Paniscus ci scrive:
Nella giornata di domenica 15 aprile, l’edizione locale toscana di Repubblica inserisce nella sua pagina on line la seguente notizia:
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Stefania Padovan è nata a Lucca il 15 aprile 1904, da tantissimo tempo vive in Australia
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A chi segue da anni le statistiche sui record di longevità, viene come minimo da sollevare un sopracciglio.
A parte il fatto che “Padovan” non suona proprio come un cognome tipicamente toscano, e che “Stefania” non risulta un nome di battesimo tanto comune ai primi del Novecento, il punto è che i supercentenari documentati (ossia, le persone che hanno superato i 110 anni) sono censiti con un certo rigore, e che in particolare quelle che sono arrivate oltre i 112 o 113 sono monitorate a prova di bomba.
Per cui, a un esperto o a un appassionato dell’argomento, una connazionale prossima ai 114 non dovrebbe sfuggire; di fatto, tra gli italiani, ne sono stati certificati solo sette o otto casi in assoluto (compresa un’emigrante effettiva, Dina Guerri Manfredini, che nel 2012 giunse ai 115 e mezzo, e che per pochi giorni poté fregiarsi del titolo di Decana dell’Umanità in carica).
Sta di fatto che di questa signora Stefania, negli archivi, non c’è traccia.
Ma gli archivi, appunto, esistono.
Si va a consultarli e si scopre con sorpresa l’identità di un’altra supervecchietta nata in Italia e vissuta a lungo all’estero, che non solo ha la stessa faccia, ma addirittura si è fatta fotografare con la stessa collana.
Si chiama Angela Catena Cavallaro, ha 110 anni (probabilmente autentici, ma non ancora certificati) e non 114, è nata in Sicilia e non in Toscana, e vive negli Stati Uniti e non in Australia.
La notizia è quindi falsa: non semplicemente “sbagliata”, ma proprio falsa.
Una mistificazione costruita di proposito, manipolando dati reali, e sfruttandoli per costruire una storia fittizia, inventando di sana pianta nomi, luoghi e dati anagrafici
Nel disperato tentativo di trovare una spiegazione razionale a questo caso grottesco, e qualche attenuante agli autori di questo capolavoro, siamo andati a fare qualche altra ricerca in rete, per cercare di capire da dove fosse partita la bufala, e se per caso il cronista di Repubblica potesse averla riportata in buona fede.
Copincollare acriticamente notizie non controllate sarebbe comunque grave per un giornalista, ma sempre meno peggio che inventarsele di proposito, sapendo di mentire.
Beh, tutto quello che si trova si riduce a due o tre altre notizie on line, in cui si sostiene di averle riportate da Repubblica.
Testata che, ricordiamo, è da tempo impegnata nell’arena militante della lotta contro le fake news e contro l’informazione improvvisata e velleitaria.
http://247.libero.it/rfocus/34971776/1/compie-114-anni-l-emigrata-italiana-pi-anziana-del-mondo/
Una fonte precedente, non la si trova proprio.
Ai lettori la comica sentenza.
L’hanno tolto!!!
La mia sentenza è che dovresti essere punito perchè leggi Repubblica!
😀