Archetipi intramontabili

Oggi trovo questa favolosa immagine su Repubblica.

Diamole il suo contesto.

In Italia si sta per votare.

Il vincitore, chiunque sia, potrà assegnare molti appalti ai propri amici, prendersi raffiche di insulti su Facebook e Twitter e resterà con il cerino in mano quando tornerà il Covid e anche la peste bubbonica, nonché finirà il gas.

A prima vista, il manifesto sembra suggerire una cosa semplice: se abbastanza gente scrive Putin sulla scheda, il signore che compare sull’estrema destra dell’immagine sarà costretto a inventarsi un nuovo mestiere, lontano da Palazzo Chigi.

Non ci cascate: se voi scrivete Putin sulla scheda, ve l’annullano.

Un’altra lettura possibile è che il signore a destra consideri i suoi avversari politici agenti segreti di Putin, che appena vinceranno le elezioni, porteranno i cosacchi ad abbeverare i loro cavalli nella fontana di San Pietro.

La gara fondamentale, al momento, è tra tre partiti che fino a poche settimane fa hanno fatto parte dello stesso governo ( PD, Forza Italia e Lega), votando giorno dopo giorno le stesse leggi, e in particolare le stesse misure belliche, con qualche scambio reciproco di sbuffamenti di tanto in tanto.

Due di questi partiti si sono alleati adesso con un quarto partito, i Fratelli d’Italia, che però non può essere quello “di Putin”, per il semplice motivo che è ancora più militarista del PD.

Ora,ogni volta che mi gioco la Hitler Card, mi scappa un po’ da ridere.

Ma siccome mi scappa da ridere anche a guardare il manifesto di Letta, butto sul tavolo questo manifesto con cui i nazisti durante la Seconda guerra mondiale facevano appello all’idealismo dei giovani norvegesi:

Ma l’archetipo della Difesa dell’Occidente contro le Orde d’Oriente mica l’hanno inventato i nazisti.

Bastano i democristiani del 1948:

Oppure gli inglesi nel 1901:

O i promotori di una “difesa unita” che nel 1952 proponevano un muro in Germania… prima che ci fosse il Muro:

Comunque mi sono divertito. Grazie, Letta!

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740 risposte a Archetipi intramontabili

  1. Francesco scrive:

    Parliamo di cose importanti!

    1) il combinato disposto delle due opzioni è il mio adorato Milan e quindi va benissimo!

    per le cose meno gravi

    2) Salvini mi pare palesemente al soldo di Putin; Berlusconi non credo, è troppo fesso e ricco; la Meloni è militarista ma non è mai stata occidentale, quindi è sospettabile di trovarsi meglio con Putin che con la NATO.

    3) gli amici di Letta sono però altrettanto sospetti di putinismo, che siano vecchi arnesi comunisti o giovani arnesi cattocomunisti ringalluzziti dal regnante pontefice. Lui da solo mi pare un galletto francese all’estero, conta poco.

    4) Conte lo metto con Salvini. Diciamo 90% Salvini e 10% Berlusconi, alla fine un agente di Putin fatto e finito

    5) restano i dioscuri centristi, che infatti potrei votare alla fine (Peucezio, leggiti il libro ultimo di Calenda, dovrebbe piacerti, è molto fascio ante marcia, mazziniano, più reazionario di noi due messi insieme)

    PS io ve lo dicevo che bisognava minacciare la guerra aperta subito o praticarla immediatamente, moh arriva l’inverno e siamo ancora a cannoni sparanti. Con il totale dominio dell’aria della NATO, la Russia avrebbe finito le artiglierie da tempo.

    • paniscus scrive:

      “5) restano i dioscuri centristi, che infatti potrei votare alla fine (Peucezio, leggiti il libro ultimo di Calenda, dovrebbe piacerti,”
      ———————
      meglio questi:
      https://www.youtube.com/watch?v=iMDj9UvX0JI

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Francesco

      “Peucezio, leggiti il libro ultimo di Calenda, dovrebbe piacerti, è molto fascio ante marcia, mazziniano, più reazionario di noi due messi insieme”

      Su questo mi trovi molto d’accordo. Infatti ho avuto subito la sensazione che Renzi (Calenda lo conosco poco, ma mi sa che ci somiglia parecchio) fosse il politico più fascista in Italia dal 1945 e che facesse appello proprio alle stesse cose che Mussolini aveva smosso.

      Tolto ovviamente il decisivo particolare che allora c’erano milioni di dinamici giovani con le armi in mano appena usciti dalle trincee, e che l’Italia di oggi è abitata da vecchietti impauriti e solitari.

    • Moi scrive:

      Francé … mi sa che ti sei infojato un po’ troppo, a riguardare il primo Top Gun su Netflix 😀 !

      • Francesco scrive:

        Mah, dopo 6 mesi i russi stanno impantanati, se gli ucraini non fossero soli mi sa che starebbero a casa, o perchè rimasti lì o perchè tornatici scornati. Mi è difficile pensare che NATO+Ucraina non sia > Ucraina da sola.

        Miguel, prova a studiacchiare Calenda, è più interessante di Renzi!

        Ciao

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Francesco

          “Miguel, prova a studiacchiare Calenda”

          Fonti molto di parte accusano Miguel di essersi scaricato, senza pagare i relativi diritti di autore, due libri di Calenda,ovviamente con la complicità della KGB.

          Miguel smentisce vigorosamente l’accusa, e dice di essere nato molto più a OCCIDENTE (con tutte le maiuscole) di voi.

          • Francesco scrive:

            io lo ho avuto in regalo in circostanze fantozziane

            per ora ho smesso di leggerlo quando ha proposto un tetto per legge ai patrimoni: sono troppo vecchio per queste cose

            ma in generale è affascinante, sembra uno del 1850 come idee e visione del mondo. troppo anche per me.

            forse

            😀

      • PinoMamet scrive:

        “Mah, dopo 6 mesi i russi stanno impantanati, se gli ucraini non fossero soli…”

        Sì ma la situazione è leggibile anche al contrario: dopo 6 mesi gli ucraini, che ricevono armi e soldi da mezzo mondo (l’altro mezzo, significativamente, no…), sono impantanati, e non riescono nemmeno a controllare la centrale nucleare di Zaporizzhia o come se scrive, teoricamente nel loro territorio.
        La bombardano, che non è un bel segnale…

        la sanzioni stanno funzionando così tanto contro la Russia , che gli imprenditori italiani invocano un calmiere al prezzo del gas, altrimenti chiudono…

        L’idea di fare contro la Russia una guerra economica era e resta un cagata pazzesca. Se vuoi fare la guerra, mi sa che ti tocca fare la guerra.

        “Quando devi sparare spara, non parlare” 😉

        Oppure seguire il mio illuminato parere, e lasciare che i popoli slavi risolvano le loro beghe tra loro, dalle quali nulla abbiamo da guadagnare.

        • Francesco scrive:

          Il tuo illuminato parere rimane di una miopia degna di Matteo Salvini (spiaze ma quando ci vuole).

          Concordo sulla maggiore efficacia della guerra rispetto alle sanzioni ma quando ti sei messo così nelle mani del tuo nemico, uscirne è sempre doloroso. Il crimine è stato entrare in quella trappola, non certo lo scatto d’orgoglio di fronte all’invasione dell’Ucraina.

          Armi e soldi da … USA, certo, e UK, con i problemi di essere un esercito sovietico a cui adattare armi occidentali. E quasi niente d’altro, come ben sai.

          Quindi, il verdetto del campo rimane che i russi stanno facendo mille volte più fatica del previsto.

          L’auspicio che perdano proprio.

          Ciao

        • PinoMamet scrive:

          Il continuo paragone di chiunque non sia d’accordo con te con Salvini (l’unico politico che non corre il rischio di essere votato da me, perché l’ho giurato anni fa e tengo fede al mio giuramento) mi diverte abbastanza, ma il tuo patriottismo ucraino molto di più.

          Rifiuto di mettermi le lenti gialloblu della propaganda ucraina, le uniche di quei colori che potevo accettare erano quelle del Parma (e ho smesso di portarle la prima volta che è andato in serie A, diventando una squadra supponente): i soldati ucraini stanno facendo pessima figura sul terreno, dove non sono riusciti a riprendersi nulla che i russi non avessero abbandonato da almeno una settimana.

          e sono attualmente tenuti a bada nemmeno dall’esercito russo, ma soprattutto dalle milizie del Donbass e dai mercenari della Wagner.

          La cattura dei reparti “Azov”, sui quali per carità di patria… d’azione tua 😉 sospendo il giudizio, ha privato le forze ucraine delle uniche forze efficienti, o quasi.

          Paiono passati anche i tempi in cui l’intelligence NATO regalava all’Ucraina le posizioni delle navi nemiche, e ora devono accontentarsi di registrare come grandi vittorie un drone che si schianta a Sebastopoli senza danni, e un ponte distrutto a Cherson e ricostruito il giorno dopo.

          A onor del vero, hanno anche in Crimea distrutto alcuni aerei parcheggiati, riconosciamoglielo.
          Tutto mi pare ben lontano dalla fulminea riconquista promessa da Zelenski, ma a qualcosa dovevano pur servire tutti quei lanciarazzi.

          Nel frattempo continuano a fioccare i donativi di armi e soldi… come poi li facciano sparire, è affare loro.

          • Francesco scrive:

            >>> e sono attualmente tenuti a bada nemmeno dall’esercito russo, ma soprattutto dalle milizie del Donbass e dai mercenari della Wagner.

            scusa ma tu queste informazioni da dove le trai? pensa che persino Putin ha difficoltà in merito e vuole arruolare altri 140.000 uomini circa, non sa di non averne bisogno!

            sul fatto che gli ucraini non riescano a respingere i russi, prova a farti spiegare da ADV il concetto di attacco quando il nemico ha la superiorità aerea e di artiglieria e poi riparlamene

            😉

            • PinoMamet scrive:

              Da dove le traggono tutti, da internet. Scusami non tengo pronta la bibliografia.

              Che non riescano poi ad attaccare per un motivo o per l’altro non riesco a capire cosa c’entri: cos’è, la giustificazione da far firmare ai genitori?
              Se non attaccano non attaccano.

              I russi non stanno guadagnando terreno, e neppure gli ucraini.
              Sono impantanati tutti e due, ma quelli che sono decisamente più impegnati (e pesantemente aiutati dall’estero) sono gli ucraini, non i russi.

              Immagino che Putin stia ingrossando le truppe per un’offensiva magari l’anno prossimo.
              Intanto, le forze sul terreno paiono quelle, ad esaurimento.

              • Francesco scrive:

                Pino

                la cazzata sulle milizie del Donbass e sui mercenari della Wagner è farina del tuo sacco

                contrasto SOLO con tutte le notizie sulle attività dell’artiglieria e dell’aviazione russe, per dirti la prima prova evidentissima che mi viene in mente

                salut

              • PinoMamet scrive:

                No, non è farina del mio sacco, ed è molto maligno pensarlo da parte tua, se permetti.

                Non credo di aver mai messo in dubbio le tue fonti, anche se poi ci hai aggiunto i pareri personali più discutibili.

                Dispiace notare che qualunque informazione possa contraddire la tua immagine debba essere per forza di cose inventata, per farti star tranquillo.

              • PinoMamet scrive:

                Comunque Francè, non puoi pretendere che ogni risposta sia un trattato militare.

                Peraltro quanto ti si citano numeri, o non ti piacciono, o sono “putiniani”, o sono troppo lunghi da leggere.

                Non mi pare che l’aviazione russa stia facendo molte sortite (leggo il sito smaccatamente filo-ucraino Uamap, se ti interessa tanto la fonte) e la loro artiglieria mi pare colpire soprattutto a breve distanza.

                Ma sicuramente gli aerei saranno dell’aeronautica russa ufficiale, così come molta dell’artiglieria, specifichiamolo così sei contento.

              • PinoMamet scrive:

                Comunque Francè sono cose che sono su tutti i giornali, da.. boh? 4 mesi? Hanno scritto che i russi hanno ritirato le truppe di leva e il grosso del lavoro lo lasciano fare a chi ti ho già scritto.
                Non è il quarto mistero di Fatima, stava su Repubblica Corriere e compagnia.

                Poi se vuoi la precisazione, ci sono anche i ceceni e boh chi altri.

        • PinoMamet scrive:

          Lista di aiuti stranieri all’Ucraina, dal terribile sito di propaganda putiniana Wikipedia 😉

          https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_foreign_aid_to_Ukraine_during_the_Russo-Ukrainian_War

          • Francesco scrive:

            lunghetta da leggere, sei proprio cattivo!

            piccole note a margine su cosa ho trovato nella lista:

            1) zero aerei da combattimento
            2) zero elicotteri da combattimento
            3) pochi carri armati, di era sovietica o derivati (dalla Polonia)
            4) molta artiglieria a traino
            5) un pò di artiglieria semovente e di lanciamissili
            6) una marea di missili anticarro e antiaerei
            7) pochi missili antinave

            chiedo a chi è più esperto ma … gli ucraini stanno facendo un grande lavoro coi mezzi che hanno loro (e quello che ha il nemico)

            • PinoMamet scrive:

              Io non sono putiniano- sono del tutto indifferente a Putin, al quale riconosco di aver scritto l’introduzione al simpatico manuale “Impara il judo con Putin” (esiste! e non è ironico) e poco altro- ma ammetto di non nutrire simpatia per gli ucraini.

              Non so se si era intuito 😉

              Ma certo stanno facendo un grosso lavoro.

              Però davvero sono sei mesi che tutti i media italiani presentano le cose dal loro punto di vista… ridimensioniamoli anche un po’ 😉

              Hanno resistito molto, a tratti eroicamente (altre volte meno… ), hanno fermato l’avanzata dei russi, ma non è che poi abbiano fatto chissà che;
              e che non si tratti di Davide contro Golia lo ha detto addirittura (dopo il sottoscritto) anche San Draghi, che dire di più?

            • PinoMamet scrive:

              Sul dato tecnico, l’idea che mi sono fatto, spannometricamente, è che:

              -gli ucraini sono stati sommersi da tonnellate di materiali… inutili e spesso ridondanti. Tanta roba di pezzatura diversa 😉 che hanno avuto verosimilmente difficoltà a distribuire in maniera razionale, e tanta roba “piccola”: come dici tu, niente aerei e niente elicotteri, pochi tank e simili.

              -i russi hanno esaurito le scorte di roba moderna, e adesso si stanno mantenendo sul tranquillo, utilizzando le truppe vere e proprie il meno possibile (in Russia c’è la leva, e non è che i soldati di leva siano entusiasti, per definizione, di farsi ammazzare, nè tantomeno le loro famiglie) e forse aspettano di riarmarsi.

              Non mi stupirebbe che i numeri effettivi mostrassero che attualmente gli ucraini stanno impiegando più soldati dei russi.

              Come prevedeva Zelenski (neppure lui può avere torto sempre…) pare che siano proprio gli Himars ad aver messo in difficoltà l’esercito russo, ma anche quelli non è che facciano i miracoli, e dubito che si possa fare un’avanzata a base di soli razzi, altrimenti Hamas sarebbe già a Gerusalemme 😉

              • Francesco scrive:

                conosco Quora e pure il tizio che scrive. quando sono gentile gli do del troll putiniano, quando sono sincero del pezzo di merda

                davvero lo prendi come una fonte? questo sadico maiale che descrive massacri con la puntigliosa soddisfazione di un serial killer MA senza che si capisca quanto mente?

                scusa ma il mio disgusto prevale sulla mia educazione

              • PinoMamet scrive:

                A chi dai del troll putiniano?

              • PinoMamet scrive:

                Mi ha mangiato una parola, non so perché, riscrivo:

                a chi NON dai del troll putiniano?

              • Francesco scrive:

                a tutti quelli che parlano della questione “guerra in Ucraina” con saggezza, apertura mentale e lungimiranza

                cioè a me, più o meno, e a Miguel, che si muove su piani astrali diversi

                😀

              • PinoMamet scrive:

                Francé

                Proprio proprio proprio spassionatamente:

                Il sottoscritto parla della questione ucraina con lungimiranza e saggezza.

                Tu sei un troll zelenskiano.

              • Francesco scrive:

                No Pino, tu affetti equidistanza tra aggredito e aggressore, con futili motivazioni (Zelensky ti sta antipatico e la cultura russa è molto più interessante di quella ucraina).

                Io tifo contro l’aggressore, che in più anche brutto e cattivo (non è Kennedy contro Castro). E paga politici di estrema destra per fare i suoi interessi nei paesi europei (mi riferisco ai liberali austriaci, filmati con le mani nel sacco).

                Ciao

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “Io tifo contro l’aggressore”

                Premesso che tra Torino e Napoli nel 1860 ci fosse molta più differenza che tra Mosca e Kiev oggi, tiferesti per i Borboni?

              • PinoMamet scrive:

                D’accordo su tutto!
                Ma non mi sembrano futili! 😀

                (“Beh, quando ha detto che nostra madre è una vecchia bagascia…”
                “Ma è la verità!”
                “Sì, ma non è vecchia!”)

                PS
                Un pochino troll zelenskiano lo sei, dai 😉

              • PinoMamet scrive:

                Mm ovviamente risponderà lui, ma credo che Francesco tiferebbe per i Borbone;

                non perchè fossero meridionali e tantomeno perché fossero aggrediti, ma perché a Francesco l’unità d’Italia non piace e ha detto a più riprese che non gli dispiacerebbe che l’Italia, o perlomeno il nord della medesima
                (che ogni tanto chiama con un nome inventato, non ricordo se Fantasilandia, Padania o Nubicuculia 😉 )
                fosse invaso dalla Germania.

                Tutto dipende dagli invasori, in fondo 😉

  2. Andrea Di Vita scrive:

    @ Martinez

    Mi sto leggendo i programmi di Unione Popolare, PD e Azione riga per riga.

    Premetto che per me le tre questioni dirimenti sono il SI’ allo jus scholae, il SI’ al nucleare e il NO al coinvolgimento Italiano in Ucraina. Nessuno dei tre partiti che ho citato soddisfa tutte queste condizioni, anche se tutti e tre concordano con la prima (con cui non concordano tutte le destre, che ho quindi trascurato). Da qui la mia necessità di andare a vedere il resto dei programmi di tali partiti. Sono programmi molto diversi.

    Riporto sotto tre esempi, NON perché riassuntivi dei programmi (che constano di decine e decine di pagine scritte fitte fitte, cui rimando) ma per dare un’idea del ‘mondo immaginifico’ in cui i politici dei tre partiti sembrano muoversi, dello stile dei loro pensieri.

    Un esempio del programma di Unione Popolare (anti nucleare, contro le armi all’Ucraina):

    “Abolizione della legge Fornero per giungere all’età pensionabile di 60 anni o 35 anni di contributi, con tetto massimo alle pensioni alte che pesano molto sulla spesa pensionistica
    […]
    Piano di assunzioni da 1 milione di persone nel pubblico impiego per avvicinarsi alla media europea di impiegati pubblici per abitante, con un impegno particolare in scuola e sanità per ridurre le attese per cure ed esami e l’affollamento nelle classi.
    […]
    Rafforzamento degli ispettorati del lavoro per far rispettare le leggi sulla sicurezza e i diritti dei lavoratori, con l’assunzione di 10.000 ispettori
    […]
    Rendere nuovamente il contratto a tempo indeterminato la forma contrattuale standard, in primo luogo abolendo il Jobs Act e tutte le leggi che hanno incentivato la precarietà.
    […]
    Limitare l’uso del contratto a tempo determinato a due soli casi specifici (sul modello della riforma di Yolanda Diaz in Spagna): per circostanze straordinarie legate alla produzione e per motivi contrattuali o di legge
    […]
    Reintrodurre un meccanismo automatico di adeguamento dei salari
    all’aumento del costo della vita (scala mobile).”

    Un esempio del programma del PD (anti nucleare, pro invio armi all’Ucraina):

    “Centrale nella nostra proposta è l’idea di territori in 30 minuti. I servizi di prossimità devono essere assicurati su tutto il territorio nazionale. Per questo, sosterremo l’apertura di 1.000 bar ed edicole multifunzione in 1.000 piccoli comuni, che offrano funzioni base affinché tutta Italia abbia accesso ai servizi di cittadinanza più importanti
    […]
    una legge per garantire equo compenso in tutti i rapporti dove il committente non è persona fisica e che preveda la sanzione in capo esclusivamente al committente
    […]
    l’obbligo di retribuzione per stage curriculari e l’abolizione degli stage extra-curriculari, salvo quelli attivati nei 12 mesi successivi alla conclusione di un percorso di studi
    […]
    la lotta al precariato, con un intervento sui contratti a tempo determinato, sul modello di quanto fatto in Spagna, riproponendo la necessità di introdurre la causale fin dall’inizio del rapporto di lavoro, valorizzando la contrattazione collettiva, rendendo strutturalmente più vantaggioso il contratto a tempo indeterminato rispetto a quello a tempo determinato
    […]
    un’opzione di autoliquidazione mensile delle imposte per partite IVA, autonomi e liberi professionisti e professioniste in alternativa al sistema saldo-acconto e l’estensione della detrazione IRPEF del 50% a tutte le tipologie di start-up per le persone fisiche under 35
    […]
    Vogliamo aumentare gli stipendi netti fino a una mensilità in più, con l’introduzione progressiva di una franchigia da 1.000 € sui contributi INPS a carico dei lavoratori dipendenti e assimilati (a invarianza di computo ai fini pensionistici), destinando a tale scopo il recupero di evasione fiscale fissato come obiettivo dal PNRR entro il 2024.
    […]
    una legge che riconosca il valore legale erga omnes del trattamento economico complessivo dei contratti collettivi firmati dalle organizzazioni maggiormente rappresentative per debellare i “contratti pirata” e che introduca un salario minimo contrattuale, seguendo il modello tedesco”

    Un esempio del programma di Azione (pro nucleare, pro invio armi all’Ucraina):

    “Per finanziare le nostre proposte proponiamo che ogni anno la somma ottenuta dal ricupero dell’evasione fiscale dell’anno precedente vada in un fondo per la riduzione della tassazione della pressione fiscale.
    […]
    Centralizzazione delle stazioni appaltanti per le forniture alla Pubblica Amministrazione
    […]
    Tutti i servizi della Pubblica Amministrazione devono essere accessibili agli Italiani che si trovano all’estero o vi sono residenti tramite i portali Internet dei Consolati
    […]
    Unificare i sistemi logistici di Marina Militare, Esercito e Aviazione che a tutt’oggi sono separati per ridurre sprechi e sovrapposizioni
    […]
    Turismo: riattribuire allo Stato il coordinamento delle iniziative promozionali degli enti locali, rafforzare il trasporto ferroviario nelle località turistiche
    […]
    Efficientamento della rete degli acquedotti
    […]
    Tassare i redditi da agri-voltaico come redditi agricoli e non di impresa
    […]
    Investire nel verde urbano (tramite finanziamenti ai Comuni) e nel controllo dei cinghiali
    […]
    Snellimento delle procedure di autorizzazione brevettuale nell’industria aerospaziale nazionale
    […]
    Obbligare i Comuni che non sono capoluogo di Provincia ad affidare la gestione delle gare di appalto interessate dal PNRR a uno dei soggetti aggregatori regionali presenti nell’Anagrafe”

    Aggiungo una nota: dei tre programmi, quello di gran lunga più infarcito di termini in inglese è quello del PD.

    Non ho affatto esaurito tutti i punti. Ma mentre UP è più sulla linea della sinistra classica (la scala mobile) e il PD sembra puntare molto su una visione che ci tiene ad essere inclusiva e mirata su poche proposte che se applicate porterebbero cambiamenti profondi (l’asilo gratis, anche se solo ‘progressivo’, per i redditi a basso ISEE), Azione propone una lunghissima serie di provvedimenti a raggio più limitato e a costo zero o quasi (quello sulla razionalizzazione delle spese militari e quelli sul turismo mi piacciono moltissimo) di cui però si fa scrupolo di fornire dati numerici (che non ho ricopiato) e soprattutto di cui si preoccupa di suggerire una copertura finanziaria (il ricupero dell’evasione anno per anno).

    Insomma, nello stile, nella cultura in senso antropologico, Unione Popolare sembra riprendere alcuni aspetti della fu Democrazia Proletaria, il PD dell’ultima fase del vecchio PCI e Azione sembra ispirarsi allo stile del Partito Repubblicano di La Malfa e Leo Valiani. UP pensa ai poveri, il PD a tutti i dipendenti (il valore legale dei contratti firmati dalla triplice sindacale) e Azione all’intera società con l’idea di fondo che più lo Stato è efficiente più tutti ci guadagnano, a cominciare dai più svantaggiati.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Ujjj scrive:

      Ah usare i soldi dell’evasione per ridurre le tasse.
      L’idea di azione di stato efficiente da cui ci guadagnano tutti poi quale sarebbe? Modello neoliberista o direttamente reagan/tatcher?
      Via ai controlli sugli appalti così demodè e avanti a cannone col tav immagino
      Poi questi finché sparano ai cinghiali va bene ma si dà il caso che vogliano sparare pure ai russi..
      Meglio ma di molto il lato grigio del manifesto allora

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Ujjj

        “tasse”

        Non “i soldi dell’evasione”.

        I soldi ricuperati dall’evasione l’anno prima.

        O meglio (rileggendo meglio): ogni tre anni si vede quanti soldi si sono risparmiati e lì si toglie dalle tasse del quarto anno.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

    • Miguel Martinez scrive:

      Per ADV

      “Mi sto leggendo i programmi di Unione Popolare, PD e Azione riga per riga.”

      Bella recensione.

      Condivido anche l’approccio sui punti cruciali, forse tutti dovremmo identificarne tre allo stesso modo: sono i punti che permettono anche di soprassedere a quelli non importanti nei programmi dei partiti.

      Interessante la creatività dell’ultima ora: passi per UP che ha la fortuna dell’innocenza, ma PD e Azione (nel senso di Calenda e Renzi) che lo fanno a fare un programma, visto che sono già al governo da tempo?

      Il PD è proprio antinucleare, oppure evita di parlarne?

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Martinez

        “antinucleare”

        Ti ringrazio, perché mi hai fatto notare una cosa che avevo trascurato. E’ persino peggio di essere semplicemente antinucleare. E’ incredibile. Siamo passati da Marx ai fratelli Marx.

        Cito dal programma del PD. Non aggiungo né tolgo nulla.

        “Per un domani senza fonti fossili già oggi gli investimenti devono, il più possibile, concentrarsi sull’energia pulita e non inseguire la discussione sulla costruzione di centrali nucleari: perché i tempi di realizzazione e le tecnologie esistenti non sono compatibili con una riduzione significativa delle emissioni entro il 2030 e non risolvono i problemi ambientali ad esse associati.
        Altra cosa è il tema dei rigassificatori, il ricorso ai quali appare necessario, ma a condizione che costituiscano soluzioni-ponte, rimanendo attivi pochi anni, e che possano essere smobilitati ben prima del 2050, per non interrompere la prospettiva della transizione ecologica. I territori dove verranno installati dovranno inoltre essere coinvolti nelle decisioni e adeguatamente compensati per l’impatto economico e sociale attraverso l’istituzione di un fondo ad hoc. In particolare, proponiamo che venga istituito per tutte le infrastrutture legate a servizi di cui benefici l’intero Paese, ma che possono generare significativi impatti locali di tipo socio-economico o ambientale, l’istituzione di un “Fondo Nazionale Compensativo Anti-Nimby”, finalizzato proprio alle politiche di compensazione nel dialogo costruttivo con i territori e alimentato, per una quota, da un versamento di tutte le imprese che operano nella costruzione di infrastrutture sul territorio nazionale e che sono assegnatarie di appalti pubblici.”

        In altre parole, i noTAV-noGronda-noNucleare-noGassificatore- noTutto se li devono poter comprare le imprese aggiudicatrici degli appalti.

        Ovviamente a questo punto tali imprese ricaricheranno la spesa sul cliente pubblico che lo scaricherà sulle tasse pagate da chi le paga.

        Così chi paga le tasse paga sia l’opera pubblica sia il manifestante che minaccia di bloccare il cantiere.

        A parte che se uno installa una cosa complicata come un gassificatore non se la tiene “pochi anni” (quanti? Cinque? Dieci? Tredici?) altrimenti non gestisce gli ammortamenti.

        OT Ce n’è anche per la privacy su Google e affini. Ti interesserà. Cito testualmente:

        “Dobbiamo affermare, seguendo le linee delle recenti normative europee, il diritto al pieno controllo economico dei propri dati acquisiti dalle piattaforme digitali per il loro utilizzo nell’erogazione dei relativi servizi. Ciò vale per i cittadini ma anche per i lavoratori e le lavoratrici delle piattaforme. Intendiamo inoltre regolamentare l’utilizzo di big data e dell’intelligenza artificiale: tale impiego deve trovare un limite nel rispetto della privacy e della sicurezza delle persone che porti a vietare l’uso sistematico di software di sorveglianza, il riconoscimento biometrico dai luoghi pubblici, l’impiego di sistemi di scoring sociale basati sui dati personali; l’impiego di sistemi di riconoscimento emotivo, l’adozione di tecnologie digitali dai comprovati effetti discriminatori. Riteniamo essenziale promuovere un approccio critico al digitale nel ciclo dell’istruzione, a partire dall’educazione civica digitale fino alla digital literacy e all’educazione sull’uso del dato, all’impiego di elementi di informatica di base, alla difesa dalla disinformazione. Più in generale, riteniamo che occorrano politiche industriali per lo sviluppo del settore degli asset digitali, coerentemente con il quadro normativo europeo e allo stesso tempo cogliendo le nuove opportunità che le moderne tecnologie blockchain offrono. Essere avanguardia in Europa in questo settore porterebbe enormi benefici al Paese: creazione di nuovi lavori altamente qualificati, affrancamento da soluzioni extra-europee in ambiti strategici, protezione e tutela dei diritti dei cittadini.”

        Ciao!

        Andrea Di Vita

    • roberto scrive:

      andrea

      “Aggiungo una nota: dei tre programmi, quello di gran lunga più infarcito di termini in inglese è quello del PD.”

      vorrei anche aggiungere che è quello meno imemdiatamente comprensibile.
      ora è vero che la vita è difficile, che non esistono soluzioni semplici a problemi complicati, ma avere qualcuno che possa spiegare in maniera semplice e chiara cose complicate mi pare davvero il minimo

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ roberto

        “minimo”

        Guarda che è quasi introvabile. E non solo in politica.

        Mi è capitato di tenere delle lezioni all’Università. Vi ho imparato che ripetendo cento volte i concetti più semplici ad ogni lezione arrivano forse sette volte ad essere compresi: e tieni conto che avevo di fronte gente con la mia stessa preparazione di base. Non oso pensare cosa debba affrontare la nostra Paniscus 🙂

        La ripetizione è la via della chiarezza.

        Lo è, perché è una garanzia nei confronti dell’interlocutore. Se sai di cosa parli, infatti, la ripetizione lo sottolinea; se non lo sai e meni il can per l’aia, ti smaschera.

        Mi permetto di ricordare un altro esempio personale. Quando studiavo all’Università io ho conosciuto un professore, un luminare di fisica delle particelle che aveva scritto un manuale eccezionale per la sua chiarezza espositiva ma che di persona era meno socievole di un cinghiale con l’emicrania.

        Ad un suo esame, uno studente disse “299792,458 Km/s è il valore della velocità della luce”. Il professore lo sbatté fuori. Avrebbe dovuto dire: “299792,458 Km/s è il valore della velocità della luce NEL VUOTO”. Sembra una pignoleria? Non lo è: da quelle due parole in più deriva tutta l’ottica.

        Da allora, tutte le volte che ho dovuto spiegare qualcosa che conoscevo (sia a colleghi sia a persone prive di una preparazione scientifica) il ripetere ogniqualvolta fosse necessario la formulazione esatta di un concetto senza mai darla per appresa una volta per tutte non soltanto non era considerato una noiosa pignoleria, ma al contrario era visto dai miei interlocutori come un contributo alla chiarezza dell’esposizione.

        L’abitudine a ripetere i concetti mi ha fatto anche bene dal punto di vista lavorativo. Uno dei motivi per cui l’editore ha accettato in meno di due mesi di pubblicare la mia rassegna di termodinamica per non laureati è che io ho ripetuto in note a piè di pagina in ogni capitolo tutti i passaggi algebrici utilizzati nel testo senza timore di sembrare noioso. Non scrivo mai l’odiosissima frase “si dimostra banalmente che”. C’è il luminoso esempio di un Nobel della fisica, il Chandrasekhar che ha spiegato il perché delle supernove. Questi era amato dagli studenti perché i suoi manuali riportano sempre tutti i passaggi senza saltarne uno, non importa quanto banali possano essere.

        Tornando ai programmi dei partiti che ho letto, il programma migliore è quello di Azione, anche se è ispirato a idee che non sono le mie. Unione Popolare ripete diligentemente i buoni propositi degli anni Settanta. Il PD è fuffa. E se lo dico io che l’ho sempre votato, puoi credermi.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • roberto scrive:

          non saprei, io per lavoro devo quotidianamente spiegare cose abbastanza complesse a persone che non sanno nulla di diritto (fai conto avvocato che parla con il cliente) e non lo trovo così difficile. ci vuole solo un po’ di pazienza e di buona volontà e soprattutto voler uscire dalla mentalità “sono titolare di segreti iniziatici”

      • Miguel Martinez scrive:

        ““Aggiungo una nota: dei tre programmi, quello di gran lunga più infarcito di termini in inglese è quello del PD.”

        Credo che da tanti sondaggi emerga che gli elettori del PD sono in media i più benestanti d’Italia, quindi con il grado di istruzione più alto, con la maggiore possibilità di viaggiare, la maggiore possibilità di imparare lingue straniere da giovani invece che lavorare, ecc.

        Quindi mi sembra anche giusto.

    • Francesco scrive:

      Caro Andrea

      questa dello jus scholae mi pare una foglia di fico, una scusa per non dare alla destra neppure l’attenzione che meriterebbe

      poi fa schifo, è molto meglio lo jus soli all’americana, è riduttivo, ipocrita e borghesuccio pensare che le scuole italiane facciano i cittadini italiani (o forse è esatto ma descrive una patologia!)

      chi è UP?

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        “scusa”

        E’ vero.

        Io faccio davvero fatica a prendere sul serio quelli che non includono lo jus scholae nel loro programma, tanto più se sono quegli stessi che ci stavano conducendo alla catastrofe da cui ci ha salvato Monti. Comunque – se lo stomaco mi regge, il che non garantisco – farò una recensione simile anche ai programmi di capitan felpa, del cavaliere mascarato e della diplomata all’alberghiero.

        “esatto”

        A parte che è ridicolo che un figlio di extracomunitari che frequenta le nostre scuole, padroneggia la nostra lingua e i nostri dialetti, gioca coi nostri figli e le nostre figlie, mangia la pizza e gioca a palla nei nostri cortili – e che per di più non è mai stato nella terra dei suoi genitori e non ne parla magari neanche bene la lingua – debba aspettare la maggiore età per essere considerato Italiano a tutti gli effetti…

        …sì, lo jus soli sarebbe meglio. Ma è già tanto ottenere lo jus scholae.

        E poi, diciamocelo, se un cittadino non lo fa la scuola, chi lo fa? La scuola è lo Stato per i ragazzi. E’ la seconda famiglia – che spesso e volentieri finisce col supplire ai guasti della prima, ho assistito in prima persona ad esempi clamorosi coi maestri che portavano la focaccia a bambini che a casa non avevano mangiato. Se lo Stato fallisce si ritorna alla società senza Stato, ossia alle tribù (magari col telefonino) che si scannano per i pozzi d’acqua.

        Esiste un meraviglioso passo della letteratura Italiana che mi commuove sempre tutte le volte che lo rileggo, mi sa di Madame Curie, di Montessori, ha il buon odore di libri freschi di stampa:

        ‘Pensa agli innumerevoli ragazzi che presso a poco a quell’ora vanno a scuola in tutti i paesi, vedili con l’immaginazione, che vanno, vanno, per i vicoli dei villaggi quieti, per le strade delle città rumorose, lungo le rive dei mari e dei laghi, dove sotto un sole ardente, dove tra le nebbie, in barca nei paesi intersecati da canali, a cavallo per le grandi pianure, in slitta sopra le nevi, per valli e per colline, a traverso a boschi e a torrenti, su per sentier solitari delle montagne, soli, a coppie, a gruppi, a lunghe file, tutti coi libri sotto il braccio, vestiti in mille modi, parlanti in mille lingue, dalle ultime scuole della Russia quasi perdute fra i ghiacci alle ultime scuole dell’Arabia ombreggiate dalle palme, milioni e milioni, tutti a imparare in cento forme diverse le medesime cose, immagina questo vastissimo formicolìo di ragazzi di cento popoli, questo movimento immenso di cui fai parte, e pensa: – Se questo movimento cessasse, l’umanità ricadrebbe nella barbarie, questo movimento è il progresso, la speranza, la gloria del mondo. – Coraggio dunque, piccolo soldato dell’immenso esercito. I tuoi libri son le tue armi, la tua classe è la tua squadra, il campo di battaglia è la terra intera, e la vittoria è la civiltà umana.’

        “Chi è UP”

        E’ Unione Popolare, la lista con cui si presenta De Magistris, l’ex sindaco di Napoli.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Miguel Martinez scrive:

          Per ADV

          “Io faccio davvero fatica a prendere sul serio quelli che non includono lo jus scholae nel loro programma”

          Casomai ho un problema estetico, ma non fondamentale, con chi esalta la scuola: personalmente non ho fatto né le elementari né la scuola media, ho solo fatto il liceo e l’università.

          Io metto la “schola” non perché sia la Sacra Istituzione Giacobina, ma perché so che la sacra istituzione giacobina “socializza” i bimbetti di ogni provenienza molto presto, li fa passare tantissime ore (magari noiose e inutili) insieme, nei momenti formativi della loro esistenza; e crea legami alternativi a quelli familiari.

        • Francesco scrive:

          Andrea

          mi citi così d’acchito Cuore, come si fa a non volerti bene?

          tutta la prosopopea ipocrita e supponente del progressismo ottocentesco nel suo splendore!

          poi mi verrebbe da votare Meloni, buon per te che Salvini è contro la Fornero e FdI contro il rigassificatore di Piombino

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ francesco

            “ipocrita e supponente”

            È il primo libro in Italia (e forse al mondo) dove in tre capitoli si parla di altrettanti handicappati (uno storpio, una circa e una sordomuta) che grazie alla scuola trovano un ruolo nella società. E senza elemosinare nulla.

            Avercene, di ipocriti e supponenti così.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            P.S. Dopotutto, era il testo preferito dalla Krupskaja. E non c’è neanche un prete. Che vuoi di più dalla vita? 🙂

          • PinoMamet scrive:

            Continuo a non capire l’ostilità cattolica verso Cuore.

            è vero che non vi si parla di religione, o quasi, ma non se ne parla neanche male.

            Sembra che dia fastidio che buoni sentimenti e giusti princìpi possano arrivare anche dai laici.

            I cattolici non ce l’hanno con Cuore per la prosa datata, né per gli esempi patriottici, e neppure per spirito di contraddizione un po’ fine a sè stesso (come Eco che voleva a tutti i costi difendere Franti).

            No, ce l’hanno solo perché dice cose che direbbero anche loro, senza di loro.

      • PinoMamet scrive:

        Pensandoci bene, trovo più “giusto” lo ius scholae che lo ius soli.

        Nascere in un posto è una semplice questione di fortuna, può succedere come non succedere.
        Studiarci, apprenderne, come si usa dire, usi e costumi, padroneggiarne almeno i dati fondamentali della cultura, lo trovo molto più ragionevole come dimostrazione di cittadinanza.

        Tuttora un certo numero di studenti nelle scuole italiane è costituito da ragazzi non nati in Italia, ma culturalmente del tutto italiani: sarebbe ben strano escluderli a favore di qualcuno che magari è nato a Lampedusa, mentre la famiglia stava per trasferirsi in Belgio…

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “questa dello jus scholae mi pare una foglia di fico”

        Scusami, ma è un argomento che sento molto, perché ci sono passato di persona (con tanto di espulsione dall’Italia a diciott’anni, poi revocata).

        Ius soli senza ius scholae, una nigeriana arrivata con il barcone partorisce in Italia, riesce a dare la cittadinanza al suo pargolo, visto che c’è il pargolo, lei diventa cittadina italiana, poi va dove le pare (se sopravvive).

        Ius scholae. La stessa bambina nigeriana fa le scuole italiane, diventa parte reale e viva della comunità di persone che vivono qui, non ha nulla a che fare con la Nigeria, per quale cavolo di motivo, compiuti i diciotto anni, non dovrebbe essere automaticamente cittadina a pieno titolo dell’unico paese cui appartiene?

        Ecco perché trovo che la Destra è in genere poco “localista”, poco “territoriale”, poco amante della “terra”: in base a un gigantesco stato-nazione astratto e giacobino, tendono a negare le vite reali dei luoghi vissuti, i rapporti tra bambini dai vari colori di pelle che vivono lo stesso campetto di calcio, i rapporti pre-politici tra esseri realmente viventi.

        • Francesco scrive:

          dai per scontato che vada a scuola e che resti nello stesso posto a lungo così!

          molto bello ma quanto reale?

          • PinoMamet scrive:

            …Francè io a scuola ci lavoro, ti ricordo, e anche Paniscus.

            Non solo reale, direi che è la normalità…

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “dai per scontato che vada a scuola e che resti nello stesso posto a lungo così!”

            Boh, qui nel quartiere conosco tanti casi così.

            Come conosco casi di gente che dopo aver fatto le elementari qui, è emigrata in Germania, ma siamo sempre in Europa. Direi che gli anni nella scuola italiana dovrebbero valere come punteggio per la cittadinanza tedesca ai 18 anni.

            • roberto scrive:

              Miguel

              Diciamo che vai a scuola dai 14 ai 17 anni in Italia, poi i genitori vanno in Germania e dovresti dopo un anno prendere la cittadinanza tedesca, cioè di un posto che conosci appena e del quale a stento parli la lingua?

              Mmmmh non so se possa funzionare o se abbia una logica

        • roberto scrive:

          Ma ius scholae senza ius soli, quanti anni la bambina dovrà andare a scuola senza essere cittadina?

          • PinoMamet scrive:

            Nelle proposte mi pare che si parli di un “ciclo scolastico”, che non vuol dire granché (le medie inferiori sono di 3 anni, elementari e superiori di 5… poi se uno arriva a metà di un ciclo?) comunque l’idea è grosso modo quella, senz’altro ci sarà modo di scriverla meglio.

            Non la trovo una proposta fuori dal mondo, sinceramente.

            • PinoMamet scrive:

              E senz’altro meglio di oggi, quando vanno a scuola magari per tutti i cicli scolastici, bravissimi ragazzi ecc., e comunque devono richiedere la cittadinanza al compimento del 18esimo anno e non è detto che la ricevano…

            • roberto scrive:

              io sono favorevolissimo allo ius scholae!
              Credo però che introdurrei anche lo ius soli

              • PinoMamet scrive:

                Sono d’accordo!

              • PinoMamet scrive:

                Ma ne lfrattempo accontentiamoci!

                Lo ius soli la destra non lo accetterà mai, e come dicevo, ha in fondo una parte di ragione: credo fosse l’ideale per un paese come gli USA, dove gli immigrati andavano sostanzialmente per restare.

                Lo ius sanguinis era l’ideale per un paese come l’Italia di una volta, da dove gli immigrati partivano, e però, in mancanza di meglio, dovevano comunque aver qualcuno alle spalle a garantire i diritti.

                Lo ius scholae è una pezza, una coglionata, una paraculata, a partire dal nome in pessimo latino, ma proprio per questo è forse la cosa migliore per l’Italia di oggi.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “quanti anni la bambina dovrà andare a scuola senza essere cittadina?”

            Mi cogli impreparato.

            Nel senso che normalmente si “diventa cittadini” a diciott’anni, prima direi che è irrilevante in sé.

            Casomai, il problema sorge se la bambina nigeriana di otto anni va regolarmente a scuola; ma i suoi genitori (che non sono cittadini italiani, né per ius soli né per ius scholae ovviamente) perdono il permesso di soggiorno.

            Lì non so rispondere e vengo rimandato al banco.

