Non si può mai prevedere tutto

E così stanotte l’acqua ha lavorato e lavorato, come sempre fa, si è scavata una piccola buchetta in qualche minuscola imperfezione della Grande Rete, nonostante tutti i sorveglianti, i computer, le norme, le leggi, i regolamenti, le assicurazioni e le tabelline che mostrano che tutto fila liscia.

sprofonda.E ci siamo svegliati in una città senza acqua e poi senza scuole e poi con i negozi svuotati e le strade intasate fino all’inverosimile, e così hanno vietato l’ingresso ai camion per cui non possono portare nemmeno l’acqua in bottiglia a rifornire i negozi.

Poi se si guasta un tubo d’acqua, pazienza. Immaginatevi, che so, un inceneritore che si guasta.

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129 risposte a Non si può mai prevedere tutto

  1. roberto scrive:

    camion?????
    carrette tirate a forza di braccia, altro che puzzolentissimi camion!
    🙂

    (bella buca comunque, spero che nessuno si sia fatto male e che i palazzi di fronte resistano)

  2. Mauricius Tarvisii scrive:

    L’inceneritore hanno intenzione di costruirlo su un argine?

  3. Grog scrive:

    Voi credete che sia l’acqua responsabile del disastro poveri UMANI ILLUSI
    E’ L’INFERNO DI DANTE CHE VIENE A PRENDERVI TUTTI O MALNATI FIORENTINI e pensare che un monaco ve lo aveva anche preannunciato ma voi essere indegni e senza Dio lo avete messo al rogo invece di ascoltarlo, adesso per CONTRAPPASSO ANNEGATE.
    Grog! Grog! Grog!
    P.S.
    Ma nessuno sa a Firenze che si possono monitorare le portate dei tubi a monte ed a valle?! E comparare i valori per vedere se ci sono perdite rilevanti e chiudere la tratta guasta in automatico?
    Fate un ESPERIMENTO, mettete un tubo da 3 pollici in culo a NARDELLA e misurate l’acqua che gli esce dalla bocca, vedrete che le portate sono COMPARABILI.

    • Grog scrive:

      Sempre che non sia UN ATTO VOLONTARIO fatto perché INVIDIOSI DI VENEZIA, conoscendovi un poco non mi stupirei proprio visto che quella TROIA DELLA MIA PRIMA MOGLIE è di Poggibonsi.
      Grog! Grog! Grog!

  4. Z. scrive:

    Di primo acchito mi viene da rispondere: se un inceneritore si guasta, non brucia più i rifiuti. Che dovranno essere gestiti in un altro modo, immagino.

  5. izzaldin scrive:

    incredibile.
    Miguel passa anni e anni a parlare della pessima amministrazione fiorentina che antepone il lucro alla reale volontà dei cittadini.
    In questi giorni ha parlato del consumo di acqua e dei disastri che il consumo intensivo causa nel mondo.
    Oggi, a poche centinaia di metri dall’Oltrarno, l’acqua distrugge in un colpo solo una strada, decine di macchine e la tranquillità dei renziani al potere.
    un profeta! 🙂

    • Pietro scrive:

      E noi i suoi discepoli… Fondiamo una setta, chiediamo l’8×1000 e dichiariamoci indipendenti!

      • izzaldin scrive:

        la setta mi pare che ci sia già 😉
        comunque mi correggo: la tranquillità dei renziani al potere non verrà scalfita da questo episodio, anzi trattandosi di una EMERGENZA chissà quanti soldi gli arriveranno..

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          E’ tempo di affidare a Carrai i lavori di messa in sicurezza, se non è troppo impegnato a giocare all’agente segreto.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ izzaldin

      Gli è andata ancora bene che fosse acqua.

      Da noi a Genova nel torrente fra le case c’è finito il petrolio.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • izzaldin scrive:

        che vergogna.
        qui in Sicilia per una frana la città di Messina è stata a secco per settimane. io stesso vivo in un quartiere dove l’acqua arriva per dieci ora ogni due giorni, poi bisogna arrangiarsi con silos etc.
        però poteva andarci peggio, potevamo nascere a Flint nel Michigan, una delle capitali aamericane dell’industria automobilistica dove ormai l’acqua corrente contiene piombo e addirittura, si pensa, il batterio della Legionella
        https://en.wikipedia.org/wiki/Flint_water_crisis

  6. rossana scrive:

    No, non si può prevedere tutto e questo, in un mondo che delega gestione e controllo alla tecnologia, può diventare un serio problema.
    Per gli acquedotti e i relativi tubi non ho idea di come funzioni, ma se ciò che scrive Grog “…Ma nessuno sa a Firenze che si possono monitorare le portate dei tubi a monte ed a valle?! E comparare i valori per vedere se ci sono perdite rilevanti e chiudere la tratta guasta in automatico?” è prassi, Pubbliacqua ha qualche responsabilità.
    Ne avrebbe comunque, secondo me, perché in quanto gestore suo è il compito di manutenzione tubi e monitoraggio delle aree dove passano.
    In più, se salta l’acquedotto, per qualunque motivo che non sia una bomba nemica, di Pubbliacqua il dovere di rifornire i cittadini con autobotti e acqua potabile in bottiglia.
    Comunque, sono cose che danno da pensare parecchio perché tutto, in ogni città, è ormai in mano a società il cui scopo è il lucro. E quando ci sono problemi però, è l’amministrazione comunale e quindi ancora i cittadini, a essere chiamati a provvedere e a pagare

