“Tutto, subito, attraverso il fuoco, in cenere”

Si discute su questo blog della Questione delle Questioni, quella che chiamiamo ambientale.

Noi la guardiamo sempre per frammenti: la tartaruga porina soffocata dalle bustine di plastica, il sito di Flixbus che mi offre la possibilità di “compensare” i  miei peccati al prezzo di 0,27 centesimi,  le incomprensibili faccende del clima (“1873 scienziati hanno dichiarato che finiremo  tutti arrostiti il 23 di febbraio del 2082 se non facciamo Qualcosa Subito“)…

Ciascuno di questi singoli problemi richiederebbe, ci dicono, una soluzione, una “New Deal for Nature“.

Ambiente deriva da un’antica radice indoeuropea, che indica semplicemente tutto ciò che c’è attorno a noi.

L’ambiente, per noi, è la biosfera.

Una pellicina sottilissima – una decina di chilometri sopra la superficie della terra per alcuni uccelli molto avventurosi, altrettanto sotto il livello del mare per alcune strane forme di vita acquatica, per noi terrestri, qualche decina di centimetri.

Non abbiamo alcuna prova che esista da qualunque altra parte di questo terrificante universo qualcosa di analogo.

La biosfera è un essere vivente costituito da miliardi di anni di interazioni  tra miliardi di miliardi di miliardi di creature, di cui solo un’infinitesima parte sono vivi e studiabili oggi.

Della biosfera, noi con tutti i nostri strumenti, potremo quindi soltanto capire minuscoli frammenti, per cui ogni tentativo di aggiustarla, di dominarla, è condannato al fallimento.

Tutte le specie approfittano a più non posso della biosfera, ma trovano sempre qualche ostacolo che le ferma, e ciò crea una sorta di equilibrio nelle stesse trasformazioni.

L’eccezione è la specie umana, e siccome la maggior parte dei lettori di questo blog vi appartengono, questo fatto crea non pochi problemi nel prenderne il giusto distacco.

Diciamo che la specie umana si è specializzata in un’attività: trasformare risorse non rinnovabili, attraverso il fuoco, in rifiuti, in tempi sempre più veloci.

“Rifiuti” è  un concetto molto ampio.

Immaginiamo degli alberi che crescono con tempi dettati dal sole e con grande diversità tra di loro.

Vengono tagliati dagli uomini che li usano per accendere un fuoco e riscaldarsi.

Questo è il dono di Prometeo.

Ma di tutto ciò, restano, un calore che non scompare, ma che non riacchiappiamo nemmeno più; e un mucchio di cenere grigia, inutile, o almeno  molto meno utile degli alberi originali.

Se cogliamo questa immagine – gli alberi secolari, il nostro breve e comprensibilissimo piacere nel riscaldarci al fuoco, il calore che se ne va, la cenere uniforme – avremo capito la parte fondamentale della questione ambientale.

Che vale praticamente per tutto: i carburanti fossili si sono creati in milioni di anni e scompaiono in un istante, lasciando necessariamente dietro di sé una “cenere” così inutile da essere invisibile.

Potremmo tradurre tutto ciò come un passaggio dalla Qualità – i tanti aspetti e colori e specie di alberi – alla Quantità – il semplice peso della cenere uniforme.

L’aspetto cruciale della Questione Ambientale è il Tempo.

Il Tempo misura le trasformazioni – la crescita di un albero ad esempio.

Se il consumo di legna è proporzionale a quel tempo, abbiamo un sistema sostenibile.

Ma con l’umanità, le trasformazioni si accelerano.

Il re di Spagna mandava un ordine alla Nuova Spagna, la nave partiva, e se tutto andava bene, arrivava mesi dopo; poi doveva attendere i venti favorevoli per riportare l’esito al re.

Adesso siamo arrivati al “tempo reale”: nel 2014, sei lunghissimi anni fa, Michael Lewis documentò come certi speculatori di Wall Street fecero costruire un cavo il  più rettilineo possibile per collegare Chicago alla loro base a New Jersey, in modo che i loro computer potessero ottenere informazioni con qualche millisecondo di anticipo sui concorrenti.

Pensiamo a tutti i piccoli imprenditori che vorrebbero offrire un servizio un attimo primo dei loro concorrenti, e un filino migliore, e cosa significa:

il progetto, condiviso da innumerevoli milioni di esseri umani, di trasformare tutta la biosfera, subito, attraverso il fuoco, in cenere.

Da ciò deriva anche il fatto che nessuna politica che si basi sui problemi/sintomibustine di plastica in bocca alla tartarughe, emissioni di CO2, raccolta differenziata – potrà incidere realmente sulla Questione Ambientale.

Queste affermazioni non sono né ottimiste né pessimiste, non sono di Destra o di Sinistra.

Sono semplicemente la definizione del Fatto da cui tutte le nostre esistenze dipendono.

Dopo, possiamo fare delle scelte basate sul nostro carattere personale, sulle nostre idee politiche, sui nostri interessi personali.

Possiamo scegliere di opporci al processo in corso – per quel che contano le nostre forze.

Possiamo aspettarci che la natura faccia il suo corso, come è già successo tante altre volte.

Oppure al contrario possiamo sposare il processo fino in fondo: dopo aver sterminato i mammut, in fondo, gli esseri umani se la sono cavata passando all’agricoltura; e dopo aver distrutto la biosfera, c’è comunque una galassia intera da sbucaltare, così enorme da poter assorbire per molto tempo la crescita esponenziale che caratterizza la nostra specie.

Ed esistono forse già adesso i mezzi per trasformare gli esseri umani stessi in esseri artificiali, che potranno non avere nemmeno più bisogno di una biosfera.

L’unica scelta da escludere è proprio quella basata sui problemi, sull’emergenza contro cui bisogna lanciare investimenti miliardari: perché è esattamente questo modo di fare che ci ha portati nella situazione in cui ci troviamo.

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347 risposte a “Tutto, subito, attraverso il fuoco, in cenere”

  1. Kairobi scrive:

    // L’unica scelta da escludere è proprio quella basata sui problemi, sull’emergenza contro cui bisogna lanciare investimenti miliardari: perché è esattamente questo modo di fare che ci ha portati nella situazione in cui ci troviamo.

    👏👏👏

    • Kairobi scrive:

      Apple and Google named in US lawsuit over Congolese child cobalt mining deaths – Dell, Microsoft and Tesla also among tech firms named in case brought by families of children killed or injured while mining in DRC. The lawsuit, which is the result of field research conducted by anti-slavery economist Siddharth Kara, accuses the companies of aiding and abetting in the death and serious injury of children who they claim were working in cobalt mines in their supply chain.

      https://www.theguardian.com/global-development/2019/dec/16/apple-and-google-named-in-us-lawsuit-over-congolese-child-cobalt-mining-deaths

      • Francesco scrive:

        ti chiedo una anticipazione: cosa c’entrano loro con quello che succede in Congo? loro comprano la materia prima dopo che è stata estratta, no?

        grazie

        • Kairobi scrive:

          @Francesco

          Ma il punto è che senza contare l’instabilità politica (con annessi e connessi) necessaria e conseguente, le compagnie sono a conoscenza del fenomeno e lo sostengono di fatto.

          • Kairobi scrive:

            mi interessava quest’aspetto (piùttosto che quello legale) – che alla fine dovrebbe riguardare chi si compra il gingillo alla fin della filiera.

            (senza contare chi lo dovrà smontare dopo)

          • Z. scrive:

            Kairobi,

            messa così, anche noi utenti di PC e smartphone – noialtri alla fine della filiera – siamo a conoscenza del fenomeno e lo sosteniamo di fatto.

            • Kairobi scrive:

              Z

              E lo so bene!

              E le ‘scelte’ che possiamo fare son ridicole rispetto alla questione.

              Si può giusto giusto non dar troppo sostegno a chi guida il processo..

              E giusto giusto dovrei comprare un computer – e sto guardando l’usato, ovviamente sapendo che mi sto solo spostando un pochino nella filiera.

              Tutti coinvolti.

            • Kairobi scrive:

              Z

              E lo so bene!

              E le ‘scelte’ che possiamo fare son ridicole rispetto alla questione.

              Si può giusto giusto non dar troppo sostegno a chi guida il processo..

              E giusto giusto dovrei comprare un computer e sto guardando l’usato, ovviamente sapendo che mi sto solo spostando un pochino nella filiera.

              Tutti coinvolti.

              • daouda scrive:

                NOn sei coinvolto perché se tutti facessero come te la gente sarebbe morta di fame poiché l’industria schiavista fallirebbe.

                Come la metti adesso? Cosumare a iosa?

          • Francesco scrive:

            dovrebbero assoldare un certo numero di mercenari e fondare una Compagnia delle Afriche? idea un poco fuori tempo non credi?

            la nostra possibilità di telecomandare le società extra-europee è leggermente minuscola, tanto meno di ottenere che facciano ciò che vorremmo

            il miglior risultato possibile sarebbe essere fanculati e tutto il metallo venduto in Asia

            ma noi avremmo la coscienza pulita … o forse no, che i computer asiatici che compreremmo sarebbero sempre sporchi di sangue

  2. mirkhond scrive:

    Quando tutto ciò sarà finito

    Quando tutto ciò sarà finito saremo profondamente cambiati. Poiché molte persone, pur senza ancora raggiungerle, saranno spinte verso le soglie di povertà si vedranno costrette a concentrarsi sull’essenziale. Anche perché è prevedibile che i beni essenziali rincareranno e di molto e quindi bisognerà tesaurizzare per averli lasciando perdere il superfluo. Certo potrebbe intervenire il governo con misure di calmieraggio, ma è dai tempi della peste raccontata dal Manzoni che tutti quelli che hanno letto I promessi sposi almeno a scuola sanno che il calmiere non serve a nulla se non a scatenare il mercato nero.

    Quando tutto ciò sarà finito saremo maggiormente coscienti che la Natura non è ‘altro da noi’ ma che noi ne facciamo parte integrante e ne dobbiamo seguire le inderogabili leggi e non manipolarla e saccheggiarla stolidamente come stiamo facendo da un paio di secoli, dilapidando la Natura noi dilapidiamo noi stessi. Del resto è lo stesso Bacone, uno dei padri della rivoluzione scientifica, ad affermare: “L’uomo è il ministro della Natura e alla natura si comanda solo obbedendo a essa”.

    Quando tutto ciò sarà finito avremo preso una maggior confidenza con la morte. Fra gli abitanti del Creato gli esseri umani sono gli unici ad aver consapevolezza della propria fine. Ma, com’è normale e, direi tautologicamente, umano, fanno di tutto per mascherarla o per dribblarla (sono convinto che tutte le religioni che rimandano al metafisico sono nate per questo). Senza nulla togliere alla gente semplice i poeti, più sensibili, sono sempre stati coinvolti dalla caducità della vita: “Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera”, Quasimodo; “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”, Ungaretti. Il Coronavirus è un salutare “memento mori”. Ed è inutile lasciarsi andare a superstiziosi scongiuri che non servono a nulla.

    Insomma sono convinto che quando tutto ciò sarà finito ne usciremo migliorati. Almeno per un po’, perché l’uomo, per vivere, ha anche bisogno di dimenticare, un’eccessiva memoria, con i suoi dolorosi ricordi, con i suoi rimpianti, con i suoi rancori, non è una buona compagna.

    Ma vale anche ciò che si diceva dopo il Secondo conflitto mondiale: “Sì, la guerra è bella, per chi è rimasto vivo”.

    Massimo Fini

    Il Fatto Quotidiano, 15 marzo 2020

    http://www.massimofini.it/articoli-recenti/1923-quando-tutto-cio-sara-finito

    • Francesco scrive:

      povero vecchio, come passa crudele il tempo per lui!

      neppure si accorge di cosa dice il Bacone mentre lo sta citando, per non parlare delle previsioni a vanvera, fatte solo perchè in linea con la sua visione del mondo

      a volte mi viene da pensare a quello che dici, di quelle persone a cui l’attività intellettuale fa solo del gran male

      ciao

  3. Kairobi scrive:

    @Miguel

    // Diciamo che la specie umana si è specializzata in un’attività: trasformare risorse non rinnovabili, attraverso il fuoco, in rifiuti, in tempi sempre più veloci.

    Io direi che la specie umana ha incominciato a vedere il mondo come ‘risorse’.
    Tra le ”risorse più rinnovabili”, oggi, ci sono le ‘risorse umane’.

    Io direi che non esistano le ‘risorse rinnovabili’, poichè non sono risorse, punto.

    _________
    piccoli scavatori si arrovellano.

  4. Peucezio scrive:

    Miguel,
    una domanda: donde hai attinto lo specchietto con le varie forme di *ambhi nelle famiglie indoeuropee?

    Venendo al merito:
    è molto interessante l’esempio dell’albero come modello di entropia: cioè l’albero sarebbe qualcosa di strutturato e, nel momento in cui viene bruciato, si ha un degrato dell’energia, dal kosmos al chaos.
    Che in effetti è vero.
    Ma è anche vero che ultimamente, a causa del venire meno di certe attività tradizionali e in seguito a politiche ambientaliste e del non intervento, il bosco ha riguadagnato terreno destrutturando elementi di complessità e diversificazione tradizionale: anche qui si passa dal kosmos al chaos, ma il processo è quello opposto.

    Dunque: l’antropizzazione incrementa l’ordine, incrementa il caos o un po’ l’uno e un po’ l’altro? O l’uno o l’altro secondo i periodi e la parabola delle civiltà?
    Non è una questione banale in effetti.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Peucezio

      “una domanda: donde hai attinto lo specchietto con le varie forme di *ambhi nelle famiglie indoeuropee?”

      Vedi Telegram!

      “Legno, kosmos, chaos”.

      Probabilmente il nostro errore istintivo consiste nel separare “umano” e “natura”: è tutto “biosfera”. Che è un termine un po’ freddo e scientifico, ma il vero confine sta lì, è quello che distingue la Terra, poniamo, da Giove.

      Quindi l’ordine dell’uomo all’interno della biosfera non è il “contrario” dell’ordine degli alberi: nella biosfera, tutto scorre continuamente, tutto vive della morte di qualcos’altro.

      Il problema è quando un unico elemento – che potrebbe essere l’umano, ma magari anche un dinosauro particolarmente onnivoro, o una specie indistruttibile di cavallette, o un supervirus magnatutto – annienta tutto il resto.

      Venendo al merito:”

      • Peucezio scrive:

        Ma, ammesso e non concesso che non ci sia una cesura ontologica fra natura e cultura, come si fa a stabilire dove finisce l’armonia col resto della natura e dove comincia la distruttività?
        Sarebbe una caratteristica di uno specifico ciclo di civiltà dell’uomo, magari dal neolitico? O dell’uomo come specie…?

      • daouda scrive:

        Probabilmente il contrario. E’ innaturale separare dall’Umano l’Ambiente essendo il kosmo emanazione dell’Adam primordiale

  5. Peucezio scrive:

    O.T.:
    una volta tanto lasciate anche a me una lenzuolata di copia-incolla 😀 :

    “Il papa non è antiglobal, anzi…

    Fui contento quel 13 marzo di sette anni fa quando fu eletto papa l’argentino Bergoglio. Dopo la gloriosa parabola dei papi europei, mi parve coraggioso scegliere un pontefice dal subcontinente latino-americano, dove vive la maggioranza dei cattolici. E mi colpì la scelta di chiamarsi Francesco, come nessun predecessore aveva fatto, neanche un francescano. Solo un gesuita avrebbe potuto spingersi a tanto… Segnava una svolta radicale ma nel nome di un santo radicalmente medievale, che univa la testimonianza di povertà, di amore del creato, rifiuto del potere clericale con la forte spiritualità, la tensione mistica e religiosa, le stimmate e l’ascesi.

    Presto, però, Bergoglio tradì le aspettative. Non solo per la banalità dei suoi messaggi e la piacioneria. Il suo avvento destò simpatia mediatica, conquistò il sostegno di laici, progressisti e atei che tali rimasero, ma spaccò la Chiesa e i fedeli in due fazioni opposte. Nella sua Argentina, che strano, il Papa non è amato e non ci è più tornato da quando è Papa, pur essendo andato più volte in sud America.

