai citando Robert Heinlein parola per parola, vero?

                Noto che nessuno cita gli Stati autoritari in cui i cittadini tentano realmente, non a chiacchiere come noi, di ribellarsi ai pubblici poteri in questi stessi giorni.

                Come mai? disinteresse?

              • roberto scrive:

                Pino

                “nella realtà è difficile negare che, perlomeno il maschio eterosessuale medio, possa avere una certa impressione di perdita di libertà, ”

                sicuramente, però è pure il fatto che la gggente (sorry, per una volta non mi ci metto in mezzo pure io) è abituata a vedere solo i bicchieri mezzi vuoti e non sa apprezzare quello che ha

                per fare un esempio macroscopico, è vero che negli anni ottanta potevo raccontare barzellette sconce alle mie impiegate e mettergli la mano sul culo, però è anche vero che ero obbligato a regalare un anno almeno alla patria. ora tutti rimpiangono i tempi d’oro delle barzellette, senza pensare alla seconda cosa che è un anno di vita guadagnata

  24. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Cambridge dictionary joins gender inclusivity; definition of man and woman changed

    The Cambridge Dictionary updated the definition of ‘man’ and ‘woman’ to make it inclusive for people who do not identify with the sex they were assigned at birth.

    https://www.youtube.com/watch?v=WgtJ2zYXKwo

    ……………………………………………..

    Cambridge Dictionary Updates ‘Man’ and ‘Woman’ Definition,
    Gets Mixed Reactions Online

    https://www.news18.com/buzz/cambridge-dictionary-updates-man-and-woman-definition-gets-mixed-reactions-online-6611899.html

  25. Moi scrive:

    Cristina D’Avena alla festa di Fratelli d’Italia è la notizia che non vogliamo puffare

    https://www.wired.it/article/cristina-davena-festa-fratelli-d-italia-2022-meloni/

    La cantante delle immortali sigle per bambini partecipa al decennale del partito di Giorgia Meloni e il web non ci sta

  26. Moi scrive:

    Cristina D’Avena e Fratelli d’Italia, scoppia la polemica: ecco perché
    La cantante parteciperà alla festa romana del partito di Giorgia Meloni e qualcuno sui social non ha gradito…

    https://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/cristina-d-avena-fratelli-d-italia-polemica_58644879-202202k.shtml

  27. Moi scrive:

    https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/12/14/news/cristina_davena_destra_meloni_10_anni_fdi-379009274/

    MA è vero anche che la Meloni, classe 1977, è molto più “figlia” di un Immaginario da Sigle Maediaset della D’Avena che NON del MiniCulPop, eh !

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ moi

      “Sigle”

      È stato quello il Minculpop di qualche anno fa.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        ‘spetta

        i cartoni animati giapponesi (e relative sigle) come Minculpop, ho capito giusto?

        ma sei diventato un lettore di Famiglia Cristiana?

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ francesco

          “Famiglia Cristiana”

          A parte che è di gran lunga il periodico più leggibile fra quelli cattolici in Italia insieme col Messaggero di S.Antonio (almeno prima dei meravigliosi editoriali di Avvenire contro l’attuale prostrarsi Italiano ai guerrafondai d’Oltreoceano)…

          sì, certi cartoni animati giapponesi (“Le ragazze della pallavolo”, puah!) e le loro sigle sono uno dei simboli del rincoglionimento generale sotto Berlusconi, insieme al Bagaglino e simi piacevolezze.

          (Personalmente salvo solo “Capitan Harlock”)

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Francesco scrive:

            ecco, “i brezneviani di Dio”, che uniscono al bigottismo il grigiore

            una vera meraviglia

            mi piace farti notare la differenza tra le sigle italiane (di solito per bambini e spensierate) e o cartoni giapponesi (meravigliosi e assurdi inni al Dovere e al Sacrificio, quindi roba tua al 100%)

            avendo due sorelle minori che giocavano a pallavolo, mi sono sorbito TUTTO “Mimì e le ragazze della pallavolo”. Prova tu a spiegarmi quale collegamento ideologico ci trovi con Berlusconi!!!

            😀

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ francesco

              “pallavolo”

              Capisco che da buon cattolico tu apprezzi oltremodo i concetti di colpa e di espiazione, ma si dà il caso che quel cartone animato sia stato l’unica cosa tassativamente vietata da miei amici alle loro figlie perché portatore di una violenza continua e neanche tanto nascosta.

              Trama di una puntata: a) ragazze devono giocare una partita a pallavolo e si allenano b) una non riesce a stare a passo con le altre e abbassa la prestazione della squadra c) l’allenatore bullizza più o meno violentemente la malcapitata d) la malcapitata trova in sé la forza morale di reagire e insieme con le compagne arriva stringendo i denti alla vittoria nonostante le immancabili pallonate in faccia.

              Più che un cartone animato un Full Metal Jacket versione adolescenziale, un Piccole Donne in versione sabato fascista. E tutto senza la minima ironia.

              Puntata dopo puntata.

              E la cosa che mi spaventa di più è che per te non fosse diseducativo.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                guarda che ti sbagli alla grandissima: io ho detto “cosa c’entra col Berluska, il suo facile ottimismo, le sue promesse di tutto a tutti e facilmente, gli anni Ottanta etc. etc.”

                che Mimì fisse una roba presa direttamente dai manuali dell’esercito giapponese della IIGM è evidente, ti sei perso la puntata in cui si allena ai bagher con catene sui polsi e pallonate di cuoio (gentilmente fornite dalla locale squadra maschile di calcio su sua richiesta)

                Quasi tutto quello che penso di sapere sul Giappone viene da lì!

                (il resto da Arale e il dr. Slump, che mitiga un pò l’effetto)

                PS valore educativo? essendo una storia, come Cappucetto Rosso, altissimo.

                non ti facevo uno snowflake, più sul tipo “eroi di Stalingrado”

              • PinoMamet scrive:

                Può interessare ad Andrea, che ha un visione un po’ monocorde dei cartoni giapponesi
                (che comunque sono lontanissimi dall’ideologia berlusconiana… ammesso che ne esistesse una)

                sapere che i cartoni animati di Leiji Matsumoto nascono proprio come reazione ai cartoni di tema sportivo a base di senso di squadra e di autosacrificio esasperato.

                Mentre il poetico Miyazaki è figlio di un progettista di aerei militari, Matsumoto è figlio di un ufficiale dell’aviazione che ha l’incarico di scegliere i kamikaze.

                Dopo la guerra, deve visitare le famiglie dei caduti e porgere le proprie scuse, che diverse famiglie non accettano: la cosa lo colpisce così profondamente che smette completamente di volare.

                Il figlio manifesta un’ideologia antimilitarista, ma soprattutto fortemente individualista, molto scettica sul ruolo delle istituzioni.

                Neanche i giapponesi sono tutti uguali…

              • PinoMamet scrive:

                Prima che lo dica un altro: sì, Matsumoto ha partecipato anche al cartone sulla corazzata Yamato trasformata in corazzata spaziale, ma non era un progetto suo e mi pare che abbia tentato di mitigarne alcuni tratti troppo militaristici.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ pino mamet & francesco

                @ pinomamet

                “Miyazaki”

                L’autore de “La tomba delle lucciole” e “S’alza il vento”!

                Un genio

                Nulla a che fare con Goldrake, Mazinga, Saiyan e paccottiglia simile.

                L’eccezione che conferma la regola.

                (OT E no, non dirmi che ti è piaciuto quel polpettone di Akira, ti prego…)

                @ francesco

                “cuoio”

                Abbiamo idee di erse sul significato della parola “educativo”

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Una tomba per le lucciole è di Takahata, sempre Studio Ghibli.

              • Francesco scrive:

                Andrea

                ti ripeto: le favole sono educative anche se sono tremende

                ma pure i bambini sanno che sono favole e che non devono prenderle alla lettera

                poi se pensi di fare la Rivoluzione d’Ottobre in guanti bianchi e con Peppa Pig … auguri!

              • paniscus scrive:

                “Più che un cartone animato un Full Metal Jacket versione adolescenziale, un Piccole Donne in versione sabato fascista. E tutto senza la minima ironia.”—

                Oppure, una copia conforme di quello che sta venendo fuori adesso sulla ginnastica artistica e/o ritmica

              • paniscus scrive:

                “ma si dà il caso che quel cartone animato sia stato l’unica cosa tassativamente vietata da miei amici alle loro figlie perché portatore di una violenza continua e neanche tanto nascosta”

                —–
                Ma questo è potuto succedere perché le stesse serie tv sono state riciclate indefinitamente per più di 30 anni.

                Ai tempi miei, i genitori mica lo sapevano nel dettaglio, che cosa ci fosse nei cartoni animati che guardavano i figli. Poteva capitare che si imbattessero in qualche singola scena per caso, ma non ci badavano gran che. Al massimo rimproveravano ai figli di “guardare troppa televisione”, ma non si mettevano a fare gli esegeti dei contenuti complessivi.

                Al massimo potevano farsi qualche preoccupazione per le storie di guerra, i mostri robotici, i bombardamenti e i capricci crudeli del kattivissimo dittatore alieno di turno, ma figuriamoci se si facevano venire in mente che una storia di sport fosse violenta e diseducativa…

          • PinoMamet scrive:

            Andrea, non capisco questa smania di trovare spiegazioni ideologiche per tutto.

            I cartoni giapponesi venivano trasmessi da Berlusconi (in realtà, erano arrivati in Italia da prima, ed erano trasmessi dalla Rai e dalle decine di televisioni locali pre-fininvest)
            semplicemente perché si era visto che i bambini e i ragazzi italiani li guardavano.