    • Grog scrive:

      Si si è così!
      Quel disgraziato di Grog ha fatto l’ing. per tutta la vita occupandosi di ACQUEDOTTI e queste cose le sa suo malgrado, Grog si sarebbe occupato MOLTO PIU’ VOLENTIERI DI VINODOTTI O DI FIGODOTTI ma il titolo di studio e le opportunità di mercato lo hanno fregato!
      Grog! Grog! Grog!

  7. Francesco scrive:

    Che invidia!

    Noi perditempo milanesi parliamo da anni di riaprire i navigli.

    Voi in una sola notte … Zack e avete fatto!

    Roba che mi vergognerò per tutta la vita

  8. Grog scrive:

    Verso i responsabili di Pubbliacqua bisogna prendere PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI ISPIRANDOSI A VLAD TEPES.
    Grog! Grog! Grog!

  9. MOI scrive:

    @ Mauricius :

    Va be’, scusa se insisto ma … il Metano come toccasana energetico per automezzi ? Il tuo è un silenzio-assenso di approvazione o … ?

  10. MOI scrive:

    Firenze, l’accusa dell’esperto: “Bomba a orologeria, ma sistemi di sicurezza non portano voti a politici”

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/25/firenze-laccusa-dellesperto-bomba-a-orologeria-ma-sistemi-di-sicurezza-non-portano-voti-a-politici/2766219/

    Incidenti come quello sul Lungarno, spiega Ignazio Becchi, professore emerito di Costruzioni idrauliche all’Università di Firenze, accadono ogni due anni.

    Ma il capoluogo toscano ha scelto fin dagli anni settanta di non avere un sistema di sicurezza di “tubi-camicia” come accade invece – ad esempio – a Siena. Ed è una scelta politica: Opere così portano un sacco di accidenti perché devi fare tutti i cantieri, interrompere il traffico. Quando poi lo fai il risultato non si vede e quindi il consenso che portano è limitato

    • Miguel Martinez scrive:

      “Opere così portano un sacco di accidenti perché devi fare tutti i cantieri, interrompere il traffico. Quando poi lo fai il risultato non si vede e quindi il consenso che portano è limitato …”

      Esatto, dovresti sentire come i commercianti inveiscono ogni volta che vedono un cantiere 🙂

      Mi chiedo se il problema non risieda anche nelle dimensioni eccessive di certe reti: i piccoli sistemi sono per definizione soggetti a rischi piccoli. In fondo, la distruzione del pianeta la dobbiamo in larga misura all’illusione dell’economia di scala.

      • Z. scrive:

        Perché illusione?

      • Francesco scrive:

        ehm, i piccoli sistemi sono per definizione di più dei grandi sistemi e la probabilità di incidente è più alta e i costi di controllo più alti (non puoi fare economie di scala)

        per certe cose, poi, sono proprio inutili, o grande o niente (le fogne, per esempio)

        ciao

        • Z. scrive:

          In effetti le fogne sono uno dei non molti ambiti dove nessuno chiede maggiore concorrenza!

          • Francesco scrive:

            Le fogne sono un ambito in cui la concorrenza potrebbe essere molto utile, se si potesse contare su una attività di serio controllo da parte del committente.

            Sennò si passerebbe da dipendenti pubblici mal pagati per non fare nulla ad aziende private che riescono a farsi pagare per non fare nulla, in nome del quieto vivere, del non disturbare, dello io speriamo che me la cavo.

            Estremizzando leggermente il discorso

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “Le fogne sono un ambito in cui la concorrenza potrebbe essere molto utile”

            Giusto: ora mi scavo una mia rete fognaria parallela.

          • Francesco scrive:

            il solito esagerato: bastava leggere “la gestione delle fogne”

            che dovrebbe essere messa a concorrenza come quella di ogni altra rete, se si verifica che il monopolista attuale è inefficiente e costoso

            • Miguel Martinez scrive:

              “che dovrebbe essere messa a concorrenza come quella di ogni altra rete, se si verifica che il monopolista attuale è inefficiente e costoso”

              Li straccio tutti, chiedo un milione di euro in contanti subito per gestire l’intero sistema fognario di Firenze.

