La Santa Garzetta

Trattenuto da una traduzione urgente e particolarmente ributtante, non ce l’ho fatta ieri ad andare al presidio a Case Passerini contro l’inceneritore.

In compenso, mi hanno segnalato questa foto, scattata ieri da Giacomo Gentiluomo, proprio nel Parco della Piana di Sesto Fiorentino, cioè dove intendono fare il super-aeroporto e l’inceneritore tutti e due insieme.

2106-06-12-garzetta-casa-passerini

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261 risposte a La Santa Garzetta

  1. rossana scrive:

    “E’ la bellezza quello che più dobbiamo temere”.
    Lo diceva ieri uno dei personaggi nell’ultima puntata della serie Sky Rectify.
    La bellezza commuove, per questo è altamente temibile.
    Rompe l’ordine e porta scompiglio nel progetto di predominio sulla natura da parte dell’uomo.
    L’uomo è capace sì, di immaginare a realizzare macchine di ogni tipo, ma non sa fare nulla di simile alla perfetta bellezza di questo bellissimo animale.

    • izzaldin scrive:

      in Italia sono abbastanza diffuse, sia in pianura padana sia, una po’ di meno, qua giù.
      L’anno scorso ne vidi una bagnarsi sugli scogli a Sferracavallo, sono animali magnifici

    • PinoMamet scrive:

      Io le vedo spesso, anche gli aironi cinerini;

      negli ultimi anni, nel territorio sono tornate le cicogne (le ho avvistate anche un paio di giorni fa), e, mi segnala il fogliaccio locale, anche l’ibis nero, quest’ultimo in seguito a un progetto di ripopolamento.

    • MOI scrive:

      mi pare che quelle del Delta del Po abbian più ciuffo …

  2. Miguel Martinez scrive:

    Consiglio a tutti di leggere questo saggio dell’amico Jacopo Simonetta:

    http://www.jacoposimonetta.it/come-distruggere-pinete/

    Raccontando della sistematica distruzione burocratica di una pineta in Versilia, spiega tante cose.

    Anche perché le amministrazioni peggiori sono spesso quelle considerate “migliori”.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      Ricordo da piccolo a Genova i prati verdi innaffiati in automatico sotto il Sole estivo, col risultato che l’erba “bruciava”.

      L’ignoranza in botanica è diffusa.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

    • Z. scrive:

      Insomma, anziché votare PCI dovevamo votare DC.

      Però quando abbiamo iniziato le cose non son mica migliorate 🙂

  3. Francesco scrive:

    Miguel

    ti offro la mia solidarietà per quanto riguarda la balorda idea di un aereoporto grande a Firenze, per quanto può valere

    Ciao

    • Miguel Martinez scrive:

      Buone notizie intanto da Bolzano/Bozen:

      L’Alto Adige dice no all’aeroporto di Bolzano. Quando sono ormai stati scrutinati il 90% dei voti, il risultato del referendum indetto dalla giunta provinciale appare chiaro: i no sono il 71,3%%, i sì il 28,7. Per essere vincolante la consultazione richiedeva un quorum del 40% ampiamente superato, dato che ha partecipato al voto il 46,7 degli altoatesini.

      I votanti hanno dunque decretato che non avrà corso una legge preparata dalla giunta provinciale che avrebbe finanziato per un certo periodo di tempo lo scalo bolzanino con lo scopo di un rilancio, dopo che molti vettori non si erano mostrati interessati alla gestione della struttura.

      La provincia autonoma, anzi, a questo punto dovrà uscire dalla società di gestione dell’aeroporto Abd per evitare ogni sostegno pubblico e la gestione dell’infrastruttura sarà assegnata con una gara europea.

  4. Z. scrive:

    Rispetto alle foto dei topazzi mi sembra un passo in avanti non da poco 😀

  5. Grog scrive:

    Certo che il tisio che gha copà tuti quei poareti culaton mericani è un GRANDE STRONZO e per colpa sua ce toca ascoltar quela GRANDE STRONSA DE VLADIMIR LUXURIA che ne APROFITA PER DISCETAR dei gay che odiano se stessi!
    Pare che il sasin pichiase la moglie perché non faceva il bucato, cosa giusta e santa parché una lavativa che in casa non fa un caso va pichiata sul culo nudo con una verga di salice (che poi saria ancha cosa erotica), quando cha il culo ben rigà da la verga ti vien voglia de montarla subito!
    Grog! Grog! Grog!
    P.S.
    Se i culaton de Orlando fosero stati armati, almeno queli MACHI E ATTIVI, avrebero potuto copar il disgrasiato prima che facese un vero macelo!

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “Se i culaton de Orlando fosero stati armati, almeno queli MACHI E ATTIVI, avrebero potuto copar il disgrasiato prima che facese un vero macelo!”

      Il coglione che suonava al Bataclan disse che in un paese con una maggiore diffusione di armi la strage non sarebbe avvenuta. Smentito. Quindi si sta zitti e si fa retromarcia? Assolutamente no: ci sarebbe il rischio mortale di dover accendere il cervello! Si rilancia, invece, sostenendo che certe cose non succederebbero se si andasse armati al bar, se si cagasse armati, se si scopasse armati e, in generale, se si tenesse sempre un fucile in culo per ogni evenienza.
      Oh, sono gusti: io non giudico le persone per i propri gusti 😀

      • roberto scrive:

        sei sicuro che in florida si possa entrare armati in una discoteca?

        in caso di risposta negativa, il coglione del bataclan potrebbe dire “visto? se i finocchi fossero stati armati nella discoteca avrebbero potuto uccidere il terrorista!” (ed altre 35 persone a caso, aggiungo io)

        • Grog scrive:

          In Florida è vietato portare armi in luoghi di pubblico intrattenimento, devono revocare il divieto e permettere l’introduzioni di armi “a tema”, per esempio una moderata “357” a forma di fallo per i raduni gay o un lancia granate a forma di culo il famoso RPG CUL in grado di sfondare i culi più ostici!
          Grog! Grog! Grog!

      • Francesco scrive:

        Beh, mi pare evidente che il coglione abbia perfettamente ragione.

        O si realizza la GRP o altra salvifica mutazione totale dello stato del mondo, cosa che dubito sia possibile.

        O sarà meglio portarsi sempre dietro un ferro, caso mai fosse proprio il giorno sfigato in cui qualcuno sbrocca.

        Giusto?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Tu giri armato per paura? Sai che non ti invidio?

          • Francesco scrive:

            no, non giro armato per due ottimi motivi:

            1) sparo come un cieco
            2) in Italia per la mia famiglia è meglio che crepi piuttosto che reagire con successo

            poi a Milano siamo brava gente

            ma il principio resta, è decisamente la cosa più ragionevole, tolte quelle impossibili

            • Z. scrive:

              Dev’essere per questo che negli Stati Uniti, dove si gira armati molto più che da noi, muore così poca gente nelle sparatorie…

        • Z. scrive:

          Ma no, Maurì, è una fanfaronata bushista. Non ci crede mica davvero 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Aggiornamento.

          Ieri torno in treno: bella giornata estiva, scompartimento semivuoto, ci sono tre ragazzi- come dire- dall’aria gay, e dall’aria di tornare da qualche minivacanza.
          Sento una battuta contro la Meloni.

          Mi siedo, e stanno parlando dei fatti di Orlando. Uno dei tre dice tipo, beh, ma se ci fosse stato uno dei gay armato, che sparava al terrorista, tutti quei morti non li faceva; se c’ero io… gli altri due lo zittiscono, ma sì, proprio tu…

          (ora che ci penso: tornavano dal Gay Pride?)

          comunque quello che mi interessa è che l’argomento armi può essere usato in entrambi i sensi:

          c’è un terrorista armato? è perché ci sono troppe armi in circolazione…
          no è perché ce ne sono troppo poche e nessuno gli ha sparato prima…

          (beninteso, io credo più alla prima ipotesi.
          In Italia, con quello che negli USA spendi per un fucile d’assalto automatico a zero burocrazia, ti ci compri un fucile ad avancarica, reso di libero commercio anche senza porto d’armi. Solo che un fucile ad avancarica spara un colpo al minuto, e non colpisce niente. Solo che non spara neanche quello perché per sparare gli serve la polvere da sparo che non può essere venduta se non hai porto d’armi…)

          • Z. scrive:

            In linea di principio non hai torto. Ma siccome alle questioni di principio sono allergico per principio, mi chiedo: nei fatti, dove si ammazza di più? nei Paesi dove circolano più armi da fuoco o in quelli dove ne circolano meno?

          • Miguel Martinez scrive:

            per Pino

            “c’è un terrorista armato? è perché ci sono troppe armi in circolazione…
            no è perché ce ne sono troppo poche e nessuno gli ha sparato prima…”

            Incredibile quanto certe cose si carichino di “ideologia”.

            Probabilmente sono vere tutte e due le cose, dipende dal caso.

          • PinoMamet scrive:

            Ma ammazzare di per sé non è indicativo: ci sono tanti modi di uccidere, mica solo le armi da sparo.

            per quanto riguarda le armi da sparo, che sia- sto per usare la parola- evidente che si spari di più dove ne circolano di più.

            Però- e qui veniamo al punto che interessa i filo-armi- non è detto che tutta questa circolazione sia di armi legali :

            da cui l’argomento dei filo-armi: i malviventi hanno tutte le armi che vogliono, le persone normali no…

            e non hanno neanche tutti i torti, solo che una moltiplicazione delle armi significa automaticamente una moltiplicazione del rischio:
            la “persona onesta” che impazzisce, o si scopre che alla fine non è tanto onesto, per non parlare del semplice fatto casuale sfortunato (bambini che giocano con l’arma di papà ecc.).

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ pino mamet

              Sì, ma credo che l’Italia – che pure è patria di parecchie forme di criminalità organizzata- ha un numero di morti ammazzati per centomila abitanti parecchio inferiore agli USA.

              E non è questione di possesso di armi, ma di come si è abituati a usarle, cioè dall’addestramento.

              In Svizzera il numero di armi nelle case supera quello degli USA, perchè ogni congedato dal servizio di leva si porta a casa l’arma da fuoco con cui ha prestato servizio. Poi se vuol far carriera alle Poste, in banca ecc. uno deve avere raggiunto un certo grado nella riserva (ad es. un dirigente delle Poste deve essere almeno un ufficiale). E per far carriera nella riserva si deve tornare sotto le armi per qualche settimana all’anno e esercitarsi.

              Il risultato è che in tutta la storia Svizzera solo una volta un pazzo isolato si è messo a sparare per la strada, ed è stato fermato subito. Eppure la Svizzera ha una percentuale di immigrati mica da ridere…

              Ciao!

