Mascherine!

Oggi un teledotato mi ha raccontato di aver visto alla televisione italiana, per la terza volta, che il presidente degli Stati Uniti – paese a un oceano di distanza da noi – si sarebbe messo per la prima volta una mascherina, solo perché visitava un ospedale.

Vedo che il presidente della Repubblica Italiana (un paese più vicino a noi) ha ier consegnato una medaglia a Boris Pahor, straordinario personaggio di scrittore sloveno cittadino italiano.

Ora, seguitemi bene.

Uno, il signor Mattarella dovrebbe incarnare, in forma semidivina, le Istituzioni.

Due, le Istituzioni hanno detto che gli anziani (cioè quelli sopra i sessant’anni, più o meno) sono quelli più a rischio in tempi di coronavirus.

Tre, il signor Pohar ha la bellezza di 107 (centosette) anni (da compiere in agosto).

Quattro, le Istituzioni hanno istituito l’obbligo di indossare mascherine usa e getta e talvolta guanti (altrettanto usaegetta, ma chi osa criticare il Distretto della Plastica?).

Ecco il signor Mattarella mentre contagia consegna al signor Pahor la medaglia:

Sapete che qui ci teniamo lontani dalle polemiche fratricide tra italici, non ci importa nulla di Mattarella, e siamo felicissimi del premio a Pahor. E non siamo nemmeno sicuri del valore magico della mascherina.

Però tutto questo lo scopro da solo, soffermandomi su un video, non da titoli o commenti.

Perché i media italiani parlano della mascherina di un signore che sta un altro continente, e non parlano della non-mascherina del presidente del loro stesso paese?

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287 risposte a Mascherine!

  1. roberto scrive:

    Perché tutti ce l’hanno con il povero Trump

  2. Francesco scrive:

    perchè il signor Mattarella si mette quasi sempre la mascherina mentre il povero Trump fino a ieri negava che servisse a qualcosa (e a mezza voce negava pure che ci fosse una seria epidemia)

    c’è anche la tesi che Mattarella sia andato a infettare uno slavo-comunista ma mi pare poco verosimile

    😉

    • paniscus scrive:

      “perchè il signor Mattarella si mette quasi sempre la mascherina mentre il povero Trump fino a ieri negava che servisse a qualcosa ”
      ——————

      Ma tu, personalmente, ti saresti avvicinato senza mascherina a un ultracentenario, che oltretutto aveva (evidentemente) fatto un notevole sforzo fisico e psicologico, in condizioni molto più faticose rispetto alla sua vita quotidiana, pur di partecipare a un’iniziativa eccezionale a cui teneva molto?

      Io no.

      • PinoMamet scrive:

        Ma ‘sti du’ vecchi, saranno già stati tamponati e ritamponati!

        Infatti per tutto il resto del tempo la mascherina l’ha sempre tenuta addosso Mattarella- al limite se l’ìè tirata di fianco per parlare al microfono, pendente dall’orecchio, a quanto s’è visto in TV.

        Si vede che gli avranno detto, vai tranquillo, te non c’hai niente, l’altra cariatide neanche, potete anche levarvi ‘sto cencio e parlare normali.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Pino Mamet

          “Si vede che gli avranno detto, vai tranquillo”

          Ci sono due motivi per cui non diventerò mai presidente della Repubblica (anche se lo stipendio di 18.300 euro al mese mi tenterebbe).

          1) Non mi voterebbe nessuno

          2) Trovo allucinante e psicopatologico il Dover Essere un Ruolo

          3) Ma dal momento in cui ti pagano per Essere un Ruolo invece che un essere umano, appena sgarri, ti dovresti dimettere.

          4) Tanto un altro invasato pronto a Essere un Ruolo, e prendere il relativo stipendio, si troverà sempre.

          • Mirkhond scrive:

            “Non mi voterebbe nessuno”

            Io ti voterei, se diventassi dittatore a tempo indeterminato. 😉
            Così finalmente avremmo una seria politica ecologista.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Mirkhond

              “Io ti voterei, se diventassi dittatore a tempo indeterminato. 😉
              Così finalmente avremmo una seria politica ecologista.”

              Stavo per dire, sarebbe la volta buona che scapperei all’estero, poi ci ho ripensato: non esiste più alcun estero.

          • PinoMamet scrive:

            Ma non credo che Mattarella abbia sgarrato, a dire il vero…

            • Miguel Martinez scrive:

              per Pino Mamet

              “Ma non credo che Mattarella abbia sgarrato, a dire il vero…”

              Mi sono spiegato male.

              Il signor Mattarella ha fatto benissimo, ha fatto ciò che avrei fatto anch’io.

              Il Presidente della Repubblica, che io pago con le mie tasse solo per fare da Simbolo Nazionale, ha violato tutte le regole che lui simboleggerebbe.

              Chiaramente, io abolirei la figura del Presidente, e salverei Mattarella.

        • roberto scrive:

          Non solo credo che pino abbia ragione, ma credo pure che ogni essere umano faccia cazzate.
          Voi non avete mai dimenticato la mascherina uscendo?
          Non avete mai istintivamente dato la mano a qualcuno, o peggio mi sento, abbracciato qualcuno?

          Ok non siete umani, beati voi….

          • Peucezio scrive:

            Vabbè, ma questa è gente che misura ogni minimo gesto, almeno in queste situazioni cerimoniali, altamente formali.

            Tamponati finché volete, ma uno può averlo in incubazione, può essersi infettato subito dopo il tampone… per un personaggio pubblico, che incontra tantissime persone, è facilissimo.

            No, secondo me è stata una – sia pur piccola – imprudenza.

          • roberto scrive:

            Che sia stata un’imprudenza non ci piove

            Metterla sullo stesso piano del criminale trump la trovò una fesseria enorme

        • Francesco scrive:

          OMAP!

          i Presidenti fanno quello che gli dicono i cerimonieri, tranne quel vecchio balordo di Pertini che ha fatto danni infiniti

  3. Ernest scrive:

    beh ora paragonare Mattarella a quel personaggio vergognoso di Trump che sta mettendo in pericolo milioni di persone nel suo paese, soprattutto i poveri, mi pare un po’ troppo. Poi è vero che anche Mattarella in questo casa non ha dato un buon esempio, ma ne avrei parecchi da elencare. Vedo ad esempio spesso elementi delle forze dell’ordine stare ad 1 cm dal collega senza mascherina… per dire.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Ernest

      “beh ora paragonare Mattarella a quel personaggio vergognoso di Trump”

      Ma non c’è da paragonare…

      c’è da chiedersi perché i media italiani – che sono pettegoli per definizione – trascurino totalmente il comportamento del loro presidente e si occupano del comportamento del presidente di un paese a 6000 chilometri di distanza (se ben ricordo).

    • Z. scrive:

      Vedi Ernest,

      è per questo che io trovo che ci abbiamo rimesso tutti, per certi versi, con la fuga di Salvini dello scorso agosto.

      Vedere i gialloverdi affrontare questa crisi dal governo, con una politica fontanogallerista in salsa tavernotoninellica – e i relativi giornalisti da curva saltabeccanti a tutto tondo per difenderli ed esaltarli – sarebbe stata un’esperienza davvero unica. Terribile, certo, ma a suo modo affascinante.

      Ma sono quelle esperienze che non avrei avuto cuore di augurare neppure a Muccioli padre, figurati a tutto il mio Paese.

      • Francesco scrive:

        vedi che sei un komunista fatto e finito?

        🙂

      • paniscus scrive:

        “Vedere i gialloverdi affrontare questa crisi dal governo, (….) sarebbe stata un’esperienza davvero unica.”
        —————-

        E secodo te perché Salvini ha deciso di andarsene? Appunto perché si era reso conto che non ce la faceva, a reggere la responsabilità di un governo, e la prospettiva di dover prendere delle decisioni esplicite, e di dover giustificare le proprie scelte a tutta la popolazione (compresi elettori suoi).

        Il panico da coronavirus ancora non c’era, per cui la motivazione specifica non può essere quella, ma va a pescare qualsiasi altra potesse essere… magari è andato nel panico all’idea di dover prendere una posizione pubblica sulla manovra finanziaria, o sulla riforma del numero dei parlamentari, o chissà che altro, ma comunque mi pare evidente che si sia dimesso per pura e semplice fifa di non riuscire a reggere le responsabilità che gli erano richieste.

        Magari lui credeva davvero che si potesse fare il presidente del consiglio o il ministro degli interni SOLO postando selfie e battutine sui social e presenziando a occasioni pubbliche scenografiche, ma senza prendersi nessun’altra responsabilità… poi si è reso conto che non era così, ed è scappato, perché davvero non se l’aspettava, che ci fosse anche altro!

        • Z. scrive:

          Io qui lo scrivo da agosto che Salvini è scappato per lasciare agli altri la responsabilità del bilancio dopo il carnevale gialloverde. È il tuo messicano che si ostinava a dirmi che mi sbagliavo!

          Per la verità l’avevo previsto a maggio, parlandone con MT. Poi però Salvini ha ottenuto un gran risultato alle europee e ho pensato: beh no, non può più scappare dopo un successo simile. Invece l’ha fatto comunque.

          E certo, forse a maggior ragione sarebbe scappato a lepre davanti al covid.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Z

            “È il tuo messicano che si ostinava a dirmi che mi sbagliavo!”

            Ovviamente, non so con certezza, ma credo di aver avuto sostanzialmente ragione.

            Salvini ha provato a fare il ribaltone, PD e M5S e Renzi (e un po’ Berlusconi) hanno approfittato tutti per farlo fuori.

            E così lui ha perso l’elemento chiave: il controllo del Ministero degli Interni, con relativa ribalta (poi è vero che io non so quanto lui appaia in televisione, magari ci va lo stesso, ma solo come politico di opposizione).

            Gli italiani bofonchiano, ma in realtà apprezzano sempre chi sta al potere, non chi “rema contro”.

            Il Covid poi ha fatto dimenticare i temi di Salvini, e ha dato a Conte un’immagine da “uomo della provvidenza” per i nostri tempi.

            Dico tutto questo senza aver visto i sondaggi, mi posso quindi sbagliare.

            • Francesco scrive:

              pieno accordo con Miguel

              capisco che siete servi di Renzi ma vi ricordo che fino a un secondo prima del Conte 2 il motto di Zingaretti era “mai con il Movimento 5 stelle”

              😀 😀 😀

              PS scherzo eh, non arrabbiatevi, ma Miguel ha capito meglio questa vicenda italianissima di voi

            • Z. scrive:

              Il ribaltone con chi? Salvini mica ha i numeri in Parlamento per una maggioranza diversa da quella gialloverde!

              Può darsi che la fuga non sia stata una buona idea, anche alla luce di eventi non immaginabili allora. Può darsi – e anzi mi pare probabile – che immaginasse un governo impopolare di tecnici, col compito di metter mano ai cocci gialloverdi e contro cui abbaiare comodamente, e non un governo PD-5S.

              Ma che sia scappato per lasciare ad altri cocci gialloverdi mi sembra difficile da mettere in dubbio.

              • Francesco scrive:

                e io che pensavo volesse davvero le elezioni per vincerle, convinto di essere capace di governare l’Italia – più o meno

                anche perchè tutte le cazzate giallo-verdi sono ancora al loro posto coi cazzari giallo-rossi, mi pare proprio

              • Z. scrive:

                Certo che voleva vincere le elezioni: dopo aver lasciato ad altri l’onere di approvare la legge di bilancio, per sistemare il suo carnevale.

  4. Miguel Martinez scrive:

    Comunque, avanzo le mie ipotesi:

    1) I politici hanno un ruolo nella nostra immaginazione: Salvini è un orribile serial killer, volgare e ignorante, oppure è uno del popolo che gliele canta chiare, e qualunque cosa faccia, non farà che confermare questi stereotipi che ci siamo già fatti.

    Se Salvini cita correttamente una frase in latino, non se ne accorgerà nessuno, se ha la cravatta slacciata ne parla mezzo mondo (anche per esaltarlo, ovviamente).

    2) Mattarella è fuori da queste cose, non occupa alcuno spazio particolare, al massimo “è una persona seria”. Quindi può fare le cose più incredibili e non se ne accorge nessuno.

    3) La capitale mentale dell’Italia sta negli Stati Uniti. Non in quelli veri, assurdi, esotici quanto il Sudan, ma nella bolla virtuale mediatico/liberal/hollywoodiano/televisiva: quindi Trump (che lì gioca un prevedibile ruolo di cattivo) è un personaggio più vicino di Matarella.

    4) In Italia, si critica qualcuno SOLO se è un avversario politico. La Boldrini è odiata da milioni di italiani per ogni suo gesto; ma se fosse invece “apartitica”, o addirittura di destra, gli stessi non se ne accorgerebbero.

    Se sei un Nemico Politico, ti crocifiggono anche se starnutisci; se non lo sei, puoi fare il cannibale, e nessuno ti noterà.

    • paniscus scrive:

      “In Italia, si critica qualcuno SOLO se è un avversario politico. La Boldrini è odiata da milioni di italiani per ogni suo gesto; ma se fosse invece “apartitica”, o addirittura di destra, gli stessi non se ne accorgerebbero. “
      ——————–
      Tanto per rimanere su ruoli istituzionali abbastanza simili, qualcuno ha mai visto un accanimento e un rancore dello stesso livello contro la Alberti Casellati, che è antipatica e presupponente almeno quanto la Boldrini se non di più, però è di destra?

      • Z. scrive:

        Già. Chissà perché 🙂

      • roberto scrive:

        perché accanimento e rancore sono tipicamente di destra, anche se non si può dire

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “perché accanimento e rancore sono tipicamente di destra, anche se non si può dire”

          Certo che si può dire.

          I neri hanno il rancore nel sangue, i negri la musica.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “I neri hanno il rancore nel sangue, i negri la musica.”

            Comunque, a parte gli scherzi…

            Le scelte politiche “grossolane” (tipo “destra” o “sinistra”) dipendono da una serie di fattori: prendi ad esempio la mappa delle elezioni americane – sembra che l’intero paese abbia votato unanimamente Trump, e invece è semplicemente perché gli elettori di destra vivono nei vasti ma poco popolati suburbs, quelli di sinistra nelle metropoli.

            Poi ci sono motivi ereditari: se sei discendente di scozzesi, è probabile che voterai per Trump; se sei discendente di neri, sicuramente gli voterai contro.

            Ma in piccolo succede la stessa cosa in Italia – la maggior parte delle persone che conosco io riprende l’identità dei loro genitori, che a loro volta dipende da fatti di classe o di luogo geografico.

            Poi direi che è decisivo il ruolo sociale: se lavori nella cooperativa per handicappati che dipende dagli appalti del Comune, è altamente probabile che voterai per il partito che governa il Comune; ma se lavori in una cooperativa che assiste gli immigrati, voterai a sinistra, e così via.

            Però è anche possibile, come sostieni tu, che esista una differenza genetica tra elettorati diversi: ci sono stati degli studi interessanti su questo negli Stati Uniti, ma sono cose da prendere con le pinze.

            Io mi limiterei per ora a guardare fattori come urbanistica, grado di istruzione, famiglia, ruolo sociale.

            • roberto scrive:

              Non ho mai parlato di genetica, e mi sembra proprio una cavolata

              Diciamo che è un aspetto culturale, se sei di destra bagni in una cultura che apprezza l’insulto pecoreccio

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Diciamo che è un aspetto culturale, se sei di destra bagni in una cultura che apprezza l’insulto pecoreccio”

                Ok. Ma quella cultura nasce per motivi legati alla storia familiare, al proprio lavoro, al luogo di residenza. Quindi è questo che sarebbe interessante esplorare, le simpatie partitiche sono un epifenomeno.

                Se hai fatto il liceo classico e poi studiato sociologia, certamente voterai a sinistra; se hai la terza media e gestisci un’officina meccanica, quasi sicuramente voterai a destra.

                Ma il voto è una cosa che fai ogni cinque anni, è un aspetto di qualcosa di molto più ampio.

              • roberto scrive:

                “Se hai fatto il liceo classico e poi studiato sociologia, certamente voterai a sinistra; se hai la terza media e gestisci un’officina meccanica, quasi sicuramente voterai a destra.”

                i casi della vita sono veramente buffi. quello che ha fatto il classico e poi sociologia ce l’ho e non solo è proprio fascista ma è stato pure candidato alla camera per la meloni
                🙂

                ma a parte l’aneddoto, nulla di quello che dici è legato alla genetica e la grande differenza ai miei occhi è proprio che nulla è ineluttabile o fisso.

                se nasco alto e bello resterò alto e bello.
                se nasco in un ambiente di destra, nulla mi impedisce di aprire gli occhi e allontanarmene

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “i casi della vita sono veramente buffi. ”

                Sociologia?!