    Bergoglio non avvicinò i fedeli, non rianimò le chiese e le vocazioni, non condusse a nuove conversioni. L’emorragia della fede col suo papato è confermata da cifre e segni sconfortanti. La gestione papale è parsa poi tutt’altro che ecumenica o “democratica”, ha adottato uno spoil sytem cruento, ha estromesso e silenziato i non allineati, non ha cercato di includere ma ha emarginato chi rappresentava una sensibilità diversa, non progressista, più conservatrice. Nel dialogo ha preferito i non cattolici ai cattolici, i non cristiani ai cristiani, i non credenti ai credenti. Senza peraltro avvicinarli alla fede cristiana. Il suo messaggio è stato rivolto ai migranti, dimenticando i restanti che sono più numerosi e più bisognosi; e non curandosi della scristianizzazione del mondo, dei perseguitati cristiani e incoraggiando l’invasione islamica dei paesi cristiani. Ha sostituito la sociologia alla teologia, Bauman &C. ai papi, ai santi e ai Padri della Chiesa.

    Sul piano pastorale, Bergoglio è parso il Papa che si apre al proprio tempo, allontanandosi dalla civiltà cristiana e dal senso dell’eterno. Non percorrerò, come molti già fanno egregiamente (penso ad Aldo M.Valli, Antonio Socci, Magister, Messori, solo per restare in ambito giornalistico), le incongruenze dottrinarie e pastorali. Bergoglio si richiama al cristianesimo delle origini, sostiene che Cristo è in ogni uomo, la carità è più importante della fede e la lotta alle ingiustizie e alle povertà prevale sul cammino verso la santità e la salvezza delle anime; anzi vi coincide. Vero è che le rare volte in cui ha assunto posizioni religiose e morali coerenti col suo magistero è stato silenziato dai media che viceversa evidenziano sempre tutto ciò che è nello spirito del tempo e in rottura con la tradizione cristiana. Ma il messaggio che giunge da lui è quello di un testimonial del nostro tempo, presidente di una Ong o di Emergency, guardia forestale del pianeta, sindacalista globale; tutto meno che una figura religiosa e pastorale. Ma non torniamo su cose che abbiamo già scritto.

    Vorrei piuttosto cambiare prospettiva e fare un bilancio di questo settennato attenendomi al suo messaggio sociale. Quando si è posto, soprattutto con l’enciclica Laudato sì, come il critico del modello tecno-capitalista, della società dei consumi e dello scarto, il difensore dei poveri e dell’ambiente, si è reso conto che quel modello da lui esecrato è fondato sullo sradicamento universale, sullo sconfinamento globale, sulla modificazione della natura, sulla cancellazione delle differenze sessuali e territoriali, sulla negazione delle patrie, civiltà e tradizioni? Si rende conto Bergoglio che la sua predica finisce col collimare proprio con l’ideologia di fondo di quel modello globalista che lui condanna, fornendogli un alibi morale e umanitario? Quando critica la libertà senza limiti e la crescita smisurata sa che è la coerente premessa alla società senza confini che lui stesso persegue? Quando vede il Nemico Principale dell’umanità nel populismo, nel sovranismo, nell’amor patrio e, aderendo al Pensiero Unico, li riconduce al nazismo e al razzismo, si rende conto di condannare popoli, credenti e ceti poveri che cercano protezione e di essere funzionale a quel modello di sviluppo globalista e tecno-capitalista che a parole condanna? È consapevole che il suo progressismo è il versante pauperista dello stesso progressismo ideologico e global-tecnocratico, negazione della tradizione, del limite, della natura e della realtà? Insomma il messaggio rivoluzionario di Papa Bergoglio si rivela in realtà retorico e funzionale a quel modello globalista di cui diventa la guardia bianca.

    Il bilancio non sarebbe completo però se tacessi il disagio che provoca, in me come tanti, la figura di Bergoglio. Vorrei sbagliarmi ma il suo modo di essere, di parlare, di camminare, i suoi sguardi, non esprimono alcuna traccia di carisma religioso, alcun segno di sacralità e di spiritualità incarnata. Non riesci a chiamarlo Santità o Santo Padre. A volte le sue espressioni sono cattive, come mai ci era parso di vedere nei suoi predecessori, non solo Woytila e Ratzinger ma anche Roncalli e Montini; i suoi modi bruschi evocano la sua esperienza giovanile di buttafuori in un locale malfamato di Cordoba, come narrano le biografie.

    Anche nel suo ultimo libro Io credo noi crediamo, quando ha detto che bisogna sporcarsi le mani, frase inopportuna al tempo del coronavirus, è tornato a condannare il populismo sovranista come la reincarnazione di Hitler. I poteri forti della globalizzazione e del tecno-capitalismo sentitamente ringraziano.

    Marcello Veneziani, Panorama n. 11 (2020)”

    • PinoMamet scrive:

      Non commento il merito perché non mi riguarda troppo, e perché alcuni temi sono stati già ampiamente discussi qua, ma il passaggio dove trova le espressioni di Bergoglio “cattive” mi lascia davvero perplesso…

      a me pareva cattivuccio Ratzinger, che non si peritava neanche di nascondersi sotto qualche maschera, e certo umile non era…
      ho sentito la voce e visto le immagini di Pio XII, che sembravano provenire da un’epoca lontana, e se non ci ho notato cattiveria, non vi ho scorto neanche traccia di particolare umanità…
      non è un caso se Giovanni XXIII era il “papa buono”, insomma, e quelli prima no…

      questo qua, ma, a parte un umano gesto di stizza verso la strattonatrice, non vedo quale altra traccia di particolare cattiveria trasmetta!

      • mirkhond scrive:

        Concordo con Pino.

      • Peucezio scrive:

        Beh, quello è il punto più debole dell’articolo, un’osservazione a margine che in effetti poteva evitare, perché è molto soggettiva e opinabile.

        • mirkhond scrive:

          Comunque ho notate che praticamente tutte le critiche a Bergoglio provengono da gente di destra.
          Gente sostanzialmente razzista, esclusivista, poco sensibile alle questioni sociali e ambientali, e molto attaccata invece alle apparenze e ai formalismi.

          • Peucezio scrive:

            Vabbè, questa è una banalizzazione grossolana.

            Liquidare come razzismo egoistico i sentimenti di appartenenza, il comunitarismo, l’amore per la tradizione, per i valori di radicamento e di continuità col retaggio storico e culturale dei popoli è una distorsione violenta della realtà.

            Venenziani mi pare ben lontano da una logica da sionista americanista cantore del capitalismo più avido e sfrenato, direi semmai l’esatto opposto.
            E critica proprio il fatto che Bergoglio, che sembra stigmatizzare gli eccessi di questo modello ultrcapitalista (intrinsecamente razzista, perché basato su una logica darwiniana di supremazia del più forte), in realtà poi è completamente organico alla visione del mondo che questo modello impone.
            E questa obiezione tu l’hai totalmente elusa, distorcendo la realtà e capovolgendo il pensiero di Veneziani, che non ha nulla a che fare con quella destra di cui parli.

            • mirkhond scrive:

              Qui a distorcere la realtà sei tu e i razzisti esclusivisti di destra, che non sopportano l’impegno sociale di Bergoglio.
              Voi volete una Chiesa tutta formalismi e ritualità, in cui, se c’è spazio, ci può anche essere l’impegno sociale.
              Che però per voi è secondario, mentre per il papa è l’essenza del Vangelo.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Mirkhond

                “Voi volete una Chiesa tutta formalismi e ritualità, in cui, se c’è spazio, ci può anche essere l’impegno sociale.”

                Forse cadi nell’errore speculare di Peucezio.

                Noi siamo miliardi di esseri umani, di solito nemmeno sempre d’accordo con noi stessi.

                Uno di questi miliardi è Peucezio. Una persona molto intelligente, con tante idee originali. Con molte sono d’accordo, con molte altre no.

                Peucezio, per motivi che non voglio giudicare, decide spesso di identificarsi con una delle due bande di frequenza in cui scivola la pigrizia umana. In quei momenti fa proprio come te al contrario, cioè inveisce contro gli Immigrazionisti e gli Ecologisti e dice “voi” agli altri.

            • mirkhond scrive:

              “in realtà poi è completamente organico alla visione del mondo che questo modello impone.”

              Talmente organico da criticarne le aberrazioni.

              • Peucezio scrive:

                Quali aberrazioni criticherebbe?

              • Peucezio scrive:

                Direi semmai che le approva più o meno tutte e quelle che non approva le giustifica o le critica molto morbidamente, con grandissima indulgenza.

                E l’indulgenza va benissimo col peccattore, ma non con l’istigatore.

              • mirkhond scrive:

                Le aberrazioni dell’ingiustizia e della diseguaglianza nella redistribuzione delle risorse ti sembrano inezie?
                E poi quando mai ha approvato i matrimoni dei froci o altre cose che gli attribuisci?

              • Peucezio scrive:

                Mirkhond,
                vabbè, ma lui le depreca, come ha sempre fatto ogni papa e qualunque persona di buon senso.
                Lui ne parla un po’ più spesso.
                Ma le ingiustizie e le diseguaglianze di cui parli si inseriscono in tutto un sistema e sono prodotte dalla volontà delle élite di potere dell’Occidente.
                Lui si occupa dell’ultimo passaggio, l’immigrazione, che ne è una conseguenza, ma non fa nulla per mettere in discussione queste élite e la loro legittimazione morale.
                Legittimazione che si basa proprio sul fatto che, ipocritamente, queste sostengono tutto un sistema ideologico tollerante, progressista, ecologista, antirtazzista e via discorrendo.
                E chi volesse davvero combattere questo sistema dovrebbe, fra le alre cose, proprio smascherare questo inganno e combattere l’apparato ideologico che legittima tale potere.
                Lui invece vi è completamente organico e se la prende coi sovranisti, che sono tutt’al più un fenomeno regressivo, di arroccamento difensivo, che non rompe probabilmente la logica di tale sistema, ma non è certo la punta più avanzata.
                Insistere ossessivamente su immigrazione e critica al sovranismo significa cioè continuare a concentrarsi sui sintomi, anziché sul problema, eludendolo.
                E quindi è difficile non pensare che evidentemente l’immigrazione gli interessa indipendentemente dal fatto che sia un correttore delle ingiustizie del mondo, ma forse proprio perché vuol di per sé una società cosmopolita e sradicata.
                In ogni caso, laddove non fosse un pretesto, sarebbe comunque un approccio superficiale, che non va al cuore del problema.
                Questa è l’essenza delle critiche mie o di un Veneziani.
                Cioè, alla fin fine, stringi stringi, il punto è che o si è a favore della modernità occidentale capitalistica, o si è contro.
                E se si è contro, si deve essere contro in modo radicale, sul piano valoriale, sul piano antropologico, in tutti i suoi aspetti. Se si è progressisti, vi si scende a compromesso.

              • Peucezio scrive:

                Circa i matromoni omosessuali, fra lo stigma radicale e l’accettazione ci sono mille sfumature e non si può certo sostenere che in tema di morale sessuale e di costume Boergoglio sia un conservatore intransigente, è semmai la punta massima del lassismo nella storia della Chiesa.
                Che ogni tanto poi sente il bisogno di ricordare la dottrina della Chiesa sull’aborto o sulla teoria di genere, per dare un colpo al cerchio e uno alla botte, ma la cifra del suo ponitificato non è certo questa.

                Mentre Montini, che pure ha distrutto la Chiesa e la liturgia Cattolica così come la conoscevamo (e quindi, secondo me, tout court), a un certo punto si è trovato in forte conflitto con molta parte più progressista della Chiesa (penso soprattutto a certe conferenze episcopali europee) e anche di tanta parte della società, nel sostenere posizioni forti su divorzio, aborto, ecc., di questo certo non si può dire nulla del genere.

              • Peucezio scrive:

                In ogni caso comunque a me questo non pare un papa che depreca, ma un papa buonista.
                Cioè non mi sembra che il suo accento prevalente sia quello dell’indignazione, come invece sarebbe giusto (che riguardi la secolarizzazione del mondo o le ingiustizie fra i popoli e la miseria o qualunque altro tema).

              • Z. scrive:

                Certo Ezio. Le disuguaglianze sono un’invenzione dell’Occidente moderno.

                Prima la società era un trionfo di eguaglianza distributiva, senza divisioni di classe. Un paradiso marxista, quasi 😀

              • Peucezio scrive:

                Z.,
                si parlava delle disuguaglianze fra popoli su scala mondiale.
                Nessuna civiltà prima di quella occidentale ha avuto una proiezione mondiale e di conseguenza nessuna ha creato un sistema di ingiustizie su base mondiale, con continenti ricchi e continenti super-sfruttati.

              • Francesco scrive:

                Le aberrazioni dell’ingiustizia e della diseguaglianza nella redistribuzione delle risorse ti sembrano inezie?

                Mi paiono due cose diversissime, fare confusione tra l’una e l’altra è garanzia di “piccoli” problemi, per non parlare del fatto che le risorse NON si redistribuiscono, forse lo si fa con i redditi ma a un costo molto alto.

                Chiedi a MT, che è uno stalinista scientifico e non sentimentale o moralista!

                Sto giusto sentendo su RaiStoria come siamo finiti nella profondissima buca da cui non sappiamo uscire, parlando di economia italiana.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Peucezio

              “Liquidare come razzismo egoistico i sentimenti di appartenenza, il comunitarismo, l’amore per la tradizione, per i valori di radicamento e di continuità col retaggio storico e culturale dei popoli è una distorsione violenta della realtà.”

              Parlo per me, non per Mirkhond: non leggo mai nulla su Bergoglio. Non mi sta né simpatico né antipatico, è proprio un pianeta che mi è alieno.

              Non sono invece d’accordo con la tua definizione generale della gente di destra.

              Io ho conosciuto pochissima gente che si identifica come “di destra” che abbia i valori che dici tu, mentre li ho trovati spesso tra gente che si identifica come “di sinistra”.

              Nella destra realmente esistente, io trovo le seguenti cose:

              1) L’idea che Si è Sempre Regalato lo Smartphone ai Nipoti, chi sei tu per dire di no?

              2) L’idea che noi abbiamo il diritto di viaggiare in Tailandia come e quando ci pare e i nigeriani non hanno il diritto di venire in Italia come quando pare a loro

              3) L’idea che se c’è un problema di qualunque tipo, io non alzo un dito, perché ci Deve Pensare lo Stato

              Magari fossero razzisti, almeno essere fissati con la razza, e magari essere disposti a sacrificare qualcosa per essa, sarebbe qualcosa.

              • Miguel Martinez scrive:

                Tutto questo detto, come sapete, senza la minima simpatia per “la Sinistra”.

              • Z. scrive:

                Ottima fotografia, Miguel. Ma il punto 3, in Italia, mi sembra abbia corso anche a sinistra.

              • Peucezio scrive:

                Miguel,
                certo, a livello di massa e anche di molta parte di classi dirigenti (le meno attrezzate) senz’altro.

                Io parlavo della cultura di destra, non della destra tout court: Veneziani è un intellettuale.
                Per carità, ha mille limiti: dice cose che io trovo quasi sempre totalmente condivisibili, ma in fondo un po’ scontate e sembra quasi un po’ trattenuto, cioè l’impressione che mi dà è di uno che non osa attingere a una certa radicalità e originalità di visione, per una specie di complesso di inferiorità culturale, radicatissimo a destra, che quindi lo fa diventare un po’ addomesticato, una sorta di esponente di una destra di buon senso, digeribile.

              • Francesco scrive:

                i punti 1 2 3 sono applicabili al 100%, al 95%, al 100% delle persone di sinistra, di centro, e di destra

                a essere precisi, il punto 3 è in larga misura il marker genetico della sinistra, contro il centro e la destra

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “a essere precisi, il punto 3 è in larga misura il marker genetico della sinistra, contro il centro e la destra”

                E’ vero che la Sinistra si immagina la Destra come composta da eroici fanatici, disposti a rischiare la vita pur di opporsi alla contaminazione del sangue: il matto singolo di Destra che ogni tre o quattro anni spara viene fantasticato come avanguardia di tutto un fenomeno, come ritorno delle squadracce ecc.

                Nei fatti però i destri si limitano a lamentarsi perché la Guardia costiera non spara sui negri, perché i vigili non cacciano i senegalesi invece di multare i movidari: non a caso, se la prendono sempre con il governo, perché non fa abbastanza.

                Invece, quasi tutte le persone che “fanno qualcosa” di attivo si identificano come “di sinistra”. Che sia organizzare un gruppo di acquisto solidale, pulire un giardino, creare un gruppo musicale, sistemare una biblioteca. Ciò vale anche per le attività discutibili, tipo fare cortei, occupazioni, ecc.

                La capacità della gente di destra di fare qualcosa di “comunitario” è molto vicina allo zero.

              • daouda scrive:

                ma i destri di cui parli tu o sono di stampo liberale principlamente.

