Una domanda molto a caldo ai tecnici

L’altro giorno esco dalla stanza in cui lavoro, per andare un attimo in quella adiacente e più fresca.

Nella stanza più fresca, guardo il termostato, che segna 33.3 gradi.

Ora, ho trovato una soluzione al problema di dover lavorare in queste condizioni.

La soluzione è questo ventilatore:

Foto dal sito Dmail, non è la mia scrivania! Come sapete non ho lo smarfo (la tazza di tè invece sì) e non vado certo ad attaccare un ventilatore al muro dove fa fatica a prendere aria, considerate solo quello sul tavolo.

Costa 16.90 euro.

L’ho ricaricato ieri sera, e va avanti da stamattina da almeno quattro ore.

Da vicino (più o meno come nella foto) fa esattamente ciò che deve fare: come il ventaglio della Nonna Vera (Vera è il nome vero), dà sollievo, asciuga il sudore e permette di lavorare senza svenire. Se lo spengo, sento tutta la differenza!

Insomma, mi trovo come mi troverei con un grosso ventilatore, tipo questo, che manda aria in tutta la stanza, dove però non serve:

Foto da internet, ma in casa ho una roba simile

Non sono sicuro che mi troverei meglio con l’aria condizionata.

A questo punto, la domanda agli esperti.

L’unico dettaglio tecnico che ho è che la potenza del ventilatore è di 5W e va avanti per molte ore con una singola ricarica.

Ora, è ovvio che il prodotto sarà fatto in Cina, durerà magari un’estate e poi si scassa (e non te ne accorgi proprio perché il prezzo è ridicolo), sarà impossibile da riciclare.

Insomma, è ovviamente non sostenibile e non può essere a impatto zero.

Non pretendo che sia meglio, pretendo solo che faccia meno danno.

“Stand up, look around and then scale that down too”

Domanda:

un prodotto del genere, se messo a confronto con ventilatori con alimentazione a presa – a piantana o sul soffitto – o con un impianto di aria condizionata, risparmia realmente e fa meno danno, o è un’illusione?

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51 risposte a Una domanda molto a caldo ai tecnici

  1. Andrea Di Vita scrive:

    @ Martinez

    “illusione”

    Ventaglio e ventilatorino sono la cosa migliore.

    Il senso di fresco non ce l’abbiamo perché raffreddiamo tutta la stanza, ma perché raffreddiamo abbastanza noi stessi. Il sudore, evaporando, rinfresca ma per produrre sudore perdiamo acqua. Così, smuovere l’aria vicino alla pelle aggiunge alla scarsa conduzione di calore fra pelle ed aria un più intenso trasporto convettivo, dovuto cioè al moto dell’aria. La differenza fra i due è che la conduzione aumenta con la differenza di temperatura fra aria e pelle, la convezione con l’aumento della velocità relativa della pelle e dell’aria (ecco perché chi corre in moto “sente il fresco del vento in faccia”).

    L’ideale sarebbe avere un ventilatore portatile attaccato al corpo 🙂 cioè il ventaglio, che però è faticoso usare perché è manuale. Il ventilatorino è il passo successivo.

    Se tu raffreddassi l’intera stanza dove siedi a lavorare, nel momento che ti alzassi e ti spostassi incontreresti masse di aria più fredda, con conseguente aumento del trasporto di conduzione (l’aria è più fredda ma la pelle no) e quindi del raffreddamento. Siccome per quanto tu facessi saresti sempre un po’ più lento delle pale di un ventilatore, il raffreddamento da convezione rimarrebbe trascurabile, e per avvertire un beneficio dovresti abbassare tanto la temperatura dell’aria in tutta la stanza solo per aumentare la conduzione di calore dalla tua pelle verso l’aria.

    In tal modo potresti addirittura beccarti un malanno, come succede a chi entra accaldato in stanze con l’aria condizionata a stecca. Ma è chiaro che raffreddare tutti i metri cubi della tua stanza solo per raffreddare quei pochi centimetri cubi occupati dalla peluria superficiale della tua epidermide (cui si affacciano i sensori di calore del tuo organismo) è uno spreco folle.

    (Mai capito poi il ventilatore a soffitto. Smuove poco l’aria e raffredda l’intera stanza: unisce il peggio del ventaglio e del condizionatore d’aria).