              Andrea Di Vita

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Davvero c’è una correlazione tra l’abilità nell’uso delle armi e la stabilità mentale? E allora perché invece delle costose cure psichiatriche non iscriviamo tutti a corsi di tiro a segno?

            • Z. scrive:

              Pino,

              mi riferivo alla circolazione legale delle armi, infatti.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ mauricius tarvisii

              “tiro a segno”

              In Asia lo dicono da sempre che l’addestramento all’uso delle armi è una delle strade verso l’Illuminazione. Esempi sono il testo “Lo Zen e il tiro con l’arco”, l’arte marziale del Ken-do, il dialogo fra Rama e il suo auriga nella Bhagavad-Gita ecc. Lo stesso Tai-Chi Cinese in origine deriva da un’arte guerriera.

              La cosa importante qui non è lo spargimento di sangue, ma è l’effetto dell’addestramento su chi si addestra.

              La pericolosità delle armi, inevitabile data la loro stessa funzione, motiva la concentrazione. A sua volta, la concentrazione, cioè la capacità di fare il vuoto nella propria mente e di identificarsi pienamente (ad esempio) con la freccia che giunge al bersaglio sono essenziali per la meditazione. E la meditazione ha avuto anche una rilevanza nel trattamento delle malattie mentali -penso a Jung e a Laing.

              Infine il combattimento ritualizzato sublima e fa sfogare l’aggressività senza reprimerla; come dice Umberto Eco in “Diario Minimo” (credo nel capitolo denominato “Elogio di Franti”) sono quelli che da piccoli non hanno mai giocato alla guerra che da grandi programmano i peggiori macelli, i bambini inamidati che hanno avuto solo il permesso di giocare coi trenini che da grandi hanno organizzato le deportazioni.

              Prima di Eco, uno che aveva l’occhio lungo scrisse:

              “Conosco l’odio e l’invidia del vostro cuore. Non siete grandi abbastanza per ignorare l’odio e l’invidia. Siate
              allora abbastanza grandi per non vergognarvene […] Non la vostra compassione, bensì il vostro coraggio salvò finora coloro che erano in pericolo.”

              Educare alla pace non significa diseducare alla lotta.

              Non avere capito questo è il limite principale (non l’unico) del pacifismo d’oggi.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

            • Z. scrive:

              ADV,

              teorie molto interessanti. Sta di fatto che ai malati psichiatrici si prescrive lo psichiatra e non il tirassegno sul prossimo. Forse con qualche ragione 🙂

          • roberto scrive:

            per me questo chiude la questione

            http://www.reuters.com/article/us-australia-guns-idUSKCN0XP0HG

            comunque
            1. di scene in cui tutti sono armati e tutti sparano contro tutti ne ho viste nei film di tarantino e non finiscono bene
            2. l’argomento “se avessero avuto le armi si sarebbero difesi” è confutato da tutti i casi di stragi negli usa negli stati in cui tutti girano armati. vi ricordate di killer uccisi da un cowboy di passaggio? no vero?
            3. in ogni caso almeno mettere al bando armi da guerra dovrebbe essere comune buon senso

            • Miguel Martinez scrive:

              per roberto

              ” l’argomento “se avessero avuto le armi si sarebbero difesi” è confutato da tutti i casi di stragi negli usa negli stati in cui tutti girano armati.”

              Ma mi sembra che ci siano due questioni distinte.

              1) Se fossero vietate le armi, ci sarebbero meno sparatorie? La risposta è probabilmente sì, ha ragione Roberto.

              2) Se tutti potessero girare armati, e ci fosse una sparatoria, ci sarebbe più possibilità per le vittime di difendersi e quindi rendere meno cruente le sparatorie di massa? Anche qui la risposta mi sembra a logica sì, ha ragione Trump.

              Siccome tutte e due le parti hanno quindi ragione nella loro particolare argomentazione (e fanno finta che quella dell’altro non esista), la “discussione” può continuare all’infinito.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “Se tutti potessero girare armati, e ci fosse una sparatoria, ci sarebbe più possibilità per le vittime di difendersi e quindi rendere meno cruente le sparatorie di massa? Anche qui la risposta mi sembra a logica sì”

              Non tutti siamo paramilitari addestrati 😛 quindi se io in un luogo affollato sentissi spari e vedessi gente correre a destra e a sinistra non avrei la minima idea di chi siano i buoni e chi siano i cattivi, soprattutto visto e considerato che tutti intorno a me hanno un’arma e sembrano intenzionati a sparare. Quindi no, non credo che vivere all’O.K. Corral renda le sparatorie meno sanguinose.

            • roberto scrive:

              ” Anche qui la risposta mi sembra a logica sì, ha ragione Trump”

              no miguel,
              sul punto due a logica Trump ha torto perché per difenderti devi
              a) saper usare la tua arma
              b) avere il tempo di usarla
              c) avere la forza di usarla

              tutte cose che il quisque de populo non ha.
              se trump avesse ragione, perché tutte le stragi sono finite con suicidio del tipo o sniper che lo fa fuori? potrei sbagliarmi ma non ricordo il buono che difende i buoni a strage iniziata

            • PinoMamet scrive:

              ” vi ricordate di killer uccisi da un cowboy di passaggio? no vero?”

              Hmm, in effetti sì. In un caso di sicuro, anche se ora non ricordo altro.

              Trattavasi appunto di caso .

              Però molto spesso chi compra armi va anche al poligono ad addestrarsi, e lo si potrebbe rendere addirittura obbligatorio (perché no? sono obbligatorie un sacco di altre robe anche più inutile, riguardanti la sicurezza). Se già non lo è.

              Gli armati che conosco io frequentano i poligoni con grande piacere e si vantano della loro abilità; si potrebbe dire, da un certo punto di vista, che non aspettino altro che il tipico pazzo che inizi a sparare sulla folla.
              Solo che ‘sto pazzo non salta mai fuori: che sfiga, eh?
              😉

            • Z. scrive:

              Ricordo una statistica anni ottanta sulle armi nelle sparatorie da strada negli Stati Uniti.

              Scoprirono che i colpi venivano esplosi quasi sempre a meno di dieci metri di distanza dal bersaglio. E che quasi tutti lo mancavano.

              Una legge che avesse costretto tutti a fare gite con la famiglia al poligono non credo che avrebbe cambiato granché 🙂

            • roberto scrive:

              pino,

              io sono un “culattone raccomandato” (cit) quindi di armi ne so poco.
              ma siamo sicuri che sparare al poligono sia la stessa cosa che sparare in una discoteca (orlando) o sala concerti (bataclan) al buio, mentre tutti corrono e ti spintonano ed un tizio ti spara addosso con un kalashnikov?

            • PinoMamet scrive:

              Sicuramente no, ma sempre meglio che niente…
              😉

              oh, io comunque sono contrario alla proliferazione delle armi, non mettetemi nell’altro partito!

              PS
              di chi era l’espressione “culattoni raccomandati”??

            • Z. scrive:

              Lo Sgarbazzo 🙂

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Il problema è che tutti questi giustizieri solitari che fanno fuori il cattivo di turno (nella propria immaginazione) confondono la cruda realtà con la fantasia in cui il pistolero cattivo di turno è sempre uscito da una certa scuola…

              http://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/Main/ImperialStormtrooperMarksmanshipAcademy

            • Z. scrive:

              Già. Un po’ come i complottisti dopo gli attentati, che ci spiegano che in realtà non è successo niente e basano i loro ragionamenti su una solida cultura a base di film con Bruce Willis.

            • Francesco scrive:

              ehm, io non ho studiato ma pare che i killer negli USA scelgano delle belle zone “gun free” per le loro stragi

              veri tutti i discorsi sull’addestramento ma … questo ha ammazzato 50 persone prima di essere fermato e non era Rambo

            • Z. scrive:

              Quindi secondo te far fuoco su una folla di persone e colpire con precisione un unico attentatore armato in mezzo a una folla terrorizzata richiede lo stesso tipo di abilità.

              Dai che sei cicciotto pure tu, e i vetri cedono sotto il tuo peso 😀

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ francesco

          Come forse sai già, un mio amico è Magistrato.

          Trovandosi salutato beffardamente per strada da rapinatori a mano armata da lui condannati al massimo della pena e assolti in Cassazione per sopraggiunta prescrizione, mi ha chiesto se valeva la pena comprarsi un arma per difesa personale.

          Forte della mia (breve) esperienza di Ufficiale di complemento, gli ho spiegato che se era disposto a passare due pomeriggi a settimana al poligono tutta la vita per tenersi in esercizio allora poteva anche comprarsi l’arma.

          Altrimenti sarebbe diventato un bersaglio anche più facile.

          Ci ha rinunciato.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Francesco scrive:

            più facile che un uomo disarmato? mi pare strano

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              Anche solo con la “semplice” Beretta calibro 9 (ineguagliato capolavoro dell’ingegno Italiano), una persona priva di addestramento continuo al momento di puntare l’arma:

              a) non riesce a sparare perché si è dimenticata la sicura inserita;

              b) se spara, si spara in un piede;

              c) se spara e non si spara in un piede, si sloga il polso e/o la clavicola perché non tiene la pistola correttamente al momento dello sparo (posizione frontale con entrambe le mani oppure posizione sagittale e braccio allungato, in ogni caso dita rilassate e MAI indice contratto sul grilletto, le altre posizioni di tiro lasciamole ai telefilm o agli SWAT);

              d) se spara, non si spara in un piede e non si sloga nulla manca il bersaglio;

              e) se sopravvive ai punti a)-d) non colpisce l’avversario in modo da stenderlo;

              f) anche se stende l’avversario, si ustiona gravemente quando ricarica l’arma perché tocca inavvertitamente la canna rovente quando tira indietro l’otturatore.

              g) al momento ti togliere il caricatore colpisce inavvertitamente qualche innocente mentre gli punta addosso l’arma nello sforzo di scaricare l’arma (incredibilmente, questo è uno degli incidenti più probabili).

              Queste sono le cose che possono avvenire senza un preciso addestramento in un poligono di tiro.

              Immagina cosa succede quando vieni aggredito di sorpresa, magari alle tre di notte.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

            • PinoMamet scrive:

              Caspita, Andrea!

              Io il militare l’ho fatto nel modo sottoindicato, quindi di armi da fuoco non so nulla.

              Ma amici che l’hanno fatto sul serio direi che mi confermano che quando spari, spari fuori bersaglio:
              anche con un certo addestramento, perlomeno con quello del CAR 😉

              gli altri casi mi sembrano un po’ fantascienza, nel senso che possono benissimo capitare ma non è che siano la regola, anzi…

              PS
              Per esperienza famigliare, confermo anche che procurarsi armi non dichiarate (e non parlo di fucili da caccia) non è affatto impossibile.