                Oni buon reazionario certo avrà nella mente più il sodalismo che il solidarismo , sarà più comunitaristico che civilistico.

                MA i destri fanno MOOOOOLTO DI PIU’ dei sinistri e sono MOOOOOOLTO MENO ( se parliamo di tendenze, anche abbastanza ampie, estreme ).

              • Francesco scrive:

                MM

                se vieni a Milano ti presento una cosa chiamata Comunione e Liberazione

                così scopri un universo di cui non sospetti l’esistenza!

                😀

              • PinoMamet scrive:

                Beato lui, se non conosce Comunione e Liberazione…
                😉

              • daouda scrive:

                certa che Fra sà che la conosce ma non sà che è più volontariata dei sinistri che fanno i finti filantropi ( ad esempio in Oltrarno burocratizzandosi per dire )

              • Francesco scrive:

                Pino

                io di CL conosco un grande numero di iniziative, di gente che si da da fare per realizzare qualcosa che ritiene sia buono

                il che smentisce la descrizione che Miguel propone

                quasi che solo i sinistri si dessero da fare e non fossero, al contrario, dei fanatici denigratori di ogni iniziativa non statale

                salut

          • Peucezio scrive:

            Tra l’altro in questi giorni, tangenzialmente, sto leggendo un libro che, fra le altre cose, accenna alla storia dei veri falangisti spagnoli, sostanzialmente repressi da Franco, che di facciata volle fare sua l’eredità della falange, in realtà la snaturò e arrivò persino a perseguitare chi volle rimanere coerente con gli ideali sociali che questa rappresentava, cioè i nazionalsindacalisti, ecc.

            Ora, liquidare come razzismo egoistico tutto questo mondo, che peraltro è l’unica destra realmente legittima, e che basa la sua visione del mondo sulla solidarietà sociale, l’eguaglianza, la rimozione delle ingiustizie e che al tempo stesso si rifà alla tradizione cattolica e nazionale contro i nemici di sempre (protestanti, massoni, comunisti, liberali, anticlericali, anarchici) che hanno perseguitato e ucciso fedeli e sacerdoti e con cui Bergoglio va a braccetto, legittimando tutte queste posizioni, è una mistificazione oscena.

            • mirkhond scrive:

              Ciò che chiami destra, è una galassia variegata, in cui oggi non prevale certo la destra sociale dei tuoi sogni, ma quella organica al capitale.
              Che è quella da cui in sostanza provengono i maggiori attacchi all’attuale papa.

              • mirkhond scrive:

                Del resto Cardini sostiene Bergoglio, e lui proviene proprio da quella destra sociale di cui parli.
                Qui i mistificatori sono i tuoi amici.

              • Peucezio scrive:

                Che me ne fotte di quella che prevale?

                Qua parliamo degli argomenti di Veneziani, non di Giuliano Ferrara.

              • Peucezio scrive:

                Cardini è forse l’unico caso, per il fatto che, per reazione, è diventato filoislamico in modo acritico.

                E’ lo stesso meccanismo tuo: invece di mantenere una posizione vostra definita e coerente, ragionate per contrapposizioni, anche quando queste vi portano dalla parte opposta rispetto ai vostri presupposti.
                Bergoglio è organico al lassimo del mondo moderno? Ma va bene perché difende gli islamici.
                Ma questo giochetto del nemico del mio nemico che è mio amico e in generale della polarità buono-cattivo, in cui tutti diventa un gioco di attivazioni di opposte polarità, è la negazione della vera comprensione della realtà, che è composita e non polarizzabile.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Mirkhond

                “Ciò che chiami destra, è una galassia variegata, in cui oggi non prevale certo la destra sociale dei tuoi sogni, ma quella organica al capitale.”

                Non voglio entrare nella polemica su Bergoglio.

                Ma resto sempre incuriosito dall’espressione “organico al capitale”.

                Cos’è “il capitale”?

                E’ una somma di denaro che alcuni individui vorrebbero investire in qualunque cosa, pur di ricavarne più di quello che hanno investito.

                Non è uno schieramento, un’ideologia.

              • Z. scrive:

                Mig, per “il capitale” credo che il Duca intenda “i capitalisti”.

              • Peucezio scrive:

                In questo secondo me ha ragione il vecchio Marx: il capitale ha bisogno di un’apparato ideologico (più o meno strutturato o fluido, serio o improvvisato) che lo legittimi.

              • daouda scrive:

                Finché continuerete a dimenticare che il comitato d’affari giust’appunto è statualistico è primariamente lobbistico-cartellistico con risvolti liberisti o socialisti all’uopo quando serve spariamo su un mostro che non comprenderemo mai, per me.

              • daouda scrive:

                il capitalista poi è per definizione il rendatario non il proprietario d’impresa né il manager

    • Francesco scrive:

      trovo che Veneziani abbia pesantemente torto, e non sono un fan di Sua Santità

      ma cercare di farlo passare per un “filocapitalista” perchè è un fanatico anti-fascista è un pelo ridicolo

      anche perchè è molto più vicino alle posizioni del Papa regnante l’universalismo anti-capitalista e anti-fascista di un Lenin o di un Marx, cioè il comunismo delle origini

      che storicamente è anche ateo, anti-religioso contro ogni forma storica di religione ma anche contro l’idea stessa di Dio – e qui pure Bergoglio e i suoi ultrà dovrebbero fermarsi a riflettere

      mentre le critiche religiose sono meno campate in aria ma non decisive, dopo tutto pure Gesù era visto malissimo dagli uomini religiosi del suo tempo, c’è più da riflettere che da litigare

      • Z. scrive:

        Seguo con interesse il tuo rapporto, critico ma dialettico, con la dottrina professata dal Papa che porta il tuo nome.

      • Peucezio scrive:

        Francesco,
        ma la rivoluzione boscevica è stata finanziata dalle banche americane, il comunismo è un meccanismo interno al capitalismo occidentale.

        Poi in Russia si è asiatizzato ed è diventato vero collettivismo.
        Ma il risultato è che ha perso la carica rivoluzionaria, ha mantenuto viva, suo malgrado, la religiosità ortodossa, insomma, è diventato un’altra cosa (certo non internazionalista).

        • Z. scrive:

          Peucezio,

          — ma la rivoluzione boscevica è stata finanziata dalle banche americane —

          Spiega meglio…

          • Peucezio scrive:

            Beh, da Kuhn & Loeb per esempio.

            Miguel magari ha più riferimenti bibliografici di me.
            Io potrei rinviarti per esempio a “Due secoli insieme”, di Solženicyn (ma bada che lì è traslitterato come Solgenitsin), che accenna anche a questa circostanza, come più in generale all’appoggio di molti settori dell’Occidente e del mondo statunitense alla rivoluzione e poi ai bolscevichi contro i bianchi.

        • Francesco scrive:

          Ezio

          a farla breve: NO

          l’unico che sembra pensarlo è Papa Bergoglio, che nega la terza guerra mondiale

          vedi tu

          😀

          • mirkhond scrive:

            Non mi pare che Bergoglio neghi la terza guerra mondiale, ma dice che è combattuta in varie fasi.

            • Francesco scrive:

              appunti cacchio!

              la terza guerra mondiale sive guerra fredda è quella svoltasi tra il 1945 e il 1989 tra “occidente capitalista” e “blocco sovietico”

              la roba di cui parla il Papa non esiste e se esistesse sarebbe la quarta

              giusto?

              • daouda scrive:

                la terza guerra mondiale non è mai esistita perché erano d’accordo semmai.

                Studiate la storia dello spionaggio cazzo.

              • Francesco scrive:

                finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire quello che pensa esplicitamente!

              • Francesco scrive:

                Ah, mr. D, conosco la tesi e gli argomenti a favore ma non mi convincono, non è solo che voglio tenermi la vittoria nel palmares!

                🙂

              • daouda scrive:

                io scrivo sempre quello che penzo solo colle guardie me devo trattené n po’ ma me rimproverano sempre che pare che le pijo per culo ( pare? ) il discorso è che gli USA hanno perso eppure sono l’unica natzione che ancora può difenderci perché è piena de scemi che nun ce stanno a fa li compromessi ancora.
                I patrioti sono ancora troppi.

              • daouda scrive:

                d’altronde la russia odierna è ben più liberista che gli sua odierni che sono ben più socialisti di ieri.

                Jefferson vomita!

  6. PinoMamet scrive:

    Cose che forse non c’entrano tanto.

    Un ex collega, o per meglio dire un collega di un’ex scuola comune, posta diversi video, in questi giorni, dei canali di Venezia: limpidi! e senza moto ondoso, e calmi.
    Lui è in parte veneto di origine.

    Possibile che basti qualche settimana senza traffico per vederli così? che la causa sia questa? e pure, altre non ne vedo…

    vicino a casa mia, c’è un torrentello; scorre per lo più tra le case, avrà sicuramente un nome ma non lo conosco, e nasce in collina, poco più in alto.
    Anche questo, mi sembra stranamente limpido, pulito, quasi come un torrente di montagna.

    I pesci dentro ci sono sempre stati (li vedo dall’altro di un marciapiede, mi illudo che siano trote, ma saranno probabilmente cavedani- da questa altezza è impossibile distinguere bene, sono di taglia discreta) ma ora davvero sembra più pulito.. eppure gli scarichi, se ci sono, saranno gli stessi di prima. Boh?

    O forse è qualche altro aspetto che mi sfugge?

    Comunque, credo davvero che l’inquinamento atmosferico voglia dire tanto.

    E che il mondo che lascerete ai vostri figli, voi che ne avete, non è detto per forza che sia più duro o più brutto di questo. Diverso, forse, sì.
    Con molte più auto elettriche! 😀 😀 😉

    • Miguel Martinez scrive:

      Per PinoMamet

      “Un ex collega, o per meglio dire un collega di un’ex scuola comune, posta diversi video, in questi giorni, dei canali di Venezia: limpidi! e senza moto ondoso, e calmi.”

      Ho sentito anch’io questa storia (non ho visto i video).

      Venezia la conosco abbastanza bene: credo che l’acqua sia fangosa di suo, e poi notoriamente Venezia ha la fortuna di non avere un sistema fognario – gli scarichi dei cessi mantengono, per motivi che non mi ricordo, l’esatto equilibrio che permette di evitare che si corroda il legno dei pali che tengono in piedi la città.

      Oggi, Venezia è una città quasi disabitata: senza né turisti né mestrini pendolari durante il giorno, immagino quindi che gli scarichi siano diminuiti drasticamente.

      • Francesco scrive:

        e pronta per fare la fine di tutte le città disabitate, cioè andare a pezzi pian piano senza nessuno che se ne accorga

        e far fare vane domande ai buddisti

  7. mirkhond scrive:

    Domanda

    Ma è vero che è uscito un nuovo modulo di autocertificazione in cui bisogna dichiarare se si è positivi o meno al coronavirus?
    E uno come fa a sapere se è positivo o meno?
    Se ti fermano per strada ti fanno il tampone?

    • Peucezio scrive:

      Sì, è vero.
      Il concetto credo che sia che se ti hanno fatto il tampone, risulti positivo e certifichi di non esserlo, dichiari il falso.

      • mirkhond scrive:

        Sì, ma concretamente chi e quando mi dovrebbe fare il tampone?
        E ripeto che ho necessità di uscire per fare la spesa e per i medicinali di cui ho bisogno per me e per mia sorella.
        Comunque, dove si trova questo nuovo oppressivo modulo?

        • Peucezio scrive:

          Ma no.
          Il concetto è: la stragrandissima maggioranza di noi non ha sintomi, non ha fatto nessun tampone, sta bene e deve uscire di casa per le varie esigenze (spesa, ecc.).
          Certifica, con quel foglio, che non è stata sottoposta a tampone o che, se lo è stata, questo ha avuto esito negativo.

          Non è che devi andare a fare il tampone per poter uscire di casa, altrimenti tutti dovrebbero farlo! (che poi sarebbe la cosa migliore, ma credo sia difficile da attuare)

          • mirkhond scrive:

            Vabbè, ma dove posso trovare il nuovo modulo?
            Me lo fornisce la polizia se mi dovesse fermare?

          • Peucezio scrive:

            Comunque i dubbi di Mirkhond sono quelli di tantissimi italiani: è semplicemente vergognoso che si continuino a creare complicazioni, cambiamenti in corso d’opera, senza dare spiegazioni univoche e chiare.
            Ritieni che è bene poter perseguire il positivo al coronavirus che se ne va in giro, in modo che la deterrenza lo scoraggi dal farlo? Benissimo, ma spiega in modo chiaro alla gente cosa significa quella clausola.
            Questo è il peggior dilettantismo ottuso, tipico distillato della mentalità burocratica italiana.

            • daouda scrive:

              E’ vergognoso che si debba dichiarare di non averlo se non si sà se lo si ha già avuto semmai…senza poi aver i mezzi per poterlo fare da sé.

              E’ na stronzata.

            • Francesco scrive:

              beh, io però lo avevo capito e non è che sono un Nobel …

            • Peucezio scrive:

              Anch’io, ma capisco che il dubbio venga e infatti è venuto a tantissimi, compreso il nostro Mirkhond qui dentro.

            • Z. scrive:

              In realtà sul punto il modulo mi sembra abbastanza chiaro: dichiari “di non essere sottoposto alla misura della quarantena e di non essere risultato positivo al virus COVID-19 (…)”.

              Però può darsi che qualche articolo di giornale non abbia riportato la nuova dicitura in modo corretto.

              • Peucezio scrive:

                Certo, per noi “risultato” significa che hai fatto il test, ma devi metterti nell’ottica dell’uomo comune, compreso l’ignorante (ovviamente non è il caso del nostro Mirkhond, che semmai è apprensivo), che si chiede “come faccio a sapere se sono positivo”?

    • Francesco scrive:

      Duca

      nel caso fossi ancora nervoso: devi dire solo che NON sei stato identificato positivo e te ne freghi andando a spasso lo stesso

      nessuno pretende da noi cittadini cose assurde, per ora

      tranne Di Maio, che vorrebbe che non si ridesse ogni volta che lo inquadrano e finge di essere un ministro della repubblica: io non ci riesco

      PS è vero che hanno tolto i requisiti per accedere al reddito di cittadinanza? 😀

  8. Miguel Martinez scrive:

    Da un tentativo di censurarlo, scopro l’esistenza di un certo Gunter Pauli, consulente del governo italiano.

    https://twitter.com/FDebenedetti/status/1239860153475911680/photo/1

    La cosa interessante è che chi lo vuole censurare cita le cose che ha detto; e siccome sono cose molto sensate, non fanno nemmeno un ragionamento contrario, ne chiedono solo la soppressione.

    • Peucezio scrive:

      Sarebbe da capire se la logica dei danni dell’inquinamento alla salute sia meramente cumulativa o conta anche la distribuzione nel tempo.
      In sé qualche mese di tregua cambia poco sulla quantita assoluta di inquinamento che i nostri organismi soffrono nella vita.
      Ma magari una vacanza (come quando si va in montagna) consente al nostro corpo di riprendersi, di ripulirsi un po’.

    • PinoMamet scrive:

      Io pure, che certo non amo la decrescita, non trovo assolutamente nulla di strano o di scandaloso nelle dichiarazioni di Pauli, o degli altri citati nell’articolo, che mi sembrano puro buon senso.
      Mah??

      Se volete posso rincarare la dose “paulista” e aggiungere che mi sembra che la Natura o chi per lei si stia prendendo un salutare anno sabatico o giubileo, nel senso del Giubileo antico.

      • Francesco scrive:

        l’anno sabbatico se lo starà prendendo l’Economia

        poi finiranno le scorte e si inizierà a divertirsi davvero!

        🙂

      • Francesco scrive:

        buon senso non lo so però in cambio gli articolisti sono dei ridicoli “crescisti”, credevo esistessero solo come strawmen di Miguel

        🙁

  9. Miguel Martinez scrive:

    L’ex ministro nigeriano Femi Fani-Kayode si rivolge senza mezze parole al presidente del proprio paese:

    https://twitter.com/realFFK/status/1239911893189484546

    Not only do you refuse to formally address our people &offer them hope on the Covid 19 plague but you have also refused to close our borders. Instead you have declared them open to the Chinese, Europeans, Iranians, Italians, Americans &all other afflicted nations. Shame on you!

  10. Peucezio scrive:

    Comunque sono sempre stupito di come le conseguenze sociali di questo evento siano interpretate immancabilmente in senso dualistico: c’è il progresso travolgente, la modernità, questa è una pausa.