                Incredibile!

                Quello che intendo dire è che non esiste un “ambiente di destra” o un “ambiente di sinistra” fuori da piccoli gruppi di impegnati.

                Esiste un ambiente sociale che porta anche a scelte politiche, ma che è molto di più: sono i parenti, lo stile di vita, il lavoro, le antipatie sviluppate durante l’infanzia e l’adolescenza (la politica infatti si fa per antipatia, mica per simpatia), gli interessi concreti di sopravvivenza, l’ideologia implicita nel lavoro che fai.

                Se ho un’officina meccanica, tenderò a pensare che lo Stato cerca di fregarmi con le tasse, ad avere paura dei ladri e dei clienti che non pagano, a confrontarmi tutti i giorni con gente strana che cerca di fregarmi. E siccome non avrò studiato molto, tendo ad accontentarmi di ragionamenti veloci, di immagini e di emozioni.

                E non me ne vergognerò, perché dirò che “ho imparato più dalla vita di quanto imparino quelli lì dai libri”.

                Poi voterò anche. E sicuramente contro la Boldrini!

              • roberto scrive:

                “Sociologia?!
                Incredibile!”

                davvero! buffa anche la storia del tipo che all’università era un verde e ha iniziato a fare attività politica con i verdi (in germania!). poi si è annerito…

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “buffa anche la storia del tipo che all’università era un verde e ha iniziato a fare attività politica con i verdi (in germania!). poi si è annerito… ”

                Beh, certo.

                Però forse nei due casi che citi, stiamo parlando di militanti politici veri, che fanno anche delle scelte ideologiche, in base a riflessioni personali.

                Io invece pensavo alla psicologa sfigata della cooperativa inclusiva di sinistra, che spera che arrivino altri immigrati e che lo Stato le paghi lo stipendio; contrapposta al meccanico che spero che lo Stato si dimentichi di chiedergli le tasse.

                Questa di solito è la gente che su Facebook se la prende con i fascisti o con la Boldrini.

              • roberto scrive:

                “Però forse nei due casi che citi,”

                no è lo stesso tizio!
                all’università da sociologo era verde (e proprio politicamente militante)

                poi è diventato sempre più nero con l’età

        • Moi scrive:

          Ah … la delicatezza e l’ empatia di Vauro e dei Centri Sociali OKKupati ! 😉

          • Moi scrive:

            … Régaz’, poche balle : in Italia abbiamo troppa Faziosità Politica nel Genoma (!) Nazionale, perciò le Questioni di Principio (!) NON possiamo permettercele ! … Pìriod ! 😉

      • Francesco scrive:

        qualcuno ha mai visto la Casellati dare lezioni di bon ton e di decenza umana come fa a ogni respiro la Boldrini?

        credo sia questa la vera differenza

        se invece vogliamo parlare di insulti sessisti, la Puffetta fascista ha altrettanti punti vittima della Boldrini e della Karola Rasta

        • Miguel Martinez scrive:

          per Francesco

          “qualcuno ha mai visto la Casellati dare lezioni di bon ton e di decenza umana come fa a ogni respiro la Boldrini?”

          Sì. A me non sta antipatica, ma capisco che chi non ha passato la vita sui libri, la trovi veramente insopportabile.

          Un po’ come i neri americani che odiano quando gli si corregge l’inglese, perché ci leggono anche un messaggio di disprezzo personale (che magari nemmeno c’è).

          La Casellati non la conosco.

          • Francesco scrive:

            veramente io ho passato buona parte della mia vita sui libri

            e trovo la Boldrini, personalmente, una stronza

            anche se ammetto che una conoscenza personale tramite TV è un pò una cavolata

        • Moi scrive:

          OMDAFfèrrimo ! 😉

  5. Mirkhond scrive:

    “3) La capitale mentale dell’Italia sta negli Stati Uniti. Non in quelli veri, assurdi, esotici quanto il Sudan, ma nella bolla virtuale mediatico/liberal/hollywoodiano/televisiva: quindi Trump (che lì gioca un prevedibile ruolo di cattivo) è un personaggio più vicino di Matarella.”

    Come disse Rocco Buttiglione, esistono gli Stati Uniti veri e gli Stati Uniti della fantasia degli Italiani. 🙂

    • Moi scrive:

      Come disse Rocco Buttiglione, esistono gli Stati Uniti veri e gli Stati Uniti della fantasia degli Italiani.

      ————————————-

      … I secondi sono decisamente meglio ! 😉

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond,
      “Come disse Rocco Buttiglione, esistono gli Stati Uniti veri e gli Stati Uniti della fantasia degli Italiani. 🙂 ”

      Saverio Vertone diceva che gli Stati Uniti sono dell’Italia l’iperbole immaginaria e l’antitesi reale.

  6. Moi scrive:

    Per me Pahor ha un’età che del Coronavirus non gliene può fregar di meno …

  7. PinoMamet scrive:

    “Il signor Mattarella ha fatto benissimo, ha fatto ciò che avrei fatto anch’io.

    Il Presidente della Repubblica, che io pago con le mie tasse solo per fare da Simbolo Nazionale, ha violato tutte le regole che lui simboleggerebbe.

    Chiaramente, io abolirei la figura del Presidente, e salverei Mattarella.”

    Ah beh, sono d’accordo.

    Pensa a Pahor, che- scopro oggi- qualche tempo fa ha criticato l’elezione di un sindaco nero in un paese dell’Istria.

    Non mi scandalizza: non credo appunto che una persona debba ridursi a un Ruolo, e il ruolo del Santo è pesantino per tutti:
    essere sempre perfetti, ingiaccaecravattati, dire solo cose Condivisibili e parlare solo di Alti Valori.
    Perfette possono essere semmai le statue- e se la passano male anche loro adesso.

    Le persone vere invece invecchiano, hano malumori e dimenticanze, simpatie e antipatie e a volte (come si dice qua) pestano anche una bella merda: succede, e perciò è molto meschino (ma anche molto inevitabile) che gli avversari politici se ne servano.

    • Miguel Martinez scrive:

      per PinoMamet

      “Le persone vere invece invecchiano, hano malumori e dimenticanze, ”

      E mi piacciono quindi, Ratzinger e Camatte.

      • paniscus scrive:

        “E mi piacciono quindi, Ratzinger e Camatte.”
        ———————

        Di Camatte non so assolutamente nulla, né in bene né in male,

        di Ratzinger l’unica cosa che mi ispira un po’ di simpatia è che abbia sempre dichiarato di amare i gatti.

        • PinoMamet scrive:

          Camatte non lo conosco a causa della mia ignoranza;
          Wikipedia mi segnala a questo nome un vecchio; francese; comunista eretico; quindi stronzo al cubo

          Ratzinger è un vecchio prete tedesco un po’ fascio, se non avesse fatto carriera avrebbe rifilato ceffoni ai bambini del catechismo.

          Sì, nessuno dei due ispira particolare simpatia, ma sicuramente sono molto umani….

          • Mirkhond scrive:

            Più che fascio, filoamericano.

            • Moi scrive:

              … se fosse stato un Rabbino o un Imam, diremmo ch’ è un “Moderato”, almeno sul “Gender” ! 😉

            • Francesco scrive:

              più che altro, cattolico e pensante

              il che da molto fastidio

              😀

              • Mirkhond scrive:

                Un cattolico a braccetto con la massoneria.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Mirkhond

                “Un cattolico a braccetto con la massoneria.”

                Se intendi il circolo di La Pira, direi che erano i più antimassonici della città.

                Proprio perché era un ambiente “antimodernista”.

                P.S. Dopo aver messo su questo commento, ho capito che il riferimento era a Ratzinger, lo lascio su lo stesso comunque 🙂

              • Mirkhond scrive:

                No, intendo Raztinger.

              • Francesco scrive:

                Ratzinger filo-massone???

                ma Duca hai letto qualcosa dei suoi scritti?

                o sei così ammalato di odio anti-occidentale che chiunque non lo condivide un minimo complice della Massoneria?

                :O

              • Mirkhond scrive:

                I suoi flirt con Pera, notorio massone cos’erano?

              • Francesco scrive:

                quindi tu sei per l’ostracismo ai Massoni? compresi quelli notori, che non vuole dire niente?

                o essendo massone Pera è un cretino di certo?

              • Mirkhond scrive:

                Ratinger voleva salvare il Cristianesimo alleandosi con coloro che lo hanno quasi dissolto.

              • Francesco scrive:

                mah, non sono molto d’accordo con questa interpretazione

                è come dire che Papa Francesco vuole salvare il cristianesimo alleandosi con i musulmani, i rossi radicali anti-cristiani tipo Maduro e dialogando con i movimenti LGBTQ+

                ops

              • Mirkhond scrive:

                Maduro anticristiano?

              • Francesco scrive:

                non sapevi come sta trattando la Chiesa nel suo paese? sappilo

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “non sapevi come sta trattando la Chiesa nel suo paese? sappilo”

                Un link?

                Sta togliendo i crocifissi nelle scuole?

                Ha legalizzato l’aborto?

          • paniscus scrive:

            Non ci avrei mai scommesso nemmeno io, ma devo prendere atto che anche un str*nzissimo prete tedesco, forse un po’ fascio, forse incline a schiaffeggiare i ragazzini del catechismo, e a proferire castronerie immani contro le evidenze scientifiche più documentate…

            …può sempre sperare in un margine di parziale recupero, trasformandosi in un vecchietto che ama i gatti 🙂

            • Peucezio scrive:

              Ha parlato di scienza? Su che cosa nello specifico?

            • Francesco scrive:

              a parte che anche io ho (anzi sono posseduta) da una gatta, cosa mai ha fatto di fascista il povero B16?

              non ricordo, eppure c’era mentre regnava!

              🙂

              • PinoMamet scrive:

                Io uso “fascio” nel senso un po’ da centrosocialeoccupatoemmocolcazzocecacciate 😉 per praticità.

                Era sicuramente conservatore e piuttosto reattivo, sia come indirizzo ufficiale sia, verosimilmente, per gusti e inclinazioni personali.

                Inoltre era la sponda dei terribili atei devoti, più o meno come Bergoglio ha fatto da referente per i centrosinistri stile Repubblica.

              • Francesco scrive:

                Pino

                ma allora sei peggio di me quando uso comunista!

                😀

    • Peucezio scrive:

      Ma cosa ci fa un sindaco negro in Istria??

  8. Mirkhond scrive:

    “Camatte”

    Chi è?

  9. PinoMamet scrive:

    A proposito di vecchi francesi stronzi:
    l’altra sera c’era una specie di intervista-santino ad Alba Parietti. Non so perché. Era un programma che guardava mia madre, che non si beveva l’autosantificazione dell’attrice.

    Beh, a un certo punto c’è lei che canta una canzone in un programma francese: ospite, su un divano sottostante, quel laidone di Serge Gainsbourg, in pessima forma, che si mostra entusiasta della dimenticabilissima canzone (e si capisce anche troppo bene il perché) e a un certo punto si alza e si mette ad abbracciare e ballare con la Parietti.

    La Parietti, intervistata, lo definisce “il Carmelo Bene francese”, che può anche starci.
    A dire il vero mi stupisce che in Francia goda ancora di così grande considerazione (io di sue canzoni ne conosco circa tre, una che ha fatto da giovane dove parla di un tale che buca i biglietti della metropolitana e fa una vita triste- forse la più bella- una dove dice zozzerie con una donna; e una dove parla di una donna che ha anche un nome maschile e dice che le discariche sono delle Atlantidi per i mosconi- strana ma molto orecchiabile).

    Comunque, ecco, a volte si è troppo umani 😉

    • paniscus scrive:

      “La Parietti, intervistata, lo definisce “il Carmelo Bene francese”, che può anche starci.”
      ——————–

      Ma Carmelo Bene, per quanto abilissimo e geniale in materia di recitazione, non era noto anche per essere un personaggio schifosamente arrogante e violento nella vita privata?

      E non solo in quella privata, ma anche in quella professionale, nel senso che lo sapevano tutti che fosse manesco, minaccioso e ricattatorio con le attrici che lavoravano con lui, per non parlare dei tecnici e degli operatori dei teatri?

      • PinoMamet scrive:

        Non saprei! Credo di aver sentito qualcosa sulla difficoltà a lavorare con lui, ed era nota la sua presunzione
        (non ricordo quale poeta lo fulminò nell’epigramma “Di tutti disse mal, fuorché di Bene”)
        ma non ho altri elementi.
        Ho a casa “Sono apparso alla Madonna”… ma senza la sua lettura è forse un’opera monca? Mah!

  10. roberto scrive:

    Miguel

    “ Il Presidente della Repubblica, che io pago con le mie tasse solo per fare da Simbolo Nazionale, ha violato tutte le regole che lui simboleggerebbe.”

    Bellissimo come in due righe riesci a mettere un clamoroso understatement “solo un simbolo”, e sparare una clamorosa esagerazione “tutte le regole”

    😁

  11. Miguel Martinez scrive:

    OT, per i linguisti:
    Source : https://rep.repubblica.it/ws/detail/commento/2020/07/14/news/la_pronuncia_di_benetton_bartezzaghi_autostrade_lingua_italiana-261912210/

    L’accento di Benettòn e quell’andamento sdrucciolo

    “Più diffuso ma etimologicamente meno corretto”. Per i fatti di lingua la formula ha il valore che per racconti e film ha il classico “Ogni eventuale riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è da considerarsi puramente casuale”. In inglese si direbbe un disclaimer ma in italiano, e all’atto pratico, è un “non t’arrabbiare” o, peggio, uno “stai calmo” o “calma”. Invece c’è chi si arr…
    “Più diffuso ma etimologicamente meno corretto”. Per i fatti di lingua la formula ha il valore che per racconti e film ha il classico “Ogni eventuale riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è da considerarsi puramente casuale”. In inglese si direbbe un disclaimer ma in italiano, e all’atto pratico, è un “non t’arrabbiare” o, peggio, uno “stai calmo” o “calma”.

    Invece c’è chi si arrabbia parecchio ogni volta che sente dire “Bènetton”, versione più diffusa ma eccetera di quel corretto e venetissimo “Benettòn” che telegiornalisti e politici sembrano forse per incantesimo inibiti a pronunciare come si dovrebbe. Succedeva così anche al tradizionale concorrente “Stefanèl” e da prima ancora ai grandi magazzini “Coìn”, marchio invariabilmente pronunciato “còin”, come la moneta inglese.

    Del resto Pier Carlo Pàdoan ha dichiarato di essere affezionato a quell’andamento sdrucciolo preso col tempo dall’originario “Padoàn”, e malgrado il parere opposto espresso dall’Accademia della Crusca in una sua pronuncia sulla pronuncia del cognome dell’allora ministro. E fosse solo il Veneto a patire le deformazioni del “più diffuso ma etimologicamente meno corretto”.

    Se qui l’accento retrocede abusivamente, in altri casi viene fatto avanzare. Il presidente Francesco Cossìga sarebbe stato etimologicamente un “Còssiga”; autorità in altro settore, il calciatore Franco Càusio sarebbe stato un “Caùsio”. Avanza di una sillaba l’accento di “Nùoro”, che tutti o quasi i non sardi pronunciano come se fosse il (non esistente) maschile di “nuòra”; retrocede invece quello di “Friùli”, che diventa “Frìuli”, toponimo così immemore dell’etimo originale di “forum Iuli”, foro di Giulio.

    Sia chiaro: coi dati Istat che corrono (e i bollettini sanitari da tutto il mondo, e gli umori) pensare all’ortoepia, cioè alla pronuncia corretta delle parole, ha molto del bizantinismo.

    E a proposito di Bisanzio: su quale delle tre sillabe di Istanbul andrà messo l’accento? (questione controversa, ma date retta: è un caso in cui in medio stat virtus, quindi sulla seconda).

    Il fronte è anzi arretrato a sua volta anche più, dalla pronuncia al lessico e alla sintassi: ora quasi non è considerato errore lo “schernirsi” per “schermirsi”, il “serrare le fila” e il “tirare le file”, il “paventare” per “ventilare”, l’imperfetto congiuntivo esortativo (“tornasse a casa” anziché “torni”) o costrutti come “il 70 per cento degli italiani credono”.

