Le cicale battono cassa

In questi giorni, sto spostando alcune cose che scrivo, più legate alla cronaca immediata, su Apocalottimismo.

Oggi ci ho messo questo.

Allora, vediamo cosa stanno facendo in questi giorni per l’ambiente.

Le linee aeree statunitensi hanno chiesto al governo 50 miliardi di dollari, divisi equamente tra prestiti a basso tasso d’interesse e un semplice regalo.

Le stesse linee aeree, tra il 2010 e oggi, hanno avuto a disposizione, grazie ai loro guadagni, diversi miliardi di dollari.

Hanno deciso di darne il 96% ai propri azionisti.

Siccome proprio oggi i ministri del trasporto europei si riuniscono per ascoltare gli aereomendicanti nostrani, ricordiamo che alle linee aeree, noi contribuenti abbiamo già dato:

“L’esenzione dalle tasse sul carburante significa un sussidio di €60 miliardi di euro ogni anno. Per ogni passeggero che vola in economy tra l’Europa e gli Stati Uniti, questo vale un generoso sussidio di quasi €95.”

Nelle versioni della Cicala e la formica che si trovano sui siti per studenti copioni, la frase finale che compare è questa:

Ma la formica disprezza la pigrizia della cicala e non si cura dell’offesa, ma persevera nel lavoro. Ma poi giunse l’inverno e grazie alla laboriosità la formica aveva abbondanza di briciole e viveva con gioia; la cicala, al contrario, a causa della sua negligenza non aveva cibi e si trovava nella miseria.

Allora implora la formica: “Dammi, per favore le briciole poiché sono affamata”. Ma alla cicala la formica risponde: “Prima cantavi ora balla!”.

A cui aggiungiamo queste righe:

La cicala allora guardò superba la formica, e disse, “Ho parlato con il nostro Presidente, e mi ha detto che ciò che è tuo, è mio!”

A Peretola, Firenze, esattamente nel punto in cui vorrebbero far finire la nuova pista dell’aeroporto in espansione, ecco i fenicotteri rosa:

 

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138 risposte a Le cicale battono cassa

  1. daouda scrive:

    “L’esenzione dalle tasse sul carburante significa un sussidio di €60 miliardi di euro ogni anno. Per ogni passeggero che vola in economy tra l’Europa e gli Stati Uniti, questo vale un generoso sussidio di quasi €95.”

    DOVRESTI RENDERTI CONTO DELLA STUPIDITA’ DI QUESTA FRASE CAZZO. Mentecatto quando fai così, sei un ribaltatore della realtà.

    Per il resto della morale del tuo discorso peggio per te che non reagisci. Peggio dunque per tutti che non reagiscono. Peggio ancora peggio per chi non si adatta.

    Dovevo mettere il copia incolla di stirnerismo qui , non là.

    • Moi scrive:

      Daouda, ti dò un consiglio per esperienza diretta : anch’io tendo “a scaldarmi troppo” 😉 quando scrivo … mi sono dato un metodo di autodisciplina che sembra essere apprezzato :

      scrivere l’ esatto contrario di ciò che pensi, sia nella sostanza sia nella forma … MA preceduto da un “NON” bello evidenziato tuttomiaiuscolo …son solo 3 caratteri, ma rendono benissimo !

      • daouda scrive:

        non c’entra nulla. Esenzione fiscale è il contrario del sussidio cazzo e questo è universale ed univoco. Fine.

        Il tuo è esercizio falsato prima che difficile

        • Z. scrive:

          D’accordo, diciamo pure che il padrone di casa non si è espresso in modo impeccabile. Ma tutto sommato non mi sembra che abbia detto una bestialità.

          Il senso credo fosse: se io ti faccio pagare 1000 euro in meno di quanto ti farei pagare se tu esercitassi la tua attività in un altro settore, questo ti permette di abbassare i prezzi dei tuoi servizi, cosa che se tu operassi in un altro settore non potresti fare.

          Da questo punto di vista, se ci pensi, è effettivamente un po’ come se io sussidiassi i tuoi clienti.

        • Francesco scrive:

          veramente l’esenzione fiscale è un caso da manuale di sussidio del cazzo

          Fine

          😉

          • daouda scrive:

            No perché l’esenzione lascia i soldi in tasca mentre il sussidio dà soldi altrui a te che sei decotto sepsso e volentieri.

            Questo perché fosse per voi le tasse sarebbero al 100% mentre sopra il 20% è ruberia e merda indipendentemente da ogni tipo di servizio in contraccambio.
            Quindi se hanno la fortuna di essere agevolati ( e certo c’è da chiedersi il perché ) meglio per loro.
            A nessuno viene in mente che se le tasse fossero più alte i bei viaggetti non si farebbero più?
            Vajelo a spiegà all’homo viator di oggi che torniamo agli anni 90

            • Francesco scrive:

              l’esenzione lascia in tasca soldi che si sarebbero dovuti pagare ed è quindi equivalente a un sussidio, economicamente e moralmente

              PS fosse per me le tasse starebbero allo 0% ma mica lo ho fatto io il mondo!

            • daouda scrive:

              Francé lasciarti i soldi in tasca in qualche modo è diverso da levarteli e ridarteli.
              Se una può essere concorrenza sleale (????????????) l’altra è un falsamento delle regole di mercato stesso basantesi su incentivi che diventano ricatto politico oltretutto. E’ diverso cazzo senza bisogno di addure la questione della burocrazia che in certi luoghi funziona abbastanza bene addirittura e rende anche la restituzione a credito od a debito alquanto lentamente.

              Mi dovrai spiegare un giorno come poi ipocritamente vuoi le tasse a zero ma non vuoi evadere.
              Il limite razionale è presto detto, superato il quale chiunque paghi un centisimo di più è un infame

              • Francesco scrive:

                evadere è peccato, come ogni disobbedienza alla autorità. no?

                far cambiare le leggi invece è cosa buona e giusta.

                ciao

              • daouda scrive:

                evadere quel che non si deve dare (oltre il 20% ) non è peccato è lotta.

                Se è per qeusto Trento ha formalizzato che la decima alla chiesa ( ulteriore 10% è obbligatoria ) ma tanto che je frega al cattolico dell’uno e dell’altro…fallo belare come una capra!

  2. Moi scrive:

    … Bello, l’ appdéit dei Classici ! 😉

    Cmqle fiabe NON sono mai state politically correct, men che meno “LGBTSPQR friendly” !

    Pare che nelle favolette moderne non si possa nemmeno più dire che un volpone, in natura, si pappa una coniglietta ! [cit.] 😉

  3. Moi scrive:

    Siccome proprio oggi i ministri del trasporto europei si riuniscono per ascoltare gli aereomendicanti nostrani, ricordiamo che alle linee aeree, noi contribuenti abbiamo già dato:

    —————

    Alichiagneeffotti ! Cry & Fuck Airlines ! 😉

    • werner scrive:

      Almeno le compagnie Usa fino a settimana scorsa facevano utili (che significano anche investimenti, posti di lavoro, servizi migliori per i clienti…). Noi invece stiamo nazionalizzando Alitalia che fino a due settimane fa era una voragine succhiasoldi.