    • Miguel Martinez scrive:

      “e per colpa sua ce toca ascoltar quela GRANDE STRONSA DE VLADIMIR LUXURIA ”

      Beh, in effetti un’azione di questo tipo, qualunque cosa se ne possa pensare, è SEMPRE controproducente. Si parva ecc., è la stessa cosa dei ragazzotti che hanno strappato i libri di Salvini.

      Questo non vuol dire che la violenza sia sempre controproducente; ciò che è controproducente è la violenza del tutto occasionale, che alimenta il risentimento dei propri avversari ma non la loro paura.

      L’esempio contrario vincente sono stati i bombardamenti aerei alleati durante la Seconda guerra mondiale: potevano suscitare tanta rabbia, ma ogni soldato tedesco sapeva che potevano realmente sterminare la sua famiglia, e se non lo facevano oggi, l’avrebbero potuto fare domani.

      Il terrore deve essere ineluttabile, altrimenti è solo controproducente.

      • Z. scrive:

        Credo suscitassero più che altro terrore. Coventry mica era in Germania…

        • Miguel Martinez scrive:

          “Coventry mica era in Germania”

          Ma infatti i tedeschi non sono mai riusciti a creare un terrore efficace dall’aria.

          Nemmeno da terra, perché comunque anche in Italia o in Francia o in Russia, la gente sapeva che a lungo andare i tedeschi avrebbero perso, e quindi per quanto potessero fare azioni tremende, non avevano la forza dell’ineluttabilità.

        • Z. scrive:

          La gente lo sa oggi. Mica lo sapeva allora.

          Allo stesso modo, oggi è accettata ormai da tempo l’idea che il bombardamento a tappeto è arma assai meno efficace del bombardamento mirato (che non significa “chirurgico”, eh).

          Ma si tratta di cose che allora non erano scontate.

          Più banalmente, intendevo dire che non erano stati gli Alleati a dare il via alla pratica del bombardamento a scopi terroristici contro la popolazione civile. Sicché i tedeschi avevano ben poco di che arrabbiarsi.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ martinez

        “Il terrore deve essere ineluttabile, altrimenti è solo controproducente”

        Vero.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • roberto scrive:

          nello stesso senso,
          ma per parlare di cose meno drammatiche,
          quando arbitravo, i commissari dicevano sempre “non minacciare il cartellino rosso se non hai il coraggio di mantenere la minaccia”

        • Z. scrive:

          A me da piccolo hanno insegnato che le botte o si annunciano o si danno.

          Più tardi mi hanno spiegato che lo stesso vale per le querele. Ma si sono dimenticati di dirmi qualcosa di fondamentale: che quest’ultima prescrizione vale solo per i babbani (ricordo che il termine va pronunciato con arroganza, incurvando le labbra con smorfie di disprezzo). Gli Iniziati, infatti, hanno la facoltà – e talvolta il sacro dovere – di prospettare il male altrui prima, e nel caso di perseguirlo poi 😀

  6. MOI scrive:

    AMBIENTE NATURA ECC …

    1)

    Nel Delta del Po ora è protetta la Garzetta dal Ciuffo che aveva rischiato l’estinzione proprio per la vanità umana di quel ciuffo come ornamento … però appunto: umani fanno il danno, umani rimediano. Evitare Odium Sui (Anti)Specista …

    2)

    @ ZETA

    A proposito dell’ Inquinamento Luminoso, mi pare che Luca Pagni sia il classico Radical Chic con Blog Blasonato da Repubblica … di quelli che si premurano di ripetere il Mantra Politically Correct “Italia Fanalino di Coda” (che nel caso dello Stigma dell’ Illuminazione Pubblica fa un po’ strano 😉 ) come una Lilli Gruber qualsiasi e NON d’informare.

    3)

    @ MIGUEL

    Jacopo Simonetta è un altro di “Quelli da Bragoni Peruviani” che diceva Pino 😉 ?

    • MOI scrive:

      di solito, l’archetipo che dice Pino è uno che “mai guai a tu per tu con il Fratello Nero della Grande Madre Africa di Tutti i Popoli”, anzi : ci tiene a imparare dallo Stregone Ecologista la Danza del Grande Cerchio della Vita come un Johnny Clegg qualsiasi …

      https://www.youtube.com/watch?v=6Ca2uVZuiY0

      … poi però l’ Africa va aiutata con il mitico ” Bombardamento a tappeto di Preservativi con le istruzioni che spiegano che NON sono chewing gum ” [cit.] perché i Negrazzi NON stanno in Campana con il NeoMalthusianesimo e Mamma Gaia più di mezzo miliardo di Umani NON li regge.

      PS

      Almeno fra gli Animalisti di Città (fagiano o araba fenice, asino o unicorno alato cambia poco 😉 ) la Disneyizzazione della Natura (di cui parlaFederFauna) esiste eccome !

  7. MOI scrive:

    Ma rimaniano pure Tutti al Buio e Gran Balotta a Slumare le Stelle del Firmamento … siamo sicuri che NON ci saranno Reprobi che preferiranno approfitarne per delinquere meglio ?

    Nel caso, chi lo farebbe poi quello che

    “Gira per la città per difendere la libertà
    La criminalità a gambe se la dà
    Con lui giustizia c’è di forza nè ha per tre
    Non dice mai di no fa sempre tutto quel che può
    Di notte corre e va si mimetizza nell’oscurità” [cit.] ?

    https://www.youtube.com/watch?v=DD907dC73UM

    PS

    Va be’, in Oltrarno ce ne avete una Squadrona intera 😉 …

    • Z. scrive:

      Una domanda curiosa, Muà:

      secondo te i reprobi di cui parli per quali parte politica simpatizzano?

      • MOI scrive:

        Penso di aver capito cosa intendi, cercherò di rispondere a tono :

        gente che “fotte a Dx” finché la passa liscia, ma che “chiagne a Sx” quando viene “brozzata” … insomma: particolarmente odiosi !

        • MOI scrive:

          finché va liscia :

          “la Legge Fondamentale della Natura ci insegna che, fin dall’ Alba dei Tempi, il Forte mangia il Debole : se la Natura a me mi ha fatto Leone e a te ti ha fatto Gazzella … è inutile che te la prendi con la Natura, e ancor di più che te la prendi con me !”

          quando li brozzano :

          “Nessuno tocchi Caino ! … Tanto Abele purtroppo NON può tornare ”

          “La Pena dev’ essere Socialmente Reinsertiva … NON Personalmente Afflittiva !”

          “In fondo sia io che le mie Vittime e Vittimi e Vittim* siamo parimenti Vittime e Vittimi e Vittim* delle Ingiustizie Inique della Società Borghese … anzi: Io di più, poiché perdo la Purezza d’ Animo Originaria d’ Ogni Essere Umano ! In fondo, non siamo forse Tutti e Tutte e Tutt* Esseri Umani ?!”

      • MOI scrive:

        @ Zeta

        La risposta è di tuo gradimento ?

    • MOI scrive:

      … e invece ci tocca la “Merda Secca” [cit.] Alfano !

      🙁

      • MOI scrive:

        Al posto di Quello che

        “E’ rapidissimo
        è furbissimo
        è giustissimo

        Combatte con lealtà
        con caparbietà
        con abilità”

        … intendevo !

  8. MOI scrive:

    il “nè” era nel testo che ho copincollato …

  9. MOI scrive:

    Te lo do io l’amore per gli animali

    Invia per Email Stampa
    Giugno 13, 2016 Pietro Piccinini
    Intervista a Massimiliano Filippi, fondatore di FederFauna, paladino di allevatori, cacciatori, zoo e circhi. Lettura sconsigliata a un pubblico sensibile alle campagne politicamente corrette e a chi condivide foto di gattini su Facebook

    [sic ; cit.]

    http://www.tempi.it/te-lo-do-io-lamore-per-gli-animali#.V1-UcruLST9

  10. MOI scrive:

    Sempre sull’ Ambiente

    ————

    Recuperato il Chicco Testa di Zeta :

    https://www.youtube.com/watch?v=AIA5d6slvj4

    Chicco Testa: “Il nucleare è necessario, ma i blogger non lo capiscono”

    “Molte persone usano il web come una lavagna a cui affidare le proprie emozioni. La maggior parte delle critiche che ci fanno provengono da persone che non fanno altro che dire: no, no e no! Senza argomentare e senza entrare nel merito delle questioni”. Avc ha portato le vostre domande a Chicco Testa, presidente del Forum Nucleare Italia che parla della comunicazione sui temi scottanti e complicati, internet, YouTube e i blog, i costi della futura energia elettrica e il referendum che verrà. “E poi — dice — vi spiego perché il nostro spot fa scandalo”.

    [cit.]

    ———————————————

    PS

    Due mesi dopo, Fukushima … ricordo benissimo i Gruppi No Nucleare che festeggiavano sapendo che avrebbero ri-vinto, sbattendosene i maroni delle Vitime Umane in Giappone !

    • Z. scrive:

      In effetti, io non sono contrario al nucleare in linea di principio. Sono contrario al nucleare in Italia, visto che della sicurezza finirebbero per occuparsene persone come Gasparri o Paola Taverna.

      • Abd al-Jabbar Ibn Hamdis (già "Andrea") scrive:

        @ Z.

        “In effetti, io non sono contrario al nucleare in linea di principio. Sono contrario al nucleare in Italia, visto che della sicurezza finirebbero per occuparsene persone come Gasparri o Paola Taverna.”

        In buona sostanza, ne sono convinto anch’io. Credo sia meglio prendere atto della situazione attualmente difficile dell’Italia e rimandare la scelta a tempi migliori. 🙂

  11. mirkhond scrive:

    Riguardo alla strage di Orlando, il tg2 poco fa ha detto che anche il pazzoide attentatore aveva un rapporto contrastato con la propria omosessualità, e l’ex moglie ha confermato la sua bisessualità.
    Ecco perché credo che il porto d’armi sia una conquista di civiltà.
    Con tutti i disagiati che ci sono, quante stragi ci sarebbero se anche qui si potessero compare armi al supermercato sottocasa?

  12. mirkhond scrive:

    comprare

  13. MOI scrive:

    @ Mauricius

    https://www.youtube.com/watch?v=A_lxSfXTsv0

    no spoiler …. capirai ! 😉

    😉

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Sì, quando nel futuro vorranno ricostruire la nostra epoca dovranno prendere i film un po’ come noi prendiamo i romanzi cortesi per ricostruire la vita nel XII secolo.

