Fake News!

Repubblica è uno di quegli organi di informazione molto seri che si battono coraggiosamente contro le Bufale e le Fake News.

Ci studiano e poi ci vengono pure a fare la predica:

bufaleE poi, il primo maggio – che non è il primo aprile – ecco cosa ti mette in bella evidenza Repubblica:

anziano2

Mbah Goto, proprio lui!

Qualcuno di voi ha il numero della Merkel?

merkel

 

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174 risposte a Fake News!

  1. Moi scrive:

    Accidenti, però: questo Mbah Gotho sarebbe nato nelle Indie Orientali ancora Olandesi e digià trentenne quando nacque (!) Sukarno … da noi sarebbe stato un dodicenne quando morì Garibaldi (!) e sarebbe stato quindi addirittura più grandicello (!) di un ipotetico scolaro da Libro Cuore … SE è vero 😉 !

  2. Moi scrive:

    Cmq Trump fece benissimo a NON stringere la mano alla Merkel: da Europeo, da Italiano, lo considero un bellissimo gesto di solidarietà !

  3. Moi scrive:

    E la Task Force sulle a suo insindacabile giudizio “fake” (!) news della Boldrini, dove la mettiamo ? Cercate, cercate …

  4. Z. scrive:

    Ehh… quando io ero più giovane, qualche capello fa, Miguel era un instancabile cacciatore di fake news!

    Del resto, Moi era un tenace sostenitore a oltranza dell’Impresa e del Libero Mercato. Pino era filopalestinese. Ritvan era filoisraeliano. Io difendevo Barbara Spinelli (l’europarlamentare) e votavo Di Pietro (una sola volta, ma ci sono cose che fatte una volta sono una volta di troppo).

    Insomma, i tempi cambiano e i capelli cadono. Selavì!

    A parte questo, una seria discussione sul prolificare canceroso di bufale bisognerebbe farla. Senza necessariamente affrettarsi a parlare di sanzioni, carcerazioni o altro. Piuttosto, anzitutto, sarebbe bene chiedersi come nascono, dove nascano, come e da chi e perché vengano diffuse. E perché tutti quanti, prima o poi, ci caschiamo.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Z

      “sarebbe bene chiedersi come nascono, dove nascano, come e da chi e perché vengano diffuse.”

      Intanto, a parte il caso particolare di siti esca che inventano notizie clamorose all’unico scopo di vendere pubblicità, le “false notizie” credo che siano rare.

      Ad esempio, detto così, è falso che lo “Stato italiano dà 35 euro al giorno a ogni immigrato clandestino”. E’ un falso che ha anche conseguenze concrete, il disoccupato italiano che vede l’immigrato africano per strada si carica di risentimento.

      E’ vero però che lo Stato dà 35 euro al giorno alle cooperative per ogni richiedente asilo che ospitano. E anche tacere o parlare pochissimo di questo fatto, come tendono a fare i media mainstream, ha effetti perversi.

      La “notizia” è quindi insieme vera per approssimazione e fuorviante, più che falsa.

      Nel caso di Mbah Goto, probabilmente c’è qualche verità di approssimazione, tipo è realmente il più vecchio del villaggio, anche l’ottantenne se lo ricorda quando era ragazzino… poi fa colpo e simpatia.

      • roberto scrive:

        “le “false notizie” credo che siano rare.”

        per le cose (certo irrilevanti e noiosi) di cui mi occupo direi che questa sarebbe una gianormous fake news, se fosse una news 🙂

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “per le cose (certo irrilevanti e noiosi) di cui mi occupo direi che questa sarebbe una gianormous fake news”

          Lo dici tenendo in considerazione la mia premessa, cioè la distinzione tra una notizia distorta fino all’inverosimile e l’invenzione di una notizia concretamente falsa?

          Ad esempio, è una falsa notizia che l’Isis, magari in combutta con i suoi arcinemici iraniani, abbia lanciato il Jihad delle Molestie manipolando agenti profughi, con la complicità del governo tedesco che vuole sterminare i propri concittadini.

          E’ vero invece che a Colonia, un sacco di giovani maschi immigrati, ubriachi e lontani dalla famiglia, abbiano messo le mani addosso a tante ragazze a Capodanno, e che la polizia si è resa ridicola nei tentativi di sottovalutare la cosa.

          Le tante bufale islamofobe che ho collezionato negli anni quasi sempre si fondano su meccanismi di questo tipo, in cui non è esattamente la notizia a essere “falsa”, è falso ciò che se ne fa.

          Poi, in alcuni rari casi, ho trovato delle invenzioni vere e proprie, ma non sono quelle il cuore del problema.

        • roberto scrive:

          “Lo dici tenendo in considerazione la mia premessa, cioè la distinzione tra una notizia distorta fino all’inverosimile e l’invenzione di una notizia concretamente falsa?”

          devo dire che la tua premessa non mi sembra del tutto convincente, o meglio è interessante intellettualmente ma dal punto di vista pratico diventa un po’ complicato distinguere la notizia distorta dalla notizia falsa.

          ti faccio un esempio concreto:
          leggo
          “Hands off our barmaids’ boobs (The Sun 4 August 2005)
          The EU has declared a crackpot war on busty barmaids – by trying to ban them from wearing low-cut tops. Po-faced penpushers have deemed it a HEALTH HAZARD for bar girls to show too much cleavage. And in a draft directive that will have drinkers choking on their pints, Brussels bureaucrats have ordered a cover-up. They say barmaids run a skin cancer risk if they expose themselves to the sun when they go outside to collect glasses. Last night the move was blasted as an affront. Annie Powell, of real ale group Camra, raged: “It’s just another blatant example of Europe gone mad.”

          in realtà la “draft directive” menzionata (ma non citata) si occupa della sicurezza dei lavoratori e dice solo che gli stati membri devono fare in modo che i datori di lavoro tengano in considerazione i lavoratori che stanno al sole (ma, che dire, possono mettere a disposizione dei loro lavoratori un tubetto di crema solare e tutti a bruxelles sono contenti, e vale sia per i maschi che per le femmine, e per le femmine non solo per le poppe ma pure per le braccia….).

          come la definiresti la notizia del the sun (ripresa altre mille volte a partire dal 2005), “distorta” o semplicemente “falsa”? io direi falsa, ma potresti benissimo dirmi che un fondo di verità c’è (esiste una direttiva e si occupa effettivamente dell’esposizione dei lavoratori ai raggi solari), ma a quel punto, che senso ha distinguere “distorta” da “falsa”?

          ciò detto, pure usando il tuo metro, di notizie totalmente false, ne ho lette a vagonate (divieto di utilizzare forni a legna per le pizze, obbligo di bollire a 130 gradi i cani morti prima di seppellirli, obbligo di sostituire tutti i passaporti inglesi con quelli dell’UE, obbligo di rinominare Waterloo Station e Trafalgar Square perché offenderebbero belgi e francesi, e così via….)

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “diventa un po’ complicato distinguere la notizia distorta dalla notizia falsa.”

            Sicuramente. Favoloso l’esempio che citi!

            E poi interessante anche il campionario delle notizie “veramente false”. Sono tutte inglesi?

            • roberto scrive:

              si sono tutte prese dalla stampa inglese

              qui trovi un link della rappresentanza della commissione a londra che raccoglie queste notizie (e risponde in maniera pallosamente burocratica, quanto mi piacerebbe fare il lavoro di “smontatore di palle”)

              http://blogs.ec.europa.eu/ECintheUK/euromyths-a-z-index/

            • roberto scrive:

              incidentalmente, vedi perché ero certo del brexit? già di per loro gli inglesi non sono mai stati troppo euroentusiasti, ed in più da decenni vengono martellati in questo modo. cos’altro potevano aspettarsi? pure io se mi vietano poppe al vento e forni a legna difento eurofobo!

            • Carlo scrive:

              Io alla suddivisione tra notizie totalmente false e notizie distorte aggiungerei una terza categoria: le “bufale” in buona fede dovute alla pura e semplice ignoranza dei giornalisti (per es. quella che Anders Breivik sia cattolico dovuta al fatto che evidentemente la maggior parte dei giornalisti italiani ignora il fatto che i norvegesi sono quasi tutti luterani)

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Martinez

              Letta su ‘Oxford Times’:

              ‘Two werewolves in our country’

              Ciao!

              Andrea Di Vita

            • paniscus scrive:

              “Io alla suddivisione tra notizie totalmente false e notizie distorte aggiungerei una terza categoria: le “bufale” in buona fede dovute alla pura e semplice ignoranza dei giornalisti (per es. quella che Anders Breivik sia cattolico ”
              ——————
              Questa è una delle più clamorose che abbia mai visto:

              https://tinyurl.com/downvac

              Ci si rende conto?

              Una bambina che sarebbe diventata down dopo il vaccino?

              Ma se una delle pochissime cose che sanno tutti, in materia di paure sanitarie, è che la sindrome di Down è un difetto cromosomico, e che quindi CI SI NASCE, anzi è già presente nella vita prenatale, fin dai primissimi momenti del concepimento… tanto è vero che oggi quasi tutti fanno l’amniocentesi (anche quando non hanno nessun fattore di rischio che la renda davvero opportuna), e TUTTI sanno ripetere a pappagallo che “l’amniocentesi serve per vedere se il bambino è down“! E anche nel caso che non sia stata diagnosticata in gravidanza, l’aspetto esteriore è talmente caratteristico che se il bambino nasce così, lo si nota subito, nelle primissime ore di vita, e si fa una diagnosi immediata!

              Che un bambino nato sano possa essere DIVENTATO down dopo un anno dalla nascita è assolutamente demenziale.

