Letalità combattiva e cospirazioni anticospirazioniste

Questo è un post molto lungo. Non è necessario capire tutto, l'importante è cogliere l'atmosfera generale.
Ci saranno molte cospirazioni.
Ci siete?

I cospirazionisti sono quelli che sospettano che i ricchi e i potenti non siano scemi.

E che quindi siano capaci di coordinarsi tra di loro.

E che quindi il confine tra politica, economia, informazione, mondo militare e “clero” intellettuale (clerisy) sia a dir poco poroso.

Insomma, che spesso e volentieri cospirino, e che questo sia il principale motivo per cui sono appunto ricchi e potenti.

Gli anticospirazionisti sono quelli che si dedicano a salvare l’onore e la stupidità dei ricchi e dei potenti.

Gli anticospirazionisti usano sempre tre tattiche.

Uno, tirano fuori la Carta Matta.

Carta matta, jolly o joker

Siccome ogni sospetto nei confronti di ricchi e potenti è in partenza criminale, nel mondo della clandestinità in cui i diffidenti sono rinchiusi, le constatazioni più ovvie si mescolano a buffi deliri e stranezze.

E quindi l’anticospirazionista può pescare facilmente su Facebook le fantasie dei rettiliani o di QAnon, e attribuirle a tutti i cospirazionisti.

Due, i loro segugi smascherano le cospirazioni dei cospirazionisti

L’anticospirazionista sa benissimo che i complotti nella vita reale esistono: Bill Gates e George Soros che secondo loro non complottano sono infatti nobili eccezioni.

E quindi la prima cosa che gli viene in mente a un anticospirazionista è come smascherare la rete segreta dei cospirazionisti.

Da una roba che si chiama Valigiablu, questa chicca di titolo:

Terzo, chiamano le guardie

Troviamo un magistrale esempio di tutte e tre le tecniche, in un articolo sul Giornale.

Partiamo dal titolo:

Ora, vado a vedere chi è Andrea Muratore, l’anticospirazionista che scrive l’articolo.

Scrive per il Giornale, ma non è un giornalista: il suo stipendio glielo passa qualcosa dal nome sfuggente di Osservatorio Globalizzazione, che raccoglie i giovani allievi del prof. Aldo Giannuli. Nome che sento da una vita, vado a vedere chi è – proviene dall’estrema sinistra, si è legato per un periodo al Movimento Cinque Stelle, e viene definito “tra i principali esperti italiani di servizie segreti e di storia dell’intelligence“.

Muratore è però anche uno degli “esperti”, si presume pagato, di Trends Research un ente diretto da questi signori:

Meno male che ci sono gli anticospirazionisti a ricordarci che questi individui non faranno mai gli interessi politico-economici di qualche ricco ma potente staterello mediorientale.

Muratore intervista un certo Andrea Molle,

“docente di Scienze Politiche alla Chapman University di Orange, California, ricercatore presso START InSight, tra i massimi esperti del complotto di QAnon nel panorama internazionale e recentemente tra gli autori di una pubblicazione sulle minacce economico-industriali legate al movimento No-Vax per l’Osservatorio per la Sicurezza del Sistema Industriale Strategico Nazionale (OSSISNa), branca del Centro Italiano Strategia e Intelligence (Cisint).”

QAnon non esiste, ma il CISINT evidentemente sì.

Del CISINT si parla sul sito di Osservatorio Globalizzazione, in un articolo firmato CISINT, per cui quantomeno i due Andrea devono essere in stretto rapporto tra di loro. Ma mica co-spirano.

Leggiamo:

Oggi, 11 dicembre [2020], nel corso della conferenza scientifica internazionale sugli eventi CBRNe ”SICC 2020”, sarà presentato ufficialmente l’Osservatorio per la Sicurezza del Sistema Industriale Strategico Nazionale (OSSISNa).

OSSISNa è un progetto creato all’interno del Centro Italiano di Strategia e Intelligence (CISINT) ed è orientato all’approfondimento di tematiche riguardanti la sicurezza degli asset industriali strategici (imprese e filiere), fondamentali per lo Stato e per il benessere sociale, costantemente esposte a “minacce globali” per tipologie e settori di provenienza.

L’osservatorio è costituito da esperti a livello nazionale provenienti dal mondo istituzionale, industriale e accademico.”

Andiamo piano, perché mi sto perdendo anch’io.

Dunque, Osservatorio Globalizzazione è un ente privato, che promuove qualcosa che si chiama CISINT – Centro Italiano di Strategia e Intelligence – che organizza un evento chiamato SICC.

SICC sta per Scientific International Conference on CBRNe.

Ora, se avete un amico cospirazionista, NON gli fate sapere cosa significa la sigla CBRNe, perché potrebbe avere lo stesso successo in rete del Great Reset di Schwab.

L’Università di Tor Vergata a Roma organizza infatti un master in CBRNe :

“Chemical, Biological, Radiological, Nuclear and explosive Department of Industrial Engineering and School of Medicine and Surgery”

Cioè questi mettono insieme in unico calderone la chimica, la biologia, la radiologia, il nucleare, gli esplosivi, l’ingegneria industriale e la medicina. Mancano (per ora) i chip sottopelle.

Notate l’ideale estetico degli organizzatori:

L’evento di Roma vanta un platinum sponsor, la BMD SpA, che si occupa modestamento di “filtrazioni”, ma in un settore particolare:

“La BMD opera da oltre 25 anni sul mercato, facendo confluire al suo interno le competenze maturate dai suoi soci fondatori in aziende multinazionali operanti nel settore della filtrazione, degli apparati di sicurezza, e dell’integrazione di sistemi per il settore industriale, aeronautico e militare.

La BMD, al master, ha presentato una relazione su un sistema di bioidentificazione in collaborazione con la fondazione americana Battelle, operante nel campo dell’agribusiness e della national security, con un’onorevole carriera che include aver curato il sistema di alimentazione dei primi sottomarini nucleari statunitensi.

Proprio la settimana scorsa, apprendiamo che:

COLUMBUS, Ohio, February 09, 2022–(BUSINESS WIRE)–Battelle ha annunciato oggi di aver vinto un appalto quinquennale dal valore di $17 milioni di dollari per aiutare le Forze Aeree a condurre una ricerca per promuovere la salute del combattente [warfighter] negli ambienti operativi attuali e del prossimo futuro”.

La collaborazione con la “711th Human Performance Wing mira a

“promuovere la prontezza, migliorare la letalità combattiva [enhancing combat lethality], e proteggere la salute delle forze che proiettano la forza aerea”.

Enhancing combat lethality apre un mondo. Per dire, esistono pure un Lethality Cross Functional Team e una Close Combat Lethality Task Force. Poi parlano male del coronavirus, che la sua letalità la deve improvvisare.

Il corso CBRNe di Roma gode del titolo di NATO Selected” directly from the HQ in Norfolk:

Ora, provate a mettervi nella testa di un cospirazionista, che scopre tutto questo ben di Dio.

Quello che sembra un giornalista di un quotidiano di destra di scarso rilievo, fa un articolo sul pericolo posto da quelli che credono alle cospirazioni, in particolare in campo biomedicale.
Si scopre che questo apparente giornalista è in realtà membro di un pensatoio che si occupa di "intelligence" (leggansi servizi segreti) e di un altro pensatoio diretto dal governo dello Stato di Abu Dhabi. E intervista un signore legato a un altro pensatoio (che però poi si scopre è lo stesso) che fa corsi accreditati direttamente dalla NATO, con i soldi di una società che collabora con una ditta biomedica che ha appena vinto un contratto per aumentare la "letalità" dei militari americani.

Ma non abbiamo mica finito con le peculiarità di questa intervista pubblicata sul Giornale.

Da questo giro di giovani laureati cooptati per condurre guerre biomediche e simili per conto della NATO, nasce una sotto-organizzazione, Osservatorio per la Sicurezza del Sistema Industriale Strategico Nazionale (OSSISNa), di cui fanno parte sia l’intervistato (Andrea Molle), sia l’intervistatore (Andrea Muratore): Muratore che ne è infatti il Responsabile Analisi.

Muratore linka nell’articolo un testo di Andrea Molle, Claudio Todaro e Vincenzo Iavarone. su Il fenomeno No-Vax e i rischi per il sistema industriale nazionale.

Da LinkedIn
Claudio Todaro è uno specialista senior per i sistemi di gestione delle organizzazioni.
Attualmente opera all’interno di programmi nazionali e internazionali per il settore Difesa.
E' analista esperto per materie concernenti la Sicurezza Nazionale, con particolare riferimento alla Gestione della Sicurezza per Infrastrutture Critiche e Siti Sensibili (gestione dei rischi sicurezza antisabotaggio/antiterrorismo), ed è coordinatore delle attività di ricerca dell’Osservatorio per la Sicurezza del Sistema Industriale Strategico Nazionale (OSSISNa).
Precedentemente è stato responsabile Qualità/Sicurezza/Ambiente per un'azienda nazionale operante in ambito Difesa/Aerospazio/Sicurezza (Elesia s.p.a.).
In passato ha ricoperto incarichi di responsabilità presso aziende multinazionali (Magneti Marelli s.p.a. / Gruppo Fiat e Denso Corporation / Toyota Group), principalmente nell'area Assicurazione Qualità.

Elesia è specializzata nella rivendita di “prodotti elettronici high-tech per il mercato della difesa e della sicurezza”.

E sul suo sito, potete ammirare questa opera di arte che sembra uscita dall’incubo di qualche profeta di sventura:

Vincenzo Iavarone:

Esperto dei Sistemi di Gestione della Sicurezza Fisica (SGSF) e delle Informazioni (SGSI), ha svolto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri analisi sugli aspetti riguardanti la protezione di infrastrutture critiche e siti strategici per la Sicurezza Nazionale.

Il testo dei tre è scritto poi in collaborazione con “START Insight“, che vuol dire, Strategic Analyst and Research Team – ecco, “strategia” è all’incirca un sinonimo di complotto.

E c’è anche, REACT, “Osservatorio sul Radicalismo e il Contrasto al Terrorismo”, che è diretto da Claudio Bertolotti, già Capo Sezione Contro Intelligence e Sicurezza della Nato in Afghanistan.

"L’Osservatorio [REACT] è il risultato della sinergia tra soggetti pubblici e privati ai fini della sicurezza della Repubblica e dell’interesse nazionale."

E adesso arriviamo finalmente all’intervista sul Giornale.

Fatta dopo l’assurdo assalto alla sede della CGIL di Roma che ha avuto almeno il merito di togliere di mezzo Forza Nuova e i suoi tentativi di farsi pubblicità sulla pelle degli altri.

L’intervista la potete leggere da voi, mette in rilievo ovviamente le fole di QAnon.

Andrea Molle fa anche qualche apprezzamento interessante. Quando immancabilmente Muratore associa il cospirazionismo ai Protocolli e al nazismo, Molle precisa:

“Dall’altra [parte] però non va dimenticato che la dimensione esoterica del nazismo nasceva ed esisteva all’interno delle élite borghesi e aristocratiche europee. Mentre oggi siamo di fronte ad un movimento che si autodefinisce popolare e che, almeno a parole, non vuole avere nulla a che fare con quelle stesse élite. Non a caso l’esperienza nazista è associata dai cospiratori ai “poteri forti”, visti come una sua continuazione, e non certo a loro stessi o ai propri alleati.”

Ma dove tutti i nodi vengono al pettine è quando Molle dispensa un consiglio di moderazione:

“Parlando di gruppi che basano la propria ideologia e azione politica sull’idea di una cospirazione governativa, ogni tipo di intervento che venga percepito come una conferma dell’esistenza dei “poteri forti” avrebbe ovviamente l’effetto di radicalizzarne ulteriormente i membri.”

Cioè un tizio che fa parte di una rete di potere trasversale consiglia di andarci piano con le manganellate, se no quelli che dicono che esistono reti di potere trasversali si accorgeranno che esistono reti di potere trasversali.

Riassumendo.

Abbiamo esplorato un minuscolo frammento di realtà, solo con qualche ora di ricerca di roba disponibilissima su Internet.

Abbiamo trovato un groviglio inestricabile di piccoli lombrichi al lavoro, in un mondo dove non esiste confine tra giornalismo, politica, servizi segreti, ricerca accademica, apparati militari transnazionali, progetti di intelligenza artificiale, istituzioni pubbliche, interessi imprenditoriali, tecnici della letalità, biotecnologie, appalti pubblici.

Diciamo piccoli lombrichi, perché nell’immensa piramide del potere, questi ricercatori a caccia di fondi sono appena ai primi centimetri sopra il livello del suolo.

Ah, se pensavate che i cospiratori veri non indossano cappucci, vi sbagliate.

Nella lunga sfilata dei “partner” del CISINT, troviamo anche questo simpatico logo:

Insomma, i cospiratori somigliano in maniera sorprendentemente a come se li immaginano i cospirazionisti.

Questa voce è stata pubblicata in Censura e controllo globale, ciberdominio, Covid, giornalisti cialtroni, imprenditori, Nanomondo, riflessioni sul dominio, Terrorismo realtà e mistificazione e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

426 risposte a Letalità combattiva e cospirazioni anticospirazioniste

  1. Mauricius Tarvisii scrive:

    “Cioè un tizio che fa parte di una rete di potere trasversale consiglia di andarci piano con le manganellate”

    Non è così scontato: in qeul sottobosco ci sono anche quelli che chiedono più repressione.

  2. Moi scrive:

    Il giornalista “Libberale” Nocola Porro ha ribatezzato l’ Italia “Draghistan” … però “Contistan” non mi pare che l’ avesse mai detto / scritto ! In effetti Conte era più contestato: almeno finché non c’erano i vaccini, aveva più giustificazione la “One Man Sharia” 😉 Laica di Stato.

  3. PinoMamet scrive:

    I cospirazionisti colmano con l’immaginazione i vuoti lasciati dalle informazioni che non hanno.

    I cospiratori se ne approfittano per dire che le cospirazioni sono solo frutto dell’immaginazione.

    Se fossi un cospiratore, creerei una rete di cospirazionisti…

    • Miguel Martinez scrive:

      Per PinoMamet

      “I cospirazionisti colmano”

      esatto!

    • Peucezio scrive:

      Ma poi c’è un fatto di livelli.
      Esiste il conformismo dell’uomo medio poco attrezzato non complottista, che pensa che la scienza non sbaglia e che se non fai la terza dose muori, e quello corrispondente del complottista ignorantello: entrambi schematici e grossolani.

      Così come esiste una critica seria al potere e alla sua tendenza a coordinarsi e a mistificare per legittimare il proprio ruolo. Ormai però è relegata in ambiti molto di nicchia.
      Così come al tempo stesso il mondo intellettuale organico allo statu quo, che può esserlo anche in modo culturalmente dignitoso, è sempre più rozzo, volgare e grossolanamente mistificatore.

      Cioè il vero problema secondo me non è tanto il complottismo e l’anticomplottismo, ma la caduta del livello culturale e della capacità critica.

      Che genera da una parte un apparato propagandistico sempre più rozzo, violentemente apologetico del potere, da dittatura vecchio stampo.
      Dall’altra forme di complottismo popolare anche molto pittoresche e un po’ fanatiche.

      Insomma, ai tempi della DC l’intelligencija era antigovernativa. E anche anticapitalista. Anche in modo un po’ velleitario e di maniera. Ma, insomma, si dava per scontato che il potere avesse bisogno quantomeno di un’illusione di critica interna. E questa critica interna coagulava tanti cazzoni (più o meno quelli che oggi sono gli apologeti dell’establishment: evidentemente era già in atto un passaggio di consegne), ma anche tanti intellettuali di livello (c’erano ancora) e tanto fermento culturale e artistico.

      Oggi siamo a una regressione: non siamo più una società complessa che ha bisogno dialetticamente di autonegarsi, ma una società che va verso un dispotismo esplicito e grossolano e non tollera alcuna obiezione.
      E il bello è che tale dispotismo si regge non sui valori tradizionali, ma su un neoilluminismo scientista e tecnocratico piuttosto ridicolo, perché ha tratti di dogmatismo fanatico che stridono grottescamente con tali premesse.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ peucezio

        “scientista”

        Concordo.

        Ma bisogna dirla tutta.

        Gli spazi di critica e di libertà si riducono per un preciso motivo materiale: stiamo letteralmente sempre più stretti sulla Terra. Il che vuol dire un più devastante impatto ambientale dell’umanità, e il sorgere di tanti problemi che sulla scala locale/nazionale che ci è familiare non sappiamo risolvere (pandemia, migranti, effetto serra, turbolenze finanziarie…).

        Da qui l’esplosione dell’irrazionalismo, della fuga dalla realtà, della fede nei santoni, nelle Vanne Marchi, negli abolitori di povertà. E di converso, un irrigidirsi dell’intolleranza in senso contrario, ché come dice il proverbio “a brigante, brigante e mezzo”: così il razionalismo degenera in scientismo, la tolleranza e l’antirazzismo degenerano negli imbrattatori di statue, l’agnosticismo in indifferentismo o in un nuovo maccartismo. Persino il millenarismo si è reinventato nel timore di un Grande Reset universale.

        Dubito che se ne esca senza passare per uno o più conflitti. L’Ucraina e le isole Spratley sono possibili scenari. Come però a un anno di pace spesso succede un altro anno di pace, così a un anno di guerra succede un altro anno di guerra, come con le piene e le siccità del Nilo nel sogno di Giuseppe.

        Alla fine, chi rimarrà riprenderà con più slancio lo sviluppo, se lo potrà.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Miguel Martinez scrive:

          Per ADV

          “Ma bisogna dirla tutta.”

          Assolutamente vero quello che dici.

          Ma stiamo parlando di piani diversi.

          Quello di cui parli tu riguarda la psicologia sociale (e concordo in pieno).

          Quello di cui parlo io nel post è un’altra cosa.

          Cioè che il sistema in cui viviamo ci viene spacciato come qualcosa di oggettivo, diviso in settori distinti – proprietà privata, istituzioni dello stato, ricerca ecc. Ognuno dei quali va avanti per meriti propri (lavoro, voti e concorsi, studio). E dove “i cittadini, se non sono d’accordo, possono scegliere qualcos’altro”.

          In realtà è una co-spirazione, come è ovvio. In cui tutte queste frontiere sono illusorie, e in cui è l’azienda di biotecnologie, ad esempio, che munge soldi allo stato americano vendendogli una “letalità” maggiore, allo stato italiano vendendogli vaccini; dove il ricercatore medico universitario pagato con le nostre tasse è un piccolo ingranaggio nello stesso meccanismo; dove i servizi segreti mungono soldi proteggendo tutto questo e passando da incarichi pubblici a privati; dove è normale che questa macchina dica ai media o alla polizia come si deve comportare nel contesto di una “strategia” che è unica.

          Questo, molto semplicemente, è il “complotto”. Terrapiattista chi non ci crede.

          • Miguel Martinez scrive:

            L’ovvietà del complotto: Mario Monti, parlando nel 2015 della Grecia, si chiese:

            ” È possibile che le pecore prendano a guidare il pastore nella buona direzione, assumendo anche il controllo del cane da pastore? “

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Martinez

              “pastore”

              Se c’è un pastore, e’ cieco.

              Tu hai usato il termine “macchina”. Ora, la macchina presuppone un disegno intelligente, un progettista o quantomeno un macchinista. Complottismo è credere all’esistenza di uno o più Grandi Vecchi che tirano le fila da dietro le quinte.

              Ma è opinione arbitraria, dunque da rigettare.

              Se c’è un copione, si scrive da sé. La somma di tutte le richieste, di tutte le domande, di tutte le paure di tutte le persone alimenta la macchina, che pompa il Grande Flusso di cui tu spesso parli e che si regola da sé, impersonalmente.

              Non esiste il Dio Tevere che decide di irrigare questo o quel campo, sono i singoli che arginando il fiume per l’irrigazione e così facendo sbucaltano il terreno, erigono argini e mettono le basi per le inondazioni future.

              Ad esempio, la prima guerra mondiale è scoppiata nonostante nessuno la volesse. Nemmeno Gavrilo Princip voleva l’iprite.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “. Complottismo è credere all’esistenza di uno o più Grandi Vecchi che tirano le fila da dietro le quinte. ”

                Perché?

                Cospirazionismo è credere che all’università che riceve sovvenzioni private e spera di piazzare i futuri allievi, conviene ospitare convegni di aziende biomedicali; che alle aziende biomedicali in questioni conviene promuovere il più possibile prodotti specifici da vendere su grande scala agli stati e ai dispositivi militari; che agli azionisti conviene promuovere al massimo le vendite; e che quindi gli “esperti” formati nelle università con l’aiuto delle aziende facciano un’enorme pressione sugli apparati statali per concedere questi appalti…

                Anticomplottismo è dire, i politici fanno gli interessi di chi li elegge; le università fanno ricerca per il puro piacere di farlo; le aziende biomediche vogliono farci stare meglio.

                Non c’è bisogno di Grandi Vecchi.

                E giustamente questo immenso apparato può portare a esiti catastrofici per se stesso: anzi la crisi ambientale è esattamente l’esito di questa macchina/complotto.

              • Francesco scrive:

                Miguel

                in questo caso devi scegliere una parola diversa da “complotto” perchè tu stai pensando a tutt’altro, rispetto al senso comune

                pare di stare in un romanzo di Dick, che va tutto male e alla fine non ci si capisce per un cazzo ma almeno lui era matto come un cavallo, dicono

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “in questo caso devi scegliere una parola diversa da “complotto” perchè tu stai pensando a tutt’altro, rispetto al senso comune”

                Perché?

                Citando Monti…

                Il pastore guida le pecore e le salva dai lupi, trova loro a volte anche pascoli ricchi.

                La pecora produce lana, formaggio e CARNE.

                Ecco il complotto.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Il complotto sarebbe quello tra il lupo e il pastore?

              • Francesco scrive:

                Il complotto sarebbe il fatto che il pastore ha dei secondi fini ignoti alle pecore?

                Beh, nel tuo esempio il pastore è uno, sa quello che fa, lo ottiene, non è una pecora, le pecore non sanno come funziona il sistema.

                Mi sembra di poter dire che i ricchi e potenti non hanno nessuna di queste caratteristiche e che da sempre i poveri sanno come funziona il sistema – almeno lo sapevano fino a ieri.

                Cito per l’ennesima volta l’apologo di Agrippa, che farà schifo ma era “common knowledge”. E, se vuoi una versione moderna, “il ruolo della borghesia secondo Marx” è esattamente la stessa cosa.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Francesco, anche tu hai idee molto fantasiose su come funzioni il sistema…

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martínez

                “Perché?”

                Al solito, è questione di lessico.

                Quello che tu chiami “cospirazionismo”, io lo chiamo “storia”.

                Ma sappiamo che anche così la storia ha eliminato il vaiolo e garantito luce e calore a molti.

                Che poi è ciò che davvero conta.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                Andrea,
                il punto è questo livore che si è sviluppato da un po’ di tempo da parte dei media mainstream contro l’idea diffusa che il potere operi anche in forme riservate e segrete e tenda a perseguire a volte fini strutturati, non a caso e secondo la pura contingenza, aggregandosi al suo interno.

                Già di per sé la coscienza di classe alla rovescia ha qualcosa di un po’ riupugnante: fare un elemento distintivo del disprezzo di classe e rivendicare rabbiosamente una legittimità dei ceti egemoni è proprio un esercizio barbaro in sé.

                Continuare poi ogni giorno a urlare ossessivamente “Il re NON è nudo” poi è il più grossolano e stupido degli esercizi.

                Infatti non serve a convincere il popolo ignorante, rozzo, complottista e sovranista, che, anzi, di fronte a tanta isteria e aggressività verbale si conferma nella sua tesi.
                Serve invece come bandiera identitaria aggregante dei ceti egemoni, cioè dei cosiddetti “semicolti”. In sostanza è un esercizio autoreferente.
                Cosa tu possa trovare di sano in tutto questo mi risulta del tutto incomprensibile.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “Continuare poi ogni giorno a urlare ossessivamente “Il re NON è nudo” poi è il più grossolano e stupido degli esercizi.”

                Esatto!

                Poi ogni tanto si trova un articolo scritto in maniera serena, che fa vedere qualcosa di negativo a proposito del re, senza per questo cadere nei deliri schiumeggianti che a volte si sentono:

                https://www.lindipendente.online/2022/02/12/la-pfizer-teme-la-diffusione-dei-dati-sul-vaccino-ora-lo-ha-scritto-chiaramente/

                ecco, è il cospirazionismo serio, che non dice che ci vaccinano per sterminare l’umanità o che la pandemia sia stata creata a tavolino.

                Dice semplicemente che abbiamo un’azienda che ci lucra tantissimo sulla pandemia, e che ha le normali preoccupazioni e speranze che hanno tutti quelli che hanno la gallina che fa le uova d’oro.

                E questo aiuta molto a capire perché sono state fatte certe scelte e non altre.

              • Francesco scrive:

                x MT

                puoi chiarire? io credo esista una dialettica tra sfruttamento e simbiosi nei rapporti di classe.

                Grazie

                PS il Re non è nudo, quando è nudo il Regno crolla e tutti soffrono. E gli invidiosi che gridano sempre che il Re è nudo meritano la decapitazione.

        • Peucezio scrive:

          Andrea,
          “Ma bisogna dirla tutta.”

          Sicuramente hai fotografato la situazione con molta lucidità e onestà.

          La mia opinione è che non si può rimanere neutrali a ciò.
          Posso anche in astratto arrivare a tollerare che c’impongano di usare meno la macchina o fare meno viaggi aerei (non lo tollero affatto e combatterei contro queste limitazioni, ma in linea di principio posso condividerne l’inevitabilità; anzi, forse combatterei proprio sapendo che tanto se sono inevitabili ci saranno lo stesso e se invece non passassero vuol dire che non lo sono e bene così).

          Ma non posso tollerare l’imbarbarimento culturale e intellettuale.
          Sarà forse inevitabile anche lui. Ma non ha un rapporto diretto con la scarsità delle risorse.
          Anzi, forse ce l’ha con la loro abbondanza: un’umanità prospera perde il senso del sacrificio e non studia più sul serio; in questo modo non sviluppa il senso critico e s’imbarbarisce culturalmente (stringi stringi il Sessantotto è stato questo e la tecnocrazia che si sta imponendo ne è una filiazione diretta: se non ci sono più umanisti perché nessuno studia più, restano le discipline tecniche, che sono più selettive, non richiedono lo sviluppo di veri strumenti critici l’acquisizione di competenze è più meccanica e verificabile).
          In ogni caso l’imbarbarimento chiama in causa le coscienze, che hanno il dovere etico di opporvisi. Non potranno scongiurarlo, ma, sotraendovisi, possono mantenere un’autonomia e una dignità morale e spirituale e, siccome non è un singolo individuo, nella migliore delle ipotesi possono coordinarsi fra loro e creare quantomeno dei piccoli circuiti di nicchia che continuino a coltivare una coscienza critica evoluta e matura. E questo è ciò che dovrebbe fare oggi ogni testa pensante (quei quattro gatti che siamo).

          Circa la dicotomia fra populismo/cospirazionismo/sovranismo, ecc. ecc. e scientismo/razionalismo/tecnocrazia, ecc. sai come la penso.

          Stante la contrazione che tu individui, una migliore distribuzione delle risorse residue la preferisco a una concentrazione nelle mani di pochi.
          E un ripiegamento degli stati verso l’interesse nazionale, in stile trumpiano e isolazionista, mi pare un buon antidoto contro le avventure belliche e le sconsiderate proiezioni egemoniche di ciascuno.
          Il secondo punto mi pare autoevidente.
          Circa il primo, non posso negare pertinenza alle obiezioni che farebbe un Mauricius, circa il fatto che la destra, nella difesa dei ceti deboli, che ormai da decenni dovrebbe essere la sua vocazione naturale, data la composizione sociale del suo elettorato, sia ancora carente e velleitaria.
          Ovviamente l’altra parte non è l’alternativa: meglio avere a che fare con un medico pigro e incompetente che con un feroce assassino.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ peucezio

            “imbarbarimento”

            Vale sempre Pareto: l’80% della popolazione ha il 20% delle risorse.

            Ne segue che più ricca do beni materiali l’umanità nel suo complesso, maggiore la fetta che dispone del necessario e può permettersi il superfluo, minore l’incentivo ad aguzzare l’ingegno, maggiormente diffuse banalità e volgarità.

            Ad esempio, nel momento di massima emigrazione verso le Americhe (sovrappopolazione e miseria le cause), massimo il livello della vita musicale e intellettuale italiana. Puccini, Scarpetta, Croce, Caruso, Pareto, Firpo e O’ surdato ‘nnamurato sono tutti della generazione a ridosso di Otto e Novecento, con milioni di persone in miseria sui bastimenti. Oggi abbiamo Fedez e Sgarbi e i battesimi sul palco di Sanremo.

            Il minimo denominatore dell’universo è umile. Dai all’uomo della strada i soldi per il biglietto di un museo, e nove su dieci ci comprerà videogiochi per il telefonino (una volta avrei detto fotoromanzi).

            Esalteremo per questo la miseria?

            Quanto allo Stato nazione: fu il “sacro egoismo” dello Stato nazione a provocare la prima guerra mondiale, e il flimento degli sforzi per superare lo Stato nazione a provocare la seconda.

            Mo’ basta.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Peucezio scrive:

              Andrea,
              sì, ma oggi siamo all’impoverimento accompagnato dall’imbarbarimento, perché il livello di cultura è il prodotto della formazioni fatta sulle persone decenni fa, quando c’erano le vacche grasse.
              E tra l’altro non vedo la minima inversione di tendenza: sono processi lunghi, non allineati o sincronizzati.

              Tutto ciò è decadenza, disarticolazione delle strutture.

              Quando a un certo punto i romani non riuscivano più a tenere in efficienza gli acquedotti (e quando poi non c’erano più neanche i romani) non funzionava più un cazzo, regressione, perfino ritorno a microcomunità (orrore!! 🙂 ).
              In sostanza si tratta di un processo irreversibile, almeno all’interno di ogni ciclo storico.
              Tu sembri preoccupato di assecondarlo, pur non condividendone gli eccessi più estremi.
              Io non posso frenarlo, ma almeno posso scegliere di collocarmi almeno idealmente e culturalmente nei pochi recessi di civiltà residua.

              Qui forse non ci ridurremo come i tardoantichi e medievali senza acquedotti, per un banale motivo: gli altri crescono contemporaneamente alla nostra decadenza.
              Ma tu ti troveresti bene sotto un’egemonia cinese? Cioè un capitalismo nazionalista e dirigista, in un sistema collettivo e a tratti totalitario, pragmatico, del tutto disinteressato a diritti umani, diritti delle minoranze e altre cagate occidentali?
              Io non ti ci vedo proprio!