  4. Peucezio scrive:

    Miguel,
    sai che mi sto convincendo che molta gente, di quella diversa da te, anzi, direi opposta, in fondo ci gode di ‘sta situazione?
    C’è gente a cui l’idea che si pongano vincoli e imposizioni piace di per sé, indipendentemente dallo scopo.
    E a cui in fondo vedere gente in giro, che viveva, interagiva, ecc. dava fastidio.
    Io penso a quel coglione di Matera che si lamentava di quelli che avevano fatto la Pasquetta fra i Sassi, con tanto di tavolino, per poi smantellare tutto e lasciare tutto pulito.
    Quello lì, che rappresenta una grandissima fetta di italiani, soprattutto di mezza età (compresa la mia, si badi), secondo me in questi giorni è felice come una Pasqua.
    Che c’è di più bello per lui di strade deserte, tutto ordinato, pulito, non vola una mosca, non si muove una foglia?
    Io lo noto anche su facebook: la gente sembra felice di issare e ostentare questo vessillo dello “stiamo in casa”, quasi con voluttà. Per me è una gran rottura di coglioni, ma lo faccio di buon grado perché sono consapevole della gravità del problema (penso alle popolazioni del bergamasco e del bresciano, agli anziani, che per una serie di motivi sono la parte che più amo della popolazione, agli affetti spezzati, ai medici e infermieri costretti a sforzi massacranti, a questa cosa agghiacciante del morire da soli, senza parenti e senza funerale) e anche, egoisticamente, per non ammalarmi io.
    Ma non ci trovo nulla di bello, non ne faccio una bandiera, non ci metto nessun autocompiacimento. E’ una merda. Ma necessaria per evitare guai molto peggiori.

    Ma secondo me questo tapparsi in casa asseconda un’altra delle espressioni del nacrisismo solipsistico della società d’oggi, che spesso stigmatizzo, che è quello del controllo. Chi teme l’alterità e vuole un’espansione virtualmente infinita del suo io, vede tutto ciò che è manifestazione della vita altrui come una minaccia, un limite a questa espansione.
    Mentre nei giovani, per un fatto anagrafico, prevale ciò che dici tu, cioè l’idea dei confini bruciati, del desiderio che si trasforma in realtà, del mondo intero a disposizione come oggetto di consumo, senza confini materiali, densità dello spazio, ecc., nelle persone mature, che sono comunque tutte generazione post-sessantottesca, infantilizzata (non parliamo di novantenni) la stessa tendenza si esprime in senso difensivo, perché non hanno più un’età espansiva, di autoaffermazione e di bisogno sociale e al tempo stesso di istinto vitale ancora forte.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “non ne faccio una bandiera”

      Siamo animali sociali e, anche attuando comportamenti individuali, dobbiamo inventarci una loro dimensione collettiva per dare loro un senso.

      • Francesco scrive:

        bella osservazione!

      • daouda scrive:

        siamo animali socievoli semmai

      • Peucezio scrive:

        Mauricius,
        ma questo è spirito gregario, che è qualcosa in più, è l’aspetto deteriore dell’essere animali sociali (che invece in sé è nobile, perché è un principio di amore, una rinuncia a un po’ di noi stessi per concedere qualcosina agli altri).
        Lo spirito gregario è autorassicurazione per il fatto che si sta con chi si percepisce forte, quindi in un certo senso è il contrario, è un modo per dire: “io ti voglio distruggere, perché sei un altro diverso da me, ma non sono abbastanza forte per farlo, quindi lo faccio per procura”.

        • daouda scrive:

          socievole non sociale per favore vi prego.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Lo spirito gregario credo fosse il collante delle bande di cacciatori-raccoglitori che riunivano i nostri antenati.

          • Peucezio scrive:

            Certo.
            Ma non è che sia sparito: probabilmente è nel nostro DNA.
            Solo che ora è inutile, perché la coesione sociale è assicurata dalle istituzioni sociali, per cui si è trasformato in un sentimento parassita, che aumenta il conformismo, creando una sorta di resistenza alle spinte migliori, quelle che vanno nel senso della valorizzazione dell’originalità individuale, che è il motore del progresso delle società, e a quelle che sono invece collettive, ma nel senso opposto, cioè della solidarietà verso il più debole, della coesione comunitaria come rete di protezione per tutti.
            Mentre lo spirito gregario ha la funzione contraria: aggregare i subalnerni per natura a un capo per sfogare la loro frustrazione e il loro risentimento catalizzandolo in lui, che invece è forte e risoluto. In tutto cioè pagano due categorie: gli spiriti liberi e i deboli, i quali ultimi non interessano ai gregari, che sono gregari proprio per sentirsi forti e poter esercitare soprusi sui più deboli (tu che sei un lettore di Girard hai ben presente quest’ultimo meccanismo), perché il gregarismo, essendo un prodotto dello spirito aggressivo (ma collettivo) e non di quello solidale e amoroso, cioè di thanatos e non di eros, di odio e non di amore, direbbe Empedocle, ha bisogno di un nemico, diversamente dal sentimento comunitario solidale. E se il capo è il capo, i gregari sono suoi adepti (troppo deboli per essere capi, ma non abbastanza da accettare di essere i perdenti), l’unico possibile nemico sono i deboli veri (e gli individui liberi). Non l’altro capo con altri gregari, perché i capi si annusano fra loro e così anche le diverse tribù di gregari, quindi solidarizzano, non entrano in conflitto.

    • Roberto scrive:

      Accordo totale con peucezio

    • PinoMamet scrive:

      A ‘sto giro peucezizzo anch’io…

    • Z. scrive:

      Ezio,

      — sai che mi sto convincendo che molta gente, di quella diversa da te, anzi, direi opposta, in fondo ci gode di ‘sta situazione? —

      Mi piace sempre quando viene invocata la clausola “presenti esclusi”.

      Presenti esclusi, naturalmente 🙂

      • Francesco scrive:

        ora, io, essendo un poco stronzo, ammetto di apprezzare la città vuota silente e vedibile

        però essendo chiuso in casa uso del tempo e dell’occasione per riallacciare contatti sociali da tempo allentati o persi, con gran piacere almeno da parte mia

        ah, per Mirkohnd ma aperto a tutti: stasera alle nove Santo Rosario telematico della Chiesa Cattolica Italiana

      • Peucezio scrive:

        Z.,
        al di là degli scherzi, è chiaro che Miguel in qualche modo si compiace di questa situazione per tutt’altre ragioni.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Peucezio

          “al di là degli scherzi, è chiaro che Miguel in qualche modo si compiace di questa situazione”

          E’ una situazione drammatica, la prima che sia capitata alla nostra generazione (che non è giovane).

          E’ sicuramente affascinante: vedere crollare (magari solo temporaneamente) l’intera costruzione del mondo è un’esperienza notevole.

          E siccome non sono un appassionato cultore del sistema, non posso negare un certo “compiacimento” sotto alcuni aspetti.

          Poi, oltre ai morti, che non saranno moltissimi, ci saranno conseguenze inimmaginabili sulle vite di tante persone, e sull’intero futuro del pianeta, e molte saranno peggiorative: pensiamo allo spazio che il decreto CuraItalia dà all’espansione del 5G, per citare solo un esempio, o a quanti negozietti andranno in fallimento e saranno sostituiti da Amazon.

          E di questo aspetto, non mi compiaccio proprio.

          • Francesco scrive:

            approfitto della tua osservazione sul 5G e chiedo: non è che Conte, sub specie emergentiae, sta vendendo il nostro didietro ai cinesi?

            ero rimasto che era ceduto agli americani e preferirei restasse così in attesa di poterne disporre liberamente e non sempre a 90°

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Francesco

              “approfitto della tua osservazione sul 5G e chiedo: non è che Conte, sub specie emergentiae, sta vendendo il nostro didietro ai cinesi?”

              Io non mi preoccuperei tanto del “chi”, quanto del “cosa”.

              E’ il 5G che fa paura, fosse anche in mano ai miei migliori amici.

              Perché è ciò che permette il passaggio dell’intelligenza artificiale da chiacchiere scritte alla vita reale.

