Local Futures per i fiorentini!

Domani giovedì 7 alle 20, L0cal Futures all’Odeon!

Se siete di Firenze, conoscete sicuramente l’Odeon, grandiosa opera architettonica del primo Novecento e anche ultimo cinema storico a conduzione familiare, nonché – grazie proprio alla conduttrice, Gloria Germani – una sorta di agorà filosofica per chi non si ritrova nel mondo come ce lo presentano.

Dopo la catastrofe Covid, la conduttrice si è trovata a scegliere se vendere il tutto a speculatori internazionali, o cercare qualcuno che la aiutasse a tenere vivo l’Odeon: ha trovato un editore fiorentino, che ci farà anche una libreria e inevitabilmente anche qualche attività di ristoro.

Una parte della borghesia fiorentina ha storto il naso, ma non credo che abbia ben chiara l’alternativa.

Che è l’ottocentesco Teatro Comunale, venduto sottocosto qualche anno fa dal Comune a una cordata misteriosa in cui spiccava l’eterno babbo di Renzi, poi rivenduto con profitto (per la cordata, non per il Comune) alla Cassa Depositi e Prestiti e infine alla multinazionale Hines che l’ha raso al suolo, anzi ha fatto una buca diversi piani sotto il suolo.

Comunque domani alle 20, l’Odeon ospita l’anteprima italiana di un documentario molto importante, chi viene mi scriva in privato!

 (cinque euri per entrare, ma mi sembra il minimo sia per aiutare la documentarista, sia per salvare l'Odeon).

LOCALIZZAZIONE – LA RIVOLUZIONE SILENZIOSA

Giovedì 7 Luglio (alle ore 20), in anteprima italiana, arriva all’Odeon LOCALIZZAZIONE: LA RIVOLUZIONE SILENZIOSA, il nuovo film documentario diretto da Helena Norberg-Hodge (acclamata autrice del best-seller mondiale e del film L’economia della felicità) e prodotto dalla sua organizzazione no-profit Local Futures.

In tutto il mondo sta emergendo una rivoluzione silenziosa. Lontano dagli schermi dei media mainstream, viene messa in discussione la rozza narrativa, che ha dominato il pensiero economico per secoli, secondo cui “più grande è sempre meglio”. Proprio mentre le persone lavorano per proteggere e ripristinare le loro economie locali, le loro comunità e il mondo naturale, vi sono innumerevoli iniziative di diversa natura che stanno mostrando un nuovo percorso per l’umanità. È un percorso che mira a localizzare piuttosto che globalizzare, che collega piuttosto che separare e ci mostra che gli esseri umani non devono per forza essere il problema: noi possiamo essere la soluzione. Il film vede la partecipazione di celebri artisti  ed  intellettuali di tutto il mondo, tra cui Noam Chomsky, Vandana Shiva, Helena Norberg-Hodge, Naomi Klein, Russell Brand, Jane Goodall e Gabor Maté. Il film è una chiamata all’azione tempestiva e convincente.

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45 risposte a Local Futures per i fiorentini!

  1. Gianluca scrive:

    Bella iniziativa!!!

  2. Francesco scrive:

    >>> un percorso che mira a localizzare piuttosto che globalizzare, che collega piuttosto che separare

    cinque copechi di premio a chi trova la contraddizione!

    poi vorrei celebrare il parterre di roi di “celebri artisti e intellettuali” che affonderebbe il Titanic in un giorno di mare calmo e caldo

    auguri al cinema+altro che dovrebbe sopravvivere grazie a roba come questa (e io che pensavo male di Starbucks)

    🙂

    • roberto scrive:

      francesco

      “cinque copechi di premio a chi trova la contraddizione!”

      localizzare = separare il locale dal globale
      globalizzare = collegare i vari locali

      quindi non puoi voler contemporaneamente mirare alla localizzare e al collegamento

      giusto?

      anche io faccio gmi auguri all’odeon

      • Miguel Martinez scrive:

        “Localizzare”, cercare di rendere il locale il più autosufficiente possibile.

        Per farlo l’unico modo è “collegare” le persone, i luoghi in cui vivono, le risorse che hanno, le generazioni.

        Mi chiedo come non si faccia ad arrivare a capire un concetto così semplice.

        • roberto scrive:

          globalizzare = collegare Miguel che abita in oltrarno con Bulent, microagricoltore di erzurum che ha recuperato una tecnica millenaria per coltivare la mentuccia in terreni particolarmente sfavorevoli e con uso limitatissimo di acqua e che per di più scrive delle bellissime poesie

          Mi chiedo come non si faccia ad arrivare a capire un concetto così semplice

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “globalizzare = collegare Miguel che abita in oltrarno con Bulent”

            🙂

            E perché no?