    Naturalmente c’è un prezzo da pagare. Smuovere l’aria vuol dire combattere contro la sua inerzia. (L’aerodinamica è appunto l’arte di muoversi nell’aria spostando l’aria il meno possibile dati i vincoli di esercizio, come ben sanno i costruttori di automobili).

    Un ventilatore è comunque una eccellente sorgente di entropia, dato che tutto questo moto d’aria finisce alla fine sempre in calore, come preteso dal Secondo Principio. Però l’entropia è una quantità additiva, vale a dire minori sono i volumi in gioco meno se ne produce meglio è.

    Per una volta, piccolo è bello (e se lo dico io… 🙂 )

    CIao!

    Andrea Di Vita

    P.S. Per parte mia, ho e ho sempre avuto in orrore condizionatori, ventagli e simili. In casa mia non sono mai entrati; persino in automobile se guido da solo di solito li spengo. Del resto i lavori più impegnativi li ho sempre fatti d’estate, in vita mia. Sopporto il caldo meglio di molti miei simili.

    • Francesco scrive:

      Ah ecco! io cerco di fare l’ecofanatico, finestra aperta invece di condizionatore in ufficio e a casa deumidificatore se proprio devo

      ma il caldo mi fa schiattare!

      ciao

  2. Daouda scrive:

    Fa meno danno cosa significa realmente?

  3. Peucezio scrive:

    Non capite.
    La freschezza per l’aria è una virtù intrinseca, indipendentemente dalla percezione umana.
    Per questo sarebbe bene che inventassero condizionatori che funzionino all’infinito anche quando l’umanità si sarà estinta.
    So bene che all’esterno riscaldano più di quanto non raffreddino all’interno, ma questo fa parte del gioco. Lo scopo è proprio creare microambienti a temperatura ottimale e al tempo stesso aumentare l’entropia generale.

  4. giuseppe motta scrive:

    a quanto ne so già il ventilatore a piantana consuma pochissimo, quello che hai comprato tu quindi ancora meno

    io ne ho uno con spinotto usb ed è vero, fa proprio la differenza anche al minimo della potenza

    comunque gli anni passati costavano meno…

  5. Miguel Martinez scrive:

    Altro esempio di un bel rapporto tra Europa e Terzo Mondo.

    https://redd-monitor.org/2022/07/06/gabon-plans-the-worlds-biggest-ever-issue-of-carbon-credits-by-logging-its-forests/

    Il Gabon, nella sua storia, ha avuto due presidenti, Bongo Babbo e Bongo Figlio.

    Il Gabon per l’80% campa di petrolio, che (come si è detto) è una cosa in cui una ditta europea mette un miliardo in mano al signor Bongo, e il signor Bongo ti regala una gran fetta di terra o di costa.

    Adesso il Bongo Business ha trovato una nuova fonte di reddito, la vendita di carbon credit che permettono alle ditte occidentali di continuare a buttare fuori CO2 eppure risultare “carbon neutral”.

    Il bello è che il Bongo Business pare abbia già venduto i propri boschi in un’altra iniziativa del genere, un po’ come la Fontana di Trevi che si può vendere tutte le volte che si vuole.

    A questo punto le ipotesi sono tre:

    1) quella da vecchio razzista, “sti africani vogliono stare nella m…, che ci sguazzino!”

    2) quello da primaverarabista, “poveri africani, l’unico problema è che in quel paese specifico sono oppressi da un cattivo dittatore, speriamo che costruiscano una democrazia in stile lussemburghese”

    3) quella da persona che analizza i rapporti tra centro e periferia in termini di saccheggio. E i signori Bongo sono al centro della loro periferia.

    • Francesco scrive:

      mi iscrivo subito al 2, che con la scusa “tanto questa è periferia” la famiglia Bongo causa i problemi e poi da la colpa al centro

      comodo

    • giuseppe motta scrive:

      devo dire però che la frase 1 l’avrò sentita decine di volte, mentre la frase 2 neppure una

    • habsburgicus scrive:

      ha avuto due presidenti, Bongo Babbo e Bongo Figlio.