              L’alternativa è che i cinesi collasino qualche decennio dopo di noi, seguendo la nostra stessa parabola in modo accelerato. E dopo ti saluto acquedotti: neocomunitarismo (peggio ancora, per te, dei cinesi).

              Insomma, tu sei un entusiasta delle magnifiche sorti e progressive, ponendo solo correttivi agli eccessi più grotteschi.
              Insomma, ti senti a tuo agio nello spirito del tempo.
              Ma in te sarei invece molto ma molto preoccupato.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “preoccupato”

                E’ chiaro che più siamo, meno ce n’è per ciascuno.

                E di solito i riassestamenti passano per quelle valanghe che chiamiamo “guerre”.

                Ma piuttosto che trarmi idealmente da parte e maledire il buio, preferisco accendere una candela.

                Dato che l’unico progresso reale è quello scientifico perché è quello che di consente di sfruttare con efficienza sempre migliore risorse sempre più scarse, la mia piccolissima candela la accendo cercando di pubblicare qualcosa di nuovo in campo scientifico.

                Come dice la Yourcenar, porto la mia spighettina ai granai dove si accumulano provviste per passare al meglio il futuro inverno dello spirito.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • daouda scrive:

                ahahahahaha

                ADV che fa il ponderatore. Spettacolo spettrale ma comunque ilare.
                Ringraziamo che è ritardato almeno non gli verrà imputato granché.

              • Peucezio scrive:

                Andrea,
                “Ma piuttosto che trarmi idealmente da parte e maledire il buio, preferisco accendere una candela. ”

                D’accordissimo: non pensare che io sia per il tanto peggio tanto meglio.

                E se fossi uno scienziato forse m’ingegnerei, chessò, per realizzare la fusione nucleare, che ci darebbe tanta energia pulita senza cannibalizzare il paesaggio come fanno le cosiddette rinnovabili.
                O per chissà che altro aiuti a vivere meglio.

                Ma sono un letterato.
                Il mio compito quindi è preservare un minimo di civiltà, mantenere una funzione critica e mettere un argine all’imbarbarimento, appunto, di cui fanno parte anche lo scientismo (che non è la scienza) e la tecnocrazia (che non è la tecnica).

                In questo senso, se Bezos approfitta del covid per arricchirsi ancora di più
                1) si deve pensare a delle politiche redistributive che agiscano contro le multinazionali più potenti, non che vessino il barista per aiutare l’impiegato pubblico,
                2) non si deve smaterializzare il mondo con la scusa dell’epidemia, trasformando sempre di più la vita reale in virtuale, per far ingrassare i giganti dei social, perché estromettere la gente comune dal godimento della vita reale è un crimine contro i diritti umani.

                So bene che nessuno di noi ha il potere di fare tutto ciò.
                Ma abbiamo il potere di tenere viva la consapevolezza critica continuando a denunciare queste cose, anche quando è diventato politicamente scorretto, complottista, populista, impresentabile, contrario all’ideologia mainstream.

                Questa candela per me vale quanto i ritrovati scientifici.
                Altrimenti si potrebbe vivere in una società tecnologica avanzatissima, che ammette la schiavitù, l’infanticidio, l’antropofagia e chissà che altro.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “Questa candela per me vale quanto i ritrovati scientifici.”

                D’accordissimo.

                Curiosamente, più divento anarchico (non trumpiano-libertarian però!), più mi trovo d’accordo con Peucezio.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “letterato”

                OAAP!

                Ciao!

                Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        per una volta sono pienamente d’accordo con Peucezio: il problema più grave di tutti è il rincoglionimento generale e l’incapacità di comprendere la complessità e incertezza della realtà.

        Al punto che davvero si pensa di poter rispondere alla domanda “chi ha ragione” come fanno i cialtroni dei talk show televisivi, senza capire che è già totalmente mal posta e inutile.

        Colpa del ’68?

        😀

        • Peucezio scrive:

          Francesco,
          eheh, non avevo ancora visto il tuo commento prima di redigere il mio.

          Insomma, almeno sul ’68 direi che siamo d’accordo 🙂

          • Francesco scrive:

            Non che questa sia una risposta soddisfacente: da dove viene il ’68? non può essere nato sotto un cavolo o essere stato portato da una cometa.

            Quali correnti culturali ci sono dietro? In termini 68ini, di chi è la colpa?

            😀

            • Peucezio scrive:

              Del benessere diffuso, dell’imborghesimento della società italiana, del trapasso a una società agricola e proto-industriale a una tardo-industriale e terziaria.

              • Francesco scrive:

                Quindi il mondo e la storia sono una presa per il culo?

                Finchè siamo alla fame ci sbattiamo per uscirne, quando ci riusciamo diventiamo merda?

                Spero tu ti sbagli!

              • Peucezio scrive:

                Francesco,
                “Finchè siamo alla fame ci sbattiamo per uscirne, quando ci riusciamo diventiamo merda?”

                Diconsi cicli storici, temo.
                Forse c’è una soluzione, ma ora come ora non saprei trovarla.

  4. roberto scrive:

    Miguel,
    ho postato una cosa molto lunga che è scomparsa
    non so se c’è bisogno di approvazione o se l’è mangiata l’etere (nel qual caso la riscrivo)
    🙂

  5. Andrea Di Vita scrive:

    @ pinomamet

    “Se fossi”

    Concordo.

    Il proliferare di sigle non dimostra di per se il complotto. Dimostra solo il tentativo di mungere quanti più soldi possibile alla tetta dei fondi per la sicurezza nazionale.

    È lo stesso trucco usato dalle aziende che vogliono sfruttare quanto più possibile i finanziamenti dello Stato.

    I veri poteri mica hanno bisogno di etichette che sembrano uscite da un libro di Fantozzi (Grand Uff Cav Gran Croce Lup Mann Figl Putt)

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “I veri poteri”

      I veri poteri hanno bisogno di essere sempre più o meno palesi (o, addirittura, in qualche modo ostentati), perché il potere ce l’ha chi ci si convince che ce l’abbia. Ed ecco perché nel mondo del lobbismo millantare un’influenza che non si ha o che non si ha del tutto è molto importante per avere influenza reale.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ mauricius Tarvisio

        “reale”

        Sospetto tuttavia che chi è davvero potente sappia distinguere un suo pari dai millantatori.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

      • Miguel Martinez scrive:

        Per MT

        ” Ed ecco perché nel mondo del lobbismo millantare un’influenza che non si ha o che non si ha del tutto è molto importante per avere influenza reale.”

        Vero

      • Peucezio scrive:

        Mauricius,
        non sono d’accordo.

        Siamo nell’epoca del vittimismo, non della gloria e dell’ammirazione verso il forte palese.
        E in ogni caso “i poteri” può voler dire tante cose.
        I poteri visibili sono quelli politici che in Occidente non contano un cazzo.
        E vengono usati come paraventi.
        Vero che i grossi imprenditori sono noti. Poi però ci sono le eminenze grige.
        Ma soprattutto la questione della visibilità non riguarda le persone ma i loro atti.

        Nei media c’è un continuo vaniloquio su giochetti che influenzano il mondo in misura minima.
        Ma le decisioni che cambiano davvero la nostra vita non vengono quasi mai prese palesemente.
        Non nel senso che siano segrete, ma che non hanno nessuna ribalda mediatica.

        Lo scopo del potere non è più la gloria simbolica come un tempo. è il controllo. E il controllo è discreto, altrimenti non è efficace.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          I media sono una cosa e lì si fanno i piagnistei. I rapporti diretti sono un’altra cosa e lì si fa finta di contare anche se non si conta una cippa.
          Se sei un lobbista pensi che qualcuno avrebbe a che fare con te se gli dicessi continuamente “guarda che non conto un cazzo e tutto quello che tu farai per me io non potrò ricambiartelo”?

          • Peucezio scrive:

            Finta di fronte a chi?
            Senza i media come fai finta? Dicendolo al tuo fruttivendolo sotto casa?

            Ciò che accade fra lobbista e politico rimane fra loro due.
            E comunque il potente mica è il politico, il potente è il lobbista. Il politico è un esecutore.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “Finta di fronte a chi?”

              Davanti a tutti i tuoi interlocutori, che non sono certo l’opinione pubblica.
              Tu pensi che funzioni più o meno così: esiste un potere occulto, più o meno ebraico, che dirige i politici e gli fa fare quello che vuole.
              La realtà funziona così: esistono tantissimi portatori di interessi che cercano di trovare costanti accomodamenti tra i rispettivi interessi e la politica rappresenta la sede in cui parte di questi accomodamenti (la parte che richiede interventi normativi) avviene. Il politico, da parte sua, ha a propria volta interessi da curare che finiscono in questo calderone di relazioni e di scambi.
              All’interno di questo sistema molto intricato i soggetti hanno tutti una qualche influenza, ma se riescono a presentarsi come ancora più influenti (nei limiti del verosimile, si intende) allora è più facile che siano coinvolti in un numero maggiore di interlocuzioni.

              • Francesco scrive:

                Mi sembra una tesi ragionevole e condivisibile.

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                però la scala dei fenomeni è differenza qualitativa.
                Ci sono pochi attori economico-finanziari internazionali che pesano molto di più delle combriccole locali sulle decisioni strategiche mondiali.

                Io non sto parlando di come il comune di Firenze, di cui ci racconta Miguel, orienta la sua politica, favorendo questa o quella grossa impresa per fare la strada o l’aeroporto.
                Io sto parlando di come cambia il mondo, la società, il costume.

                Secondo te se il Corriere della Sera ha preso una posizioni nettissimamente chiusurista sul covid è perché qualcuno vuole costruire una strada o un ponte?

              • Peucezio scrive:

                Ma, soprattutto, non vedo la pertinenza dell’obiezione.

                Ciò che è occulto non è CHI è potente: sono informazioni pubbliche. I veri potenti stanno alla ribalta mediatica molto meno dei politici, ma, insomma, non è che non si sappia chi sono.

                Ciò che non può venire spiattellato è COSA pianificano, quali sono i loro progetti.
                T’immagini un generale che rivelasse previamente al nemico le sue tattiche di attacco e difesa?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Io sto parlando di come cambia il mondo, la società, il costume”

                Questo, purtroppo o per fortuna secondo i punti di vista, non lo può sapere e organizzare nessuno: è una proprietà dei sistemi caotici.

              • Francesco scrive:

                Peucezio

                secondo te davvero c’è gente che riesce a indirizzare il cambiamento dei costumi?

                c’è chi spinge in una direzione e gli va bene, chi in un’altra e non lo caga nessuno. ma faccio veramente fatica a pensare che abbiano il potere di ottenere quello che vogliono.

                operativamente non cambia nulla, il male va respinto lo stesso ma non credo a una regia.

                ciao

              • Peucezio scrive:

                Mauricius (e Francesco),
                non è vero.
                Trovami una multinazionale non “gay-friendly”.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Trovami una multinazionale non “gay-friendly””

                Il bello di invertire le cause con gli effetti, vero?

              • Francesco scrive:

                sono d’accordo con Peucezio che oggi il vento spira a favore delle checche – sotto-genere particolare degli omosessuali – e non capisco l’osservazione di Mauricius

                ma in generale mi paiono fenomeni “spontanei”, convergenze casuali, i cui supposti leader sono in realtà mosche cocchiere

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Osservazione:
                1) le multinazionali sono gay friendly (o “amiche delle checche”)
                2) la società è “amica delle checche”

                Interpretazione di Peucezio: la 2 è causata dalla 1. Io dico che è l’opposto: la 2 è causata dalla 1.

              • roberto scrive:

                io credo proprio che 1 sia causato da 2….cioè Ikea ci ha vedere la coppia gay per cavalcare l’onda, non è che Ikea crea l’onda. Ikea vende mobili e c’est tout. Faccio questo esempio perché moi tempo fa faceva notare la supposta ipocrisia di ikea che distribuisce cataloghi in arabia saudita togliendo le donne. ecco, è invece perfettamente coerente rispetto a quello che vogliono fare, vendere mobili

                https://www.theguardian.com/world/2012/oct/02/ikea-apologises-removing-women-saudi-arabia-catalogue

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                @roberto

                Sì, ho bisticciato con i numeri e mi sono autoattribuito la posizione di Peucezio.

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                prevedevo l’obiezione.

                Trovatemi una multinazionale che in Francia abbia cavalcato le ragioni dei gilet gialli o negli USA del trumpismo, dei fanatici evangelici antiabortisti o cose simili.
                Eppure è metà della popolazione, mentre gli omosessuali sono tre gatti.

                In Russia ci sarà all’incirca il 90% di popolazione “omofoba” (per meglio dire, cui stanno sul cazzo gli omosessuali, non che li teme: hanno sconfitto il III Reich, figuriamoci se temono i ricchioni) e un 10% che non lo è.
                Voi credete che se Amazon fa una campagna pubblicitaria in Russia cavalchi l’omofobia?

              • firmato winston scrive:

                “ma faccio veramente fatica a pensare che abbiano il potere di ottenere quello che vogliono.”

                Loro no ma gli “influencer” si’, basta che li pagano profumatamente.

              • firmato winston scrive:

                “non lo può sapere e organizzare nessuno: è una proprietà dei sistemi caotici.”

                Non quelli caotici che si muovono dentro a un prevedibilissimo spazio delle fasi. Per dire, il clima e’ caotico ma difficilmente avremo 30 gradi a natale e -10 in luglio. Il sistema solare e’ caotico, ma i pianeti piu’ o meno sempre entro quei confini di prevedibilita’ stanno.

                Quello che intendi e’ nella teoria delle catastrofi.

                E’ un errore comune nella patria della retorica, dove basta che le parole “suonino bene”.

            • Francesco scrive:

              dai, non essere così rozzo, il lobbista è poco più di una squillo omaggio mandata da u potente a un altro potente

              🙂

    • Miguel Martinez scrive:

      Per ADV

      “Il proliferare di sigle non dimostra di per se il complotto. Dimostra solo il tentativo di mungere quanti più soldi possibile alla tetta dei fondi per la sicurezza nazionale. ”

      1) non per niente ho parlato di piccoli lombrichi.

      2) ovvio che tutti intendono mungere soldi. E’ vero anche per i superpotenti, che di soldi ne mungono molti di più.

      3) il complotto si dimostra da sé: questi piccoli lombrichi-mungitori trovano naturale parlare degli interessi economici, i servizi segreti, la biotecnologia, l’industria e l’impresa militare come una cosa unica, che ha una sua “strategia” a cui tutte le parti devono obbedire. Poi certo sono mosche cocchiere.

      • Francesco scrive:

        o imbecilli velleitari e ignoranti.

        una volta c’era gente che parlava del complotto giudeo-massonico e riconduceva a “cosa unica” una congerie di cose diversissime e slegate tra loro.

        credo che “i complottisti” facciano lo stesso. e per una ragione psicanalitica: il bisogno di una mamie onnipotente e onniscente, anche se un pò soffocante. hanno terrore di affrontare la vera complessità e incertezza della vita.

        ciao

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Francesco

          “una volta c’era gente che parlava del complotto giudeo-massonico e riconduceva a “cosa unica” una congerie di cose diversissime e slegate tra loro.”

          Il “complotto giudeo-massonico” è lo specchio naturale di una visione cristiana, che si fonda sullo scontro tra Dio e il diavolo nel cuore di ogni uomo; e anche gli eventi politici devono essere riportati a questo schema. Che parte dalla questione del ruolo del “popolo eletto” dopo l’avvento di Gesù.

          E si innesta su una cosa totalmente diversa, la comparsa (molto reale) della Massoneria nel Settecento, che pone nuove tematiche.

          Il cospirazionismo attuale parte dalla realtà e dall’esperienza.

          Poi spesso singoli cospirazionisti danno a tale realtà delle bizzarre aggiunte.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Martinez

            “esperienza”

            Dubito che l’esperienza alla base del cospirazionismo attuale abbia una consistenza codice gente da quella su cui si basava il cospirazionismo del complotto di cui parla Francesco.

            Non è che i complotti non esistano. È che non esistono solo complotti. Postulare il contrario è violare il rasoio di Ockham: è la “paranoia del complotto” di cui parla Umberto Eco.

            https://youtu.be/2E-v6__LQJM

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Andrea Di Vita scrive:

              Codice gente=differente

            • Miguel Martinez scrive:

              Per ADV

              “Non è che i complotti non esistano. È che non esistono solo complotti. ”

              Certo che non esistono solo i complotti, ci mancherebbe!

              E soprattutto possiamo sbagliare a interpretarli.

              Ma se diamo le seguenti due definizioni dell’Italia:

              1) “l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”

              e

              2) “l’Italia è un coacervo di interessi spesso in lite tra di loro, che però alla fine tendono tutte a convergere verso un modello che poi ha la sua testa altrove, nelle reti militari, nella macchina biomedica, e che serve a fare crescere i profitti di un sistema finanziario planetario, e le decisioni politiche importanti vengono prese per assecondare le strategie più convenienti per questo sistema”

              La seconda è un po’ lunghetta, ma mi sembra molto più aderente alla realtà della prima.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “coacervo”

                La tua seconda definizione dell’Italia la si può applicare pari pari a qualunque Stato della Terra; è talmente generica da non dire nulla.

                Appunto come col complottismo: tutto puo’ essere fatto rientrare in una qualche ipotesi di complotto, per cui nessuna ipotesi di complotto è di per sé in grado di dire qualcosa. Non è falsificabile, dunque è priva di contenuto.

                Al più è utile a consolare l’ego frustrato di chi vi aderisce, dandogli la certezza di possedere una consapevolezza superiore a chi al complotto non crede.

                Della serie “ho visto cose che voi umani non potreste neanche immaginare…”

                Così il terrapiattista può ben compatire quei poveracci di astronomi e geofisici che con tutti i loro studi non si sono resi conto di essere stati presi per i fondelli dalla lobby dei fabbricanti di mappamondi, e può pure compatire tutta la massa di gonzi che va loro dietro. Tanto qualunque obiezione troverà in lui una pronta risposta, poiché i dati che lo sconfessano (il rilevamento della Polare ai Tropici, il pendolo di Foucault, la direzione dei cicloni, il consumo di kerosene degli aerei alle varie latitudini, l’apparire della Croce del Sud) sono per i terrapiattisti tutti quanti falsificati ad arte.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Appunto come col complottismo: tutto puo’ essere fatto rientrare in una qualche ipotesi di complotto, per cui nessuna ipotesi di complotto è di per sé in grado di dire qualcosa. Non è falsificabile, dunque è priva di contenuto. ”

                L’approccio cospirazionista ti permette di affrontare le cose da un punto di vista diverso.

                Bin Laden ha attaccato l’America buttando giù le Torri Gemelle, bisogna fare la guerra all’Afghanistan e all’Iraq!” è l’approccio anticomplottista: non è neutrale, perché porta a istigare alla guerra e giustificarla.

                Il cospirazionista guarda invece la struttura del sistema americano, vede che si fonda (semplifico) su giganteschi appalti autostradali, carcerarie ma soprattutto militari, soldi pubblici/debito che finiscono sempre in tasca a un giro di quattro miliardari.

                Gli appalti militari hanno bisogno di essere giustificati, e ogni tanto richiedono delle vere guerre.

                Quindi il cospirazionista privo di fantasia, tipo Miguel, dice che gli Stati Uniti non aspettavano altro, e lo dimostra il fatto che due mesi dopo, avevano già lanciato una guerra.

                Il cospirazionista creativo dice che c’è stato un autoattentato. Miguel trova molto poco probabile questa ipotesi, ma è chiaro che sta “dalla stessa parte” del creativo e non dalla stessa parte del “racconto ufficiale”.

                Ah, e il cospirazionista grigio e quello creativo si trovano d’accordo nel dire che le “armi di distruzione di massa” in Iraq sono state davvero inventate.

                Quindi anche il cospirazionismo porta a un esito concreto: quello di opporsi alla guerra.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martínez

                “cospirazionista”

                Proprio le Torti Gemelle sono il più fulgido esempio dei danni micidiali del cospirazionismo.

                La tesi di Bush jr. era che ci fosse una Spectre islamica, con Bin Laden o chi per lui nelle vesti del diabolico dottor Fu Manchu, che tirava le fila di tutti i musulmani (tranne il Pinocchio d’Egitto 🙂 ) e che si dovesse fate la “guerra infinita” (Orwell, Orwell 🙂 ) contro il terrorismo.

                Che è poi la stessa paranoia dell’orina fallace, di breivik e dei loro sodali in felpa come quelli che candidano i Traíni che sparano ai migranti a Macerata per strada.

                (Quelli il cui katéchon italiano è il PD, per intenderci).

                Un anti complotti sta sgama la bufala, si oppone alla guerra (e vota PD 🙂 )

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Beh, diciamo che la ricostruzione di Andrea è un pochino rozza e imprecisa ma, alla luce dei fatti, quasi plausibile.

                Al netto delle dichiarazioni pro-Islam che Bush jr rilasiò dal primo giorno, naturalmente.

              • Peucezio scrive:

                Andrea,
                quindi la boccetta di Colin Powell con l’antrace era vera?
                Ciò che era falso era solo l’internazionale salafita di Bin Laden?

            • Francesco scrive:

              in verità mi fermerei alla prima frase “un pò più lunghetta”

              la distanza di entrambe le definizioni dalla realtà e il substrato di ideologia spessissimo e denso è simile

              la prima, almeno, può essere letta come un auspicio

              🙂

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “in verità mi fermerei alla prima frase “un pò più lunghetta”

                Certo: basta dire che “cospirazione” e diventa più breve dell’altra.

              • Francesco scrive:

                guarda che anche il marxismo è una ideologia, caro Miguel

                e il sottinteso della tua definizione di Stato (non di Italia, fa giustamente notare ADV) richiede tutto Marx per avere senso, meglio per essere la VERA descrizione della realtà

                peccato che tra “convincente” e “corretto” ci sia una differenza di significato a volta considerevole

                ciao

  6. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    Mi sa che le vere cospirazioni siano di questo genere qua (altro che greenpass…):

    https://www.francocardini.it/minima-cardiniana-364-3/

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  7. roberto scrive:

    In topic, segnalo questa intervista a pasquale bacco

    pasquale è un medico no vax passato agli onori della cronaca per aver scritto un libro dal titolo sobrio, strage di stato, insieme ad un ex magistrato. Adesso sembra aver cambiato idea

    l’intervista è autentica, il tizio la pubblica lui stesso sulla sua pagina facebook. Ovviamente i contenuti delle sue dichiarazioni non sono verificabili (gli avrebbero offerto una casa!?!), ma è da un po’ che gira da trasmissione in trasmissione dicendo queste cose

    è ovvio che da parte mia c’è un pizzico di schadenfreude e di ditino imparatore “ve lo avevo detto”, ma se fate astrazione da questi sentimenti umani, vedrete che l’articolo è interessante perché spiega bene il meccanismo della setta.

    è un meccanismo che ovviamente si applica a qualsiasi setta, i terrapiattisti, quelli di meyssan, gli omeopati, i biodinamici….fedeli che fanno qualsiasi cosa e guru che si arricchiscono (e non parlo solo di soldi che non fanno mai male, ma anche la fama effimera di una ospitata su rai1 la domenica pomeriggio è un arricchimento). Non c’è nessuna sorpresa in tutto ciò ma è abbastanza raro (certo non la prima volta) leggere di un guru che scrive di questo meccanismo.

    trovo anche interessante la considerazione sulla deificazione. dalle mie parti si santifica quotidianamente un guru marsigliese, tale dottor raoult, veramente in modo imbarazzante “è una persona straordinaria!” (ma che ne sai?). ma la cosa che mi ha sempre stupito è l’idea che “lotta contro big pharma”…gratis? ma faciteme ‘o piacere!

    Considerazioni conclusive

    – è ovvio che se il guru ha guadagnato 1000 scrivendo un libro contro i vaccini, adesso spera di guadagnare 1001 scrivendo di quanto si è pentito, la buona fede è da escludere a priori
    – provate a sbirciare la pagina facebook di bacco, il numero di insulti che si prende perché avrebbe “tradito” fa veramente paura, e mi sembra molto indicativo del carattere di “setta”
    – sugli avvocati che si arricchiscono così, ve lo avevo detto! (no, non credo a voi, ma mi è capitato di sbattermi professionalmente contro questa cosa)

    enjoy

    • roberto scrive:

      è il link all’articolo che blocca il documento

      googlate
      “corriere del mezzogiorno” “pasquale bacco” è una intervista del 10 febbraio di claudio mazzone

        • Miguel Martinez scrive:

          Devo dire che non ne avevo mai sentito parlare prima del Bacco.

          Non ho capito come faceva a curare un giovane in terapia intensiva, pur non essendosi (ancora) vaccinato lui stesso.

          • Miguel Martinez scrive:

            Comunque sicuramente molta gente no greenpass ha qualche personale fisima erboristica o di yoga o cose del genere, ne conosco diverse che hanno piccoli orti di erbe curative.

            Ma anche su questo non generalizzerei.

        • Peucezio scrive:

          Miguel,
          meglio se fai il copia-incolla: l’articolo è a pagamento.

          • roberto scrive:

            Pasquale Bacco è un medico che per due anni è stato alla testa dei no vax. Nelle piazze e sui palchi le sue parole, spesso violente, erano oro colato per quei milioni di italiani che si nutrono di teorie complottistiche. Oggi Bacco è tornato con i piedi per terra e guarda a quello che è successo in questi anni. Ora è convinto che il Covid uccida e che i vaccini siano la soluzione. La sua voce oggi la impegna per raccontare davvero cos’è il mondo no vax.

            Come mai ha cambiato idea?

            «Quando ho visto morire un ragazzo di 29 anni di Covid. Aveva nel telefonino i video dei miei comizi sui palchi no vax. La famiglia mi disse che era un mio fan. Non me lo dicevano con rabbia, anzi, e questo mi ha fatto ancora più male. Quella morte me la sento come una mia colpa. E la cosa ancora oggi mi stravolge. Per me non era una questione di tifo, non era un credo. Quando ho visto con i miei occhi la realtà, ho capito che mi ero sbagliato».

            Come è diventato uno dei leader no vax?

            «Sono stato uno dei primi. Ero l’unico medico giovane con esperienza. Quello che dicevo era oro colato per persone impaurite e in cerca di certezza. Mi sono fatto tutti i passaggi, tutte le riunioni, ho parlato in 300 piazze. Conosco tutti i meccanismi interni, dal linguaggio che bisognava usare al sistema delle donazioni, alle associazioni. Per questo ora mi temono e mi vorrebbero morto».

            Si sente in colpa?

            «Credo che noi, che siamo saliti su quei palchi, qualche morto sulla coscienza ce l’abbiamo. Siamo stati dei grandi codardi tutti noi no-vax. Andavamo nelle piazze, e quando parlavamo sapevamo che le persone volevano sentire cose forti. Quindi provocavi sempre di più. E allora via con: nei vaccini c’è acqua di fogna, le bare di Bergamo erano tutte vuote, con il Covid non è morto nessuno. Siamo stati veramente dei grandissimi bastardi, non mi nascondo, questa è la verità. Un giorno dovremmo rendere conto di queste cose. Purtroppo. Per questo ho chiesto perdono a tutti, ma quel perdono non serve a nulla».

            Come si arriva a perdere la razionalità?

            «Non te ne rendi conto. Perdi la testa pur essendo una persona razionale. In quel momento scatta un processo pericoloso. Quella no vax è una fede e tu diventi un dio. Ti chiamano perché è nato il loro figlio o per lasciarti la loro nuda proprietà. Entri in una follia assoluta. I no vax sono persone fortemente impaurite e trovano in te una sicurezza. Avevo tutto. I clienti privati si erano milluplicati. Per una visita potevo chiedere qualsiasi cifra. Come me, tanti professionisti. Ci sono avvocati che chiedono decine di migliaia di euro per ricorsi che già sanno essere perdenti. Uno, ad esempio, ha fatto 8 class action ed è diventato milionario sulla paura dei no vax».

            Stiamo parlando di una vera e propria economia della paura no vax?

            «Certo. Class action, web, fondazioni, clienti per tutti, dai medici ai ristoranti. Per questo c’è tanta gente che è terrorizzata che questa cosa finisca. E per questo la morte di Mimmo Biscardi, uno dei tanti pallonari creati a tavolino, non fa che portare vantaggi a questo sistema perché alimenta la voglia di rivalsa di un movimento che è una religione».

            Dunque tanti soldi?

            «C’è stata una mente economica dietro tutto questo. Per due anni era come se ci fosse un marchio no vax. Ristoranti, medici, avvocati, ingegneri, geometri, insegnanti, un mondo di fornitori no vax pronti a ricevere clienti no vax».

            E sulle associazioni?

            «Le associazioni che fanno riferimento ai no-vax hanno conti in banca con 400mila euro. Le donazioni sono tantissime. Basta guardare di chi sono e chi le presiede per capire tutto. Sono tutti anzianotti benestanti. Il vecchio magistrato, il vecchio primario, il vecchio consulente legale. Tutti professionisti a fine carriera che hanno messo in piedi un giocattolo per la vecchiaia, per soddisfare le loro perversioni».

            E la politica?

            «L’infiltrazione politica nei no vax è presente. Eravamo un bacino elettorale enorme. Io ero presente quando i politici ci pagavano i palchi e ci chiedevano di dire qualcosa sugli argomenti locali in ogni piazza».

            Anche sulla comunicazione c’era qualcuno che vi indirizzava?

            «Certo. Noi venivamo formati su cosa dire, e non dall’ultimo arrivato, ma da chi aveva diretto telegiornali nazionali. Poi si generava un processo spontaneo. Ad esempio quando sono salito sul palco l’ultima volta, al Circo Massimo, ero già in piena crisi. Davanti a 15 mila persone ho detto che i vaccini immunizzano, non potevamo continuare a dire il contrario. La gente però era in estasi, mi applaudiva lo stesso, c’erano persone che mi toccavano le gambe e piangevano. Nonostante dicessi il contrario di quello che pensavano, non ascoltavano. Parlava un dio. Non poteva essere Bacco l’eretico a tradirli, era il loro l’udito. Ci sono tanti che ancora adesso sono convinti che io stia facendo tutto questo per stanare i poteri forti che impongono il vaccino».

            E ora cosa fa?

            «Provo a rimediare ai miei errori, racconto, svelo i retroscena. Tento di far aprire gli occhi alle persone. Mi sono vaccinato, sono sospeso dall’Ordine dei medici per 6 mesi e non ho fatto ricorso, perché sento di aver sbagliato e accetto questa cosa. Ma ci sono tanti colleghi che invece si fanno tutte le piazze no vax e non sono stati sospesi perché, in realtà, si sono vaccinati. D’altronde quello no vax può essere un business e l’occasione rende l’uomo ladro».

            • Miguel Martinez scrive:

              Per roberto

              “i è stato alla testa dei no vax.”

