Piccole storie covidiane

Vi diletto con un nuovo racconto vero di vita ai tempi della Peste.

C’è un giovane alto alto che chiameremo Niccolò, così gli diamo un nome molto fiorentino.

Ha quattordici anni e va al liceo.

Ha una famiglia molto ligia che è corsa a vaccinarlo subito, e quindi si è fatto la seconda dose ben cinque mesi fa e ha già prenotato la terza.

La famiglia non legge abitualmente la Gazzetta Ufficiale e si fida: tanto il giovane è sanissimo.

Poi due dei suoi compagni (sani e vaccinati) scoprono casualmente di essere positivi. E da qualche parte c’è scritto, con tre positivi, tutti a casa a dormire davanti al computer.

Ahmed è un compagno di Niccolò che è scomparso da tempo: è in quarantena perché un suo familiare è positivo. Ahmed aveva fatto subito un tampone, risultando negativo, ma dopo molti giorni, a forza di stare rinchiuso con quel familiare, diventa positivo anche lui (manco uno starnuto, c’è voluto il tampone).

Ahmed avverte la scuola.

Nessuno della classe aveva incontrato Ahmed in questi giorni, ma a quel punto ci sono i tre positivi, e tocca mandare tutta la classe in didattica a distanza.

Poi si scopre che Niccolò (e tutta la sua classe) deve anche andare in “isolamento domiciliario fiduciario” perché i compagni di classe sono per definizione contatti stretti.

Non ho capito se la scuola abbia informato o no l’ASL: in quel caso presumo che Niccolò verrà inserito in una database da qualche parte che lo dichiara un pericoloso untore che non può uscire di casa.

Nella remota eventualità che lo fermi per strada una pattuglia della polizia mentre va a farsi una passeggiata, questo giovane sano, bivaccinato e che non frequenta realmente nessun “positivo” rischia quindi una multa da 400 a 1000 euro.

E qui si capisce perché la famiglia fa male a non conoscere a memoria la Gazzetta Ufficiale, nonché tutte le sentenze della Corte di Cassazione.

Perché cosa succede se il giovane esce di casa quando i genitori sono al lavoro, i genitori sono colpevoli di abbandono di minorenne?

Ah, e come farà a uscire di casa, salire su un autobus e farsi la terza dose che è prenotata a giorni?

Qui potete vedere tre cantanti d’eccezione che ci presentano l’inno dell’anno:

“Sì sì sì vax vacciniamoci
Se tranquillo vuoi stare i nonni non baciare
Il Covid non ci sarà più se ci aiuti anche tu
Se vuoi andare al bar
felice a festeggiar
le dosi devi far
per fare un buon Natal
mangia il panettone
vai a fare l’iniezione
proteggi gli altri oltre a proteggere anche te
con la terza dose tu avrai feste gioiose
Il Covid non ci sarà più se ci aiuti anche tu
per il calo dei contagi dosi anche ai Re Magi”.

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482 risposte a Piccole storie covidiane

  1. PinoMamet scrive:

    Le regole scolastiche relative al covid nel rientro post-Natale sono la fiera dell’assurdo.
    Ma non solo quelle scolastiche…

    alla fine i casi caleranno perché le persone la smetteranno di farsi i tamponi a ogni starnuto, e a riflettersi a cascata su famigliari, parenti e amici, riempiendo le statistiche di positivi che stanno benissimo e intasando le ASL che devono gestire i risultati di migliaia di persone.

    La terza ondata sarà sconfitta dalla rottura di palle.

    E arrivo a sospettare che questo sia il vero scopo dell’assurdità delle regole, rendere la vita talmente difficile a chi le segue da non farle seguire più a nessuno.

    • roberto scrive:

      pino

      “E arrivo a sospettare che questo sia il vero scopo dell’assurdità delle regole, rendere la vita talmente difficile a chi le segue da non farle seguire più a nessuno”

      non so se sia uno scopo, ma sicuramente l’effetto è quello

    • paniscus scrive:

      “Le regole scolastiche relative al covid nel rientro post-Natale sono la fiera dell’assurdo.
      Ma non solo quelle scolastiche…”
      ——————–

      Senti quest’altra (forse sarà capitata anche a te):

      classe intera va in quarantena per i famigerati “tre casi positivi”.

      Ovviamente questi tre casi positivi non si sono manifestati tutti nello stesso giorno, quindi la datazione degli “ultimi contatti diretti” non era la stessa per tutti (una cosa un po’ simile a quella descritta qui sopra, nel post principale).

      Dopo il terzo, la classe va integralmente in DAD per 10 giorni

      E DURANTE la dad, cioè quattro o cinque giorni dopo dall’ultimo contatto, vengono fuori altri ragazzi della stessa classe che riferiscono di aver fatto il tampone e di essere positivi anche loro.

      Adesso, secondo qualche interpretazione assolutamente DEMENZIALE della norma, c’è qualcuno che sostiene che il conteggio dei 10 giorni debba ripartire da zero ogni volta che viene segnalato un positivo in più, anche se la classe sta già tutta a casa, e quindi NON ci sono mai stati contatti diretti tra i contagiati e i non contagiati, e anche se i primi positivi si sono già negativizzati da un pezzo.

      Per cui, si avrebbero praticamente tutte le classi a prolungare la didattica a distanza di settimana in settimana, all’infinito, fino a giugno.

      Ovviamente è assurdo, ma non escludo che ci sia davvero qualche preside o qualche ASL che la interpreta così.

    • firmato winston scrive:

      Pero’ ragazzi se questo accade nella fucina educativa del paese, la scuola, cosa vi aspettate che poi succeda fuori?
      Che il clima sociale possa essere diverso da quello di un manicomio criminale?

  2. Miguel Martinez scrive:

    Mi dicono che:

    1) gli studenti (ricordo, sanissimi) devono starsene a casa per 10 giorni

    2) scaduti i 10 giorni, possono tornare in classe, “salvo il presentarsi di un altro caso positivo”.

    Cioè a quel punto per rimandarli tutti alla casella di partenza del gioco dell’oca, basta UN caso positivo.

    • Miguel Martinez scrive:

      La cosa divertente è che a questo punto, a imbufalirsi sono le famiglie ligiamente vaccinate, che ci hanno creduto:

      Se vuoi andare al bar
      felice a festeggiar
      le dosi devi far
      per fare un buon Natal

      • daouda scrive:

        se rispetti delle regole cojone, chi è il cojone? Il che non significa che non si potrebbero pagare conseguenze eh, però se le si segue si è cojoni.

  3. Massimo scrive:

    Avviso ai naviganti:senza carta verde non ci sarà il ritiro della pensione . Con i miei piccoli studi in legge credo di poter affermare che questo sia un sopruso o abuso in quanto si tratta di un diritto acquisito e in nessun modo può essere tolto o comunque limitato nel servizio , in quanto io scelgo la modalità di fruizione.Qui ormai sono spariti i principi basilari di convivenza

    • paniscus scrive:

      “Avviso ai naviganti:senza carta verde non ci sarà il ritiro della pensione . Con i miei piccoli studi in legge credo di poter affermare che questo sia un sopruso”
      —————

      Ma perché, la pensione deve essere ritirata a mano?
      Non arriva sul conto corrente?

      • roberto scrive:

        Apparentemente molti vecchietti vanno ancora a ritirarla alle poste…e per fortuna! Sennò quelli che vivono di rapine ai vecchietti alle poste come camperebbero?

        • paniscus scrive:

          Ma credevo che fosse proprio diventato un obbligo, come per gli stipendi dei dipendenti. A quanto ne so, io non potrei chiedere alla scuola per cui lavoro di consegnarmi la busta paga a mano!

          • roberto scrive:

            No, non per le pensioni….c’era stato un tentativo (credo all’epoca di mariomonti ma non ne sono sicuro) ma c’era stata una levata di scudi generale a favore dei poverivecchiettindifesi che non hanno il conto o il bancomat e contro i cattivi bask$ter che volevano fare un regalo alle banche e non se ne è fatto niente

            • Peucezio scrive:

              Possono anche avere il conto in banca (che già è un obbligo vessatorio: uno avrà pure diritto di tenere i soldi dove gli pare), ma gli serve pure il bancomat, che molti anziani non sanno usare, altrimenti i soldi poi come li prelevi o come paghi?

              • paniscus scrive:

                “diritto di tenere i soldi dove gli pare), ma gli serve pure il bancomat, che molti anziani non sanno usare, ”
                —-

                a mio avviso i cosiddetti “anziani che non sanno usare il bancomat” sono solo quelli veramente vecchissimi, diciamo sopra ai 90 anni, o quelli messi talmente male come salute fisica e mentale, da non saper usare nient’altro, e da aver bisogno di aiuto quotidiano anche per mille altre cose, non solo per il bancomat (cioè, quelli che di fatto hanno bisogno della badante tutto il giorno).

                Per il resto, non capisco perché mai un 75-80enne di oggi, in buone condizioni di salute, che è andato in pensione una quindicina di anni fa (cioè in un’epoca in cui l’uso del bancomat era già enormemente diffuso in tutte le categorie sociali), e che prima di andare in pensione era GIA’ abituato a ricevere lo stipendio sul conto corrente quando ancora lavorava, cioè di fatto usava il bancomat normalmente anche 20 anni fa… dovrebbe essere considerato incapace di usare il bancomat.

                Che poi debba essere reso obbligatorio per tutti, NON SONO d’accordo nemmeno su questo, ma la scusa dei “poveri vecchietti che non sanno usare le diavolerie tecnologiche”, proprio non regge.

                I vecchietti sulle panchine dei giardini o sulle poltroncine dell’autobus stanno tutti a spippolare su whatsapp o su facebook sullo smartphone, e spesso se ne becca qualcuno che fa videogiochi da DODICENNI, come quello del combattimento con le torrette di legno: non ce n’è più nemmeno uno/a che legge il giornale o che fa la maglia!

                Si pensa sinceramente che questi non sappiano usare il bancomat?

            • Peucezio scrive:

              Se i governi non fossero così assoggettati agli interessi delle banche creerebbero una banca di stato, una sorta di enorme database dove risultano tutti i soldi dei cittadini, in modo che chi non si fida delle banche private possa farsi domiciliare e accreditare tutto lì.

              • roberto scrive:

                Beh non è così per le poste?

              • firmato winston scrive:

                In svezia e’ cosi’ da anni con lo “swish”. Hai il tuo “scrigno” direttamente presso la banca centrale, saltando tutti gli intermediari, paghi facendo bonifici immediati senza costi da uno scrigno all’altro.
                Chiaramente cio’ puo’ funzionare solo in un paese dove il governo RACCOMANDA di tenere dei contanti di riserva per ogni evenienza o intoppo tecnologico, e dove sia rigorosissimamente rispettato il segreto bancario. Rigorosissimamente.

                Cercate “svezia swish”.

                In italia invece da un lato quasi qualsiasi dipendente dell’amministrazione pubblica e della sicurezza pubblica puo’ ormai spulciare tutte le tue transazioni economiche (contro i maledetti evasori la piaga del millennio), dall’altro si sta affidando, da parte dello Stato, la gestione della moneta (elettronica) ad aziende private che trattengono laute provvigioni per ogni transazione. Una vergogna senza misura, che il governo attuale (PD + grillini + Draghi) invece considera un grande raggiungimento di civilta’.

                Ma voi vedete qualcuno non tanto che si ribelli, ma che veda la cosa come uno scandalo? Basta menare un po’ lo spauracchio degli evasori parassiti sociali, della criminalita’, dei no-vax, per far si’ che sia il popolo stesso a invocare il piu’ ferreo controllo su se stesso. Coglioni.

              • roberto scrive:

                Ma il segreto bancario non era una cosa da stati canaglia, tipo Svizzera e Lussemburgo?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “non è così per le poste?”

                Dove, tra l’altro, ci sono categorie di soggetti marginali (vedi i pensionati) che hanno accesso a conti gratuiti.

              • firmato winston scrive:

                @rob
                “Ma il segreto bancario non era una cosa da stati canaglia, tipo
                Svizzera e Lussemburgo?”

                La tua osservazione me ne ispira un’altra, che non so se condividi.

                Non so il lussemburgo, ma la svizzera, a causa delle pressioni internazionali degli altri stati supertassatori che si vedevano sfuggire il malloppo, ormai da tempo ha tolto il segreto bancario sugli stranieri, ma l’ha mantenuto sui propri cittadini!

                Il segreto bancario, se non hanno cambiato recentemente, e’ pure nella costituzione austriaca, ma per loro fortuna non sono al centro dell’attenzione internazionale.

                E’ esattamente il contrario di cio’ che si tende a fare in italia: vessare al massimo i propri concittadini, considerandoli di default dei delinquenti, ma non solo su questo, un po’ su tutto, non trovi? 🙂 (anche tu un po’ lo fai, eh)

                Paradigmatico il primo atteggiamento del governo dell’epoca, conte-pd-grillo, riguardo l’emergenza covid: nessuna restrizione o sospetto verso i cittadini cinesi – abbraccia un cinese – e pure i voli, vi ricordate: erano vietati solo quelli diretti…

                Guardate che razza di idioti, cosa c’entrava il razzismo con la precauzione piu’ elementare verso la diffusione di un virus respiratorio a epicentro cinese, allora peraltro sconosciuto:

                https://www.newsly.it/abbraccia-un-cinese/amp/

                A parte che, se avessero avuto un briciolo di cervello, semmai avrebbero dovuto dire: fino a che non si capisce cosa sta succedendo, distanziatevi come potete e non abbracciate nessuno, cinese o no! Cosa che la gente avrebbe anche fatto se non fosse stata bombardata, compresi i Burioni di turno, dall’informazione completamente errata che l’italia era covid-free e non correva nessun rischio.

                E dopo qualche giorno, quando era gia’ troppo tardi, contrordine compagni: chiudere tutti agli arresti domiciliari per una settimana che poi e’ diventata mesi, e chi sgarra e’ l’untore, il responsabile della diffusione del virus. Anche e specialmente se va a camminare da solo in un luogo deserto: come si permette se l’ordine tassativo e’ “barricarsi in casa” e cantare sui poggioli sventolando bandiere patriottiche e sputacchiando in testa a quelli sui poggioli dei piani inferiori.

                Io non so come si possa continuare a rispettare, moralmente se non legalmente, le decisioni di un governo del genere, credendo cosi’ di fare la cosa giusta, governo che fra l’altro ha confermato il ministro responsabile e continua a sostenerlo, anche di fronte ai recenti, continui e costanti fallimenti, perlomeno rispetto alla durezza autoritaria e vessatoria delle misure decretate.

                Ripeto: siamo in una replica distopica, da giorno dellla marmotta, del fallimentare e distruttivo governo Monti del 2011, che ha consegnato l’italia a 10 ulteriori anni di stagnazione economica e restrizioni. Anche all’epoca pareva quasi certo che Monti sarebbe diventato il presidente della repubblica. Vediamo se stavolta ci riescono con l’uomo della provvidenza Draghi. La sola differenza e’ che stavolta Draghi e’ li’ non per garantire subito il ritorno dei soldi prestati, ma per far da garante al superindebitamento ulteriore di 209 miliardi da spendere in “investimenti” clientelari in cambio di voti, cioe’ per preparare le micidiali vessazioni fiscali del futuro, per stabilirne i presupposti, distruggendo in un solo colpo tutti i sacrifici fatti all’epoca. Per nulla. Io non so come si possa sopportare tutto questo. Se non ci prendono in giro adesso, ci prendevano in giro prima, o viceversa, MA SONO SEMPRE GLI STESSI!

              • Peucezio scrive:

                Roberto,
                ma le poste le hanno privatizzate, se non sbaglio.

              • Peucezio scrive:

                FW.,
                “Io non so come si possa continuare a rispettare, moralmente se non legalmente, le decisioni di un governo del genere, credendo cosi’ di fare la cosa giusta, governo che fra l’altro ha confermato il ministro responsabile e continua a sostenerlo, anche di fronte ai recenti, continui e costanti fallimenti, perlomeno rispetto alla durezza autoritaria e vessatoria delle misure decretate.”

                OMDAFW!

              • roberto scrive:

                Peucezio

                Poste non è controllata dal ministero delle finanze?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Peucezio dice che le Poste sono state sottoposte a privatizzazione formale (sono una società). Solo che il capitale è pubblico e la famosa Cassa Depositi e Prestiti è a tutti gli effetti l’altra faccia della medaglia delle Poste, da cui racimola capitali.

  4. mirkhond scrive:

    Stanno tirando troppo la corda.

  5. mirkhond scrive:

    In sostanza si è introdotto l’obbligo vaccinale, senza chiamarlo col suo nome.
    Perché come faccio ad andare a fare la spesa e in farmacia, dove non c’è l’obbligo del greenpass, se poi per avere i soldi per fare questi acquisti necessari, devo avere il greenpass, se non non mi fanno entrare all’ufficio postale?

    • PinoMamet scrive:

      “In sostanza si è introdotto l’obbligo vaccinale, senza chiamarlo col suo nome.”

      Verissimo.
      Ma poi lo si è fatto in maniera abbastanza idiota, vedasi esempio scolastico.

      A ‘sto punto era meglio se lo introducevano sul serio, e anche per gli studenti, così almeno non c’era casini, gli studenti sani erano considerati d’ufficio sani, e quelli col raffreddore considerati d’ufficio studenti raffreddati, senza costringere famiglie intere a stare in casa per settimane e settimane perché un giorno è positiva la nuora e il giorno dopo la suocera…

      • PinoMamet scrive:

        Dimenticavo, tra le assurdità del passato lockdown italiano citate nell’altro post, la normativa idiota di far comprare solo “beni di prima necessità”, che non aveva senso alcuno da nessun punto di vista che non fosse la necessità sadica (sì, non vedo altra spiegazione) di far star male i cittadini.

        Con tanto di supermercati e grandi magazzini che chiudevano col nastro bianco e rosso gli scaffali di prodotti “intoccabili”;

        ci si poteva liberamente assembrare davanti agli altri…

        • roberto scrive:

          Se può consolarti la boiata dei beni di prima necessità l’hanno fatta in po’ ovunque….

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Io credo che quella roba l’avessero pretesa gli esercenti che temevano che la gente comprasse la roba al supermercato invece di aspettare le riaperture per andarla a comprare da loro.
          Risultato: quando ho avuto bisogno di un quaderno, l’ho comprato dal tabaccaio a prezzo maggiorato, invece che al supermercato. Saranno stati contenti quelli della cartoleria dove non vado mai.

          • Peucezio scrive:

            Sì, molto probabilmente è così.
            A negozi chiusi non si è voluto lasciare ai supermercati un ingiusto monopolio.
            Ma il risultato è che ci ha guadagnato solo Amazon.

          • roberto scrive:

            È sicuramente così, ma non aveva senso chiudere i negozi (faccio l’eccezione del primo lockdown)

            • Peucezio scrive:

              Non aveva senso quasi nulla di tutto ciò che è stato fatto.
              Sarebbe stato sensato tutt’al più imporre la mascherina al chiuso, chiudere magari le scuole per qualche settimana (ma senza DAD, che è un’assurdità in sé; si studi sui libri se non si può studiare in presenza) e, prudenzialmente, vietare per qualche tempo grandi eventi al chiuso portatori di assembramenti.
              Per il resto bisognava continuare a vivere del tutto normalmente, con qualche accortezza in più.

              • daouda scrive:

                Tu dici che non ha senso perché non conti un cazzo,
                Dal loro punto di vista ha altamente senso.

          • PinoMamet scrive:

            Non saprei se è proprio così… In uno gli infiniti periodi di aprichiudi, zona arancione scuro rosso chiaro ecc. si poteva andare nei negozi normali, ma solo per i beni “strettamente necessari”, per cui mio fratello non poté comprare delle mutande (!) appunto in una merceria di quartiere.

            Davvero fatico a vederne la ratio, che non fosse rompere il cazzo a mio fratello e fare fallire il negozio.

          • paniscus scrive:

            “Risultato: quando ho avuto bisogno di un quaderno, l’ho comprato dal tabaccaio a prezzo maggiorato, invece che al supermercato.
            —————

            A proposito di quaderni: prova a immaginare in che situazione sono state lasciate le famiglie con bambini piccoli (con i quali il materiale di cancelleria va via come l’acqua, e menomale) costretti a stare tutto il giorno chiusi in casa senza potersi procurare album da disegno, fogli bianchi, matite, pennarelli, das, pongo e altra roba creativa…

            • Peucezio scrive:

              Sì, idiozia pura!

              • paniscus scrive:

                Per molte famiglie, l’alternativa sarebbe stata quella di farli rincoglionire per ore davanti alla televisione o ai videogiochi, già a 5 o 6 anni o anche meno!

              • Peucezio scrive:

                Meglio della DAD.

                Già la scuola è un’aberrazione di per sé, ma di persona trova un suo senso.
                Ma annoiarsi ad ascoltare un professore che ti parla in uno schermo è al di là di ogni follia umana.

                I videogiochi peraltro, in mancanza di meglio, sono uno sfogo e uno stimolo, non li trovo così insani. Ovvio che se l’alternativa è giocare in cortile con altri ragazzi, sono una scelta insana.

    • habsburgicus scrive:

      , se poi per avere i soldi per fare questi acquisti necessari, devo avere il greenpass, se non non mi fanno entrare all’ufficio postale?

      è probabile che sia anche parte della campagna in atto da tempo (e anch’essa potenzialmente illiberale) contro il contante, per spingere ad acquisti online e/o con carta, che loro possono all’occorrenza tracciare ad libitum..insomma in farmacia e in alimentari uno pagherebbe con carta (teoricamente è possibile)
      P.S correggetemi se sbaglio, quel gp lì (accesso a poste, banche, tabaccai, ufficio passaporti) è il gp “normale” cioè ottenibile da chiunque con tampone (e ahinoi con esborso di 15 E !)…invece per viaggiare, alloggiare ecc vi è il gp “nuovo” che esclude a priori molti cittadini il quale magari sarebbero IN QUEL MOMENTO infinitamente più “sani” degli aventi gp (la nuova aristocrazia di questi tempi :D)..per i quali [gli esclusi] evidentemente non vale l’articolo 3 della Costituzione che quando ero più giovane mi pare vietasse discriminazioni, ma forse sbaglio eh 😀

      • habsburgicus scrive:

        insomma il primo gp è odioso, inutile, assurdo ma almeno “democratico”..non discrimina…ti fai il tampone, se è negativo, allora entri, usufruisci di un servizio
        il nuovo “gp” è invece in essenza anticostituzionale perché ESCLUDE a priori molti (o anche pochi, conta il principio !)*
        ma vallo a spiegare alla gente 😀

        *dirò di più, pur essendo io un johnsoniano (dunque i gp li abolirei, Freedom for all !)
        potrei ancora comprendere un discorso del genere
        “noi [governo] pensiamo che il vaccino s’abbia da fare; tu [generico] non vuoi ? benissimo (o malissimo), allora tu [generico] per accedere a molte attività libere per gli altri ti fai un tampone [e paghi 15 E, affari tuoi, te l’abbiamo detto]”
        ma escludere alcuni a priori è follia ! e prepotenza somma..che, evidentemente sbagliando, non credevamo possibile ai giorni nostri
        mala tempora currunt et peiora adveniunt

        • Moi scrive:

          Le Democrazie Liberali si sono irreversibilmente evolute in (presunte) Aristocrazie Etimologiche 😉 !

        • daouda scrive:

          La cosa triste è che te lo chiedono, mica che loro sono delle merde che lo hanno fatto.

          Quando mi capita di lavorare con i rumeni pure loro mi dicono che non se l’aspettavano sto rincojonimento degli italiani e se ne vojono tornà a casa.
          E tutta na manovra de Salvini…

        • firmato winston scrive:

          @habs:
          “insomma il primo gp è odioso, inutile, assurdo ma almeno “democratico”..non discrimina…ti fai il tampone, se è negativo, allora entri, usufruisci di un servizio
          il nuovo “gp” è invece in essenza anticostituzionale perché ESCLUDE a priori molti (o anche pochi, conta il principio !)*
          ma vallo a spiegare alla gente”

          pero’ guardate che secondo me l’errore sta anche nel farsi trascinare nelle discussioni edicola si’ tabaccaio no: perdendosi nei particolari si perde di vista la questione principale, che e’ di principio (lo capisce persino lo scaricatore di porto Puzzer… o il superpragmatico anglosassone Boris, ma i nostri “competenti” in leggi causidiche no).

  6. Moi scrive:

    @ HABS

    La Svizzera controbatte all’ Austria :

    https://www.ilgiorno.it/cronaca/svizzera-sesso-orale-vaccino-prima-dose-covid-1.7045566

    Svizzera, sesso orale gratis se fai la prima dose di vaccino anti Covid

    ———-

    Ahem … dicevi ? 😉

    😉

  7. Moi scrive:

    Bangladesh … poi dicono che sono “arretrati” !

    https://www.channelnewsasia.com/asia/bangladesh-shortage-covid-19-vaccines-sex-workers-2123231

    Asia

    Bangladesh vaccinates hundreds of sex workers at largest brothel

  8. Moi scrive:

    Il Covid non ci sarà più se ci aiuti anche tu
    [cit.]
    …………………………………………………………………………

    Ausnahmezustand Sine Die

  9. daouda scrive:

    Comunque anche il camerata Hulk Hugan ha detto che gli pseudovaccinati stanno a pezzi.

  10. Moi scrive:

    Green per il Tabaccaio … questo, debbo dire, mi sorprende, visto che è sempre lo Stato.

  11. Moi scrive:

    @ MIRKHOND

    Vedi l’ unico aspetto positivo : il Covid ha “sacagnato” 😉 le Discoteche … più di ogni altra Attività !

    • firmato winston scrive:

      In inghilterra dev’essere stato l’unico posto (oltre ai “grandi eventi”) dove serviva il certificato di vaccinazione per entrare (preferisco chiamarlo al vecchio modo).
      I nostri media lo chiamavano il lockdown inglese… senza specificare
      Ma devono aver tolto pure quello.
      En passant gli inglesi continuano ad andare meglio di noi con tutti i nostri divieti del cazzo, eppure sono anche meno vaccinati (quasi tutti sono meno vaccinati, noi siamo al 92 per cento dei vaccinabili……):

      https://www.worldometers.info/coronavirus/country/uk/

      guardare le curve gaussiane, le “curve a campana”, che di norma, nei fenomeni naturali, sono simmetriche rispetto all’asse centrale verticale.

      L’italia invece e’ questo schifo qua:
      (non passa il link, dovegte trovarvelo con italy al posto di uk)

      Vedi che la curva dei contagi solo adesso, forse, sta avvicinandosi al culmine.

      Il picco dei morti segue di 15-20 giorni, il tempo che la gente contagiata muoia.

      • Moi scrive:

        … be’ ma non c’era l’analogia con la Francia, che anzi starebbe pure peggio ? … Certo , la “reattività” del Cittadino (Barricate Giacobine nel Cuore … la Répuliique è notoriamente un Moloch esigente !) NON è minimamente paragonabile (mi pare che Flaiano dicesse che in Italia le Rivoluzioni NON sono possibili perché “ci conosciamo tutti” … mediante Familismo Amorale)

        • firmato winston scrive:

          @moi
          “be’ ma non c’era l’analogia con la Francia, che anzi starebbe pure peggio”

          Non capisco bene, l’analogia con la francia piu’ che smentire conferma: la francia e’ uno dei paesi che ha attuato politiche autoritarie molto simili alle nostre (autocerficazioni, arresti domiciliari prolungati e generalizzati, coprifuochi) – non e’ strano che stia messa piu’ o meno uguale a noi, cioe’ _relativamente_ male.
          A parte che e’ l’occidente in generale che e’ messo male, rispetto a tutti gli altri, sia piu’ autoritari (cina) che MOLTO meno (africa, india, se non altro per mancanza di strumenti di diagnosi e controllo, e poi come fai a rinchiudere in casa gente che vive all’aperto).
          E in tutto questo bailamme ci sono ancora “esperti”, ma veramente completamente fuori dalla realta’, che insistono che finche’ non vaccineremo il resto del mondo, cioe’ “Loro”, “noi” non verremo mai fuori dal problema. Maledetti no-vax del resto del mondo, e’ tutta colpa loro. L’ennesimo “disco rotto”.
          A parte che la variante omicron, quella relativamente “buona”, si e’ sviluppata in sudafrica-mozambico, luoghi con un terzo dei vaccinati nostri.
          Demenziale, patetico…

          • firmato winston scrive:

            “finche’ non vaccineremo il resto del mondo, cioe’ “Loro”, “noi” non verremo mai fuori dal problema. Maledetti no-vax del resto del mondo, e’ tutta colpa loro. ”

            Personalmente, di tutta questa faccenda, la cosa che mi colpisce di piu’ e’ la vera e propria bramosia irrazionale e intrattenibile di scovare il capro espiatorio, anche da parte della gente di solito piu’ colta e razionale. Anzi, soprattutto loro, che gli altri hanno cose piu’ serie a cui pensare, tipo il pane quotidiano.

      • Lanzo scrive:

        Sembrera’ un inezia, ma mi pare che – in Inghilterra – i tamponi fossero gratis.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Anche qua lo sono, dietro prescrizione medica. Se li fai per sport non vedo perché te li debba pagare io, invece.

          • roberto scrive:

            a me invece se lo scopo è trovare il massimo di positivi non dispiace l’idea che non si paghino il tamponi….basta non dire che sono gratis perché appunto li paghiamo tutti con le tasse

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              A me va bene tutto. Il tampone tre volte a settimana gratis lo facciamo a debito? Tagliando qualche altra voce nel bilancio del Ministero della Salute? Con una tassa di scopo?

              • roberto scrive:

                proponi tu quello che ti sembra meglio….

                io voglio solo dire che il tampone non piove dal cielo, devi pagare chi lo produce, chi lo distribuisce, chi te lo fa, il laboratorio di analisi….quindi dire “è gratis” come fa lanzo è fuorviante

                poi lì c’è una scelta politica da fare.

                trovo da qualche parte i soldi per fare pù tamponi? magari limitando i contagi e risparmiando i soldi di ospedali e medicine?

                o me ne fotto e ognuno paghi il suo?

                o una delle molteplici vie di mezzo?

                inoltre ovviamente c’è la scelta fondamentale? qual è l’obbiettivo, ridurre i contagi o rendere la vita difficile ai non vaccinati?

                se vuoi ridurre i contagi, forse fare qualche tampone in più non è male.
                se vuoi solo rompere le palle ai non vaccinati, allora è chiaro che è meglio far pagare i tamponi e obbligare a farli

                insomma di scelte politiche ce ne sono da fare, suggerisco giusto di tenere in considerazione la realtà (i tamponi non sono gratis, i vaccini non danno l’immunità, babbo natale non esiste)

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “insomma di scelte politiche ce ne sono da fare, suggerisco giusto di tenere in considerazione la realtà (i tamponi non sono gratis, i vaccini non danno l’immunità, babbo natale non esiste)”

                Condivido!

            • paniscus scrive:

              “a me invece se lo scopo è trovare il massimo di positivi non dispiace l’idea che non si paghino il tamponi”
              —–

              Ma davvero, anche in questo nuovissimo frangente di “versione omicron” (che assomiglia sempre di più a un banale disturbo invernale e che comunque impatta su una popolazione sempre più vaccinata),

              tu continui ad avere il sogno che si facciano sempre più tamponi possibile e che si scovino sempre più positivi possibile, con la conseguenza di rinchiudere in quarantena più gente possibile?

              Io sto sinceramente cominciando a dissociarmene, ma non per esasperazione o per rottura di scatole personale, proprio perché ritengo che non sia più il criterio giusto nella situazione attuale.

              • roberto scrive:

                hai forse tralasciato una parola nel mio comento: “SE”

                personalmente sono dell’idea che chissenefrega dei positivi, l’unica cifra da prendere in considerazione sono le ospedalizzazioni

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “personalmente sono dell’idea che chissenefrega dei positivi, l’unica cifra da prendere in considerazione sono le ospedalizzazioni”

                Quando farò il dittatore, ti nominerò mio braccio sanitario!

                I positivi, i contagiati, quelli che starnutiscono, quelli che hanno due giorni di febbre sono milioni e milioni solo in Italia.

                Quelli che finiscono in ospedale… io in due anni ho presente uno finito in ospedale che adesso sta bene, due novantenni morti “con” Covid.

                E conosco gente che ha avuto il Covid e mi dice, “non è stato un raffreddore, è stato molto peggio, ma adesso sto bene”. Però magari mesi dopo si lamentano di strascichi (in genere stanchezza, talvolta depressione), e questo fa pensare che il Covid possa anche lasciare segni a lungo termine.

                Conosco anche gente che pur di non vaccinarsi, ha fatto di tutto per prendere il Covid, e ne è uscita bene e con il Cloropass gratis.

                Conosco un piccolo numero di persone che hanno avuto conseguenze pesanti dai vaccini.

                E conosco gente che si è sentita male dopo i vaccini, che non è stata registrata perché in Italia vige il principio della farmacovigilanza passiva. Non pretendo di sapere cosa significhi, ma mi dicono le persone che ne sono state colpite, vuol dire che i problemi li devono segnalare solo i diretti interessati, e non è detto che vengano registrati: conosco direttamente due casi di persone che hanno avuto grossi problemi subito dopo la vaccinazione, ma che non sono riuscite a farseli riconoscere.

                Insomma, il mondo è molto complesso…

              • roberto scrive:

                Miguel

                « Quelli che finiscono in ospedale… io in due anni ho presente uno finito in ospedale che adesso sta bene, due novantenni morti “con” Covid. »

                Non voglio scendere in dettagli ma spero che tu ti renda conto che sei estremamente fortunato.
                Io conosco gente della mia età che è stata da cani, altri che hanno avuto conseguenze pesanti per mesi e tanti che hanno perso i genitori (in questo caso vecchietti, ma che potevano tranquillamente campare ancora)

                A fronte di ciò…ZERO che sono stati male con i vaccini a parte un giorno di febbre nei casi sfigati (io)

                Ciò detto è vero che ORA vanno i ospedale o vecchissimi malandati o gente non vaccinata, per tutti gli altri è molto meno feroce

                Ergo, cambiare il parametro rispetto ad un anno fa mi sembra necessario

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Non voglio scendere in dettagli ma spero che tu ti renda conto che sei estremamente fortunato.”

                Boh, probabilmente sì.

                La tua esperienza vale sicuramente la mia.

                Dopo la tua e la mia esperienza, ci sono dei numeri, che sono intricatissimi, interpretabili in centomila modi.

              • roberto scrive:

                Sulla farmacovigilanza passiva sono in genere i medici a segnalare per motivi facilmente comprensibili (vai dal medico, ti visita, segnala)

                Ma suggerisci ai tuoi amici che possono segnalarsi qui
                https://www.vigifarmaco.it/

              • Miguel Martinez scrive:

                per roberto

                “Sulla farmacovigilanza passiva”

                E’ una questione che non ho per niente approfondito, ma che ha colpito molto un mio caro amico.

                Che si è trovato con la mamma gravemente ammalata dopo la vaccinazione, e che da allora cerca di far segnalare il caso.

                Visto che mi ha fatto una testa così sulla sua frustrazione dopo tanti sforzi, immagino che abbia visitato il sito che indichi, e di cui ti ringrazio.

                Il mio amico oggi non accetta il vaccino anti-Covid soltanto perché ha paura di finire come sua madre, ma è ben cosciente che questo può essere un problema genetico, e quindi irrilevante per altri, per cui non cerca affatto di scoraggiare altri dal vaccinarsi.

              • roberto scrive:

                Miguel,

                Se puoi fammi capire

                La mamma del tuo amico è stata male dopo il vaccino, è andata dal dottore ed il dottore si rifiuta di segnalarla come effetti secondari?

                Ma se è così….perché? Il dottore non crede che quello che ha sofferto alla signora siano effetti del vaccino? O ha qualche altra ragione?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Comunque ho provato a compilare una finta segnalazione con il sito indicato da Roberto e mi è parso semplicissimo, per i vaccini anticovid c’è anche un tasto speciale e non c’è nessun filtro in ingresso. Puoi persino fare la segnalazione senza neppure aver prima consultato il medico curante (te lo chiede).

              • roberto scrive:

                Mauricius

                “ e mi è parso semplicissimo,”

                A mio gusto esageratamente semplice e trovo davvero discutibile che si possano fare segnalazioni senza passare per un medico, tranne nel caso di sintomi del tutto benigni per i quali effettivamente non vai dal medico

                Poi se non sbaglio la segnalazione è anonima (almeno nel sito lussemburghese equivalente che ho usato io) e pure questo mi sembra discutibile

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                No, qui il paziente si identifica con le iniziali e la data di nascita, ma il segnalatore mi pare di capire che debba identificarsi.

              • roberto scrive:

                Ok ma se il paziente si identifica con sigla è data di nascita, l’AIFA non potrà mai contattarlo per capire cosa è successo, no?

                Almeno con il medico hai un interlocutore e un filtro

          • paniscus scrive:

            “Anche qua lo sono, dietro prescrizione medica. Se li fai per sport non vedo perché te li debba pagare io, invece.”
            ——

            Se sei un bambino o adolescente in età di scuola dell’obbligo, e li fai perché altrimenti non puoi tornare a scuola dopo essere stato obbligato a fare 10 giorni a casa pur essendo sempre stato sano e negativo, comunque non sono gratis. Magari il prezzo è ridotto per i minorenni, ma non sono gratis, col cavolo.

  12. Moi scrive:

    Un Rosiker 😉 ne parla, alludendo / recensendo un imminente documentario a tema :

    DISCO RUIN

    https://www.rollingstone.it/musica/disco-ruin-racconta-la-rivoluzione-incompresa-della-club-culture-italiana/569296/

    ‘Disco Ruin’ racconta la rivoluzione incompresa della club culture italiana
    Il film da oggi e per tre giorni nelle sale rievoca la stagione d’oro delle discoteche nel nostro Paese. Di molte non restano che scheletri abbandonati, resti diroccati di un’epoca di occasioni mancate

    di DAMIR IVIC

    PS

    In realtà l’ uscita del documentario è rinviata rispetto alla datazione dell’ articolo … ma è irrilevante !

    PPS

    …. Keep On Rosiking !!! 😉

  13. Moi scrive:

    https://invidio.xamh.de/watch?v=jU_5T_Zvaqo

    DISCO RUIN

    Trailer

    ………….. Antropologicamente interessantissime, le interviste, almeno per quel che si ode e vede ! … Lombroso Redivivo “sguazzerebbe” ! 😉

  14. Moi scrive:

    La cosa più interessante degli Ulema 😉 del Mondo Discotecaro _ pardon , della Clubbing Culture _ è che NON concepiscono che la gente in generale e i giovani in particolare possano semplicemente stufarsi di “divertirsi” fra percussioni assordanti, fumi asfissianti, luci abbaglianti , assembramenti modello polli d’ allevamento ( solo però con percentuale di maschi umani molto maggiore …) in batteria, risse (spesso scatenate da ragazze seminude di un gruppo tamarro che volevano passare inosservate ai maschi d’ un altro gruppo tamarro …), droga, stupri, prostituzione indotta, incidenti mortali al rientro, ecc …

    • roberto scrive:

      Beh c’è anche che gli ulema del buon gusto non concepiscono che ci sia gente che si diverte con percussioni assordanti eccetera eccetera

    • paniscus scrive:

      “La cosa più interessante degli Ulema 😉 del Mondo Discotecaro _ pardon , della Clubbing Culture _ è che NON concepiscono che la gente in generale e i giovani in particolare possano semplicemente stufarsi di “divertirsi” fra percussioni assordanti, fumi asfissianti, luci abbaglianti , assembramenti…(…)”
      ————-

      Oppure, detta in maniera più spiccia: non concepiscono che una cosa possa semplicemente passare di moda, ed essere sostituita da qualcos’altro. No, deve necessariamente essere stata sabotata dai poteri forti, o dai pregiudizi bacchettoni!

    • Peucezio scrive:

      Scusate, ma le discoteche mica hanno chiuso perché passate di moda, ma hanno chiuso per un atto autoritario.

      • paniscus scrive:

        Non stavo parlando delle chiusure attuali in tempi di covid, stavo parlando del progressivo calo di interesse per le discoteche che era già avvenuto gradualmente nel corso di parecchi anni

        • firmato winston scrive:

          Sara’ il porno.
          E/o la musica in cuffietta, mica c’erano le cuffiette nell’epoca d’oro delle discoteche, e neanche gli stereo-hifi per tutti!
          I ragazzi di oggi arrivano all’eta’ da discoteca che ne sanno piu’ di rocco siffredi da vecchio, per cui _forse_ per loro, per l’amore e il sesso, non servono tanti complicati giri, pretesti e stratagemmi.
          E’ gia da un sacco di tempo che le ragazze, anche molto giovani, si portano in camera il fidanzato sotto gli occhi benevolenti dei genitori. Poi magari dipende dai posti.

          Teniamo presente che l’adolescenza sarebbe l’eta’ degli amori, e che e’ la nostra strana e progredita civilta’ che posticipa di decenni tutto, in nome di chissa’ quali “capitalizzazioni” (che anche quelle relative all’istruzione e alla educazione lo sono) e quali radiosi avvenire: dopo morti, magari, in paradiso, specie se si e’ sofferto tanto… mah.

          • Peucezio scrive:

            FW.,
            “E/o la musica in cuffietta, mica c’erano le cuffiette nell’epoca d’oro delle discoteche, e neanche gli stereo-hifi per tutti!”

            Ma scherzi?
            Il boom delle discoteche è stato negli ’80-’90, quando i govani erano pieni di stereo, walkman, lettori CD portatili e auricolari che gli uscivano pure dal…
            Vabbè, non voglio essere triviale come il mio solito 😀

            • firmato winston scrive:

              🙂

              Avendo visto rapidamente passare tutte quelle mode nell’arco di mezza generazione, tendo a fare confusione sui tempi.
              Comunque per chi ama la musica, ce n’e’ di buona in tutti i generi, compresa la disco.

          • paniscus scrive:

            “E’ gia da un sacco di tempo che le ragazze, anche molto giovani, si portano in camera il fidanzato sotto gli occhi benevolenti dei genitori. ”
            ——
            Io non mi sconvolgo tanto per il fatto che si portino in camera il fidanzato… ma molto di più per il fatto che alcune famiglie trovino naturale stabilire legami di “fidanzamento ufficiale” dopo poche settimane di frequentazione tra ragazzi in età precocissime.

            Cioè, Pierino e Paoletta, 18 e 16 anni, sono innamorati da un paio di mesi, e le rispettive famiglie organizzano il pranzo di Natale insieme (con zii, nipoti e cugini) e le reciproche visite a casa.

            E non si parla di famiglie “tradizionali”, o “popolane”, o vagamente ignoranti, di quelle che pensano immediatamente al corredo di nozze cucito a mano o alla scelta del compare di anello… al contrario, si parla di famiglie emancipate, istruite, e magari anche alternative, pluriseparate e ricostruite in modo vario!

            Forse nei tempi recentissimi questa moda è tramontata a causa del covid, ma assicuro che fino a un paio d’anni fa era abbastanza comune, e io mi stranivo a chiedermi il perché!

            Probabilmente ha a che fare con qualche malinteso bisogno di dimostrare che i figli non sono abbandonati a se stessi ma “sono seguiti” scrupolosamente, e che i genitori non sono bacchettoni, ma credo che abbia fatto molto più danni che altro!

            • Peucezio scrive:

              Beh, ma in sé che c’è di male?
              A un pranzo di Natale si potrebbe pure invitare un amico del figlio che magari è rimasto solo per qualche motivo.

            • roberto scrive:

              Paniscus

              “Forse nei tempi recentissimi questa moda è tramontata a causa del covid, ”

              beh da noi è andata alla rovescia, grazie alle regole covid ed in particolare all’insulso coprifuoco alle 11.00 di sera il ragazzo di mia figlia è stato a cena e poi a dormire da noi….

              • paniscus scrive:

                Ma una cosa è ospitare occasionalmente il ragazzo per una situazione di necessità particolare… un’altra è che le due famiglie si mettano d’accordo con tutti i dettagli per fare la festa tutti insieme, come se ci fosse già una sorta di promessa di matrimonio inossidabile, quando nessuno in realtà lo pensa realisticamente!

        • Peucezio scrive:

          Eh, beh, le cose passano di moda, i gusti cambiano, è fisiologico.

    • PinoMamet scrive:

      In effetti già da prima del covid mi pare che le discoteche fossero già una cosa un po’ passata, di una generazione fa.

      Ne esistono ancora, e sono ancora frequentate, ukaz di Speranza permettendo, però senza più quella spinta, diciamo, che avevano quando ero al Liceo/Università.

      Credo che il pubblico si sia diversificato, com’è naturale, certi generi musicali “da discoteca” non sono più all’ordine del giorno e sono diventati da amatori, e chi non è amatore si è trovato nicchie più consone a lui.

      Credette Cimabue ne la pittura… eccetera.

      Faccio un esempio che forse Moi apprezzerà: negli anni Settanta, per gli appassionati era tutto un fiorire di Arti marziali.
      Adesso sono rimasti in quattro, veramente amatori del genere; sono nati (o rinati) gli sport da combattimento, che si sono portati via gli appassionati del fare a botte, e i corsi di difesa personale, che hanno raccolto quelli che vogliono sopravvivere in spesso inesistenti giungle urbane, e le palestre di arti marziali sono diventati luoghi migliori e più vivibili 😉

      Meno siamo e meglio stiamo 😉 e penso che valga, all’incirca, anche per le discoteche.

      • paniscus scrive:

        “In effetti già da prima del covid mi pare che le discoteche fossero già una cosa un po’ passata, di una generazione fa.
        Ne esistono ancora, e sono ancora frequentate, ukaz di Speranza permettendo, però senza più quella spinta, diciamo, che avevano quando ero al Liceo/Università.

        e chi non è amatore si è trovato nicchie più consone a lui.”
        —————-

        E non escludo che ci sia anche un meccanismo di reazione generazionale, secondo cui qualcosa che andava di moda negli anni ottanta e novanta, e che sopravvive vagamente nei racconti dei genitori, è “roba da vecchi”, e quindi non particolarmente attraente!

        • Peucezio scrive:

          Credo proprio che i ragazzi di adesso cerchino meno lo “sballo”.
          O comunque non in una struttura così grossa e alienante.
          Le discoteche sono diventate posti un po’ fighetti, mentre prima c’erano quelle fighette e quelle cozzale.
          Mi sa che i cozzali di oggi sono troppo cozzali per le discoteche.

  15. Miguel Martinez scrive:

    antropologie peuceziane…

    Mi segnalano un vecchio articolo di Montanelli

    Il 16 gennaio 1986 moriva il Sen. Araldo di Crollalanza.

    Un notabile allergico alle «Nomenclature»

    Scomparso, quasi centenario, De Marsico, credo che Araldo di Crollalanza fosse, coi suoi novantaquattro anni, il decano dei superstiti del ventennio. Ma del ventennio fu un protagonista piuttosto atipico, assai diverse dall’altro big delle Puglie, Caradonna.
    Caradonna era ras dalla testa ai piedi, incarnazione dello squadrismo agrario più feudale, spavaldo e sparafuciale.
    Alla grande adunata del ‘22 a Napoli, che fece da prologo alla marcia su Roma, si presentò con un suo reparto a cavallo, una sua divisa alla Pancho Villa e una sua canzone guerriera: «Se non ci conoscete – oila’ per la madonna – noi siamo gli squadristi di Don Peppe Caradonna».
    Crollalanza non fece mai mostra di sé, mai partecipo a spedizioni punitive, mai si fece un partito o una clientela personale, mai brigo’ per carriere politiche.
    Di origine valtellinese anche se nato a Bari, aveva nel sangue le «cose», e fu fascista solo perché il fascismo gli consentiva di farle. Bari è in gran parte figlia sua (e tale ha continuato a sentirsi anche dopo il fascismo). Fu lui a istituirvi la Fiera del Levante e l’Università.
    Fu lui a trasformare il Tavoliere delle Puglie e a fame una delle zone piu fertili del Sud (una volta Di Vittorio mi disse: «Senza Crollalanza io non esisterei perché i miei genitori non avrebbero nemmeno avuto la forza di procrearmi»).
    Ciò che in sei anni aveva fatto, come podestà di Bari, sul piano regionale, lo ripeté, come ministro dei Lavori Pubblici, su quello nazionale. La costruzione della direttissima Firenze-Bologna è opera sua, come lo fu tutto il riassetto dell’Agro Pontino, lo sviluppo di Littoria, la nascita di Aprilia e Pomezia.
    Eppure, di lui si parlava pochissimo. Non apparteneva alla Nomenclatura del regime, e lui non fece mai nulla per entrarci. Credo che abbia visto Mussolini poche volte in vita sua: forse solo all’inaugurazione delle grandi opere, di cui era lui il vero artefice, e di cui Mussolini si appropriava.
    Non fece mai parte del Gran Consiglio. Ma quando gli chiesi come vi si sarebbe comportato la notte del 25 luglio, mi rispose senza esitare: «Sarei stato dalla parte del Duce, e poi avrei fatto il possibile per impedire la condanna a morte di chi era stato contro». Lo aveva dimostrato, del resto, con la sua condotta. Dopo l’8 settembre, raggiunse Mussolini a Salò, ma rifiuto qualsiasi incarico politico. Cercò solo di creare un tessuto amministrativo «per salvare il salvabile», e a qualcosa riuscì.
    Dopo il 25 aprile, non si nascose, e si lasciò arrestare e processare per «atti rilevanti». Ma sebbene questo accaddesse nel momento dei più accesi bollori epurativi, dovettero assolverlo in istruttoria: non una voce si levò ad accusarlo di qualcosa, e ogni indagine sul suo patrimonio risultò vana: I’uomo che aveva costruito città e redento province non aveva una casa, né un palmo di terra, ne un conto in banca.
    Entrò, per coerenza nel Msi, e i pugliesi lo elessero senatore per sette Legislature di seguito. Nessun suo collega degli altri partiti trovò qualcosa da obbiettare quando il presidente Fanfani propose di conferire a Crollalanza, in occasione del suo novantesimo compleanno, una medaglia d’oro. Fu l’ultima volta che lo vidi. Era commosso. Gli chiesi se del suo passato covava qualche rimpianto o rimorso. Mi rispose, a voce bassissima: «Uno solo, ma immenso: in quei vent’anni potevamo fare l’Italia, e non la facemmo». Ma se c’era un uomo a cui questo rimprovero non poteva essere mosso, era proprio lui.

    Indro Montanelli
    IL GIORNALE 19 Gennaio 1986

    http://www.araldodicrollalanza.it/pagine/stampa/montanelli.htm

    • Peucezio scrive:

      Di Crollalanza…
      Per noi baresi una grande figura.
      Gli dobbiamo il lungomare e mille altre cose.
      Si può quasi dire che abbia trasformato Bari da borgo marinaro ottocentesco, sia pure importante, in una vera città novecentesca.

      Montanelli cerca a tutti i costi di scinderlo dal fascismo, ma la sua biografia, come lo stesso Montanelli la descrive, parla da sé, fascista irriducibile.

      Mio nonno l’avrà senz’altro conosciuto, ma non ne abbiamo mai parlato.
      De Marsico… erano molti decenni che non sentivo questo nome. Un avvocato credo. Ne sentii parlare proprio da mio nonno: ai tempi conosceva tutti; Bolognese, di Altamura, a suo tempo proprietario del teatro Margherita e dell’hotel Oriente, insomma, tutta la grossa imprenditoria e politica barese.
      D’altronde lui ebbe ruoli politici importanti, sia pure a livello locale.

      Miguel, ma dove cavolo sei andato a scovare quest’articolo??

  16. mirkhond scrive:

    Mio nonno comunista, aveva una grande rispetto per Crollalanza.
    Che a Bari, ha avuto dedicato quel Lungomare che fu creato da lui.

    • Peucezio scrive:

      In realtà, per una curiosa ironia, gli hanno dedicato proprio il primo tratto, che gli preesisteva, del primo Novecento (quello che da qualche tempo i baresi hanno preso a chiamare quartiere “umbertino”), mentre quello in stile fascista che ha davvero fatto lui si chiama “Nazario Sauro”.

      L’unico aspetto opinabile di quel lungomare è che per la colmata si servirono delle mura dell’antica Ceglie Peuceta, l’attuale Ceglie del Campo, il centro più importante dell’area. I cegliesi sono ancora incazzati neri.

  17. Miguel Martinez scrive:

    Mi segnalano

    Corriere della Sera (https://www.corriere.it/economia/consumi/22_gennaio_22/popolazione-mondialesuperati-0tto-miliardi-e6c4b430-7b74-11ec-830f-a689bbf9b7cc.shtml)

    Popolazione mondiale, superati gli 0tto miliardi di persone
    Il conteggio del demometro Neodemos. Lo sfondamento del muro degli otto miliardi è avvenuto esattamente mercoledì 19 gennaio alle ore 15. Eravamo 4 miliardi nel 1974

  18. Moi scrive:

    Intanto a Tonga, la Leopardiana Matrigna …

    https://invidio.xamh.de/watch?v=xOf_8CQ4Ruc

  19. Moi scrive:

    Il Virologo Star Prezzemolone 😉 Matteo Bassetti … e il suo libro :

    ———————————————————

    Il mondo è dei microbi. La nostra battaglia contro i nemici invisibili

    https://www.libreriauniversitaria.it/mondo-microbi-nostra-battaglia-contro/libro/9788856683752

    «Sarò brutale: il Covid ce lo siamo, in parte, andati a cercare. Evitare una futura pandemia sta solo a noi, alla nostra volontà e al nostro senso di responsabilità.» Siamo ancora dentro la pandemia, eppure nuove e importanti sfide aspettano la scienza e la medicina in particolare. Il Covid-19 non è il nostro unico problema. In questi anni i batteri, i virus, i funghi, i protozoi, che fanno meno paura di un tumore o una gamba rotta, sono diventati sempre più potenti. Sono loro i veri padroni del mondo, ci precedono e a noi sopravvivono. Sono con noi anche dove pensiamo di essere al sicuro, perfino nei luoghi sterili. E siamo stati noi a renderli più pericolosi con le nostre abitudini. Con un uso (o un abuso) sconsiderato degli antibiotici, anche solo per un banale mal di gola o qualche lineetta di temperatura. Questi farmaci, che hanno contribuito a portare l’aspettativa di vita media oltre gli ottanta anni, rischiano di non funzionare più. Come si può, allora, convivere con questi nemici invisibili? Quali rimedi o accortezze ci offre la medicina? Bisogna capire cosa fare, cambiare il presente per salvare il futuro, perché le nostre scelte condizioneranno in maniera irreversibile la vita delle prossime generazioni. Matteo Bassetti, volto notissimo in televisione, presenza rassicurante e competente (e sotto scorta per le minacce dei no vax), oltre che scienziato di fama internazionale, ci porta dentro la prossima emergenza sanitaria. Alternando vicende autobiografiche e riflessioni con i numeri alla mano, Il mondo è dei microbi è una guida chiara e accessibile, capace di spiegare in forma semplice le complessità di una materia con cui tutti stiamo facendo i conti.

    • Moi scrive:

      Delude un po’ il tono fatalista / nichilista nell’ insieme … vuoi mettere con un bel roboante sano ottimismo Prometeico ? 😉

      La Sci-Enza non dovrebbe forse permetterci di dire “Spezzeremo le reni ai Microbi ?!” 😉

    • firmato winston scrive:

      Eccalla’!

      Il virologo specialista-competente in materia, che ci spiega che l’oggetto della sua materia e’ il problema numero 1!

      Ma un concerto di pernacchie no?

    • Peucezio scrive:

      La colpa è dei medici che li prescrivono alla leggera e delle farmacie, se li vendono senza ricetta.
      La gente si sa che prenderebbe l’antibiotico pure se gli prude il culo.

      • firmato winston scrive:

        @peu
        “La colpa è dei medici che li prescrivono alla leggera e delle farmacie, se li vendono senza ricetta.
        La gente si sa che prenderebbe l’antibiotico pure se gli prude il culo.”

        Visto che anche tu hai subito trovato di chi e’ la colpa?

        Gli anziani malatissimi, allettati e col sistema immunitario debilitato sono imbottiti sia di antibiotici, che di microbi di tutti i tipi di cui non riescono comunque a sbarazzarsi: e’ in quelle condizioni che si sviluppa la resistenza. Infatti il focolaio dell’antibiotico-resitenza se non erro, se qualcuno ne sa qualcosa mi corregga, e’ negli ospedali.

        Comunque cerchi di ostacolare la riproduzione di un microrganismo, a meno che non riesci a distruggerlo completamente, ne selezioni la variante resistente.

        Si chiama “selezione naturale”…

        L’abbiamo gia’ detto fino alla nausea…

        Palu’ stesso, in una delle sue interviste, disse che per ricavare una linea di coronavirus umani da quelli animali non e’ che serva chissa’ che superlaboratorio, basta coltivarli in cellule umane finche’ non vi si adattano…

        • paniscus scrive:

          Ma adesso che c’entrano gli antibiotici con i virus?

          • firmato winston scrive:

            “Ma adesso che c’entrano gli antibiotici con i virus?”

            Il meccanismo e’ lo stesso…………………… 🙁

            • Moi scrive:

              … è vero pure che NON è facile per chi studia una roba complessa da decenni, farla capire in pochi minuti a chi non ne sa una cippa ! 😉

        • Peucezio scrive:

          WF (e tutti),
          “Palu’ stesso, in una delle sue interviste, disse che per ricavare una linea di coronavirus umani da quelli animali non e’ che serva chissa’ che superlaboratorio, basta coltivarli in cellule umane finche’ non vi si adattano…”

          E perché cazzo non l’hanno fatto, invece di aspettare due anni perché ci pensasse la natura con la Omicron??

  20. roberto scrive:

    In topic

    “ Perché cosa succede se il giovane esce di casa quando i genitori sono al lavoro, i genitori sono colpevoli di abbandono di minorenne?”

    No, ovviamente no, il ragazzino ha 14 anni e abbandono di minore mi sa che lo avresti se i genitori decidono di partire 15 giorni in vacanza (e ancora bisognerebbe vedere le condizioni)

    I genitori però rischiano di dover pagare la multa ed è quindi bene che spieghino al ragazzino che se esce rischiano la multa (poi tendenzialmente me ne fregherei, giusto gli direi di non fare cazzate eccessive)

  21. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    1848, partenza dei toscani per combattere contro l’Austria:

    L’arcivescovo di Firenze Ferdinando Minucci, il 31 marzo lancia questo “Avviso a pregar Dio per i fratelli inviati al campo lombardo”:

    “Mentre i nostri Fratelli già varcarono l’etrusche Frontiere […], animati dal più vivo desiderio di non avere l’ultima parte nella grand’opera dell’Italiano risorgimento, Noi, Dilettissimi Figli, cui non è dato seguirli nella magnanima impresa, possiamo seco loro combattere con altre armi ben più poderose, e tali sono le nostre preghiere al Signor degli eserciti, al Dio della Vittoria, a Lui che tiene in mano il destino dei Popoli, che non disdice il sostegno del suo Braccio a coloro che l’invocano nel giorno del cimento, che disperde con un soffio le nemiche
    falangi, e che disceso in terra a spezzare le catene dell’umano servaggio, accoglierà propizio i voti del nostro cuore indirizzati a proteggere con lo scudo di
    sua potenza i prodi difensori della nostra Penisola decisi di spargere il sangue e sacrificare all’uopo la vita per farla libera, potente e felice.”

    • mirkhond scrive:

      Era l’epoca del neoguelfismo giobertiano, la breve fase del risorgimento che godette dell’appoggio della Chiesa del primo biennio del pontificato di Pio IX (1846-1878).
      Già nel 1849 l’atteggiamento della Chiesa verso la galassia risorgimentalista, era mutato.

  22. Miguel Martinez scrive:

    https://brasil.elpais.com/brasil/2021-03-27/a-ascensao-do-narcopentecostalismo-no-rio-de-janeiro.html

    traduzione DeepL

    L’ascesa del ‘narcopentecostalismo’ a Rio de Janeiro
    Gil Alessi
    São Paulo – 27 mar 2021 – 02:05 Aggiornato: 27 mar 2021 – 15:05 CET

    Nel Corano e nella Bibbia ebraica, Arão (Aronne) è elencato come il fratello maggiore di Mosè e un profeta di Yahweh, il dio di Israele. Nato nel 1396 a.C., il suo nome in lingua ebraica significa “padre dei martiri”. A Rio de Janeiro, nel 2021, Arão è il soprannome di Álvaro Malaquias Santa Rosa, 33 anni, un trafficante di droga che comanda il Complexo de Israel, un gruppo di favelas che ospita più di 130.000 persone nella zona nord della capitale fluminense. Uno dei principali leader della fazione criminale Terceiro Comando Puro, TCP, ha sotto il suo comando centinaia di “martiri” armati di fucili d’assalto pronti a uccidere o morire per difendere i punti vendita di droga nelle comunità di Parada de Lucas, Cidade Alta, Vigário Geral, Pica-Pau e Cinco Bocas. Questa non è l’unica funzione di questo moderno Arão del crimine organizzato: ci sono prove che era stato ordinato pastore di una chiesa evangelica, secondo le indagini della polizia civile.

    Il trafficante, che si fa anche chiamare Peixão – un’allusione all’antico simbolo della cristianità – ha ordinato l’innalzamento di bandiere israeliane in vari punti dei territori da lui controllati. La Stella di David, uno dei principali simboli dell’ebraismo, è anche stampata sui muri nelle strade e nei vicoli del Complexo – uno di essi può essere visto da Brasil Avenue, uno dei viali principali di Rio. Il trafficante prende sul serio i suoi studi religiosi. Durante un raid, la polizia ha trovato un nascondiglio sotterraneo a lui attribuito: all’interno del piccolo bunker, giubbotti antiproiettile, munizioni e una copia della Torah, il libro sacro ebraico, secondo un rapporto del quotidiano O Globo.

    L’uso della simbologia dello Stato d’Israele da parte di uno spacciatore evangelico è giustificato perché, per alcune correnti delle chiese neopentecostali, la creazione di Israele era un segno del ritorno di Gesù Cristo e la conferma delle promesse bibliche dell’Antico Testamento. Pertanto, qualcosa da celebrare. Lo stesso vescovo Edir Macedo, della Chiesa Universale del Regno di Dio, prega in alcune funzioni indossando un kipa, il tradizionale cappello ebraico, e usa abiti e ornamenti tradizionali del paese.

    I riferimenti religiosi non si fermano qui. Il gruppo di Peixão si chiama anche l’Esercito del Dio Vivente, la truppa di Arão o Bonde da Cabala (in riferimento a un’antica tradizione mistica ebraica). Il trafficante ha scelto come suo simbolo personale Peixonauta, un personaggio dei cartoni animati rappresentato da un pesce con un casco da astronauta. I graffiti con questo insolito eroe stampano anche i muri del complesso. Il fervore religioso e il simbolismo infantile, però, non si traducono in una gestione pacifica dei territori del gruppo di favelas: Peixão è in fuga da quasi un decennio, rispondendo di almeno 20 processi, con accuse che vanno dal traffico di droga all’omicidio. Alcuni degli omicidi commessi dal suo esercito erano crudeli, con corpi smembrati e carbonizzati.

    In un audio che circola nei gruppi WhatsApp dei residenti del complesso attribuito a Peixão, parla della situazione nelle comunità che controlla: “Se parli con persone che fanno parte del CV [Comando Vermelho, i rivali del TCP], diranno che noi siamo solo cose brutte. Ma se parlate con qualcuno che vi piace, vi dirà che bene stiamo facendo qui. Una buona unione, gente felice. C’è ancora molto da fare, ma è molto diverso da quello che era”, dice il trafficante. “Quello che posso dirvi è che qui siamo puri, non chiudiamo la porta a nessuno. Se il tuo cuore è puro e trasparente e vuoi stare qui, posso anche sistemarti, renderti pesante”, dice il capo a un interlocutore sconosciuto. “Ma tu sarai uno tra centinaia armati”, dice in riferimento all’esercito del Dio vivente sotto il suo comando.

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    La storia del complesso di Israele, che si è consolidato nel 2020 in mezzo alla pandemia del nuovo coronavirus, è iniziata prima di Fishman. Uno dei primi segni che c’era un nuovo movimento del crimine organizzato (soprannominato narcopentecostalismo) in corso a Rio è stato nel 2013, con il Bonde de Jesus. Sotto la guida di Fernando Gomes de Freitas, alias Fernandinho Guarabú, ucciso dalla polizia nel 2019, i trafficanti hanno vandalizzato candomblé e umbanda terreiros a Morro do Dendê. I padri e le madri dei santi, così come altri sacerdoti di religioni di origine africana, furono addirittura espulsi – cosa che continua a verificarsi ancora oggi nel complesso. Le guide religiose, così come gli abiti bianchi, erano proibiti. Questo fenomeno si è diffuso in diverse comunità comandate dal TCP, una fazione nata nel 2002 da una scissione del Terceiro Comando. Dopo Guarabú, parte della leadership si è convertita all’evangelismo neopentecostale, alcuni mentre scontavano la pena nelle prigioni statali. Rio de Janeiro è una roccaforte evangelica in Brasile, con il 29,4% della sua popolazione che professa questa religione, secondo l’ultimo censimento del 2010.
    Il nemico del mio nemico

    Il principale nemico della fazione è il Comando Vermelho (CV), con il quale disputa territori in varie parti della città di Rio de Janeiro. Una parte del complesso era dominata dal CV ed è stata presa con la forza. La più grande carta vincente del TCP per garantire la sua espansione e poter affrontare il suo rivale più numeroso è un alleato con cui ha relazioni ancora incipienti, ma promettenti: i gruppi di miliziani.

    Nel dicembre 2020, tre ufficiali della polizia militare sono stati arrestati sospettati di essere coinvolti con il gruppo di Peixão. Le indagini indicano che i trafficanti e i membri della milizia, bande di ex poliziotti e agenti che sono passati dalla parte del crimine organizzato, hanno stretto un accordo in una delle favelas della regione di Complexo de Israel. Il TCP controlla il traffico di droga e la milizia è incaricata di sfruttare la rete del gatto, la fornitura di gas a prezzi eccessivi e la raccolta di tasse dal commercio, attività classiche di questi gruppi. Ma questa situazione non è ancora completamente pacificata, poiché alcuni agenti di polizia che integrano la milizia locale sono contrari all’alleanza con i trafficanti di droga. In ogni caso, entrambi hanno lo stesso nemico: la CV, che nonostante abbia perso territorio negli ultimi anni rimane la più grande fazione di Rio e una forza da affrontare nella lotta per l’egemonia del crimine organizzato a Rio.

    Le milizie di Rio controllano già il 25,5% dei quartieri di Rio de Janeiro, per un totale del 57,5% del territorio della città. Le tre principali fazioni del narcotraffico – Comando Vermelho, Terceiro Comando e Amigos dos Amigos – dominano insieme un altro 34,2% dei quartieri e il 15,4% del territorio. In totale, 3,7 milioni di persone vivono in un luogo controllato da un gruppo criminale, o l’equivalente del 57,1% della popolazione della capitale, secondo un sondaggio di varie organizzazioni con dati del 2019.

  23. mirkhond scrive:

    Come conciliano la Bibbia e il traffico di droga?

    • Francesco scrive:

      bisogna pur vivere no? hanno conciliato la Bibbia col traffico di schiavi e (credo) di oppio

      e pure con le alleanza cogli infedeli contro i nemici cristiani

      l’ipocrisia umana è grande e potente e ride di noi bigotti

      🙁

  24. Moi scrive:

    Conoscevo il Fenomeno, ma l’ ho sottovalutato … molto peggio di quanto credessi !

    ————————————

    Católicos serão parcela menor que 50% da população no Brasil já em 2022

    https://noticias.gospelmais.com.br/catolicos-parcela-menor-populacao-brasil-2022-151511.html

  25. mirkhond scrive:

    Mentre il papa dialoga, i fedeli si perdono.

  26. Moi scrive:

    A proposito di Scuola …

    War Room Books – Alessandro Barbano intervista Paola Mastrocola e Luca Ricolfi

    (Coppia di Coniugi d’ Intellettuali di Sx “alla Vecchia” … perciò ora piacciono alla Destra, ch’ è sotanzialmente una Sinistra Novecentesca fuori tempo massimo)

    https://invidio.xamh.de/watch?v=-3K-iyNxnF0

    47 min : 06 sec

    ll Danno Scolastico

    http://www.lanavediteseo.eu/item/il-danno-scolastico/

    Libro “a Quattro Mani”

  27. Moi scrive:

    Sì, è così: una scuola facile e di bassa qualità allarga il solco fra ceti alti e ceti bassi.

    [cit.]

  28. Moi scrive:

    Esperienze Scuola-Lavoro … sono sempre più pessimista, forse non era questione di SE , ma di QUANDO.

    ————————

    Studente 18enne muore travolto da una putrella nell’ultimo giorno di stage
    Lorenzo Parelli ha perso la vita nel primo pomeriggio in un capannone industriale di Pavia di Udine, di proprietà della Burimec. Studiava all’istituto salesiano Bearzi di Udine, che forma molti ragazzi avviandoli al lavoro. Aperta una inchiesta

    https://www.rainews.it/tgr/fvg/video/2022/01/fvg-studente-bearzi-udine-lorenzo-parelli-diciottenne-muore-travolto-da-una-putrella-burimec-pavia-di-udine-7641c0ef-0b4f-445a-b8a9-92a74cc25d41.html

    • firmato winston scrive:

      “Esperienze Scuola-Lavoro … sono sempre più pessimista, forse non era questione di SE , ma di QUANDO.”

      Gia’, quanti sono gli studenti? Otto milioni?

      Strano che sia successo, perche’ di solito l’alternanza scuola-lavoro e’ una burla, non in un’officina ma pure in un panificio, proprio a causa delle norme di sicurezza paralizzanti.**
      Comunque, finira’ questo scandalo per cui viene pornograficamente mostrata ai fragili e innocenti giovani di oggi, la gente che lavora! In mezzo ai pericoli!
      Notare che nell’articolo non c’e’ il minimo riferimento a cosa e come produceva quella ditta. Tanto, chi ne capirebbe niente.

      **c’e’ da dire che il povero giovane studiava dai salesiani, che si ingegnano a insegnare DAVVERO come si lavora in pratica, il che comporta l’assunzione di una dose di rischio comunque ineliminabile del tutto, si tratta di ottime scuole professionali, dotate di vere e costose attrezzature. Poi, fara’ luce la magistratura se la fatalita’ sia stata frutto di rischio ragionevole e calcolato, o di vero e proprio azzardo.

      • PinoMamet scrive:

        Beh la sciagurata idea dell’alternanza scuola lavoro (che per inciso non si chiama più così) non doveva servire a procurare operai a costo zero alle imprese, ma appunto a mostrare agli studenti possibili sbocchi lavorativi connessi con l’indirizzo scelto.

        Poteva avere persino un vago senso, negli istituti tecnici e professionali specialmente, e voglio metterci anche il liceo linguistico perché sono buono ed esistono lavori in cui è richiesta la padronanza delle lingue…

        Nella realtà, si è trattato dell’ennesima misura punitiva nei confronti della scuola, colpevole di regalare pochi voti a Berlusconi, con aggravio di lavoro burocratico e conseguente peggioramento della didattica pubblica.

        Gli studenti sono stati mandati o a rompersi il cazzo in mansioni ripetitive e inutili, o a farsi sfruttare da farabutti, tutto senza alcuna ricaduta positiva né sull’andamento didattico, né sul futuro lavorativo.

        • firmato winston scrive:

          Non e’ vero Pino, negli istituti tecnici e professionali degni di tale nome e’ invece utilissima non solo a inserire i giovani nel mondo del lavoro, ma soprattutto a costringere le scuole e i loro docenti ad uscire dal loro iperuranio e confrontarsi col mondo reale, cosa alla quale oppongono una resistenza accanita e furibonda.
          I salesiani di cui parla l’articolo, fra l’altro, sono una scuola di solito assolutamente OTTIMA in questo senso.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            E poi abitua le persone al fatto che nel mondo reale il lavoro non viene retribuito.

          • PinoMamet scrive:

            “soprattutto a costringere le scuole e i loro docenti ad uscire dal loro iperuranio e confrontarsi col mondo reale”

            e che ti dicevo? è una misura punitiva verso i docenti, che sono colpevoli beh, di insegnare, e non solo di formare tanta carne da cannone per le industrie.

            Che l’ “alternanza” possa avere qualche effetto positivo verso l’inserimento del giovine nel mondo del lavoro è un risultato in fondo secondario e assai improbabile
            (non è che se ti mando in un ufficio a fare fotocopie o in una fabbrica a fare il sotto-operaio, poi tra due o tre anni quell’ufficio o quella fabbrica ti assumono…)

            scarsamente utile per i tecnici

            (e io ho insegnato in un istituto tecnico di OTTIMA fama, qualche anno, in una provincia industrializzata e noto per il suo pragmatismo e dedizione al lavoro… infatti sono odiosi teste quadre 😉 )

            e del tutto inutile, e quindi deleterio, per i liceali, che devono concentrarsi su quelle materie “iper uraniche” che non servono e NON DEVONO SERVIRE per “inserirli nel mondo del lavoro”, ma per creare persone dotate di solide basi per vivere nel mondo-punto-e-basta.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Pino Mamet

          “Beh la sciagurata idea dell’alternanza scuola lavoro”

          Io ho visto diverse esperienze.

          1) perdite di tempo inutili

          2) sfruttamento squallidissimo

          3) la nostra esperienza al giardino. Dove i ragazzi delle “scienze umane” potevano avere contatti diretti con i bisogni dei bambini, con orari concordati sempre con grande attenzione in modo da non pesare in alcun modo sulla scuola. Attività che è piaciuta molto ai ragazzi e che allo stesso tempo è stato veramente utile.

          • firmato winston scrive:

            Alla fine vedi che dipende dalla coscienza con cui si fanno le cose. Certo che imporre delle regole rigidissime che finiscono per fornire carne da cannone ai vari cadorna a piede libero, anzi che simboleggiano la visione del mondo dei vari cadorna a piede libero, andrebbe ridiscusso. Se non erro Pino e’ molto critico verso la rigidita’ della scuola, gli ho sentito esporre idee, non so se in stato alterato, uno dei due o entrambi, che da estimatore di illich e thoreau, condivido 😉

            • PinoMamet scrive:

              Io sono sempre in stato alterato, aldilà di questo, non ho il culto della Scuola fissa, immutabile e fine a sè stessa.

              Ma l’alternanza è stata davvero pensata per mettere i bastoni tra le ruote agli insegnanti.

              Si vuole che i ragazzi imparino com’è fatto il mondo del lavoro?
              Benissimo.

              Ma perché deve essere un insegnante a sobbarcarsi il compito di contattare le aziende, organizzare e riorganizzare in base alle esigenze degli studenti (“ho trovato un’azienda che lo prenderebbe, ma è a quaranta chilometri e non c’è l’autobus e i suoi genitori non possono portarlo…”), controllare lo svolgimento, rendicontare il tutto alla scuola ecc., come se non avesse già un lavoro??

              Queste cose non fanno affatto diminuire, anzi, aumentano la rigidità e la burocratizzazione scolastica.

              Già gli insegnanti sono stati trasformati in tour operator per le gite, psicologi per la redazione di infiniti “piani didattici personalizzati”, vigili urbani per comminare multe ai fumatori in cortile, all’occorrenza carabinieri, formatori della sicurezza che a loro volta devono essere formati con ore di inutili e stupidi corsi online…

              tutto tempo ed energie sprecate e tolte al loro lavoro!

              Adesso farli lavorare anche come agenzie di lavoro interinale mi pare troppo…

          • firmato winston scrive:

            Comunque Miguel, e Pino, a proposito di rigidita’: una delle cose che ha evidenziato il covid, anzi che ha evidenziato la risposta sociale alla pandemia del covid, e’ che la nostra e’ una societa’ complessa e rigidissima, a bassissima resilienza, che si blocca per un nonnulla, basta un granello di sabbia nell’ingranaggio, una faccenda di cui non ci si sarebbe neanche accorti ai tempi delle vere pandemie e, SOPRATTUTTO, che il quasi tutto “rigido” che si blocca NON SERVE A NULLA, checche’ ne strillino i suoi impiegati ognuno convinto di essere il sale della terra, dalle discoteche al turismo agli uffici della burocrazia pubblica.
            Controprova: adesso che tutta quella gente ha ricominciato a “lavorare”, che poi significa consumare per consumare, non basta l’energia, non bastano le materie prime… non era meglio se se ne stavano non dico chiusi in casa ma nei suoi dintorni, fin dove si arriva a piedi?

            Questo abbiamo scoperto. La lezione secondo me sarebbe evidente, se si avesse il coraggio di guardarla in faccia. Altro che green new deal e PNRR: evitiamo ulteriori raggiri, ne abbiamo abbastanza, la misura e’ colma.

            • PinoMamet scrive:

              Secondo me ha abbastanza ragione Peucezio quando sostiene che l’Italia si sta trasformando in un paese in cui è proibito tutto: le leggi si sono ramificate all’inverosimile, ma sopratutto, è passato il concetto per cui qualunque attività deve essere sottoposta al vaglio di un’autorità;

              in Italia è vietato tutto ciò che non è espressamente permesso , e non il contrario come dovrebbe essere.

              Conoscendo un pochino la mentalità dei cosiddetti ultra-ortodossi citati più sopra, vedo inquietanti somiglianze.
              Anche loro, del resto, passano ore, giorni, anni a studiare le minuzie della loro cultura giuridica.

              • firmato winston scrive:

                @pino
                “Secondo me ha abbastanza ragione Peucezio quando sostiene che l’Italia si sta trasformando in un paese in cui è proibito tutto: le leggi si sono ramificate all’inverosimile, ma soprattutto, è passato il concetto per cui qualunque attività deve essere sottoposta al vaglio di un’autorità;”

                A me lo dici… sono quarant’anni che cerco di spiegarlo in giro, da quando, appunto, son passato dal mondo alienato della scuola a quello del lavoro produttivo. Mi sono bastati sei mesi, la prima chiusura di bilancio, per capire che tutto quello che mi era stato insegnato a scuola e su “la repubblica”, riguardo lo Stato che crea la cornice per il lavoro e aiuta i deboli, riguardo le tasse che si pagano sul guadagno e quindi sono pagabilissime, erano tutte fandonie. Ma proprio palle stratosferiche, che solo chi non sapeva nulla del mondo vero, oppure era un completo deficiente, poteva credere.

                E credo di aver cercato di farvelo capire, seppure con un certo tatto, dal primo momento che sono passato qui dentro. Se il risultato e’ che devo farmelo rispiegare da peucezio, dal peraltro fascista peucezio, rinuncio.

                Ve l’ho detto e ve lo ripeto: se siamo arrivati al punto che i piu’ liberali, se non libertari, sono i fascisti, cos’altro vale la pena di aggiungere?

                Avevo anche suggerito un esame di coscienza, ma te lo immagini il risultato che puo’ averne una testa di legno che per tutta la vita e’ invece rimasta chiusa, ha avuto la fortuna di poter restare chiusa, nella sua bolla felice di correttezza politica, col il bonifico in banca sicuro ogni 27 del mese qualsiasi cosa succeda?

                I giovani stronzi di oggi, allevati nellla cultura politica giustizialista di santoro-travaglio-grillo, tipica di chi non ha mai fatto nulla in vita sua per cui non ha mai sbagliato nulla mentre a sbagliare e rubare sono sempre gli altri, giovani piu’ che postmoderni che vivono in un mondo esclusivamente artefatto, fumettistico e mediatico, sono l’ultimo gradino della decadenza. Perlomeno finora, visto che ogni volta che si crede di aver toccato il fondo c’e’ qualcuno che scava ancora un po’.

              • PinoMamet scrive:

                Winston, la scuola e il quotidiano La Repubblica non sono affatto la stessa cosa.

                Ho lavorato come privato in un settore molto particolare, sono figlio di un piccolissimo imprenditore autonomo, e da qualche annetto lavoro come insegnante.

                Né il pubblico né il privato sono esenti da difetti, nessuno dei due settori è però la causa di tutti i mali d’Italia.

                Ci sono impiegati pubblici fancazzisti e iper pagati e garantiti, e c’è una folla di sfigati che viene pagata in ritardo cronico e pochissimo, a fronte di una mole di lavoro sempre crescente e a volte di spostamenti obbligati e a carico proprio.

                E ci sono privati sfruttatori ed evasori fiscali (i grandi nemici del nostro Andrea) a fronte di tanti negozianti o imprenditori che senza quel tot di “nero” non riuscirebbero proprio a stare a galla o dovrebbero buttare sulla strada i dipendenti.

                Queste- entrambe- sono le verità dei fatti, e chi le nega o non le conosce, e non è un crimine (a meno che non sia un politico…) o è molto in malafede.

            • roberto scrive:

              FW

              “non era meglio se se ne stavano non dico chiusi in casa ma nei suoi dintorni, fin dove si arriva a piedi?”

              meglio perc chi o cosa?

              per me no di certo

  29. fuzzy scrive:

    https://www.nationalgeographic.it/viaggi/2020/10/lisola-di-okinawa-ha-scoperto-lelisir-di-lunga-vita

    Ah!…, Okinawa. L’isola patafisica.
    E’ importante sapere che esiste.
    (Magari fino a ieri sono stati cannibali). Poi mi informo.

    • Moi scrive:

      … ogni tano il record sembra conteso dall’ entroterra della Sardegna. Ma con questi Governi, la vedo dura.

      PS

      … Com’è se Cobra Kai finisce con il decrepito ultracentenario Maestro Miyagi che mena tutti assieme Johnny, Daniel, Kreese,Terry Silver, Chozen , ecc … ?!

      • Fuzzy scrive:

        Moi
        È evidente che sei un soggetto genialoide.
        Appunto per questo spesso non si capisce dove vai a parare. Comunque va bene così.
        Troppa grazia, Sant’Antonio.

    • PinoMamet scrive:

      Okinawa, nota al grande pubblico come patria del karate (e del maestro Miyagi del film Karate Kid, che prende il nome da un vero maestro okinawense, assai più tamarro) è un’isola piuttosto grande, sede del regno dell’arcipelago delle Ryukyu, di cultura giapponese molto peculiare, tributario contemporaneamente di Cina e Giappone e poi annesso da quest’ultimo.

      Da cui l’intervento di Moi.

      Ci sono un paio di città piuttosto grandine, dentro, e gli americani l’hanno trasformata in mega base militare dopo la Seconda guerra.
      Non credo siano mai stati cannibali da quelle parti 😉 però sono famosi per la longevità e la cucina tipica.

      • Fuzzy scrive:

        Si stima che ci furono circa 150 000 vittime tra gli abitanti di Okinawa, tra cui migliaia di cittadini che si suicidarono pur di non cadere in mano ai soldati statunitensi, dipinti come demoni dalla propaganda giapponese

        A me questi di Okinawa mi stanno simpatici.
        E poi il karate non fa uso di armi.
        Io stesso, da giovane, per un paio di anni mi ci sono cimentato. A dire il vero con poca voglia e scarsissimi risultati. Diciamo che cercavo soprattutto di uscire sano dai combattimenti. Alla fine me la sono cavata con un solo pugno sul naso. Altri ci hanno lasciato qualche osso delle mani o dei piedi. Oppure costole.
        Va be’. Erano altri tempi. Adesso i genitori dei giovani allievi, piomberebbero in palestra con l’avvocato e farebbero chiudere tutta la baracca.

        • firmato winston scrive:

          ahah fuzzy! condivido il sarcasmo sull’importanza dei presupposti filosofici nell’imparare a fare a botte… col risultato che alla fine ti arriva una bomba atomica in testa che ti vaporizza.

          In questi giorni, stavo proprio guardando:

          L’inferno di Okinawa – Alessandro Barbero (Inedito 2022)

          https://youtu.be/Nrw05HmIz2g

          che mi ispira, insieme a cio’ che porti alla nostra attenzione, la seguente considerazione (ahia! 🙂 ):

          fuzzy: “Okinawa ha scoperto “l’elisir di lunga vita””

          A sentire Barbero, che e’ appassionato di storia militare per cui non e’ del tutto fuori dal suo ramo di interessi, sull’isola adesso hanno ben 32 basi militari americane, sono stati massacrati durante l’ultima guerra prima dai combattimenti furibondi e poi dall’ordine di suicidarsi in massa (i civili!) piuttosto che arrendersi agli “hustler”, come li chiama affettuosamente Miguel, nemici. Probabilmente i pochi sopravvissuti e i loro figli sono dei super-mutanti resistenti a tutto, altro che dieta vegetariana. Lo so che e’ un ragionamento da eugenetica, che adesso, dopo gli abusi del secolo scorso, fortunatamente e’ tabu’, ma qui siamo in un posto dove si puo’ ancora parlare fra adulti vaccinati e/o no-vax.

          PS: Con tutti i superumanisti e illustri docenti qui presenti bisogna stare attenti a citare Barbero, l’incompetente ruba-mestieri che oltretutto fa il portatore d’acqua ai “mostri che si nutrono di dati”!

          • fuzzy scrive:

            winston
            Molti anni fa lessi un libro sul suicidio cellulare che in termini tecnici si dice Apoptosi. Bello, lo dovrei rileggere ma è molto lungo. Ricordo però che l’autore, un luminare, a un certo punto parlava dei Telomeri.
            https://it.wikipedia.org/wiki/Telomero
            Ognuno ha una dotazione in telomeri che gli garantiscono la replicazione cellulare e quindi determinano la durata della sua vita e la sua salute.
            Ebbene, questo tesoretto può essere amministrato bene o male a seconda del tipo di alimentazione.
            Il segreto è un’alimentazione povera di calorie.
            Infatti a Okinawa forse per ragioni di povertà, la dieta classica è di circa 1500 calorie. Niente rispetto alle diete ipercaloriche occidentali.

            • fuzzy scrive:

              winston
              Le guerre e i conflitti:
              Io sono convinto per aver letto qualcosina di storia, che gli uomini se potessero non si farebbero la guerra. Non è nella loro natura.
              Nella preistoria, quando c’erano i Clan dove tutti erano uguali, i bulli venivano isolati, anche scacciati dal gruppo e se non bastava ci si metteva d’accordo e li si ammazzava con un’esecuzione collettiva a cui tutti dovevano prendere parte. In questo modo, eliminando gli aggressivi, la specie umana evolveva dei caratteri più pacifici.
              Poi col tempo le società si sono ingrandite verticizzate, è venuto fuori “Il capo” con i suoi scugnizzi, poi eserciti e così via. E siamo diventati degli sterminatori.
              Ecco, e così ho fatto goffamente incursione anche nella preistoria.
              Poi eventualmente potrei citare un paio di libri. Non so se sia roba accreditata.
              Ad esempio
              Peter Turchin: Ultrasociety
              oppure Uman Kind di Rutger Bregman (Non l’ho ancora letto tutto, perché è scritto in un modo piuttosto pesante, ma prima o poi ne verrò a capo).

            • fuzzy scrive:

              scagnozzi
              lì sotto

              • Moi scrive:

                Mah … mi fa un po’ Michela Murgia sul Matriarcato ! 😉

                … Preferisco gli Alieni UltraTecnologici che i più Antichi Umani han chiamato “Dei” ! 😀

              • fuzzy scrive:

                Non so chi sia questa Murgia, ho soltanto intravisto che è stata zittita da Morelli. Allora aveva sicuramente ragione lei.
                Ma io dicevo storici conosciuti a livello internazionale.
                Gli alieni sono la cosa più Patafisica che si possa immagianare.
                Vada per gli Alieni

              • Fuzzy scrive:

                Alieno Patafisico
                Io ai tempi dei soft machine c’ero. Avevo un loro primo long playng veramente notevole. Magari se lo ritrovo adesso, potrebbe avere un valore.
                Terry Riley ascoltato soprattutto per radio.

              • Fuzzy scrive:

                Oggi di freak non ce ne sono più. A ogni modo esistono dei freak sotto mentite spoglie che chiamo “alieni”.

                E chi è normale?
                Nessuno lo è. Probabilmente anche tu vieni da un altro mondo. E se così non fosse ti auguro di smascherare “uno di quelli” il più presto possibile.

              • Fuzzy scrive:

                Moi
                E il diabolico blues dalle inaudite sferraglianti quarte eccedenti?
                Lo stiamo forse perdendo?
                È stato il motore virtuale della mia generazione. Forse la causa o l’effetto di un mondo che come un treno si va a schiantare contro i propri limiti.
                https://youtu.be/rG6b8gjMEkw
                Ah, cavolo!

        • PinoMamet scrive:

          Secondo me dovreste lasciare in pace i poveri okinawensi, che esistono davvero e non solo come presupposto per voli filosofici pindarici 😉

          Ah, nell’isola si faceva uso di armi, come ovunque nel mondo.

      • PinoMamet scrive:

        Secondo me sei finito in una pessima palestra.

        Mi risultano pochissimi stili dove si facciano combattimenti full contact, il karate- specie per i principianti!- mi pare anzi un’attività assai sicura.

        Io ho praticato kung fu, che è molto meno regolamentato, e non mi è mai successo nulla, ma nulla di male.

        Un mio caro amico è istruttore di karate, insegna anche ai bambini, mi pare che nessuno si faccia male se non proprio per caso, come potrebbe succedere in qualunque altro corso.

        Tra l’altro ai principianti si fanno fare le tecniche fondamentali, qualche kata introduttivo semplice, qualche applicazione delle tecniche medesime, mica Fight Club…

        • PinoMamet scrive:

          Non so come funzionino le cose in America (suppongo come ovunque, visto che poi fanno le stesse competizioni internazionali di tutti gli altri…) ma una cosa che non mi ha mai convinto di Karate Kid e franchising annesso (tra cui la serie TV Cobra Kai) è proprio la rappresentazione dei combattimenti, che sono completamente diversi da un kumite di karate:

          In Karate Kid non ci sono protezioni e si sferrano colpi a contatto pieno, sembra più kick boxing.

          Nei kumite di karate ci sono le protezioni, il colpo si ferma prima di arrivare veramente a bersaglio, vince chi “tocca” per primo, è premiata assai più la velocità che la forza, assomiglia più a un incontro schermistico che pugilistico.

        • Fuzzy scrive:

          Ti parlo della provincia scarcassata degli anni 70′. Un vecchio cinema senza riscaldamento adibito a palestra, un istruttore improvvisato neanche cintura nera, che proveniva da una palestra di città in cui si facevano gli esami con un maestro che si atteggiava come un Samurai.
          Mezz’ora di kata’ (non so come si scriva) e mezz’ora di botte da orbi. Per mesi ho dovuto combattere con un tipo cintura marrone che dava dei colpi da ring.
          Erano combattimenti basati mi pare su pochi colpi, ti annunciavano la mossa e via. Ma a volte il piede dell’attaccante confliggeva con la mano del difensore, oppure capivi male che mossa era in arrivo, ti scoprivi e ti arrivava un pappone in faccia o nella bocca dello stomaco.
          Si narrava di situazioni anche peggiori in altre scuole.

      • Moi scrive:

        … non senza commistioni culturali come il Dojo Bar [sic] …ovviamente locale “Gaijin Friendly” ! 😉

        https://invidio.xamh.de/watch?v=OtscNiitQZw

        • Moi scrive:

          a Okinawa.

          Cmq , giustamente, in Giappone (in senso di Paese intero) NON vedono il Male nella Cultural Appropriation … altrimenti mai avrebbero avuto l’Era Meiji / 明治時代 (Meiji jidai) 😉

          … e cmq quando è nata la “Obāchan” 😉 お婆[ばあ]さん dell’ Umanità c’era ancora Meiji : pazzesco già così ! 😉

    • paniscus scrive:

      questa storia della longevità straordinaria degli abitanti di Okinawa si sente raccontare da decenni ed è stata sistematicamente ridmensionata fin da subito.

      Cioè, è probabilmente vero che c’è un’alta percentuale di anziani in buone condizioni di salute, ma si tratta di normali ottantenni e un po’ di novantenni, nella media di alcune regioni d’Italia e di altri paesi lontanissimi dal Giappone…non mi risulta che sia vero che ci sia una percentuale anomala di ultracentenari! Mi viene anche il dubbio che le registrazioni anagrafiche di 100 anni fa, in quella zona, siano quantomeno un po’ approssimative…

      Tra l’altro è vero che la “decana dell’umanità” attualmente in vita, e con un record straordinario, è giapponese, ma NON di Okinawa.

      • Moi scrive:

        … i casi NON verificati !

        https://www.youtube.com/watch?v=18PuoO25bFU

        Gli ultimi, davvero assurdi , fra l’ altro ultimi tre tutti maschi … specie l’ Ultimissimo (NON spoiler !) con un salto pazzesco.

        … cmq è il campo in cui più di ogni altro abbondano i falsi : gli anni NON sono facilmente misurabili come i centimetri e i kili ! 😉

        • Moi scrive:

          https://www.youtube.com/watch?v=GE-qBabrI4g

          ….. Va be’, qua quasi il doppio, almeno è donna 😉 !

          • Moi scrive:

            Un po’ come presunta gente sopra i tre metri …

            e NON parlo di “Giganti” di miti presi per verità , anche se sopra il secolo e mezzo o addirittura tanti secoli è lecito sospettare di miti presi per verità !

            _______________________

            L’ essere umano più alto mai esistito accertato (!) fra i maschi bio 😉 fu Robert Pershing Wadlow [1918 _1940 , USA] a 2,72 m ;

            l’ essere umano più alto mai esistito accertato (!) fra le femmine bio 😉 fu Trijntje Cornelisdochter Keever [1616 _ 1633 , Olanda] a 2,54 m .

      • Moi scrive:

        … ma infatti bisognerebbe rapportare l’ età allo stato di salute : un ex atleta professionista a 70 anni non di rado può essere più prestante (a parte giusto sessualmente …) di un 25 enne che non ha mai mosso il culo dal divano !

        • Moi scrive:

          @ PANISCUS

          Cmq credo che molti “miti” di gente altissima / pesantissima / fortissima ecc … si siano formati con il mondo da un lato angosciante dall’ altro interessante dei “Freaks” Circensi.

  30. Moi scrive:

    Torna Bello Figo Gu … immaginate se la cantasse un ragazzo Bianco, l’ effetto sulle Femmiste !

    https://invidio.xamh.de/watch?v=xOXBtxPEuhc

    Green Pass

    • Moi scrive:

      Solo una Femminista Nera Afro Italiana potrebbe osare criticarlosenza passar da”Razzista” … perché da donna , a parità di Ne(g)ritudine e Origini Migranti, avrebbe un (!) Punto Vittimo 🙂 di Vantaggio ! … Anzi, quel (!) Punto Vittimo 🙂 di Vantaggio !

    • roberto scrive:

      la tipica retorica di destra

      si inventa cosa dice la sinistra e poi si scandalizza come una verginella in un cinema porno per la cosa che si è lei stessa inventata

      stucchevole

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “si inventa cosa dice la sinistra”

        Un test molto semplice.

        Se gente del PD lancia una campagna di sdegno per la canzone di Bello Figo Gu citata da Moi, la Meloni ha torto.

        • roberto scrive:

          chissenefrega di bello figu gu!?!

          chi è un nuovo maitre a penser della sfortunata penisola che si deve per forza commentare?

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “chissenefrega di bello figu gu!?!”

            Ma infatti. A me sta pure simpatico.

            Il punto è che per molto meno, si sono scatenate Polemiche Sdegnate a non finire.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per roberto

              “Il punto è che per molto meno,”

              La Destra in Italia non ha assolutamente nulla di interessante da proporre.

              Quindi si attacca penosamente, stucchevolmente alla sola cosa su cui ha ragione: la critica allo scandalismo a corrente alternata della sinistra.

              Immàginati le reazioni da Sinistra, sui social, ecc. in questi due casi:

              1) giovane omosessuale deriso e insultato per strada

              2) omosessuale anziano assassinato a cotellate e colpi di motosega.

              Però da un ex-amante romeno https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/morto-motosega-1.7119969

              • roberto scrive:

                tu pensi davvero che il lavoro di un politico consista nello sdegnarsi sui social per *qualsiasi* fatto di cronaca?

                se lo pensi, sbagliando, ha ragione la meloni (ma anche la boldrini!)

                se non lo pensi, lasciamo perdere le motoseghe

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “tu pensi davvero che il lavoro di un politico consista nello sdegnarsi sui social per *qualsiasi* fatto di cronaca?”

                Assolutamente no! SOLO per fatti che mettono in cattiva luce i propri avversari.

                Ad esempio a Destra, nessuno si sdegna se un italiano sfrutta in nero un immigrato, non pensa lontanamente di lamentarsene sui social. Se un immigrato ruba la pensione a una vecchietta, allora si sdegna.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “se non lo pensi, lasciamo perdere le motoseghe”

                Beh, certo una volta che si poteva davvero fare un supercaso strappalacrime per far approvare in emergenza il ddl Zan…

                Comunque prendo atto che i politici di sinistra non perdono mai tempo a spulciare i commenti ai post su Facebook dei leghisti, non denunciano mai il fatto che qualcuno ci scrive cazzate, o che qualche politico di provincia di FdI mette sul proprio profilo un emoji triste il 25 aprile…

                Dai, lo sai anche tu che è così. E non sto certo dicendo che la Destra sia meglio, sto solo dicendo che è il tallone d’Achille della sinistra.

              • Francesco scrive:

                in effetti Roberto pare uno di quei giocatori di basket che LORO non hanno mai fatto fallo ma gli AVVERSARI è dal primo minuto che menano come fabbri …

                😉

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “omosessuale anziano assassinato a cotellate e colpi di motosega. Però da un ex-amante romeno”

                Ma il rilievo politico della notizia quale sarebbe? Che bisogna inasprire le pene per i delitto passionali? Le pene per i delitti passionali commessi da rumeni (e mi sa che non si può fare, con buona pace di tutti)? Altro?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per MT

                “Ma il rilievo politico della notizia quale sarebbe?”

                a te la scelta:

                1) Vecchio bavoso frocio rovina la vita un povero giovane, che si ribella tragicamente, fermiamo la decadenza morale

                2) Spaventoso omicidio omofobo, innocente assassinato solo per il suo Orientamente Sessuale, approviamo subito la legge Zan

                3) Criminale romeno probabilmente zingaro ammazza a colpi di motosega un pensionato italiano

                4) Ricco italiano approfitta del drammatico bisogno di un giovane immigrato, basta con lo sfruttamento.

                Direi che una fiaccolata a testa ci sta.

                Più o meno come per “poliziotto americano bianco ammazza balordo nero”.

              • Peucezio scrive:

                Roberto,
                in teoria la politica dovrebbe essere l’arte dell’occuparsi dei problemi della cosa pubblica con competenza e diligenza.
                Di fatto questo viene fatto dai tecnici (non so con quanta competenza e diligenza), non dai politici.
                I politici dovrebbero dare un indirizzo di massima e un po’ l fanno.

                Ma la mediatizzazione della politica e il fatto che, diversamente dall’oscuro giurista che redige materialmente le leggi o dell’oscuro tecnico del ministero che decide molto più del politico, quest’ultimo è esposto ogni giorno al clamore mediatico, fanno sì che la politica si giochi su slogan, eventi simbolici, polemiche pretestuose, appigli, eventi insignificanti ma che si prestino a essere ingigantiti e fare scandalo.
                Strano che ti sfugga un meccanismo così banale delle società contemporanee.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “Strano che ti sfugga un meccanismo così banale delle società contemporanee.”

                Esatto!

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                1) Vecchio bavoso frocio rovina la vita un povero giovane, che si ribella tragicamente, fermiamo la decadenza morale

                Nessuna forza politica ha questo in agenda e all’elettorato non gliene frega niente della “decadenza morale”, per cui la scarterei.

                2) Spaventoso omicidio omofobo, innocente assassinato solo per il suo Orientamente Sessuale, approviamo subito la legge Zan

                Sbaglio o è un gay che ha ucciso un altro gay? Dunque anche questa la possiamo scartare.

                3) Criminale romeno probabilmente zingaro ammazza a colpi di motosega un pensionato italiano

                Un romeno è comunitario e discutere dell’opportunità dell’ingresso della Romania nell’Unione è un argomento datato: ormai prevale la rassegnazione anche a destra. Per cui niente.

                4) Ricco italiano approfitta del drammatico bisogno di un giovane immigrato, basta con lo sfruttamento.

                Questa non l’ho capita, per cui non la capirà nessuno di quelli che professionalmente sfruttano politicamente le notizie di cronaca.

      • Peucezio scrive:

        Roberto,
        ma perché, non è vero che la sinistra ha anteposto il multiculturalismo al femminismo e in generale alla concezione della famiglia e del rapporto fra i sessi?

        E specularmente la destra ha anteposto l’occidentalismo ai valori tradizionali. Nulla le impediva di vedere negli immigrati una sorta di serbatoio morale di vecchi sani valori della famiglia, ecc. ecc. contro la depravazione imposta dalla cultura dominante (i termini valutativi li sto attribuendo nell’ipotesi, non sono i miei).

        • firmato winston scrive:

          Che quelli piu’ di destra e reazionari di tutti siano gli islamici, e’ il tema di Sottomissione di Houellebeq… (che la vede un po’ come una speranza…)
          Non per nulla, andavano piu’ d’accordo con hitler e mussolini che con i “depravati” anglosassoni “occidentalisti”.
          Qualcuno lo spieghi a salvini e meloni… e un po’ anche a peucezio!
          Un bel cortocircuito!

          • Peucezio scrive:

            Ma io lo so benissimo.

            Io ho due problemi con l’Islam.
            Uno estrinseco riguarda la globalizzazione: lo spostamento di masse di popolazione rompe i legami comunitari e crea periferie di sradicati, un po’ come le baby gang di cui si parla oggi, che credo abbiano poco a che fare con le strutture comunitarie tradizionali delle società islamiche (peraltro molto diverse fra loro).

            Uno, intrinseco, molto importante, il trascendentismo, l’astrattezza, la soppressione della mediazione, una concezione del sacro sostanzialmente razionalista, illuminista, antisuperstiziosa. E collegato a ciò vi è questa forma di patriarcato sessuofobo e repressivo, antivitalista (e coem tale antitradizionale), che mi ricorda i puritani anglosassoni e il femminismo politicamente corretto di oggi, per cui tutto è molestia sessuale.

          • Peucezio scrive:

            Sul piano geopolitico poi il legame fra Islam radicale (sunnita) e Occidente sovvertitore è evidentissimo e va sempre in senso antinazionale e anticomunitario.

            Dall’altra parte ci sono i nazionalismi arabi socialisti laici e la teocrazia sciita iraniana con le sue emanazioni.
            E infatti questi hanno tutta la mia stima.

  31. Miguel Martinez scrive:

    Piccoli eroi a Firenze

    https://firenze.repubblica.it/cronaca/2022/01/21/news/firenze_gelateria_non_chiede_green_pass_multa_continueremo_-334743348/

    Firenze
    Firenze, gelateria non chiede il green pass: “Ci hanno multati, ma continueremo”
    21 Gennaio 2022 2 minuti di lettura

    “L’esibizione del Green Pass e del Super Green Pass è volontaria”. Con il cartello esposto nella Gelateria Baroncini in via Celso a Firenze, i soci titolari, Daniela Baroncini e Marco Ruocco, chiedono ai clienti il “rispetto delle norme vigenti per l’ingresso con la mascherina e il distanziamento e collaborazione”. Nel cartello c’è anche una spiegazione per la mancata richiesta di controllo del certificato verde, con rimandi di legge, sul rispetto della norma sulla privacy e sul fatto che il locale non esercita attività di ristorazione, ma c’è dell’altro.

    Marco Ruocco dice: “Noi non vogliamo discriminare nessuno. Sia chiaro, sono vaccinato con ciclo completo, ho scelto di farlo, qui lo siamo tutti. Non ho nulla contro i vaccini, non sono un No Vax e non voglio passare da tale. Ho sempre rispettato le normative. Ma siamo arrivati a un punto in cui le persone non sono libere di scegliere e sono discriminate”.

    La storica Gelateria Baroncini, nata nel 1946, ha conservato l’aspetto di una latteria d’altri tempi, con specchi, banchi e rifiniture in marmo verde chiaro. È un locale molto frequentato. Dentro c’è un’intera famiglia, mamma papà e quattro bambini, che è arrivata dall’Isolotto per supportare l’iniziativa della gelateria. Mentre il titolare parla con noi, la cliente gli fa i complimenti e aggiunge: “Sono un’insegnante di matematica e scienze. Dal 15 dicembre scorso, quando è entrato in vigore l’obbligo vaccinale per il personale scolastico, ho rinunciato a insegnare- racconta la cliente, che aggiunge di aver fatto, fino ad allora, la maestra in un istituto comprensivo all’Isolotto-. Sono laureata in biologia, io e la mia famiglia abbiamo avuto di recente il Covid, ci siamo curati in casa. Anche la nonna, che era vaccinata, si è ammalata con noi, ora sta bene. Farò un altro lavoro, dopo 17 anni di insegnamento, non ci sto a queste regole”.
    Firenze: taglio, piega e colore, il parrucchiere offre il tampone a chi non ha Green Pass
    di Chiarastella Foschini 20 Gennaio 2022

    Dal 20 gennaio nella gelateria c’è un viavai di clienti, vecchi e nuovi, che appoggiano la scelta di Marco Ruocco, che già è incappato nella prima sanzione per non aver controllato il Green Pass delle persone presenti nel locale. “Ieri mattina, due giorni dopo l’affissione del cartello, che sta facendo il giro dei social, sono entrati due agenti della polizia municipale in borghese e mi hanno fatto una multa da 400 euro. La contesterò. Continueremo ad andare avanti per la nostra strada. E anche se dovessero chiuderci, grazie ai nostri legali alla fine riapriremo. Resto convinto della scelta fatta – dice-. Sto ricevendo parecchi attestati di stima e ieri sono venuti a comprare il gelato qui per solidarietà”.

    Entra una coppia, un uomo e una donna, ordinano una cioccolata calda e un cappuccino e prima di accomodarsi l’uomo, che dopo si presenta come dipendente pubblico e indica in sua moglie un’insegnante, anche lei, come la donna che è uscita poco prima, laureata in biologia, esordisce ad alta voce: “Innanzitutto complimenti per il coraggio in questo momento allucinante. Ho letto con piacere che un pochino ci si ribella alla follia”.

  32. firmato winston scrive:

    Papisti/fasciocomunisti!
    Date un’occhiata a cosa succede nei paesi civili:

    Modelli a confronto: in Italia burocrazia e caccia alle streghe, in UK test gratis e screening nelle scuole
    http://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/modelli-a-confronto-in-italia-burocrazia-e-caccia-alle-streghe-in-uk-test-gratis-e-screening-nelle-scuole/

    L’approccio equilibrato e non coercitivo premia Londra e condanna il “modello Draghi-Speranza”
    http://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/lapproccio-equilibrato-e-non-coercitivo-premia-londra-e-condanna-il-modello-draghi-speranza/

    • roberto scrive:

      giusto per memoria storica

      queste sono le misure prese nel tempo in UK

      https://www.instituteforgovernment.org.uk/sites/default/files/chart-images/timeline-coronavirus-lockdown-december-2021_0.png

      ora mi si dirà sicuramente che sono stati più libertari di noi ma conto tre lockdown nazionali

      sui test invece (ovviamente non gratuiti ma pgati con i soldi delle tasse) credo davvero che abbiano fatto bene

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        L’estero è un luogo della mente.

        Tu devi dire “all’estero funziona così “, perché tanto:
        – nessuno sa
        – nessuno controllerà
        – nessuno conosce realmente il modo in cui si vive nel paese dato, sempre che ci sia un paese dato e non sia il classico “solo in Italia”
        – anche se qualcuno sa, controlla e conosce, è la parola di uno contro il luogo comune dell’altro

        • Peucezio scrive:

          Capirai che ci vuole a controllare…

        • firmato winston scrive:

          MT stessa domanda che a rob: ti dispiacerebbe se gli antipapisti infedeli e liberali albionici fossero stati piu’ “libertari” di noi? Nel senso: avrebbero sbagliato da barbari quali sono, come li definisce il nostro giurista di scuola sabaudo-napoletana roberto prestato a carissimo prezzo al lussemburgo?

          Per tutti:
          il fatto che gli italiani di oggi non siano nazionalisti lo trovo uno dei pochi aspetti del loro “carattere nazionale”, ammesso e non concesso che ne esista uno, che mi piace.

          Siamo agli antipodi praticamente su tutto (tranne che con miguel, di solito, quando non si fa trascinare dal suo dar ragione a tutti).

          • mirkhond scrive:

            “il fatto che gli italiani di oggi non siano nazionalisti lo trovo uno dei pochi aspetti del loro “carattere nazionale”, ammesso e non concesso che ne esista uno, che mi piace.”

            Concordo.

          • Peucezio scrive:

            F.W.,
            “il fatto che gli italiani di oggi non siano nazionalisti lo trovo uno dei pochi aspetti del loro “carattere nazionale”, ammesso e non concesso che ne esista uno, che mi piace.”

            Usa pure l’imperfetto.
            L’italiano era nazionalista durante il fascismo, antinazionalista nell’Italia postfascista e nazionalista oggi nell’era del Covid.
            Essenzialmente si allinea alla retorica di regime.

            • firmato winston scrive:

              @peu
              “Essenzialmente si allinea alla retorica di regime.”

              Salvo poi darsi al “familismo amorale”, espressione e concetto che a dire il vero mi sta abbastanza sugli zebedei, la criminalizzazione di massa va bene come battuta, non come studio accademico.

              Di piu’ ragionevole, non molto tempo fa devo aver letto un articolo, o libro, sulle molteplici fedelta’ delle persone, che magari avevo trovato come spunto qui…
              Anzi no, adesso forse ricordo, forse era un’intervista a Yuval Harari, potrebbe essere questa ma non ne sono certo:

              https://www.ted.com/talks/yuval_noah_harari_nationalism_vs_globalism_the_new_political_divide

              Poi Peucezio non dimentichiamo che l’italia e’ una variegata collezione di lingue, usanze, costumi, molto diversi fra di loro, che e’ non tanto impossibile quanto velleitario e controproducente voler rinchiudere sotto una stessa superdettagliata legge, come da vizio del legislatore e burocrate italiano medio: l’italia starebbe al mediterraneo come la svizzera sta all’europa, la sua ricchezza fino alla scoperta dell’america consisteva in cio’, da due millenni. Purtroppo, invece, sta prendendo piede in europa lo stesso madornale errore che ha prodotto l’unificazione d’italia, nell’indifferenza generale. Persino la lega nord, che era nata come partito confederalista europeo (vi ricorderete le tre italie di miglio, come si chiamavano, idea magari un po’ balzana ma che si poteva e si doveva sviluppare nel quadro di un possibile confederalismo europeo), si e’ trasformata in un partito ottuso, veteronazionalista e reazionario di massa.

              Dal punto di vista politico, a dire il vero, ci sarebbero enormi praterie di buone idee, altamente innovative, da sviluppare. Ma la classe dirigente europea, compresi i molto sopravvalutati Merkel e Draghi, e’ assolutamente scadente. Non hanno alcuna idea, per ben che vada sanno gestire l’esistente, una volta a colpi di superrestrizione fiscale, una volta a pioggia di quattrini a debito. Gestire il fallimentare esistente. E i politici italiani non sanno fare neppure questo.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per MT

          “L’estero è un luogo della mente.”

          verissimo tutto!

      • Peucezio scrive:

        È interessante come si sia passati, nella retorica mediatica, dall’esterofilia acritica e fanatica, nella quale poi gli anglosassoni sono i migliori in assoluto, al nazionalismo più esagitato: gli altri popoli sono tutti una manica di assassini che fanno morire i vecchi e i deboli e lasciano diffondere liberamente la pestilenza.

        • roberto scrive:

          su questo ha ragione mauricius:

          “l’estero” viene considerato come una clava da dare in testa ai proprio avversari, sapendo (illudendosi) che nessuno controllerà

          • Peucezio scrive:

            Sì, ma questo è sempre successo e la sinistra ci ha costruito per decenni una retorica ossessiva e stucchevole: l’Italia paese provinciale e retrogrado, Berlusconi come anomalia che in qualsiasi paese occidentale serio sarebbe impossibile, ecc. ecc. ecc.

            Adesso non rompano i coglioni!

            Johson ha già tolto l’obbligo delle mascherine AL CHIUSO! E questo è un fatto. Da noi cara grazia se fra un mese tolgono l’obbligo all’aperto.
            Ho parenti e amici all’estero (Spagna, Stati Uniti…) e tutti quando vengono qua sono colpiti dalla pervasività e invadenza delle restrizioni e dalle seccature che comportano.
            E in generale dal clima di paranoia sul covid.

            • roberto scrive:

              “Ho parenti e amici all’estero (Spagna, Stati Uniti…) e tutti quando vengono qua sono colpiti dalla pervasività e invadenza delle restrizioni e dalle seccature che comportano.”

              mi limito alle cose viste con i miei occhi

              sono stato a Monaco a fine novembre e lì c’era
              1. obbligo di FFP2 ovunque al chiuso
              2. tutti i mercati di natale chiusi
              3. obbligo di terza dose per fare qualsiasi cosa ed in alcuni casi tampone anche se avevi la terza dose (tipo musei!)
              4. tutto chiuso alle 22.00 …essendo tedeschi se alle 21.45 chiedevi una grappa “nein, noi no afere tempo per kiudere” (davvero, non è una esagerazione due volte su due serate mi è successo)…ovviamente alle 22.01 città spettrale

              in francia quest’estate (fine luglio) c’era il green pass per mangiare all’aperto in terrazza! tant’é che 15 giorni non ho preso nemmeno un gelato con i miei figli, ma per fortuna in agosto ci siamo rifatti con i fiocchi in italia

              in spagna (catalogna almeno) sempre quest’estate avevano dei comuni in lockdown ed altri con coprifuoco tipo alle 20.00 (come sai in estate vado nei pirenei francesi ma alla frontiera con la catalogna spagnola…)

              di nuovo, capisco la voglia di criticare la dittatura ma non è che l’erba del vicino sia sempre più verde

              • Peucezio scrive:

                Come sai non l’ho mai pensato prima del covid.

                Allora si salvano solo svedesi e brasiliani. E la maggior parte degli stati USA.

              • firmato winston scrive:

                Svedesi che hanno usato il piano pandemico inglese, non usato dagli inglesi che hanno invece preferito seguire la linea “tutto il mondo ci copia”.
                Piero Stanig che ha studiato i piani pandemici lo spiega e ne da’ un’interpretazione plausibile, ma bisogna ascoltarlo con pazienza e smetterla di parlarsi addosso (non mi riferisco a te).

                Ad esempio:

                Fallimento Lockdown. Con Piero Stanig e Gianmarco Daniele

                https://youtu.be/Obd85Nl4xvI

              • roberto scrive:

                peucezio

                “3. obbligo di terza dose”

                correggo questo punto: era obbligo di seconda dose! comunque era anche il periodo dei lockdown localizzati e i comuni intorno a monaco erano tutti in lockdown (ero andato a trovare un mio ex capo e ci voleva portare a visitare un castello lì intorno…impossibile)

          • Peucezio scrive:

            Tra l’altro poi a questa ripugnante e servile esterofilia verso i popoli ricchi e avanzati si affianca una forma di vero e proprio razzismo culturale verso gli altri popoli e nazioni, tutti governati da bieche dittature, autocrazie de facto, sistemi senza stato di diritto: tutto ciò che si fa fuori dall’Occidente è ipso facto giuridicamente e politicamente delegittimato.

            In pratica siamo i servi vili del signore che prendono a calci quelli che stanno più sotto.

            Ora invece siamo presi da una specie di mania di grandezza, da un avvitamento in una specie di delirio onirico di onnipotenza. Ma per gli aspetti più deprecabili della nostra società: la paranoia ipocondriaca, la mania delle regole e la fobia del controllo, la misantropia, insomma, le manie dell’umarell, che però quando, come accade in Italia, diventano la cifra della mentalità di TUTTA la società, ventenni compresi (anzi, sono la punta più avanzata), è veramente grave.
            Non so cosa sia peggio.

            • PinoMamet scrive:

              Sono d’accordo: l’Italia è il paese degli umarell, e non a caso la “guerra al covid” è stata portata avanti da una propaganda tutta a base di nonni:

              nonni che “se sei contrario alle chiusure vuoi farli morire”, nonni che “se fate i bravi e vi vaccinate potrete passare il Natale con i nonni”, nonni inseriti nei rassicuranti quadretti di vita famigliare di Conte (da cui erano esclusi i perfidi giovinastri che si radunano in 5+1 negli appartamenti, untori!), nonni che finalmente potranno riabbracciare i nipotini, nonni che “mio nonno ha fatto la guerra e voi non volete stare un mese sul divano” (certo, a nessuno pesa la reclusione, infatti…), nonni da tutte le parti.

              E i nonni italiani sono la peggior specie esistente al mondo tra la già orribile specie dei vecchiacci mondiali:
              cattivi, truzzi, ignoranti, maleducati ma pronti a puntare il dito contro la maleducazione altrui, disonesti, volgari, truffaldini, gente che ti passa davanti in fila e poi ti guarda anche male, gente che litiga con i vicini di casa per motivi futili o senza motivo del tutto, gente che spia i vicini per poi poterne dire male, gente che disereda i nipoti e lascia tutto alla badante moldava, gente che ha paura di tutto e odia tutto.

              • firmato winston scrive:

                Dimenticavo Grillo, l’essenza della cui politica e’ sempre stata “io so tutto e sono l’Onesto, gli altri non capiscono un cazzo, sono in malafede e sono tutti ladri”.
                Quello che ha costruito tutta la sua carriera tirando merda a tutti, alla fine si e’ seduto sul trono si’ (ha tuttora un terzo del parlamento!!!), ma che e’ posato su una montagna di merda. Contento lui… Contenti loro…

              • firmato winston scrive:

                andava sotto

            • firmato winston scrive:

              “diventano la cifra della mentalità di TUTTA la società, ventenni compresi (anzi, sono la punta più avanzata), è veramente grave.”

              E’ vero, dai sondaggi i peggiori sembrano i giovani. Ma cosa ci si puo’ aspettare dalla generazione cresciuta a colpi di Santoro e di Travaglio, che hanno costruito sistematicamente tutta la loro carriera sulla caccia all’untore?

              • paniscus scrive:

                I ventenni sono cresciuti a colpi di Santoro e di Travaglio? Ma quando mai?

                Sono cresciuti a colpi di Instagram e di Whatsapp
                (troppo giovani per facebook, troppo grandi per tiktok), la televisione non la guardano proprio, se non qualche serie a pagamento su netflix!

              • firmato winston scrive:

                Aggiungi grillo, come spiegato sopra.
                Non e’ necessario che siano stati influenzati direttamente, mi riferivo al giustizialismo e al perfezionismo morale di facciata, in genere, che oggi impera: mi pare di aver letto in vari sondaggi (in particolare, adesso ricordo, era uno dei recenti rapporti annuali di de rita) che i giovani sono i piu’ stronzi, i piu’ spietati di tutti, questo era il senso di cio’ che volevo dire. Io non sono bravo a spiegarmi in modo preciso, ma in queste faccende forse non e’ un difetto, perche’ non si puo’ tagliare col coltello, non e’ meccanica, quindi per favore cerca di allargare il senso al contesto del resto del discorso, altrimenti senso non ne trovi comunque, ti tocca metterci il tuo, che pero’ incidentalmente non e’ quello che voglio comunicare io, o meglio non necessariamente. Senza immedesimarsi nell’interlocutore la comunicazione e’ non solo inutile, e’ impossibile.

        • Peucezio scrive:

          Comunque l’estero sarà pure una landa misteriosa, ma i dati sono dati.
          Siamo quelli, fra tutti i paesi dell’Europa occidentale, che hanno avuto più morti di covid in rapporto alla popolazione, dopo San Marino, Gibilterra e il Belgio.

          Cioè Gran Bretagna, Spagna, Francia, Portogallo, Germania, Austria, Svizzera, Olanda, Lussemburgo, Irlanda, Danimarca, paesi scandinavi hanno fatto TUTTI meglio di noi.

          • firmato winston scrive:

            Se leggi attentamente l’ottimo articolo di Menichella, in realta’ quanti morti abbiamo avuto veramente non si sa.
            Quelle di Menichella sono illazioni?
            Si’, ma a causa del fatto che non sono noti i dati dettagliati di chi e’ morto, dove e come.
            Quello chesta venendo fuori sempre piu’ chiaro e’ che e’ stata fatta una cortina fumogena di confusione per far accettare i provvedimenti piu’ draGoniani, nel piu’ puro stile ideologico originario del ministro della sanita’.

            Fra l’altro, per tutti, per Miguel in particolare che e’ sensibile al tema, un’osservazione che a qeusto punto mi sembra doverosa, e banale:

            SIAMO PASSATI DALLA GUERRA AL COVID ALLA GUERRA AI MALATI DI COVID CHE SE LO SONO E’ PER COLPA LORO, perche’ non hanno rispettato qualche dettame governativo. Questa storia non e’ cominciata coi no-vax: la criminalizzazione dei cittadini inottemperanti ed evasori e’ cominciata subito dai primissimi arresti domiciliari di massa (che questo erano, piu’ che lockdows mirati alllo scopo di contenere il contagio).

            Che popolo di merda quello che accetta di essere trattato cosi’ pur di poter sfogare i suoi piu’ bassi istinti illiberali sul vicino di casa.

          • Francesco scrive:

            fonte dati? sono molto curioso di guardare qualche numero, anche non lo faccio da molto tempo come misura di sanità mentale

            • Peucezio scrive:

              Non me la lascia pubblicare, non so perché.

              Provo mettendo gli spazi, ma poi devi toglierli:

              h t t p s : / / w w w . w o r l d o m e t e r s . i n f o / c o r o n a v i r u s /

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “Siamo quelli, fra tutti i paesi dell’Europa occidentale, che hanno avuto più morti di covid in rapporto alla popolazione, dopo San Marino, Gibilterra e il Belgio”

            La prima ondata ci ha presi in pieno. Si poteva fare meglio? Forse sì, ma è principalmente un problema della tua regione.

      • firmato winston scrive:

        “ora mi si dirà sicuramente che sono stati più libertari di noi ma conto tre lockdown nazionali, sui test invece sono ‘dacccordo”

        Secondo Piero Stanig, di cui immagino avrai ascoltato gli ottimi 4 video che si trovano su youtube, l’unico paese europeo che ha applicato i piani pandemici preparati per un’epidemia di questo tipo, NESSUNO dei quali prevedeva lockdowns, e’ stata la svezia (che peraltro ha adottato quello inglese, NON usato dalla stessa inghilterra, perche’ era migliore del proprio, cosi’ dice Stanig che dice di averli studiati).

        Comunque non ho capito, e ti chiedo se potresti essere piu’ chiaro su una cosa: lockdown o no, comunque ti dispiacerebbe, se gli inglesi fossero stati piu’ “libertari” di noi, o no? E’ fondamentale per capirsi.

        • firmato winston scrive:

          lockdown generalizzati in forma di veri e propri arresti domiciliari, si intende

        • roberto scrive:

          FW

          ” lockdown o no, comunque ti dispiacerebbe, se gli inglesi fossero stati piu’ “libertari” di noi, o no? E’ fondamentale per capirsi.”

          ma perché dovrebbe dispiacermi?

          non me ne frega una beneamata fava di quello che fanno in paesi con i quali non ho nulla a che vedere

          se hanno trovato una soluzione più libertaria ed efficace ben per loro

          quello che mi da fastidio è la frase buttata lì…”sono stati più libertari”

          hanno fatto TRE lockdown, non uno! hanno preso delle misure più o meno identiche a quelle che hanno preso tutti (certo, senza le assurde limitazioni dei 200 metri tipiche di italia e francia….), la distinzione fra beni essenziali e non, i limiti di persone da invitare a casa…in più con regole assurde e punitive sui viaggi….il tutto ovviamente con misure governative non parlamentari (cioè prima adottano una misura, entra in vigore e solo DOPO se ne discute in parlamento)

          di cosa stiamo parlando!?!

          ok, adesso tolgono le maschere al chiuso gliene do atto.
          ok i tamponi pagati con le tasse e non direttamente da chi li vuol fare non è una idea del tutto sbagliata (anche se immagino troppo socialista per te)

          ….

          ma per il resto? in cosa sarebbero stati più libertari?

          • firmato winston scrive:

            Be’ hanno tolto quasi tutte le restrizioni da fine inverno scorso… mentre noi siamo qua che ci dibattiamo fra obblighi vaccinali e green pass rafforzati, e tu vai dicendo “in cosa sarebbero stati piu’ libertari”?
            Ma ci prendi per il culo?

            • roberto scrive:

              senti FW,
              cercati tu le regole in vigore oggi in UK…oggi stanno ancora alla libralissima regola massimo x persone a tavola e di tot households diversi….il sogno di ogni liberale avere il governo che ti dice con quante persone puoi mangiare

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Peucezio

      “La retorica alla rovescia.”

      A Firenze esistono:

      1) Nardella, che adora inventare cose idiote che però Fanno Internazionale.

      2) Montanari, che denuncia in maniera a volte roboante ogni cosa che fa Nardella: di solito Montanari ci azzecca, ma lo fa in nome di un monumentalismo che non mi interessa più di tanto.

      3) Un sacco di artisti/artigiani, nati qui o arrivati per amore di Firenze, che non interessano a nessuno e non trovano alcuno spazio.

      • Peucezio scrive:

        Miguel,
        “ma lo fa in nome di un monumentalismo che non mi interessa più di tanto.”

        In che senso monumentalismo?

  33. firmato winston scrive:

    Altro articolo molto interessante, Menichella mi sembra uno serio nell’analisi dei dati, viene pubblicato anche sul sito di Ricolfi:

    http://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/in-italia-dati-covid-fuorvianti-o-falsati-per-giustificare-le-restrizioni-e-rafforzare-la-narrazione-del-governo/

    Leggetelo con attenzione.

    In mezzo, la chicca: “Inoltre, due persone i cui parenti si trovano all’interno della mia cerchia di conoscenze sono morte, rispettivamente, in un noto ospedale milanese e in un ospedale del Trentino-Alto Adige, entrambe per patologie che nulla avevano a che fare con il Covid, tanto che il loro tampone PCR è risultato negativo. Nonostante ciò, i due ospedali volevano attribuire la loro morte al Covid, fermandosi solo dinanzi alla minaccia di denuncia da parte dei familiari delle vittime. Un ex dirigente medico di un’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) mi ha poi confermato, in privato, che gli ospedali ricevono dei rimborsi ben più alti se in terapia intensiva muore un malato per Covid.

  34. Moi scrive:

    Questa NON è una Studentessa Minorenne :

    ————————————-

    Deputata SARA CUNIAL l’ IrriducubilA 😉 :

    https://invidio.xamh.de/watch?v=07prrve1tAk

    Roma, 24 gen. (askanews) – Senza Green Pass. Senza vaccino, senza tampone. Sara Cunial non può votare e le viene vietato l’accesso alla Camera. “Abbiamo richiesto l’accesso almeno all’area dei cosiddetti positivi. Ci è stato negato l’accesso, non ci è stata alcuna possibilità di avere una responsabilità scritta da alcuni per questa decisione. Sicuramente quereleremo tutti, chi ci ha negato l’accesso così come il presidente Fico”.

    “Siamo in presenza di un abuso – denuncia Cunial – siamo in presenza di una dittatura, non è più concesso a un parlamentare eletto di entrare alla Camera e soprattutto di poter dare il proprio voto per l’elezione del capo dello Stato. Per tutti gli altri, sia per i sani, per i positivi, per chi ha il Gren Pass, per i vaccinati, il voto è permesso. Tutti tranne che per me. E’ un atto ad personam, gravissimo, che oggi capita a un parlamentare ma domani potrebbe accadere a qualsiasi cittadino”.

    https://invidio.xamh.de/watch?v=8qlS6X7q7bo

    Non è potuta entrare alla Camera per la votazione del presidente della Repubblica perché senza Green Pass: la deputata No Vax del Gruppo Misto Sara Cunial aveva poi provato a votare presso il drive in allestito per garantire il voto a positivi ed elettori in quarantena, ma non essendo né positiva né in isolamento dopo un contatto, è stata respinta anche lì. Ha allora minacciato di querelare il presidente della Camera, Roberto Fico, e di invalidare l’elezione del Capo dello Stato: “Abbiamo richiesto l’accesso almeno all’area dei cosiddetti positivi. Ci è stato negato l’accesso, non ci è stata alcuna possibilità di avere una responsabilità scritta da alcuni per questa decisione. Sicuramente quereleremo tutti, chi ci ha negato l’accesso così come il presidente Fico. Siamo in presenza di un abuso, siamo in presenza di una dittatura, non è più concesso a un parlamentare eletto di entrare alla Camera e soprattutto di poter dare il proprio voto per l’elezione del capo dello Stato. Per tutti gli altri, sia per i sani, per i positivi, per chi ha il Gren Pass, per i vaccinati, il voto è permesso. Tutti tranne che per me. Abbiamo chiamato i Carabinieri e siamo pronti ad invalidare l’elezione del Presidente della Repubblica”, ha detto.

    • Moi scrive:

      IrriducibilA / e 😀

      E.C.

    • Moi scrive:

      … Ma tecnicamente (!) che possibilità concrete (!) ha, la Cunial, di far annullare il voto ?! … Domanda lecita, NON retorica, eh ! 😉

      • roberto scrive:

        Credo che sia una regola stabilità dall’ufficio di presidenza della camera che la cunial avrebbe dovuto impugnare al consiglio di giurisdizione

        Se è così, nessuna possibilità di annullare il voto

        • Moi scrive:

          Ma forse (essendo una Esordiente, potrebbe crederci davvero …) più che “Annullare il Voto” , cerca lo “Scandalo del Voto NON-Annullato” ! … Quest’ultimo, probabilmente lo ha già (!) ottenuto.

      • habsburgicus scrive:

        se fossimo in Polonia nel XVIII secolo, moltissime…infatti c’era il “liberum veto” (bastava un deputato per far sciogliere un Sejm cioè Parlamento)
        siccome però siamo in Italia nel XXI secolo direi nessuna (al limite se ci fosse un’elezione stile dicembre 1971, con pochi voti di scarto, potrebbe provarci )

  35. Moi scrive:

    Sulla Scuola, c’è un’ altro divario che emerge spesso : Nord e Sud, in Italia …

    NON so, cmq un po’ secondo me “te la cerchi” , se nel 2022 uno Scugnizzo a Napoli ha una padronanza e “fluenza” del proprio dialetto che a Bologna, per trovare qualcuno paragonabile, debbo andare a cercare il Montanaro Novantenne mai sceso a valle ! 😉

    • PinoMamet scrive:

      Stando ai risultati dei discutibili test Invalsi, in Italia funzionano meglio di tutte le scuole del Nord Est, al quale per fini statistici credo sia annessa la ER, seguite da Nord-ovest, centro, sud e Isole.

      In realtà- vado a memoria- a nord sono in genere messe meglio tutte le scuole, mentre a sud c’è grande divario tra licei e istituti tecnici e professionali.

      Ovviamente sul test pesano moltissimo le condizioni di partenza delle famiglie e il contesto socio economico dove si trovano le scuole: una parte notevole del corpo insegnante è infatti di provenienza meridionale, anche al nord.

  36. Moi scrive:

    @ PANISCUS

    O Avozinho 😉 Helio Gracie al 95° Compleanno

    https://invidio.xamh.de/watch?v=UQznTqK0CS8

  37. roberto scrive:

    Peucezio

    (rispondo qui per comodità)

    “Roberto,
    ma perché, non è vero che la sinistra ha anteposto il multiculturalismo al femminismo e in generale alla concezione della famiglia e del rapporto fra i sessi?”

    faccio una premessa

    questo blog è un covo di simpatici originali che si divertono a spararle grossissime, ho sempre pensato in fin dei conti per amore di sostenere tesi originali
    ebbene, vorrei dare anche io il mio contributo, sparandone una enorme! ma veramente enorme, che ti farà cadere per terra (quindi adesso per favore siediti)

    seduto? ok

    allora, io credo che la tesi “a sinistra ha anteposto il multiculturalismo al femminismo” sia una cavolata senza senso che viene ripetuta instancabilmente, ossessivamente, meticolosamente dalla destra, fino ad essere diventata una cosa che tutti danno per scontata.

    pensa innanzitutto al meccanismo mediatico.

    un negro stupra una bianca. immediatamente gli sciacalli di destra inizano a ululare “la bodriniiiiiii!!!! cosa dice la boldriniiiiii!!!! non condannaaaaaa!!!!!”….è automatico, è un calcolo politico che ormai è un istinto irrefrenabile…e io mi immagino 50 milioni di telespettatori che annuiscono a testa bassa contriti “eh si…è proprio vero….le risorse…”. anche chi è a sinistra non può far altro che dire “eh già, io non sono razzista MA!”

    ora ovviamente non credo, anzi sono sicuro, che esista nessuno a sinistra sano di mente che possa avere una minima simpatia per uno stupratore di qualsiasi colore esso sia….ma certo nessuno vuole giocare il gioco sporco dei razzisti di destra che chiaramente (non avrai una illusione a proposito vero?) se ne strafregano delle vittime dello stupro ma vogliono solo dare la caccia al negro

    questo è per quello che riguarda l’aspetto “comunicazione”

    sul merito, credo proprio che bisognerebbe dare una definizione di “multiculturalismo” e di “femminismo” per intenderci

    per la prima propongo “rispettare la cultura altrui” e per femminismo utilizzerei l’accezione con la quale siamo cresciuti, non la merda senza senso moderna, e quindi “lotta per la parità fra uomo e donna”

    ecco in questo senso, no, credo che la sinistra non abbia anteposto l’uno all’altro, per due motivi:
    1. essenzialmente sono due cose abbastanza separate. immagino che essendo tu una persona di cultura e di buon senso sarai senz’alto consapevole che stuprare una donna non sia “cultura” in egitto come non lo è da noi o in inghilterra
    2. nel caso in cui le sue cose siano in contrasto prevale il “femminismo” (nell’accezione di cui sopra).
    vuoi un esempio chiaro? la storia del velo. la posizione della sinistra (della boldrini!) è chiaramente “se il velo volete mettervelo qui in italia mettetevelo, ma nessuno può obbligarvi”. a proposito in francia, come è noto, la sinistra è totalmente contraria al velo, ma lì viene accusata di laicismo…quindi sei favorevole = non va bene perché sei contro le donne; sei contrario = non va bene perché sei laicista…ditelo che non vi piace la sinistra e facciamo prima 🙂

    insomma in sintesi, la mia risposta è: no

    • PinoMamet scrive:

      Ma infatti femminismo vs multiculturalismo è un semplice trappolone retorico che ha inventato la destra a suo esclusivo uso e consumo.

      Va dato atto della sua efficacia: la sinistra, che per semplicità identificheremo nel mostro mitologico Boldrini
      (da non confondere con la Boldrini delle fonti storiche 😉 che è una signora non particolarmente simpatica della borghesia marchigiana)
      sbaglia sempre:

      se risponde, entrambe le risposte sono sbagliate, e se non risponde, “e la Boldrini non dice niente?”

      Al contrario di quanto possano pensarne a destra, questo mostra la insussistenza dell’argomento: se sono previste solo risposte sbagliate, non è un argomento ma una fallacia argomentativa.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per roberto

      “insomma in sintesi, la mia risposta è: no”

      Il tuo ragionamento è giusto, è più o meno come ragiona una persona che è di parte (in questo caso “sinistra”), ma è di carattere tranquillo e non deve segnare al volo punti sui social contro il nemico.

      Poi è chiaro che, essendo di parte, vede le cose che gli conviene vedere.

      Come sai, ho un grande rispetto per il sistema di vita degli zingari, per tanti motivi.

      Ma mi sembra che sia un caso evidente di prevalenza del “multiculturalismo” (cioè di antipatia per i “destri” che parlano male degli zingari) sul “femminismo”.

      Che poi non è nemmeno multiculturalismo: è voler chiudere deliberatamente gli occhi davanti a uno stile di vita che io non critico, ma che certamente uno di sinistra troverebbe intollerabile. Non si difende la cultura zingara, perché non la si concepisce nemmeno, si fa finta che si tratti solo di “poveri immigrati dalla Romania perseguitati perché sono casualmente zingari”.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “questo blog è un covo di simpatici originali che si divertono a spararle grossissime, ho sempre pensato in fin dei conti per amore di sostenere tesi originali”

        Parlo solo per me, non per gli altri.

        Non mi interessa proprio sostenere “tesi originali”. Mi interessa vedere per quanto possibile ciò che i luoghi comuni, le abitudini del momento, le cose che si danno per scontate, nascondono.

        Cito sempre il microesempio che mi sta a cuore: il Comune di Firenze deve commemorare o no le foibe? (“apologia di fascismo! amico dei titini assassini!”). Non me ne frega niente, il Comune deve abbandonare il progetto di espansione dell’aeroporto.

        Non è una tesi che cerca di essere “originale”: le foibe sono acqua passata, nessuno si accorge nemmeno del confine tra Italia e Slovenia, mentre una gran colata di cemento la pagheremo noi e i nostri figli nei secoli.

        Quelli che fanno i simpatici perditempo sono quelli che litigano sulle foibe. Sono gli altri che sono strani.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “nessuno si accorge nemmeno del confine tra Italia e Slovenia”

          Be’, sì che te ne accorgi: di qua le scritte sui cartelli sono prima in italiano e poi in sloveno, mentre di là sono prima in sloveno e poi in italiano 😀

      • roberto scrive:

        Quindi Miguel, come risponderesti alla domanda di Peucezio?

        La sinistra ha anteposto il multiculturalismo al femminismo?

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “Quindi Miguel, come risponderesti alla domanda di Peucezio?

          La sinistra ha anteposto il multiculturalismo al femminismo?”

          No, anche perché la sinistra è universalista, quindi non può essere multiculturalista. Al limite può ammettere cucine diverse e cose simili, ma non culture diverse.

          Semplicemente, i politici e i mediatici che si ritengono di sinistra tendono ad approfittare di ogni cosa di cui possono accusare i loro avversari politici (rigorosamente appartenenti alla loro stessa cultura), mentre tendono a mettere sotto il tappeto ogni cosa di cui i loro avversari potrebbero approfittare. E ovviamente la Destra fa la stessa cosa.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            ““Quindi Miguel, come risponderesti alla domanda di Peucezio?

            La sinistra ha anteposto il multiculturalismo al femminismo?””

            Tra l’altro un punto di radicale differenza tra me e Peucezio consiste nel suo idealismo: almeno dà l’impressione di credere che le persone che si dichiarano di Sinistra siano mosse appunto da ideali.

            Ideali a cui lui è contrario, ma sempre ideali.

            Ora, ci sono alcune persone di “sinistra” (marxisti-leninisti, anarchici, ecc.) che sono sicuramente mossi fortemente da ideali, anche se non è facile sempre distinguere l’ideale dalla sensazione di “essere importante perché ho una missione nel mondo”, che è una passione e non un ideale.

            Ma per il resto si tratta sostanzialmente di una retorica che giustifica le scelte concrete che si fanno di volta in volta, totalmente all’interno del sistema capitalista.

            E di un’identità che offre un certo senso di superiorità morale.

            Niente di male, basta riconoscerlo.

            • Miguel Martinez scrive:

              Tra l’altro, sono meccanismi inevitabili in cui quasi tutto è predeterminato dal sistema giuridico ed economico, e in cui le margini di scelta sono minime; mentre la voglia di distinguersi è tanta.

              • firmato winston scrive:

                “Niente di male, basta riconoscerlo.”

                Infatti, cosa c’e’ di male ad essere dei pavidi opportunisti di merda? E’ inevitabile! E’ predeterminato!

              • firmato winston scrive:

                E’ colpa del capitalismo!

                Ci sara’ una volta che ci spieghi cosa sia davvero, invece di usarlo come definizione circolare priva di senso.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per FW

                “E’ colpa del capitalismo!”

                Non è colpa.

                Semplicemente quando esiste un sistema fondato sul denaro, sulla proprietà privata, sulla sacralità dei contratti, sulla disponibilità alla produzione delle risorse, non rimane molto spazio alla “politica”.

              • firmato winston scrive:

                Miguel, e’ una tesi che si smentisce da sola: tutte le cose che elenchi ubbidiscono a ben precise regole decise dalla politica, cioe’ dall’umore dei pavidi opportunisti citati sopra. Il denaro stesso e’ un contratto, un titolo di credito scambiabile al portatore.

          • Francesco scrive:

            >>> la sinistra è universalista

            beh, forse lo era ma da quando è partita la moda dell’anti-imperialismo la cosa è molto più sfumata.

            infatti si può parlare male solo del patriarcato dell’uomo bianco, tutto il resto dell’universo vive solo in rapporto a questo e non soffre di contraddizioni interne. le stesse TERF sono agenti del PUB, e vecchiacce, mica compagne che sbagliano

            a volte è utile avere una famiglia ampia, diffusa nel mondo e con varie posizioni politiche al suo interno, si imparano un sacco di cose

            pensa ai Talebani: possono fare il cazzo che vogliono in Afghanistan e noi al massimo si discetta delle colpe di Trump o Biden, o dell’accoglienza a chi scappa. ma del gorilla da 400 kg non si parla mai.

    • Francesco scrive:

      >>> sul merito, credo proprio che bisognerebbe dare una definizione di “multiculturalismo” e di “femminismo” per intenderci

      beh, così però è troppo comodo. dai due definizioni tali che anche in bigotto liberista come me accetta senza fare una piega ma che non c’entrano ormai molto col femminismo e tanto meno col multiculturalismo reali!

      e tra le righe accusi pure la destra di approvare gli stupri, che è leggermente pesante, non trovi?

      non credo sia corretto confondere “la destra” con “i titolisti del Giornale o di Libero”

      che fanno un lavoro disgustoso, lo riconosco eccome

      • roberto scrive:

        “beh, così però è troppo comodo. ”
        beh allora dalla tu una definizione, la mia era solo una proposta

        “e tra le righe accusi pure la destra di approvare gli stupri”

        no non voglio dire questo, voglio dire che semplicemente delle vittime non gliene frega nulla se non come arma da utilizzare contro la sinistra.
        poi credo che anche a destra law and order lo stupro non piaccia

        • Francesco scrive:

          Beh, anche quello che vuoi dire mi pare una forzatura: ci sarà qualche stronzo che pensa “se la è cercata a mettersi con un negro” o roba del genere ma spero siano pochi e pessimi.

          Oggi il femminismo è quella corrente culturale che cerca di eliminare il maschile e i maschi dalla storia, sognando di riscrivere la Storia e la Biologia e convinta di fare una cosa buona e giusta.

          Il multiculturalismo è quella roba per cui in Inghilterra ogni comunità si è fatta la sua società separata, in cui i diritti degli individui dipendono dalla comunità in cui vive e non dalla “costituzione materiale” del Regno Unito. E questo come forma di rispetto per le altre culture, salvo poi scandalizzarsi.

          Ecco, io userei queste definizioni. E magari andrei al cinema, per rendermene conto

          😉

    • Peucezio scrive:

      Roberto,
      in realtà non vedo nulla di particolarmente deflagrande o provocatorio in ciò che dici.
      Ma non mi convince: mi suona astratto.

      Intendiamoci bene: io non sto sostenendo che la sinistra teorizzi una gerarchia di valori ed esplicitamente anteponga il multiculturalismo all’uguaglianza fra i sessi (dalla tua risposta parrebbe che tu un po’ me lo attribuisca).

      È chiaro che nessuna persona di sinistra messa alle strette direbbe che i pachistani hanno diritto a massacrare la loro figlia perché non accetta il matrimonio imposto: mi pare lapalissiano.

      Il punto è chi si fa portavoce nei fatti di cosa, è l’enfasi mediatica, è il tono che si dà ai dibattiti, alle discussioni, cosa si sottolinea, qual è il vero casus belli, al di là delle premesse teoriche.
      D’altronde escludo che sia la destra a dettare l’agenda e la sinistra a giocare di rimessa.
      Niente impedirebbe alla sinistra, che ha il monopolio della retorica ufficiale, di costruire tutta una retorica della minaccia da parte di barbari nemici della civiltà e del bene ai diritti conquistati da donne, omosessuali, minoranze e via discorrendo.
      Ma non lo fa. Agita la retorica di questi diritti solo quando non entrano in nessun modo in contrasto con modelli culturali altri.
      Mentre alimenta continuamente la retorica antirazzista non certo in riferimento al razzismo biologico (roba da Ottocento), ma a ogni forma non dico di suprematismo culturale (quello lo fomenta in senso occidentalista, ma non contro gli immigrati, contro le costruzioni statuali e i modelli di società degli altri continenti), ma di identitarismo in casa propria. In questa retorica, pur non esplicitata, le nostre società sono tabulae rasae, senza un’identità culturale pregressa, ereditata, quindi si tratta solo di capire come far convivere cristiani, islamici, ecc., sempre tenendo conto che gli unici potenzialmente cattivi che minacciano col loro razzismo tale convivenza sono gli autoctoni, cioè la destra che ne difende le ragioni.

      In ogni caso, scusami, ma è proprio insostenibile che ogni cultura sia compatibile con la parità dei sessi o perfino col diritto a disporre della propria sessualità.
      Ma hai vagamente idea di quante culture contemplano tranquillamente mille forme di stupro legittimo?
      Era lecito perfino da noi all’interno del matrimonio, magari combinato o imposto di fatto.
      Attenzione a non confondere le dottrine religiose (che sono una peculiarità solo delle religioni rivelate, relativamente recenti: non esiste un sistema dottrinale pagano o dei mille animismi delle culture arcaiche, esistono pratiche tramandate in forma orale, modelli cognitivi, mitologie, cosmologie), con la cultura.
      Un sistema culturale concepisce il lecito e l’interdetto indipendentemente da una sua codificazione scritta, ma spesso in forme estremamente precise e definite.

      Una mia amica di origine straniera (non islamica, ma comunque legata a una cultura più patriarcale della nostra), forse esagerando un po’, ipotizzava che la ragazza pachistana trucidata per aver rifiutato il matromonio combinato, avesse subito tale sorte (sappiamo che è stato lo zio, ma con il beneplacito del padre) non per un impulso violento del padre o dello zio, ma lei ipotizzava che costoro lo avessero fatto a malincuore, sotto la pressione della comunità e dei suoi canoni di rispettabilità (gli altri famigliari, conoscenti, insomma, la rete di rapporti che si ristabilisce in terra di emigrazione), al punto che quasi li considerava vittime a loro volta.
      Mi pare un’esagerazione: questa gente si identifica molto in certi modelli che recepisce. Però è sintomatico di come chi sia cresciuto in un contesto fortemente partiarcale legga la pervasività di certi vincoli etici socialmente accettati. Rispetto ai quali lo stato e la società civile italiana, con le sue categorie, non può nulla, ma è solo un agente esterno, di disturbo, che a volte interviene con la forza.

      • Peucezio scrive:

        Insomma, l’idea delle diverse culture che tanto sono compatibili perché tutte contemplano il rispetto degli individui, delle donne, ecc. mi pare una di quelle storielle da immagine oleografica con bei giovani e belle ragazze di diversi colori e fogge, che in realtà sono tutti occidentalizzati e vivono la religione come un’etichetta di appartenenza innocua, una specie di richiamo quasi esotizzante a origini familiari filtrate attraverso quel modello di società liberale individualista che piace ad Andrea.
        Insomma, è un multiculturalismo di plastica, finto, che non è tale in nulla di veramente sostanziale: questa è gente cresciuta tutta allo stesso modo, con internet, la tv, la scuola, le categorie etiche e retoriche dell’Occidente di oggi, solo che ama mettersi la bandierina per far vedere appunto di essere multiculturale.

      • PinoMamet scrive:

        “Niente impedirebbe alla sinistra, che ha il monopolio della retorica ufficiale, di costruire tutta una retorica della minaccia da parte di barbari nemici della civiltà e del bene ai diritti conquistati da donne, omosessuali, minoranze e via discorrendo.
        Ma non lo fa.”

        e perché mai dovrebbe farlo??

        c’è già la destra a fare la destra!

        Quello che tu dici che la sinistra potrebbe fare, è un discorso di destra, fatto e finito: noi abbiamo la civiltà, e i barbari ce la vogliono distruggere.

        Cosa mettiamo dentro la definizione di civiltà, è un altro paio di maniche, e il fatto che sia una definizione piuttosto elastica
        (un giorno sono “i diritti dei gay”, l’altro è “la civiltà cristiana”) in pura funzione… antibarbarica 😉 è un’altra delle caratteristiche della destra.

        Anzi, è proprio la caratteristica della destra che le persone di sinistra non sopportano.

        È “la Boldrini” al contrario: “a noi piacciono i gay, ma solo perché e finché ci servono per attaccare gli immigrati”.

        • Peucezio scrive:

          Pino,
          qui non sono proprio d’accordo.

          Per altri versi la sinistra fa ossessivamente proprio questo discorso.
          Pensa a Putin, a Lukašenko, ad Assad, a tutti gli autocrati o presunti tali scomodi all’Occidente.
          Pensa quanta retorica del “noi siamo la democrazia, quella è barbarie, è dittatura, non è stato di diritto”.

          No, di per sé non ci sarebbe niente di strano in sé da parte della sinistra nel rivendicare la specificità in senso positivo di un mondo di diritti delle donne, degli omosessuali, ecc. ecc.
          Sono scelte. Poi, certo, se avvengono c’è un motivo. Ma non era scontato, non era nelle premesse.

          La retorica dei “barbari” è nell’armamentario della sinistra da sempre: il passato, il fascismo, il nazismo, il non-occidente con le sue dittature, la destra, gli ignoranti, i populisti, i sovranisti, oggi sono i novax, specie di trogloditi senza pollice opponibile che ignorano la scienza e credono la terra sia piatta.
          La sinistra ha sempre la retorica dell’emergenza, dell’isola felice, di un’eccezionalità di diritti e bellezza conquistata a fatica e costantemente sotto minaccia da parte dei cattivi di turno.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per peucezio

            “La sinistra ha sempre la retorica dell’emergenza, dell’isola felice, di un’eccezionalità di diritti e bellezza conquistata a fatica e costantemente sotto minaccia da parte dei cattivi di turno.”

            Nella tua polemica con la Sinistra, sfondi una porta aperta.

            Il problema è che la storia del mondo viene fatta da molte cose insieme.

            In parte, certo dalle retoriche. E se ci fissiamo con le retoriche che vanno di moda oggi…

            Costanzo Preve aveva capito l’essenziale.

            Viviamo in un mondo in cui:

            1) la retorica è di sinistra (anche Forza Nuova piangerà sui “poveri italiani cui rubano i posti di lavoro”)

            2) l’amministrazione è di centro

            3) l’economia è di destra

            • Peucezio scrive:

              Ma queste cose non sono slegate.
              La retorica immigrazionista serve a legittimare la globalizzazione e la precarizzazione del lavoro.
              Quella omosessualista a dare copertura ideologica al consumismo del sesso, dell’identità sessuale, ecc. Oggi invece a restringere le opzioni in vista della polarizzazione geopolitica dell’Occidente.

              Non vedo perché non usare un termine nell’accezione che ha storicamente assunto negli ultimi decenni e nelle sue autoidentificazioni esplicite.

              Non conosco la Toscana, ma conosco tanta gente qui a Milano, peraltro con molti pregi sul piano personale, che per il sol fatto che ha fatto un po’ di casino e militato nel PCI da giovane, ora pensa ESATTAMENTE ciò che pensa la sinistra politica, odia Salvini, considera il vaccino il dove e civico massimo e l’Imperativo Morale Assoluto della contemporaneità, disprezza Cacciari in quanto dissidente e traditore della causa.
              La sinistra in Italia nel 2022 è questo.
              Poi ci sono i gruppuscoli, e vabbè.

            • Peucezio scrive:

              Semmai un esercizio interessante sarebbe cercare di capire cosa avessero in comune quelle idee con queste, cioè qual è il filo rosso che unisce, spesso nelle stesse persone, aver voluto la rivoluzione marxista ieri ed essere oggi atlantisti radicali, vaccinisti fanatici e stare sempre dalla stessa parte del grande capitalismo finanziario.

              Mi dispiace ma etichette come “voltagabbana”, “salito sul carro del vincitore” non vogliono dir nulla: questi ci credevano allora e ci credono ora con lo stesso fanatismo.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                ” e stare sempre dalla stessa parte del grande capitalismo finanziario.”

                Dai, un marxista serio non sta “dalla parte del grande capitalismo finanziario”.

                Il marxista serio dice che esiste un conflitto sul controllo dei mezzi di produzione tra il “general intellect”, cioè l’insieme di lavoratori manuali e intellettuali, e i proprietari di capitale.

                Tanto che Marx ha detto cose molte interessanti (e fiorentinamente condivisibili) sull’esproprio degli artigiani.

              • Peucezio scrive:

                Già, il “sempre” induceva in errore, mi sono espresso male.
                Io volevo dire che ora (più o meno da quando è caduto il Muro o poco dopo) stanno in tutte le occasioni dalla parte del capitalismo finanziario: non era un “sempre” in senso assoluto.

                Come dire: “da quando hai avuto la promozione ti vanti sempre”, che non significa che ti vantavi anche prima di averla, ma che lo fai in ogni occasione.

          • Peucezio scrive:

            Con tutto ciò,
            non sto dicendo che l’esito reale di questa retorica sia l’islamizzazione della società e il ritorno al patriarcato perché i ceti dirigenti occidentali hanno deciso così.

            Se volete dire che la retorica non impedisce alla lunga agli immigrati di assimilarsi vi dico che è probabile e se invece ciò non avverrà sarà per ragioni strutturali molto più serie che non siano la retorica della sinistra.

            Ma le retoriche sono interessanti per capire l’ideologia del potere, in che modo cioè vuole che ci rappresentiamo la realtà e perché.

            Non si può nemmeno escludere – e qui scendo su un terreno che vi sembrerà controintuitivo, ma pazienza – che questa deriva culturalista della sinistra sia funzionale a tirare i remi in barca, a imporre uno stile di vita più austero a un Occidente impoverito, che deve accettare di poter consumare meno senza protestare.
            Insomma, fra la globalizzazione e il problema ambientale ci si imporranno un po’ di vacche magre.
            E si sa che il benessere coincide con l’ampliamento ad infinitum delle possibilità.
            Mentre un regime neopatriarcale e sessuofobo è più compatibile con una società più austera e di sussistenza.

            Ovviamente non dovete pensare a chissà quali piani a tavolino: ogni classe dirigente tende istintivamente a ideologizzare l’assetto economico e sociale che impone.

          • Francesco scrive:

            Peucezio,

            ma secondo te concetti quali “dittatura, stato di diritto, libertà di parola, libertà di stampa, elezioni libere, polizia politica che ti butta giù dal letto alle quattro del mattino e sparisci” sono pura retorica o almeno da relativizzare culturalmente?

            Putin che fa ammazzare gli oppositori politici e i giornalisti è un mito creato dalla CIA? o addirittura è la normalità russa che non può essere giudicata con criteri occidentali?

            Non riesco a capirti.

            Ciao

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Francesco

              “ma secondo te concetti quali “dittatura, stato di diritto, libertà di parola, libertà di stampa, elezioni libere, polizia politica che ti butta giù dal letto alle quattro del mattino e sparisci” sono pura retorica o almeno da relativizzare culturalmente?”

              Temo che tu – come un po’ anche Peucezio – tendi a guardare la questione troppo ideologicamente.

              Il Messico confina con gli Stati Uniti, ne dipende molto di più di quanto ne dipenda l’Italia.

              Tutto sommato, la probabilità di venire torturati a morte in Messico è un filino più alto che in Russia.

        • PinoMamet scrive:

          “La retorica dei “barbari” è nell’armamentario della sinistra da sempre: il passato, il fascismo, il nazismo, il non-occidente con le sue dittature, la destra, gli ignoranti, i populisti, i sovranisti, oggi sono i novax…”

          sì, e gli stranieri in questa lista dove sarebbero? 😉

          • Peucezio scrive:

            Se vengono in Italia buoni, se rimangono lì e hanno qualche ruolo di potere cattivi.

            Ma, appunto, è un’opzione, non scontata.
            Una femminista degli anni ’70 poteva pensare che il nemico sia l’immigrato pakistano al pari del vecchio fallocrate italiano. Infatti alcune sono passate da sinistra a destra. Ma non perché abbiano cambiato idea loro.

            • PinoMamet scrive:

              “Se vengono in Italia buoni, se rimangono lì e hanno qualche ruolo di potere cattivi.”

              mmm… no?
              Davvero, non mi risulta.

              “Una femminista degli anni ’70 poteva pensare che il nemico sia l’immigrato pakistano al pari del vecchio fallocrate italiano.”

              Non mi risulta neppure questo.

              Un paio di conoscenti, femministe, si sono messe con ragazzi immigrati, probabilmente idealizzandoli.
              Si sono accorte dopo qualche anno di convivenza che erano maschilisti (cioè, perlomeno per i criteri delle mie conoscenti) e il rapporto non è continuato, ma non è che per questo hanno iniziato a sbraitare contro gli immigrati, a leggere i libri della Fallaci e a votare Salvini.

              Hanno semplicemente capito di essersi messe con la persona sbagliata.

        • PinoMamet scrive:

          Peraltro tutte le persone di sinistra che conosco non nutrono particolari sentimenti negativi verso Putin (la simpatia filorussa è rimasta) e neppure verso Assad, che è stato bombardato dagli americani e quindi è nel campo dei buoni.

          Non confondiamo la sinistra con il PD…

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Pino Mamet

            “Non confondiamo la sinistra con il PD…”

            Verissimo.

            La “sinistra” in Italia, e a Firenze, è costituita da circa il 10% della popolazione. Di cui il 9% vota per il PD unicamente per paura che ritorni Mussolini.

          • Peucezio scrive:

            Allora dobbiamo intenderci sui termini.

            Io cono sinistra intendo l’establishment, la retorica del potere di oggi, delle élite progressiste, che si autodefiniscono di sinistra o di centro-sinistra o comunque progressiste e si contrappongono alla destra, non all’estrema sinistra.

            Poi, certo, a sinistra di questo mondo c’è tutta una galassia, che conta poco, ma ha le sue ritualità, i suoi esercizi autoreferenti, un po’ conformista, un po’ nostalgica, a volte non del tutto allineata, spesso ripetitiva e a tratti anacronistica.
            Ma è un mondo che mi pare irrilevante sia sul piano del potere e dei giochi effettivi che sul piano delle antropologie vitali e di reale interesse sociologico.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “Io cono sinistra intendo l’establishment”

              Come garantire l’incomunicabilità con poche semplici mosse.

              • Peucezio scrive:

                Con te ho rinunciato da anni a comunicare se non per invettive polemiche (più da parte tua che mia: io articolo quasi sempre il discorso, magario sarò un po’ pedante e noioso), almeno qui dentro.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Capisco, però se cominci ad usare le parole in modo creativo, in modo tale che diventino puri e semplici omonimi di quelle usate dagli altri, allora il problema va ben oltre la mia persona.

              • Miguel Martinez scrive:

                per MT

                ““Io cono sinistra intendo l’establishment”

                Come garantire l’incomunicabilità con poche semplici mosse.”

                Nello specifico, credo che Peucezio abbia una buona parte di ragione.

                Ma forse andrebbe chiarito meglio il concetto di “establishment”: l’establishment è semplicemente l’insieme dei poteri realmente esistenti.

                La sinistra oggi è spesso la loro retorica; ma la retorica non è il potere.

                Come il potere non è necessariamente menzogna.

                Caso semplice semplice.

                Esiste il Covid. Sulla cui portata possiamo fare mille discussioni. Sappiamo che i vaccini sembrano garantire una relativa protezione, forse ci sarebbero altri parziali rimedi, ma come dice giustamente Roberto, Babbo Natale non esiste. Questo è il fatto concreto.

                Su questo fatto concreto, il potere economico e politico costruiscono il più grande appalto di tutta la storia umana, il più grande passaggio di soldi pubblici in mani private, imposto con la forza di polizia in tutto il mondo. Questo è il fatto politico/economico.

                E su questo fatto politico/economico, si costruiscono retoriche “di sinistra” per giustificarle, che funzionano perché “sinistra” vuol dire “includere il massimo numero possibile di persone”, quindi piacciono.

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                creativo un conto, siamo in un’epoca in cui in Occidente i ceti dirigenti sono progressisti e moderatamente di sinistra, non certo conservatori.

                Parlo delle autodefinizioni, poi per i tuoi parametri nessuno sarà mai così progressista da non essere considerato reazionario e per i miei nessuno sarà mai così conservatore da non essere considerato un sovversivo dissolutore bolscevico.

              • Peucezio scrive:

                Un “corno”, non un “conto”.

              • Peucezio scrive:

                Miguel,
                “La sinistra oggi è spesso la loro retorica; ma la retorica non è il potere. ”

                Certo.
                Ma questo è un altro discorso.
                Si tratta di capire perché il potere si dà certe sovrastrutture ideologiche, per usare categorie marxiane in fondo sempre valide.
                Ho tentato un po’ di rispondere in altri commenti qui contigui.

              • Peucezio scrive:

                Miguel,
                repetita juvant:

                Dico:
                “Non si può nemmeno escludere – e qui scendo su un terreno che vi sembrerà controintuitivo, ma pazienza – che questa deriva culturalista della sinistra sia funzionale a tirare i remi in barca, a imporre uno stile di vita più austero a un Occidente impoverito, che deve accettare di poter consumare meno senza protestare.
                Insomma, fra la globalizzazione e il problema ambientale ci si imporranno un po’ di vacche magre.
                E si sa che il benessere coincide con l’ampliamento ad infinitum delle possibilità.
                Mentre un regime neopatriarcale e sessuofobo è più compatibile con una società più austera e di sussistenza.”

                Aggiungo:
                c’è però anche un elemento di continuità.
                Con l’eccezione di certo comunismo contadino e operaio nostrano, c’è una continuità nelle ideologie progressiste, diciamo dall’Illuminismo in poi, di insofferenza verso tutte le strutture date che inseriscono l’individuo in un orizzonte di senso (scusa l’espressione un po’ trita), cioè in una rete di rapporti, un legame col passato, un nesso verticale col sovrannaturale radicato e non intercambiabile, insomma, che lo rendono un po’ meno monade alienata e sola, in un mondo massificato.

                Quelle cose che aborre Andrea, che però si è fatto una famiglia, è una persona normale, radicata nella società, avrà degli amici (d’altronde è persona cordialissima, piacevole, non avrà avuto nessuna difficoltà a farseli, se vivessi a Genova lo frequenterei volentierissimo anch’io), insomma, non è un’entità irrelata e priva di ogni riferimento. Poi gli piace il dialetto genovese…
                Forse si sentirebbe oppresso in una comunità di tipo tradizionale, ma, insomma, è uno radicato nella sua realtà, nella una società o almeno così mi pare da quel poco che so di lui.

                Ma costoro perseguono da sempre il nichilismo.
                Ora ci dicono di tirare i remi in barca, ma non è un caso se non rispolverano i dettami repressivi per esempio della morale cattolica: guai a mantenere un legame con gli avi, col territorio, con la storia, che non dev’essere distrutta (ora non va più di moda, anche se in tanti paesi ci sono esagitati che devastano ogni giorno qualche chiesa), ma museificata.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Io credo di aver vissuto in un altro paese, anch’esso chiamato Italia, dove mi veniva spiegato che in una piccola azienda si è come in famiglia, per cui deve esserci la sostanziale libera licenziabilità; dove mi è stato spiegato che per un giovane un lavoro flessibile è una buona cosa; dove il piccolo imprenditore è il vero eroe dei nostri tempi, mentre in giro è pieno di parassiti e fannulloni che lo vogliono affossare; dove il reddito di cittadinanza è, appunto, il parassitismo trasformato sistema; dove il libero mercato bla bla e il mio manuale di microeconomia nell’introduzione proclamava che “democrazia è comprare ciò che si vuole al giusto prezzo”.
                Tutto questo erano anche affermazioni pronunciate nello spazio pubblico (quella che i solito si chiama retorica), non solo leggi approvate sottobanco. Quindi la retorica monocolore di sinistra non so dove sia: la retorica è genuinamente liberale.
                Il liberalismo sarà anche a sinistra del fascismo, ma sicuramente è a destra della socialdemocrazia (non serve scomodare il bolscevismo).

                Tra i tre poli (uguaglianza, libertà e scopa in culo) la libertà è quello che forgia la retorica, non l’uguaglianza.

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                perché la sinistra sarebbe stata meno organica a tutto questo?
                Solo nelle cose in cui non avrebbe dovuto esserlo.

                La sinistra è liberista con le multinazionali e statalista coi piccoli imprenditori ed esercenti.
                In modo che il barista venda l’attività e diventi un rider di Glovo sfruttato come uno schiavo.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Il lavoro autonomo (quello dei rider, per intenderci) è nel Codice civile del 1942, quando non governava certo la sinistra.

              • Francesco scrive:

                Ma, porca puttana, perchè MT ha vissuto nella mia Italia al mio posto?

                Non lo trovate ingiusto?

                PS seriamente, l’Italia è un paese dalle MOLTRE retoriche, tra loro felicemente contraddittorie e incompatibili. E ribadisco che il collante di tutto è la catena montuosa del debito pubblico.

          • Peucezio scrive:

            Miguel,
            cosa sia la sinistra l’hai appena illustrato nella posizione del Pd su Frattini.
            Mi pare di una chiarezza lampante.
            Questo è ciò che si vuole “dove si puote”.
            Poi ci sono i capelloni dei centri sociali che non se li caga nessuno ma tornano buoni se c’è un comizio della Meloni o una manifestazione della destra.

          • Peucezio scrive:

            Peraltro la parabola di OGNI sinistra finisce inevitabilmente lì o cade dall’altra parte, a destra (o in un più generale mondo rosso-bruno, no greenpass, non conforme, insomma, qualcosa di totalmente altro dalla sinistra, anche se ne tare origine).

            Avete visto, nei momenti decisivi, qualche forma di opposizione SERIA da sinistra delle scelte atlantiste, per esempio nelle varie guerre?
            Qualche difesa seria dei diritti dei lavoratori contro la precarizzazione?
            E così per tutto. La sinistra al momento decisivo si è sempre stretta contro il fascista e il cattivo di turno (Berlusconi, Salvini, ecc. ecc.) e con questa scusa è passato TUTTO.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Peucezio

              “La sinistra al momento decisivo si è sempre stretta”

              Forse “sempre” è un po’ eccessivo… da ragazzo mi ricordo un’enorme manifestazione organizzato dal PCI contro la visita dell’allora presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon. E tanti cartelli contro la NATO.

              • Peucezio scrive:

                Beh, ma era l’epoca in cui il MSI era atlantista e filoisraeliano, non c’era contraddizione.

                Comunque parliamo della sinistra post caduta del muro, in effetti i comunisti erano un’altra cosa.
                Io spesso scherzo chiamando “comunisti” persino un Draghi o un Monti, ma al di là dei giochi terminologici scherzosi e polemici a un tempo, fino agli anni ’80 un comunista credo si identificasse ancora di più con tale etichetta che con quella di “sinistra”, che non rinnegava, ma era più generica e meno identitaria (in fondo nominalmente anche Craxi era di sinistra).
                Oggi, caduto il comunismo, è rimasta solo la sinistra, cioè il peggio del peggio (scusa la valutatività, ma quando è così lampante…), mentre il comunismo aveva una sua dignità culturale, etica e politica, malgrado tutto.

  38. Tortuga scrive:

    OT ma in tema di Covid e fake news nella stampa
    Ho fatto delle verifiche e sulla bacheca della commentatrice risulta che sia tutto vero
    https://upload.forumfree.net/i/ff13674282/1qQfBo9d_o.jpg

  39. Miguel Martinez scrive:

    Si notava come nessuno sembra aver notato l’omicidio omofobo a colpi di motosega a Milano.

    Mentre questa sì che è una notizia che scuote la politica, almeno quella locale.

    In un parco, succede qualcosa di cui non sappiamo assolutamente nulla tra due ragazzine di etnia indefinita e un maschietto dodicenne.

    Va a finire che le ragazzine sfottono il maschietto dicendogli “ebreo di m.” e parlando di “forni”.

    Almeno così il ragazzino ha raccontato al babbo (che non sappiamo se sia ebreo o no), che ha pensato bene di chiamare il Comune invece dei genitori delle ragazzine.

    Meraviglioso il comunicato retorico del Comune.

    Immaginate la sindaca che cerca di non ridere mentre scrive:

    “.Una situazione incredibile, da pelle d’oca, sembra di essere ripiombati nei tempi più bui della storia del nostro paese – ha detto la sindaca di Campiglia Marittima, Alberta Ticciati – l’Amministrazione comunale non intende sottacere o banalizzare quanto accaduto che è di una gravità inaudita. Abbiamo invitato la famiglia a fare i propri passi. Mi confronterò con le forze dell’ordine e la scuola e faremo il possibile perché la cosa non venga archiviata e banalizzata. Il fatto che nel 2022 succeda una cosa tale in una realtà come la nostra è di una gravità massima che va indagata, approfondita, compresa, e fortemente stigmatizzata. Questi atti, pericolosi e inaccettabili, vanno stroncati subito“.”

    • roberto scrive:

      come dicevo ieri, non ascoltato, non è il lavoro dei politici quello di commentare ogni fatto di cronaca (poi quando è meno di cronaca ancora di meno)….poi lo fanno, ok, ma sbagliano.

      PS non cambia nulla a quanto dico, ma leggo che oltre a sfottio ci sono calci e sputi….non è divertente

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “ma leggo che oltre a sfottio ci sono calci e sputi”

        Noi sappiamo che secondo Repubblica, il babbo ha detto che suo figlio gli ha detto che avrebbe ricevuto “insulti, calci e sputi” da due ragazzine, in un contesto di cui non sappiamo assolutamente nulla.

        Magari loro stavano cercando di stuprarlo e lui si è solo difeso, ma non lo possiamo sapere.

        Comunque il Comune vigila affinché le Forze dell’Ordine vadano fino in fondo, e che la magistratura non archivi ma la faccia pagare alle malfattrici.

        E per fortuna nessuno ha tirato fuori il solito trito alibi, per cui un maschio che se ne va da solo in giro per un parco frequentato da bambine se l’è andata a cercare.

        • roberto scrive:

          “Noi sappiamo che secondo Repubblica, il babbo ha detto che suo figlio gli ha detto che avrebbe ricevuto “insulti, calci e sputi” da due ragazzine, in un contesto di cui non sappiamo assolutamente nulla.”

          esatto

          è per questo che al posto tuo avrei scritto

          “Va a finire che le ragazzine prendono a calci e sputi il maschietto dicendogli “ebreo di m.” e parlando di “forni”.

          invece che

          “Va a finire che le ragazzine sfottono il maschietto dicendogli “ebreo di m.” e parlando di “forni”.”

          tutto qui

    • Fuzzy scrive:

      https://www.ambienteweb.org/2021/06/03/come-lucraina-si-sta-trasformando-in-uno-stato-nazista/
      E poi magari si arma l’Ucraina nazista.
      Che dichiara per voce del suo ministro della difesa:
      -Una minaccia di invasione dell’Ucraina da parte della Russia al momento “non esiste”-.

      https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/01/25/venti-di-guerra-sullucraina-ma-per-ora-una-vera-minaccia-non-esiste_a6c55a8d-5235-4ecd-86cf-ef4baec00ac7.html
      Comunque per le due ragazzine un buon esorcista e via andare

      • Fuzzy scrive:

        Washington, che l’anno scorso ha fornito a Kiev armi per l’ammontare ufficiale di 650 milioni di dollari, ha autorizzato Estonia, Lettonia e Lituania a trasferire all’Ucraina armamenti Usa in loro possesso, in particolare missili Javelin. Altri armamenti sono forniti dalla Gran Bretagna e dalla Repubblica Ceca.

        https://www.spazioradio.it/2022/01/25/manlio-dinucci-leuropa-in-trincea-contro-il-nemico-inventato/

        No, perché questa è grossa eh!
        E noi qui a pensare se mettere Berlusconi o Amadeus alla presidenza della Repubblica.

        • firmato winston scrive:

          Ma scusa ‘sto nemico allora e’ inventato o no?

        • Francesco scrive:

          >>> Speciali convogli ferroviari stanno già trasportando carrarmati Usa dalla Polonia all’Ucraina

          Ora, queste notizie non possono essere buttate lì a caso, servirebbero dei dati più precisi.

          QUALI carri armati USA? quanti? tutti i movimenti di truppe della NATO sono fuori dall’Ucraina e questo così vago invece va in senso opposto? i carri armati sono materiale fornito agli ucraini? sono reparti militari USA? sono mica dei polacchi equipaggiati con tank USA?

          capisco che quando la fonte è Manlio Dinucci del Manifesto la qualità dell’informazione è un’utopia più che un optional ma insomma … fare uno sforzo?

          PS la Gran Bretagna è un’espressione geografica, lo stato si chiama Regno Unito.

          PPS i missili anti-carro Javelin sono armi difensive, non vorrei che i vetusti tank T90 dei russi ne fossero facili vittime in attesa delle mitiche Armi Segrete Russe

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “QUALI”?

            Su questi ultimi non so.

            L’ultima volta che vidi un telegiornale polacco anni fa, comunque, si mostrava un gruppo di semoventi USA (gli stessi che sotto le armi aiutavo a puntare io, ecco perché sono sicuro) che sbarcavano a Danzica per schierarsi in Polonia. Dati i precedenti storici, la presenza di truppe corazzate al confine di Kaliningrad penso non faccia dormire sonni tranquilli a Mosca.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              “semoventi che puntano”? stai parlando di artiglieria semovente M 109?

              poi, siamo seri, questa idea dei Russi di tenersi Kalinigrad come enclave circondata da paesi non proprio felici del passato comune è tutto tranne che brillante … gli va bene che nessuno vuole rischiare che torni a essere Konigsberg tedesca

              🙂

    • PinoMamet scrive:

      Campiglia Marittima è un bellissimo paesino!

      Ci facevano un campus musicale anni fa, al quale partecipò due o tre anni di fila mio fratello, lo andavo a trovare e l’ho scoperto così.

      Ignoravo l’esistenza di una comunità ebraica a Campiglia, ma si impara sempre qualcosa.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Pino Mamet

        “Ignoravo l’esistenza di una comunità ebraica a Campiglia, ma si impara sempre qualcosa.”

        Veramente noi sappiamo soltanto che sul Profilo Facebook del Comune di Campiglia è comparso un delirante comunicato, in cui dicono di aver ricevuto la telefonata di un anonimo, che dice di essere padre di un bambino, che secondo lui si lamenta di essere stato molestato da due ragazzine.

        Non sappiamo se esiste il presunto padre, non sappiamo se esiste il ragazzino, non sappiamo se è ebreo, non sappiamo se l’episodio sia successo, o in che termini, e non sappiamo se esistono ebrei a Campiglia.

        Da cui traiamo la banalissima morale: contare fino a dieci prima di dare fiato alle trombe.

        Io mi trovo tutti i giorni a fare lo stesso lavoro con i miei amici, a fare l’avvocato del diavolo, a dire non fate il comunicato prima di esservi accertati di avere ragione davvero.

        • Miguel Martinez scrive:

          Questo non vuol dire che il ragazzino non esista, o che non sia successo ciò che dice il suo babbo. Semplicemente vuol dire che la Sindaca ha messo fiato alle trombe prima di informarsi.

          • Miguel Martinez scrive:

            E la Sindaca ha messo fiato alle trombe perché la narrazione delle Picchiatrici Quindicenni che scelgono sadicamente la “prossimità” al Giorno della Memoria per tendere un agguato per motivi di puro odio razziale a un bambino unicamente perché è Ebreo è troppo perfetta.

            E diventa la possibilità per recitare il ruolo dell’Armata Americana Atlantica che libera Auschwitz: notoriamente liberato dall’esercito russo, ma mi dicono che Benigni ci mise gli americani nel suo film, e Letta ci dice che dobbiamo essere “atlantisti”.

            • PinoMamet scrive:

              Direi che è la descrizione perfetta della meccanica della notizia…

            • Francesco scrive:

              Secondo me Benigni ci mise gli americani per due motivi: il lager era generico e sembrava fosse in Italia (dove i russi non arrivarono) e l’idea dell’Armata Rossa che libera qualcuno suona troppo male, è come se fosse una contraddizione in termini, come se non fosse possibile, insomma … ci siamo capiti?

  40. Miguel Martinez scrive:

    Finalmente si accorgono che c’è un candidato alla presidenza che ha tutte le carte in regola, che non è un trafficante di qualche partito politico.

    Il bello è che ha pure ricevuto più voti di chiunque finora.

    https://www.repubblica.it/politica/2022/01/25/news/ritratto_paolo_maddalena-335162822/

    • Francesco scrive:

      Ecco chi è! senti, perchè non facciamo le Kelepresidenziali?

      Io voto Silvio, al primo scrutinio, un pò per celia e un pò per non morire.
      E voi?

      • PinoMamet scrive:

        Silvio convinto.

        Mi sembra l’unico personaggio politico che possa essere super partes… e dico davvero.
        Inoltre non è qualche grigio funzionario contabile, non è un lecchino di partito, non è un topo di biblioteca, non è un’antipatica signora borghese che non ha mai visto un lavoratore in faccia, e racconta pure le barzellette.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Non sono sicuro che arrivi neppure a metà mandato: qualche anno fa sembrava fatto di legno, oggi sembra proprio imbalsamato.

          • Peucezio scrive:

            In effetti…

            Probabilmente era un’opzione temporanea, sapendo che fra qualche anno se ne doveva eleggere un altro.

      • roberto scrive:

        io alla fine per l’ebbrezza di ritornare alla rassicurante balena bianca voterei casini (cioè in realtà non lo voterei, ma mi sembra uno dei meno peggio)

    • roberto scrive:

      pensavo che maddalena fosse il candidato di francesco (cattolico, antiabortista, antimatrimoniogay…) e mi stupisce che i comunisti abbiano dato il loro appoggio

      • Francesco scrive:

        lo conosco solo come vegliardo anti-Vax

        credevo fosse votato dai duri e puri grillini nel tempo di ricreazione

        dici che è anche un Kattoliko? strano perchè i duri e puri grillini sono anche fanaticamente abortisti e gayisti, con punte di anticlericalismo da Vernacoliere

        mi tengo Silvio, al primo giro, anche se credo sia morto vari anni fa

        • roberto scrive:

          Ha dichiarato pubblicamente che la 194 ha causato milioni di morti ed è incostituzionale…

          • Francesco scrive:

            “cuoricino”

            • roberto scrive:

              domanda semiseria

              ma perché voi cattolici non vi riconoscete tra di voi?

              vi lamentate sempre di essere una sparuta minoranza ma non vi accorgete dei vostri simili intorno a voi

              🙂

              • Francesco scrive:

                deve essere una caratteristica delle minoranze, iniziare a decomporsi in gruppuscoli sempre più piccoli

                in più io sono un snob di sinistra quando si tratta di certi gruppi, mi sa

                o forse sono troppo abituato a cercare nella informazione mainstrean per deformazione lombarda (eravamo il felicissimo Formigonistan, noi)

  41. Miguel Martinez scrive:

    Allora, Franco Frattini mi sta antipatico per principio.

    A differenza di Paolo Maddalena, è un politico, per giunta di Forza Italia.

    Ma è straordinario il motivo per cui il PD, che in teoria sarebbe l’erede del partito meno atlantista d’Italia, dice che non può essere presidente: il fatto che ha cercato in passato di avere rapporti decenti con la Russia.

    Leggo su Repubblica:

    La pensa allo stesso modo il segretario dem, Enrico Letta: “Abbiamo bisogno di un profilo di un vero atlantista, qualcuno che rassicuri i mercati, penso a quello che sta accadendo tra Ucraina e Russia. Dobbiamo difendere l’Ucraina”, ha detto in un’intervista alla Cnbc.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “Frattini”

      Di Frattini ricordo che (a parte l’essere stato il ministro degli esteri di Berlusconi, quindi il nulla) ci fu una esilarante presa in giro di Corrado Guzzanti su “Aniene”, anni fa. Voglio sperare che – non potendo citare quello sketch – Letta abbia tirato fuori la faccenda della Russia. Il vuoto è utile in fisica, in politica fa danno.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Miguel Martinez scrive:

        Per ADV

        ““Frattini””

        e infatti spero proprio che Maddalena prenda più voti di Frattini.

        Ma credo sia straordinaria l’attuale autodefinizione della sinistra ufficiale:

        ““Abbiamo bisogno di un profilo di un vero atlantista, qualcuno che rassicuri i mercati”

        Cioè.

      • Peucezio scrive:

        Andrea,
        qui però sei un po’ ingenuo.
        L’atlantismo per il Pd è una religione.
        Per Berlusconi era folclore alla Alberto Sordi (che pure ha fatto i suoi danni, l’Iraq, ecc.), per questi invece è una cosa seria e non ammette cedimenti minimi.
        Berlusconi non potrà mai diventare presidente della Repubblica per il suo rapporto con Putin: a quel punto dall’altra parte dell’Atlantico glie l’han giurata per sempre.
        E da noi la sinistra esegue diligentemente.
        (ma non solo lei, ci sono i servizi segreti, le pressioni finanziarie, politiche, mediatiche, all’occorrenza giudiziarie, ecc. ecc.)

        • PinoMamet scrive:

          “L’atlantismo per il Pd è una religione.
          Per Berlusconi era folclore alla Alberto Sordi (che pure ha fatto i suoi danni, l’Iraq, ecc.), per questi invece è una cosa seria e non ammette cedimenti minimi.”

          Su questo ti do ragione in pieno.

          Non so se sia iniziato quando D’Alema bombardò la Serbia (i genitori del mio informatissimo- in prima superiore!- studente serbo non gliel’hanno ancora perdonato), anzi, credo sia iniziato molto prima;

          fatto sta che il PD è il più zelante difensore dell’ortodossia NATO e dell’alleanza con gli USA.

          • Peucezio scrive:

            Io credo sia iniziato con la Bolognina.
            E Berlinguer aveva posto le prime premesse: la questione morale contro il pragmatismo togliattiano. Con Berlinguer ormai il PCI era un partito del tutto occidentale, malgrado qualche residuo di sovietismo, più per inerzia che altro.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Peucezio

          “L’atlantismo per il Pd è una religione.”

          Non credo. Gli atlantisti hanno oggi più armi e più soldi, meglio essere amici loro.

          • Peucezio scrive:

            Gli atlantisti sono quelli che ci vogliono col culo al freddo, senza gas russo.

            Il servilismo è un istinto, non è legato a calcoli.
            D’altronde la classe politica attuale è idealista, non è pragmatica. I democristiani erano pragmatici.

          • Peucezio scrive:

            Ovviamente detto da me “idealista” è sinonimo di “psicopatico”.

        • firmato winston scrive:

          @miguel
          “Ma è straordinario il motivo per cui il PD, che in teoria sarebbe l’erede del partito meno atlantista d’Italia”

          C’e’ anche mezza DC dentro al PD…
          Il PCI piu’ che meno filoatlantista, era piu’ filosovietico, ma la russia di Putin e’ il contrario dell’URSS, e Putin era, anzi e’ amico del berlusca, gli ha persino regalato il “lettone di Putin”. Guarda come si schiera a riflesso condizionato il soldatino AdV…

          @peu
          “Berlusconi non potrà mai diventare presidente della Repubblica per il suo rapporto con Putin”

          Berlusca andava con tutti… voleva piacere a tutti…
          Aveva ottimissimi rapporti anche con Bush, mentre era odiato visceralmente da Obama (fu l’unico senatore a ostentare disprezzo quando berlusca fece un discorso al senato usa, il che non ci aiuto’ molto durante la crisi dello spread 2011, che infatti defenestro’ il berlusca in favore di… Monti!)
          A parte questo, in patria berlusca e’ “leggermente” divisivo… cosa che e’ un grave handicap per un presidente che dovrebbe non solo essere super partes, ma soprattutto essere percepito come tale. Da tutti! L’unico che tifa in gran segreto per lui e’ Travaglio, che triplicherebbe la tiratura come ai vecchi tempi.

          “L’atlantismo per il Pd è una religione.”

          Anche con Trump? Non credo proprio…
          Il PD e’, o meglio vorrebbe essere, la versione italiana del partito democratico americano, che infatti e’ il capostipite del “politicamente corretto”. C’e’ l’ha scritto anche nel nome, PD…

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ peucezio

          “atlantismo”

          Mah…. Il PD ha da sempre sottolineato l’esigenza di una difesa europea. Detto questo, o accettiamo l’idea di portare il livello delle nostre spese militari al 4% del PIL come fanno (credo) gli inglesi, o continuiamo ad appaltare la nostra difesa alla NATO (in cui peraltro paghiamo la quota di partecipazione più con le basi militari che in contanti). Chi è antiatlantista – alla Cardini, per intenderci – ha l’onere di spiegare agli italiani il costo dell’alternativa. Quanto ai pacifisti, quando si cita l’articolo 11 della Costituzione bisognerebbe avere l’onestà di citarlo tutto fino in fondo. Si vis pacem…

          Tra l’altro: stupirsi perché qualcuno non confonde Putin con l’URSS è qualcosa che francamente stupisce me. Putin è roba che può piacere giusto ai Frattini, ai Berlusconi o all’ENI: necessario e gradevole come un clistere.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Il 4% serve per fornire truppe alla Nato. Che non è un appalto, ma una lega di satelliti, per cui non è che “appalti”, ma è l’Impero che decide per te.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ mauricus Tarvisii

              “NATO”

              Sì, ma in soldi noi spendiamo molto meno del 4%. Di fatto, paghiamo in basi militari, ossia affittiamo la nostra eccezione alé posizione geografica al centro del Mediterraneo. Cosa che agli USA scoccia, e non poco; ma a parte qualche Cermis, a noi sta bene così.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Nessuno costringe gli USA a mantenerci una guarnigione in casa. Questa idea per cui ci siamo noi incoscienti e poi gli Stati Uniti che generosamente ci proteggono è sintomo di non aver capito come funzionano i rapporti tra Impero e satelliti.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per ADV

            “Detto questo, o accettiamo l’idea di portare il livello delle nostre spese militari al 4% del PIL come fanno (credo) gli inglesi, o continuiamo ad appaltare la nostra difesa alla NATO ”

            risposta veloce e spannometrica.

            L’Italia non ha alcuna possibiità di difendersi da potenze atomiche, qualunque siano, quindi tanto vale che rinunci in partenza, come io rinuncio ad andare in giro con giubbotti antiproiettile (autodifesa) o muovermi sempre con una scorta (NATO).

            L’Italia può avere problemi di trafficanti di droga o di persone che arrivano via mare o dalla Slovenia, roba del genere; o di hacker. Per cui potrebbe tranquillamente ridurre le spese militari.

            E magari migliorare invece la vera difesa che è la resilienza e la riduzione di dipendenza da altri.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Martinez

              “Atomiche”

              In un conflitto atomico non si salva nessuno. L’idea delle atomiche è di essere costruite per non essere usate.

              Avvenne lo stesso per i gas asfissianti fra le due guerre: tutti li accumularono, ma nessuno le usò in battaglia dopo il 1918 e perfino nella seconda guerra mondiale… tranne che su chi era impossibilitato a difendersene, come Abissini, Iraqeni ed Ebrei. (L’episodio nel porto di Bari fu verosimilmente un incidente).

              La capacità di mobilitare in fretta reparti operativi per interventi convenzionali è l’unico modo, oggi, per far credere di essere in grado di far pagare a un eventuale aggressore lo scotto dell’aggressione. La neutralità disarmata ha fatto scomparire la millenaria repubblica di San Marco.

              Vuoi bloccare gli sbarchi dei trafficanti dall’Albania? Operazione Pellicano 2. (Ecco tra l’altro perché il “blocco navale” insistentemente chiesto dai sovranisti nostrani davanti alle coste libiche è un controsenso). Certo, bisogna avere le idee chiare su cosa fare dello strumento militare, mandare alpini a Timor Est rischia di essere velletario (vero D’Alema?).

              Aumentare la resilienza rende più indipendenti dai ricatti, ma garantire la sicurezza di un paese con ottomila chilometri di coste in mezzo al mediterraneo con una difesa territoriale in stile svizzero o jugoslavo – o magari inseguendo le fole di una “area di sicurezza euro mediterranea” – mi sembra francamente poco praticabile.

              In soldoni: non è badando ciascuno al proprio Oltrarno che impedisci a un demagogo o un brigante in difficoltà tipo Erdogan o Idi Amin o Carlo VII di venirti a rompere le uova nel paniere. Tutta la storia d’Italia degli ultimi cinquecento anni sta lì a dimostrarlo.

              Se tu non ti occupi del mondo sarà il mondo a occuparsi di te.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                Andrea,
                d’accordissimo su tutto.
                Ma non si capisce perché appaltare ad altri, che fanno il loro interesse, la propria difesa, sarebbe la soluzione.
                Chi l’ha detto che gli Stati Uniti ci difenderebbero?
                Hai visto come hanno abbandonato gli afghani?
                Gli americani sono cinici, voltagabbana, spregiudicati, egoisti. Forse come qualsiasi potenza imperiale. Forse anche di più. In ogni caso che ha una potenza soverchiante non si sente in dovere verso nessuno, perché nessuno è abbastanza forte da chiedergli contoe fargli pagare le conseguenze dei suoi atti.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per ADV

            “Il PD ha da sempre sottolineato l’esigenza di una difesa europea. ”

            Ma un conto è l’Europa, un conto “l’Atlantico”. Se bisogna per forza difendersi da nemici, perché non difendersi anche dagli Stati Uniti?

            • roberto scrive:

              “perché non difendersi anche dagli Stati Uniti?”

              forse perché non sono nemici?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “forse perché non sono nemici?”

                ADV dice che l’Italia si deve “difendere”.

                Cosa che presuppone l’esistenza di un “nemico”.

                E’una premessa su cui io non sono d’accordo. Al massimo saranno “nemici” gli hacker stranieri che fanno i ricatti, o i trafficanti di droga che insinuano le loro merci nel porto di Napoli, ma non ci vuole la NATO per “difenderci”, basta la guardia costiera o qualche bravo informatico.

                Però accetto la premessa di ADV, per porre una domanda. Se un “Nemico” ci deve essere, chi ha deciso che debba essere per forza la Russia? Perché non potrebbe magari essere invece o anche gli Stati Uniti? Magari perché tramite accordi commerciali capestro ci impongono dei prodotti, o qualunque altro motivo.

                Chiedilo comunque ad ADV, non a me.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “difendere”

                Non sono io che dico che mi devo difendere. Sono gli altri che, vedendo che non mi so difendere, possono decidere di approfittarne.

                Meglio pensarci per tempo.

                Allora ti chiedo: meglio avere un amico prepotente, forzuto ma oltreoceano o uno più debole, anche più prepotente e soprattutto molto più vicino?

                Oppure meglio fare da soli? Si può anche fare, ma costa molto, ma molto di più.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                In ogni caso gli interessi geopolitici di Europa e USA confliggono.
                È ovvio che gli USA sono un nostro nemico geopolitico.
                Solo che siccome sono infinitamente più forti e abbiamo perso una guerra con loro, siamo un nemico assoggettato, puramente potenziale, una colonia.
                Ma non avrebbero ucciso Mattei se ci avessero considerati innocui. Sono ottant’anni che brigano per impedirci in qualsiasi modo non già di uscire dalla loro orbita (questo nessuno tenta seriamente di farlo), ma di ritagliarci delle minime autonomie geopolitiche. Questo significa che tali minime autonomie per loro sono una minaccia, altrimenti non ci perderebbero tempo.
                A noi non sarebbe lontanamente consentito fare ciò che fa Erdogan, che resta nella Nato, ma facendo gli interessi geostrategici della Turchia in totale autonomia, con una proiezione geopolitica assertiva (vedi nel Medio Oriente).

              • Francesco scrive:

                Peucè,

                sei abbastanza vecchio da sapere che “è ovvio” non si può dire senza sembrare totalmente privi di argomenti seri. 🙂

                Durante la guerra fredda era ovvio (!) l’opposto, che gli interessi di USA ed Europa occidentali fossero molto vicini, in primis tenere i russi fuori ma anche i tedeschi sotto. Sai, a nessun paese europeo piace avere i russi in casa e neppure i tedeschi a comandare.

                La “soluzione americana” funzionava a puntino e, col tempo, ha permesso di risparmiare agli europei la fatica di badare alle proprie forze armate. Negli anni 50 e 60 il problema non si poneva.

                Anche oggi, a fronte dell’emergere di nuove potenze globali come Cina e India, mi pare difficile sostenere che gli interessi delle nazioni che compongono il blocco occidentale divergano in modo significativo.

                La Turchia … guidata da un buffone che simula una politica di potenza per soddisfare il suo pisellino e non ottiene nulla, in cambio opprime il suo popolo, a colpi di decine di migliaia di persone incarcerate con accuse politiche. No grazie eh

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “perché non difendersi anche dagli Stati Uniti?”

              E’ come chiedersi perché la provincia del Norico non si difendesse anche dall’Impero Romano.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per ADV

            “Tra l’altro: stupirsi perché qualcuno non confonde Putin con l’URSS è qualcosa che francamente stupisce me.”

            Ma non stiamo parlando di questioni identitarie-ideologiche.

            Anche con il più banale pragmatismo alla ADV, direi che il mondo industriale e affine italiano ha tutto da guadagnare da rapporti buoni con un paese vicino ricco di risorse; anziché con un paese in decadenza industriale e produttivo lontano (mica c’è più da scegliere l’America dei Rockefeller contro i kolkhoz di Stalin), che praticamente obbliga poi alla dipendenza da un altro paese all’altro capo del mondo, che è la Cina.

            • Francesco scrive:

              MM

              ti sbagli: gli USA sono clienti molto più importanti della Russia. E’ questione di numeri, non di simpatie.

              E la realtà dei numeri è molto vicina all'”America dei Rockfeller contro i kolkhoz di Stalin”, se mai avrai voglia di guardarli

              diverso il caso dell’Asia orientale e meridionale, che è il nuovo centro del mondo

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Martinez

              “Risorse”

              Meglio di tutto e’ avere rapporti con amici ricchi di risorse, lontani e meno armati. La tradizionale (anche se quasi sputtanata dal dilettantismo di Berlusconi) politica italiana di penetrazione in medio oriente e nell’Asia centrale da Mattei in poi serve a questo.

              La TAP, che per fortuna noi adesso abbiamo (mentre i tedeschi aspettano ancora il completamento del North Stream) il gas ce lo porta dall’Azerbaigian. E la prima ditta accorsa in Nagorno-Karabakh per ripristinate le linee elettriche dopo la guerra è italiana.

              (Nulla mi toglie dalla testa l’idea che gli inglesi abbiano mandato Regeni a farsi massacrare per sputtanare i rapporti italoegiziani subito dopo che ENI ha soffiato a BP il mega giacimento di gas al largo della foce del Nilo. E se abbiamo subito senza batter ciglio le iniziative di Erdogan nell’Egeo e in Libia lo dobbiamo al fatto che la TAP passa per la Turchia).

              Ciao!

              Andrea Di Vita

          • Peucezio scrive:

            Andrea,
            “Tra l’altro: stupirsi perché qualcuno non confonde Putin con l’URSS è qualcosa che francamente stupisce me.”

            Sì, Putin è un presidente un po’ autocrate…
            Ma non ha ucciso milioni di contadini, non ha fatto i gulag, non ha massacrato la maggior parte dei suoi collaboratori e migliaia di cittadini innocenti per meri sospetti… Non è un genocida in buona sostanza.
            La sinistra italiana ama i genocidi (stava esplicitamente con Stalin), ma ha orrore di chi non vuole la totale dissoluzione del proprio paese, ma è costretto a difenderne un residuale ruolo geopolitico areale.
            Mi sembra la storia di “superior stabat lupus”: come anche con Saddam e con tutti i nemici della retorica americana: l’aggredito passa sempre per cattivo.

            Circa la posizione dell’Italia: a parte che ci sono tanti paesi neutrali, anche in Europa, che non sono potenze militari.
            Con ciò, qua non si sta neanche parlando di uscire dalla Nato. Ti pare che Frattini o Berlusconi abbiano mai proposto questo?
            Hanno perseguito la politica più conveniente per l’interesse italiano: andare d’accordo nei limiti del possibile con tutti non alienandosi le simpatie di paesi con cui ci sono rapporti commerciali fondamentali e oltretutto che hanno le risorse energetiche.
            Gli interessi europei confliggono frontalmente con quelli statunitensi, perché gli USA, per poter restare egemoni a livello mondiale, devono impedire il formarsi di altre aggregazioni forti e una maggiore integrazione fra Europa (essenzialmente Germania) e Russia per loro sarette una catastrofe geopolitica. E per l’Europa un vantaggio enorme, perché l’Europa ha la manifattura e la Russia gli idrocarburi.
            Gli USA finora hanno perseguito per l’Europa la prosperità economica e la nullità politica; ma la prosperità non dura all’infinito da sola e ora non sarebbero più interessati a nessun piano Marshall: se non si ha proiezione e assertività geopolitica prima o poi si decade.
            Ma le classi dirigenti europee sono troppo asservite per capirlo e sono destinate a diventare come governi coloniali. Lo stiamo già vedendo in questi giorni, con la salita dei prezzi di luce e gas, ma questo può essere solo l’inizio.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ peucezio

              “genocidi”

              Lasciamo perdere queste amenità che sembrano uscite dall’ufficio stampa della Meloni, per favore. A furia di sentirle ripetere diventano luoghi comuni, e i luoghi comuni hanno a brutta abitudine di disintegrarsi davanti ai fatti anche se solo dopo aver fatto parecchi danni.

              Vogliamo davvero smettere, noi Italiani, di essere la portaerei americana nel Mediterraneo?

              Benissimo.

              Allora si deve dire forte e chiaro che questo significa:

              a) essere disposti a vedere “i propri ragazzi” lasciare mamma e fidanzate a casa e tornare in un sacco di plastica non appena il Governo lo decide.

              b) quintuplicare (come minimo) le spese militari

              La prima cosa significa essere disposti a reprimere manifestazioni di dissenso contro “i mercanti di morte”, dalla marcia della pace di Assisi fino ai canti degli scout in chiesa e agli scioperi dei portuali contro lo sbarco/l’imbarco di navi con armamenti a bordo (come successo a Genova di recente).

              La seconda cosa implica che ogni forma di evasione\elusione fiscale diventa ipso facto un tradimento verso la Patria, dato che ne indebolisce le capacità di spesa per la Difesa. Il contrario delle “fedi alla Patria”, per intenderci.

              Lo ritieni fattibile?

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                “Vogliamo davvero smettere, noi Italiani, di essere la portaerei americana nel Mediterraneo?

                Benissimo.

                Allora si deve dire forte e chiaro che questo significa: ”

                Già detto prima cosa significa: fare la tragica fine della Svizzera.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Vogliamo davvero smettere, noi Italiani, di essere la portaerei americana nel Mediterraneo?”

                Ma secondo te se domani notificassimo lo sfratto alle guarnigioni imperiali sul nostro territorio, queste se ne andrebbero?
                Per capire quanto a prescindere dalla realtà si sta discutendo.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per MT

                “Ma secondo te se domani notificassimo lo sfratto alle guarnigioni imperiali sul nostro territorio, queste se ne andrebbero?”

                E’ il problema che si è posto l’Iraq recentemente.

                Comunque qui si suggerisce una cosa ben più moderata: che l’Italia si tenga fuori da un eventuale conflitto con la Russia, e se partono missili da Aviano, che il governo italiano informi il governo russo (e il mondo) che sono partiti senza il suo consenso.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “Svizzera”

                Hai presente il fatto che in Svizzera ogni maschio fino a una certa età è tenuto a passare qualche settimana in un centro militare per ri-addestrarsi alla vita militare?

                Pensi che in Italia sarebbe fattibile? Sul serio?

                Indipendenza e autonomia sono bellissime cose. Come tutte le cose bellissime, non sono gratuite.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                ” che l’Italia si tenga fuori da un eventuale conflitto con la Russia”

                Questa, invece, è una opzione realistica. Ovviamente ci potrebbero essere delle rappresaglie imperiali, sul piano economico e politico.

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                “Ma secondo te se domani notificassimo lo sfratto alle guarnigioni imperiali sul nostro territorio, queste se ne andrebbero?
                Per capire quanto a prescindere dalla realtà si sta discutendo.”

                A ‘sto giro sono pienamente d’accordo con te.

                Noi non stiamo nella Nato per convenienza, ma perché esistono equilibri geopolitici molto più
                forti di noi e per avervi una qualche influenza ci vorrebbe una classe dirigente con dei coglioni stratosferici, al di là di quanto la società italiana di oggi possa lontanamente produrre.

                Nessuno pensa seriamente di restare nella Nato per paura di aggressioni esterne, ma solo perché nemmeno si contempla un’altra ipotesi: l’indipendenza dell’Italia è solo giuridico-formale, non è sostanziale.

            • Peucezio scrive:

              Andrea,
              stai scherzando?
              Far morire per fame milioni di contadini puoi chiamarlo come vuoi, se non ti piace “genocidio”, ma è un abominio.

              Non si capisce perché vi scandalizziate tanto dell’Olocausto allora, in una situazione di guerra, in cui serviva manodopera e l’ebreo era percepito come il nemico per una serie di ragioni.

              • PinoMamet scrive:

                Peucè, non ci sono dubbi che lo sterminio di milioni di contadini ucraini sia stato un genocidio, da qui a dire che “la sinistra (scil. italiana) ama i genocidi” ce ne corre, eh?
                😉

                sarebbe come dire che Salvini è colpevole dell’Olocausto, vedi un po’ te…

              • Peucezio scrive:

                Pino,
                nessuna persona di sinistra attuale rivendicherebbe Stalin come suo.

                Ma resta il fatto che a suo tempo la scelta fu quella. E il partito ha solo cambiato nome e ha avuto un fisiologico ricambio di classe dirigente per meri motivi biologici: non c’è stata nessuna vera cesura, nessuna epurazione de facto, sostanzialmente gli è stato perdonato tutto.

              • roberto scrive:

                peucezio

                ” a suo tempo la scelta fu quella.”

                boh…questo argomento è semplicemente la hitler card della destra, lo trovo veramente senza senso e dire che rispetto al PCI degli anni 50 “il partito ha solo cambiato nome” mi sembra totalmente fuori dalla realtà

            • Peucezio scrive:

              Andrea,
              io non ho detto di uscire domani mattina dalla Nato.
              Ho detto di starci facendo i nostri interessi, come fanno i turchi e come facevano in parte, più limitatamente, gli statisti della I repubblica.

              Ti ripeto, quindi secondo te Mattei aveva torto e le Sette Sorelle ragione?

              • Francesco scrive:

                Dipende: il Mattei che aiutava gli insorti algerini contro la Francia aveva torto o ragione? o magari faceva politica estera e questo era già un torto, visto il suo ruolo?

                C’è già il Manifesto che racconta la Storia a suo piacimento, siamo dotati di buone pinze.

          • Peucezio scrive:

            Semmai è interessante l’isteria della sinistra per il fatto che qualcuno, senza rinnegare la Nato e l’atlantismo, abbia cercato di ritagliarsi un MINIMO, ma proprio minimo di autonomia geopolitica ed energetica dell’Italia.
            D’altronde fosse per loro saremmo entrati nel patto di Varsavia: sono sempre con lo straniero più prepotente, purché ci assoggetti del tutto.
            Non hanno perdonato a Craxi e Andreotti esattamente la stessa cosa: Sigonella al primo e i rapporti coi Palestinesi al secondo. E più in generale non hanno perdonato alla I Repubblica di avere una politica a 360 gradi, una rete di rapporti un po’ con tutti, che ci consentiva di fondare fabbriche di auto in Russia senza diventare un paese comunista assoggettato all’URSS.

            Andrea, fammi capire:
            ma quindi, secondo la tua logica, aveva torto Mattei e ragione le Sette Sorelle?

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Peucezio

              “Semmai è interessante l’isteria della sinistra”

              Ricordiamo che stiamo parlando del PD, non della Sinistra in generale.

              • Peucezio scrive:

                Aridaje…

                Ma perché, esiste un’altra sinistra con qualche rilevanza politica?
                Chi sarebbe? Speranza? E secondo te è meno atlantista di Letta? Speranza è un uomo di D’Alema.

              • PinoMamet scrive:

                Peucezio, con 2 (di numero) eccezioni, tutte le persone di sinistra che conosco odiano il PD.

              • Peucezio scrive:

                Pino,
                potrei dirti cose non molto diverse.
                Ma a parte che noi siamo degli originali, che frequentano (io sicuramente e non mi stupirei se la cosa valesse anche per te) un’umanità non esattamente rappresentativa della media…

                resta il fatto che il Pd lo vota circa il 20% degli italiani, che non si considera certo di destra, mentre i partitini di estrema sinistra sono frattaglie che prendono il 2% se va bene.

                Ma soprattutto io non parlo della gente comune, che arriva sempre più tardi.
                Parlo delle classi dirigenti, della politica, della comunicazione, del discorso pubblico.

              • firmato winston scrive:

                @pino, peu
                “Peucezio, con 2 (di numero) eccezioni, tutte le persone di sinistra che conosco odiano il PD.”

                Capirai che strano… da quando in qua quelli di sinistra non considerano peggio che fascisti gli altri di sinistra ma di un’altra tribu’… quindi relativamente agli altri si accorgono bene di qual e’ la situazione, peccato che si fermino un attimo prima di applicare lo stesso criterio a se stessi.
                L’unica cosa che riesce a fatica a tenerli insieme e’ il berlusca, cioe’ il belzebu’, di turno.

              • roberto scrive:

                fermo restando il fatto che è più che lecito dubitare della posizione a sinistra del PD ,

                sono molto d’accordo con

                “da quando in qua quelli di sinistra non considerano peggio che fascisti gli altri di sinistra ma di un’altra tribu’…”

    • Francesco scrive:

      mi state mettendo in difficoltà

      tra le poche cose di cui ero ancora sicuro, c’era il MIO atlantismo. la mia patria terrena è l’Occidente, non l’Europa (nè quella dei nazisti nè quella dei francesi), il principale dogma di politica estera è la NATO, tra i difetti di Trump c’è la sua insofferenza alla NATO in sè (e non solo ai limiti e ai problemi della NATO, che ci sono eccome)

      d’altra parte, l’Occidente ha un’anima nera e perversa, che posso riassumere in Marco Pannella (meglio, nelle sue idee, l’uomo mi pareva migliore di quelle) che se prevalesse lo renderebbe intollerabile anche per questo breve passaggio terreno – penso all’oscena idea di Macron sull’aborto o alla politica degli Obama

      e il PD mi pare appartenere a quella faccia oscura dell’Occidente, molto più di Bush o di Berlusconi. faccio fatica a capire dove stesse la Merkel

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        “NATO”

        Non sono esattamente d’accordo, come sospetterai… 😉

        Per me la NATO è soprattutto un utile quanto sgradevole strumento per costringere i masticabibbie a farsi ammazzare per difendere la libertà di noi Europei di costruire una società laicista, illuminista e fondamentalmente agnostica, libera cioè da arbitrarie superstizioni, nazionalismi, culti identitari e ideologie. L’Europa di Voltaire, Epicuro, Beccaria, Lukàcs, Russell, Eco, Montaigne, Amendola Wittgenstein, Montessori, Noether, Pessoa, Immerwahr. Non quella dei Wojtyla, Pillon, Salazar o Haider.

        Insomma, la NATO sta all’Europa come il lato B della Contessa di Castiglione sta al Risorgimento: utile a far combattere gli altri al posto nostro.

        E infatti sono state abbattute le Torri Gemelle, mica la Torre di Pisa.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          ma io per quell’Europa lì non solo non combatterei ma manco sono disponibile a pagare le tasse!

          non ho alcuna remora a imputare a quella cultura sia Robespierre sia Lenin sia Hitler e a rivendicare un nuovo inizio post 1945 in Occidente e post 1989 in Oriente (la parte fortunata dell’Oriente)

          riconosco che il veleno non fu eliminato alla radice, non è mai possibile nelle faccende storiche, ma infetta le due sponde dell’Oceano, pure negli USA i tuoi sodali sono numerosi e nocivi

          se mai dovessi pensare che l’Occidente è ormai solo o soprattutto quello di Russell ed Eco e Biden, che l’eredità antica di Agostino, Ambrogio, Tommaso, etc. etc. è stata persa, cercherei un ISIS in cui arruolarmi in qualche angolo ancora umano del mondo.

          Magari non una truffa palese come la Russia di Putin, diciamo.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “tasse”

            Lo so. 🙂

            E’ per questo che tu non sei di sinistra e io sì.

            Ma è solo perché comandano quelli come me che quelli come te possono scrivere su questo blog.

            Se comandassero quelli come te io sarei in galera o al rogo.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • PinoMamet scrive:

              “Se comandassero quelli come te io sarei in galera o al rogo.”

              Ehhh, che esagerazione, Andrea!

              In realtà, se comandasse Francesco tu saresti ministro dell’energia o dei trasporti pubblici. 😉

              PS e OT
              Conosci il negozio di Lucarda, a Genova? tempo fa cercavi un basco, il mio è francese ma lì ne hanno di ottimi e tutto l’abbigliamento marinaro tradizionale 🙂

            • Francesco scrive:

              no, tu sei un pecorone stalinista che, probabilmente, pagherebbe le tasse anche sotto Salazar o Noriega

              😀

              e se comandassero quelli che piacciono a me, tipo De Gasperi, tu saresti esattamente dove sei.

              😀 😀

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “un utile quanto sgradevole strumento per costringere i masticabibbie a farsi ammazzare per difendere la libertà di noi Europei ”

          Correggo quanto ho scritto sopra: stiamo discutendo assolutamente a prescindere dalla realtà.

          • Francesco scrive:

            beh, caro, i fatti sono che dal 1945 a oggi gli europei sono stati liberi, persino quelli meno abituati a esserlo

            e che dal 1945 a oggi la presenza militare USA in Europa è stata “importante”

            possiamo discutere della correlazione tra questi due fatti – c’è? manca? diretta o inversa? – ma negarli mi pare difficile

    • paniscus scrive:

      “La pensa allo stesso modo il segretario dem, Enrico Letta: “Abbiamo bisogno di un profilo di un vero atlantista, ”

      Io voto Frate Mauro!
      https://tinyurl.com/2p9fux55

      Oppure Gerhard Kremer, che ha pure il merito di avere un cognome che “rassicura i mercati”
      https://tinyurl.com/3s7tzpt3

  42. Tortuga scrive:

    OT
    Pensierino della sera.
    Visto che non c’è una lista di candidati vera e propria,
    se io faccio una figlia, la chiamo Scheda, e di cognome faccio Bianca,
    mi diventa presidentessa della repubblica? 😀

  43. Miguel Martinez scrive:

    Vi giro il messaggio di Tortuga, speriamo che si veda:

  44. Tortuga scrive:

    Sempre OT
    A proposito di Fake News e dell’ignoranza dei giornalisti, ed anche se non intendo prendere le difese del protagonista della vicenda, ma il giornalismo contemporaneo mi sta dando veramente il voltastomaco.
    E’ stato pubblicato questo articolo su Affari Italiani
    https://www.affaritaliani.it/cronache/claudio-foti-il-guru-di-bibbiano-senza-laurea-in-psicologia-esclusivo-617577.html
    ma la notizia è stata data ovunque allo stesso modo,
    Claudio Foti, il “guru” di Bibbiano, non ha nemmeno la laurea in Psicologia, ma laureato in Lettere all’Università di Torino nel 1978.

    Ora forse non moltissimi conoscono e ricordano la storia del Corso di Laurea in Psicologia e la facoltà di psicologia ma basterebbe anche consultare internet per farsi venire dei dubbi.
    Il corso di Laurea in Psicologia nasce nel 1971, èd è un corso della facoltà di MAGISTERO (scienze dell’educazione).
    Ci si laureava in più modi in una facoltà di Lettere e Filosofia o in una facoltà di Magistero (scienze della formazione e dell’educazion), oppure, dal 71 in uno specifico corso di quest’ultima.
    La FACOLTA’ di psicologia vera e propria nasce invece nel 1991 a Roma e Padova.
    Per molto tempo ci si poteva laureare in psicologia in più modi dunque, tutti legittimi, ed esercitare la professione di psicologi e persino di psicanalisti, perchè eseguito il training previsto veniva concessa tale ulteriore abilitazione, anche se con più difficoltà, pure ai laureati in lettere e filosofia o nei corsi della facoltà di magistero.
    Anche il famoso Psicanalista Cesare Musatti aveva una laurea in lettere e filosofia, ed è stato fra i promotori della costituzione di una facoltà di psicologia.
    Vittorio Benussi – invece – accetta la CATTEDRA in psicologia sperimentale propostagli dalla FACOLTA’ di FILOSOFIA dell’università di Padova e promuove la realizzazione di un laboratorio di ricerca in psicologica nei primi anni del ‘900.
    D’altronde prima che nasca una Facoltà, quelli che vi insegneranno, come possono farlo se non hanno conseguito un corso di laurea in quella facoltà perchè non esiste prima e lo fondano?
    La ricostruzione potrebbe essere ancora più precisa, ma mi vengono a mancare alcuni dati (piani di studio nella facoltà di lettere e filosofia in particolare). Qui i alcuni
    https://www.dpg.unipd.it/content/dipartimento/storia/storia-del-corso-di-laurea-psicologia
    https://www.dpg.unipd.it/content/dipartimento/storia/storia-della-facolta-di-psicologia
    https://www.dpg.unipd.it/content/dipartimento/storia/il-primo-novecento
    https://it.wikipedia.org/wiki/Cesare_Musatti#Biografia
    Per curiosità segnalo anche un altro curriculum di un dinosauro di quelle epoche, che diventa psicanalista con una laurea in filosofia grazie alla quale diventa docente universitario tenendo corsi di antropologia (senza una laurea in antropologia) e di psicologia generale e dinamica (senza una laurea in psicologia).
    https://it.wikipedia.org/wiki/Umberto_Galimberti#Biografia

    Ora il web è pieno di psicologi, psichiatri e psicanalisti condannati per crimini commessi nell’esercizio della professione, e con la laurea giusta.
    Si fa sembrare che quella di Foti sia una laurea sbagliata o addirittura un esercizio abusivo, ma non è così.
    Si gioca sul fatto che nell’ignoranza generale nessuno conosce la storia di questa disciplina, di questo corso e di questa facoltà.

    Ormai sono più le bufale inserite in una notizia che i dati veri.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Tortuga

      il tuo commento non era passato perché da qualche parte c’è una funzione che limita il numero di link che si possono mettere in un commento. Nessun problema, fatelo pure, ma dovete aspettare che io passi per approvare i commenti con troppi link.

  45. Miguel Martinez scrive:

    Parlando di atlantismo e dintorni…

    ADV dice che l’Italia si deve “difendere”, dal “nemico” identificato con la Russia, e quindi deve schierarsi con gli Stati Uniti.

    Mi viene in mente il 1915. Io non so se l’Austria-Ungheria fosse meglio o peggio dell’impero inglese, ma perché per forza schierarsi con l’uno contro l’altro?

    • Francesco scrive:

      si chiama politica estera, caro e bell’amico

      😀

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “schierarsi”

      Perché a fare la bella statuina dalle mani nette finisci come Vittorio Orlando alla conferenza di Versailles nel 1919 (chiedi ad Habsburgicus) e con la Francia che ti soffia la Tunisia piena di coloni italiani da sotto il naso come nel 1881.

      Chi pecora si fa il lupo se lo mangia.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Miguel Martinez scrive:

        Per ADV

        “Perché a fare la bella statuina dalle mani nette finisci come Vittorio Orlando alla conferenza di Versailles nel 1919 (chiedi ad Habsburgicus) e con la Francia che ti soffia la Tunisia piena di coloni italiani da sotto il naso come nel 1881.”

        Difficile trovare qualcuno a Destra di ADV oggi 🙂

        • Miguel Martinez scrive:

          Per ADV

          “Difficile trovare qualcuno a Destra di ADV oggi”

          Intendo la Destra vera, non quella che si lamenta perché i muslumaniaci sono arretrati e non rispettano le donne, o perché gli zingari rubano ai danni dei poveri, o i senegalesi rubano il lavoro agli italiani poveri, insomma la destrina che cerca di essere di Sinistra senza riuscirci nemmeno molto bene.

          • firmato winston scrive:

            @rob
            “insomma la destrina che cerca di essere di Sinistra senza riuscirci nemmeno molto bene.”

            Per riuscirci davvero bene dovrebbe sterminare fisicamente i gruppi sociali che avversa. Ma nemmeno il fascismo arrivo’ a tanto.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Martinez

            “destra”

            La destra è quella che difende la proprietà privata.

            Essere di sinistra non significa lasciarsi bagnare il naso (eufemismo).

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • paniscus scrive:

              “La destra è quella che difende la proprietà privata. ”
              ————-

              Quindi il PD attuale è destra, e il gruppo di Renzi è ESTREMA destra. Concordi almeno su questo?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ paniscus

                “ESTREMA”

                Il PD che evita i condoni edilizi, che azzera la tassa di passaggio sul cambio di gestore dei telefonini (con Bersani), che mette rigidi paletti (poi azzerati da Salvini con la SalvaBenetton) sulla gestione di Autostrade da parte dei privati (con D’Alema e Prodi) e che stana gli evasori del canone RAI inserendolo nella bolletta della luce (con Renzi) non difende certo la proprietà privata rispettivamente degli azionisti di Telecom, di ASPI e dei furbetti del mattone e del canone.

                E questo le destre lo sanno benissimo.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                scusate ma da quando la clausola “nel rispetto delle leggi” che distingue il capitalismo dagli Unni è diventata irrilevante?

                me parete quelle femministe che ogni scopata è uno stupro, avendo tolto la clausola “senza il consenso di lei”

        • Francesco scrive:

          presente!

          che ADV è pur sempre indebolito dalla sua componente ideologica illuministico-marxista che corrode dall’interno il suo ferreo stalinismo

          😀

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “ferreo”

            Dopo tutti questi anni ci vedi ancora contraddizione?

            🙂 🙂

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              Sì, e il fatto che tu non te ne renda conto mi da una stima della tua ingenuità.

              Che è cosa buona in sè.

              Un saluto!

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “ADV è pur sempre indebolito dalla sua componente ideologica illuministico-marxista”

            Il bello è che ADV è dichiaratamente antifascista e di sinistra.

            E se c’è un momento storico in cui io mi sento totalmente anti(proto)fascista e vicino alla sinistra, è nel 1915. E ADV me lo trovo schierato dall’altra parte anche lì 🙂

            • Francesco scrive:

              nel 1915 la sinistra era divisa tra indecisi (nè aderire nè sabotare) e leninisti, o sbaglio?

              cioè tra minchioni e gente ancora peggiore dei generali

              tu esattamente dove ti poni?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “tu esattamente dove ti poni?”

                Con i contadini toscani disertori. I leninisti nel 1915 non c’erano ancora.

              • Miguel Martinez scrive:

                I veri eroi del ’15-’18:

                https://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/53/72227/disertori-e-ribelli-nella-grande-guerra.aspx
                CinecittàCinecittà News
                / NEWS
                Disertori e ribelli nella Grande Guerra

                26/01/2018
                Beatrice Fiorentino

                TRIESTE – Disubbidienti, ammutinati, disertori. La Storia d’Italia passa anche da qui, dalle centinaia di migliaia di uomini, civili e soldati, che si sono ribellati alla Grande Guerra andando quasi sempre incontro alla morte per fucilazione, in seguito a un processo sommario o per decimazione. Un po’ di numeri: tra il 1915 e il 1918, più di 4 milioni di uomini sono chiamati alle armi, 1 soldato su 14 subisce un processo penale, 1 su 24 viene processato come disertore, 15.000 sono gli ergastoli, più di 4.000 le condanne a morte.

              • Miguel Martinez scrive:

                Qualche dato in più, in un articolo un po’ sopra le righe:

                https://www.combat-coc.org/24-maggio-1915-viva-i-sovversivi-i-disfattisti-i-disertori/

                Questi pochi dati riassumono il clima di “rivolta sociale e politica” contro governanti, padroni e militari che scaturì dal profondo delle masse proletarie: in 42 mesi di guerra vi furono in Italia 870.000 casi di denunce per casi di renitenza, più altre 400.000 per altri reati militari. Per diserzione le denunce furono 162.563 e le condanne 101.665. Trentacinquemila condanne a pene gravi, tra cui 15.000 ergastoli e 4.028 condanne a morte. Le esecuzioni sommarie, comprese le decimazioni, alcune centinaia, con la “solerte partecipazione” dell’Arma dei Carabinieri.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Martinez

              “1915”

              Cosa ti ha fatto pensare che io sarei stato un interventista nel 1915?

              Nemmeno i socialisti dell’epoca propugnavano il disarmo unilaterale che sembri caldeggiare tu, mi pare.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Sembrava, nel senso che parlavi sopra della necessità di schierarsi, ecc.

    • firmato winston scrive:

      @miguel
      “Io non so se l’Austria-Ungheria fosse meglio o peggio dell’impero inglese, ma perché per forza schierarsi con l’uno contro l’altro?”

      Per il banale motivo che era stato stretto un patto con gli inglesi per cui in caso di vittoria contro l’austria avremmo avuto diritto ai territori ancora “irredenti”.

      • firmato winston scrive:

        Che poi e’ il motivo per cui la guerra mondiale 1914-18 per noi e’ 1915-18. Come per la “non belligeranza” del ’39, abbiamo aspettato di essere ben sicuri di vedere chi avrebbe vinto e cosa ci avrebbe dato in cambio, prima di entrare in guerra. E pure quella volta non ando’ del tutto come si sperava, ad emblema la questione di Fiume. Quando scoppio’ la guerra, noi avevamo eravamo alleati, in un patto di difesa comune, con gli austriaci e i germanici…

        https://it.wikipedia.org/wiki/Triplice_alleanza_(1882)

    • Francesco scrive:

      x Miguel

      ripensandoci meglio, su una cosa devo darti ragione: è molto importante valutare se vale la pena di schierarsi da una parte o dall’altra.

      Molto spesso gli svantaggi di infilarsi in una disputa/guerra sono molto maggiori dei vantaggi che se ne possono ricavare e farlo segnala solo l’ambizione e la stupidità dei politici.

      Ciao

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “ripensandoci meglio, su una cosa devo darti ragione: è molto importante valutare se vale la pena di schierarsi da una parte o dall’altra.”

        Pensa alla povera Svizzera che ha dovuto fare da spettatore alla guerra franco-prussiana, a due guerre mondiali e a una guerra fredda, senza che nessuno la difendesse.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Martinez

          “difendesse”

          Quella teneva i cordoni della borsa di tutti.

          Noi al più i quadri, e i caciocavalli.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          Beh, è la stessa che ha fatto da spettatrice alla caccia agli ebrei … non ho certo detto che la neutralità sia sempre la cosa giusta!

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “Beh, è la stessa che ha fatto da spettatrice alla caccia agli ebrei ”

            A parte che ho citato quattro guerre e non una sola, ne ricavo che la Svizzera doveva attaccare la Germania per proteggere gli ebrei che non venivano ancora cacciati, farsi invadere e conquistare in 48 ore e far deportare in Germania gli ebrei che si erano rifugiati lì.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Martinez

              “attaccare”

              No.

              La Segre fu ributtata in braccio ai repubblichini dai doganieri svizzeri insieme col padre. Finiti ad Auschwitz, lei è sopravvissuta per raccontarlo.

              Per vedere come gli Svizzeri si autoassolvono cfr.

              https://it.wikipedia.org/wiki/La_barca_%C3%A8_piena

              Per vedere che erano scuse cfr.

              https://it.wikipedia.org/wiki/Paul_Gr%C3%BCninger

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                ““attaccare”

                No.

                La Segre fu ributtata in braccio ai repubblichini”

                Non era quello il punto.

                Francesco diceva che la Svizzera faceva male a essere neutrale in guerra, e portava la persecuzione degli ebrei in Germania come prova.

                Altra cosa è come la Svizzera si è comportata verso singoli cittadini stranieri in guerra, tema di cui non stavamo parlando.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “punto”

                No, no, era proprio quello il punto.

                Lo sanno anche i sassi che la Svizzera è stata la cassaforte dei gerarchi, tant’è che dopo decenni ha dovuto risputar fuori dai suoi forzieri i proventi delle ruberie naziste a danno di ricchi Ebrei.

                La neutralità della Svizzera è come quella dei paradisi fiscali: nessuno ha mai visto le Isole Vergini imbarcarsi in una guerra.

                Ne segue che o sei in grado di trasformare l’Oltrarno in un paradiso fiscale, o la neutralità è impraticabile.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “nessuno ha mai visto le Isole Vergini imbarcarsi in una guerra. ”

                Ci credo, fanno parte degli Stati Uniti.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “La neutralità della Svizzera è come quella dei paradisi fiscali: ”

                Ma tutti gli stati neutrali finiscono per fare comodo a qualcuno: la Svizzera era anche una base di spie alleate durante la guerra.

                Il punto è che è meglio questo che ammazzare a farsi ammazzare in guerra.

                Anche la Spagna ha il grande merito di aver evitato di entrare in guerra (questa volta dalla parte dell’Asse); e ci sono riusciti anche Svezia, Irlanda e Turchia.

                Probabilmente tutti hanno fatto comodo in qualche modo a qualcuno, ma soprattutto hanno fatto il bene dei propri cittadini.

              • Miguel Martinez scrive:

                Anche il Messico, con tutti i suoi spaventosi problemi, è riuscito a cavarsela tenendosi fuori da tutte le guerre salvo una giocosa partecipazione formale alla Seconda guerra mondiale, il più tardi possibile.

                Direte che il Messico è lontano, ma è riuscito per molti versi a mantenersi più indipendente dal suo enorme vicino di quanto ci sia riuscita l’Italia.

                E nel 1940 riuscì persino a nazionalizzare il petrolio senza farsi invadere.

                Proprio perché tutti cercano di non litigare con un paese neutrale.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “Spagna”

                La Spagna ha gia’ dato, con la guerra civile. Di fatto, ha combattuto l’anteprima della WWII in casa. La Turchia aveva dalla sua la garanzia di tutti sugli Stretti, e come la Svizzera non l”ha toccata nessuno. Non s’è manco ripresa il Dodecaneso, per non perdere quella garanzia.

                L’Irlanda ha approfittato che c’era l’Inghilterra: se cadeva quella, non la salvava nessuno. La Svezia ha fatto ai nazisti condizioni di estremo favore sulle forniture del ferro di Kiruna. E né Svezia, né Irlanda hanno la posizione geografica dell’Italia. (A proposito, la Svezia ha fortificato Gotland… e non sta neppure nella NATO, pensa te!)

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “La Spagna ha gia’ dato”

                Bene, e nessuno dei paesi in questione ha dovuto partecipare alla grande strage.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “La Svezia ha fatto ai nazisti condizioni di estremo favore sulle forniture del ferro di Kiruna”

                Ma infatti, l’Italia potrebbe continuare a vendere vino Chianti alle truppe americane e comprare gas dai russi. A prezzi di estremo favore.

              • PinoMamet scrive:

                “No.

                La Segre fu ributtata in braccio ai repubblichini dai doganieri svizzeri insieme col padre”

                D’accordo, ma questo non risponde all’obiezione di Miguel: sarebbe stato meglio se fosse entrata in guerra?

                Del resto, l’Inghilterra era impegnatissima nell’impedire l’emigrazione ebraica in Palestina, e mi pare che anche gli Stati Uniti facessero carte false per non fare entrare profughi ebrei nel loro territorio, o il meno possibile, proprio come la Svizzera…

                eppure, entrambe entrarono in guerra, quindi l’argomento che lo avrebbero fatto per proteggere gli ebrei non regge.

              • Peucezio scrive:

                Andrea,
                “E né Svezia, né Irlanda hanno la posizione geografica dell’Italia. ”

                Ma quindi fammi capire, stai dicendo che Mussolini ha fatto bene a dichiarare guerra a Francia e Inghilterra.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “Ma quindi fammi capire, stai dicendo che Mussolini ha fatto bene a dichiarare guerra a Francia e Inghilterra.”

                Come Berlusconi che ha aspettato la conquista americana dell’Iraq per mandarci le truppe. Beccandosi Nassiriya… e poi dopo in Afghanistan…

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Martinez

              “Messico’

              Vabbe’ , se per questo anche l’Honduras e il Brasile.

              Del resto Nauru non fa la guerra all’Uruguay..

              Purtroppo l’Italia non gode della stessa indifferente posizione geografica… 🙁

              Ciao!

              Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              Come sempre, avendo qualcun altro vinto contro Mordor, salta fuori il furbetto della Contea a dire “bravi noi che siamo stati neutrali”.

              A me pare una posizione troppo comoda e molto disonesta. Peraltro, se poi Mordor vince, hai vogli a dirgli che tu sei neutrale … non per niente gli USA stanno riuscendo a raccogliere molte nazioni asiatiche contro l’espansionismo cinese e sono relativamente pochi quelli che puntano sull’equidistanza tra i due contendenti.

              PS lo so che pure gli altri sfanculavano gli ebrei. dico che gli svizzeri non sono rimasti neutrali per bontà d’animo e amore per la vita.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “dico che gli svizzeri non sono rimasti neutrali per bontà d’animo e amore per la vita.”

                Boh, nessuno parla di bontà d’animo.

                Hanno ritenuto preferibile sopravvivere senza ammazzare, piuttosto che farsi ammazzare ammazzando.

              • Francesco scrive:

                Vigliacchi e complici, quindi.

                Peraltro io auspicavo che NO rimandassero indietro i civili una volta che questi erano riusciti a sfuggire alle guardie tedesche e collaborazioniste, mica che marciassero su Berlino.

    • paniscus scrive:

      “ADV dice che l’Italia si deve “difendere”, dal “nemico” identificato con la Russia, e quindi deve schierarsi con gli Stati Uniti.”
      ———-

      Ma la pensava così anche negli anni settanta e ottanta?

  46. Fuzzy scrive:

    È arrivata la bolletta del gas.
    Spesa raddoppiata.
    Qui dicono che in Cina arrivano forniture record di gas dalla Russia.
    https://it.sputniknews.com/20220124/record-giornaliero-di-gazprom-per-le-forniture-di-gas-in-cina-14754209.html

    Non è che stia cambiando il mondo?

    Io aspetto
    1 i giochi olimpici invernali (perché ho letto Orlov e mi ha messo dei dubbi)
    2 che si sappia se arriverà il gas dal Quatar promesso da Biden con la mossa del cavallo
    Boh.

    Poi eventualmente mi compro una borsa dell’acqua calda
    https://solar.lowtechmagazine.com/2022/01/the-revenge-of-the-hot-water-bottle.html
    Vendetta!

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ fuzzy

      “gas”

      Putin non ha bisogno dell’Europa per vendere il suo gas, può venderlo alla Cina (che ne ha un disperato bisogno. So di impianti turbogas vicino a Shanghai, del tutto completati, pronti a partire e fermi ad arrugginire perché letteralmente non gli arriva il metano).

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Fuzzy scrive:

        Con questi costi energetici gli avvoltoi della finanza stanno recuperando le vecchie miniere di carbone. Leggevo, ma non so quanto la cosa sia affidabile, che molte centrali a carbone recentemente convertite a metano, hanno mantenuto le loro vecchie funzionalità e poiché funzionano con ambedue i tipi di combustibili, in questo frangente bruciano carbone.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ fuzzy

          “carbone”

          Dubito siano gli stessi impianti: è proprio diversa la struttura dei bruciatori a metano da quelli a carbone perché è diverso il processo di combustione.

          E’ vero invece che impianti a carbone che erano da dismettere vengono rimessi in funzione (per esempio in Germania) o vengono costruiti ex novo in barba a Greta (come in Cina).

          (E’ la vera alternativa al nucleare).

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Fuzzy scrive:

            Eh, eh!
            No, no, l’alternativa è la borsa d’acqua calda (anche 2 o 3) sotto coperta con un buco al centro a mo’ di poncho. (Lo dico per winston).
            Io non disdegnarei neppure le tradizionali stufe in ceramica. Sono sorprendentemente efficienti e bruciano pure i residui della potatura.
            Povera Greta. Non ho ragioni per dubitare del riscaldamento globale.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ fuzzy

              “alternativa’

              🙂 🙂 🙂

              Ciao!

              Andrea Di Vita

            • Tortuga scrive:

              Per riscaldare l’acqua devi consumare il gas 😀

            • roberto scrive:

              fuzzy

              “Io non disdegnarei neppure le tradizionali stufe in ceramica”

              confermo che sono molto efficienti, ma il problema è che devi costruirci la casa intorno e comunque la casa deve essere ben isolata.

              la casa di famiglia di mia moglie (sui pirenei a 1400 metri) è così, ha una stufa in mezzo e con un po’ di pazienza riscaldi tutta la casa, al punto che è l’unico riscaldamento anche in inverno (ma appunto abbiamo fatto dei lavori seri di isolamento).

              conta comunque che ci vuole una foresta di legno!
              tipo per noi (casa grande, a 1400 metri, primavera/autunno, quindi freddo con la neve) 15 kg al giorno di sicuro, quindi lo spazio dove conservarla e su larga scala foreste da tagliare (direi che con i residui di potatura fai poca strada)

              • Fuzzy scrive:

                https://solar.lowtechmagazine.com/2020/09/how-to-make-biomass-energy-sustainable-again.html
                Si , le problematiche di quel tipo di stufa sono tante. Per quello che ne so per una casa media serve l’equivalente di un albero all’anno. Ma conviene valorizzare i boschi cedui. Così asporti ogni anno del legname senza tagliare l’albero.
                Io coi residui di potatura di una decina di alberi da frutto devo ogni anno chiamare un contadino che viene col camioncino, carica il tutto e se li porta nella sua casa di campagna dove ha il camino.
                Non so se esistano modelli piccoli, adatti a riscaldare una sola stanza.

              • roberto scrive:

                si esistono modelli piccoli ma non che capisco molto l’utilità, perché alla fine ti trovi una stanza surriscaldata e le altre più fredde che non è una buona cosa. forse per una stanza piccola un camino è meglio

                10 alberi da frutto non sono pochissimi comunque
                🙂

  47. Moi scrive:

    NON mi convince che Boldrinismo e AntiBoldrinismo si equivalgano … perché la violazione tattile del culo di Greta Beccaglia deve suscitare un’ indignazione di massa (indotta da chi detiene l’ egemonia culturale !) VS Il Patriarcato (così,tout-court …) impensabile per l’ omicio rituale punitivo di Saman Abbas ?!

  48. Moi scrive:

    @ PEUCEZIO

    Il PD si direbbe funzionare che i suoi estremisti equivalgono ai moderati delle lobbies organizzate … ed è così che si nega che esista il “Gender” come ideologia MA “uomo” e “donna” è totalmente disgiunto da “maschio” e “femmina”, nonché in perenne divenire avulso da ogni dato biologico.

  49. Moi scrive:

    Dubito che “vada su” 😉 Crosetto … ma almeno lui, nessun altr* Leader Mondiale lo guarderebbe dall’ alto al basso ! 😉

  50. Moi scrive:

    … è spuntato anche il nome di Terence Hill (anche se sulla scheda andrebbe scritto Mario Girotti) eh, magari ! 😉

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