      sostanzialmente vero…ma, a voler essere pignoli, il 1° Presidente fu Léon M’ba, dal 1960 al 1967…Bongo era appena stato nominato vice-presidente quando Léon M’ba morì (i casi della vita :D)..un certo Germain M’ba -non so la relazione con Léon M’ba- commise l’errore di protestare e fu fatto brutalmente sparire nel 1971..da allora la dinastia dei Bongo non ha avuto rivali…Léon M’ba era massone e suo fratello fu tra i primissimi preti neri, apparteneva quindi ad una famiglia africana colta..i Bongo sono egualmente massoni e del tutto servili verso Parigi (che là resta potente…ancora sotto Mitterrand, che in Italia ci si ostina a santificare e ritenere un “brav’uomo” :D, l’assassinio senza complimenti di chiunque osasse fiatare nella Françafrique era prassi ! ora è più raro, Parigi di solito preferisce pagare..e i leader, specialmente i più “puri” e “francofobi” 😀 sono ben contenti)
      nel 1973 Bongo padre accettò il Corano per ottenere la benevolenza dei sauditi….Libreville è una delle poche capitali in cui l’America conta poco: da un lato conta Parigi, poi Riyadh, oggi Pechino incomincia a far sentire la sua presenza, come in molta parte dell’Africa

  6. Miguel Martinez scrive:

    Sempre nel Gabon, a quanto ho capito:

    1) Il governo della Norvegia, con i soldi dei contribuenti, da 17 milioni di dollari al Gabon, cioè il signor Bongo.

    2) il Gabon mette buona parte delle proprie foreste in mano a un’impresa con sede nelle Bahamas (!) che fa taglio “sostenibile” (ovviamente!) del legname. Cioè abbattono alberi, ne fanno biomassa e poi ne ripiantano subito altri. Accanto al bosco industriale, ci fanno un grande allevamento di bestiame e una piantagione di zucchero.

    3) il Gabon manda in Norvegia una bolla di indulgenze in inchiostro verde che dice che il CO2 dell’anno dei norvegesi è perdonato.

    https://redd-monitor.org/2021/07/07/payment-for-non-performance-norway-pays-gabon-us17-million-for-increasing-deforestation/

  7. Miguel Martinez scrive:

    Come era ampiamente prevedibile:

    1) l’euro in rapporto al dollaro scende al livello più basso in 20 anni

    2) primo deficit commerciale estero della Germania dal 1991

    Avanti così!

    • Francesco scrive:

      Beh, mi tocca ripetermi? le mezze misure non funzionano mai

      o ci alleavamo con Putin esaltando la sua OMS e la riunificazione della Grande Russia (o come diavolo si chiama, mica sono un esperto di deliri slavi) o lo si combatteva!

      così è un vero disastro

      PS per i tedeschi, godo. colpa loro al 99%.

  8. Miguel Martinez scrive:

    Un articolo interessante – critico ma rispettoso – sulla cultura usana del fucile:

    https://www.theguardian.com/commentisfree/2022/jul/08/americans-gun-control-truth-complicated

    • Francesco scrive:

      >>> “the only way to stop a bad guy with a gun is a good guy with a gun”. As ludicrous as such talk sounds,

      ludicrous? perchè? la prevenzione non funziona mai al 100% o sbaglio? anche se la frase fosse falsa, non la trovo affatto “ridicola”. Posso notare che la polizia è armata?

      • PinoMamet scrive:

        Ma perché il tale che l’ha detta, parlando di “good guy”, non faceva riferimento alla polizia, ma proprio a un… guy, un tizio, un uomo, un ragazzo addirittura.

        Il contesto e il senso del discorso era anzi proprio quello di promuovere la giustizia fai da te, il “bravo ragazzo” armato che spara addosso al “cattivo ragazzo”.

        Il vecchio West insomma

        (e anche quello nuovo: ho visto un bel noir/western moderno con due rapintori di banche nel Texas di oggi, mi è piaciuto abbastanza, Hell or high water si chiama.
        Per un quarto del film mi sono chiesto perché in Texas le banche non hanno i normali sistemi di sicurezza (porte blindate, “depositare oggetti metallici” ecc.) che ci sono persino nella più sperduta filiale italiana.
        I rapinatori, armati, semplicemente entrano e minacciano i cassieri e si fan darei soldi.
        Poi c’è stata la scena con il vecchietto alla cassa a depositare i risparmi, che estrae la pistola e inizia a sparare ai rapinatori, e mi sono ricordato che quelle sono filiali sperdute del Texas, non della Brianza…)

        • Francesco scrive:

          e lo stesso, Pino, cosa c’è da ridere?

          forse in Corea del Nord la polizia è onnipresente, altrove può benissimo non esserci al momento in cui serve

  9. Francesco scrive:

    >>> friends with the option to do so admit discussing whether to leave the country,

    OK, magari è vero ma posso consigliare di non dirlo? ogni volta che uno “di sinistra” lo scrive nascono 1.000 fanatici MAGA dal terreno.