            La sussidiarietà, la (scusate la parola abusata ma pur sempre sensata) resilienza, non esclude affatto possibilità del genere.

            Semplicemente, partiamo dal locale, vediamo se la mentuccia di Bulent cresce sulle nostre colline.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “collegare Miguel che abita in oltrarno con Bulent”

            Il passaggio completo è: collevare Miguel e Bulent ad una multinazionale della logistica con sede negli Stati Uniti o in Cina che farà in modo, tramite la propria controllata con sede in Lussemburgo, che la menta di Bulent arrivi a Miguel.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per MT

              “Il passaggio completo è: collevare Miguel e Bulent ad una multinazionale della logistica con sede negli Stati Uniti o in Cina che farà in modo, tramite la propria controllata con sede in Lussemburgo, che la menta di Bulent arrivi a Miguel.”

              Ah ecco, infatti non capivo.

              Nulla in contrario se un oltrarnino che impara il turco va a Erzerum, si fa regalare una piantina da Bulent, poi prova a metterlo nell’orto rionale, stando attento a valutare attentamente gli effetti sulle altre piante.

              Invece la combinazione che descrivi tu implica pure che la multinazionale brevetta la piantina di Bulent, poi caccia tutti gli abitanti della zona per farci una megapiantagione unica coltivata a droni.

              • Francesco scrive:

                veramente no: la multinazionale c’è sempre nei tuoi casi

                o per la spedizione della mentuccia da Bulent a Firenze

                o per costruire l’aereo che porta il turcofono a Bulent e indietro

                mica si chiama Marco Polo, vero?

                ciao

                PS sei sempre più simile a Tolkien!

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “veramente no: la multinazionale c’è sempre nei tuoi casi”

                Il concetto mi sembra chiaro.

                Siamo tutti impelagati fino al collo, anche tu con le tue tasse paghi il gas russo e gli aborti e il politico che vuole togliere i crocifissi dalle aule.

                Ma immagino che tu eviti di contribuire al fondo Un Cane Lupo per Putin, a invitare le tue amiche ad abortire o a scendere in piazza con il politico che vuole togliere i crocifissi.

                Si tratta di trovare un verso verso (scusate la ripetizione) cui andare.

              • paniscus scrive:

                “anche tu con le tue tasse paghi il gas russo e gli aborti e il politico che vuole togliere i crocifissi dalle aule.”
                ——

                Ah, perché ci sono i crocifissi nelle aule? In 21 anni di insegnamento, mai visti! 🙂

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ paniscus

                “crocifissi”

                Mai visti?

                Guarda che non era un sostantivo.

                Era un participio passato.

                I crocifissi sono i docenti. 🙂

                Ciao!

                Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          quindi collegare significa il contrario di collegare, è chiarissimo!

          invece di collegare Milano con Torino, Verona, Bologna, Rimini, Genova, Ginevra, si tratta di collegare le generazioni e obbligare la gente a conoscere i posti in cui vive al di là di quello che farebbe spontaneamente

          consiglio di abolire la televisione e i giornali e di scegliere i libri: a che serve che uno legga I pirati della Malesia o Il signore degli anelli? a chi si collega?

          dai Miguel, questa mi pare proprio un’idea balzana

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “dai Miguel, questa mi pare proprio un’idea balzana”

            Permettimi uno sfogo.

            Quando in una cosa ci metti la vita, dopo un po’ le incessanti prese in giro da parte di chi non fa nulla diventano come le mosche estive.

          • Miguel Martinez scrive:

            E siccome quelli del campo di Francesco (mica lui poveretto, che avrà più o meno le stesse colpe del sottoscritto traduttore) hanno portato il mondo sull’orlo della catastrofe, hanno sterilizzato i suoli, sbucaltato e insalinato le sorgenti, avvelenato l’aria e l’acqua, abbattuto i boschi, farebbe piacere che ogni tanto smettessero di fare le prediche al prossimo.

            Non ne hanno diritto.