              • Francesco scrive:

                beh non credo, l’IA diventa reale in supercomputer molto fighi e grossi e costosi o forse in immense reti di PC stupidi e lenti, uno per uno

                ma cosa c’entra il 5G?

                che per controllarci tutti come formichine in un laboratorio mi pare basti la tecnologia attuale

                ciao

              • Roberto scrive:

                Miguel
                Visto che abbiamo tempo da vendere, sarei felice se mi spiegassi a parole tue, in modo chiaro e senza rimandarmi a pallosissimi papiri che ci trovi di tremendo nella 5g e nell’intelligenza artificiale

                Ho provato a leggere le cose di quel gruppo di svalvolati che hai postato un po’ di tempo fa, mi sembrava materia da psicologo

            • Z. scrive:

              Mi spiegate il 5G?

              • mirkhond scrive:

                Infatti. Cos’è?

              • daouda scrive:

                una strada per il transumanesimo e tenerti incollatto alla via telatico cibernetica

              • Francesco scrive:

                è uno standard di telefonini più veloce di quelli attuali

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                sul rapporto tra 5G (che non è uno standard di telefonini) e l’intelligenza artificiale, ti segnalo al volo questo, ma vorrei scrivere una cosa più approfondita:

                https://www.electronicdesign.com/industrial-automation/article/21807565/brave-new-world-everything-gets-smarter-when-5g-and-ai-combine

                https://www.telekom.com/en/company/details/5g-network-as-foundation-for-autonomous-driving-561986

              • Moi scrive:

                … va be’, fate a gara con la calcolatrice data in omaggio con il Nesquik negli anni Ottanta a chi fa prima le radici quadrate di numeri a sei cifre ! 😉

              • Peucezio scrive:

                Z.,
                è una roba per cui il tuo cell. scarica giga e giga di roba in pochi secondi, con un salto di ordini di grandezze, quando a informazioni gestibili.
                Il timore è quello per cui a quel punto chi vuole gestire le tue informazioni e violare la tua privacy dispone di strumenti e quantità di dati immensamente più potente.

              • Peucezio scrive:

                quanto

              • Kairobi scrive:

                Z

                Sostanzialmente è la linea su cui viaggerà tutto il Nuovo Mondo, è il modo con cui verrà unito il mondo reale con quello digitale, l’uomo immerso nella realtà elettronica:

                – sistema bellico (dai nuovi razzi al target del singolo individuo)
                – Canale di ogni transazione possibile (blockchain / Iot / IoE / smartgrid)
                – Quindi GESTIONE di tutto da parte dall’Inteligenza Artificiale

                _______
                questo è un fra gli entusiasti:

                «la rete capace di fondersi con la realtà».
                «una sorta di ombra digitale che ci segue ovunque e che raccoglie tutti i nostri dati interagendo con quel che ci circonda».
                «la più potente delle Ai che monitora secondo dopo secondo quel che facciamo consigliandoci e guidandoci».
                «Dunque si, ci stiamo lavorando anche noi sul 6G».

                https://www.repubblica.it/dossier/tecnologia/onlife/2019/09/22/news/onlife_ecco_come_sara_il_6g_la_rete_capace_di_fondersi_con_la_realta_-236591789/?ref=RHPPLF-BH-I236690423-C8-P15-S1.8-T1&refresh_ce

                _
                Dalla Tecnologia al Transumano. Un Microchip nel Cervello e una Cloud come Organo di Controllo

                Questo è un terrificante convegno del 2012, Bocconi:

                Quali sfide per il futuro”? RELATORE, Franco Bernabè Presidente Esecutivo Telecom Italia SpA DISCUSSANT, Alberto Sangiovanni Vincentelli, “Institute of Electrical Engineering and Computer Sciences”, The Edgar L. and Harold H. Buttner Chair of EECS, “University of California”, Berkeley»

                https://www.youtube.com/watch?v=mRDjCfygiNs

                _____

                Quando gli automi del M5S cianciavano di SmartNation, sapendolo o meno, prlavano di questo.

                #5G & #AgendaDigitale — porterà mutazione genetica, per la massa.

                https://www.agendadigitale.eu/infrastrutture/5g-quando-arriva-in-italia-e-che-ci-faremo-2019-2022/

                Senza contare tutte le questioni sui i chip personali, la World ID, le schedature in blockchain ecc..

                Perfino i parametri vitali saranno sotto costante controllo.

              • Francesco scrive:

                forse il timore vero è che saranno disponibili e gestibili e in tempi brevi così tanti dati su di noi che non riusciremo più a capire che ci stanno manovrando

                giusto Miguel?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “forse il timore vero è che saranno disponibili e gestibili e in tempi brevi così tanti dati su di noi che non riusciremo più a capire che ci stanno manovrando”

                Beh, ci sta.

                Di per sé è sostanzialmente un’accelerazione pazzesca del flusso di dati, di circa 100 volte rispetto a oggi, assieme al tentativo di assicurare una copertura totale del pianeta.

                Questo significa che si può avverare il passaggio dall’idea della nanotecnologia come “quella cosa che ci permette di parlare, di scrivere e fare dei conti”, a quella cosa che controlla la totalità del mondo attorno a noi e noi stessi.

              • Kairobi scrive:

                Per Francesco

                // cosa c’entra il 5G

                lo spiega il video della bocconi.

                il mondo smart è gestito da AI.

                l’AI diciamo che è un programmino, può gestisre solo pacchetti di dati (enormi pacchetti)

                Ogni scambio è una transazione, questa transazione viene registrata su un unico registro, indelebile: blockchain.

                Internet delle cose (IoT): gli aggetti hanno transazioni fra loro e in generale, tutto comunica con tutto, registrato su blockchain.

                Ogni persona deve quindi usare blockchain per ogni cosa e sarà unica grazie a un proprio identificativo > World ID.

                Per far si che questa enorme massa di dati sia disponibile e in tempo reale, serve qualcosa che li possa trasmettere > questo è il 5G.

                Sarà così fitto da essere più simile a campo.

                Senza di quello l’AI non entra nel mondo reale.

              • Kairobi scrive:

                @Peucezio

                // è una roba per cui il tuo cell.

                No, no.
                Il cel è roba da dinosauri.

                Renderà possibile realtà aumentata e virtuale – in real time.

                La carta da parati avrà più potenza di calcolo del tuo computer di oggi.

                La tua felpa sarà in contatto continuo, il tuo frigorifero, il tuo vibratore..

                Tutto scambierà dati di continuo.

                La realtà deve essere tradotta in bit.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Kairobi

                “No, no.
                Il cel è roba da dinosauri.”

                Esatto.

                E passerà perché tantissimi crederanno che si tratta solo di “vedere meglio i video”.

              • daouda scrive:

                che giudizio date dell’Apocalisse come libro.

                No perché pare che lo facciano apposta a realizzà le profezie…

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Aspettate, un conto è la capacità di trasmettere informazioni e un conto è la potenza di calcolo.

              • Francesco scrive:

                x MT

                la potenza di calcolo credo ci sia già, col 5G ci sarà la trasmissione dei dati e infine rimane il problema di scrivere gli algoritmi che facciano qualcosa di utile con quei dati

                è lì che dovrebbe nascere Skynet o Matrix, giusto? beh, secondo Asimov potrebbe essere benevola e guidarci alla conquista dello spazio

                ma lui era un ebreo socialista e ottimista

                😉

            • daouda scrive:

              Fra Amerika e Cina sono alleati…il progetto non è l’egemonia di uno ma il governo mondiale.
              E’ talmente semplice.