    Del resto non consideriamo errore il sostantivo “malinconia” anche se è parola formata per un’abusiva intrusione del “male” nell’originale “melanconia” (il cui etimo è “umore nero”). E in quanto alle pronunce, dai più non sono considerati errori gli sdruccioli e comuni “ìnfido”, “persuàdere”, “rùbrica”, “tràlice” mentre le pronunce corrette sono tutte piane (“infìdo”, “persuadére”, “rubrìca”, “tralìce”) e anche la “leccòrnia” in realtà sarebbe una “leccornìa”.

    Quando si fanno di questi discorsi – che sono poco più di raccolte di spigolature – ci sono sempre interlocutori pronti ad allarmarsi: bisogna fare qualcosa, ma cosa? La risposta dovrebbe essere: e voi, in quella frase, dove mettete l’accento? Su “diffuso” o su “corretto” ? Se è su “corretto”, con poca spesa si può installare un vocabolario dei migliori sul proprio smartphone e controllare le pronunce corrette ogni volta che viene un dubbio (certo, deve venire il dubbio) in modo da non riprodurre le altre. Se è su “diffuso”, allora si possono evitare le preoccupazioni. L’uno e l’altro sono atteggiamenti personali, del tutto ininfluenti sull’andamento della lingua.

    Un discorso in parte diverso si potrebbe fare sul concetto di decoro delle redazioni giornalistiche, telegiornalisiche, editoriali, dove i passati scrupoli oggi sembrano non dimenticati ma proprio evitati con lo stesso scrupolo che si metteva ad applicare. La ragione plausibile sta nella volontà di non rimarcare distanza dal lettore. Ma in fondo non sarebbe un discorso molto interessante.

    • Moi scrive:

      Quel genere (… senza la “D”, eh ! 😉 …) di articoli che periodicamente si scrivono da soli … e che si riassumono sempre come :

      “il linguaggio cambia, per carità, lo so anch’ io … mi fa schifo ma mi tocca adeguarmi !”

      • Moi scrive:

        In dettaglio, fra gli esempi “Grandi Classici” mancano “utensìle” anziché “utènsile” ed “edìle” anziché “édile” … nonché manca la classica chiusa-chiosa 😉 “eh … ma d’altronde, altrimenti parleremmo ancora Latino !”

        😉

        • Moi scrive:

          Rimango sempre sbalordito dai tanti Italici che fanno una fatica bestia 😉 a formulare una frase in Inglese tipo :

          “ze chèt is on ze téibol !” 😉

          poi non esitano a dire “serata ìsi” , “ci metto il tòppingh o il drèssingh sul cis-chéich ?” … e così via ! 😉

          • Moi scrive:

            … I Giapponesi e Coreani, almeno, hanno la decenza di scriver ‘ste robe davvero così (va be’, in equivalente fonetizzato-adattato, in Katakana o Hangŭl !) in forma linguisticamente ritenuta ufficialmente corretta !

  12. Miguel Martinez scrive:

    Su Camatte, un breve riassunto di Peter Harrison:

    Jacques Camatte (nato nel 1935) è stato un importante teorico marxista radicale negli ambienti della sinistra comunista europea negli anni Cinquanta e Sessanta. Tuttavia, gli eventi intorno al 1968, in particolare
    in Francia, l’hanno portato ad abbandonare gradualmente le sue affiliazioni con la sinistra comunista. Si rese conto che l’umanità si trovava ormai in un’impasse. Non poteva piú esserci un rovesciamento della borghesia da parte del proletariato, perché tutta l’umanità
    era ormai divenuta «addomesticata» dal capitale. Quindi, qualsiasi rivolta organizzata contro il capitale ora non faceva altro che aiutarlo a svilupparsi.

    La sua proposta è che invece di combattere il capitale — una strategia che, se «ha successo», ci restituisce il capitale solo in una forma
    piú forte — dobbiamo, in qualche modo, abbandonarlo. Prendere congedo da questo mondo capitalista comporta ricreare legami con il
    mondo naturale… non significa andare in guerra contro il capitale per rovesciarlo.

    Dagli anni Ottanta, sostiene Camatte, il capitale è passato dal dominio dell’umanità in una struttura sociale vivente ad una morta, o robotica, forma autonoma, in cui l’umanità è diventata effettivamente obsoleta: l’umanità è stata pienamente incorporata nella forma autonoma… ma i residui di «naturalità» nella specie umana sono un freno alla velocità di
    sviluppo. Cosí, nell’era attuale stiamo assistendo alla drammatica accelerazione dei processi che stanno rimuovendo dal pianeta
    tutte le forme di vita naturale, compresi i residui all’interno degli esseri umani. L’umanità ha, se vogliamo, scatenato un mostro che è sfuggito a ogni controllo, anche inghiottendo i suoi stessi padroni, e che ora sta preparando la scena finale per un’estinzione di massa senza precedenti.

    L’unico modo per salvare la vita sul pianeta, secondo Camatte, è abbandonare la lotta contro il capitale nello stesso momento in cui abbandoniamo il capitale stesso — vivendo in modo diverso. Nel processo di questo ritiro il capitale si ossificherà e «morirà»… come uno zombie potrebbe «morire» se fosse affamato a morte di cervelli.

    Per Camatte, l’attuale pandemia e le risposte ad essa sono sintomi delle fasi finali della degenerazione della specie umana. Nonostante i tempi cupi, Camatte spera che i recenti eventi contribuiscano a favorire un risveglio che possa portare a un’eventuale rigenerazione del pianeta. […]

    Il concetto centrale di «erranza» di Camatte descrive i viaggi che l’umanità ha intrapreso da quando ha iniziato a separarsi dal
    mondo naturale e a diventare incerta di ciò che la specie — cioè se stessa, o Homo sapiens — sia in realtà. Una volta separata dalla
    natura e permeata dal dubbio, la specie ha cercato, con ogni mezzo, di trovare una giustificazione per la sua esistenza e uno scopo.

    Ha sentito anche «la necessità di creare un mondo protetto», ed è in questo piano di esistenza protetto ma traumatico che si svolge la
    storia, o l’erranza. È quindi efficace e utile pensare a questo vagabondare come storia, o pensare alla storia come a un vagabondare.

    • Francesco scrive:

      ma Camatte si rende conto che l’umanità non può abbandonare il capitale senza rinunciare all’erranza? cioè senza rinnegare se stessa?

      nel suo sistema, è palesemente meglio estinti che che naturali, per gli esseri umani

    • PinoMamet scrive:

      Non ho capito cos’è l’erranza, ma Camatte mi sembra un vecchio matto.

      Naturalmente, essendo un vecchio matto francese, non può andare in giro a chiedere dammi un euro, che c’hai una sigaretta?
      Deve inventare delle teorie e soprattutto delle parole, e farti capire che lui ha capito tutto del mondo e tu no. Dopo, ti chiede la sigaretta 😉

      • Miguel Martinez scrive:

        Per PinoMamet

        “Non ho capito cos’è l’erranza”

        Galut?

        (carina quella della sigaretta!)

      • Francesco scrive:

        Pino

        scoprire come controllare e usare il fuoco
        capire come usare le pelli di animali contro il freddo
        imparare a usare e fabbricare utensili
        iniziare a parlare
        inventare le piroghe
        inventare il BASIC
        scoprire i buchi neri
        scrivere la Divina Commedia

        è tutto erranza

  13. Miguel Martinez scrive:

    Grandioso…

    Mentre la Somalia affoga sotto gli aiuti esteri, la Somaliland risponde alle offerte di aiuto cinese, riconoscendo Taiwan.

    https://www.theamericanconservative.com/articles/somaliland-breaks-ranks-and-defies-china/

    • Moi scrive:

      … Ma gli Al-Shabaab (*) in che rapporti sono con il Somaliland ?

      (*)
      noti essenzialmente per Silvia Aisha Romano … a usare “gli Altri” come pretesto per parlare di “Noi Stessi”, in Italia siamo inarrivabili !

    • habsburgicus scrive:

      mmmh…
      qui è quanto annuncia Taiwan stessa
      https://www.mofa.gov.tw/en/News_Content.aspx?n=539A9A50A5F8AF9E&sms=37B41539382B84BA&s=57C4CB95C8BAC4C0
      parla di “uffici di rappresentanza”
      né Vienna (19/3/1815) integrato da Aquisgrana (21/11/1818) né tantomeno Vienna 1961 (l’attuale “magna charta” della diplomazia) parlano di “uffici di rappresentanza”
      ritengo quindi che sia un para-riconoscimento…ovvero né la ROC (Repubblica di Cina) ha riconosciuto de iure la statualità della “Repubblica del Somaliland” né il Somaliland ha riconosciuto de iure, con tutti i crismi, il governo di Taipei come legittimo governo
      è un passo
      Xi, certo, non è stato contento..la mossa ha un significato politico, ne convengo
      ma la stampa si dimostra approssimativa quando si parla di diplomazia !
      ne azzeccasse una, almeno una volta 😀

      • habsburgicus scrive:

        questi sono GLI UNICI STATI CHE RICONOSCONO DIPLOMATICAMENTE PLENISSIMO IURE Taiwan..sono appena 15
        https://www.mofa.gov.tw/en/AlliesIndex.aspx?n=DF6F8F246049F8D6&sms=A76B7230ADF29736

        4 nel Pacifico
        1 in Africa (è Swaziland, non fatevi ingannare dal nome “africanizzato”)
        1 in Europa (Santa Sede)
        9 nelle Americhe (nel Centro e nei Caraibi, solo il Paraguay al Sud; il Nicaragua, stranamente, pur di nuovo sotto i sandinisti di Ortega è restato a Taipei avallando la decisione della “destra” Violeta Chamorro nel 1990..già i primi sandinisti attesero 6 anni, sino al 1985, per passare a Pechino: si vocifera che i cinesi abbiano fatto qualche carognata ai sandinisti filosovietici durante la lotta antisomozista :D)
        nessuno di questi Stati ha rapporti diplomatici con Pechino, alcuni non li hanno mai avuti né a rigore riconoscono il “regime rosso di Peiping” come si diceva ai bei tempi 😀 (Honduras, Santa Sede ecc) altri li ruppero [in genere li ruppe Pechino :D]
        Pechino, a differenza della BRD che partì male (già nel 1955 fece eccezione per l’URSS come Potenza vincitrice e con Brandt aprì le dighe in un’orgia di sinistrismo e Selbsthass 😀 insomma, almeno dai ’70 potevi avere rapporti con Bonn ma anche con la cosiddetta “DDR” :D) ha stabilito e stabilisce che “o noi o loro”..se riconosci Taiwan, i cinesi ti danno 1 ora di tempo per abbandonare la Cina e a mai più rivederci 😀
        la Santa Sede, da quando hanno fatto il Concilio, sarebbe contentissima di buttare a mare Taiwan ma é Pechino che finora snobba il Vaticano 😀
        negli anfratti del Vaticani si critica la decisione di Pio XII di inviare l’Internunzio a Taipei…
        in realtà Mons. Antonio Riberi, Internunzio Apostolico dal 1946 (il 1° ! il 1° inviato cinese presentò le credenziali nel febbraio 1943) rimase a Nanchino nel 1949,,Nanchino era la capitale della ROC
        in un clima di follie (maoismo esasperato) l’8/9/1951 Mons. Riberi fu brutalmente cacciato dalla Cina rossa..allora unita, in nome di Marx, all’URSS ..Pio XII reagì ordinando al Nunzio di trasferirsi da Chiang a Taipei !
        Giovanni XXIII, non sempre e non in tutto a sx, accettò che nel 1959 Chiang gli inviasse un Ambasciatore e non più un semplice Ministro
        Paolo VI ritirò il Nunzio, ma mantenne un Inc d’Aff che resta tuttora…un suo messaggio a Mao restò senza risposta
        ecco donde nasce il rapporto Vatican-Taiwan

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Z

      “L’opposizione democratica dei nostri giorni va così, in tutta Europa.”

      Che bello fare l’Anticomplottista Cacciatore di Complotti Complottisti!

      Ricetta: prendi cento fatti scollegati tra di loro.

      Metti insieme qualche matto, la KGB sempre in agguato, idee contradittorie sul Covid tutte schedate come “fake news”, gente imprecisata che ce l’avrebbe con gli ebrei (fanno sempre brodo, perché stai insinuando che vogliono riaprire i campi di sterminio), altra gente che addirittura sospetta che Bill Gates potrebbe avere qualche interesse economico o politico…

      Certo, per sospettare di Bill Gates, bisogna proprio essere pagati con i rubli di Stalin…

      • Z. scrive:

        Ma sì, è noto che la Russia non fa politica, anzi nemmeno esiste. Non è questo il punto.

        Osservavo solo che l’opposizione democratica sembra identica in tutta Europa: stessi slogan da servire a bocche buone, stessa tattica meschina, stessi voltafaccia, stesse bufale.

        È un mondo davvero globale.

        • Miguel Martinez scrive:

          “Ma sì, è noto che la Russia non fa politica, ”

          Veramente il Cacciatore di Complottisti dice che è Bill Gates che non esiste.

          Evidentemente il giornalista non usa un computer.

          Il bello è che oggi lo stesso giornale che santifica la Microsoft pubblica un articolo su come i giganti di Silicon Valley riescono a non pagare le tasse in Europa, pur avendo fatto guadagni stratosferici con il Covid.

          • Miguel Martinez scrive:

            “Veramente il Cacciatore di Complottisti dice che è Bill Gates che non esiste.”

            Preciso: non dice che non esiste. Dice che è come gli ebrei perseguitati da Hitler, solo che stavolta ci si sono messi pure i russi.

          • Z. scrive:

            Per alcuni non esiste Bill Gates, per altri non esiste la Russia. Ma il punto che intendevo sottolineare era soltanto che la destra ormai è diventata uguale un po’ dappertutto 🙂

  14. Miguel Martinez scrive:

    Su Twitter, hackerati gli account di Elon Musk, Biden, Bill Gates e altri 🙂

    https://www.zerohedge.com/markets/bill-gates-elon-musk-twitter-accounts-hacked-nigerian-bitcoin-scam-over-53000-stolen

    (non sono stato io, non sono così bravo)

  15. Miguel Martinez scrive:

    Noi sappiamo che Bill Gates ha investito diversi miliardi, sia personali sia della fondazione, in progetti per “salvare il pianeta”.

    Questi progetti vanno dalla geoingegneria (sparare aerosol per raffreddare il pianeta e rovesciare il cambiamento climatico https://www.iflscience.com/environment/bill-gatesbacked-controversial-geoengineering-test-moves-forward-with-new-committee/),

    ricoprire il pianeta di satelliti per la videosorveglianza https://www.telegraph.co.uk/technology/2018/04/19/bill-gates-backs-1bn-plan-cover-earth-video-surveillance-satellites/

    e fare vaccinazioni di massa contro il Coronavirus – e qui sicuramente c’è molta confusione, ma comunque implica, secondo Gates stesso, qualcosa che riguarda intimamente tutta la sua industria: “Eventually we will have some digital certificates to show who has recovered or been tested recently or when we have a vaccine who has received it”

    https://newspunch.com/bill-gates-coronavirus-means-need-digital-certificates-prove-who-received-vaccine/

    Ora, io trovo offensivo verso l’intelligenza di una persona che è riuscito a costruire una potenza così grande, sospettare che lui sia in buona fede.

    Sarebbe come dare del fessacchiotto a Genghis Khan.

    • Carlo scrive:

      Miguel, la filantropia è per i miliardari di oggi, quello che per i re e i nobili di una volta era il dotare di benefici le chiese e i monasteri: i re e i nobili agivano così nella speranza che monaci e canonici vari pregassero per le loro anime e ottenessero per loro la salvezza a dispetto di tutte le eventuali razzie, ruberie e altre malefatte da loro commesse, allo stesso modo i super-ricchi fanno quasi tutti (non solo Gates) un mare di beneficenza, pensando così di giustificare una ricchezza ottenuta in modo non sempre trasparente (abuso di posizione dominante nel caso di Bill Gates), inoltre così facendo possono anche illudersi che i danni che il sistema capitalista (di cui essi sono parte importante) sia moralmente giustificato, in quanto gli evidenti danni che esso fa all’ambiente possono essere tranquillamente sistemati buttando un mare di soldi in progetti a volte sensati, a volte irrealizzabili e stupidi, soldi che sono stati da loro guadagnati nell’ambito del sistema capitalistico che quindi, in un certo senso, risolve da solo i danni che ha causato.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Carlo

        “Miguel, la filantropia è per i miliardari di oggi, ”

        Bella analisi, concordo in pieno.