    Eppure è così evidente che ci sono aspetti in cui è chiaramente così e aspetti in cui è l’opposto.

    E’ in contrasto col modello di vita contemporaneo nella misura in cui obbliga a una pausa, a una condizione di vita più raccolta, non dico contemplativa, ma più statica e riflessiva, obbliga a una maggiore vicinanza i nuclei familiari; inoltre impone un fermo, sia pure parziale, all’attività produttiva, con ciò che questo comporta in termini ecnomici, ambientali, sociali, anche simbolici volendo, ecc.

    E’ in perfetta linea con la contemporaneità più alienante, come ho già scritto, nella misura in cui impone uno stile di vita individualista, casalingo, solipsistico, antisociale, protetto, poco promiscuo.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Peucezio

      “Eppure è così evidente che ci sono aspetti in cui è chiaramente così e aspetti in cui è l’opposto.”

      Concordo sulla parte “positiva”.

      Sulla parte negativa, che c’è, aggiungerei che il negozio che vende articoli casalinghi, il computeraro, il barbiere, la cartoleria sono tutti esercizi fondamentali per la comunità, e rischiano di essere spazzati via da Uber, Amazon e affini.

      E il telelavoro significa l’asservimento alle piattaforme private e all’immenso dispositivo di controllo planetario.

      Però, viene comunque a saltare il paradigma fondante dei nostri tempi: la morte non esiste, io sono un Diritto Vivente, non esistono limiti, frontiere, doveri, posso prendere l’aereo per i Caraibi o la Tailandia ogni volta che mi gira e mangiare le fragole fuori stagione.

  11. mirkhond scrive:

    Io tutta questa voglia di stare soli, di asocialità, di stare tappati il più possibile in casa da parte della gente, francamente non ce la vedo proprio.
    Non parlo di Milano che non conosco bene, ma qui le autorità stanno faticando parecchio per tenere la gente chiusa in casa.

  12. mirkhond scrive:

    “Liquidare come razzismo egoistico i sentimenti di appartenenza, il comunitarismo, l’amore per la tradizione, per i valori di radicamento e di continuità col retaggio storico e culturale dei popoli è una distorsione violenta della realtà.”

    Appartenenza? Comunitarismo? Amore per la tradizionne? Valori di radicamento e di continuità col retaggio storico e culturale dei popoli?
    E dove stanno, nell’Occidente globalizzato e piallato sul modello consumistico?
    Di quali appartenenze, tradizioni e retaggi parlate tu e Veneziani?
    Qui gli unici valori sono i soldi e la fica, come mi disse anni fa un amico professore di religione cattolica.
    Il timore di perdere il malloppo da spartire coi tanti, troppi poveri che premono alle nostre frontiere grazie all’impoverimento del loro habitat per le politiche predatorie partite dall’ Occidente, unito al timore di essere costretti a rifare daccapo le persone serie nella morale e nella sessualità da parte di un cerdo religioso percepito come inassimilabile al nostro modello di società, sono le VERE CAUSE della levata di scudi dei tuoi amici destroidi contro Bergoglio.

    • Peucezio scrive:

      Ma questo cosa c’entra?
      Qui non si sta parlando di constatazioni di fatto, è chiaro che gente come me, come Veneziani e anche come te professa valori in totale antitesi con la società d’oggi.

      Ma non vedo quale sarebbe l’alternativa proposta da Bergoglio.
      In che cosa lui sarebbe in dissonanza col modello dominante e dove starebbe la sua proposta altra e di rottura.
      Lui vuole che vengano milioni di africani in Europa, che s’imborghesiranno, diventeranno nel giro di due generazioni gretti leghisti egoisti anche loro oppure fighetti cosmopoliti attivisti froci.
      E’ questo il futuro del mondo che dobbiamo auspicare?

      Poi non capisco tutta questa centralità della questione migratoria. Sembra un Salvini rovesciato.
      E tutto il resto? E la morale? E le categorie e i valori di riferimento?
      La nostra società va bene che diventi e rimanga una merda, purché ci sia gente che si sposta nel mondo?

      • mirkhond scrive:

        “Ma non vedo quale sarebbe l’alternativa proposta da Bergoglio.”

        L’alternativa che viene dal Vangelo di Nostro Signore Gesù Cristo.

        • Peucezio scrive:

          Intendevo in che cosa si distingue dai valori dominanti.
          Dov’è il suo messaggio forte, di rottura col secolo.

          • Francesco scrive:

            il pauperismo, che il Papa intende in modo serio, temo

            e che è sbagliato, secondo la mia irrilevante opinione

            • Peucezio scrive:

              E in che senso il pauperismo sarebbe in distonia coi valori dominanti?

              Il nostro mondo è opulento ma al tempo stesso borghese, quindi pauperista.
              Lo sfarzo è considerato pacchianeria da burini e in quanto tale stigmatizzato.
              Le architetture sono povere, gli stili di abbigliamento del tutto informali, anche il linguaggio s’impoverisce.
              Se intendiamo il pauperismo come cifra estetica.

              Se lo intendiamo come esaltazione della rinuncia, effettivamente non siamo in un’epoca di pauperismo, ma tutt’altro.
              Ma non mi sembra che il consumismo sia un’ossessione di questo papa: sicuramente non lo approva, ma non è questo il suo tema. Il suo tema è l’accoglienza e il rifiuto del sovranismo.
              E, in ambito più strettamente religioso, un certo antidottrinarismo e antidogmatismo: l’idea è che il cristianesimo sarebbe easy, sciolto, informale e quindi tutto ciò che lo irrigidisce o che lo pone come posizione radicale ed esclusiva anziché come scelta frendly e inclusiva non gli piace.

              • Peucezio scrive:

                Uso gli aglicismi qui di proposito.

              • Z. scrive:

                Vestirsi informali e parlare sciatto è tratto distintivo della borghesia?

              • Francesco scrive:

                la borghesia è una classe sociale di cui ognuno ha una definizione personale, mi sa

                e la colpa è di quel cialtrone di Marx!

                🙂

              • Peucezio scrive:

                Z.,
                bisogna distinguere la borghesia in senso previano, quella classica col senso del decoro, dalla neo-borghesia postsessantottesca (che Preve non chiama borghesia, ma che io direi che è il risultato dell’imborghesimento di tutti i ceti; ma è questione di nomi, basta intendersi).

                Ma c’è un tratto comune all’una e l’altra: l’insofferenza per la bellezza e lo sfarzo. Che la borghesia classica declina nel senso del grigiore, della rigidità, dell’austerità, mentre lo spontaneismo contemporaneo nel senso della sciatteria ostentata e informale.

              • Francesco scrive:

                lo sfarzo è male, concordo, ma per la bellezza non sono affatto d’accordo con te

                ho visto abbastanza palazzi e ville di borghesi ottocenteschi e novecenteschi per sapere che la bellezza la apprezzavano

              • Z. scrive:

                Francesco,

                — la borghesia è una classe sociale di cui ognuno ha una definizione personale, mi sa —

                La mia definizione preferita di borghese è proprio quella che scrivesti tu, qualche settimana fa, qui da Miguel.

              • Francesco scrive:

                ne sono onorato

                ma non me la ricordo, non sono abituato a pensare di fornire contributi così importanti!

                🙁

      • Z. scrive:

        Quali sono i valori professati da Veneziani?

        • Francesco scrive:

          Duce duce, nel caso dell’articolo.

          per Peucezio: secondo la visione del Papa, i poveri migranti vengono qui e “obbligano” a modificare la nostra società in senso socialista

          in questo è ingenuo quanto il Duca che sogna donne europee che si “islamizzano” mentre già succede il contrario con le donne immigrate

          però la sua visione ha una coerenza interna che è ingiusto negare, lui li vede arrivare qui e ridurre le differenze economiche

          sottovaluta di molto il suo avversario, del resto da bravo cattolico non vuole studiare economia

        • Peucezio scrive:

          Quello che ha scritto mille volte: la tradizione nazionale e religiosa, l’idea di comunità, di rapporto organico col passato, non come archeologia, come patrimonio vivente, da riattualizzare costantemente, l’idea di famiglia, di spiritualismo contro ogni materialismo e riduzionismo, l’opposizione a ogni visione del mondo che vuole rifare il mondo daccapo a tavolino contro la storia e l’identità dei popoli, che sia per il mercato o per la dittatura del proletariato (che è poi la dittatura di piccole élite di pseudo-illuminati).
          In fondo mi sembrano coordinate molto chiare e semplici. E anche piuttosto note: Veneziani non inventa nulla di nuovo e non è un pensatore di grande originalità.

        • Peucezio scrive:

          Rispondevo a Z.

        • Z. scrive:

          Vabbè, le solite frasi fatte prive di sostanza concreta.

          Stupido io a fare certe domande 🙂

          • Peucezio scrive:

            Scusami, ma qui parliamo di valori, non di soluzioni pratiche.
            Mi dici tu allora come definiresti per esempio i tuoi valori? O i valori della sinistra?
            Uno potrebbe dire (relativamente ai secondi; sui tuoi non metto becco, perché non li ho capiti) solidarietà, uguaglianza, diritti, che in effetti significa tutto e niente.

          • Peucezio scrive:

            Comunque, se vuoi sapere gli orientamenti pratici, non so nello specifico se Veneziani abbia fatto elenchi di proposte programmatiche concrete e penso di no (non è il suo mestiere, non è un politico), ma non mi sembrano difficili da individuare, vedi per esempio un Orban: chiusura all’immigrazione, recupero della tradizione religiosa, politica tradizionale riguardo a famiglia, omosessualità (nei limiti compatibili con una società europea del XXI secolo), un moderato dirigismo sull’economia declinato in senso naziona, insomma, il sovranismo classico di questi anni.

            Per carità, chiedere è sempre lecito e rispondere è cortesia 🙂 , ma secondo me sono cose che hai presente quanto e meglio di me.

          • Z. scrive:

            Mi spiego meglio. Non capisco cosa significhino i valori che hai citato.

            Cosa significano, politicamente parlando, comunità religiosa, spiritualismo, idea di famiglia?

            C’è qualche esempio concreto che possa aiutarmi a capire?

            • Peucezio scrive:

              Beh, idea di famiglia significa difesa della famiglia tradizionale con apposite politiche di sostegno anche economico ai matrimoni, alla natalità, limitazioni al divorzio e all’aborto, divieto per i singoli (o per coppie non eterosessuali) di adottare o di fare fecondazione assistita o simili, ecc.

              La difesa dei valori religiosi può esprimersi in tanti modi: un esempio moderato è la Russia di Putin, uno estremo la teocrazia iraniana; in generale comunque direi
              1) riconoscimento della religione tradizionalmente maggioritaria come religione di stato, sovvenzionata e protetta dallo stato stesso,
              2) limitazioni al culto pubblico e alla pubblica professione delle altre, dell’ateismo e di ogni dottrina materialista, indifferentista e nichilista.
              Poi ci può anche essere una sorta di spiritualità di stato, come la mistica fascista.
              Ovviamente uno stato improntato a valori religiosi o spirituali si esprime più sul piano educativo e culturale (la scuola, l’università, le istituzioni culturali e di ricerca in questo avrebbero un ruolo importante; si può cercare un equilibrio fra un certo margine di libertà che tuteli la vivacità culturale di un paese e gli orientamenti imposti dallo stato, un po’ come durante il fascismo, che non è certo stato un’epoca piatta dal punto di vista della cultura e della ricerca) che sul piano dell’organizzazione pratica.

              Ecco; non pretendo di essere stato esaustivo, ma di averti dato qualche linea per capire di cosa sto parlando.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Peucezio

        “Poi non capisco tutta questa centralità della questione migratoria. Sembra un Salvini rovesciato.”

        Bellissima frase!

        • Francesco scrive:

          chi era quello che parlava di 800 milioni africani in procinto di partire per questi lidi?

          più centrale di questo neppure il problema dell’allenatore del Milan!

  13. mirkhond scrive:

    credo

  14. mirkhond scrive:

    “la negazione della vera comprensione della realtà, che è composita e non polarizzabile.”

    Veramente qua chi cerca di inquadrare le complessità della realtà sei tu, che vuoi per forza farci rientrare nei tuoi schemi.

    • Peucezio scrive:

      Scusami, ma tu parli per slogan: ormai ripeti su di me sempre le stesse due o tre frasi.

      Sei partito in quarta con una sparata fuori luogo che non rispondeva a nessuna obiezione posta dall’articolo, ma semplicemente lo collocava in una prospettiva completamente estranea.

      Io constato soltanto che le realtà sono composite e che ragionare in termini contrappositivi è sbagliato.
      E che non ha senso essere pro o contro l’Islam (lo è teologicamente, per forza di cose, se si è cattolici, ma non sul piano del giudizio storico e sociale), perché l’Islam è fatto di cose diversissime fra loro e a tratti persino antitetiche.
      E lo stesso vale un po’ per tutto.
      Se poi ci sono fenomeni totalmente negativi o quasi (e io non nego che ce ne siano), lo sono perché lo sono punto per punto, non perché esprimano una sorta di negatività metafisica, un absolutum che deve orientale il metro di giudizio su tutto.

      Anche perché, se così fosse, come si fa se poi il signor X è amico contemporaneamente di un amico di codesto male metafisico e di un suo nemico?
      E nella realtà storica questo capita continuamente, perché non ci sono i due fronti, le due colonne in cui tutto diligentemente si distribuisce.

  15. mirkhond scrive:

    “Scusami, ma tu parli per slogan: ormai ripeti su di me sempre le stesse due o tre frasi.”

    Praticamente stai parlando di te stesso, ogni volta che ti si inviata a guardare la complessotà della realtà.
    Il dottrinario qua dentro sei TU.

    • Francesco scrive:

      ehm Duca … forse dovresti ricontrollare quello che scrivi anche tu, e non arrabbiarti così facilmente

      a me pare che entrambi stiate coartando la realtà nei vostri sogni, che sono così important e profondamente radicati in voi

      ciao

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond,
      non è vero: io rispondo punto per punto a ogni obiezione che mi viene fatta, non le eludo mai con delle frasi ripetute o con delle esternazioni emotive.

  16. mirkhond scrive:

    “Sei partito in quarta con una sparata fuori luogo che non rispondeva a nessuna obiezione posta dall’articolo, ma semplicemente lo collocava in una prospettiva completamente estranea.”

    Veramente ad essere partito in quarta sei stato tu, quando ti si è fatto notare come le critiche a Bergoglio provengano praticamente tutte da destra.
    Dimmi se non è vero!

    • Francesco scrive:

      OK questo è quasi vero

      la sinistra usa la censura, invece della critica

      però ce l’ha col Papa quasi quanto i sovranisti, la sinistra “moderata” che in economia è lontanissima dal Papa e quella “estremista”, che è lontana da lui in ogni aspetto di dottrina e morale che tocca

      ma i poteri del mondo al Papa gli fanno pat pat sulla testa e lo mettono con Greta nella teca dei “cretini di buona volontà”

      🙁

      • Z. scrive:

        La sinistra censura il Papa?

        • Francesco scrive:

          se neghi anche questo … ogni volta che ribadisce qualcosa di conforme alla tradizione della Chiesa detta dichiarazione sparisce

          se lo sapessi, sapresti quante volte ha negato il sacerdozio femminile, per dirne una

          • Z. scrive:

            Ah, “la sinistra” significa “tutta la stampa italiana”.

            Comunque della posizione del Papa sul sacerdozio femminile ho letto su più di un giornale, nessuno dei quali particolarmente di destra…

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond,
      tu hai scritto questo commento a un articolo che ho inserito:
      “Comunque ho notate che praticamente tutte le critiche a Bergoglio provengono da gente di destra.
      Gente sostanzialmente razzista, esclusivista, poco sensibile alle questioni sociali e ambientali, e molto attaccata invece alle apparenze e ai formalismi.”

      E’ evidente che hai sostenuto che io, Veneziani e chiunque critichi Bergoglio siamo razzisti, esclusivisti e poco sensibili alle questioni sociali e ambientali.

      La mia impressione, scusami, è che tu, quando una causa ti sta a cuore, sia incapace di non reagire in modo emotivo, per cui non argomenti più, ma fai sostanzialmente delle invettive e quando uno replica, rispondi dicendo sempre la stessa cosa, anziché rispondere.

      • mirkhond scrive:

        Spiegami allora, come mai tutte le critiche a Bergoglio provengano da gente di destra.

        • Peucezio scrive:

          Sì, in generale è vero e non ci vedo nulla di male.
          Non definirei di destra un Fusaro (anche se nemmeno di sinistra).