  10. Francesco scrive:

    https://ilmanifesto.it/il-nuovo-disordine-mondiale-2

    quando leggo queste cose, divento ancora più bellicoso, per cui credo che smetterò

    dove è un cinico realista che mi illustri la Nuova Europa con una Grande Russia putinista e una grande NATO sputtanata? solo a me pare una ricetta sicura per una nuova e più grande guerra?

    e quanto torneranno alla carica i putinisti d’Italia (Salvini, Conte) e d’Europa? promettendo gas in cambio di voti?

    • PinoMamet scrive:

      Scusami, eh, ma se io ho smesso di leggere il manifesto 20 anni fa, perché mai lo leggi tu??
      Per incazzarti?
      Ma allora lo fai apposta 😉

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “solo a me pare una ricetta sicura per una nuova e più grande guerra?”

      Io avevo capito che tu la volessi la terza guerra mondiale e che volessi semplicemente imboscarti perché la combattessero altre persone al posto tuo. Hai finalmente cambiato idea?

      • Francesco scrive:

        io volere la TGM? ma sei pazzo?

        io volevo che venisse prevenuta mettendo la Russia davanti alla prospettiva “o esercitazione in casa tua o guerra contro la NATO”

        ma nella nuova e peggiore situazione, vedo come esito quasi certo di una vittoria della Russia in Ucraina una nuova guerra della Russa in Europa

        sono curioso di capire come la vede chi non la pensa come me

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ francesco

      “cinico”

      Appunto, un po’ di realismo.

      Il nemico delle persone non è la NATO, l’Ucraina o la Russia.

      Il nemico è la guerra.

      La guerra la si evita con l’equilibrio.

      Questa volta, è stata l’avanzata a Est della NATO a turbare l’equilibrio.

      Nuovi equilibri si formeranno. Lo fanno sempre.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        1) non sono d’accordo

        2) questo è più ragionevole ma vedi 3

        3) ci sono equilibri ed equilibri. quello in cui la Russia era protetta da una duplice cintura di paesi sottomessi, URSS e Patto di Varsavia, faceva abbastanza schifo (per i popoli di quei paesi)

        4) nei tuoi termini, quale sarà il nuovo equilibrio se Putin vincerà? e perchè dovrebbe accontentarsi e non cercare un equilibrio ancora migliore (per lui)?

  11. Moi scrive:

    Quel Molloaccione di Boris Johnson si dimette … in Italia NON lo farebbe nessuno, n questi casi così “banali” ! 😉

    https://www.washingtonpost.com/world/2022/07/07/boris-johnson-resign-live-updates/

    Live updates: Boris Johnson resigns as party leader

  12. Moi scrive:

    Pare che in carica, però, vi resti fino in Autunno almeno …

  13. tomar scrive:

    Tetsuya Yamagami ha subito dichiarato che la causa del suo gesto è stata “la frustrazione”, e sincera o no che sia questa dichiarazione – e che delusione per il giornalista che possa mancare un retroscena – è comunque profondamente vera sul piano esistenziale, perché il complesso di Erostrato colpisce una grande massa di singoli isolati nella loro non notorietà/inesistenza, e morire per morire dopo una vita di merda, beh, a far fuori uno del calibro di Abe si entra per un po’ nella storia, comunque enormemente di più che per i protagonisti delle centinaia di stragi usane all’anno, dopo qualche giorno ricordati solo dai familiari e dagli amici delle vittime.
    Poi in Giappone mica ti ammazzano subito i poliziotti come in America e Tetsuya Yamagami – premio Erostrato 2022 – passerà il resto della sua vita salvo dall’eterno anonimato, non essendo certo il primo a essere sedotto da quel seducente surrogato di eternità che è la fama.

  14. Miguel Martinez scrive:

    Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione Europea, fa un ragionamento interessante.

    Partiamo da quello che è ormai un assioma nei media mainstream: che i carburanti fossili ci stanno portando alla catastrofe climatica attraverso le emissioni di CO2. E che se non si riduce drasticamente, o si elimina addirittura il loro consumo, “il pianeta” come dicevano i thunberghiani è del gatto.