        Non escludo anche un altro elemento.

        Anch’io in un certo momenti sogno di fare il dittatore del mondo, ovviamente per il suo bene 🙂

        Per vostra fortuna, non ne ho i mezzi.

        Bill Gates invece i mezzi ce li ha. Non è detto nemmeno che voglia fare del “male” al mondo, o che voglia sfruttarlo per guadagnare ancora di più.

        Ma chiaramente tutto ciò che fa, rientra in un unico progetto di vita, che è lo stesso che lo ha portato a essere ciò che è.

        • Carlo scrive:

          Io credo sia un meccanismo di questo tipo: “Io uso i miei sterminati mezzi finanziari per risolvere i problemi del mondo, dunque il sistema grazie a cui ho guadagnato i miei sterminati mezzi finanziari deve essere buono e così posso nascondere, soprattutto a me stesso, che lo stesso sistema che mi ha dato i miei mezzi finanziari è lo stesso che ha creato i problemi del mondo che io mi candido a risolvere.”

        • Francesco scrive:

          supporre la coerenza in un essere umano è come supporre l’intelligenza in Di Maio

          anzi, mentre nel secondo caso è orma provata l’assenza, nel primo caso forse c’è una minima minoranza di coerenti, in gran parte rinchiusi in istituti di cura

          neppure il successo mondano è per me prova di coerenza o di “un progetto di vita”

          Gates, poi, è uno che ancora non sa come è arrivato così in alto nè sa cosa fare

          non è certo Gengis

  16. Miguel Martinez scrive:

    E infatti, a dimostrazione della sua intelligenza, ormai trovi ovunque in rete “ricerche” che “dimostrano” che chiunque sospetti di Bill Gates sarebbe un pazzo complottista che crede ai rettiliani.

  17. Miguel Martinez scrive:

    Sarebbe da capire anche l’accanimento di certo “centrosinistra” contro chiunque critichi il “modo di produzione informatico” (MPI) e la creazione di quattro o cinque monopoli planetari, in grado di svuotare le casse degli Stati, di reindirizzare i sistemi di vita, di ridurre grandi masse alla disoccupazione, e che pretendono pure di controllare capillarmente ogni singolo individuo nei suoi spostamenti, nelle sue amicizie, nei suoi desideri.

    E pretendono anche di irradiare ogni angolo del pianeta con reti di satelliti e antenne, senza che nessuno sappia ancora bene cosa ciò implichi.

    Capisco che è una cosa talmente enorme, da suscitare talvolta sospetti confusi: siamo indifesi di fronte a questo mostro, e se non siamo espertissimi, è facile sbagliare. Ecco che i “centrosinistri” saltano sul minimo sbaglio pur di difendere l’MPI.

    Un tizio in Svezia ha scritto un tweet dove dice che da quando ha un nuovo dispositivo robotico in casa, la suocera urla più del solito?

    Ecco dimostrato che ogni critica all’MPI diventa “fake news”, e da lì poi diventa “complottismo”, e siccome i nazisti uccidevano i sospetti “complottatori” ebrei, allora criticare l’MPI diventa il crimine di genocidio per associazione.

  18. Miguel Martinez scrive:

    Comunque l’anticomplottismo che vede complotti contro il Modo di Produzione Informatico (MPI) è una cosa interessante.

    Cioè, è normale che Bill Gates e affini si difendano, ciò che mi incuriosisce è, cosa spinge altri a saltare alla loro difesa?

    Pensiamo a una categoria relativamente potente, ma che (giustamente, forse) nessuno ama: i grandi proprietari terrieri del sud, che usano manodopera immigrata.

    Ora, io sono sicuro che nella massa di cose che si dice contro di loro (tipo, lavoro in nero, turni massacranti, minacce, ecc.) buona parte siano esagerazioni, balle e qualche volta bufale.

    E magari ci saranno anche complottismi tipo, “i cinesi qui sono tutti in combutta! Il PD li appoggia!”, e magari qualcuno scrive queste su un “sito russo”.

    Però (per fortuna) i latifondisti pugliesi, per quanto antipatici, non hanno la protezione che ha Bill Gates.

  19. Moi scrive:

    Uno che vuol “pararsi il culo” cerca di “imbarcare” gli Avversari … così se le cose van male è colpa loro, se van bene è merito proprio !

    … Poi sorprende anche me l’ ingenuità di Salvini che Mattarella NON “mettesse su il PD” … ma forse (!) è tutto calcolato, per far sì che il Popolo (Demos od Ochlos che sia …) si esasperi della Divisione de’ Poteri fra Quirinale e Palazzo Chigi, che il Presidenzialismo piace a tutti, SE si vince 😉 !

  20. Miguel Martinez scrive:

    E’ Tsunami Didactofobia sui Social in Toscana, ma le Istituzioni vigilano:

    Source : https://firenze.repubblica.it/cronaca/2020/07/14/news/grosseto_23_odiatori_indagati_per_i_post_su_facebook_contro_le_maestre-261932559/

    Grosseto, 23 odiatori indagati per i post su Facebook contro le maestre
    14 luglio 2020

    “Dovete uccidere quelle maestre”, “Vanno linciate”, “la prigione non basta per quelle…”: 23 grossetani sono stati indagati dalla Procura di Grosseto per le frasi shock su Facebook. Le donne finite nel mirino degli “odiatori” via internet sono sotto processo per i maltrattamenti in un asilo.

    I 23 indagati, quasi tutti grossetani o comunque residenti in provincia, la maggior parte donne, sono stati indagati dal sostituto procuratore Salvatore Ferraro per le offese rivolte sui social al personale di un asilo finito al centro di un’inchiesta della Procura per maltrattamenti, come riferisce “Il Tirreno”. Persone di varia età. L’ipotesi nei confronti dei 23 indagati è diffamazione e istigazione a commettere altri reati. Perché i messaggi che sono stati pubblicati non contengono solo parole di odio nei confronti delle donne finite imputate per quella vicenda del 2016, secondo il magistrato, avrebbero potuto spingere qualcuno a fare loro del male. Uno ha pure segnalato la presenza dalle tre educatrici in un certo giorno in un centro commerciale e una donna è andata per incontrarle e discutere dei maltrattamenti in un clima di crescente tensione. E’ scoppiata pure una lite.

    I commenti contro le maestre sono tantissimi quelli acquisiti agli atti. “Un sacco in testa e giù con le bastonate, fino a cambiare i connotati a queste”, si legge in uno. E ancora: “Guarda che faccia da psicopatica ha quella a destra” è uno dei commenti.

  21. Miguel Martinez scrive:

    Qui c’è veramente di tutto:

    1) sicuramente paranoiche esagerazioni mediatiche

    2) genitori che mettono in mano lo smartphone ai figlioli, con le conseguenze inevitabili

    3) interessante l’elemento “nazista”: i nazisti veri avevano notoriamente l’ossessione di una impossibile “purezza” e “bellezza”, con relative conseguenze quando si vuole eliminare il lato “ombra” della vita.

    Ma i ruoli oggi sono rovesciati – il nazismo è diventato il lato ombra, e quindi attira proprio coloro che i nazisti avrebbero fatto scomparire (se fortunati) in un lager.

    Infatti, un “vero” nazista oggi finirebbe in galera pur di non ammettere che ci sia stato lo sterminio degli ebrei; mentre c’è anche chi esalta tale sterminio, usando una combinazione di ebraico e di americano (“Shoah Party”).

    E infatti i nazisti si confondono (vengono “inneggiati”) con quei monoteisti semiti antinazionali dell’Isis.

    Da Repubblica:

    “Torture e violenze sessuali in diretta sui minori nel dark web”: lo scoprono i carabinieri di Siena
    15 luglio 2020

    In chat parlavano di stanze segrete, raccontavano di torture in diretta su minori poi uccisi, violenze sessuali, della possibilità di interagire in tempo reale con gli aguzzini. Pagando in bitcoin. Molti bitcoin. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri di Siena nel corso dell’inchiesta della procura dei minori di Firenze sulla chat “Shoah party”, partita un anno fa quando una mamma aveva scoperto video e foto proibite sul cellulare del figlio minorenne.

    In una chat il ragazzino custodiva e scambiava con altre persone, anche suoi coetanei sparsi in Italia, foto e video inneggianti al nazismo e all’Isis e spesso anche contenenti scene di violenza sessuale. Adesso ci sono altri nuovi indagati: tra questi, un ragazzo e una ragazza, entrambi diciassettenni, entrambi piemontesi. Come spiegato dai carabinieri, è emersa proprio dalle chat dei due diciassettenni “l’esistenza di questi siti criptati ai quali accedere tramite dark web e pagamenti in criptovalute”.

    I “servizi” hanno ricostruito gli investigatori, hanno costi diversi a seconda se si voglia assistere in diretta o vedere video registrati (in questo caso si paga meno). I carabinieri hanno inoltre riferito che i video in diretta si concludono, secondo i loro accertamenti, “con la morte del bambino di turno”, di solito originario del sud est asiatico, questo è quanto si legge su alcuni messaggi scambiati dai ragazzini in chat. Le indagini avrebbero appurato che “si può interagire a pagamento con gli aguzzini, chiedere che venga amputato un braccio, che venga versato sul corpicino olio bollente etc. I luoghi segreti dove avvengono queste pratiche sono detti red rooms. Le richieste live hanno costi molto rilevanti e assicurano guadagni altissimi alle organizzazioni straniere che compiono tali atti disumani” spiegano gli investigatori dell’Arma senesi.

    Al momento in questa inchiesta sono indagate 25 persone, tutti minorenni e sparsi in varie parti d’Italia. A svelare i contenuti della red room è stata la lettura della chat di un ragazzo, 17 anni, hacker esperto, che si è immerso in un livello profondo del deep web: nella chat il ragazzo parla con una sua amica e le descrive quello che accade in quelle stanze nascoste.

    Le indagini hanno svelato le modalità di accesso al deep web, dove vengono acquisite e poi fatte circolare le immagini “gore”, con esecuzioni, omicidi, smembramenti, atti sessuali compiuti in danno di animali, estrapolazioni di organi, castrazioni, immagini raccapriccianti e pedo-pornografia ai danni di bambini piccolissimi.

    Le immagini rinvenute e già sequestrate sono di tre tipologie: video pedo-pornografici auto realizzati da minori, che si riprendono nudi od intenti al compimento di atti sessuali, video realizzati da adulti, relativi ad atti sessuali e violenze compiuti da soggetti minorenni (anche di sesso femminile), anche in tenerissima età (2-4 anni) e video “gore” (video di violenza), per lo più associati a simboli nazisti.

    Nel corso delle perquisizioni di oggi sono stati sequestrati telefoni cellulari, personal computer, tablet, chiavette usb e memorie esterne, i cui contenuti verranno successivamente analizzati dai carabinieri di Siena.

    • Z. scrive:

      I nazisti erano pieni di depravati violenti – a essere eufemistici – e trovo del tutto naturale che persone con quelle pulsioni pendano da quella parte anche oggi.

      Il negazionismo ha sempre incuriosito anche me, specie il ragionamento che vi sta alla base: “non è successo, ma se fosse successo avrebbero fatto bene”. Ma allora perché insistere che non è successo?

      Però non è esclusiva dei nazi. Direi che è un meccanismo mentale comune ai fanatici di ogni genere (destra, sinistra, grillini, berluschini… e probabilmente anche al di fuori della politica). Le fasi, non sempre presenti tutte e tre, sono:

      1) non è mai successo;
      2) (smentito 1): l’hanno fatto gli infiltrati;
      3) (smentito 2): hanno fatto bene.

      • Francesco scrive:

        4) magari l’avesse fatto!

        (questo è Francesco quando si parla del Berluscone)

        😀

      • Miguel Martinez scrive:

        per Z

        “Il negazionismo ha sempre incuriosito anche me, specie il ragionamento che vi sta alla base: “non è successo, ma se fosse successo avrebbero fatto bene”.”

        Veramente il ragionamento dei negazionisti è, “i tedeschi hanno espulso gli ebrei, volevano mandarli via, eventualmente in Madagascar; e se lo avessero fatto avrebbero fatto bene; non potendolo fare, li hanno messi nei campi a lavorare, e hanno fatto bene. Non li hanno messi nelle camere a gas”.

        Sul fatto che ci fossero depravati violenti tra i nazisti, nessun dubbio.

        Solo che la loro autorappresentazione era l’esatto opposto: erano Portatori di Luce nelle Tenebre, Bellezza nella Bruttezza, Ordine nel Disordine, i depravati simbolici erano i “ratti” ebrei, bruttissimi, che avevano pensieri zozzi sulle belle e innocenti donne tedesche.

        Quello che è interessante è vedere come ogni società si crea una propria Ombra. La nostra, come tutte le altre.

        • Z. scrive:

          Ma valà… quel ragionamento semmai lo fai tu, mica loro. Loro si limitano a dire “nonevero nonevero” 🙂

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Z

            “quel ragionamento semmai lo fai tu,”

            Ah, ecco. Vedo che hai letto più testi di “revisionisti/negazionisti”, da Mattogno a Irving a quel mattacchione di Zundel, di me.

          • PinoMamet scrive:

            Beh no Z. dai…

            in effetti credo che quella di Miguel sia la descrizione reale del pensiero di molti simpatizzanti di estrema destra.

            Troppo facile (e lo ammetto, uno dei vizi di sinistra che apprezzo meno) immaginarsi sempre che “gli altri” siano dei perfetti coglioni, o delle persone mosse da un odio inumano e perfettamente immotivato.

            In realtà molti simpatizzanti di estrema destra attuali credo che non partano, ma arrivino all’antisemitismo e al negazionismo.

            Partono invece dall’umanissima (per quanto esecranda, ridicola… aggiungere aggettivi a piacere) simpatia per l’uomo forte, l’uomo d’ordine, il regime bene ordinato dove tutto è lindo e pulito “e non ci sono gli stranieri a rompere le palle e comandare in casa nostra”.

            Non credo proprio che una persona qualunque, per ignorante che sia, diventi di destra estrema perché, in partenza, odia gli ebrei, oggi .
            Magari manco ne ha mai visto uno.

            semmai ci arriverà dopo, quando ha visto che il “suo” regime preferito li ha sterminati- e sterminare le persone è una brutta cosa.

            E quindi prima negherà, poi minimizzerà, poi dirà che comunque in fondo se la sono cercata.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per PinoMamet

              “Non credo proprio che una persona qualunque, per ignorante che sia, diventi di destra estrema perché, in partenza, odia gli ebrei, oggi .
              Magari manco ne ha mai visto uno.”

              Calcola che i nostri nemici sono sempre antipatici e se lo meritano.

              Gli “Ebrei da Buttare Fuori” non erano la tredicenne nascosta nella soffitta, la violinista polacca o lo scienziato geniale.

              Era un tizio, fisicamente repellente, e che si riteneva pure di razza superiore, che:

              1) prestava soldi a strozzo a contadini che si facevano un mazzo così

              2) era tutto contento quando quelli non potevano pagare, e così lui rubava loro il campo

              3) con i soldi rubati così (grazie al cugino deputato, lo zio banchiere e il prozio consigliere segreto del re), poteva divertirsi a trombarsi, per puro odio, le bionde figlie del contadino, ridotte a prostituirsi

              4) poi si incontrava con i compari suoi a trovare modi per diffondere droga (un problema già allora), miseria e persino per far pugnalare alle spalle i nostri figli in trincea in una guerra terribile con la Francia e l’Inghilterra e la Russia, diffondendo odio e disfattismo, e anche “lotta di classe” che doveva però colpire solo le persone oneste che lavoravano, non i megabanchieri che speculavano su di loro

              Questa è la fantasia di “Luce contro Ombra” che sta alla base dell’antisemitismo nazista.

              • PinoMamet scrive:

                Sì ma è una fantasia che poteva avere un senso nella Germania degli anni Trenta, quando gli ebrei (magari diversissimi dallo stereotipo) comunque li vedevano…

                che senso può avere per un neonazista, mettiamo, pugliese o siciliano di oggi?? che non ha mai visto un ebreo dal vivo in vita sua?