          Ma sai che alla fine non ho capito, tu ti definisci di sinistra?

  17. Moi scrive:

    Coronavirus, le proposte di Prodi distruggerebbero l’Italia. Unica soluzione ItalExit

    Coronavirus, le proposte di Prodi distruggerebbero l’Italia. Unica soluzione ItalExit

  18. mirkhond scrive:

    “Lui vuole che vengano milioni di africani in Europa, che s’imborghesiranno, diventeranno nel giro di due generazioni gretti leghisti egoisti anche loro oppure fighetti cosmopoliti attivisti froci.
    E’ questo il futuro del mondo che dobbiamo auspicare?”

    Lui vuole? Ne sei proprio sicuro?
    O non sei piuttosto tu ad attribuirgli tali scenari?
    A me sembra più semplicemente che voglia una più equa redistribuzione delle risorse della Terra con gli ultimi.
    Cosa ci sarebbe di pericolosamente anticristiano in tutto questo?
    Solo perché non torna alla Messa preconciliare?

    • Peucezio scrive:

      In questo nulla.
      Ma questo te lo direbbe anche Fusaro.
      Ma Fusaro, che può essere ridicolo nella sua modalità espressiva finché vuoi e d’accordo, ti direbbe anche che l’immigrazione è coerente e funzionale al modello di sviluppo che affama larga parte del mondo.
      A me sembra che Bergoglio parli molto più spesso dell’accogliere, dell’abbattere muri e confini che non delle diseguaglianze.

      • Francesco scrive:

        sì e no

        credo che il Papa veda le migrazioni come un modo per ridurre le diseguaglianze (e in questo è economicamente corretto)

        solo che l’applicazione del comunismo stalinista dentro i paesi sviluppati, come da lui auspicato, renderebbe questi ultimi poveri e basta

        ah, il capitalismo mondiale starebbe benissimo anche senza migrazioni, si andrebbe di delocalizzazioni produttive e di commercio mondiale

        • Z. scrive:

          Il Papa è a favore del comunismo stalinista?

          • mirkhond scrive:

            Mi hai tolto la domanda di bocca.

            • Francesco scrive:

              ah, non è chiaro quale è il background economico di Sua Santità?

              scusate, lo davo per scontato

            • Z. scrive:

              Il Papa è stalinista, quindi?

              • Francesco scrive:

                in economia è anche peggio, manca del duro realismo staliniano, è più latinoamericano, lamentazioni anti-anglosassoni e pensiero magico

                ma voi lo ascoltate il Papa o no?

              • Z. scrive:

                Di teoria e prassi politica dell’America latina non so niente.

                Di Stalin qualcosina di più mi è capitato di leggere – ben poco, e a livello molto divulgativo, sia chiaro – e non mi sembra che il Papa professi la stessa dottrina di Stalin.

              • Francesco scrive:

                allora, io – da bravo marxiano – sto parlando di economia

                e tu, da astuto comunista, svicoli buttandola in politica

                mi pare un giochino futile

              • daouda scrive:

                aahhahahahahahahahahah state a pezzi ma fra vent’anni piangete ( se ciàrivamo ) !

                p.s. e farete i vecchi merdosi de oggi!

              • daouda scrive:

                io me porto vanti adesso và…ahahahaha…dai regà ma che cazzo scrivete Bergolgio è semplicemente un ignorante e stalin un servo

              • daouda scrive:

                vabbe lasciate perde come al solito, sorry

              • Z. scrive:

                Francesco, tu hai scritto che il Papa è a favore del comunismo stalinista.

                Quando ho espresso perplessità, mi hai risposto, berluschinamente, “comunista”, dicendo che “la butto in politica”. Io, già 🙂

                Resta la perplessità sullo “stalinismo” del Papa. Ho ascoltato più volte critiche all’avidità e inviti alla solidarietà, più spesso che da parte dei papi precedenti. Ma questo basta ad farne uno stalinista?

              • Francesco scrive:

                Z

                se avessi ascoltato, concorderesti con me

                quando si usano le parole come fa Sua Santità, il significato che assumono è chiaro

                PS ma tu la leggevi l’Unità da piccolo?

              • Francesco scrive:

                x Z

                da marxiano, faccio discendere la (auspicata) sovrastruttura politica dalla (auspicata) struttura economica

                così mi spiego? se uno mi scrivesse che è a favore della proprietà statale dei mezzi di produzione, so già quanto tiene alla libertà politica, giusto?

              • Z. scrive:

                Beh, per come la vedo io…

                1) puoi sostenere che il monopolio statale dei mezzi di produzione conduca inevitabilmente in direzione dello stalinismo. Ma non per questo chiunque la auspichi, per ciò stesso, è stalinista o auspica lo stalinismo;

                2) in ogni caso, a me non pare che il Papa pretenda il monopolio statale dei mezzi di produzione.

                Forse non ho ascoltato il Papa con la dovuta attenzione. Ma posso assicurarti che ho letto abbastanza spesso l’Unità, da piccolo e anche da grande 🙂

              • Francesco scrive:

                Z

                scusa mi rispieghi il tuo punto 1?

                se A porta sempre a B, posso sostenere A senza sostenere anche B?

                non mi è chiaro

      • paniscus scrive:

        “vuoi e d’accordo, ti direbbe anche che l’immigrazione è coerente e funzionale al modello di sviluppo che affama larga parte del mondo.”—-

        Guarda che le grandi masse di migranti provenienti da paesi sfigati, non è che siano diventate affamate solo perché hanno scoperto la possibilità di spostarsi e di arrivare qui… sarebbero state affamate comunque, anche al loro paese, solo che noi non le vedevamo.

        • daouda scrive:

          il problema è chiedersi se sono state affamate non solo per arraffare ma anche IN FUTURO fargli fare la migrazione in essere.
          Il fatto che noi si sia orbi al riguardo dipende poi in massima parte dai LORO mezzi informativi che accendo e spengono i riflettori uando vogliono

  19. Moi scrive:

    Per me in questo periodo esistono soltanto “qui” e “ora” … ràiga !

  20. Moi scrive:

    A chi di dice che il Coronavirus sarebbe un’ Arma Aliena …

    … Ma che sfigati sono, ‘sti Alieni ! NON sarebbe molto più divertente (… per loro, eh !) manifestarsi e “sporcarsi le mani” di persona ?! 😉 … E poi almeno noi si tirerebbe l’ ala 😉 con la soddisfazione di aver scoperto che un cazzo di qualcunaltro c’è , in una vastità cosmica inimmaginabile altrimenti priva di senso !

  21. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    La “Dx” da te descritta, i Fighetti Millennials Hipsters la chiamano “OK Boomers del Buongiornissimo Caffé” 😉 !

  22. Moi scrive:

    … il “Razzismo” in Italia è spesso (!) in realtà un Epifenomeno della Figa … nevvero, Habs ? 😉

    Molte simpatie per il Sionismo e le sue Politiche di Pubblica Sicurezza si generano dal fatto che gli Arabi/Islamici ci provano con “la Figa Altrui” ma NON vogliono che i “Kuffar” ci provino “con la Figa Loro”, appunto da Kuffar !

    • Moi scrive:

      Il protagonista di “Plateforme” di Michel Houellebecq, Borghesucolo “Souchien” Sfigato di Ceto Medio Basso, incazzatissimo con gli “Inculatori di Cammelli” [cit.] che con l’ Attentato di Bali gli rovinarono “il Giochino” del Turismo Sessuale in SudEst Asiatico … a un certo punto, dice che quando da stare in Francia era depresso (e frustrato da troppa Figa ad Alta Qualità MA per lui Fuori Budget in Francia) , ebbene :

      per consolarsi, cercava spasmodicamente notizie da Israele, dicendo espressamente che sapere che dei Musulmani (a causa dei quali NON poteva più fare Turismo Sessuale in SudEst Asiatico !) fossero stati ammazzati era l’ unica soddisfazione possibile rimastagli !

      • daouda scrive:

        E’ un comunista lo sai vero? Alla fine ha sposato una cioppocoreana , odia l’islam ma lo esalta, la solita tecnica

    • Moi scrive:

      @ HABS

      … un vecchio film Francese credo oramai introvabile con Catherine Deneuve (mi sembra) e cmq ostacolatissimo e la cui memoria è censuratissima … mostrava l’ inedito (!) mondo delle Femministe Frigide che cercano di “ahem … Espiare i Sensi di Colpa ex Coloniali di Donne Bianche” 😉 in Africa / Haiti / Guiana etc …

  23. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Ho provato a scrivere “gender” e “coronavirus” assieme … escono delle accezioni “arcaizzanti” 😉 al termine “gender” come forma pudìca di “sex” :

    robe tipo che le donne (in senso biologico, sembra strano ultimamente …. 😉 ) resistono meglio degli uomini (basterebbe un viaggione 😉 nella scienza di Piero Angela sui mammiferi per rispondere … “ma va’ ?!” ironicamente ) e il timore NON che muoiano tanti “uomini bio-maschi” BENSI’ che scaturisca una crisi economica che comprometta le Quote Rosa Aziendali, che inasprisca il Glass Ceiling (e altre “Americanate”, come si diceva quando avevamo gli AntiCorpi Culturali Sovietoidi !)

  24. daouda scrive:

    a) la questione delle questione è solo 1 : LA Rivelazione biblica vs panenteismo

    b) la questione ambientale di per sé non esiste. L’umano ha sempre addomesticato e modificato e detrupato il circostante essendo uno stronzo. Di conseguenza ciò và associato alla caduta originaria altrimenti si fa come fai tu che ipostatizzi una questione rendendola omnipervadente.

    c) ( tralasciando il Club di Roma e le merde che ci davano per spacciati già molte volte entro il 2010 a piacere ) i frammenti che cianci sono i pezzetti che permettono all’ingranaggio di girare, e parlo proprio dell’ingranaggio ambientalista quindi dove vedi problemi non cogli soluzioni, e non certo perché lo siano e potrebbero benissimo perché devi inquinare e produrre per non inquinare più, ma semplicemente perché ti permettono di cianciare e di vivere. Mettiti in testa che per parlare devi essere vivo, e prima ancora devi aver potuto aver la possibilità di nascere.

    d) Si sà che il New Deal non risolse la crisi ma la accentuò e dovette portare alla IIGM.

    e) ribadisco non c’è niente che l’Anthropos , L’adam kadmon. Un pagano, magari ce ne fossero ancora, ricorderebbe le costellazioni e dunque l’universo stesso bontà sua!!!

    f) onticamente già esistono altre creature chiamate demoni e diavoli ma probabilmente la possibilità che ci siano altre forme di vita è infima proprio perché a culo , essendo figli dello scoppio delle stelle, si crearono abbastnza agglomerati ad ogni modo è difficile credere che siano più avanzate di noi dovendo più o meno avere la stessa età ( a meno di maggiore infamità che tornando in tema non li abbia auto distrutti ) ma questa è una fisima prettamente metafisica, un alieno vero è talmente alieno che neanche lo “vedremmo”.

    g) la biosfera non è un essere vivente pena l’ammissione dell’anima mundi platonica

    h) io credo invece che i mezzi per dominarla ci siano sempre stati come la magia e la tecnologia oggi che ne è emanazione, tecnica che noi non sappiamo neanche che c’è, però si infondo hai ragione in via generica

    i) l’equilibrio che paventi non ha semplicemente senso. Quando la Terra fu informe, e potrebbe tornarci, di cosa preoccuparsi se potrebbe ridarsi o se altrove invece dal liqume nasce un mondo? Vedi che parli sempre antropologicamente?

    l) fai bene a scrivere che LA MAGGIOR PARTE DEI LETTORI VI APPARTENGONO perché alcuni non sono umani ( mi limito ai computer ) che sappiano leggere, ma il distacco da prendere non c’è e neanche è così importante averlo in realtà, che infodo è quel che sto cercando di far capire oltre la stronzata della CO2.

    m) dire che la specie umana si sia specializzata solo in questo fa un torto ai milioni di animali che hanno beneficiato della presenza dell’umano oltre che ridurci a piano gretto ed infimo. Sparata retorica.

    n) la cenere serve per sbiancare i vestiti e lavarli.

    o) sugli alberi: no camminare che uccidi formiche, fai terremoti per i vermi, e non bere acqua che la deturpi inoltre non respirare che uccidi batteri…inzomma MM ogni animale rompe il cazzo e fidati pure troppe piante si dannno il cazzo fra loro.
    Quindi l’albero è ben più utile tagliato che llì che non mi fa passare ma allora si deve tornare al discroso dell’equilibrio e del perché non ci sia, sempre se sia esistito o possa essere esistibile sennò è piaggeria tua.

    p) vabbé prometeo la vede bene? Enoch no.

    q) non credo che per gli umani antichi tagliare gli alberi, ripararsi e cuocere fosse cos peregrino come cianci.

    r) non c’è nessuna questione ambientale : c’è l’infamia e l’iniquitudine semmai.

    s) allora per via di questi carburanti che se non ci fossero tu non saresti, perché non ti tappi la fogna o non ti ammazzi? Dobbiamo sfoltì dite sempre sotto sotto sotto manco troppo.

    t) il discorso del passaggio alla qualità alla quantità è guénoniano. I mezzi qualitativi per ristabilire il mondo già ci sono, ma non si vogliono usare cazzo semmai.

    u) NO non è stata l’umanità ad accellerare quel che paventi giacché esistiamo da 3 milioni di anni, chiediti CHI e COSA invece…soprattutto perché cianci sperando un mondo simil età assiale con qualcosina in più che è già il pieno del prodotto dell’infamia e dell0’iniquo.

    v) Ma il vero nodo è qualcos’altro che non vogliamo indagare….e rientra più nell’ambito psichico che altro…e rientra più che altro economicamente nell’esproprio collettivista e nell’usura liberista coalizzate insieme quindi c’entrano poco i venti favorevoli che già erano insostenibili in quanto costrutti immondi frutto di angherie, quello è il discorso. L’accumulo della merda non il fatto che si faccia quel che si può, ma il fatto che non lo si sia impedito.

    z) le regole imprenditoriali scisse dall’etica , questo è poi un altro discorso. Il discorso è umano in quanto l’infamia e l’iniquità è contro l’umano non contro la “natura” deterupandolo.

    w) infatti le nostre esistenze non dipendo dal nascere in un cassonetto o nel lusso, ma nell’essere delle merde o no, quindi svicoli sull’ambiente perchP non ti rimane niente da parlare visto che ormai sai che sei sconfitto. Non è mai esistitta una Giustizia che fosse affrontabile coi gusti o gli approcci d’altronde, quindi il discorso ideologie estetismi lascia il tempo che trova e lo usi solo per affratellare su un tema che non c’è, che nega quello vero, che dimentica che i mezzi ci sono già, che si potrebbe già fare MA NON SI FARA’ MAI perché siamo tutti delle merde sotto sotto pé davero.

    x) per il resto non c’è nulla da opporre per vincere. Chi nasce nella monnezza nnon incontrerà mai il ricco che se la sviaggia, non serve, ed anzi alimenta il disastro. Bisogna opporsi a sé stessi prima di ogni cosa e poi dopo all’esterno allora si ma non c’è niente da vincere.

    k) ciò che è giusto è sempre giusto, da che latitudine si guardi. A voi il transumanesimo, a me la morte! E no c’entra un cazzo l’ambiente che poraccio subbisce e bbasta

  25. Moi scrive:

    Il coronavirus produrrà effetti negativi sul gender gap, l’allarme del Soroptimist per le lavoratrici

    https://www.ilmessaggero.it/mind_the_gap/coronavirus_lavoro_donne_governo_sostegni_economia_aziende_mind_the_gap-5078615.html

    —–

    … almeno le donne “terranno botta di più” al Microbico Mostro.

  26. Moi scrive:

    Ecco , le TERF (Britanniche quelle che “Trans Women are Men” … mentre le TERF Americane, paradossalmente più moderate, son quelle “Trans Women are Male”) saranno soddisfatte che il Coronavirus ripristinerà il Senso BIOLOGICO di Realtà …

  27. Moi scrive:

    Questa non ricordo se ve l’ avevo segnalata …

    https://www.gay.it/attualita/news/lega-simone-pillon-coronavirus-omofobia

    Pillon all’attacco: “Con il Paese distratto dal Coronavirus il Governo ci fa piegare al diktat omosessualista”

    • Z. scrive:

      Ecco, “omosessualista” è un’altra parola che connota chi ne fa uso.

      • Peucezio scrive:

        E come distingui l’omosessuale solo nella vita privata dall’attivista omosessuale o dall’eterosessuale che ne fa propria la causa?