            • Francesco scrive:

              mmmmmmmmmmmm

              hanno anche permesso all’umanità di diventare 8 miliardi di persone

              il che ha molti effetti collaterali ma non mi sento di condannarlo a priori

              peraltro hai appena ammesso nella localizzazione la mentuccia di Bulent: da quel poco che capisco, significa che hai sbagliato nel tuo tentativo di definire “la cosa in cui ci metti la vita”

              pochissimo male, di solito vivere è più importante di definire e mica siamo tutto Platone (io per esempio non lo sono di certo)

              ciao

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “peraltro hai appena ammesso nella localizzazione la mentuccia di Bulent: da quel poco che capisco, significa che hai sbagliato nel tuo tentativo di definire “la cosa in cui ci metti la vita””

                Non ho capito

              • Francesco scrive:

                vedi MT più sopra

                è molto difficile, seriamente, capire per cosa ti batti

                almeno capirlo a livello intellettuale-generale

                e non mi pare che le tue categorie aiutino

                PS forza MM in ogni caso

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Francesco

              “E siccome quelli del campo di Francesco (…) hanno portato il mondo sull’orlo della catastrofe, ”

              Ovviamente scherzo: non esiste un “campo di Francesco”, esiste un processo storico, appunto uno tsunami.

              Ma quello che colpisce è come Francesco tifi per lo tsunami, lo consideri qualcosa che deve diventare ancora più tsunamico (poi si lamenta quando lo tsunami gli rompe inevitabilmente tutta la sua collezione di cocci cattolici)

              • Miguel Martinez scrive:

                ” (poi si lamenta quando lo tsunami gli rompe inevitabilmente tutta la sua collezione di cocci cattolici)”

                Per quello però se la può prendere con Putin o con le femministe 🙂

              • Francesco scrive:

                infatti è colpa loro, mica dello tsunami

                lo tsunami è la vita individuale e la storia collettiva, non si ferma mai

                non è mai partito, peraltro

                abbasso Putin e le femministe!

                🙂

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “collegare significa il contrario di collegare”

            La questione è: collegare chi con chi? Vedi commento sopra.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Francesco

      “auguri al cinema+altro che dovrebbe sopravvivere grazie a roba come questa (e io che pensavo male di Starbucks)”

      Ho capito che sei per la ruspa della Hines.

      E lo saresti pure per buttare giù il Vaticano, solo che per qualche strano motivo lì ti scatta l’identità cattolica.

      • Francesco scrive:

        il Vaticano non dovrebbe essere sul mercato, per la stessa definizione del suo business!

        ah, posso anche aprire una porticina all’idea che anche altre cose abbiano un valore “eccedente” quello di mercato in senso stretto

        però da quella porticina non passano nè la Klein, nè la Shiva. nè Chomsky. per gli altri mi fido del tuo giudizio e bocciati anche loro 😀

        l’unica cosa che può entrare in competizione* con uno speculatore edilizio è un intellettuale impegnato!

        * come obbrobrio totale, naturalmente

        ciao

        PS i morti di fame nel Bengala durante la IIGM furono circa 3 milioni, giusto?

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Francesco

          “PS i morti di fame nel Bengala durante la IIGM furono circa 3 milioni, giusto?”

          Sì.

          Gli inglesi hanno preso il cibo dei bengalesi per mandarli in Europa a nutrire i propri soldati in guerra contro la Russia la Germania.

          Una forma di mercato globale, insomma.

          • Francesco scrive:

            mah, dalla Sacra Wikipedia non pare sia andata proprio così

            ti confesso però che mi serviva la conferma per insultare uno che ha scritto, e ribadito, che Churchill fece crepare di fame 100 milioni di indiani

            grazie

  3. Miguel Martinez scrive:

    Vi ricordate il rigassificatore di Piombino, battente bandiera Isole Marshall, le isole a suo tempo usate come parco giochi per le bombe atomiche usane?

    Adesso le isole Marshall hanno paura di affondare nell’oceano, causa innalzamento del livello del mare.

    https://www.repubblica.it/green-and-blue/2022/06/30/news/isole_marshall_cambiamento_climatico_selina_leem-355782994/

    Causato, si dice (non entro in infinite polemiche in merito) dall’aumento del CO2 nell’atmosfera.

    Quello che non dicono di solito è che il metano è molte volte più catastrofogeno (si dice così?) del CO2.

    E il gas naturale liquido dei rigassificatori è in massima parte proprio metano (come quello russo ovviamente).

    🙂

    • Francesco scrive:

      dici che tocca cambiare bandiera?

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “metano”

      Se non è bruciato, sì. Se è bruciato, non produce CO2 (che è climalterante) né CO (che è velenosissimo), né S2O (che produce le piogge acide) e produce grosso modo da 5 a 50 parti per milione di ossidi di azoto (velenosi in alte concentrazioni); e coi turbigaa moderni si è molto più vicino ai 5 che ai 50. In certi giorni di inversione termica in val Padana, quando la concentrazione di ossidi d’azoto dovuta al traffico è ai massimi, lo scarico di un turbogas ne contiene di meno dell’aria circostante.

      Certo, non è il nucleare.