            • laverdure scrive:

              Ai diciott’anni si diventa cittadini se si è nati in Italia, e qui si è risieduto regolarmente e continuativamente per tutti i diciott’anni (potendone dar prova documentale), e si presenta la richiesta entro il compimento del diciannovesimo anno di età. Altrimenti ciccia.
              Occorre però distinguere la cittadinanza dal diritto al soggiorno.
              Il minore straniero non può essere espulso, ma ha il diritto di seguire i genitori se sono espulsi; al contempo, i genitori stranieri del minore straniero possono essere protetti dall’espulsione (ricordate il caso Shalabayeva, prima ancora della persecuzione politica rilevava, o avrebbe dovuto rilevare, la presenza della figlia minore della cittadina straniera espulsa).
              I genitori della bambina nigeriana che va regolarmente a scuola in Italia, magari ci è nata pure, parla italiano e non ha alcuna relazione significativa con la Nigeria, possono ottenere un permesso di soggiorno nell’interesse della figlia, per evitarle il grave pregiudizio al suo sviluppo psicofisico che deriverebbe dalla repentina cesura delle relazioni personali, sociali, culturali e dall’immissione in un contesto del tutto alieno nel paese d’origine.
              Possono, altresì, chiedere il permesso di soggiorno per protezione speciale (istituto che dopo alterne vicende è succeduto alla protezione umanitaria abolita da Salvini) se dimostrano che il rimpatrio porrebbe loro stessi in una condizione di vita ingiustificabilmente peggiore rispetto all’esistenza che hanno costruito in Italia.
              In tutte queste valutazioni (che sono demandate a seconda dei casi a questura, tribunale per i minorenni, tribunale ordinario) si tiene conto anche della eventuale pericolosità sociale dei genitori, operando un bilanciamento tra le esigenze di tutela dell’unità familiare, dell’interesse del minore, o dell’integrazione raggiunta, e di tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico.

            • roberto scrive:

              Miguel

              “ Nel senso che normalmente si “diventa cittadini” a diciott’anni, prima direi che è irrilevante in sé.”

              In che senso irrilevante?

              Ti ricordo giusto per fare un esempio che ci è voluta una legge (2016, regnum renzi?) per permettere di tesserare i minorenni extracomunitari nelle società sportive (prima dipendeva dalle federazioni, ed in futuro basterà cambiare la legge)…e comunque dopo la legge sono rimaste in piedi carie restrizioni (basket per esempio: se non sono cambiate le cose puoi tesserare chi vuoi ma schierare solo due extracomunitari)

              Ed è solo un esempio….

  3. Mauricius Tarvisii scrive:

    Visto che proprio mi costringono a scegliere, credo che voterò Putin. Come si fa?

    • roberto scrive:

      beh credo che salvini dovrebbe fare al caso tuo

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Ho detto Putin, mica Salvini.

        • roberto scrive:

          La scelta proposta dal manifesto è con Putin o con l’Europa…siccome né il signor Putin né la signora Europa sono candidati mi sa che ti tocca scegliere tra i loro rappresentanti

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Salvini, in qualità si ex europarlamentare di lunga data, rappresenta l’Europa, suppongo. Mentre attendo liste con ex parlamentari della Duma per rappresentare Putin.

            • roberto scrive:

              mauricius

              “Salvini, in qualità si ex europarlamentare di lunga data, rappresenta l’Europa, suppongo. ”

              hahahahahahah bellissima!
              🙂

    • Francesco scrive:

      scegliere Putin?

      secondo me il voto migliore è per Conte, che non subisce influenze da partner di coalizione ed è putinista moltissimo

      poi c’è Salvini ma tanto i voti vanno alla Meloni alla fine

      sconsiglio solo i centristi, che proprio non c’azzeccano nulla

  4. habsburgicus scrive:

    in politica estera “alta”, FdI e PD non hanno grandi differenze…l’atlantismo della Meloni è più classico, “Old British” con punte anti-europee, l’atlantismo del PD è del genere “mieloso” strettamente unito ad un filo-europeismo a 24 carati, ma insomma non ci sono enormi differenze… le differenze ci sono nella politica estera “bassa! (immigrazione, chiusura confini ecc) e in politica interna….in politica estera “alta” FdI e PD sono i più vicini in assoluto (se escludiamo il Rignanese, che è pur sempre un Eretico del PD che lo ha rinnegato ma ancora ci pensa)
    da questo punto di vista, Meloni e Salvini sono lontani, lontanissimi..politica interna simile, politica estera “bassa”molto simile ma politica estera “alta” divergente (Salvini guarda a Putin, Meloni lo odia)
    cosa succederà ? e chi può saperlo
    resta da citare il presidente Mao (così non direte che sono antimarxista a prescindere :D), dunque saranno contenti gli eventuali lettori del PMLI
    “grande è la confusione sotto il Cielo: la situazione è eccellente” !

    • Francesco scrive:

      Meloni odia Putin? grazie dell’informazione

      questa sgallettata parla così poco di politica che so solo che è fascista, cioè niente

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        “niente”

        E ti par poco?

        “Oh, ma il Niente è assai forte. E’ così forte da lasciare un essere umano su una sedia a fissare la polvere nel buio, senza più un motivo per vivere; da risucchiare i migliori anni della vita di un uomo”.

        (J. Blish, A Case Of Coscience, 1958 https://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_al_grande_nulla )

        ” Impossessarsi dell’anima dell’uomo e non dargli niente in cambio – ecco ciò che riempie veramente di gioia il cuore di Nostro Padre.”

        (C.S.Lewis, The Screwtape Letters, 1942
        https://it.wikipedia.org/wiki/Le_lettere_di_Berlicche )

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          il mio era un altro niente: sotto il velo del fascismo, che è niente come pericolo per la democrazia e come contenuti nel 2022, la Giorgia sarà in politica per qualche ragione.

          Ignoro quale sia

  5. habsburgicus scrive:

    P.S
    mitico il manifesto di Quisling in bokmål
    “Uomini del Nord ! unitevi alla lotta contro il bolscevismo e la plutocrazia” 😀
    [P.S: l’assenza di “massoneria”, che un Franco avrebbe introdotto per default 😀 , potrebbe essere un caso, ma potrebbe non esserlo; il Nasjonal Samling “Unione Nazionale”, partito di Vidkun Quisling già laburista, era diviso sulla massoneria; Quisling, e altri, erano favorevoli alle logge, laddove l’ala più influenzata da Rosenberg e più “ortodossa” criticava duramente i “fratelli”]

    P.S 2
    bellissimo anche il manifesto della DC
    un altro ottimo è quello in cui si vedono le sagome scheletriche dei prigionieri italiani in Russia (mai restituiti dal Cremlino, tranne pochi casi) dire enfaticamente puntando il dito contro il simbolo comunista “Mamma, votagli contro !”

    • habsburgicus scrive:

      di Quisling*, che non era così fesso come poi si disse :D, si ricorda un Russland og vi “la Russia e noi” in bokmål, violentemente anticomunista, (ri)edito nel 1943

      *ognorato dalla storiografia; credo ne esista un’unica monografia SERIA in norvegese, tradotta in parte in inglese…poi il nulla..o meglio il nulla da un punto di vista storico 😀 Vidkun non ha trovato il suo De Felice, a differenza di Benito

  6. Moi scrive:

    Però è interessante che l’ Alternativa (presentata ) a Letta (con uno strano rosso “sbiado” che cmq il Rosso,per vissuto, non dice nulla a chi abbia meno di 45 anni …) NON è , che so, la Meloni in Burlesque 😉 di Hitler , o uno scenario di macerie … è il nero (Fascismo ?) totale e indistinto.

  7. Moi scrive:

    El’ alternativa a Putin non è un quacunaltro con nome e volto (che però Putin è associato al ero assoluto) ma un “l’ Europa” , che non è neppure UE ma “Soltanto Un’Espressione Geografica” [cit.]

    • daouda scrive:

      L’eruopa deve unirsi alla Russia. Il processo ed il progetto è questo. Quindi diciamo in qualche modo sarà unita.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ daouda

        “deve”

        Magari, stante la differenza tra la distanza fra noi e i giacimenti minerari e metaniferi Russi e la distanza fra noi e i simili giacimenti di altre regioni…

        Due settimane fa sentivo il presidente Polacco affermare tutto gongolante che la Russia oggi nel linguaggio diplomatico Europeo non è più definita un “partner”, ma è una “minaccia”.

        Se sapessi come lo so io a quale livello di imbecillità è considerato quell’individuo da suoi concittadini capiresti quanto desiderabile sia una nostra duratura intesa con Mosca.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          Non ho nulla contro le materie prime russe, sono gli allegati che mi disturbano.

          O andiamo lì in stile coloniale “duro e puro” oppure costa molto meno comprare altrove, senza allegati.

          Come con la mafia, caro Andrea, i cui servigi costano meno di quelli di mercato perchè il resto del costo lo scopri dopo.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “Non ho nulla contro le materie prime russe, sono gli allegati che mi disturbano.”

            Ti disturbano le basi militari russe con testate nucleari sul suolo italiano, o il fatto che la Russia in cambio del gas ci obbliga a imporre sanzioni autolesionistiche agli Stati Uniti perché hanno invaso l’Afghanistan? O il fatto che i piloti russi mentre giocano con gli aerei abbattono una funivia e se la cavano senza processo?

            Hai ragione…

            • Francesco scrive:

              quelli sono costi collaterali (o anche benefici, in molti casi)

              ma la risposta te la ha già data ADV più volte

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “o anche benefici”

                In effetti la Val di Fiemme è meglio dopo che hanno dovuto rifare nuova la funivia, no?

            • PinoMamet scrive:

              Ah, le basi nucleari americane sono benefici, il Cermis è un beneficio, invece pagare i russi per il loro gas è una cosa gravissima.

              Ma va’ là…

              • Francesco scrive:

                che le basi nucleari americane in Italia siano un beneficio è così evidente che non argomento neppure!

                il Cermis fu una porcata a cui avremmo dovuto rispondere alla Craxi

                farsi dettare dai russi la politica estera e interna perchè ci vendono il gas mi pare una cattiva idea

                ciao

              • PinoMamet scrive:

                Le basi nucleari in Italia sono sicuramente un grosso beneficio… per l’America.

              • Francesco scrive:

                Come dice ADV, sono quello che ha permesso all’Italia di risparmiare un sacco di soldi in cannoni senza pagarne il prezzo politico.

                Oltre ad aver tenuto fuori i Rossi per il primo cinquantennio post guerra mondiale.

                Non conosco molti italiani che avrebbero pagato tutte le tasse necessarie per forze armate in grado di renderci altrettanto credibili da soli – o con gli europei.

                A fidarsi degli europei.

              • PinoMamet scrive:

                l’URSS non aveva la minima intenzione di invadere l’Italia, però, e mi pare che abbia anche firmato tutte le velleità del PCI di prendere il potere con la forza.

              • PinoMamet scrive:

                Errata: fermato

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco & pino mamet

                “nucleari”

                Avete probabilmente ragione entrambi.

                Al riguardo, può essere utile ricordare alcune cose:

                A) le basi nucleari sono basi USA, non NATO, e ospitano 70 bombe H con yield regolabile fino a un massimo di 330 chilotoni (circa 20 volte Hiroshima) lanciabili da aereo. Sono quindi armi da impiego sul campo di battaglia, non ‘armi fine di mondo’, in accordo con la dottrina NATO per la quale una guerra con armi atomiche si può combattere e vincere;

                B) è vero che tutte queste armi atomiche sono a doppia chiave, possono cioè essere utilizzate solo dietro autorizzazione congiunta di Italia e USA (o almeno così così dice), ma i trattati bilaterali da cui le basi traggono la propria legittimità sono segreti e lo sono sempre stati.

                Da ciò possiamo dedurre che:

                I) le basi USA delle bombe H in Italia sono utili per un attacco relativamente ravvicinato alla Russia con un preavviso davvero minimo (dieci minuti?) senza che vengano necessariamente coinvolti da subito armi intercontinentali (che si usano per molti megatoni e hanno comunque un tempo di volo più lungo (almeno un quarto d’ora)

                II) la dottrina NATO nota al pubblico non esclude un attacco preventivo (la miglior difesa è l’attacco)

                III) la presenza delle basi USA delle bombe H in Italia rende possibile agli USA attaccare la Russia senza coinvolgere il proprio territorio metropolitano, il che mette oggettivamente a rischio l’Italia

                IV) tale presenza rende però doppiamente prezioso il territorio Italiano per gli USA, che sono quindi particolarmente motivati a difenderlo (ad esempio schierando alla bisogna la Quinta Flotta davanti all’Adriatico)

                Ciao!

                Andrea Di Vita

  8. massimo scrive:

    Scusate un consiglio semplice o semplicistico (fate voi) : ma se il 25 settembre andiamo al seggio e nel momento della consegna delle due schede facciamo verbalizzare che non vogliamo prenderle perché non ci riconosciamo in questa classe politica,sarebbe una cosa così sbagliata? Sennò visto che il voto lo vogliono tutti una croce a tutti…

    • daouda scrive:

      io ho voto al referendum e politicamente ho slo votato 3 volte. Poi ho fatto sempre così.

      Ragiona: se tutti facessero così incepperesti il sistema. Se tutti votassero un partito coi coglioni, non cambierebbe un cazzo.

      Ad ogni modo tecnicamente non hai votato hai rotto solo i cojoni, cosa che io faccio sempre volentieri.

      Ad ogni modo non ha senso “non riconoscersi in questa classe poltiica” a sto punto manco ti presenti.

      Scrivi così: ” lo scontro fra i poli atlantista ed eurasiatico è politato tanto quanto le fazioni del parlamento oppure i grandi partiti contro le alternative imboccate. E’ un unico sistema massonico-mafioso. Calcolando che non esiste democrazia nell’arte politica, ma essa dovrebbe valere solo nella scelta delle persone, tecnicamente il tutto è una presa in giro ed io non mi accoderò. Distanti saluti, D.T. ”

      Più o meno scriverò così

      • roberto scrive:

        daouda e massimo

        “Ad ogni modo tecnicamente non hai votato hai rotto solo i cojoni, cosa che io faccio sempre volentieri.”

        ecco su questo davvero non sono d’accordo con daouda, rompere il cazzo alla gente non mi piace quasi mai…ma se lo facessi mi piacerebbe vedere la faccia del presidente del seggio mentre ti dice “e sti cazzi!”

        “Ad ogni modo non ha senso “non riconoscersi in questa classe poltiica” a sto punto manco ti presenti.”

        su questo invece sono d’accordo

        • Daouda scrive:

          Chi prende i soldi dallo stato è una merda

          Ed uno non ce l’ha con le persone ma con il sistema. Gli alternativi dovrebbero guardare corsi, irlandesi del nord o baschi che con finanziamenti, propaganda e lotta armata e grande rappresentanza politica non hanno vomunque ottenuto un cazzo.

          Sperare che un partito giusto possa cambiare qualcosa davvero è come sperare che se tutti rifiutassero di votare presentandosi il sistema elettorale flipperebbe.
          Ma almeno io rimango pulito e dò magagnette a chi si fa collaboratore fattuale. Ho saputo che alle volte capita che si perdano i conti per colpa del malconteggio rovuto alle schede rifiutate ( vhe non sono nè bianche nè nulle quindi non rientrano nel computo anche dei rimborsi percentuali )

          • Daouda scrive:

            Non è che sò tutti delle merde ma mi avete capito.

          • roberto scrive:

            daouda

            “Ed uno non ce l’ha con le persone ma con il sistema. ”

            ma questo l’ho capito ovviamente…però quando vai al seggio non hai davanti a te il sistema ma un tizio in carne ed ossa

            • Francesco scrive:

              a cui causi un grosso problema: ti prego, non farlo

              F il probabile Segretario di Seggio

              • daouda scrive:

                boh non ve capisco.

                Vabbè scusateme il tono sto a cercà de modificà approccio ma tranne quella merda de ADV comunista infame e MM che è na spia comunque m’ariulta difficile.

                Io vorei capi…Ma che colpa ho io se la cosa è possibile?
                Che colpa ho io se sta gente è complice dello stato pergiunta su una cosa che non ha senso e quindi rubba pure i soldi?

                O secondo voi ha senso la democrazia nello scegliere i programmi? Ma li mortacci vostra ma siete sutipidi o cosa?

                E per quelli che dicono: srve n partito pe cambià. A frogi! Abbiamo già perso, sò tutti già stati educati a rispondere agli stimoli necessari senza bisogno da esse comprati, e comunque è pieno de infiltrati.
                Ancora sta storia che serve votà?

              • roberto scrive:

                Francesco,

                In che senso grosso problema?

                Se non ricordo male non c’è un verbale dove si possa prendere nota di dichiarazioni degli elettori, quindi non basta dirgli “no, non si può ciao ciao”?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “Se non ricordo male non c’è un verbale dove si possa prendere nota di dichiarazioni degli elettori”

                Quando l’ho fatto io, hanno cortesemente preso nota sul normale verbale.

              • Francesco scrive:

                non ricordo se c’è ma in ogni caso, tra complicazioni dei conti e perdita di tempo … vai dentro alla gabine e scrivi “tutti ladri”

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “ecco su questo davvero non sono d’accordo con daouda, rompere il cazzo alla gente non mi piace quasi mai”

          Credo che abbia senso votare al referendum, votando scheda bianca (in caso di dubbio sul contenuto). Facendo così arrivare al quorum, ma senza schierarsi.

      • massimo scrive:

        Credo che almeno ogni tanto inceppare il sistema sia se non salutare proprio indispensabile per poter fare ripartire e ben tarato l’ ingranaggio.i referendum io li trovo utili magari anche in forme non previste dal nostro ordinamento.l’astensione sia scheda bianca i non presentarsi invece non fa lo stesso rumore di una cosa fatta fisicamente.e poi dal punto di vista pratico sulla scheda bianca potrebbe presentarsi qualche simbolo tracciato anche involontariamente magari ricalcato

        • roberto scrive:

          Ma pensi che chiedere di mettere a verbale il motivo del tuo rifiuto possa davvero essere anche un granellino di sabbia nel sistema!?! Non gliene fregherà nulla a nessuno….

          Capisco se lo fai per un piacere intellettuale tuo, ma da lì a darne un’importanza al di là del senso estetico ce ne vuole

          Vabbè comunque come detto prima i gusti son gusti

        • Moi scrive:

          … e allora fa’ “scheda nulla !

          So che una volta con la matita copiativa qualcuno vi scriveva sopra “W LA FIGA” 😀 , come alcuni si vantavano di fare …

          • Francesco scrive:

            vero e apprezzato

            allo scrutinio

          • Moi scrive:

            Altri tempi,”W LA FIGA” era un Grande Classico dele Schede Nulle … prima che ciò diventasse una
            parolaccia perché incontrava troppo i gusti di Berlusconi ! 😉

            … Nevvero, Habs ? 😉

            • paniscus scrive:

              Negli anni novanta avevano perfino pubblicato dei librini umoristici tascabili consistenti in raccolte di frasi trovate sulle schede annullate di proposito.

              Il titolo di uno di questi opuscoli (che credo di avere ancora in casa ma non so in quale scatolone sia finito) era “CAZZI VOSTRI, IO DOMANI RIPARTO PER LA SVIZZERA!”, ovviamente ripreso da una delle schede citate.

    • roberto scrive:

      perdonami massimo ma

      “facciamo verbalizzare”

      ma cos’è questo amore per il formalismo, le carte bollate, verbalizzare, certificare!?! sei toscano per caso?

      hai bisogno che qualcuno certifichi i tuoi sentimenti?

      mi sembra un po’ come quelli che fanno lo sbattezzo….uno che non crede che l’acqua che gli hanno versato in fronte da bebé sia altro che H2O…perché dovrebbe volere un pezzo di carta che lo certifichi?

      rompere il cazzo + certificare….mi manca giusto la protezione dei dati personali abbiamo una summa di cose che detesto

      🙂

      • paniscus scrive:

        “mi sembra un po’ come quelli che fanno lo sbattezzo….uno che non crede che l’acqua che gli hanno versato in fronte da bebé sia altro che H2O…perché dovrebbe volere un pezzo di carta che lo certifichi?”—-

        Preettendo che io non l’ho fatto perché non mi interessa abbastanza, ma di solito chi chiede il certificato di sbattezzo lo fa perché non vuole rientrare nelle statistiche di “quanti sono i cattolici” nella popolazione, se non si sente tale.

        Almeno in Italia, in altri paesi non lo so, il numero di battezzati viene usato strumentalmente per dimostrare che la stragrande maggioranza degli italiani è cattolica, e questi soggetti non vogliono contribuire a gonfiare il numero, tutto lì.

        • paniscus scrive:

          E comunque, a parte il paragone con lo sbattezzo, non ci vedrei niente di assurdo in una eventuale dichiarazione di rifiuto volontario della scheda, per chi volesse farlo. Magari c’è qualcuno che tiene molto a specificare che si astiene dal voto per ragionata e convinta scelta di coscienza, e non per semplice disinteresse o ignoranza.

          • Daouda scrive:

            A Panì chi nega che vole rompe i cojoni è n fasullo.

            Io pure spero che qualche ufficio prenda in carico la mia protesta e denuncia ma inzomma, al massimo faccio riflette chi ciò intorno

            • roberto scrive:

              daouda

              “A Panì chi nega che vole rompe i cojoni è n fasullo.”

              no davvero, io odio rompere i coglioni agli altri! forse perché mi immedesimo in quello che le subisce le rotture di coglioni, ma è una cosa che cerco di non fare (tranne se qualcuno mi sta personalmente antipatico)

              poi so’ pigro, andare al seggio solo per rompere le palle non mi garba per niente

              • Daouda scrive:

                Ma pure io. Ma chi se fa paga dallo stato e per giunta pe un inganno ed una cosa sbagliata ed inutile come lo chiami te se non un leccaculo?

              • roberto scrive:

                uno che tiene famiglia…

              • Daouda scrive:

                Con tale motto puoi hiustificare ogni cosa…

                Ti devi ricordare che la mia Fede prevede il martirio. Non lo pretendo dagli altri ma non mi venissero a dire che sono diversi dai pupazzi che li dirigono per conto terzi , e se lamentano pure invece.

                Ma infatti ognuno fa quel che vuole, io rompo il cazzo, loro leccano il culo. Poi morimo e vedemo. Guarda che non giudico, comprendo il personale od il limite, ma ti devi rendere conto che essendo una possibilitá concessa la sfrutto

          • Miguel Martinez scrive:

            Per paniscus

            “E comunque, a parte il paragone con lo sbattezzo, non ci vedrei niente di assurdo in una eventuale dichiarazione di rifiuto volontario della scheda, per chi volesse farlo. ”

            Almeno la volta che l’ho fatta io, il mio intento era dimostrare che io non sono affatto uno che “se ne frega”, che “invece di votare voglio andare al mare”, semplicemente non mi andava bene nulla di quello che mi offrivano nella menù.

            Credo di aver fatto bene per quanto riguarda la mia coscienza, e infatti se non trovato nessuno di accettabile sulla scheda, fatelo pure anche voi.

            Semplicemente, non esiste nessun sistema per raccogliere e conteggiare tali dichiarazioni, per cui l’impatto politico, sul “sistema”, è nullo, zero.

        • roberto scrive:

          paniscus

          “Almeno in Italia, in altri paesi non lo so, il numero di battezzati viene usato strumentalmente per dimostrare che la stragrande maggioranza degli italiani è cattolica,”

          hai qualche elemento concreto a sostegno di questa cosa? sono prontissimo a cambiare idea ma saranno 40anni che sento questa tesi e che non ho mai visto concretamente utilizzare il numero di battezzati per qualche cosa

        • roberto scrive:

          paniscus

          “non ci vedrei niente di assurdo in una eventuale dichiarazione di rifiuto volontario della scheda,”

          lo immaginavo…io invece non ci vedo niente di normale nel bisogno di certificati e carte bollate. è una patologia….

          • PinoMamet scrive:

            In effetti, a parte la soddisfazione personale, ma davvero non vedo altri motivi per far mettere per far verbalizzare che si rifiuta la scheda perché… su un pezzo di carta che nessuno leggerà.

            Era più efficace Celentano quando invitava a cambiare canale.

            Francamente credo che un qualche tipo di soddisfazione personale sia anche l’unica vera motivazione per gli sbattezzati così detti (che poi non sono”sbattezzati”, non ci si può “sbattezzare”: credo che tecnicamente siano”scomunicati”, ma lascio la parola ai cattolici) e quella del numero dei battezzati sia un po’ la giustificazione di comodo.

            La Chiesa, le scuole private ecc non mi pare ricevano soldi in base al numero dei battezzati registrati negli archivi delle diocesi…

          • PinoMamet scrive:

            Conoscevo un tale che era qualcosa come membro laico del tribunale ecclesiastico: mi diceva, ma non so se sia ancora così, che a chi chiede la cancellazione dai registri della parrocchia, o della diocesi, boh, si fa un piccolo rito (non è necessario che sua presente) che prevede delle candele spezzate, qualcosa del genere.
            Non è certo lo sbattezzo, ma credo che si tratti della scomunica formale.

          • PinoMamet scrive:

            Che poi “scomunicati” fa molto più effetto di “sbattezzati”!
            È molto più figo.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Paniscus

          “Almeno in Italia, in altri paesi non lo so, il numero di battezzati viene usato strumentalmente per dimostrare che la stragrande maggioranza degli italiani è cattolica, e questi soggetti non vogliono contribuire a gonfiare il numero, tutto lì.”

          Concordo. Poi non mi interessa molto dimostrare che i cattolici sono o non sono… io sono battezzato, ma sicuramente non sono registrato tra gli annali della curia italiana!

      • Daouda scrive:

        In teoria la ci dovrebbero essere utfici che debbano ricevere di tali lamentele ma la cosa non mi ha mai interessato.
        E perdonami lo sbattezo non è stupido in quanto decertificazione ma in quanto è cosa ontologica. Se la religione fosse cazzata perché non essere espunti dal conto?

        • roberto scrive:

          se uno crede che il battesimo è un sacramento, mi pare che lo sbattezzo sia una semplice fesseria: sei tu l’esperto ma mi pare che togliere un sacramento con una carta bollata non sia proprio possibile…

          se uno invece non ci crede, perché mai dovrebbe preoccuparsi di avere un attestato in carta bollata che certifichi che non fra parte del club? per carità, ognuno ha i suoi gusti e le sue piccole manie e finché non danno fastidio vanno rispettate, ma la trovo una cosa davvero curiosa.

          in fin dei conti non voglio un certificato di eterosessualità per essere sicuro che non mi contino fra gli omosessuali, non voglio un certificato di carnivorità per non essere contato fra i vegani, perché dovrei volere un certificato di non appartenenza alla chiesa?

          se ci fosse un problema concreto (tipo, diamo soldi alla chiesa in base al numero dei battezzati) allora capîrei, ma così, chissenefrega?

          • Daouda scrive:

            Ao de gustibus appunto. Poi figurate pe me sò na massa de ritardati

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “se ci fosse un problema concreto (tipo, diamo soldi alla chiesa in base al numero dei battezzati) allora capîrei, ma così, chissenefrega?”

            Sostanzialmente, il problema è proprio quello, in senso però solo metaforico: la Chiesa cattolica giustifica (non giuridicamente, ma mediaticamente) una serie di privilegi in base al fatto di avere un immenso numero di battezzati.

            E hanno ragione su questo quelli dell’UAAR e affini.

            Poi personalmente a me interessano molto di più i privilegi di altri enti, tipo (a caso) lo Snam, o la Leonardo, o la Firenze Aeroporti.

            • roberto scrive:

              Miguel

              “ la Chiesa cattolica giustifica (non giuridicamente, ma mediaticamente) una serie di privilegi in base al fatto di avere un immenso numero di battezzati.”

              E qualcuno ci crede!?! No dai…

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “E qualcuno ci crede!?! No dai…”

                Ma infatti io non mi pongo di solito il problema delle “interferenze clericali”. Nel senso che mi dà fastidio che il signor Toccafondi passi direttamente da Forza Italia al PD, che lo mette in un collegio blindato, solo per garantire i fondi pubblici alle scuole private anche cattoliche.

                Ma mi dà meno fastidio delle autostrade alla Benetton.

            • PinoMamet scrive:

              “non giuridicamente, ma mediaticamente”

              mediaticamente la Chiesa cattolica può sostenere quello che vuole, ma giuridicamente, si “sbattezzasse” pure la metà degli italiani, non cambierebbe nulla.

      • massimo scrive:

        Si sono della Val di Chiana aretina e credo che in certi momenti certi pensieri vadano fatto sentire nel modo più forte e numeroso.poi i sentimenti personali li tengono per me e le persone care.poi io sono uno che almeno in certi casi sono favorevole alla sburocratizzazione come la firma digitale ed il voto elettronico ma pur scusandomi per eventuali code io non posso farci nulla .

    • Miguel Martinez scrive:

      Per massimo

      “ma se il 25 settembre andiamo al seggio e nel momento della consegna delle due schede facciamo verbalizzare che non vogliamo prenderle perché non ci riconosciamo in questa classe politica,sarebbe una cosa così sbagliata? ”

      L’ho fatto io, tanti anni fa, non mi ricordo nemmeno della circostanza.

      Mie conclusioni:

      1) mi sono divertito moltissimo

      2) i poveretti che facevano gli scrutatori avranno pensato, “ma quanti matti ci sono al mondo”.

      3) impatto sulle elezioni, sulla politica, sulla storia italiana. Pari non a 0,00000000000000000001 che sarebbe qualcosa. Pari a 0,00000000000000000000 che non è niente.

      Quindi, consiglio vivamente di farlo, se è per divertimento personale.

      • massimo scrive:

        Per quanto riguarda i componenti del seggio mi dispiace ma se ancora i metodi sono arcaici e fanno ingolfare non è colpa mia.per quanto riguarda le percentuali dipende da chi farà questa scelta.chiaramente se sarò il solo a farlo sarà una cosa da prefisso telefonico se siamo milioni qualcuno forse potrebbe preoccuparsi . E a quel punto il divertimento sicuramente non sarebbe loro

    • tomar scrive:

      Dal punto di vista morale (mi perdoni Andrea De Vita se la tiro di nuovo in ballo) è una scelta inappuntabile.
      Dal punto di vista politico… è la tua scelta (diversa dalla mia, che pure condivido in toto il tuo non riconoscimento in questa classe politica, ma faccio altre considerazioni, che ti illustrerei volentieri, ma solo se ne parlassimo in carne ed ossa, che so, seduti sulla panchina di un parco o davanti a un boccale di birra o un calice di vino).

  9. daouda scrive:

    https://treaties.un.org/doc/Publication/UNTS/Volume%203007/Part/volume-3007-I-52240.pdf

    https://www.illiberalism.org/unexpected-friendships-cooperation-of-ukrainian-ultra-nationalists-with-russian-and-pro-kremlin-actors/

    Vien da dire che Letta ha ragione visto che in realtà la colpa è dei russi formalmente ma calcolando che se dice che corre per vincere vuole perdere in realtà, è autodeducibile che dice di frapporsi a Putin mentre vuole che lui si imponga. Tutti i fabiani esigono che i sovietici si impongano.
    E’ dai tempi di Gorbachov che si stava attendendo questo momento per trainare l’Europa intera verso i nuovi padroni spodestando i vecchi di cui il crollo delle torri ne è stato il simbolico inizio facendo disperdere le ultime energie statunitensi in guerre stronze e vane.

    p.s. se c’era Gheddafi sto casino era attenuabile. Ovvio che fosse necessario il caos in Libia.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ daouda

      https://treaties.un.org/doc/Publication/UNTS/Volume%203007/Part/volume-3007-I-52240.pdf

      Fantastico. Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere.

      Com’era quella frase? “I trattati sono pezzi di carta”?

      L’articolo 1 è la negazione della tesi per cui l’Ucraina era libera di allearsi con la NATO (“In qualità di Stati sovrani con uguali diritti le Parti Contraenti riconoscono le proprie relazioni […] in partenariato strategico e collaborazione”)…

      …ma l’articolo 2 è la conferma plateale che la Crimea è Ucraina (“riconoscono l’integrità territoriale l’una dell’altra e confermano l’inamovibilità dei confini sussistenti fra di loro”)…

      …e l’articolo 3 dice che “le Parti Contraenti riconoscono le proprie relazioni […] nell’ambito di una regolazione pacifica dei problemi”

      “fabiani”

      I fabiani non so; chi diffida dei masticabibbie d’Oltreoceano certamente.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Daouda scrive:

        Era solo per dire minsk minsk ma alla fine come puntualizzi la storia è un’altra e la Nato una scusa. Alchè dovrebbe apparire subbito che i due poli se la sono apparecchiata e gli alternativi altro non sono che gente imboccata

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ daouda

      “risate”

      E me la faccio sì due risate!

      Ma cosa ti leggi? “Ginevra contro la pace”?

      La versione per collegiali educande dei “Protocolli dei Savi di Sion”?

      Ma dài…!!

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • daouda scrive:

        Andrè questo è un nobile diplomatico che spiega in alcuni passi che capitalismo e comunismo servono l’uno all’altro e sono gestiti dall’alto, il teme generale non me ne fregaa n cazzo.
        Come al solito sono sicuro che anche altri diplomatici, politici, altolocati socialmente ed economicamente si siano espressi similmente in tempi sicuramente meno sospetti come l’oggi come alle volte si riporta sena però corredare il testo fruibile, passibili quindi di invenzioni.

        Ora non serve un genio per capire la differenza coi protocolli che sono un manifesto programmatico anonimo.

        D’altronde quello che vogliono fare i padroni della carretta dall’ONU alle riviste delle varie fondazioni et cetera dagli anni 60 è stato eposto nero su bianco, altro che complottardismo.

        Ovviamente non mi pongo il problema Klaus SWabb poiché quel che ha scritto è del tutto non originale. La sua ribalta era decisa proprio per attirare a se tutti gli strali del complottismo che come sappiamo è figli dei servizi segreti oltre che di qualche influenza particolare più sinistra che però per te non esiste.

        Quindi vaffanculo

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Daouda

          “capitalismo”

          No, guarda, la tesi generale l’avevo capita, anche perché la ripeti a ogni piè sospinto; e in certa misura sono pure d’accordo con te.

          Quello che mi sembra pienamente cretino è che tu abbia indicato precisamente le pagine da 80 a 84 dove un Ebreo avvinazzato rivela nientemeno che il complotto internazionale Giudaico che a) muove l’alta finanza a New York b), consuma dall’interno l’Impero Ottomano, c) scatena il bolscevismo per fare lo stesso con la Russia…

          Insomma, ho letto fumetti di Martin Mystère con trame fatte decisamente meglio!

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • daouda scrive:

            ma che cazzo me frega a mme de quello che scrivono. Qunno te leggi i documenti dell’ONU che parlano de stronzate collettiviste antiumane peni che sò sveji e sappiano quello che scrivano?

            e via discorrendo. Solo che nun puoi ddii : gne gne gne nun è vero se se lo scrivono fra de loro.

            • daouda scrive:

              pe forza de cose un che parla de ste cose deve esse n cojone, ma ce sarà qualcosa no?

            • daouda scrive:

              vabbè te dico perché l’ho scritto:

              sto diplomatico nobbile è stato dell’ordine de malta ed ha studiato dai gesuiti.
              ORa questi due sono branche della sovversione, è interessante leggere le accuse dell varie branche giacché si sputtanano a vincenda.

              Il paragone interessante è però con Barruel: barruel gesuita ossia seguace della deviazione degli alumbrados marrani che accusava la massoneria di ogni cosa dimenticando che i gesuiti erano l’infiltrazione precipua nella Chiesa, dimenticando che il feudalesimo e l’assolutismo monarchico fanno schifo, che il popolino è pregno de superstizioni de merda travestite da devozione.

              Ecco il primo complottista è stato Barruel, e Barruel era dei loro.
              Uguale questo.

              Quindi on me veni a scrive che pendo dalle labbra de un nobbile demmerda oltretutto politico oltretutto franzoso oltretutto dell’ordine de malta.

              • daouda scrive:

                sono loro stessi a gestire l’opposizione e la denuncia. Ecco questo volevo di

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ daouda

                “loro stessi”

                Di solito faccio fatica a seguirti, ma qui mi trovi istintivamente d’accordo.

                I vari gruppi di potere sono come covoni di grano, stanno su solo se si appoggiano l’un l’altro.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • daouda scrive:

                daje

    • habsburgicus scrive:

      il conte di Saint-Aulaire è stato un diplomatico importante, era un francese di destra e cattolico (talora, là, nelle classi alte ancora esiste(va)no), che nell’estate 1916 era stato inviato come Ministro a Bucarest, con il compito di procurare l’intervento romeno “al più presto e senza storie”; la “squadra diplomatica” a Bucarest, da parte dell’Intesa, era costituita dal britannico Barclay, dall’italiano (massonissimo) Fasciotti, dal russo Poklevskij-Koziell (poi sostituito da Mosolov ancor prima della caduta della Monarchia) e dal francese Blondel (sostituito dal Saint-Aulaire); la “squadra diplomatica” delle Potenze Centrali era invece formata dal tedesco von dem Bussche-Haddenhausen, dall’austro-ungarico Otto Czernin, dal bulgaro Simeon Radev e dal turco Sefa Bey; dal canto loro, i romeni, avevabo Re Ferdinand I, Ion Bratianu come PM (liberale) e Porumbaru agli Esteri; il 4/17 agosto 1916, con la firma di Saint-Aulaire, il Regno di Romania firmò il trattato-capestro che la impegnava entro quindici giorni a entrare in guerra; il 14/27 agosto 1916 si tenne il drammatico Consiglio della Corona, in cui Carp (conservatore, ex-PM), Marghiloman (conservatore) e Titu Maiorescu (conservatore) parlarono contro l’intervento e Carp avrebbe sbroccato minacciando il Re !!! il Consiglio della Corona decise nondimeno l’intervento e quella sera stessa il principe Mavrocordato, Ministro romeno a Vienna -mezz’ora prima, alle 20.30 :D. comunicò alla Ballhausplatz a Vienna la guerra, con inizio alle 21.00 ! ciò coincise con la nostra dichiarazione di guerra, via Svizzera alla Germania; i romeni entrarono quella sera stessa in Transilvania, l’Ungheria parve perduta, il Kaiser temette il disastro perché -misteri della psiche umana :D- collegò l’intervento romeno a un (fantomatico) intervento olandese che avrebbe permesso ai britannici di colpire con uno scacco matto la Ruhr-, Falkenhayn venne cacciato e sostituito il 29 agosto dai Dioscuri (Hindenburg e Ludendorff) poi si tornò alla normalità e si vide che pure l’intervento romeno non er poi ‘sta gran cosa :D… ma è un’altra storia

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ habsburgicus

        “Ungheria”

        Ironia della sorte: quella stessa Ungheria che la bellezza di sessantotto anni prima l’Imperatore alleato del Kaiser aveva rocambolescamente mantenuto appiccicata all’Impero inducendo i patrioti Magiaro a scontrarsi coi patrioti Croati che l’indipendenza la volevano da Buda!

        (Non che i Rumeni avessero tutti i torti, a come stavano sottomessi a Magiari e Sassoni in Transilvania…)

        Ciao!

        Andrea Di Vita

  10. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    OT ma mica poi tanto

    Primi cambiamenti nella vita di tutti i giorni

    https://quifinanza.it/pubblica-amministrazione/video/nuova-tessera-sanitaria-microchip/662814/

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Miguel Martinez scrive:

      Per ADV

      “OT ma mica poi tanto

      Primi cambiamenti nella vita di tutti i giorni”

      Ho ripreso questo tuo piccolo commento così su una mailing list di amici:

      E’ la notizia più clamorosa degli ultimi anni, altro che Covidde e Putigno…

      Nell’epoca in cui si sta cercando di controllare tutti attraverso microchip,
      improvvisamente manca la materia prima per farli. Che è quello che diciamo da
      anni, siamo arrivati al picco delle risorse (qui buttato tutto su qualche fatto
      contingente), i sogni di controllo totale, per quanto criminale, si stanno
      sgretolando.

      E dobbiamo affrontare con dignità il collasso.

      Miguel

      https://quifinanza.it/pubblica-amministrazione/video/nuova-tessera-sanitaria-microchip/662814/

      Nuova tessera sanitaria: ecco perché manca il microchip

      Tra le molte novità che la *Pubblica amministrazione* riserva ciclicamente nei
      confronti degli italiani ce n’è una dell’ultimo periodo che non è passata
      inosservata agli occhi dei cittadini più attenti. La questione riguarda la
      *tessera sanitaria*, il documento conosciuto anche con il nome di *Carta dei
      servizi* che attesta l’iscrizione al *Servizio Sanitario Nazionale* e riporta
      alcuni dei dati personali più sensibili della persona, tra cui il nome, il
      cognome, la data e il luogo di nascita e il codice fiscale.

      Utilizzata anche e soprattutto per svolgere le *pratiche di identificazione
      online* (in alternativa all’identità digitale Spid e alla Carta d’identità
      elettronica), la tessera consente anche l’autenticazione per usufruire dei
      *servizi offerti sui portali istituzionali*, per apporre la *firma elettronica*
      e per consultare i documenti presenti sui portali in gestione allo Stato italiano.

      *Nuova tessera sanitaria: chi deve farla e perché manca il microchip*

      Ogni anno la procedura di rinnovo o di acquisizione della tessera sanitaria
      riguarda una platea di circa *10 milioni di italiani*. A differenza di quanto
      accaduto fino ad oggi, *a partire dal 1° giugno* il governo presieduto da *Mario
      Draghi* ha autorizzato la diffusione di una *nuova versione del documento*, che
      ha iniziato a circolare nelle tasche degli italiani nella sua *versione
      semplificata*, emessa direttamente dal ministero dell’Economia e delle Finanze.
      La novità più importante – quella su cui molti italiani stanno chiedendo
      delucidazioni – riguarda la *scomparsa del microchip* che fino ad ora aveva
      consentito ai cittadini di *accedere ai servizi online*.

      Come spiegato dallo stesso dicastero tramite una nota emessa dagli uffici
      tecnici, il motivo di questo cambiamento risiede nella *carenza di materiali
      semiconduttori* per la fabbricazione dei microchip. Infatti per produrli le
      fabbriche del settore si servono in grande quantità di due componenti, *il neon
      e il palladio*, elementi ad oggi indispensabili per la *realizzazione della
      tessera* come l’abbiamo sempre conosciuta. Le cause di questo deficit sono
      molteplici, ma ce ne sono alcune che incidono in maniera più importante di altre.

      *Nuova tessera sanitaria: cosa fare con la vecchia versione?*

      La grave carenza di molte materie prime a livello globale – _assieme all’aumento
      senza precedenti dei costi per ottenerle_
      <https://quifinanza.it/economia/video/guerra-ucraina-aumento-prezzi-materie-prime/608442/>
      – è causata principalmente dalle ripercussioni del conflitto in corso in Ucraina
      tra la resistenza locale e l’esercito russo: *Kiev e Mosca* sono infatti tra i
      Paesi con la maggiore disponibilità per quanto riguarda i semiconduttori
      utilizzati per *produrre i microchip*. Il prolungarsi della guerra ha reso
      difficoltose le partenze dai porti orientali, come testimoniato anche da quanto
      successo per il grano, _un’impasse giunta ad un punto di svolta solo negli
      ultimi giorni_
      <https://quifinanza.it/editoriali/video/accordo-russia-ucraina-crisi-grano-turchia-italia-onu/658058/>.

      A tutto questo va aggiunto un altro fattore internazionale destabilizzante. Tra
      gli Stati leader nell’estrazione di neon e palladio c’è anche *Taiwan*, l’isola
      del Mare delle Filippine tornata di recente nel mirino dell’embargo commerciale
      <https://quifinanza.it/editoriali/video/cina-usa-attacco-taiwan-esercito/660221/> da
      parte della *Cina*. A differenza di Ucraina e Russia, la repubblica asiatica è
      anche tra i primi *esportatori mondiali di microchip*, che produce autonomamente
      in grande quantità. Sono questi i due fattori che hanno portato l’Italia a
      scegliere per l’emissione della nuova tessera sanitaria: il consiglio rivolto ai
      cittadini è quello di *non buttare il vecchio documento* fino a quando le
      autorità non avranno fornito indicazioni chiare sulla nuova versione, che
      rimarrà comunque valida *fino alla fine del 2023*.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Martinez

        “sgretolando”

        Sto leggendo come sai i programmi elettorali di vari partiti.

        In uno di essi è contenuta la voce “sostegno alle iniziative di ricupero delle terre rare dalla spazzatura elettronica per limitare la nostra dipendenza dalla Cina”.

        Stay tuned…

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Miguel Martinez scrive:

          Per ADV

          “Sto leggendo come sai i programmi elettorali di vari partiti.”

          Ci metti nella tua analisi anche le formazioni che non hanno mai fatto parte del governo (quindi via PD, Calenda, M5S, FI, Lega), più FdI…

          intendo ISP, UP, Italexit, VITA.

          • roberto scrive:

            Ho iniziato a leggere quello di italexit e devo dire che è meglio del previsto nel senso che fa davvero ridere….immagino tre che si mettono ad un bar a scrivere sta cosa e….”dai metti anche questo”…”no questo è troppo grossa, chi se la beve”…”qualche imbecille lo troviamo di sicuro” e giù a ridere

            Su un altro tono, davvero ma davvero patetico che qualcuno possa avere come primo punto del programma “no green pass, no obbligo vaccinale, Italia fuori dall’OMS”…ma davvero, proprio al primo posto! Io pensavo che con quel nome il primo punto fosse appunto itakexit ed invece no, ce l’hanno con i “sieri di natura sperimentale”….gente patetica e ridicola

          • roberto scrive:

            Italexit: promettono a tutti più soldi e vita facile, gli manca la promessa di eterna gioventù ed il classico più figa per tutti

            Non una parola su dove andranno a pescare i soldi, immagino che l’idea sia uscire dall’Europa e stampare soldi…nel caso….buona fortuna a voi che ci vivete

            • Moi scrive:

              Vecchia Scuola Democristiana … stampare la Yotta*lira 😉 ?