        Secondo me invece l’espressione “connota chi ne fa uso” connota chi ne fa uso 🙂

        Le espressioni in realtà non connotano un bel niente.

        • Z. scrive:

          Peucezio,

          — Secondo me invece l’espressione “connota chi ne fa uso” connota chi ne fa uso —

          Quindi in linea di principio sei d’accordo con me: esistono espressioni che connotano chi ne fa uso. Condivido, anche se ho dubbi sul caso concreto!

          Ci sono termini, e locuzioni, che sono utilizzati in via principale o esclusiva in certi ambienti soltanto, e quindi identificano in modo abbastanza inequivoco la collocazione ideologica di chi ne fa uso.

          • Peucezio scrive:

            Z.,
            hai capito benissimo cosa volevo dire 😉

          • Z. scrive:

            Sì, quel che volevi dire è che ti infastidisce – e parecchio – ammettere che le TUE espressioni ti connotano 😉

          • Z. scrive:

            (ho inviato per sbaglio)

            Ma è qualcosa comune a molti ambienti.

            Prendi ad es. “specista”: chi utilizza questo termine ha molto probabilmente una visione ideologica molto precisa.

          • Peucezio scrive:

            Dai, tu lo dici in senso critico, mica in senso neutro, non prendiamoci per fessi 🙂

          • Z. scrive:

            Io posso essere critico o meno sulle idee degli antispecisti, e si tratta della mia opinione.

            Fatto sta che solo loro parlano di “ideologia specista”. E questo direi che è un fatto.

            • Peucezio scrive:

              Vabbè, dai…

              • Z. scrive:

                Ezio, ho capito che hai la coda di paglia. Ti tocca di tenertela 🙂

              • Peucezio scrive:

                Quindi,
                la tua constatazione che certi settori ideologicamente connotati usano certi termini era neutra e non connotata in senso negativo.
                E allora che l’hai fatta a fare? Per rilevare al mondo che esiste una tipica terminologia dei comunisti, una dei fascisti, una dei populisti, ecc.?
                Per la serie Monsieur de Lapalisse est mort, ecc.?

                Va bene, io ho la coda di paglia.
                Ho i miei scheletri nell’armadio e mi sento chiamato in causa 🙂

              • Z. scrive:

                Per evitare l’incendio della coda di paglia si consiglia di versarvi sopra acqua in abbondanza 🙂

      • Francesco scrive:

        si chiama egemonia intellettuale, se ricordo

  28. Peucezio scrive:

    Mirkhond,
    fuori da ogni polemica a me sembra che molta della questione dirimente nella nostra discussione riguardi il ruolo da una parte del sovranismo e dall’altra del progressismo antirazzista e politicamente corretto.

    In qualche modo è come se tu vedessi nel sovranismo e nel razzismo (parliamo non quello sostanziale, de facto, ma di quello teorizzato o esibito) l’essenza dell’Occidente sfruttatore ed egoista.
    Mentre a me pare evidente (ma ne possiamo discutere) che si tratti di un fenomeno regressivo, che nasce da settori danneggiati dagli ultimi sviluppi del modello capitalista (in sostanza dalla globalizzazione), cioè i ceti popolari, le economie nazionali, alcune forme di capitalismo perdente, che quindi si pongono in una prospettiva conservatrice (o se vuoi restauratrice di un capitalismo nazionale di poco precedente l’attuale, ma strutturalmente molto doverso).
    E invece direi che è proprio il progressismo, nelle sue varie declinazioni, a rappresentare l’ideologia del capitalismo più rampante e vincente, compresa la sua retorica antirazzista e immigrazionista, che non va al cuore del problema, al di là di qualche velleitaria dichiarazione di principio (nessuno sostiene apertamente di essere a favore di sfruttamento e diseguaglianze), ma, anzi, lo alimenta, perché l’immigrazione in sé stessa può sembrare una camera compensativa delle ingiustizie, ma al tempo stesso è pienamente funzionale allo schema, fornendo manodopera a basso costo e dequalificata in Occidente, senza risolvere in nulla i problemi strutturali dei territori da cui si emigra.

    • Francesco scrive:

      secondo me sei troppo generoso col progressismo, che ben poco ha fatto per lo sviluppo pieno delle forze economiche capitalistiche, merito invece delle destre neoliberiste

      e infatti non ricordo iniziative delle “nuove sinistre” a favore dei mercati, della concorrenza, se non in casi rarissimi e poi nascosti (penso alle ottime liberalizzazioni di Bersani, da lui stesso messe sotto il tappeto)

      mentre concordo – pur con giudizio opposto e molto negativo – con la tua analisi del sovranismo, movimento politico di perdenti con idee pessime e proposte omicide

      • Z. scrive:

        Messe sotto il tappeto è abbastanza vero e in parte anche per responsabilità del centrosinistra. Ma non del povero Bersani, dai…

        • Francesco scrive:

          non ricordo le abbia più rivendicate o ricordate … e pensare che stavo considerando di votarlo, quando era ministro dell’industria (o dell’economia?)

          invece si buttò a sinistra, nell’antiberlusconismo più becero, e sfumò la grande occasione

          ah, il Berlusca ha donato 10 milioni per un ospedale per gli infetti, almeno una cosa buona in 10 anni l’ha fatta

      • Peucezio scrive:

        Ma il progressismo non è una causa, è una conseguenza.
        E al tempo stesso una giustificazione teorica.

        E la sinistra di oggi non direi proprio che sia contro i mercati e la concorrenza.
        E’ contro la piccola impresa e i ceti produttivi, ma non certo contro il grande commercio internazionale e la grande finanza.

        • Francesco scrive:

          questa è una distinzione da clericalismo, priva di qualsiasi riferimento al mondo reale

          o si è per la libertà economica o si è contro

        • Z. scrive:

          Chi sarebbero i ceti produttivi e improduttivi, e in che modo la sinistra sarebbe contro i primi?

          Esempi concreti, anche qui, possibilmente con qualche numero per aiutarmi a capire. Senza fretta!

          grazie 🙂

          • Peucezio scrive:

            Beh, al tassazione, lo stesso euro, che penalizza le esportazioni a noi che siamo un paese manifatturiero, i vincoli.

            • Francesco scrive:

              i vincoli NON vengono dall’Europa ma dai principi di bilancio (che sono come i principi della fisica o della matematica, veri e non soggetti a giudizio politico)

              l’euro non penalizza le esportazioni, come scopriresti guardando i dati della bilancia commerciale italiana, che andava molto bene prima del CV19

              penalizza i produttori di beni scadenti, quello sì, ma non quanto la concorrenza di paesi veramente poveri

          • Z. scrive:

            Perdonami Ezio, ma liquidarmi così non è carino! Non siamo in TV e non dobbiamo segnare punti davanti al pubblico 🙂

            La destra al governo ha ridotto la tassazione nei confronti di chi, di quando e di quanto?

            Ha votato contro l’ingresso nell’Euro e/o per uscirne? Quando, come, dove?

            Per vincoli cosa intendi? Chi vi si è opposto come, quando e come?

            Chi sono i ceti produttivi e improduttivi, e chi ha favorito od ostacolato gli uni o gli altri?

            Senza fretta, con calma, se e quando ne hai voglia. Sai scrivere bene e spiegarti benissimo, anche con testi non brevi, e in quest’epoca di slogan non è dote da tutti.

            In cambio prometto che questo fine settimana proseguirò le mie riflessioni sull’universo 🙂

            • Peucezio scrive:

              Ah, ma io non nego che la destra abbia fatto poco e niente in questo senso.
              Ma mica per convinzione, per soggezione culturale, mancanza di risolutezza, subalternità, codardia, inerzia e perché comunque fare le cose è molto più difficile che professarle.

            • Z. scrive:

              Tra poco o niente passa qualche differenza, però.

              Se pensi che non abbia fatto proprio niente, allora non vedo che senso abbia sostenere la destra su questi punti.

              Se ha fatto poco, invece, ma qualcosa ha fatto, allora vediamo in cosa consiste questo poco, e in cosa differisce (in meglio, presumo) da quel che ha fatto la sinistra.

              • Peucezio scrive:

                Beh, ha fatto delle sanatorie fiscali, qualche iniziativa di detassazione per chi impiantava una nuova impresa, qualche sblocco o impulso ad alcune infrastrutture (che sono fondamentali per le imprese italiane)…

                Una minima parte di ciò che serviva, d’accordo.

              • Z. scrive:

                Allora, vediamo…

                L’unica norma di favore che mi viene in mente, ora come ora, è il regime fiscale agevolato del 2011. Su questo la sinistra mi pare sia stata più produttiva (prima e dopo), ammesso che sia un merito.

                In generale, secondo me la sinistra ha ridotto la pressione fiscale più della destra, che pure ha lasciato più volte i conti in stato di calamità.

                Ora, può certamente darsi sia stato un caso, ma certo è difficile sostenere che la destra abbia alleggerito, e men che meno semplificato, il fisco in Italia. Ha fatto propaganda a favore degli evasori, ma poi ha creato Equitalia 🙂

                Di sblocco e impulso a infrastrutture non mi viene in mente niente.

                Sulle sanatorie – lo scorso governo di centrodestra gialloverde ha effettivamente fatto un condono + dono. Il condono è stato davvero curioso: anziché pochi maledetti e subito lo Stato ne incassa pochi, maledetti e dopo. Il dono è stato un premio a chi aveva omesso i versamenti, alla faccia di chi li aveva eseguiti (almeno glieli avessero resi…).

                Qui si sono distinti rispetto alla sinistra, che pure i suoi condoni li aveva fatti (anche se, come i grillini, non vogliono che si dica). Mi sembra ci voglia molta fantasia a dire che si siano distinti in meglio, e sostenere che la cosa abbia giovato granché al Paese, che durante quel governo è finito in recessione.

                Ora resta da capire:

                – chi sono per te i ceti produttivi e quelli improduttivi;
                – quando la destra avrebbe votato contro l’Euro, o per uscirne, dal governo o dall’opposizione.

              • Peucezio scrive:

                Z.,
                “Di sblocco e impulso a infrastrutture non mi viene in mente niente.”

                Ma il passante di Mestre non è stato fatto ai tempi di Berlusconi?
                E la BreBeMi, le nuove tangenziali più esterne di Milano, ecc.: aree governate da sempre dalla destra e mi sembra siano lavori avviati coi governi Berlusconi.
                Ma ce se saranno tanti altri che non ricordo.
                Ma sempre in quegli anni ricordo vari ampliamenti di corsie di tratti autostradali.

              • Peucezio scrive:

                Sul discorso generale ti do sostanzialmente ragione: la destra non ha coraggio, è subalterna alla sinistra e spesso più pasticciona.

        • daouda scrive:

          la destra progressita invece che è allora?

  29. daouda scrive:

    CONTINUA LA PLAY LIST.
    Questa la dedico a MM :

    Ibro Lolov grande tzingaro bulgaro!

    https://www.youtube.com/watch?v=yBKK47Tboaw

  30. Z. scrive:

    Leggo che i movimenti dei lombardi sarebbero ridotti del 40% (così rilevato da Sala e Gallera).

    La mia impressione è che per strada ci sia molta meno gente. Al mattino, all’ora normalmente di punta, sono quasi deserte.

    C’è qualcosa che non sto considerando?

    • Francesco scrive:

      forse Sala e Gallera non sanno che per fare la spesa ti devi muovere lo stesso

      il loro indicatore mi pare molto povero qualitativamente

  31. Peucezio scrive:

    https://www.affaritaliani.it/milano/coronavirus-sette-di-mattina-metro-piena-le-misure-di-sicurezza-video-659161.html

    Questa la sapevate?
    Uno si sforza di non ragionare secondo logiche di parte, ma credo che la frequenza delle corse dipenda dal comune.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Peucezio

      “Uno si sforza di non ragionare secondo logiche di parte, ma credo che la frequenza delle corse dipenda dal comune.”

      In effetti.

      Comunque non è “logica di parte”: è pensare in termini concreti.

  32. Peucezio scrive:

    Un punto di vista diverso, un po’ “johnsoniano”:
    https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-se-volete-internatemi-ma-pandemia-panico-coronavirus-230318.htm

    Devo dire che non sapevo nulla dell’asiatica e tantomeno del fatto che fece due milioni di morti nel mondo (non sono esattamente bruscolini).

    In effetti è probabile che anche il Cocid-19, se fosse scoppiato allora, sarebbe stato trattato esattamente nello stesso modo e, chiacchierando con qualche conoscente, sarebbe capitato di dire: “ho sentito di molta gente in ospedale con la polmonite, pare siano le complicazioni di una forma influenzale brutta”.
    Le nostre società hanno abbassato molto la soglia di tolleranza verso la malattia e la morte e verso la mancata tutela di anziani e più deboli. Il che credo sia anche un incremento di civiltà. Ma in effetti non è scontata la scelta che stiamo facendo.

    A proposito, avete notato che non diffondono più statistiche su età, malattie pregresse…?
    Quelle che abbiamo mi pare risalgano a un paio di settimane.

  33. daouda scrive:

    >Chi, per rimanere padrone di ciò che possiede, deve contare sulla mancanza di volontà di altri, abusa dell’inazione come cosa di questi altri, così come il padrone è una cosa fatta dal servo. Se venisse meno la sottomissione, il padrone cesserebbe d’essere…Similmente non si è degni di avere ciò che ci si lascia prendere per debolezza; non se ne è degni perché non se ne è capaci. Io appunto non rivendico diritti perciò non ne devo riconoscere alcuno. Ciò che posso prendere con la forza, con la forza lo prendo; a quello che non posso ottenere con la forza non ho nessun diritto, e non mi dò arie, né mi consolo parlando dei miei imperscrutabili diritti.
    Non m’interessa quindi se ho diritto o no a una data cosa, se sono autorizzato o no a fare questo o quello; quando ho il potere, diritti e autorizzazioni me li prendo da solo, e non ho bisogno che me li riconosca un altro. D’altronde ciò che agogno soltanto, senza prenderlo, resterà quel che era prima: un “diritto meritatamente acquisito” di chi ha il provilegio di godere. Resterà un suo diritto, così come diventerebbe mio se lo prendessi e lo difendessi.
    Ebbene, fintanto tu credi alla verità od alla validità delle cose, tu non credi a te stesso e sei un servo ossia un uomo religioso. Tu solo invece sei la verità e la validità o, piuttosto, tu sei più esse, le quali senza di te non sono proprio niente. Che cosa sono allora l’ideale o l’immagine di sé se non l’io di cui si va in cerca e che resta sempre lontano? Si cerca se stessi, perciò non si ha ancora se stessi. Si aspira a ciò che si dev’essere, perciò non si è.
    Viviamo nello struggimento: per secoli si è vissuto in esso ma ben altra sarà la vita di chi vive nel piacere. Chi deve di fatto logorarsi la vita per sopravvivere vagando in cerca di sé non l’ha ancora e quindi non può goderla nemmeno: è un povero. La rivolta ci porta pertanto a non lasciarci più amministrare ma ad amministrare da soli. La rivolta non attende le meraviglie delle istituzioni future. Essa sarà una lotta contro ciò che esiste. Una volta riuscita, ciò che esiste crolla da solo. Essa non fa che liberare il mio Me dallo stato di cose esistente, il quale, dal momento in cui me ne congedo, viene meno e cade in putrefazione!
    Così chi si sente spirito libero non è oppresso o angustiato dalle cose di questo mondo, perché non le considera visto che se uno ne sente ancora il loro peso, vuol dire che è tanto limitato da dar lui stesso peso a quelle cose. Difatti solo quando sono sicuro di me non vado più in cerca di niente né di me stesso e sono veramente mia proprietà: io ho me stesso, per questo faccio uso e godo e giubilo di me…Però non posso mai rallegrarmi di me, di converso, finché penso che devo ancora trovare il mio vero io e che chi vive in me non sono io, ma è qualche altro io fantasma.
    Io dico : liberati quanto puoi e avrai fatto ciò che sta in tuo potere; infatti non è dato a tutti di superare ogni barriera, ossia, per parlare più chiaramente non per tutti è una barriera ciò che lo è per alcuni. Dunque non preoccuparti delle barriere degli altri: è sufficiente che tu abbatta le tue. Diversamente, aggiro l’ostacolo di una roccia finché non ho abbastanza polvere per farla saltare in aria e aggiro l’ostacolo delle leggi di un popolo finché non ho raccolto l’energia sufficiente per rovesciarle non considerandomi qualcosa di particolare giacché mi considero unico. Ogni essere superiore a me stesso, sia Dio o l’uomo, indebolisce in realtà il sentimento del mio Uno e impallidisce appena risplende il sole di questa mia consapevolezza. Se io fondo la mia causa su di me, l’Unico, ed essa poggia sull’effimero, mortale creatore di sé, che se stesso consuma.E posso dire: ho fondato la mia causa sul nulla<

    STIRNERISMO

  34. Miguel Martinez scrive:

    Mari (e canali di Venezia) in festa:

    https://dreamblog.it/2020/03/16/clia-stop-a-tutte-le-crociere-per-fronteggiare-lemergenza-coronavirus/

    CLIA, stop a tutte le crociere per fronteggiare l’emergenza coronavirus
    16 Marzo 2020/0 Commenti/in Notizie, Slidebarcat /da Filippo

    Per garantire la massima sicurezza a ospiti ed equipaggi, ma ancora di più per tentare di contenere a livello globale l’emergenza coronavirus, le compagnie appartenenti alla CLIA, l’associazione internazionale dell’industria crocieristica, hanno volontariamente deciso di sospendere per 30 giorni tutte le attività negli Stati Uniti. Una decisione che gli armatori hanno adottato interpretando le indicazioni delle autorità sanitarie internazionali in maniera ancora più restrittiva e che segue a quanto già stabilito per altre zone del mondo, Italia e Mediterraneo compresi.
    Le navi attualmente in navigazione faranno ritorno in porto per sbarcare prima possibile i passeggeri in sicurezza.