            Ce n’erano di spensierati e di sgangherati/mattacchioni, ma la maggior parte aveva come tono generale il sacrificio, la costanza, il senso del dovere e in pratica la somma delle virtù confuciane/shintoiste/zen 😉

            Alcuni, più quotidiani come ambientazione (le “maghette” che da bambino detestavo, o Maison Ikkoku che invece da più grandicello mi piacque) erano deliziosi, dopo tutto.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ pino mamet

              “guardavano”

              Sono cresciuto a dosi massicce di Topolino, quello dei tempi d’oro di Carl Barks.

              Ricordo storie a puntate che parodiavano divertendo argomenti complicatissimi per dei bambini come la guerra fredda (“Paperino e i gamberi in salmì”, “Zio Paperone e il Bombastium”), il contrabbando di valuta (“Zio Paperone e le lenticchie di Babilonia”), l’eccesso del consumo di farmaci (“Zio Paperone e la teriaca”) e la speculazione in borsa sull’high-tech (“Zio Paperone e l’auto che va senza benzina”).

              Poi mi sono trovato cartoni animati dove a) un mostro alieno minaccia il mondo b) un giovane complessato/una principessa in crisi d’identità dubita delle proprie capacità sovrumane c) ragazzini dagli occhi a palla strepitano incoraggiamenti al protagonista con voci pseudoinfantili d) il/la protagonista ritrova se stesso/a, manovra un gigantesco robot meccanico e da a pezzi il nostro alieno nell’immancabile fungo atomico finale. Trama identica da un episodio all’altro.

              Lo credo che i bambini guardavano quelli: non c’era altro da vedere!

              E non sarebbe diseducativo?

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • roberto scrive:

                Andrea

                “E non sarebbe diseducativo?”

                non so se è educativo o no ma erano divertenti, ed in fin dei conti mi sono ammazzato di cartoni animati giapponesi, oltre che di videogiochi e di serie di dubbio gusto come hazzard, e adesso ho una vita normale, una famiglia, un lavoro, amici e non scippo le vecchiette

                🙂

              • Francesco scrive:

                Andrea,

                sei veramente una beghina! o un Ayatollah

                Ti faccio notare che c’erano alternative ai cartoni animati giapponesi – solo che i bambini non le volevano guardare

                Actarus che lotta per la Terra è un tema fondamentale, altro che le passeggere baggianate politiche che ti attirano. A te manca proprio lo strato più profondo di riflessione e di valori (il Mito), senza il quale la Politica è capace di qualsiasi crimine

              • Peucezio scrive:

                Sono d’accordo con Andrea.
                Io sono della generazione che ci è cresciuta, ma erano delle discretet cagate.
                Forse non userei il termine “diseducativo”, che non significa granché. Ma non credo non abbia avuto nessuna parte nel renderci i rimbambiti che siamo.

              • PinoMamet scrive:

                No, Andrea:
                1 non era diseducativo
                2 c’erano trame e temi diversi e più complessi, per i quali ti rimando all’esimio Moi
                3 c’era altro da vedere (a volte di qualità peggiore! Come i cartoni animati americani…)

                E 4, per Peucezio: secondo me non siamo né più né meno rimbambiti di altre generazioni, cresciute con altre cose

              • PinoMamet scrive:

                Peraltro Andrea il Topolino che ricordi tu è quello di bravi autori italiani, in realtà.

              • Peucezio scrive:

                Vabbè, tu forse ti sarai salvato perché stavi vicino alle campagne emiliane, ma siamo una generazione di alienati.

                Sai che, sul serio, io mi chiedo se quando dici che le cose, le epoche, le società in fondo sono uguali ti basi sull’osservazione diretta o su un costrutto aprioristico.
                Perché quando le cose le guardi per quello che sono non puoi non constatare come siano tutte diverse fra loro, le individui, i gruppi, le generazioni, i popoli, perfino lo stesso individuo in fasi e momenti diversi della sua vita, in contesti e situazioni diverse. Il mondo è un caleidoscopio di diversità. Tutto è diverso da tutto.

              • PinoMamet scrive:

                Io non dico che le epoche siamo uguali, io dico che l’uomo è uomo.

                Le epoche sono diverse: mio padre andava a morosa in spider, mio nonno in bicicletta, mio bisnonno forse a cavallo.
                Ma andavano a morosa.

                Forse andando abbastanza indietro arriviamo a un’epoca in cui non si andava a morosa, ma ci si sarà innamorati lo stesso.

                Sull’altro argomento, se siamo alienati: tu stai a Milano, che è una città particolare in Italia per tanti motivi, e uno è l’accettazione entusiasta, totale e acritica di tutto quello che viene da fuori.
                O che viene ritenuto venire da fuori, specialmente Inghilterra e America, anche se magari è ideato e fabbricato a Reggio Emilia o Vicenza 😉 (tante robe dei “paninari” anni Ottanta…)

                Senza il tempo di far maturare quel distacco ironico e molto italico, romano, verso le mode: che è segno di provincialismo ma anche di saggezza.

                Ma a parte questo, e a parte che gli anni Ottanta sono stati, esteticamente, tra i più brutti del secolo;
                e che ho detestato le scuole medie;

                a parte ciò, non mi pare di essere alienato, né io né gli altri della mia generazione.
                Erano più alienati gli autori dei secoli scorsi, nonostante vivessero tra mantelli e carrozze che piacciono a me, e osterie fumose dove si bestemmia che forse piacciono a te.

                Per finire: a dire proprio proprio la verità, a me l’aprioristicamente bastian contrario sei sempre sembrato tu 😉

              • Francesco scrive:

                >>> Io non dico che le epoche siamo uguali, io dico che l’uomo è uomo.

                verissimo!

                però oggi chi ti sfida a duello per un puntiglio d’onore? mentre ieri mi pare fosse una cosa molto importante, da difendere in punta di spada o di coltello, a seconda del ceto.

                Faccio fatica a mettere a fuoco cosa ma mi sembra che qualcosa sia andato perduto. Oltre al congiuntivo, ed è già troppo.

                Ciao

  28. Andrea Di Vita scrive:

    @ moi

    “Tommasi”

    Finalmente qualcuno che spiega chiaramente cosa confusamente ho cercato di dire io.

    🙂 🙂

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  29. Miguel Martinez scrive:

    Comunque per ADV

    Dunque, la gente si odia, perché mancano i soldi.

    Diamoci una gerarchia, in quest’ordine:

    1) Niente soldi per guerre

    2) Niente soldi per GOII (Grandi Opere Imposte e Inutili) dal TAV all’aeroporto di Firenze al Ponte sullo Stretto

    3) Niente 5000 euro a testa ai deputati per farsi degli smarfi

    4) Niente Olimpiadi invernali

    5) A questo punto, caccia agli evasori ma senza presunzione di colpevolezza

    6) e poi, cacciati gli evasori, togliamo anche il Reddito di Cittadinanza…

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “soldi”

      Facciamo 1-5-3-4-2-6 in ordine decrescente di importanza!

      Ciao!

      Andrea Di Vita

    • Francesco scrive:

      6 per prima cosa azzerare gli sprechi
      .
      .
      .
      4 poi le spese a basso rendimento
      5 aumentare le entrate a legislazione vigente
      ….
      ….

      123, che sono i fondi per la Politica, la Politica estera, gli Investimenti, direi che non vanno tagliati e basta.

      saluti

      • Fuzzy scrive:

        Ah, bello il giochino…
        Allora mi ci butto.

        https://www.money.it/cina-crisi-economica-e-toni-fed-aggressivi-colpiscono-i-mercati-attende-bce
        L’inflazione che non si sa se tornerà a dei livelli sopportabili.
        Secondo Kurt Cobb, esperto di energia e ambiente, l’inflazione è qui per restare, accompagnandosi alla recessione.
        Quindi
        1 i soldi per le guerre proprio non ci sono e in più per sostenere le guerre l’occidente dovrebbe reindustrializzarsi, cosa ardua in questo frangente
        2 i soldi per le grandi opere non ci sono. Non dico altro, ma si può ben immaginare quello che potrei dire
        3-4 vanno bene così come sono
        5 la caccia agli evasori non si è mai fatta e mai si farà
        6 il reddito di cittadinanza benché sacrosanto, trova una strenua opposizione da parte di molti, tra cui incredibile a dirsi, mia madre, che dice che non è giusto che lei prende la pensione per aver lavorato e gli altri non lavorano e prendono gli stessi soldi.

        Ne concludo che o si cambia paradigma oppure tra poco ne vedremo delle belle.
        (Addirittura pare che adesso che i russi si trovano a vendere meno gas ma a prezzi più
        alti, non abbiano più interesse a venderlo a basso prezzo all’Europa, ma sono voci, in un contesto molto confuso e poco trasparente. Quindi se anche dovesse finire la guerra che ci ostiniamo a dire che stiamo vincendo, per
        il gas e il petrolio russo, potrebbe cambiare poco).