              *[10^24]

              • daouda scrive:

                ma che cazzo de soldi vojo andà a trovà che so na manica de scappati de casa.

                e calcola i peggio dell’irealizzabilità sono quelli di vita.

                I più subdoli le merde di Italia Sovrana e Popolare di Rizzo e Toscano, che alla fine parliamo di rossobruni

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Martinez

            “intendo”

            UP l’ho fatto.

            Ho scaricato i programmi di Salvini, Berlusconi e Meloni.

            Cosa sono VITA e ISP?

            Italexit… cos’è, mica quello di Paragone?

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • roberto scrive:

              Si quello di paragone….risparmiati il tempo

            • Miguel Martinez scrive:

              ISP Italia Sovrana e Popolare, il partito di Rizzo
              VITA il partito della Sara Cunial
              Italexit, sì, è Paragone

              • Francesco scrive:

                se dico due idioti e mezzi sbaglio?

              • roberto scrive:

                nel senso che sono così idioti che in tre ne fanno due e mezzo?
                sono d’accordo!

              • roberto scrive:

                quello della cunial sembra un po’ come quando in quinta elementare la maestra ti faceva fare il compitono “scrivi una lettera ai politici per dire come immagini il paese dei tuoi sogni”

                https://www.votalavita.it/programma/

                ma….absit iniura verbis mi sa che a miguel piacerà 🙂

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “ma….absit iniura verbis mi sa che a miguel piacerà ”

                Ma sono abbastanza d’accordo con te (però mi piace che il testo sia bilingue e utilizzi la seconda lingua d’Italia, io avrei aggiunto anche lo sloveno).

                Potrebbero anche piacermi alcune affermazioni, ma mi sembrano a dir poco fumose:

                “Abrogazione di ogni norma emanata in violazione dei diritti umani e in contrasto con i principi originari e spirituali della vita.
                Stop alle speculazioni della finanza internazionale sull’Italia e la sua economia nazionale.
                Stop all’aumento prezzi dei beni di prima necessità e di consumo ”

                Su alcuni temi sono agnostico perché non ci capisco nulla, tipo banche, giustizia, ordini professionali.

                Concordo con tutta la parte sulla geopolitica. Abbastanza d’accordo, a parte qualche svolazzo fuffaldino, con la parte su scienza e scuola; su informazione; .

                Poi su alcune cose specifiche, potrei essere tendenzialmente d’accordo (ma sarebbero da approfondire):

                “Stop TTIP (Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti) ed ai trattati internazionali di libero scambio e desecretazione degli accordi e dei contratti stipulati in ogni settore dallo Stato con le multinazionali.
                Libertà normativa per valute locali gestite da casse comunali.
                Salvaguardia della produzione italiana e dei mestieri tradizionali, sburocratizzazione e agevolazioni per le attività locali, partite iva, piccole e medie imprese a sostegno dell’economia locale reale. ”

                Su una cosa sono proprio contrario, per gretto interesse personale da forfettario!

                “Riduzione della pressione fiscale e tassa piatta al 20%.”

                Io pago il 15% di tasse… più il 27% di contributi (la commercialista mi informa che alla fine avrò comunque la pensione minima, come quelli che non hanno mai pagato contributi in vita loro); questo 42% che per me fa “tasse”, lo pago poi sul 78% del mio reddito, senza possibilità di detrazioni (su 1000 euro, do quindi allo stato 326 euro).

                Per cui il 20% di tasse sarebbe per me la catastrofe, passerei subito al 410 euro da dare allo stato su 1000.

  11. Andrea Di Vita scrive:

    @ Martinez

    “recensione”

    E mentre coloro che dicono di essere alternativi alle nostre destre sono distanti fra loro più del Sole e di Rigel, per quanto riguarda invece le destre trovo in Rete questo interessantissimo, breve testo che riporto qui:

    “Nel 2013 la banca d’affari JPMorgan consigliava all’Europa di sbarazzarsi delle ‘Costituzioni antifasciste’ per uscire dalla crisi economica. Non possiamo attribuire a Mario Draghi la stessa convinzione. E tuttavia il doppio roboante applauso tributato dalla claque ciellina prima alla Meloni poi al presidente del Consiglio uscente suggeriscono che il neoliberismo paternalistico del primo e il neoautoritarismo patriottardo della seconda possono trovare un punto di serena convergenza che trova nella Costituzione Repubblicana un ostacolo, nel vincolo Atlantico un decisivo aggancio e nella necessità dei mercati finanziari della collaborazione degli Stati per sostenere il credito reprimendo la protesta sociale uno snodo prigrammatico condiviso. Gli antifascisti di maniera naturalmente tenderanno a minimizzare e persino a leggere nel discorso di Draghi un monito contro il ‘sovranismo’ della Meloni, arrampicandosi sugli specchi. Credo invece che un qualche ticket magari per interposti ministri tra Draghi e Meloni non sia da escludere, anzi. Draghi ha parlato da Presidente della Repubblica. Chissà se durerà 7 anni Mattarella, quando sarà stata rifondata quella ‘nata dalla Resistenza’.

    https://www.wallstreetitalia.com/jp-morgan-all-eurozona-sbarazzatevi-delle-costituzioni-antifasciste/

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Francesco scrive:

      scusa ma la prima frase va spiegata

      cazzo gliene frega a una banca d’affari della patacca antifascista della nostra Costituzione?

      l’affarismo più bieco non ha mai avuto problemi con la retorica, pensa te che in Cina hanno l’economia comunista di mercato

      • Francesco scrive:

        PS fossi più giovane gli manderei il CV, a quelli della JP Morgan

        scrivono cose banalissime e stranote e li pagano un sacco

        qualcuno dubita che la Costituzione italiana disegni un sistema istituzionale sommamente inefficiente e preveda un sistema economico troppo di sinistra?

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        “spiegata”

        Posso anche essere d’accordo con te, ma fatto sta che JPMorgan sostenne la necessità di riformare la nostra Costituzione. Il link che ho postato parla di ciò.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          lo hanno fatto tutti quelli che hanno studiato il problema Italia dagli anni 70 del secolo scorso, ti faccio notare

          se uno sostiene che l’Italia può risolvere i suoi problemi a Costituzione vigente è sempre un comunista e un bugiardo. spesso un costituzionalista.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “comunista”

            Come pensi reagirebbe uno Statunitense se delle banche non dico Italiane (troppo piccole) ma Tedesche o Cinesi dicessero “eh ma non investite negli USA, con quella Corte Suprema lì non vedete che pasticci che combinano?”

            Il problema non è se la nostra Costituzione va bene o no. (Sinceramente, lascio la parola a chi ne capisce più di me). Il problema è che non deve essere JPMorgan a dirmelo.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              le banche d’affari consigliano ai loro clienti come fare affari, se fanno bene il loro lavoro “onore e rispetto” non inficiano la serietà dei giudizi

              sospetto che parecchie abbiano rilevato come la divisione troppo dura tra destra e sinistra sia un elemento che blocca la politica USA da molti anni e messo in guardia i loro elettori

              tu puoi anche mettere Miguel come Ministro dell’Economia e della Transizione ma non puoi poi stupirti se gli speculatori/investitori/padri di famiglia non comprano più BOT e CCT

              giusto?

    • Miguel Martinez scrive:

      Per ADV

      ” questo interessantissimo, breve testo che riporto qui:”

      lo trovo in effetti un po criptico, ma sospetto che sia suscettibile di sviluppi molto interessanti.

  12. PinoMamet scrive:

    Comunque tornando al manifesto, viene proprio da dar ragione a Daouda.

    “O con l’Europa o con Putin!”
    Ora, non so adesso- credo sia cambiato pochissimo- ma qualche anno fa la popolarità dell’Europa era scarsissima, quella di Putin altissima.
    Non sto dicendo hanno torto hanno ragione: dico che secondo me la pensano così.

    Magari mi smentiranno clamorosamente (l’ho già detto: a volte le persone sono imprevedibili e uno ottiene il contrario di quanto sperato) ma se voteranno Letta non sarà certo per l’Ucraina.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Pino Mamet

      “Letta”

      Il che mi conferma nell’idea – che molti sembrano condividere – che il PD miri a perdere e a lasciare la patata bollente in mano alle destre.

      A meno che davvero la dirigenza PD non sia completamente scollegata dalla realtà e creda sinceramente che il mondo sia come lo descrivono il TG1 e Don Matteo.

      Nel primo caso si sputtanano il felpa e la diplomata all’alberghiero. Nel secondo c’è speranza che prima o poi il PD diventi un partito di sinistra.

      In entrambi i casi, mai sconfitta sarà più benvenuta.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • daouda scrive:

        guarda che la logica era n’altra:

        -vogliamo vincere e fermare la deriva di destra diventa speriamo che perdiamo

        -diciamo peste e corna di Putin e dovete scegliere noi contro lui diventa scegliete lui perché in realtà è un compare e deve prosperare

        Nun capisci n cazzo

      • roberto scrive:

        Che la dirigenza del PD sia scollegata dalla realtà è possibile…che mirino a perdere…boh? Tanto visto che ormai chi governa perde sicuramente la volta prossima tanto vale provarci a questo turno

      • Francesco scrive:

        quindi l’accordo con Bonelli, Fratoianni, Di Maio è parte di una strategia per perdere le elezioni?

        io pensavo fossero propri dei coglioni, come dimostrato dal trattamento riservato a Renzi e dagli ultimi 4 anni di politica

        Ah, io vojo Draghi: chi voto?

        • PinoMamet scrive:

          La Meloni.
          Garantito Draghi dopo due mesi.

          • Francesco scrive:

            quindi posso votare il mio ottimo Lupi tranquillo? l’accozzaglia nera non dura? perchè un pò di paura ce l’ho (non della dittatura, della deriva chavista in economia)

            • PinoMamet scrive:

              Mo’ che c’entra Chavez lo sai solo tu, e ti prego di non dirmelo.

              Ma secondo te l’Unione Europea lascerebbe che l’Italia fosse governata dalla Meloni?

              Farebbero fatica a lasciar libera l’Italia anche se fosse guidata da una troika Gandhi, Gesù Cristo e Einstein, figurati dalla Meloni!

  13. KARL scrive:

    Manicheismo infantile e bambinesco, con tanto di lavagnetta dei buoni e dei cattivi. Però fa presa sull’elettore piddino. C’e sempre stato un cattivone di turno contro cui lottare ( metaforicamente si intende, poi, a luci spente, ci si metteva d’accordo per spartirsi la torta) : Craxi, Berlusconi, Salvini e il sempiterno fascismo strisciante che può sempre riemergere ! Se non ci fosse la Meloni se la dovrebbero inventare, altrimenti cosa hanno da dire o proporre?

  14. tomar scrive:

    Piccolo contributo socio-etno-antropologico-esistenziale sulla futura vittoria meloniana.

    Monterotondo Marittimo: ieri ore 19.30.
    Reduce da una passeggiata, sto per aprire il portone di casa, quando mi si avvicinano due in divisa da scout azzurra e quello anziano (un capo) mi chiede se potrei dar loro ospitalità per la notte.
    Assai carente di spirito cristiano e anche di quello comunitarista alla Miguel, la mia prima reazione interiore è stata di fastidio e di propensione a respingere gentilmente la richiesta, ma poiché lì per lì non mi è venuta una formulazione del diniego accettabile dal mio spirito estetico e avendo ben due camere vuote… lo sventurato rispose sì, entrate.
    I due, provenienti dal Friuli e che stavano facendo un giro in bicicletta per le colline metallifere,
    sistemati e docciati si sono poi seduti a tavola con me per la cena, io mangiando quello che avevo già preparato per me, loro le loro provviste scout. Ben accetto comunque, soprattutto dal capo cinquantenne, il vino abbondante, che ha lubrificato 3 ore di conversazioni.
    Vi grazio dal raccontarvene diffusamente, però alcuni sommi capi:
    Acclarato come da divisa che erano scout cattolici, ho a un certo punto chiesto che ne pensavano di papa Francesco. Il capo ha esordito col dire che sì era molto giusta l’idea di Francesco di riformare la chiesa a partire dal rimettere al centro gli ultimi, ma poi nei fatti non era riuscito a realizzare un gran che, insomma alla fin fine si stava dimostrando più che altro un chiacchierone.
    Lì per lì mi era sembrata una critica “da sinistra” di cristiano di base, sia pure espressa molto molto rozzamente.
    Poi, proseguendo nei discorsi e accortosi da quel che dicevo che tendevo al sinistrorso, il vècio, che chiaramente sentiva la pressione dell’essere ospite nella mia casa e alla mia tavola, è diventato sempre più imbarazzato e circospetto, finché a un certo punto non ha resistito e ha “confessato”: io invece sono di destra.
    Salvini? Quello che usa il rosario come chiave inglese elettorale?
    Ah quello no, la cosa del rosario è proprio brutta… Salvini non mi piace.
    E allora la cristianissima Meloni che vuole fare il blocco navale davanti alle coste nordafricane per respingere le barche dei disperati?
    No, ma il problema sono gli scafisti, è per colpa degli scafisti che arriva in Italia tutta quella gente, che bisogna invece aiutare nei loro paesi.

    Quando la capacità di discernimento intellettuale di tanti milioni di brave e normali persone è così inconsistente da scambiare senza accorgersene la causa di un fenomeno con un suo effetto, consentendo che tale qui pro quo sia abbondantemente e proficuamente utilizzato per abbindolarle elettoralmente, bè, raga, la marcia che dovranno percorrere quelli che semplicemente vorrebbero evitare che ci si riduca peggio di come di come siamo già ridotti, sarà di sicuro molto più lunga di quella percorribile nel periodo da qui al Meloni day, tra l’altro il meno adatto per far marciare ragionamenti.

    Vabbè, ma come si è chiusa la serata, li hai cacciati?
    No, ma un certo punto mi sono anche messo a sbraitare (finirò tra gli iracondi) arrivando persino a dire al capo: ma non ti rendi conto che questo è proclamare il Cristo invano!
    Comunque, grazie al giovane (primo anno di ingegneria) che si astenuto dal supportare il capo (voterà per la prima volta e ha detto, mi è sembrato sinceramente, che non ha ancora deciso chi voterà, sta ingenuamente guardando tutti i programmi), grazie al buon vino e grazie infine soprattutto alla caterva di sassi magici che stavano sulla terrazza intorno al tavolo della cena, sassi dei quali si è finito per parlare diffusamente, siamo tutti andati a dormire in letizia.

    • Francesco scrive:

      😀

      però se ci pensi bene, senza gli scafisti i migranti resterebbero tutti in Libia e non li vedremmo, quindi il problema non esisterebbe! OK, sarebbero ancora di più quelli che cercano di passare sulla rotta balcanica, se il Mediterraneo fosse “chiuso” ma quelli mica li ferma la Meloni, vengono fermati prima da altri paesi, anche in questo il problema non ci sarebbe!

      deve essere una cosa così, se non lo vedo il problema non c’è per davvero: mutatis mutandis mi pare la reazione di Pino alla guerra in Ucraina

      ?

      • tomar scrive:

        Ma davvero pensi anche tu che si possa eliminare una causa di dimensioni epocali eliminando “un” suo effetto? Magari arrestando tutti gli scafisti libici e sequestrando le loro barche? Quanto credi che potrebbe durare, permanendo la causa, la sparizione di quell’effetto? Qualche settimana, qualche mese? Sei davvero così tonto o fai solo, come penso, il finto tonto?
        Che dire, potrei solo consigliarti di leggere o di rileggere (anche se presumo che Tolstoj non sia il tipo di cristiano che ti piace) il capitolo finale di Guerra e Pace, dedicato a quelle che da noi si è usato definire “invasioni barbariche” e che lui chiama invece correttamente “migrazioni di popoli”, Völkerwanderung , come le definisce meno provincialmente anche la storiografia tedesca.

        • Francesco scrive:

          almeno un poco tu lo sospetti, che stessi facendo il finto tonto! non ero affatto serio e proprio per quello che dici tu di cause ed effetti

          Tolstoj mi sta discretamente sui coglioni, dovrei tornare a leggere G&P ma mi stavano tutti sulle palle, i russi di cui parlava lui, sommamente quelli che gli piacevano

          però voto lo stesso “invasioni barbariche”: erano barbari e non graditi ma subiti!

          🙂

          • PinoMamet scrive:

            Sei già passato alla russofobia acuta, vedo.

            • Francesco scrive:

              no, era la “santamadrerussiamammadiunpopolospeciale” fobia che emergeva alcuni decenni fa

              tutti i popoli speciali mi stanno cui coglioni, da questo punto di vista pure certi yankees

            • PinoMamet scrive:

              Mah, non ce la vedo tanto in Tol’stoj.

              ma poi ce l’hanno un po’ tutti i popoli, questa mania, chi più chi meno, per un motivo o per l’altro.

              • PinoMamet scrive:

                Che poi uno dei protagonisti, e, credo, “persona” (come dicono i colti) di Tolstoj stesso, è il principe Bezuchov, che è un bastardo (letteralmente) di cultura più francese che russa, che dal deboscio si fa trascinare prima nella Massoneria e in un matrimonio sfortunato e tenta delle riforme sociali in modo maldestro…

                non mi pare proprio l’esempio dell’eccezionalismo della Santa Russia…

      • PinoMamet scrive:

        “mutatis mutandis mi pare la reazione di Pino alla guerra in Ucraina”

        ma mi ami così tanto? non tirarmi in ballo sempre, dai! 😉

        • Francesco scrive:

          mi hai sconvolto la prima volta e ogni volta dopo di allora!

          e non scherzo affatto

          • PinoMamet scrive:

            Cosa ti ha sconvolto, per curiosità?

            Che le vicende di russi e ucraini mi coinvolgano tanto quanto quelle di serbi e croati?

            • Francesco scrive:

              che tu ti sia schierato in modo così appassionato e sincero per gli invasori, sì, contrasta con tutto quello che pensavo di aver capito in questi anni

            • PinoMamet scrive:

              Io non mi sono mai schierato con gli invasori, sei tu che attribuisci questo sentimento a chiunque sia critico verso il (criticabilissimo) governo Zelenski e gli ancora più criticabili nazistoni della brigata Azov, promossi “eroi della democrazia”.

              E francamente mi sembra che tu sia contro gli invasori (dopo aver difeso qualunque invasione in qualunque altra parte del mondo) soltanto perché in questo caso erano russi, e quindi boh, sovietici.

              • Francesco scrive:

                beh, che nel condannare una invasione si debba tenere conto anche di chi sono gli invasori e chi gli invasi mi pare giustissimo.

                pure il DDay si chiama “invasione” ma non mi lamento che i forestieri anglosassoni abbiano sconfitto i nazisti europei autoctoni!

                mentre ho da ridire sull’invasione garibaldin-sabauda del Sud Italia, che non stava così male da solo e da allora non so quanto stia meglio.

                ciao!

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “pure il DDay si chiama “invasione” ”

                Per nulla.

                Furono la Germania e l’Italia che dichiararono guerra agli Stati Uniti, in seguito alla dichiarazione statunitense di guerra al Giappone.

                Potresti avere da ridire sull’invasione francese dell’Algeria nel 1830, o sull’invasione tedesca del Belgio nel 1914.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “per nulla”

                Infatti. Il duce dichiaro’ guerra agli USA credo cinque giorni dopo Pearl Harbor. Se ne fosse stato capace, nessuno avrebbe trovato strano che mandasse le camicie nere a sbarcare in Florida. Invece, com’è noto, furono gli Statunitensi a sbarcare in Sicilia e ad Anzio. Gli USA, per una volta, erano il paese aggredito.

                La vittoria – in quel caso – dell’aggredito (USA) sull’aggressore (Italia) ebbe il soddisfacente (per gli Italiani) effetto collaterale di toglierci dal groppone i nazifascisti.

                Ma gli Statunitensi morti in Italia – a volte combattendo davvero eroicamente, va riconosciuto – non sono morti per liberare noi dal fascismo, sono morti in difesa della propria patria aggredita – e nessuno gliene può certo fare una colpa.

                Infatti gli Statunitensi si sono – comprensibilmente! – guardati bene dall’andare a liberare altri popoli oppressi da regimi fascisti che però NON avevano aggredito gli USA, come quelli di Spagna e Portogallo.

                Correttamente, così, gli Italiani chiamano la vittoria Statunitense sul fascismo ‘Liberazione’; ma gli Statunitensi non la chiamano mai così, bensì ‘campaign of Italy’.

                Ricordare questo fatto elementare fa giustizia di tutta la fuffa che ci vorrebbe grati in eterno a Washington per la Liberazione – fuffa che mi ricorda tanto quella della eterna amicizia bulgaro-sovietica onnipresente a Sofia quando la visitai prima della caduta del Muro nel 1988.

                Mai come in questo caso la conoscenza della Storia ha un valore liberatorio.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                1) avvisate gli storici anglosassoni di cambiare linguaggio, poffarre, che ADV e MM non sono d’accordo.

                2) quindi siccome non la chiamano liberazione possiamo evitare di essere grati che ci abbiano liberato? a volte le letture forzate della Storia mi sorprendono ancora!

                3) le pulsioni personali non fanno buoni storici, caro Andrea, nel tuo caso però sfociano nel ridicolo. come sai, la memoria storica della Liberazione ha fatto in tempo ad arrivarmi per testimoni, sono abbastanza vecchio

            • PinoMamet scrive:

              Comunque, tanto per essere chiari, ribadisco quanto detto da sei mesi:

              se le guerre fossero un tamponamento, avrebbero “torto” i russi.
              Bene.

              Detto ciò, propongo che l’Italia ne stia fuori il più possibile, aderisca il meno possibile a posizioni che la danneggiano, e parteggi per una pace negoziata: cioè esattamente il contrario di quanto Zelenski chiede, anzi, esige.

              Dal punto di vista storico, le regioni attualmente “occupate” (o “liberate” secondo i punti di vista) dai russi, sono state russe dal Settecento fino agli anni Venti, quando sono state sconsideratamente regalate agli ucraini, e ancora ne manca un pezzo (quello di Odessa).
              La Crimea, regalata addirittura dopo, negli anni Cinquanta, quindi la legittimità di Zelenski e soci nel reclamarle, storicamente parlando, mi pare alquanto dubbia.

              Motivo di più per chiedere un negoziato a partire dallo status quo sul terreno.
              Che non ci sarà mai perché Zelenski, Biden e il nostro Francesco non vogliono, e quindi almeno si faccia guerra per bene.

              • tomar scrive:

                Tanto per esemplificare concretamente a Francesco:
                se io fossi nato a Sebastopoli, sarei nato come cittadino della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa, poco prima del compimento dei 7 anni sarei diventato, grazie a un cadeau dell’ucraino Chruščёv, un cittadino della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina, a 44 anni suonati mi sarei ritrovato cittadino della Repubblica ucraina e pochi giorni prima dei 67 sarei “finalmente” tornato in grembo alla santa madre Russia… per fortuna sono nato a Milano, ma anche lì ho imparato a diffidare delle facili semplificazioni.

              • Francesco scrive:

                Credo che sulla questione “invasione russa dell’Ucraina” ci sia molto di semplice e poco da semplificare. Alla faccia dei mille anni di storia che i due (?) popoli condividono.

                Anzi, ne approfitto per rimarcare il diverso comportamento degli austriaci nel 1938.

              • roberto scrive:

                tomar

                invece se io fossi nato a sebastopoli sarei nato
                cittadino della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina, a 28 suonati mi sarei ritrovato cittadino della Repubblica ucraina e pochi giorni prima dei 41 sarei improvvisamente caduto nelle grinfie dell’orso russo

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Anzi, ne approfitto per rimarcare il diverso comportamento degli austriaci nel 1938.”

                L’Austria aprì le porte ai tedeschi, così come la Crimea ha aperto le porte ai russi. Mentre due regioni dell’Ucraina si sono proprio ribellate al governo di Kiev e il primo passo dell’invasione russa è stato proprio l’invio di forze a questi ribelli.

              • PinoMamet scrive:

                Posso rimarcare che aldilà del discorso mi stanno più simpatici i russi, anche se hanno torto, o giù ucraini, visto che i russi hanno torto…

                … avevo ragione io? Non puoi fare le sanzioni a chi ha le materie prime.
                Un chilo di paglia peserà pure quanto un chilo di ferro, ma un dollaro di Chanel o di McDonald’s non vale quanto un dollaro di gas o di frumento.

                E quindi, visto che le sanzioni stanno funzionando benissimo… contro di noi, o si fa la pace, o si fa la guerra, ma sul serio.

                Decidetevi !

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Sono diventato a favore della guerra: dopo questa campagna elettorale qui l’inverno nucleare sarà una liberazione.

              • Francesco scrive:

                piano con l’accaparramento di meriti miei!

                quello pazzo a favore della guerra sono io, esigo lo ius primae noctis

                x Pino: un kilo di grano e un kilo di ricambi per macchinari pesano uguale uguale, anzi il secondo un pò di più credo.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “però se ci pensi bene, senza gli scafisti i migranti resterebbero tutti in Libia e non li vedremmo, quindi il problema non esisterebbe!”

        Il punto è che i luoghi ricchi attirano i luoghi poveri.

        Vedi quanta gente nel secolo scorso è migrata dall’Aspromonte a Milano, e quanta è migrata da Milano all’Aspromonte.

        Il Molise oggi ha meno abitanti che nel 1860, anche se la natalità si è abbassata solo negli ultimi decenni.

        Questo perché non c’erano restrizioni (a parte il prezzo delle case) sul movimento delle persone all’interno dell’Italia.

        Oggi penso che la grande maggioranza degli africani emigrerebbe in Europa, e dei latinoamericani negli Stati Uniti, se non ci fossero enormi rischi associati.

        Non tutti i molisani sarebbero stati disposti a spendere molto più soldi di quelli che avevano – indebitandosi – per mettersi nelle mani di bande omicide e poi dover attraversare a nuoto il Po, con il rischio di essere rimandati a casa se catturati.

  15. Moi scrive:

    Lo Ius Scholae per me èo sarebbe giusto perché trovo assurdo essere Cittadini di un Paese ignorandone perfino la Lingua Storica … e so che può accadere.

    Premesso che lo ritengo sbagliato : mi pare anche che in Germania e in altri Paesi “Norreni” si accontentino dell’ Inglese, almeno per assumere altri Europei ; sennò, puoi anche sapere soltanto _ ad esempio _ il tuo dialetto Urdu Locale Stretto, tipo se sei una Casalinga o una ricongiunzione familare.

    Ius Scholae : mi suona malissimo, tipo un Do Ut Des … ma Cécile Kyenge non lo chiamava “Ius Culturae”, che suonava molto meglio ? … Come se un 15enne _ ad esempio _ d’ origine Cingalese (… si può ancora dire “Cingalese” ?!) che sa usare internet meglio del Capo dei Servizi Segreti Boomer 😉 Italico fosse ancora nell’ Ottocento del Libro Cuore 😉 per rapportarsi con il mondo che ci circonda …

    • Moi scrive:

      F’ altronde, per l’ Italica Sx, la Formazione delə Futurə Cittadinə mediante Scuola Pubblica … è un altro Archetipo Intramontabile ! 😉

    • roberto scrive:

      No in Germania devi sapere il tedesco almeno a livello B1, che non è tanto ma nemmeno pochissimo. Oltretutto devi fare un test tipo di educazione civica e quello è in tedesco e non è facilissimo dal punto di vista linguistico

      Anche in Lussemburgo devi fare un test di lussemburghese, invero davvero facile

  16. Moi scrive:

    Sennò facciamo come per il Gender : ogni persona autocertifica la Citttadinanza che sente (!) di avere … quante volte avete sentito “Sono nato in Italia ma ho una tale Openmàindidness 😉 rispetto all’ Itagliano 😉 Medio [inteso come “Untermensch” …] che sono, in verità, AngloSassone Dentro nato qua per sbaglio ?”

    😉

  17. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Transmed

    https://en.wikipedia.org/wiki/Trans-Mediterranean_Pipeline

    NON è l’ abbreviazione di Transmedicalism :

    https://gender.fandom.com/wiki/Transmedicalism

    ultimo, nel senso di “latest” , Tabù da abbattere …

    Dipenderemo senz’altro molto di più dal primo, ma … solo sul secondo possiamo almeno minimamente influire sulla realtà, dicendo la nostra.

    😉

  18. Miguel Martinez scrive:

    Giusto per ricordare perché l’opposizione alle Grandi Opere Inutili e Imposte (GOII) deve essere centrale nello scegliere per chi votare, segnalo che il cantiere TAV della Lyon-Torino, che macina sassi da trent’anni, sul solo versante francese, consuma tanta acqua quanto una città di 200.000 abitanti:

    https://www.lyonmag.com/article/125322/consommation-d-eau-equivalente-a-celle-de-200-000-habitants-le-chantier-du-lyon-turin-pointe-du-doigt

  19. Miguel Martinez scrive:

    E sempre per ricordare chi NON votare, la Lega si vanta di essere riuscita a tirar fuori dal governo 2 miliardi per sbucaltare montagne e boschi per le Olimpiadi invernali:

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/08/27/olimpiadi-2026-a-cortina-la-presentazione-della-pista-da-bob-elogi-per-la-pioggia-di-soldi-mistero-su-ritardi-e-impatto-ambientale/6775378/

    Credo che aiuti anche a capire il vero pericolo della Lega, al di là delle chiacchiere inconcludenti sull’immigrazione con cui attira i polli.

  20. PinoMamet scrive:

    Ammetto che Il Libro Cuore mi interessa di più di altri argomenti.

    Perciò per facilità formulo qui la domanda a Francesco.

    A me di Cuore (vado in base a quel poco che ricordo) piace abbastanza la lingua, semplicemente perché l’italiano dell’epoca era bello e musicale (non so poi se quello di De Amicis fosse dei migliori, ripeto, vado a memoria).

    Mi piace che offra una linea di condotta chiara per bene, adatta al suo pubblico ideale di “giovani lettori”: amicizia, correttezza, rispetto per tutte le fasce sociali e le provenienze geografiche.

    Non mi piace la melensaggine, il patriottismo acritico, l’atteggiamento non velatamente paternalista.

    Non è un libro che farei leggere, neppure a un dodicenne, ma semplicemente perchè è datato e, appunto, melenso.

    A parte questo, davvero, cosa ha che non va??

    • roberto scrive:

      D’accordo con tutto, aggiungerei giusto che è pallosissimo 😁

    • paniscus scrive:

      “Mi piace che offra una linea di condotta chiara per bene, adatta al suo pubblico ideale di “giovani lettori”: amicizia, correttezza, rispetto per tutte le fasce sociali e le provenienze geografiche.”—-

      Tranne il 50% circa degli esseri umani, cioè le donne, comprese bambine e ragazze della stessa età di quello che era considerato il bacino ideale dei potenziali lettori.

      Le figure femminili, quelle poche che ci sono, sono ridotte essenzialmente a due stereotipi: la povera vittima indifesa bisognosa di aiuto, oppure la santa martire abnegata che rinuncia a qualsiasi aspirazione di soddisfazione personale per dedicarsi integralmente al “fare del bene agli altri”.

      Francamente, mi sono sempre chiesta (e non solo da adulta, anche a 10 anni) come sia stato possibile che, per un secolo, quel libro sia stato messo in mano indifferentemente a bambini e bambine, e che sia stato considerato una lettura edificante allo stesso modo per tutte e due le categorie.

      E comunque, al di là delle questioni di genere, io non ci vedo nulla di democratico e di paritario nemmeno sul piano delle classi sociali e delle differenze di provenienza etnica.

      Il padre borghese e professionista di successo che incoraggia il figlio a invitare a casa i compagni di scuola di estrazione sociale più bassa e a trattarli alla pari, poi gli dice: “ricordati che quando sarai diventato ingegnere come me, e quando farai il direttore di costruzioni edili come me, se incontrerai qualcuno di questi tuoi compagni come manovale in un tuo cantiere, dovrai abbracciarlo come se fosse un fratello!

      Ma non è che poteva tirare fuori un po’ di soldi (o sollecitare una raccolta colletiva di un po’ di soldi anche tra qualche suo collega) per finanziare una borsa di studio a qualcuno di questi ragazzi, in maniera che non dovessero per forza limitarsi a fare i manovali?

      Mica proprio per tutti, ma almeno per uno o due di quelli che venivano lodati sperticatamente come i più bravi e i più interessati allo studio, ma comunque destinati a smettere per ragioni familiari e ad andare a lavorare a 11 anni!

      Boh!

      Una delle poche cose che mi colpiscono positivamente è la laicità (il che non vuol dire ateismo o antireligiosità). Nonostante l’età dei protagonisti, non c’è traccia di partecipazione collettiva a catechismi, comunioni, cresime, processioni e preghiere. Ci sono riferimenti a persone che frequentano la chiesa a titolo privato o familiare, riferimenti (minimi) a qualche argomento di origine religiosa nelle lezioni a scuola, e riferimenti ad attività di carità e volontariato svolte da suore o da associazioni cristiane… ma tutto sempre visto al di fuori del contesto dell’istruzione pubblica.

      • PinoMamet scrive:

        Ammetto che, da lettore (per modo di dire, non l’ho mai letto per intero) di sesso maschile, non avevo mai fatto caso alle questioni di sesso (o di genere? mai capita la differenza).

        Però De Amicis ha scritto anche un libricino dal titolo tipo “Amore e ginnastica”, nel quale un esile professorino si innamora di un’erculea insegnante di educazione fisica, che non è certo la vittima sempre bisognosa di difesa.

        Sul paternalismo, mi sono già espresso. Non pretendo comunque di chiedere i miracoli a un autore ottocentesco.

        • PinoMamet scrive:

          (No, non finisce con lui che si fa i muscoli per conquistarla: si mettono insieme così come sono e vivono felici e contenti).

          • PinoMamet scrive:

            Ho controllato ora: in effetti, nella vana speranza di far colpo, frequenta anche un po’ le palestre, ma senza il risultato sperato (nè fisico né sentimentale 😉 ) e lei comunque lo bacia alla fine del libro per tutt’altri motivi.

      • roberto scrive:

        Beh paniscus il libro è stato scritto 150 anni fa, non puoi chiedergli troppo….sono d’accordo però sul fatto che non è un libro per bambini-adolescenti

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ paniscus

        “bambine”

        Se penso che di lì a pochi anni Ibsen verrà ostracizzato perché la protagonista del suo “Casa di bambola” pianta marito e figli pur di veder soddisfatte le proprie aspirazioni allora mi sembra ingeneroso accusare “Cuore” di maschilismo.

        D’altro canto, il protagonista Enrico è un maschio, e come tale – in mancanza, all’epoca, di classi miste – va in una classe dove sono tutti maschi. Classe dove comunque insegna anche “una maestrina dalla penna rossa” con due colleghe.

        Inoltre, ricordo che dei tre handicappati di cui il libro narra il riuscito inserimento nella società grazie alla scuola pubblica debitamente attrezzata per le loro esigenze (nell’Italia dell’epoca!) due sono bambine. Sono gli anni di “Anna dei miracoli”, è vero, ma quella è una storia Statunitense; una bambina sordomuta nell’Italia di De Amicis era fortunata se finiva a spazzare in sagrestia per un piatto di minestra.

        Quanto al paternalismo classista, vale un discorso simile. A parte che De Amicis aveva scritto altrove un eccellente resoconto (“America”) delle terrificanti condizioni dei nostri emigranti – tema che compare anche in “Cuore” nella forma edulcorata e romanzata di “Dagli Appenini alle Ande” – non dimentichiamoci che di lì a poco non solo Bava Beccaris farà strage di scioperanti a cannonate e che il re Umberto per questa prodezza gli darà un’onorificenza. E ciò avverrà fra gli applausi convinti della maggioranza della stampa i cui lettori borghesi erano terrorizzati da quello che Jack London di lì a poco chiamerà “il popolo dell’abisso”.

        De Amicis conosceva meglio di molti altri i termini della “questione sociale”. Come molti a suo tempo (Dickens in primis) si illudeva che si potesse risolvere con un atteggiamento di benevolenza da parte delle classi privilegiate rispetto alle classi subalterne. L’idea che queste ultime fossero portatrici di diritti – ad esempio del diritto al voto – era lontanissima dal pubblico di “Cuore”, anche se lo stesso De Amicis fa proibire al padre del protagonista di pulire la poltrona dove il suo compagno di studi, il figlio di muratori Stardi, ha sporcato sedendosi “perché il lavoro non sporca”.

        E che non si tratti di retorica si capisce dal fatto che dei due personaggi decisamente negativi (Franti e Nobis) uno è sì figlio di proletari, ma l’altro è un figlio di papà; in altre parole, il reddito non è legato alle qualità morali. Come la cattiveria, la bontà nasce in condizioni inaspettate, umili, semplici. Crossi è il figlio di un carcerato ma non lo sa, crede che il padre sia emigrato, e i compagni che intuiscono la verità gliela nascondono pietosamente. L’impegno di Precossi spinge il padre alcolizzato a disintossicarsi; ed è il maestro a spingerlo, con un magistrale esempio di ‘nudge power’ ante litteram, sulla buona strada.

        Poi, è chiaro, non è che in un libro per ragazzi scritto sotto i Savoia De Amicis si potesse mettere a fare della propaganda socialista. (Ancora ottant’anni dopo per molto, molto meno un gigante come Gianni Rodari verrà di fatto silenziato dalla nostra editoria per ragazzi che lo ha riscoperto solo ora, e verrà pubblicato solo in URSS). Quando Comencini girerà il suo “Cuore” per la Rai, nell’ultima puntata farà dire a Johnny Dorelli-il maestro di essere socialista; è un’evidente forzatura. De Amicis si rivolge ai figli di quelli che mettevano le bambole sotto le campane di vetro in salotto, ai nipotini vestiti alla marinara delle adoratrici delle piccole cose di pessimo gusto cantate da Guido Gozzano, ai futuri ufficialetti nelle trincee sull’Isonzo. E i suoi giovani lettori cominciavano a leggere i romanzi di un Salgari e Verne, dove “il diverso” era un selvaggio Thug (“I misteri delle Sunderbunds”) o un coolie Cinese da sfruttare all’osso da parte di un filantropo Francese in lotta contro un malvagio militarista Tedesco (“I 500 milioni della Begum”).

        Se leggo un’opera in inglese contemporanea a “Cuore” che voglia propagandare la parità dei diritti fra uomo e donna e denunciare l’ipocrisia dei ruoli fissi in cui quest’ultima era confinata (penso a “Man and Superman” e a “La professione della signora Warren” di Shaw), beh, francamente “Cuore” mi pare infinitamente più coraggioso.

        Una specie di “Diario di un maestro” o di “Io speriamo che me la cavo” in versione decisamente più ottimistica. Ed è questo suo ottimismo che oggi sì, ci pare fortemente superato al punto da infastidirci.

        Ma la sua non era piaggeria retorica. Era fiducia nel coraggio dei singoli nel fare funzionare le istituzioni. Ho sempre pensato che un Falcone e un Borsellino si siano ispirati a “Cuore”. E vorrei tanto averne adesso, di gente così.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • PinoMamet scrive:

          Solo una nota: Salgari rende il “diverso” spesso protagonista, e gli mette in bocca veri e propri discorsi anticolonialisti.

          Che lo faccia per antipatia del colonialismo altrui, è pur vero. L’antagonista per antonomasia del ciclo della Malesia è l’inglese James Brook, modellato sul personaggio storico dallo stesso nome (che ispirerà anche il poco lusinghiero Lord Jim di Conrad, che sposta l’azione alcuni decenni dopo, e forse un po’ anche Cuore di tenebra..
          Non doveva essere uno stinco di santo 😉 )

          Certo i “selvaggi” di Salgari, che li conosceva più che altro dai libri, iniziano sempre con una descrizione di maniera, che ne esalta le caratteristiche più esotiche e pittoresche, anche caratterialmente, desumendole dalle enciclopedie dell’epoca.

          Ma dopo un paio di pagine acquistano subito l mentalità e persino i modi di dire di un italiano piccolo borghese, e l’esotismo è ridotto agli abiti e a qualche esclamazione di maniera.
          Salgari, senza dirlo, pare fermamente convinto del motto italiano che “tutto il mondo è paese”, in fondo, e di conseguenza non si mette mai troppo al di sopra di cacciatori di serpenti bengalesi e di pirati indonesiani 😉

          • PinoMamet scrive:

            Il che lo differenzia da Kipling, che i selvaggi li ha avuti sotto il naso, e anche quando li loda non si dimentica mai chi è il bianco, col suo “fardello” ideale, e chi è il selvaggio, che al massimo può portare i più pesanti fardelli fisici e concreti 😉

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ pino Mamet

            “Conrad”

            Con la differenza che Conrad (in realtà Polacco, Korzeniowski) era un anticolonialista autentico.

            “Lord Jim” è ispirato a un fatto reale, l’abbandono da parte del capitano di una nave in difficoltà piena di pellegrini per la Mecca.

            “Heart of Darkness” risuona delle denunce di Casement contro le atrocità dello Stato Libero del Congo

            “The Secret Agent” è la descrizione di una strategia della tensione messa in atto da un (inetto) agente provocatore zarista

            https://it.wikipedia.org/wiki/Lord_Jim_(romanzo)

            https://it.wikipedia.org/wiki/Joseph_Conrad

            Coi suoi Tigrotti di Mompracem, Salgari sarebbe stato un eccezionale sceneggiatore di fumetti: e non lo dico per sminuirlo, se penso che viviamo nella patria editoriale di Corto Maltese, Zagor e Martin Mystere.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • PinoMamet scrive:

              Sì, sapevo di quel fatto, ma poi l’avventura malese del protagonista, che sfuggendo alla sua cattiva fama di porto in porto finisce per diventare una specie di re indigeno, è ispirata a James Brooke (che visse in realtà prima, in una realtà molto più selvaggia) che è anche almeno uno dei possibili modelli per L’uomo che volle farsi re di Kipling.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ pino Mamet

                “Kipling”

                Ah! “The man that would be King” non solo è uno dei più spettacolari capolavori di Kipling, ma è anche oggetto di una magnifica trascrizione cinematografica con Sean Connery e Michael Caine!! 🙂 🙂

                Comunque è un’avventura come solo un imperialista sincero come Kipling poteva immaginare: due sdatacvi semianalfabeti che arrivano a un passo dal conquistare un regno, e proprio nella zona del mondo dove l’esercito di Sua Maestà era stato battuto.

                Kipling, che l’India la conosceva essendoci cresciuto e avendo imparato a sue spese quanto potesse essere ostile la società britannica a un mezzo coloniale come lui, era il primo ad ammettere le virtù degli abitanti del paese, ma non un solo momento ha mostrato di dubitare della “missione civilizzatrice dell’uomo bianco”.

                Quello che per un Cecil Rhodes poteva essere uno slogan pubblicitario, “the white man’s burden”, per Kipling è un incontestabile dato di fatto.

                Bisognerà aspettare i “Burmese days” di Orwell per leggere di un altro coloniale che non crede davvero più a quel “dato di fatto”.

                Invece, la morte di Lord Jim è solo l’esaudimento di un desiderio di espiazione. Di certo non è la fine di una carriera di un figlio di buona donna come Brooke, che diventerà giustamente la bestia nera di Sandokan.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

            • paniscus scrive:

              “Con la differenza che Conrad (in realtà Polacco, Korzeniowski) era un anticolonialista autentico. “—–

              Il mio insegnante di inglese del liceo (si parla degli anni ottanta) era fissato con Conrad, nonostante fosse un dichiaratissimo militante della destra democristiana dell’epoca, con marcate nostalgie fasciste, quindi non mi sarei aspettata una sua simpatia per un autore anticolonialista tosto.

              In realtà ammetteva di aver studiato inglese perché amava gli Stati Uniti, ma che della cultura britannica non poteva fregargliene di meno… e ammetteva anche di essersi laureato in lingue prendendo come prima specializzazione il tedesco, ma di aver ripiegato sull’abilitazione in inglese perché di cattedre ce n’erano molte di più…

              La sua battuta preferita era “Ricordatevi che i più grandi scrittori inglesi, a parte Conrad che è polacco, sono tutti irlandesi!” (il che non è nemmeno una bugia, ma ho il sospetto che lui li preferisse solo in quanto di origine cattolica).

              Il problema è che all’epoca le opere di questi signori venivano fatte leggere in traduzioni italiane pessime, o in brani originali vergognosamente ridotti, e senza nessuna attenzione alla pronuncia corretta.

              Il risultato fu che il suo adoratissimo Conrad, di fatto, ce lo fece odiare, e fece diventare le sue storie oggetto di grande produzione di parodie e fumetti umoristici da parte degli alunni (anche perché lui stesso pronunciava alla romana con tocco calabrese, del tipo “Ve dovete lègge Lorde ‘Ggimme!”