              Alcuni hanno associato il 5g al virus comunque ahahahahaha poracci magari fosse così e magari fosse n’arma biologica per scardinare l’economia generale e scusarla del fallimento finanziario.
              ( o si è talmente allocchi da non saper leggere almeno i brevetti su di tali armi? )

              • Francesco scrive:

                mah

                nun me pare che nessuno dei due abbia voja de accettà alleati alla pari

              • daouda scrive:

                fattelo scrive da un cojone , perché sono un cojone, ma fattelo scrive ( cazzo già lo scritto)

                p.s. l’hai capita è battuta doppia!

          • Peucezio scrive:

            ” a quanti negozietti andranno in fallimento e saranno sostituiti da Amazon.”

            Un governo serio, oltre a ripagare le perdite agli interessati, sospenderebbe i fallimenti per un anno o anche di più: c’è pandemia? Non si può fallire!

            • Francesco scrive:

              un governo serio approfitterebbe della pandemia per far fallire tutte quelle moltissime imprese inefficienti sopravvissute malamente in questi anni di tassi a zero

              sarei interessato al dibattito sul valore dei negozietti, che mi pare molto esagerato dai nemici di Amazon (e di Alibaba spero)

              • Peucezio scrive:

                Ma il valore non è un fatto economico.
                E’ un fatto sociale.
                Tutto ciò che omologa riduce la complessità e quindi fa perdere ricchezza.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “sarei interessato al dibattito sul valore dei negozietti, che mi pare molto esagerato dai nemici di Amazon (e di Alibaba spero)”

                Io non faccio distinzioni tra Amazon e Alibaba, se usano gli stessi metodi.

                Detto questo, il giudizio sul negozietto dipende soprattutto da quello che si ritiene sia il modo migliore di passare i brevi anni che abbiamo sulla terra: far arrivare prodotti sempre più velocemente, in maggior numero e a minor prezzo (Mondo AliAmazon); oppure fare come il fornaio Giuseppe, che ogni giorno sforna con cura i suoi prodotti, i cui figli fanno calcio con il Lebowski assieme ai nostri, che chiacchiera con i clienti e scambia conoscenze, e la sera torna a casa stanco, ma con la sensazione di aver fatto una cosa che lui sa fare.

                Una volta a voi cattolici piacevano un sacco questo Storie Umane 🙂

              • Z. scrive:

                Beh, se il cliente preferisce spendere meno altrove è con lui che dovresti prendertela, forse…

                Comunque il fornaio per ora non rischia troppo per via di Amazon.

              • Peucezio scrive:

                Questo dimostra come il libero mercato non funzioni.

                Se il cliente sapesse che c’è una multinazionale americana che gli fa materializzare le cose sulla scrivania appena ne concepisce il desiderio, qualsiasi cosa di qualsiasi genere, tipo lampada di Aladino, si rivolgerebbe a quella.
                E noi tutti a mangiare aria.

              • daouda scrive:

                di grazia dov’è il libero mercato?

              • Z. scrive:

                Ezio, non ho mica capito…

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “c’è pandemia? Non si può fallire!”

              Quindi i creditori sono liberi per un anno di dare la caccia all’imprenditore che, non potendo più fallire, non gode della tabula rasa dei debiti?

              • Peucezio scrive:

                Non ho capito.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Il fallimento comporta una deroga al principio generale per cui il debitore risponde con tutto il proprio patrimonio.
                Quando un imprenditore fallisce, invece, la sua situazione viene “congelata” al momento dell’insolvenza e risponde con il proprio patrimonio in quel momento. Una volta ripartito l’attivo, lui si libera per tutto quello che non è riuscito a soddisfare, avendo l’occasione, quindi, di ripartire da zero.
                Questo è il vantaggio del fallimento ed è la ragione per cui meccanismi analoghi, col tempo, sono stati introdotti anche per chi non è soggetto alla disciplina del fallimento.

              • Peucezio scrive:

                Cioè il concetto è che il fallimento sarebbe una cosa vantaggiosa per chi fallisce?
                Gli consente di preservare una parte del suo patrimonio?
                Ma quindi qual è l’alternativa al fallimento?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Non preservi il patrimonio presente (salvo pochissime eccezioni), ma quello futuro. L’alternativa è che i creditori ti diano la caccia vita natural durante, finché non hai saldato tutto.

              • Peucezio scrive:

                Ah, ora ho capito meglio.

                E come si fa a congelare un’attività?
                Non si può fare una moratoria su tutti i debiti (ovviamente contratti direttamente o indirettamente per il coronavirus)?
                In questo modo io non devo pagarti il mio debito, ma anche tu (per quello ho detto “indirettamente”) non devi pagare il tuo e così via.
                Alla fine dovrebbero rimetterci solo le banche o lo stato, ma questo è il costo che esso si deve assumere perché questo virus non distrugga il tessuto economico italiano.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Non è possibile congelare i debiti: i dipendenti e i fornitori vanno pagati.
                Dirai: ma i fornitori a loro volta non sono tenuti a pagare i debiti. Ma anche loro hanno dei dipendenti e loro devono comprare le materie prime, che sono quasi tutte importate.

              • Peucezio scrive:

                Eppure lo stato lo fa continuamente di non pagare i fornitori.
                Perché il privato non può farlo?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Lo Stato paga tardi, finanziandosi sui fornitori. E’ esattamente quello che fanno anche le imprese (le fatture non sono quasi mai pagate all’istante, ma a mesi di distanza), anche se più in piccolo.

  5. Kairobi scrive:

    @Peucezio

    // la gente sembra felice di issare e ostentare questo vessillo dello “stiamo in casa”, quasi con voluttà.

    Mah… forse c’è anche un altro aspetto.

    A parte una buona dose di ‘mi racconto che così facendo tutto si sistemerà’, quella è la voluttà nell’adempiere al compitino del soldatino (l’universo è di nuovo in squadra), il piacere di essere nel branco, la forza dei molti, quella voluttà è brutalità animale. Non solo: incomincia finalmente a vedersi ‘il violento’ che finalmente può sfogarsi grazie allo stato d’emergenza – perchè non si ha la mascherina…

    Ripeto: è brutalità digitale, certo, ma brutalità. Gongolano perchè il modo con cui possono imporre se stessi, finalmente ‘padroni’, agli altri, dicendosi poi: ‘ho fatto la mia parte’. E questo è sempre un’enorme compensazione alle frustrazioni varie.

    no?

    • Peucezio scrive:

      Esattamente!

      E’ un po’ quello che ho voluto dire più sopra, rispondendo a Mauricius, pirma di leggere questo tuo commento.

  6. Roberto scrive:

    Ok finalmente ho la risposta a una domanda fatta mesi fa: che differenza di prezzo ci sarebbe senza il sussidio (sussidio che, come già detto, toglierei immediatamente).

    95 euri per un volo intercontinentale…

    • Kairobi scrive:

      @Roberto

      // 95 euri per un volo intercontinentale

      Cioè? Sull’intero volo?

    • Roberto scrive:

      Così è scritto

      Senza il sussidio ogni viaggiatore pagherebbe 95 euri in più a tratta

      Come ho già detto, il sussidio per me non ha ragione di essere e lo toglierei domani, ma non credo che avrebbe questo effetto decisivo sulla voglia di viaggiare

      • Francesco scrive:

        temo che quello sia il valore medio del sussidio per tratta, come semplice operazione aritmetica

        credo che ogni compagnia deciderebbe su quali biglietti scaricare i maggiori costi e che i “ricconi” che fanno voli intercontinentali pagherebbero molto di più

        si avrebbe una buona idea se ci fosse noto il costo medio del biglietto per tratta

  7. mirkhond scrive:

    Ma è vero che hano deciso di limitare anche le uscite di NECESSITA’ per alimentari e farmacie?
    Questi stanno tirando troppo la corda…..

    • Z. scrive:

      Non mi risulta.