        • Francesco scrive:

          scusa l’obiezione tecnica ma indebitarsi per investire è la mossa base di ogni sviluppo: l’obiezione a 2 non regge.

          mentre non capisco l’appoggio a 4, che mi pare una spesa superflua a livello nazionale

          sui tuoi timori: il prezzo alto di gas e petrolio ha sempre attirato troppo i produttori perchè la produzione non crescesse abbastanza da farlo crollare … nonostante il cartello OPEC+

          • Fuzzy scrive:

            4 niente olimpiadi invernali: va bene così com’è.
            Grandi opere: l’emblematico ponte
            500 milioni di euro buttati al vento in 50 anni, però, sono decisamente troppi per una storiella, quand’anche fosse ben raccontata e verosimile – e questa non lo è affatto.
            https://volerelaluna.it/commenti/2022/11/18/leterna-bufala-del-ponte-sullo-stretto/
            Su gas e petrolio secondo me non hai letto bene al punto giusto
            “è probabile che le compagnie petrolifere riducano l’attività di perforazione quando la domanda di petrolio crolla. Ciò renderà doppiamente difficile per quelle aziende soddisfare la crescente domanda che uscirà dalla prossima recessione”.
            Mi sembra strano che tu non conosca certi aspetti, anche economici dello shale oil, come il fatto che è sempre stato finanziato in perdita. In altre parole, non si tratta della solita dinamica tra la domanda e l’offerta.
            Personalmente ho come il sospetto che se non ci fosse stata la guerra a far alzare i prezzi dello Shale, tutto il settore petrolifero americano sarebbe già imploso trascinandosi dietro l’intera economia mondiale. Ma io non sono un tecnico. Mi svago leggendo queste cose. Indubbiamente poi mi preoccupo anche.

            • Francesco scrive:

              ho qualche dubbio sul fatto che il crollo del settore “Shale oil” avrebbe provocato alcunchè all’economia mondiale, in una situazione di prezzi bassi dell’energia

              come questi prezzi tornassero su , lo Shale oil non avrebbe ragione di crollare

              mi pare una normale dinamica di mercato, no?

              • Fuzzy scrive:

                La frase di Cobb per come la interpreto io:
                Dopo una recessione in cui i pozzi sono stati chiusi, al riprendere della richiesta non tutti i pozzi saranno in grado di tornare subito operativi e quindi
                ci potrebbe essere mancanza di offerta. La mancanza di offerta potrebbe innescare un nuovo rallentamento nell”economia e di conseguenza altre chiusure di pozzi e così via.
                Tra la domanda e l’offerta si innescano problematiche tipiche dell’industria petrolifera. Questo si prevede succeda in modo particolare nel momento in cui il petrolio ha già superato il massimo picco produttivo.
                Dicono sia stato nel 2018.
                Certo che ci sono domanda e offerta, ma come dicevo bisogna tener conto di questi ed altri fattori, come il ricorso alternativo alle energie rinnovabili, e anche
                la ripresa del consumo di carbone. Se ci salveremo sarà grazie al carbone. Se solo non ci fosse l’atmosfera….
                In Germania hanno evitato di spegnere le centrali nucleari….
                In Francia metà sono spente…

              • Fuzzy scrive:

                https://crashoil.blogspot.com/2017/03/prontuario.html?m=1
                Lo spagnolo è un po’ arduo per il traduttore automatico. Comunque si capisce.

              • Fuzzy scrive:

                Ma no, dai, adesso lo traduce bene. Questione di un anno fa e sembrava un messaggio alieno.
                Con questi punti interrogativi al contrario…

              • Francesco scrive:

                Fuzzy, te la faccio breve: l’economia non funziona così.

                Ciao

              • fuzzy scrive:

                Infatti. Come recita il famoso versetto del Vangelo di Matteo:
                “Quando un cieco guida un altro cieco tutti e due cadono in un fosso”

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “tossicodipendenti e rifiuti rovinano le spiagge libere”

      Ecco, qui abbiamo due cose:

      1) una retorica per i media, basata su una mezza verità (esistono tossicodipendenti, esistono rifiuti…) che cela altre mezze verità. Lasciamo perdere, tutti illustrano i loro progetti con quadretti del genere.

      2) una proposta politica e legale (la radicale privatizzazione delle spiagge) che ha una sua logica e viene presentata da un interesse preciso (la proprietaria di locali): insomma, una di quelle cose a cui si può essere contrari.

      • Francesco scrive:

        Ma non è assolutamente contraria a mettere sul mercato le licenze balneari?

        Quindi non si tratta di privatizzare ma di regalare, che è una cosa molto diversa.

  30. Moi scrive:

    il Massone ci parla dei suoi serpenti

    ————————-

    C’è un’ assonanza molto suggestiva ma poco accreditata : “Nachash” נָחָשׁ

    https://www.horaboav.net/2020/10/20/serpente-%D7%A0%D6%B8%D7%97%D6%B8%D7%A9%D7%81-nachash/

    e “Naga” नाग

    https://passoinindia.wordpress.com/2020/09/08/india-la-festa-dei-serpenti-naga-panchami/

    … è forse un caso, banali coincidenze o forse c’è di più ? 😉

  31. Moi scrive:

    @ ANDREA DI VITA

    Francesco al Culto NeoLiberista ci crede talmente che … non di rado, non esita a offrirvisi come Cane de Mustafà 😉 Sacrificale !

    • Francesco scrive:

      ma che culto e culto e soprattutto che neo e neo

      io sono un liberista classico, moderato dalla conoscenza della storia

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ francesco

        “neo”

        Infatti il liberismo, neo- o paleo- che sia, sempre una fregatura è. 🙂

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          la più grande intuizione sul funzionamento dell’umanità degli ultimi tre secoli e tu la chiami una fregatura?

          🙁

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ moi

      “sacrificale!”

      OAAM!!

      🙂 🙂

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        Se vuoi te lo spiego:

        il vaccino per la malattia X è molto sicuro: immunizza 999.999 persone inoculate; la milionesima muore.

        Ah, la malattia X ha una mortalità del 2,7%.

        Io mi faccio vaccinare, tu?

  32. Miguel Martinez scrive:

    Quando mi arrabbio…

    Allora, mi si chiede di condannare il fatto che i cacciatori possono entrare in terreni privati non recintati. Cosa che condanno da anni, ma non importa.

    Dal punto di vista ambientale, mi fa infuriare molto di più il fatto che lo stato italiano da trent’anni regala i soldi anche miei a imprenditori truffaldini per scavare un’immensa buca a Firenze, con lo scopo un giorno di accelerare di 15 minuti i viaggi da Milano a Roma;

    che in questa buca, abbiano sbucaltato una vena di acqua purissima sotterranea, che è diventata un lago;

    che lo stesso Stato italiano abbia speso altri soldi miei per scaricare tutta quell’acqua nelle fogne.

    E che piddini e forzitalioti e melognani non hanno detto nulla.

    • Miguel Martinez scrive:

      ” Cosa che condanno da anni, ma non importa.”

      Correggo.

      Non condanno proprio nulla, al massimo traduco per mestiere.

      Dico, “Cosa che mi è sempre sembrata assurda da anni”.

    • roberto scrive:

      Riprovo per l’ultima volta dall’inizio

      Io ho notato un emendamento nella legge di bilancio che permette di caccia…ehm eliminare animali in aree urbane e aree naturali protette e ho detto che non mi piace

      https://kelebeklerblog.com/2022/12/11/lucertole-barbie-volpe-volanti-e-formelle/#comment-820690

      Ti mi hai risposta che la caccia è per te un argomento complesso è da lì la discussione è partita in ogni direzione

      Alla fine della giornata resto dell’idea che l’emendamento non mi piace per niente, che ADV condivide (credo), e che a te non sembra una cosa tanto importante

      Giusto?

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Roberto

        “ADV”

        Confermo, non mi piace per niente.

        Meno armi ci sono in giro, in generale, meglio è. Meno incidenti, meno occasioni di scontri armati. Meglio di no.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “Alla fine della giornata resto dell’idea che l’emendamento non mi piace per niente, che ADV condivide (credo), e che a te non sembra una cosa tanto importante

        Giusto?”

        Giusto!

  33. Miguel Martinez scrive:

    Durissima presa di posizione della Federpetroli:

    *COMUNICATO STAMPA*

    Roma, 16 Dicembre 2022

    *QATAR: FACCIAMO ATTENZIONE, PAESE DEL GOLFO DI ESTREMA IMPORTANZA PER L’ITALIA*

    “In questo delicato momento per l’*Europa* ed in particolare per l’*Italia*, bisogna fare attenzione su come si procede nell’Inchiesta *Qatargate*. *Non si possono fare passi falsi*. Il Paese del *Golfo Persico* è sempre stato di notevole importanza per le riserve di gas e grande partner dell’Italia” – la prima dichiarazione del Presidente di *FederPetroli Italia* – *Michele Marsiglia* in seguito all’inchiesta *Qatargate* che sta interessando il*Parlamento Europeo* e diversi deputati./
    /

    “ll Qatar è socio strategico del *Rigassificatore* *AdriaticLng *di Rovigo nelle acque nell’Offshore Adriatico, tra i primi paesi al mondo per riserve di gas e non ultimo, firmatario di un accordo di partnership per lo sviluppo del *Progetto* *North Field East* con *Eni*, dove il Governo di Doha si è impegnato a sfruttare un giacimento di gas tra i più grandi al mondo. Che si facciano le inchieste, che si trovino i colpevoli ma attenzione a non fare passi falsi e criminalizzare un Paese come il Qatar, mettendo a rischio i rapporti di cooperazione bilaterale strategici consolidati da anni per l’economia e l’energia nazionale” – /continua Marsiglia -/ “*In un solo colpo, si bloccano gli accordi commerciali con il Qatar*.

    *Fa riflettere molto*, specialmente se si considere che il Qatar è ormai*fuori dell’Opec*. Sembra che *Bruxelles voglia eliminare tutti i fornitori di gas alternativi alla Russia*. *Parole di forte controsenso* che, nei nostri meeting tra Roma e Milano, nelle ultime settimane, stanno diventando sempre più tesi convincenti per favorire mercati terzi di approvvigionamento”.

    *Riguardo all’accordo raggiunto sull’energia con RePower EU* “Qui più che preoccupati siamo increduli nell’apprendere che Bruxelles da il via a nuovi fondi per investimenti con una road-map che dovrà portare all’*abbandono delle fonti fossili e nello stesso tempo alla costruzione di nuovi gasdotti ed oleodotti*”.