                A me è capitato di fare la guida in un museo ebraico. In una zona dove gli ebrei sono sempre vissuti, e in discreto numero.

                E mi arrivavano le persone a chiedere se per entrare in sinagoga dovevano farsi il segno della croce, oppure a chiedermi (persone del paese!) “ma cos’è questo posto, è la moschea islamica ?” oppure “da quando è che è aperto questo posto?” (“dal Millecinquecento, signora…”)

              • Miguel Martinez scrive:

                Per PinoMamet

                “che senso può avere per un neonazista, mettiamo, pugliese o siciliano di oggi??”

                Infatti!

                Però se a scuola gli insegnano che siamo ancora nel 1940, e che i due poli sono ancora gli ebrei (in questo caso “buoni”) e i nazisti (in questo caso “cattivi”), uno che “si sente nazista” cosa ne deduce?

                Sono interessanti in questo senso gli Stati Uniti, che non si sono fossilizzati con la Seconda guerra mondiale, perché il conflitto “bianchi-neri” ne prescinde sostanzialmente.

              • PinoMamet scrive:

                In realtà l’unico stereotipo antiebraico che potrebbe avere un qualche senso in Italia oggi è questo:

                gli unici ebrei che conoscono sono Gad Lerner e Mentana- Gad Lerner e Mentana stanno sempre in televisione- gli ebrei dominano i media…

                ma faccio fatica a credere che qualcuno diventi neonazista perché gli stanno antipatici Gad Lerner e Mentana…

                più facile che gli diventino antipatici dopo che è diventato neonazista, in quanto rappresentanti degli “ebrei che dominano i mezzi di comunicazione, non lo sapevi?”
                😉

              • Miguel Martinez scrive:

                Per PinoMamet

                “In realtà l’unico stereotipo antiebraico che potrebbe avere un qualche senso in Italia oggi è questo:”

                Verissimo.

                E fa un po’ ridere.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Mentana una volta scrisse di essere cattolico, però, quindi resterebbe solo Gad Lerner…

              • Francesco scrive:

                e Soros? dimenticate il banchiere ebreo Soros che ha detto a mio cugino una sera a cena al circolo che stava finanziando la sostituzione etnica dei bianchi cristiani con i neri musulmani

                che si ottengono prendendo il 50% di un arabo musulmano il 50% di africano nero cristiano, credo lo faccia la CADMUS Corp. di Lex Luthor!

                🙁

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “e Soros? dimenticate il banchiere ebreo Soros che ha detto a mio cugino una sera a cena al circolo che stava finanziando la sostituzione etnica dei bianchi cristiani con i neri musulmani”

                Ma anche Soros…

                1) non mi risulta che lui si senta particolarmente ebreo, e sicuramente non è sionista

                2) Netanyahu gli sta facendo la guerra

                Fissarsi sulle sue origini ebraiche è quindi abbastanza irrilevante.

                3) premesso questo, io faccio fatica a capire i tanti che lo esaltano. Mi sembra ovvio che un tizio che ha fatto i miliardi speculando sulle borse e sui destini del mondo, che ha realmente finanziato organizzazioni in mezzo mondo per portare al potere governi a lui favorevoli, sia un tizio che “complotta”, se vogliamo usare questo termini un po’ buffo.

                Questo ovviamente non vuol dire che se a me stanno antipatici i pisani, vuol dire che Soros sta complottando a favore dei pisani.

                Ma la gente che difende Soros, o Bill Gates, a gratis non la capisco proprio.

              • PinoMamet scrive:

                Francè, c’è gente che entra in un posto con scritto all’ingresso “Sinagoga- Museo ebraico” chiedendo se si tratta della “moschea islamica”…

                assai ne sanno di cosa sarebbe Soros!!

        • Z. scrive:

          Quanto alla luce nelle tenebre, sospetto fosse un pochino come il “programma sansepolcrista”, ossia la trama di un porno: ci doveva essere, ma a nessuno importava granché.

          Ai nazisti piaceva picchiare, saccheggiare, stuprare e uccidere. Il loro capo, del resto, raccomandava loro di tornare ad essere crudeli con la coscienza pulita. Facile che un depravato prenda verso di loro piuttosto che verso la Spartakusbund 🙂

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Z

            “Quanto alla luce nelle tenebre, sospetto fosse un pochino come il “programma sansepolcrista”, ossia la trama di un porno: ci doveva essere, ma a nessuno importava granché.”

            Mi sa che non conosci molto bene la letteratura, il cinema, la pittura, l’architettura e l’arte visiva di quegli anni, tutta la costruzione dell’immaginario nazista.

            Non è un problema, io sono ignorantissimo di letteratura italiana del Novecento, che conoscerai certamente molto meglio di me 🙂

            Per quanto riguarda stuprare, è proprio l’unica cosa di cui non sono stati accusati i tedeschi in Italia. Rappresaglie, fucilazioni, deportazioni, ma non stupri o furti.

            Quelli li facevano i fascisti italiani in Africa.

            D’altra parte, i cattivi non si possono accusare di tutto.

            Per dire, Di Maio non può essere sia un genio del male, sia un cretino che non capisce niente.

          • PinoMamet scrive:

            “Ai nazisti piaceva picchiare, saccheggiare, stuprare e uccidere.”

            Insomma, i nazisti erano cattivi perché sì, erano nati così…

            posso dire che mi sembra un filo semplicistico?

          • PinoMamet scrive:

            “Il loro capo, del resto, raccomandava loro di tornare ad essere crudeli con la coscienza pulita.”

            Questa è una cosa per niente facile- altrimenti non ci sarebbe stato bisogno di raccomandarla.

            A poche persone, con seri disturbi mentali, viene spontaneo essere crudeli e dormire sonni tranquilli.

            La guerra e altri eventi traumatici credo siano tra gli eventi che creano un certo numero di persone di questo genere;
            ma anche così, mi risulta che dopo la guerra del Vietnam gli americani hanno fatto degli studi apposta su come rendere il comune soldato più propenso a premere il grilletto, non stuprare o fare a pezzi…

            Certamente gli psicopatici e i sadici non mancavano nelle file naziste, ma non credo che la Germania si sia svegliata tutto d’un botto come un paese di psicopatici…

            e del resto, credo che pochissimi dei neonazisti di adesso, compresi i più violenti menatori da stadio, siano dei sadici. Qualcuno ci sarà, ma onestamente credo che sia la minore delle cause che li spingono verso quel tipo di militanza.

            Attualmente, un sadico ha molta più soddisfazione in altri modi, che non nel sentire noiose conferenze sulle presunte piscine di Auschwitz o sul sistema di previdenza sociale del Terzo Reich…

            • Miguel Martinez scrive:

              Certo, gli psicopatici esistono ovunque: sono una piccola, ma terrificante percentuale della popolazione.

              Io peraltro ne ho conosciuto uno, per fortuna non troppo bene, e sono sicuro che sarebbe riuscito ad affermarsi splendidamente in molti ambienti: esercito coloniale francese, plotone sovietico, battaglione delle SS, interrogatore argentino…

              Il problema di fondo è sempre quello, però. La maggior parte dei Nostri Nemici crede di fare una cosa buona, con una certa falsa coscienza, perché ci si diverte pure, o trova soddisfazione identitaria.

              Io conosco tanti “estremisti di sinistra”. E trovo tanti difetti in loro.

              Ma se “ce l’hanno con l’Occidente”, è perché (esagerando non poco) ritengono che questa civiltà sia colpevole di stermini, genocidi, schiavismo, che spolpi i poveri, che le leggi siano a favore della violenza dei ricchi, che gli eserciti siano fatti apposta per ammazzare chi si ribella, che i preti siano bugiardi ipocriti che cercano di permettere ai ricchi di campare alle spalle dei poveri. E così via.

              Chi è di Destra, non può permettersi di pensare che quelli di Sinistra pensino davvero così: devono pensare che vogliono “distruggere la vita”, che amino far abortire le donne, che vogliano farci conquistare da Terroristi Islamici che ci Riportano al Medioevo e rinchiuderanno negli harem le nostre figlie, che vogliano ridurci tuttI alla fame inventandosi menzogne “ambientaliste”…

              Che se gli estremisti di Sinistra fossero davvero così, sarebbero dei mostri.

            • Z. scrive:

              Come dicevo, non confondiamo i tedeschi del periodo con i nazisti.

              In Italia c’è l’abitudine di dire, e anche scrivere, “i nazisti” per riferirsi alla Germania in guerra, o durante la guerra. Ma è un’abitudine sbagliata.

              Io parlavo non dei tedesch dell’epocai, ma proprio dei nazisti: che sì, non c’è pezza, erano in larga misura una manica di depravati. Alcuni di loro avrebbero fatto molta fatica, peraltro, a fare carriera in un esercito tradizionale (anche in quello tedesco dell’epoca).

              Sì, penso proprio che moltissimi di loro siano entratì là dentro, e là dentro si siano distinti, proprio perché erano depravati.

              E non mi stupisce che i depravati di oggi provino simpatia per il nazismo.

              • PinoMamet scrive:

                “E non mi stupisce che i depravati di oggi provino simpatia per il nazismo.”

                A me un po’ sì.

                Per esempio conosco un tizio laziale fascista, che è tutto il contrario di un sadico depravato. è un padre di famiglia onesto, persona simpatica e disponibile. Poi crede a un sacco di cazzate, e quello è un altro discorso.

                Lo zio di un compagno di classe di mio fratello invece era un reduce della Legione straniera, aveva fatto la guerra d’Algeria. Dicevano che fosse un sadico che si divertiva a strangolare i gatti. Può essere, o può essere che fossero dicerie di ragazzini, in ogni caso ignoro le sue idee politiche, e non credo che sia entrato nella Legione straniera per quelle, o per l’odio verso i gatti…
                più facile che si sia “spostato” dopo la guerra.

              • Z. scrive:

                C’è naturalmente anche quel che dice Miguel, ossia l’aspetto del “facciamo vedere quanto siamo cattivi”, perché il nazismo è il male per definizione.

                Ma non mi pare in contraddizione con quanto scrivevo sopra, anzi…

              • Mirkhond scrive:

                “Sì, penso proprio che moltissimi di loro siano entratì là dentro, e là dentro si siano distinti, proprio perché erano depravati.”

                Ad esempio Ernst Rohm e le sue SA, poli liquidati da Hitler con la Notte dei Lunghi Coltelli nel 1934.

              • Mirkhond scrive:

                poi

  22. Miguel Martinez scrive:

    Adesso i russi sono accusati di sabotare chi cerca un vaccino:

    https://www.theguardian.com/world/2020/jul/16/russian-state-sponsored-hackers-target-covid-19-vaccine-researchers

    La prossima True News sarà che i russi hanno inventato il Coronavirus direttamente e lo diffondono tramite like su Facebook.

    Comunque, bisogna dire che quelli dei servizi segreti sono bravi a trovare giustificazioni per i propri stipendi.

    • Z. scrive:

      Veramente l’articolo dice che i servizi russi avrebbero cercato di impadronirsi dei risultati di una ricerca…

    • roberto scrive:

      che poi se gli stati uniti vogliono comprarsi produzioni intere di farmaci o vaccini (non mi ricordo più cosa era) non vedo perché i russi non dovrebbero poter provare a fregarsi segeti industriali

      mi stupirebbe il contrario

  23. Miguel Martinez scrive:

    Fermato aspirante migrante verso il Terzo Mondo:

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/07/16/fondi-lega-i-rapporti-delluomo-in-fuga-con-i-tre-commercialisti-del-carroccio-nelle-carte-la-compravendita-a-prezzi-gonfiati-i-prestanome-i-bonifici-e-le-minacce-pagate-o-svelo-i-retrosce/5870427/

    Lo hanno bloccato ieri sera perché stamattina aveva intenzione di prendere il pullman della Flixbus delle 8 e 10 dalla fermata di Lampugnano, a Milano. Prima tappa: la Germania. Era diretto a Francoforte dove sabato alle 21.45 avrebbe preso un volo della Latam: scalo a San Paolo e destinazione finale a Porto Securo, una delle mete turistiche più ambite del Brasile. Niente da fare però per Luca Sostegni: gli uomini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano lo hanno fermato prima su ordine della procura. All’uomo vengono contestati il peculato e la tentata estorsione, ma in realtà è solo l’ultimo terminale di una vicenda ancora tutta da ricostruire.

    Per questo motivo sono molte le acquisizioni e le perquisizioni eseguite oggi e già pianificate per i prossimi giorni: bisogna aggiungere tasselli fondamentali alle indagini sulla compravendita “gonfiata” di un palazzo a Nord di Milano da parte della Lombardia film commission, fondazione no profit di proprietà della Regione e del comune lombardo. Ottocentomila euro di soldi pubblici sono stati spesi per comprare un capannone a Cormano, che per gli inquirenti valeva la metà: forse pure meno. Ma questa non è la solita cronaca di un affare poco chiaro, una mezza truffa compiuta da personaggi sconosciuti. Questa è una storia più grande, che per gli inquirenti è “solo all’inizio” e che potrebbe ampliarsi fino a incrociare un mistero ancora irrisolto. Sì, perché l’inchiesta su Sostegni coinvolge direttamente professionisti al servizio della Lega.

  24. Moi scrive:

    @ MIRKHOND & PEUCEZIO

    A proposito dell’ Obama della della Slovenia [sic]

    https://www.balcanicaucaso.org/aree/Slovenia/Slovenia-vince-il-sindaco-nero-81906

    … Penso che gli Sloveni di Estrema 😉 di Dx;) abbiano pensato :

    “Sempre meno peggio Negro che Friulano !” 😉

    … Ove “Friulano” è l’ Ibrido Siculo-Napoletano con qualche spruzzatina di Romano 😀 Universale all’ Estero !

    • PinoMamet scrive:

      Mah…
      da quelle parti non che c’entrino i friulani, né gli italiani all’estero: c’è una comunità italiana autoctona, di parlata veneta se non sbaglio (quindi non friulana! mai confonderli…) e non so le percentuali dei voti per il nuovo sindaco, può pure essere che ne abbia presi tanti tra gli italiani…

      • Mirkhond scrive:

        Il Tergestino, la parlata latina autoctona di Trieste e Muggia era in effetti di tipo friulano, ma si è estinta nell’800 soppiantata da un dialetto di tipo veneto, l’attuale Triestino.
        L’Istria latinofona invece era ed è per quella che è diventata una minoranza, veneta, anche se l’idioma latino originario, l’Istrioto, oggi parlato da qualche migliaio di persone nell’Istria meridionale, è alquanto diverso dal Veneto, presentando ad esempio i dittonghi (ad es, deigo per dico).
        Comunque nell’Istria oggi slovena, la minoranza italiana parla un dialetto veneto.

  25. Moi scrive:

    Riagganciandomi a quanto sopra (che è già abbastanza dispersivo così …) , si noti che per Tony Iwobi della Lega lo stereotipo da “Via Col Vento” / “Gone With the Wind” dello “Household Negro” (*) … torna lecito.

    In realtà il “trope” è storicamente e contestualmente descrittivo di un’ epoca in cui _ se eri “Black” _ ti veniva inculcata un’ idea d’ inferiorità ontologica para-Darwiniana , olim “Scienza” oggi Tifo da Stadio con le scimmie !)

  26. Moi scrive:

    Come tempo fa ha scritto giustamente Miguel … i Nazisti (e quindi oggi i Teedschi) sono il Grande Scaricabarile Barile Universale degli “Altri Bianchi” … accusati d’ essere Responsabili Unici d’ Ogni NefandezzaUmana da parte de’ NON-Bianchi ! 😉

  27. Moi scrive:

    …ecome ha scritto giustamente Pino, in quanto Italiani siamo ritenuti “Bianchi” ma NON da prendere sul serio !

    … Questo ha anche implicazioni positive, ad esempio pensiamo ai romanzi autobiografici di Jospeh e Maurice Joffo , ove si riporta che ai Fratellini Ebrei, per corrompere i Soldati Italiani eludendo i controlli era sufficiente persentare loro una Bella Donna Francese con cui fare i Casacamorti … mentre con i Disciplinatissimi Crucchi (les “Boches” …) era impensabile !

  28. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Torna il Boogaloo … ma stavolta NON si balla !

    https://eu.usatoday.com/story/news/nation/2020/06/19/what-is-boogaloo-movement/3204899001/

    https://www.ijn.com/who-and-what-are-the-boogaloos/

    — There are men showing up to the George Floyd protests in body armor and Hawaiian shirts and they want to start a civil war. They call themselves the Boogaloo Bois.