      Comunque, nel modulo che ti ho mandato ci sono indicati gli atti normativi di riferimento. Sono agevoli e brevi da leggere. In un quarto d’ora li leggi tutti, ed è una cosa che consiglio di fare a te e a tutti gli altri, anche per tranquillizzarvi il più possibile.

  8. mirkhond scrive:

    hanno

  9. Miguel Martinez scrive:

    Un po’ lungo, ma è un aspetto cruciale di quello che sta succedendo:

    COMUNICATO CONGIUNTO SI COBAS – ADL COBAS

    ANCHE NOI VOGLIAMO RESTARE A CASA:
    NON SIAMO CARNE DA MACELLO
    DIRITTO ALLA VITA E DOVERE DI PRESERVARLA:
    PER NOI STESSI E PER TUTTA LA COLLETTIVITÀ

    Alla luce di quanto sta accadendo in questi giorni, e cioè che:
    La pandemia di coronavirus (Covid-19) continua a dilagare senza sosta;
    le cifre dei contagi, dei ricoveri e dei decessi fornite dalla Protezione Civile e dal Ministero della salute sono in crescita costante e impetuosa: solo nella giornata di domenica 15 marzo 3590 nuovi contagiati e 368 nuovi decessi;
    tutti gli esperti prevedono che questa pandemia non avrà durata breve, e che nei prossimi giorni la diffusione a macchia d’olio a cui stiamo assistendo nelle regioni del nord si estenderà a tutto il resto della penisola
    gli scienziati e gli esperti cinesi, che per primi hanno dovuto far fronte all’epidemia, hanno più e più volte affermato che l’unico modo per fermare i contagi è quello di fermare tutto e rimanere tutti a casa per almeno 2 settimane, e specificando che tutti vuol dire proprio tutti, eccezion fatta solo per chi lavora nei servizi pubblici essenziali (alimentari e generi di prima necessità, farmacie e ospedali)

    ALLA LUCE DI TUTTO CIO’ SI COBAS E ADL COBAS TRADUCONO LO STATO DI AGITAZIONE GIÀ PROCLAMATO NELL’INDICAZIONE DI RESTARE TUTTI A CASA PER TUTELARE IL DIRITTO ALLA SALUTE E ALLA VITA, RIVENDICANDO LA CHIUSURA IMMEDIATA DI TUTTE LE ATTIVITÀ NON ESSENZIALI E IL SALARIO PIENO A TUTTI I LAVORATORI.

    Il Governo nella giornata di sabato 14 marzo ha sottoscritto con i sindacati confederali e con le associazioni padronali un protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e contenimento della diffusione del Covid 19.
    Prima di entrare nel merito dei vari DPCM e di questo Protocollo è necessario fare alcune premesse.

    1) L’articolo 44 del D. Lgs 81/08 (intitolato Diritti dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato) stabilisce: 1- il lavoratore che, in caso di pericolo grave, immediato e che non può essere evitato, si allontana dal posto di lavoro o da una zona pericolosa non può subire pregiudizio alcuno e deve essere protetto da qualsiasi conseguenza dannosa.
    Dunque è evidente che in un contesto quale quello attuale (quale pericolo può mai essere più grave e immediato di una pandemia in fase di continua espansione?) le norme già esistenti sulla tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro prevedono la non punibilità e non contestabilità del lavoratore che si astiene dallo svolgere la prestazione per preservare la sua incolumità.
    Come si vedrà, il Protocollo firmato da governo, padroni e sindacati collaborazionisti, invece che riaffermare questo sacrosanto diritto e casomai specificarlo e allargarlo sotto il profilo della tutela dei livelli salariali, tende ad eluderlo, vanificarlo e ad annullarlo.
    SI Cobas e ADL Cobas al contrario, nell’indicare come necessità prioritaria ed immediata l’astensione dal lavoro di tutte le categorie che non svolgono mansioni strettamente legate alle necessità di sopravvivenza e di garanzia della salute di tutta la popolazione, non fanno altro che riaffermare e ribadire quanto previsto dal D. Lgs 81/08, da innumerevoli leggi e norme del codice civile, e in ultimo degli articoli 2 e 32 della Costituzione, per i quali la Repubblica considera supremi e inviolabili il diritto alla vita e la salute..
    2) Risulta evidente la macroscopica contraddizione legata al fatto che, fintanto che ci saranno 15 milioni di lavoratori e lavoratrici che saranno in movimento in tutto il paese recandosi in massa nei luoghi di lavoro, a prescindere dalla corretta applicazione delle normative previste anche da quest’ultimo Protocollo, ben difficilmente si può pensare che la guerra contro il coronavirus possa produrre effetti significativi in un tempo ragionevole. Gli inviti a restare a casa ripetuti in continuazione dai media e dai politici e le misure coercitive di controllo minuzioso delle strade e dei territori per sanzionare chi viola le prescrizioni continueranno ad essere parole vuote fintanto che migliaia e migliaia di uomini e donne continueranno ad affollare le fermate delle stazioni e i mezzi del trasporto pubblico, ad ammassarsi nelle navette aziendali e a concentrarsi in gruppi di 4-5 persone nella stessa auto per recarsi al lavoro.
    Mentre le istituzioni appaiono inflessibili e implacabili di fronte a casi sporadici di persone sorprese a prendere una boccata d’aria in strada o a qualche pendolare che tenta disperatamente di raggiungere il suo paese d’origine, continuano ad alimentare e a legittimare il vero e principale fattore di contagio che andrebbe bloccato: l’enorme concentramento quotidiano di persone correlato all’attività lavorativa,
    Se è scientificamente provato che il modo migliore per combattere il coronavirus è quello di non entrare in contatto e rimanere a casa è evidente che anche tutti i lavoratori e le lavoratrici, ad esclusione di chi opera in servizi essenziali, devono fare altrettanto.
    3) Ciò è tanto più evidente alla luce delle ultime ricerche epidemiologiche condotte da medici e scienziati, secondo cui il coronavirus è capace di resistere sulle superfici di metallo, di plastica e di cartone anche fino a 2 giorni. Ciò sta a significare che persino il padrone più scrupoloso, capace di adottare alla perfezione tutte le misure contenute nei DPCM e nel Protocollo, di far rispettare in maniera ferrea tutte le distanze di sicurezza, di far indossare a tutti le mascherine di protezione e di provvedere alla sanificazione quotidiana di locali e impianti, nulla potrebbe di fronte a un virus che può diffondersi non solo attraverso il contatto tra persone, ma anche attraverso il contatto con merci, contenitori e superfici contaminate: materiali cioè che costituiscono l’essenza dell’attività lavorativa e delle operazioni compiute quotidianamente nell’intera industria manufatturiera e ancor più nel settore del trasporto merci e della logistica.
    4) La scelta di non bloccare anche il mondo del lavoro risponde quindi ad una precisa logica: salvaguardare la produzione e quindi i profitti prima ancora della vita stessa, con il risultato che, probabilmente, i tempi per debellare il virus si allungheranno ulteriormente, mietendo ancora più vite umane e spostando sempre più in avanti la ripresa della normale attività.
    5) Quello che sta succedendo il rischio di collasso della sanità pubblica, causato dai tagli apportati negli ultimi decenni e dalla privatizzazione di una infinità di servizi sanitari (politica appoggiata e sostenuta dai sindacati confederali con l’inserimento degli Enti Bilaterali in tutti i CCNL) ci porta a dire che la battaglia che oggi stiamo conducendo contro il coronavirus deve contenere in sé, qui ed ora, l’obiettivo di imporre investimenti mirati e aumenti di personale nella Sanità Pubblica, come unico baluardo per un esercizio effettivo del diritto alla salute. Soprattutto in tempi nei quali, probabilmente, gli stravolgimenti ambientali, frutto di questo modello di produzione capitalistico, porteranno a nuove grandi emergenze sanitarie.
    6) Di pari passo, deve essere ripresa con determinazione la lotta contro le spese militari. Se si pensa che un solo caccia F35 costa quanto 7113 ventilatori polmonari, è evidente che il rischio di collasso del sistema sanitario nazionale e l’incapacità di far fronte all’emergenza attuale è anche e soprattutto il frutto di scelte politiche che hanno deliberatamente e sistematicamente trasferito ingenti capitali di spesa pubblica dai servizi sociali verso le spese militari e le imprese belliche in giro per il mondo .
    7) E evidente che si è aperta una nuova fase di accelerazione dei conflitti globali e che è necessario attrezzarci per una prospettiva di lotta di cui non è possibile prevedere né la tempistica né l’evoluzione. Di qui la sempre più stringente necessità da parte nostra di rappresentare gli interessi degli sfruttati, in quanto le crisi economiche, le carestie, le pandemie colpiscono più duramente i lavoratori e i settori più poveri della società.