              Grazie del copincolla.

              Condivido in pieno la frase finale, “D’altronde quello no vax può essere un business e l’occasione rende l’uomo ladro».”

              E può anche essere un business ancora peggiore, perché con quella “medicalista” lucri su una realtà diffusa e fredda come i contribuenti, con quella “novax” lucri sugli ideali delle persone.

              So poi per esperienza che i giornalisti a caccia di scoop possono distorcere totalmente ciò che una persona dice.

              Detto questo:

              1) non esiste nessuno “alla testa dei no vax” (e già il fatto che li chiami così mi suona strano). Esistono milioni di individui con migliaia di motivazioni diverse

              2) non capisco come abbia fatto Bacco a sezionare 400 cadaveri in tre mesi, a scoprire in modo scientifico che la narrazione “ufficiale” sul Covid era una fregatura, poi convertirsi di colpo, non per uno studio medico, ma perché vede il cellulare di un ragazzo in terapia intensiva. Che non ho capito cosa ci faceva un anatomopatologo vicino a un ragazzo in terapia intensiva, l’avvoltoio?

              Insomma, la storia mi sembra strana, forse solo per distorsione giornalistica.

              • roberto scrive:

                “ So poi per esperienza che i giornalisti a caccia di scoop possono distorcere totalmente ciò che una persona dice.”

                Certo, ma in questo caso bacco ha postato l’intervista sulla sua bacheca Facebook, immagino che ne approvi i contenuti

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Certo, ma in questo caso bacco ha postato l’intervista sulla sua bacheca Facebook, immagino che ne approvi i contenuti”

                Ah, allora è probabile che sia davvero uno str…

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Ah, allora è probabile che sia davvero uno str…”

                ovviamente il mio giudizio vale poco.

                Io leggo quotidianamente titoli drammatici, che interpretano in modo apocalittico dei dati. Che saranno veri, ma non corrispondono alla mia (limitata) esperienza.

                Nella mia (limitata) esperienza, ci sono tante persone che hanno avuto il Covid, e più o meno somiglia a una brutta febbre che ho avuto una quindicina di anni fa. Poi so indirettamente di qualcuno che ne è morto, quasi sempre persone anziane con molti altri problemi, ma non solo.

                E so di (meno) casi di gente che hanno avuto problemi seri, morte compresa, a causa dei vaccini. Ripeto meno, molto meno, casi.

                Insomma, nella mia (limitata) esperienza è un problema, ma non è la fine del mondo.

                Per questo mi preoccupano molto, moltissimo, le reazioni MILITARI a questo problema-che-non-è-la-fine-del-mondo. Che ci stanno portando in una dimensione di totalitarismo (accogliente) mai prima visto nella storia umana.

                E’ una cosa che preoccupa terribilmente anche una notevole minoranza dell’umanità.

                Che non sempre ci azzecca e che facilmente si fa impollare dal primo furbo che cerca di fregarli. Ma che è anche la parte migliore dell’umanità, perché è quella che non è complice, per istinto.

              • paniscus scrive:

                Francamente, non riesco proprio a capire perché la posizione a favore dei vaccini debba essere considerata solo una questione di economia, contribuenti e freddo calcolo burocratico…

                mentre se si guarda il punto di vista dei novax si dovrebbe sempre partire dal presupposto che sia una questione di “ideali” e di sentimenti e convinzioni profonde.

                Ma veramente, non ci arrivo.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per roberto

              “«C’è stata una mente economica dietro tutto questo. Per due anni era come se ci fosse un marchio no vax. Ristoranti, medici, avvocati, ingegneri, geometri, insegnanti, un mondo di fornitori no vax pronti a ricevere clienti no vax».”

              Questa però è una cazzata. Magari per distorsione giornalistica.

              Io so benissimo che ovunque ci sono persone disposte a dare una mano a chi rifiuta di vaccinarsi. C’è anche qualcuno che rivendica di non trattarli a pesci in faccia, e si assume i rischi.

              Un gelataio che chiude un occhio sui Grimpasse può farlo per pigrizia (perché passerebbe la metà del suo tempo centellinato a fare lo sbirro); oppure lo può fare perché spera di non offendere clienti storici; oppure perché la sente come un’ingiustizia. Certo che guadagna un po’ di più, finché non lo stroncano con le multe e gli chiudono il locale.

              • roberto scrive:

                Capisco l’esempio del tipo che una volta fa un gelato senza guardare il green pass ma…a Firenze non esistono liste di ristoranti/bar/locali no green pass? In genere su telegram…a Roma sicuramente si

                Poi ripeto ci saranno 1000 persone che sbagliano in perfetta buona fede, ma sei sicuro che chi scrive libri, va in televisione, vende prodotti:ricette magiche… sia sempre in buona fede?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “ma sei sicuro che chi scrive libri, va in televisione, vende prodotti:ricette magiche… sia sempre in buona fede?”

                Assolutamente no! Fanno il doppio di schifo, proprio perché campano dell’idealismo delle persone. Non vale per tutti, ce ne sono alcuni che conosco indirettamente, che in buona fede lo sono.

              • Miguel Martinez scrive:

                Il Manifeste Conspirationniste conclude invitando a una resistenza del tutto particolare…

                Parlo per quelli che sono contro il sistema, gli altri stanno bene così.

                Resistiamo innanzitutto alla tentazione di farci vedere belli su Internet. Saremo tutti schedati.

                Resistiamo poi alla tentazione di fare il Partito, l’Organizzazione Bolscevica che Combatte e Vince, diventeremo tutti piccoli mostricciattoli come Stalin.

                Resistiamo alla tentazione di diventare setta, “comunità terribile” (vedi i deliri di Bacco).

                Siamo anime che si relazionano con anime, senza nessuna identità, senza nessun obbligo.

                Siamo alle poste.

                C’è la signora anziana senza Cloropass…

                Io che ce l’ho, faccio passare sullo schermo divoratore il mio Cloropass, lei passa e ci sorridiamo.

                Così si fanno le Grandi Cospirazioni, come loro fanno i Grandi Complotti.

              • paniscus scrive:

                ““ un mondo di fornitori no vax pronti a ricevere clienti no vax».”

                …ci sono persone disposte a dare una mano a chi rifiuta di vaccinarsi. C’è anche qualcuno che rivendica di non trattarli a pesci in faccia, e si assume i rischi. ”

                ———–

                E c’è anche qualcuno che ostenta di farlo solo per farsi bello davanti ai novax, senza correre nessun rischio.

                Come si diceva pochi giorni fa, io ho deciso di NON andare più in un negozio che frequentavo con piacere da vent’anni, perché ha cominciato a ostentare strumentalmente avvisi ammiccanti in cui si proclama “NOI NON CHIEDIAMO IL GREEN PASS A NESSUNO!”, e giù affermazioni su quanto sia importante rispettare le libere scelte di tutti, e roba varia.

                Peccato che si tratti di un negozio di “prodotti biologici” che vende prevalentemente generi alimentari (poi c’è una parte di cosmetica, erboristeria, profumeria e simili, ma il grosso della vendita è di alimentari) e quindi è normale che non chieda il green pass, perché i negozi di alimentari NON sono tenuti a chiederlo.

                Non è che lo facciano per “dare una mano a chi non ha voluto vaccinarsi”, e tantomeno che si assumano dei rischi per aiutarli… perché non stanno facendo niente di irregolare per aiutarli, e non stanno correndo nessun rischio.

                Nemmeno il panettiere Giuseppe o la fruttivendola Roberta chiedono il green pass (e tantomeno i commessi del Conad o dell’Esselunga), perché appunto non devono farlo… ma loro non si preoccupano di proclamarlo ai quattro venti come se fosse una scelta etica personale o un vanto sociale.

                Semplicemente, non lo chiedono perché non è previsto, i loro clienti sanno che non è previsto e NON si aspettano che glielo chiedano, e stanno tutti a posto così.

                Perché i furbetti del biologico invece lo scrivono e lo sottolineano, visto che la situazione è la stessa? E grazie al tubo, non lo chiedono perché non è previsto che lo si chieda. E allora perché ostentarlo come se fosse una specialità eccezionale, o un particolare scelta di sensibilità, quando invece dovrebbe essere scontato, come dal panettiere Giuseppe?

                Il significato di quel cartello NON E’ affatto “noi non chiediamo il green pass”, che era già scontato, ma è “sappiate che noi ci teniamo molto a far sapere a tutto il mondo che siamo novax, che siamo amici dei novax e che questo è un luogo adatto per ritrovarsi tra chi la pensa così“. E non è affatto vero che si prendano dei rischi per questo.

              • paniscus scrive:

                per quanto riguarda il signor Pasquale Bacco:

                da uno così, mi aspetto che possa nuovamente cambiare idea un numero indefinito di volte senza il minimo scrupolo e su qualsiasi diverso argomento, a seconda di come gira il vento della fama e della convenienza:

                magari tra un anno ce lo ritroviamo a straparlare di demografia e di crisi delle risorse dicendo che non è vero niente e che la Terra potrebbe tranquillamente supportare trenta miliardi di individui, per poi pentirsi dopo sei mesi e affermare il contrario, e fra cinque anni ce lo ritroviamo a fare il negazionista del cambiamento climatico per poi convertirsi all’ambientalismo più convinto altri sei mesi dopo.

                Il tutto a seconda di chi lo paga, o di quante ospitate televisive e folloewr sui social rimedia.

                Una schifezza d’omo da non credere.

          • Peucezio scrive:

            Grazie.

            Mah, parla di vigliaccheria, di persone impaurite…
            Sarà pure, ma quelli che si cagano sotto per il covid, che anche con le varianti cattive aveva una letalità risibile rispetto a qualsiasi vera pestilenza della storia, non sono vigliacchi, impauriti, fobici, paranoici?

            I coglioni che credono che togliere l’obbligo della mascherina all’aperto sia stato quasi un azzardo e continuano a portarle…
            Gente così, tolto qualche immunodepresso o casi particolari, come la qualifichi?
            Subire il lavaggio del cervello dell’isteria mediatica è meno grave che da qualche guru cazzone e irresponsabile?

            • paniscus scrive:

              Io credo che per ora esista davvero un effetto di massa critica sociale, per cui parecchia gente si sente in obbligo di portare la mascherina in contesti in cui ha l’impressione che la maggior parte degli altri la porti (anche se non è obbligatoria), semplicemente per la paura di essere guardati male, o considerati maleducati, sciattoni, o ignoranti…

    • Miguel Martinez scrive:

      Per roberto

      “In topic, segnalo questa intervista a pasquale bacco”

      Molto interessante. Infatti, l’ambiente “scettico” è spesso preda di gente di questo tipo.

      Non esiste ecosistema in cui manchino i carnivori.

      Esistono i profittatori nel sistema, e i profittatori fuori dal sistema.

      I primi hanno molto più successo dei secondi, ma a costo di tante mediazioni, compromessi e dovendo spartire il bottino molto più ampiamente.

      Come sai, sul variegato mondo no greenpass ecc. sono un osservatore: vedo un’umanità incredibilmente varia, con le motivazioni più diverse. Alcuni sono sicuramente facili da spennare, ma sarebbe davvero difficile dare un quadro generale di un mondo così variegato.

    • Peucezio scrive:

      Roberto,
      mah, la setta degli omeopati…
      Come dire degli agopunturisti.
      Sono stato una volta da un agopunturista a Milano. Non ricordo affatto un’atmosfera da setta.

      L’unica cosa che ricordo era una “sciura” (si scriverebbe sciora in realtà)) milanese che commentando la recente scomparsa di Jannacci, disse:

      “Povero Jannacci. Anca se l’era on dottor l’è mòrt anca lù…”

      Comunque ora mi guardo l’articolo.

      • roberto scrive:

        peucezio

        “Sono stato una volta da un agopunturista a Milano. Non ricordo affatto un’atmosfera da setta.”

        infatti non li ho citati
        🙂

    • Fuzzy scrive:

      È un articolo molto lungo, magari poi lo leggerò.
      In questi giorni su questo argomento ho letto un po’ di tutto. Evidentemente non ne so niente. Però
      Dagli articoli di Open, decisamente pro-Nato
      a quelli di Meyssan dallo schieramento più filo-euroasiatico, passando per quelli più misurati di Limes.
      Direi che alcune cose mi sembrano evidenti.
      1 la Nato si è allargata fino a circondare quasi tutta la parte occidentale della russia, e questo dà fastidio.
      2 l’accordo russia cina ha spostato le forze in campo dalla parte di queste due superpotenze.
      3 il gas russo è veramente indispensabile per l’Europa, se ci sarà un gas dal Qatar, sarà
      costosissimo. Quindi, che cosa dovrebbero fare gli Europei? C’è chi suggerisce che il vero oggetto della contesa sia l’adesione degli stati europei ad uno schieramento o all’altro.
      4 l’egemonia del dollaro viene messa a repentaglio dagli accordi economici tra russia e cina, e, dico io, (su questo vado un po’ di fantasia) questo è un fatto che potrebbe non essere accettato nella maniera più assoluta dagli Stati Uniti. Ma non ho trovato soecifici articoli in merito.
      5 se ci sarà una guerra chi ci prenderà di mezzo per prima sarà l’Europa.
      Ma ci sono stati integrati nell’economia mondiale e altri no. Le guerre recenti si sono sempre svolte su stati marginali già piegati da difficoltà interne.

      Bene non seppi, fuori del prodigio
      che schiude la divina Indifferenza:
      era la statua nella sonnolenza
      del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
      🙄

      • Francesco scrive:

        1) verissimo e mi chiedo quando i russi inizieranno a chiedersi perchè stanno così sulle palle a TUTTI i loro vicini europei … sono troppo fiducioso?
        2) accordo troppo asimmetrico per durare, secondo me. la Cina ha una lista di lagnanze storiche infinita con la Russia, la Russia ha tantissimo da perderci
        3) nel breve-medio periodo può essere corretto ma loro hanno disperatamente bisogno di vendere e noi (UE) siamo la prima economia al mondo. intanto Macron indica come liberarci
        4) tesi interessante ma la Russia potrebbe accettare di diventare una colonia cinese tout court? la lotta al dollaro è in gran voga tra gli economisti fai da te, poi nel mondo reale l’euro è nato davvero
        5) la guerra dovrebbe essere breve e di grande successo per la Russia, data la totale debolezza dell’avversario. molto dipende da dove decidono di fermarsi

        ah, se non lo ho detto, pure io non ci capisco nulla

      • PinoMamet scrive:

        Mah, non mi pare che i russi stiano così antipatici, a dire il vero.

        Per quanto io possa girare e rigirare la questione, nello specifico mi pare che il torto sia soprattutto americano: non riesco a capire perchè i russi dovrebbero gradire o accettare che l’Ucraina entri nella Nato.

        Le dichiarazioni di rito tipo “l’Ucraina è un paese libero e deve poter scegliere da sola” posso accettarle da uno studente di terza media, e sicuramente non da un fiero difensore della Nato, che è l’esatto contrario di “l’Italia è un paese libero e sceglie da sola”.

        Sulle altre questioni (Crime regalata stupidamente agli ucraini e ripresa dai russi, minoranze o maggioranza russofone ecc.) sono sicuro che si potrà trovare qualunque tipo di accordo.
        Ma che i russi, adesso e non nel ’90 quando erano costretti, accettino di trovarsi altri missili americani sotto il naso, non lo trovo realistico.

        Quanto alle repubbliche baltiche, per quanto mi riguarda sono nazisti leggermente riverniciati e hanno zero simpatia da parte mia.

        • Francesco scrive:

          caro Pino

          con permesso ma queste sono tue strambe idee prive di ogni contatto con la realtà

          avessi detto che anche Cuba e Venezuela sono stati liberi e possono allearsi con chi vogliono, avresti avuto eccome un punto

          negare che i Russi stiano sulle palle a Finnici, Baltici, Polacchi, Tedeschi, Boemi e Moravi, Slovacchi e Ungheresi, Rumeni e Bulgari, Ucraini e Turchi … possiamo chiedere a Hasburgicus l’Onniscente, mi rimetto al Suo giudizio

          😉

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Cuba è talmente libera da avere in casa una base militare di una potenza nemica.

            • Francesco scrive:

              Infatti ho ben scritto che un anti-yankee può rivendicare la libertà degli stati indipendenti CONTRO le politiche degli yankees.

              Salvo notare che questi stati devono prima sparare ai loro cittadini, perchè stranamente sono tutti autoritari se non vere dittature.

              Coincidenze naturalmente.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                A Cuba ci sono questi bagni di sangue? Interessante, non lo sapevo ed i media americani ce li nascondono.
                Deve trattarsi sicuramente di una cospirazione.

              • Francesco scrive:

                😀

                battutona del decennio, dopo quella su Di Maio ministro degli esteri

                e altrettanto tragica

        • PinoMamet scrive:

          “con permesso ma queste sono tue strambe idee prive di ogni contatto con la realtà”

          esattamente quali sarebbero prive di contatto con la realtà?

          Che i russi non stiano così antipatici al resto del mondo, e ai loro vicini?
          Beh, ho mezza Europa dell’est tra studenti e loro genitori, più amici di famiglia e conoscenti vari…

          che i russi non gradiscano che l’Ucraina entri nella Nato?
          Non c’è bisogno che lo dica io, lo dicono tutti e il loro cane…

          che quando sei membro di un’alleanza come la Nato non puoi fare quello che ti pare?
          Prova a chiedere agli americani se ti lasciano schierarti con Putin…

          che nelle repubbliche baltiche ci sia un grosso revival ultranazionalista? (e non mi stiano simpatici?)
          Beh, dai un’occhiata ai video lituani su youtube…

          Davvero, mi pare di aver detto solo cose auto-evidenti.

          • PinoMamet scrive:

            Stamattina il mio studente serbo mi ha fatto un panegirico dei russi e ha insistito per farmi sapere che secondo lui gli americani dovrebbero smettere di rompere i coglioni in giro per il mondo.
            Non ho osato dargli torto….

            La moglie di un carissimo amico di famiglia è bielorussa, un’altra mia studentessa attuale pure, entrambe parlano russo
            (la mia studentessa mi ha fatto vedere un video sulla sua città, in bielorusso, dice che “lo capisce ma lei non parla così, quello è tipo un dialetto”, parole sue).

            In generale tra tutti i popoli slavi, per quello che vedo io, nonostante le rivalità e le antipatie anche accese con i russi, mi pare ci sia un forte sentimento pan-slavo, ancora più acceso negli ortodossi.
            Non abbastanza per impedire guerre, ma non ho mai detto questo.

          • PinoMamet scrive:

            Quanto ai tedeschi, che siano molto tiepidi, per non dire recalcitranti, alla prospettiva di una guerra con la Russia, sta scritto su tutti i giornali…

          • Francesco scrive:

            >>> Che i russi non stiano così antipatici al resto del mondo, e ai loro vicini?

            Sì, questa è una solenne fesseria. E poichè non conosco nessuno dell’Est so di rischiare molto affermandolo ma lo stesso lo ribadisco. Tolti i nazionalisti serbi, tutti quelli che hanno la ventura di essere vicini alla Madre Russia trovano di essere troppo vicini.

            E questo è talmente una costante storica che neppure le tue (ammetterai limitate) esperienze diretta la smentiscono.

            Sul resto sono d’accordo con te.

            • PinoMamet scrive:

              Le mie (non tanto limitate) dirette esperienze ti smentiscono alla grande, e nonostante tu non ce le abbia, per tua stessa ammissione, neppure limitate, ti permetti lo stesso di affermare che io direi solenni fesserie…

              Posso indicarti cortesemente la strada per un paese molto popolato?
              Conosco il sindaco, digli che ti ci ho mandato io 😉

            • PinoMamet scrive:

              Credo che se dovessi fare la lista delle mie conoscenze dell’Est, compresa l’indimenticata (in negativo) ragazza polacca di mio fratello, sarebbe una lunga lista…

              non tutte sono state conoscenze profonde o durature (ma ehi, in un paese dell’est- la Romania- ci ho anche lavorato…) però un odio profondo verso i russi non l’ho mai trovato.

              Rivalità storiche, diffidenze per l’imperialismo ecc. ecc., quello che vuoi;
              ma nessuno che li trovasse davvero odiosi o antipatici.
              Dal “loro” (del cittadino generico dell’est Europa) punto di vista, i russi erano troppo “noi” (cioè “loro”) per essere davvero antipatici.

              • Francesco scrive:

                Essendo, come ho ammesso, ignorante, mi bastano e avanzano “Rivalità storiche, diffidenze per l’imperialismo ecc. ecc.”

                Che spiegano come mai sono tutti entrati nella NATO con entusiasmo. Sulla simpatia per i Russi, potenza occupante per parecchi e recenti decenni, mah

              • Peucezio scrive:

                Distinguerei i rappporti personali dalle opinioni politiche.
                Conosco un polacco in Italia che frequenta un mio amico russo e un altro amico italiano russofilo.
                Il polacco è loro amico da anni, ma se si parla di politica internazionale rompe sempre il cazzo facendo l’antisovietico e menandola con l’imperialismo russo (senza colpevolizzare il popolo russo).

                Il punto è che però ‘sti benedetti popoli ex sovietici cattolici (perché Bulgari, Rumeni, ecc. non credo si siano mai sentiti vessati) vessati dall’Unione Sovietica e prima ancora dagli zar devono smetterla di tenere in scacco il mondo con il loro risentimento atavico, non foss’altro perché gli imperialisti ai danni dei russi per secoli sono stati proprio loro.

              • Francesco scrive:

                scusa ma a parte i Mongoli/Tartari chi cazzo ha vessato i Russi?

                😀

              • PinoMamet scrive:

                Forse è una roba dei cattolici, o dei cattolici vicini alla Russia:

                un collaboratore sloveno, quando ero neR cinema, non aveva nessun malanimo verso i russi!

                ma in realtà anche l’ex polacca di mio fratello non andava oltre una vaga antipatia per il fatto di aver dovuto studiare russo a scuola.

                Collaboratori romeni (formati dai russi!) amica giornalista bulgaro-milanese, compagna di liceo jugoslava (rifiuta di darsi altre definizioni)… tutti russofili.

                Persino le amicizie moldave (che poi sono sempre russo-ucraino-qualcosa e parlano russo e hanno il cugino che lavora a Mosca…) o addirittura ucraine! non sono così negative verso i russi, nonostante la situazione di tensione che cova da un po’; l’idea è che sia una roba “politica”, non di odio “etnico”.

                Mentrte gli americani, idoli del nostro Francesco, mi parevano sì idolatrati in Polonia al tempo della fidanzata di mio fratello, come da noi negli anni Cinquanta… ma con l’idea che si trattasse di qualcosa di totalmente “altro”, di bello, luccicante, potente, ma “diverso”.

              • Francesco scrive:

                tra i loro vicini, intendo.

                esclusi quindi tedeschi e francesi!

              • Peucezio scrive:

                Francesco,
                “scusa ma a parte i Mongoli/Tartari chi cazzo ha vessato i Russi?”

                Ti sei dimenticato dell’impero polacco-lituano?

                A est c’erano in effetti i turco-tatari, a ovest quegli altri (onda lunga dei cavalieri teutonici, stringi stringi).

                Come cavolo è che a est di non so quale meridiano i cattolici, ovunque mettono mano, fanno solo disastri?

              • Francesco scrive:

                sei serio Peucezio? ti pare che i russi, dopo quello che hanno fatto, possano ancora lamentarsi di polacco-lituani?

                direi che si sono rifatti alla grandissima – non credo con beneficio dell’Europa

                mi pari Qaddafi che chiede i danni delle invasioni romane

  8. Francesco scrive:

    >>> I cospirazionisti sono quelli che sospettano che i ricchi e i potenti non siano scemi.

    Questa mi pare una tesi fortissima, tutto quello che sappiamo di loro, e per tutto intendo partendo dalla Preistoria, la smentisce. sono coglioni quanto il resto dell’umanità e agiscono sistematicamente per separarsi dai loro soldi e dal loro potere. con eccezioni di tipo “genio personale”.

    >>> E che quindi siano capaci di coordinarsi tra di loro.

    Questo mi pare proprio insostenibile. Si odiano a morte, crepano di invidia, cercano di farsi le scarpe l’un l’altro, si scordano sempre di considerare in nuovi entranti che li scalzeranno dalle loro posizioni.

    Mi perdonerai se il resto lo ho letto con poca attenzione

    😀

    • roberto scrive:

      sono totalmente & assolutamente d’accordo (specialmente la seconda, è veramente una cosa sotto gli occhi di tutti anche perché non esiste nemmeno una cosa che possa essere “interesse comune dei ricchi e potenti”)

      • PinoMamet scrive:

        …se non esiste una cosa del genere, allora Marx deve chiudere baracca e burattini e ce ne andiamo tutti a casa, però 😉

        • roberto scrive:

          “llora Marx deve chiudere baracca e burattini e ce ne andiamo tutti a casa, però”

          eh si… non sono esattamente marxista
          🙂

          • PinoMamet scrive:

            neanche io su alcune cose (il materialismo storico, lo stolto e meccanico determinismo di tanti marxisti) ma che esista un interesse comune dei ricchi, cioè restare ricchi, mi pare persino lampante.

            Certo, possono farsi la concorrenza tra loro in tanti modi;
            in nessun modo, però, che leda i loro interessi di classe.

            Potrai trovare il milionario che offre una paga migliore ai lavoratori che vuole sottrarre all’avversario;

            ma non troverai mai il milionario che va in piazza perché tutti i lavoratori del suo settore abbiano paghe migliori o migliori condizioni di lavoro;
            ma senza andare in piazza, anche solo che appoggia una legge in tal senso.

            • roberto scrive:

              Che i ricchi abbiano l’interesse comune a restare ricchi è ovvio. Però le vie per restare ricchi sono molto diverse. Chessò se fossi Amazon sarei contento di avere tre mesi di lockdown all’anno.
              Se fossi uno che vende petrolio no

              • roberto scrive:

                Poi tutti hanno un interesse a non pagare bene *i propri* lavoratori ma nessuno ha un interesse all impoverimento generale, sennò chi le compra le mie cose?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                ” interesse all impoverimento generale”

                Sì, ma l’impoverimento generale è un fenomeno complesso, come la catastrofe climatica: nessuno ha interesse, ma siccome le cause sono complesse ed eterogenee, nessuno ha interesse ad essere quello che dovrà pagare per evitare il fenomeno.
                Al contrario, la retribuzione parte dal conto in banca del datore di lavoro e arriva in quello del lavoratore, per cui c’è poco di cui discutere. Certo, ci sono gli aspetti fiscali e previdenziali, per cui i datori di lavoro sono felicissimi se le aliquote si riducono e se si inventano forme di retribuzione esentasse o quasi, ma anche qui serve tutto a poter pagare il meno possibile.

              • Francesco scrive:

                >>> Che i ricchi abbiano l’interesse comune a restare ricchi è ovvio.

                Ripensandoci no, non è affatto ovvio. Diventa ovvio solo nella narrativa comunista, per cui i ricchi sono ladri grazie al sistema e lo sanno.

                Nella vita reale ognuno di loro crede di meritarselo, vuole tenersi i suoi soldi, ritiene gli altri ricchi degli stronzi immeritevoli. Solo di fronte a proposte in stile ADV forse trova un attimo di solidarietà di classe.

              • PinoMamet scrive:

                Questo esiste solo nella favolistica capitalistica della “concorrenza” e della “mano invisibile”.

                Ci crederò quando vedrò Bezos che spinge per far tassare Zuckerberg (che magari, chissà, personalmente detesta) o Elon Musk che chiede migliori condizioni lavorative per i dipendenti di Amazon.

                Non succederà mai, perché (nonsotante Elon Musk abbia stampato in viso i tratti dell’idiozia e della demenza) anche senza aver letto Marx capiscono benissimo che i primi danneggiati sarebbero loro.

              • Francesco scrive:

                Pino,

                quindi Ford che paga i suoi operai abbastanza da permettere loro di comprarsi un’auto non è mai esistito? i contratti firmati dalla FIAT che hanno ucciso il resto dell’industria italiana più debole?

                Secondo me questa solidarietà di classe dei ricchi è mitologica quanto quella dei poveri raccontata da Ken Loach.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “quindi Ford che paga i suoi operai abbastanza da permettere loro di comprarsi un’auto non è mai esistito? ”

                Allora, Ford secondo me:

                1) per fare un’auto, spendeva 100 in materiali

                2) pagava un operaio 100

                3) di tasse, ne pagava 100

                4) e voleva pure guadagnarci qualcosina.

                E quindi vendeva l’auto a 400.

                L’operaio doveva prendere i suoi 100 e comprarsi un’auto da 400?

                Poi, certo, con dieci anni di risparmio lo poteva fare.

              • Miguel Martinez scrive:

                “Poi, certo, con dieci anni di risparmio lo poteva fare.”

                Chiaro che Ford poteva sperare che anche i suoi operai comprassero le sue auto, prima o poi; ma poteva farlo perché il mondo era pieno di gente che lui NON pagava.

                Se ci pensi, è il motivo per cui il Reddito di Cittadinanza è una sciocchezza: chiedi a Ford di pagare con le tasse il reddito di cittadinanza che permetterebbe alle persone di comprare le sue macchine e pure di ripagargli le tasse.

              • Daouda scrive:

                Siete talmente froci da credere che i soldi nominali di sti tizi siano veri?

                MORTACCI VOSTRI

                Sono dei prestanome e servi, cazzo, ragionate!

              • PinoMamet scrive:

                “quindi Ford che paga i suoi operai abbastanza da permettere loro di comprarsi un’auto non è mai esistito?”

                perché, secondo te Ford non voleva vendere le sue auto??

                Io non parlo di solidarietà di classe come “voglio tanto bene al mio compagno di asilo”.

                Io dico che i ricchi fanno benissimo i loro interessi, e molto spesso sono interessi di classe.

        • Francesco scrive:

          ma quello lo avrebbero in teoria, in pratica Lenin prevedeva che a vendergli la corda per impiccarli sarebbero stati i capitalisti

          la coscienza di classe smette di funzionare quando la classe arriva in cima, lì inizia una lotta senza quartiere dentro la classe

          F o’ post marxiano

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Infatti le associazioni di categoria si sa che non esistono.

            • Francesco scrive:

              ehm, da insider, posso dire che funzionano finchè c’è da litigare con altre associazioni di categorie o con soggetti esterni ma non appena si viene ai rapporti all’interno della categoria, ecco, le cose cambiano.

              al punto che noi da dentro riteniamo un miracolo ogni giorno che l’associazione continua ad esistere

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                ” funzionano finchè c’è da litigare con altre associazioni di categorie o con soggetti esterni”

                Ed è esattamente quello che diceva Pino: esiste un interesse di gruppo a prescindere dalla conflittualità interna al gruppo.