    *Sul tema delle lobby* il Presidente di FederPetroli Italia/-/ “Una barzelletta, *tutti lobbisti o aspiranti tali, *si conta sulla punta delle dita chi sa stringere una mano veramente, potrei scrivere un libro con gli aneddoti più imbarazzanti, *altro che lobbisti*……e poi finiamo in queste situazioni di disagio mediatico, con figuracce internazionali che restano indelebili”.

    **

    FederPetroli Italia

    Press Office and Media Relations:

    Email ufficio.stampa@federpetroliitalia.org

    Website *www.federpetroliitalia.org

    • Francesco scrive:

      Stai insinuando che tutta questa storia del Qatargate sia una astuta manovra di Putin? allora è vero che nel KGB era un agente e non un passacarte

      😀

  34. Miguel Martinez scrive:

    Per roberto

    Ho molto apprezzato la tua considerazione finale, dove hai riassunto il percorso un po’ confuso che hanno fatto le nostre riflessioni sul tema caccia ecc.

    Torno solo per pignoleria e curiosità sul tema delle “aree urbane”, non certo perché voglia difendere l’emendamento.

    Presumo (non so) che un emendamento che permetta di inseguire i cignali anche dentro le aree urbane dovrebbe comunque sottostare ai principi più generali espressi qui:

    https://www.earmi.it/caccia/distanze%20sparo.html

    L’essenziale è questo (tra l’altro dice sì, che si può sparare verso immobili “manifestamente disabitati”):

    “- È vietato sparare a distanza inferiore a centocinquanta metri con uso di fucile da caccia con canna ad anima liscia, o da distanza corrispondente a meno di una volta e mezza la gittata massima in caso di uso di altre armi, in direzione di:
    – Immobili adibiti ad abitazione o posto di lavoro sono tutti quelli non manifestamente disabitati o abbandonati ed in cui possono trovarsi persone.
    – Vie di comunicazione ferroviaria sono tutte i percorsi su binario di treni o tramvie.
    – Strade carrozzabili sono tutte quelle in cui possono transitare veicoli a quattro ruote o carri. Circa la nozione di →strade poderali si veda l’apposita voce.
    – Funivie e filovie. Non è chiaro se sia anche vietato sparare in direzione dei cavi, per evitarne il danneggiamento, o se è vietato solo sparare verso le cabine; la prima tesi sembra la più sensata.
    – Recinti e costruzioni destinate al ricovero ed all’alimentazione del bestiame nel periodo di utilizzazione agro-silvo-pastorale.”

    • roberto scrive:

      Per pignoleria mi sa che quella legge che riporti riguarda la caccia, mentre come tu stesso noti il prelievo di cinghiali in via dell’ ardiglione non deve essere considerato caccia.
      Continuo a pensare che se passasse potresti trovarti gente che spara sotto la finestra

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “Per pignoleria mi sa che quella legge che riporti riguarda la caccia, mentre come tu stesso noti il prelievo di cinghiali in via dell’ ardiglione non deve essere considerato caccia.”

        Una giusta obiezione.

        Infatti, se si trattasse di estendere la caccia (con le stesse regole) anche alle “aree urbane”, dovrebbe valere quanto ho riportato.

        Invece per il “prelievo cinghiali” ci vorrebbero altre regole, ma a quel punto non saprei quali. Forse chi ha scritto l’emendamento in 4e4/8 si è dimenticato di informarsi 🙂

        • Miguel Martinez scrive:

          “Invece per il “prelievo cinghiali” ci vorrebbero altre regole,”

          Pur trattandosi di un argomento che mi interessa pochissimo, ho cercato qualche informazione su come catturare/abbattere cinghiali in area urbana. Trovo solo piagnistei sui cignali che girano per le città (che non mi sembra una tragedia) e materiale sui risarcimenti dei contadini devastati (che però non riguarda le città).

          • roberto scrive:

            Sono al 100% sicuro che possono essere intrappolati e poi o liberati altrove o mangiati

            Ne sono sicuro perché ho un amico guardiaparco in un parco naturale e mi ha detto che fanno così

            • Miguel Martinez scrive:

              Per roberto

              “Sono al 100% sicuro che possono essere intrappolati e poi o liberati altrove o mangiati”

              Fa pensare quindi a una proposta di legge del tutto demagogica, che non cambierebbe nulla nella sostanza, ma “va incontro” a quelli che si lamentano perché si trovano un cignale davanti casa.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per roberto

              “Sono al 100% sicuro che possono essere intrappolati e poi o liberati altrove o mangiati”

              giusto per pignolite acuta, credo che siamo d’accordo che nessuno di noi lo ritiene un problema cruciale.

              Dove? (in un parco naturale, o anche in una “area urbana”)

              Da chi? (solo dipendenti dello Stato o anche cacciatori arruolati in qualche modo)

              Come? (solo anestetizzandoli, come d’altronde fa un mio amico di mestiere; anche sparando? Chi ha il diritto di mangiarli?)

              Non sentirti in obbligo di rispondere a tutto, so che sono domande del cavolo.

  35. Francesco scrive:

    x Andrea

    ma senza il senso “giapponese” della responsabilità nei confronti della comunità, come pensi di combattere l’evasione fiscale? senza la disponibilità a sacrificare il mio vantaggio per il Bene comune e la Giustizia, chi cazzo me lo fa fare di pagare le tasse?

    pensi di usare il Terrore? hai presente le grida spagnole citate a oltranza dal Manzoni?

    Ciao

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ francesco

      “giapponese”

      Ha già risposto il tuo compaesano Beccaria.

      Contro l’evasione fiscale (così come contro tutti i crimini) basta la certezza della pena.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  36. Miguel Martinez scrive:

    Mi arriva adesso la buona notizia, purtroppo l’ho saputo solo adesso, altrimenti ci sarei stato anch’io….

    Oggi i musulmani di Firenze (con la presenza onoraria del grande Franco Cardini) hanno impedito alla Digos di portare a termine lo sfratto della moschea da parte di qualcosa dal gradevole nome di FINVI-INVESTIMENTI INDUSTRIALI ED IMMOBILIARI – S.R.L.

    Tra l’altro, la comunità dice di aver pagato l’affitto, e che la Finvi semplicemente non avrebbe voluto rinnovare il contratto:

    https://firenze.repubblica.it/cronaca/2022/12/16/news/islamici_afflusso_in_massa_alla_moschea_per_evitare_lo_sfratto-379296455/

    Pare che quei Superciuc della Lega abbiano fatto un gazebo a sostegno della misteriosa, anonima ditta che sfratta i credenti presumibilmente per farci un parcheggio per turisti (mia illazione, ma la dice lunga su quanto siano “localisti” i leghisti).

    • Francesco scrive:

      questo è un classico caso in cui il Diritto di proprietà ha tutti i diritti di prevalere però

      e non la prepotenza dell’afflusso in massa!

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “questo è un classico caso in cui il Diritto di proprietà ha tutti i diritti di prevalere però”

        Domani cerco di informarmi meglio da un’amica della comunità islamica.

        Tieni presente:

        1) la comunità islamica fiorentina è una delle poche che non è in mano ai servizi segreti del Qatar, del Marocco, dell’Arabia Saudita, ecc. ecc.

        2) ci tengono moltissimo alla legalità

        Legalmente, può darsi che i proprietari abbiano “ragione”, non lo so. Ma dubito che sia per semplice “morosità”; e se lo è, è perché la speculazione immobiliare a Firenze significa che uno spazio del genere sul mercato vale minimo 30.000 euro al mese. E se non hai alle spalle i servizi segreti del Qatar, o non spacci droga, non lo puoi pagare.

        Quindi, se non hai alle spalle i servizi segreti del Qatar o non spacci droga, ti puoi scordare il diritto del tutto teorico di “libertà religiosa”.

        Dio è un lusso, Mammona è un diritto reale.

        • Francesco scrive:

          mi sembra che così la butti in caciara

          non sono stato a Firenze che una sola volta ma sono lo stesso certo che il posto per una moschea a prezzi non folli si possa trovare, Salvini permettendo

          certo che se ne scegli uno da 30K euri al mese e poi non hai i soldi!

          PS ma farsi dare i soldi da TUTTI i servizi segreti che citi? sono fiorentini o no questi musulmani?

  37. Miguel Martinez scrive:

    Quando si tratta di cacciare i musulmani che pregano dal futuro garage per turisti (mia illazione), Salvini ha le idee chiare…

    Anche quando si tratta di vendere l’Italia agli interessi di uno Stato straniero islamico:

    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/12/16/salvini-savoini-i-viaggi-col-lobbista-legato-ai-servizi/6907479/amp/

  38. Miguel Martinez scrive:

    Non sono su Facebook o Linkedin, ma qualcuno è andata a vedere chi è la povera Fin.Vi?

    E’ un pensionato che viveva solo dell’affitto di quel locale, e adesso non ce l’ha più?

    E’ una vedova che non riesce più a pagarsi l’affitto da un’altra parte, e quindi vorrebbe rientrare in possesso del locale?

    E’ il babbo che ha dovuto cedere casa alla moglie dopo un divorzio tragico, e adesso dorme su una panchina perché un branco di musulmaniaci occupa la casa di sua proprietà?