              Ma forse qui la bufala è di tipo misto, ossia la sovrapposizione di una bufala di fondo già diffusa e amplificata ad arte dai complottisti, con il contributo ulteriore dell’ignoranza bestiale dell’autore dell’articolo…

          • Francesco scrive:

            come, è falso il divieto di usare forni a legna per fare la pizza?

            e nessuno che si preoccupa della salute dei pizzaioli?

            vergooogna! kasta dei goooolosi!

    • paniscus scrive:

      “A parte questo, una seria discussione sul prolificare canceroso di bufale bisognerebbe farla. Senza necessariamente affrettarsi a parlare di sanzioni, carcerazioni o altro. Piuttosto, anzitutto, sarebbe bene chiedersi come nascono, dove nascano, come e da chi e perché vengano diffuse. E perché tutti quanti, prima o poi, ci caschiamo.”
      ———————————

      Da militante scettica razionalista con esperienza ultraventennale, faccio presente che queste riflessioni e queste discussioni esistono già da parecchi decenni, e che da parecchi decenni concludono più o meno la stessa cosa:

      ossia, che il motivo per cui si diffondono le bufale è che la mente umana è inesorabilmente predisposta a prendere abbagli ANCHE senza nessuna motivazione specifica, e ANCHE senza che nessuno ci si sia messo d’impegno per ingannare di proposito.

      La probabilità che un certo numero significativo di persone si convinca spontaneamente, anche in perfetta buona fede, di qualcosa di assolutamente sbagliato, è piuttosto alta. Ma questo vale sempre, in qualunque epoca e in qualunque contesto culturale. C’è chi ha creduto al gigante di Cardiff e chi ha creduto all’investimento miracoloso dei tulipani, anche quando non c’era internet e non c’era nemmeno la stampa tradizionale (o se c’era, non era certo un canale di discussione di massa). Quindi, di che stiamo a parlare?

      • Roberto scrive:

        Stiamo a parlare del fatto che se nel 1950 del gigante di Cardiff ne sentiva parlare un numero limitato di persone, nel 2017 il gigante di Cardiff può raggiungere potenzialmente persone dall’altra parte del mondo (e magari spingere il parlamento neo zelandese ad adottare misure restrittive alla frontiera utilizzando il gigante di Cardiff come spauracchio)

      • Francesco scrive:

        il motivo per cui si diffondono le bufale è che la mente umana è inesorabilmente predisposta a prendere abbagli

        e questa sarebbe una spiegazione scientifica?

        sul serio?

  5. Miguel Martinez scrive:

    OT

    Dopo soltanto sedici anni di occupazione, la NATO dice che bisogna aumentare le truppe in Afghanistan:

    https://www.rferl.org/a/nato-stoltenberg-afghanistan-troop-levels-taliban/28461034.html

    In compenso, i filo-americani si vantano di controllare quasi il 60% del territorio del paese. Non male, dopo sedici anni.

    • Grog scrive:

      Gli anglo americani dovrebbero avere un minimo di esperienza storica rispetto agli Aghani che:
      – hanno spaccato il sedere a Alessandro Magno;
      – hanno spaccato il sedere a Gengis Kan;
      – hanno spaccato il sedere ai Mogol;
      – hanno spaccato il sedere al trono del Pavone;
      – hanno spaccato il sedere agli inglesi;
      – hanno (quasi) spaccato il sedere ai russi! (1)
      Ergo, gli anglo americani (1)
      ADORANO FARSI SPACCARE IL SEDERE MENTRE I RUSSI SI RITIRANO ONOREVOLMENTE MANI TESE A PROTEGGERSI LE CHIAPPE(2)
      Grog! Grog! Grog!
      (1) Questione di classe.
      Il Generale Boris Vsevolodovich Gromov è stato l’ultimo militare sovietico a lasciare l’Afghanistan, attraversando a piedi il Ponte dell’Amicizia sul fiume Amu Darya il 15 febbraio 1989.
      Mentre i MERRICANI hanno tagliato la corda da SAIGON in elicottero 29 aprile 1975, quelli che hano potuto, dal tetto dell’ambasciata giusto perchè quei dispettosi dei Nord Vietnamiti avevano trasformato l’aereoporto in un campo da ciclo cross a suon di granate, salvo poi buttare gli elicotteri in mare per fare posto agli ultimi arrivati.
      (2) Corsi e ricorsi
      Adesso i MERRICANI si lamentano che i Russi, i Cinesi (quatti quatti) e gli Iraniani forniscono qualche avanzato schioppo ai TALEBANSKI quando hanno frantumato i marroni sul fatto che “gli stinger on fait miracles!” CIAPA E PORTA A CASA

    • Francesco scrive:

      Beh, di solito dopo 16 anni gli invasori sono morti o scappati, direi che la NATO sta facendo benissimo! 😀

      meglio fecero solo gli inglesi se, come ricordo, dopo le sconfitte militari, seppero comprarsi chi di dovere e ottenere per questa via i loro scopi

      ah tempora, ah mores, ah auera aetas!

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Sì, gli inglesi ottennero di gestire la politica estera di un paese che non aveva una politica estera. È come se io venissi riconosciuto erede al trono del Regno degli Stati Uniti 😀

        • Francesco scrive:

          dillo all’Impero Russo

          forse gli Afgani non sapevano di avere una politica estera ma russi e inglesi lo sapeva eccome

          giusto?

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Il fatto di garantire l’indipendenza dell’Afganistan era politica estera britannica, mica afgana.
            So bene che nei libri (scritti da inglesi) si trova scritta la versione che riporti tu, ma accanto alle fake news c’è anche la fake history ed in questa gli albionici sono maestri 😀

            • Francesco scrive:

              Ammetto la mia conoscenza superficiale: la versione che conosco io è che, dopo aver fallito la via militare, i britannici raggiunsero i loro scopi strategici nel Grande Gioco con quella “economica”.

              Tu smentisci questa versione?

              Grazie

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Garantirono l’indipendenza dell’Afganistan, che fu il male minore tra il perdere l’Afganistan e basta e il perderlo e rischiare di farlo cadere in mano ai russi.

              Ma magari Habsburgicus mi smentirà spiegandoci che la “vittoria politica” di Londra fu reale.

            • Francesco scrive:

              forse non ci vuole Sua Eccellenza Imperial-Regia

              gli inglesi volevano tenere i russi lontani dall’Oceano Indiano

              un Afganistan indipendente era perfettamente funzionale a questo obiettivo strategico

              –> gli inglesi hanno vinto

              Ciao

  6. Ugo Bardi scrive:

    Sparare su “Repubblica” per le fake news è un po’ come dicono gli americani, “sparare ai pesci in un barile. Ma è curioso come i maggiori produttori di fake news adesso sparino ai loro concorrenti più piccoli. Non ci resta che il mantra, “Grog, grog, grog”, che sottende verità metafisiche inconoscibili ai più

  7. Francesco scrive:

    Perchè al popolo piacciono tanto le notizie bizzarre, al punto da non farsi problema della loro veridicità?

    Io nutro affetto e stima per il popolo, per cui questo tema mi pare grave assai.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Francesco

      “Perchè al popolo piacciono tanto le notizie bizzarre, al punto da non farsi problema della loro veridicità?”

      Giustissimo.

      Altra cosa importante: esistono notizie “importanti” per noi, ad esempio, “da domani il centro è chiuso alle auto”, oppure “aumentate del 100% le rette della mensa scolastica”.

      Esistono altre notizie, che qualche effetto dovrebbero averlo, ma ci sono quasi incomprensibili (“aumentano dell’1,17% gli interessi sui mutui delle case”); e poi altre ancora che soltanto a un occhio da storico si rivelano significativi (“nuovo virus in Tailandia”, che poi colpirà mio nipote tra trent’anni, ma io ancora non lo so; “tensione al confine tra Uganda e Sudan” che tra dieci anni porterà una banda di spacciatori ugandesi sotto casa mia). Ma giustamente “il popolo” se ne frega di queste cose.

      Restano le notizie come favole, facilissime da capire e con i buoni e i cattivi dipinti a chiare lettere. Poi se siano vere o false è irrilevante quanto la vera età di Mbah Goto.

      • Miguel Martinez scrive:

        “Restano le notizie come favole”

        Probabilmente sta qui quel meccanismo demenziale per cui ci preoccupiamo più dei “bambini dell’Africa alla fame”, delle “donne afghane con il burqa” o tante altre cose pittoresche e da film, che della concentrazione di PM10 nel nostro stesso quartiere.

        Un po’ come succedeva nella Sicilia di fine Ottocento, quando la borghesia illuminata si disperava del fatto che il popolo si interessasse solo delle avventure di Orlando a Roncisvalle, e non delle problematiche immediate.

      • Francesco scrive:

        Miguel

        notizie come “la Germania emena nuove leggi anti-giudaiche” o “cordiale incontro tra il Ministro Von Ribbentrop e il suo omologo Molotov” come le rubrichi dal tuo villaggetto polacco o dall’Oltrevistola?

        non puoi rinchiuderti nel recinto dei 100 metri, direi

        ciao

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Francesco

          “cordiale incontro tra il Ministro Von Ribbentrop e il suo omologo Molotov”

          Certo, è una notizia importantissima, specie se sei polacco.

          Ma la maggior parte delle notizie internazionali oggi non sono esattamente così: l’esito del Vertice del G7, G8 o G44 lascia del tutto indifferente. Forse non dovrebbe essere così, ma il 90% della popolazione non ha il tempo per diventare esperti di queste cose.

          Calcola che ti sto dando ragione, riguardo al tuo discorso sul “popolo”.

          • Francesco scrive:

            è sempre stato così? o una volta pure “il popolo” si occupava di esiti dei Concili e delle Diete? di crociate e di assedi di Costantinopoli?

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Francesco

              ” o una volta pure “il popolo” si occupava di esiti dei Concili e delle Diete? di crociate e di assedi di Costantinopoli?”

              Non penso che se ne occupasse.