  14. MOI scrive:

    Ripeto :

    sterline (e va be’ …), guida a dx, 4 nazionali di calcio (e non solo di quello), misure “empiriche” NON decimali, neppure una “Costituzione” vera e propria, “Accordi” da Privilegiati

    … chi cazzo mai s’è accorto del “Brentry” ?!?!

  15. MOI scrive:

    Self Defense ‘n’ guns ?!

    https://www.youtube.com/watch?v=lp95CC_OXbg

    Gun Rights Activist Jan Morgan’s gonna explain it all …

  16. MOI scrive:

    Salvini […] ha detto che il suo “modello è la Svizzera, dove un cittadino su due è armato e guarda caso i reati sono molti in meno rispetto all’Italia. Le armi le devi saper usare. Io reintrodurrei quattro mesi di servizio militare obbligatorio, così impariamo a sparare”

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/proposta-salvini-leva-obbligatoria-imparare-sparare-1263271.html

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Io tanto mi faccio riformare dicendo che sono entusiasta della leva perché non vedo l’ora di avere un’arma in mano per sparare al Felpato.

      • PinoMamet scrive:

        Io non ve li posto perché c’è un limite (iesh g’vul) ma sul noto social network sono sommerso da link che potremmo anche definire di hasbarà, in cui si mostra che nel paese-poco-simpatico-a-molti non viene riformato praticamente nessuno.
        Secondo gli estensori dei link è una gran bella cosa per l’integrazione dei disabili, e forse lo è anche davvero, boh.

        Sta di fatto che mi sono sempre chiesto come funzionassero le cose in Italia per farsi riformare, visto che ho conosciuto atleti riformati, pazzoidi aggressivi arruolati, nanetti paracadutisti e praticamente qualunque tipo di situazione intermedia…

        credo che funzionasse all’italiana, cioè sostanzialmente alla cazzo di cane 😉

        • Z. scrive:

          Io fui dichiarato abile alla leva con una pagella che a guardarla faceva paura.

          E mi diedero quasi il massimo anche nei polmoni, anche se sono asmatico – cosa che loro sapevano, visto che mi avevano per verificare se mentivo.

          Comunque, se vogliamo ridurre i morti, forse è più importante che la gente impari a guidare che non a sparare.

          • Z. scrive:

            EC: visto che mi avevano intossicato per verificare se mentivo.

          • PinoMamet scrive:

            Io boh, abile arruolato.

            Poi si sono accorti dell’errore e hanno abolito la leva prima che potessi far danni! 😀

          • Miguel Martinez scrive:

            Z

            “Comunque, se vogliamo ridurre i morti, forse è più importante che la gente impari a guidare che non a sparare.”

            Nel 2014, in Florida ci sono stati 344.170 incidenti automobilistici, con 2.494 morti e 225.608 feriti.

            Nello stesso anno, ci sono stati 1.149 “murders” (cifra che non comprende quando ammazzi qualcuno con la tua auto), che non sono in effetti pochi.

            Però immagino che la maggior parte dei murderers sapesse guidare.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “Secondo gli estensori dei link è una gran bella cosa per l’integrazione dei disabili, e forse lo è anche davvero, boh.”

          Certo: tutti uniti e integrati nella barbarie omicida della guerra, non c’è male.

          • PinoMamet scrive:

            Beh, non è che passino il tempo a fare la guerra, neanche laggiù.

            Direi che come ovunque, i “najoni” passano il tempo col minuto mantenimento delle caserme, a rispondere al telefono e a litigare coi sottufficiali.
            E in effetti se tutto il tuo quartiere lo fa e se ne vanta, tranne te, immagino possa essere frustrante…

        • Roberto scrive:

          Tra i vari casi assurdi, Conosco personalmente un tipo che ha giocato a basket in serie A riformato per piedi piatti (in un epoca dove essere atleta voleva dire essere sicuramente arruolati per le varie compagnie atletiche)

      • Roberto scrive:

        Direi che “a cazzo” è il parametro esatto.
        Z non c’era anche qualche disposizione che prevedeva espressamente questo parametro per gli atti del ministero della difesa?
        “Dopo la visita medica, i dottori decideranno a cazzo chi arruolare e chi riformare”

  17. Z. scrive:

    Una curiosità:

    dove sono finiti tutti gli allocchi che ci martellavano di bufale online per spiegarci che bisogna fare come Hollande in Francia?

  18. MOI scrive:

    @ ZETA

    Fedez & J-Ax rispettivamente rispondono agli esposti dei Professori Universitari per il famigerato “e compreremo un altro esame all’ Università” da censurare per legge :

    Fedez :

    https://www.youtube.com/watch?v=SxTN6ANWZxs

    J-Ax :

    https://www.youtube.com/watch?v=Gf9ipaeJ9v8

    • PinoMamet scrive:

      Una curiosità maligna:

      ma questi esposti di professori universitari contro una canzonetta innocua esistono davvero, o se li sono inventati i produttori di J Ax e di Fedez?

      Magari i due cantanti ci credono in buona fede, però ho visto un’intervista a Fedez (non ho controllato se è lo stesso filmato che linki tu) in cui il cantante sembrava avere le idee piuttosto confuse a proposito
      (parlava di “uno o più professori, ancora non ho capito…”)

      strommen?? 😉

  19. MOI scrive:

    http://www.allmusicitalia.it/news/vorrei-non-posto-la-hit-j-ax-fedez.html

    “Vorrei Ma Non Posto”: J-AX E FEDEZ Accusati Da Rettori (Per Un Verso)

  20. MOI scrive:

    Cmq il verso “puttana la maestra” di Tricarico evocato … è di 16 (!) anni fa ! Cioè tutt’altri tempi: tutto il Poliyically Correct di ora NON c’era, in Italia !

    • Z. scrive:

      Beh, è un modo tradizionale di mascherare una bestemmia diffusa. Secondo me neppure oggi susciterebbe troppo scandalo, dal punto di vista che intendi tu.

      • MOI scrive:

        Mah : stando a Wikipedia, Tricarico si sarebbe “vendicato” (virgolettato nel senso che NON ne fa il nome) di un’ insegnante-donna che aveva dato il classico tema sui genitori (ancora definiti “mamma e papà”, [ndr]) … pur sapendolo orfano di padre dall’ età di 3 anni.

        • Z. scrive:

          Ed è quello che dice il testo della canzone. Ma sono convinto che tu abbia sentito spesso quella frase anche come bestemmia mascherata 🙂

          • MOI scrive:

            e di Fedez e J-Ax che fan tremare tutti gli Atenei d’Italia ? … ‘Sa dit ?

            PS

            Anche @ Mauricius, eh … che chissà: contro Fedez e J-Ax potrebbe farsi un po’ di “gavetta” !

          • Z. scrive:

            Per carità…

            ormai entrambi sono due mettrappensé della Libera Stampa e della Libera Televisione. Nil nisi bonum 😀

  21. MOI scrive:

    Politically

  22. MOI scrive:

    Più che altro in Francia, fra un Isis qua e un Europeo di Calcio là, stanno anche facendo rivolte anti simil-Jobs Act …

  23. MOI scrive:

    Il killer della coppia di poliziotti francesi, Larossi Abballa [rimastopoi ucciso dai colleghi degli altri due, ndr], avrebbe postato su Facebook Live ieri sera alle 20:52 – prima dell’azione terroristica – un video di rivendicazione. Un lungo messaggio in cui invita a uccidere poliziotti, secondini, giornalisti e rapper. E in cui dichiara che “l’Euro 2016 sarà un cimitero”.

    http://www.gazzetta.it/Altri-Mondi/14-06-2016/terrorismo-isis-torna-colpire-francia-uccisi-due-poliziotti-1501061248031.shtml?refresh_ce-cp

    PS

    per non farsi mancar nulla, anche scontri di teppistaglia tra tifoserie …

    http://www.repubblica.it/speciali/calcio/europei/francia2016/2016/06/14/news/scontri_sicurezza_hooligans-141990078/

    • MOI scrive:

      “Kill” ?! … “Wound” !

      one of the men producing an air gun and firing several rubber bullets at his opponent.

      Police did not identify the men but said that the gunman had been detained after fleeing the scene, while the victim was in hospital with non-life-threatening wounds. The attacker now faces up to 10 years in prison for intentional infliction of serious bodily harm

      [quot.]

    • Abd al-Jabbar Ibn Hamdis (già "Andrea") scrive:

      “A philosophical argument over views on Immanuel Kant descended into violent mayhem in southern Russia, leading to a man being shot several times.”

      Da non credere!

  24. MOI scrive:

    Euro 2016, primi scontri: hooligans cantano “Isis dove sei?”

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-06-10/euro-2016-primi-scontri-hooligans-cantano-isis-dove-sei-111103.shtml?uuid=AD66tjZ

    PS

    Ma questi qua son così dementi da credere che l’ Isis li affronti ” mandria Vs mandria ” con spranghe, mortaretti e catene “alla Warcraft” 😉 live ?!

  25. MOI scrive:

    SEGNALAZIONE

    http://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2016/06/01/news/Genocidio-armeni-tensione-tra-Germania-e-Turchia-per-il-voto-del-Bundestag%20-1.268551

    Il Bundestag riconosce il genocidio degli armeni. Così la Germania sfida la Turchia
    Il Parlamento di Berlino ha votato una risoluzione presentata dalla Cdu, dalla Spd e dai Verdi tedeschi che per la prima volta riconosce e condanna lo sterminio di 1,5 milioni di donne, bambini e uomini armeni avvenuto tra il 1915 e il 1916. Per tutta risposta il governo di Ankara ha richiamato l’ambasciatore

  26. MOI scrive:

    Dalla Possessione Diabolica per Vacuum Fidei all’ Animalismo-Ecologismo Hard :

    il curato d’Ars l’aveva detto: “Vent’anni senza prete, e adoreranno le bestie”. Già lo fanno.

    [cit.]

    http://www.maurizioblondet.it/crescono-le-possessioni-inevitabile/

    Ovvero : Blondy in versione Demonologo-Esorcista …

    • MOI scrive:

      Ovviamente si può imputare a facili “fake” da smanettoni gli episodi di possessione diabolica … ma (!) lo Scimmionazzo Totemico (sdoganato a lungo termine dallo Spirito del Concilio !) sulla Basilica di San Pietro è autentico !!!

      • mirkhond scrive:

        Come disse (a ragione) Ratzinger, quando il prete scompare, riappare lo stregone.
        Perché l’uomo è anche animale religioso, e allontanato Dio, ritorna a cercarselo in caricature.
        Animaliste, wiccane, neopagane, sataniste.
        Ciò di cui non posso concordare con Blondet, è nella demonizzazione del meticciato, che c’è sempre stato nella storia umana, anche se spesso avvenuto in modo non indolore.
        E’ molto singolare che un cattolico tradizionalista creda che il meticciato sia “demoniaco”, negando l’UNITA’ del genere umano, e gli insegnamenti della Tradizione Cattolica, su un Vangelo in cui le differenze tra gli esseri umani sono superati dalla COMUNE FEDE IN CRISTO, come disse già San Paolo, qualche decennio dopo la morte e RESURREZIONE di Cristo.