      Ma nessuno è perfetto.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Maffeia scrive:

        Da chimico, so esattamente il contrario. Quando viene bruciato, il metano (CH4) si combina con l’ossigeno per produrre anidride carbonica (CO2) ed acqua. Una molecola di CO2 per ogni molecola di CH4 consumata.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ maffeia

          “chimico”

          Giustissimo, ho aggiunto un “2” di troppo!

          A (parziale! 🙁 ) ammenda, scriverò che la quantità di CO2 per kWh prodotto bruciando metano è nettamente in inferiore a quella prodotta da carbone e petrolio.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

        • Miguel Martinez scrive:

          per ADV e Maffeia

          “Da chimico, so esattamente il contrario. ”

          Meno male che ho scritto solo in un commento e non ci ho fatto un post 🙂

          Attendo l’esito del duello, che si profila interessante.

          • Francesco scrive:

            a onore di Andrea, nessun duello e pieno riconoscimento dell’errore!

            eroico e in linea con la Ketiquette direi

            PS tanto che ci frega, si va di lignite a palla mi pare!

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          CH4 + 2O2 => CO2 + 2H2O

  4. Miguel Martinez scrive:

    Splendido articolo sull’estrazione di marmo a Carrara e dintorni:

    https://www.radarmagazine.net/marmo-di-carrara-territorio-polvere/

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “marmo”

      Tra l’altro, la zona è assolutamente spettacolare.

      Mio suocero ci passo ‘ davanti con me in auto e mi chiese cosa ci faceva la neve in agosto: pensava che il bianco del marmo fosse neve. Più che miniere sembrano regni delle fate. Ci dovrebbero girare dei film fantasy.

      Potrebbero chiudere molte cave e riconvertirle a museo a cielo aperto, aree attrezzate per il trekking, “workshop” per studenti di belle Arti

      Sono a un passo dall’autostrada e dal mare, in Toscana a ridosso della Liguria.

      Non sono mica costretti a sbriciolare per forza tutto.

      Poi cosa gli resterebbe?

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  5. Miguel Martinez scrive:

    Vengo a sapere che l’uomo che ha fatto di più per trascinare l’Europa nella terza guerra mondiale si è dovuto dimettere.

    Mentre mi preparo a stappare la bottiglia più pregiata di champagne, vengo a sapere che ha dovuto dimettersi perché:

    1) durante il lockdown da lui imposto, avrebbe evitato a una festa di sottoporsi a regole che evidentemente lui sapeva erano inutili. Tipo Draghi che si è fatto fotografare in una classe delle elementari, con tutti i bimbi mascherati e lui senza.

    2) in una festa dei “Conservative Friends of Cyprus” (???), un suo sostenitore si è ubriacato e avrebbe fatto qualche proposta poco corretta ad alcuni giovani (maschi). Il sostenitore ammette di aver bevuto troppo, non so se il resto sia dimostrato.

    Mi risparmio la bottiglia di champagne, anche perché non ce l’ho.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “dimettere”

      …dalla guida del partito, non del governo.

      Può ancora far danno.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        Nel sistema britannico la prima cosa implica la seconda

        Dopo qualche tempo, secondo liturgie molto democristiane

        Spero solo che i nemici della guerra a Putin non ne escano rafforzati: ogni scelta è cattiva ma quella è la peggiore

        ciao!

        • habsburgicus scrive:

          infatti Francesco…
          il nuovo leader tory diverrà ipso facto premier
          Putin vedrà ciò come una vittoria (a meno che mettano Liz Truss ! che è pure donna dunque per i genderisti è bene..anche se là, insomma di donne al potere ne hanno già viste :D)…con Johnson se ne esce l’unico leader mondiale di peso in assoluto [per quali ragioni francamente lo ignoro, giacché pur essendo ingenuo non lo sono al punto da ritenere il suo interesse “sincero” 😀 importa poco..era così, bon] disposto a aiutare l’Ucraina
          io di lui approvai anche il liberalismo in materia pandemica (tolse TUTTO a febbraio..e qui ci sono ancora le mascherine ! ma il peggio tornerà fra poco…povera Italia)
          in più era simpatico e colto..
          ridicolo, certo 😀
          ma da non britannico ciò mi tocca poco

          • habsburgicus scrive:

            @Francesco
            in Italia i putinisti sul web già intonano le Lodi al Loro Grande Putin (sono in orgasmo per la caduta di Johnson il che basta, almeno per me e per te, a non unirci -fossimo solo in due- al “codardo oltraggio” 😀 😀 )…
            che già, dicunt, vede il primo suo Nemico nella Polvere 😀 😀

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