    This isn’t a joke, but a very real network of anti-government extremists who want to leverage the protests to incite a wider uprising against police, the army and the state. Last week, three of them were arrested by the FBI for conspiracy to destroy federal and private property.

  29. Miguel Martinez scrive:

    Mentre Repubblica dice che i russi stanno pagando il complotto dei complottisti per denunciare i complotti di Bill Gates che invece è innocente e vuole solo aiutare l’umanità,

    più concretamente, viene fuori che Trump ha autorizzato già due anni fa operazioni “molto aggressivi”, senza bisogno di essere autorizzate in anticipo, contro stati “nemici”, tra cui l’Iran, la Siria, ma anche la Russia.

    https://www.zerohedge.com/geopolitical/trump-secretly-authorized-cia-run-very-aggressive-cyberwar-ops-no-oversight

    Ma il giornale della Fiat in questi casi diventa miope…

    • Francesco scrive:

      aspetteranno di avere notizie di qualcuna di queste operazioni che abbia ottenuto dei risultati

      io aspetto ancora che rovescino Castro a Cuba dal … 1956? quando era?

      😀

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “aspetteranno di avere notizie di qualcuna di queste operazioni che abbia ottenuto dei risultati”

        Beh, se eliminano il nemico rischiano di fare la fine della polizia nel quartiere in cui non ci sono più reati. Non gli conviene.

        • Francesco scrive:

          😀

          quindi saremmo nel puro regno dell’ammuina!

          però in Iran e Indonesia e Cile non funzionò così, ho molti dubbi che la tua teoria funzioni davvero

          ciao

    • Z. scrive:

      Cioè, la notizia è che una fonte filorussa denuncia un complotto contro i russi? Ma come, la Russia non esiste!

      🙂

      PS: gli altri giornali esistono o solo Repubblica?

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Z

        “Cioè, la notizia è che una fonte filorussa denuncia un complotto contro i russi? Ma come, la Russia non esiste!”

        Yahoonews è filorussa?

        Non la conosco bene, ma dal nome pensavo di no.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Z

        “Cioè, la notizia è che una fonte filorussa denuncia un complotto contro i russi? Ma come, la Russia non esiste!”

        Zerohedge ha semplicemente citato Yahoonews, ma l’articolo originale mi sembra che sia dietro una paywall. Da quello che ne vedo, ZH non ha aggiunto nulla.

        Se Yahoonews è filorussa, non lo so.

  30. Mirkhond scrive:

    “che senso può avere per un neonazista, mettiamo, pugliese o siciliano di oggi?? che non ha mai visto un ebreo dal vivo in vita sua?”

    Questo spiega perché la protagonista ebrea della serie televisiva americana La Tata, in Italia è diventata la ciociara Francesca Cacace (cognome tra l’altro nemmeno ciociaro).

    • PinoMamet scrive:

      Sì, tra l’altro andando avanti nella serie il background famigliare ashkenazita-newyorkese della protagonista acquisiva sempre più peso (probabilmente gli acquirenti e adattatori italiani non se l’aspettavano) con sempre maggiori difficoltà di adattamento…
      nonostante anche in doppiaggio la cosa risultasse evidente, e un po’ ridicola, credo che la serie riscosse notevole successo.

      Comunque gli adattamenti così estremi sono rari, a volte si limitano a cambiare qualche citazione ignota in Italia o robe così..
      (ci avevano provao però anche con una serie con John Goodman e Roseanne Barr, lei trasformata in napoletana senza vero bisogno… ma funzionava meglio!)

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Mirkhond

      “Questo spiega perché la protagonista ebrea della serie televisiva americana La Tata, in Italia è diventata la ciociara Francesca Cacace (cognome tra l’altro nemmeno ciociaro).”

      Come negli Aristogatti, O’Malley the Alley Cat che diventa Romeo er mejo der Colosseo.

      Cioè:

      1) irlandese, avi contadini, onesto, semplice, approdato a New York

      diventa

      2) coatto con duemila anni di storia urbana alle spalle, astuto, bonario, cattivo

      • Moi scrive:

        Gli “Adattamenti” li ho sempre mal digeriti … debbo dire che con la Globalizzazione (che passa anche dall’ industria d’ intrattenimento …) si fanno per fortuna sempre meno.

        • Mirkhond scrive:

          Mah, a volte gli adattamenti sono necessari in quanto film e serie straniere contengono messaggi, riferimenti a determinati personaggi e situazioni che ad un pubblico italiano non direbbero nulla.
          Col risultato a volte, grottesco in effetti, tipo Marco Columbro citato da Homer in una puntata dei Simpson, oppure Canale 5 citato da Claire Robinson alla piccola Rudy, nella famosa serie televisiva degli anni ’80.

      • Moi scrive:

        Curiosamente , le due Oche Britanniche sono rimaste tali … ” solo ” cambi di nome in “Adelina e Guendalina Blabla” da “Abigail e Amelia Gabble”.

      • PinoMamet scrive:

        In effetti il “carattere tipico” irlandese neo-immigrato e romano coattone sono notevolmente diversi…
        ma lì credo influisse soprattutto la volontà di mantenere un’assonanza- gioco di parole, come nel nome originale.
        Però “Romeo” era un bel gattone di pelo rosso, e i capelli rossi non sono esattamente parte dello stereotipo romano 😉

        PS e OT
        Ma chi è quel pesantone romano un po’ barbuto che si sta facendo strada nella Rai di questi giorni? Prima era a dirigere un’edizione di Linea verde, ora un programma del pomeriggio…

        quando faceva Linea verde, ogni volta che un intervistato locale diceva “questo ponte risale all’epoca romana” si alzava di dieci centimetri da terra e faceva il pavone, come se lo avesse costruito lui personalmente…
        se non lo dicevano, li costringeva lui con la forza: “sono stati i Romani, eh?”

        Sembrava quasi un poliziottesco: “Parla bastardo! Sono stati gli antichi romani sì o no?”

        Insopportabile.
        Poi finalmente qualcuno spieghi agli abitanti di Roma la differenza tra Romani e romani…
        ci provarono già all’epoca, a dire il vero…
        (non era uno degli Scipioni a zittire la plebe che protestava dicendo “non vi ho portati qui in catene per stare a sentire i vostri insulti”?)

        • Mirkhond scrive:

          E’ lo stesso motivo per cui trovo insopportabili i Romei quando si atteggiano a purissimi discendenti dei Greci….

        • PinoMamet scrive:

          In effetti sono pesanti.

          Che poi l’epoca greca classica è la meno interessante della Storia greca, se non altro perché la più banalizzata.
          Sarebbe forse interessante, se non fosse che da tempo è stata sostituita dalla sua immagine taroccata… per colpa degli stessi Greci antichi, anche. Grandissimi taroccatori di sé stessi, da Alessandro che fingeva di essere Achille a Pirro che fingeva di essere Alessandro, Diogene che fingeva di essere Socrate, fino all’ultimo pseudofilosofo a pagamento in giro per l’Impero romano che fingeva di essere Platone…

        • Mirkhond scrive:

          Quello che mi incuriosisce in questi rivendicazionismi identitari, è la credenza che un popolo che vive in un territorio oggi, sia sempre vissuto lì dalla notte dei tempi.
          Niente immigrazioni, niente emigrazioni, niente rimescolamenti e assimilazioni, niente sostituzioni etniche.
          Un pò il discorso che qua dentro è caro al nostro Peucezio ;), con cui spesso entriamo in polemica ;).
          Il meticciato viene visto negativamente, ma perché?

        • Mirkhond scrive:

          Fu Scipione Emiliano (186-129 a.C.).

        • PinoMamet scrive:

          Non me ne vogliano i romani e i greci, ma…

          Roma cosa conta oggi? é la capitale di un paese periferico del mondo occidentale, un paese tra l’altro dove ogni città si fa i cazzi suoi alla grande da almeno mille anni, e in cui quasi ogni capoluogo di regione, se non di provincia, può rivaleggiare con lei in termini di antichità, opere d’arte, contributi alla cultura italiana attuale…
          Roma è bellissima, certo, ma è davvero “più bellissima” di Palermo, Napoli, Firenze o Venezia?
          Roma è un centro culturale ed economico importante oggi, ma è davvero più importante di Milano?

          E quindi cosa gli rimane? La Roma dei papi, che intanto spesso erano di altre parti d’Italia (e un po’ anche del mondo) e i loro artisti, idem.

          E la Roma di Cesare e Ottaviano Augusto, un’epoca così lontana che dà la necessità di comprimere secoli e secoli di storie, culture, eventi diversissimi, in poche pagine dei libri di testo, e che quindi in genere per semplicità tutti si immaginano come il set di un peplum di Hollywood anni Cinquanta.

          Stessa cosa per la Grecia. Morta la generazione dell’Atena classica, Graecia capta, cosa resta di notevole?
          Lunghi secoli di stadio vegetativo?
          Le misteriose (per l’occidente, ma non solo) vicende bizantine di imperatori mezzi matti, avvelenamenti, corruzione e progressiva perdita di potere reale fino alla conquista turca?
          I klefti, gli arnauti, figure che in Occidente manco si sa cosa siano finché non li si trova per caso in una nota di colore di un Byron o di un Polidori?

          Non c’hanno altro, in fondo.

          • Francesco scrive:

            per la Grecia, gli è che la generazione dell’Atene classica basta e avanza per ancora vari millenni

            senza dimenticare che a ricordare che erano quattro gatti risalta ancora di più (come la Lituania o la Croazia nel basket)

            Roma, invece, cosa sarebbe? non conosco

  31. Miguel Martinez scrive:

    Una cosa in cui darei in parte ragione a Zeta (ma forse non è la “ragione” di fondo che vorrebbe):

    quando una certa identità (qualunque sia) è vista socialmente come il male assoluto, attira diversi tipi di persone:

    1) un piccolo gruppo di persone molto intelligenti, libere dal conformismo

    2) un gruppo più grande di persone “corazzate”, impermeabili alle critiche come ai ragionamenti come al conformismo

    3) un piccolo gruppo di veri malvagi, che prendono alla lettera l’affermazione che quella è la loro vera patria.

    Tra l’altro, gli ambienti molto minoritari sono di bocca buona: non trovando quasi nessuno che li segua, accettano anche gente che altrove verrebbe subito respinta (un fenomeno che ho riscontrato tra i Testimoni di Geova).

  32. Miguel Martinez scrive:

    Canada, la polizia ammazza settantatreenne che rifiuta di indossare una mascherina:

    https://www.zerohedge.com/political/canadas-first-mask-murder-ontario-police-kill-73-year-old-man-after-he-refused-comply

    Scommetto che non diventerà famoso.

  33. Mirkhond scrive:

    “E la Roma di Cesare e Ottaviano Augusto, un’epoca così lontana che dà la necessità di comprimere secoli e secoli di storie, culture, eventi diversissimi, in poche pagine dei libri di testo, e che quindi in genere per semplicità tutti si immaginano come il set di un peplum di Hollywood anni Cinquanta.”

    Tempo fa, vidi in libreria un testo di storia illustrata sull’esercito romano.
    Noi abbiamo un’immagine delle uniformi e dell’equipaggiamento fissato su modelli del I secolo a.C. III secolo dopo Cristo, cioé la tarda età repubblicana e la fase imperiale del principato.
    Mentre il libro illustrava l’evoluzione, i cambiamenti dell’equipaggiamento, delle uniformi dalle origini di pastori latini fino al V secolo d.C.
    E osserviamo come nel corso dei secoli equipaggiamenti e divise cambino in maniera sensibile e se non leggessimo le didascalie che accompagnano le illustrazioni, stenteremmo a riconoscere come soldati romani, quelli delle origini monarchiche, della repubblica, e dell’impero tardo antico,
    Ad esempio l’elmo romano da immaginario cinematografico, fu utilizzato dai legionari solo tra I secolo a.C. e metà circa del III secolo dopo Cristo.
    Dopo quella data compare un nuovo tipo di elmo, conico e con nasale, più simile a quello dei cavalieri sarmati e poi del Medioevo.
    Queste ricostruzioni, fondate sui ritrovamenti archeologici, trovano diffusione nei siti internet di storia romana, ma non nella cinematografia.
    Anche perché la Roma cinematografica è solo quella che va da Cesare a Marco Aurelio.

    • PinoMamet scrive:

      Sì, sono iscritto a diversi siti che trattano la Storia greca e romana, e in effetti l’esercito (ma anche l’abbigliamento comune…) tardo imperiale era notevolmente diverso da quello che abbiamo in testa come “legionario romano” tipico
      (ma anche quelli precedenti!)

      I motivi e le logiche di questa evoluzione sono troppo lunghi e fuori tema, comunque l’Impero Romano tardo imperiale doveva essere, anche “visivamente”, una specie di pre-Medioevo, per tante cose.

      • Mirkhond scrive:

        Beh si, se pensiamo alla decadenza delle città, al formarsi della servitù della gleba che sostituisce la schiavitù di massa della tarda repubblica e del primo impero, la vita che si concentra soprattutto attorno alle grandi residenze dei latifondisti.

  34. Mirkhond scrive:

    Il nostro immaginario su Roma in effetti è fondato sulla cinematografia degli anni ’50-’60.
    E con attori protagonisti spesso anglosassoni.
    Cosa che ha portato qualcuno a credere che i Latini originari fossero una popolazione…germanica di biondi con gli occhi azzurri, geneticamente “inquinati” per la massiccia immissione di schiavi mediorientali e nordafricani, che avrebbero dato origine al tipo all’Alvaro Vitali. 😉

    • habsburgicus scrive:

      i Latini originari fossero una popolazione…germanica di biondi con gli occhi azzurri

      l’élite era probabilmente così (tranne il germanico, che è una chiara boiata da vecchia America :D)..lo so che al conformismo di oggi non piace 😀 così come so bene che il conformismo di ieri assolutizzava troppo queste cose, oggettivamente irrilevanti
      ma la nobilitas, almeno prima del 90 a.C, dal POCHISSIMO che possiamo dedurre aveva carnagione chiarissima, capelli biondi o castani chiari (pensiamo ai “Fulvii” cognomen di una nota gens nobile plebeo, che ebbe consoli dalla seconda metà del IV secolo a.C e che già nel 189 a,C diede come console uno che si vantava di essere “il più nobile”, Nobilior :D, il protettore di Ennio) e, verosimilmente un aspetto molto più simile a un tedesco che a un magrebino 😀
      qualora riusciate a provarmi che non è così, sarò lieto di ricredermi..ma allo stato attuale, pur consapevole dell’inanità della documentazione, mantengo questa posizione…
      la Scienza, anche quella storica, non è democratica 😀

      P.S
      capisco bene che certi americani (di una volta !), a leggerli, fanno venir voglia di tirare schiaffi 😀 ieri ho finito Madison Grant, già più volte citato, che sembrerebbe SERIAMENTE credere che una persona abbia maggior valore quanto più sia “nordica” (nel senso suo, ove “nordico” pare significare “anglosassone protestante” giacché già gli irlandesi, cattolici, sono per lui meno “nordici” :D), ma non dobbiamo cadere nel sinistrismo plebeo e livellatore
      piaccia a non piaccia, l’antica Roma, quella repubblicana, aveva una composizione diversa da quella più tarda, con probabili ricadute anche nell’aspetto fisico
      e ciò forse, insieme a molte altre cose, non fu senza influenza nella posteriore decadenza (ammesso che di decadenza si possa e voglia parlare)
      del resto, l’aristocrazia a tutt’oggi in sud Italia mostra caratteristiche “germaniche” (altezza ecc.) non presenti nel resto..pensiamo all’aristocrazia normanna di Sicilia, la “crema della crema” di Trinacria 😀

      • PinoMamet scrive:

        “qualora riusciate a provarmi che non è così”

        Non solo non si può provare che non è così: non si può provare neanche il contrario 😉

        Sì, sappiamo che alcuni personaggi erano “fulvi” o “flavi”, o che avevano gli occhi chiari…
        che vuol dire poco e niente- il fatto che venga ricordato è forse più indizio di rarità del fenomeno che della sua frequenza…

        C’è la statuaria, ma anche questa ci dice poco.