              Poi mi ritrovate in Messico 🙂

          • Francesco scrive:

            e quando ti ritroviamo in Messico te la facciamo pagare!

            guarda che se vado da Marchionne e prometto di fargli una fabbrica di automobili per 5 euro, quello mi ride dietro

            sarà possibile farlo anche nella PA?

            ciao

        • Miguel Martinez scrive:

          “(non puoi fare economie di scala)”

          E’ esattamente qui che sospetto che risieda il problema. Non pretendo di poterlo spiegare chiaramente, ma credo che se cercassimo di risalire alla fonte di tutti i veri grandi disastri dell’umanità – dalle carestie indiane e irlandesi dell’Ottocento, alla prima guerra mondiale, a Fukushima, al riscaldamento globale – troveremmo che la causa sta in qualche variante del concetto di “economia di scala”.

          Pensiamoci, come ho detto, non ho la chiave, è solo un’intuizione.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Secondo me è una considerazione che nasce da un fraintendimento.
            Economia di scala non significa che posso ingrandire il sistema all’infinito senza perdere efficienza, ma che in un sistema grande posso razionalizzare i processi meglio che in uno piccolo prorpio perché al suo interno mi è facile suddividerli in modo tale da ottimizzare le dimensioni.
            Ipotizziamo che una catena di montaggio raggiunga l’optimum sfornando 10 prodotti al giorno e che l’efficienza diminuisca in maniera crescente per ogni prodotto in più o in meno le voglia far produrre. Se io devo produrre 15 prodotti, sia che tenga in piedi una catena sola che ne tenga in piedi due la mia inefficienza sarà massima, mentre se io di prodotti ne devo produrre 155 basterà che allestisca 15 catene e che a 5 di esse faccia produrre un prodotto in più (con un limite all’inefficienza). Però c’è un limite alla mia crescita, perché c’è un limite al numero di catene che io potrò controllare in maniera efficace.
            Verrebbe da dire che non sia bello né il grande né il piccolo, ma il medio, dove medio è al dimensione ideale in cui l’efficienza è massima. Che ovviamente muta di caso in caso.

            Però giocateci a Sim City 😀

          • Z. scrive:

            Del resto anche nei modelli che si insegnano all’università si spiega che, oltre ad un certo limite, iniziano le diseconomie di scala.

          • Peucezio scrive:

            Mauricius,
            dal punto di vista matematico hai perfettamente ragione.
            Il punto è che accentramento delle decisioni e ottimizzazione significa maggiore efficienza nell’intervenire sul mondo, cioè maggiore potenza materiale dell’uomo.
            E siccome l’uomo è un gran casinista, trascinabile da esigenze egoistiche del momento, miope, incapace di prevedere le conseguenze a lungo termine, è meglio che abbia un potere limitato, che possa fare danni piccoli e riparabili facilmente.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Il mio discorso funziona nella realtà ed è questo l’importante. L’aritmetica ne spiega solo il motivo.

          • Z. scrive:

            Si può anche vedere così. Però, nel caso, bisognerà decidere in qualche modo chi dovrà morire di fame e sete, tra i sette miliardi che siamo.

            Potremmo tirare a sorte. Il guaio è poi convincere chi perde che ce deve stà 😀

          • Francesco scrive:

            Peucezio

            e io che pensavo di essere pessimista sulla natura umana! rispetto a te sono uno sfegatato fan!

          • Peucezio scrive:

            Mauricius,
            “Il mio discorso funziona nella realtà ed è questo l’importante. ”

            Ma tu non eri quello che diceva che il disastro ecologico, se si va su questa china, è irrimediabile?
            Le società premoderne avranno pure avuto la mortalità infantile, ma non si sono autodistrutte, altrimenti noi non ci saremmo.

          • Peucezio scrive:

            Francesco,
            io non dico che l’uomo sia malvagio: è probabilmente un impasto di malvagità e bontà, diversamente distribuite secondo i casi.
            Il punto è che è approssimativo, imprevidente, pasticcione, irrazionale.

            • Miguel Martinez scrive:

              “Francesco,
              io non dico che l’uomo sia malvagio: è probabilmente un impasto di malvagità e bontà, diversamente distribuite secondo i casi.
              Il punto è che è approssimativo, imprevidente, pasticcione, irrazionale.”

              Bella descrizione. Dovresti leggerti qualcosa di Steven Pinker, le cui conclusioni – che partono dalle neuroscienze e dalla linguistica – non sono così diverse.

          • Francesco scrive:

            Peucezio

            sarei anche d’accordo ma non al punto di auspicare la sua riduzione “legale” a incapace di intendere

            per cui meglio togliergli gli oggetti appuntiti di mano e farlo giocare solo con legnetti arrotondati

            anzi manco quelli che poi bruciano

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “Le società premoderne avranno pure avuto la mortalità infantile, ma non si sono autodistrutte, altrimenti noi non ci saremmo”

            Chiedilo ai nativi dell’Isola di Pasqua se non si sono autodistrutti. Semplicemente ieri si era di meno e non si avevano i mezzi per sfruttare così efficacemente le risorse abbondanti disponibili, ma dove lo spazio cominciava ad essere poco e le risorse limitate, ecco che l’autodistruzione era una conseguenza logica dello sviluppo umano.
            Oggi siamo tanti, lo spazio è poco, i mezzi sono molti.