    Ciò detto, e dopo avere letto il recente Protocollo che regolamenta le condizioni che dovrebbero essere imposte alle aziende per lavorare in sicurezza, formuliamo alcune considerazioni e di conseguenza alcune proposte di lotta.

    L’ACCORDO GOVERNO-SINDACATI CONFEDERALI-PADRONI
    NON RECEPISCE PER NIENTE LE INDICAZIONI EMERSE
    DALLE LOTTE OPERAIE DI QUESTI GIORNI!

    Il testo firmato da governo e parti sociali nella giornata del 14 marzo non è nulla di nuovo rispetto alle precedenti regole stabilite dal DPCM e lascerà infatti la gestione della sicurezza ed emergenza sanitaria nelle fabbriche e in tutti i posti di lavoro alla discrezione degli imprenditori, in quanto, come abbiamo già avuto modo di verificare in questi giorni, in assenza di controlli o di scioperi dei lavoratori, si è continuato a lavorare in condizioni pericolosissime.
    Nella premessa del decreto viene riportato che le uniche intese tra organizzazioni sindacali e datoriali devono essere inerenti alle attività produttive, sancendo ancora una volta il primato della produzione sulla vita, sulla salute, sui diritti dei lavoratori!
    Vengono inserite molte norme comportamentali la cui verifica diventa di fatto impraticabile. Ma proviamo a vedere i punti di maggiore criticità.

    Il primo aspetto che emerge con chiarezza è che, nonostante vi siano state anche precise richieste da parte di Presidenti di Regione, non vi è alcuna chiusura delle attività non essenziali. La gestione del Protocollo viene affidata ad un fantomatico Comitato che dovrebbe verificare se le regole previste dallo stesso vengano rispettate. In realtà è chiaro che in moltissime realtà lavorative non esiste nemmeno lRLS, pertanto è chiaro che, al di là delle buone intenzioni, la gestione del Protocollo è a totale discrezione delle aziende
    Ma c’è un punto fondamentale che chiarisce quanto questo Protocollo sia del tutto inefficace: al punto 2 del capitolo MODALITÀ DI INGRESSO al secondo paragrafo si dice Il datore di lavoro informa preventivamente il personale e chi intende fare ingresso in azienda, della preclusione dellaccesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID 19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dellOMS. E qui casca l’asino, nel senso che se tutta Italia è considerata zona a rischio, ed in particolar modo in tutte le aree del nord nelle quali la pandemia è cresciuta in modo esponenziale, è chiaro che nessuno potrebbe entrare a lavorare. Tant’è che in molte industrie del Bresciano e del Bergamasco, le stesse aziende hanno deciso di chiudere per almeno 15 giorni.
    Viene poi stabilita tutta una serie di regole sulle misure di distanza di sicurezza, sulle modalità di ingresso e di uscita, sul come stare in mensa, sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, ma nulla si dice ad esempio sul come i lavoratori arrivano al lavoro. Quanti sono i lavoratori che si recano al lavoro in car shering, in 4 o cinque in una macchina. A cosa serve allora il distanziamento se non si controlla come si arriva al lavoro.
    Per quanto riguarda i DPI non sono più obbligatori quelli conformi alle disposizioni dellOMS, ma possono essere utilizzati dispositivi reperibili attualmente sul mercato.
    Viene fatto divieto di qualsiasi riunione in azienda, quindi anche di svolgere assemblee sindacali, ma se così è, chi dovrebbe garantire l’applicazione delle disposizioni.
    In merito alla sorveglianza sanitaria si fa riferimento genericamente al medico competente. Non si prevedono specifici controlli delle Asl. Nulla. Si demanda ad una comitato formato da azienda e rls e rsa, dove le stesse non hanno nemmeno avuto una specifica formazione in tal senso, se non ad opera del sindacato li dove c’è.
    Anche in caso di una persona rivelatasi positiva al Covid 19 , non è prevista la quarantena per tutti quei lavoratori che hanno lavorato nello stesso reparto, e non è consentito ai lavoratori di decidere di mettersi in quarantena, ma è sempre e solo l’azienda che potrà chiedere agli eventuali possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente lo stabilimento. Quindi questo Protocollo peggiora le norme sulla sicurezza e i diritti dei lavoratori, su tutte la già menzionata legge 81/08 che prevede espressamente che in caso di pericolo si possa abbandonare il posto di lavoro senza alcuna conseguenza disciplinare.

    PROPOSTE DI LOTTA

    In nome della salvaguardia della salute individuale e collettiva ribadiamo il diritto di lavoratori e lavoratrici di tutti i comparti di rimanere a casa , ad eccezione di chi opera nei servizi veramente essenziali. In questa direzione abbiamo promosso lo stato di agitazione nazionale che si traduce, in questa fase particolare di pandemia, nell’indicazione di astenersi in massa dal lavoro, anche laddove possano sussistere (ma sara molto difficile che cio avvenga) le condizioni di sicurezza previste dal protocollo e dai vari DPCM, reclamando il diritto ad usufruire degli ammortizzatori sociali con l’obiettivo di integrazione al 100 % del salario.
    Questa modalità di lotta vogliamo metterla in atto proprio perché ci rendiamo conto che da parte governativa e padronale, al primo posto, c’è il profitto a costo della vita dei lavoratori. Con un approccio irresponsabile verso la vita umana o meglio di tipo criminale, si è disposti a sacrificare salute e vita di migliaia di persone. Abbiamo, come sindacati, visto e constatato in questi primi venti giorni di epidemia da coronavirus quali sono state le condizioni lavorative all’interno delle fabbriche e dei magazzini della logistica. Si vorrebbe lasciare ad intendere che basta oggi un protocollo per garantire la sicurezza sul lavoro, quando, tra le altre cose, diversamente da quello che viene fatto per chi porta a pisciare il cane che può incorrere in una condanna penale, non è prevista alcuna sanzione per chi non garantisce la salute e la vita della forza lavoro.