              • Francesco scrive:

                ed è più debole della conflittualità interna al gruppo, se il gruppo è “la nobiltà” oppure “la borghesia”

                mi pare palese

          • Daouda scrive:

            Il marxismo è una teoria cospirativa Infatti nata per mandare in vacca la gente, fu insieme alla tesi dei massoni la prima teoria della paranoia, ben verniciata, come dicono Francesco e Roberto hanno ragione.

            Difatti politicamente è diverso da spiritualmente, lì dove la cospirazione c’è

    • PinoMamet scrive:

      Beh, io trovo antipatico il mio vicino di casa, ma entrambi odiamo il terzo vicino di casa… dici che non siamo capaci di metterci d’accordo a suo danno? 😉

      Poi un giorno cade una tegola in testa al terzo vicino: noialtri due in realtà non c’entriamo niente (pensavamo solo di denunciarlo ai vigili urbani perché il suo cane sporca e ulula tutta notte) ma se il matto del quartiere ci incolpasse, ecco, avrebbe scoperto qualcosa di vero.

      Ma visto che è il matto del quartiere, e visto che noialtri possiamo dimostrare che a quell’ora siamo sempre al bar e le nostre tegole sono tutte bene in regola, ecco, allora tutti devono credere che il terzo vicino non ci stava sulle balle?

      • Francesco scrive:

        Pino

        peccato che il tuo vicino di casa si sia preso anche lui un cane, dopo aver scoperto quanto ti danno fastidio!

        😉

        • PinoMamet scrive:

          Questo Francesco, se analizzi bene la questione, non è un modo di rispondere all’obiezione, ma di sviarla.

          Possiamo astrarre dal mio vicino di casa?

          Allora. cosa impedisce che i ricchi e i potenti possano mettersi d’accordo?
          Non c’è bisogno che si mettano d’accordo sempre tutti e su tutto;

          ma non mi pare impossibile che i ricchi e i potenti, proprio come i medi e i poveri, si accordino su questioni per loro importanti, anche senza il bisogno di farlo saper in giro.

          Se la cosa fosse tanto impossibile, non esisterebbero le leggi anti-trust, per esempio…

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Pensavo che le leggi antitrust fossero state imposte dai comunisti invidiosi del successo dei bravi cittadini laboriosi e intraprendenti! 😀

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Pino Mamet

            “Allora. cosa impedisce che i ricchi e i potenti possano mettersi d’accordo?”

            Firenze è un affascinante esempio di cospirazione.

            Il luogo in cui il Partito Unico raccoglie tutte le ambizioni e le mette armoniosamente d’accordo, in una piramide dove in cima ci sono sempre quelli che contano davvero, e in fondo ci siamo noi, che nel nostro piccolo veniamo accolti e ascoltati.

            Quando parlo con gli assessori, trovo sempre un’atmosfera simpatica, piacevole, da cui esci pieno di speranze. Poi si realizza solo il dieci percento delle mille euro che chiediamo, ma non c’è conflitto.

            Quando dagli assessori ci vanno i grandi imprenditori, trovano anche loro mediazioni e sorrisi, e realizzano solo il dieci percento del miliardo che chiedono.

            Ma i piani regolatori si modificano, si adattano, tutto cambia…

            No, Firenze non è una città di conflitti, è una città di accordi.

            • Miguel Martinez scrive:

              ” in una piramide dove in cima ci sono sempre quelli che contano davvero”

              Ricordo che ci fu uno studio alcuni anni fa dove si dimostrava che i cognomi dei principali contribuenti a Firenze erano per la maggior parte gli stessi nel Quattrocento e oggi.

              Ovviamente questo vale solo per Firenze, mica intendo che i Corsini (ne conosco una molto in gamba) o i Mazzei (ne conosco una così così) o i Guicciardini (ne conosco un fottio), i Frescobaldi (mi stanno un pochino antipatici) siano padroni del mondo.

              Però qui, nel nostro complotto molto locale, sono davvero importanti.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                I conflitti servono sempre a trovare un accordo. E’ difficile che una parte sia convinta di poter andare avanti fino al totale annientamento dell’altra.

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                bel temone!

                Cià di cui parli è il pragmatismo.
                Il contrario dello spirito messianico. Per il quale ci sono il bene e il male e il male va annientato.
                Nella II Guerra Mondiale l’hanno fatto: hanno teorizzato la resa senza condizioni, hanno fatto bombardamenti a scopo di sterminio della popolazione civile, non hanno cancellato la Germania e i tedeschi dalla faccia della terra, quello no, ma hanno annientato il III Reich e il nazionalsocialismo e li hanno demonizzati per sempre; hanno perfino processato gli sconfitti.
                Tutte cose che anche solo pochi decenni prima sarebbero state semplicemente impensabili: l’equilibrio di potenze europeo per secoli si è basato su principi opposti.

                Il punto però è che gli Stati Uniti rappresentano il dispiegamento di una potenza economico-militare senza pari nella storia mondiale, né in assoluto (e lì è ovvio, per il progresso tecnico), ma nemmeno in senso relativo: nessuno aveva mai egemonizzato il mondo intero.

                Come la mettiamo allora? Il pragmatismo limita la capacità di potenza perché il riconoscimento della realtà e l’accettazione della mediazione gli tarpano le ali?
                O forse è il compromesso di messianesimo e pragmatismo a funzionare? Il primo come fine e il secondo come metodo.
                Un divorzio totale e radicale dalla realtà non porta lontano, ma credo che comunque solo chi forza i limiti alla lunga s’imponga.

                Ma il complottismo c’entra poco con tutto ciò.
                I visionari sono per definizione aggregatori. La tendenza dei poteri a coalizzarsi non è orizzontale, è verticale.

            • Francesco scrive:

              Miguel

              lo so che soffri di questa distorsione del giudizio dovuta al tuo essere a Firenze

              ma credo che nel resto del mondo le cose siano molto diverse e sarebbe interessante studiare l’eccezione Firenze, non farne un paradigma

              o è Milano l’eccezione?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Cioè a Milano gli assessori non sorridono?

              • Francesco scrive:

                no, a Milano le famiglie importanti, ammesso che esistano, 100 anni fa non esistevano.

              • PinoMamet scrive:

                In questo Francesco ha ragione- ma è Firenze che è l’eccezione, direi.

              • Francesco scrive:

                Tesi di Francesco: in contesti limitati, i ricchi riescono a mettersi d’accordo per congelare lo status quo.

                Questo permette ai singoli ricchi/famiglie ricche di restare in cima alla scala sociale di società -zombie, in cui ogni innovazione è permessa nella misura in cui non modifica l’assetto del potere.

                La vita vera avviene altrove, in società più anarchiche in cui c’è lotta spietata e innovazione vera. Che le altre società ricevono.

                In tutti i casi, la divisione paretiana è in ogni momento rispettata, solo che i ricchi cambiano in un caso e restano gli stessi nell’altro*.

                Fine della Tesi

                * da intendersi non al 100% ma “in misura molto diversa tra le due società”

  9. daouda scrive:

    Credo si debba prima far presente in che gruppi ci si può trovare dando per buono il termine conspirare in senso di attuazione di un complotto ed alla luce del fatto che quel che è attuazione di un complotto è in un certo senso un atteggiamento mafioso ( ergo la mafia è una tipologia di complotto applicato, di per sè marginale ovviamente )

    1 gli anticomplottisti che di norma si conformano nel giustificare
    2 i probabilisti ossia coloro che sono a metà strada e sanno delle inchieste generiche
    3 i complottisti che di norma dissentono a priori

    Ora tutti e tre sono confermativi del sistema oltre che essere usati dal sistema.

    Il vero “complottista conspirazionista” è oltre ste cose dacché non solo deve conoscere la natura umana nella sua socialità ma deve comprendere la costante universal/integrale per poter valutare.
    Di per sè non può essere a favore o contro né neutrale o contro quando deve ed a favore quando deve come fosse nel caso 2 ossia di quelli più svegli.

    Avendo visto il mostro, sapendo che anche lui ne è parte, aggrappato alla Costante, non può che esservi estraneo e quindi non collaboratore ossia deve divenire autarchico il più possibile, palesando dunque tale condizione come tendenza e non status acquisibile.

    E’ irrilevante far notare come tutti e 3 i gruppi siano strumentali, confermativi, al soldo dei mafiosi in grande stile.
    Gli articoli di MM su quelle fazioni di sinistra contro-sistemiche sono frutto del sistema stesso, difatti.
    Tutto il complottismo non è nato per altro che questo.

    Se in futuro vincesse il blocco eurasiano e gli USA si ridimensioneranno con il crollo o rimodulazione della Nato come della UE vedremo il gruppo 1 diventare il gruppo 3 ed il gruppo 3 diventare il gruppo uno.
    Fermo restanto che questi tre gruppi vivono all’interno di zone inclassificate di menefreghisti ingenui che seguono la corrente ovunque vada per inerzia.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Daouda

      “Credo si debba prima far presente in che gruppi ci si può trovare dando”

      Ho capito che da una parte scherzi.

      Da un’altra parte, cerchi di trasmettere cose davvero originali, che meriterebbero di essere ascoltate.

      E le poche volte che ci ho provato a decifrarle, ho trovato – a fatica – qualcosa di molto interessante.

      Pensaci, se vuoi fare il buffone o preferisci comunicare veramente qualcosa.

      • daouda scrive:

        Forse la risposta più onesta che posso darti è “etrambe ma non ne sono sicuro”.

        Bah, ma non me voglio giustificà, qualunque spilorceria o nobbiltà io abbia non potrei che fà così. Questo è stato un articolo più vecchio stile kelebekliano, anche se certo un assaggino.
        Rimane il fatto Miguel che, infondo, cosa c’è da scrivere?

        • Daouda scrive:

          Come fai a dire che io scriva cose che vanno decifrate?
          Ci sono tre gruppi maggiori all’interno di un’amalgama conformistica.
          Tutti e tre sti gruppi + l’amagalma non sono i “cospiratori”, che non sono nient’altro che mafiosetti senza nulla di trascendentale che potremmo chiamare Sistema e che non devono per forza essere cattivi.
          Poi abbiamo i cospiratori in altro senso che sono i servi di Beliar. In tal senso ognuno di noi è un cospiratore od un anti cospiratore.
          Ma poi c’è conspirare nel senso della Provvidenza ed accodarsi all’Essere divino. Intal senso i cospiratori diventano anticospiratori e viceversa.
          Però la cosa non è duale poichè chi è collegato all’Essere sta al centro mentre chi segue Beliar è alle periferie.

          In tutto ciò dicevo che i testi che hai portato sono fatti dal Sistema ma la cosa è irrilevante.
          La problematica è che trasudano Beliar perché Beliar è nel sistema e nei quattro insiemi.

          Chi segue L’Essere non può essere in tali schemi o forse è nel quinto gruppo ossia dei riflettenti maturi, gente normale, come credo sia qua drento.

          Sei contento mmo?

          • Francesco scrive:

            >>> Come fai a dire che io scriva cose che vanno decifrate?

            beh, magari il fatto che alle prime sette letture non si capisce un cazzo mentre pian piano emerge come l’idea che qualcosa di sensato ci sia

            sei vicino ai testi di Fisica di ADV o a quelli di glottologia di Peucezio, come indecifrabilità

            ma nel loro caso si capisce che il problema sono i concetti tecnici a me ignoti

            forse certi svitati francesi amati da MM ti sono meno lontani … ma di loro non ho nessuna stima

            • daouda scrive:

              forse dovresti ammettere che non riesci a capire non solo perché non sò comunicare ma anche perché denuncio tutti i tuoi falsi concetti che non sei disposto ad abbandonare visto il supporto psicologico che ti danno.

              Inoltre dovresti aver capito che quei francesi sono appositi così, sennò non dicevo che erano emissari del sistema che fanno finta di criticare.
              Ma d’altronde a te sto sistema piace, ergo ci simo risposti da soli.
              Perché io posso essere pure uno squilibrato, ma te rimarrai ipocrita e colluso almeno psichicamente.

              • Francesco scrive:

                Guarda che io sarei anche disposto a mollare tutto, almeno psichicamente, e vivere intorno a un monastero coltivando patate e cavoli ad maiorem gloriam Dei.

                Ho i miei dubbi sul Denaro e sulla Democrazia, forse più sulla seconda che sul primo.

                E’ proprio che non capisco un belino di quello che scrivi, di solito!

                Ciao

                PS più che ipocrita sono incoerente per incapacità di capire. Come quelle figure che a destra sono quattro barre e a sinistra sono solo tre … come decidi quante sono? nella vita mica ci arrivi a capire che è un trucco

              • Daouda scrive:

                Bah. Non vuoi dire che sei un ritardato e fai schifo.
                Ma sei scusato. Io sò e non ho scuse.
                Quindi te sei nel giusto ed io nel torto ma per quanto riguarda quel che affermo, che è del tutto inutile se non recepibile, qualora però lo fosse, è strumento a disposizione: e te non ti sforzi di voler capire perché non sai cosa vuol dire crescere fra dissimulazioni oggettività e tripli livelli.
                Impegnati, testa di cazzo!
                Io non sò né voglio scrivere diversamente

              • Francesco scrive:

                “Impegnati testa di cazzo” è il mio quarto nome ma è solo ottativo.

                Non funziona molto.

                Ciao

              • daouda scrive:

                ahahahahahahaha 🙂

  10. Miguel Martinez scrive:

    Sul Bacco…

    sito antivaccinista:

    https://rightsfreedoms.wordpress.com/2022/02/04/argentina-researchers-explain-the-nanotechnology-found-in-covid-injections/

    Leggo che:

    ” the Italian doctor Pasquale Bacco performed 400 autopsies in June, July, August 2020 on patients diagnosed with Covid, but did not find damage to the lung compatible with viral pneumonia, but instead found microclots disseminated in the lung.”

    Francamente non ho capito, non capendoci nulla di medicina, ma:

    Possibile che il tizio abbia fatto ben 400 autopsie nel giro di tre mesi?

    Le autopsie non sono una cosa che si fa solo in casi eccezionali?

    Ora, se io faccio 400 autopsie, presumo di avere la competenza per farmi un’idea abbastanza solida. Possibile che vedere che un ragazzo in terapia intensiva ha un suo video gli basta per cambiare totalmente idea?

    • roberto scrive:

      Si ma lasciamo stare bacco che parla per vendere libri

      Per me quello che è interessante è il ragionamento che fa, quello sull’interesse dei guru a fare appunto il loro lavoro di guru

  11. Miguel Martinez scrive:

    OT

    Qui so che esiste lo sport di prendersela con quelli che invece di farsi assumere da un padrone come le persone normali, si arrangiano, bastardi, con le partite IVA.

    Un malvagio partitoiva che conosco MOLTO bene e che ogni anno guadagna tra i 10 e i 15 mila euro LORDI, risponde oggi alla porta al postino.

    Che gli notifica una cartella esattoriale di 8.483,13 eurini.

    Per tasse sul lontano anno 2006, cioe sedici anni fa.

    3900 euro di tasse dovute allora, più gli interessi e tutto il resto. Nessuna spiegazione di che cosa si tratti.

    Il Mostro Evasore scava tra i suoi archivi, e trova che in quell’anno aveva già pagato le tasse ordinate dal suo commercialista, che adesso non ha più la documentazione, essendo pure andato in pensione.

    Comunque il Mostro Evasore ha cinque giorni per fare appello contro tutto, e trovare un avvocato e mandare tutta la documentazione del caso.

    • roberto scrive:

      Secondo me è tutto prescritto…

      Comunque si, lo stato italiano si comporta da estorsore e non tanto per la quantità di tasse ma per il funzionamento di tutto

      In bocca al lupo

      • Francesco scrive:

        in effetti 16 anni mi paiono tantini, forse un avvocato che scriva “non rompete, è troppo tardi” risolve tutto

        certo che sono sempre tempo e soldi buttati via!

  12. Moi scrive:

    @ PINO

    Scusa, ma …i Baltici mi sembra che siano da sempre marginali … cos’ avrebbero fatto di “nazifascistoide” ? … Debbo essermelo perso.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Moi

      “nazifascistoide”

      Posso parlare di un fisico estone che incontrai in Polonia e che mi disse che dopo l’occupazione sovietica del 1940 a seguito della quale un sesto (!) della popolazione finì nel gulag (quando pure sopravviveva al viaggio, il che stando a Solzhenytsin non era ovvio perché non parlando russo erano subito presi particolarmente di mira dai delinquenti comuni che strappavano loro i denti d’oro) l’arrivo dei nazisti fu salutato come una liberazione. E ancora oggi in molte famiglie estoni l’anniversario dell’arrivo della Wehrmacht è ricordato come la VERA festa della Liberazione.

      Quanto ai lituani, un professore di mia moglie da giovane ne vide affannarsi a cavare gli occhi agli ultimi ebrei nelle loro mani poche ore prima dell’arrivo dell’Armata Rossa.

      La Lettonia è stata condannata dal Consiglio d’Europa per la sua aperta discriminazione nei confronti del 40% dei suoi cittadini, che sono russofoni.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        il primo punto è non solo ragionevole, è pure solo filo-germanista, non filo-nazista

        poi non so voi ma la propaganda russa e pagata insiste così tanto sui neonazisti per ricollegare Putin a Stalin e le beghe odierne alla GGP da essere mortalmente stucchevole

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Francesco

          “propaganda”

          Da amici ben introdotti negli ambienti rabbinici mi si conferma che dopo Majdan c’è un’autentica fuga degli Ebrei Ucraini che se lo possono permettere verso Occidente, segnatamente verso la Svizzera.

          E posso garantire che ci sono neonazisti Polacchi benignamente tollerati dal sotterraneo antisemitismo del partito di governo a Varsavia, votato sia dai seguaci di Radio Maria sia da quelli (sovente le stesse persone) che sono convinti della “Judokomunia”, ossia della natura di complotto giudaico del comunismo sovietico finalizzato alla distruzione della cristianità e della Polonia suo baluardo.

          (Judokomunia oggi reincarnatasi, stando a costoro, nelle lobby LGBT+ annidate nei gangli vitali dell’Unione Europea che vuole affamare la Polonia. Cosa che mi fa diventare sempre più entusiasticamente europeista e mondialista).

          Un mio amico ebreo, poliglotta e coltissimo, ha dovuto qualche anno fa compiere per forza un viaggio di lavoro in Polonia. Era letteralmente terrorizzato all’idea: ci ho messo del tempo per convincerlo a non ascoltare quello che gli raccontavano i correligionari e a partire fiducioso. Poi è andato tutto bene: ma il sentire è quello.

          Per finire, ho sentito con le mie orecchie un mite ingegnere Ucraino mio ex collega, nato in quel di Zaporozhets (l’unico grande centro dell’Ucraina orientale privo di una maggioranza russofona), salutarmi con quel “Slàva gheròjam!” (“Gloria agli eroi!”) che era il motto delle armate di Stépan Bandéra. Tanto per dire, al solo sentirne il nome mia moglie è esplosa (il nonno di una sua professoressa finì crocifisso a una porta dalle bande dell’UPA). Solo a una festa fra colleghi, dove l’ho trascinata, lei e l’ucraino hanno imparato a non antipatizzare.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

        • PinoMamet scrive:

          “Da amici ben introdotti negli ambienti rabbinici mi si conferma che dopo Majdan c’è un’autentica fuga degli Ebrei Ucraini che se lo possono permettere ”

          Risulta anche a me, nonostante il governo ucraino almeno ufficialmente si mostri piuttosto “ebreofilo” e sui muri di Kiev ci siano manifesti incoraggianti con le foto e le frasi del compianto Rebbe di Lubavitch.

          Comunque l’antisemitismo dell’Europa dell’Est è una roba seria- non sono tutti antisemiti, ovviamente, penso che la stragrande maggioranza della popolazione se ne strafreghi, ma si capisce che là era una roba sentita, non posticcia come quella del Fascismo: là c’era una rivalità vera tra questi gruppi, definiti anche linguisticamente e visivamente (l’ebreo che parla yiddish e si veste e si comporta in modo diverso dal cristiano che parla slavo).

  13. Moi scrive:

    Personaggioni sobri 🙂 per personaggioni sobri 🙂 …

    https://www.ilmessaggero.it/video/roma/no_vax_roma_ex_generale_pappalardo_caffe_arresto_mattarella-6503487.html

    No vax a Roma, l’ex generale Pappalardo prende un caffè al bar e “dichiara l’arresto” di Mattarella

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “No vax a Roma, l’ex generale Pappalardo prende un caffè al bar e “dichiara l’arresto” di Mattarella”

      in effetti questi personaggi che vogliono essere pittoreschi, mi fanno un discreto schifo.

      Non sanno cospirare, che richiede una discreta umiltà-

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “, l’ex generale Pappalardo prende un caffè al bar e “dichiara l’arresto” di Mattarella”

      Non conoscevo Bacco, ma Pappalardo sì, sono anni che va in giro. Adesso è diventato “no vax”?

      • Peucezio scrive:

        Miguel,
        “ma Pappalardo sì, sono anni che va in giro. Adesso è diventato “no vax”?”

        Da mo’…

      • firmato winston scrive:

        @miguel

        Pasquale Bacco a suo tempo divento’ abbastanza famoso perche’ la prefazione al suo libro che non si trova in rete, “Strage di Stato”, fu scritta dal notissimo magistrato inquisitore anti-ndrangheta a suo tempo proposto ministro della giustizia dall’area PD, Nicola Gratteri, che venne attaccato per questo dal suo stesso establishment e quindi fece ammenda.
        C’erano suoi video, di Bacco, sul canale youtube del noto anarchico anticomunista Leonardo Facco che in quanto tale tu conoscerai benissimo, ora bannato da TUTTI i social mainstream.
        Si e’ trasferito qua:
        https://odysee.com/@Leonardofaccoeditore:b/dottor-bacco-han-trasformato-un-virus:6
        https://odysee.com/@alfaomegachannel:c/Bacco:d
        A prescindere dalla valutazione delle posizioni di Bacco, che se sono balorde non lo sono piu’ di tante altre ufficiali/ministeriali, il suo “ravvedimento operoso” nel passare da un estremo all’altro, sembra piu’ che altro l’esito di una qualche minaccia tipo “se non ritratti roviniamo non tanto te, ma i tuoi figli e la tua famiglia” (cosa che gli e’ sicuramente successa, per contrappasso, da parte dei no-vax piu’ estremisti stessi sentitisi traditi, per non farci mancare nulla!).
        Robe da matti…

  14. Miguel Martinez scrive:

    Mi segnalano…

    A Hong Kong l’app LeaveHomeSafe, l’equivalente della nostra app Immuni + Green Pass, non richiede nemmeno più la scansione del QR code. Il tracciamento è diventato automatico. Chiunque si avvicini a luoghi che richiedono un pass per entrare viene intercettato sia all’ingresso che all’uscita. L’app scaricata sullo smartphone è in grado di fare tutto ciò senza bisogno dell’intervento umano. Addirittura può essere intercettata dai lampioni stradali, quelli cosiddetti “smart”, che formano l’innervatura della smart city. Ogni movimento viene registrato grazie a Bluetooth e Radio Frequency Identification (RFID)

    https://www.thestandard.com.hk/breaking-news/section/4/187134/%E2%80%98Automatic-check-in%E2%80%99-function-to-be-added-to-LeaveHomeSafe

    • Miguel Martinez scrive:

      Contemporaneamente alle sommosse dei Gilets Jaunes in Francia, ci furono le sommosse di Hong Kong

      https://en.wikipedia.org/wiki/2019%E2%80%932020_Hong_Kong_protests

      che hanno ricevuto un’attenzione molto diversa nei media occidentali, ma lasciamo perdere le tifoserie contingenti: è stato un sommovimento enorme, senza precedenti nella storia della Cina comunista.

      Il Covid è stato provvidenziale per il Partito.

      • Francesco scrive:

        il Partito aveva dimostrato di voler sopravvivere a ogni costo in Piazza Tien An Men.

        il Covid è stato utile ma non decisivo, lo schiacciamento di HK era in corso da anni.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Francesco

          “il Covid è stato utile ma non decisivo, lo schiacciamento di HK era in corso da anni.”

          Certo. Ma il Covid permette addirittura di tracciare ogni movimento di ogni singolo essere umano istante per istante, cosa che con i buoni vecchi carri armati riusciva molto più difficile.

          • Francesco scrive:

            infatti tutti i cinesi hanno il loro bello smartofono

            da prima del coviddi, ci hanno pure conquistato il mercato mondiale a danno di usani, coreani, giapponesi

  15. Miguel Martinez scrive:

    Comunque la logica militare dell’epidemia funziona bene anche in Canada:

    https://www.open.online/2022/02/14/covid-19-canada-trudeau-no-vax-emergenza-nazionale-video/
    No vax in Canada, Trudeau invoca l’Emergency Act per la prima volta nella storia: «Non è una protesta pacifica» – Il video
    14 Febbraio 2022 – 23:02

    Il primo ministro dichiara l’emergenza nazionale dopo le mobilitazioni contro l’obbligo vaccinale che vanno avanti da settimane

    «Non è una protesta pacifica». Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha deciso di appellarsi all’Emergency Act per fermare le proteste dei No vax in Canada, che da settimane occupano le strade e i ponti del Paese. La decisione, annunciata in una conferenza stampa, dovrà essere approvata dal Parlamento entro una settimana. La legge, che non era mai stata applicata prima, decreta una situazione di emergenza e fornisce al governo poteri straordinari per 30 giorni, che gli consentiranno di gestire la situazione, attualmente considerata «critica e urgente». Si potranno sospendere temporaneamente le libertà civili per ripristinare l’ordine pubblico: ad esempio, si potranno vietare i raduni pubblici o limitare i viaggi in aree specifiche. L’Emergency Act, che ha sostituito il War Measures Act negli anni Ottanta, darà poteri speciali alla polizia, che nei giorni scorsi ha affermato di trovarsi in inferiorità numerica rispetto ai manifestanti. Domenica 13 febbraio le forze dell’ordine hanno riaperto l’Ambassador Bridge a Windsor – un passaggio fondamentale per il commercio con gli Stati Uniti – dopo una settimana di blocco. Ma a Ottawa, centinaia di manifestanti hanno iniziato la loro terza settimana di occupazione intorno a Parliament Hill. Ora potranno scattare multe e arresti che in altre condizioni non sarebbero stati possibili. In ogni caso, Trudeau ha specificato che l’esercito non verrà coinvolto.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “militare”

      Oh, dico, sembra fatto apposta. 🙂 🙂

      Come dice Schmitt, il potere è il potere di dichiarare lo stato di eccezione.

      E come ricordano in Cile, mai la convivenza civile è messa più a rischio di quando c’è uno sciopero prolungato dei camionisti. (Se Salvador Allende avesse potuto fare come Trudeau non ci sarebbe stato Pinochet).

      Sembra il classico caso in cui il sacrosanto principio “la libertà di ciascuno finisce dove comincia la libertà degli altri” può essere applicato solo in virtù dell’esistenza della forza coercitiva dello Stato.

      Vale a dire, sembra il classico caso in cui si dimostra l’inevitabile utilità dello Stato, dato che la convivenza civile cogli altri viene messa a rischio dagli stessi che la pretendono per sé.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        da quello che se di Allende ho i miei dubbi che sarebbe stata una cosa molto importante, invece. alla fine Pinochet sarebbe intervenuto in ogni caso, il momento decisivo fu la scelta della DC di appoggiare Allende.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “E come ricordano in Cile, mai la convivenza civile è messa più a rischio di quando c’è uno sciopero prolungato dei camionisti.”

        Non credo che gli Stati Uniti vogliano organizzare un golpe in Canada.

        • Francesco scrive:

          aspetta che torni su Trump e vediamo!

          😀

          PS credo che Andrea trovi ogni pretesto per sostenere la necessità di statalizzare tutto. io mi limiterei a leggi che regolamentino o proibiscano scioperi in grado di danneggiare non la controparte economica ma l’intera società.

    • firmato winston scrive:

      Qui c’e’ un altro articolo un po’ meno edulcorato:

      https://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/deriva-autoritaria-in-canada-trudeau-vuole-il-congelamento-extragiudiziale-dei-conti-bancari-dei-manifestanti/

      Tutta questa faccenda dovrebbe farci guardare fascisti, nazisti e comunisti con piu’ indulgenza, visto cosa sta riuscendo a fomentare in termini di paranoia di massa una tutto sommato relativamente innocua epidemia.

      “Monta la tensione in Canada. Dopo più di due settimane di manifestazione ininterrotta nel centro di Ottawa, il governo ha scelto di passare al contrattacco, preparandosi ad usare le maniere forti.
      In una conferenza stampa tenuta oggi (ieri per chi legge), il premier Justin Trudeau ha invocato il ricorso allo stato di emergenza, che conferisce alle forze di polizia poteri speciali in fatto di multe, arresti, e sequestri di veicoli, per porre termine agli assembramenti in cui si verifichino attività illegali, come blocchi di infrastrutture ed occupazioni, ma che autorizza come vedremo anche il congelamento extragiudiziale dei conti corrente dei manifestanti. L’intento è ovviamente quello di colpire le manifestazioni di protesta iniziate con il Freedom Convoy dei camionisti contro l’obbligo di quarantena per gli autotrasportatori non vaccinati, che a distanza di ormai tre settimane continuano ad occupare il centro di Ottawa.
      La parola passa ora alle due camere del Parlamento, chiamate al voto entro 7 giorni. Scontato il sì del partito di sinistra NDP, da tempo sostenitore delle limitazioni ai danni dei non vaccinati.
      Uno sviluppo sorprendente solo fino ad un certo punto, visto che nei mesi precedenti Trudeau aveva più volte criminalizzato coloro che hanno legittimamente scelto di non vaccinarsi, bollandoli come misogini, razzisti ed estremisti di destra (strano che non abbia usato direttamente il termine fascisti), sostenendo la necessità in qualche modo di punirli con restrizioni in virtù delle loro scelte “sbagliate”.
      Non è stata da meno Chrystia Freeland, potente ministro delle finanze del governo Trudeau e sua possibile erede alla guida del Partito Liberal. Freeland, ben introdotta nel World Economic Forum di Klaus Schwab, bestia nera di molti contestatori nel mondo, ha aggiunto un tassello importante alle dichiarazioni di Trudeau: con lo Emergencies Act, le piattaforme di crowfunding dovranno registrarsi presso FINTRAC (Financial Transactions and Reports Analysis Centre of Canada), ossia l’intelligence finanziaria canadese, adibita al controllo ed al tracciamento dei pagamenti per capire chi paga chi, come e perché. Si tratta nei fatti di un allargamento delle normative anti-riciclaggio e di contrasto al terrorismo, che verranno applicate anche alle transazioni in criptovalute.
      Il ministro è stato chiaro col suo “Follow the money”: segui la pista del denaro per trovare i responsabili ultimi, come amava ricordare Giovanni Falcone.
      In sostanza, i manifestanti e chi li finanzia trattati come criminali. Peggio, come terroristi. Le stesse disposizioni infatti autorizzano le banche canadesi a congelare i conti correnti dei camionisti coinvolti nelle proteste o anche i conti delle persone sospettate di finanziare le attività del Freedom Convoy, in quanto definite illegali, senza attendere una pronuncia in tal senso dei tribunali. Quindi, una pena extragiudiziale motivata dal dissenso politico.
      La mossa del governo Trudeau potrebbe leggersi sia come un tentativo disperato di cambiare la situazione (visto che la polizia di Ottawa ha dichiarato di non essere in grado di fronteggiare il grande numero di manifestanti), sia come la volontà di schiacciare il dissenso e chiudere una volta per tutte la partita, dando una sorta di lezione esemplare ai manifestanti in Canada e altrove.
      La situazione rimane tesa in tutto il Paese. Nella capitale i partecipanti alla protesta non mostrano alcuna intenzione di cedere. In loro sostegno sono scesi in strada anche veterani dell’esercito canadese.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ firmato winston

        “più indulgenza”

        Ecco, vedi, sono precisamente i commenti come questo tuo post che hanno l’indubbio merito – e te ne ringrazio sinceramente! 🙂 – di chiarire i termini della questione, almeno agli occhi di chi come me conosce il Canada solo per i documentari di Alberto Angela, le lezioni di geografia alla scuola dell’obbligo e le versioni ginnasiali su Jacques Cartier.