              Si occupava del fatto che il giudeo avvelenava il pozzo, che il santo teologo che scriveva libri incomprensibili avesse avuto una visione di Gesù in persona, del fatto che forse sapeva tramutare il piombo in oro e la notizia che un saraceno aveva sputato sul Santo Sepolcro mentre faceva un sacrificio al dio Baphomet.

              Tutte cose in grado sicuramente di suscitare grandi mobilitazioni.

  8. Grog scrive:

    Se grogghi un MERDOPIDDINO non hai sprecato il mattino.
    Grog! Grog! Grog!
    _________________DEMERDIPIDDIZZARE CON ARMA SPAZIALE___________________
    Bzazzmerd!
    Bzazzmerd!
    Bzazzmerd!
    Bzazzmerd!
    Bzazzmerd!
    Bzazzmerd!
    Bzazzmerd!

  9. Moi scrive:

    Bufale, Féich Niùs 🙂 … insomma: questione di punti interrogativi sostituiti da punti esclamativi ? Poi dicono che la punteggiatura non conta nulla ! 😉

  10. roberto bugliani scrive:

    Scusate questo mio intervento da “esterno” (ma cmq lettore), ma in tema di bufale mainstream non ho resistito.
    Per dare l’atmosfera, proprio stamani c’è stato un convegno alla Camera dei deputati dal titolo “BastaBufale”. Ebbene, tra i relatori (istituzionali) c’era anche la Ministra dell’istruzione, quella che ha fatto credere d’essere diplomata&laureata, se non fosse stato per lo smascheramento operato dalla rete.
    La questione centrale mi pare sia: chi è che stabilisce se una certa notizia sia “fake news”? E su quali criteri si appoggia per stabilirlo? Il buon senso risponderebbe: secondo il criterio dell’oggettività e della verificabilità della notizia.
    Ma allora cosa dire di certi titoli di giornali tipo il recente: “In aprile l’inflazione sale dell’1,8%. E’ il record da quattro anni”?
    Per il seguito, senza farla troppo lunga, rinvio a:
    http://goofynomics.blogspot.it/2017/04/linflazione-sale-dell18-fakenews.htm
    (ah, il giornale di cui sopra è anche quello che ha “confuso” i bilanci sul numero di copie vendute… ma il falso in bilancio non è “fake news”… è peggio)

    • Miguel Martinez scrive:

      Per roberto B.

      Seguendo il link su goofynomics, leggo: “Spiacenti. La pagina del blog che cerchi non esiste.”

      Siamo in tema 🙂

      In realtà, manca una “l” alla fine:

      http://goofynomics.blogspot.it/2017/04/linflazione-sale-dell18-fakenews.html

    • roberto scrive:

      ammetto che non ho capito bene in che senso la confusione/errore/fake o quel che è del sole sarebbe strumentale….

      • roberto bugliani scrive:

        Grazie, Miguel, per aver incolato i cocci.
        @ roberto: nell’articolo linkato l’ipotesi “strumentale” è solo un’ipotesi, ma che, relazionata col “Sole” (che in rete certi scriteriali chiamano “la Sòla”), non è da buttar via.
        Ricordo che “il Sole” – o “la Sòla”, de gustibus – è l’organo di quella associazione privata, la Confindustria, che in occasione del referendum costituzionale preconizzava:
        https://twitter.com/AlbertoBagnai?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=http%3A%2F%2Fgoofynomics.blogspot.com%2F
        Non so se ho linkato bene (in informatica non ci chiappo una mazza)

        • roberto scrive:

          d’accordo, ma non ho capito, leggendo bagnai, “strumentale a cosa”. se hai capito e se hai tempo una spiegazione sarebbe gradita (sapendo che sono un po’ tanto ciuccio in economia)

          • roberto bugliani scrive:

            “Ho anch’io dubbi sul dolo. Tuttavia la colpa c’è. Sarebbe interessante oggetto di ricerca vedere se queste sviste sono casuali o orientate”. E’ la risposta dello stesso Bagnai a un commentatore del suddetto post. In ogni caso, la “strumentalità” si ipotizzerebbe considerando il fatto che una notizia sballata del genere (l’inflazione salita del 1,8% anziché all’1,8% nel mese di aprile) avvalerebbe il successo della BCE e della politica del quantitative easing di Draghi, che tenta in quel modo d’arrivare alla (o addirittura superare la) “mitica” soglia del 2% d’inflazione stabilita da Bruxelles e alla quale devono conformarsi le politiche economiche degli stati membri dell’Eurozona. Solo che in epoca di deflazione come questa (o dalla quale tentiamo d’uscire), la faccenda è dura. Di colpa, nella migliore delle ipotesi, comunque si tratterebbe perché un giornale economico mainstream come il “Sole” non fa commentare i dati economici da uno de passaggio, o quanto meno non dovrebbe, per etica professionale. Ma oramai nell’informazione mainstream siamo alla frutta (e anche un po’ marcia, a mio avviso, naturaliter)

            • Roberto scrive:

              Pensa un po’ che credevo che l’obbiettivo della BCE fosse “avvicinarsi al 2% senza superarlo”….

              Comunque, ho capito cosa vuoi dire (o cosa vuol dire bagnai) solo che è un pensiero un po arzigogolato e dunque non particolarmente efficace come strumentalizzazione.

              Se titolo “inflazione all’1,8%” a parte bagnai, chi legge un messaggio pro draghi?
              Mentre nell’esempio che faccio sopra, se scrivo “Bruxelles vieta le poppe al vento” direi che qualsiasi lettore, me compreso, immediatamente penserà “fanculo gli eurocrati, voglio birra e figa”…..qui in effetti vedo una strumentalizzazione di una bufala (o errore a voler essere ingenui)

        • Francesco scrive:

          non credo che le previsioni di Confindustria si dimostreranno sbagliate

          anche perchè mica ci vuole un centro studi, basta un minimo di buon senso

          aspetto con titillazione il prossimo dibattito sulla legge elettorale

          • roberto bugliani scrive:

            “non credo che le previsioni di Confindustria si dimostreranno sbagliate”
            Legittimo il pensarlo, riconoscendo però che così dicendo restiamo nel campo delle profezie. Anche perché finora nessun dato reale avvalora quella ipotesi profetica. Ma la differenza consiste tra l’enunciare una profezia a bocce ferme, come si dice, ossia quando essa non ha un’incidenza immediata sulla realtà, e tra l’enunciare una profezia sfornata da un presigioso centro studi poco prima d’un referendum. Il sospetto che quella profezia abbia tentato d’influenzare la realtà credo sia altrettanto legittimo

            • roberto bugliani scrive:

              “finora nessun dato reale avvalora quella ipotesi profetica”
              Anzi, a dirla tutta, ed è anche notizia d’oggi, data con enfasi alla tv e sui giornali, la disoccupazione giovanile sta diminuendo (secondo loro) ecc. ecc. Se la cantano e se la suonano tra di loro, avendo dimenticato le loro stesse profezie d’alcuni mesi prima. Perché il no al referendum c’è stato, è un dato, e avrebbe dovuto portare peste e corna, invece la disoccupazione giovanile scende, l’inflazione sale, tutto va ben, madama la marchesa. E questo, se fosse vero, mi fa anche piacere… ma: E le vostre fosche previsioni?

            • Francesco scrive:

              >>> Il sospetto che quella profezia abbia tentato d’influenzare la realtà credo sia altrettanto legittimo

              in effetti era come gridare a un tizio in una Santa Barbara di non accendersi la pipa: si cercava eccome di influenza la realtà

              vedo che l’ottimismo similrenziano dilaga, io invece sono assai preoccupato – nonostante il mitico closing sia ormai avvenuto

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Alle previsioni di Confindustria di allora non ci credeva manco Confindustria. Dai, questa forse è un’iperbole: in realtà ancora a dicembre qualcuno mormorava “oddio, adesso vediamo cosa succede dopo questo referendum…”.
            Non è successo nulla, ecco. E a quelli che gridavano alla galoppata dei tassi sul debito sovrano, ricordo che a breve termine paghiamo interessi passivi.

  11. Moi scrive:

    un esempio pratico molto in voga :

    A : Difendiamo i bambini dall’ Ideologia Gender
    B : NON esiste …esistono, semmai, i Gender Stàdis 😉 !

    C 😉 : già, ma davvero-davvero “gli va stretta”, la definizione di “ideologia” a studi che si ammantano di scientismo partendo dal Dogma degli Anni Cinquanta Eterni 😉 Immaginarii della Plebaglia (da rieducare e trasformare in “Popolo”) … e vogliono “far tabula rasa” di ogni ABC antropologico e ricostruire da zero una Futura Umanità promiscua anche con animali e robot [sì, basta documentarsi e inutile insistere con chi NON vuol farlo … se volete un nome, conferenza di Elisabetta Frezza] ?!

    PS

    Valeria Fedeli diede del “Truffatore Culturale” all’Avv. Gianfranco Amato, carsimatico leader del movimento Popolo della Famiglia !

  12. Moi scrive:

    Oh … giusto te, Maurì 😉 : da quando Gesù Bambino ha sostituito (!) la Croce, nel Simbolismo della Chiesa Cattolica ?

    https://www.youtube.com/watch?v=O6It6CJ3Q0E

    Video ritenuto “Massonismo Puro” dagli Scettici dello Spirito del Concilio !

    … Te Habs, come lo vedi ?

    ————

    PS

    La musichina “inspàiréscional” 😉 mi piace … ma me l’aspetterei in un film o in un anime di Supereroi dopo l’ immancabile “trope” del “pep talk” ! 😉

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Da San Francesco d’Assisi, tipo?

    • PinoMamet scrive:

      Aspetta, secondo te il problema del filmato sta nel fatto che si veda una statuina di Gesù Bambino (che, ti informo, fa parte della normale iconografia cattolica 😉 ) anziché una croce, e nella musichetta anonima di sottofondo??