          • Francesco scrive:

            stai dicendo che come razza siamo un errore dell’evoluzione?

            potremmo andare a vederci Independence Day II insieme e tifare per gli alieni!

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Un errore dell’evoluzione? Che significa?

          • Francesco scrive:

            >> l’autodistruzione era una conseguenza logica dello sviluppo umano.

            non è una definizione di fallimento?

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Ma di chi? E rispetto a quali obiettivi?

          • Francesco scrive:

            le specie viventi hanno come “fine” la sopravvivenza

            da come la metti, la specie umana è fatta maluccio a questo scopo, perchè distrugge l’ambiente in cui vive

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Per definizione, qualsiasi specie distrugge l’ambiente in cui vive. La sopravvivenza è la causa dell’esistenza delle specie, non il suo fine.

          • Z. scrive:

            Difficile non condividere l’osservazione di Peucezio.

            In effetti, presumo sia proprio per questo che l’uomo da millenni cerca di darsi regole e procedure: per evitare le conseguenze di pasticci, pressapochismo, irrazionalità.

          • paniscus scrive:

            stai dicendo che come razza siamo un errore dell’evoluzione?

            A parte il fatto che si dice “specie” e non “razza”, ma no, non siamo un errore, siamo semplicemente uno SPIN-OFF dell’evoluzione…

          • Z. scrive:

            Lisa,

            basta con questi pregiudizi radical-chic!

            Le razze esistono, e possono essere classificate scientificamente. Anzi, sono classificate scientificamente da parte dei più illustri specialisti del settore.

            Questa è la famosa razza texana:

            https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/93/Fish4419_-_Flickr_-_NOAA_Photo_Library.jpg

            mentre questa è la tipica razza cingalese:

            http://www.wildsingapore.com/wildfacts/vertebrates/fish/dasyatidae/kuhlii/071226chgd8385m3.jpg

            e per finire, una razza mediterranea:

            https://i1.rgstatic.net/ii/profile.image/AS%3A317426544119808@1452691793877_l/Elkamel_Olfa.png

          • Peucezio scrive:

            Mauricius

            “Chiedilo ai nativi dell’Isola di Pasqua se non si sono autodistrutti. Semplicemente ieri si era di meno e non si avevano i mezzi per sfruttare così efficacemente le risorse abbondanti disponibili, ma dove lo spazio cominciava ad essere poco e le risorse limitate, ecco che l’autodistruzione era una conseguenza logica dello sviluppo umano.
            Oggi siamo tanti, lo spazio è poco, i mezzi sono molti.”

            Chissà come mai siamo tanti…

          • Peucezio scrive:

            Francesco,

            “sarei anche d’accordo ma non al punto di auspicare la sua riduzione “legale” a incapace di intendere”

            E’ esattamente quello che ci vorrebbe invece.
            O, meglio, bisognerebbe prendere atto una volta per tutto che l’uomo la capacità d’intendere e di volere non l’ha mai avuta.
            L’uomo è un fascio di pulsioni, di istinti e di nevrosi. E agisce di conseguenza.
            In alcune epoche luminose è stato trattenuto dalla civiltà, ma oggi non più.

          • Peucezio scrive:

            Mauricius,
            “Ma di chi? E rispetto a quali obiettivi?”

            Ogni specie è concepita ed esiste in virtù della sua perpetuazione. Il meccanismo stesso della vita è la sua perpetuazione, individuale e collettiva.
            Facciamo così: un giorno ci incontriamo, io ti punto una pistola e vediamo se non scappi a gambe levate.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Non ti sfiora l’idea che noi siamo vivi perché scappiamo dai pericoli e non il contrario?

          • Z. scrive:

            Io non scapperei, Peucè. Non sei così fesso da farti anni e anni di galera per il gusto di aver ragione 😀

  11. MOI scrive:

    Crollo Lungarno, Erasmo D’Angelis (ex presidente Publiacqua):

    “Nardella dice errore umano? Sono tubi che risalgono a Firenze Capitale”

    http://www.huffingtonpost.it/2016/05/25/dangelis-crollo-lungarno-nardella_n_10131966.html

    E’ molto facile polemizzare o fare demagogia su queste voragini improvvise causate da rotture di tubazioni. Ma dimentichiamo che molti servizi fondamentali scorrono sotto i nostri piedi e sono sottoposti a condizioni di vario stress come l’erosione delle piogge o le sollecitazioni meccaniche da cantiere. La rete idrica fiorentina è tra le più antiche d’Italia, nata quando Firenze era Capitale. Ha una lunghezza totale di 1256 chilometri, oltre a ulteriori 800 chilometri di fognature. Un terzo di queste tubazioni supera i 50-60 anni e oltre questa soglia di età è naturale possano collassare. Tra questi tubi c’è anche quello che si è rotto, dal diametro di circa 70 centimetri. Sono vecchi e questo è un problema enorme per Firenze come per tutte le nostre città storiche

    [cit.]