        Il tuo post mostra infatti in modo cristallino che si tratta di una questione di principio. Potrebbe essere Canada o Canicattì o Aquisgrana, sarebbe lo stesso.

        Certamente non è questione di quanto sia pericoloso il Covid. Qui c’è un altro virus, potenzialmente ancora più letale.

        “In sostanza, i manifestanti e chi li finanzia trattati come criminali. Peggio, come terroristi.”

        Esattamente quali sono.

        Conta più la libertà di tutti – limitata solo dalle libertà altrui per il tramite delle leggi stabilite da un governo eletto – o l’arbitrio di un gruppo, che sfruttando la propria posizione nevralgica (prova a spostare un TIR messo di traverso) impone il suo arbitrio a tutti?

        L’avrà vinta la civiltà basata sulle regole o la prepotenza basata sull’autoproclamato diritto a fare i propri comodi a proprio esclusivo giudizio?

        C’è poi davvero tanta differenza fra l’esagitato fanatico jihadista fai-da-te che si butta con l’auto in mezzo alla folla dei festanti per Carnevale e questi che strangolano sistematicamente un intero Stato? Il primo fa qualche vittima subito, poi viene messo in condizioni di non nuocere. Questi possono continuare sine die – e chissà quanta gente ci ha già rimesso la salute o le penne, per farmaci salvavita che non arrivano, per l’isolamento delle piccole comunità e simili, senza che nessun cronista possa testimoniarlo.

        “(strano che non abbia usato direttamente il termine fascisti)”

        E’ un termine troppo abusato, ma qui ci sta benissimo.

        Se come dice Mussolini “il fascismo è azione”, allora questi sono squadristi, né più ne meno. Squadristi che mettono in ginocchio una nazione usando non il manganello ma il camion finché la nazione non si piega ai loro voleri.

        I “gilet jaunes” francesi magari erano pure Lumpenproletariat, e passi.

        Questi sono bottegai da jacqueries.

        Questi sono i primi a lagnarsi dello Stato quando non gli torna comodo e i primi ad approfittare delle strade mantenute dallo Stato perché fanno loro comodo.

        Questi agiscono a freddo contro lo Stato di tutti, perché credono pure di avere ragione.

        Questi sono quelli che davvero credono che la libertà individuale sia solo individuale. E agiscono di conseguenza. Questa convinzione è il virus più letale che esista.

        Questi sono il nemico.

        “Le stesse disposizioni infatti autorizzano le banche canadesi a congelare i conti correnti dei camionisti coinvolti nelle proteste o anche i conti delle persone sospettate di finanziare le attività del Freedom Convoy”

        Colpiteli dove fa male, i bottegai fasci: nel portafoglio.

        In Canada e ovunque.

        (Un pallido analogo padano sarebbero quelli delle quote latte).

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Miguel Martinez scrive:

          “Mentre in Francia la Confederazione Generale del Lavoro si schiera, coi suoi dirigenti, contro la « scioperogeneralmania », che in realtà af-
          fligge per poco il proletariato della nazione sorella, in Italia si passa da uno sciopero generale all’altro e si fa un abuso altamente anti-
          nazionale, anti-sindacalista ed anti-socialista di un’arma che doveva essere riservata alle rivendicazioni supreme. I danni economici e morali che la nazione soffre sono enormi. Ieri il cambio sulla Svizzera balzò da 224 a 228 punti e all’estero continuano a circolare – diramate dai nostri amici – le notizie più catastrofiche sulla nostra situazione interna”

          Benito Mussolini, Il Popolo d’Italia, N. 332, 3 dicembre 1919

          • Miguel Martinez scrive:

            “Siamo allo sciopero ferroviario.
            Abbiamo, già in anticipo, detto il nostro parere.
            Lo confermiamo oggi nella manchette di queste pagine.
            Ci conforta il pensiero che moltissimi ferrovieri condividono il nostro punto di vista e non sciopereranno o subiranno passivamente – se costretti – lo sciopero.
            La verità è che il Sindacato ferrovieri, diretto da un manipolo dì estremisti, voleva a qualunque costo giungere allo sciopero.
            A qualunque costo; anche se il ministro De Vito avesse accettato – in blocco – senza discutere il memoriale.
            Ormai è evidente il carattere specificamente politico del movimento.
            Lo sciopero dei ferrovieri deve servire al gioco politico dei massimalisti italiani, alla triste ~sperienza bolscevica, che si vuole inscenare.
            Invitiamo Ì fascisti e i cittadini tutti a serrare le file e a prepararsi energicamente, con tutti i mezzi, onde. fronteggiare gli eventi.
            Si vuole assassinare la nazione, ma la nazione non deve morire!
            E non morirà.
            MUSSOLINI
            Da Il Popolo d’Italia, N. 17, 20 gennaio 1920,

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Martinez

            “Mussolini”

            E perché diamine credi che Mussolini abbia conquistato il consenso della maggioranza?

            (Perchè lo conquisto’, ormai è accertato)

            https://it.wikipedia.org/wiki/Prova_d%27orchestra

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Miguel Martinez scrive:

              Per ADV

              “Prova d’orchestra”

              dato un’occhiata indubbiamente superficiale, e ci ho capito esattamente ZERO.

              Tipo Francesco alle prese con un intellettuale francese.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “ZERO”

                È un film di Fellini in cui i musicisti di una orchestra cominciano col rifiutare il direttore d’orchestra come antidemocratico e continua non in un allegro regime assembleare di democrazia diretta dove l’unico autorizzato a dettar legge è il metronomo. Nel caos finale, descritto con atmosfere appunto felliniane, l’orchestra è ricuperata da un nuovo direttore, che nei titoli di coda si rivela… quello che ti puoi aspettare.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “È un film di Fellini”

                Il tema è interessante, e certamente contiene elementi importanti di verità.

                Domande:

                1) la scelta della “orchestra” già pone un elemento ideologico non detto: l’orchestra è bella di per sé, tutti quelli che ne fanno parte hanno scelto di fare i musicisti, il direttore non sfrutta (in genere) i musicisti, non fa danno all’ambiente, attira spettatori volenterosi. E’ uno specchio davvero della cosa che chiamiamo “società”?

                2) Cosa deve suonare l’orchestra? Conosciamo almeno due risposte, “cose belle” e “cose che piacciono al pubblico”. E chi decide cosa è bello? E qual è il “pubblico” di una democrazia? Perché quando te la prendi con portuali, camionisti, insegnanti e infermieri che pretendono di dire la loro, li stai trattando implicitamente da orchestrali.

                3) Infine, siamo certi che l’unica alternativa sia tra il Direttore Dittatore ma Perbene, e il Direttore Dittatore ma Cattivo? Se l’orchestra non funziona, non potremmo fare tanti piccoli gruppi di musicisti, che suonano cose diverse, secondo gusti diversi, e chiudere la Mega Orchestra Nazionale?

              • Tortuga scrive:

                Quando uscì mio padre mi portò a vedere questo film. Lo prese come un una metafora dai significati occulti e continuava a dire “chissà cosa vuol dire, chissè cosa vuol dire”.
                Poi un giorno io ho sposato un musicista e ho capito che non è una metafora: quel mondo è proprio così.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Tortuga

                “Poi un giorno io ho sposato un musicista e ho capito che non è una metafora: quel mondo è proprio così.”

                🙂 Era una metafora occulta… del mondo delle orchestre!

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “orchestra”

                1. Come la società, un’orchestra senza un ordine interno si sfalda, proprio come un corpo umano senza il suo scheletro.

                2. Il punto 1. vale indipendentemente dallo spartito.

                3. Con piccoli gruppi isolati al più suoni i Casadei, non Beethoven o Morricone.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

                P.S. a quanto ne so, esiste un’unica composizione scritta esplicitamente per un’orchestra priva di direttore, il Concerto per Orchestra di Bartók. Non ha avuto seguito…

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “la prepotenza basata sull’autoproclamato diritto a fare i propri comodi a proprio esclusivo giudizio?”

          E’ la definizioni di poteri d’emergenza in materia di ordine pubblico?

          “Questi possono continuare sine die – e chissà quanta gente ci ha già rimesso la salute o le penne, per farmaci salvavita che non arrivano, per l’isolamento delle piccole comunità e simili, senza che nessun cronista possa testimoniarlo.”

          Quando c’era LVI queste cose non succedevano.

          “E’ un termine troppo abusato, ma qui ci sta benissimo. Se come dice Mussolini “il fascismo è azione”, allora questi sono squadristi, né più ne meno. Squadristi che mettono in ginocchio una nazione usando non il manganello ma il camion finché la nazione non si piega ai loro voleri”

          Ci vuole una risposta forte.

          “Questi sono bottegai da jacqueries”

          I diritti divini dell’aristocrazia sono in pericolo, la feccia si sta scatenando nel Regno e l’ordine voluto da D… dalla Dea Ragione è in pericolo.

          “Questi sono quelli che davvero credono che la libertà individuale sia solo individuale. E agiscono di conseguenza. Questa convinzione è il virus più letale che esista.”

          Dobbiamo ripristinare l’ordine. L’ordine e la disciplina.

          “Questi sono il nemico”

          E quindi la parola d’ordine è una sola ed è categorica.

          “Colpiteli dove fa male”

          Vincere!

          “In Canada e ovunque”

          E vinceremo!

          • Francesco scrive:

            cazzo, mi hai messo in confusione! non so a chi dare ragione e soprattutto a cosa darei ragione facendolo!

            alla fine mi emerge un Trudeau-Mussolini che ha pienamente ragione contro uno sciopero politico-folle che non è neppure uno sciopero ma un blocco.

            ecco, sui blocchi ci sono pochi dubbi e uno strumento provvidenziale: l’elicottero da attacco

            PS l’idea di attaccare da destra l’anarco-ribellismo trumpiano mi piace, comunque

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              La questione è un’altra: per spostare un TIR servono i poteri d’emergenza?

              • Francesco scrive:

                Come insegnava Churchill su queste colonne: mille TIR non sono uguali a un TIR (e neppure a un TIR x 1.000)

                E per spostare mille TIR servono, se bastano non lo so, i poteri dell’emergenza eccome

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                I poteri non spostano i TIR. Poi forse a Milano le gride manzoniane sono diventate più efficaci nei secoli, ma non penso.

              • Francesco scrive:

                MT

                i vigili non spostano i TIR, primo perchè sono troppo grossi e secondo perchè non si mettono contro una grossa massa di camionisti incazzati e con amici politici e giornalistici. mettono due transenne e deviano il traffico.

                idem i sindaci.

                minimo ci vuole un Ministro degli Interni, con appoggi politici e giornalistici almeno altrettanto forti e un sacco di coraggio. e un collega della Difesa che gli manda le autoblindo e i carri-ponte (o come si chiamano quei cosi con cui recuperano i Leopard rotti)

                che c’entra Manzoni?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Per mandare poliziotti, blindati e carri-ponte (ma poi non basta togliere il freno a mano? L’autoritarismo si associa sempre alla totale mancanza di senso pratico 😀 ) non servono le leggi eccezionali.

              • Francesco scrive:

                secondo me questa volta ti sbagli: per affrontare uno scontro con un corpo intermedio cazzuto e incazzato le leggi eccezionali servono eccome, quelle normali sono per bloccare Roberto ciucco o Francesco fatto

                è uno dei casi in cui la quantità porta a una qualità diversa

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Francesco

              “alla fine mi emerge un Trudeau-Mussolini”

              Un parallelo interessante è la repressione delle agitazioni dei mezzadri in Toscana nel periodo tra la guerra e la marcia su Roma.

              In sostanza, i mezzadri, con le loro rivendicazioni, tenevano per le parti delicate del corpo i cittadini, semplicemente bloccando le forniture delle cose essenziali per vivere.

              Per cui quando i baldi fascisti andavano sui loro camion a manganellare gli scioperanti, non erano contenti solo i nobili (spesso massoni) che regalavano i camion e pagavano la benzina, ma anche tante persone normali della città.

              Poi se il governo avesse mandato i carabinieri invece di chiudere un occhio quando ci pensavano i fascisti, sarebbero stati ugualmente contenti, ma come spesso ricordava Benito Mussolini, erano governi debolucci ed esitanti, non erano né Draghi (vedi portuali di Trieste) né Trudò.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Mauricius Tarvisii

            “vincere!”

            Hai sbagliato verbo.

            Era:

            “Resistere! Resistere! Resistere!”

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “Era:

              “Resistere! Resistere! Resistere!””

              Resistere comporta il non sparire, mentre vincere si associa meglio al concetto di “spazzare via”.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per MT/ADV

                “Resistere! Resistere! Resistere!””

                in effetti, il termine è assurdo.

                Si resiste a una forza immensa, soverchiante, storica: cioè, al Progresso, che per definizione è “ciò che avanza”, anzi ci marcia addosso.

                Presumo che il termine sia nato per caso, nella Polonia o nella Francia occupata del 1939/1940, e in quel caso aveva un senso, visti i rapporti di forza. Poi è passato pigramente in altri movimenti dell’epoca.

                Se togliamo di mezzo il riferimento specifico a sedici mesi di storia italiana (settembre 1943-aprile 1945) con annessi e derivati ideologici e identitari…

                Resistente è il Miguel Martinez con il suo vecchio Nokia (e lui è vaccinato);

                è la mia amica che nonostante la caccino dal lavoro, rifiuta di farsi iniettare roba di cui diffida nel corpo (e lei ha lo smartofono);

                sono gli anziani delle bettole che Peucezio ama;

                è la gente di San Frediano che tiene illegalmente aperto un giardino;

                è quello che quando lo carica la polizia non si sposta;

                è quello che si lega a un albero per impedire che lo abbattano…

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ mauricius Tarvisii

                “Sparire”

                Esatto. Se la comunità non deve sparire sotto i colpi di minoranze di facinorosi, deve poter resistere spazzandoli via.

                E lo Stato e’ l’unica barriera fra i cittadini e i bulli.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Fuzzy scrive:

                Leggevo, en passant, che il governo cinese è molto preoccupato perché i giovani stanno diventando troppo buoni. Cercano un modo per incattivirli.
                Su questo ci si potrebbe meditare a lungo.
                Meditazione e digiuno.
                A cosa serve lo Stato?
                Perché nei clan di cacciatori raccoglitori i bulli venivano messi ai margini ed eventualmente ammazzati a colpi di lancia nella schiena. E il risultato era che diventavano tutti buoni?

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Martinez

              “Resistere”

              Si resiste alle prepotenze dei bulli.

              E il poliziotto di quartiere ti aiuta – o ti dovrebbe aiutare, è lì per questo – contro i bulli.

              Una categoria che ricatta una nazione strangolandola è un esempio di masnada di bulli.

              Trudeau è un esempio di poliziotto di quartiere.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ mauricius Tarvisii

            “LVI”

            Hai appena fatto una sintetica apologia di fascismo, il che come indubbiamente saprai è (ancora) un reato.

            Immaginando che non fosse questa la tua opinione, ti rammento che hai omesso di parlare di quelle libere elezioni che consentiranno ai Canadesi di cacciare Trudeau, se lo vorranno, e che con LVI non c’erano.

            Ma persino un governo eletto spazza via le minoranze che bloccano la nazione, per poter funzionare.

            La democrazia è una forma di governo. Se non governa, non è democrazia.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Miguel Martinez scrive:

              Per ADV

              “mmaginando che non fosse questa la tua opinione, ti rammento che hai omesso di parlare di quelle libere elezioni che consentiranno ai Canadesi di cacciare Trudeau, se lo vorranno, e che con LVI non c’erano.”

              Come le Liberissime pre-Elezioni che stabiliscono che ci sono maschi e femmine, e che gli omosessuali sono quattro gatti e si tolgano dalle scatole.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “gatti”

                Non siamo in democrazia diretta, dove vige l’ostracismo 🙂

                Siamo in democrazia indiretta, che dunque può essere liberale e ammettere la separazione dei poteri.

                E dove vige la separazione dei poteri esiste una Magistratura che può abrogare leggi che violino i diritti fondamentali delle persone.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Siamo in democrazia indiretta, che dunque può essere liberale e ammettere la separazione dei poteri.”

                direi di no.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                E dove il governo usa i poteri di guerra per condurre una guerra contro gli oppositori?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ mauricus Tarvisio

                “oppositori”

                Quelli non sono oppositori del governo, ma del vivere civile.

                Un po’ come quelli che appiccano gli incendi ai boschi (per incuria o per dolo), solo peggio.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Quelli non sono oppositori del governo, ma del vivere civile.”

                Beati i Certi.

                Quelli che sanno che nei vaccini ci mettono i veleni per ridurre la popolazione, come quelli che sanno che la pfizerizzazione totale dell’intera specie umana con le buone o le cattive ci darà l’immortalità 🙂

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “Hai appena fatto una sintetica apologia di fascismo, il che come indubbiamente saprai è (ancora) un reato.”

              Ti prego, il fantadiritto no 😀

              “ti rammento che hai omesso di parlare di quelle libere elezioni”

              Intanto arrestiamo un po’ di oppositori, perché tanto poi faremo le elezioni, no?

              “Ma persino un governo eletto spazza via”

              Spazzare? No, io userei il verbo “spezzare”, tipo “spezzare le reni”: si accorda meglio con il tenore del tuo discorso. “Spezzeremo le reni alla minoranza”.
              Dai che se fosse a parti invertite ti staresti stracciando ipocritamente le vesti…

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ mauricius Tarvisii

                “minoranza”

                Non far torto alla tua intelligenza.

                Non far finta di non capire che nessuno Stato può funzionare se si consente a una minoranza di ricattare tutti.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Non far finta di non capire che nessuno Stato può funzionare se si consente a una minoranza di ricattare tutti.”

                Infatti… eliminiamo le minoranze di parassiti – banchieri, padroni di fabbriche, venditori di polizze, tecnocrati, giornalisti…

                Via!

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Chi ha parlato di farsi ricattare? Si sta parlando di poteri emergenziali assunti per reprimere il dissenso. Anzi, per “spazzarlo via”.

              • Francesco scrive:

                veramente sarebbe “per riaprire le strade”, mica diventa proibito essere oppositori politici o anche solo oppositori del grinpasse canadese

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “veramente sarebbe “per riaprire le strade”, mica diventa proibito essere oppositori politici o anche solo oppositori del grinpasse canadese”

                E’ il grande problema di tutte le proteste.

                Il governo italiano decide che è vietato andare in chiesa.

                Per ottenere l’abrogazione della misura, Francesco firma una petizione, scrive post su Facebook (che vengono poi censurati), poi fa una manifestazione che viene autorizzata purché non disturbi nessuno.

                Alla fine lui si sdraia per strada e si incatena davanti alla chiesa del quartiere, dove viene manganellato e portato via. Mica perché è un oppositore, solo perché ostacola il traffico.

                Hai il diritto di dire “sono contrario”, ma non hai il diritto di essere minimamente ascoltato.

              • roberto scrive:

                miguel

                “Hai il diritto di dire “sono contrario”, ma non hai il diritto di essere minimamente ascoltato.”

                il diritto di essere ascoltato presuppone un obbligo di ascoltare, no?

                ora è chiaro che se sono un giudice o una autorità amministrativa ho l’obbligo (giuridico) di ascoltare le parti, e se sono un politico ho un obbligo (politico) di ascoltare i cittadini…ma se sono roberto che vuole andare a fare una passeggiata con gli amici e si trova bloccato perché tizio vuole essere ascoltato (da me!?!) penso proprio di non aver nessun obbligo, anzi penso di avere il diritto di essere lasciato in pace

                tradotto, si hai il diritto di manifestare, no non hai il diritto di bloccare tutti per essere ascoltato

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “tradotto, si hai il diritto di manifestare, no non hai il diritto di bloccare tutti per essere ascoltato”

                Il problema è che quando in mezzo ci sono interessi, è solo attraverso la forza che si può essere ascoltati.

                Il Comune di Firenze è straordinariamente dialogante, ha i politici più simpatici d’Italia, ti ricevono e ti danno del tu e se non costa loro niente, ti ascoltano e ti vengono anche incontro.

                Quando si tratta dell’aeroporto che la Confindustria e Carrai vogliono allargare, non ti ascoltano. Non ti ascoltano proprio. Zero.

                Puoi manifestare ogni giorno dell’anno “senza interrompere il traffico” e loro vanno avanti.

                La protesta senza forza non te la impediscono, è semplicemente perfettamente inutile.

                L’unico modo per farsi ascoltare, in quel caso, consiste in un’azione di forza.

                Che può essere anche un ricorso al Tar, mica sto parlando necessariamente di azioni illegali.

                Ma può essere anche sdraiarsi davanti alle ruspe, se sarà il caso.

                E’ normale, mi sembra.

              • roberto scrive:

                poi

                ” ma non hai il diritto di essere minimamente ascoltato”

                io sempre il dubbio che dietro a “vorrei essere ascoltato” si nasconda “vorrei che si facesse come dico io”, sbaglio?

                è certamente umano, ma non mi ricordo di manifestazioni che si concludano con “vabbé ci abbiamo provato, ma non abbiamo convinto nessuno arrivederci e grazie”…ma piuttosto con “non ci ascoltano!”

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “io sempre il dubbio che dietro a “vorrei essere ascoltato” si nasconda “vorrei che si facesse come dico io”, sbaglio?”

                Beh, certo.

                Se arriva una legge che mi ordina di tagliarmi un orecchio, io protesto. E vorrei essere ascoltato, perché vorrei che io potessi fare come dico io, cioè tenermi l’orecchio. E se insistono e non cercano alcun tipo di compromesso, io la strada la blocco.

                Gli altri facciano come vogliono, non impedisco certo ad altri di farsele tagliare.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “riaprire le strade”

                Ripeto: non mi risulta che la legge canadese impedisca di riaprire le strade senza assumere poteri d’emergenza. Se hai notizie contrarie, ti prego di fornirmele.

              • roberto scrive:

                miguel

                “Quando si tratta dell’aeroporto che la Confindustria e Carrai vogliono allargare, non ti ascoltano.”

                di nuovo, non è che non ti ascoltano è che non fanno come vuoi tu…magari se intorno alla tua protesta ci fosse un consenso talmente forte da fargli paura di perdere il posto forse oltre ad ascoltarti farebebro come vuoi tu

                (un po’ per me è questo il senso della protesta, raccogliere consenso)

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “magari se intorno alla tua protesta ci fosse un consenso talmente forte da fargli paura di perdere il posto forse oltre ad ascoltarti farebebro come vuoi tu”

                Sesto Fiorentino, che è il comune davanti alla rampa di lancio degli aerei, è stato il primo comune socialista d’Italia. E’ un comune dove il PCI non credo abbia mai preso meno del 60%, il PD poi non ne parliamo.

                Quando si è votato nel 2016, il 68% dei sestesi ha votato contro il PD, per via dell’aeroporto (e altre magagne imperiali fiorentine); e il progetto è stato anche bocciato dal TAR.

                Ma il Partito Unico/Confindustria/Carrai non deflettono, insistono con la grinta di prima.

                Comunque io non chiedo a qualcuno di fare qualcosa che piace a me.

                Chiedo a loro di non imporre qualcosa che danneggerà tutti, penso che sia parecchio diverso.

              • firmato winston scrive:

                Mi pare che, come al solito quando ci si perde in troppe chiacchere da causidici, si stia perdendo di vista il fatto che i camionisti canadesi stanno reagendo con la forza ad un’esagerata imposizione di forza. Non sono stati loro a cominciare, insomma.

                Sull’aeroporto di Firenze, alla fine chi paga? Se il costo ricade come ormai quasi sempre accade sul debito pubblico, cioe’ su contribuenti futuri che non ne hanno alcun ritorno, questi hanno non il dritto, ma il dovere di rivoltarsi: a scanso di equivoci, la stessa cosa che vale per l’aeroporto, vale per le piste ciclabili e in genere gli “investimenti” che sono tali solo di nome, per raggirare con le pseudo-definizioni pseudo-economiche e infine derubare gli allocchi. Chi partecipa volonterosamente ai crimini, sappia che qualcuno se ne accorge, e che prima o poi potra’ succedere che si facciano i conti. “Ma io non sapevo e non credevo” un cazzo.

              • Francesco scrive:

                Miguel, caro e bell’amico,

                di rado ti capita di essere banale, però quando ti capita lo sei alla grandissima.

                A Firenze siete in due: chi vuole l’aeroporto e chi non lo vuole. Comunque vada, uno dei due non sarà ascoltato.

                Se ammetti che quello non ascoltato ha diritto a usare la forza, hai appena cancellato la civiltà e riportato l’umanità ai tempi felici in cui i figli di Carlo Magno si facevano ascoltare su chi dovesse ereditare l’impero a mazzate.

                Per quanto simpatizzi per la tua parte sulla questione aeroporto di Firenze, non posso che bocciare le tue idee come pessime.

                Peraltro è dai tempi dell’Antigone che c’è il dibattito su “quali sono i limiti del potere legittimo” e “quali sono i diritti inviolabili del singolo”, non è una cosa che hai appena inventato tu.

                PS cmq grazie per la difesa delle mie orecchie!

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “Se ammetti che quello non ascoltato ha diritto a usare la forza”

                Beh, se quello che non ascolta usa la forza, che si può fare?

              • Francesco scrive:

                x FW

                quale era l’esagerata imposizione di forza del governo canadese?

                grazie

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “quale era l’esagerata imposizione di forza del governo canadese?”

                Il divieto di lavorare per i camionisti che non accettano il vaccino antiCovid.

              • firmato winston scrive:

                @francesco

                non continuiamo a fare i furbetti in esercizio adolescenziale di polemica su questo thread, e’ quella a cui i camionisti si ribellano

              • Francesco scrive:

                se quello è un eccesso di prepotenza della politica … scusate ma siete fuori di testa

                mi tocca morire non solo stalinista ma pure mussoliniano?

                che dura e triste sorte!

                PS in realtà queste cose io le ho imparate a 16 anni giocando a pallacanestro

              • Francesco scrive:

                mi ripeto: “A Firenze siete in due: chi vuole l’aeroporto e chi non lo vuole. Comunque vada, uno dei due non sarà ascoltato.”

                o parti da una visione manichea per cui i primi sono il Male e i secondi il Bene e (Miguel yankee?) il Bene deve trionfare

                oppure inizi a capire cosa è la politica.

                perchè mai quelli dovrebbero deflettere? voi i Nidiaci li avete mollati?

                guarda, mi tocca indicarti Pannella, che metodologicamente era in teoria ineccepibile (poi nei fatti era mille volte più bugiardo di Trump) e che ha cambiato la testa del popolo, aspettando che questo succedesse

                e lo dico ritenendo che ogni singola battaglia di Pannella sia stata per il male.

                ciao

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                ” … scusate ma siete fuori di testa”

                Secondo me stai unendo due tesi completamente diverse (la mia e quella di Miguel Martinez) e stai rispondendo ad una terza che c’entra vagamente qualcosa con entrambe.
                Comunque, che voi liberisti siate fondamentalmente autoritari non è una sorpresa.

              • Francesco scrive:

                veramente sto rispondendo a MM e FW, non a te, confesso che la tua polemica sull’utilizzo di leggi emergenziali mi pare poco rilevante.

                liberisti autoritari … forse nel senso che riteniamo prioritario difendere la libertà delle singole persone? non capisco

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                No, Francesco: nel senso che difendete le ingiustizie sociali facendo finta che siano il contraltare della libertà dei singoli, ma poi quando la libertà dei singoli è in gioco siete in prima linea nell’invocarne la repressione più feroce.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                No, Francesco: nel senso che difendete le ingiustizie sociali facendo finta che siano il rovescio della medaglia della libertà dei singoli, ma poi quando la libertà dei singoli è in gioco siete in prima linea nell’invocarne la repressione più feroce.

              • Francesco scrive:

                sulla prima parte concordo, salvo una piccola differenza lessicale

                la seconda invece mi pare assurda, di quali libertà stai parlando? a me è chiaro che esiste la libertà di andare da qui a lì e NON esiste la libertà di impedirmelo perchè c’ho la mia causa da rivendicare

                ma davvero non capisco in generale l’affermazione

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “Sesto”

                L’aeroporto , a quanto capisco , influenza l’intera economia regionale.

                Perfetto: gli oppositori dell’aeroporto alle elezioni votino Martinez consigliere regionale. Quando la maggioranza andrà sotto per qualche inevitabile magagna interna e chiederà il voto di Martinez, questi farà mettere agli atti (si dice così?) una bella moratoria sull’aeroporto, in nome del “principio di precauzione” o che so io.

                Altrimenti, finché è solo la maggioranza di Sesto più qualche anima bella d’Oltrarno ad opporsi, la maggioranza dei toscani (e specialmente albergatori, ristoratori e simili) preferirà sempre il nuovo aeroporto agli uccellini della Valdarno.

                Si chiama “democrazia”.

                Per un semplice fatto di statistica, più del 40% delle decisioni prese in democrazia non ci piacciono.

                Se poi qualcuno si incatena ai caselli dell’autostrada per protesta bloccandoli per tutti, allora scatta l’autorità dello Stato.

                Altro che repressione delle opposizioni.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “Via!”

                Si condizionano tutte a vicenda così nessuna blocca tutto.

                Quei camionisti bloccano tutto.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Quei camionisti bloccano tutto.”

                E loro ti risponderanno, “lasciateci in pace e lasciamo in pace voi”.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “pace”

                Non esiste il “voi”.