    Come risultato delle più recenti modifiche, di seguito il dettaglio di tutte le compagnie con le misure ad oggi intraprese.

    Seabourn
    Sospese tutte le attività per 30 giorni. A partire dal 14 marzo, tutte le partenze in calendario sono state cancellate e quelle in corso termineranno regolarmente.

    Bahamas Paradise Cruise Line
    Operazioni sospese fino al prossimo 8 aprile 2020.

    Celebrity Cruises
    Anche in questo caso tutte le partenze sono state sospese a partire dalla mezzanotte del 14 marzo per 30 giorni. Le navi in viaggio prima di quella data, completeranno i propri itinerari normalmente.

    Windstar Cruises
    Sospesa tutta la programmazione fino al prossimo 30 aprile. Le crociere dovrebbero riprendere dal 1° maggio 2020.

    Holland America Line
    Sospensione volontaria per 30 giorni per tutte le 14 navi della flotta. Le attività riprenderanno il 14 aprile 2020.

    Carnival Cruise Line
    La compagnia di crociere di Miami ha annunciato l’immediata sospensione di tutta la programmazione fino al 10 aprile 2020.

    Crystal Cruises
    La compagnia di crociere di lusso ha annunciato di aver annullato i viaggi della divisione Crystal River Cruises dal 26 marzo all’11 aprile, oltre ai viaggi a bordo di Crystal Esprit fino al 10 aprile. La restrizione, ha spiegato il Presidente della compagnia, non ha alcun impatto sulle navi oceaniche poiché Crystal Serenity e Crystal Symphony riprenderanno a navigare rispettivamente il 21 aprile e l’8 maggio 2020.

    MSC Crociere
    Sospese tutte le attività americane fino al 30 aprile 2020, a cui si aggiungono una serie di limitazioni e sospensioni in altri mercati già precedentemente annunciate.

    Royal Caribbean
    Anche in questo caso tutti i viaggi sono stati cancellati per 30 giorni a partire dalla mezzanotte del 14 marzo. Le navi attualmente ancora in viaggio, termineranno gli itinerari.

    Costa Crociere
    Come già annunciato nei giorni scorsi, sono state sospese tutte le attività in tutto il mondo, attualmente fino al prossimo 3 aprile 2020.

    Norwegian Cruise Line
    Confermate le sospensioni delle attività fino al prossimo 11 aprile di tutte le navi della flotta Norwegian Cruise Line e di quelle degli altri brand del gruppo, Oceania Cruises e Regent Seven Seas Cruises.

    Princess Cruises
    Princess è stata una delle prime compagnie a sospendere le operazioni ed è stata una delle più colpite dall’emergenza coronavirus. Il fermo in questo caso è per 60 giorni, fino al prossimo 10 maggio 2020.

    Disney Cruise Line
    Fermo confermato per tutte le navi della flotta, dalla mezzanotte del 14 marzo fino a fine mese.

    Virgin Voyages
    Le celebrazioni della prima e nuova nave del brand, Scarlet Lady, sono state rinviate, così come l’intera stagione inaugurale è stata posticipata al 15 luglio 2020. La crociera inaugurale salperà il 7 agosto 2020.

    Viking Cruises
    Il fermo è iniziato lo scorso 11 marzo e proseguirà fino al prossimo 30 aprile 2020. Ad oggi, la compagnia prevede di riavviare le attività il 1° maggio.

    Analoghe decisioni sono state assunte anche da compagnie minori: Fred Olsen Cruises (fino al 23 maggio); Cruise & Maritime Voyages (fermo fino al 24 aprile); Saga Cruises (fino al 1° maggio).

  35. Peucezio scrive:

    Voi che siete tutti più o meno esperti debunker (si dice così?), cosa ne dite di questo articolo?

    https://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/inquinamento-coronavirus-legame/

    A sentire lei uno va per strada evitando accuratamente tutti gli altri passanti e si respira un bel Covid-19. Apre la finestra e stesso possibile risultato.

    Cita anche le fonti, ma l’articolo in italiano correla solo l’inquinamento alla diffusione del virus, senza accennare alla permanenza nell’aria, che invece è riportata in una frase citata, ma sarà forse una traduzione dei testi in barbaro, a me inaccessibili.

    Ma se fosse vero, stiamo a prendere tante precauzioni e in realtà il virus se ne frega e ci aggredisce dall’aria, alla barba di tutto il nostro castello di cautele.

    • Z. scrive:

      Ezio, qui io leggo che l’inquinamento avrebbe favorito l’epidemia, non che le precauzioni non sono necessarie.

      • Peucezio scrive:

        No, qui dice molto di più, dice che il virus rimarrebbe per giorni nell’area.
        Se fosse così, uno non dovrebbe mettere il naso fuori di casa e però in teoria non dovrebbe nemmeno aprire le finestre.

        • Z. scrive:

          E’ la prima volta che leggo una tesi del genere. In ogni caso, se pure ci fosse la possibilità di trasmissione di questo tipo, non sarebbe buona ragione per dismettere le cautele prescritte…

          • Peucezio scrive:

            Non dico questo. Dico che se fosse vera questa tesi saremmo nella merda.
            Perché sarebbe come dire:
            “tu chiudi a chiave la porta di casa, perché la maggior parte dei ladri non saprebbero come entrare, ma c’è un 10% di loro che ha un passepartout ed entrerà lo stesso, ti ruberà tutto, ti riempirà di mazzate, violenterà tua moglie e se gli gira vi ucciderà entrambi”.

            • Z. scrive:

              Ma no, sarebbe come dire che qualcuno – non sappiamo quanti – può contrarre comunque il virus.

              Ad oggi, peraltro, mi pare che la tesi dell’articolo non sia quella dominante: anzi, mi pare che si sia riusciti a individuare con una certa precisione i focolai.

              Tu promettimi che continuerai a chiudere la porta di casa, insomma 🙂

              • Peucezio scrive:

                Z.,
                “Ma no, sarebbe come dire che qualcuno – non sappiamo quanti – può contrarre comunque il virus.”

                E ti pare poco????

                “Ad oggi, peraltro, mi pare che la tesi dell’articolo non sia quella dominante: anzi, mi pare che si sia riusciti a individuare con una certa precisione i focolai.”

                Sì, infatti, a me l’articolo suona un po’ di cazzata… Speriamo.

              • Peucezio scrive:

                Z.,
                con tutto l’affetto…

                tu sei un pazzo suicida!! 🙂
                Paventavi pandemie immaginarie e ora che arriva quella vera, minimizzi, come se niente fosse…

              • Z. scrive:

                Ancora con questa idiozia delle pandemie immaginarie?

                Dai, basta slogan da minusdotati. Ti prego 🙂

                PS: non so se l’articolo abbia ragione o meno. Per ora non mi sembra la tesi dominante. Ma tu stai attento ugualmente. Promettilo!

              • Peucezio scrive:

                Ma guarda un po’, tu paventavi le pandemie e te la pigli con me solo perché te lo ricordo! 🙂
                ma che tipo…

              • Z. scrive:

                Sai benissimo che non è così, Ezio.

                Non ho mai usato il termine “pandemia” in tutta la mia vita, credo.

                Piuttosto, non mi hai ancora promesso che farai attenzione.

                Prometti.

              • Peucezio scrive:

                A proposito, non è che ci hai tirato un po’ i piedi, come si dice a Bari?

                Non bisogna evocare certe cose con le parole. Voi, con la vostra mentalità scientifica e scettica, scherzate col fuoco: le parole hanno un immenso potere evocativo!

              • Peucezio scrive:

                Z.,
                che c’entra, non lo hai usato ma lo hai alluso, peggio ancora!

                Come diceva Troisi: “se ne accorge” 😀

              • Z. scrive:

                No Ezio, non è così.

                Sei tu che – da buon borghese annoiato e sfaccendato – tendi a esagerare qualsiasi cosa, per ravvivare la grigia monotonia della tua vita quotidiana 🙂

                Io non immaginavo neppure che fosse possibile un’epidemia di questo tipo, o per meglio dire non immaginavo che avrei mai visto intraprendere certe misure per contrastare un contagio.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “non immaginavo che avrei mai visto intraprendere certe misure per contrastare un contagio”

                Non lo pensavo nemmeno io.

            • PinoMamet scrive:

              “e parole hanno un immenso potere evocativo!”

              https://www.youtube.com/watch?v=q_xkdHSRz2A

              (il Chiarchiaro è stato il mio miglior travestimento di Halloween)

    • daouda scrive:

      tutto torna…

    • Francesco scrive:

      e sarebbe anche il caso, che cazzo

      se c’è una cosa che detesto più del comunismo è l’indisciplina, l’insofferenza all’ordine e agli ordini, l’idea del “io tanto faccio come mi pare, cazzo me ne frega”

      peggio ci sono solo gli arbitraggi dei Lo Bello direi

      • Z. scrive:

        Alla tua età dovresti far pace con quella partita. È stata una domenica di tanti anni fa.

        🙂

        • Francesco scrive:

          DUE partite – padre e figlio Lo Bello.

          e non faremo mai pace, come per il gol di Muntari.

          sono i ladri che aspettano con ansia il giorno della prescrizione, non i derubati

          😀

        • Z. scrive:

          Però tu pensi soprattutto a quella partita del 1990. Ce lo so, ce lo so…

          Del resto, ogni volta che leggo o sento la parola LAUDRUP il cuore mi si attorciglia di nuovo, e rinfocola il dolore mai davvero sopito.

          ma quando a sera, al murmure dell’onda,
          ascolterai le favole dei maghi,
          appassionanti storie di altri tempi
          rivivranno al tuo cuore, e il tuo più gaio
          sorriso fiorirà, come fiorisce
          per te, in questa stagione, anche una fresca
          rosa di primavera…

  36. Miguel Martinez scrive:

    Il governo turco, dopo aver minacciato di “aprire” le frontiere a 4 milioni di aspiranti migranti, ha deciso di chiuderle, causa coronavirus https://www.rtbf.be/info/monde/detail_coronavirus-la-turquie-ferme-ses-frontieres-avec-la-grece-et-la-bulgarie?id=10461501

  37. daouda scrive:

    Gli stati stanno usando il coronavirus per distogliere l’attenzione dai loro casini :

    https://www.francescosimoncelli.com/2020/03/gli-stati-stanno-usando-il-coronavirus.html

  38. Peucezio scrive:

    https://www.remocontro.it/2020/03/17/nellamerica-che-ha-paura-code-in-armeria-per-sparare-al-virus/

    Gli americani sono stupidi, ma come si può fare a meno di amarli?
    In fondo sono tutti un po’ degli Homer Simpson.

    • mirkhond scrive:

      Per sparare al virus o per spararsi di fronte da una situazione che diventerà sempre più insostenibile?

      • Peucezio scrive:

        Qualcuno magari crede davvero di poter sparare al virus, ma gli altri secondo me temono l’anarchia e i disordini che potrebbero derivare dal virus, il fatto di doversi contendere la carta igienica, ecc.
        Magari alcuni pensano che se lo stato gli mette delle limitazioni, devono sollevarsi in armi contro di esso per difendere la libertà americana, come fecero con gli inglesi.

        • daouda scrive:

          dai Peucé per sparare al VIRUS?

          Quelli si che sanno che il loro paese è pronto al collasso e mica si fanno aiutare da altri, ce penzano sempre da soli, saranno scemi ma io li invidio.

          OLD RIGHt WORLWIDE!

      • PinoMamet scrive:

        Questi hanno visto troppe serie tv con gli zombie.

        Non hanno idea di quale sia il vero problema (quelli senza soldi manco il tampone gli fanno… con la sanità che hanno, i poracci moriranno come mosche, ma tanto nessuno li conterà e continueranno a credere di vivere nel paese più bello e più libero di tutti…)

      • Francesco scrive:

        Duca

        credo che l’idea sia per sparare al prossimo, se le cose si facessero veramente spesse

        non ho dati ma credo che il suicidio sia un’idea poco statunitense

  39. mirkhond scrive:

    Qualche giorno fa Cecchi Paone ammonì sulla tenuta psicologica del fronte interno, che potrebbe crollare se si è abbandonati senza supporto psicologico.
    E i segnali già ci sono e siamo solo a pochi giorni dall’estensione in tutta Italia dello stato d’assedio.
    Quanto potremo reggere in queste condizioni?
    Quanto potremo sopportare misure sempre più restrittive?
    E’ opportuno blindare un intero paese di 60.000.000 di abitanti?
    Ci dicono che la sanità è prossima al collasso e che si rischia di non poter curare tutti se non si resta in casa.
    Qui da noi le autorità stanno faticando a far rispettare tali ordinanze, ma che succederebbe se, come appare sempre più probabile, venissero prolungate oltre i limiti indicativi del 3 aprile?
    Questo stato di crescente oppressione avrà delle pesanti ricadute psicologiche su tanti di noi.
    Cosa faranno? Introdurranno la legge marziale?

  40. mirkhond scrive:

    Purtroppo ho delle necessità che mi costringono a dovere uscire.
    E ho paura, ma dello stato di polizia.

    • Z. scrive:

      Sta’ a casa per quanto possibile, certo. Anch’io ho necessità di uscire. Ma non temere, nessun agente ti farà del male.

    • Peucezio scrive:

      A proposito, ma è vera ‘sta storia che ora sei tenuto comunque ad avere l’autocertificazione tu, non puoi dire che tanto sapevi che te l’avrebbe data iul pubblico ufficiale, altrimenti incorri in una sanzione?

    • Francesco scrive:

      anche io devo uscire e non ho nessuna paura della polizia, almeno finchè posso uscire per motivi di salute o di vettovaglie

      unico dubbio era se valeva la pena andare a comprare il giornale, poi la moglie ha deciso per l’abbonamento online

  41. mirkhond scrive:

    Ad esempio la farmacia da cui mi servo da tanti anni, non è vicinissima a casa mia, ma è quella situata nei pressi del mio medico di base.
    Ora, se mi fermano, capirebbero che devo andare in quella farmacia e non in quella vicino casa, dove non essendoci una convenzione col mio medico, ogni volta sarei costretto a portare la ricetta?

  42. mirkhond scrive:

    Non è che la cosa mi conforti tanto….

  43. Moi scrive:

    Spero (!) che sia uno spauracchio perché l’ Italiota Medio SE NON si caga sotto NON sta in riga :

    c’è chi dice che ‘sta Zona Rossa Nazionale potrebbe durare ancora … per ben due anni !!!

  44. mirkhond scrive:

    Se fosse così tanta gente impazzirà.
    Qui si rischiano suicidi per i più fragili.

    • Peucezio scrive:

      In effetti dovrebbero prevedere forme di supporto psicologico per le persone più fragili.
      Qualcosa ho sentito in merito in questi giorni.

    • daouda scrive:

      Poi non preoccuparti che l’Apocalisse è ancora lontana…che fai quando la leggi nella Bibbia te spari addosso perché te caghi sotto?

      Basta rivoltarsi e morì, e chi s’è visto s’è visto! Oppure fai quello che devi da fa Oppure impazzisci! Oppure sarà na cosa temperata! Oppure no è un cazzo di gnente. Prima innanzitutto lascia che la cosa si chiarisca.