    • Grog scrive:

      Si è un problema enorme se quel TESTA DI VITELLO DI Erasmo D’Angelis NON CHIUDE IL RUBINETTO QUANDO IL TUBO PERDE oppure non è stato così previdente da FAR MONTARE UN RUBINETTO IN TESTA AL TUBO ed ha ancora il fegato di sbeffeggiare il prossimo.
      Grog! Grog! Grog!

  12. Z. scrive:

    Ecco, questo io non l’avevo previsto:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/26/prescrizione-emendamento-pd-interromperla-dopo-condanna-in-primo-grado/2769834/

    Non parlo del blocco della prescrizione dopo la condanna in I grado, riforma al quale – allo stato – sono comunque contrario. Parlo della prescrizione che inizia a decorrere quando la notizia di reato perviene al PM. Diciamo che al PM “perviene” la notizia di un asserito furto di biciclette dopo 20 anni dal fatto commesso: che si fa, si esercita l’azione penale e chissenefrega?

    Bah.

  13. roberto scrive:

    in topic!
    danno “non previsto” alla fontana di trevi

    http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/05/27/foto/roma_bivacco_fontana_di_trevi_lesione-140699497/1/?ref=HREC1-3#1

    ora, vabbé i turisti devono scomparire e la fontana serve solo alle vecchiette del quartiere per prendere l’acqua per lavare i panni,

    MA

    nel frattempo, mettere due cestini della monnezza in più (ci sono stato a dicembre e abbiamo camminato non so quanti chilometri con una coppetta per il gelato in mano prima di trovare un cestino utilizzabile, spero che nel frattempo le ocse siano migliorate), un cartello minaccioso su “do’s and don’ts”, e 10 vigili che facciano un po’ di multe a chi lascia in giro la monnezza o si lava i piedi nella fontana, non sarebbe facile e divertente? il tutto senza rompere le palle a chi se ne sta tranquillamente seduto ad ammirare una delle cose più belle al mondo?

    • Miguel Martinez scrive:

      “ora, vabbé i turisti devono scomparire e la fontana serve solo alle vecchiette del quartiere per prendere l’acqua per lavare i panni,”

      Vedi, ci sarebbero tante, tante cose da dire, a partire da questa disarmante premessa. Che poi non ho capito il soggetto morale del verbo “devono”. Dio deve farli scomparire? La morte?

      Ma quello che trovo molto lontano è il concetto del “Piove governo ladro”.

      I turisti a Roma sono quasi raddoppiati negli ultimi 15 anni, e c’è chi si auspica che diventino 33 milioni quest’anno, cioè un paese europeo di medie dimensioni che deve passare alcuni minuti a farsi i selfie davanti alla Fontana di Trevi.

      Cosa significhi questo in termini di fogne, di produzione di immondizia, di fornitura di acqua, di cibo, di consumo di corrente, di parcheggi, di aerei, di autostrade è inimmaginabile. Come è inimmaginabile la delicatezza di ogni singolo elemento di questo astronomico dispositivo e l’impossibilità di far cambiare percorso a una corazzata di tali dimensioni appena si romperà qualcosa.

      Tu vedi il cestino che manca, ma non è nulla rispetto alle particelle sottili che emettono gli inceneritori per eliminare le innumerevoli tonnellate di immondizia che ha invece trovato un cestino, e la gente che viene ricoverata in ospedale senza sospettare il legame tra i loro polmoni scassati e quello che si fa la foto sul marmo della fontana.

      Tutto questo è così perché è così.

      Non c’è alcun “deve”, alcun “buono” o alcun “cattivo”. Ma l’umanaio globale – di cui faccio parte anch’io – funziona così.

      Gli italiani amano le scuse personalizzate: “è colpa del PD”, “è colpa di Renzi/Alemanno/Nardella”, o anche “è colpa degli italiani”, che è la scusa più penosa (e diffusa) di tutte. Non ci sono colpe, o quelle – piccole – che talvolta ci sono, ci distraggono dal comprendere il quadro generale.

      • Z. scrive:

        Scusa Miguel, ma sembra quella barzelletta degli spagnoli sui portoghesi:

        “Quanti portoghesi ci vogliono per cambiare una lampadina?”
        “E che serve… tanto si muore…”

        Intanto che guardiamo i quadri (o la luna), perché non mettere qualche cestino e fare qualche multa?

      • Miguel Martinez scrive:

        Affascinante esempio di schizofrenia del pensiero dominante.