                Non è accettabile la contrapposizione camionisti vs resto del mondo, così come non è accettabile la costituzione su un piano di parità fra un pezzo di società e tutta la società. Se lo si accettasse, nessuna convivenza sarebbe più possibile: torneremo alla guerra per bande, al dominio del più forte, alla prepotenza del bullo.

                È il motivo per cui esistono gli espropri: la proprietà privata è importante, ma l’interesse collettivo lo è di più.

                Non va bene alla maggioranza dell’elettorato? Si cambi il governo.

                Ma sfidare un governo regolarmente eletto con un ricatto è pura estorsione, come i dirottatori di aerei che liberavano gli ostaggi solo a seguito della liberazione di questo o di quello.

                E la risposta deve essere la stessa che coi dirottatori.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                Andrea,
                ” finché è solo la maggioranza di Sesto più qualche anima bella d’Oltrarno ad opporsi, la maggioranza dei toscani”

                Ma chi decide la scala della democrazia?
                I sestesi, i toscani, gli italiani?
                Tu mi dirai lo stato. E idealmente vorresti uno stato mondiale.
                Ma quindi se in un’isoletta nell’oceano c’è una pacifica tribù che vive come le aggrada, il resto dell’umanità democraticamente ha il diritto di cacciarla se le serve quell’isola per metterci basi millilistiche o resort per turisti.

                Ma questa È la legge del più forte. Perché il resto del mondo è immensamente più forte della tribù sull’isoletta.

              • Francesco scrive:

                Peucezio,

                essendo in presenza di un governo mondiale, do per scontato che la base missilistica serva per andare nello spazio.

                Quindi mi pare un caso da manuale di diritto pubblico di un interesse generale preponderante su un interesse particolare. Quindi sì all’esproprio con risarcimento. Congruo, non legato a fattori “napoletani” tipo “questo è l’isolotto dei miei antenati e posso vivere solo qui”.

                Per il resort, dovrebbe valere il diritto di proprietà della tribù che non vuole vendere al Briatore di turno, giusto?

                Dove è finito il nostro avvocato di Bologna? qui siamo a introduzione al diritto, credo.

                Ciao

              • Peucezio scrive:

                Francesco,
                me ne fotto del diritto.
                Il diritto come lo conosciamo è un’invenzione di alcuni popoli.

                Usarlo per vessarne altri e cacciarli dalla propria terra non è un esercizio paritario, è un mero arbitrio del più forte.

                Perché se fosse la tribù per assurdo ad essere più forte, potrebbe allo stesso modo imporre a noi la sua legge tribale e magari sacrifici umani, antropofagia, stupro rituale e quant’altro.

              • Peucezio scrive:

                Francesco,
                in pratica stai dicendo che è corretto che io ti imponga le mie regole e poi in base a queste ti sconfigga.

  16. Miguel Martinez scrive:

    Una coppia sui settant’anni, “cattocomunisti” formatisi da giovani con La Pira, molto devoti (lui lo vedi farsi le passeggiate tra le colline con il rosario in mano) hanno finalmente ottenuto entrambi il Greenpass a gratisse, contraendo il Covid, e sono tutti contenti, anche se non sanno bene cosa fare quando scade.

    Come la mia amica che grazie al Covid ha potuto trovare lavoro in una scuola come custode, ma ad aprile le scade il Greenpass.

    Giusto per condividere le mie personali esperienze covidiane e per consigliare tutti i non vaccinati covid a farsi un tampone al primo sintomo, può essere una buona occasione.

    • firmato winston scrive:

      @miguel
      “consigliare tutti i non vaccinati covid a farsi un tampone al primo sintomo”

      E’ la disponibilita’ dei tamponi che ha creato tutto questo casino: e’ grazie ad essi che puoi bollare e timbrare le persone come “appestate covid” anche quando, nella stragrande maggioranza dei casi, sono a/pauci sintomatiche (a proposito e’ reso pubblico quante sono le asintomatiche, e quante sono vaccinate e quante no, boosterate e no, assieme allo strombazzatissimo numero dei deceduti covid-positivi?? Non mi pare)
      Senza tamponi, ma con diagnosi basate sui sintomi come quelle dei medici di campagna di pochi decenni fa, il covid sarebbe stato derubricato fin dall’inizio per quello che e’ nel caso delle varianti precedenti la omicron, una malattia respiratoria che puo’ virare in polmonite virale negli anziani debilitati. Nel caso della omicron neppure questo.
      Fra l’altro e’ uno scandalo assoluto che non si possa avere l’ecogreenpass (green = eco = Il Bene Supremo, hai notato?) col solo titolo anticorpale, basta questo per capire che si tratta di una vessazione autoritaria imposta dalla burocrazia romana: e’ un test di obbedienza all’autorita’, una prova di sottomissione. Dovrebbe bastare questo per rivoltarsi se si avesse solo un briciolo di schiena dritta, altro che tampone ai primi sintomi…

    • Tortuga scrive:

      @winston

      Ho notato che dici un sacco di stupidaggini che hanno in comune il fatto di essere antivacciniste.

      Per quanto riguarda il sierologico anticorpale ho dovuto consultare un immunologo a causa del fatto che la quantità di anticorpi che risultano alla mia metà è decuplicata anzichè diminuire con il tempo (si sospetta un secondo contagio asintomatico, non si sa quando avvenuto nè come, cosa che contraddirebbe il fatto che gli anticorpi da malattia coprano contro secondi contagi). In questo caso, non essendomi isolata avrei dovuto essere contagiata anche io.

      Sono stata informata che il sierologico per il titolo anticorpale NON E’ VALIDATO nè per rivelare un contagio avvenuto in passato, nè come indice di risposta al vaccino. In sostanza non è una indagine dotata di un sufficiente affidabilità.
      Può soddisfare al massimo una certa orientativa percentuale di curiosità offrendo piccolissimi elementi di probabilità e casomai l’unica obiezione che si può fare è che i laboratori di analisi vendano e si facciano pagare per un test non validato cioè a dire che non dà sufficienti certezze. Ad esempio, in caso sia positivo, non mi fa sapere se sono stata in contatto con il virus e lo ho distrutto o se invece ci ho convissuto lasciandolo replicare per un certo tempo e quanto ciò sia avvenuto. Peraltro diversi vaccinati risultano negativi a questo test, eppure l’rna del virus lo hanno sicuramente incontrato!

      Il titolo anticorpale due mesi dopo il termine della malattia era intorno ai 2500, sceso a 1400 due mesi dopo; due mesi fa, 5 mesi dopo la monodose vaccinale (per chi aveva già avuto la malattia era una dose sola), salito a 37.000 e due mesi dopo questo risultato ancora sceso a 31.000.

      Il titolo anticorpale per evitare il vaccino sarebbe un ottimo business, visto che costa 19 euro (esente IVA art. 10) a carico del contribuente salvo la percentuale di destrazione.

      Approfitto per varie a tema covid.

      Quanto al vaccino, pare lo stato lo paghi per me euro 15.50 + tutte le spese di somministrazione e burocrazia, compresa siringa, infermiera, medico intervistatore, operatori videoterminalisti, altri operatori, spese pulizia locali ed energia, diciamo altri 15 euro e facciamo 30 a forfait.

      E per non fare il vaccino che è gratis (e, tutto sommato, acquetta che fa una certa impressione solo perchè contiene qualche porzione di rna), quanti tamponi a pagamento mi devo fare al costo di circa 15 euro l’uno per pescare una positività? Contando che i tamponi rapidi ci inzeccano molto meno dei molecolari (in assenza di sintomi non vanno fatti prima che siano trascorsi almeno 5 giorni o più dal contatto, oppure in presenza di sintomi che siano magari un filino di più di uno starnuto).
      Nel nostro caso a 5 giorni da contatto il tampone rapido era ancora negativo mentre successivamente, 4 giorni dopo, l’avvenuto contagio è stato evidente.

      La pandemia esite, il Covid anche, e nessuno ha la palla di vetro tanto da fare previsioni accettabili in positivo da poter dire che sia opportuno abbassare la sorveglianza e le precauzioni che sono adottate con una tamponatura generalizzata.

      L’affermazione chè la pandemia è costruita sul tampone altrimenti non ci sarebbe è una cazzata. Basta parlare con il proprio medico di base:
      attualmente il mio mi dice “tutti hanno sintomi, si stanno contagiando tutti, non ho mai avuto tanti malati come in questo momento: hanno sintomi e spesso tampone negativo ma sintomi”. Per chi non fosse stato attento ripeto: hanno sintomi e tampone negativo ma hanno sintomi.

      Ora i fan no-vax sono tutti certi che omicron abbia soppiantato ogni altra variante e che è tutto risolto, ma invece nessuno ci garantisce che non avremo varianti e contagi ancora gravi.

      Nessuno ha capito che non sappiamo un cazzo, ci sono poche certezze, MA una di quelle è che il vaccino diminuisce le morti e la gravità della malattia se contratta e che un vaccino anche scarso è comunque meglio di niente. Ma non per sempre. In Israele hanno fatto le 4° dosi e hanno verificato che non servono ‘quasi’ ad una minchia, cioè riportano al massimo gli anticorpi al livello che avevano subito dopo la terza dose, ma non li aumentano più di quello, e la gente continua a contagiarsi ed ammalarsi.
      C’è un “quasi”, però, che potrebbe anche valere la pena riportare il tasso di anticorpi orientativamente ai livelli avuti dopo la terza dose.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Tortuga

        “Nessuno ha capito che non sappiamo un cazzo, ci sono poche certezze, MA una di quelle è che il vaccino diminuisce le morti e la gravità della malattia se contratta e che un vaccino anche scarso è comunque meglio di niente. Ma non per sempre. In Israele hanno fatto le 4° dosi e hanno verificato che non servono ‘quasi’ ad una minchia, cioè riportano al massimo gli anticorpi al livello che avevano subito dopo la terza dose, ma non li aumentano più di quello, e la gente continua a contagiarsi ed ammalarsi”

        “Per chi non fosse stato attento ripeto: hanno sintomi e tampone negativo ma hanno sintomi.”

        Concordo nell’approccio generale.

        Non ci si capisce granché, né da una parte né dall’altra 🙂

        • firmato winston scrive:

          Martinez, parlate per voi.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per FW

            “Martinez, parlate per voi.”

            Per quanti Martinez posso parlare?

            • firmato winston scrive:

              Per te e la Signora Tortuga con la quale sei come sempre “TINA” 🙂

              Ma non e’ vero che non si capisce granche’ ragazzi, e’ che forse voi pretendete dalla “scienza” certezze che non vi potra’ mai dare, chi ve le promette e’ un baro.
              Ma lo sapete benissimo, solo che ogni tanto diventa piu’ importante esercitare lo spirito polemico di contrapposizione.

              Tortuga, fino a quando andrai in giro da polivaccinata con due mascherine una sopra l’altra? Per sempre? Lo capisci che il vaccino NON protegge dalla diffusione del virus, ma come hai giustamente detto sopra solo dalla sua forma grave? E che proprio per questo il virus continuera’ a girare fino a chissa’ quando? E che un virus preso e guarito in forma completamente asintomatica NON E’ UNA MALATTIA? E che ci sono almeno 4 coronavirus Rna supermutanti diffusi in forma di raffreddore che potrebbero in ogni momento trasformarsi in virus mortali esattamente come il covid?
              E allora cosa si fa, ci si mettono 4 mascherine una sopra l’altra, e ci si vaccina due volte l’anno per sempre per rinnovare la revisione-greenpass per poter camminare sulla pubblica via? E i 4 coronavirus raffreddore, facciamo finta che non ci siano?
              Ragazzi ma vi rendete conto della deriva demenziale, paranoica, pazza, che sta prendendo questa cosa?

              Ma meglio crepare subito di covid!

              • Tortuga scrive:

                Tu fa come ti pare, io metto la doppia mascherina e mi vaccino.
                Se tu preferisci rischiare di crepare di covid fa pure.
                Io di questi positivi asintomatici finora non ne ho visto nemmeno uno e nel mio piccolissimo entourage ho visto 4 morti + chi si è ammalato gravemente.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Tortuga

                “nel mio piccolissimo entourage ho visto 4 morti + chi si è ammalato gravemente.”

                Anche a me vengono in mente quattro persone morte di Covid – una l’ho vista un paio di volte, uno lo conoscevo solo per sentito dire, l’altra è la zia di un mio amico: avevano in comune il fatto di avere tutte e tre più di 90 anni.

                Inoltre, mi hanno detto che una signora che conoscevo meglio e che aveva fatto anche delle attività per il rione, ma che non vedevo da qualche anno, sui 70 anni, sia morta di Covid, ma non sono certo.

              • roberto scrive:

                “più di 90 anni”

                io ho un amico molto più giovane di me (sui 35) e fino al 2020 perfettamente in salute, che oltre ad essere stato male un mese intero (tra l’altro con perdita totale di gusto ed olfatto che per un pasticciere vuol dire semplicemente non lavorare), ha avuto un’infiammazione grave al cuore che si è trascinato per sei mesi (tutto ben prima dell’arrivo dei vaccini)

                un altro, fra i 40 ed i 45, compagno di infinite passeggiate in montagna, che ci ha impiegato un anno a riprendersi

                quest’estate il figlio di un collega (neanche due anni) che si è fatto un giorno di lieve tosse e febbre e poi un accidente al cuore che se la sono vista brutta (e ancora adesso prende medicine)

                un mio compagno di squadra (sui 45) ci ha messo tre mesi a rimettersi a correre

                tutti pre epoca vaccini….

                poi è vero, i morti sono ultrasettantenni

                anche facendo la tara alle esperienze personali, non mi convincerai mai che è stata una “influenza molto fastidiosa”

                poi che adesso che tutti si sono vaccinati o quasi e che effettivamente questa variante sembra meno pericolosa, OGGI è una influenza fastidiosa (al peggio, può essere un grosso raffreddore)

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “io ho un amico molto più giovane di me (sui 35) e fino al 2020 perfettamente in salute”

                Ma infatti, le esperienze personali sono importanti, perché capirci qualcosa in un mare di statistiche che si annullano a vicenda e che possono essere lette in mille modi diversi, è praticamente impossibile.

                Le cose che tu hai visto somigliano a cose di cui ho letto in giro: proprio ieri poi un amico mi ha raccontato di un suo amico rimasto rimasto senza gusto. Cosa peraltro successa circa vent’anni fa a un mio amico, dopo una brutta febbre.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “poi che adesso che tutti si sono vaccinati”

                Come ho già detto, la metà delle persone che conosco NON sono vaccinate: ovviamente è una statistica sbilanciata e soggettiva, perché tanti si saranno vaccinati senza parlarne.

                Sono persone di tutte le età, la maggior parte ha avuto il Covid – uno anche due volte – nessuno ha avuto conseguenze gravi.

                So che sembra che io citi queste cose per sostenere una posizione polemica opposta a quella di Roberto o di Tortuga, ma non è così.

                Semplicemente queste persone esistono alla stessa maniera delle persone che conosce Roberto, e prima di mettere tutti i torti o tutte le ragioni da una parte, sarebbe bene considerare entrambe le realtà.

                Poi è chiaro che se prendiamo SOLO le storie che vanno in un senso o quelle che vanno in un altro, finiamo per giustificare qualunque imposizione.

              • roberto scrive:

                anche perché a pensarci non conosco veramente nessuno che prima del 2020 sia stato veramente male per una influenza (il peggio, un mio collega coetaneo che ha avuto una miocardite ma risolta in pochissimo tempo e con un po’ di paura…)

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “anche perché a pensarci non conosco veramente nessuno che prima del 2020 sia stato veramente male per una influenza”

                mi viene in mente l’amico appunto che una ventina di anni fa è rimasto senza gusto e olfatto;

                io due volte sono stato veramente male (vomito continuo, rincoglionimento totale, incapacità di stare in piedi) per alcuni giorni di seguito, ma senza strascichi, non so se conta;

                un familiare è stato in ospedale per due settimane nel novembre del 2019 per un virus rimasto misterioso, e si temeva che gli avesse preso il cervello (panico rientrato per fortuna).

              • Tortuga scrive:

                x Miguel

                “la maggior parte ha avuto il Covid – uno anche due volte –”

                “So che sembra che io citi queste cose per sostenere una posizione polemica opposta a quella di Roberto o di Tortuga, ma non è così.”

                Ma no, io non ho nessun problema. Però come vedi wind sostiene delle cose ‘tranquillizzanti’.
                Fra queste cose tranquillizzanti molti sostengono che chi ha avuto il covid non possa contrarlo nuovamente. Tu citi un caso in cui è avvenuto.

                Infatti io ricordo che alcune delle persone che a Wuhan si salvarono dal primo contagio restarono secche con il secondo.

                La mia impressione è che questo virus segua molte poche regole. Ma questo non significa, secondo me, che si debba diventare fatalisti o che ci siano troppi motivi per essere ottimisti.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Tortuga

                “Tu citi un caso in cui è avvenuto”

                Sì, in forma molto lieve, ma sono sicuro che a distanza di oltre un anno il mio amico ha avuto due tamponi positivi. Preciso che al secondo giro, si è ammalata molto più di lui (ma nulla di tragico) anche la moglie, che è trivaccinata.

                Concordo che “La mia impressione è che questo virus segua molte poche regole”, proprio per questo diffido delle soluzioni militari.

              • Peucezio scrive:

                In ogni caso parliamo sempre di casi singoli.
                La maggior parte di noi o non si è contagiata o ha fatto una malattia molto lieve.

                Ma le conseguenze delle chiusure e restrizioni impattano su tutti, chi più chi meno.
                Si è fatto un danno certo, economico, psicologico, umano a tutta la popolazione per contenere (non certo evitare) un problema che in forme serie riguarderà, chessò, l’1% della popolazione.
                Che è tanto, ma non c’è proporzione fra il problema e la reazione.

      • firmato winston scrive:

        “Ho notato che dici un sacco di stupidaggini che hanno in comune il fatto di essere antivacciniste.”

        Sopra dici un sacco di incongruenze, compresa questa, alle quali e’ inutile controbattere.

        • Tortuga scrive:

          Non hai capito niente. Sono i fatti che sono incongruenti. Mentre tu vai avanti a tue certezze che non esistono in realtà.

          • daouda scrive:

            se non esitono certezze che cazzo si impongono a fa?
            Il problema è che in genrale quelle che sai te di cose sò cazzate, quelle che sà firmato wiston sò verità.
            E te sei quindi malinformata.

            Poi a me non me ne frega n cazzo figuarate, purtroppo nessuno vuole la guerra nucleare, neppure Beliar. Io invece la spero il prima possibile.

            • Tortuga scrive:

              “se non esitono certezze che cazzo si impongono a fa?”
              Mai sentito parlare del male minore?
              Il vaccino che abbiamo è il male minore in questo momento, “una certa possibilità” di migliorare la situazione di un tot per un qualche tempo, in attesa di conoscere di più ed avere di meglio. Nessuno aveva mai parlato di soluzioni definitive.
              Lo impongono perchè riduce contagi, danni, malati e morti. “Riduce” di un tot. E siccome non ci sono rimedi migliori ed abbiamo solo questo e solo quel poco di terapia che c’è, si fa con quello che si ha e fare è meglio che non fare.

              Quindi è inutile menarla.

              • firmato winston scrive:

                Tortuga, e’ vacccinato l’88 per cento della popolazione, il 94 per cento ha il greenpass da vaccino e/o da guarigione, l’altro 6 per cento e’ in gran parte immunizzato naturale o naturalmente resistente. Sei tu che non devi menarla e togliti quelle cazzo di doppie mascherine se sei vaccinata, prima o poi devi entrare in cotatto col virus ti conviene farlo adesso che c’e’ l’omicron.

              • daouda scrive:

                Tortù non me và di insultarti.

                -Il “vaccino” è un male proprio quando lo fanno persone che non serve lo facciano
                – non riduce i contagi
                – le terapie intensive come i morti parti dall’errore che non li abbiano voluti sfruttando la determinazion spontaneista della faccenda. Ma non mi va poi di riaprire il conteggio dei dati falsi su cui abbocchi ( voce del verbo penzolare all’amo ).
                – la sua protezione appurata ( che è all’apice del massimo 50% e che dopo 5 mesi divieni novax ) se si fosse sinceri è stata inesistente per chiunque si sia pseudo vaccinato da febbraio a giugno 2021 sempre se l’obiettivo non fosse stato proteggiersi contro un virus semi-stagionale durante la parte calda dell’anno.
                – lo pseudo vaccino ha provocato le varianti resistenti ed ha allontanato l’immunità di gregge, che di per sè non è che abbia senso con un virus ad mRna però famo così a capisse.

                A casa mia sta terapia sperimentale preventiva ( che non è un vaccino ) data a chi serviva e le misure necessarie della situazione ci avrebbero non fatto avere questo inverno così sia numericamente ( il che avrebbe dovuto implicare dati non falsati ) sia mediaticamente, che poi è il motore della faccenda ( solo che se parti dal mediatico pure devi partire dal giuridico e quindi dall’economico e quindi IL SISTEMA ) il che avrebbe indeterminato la vera morta generica che è per i ritardi e per le infezioni da ospedale oltre che falsare tutto il discorso degli impiegati infami medici di base e portare , in futuro a casini più grandi oltre che a casini politici.

                Dimentichi inoltre che le varianti sono cicciate fuori dagli pseudo vaccini in chi non servivano a nulla.

                ma visto che tu hai il tuo muro , è inutile che scriviamo.

                NOn ti ho insultato per due motivi:
                – io non ho problemi con la terapia preventiva sperimentali per chi serve
                -non mi interessa menarla a nessuno. Io la penso così, tu cosà, basta che non ci frequentiamo se non qui.
                Ed io spero di levarmi dal cazzo il prima possibile.

              • Tortuga scrive:

                “si sia pseudo vaccinato da febbraio a giugno 2021 sempre se l’obiettivo non fosse stato proteggiersi contro un virus semi-stagionale durante la parte calda dell’anno.”
                Ecco, me dirai che ha senso vaccinasse entro settembre, e ha meno senso vaccinarsi a febbraio/marzo.
                Ti concedo giusto questo.

              • firmato winston scrive:

                “lo pseudo vaccino ha provocato le varianti resistenti”

                Questa e’ una fortuna, altrimenti la omicron non circolerebbe come se il vaccino non ci fosse. Anzi circola MOLTO MOLTO MOLTO di piu’ di quando non c’era nessun vaccino.

                Non mancano grandi televirologi che dichiarano che la omicron non protegge dalla altre varianti, ma bertoldo e il poor richard si chiedono come mai allora ha fatto sparire le altre invece di sommarcisi sopra…

                C’e’ un articolo interessante di Menichella, esperto di analisi dei dati, e che non e’ certo un novax, qui:
                https://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/perche-in-italia-i-non-vaccinati-sono-ormai-immunizzati-ed-e-anti-scientifico-vaccinarli/

                Tortuga, il problema principale di tutta questa faccenda e’ che l’informazione ufficiale e’ altrettanto propagandistica, truffaldina e poco credibile di quella dei novax piu’ rincoglioniti, ormai l’han capito anche i piu’ fessi. Non e’ che le cose importanti non si sappiano, e’ che vengono sistematicamente travolte dalla propaganda mediatica.

                Ci manca poco che se il gatto non ha le pulci e’ merito dei vaccini. E delle doppie mascherine.

              • daouda scrive:

                ma te a me non devi concede un cazzo, io dico cose giuste che devi concedere a te stessa, a me che cazzo me frega.
                Io rimango un emarginato pé mille altri cazzi, mica perché cerco di essere equilibrato sul covis e la sua gestione.
                Quindi ti scrivevo: non ti inzulto perché quando inzulto è per smuovere.
                Tu non hai da smuoverti, hai fatto la tua scelta, ed appunto non ti insulto perché è una scelta legittima indipendetemente dalle cazzate che pensi.
                Sennò lo sai che te scrivevo?
                Il che appunto non significa che mi sia demoralizzato o ti consideri irrecuperabbile, e che io non ho la mania de andà ad imporre all’antri come devono pensare ed agire.
                Voi credete questo perché non mi leggete bene, perché io attacco le ipocrisie dietro le stronzate.
                Una mia stronzata ad esempio è che mi considero un fallito, tutto sommato. Avoja a ciancia al riguardo pe di si o pe di no.
                Ma se dietro alla scelta di sentirmici poi costruisco un castello per attaccare gli altri e deformare la realtà, mi meriteri gli insulti che distribuisco in giro.
                Visto che il vizio ce l’avemo tutti, mi inzulto pure da solo, ma in questo caso è inutile, la scelta è rispettabile, e io non voglio con l’inzurto far riflettere nessuno.

                Gabish? 🙂

              • daouda scrive:

                ma te a me non devi concede un cazzo, io dico cose giuste che devi concedere a te stessa, a me che cazzo me frega.
                Io rimango un emarginato pé mille altri cazzi, mica perché cerco di essere equilibrato sul covis e la sua gestione.
                Quindi ti scrivevo: non ti inzulto perché quando inzulto è per smuovere.
                Tu non hai da smuoverti, hai fatto la tua scelta, ed appunto non ti insulto perché è una scelta legittima indipendetemente dalle cazzate che pensi.
                Sennò lo sai che te scrivevo?
                Il che appunto non significa che mi sia demoralizzato o ti consideri irrecuperabbile, e che io non ho la mania de andà ad imporre all’antri come devono pensare ed agire.
                Voi credete questo perché non mi leggete bene, perché io attacco le ipocrisie dietro le stronzate.
                Una mia stronzata ad esempio è che mi considero un fallito, tutto sommato. Avoja a ciancia al riguardo pe di si o pe di no.
                Ma se dietro alla scelta di sentirmici poi costruisco un castello per attaccare gli altri e deformare la realtà, mi meriteri gli insulti che distribuisco in giro.
                Visto che il vizio ce l’avemo tutti, mi inzulto pure da solo, ma in questo caso è inutile, la scelta è rispettabile, e io non voglio con l’inzurto far riflettere nessuno.

                Gabish? 🙂

              • Tortuga scrive:

                per winston

                Ma sta certezza che se te prendi l’omicron il covid, nessun covid, te pija più da dove la prendi?

                Puro pensiero magico. Non c’è prova che è una di quello che affermi.
                Non esistono prove scientifiche assolute di una cosa del genere.
                NON LO SAPPIAMO.

              • Tortuga scrive:

                x Daouda

                Certo, ho scelto e – al di là del bene collettivo di cui pure mi potrebbe non fregare – penso di aver scelto bene per me.

              • firmato winston scrive:

                tortuga
                “Ma sta certezza che se te prendi l’omicron il covid, nessun covid, te pija più da dove la prendi?”

                Ma dove la vedi la certezza? Non c’e’ nessuna certezza, ma non c’e neanche nient’altro di tanto meglio, che dia piu’ certezza. Certo che se mi becco un covid e non mi succede nulla, se permetti poi un po’ me la rido ad incontrare te con due mascherine una sopra l’altra che se ci pensi un po’ per coerenza dovrai portare per tutto il resto della tua vita.

                Etiamsi omnes, ego non.

              • firmato winston scrive:

                tortuga
                “Non esistono prove scientifiche assolute di una cosa del genere.”

                Che non capisci nulla di queste cose di queste cose e fraintendi l’interlocutore anche offendendolo per cui e’ inutile discuterne, sta nella frase “prove scientifiche assolute”: le prove assolute non sono scientifiche per definizione.
                Vuoi le prove assolute che non possono esistere, e poi accusi l’interlocutore di certezza assoluta che nell’interlocutore e’ impossibile, inimmaginabile. Mettiti d’accordo con te stessa.
                Se ce l’hai con me perche’ mi hai mirato come novax, e’ un problema tuo, io ho da fare di meglio altrove, ciaociao.

              • Tortuga scrive:

                x windston

                Mi pare che fai l’eroe in fase omicron, e nonostante ciò che dici c’è tanta gente che continua a morire.
                Avrei voluto vedere se te lo fossi beccato nella prima fase, quando regnava la ‘vigile attesa’ o nella seconda, quando non c’erano ancora nè delta nè omicron, ancorchè cominciassero a curare.

                Poi piaccia o meno, io mi consulto con i miei medici quando si tratta della mia salute, mica sto a sentire i passanti telematici.

                Prove scientifiche sono studi sperimentali in peer review ove una alta percentuali di casi risultino realmente funzionare come tu dici.

                Al momento nessuno mi garantisce di infettarmi solo di omicron, ed in ogni caso, dal momento che la maggioranza è vaccinata non sappiamo se omicron sia lieve perchè è lieve o se sia lieve perchè ha colpito vaccinati. E’ un dato che non ho.

                I tamponi rapidi non ti dicono di che variante ti sei infettato.
                Te non hai nemmeno fatto il tampone e sostieni di esserti infettato sulla base dei sintomi.
                Dici di non averlo fatto per non rischiare il falso negativo (con un tampone positivo potevi essere esonerato dal vaccino). A buon bisogno potresti non averlo contratto, così come io a contatto con un infetto per un mese non lo ho contratto, però non si può sapere se il virus lo ho incontrato e neutralizzato o se non ne sono proprio venuta a contatto nonostante tutto.

                Quindi io tutte queste certezze non le ho. So che a Dicembre ho dovuto farmi un pronto soccorso e c’erano due sale di malati covid piene, una di intensiva e una di non-intensiva, proprio nell’ospedale qui vicino casa mia.
                E so che faccio le mie valutazioni con il parere dei miei medici e non di sicuro di windston, che manco conosco (Miguel e Peu almeno li conosco).
                Insomma a me di fare la giaia non mi va nè con il culo mio nè con quello altrui, e io potrei benissimo contrarre forme lievi ma invevitabilmente rischio di ricontagiare mio marito e questa cosa non la vedo molto bene.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ tortuga

              “Mai sentito parlare del male minore?”

              Finalmente una che ragiona.

              OAAT! 🙂 🙂

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Fuzzy scrive:

                In Giappone con la Omicron sono crollati. 200 morti al giorno.
                Avevano debellato la Delta senza neanche scomporsi più di tanto.
                Finora il problema con il covid erano gli asintomatici che lo portavano in giro ma si potevano scovare con un buon tracciamento.
                Ora lo portano in giro tutti come una normale influenza.
                Mah.

      • paniscus scrive:

        ““Per chi non fosse stato attento ripeto: hanno sintomi e tampone negativo ma hanno sintomi.”
        —————-

        Ma se hanno sintomi con il tampone negativo, perché devono essere considerati affetti da covid?

        Non possono essere sintomi di qualsivoglia altra sindrome influenzale che non c’entra niente col covid?

        • Tortuga scrive:

          Non ho detto che sono inseriti in statistica come affetti da covid. Di fatto non lo sono.
          Però se per caso hai avuto un contatto, hai sintomi e il tampone ti da negativo, un dubbietto dovrebbe venire, che sti tamponi non sempre sono in grado di denunciare il contagio ma è probabile ci sia.