              So che è venuto a mancare pochi mesi fa, ottantacinquenne, dopo una lunga seconda vita come conferenziere e animatore di circoli culturali di provincia dopo la pensione…

              • PinoMamet scrive:

                Ci sarebbe molto da dire sulle traduzioni italiane, credo, ma non da parte mia che ne orecchio gli errori, ci vuole un traduttore o un linguista.

                Sulle altre materie non mi pronuncio, ma già che ci sono vorrei spezzare una lancia contro i professori di materie umanistiche 😉
                O meglio, poveretti, contro il sistema assurdo che costringe un laureato in greco antico a fare lezione sul Barocco, e uno che ha scritto la tesi su Dino Campana a spiegare la Guerra dei Cent’anni….

                Non si può sapere tutto, chiaramente, e il risultato è che la scuola chiede la ripetizione a pappagallo di vecchi miti, che un manuale riprende dall’altro e nessuno si prende la briga di controllare (le “due,”, “tre” o addirittura “quattro fasi” del pessimismo Leopardiano, mentre l’autore marchigiano usa la parola una volta sola e per condannarla; “L’ideale dell’ostrica” del milanese d’adozione Verga…; La “piramide sociale feudale” che è uscita pari pari dalla leggenda nera sul Medioevo, e non ha mai avuto altra vita che sui libri di scuola…)

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ paniscus

                “Conrad”

                Tra l’altro trovo che proprio Conrad, col suo lessico ricchissimo e il periodare al limite dell’ampollino, sia fra gli autori in lingua inglese fra i più difficili in assoluto da tradurre bene in italiano.

                Le lunghe descrizioni della giungla in “Heart of Darkness” e la descrizione del paesaggio del luogo della morte di Lord Jim le ho trovate ai limiti dell’intraducibile, almeno per i limiti della mia padronanza dell’inglese.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

        • Andrea Di Vita scrive:

          Errata corrige: non era Stardi ma Precossi.

  21. Moi scrive:

    Il Padre di Enrico lo rimprovera per aver mancato di rispetto alla Madre … che sembra 🙂 una cosa Femminista, in realtà è un pretesto per esaltare i Ruoli Muliebri Sottomessi. Insomma : il Migrantino 🙂 con il Babbo Imam magari si identifica molto di più dell’ Italico con genitori separati da quando andava all’ asilo 🙁 !

    • Moi scrive:

      Il famoso “Anchenoiunavoltismo” da Salotto Sinistroide Bene 😉 … almeno quando fa comodo.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ moi

      “Madre”

      Ho riletto l’episodio giusto ieri. Più che “sottomessi” direi “idolatrati”. Uno dei difetti del libro – in questo peraltro completamente calato nella sua epoca – è che le donne sono solo o madri o comunque confinate in un ruolo simil – materno (infermiere, maestre elementari). E in questo ruolo sono idolatrate e senza alcun difetto. Gli handicappati appaiono in più punti in “Cuore”, e in tutti i casi sono istruiti/seguiti/assistiti da insegnanti donne che vengono letteralmente santificate dai parenti degli handicappati o dai testimoni. Una giovane sordomuta è addirittura presa sotto l’ala protettrice di un tutor, a sua volta sordomuto e più avanti cogli anni, che è donna a sua volta.

      Piu’ in generale, il valore dei ragazzi si misura non tanto dal rendimento scolastico (di cui si parla stranamente pochissimo, quasi fosse un accessorio) quanto dalla lealtà e rispetto mostrati quotidianamente verso i compagni e verso le madri e le sorelle: questo è un concetto ripetuto chiaramente nel libro.

      Secondo me è proprio questo essere totalmente, fortemente schierato che ci fa rifiutare oggi “Cuore” come anacronistico e melenso. Nel suo mondo i problemi o sono inevitabili disgrazie (la gente vi si ammala continuamente in modo grave, a cominciare dal protagonista; il libro si apre con un piede fratturato) o sono frutto dell’inadeguatezza morale dei personaggi (il protagonista che non ha voglia di studiare, il compagno che ha paura di ammettere di aver tirato la palla di neve che ha quasi accecato un passante).

      Il fatto che la classe del protagonista abbia CINQUANTAQUATTRO alunni e che si dica esplicitamente sia che molte classi fuori città non hanno di che scaldarsi nell’inverno sia che i mendicanti si affollano davanti alla scuola per approfittare della “naturale” generosità dei ragazzi viene presentato di sguincio, come un naturale contorno che però (di nuovo) guai se il protagonista si azzarda a dimenticare.

      In “Cuore” chi si sente inadeguato trova sempre il sostegno necessario a integrarsi solo che lo voglia davvero, che ci metta il Cuore, appunto. In questo senso sono molto vicini i film di Frank Capra e la pedagogia Comunista: “Cuore” ebbe un grande successo nel Patto di Varsavia.

      Mentre è agli antipodi di “Cuore” quel terrificante racconto di fallita integrazione che è “I ragazzi della via Pál”, dove un esile ragazzino pur di arrivare a compiere gli stessi sforzi fisici dei compagni che diffidano di lui si lascia letteralmente morire nella generale indifferenza.

      Noi che viviamo nell’epoca de “Il signore delle mosche” sappiamo a cosa siamo più vicini.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

    • PinoMamet scrive:

      Sì, ma io voglio il parere di Francesco! 😀

      Con tutto ciò che scrivi, e con cui concordo appieno, mi manca ancora il motivo per cui Cuore non piaccia ai cattolici.

      Descrive un mondo maschilista per tradizione, conservatore per abitudine, nel quale alle differenze sociali, di classe o di sesso si rimedia quasi esclusivamente per buona volontà individuale, naturalmente creata o spinta dagli esempi.

      è più ancora che l’Italia cattolica: è quel tipo di Italia cattolica che piace a Francesco!

      Solo non si parla di preti, e allora ne vede tutti i difetti…

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ pino Mamet

        “difetti”

        Come dice Borges nel suo “Giardino dei sentieri che si biforcano”, il modo migliore per sottolineare una cosa è tacerla completamente.

        “Cuore” non ignora la religione; ci sono funerali religiosi, e il padre del protagonista gli racconta di una vita ultraterrena. Quando Garrone diventa orfano di madre il maestro detta alla classe un testo di Mazzini che consola un amico della morte della madre prospettandogli la prospettiva di rivederla in cielo. Il padre del protagonista incontra il suo vecchio maestro, che gli dice che si rivedranno “lassù” con un gesto che ricorda quello finale del Fra’ Cristoforo manzoniano. La maestrina di seconda muore, e al suo funerale ci sono i suoi allievi e i preti.

        Ma è l’unica volta che la parola “preti” compare in tutto il romanzo. Se pensi al ruolo dei religiosi nei Promessi Sposi il contrasto è evidente.

        “Cuore” dimostra la possibilità di una società incardinata su principi morali senza bisogno che ci sia il prete. La Chiesa non compare mai, nemmeno come edificio. “Cuore” afferma implicitamente che per comportarsi bene e andare in Cielo la Chiesa è inutile, il che è come dire che è inutile tout court. Per un cattolico, “Cuore” e’ quindi molto peggio che un pamphlet anticlericale o un saggio di Bertrand Russell; “Cuore” non nega l’aldilà, nega ignorandolo il ruolo di tramite col Cielo del prete.

        C’è un fa.oso romanzo di fantascienza di James Blish, “A Case of Coscience” (in italiano “Guerra al Grande Nulla”) dove un équipe di scienziati (fra cui un gesuita) scopre una civiltà extraterrestre (“Lithia”) composta di esseri civili, gentili, simpatici, razionali e assolutamente agnostici. I Lithiani non sanno proprio cosa sia la religione, non riescono neanche a tradurre il concetto nella loro lingua. La loro società è talmente priva di difetti…che il gesuita della spedizione si convince che il pianeta e i suoi abitanti sono un inganno di Satana all’umanità, che dimostra come sia possibile una vita tetta e felice senza la luce della Rivelazione divina.

        Ecco, “Cuore” è la “Lythia” de’ noantri.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Andrea Di Vita scrive:

          tetta=retta

        • Francesco scrive:

          >>> “Cuore” dimostra la possibilità di una società incardinata su principi morali senza bisogno che ci sia [Dio].

          Quindi lo sapete già, cosa me lo chiedete a fare? questa ridicola menzogna, con le tonnellate di omissioni che comporta, è diabolica e come tutta la farina del Diavolo finisce completamente in crusca.

          Io non ho nulla da dire.

          Ciao!

          • PinoMamet scrive:

            Scusa, quando te lo scritto più sopra mi hai risposto che “quello era il minimo”;

            ero curioso di sapere il massimo!

            Se non c’è, tanto meglio…

          • PinoMamet scrive:

            PS
            Va da sé che, conoscendo il sottoscritto diversi atei che sono persone stimabilissime e da prendere ad esempio, non concorda con la tua idea che una morale senza Dio sia “una ridicola menzogna”.

            E lo dico da credente.

            • roberto scrive:

              beh, il buon francesco non mi ha mai detto cosa mi impedisce di derubare le vecchiette se non la ridicola menzogna di una morale senza dio

              🙂

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “beh, il buon francesco non mi ha mai detto cosa mi impedisce di derubare le vecchiette se non la ridicola menzogna di una morale senza dio”

                Cosa ti impedisce di derubare le vecchiette?

              • roberto scrive:

                La legge morale dentro di me ed il cielo stellato sopra di me?

                Non ne sono sicuro, solo che da qualche parte dentro di me sento che sia ingiusto derubare le vecchiette

                A te invece? Non mi dire la paura delle guardie perché non ci credo

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Roberto

                “Non ne sono sicuro, solo che da qualche parte dentro di me sento che sia ingiusto derubare le vecchiette ”

                Preciso meglio… perché sei diverso

                dal padrone di casa che chiede lo sfratto di una vecchietta morosa,

                dall’ufficiale giudiziario che lo ordina,

                dal poliziotto che lo esegue?

                dalla centralinista che fa le telefonate per minacciare la vecchietta per farle pagare un presunto e discutibile debito

                dal ragazzo disoccupato che si lucida le scarpe, si mette la cravatta e bussa alla porta, chiedendo alle vecchiette di firmare una roba incomprensibile che la lega a un contratto di fornitura energetica di cui non capisce nulla?

                dal magistrato che esige che la vecchietta paghi la bolletta dell’Enel che le è stata estorta dal finto rappresentante dell’Enel?

                So che sei molto superiore a queste persone, ma mi chiedo esattamente perché.

              • Miguel Martinez scrive:

                e aggiungo, ovviamente, sei diverso dal traduttore che si trova a tradurre un’ingiunzione di sfratto alla stessa vecchietta, perché ha paura che se dice di no a questo lavoro, non gliene daranno altri, e sarà sfrattato anche lui? E magari dice, “se non lo traduco io, lo tradurrà qualcun altro, e la vecchietta sarà sfrattata lo stesso”.

                Il cielo stellato è una spiegazione sufficiente?

              • Miguel Martinez scrive:

                Che poi diciamo “vecchietta”; e ho una carissima amica, non ancora vecchietta, che è stata ammazzata a coltellate dal marito… ma ho visto anche magistrati firmare sentenze di divorzio contro padri che oggi dormono per strada, e qualcuno ci è morto.

                Questi magistrati il cielo stellato ce l’avevano nel bicchiere di vodka.

              • PinoMamet scrive:

                Per quanto mi riguarda, è la paura delle guardie! 🙂

              • roberto scrive:

                Miguel

                Ma cosa c’entra tutto questo con il discorso “morale senza dio”?

                Ps se ti dicessi che mi capita regolarmente di dare il via libera a licenziamenti?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Ma cosa c’entra tutto questo con il discorso “morale senza dio”?”

                Abbiamo visto che moltissima gente è pronta a rubare alle vecchiette.

                Diventa quindi interessante capire cosa frena la particolare minoranza di persone, che non è pronta a rubare alle vecchiette.

                Su questo blog due persone hanno dichiarato di avere freni di questo tipo: Francesco e Roberto.

                Francesco dice che è la sua fede in Dio che gli impedisce di rubare alle vecchiette.

                Mi chiedevo, cosa impedisce a Roberto di farlo.

              • roberto scrive:

                ah ho capito!

                tu non usi il termine rubare secondo l’accezione comune (furto : Chiunque s’impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, art. 624 cp
                rapina: Chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, mediante violenza alla persona o minaccia, s’impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, art. 628 cp)

                usi la parola furto nel senso di “commettere un’ingiustizia secondo Miguel”

                no allora ritiro, anche io rubo alle vecchiette ogni giorno (ho una casa con una stanza degli ospiti libera, sicuramente è rubo una stanza alla vecchietta sfrattata che vive per strada)

                PS. sinceramente non credo che una discussione del genere porti a nulla, e sicuramente non a rispondere alla famosa ed inevasa domanda della morale senza dio

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “cielo stellato è una spiegazione sufficiente?”

                No. Da un lato abbiamo l’empatia, che ci fa immaginare di soffrire noi le sofferenze del prossimo con cui entriamo in contatto e che influenza i nostri rapporti con chi ci appare vicino. È regolata dai neuroni-specchio ed è alla base della sopravvivenza dei piccoli gruppi in cui inizialmente il genere umano vagava per la Terra

                Dall’altro c’è il super-io, il commesso di condizionamento istillatici dall’educazione che ci spinge all’obbedienza verso regole impersonali e che consente la sopravvivenza di società con un grande numero di individui, dove l’adesione alle leggi permette a ciascuno di passate col verde perché da che gente che non vedrà mai in faccia in vita sua si asterrà on genere dal tagliargli la strada se hanno il rosso.

                Nella nostra testa le due cose coesistono perché hanno origini diverse (l’evoluzione darwiniana la prima, la storia la seconda) agenti di scale temporali differenti (milioni di anni contro millenni) e sono ugualmente utili (ché regolano i rapporti col prossimo la prima e con grandi masse anonime la seconda).

                Abbiamo un criterio numerico per dare senso al nostro uso del’espressione ‘grandi masse’. I primati hanno la capacità di intessere relazioni affettive (costruttive o distruttive) con un numero limitato di individui della stessa specie. Io limite superiore a questo numero è detto ‘numero di Dunbar’ ed è tanto maggiore quanto maggiore è il numero dei neuroni della corteccia frontale. Nel caso nostro è circa 250.

                Quando un individuo agisce all’interno di una comunità con un numero di membri molto inferiore a 250 può essere coinvolto emotivamente; i neuroni-specchio gli danno la possibilità di provare empatia per le situazioni in cui si trova il suo prossimo, empatia che può azzerarsi nei sociopatici. È il caso della vita in famiglia, nel vicinato, nel quartiere…

                Quando si agisce in mezzo a comunità con un numero di individui molto più grandi di 250 (la polis, lo Stato, ma anche una caserma, un grande ospedale) allora non abbiamo più la prevalenza del contenuto affettivo nelle nostre relazioni (“quel popoloso deserto che chiamano Parigi”, canta la Traviata) e la società vive del super-io dei suoi membri, dell’obbedienza alle regole.

                Non c’è bisogno di un cielo stellato.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • PinoMamet scrive:

                Ringrazio Andrea dell’esauriente spiegazione;

                credo che “cielo stellato” fosse il modo in cui chiamavano il super-Io prima che scoprissero il super-Io, e “legge morale in me” fosse il modo in cui chiamavano i neuroni-specchio 😉

              • roberto scrive:

                andrea,

                io vivo in una comunità di ben più di 250 abitanti eppure non strappo la borsetta alle vecchiette (usiamo questa espressione per vedere se è più univoca di “rubare”)

                non lo faccio né perché ci sono le guardie (che non esistono) né perché c’è dio (che non esiste) né perché ci sono le leggi (non sono toscano) né per spirito sociale (magari la vecchietta è una bastarda che sfrutta le prostitute e ha i soldi delle marchette nella borsetta)

                lo faccio perché mi sembra giusto non farlo

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Io non nego che non strappo la borsa alla vecchietta solo perché poi mi vergognerei di cosa penserebbe la vecchietta di me.

              • paniscus scrive:

                Sul discorso dell’empatia: aggiungo che ormai ci sono quintalate di lavori scientifici affidabilissimi sullo studio delle radici biologiche dell’empatia e sull’osservazione di comportamenti empatici anche in specie animali non umane.

                Laddove per “empatia” si intende proprio il significato originario accennato sopra, cioè non solo i comportamenti gentili e generosi, o i buoni sentimenti in generale,

                ma proprio la capacità mentale di uscire dal proprio punto di vista esclusivo, e provare a immedesimarsi in quello che può pensare o provare qualcun altro.

                Citofonare Frans de Waal per tutto ciò che riguarda le scimmie, ma esistono anche studi su altre specie molto meno simili a noi.

            • PinoMamet scrive:

              Il fatto è che io vi ho visto all’opera, tu e Z.:

              uno le distrae, e l’altro gli frega la borsetta 😉

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “[Dio]”

            Io non ho scritto “senza Dio” ma “senza il prete”. Mi permetto di osservare che non sono la stessa cosa.

            Oltre a tutto, nel libro si fa esplicitamente e più volte riferimento al Paradiso (non all’Inferno, in effetti) come al luogo dove si reincontrano le persone care.

            E si cita esplicitamente Mazzini, che notoriamente aveva come motto “Dio e Popolo”.

            La cosa più eclatante è che- in un ambiente scolastico Italiano – manca l’ora di religione. Non era ancora arrivato il Concordato.

            Bei tempi.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Roberto

              “mi sembra giusto”

              Come direbbe Freud, hai interiorizzato il super-io.

              Come la maggior dei nostri simili, peraltro.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

            • tomar scrive:

              a Andrea DiVita

              “La cosa più eclatante è che- in un ambiente scolastico Italiano – manca l’ora di religione. Non era ancora arrivato il Concordato.
              Bei tempi.”

              Concordo e penso anche che un cristiano dovrebbe essere il più contrario di tutti alla religione cristiana (perché di questo alla fine si tratta) come materia scolastica.
              Ma come, l’unica questione veramente decisiva per un cristiano, guadagnarsi la vita eterna a fronte dell’eterna disperazione, abbassata a “materia scolastica” a fianco di educazione fisica o di educazione tecnica?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “un cristiano dovrebbe essere il più contrario di tutti alla religione cristiana (perché di questo alla fine si tratta) come materia scolastica”

                “abbassata a “materia scolastica””

                Veramente le cose che si insegnano a scuola sono proprio quelle che la società considera importanti. Oppure tu toglieresti dal programma le tabelline e inseriresti la formazione dell’Inter?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ tomar

                “abbassata”

                Beh, per circa mille anni questo abbassamento era la norma. Se “philosophia ancilla theologiae”, tutta la distinzione fra trivio e quadrivio e il corrispondente sistema didattico era finalizzato alla migliore comprensione della dottrina cristiana. Agli inizi, San Girolamo si sognava l’angelo che lo sgridava: “Ciceronianus es, non Christianus!”; l’idea di una na cultura che non ha bisogno della religione è un antico timore dei credenti.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              >>> Io non ho scritto “senza Dio” ma “senza il prete”. Mi permetto di osservare che non sono la stessa cosa.

              Sono della convinzione contraria, nonostante la maggior parte dei preti reali lavori contro di me!

              Dio senza i preti è un comodo feticcio psicologico, a cui far dire tutto quello che ci piace. Il bello di essere cattolico è anche litigare al coltello con i preti, addirittura col Papa, essendo in terribili disaccordi con quello che dicono.

              Io da solo mi annoierei a morte, sono un tipo pallosissimo.

              Ma un Dio senza Chiesa è quello che qualsiasi Stato totalitario accetta volentieri, per tornare a De Amicis.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “contraria”

                Appunto: Dio è una cosa, i preti un’altra, tant’è che puoi litigare coi secondi e non col Primo.

                “Dio senza Chiesa”

                Vai in Corea del Nord e ne riparliamo.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • PinoMamet scrive:

                “Dio senza i preti è un comodo feticcio psicologico…”

                Ehm… ti ricordo che sono ebreo 😉

                Non avete l’esclusiva di Dio 😉

              • Francesco scrive:

                ma voi avete i rabbini! qualsiasi religione senza sacerdoti è un delirio personale

                😀

              • PinoMamet scrive:

                Non sono sicuro che non esistano religioni senza sacerdoti, ma in ogni caso i rabbini NON sono sacerdoti 😉

                I sacerdoti sono i cohanim (che tuttora esistono, solo che non c’è ancora il Tempio…)

                comunque te la passo per amor di semplicità 😉

                “Famo a capisse” è sempre una buona regola!

              • Francesco scrive:

                grazie

  22. Moi scrive:

    Nel Tema da Esame di Quinta Elementare “Perché Amo l’ Italia” (traccia per nulla ideogizzata 😉 …) Enrico scrive anche “Qui sono sepolti i Morti che mia madre e mia sorella piangono e mio padre venera !” Ma la Sensibilità AntiSessista , all’ epoca, era un fatto Elitario da Sorotity di Massoneria Femminile (… Sì, esiste anche quella ! … Il TERFismo ne è il probabile epilogo)

    Commencini, che secondo alcuni avrebbe “barato” (può essere, ma mica troppo … dài mò !) a far di quegli ex Bambini FineOttocenteschi degli esaltati Guerrafondai del 1915-1918 … fa dire anche al Maestro del Padre Ingegnere che in realtà questultimo NON era affatto il genio che aveva sempre “contato” 😉 di essere al figlio.

    • Moi scrive:

      ideologizzata

      sorority

      … scusassero.

      —————————–

      The Honourable Fraternity of Ancient Freemasons (HFAF) which is now known as Freemasonry for Women is a fraternity for women and organised by women. It was founded in 1913 and membership is open to women of any race or religion, who are able to profess a belief in a Supreme Being.

      https://hfaf.org/

    • paniscus scrive:

      “Commencini, che secondo alcuni avrebbe “barato” (può essere, ma mica troppo … dài mò !) a far di quegli ex Bambini FineOttocenteschi degli esaltati Guerrafondai del 1915-1918”—-

      Ma l’infedeltà cronologica al romanzo non è un segreto: il regista l’ha sempre ammesso, di aver spostato l’ambientazione in avanti di almeno una decina d’anni, proprio perché voleva agganciarci il “sequel” legato alla Grande Guerra. Se avesse rispettato le date originarie, i ragazzi nel 1915 sarebbero stati troppo anziani per fare le reclute fresche…

  23. Moi scrive:

    … e Calenda si innamorò di Giuliana De Sio ! 😉

    https://www.youtube.com/watch?v=N3qgkMQVnlc

    1 min : 52 sec

    … e ultima apparizione di Eduardo De Filippo

  24. Moi scrive:

    Tornando alla RussofobiaArchetipica … Saviano pensa che Putin sia pirla, a contare su Agenti come Salvini 🙂

    https://www.ilgiornale.it/news/politica/reali-agenti-che-hanno-agito-putin-hai-vinto-querela-scontro-2061934.html

    “Reali agenti che hanno agito per Putin”, “Hai vinto una querela”. È scontro tra Saviano e Salvini

    Forti accuse da parte di Roberto Saviano contro Matteo Salvini in merito alle ingerenze russe in Italia: il leader della Lega annuncia querela

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ moi

      “pirla”

      Beh, che fra le spie scarseggino le persone intelligenti è arcinoto. Quello della spia è un lavoro che richiede acribia, più che una mente brillante. I Richard Sorge e i Fouché sono le eccezioni che confermano la regola. Senza andare fino a Le Carrè e alle sue sconsolate descrizioni del mondo dello spionaggio, il protagonista dell'”Agente segreto” appunto di Conrad ne è un esempio lampante.

      E meno male. La stupidità del questurino e della spia sono da sempre la prima garanzia della libertà individuale.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  25. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    https://www.youtube.com/watch?v=xjuP-Po0M8s

    Matt Walsh

    [10 min : 25 sec]

    Science Publication Aims to Debunk the “Myth” of the Gender Binary

    • Francesco scrive:

      in Cina finisce in galera un sacco di gente per pessimi motivi

      credo che noi kelebecchici ci saremmo tutti

        • Miguel Martinez scrive:

          Per MT

          “Ma come? Nella più grande democrazia! ”

          Fantastico!

          • Miguel Martinez scrive:

            ““Ma come? Nella più grande democrazia! ”

            Fantastico!”

            Comunque credo che nella cultura cinese ci sia un elemento che ci sfugge: quando sono stato a Singapore, mi ricordo dell’entusiasmo con cui tutti si vantavano di quanti divieti e quante punizioni ci fossero. Come i napoletani che si vantano della pizza, stessa allegria.

            • Miguel Martinez scrive:

              La cosa che piaceva di più ai singaporiani era quando ho raccontato loro che sull’aereo, circa venti minuti prima dell’arrivo a Singapore, ti veniva dato un banale formulario da riempire, in cui ti si chiedeva tra l’altro se avevi con te delle sostanze stupefacenti, con la piccola e burocratica annotazione che per la loro detenzione, c’era la pena di morte.

              • Francesco scrive:

                da fratello di una che a Singapore ha vissuto per anni con tutta la famiglia, pare che lì una cosa molto importante fosse la chiarezza ex ante

                le pene draconiane erano ben note a tutti PRIMA di essere erogate ed erano infallibilmente erogate DAVVERO

                per attività quali sputare, danzare in pubblico senza licenza, prendere un telefono e dire “di chi è questo?” e molte altre che a noi paiono strane

                l’effetto, a detta di detta sorella, era eccellente, quanto a qualità della vita conviviale

                purtroppo non ci sono mai stato di persona

      • tomar scrive:

        Verissimo e d’accordissimo.
        Ma qui da noi si ciancia di più grande democrazia del mondo riferendosi all’India di Narendra Modi che discrimina per legge i mussulmani e di unica democrazia del medio oriente riferendosi a Israele, ultimo stato anche formalmente colonialista del mondo
        e che discrimina per legge i suoi cittadini non ebrei.

        • PinoMamet scrive:

          …visto che io potrei ottenere la cittadinanza israeliana, mi tocca chiedere: com’è che sono discriminati per legge i cittadini non ebrei??

          Se mi dici discriminati ufficiosamente, come opportunità di lavoro, posso anche concordare, ma, per legge?

          (poi la cosa, più che i non ebrei, riguarda i cittadini arabi musulmani…)

          • tomar scrive:

            Hai ragione, dovevo scrivere cittadini arabi musulmani. Vedo se riesco a recuperare l’articolo di Gideon Levy su Internazionale che parlava della cosa.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Tomar

              “Hai ragione, dovevo scrivere cittadini arabi musulmani”

              Non voglio assolutamente entrare in dispute su Israele/Palestina in questo momento.

              Ma credo che per i critici di Israele, la questione riguardi soprattutto gli arabi (musulmani e cristiani) che non possono diventare cittadini (nonostante un indisputabile ius soli), ma si trovano a tutti gli effetti sotto il controllo concreto israeliano, o comunque dove Israele controlla l’accesso alle risorse fondamentali.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “in Cina finisce in galera un sacco di gente per pessimi motivi

        credo che noi kelebecchici ci saremmo tutti”

        OSSDAF!

        occasione semi-secolare di accordo con Francesco!

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Moi

      “galera”

      Qui ha ragione Rampini.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        carissimo

        Rampini smentisce la leggenda nera sulla svendita della GM Russia agli occidentali: come anche da noi, la svendita fu a favore di furbetti locali!

        ne sai qualcosa, tu Primo Nostalgico del blog?

        PS e sai quanto mi costa riconoscerti il titolo

  26. Moi scrive:

    Fra l’ altro, Federico Rampini ha scritto di recente un libro che solo dal titolo, in teoria, dovrebbe essere di Exxxtrema 😉 Dx :

    https://www.mondadori.it/percorsi-di-lettura/federico-rampini-libri/

    https://www.mondadori.it/libri/suicidio-occidentale-federico-rampini/

    Se un attacco nel cuore dell’Europa ci ha colto impreparati, è perché eravamo impegnati nella nostra autodistruzione. Il disarmo strategico dell’Occidente era stato preceduto per anni da un disarmo culturale. L’ideologia dominante, quella che le élite diffondono nelle università, nei media, nella cultura di massa e nello spettacolo, ci impone di demolire ogni autostima, colpevolizzarci, flagellarci. Secondo questa dittatura ideologica non abbiamo più valori da proporre al mondo e alle nuove generazioni, abbiamo solo crimini da espiare. Questo è il suicidio occidentale. L’aggressione di Putin all’Ucraina, spalleggiato da Xi Jinping, è anche la conseguenza di questo: gli autocrati delle nuove potenze imperiali sanno che ci sabotiamo da soli.

    Sta già accadendo in America, culla di un esperimento estremo. Questo pamphlet è una guida per esplorare il disastro in corso; è un avvertimento e un allarme.

    Gli europei stentano ancora a capire tutti gli eccessi degli Stati Uniti, eppure il contagio del Vecchio continente è già cominciato. Nelle università domina una censura feroce contro chi non aderisce al pensiero politically correct, si allunga la lista di personalità silenziate, cacciate, licenziate. Solo le minoranze etniche e sessuali hanno diritti da far valere; e nessun dovere. L’ambientalismo estremo, religione neopagana del nostro tempo, demonizza il progresso economico e predica un futuro di sacrifici dolorosi oppure l’Apocalisse imminente.

    I giovani schiavizzati dai social sono manipolati dai miliardari del capitalismo digitale. L’establishment radical chic si purifica con la catarsi del politicamente corretto. È il modo per cancellare le proprie responsabilità: quell’alleanza fra il capitalismo finanziario e Big Tech pianificò una globalizzazione che ha sventrato la classe operaia e impoverito il ceto medio, creando eserciti di decaduti. Ora quel mondo impunito si allea con le élite intellettuali abbracciando la crociata per le minoranze e per l’ambiente. La questione sociale viene cancellata. Non ci sono più ingiustizie di massa nell’accesso alla ricchezza. C’è solo «un pianeta da salvare», e un mosaico di identità etniche o sessuali da eccitare perché rivendichino risarcimenti.

    In America questo è il Vangelo delle multinazionali, a Hollywood e tra le celebrity milionarie dello sport. In Europa il conformismo ha il volto seducente di Greta Thunberg e Carola Rackete. Le frange radicali non hanno bisogno di un consenso di massa; hanno imparato a sedurre l’establishment, a fare incetta di cattedre universitarie, a occupare i media. Possono imporre dall’alto un nuovo sistema di valori. La maggioranza di noi subisce quel che sta accadendo: non abbiamo acconsentito al suicidio.

    [cit.]

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “Federico Rampini ha scritto di recente un libro che solo dal titolo, in teoria, dovrebbe essere di Exxxtrema 😉 Dx :”

      Mi piace.

      Questa è esattamente l’idea di Destra che riesco a definire, apprezzare e combattere.

      Dice alcune cose vere, perché si tratta di posizioni intelligenti; e afferma il Male Assoluto, in modo chiaro e pulito:

      “L’ambientalismo estremo, religione neopagana del nostro tempo, demonizza il progresso economico e predica un futuro di sacrifici dolorosi oppure l’Apocalisse imminente.”

      • Moi scrive:

        L’ idea sarà pure di Destra, ma giammai (!) Rampini si definirebbe tale … è solo che per lui (e NON solo 😉 …) la Sinistra , specie negli ultimi 10 anni, ha “smarrito la brocca” 😉 inseguendo le Avanguardie NeoLib (Di’ la verità : i NeoLib ti fan rimpiangere i NeoCon, che almeno li capivi … i NeoLib chi li capisce ?!) Statunitensi.

    • Francesco scrive:

      >>> quell’alleanza fra il capitalismo finanziario e Big Tech pianificò una globalizzazione che ha sventrato la classe operaia e impoverito il ceto medio, creando eserciti di decaduti

      Si riferisce a quella fase dello sviluppo economico mondiale che portato “fuori dalla fame” centinaia di milioni, se non miliardi, di abitanti dei Paesi in via di sviluppo? è anche lui affetto da miopia dell’uomo bianco, per cui quello che capita alla maggioranza dell’umanità non viene visto?

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        “centinaia di milioni, se non miliardi”

        …sotto la saggia guida del Partito Comunista Cinese, ça va sans dire… 😉

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          e non solo, non farti distrarre dal solo enorme caso cinese

          PS toglierei “saggia” per manifesta mancanza di buone ragioni per mettercelo, però

  27. Moi scrive:

    La critica più “profonda” che Rampini possa ricevere dalle Elite Culturali (quelle che hano per modello Accademici Statunitensi che ti definiscono “Transphobic Scum” se dici “a woman is an adult human female”) è … “Ma così fai il Gioco della Meloni !”

    🙁

  28. tomar scrive:

    Ma sì, allegria! Mica staremo a farci sedurre dal volto della gretina solo per “una estate un po’ calda come tante altre” (Giuliano Ferrara dixit)! E che problema c’è? Aria condizionata a manetta e la vita è sempre bella!

  29. tomar scrive:

    ps L’unica volta che mi ricordo di essere stato d’accordo con Ferrara era sul fatto che la Vita è bella benignana fosse una porcheria.

    • roberto scrive:

      non ho mai conosciuto qualcuno al quale sia piaciuto “la vita è bella”….

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Ha vinto l’Oscar.

        • roberto scrive:

          ma dai!
          🙂

        • PinoMamet scrive:

          Alla giuria degli Oscar è piaciuto… 😉

          Beh, vi dirò, se non avesse tirato in mezzo, per i capelli, l’Olocausto, non mi sarebbe dispiaciuto.

          Ma se non l’avesse fatto, sarebbe stata una commediola un po’ sciapa, con un paio di buone gag (la cena servita all’istante per esempio avrebbe funzionato comunque).

          In compenso Train de vie, da tanti esaltato come l’anti Vita è bella, mi è piaciuto se possibile ancor meno: manca di universalismo.

          • PinoMamet scrive:

            Mi spiego: Train de vie è la storia di un villaggio ebraico dell’Europa dell’Est i cui abitanti, di cui sono descritte con simpatia le idiosincrasie tipicamente ebraiche dell’Europa dell’est, trovano un modo creativo di fuggire alla Shoah, e il regista, trattandoci un po’ da cretini, si premura di farci sapere che è una favola.

            La vita è bella è la evidente favola di un aspirante cameriere impacciato, incidentalmente ebreo ma chissenefrega, che si innamora di una dama altolocata (e fin qui siamo in pieni anni Trenta non solo come ambientazione, ma come stile) e poi finisce nel triste meccanismo dell’Olocausto.

            Dopo tante critiche riconosciamo perlomeno a Benigni e Cerami di essere stati più originali, e forse, nella furbizia, un filo più coraggiosi.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ pino mamet

              Il regista Mihăileanu è lo stesso de “Il concerto”, dove in piena URSS brezneviana un musicista caduto in disgrazia e ridotto a a pulire le scale al Bolshoi riesce a truffare il teatro e a far passare se stesso e un gruppo di scalcagnati musicisti amici suoi come la vera orchestra del Bolshoi in una tournée a Parigi.

              Lo schema è lo stesso di “Train de vie”, ma con un happy end.

              A sua volta, “Train de vie” ha una trama vagamente ispirata a quella di “Jakob il bugiardo”, film USA interpretato magistralmente da Robin Williams e Armin Mueller-Stahl (il cattivo di “Music Box”): in un ghetto nazista un Ebreo comincia a sostenere il morale di una bambina fingendo di possedere una radio con cui sente Radio Londra e informa gli altri dell’imminente crollo del Reich… e finisce per non potere più smettere di fingere, fino alla tragedia finale.

              Ma non finisce qui.

              “Jakob il bugiardo” è il rifacimento hollywoodiano di un film della DDR con uguale titolo e trama, film che è stato l’unico film tedesco-orientale a ricevere premi in Occidente negli anni Settanta.

              Il film tedesco-orientale è verosimilmente ispirato liberamente a una storia vera, quella di un clown che distraeva i bambini in ghetto.

              Oppure alla nota vicenda di Janusz Korczak, il pedagogo che invece di salvarsi come pure poteva trovo’ un tetto, di che mangiare e di che giocare a qualche centinaio di bambini orfani nel ghetto di Varsavia prima di seguirli, tutti col loro grembiulino e il fiocchetto, sui vagoni piombati.

              La storia del clown era diventata negli anni Sessanta una sceneggiatura che fu proposta a Jerry Lewis, che si racconta cadde in depressione durante la lettura e non ne fece più niente.

              Probabilmente è proprio la storia in lager quella più vera di tutta “La vita è bella”.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

            • PinoMamet scrive:

              Il concerto mi era piaciuto…

              sapevo anche della sceneggiatura proposta a Jerry Lewis, che ha rinunciato (credo saggiamente) per i motivi che dici.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ pino mamet

                “saggiamente”

                Vedi, un mio compagno di scuola delle medie è diventato pedagogo, ed è il massimo esperto Italiano (e sospetto mondiale) sulla vita e l’opera di Korczak. Dopo decenni ci siamo ritrovati su Facebook, e così sono venuto a sapere di chi si tratta.

                A parte lui, fuori dalla Polonia Korczak non lo conosce nessuno, ma quello che ha fatto va oltre l’incredibile.

                Quando Primo Levi dice che comprendere è impossibile ma conoscere è necessario, mi fa venire in mente appunto la situazione in cui si è trovato Korczak.

                Di tutte le trame dei film di cui stiamo parlando, la parte più vicina a ciò che è davvero successo è precisamente la più incredibile.

                Magari nessun Benigni ha rovesciato in testa il piatto del pranzo sul gerarca.

                Ma qualcuno ha fatto ridere e raccontato barzellette e fatto recitare canzoncine a bambine e bambini di cinque-sei anni sulle rampe dei vagoni piombati.

                “La vita è bella” non è un gran bel film. Anche sulla Shoah, ce n’è di meglio.

                Personalmente, il film che mi ha lasciato un ricordo indelebile sull’argomento non è neanche stato “Vincitori e vinti” con Spencer Tracy, Burt Lancaster, Maximilian Schell e Marlene Dietrich, ma “Lo straniero” di Orson Welles e Edward Robinson – film che non raccomando a persone impressionabili, anche se non vi si vede una sola goccia di sangue.

                “La vita è bella” è lontanissima da queste vette dell’arte del cinema.

                Ma ha un pregio prezioso: suggerisce l’orrore senza descriverlo, per rapidi accenni, come una crescente dose di assurdo.

                Lo spettatore che non ha mai visto il film si sente preso da una crescente paura per i protagonisti, e soprattutto per il bambino, così che il finale del bambino sul carrarmato (e chissenefrega se non è Sovietico) è una liberazione che commuove, un po’ come la carrellata finale di baci del “Nuovo Cinema Paradiso”.

                Per esempio, quando il bambino chiede al padre “Perchè alcuni odiano gli Ebrei?” il padre risponde (molto alla Benigni, in effetti): “E che tu vuoi? Ciascuno odia chi gli apre. Io per esempio odio gli Etruschi. Perchè, non si può odiare gli Etruschi?”.

                Ora, a parte il tentativo di deviare la curiosità del figlio su un argomento innocuo, la battuta del padre ha un altro significato: è tanto assurdo odiare gli Etruschi quanto odiare gli Ebrei. E’ assurdo perchè è arbitrario; e un mondo dominato dall’odio è perciò stesso un mondo dominato dall’arbitrario.

                In questo mondo Dio compare, ma solo tramite la Sua discrezione, la Sua assenza che lascia gli esseri umani liberi e soli. Così, Giustino Durano, che è capocameriere in un ristorante, elogia il proprio lavoro ricordando al nipote che il suo è il lavoro di Dio: “Dio è un servitore”.

                Anche qui, doppio senso: da un lato c’è l’evidente citazione scritturale -dopotutto sono due Ebrei che parlano- del “servo discreto” (citazione che poi è quella che tirano fuori continuamente i Testimoni di Geova quando parlano della loro Watchtower Society). Dall’altro, si sottolinea il fatto che come un buon servitore mette i padroni nella condizione di fare ciò che vogliono ma poi si ritira lasciandoli responsabili delle loro azioni, così fa Dio con le sue creature – ed è per questo che non compare nemmeno in lager.

                Insomma, per essere una commedia strappalacrime dal grande successo commerciale “La vita è bella” ne ha di riferimenti e di sottintesi!

                (Del resto, lo sceneggiatore è l’autore de “Il borghese piccolo piccolo”, mica quisquilie!)

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • roberto scrive:

                andrea

                “Ma ha un pregio prezioso: suggerisce l’orrore senza descriverlo, per rapidi accenni, come una crescente dose di assurdo.”

                a me è proprio l’overdose di assurdo che non è piaciuta

          • PinoMamet scrive:

            Nessuno comunque raggiungerà mai Vogliamo vivere…
            L’inizio “metateatrale” è da antologia

          • roberto scrive:

            pino

            “Alla giuria degli Oscar è piaciuto…”

            certo ma non ho il piacere di conoscerli 🙂

            di la vita è bella mi è piaciuta la colonna sonora e tutto sommato non mi è dispiaciuta la prima parte (una storia d’amore allegra e un po’ naive)
            il resto mi ha lasciato veramente perplesso e comunque in generale lo stile clownesco di benigni non mi piace per niente

            train de vie invece l’ho adorato (e per fortuna benigni ha rinunciato alla parte del matto)

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ roberto

              “benigni”

              Pero’ non c’è solo lui. Il film è tutta una serie di chicche.

              Buchholz che fa il maniaco degli indovinelli pure in lager è indimenticabile.

              Giustino Durano che aiuta galantemente l’ausiliaria SS ad alzarsi davanti alla camera a gas pure.

              Il cavallo con la scritta “questo cavallo è ebreo” è fin troppo realistico.

              Giuliana Lojodice che recita la parte della maestra elementare che commenta gli esercizi di matematica per la terza elementare dei bambini Tedeschi dove si calcola quanto costa alla collettività mantenere un handicappato psichico incurabile e che si stupisce …che dei bambini così piccoli siano già capaci di calcolare correttamente moltiplicazioni di numeri di tre cifre coi decimali… beh, per me è da antologia.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Moi scrive:

                C’ è stata anche l’ abbastanza recente polemica dopo che Alessandro Barbero (!) ha definito espressamente Benigni un “Paraculo” per aver fatto liberare il Lager dell’ Amerihani 😉 anziché dai Sovietici !

              • Moi scrive:

                “Paraculata da Oscar” … con chiara e sarcastica allusione. 😉

      • Francesco scrive:

        a me è piaciuto moltissimo (ricordo poco il film ma bene la mia reazione)

        e a me Benigni sta abbastanza antipatico

  30. PinoMamet scrive:

    Comunque il mondo è pieno di film premiati, che non piacciono a nessuno! 😀

  31. tomar scrive:

    òcche son diventato un influenser, che ho trascinato tutta la banda da Cuore a La vita è bella?
    Sperando che Ferrara non se ne voglia prendere il merito.

  32. Moi scrive:

    @ PINO MAMET

    Visto che hai toccato l’ argomento “Film NON Convenzionali sulla Shoah / Germania Nazista” … ma di Jojo Rabbit, che ne pensi ?

    Per me alcune scelte registiche di Taika Waititi (tipo l’ uso “retrofuturistico” dei Beatles in Tedesco nell’ ottica di un Bambino “Sfigato ma Infojato”, Storicamente vero per motivi politici ai tempi delle “Due Germanie” e Muro di Berlino … ) sono state delle genialate !

  33. Moi scrive:

    Il Cielo Stellato non l’ ho mai visto, credo … la Paura delle Guardie esiste, ma non può essere tutto. Penso che un Senso di Giustizia Innato esista, anche se forse NON è universale ma c’è un gene specifico recessivo.

  34. tomar scrive:

    Renzi: “Vedere il Pd nelle mani dei populisti di sinistra mi dispiace”.
    Questa finora per me la più bella battuta della campagna elettorale.
    Ma non era male anche un’altra, di cui però non riesco a ritrovare l’autore, che se la prendeva con chi fa proposte… “filosovietiche”!
    Non sarebbe male una rubrichetta sul tema secondo i keleblekiani (includente, ça va sans dire, anche le battute dei keleblekiani)

  35. tomar scrive:

    Proposte “filosovietiche” potrebbe anche vincere la gara sugli “archetipi intramontabili”… più archetipo di così…

  36. tomar scrive:

    a Mauricius Tarvisii
    “Veramente le cose che si insegnano a scuola sono proprio quelle che la società considera importanti. Oppure tu toglieresti dal programma le tabelline e inseriresti la formazione dell’Inter?”
    E chi parlava della società? Quella è “il mondo”.
    Io ho detto “un cristiano”.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Credo che ti sia perso 2000 anni di storia del Cattolicesimo.

    • PinoMamet scrive:

      Mmm
      non mi torna lo stesso. A me pare che se qualcuno tenga a un’idea o concetto in modo particolare, voglia che questa idea venga insegnata, anche a scuola.

      Per questo credo che occorra insegnare o tutte le religioni (storia delle religioni: ma esiste già Storia…) o di ciascuna (ma ci sarebbero difficoltà organizzative), o educazione civica (che c’è già, anche se fatta male).

      Che l’insegnamento sia garantito solo ai cattolici mi sembra ingiusto.

      Poi che fanno? Nella pratica, un po’ di attualità/ doppione dei temi di educazione civica/ dibattiti e altre attività di confronto. “Non è il catechismo”, dicono. Appunto!