        Articolo di tale Cardulli sul turismo a Roma.

        http://www.articolo21.org/2015/07/roma-il-boom-di-turisti-americani-in-testa/

        Esordisce:

        “Troppi medici al capezzale del malato finiscono per ucciderlo. Sono in tanti a piangere per le sorti di Roma, disastro, devastazione, abbandonata a se stessa, sporca, pericolosa, infestata dal crimine, invivibile, caotica. “

        E invece, dice lui,

        “Ma sono proprio i numeri a smentire le cornacchie, gli uccelli del malaugurio. Basta cercarli. Li riportiamo così come li abbiamo trovati.

        Boom di arrivi nella capitale: +77,5% dal 2000.”

        E’ straordinaria questa fede mistica nelle cifre che aumentano. Il fatto che il numero di turisti sia aumentato del 77,5% significa che è falso che Roma sia caotica.

        La religione delle statistiche fa miracoli a volte.

        • Pietro scrive:

          Questi devono sparire, tra poco se la prenderanno con l’inglese e risponderanno a tutto “si fa anche in Italia, c’e’ anche in Italia”. Il renzismo e’ il vero collante tra le gente istruita e il becerume razzista.

      • Roberto scrive:

        Miguel

        “Tutto questo è così perché è così.”

        E non vedo come potrebbe essere altrimenti.
        Rinnovo l’invito andato a vuoto un po’ di tempo fa.
        Proviamo a giocare a “Miguel ha il potere decisionale assoluto” come organizzeresti una società in cui “non è così”?

  14. Z. scrive:

    Questo invece si poteva prevedere, visto che era già la norma:

    http://torino.repubblica.it/cronaca/2016/05/27/news/torino_due_si_dei_giudici_alla_stepchild_adoption_bambini_sereni_e_ben_accuditi_-140714846/?ref=HRER1-1

    La sinistra si dimenava perché la questione non era trattata. La destra si dimenava perché, boh, non ho ben capito perché.

    Mi permetto di citare il nostro rabbi Pino:

    Quando il saggio mostra il dito, lo stolto guarda la luna.

    • Francesco scrive:

      ma la Cassazione non ha appena detto il contrario?

      trovo brutto che i giudici possano decidere una cosa del genere, mi sento schiacciato come cittadino

      deve essere il Parlamento a riconoscere (mentendo) che quella è una famiglia

      mah

      • Z. scrive:

        Francesco,

        — ma la Cassazione non ha appena detto il contrario? —

        Non mi risulta.

      • paniscus scrive:

        deve essere il Parlamento a riconoscere (mentendo) che quella è una famiglia
        ————————————————

        Cioè, traducendo, Francesco dice:

        “Il parlamento è l’unico che ha il diritto a prendere decisioni in merito, ma solo finché queste decisioni coincidono con quello che penso io.

        Se invece il parlamento prende decisioni contrarie a quelle che condivido io, allora nemmeno il parlamento ha diritto a prendere decisioni.”

        Ognuno tiri le conclusioni che crede…

        Dichiara apertamente che

  15. MOI scrive:

    La sopravvivenza è la causa dell’esistenza delle specie, non il suo fine.
    [cit.]

    ———————

    Habs, cos’ è che diceva pure Paolo VI …. dello Spirito del Concilio ? 😉

  16. Pietro scrive:

    @Z: Non ho mai amato Travaglio, figurati adesso che nella combriccola e’ entrato Santoro… Ormai il Renzismo e’ come il berlusconismo, non si puo’ dire io, tu, egli, loro lo sono. E’ un virus che infetta i tempi…

    • Miguel Martinez scrive:

      ” Ormai il Renzismo e’ come il berlusconismo”

      Non so quasi nulla del berlusconismo, ma credo di sapere molto sul renzismo, comprese tante cose che nessuno può pubblicare perché se no si becca una denuncia, o quantomeno sputtana un amico 🙂

      Credo che Renzi sia un personaggio molto, molto piccolo e provinciale, che grazie alla sua furbizia scema, si sia trovato a cavalcare una tigre.

      Di Renzi, mi da fastidio l’illimitata capacità di mentire, la supponenza con cui dice di possedere superpoteri che non ha, e il misto tra faccetta da prima comunione e arroganza.

      Ma so (e quando dico so, dico so) che non conta nulla.

      So anche che quelli che lo hanno messi lì (e che sono persone molto più intelligenti, interessanti e talvolta anche simpatiche di lui), hanno capito che lui non può salvare i loro soldi.

      Io criticavo Renzi quando tanti lo esaltavano,e lo dimostra questo blog.

      Oggi prendo tutte le distanze da quelli che pensano che lui sia la causa dei problemi del mondo.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “quelli che pensano che lui sia la causa dei problemi del mondo”

        Così come non lo era Berlusconi. Entrambi ne sono però una manifestazione: la differenza principale è che la persona di Berlusconi era un crocevia di interessi (economici, politici, mafiosi…), mentre oggi ad essere il crocevia di interessi è il governo di Renzi.