      E più che lo stato di polizia , che alla fine è omo pure lui, è quanno nun magni il problema

  45. Moi scrive:

    … Intanto si profila l’ipotesi del Bocciare Tutti , alla Scuola dell’ Obbligo !

    … A questo punto, o si fa perdere due anni scolastici a tutti … tanto cinni e sbarbi davanti allo smartphone / tablet / PC (i più nerd che programmino anche …) durante lo stato di veglia nell’ intero corso della giornata sguazzerebbero, gli insegnanti statali pagati ugualmente, pure !

    Oppure … Oppure quàll ch’ a déggh mé :

    Abolizione del Ministero della Pubblica Istruzione, istituire un sito dalnome accattivante tipo YouSchool o SchoolHub 😉 😀 e … gli insegnanti campino di finanziamenti on line via Sito Patreon … tanti Iutùbers, Infliùènsers & Affini ci han fatto su uno sbrozzo di pilla !

  46. Moi scrive:

    @ PEUCEZIO

    Chiunque abbia dalla Terza Media in giù, che stiparsi nei treni e andar Gggiù 😉 in massa sia il modo più efficace di estendere l’ Epidemia … ci arriva da sé, per Vestigiale Buon Senso Psichico Contadino !

    … gli Universitari (ma poi perché fare l’ università al Nord, per lamentarsi perennemente della benché minima foschia e aspettare Messianicamente (!) il Pacco da Gggiù di Mamma con le mozzrelle e i salumi ?! … Bah !) … gli Universitari, invece, NON ci arrivano … perché nessun Prof. Blasonato e/o Giornalista / VIP di Sx glielo ha mai spiegato !

    • PinoMamet scrive:

      Guarda che si sono stipati nei treni anche a Parigi, solo molto peggio che a Milano…

      • Moi scrive:

        … semmai confermi, quel che dicevo a Peucezio ! Poi un certo modo d’ intendere la “Studentitudine” è nato proprio a Parigi 52 anni or sono !

        • Moi scrive:

          Ho citatoi Terroni Fuorisede (ci sono o c’erano video e pagine web e da farci una Laurea in Antropologia al riguardo …) perché da noi hanno “cappellato” loro … ma ciò vale per tutti gli Universitari Hipsteroidi d’ Occidente (e Paesi Occidentalizzato) !

          E … dicevo a Peucezio, una cazzata così la gente con la III Media NON la fa !

          • Moi scrive:

            Cmq, forse, più che lo Spirito del Sessantotto … li ha ispirati qualche Serie TV Americana di Netflix sulle Zombie Apocalypse … vista un po’ in TV, un po’ sullo smartphone, un po’ sul PC !

        • PinoMamet scrive:

          Ma non credo che a Parigi fossero tutti studenti fuorisede quelli scappati dalla città in extremis…

          ci sono anche città diverse da Bologna, Moi 😉

  47. Moi scrive:

    da noi Zingaretti ha reagito al Coronavirus con il Copia-Incolla&Sostituisci del Terrorismo Islamico … si è visto com’è andata !

    Cmq, regaz : io guardo ai VIP infettati, Politica o Serie A fa lo stesso … se sopravvivono loro, forse qualche speranza c’è! … E niente : Memberberry di Mègich Giònson con l’EIDS !

    • Z. scrive:

      Quindi il coronavirus è colpa di Zingaretti.

      Vi fanno in serie come le auto in Fiat 🙂

    • werner scrive:

      In questo caso essere Vip (in Europa) farà poca differenza. Per ora non ci sono cure costose o sperimentali che loro possono permettersi e i comuni mortali no. Pertanto il tasso di mortalità sarà più o meno lo stesso per tutti.

      La vera differenza sarà che loro sanno di avere il coronavirus, mentre il resto della popolazione o si ammala di brutto o resta con il dubbio.

      • Moi scrive:

        Ma infatti … la gaffe clamorosa di Zingaretti è stata dire che sarà seguito e curato come qualunque altro cittadino … più tre quarti d’ Italia avranno esclamato “seh … magari !!!”

        • Moi scrive:

          … dopo ovviamente (come tuto il PD e l’ Intellighentzia) aver trattato in un primomomento il CoronaVirus da Terrorista Islamico : “NON ci fermerà ! NON cambierà il nostro Stile di Vita !”

          • werner scrive:

            Vero, io compreso.
            È da annoverare nella lunghissima lista di errori comunicativi a cui stiamo assistendo nelle ultime settimane.

            Sembra che tutti gli esperti in comunicazione al servizio del pubblico e delle aziende siano inutili.

  48. Moi scrive:

    … Rinnovo il Domandone :

    ma in Africa … davvero NON c’è il Coronavirus oppure hanno piaghe endemiche molto più pericolose e perciò nemmeno lo cagano ?!

  49. PinoMamet scrive:

    Poi uno dice la grandeur.

    Un’amica francese mi manda un link dove un tale francese, con corredo di tipiche carte che dimostrano ecc. ecc., racconta la storia del virus creato in laboratorio come arma batteriologica (per me meglio dire, virusologica 😉 ) , solo che non incolpa né Trump né Putin, dice “siamo stati noi francesi insieme all Cina!”

    Insomma, voglio essere i primi lo stesso: nel male o nel bene non importa, ma hanno da essere loro 😀 😀

    • habsburgicus scrive:

      avevo letto da qualche parte una cosa simile, ma non le avevo dato importanza…si parlava appunto di collaborazione sino-francese finita male, con il morbo creato in laboratorio che sarebbe sfuggito di mano, non è ben chiaro se per dolo o insipienza o ambedue

  50. Z. scrive:

    Robecchi si chiedeva quando abbiamo imparato ad essere così cinici. Io mi sono chiesto invece quando abbiamo imparato a non esserlo.

    Cent’anni fa, un’epidemia dovuta a un morbo non meno grave di questo non ha fermato a questo modo, a quanto ne so, né uffici né fabbriche né stadi né vita mondana.

    Oggi molti cercano di sfruttare l’epidemia per dimostrare che hanno avuto sempre ragione loro. Immagino sia normale vedere, in tutto quel che ci circonda, la prova che abbiamo avuto sempre ragione noi. Chissà quante volte l’ho fatto anch’io.

    Stavolta no, anzi: solo da poche settimane mi sono accorto che non mi ero mai soffermato a considerare una cosa che oggi mi accorgo essere molto importante.

    Cerco di esprimere un punto di vista forse non troppo preciso, e spero mi perdonerete qualche eventuale inesattezza.

    E’ colpa dei tagli della sanità, dicono alcuni, se siamo in questa situazione. Immagino che con più risorse a disposizione si sarebbe potuto fare di più, ma a mio avviso, se il virus ha avuto l’effetto di paralizzare la società fino a questo punto, in realtà, non è perché la sanità è finanziata poco e funziona male. Anzi, è perché funziona molto bene, molto meglio rispetto a cent’anni fa. Non solo in Italia.

    Tanto bene che abbiamo la possibilità di tentare di salvare tutti, e riteniamo di doverci provare. Riteniamo che non tentare sarebbe un crimine. La sola idea ci ripugna. Quando sentiamo un politico straniero che dice che i suoi concittadini devono accettare di perdere i loro cari, la cosa ci suona come una bestemmia. Molti di noi hanno parenti anziani, e anche chi non ne ha perdonerebbe una cosa simile ad un politico del nostro Paese.

    Cent’anni fa le cose erano molto diverse. Non c’era bisogno che certe cose le dicesse il capo del governo. Leggo che in Italia la spagnola avrebbe fatto 600.000 morti su di una popolazione che non arrivava ai 40 milioni. Del resto allora morire improvvisamente per malattia non era una cosa inusitata, neanche al di fuori delle epidemie. Gli individui deboli – come me, e come probabilmente molti di voi qua dentro – non superavano i primi anni di vita. Anche la vita di chi sopravviveva era ben più precaria di quanto non lo sia oggi, e questa cosa era accettata.

    E non c’erano i reparti di terapia intensiva saturi, perché banalmente – come direbbe MT – non c’erano i reparti di terapia intensiva.

    Insomma, grazie ai progressi della tecnologia medica, la vita di persone comuni come noi ha tutt’altro valore rispetto a quanto non ne avesse cent’anni fa. E a mio avviso, le misure che vediamo in atto in questi giorni dipendono proprio da questo.

    Se e come cambierà il nostro modo di vedere le cose dopo questa epidemia non saprei immaginarlo.

    Vi abbraccio tutti, virtualmente e a debita distanza 🙂

    • Peucezio scrive:

      Credo che il discorso sui tagli si riferisca agli ultimi anni, quando davvero c’era un ospedale in ogni paese, non a cent’anni fa.

      A parte questo, concordo in pieno con la tua interpretazione.

      E’ il motivo per cui ritengo che, malgrado tutto, ci sia qualcosa di profondamente sano dietro questa autoimposizione (malgrado le cose che ho scritto in un commento all’altro post, ma che sono una sorta di effetto collaterale).

      • Z. scrive:

        Certo, presumo si riferisca agli ultimi decenni. Sono sempre stato critico verso questo tipo di tagli, sia chiaro, e spero proprio che la tendenza si inverta. Ma sinceramente ho forti dubbi che siano stati così rilevanti per gli eventi di questi giorni.

        • Peucezio scrive:

          Beh, ma se avessimo molti più medici, strutture, materiale…
          Pensa solo al numero chiuso a medicina da decenni.
          Infatti già da prima del Coronavirus si cominciava a parlare di abolirlo.
          Poi, certo, le strutture si riaprono, il materiale si acquista o si produce, si utilizzano i neolaureati, ma in fretta e furia, con tutti i pasticci e i ritardi che ciò comporta.

          • Z. scrive:

            Se avessimo molti più medici, strutture e materiale immagino ci sarebbero state meno vittime, presumo. Su questo siamo d’accordo.

            Quel che voglio dire è che il contagio circolerebbe comunque velocemente, e noi dovremmo comunque subire tutte le misure che il governo sta imponendo oggi.

            PS: si parla di rivedere il numero chiuso per le scuole di specializzazione, credo (e si è provvisoriamente abolito l’esame di Stato, anche se io spero che non sia ripristinato neppure a fine emergenza). Il numero chiuso per l’accesso all’università non è in discussione.

            • Peucezio scrive:

              Z.,
              “Quel che voglio dire è che il contagio circolerebbe comunque velocemente, e noi dovremmo comunque subire tutte le misure che il governo sta imponendo oggi.”

              Certo, su quello non ci piove.

              “PS: si parla di rivedere il numero chiuso per le scuole di specializzazione, credo (e si è provvisoriamente abolito l’esame di Stato, anche se io spero che non sia ripristinato neppure a fine emergenza). Il numero chiuso per l’accesso all’università non è in discussione.”

              Sei sicuro? Io avevo capito che volevano proprio togliere il numero chiuso per la facoltà di medicina.

            • Z. scrive:

              Non sono sicuro di niente, specie in questo periodo. Può darsi che mi sbagli…

            • Peucezio scrive:

              https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=76322

              Mi sa che mi risultava giusto.

              Viene spostato al secondo anno, ma in questo modo ha molto più senso, secondo me, perché dai la possibilità concreta agli studenti di misurarsi con la disciplina (i test di ingresso sono sempre cose demenziali).

            • Z. scrive:

              Letto. Era un progetto che si valutava di attuare tra qualche anno, su cui peraltro il governo pare abbia espresso recentemente riserve.

              Valutare gli studenti dopo un periodo iniziale in effetti permette un esame più completo dei candidati. Ma secondo me ha lati negativi rilevanti: sarebbe molto costoso (un po’ tipo il vecchio sistema universitario greco) e i ricorsi rischierebbero di moltiplicarsi a dismisura.

              Vedremo.

      • Z. scrive:

        Detto questo, vero è anche che non so se tenere aperto un ospedale in ogni paese sia fattibile, oggi. Immagino che i costi delle tecnologie di oggi non siano gli stessi costi delle tecnologie di quarant’anni fa, per dire…

    • Peucezio scrive:

      Lo vedi che quando non sei tutto preso a paraculare i discorsi altrui, sei una personcina intelligente, acuta, profonda e originale nelle tue riflessioni? 😀

  51. daouda scrive:

    “Un cinico è uno che, quando sente profumo di fiori, si guarda in giro per vedere dov’è la bara.”

    by Mencken.

    Quindi dire che gli antichi erano cinici è un’infamia ed un ribbaltamento della realtà.

    Cento anni fa gli stessi che volevano andassimo producenti, oggi dopo cent’anni ci impongono di fermarci.
    Questa è la questione di merda che non vuoi vedere perché non vuoi e lascia da parte la retorica di merda che vuoi vedere come uno se apparecchia er discorso da saputo.
    Sei ridicolo.

    GRAZIE AL CAZZO CHE LA SANITA’ FUNZIONA MEGLIO DI CENTO ANNI FA E CE STANNO LE TERPAIE INTENSIVE, dovremmo esse stronzi proprio pé falla ì peggio…*

    Poi colpa della sanità tagliata è una cosa che non c’entra nulla colla situazione del virus.

    Non posso esprime lo sdegno che mi procuri. GLI ABBORTI, LE EUTANASIE FINTE, LA TERRA DETURPATA LA MAFIA E CHI PIU’ NE HA PIU NE METTA, I DROGATI I MATTI, MA DOVE CAZZO VIVI? CIAI MAI PARLATO CON UN MEDICO CHE AMMETTA CHI SONO QUELLA RAZZA LLA? LI CREDI ESENTI DA PECCATO EED IO DOVREI ELOGGIA MERDE CATEGORIALI INTERE CHE SPESSO SONO FANCAZZISTE ED ABUSANti OLTRE CHE INCOMPETENTI E BESTIE?

    lA tua è una narrazione consolatoria.
    Se poi credi ed abbocchi all’amo che il blocco sia causato dal virus e dal voler salvare la gente che da sempre buttiamo nel cestino della storia vafanculo raggioni da merda e neghi l’esistenza quotiidan.

    *
    “Insomma, grazie ai progressi della tecnologia medica, la vita di persone comuni come noi ha tutt’altro valore rispetto a quanto non ne avesse cent’anni fa. E a mio avviso, le misure che vediamo in atto in questi giorni dipendono proprio da questo.”

    alivelli della soscietà di oggi rispetto a quella che descrivi te i tumori dovrebbero esse spariti, du iu compris? se saremmo dovuti evolve in malatie peggiori pé sta ar paro de 100 anni fa e fa il discorso tuo demmerda mentre ciavevo malatie vechcie co mezzi spropositati per distruggerle.

    Senti dodpo sto discorso magari mori, o magari moro io. basta

  52. daouda scrive:

    scusami eh ma me pare proprio un discorso ignobbile. Sarà che me rode da non poté resuscità l’infami pé uccideli de nuovo come sarà quando la morte coglierà pure loro e torturalli.
    Ma lascia perde questo, che tanto sapello non salva se a Dio non ti affidi ergo io lo so e sto peggio che se non lo sapevo, il discorso è che cos’è la giustizia? cos’è il bene? il Buono? Il bello? e quindi?

    E quindi un cazzo. Io ce penzo ogni sera perché sò traviato, ma solo perché me va, so io che je vojo da forza e sentimme mejo, e tanto basta. Quinni aribbadisco.
    Sono sicuro ( correggo ) che crepi come creperò anche io forse.
    Ma smettila de fa finta de esse ebete

    • daouda scrive:

      la discrepanza tra un contadino che elucubra sulle trame del re e quello che noi possiamo pensare sui governati di oggi è anni luce a sfavore nostro , paro paro come la situazione sanitaria che dovrebbe essere ben lungi migliore.

      Ma voi le ichieste le negate a prescindere edite è il solito gombloddismoh. Fanculo

    • PinoMamet scrive:

      Ho uno studente Igbo; è cristiano, e non sapeva nulla della storia sulle origine ebraiche degli Igbo. Tra l’altro è simpaticissimo e molto popolare a scuola.

      Magari è proprio vera la connessione con l’antico Egitto, il mito fondatore di tutti gli afroamericani, via Nubia e relativi faraoni neri. La circoncisione la praticano un sacco di popoli, ma proprio l’ottavo giorno non mi sembra un caso…

      Comunque non sento parlare del Biafra da quando andavo alle Elementari! Era l’urgenza e il caso umanitario di allora..
      “Mangia! non vedi i bambini del Biafra in televisione?”
      “Fiiii come sei indietro! ma da dove vieni, dal Biafrica ??”

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