      Penso che in realtà chi proprio voglia trovare dei problemi (e ce ne sono sempre) avrebbe cose più serie da contestare nel filmato.

      Tutti gli altri, “di buona volontà”, non possono vedervi altro che il messaggio, un po’ banale ma unico possibile, di qualunque incontro ecumenico
      (“alla fine siamo tutti figli di Dio e volemose bene”) e vagamente la riproposizione ai minimi termini del discorso di San Paolo “al Dio sconosciuto”.

  13. Grog scrive:

    Ammazzare i PIDDINI deve essere DEPENALIZZATO, anzi chi ammazza un PIDDINO deve essere insignito delle massime onorificenze da studiare con cura, io propongo:

    – Ordine della liberazione da PIDDINI di 1ma 2da 3za classe a seconda della quantità di PIDDINI eliminati e anche dell’efferatezza dell’eliminazione, ad esempio un’eliminazione in stile “Il CANARO” merita una 2da classe se effettuata su un singolo PIDDINO, se invece rinchiude in una gabbia 18 PIDDINI riducendoli a sbranarsi tra di loro merita la 1ma classe.

    Medaglione in ORO o ARGENTO o BRONZO con sovraimpressa in rilievo in Nikel UNA GRANDE MERDA NERA, nastro color caghetta estiva di paese subsahariano.

    Grog! Grog! Grog!

    • roberto bugliani scrive:

      “un’eliminazione in stile “Il CANARO””… complimenti per la memoria storica, che fai bene a rinfrescare

  14. Z. scrive:

    Un mio illustre concittadino, qualche decennio fa, cantava:

    I poveri sai non sono niente buoni
    Sembrano nati per rompere i…

    http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/05/03/news/roma_la_proposta_di_diaco_m5s_alla_caritas_stop_a_pasti_serali_a_clochard_di_colle_oppio_-164541652/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P3-S2.5-T1

    Nel frattempo, a Bologna i mercanti ri-occupano il tempio, con il consenso – di fatto – dei sacerdoti…

    http://bologna.repubblica.it/cronaca/2017/05/03/news/ateneo_bologna_il_cua_forza_la_porta_dell_aula_chiusa_a_giurisprudenza_e_occupa_di_nuovo-164537066/

    …mentre a Reggio impazza il liquido magico per duplicare gli euro (non è uno scherzo):

    http://bologna.repubblica.it/cronaca/2017/05/03/news/truffa_duplicazione_euro-164501975/

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Z

      “Roma, degrado a Colle Oppio e Diaco (M5s) alla Caritas: “Stop a pasti serali a clochard”

      E’ una questione, credo, di enorme importanza, e non riguarda esattamente “i poveri”, bensì gli “sradicati” che sono una cosa diversa.

      Una mensa della Caritas, immagino, serve a entrambe le categorie, ma è importante distinguerle.

      Da una parte, abbiamo l’esistenza di spazi verdi pubblici, che dovrebbero servire a far stare bene la gente e tirarla fuori di casa.

      Dall’altra parte, lo spazio verde attira come una calamita un’umanità particolare: non è quella peggiore (non sono mica speculatori immobiliari o banchieri), ma è quella più difficile.

      E’ un’umanità complessa, accomunata da varie forme di sradicamento, accompagnate in genere da un alcolismo irreversibile, e talvolta anche con problemi psichiatrici.

      Attorno a questi individui (molto, molto diversi tra di loro) si aggregano anche altre forme di sopravvivenza, tra cui spesso drogati di vario genere e infine gli spacciatori, che “poveri” non sono.

      Ripeto, è un’umanità varia, in cui trovi persone straordinarie e altre insopportabili; ma che non è conciliabile con lo scopo primario del verde pubblico.

      Nel nostro piccolo, abbiamo qui vicino una piazza sostanzialmente tranquilla, nulla di confrontabile alle situazioni romane. Però si parte dalle cacche dei cani, dall’occasionale siringa (non frequentissima), dalle panchine occupate dagli spacciatori che ogni tanto si prendono a bottigliate, o da qualcuno che ci dorme sopra: non toccano mai i bambini, ma la tensione è permanente.

      Il risultato è il progressivo abbandono di questo giardino, perché alla gente non piace vivere nella tensione, anche quando non succede nulla di drammatico.

      Non è una questione da poco.

      • Z. scrive:

        Miguel,

        capisco tutto, ma qui la proposta non è, boh, “cacciamo i pusher” o “combattiamo l’alcolismo”. È “niente più cena ai clochard”.

        Non è proprio la stessa cosa, via.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Z

          “ma qui la proposta non è, boh, “cacciamo i pusher” o “combattiamo l’alcolismo”.

          Il mio commento non è sulla proposta in sé, Colle Oppio lo conoscevo anni e anni fa e non so come sia messo oggi.

          E’ ovvio che i clochard non hanno bisogno solo di una cena.

          Hanno bisogno di uno spazio fisico in cui stare (anche la notte) e che non sono in grado di pagarsi.

          E giustamente i clochard, spesso non accettano di essere rinchiusi in qualche “rifugio”.

          Però nemmeno le tue risposte “rispondono”.

          Se cacciamo i pusher, vanno da un’altra parte.

          E quando avrai finito di fare la predica a tutti gli alcolisti, ti chiederanno un euro per comprarsi il vino.

          Lo so che le hai appena accennate, con tanto di “boh”, ma sono esattamente le risposte che non hanno mai risolto il problema.

          E se tu capisci il problema (“capisco tutto”), pensaci…

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Z

            “”cacciamo i pusher” o “combattiamo l’alcolismo””

            Scusami se ti uso da punching ball, ma sto pensando a queste due terrificanti proposte:

            1) mandiamo un po’ di carabinieri a farsi un giro per il giardino, a chiedere le carte di identità a un sacco di gente che un’ora dopo ritorna lì

            2) paghiamo la cooperativa Arcobaleno Felice con fondi europei per dare a Tizia Caia, psicologa neo-laureata di Benevento, quattro soldi per fare la saputella davanti a una decina di sfigati che la sanno ben più lunga di lei.

            Poi ci si chiede perché esiste il “degrado”.

            • roberto scrive:

              i problemi del mondo sono infiniti e non li risolveremo mai. dove metti una pezza scopri un altro buco.

              ciò detto, e avendo sempre in mente che ogni azione umana è tristemente destinata all’inutilità sulla scala dell’infinito/universo….dare una zuppa calda a chi ha fame è cosa buona e giusta

              (lo dice pure gesù per quelli che vogliono richiamarsi ai nostri Valori & tradizioni)

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “i problemi del mondo sono infiniti e non li risolveremo mai.”

                No.

                Non stiamo parlando della guerra civile in Siria, o della siccità in Sudan, o del velo in Iran.

                Stiamo parlando del parco sotto casa, che è infinitamente più importante di avere un treno superveloce, un nuovo aeroporto o un nuovo strumento elettronico.

                Il parco sotto casa in che modo si rapporta con:

                1) milioni di famiglie che hanno bisogno di un posto dove sentirsi tranquilli

                2) decine di migliaia di persone che non hanno tetto e che non possono convivere con le suddette milioni di famiglie?

                A me sembra una roba ben più importante che scegliere tra Salvini, Renzi o Berlusconi.

                Ora, è accertato in modo inequivocabile (grazie al fallimento di 210.543 costosi esperimenti, nemmeno uno dei quali riusciti) che la risposta NON E’ “cacciamo i pusher” e nemmeno “combattiamo l’alcolismo”.

                A me non interessa la specifica risposta “chiudiamo la mensa della Caritas”, su cui la potrei pensare più o meno come te, visto che di clochard ne conosco tantissimi.

                Ma colgo l’occasione per parlare di questo importantissimo argomento. Che non può essere rimandato alla roba che “non risolveremo mai” tipo il burqa in Afghanistan. Il giardino sotto casa ce l’abbiamo sotto casa!

            • Z. scrive:

              Miguel,

              figurati, so come funziona il web: il gusto più gustoso consiste nel fare continui voli pindarici, cambiando continuamente discorso. È solo che sono arido di fantasia e mi stanco presto 🙂

          • Z. scrive:

            Miguel,

            bellissima prosa, davvero, ma ricordo che qui la proposta è “togliamo la cena ai clochard e vediamo cosa succede”.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Z

              “bellissima prosa, davvero”

              Ripeto, io sul Colle Oppio non so dire nulla e taccio.

              Per me – come puoi immaginare – la gestione del “verde pubblico” è la questione che mi interessa di più al mondo.

              Lasciamo perdere le beghe della politica di una città in cui né tu né io abitiamo, e parliamo della questione di come questi spazi vengono gestiti, e la questione del “degrado”.

            • Z. scrive:

              Neanch’io so niente di Colle Oppio, né mi ritengo un esperto di “degrado”.

              Dev’essere per questo che nel progetto “togliamo la cena ai clochard” non ci vedo niente di cui discutere. Boh.

  15. roberto scrive:

    ma è semplice basta mettere delle panchine anticlochard !
    http://www.lastampa.it/rw/Pub/p3/2013/08/24/Savona/Foto/RitagliWeb/4Z80GXTD5272–U1020130111437PtE-318×235–330×185.jpg

    no dai miguel, ha ragione Z, qui non c’è da fare troppa filosofia, “stop ai pasti serali per i poveri ” è smplicemente vergognoso (e te lo dicono quelli che difendono sempre i ricchi….)

  16. roberto scrive:

    leggo

    “i senza fissa dimora lasciano tutto lì, rifiuti, bottiglie, polistirolo. C’è un problema anche di decoro e i costi vanno a colpire i cittadini, l’ama e il servizio giardini”

    decoro
    decenza
    Valori (con la maiuscola)
    Tradizione (maiuscola pure qui)
    Principi (idem)
    e io pago!
    …..
    BAH!!!