        • Pietro scrive:

          Miguel ha ragione, senza entrare in logiche complottiste i veri colpevoli non si vedono mai, ma esisteranno davvero?
          La solita questione se il potere possiede chi lo detiene o meno. A me interessa l’aspetto culturale, perche’ un cappellino faccia moda non ci vuole SOLO una massiccia campagna marketing, ci deve essere quel “qualcosa” che prenda. Lo stesso per Berluscono e Renzi, non sono la rovina del mondo ma portatori di comportamenti che fanno moda determinando una cultura sociale.
          Il che e’ ancora piu’ grave visto gli interessi a cui si legano, il governo Renzi e’ crocevia di interessi non e’ crocevia perche’ molto piu’ trafficone di quello di Berlusconi, semplicemente molto meno capace di non farsi scoprire e meno capace di gestirli, non essendo abituato. I renziani fino a ieri non contavano NULLA, non possono oggi improvvisarsi pluripregiudicati con stile… Per questo hanno bisogno di “certi” alleati che presto li scaricheranno, il PD sta perdendo il consenso di numerosi poteri che contano. secondo me.

      • PinoMamet scrive:

        Io non sono così addentro ai sistemi di potere, e non me ne frega troppissimo, però secondo me, ammesso che dietro Renzi ci siano dei “burattinai”, se questi pensano di poterlo mettere giù altrettanto facilmente di come l’han messo su si sbagliano.

        A Renzi piace una cosa, il potere. Gliel’han dato o se l’è preso, ma non è mica la corona del Sacro Romano Impero: non dipende dal Papa o da Babbo Natale, dipende dalla popolarità e dal sapersela giocare.
        E Renzi sta sbagliando molto meno di quanto piacerebbe a quelli che dicono che sbaglia tutto. Erroroni madornali, da rovinargli l’immagine, non ne ricordo.
        E sicuramente è molto più popolare di quelli che l’hanno preceduto, il dottor Morte e il suo figlio segreto dottorino Supponenza.

        Sì, è salito senza elezioni: ma le elezioni ci saranno prima o poi, e non è detto che le perda, insomma.

        • MOI scrive:

          dottor Morte e il suo figlio segreto dottorino Supponenza
          [cit.]
          ——–

          😀 ….

        • Z. scrive:

          L’analisi di Pino su Renzi mi sembra ragionevole e ragionata, specie per uno che fa finta di non interessarsi di politica 🙂

          Ora, secondo me Renzi ha fatto essenzialmente un errore, che potrebbe costare caro sia a lui sia a noi: personalizzare eccessivamente tutto, senza differenziare le circostanze.

          In certi casi funziona. In altri ha funzionato male, ma senza esiti rilevanti: il referendum sulle piattaforme, che senza le sue dichiarazioni avrebbe avuto decisamente meno affluenza.

          In un caso rischia di promettere male anzi malissimo: il referendum costituzionale.

          • Pietro scrive:

            Sul personalizzare vero, ma ho dei dubbi che Silvio senza un intervento esterno sarebbe mai caduto… Ossia i poteri forti esistono eccome, non vorrei che adesso per reazioni alle teorie complottiste si cada nell’eccesso opposto.

          • Z. scrive:

            La politica internazionale esiste certamente, è solo curioso che da un po’ di tempo a questa parte chi perde il potere si lamenti dell’esistenza di “poteri forti”.

            Che aiutano sempre gli altri, per definizione.

            Comunque, è un complotto cui Berlusconi ha aderito: prima con le proprie dimissioni, poi votando la fiducia a Monti…

        • Val scrive:

          Detesto Renzi a livello epidermico e politicamente lo trovo quantomeno ambiguo. Ma anch’io trovo abbastanza ragionevole l’analisi di Pino. Non dubito che dietro di lui ci siano massonerie, lobby finanziarie, complessi industrial-pittibimbo-militari e chi più ne ha più ne metta, ma una certa dose di potere oggettivamente si è trovato ad averla.

          Che la eserciti a suo personalissimo tornaconto o che sia un tentativo di patto col diavolo per limitare i danni e fare tutto sommato gli interessi del popolo, non so. (Troverei affascinante il secondo caso; sono anni che mi chiedo quale chiave di lettura sia quella giusta di fronte a una generazione di ex-Pci che sembra essersi accreditata presso i cosidetti “poteri forti” meglio di generazioni di politici Dc – qualcuno ricorda la visita di D’Alema alla City di Londra, quand’era, vent’anni fa?).

          Di sicuro se le banche tedesche lo hanno piazzato al posto di Berlusconi per garantirsi meglio i loro crediti, ora devono comunque trattare con lui. Togli banche, metti Spectre, la logica non cambia molto. Io mi immagino la salita al potere di Berlusconi in maniera non tanto dissimile, la mafia gli avrà dato il capitale iniziale ma lui deve essere stato abbastanza bravo da riuscire almeno in parte a svincolarsi.