  39. Miguel Martinez scrive:

    Due giorni fa… ecco il

    https://firenze.repubblica.it/cronaca/2022/12/14/news/firenze_salvini_sfratto_polemica_imam_legalita-378952806/
    Firenze

    Salvini: “Sfratto della moschea? La legalità va rispettata” Polemica tra imam e proprietà
    14 Dicembre 2022 Aggiornato alle 07:57 2 minuti di lettura

    A 48 ore dallo sfratto esecutivo della Comunità islamica dall’ex garage di piazza dei Ciompi adibito a luogo di culto, previsto per venerdì 16 (a meno di rinvio da parte della Prefettura, per motivi di ordine pubblico), scende in campo Matteo Salvini. E la moschea di Firenze diventa un caso nazionale. La Lega annuncia un presidio in piazza Beccaria (angolo Borgo la Croce) “in difesa della legalità” (leggi: esecuzione dello sfratto), e il segretario nazionale e vicepremier, ieri in visita a Firenze, sferra l’attacco: “Se io occupassi abusivamente un negozio o un appartamento da un anno e mezzo”, ha avvertito, “la forza pubblica mi chiederebbe di liberarli, funziona così in qualunque paese civile, italiano o straniero”. Dunque, “chiedere il rispetto della legalità chiesto a qualunque altra confessione religiosa, o pratica professionale, mi sembra assolutamente normale”, ha concluso, annunciando che in vista della riunione di oggi, in Prefettura, del Comitato per l’ordine e la sicurezza, parlerà del caso “col ministro degli Interni”.
    Infrastrutture, Salvini: “Cantieri fermi in Toscana sono una priorità, stiamo cercando fondi”

    Proprio poche ore prima dell’esternazione salviniana, l’imam Elzir aveva chiesto il rinvio dello sfratto “il tempo di trovare un’alternativa” (mentre anche il capogruppo di FdI Alessandro Draghi si è detto a favore di una proroga “per non rischiare disordini”, spaccando così il centro destra su questo tema): “Non vogliamo danneggiare nessuno ma neanche essere danneggiati, venerdì non si può chiudere la moschea”, ha avvertito Elzir, convinto che “ci siano le condizioni per una proroga, in attesa di una soluzione definitiva”, peraltro ancora non in vista. E che richiederebbe, in ogni caso, “un minimo di tempo” prima del trasferimento. Sul caso è intervenuto ieri anche il sindaco Dario Nardella, preoccupato per “il passaggio estremamente delicato” di venerdì (giorno di festa per la Comunità islamica, con centinaia di fedeli in piazza), rispetto a cui fare “attenzione a non soffiare sul fuoco”. Da qui l’appello a “tutte le forze politiche” a “non strumentalizzare politicamente per meri interessi di parte una situazione delicata e complessa che richiede l’impegno di tutti”, in cui è “in gioco il diritto fondamentale della libertà religiosa”, e al “senso di responsabilità di partiti politici, ufficiali giudiziari incaricati, proprietà, forze dell’ordine che”, ha detto, “so essere molto attente”. Durissima, invece, la risposta di Finvi srl, proprietaria dell’immobile: se si è arrivati allo sfratto con forza pubblica, è la tesi, si deve “soltanto al perdurante comportamento illegittimo” della Comunità islamica con il suo presidente, che “da oltre un anno e mezzo, e dopo ben tre accessi, si rifiuta di rilasciare l’immobile” a seguito di “convalida di sfratto per morosità”. Finvi ne chiede quindi l'”immediata restituzione” e attacca anche Nardella: le forze dell’ordine, dice, “sono obbligate, come l’ufficiale giudiziario” a eseguire lo sfratto, e “non hanno alcun potere discrezionale”. Immediata la replica di Elzir: “Nessuna morosità da parte nostra, abbiamo sempre pagato. E Salvini si documenti, noi non prendiamo in giro nessuno, siamo i primi a voler rispettare la legge. Finvi dica con onestà che ha bisogno del fondo, noi abbiamo solo chiesto un po’ di tempo”.

    • tomar scrive:

      Civile Elzir, civile Nardella, civile persino Alessandro Draghi.
      Fine lista civili.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Tomar

        “Civile Elzir, civile Nardella, civile persino Alessandro Draghi.
        Fine lista civili.”

        Io cerco di non giudicare mai in base al tifo di partito.

        Penso che Nardella sia una sciagura per quanto riguarda le Grandi Opere Imposte e Inutili e il servilismo internazionale;

        lo vedo male (ma forse non capisco sempre i problemi reali con cui ha a che fare) con tante svendite di patrimonio pubblico a speculatori;

        rispetto la sua sensibilità, che credo abbastanza autentico, riguardo ad alcune realtà “che non costano niente”. Ad esempio verso i musulmani fiorentini.

        Diciamo che lui svenderebbe mezza città alla Fin.Vi o al Qatar; ma non si prenderebbe la pioggia pur di fare una bancarella per permettere alla Fin.Vi di impedire a qualche migrante disgraziato di pregare Dio.

  40. Miguel Martinez scrive:

    Pur di privare i mussurmani fiorentini di un luogo dove pregare, i salviniani sacrificano un venerdì pomeriggio sotto la pioggia.

    Per fortuna che esistono anche i mussurmani boni di Salvini:

    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/12/16/salvini-savoini-i-viaggi-col-lobbista-legato-ai-servizi/6907479/amp/

    Ma chi pagò il viaggio di Salvini&C. alla corte di re Mohammed VI? “Pagavano i marocchini, almeno così mi è stata venduta”, rispondeva tre anni fa al Fatto uno dei partecipanti al tour in Marocco, Claudio Giordanengo, dentista di Paesana (Cuneo) che ai tempi si presentava come responsabile esteri della Lega. “Io non ho visto nessun conto, non ho dovuto prendere il biglietto aereo né niente. Sono stato completamente e totalmente spesato”.

  41. tomar scrive:

    Buone notizie dal Metaverso.
    Per la prima volta da anni il libro dei ceffi perde iscritti. Incarognito dall’ascesa travolgente di TikTok oltre a cercare di imitarla la Meta ha ingaggiato lobbisti vicini al partito repubblicano che hanno lanciato una campagna attraverso lettere di protesta in cui TikTok era definita una “vera minaccia” per gli adolescenti statunitensi.
    Mi chiedo se ci sia dietro la crisi del ceffone anche riguardo al fatto che io, iscritto forzosamente a Facebook per poter usare instagram, ma che di Facebook in 7 anni non ho mai fatto alcun uso (non so nemmeno come funzioni) da un paio di settimane ho cominciato improvvisamente a ricevere continue richieste di amicizia da persone a me sconosciute, richieste alle quali ovviamente non rispondo.
    Sono evidentemente su una lista di renitenti alla leva e cercano di reclutarmi?

    • Francesco scrive:

      Non vedo la buona notizia: non è che ci siano Social Network buoni e cattivi, sono tutti cattivi

      Volendo. FB nasceva quando ancora si leggeva una mezza paginetta di testo, quelli più giovani non vanno oltre il cinguettio o il filmatino

  42. Miguel Martinez scrive:

    Nella vicenda della moschea, ho provato un moto di simpatia per i leghisti nel loro gazebo.

    Le motivazioni degli esseri umani sono sempre straordinariamente complesse, e mai chiare agli umani stessi.

    Immagino un insieme di queste cose:

    1) “anticonformismo” sul fatto di non fare i buonistinclusivi, anzi di schierarsi freddamente, praticamente, dalla parte della “ragione e del diritto”

    2) paura per la minaccia alla civiltà occidentale – sostanzialmente laica e individualista – posta da “fanatici religiosi di paesi lontani”

    3) l’idea che Firenze ha una sua storia e una sua identità (ma hanno fatto un gazebo contro le 43 università americane che la invadono?)

    3) il desiderio di farsi belli all’interno della propria organizzazione, per fare carriera a lungo termine.

    Però, caspitazzo, puoi passare un pomeriggio, non retribuito, sotto la pioggia, a perorare le ragioni speculatrici della Fin.Vi di Prato, a cercare di impedire a persone di trovare un momento profondo, sacro, fuori dai limiti della vita umana ordinaria?

  43. Moi scrive:

    @ ANDREA DI VITA

    Ahem … tu stesso hai riconosciuto su questi schermi che l’ unica opera di fantascienza che sembra tener conto decentemente dell’ entropia in caso di viaggi spazio-temporali è … un anime di robottoni, Baldios !

    😉

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ moi

      “entropia”

      Se è per questo ho anche visto un cartone animato giapponese che ricostruiva correttamente la biografia di Beethoven .

      Infatti ho scritto di “certi” cartoni animati, giapponesi, non di tutti. In ambito fantascientifico ho pure salvato “Capitan Harlock”. Un altro molto ben fatto è “Lupin III”.

      Secondo il ragazzo di mia figlia, che bazzica per lavoro l’ambiente di cinema, fumetti e simili, qui da noi i Giapponesi (con poche eccezioni) hanno rifatto gli scarti della loro produzione che a casa loro non vede più nessuno.

      Inoltre “Lupin III” ha avuto più successo in Italia che in Giappone, al punto che la prima dell’ultimo lungometraggio, ambientato in Italia, ha avuto la prima in Italia prima che in Giappone.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Andrea Di Vita scrive:

        rifatto=rifilato

      • Francesco scrive:

        Bah

        Lupin III è stupidamente anarchico, appena meglio di Diabolik perchè c’è un pò di senso dell’umorismo

        Capitan Halorck è stupidamente romantico, una specie di Movimento Nogglobal in anticipo, graficamente discutibile

        Molto meglio Goldrake!

        • PinoMamet scrive:

          Lupin III non è anarchico: è un ladro!

          A me piaceva molto, c’era senso dell’umorismo (in crescendo nella serie) e eros (in diminuendo, specie nelle versioni italiane).
          A parte le serie TV, alcuni lungometraggi viravano su soluzioni d’azione un po’ eccessive, ma gli ultimi hanno ricuperato in parte lo spirito delle origini.