    (mettere due cestini in più è troppo facile vero?)

    • Miguel Martinez scrive:

      Per roberto

      “(mettere due cestini in più è troppo facile vero?)”

      No, non servono a niente “due cestini in più”. E’ sempre questa la risposta che le istituzioni danno, e che ci ha portati a questa situazione.

      Conta quello che la gente mette nel cestino.

      E conta la gestione differenziata dei rifiuti.

      E conta la coscienza che la gente ha, di come vanno differenziati i rifiuti.

      Che è una cosa che si trasmette di persona in persona, con grande difficoltà e lentezza.

      E quindi conta innanzitutto chi gestisce il verde “pubblico”.

      • Z. scrive:

        Tutto giusto, ma è proprio necessario portar via la cena ai clochard? perché la proposta trattava di questo…

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Z

          “Tutto giusto, ma è proprio necessario portar via la cena ai clochard?”

          Non ne so niente. Capisco che tu vuoi dimostrare che un esponente del M5S è cattivo, va benissimo, sarà cattivo.

          Solo che hai toccato un tema enormemente importante, che va molto al di là della singola questione di cui né tu né io sappiamo niente.

          E su questo non ti chiedo di dirmi “tutto giusto”, e poi sparare due rimedi totalmente sbagliati, ma di dire qualcosa che ci possa aiutare da una situazione terrificante (e che porta anche a proposte come quella che tu giustamente critichi).

          A me interessa il destino dei giardini, degli spazi aperti, dei luoghi in cui gli esseri umani possano uscire di casa e incontrare i propri simili.

          Non me ne frega niente di segnare punti contro qualche partito politico.

          • Z. scrive:

            Miguel,

            non ci capiamo: io non sparo nessun rimedio.

            Mi limito a commentare un’idiozia bella e buona per quello che è, e mi auguro che anche molti grillini la riconoscano come tale.

            Davvero, fatico a capire il senso della tua polemica.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Z

              “Davvero, fatico a capire il senso della tua polemica”

              Ma non riesci a capire?

              Vorrei che tu – e tanti, tanti altri – passassero dal segnare punti contro i politici che stanno loro antipatici, ad affrontare in prima persona i problemi che contano davvero.

              E dove non c’è più da scaricare nulla addosso al PD, al M5S, a Salvini, a Berlusconi, a Renzi, a SEL, a Casa Pound, e a tutte le altre cose a cui addossiamo i buchi del mondo.

              Ma se si vuole campare accusando i capri espiatori invece che noi stessi….

              Ce l’avrai un giardino vicino casa?

            • Z. scrive:

              Macché segnare i punti!

              Non so chi sia il tizio, nemmeno mi ricordo come si chiama – e ripeto, dubito che il suo stesso partito lo prenderà sul serio.

              La maggioranza sta discutendo una legge diciamo pure discutibile sulla legittima difesa, cui ho già accennato: se lo dico mi accusi di voler segnare i punti contro il governo?

              E se dico che parte dell’opposizione – non SI né Grillo – la vuole ancora più discutibile, contro chi voglio segnare?

              Eddai!

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Z

                “Macché segnare i punti!”

                Hai ragione, scusa lo sfogo un po’ sopra le righe!

                Tra l’altro, a me la questione della “legittima difesa” interessa poco, per cui non ho quasi notato la tua critica al governo, mentre quella degli spazi pubblici interessa molto, e quindi sono io che ho reagito in modo parziale, non tu.

  17. roberto scrive:

    scusami miguel, macredo che tu la stia facendo un po’ complicata.

    il tizio dell’articolo di Z vuole che la caritas smetta di dar da mangiare ai barboni nel parco.
    cosa otterrà?
    i barboni se ne andranno da un’altra parte?
    il parco diventerà bello lindo come in svizzera? ridurrà la criminalità legata ai barboni? ridurrà l’inquinamento?

    chissà….

    io credo che otterrà solo di rompere le palle ai barboni rendendo la loro vita un po’ più difficile

    • Miguel Martinez scrive:

      Per roberto

      “macredo che tu la stia facendo un po’ complicata”

      No, per niente.

      Qui stiamo toccando una delle questioni fondamentali della convivenza umana.Z, comprensibilmente, ha colto l’occasione di una notiziola per prendersela con un partito politico che gli sta antipatico.

      Solo che ha toccato un argomento che io ritengo sia uno degli importanti che ci siano. Un po’ perché ci va di mezzo la mia vita, un po’ perché obiettivamente ritengo sia decisivo: lo spazio pubblico.

      E Z temo che abbia scelto un ripiego terrificante (“cacciamo i pusher” “combattiamo l’alcolismo”) che dimostra la tragedia dello spazio pubblico.

      Siccome in mezzo ai barboni ci vivo, e nel nostro quartiere li conosco tutti, e seguo da anni le vicende dell’Albergo Popolare, e conosco di persona un’infinita di gente rovinata e disastrata, e conosco tanta gente che fa cose pazzesche per dare una mano ai disastrati, mi fa anche inc…. venire accostato a quelli che vorrebbero “togliere la mensa ai poveri”.

      Mi piacerebbe che si potesse finalmente fare un discorso serio su spazi pubblici, “degrado”, “clochard” e anche famiglie che hanno bisogno di uno spazio all’aperto.

      • Z. scrive:

        Miguel,

        ossignur! Qua nessuno pensa che tu voglia togliere niente a nessuno, credimi. Quanto meno, non il cibo ai poveri!

        Ma dico, l’idea che volessi condividere con voi una curiosa idiozia, e basta, non la prendiamo in considerazione? 🙂

      • Roberto scrive:

        Confermo la fai troppo complicata.

        Non ti ho accostato a nessuno, mi limito a dire che “togliere il pasto serale ai barboni” non è una soluzione a niente, ma solo una cattiveria gratuita, chiunque l’abbia proposta, in qualsiasi circostanza e a qualsiasi latitudine

        • Moi scrive:

          Creare i Poveri con lo strozzinaggio banKario, apposta per poi autocontemplarsi di Essere Buoni organizzando per loro durante le festività i pranzi … con i codazzi di VIP e giornalisti ?!

          … Questa la Sx del Piddume ?! … Questa “Leuvròòòopa” (come diceva il Vecchio Democristianazzo Spiritista dell’ IRI) Unita che vogliamo ?!

          • Roberto scrive:

            E la boldrini non dice niente!

          • Francesco scrive:

            >> Creare i Poveri con lo strozzinaggio banKario,

            Esattamente cosa cazzo vuole dire? non ho una banca e pure il conto in banca non sta messo molto bene, eppure non capisco questa strana frase.

            Potresti usare un poco del tuo tempo per chiarirla?

            Grazie

      • werner scrive:

        Ciao Miguel, penso di capire il tipo di discorso che vuoi far nascere. Dalle mie parti va molto di moda affidare i parchi con bandi pubblici a privati o associazioni. A volte il bando comprende un baretto e una serie di attività collaterali (ciclofficina, paintball, corsi di qualche sport, serate musicali…). Quando funziona bene i parchi sono effettivamente più puliti, vivi e ben frequentati. I barboni generalmente vengono espulsi e finiscono per spostarsi, i pusher da strada pure.
        A volte però va meno bene, in certi casi ad esempio i gestori del parco finiscono con il percepirlo come “cosa loro”. Si crea una sorta di divisione tra utenti di serie A ( gestori, amici loro, alcuni utenti abituali) e tutti gli altri. Oppure il parco ha troppo successo e gli abitanti della zona si lamentano perché i giochi dei bambini fanno troppo rumore, gli avventori occupano i parcheggi e la gente che mangia al parco fa casino dopo le dieci. In ogni caso gli avventori indesiderati, come clochard e pusher di strada, vengono espulsi o se ne vanno di loro spontanea volontà.

        Al contrario a Berlino mi é capitato di vedere parchi normalissimi, nel senso che a tenerli puliti e funzionali ci pensava il comune e la gente si limitava ad andarci per passare il tempo. Ecco li ho visto clochard, mamme con i bambini e gli altri utenti dividersi tranquillamente gli spazi senza tensioni o litigi. Semplicemente i clochard occupavano una certa zona e stavano li a bere e chiacchierare, le madri con i bimbi occupavano la zoba con i giochi, e gli altri utilizzatori erano sparsi per i parchi a correre, leggere, sdraiarsi.

        Per chiudere, far funzionare gli spazi pubblici può essere complesso, sopratutto se tra i frequentatori ci sono persone che etichetterei come marginali. Non credo esista una ricetta buona per ogni situazione e spesso risolvere il degrado o le situazioni di tensione significa lasciare qualche gruppo scontento o espulso.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Werner

          “Non credo esista una ricetta buona per ogni situazione e spesso risolvere il degrado o le situazioni di tensione significa lasciare qualche gruppo scontento o espulso.”

          Molto interessante, grazie!

          Sì, è il tipo di riflessione che vorrei far nascere.

          In questo caso, non stavo portando l’esempio del “nostro giardino”, perché non è applicabile ai grandi parchi pubblici per una serie di motivi, almeno in questa forma.

          Stavo ponendo la questione più ampia: gli spazi pubblici aperti, in fondo, sono strade – che servono sostanzialmente alle auto per andare da uno spazio privato a un altro – o i parchi, che sono l’unico luogo oggi in cui gli esseri umani si possono incontrare tra di loro.

          Questa funzione decisiva viene considerata sostanzialmente irrilevante, e i problemi vengono sempre affrontati dall’esterno: mandando i carabinieri o gli assistenti sociali.

  18. Moi scrive:

    Clochard morta di freddo, Raggi: governo approvi reddito di cittadinanza

    http://www.ilmessaggero.it/roma/campidoglio/virginia_raggi_piano_sociale_reddito_cittadinanza-2193408.html

    …. ma è la stessa Virginia Raggi ?!