    Per QUESTI motivi, per salvaguardare la vita e la salute dei lavoratori e dei cittadini, proponiamo che si avvii una prima tornata di giorni di astensione collettiva dal lavoro, pretendendo un salario di quarantena così come stanno iniziando a rivendicare molte altre figure del lavoro precario che oggi sono già senza lavoro e senza salario.
    Laddove non sussistano le condizioni di sicurezza sia per quanto riguarda i servizi essenziali (alimentari, sanità, farmaceutica, energia, ecc.) sia per tutto il resto del mondo del lavoro, e fondamentale che gli rsa con gli rls controllino se realmente le condizioni che vengono poste dal protocollo siano rispettate ed in caso contrario va esercitato il diritto ad astenersi dal lavoro pretendendo la piena retribuzione che dovrà essere erogata direttamente dal datore di lavoro in quanto non ha applicato la normativa in materia di sicurezza, offrendo eventualmente la prestazione e diffidando l’azienda alla messa a norma.
    Va rivendicato fino in fondo il diritto ad organizzarsi sindacalmente nel rispetto delle regole fondamentali per evitare il contagio, ma è chiaro che la gestione di questa fase della nostra vita e di milioni di lavoratori non può essere lasciata nelle mani del Governo e dei padroni. Continuiamo ad insistere nella richiesta rivolta al Governo, al Ministero del lavoro ed al MISE di accogliere la richiesta di incontro con le nostre organizzazioni per raccogliere le richieste che provengono in particolare modo dai lavoratori della logistica trasporti , un mondo che rappresentiamo in termini maggioritari.In questo senso ci è stato rivolto un invito ad un incontro con Fedit per verificare se vi sono le condizioni per la firma di uno specifico protocollo di cui verrà anche data comunicazione al Ministero
    Alla luce di queste considerazioni è evidente che il rimanere a casa deve, non solo, essere un diritto, ma, soprattutto, un dovere per tutti, ad eccezione solo per quelle persone che lavorano nei servizi essenziali.
    Diamo vita a partire da questa settimana ad una vera astensione di massa dal lavoro in difesa della salute e della vita di tutti.
    Sulle proposte economiche del decreto che uscirà ci sono tutte le possibilità di chiedere ovunque che vengano applicate per lasciare a casa i lavoratori, (cig ordinaria, cig in deroga, fis, ecc) si tratta ovviamente di continuare a rivendicare il 100% della retribuzione.

    17/03/2020 SiCobas nazionale

    • daouda scrive:

      mmo la ragione non la nego, ma se si fermano loro si ferma tutto. Poi dopo quando cammineremo tra i cadaveri con chi ce la pijamo?

      Il 100 % dei salari poi ahahahahha

      cioè na partita iva che per compensare ferie che non ha, malattia che non ha, permessi che non ha , assegni familiari che non ha, tfr che non ha, inps che si deve pagare da solo tutto insieme ( perché 3/5 dell’inps del dipendente è pagata dal datore di lavoro ), niete paternità o maternità, lavora aggratis come gabelliere e se sbaja il commercialista pure per il dipendente paga lui, più tutto il rischio che mette E NON HANNO UN CAZZO ( ma mmo sò generosi je vonnò dà 600 euri ) DI AMMORTIZZATORI deve dichiarando certo almeno 1500 euro prendere tutto sommato intorno ai 3000 ( chiaramente in nero ) con le tasse occute dei PREPAGAMENTI.

      Ora, sinceramente, sto comunicato è ridicolo, seppur si tratti di salute, perché è mera strumentalizzazione

    • Francesco scrive:

      avendo ragione, riescono ad avere torto in così tanti modi che sono quasi ammirato

      ah, in verità “navigare necesse est, vivere non”

      • daouda scrive:

        si impegnano sempre ad aver torto marcio, è il loro ruolo

        • Francesco scrive:

          servi della vulgata capitalista?

          mmmh spiegherebbe molte cose

        • daouda scrive:

          vedi Fra il discorso è talmente banale quanto complesso. L’igegneria sociale, la psicologia, le scienze in genere ormai sono incontrollabili ed al volgo arrivnao le briciole. Già solo questo dovrebbe mettere PAURA ma io vedo la paura solo adesso ed a me me mette de buon umore d’latronde un sindacato che avesse migliorato le condizioni di lavoro dei suoi associati lo debbo ancora trovare (che poi l’impianto dei sidnacati odierni è ancora fascista ).

          E’ come quando si dice ” se c’era Salvini avrebbero gridato allo stato di polizia “.

          Però non je spiegà ad un lavoratore che 3/5 della sua pensione sono rubati per dire, sennò s’incazza, quando sui ponteggi per dire si sà che è spesso il lavoratore da sé che si “insicurizza” visto che si rompe le palle ( e je ddò raggione ).
          Cioè il mondo è complesso ma banale. Sempre.

  10. mirkhond scrive:

    “mmo la ragione non la nego, ma se si fermano loro si ferma tutto. Poi dopo quando cammineremo tra i cadaveri con chi ce la pijamo?”

    A questo punto reintroducessero la fucilazione all’istante se usciamo di casa, così almeno porremmo termine a questa opprimente non vita.
    Oppure le ASL ci dessero il pillolotto fine-vita così ci suicidiamo, tanto è la stessa cosa.
    In tal modo gli ospedali non rischierebbero la saturazione e sopravviveranno solo i più forti per ricominciare in un mondo nuovo, magari quello auspicato da Miguel.
    Io non ce la faccio più a vivere in un regime di terrore poliziesco…..

    • Francesco scrive:

      1) hai visto la facciotta di Conte? non puoi dirmi che ti fa venire in mente un regime dai

      2) almeno di Mattarella ti fiderai, Duca, non mi dire che neppure lui va bene

      3) hai il pieno diritto di uscire di casa per fare la spesa e per comprare medicine, mi consenti di chiederti per cos’altro uscivi prima della crisi?

      4) infine, una ramanzina o una multa non sono “terrore poliziesco”, quello ci sarebbe se ti caricassero in camionetta e tu sparissi senza lasciare traccia!

      ciao e fatti forza

    • daouda scrive:

      Ma per l’Apocalisse ancora c’è tempo fidate…e pure se non ci fosse tempo non capisco perché no riesci a divertiti!

      Io esco de notte per il parco qua accanto che dà su un boschetto e me diverto a cascà, certo non tutti cianno ste opportunità, ma se vuoi puoi sempre fa na telefonata!

  11. Miguel Martinez scrive:

    Per i nostri cattolici

  12. mirkhond scrive:

    Già. 🙂

    • daouda scrive:

      oltre ad essere demente è quindi lugubre. Questo ci meritiamo MA LA COSA TRISTE DAVVERO E’ che la gente non è nemmeno disposta ad un digiuno dei sacramenti per tornarci con vigore , è la via della spettacolarizzazione per cui.

  13. Moi scrive:

    @ HABSBURGICUS

    Ci pensi SE davvero (!) si deve tirare avanti così in Zona Rossa Nazionale per mesi e mesi se non un paio d’anni ! … Quando nel Belpaese si farà sentire la “Fàiga Starvation” 😉 ?!

  14. Moi scrive:

    Cmq a quanto pare avevo ragione , e anche Roberto :

    in America Latina, e ancor più in Africa il CoronaVirus NON è assente : hanno semplicemente tante di quelle piaghe endemiche ben peggiori che non lo stanno cagando !

  15. Moi scrive:

    Pare anche che ci sarà un giro di vite per chi corre per allenamento in strada … ne ho sempre visti su strade che per me è già da “Aspiranti Suicidi” fare in moto / motorino / scooter (… in senso Italico, ovviamente !) / etc … !

    • Moi scrive:

      … e in oltre è nata una nuova attività : il cosiddetto “Cecchino da Finestra / Terrazza”, cioè gente che sta tutto il giorno di vedetta nel proprio appartamento apposta per scovare con il binocolo in una mano elo smartphone nell’ altra chi NON si attiene alle regole e “delare” (si dice così ?) alle Forze dell’ Ordine , per Senso Civico ! … I più tremendi sono i più anziani, nei quali batte ancora un Cuore Sovietoide da Commissario del Popolo ! … Se poi sono Ciclisti fino a un mese fa adusi a bardarsi da Coppa Cobran 😉 di Domenica sulle Statali / Provinciali MA ora costretti in casa, peggio che peggio : sulla base del Principio del “Perché Loro Sì e Noi No ?!” … non esitano a fare i Delatori !