    “Siamo ancora in tempo per salvare il pianeta, ma non c’è un minuto da perdere!”

    Per me, la questione è molto, molto più complessa, ma accettiamo l’assioma, come sicuramente l’accetta Timmermans.

    Timmermans dice che se riduciamo il consumo di carburanti fossili in questo periodo, avremo sommosse popolari tali da… impedire all’Europa di ridurre il consumo di carburanti fossili, e quindi di salvare il clima/pianeta ecc.

    Accusa esclusivamente la Russia di questo fatto, come se i Gilets Jaunes non fossero venuti fuori addirittura prima del Covid, come se fosse un fatto contingente. Dice pure che bisogna evitare il freddo invernale e una rivolta popolare solo perché… sarebbero un favore a Putin!

    E se fosse davvero così, Timmermans non ci spiega perché mantenere la bandiera ucraina sul Donbass sia più importante della sopravvivenza del “pianeta”: senza le sanzioni europee, la Russia sarebbe felice di vendere il gas all’Europa.

    Ma nell’essenziale Timmermans ha ragione: se si tocca seriamente la fornitura energetica della popolazione, la popolazione si solleverà.

    Adesso hanno la scusa di “Putin” per rimandare a quando Timmermans sarà andato in pensione o avrà trovato posto come consulente di qualche multinazionale.

    https://www.theguardian.com/environment/2022/jul/08/risk-of-conflict-and-strife-in-europe-over-energy-crisis-eu-deputy-warns

  15. Miguel Martinez scrive:

    Vedo che nello Sri Lanka, in rapida successione:

    1) il FMI ha deciso che il paese non è “in via di sviluppo” ma in via di fallimento, quindi non si può “aiutare”

    2) il governo ha chiesto aiuto alla Russia

    3) la folla ha preso d’assalto il palazzo presidenziale.

    Qui c’è una lista di paesi a rischio, con una popolazione complessiva di 1,6 miliardi di abitanti:

    https://abcnews.go.com/Business/wireStory/sri-lankas-crisis-rings-alarm-troubled-economies-86281738

    La decrescita non è un pranzo di gala…

  16. Miguel Martinez scrive:

    Il primo paese del mondo a collassare sotto l’impatto congiunto di Covid, crollo del mercato internazionale, picco del petrolio, crisi ambientale e guerra, con clamoroso assalto di milioni di persone al palazzo presidenziale, e con una sfilza di altri paesi in lista di attesa per seguire l’esempio…

    Ecco la sequenza dei titoli su Repubblica in questo momento, in quello che mi sembra ordine di importanza, cioè partendo da sinistra in alto a destra in basso:

    Covid
    L’infettivologo Pierluigi Viale va controcorrente: “Il virus è più debole: facciamolo circolare o si bloccano gli ospedali” | Magrini (Aifa): “Vaccinatevi subito e in autunno”

    covid
    Omicron 5 Quarta dose: lunedì il via agli over 60 | La mortalità di questa variante è 7 volte più alta per i non vaccinati

    Stresa, stuprata dal branco dopo una serata alcolica. Nel gruppo ci sarebbe anche un’amica

    torino
    Assolto dallo stupro perché lei lo ha indotto a osare, la versione della ragazza: “Gli dicevo basta ma lui continuava”

    stupro di firenze
    “La ragazza diceva no, i carabinieri furono presi da istinti normalmente controllabili”

    Se il M5S strappa pronta la scissione bis. Pattuglia di 15 deputati verso Di Maio

    Sri Lanka in rivolta, il presidente Rajapaksa fugge da Colombo | Video la polizia lancia gas lacrimogeni

  17. Miguel Martinez scrive:

    In segno di solidarietà con l’Ucraina, gli studenti dell’Università della Florida “cancellano” il filosofo russo Karl Marx

    https://www.newsweek.com/karl-marx-study-room-name-changed-due-ukraine-russia-war-officials-say-1690072

    • paniscus scrive:

      Propongo, per tutti i manuali scolastici e universitari delle rispettive materie di studio, la rimozione di…

      – tutte le opere di Immanuel Kant dai programmi di filosofia,

      – delle leggi di Kirchhoff sui circuiti elettrici dai programmi di fisica e di ingegneria,

      – dei teoremi di Hilbert dai programmi di matematica,

      … visto che tutti e tre questi signori erano RUSSI, in quanto nati in un posto che oggi si chiama Kaliningrad.