    • Z. scrive:

      Uhm…

      perché le dichiarazioni di Virgy ti stupiscono? mi sembrano dichiarazioni abbastanza fedeli alla linea per merito e modi, no?

      • Moi scrive:

        Ma … la Virgy pria preoccupa che gli Esseffeddì (come li chiamate voi ipocriti del Piddì … fa anche rima) non muoiano di freddo, poi li fa morire di fame ?!

        Qualcosa non torna … almeno, non subito.

        • Z. scrive:

          Moi, hai detto tre bischerate in tre righe!

          Se le trovi tutte e tre, ti perdono le cattiverie che mi dici aggratise. Anzi, basta che ne trovi due 🙂

  19. Peucezio scrive:

    Mah, mi sembra una discussione un po’ surreale.
    Alla fine lo schema è sempre lo stesso.

    Z., Roberto e altri dicono: i problemi del mondo sono difficili, non si possono risolvere con soluzioni semplici, non abbiamo la ricetta in tasca.

    Miguel dice: va bene, ma almeno quelli del giardino Nidiaci sono semplici e con un po’ di buona volontà e senza pregiudizi ideologici si possono risolvere.

    E Z., Roberto, ecc.: “no, non va bene, tu vuoi applicare al mondo il tuo modello di comunità, non funziona così, non si può fare, l’Oltrarno fa parte di un sistema più grande, non si può fare niente, perché anche il Nidiaci soggiace al principio universale che, se pure non siamo nel migliore dei mondi possibili, siamo in un sistema immodificabile, o se è modificabile noi non sappiamo come migliorarlo e se pure lo sapessimo non ne avremmo i mezzi.
    E quindi guai a te se cerchi di sistemare il tuo giardinetto alla meglio: sappi che puoi anche riuscirci apparentemente, ma l’ordine cosmico che i complottisti-grillini-fascio-antivaccinisti mettono stoltamente in discussione ma è indistrittibile, non te lo permetterà e ti si ritorcerà contro.
    Quindi lascia la monnezza nel tuo giardino, non togliere le erbacce, non piantare un nuovo albero, perché non è così che si risolvono i problemi.”

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Peucezio

      “Alla fine lo schema è sempre lo stesso.”

      🙂

      In realtà sei troppo cattivo con Roberto. In sostanza, sono due esperienze diverse: Roberto è sostanzialmente una persona che lavora in un’istituzione e occasionalmente fruisce di uno spazio pubblico, peraltro in un luogo da questo punto di vista idilliaco; io sono uno che sostanzialmente opera in uno spazio pubblico, lavoro senza particolare interesse per privati che cambiano ogni giorno, e occasionalmente butto le riflessioni che mi vengono dall’esperienza sul blog.

      Casomai poi è Z a essere più combattivo su questi argomenti, ma in fondo è un buono 🙂

    • Z. scrive:

      Peucè,

      come sempre, chi usa cento righe per replicare a due righe sta sbagliando…

      Anche perché non sta rispondendo davvero a quelle due righe, sta facendo il solito monologo da web 🙂

    • Roberto scrive:

      Oddio per la verità ho solo scritto che togliere il pasto ai barboni mi sembra una cattiveria inutile….

      Cucci belli, concentratevi sulla lettura e fatevi meno viaggi mentali: se scrivo “oggi c’è il sole” non dico che a Firenze piove o che sono a favore dell’energia solare e nemmeno che dovete mettervi la cremina protettiva. Mi limito a constatare che oggi c’è il sole….

    • Francesco scrive:

      Guarda che è un vero argomento socialista: se tu ti dai da fare per risolvere il tuo problema, il sistema non si farò mai carico del problema generale di cui il tuo è un caso specifico.

      Per cui è meglio (per tutti, anche per te) che tu ti tenga la monnezza nel giardino, in attesa del Glorioso Regolamento Socialista che farà sparire tutte le monnezze da tutti i giardini.

      Poi mi chiedono perchè ce l’ho con il socialismo!

      😀

      • roberto scrive:

        peucezio
        comunque a dire il vero

        “E quindi guai a te se cerchi di sistemare il tuo giardinetto alla meglio”

        non l’abbiamo mai detto né io (e ne sono sicuro) né Z (se non ricordo male)

        anzi io ho chiaramente invitato Miguel a buttare la monnezza nella monnezza e spegnere la caldaia, è lui quello che non osa per paura delle leggi crudeli 🙂

        ricordati che in ogni ufficio eurocratico è stampata a caratteri cubitali la parola “sussidiarietà” (cioè “se questo lavoro lo può fare un altro, chi te lo fa fare di farlo tu?” 🙂 )

        io quel che contesto a miguel è di prendere ad esempio una comunità che per qualche ragione è abbastanza eccezionale (gente ragionevole, cooperativa, volenterosa, capace) come esempio per il mondo. al di fuori dell’oltrarno il mondo è ahimé molto meno rassicurante e molto più (gratuitamente) feroce

        • Francesco scrive:

          Dubito che Miguel manchi di esperienza della ferocia, è che ha deciso di non metterla nella sua Weltanschaung oltrarnina.

          • roberto scrive:

            senza voler interpretare il pensiero miguelesco, secondo me vede la “piccola comunità collaborativa e isolazionista” come rimedio alla ferocia del mondo.
            è una tesi (se è quella) interessante, anzi affascinante, che però mi sembra sbattere il naso contro la realtà (non dico sempre, ci saranno sicuramente altri oltrarni in giro per il mondo!)

            • Francesco scrive:

              sarebbe molto grave, se pensasse alla ferocia come un problema che viene da fuori … molto luterano-anglosassone (quelli fuori sono cattivi e predestinati) o francese (è il Sistema che rovina l’uomo buono)

              ammetto che fare il “lettore della mente” di MM mi diverte molto, spero che non si arrabbi

              🙂

        • Peucezio scrive:

          Roberto,
          “io quel che contesto a miguel è di prendere ad esempio una comunità che per qualche ragione è abbastanza eccezionale (gente ragionevole, cooperativa, volenterosa, capace) come esempio per il mondo. al di fuori dell’oltrarno il mondo è ahimé molto meno rassicurante e molto più (gratuitamente) feroce”

          E su questo condivido.
          Però questo è vero proprio perché la gente ragiona più come te e Z. che come Miguel.
          Con la differenza che voi lo fate in buona fede e siete brave persone, chi conta e prende le decisioni strategiche no.
          Il mondo non è fatto di oltrarnini, altrimenti funzionerebbe diversamente (e più decentemente).
          Solo che questo Miguel temo non lo consideri. Non si può vedere il mondo in una goccia d’acqua, perché il mondo è una cosa, la goccia d’acqua un’altra.
          Però in linea di principio Miguel ha ragionissima.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Roberto e Peucezio

            ““io quel che contesto a miguel è di prendere ad esempio una comunità che per qualche ragione è abbastanza eccezionale (gente ragionevole, cooperativa, volenterosa, capace) come esempio per il mondo. al di fuori dell’oltrarno il mondo è ahimé molto meno rassicurante e molto più (gratuitamente) feroce””

            Ma veramente noi nasciamo in un quartiere devastato dalla speculazione, lottando contro uno squalo particolarmente feroce e con un contorno di politici di cui preferisco non parlare.

            A queste circostanze, si è opposto un gruppo di toscanacci talmente litigiosi che hanno litigato tutti tra di loro e quando si incontrano per strada, evitano ostentatamente di salutarsi.

            Noi siamo sopravvissuti a questo manicomio, e invece di litigare ci siamo messi a costruire.

            Con alcuni bambini che appena pianti l’orto si divertono a saltarci sopra a piè pari, con mamme che fumano in faccia ai bambini e guai a dire loro qualcosa, con bambini che si prendono a bastonate tra di loro, con gente che butta le cartacce per terra… insomma, un’umanità assolutamente normale.

            Però abbiamo risvegliato anche l’altro lato dell’umanità, antico e naturale quanto il lato antipatico: la parte ragionevole, cooperativa, volenterosa e capace, per capirsi.

            Il lato che non viene normalmente risvegliato, perché regole uniformi, “le istituzioni che ci devono pensare”, “faccio quello che mi pagano per fare”, e tante altre cose simili lo paralizzano completamente: per questo sembra “eccezionale” ciò che è “normale”.

            Ma appena appare una crepa nel cemento, questo lato riemerge.

            Ricordate Shantaram, che parla di un postaccio ben peggiore di San Frediano?

          • Roberto scrive:

            Peucezio

            “Però questo è vero proprio perché la gente ragiona più come te e Z. che come Miguel.”

            Ho perso il filo del discorso.
            Come ragiono io? Eravamo rimasti che
            Miguel fa una lunga (e secondo me sbagliata) analisi giuridica sulle possibili sanzioni in cui incorre un privato che butta della monnezza.
            Io non ragiono e la butto.
            🙂

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Roberto

              “Io non ragiono e la butto.”

              Cioè tu decidi quale proprietà dello Stato costituisce “immondizia” e prendi e la butti?

              (giusto per fare il legulitario rompiscatole).

            • Roberto scrive:

              Si.
              Vedo una massa di cose abbandonate, mi dico che trattandosi di cose abbandonate chiunque le può prendere. Le prendo e le butto.

              Sono sensibile all’obbiezione che mi ha fatto mauricius (per essere abbandonate ci vuole comunque una qualche forma di abbandono formale dell’amministrazione) ma corro il rischio (devo quindi essere certo che si tratti di cose abbandonate e non solo “lasciate lì”)

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Le prendo e le butto.”

                Certo, e fai bene.