          Capitan Harlock: un bizzarro inno ai disadattati che formano la ciurma di un’astronave pirata oltre ogni vaga possibilità di realismo.
          Come tutte le opere di Matsumoto mi pare ci siano più riferimenti, o meglio suggestioni, dalla letteratura che vera coerenza narrativa, comunque senz’altro l’ideologia è l’individualismo romantico.

          Se Matsumoto fosse stato veneziano (e avesse disegnato bene 😉 ) avrebbe fatto Corto Maltese…

          (un’altra opera in effetti sconclusionatissima…
          non ho letto la continuazione per mano altrui, per me Corto Maltese è un fumetto d’autore e sarebbe dovuto morire col suo autore).

          Goldrake a modo suo non è male!!

          • Francesco scrive:

            io ho i miei limiti, quel poco che ho letto di Corto Maltese non mi è piaciuto granchè

            però adoro Myazaki!

            mentre i ladri alla Lupin non li sopporto

            😀

            • PinoMamet scrive:

              Mah, poi dai del bigotto ad Andrea… 😉

              Corto Maltese, breve recensione:

              la prima apparizione (Una ballata del mare salato) è un fumetto di ambientazione esotico/bellica tipico anni Sessanta, con alcuni personaggi che forse sarebbero dovuti diventare seriali e invece restano un po’ buttati lì, e altri che sembrano poco più che caratteristi d’occasione (Rasputin, Corto Maltese) che invece saranno ripresi;

              anche il tratto è molto tipico dell’epoca, quasi realistico.

              Mano a mano si accentua l’aspetto fanta-storico, e soprattutto le suggestioni letterarie: a dire il vero non mi è mai perso questa mega-opera per coltissimi che diceva Eco (una delle pecore nere 😉 ) ma a criticare sono buoni tutti…

              le avventure comunque sono sempre più sconclusionate: Corto è un pirata che si infila in situazioni strane per puro romanticismo, ma di queste situazioni i veri protagonisti sono altri;
              c’è sempre qualche bella donna misteriosa (e un po’ antipatica, in fondo) e Rasputin da cattivo cattivissimo si trasforma prima in nemico/amico e poi in deuteragonista se non spalla comica.

              L’ultima opera di Pratt su Corto Maltese (Mu) l’ho trovata ai limiti dell’assurdo, forse volutamente: Corto Maltese affronta delle prove che fallisce una dopo l’altra, i selvaggi fanno ironia su sè stessi e sulla civiltà, su una nave (il cui disegno serve pigramente come sfondo per lunghi dialoghi inutili, ricopiato in tante tavole diverse) si ritrovano tantissimi comprimari delle avventure di Corto come in una reimpatriata finale, e altri ne vengono introdotti per poi venire dimenticati subito dopo…

              insomma, sembra proprio una cosa fatta un po’, absit iniuria, alla cazzo di cane.

              • Francesco scrive:

                i ladri “simpatici” alla Lupin mi stanno antipatici e sarei bigotto?

                fortuna che sono un fan di Fujiko!

                😉

              • Moi scrive:

                Fujiko Mine ha dato a intendere che una forcina per capelli apra qualunque serratura ! 🙂

              • PinoMamet scrive:

                Credo di non aver capito l’intervento di Francesco: ti piacciono i ladri antipatici?

              • Francesco scrive:

                Mi piacciono quelli che rappresentano i ladri con antipatia, come stronzi che peggiorano la vita al prossimo.

                Non quelli che li ammantano con un’aura di simpatia, scavezza-collaggine e figaccismo. O anche rancido romanticismo (ce l’ho con Diabolik).

                Temo di essere un moralista!

                🙂

              • PinoMamet scrive:

                Sei un moralista.

                Peccato!

              • Francesco scrive:

                E’ uno sporco mestiere ma qualcuno deve pur farlo!

                Se non ci fossero i moralisti, il 90% delle cattive azioni sarebbe insapore, confessa!

                😀

              • Moi scrive:

                @ FRANCESCO

                Se tu fossi Povero … denunZieresti pure Robin Hood ! 😉

              • PinoMamet scrive:

                :,D

              • PinoMamet scrive:

                😀

  44. Moi scrive:

    Cmq, come già giustamente è stato detto , “anime” èun terminemolto generico, conosciuto dagli appassionati solo da metà anni ’90 con riviste cartacee specializzate e da quasi tutti da massimo 15 anni via internet !

    In Italia ci sono palestre dedicate a “togliere dalla strada i ragazzi difficili” intitolate a miti edificanti ma molto drammatici come Rocky Joe e l’ Uomo Tigre … penso che la Meloni, per motivi banalmente anagrafici (classe 1977), nel dire che lo sport combatte le “devianze” avesse in mente quelli e non l’ Educazione Fisica del Ventennio.

    • Moi scrive:

      … e pure le ormai famose donazioni agli orfanotrofi con lo ” pseudononimato” di Naoto Date…

      • Moi scrive:

        Fra l’ altro l’Epos di quando tiene testa al Boss Yakuza Hakanura (che lo riconosce senza maschera dallo sguardo ma tace … impressionato e inconfessabilmente ammirato) pagando il debito dell’ Orfanotrofio …

  45. Moi scrive:

    @ ROBERTO / MAURICIUS (ZETA SE LURKA …)

    https://www.youtube.com/shorts/1ZyBMCRslz4

    Rompicapo Giuridico 😉 … dal Mondo Reale.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Ma che rompicapo è? E’ un banalissimo problema di responsabilità civile: il furto cagiona un danno di 100 euro (il valore della refurtiva), per cui quello sarà il valore del risarcimento riconosciuto.

  46. Fuzzy scrive:

    progetto Neuralink. «Gli impianti cerebrali sono necessari per equiparare il pensiero umano al bit-rate delle macchine», ha affermato in una presentazione pochi giorni fa. La sperimentazione procede da mesi sulle scimmie ed ha apparentemente provocato una ecatombe di primati da laboratorio.

    https://www.remocontro.it/2022/12/17/unamerica-spinta-dai-social-verso-lestrema-destra-e-il-peggior-piu-ricco-del-mondo/

    C’è poco da dire. Certi estiti sono impliciti nell’alta tecnologia. Vade retro.

  47. Moi scrive:

    Bulåggna : la Kuiete 😉 prima della Tempesta ?

    …Va be’ Ke le ZeKKe da Centro Sociale OKKupato 😉 sono anKora, a Kuest’ ora, “dietro a tirarsi su dalla branda !” 🙂

  48. Moi scrive:

    KomunKue, se poi in serata il MaroKKo batte la Kroazia … aumenta il Divertimento , anziKenò 🙂

  49. Moi scrive:

    E cmq c’è una battuta , sui Millennials e oltre :

    i primi bambini che guardando Batman … hanno preferito sognare di essere Bruce Wayne ! 🙂

  50. Miguel Martinez scrive:

    Baltimore negli Stati Uniti è una città dove i democratici vincono regolarmente con una percentuale tra l’85 e il 90% dei voti.

    Almeno dal 1923, non ha mai avuto un sindaco che non fosse democratico.

    Ma quando si tratta delle cose che interessano davvero ai politici, cioè farsi finanziare dagli speculatori immobiliari, funziona all’incirca come Firenze…

    https://therealnews.us10.list-manage.com/track/click?u=8c539f24d4caee97756babeeb&id=369e96292b&e=167f0e3e5f
    Hi
    Viewer,
    I want to tell you a story.

    It starts in our hometown of Baltimore. A city hemmed in by poverty and burdened with the highest tax rate in the region. And one of the most generous municipalities.

    Not to residents—to rich developers.

    We had a hunch that the city was doling out hundreds of millions in lucrative tax breaks to these developers while residents were being forced to shoulder higher taxes to pay for shrinking services. Bad deals negotiated behind closed doors that officials claimed were “the only way” to help our city grow.

    In 2017, we started investigating. And what we found next was alarming.

    Our multi-year investigation exposed a broken system that has few mechanisms for transparency, uses flimsy data to justify massive tax incentives, and is deeply compromised by the influence of developers’ campaign cash and a corrupt process where everyone feeds at the trough of working people’s money.

    Even worse, we discovered that the city has already committed hundreds of millions in future tax revenues, further enriching this elite cadre of politically-connected developers without any analysis that justifies these corporate giveaways.

    We compiled our findings in a new documentary, Tax Broke. And after just one (free) screening for the community—the reaction from elites was swift!

    The city council even moved a hearing on a critical affordable housing bill to the night of our premiere to prevent fair housing activists from attending 😐

    • Francesco scrive:

      >>> Almeno dal 1923, non ha mai avuto un sindaco che non fosse democratico.