      E già che ci siamo, vietiamo pure lo studio della teoria dei grafi e di tutti i contributi matematici di Eulero, visto che lui, pur non essendovi nato, aveva sviluppato il nucleo centrale della sua teoria passeggiando sui ponti della medesima citàà, che appunto è RUSSA.

      Buon divertimento.

  18. tomar scrive:

    Nel torneo di Wimbledon precluso ai russi alla fine tra le donne ha vinto una russa travestita da kazaka… e poi non credono al Russkiy Mir.

  19. Miguel Martinez scrive:

    A volte si possono fare cose buone, pare.

    Sicuramente le ferrovie “ci rimettono”, ma pensate al risparmio di mille altri costi, non solo ambientali.

    https://www.greenme.it/mobilita/trasporti/in-germania-il-biglietto-per-mezzi-pubblici-a-9-euro-e-un-successo-clamoroso-traffico-e-smog-diminuiti-drasticamente/

    In Germania il biglietto per mezzi pubblici a 9 euro è un successo clamoroso: traffico e smog diminuiti drasticamente
    Germana Carillo
    Pubblicato il 8 Luglio 2022
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    Se riduci il costo del biglietto dei mezzi pubblici, riduci anche il traffico su gomma. Non ci vuole Einstein per capire che una cosa tira l’altra, nel più classici dei rapporti di causa/effetto. La Germania l’ha colto al volo e ha escogitato prezzi super politici, con buona pace di un abbonamento mensile italiano che costa in media tra i 35 e i 40 euro
    Deutsche Bahn

    ©tupungato/123rf

    Con il biglietto a 9 euro al mese si riduce il traffico. È stato questo il senso del Klimaticket e del prezzo fissato dal Governo Scholz, in Germania, che, in nome della tanto agognata svolta ecologica e della lotta al caro-vita, ha deciso di abbattere nettamente i costi dei biglietti per il trasporto pubblico.

    Fino al 31 agosto, in pratica, i tedeschi pagheranno 9 euro al mese il 9 Euro Fahrticket, un abbonamento per utilizzare tutti i treni regionali e il trasporto pubblico in città. In questo modo, dall’inizio del mese di giugno, in Germania sono stati venduti ben 21 milioni di abbonamenti.

    A confermare gli effetti positivi di questa scelta è lo studio presentato da Tom-Tom International per conto dell’agenzia Deutsche Presse Agentur, secondo cui in 23 delle 26 principali città della Repubblica federale le lunghe code di auto nelle ore di punta sono praticamente scomparse.

    • roberto scrive:

      Ricordo che in Lussemburgo il trasporto pubblico è gratuito da ormai due anni
      🙂

      Ps ovviamente per gratuito e 9 euro ci riferiamo al solo prezzo del biglietto, gli autobus non vanno avanti con lo spirito santo e i ferrovieri non mangiano aria

      • Francesco scrive:

        in effetti mi pare una iniziativa MOLTO alla Maria Antonietta

        poi la Germania è ricca e può regalare brioche a tutti

        qualcuno vede risparmi monetari che non noto nell’iniziativa (benemerita, avendo i soldi)?

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Francesco

          “poi la Germania è ricca e può regalare brioche a tutti”

          Veramente quello era l’Egitto.

          Adesso non so come stiano le cose, quando c’ero io…

          il governo egiziano andava da quello usano e diceva, “nel nostro paese c’è un sacco di gente cattiva che ce l’ha con Israele.

          Dateci un miliardo di dollari, e questi cattivi li teniamo sotto tiro con i nostri cannoni.”

          Intascavano metà del miliardo direttamente, l’altra metà la investivano a comprare grano americano (per cui gli USA alla fine ci guadagnavano) per farne pane che si dava a un prezzo ridicolo alla popolazione egiziana.

  20. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    OT ma devo mostrare un ennesimo esempio di sciatteria giornalistica

    Al sito

    https://video.repubblica.it/dossier/crisi_in_ucraina_la_russia_il_donbass_i_video/ucraina-i-russi-schierano-il-grande-vecchio-dei-tank/420501/421437

    si parla del gran numero di tank “vecchi” utilizzati dai Russi contro l’Ucraina.

    E la foto mostra un tank… Polacco.

    🙁

    Ciao!

    Andrea Di Vita

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