                Però diventi un fuorilegge perché tu e io siamo d’accordo che un divano tarlato con tre gambe è da buttare. Per qualcun altro potrebbe essere da buttare un vecchio vaso romano tutto rotto, oppure un albero che ostruisce il parcheggio delle moto…

            • roberto scrive:

              capisco che la distinzione fra “cose abbandonate” e “cose lasciate là” sia sottile, ma cribbio, un po’ di buon senso aiuta!

              mi ricordo anni fa che mia suocera vedendo dei sacshetti di sale (streusalz, quello per il ghiaccio) ai lati delle autostrade, mi disse “oh guarda che gentili ti lasciano del sale, prendiamone per pulire il marciapiede davanti casa”

              ovviamente non si trattava di “sacchetti abbandonati” ma di “sacchetti lasciati lì” in caso di bisogno (autostrada che diventa una lastra di chiaccio), quindi non vale il discorso “posso prendermeli”

              chi lo dice? beh un po’ di buon senso

            • roberto scrive:

              comunque basta rubarmi il mio ruolo!
              sono io quello che sacralizza la legge
              🙂

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “sono io quello che sacralizza la legge”

                calcola che noi si predica molto bene (soprattutto quando si scrivono cose leggibili da tutti), ma come si razzola, non si sa!

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “Guarda che è un vero argomento socialista: se tu ti dai da fare per risolvere il tuo problema, il sistema non si farò mai carico del problema generale di cui il tuo è un caso specifico.”

        al di là del fatto che Roberto e Z qui non c’entrano, sono assolutamente d’accordo.

        Infatti, è un classico.

        Noi raccontiamo a qualcuno di un certo tipo di sinistra tutto quello che facciamo al giardino.

        Risposta: “che vergogna, il Comune che non ci pensa a lascia fare tutto ai cittadini! Dovreste protestare!”

        • Francesco scrive:

          In effetti, hanno fatto di tutto per bloccare il principio di sussidiarietà.

          Credo in buona fede.

          Che di solito è la madre delle scelte peggiori.

          Ciao

  20. Grog scrive:

    Miguel ascolta!
    L’importante è usare il
    PIDDIMETRO PRIMA DI PERMETTERE L’INGRESSO AI NIDIACI,
    il piddimetro non costa nulla se non qualche domanda al sospetto PIDDINO, se non supera la prova potete anche ANNEGARLO ricordando che PIDDINO ANNEGATO PIDDINO RICAMBIATO.
    Grog! Grog! Grog!

  21. Grog scrive:

    A Roma è morto un povero Bongo di 1/2 età che vendeva borse griffate false nella zona Transtevere!
    A me dispiace per diversi motivi:
    – non mi stanno antipatici i Bonghi (che di solito sono anche ben educati);
    – mi sono antipatici i produttori di borse griffate che vendono a prezzi assurdi la loro roba;
    – il Bongo morto non aveva mai dato fastidio a chiccessia se non ai produttori di borse griffate stracare;
    – il Bongo manteneva agli studi due figlie;
    AVVERTIMENTO
    Se quegli insensibili dei Vigili Urbani Romani continueranno ad “harceler les Bongos” farò intervenire la mia GUARDIA BONGA LAGUNARE per proteggere i Bonghi romani da inutili e dannosi interventi dei Pizzardoni!
    Grog! Grog! Grog!
    P.S.
    Io personalmente ho una FALSA LACOSTE con un coccodrillo di 15 [cm] e credetemi
    E’ UN CAPO VERAMENTE ESCLUSIVO
    comprata ovviamente da un Bongo ma non Senegalese ma Camerounese che tra l’altro ne sapeva di calcio più di Galliani e apprezzava il Toro e l’Atalanta e non amava la RUBENTUS

    • Francesco scrive:

      que viva Cameroon!

      credo che i falsi capi griffati siano una ottima pubblicità per i veri capi griffati, non capisco una eventuale ostilità dei produttori di questi ultimi

      sarà mica una questione di mafia dei permessi di vendita ambulante? se ricordo, la sindaca grillotta è molto amica degli ambulanti “in regola” (e nemica di Bolkenstein)

      • Grog scrive:

        Se vuoi affiancare la mia
        GUARDIA BONGA LAGUNARE
        con la guardia
        BALESTRIERI GENOVESI SPARAGNINI
        si può fare!
        A prescindere Bolkenstein andrebbe impalato sulla pubblica piazza magari di fronte a Castel Sant’Angelo e magari anche insieme a Bersani che ha fatto la lenzuolata di liberalizzazioni con esiti disastrosi.
        Io capisco la Sindaca grillotta, un minimo di regolamentazione va fatta, ovvio che come c’è il regolamento c’è chi lo viola e chi ne approfitta per farsi dare la stecca, è la legge della stecca che ha sostituito quella della foresta.
        Grog! Grog! Grog!

        • Francesco scrive:

          non vedo perchè dovrei accompagnarmi a un comuista come te!

          nè i regolamenti dei rossi nè le licenze dei neri!

          libera concorrenza per tutti!

          F o’barbaro

          • Grog scrive:

            Pfui!
            Adesso ho capito perché litigavano i nostri antenati!
            Voi Genovesi avete un caratteraccio impossibile, sarà per colpa delle montagne che vi incombono sulla crapa ed ogni tanto vi cadono addosso, poi siete infidi e vi accordate con il gran turco doppio Pfui!
            Grog! Grog! Grog!
            P.S.
            Non mi stupirebbe che tu fossi (che Dio ci scampi) piddino e magari rubentino calcisticamente parlando!
            Triplo Pfui!

  22. Grog scrive:

    ONORE ALLA GUARDIA BONGA DI ROMA TERMINI ED UN RIMPROVERO BONARIO
    Hanno messo in fuga in modo ignomignoso una congrega di BUGIARDISTI di rete5!
    ________________________ RIMPROVERO____________________________
    Cari Bonghi della GUARDIA BONGA DI ROMA TERMINI quando si acchiappa un BUGIARDISTA non lo si lascia andare via vivo!
    E poi non siete dei VERI BONGHI VERACI sennò potevate cuocerli nel pentolone e poi mangiarli, per sale ed olio potevate chiedere al vostro sponsor SOROS che casualmente era in zona dalle parti di palazzo Chigi.
    Grog! Grog! Grog!
    P.S.
    Cosa mi secca che i BUGIARDISTI hanno una piccola percentuale di gente per bene e per questo non puoi nemmeno POLITOSKAJARLI a prescindere come si deve fare invece con i PIDDIMERDINI, è una perdita di tempo però con l’aiuto delle GUARDIE BONGHE le esecuzioni potranno essere esemplari!
    Vuoi mettere una giornalista nuda in un pentolone?! Molto meglio del pietoso colpo di 9×18 Makarov.

  23. Grog scrive:

    Un leone sta per ghermire un bambino allo zoo, raccapriccio tra la folla, si fà avanti un tizio grande e grosso che afferra il leone per la collottola, lo sculaccia e mette in salvo il bambino.
    Un BUGIARDISTA PRESENTE INTERVISTA il signore grande e grosso che ha salvato il bambino e gli chiede del suo orientamente politico al che questo risponde “IO SONO SEMPRE STATO FASCISTA”.

    Il giorno dopo LA REPUBBLICA TITOLA
    “Teppista fascista leva il pane di bocca ad immigrato africano”

    Grog! Grog! Grog!

  24. MOI scrive:

    Be’, una decina d’anni fa, più o meno, c’era anche una presuntissima (!) superultracentenaria Nigeriana che raccontava di aver testimoniato da bambina l’ incontro storico fra Livingstone e Stanley …

  25. Z. scrive:

    …e allora il Piddì? Eh? Eh?? 😀

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05/04/vaccini-famiglie-tenute-alloscuro-del-rischio-m5s-no-pd-scoppia-la-polemica-e-il-ddl-scompare/3562247/

    Seriamente – questo scartabellare frenetico del FQ, che parte lancia in resta per discolpare il proprio partito di riferimento sulla questione antivax, è ottima cosa. E lo è anche difesa la negativa di Grillo, che racconta di non aver mai sostenuto posizioni antivacciniste. Lascia sperare che, in futuro, questo argomento occuperà sempre meno spazio nella propaganda di quello che è il secondo, o secondo alcuni il primo partito d’Italia.

    Ci siamo liberati di Vannoni e di “Stamina”, ora sarebbe bello liberarci degli antivax. E magari, un domani, procedere a eliminare le agevolazioni fiscali per i trattamenti di natura pseudomedica, come omeopatia e agopuntura.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Z

      “nella propaganda di quello che è il secondo, o secondo alcuni il primo partito d’Italia.”

      Di partiti, in Italia, ce n’è uno solo.

      Poi ci sono tanti italiani che non amano il Partito Unico, e quindi votano a caso per il primo battitore libero che dice di no; poi passa.

      • Z. scrive:

        Non intendevo “partito” in quel senso. Anche perché non sono del tutto sicuro che ce ne sia rimasto neppure uno, di “partito” in quel senso 🙂

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Più che partito forse sarebbe corretto parlare di “polo”, che attrae o respinge un elettorato pro o contro. Prima era la DC, poi è diventato Berlusconi, ora il PD.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per MT

          “Più che partito forse sarebbe corretto parlare di “polo”, che attrae o respinge un elettorato pro o contro.”

          Giusto, però non mi preoccupo molto dell’elettorato, che è ormai atomizzato, imprevedibile e impotente.

          Penso alle strutture che contano: a tutto l’intreccio tra banche, appalti, sindacati, cooperative, grandi investimenti multinazionali, consigli di amministrazione, partecipate pubblico-private, associazioni dei commercianti, le società esportatrici in settori che vanno dalla moda alle armi al vino, i costruttori… ecco, dove questi si coalizzano e si fondono con giovani che vogliono fare della politica una carriera scansando furbissimi anziani che la politica la fanno da quando erano bambini… questo lo chiamo PARTITO.