      • tomar scrive:

        Appunto!
        Io mi riferivo all’essenza del cristianesimo, che, non più credente, però prendo molto sul serio.
        I duemila anni di storia del cattolicesimo sono un’altra materia.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Era per dirti che la Chiesa cattolica ha un’idea diversa dalla tua su quale sia questa “essenza”.

          • tomar scrive:

            O se è per questo la Chiesa cattolica, nella sua storia, di idee diverse e divergenti dall’essenza del cristianesimo, ne ha avute tante. Tra le ultime la lamentela, mi sembra ai tempi di san Giovanni Paolo II, che nella costituzione europea mancasse un riferimento alle sue radici giudaico-cristiane… come se in paradiso si potesse entrare en masse, lamentela che è una palese apostasia.

            • PinoMamet scrive:

              Ammetto che fatico a seguirti.
              Del resto non sono neppure cattolico, quindi ok.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “come se in paradiso si potesse entrare en masse, lamentela che è una palese apostasia”

              “Molti sono i chiamati”, per cui la Chiesa ha sempre ritenuto un dovere morale aumentarne il numero il più possibile.
              Il cristianesimo (e il cattolicesimo in particolare) non è mai stato un culto misterico.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per MT

                “Il cristianesimo (e il cattolicesimo in particolare) non è mai stato un culto misterico.”

                La distinzione fondamentale la farei sempre tra “opere più fede” e “sola fede”.

                Credo che il cattolicesimo abbia sempre visto il mondo come il campo di battaglia, dove nelle azioni quotidiane, nell’etica, nei comportamenti, ci si prepara al destino eterno. Quindi nulla di male a insegnare i “sani valori” a tutti, e a collegarsi anche con lo Stato.

                Mentre il protestantesimo archetipico dice che l’unica cosa che conta è l’intima fede interiore, che nessuna scuola, società o stato ti puo dare.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “dare”

                Sulla laicità i protestanti non sono un granché. Quando il padre dell’infante Bertrand Russell morì, lasciò nel testamento la disposizione che non si impartisse alcuna istruzione religiosa al figlio. I tutori ignorarono il testamento e il ragazzo venne cresciuto nella fede anabattista. Inutile dire che una volta cresciuto divenne il più acuto avversario dell’arbitrario.

                Chi crede a una Verità Assoluta crei si fermi davanti al formale rispetto di una vuota pari dignità di idee che ne differiscono? 🙂

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • tomar scrive:

                “Molti sono i chiamati”
                “… ma pochi gli eletti”
                e comunque fatte salve tutte le distinzioni richiamate anche da Miguel tra cattolicesimo e protestantesimo, nessuno dei due ha mai detto che alla porta di san Pietro ci sia anche un ingresso per comitive.

  37. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    A una marcia del gay pride in Inghilterra, la polizia butta fuori alcune lesbiche perché non sono gradite a un gruppo di maschi con le gonne.

    Dialogo assai curioso:

    https://twitter.com/andrewdoyle_com/status/1563496337374453765

    • PinoMamet scrive:

      …ma, il tizio vestito da cespuglio??

      • Moi scrive:

        … sarai mica “cespugliofobo” 😉 , spero ! 🙂

        • Moi scrive:

          Cmq, ho provato a cercare tipo “Bushman at Pride” in Google ed è saltato fuori che c’è “questo Prank” (una volta si sarebbe detto “questa Candid Camera” …) di travestirsi in modo da sembrare un cespuglio vero , per poi “animarsi” quando qualcuno ci passa accanto.

          NON oso approfondire se il tizo fosse lì a rivendicare di sentirsi un cespuglio, di identificarsi come tale e quindi … di esserlo !

          Ma … NON mi meraviglierei, dopotutto.

          • Moi scrive:

            Essendo una moda emulativa via Web, credo che “Bushman” possa tecnicamente essere definito come un “Meme” … ma in fondo, può bastare così.
            🙂

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Moi

              “Meme”

              Come non ricordare a questo punto che il generale comandante il progetto Manhattan e l’operazione USA di rastrellamento degli scienziati nazisti nell’Europa occupata si chiamavano rispettivamente Groves e Alsos (=”cespuglio” in greco antico)?

              Per me il “cespuglio” era un provocatore pacifinti filoBergoglio 🙂 😉

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Ma mi pare che il nome “Alsos” fosse proprio dovuto a Groves.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ mauricius tarvisii

                “Alsos”

                Infatti è così. Ironia: il generale USA prima di comandare il Progetto Manhattan fu anche il coordinatore della costruzione dell’edificio del Pentagono. Ciò rafforza la mia interpretazione del ‘cespuglio’ alla manifestazione.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

  38. tomar scrive:

    a Roberto
    vedi Roberto (che ti chiami come me e forse sei nato lo stesso giorno di marzo) il “vantaggio”, ahimè, di essere assai più vecchio di te? la mia prospettiva storica è inevitabilmente più ampia e complessa. Tu hai forse voluto contrapporre il tuo “caduto nelle grinfie dell’orso russo” al mio “finalmente tornato in grembo alla santa madre Russia”. Quel “finalmente” tra virgolette mi sembra dovesse chiarire l’ironia dell’espressione ma se c’è proprio bisogno che sia esplicito, posso dirti che anch’io, come il Vaticano, considero l’attuale invasione russa ripugnante. Ciò detto, se sostituissimo al finto tomar un reale nativo di Sebastopoli nel 1947, hai qualche dubbio che con grandissima probabilità non avrebbe scritto “finalmente” tra virgolette? Questa è la complessità.

    • roberto scrive:

      tomar

      “hai qualche dubbio che con grandissima probabilità non avrebbe scritto “finalmente” tra virgolette? ”

      si ho molti dubbi….ci sono *sicuramente* russi che vogliono vivere in russia, ma, ci sono altrettatnto sicuramente russi che non ne hanno nessuna voglia come pure ucraini che ne hanno ancora meno voglia

      per il resto è bello cogliere la complessità ma a volte anche la semplicità ha i suoi pregi.

      invadere un altro paese è semplicemente male
      bombardare indiscriminatamene da tradizione russa è semplicemente male

      non mi dire “si ma anche gli americani”….daccordo è male, ma qui stiamo parlando di carri armati russi che vanno in ucraina

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Invece la Russia ha semplicemente ragione: non fa altro che riprendersi le Terre Irredente, come fecero i nostri eroi nel 15-18.

        • Francesco scrive:

          c’era lo stesso grado di repulsione per l’Italia che per la Russia?

          per la repulsione degli ucraini verso la Russia di Putin posso garantire di persona, cosa pensassero a Trento, Trieste e Dalmazia dell’Italia sabauda non lo so

          ma è almeno dal 2014 che gli ucraini vengono picchiati in testa da Putin perchè capiscano di essere russi e voler tornare con la Madrepatria, con pochissimo esito

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Dici che i carsolini fossero felici dell’italianizzazione forzata? E che gli altoatesini abbiano accolto il prefetto che cambiava il nome ai loro paesi con gioia?

            Alla fine i nomi dei paesi modificati e gli squadristi di estrema destra erano il modello di gestione ucraino di certi territori dal 2014 in poi.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ mauricius tarvisii

              “forzata”

              Stando ad Alessandro Barbero, il fatto che agli Italiani ci siano volute undici offensive sull’Isonzo (con punte di quarantamila caduti per offensiva) per avanzare di poche decine di Km nonostante una superiorità numerica di 2:1 è dovuto alla feroce resistenza opposta contro di noi dai soldati Austroungarici di nazionalità Croata e Slovena che temevano appunto la futura occupazione Italiana delle loro terre.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                veramente io gli ho sentito dare come altra spiegazione l’uso ultra parsimonioso dell’artiglieria (i proiettili costano!)

                che rende molto arduo conquistare le trincee al nemico

  39. Mauricius Tarvisii scrive:

    Mentre si discute di chiudere l’Europa al turismo russo perché [censura]elensky ce lo chiede…

    https://www.ilmessaggero.it/italia/villa_zelensky_forte_dei_marmi_affitto_russi_ultime_notizie-6900026.html?refresh_ce

  40. Miguel Martinez scrive:

    Notizia divertentissima.

    La Germania si sta liberando dalla dipendenza dal gas russo, sceso ad appena il 9% della fornitura tedesca.

    Contemporaneamente, sono aumentate di molto le importazioni da USA, Algeria, ecc., e da “altri paesi” imprecisati. Questi ultimi sono saliti di colpo al 23%.

    Ora, nel frattempo, sono aumentate enormemente le esportazioni di gas russo verso la Cina.

    E si scopre che gli “altri paesi” imprecisati… sono la Cina.

    Praticamente, la Germania continua a importare il gas russo in enorme quantità, solo che lo prende con l’intermediazione cinese.

    Con relative e interessanti implicazioni politiche.

    • Francesco scrive:

      1) come fanno? mi risulta che Putin un gliela fa a vendere il gas ai cinesi quanto vorrebbe (addirittura un pò ne deve bruciare, forse i giacimenti non li puoi fermare come fossero macchine) e adesso i cinesi gliela fanno a riportarlo fino alla Germania? usano le navi?

      2) gasdotti? qualcuno ha gasdotti da annunciare sulle rotte Sud e Est?

      3) chi si vota? allora, quando facciamo il K-sondaggio?

      😀

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        I cinesi hanno le gasiere esattamente come il Carro Democratico (TM).

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        “come fanno”

        Per una volta posso rispondere puntualmente alle tue domande (alle prime due, almeno; per la terza, aspetta qualche giorno che abbia finito di vedere i vari programmi elettorali 🙂 ).

        La Germania compra sempre meno gas russo. Il gas che le serve lo compra dai Cinesi a prezzo maggiorato, Cinesi che a loro volta lo avevano comprato dai Russi. In particolare, da inizio 2022 la Russia ha superato Indonesia e USA ed è diventata il quarto fornitore assoluto di gas liquefatto della Cina. Dalla Russia alla Cina e dalla Cina all’Europa tutto il gas viene movimentato in forma liquida.

        https://www.money.it/ue-dipendente-gas-russo-cinesi

        Gazprom ha realizzato profitti altissimi. (Vende meno gas all’Europa, che è tuttora il suo principale cliente, ma il prezzo è esploso). Tuttavia, ciò non si traduce in una aumentata capacità manifatturiera dell’economia Russa, per via delle sanzioni occidentali. Non è prevista dunque un’accelerazione del raddoppio del gasdotto siberiano per la Cina. La grande liquidità di Gazprom serve a Mosca per garantire le obbligazioni che sta emettendo per ripianare il suo bilancio (su cui pesano, aggiungo io, le spese militari), obbligazioni comprate in massa dai Cinesi. L’imminente distribuzione dei ricchi dividendi di Gazprom agli azionisti è la prima dall’inizio dell’anno.

        https://www.handelsblatt.com/politik/international/sanktionsfolgen-gazprom-zahlt-rekorddividende-vor-allem-in-den-russischen-staatshaushalt/28641646.html

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          e il gas liquefatto come viaggia da Mosca a Pechino e poi a Berlino?

          via nave?

          PS grazie mille della risposta, naturalmente

  41. Miguel Martinez scrive:

    Per roberto

    “si ho molti dubbi…”

    Sono in buona parte d’accordo con te.

    Personalmente, non tifo nessuno Stato-Nazione, nè considero sacra alcuna frontiera.

    Credo che la guerra sia sempre una catastrofe, che porta danni più grandi di quelli che schiva: comprese le ricadute apparentemente “positive”, tipo l’energia nucleare o internet, che senza la ricerca militare non sarebbero mai nate.

    Non credo che ci siano “buoni e cattivi”: le guerre nascono sempre per qualche motivo, e ci sono sempre verità su verità e controverità su controverità.

  42. Miguel Martinez scrive:

    Ma proprio perché la guerra è sempre male, è sempre una catastrofe, mi attengo a una riflessione fondamentale: i primi nemici sono sempre i guerrafondai della “nostra” parte.

    “Dai miei amici mi salvi Iddio, che dai nemici mi salvo io”.

    Tutti i governi in guerra raccontano balle, nel senso di “balls”, palle di cannone, armi usate per stroncare il nemico. Questo anche quando la notizia è vera: dipende da come te la raccontano.

    Se vivessi in Russia, il mio primo nemico sarebbe il governo russo, e le balle che ci racconta.

    Non vivo in Russia, qui la propaganda russa viene stroncata, i siti russi resi inaccessibili, e comunque la propaganda russa è ideata per russi, e noi non siamo russi.

    Vivo da questa parte della cortina di ferro, e mi devo difendere dalla propaganda dei nostri guerrafondai.

    Per questo, dobbiamo stare attentissimi a smontare sempre la “nostra” propaganda.

    Il che non vuol dire certo appoggiare la propaganda russa.

    • Andrea Di Vi# ta scrive:

      @ Martinez

      “propaganda”

      Aggiungo un utile criterio che vale sotto tutte le latitudini e tutti i governi:

      Come si fa a capire che una affermazione è propaganda?

      È propaganda se e solo se la sua negazione viene censurata.

      Per quale motivo?

      Beh, “propaganda” è latino; letteralmente, da solo, il vocabolo significa “le cose da propagandare”. Viene dal nome “de propaganda fide” dell’ex Sant’Uffizio, la NKVD papalina: lì da propagandare era la Vera Fede.

      Ora, se alcune affermazioni sono da propagandare vuol dire che altre, le loro negazioni, sono da sottacere; vuoi con censura diretta, vuoi sputtanando e mettendo alla gogna (lignea o mediatica) chi le afferma.

      Ignoro se Orsini abbia ragione; il suo sistematico sputtanamento certifica la natura di propagandista dei suoi sputtanatori.

      Ciò nega credibilità alla maggior parte delle affermazioni che sentiamo ripetere, qui come in Russia.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • PinoMamet scrive:

        Sono d’accordo.

      • Francesco scrive:

        non è vero: sai benissimo che Orsini è un cazzaro, che distorce tutto quello che dice di vero per amor di pubblicità personale o perchè al soldo di una parte. con esiti che in tempi normali sarebbero divertenti, a volte.

        una parte del suo sputtanamento discende dal fatto che siamo “quasi” in guerra con la Russia e se fai una guerra senza convinzione hai perso, qualunque sia la tua causa.

        è uno dei motivi per cui le guerre sono brutte ma … nessuna impresa collettiva riesce se deve reggere a chi rema contro, manco una ricerca scientifica o una squadra di calcio. a un certo punto ti buttano fuori.

        • PinoMamet scrive:

          1- Non si può essere “quasi” in guerra. O sei in guerra o non sei in guerra.

          2-non è che abbia seguito ogni e ciascun dibattito di Orsini, ma a sembra che la sua tesi si riducesse, in estrema analisi, a: se gli ucraini non chiedevano di entrare nella NATO non sarebbe successo nulla
          (che è una tesi discutibile, ma non tale da meritare l’esilio a Ponza o a Ventotene) e anche gli ucraini hanno le loro colpe (che è pura e semplice verità).

          In ogni caso, se è vero che il Partito fascista inglese fu messo fuori legge (e aveva opinioni molto più decise di quelle di Orsini…) il governo britannico perlomeno aspettò che la guerra fosse iniziata veramente, e non “quasi” 😉

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            se gli ucraini non chiedevano di entrare nella NATO non sarebbe successo nulla
            (che è una tesi discutibile, ma non tale da meritare l’esilio a Ponza o a Ventotene)

            L’Ucraina respinse la proposta di mediazione tedesca che prevedeva proprio la neutralità perché, disse [censura]elensky, loro all’ingresso nella Nato ci tenevano proprio.
            Non ere geologiche fa, ma il 19 febbraio.

            https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/04/03/wsj-a-febbraio-scholz-tento-mediazione-tra-mosca-e-kiev-zelensky-rifiuto-non-credeva-che-putin-avrebbe-rispettato-i-patti/6547218/

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Pino Mamet

            ” O sei in guerra o non sei in guerra”.

            Vero.

            L’Italia ha dichiarato guerra alla Russia?

            No?

            Bene, non siamo in guerra, siamo neutrali, fine del problema.

            • Francesco scrive:

              Falso.

              Vi rimando a Sua Eccellenza Hasburgicus ma temo che le situazioni ambigue siano la quasi totalità dal 1945 a oggi.

              Le belle guerre formali con dichiarazione portata dall’ambasciatore non usano più.

              Peraltro, sostenere che l’Ucraina – il suo legittimo governo democraticamente eletto – non ha diritto a chiedere di entrare nella NATO pena l’invasione russa e avere pure la “colpa” della cosa, è quello che io definisco “Putinismo a Oltranza”. E uno dei motivi per cui ritengo che questa guerra ci riguardi eccome.

              • PinoMamet scrive:

                Io non ho detto che l’Ucraina non abbia diritto di chiedere di entrare nella NATO.

                Io ho detto, e tutti lo sanno, che la Russia le aveva ampiamente preannunciato che se lo avesse fatto ci sarebbero state conseguenze.
                Zelenski ha accettato la scommessa, è responsabilità mia?

                Le colpe dell’Ucraina credo siano nel trattamento delle minoranze e nelle violenze operate dagli “eroi” azoviani da anni prima, e accertate da Amnesty se non sbaglio, non dal sottoscritto o da Orsini.

                Se è putinismo dire la verità…

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “diritto”

                Se l’Ucraina ritiene violati i suoi diritti, che faccia causa.

              • Francesco scrive:

                Pino

                anche se smetti di pagare il pizzo ti stuprano la figlia e ti bruciano il negozio e te lo hanno detto prima.

                cambia qualcosa nel giudizio sui fatti?

                è il negoziante che se la è andata a cercare?

                ditemi voi

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “figlia”

                Non so di nessun negoziante cui abbiano stuprato la figlia e che in precedenza per otto anni abbia bombardato le case degli stupratori.

                Il che non giustifica né lo stupro, né i bombardamenti.

                Ma piantiamola con questa favoletta della povera innocente Biancaneve perseguitata dalla cattiva matrigna.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                vedi, caro Andrea, un buon sintomo di coda di paglia è quando l’interlocutore cambia brutalmente discorso, ti accusa di aver detto cose che non hai detto e ignora quello che invece hai proprio detto

                il comportamento del governo ucraino con la minoranza russofila era stato impeccabile prima del 2014? no

                dopo il 2014 e il tentativo di Putin di scatenare rivolte in mezzo paese, le reazione ucraina è stata con guanti bianchi e il minimo uso di violenza? no

                questo cambia il giudizio complessivo sui rapporti Russia-Ucraina? no

                cari saluti

              • PinoMamet scrive:

                “un buon sintomo di coda di paglia è quando l’interlocutore cambia brutalmente discorso, ti accusa di aver detto cose che non hai detto e ignora quello che invece hai proprio detto”

                ehmm… di solito è quello che fai con me 😉

                a parte questo, faccio fatica a trovare che il comportamento ucraino nel Donbass non sia collegato all’invasione russa del Donbass, ma per amicizia verso di te voglio crederlo 😉

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              “paglia”

              Sei tu che hai tirato fuori la faccenda della figlia stuprata.

              Qui non abbiamo di fronte una mammoletta e un bruto.

              Qui abbiamo di fronte due bruti, di cui uno più piccolo dell’altro ma mandato allo sbaraglio dal mammasantissima d’Oltreoceano.

              E noi, da bravi picciotti, invece di preoccuparci soprattutto di aiutare gli innocenti ci sveniamo per aiutare il mammasantissima a sostenere il bruto più piccolo.

              Poi in mezzo ci starebbero pure degli innocenti, ma a quelli ci pensano giusto qualche ONG e il Papa (definito ‘putiniano’ perché non fa il cappellano militare dei picciotti).

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                dare del bruto all’Ucraina (o a Zelensky) è una orripilante disonestà intellettuale

                e una puttana stuprata è sempre vittima di stupro, anche se non è un fiore di campo

                per citare un russo, assassinare una vecchia strozzina è sempre un omicidio

                no cari, è inutile che cerchiate di inchiodarmi a un inesistente ritratto di San Zelensky che non ho mai dipinto

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “e una puttana stuprata è sempre vittima di stupro”

                Non ti vedevo così carico l’anno scorso mentre festeggiavamo il ventennale della guerra (pardon, dello stupro) d’Afganistan: ci stavamo ancora togliendo il preservativo che ci eravamo messi per non prenderci le malattie di quella troia centroasiatica, no?

              • PinoMamet scrive:

                “dare del bruto all’Ucraina (o a Zelensky) è una orripilante disonestà intellettuale”

                ah sì?

                “no cari, è inutile che cerchiate di inchiodarmi a un inesistente ritratto di San Zelensky che non ho mai dipinto”

                sbaglio o hai appena compiuto “un’orripilante disonesta intellettuale”? 😉

                Francè, il governo ucraino era criticabile prima dell’invasione russa, ed è diventato criticabilissimo dopo.

                Questo non giustifica l’invasione russa, ma dire che chiunque abbia dire sull’Ucraina sia “al soldo di Putin” o “putiniano”, ecco, quella sì che è… un’orripilante disonestà intellettuale 😉

              • Francesco scrive:

                Pino scusa ma per te ci sono solo santi e bruti?

                No perchè io vedo una amplissima gamma di posizioni intermedie, in cui classifico Zelensky e anche me stesso.

                Mentre il buon Putin si è scelto la casella del bruto in modo inequivocabile.

                La disonestà intellettuale per me è dire che siccome Zelensky non è un santo allora è di certo un bruto non migliore di Putin.

                x MT: non ho capito cosa intendi dire sull’Afghanistan. Puoi uscire dalla modalità Macro Travaglio e spiegarmi? grazie

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Francesco

          “è uno dei motivi per cui le guerre sono brutte ma … nessuna impresa collettiva riesce se deve reggere a chi rema contro, manco una ricerca scientifica o una squadra di calcio. a un certo punto ti buttano fuori.”

          Grazie, è la mia speranza.

          Quando Satana si impossessa delle menti, infiamma le passioni, l’unica speranza sta in chi rema contro.

          Che Dio lo benedica.

          • Francesco scrive:

            neppure l’Oltrarno, che ci insegni essere una comunità, reggerebbe

            e sono molto grato a chi ha combattuto contro i nazifascisti, non a chi ha remato contro

            !

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              “nazifascisti”

              Che bello vederti riconoscere i meriti dell’Armata Rossa! 🙂

              Ciao!

              Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              a noi italiani l’AR ci ha fatto ben pochi piaceri, ti ricordo

              poi ha distrutto la Wermacht, naturalmente, nel nome e per conto di Stalin

              no, grazie, riservo ad altri la mia gratitudine, in primis alla Provvidenza

      • roberto scrive:

        Andrea

        “Ignoro se Orsini abbia ragione; il suo sistematico sputtanamento certifica la natura di propagandista dei suoi sputtanatori.”

        Quindi è obbligatorio credere a orsini?
        Sennò chi sputtana gli sputtanatori di orsini certifica la sua natura propagandista?

        No, onestamente non mi pare un granché come metodo

        • PinoMamet scrive:

          Credergli non è obbligatorio, ma controbattere è doveroso, se si è in buona fede.

          Rivolgergli accuse infondate (“sei al soldo di Mosca”), deformare i suoi argomenti e usare fallacie argomentative (“allora vuoi che Putin conquisti l’Europa!”), aggredirlo verbalmente e interromperlo con presunzione e falsi argomenti (“allora lei vuol dire che ne sa più dellaCIA?” come gli disse, all’incirca, Mieli), tentare di minarne l’autorevolezza professionale (“vediamo il curriculum di questo presunto esperto” come si leggeva sulle principali testate italiane…) tutto ciò sì, mi puzza moltissimo di propaganda.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ roberto

          “obbligatorio”

          No.

          Ma se il principale argomento contro Orsini è lo sputtanamento dello stesso Orsini vuol dire che altri argomenti più pertinenti all’oggetto della controversia i suoi oppositori non sono capaci di tirare fuori.

          Gli argomenti ad personam andranno bene per averla vinta in una discussione da bar dello Sport, ma servono a poco in una discussione seria.

          E’ un po’ come quando l’avvocato difensore di uno stupratore si limita a mettere in dubbio i costumi sessuali della vittima, senza entrare nel merito e smentire prove alla mano la sostanza dell’accusa: vuol dire che non ha niente altro da dire, e ciò non depone a favore dell’accusato.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Francesco scrive:

            ok, quindi secondo voi gli argomenti usati da Orsini di essere smentiti senza passare per la scorciatoia del vaffanculo brutto stronzo?

            ammetto che coi negazionisti di solito scelgo la seconda strada: ci sono argomenti che certificano la malafede di chi li usa

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              C’è una differenza tra insulto e smentita: il primo appartiene maggiormente alla categoria del tifo da stadio acritico.

              • Francesco scrive:

                lo so, lo so. è che invecchiando la mia scorta di pazienza si assottiglia

                anche i MAGAs insultano chi osa far loro notare che 2+2=4 (pure i liberal, a pensarci)

                però a volte scappa, un bel vaffanculo, a chi mente spudoratamente e magari ripete una bugia per la miliardesima volta

                ciao

            • PinoMamet scrive:

              Francesco, lascia stare Orsini.

              Arriva uno in TV e presenta dei dati che dicono che i ghiacciai NON si stanno sciogliendo e che il clima è identico a quello di 50 anni fa.

              Gli altri ospiti del programma ,anziché controbattere con altri dati, gli dicono che è stronzo, che è antipatico e che deve andare affanculo.

              Non so te; hai gusti strani; ma se io fossi uno del pubblico, che non sa niente di clima, mi verrebbe spontaneo dare ragione al primo, e considerare gli altri come dei buffoni presi in castagna che non sanno cosa rispondere.

              • Francesco scrive:

                concordo MA se capita su un argomento che in qualche misura conosco, che ci sia un bastian contrario che spara cazzate per il gusto di apparire, beh anche la simpatia per uno contro tutti cede

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                E quale sarebbe questa materia su cui sei così esperto da poter liquidate con un vaffanculo un’opinione contraria alla tua? Le relazioni internazionali?

              • Francesco scrive:

                Beh, non per vantarmi (!) ma ogni volta che Orsini ha aperto bocca ero in grado di riconoscere come stesse mentendo o distorcendo la verità.

                Non che ci voglia una cultura storica mostruosa

              • PinoMamet scrive:

                Visto che io non l’ho seguito con altrettanta attenzione
                (niente come l’odio genera l’interesse…)
                saresti gentile, e mi spiegheresti quali bugie ha detto Orsini?

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              “scorciatoia”

              E’ la scorciatoia che Orwell descrive nei Due Minuti d’Odio.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                e che palle! manca avessi proposto di bruciare gli eretici senza smentita delle loro tesi!

                😀

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “bruciare”

                Si comincia con gli insulti e si finisce coi roghi. Quando la violenza diventa un argomento, si comincia sempre con quella puramente verbale.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Nonono

                gli eretici vanno proprio bruciati, altro che “trattamento verbale”

                Poi mica tutti hanno pazienti studenti che con santa cura smontano riga per riga delle ridicole menzogne, come capitò a Eco (ottimo il libro anti-negazionisti di una sua fanciulla).

                Io al milionesimo trumpista che mi parla di elezioni rubate lo mando affanculo.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “fanciulla”

                Sì, ottimo il libro della Pisanty sull’ “incresciosa faccenda delle camere a gas”.

                Tuttavia ti ricordo che oggi i negazionisti presi di mira dalla Pisanty stanno a Kyiv:

                https://www.tempi.it/il-neonazismo-in-ucraina-esiste-davvero-ma-questo-non-giustifica-putin/

                Un mio amico Ebreo mi raccontava come dopo Maidan ci sia stata una fuga di rabbini dall’Ucraina in Germania (!) viste le simpatie dei nuovi governanti.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Andrea,

                perchè quelli che giustificano la guerra russa degli ultimi 8 anni con storie sull’Ucraina nel 1700 come li chiamiamo?

              • roberto scrive:

                andrea

                “Un mio amico Ebreo mi raccontava come dopo Maidan ci sia stata una fuga di rabbini dall’Ucraina in Germania (!)”

                in realtà la fuga dall’ucraina è iniziata ben prima. Ti presento yurij un amico ebreo di kharkiv (conosciuto lì nel 1990) che appunto vive in germania dal 1994.

                https://www.juedische-allgemeine.de/kultur/die-russendisko-ist-fuer-mich-tot/

                quello che il tuo amico non dice
                e che non è che gli ebrei ucraini abbiano una particolare simpatia per l’inv…ehm i liberatori russi.

                leggi (aiutati con un qualsiasi traduttore automatico) e vedrai da te.

                conta che questo tipo aveva un gruppo che si chiamava RUSSENdisko, non è esattamente un fanatico nazionalista ucraino

                se hai voglia ha pure un “diario di guerra” (metto tra virgolette perché lui vive a berlino)

                https://www.tagesspiegel.de/kultur/yuriy-gurzhys-kriegstagebuch-61-rappen-singen-kaempfen/28636280.html

              • PinoMamet scrive:

                Il governo di Zelenski, per quanto convertito al cristianesimo ortodosso, e per quanto personalmente poco simpatico al mondo ebraico, credo goda dell’appoggio del movimento Chabad, che si è mobilitato dai primi giorni.
                Peraltro anche Putin gli era vicino almeno fino a qualche anno fa.

                I singoli ebrei naturalmente non sono necessariamente d’accordo, e gli ucraini non godevano fama di filosemiti.

    • PinoMamet scrive:

      Sono d’accordissimo con Miguel.
      Trovo molto sgradevole- di più, mi ha colpito tantissimo, in senso negativo – che dopo i primi giorni dell’offensiva russa sia sparito ogni accenno che potesse suonare critico dei presunti “nostri”.

      Non mi riferisco al povero Orsini, demonizzato e peggio ridicolizzato per aver sostenuto tesi che il giorno prima comparivano tranquillamente su qualunque giornale, magari di fianco a quelle di segno opposto, ma senza che nessuno se ne scandalizzasse.

      Penso più che altro agli Azoviani, di cui tutti sapevano gusti e simpatie politiche, o perlomeno lo raccontavano fino al… terzo? Quinto? giorno di guerra; e poi diventano protagonisti di articoli in cui ci insegnano che “non è vero che sono nazisti”, salvo festeggiare con torte decorate di svastiche, come fa ogni buon democratico.

      Adesso Domenico Quirico ci spiega che il processo contro i suddetti ricorda quelli dei repubblichini contro i partigiani.
      E ha ragione!
      Ma ricorda anche il processo dei partigiani contro Mussolini, altrettanto bene.

      Lì dentro sono tutti partigiani, di una parte o dell’altra. E ahimè temo che siano anche tutti repubblichini.

      Non ho motivi per preferire i russi che affermano di voler ricavare un calice dal teschio di un miliziano Azov, agli ucraini che volevano usare come concime i cadaveri dei russi.
      Ma neanche viceversa!

      Non ho motivi per preferire uno o l’altro di chi racconta che i suoi colpi di precisione uccidono sempre e solo militari, e quelli nemici cadono indiscriminatamente sui civili.
      E lo fanno entrambi.

      Solo che la nostra stampa ha deciso di raccontare solo il punto di vista degli uni…

      Poi, l’ho già detto mille volte, e lo ripeto: se volete sapere la “ragione”, ce l’hanno gli ucraini.
      Ma davvero la storia funziona come un tamponamento?

      E il fatto che abbiano, seppure la hanno, “ragione”, è motivo sufficiente per raccontare palle?

    • tomar scrive:

      miguel:
      una riflessione fondamentale: i primi nemici sono sempre i guerrafondai della “nostra” parte.
      Assolutamente d’accordo.
      E credo che nessuno abbia più tenuto alto l’onore dell’Italia dello storico recentemente scomparso Angelo del Boca che nelle sue opere storiche sul colonialismo italiano in Africa ha radicalmente demistificato il mito degli italiani “brava gente”.
      Solo nella verità dei fatti, sempre e ovunque, ci sta l’onore.

  43. Miguel Martinez scrive:

    Le classiche notizie di cui non gliene frega un tubo a nessuno.

    https://www.telegraph.co.uk/world-news/2022/07/31/dark-danger-lost-boys-syrias-prison-system/

    750 bambini di famiglie legate all’ISIS.

    detenuti, ormai da tre anni, senza famiglia, senza aver mai visto la luce del sole, prigionieri dei kurdi dell’SDF.

    Carceri pagate dai contribuenti inglesi.

    Ora, nessuno ama l’Isis.

    I kurdi dell’SDF sono idolatrati dalla sinistra nostra, ma non sono odiati da nessuno in Occidente.

    Stanno antipatici ai turchi, ma i turchi non li ama nessuno, e comunque ai turchi interessano i turchi, mica i bambini dell’Isis.

    Non c’è da fare dispetti né a Letta né a Meloni, a parlarne.

    Crepino.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Potremmo usarla per dire che la Svezia fa quindi bene a rispedire i curdi in Turchia in cambio dell’ingresso nella Nato. E così una porcata diventerà assolutamente giustificabile come giustizia trasversale.
      Poi è ovvio che sembrerà una giustificazione posticcia, ma vuoi mettere nei dibattiti poter dire “eh, ma i curdi non erano mica così innocenti: tenevano imprigionati i bambini!” invece di balbettare senza sapere cosa rispondere alle critiche?

    • Francesco scrive:

      Ma ai kurdi ci danno dei soldi per occuparsi dei bambini dei turisti ISIS in Siria?

      Il mondo è proprio strano!

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “Ma ai kurdi ci danno dei soldi per occuparsi dei bambini dei turisti ISIS in Siria?”

        Danno dei soldi per tenere 10.000 persone legate all’Isis, tra cui bambini, nelle carceri di un non-stato, per cui nessun paese di origine deve preoccuparsi dei propri cittadini prigionieri.

        Fa comodo a tutti.

        • Francesco scrive:

          è lo stesso assai curioso, mi aspettavo che i maschi venissero ammazzati (o riciclati in Libia), le femmine vendute, i bambini abbandonati a morire di stenti

          dopo aver bruciato i loro passaporti occidentali

          • PinoMamet scrive:

            …che vuoi, non tutti i governi sono guidati da Trump 😉

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “è lo stesso assai curioso, mi aspettavo che i maschi venissero ammazzati ”

            Perché?

            Non è nello stile dei governi occidentali.

            Nessuno di loro vuole essere accusato di gloriosi omicidi all’arma bianca, mica sono dei sanguinari.

            Non vogliono prendersi la responsabilità dei propri cittadini.

            Non vogliono processi clamorosi.

            Non vogliono dover garantire diritti legali, magari vengono assolti, oppure fanno causa per chi sa quale motivo.

            Hanno trovato un non stato, il kurdistan siriano, che è perfetto: non ha leggi riconosciute, ambasciatori, non gli si può fare un embargo, non gli si può togliere il seggio all’ONU. Gli scaricano tutta questa gente (che interessa molto relativamente ai kurdi), si danno loro una somma sufficiente per non far morire di fame i 10.000 vagamente “legati all’ISIS”, e buona notte.

            • Francesco scrive:

              Soluzione di breve periodo e a rischio di andare in vacca ogni istante

              “Meglio” chiedere ai kurdi che la popolazione isisina prigioniera decresca con discrezione.

              Certo non puoi metterlo nero su bianco ma questi “nostri concittadini” sono solo da eliminare, come facciamo a reinserirli? mica siamo gli USA, che hanno un sacco di spazio per avere anche riserve per questi personaggi, un pò come ci sono gli Amish, i Mormoni, le contee dei MAGA e le università woke.

              PS vorrei stare scherzando. Ma davvero non ho nessuna idea di come venirne fuori restando umano. Per questo non mi candido.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                ““Meglio” chiedere ai kurdi che la popolazione isisina prigioniera decresca con discrezione.”

                Sì la logica è quella.

                Un po’ come la delega alle bande libiche del lavoro sporco in campo immigrazione.

                Solo che in Libia almeno avrai qualche italiano che lo strumentalizza per attaccare la Destra.

              • Francesco scrive:

                torno al mio punto dolente: se tu fossi il Primo Ministro di Londra o di Parigi, cosa fai per quelle migliaia di tuoi cittadini che sono andati a fare l’ISIS? e per quei milioni che sono il brodo di cultura?

                Parigi e Londra sono uun pò grandi per il modello Oltrarno o no?

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Martinez

          “tutti”

          ‘war hysteria is continuous and universal in all countries, and such acts as raping, looting, the slaughter of children, the reduction of whole populations to slavery, and reprisals against prisoners which extend even to boiling and burying alive, are looked upon as normal, and, when they are committed by one’s own side and not by the enemy, meritorious.’

          Ciao!

          Andrea Di Vita

  44. Miguel Martinez scrive:

    Dedicato a tutti quelli che hanno creduto alla Destra e alla Meloni:

    ttps://firenze.repubblica.it/cronaca/2022/09/01/news/piombino_sindaco_e_centrodestra_spiazzati_da_meloni_sul_gas-363753040/

    Piombino, sindaco e centrodestra spiazzati da Meloni sul gas
    01 Settembre 2022

    «Sentire da un leader di partito, per di più in odore di responsabilità di governo del Paese, che è disponibile senza che si allunghino i tempi a prendere in considerazione altre sedi per il rigassificatore, apre uno spiraglio in questa vicenda» se ne esce dopo 24 ore di tormenti e qualche centinaio di telefonate ai colonnelli nazionali dei Fratelli d’Italia il sindaco di Piombino Fdi Francesco Ferrari. Ma è il classico buon viso a cattivo gioco, diplomazia che cela imbarazzi e rabbia. Lui non la palesa, ma chi ci ha parlato in via riservata racconta che l’avvocato che da tre anni guida la città delle acciaierie sia rimasto travolto dalle parole di Giorgia Meloni di due giorni fa, al punto da far trapelare l’intenzione di mollare il partito nel caso in cui non fosse garantita davvero, una volta che il centrodestra sarà eventualmente al governo, la volontà di trovare altre location.

    «Se non ci sono alternative si fa a Piombino» ha intanto detto martedì la leader di Fdi, aggiungendo pure che poi semmai ci sarà da parlare delle compensazioni per la città. «Uno sviluppo in positivo quello di Meloni: ora farà dimettere il suo sindaco?» se la ride il governatore- commissario, il Pd Eugenio Giani, a cui Snam ha appena mandato le integrazioni al progetto. «Considero la dichiarazione di Meloni importante per la nostra comunità» prova a mantenere l’aplomb Ferrari, parlando di «sicurezza» dell’impianto come priorità. Amareggiato e in parte arreso: «Consapevole dell’emergenza energetica del Paese il Comune tuelerà la sua comunità» tiene a dire comunque Ferrari. Gli strateghi dei Fratelli d’Italia insistono che Meloni non sta bluffando, anzi ha già dato mandato di verificare se ci sono le condizioni per un secondo rigassificatore a Ravenna per salvare Piombino. «Noi restiamo contrari a Piombino e questo Giorgia lo ha ribadito, il gruppo regionale lo fa da mesi. Se non si trovassero alternative a Piombino vedremo, è un’altra partita. Intanto Giani vergognoso, non può dire che Meloni ora la pensa come lui perchè lei la pensa come noi, cioè che prima occorre cercare alternative» si mette nel mezzo il capogruppo Fdi in Regione Francesco Torselli, anche lui in difensiva su Meloni ma contrariato per le uscite alla La Russa, schiacciate pro-rigassificatore, dei giorni scorsi. Sia come sia, Ferrari è di umore nero.

    E il centrodestra toscano, anche Lega e forzisti, è spiazzato, in subbuglio. Uno psicodramma: «Stiamo dando l’immagine di quelli che voltano le spalle alla città. E di una leader che scarica il suo sindaco» rimuginano in privato militanti e dirigenti Fdi. La coriacea disciplina di partito meloniana spinge il segretario Fdi piombinese Danilo Dilio a negarlo con tutte le sue forze: «Noi arrabbiati con Meloni? Macchè. Se ci verrà davvero chiesto il sacrificio del rigassificatore da un nostro governo ci occuperemo della sicurezza». I comitati anti rigassificatore tuonano contro Meloni: «Ha tradito Piombino, perderanno tantissimi voti su questa storia» avverte la leader Roberta Degani. «La giravolta della Meloni è un problema per Ferrari. Ora serve un decreto Piombino», punge dal Pd Andrea Romano. «Meloni favorevole? Ovviamente…Al rigassificatore non si può dire di no. Il tema è fare un accordo coi piombinesi» dice sornione il forzista Massimo Mallegni. «Meloni? Beh, ha espresso cautela…il prossimo governo si troverà un lavoro già fatto…per noi si può fare a Gioia Tauro ma si dovrà trovare un compromesso» si arrampica Manfredi Potenti, candidato leghista del collegio livornese. Sui dubbi del Pd intanto cala il segretario Enrico Letta: «Il rigassificatore a Piombino va fatto. La resistenza va capita e accompagnata. Le bonifiche vanno fatte».

  45. Miguel Martinez scrive:

    Allora, la Sinistra fa finta di avere paura della Meloni perché pensa che lei sia una fanatica idealista che crede nell’Inquisizione e vuole perseguitare i divorziati, figuriamoci i dislessici.

    La realtà è che la Meloni è una banale politica pronta, come tutti i politici, a fregare chi l’ha votata. Altro che fanatica, crede nel potere proprio.

    I primi a essere fregati saranno gli ingenui piombinesi, che contano assai meno per lei degli interessi della Snam o degli Stati Uniti.

    Un po’ squallido il sindaco, che mica è stato eletto perché era della Meloni, è stato eletto perché era contro il rigassificatore. Strappasse la tessera e mandasse a quel paese la sua capa, lo voterei anch’io.

    • Francesco scrive:

      😀

      è bellissimo dare giudizi opposti sui fatti basandosi esattamente sulle stesse informazioni!

      • tomar scrive:

        pensarla diversamente
        è una goduria della mente

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “è bellissimo dare giudizi opposti sui fatti basandosi esattamente sulle stesse informazioni!”

        Ma infatti, così dovrebbe essere.

        Abbiamo le seguenti informazioni:

        – la Destra vuole il rigassificatore
        – la Destra vuole le Olimpiadi invernali
        – la Destra vuole le centrali nucleari
        – la Destra vuole la TAV e le Grandi Opere Inutili e Imposte
        – la Destra vuole aumentare la spesa militare

        https://static.legaonline.it/files/Programma_Lega_2022.pdf

        Tutti motivi validi per sostenere oppure per combattere la Destra, tutte cose che avranno un impatto enorme sull’ambiente e sul futuro anche fisico dell’Italia.

        Parecchio più interessanti delle chiacchiere sul gender o sull’immigrazione.

        • PinoMamet scrive:

          Però:

          -a Sinistra non vuole il rigassificatore?
          -la Sinistra non vuole le Olimpiadi invernali?
          -la Sinistra non vuole le centrali nucleari?
          -la Sinistra non vuole TAV e affini?
          -la Sinistra non vuole aumentare la spesa militare?

          Se me lo avessero chiesto dieci anni fa, avrei avuto pochi dubbi. Ma adesso la Sinistra è di fatto il Partito di Draghi e dei “Responsabili” o sedicenti, e a me pare che il ministro scelto da Draghi sia un sostenitore del nucleare, che Draghi non abbia detto nulla contro la TAV, che Draghi in persona abbia chiesto di aumentare la spesa militare.

          Quindi temo che il dibattito sarà su altre cose.

          Se andrà bene, su pensioni, stipendi, aiuti a famiglie e imprese in difficoltà, politica economica.

          Se andrà male, sui pronomi dei gay, su scemenze di attualità e su Fedez e Ferragni.

          • PinoMamet scrive:

            A me il nucleare non piaceva come idea, ma Andrea mi ha convinto della sua necessità o perlomeno utilità, almeno per adesso.

            La spesa militare, trovo che mio cugino sia anche troppo pagato adesso per guidare l’elicottero. Fosse quello del’Elisoccorso lo troverei più utile, invece lo hanno mandato a svolazzare sugli afghani, sugli africani (?) e in generale a fare poco di utile. Li dessero a me, quei soldi.

            Sulla TAV, ho le idee confuse.

            Le Olimpiadi invernali, immagino che ormai sia troppo tardi per tornare indietro.

            Sul rigassificatore, ho le idee confuse.

            Io cerco un partito che:

            -NON faccia MAI, MAI e MAI più chiusure e lockdown;
            -che non candidi Speranza;
            -che tolga le sanzioni a Mosca;
            e fin qui potrebbe andare bene Salvini, purtroppo è un idiota e io ho promesso di non votarlo mai e di non votare mai Lega e derivati, per puro odio e antipatia, che è la motivazione migliore e più sana;

            -che dia soldi al mio settore (scuola) e Letta lo ha promesso;
            -che aumenti la pensione di mia madre, e Berlusconi lo ha promesso;
            -che attui una inevitabile seisachtheia sui debiti inestinguibili, e non lo ha promesso nessuno ma assomiglia a certe idee della Destra;
            -che dia lo ius scholae, e questa sembra un’idea della Sinistra.

            Che devo fà?