      è il bello della mancanza di concorrenza, corrompe assolutamente! ma noi liberisti lo sappiamo da sempre, anche prima del 1923

      peggio per voi di Firenze

      😉

      • habsburgicus scrive:

        1923

        @Miguel
        visto che Baltimore è in Maryland cioè in uno Stato del Sud [seppur uno che non riuscì a secedere] credo che NON ABBIA MAI AVUTO un sindaco che non fosse DEM..magari un sindaco Whig negli anni 1840′ o al più un REP subito dopo la guerra civile
        infatti il Solid South era DEM per definizione..oggi che -da Kennedy- i DEM sono diventati il contrario di ciò che furono :D, Baltimora resta DEM per il voto dei neri ormai fully enfranchised.. il paradosso, che tu ben conosci e che i giornalisti italiani invece talora ignorano :D, è che i DEM erano il “White Man’s Party” al Sud* laddove oggi, specularmente, sono divenuti -al Sud- il “Black Man’s Party” 😀
        unica possibilità che Baltimore possa avere avuti un sindaco REP dal 1865 al 1923 sta nell’ipotesi -che a me pare difficile e plausibile solo all’epoca di Grant e della Ricostruzione- che i neri (allora tutti REP) fossero in grado di votare e ho dubbi..cioè, il diritto del voto lo avevano (c’era pure in Mississippi :D), però insomma si era a rischio di una visita del KKK se ci si avvicinava troppo alle urne elettorali 😀 fra l’indifferenza degli sceriffi che invece ti avrebbero impiccato per un furto di cavalli

        *financo nel 1948 -dicesi 1948 !- negli 11 Stati che furono secessionisti (quindi non il Maryland) su 113 congressmen, i DEM (tutti bianchi, of course) se ne papparono 110, ottenendo tutti i seggi in 10 Stati su 11, e perdendo 3 seggi solo nel Tennessee orientale, guarda caso un’area che fu contro la secessione (e abitata da rednecks, e non da piantatori con schiavi !)
        oggi, in quegli 11 Stati, i bianchi votano tutti REP 😀 e i DEM (grazie ai neri) dove vincono ? nelle città ! per dire il seggio senatoriale in Georgia é passato il 5 dicembre ai DEM grazie ai neri di Atlanta e Savannah

      • habsburgicus scrive:

        @Francesco
        è il bello della mancanza di concorrenza, corrompe assolutamente!

        e infatti al Sud, dove (vedi altro mio commento) unico partito erano i DEM (che erano l’opposto dei DEM di oggi :D), fra 1880′ e 1950′, vi era una corruzione spaventosa e una stagnazione impressionante*
        sino al 1944 non contavbano neppure le elezioni di novembre che al Sud erano una sorta di rito sovietico 😀 l’unico candidato, DEM, era eletto, bensì le “white primaries”, RISERVATE ALL’UOMO BIANCO -alla faccia del XV Emendamento- dove i DEM si scannavano e sceglievano il loro candidato (nomination)..che poi a novembre, dove c’era qualche nero di rappresentanza :D, veniva “ratificato”dall’elettorato col 99 % dei voti 😀
        nel 1944 la Corte Suprema si accorse che le “white primaries” erano illegali e le vietò 😀 non prima !
        i REP, al Sud inesistenti, avevano invece primarie aperte ai neri

        *a fine Ottocento i cacicchi DEM al Sud erano chiamati dalla stampa “Bourbons” (Borboni !) perché la propaganda era stata tale che i poveri Borbone di cui l’americano medio non sapeva nulla 😀 erano considerati la quintessenza del malgoverno ! per darvi l’idea di come erano stimati 😀

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Habs

          “*a fine Ottocento i cacicchi DEM al Sud erano chiamati dalla stampa “Bourbons” (Borboni !) perché la propaganda era stata tale che i poveri Borbone di cui l’americano medio non sapeva nulla 😀 erano considerati la quintessenza del malgoverno ! per darvi l’idea di come erano stimati 😀”

          Non ci giuro, ma sospetto di averti beccato a fare un errore per l’unica volta in dieci o più anni che ci segui qui!

          Bourbon per me è legato al whiskey. Wiki ci dice:

          “Bourbon (/bɜːrbən/) is a type of barrel-aged American whiskey made primarily from corn. The name derives from the French Bourbon dynasty, although the precise source of inspiration is uncertain; contenders include Bourbon County in Kentucky and Bourbon Street in New Orleans, both of which are named after the dynasty. The name bourbon was not applied until the 1850s, and the Kentucky etymology was not advanced until the 1870s.

          Bourbon has been distilled since the 18th century. Although bourbon may be made anywhere in the United States, it is strongly associated with the American South in general, and with Kentucky in particular.”

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Habs

          “e infatti al Sud, dove (vedi altro mio commento) unico partito erano i DEM”

          Condivido tutto!

          Finalmente qualcuno che lo ricorda…

  51. Moi scrive:

    @ ANDREA DI VITA : Règgiti forte :

    https://www.105.net/video/tutto-news/1291451/la-vera-storia-di-mimi-e-la-nazionale-di-pallavolo-ora-e-un-documentario.html

    Il regista del documentario “Le streghe d’Oriente” è il francese Julien Faraut che racconta la nascita della squadra che poi vinse la medaglia d’oro alle olimpiadi femminili di pallavolo a Tokyo 1964 […]

    Non tutti sanno che il cartone tanto amato soprattutto dalle ragazzine degli anni’80, Mimì e la nazionale di pallavolo, è in realtà ispirato a questa storia vera che è tutto sommato edulcorata [WTF !?, ndr] dal cartone.[…]

    ! 😉

  52. Moi scrive:

    A proposito _InTopic !_ dellaBarbie :

    https://www.youtube.com/watch?v=LBTFdCeP4Dw

    1 min : 24 sec

    Check out the official Barbie teaser trailer starring Margot Robbie and Ryan Gosling!

    il teaser del film di “staltranno” 😉 con Margot Robbie !

    😉

  53. Moi scrive:

    Oppure, una copia conforme di quello che sta venendo fuori adesso sulla ginnastica artistica e/o ritmica

    ————–

    @ PANISCUS

    … cioè ? Non lo conosco.

    Per contro, ve ne fu uno (sostanzialmente insipido) su una certa “Hikari”, occidentalizzata in “Hillary”

    https://it.wikipedia.org/wiki/La_leggenda_di_Hikari

    • Moi scrive:

      … sarà mica un remake ?

    • Moi scrive:

      … forse questo “Bakuten” [バクテン] ?

      … non ne so “1/2a ” 🙂

      • Moi scrive:

        https://en.wikipedia.org/wiki/Backflip!!

        … Va be’, diversi sport hanno avuto più di un anime !

        Mimì e Mila (che NON erano cugine pallavoliste … invenzione mediaset promozionale nei dialoghi dell’ opera !)

        Prima e dopo Captain Tsubasa (Holly e Benji) , ci sono altri giocatori … ma ritengo degno di citazione solo quello di Shingo Tamai

        Rocky Joe e Forza Sugar (in realtà niente male … ma soffre troppo dell’ inevitabile paragone !)

        e tanta altra “roba” …

    • Moi scrive:

      Chi se ne intende un minmo, sa che la Ginnastica Artistica è lo sport più “binario” in assoluto : negli altri sport potrà cambiare “il modo di fare” le stesse cose …

      cambiano proprio gli esercizi base in base al sesso biologico (forse esasperando pure le diversità anatomiche umane … esasprando i concetti di “grazia” e “potenza”) a corpo libero e ancor più agli atrezzi !

      MA …

      • Moi scrive:

        : negli altri sport potrà cambiare “il modo di fare” le stesse cose …

        ————
        Forse gli sport più “rivelatori” sono quelli di combattimento :

        Ad esempio il Judo, Sambo, BJJ lotta femminili sono più agili che potenti (e nel judo è preferibile la prima opzione …) , maggiore uso di anche e gambe rispetto a spalle e braccia, considerando anche che in genere l’ articolazione femminile ha più escursione di mobilità …

        in soluzioni tipo Karate, Savate, Taekwondo (!) , Muay Thai si nota una maggiore predilizione femminile per l’ uso delle gambe e maschile per le braccia …

        Ma , a differenza della Ginnastica Artistica … NON sono tecniche diverse : cambia “solo” come e con che frequenza applicarle.

  54. tomar scrive:

    Pino Mamet
    “L’arma è sempre un moltiplicatore di violenza.”
    Senza dubbio, e la Svizzera è la peculiarissima eccezione che conferma la regola.

    • Moi scrive:

      Sulla Ginnastica Artistica … che ripeto, è la disciplina che in assoluto più differenzia proprio a livello tecnico (!) per anatomia maschile AUT femminile.

      Da poco è stato introdotto il nuoto sincronizzato maschile … che si differenzia comunque molto meno.

  55. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    OT ma IMPERDIBILE

    A proposito di armi, a volte neanche essere addestrati risparmia situazioni del genere “Una pallottola spuntata” 🙂

    https://www.corriere.it/esteri/22_dicembre_18/polonia-capo-polizia-spara-errore-un-lanciagranate-regalato-dall-ucraina-f49fb53a-7ec7-11ed-a618-b9ad4ba09452.shtml?refresh_ce

    La Polonia sta sghignazzando da ore. Si è polverizzato l’ufficio da solo.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Francesco scrive:

      Avevo letto, posso chiosare che spero che il capo della polizia sia addestrato ad altro che all’uso di lanciagranate?

      Ciao

  56. Mauricius Tarvisii scrive:

    Leggo che [censura]elensky voleva fare una comparsata pure durante la finale dei mondiali, questa volta indossando una felpetta alla Salvini.
    La notizia è che la richiesta gli sarebbe stata respinta.

    https://www.ilpost.it/2022/12/16/zelensky-fifa-discorso-finale-mondiali/

    https://www.ansa.it/sito/videogallery/mondo/2022/12/18/ucraina-il-discorso-di-zelensky-per-la-finale-dei-mondiali-rifiutato-dalla-fifa_17c9f5ee-fd3f-4113-9ffb-505ce2b0042c.html

    • PinoMamet scrive:

      Può essere, se vogliamo trovarci un significato (e non vedo perché no), che ci sia una volontà internazionale di abbassare i toni, se non spegnere i riflettori, sull’Ucraina, che forse prelude a un accordo di qualche tipo

      (leggo che la cessione della Crimea alla Russia non sarebbe più un tabù neppure per il Regno Unito, che è stato il principale e più accanito oppositore della conquista russa della penisola per anni e ha rischiato un incidente militare, se ricordo bene, già l’anno scorso, inviando navi in quelle che Mosca rivendicava come acque territoriali)

      E suppongo che dietro questa possibilità ci sia una situazione sul terreno pressoché immobile, l’avvicinarsi dell’esaurimento almeno momentaneo delle scorte di armi anche NATO (quando lo scrissi la prima volta Francesco mi scherzò lungamente, dopo un paio di giorni lo scrivevano tutti i giornali…) e (ma suppongo che questo non ce lo dirà mai nessuno) forse anche la stanchezza della popolazione ucraina.