          In questo senso (certo arbitrario), esiste attualmente un unico Partito in Italia.

          • Francesco scrive:

            beh, no, quello che tu descrivi è un semplice comitato d’affari

            nella storia italiana un partito è un pò di più (e meglio, oserei dire)

            posso concordare che i partiti sono diventati sempre più comitati d’affari – tranne quelli che sono peggio

            ciao

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Francesco

              “quello che tu descrivi è un semplice comitato d’affari”

              Perché? E’ un’immensa struttura, a diffusione nazionale, sorretta anche da tanto impegno, e che penetra nelle vite di tutti.

            • Francesco scrive:

              perchè NON fa politica, non è mossa da una visione politica, insomma è un imbroglio – che i parlamenti e i partiti servono a fare politica (su cosa sia la politica ti rimando a Paolo VI)

              Togliatti, De Gasperi, Nenni, facevano politica, non gestivano comitati d’affari – neppure immensi e impegnati

              ciao

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “perchè NON fa politica, non è mossa da una visione politica”

                Boh, secondo me la politica è e deve essere mossa da interessi.

                Poi ci sono interessi tipo “io e mio figlio futuro manager” e quelli tipo, “io e mio figlio e gli amici di mio figlio che dovranno vivere in un mondo sostenibile”. Ma sempre interessi sono, mica sono “visioni”, che credo abbiano fatto più male che bene.

            • roberto scrive:

              totalmente d’accordo con francesco ed è un po’ triste (ma drammaticamente attuale) quest’idea che una cosa senza visione politica sia “politica”

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “totalmente d’accordo con francesco ed è un po’ triste (ma drammaticamente attuale) quest’idea che una cosa senza visione politica sia “politica””

                Della Visione Politica.

                Noi in ogni momento parliamo, chiacchieriamo, scambiamo.

                Esprimiamo anche giudizi, se volete visioni del mondo.

                Se chiamiamo le persone a fare l’orto, a pulire il giardino vengono in tanti; persino, se insistiamo, a pulire i bagni.

                Però se facciamo l’Assemblea, l’atto sacrale richiesto dalla legge italiana, ci troviamo anche in… cinque, di cui quattro perché non vogliono lasciare alla volpe che si è formata nel Grande Partito il monopolio della situazione.

                Qui c’è qualcosa che va cambiato, e totalmente.

            • Francesco scrive:

              >> Qui c’è qualcosa che va cambiato, e totalmente.

              lo sputtanamento della politica, conseguenza nefasta dello sputtanamento dei partiti e degli uomini politici? oltre che dell’innato qualunquismo italiano?

              ciao

          • Z. scrive:

            Miguel,

            — Giusto, però non mi preoccupo molto dell’elettorato, che è ormai atomizzato, imprevedibile e impotente. —

            I leader politici mi sembra che se ne preoccupino parecchio invece, e – in altro senso – dovremmo fare noi quando ci ragioniamo su, almeno credo.

            Perché l’elettorato è sì frammentato, è sì imprevedibile, ma anche per questo è tutt’altro che impotente. Considerando anzi che sempre meno persone vanno a votare, e che il loro voto è sempre meno garantito, direi anzi che l’elettorato di oggi è di norma molto potente.

            Per qualsiasi ragione sia stato fondato il tuo partito, per qualsiasi ragione esista, è la sua base elettorale a decidere anzitutto se potrà o meno raggiungere gli obiettivi che si è posto, e in quale misura ci riuscirà.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Z

              “ma anche per questo è tutt’altro che impotente”

              Intanto, si deve affidare a qualcuno, comunque, e quindi è del tutto impotente.

              Ma anche i margini concreti di azione degli eletti sono minimi.

              Penso a Trump.

              Gode di una situazione estremamente privilegiata, trattandosi di una repubblica presidenziale non vincolata da trattati internazionali (semplifico).

              Ha promesso di rivoltare gli Stati Uniti come un calzino, tenendoli fuori dalla guerra in Siria.

              Per ora, è riuscito solo a buttare una bomba in Siria, sul resto lo hanno bloccato ovunque.

              Se ci spostiamo in Europa, l’impotenza degli eletti si riduce allo spettacolo della Raggi.

              Oggi si parlava con una funzionaria molto in gamba. E lei ha proposto di coinvolgere l’assessore in un progetto che non vi sto a raccontare.

              In un colpo solo, ho capito come vanno le cose: i regolamenti determinano tutti; i funzionari sono gli unici che ci capiscono qualcosa; se sono bravi come in questo caso, riescono persino a risolvere i problemi. Poi arriva il “politico” e si fa fotografare mentre fa finta di aver fatto lui, quello che ha fatto il funzionario.

              Il politico non può fare assolutamente nulla, ma si prende i meriti da una parte e gli strali dall’altra. Piove, governo ladro!

            • roberto scrive:

              miguel,

              “Il politico non può fare assolutamente nulla”
              il politico può cambiare le regole, bisogna giusto esserne capaci perché non è semplice

              inoltre….

              “penso a trump”

              grazie al cielo nessun politico è un monarca assoluto! oltretutto trump è un pasticcione totalmente impreparato quindi fa bischerate una dietro l’altra

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “il politico può cambiare le regole, bisogna giusto esserne capaci perché non è semplice”

                Infatti, bastano una settantina di anni ben applicati e duemila modifiche coordinate tra tremila esperti.

                Ma non basta un voto elettorale.

                Sei d’accordo con me – da eurocrate – che i funzionari sono meglio dei politici?

            • Roberto scrive:

              vuoi una risposta sincera?

              Non lo so. Ho conosciuto funzionari straordinari sia professionalmente che umanamente, e altri che sono pezzi di merda incredibili.
              Per i politici ne ho conosciuti pochi direttamente e nella mia piccola esperienza più sono politici “vecchio stampo” (politici di professione, mossi da ideologia) meglio sono. Poi anche lì, abissi di luridume convivono con brave persone

            • Z. scrive:

              Miguel, mi spiego:

              l’elettorato decide chi governa e chi no.

              Quindi, al netto di ogni altro ragionamento, per gli interessi di chiunque aspiri al governo è assai determinante. A prescindere dal perché il sig. Chiunque aspiri al governo.

              Ah, poche settimane fa dicevi che non ci sono categorie di persone migliori o peggiori, mentre oggi dici che i politici sono peggio e i funzionari meglio.

              Ci puoi dire cosa ti ha fatto cambiare idea, se ti va di parlarne qui?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Z

                “Ci puoi dire cosa ti ha fatto cambiare idea, se ti va di parlarne qui?”

                E’ un semplicemente giramento capriccioso 🙂

                Quello che mi ha colpito è vedere ancora una volta il funzionario che lavora e il politico che poi viene a farsi fotografare per il lavoro che ha fatto il funzionario.

                Spesso noi attribuiamo al politico cose non sue, nel bene e nel male. Nel primo caso, il politico le attribuisce a se stesso, nel secondo ne incolpa l’opposizione.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Meglio e peggio sono relativi. Il politico è più bravo a prendersi meriti altrui.

  26. MOI scrive:

    un problema “ruscologico” 😉 concreto : differenziare, anche e soprattutto nel senso di dare contenitori (meglio se compattatori che ne riducano il volume) diversi su “circuiti” diversi a privati cittadini e a esercenti … che di rusco ne producono enormemente di più !

    Poi in teoria è ovvio che una separazione iniziale perché poi tutto si ricongiunga in un Rusco “Apéiron” 😉 tutto “indistinto” … è addirittura controproducente !

  27. Miguel Martinez scrive:

    Sempre per Roberto e Peucezio

    ““io quel che contesto a miguel è di prendere ad esempio una comunità che per qualche ragione è abbastanza eccezionale (gente ragionevole, cooperativa, volenterosa, capace) come esempio per il mondo. al di fuori dell’oltrarno il mondo è ahimé molto meno rassicurante e molto più (gratuitamente) feroce””

    Aggiungo anche che mettersi a collaborare è l’unico modo per difendersi in un mondo “gratuitamente feroce”.

    Certo, se qualcuno ci dovesse mandare contro un gruppo di killer armati di mitra, non potremmo fare molto (ma non potrebbe fare molto nemmeno chi si organizza su basi individualistiche).

    Però siamo incommensurabilmente più forti di quelli che “protestano”, e possiamo ottenere e a volte anche imporre molto di più.

    Possiamo durare molto di più, perché chi protesta, di solito resiste insieme per qualche settimana, poi appena perde la prima battaglia, iniziano le liti interne e le accuse reciproche; mentre chi coltiva un orto, fa musica o festeggia compleanni, può durare anni.

    Chi protesta, si sa chi è, è una categoria ben precisa e facilmente schedabile; noi invece potremmo essere ovunque, in qualsiasi o nessuno schieramento politico, in qualunque ufficio, avere qualunque competenza.

    Non siamo in concorrenza con nessuno, per cui nessuno è abbastanza motivato da annientarci.

    Non abbiamo bisogno di niente, e quindi non siamo ricattabili.

    Non abbiamo un programma, non siamo un progetto, e quindi ci possiamo adattare a ogni circostanza, mentre gli altri vengono travolti dalle novità.

    Percependo la nostra invisibile forza, altri che prima ci disprezzavano, cercano di collaborare, senza però poterci chiedere niente, perché non abbiamo niente da dare.

    Mi sembra che sia un ottimo modo per resistere in tempi che sono certamente feroci.

    • Z. scrive:

      Miguel, quello che dici mi sembra sensato, ma robéluxe osservava altro.

      Che è quello che diciamo pure io e Peucezio: una goccia d’acqua è una goccia d’acqua. Non è un fiume, men che meno il mondo.

      Per quanto il tuo quartiere sia sede di una comunità certo ricca e articolata, e il mio no, sono entrambi parimenti inadeguati come metro per misurare il mondo.

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