        • firmato winston scrive:

          paniscus, metti il dito su due piaghe in un colpo solo: ho visto anch’io gente che e’ stata in contatto con l’omicron poi certificata da tamponi, ha avuto dopo due-tre giorni gli stessi sintomi (il principale che ho visto tutti avere e’ il mal di gola leggero), ma tamponi negativi.

          Tieni conto che leggevo che esistono almeno 200 diversi reagenti usati nei tamponi rapidi in una relativa anarchia, ma tutti basati sul sequenziamento originale del dicembre 2019 di wuhan (covid-19 infatti si chiama…), cosi’ come del resto sono basati tutti gli attuali vaccini.

          Il covid fa una mutazione ogni 40 replicazioni: un numero enorme, del resto l’RNA e’ instabile by design, significa che in ogni singola persona infettata avvengono in contemporanea milioni di mutazioni… sottoposte a selezione naturale dal sistema immunitario magari allenato dal vaccino sulla versione alfa del “19”.

          L’altra piaga in cui metti il dito e’ che una malattia completamente asintomatica e senza conseguenze NON E’ UNA MALATTIA, anche se tutti i tamponi del mondo gridano “allarmi!! allarmi!!”

          In questo senso dicevo che l’a questo punto abuso dei tamponi diventa, di nuovo, un problema di salute pubblica, ma psichiatrica: serve a definire malata gente che NON LO E’, e a esarcerbare all’infinito l’emergenza.

          Nell’era del rischio zero, ci mancava pure questa. Nutrite anche questo mostro, se vi sembra il caso. Ma poi non lamentatevi quando lo stesso mostro vi torna indietro sotto leggermente mutate spoglie (una variante…), nel vostro lavoro.

          • daouda scrive:

            quindi io che ho avuto dispnea ( compressione polmonare ), febbre e dolori articolari ho avuto la delda o la omigron?
            MA quindi la omigron è la sola da ormai 3 mesi?

            No per capire quale cazzata fronteggiare…

            Comunque FW se iniziano a parlà pure dei damboni amplificati a cazzo ed alle volte positivi a corona virus generici non ne usciamo più.

          • firmato winston scrive:

            La omicron non da’ praticamente mai perdita di olfatto e gusto mentre la delta puo’ darlo, ma non necessariamente. Avevi perdita di olfatto e/o gusto? Se si’, delta quasi sicuramente.

            La omicron inoltre tende a non scendere nei polmoni, quindi probabilmente hai avuto la delta, anche perche’ mi par di capire che hai avuto dei sintomi importanti, non trascurabili.

            La omicron ha cominciato a diffondersi in italia da dicembre. Si e’ diffusa in fretta con gli assembramenti delle feste, ma e’ diventata preponderante da meta’ gennaio, verso il 20 era gia’ al 100 per cento. Un’esplosione davvero esponenziale.

            Io, stanco di tutta questa faccenda, ad un certo punto verso il 20 mi sono esposto deliberatamente, ma con accortezza, alla supposta omicron da amici trivaccinati che si erano infettati attraverso una figlia: di tutti sono forse quello che ha avuto meno sintomi, quasi nulla a parte una mezza giornata di un po’ di brividi e un leggerissimo mal di gola notturno per un paio di notti. Anzi, mi si e’ calmato il raffreddore allergico di cui soffro, stavo quasi meglio del solito (il naso si secca piu’ che dare segni di raffreddore) 🙂 E io ho l’eta’ da pensione, non sono piu’ da un pezzo, ammesso che lo sia mai stato, non credo, un baldo giovanotto. Perdipiu’ ho sempre continuato a muovermi in bici che e’ l’unico mio mezzo di trasporto, anche per cento chilometri e piu’, di notte con la nebbia e ampiamente sottozero. Se non avessi saputo che mi ero esposto, e ripetutamente per essere sicuro di entrare in contatto col virus, non me ne sarei nemmeno accorto. Un mito che crolla, dal mio punto di vista. Il malanno piu’ inesistente, irrilevante, che abbia mai avuto in vita mia.
            Naturalmente non ho fatto nessun tampone, che sarebbe potuto benissimo risultare falsamente negativo come ho visto succedere ad alcuni amici ma ad altri no. Sono rimasto per precauzione lontano da persone a rischio per un mese, e in generale da tutti, per evitare il rischio di infettarli. Tutto qua.

  17. Miguel Martinez scrive:

    Due domande:

    Peucezio:

    “”Secondo te se il Corriere della Sera ha preso una posizioni nettissimamente chiusurista sul covid è perché qualcuno vuole costruire una strada o un ponte?”

    Francesco:

    “Nella vita reale ognuno di loro crede di meritarselo, vuole tenersi i suoi soldi, ritiene gli altri ricchi degli stronzi immeritevoli.”

    • Miguel Martinez scrive:

      Peucezio e Francesco fanno domande e affermazioni che riguardano i punti decisivi della situazione mondiale attuale.

      Ora, Peucezio è uno studioso di dialettologia; Francesco uno che si occupa, se ho ben capito, di questioni economiche che riguardano una specifica ditta. Di Miguel, traduttore di manuali tecnici, non ne parliamo.

      NESSUNO è un antropologo.

      Noi abbiamo solo OPINIONI, legate capricciosamente alle nostre esperienze, a ciò che pensiamo in altri campi.

      Gli antropologi invece, cosa studiano?

      In buona parte sono ciò che in Italia si chiamava “etnologi”: fanno un lavoro splendido di salvataggio della memoria delle culture più periferiche, andando in Amazzonia o tra gli zingari o nelle periferie di Karachi.

      In parte sono “sociologi”, cioè studiano delle statistiche sui gusti del “cittadino medio”.

      Ma non esiste, in tutto il mondo, un antropologo che possa mettersi seduto in un angolino mentre si svolge la riunione del Consiglio d’Amministrazione della Leonardo, e interrogare i presenti su cosa intendono fare, sulle loro storie psicologiche, sui loro progetti, sulle loro alleanze.

      Ecco, ci è negata la SCIENZA FONDAMENTALE.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “Ma non esiste, in tutto il mondo, un antropologo che possa mettersi seduto in un angolino mentre si svolge la riunione del Consiglio d’Amministrazione della Leonardo”

        Tu parti dal presupposto che lì ci siano persone diverse da te. E non nel senso di diversità individuale (tutti siamo diversi e anche quelli che siedono lì sono tutti diversi tra loro), ma proprio di appartenenza ad una cultura diversa, tipo Amazzonia. Cioè, in parole povere, che quello che dice il sociologo su di te per loro non valga.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per MT

          “Tu parti dal presupposto che lì ci siano persone diverse da te”

          Non lo so, ci vorrebbe un antropologo per dirlo.

          E ci vorrebbe un antropologo per dire come si comporterebbbero in circostanze totalmente diverse, persone simili o diverse da me.

          • Miguel Martinez scrive:

            “E ci vorrebbe un antropologo per dire come si comporterebbbero in circostanze totalmente diverse, persone simili o diverse da me.”

            Ma le spie non sono gradite nella tana del cospiratore.

        • Francesco scrive:

          ORAMT!

          non è che questi sono Rettiliani davvero, sono persuaso che la riunione del CDA di Leonardo sia molto simile a un Conclave o a una riunione di condominio. O di Stato Maggiore, se è per quello.

          Homini siamo, e spesso stolti.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “non è che questi sono Rettiliani davvero, sono persuaso che la riunione del CDA di Leonardo sia molto simile a un Conclave o a una riunione di condominio.”

            Ma io non stavo parlando di come noi, che non frequentiamo le riunioni del CDA di Leonardo, ce le immaginiamo.

            Sto parlando di come sono.

            E del fatto che queste cose, che decidono delle vite di tutti noi, son segrete.

            Sono segrete per legge nei contenuti – anche quando mi capita di tradurre verbali del genere, devo mantenere il segreto professionale.

            E soprattutto sono segrete per tutto ciò che non è scritto.

            Mentre magari un antropologo riesce a passare un anno nella tenda di una famiglia !Kung, che è molto più aperta, ma in fondo non è una questione di vita o di morte per noi.

            • Francesco scrive:

              scusa ma abbiamo cronache di sedute delle corti di Re, Imperatori, Papi, Compagnie delle Indie, qualsiasi cosa abbia detenuto il Potere nel corso della storia umana.

              e la principale conclusione che ne è stata tratta è che sono gente come noi.

              mi sbaglio forse?

              • firmato winston scrive:

                “è che sono gente come noi”

                e questo dovrebbe rassicurarci?

              • Francesco scrive:

                dovrebbe almeno smentire le paure specifiche di Miguel

                ed essendo io moderatamente fiducioso nell’umanità, sì, mi rassicura

                poi andiamo un passo alla volta, per favore!

                🙂

  18. Moi scrive:

    Intanto il Canada non è più quel Paradiso Sociale in Terra d’ OltreOceano …

    https://indianexpress.com/article/explained/explained-emergencies-act-canada-justin-trudeau-anti-vaccine-protestors-7775546/

    Explained:

    What is the Emergencies Act invoked by Canadian PM Justin Trudeau against anti-vaccine protestors

    The Emergencies Act has been invoked for the first time in Canada. Trudeau said that the protests and blockades were harming Canada’s economy and putting the safety of the public at risk.

  19. Miguel Martinez scrive:

    Come sapete, sono abbastanza favorevole alle vaccinazioni.

    Quello però che trovo insopportabile è il bombardamento mediatico sui “criminali suicidi che non si vaccinano”, suffragata spesso da piccole storie di fatti specifici.

    E va benissimo, ma non troverete MAI nei media ufficiali storie come questa:

    https://www.eventiavversinews.it/la-testimonianza-di-barbara-figlia-dellex-assessore-regionale-alla-sanita-dalla-prima-dose-di-pfizer-ho-smesso-do-vivere/

    In entrambi i casi, si tratta certamente di casi minoritari; e posso anche pensare che i casi di “eventi avversi” da vaccino covid siano di meno dei casi da “non vaccinazione”.

    Ma è fastidioso il fatto che non se ne parli mai.

    • Tortuga scrive:

      In un gruppo Facebook intitolato “terapia domiciliare” dove offrono contatti con medici ed assistenze varie, ho letto di un altro paio di casi con questi stessi identici sintomi.

      Certamente scoccia che non se ne parli, e che gli effetti avversi non vengano registrati. Questi lo sono con tutta evidenza e 2 casi li hai trovati tu + 2 io fanno quattro.
      Particolarmente si distinguono tutti per gli stessi sintomi, che sono molto particolari.

      In verità addormentamento degli arti dopo la prima dose lo ho avuto anche io sia agli arti superiori che inferiori, ma senza ulteriori esiti. Nessun effetto dopo seconda e terza dose.

      Il fatto è che i folli complottisti fanno troppo baccano denunciando fantasiosità e finiscono per coprire l’informazione essenziale.

      Il bombardamento mediatico non è solo sui “criminali suicidi che non si vaccinano”, è altrettanto bombardante anche quello no-vax, che non ti raggiunge attraverso il telegiornale ma attraverso i social in maniera incontrollata facendo dell’autentico terrorismo con affermazioni che poi risultano false. Ed io ho disturbato il mio medico 2 volte per delle verifiche su presunte informazioni scientifiche che mi hanno incontrato in questo modo.
      Ad esempio vi era una medico militare anestesista che dimostrava che il vaccino su un guarito produceva una sindrome mortale, e spargeva terrore in questo modo, sulla base della morte posst vaccino di un altro militare sul quale stava indagando la procura di non so dove. Quindi la mia metà avrebbe dovuto morire quando si è vaccinata dopo la malattia. D’altronde AsterixSeneca è stato ritirato per gli effetti collaterali di trombosi, mi pare.
      Su Fb avevo fra i contatti uno psicologo divenuto folle no-vax che replicava qualunque articolo contrario al vaccino. Divenuto ancora più folle perchè la moglie dovette essere messa sotto eparina. Niente di chè, anche io ero pronta ad intervenire con l’eparina (me la fanno anche se esco da una sala operatoria, è un’inizione sottocutanea niente di chè, ma evita i trombi). Alcuni li ho appunto esaminato con il mio medico, ma alla fine si rivelavano privi di reali fondamenti. Però nel frattempo hanno la capacità di polarizzare l’attenzione e seminare dubbio e paura. Analizzati a fondo con persone competenti si rivelano senza fondamento. Ora il mio medico è un’amico ma pensa con tutto il da fare per la pandemia se ogni paziente gli va a chiedere due appuntamenti solo per analizzare informazioni pervenute da fonti no-vax via internet.

      E’ importante identificare gli effetti avversi e la loro natura affinchè si possa intervenire precocemente, ed anche possano essere valutate predisposizioni.
      Ho subito effetti avversi da una terapia antitumorale, gravi, che mi hanno invalidato. Gli oncologi hanno negato che si trattasse di effetti avversi dipendenti da quel farmaco, ma era evidente che era così. Non li hanno mai segnalati in cartella clinica. Sono anni che cerco di parlare di questi fenomeni, che ritengo siano di malasanità, ma non mi si caga nessuno da nessuna parte.

      Poi, parliamo chiaro, sappiamo bene che tutti i farmaci (come gli interventi chirurgici) possono averne ed anche di gravi e non per questo si rinuncia alle terapie farmacologiche necessarie.

      La medicina è così. Sotto covid si andava a 3000 di paracetamolo al giorno
      Fra gli effetti collaterali si annoverano: grave compromissione della funzionalità epatica con infiammazione (epatite); nefrite interstiziale (ti fotti i reni e vai indialisi se sopravvivi); lesioni della pelle con distacco e necrosi (sindrome di Stevens-Johnson).
      Tutte cose molto gravi e potenzialmente mortali, per un semplice febbrifugo.

      E’ grave che pazienti in qualsiasi terapia non vengano monitorati e vengano poi abbandonati a se stessi in caso di effetti avversi, spesso negati e che comportano faticosi e lunghi accertamenti in sanità pubblica o spese onerosissime per farvi fronte nell’urgenza che i tempi della sanità pubblica non rispetta e garantisce.

      Fondamentalmente la medicina è questo: se vuoi provare a curarti devi rischiare, diversamente ci si tiene l’esito certo e conosciuto della malattia.

      Per quanto riguarda il surplus di informazione e disinformazione di cui in molti parlano, io ho rimediato evitando di farmi subissare di eccessi di informazione, e quando mi serve qualcosa vado a parlare con il mio medico.

      Faccio un esempio: rischio pericardite e miocardite in terza dose con il Moxxxna.
      Ho chiesto al mio medico: quanti effetti collaterali hai avuto fra i tuoi pazienti con quel vaccino? Rispoosta: Nessuno. Ho avuto una pericardite, ma da Freezer e non da Moxxxna. Naturalmente l’ho curata subito e subito risolta.

      Il medico di base se è bravo e coscenzioso è un ottimo riferimento, anche statistico ‘reale’.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Tortuga

        “In un gruppo Facebook intitolato “terapia domiciliare””

        Hai scritto una delle cose più ragionevoli sulla questione che io abbia letto dal marzo del 2020.

        Me lo voglio rileggere con molta calma e rifletterci.

    • roberto scrive:

      “Come sapete, sono abbastanza favorevole alle vaccinazioni.”

      davvero? visto che avrai scritto mille volte che intorno a te il covid è stata una fastidiosa influenza e che invece i vaccini hanno ucciso, mi ero fatto un’idea diversa
      🙂

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “davvero? visto che avrai scritto mille volte che intorno a te il covid è stata una fastidiosa influenza e che invece i vaccini hanno ucciso, mi ero fatto un’idea diversa”

        I vaccini in linea di massima mi vanno bene, i vaccinisti no!

        🙂

        E per riportare un attimo le persone fanatizzate a un minimo di senso di realtà, ricordo che:

        1) spesso avranno ragione, ma

        2) nel mondo che conosco io (quindi parlando per conoscenze personali, non per statistiche), il Covid è stato un’influenza MOLTO fastidiosa

        3) conosco di seconda mano (tipo, amico caro di amico caro) alcune storie drammatiche di effetti dei vaccini. Numericamente non sono tanti, ripeto non sono nemmeno nella mia cerchia più stretta, ma ci sono.

        Non vuol dire che la Digos mette i veleni nei vaccini; ma mi piacerebbe far riflettere un po’ di più quelli che hanno il manganello e la galera facili.

        • Miguel Martinez scrive:

          “3) conosco di seconda mano (tipo, amico caro di amico caro) alcune storie drammatiche di effetti dei vaccini. Numericamente non sono tanti, ripeto non sono nemmeno nella mia cerchia più stretta, ma ci sono.”

          Aggiungo la cosa più importante: questi casi che conosco indirettamente sono di persone che appena vaccinate, si sono sentite male (e uno morto), con sintomatologie molto simili. Ma non sono riusciti a farsi classificare negli “effetti avversi” ufficiali. E questo mi sembra il problema principale, credo che in altri paesi li contino in maniera molto più corretta.

          Credo che i morti e paralizzati e trombosizzati per vaccino siano meno delle persone salvate dal vaccino, quindi non è una posizione “antivaccinista”. Vorrei solo che venissero riconosciuti anche loro.

          E magari ne potrebbe nascere una discussione più civile di quella attualmente in corso.

          • Tortuga scrive:

            Io ho una casistica più pesante per il covid e finora nulla per le reazioni avverse.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Tortuga

              “Io ho una casistica più pesante per il covid e finora nulla per le reazioni avverse.”

              Infatti ciascuno di noi ha un numero limitato di conoscenze. Non pretendo che la mia esperienza abbia un valore universale; ma ha un certo valore nel formare le nostre opinioni personali.

              La mia amica che ha avuto un’amica giovane colpita da una trombosi subito dopo essersi vaccinata – questo ha trasformato una persona “normale” in una persona disposta a perdere il lavoro pur di non fari vaccinare. Non tanto per la trombosi in sé, quanto per l’ostilità dei medici con cui la sua amica ha cercato di comunicare ciò che le era successo, poi per la violenza di trovarsi esclusa da tutta la società.

            • Tortuga scrive:

              “ha un certo valore nel formare le nostre opinioni personali”

              E’ così. Io ho proprio deciso di fare scelte in base a quello che mi accade attorno.
              E giustamente io ho visto un certo numero di danni, anche a mio carico, per il covid.
              Capisco benissimo però chi ha visto effetti collaterali da vaccino pesanti.
              Certe decisioni vengono prese a statistica.
              Molti morti e molti disagi a livellos anitario (comprese persone che non riescono a curarsi e ad essere curate), pochi effetti collaterali = si vaccina a tappeto.
              Ma tutta la medicina ormai è così:
              I protocolli di intervento sono questo, e vanno con i numeri.
              La medicina personalizzata non è possibile: costa troppo.
              Bisogna fare ricerca e capire a chi viene quello o quell’altro effetto e perchè, e bisognerebbe escludere dal vaccino chi ha certe predisposizioni.
              Ma non si può.
              Si potrebbe pensare di fare un test del DNA per la trombofilia, e trattare chi ha predisposizione (ti faccio il vaccino ma ti faccio anche l’eparina sotto controllo medico a casa, e te la pago io, eparina ed inferimerina che viene a casa e analisi del sangue).
              Però non risolverebbe: io per esempio sono trombofilica e non l’ho avuta. Quindi può darsi che se facessero una ricerca su quel parametro (costosissima) scoprirebbero che non c’è correlazione e la causa delle trombosi sta altrove in qualche altro tipo di predisposizione individuale non facilmente rintracciabile.

              La percentuale di trombosi possibile io me la sono fatta dire: 0,02%
              E infatti o ho firmato per lo 0.02%.
              Ho rischiato: ma avevo il covid da una parte e la trombosi dall’altra a pari merito. Che fare?

              Quello che è banale è che probabilmente bastava una copertura di cardioaspirina, come ho fatto io.

            • Peucezio scrive:

              Tortuga,
              però non si spiega perché non fanno l’esame del DNA per vedere se il covid ti danneggerebbe sul serio o sarebbe asintomatico (o con sintomatologia minima).
              Esiste.
              E risolverebbe mille questioni.
              Chi sa che non rischia niente potrebbe anche andare ovunque senza mascherina, non vaccinarsi, ecc.
              Chi sa di rischiare potrebbe prendere tutte le precauzioni del caso.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Ma l’esame del DNA per vedere cosa? Non esiste il “gene Covid”.

              • Tortuga scrive:

                Il Policlinico di Tor Vergata sta svolgendo una ricerca sul DNA delle persone che non lo hanno contratto pur essendo state più di 5 giorni a stretto contatto senza protezioni con malati gravi.

                Questo potrà dire se esistono predisposizioni genetiche sia a contrarlo o a restarne immuni che ad ammalarsi gravemente.

                Non ho potuto partecipare alla ricerca (mi ero offerta) perchè non rispondo al requisito dei 5 giorni (ne ho solo 3 ma in una fase molto primordiale della malattia).

                Vedremo gli esiti della ricerca. Se trovano un motivo genetico per la facilità o difficoltà di contagio ci saranno delle possibilità.
                Ma tieni presente che un esame del DNA richiede tempi lunghi ed è molto costoso. Inoltre servono delle macchine per il sequenziamento che pochissimi istituti possiedono.

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                “Ma l’esame del DNA per vedere cosa? Non esiste il “gene Covid”.”

                Scusami, ma sei proprio male informato.
                Esistono caratteristiche genetiche da cui si predice la non pericolosità del covid per l’interessato. È roba nota da molti mesi.

              • Peucezio scrive:

                Tortuga,
                quello che citi sarà uno studio ulteriore, ma ne sono stati già fatti a livello internazionale.

              • Peucezio scrive:

                Qua ad esempio se ne parla:
                https://genartis.it/gentest-il-primo-test-genetico/

                Non sapevo c’entrassero i neanderthaliani.

              • Tortuga scrive:

                Però io non ho mai potuto leggerne gli esiti.

              • Tortuga scrive:

                Non è che l’articolo dica ancora tantissimo.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                @Peucezio

                Nell’articolo che hai linkato c’è chiaramente un accademico che dice alcune cose ed un giornalista che le semplifica molto.
                Quello che dice l’accademico è: se hai determinate sequenze genetiche è più probabile che tu sviluppi un’infezione grave. Ma non dice che se non hai quelle sequenze non la sviluppi anche in assenza degli altri fattori di rischio!

              • Peucezio scrive:

                Sono i primi che ho trovato sottomano.
                Ma ricordo che della cosa si era parlato.

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                forse volevi dire “in presenza”.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                No, no: in assenza.

                Mi spiego. Esistono dei fattori di rischio (età, patologie pregresse, fattori ereditari) che rendono più probabile un decorso severo della malattia. Il fatto che siano stati osservati questi fattori non significa affatto che in assenza di essi non sia possibile un decorso severo della malattia.

              • Peucezio scrive:

                Ah, d’accordo.

                Così però non si capisce il valore informativo della cosa.
                Se hai quel fattori genetici è probabile che ti ammali, anche senza fattore di rischio.

                Ma se non ce li hai, è comunque possibilissimo che ti ammali, anche senza fattore di rischio.

                E allora che cambia?

              • Tortuga scrive:

                Cmq la ricerca di cui parlo io (Tor Vergata) non intende esaminarei fattori di rischio, ma esaminare cosa – geneticamente – protegge alcune persone che non contraggono il virus.

              • Tortuga scrive:

                Non che non sviluppano sintomi, ma che non si positivizzano proprio.

              • daouda scrive:

                c’è na ricerca genetica per riconoscere i loffatori prima di entrare in ascensore?
                Farebbe un gran bene

          • roberto scrive:

            Miguel

            “ Ma non sono riusciti a farsi classificare negli “effetti avversi” ufficiali.”

            Ma puoi approfondire cosa significa questa cosa? Sono andato dal dottore che gli ha detto di no?
            Hanno chiesto un risarcimento danni e gli è stato negato?
            Hanno chiesto un certificato “effetti avversi” (a chi?) ed è stato negato?

            C’è addirittura un sito dove puoi indicare gli effetti avversi…

            • firmato winston scrive:

              Guarda che e’ vero roberto che moltissimi effetti avvversi non vengono registrati, io molti di quelli che conosco ne hanno avuti anche di abbastanza importanti, per fortuna transitori, con una dose o con l’altra, ma se li sono tenuti, dandoli per scontati, senza fare tanto “cinema”. Quindi la maggior parte della gente e’ meno “fighetta” di quanto qui dentro, dove regna la polemica fine a se stessa, sembri. Del resto vi ripeto: io tutti quelli che conosco (TUTTI poli-vaccinati) che lavorano sul serio non hanno un attimo non dico per scrivere, ma per leggere un decimo di quello che gira qui dentro. Ma voi cosa fate che avete tutto questo tempo di cazzeggiare?

              • roberto scrive:

                Non dico che non sia vero, ma vorrei capire il meccanismo.
                Ok non lo dici al medico, ma…”non riuscire a farsi classificare” come dice Miguel, che vuol dire?

            • Miguel Martinez scrive:

              Per roberto

              “Ma puoi approfondire cosa significa questa cosa? Sono andato dal dottore che gli ha detto di no?
              Hanno chiesto un risarcimento danni e gli è stato negato?
              Hanno chiesto un certificato “effetti avversi” (a chi?) ed è stato negato?”

              Domanda importante.

              Le persone direttamente coinvolte (nel senso di avere un’amica, una madre, un figlio con seri problemi subito dopo la vaccinazione) che conosco mi hanno detto tutte che non sono riuscite a far riconoscere gli “eventi avversi”, nonostante molti sforzi.

              Adesso chiedo meglio a qualcuno degli interessati, appena mi rispondi ti dico.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Roberto aveva riportato il link in cui puoi indicare senza nessun filtro tutti gli effetti collaterali che vuoi. Queste persone non hanno un collegamento internet? Non sono alfabetizzate? Hanno altri impedimenti all’accesso?
                Perché non credo che si tratti di bugie solo per portare acqua al proprio mulino.

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                quindi io mi vado a fare il vaccino, dopodiché mi viene il prurito al buco del culo (sono greve, non farci caso: a Daouda, che è romano, piace l’insulto, a me, milanese d’adozione, la scurrilità), lo segnalo e risulta ufficialmente fra gli eventi avversi?

              • roberto scrive:

                peucezio,

                si è così in effetti.

                se guardi sulla banca dati degli effetti secondari te lo dicono esplicitamente ed è per questo che quando leggi “i vaccini hanno causato uno ziliardo di gravissimi effetti secondari” devi prendere l’informazione con le pinze…sono stati denunciati tot effetti sceondari, il che comprende mitomani, gente che ha il sederino che gli brucia e lo attribuisce al vaccino e ovviamente esclude quelli che non hanno denunciato (tipo me, ho avuto febbre e non avevo voglia di perder tempo)

                https://www.adrreports.eu/it/index.html

              • Peucezio scrive:

                Forse stiamo parlando di cose diverse.
                Io non mi riferivo alla normale sintomatologia immediatemente post-vaccino, cioè la febbricola per un paio di giorni e cose simili, che avvengono quasi a tutti.

                Mi riferivo agli effetti duraturi e negativi sulla salute.
                Che sono quelli che interessano.

              • roberto scrive:

                insito peucezio

                qui puoi segnalare qualsiasi effetto avverso del vaccino (e di qualsiasi altro medicinale)

                https://www.vigifarmaco.it/

              • Peucezio scrive:

                Roberto,
                ho capito.
                Ma dovrebbe anche esserci un canale per segnalare, da parte dei medici, le conseguenze gravi, accertate e documentate, in cui sia non dico certa ma ravvisabile o comunque possibile una relazione con la vaccinazione.

                È ovvio che uno strumento come quello che segnali a questo scopo è del tutto inutile: non consente di fare alcuna statistica seria su effetti nocivi del vaccino sulla salute di chi lo ha assunto: chiunque può scrivere qualunque cagata.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                In quello stesso sito puoi fare la segnalazione sia come medico che come paziente. Per cui il canale è quello e il resto sono palle per buttarla in caciara.

              • Peucezio scrive:

                Va bene, ma qual è il passaggio per cui il dato entra nelle statistiche?

                Anche ciò che dice il medico dovrà avere dei requisiti minimi di verosimiglianza, immagino.

                O se mi dite che si prende per buono per le statistiche ciò che dice qualsiasi medico mi sta bene: non trovo assurda una presunzione di buona fede e competenza negli operatori sanitari.

                Ma le statistiche su qualcosa dovranno pur basarsi.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Le segnalazioni vengono esaminate dall’Aifa.
                Che è più affidabile del conoscente che non riesce ad aprire un sito internet e a compilare un formulario…

              • Peucezio scrive:

                L’Aifa sarà pure affidabile, ma come fa a sapere se il sintomo che io segnalo è reale, me lo sono inventato, è segno della mia autosuggestione da ipocondriaco o chissà cosa?

                Non dovrebbe esserci prima un minimo di valutazione clinica sul paziente, invece di riversare sull’Aifa un mare di dati non verificati?
                E non dovrebbero farla i medici di base, coadiuvati, se occorre, da specialisti?

                Poi se vogliono fare la statistica sui giorni di febbricola dopo il vaccino, va benissimo l’autosegnalazione, pur con tutte le distorsioni (non tanto le balle, che sono minoritarie su una cosa così, ma il fatto che quasi tutti non segnalano nulla) del caso.

                Ma è un po’ diverso rispetto al tizio morto mesi dopo il vaccino, forse a causa dello stesso, forse no. Ma sarebbe bene appurarlo nei limti del possibile.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Nel sito dell’Aifa trovi normativa e linee guida. Poiché sicuramente sono gravemente fallate, sono certo che con una rapida ricerca potrai segnalarci tutto quello che non va nel sistema di farmacovigilanza, di cui personalmente non so una cippa.
                Poiché esistono da prima del Covid e nessuno si era mai lamentato mentre si imbottiva di pillole per qualsiasi cazzata, io, povero stronzo che abbocca ai complotti della tecnofinanza, pensavo che alla fin fine andassero più o meno bene. Però evidentemente non funzionano, visto che vi viene il sospetto (suppongo fondato su qualcosa di cui non mi avete reso partecipe, qualcosa di diverso da tizi che si lamentano di non aver potuto compilare un formulario su internet accesibile a qualsiasi deficiente alfabetizzato) che l’Aifa insabbi.

              • Peucezio scrive:

                Maurì,
                hai fatto tutto tu! 🙂

                Complotto, controcomplotto…

                Io mi sono basato su come tu mi hai detto che funziona il meccanismo per notare che se è così è una stronzata.