        • mirkhond scrive:

          Ciò su cui

          • mirkhond scrive:

            Se ci fosse una Fede cristiana profonda, radicata e sentita, non si dovrebbe aver paura di andare incontro ai nuovi arrivati per cercare di convertirli a Cristo, rafforzando l’unità del genere umano nella COMUNE Fede.

        • Z. scrive:

          mirkhond,

          — Come disse (a ragione) Ratzinger, quando il prete scompare, riappare lo stregone.
          Perché l’uomo è anche animale religioso, e allontanato Dio, ritorna a cercarselo in caricature. —

          Beh, però come mai tutte – ma proprio tutte – le persone superstiziose che ho conosciuto erano credenti, zero eccezioni? dici che si tratta di un caso?

          • PinoMamet scrive:

            Non so, la mia esperienza personale mi porta a credere che la vecchia storia, ripetuta da generazioni di prof di religione, che “quando uno non crede più a Dio allora crede a tutto”, sia una balla.

            Ma la mia esperienza personale non comprende mica tutto il mondo (ma una buona parte 😉 ).

            Invece trovo vera un’altra cosa, ancora più sgradevole:
            saranno pochi i non credenti superstiziosi, ma ci sono moltissimi non credenti bigotti .

            Pochi hanno, nella questione, l’equilibrio del nostro Z.;

            molti sono concordi invece nel ritenere che i credenti siano degli idioti, e come tali, secondo i casi, da compiangere, convertire, insultare o sfruttare (gli “atei devoti”).

            • PinoMamet scrive:

              Quello che sfugge agli atei bigotti è che in fondo la questione si riduce a questo punto, dibattuto dall’antichità:

              creazione ex nihilo sì, o no.

              La risposta non è scontata, e dire sì o no non significa essere dei perversi senza morale o dei fresconi che ammirano la penna dell’arcangelo Gabriello…

            • Z. scrive:

              La mia esperienza personale irradia dal Centro del Mondo, quindi ne comprende per ciò stesso una parte significativa.

              E tutti sanno che il Mondo non è stato creato dal nulla: prima della Bononia romana, infatti, c’era la Felsina etrusca. Prima della Ravenna romana, d’altronde, c’era la Ravenna etrusca o la Ravna umbra – a seconda dei punti di vista.

              Quindi entrambe le questioni sono state risolte come sopra 😀

          • mirkhond scrive:

            Io invece ho conosciuto un professore universitario che si dichiarava ateo, ma poi temeva il venerdì, il numero 17 e altre robe del genere.
            Insomma non credeva in Dio, ma credeva nella sfiga…..
            Chissà come mai….. 🙂

            • Z. scrive:

              Chissà… forse non era davvero ateo…

              🙂

            • mirkhond scrive:

              Ti assicuro che dichiarava sempre di esserlo, e soprattutto odiava il Cristianesimo, ovviamente solo quello Cattolico….. 🙂

            • Z. scrive:

              Non lo metto in dubbio.

              Ma spesso, quelli che si scagliano con più violenza e spavalderia contro il cristianesimo, e contro il cattolicesimo in particolare, sono spesso quelli che da anziani si prendono paura, dismettono la spavalderia, e tornano da Santa Madre Chiesa con la coda tra le gambe 🙂

  27. MOI scrive:

    Sadiq Khan vieta uno spot con bikini : ma NON sarebbe per un attacco improvviso di “Beduinazzite” 😉 …bensì per NON creare false aspettative alle donne … MA laicamente !

    http://www.ilgiornale.it/news/mondo/khan-vieta-spot-modella-bikini-accusato-integralismo-1271490.html

    • MOI scrive:

      insomma, in sintesi : Khan “sboldrina” 😉 …

    • Miguel Martinez scrive:

      “Sadiq Khan vieta uno spot con bikini ”

      Interessante vedere che secondo i media, viene accusato da qualcuno di voler imporre la sharia.

      “qualcuno” è un account Twitter, firmato Horatio Joe.

      Il quale (anche dopo l’uscita dell’articolo) ha esattamente 10 follower (ha fatto in tutto 9 tweet e lui segue 41 persone).

      Per dare un’idea, l’account di Twitter della nostra associazione – che fuori dal rione di San Frediano conta un fico secco – ha 380 tweet, segue 133 account e ha 68 follower.

      Per cui esigiamo 6,8 volte lo spazio sui media britannici di quello che ha avuto Horatio Joe.

  28. mirkhond scrive:

    “che “quando uno non crede più a Dio allora crede a tutto”, sia una balla.”

    Non direi proprio visto l’emergere di fenomeni come il satanismo, new age, wicca, neopaganesimo.
    Fenomeni magari elitari nel numero dei seguaci più stretti, ma che hanno influenzato profondamente il sentire occidentale negli ultimi decenni.
    E facendo presa, soprattutto su un pubblico e un immaginario femminile…..
    Pensiamo all’influenza di Marion Zimmer Bradley e dei suoi romanzi, basati su riletture del ciclo bretone e dell’Iliade, in chiave wiccana……

    • Z. scrive:

      Devo dire che a me la rilettura del ciclo arturiano di MZB non dispiacque.

      Oh, poi è un romanzo, mica uno deve credere davvero a Mago Merlino 😀

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “poi è un romanzo, mica uno deve credere davvero a Mago Merlino”

        Ma la gente crede a qualsiasi cosa trovi affascinante o, in alternativa, che la faccia sentire migliore. C’è gente che è affascinata dalle puttanate wiccane (con rispetto parlando) e ci va dietro.

        • mirkhond scrive:

          Ha ragione Maurizio.
          Basta farsi un giro su internet dove non si trova UN solo articolo di critica alle stronzate wiccane de Le Nebbie di Avalon.
          E soprattutto da parte di un pubblico femminile di media cultura, facilmente impressionabile al fascino della fata morgana e delle sacerdotesse di avalon…..

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Io ho già espresso la mia opinione su un’opera in cui si trasforma uno dei miti fondanti della civiltà cavalleresca medievale in un pataccone new age.

        • Z. scrive:

          Beh, sì – c’è chi crede al cristianesimo e chi crede al wiccanesimo, o come si chiama. Per quanto mi riguarda, mi sembra un romanzo ben scritto, che naturalmente può non piacere.

  29. mirkhond scrive:

    Quanto alla superstizione, essa è antica e connaturata nell’uomo, in quanto la vita è incerta, e a parte la certezza della morte (anche se non si sa come e quando), non sappiamo neppure cosa ci sia nell’Aldilà o addirittura se esista un Aldilà.
    Di fronte alle tante incertezze da cui è attraversato il nostro vivere, è normale che ne scaturiscano paure e quindi il bisogno di esorcizzarle.
    Ecco perché anche col trionfo del Cristianesimo, tali superstizioni NON sono scomparse, ma solo addomesticate in una Fede, quella Cristiana Ortodossa Latina e Bizantina, che ha creato una serie di mediazioni teologiche, il culto di Maria, dei Santi e degli Angeli, mediatori umani e spirituali che aiutano l’uomo ad orientarsi verso un Dio che nella Sua Immensità è spesso SentiTO come lontano.
    In questo assorbendo il paganesimo, che rispetto ad un monoteismo rigido, rispondeva meglio riguardo al bisogno umano di figure mediatrici tra l’umano e il divino.
    Con la rivoluzione protestante, tutta questa secolare opera di mediazione teologica ortodossa, viene smantellata in nome della lotta alle “incrostazioni superstiziose” del Cattolicesimo.
    Col risultato di far riemergere la stregoneria, il satanismo e le letture teologiche in chiave wiccana alla Zimmer Bradley, che si possono comprendere solo in un contesto di letteralismo biblico, focalizzato soprattutto sul Vecchio Testamento.
    E con una visione cupa, vendicativa, di un Dio invisibile e freddo, e incapace di perdono e comprensione verso il povero peccatore.
    Che, non essendo in grado di essere all’altezza delle aspettative di un tale “cristianesimo” finisce o per diventare un ipocrita, oppure ribellandosi sia diventando ateo, che andando dietro a forme di religiosità new age, o andando incontro ad un Buddhismo profondamente riletto in chiave comprensibile ai bisogni spirituali ed esistenziali dell’uomo occidentale e occidentalizzato di oggi……

  30. mirkhond scrive:

    “Devo dire che a me la rilettura del ciclo arturiano di MZB non dispiacque.

    Oh, poi è un romanzo, mica uno deve credere davvero a Mago Merlino :D”

    Ognuno ha i suoi gusti, per carità.
    Però, molti lettori sprovveduti, tendono a considerare verità storica, una rielaborazione wiccana di un ciclo epico medievale CATTOLICO, a sua volta esso stesso rielaborazione di più antiche saghe gallesi, ruotanti a ciò che restava della Britannia romana ai tempi dell’invasione juto-anglo-sassone del V-VI secolo dopo Cristo.
    Britannia che intorno al 450 d.C., momento in cui comincia l’invasione massiccia di popolazioni germaniche tra le più selvagge e pagane e provenienti tra lo Jutland e la Sassonia-Hannover, era una società romanizzata, in parte anche linguisticamente, e CRISTIANA.
    Pensiamo alle due missioni di San Germano d’Auxerre intorno al 430 e al 447 d.C., che si recò in Britannia per combattervi il Pelaginanesimo, corrente cristiana nativa proprio dell’isola romana (Pelagio, da cui prende il nome, era infatti un monaco britanno-romano vissuto nel 354-420 d.C.).
    Ebbene la lotta che ci fu alla vigilia dell’invasione juto-anglo-sassone, fu lotta tra DUE varianti del Cristianesimo, quella appunto pelagiana, nata e fiorente nell’Isola, e quella ortodossa come si era dogmaticamente definita, grazie all’opera di Sant’Agostino di Ippona (354-430 d.C.) nel 411-418 d.C.
    Pelagianesimo che inizialmente aveva trovato favore tra molti vescovi dell’ Impero Romano, e persino del Papato, e respinta con fatica grazie all’opera sovracitata di Sant’Agostino.
    San Germano d’Auxerre, dunque, nello sbarcare in Britannia si trova a confrontarsi con una CRISTIANITA’, quella pelagiana, molto sentita e diffusa tra i Britanno-romani.
    E alcuni storici britannici infatti, sostengono che, dietro le lotte tra i leaders britanno-romani al momento dell’invasione juto-anglo-sassone, e base del ciclo bretone, vi sia proprio la lotta tra i Pelagiani, e gli Ortodossi legati questi ultimi a Roma e Costantinopoli.
    In un contesto che sebbene non più governato direttamente da Roma, dopo il ritiro delle legioni tra 402 e 410 d.C., è però ancora quello britanno-romano, sia pure decaduto e con leaders che non sono altro che i vecchi maggiorenti locali e militari britanno-romani, ormai padroni del potere locale, dopo il collasso dell’amministrazione centrale romana nell’Isola.