      Loro sono slavi e sono strani: Peucezio ci insegna che non tutto il mondo è paese e, anche se più moderatamente di lui, lo credo anch’i o(molto più moderatamente 😉 )

      però insomma, se ogni volta che i militari ucraini spediscono un drone a colpire un campo di aviazione, o una città russi, la Russia reagisce spianando per l’ennesima volta centrali elettriche e reti idriche, ecco, io se fossi ucraino mi sarei anche stancato di stare al freddo, se non peggio, per riconquistare dei territori di frontiera sui quali il “mio” esercito peraltro non sta avanzando di un metro.

      • PinoMamet scrive:

        Aggiungo al numero degli ucraini che ho conosciuto il signore che viene a controllare e gestire le macchinette di caffè e merendine dove lavoro.

        Alto, grosso, faccione largo, capelli chiari, una fisionomia chiaramente slava.
        Trovo un caffè già pronto (fatto per prova) e lui me lo offre, in inglese. Gli chiedo da dove viene, in albionico idioma, mi risponde “Ukraine”.
        Gli faccio un segno di incoraggiamento e gli auguro che la guerra finisca presto.
        A me sembra abile e arruolabilissimo, ma che ne so… comunque sono felice per lui che sia qui invece che a farsi sparare addosso.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per PinoMamet

          “A me sembra abile e arruolabilissimo, ma che ne so”

          Ma qualcuno sa cosa succede a un ucraino o un russo o un serbo o un siriano in Italia (parlo di paesi non NATO), che viene convocato dalla sua ambasciata per il servizio militare al suo paese?

          Può chiedere asilo politico in Italia?

          Quando scade il suo permesso di soggiorno, l’Italia lo deve mandare sul primo aereo verso il suo paese?

          • roberto scrive:

            Posso dirti per gli ucraini perché lo so direttamente.
            Fra quelli arruolabili (uomini tra i 18 ed i 60, ma con varie eccezioni, tipo padre solo, padre di tre figli, padre di figlio handicappato…), non si applica la leva obbligatoria a coloro che erano residenti all’estero al 28 febbraio 2022
            Quindi gli ucraini non vengono richiamati dalla loro ambasciata

            • Miguel Martinez scrive:

              Per roberto

              “Quindi gli ucraini non vengono richiamati dalla loro ambasciata”

              Grazie, un’informazione interessantissima, non lo sapevo.

              Hai un’idea di come possiamo sapere qualcosa su Russia, Siria o Sri Lanka?

              • roberto scrive:

                La situazione alla quale pensi è un russo o srilankese che vive regolarmente in Italia e riceve la cartolina dei militari?

                Credo che non abbia nessun diritto ad ottenere la protezione internazionale (= asilo)
                Ma al tempo stesso non sarà espulso perché vive regolarmente qui

                Se vive irregolarmente? Beh l’ambasciata russa o srilankese non gli manderà la cartolina

                Quando gli scadrà il permesso di soggiorno se non può rinnovarlo ciao ciao

                Però è difficile parlare in generale e bisogna vedere caso per caso. Per esempio secondo la corte di giustizia UE puoi avere l’asilo per evitare di essere arruolato per un esercito che è accertato che sta commettendo crimini di guerra

              • roberto scrive:

                Ho letto per esempio che i baltici, la Polonia e la Finlandia hanno dichiarato che non concederanno asilo politico si russi che scappano dall’esercito

              • PinoMamet scrive:

                Me ne sfugge la ratio, però.

                Se Polonia & Baltici sono, come sono, avversari della Russia; se ritengono che in Russia vi sia (come vi è) una dittatura, e che l’esercito russo stia commettendo atrocità…
                dovrebbero concedere asilo politico ai russi che non vogliono far parte dell’esercito.

                Se non altro per questione di immagine.

                Invece mi pare che si lascino andare a un sentimento antirusso “etnico”, per cui o russi sono colpevoli sempre: dentro l’esercito? Colpevole. Odi l’esercito? Colpevole uguale.
                Mah.

              • roberto scrive:

                Pino

                “Me ne sfugge la ratio, però.”

                Molto banalmente credo che non vogliano avere una valanga di gente che si riversa da loro per chiedere asilo (sono paesi confinanti in fin dei conti)

              • Peucezio scrive:

                C’è il fatto che hanno già imponenti minoranze russofone che hanno un peso politico: hanno paura d’incrementarle.

                Comunque, certo, la russofobia è originariamente politica, ma di conseguenza etnica.

                Questi non sono tipici popoli occidentali, che vogliono trasformare tutto il mondo in un gigantesco centro commerciale e pertanto vogliono un’Africa e un’Asia identiche all’Occidente e un Occidente in cui si riversano miliardi di africani e asiatici.

                Questi sono popoli nazionalisti, che hanno ruggini storiche.

              • Francesco scrive:

                Sì ma credo che non siano ancora fermi a immaginette ottocentesche smentite mille volte dalla storia, no?

      • Francesco scrive:

        Pino

        se davvero dopo un anno di guerra ai confini i paesi NATO sono meno armati di prima, la cosa non ti preoccupa?

        Le voci che ho intravisto io sono di un attacco russo a Kyev passando dalla Bielorussia … magari solo pressione sugli ucraini per le trattative, chissà

        Pare che il nuovo generale di Putin sia meglio di quelli precedenti, a fare la guerra

        • PinoMamet scrive:

          “se davvero dopo un anno di guerra ai confini i paesi NATO sono meno armati di prima, la cosa non ti preoccupa?”

          Piano: credo, come già scrissi decifrando la notizia come riportata dai media (cioè alla cazzo 😉 ) e tentando di trovarle un senso, che stiano finendo le armi inviate all’Ucraina e utilizzabili dall’esercito ucraino.

          In effetti leggo che il consumo di armi e munizioni ucraino (e russo) è superiore di quattro volte quello americano in Iraq…

          insomma, combattono more russo : in avanti e fuoco
          (come gli israeliani nella guerra con l’Egitto, tnu’ah ve-esh, e del resto molti israeliani da lì vengono… 😉 )

          comunque, anche fosse, no, non sono preoccupato. Non credo che ci sia alcun tentativo di invasione dei paesi NATo o UE in atto, né che ve ne saranno nei prossimi 50 anni.

          • Francesco scrive:

            Beato ottimismo!

            Tutto sommato preferirei crederlo dietro una buona quantità di baionette.

            Mi viene solo da chiedermi: i budget della Difesa sono in crescita da qualche anno, visto che non sono stati spesi in munizioni e cannoni, cosa ci hanno fatto? mi sono perso l’ennesimo magna magna?

            inizio a pensare di essere un fesso!

            ciao

          • PinoMamet scrive:

            Sai quanti lanciarazzi e quante casse di munizioni ci puoi comprare, al posto di un soloF35? 😉

            • Francesco scrive:

              dici che li hanno investiti in tecnologie, non se li sono mangiati?

              PS prova solo a pensare alle trattative di pace dopo 24 ore di attività degli F 35 … credo sarebbero velocissime.

  57. Moi scrive:

    @ ANDREA DI VITA

    Donne nell’ Esercito … Rei e Mamiya VS il Ghèrl Pàuer 😉

    https://www.youtube.com/watch?v=kf8c5JhIMc4

  58. Peucezio scrive:

    Pino,
    “io dico che l’uomo è uomo.”

    Non esiste però un solo uomo sulla faccia della terra identico a un altro. Nemmeno i gemelli.
    Esiste davvero l'”uomo”? Io direi che esistono “gli uomini”.

    Su Milano (e più o meno direi anche sugli anni ’80),
    è vero quello che dici, ma è uno strato molto esteriore, superficiale.
    C’entra poco coi danni fatti dalla televisione, che è arrivata a Milano come nei villaggi di pastori della Sardegna.

    Circa gli autori: beh, quando l’alienazione era d’élite, può essere che per certi versi fosse anche più intensa. Il problema è che ora è di massa, mente ancora fino agli anni ’50 i bambini giocavano in strada.

    • roberto scrive:

      È interessante questa storia della zanzariera

      Tizio fa un onore a caio regalandogli una cosa preziosa

      In un mondo normale caio dovrebbe buttare nella spazzatura la zanzariera…ve lo immaginate uno fiero della sua maglia, Maradona diciamo, che accetta di sollevare la coppa con qualcosa che gli ricopre la maglia? Ovviamente no

      I soldi appianano ogni conflitto e cancellano banali questioni di onore o fierezza, e sono sicuro al 100% che tutto era concordato ma ammetto che il gesto mi ha sorpreso, un po’ come quando fai un regalo a qualcuno ma facendolo a te stesso (tipo mia figlia che regala a mio figlio un videogioco che piace a lei)

    • PinoMamet scrive:

      Boh, ammetto che non ci vedo niente di particolarmente strano: è più o meno come se gli avesse regalato una bella cravatta, o che ne so, un cappello alpino.

      È come quando i popoli strani portano in dono al papa qualche copricapo o mantelluccio strano, e lui ovviamente se lo mette.

      Del resto il mantello qatariota è appunto semitrasparente e quindi non copre neanche la maglia..

      • Moi scrive:

        Concordo con Pino … magari aggiumgendo che il Qatar, concedendo questo onore a un non-Musulmano, ha senza volerlo dato a intendere di essere chissà quanto “inclusivo” … cosa che NON è !

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