            • Francesco scrive:

              secondo me ti conviene cercare la Lampada di Aladino

              le tue richieste sono così onerose che forse il Genio può esaudirle

              (interessante quella sulla seisachtheia , temo la realizzerà il crollo del sistema)

        • Francesco scrive:

          non è mica vero, Capo, che tu hai quelle informazioni, perchè quelle vere sono:

          – la Destra non è affidabile sul rigassificatore
          – tutti vogliono le Olimpiadi invernali (tranne io, non me ne frega nulla)
          – la Destra non è per nulla affidabile sulle centrali nucleari
          – la Destra non ha costruito un cm di TAV nei suoi anni di potere
          – tutti vogliono aumentare le spese militari (il Papa non conta perchè è cittadino straniero)

          PS “tutti” esclude quelli come Verdi, M5S, Comunisti vari che adorano il male per il male e che cmq non decidono nulla.

          • PinoMamet scrive:

            Cioè, tu non voti la Destra perché temi faccia una politica poco di Destra, mentre la Sinistra ti dà più garanzie in tal senso 😉

            • Francesco scrive:

              no, sennò voterei la Sinistra

              io voterei Draghi, se potessi

              ma in Italia, delle molte cose “di destra” da fare, quasi nessuna ha un padrino politico che si metterebbe a farle davvero!

              fanno tutti le stesse cose di sinistra, cambiando solo il colore del fez – rosso, nero, verde, giallo, bianco, blu

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “fanno tutti le stesse cose di sinistra, cambiando solo il colore del fez – rosso, nero, verde, giallo, bianco, blu”

                Cose di sinistra?

                Costruire stadi, mettere impianti 4G e poi 5G per farti arrivare la pubblicità in casa, pagare pensioni, costruire centrali con cui alimentano le insegne luminose dei negozi, mandare in giro vigili a fare multe, distruggere boschi, sostenere guerre in giro per il mondo, cementificare, tenere aperti ospedali, consegnare raccomandate, disegnare finte piste ciclabili che fanno fare bella figura, accogliere in modo servile influencer e attori famosi, pagare elicotteri inquinanti per sorvolare le città, far scorrere le fogne, mandare ispezioni nei ristoranti, spendere miliardi per lavori perfettamente inutili, fare chiacchiere…

                boh, l’insieme della roba che fanno “loro” mi sembra assai variegata.

  46. tomar scrive:

    Dichiarazione di non voto

    Non voterò per tutti quelli che tirano in ballo litaglia
    né per tutta l’allegata marmaglia.

    Non voterò per il pu del nipote dello zio,
    mai votato in tutti questi anni,
    né per bonino, bonelli o fratoianni.

    Non voterò per il nuovo rinascimento di bin salman…
    e di Nourah al-Qahtani e Salma al-Shehab 
    (qui non avevo la rima in agenda
    ma pur mi soccorre piacicchio calenda).

    Non voterò l’esilarante pappalardo
    né chiunque d’impuntura alzi lo stendardo.

    Non voterò la lollo perché non abito a latina
    (ma tredicenne che desio d’un’inesausta alle su zinne poppatina!)

    Non voterò infine i testimoni di bordiga
    che certo d’elezioni non si prendono la briga.

  47. Miguel Martinez scrive:

    Per chi parla di “bugie” e “verità”:

    I am sorry to say that the art of words, and especially my own dear art of prose writing, has been less conducive to intellectual integrity. Owing to its origin in speech, which means explanation and persuasion, it has never ceased tampering with our recognition of Reality. Not in the sense of romancing, of presenting false pictures of life, as poor old M. Brunetière accused it of doing. Rather in the far graver sense of falsifying values while remaining in the ostensible service of truth. For all literary processes, all rhetoric, all syntax, nay, all words such as they stand in the dictionary, are fraught with emotional “ values,” taking the word “ values” as it is done in regard to painting. In every act of speaking or writing, values of attraction and repulsion, of implicit judgment, praise and blame, are being insidiously, unwittingly employed (note how I have unintentionally prejudged the case by the mere word “ insidiously ”!) by the speaker or writer, who is believed, and oftenest believes himself, to be expounding and displaying realities. All literature is nothing but such a juggling with emotional values, such turning a statement into a pattern, into a piece of music, each with its emotional coercion, with its imperative appeal to preference and aversion. How could it be otherwise ? Has not literature, poetry, rhetoric, originated in the Temple and the Law Court, the Commemoration Feast and the Forum ? To exalt, to praise, to awaken contrition, to bias judgment; to “ persuade,’ to “ convert ” to sway men’s decisions—that has been its business. The art of words has done comparatively little, and that little has always been alloyed with emotional purpose, in the way of mere stating, of recording; still less in the way of bona fide explaining, as distinguished from explaining away.

    to make our readers and audience feel, and prepare to act, in the manner desired by ourselves. What we do not guess is that we are never doing anything else. For the human soul is so made that it becomes aware of its own ceaseless play of feeling only when that results in preparation for action; we know, as it were, when we jump up and wish to embrace or attack, even more when we check our limbs from doing either; we do not usually know the constant minute alterations in circulation and respiration and nervous tension which accompany or constitute what is called feeling; still less are we aware of the mysterious changes in brain and nerves which give what we call our mental attitude towards this or that. Now, even when there is no intention of influencing men’s choice, that is to say men’s behaviour, there nevertheless is, on the part of all speech and all writing, an unceasing manipulation of all these unnoticed possibilities of feeling and attitude : they are the very material of all literary effect; and the essential rhythms, far deeper down and more potent than any perceived by the ear, which are the writer’s or speaker’s materials, are the rhythms of our affections. Such is the power of words; by the side of which all the vaunted powers of music, Orpheus, Saint Cecilia, Alexander’s Feast and all, are coarse, intermittent, easily guarded against, and evanescent. For what matters is not the occasional and obvious stirring to madness or tears; but the constant unnoticed fingering and shaping of our judgments, our preferences and our prejudices.

    This, however, is only half of the matter; the matter being the unconscious mendacity inherent in all verbal expression. Unlike music, words do not manipulate mere feeling, so to speak, in vacuo. Words summon up memory-images ; they deal with qualities, with things existing outside us, towards which those preferences and attitudes are turned. And it is in virtue of this constant reference to things that literature’s playing upon our feelings so often becomes a tampering with our sense of realities. Words tell us of a world outside ourselves ; but in so doing turn that world’s relations within itself into relations to our likings and dislikings. Hence words have been the chief instruments both of Confusion and of Delusion.

    Of this, and by dint of doing it all day long, those who address the public in written or spoken words are scarcely aware. We do indeed know that, on special occasions, we are trying

  48. Moi scrive:

    A sproposito (tanto scriverne qui è del tutto ininfluente sulla realtà …) di Ucraina e guerra :

    qualcuno un po’ di tempo fa ha provato a “Marzializzare” (un po’ tipo Capoeira in Brasile, qualche attrezzo agricolo a mo’ di arma, riciclando i “topoi” di Okinawa …) il Gopak (Гопак Ukr.) , noto ai più come “Danza Cosacca” … probabilmente dal vecchissimo film su Taras Bul’ba con Yul Brynner , del 1962 .

    Le due movenze più caratteristiche sono la spaccata laterale in elevazione e scalciare bassissimo a raffica con schiena dritta e braccia conserte.

    https://www.youtube.com/watch?v=QlFw8HeEMIc

    Coreografia Marziale

    https://www.youtube.com/watch?v=lph3NHfrGD0

    https://www.youtube.com/watch?v=TM5QYZ3OfQw

    Esibizione Danza

  49. Moi scrive:

    Questo (a livello coreografico mi sembrafatto davvero bene … Hollywood ha fatto senz’altro di peggio) è un “cortissimo” tipo una specie di trailer da action movie militaresco 😉 …

    https://www.youtube.com/watch?v=SdZMynFdrXs

    Prigioniero Ucraino stende acrobaticamente i Soldati Russi per poi evadere

  50. Moi scrive:

    Orsini perculato (scilicet “Dragonballizzato)” da Andrea Lorenzon di Cartoni Morti (… che secondo alcuni sarebbe un canale a-politico …. LOL 🙂 !)

    https://www.youtube.com/watch?v=NtsSGftIuHI

    • PinoMamet scrive:

      Non seguo Cartoni Morti perché sono troppo vecchio, perché è un tipo di umorismo che mi lascia indifferente e perché boh, perché non mi va.

      Ma dal poco che ho visto direi che è schieratissimo, sul fronte dei Buoni Autonominatesi, i Gentili, Intelligenti, Odiatori del Male che Stanno Sempre dalla Parte Giusta.

      Altro motivo per non seguirlo con particolare interesse.

      • paniscus scrive:

        Io ne ho guardato due minuti e concordo sull’assoluto disinteresse a seguirlo. Se non altro, perché non conosco NULLA dei cartoni animati originari a cui dovrebbe ispirarsi, e quindi non capisco le battute, le parodie e le imitazioni.

        • Moi scrive:

          Un anime che inizialmente reinterpreta molto liberamente “Viaggio Verso Occidente” (questo dovresti conoscerlo almeno un po …) , poi una volta che il protagonista bambino è adulto vira verso il Superman delle Origini (Navicella Spaziale-Culla di un bambino da un Pianeta Prossimo a una Fine … Conti in Sospeso / Vendette.

          Poi , con la seconda “Stagione” e per tutte le altre , cambiano solo nomi e character design dei personaggi per un “canovaccio”ripetuto all’ infinito che più o meno fa davvero così 😉 :

          https://www.youtube.com/watch?v=Qe4I-HNRtj8

          • Moi scrive:

            @ PANISCUS

            Ah, hanno collaborato alcuni/e Doppiatori/trici Mediaset … quindi Lorenzon almeno un po’ di “mani in pasta”, mi sa che ne abbia. 😉

            • Moi scrive:

              Cllaborazione perfino di Giorgio Vanni … Ex Concorrente di San Remo che si è imposto in Mediaset dagli Anni Duemila come voce maschile delle Sigle , in alternativa / accoppiata rispetto a Cristina D’Avena.

              Noto per ritmi discotecari e frasi in Inglese buttate dentro a cazzo … che possono rimare (nei limiti di fonetica) con quelle in Italiano.

          • Moi scrive:

            …. un po’(co) . 😉

  51. Moi scrive:

    Non avrei mai creduto di doverlo dire, ma … sono solidale a Christia De Sica per aver “osato” paragonare il tanga maschile di Damiano dei “Måneskin” al suo vecchio personaggio di Tony Brando : addirittura a favore di quest’ ultimo.

    L’ esaltazione acritica di personaggi “triggherini”, pesudo “trasgry” 😉 e privi d’ autoironia, non m’è mai piaciuta!

  52. paniscus scrive:

    Ma limitarsi a dire che i Måneskin (con relativo corteggio di fidanzate, amici e parassiti vari) hanno rotto le scatole, sarebbe troppo brutto?

  53. Moi scrive:

    … Buona notizia ? 😉

    Politici su TikTok? Risponde una 19enne: “Sparite di qui, vi prendiamo per il c*lo”
    Decine di politici sono sbarcati sul social con tentativi piuttosto goffi.

    “Pensate che siamo plasmabili e rincoglioniti? Fate solo brutta figura”

    https://www.ilgiorno.it/politica/tiktok-politici-video-1.8038050

  54. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Giovane Gaio 😉 sale sul palco della Meloni per contestarla , MA lei ha una reazione “umanamente” inaspettata … finisce che lui mo’ la vota ?! 😉

    https://www.corriere.it/elezioni/22_settembre_03/marco-marras-attivista-lgbtq-meloni-7845a27c-2b8b-11ed-b268-2b12bb5640dc.shtml

  55. PinoMamet scrive:

    Vabbè, visto che la discussione langue, posto questo:

    https://www.youtube.com/watch?v=nmC8d8wxOx4

    perché gli africani odiano i neri (americani)?

    (Perché hanno buon gusto? 😉 )

    Non ho seguito tutto il discorso dei due tizi (a quello che ho capito, sono due americano che hanno fatto la “Blaxit”- come dice la maglietta di lui- e sono andati a starsene in Ghana) ma in breve direi che è:

    – i neri americani sono americani;
    -sono stronzi e supponenti e pensano che tutto il mondo debba essere uguale all’America (che poi è la ripetizione del primo punto 😉 )
    -in Africa godono di vantaggi lavorativi perché sono più ricercati per l’istruzione e anche per l’aspetto fisico, perchè spesso sono neri per modo di dire e la pelle chiara fa più figo

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Io devo ancora capire il significato della parola “empowering”: il tizio dice che è quello che prova in una città dove tutti sono neri.

      Il motivo numero 3, dicono, sarebbe che i media americani danno agli africani un’immagine di merda degli USA. E poi dicono che i media americani darebbero un’immagine esagerata del razzismo negli USA (detto da due tizi che si sono trasferiti nel terzo mondo per “sfuggire al razzismo”, come dice la maglietta del tizio).

      Sotto c’è un commento che non ho capito:
      “A multicultural transcontinental explanation of race relations and identity from such a complex and really unknown (to me at least) perspective”
      Ma quali sono le razze in questione?

    • PinoMamet scrive:

      😀
      Empowering non vuol dire un cazzo, ma al contrario di come non vuol dire un cazzo microaggression 😉

      • PinoMamet scrive:

        Seriamente: empowering “qualunque cosa, anche involontaria, implicita o solo pensata e percepita da me, che mi faccia sentire figo”
        Microaggression “qualunque cosa, specialmente involontaria o neppure lontanamente intuibile da altri, che mi faccia sentire anche vagamente non figo, e per la quale possa lamentarmi, accusare il mondo intero e minacciare ritorsioni”

        • PinoMamet scrive:

          Esempio di microaggression: Meghan Maltrattacameriere Markle discute con la tizia, la moglie di Caval Donato Carlo, su come sarà il figlioletto.
          La tizia le dice “magari sarà rosso ma con dei bei ricci afro…”

          “Maicroaggrescion! Rèisism! Dicendo così la cavalla dimostra di rendersi conto che io sono bléc, e io intendiamoci sono very orgogliosa di essere bléc anche se faccio di tutto per sembrare uáit- cioè mi stiro i capelli, per il resto so’ già bianchiccia di mio- ma dicendo così insomma… Me so’ persa… Comunque rèisism! Vergogna!”

          • Moi scrive:

            Credo che Meghan Markle si consideri “AfroDescendant” … termine che già qualche Infulènser ha calcato in Italiano come “AfroDiscendente” : quasi sempre si sente dire con Accento di Roma Nord , pacato e posato.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “qualunque cosa, anche involontaria, implicita o solo pensata e percepita da me, che mi faccia sentire figo”

          Ecco, mi piace di più della resa in “dare potere” che avevo letto nella menzione speciale che un film un po’ pietoso (Witch Hunt) si prese a Trieste (nella specie: “Witch Hunt riesce a raggiungere il suo pubblico usando gli elementi fantastici per dare potere alle giovani donne”). In effetti sostituendo “dare potere” con la tua traduzione la motivazione ci azzecca molto di più col film.

          • Moi scrive:

            L’ Empàueringh 😉 è anche cose tipo far recitare un’
            Attrice Trans MtF _ anzi AMAB, anzi no : TransWoman _ nel ruolo di una Donna Bio !

            Finora, credo l’ abbiafatto solo Trace Lysette come “pole dancer” in “Hustlers” … storia vera su un Night Club ove le ragazze drogavano i clienti Brokers per prosciugar loro le VISA .

          • Moi scrive:

            La cosa più paradossale èil “Séif Spéis” 😀 : in pratica, segregarsi come prima dell’ Abolizione della Segrgazione Raziale … però di propria iniziativa !

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Pino Mamet

      “perché gli africani odiano i neri (americani)?”

      interessante!

      • Moi scrive:

        Gli Africani Neri, per fortuna, NON hanno le fisse razziali degli USA … penso al film”Il Viaggio di Yao” in cui Omar Sy, nel Senegal avìto (anche per l’ attore stesso, oltre che per il personaggio), viene suo malgrado definito “Cremino” (Nero fuori, Bianco dentro) perché “Francese” di cultura (!) e cittadinanza.

        … Ci sta ! 😉

        • Moi scrive:

          I Neri Europei_ per quanto meno ossessionati di quelli Americani _ mi paiono abbastanza “empàuerati” , come sentimento revanchista, da BLM … tuttavia !

  56. Moi scrive:

    Archetipi Tramontati e …Risorti ?! 😉

    Repubblica riesuma “Satyricon” … ma non mi convince, mi fa un effetto tipo Concerto dei Righeira ! 😉

    https://www.repubblica.it/cultura/2022/09/01/news/su_repubblica_torna_satyricon_per_ridere_della_politica-363763177/

    • PinoMamet scrive:

      Letto l’articolo, solo per trovarvi la solita autolode di Repubblica e santificazione di Scalfari, Patrimonio dell’Umanità.

      La mancanza di autoironia non è il miglior biglietto da visita per la satira.

  57. Moi scrive:

    La “Canzone per la Pace Senza Alcun Talento” di Marco Mark Arata The Hammer (è un po’ pesantemente “Simpaticone Nerdacchione”, ma sulla musica è molto preparato) … Zenese Meneghino d’ Adozione :

    https://www.youtube.com/watch?v=xdf_NI5HBxw

  58. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Uomini e donne sono uguali? – Alessandro Barbero (2022)

    https://www.youtube.com/watch?v=XxrG2IYVYcM

    PS

    Si noti che ha corretto il Giapponese, da leggersi da Dx a Sx quando scritto in verticale

    😉

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “Si noti che ha corretto il Giapponese”

      “Hanno corretto”: il canale non lo tiene lui.

    • Moi scrive:

      Cmq Barbero ha il merito di avere ridato un po’ di dignità all’ idea di “Medioevo” … senza essere Cattolico Retrivo ! 😉

  59. Moi scrive:

    Stranamente, ancora nessuno ne ha parlato … mi pare : la morte di Gorbaciov, forse il più emblematico “Profeta” del Passaggio fra Novecento e Terzo Millennio ! E come (quasi) tutti quelli che ci vedon giusto, in pochi lo han preso sul serio in tempo utile.

    Se ho ben capito, Putin si è rifiutato di andare a onorarlo … per lo stesso motivo per cui vuole ristabilire “quei” confini !

    • roberto scrive:

      Solo il 51%? Avrei detto il 97%

    • Francesco scrive:

      Per fortuna siamo una democrazia rappresentativa.

      L’ultima volta erano tutti in piazza a esultare per l’entrata in guerra (quella grossa).

      PS il 25 si vota. Due dei partiti seri sono filo-Putin, quindi mi aspetto che prendano il 51,1% dei voti. Giusto?

      • PinoMamet scrive:

        Quali?

        • Francesco scrive:

          beh, Lega e Movimento 5 Stelle.

          tra quelli grossi.

          poi c’è un sacco di robetta ma non la conto

          • PinoMamet scrive:

            La Lega non è filo Putin, il Movimento cinque stelle non so ma non credo.

            So che Salvini si è espresso contro le sanzioni alla Russia. Naturalmente per te sarà la stessa cosa, ma, caro mio…

            • Francesco scrive:

              è esattamente la stessa cosa, nel momento in cui solo un paio di pazzi parlano di andare davvero in guerra contro la Russia

              a volte mi pari Bergoglio, nella sua osteria in periferia di Aires, che si ostina a negare l’evidenza

            • PinoMamet scrive:

              Giusto, anche Bergoglio è al soldo di Putin, come dimenticarlo.

              • Francesco scrive:

                no, non al soldo, quello non lo penso proprio

                è che non riesce a concepire una guerra in cui gli Americani non abbiano torto marcio e quindi non riesce a esprimere un giudizio corretto su Putin

              • PinoMamet scrive:

                Ecco, questo è un problema di visione che potrei avere in comune con Bergoglio, lo confesso.

                Come vedi, tento di essere obiettivo anche su di me: non è detto che riesca o mi faccia piacere, ma tento.

                (ma non sull’aspetto fisico!! 😀 )

              • Andrea Di Vi# ta scrive:

                @ francesco

                “non riesce a concepire”

                È sudamericano, cosa ti aspettavi?

                Lo sa che vuol dire.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                ma è obbligatorio che i sudamericani si lagnino sempre e diano la colpa solo agli altri?

                non ce n’è di sani? a volte sembrano russi (grandissima letteratura, politica da spararsi)

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “ma è obbligatorio che i sudamericani si lagnino sempre e diano la colpa solo agli altri? ”

                Perché non dici la parola magica? Accusali di “antiamericanismo”!

              • Francesco scrive:

                non sono ancora così rincoglionito!

                😀

                PS volevo andare in piazza a festeggiare per il referendum cileno ma aspettavo un post di Miguel sul tema

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “L’ultima volta erano tutti in piazza a esultare per l’entrata in guerra (quella grossa).”

        Infatti.

        Poi si guarisce: oggi evidentemente più in fretta di allora, è un’ottima cosa.

        • Francesco scrive:

          no, la folla non guarisce mai

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “no, la folla non guarisce mai”

            Infatti, non è “folla”.

            La folla è quella urla agli stadi, che si fa mandare in guerra gridando dall’entusiasmo, che lincia per strada chi non è d’accordo.

            Qui abbiamo invece tanti individui che separatamente arrivano a pensare,

            “bah, ancora Zelenski in televisione, che noia!

            In fondo non me ne importa quale bandiera sventola sul porto di non-mi-ricordo-come-si-chiama, mentre magari mi importa poter pagare l’affitto quest’inverno”.

            • Francesco scrive:

              beh, è proprio quello che io definisco una folla – col Manzoni.

              mio nonno sarebbe stato più severo ma lui era un Ingegnere Borghese di quelli di una volta, serio oltre il verosimile, orfano, tanta roba.

              non uno che facesse molti sconti.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        ” Due dei partiti seri sono filo-Putin”

        Non conosco partiti filo-Putin (?).

        So che Salvini si è accorto che nessuno rappresenta il 51% di persone che si sono stufate di rischiare il posto di lavoro per via di quale bandiera deve sventolare sulla Crimea.

        E quindi se comincia a dire che l’embargo potrebbe non essere un’ottima idea, Salvini potrà recuperare qualche elettore che lo sta abbandonando per la Meloni.

        • PinoMamet scrive:

          In effetti il 51% di persone che si prende la briga di rispondere a un sondaggio per andare contro la vulgata uniforme e concorde dei maggiori mezzi di informazione martellata per sei mesi (“le sanzioni indeboliranno la Russia, noi faremo solo qualche piccolo sacrificio tipo usare meno aria condizionata”) è un dato enorme ed equivale in pratica a un plebiscito.

          Anche oggi sui giornali online, non ricordo quale della Triade che leggo, Corriere Stampa e Repubblica, insistevano su quanto le sanzioni stiano funzionando contro la Russia “strangolandola poco a poco come un boa”.
          La Russia “può farcela solo per un altro anno di guerra ” (sei mesi da erano “poche settimane “).
          Ora, a parte che a sentir loro queste sanzioni dovevano funzionare subito, ai cittadini italiani giustamente interessa poco di quale sia l’effetto in Russia, gli interessa in Italia…

          • Francesco scrive:

            venite esattamente nel mio carrugio: la folla è folle e alle elezioni ci sarà un plebiscito per i partiti anti-sanzioni (tanto i giornali li leggiamo io e forse Roberto)

            😀

            PS non è che tutta la vostra pruderie discende dalla non disponibilità a riconoscere Salvini come paladino delle vostre scelte politiche?

          • roberto scrive:

            pino, miguel

            “In effetti il 51% di persone che si prende la briga di rispondere a un sondaggio per andare contro la vulgata uniforme e concorde dei maggiori mezzi di informazione martellata per sei mesi”

            ma nella vita reale davvero conoscete persone che sono favorevoli alle sanzioni contro la russia?
            io se penso ai miei amici/famiglia italiani in italia, nel mio personale sondaggio sono al 98% di contrari… (habsb e francesco sono il 2%)

            PS è anche uno spunto interessante per riflettere sulla totale inutilità dei “maggiori mezzi di informazione”

            • PinoMamet scrive:

              Infatti!

            • Miguel Martinez scrive:

              per roberto

              “ma nella vita reale davvero conoscete persone che sono favorevoli alle sanzioni contro la russia?”

              Non saprei dire, io frequento cattive compagnie.

              Comunque, concordo su una cosa: fuori dai “maggiori mezzi di informazione”, non vedo un grande entusiasmo bellicista in giro.

              Ed è interessante che Salvini il salsicciaio https://kelebeklerblog.com/2018/12/30/lavvento-del-salsicciaio/ abbia fiutato il vento.

              Meglio così!

              • roberto scrive:

                Miguel

                “Non saprei dire, io frequento cattive compagnie”

                Ma perché sei così contorto? Non conosci nessuno favorevole alle sanzioni giusto? Beh che male c’è a dirlo, come scrivo è esattamente la mia esperienza con gli italiani in Italia….

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Non conosci nessuno favorevole alle sanzioni giusto?”

                A parte te e Francesco, non mi pare (almeno non me lo vengono a dire).

                Però sono davvero un caso un po’ anomalo. Non conosco nemmeno un venditore di polizze assicurative, un rappresentante di prodotti, una lavoratrice in un call center, un simpatizzante di Renzi e credo che insieme siano milioni di persone.

              • roberto scrive:

                miguel

                grazie della risposta, che appunto non è affatto anomala (coincide perfettamente con la mia esperienza)…tra parentesi non conosco nemmeno io nessuno nelle categorie che tu citi (renziani della prima ora certamente si, persone che voteranno renzi oggi sicuramente no)

  60. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    Firenze, è emergenza maschicidio!

    Lei picchia lui, arriva l’ambulanza per portarlo via.

    Lei sale sull’ambulanza e frattura il bacino del soccorritore a pugni.

    https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/22_settembre_05/firenze-aggredito-volontario-18enne-un-soccorso-ambulanza-fratturato-bacino-9127023c-2d1f-11ed-91c3-0ea267e89bb0.shtml

    Firenze, aggredito volontario 18enne durante un soccorso in ambulanza: fratturato il bacino

  61. PinoMamet scrive:

    A Praga manifestazione di 70.000 persone (stima della questura praghese) anti-sanzione, anti-Nato e pro-Russia.

    La notizia l’ho letta sulla reuters, non mi ha telefonato Putin.

    https://www.reuters.com/world/europe/tens-thousands-protest-prague-against-czech-government-eu-nato-2022-09-03/

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “Organisers of the demonstration from a number of far-right and fringe political groups including the Communist party”

      “Prime Minister Petr Fiala, who leads the centre-right, five-party coalition”

      Il governo è di destra, i manifestanti sono comunisti di estrema destra.

      • Francesco scrive:

        Beh dai, hanno scritto “gruppi di estrema destra E di estremisti, compreso il partito comunista”

        Che il popolo rosso-bruno stia con Putin e il suo progetto culturale di una Europa antidemocratica e antiamericana … c’è da stupirsene? Come ben noto, gli ultimi nazisti a Berlino furono le SS francesi.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Le SS francesi erano comuniste?

        • PinoMamet scrive:

          Non c’è la faccina perplessa? 😉

          “com’è noto, gli ultimi nazisti furono i nazisti” 😉

          comunque, aldilà della presunta unità rossobruna (è un cavallo di battaglia della destra per screditare la sinistra, da sempre), vorrei portare l’attenzione sul numero.

          Considerando che la Repubblica Ceca ha, leggo, 10 e rotti milioni di abitanti, moltiplichiamo per 5 per stare prudenti, e sono come 350.000 persone in piazza in Italia.

          Non credo siano tutti estremisti, rossi bruni o a pois….

          credo che i partiti estremisti abbiano intercettato un tema sentito, ma tabù per gli altri.

          • Francesco scrive:

            Caro Pino,

            è ben noto che nei paesi dell’Europa orientale la nostalgia per il Vecchio regime è molto forte. E si trasmette anche alle nuove generazioni, sulla falsariga di quanto successo da noi.

            Ritengo lo stesso che abbiano torto.

            Gli ultimi nazisti erano francesi: mi pare degno di nota.

            Ah, i rosso-bruni non sono una leggenda, sono un fatto. Le distinzioni ideologiche pare siano una fisima borghese.

          • PinoMamet scrive:

            Mi sfugge cosa c’entri tutto ciò

            • Francesco scrive:

              Dal mio punto di vista, ci sono due/tre motivazioni per essere contro le sanzioni

              1) non me frega niente del giusto e dell’ingiusto, io non voglio pagare di più il gas. Tanto sono tutti uguali e le chiacchiere sul Bene sono solo per i fessi.

              2) Putin fa bene a invadere l’Ucraina, serve un’Europa “stalinista” dall’Atlantico agli Urali perchè la realizzazione vera dell’uomo è lo Stato Etico e non lo schifoso consumismo yankee.

              3) c’è quella personale di Miguel che mi pare sia “fuori dall’Oltrarno fate il cazzo che vi pare, ogni quartiere è un’isola”.

              Nessuna di queste posizioni mi pare eticamente accettabile.

              Preferirei una roba alla Moravia: siccome che c’è la Bomba, accettiamo tutto ma non rischiamo la guerra nucleare. E per tutto intendo pure un Reich millenario nazista.

              Insomma, proprio non mi ci trovo.

              Ciao

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                La mia non è la 3.

                E’:

                – per mantenere il regalo che Stalin fece della Crimea (russofona) all’Ucraina, vale davvero la pena far collassare l’ambiente, ritornare al carbone, sbucaltare l’America con il fracking e concedere qualunque cosa chieda l’Algeria o la Turchia o l’Arabia Saudita?

                Provocando disastri che resteranno quando nessuno si ricorderà più dell’esistenza di quelle bandierine.

              • tomar scrive:

                “Preferirei una roba alla Moravia: siccome che c’è la Bomba, accettiamo tutto ma non rischiamo la guerra nucleare. E per tutto intendo pure un Reich millenario nazista.”
                Ma chi qui parla è un sosia simpaticamente calabraghe (altro che Monaco) di fronte ad Adolf, o è lo stesso che da sei mesi esorta ardentemente la NATO a superare tutte le linee rosse possibili acciocché non sia concesso ai perfidi russi (che sotto sotto son sempre comunisti) neanche un centimetro di sacro suolo ucraino?

              • PinoMamet scrive:

                In effetti sfugge anche a me il ragionamento:

                “non è moralmente accettabile arrendersi a Stalin/Putin!”
                due righe sotto
                “casomai accetterei di arrendermi a Hitler!”
                Boh?

              • PinoMamet scrive:

                A meno che non stia dicendo (ma giro la domanda a lui) che occorre accettare la vittoria russa perché Putin ha la Bomba e ha promesso, se necessario, di usarla.

                Così avrebbe senso… sennò proprio mi sfugge.

              • Francesco scrive:

                Miguel,

                il regalo lo fece Krushev, non Stalin. E come ben sai la guerra non è per la Crimea ma per l’Ucraina, e domani per qualsiasi altro popolo europeo. Sai cosa sono i precedenti, no?

                Sulla mia posizione (eppure credevo di sapermi spiegare, eh le illusioni delle gente!):

                per assumere una posizione vile di resa a Putin, è più dignitoso avere come motivazione “non rischiamo la fine del mondo” piuttosto che “non passiamo un inverno al freddo”.

                anche se io rimango della mia posizione: anche noi abbiamo la Bomba, Vladimiro, sappiamo che stai bluffando. Quindi vai pure a fare in culo e riporta a casa il tuo esercito.

                ciao

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                ” regalo lo fece Krushev, non Stalin.”

                Hai ragione!

                La guerra non è per l’Ucraina, comunque, ma per:

                1) la Crimea
                2) il Donbass
                3) la neutralità dell’Ucraina.

                Ho studiato lingue orientali, non storia dell’est europeo, e quindi faccio molta fatica a decidermi sui meriti nelle tre situazioni (si potrebbe restituire la Crimea alla Turchia?).

              • roberto scrive:

                miguel

                “La guerra non è per l’Ucraina, comunque,”

                mi sto un po’ perdendo, ma l’ultima volta mi sembrava che che con l’espressione “guerra per l’ucraina” si indicasse l’invasione dell’ucraina da parte della russia. sono russi e ucraini che combattono, i russi per conquistare l’ucraina (o parte dell’ucraina per chi ci crede) e gli ucraini per non essere nel migliore dei casi bielorussizzati. “per l’ucraina” direi proprio in senso geografico

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                ” gli ucraini per non essere nel migliore dei casi bielorussizzati”

                Non è quello che dice Zelensky, che è stato chiarissimo: la guerra è per conquistare la Crimea e liquidare le due repubbliche secessioniste.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Tra l’altro è anche la posizione ufficiale dell’Unione Europea (espressa da Sua Nullità Ursula in persona): l’Ucraina deve conquistare la Crimea perché la Crimea non ha mai smesso di essere ucraina.
                Sì, messa così è palesemente un delirio, ma è di UE che stiamo parlando.

                https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2022/08/23/zelensky-la-vittoria-passa-dalla-riconquista-della-crimea_503324e5-6387-4754-89f0-6da6984cf1da.html

            • PinoMamet scrive:

              Premesso che tutto ciò continua a c’entrare poco e nulla con i francesi a Berlino, la verità è che tutti quelli che si oppongono alle sanzioni lo fanno per il punto 1.

              Il resto è tutto un pour parler del tutto ozioso.

              • Francesco scrive:

                Immagino tu abbia ragione al 100% o quasi, trovo la cosa moralmente deprimente e intellettualmente terribile. O viceversa.

                Ah, anche a me non piace pagare, figurati pagare di più.

              • PinoMamet scrive:

                Qui, France’, al punto un cui siamo, mi pare chiaro che in Europa nessun governo tornerà indietro sulle sanzioni, perché lo hanno promesso agli USA e perché è in ballo la credibilità della NATO, qualunque cosa chieda la folla, come la chiami tu e perciò, da amico, mi adeguo.

                Infatti chi è in sospetto di vincere le elezioni, cioè la Meloni, si affretta a dire che le manterrà, per cui anche l’odiosa e impicciona Clinton, una delle peggiori suprematiste USA in circolazione, è costretta a sospendere il giudizio.

                Quindi non resta che sperare che l’Ucraina vinca, con questa famosa offensiva. Però la famosa offensiva per ora sta dando pochissimi risultati, e se l’esercito russo pare fermo, quello ucraino non riesce ad avanzare.

                Non sarebbe ora che qualcuno dicesse a Zelenski che la Crimea “la guardi in cartolina” (come il general Badoglio disse alla regina, cantava mia nonna, a proposito di Trieste)?

              • PinoMamet scrive:

                La mia proposta: far esaurire ai due contendenti le armi- i russi hanno le sanzioni, ma pare che ne abbiano ancora per un anno (mah… sei mesi fa, ne avevano “per poche settimane”, secondo gli espertoni analisti NATO…)- e agli ucraini, beh, basta smettere di mandarle.

                Poi si tira una bella riga dove sono arrivati, si chiamano i famosi geometri che Miguel odia 😉 e ognuna delle due parti proclama di aver vinto, come han fatto Israele ed Egitto dopo la guerra, mi pare, del Kippur.

                Poi finalmente si torna a parlare di cose importanti, tipo i soldi.

              • Andrea Di Vi# ta scrive:

                @ pino mamet

                “proposta”

                Una cosa stile Cipro, insomma.

                Speriamo presto.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Tutto molto bello Pino ma Putin la Crimea ce l’aveva già, prima di attaccare.

                Adesso si è fottuto un altro 15-20% dell’Ucraina, compresi molti impianti industriali di valore altissimo per un paese povero.

                Direi che congelare la situazione a oggi è fargli un regalone gigantesco e dargli un incentivo per la prossima volta (chissà perchè pensate che Putin non impari dall’esperienza, mica è uno yankee!)

              • PinoMamet scrive:

                E quindi (vedi anche il tuo intervento di sopra) cosa proponi? Guerra a oltranza?

                Lo trovo poco sostenibile. La pazienza degli europei infine non può durare in eterno, e tra il gas e il Donbass ucraino pare che già adesso abbiano pochi dubbi.

                Ma la sopportazione degli ucraini stessi, cocciuti e patrioti che siano, non sarà eterna, e penso che prima o poi i ruteni e i magiari e i romeni si stancheranno di farsi uccidere per le regioni lontane dei mezzi russi.
                Tu parli sempre della Seconda guerra, ma ricordiamo anche la Prima, quando fu necessario ricorrere persino alla decimazione per convincere il contadino italiano della necessità di uccidere il contadino croato, o l’operaio francese a farsi sparare da quello tedesco, che altrimenti non gli aveva fatto nulla di male.

                E poi c’è la questione delle armi: anche queste non sono infinite, e leggo che c’è già una certa stanchezza, diciamo, e poco entusiasmo nello sguarnire gli eserciti europei per guarnire quello ucraino, anche a fronte dei risultati.

                Insomma, io credo sarebbe davvero meglio per tutti la mia idea di tirare una riga da qualche parte.

              • habsburgicus scrive:

                Vi dico una cosa, pensieri malevoli 😀
                E se l’élite ucraina (non necessariamente Zelens’kyj, non è ancora certo se comanda o se è guidato..ed è irrilevante, ora) avesse invece ben chiaro –nell’intimo- che la Crimea, il Donbas e un altro 10-15 % sarà perso ?…
                Qui ingenuamente uno potrebbe dire..e allora perché non fanno la pace, a condizioni dure, certo, ma forse migliori di quelle che otterranno fra 6 mesi così come una pace impetrata a marzo avrebbe salvato di certo Kherson e anche Mariupol’ ?
                Qui entra la “malignità” 😀
                E se le dette élites avessero come OBIETTIVO VERO quello di sradicare per sempre, in saecula saeculorum, la cultura e la tradizione russo-moscovita, erigendo un muro invalicabile ed eterno fra Mosca e la Restukraine ? cioè l’Ucraina che rimarrà, insomma Ovest+Centro+addirittura Kharkiv e forse Odesa ? dando in tal modo SCACCO MATTO ogni (eventuale) putin futuro…. un progetto dai tratti ataturkiani, di cui converrete la grandezza storica oggettiva (anche se non moralmente bello, per le anime candide, almeno)…
                cinicamente è un’occasione unica..freddamente chi può dar loro torto ? (è un sogno che fece Dmytro Doncov, ma parvero follie)….
                per realizzare questo obiettivo bisogna però eccitare il popolo, aumentare il suo odium Moscoviae e cosa meglio del prolungamento della guerra ? mi è venuto il lampo leggendo fonti ucraine che parlano di crescita dell’odio verso Mosca (anche in aree un tempo pro-russe, come Dnipro, Kharkiv), del fastidio –cosa inaudita sino a pochi mesi fa- verso la lingua russa (che, certo, non potrà essere abbandonata d’emblée, ma si sta velocemente realizzando una situazione “estone” ove il russo nei ’70 lo sapevano tutti ma lo schifavano e sognavano di sbarazzarsene…e oggi sta scomparendo fra i giovani tutti anglofoni..certo in Ucraina tutto è più complicato per la similitudine delle lingue), di abbattimento di monumenti russi, di intolleranza ormai verso il popolo russo (e non più verso i soli comunisti, il KGB ecc), di un crescente sentimento di alterità che ha raggiunto l’Est (da un sondaggio oggi pure a Kharkiv l’80 % riterrebbe i russi dei barbari non-europei con cui nulla si avrebbe in comune, laddove solo pochi anni or sono posizioni così radicali erano confinate a Ivano-Frankivs’k), dal crollo di Kirill (ormai i suoi fedeli sono quattro gatti e la Chiesa autocefala sta pappandosi chiese, monasteri e prelati.senza il Concilio, era pane per Roma, quella vera 😀 😀 )
                Che ne dite di questa interpretazione ?

              • Daouda scrive:

                Che ci sta ma è talmente irrilevante da lasciare il tempo che trova

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “senza il Concilio, era pane per Roma, quella vera”

                La Chiesa autocefala è la solita slavata nazionalista ortodossa: in altri tempi sarebbero stati capaci di liquidare una volta per tutte l’Unione per riportare tutti i sudditi di Kiev sotto la nuova Chiesa di Stato.
                E non dire che non sarebbe andata così, perché non ci credi nemmeno tu 😀

              • roberto scrive:

                habsb

                “Che ne dite di questa interpretazione ?”

                mmmmmh secondo me l’odio antirusso è tale che se fosse come dici tu potevano smettere anche ieri che l’obbiettivo è ampiamente raggiunto

                io invece credo che si scontrano genti che hanno dei tratti identici, fra i quali il nazionalismo estremo, e che combatteranno fino ad esaurimento delle forze, come è sempre stato da quelle parti

                spero di sbagliarmi ma non sono tanto ottimista…

              • roberto scrive:

                habsb

                “da un sondaggio oggi pure a Kharkiv l’80 % riterrebbe i russi…”

                gli amici che hai conosciuto anche tu, gli articoli che ti ho mandato sono appunto di kharkiviani che fino a poco tempo fa erano essenzialmente russofoni…come vedi ci prendi sulla moderata simpatia attuale per il russo 🙂

              • PinoMamet scrive:

                “io invece credo che si scontrano genti che hanno dei tratti identici, fra i quali il nazionalismo estremo, e che combatteranno fino ad esaurimento delle forze, come è sempre stato da quelle parti”

                credo che sia così, infatti.

                Io leggo la propaganda ucraina (si fa poco fatica: è riportata dalla stampa italiana pari pari 😉 ) e da quando lo ha segnalato Mauricius su queste pagine, do un’occhiata al sito propagandista russo Southfront:

                le notizie sono I- DEN- TI- CHE, solo cambiate di verso
                (“noi abbiamo distrutto dieci carri armati nemici con una scoreggia”, e “i nemici sono barbari incivili terroristi che sparano sulle vecchiette per divertimento” e “il presidente dello stato terrorista nostro nemico ha fatto uscire di prigione i criminali serial killer per ammazzarci tutti “).

                E non sono esagerazioni: sono tutte notizie vere, anche la prima (leggerissimamente esagerata da me, ma mica tanto:
                il Messaggero riportava un “vecchietto ucraino premiato con una medaglia perché ha abbattuto un caccia russo con il fucile da caccia”…
                no comment).

              • Francesco scrive:

                Pino

                oso porti una questione: davvero trovi sbagliata la mia preoccupazione che dando “troppo” a Putin lo si incoraggerà a rifarlo? e se non direttamente lui un suo successore o qualsiasi capo di Stato con ubbie di passare alla Storia?

                Se la NATO è fondamentalmente sconfiggibile, basta accettare un alto livello di perdite, mi aspetto un forte aumento nel numero di guerre.

                Più precisamente, di guerre non provocate da paesi della NATO, tipo Libia e Siria.

                Ma al netto un aumento significativo.

                Fesserie?

              • PinoMamet scrive:

                NON sono fesserie, ma davvero, davvero e davvero, non per amore di polemica internettiana o per “aver ragione”, ma proprio davvero, trovo estremamente improbabile ai limiti dell’impossibile che Putin o chi per lui voglia espandersi ulteriormente

                (o tutt’al più oltre i limiti dell’ex URSS come ambizione massima e irrealizzabile).

                Diciamo che il conflitto in Ucraina serve come “segnaposto”: la Russia ha messo un punto fermo “cara NATO, per vent’anni abbiamo accettato tutto, adesso no, sotto casa non vi vogliamo e siamo disposti a pagarne il prezzo”.

                E la NATO ha messo il suo: “cara Russia, se vuoi cominciare a invadere paesi di cui ce ne freghi davvero qualcosa, non è gratis, c’è appunto un prezzo da pagare”.

                Secondo me entrambi troveranno prima o poi un equilibrio, una specie di mini guerra fredda destinata poi a calmarsi col tempo e la pazienza.

              • Francesco scrive:

                Caro Pino

                trovo il tuo ottimismo sui “limiti spontanei” del revanscismo russo eccessivamente ottimista, come anche il fatto che un successo russo non spinga altri revanscisti a provarci pure loro.

                Spero tu abbia ragione ma ritengo che la strada più sicura sia sconfiggere la Russia sul campo e riaffermare che i confini non si cambiano (più) a cannonate. Poi applicheremo il principio anche a “noi” ma iniziamo col principio.

                Ciao

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “sconfiggere la Russia sul campo”

                Però, vedi, hai già perso sei mesi preziosi per partire ed andare a dare una mano a farlo davvero. Quindi deduco che nemmeno tu creda a questa stronzata 😀

              • Francesco scrive:

                Sarà una stronzata ma è imprescindibile: Stalin, Mussolini, Hitler, anche Napoleone, Putin ci sentono solo da quell’orecchio.

                E pare che stia lentamente succedendo. Forse.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Ripeto: sei ancora qui, non sei in una trincea nella steppa ucraina, per cui vuol dire che
                1) non sei così terrorizzato da Putin
                2) non ci credi nemmeno tu che i russi arriveranno a Milano

              • Francesco scrive:

                1) sbagliato, sono abbastanza terrorizzato da Putin, è decisamente molto pericoloso

                2) il principale motivo per cui Putin non arriva a Milano è che il suo uomo in Italia è un clamoroso coglione, la cui prima impresa politica è stata appunto cedere Milano alla sinistra. ma avendo fede nell’intelligenza della folla potrebbe anche recuperare, prima o poi.