  31. mirkhond scrive:

    Quanto a Merlino, la sua figura originariamente NON è parte del ciclo arturiano, ma vi venne aggiunta e integrata dall’opera del monaco gallese Goffredo di Monmouth (c.1100-1155), nella sua rielaborazione e raccolta del ciclo bretone tra 1136 e 1150.
    Merlino, pare, sia il risultato della fusione di due figure dell’epica gallese, una Myrddin Emrys, che altri non sarebbe che Ambrogio Aureliano, figura semimitica di un nobile britanno-romano del V secolo dopo Cristo, e antenato di Artù (Artorius? Artognou?).
    Mentre l’altro Merlino, Myrddin il selvaggio o il pazzo, pare essere realmente vissuto, ma a nord del Vallo di Adriano, nel VI secolo dopo Cristo, in un’area non romanizzata e ancora in gran parte pagana, in via di gaelicizzazione linguistica.
    Qui Myrddin, sarebbe stato effettivamente una specie di druido, che come “cappellano militare” di un re locale, di fronte alla sconfitta di costui, sarebbe impazzito e si sarebbe rifugiato in una foresta, per poi infine esservi guarito e battezzato da San Mungo, uno dei primi evangelizzatori della futura Scozia, assieme a San Niniano e ai gaelici irlandesi Columba (521-597) e Colombano (540-615 ; quest’ultimo, fondatore del celebre monastero di Bobbio, dietro invito dei re longobardi Agilulfo e Teodolinda).
    Dunque una storia mescolata alla leggenda, dai contorni certamente nebulosi, ma in cui non vi sono le stronzate wiccane della buonanima della Zimmer Bradley e dell’orrendo film che ne fu tratto dal suo romanzo più celebre.
    Che però ha impressionato l’immaginario di gente sprovveduta.

    • izzaldin scrive:

      bellissimo post, grazie!

    • Francesco scrive:

      Duca

      queste storie vere potrebbero essere soggetto di bei film! e invece manco per il cavolo

      🙁

      Mungo, Niniano, Columba … con le condizioni reali di vita e di viaggio dell’epoca!

      • mirkhond scrive:

        Sono d’accordo!
        Purtroppo sembra che oggi il Cristianesimo Cattolico debba essere rappresentato sempre come qualcosa di ridicolo e/o oppressivo, in ambito letterario e cinematografico.
        Purtroppo!

      • PinoMamet scrive:

        Hai ragione, ma devi tenere presente che l’uomo della strada è affezionatissimo ai suoi luoghi comuni, guai a toccarglieli.

        Cristianesimo = oppressione

        Medioevo = cozzaloni ignoranti che si danno le spadate sui denti

        Streghe = belle fighe di massimo 30 anni che la Chiesa odia perché conoscono gli arcani e argatti segreti di Madre Natura (una bella ragazza, sui 25)

        e tu vorresti combattere tutto questo con la Storia?

        Ahimè, illuso.. lo vedi che sei come don Chisciotte?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          E secondo me il pubblico sta anche regredendo sotto questo punto di vista.
          Si potrebbe eccepire come ormai piaccia tutto ciò che è “grigio”, perché la dicotomia bene-male viene apparentemente liquidata come infantile, ma in realtà siamo passati alla dicotomia “celentaniana” rock-lento (figo-sfigato), dove ciò che eccita lo spettatore è buono, mentre tutto il resto è cattivo.
          Lo spettatore sa sempre per chi tifare e i luoghi comuni (o i “tropi televisivi” del sito che ho linkato di recente) usati dagli autori per farlo parteggiare per il protagonista non sono molto più sottili del renderlo un concentrato di virtù, ma sicuramente in molti casi sono anche molto più squallidi (fino ad arrivare in alcuni casi al punto più basso, cioè “è figa=sto dalla sua parte”).
          Con un pubblico del genere come fai a far piacere il missionario gaelico? E’ un concentrato di virtù, quindi per definizione non piace, poi è cristiano, è medievale, si scaglia contro i pagani… insomma, è il peggio del peggio! 😀

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Una santa poi sarebbe anche peggiore: ha tutte le caratteristiche negative del santo ed in più è una donna che non puoi trasformare in un oggetto sessuale.

          • PinoMamet scrive:

            Verissimo! ma dove è il link sui tropi? me lo sono perso, mi interessa

            (so che c’è un sito americano molto esaustivo, forse è lo stesso)

          • PinoMamet scrive:

            “Con un pubblico del genere come fai a far piacere il missionario gaelico?”

            semplice, trasformandolo in un altro “tropo” 😉

            allora: lui è un prode guerriero, magari nobile (hai ragione: stiamo davvero regredendo, le descrizioni dei personaggi che piacciono al pubblico sembrano quelle dei romanzi bizantini…)

            che però durante l’ultima battaglia contro gli Invasori è stato traumatizzato, allora si è ritirato a meditare (NON pregare) in un monastero in Tibet, voglio dire, su un’isola irlandese…

            ma da lì vengono a disturbarlo per una Missione che lui all’inizio rifiuta (il Guerriero Riluttante) poi un po’ alla volta si appassiona…

            anche perché c’è una Bella Figa Combattente (attenzione! non più una Damigella in Pericolo, quella andava negli anni Cinquanta) che lui ovviamente scoperà perché monaco sì ma fesso no…

            oppure instaura con lei un rapporto filiale, rendendola la sua unica vera allieva e erede perché l’unica dotata di autentiche caratteristiche virili…

            che dici, è una merda?
            sì!
            una merda hollywoodiana, però 😉

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              In realtà l’inizio sembra la storia di San Columba, che in effetti iniziò la sua missione in Scozia dopo l’esperienza traumatica di una sanguinosa guerra, volendo salvare almeno un’anima per ogni vita che aveva fatto perdere.

            • PinoMamet scrive:

              Vedi? basta e avanza per la fatidica scritta “ispirato a una storia vera” 😉

  32. mirkhond scrive:

    “il tema non appassiona molto i nostri contemporanei.”

    E soprattutto non appassiona chi c’è dietro a certe linee editoriali.
    Per i quali il Cristianesimo, siempre cattolico ovviamente :), dev’essere visto in chiave negativa di fronte ad un paganesimo, preferibilmente matriarcale, sempre buono……
    E gli allocchi ci cascano……

  33. MOI scrive:

    il primo sempre “nil nisi malum” … il secondo sempre “mil nisi bonum”; l’Islam e l’ Ebraismo invece le hanno praticamente sempre entrambe “a seconda” delle fonti. Mai (!) però uno sguardo che si sforzi di “neutralità” …

  34. MOI scrive:

    @ FRANCESCO

    Stuffwhichdoesnotexist 🙂 poems :

    http://hellopoetry.com/words/678891/genderfluid/poems/

  35. MOI scrive:

    Ma il filmone su Avalon di quand’è ? … Americano o Inglese ? … Cast ?

  36. mirkhond scrive:

    Il film è del 2001, statunitense ma diretto da un regista tedesco e girato tra Germania e Repubblica ceca.

  37. mirkhond scrive:

    La protagonista è la khazara Julianna Margoulies nel ruolo di Morgana, presentata come una stre…ehmm….sacerdotessa di Avalon, ovviamente buona in lotta contro il perfido Cristianesimo.
    Del resto la Zimmer Bradley, dichiarò che la sua opera letteraria era diretta ad esaltare la “dea” madre in contrapposizione al Dio della Bibbia, visto come un tiranno crudele e vendicativo.
    Come da aspettarsi da un contesto protestante, che ha eliminato la mediazione di Maria e dei Santi, lasciando l’uomo solo di fronte a un Dio percepito come gelido e lontano…..
    Il problema è che i boccaloni e le boccalone che cascano dietro a queste storie, non conoscono il retroterra culturale e religioso da cui sono scaturiti tali “capolavori”.
    Oltre a problematiche esistenziali della stessa autrice con le sue zone d’ombra personali e famigliari, sempre da guardarsi nel contesto protestante statunitense…..

    • PinoMamet scrive:

      Nota a parte: la “khazara” ha lavorato nella serie ER e in un’altra dove fa l’avvocata. Il fatto di lavorare nel film non credo implichi adesione alla particolare visione dell’autore del libro da cui è tratto, ecco.
      Comunque, per la serie “gnocche” che ha recentemente avuto l’avallo ufficiale del padrone del blog, la trovo una bella donna, più ora che ai tempi.

      • mirkhond scrive:

        Non saprei.
        Credo che un attore o un’attrice, se non ha un forte credo religioso o morale, è come una puttana, pronta a fare qualsiasi cosa in nome del successo e dei soldi.
        Certi film non sono neutri, ma rispondono a precise linee editoriali legate a ideali a loro volta ben precisi…….

        • PinoMamet scrive:

          MMmm

          per come ho conosciuto gli attori, ti do per buona la prima affermazione 😉

          che i film non siano neutri è vero, ma come è vero di qualunque forma di espressione.

          In realtà, molto meno di altre: cioè, tu scrivi un libro e ci metto dentro quello che pensi.

          Un tale decide di farne un film, magari perché gli piace un aspetto particolare, che non è detto sia quello che interessa a te;
          ne parla a un produttore, che gli dice “ok, chissene, facciamolo, ma cambia questa cosa perché al pubblico non piace”;
          poi ne parla a un distributore che dice “ma boh, io te lo distribuirei però ci deve essere dentro l’attore Ampolloso Gigione”
          Ampolloso Gigione legge la parte e dice “io ci sto però mi devi cambiare questo e questo…”

          poi in montaggio il montatore taglia quei venti minuti che magari davano tutt’un altro senso perché non ci stanno come ritmo o sono girati male…

          insomma, da Trattato sulla Visione del Mondo a film commerciale, c’è un luuungo tratto di mare 😉

          però:
          certamente un film rispecchia una visione del mondo, magari nonostante il regista…

          PS
          Ampollosso Gigione era un personaggio secondario, ma geniale, di un cartone, non ricordo quale.

          • mirkhond scrive:

            Interessante questa esposizione del dietro le quinte :), riferita da chi è parte dell’ambiente. 😉
            Però a me quel film ha trasmesso un senso di angoscia per la sua cupezza demoniaca…..