        Naturalmente c’è la linguistica, che ci informa che i Latini, come i Greci del resto, parlavano una lingua indoeuropea, e che nello specifico le lingue italiche erano particolarmente prossime a quelle celtiche e forse avevano avuto un periodo di contiguità in Europa centrale.
        Ma parliamo di molti secoli prima dell’origine delle famiglie patrizie (e di quelle plebee, pure)…

        non darei troppo peso a questo elemento per dire che sicuramente le elites latine dovevano avere un aspetto più “nordico”…
        basta un paio di secoli perché succeda più o meno di tutto, e parliamo comunque del Mediterraneo, tra Etruschi, Fenici, Greci, popolazioni autoctone preindoeuropee ecc. ecc.

        in un paio di secoli delle epoche antiche il parvenu, lo straniero, lo schiavo liberato, aveva tutto il tempo per diventare il mitico “nobile progenitore”…

        comunque, fatta tutta la tara possibile, credo sia possibile dire che probabilmente nella Roma monarchica e forse repubblicana le famiglie patrizie potevano essere in media più “bionde” di altre.

        Più o meno come è possibile dire che in India le famiglie di casta alta sono in genere (molto in genere) più chiare delle altre…
        (l’attore indiano che postai in un altro post, che poteva benissimo passare per italiano, era di famiglia brahmina- del Kashmir- a sua volta pare originaria dall’Iran… )

      • Mirkhond scrive:

        Da cosa deduci che i prisci Latini fossero biondi?
        Ci sono fonti scritte che ne accennano?

        • Mirkhond scrive:

          Riferito ad Habsburgicus.

          • habsburgicus scrive:

            quegli accenni, rari, cui accennava già Pino….
            altrimenti, il nulla se non l’analogia
            ad esempio (l’ho pensato ma è stato Pino a dirlo, fra l’altro benissimo) all’India..aggiungo qui i parsi dell’Iran (Yazd) e i copti, più “europei” della media di iraniani e egiziani

            • PinoMamet scrive:

              In effetti ho stupito molte persone (non particolarmente informate) dicendogli che il parsi Freddie Mercury era di origine indiana…
              erano convintissimi che fosse un “inglese normale”.

            • habsburgicus scrive:

              e, per concludere, direi che sono d’accordo con quanto ha scritto Pino..e sono felice che abbia ammesso la possibilità che la nobiltà potesse essere più “bionda” 😀
              a parte una leggera differenza di accentuazione, condivido assolutamente le sue considerazioni….
              a me dispiace che oggi, in certi ambienti (non qui) si voglia “scurire” tutto !…questo lo trovo irritante
              ma, ça va sans dire, anche lo spettro opposto, oggi in ribasso, fa sorridere

              • PinoMamet scrive:

                Ma infatti lo trovo irritante anche io.
                C’è molto politicamente corretto di mezzo.

                Con le conoscenti indiane (una stava studiando italiano, anni fa) ho scoperto che parlare di lingue indoeuropee là in alcuni ambienti è un po’ tabù, perché minerebbe l’idea di unità nazionale che viene fondata sul mito (un po’ discutibile) che tutti gli indiani siano sempre stati in India, punto e basta…

                mentre leggendo diversi interventi di Sikh su internet, noto che molti anzi si vantano di essere discesi da “barbari” arrivati piuttosto di recente…

              • habsburgicus scrive:

                ho scoperto che parlare di lingue indoeuropee là in alcuni ambienti è un po’ tabù

                l’India, mi spiace dirlo, é sulla china di finire linguisticamente come la Romania, ove non si può parlare delle teorie qui spesso descritte in modo ottimo da Mirkhond, teorie che invece altrove sono discusse (magari per confutarle, affinarle, arricchirle) o come l’Albania con il suo pan-illirismo 😀
                Richard Salomon, autore di un dotto manuale di epigrafia indica, già a metà anni 1990′ notava che mentre gli studiosi non-indiani quasi unanimemente parlavano di derivazione semitica del brahmi (poi si discuteva, e animatamente, sul come e sul quanto) parte della linguistica indiana era fanatica nel sostenere l’autoctonia del brahmi..sostenere che sia derivato da altro sarebbe stato, per quegli studiosi, un “crimine” coloniale contro il popolo indiano ! [che poi diciamocelo piano piano..il popolo indiano, che è ? :D]
                con gli indo-europei, lo stesso !
                dire che non sono autoctoni per alcuni sarebbe crimen laesae indianitatis !

        • PinoMamet scrive:

          Che sappia io no.

          Abbiamo molte descrizioni sull’aspetto fisico degli imperatori, questo sì, sappiamo come erano fatti Mario, Silla, Pompeo, Cesare ecc. prima di loro, ma sull’aspetto dei Latini originari io personalmente non ricordo niente.

          • Mirkhond scrive:

            E in riferimento ai personaggi citati?

          • PinoMamet scrive:

            Silla aveva gli occhi azzurri, Cesare se non ricordo male pure, Ottaviano doveva essere un biondino, tutti gli altri l’ho letto ma non ricordo…

            • Mirkhond scrive:

              Abbiamo descrizioni fisiche anche degli imperatori balcanici, tipo Massimino il Trace e gli Illirici?

            • PinoMamet scrive:

              Di Massimino il Trace naturalmente sì! Degli altri credo anche, ma mo’ non è che me li ricordi 🙂

              • Mirkhond scrive:

                Di Massimino sappiamo che era di statura gigantesca.
                Ma gli imperatori ilirici? Secondo uno studioso della dinastia di Costantino, Furio Sampoli, costoro erano pure di alta statura.
                Mi chiedo però se questa affemazione sia fondata su fonti dell’epoca, oppure sia una retroiezione dell’aspetto attuale di molti abitanti della ex Jugoslavia.

              • Mirkhond scrive:

                errata corrige:

                retroiezione fondata sull’aspetto attuale ecc.

              • PinoMamet scrive:

                Credo lo dicessero le fonti coeve, almeno in alcuni casi.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Ricordiamo che colori di occhi e capelli sono gradienti, non nette contrapposizioni, per cui se al giorno d’oggi in Italia chiamiamo biondo chi biondo proprio non è, non oso pensare la fonte italica antica cosa potesse intendere per “biondo con gli occhi azzurri”…

      • PinoMamet scrive:

        Un altro luogo comune duro a morire è che il biondismo sia automaticamente indizio di origine nordica.

        Leggo che il biondismo sarebbe una mutazione genetica nata dopo l’era glaciale, e che la sua diffusione (così ci informa Wikipedia) sarebbe dovuta soprattutto a preferenza sessuale.

        a parte questo, anche se chiaramente più diffuso tra le popolazioni che per motivi di adattamento alla minore insolazione hanno meno melanina (ma non tutti: gli eschimesi sono scuri…), il biondismo si trova un po’ in tutte le popolazioni europoidi, arabi compresi (sì, credo anche quelli antichi- e anche negli indiani antichi)…

      • PinoMamet scrive:

        Per restare vicini a Roma, ricordo a memoria degli affreschi etruschi in cui spesso gli uomini sono dei mori abbronzati molto mediterranei, e le donne- forse per convenzione, comune ad altre parti del mondo antico- molto chiare di carnagione;
        ma anche alcune rappresentazioni di donne con i capelli rossi o biondi…

        mentre le cerco, trovo questo: una brunetta dalla pelle chiara che danza con un abbronzatissimo biondo (spero non abbia risparmiato in crema solare) entrambi etruschi:

        https://i.pinimg.com/originals/d5/3d/ae/d53daeff6258ae53d098eb9444e7af8f.jpg

  35. Mirkhond scrive:

    Del resto quest’idea che i prisci Latini e i Romani antichi diciamo, fino all’epoca di Ottaviano, fossero antropologicamente biondi e con gli occhi azzurri, lo lessi anche in articolo serio su un quotidiano, la Stampa o il Corriere della Sera, adesso non ricordo bene, di quando andavo all’università.
    L’articolo analizzava i ritratti ricavati dalle statue dei membri della famiglia di Augusto e ne traeva queste conclusioni.

    • Francesco scrive:

      sicuro che fosse un articolo serio? a parte che le statue sono poco colorate, dopo 2.000 anni, mi pare una tale fesseria che faccio fatica a pensare che qualcuno lo abbia scritto

      e poi in tutti i mosaici ho come l’impressione che i capelli fossero sempre neri, e quelli ci sono arrivati a colori!

      ciao

      • PinoMamet scrive:

        Beh, dalla scultura e dalla pittura (anche vascolare, muraria ecc.) ci sono arrivati diverse testimonianze sul colore dei capelli di antichi greci e romani.

        direi che erano piuttosto variati… come oggi. Mori, biondi, castani…

        • Francesco scrive:

          OK, non ce lo sapevo

          grazie

          PS tu che sei colto, Elena era bionda? Afrodite mi pare proprio di sì

          • PinoMamet scrive:

            Non ricordo la fonte ma su due piedi direi di sì… ma dovrei ricontrollare.

            A dire il vero credo fossero bionde (magari tinte) anche le donne amate da Orazio e catullo…

            la prima mora in poesia che ricordo è la dark lady di Shakespeare!!

            • Mirkhond scrive:

              In Italia dobbiamo arrivare a Leopardi e Manzoni per avere eroine brune.
              Senza però dimenticare alcune protagoniste di alcune novelle del Decamerone, come Monna Belcolore.

      • PinoMamet scrive:

        Un biondo Ganimede dalla pittura vascolare:
        https://en.wikipedia.org/wiki/Blond#/media/File:Berlin_Painter_Ganymedes_Louvre_G175.jpg

        la ricostruzione sulla base di tracce di colore del “kouros biondo”

        https://en.wikipedia.org/wiki/Blond#/media/File:Blonder_Kopf_von_der_Akropolis3.jpg

        le cariatidi:
        https://usandculture.files.wordpress.com/2016/09/1a.jpg

        Biondo per Omero era Menelao, forse per pratiche ragioni metriche 😉

        Biondo o rossiccio doveva essere Re Davide…

        • Mirkhond scrive:

          Se non sbaglio, Omero descrive gli Achei, o almeno i loro principi, come biondi.

          • PinoMamet scrive:

            Mmm io l’epiteto “biondo” lo ricordo per alcuni, tipo appunto Menelao
            (e lì ci sta per la metrica: “epeèi xanthòs Menelaos”, disse il biondo Menelao).

            Degli Achei nel complesso dice “che hanno le chiome lunghe” e “chitoni di bronzo” (tutte robe atte alla metrica) mentre i Troiani sono “domator di cavalli”.

            Biondi non lo ricordo, può essere.

            Tra l’altro la faccenda degli Achei “chitoni di bronzo” non mi aveva mai convinto: secondo tutti i commenti indicava che portano corazze di bronzo, ma una normale corazza arriva circa alla vita e somiglia ben poco a un chitone.

            Poi ho visto panoplie micenee, con lunghe armature snodate che arrivano al ginocchio, tipo quella di Dendra (corredata da un bel casco di denti di cinghiale, anche questo attestato in Omero) e devo dire che il paragone ci sta.

            • Mirkhond scrive:

              Quando pensiamo agli Achei, li immaginiamo con armature dell’epoca classica col tipico elmo corinzio.
              Mentre invece guardando ricostruzioni storiche su pintetest, i guerrieri micenei che assediarono e presero Troia avevano elmetti di tipo conico, e coperti di piume, simili a quelli dei Peleset/Filistei dei rilievi egizi che narrano della loro sconfitta intorno al 1180 a.C. da parte del faraone Ramses III.

  36. Mirkhond scrive:

    In effetti…

  37. Mirkhond scrive:

    Sempre guerrieri micenei . Da notare le loro armature completamente diverse dalle raffigurazioni vascolari di epoca classica, che hanno riempito il nostro immaginario di ragazzini:

    https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/53/Large_Krater_with_Armored_Men_Departing_for_Battle%2C_Mycenae_acropolis%2C_12th_century_BC_%283402016857%29.jpg

    • PinoMamet scrive:

      Carino!
      da notare che portano appesi alle lance, a mo’ di fagotto da viaggiatore, quelli che sembrano dei sacchetti o fagotti appunto, con oggetti personali o forse qualche cibo…

      ricorda Archiloco che ha il suo pane “nella lancia”, chiaramente in senso figurato, ma che beve anche appoggiato alla lancia, con una nota di realismo…

  38. Moi scrive:

    … Che palle , con ‘ste fattezze somatiche “Norrenoidi” nel Basso Mediterraneo ! Esiste un ‘ infinità di cose più interessanti, tutte alla vostra portata di erudizione !

    … Almeno ve ne faceste una ragione definitiva, con i Pleiadiani (detti Anunnaki, Elohim, Deva, Dei, Theoi, e tutto il resto … a seconda dei luoghi !) che spargugliavano il proprio DNA ovunque ! 😉

  39. Moi scrive:

    @ MIGUEL & LISA

    … che mestizia, ma tant’è ! 🙁

    https://www.msn.com/it-it/intrattenimento/notizie/chiara-ferragni-agli-uffizi-divinit%C3%A0-contemporanea/ar-BB16SfZt?ocid=msedgdhp

    Chiara Ferragni agli Uffizi: “Divinità Contemporanea”

  40. Mauricius Tarvisii scrive:

    Comunque voi parlate del fatto che i latini e i greci nell’antichità fossero più “germanici” di quanto non siano ariane le popolazioni che oggi vivono nei loro stessi territori. Io credo, invece, che sia sconcertante il fatto che nessuno si sia accorto della sostituzione etnica avvenuta in Egitto, dove anticamente viveva una popolazione con gli occhi ai lati della testa ed il collo sempre girato in un senso.

    https://www.analisidellopera.it/wp-content/uploads/2020/03/Tomba_Nefertari_Nefertari_e_dea_Hathor.jpg

    Prima che qualcuno dica che sono oscuro, questo per dire che a volte le cose vengono rappresentate in un modo più per ragioni iconografiche che per rappresentare caratteristiche fisiche degli autori delle raffigurazioni.

    • PinoMamet scrive:

      Vabbè ma non siamo così cretini da aver bisogno della spiegazione 😉

      comunque grazie lo stesso per l’input interessante, però vedi che in qualche commento cito, in effetti, le convenzioni pittoriche

      (più che nella carnagione, che è un argomento che mi interessa fino a là, in realtà sono incuriosito dalle convenzioni legate alle pose, per esempio di atleti e guerrieri: i “ricostruttori” attuali sembrano prenderle molto sul serio, e senza dubbio danno indizi interessanti, ma pare essergli sfuggito l’elefante nella stanza, cioè che sono sempre uguali , o quasi, a secoli di distanza, e spesso sembrano veicolare dei significati simbolici, per esempio: guerriero a terra con un ginocchio piegato e gamba stesa= sconfitto; oppure sono dovute a una precisa volontà stilizzatrice artistica, per esempio le pose in piedi col peso su una gamba sola, in modo da decentrare il bacino e spezzare la figura creando “movimento”…)

  41. Mirkhond scrive:

    Habsburgicus

    “l’India, mi spiace dirlo, é sulla china di finire linguisticamente come la Romania”

    Sono gli effettii perversi del nazionalismo esasperato col suo rifiuto di ammettere commistioni, meticciamenti, immigrazioni, emigrazioni, sostituzioni etniche parziali o totali. Insomma il rifiuto della complessità che è alla base di pressoché tutte le identita nazionali moderne.

  42. Mirkhond scrive:

    ” l’Albania con il suo pan-illirismo 😀”

    Nel 1941, il gesuita friulano padre Fulvio Cordignano, da 30 anni missionario in Albania, fu costretto tornarsene in Italia per la canea nazionalistica albanese sollevata da un articolo del dotto gesuita, in cui lo studioso appoggiandosi alle tesi dello studioso tedesco Weigand, sosteneva che gli Albanesi non sarebbero discesi dagli Illiri ma dai Traci.
    Tesi che trovo discutibile, ma che gli intellettuali albanesi accolsero con odio fanatico, vedendola come un crimine di lesa albanesità.
    Ciò costrinse le autorità italiane, allora padrone dell’Albania a sollecitare il rimpatrio dello studioso per salvaguardare il consenso dei sudditi albanesi, tenendo conto che si era pure in guerra.