  16. Moi scrive:

    @ PEUCEZIO

    … Cosa intendi per “Alterità”, esattamente (l’etimo del lemma lo conosco anch’ io 😉 ?

    … No, perché … mi pare la classica parola da Millennial Hipster da Starbucks mentre sullo smartphone crea un meme VS gli OK Boomers Buongiornissimo Caffé !

    • Moi scrive:

      … guarda, Peucé, che ti scappano ‘sti paroloni la ggente se ne accorgiono tutta che NON sei un Saggio Popolare con la III Media, eh ! 😉

    • Peucezio scrive:

      Moi,
      “… Cosa intendi per “Alterità”, esattamente (l’etimo del lemma lo conosco anch’ io 😉 ? ”

      Tutto ciò che è altro da me (dal soggetto di cui si sta parlando), quindi soprattutto le altre persone, ma anche il mondo inanimato.

  17. Moi scrive:

    @ PEUCEZIO (TUTTI)

    … clippa 😉 dal film “Smetto Quando Voglio” :

    https://www.youtube.com/watch?v=5nAeorHXWzE

  18. Moi scrive:

    Sinceramente … da un lato , circa ‘sta merda di CoronaVirus, è doveroso informarsi MA dall’ altro lato, è sbagliato “angustiarsi” (“angòsstia” / “angustières” , come si dice o si diceva da ‘ste parti …) insomma : ho sentimenti contratanti !

  19. Moi scrive:

    … Qualcuno ha capito cosa sta succedendo con le ONG e i “Profughi” (che chi c’ha l’ Ebola in casa, il CoronaVirus se lo impippa !) e gli Scafisti, e i Governi del Kasaloristan ?

    … In teoria può succedere qualunque cosa e possono raccontarcene qualsiasi altra, tanto nessuno esce a controllare ! 😉

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “… Qualcuno ha capito cosa sta succedendo con le ONG e i “Profughi” (che chi c’ha l’ Ebola in casa, il CoronaVirus se lo impippa !) e gli Scafisti, e i Governi del Kasaloristan ?”

      Domanda importantissima.

      Abbiamo avuto un’idea di cosa sta succedendo nelle carceri, con i tanti morti nelle rivolte di questi giorni.

      Sto cercando di capire cosa succede con i clochard e i “senza fissa dimora”, poi vi racconto il poco che sono riuscito a raccogliere.

      I migranti “sfigati” sono spariti dalla faccia della terra.

      I migranti “fortunati” – quelli che hanno lavorato sodo per mantenere la famiglia e sono più o meno in regola – sono a rischio tremendo: almeno a Firenze, pensa ai camerieri, ai pizzaioli, alle peruviane che puliscono i B&B.

  20. Moi scrive:

    a Castel Maggiore (BO)

    http://www.bolognatoday.it/cronaca/coronavirus-umarell-vigili.html

    Coronavirus, a Castel Maggiore vigili intervengono per separare umarell

  21. Miguel Martinez scrive:

    A proposito di cicale che battono cassa.

    Un interessante studio su come i costi (case e altre cose fondamentali) di Airbnb siano maggiori dei benefici (possibilità di spendere poco in vacanza):

    https://www.epi.org/publication/the-economic-costs-and-benefits-of-airbnb-no-reason-for-local-policymakers-to-let-airbnb-bypass-tax-or-regulatory-obligations/

    Airbnb ha scelto di sostenere esclusivamente i “clienti”, rimborsandoli adesso a spese dei “host”, che si trovano sul lastrico. Tanto Airbnb in quanto tale non ha spese, e quindi se la cava benissimo anche in una catastrofe.

    Adesso Airbnb suggerisce al governo americano di pensarci lui, con i soldi dei contribuenti, a rimborsare i host.

  22. Kairobi scrive:

    @Miguel

    // E passerà perché tantissimi crederanno che si tratta solo di “vedere meglio i video”.
    +
    // i costi (case e altre cose fondamentali) di Airbnb siano maggiori dei benefici (possibilità di spendere poco in vacanza)

    È la stessa logica, uuuu che pessimista…

    Il dramma vero è che passerà anche perchè in fondo sarà più comodo.
    La vita gestita dall’AI, triste dirlo, per molti sarà un sollievo.

    «una sorta di ombra digitale che ci segue ovunque e che raccoglie tutti i nostri dati interagendo con quel che ci circonda».
    «la più potente delle Ai che monitora secondo dopo secondo quel che facciamo consigliandoci e guidandoci».

    Secondo dramma vero è che ormai è tardi e conviene ragionare in termini diversi, perché è già passata.

  23. Miguel Martinez scrive:

    Mezzi dell’esercito portano i cadaveri del cronavirus al crematorio di Bergamo:

    • Peucezio scrive:

      Nooo, anche qui dobbiamo sorbirci quest’immagine angosciante!
      Sono due giorni che la vedo su facebook, in televisione, dappertutto…

      Comunque questa cosa della cremazione obbligatoria è un altro abominio.
      Non c’è abbastanza terra in Italia per seppellire le persone?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Non è un problema di terra, ma di tempi e mezzi: non puoi buttare semplicemente un corpo nel terreno, ma devi creare il loculo o la fossa (con rivestimento), liberare spazi nelle cappelle… e questo richiede tempo e personale che non sono a disposizione, ora come ora, a Bergamo.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Credo che sia l’immagine peggiore che abbiamo visto. Per ora.

    • Kairobi scrive:

      @ miguel

      No, vanno a costruire un ospedale da campo alpino.

      Sarebbe un po’ esagerato il dispiegamento di forze.

  24. mirkhond scrive:

    E’ come con la peste. Si bruciano i cadaveri per evitare che contaminino l’aria?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      No, non è per quello. E’ perché è impossibile seppellirli a norma.

      • daouda scrive:

        permettetemi di dire che un popolo che non seppelisce i morti e li lascia vagare privi di sepoltura fa peggio di chi previene previene previene ma un superstizioso della vita non lo capirà

  25. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    Il dramma delle Transwomen: il mercato non pensa a creare mutandine femminili con spazio per accomodare un pisello e contorno:

    https://www.vice.com/en_us/article/m7q493/trans-womens-underwear-doesnt-exist

  26. Miguel Martinez scrive:

    Sempre per Moi

    La tragedia dei trans cui rimandano il taglio delle tette o altre forme analoghe di chirurgia, solo perché c’è il coronavirus.

    Eppure la chirurgia è “life-saving” per i trans, perché altrimenti si potrebbero suicidare, o comunque restare delusi:

    https://www.vice.com/en_us/article/wxekyz/transgender-surgeries-delayed-coronavirus-hospitals

    Ad esempio, questo FaM è la terza volta che gli rimandano il taglio delle tette:

    “Riley Cooper, a 23-year-old trans man in St. Louis, had his top surgery postponed, with no reschedule date. He says COVID-19 was the reason behind this cancellation, but it isn’t the first time. “This is the third time it’s been postponed. It’s getting more and more heartbreaking to keep getting so close to something that will make me feel better and feel like I’m in the right body for once,” he said. “Every time I feel like I’ve gotten close, something has to come along to take it away.” “

  27. Moi scrive:

    @ DAOUDA

    Terfooooooo !!!!!!!! Terfooooooo !!!!!!!! Terfooooooo !!!!!!!! Terfooooooo !!!!!!!! Terfooooooo !!!!!!!!

  28. Moi scrive:

    la chirurgia è “life-saving” per i trans, perché altrimenti si potrebbero suicidare, o comunque restare delusi:

    ——————————————

    …Cmq, Miguel : pesissima ‘sta roba , in ‘sto Virale 😉 momento Storico : veramente !

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