    • MOI scrive:

      Credo che anche la grande attrazione irrazionale di moltissime (non tutte : come Margherita Hack e Lisa Paiscus !) donne debba molto al Paganesimo edulcorato-addomesticato-calderonizzato;)-femministizzato di cui sopra … a partir fin dalle Disneyate e affini.

      • MOI scrive:

        grande attrazione per l’ Astrologia, con le Stelle per Amiche che non mentono mai … intendevo.

        • MOI scrive:

          … MA quando vogliono una religione che le valorizzi come Madri e Mogli (e quindi una roba desertica levantina …), trovando l’ esangue e imbelle evanescenza dello Spirito del Concilio … approdano all’ Islam !

      • mirkhond scrive:

        Infatti.
        Un paganesimo pataccaro e rielaborato alla luce del consumatore semicolto occidentale……

  38. mirkhond scrive:

    Il Cristianesimo odiato dalla Zimmer Bradley è quello protestante wasp, anche se nel romanzo ha una (cattiva) verniciatura cattolica.
    Dunque un anticristianesimo viscerale che ha le sue ragioni nel suo background protestante, ma che diventa una ridicola caricatura in relazione al Cattolicesimo……..

  39. mirkhond scrive:

    Comunque nel film, se il Cristianesimo caricaturale che vi è presentato, è cupo e gelido, anche il paganesimo matriarcale esaltatovi in una luce positiva, in realtà è anch’esso cupo e trasmette un’immagine davvero angosciante……

  40. MOI scrive:

    @ Mirkhond

    Gino Cervi era Democristiano, sicché …

    • mirkhond scrive:

      Non ho capito il nesso con Gino Cervi.

    • PinoMamet scrive:

      Penso intendesse dire che Gino Cervi era democristiano, ma interpretava il comunista Peppone, quindi non è detto che la parte rispecchi le convinzioni dell’attore.

      • mirkhond scrive:

        Io sapevo che era liberale, oltreché massone.
        Però era effettivamente un grande attore, capace di interpretare personaggi più disparati, ma tutti accomunati da quell’umorismo emiliano che lo contraddistingueva…….

  41. MOI scrive:

    Ma il film più famoso sul Ciclo Arturiano resta “Excalibur” (1981) …

    poi c’è un film del 2007 cui s’immagina che Excalibur sia in realtà la Spada del più grande Condottiero e più saggio Imperatore fino ad allora esistito : Giulio Cesare !
    … con tanto di Quota Rosa 😉 dell’Action Movie Storico dall’ India !

    http://www.youtube.com/watch?v=ogpOgmP6MgI

    per questo i Sbabbari 😉 Albionici costruiranno un Impero degno di paragone con Roma !

  42. mirkhond scrive:

    “Ma il film più famoso sul Ciclo Arturiano resta “Excalibur” (1981) …”

    Con fogge e armature del XV secolo, per descrivere una realtà semileggendaria risalente ai secoli V-VI dopo Cristo……

    • PinoMamet scrive:

      Quel film non è che mi sia piaciuto, però in effetti Mi’ non è un film storico, ma su una leggenda, e le leggende hanno come solo, labile confine, l’immaginario di chi le racconta e di chi le ascolta.

      Il ciclo arturiano poi, con i suoi strascichi, parodie, ibridazioni, arriva in effetti fino al XV secolo;
      ma aldilà di questo, non mi metterei a fare filologia con le leggende, ecco. 😉

      • mirkhond scrive:

        Mah, forse per il fatto che a me le leggende non piacciono ;), preferirei che una storia, sia pure avvolta nella leggenda, ma fondata su vicende storiche reali (per quanto rielaborate), fosse rappresentata il più vicino possibile a tali vicende storiche.
        La cosa poi che trovo più insopportabile, è stravolgere la saga di Artù per farne un manifesto di odio anticristiano, e di esaltazione acritica del paganesimo, tra l’altro pure esso reinventato di sana pianta…..

        • PinoMamet scrive:

          Su questo sono assolutamente d’accordo con te.

          Non solo non mi sono simpatici i fautori di questa leggendanerizzazione 😉 del Cristianesimo, ma trovo anche più odioso che si debba falsare la Storia- e i miti e le leggende che ne sono parte- per sbatterci dentro dei contenuti che non ci sono mai stati.

  43. mirkhond scrive:

    Poi ci sarebbe anche King Arthur del 2004, che pure è il film che più tenta di avvicinarsi allo sfondo storico della Britannia romana del V secolo dopo Cristo.
    Poi però cade nell’antiromanesimo unito ad un anticattolicesimo insopportabile e di routine, presentando la Britannia come oppressa da un Impero Romano, che aveva ancora la sua capitale a Roma e non a Ravenna per la Pars Occidentis e Costantinopoli per la Pars Orientis.
    Impero Romano poi, dominato dal….Papa :), che invia in Britannia il suo “legato”, il buon San Germano d’Auxerre (interpretato dall’attore romagnolo Ivano Marescotti), qui visto come un carrierista viscido e spregevole, che naturalmente deve abbandonare la Britannia al suo destino (chissà poi perché).
    Ginevra vista come una principessa dei Picti, il cui padre non è altri che Merlino, a capo di un movimento di “liberazione nazionale” antiromano.
    Ginevra è presentata come una selvaggia amazzone pagana in lotta contro la biekiSSima romanità ortodossa cristiana.
    Alla fine lo stesso Arctorius/Artù, molla Roma per passare dalla parte di Britanni su cui 400 anni di dominio romano sembrano passati come una pioggia, lasciando intatto un sentimento celtico.
    Infine matrimonio tra Artù e Ginevra, ovviamente celebrato dal druido Merlino, tra le pietre di Stonehenge, mandando affanculo romanità e, ovviamente, il biekiSSimo Kristianesimo Kattoliko…….

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Mirkhond, rassegnati: un film anche vagamente passabile sulle Isole Britanniche tra il V e il VII secolo non lo vedremo mai al cinema, almeno se le cose non cambiano.

      • PinoMamet scrive:

        Io ricordo vagamente una serie forse britannica, a basso costo, avvistata su qualche TV locale, con un Artù capobanda bretone romanizzato o roba del genere… credo fosse la cosa più simile a una ricostruzione “filologica” delle genesi del mito.

        Ma mi chiedo un po’ quale sia il senso di queste operazioni:
        a conti fatti, sarebbe come uno che parte per fare il Signore degli Anelli, e finisce per fare un documentario sugli studi di Tolkien: interessantissimo, per carità, ma sono due robe diverse.

    • roberto scrive:

      un po’ spostato in avanti (vabbé 3-4 secoli dopo), conoscete la miniserie “i pilastri della terra” tratta dall’omonimo (bellissimo) libro di ken follet?

      a mirkhond dovrebbe piacere

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        I Pilastri della Terra? Sì, bello, anche se il sottotitolo è “il XII secolo attraverso gli occhi di un ateo materialista”. Nulla di male essere atei materialisti, ma almeno fare lo sforzo di capire un’epoca diversa dalla propria non guasta. Mondo Senza Fine, il seguito, è ancora peggio sotto questo punto di vista.

        • Z. scrive:

          Come sarebbe, “nulla di male ad essere atei materialisti”?

          Allora è proprio vero – non c’è più religione!

          🙂

      • mirkhond scrive:

        Ne ho visto la prima puntata, ma la penso come Maurizio.
        Il problema è che la creatività artistica, nell’ispirarsi a vicende storiche, specie se lontane nel tempo, dovrebbe sforzarsi il più possibile di essere fedele a ciò che traiamo dai documenti e dagli studi sul suddetto periodo.
        Consapevoli ovviamente, che ampi margini di arbitrio si rendono necessari per colmare i vuoti documentali.
        Però, anche nella necessaria invenzione, attenersi il più possibile a ciò che si sa dell’epoca e dei personaggi su cui si è scelto di scrivere e/o di trarne un film….

      • roberto scrive:

        “attraverso gli occhi di un ateo materialista”

        ma perché?
        io ne ho avuto l’impressione opposta.
        in fin dei conti certo c’è la strega, la chiesa corrotta ed il muratore ateo materialista, ma uno dei personaggi più positivi è il priore che tutto è tranne che ateo e materialista, e la civiltà si sviluppa intorno alla chiesa

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Ammetto che nel giudizio sono influenzato dalla lettura del romanzo, molto più esplicito, dove il priore è positivo, ma nonostante la sua fede, mentre la strega è praticamente atea e l’istruzione formale dell’epoca viene liquidata come inutile perché costituita da sciocchezze (che è come se un autore del XXX secolo sostenesse che per un nostro contemporaneo immatricolarsi all’università sarebbe inutile perché tra mille anni il nostro sapere sarà superato…). Insomma, luoghi comuni ottocenteschi triti e ritriti e resi appetibili per il nostro pubblico.
          La trasposizione è più moderata sotto questo punto di vista, ma purtroppo per chi adattava il materiale di partenza era una pattumiera storica difficilmente emendabile.

        • Z. scrive:

          Gli studiosi del XXX secolo, secondo me, non saranno così sprovveduti. Si renderanno conto che nel XXI mmatricolarsi all’università italiana era inutile perché si guadagnava di più a fare il caldaista!

        • PinoMamet scrive:

          ” Insomma, luoghi comuni ottocenteschi triti e ritriti e resi appetibili per il nostro pubblico”

          per un caso, un’amica, insegnante di italiano, sta appunto dicendo le stesse cose sul noto social network.

          Scrive che si è lasciata convincere a leggere Ken Follett, e lo ha trovato noioso, sconclusionato, con personaggi privi di spessore e intrecci forzati; gli consiglia di leggersi Manzoni per imparare come si fa un romanzo storico
          (e ha ragione).

          A me capitò di dare un’occhiata ai Pilastri ecc. ecc. da una mia amica, una “celtara” che me lo raccomandò appassionatamente: mi diede l’idea di una roba pesante e abbastanza indigesta, e non andai oltre.

          Poi ho visto in TV una volta un’intervista all’autore nella quale bonariamente, o non tanto, prendeva in giro Umberto Eco dicendo che i romanzi di Eco sono pesanti… da quale pulpito!

  44. mirkhond scrive:

    “Oppure faccio un film storico, che è un’altra cosa.”

    Io preferirei il film storico.
    Perché è vero ciò che dici, Pino.
    Ma è anche vero che la maggioranza di chi vede tali film, è sprovveduta culturalmente e storicamente, e tende spesso a bersi tali vicende, scambiandole per storia vera.
    Ed hai voglia a cercare di smontargliele le cazzate, tanto hanno influenzato il loro immaginario…..
    E parlo per esperienza personale….