  43. Mirkhond scrive:

    Sempre riguardo al panillirismo

    Fino agli anni ’60 del secolo scorso, andava per la maggiore l’ipotesi di una vasta area illirica preromana che andava dall’Epiro fino al Danubio, sconfinando persino nella valle della Vistola. Teoria in cui si inseriscono anche i fantomatici Pelasgi ;), così cari all’immaginario albanese, forse per un complesso di inferiorità verso i confinanti/nemici romei e i loro supposti avi greci.
    Tale tesi oggi è superata e considerata esagerata, ma a mio avviso anche la tesi “piccolo” illirica prevalente oggi tra gli studiosi mi sembra eccessivamente riduzionista.
    Oggi si tende a considerare illirico solo il territorio e le popolazioni che ne componevano l’omonimo regno tra le attuali Erzegovina, Montenegro e Albania centrosettentrionale. Difatti gli scrittori greci indicavano come Illirico solo tale area e relativo regno, fiorente tra V e II secolo a.C.
    Mentre per i popoli confinanti più a nord e fino alla sponda meridionale del medio Danubio, non si dice niente, limitandosi alla constatazione che erano mescolati con Celti e Traci.
    Però Roma, affacciatasi sulla sponda orientale dell’Adriatico fin dal III secolo a.C., e poi sottomesso anche il paese balcanico interno sotto Ottaviano Augusto, estese il termine indicante il regno d’Illiria propriamente detto, a tutta la vasta area balcanica occidentale sottomessa.
    Ora, a quei tempi le lingue indigene erano ancora parlate nell’area e dunque i Romani possono aver udito parlate affini a quella del regno d’Illiria.
    E’ vero che nel IV secolo dopo Cristo, la nuova prefettura dell’Illirico comprendeva anche regioni che illiriche non furono mai, come la Macedonia e la Grecia (e difatti una delle sue capitali fu proprio Tessalonica, l’altra Sirmio sul Danubio).
    Ma tale estensione di carattere più amministrativo che etnico, fu molto più tardiva rispetto alla terminologia utilizzata in epoca augustea per indcare il Balcano occidentale.
    In sostanza, non possiamo affatto escludere che almeno in parte, la tesi tradizionale panillirica un qualche fondamento ce l’abbia.

    • PinoMamet scrive:

      “Ora, a quei tempi le lingue indigene erano ancora parlate nell’area e dunque i Romani possono aver udito parlate affini a quella del regno d’Illiria.”

      Può benissimo essere ma non credo che avrebbero tenuto in particolare considerazione questo criterio: per esempio mettono in Macedonia mezza Grecia classica, trasformano la Giudea in Palestina quando rompe troppo, e sulle vicissitudini della Dacia hai già detto tutto tu…

      Comunque non vedo particolari motivi per non credere che gli Illiri antichi abitassero, sostanzialmente, l’area di Albania-ex Jugoslavia, certo con tutti gli “incroci” e le eccezioni del caso.

      • Mirkhond scrive:

        Infatti.
        Ieri leggevo un articolo di uno storico austriaco, il quale riporta la scoperta di un manufatto illirico nella valle della Leitha a sud est di Vienna, in una tomba celtica del 300 a.C. circa.
        E aggiunge che si tratta del reperto illirico più settentrionale finora rinvenuto.
        Dunque si può pensare a relazioni commerciali, ma anche ai Celto-Illiri, popolazioni mescolate tra le sponde del Danubio e quelle della Drava e della Sava, di cui parla Strabone.
        Del resto l’area del Norico, almeno quello alpino, venne celtizzato solo dopo il V secolo a.C., e l’area dell’attuale Slovenia, nel corso del III secolo a.C.
        Dunque è verosimile, alla luce anche dei riferimenti di Strabone, che la popolazione di queste aree settentrionali su cui si sovrapposero e mescolarono i Celti, fossero di ceppo illirico.

        • habsburgicus scrive:

          valle della Leitha a sud est di Vienna

          celebre fiumiciattolo che segnava il confine fra le “Terre e i Regni rappresentati al Reichsrath” (quella che volgarmente diciamo “Austria”, nome che acquisì una sua ufficialità solo nel 1917 :D) e le Terre della Sacra Corona di Santo Stefano (Ungheria), donde il nome ufficioso di “Cisleitania” (per l’Austria) e di “Transleitania” (per l’Ungheria) all’epoca della Duplice Monarchia (1867-1918)
          si rammenti che ilis tempribus la frontiera passava più a ovest..e infatti l’attuale Bundesland ausriaco del Burgenland era ungherese
          l’Ungheria storica ebbe la singolare ventura di essere smembrata al Trianon (4/6/1920) non solo a favore dei nemici vecchi e nuovi (romeni, serbi e qualcosina a croati e sloveni+slovacchi, un pezzettino a Polonia, la Rutenia alla Ceco-Slovacchia, Fiume a noi), ma financo a favore del suo associato austriaco:D
          anche Sopron (Oedenburg) avrebbe dovuto essere data all’Austria ma gli ungheresi dissero basta ! garibaldiscamente si impossessarono di Sopron, tennero un plebiscito e la mantennero 😀
          la diplomazia sanò il tutto a Venezia, lasciando Sopron agli ungheresi in base alla politique des faits accomplis :D..noi appoggiamo l’Ungheria (ultima azione pre-fascista, R. Ministro degli Esteri nel gabinetto Facta era Carlo Schanzer, uno dei notabili dell’Italia laica, che stava uscendo dalla Storia dopo un sessantennio) e fu il primo anello della “relazione speciale” italo-magiara che si rafforzò sotto il fascismo (trattati di Roma del 1927 con il conte Bethlen), cui per un breve periodo (c.a 1934-1936) associammo pure l’Austria, quasi in una novella Monarchia Duplice, ma retta dai Savoia a Roma 😀 poi ci sarà quel che ci sarà e finì tutto a escort 😀

          • habsburgicus scrive:

            illis temporibus

            • Mirkhond scrive:

              Nel Burgenland, abita anche una minoranza croata immigratavi in varie fasi tra XVI e XVIII secolo, per sfuggire alle devastazioni ottomane della loro terra.
              I primi a giungervi, furono gli abitanti della Lika intorno al 1530, mentre nella loro patria si insediarono profughi provenienti dalla Bosnia.
              E difatti stando alla storografia croata, consultata su wikipedia, bisognerebbe concentrare le analisi genetiche sui Croati del Burgenland, per scoprire se, almeno in parte sono i discendenti degli Japudi illirici preromani.
              Studi genetici che, eseguiti anche in area liburnica, nel Quarnaro, avrebbero confermato che almeno una parte dell’attuale popolazione croata della regione non ha ascendenze slave, ma preslave, verosimilmente liburniche romanizzate.

              • Mirkhond scrive:

                Liburni che sono un’altra croce per storici ed etnologi, in quanto non si è capito se fossero venetici, illirici o un residuo preindoeuropeo, o un insieme di tutte queste popolazioni.

              • Mirkhond scrive:

                Sta di fatto che seppellivano i loro morti con le stesse caratteristiche che ritroviamo tra gli Japigi e nel Piceno.
                Da qui l’idea che il Quarnaro fosse l’urheimat degli Japigi, che sarebbero giunti sulle nostre sponde via mare.
                Questa ipotesi, che trova larghi consensi tra gli studiosi non tiene però conto di un aspetto: da quel che ne sappiamo gli Japigi NON furono un popolo di marinai come i Liburni. I loro centri principali erano tutti nell’interno, e gli insediamenti costieri erano solo degli approdi commerciali per tali centri, come ad esempio Bari che era la marina di Ceglie del Campo, la “vera” Bari di epoca preromana e romana repubblicana.
                Inoltre tra le varie popolazioni balcaniche adriatiche, solo gli Japudi, stanziati nel retroterra del Quarnaro tra il Monte Nevoso e il fiume Una (attuale confine croato-bosniaco), hanno un nome simile ai nostri Japigi (Japigi che tra l’altro è la traslitterazione di origine greca del termine indigeno che era…Japudi, poi oscizzato in Apudi e infine latinizzato in Apuli, da cui il nome Puglia).
                Lo scrittore greco Ecateo di Mileto, intorno al VI secolo a.C., affermava che esistevano due Japigie, una nell’alto Adriatico e l’altra sul basso dal lato occidentale.
                Però gli Japudi balcanici, anche se occasionalmente si affacciarono sulle marine, non riuscirono mai a dominarle stabilmente e il Quarnaro restò sempre in mano ai Liburni, esperti lupi di mare, da cui Roma adottò il tipo di nave che da loro prese nome.
                Insomma gli Japudi balcanici rimasero sempre un popolo di terra, così come i nostri Japigi.

    • PinoMamet scrive:

      “e i loro supposti avi greci”

      mah, come sai io non credo ci possano essere molti dubbi sul fatto che la maggioranza della popolazione greca attuale discenda dai Greci antichi (compresi quelli re-importati da Smirne ecc. negli anni Trenta).

      In generale non credo alle sostituzioni etniche complete. gli italiani, con tutti i moltissimi apporti ecc., sono ancora in maggioranza discendenti dei vari popoli italici in senso lato (sicuramente mescolati tra loro nei lunghi secoli di repubblica e impero romano, e con altri…)
      gli spagnoli saranno ancora in maggioranza discendenti degli iberi e celtiberi, e non dei Goti 😉 e così via.

      Non nego gli apporti esterni, anche importanti, ma neppure li esagererei.

      Come non mitizzo neppure i popoli antichi, alcuni dei quali a dire il vero mi stanno sulle balle (odio gli Spartani, ma in effetti credo che gli “tsaconici” e probabilmente i manioti siano in parte loro discendenti…)

  44. Mirkhond scrive:

    “Mentre per i popoli confinanti più a nord e fino alla sponda meridionale del medio Danubio, non si dice niente, limitandosi alla constatazione che erano mescolati con Celti e Traci.”

    Non si dice niente, in riferimento all’opinione in merito degli studiosi attuali.

  45. Mirkhond scrive:

    “gli spagnoli saranno ancora in maggioranza discendenti degli iberi e celtiberi, e non dei Goti 😉 e così via.”

    Anche perché i Visigoti pare non fossero più di 200.000 su una popolazione ispanica di alcuni milioni di abitanti.
    Dalla cui latinofonia furono infine assorbiti.

  46. Mirkhond scrive:

    “mah, come sai io non credo ci possano essere molti dubbi sul fatto che la maggioranza della popolazione greca attuale discenda dai Greci antichi (compresi quelli re-importati da Smirne ecc. negli anni Trenta).”

    In effetti è una vexata questio.
    I bizantinisti spiegano la scomparsa della slavofonia dalla Grecia continentale, con le politiche di “rigrecizzazione” attuate dall’imperatore romano Niceforo I (802-811 d.C.) che avrebbe spedito nei vecchi e nuovi temi (province) romane corrispondenti all’antica Grecia, circa 70.000 coloni provenienti dall’Anatolia romeofona.
    I quali, evidentemente avrebbero finito per “riassorbire gli Slavi locali, una volta divenuti cristiani ortodossi.
    Certamente i missionari bizantini che operarono colà nel IX-X secolo dopo Cristo, non sentirono il bisogno di creare un equivalente del glagolitico e del cirillico, o magari proporre questi al loro gregge di neoconvertiti, a differenza di ciò che avvenne nelle aree balcaniche interne, pienamente slavizzate.
    E ciò sta a significare che non ce ne fosse bisogno in quanto le pecorelle in questione erano perfettamente in grado di comprendere e parlare il Romaico dei loro pastori.
    Quindi si può dedurre che tra tardo VI-X secolo nella maggiorparte della Romània europea, si fosse formata una popolazione bilingue slavo-romea (tipo i Maniati del Peloponneso), ulteriormente romeizzata dall’apporto dei coloni anatolici inviativi.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Settantamila persone poi sono sempre relativamente poche, il che lascia intendere che gli slavi arrivati non è che fossero poi chissà quale fiumana…

      • Mirkhond scrive:

        Però hanno lasciato un’abbondante toponomastica. Solo in Morea sono stati contati circa 429 toponimi.

        • PinoMamet scrive:

          Vabbè, lo sai come la penso: se contassimo i toponimi germanici in Italia, penseremo di vivere in Scandinavia 😉

      • PinoMamet scrive:

        È probabile ritenere che non fossero più numerosi di qualunque altra ondata migratoria di questo tipo…
        poi magari in Grecia hanno trovato alcune zone un po’ spopolate, ma poi l’epoca bizantina e la successiva “turcocrazia” ha offerto numerose possibilità di “ri-ellenizzazione” etnica
        (nel Mani moltissime famiglie, ancora nel novecento, ricordavano la propria origine cretese… ecc.)

        in genere trovo difficile dire se i greci sono “discendenti” dei greci antichi: antichi, di quando? e di dove?
        neppure in epoca classica credo che i greci fossero tutti identici “geneticamente” o come origini, neppure nella stessa città (basta leggersi l’anabasi di senofonte per trovare aneddoti sulle origini barbare di alcuni dei 10.000 senofontei…);
        figuriamoci tra regioni e isole distanti centinaia di chilometri!

        • Mirkhond scrive:

          Il fatto è che loro non accettano di avere origini meticce.
          E ci litighi di brutto se glielo fai rilevare……

        • PinoMamet scrive:

          Che vuoi farci… lo dici a uno che ha passato mesi a discutere con il buon Ritvan sui Pelasgi 😉

          ed era una persona intelligentissima, colta, di idee aperte, razionale…
          ma da quell’orecchio non ci sentiva.

          Secondo me è colpa di quello che ci inculcano alle elementari!
          Per fortuna a me piaceva Bruce Lee 😉

        • PinoMamet scrive:

          Comunque certi lungagnoni greci hanno dentro parecchio slavotto anche secondo me 😉

          ma se vogliono ritenersi discendenti di Socrate (che invece era tozzo e brutto) che farci? 😉

          • Mirkhond scrive:

            Oggi leggevo su un sito neoborbonico, l’esaltazione tipica di certo meridionalismo, della Magna Grecia e dell’essere “Greci” (del resto Albano anni fa, in una conferenza disse che nel Sud siamo tutti Greci).
            Alché un commentatore, pure lui meridionale ha ribattuto che lui è di origine longobardo-napoletana. 😉

            • Moi scrive:

              Albano anni fa, in una conferenza disse che nel Sud siamo tutti Greci

              ———-

              … l’ avrà letta da De Crescenzo, comunque
              ai tempi dell’ Antica Grecia i dinosauri li avevamo già sterminati da mo’, come lui stesso c’insegna ! 🙂

              • Mirkhond scrive:

                🙂

              • Mirkhond scrive:

                Però De Crescenzo disse che nel Sud magnogreco eravamo anche tutti froci. 🙂
                E la cosa non è che me la faccia amare sta Magna Grecia. 😉
                E difatti tendo più ad identificarmi col Sud NON greco, in cui alcune popolazioni come Japigi e Lucani lottarono a lungo CONTRO i Greci….

          • Mirkhond scrive:

            Mi chiedo allora da dove prendessero i modelli per la loro statuaria, che ci da un’idea del greco antico, molto differente dai Romei di oggi…..

            • PinoMamet scrive:

              mah, in realtà la statuaria classica (il famoso canone di Policleto) dà un tipo direi “mesomorfo” visto come ideale, non necessariamente realistico, ma piuttosto lontano dalle caratteristiche nord-europee (gente alta, facce lunghe ecc.)

              Poi sappiamo dagli storici che a volte le modelle degli scultori erano donne trace (se non sbaglio anche persiane), quindi tutto va preso con le pinze…

              • Mirkhond scrive:

                E pensare che una mia cugina una volta mi disse che le ricordavo una statua greca, mentre la buonanima di mia madre mi diceva che le ricordavo un sannita o un trace…. 🙂

              • PinoMamet scrive:

                Ammazza che parenti 😀 😉

                a me al massimo dicevano “sei uguale allo zio Gaspare, quello che è andato in America!” 🙂

            • PinoMamet scrive:

              Comunque devo dire che di diversi greci- e greche- che conosco, alcuni sono piuttosto simili alle rappresentazioni antiche, compreso il famoso profilo…
              poi ce n’è di maroccoidi spinti 😉 e di illiroidi…
              la maggioranza direi che sta nella stessa gamma degli italiani.

              • Mirkhond scrive:

                Una volta conobbi una studentessa romea, dal nome classicheggiante di Calliope, che effettivamente ricordava le dame micenee raffigurate negli affreschi come quello che ho linkato qualche giorno fa.

  47. Mirkhond scrive:

    vexata quaestio

  48. Mirkhond scrive:

    “In generale non credo alle sostituzioni etniche complete.”

    Quelle sono un fenomeno contemporaneo, del XX secolo, e frutto di pianificazioni a tavolino.

  49. Mirkhond scrive:

    Infatti.

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