                3) quindi sono serissimo nella mia analisi della pericolosità di Putin, anche se non pensa di mandare i parà a Milano. In Italia come in Austria e Germania pensava più pacificamente di comprare i politici al governo. Sulla Polonia ho più di un dubbio, invece

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                1) sbagliato, sono abbastanza terrorizzato da Putin, è decisamente molto pericoloso

                Non direi, visto il tuo atteggiamento da “armiamoci e partite”

                2) il principale motivo per cui Putin non arriva a Milano è che il suo uomo in Italia è un clamoroso coglione…

                Parli di Berlusconi, il tizio che hai votato per decenni?

                3) quindi sono serissimo nella mia analisi della pericolosità di Putin, anche se non pensa di mandare i parà a Milano.

                Ah, quindi vedi che non vedremo altre truppe di occupazione oltre a quelle che abbiamo già? E mi fai perdere tempo a leggerti invece di scrivere direttamente “è vero Putin non ci invaderà”!

              • Francesco scrive:

                2) A voler essere precisi, Berlusconi è stupido ma Milano teneva con lui. E’ Salvini che è emerito coglione

                3) Truppe di occupazione in Italia? stai parlando dei miei Playmobil per caso? comunque ti segno tra gli ultraliberisti per cui anche i partiti politici esteri sono merci acquistabili.

                1) Alla mia età e con la mia salute sarei un intralcio, credo di averlo già fatto rilevare.

                PS sul mio Piccolo Dizionario Tascabile c’è scritto che le truppe sono di occupazione quando la loro presenza è imposta al governo del paese occupato, condizione che mi pare qui manchi – nessuno di noi fa parte del Consiglio dei Ministri, giusto?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “2) A voler essere precisi, Berlusconi è stupido ma Milano teneva con lui. E’ Salvini che è emerito coglione”

                Ah, ecco, quindi quando Putin regalava a Silvio il lettone e giocavano insieme con Dudù non c’era nessun pericolo. Quindi hai la capacità di spaventarti a comando?

                “3) Truppe di occupazione in Italia? stai parlando dei miei Playmobil per caso?”

                No, non sono tedeschi.
                https://it.wikipedia.org/wiki/Presenza_militare_statunitense_in_Italia

                “1) Alla mia età e con la mia salute sarei un intralcio, credo di averlo già fatto rilevare.”

                No, no, tranquillo: sono sicuro che i Buoni sapranno farsene qualcosa anche di te, visto che là i pensionati abbattono aerei come se piovesse.

                “sul mio Piccolo Dizionario Tascabile c’è scritto che le truppe sono di occupazione quando la loro presenza è imposta al governo del paese occupato”

                Ah, ecco, quindi visto che pezzi di Ucraina si sono proclamati indipendenti e hanno invitato i russi ad intervenire, anche lì è tutto in regola. Perfetto: quasi temevo che volesi che l’Italia prendesse parte ad una terza guerra mondiale 😀

              • Francesco scrive:

                3) Anche le BR combattevano per liberare l’Italia dalla Repubblica nata dalla Resistenza. Infatti una delle poche cose corrette dell’epoca era la definizione di deliranti per le loro tesi.

                2) Come già ripetuto circa mille volte, se volete gli yankees fuori dalle palle, dovete solo convinverli. No, non loro, gli italiani, che non hanno mai votato per questa cosa.

                1) Silvio era molto meglio di Salvini, sia perchè i soldi li aveva, sia perchè voleva blandire Putin a tocchi di figa, non era in vendita. Un dilettante di poco talento, non un burattino.

                Saluti e baci

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                2) Come già ripetuto circa mille volte, se volete gli yankees fuori dalle palle, dovete solo convinverli. No, non loro, gli italiani, che non hanno mai votato per questa cosa.

                Mica si può votare per questa cosa: è un trattato internazionale.

              • habsburgicus scrive:

                Mica si può votare per questa cosa: è un trattato internazionale.

                mi dai lo spunto, caro Mauricius, per mettere in rilevo una delle maggiori e nefaste debolezza della nostra Costituzione, vantata un tempo (a sx) come “la più bella del mondo”
                la Danimarca, che è una democrazia vera e seria, nel lontano 1916 allorché il Regno danese godeva della Pace mentre il mondo si scannava nel Grande Macello, concluse -su sollecitazione nordamericana- un trattato che cedeva le isole caraibiche danesi di Saint Thomas, St. Croix e St. John agli USA, per 25 milioni di US $ più l’esplicito riconoscimento USA della sovranità danese sulla Groenlandia (che Lansing, il DEM Secretary of State non voleva concedere e che solo Wilson alla fine diede..ricordiamo che ancora Trump nel 2019 parlò di “acquisto”! della Groenlandia, è un vecchio obiettivo USA)..ciò era molto meglio del trattato del 1901 (quando i REP offrirono ai danesi 5 milioni di US $ e la Camera Alta danese mandò gli USA a quel paese non ratificando il trattato, ad inizio 1902 :D)..sono le Isole Vergini Americani, meta di crocieristio vari..
                la cessione, al Rigsdag (Reichstag in danese) era appoggiata dai social-liberali al potere, dai socialdemocratici e in teoria dai Venstre (liberali “classici” analoghi ai nazional-liberali tedeschi) pur con enormi “mal di pancia”..i conservatori si opposero enfaticamente alla cessione e a ogni lesione dell’integrità dei possedimenti d S.M Christian X (1912-1947) come già nel 1901/1902, allorché regnava Christian IX (1863-1906) il primo Sovrano della Casa di Glucksborg
                che fece la Danimarca ?
                semplice..chiese al popolo !
                il 4 dicembre 1916 si tenne un bel referendum sul trattato, il popolo disse SI alla cessione e il 31 marzo 1917 il Dannebrog fu issato per l’ultima volta sulle tre isole..il 1 aprile 1917 veniva issata la bandiera stellata (che sventola tuttora)….e, in una con quelle, le discriminazioni razziali 😀 eh sì, l’America di allora era mica quella del Black Lives Matter 😀
                democrazia danese

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ habsburgicus

                “nefaste”

                Se il popolo Italiano potesse votare sui trattati internazionali che fine fare vero i trattati bilaterali che cedono basi agli USA e la nostra adesione alla NATO?

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • PinoMamet scrive:

                “come già ripetuto circa mille volte, se volete gli yankees fuori dalle palle, dovete solo convinverli. No, non loro, gli italiani, che non hanno mai votato per questa cosa”

                Sì, questo forse nel mondo dei Barbapapà.

                Nel mondo reale, gli americani non rinuncerebbero tanto volentieri alle basi in Italia, dove possono tenere sotto controllo il vicino Oriente, il nord africa, i Balcani…

                Perciò faranno in modo che non si voterà mai per questa cosa, che, col pieno accordo dei governi italiani, hanno messo al di sopra delle teste dei cittadini

                Se nsii cittadini italiani decidessero in qualche modo di non volerli più tra le palle, sta’ sicuro che l’America reagirebbe come e peggio della Russia in Ucraina

                Ma non succederà mai, proprio perché la cosa è stata messa “fuori portata” dei cittadini, e non perché i cittadini italiani reclamino a gran voce di avere tra i piedi la sesta flotta a proteggerli da, esattamente, nessuno.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Pino Mamet

                “Ma non succederà mai, proprio perché la cosa è stata messa “fuori portata” dei cittadini, e non perché i cittadini italiani reclamino a gran voce di avere tra i piedi la sesta flotta a proteggerli da, esattamente, nessuno.”

                Perfetto!

              • PinoMamet scrive:

                Non è neanche vero, cine ogni tanto piace ricordare a Francesco, che gli USA abbiano chiesto agli europei di fare da soli, riguardo alla loro difesa.

                Proprio il contrario: hanno bussato a soldi, che è una cosa diversa, chiedendo ripetutamente e con insistenza che gli europei buttino più soldi nel carrozzone della Nato, alleggerendo le spese americane.
                Ma mica gli è mai passato per la mente di tirare via le basi!

                Solo Trump, mi pare, ha tolto qualche soldato americano di troppo, sempre ed esclusivamente per motivi economici , comunque subito rimandato da Biden. Ma a nessuno è mai passato per la mente di lasciare che gli europei facciano di testa loro!!

              • PinoMamet scrive:

                Naturalmente Draghi – e colgo l’occasione per ricordare che lo giudico inefficiente in politica interna, incapace e dannoso in politica estera, e genericamente inaffidabile – si è gettato a leccare il culo di Zio Sam anche in questo caso…

              • Francesco scrive:

                1) è vero che gli italiani non possono votare direttamente su trattati internazionali. ma possono votare per partiti che hanno nel loro programma l’uscita dalla NATO e lo Yankees go home.

                2) solo che non lo fanno

                3) personalmente trovo ridicola la tesi per cui gli USA farebbero i Putin pur di tenere le basi in Italia! roba che neppure Manifesto o Nigrizia scriverebbero. il modus operandi più ragionevole sarebbe spostare le basi in Spagna o Grecia, credo, o magari in Croazia. invadere l’Italia? ma dai

                4) resto basito da come l’odio antiamericano si accompagni in automatico allo spegnimento del cervello, a prescindere dalle qualità delle persone

                saluti

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “resto basito da come l’odio antiamericano”

                Una cosa che mi fanno girare le eliche sono gli italiani che vogliono fare l’americano.

                Credo che il più “antiamericano” qui sia io.

                Figlio di due nordamericani – una statunitense e uno messicano.

                Discendente di gente arrivata sul continente nel Seicento.

                Credo che l’America, come ogni parte della biosfera, sia un luogo meraviglioso.

                Credo che tutte le persone, sia autoctone, sia quelle che da ogni angolo del mondo sono finite lì, siano come tutti noi, nel bene e nel male.

                Credo che quella terra sia devastata in pochi decenni come nessun’altra, trasformata in un deserto avvelenato (anche per chi ci vive), grazie proprio all’ideologia americana del “hustler”, della visione secondo cui il mondo è ciò che tu vuoi credere che sia.

                Ma queste cose sfuggono totalmente agli ammiratori italiani che vogliono fa’ l’americano.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “ma possono votare per partiti che hanno nel loro programma l’uscita dalla NATO e lo Yankees go home”

                Egemonia vuol dire che i partiti maggiori, quando si presentano alle elezioni, fanno tutti giuramento di fedeltà all’Impero. E’ proprio quello che è successo qualche settimana fa.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “odio”

                L’odio è faticoso, dunque estraneo al carattere nazionale Italiano.

                Come diceva giustamente il genero del duce, gli Italiani perdonano volentieri a chiunque, tranne a chi gli rompe le scatole.

                Il che implica che ogni reale miglioramento delle condizioni di vita di noi colonizzati avviene non su impulso nostro, ma a seguito di indebolimento del colonizzatore.

                Quando gli USA presero la batosta del Vietnam, i loro viceré nostra i non sapevano più che pesci pigliare, e cominciarono a mollare qua e là. E così in pochi anni abbiamo avuto divorzio, aborto, diritto di famiglia, pluralismo in RAI… Finiti i tempi in cui un Mattei qualunque poteva essere fatto sparire.

                Poi, ripresisi gli USA, le nostre velleità autonomiste furono rintuzzate; e Craxi dopo Sigonella pagò con Tangentopoli (scandali simili in precedenza erano stati insabbiato con facilità).

                Ecco perché il mondo multipolare di cui vediamo in questi giorni il sorgere mi ridà speranza: la libertà del servo necessità dell’indebitamento del padrone.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • PinoMamet scrive:

                Il fatto che mi rifiuti di spegnere il cervello non significa che odi gli americani.
                Mi stanno persino simpatici, per tante cose.

                E sicuramente gli italiani e l’Italia stanno simpatici agli USA. Ma se si mettessero seriamente di traverso all’egemonia americana, sì, credo che il governo USA farebbe bombardate l’Italia senza problemi, se necessario.

                Poi c’è l’opzione che dici tu, di spostare le basi presso un governo più accomodante, certo.

                Mettiamo che non ne trovino neppure uno: scatta il bombardamento.

                Non sono razzista: non credo che gli americani siano, come popolo, più “buoni” dei russi, degli italiani, o di chiunque altro.
                Tantomeno il loro governo, e lo ha dimostrato ampiamente.

              • Francesco scrive:

                1) potete spiegarmi meglio questa cosa dell’egemonia? evidentemente ci sono così tanto dentro che non riesco a vederla

                2) paesi bombardati dagli USA per essersi allontanati dal loro impero? Cuba, no. Iran, no. Francia, neppure. Filippine, no. Thailandia, no. Turchia, no. Potete aiutarmi anche in questo caso?

                3) Andrea, posso dire che mi fai veramente ridere? imputare agli USA il “ritardo” italiano rispetto agli USA nella decadenza dei costumi … l’odio fa veramente perdere il senno!

                Grazie e buona giornata a tutti

              • PinoMamet scrive:

                La Turchia è nella NATO.

                La Francia rientra nel caso discusso: perché mettersi contro l’apparato moilitare francese, che è di un certo rispetto, quando esiste una comoda Italia in cui fare il bello e il cattivo tempo?

                Cuba, svariati tentativi di assassinio di Fidel Castro e un tentativo di invasione.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “potete spiegarmi meglio questa cosa dell’egemonia? evidentemente ci sono così tanto dentro che non riesco a vederla”

                Cosa non conosci? Il significato della parola? Oppure non ti sei accorto che tutti i partiti maggiori hanno aperto la campagna elettorale dicendo di essere fedeli alla Nato?

                “paesi bombardati dagli USA per essersi allontanati dal loro impero? Cuba, no.”
                Ma ci prendi per il culo? Decenni di terrorismo, decenni di destabilizzazione, un tentativo di sbarco.

                “Iran, no”
                Parli di Mossadeq o di Saddam che viene armato fino ai denti perché scateni una guerra?

                “Francia, neppure”
                ???

                “Filippine, no”
                Le Filippine che pullulano di truppe americane? Dovrebbero bombardarsi da soli come i russi nella centrale nucleare? 😀
                Comunque tranquillo, ora costruiscono altre basi da bombardarsi da soli.
                https://www.thedefensepost.com/2022/09/14/philippines-additional-us-military-bases/

                “Thailandia, no”
                Eh? “San Marino mai! Scacco matto!”

                “Turchia, no”
                Dovrebbero bombardare paesi Nato? Adesso nemmeno lo status di federati protegge più?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “San Marino mai! Scacco matto!”

                Tra l’altro, prima che Francesco ci creda veramente, ricordo che l’Italia si prese la briga di rovesciare il governo sammarinese comunista.

              • Francesco scrive:

                Chiarissimo prof. Hasburgicus, potrebbe illustrare ai miei amici la differenza tra “un tentativo di sbarco e poi embargo” e Budapest 1956 e Praga 1968?

                Perchè ho come l’impressione che si prendano lucciole per lanterne. O forse è più quella storia delle mucche grigie, di notte.

                PS entrambi paesi nel Patto di Varsavia.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                La differenza è che su Ungheria e Cecoslovacchia l’Urss esercitava un’egemonia tale che bastava mandare i carri armati per far cadere il governo godendo di un sufficiente supporto interno perché fosse sostituito da uno più favorevole.
                A Cuba gli USA questa egemonia l’avevano persa, così come la Russia l’ha persa in Ucraina in tempi più recenti.

                Questo ti aiuta a comprendere meglio la nozione di egemonia, che mi sembra che ti creasse qualche difficoltà.

              • PinoMamet scrive:

                “Chiarissimo prof. Hasburgicus, potrebbe illustrare ai miei amici la differenza tra “un tentativo di sbarco e poi embargo” e Budapest 1956 e Praga 1968?”

                La differenza è che gli americani sono stati sconfitti.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                *decadenza”

                Decadenza dei costumi? Quale decadenza? Aborto e divorzio sono ovvi elementi di civiltà. Solo che agli USA faceva comodo che da noi governassero i bigotti, per cui finché non si sono indeboliti siamo rimasti al livello morale di Radio Maria. Poi ci siamo potuti evolvere un poco.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                i 3 post precedenti sono esempi perfetti di totale divergenza di idee tra me e i tre cortesi interlocutori

                però chioso che a Cuba gli USA non sono intervenuti, neppure allo sbarco alla Baia dei Porci, e che il regime castrista si regge come tutti i regimi autoritari su paura e mancanza di speranza

                ah, è ora di togliere il Bloqeo e riportare Cuba tra le nazioni civili a colpi di merci e turismo

                PS Radio Maria è nata nel 1987 ed è un esempio mirabile di entità no profit di successo, oltre che di vanità della cultura dominante!

              • PinoMamet scrive:

                Divergenza di idee è un modo cortese di die che abbiamo ragione 😉

                lo accetto, lo uso anch’io alle volte 😉

              • Francesco scrive:

                x Pino

                forse è anche di più, c’è proprio una divergenza di visione del mondo e di criteri di giudizio

                il bello sono le rare occasioni in cui ci si ritrova ma siamo quasi al film con i tre diversi Spiderman (carino, tutto sommato) che vivono in tre universi paralleli

                ciao

              • PinoMamet scrive:

                Ma sai, Francesco, secondo me no..

                cioè, con tutte le nostre differenze, se qualcuno ci prendesse, per incantamento, e ci mettesse in un vasel, che a ogni vento…
                ci portasse in Oltrarno, o in un villaggio indio, o in quartiere di Milano o Sidney:

                tu, Mauricius, Roberto, Mirkhond (torna!), Z. (torna!), Peucezio, Habs, Andrea, Daouda e persino il sottoscritto, secondo me ci troveremo subito d’accordo su cosa fare e per chi e perché.

                E tutti, anche quelli che non ho nominato e/o con cui mi trovo più di frequente in disaccordo, sappiamo cos’è il Bene e il Male.

                Quindi nel caso concreto, se ci fosse da rimboccarsi le maniche, non litigheremmo;

                sui Massimi Sistemi, se la Libertà sia meglio della Tirannide, non litighiamo;

                litighiamo su quelle robe da tifo, a me da piccolo piaceva Rambo quindi tengo alla NATO, mio nonno era comunista allora tengo per la Russia, questo mi sembra più stronzo di quello, sarà meglio McEnroe o Bjorn Borg?
                Quelle robe lì, poi gli mettiamo sopra i grandi mantelli con l’ermellino delle parolone, libertà democrazia ecc. ecc.

  62. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Un bello scontro di “grappling” 😉 Modernità VS Tradizione

    https://news.abplive.com/news/world/no-to-hijab-iranian-women-remove-veil-to-protest-dress-code-officials-warn-them-of-action-1542443

    ‘No To Hijab’: Iranian Women Remove Veil To Protest Dress Code, Officials Warn Them Of Action

    Women’s rights and political activists in Iran had called for civil disobedience on July 12, which the country celebrates as the ‘National Day of Hijab and Chastity’.

  63. Miguel Martinez scrive:

    Ultimo brano tratto dai Cavalieri di Aristofane:

    https://www.repubblica.it/cronaca/2022/09/06/news/i_programmi_dei_partiti_leconomia_boeri_perotti_una_spesa_pubblica_senza_piu_freni_cosi_i_partiti_promettono_la_luna-364359440/
    Cronaca

    Una spesa pubblica senza più freni. Così i partiti promettono la luna
    06 Settembre 2022 alle 02:07

    Abbiamo analizzato i programmi dei quattro principali partiti o coalizioni: Destra (FdI, Lega e FI), Pd, M5S, e Azione-Italia Viva. Abbiamo classificato ogni proposta con effetti sul bilancio dello stato in una delle seguenti categorie: “aumento di spesa pubblica”, “riduzione di tasse”, “riduzione di spesa pubblica” e “aumento di tasse”. Le proposte sono elencate, citando sempre letteralmente dai programmi, nei quattro documenti scaricabili nella versione online di questo articolo, uno per ogni coalizione. La tabella in pagina riassume i risultati principali.

    Gli aumenti della spesa

    I programmi comprendono quasi esclusivamente una lista infinita di aumenti di spesa o riduzioni di entrate, quindi misure che aumentano il disavanzo e il debito pubblico. Si va dalle 45 misure di aumento di spesa del M5S alle 158 di Azione-IV, e dai 13 interventi di taglio delle tasse della Destra ai 35 di Azione-IV. Anche se nessuno quantifica i costi attesi delle singole proposte (con poche eccezioni, quasi tutte nel programma di Azione-IV), per ogni programma la somma degli aumenti di spesa e di riduzioni di tasse ammonta certamente a decine o addirittura centinaia di miliardi di disavanzo e debito pubblico, addizionali a quelli già previsti dal Pnrr. Sembra che i partiti, ora che è sospeso il Patto di Stabilità e la pandemia ha sdoganato una enorme espansione del disavanzo e del debito, abbiano perso qualsiasi percezione dei vincoli della finanza pubblica.

    Infatti, Destra e M5S non prevedono alcuna misura che possa contribuire a finanziare questi interventi tramite un aumento di tasse o una riduzione di altri programmi di spesa. Pd e Azione-IV accennano a come coprire i costi di alcune (pochissime) proposte; Azione-IV ha una pagina finale (su 68 pagine) sulle “coperture” in generale. Ma ha solo due proposte al riguardo. La prima, condivisa col programma del Pd, è il recupero dell’evasione, 10 miliardi entro il 2025: ammesso che sia realistico, andrebbe però a ridurre la pressione fiscale dei contribuenti “onesti”. Condivisibile, ma ovviamente questo significa che non può essere usata per coprire le proposte di aumenti di spesa o di riduzioni di tasse nel programma. La seconda fonte di copertura è una riduzione di 10 miliardi nelle spese per acquisti di beni e servizi. Nessun dettaglio viene indicato. Forse ad alcuni sembrano pochi, ma in realtà è una impresa politicamente quasi impossibile, come sa bene chi ha provato a fare una spending review in quest’ultimo decennio. In ogni caso, 10 miliardi sono una frazione degli aumenti di disavanzo proposti dai partiti. Ma almeno Azione-IV e in parte il Pd ci hanno provato. Per gli altri il problema sembra non si ponga nemmeno.
    Le parole dei programmi
    Per interpretare i numeri della tabella, si tenga presente che i programmi hanno una impostazione diversa: si va dalle circa 2.500 parole della Destra e M5S alle 17.600 del Pd alle 36.448 di Azione-IV. Inevitabilmente quindi gli ultimi due hanno più proposte, ma solo perché sono molto più lunghi e dettagliati. Per esempio, il M5S ha tre sole proposte generiche sulla sanità, Azione-IV ne ha decine, ma questo non significa che un governo Azione-IV spenderebbe più sulla sanità di un governo M5S. In altre parole, il nostro elenco accomuna proposte che costeranno presumibilmente pochi milioni di euro a proposte da decine di miliardi. Per tenere conto, parzialmente, di queste differenze abbiamo calcolato per ogni programma la percentuale di proposte in ogni categoria rispetto al totale delle proposte (tra parentesi nella tabella). Da notare, ad esempio, che la Destra ha percentualmente più proposte di aumento della spesa e meno di tagli delle tasse di tutte le altre coalizioni.

    Il secondo comune denominatore è l’apparente disconnessione con il Pnrr. Da mesi ci viene ripetuto che il Pnrr rappresenta il frutto di una lunga e approfondita riflessione sulle priorità per l’economia e la società del paese. Con la parziale eccezione del Pd e soprattutto di Azione-IV, la stragrande maggioranza delle proposte appaiono però essere aggiuntive, parzialmente o interamente, alle misure del Pnrr. Sembra quasi che il Pnrr sia già un piccolo accidente del passato; eppure è ancora tutto da attuare, e stiamo parlando di 230 miliardi, il più grande incremento di spesa della nostra storia. Del resto il programma della Destra cita la parola “Pnrr” solo 2 volte, quello del M5S una; va meglio per Pd e Azione-IV, con 15 e 17 citazioni rispettivamente.
    La mancanza di priorità

    Il terzo comune denominatore è la totale mancanza di indicazione delle priorità. Data la vastità e il costo enormi dei programmi, non c’è alcun dubbio che potranno essere attuati solo in minima parte. Siamo sicuri che se chiedete ai politici, vi diranno che “solo i tecnici si pongono il problema di cosa sia più importante, se la cultura o il supporto alle disabilità o i sussidi alle startup giovanili, ma noi siamo stanchi dei tecnici: per la politica tutto è ugualmente importante”. Ma chi si appresta a governare il Paese non può non avere un’idea delle cose che intende assolutamente fare: non rendere pubbliche queste priorità significa svilire l’esercizio della democrazia.

  64. Francesco scrive:

    >>> Sembra che i partiti, ora che è sospeso il Patto di Stabilità e la pandemia ha sdoganato una enorme espansione del disavanzo e del debito, abbiano perso qualsiasi percezione dei vincoli della finanza pubblica.

    Più gli italiani che i partiti, mi sa tanto. Per questo io tifo Draghi.

  65. Miguel Martinez scrive:

    Grandioso:

    https://www.tpi.it/politica/conte-sanzioni-russia-non-vanno-tolte-20220905928091/

    Sulle sanzioni alla Russia, invece, l’ex premier [Conte] afferma: “Non vanno tolte, dobbiamo dare un segnale forte concordato e congiunto. Anche io pensavo che avessero un impatto sull’economia russa. Ma c’è da mantenere il punto”.

  66. Miguel Martinez scrive:

    tradotto con DeepL

    Si tratta del rapporto di una società britannica di consulenza finanziaria con uffici in varie parti del mondo (per le tabelle andate sul link).

    https://www.maplecroft.com/insights/analysis/101-countries-witness-rise-in-civil-unrest-in-last-quarter-worst-yet-to-come-as-socioeconomic-pressures-build/

    101 Paesi vedono aumentare i disordini civili nell’ultimo trimestre
    Il peggio deve ancora arrivare, con l’aumento della pressione socioeconomica
    di Torbjorn Soltvedt, 1 settembre 2022

    Scarica il rapporto completo

    Secondo l’ultima edizione del nostro Indice dei disordini civili (CUI), il mondo sta affrontando un aumento senza precedenti dei disordini civili, mentre i governi di tutti i paesi sono alle prese con l’impatto dell’inflazione sui prezzi degli alimenti di base e dell’energia. I dati, che coprono sette anni, mostrano che nell’ultimo trimestre il rischio di disordini civili è aumentato in un numero maggiore di Paesi rispetto a qualsiasi altro periodo dalla pubblicazione dell’Indice. Su 198 Paesi, 101 hanno registrato un aumento del rischio, mentre solo in 42 il rischio è diminuito.

    L’impatto è evidente in tutto il mondo, con il malcontento popolare per l’aumento del costo della vita che emerge nelle strade dei mercati sviluppati ed emergenti, dall’UE, Sri Lanka e Perù al Kenya, Ecuador e Iran.

    Poiché le condizioni per i disordini civili si sono create in un numero crescente di Paesi, la gravità e la frequenza delle proteste e dell’attivismo sindacale sono destinate ad accelerare ulteriormente nei prossimi mesi.
    Figura 1: I rischi di disordini civili aumentano in oltre il 50% dei Paesi tra il 2022-Q2 e il 2022-Q3.
    Rischi socioeconomici in rapido aumento

    Sebbene nella prima metà del 2022 si siano verificate diverse proteste di alto profilo e su larga scala, il peggio deve senza dubbio ancora venire. Nel dicembre 2020, avevamo messo in guardia da una nuova era di disordini civili, prevedendo che 75 Paesi avrebbero registrato un aumento del rischio di disordini civili entro l’agosto 2022. La realtà è stata di gran lunga peggiore, con 120 Paesi che hanno registrato un aumento del rischio da allora.

    Con oltre l’80% dei Paesi del mondo in cui l’inflazione supera il 6%, i rischi socioeconomici stanno raggiungendo livelli critici. Quasi la metà di tutti i Paesi del CUI è ora classificata come ad alto o estremo rischio, e si prevede che un gran numero di Stati subirà un ulteriore peggioramento nei prossimi sei mesi.

    La Figura 2 mostra i Paesi in cui si prevede un peggioramento del rischio di disordini civili nel prossimo semestre. L’Algeria spicca con il peggioramento maggiore previsto, dopo aver contrastato la tendenza globale nella pubblicazione del CUI per il 2022-III trimestre. Gli elevati guadagni da idrocarburi hanno facilitato il rinvio delle impopolari misure di austerità, ma l’aumento dell’inflazione e la siccità più frequente e intensa cominceranno a farsi sentire maggiormente nei prossimi mesi.

    Anche l’Europa si distingue negativamente, in gran parte a causa delle conseguenze dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. La Bosnia-Erzegovina, la Svizzera, i Paesi Bassi, la Germania e l’Ucraina sono tutti tra gli Stati con i maggiori aumenti di rischio previsti.
    Figura 2: Le proiezioni dell’Indice dei disordini civili a sei mesi dipingono un quadro desolante
    Un numero crescente di governi dovrà fare i conti con il crescente malcontento popolare

    Nei prossimi mesi, i governi di tutto il mondo saranno chiamati a rispondere a una domanda scottante: le proteste scatenate dalla pressione socioeconomica si trasformeranno in azioni antigovernative più ampie e dirompenti?

    Il trend trimestrale del nostro Indice di stabilità governativa (GSI) è negativo. Nella release 2022-Q3 dell’indice, 42 Paesi hanno registrato un aumento del rischio, a fronte di 27 Paesi in cui il rischio è diminuito. Sebbene la tendenza negativa sia meno marcata rispetto ai disordini civili, l’aumento dei prezzi di cibo ed energia renderà più difficile per i governi gestire il malcontento popolare.

    Non sorprende che lo Sri Lanka abbia registrato la maggiore diminuzione della stabilità governativa, in quanto le proteste guidate dal deterioramento delle condizioni socioeconomiche hanno costretto alle dimissioni il presidente Gotabaya Rajapaksa a luglio.

    Come abbiamo evidenziato a maggio, i Paesi a medio reddito che erano abbastanza ricchi da offrire protezione sociale durante la pandemia COVID-19, ma che stanno lottando per mantenere alti livelli di spesa sociale nel 2022, sono probabilmente quelli che corrono i rischi maggiori. Non sorprende quindi che otto dei 10 maggiori aumenti di rischio previsti dal GSI rientrino in questa categoria: Bolivia, Egitto, Filippine, Suriname, Serbia, Georgia, Zimbabwe e Bosnia-Erzegovina.

    Per i governi incapaci di spendere per uscire dalla crisi, la repressione sarà probabilmente la risposta principale alle proteste antigovernative. Le popolazioni dell’Iran – insieme a molti altri Stati del Medio Oriente – sono particolarmente esposte a potenziali risposte violente da parte dei servizi di sicurezza. In Iran, ad esempio, quelle che inizialmente erano proteste motivate da questioni socio-economiche e ambientali si sono trasformate in proteste contro il sistema politico, alle quali Teheran ha tradizionalmente reagito con misure dure. Nonostante le sporadiche proteste in corso, la stabilità del governo iraniano rimane nella categoria a basso rischio, grazie alla significativa capacità repressiva dello Stato.

    Ma la repressione comporta dei rischi, in quanto lascia le popolazioni scontente con meno meccanismi per incanalare il loro dissenso in un momento di crescente frustrazione nei confronti dello status-quo. Nei Paesi in cui ci sono pochi meccanismi efficaci per incanalare il malcontento popolare, come media liberi, sindacati funzionanti e tribunali indipendenti, è probabile che la soglia che spinge le popolazioni a scendere in piazza si abbassi.

    La libertà di parola in Turchia è un caso emblematico, con i recenti tentativi del governo di criminalizzare i dati economici indipendenti non approvati dallo Stato. Non si tratta però di un caso isolato, come dimostra l’andamento negativo del nostro Indice della libertà di opinione e di espressione negli ultimi due anni (cfr. Figura 3). In questo periodo, 66 Paesi hanno visto inasprirsi le restrizioni alla libertà di parola. In particolare, il Cile e lo Sri Lanka – entrambi scossi da disordini civili su larga scala quest’anno – sono i Paesi che hanno registrato il maggiore aumento del rischio in questo ambito.
    Figura 3: La variazione biennale dell’Indice della libertà di opinione e di espressione rivela una tendenza negativa
    Più lati negativi che positivi

    Solo una riduzione significativa dei prezzi globali di cibo ed energia può arrestare la tendenza negativa globale del rischio di disordini civili. I timori di recessione stanno aumentando e si prevede che nel 2023 l’inflazione sarà peggiore rispetto al 2022.

    Il clima sarà un altro fattore cruciale. Un autunno e un inverno freddi in Europa aggraverebbero una già grave crisi energetica e del costo della vita. Allo stesso modo, un aumento della siccità e dello stress idrico a livello globale peggiorerebbe i prezzi già elevati dei prodotti alimentari e scatenerebbe proteste localizzate nelle aree colpite.

    È probabile che i disordini civili più esplosivi si verifichino laddove le vie del dissenso si restringono e la capacità di proteggere le popolazioni dall’aumento del costo della vita è limitata. È anche probabile che gli investitori si precipitino per primi verso l’uscita, lasciando i governi più vulnerabili ancora meno attrezzati a prendere misure per ridurre il rischio di disordini civili.

    Sebbene la pressione socioeconomica abbia già dato origine a proteste in tutto il mondo, i prossimi sei mesi saranno probabilmente ancora più dirompenti.

    • Francesco scrive:

      Miguel

      non credo sia colpa di DeepL questa volta … ma la notizia del rischio di disordini civili in Svizzera mi lascia leggermente perplesso!

      😀

  67. tomar scrive:

    x Pino Mamet (ma non solo)
    “Non sarebbe ora che qualcuno dicesse a Zelenski che la Crimea “la guardi in cartolina” (come il general Badoglio disse alla regina, cantava mia nonna, a proposito di Trieste)?”

    intorno al 66/67 la cantavo anch’io (benché forse un po’ più giovane di tua nonna) e la versione corretta di quel verso è:
    “il general Cadorna ha scritto alla regina: se vuoi veder Trieste te la mando in cartolina”.
    Versione corretta senza esagerare sul filologico, perché questa canzone, a partire dal titolo (Il general Cadorna) non ha un autore ma è un florilegio di strofette satiriche nate tra i soldati, con molte varianti, durante la prima guerra mondiale e raccolte dal gruppo del Nuovo Canzoniere Italiano, che la presentò insieme a molte altre nello spettacolo Bella Ciao la cui prima fu al Festival dei due mondi nel giugno del 1964 (io lo vidi in una replica a Milano l’anno dopo).
    General Cadorna a parte, quello spettacolo (curato da gente del calibro di Filippo Crivelli e Franco Fortini, per intenderci) suscitò un enorme clamore soprattutto a causa di un’altra canzone: “O Gorizia tu sia maledetta”, anche questa sgorgata dai soldati nelle trincee e quindi anche questa con diverse varianti. Dato un abbassamento di voce di Susanna Mantovani che doveva cantarla, la cantò Michele Straniero nella versione che lui conosceva, includente questa strofa che non era in scaletta: “Traditori signori ufficiali / che la guerra l’avete voluta / scannatori di carne venduta / e rovina della gioventù”.
    Apriti cielo! La canzone suscitò un putiferio nell’elegante e aristocratico pubblico spoletino e una sequela di polemiche sui giornali nei giorni successivi (questo me lo ricordo bene anch’io) e ne conseguì poi anche la denuncia di Michele Straniero e degli organizzatori per vilipendio delle forze armate.
    Chi fosse interessato a una più ampia e approfondita rassegna su quella vicenda la può trovare sulla pagina de La Bottega del Barbieri (https://www.labottegadelbarbieri.org/bella-ciao-a-spoleto-nel-1964/)

  68. PinoMamet scrive:

    “senza il Concilio, era pane per Roma”

    aldilà della questione ucraina: i ragazzi cristiani ortodossi con cui ho avuto brevemente modo di parlarne, direi che rimpiangono di non averlo avuto loro, il Concilio…

    le Chiese ortodosse sono, che dire? un affascinantissimo fossile. Bellissimo da vedere da fuori, ma, come Venezia 😉 , “io non ci abiterei”…

    • PinoMamet scrive:

      Dirà Peucezio (che è un po’ che manca: tornasse! e si portasse andhe Z., ché mi manca) “eh parlate voi che vi siete tenuti l’ebraico…”

      sì, ma qui la questione non è tanto la lingua che si usa: del resto, anche nella chiesa cattolica vera (scrivo così in modo che si incazzi e ritorni 😉 ) c’è ampio spazio per usare il latino.

      E forse neppure di liturgia: a nessuno importano davvero tanto i particolari dei messali, e se tornasse in auge la messa veterotestamentaria, forse non se ne accorgerebbero neppure.

      È proprio questione di capacità di dialogare con il mondo di oggi, e non con quello del XII secolo…

  69. tomar scrive:

    Ma è mai possibile che i commenti finiscano a cazzo dove gli pare (“gli” che non è Miguel, che mi ha confessato di non sapere esattamente come funzioni la faccenda) e spesso si perda la sequenza logica e dialogica degli interventi?
    Poi, naturalmente, anche questo sfogo finirà dove cazzo gli pare.

    • roberto scrive:

      Devi semplicemente rispondere al commento al quale vuoi rispondere e i messaggi seguono una specie di arborescenza. Eccezione: i messaggi di Miguel appaiono dove vogliono loro
      Sennò metti in fondo ma consiglio di mettere all’inizio del messaggio due righe del messaggio al quale rispondi

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “i messaggi di Miguel appaiono dove vogliono loro”
        Credo che sia semplicemente perché lui ha un livello di risposta ulteriore rispetto a noi (noi ne abbiamo 6, lui ne ha 7, se ho contato bene), per cui lui vede come se ci rispondesse (un livello sotto), mentre noi vediamo un commento che si interpola nel sesto livello, scavalcando commenti che c’erano prima.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Tomar

      “Ma è mai possibile che i commenti finiscano a cazzo dove gli pare”

      E’ il motivo per cui io rispondo sempre nel modo in cui rispondo adesso, citando il nome della persona a cui rispondo e un brano del suo commento.

  70. habsburgicus scrive:

    @tutti
    quando a dx, ma anche nella sx colta, si sottovalutano le accuse pretestuose della F-word alla Meloni magari aggiungendo -da provinciali italioti :D- che ‘ste cose ci sarebbero solo in Italia, si ignorano alcuni fatti
    ecco ciò che dice il quotidiano protestante (non marxista-leninista !) danese Kristeligt Dagblad “Il quotidiano cristiano”
    Italiensk valgfavorit har et afslappet forhold til fascismen “La favorita elettorale italiana ha un rapporto rilassato con il fascismo” (il danese è bello, eh…ammettetelo 😀 :D)
    ecco perché temo che il 25 settembre le sx vinceranno..e ‘sta povera Italia continuerà la decadenza

    • habsburgicus scrive:

      e se non mi credete 😀
      https://www.kristeligt-dagblad.dk/udland/italiensk-valgfavorit-har-et-afslappet-forhold-til-fascismen di tale Mads Frese, corrispondente dall’Italia, che già si occupò di Vaticano e della Chiesa cattolica, argomenti familiari al danese medio come il buddhismo mahatano in un bocciofila del Reatino 😀
      en passant, lì si nota ancora una volta la scarsa lungimiranza della dx che non capisce la forza della cultura ! mi pare di sentirli “e che ‘cce frega” 😀 invece la sx “coltiva” da sempre (già ai tempi del PCI che per ordine personale di Togliatti dovette fare i ponti d’oro a tutti i giornalisti USA e GB) i corrispondenti esteri, li invita, li spesa, prova a sedurli, wooing..questi sono già tutti a gauche così si sinistrizzano ancor di più :D..se fossi io a comandare a dx darei ordini di trattare benissimo giornalisti e soprattutto giornaliste (le donne sono più difficili da convincere ma più sensibili all’adulazione) estere, anche dei giornali “ostili”..invitarli aggratis a mostre, feste ecc-i dividendi si vedranno
      ora vediamo, anche in Danimarca, gli effetti del disinteresse dele destre italiche

      • habsburgicus scrive:

        mahayana, of course o per dirla in danese “naturligt”

      • Moi scrive:

        Vaticano e della Chiesa cattolica, argomenti familiari al danese medio come il buddhismo mahatano in un bocciofila del Reatino

        ———–

        A ai ho pòra anca mé … 😉

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Habs

        “.se fossi io a comandare a dx darei ordini di trattare benissimo giornalisti e soprattutto giornaliste”

        Infatti. La “sinistra” (cioè il partito della NATO, delle banche, dei grandi appalti, del greenwashing) è strutturalmente diversa dalla “destra”.

        La “sinistra” pensa strategicamente alla politica, diciamo che studia l’inglese.

        La “destra” pensa tatticamente a prendere i voti dei concessionari delle spiagge pubbliche.

        Motivo per cui la Destra alla fine è destinata a copiare le idee della Sinistra in ritardo, e poi a perdere sempre; ma nel frattempo raccoglie parecchi consensi.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ habsburgicus

      “dx”

      Già vedo i titoli:

      ‘Ruby Rubacuori er Mubaraks barnebarn’

      ‘Politiserede dommere’

      ‘Min klient er kun slutbrugeren’

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Miguel Martinez scrive:

        Per ADV

        “‘Ruby Rubacuori er Mubaraks barnebarn’”

        di danese non so nulla, ma ho un’amica lesbica il cui cuore fu trafitto anni fa da una fanciulla danese, e ne imparò la lingua.

    • Francesco scrive:

      dici che i danesi votano alle politiche italiane del 25 settembre? 🙂

      finora il fenomeno che descrivi è stato importante DOPO le elezioni, per logorare poi rovesciare le maggioranze parlamentari ma non pesa sul voto degli italiani

  71. habsburgicus scrive:

    e ieri il tipo scriveva in un altro articolo
    Tanken om en nyfascistisk premierminister i Italien vækker bekymring i EU
    Efter valget på søndag skal den nye regering i Rom overbevise sine allierede om, at Italien formår at leve op til sine internationale forpligtelser. Det kan blive svært

    Il pensiero di un presidente del Consiglio neofascista in Italia [sic !!!!!!] desta preoccupazione nell’Ue
    Dopo le elezioni di domenica, il nuovo governo di Roma deve convincere i suoi alleati che l’Italia è in grado di essere all’altezza dei suoi impegni internazionali. Può essere difficile

  72. Moi scrive:

    Altro Archetipo Intramontabile :

    Il Liberale Che il Voto Popolare va rispettato … finché la plebaglia vota bene, vota giusto ! 😉

    https://www.ticinonotizie.it/henry-levy-su-rai-3-il-voto-popolare-non-va-rispettato-hai-capito-i-soloni-della-democrazia/

    ————————————————————————–

    https://www.youtube.com/watch?v=30VoMGp0o38

    Bernard-Henri Lévy – Il cavallo e la torre : Elezioni Politiche 2022 (19 settembre 2022)

    20 set 2022 Marco Damilano intervista il filosofo francese Bernard-Henri Lévy

  73. tomar scrive:

    Beh, un altro passetto verso il pieno dispiegamento della TGM è stato fatto.
    Tralasciando i commenti internazionali all’annuncio di Putin della mobilitazione parziale (se non segnalando il buon senso cinese che invita “le parti coinvolte a impegnarsi con il dialogo e le consultazioni al fine di una risoluzione pacifica… e a trovare un modo per affrontare le preoccupazioni sulla sicurezza di tutte le parti” e per converso la consueta tronfia prosopopea britannica, secondo cui “la comunità internazionale (corrige: un quinto dell’umanità) è unita e la Russia sta diventando un’emarginata globale” (verso la quale accorrono appena possono gli altri 4 quinti a comprare gas e petrolio a prezzi scontati))
    esprimo qui il mio apprezzamento per due tra i primi commenti italiani:
    quello di Giorgia Meloni, là dove dice che Putin “cercherà di trovare un modo per continuare a mandare a morire i disperati, con i ricchi al sicuro a Mosca e San Pietroburgo”
    e quello di Giuseppi Conte, che ha detto tra l’altro che “nel discorso di Putin non c’è nulla di nuovo se non il rischio di un’escalation militare che era già scritta, con tutti i rischi che comporta. Questa cosa non potevamo non calcolarla, parliamo di una potenza nucleare”

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ tomar

      “nucleare”

      Vero.

      Aggiungo quanto da me trovato in Rete:

      ‘Draghi che, da premier ancora in carica e non da privato, va negli Usa ad incassare il premio fedeltà dai peggiori rappresentanti dell’establishment, non si può vedere. Espone il Paese ad una rappresentazione scenografica della sua condizione coloniale e, anche a livello personale, ritirando la crocchetta per aver riportato l’osso al padrone, esprime tutta la sua miseria e pochezza come uomo. Se ti vuoi far ringraziare, c’è modo e modo: fatti dare un incarico prestigioso, dei soldi, fatti regalare un castello in Baviera, fatti ibernare criogenicamente. Non fare il cane da riporto.’

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “Espone il Paese ad una rappresentazione scenografica della sua condizione coloniale”

        L’importante è che sia così, ma con una rappresentazione di segno opposto: il capo di noi cani ha avuto il sommo privilegio di ricevere una crocchetta dal Padrone! Noi tutti, come muta, dovremmo essere orgogliosi per lui!

        • Francesco scrive:

          è che il concetto di alleato proprio non vi entra nelle dure capocce!

          quindi ogni rapporto non conflittuale con gli USA si può spiegare solo come servilismo

          eppure la coincidenza di interessi è clamorosa, almeno in questo caso

          mah

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Alleato… nel senso romano del termine, giusto?