                Magari me l’hai spiegato male tu e funziona benissimo.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Ricapitoliamo: dei tizi dicono “non mi lasciano segnalare il caso”, ma abbiamo visto che la segnalazione dei casi è aperta a tutti e che ha meno filtri di una buca delle lettere.
                A questo punto le segnalazioni vengono esaminate dall’Aifa sulla base della normativa che trovi sul sito. Quando si stabilisce un nesso di causalità, ecco che il caso entra a far parte della statistica.
                Non solo mi sembra assolutamente ragionevole, ma non riesco nemmeno a immaginare come si possa immaginare che succeda qualcosa di diverso: funziona così l’attività di qualsiasi osservatorio su qualsiasi cosa.

              • daouda scrive:

                quindi è normale che debbo segnalarlo io nell’universo, se mi và

      • Tortuga scrive:

        x Miguel

        “I vaccini in linea di massima mi vanno bene, i vaccinISTI no!”

        Gli ISTI sono sempre il problema, da tutte e due le parti.
        🙂

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Tortuga

          “Gli ISTI sono sempre il problema, da tutte e due le parti.”

          🙂

          Aggiungo però una differenza tra chi ha il coltello dalla parte del manico – politici, finanza, appaltatori, amministratori, media mainstream, proprietari dei social, polizia – e chi sta dalla parte che subisce. E reagisce, e ulula, e si fregare da finte notizie, ovviamente, ma in un ambiente dove, proprio perché è “illegale”, gira di tutto.

        • Tortuga scrive:

          Chi ha il coltello dalla parte del manico non ha molto margine di manovra.
          Non è che sono vaccinisti, è semplicemente una gestione ‘militare’ necessaria.
          Non c’è spazio per l’istanza individuale, nemmeno per la coccola.
          E’ nàja, ce se deve stà.
          Perchè e come è la situazione qua, cosa ha comportato sulle nostre vite, diventa troppo personale da spiegare in una pagina web pubblica.
          Ma per esempio un reparto chirugico dove mi dovevo operare è stato tutto infettato, e mi è saltato l’intervento. Naturalmente questo ha comportato conseguenze. Per dirne una.
          Io sono stata attorniata da numerosi casi covid, e nessuna reazione al vaccino invece (per ora, che il consorte si è boosterato ieri e con tutti quegli anticorpi che ha collezionato qualche reazione la temo, infatti ha una linea di febbre).

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ tortuga

            “necessaria”

            Musica per le mie orecchie. 🙂 🙂

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • daouda scrive:

              ahahhahahaha

              visto che anche io sono una merda rimpiango il giorno già da ora dove ADV si rimangerà tutto e si maledirà da sè, e non manca tanto…

              diffidate dei diffidati

              • daouda scrive:

                me sà che non l’avete capita perché non capite il voluto consecutiare del temporum così come l’etimo e lo scambio di soggetto pronomistico.

                Fate pena

            • Peucezio scrive:

              Andrea,
              “Musica per le mie orecchie. 🙂 🙂 ”

              Sai che però non riesco a non vedere un orientamento di parte in queste forme di nuovo militarismo autoritario da sinistra?

              La pensavi così nel ’68?
              L’avresti pensata così durante il fascismo?

              Non è che forse il punto è che se è da sinistra che si sdogana l’autoritarismo repressivo e violento allora va bene?

              Comincio un po’ a smitizzare queste categorie sub specie aeternitatis.

              A me, checché ne pensiate, di destra e sinistra non mi frega granché. Nominalmente Bush era di destra. Dovevo stare con lui contro Saddam o contro Bin Laden??
              La scelta è lapalissiana in casi del genere, avesse messo pure un fascio littorio!
              Certo, io nego che quella sia autentica destra, ma queste sono categorie mie, metastoriche se volete. Poi, certo, i neocon erano ex trockisti, ecc. ecc., ma insomma, le parole e le etichette hanno anche un valore convenzionale.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “Sai che però non riesco a non vedere un orientamento di parte in queste forme di nuovo militarismo autoritario da sinistra?”

                Guarda che ADV è unico.

                Cioè è l’unica persona che io conosca, che non solo ha capito dove porta una certa ideologia e quali sono le conseguenze.

                Un’ideologia che non corrisponde certo a tutta “la Sinistra”, per cui preferisco parlare di “cosmocrazia”.

                I cosmocrati quasi sempre si limitano a moraleggiare contro i Cattivi, senza mai dire apertamente che quindi i Buoni devono mettere i Cattivi in carcere.

              • Peucezio scrive:

                Anch’io ho sempre interpretato Andrea secondo questo schema.

                Però di fronte una spinta repressiva e liberticida così forte come quella attuale, che prelude a una regressione civile e giuridica che può spazzare via (lo sta già facendo) tutti i diritti che Andrea difende e in nome dei quali ama la “cosmocrazia”, per usare il tuo termine, se vi si è organici o comunque favorevoli è difficile non pensare al fatto che certe posizioni funzionino per trascinamento.

                C’è un mondo politico “legittimo”, in sostanza di sinistra (moderata), progressista, democratico (autodefinentesi tale), liberalcapitalista. Questo mondo è per definizione “buono”, anche perché dall’altra parte ci sono Salvini, Trump, Bolsonaro… i “cattivi”.

                Io ho i miei forti dubbi che se il ritorno a un principio di sovranità nazionale, di autorità assertiva e repressiva dello stato, di chiusura dei confini e vincoli alla libera circolazione degli uomini fossero stati propugnati da regimi di destra e da un consesso internazionale egemonizzato da populisti e sovranisti, Andrea sarebbe stato altrettanto favorevole alle stesse identiche misure.
                Sicuramente tutti quelli che oggi plaudono alle misure e stigmatizzano i no-vax (tolti i vecchietti che temono solo di prendersi il covid) avrebbero urlato alla repressione, all’imbarbarimento, alla chiusura nazionalista e razzista, al regime dei confini e dei vincoli.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                ” può spazzare via (lo sta già facendo) tutti i diritti che Andrea difende ”

                Non credo che lui difenda particolarmente dei “diritti”.

                Cioè, uno può avere una “identità” di qualche tipo, a patto che non disturbi l’operatore: nessun problema a “essere” trans, o avere la pelle blu, basta che paghi le tasse, non rubi i soldi altrui e obbedisci sempre.

              • Peucezio scrive:

                Non fraintendetemi:
                ho un’immensa stima dell’onestà intellettuale, correttezza e anche cordialità e qualità umane di Andrea, così come della sua intelligenza e capacità critica.

                Dico solo che secondo me siamo influenzati volenti o nolenti dal nostro retroterra e dalle nostre scelte di campo.
                Me compreso!

                Forse non tu, Miguel, ma sei un caso forse unico 🙂

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “sinistra”

                Qui non è questione di destra o di sinistra.

                Qui c’è una pandemia.

                Avessimo fatto come in Polonia, saremmo ridotti come loro. (Ci vivono i miei suoceri, ho un punto di vista privilegiato).

                Avessimo fatto come in Cina o in Corea del sud, ne saremmo già fuori.

                Ma siccome abbiamo 15 regioni su 20 in mano agli ammiratori del governo polacco e un governo nazionale che per ora non è nelle loro mani, abbiamo avuto un disastro sì ma solo a metà.

                E nota che non sto affatto dicendo che il governo di Roma sia di sinistra, perché di certo non basta una rondine (Speranza…!) a far primavera.

                Come ho già scritto, penso che andiamo verso una progressiva restrizione degli spazi di libertà individuale, ché al mondo siamo troppi e molti sprecano troppo.

                Gestire la cosa è preferibile, anche se meno popolare, che mettere la testa sotto la sabbia.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

                P.S. grazie per la stima, che ricambio.

              • firmato winston scrive:

                AdV
                “perché di certo non basta una rondine (Speranza…!) a far primavera”

                e tu saresti l’intelligente, secondo martinez. Ma andate…

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ firmato winston

                “intelligente”

                Beh, conoscendo la situazione in Polonia per resoconti di prima mano mi basta essere più intelligente di chi governa quel Paese e dei loro ammiratori nostrani che tanto deprecano l’operato del nostro Speranza (il quale non sarà una cima ma nemmeno un cialtrone).

                Mi accontento di poco, in effetti.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

          • Francesco scrive:

            > Chi ha il coltello dalla parte del manico non ha molto margine di manovra.
            Non è che sono vaccinisti, è semplicemente una gestione ‘militare’ necessaria.
            Non c’è spazio per l’istanza individuale, nemmeno per la coccola.
            E’ nàja, ce se deve stà.

            Anche a me pare che le cose stiano così, in fondo.

    • Peucezio scrive:

      Tortuga,
      “Il bombardamento mediatico non è solo sui “criminali suicidi che non si vaccinano”, è altrettanto bombardante anche quello no-vax, che non ti raggiunge attraverso il telegiornale ma attraverso i social in maniera incontrollata facendo dell’autentico terrorismo con affermazioni che poi risultano false.”

      Verissimo in effetti.
      Non lo chiamerei “mediatico”, ma telematico, ma il risultato è lo stesso.

  20. Val scrive:

    Sono sempre in soggezione di fronte alle ponderose riflessioni di molti di voi, che hanno una capacità di parlare di massimi sistemi che a me è preclusa.

    Non so se io mi sia perso qualche commento sul livello di “inquinamento” dell’articolo citato, ma per tornare al post di Miguel, la mia limitata e provvisoria conclusione è che non puoi fidarti di nessun mezzo di comunicazione.

    A questo stato di cose si può reagire in diversi modi, per esempio non ascoltare più telegiornali, non leggere più i giornali – è il mio caso; l’enorme flusso di news, commenti alle news, commenti ai commenti alle news ti travolge comunque: ti resta l’illusione di saper decodificare l’inevitabile bias da dovunque provenga e di individuare dei (mi scuso per la parolaccia) megatrend al di sotto del chiacchiericcio e della polemica contingente.

    C’è in questo atteggiamento un certo fatalismo un po’ qualunquista che non mi piace, ma le alternative che vedo sono poco allettanti, per esempio sfiancarsi in un’opera certosina di debunking, di decodificazione delle narrazioni, di contestualizzazione e ri-contestualizzazione dei messaggi che ti permetta di estrapolare una verità e un senso dal mare magnum della comunicazione dove il confine tra fake a non-fake, tra disinteressato e interessato, tra indipendente e eterodiretto è sempre labile. Del resto il tanto vituperato cospirazionista che si beve le cazzate di QAnon in fin dei conti è qualcuno che cerca di fare esattamente lo stesso, cioè che diffida di quello che legge o che sente, senonché più che demolire una narrazione percepita come falsa la sostituisce con un’altra…

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Val

      “Del resto il tanto vituperato cospirazionista che si beve le cazzate di QAnon in fin dei conti è qualcuno che cerca di fare esattamente lo stesso, cioè che diffida di quello che legge o che sente, senonché più che demolire una narrazione percepita come falsa la sostituisce con un’altra…”

      Condivido

      • daouda scrive:

        la cosa ilare è che voi credete che sia possibile filtrare le informazioni o disinteressarse.
        Facendo così siete la stessa informazione che cammina in sordina.
        Se si potesse usare la parola virus, voi siete il virus. Non che io non lo sia, ma se ragionate così, come dicono quelli bravi , avete perso dall’inizio.
        Inoltre diventate odiosi pure se vi fate i cazzi vostri perché la vostra falsa vita è una fotocopia.

        Ma una volta ammesso ciò, alla fine, secondo me Val per necessità ti renderai conto che la questione in realtà è insussistente.

    • firmato winston scrive:

      val
      “senonché più che demolire una narrazione percepita come falsa la sostituisce con un’altra”

      Mah considera anche l’importanza capitale che ha la definizione del gruppo tribale negli esseri umani: quanto piu’ e’ assurdo cio’ in cui tu e il tuo gruppo credete e che lo fonda, tanto piu’ e’ forte, fedele e sicura l’affiliazione. In questo caso le credenze assurde e incredibili non sono un caso sfortunato, sono ricercate apposta, non vanno prese alla lettera, non e’ quella la loro funzione, servono solo a definire chi e’ dentro e chi e’ fuori dal gruppo, a “identificarlo” e con esso dare identita’ ai suoi appartenenti.
      Per scavalcare questo tipo di “problema”, bisognerebbe trasformare gli uomini in qualcos’altro da quel che sono: altrettanto assurdo.

      • Val scrive:

        Vero anche questo ma non generalizzerei al punto da arrivare a una conclusione “strutturalista” per cui la funzione della credenza sarebbe esclusivamente identitaria e del tutto indipendente dal suo contenuto. Ci sarà pure qualcuno, tra l’altro, che sta fuori dal gregge.

        • firmato winston scrive:

          @val
          “la funzione della credenza sarebbe esclusivamente identitaria e del tutto indipendente dal suo contenuto. Ci sarà pure qualcuno, tra l’altro, che sta fuori dal gregge.”

          Non e’ che con questo voglio sminuire l’importanza della credenza “assurda” (credo quia absurdum): volevo solo suggerire che possa essere un segnale di qualche altro tipo di disagio esistenziale tale da richiedere un qualche tipo di rinforzo identitario. In questi tempi di globalizzazione e spaesamento anomico, quanon, i quantum dots nei vaccini, la caccia all’ebreo/novax della grande informazione, il nazistume ultra-identitario postmodern della cancellazione, sono segni che vanno oltre il loro contenuto diretto, ed e’ su quelli che forse sarebbe piu’ opportuno porre attenzione.

          Sindacare sul contenuto diretto infatti di solito e’ addirittura controproducente, per quanto assurdo esso sia.

          Quando una coppia e’ davvero in crisi, lo si capisce dalla pretestuosita’ vacua degli attacchi reciproci, la cui unica funzione deve essere appunto di esplicitare l’odio, senza distrazioni contenutistiche. 🙂

          E’ una specie di meta-linguaggio il cui contenuto sta tutto fra le righe.

  21. Miguel Martinez scrive:

    Abbiamo la fortuna di avere qui diverse opinioni, che ci salva dall’effetto echo chamber.

    Quindi è una buona occasione per capire meglio i dubbi reciproci: ad esempio Roberto mi ha chiesto chiarimenti sulla questione del mancato conteggio di tanti “effetti avversi” almeno in Italia, e sto cercando informazioni precise.

    Adesso una domanda ai “vaccinisti”. Sento sempre parlare del grafene nei sieri, ma non ci ho capito niente, qualcuno me lo sa spiegare meglio?

    Ad esempio qui (sito decisamente di parte, ma è lì che si trovano queste cose):

    https://tinyurl.com/3vyf6ptt

    • Tortuga scrive:

      Puoi leggere qui

      https://www.open.online/2021/08/30/covid-19-vaccini-studio-grafene-acciaio-peg/

      e qui
      “la storia dell’ossido di grafene contenuta nei vaccini ha, oramai, l’età del dattero” cioè sono obiezioni vecchie, già plurimamente smentite, che ricicciano costantemente come i Protocolli dei savi anziani di Sion.
      https://www.giornalettismo.com/ossido-di-grafene-pfizer-bufala-studio-cardarelli/

      poi eventualmente a scelta
      https://www.google.com/search?client=firefox-b-d&q=la+bufala+del+grafene+nei+sieri+vaccinali

    • Francesco scrive:

      seriamente, il grafene non è un nano-materiale costosissimo per cui stanno cercando usi industriali perchè potrebbe avere proprietà incredibili?

      cosa mai può avere a che fare con un vaccino che si basa sul RNA messaggero, che è una roba biologica?

      da fuori, ho fatto il classico vi ricordo, mi pare una palese stronzata

      • Tortuga scrive:

        Che vi sia grafene nei vaccini è una affermazione che gli antivaccinisti fanno da almeno una decina o più di anni e non ha nulla a che fare con il covid. La bufala esisteva prima, e non hanno fatto altro che ri-applicarla al vaccino sars-cov.

        Il problema è che inventano ogni giorno una bufala nuova contro i vaccini. Vedasi teoria della montagna di merda.

        https://urielfanelli.altervista.org/keinpfusch/la-teoria-della-montagna-di-merda/2010-03-26/

        • Francesco scrive:

          quindi questi hanno sentito “grafene” che è una roba misteriosa e piccolissima e zacchete lo hanno infilato nei vaccini ad minchiam per far paura?

          sembra quasi di sentire quei progressisti che vedono il Medioevo dappertutto, senza avere la minima idea di cosa fosse

          o le progressiste che infilano il patriarcato in qualsiasi ricetta, manco fosse il prezzemolo

          che gentaglia

          • firmato winston scrive:

            “seriamente, il grafene non è un nano-materiale costosissimo per cui stanno cercando usi industriali perchè potrebbe avere proprietà incredibili?”

            C’e’ pure sui copertoni primo prezzo da 15 euri Vittoria Zaffiro Pro Grafene 2.0… che fra l’altro vanno benissimo, silenziosi, scorrevoli, elastici, la differenza si nota.
            https://it.wikipedia.org/wiki/Grafene#Ciclismo

            Pur praticamente inerte, pare sia un materiale potenzialmente pericoloso piu’ o meno come tutti oggigiorno. Nel dubbio e’ pericoloso. 😉

        • Francesco scrive:

          Carissima (o carissimo) Tortuga

          grazie per avermi fatto conoscere Schietti

          moh vado a fargli una donazione così potrà realizzare ila Dottrina Schietti per la Pace nel Mondo!

          🙂

          • Francesco scrive:

            Intanto ADV potrebbe studiare il meraviglioso Motore di Schietti che salverà il mondo, senza bisogno di centrali atomiche o a gas e neppure a energia solare.

            😀

            • paniscus scrive:

              Scusate, ma VERAMENTE esiste ancora qualcuno che propone progetti di macchine a moto perpetuo o di “free energy”? Sono commossa, ma veramente commossa!

              Ho conosciuto almeno due accademici con notevole senso dell’umorismo (un astrofisico dell’osservatorio di Arcetri a Firenze, già piuttosto anziano all’epoca e ormai defunto, e un esperto di struttura della materia all’università di Pisa, ancora in attività) che si erano presi l’incarico di fare da referenti per i contatti con i pazzi.

              Ovvero, di rispondere, in maniera educata ma sincera, a tutti quei soggetti che tempestavano gli istituti di fisica con suppliche di leggere i loro trattati inediti, con innovative proposte di macchine a moto perpetuo, di motori a efficienza maggiore di 1, di violazioni della conservazione della quantità di moto, inversione dell’entropia, e roba del genere. Ovviamente non era un incarico ufficiale, ma se lo prendevano come hobby per divertimento, al posto loro l’avrei fatto pure io…

              E non c’erano ancora i social (l’email sì, qualche forum sì, ma i social no), per cui era quasi tutto individuale e quasi tutto cartaceo. Ho visto scatoloni di roba che “voi umani non potete immaginare“.

              Ma credevo sinceramente che non andassero più di moda.

              Invece questo Domenico Schietti (che mi sembra anche piuttosto giovane) mi ha fatto ritornare a un passato mitico!

              • roberto scrive:

                Paniscus

                “VERAMENTE esiste ancora qualcuno che propone progetti di macchine a moto perpetuo o di “free energy”?”

                negli ultimi sei anni della mia vita mi sarà capitato 3-4 volte all’anno di avere delle persone che fanno ricorsi perché
                – non gli hanno brevettato il loro motore a moto perpetuo
                – sono vittime di un complotto dei petromassofinanzieri
                – sono censurati dai giornali
                – qualcuno vuole ucciderli

                ho usato persone al plurale ma si tratta sempre dei soliti due-tre

                siccome il mediatore europeo dice che bisogna rispondere a qualsiasi cosa, ho appunto sempre risposto (entro 15 giorni)….ma siccome sono infido, ho sempre risposto sollevando problemi (assolutamente reali) di competenza e/o procedura

              • roberto scrive:

                “Domenico Schietti (che mi sembra anche piuttosto giovane)”

                non so quanti anni abbia ma la sua geniale idea di motore a moto perpetuo è dell’inizio del secolo XXI

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Paniscus

                “mitico”

                Per dieci anni io sono stato l’incaricato della mia ditta di trattare con gli inventori di moto perpetuo.

                E anche di catalogare tutto il materiale uscito sulla fusione fredda.

                Non mi stupisco più di nulla.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • roberto scrive:

                Andrea, sono curioso…perché una ditta privata deve trattare con dei matti?
                Io come dicevo ero obbligato dal mediatore europeo che nella sua remonte saggezza ha detto che non rispondere ai matti è malamministrazione (cosa che comunque condivido grossomodo)

  22. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    Comunque vorrei tornare alla domanda: tu e io – a differenza degli Abolitori di Povertà 🙂 – crediamo che le cose abbiano un costo, e che il costo sia diverso dal prezzo nominale.

    Ora, il mondo è pieno di idrocarburi, ma sono:

    a) sempre più costosi e difficili da estrarre

    b) hanno un costo ambientale sempre più insostenibile

    Quindi, il governo francese fa pagare sempre di più il gasolio, che è la base dell’agricoltura “a trattore”.

    Ora, i contadini francesi sono già alla frutta. Quindi passeranno il costo al consumatore dei loro cibi.

    Il quale si rivolgerà al Brasile, che può permettersi prezzi competitivi, perché scarica i costi sull’Amazzonia, su una manodopera sotto-sottopagata e sul mare, dove i costi reali dei trasporti li pagano l’acqua, i pesci, l’aria.

    Quindi, cosa si potrebbe fare?

    E’ una domanda aperta, non ho la risposta.

    • firmato winston scrive:

      “Quindi passeranno il costo al consumatore dei loro cibi.”

      Ma non e’ che puoi farlo piu’ di tanto: puoi farlo sui cibi emozionali (cioe’ i bio, i trendy, i gourmet…) che pero’ vanno solo finche’ c’e’ trippa per gatti, e comunque pure li’ sei in concorrenza di influencer.
      Anche mettere dazi e’ difficile se sei un paese che importa/esporta: se metti i dazi tu, li mettono anche gli altri e sei punto a capo con in piu’ una costosa guerra commerciale in corso.
      Per cui succede semplicemente che alla fine chiudi bottega e le merci che fornivi tu le fornisce qualcun altro che riesce a farlo a costi piu’ bassi perche’ il suo gasolio non e’ coercitivamente tassato per sovvenzionare la tesla e le colonnine di ricarica delle ZTL.

      E’ il mercato, ma non solo quello mondiale, pure quello rionale sotto casa che funziona cosi’. Anche tu funzioni cosi’ quando devi scegliere qualcosa per te.

      Io non so fin quanto potra’ andare avanti che stampiamo soldi per ordinare merci cinesi attraverso amazon cosi’ i nostri bottegai non evadono piu’ (e infatti comincia ad arrivare l’inflazione e il calo del potere di acquisto – notare che un giornalista o un blogger qualsiasi al posto di “calo” avrebbe detto “crollo!” “catastrofe!” “collasso!” “apocalisse!”).

      L’errore sistematico che si fa sempre e’ pensare che si possa cambiare una cosa alla volta, quella che fa comodo, senza che cambi niente in tutte le altre che invece si esige che restino uguali. Vedi la politica anti-covid, per restare alla cronaca di tutti i giorni.

      Prima di pensare e scrivere qualsiasi cosa, chiediti sempre se per caso questo errore non lo stai facendo anche tu, o quelli le cui opinioni riporti. Vedrai che poi non scrivi piu’ quasi nulla 🙂

      • Miguel Martinez scrive:

        Per FW

        “L’errore sistematico che si fa sempre e’ pensare che si possa cambiare una cosa alla volta, quella che fa comodo, senza che cambi niente in tutte le altre che invece si esige che restino uguali. ”

        Giustissimo.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ firmato winston

        “L’errore sistematico che si fa sempre e’ pensare che si possa cambiare una cosa alla volta, quella che fa comodo, senza che cambi niente in tutte le altre che invece si esige che restino uguali. Vedi la politica anti-covid, per restare alla cronaca di tutti i giorni.”

        OAAFW!

        Credo che sia la conseguenza del voler applicare all’economia lo stesso formalismo che si usa in fisica.

        In fisica un esperimento in laboratorio lo si deve sempre condurre facendo in modo da cambiare una sola variabile per volta lasciando le altre fissate.

        Naturalmente non ci si riesce sempre, ma ci si prova comunque, perché è un ottimo sistema per capire le cose.

        C’è tutta una matematica che descrive questa procedura, che un fisico deve saper maneggiare.

        In economia in realtà non si riesce praticamente mai a cambiare una sola variabile alla volta, a differenza che in un laboratorio di fisica.

        Questo è il motivo per cui mi viene mal di denti quando leggo di economisti che cercano di usare concetti fisici – come ad esempio l’ “entropia” – ai problemi economici.

        Di solito vanno avanti alla genitale canino, dal punto di vista di un fisico.

        E anche se non ho studiato economia, sospetto che che sia vero anche dal punto di vista di un economista.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

    • roberto scrive:

      miguel

      “Quindi, cosa si potrebbe fare?”

      come al solito prima di proporre cosa fare, bisogna proporre uno scopo.

      cosa vuoi fare?
      aiutare i contadini francesi?
      aiutare i consumatori?
      ridurre i costi ambientali?
      Altro?
      sono obbiettivi non sempre conciliabili fra loro. almeno devi avere una scala di priorità.

      poi una volta deciso quale obbiettivo vuoi raggiungere vediamo come.
      ad esempio, potrei decidere una agevolazione fiscale per gli agricoltori (chessò deduco nella dichiarazione una parte dei costi di carburante, una cosa del genere vale per i liberi professionisti)….così proteggo il reddito degli agricoltori (in parte), proteggo i consumatori (in parte), ma pazienza per l’ambiente

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “sono obbiettivi non sempre conciliabili fra loro. almeno devi avere una scala di priorità.”

        Giusto, mi sembra la questione fondamentale.

        E’ lì che dalle cose “scientifiche” si passa inevitabilmente a quelle “politiche”.

        Puoi avere mille pagine fitte fitte di dati certi, ma poi vengono esattamente le domande che dici tu.

        E lì gli esperti diventano una scusa per giustificare scelte politiche.

    • Tortuga scrive:

      “agricoltura “a trattore”

      Quindi, cosa si potrebbe fare?
      E’ una domanda aperta, non ho la risposta.”

      Ritornare alla zappa e alla vanga, oppure essere un po’ meno animalisti e rivalutare i buoi?

      Probabilmente su tante cose non si può più andare avanti così ma l’unica cosa che mi viene in mente la chiamo “medioevo prossimo venturo” 😀

    • Peucezio scrive:

      Ma tu non usi mai il tuo “segundo apellido”…

      Comunque mi pare una stupidaggine interrompere la patrilinearità del cognome: creerà solo casino nelle genealogie.
      Un conto è se ci fosse sempre stata la matrilinearità e si continuasse così.

  23. Miguel Martinez scrive:

    Un affascinante misto di storie:

    https://libya360.wordpress.com/2022/02/17/message-from-mohawk-women-from-grand-river-concerning-vaccine-mandates-and-freedom/

    il mondo tradizionale dei nativi americani, sdolcinatezze New Age, rivendicazione politica, leggi dai nomi latini più o meno fraintesi e lo scisma planetario indotto dalla pandemia.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “ottawa”

      Beh, è una notizia per chi come molti nordamericani è ossessionato dal colore della pelle.

      Per gli altri, che il buonsenso sia egualmente distribuito indipendentemente dal livello dermatologico di melanina è un’ovvietà.

      Come pure il suo contrario.

      Diverso magari è se andiamo a vedere il modo di pensare delle parti in causa.

      Allora forse la frase sulla svastica può avere un senso.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  24. Peucezio scrive:

    Una domanda agli esperti di scuola del blog.

    Ora ci sono gli studenti che manifestano contro l’alternanza scuola-lavoro.
    Che è ovviamente un’idiozia.
    E comunque devo dire che per la prima volta nella mia vita non sono ostile alle manifestazioni studentesche (tranne quelle contro la prova scritta): di fronte a uno stato criminale e oppressivo quale il nostro è divenuto, qualsiasi forma di dissenso è legittima e giusta, da chiunque venga.

    Ma mi chiedo una cosa:

    ma possibile che in una scuola permissiva e “inclusiva” 😀 che non boccia più, non seleziona, in cui docenti e dirigenti scolastici hanno il terrore di studenti e genitori, ‘sti ragazzi siano obbligati a lavorare? E se non lo fanno? O non si presentano proprio? Che succede? Li bocciano? Li espellono da tutte le scuole del Regno, come diceva De Amicis? 😀

    • daouda scrive:

      ti sei risposto da solo. Si fa molta critica et cetera e qui si idolatrano gli tzigani, ma gli zincheri né li mandano i figli a scuola né ci lavorano né cianno i documenti…

      Sub umani da imitare non nella loro schifosa subumanità ( frutto della loro degenerescianza folklorica ) ma nei retaggi che hanno mantenuto.

      Peucé, sò pagati, quindi protestano. Mai dimenticarlo . E’ frase tanto reale quanto simbolica applicabile anche a Puffer o chi altri, se ci fai caso…

  25. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    “‘sti ragazzi siano obbligati a lavorare? ”

    In attesa degli esperti veri :-), credo che ci siano innanzitutto due branche molto diverse:

    1) gli stage di lavoro di certi istituti professionali (vedi il caso del ragazzo morto con la putrella), che esistono da sempre, ed è bene che sia così, poi andrebbe valutato il singolo caso come è andato. Ma credo che l’apprendistato sia in principio una cosa sacrosanta. Ma NON E’ Alternanza Scuola Lavoro.

    2) un’invenzione che in teoria mi piace, e che si chiamava Alternanza Scuola Lavoro e oggi si chiama PCTO, che fa fare un po’ di “esperienza pratica” ai ragazzi.

    Nei fatti, si tratta di rubare ore di scuola a ragazzi che già di ore di scuola ne fanno troppe.

    Per fare:

    a) qualche attività carina e utile, come quelli che sono venuti a fare i volontari al nostro giardino (e che abbiamo fatto cercando sempre di non disturbare in alcun modo le esigenze degli insegnanti)

    b) a visitare la ditta di qualche genitore volenteroso, per cui 20 ragazzi che gironzolano per la ditta sono inutili, una perdita di tempo e un incubo in termini di sicurezza, ma un favore al figliolo lo si fa

    b) qualche attività molto dubbia, tipo quelli che sono stati mandati dal PRESTIGIOSISSIMO Ferragamo a lavorare per giorni a mettere dati a gratis nei computer per ore e ore, e quando un ragazzo ha denunciato la cosa, Ferragamo ha minacciato di denunciare la scuola. Ferragamo ha ovviamente preteso che questo lavoro gratuito venisse prestato quando e come gli conveniva, fregandosene delle esigenze scolastiche.

    c) roba Fuffaldina e Inclusiva, che dà piccoli stipendi a piccole psicologhe.

    Quando è arrivato il Covid, si fa SOLO roba fuffaldina e inclusiva, online, per ore e ore.

    Non dico che sia peggio delle putrelle.

    Ma difficile dire che sia meglio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *