Tutti noi abbiamo la pazzesca, unica, fortuna di essere vissuti Qui.
Tra milioni di possibilità, siamo nati umani e non, ad esempio, afidi.
Qui, ovunque sia, è un posto incredibile, pieno di miracoli.
Il mio qui si chiama Firenze, e tra i miei miracoli, c’è quello di aver conosciuto alcuni cattocomunisti.
L’incubo della Destra becera degli anni Sessanta – i cattocomunisti erano quelli che volevano far abbeverare i cavalli dei cosacchi nelle fontane di San Pietro.
Nei decenni del grande odio, i cattocomunisti non erano mai contro.
Da giovani, durante il fascismo seppero cogliere i piccoli segnali di antimodernismo e di autarchia; durante la resistenza, i segnali di comunità che si organizzavano senza padroni; seppero rapportarsi con il tremendo Partito Comunista, ma non divennero mai succubi della sua macchina totalitaria; e seppero rapportarsi con la palude democristiana, senza infognarsi.
Capaci di pensare alle docce dei ragazzi di San Frediano che non avevano l’acqua corrente in casa, eppure anche profondamente mistici.
Conosco gente che deve tutto ai cattocomunisti, eppure ne ricorda ancora l‘invisibile modestia.
Fioretta Mazzei era erede di una delle famiglie più potenti di Firenze.
Tempo fa, uno del rione mi disse che la sua nipote (bellissima donna e brava persona, ma non è una santa) era come il presidente degli Stati Uniti, ha il dito sul pulsante della bomba atomica.
E vi vorrei raccontare altre storie, ma conoscendo i suoi parenti, taccio.
Fioretta decise di vivere in austera povertà, dedicandosi al nostro rione.
Nel suo palazzo, ospitava ragazze con storie tremende da tutta la Toscana, e viveva esattamente come loro.
Pensateci: Fioretta Mazzei non si umiliò mai per far vedere quanto fosse populista, non pretese mai di essere ammirata.
Non rivendicava nulla, non giocava a fare la vittima di nessuno, non cercava di distruggere la vita di nessuno.
Scompariva.
E nel silenzio del suo scomparire, trasformò le microscopiche vite di piccole donne disastrate con cui aveva a che fare, e che ancora oggi si commuovono a pensarci.
La Lory, che oggi va sui sessanta, mi dice, parlando di Giorgio La Pira, sindaco per un periodo di Firenze, amico di Fioretta, che poi avrebbe deciso di scomparire anche lui…
“la mia vita è così, perché quando avevo sedici anni ho conosciuto un santo, ed è una fortuna strana”
Uno degli eredi di questo movimento è Giannozzo Pucci.
I Pucci hanno come simbolo la misteriosa testa di un moro, magari erano arabi o chissà cosa, ed è interessante che lo rivendicassero.
I Pucci erano legnaiuoli, già nel Dugento, perché tutta la nobiltà di Firenze discende da qualche arte. Che a pensarci, cos’altro nobilita un uomo?
Questo ve lo racconto io, ma Giannozzo non ha mai sognato di farsene un pedigrì.
Giannozzo, senza mai farsene un vanto, ha messo in piedi una cosa straordinaria nella sua piccolezza: la Fierucola.
Che dal 1984 permette ai piccoli contadini e artigiani delle campagne attorno a Firenze, i vignaiuoli, i ceramisti, i produttori di formaggi, di trovare un mercato, in Piazza Santo Spirito, dove vendere le loro carabattole, senza dover impazzire a fingersi burocrati imprenditori.
E’ una premessa, per presentarvi domani uno scritto di Giannozzo.
Contesterei il becera alla povera destra democratica e occidentalista che non si trovava affatto bene insieme ai comunisti e ai loro corifei.
E carattere necessario dei cattocomunisti è di essersi eccome fatti irretire dal Partito, anche se nacquero come loro concorrenti maoisti. Infatti sono tutti finiti lì molto prima del 1989.
Mantenendo una particolare caratteristica: un odio profondissimo, implacabile, religioso e psicopatico, per la libertà. Senza mai avere la tentazione di Ninochtka, perchè loro erano più puri e inumani e spietati dei bolscevichi.
In questo senso sono i padri dell’Italia attuale, dove l’odio ha sostituito ogni altro tipo di rapporto e la lotta politica è diventata una guerra di selvaggi.
Come sempre, chi vuole costruire il Paradiso in terra crea nuovi inferni.
Per Francesco
“E carattere necessario dei cattocomunisti è di essersi eccome fatti irretire dal Partito, anche se nacquero come loro concorrenti maoisti. Infatti sono tutti finiti lì molto prima del 1989.”
Non so bene di chi tu stia parlando.
I cattocomunisti erano un fenomeno del tutto fiorentino.
Il loro partito politico di riferimento era la DC, semplicemente non avevano problemi a parlare anche con quelli del PCI, ma sempre su cose molto, molto concrete: era gente estremamente pratica, che seguiva tutte le storie della piccola gente del quartiere.
Oggi sono quasi scomparsi, con la fine del loro mondo “popolare” di riferimento. Qualcuno è entrato nel PD (ma via DC, non via PCI), altri nei Verdi.
Più che non essere d’accordo con te, non riesco a capire praticamente una riga di ciò che scrivi.
Comunque, se qui a Firenze, e in particolare in Oltrarno, trovi una cosa buona, scopri spesso che riporta in qualche maniera ai cattocomunisti. Mentre i veri comunisti, che dominavano sul quartiere, non hanno lasciato traccia.
“I cattocomunisti erano un fenomeno del tutto fiorentino.
Il loro partito politico di riferimento era la DC, ”
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Questo però non mi risulta. Magari è una definizione che a questi è stata appiccicata dopo, da altri, ma in origine la parola “cattocomunista” non indicava democristiani di sinistra, ma proprio gente che faceva riferimento al PCI o a partiti minori di sinistra cristiana poi comunque confluiti nel PCI.
Il più noto era questo:
https://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Rodano
che di democristiano non aveva proprio niente.
Adesso si chiamano “InterSexuals” … e NON c’è relazione con Identità di Genere e Orientamento Sessuale.
Per Paniscus
“che di democristiano non aveva proprio niente.”
Sì, è vero.
Comunque a Firenze, “cattocomunista” l’ho sempre e solo sentito in rifermento a La Pira e al suo giro.
No, dài … il CattoComunismo (con brusca virata “Liberal” USA dagli Anni Novanta !) è un fenomeno tipicamente TransAppenninico e CisPadano (o a immediato ridosso del Po) … da Mazzolari a Dossetti a Prodi e oltre !
concorderei abbastanza tanto
Il padre dell’Italia attuale è Berlusconi, semplicemente.
Non darei alla sinistra radicale – di quelli parli, più che dei cattocomunisti – un peso eccessivo. È solo uno sgradevole fenomeno di costume.
No, io parlo di La Pira e Dossetti, non di Mario Capanna. Anche se qualcuno lo protesse e sostenne, all’inizio.
Miguel, parlo dei cattolici per il divorzio, per farti un esempio. E degli “indipendenti di sinistra”.
Se a Firenze dei DC di estrema sinistra fecero cose buone, non ne so nulla.
Ciao
Per Francesco
” io parlo di La Pira”
Anch’io!
E qui lo ricordano come il più grande fiorentino dopo il Granduca Pietro Leopoldo.
Senza che ci sia nessun culto istituzionale, tutto sostanzialmente tramandato a voce.
Per Francesco chiunque aiuta i poveri è da condannare.
no, lo sai che non è vero
chiunque aiuta i poveri privatamente guadagna il paradiso
e chi li aiuta pubblicamente CON SENNO fa cosa buona e giusta
saluti
Non tutti hanno buon cuore. Per cui è giusto che intervenga lo stato per riequilibrare gli squilibri sociali.
concordo
ma visto che si tratta di redistribuire soldi altrui, va fatto bene
su La Pira mantengo per ora una posizione di fonte montanelliana, molto critica
anche perchè chi si oppose a De Gasperi ben si merita Berlusconi
e chi si oppose con ogni mezzo a Berlusconi si merita due volte Salvini, Meloni, Crimi e Di Maio
sia chiaro che la memoria funziona anche a destra 😉
“parlo dei cattolici per il divorzio”
Dell cui lotte si sono abbondantemente avvantaggiati anche quei cattolici che, in teoria, avrebbero dovuto opporsi al divorzio.
E che magari oggi ostentano rosari per dimostare una devozione a fini di consenso elettorale….
quali cattolici? quelli non lo sono per nulla
al massimo vengono buoni come cobelligeranti in qualche singola battaglia
ma usare Salvini per giustificare quella battaglia è terribile
All’epoca della battaglia per il divorzio, furono tirate fuori liste di politici DC e MSI, con situazioni famigliari non certo eccepibili dal punto di vista cattolico.
E quando il divorzio passò come legge, fior di cattolici di destra ne hanno approfittato, grazie ad una battaglia di sinistra.
Aggiungo che per educazione famigliare e per convinzione personale sono contrario al divorzio, anche se di fronte a certe tragedie è il male minore.
bella gente
sempre detto che la sparizione della DC fu un fatto naturale e non un complotto
ciao
“I cattocomunisti erano un fenomeno del tutto fiorentino.”
Sì, però il termine “cattocomunista” è stato poi impiegato in lungo e in largo dalla stampa di destra per definire… più o meno tutto. Originariamente credo la sinistra DC, poi tutto il mondo cattolico (che in Italia è come dire: universale) di idee diverse dalla destra, e quindi tutto quello che va dal parrocco che trova un lavoro all’immigrato marocchino al sindaco PD intrallazzone: mezz’Italia, in pratica.
Sì però prima dei giornalacci infami di oggi era un termine un poco più specifico.
Ma è ormai materia per storici.
I Pucci hanno come simbolo la misteriosa testa di un moro,
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…. Famo “Razzismo” o “Appropriazione Culturale” ? …Entrambi , mi par un po’ eccessivo !
😉
Stamani scendo in città e già che ci sono passo anche dalla fierucola. Speriamo non faccia troppo caldo. Ciao!
Per Marianna
“Stamani scendo in città e già che ci sono passo anche dalla fierucola. ”
🙂
Il padre dell’Italia attuale è Berlusconi, semplicemente.
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Già, con una pletora di Aspiranti Parricidi 😉 …
😀