          • PinoMamet scrive:

            “quindi ogni rapporto non conflittuale con gli USA si può spiegare solo come servilismo”

            Secondo me no, e penso che dopo decenni di convivenza, diciamo così per semplicità, gli USA e l’Italia abbiano in effetti molti interessi in comune…

            “eppure la coincidenza di interessi è clamorosa, almeno in questo caso”

            Ma non i nquesto caso! 😀

            In questo caso l’interesse degli USA è di venderci il suo petrolio e gas, al prezzo che dicono loro (e sono stati molto chiari su questo punto: non ci possono “aiutare” sui prezzi) e non farci comprare quello russo al prezzo che diciamo noi.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ pinomamet

              “prezzo”

              …e la cosa stupefacente è che un economista come Francesco non se ne accorga!

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                perchè è di due ordini di grandezza meno importante di sconfiggere sul campo di battaglia, e in politica, il dittatore Putin

                sono un economista, non un adoratore di Mammona: i britannici si sono indebitati in misura spropositata per sconfiggere AH. e hanno fatto benissimo.

              • PinoMamet scrive:

                Ti potrei dare, idealmente, ragione, se tu volessi sconfiggere anche tutti gli altri dittatori.

                Altrimenti, sei nel partito di Mammona, né più e né meno. E fai pure male i conti 😉

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “AH”

                Peccato che ci stiamo indebitando solo noi, a comprare il metano moto più caro di prima.

                Gli USA invece fra vendite u armi e vendite di metano si arricchiscono alla grande.

                Solo di mancate commesse sulle centrali turbogas in Italia abbiamo bruciato più di duecentomila ore/persona. Non mi risultano dati paragonabili oltreoceano

                In italiano corrente la tua idea di alleanza si chiama ‘armiamoci e partite ‘.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Pino

                “sconfiggere tutti i dittatori” è decisamente un programma troppo vasto e ambizioso (ma idealmente lo sottoscrivo)

                non capisco perchè realizzare questo dovrebbe rendere Putin meno pericoloso

                Stalin era meno pericoloso di Hitler, avendo molte meno mire espansionistiche. I limiti delle risorse impongono scelte.

              • PinoMamet scrive:

                Putin non riesce a conquistare neanche tutta l’Ucraina, non riesco a capire in cosa sarebbe pericoloso per noi.

              • roberto scrive:

                pino

                “Putin non riesce a conquistare neanche tutta l’Ucraina”

                non la riesce a conquistare solo perché, come detto mille volte anche qui, l’ucraina è sostenuta militarmente ed economicamente da europa e usa. altrimenti sarebbe già finita mi sa….

              • PinoMamet scrive:

                Lo credo senza dubbio, ma noi possiamo parlare della situazione presente, le ucronie non mi hanno mai interessato troppo.

                Del resto, anche se avesse conquistato tutta l’Ucraina non ha mai detto di volere altro di più, né avrebbe potuto impensierire la NATO in qualunque altra maniera vagamente realistica.

                Per cui, ci stanno chiedendo altri sacrifici per ridare la Crimea all’Ucraina, che la amministra dagli anni cinquanta perché le è stata regalata dall’URSS, ricordiamolo per l’ennesima volta.
                Se a qualcuno pare una causa per cui vale la pena…. non sono io.

              • PinoMamet scrive:

                Ah, ho una nuova studentessa dal cognome stranissimo.
                Le chiedo, di dove sei?
                Dice, il cognome è arabo di origine ma sono ucraina.
                Fantastico, allora parli ucraino?
                No, parliamo russo.

              • Francesco scrive:

                Pino

                la tua fiducia in Putin è commovente!!!

                e questo non è Risiko, ci sono molti modi di condurre le guerre a questo gioco (hai presente Civilization?)

  74. Moi scrive:

    Guccini Vate Santone 😉 … che si rifiutò di andare al Festival Atreyu

    https://www.youtube.com/watch?v=wEhYzr3TJEQ

    “Meloni dice ‘quando sono nata io il fascismo non c’era più’, però si dice ‘Cristiana’ e quando è nata lei Cristo era morto”

    Diego Bianchi intervista Francesco Guccini

    • Francesco scrive:

      battuta da poco, se Nostro Signore era già morto e risorto il cristianesimo era ancora vivo!

      sarebbe come dire che non c’erano più comunisti dopo il 1953

  75. Francesco scrive:

    x MT

    il fatto che i maggiori partiti si siano dichiarati dalla parte della NATO discende dal fatto che una posizione diversa è contraria agli interessi dell’Italia, secondo me, e sputtana che la sostiene.

    tu invece parli di egemonia e sinceramente non capisco bene. dire che 2+2=4 non rende la matematica egemonica ma solo corretta, sostenere che un altro risultato è possibile non rende liberi ma pirla.

    così mi pare, in tutta sincerità

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “il fatto che i maggiori partiti si siano dichiarati dalla parte della NATO discende dal fatto che una posizione diversa è contraria agli interessi dell’Italia, secondo me, e sputtana che la sostiene”

      “dire che 2+2=4”

      Sì, è proprio la stessa identica cosa.

    • PinoMamet scrive:

      “il fatto che i maggiori partiti si siano dichiarati dalla parte della NATO discende dal fatto che una posizione diversa è contraria agli interessi dell’Italia”

      certamente mettersi contro il lupo è contrario agli interessi dell’agnello…

      • Francesco scrive:

        Pino, forse inizio a capire: secondo me, in presenza di un cane pastore, non mettersi nelle mani del lupo è il primo interesse dell’agnello!

        Ma anche non ci fosse un cane pastore, la cosa da fare è radunare il gregge e mettersi dietro i montoni, non mai andare dal lupo e dirgli quanto è bello e buono.

        Ciao

        PS per MT

        Sì, al netto della maggior opacità della storia rispetto alla matematica, è lo stesso livello di chiarezza della situazione e di facilità del giudizio.

      • PinoMamet scrive:

        Non sarei troppo convinto che ci fossero un lupo e un cane pastore, e non un lupo e un lupo leggermente meno feroce.

        Immagino ci siano moltissimi picciotti del resto pronti a dire quanto il loro capobastone sia buono, non come quello nemico…

        • Francesco scrive:

          Pino

          anche su questo avrei un poco da eccepire ma più o meno ci capiamo

          mi tengo il capobastone democratico-liberale, avendo la fortuna di poter scegliere

          ciao

  76. tomar scrive:

    Putin sta bluffando?
    Forse. Concedo anche probabilmente.
    Ma Dio non voglia che, magari tra un secolo, un nuovo Manzoni, magari africano, si trovi a dover scrivere… “gli sventurati andarono a vedere il bluff”.

    • Francesco scrive:

      Quello che preoccupa è che sta rilanciando:
      1) annessione vuole dire che si combatte “in Russia”
      2) gli appelli alla difesa della Patria sono ormai in stile 1941 … manco avesse le truppe tedesche a Stalingrado e Leningrado, invece di quelle russe a Kherson
      3) mobilita pure, sia pure parzialmente
      4) minaccia di usare la Bomba ogni due giorni

      a furia di rilanciare, se non sbaglio, a un certo punto uno che bluffa non ha più nulla da perdere

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        “preoccupa”

        Lo sai quello che preoccupa me?

        (No, non mi lancerò in una tiritera anti NATO, non preoccuparti 🙂 )

        E’ che nessuno voglia ammettere una verità semplice e spaventosa: che Putin sia sincero.

        Il guaio di Putin è che crede sinceramente a quello che dice. E se è pazzo, allora sono pazzi milioni di suoi concittadini che sono ben felici di averlo visto spazzare via almeno alcuni oligarchi e che pensano “avete visto? Ci siamo fidati dell’Occidente e ce li siamo trovati in casa! Gli Occidentali capiscono solo il linguaggio della forza!”

        Noi continuiamo a tranquillizzare noi stessi dicendoci che Putin è disperato. Ma mai come adesso ha avuto pochi motivi di disperazione. L’inverno sta arrivando; e con l’inverno i fiumi e il fango ghiacciano e i tank – che i Russi sembrano aver perso finora nella misura di 1/5 rispetto a quelli disponibili, stando almeno a fonti Ucraine – si muovono di nuovo liberamente, nè sarà facile allagare ancora i campi per bloccarli.

        https://kyivindependent.com/national/how-many-tanks-does-russia-really-have

        https://it.euronews.com/2022/04/28/l-anatomia-delle-forze-armate-russe-impiegate-in-ucraina

        Si è molto ironizzato sui famosi trecentomila riservisti mobilitati da Putin. Ma i trecentomila riservisti nessuno è così stupido da mandarli in prima linea; li si tiene nelle retrovie lasciando liberi di combattere al fronte i soldati più esperti, traendo vantaggio del fatto che gli Ucraini di riservisti non ne hanno o ne hanno comunque di meno.

        E alla disperata, di fronte alla tattica dell’onda umana

        https://en.wikipedia.org/wiki/Human_wave_attack

        che gli Ucraini non hanno gli uomini per contrastare (gli HIMARS servono a poco) c’è il rischio che i generali di Zelensky adottino una tattica diversiva cercando di colpire in profondità il territorio Russo.

        Al che una mobilitazione generale (che può arrivare a un massimo teorico di venticinque milioni di uomini) non ce la leva nessuno.

        Anche senza bisogno di atomiche.

        • Francesco scrive:

          1) se Putin è sincero, cioè un povero pazzo che crede alla propria propaganda, siamo nei guai. Perchè si arriverebbe alle Bombe con facilità estrema.

          2) mi sa che i Russi si sono accorti da tempo che Putin è circondato di yes man e di oligarchi. Non penso siano fessi.

          3) tocca sperare nel riscaldamento globale?

          4) per fermare una carica di fanteria bastano le mitragliatrici, come l’umanità ha imparato nella Grande Guerra.

          5) non ho paura di quello che i russi sono in grado di fare sul campo di battaglia, ho solo paura che Putin non sia più lucido

          ciao

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “propaganda”

            E’ quello che viene detto e ripetuto pure a scuola almeno dai tempi in cui Eisenstein girava ‘Ivan il terribile’

            https://it.wikiquote.org/wiki/Ivan_il_Terribile_(film)

            “bastano”

            Magari!

            https://www.theglobeandmail.com/news/world/korean-war-horrors-linger-50-years-later/article4128965/

            “non ho paura”

            E’ questo il guaio. Finché crediamo che sia tutta colpa della follia di uno, ci illudiamo che basti togliere di mezzo lui e tutto va a posto. Guarda che Putin è molto meno guerrafondaio di chi ne prenderebbe il posto. Viene contestato non tanto da chi la guerra non lo vuole, ma da chi lo considera un mollaccione.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              A questo serve la NATO, però.

              Si alza un muro intorno al guerrafondaio.

              Che altro si potrebbe fare?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “NATO”

                Se la NATO fosse stata un’alleanza davvero difensiva dopo la caduta del Muro si sarebbe sciolta.

                https://www.lanotiziagiornale.it/tomaso-montanari-invece-della-pace-si-vuole-la-vittoria/

                E’ il Patto di Varsavia ad essere nato in risposta alla formazione della NATO, non viceversa.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                se la NATO si fosse sciolta, Putin avrebbe iniziato le sue guerre anche prima

                e sospetto pure di Grecia e Turchia

                il secondo valore aggiunto della NATO è mantenere la pace TRA i suoi membri

                il primo è tenere fuori i russi e dentro gli americani

                ah, il WP ha solo formalizzato l’occupazione sovietica dell’Europa orientale, già sancita con vari golpe e repressione di rivolte

                ciao

              • PinoMamet scrive:

                “se la NATO si fosse sciolta, Putin avrebbe iniziato le sue guerre anche prima”

                Contro l’Ucraina può darsi, e voglio metterci dentro anche Moldavia e paesi baltici….

                invasione della Polonia o altro mi sembra pura fantascienza, tanto vale parlare delle orecchie di Spock.

              • Francesco scrive:

                Pino

                so che mi è anche antipatico ma dalla Cecenia in poi Putin ha risolto ogni questione esterna coi carri armati (e interna con l’omicidio politico)

                senza la NATO i baltici e la Polonia sono come la Georgia e l’Ucraina, direi proprio

  77. tomar scrive:

    Il presidente polacco Andrei Duda:
    “La Crimea è ucraina e tornerà a far parte dell’Ucraina, come Rotterdam è parte dell’Olanda o Nizza è parte della Francia.”

    … di Nizza il marinaro biondo
    che dal Gianicolo spronava
    contro l’oltraggio gallico…

    Tanto per dare ancora una volta ragione a Mark Twain.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Perché Nizza può diventare francese di Francia dopo un plebiscito farsa e la Crimea non può diventare russa di Russia dopo un simile plebiscito farsa (ma magari meno farsa, date le percentuali etniche)?

      • tomar scrive:

        Se Putin avesse un minimo di immaginazione politica, anziché essere quell’ottuso paranoico fascistoide che è (d’accordo con la sua paranoia “astutamente” coltivata dalla Natusa stringendolo sempre più ai fianchi fino volergli andare a piazzare i missili del Mondo Libero a 250 km da Mosca) forse potrebbe farsi venire un’idea tipo questa:
        Proponiamo un cessate il fuoco immediato e un armistizio. Poi si organizzi un nuovo referendum in Crimea con gestione paritaria russo-ucraina e sotto supervisione internazionale nonché previa dichiarazione delle parti russe e ucraine che accetteranno il risultato del referendum qualunque esso sia.
        Dubito che Zelensky accetterebbe una simile proposta, ma per questo stesso fatto Putin ne ricaverebbe un vantaggio (penso non sia necessario illustrare perché) che se lo sogna con la mobilitazione parziale, ci tiro la bomba ecc.

        • PinoMamet scrive:

          Beh ma sono mesi che la Russia propone armistizi e trattative, e Zelenski risponde “no, la Crimea è Ucrainaaaaa, non finiremo mai finché non avremo ripreso la Crimea, adesso arrivano i rinforzi e prenderemo la Crimea, a noi interessa la Crimea, i russi devono ridarci la Crimea, non tratteremo mai prima di aver ripreso la Crimea e poco dopo aver ripreso la Crimea, voglio la Crimea, datemi la Crimea, c’è Gigi? No! E la Crimea?”

          Lo ha detto più volte, lui dai russi vuole solo la resa incondizionata.

          A me me pare un matto, ma in Occidente si sono fissati che è un grande statista e un grande eroe…

          • Francesco scrive:

            ehm … il Donbass, fioj, il Donbass

            la Crimea è giusto lì per attizzare i genovesi ma in ballo c’è il Donbass

            chiaro che dopo aver occupato circa un quinto dell’Ucraina il nostro amico russo propone cessate il fuoco e trattative a giorni alterni: lo faccio anche io a CIV 5!

            perchè fingete totale ingenuità?

            • tomar scrive:

              E dai Francesco, non accontentarti di facili battute sull’altrui ingenuità e sui genovesi.
              Io, con la mia “modesta proposta” buttavo lì un’idea per rompere il ghiaccio, senza mettere troppa carne al fuoco.
              Ma certo che c’è anche il Donbass!
              Se infatti Zelenski, anziché rispondere picche, come presupponevo, all’asso di coppe calato da Putin, si concedesse anche lui un po’ d’immaginazione e rispondesse (scala reale): d’accordo, facciamolo sto referendum con gestione paritaria ecc., ma facciamolo anche nel Donbass (dove tra l’altro una qualche possibilità di vincere un referendum paritario forse ce l’avrebbe, è senz’altro miglior narratore di Putin), ipso facto toglierebbe a Putin tutto il vantaggio da questi conseguito. O no?
              Vabbè, io vaneggio, ma sempre meno folle e irresponsabile che gridare ai crimeani: arriviamo!

              • Francesco scrive:

                vedo un piccolo problema: milioni di ucraini fuggiti dalle loro case, parecchi spostati dai russi, in queste condizioni un referendum sarebbe una ingiustizia bella e buona

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “problema”

                Giusto: come per il referendum e le votazioni in Kosovo dopo che i bombardamenti NATO hanno fatto scappare molti Serbi.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Che c’entra? Se lo fa la Nato è giusto!

          • PinoMamet scrive:

            Non fingo nulla, riporto la cronaca: i russi propongono tregue, gli ucraini le respingono tutte.

            • Francesco scrive:

              e non è chiaro il perchè di entrambe le cose?

              pure AH proponeva la pace, nel 1940, e che era diventato buono?

              • PinoMamet scrive:

                Certo che è chiaro: la Russia propone accordi per tenersi quello che ha preso, l’Ucraina li rifiuta perché pensa che zia NATO le manderà abbastanza armi, soldi e intelligence per riconquistare tutto, anche quello che non ha da anni come la Crimea
                (E lasciatemelo dire: storicamente non le spetta affatto).

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ tomar

      “Duda”

      Chi non ha sposato una Polacca come me no, non può sapere quanto imbecille sia considerato Duda in Polonia.

      Chi ha a cuore la vittoria Ucraina da oggi ha un motivo in più per preoccuparsi.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • roberto scrive:

        Chi non ha sposato una polacca ti farà notare che l’hanno eletto, il che porta a pensare che una buona fetta della popolazione non lo considera un imbecille

        Un po’ come berlusconi ai suoi tempi. Io l’ho sempre considerato un imbecille, ma certo non avrei potuto dire “gli italiani lo considerano un imbecille”

        • Francesco scrive:

          ma tu sei un moderato, non un bolscevico assetato di sangue come Andrea!

          😀

          poi non capisco questa asimmetria di giudizio, in guerra tutti sparano cazzate ma QUI solo una parte le deve scontare

          • PinoMamet scrive:

            La Polonia è in guerra?

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Pino Mamet

              “Polonia”

              Se lo chiedi ai Polacchi per strada ed ascolti i podcast Polacchi, sì, direi che si considerano in guerra. E non parlo solo di quelli per semianalfabeti; parlo delle interviste e delle conferenze di generali, professori di politologia, ex ministri ecc. Anche se si rendono conto che è un sogno, sognano Zelensky che marcia su Mosca. Non sto scherzando.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              la NATO partecipa attivamente alla guerra, anzi alla resistenza contro l’operazione militare speciale.

              quindi le cazzate propagandistiche della NATO subiscono lo stesso trattamento di quelle degli ucraini ma non di quelle dei russi.

              qui nel blog di Miguel, intendo.

            • PinoMamet scrive:

              E chi riporta mai la propaganda russa in Italia?

              Io quando ho citato la fonte russa mi sono preoccupato di sottolineare le parti secondo me non verificate o verificabili.
              Quando ho riportato la propaganda, era per mostrarla come tale e mostrarne il fatto che fosse esattamente identica alla propaganda ucraina, che i media italiana spacciano per Verità Rivelata.

              • Francesco scrive:

                ti dirò, Pino, a me pare che i media italiani aggiungano ogni volta “secondo fonti ucraine” proprio perchè consapevoli che si tratta di propaganda

                quando c’era chi sparava sulla centrale atomica di Zaporizia (famo a capirci con la grafia) era tutto un “le parti si accusano a vicenda”)

                solo che sulle cose grosse c’è una disparità di ragioni tra Russia e Ucraina molto forte, alla fin fine

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ roberto

          “sposato”

          Duda è espressione di Prawo i Sprawiedliwość, il cui capo indiscusso è Kaczyński. Duda è riconosciuto come una marionetta di Kaczyński dagli stessi sostenitori del PiS. E’ stato messo lì perché serviva un passacarte in una carica che formalmente è al di sopra delle parti come in Italia ma che a differenza dell’Italia ha un potere notevole, dato che la Polonia è una repubblica semipresidenziale e non parlamentare come noi. E di certo in un posto del genere Kaczyński non avrebbe messo una persona capace di pensare col proprio cervello e di dargli dunque ombra. Infatti le sparate più inconsulte Kaczyński – che non è scemo – le lascia fare a Duda. Ogni duce ha il suo Starace: e che Starace fosse un utile cretino lo riconoscevano gli stessi fascisti.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • roberto scrive:

            ti ricordo che in polonia il presidente della repubblica viene eletto direttamente.
            mi sembra che “duda è considerato un imbecille in polonia” contrasti nettamente con il fatto che appunto ha beccato la maggioranza dei voti al secondo turno.

            se mi dici che i suoi oppositori lo considerano un imbecille ci credo

            e ripeto l’analogia con il berlusca o se vuoi con trump: li considero degli imbecilli ma so bene che al momento in cui sono stati eletti ero minoritario

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ roberto

              “maggioranza”

              Santa innocenza!

              Come si vede che non hai idea di che cosa sia una nazione cristiana!

              Duda ha beccato la maggioranza dei voti al secondo turno perché il candidato di Platforma Obywatelska (il principale oppositore del PiS) è stato ritenuto la longa manus dell’Unione Europea dominata dalle lobby gay. Potevano metterci anche Madre Teresa, sarebbe stato lo stesso. Non scherzo. Un 50% abbondante dei Polacchi vive in campagna o è comunque direttamente collegato alle famiglie in campagna, e lì i preti raccontano (li ho sentiti con le mie orecchie) che la Madonna di Częstochowa ha guidato la Patria nella vittoria contro i Bolscevichi nel 1920 così come aveva guidato Sobieski a Vienna contro i Turchi e Carlo Martello a Poitiers contro gli Arabi. Il risultato è – fra l’altro – che le più benestanti delle “mohery”, cioè le signore con il berretto di (finto) mohair che passano il tempo fra una messa e l’altra vanno in giro a comprare tutta la dotazione di preservativi dell’unica farmacia del paese così che non ce ne siano più per nessuno. Questi come sitcom del sabato sera hanno messo su un’imitazione locale di Don Matteo.

              L’unica cosa che potrebbe davvero far cadere il governo del PiS oggi è un taglio netto dei fondi comunitari, come minacciato già per l’Ungheria.

              Ma con tutti i soldi che Varsavia sta mettendo a bilancio per le nuove spese per la difesa (un migliaio di tank sudcoreani, trecento HIMARS e una novantina di elicotteri d’assalto statunitensi…) vuoi che la von der Leyen metta all’ordine del giorno un provvedimento del genere?

              Questa guerra è come il cacio sui maccheroni per i bigotti, in Polonia e non solo.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Daouda scrive:

                Giudichi giudichi per dirci che te fanno pena ma te fai schifo.
                Come la mettemo?

                A fa er saputo te diventichi che sei un povero coglione.

                Ora ovviamente questo commento presuppone la comprensione di cosa sia il politico e cosa sia l’etica e come si intelaia col peccato da cui però è scissa.
                Visto che te tutte ste cose non solo non le hai ma manco ce penzi, come cazzo fai a permetterti de scrive?

              • Francesco scrive:

                A questo giro mi tocca dar ragione a Daouda.

                Ne ho sentite di patetiche spiegazioni dei progressisti sulle loro sconfitte politiche e sull’ottuso rifiuto del popolo di piegarsi alla Ragione e di volgersi al Sol dell’avvenire.

                Nessun prete ha mai fatto peggio.

                😀

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Daouda e Francesco

                A differenza di voi, parlo di ciò che ho visto coi miei occhi.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                a differenza tua, abbiamo occhi per vedere e non per confermare i peggio pregiudizi, però

                oltre ad avere una maggiore stima per i curati di campagna

                🙂

              • roberto scrive:

                Andrea

                Scusami, ho letto tutto ma potevo fermarmi a
                “Duda ha beccato la maggioranza dei voti”

                Poi certo i politici avversi sono sempre votati da imbecilli…

              • Francesco scrive:

                se poi sono politici di destra e religiosi, più che imbecilli devono essere dei veri ritardati!

                😀

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ roberto

                “fermarmi”

                Almeno dai tempi della guerra del Peloponneso sappiamo che la democrazia non è affatto una garanzia contro l’imbecillità dei governanti.

                (Tanto per dire: fra gli inquisiti di collaborazionismo con la famifgerata SB, la polizia politica del regime Sovietico, il PiS ha inserito un certo Lech Wałęsa…)

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “pregiudizi”

                Omofobia, xenofobia e controllo politico della Magistratura in Polonia non sono un pregiudizio, credimi.

                https://www.ogieweb.eu/democrazia-stato-di-diritto-tutela-dei-diritti-umani-ue-caso-polonia/

                https://www.internazionale.it/notizie/claudio-rossi-marcelli/2021/05/04/polonia-omofobia

                https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/la-bella-polonia-che-accoglie-profughi-e-casi-deplorevoli-mai-pi-da-vedere

                Le ‘radici cristiane’ sono velenose assai.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • roberto scrive:

                Andrea

                “Almeno dai tempi della guerra del Peloponneso sappiamo che la democrazia non è affatto una garanzia contro l’imbecillità dei governanti.”

                Stai cambiando le carte in tavola

                Sostieni che Duda è un fesso? Ok possibilissimo

                Io però ti contesto l’affermazione di prima quando sostenevi che “i polacchi considerano Duda un fesso”…ecco questo è fattualmente contraddetto dalla circostanza che se lo sono scelto.

                Hanno cambiato idea? Non credo proprio , lo hanno rieletto e la seconda volta con molti più voti che la prima….

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Roberto

                “polacchi”

                Se sei convinto dal prete di turno che l’avversario del candidato imbecille è un inviato della nuova Unione Sovietica che parla tedesco e che sta a Bruxelles, a sua volta serva di coloro che vogliono obbligarti ad accettare le loro sconcezze e a fare entrare orde di barbari sbavanti che a suo tempo Sobieski e Piłsudski cacciarono con l’aiuto della Santa Vergine di Częstochowa, tu il candidato imbecille lo voti eccome.

                Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede (e la von der Leyen no).

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Andrea,

                sono leggermente dubbioso sui superpoteri dei preti: essendo cresciuto nella provincia bergamasca, mi sento di escludere che godessero anche lì di un tale influsso.

                E’ una scusa dei partiti di sinistra quando perdono e sono guidati da mezze seghe.

                Ciao!

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “preti”

                Tu non hai visto i preti polacchi. Sono della razza di Kolbe, Wyszyński e Popiełuszko, dopo tutto.

                In uno dei film del ‘decalogo’ di Zanussi il protagonista, un morto di fame appena uscito dal carcere, si trova inaspettatamente erede di una grande fortuna, ma teme che un potente boss possa ucciderlo per metterci le mani sopra.

                Risolve il problema nominando la parrocchia erede universale ti tutti i propri beni, e soprattutto facendolo sapere a tutti. Lo spettatore sa che per il protagonista é meglio che se avesse messo i soldi in cassaforte, perché sa che mai e poi mai un mafioso oserebbe toccare beni che spetteranno ai preti. Se lo facesse si troverebbe immediatamente tutti contro.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Andrea

                a volte sei spettacolarmente inconsapevole di quello che scrivi!

                è come se avessi detto “è della razza di Baresi, Maldini, Nesta dopo tutto”

                😀 😀 😀

              • PinoMamet scrive:

                “E’ una scusa dei partiti di sinistra ..”

                e vabbè Francesco, se c’è uno che crede al motto di Tutto il mondo è paese, quello sono io, ma c’è un limite…

                sì, le linee generali degli avvenimenti, i moventi, sono sempre gli stessi (amore, odio, pettegolezzi ecc.), ma i casi concreti possono essere anche diversi e le culture non sono una identica all’altra.

                Io ho visto l’ex fidanzata polacca cattolica di mio fratello entrare in chiesa e gettarsi in ginocchio platealmente, farsi svariati segni di croce ecc. ecc….

                ed era una ragazza che andava in discoteca, si ubriacava con le amiche ecc. ecc., ma guai a toccare la Chiesa!

                Italiane così non le conosco, neanche le cattoliche…

              • Francesco scrive:

                e secondo te una che si ubriaca e va in discoteca, quando vota è condizionata dal prete?

                io amerei un pò di religiosità plateale e non il mortorio della Chiesa attuale ma non credo che sia garanzia di quasi nulla

              • PinoMamet scrive:

                Il fatto è che credo che LÀ anche chi si ubriaca e va a fare la scema in discoteca é condizionata dal prete, e non poco….

              • Francesco scrive:

                e come mai lo sarebbe? non ha problemi a fare cose proibite dal prete, perchè dovrebbe votare come dice il prete?

                condizionamento selettivo? nel segreto dell’urna?

                è come quando si accusa la Chiesa per i preservativi: chi se ne fotte dei dettami della Chiesa su scopare perchè dovrebbe seguirli su come scopare?

                Mi pare palesemente illogico

              • PinoMamet scrive:

                Molte cose che sono illogiche in Italia sono logicissime in altri paesi.

                Ma anche restando in Italia: pensa ai mafiosi devoti, alle processioni con “inchino” alla casa dello ndrnaghetista ecc.

                ti sembra logico? Ovviamente non lo sarebbe, ma succede lo stesso.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “non ha problemi a fare cose proibite dal prete, perchè dovrebbe votare come dice il prete?”

                Perché è sempre successo, tipo? Non è che i contadini francesi fossero tutti in odore di santità, ma quando il prete gli diceva che dovevano prendere le armi per difendere i privilegi del loro feudatario in quanto voluti da Dio, lo facevano eccome!

          • habsburgicus scrive:

            lì perché serviva un passacarte in una carica che formalmente è al di sopra delle parti come in Italia ma che a differenza dell’Italia ha un potere notevole, dato che la Polonia è una repubblica semipresidenziale e non parlamentare come noi.

            riprendendo una gloriosa tradizione giacché è ben noto che JP -longa manus di tutti i governi polacchi dal golpe del maggio 1926 alla sua morte nel 1935- mai volle assumere la carica di Capo dello Stato (e manco di Capo di Governo) che lasciò ai cosiddetti colonnelli (alcuni dei quali, a differenza di quelli dell’uomo della “svolta di Fiuggi” e in analogia a quelli greci, lo erano veramente)

    • roberto scrive:

      addirittura anche erdogan, qui meglio noto come la volpe del bosforo, l’uomo che tiene per le palle l’europa e che ne sa una più del diavolo, suggerisce che mosca si scavi dai maroni in crimea!

      https://www.politico.eu/article/return-crimea-turkey-president-erdogan-putin-russia/

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ roberto

        “volpe”

        Non insultiamo quei nobili, eleganti e simpatici predatori, eroi di tante versioni al ginnasio e di tante favole.

        Tutte le volte che sul Mar Nero la Russia era debole la Turchia era forte e viceversa. Lo stesso del Baltico, fra Russia e Polonia. Tant’è che durante il caos Russo precedente e successivo a Ivan il Terribile Turchi e Polacchi si scannavano regolarmente l’un l’altro a più riprese, possibilmente per interposta persona: i primi sostenevano indirettamente Ch’melnitskij , i secondi l’Impalatore Valacco.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “addirittura anche erdogan, qui meglio noto come la volpe del bosforo, l’uomo che tiene per le palle l’europa e che ne sa una più del diavolo, suggerisce che mosca si scavi dai maroni in crimea!”

        Evidentemente ritiene che alla Turchia convenga quello, così come conviene che gli azeri si espandano a spese degli armeni. Suggerisci di spazzare via l’Armenia per farlo felice, oppure i desiderata del Sultano valgono solo quando bisogna consegnargli i curdi nei paesi scandinavi o quando i suoi interessi convergono con quelli ucraini?

      • habsburgicus scrive:

        @Roberto
        secondo me Erdy non lo dice, ma lo pensa (oh, se lo pensa :D), ma vorrebbe che la Crimea fra i due litiganti se la pappi lui (come i Romani nel 442 a.C nell’arbitrato fra Norba e Ardea, due colonie latine), per conto dei Tatari 😀 e avrebbe addirittura ragione, intendiamoci..anche se bisognerà porre un limite alle rivendicazioni storiche, una sorta di prescrizione storica, altrimenti pure i Goti potrebbero rivendicarla (e i Genovesi di Caffa !), su su per li rami fino ai bizantini del thema di Cherson (non Kherson oggi tristemente famosa* ! il Chersonesos classico), al Regno del Bospori, agli Spartocidi ecc 😀

        *Caterina II aveva una conoscenza geografica approssimativa
        i.chiamò la città della celebre scalinata “Odessa” perché vagamente sapeva che c’era un Odessos, che è però Varna (oggi in mano ai bulgari e chiamata “Stalin” durante gli anni del culto della personalità), qualche centinaio di km più a sud 😀
        iii.chiamò la città che Putin vorrebbe annettere dopo un referendum farsa “Kherson” perché vagamente sapeva che c’era il Chersonesos (un’Era di città di Chersonesos, secondo il dotto Leschhorn, partiva dal 25/26 d.C, se non sbaglio: nel Regno del Bosforo si usava l’Era bitino-pontica con partenza dal 297/296 a,C data ancora inspiegata ma probabilmente quella in cui Zipoites, il dinastia bitinico, si fece proclamare divinità in un tempio e assunse il titolo di βασιλευς), peccato che sia più a sud
        iii.ci azzeccò a chiamare la Crimea “Tauride” (Tavrija), anche se allargò troppo i confini tanto che il governatorato di Tavrija comprendeva anche l’attuale Ucraina meridionale (occupata da Putin ma non annessa, ancora) prospiciente la penisola (questa sì annessa, sebbene unilateralmente e senza riconoscimento internazionale)

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Ma io lo dico da febbraio che bisogna restituire tutta la regione del Mar Nero alla Liguria.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ mauricius Tarvisii

          “Liguria”

          Mi associo.

          Con l’esperienza di Finale Ligure, potremmo valorizzare tutta la costa con la formula del turismo mare+free climbing.

          Un mio ex-collega Ucraino mi mostrò le foto delle scogliere vicino Caffa, che sono l’unico punto in cui la costa non è piatta, e che serviva come palestra di roccia fin dai tempi dell’URSS. (Me lo ricordo perché a Genova la casa dove sono cresciuto è in Via Caffa 🙂)

          Ciao!

          Andrea Di Vita

  78. Francesco scrive:

    OT nostalgico

    prendendo spunto da Pino, rivolgo anche io il mio appello a Z il grande avvocato e a Mirkhond, duca della Longobardia Minor, a tornare a degnarsi di farci compagnia!

    e ne approfitto per ricordare l’ottimo Ritvan, invitto sopravvissuto non solo al regime comunista albanese ma anche alla traversata verso l’Italia e unico musulmano ufficiale del blog, da molto tempo ormai assente

    fine OT nostalgico

  79. tomar scrive:

    @ Francesco

    Mi associo anch’io!
    Anche per far diventare ancor più saporita l’insalata RUSSA (se po dì Francesco?) giornalmente imbandita dai provetti cuochi della mensa chez Miguel.

    • Francesco scrive:

      se pò, se pò, io soffro di Putinofobia, coi russi non ho problemi

      (beh, insomma, mi mandassero le cazzo di statistiche il mio lavoro sarebbe più facile …)

      pure mi piace, l’insalata russa

      • tomar scrive:

        “pure mi piace, l’insalata russa”
        Figurati che invece a me non piace per niente, l’avevo messa solo per farti un dispettuccio.
        Tra l’altro che l’origine sia russa è molto controverso.
        Wiki accredita almeno sei ipotesi sulla sua origine, tra le quali io sceglierei senz’altro quella piemontese, dato che in Piemonte esisteva nell’800 una insalata rusa (cioè rossa) che prevedeva l’uso di barbabietole e poi sarebbe stata servita da un cuoco dei Savoia allo zar in occasione di una sua visita.

  80. Moi scrive:

    la democrazia non è affatto una garanzia contro l’imbecillità dei governanti.

    ———–

    Metodo Mencio / Meng Tzu

    https://it.wikipedia.org/wiki/Mencio

    Confucio […] Mencio esalta invece il diritto dei sudditi di deporre o uccidere il governante che ignora le necessità della gente e la giustizia.

    😀

    [cit.]

  81. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    OT

    https://www.tio.ch/dal-mondo/cronaca/1608801/polizia-islanda-operazione-quattro-scala

    Smentita la matrice islamista, cui molti avevano pensato: sono locali.

    La pena è l’ergastolo.

    Segue una serie di scandali: il ministro delle finanze ha svenduto al padre la quota statale della Banca d’Islanda e ha fermato il progetto di una ferrovia fra la capitale e l’unico aeroporto internazionale perché proprietario della ditta che ha l’appalto dei bus navetta. Sono molto cresciute le disparità di potere d’acquisto.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Francesco scrive:

      Ah, ecco, “segue” una serie di scandali, che non c’entrano niente con l’attentato!

      non capivo

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        “non capivo”

        Stavolta è proprio colpa mia, ho peccato davvero di troppa concisione. C’è tutta una serie di antefatti che ho dato per scontati.

        Ho sempre sognato di visitare l’Islanda, cosa che per un motivo o per l’altro non sono mai riuscito a fare. Allora seguo regolarmente il blog di un Italiano che vive e lavora lì, ha sposato un’indigena, ecc. Ho imparato così che non tutto è oro quel che luce.

        Il paese è strano e selvaggio (non per niente ci hanno girato “Interstellar”) ed attira ormai oltre due milioni di turisti l’anno (su neanche quattrocentomila abitanti!) che stanno trasformando le mete più famose in vere attrazioni di massa; ma il bello (o il brutto) sono gli abitanti.

        Di buono hanno che contraddicono lo stereotipo dei nordici freddi e distaccati. Al contrario sono gioviali e se la prendono comoda, tanto da considerare da sempre l’Italia come un modello (in Islandese antico per dire che una cosa é esotica e bellissima si dice che “è come a Bari”). Oltre a tutto, hanno una cucina molto sofisticata (ben di più, mi si dice, della media scandinava) tanto che ovunque si trovano ristoranti di livello.

        In compenso, dopo il crollo dell’economia legato alla Lehman Brothers che ha provocato una mezza rivoluzione in salsa grillina, gli Islandesi non si sono liberati da un’atmosfera sotterranea di sfiducia e di corruzione. Valorizzando quello che hanno, si sono buttati nel turismo: la capitale e fino il più sperduto villaggio sono pieni di musei, dalla storia della pesca dell’aringa fino alle case di torba medievali restaurate. Da un lato, ciò ha fatto esplodere la speculazione edilizia; dall’altro, ha reso impossibili gli affitti. Molti quartieri nuovi sono nient’altro che file di scatoloni di cemento adibite a B&B. Uno scantinato di 40 metri quadri alla periferia della capitale (che ha centomila abitanti ma è estesa il doppio di Milano) può tranquillamente superare l’equivalente di mille euro al mese.

        La conseguente crisi degli alloggi – unitamente all’arrivo di immigrati dai Paesi coinvolti nelle ‘primavere arabe’ – ha dato esca alla propaganda neonazi, che è sottotraccia ma viva. Anche se gli accademici insistono sul fatto che chiamare ‘vichinghi’ tutti gli antichi Islandesi è come chiamare ‘brigatisti’ tutti gli Italiani, lo stesso governo pompa molto l’immagine degli ‘antenati con elmo e boccale di sidro’ tanto amata dai frequentatori dei film hollywoodiani (tra i quali, lo confesso, mi annovero). Ciò rende facile al tipico Islandese alto, biondo e cogli occhi azzurri sentirsi l’erede di una razza superiore in confronto agli immigrati mediorientali, che di solito sono messi a lavorare (in nero) nelle nuovissime attrezzature per turisti affamate di manodopera.

        Il tradizionale complesso nazionale di superiorità arriva al punto di rifiutare l’abbandono della caccia alla balena, che pure è praticata ormai da un solo imprenditore e solo fino alla fine dell’anno prossimo perché molto meno redditizia del whale watching, pur di non accettare che gli stranieri di Greenpeace mettano becco negli affari locali.

        La privatizzazione di molti servizi pubblici ha reso la sanità pubblica un colabrodo. Visite specialistiche hanno code di mesi. La gente preferisce, se può, curarsi in Norvegia (dove è pieno di personale sanitario di origine Polacca, competente ed economico). Il pronto soccorso del principale ospedale della capotale si è ridotto in certe notti ad avere una sola infermiera in servizio.

        Scandali a ripetizione hanno minato la credibilità nella classe politica in un Paese dove almeno nella capitale si conoscono praticamente tutti e dove la vita è carissima perché tutto, tranne l’energia (geotermica e idroelettrica) e i prodotti di pesca e pastorizia è importato. Come nel caso del ministro che ho citato, la cosa ha raggiunto livelli di spudoratezza Italiani. La crisi non risparmia l’intellighentsia, che pure esiste ed è sempre stata vivacissima. Il nepotismo ha viziato di recente alcune importanti nomine ad esempio nell’importante mondo dell’archeologia, che è considerato fondamentale sia per il turismo sia per l’identità nazionale (in un paese di fortissimi lettori dove l’uso di ogni neologismo è illegale a meno che non sia esplicitamente approvato dallo Stato).

        Insomma, nonostante la politica di recupero della gioventù tanto cara alla Meloni spazio per la propaganda neonazi fra i giovani ce n’è. Appena si è diffusa la notizia degli arresti, molti sui social hanno cominciato a inveire contro l’immigrazione mediorientale… prima che si scoprisse che gli arrestati sono tutti Islandesi purosangue.

        Certo che la possibilità di una strage che poteva fare impallidire quella di Breivik è una novità assoluta.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          ma non erano quelli del Partito dei Pirati?

          mi dici cose terribili, tranne che sui vichinghi

          PS mi sa che la xenofobia è fenomeno più vasto del nazismo

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ francesco

            “Pirati”

            Non credo che quel partito fosse in Islanda.

            “xenofobia”

            Infatti le svastiche non sono ostentate (nulla come ad esempio in Svezia, finora). Ma tieni conto che in tutta Europa uno dei cavalli di battaglia degli estremisti di destra è il problema della casa (“non troviamo di che affittare una casa e le date agli stranieri?”). Ed è il problema della casa, cioè dell’esplosione dei prezzi e degli affitti avvenuta negli ultimi annunci per il boom turistico, la vera rogna. Chi non ha acquistato casa o non ha affittato con contratto a lungo termine qualche anno fa adesso e’ tagliato fuori. Dopo Lehman Brothers le banche ci stanno più attente, a prestare soldi e concedere mutui. E siccome come in tutti i paesi nordici a vent’anni è inconcepibile vivere coi propri genitori, sono i giovani a rimetterci più di tutti.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

  82. tomar scrive:

    @ Francesco
    “vedo un piccolo problema: milioni di ucraini fuggiti dalle loro case, parecchi spostati dai russi…”
    Vabbè s’era detto di cominciare dalla Crimea: lì di Ucraini fuggiti dalle loro case nel 2014 non mi sembra ce ne siano stati molti, e comunque ritornino anche quelli: una volta accettato da entrambe le parti il referendum paritario ecc., ne conseguirebbe ovviamente che a votare avrebbe diritto tutta la popolazione ante quem.
    Stesso principio naturalmente anche per il Donbass e lì certo la cosa è un po’ più complicata, anche se si tratterebbe non di milioni (quei numeri valgono per tutta l’Ucraina, compresi quelli scappati da Kiev o persino da Leopoli nelle prime settimane di guerra) ma al massimo di alcune centinaia di migliaia, scappati verso il resto dell’Ucraina o scappati/deportati in Russia, questi ultimi probabilmente un po’ di più.
    Però se si cominciasse a rompere il ghiaccio in Crimea, con un po’ di pazienza e soprattutto tanta buona volontà e con l’aggiunta del soccorrevole aiuto della comunità internazionale non mi sembra che la cosa sarebbe impossibile, e pur con tutte le difficoltà penso che anche tu la giudicheresti mille volte preferibile alla prosecuzione dell’ “inutile strage”.
    Ah ma figurati se Putin può metterci della buona volontà!
    Calma e gesso: l’ipotesi di partenza era che Putin andato a dormire da stupido paranoico una mattina si risvegliasse, magari avendo sognato la “modesta proposta”,
    da politico sagace e intelligente. A quel punto, e ormai riammesso nel concerto delle nazioni, avrebbe tutto l’interesse personale a mostrare buona volontà nell’attuazione del piano proprio da lui proposto, se non altro perché credo che nessuno di noi dubiti che lui sarebbe convinto di vincere alla grande entrambi i referendum, e forse non a torto.

  83. tomar scrive:

    A tutti.
    Ho ricevuto da un amico il link a un’iniziativa cui intendo aderire:
    https://www.senzabavaglio.info/2022/09/22/25-settembre-al-voto-il-rosatellum-e-anticostituzionale-denunciamolo-al-seggio/
    Benché considerassi, come credo tutti anche qui, il rosatellum una porcheria persino peggiore delle precedenti, non avevo idea che presentasse profili di incostituzionalità come quelli indicati nel foglio da presentare al seggio.
    Questa iniziativa ha il non piccolo difetto di essere stata presentata solo ieri, in zona Cesarini, senza la possibilità quindi di arrivare a conoscenza di un numero di elettori minimamente consistente, fatto che le toglie quel criterio di efficacia che dovrebbe presiedere all’agire politico.
    Ciò detto, meglio pochi che nessuno.
    Dovremmo infatti tener sempre presente che l’esemplarità di Greta Thumberg deriva, nella sua essenza, dal fatto che quella ragazzina è andata avanti per settimane a manifestare da sola davanti al parlamento svedese, senza che nessuno andasse a farle compagnia.

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