  45. mirkhond scrive:

    Ho appena rivisto la prima puntata de I Pilastri della Terra, la miniserie televisiva tratta dall’omonimo romanzo di Ken Follett.
    E vi ho trovato delle incongruenze dal punto di vista delle datazioni.
    Innanzitutto, quando lo sceneggiato inizia, nell’anno 1138, re Enrico I d’Inghilterra (1100-1135) era già morto da tre anni, mentre nello sceneggiato si vede ancora vivo e vegeto, assistere alla nascita di suo nipote (e futuro re d’Inghilterra dal 1154), Enrico d’Angiò-Plantageneto (1133-1189), e subito dopo morire, dopo aver mangiato un piatto di lamprede, ovviamente avvelenate.
    Naturalmente i nomi degli aristocratici anglonormanni tutti in inglese, e quasi nessun riferimento all’avita patria normanna della famiglia reale e dei suddetti aristocratici.
    Dunque la vicenda avrebbe dovuto iniziare nel 1133, periodo della nascita contemporanea di Enrico II d’Angiò-Plantageneto e l’ultimogenito di Tom il costruttore, come si vede nello sceneggiato.
    Oppure un monaco che si chiama Francis, anacronistico nel XII secolo, in quanto il nome Francesco, fu portato (tra l’altro come soprannome) per la prima volta da San Francesco d’Assisi (1181-82- 1226), che in realtà si chiamava Giovanni Bernardone.

  46. mirkhond scrive:

    Comunque, nonostante gli anacronismi, è oro rispetto alle Nebbie di Avalon.

  47. mirkhond scrive:

    “e tu vorresti combattere tutto questo con la Storia?”

    I gusti del pubblico, sono molto meno spontanei di quel che sembra, visto che sono il risultato di un continuo ed incessante martellamento massmediatico iniziato almeno 40-50 anni fa.
    E scaturito da ambienti con precise linee culturali ed editoriali.
    Se vi fossero ambienti più interessati ad una maggiore aderenza a ciò che si può sapere della storia, inizierebbe un contromartellamento, che, forse, dopo qualche decennio, potrebbe anche dare i suoi risultati….
    Penso al sentimento di rinascita neoborbonica tra di noi, ancora impensabile 20-30 anni fa…..

  48. mirkhond scrive:

    Poi oggi, “buca” di più, chi asseconda l’avversione ad una morale, soprattutto in campo sessuale, coltivando l’illusione della libertà (la parola inglese freedom, è una delle più abusate, oggi).
    Termine ambiguo che vuol dire tutto e niente, ma che appunto illude l’uomo contemporaneo di possedere libertà che in realtà non ci sono, se non nella fantasia favorita dal potere.
    Ad esempio in un’epoca di “liberazione” sessuale, vi sono tanti uomini che raggiunti e superati persino i 40 anni, NON riescono ad approcciarsi ad una donna, per timidezza, timore del confronto, di essere giudicati, perché lei è vista e percepita come aggressiva ed iperesigente.
    Generando in uomini più timidi, un forte senso di frustrazione.
    Alla fine da più parti ti si risponde di rivolgersi alle puttane, esattamente come ai tempi dei nostri padri, nonni e bisnonni, che invece vivevano in un’epoca di “oscurantismo” e di “bigottismo”, sempre e ovviamente biekiSSimamente kattolici…….

  49. mirkhond scrive:

    E allora ti accorgi quanto FALSA sia la libertà che ci viene propalata.
    Anche se signore e signorine, soprattutto nei mesi estivi indossano abbigliamenti, che ancora una o due generazioni fa, erano considerati da battona.
    E nemmeno la Chiesa dice niente, neppure alla Messa, per timore di perdere quei fedeli rimastigli.

  50. mirkhond scrive:

    Sempre riguardo alla miniserie I Pilastri della Terra

    Non c’entra col Medioevo, ma con una condizione esistenziale umana.
    Mi riferisco alla storia di Tom il costruttore, personaggio che mi ispira simpatia, e della “famigliastra” che cerca di mettere in piedi, dopo la morte della moglie Agnes di parto, con l’ex monaca e “strega” Ellen.
    Entrambi hanno figli propri, tre Tom e uno Ellen.
    Il figlio di Ellen, Jack (o meglio Jacques?), ammira Tom e ne diviene l’erede ideale, diventando anch’egli un esperto capomastro, e succedendogli poi nell’erezione e nel compimento della Cattedrale della cittadina di Kingsbridge, in cui si svolge la saga.
    Però il figlio primogenito di Tom, Alfred e Jack/Jacques non legano affatto, e nell’animo del primo si insienua e si alimenta un profondo rancore verso il fratellastro e sua madre, anche per via della gelosia di Alfred verso l’abilità muratoria del fratellastro, e per desiderare entrambi la stessa donna, l’aristocratica decaduta Aliena (ma che razza di nome è? 🙂 ), che però desidera il figlio di Ellen.
    Insomma la famigliastra che Tom ha tentato di mettere in piedi, salta dopo la sua morte, seguita alcuni anni dopo da quella di Alfred, ucciso da Riccardo, fratello di Aliena per difendere la sorella da un uomo divenuto sempre più rancoroso e frustrato.
    Insomma, come tante volte nelle vicende umane, le famigliastre sono belle solo nella fantasia interessata di gente come Maurizio Costanzo, mentre nella realtà spesso sono delle TRAGEDIE, in quanto i figli del/della risposato/risposata non accettano il patrigno/la matrigna, creando situazioni di grande sofferenza, vissute dai figli come un tradimento, da parte del genitore risposatosi, verso il genitore defunto e i figli.
    In questa storia “medievale” questa vicenda mi ha colpito proprio perché vi ritrovo questa dimensione esistenziale, spesso causa di immense sofferenze.
    Alla fine, vincono i “buoni”, Ellen, Jack e Aliena, che sposatisi, hanno chiamato il loro primogenito Tom, in onore di Tom il costruttore, e dunque considerandosene gli eredi ideali.
    Mentre in realtà hanno trionfato, distruggendo la vera famiglia di Tom il costruttore…..

    • Roberto scrive:

      Perché ritieni che siano aliena e jack a distruggere la famiglia di Tom e non Alfred con la sua malvagità ed idiozia?

  51. mirkhond scrive:

    Alfred non accetta che il padre si rifaccia una vita con Ellen, dopo la morte di sua madre Agnes.
    Ed inoltre è geloso di Jack, perché costui sembra dotato di talento muratorio.
    Infine Aliena si serve di Alfred, del cui sostegno economico ha bisogno, per far diventare cavaliere suo ratello Riccardo.
    Al posto di Alfred, non credo che avrei preso bene la cosa.
    In più la maledizione di Ellen nel giorno del matrimonio opportunista di Alfred e Aliena, che condanna Alfred all’impotenza e ad un crescente rancore verso Ellen, Jack e Aliena.
    Che non mi sembrano poi così buoni e positivi……

  52. mirkhond scrive:

    suo fratello

  53. mirkhond scrive:

    Insomma gli eredi ideali di Tom, distruggono i veri eredi di Tom…..
    Niente male per dei “buoni”!
    Questo è l’aspetto che più detesto de I Pilastri della Terra.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Però sono intelligenti, atei e materialisti, inoltre sono Buoni perché non bigotti. E poi se lui sposa lei per interesse reciproco lui è il bruto e lei la vittima.

  54. mirkhond scrive:

    Quel che volevo notare attraverso questa vicenda romanzata, è che la sofferenza può rendere le persone più cattive di quel che sono.

    • PinoMamet scrive:

      Questo è un aspetto interessante, che l’odierna società dei Vittimi non capisce.

      Ha ragione Mauricius: siamo regrediti.

      Siamo tornati al tempo del Buono, kalòs kai agathòs, somma di tutte le virtù fisiche e morali;
      e il Cattivo, che ha sempre torto e verso le cui ragioni non si deve mostrare non dico comprensione, ma neppure curiosità.

      Il Buono è bello e vincente, ergo è buono; se viene ucciso, è sempre per invidia, altre ragioni non sono comprese.

      Nell’era di Facebook, si ragiona per tazebao già compilati, “foto profilo” da cambiare, “siamo tutti…” (Charlie, Orlando ecc. ecc.) e guai a chi non lo è!

      • mirkhond scrive:

        Una delle critiche rivolte a Ken Follett, è proprio quella di vedere i suoi personaggi in bianco e nero, tutti buoni da una parte e tutti cattivi dall’altra.
        Però poi, ad una lettura più attenta di storie come i Pilastri della Terra, i profili dei protagonisti sono più sfumati.
        Come il perfido vescovo Walerano che alla fine della storia, si riduce ad un semplice monaco e si riscatta mettendo raccontando una vita di intrighi fin dal tempo dell’affondamento della Nave Bianca nel 1120, prologo dell’intera vicenda.
        Oppure Ellen, Jack e Aliena, buoni perché lottano contro Walerano e i suoi potenti e intriganti amici, ma poi distruggono la famiglia di quel Tom, che pure dicono di amare e alla cui opera dichiarano di ispirarsi……

        • Roberto scrive:

          Boh, a me i personaggi “buoni” sembrano molto più sfumati.

          Ellen è matta come un cavallo
          aliena è una cagacazzo
          Jack un narciso egoista (di gran lunga il personaggio più antipatico)

          Gli unici buoni assoluti mi sembrano Tom e Phillip, che al limite sono ingenui, ma questa è una caratteristica da “buoni”

          • mirkhond scrive:

            Guarda, a me la storia tra Tom ed Ellen non dispiace di per se, complice il fascino dell’attrice tedesca che interpreta Ellen (natalia Woermer).
            Però, come da conoscenza di storie simili nella realtà, quando ci sono di mezzo i figli, storie come questa portano solo tanta infelicità……

          • Roberto scrive:

            A me sta antipatica lei (il personaggio)

            Poi di famigli ricomposte ne conosco abbastanza, di grossi problemi con i figli altrui non ne vedo così spesso (anzi ho in mente solo una coppia ma li i figli sono adolescenti, antipatici come tutti gli adolescenti )

            • mirkhond scrive:

              Si, se i figli sono piccolissimi, è più facile per i genitori sopravvissuti, rifarsi una famiglia.
              Però, molte situazioni tristi ci sono lo stesso…….

      • Z. scrive:

        È uno dei motivi per cui Facebook ve lo lascio volentieri 🙂

    • Roberto scrive:

      “la sofferenza può rendere le persone più cattive di quel che sono.”

      Si, sono d’accordo

  55. mirkhond scrive:

    Ellen ama Tom, ma NON i figli di lui, avuti da Agnes.
    Come accade spesso nella realtà di queste “famigliastre”……..

  56. mirkhond scrive:

    Purtroppo sì.

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