          Che poi la politica in generale conti poco rispetto ad altri poteri, è vero, ma in misura non molto diversa vale anche per la Merkel o Obama. Un’altra riflessione: l’era berlusconiana io l’avevo letta anche in questo modo, e cioè che ormai chi aveva il potere economico poteva governare direttamente, senza più bisogno di mediatori (da lì anche, causa o effetto non saprei, il sistematico ludibrio del politico di professione). La dinastia dei Bush tutto sommato andava già in questa direzione. Qui si cominciava a immaginare carriere politiche per Marchionne, Passera, Montezemolo e altri mostri del genere. Monti era la tecnocrazia pura al servizio del mercato. Tutto sommato Renzi sembra contraddire un po’ questo schema.

    • Z. scrive:

      Pietro,

      io mi riferivo solo alla tua frase:

      Il renzismo e’ il vero collante tra le gente istruita e il becerume razzista.

      A me non sembra una definizione del “renzismo” – ammesso che il renzismo esista, cosa di cui non sono convinto – mentre mi sembra un’ottima definizione del Fatto Quotidiano.

      Ed è una definizione molto facile da riscontrare nei fatti: è sufficiente leggere gli articoli di chi vi scrive – persone indubbiamente istruite e lontane da idee e prassi razziste – e i commenti di chi lo legge.

      Per il resto, mi mancano le conoscenze di Miguel. Ho anche l’impressione che Miguel confonda Firenze – talvolta addirittura l’Oltrarno – col mondo intero ma questo è un altro paio di maniche. E comunque il Mondo, come tutti sanno, è l’Emilia-Romagna!

      😀

      • Pietro scrive:

        Bho… A me Renzi e Salvini sembrano dire le stesse cose ma con target diversi. Ad esempio: gli immigrati a casa loro!

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Il renzismo diciamo che è piuttosto il collante tra il berlusconismo e gli ex PCI. Basta vedere cosa dicono e chi li vota 😀

        Il FQ ha pagato con un calo di lettori lo scollamento dalla vecchia base di sinistra (che ora è fanaticamente piddina) e l’impossibilità di vendere davvero tra i razzisti, visto chi ci scrive.

        • Z. scrive:

          Non credo.

          Certo, molti non li hanno seguiti nell’esaltazione del grillismo – a proposito: oggi citano Morrone, ma si dimenticano di dire che ha firmato per il SI – ma dubito che ci fossero molti degli odierni renziani tra i lettori originari del FQ.

          In effetti, a ben pensarci ne conosco diversi che compravano il FQ alle origini: tutti di sinistra, chi più chi meno, e nessun renziano. La maggior parte di loro non vota nemmeno PD.

          • Pietro scrive:

            Io sono uno di quelli di sinistra non PD nauseati da Santoro prima e da Travaglio poi.

          • Z. scrive:

            Una domanda:

            capisco Santoro, che è diventato progressivamente via via più insopportabile man mano che procedeva la sua deriva da santone.

            Ma come faceva a piacerti uno come Travaglio, prima?

            Ne conosco che tifavano per lui solo per il fatto che parlava male di Berlusconi, e quando lo criticavo non volevano sentire ragioni. Non condividevo, ma potevo capire il loro bias, così come posso capire oggi i grillini per cui è la Bocca della Verità.

            Ma tu non mi sembri proprio il tipo a cui possa bastare così poco per apprezzare il Peggiore.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Io onestamente non riesco a capire il tuo odio particolare nei confronti di Travaglio. Va bene, può risultare antipatico, ma onestamente della simpatia che le persone ispirano a pelle non me ne importa più di tanto: perché invece sarebbe così pessimo?

          • Z. scrive:

            Limitandomi ad una carrellata veloce di primo acchito, diciamo che non mi piace per:

            – il moralismo a targhe alterne;
            – l’indipendenza a targhe alterne;
            – il fatto che sia un pregiudicato che fa la morale agli indagati (ma non a quelli grillini, né al povero Grillo, che secondo lui pare sia stato condannato per il reato di “incidente stradale”);
            – il fatto che sia un giornalista militante tanto quanto Sallusti ma che si spaccia per indipendente;
            – il fatto che abbia sempre la casta in bocca ma non appena Sallusti passa dei guai corre in suo soccorso (i grillini, invece, possono fare ciò che vogliono di tutti i suoi colleghi);
            – il fatto che ce l’abbia con tutti gli evasori fiscali tranne che con quelli iscritti al M5S (che evadono per colpa dei politici);
            – il fatto che secondo lui è giornalismo di inchiesta dire che Berlusconi sta per essere salvato dalla giunta, anzi dall’aula, anzi da Napolitano;
            – il fatto che cerchi di convincere i telespettatori che i firmatari dell’appello per il SI non contano sono ragazzini sconosciuti che vogliono ingraziarsi il PD per fare carriera (Cassese? Bin? Fusaro?);
            – e via di questo passo (De Luca demonizzato; Ciancimino santificato; Ingroia che è una vergogna che l’abbiano fatto decadere solo perché rifiutava di prendere servizio; Di Pietro, che è una vergogna che l’abbiano sospeso solo perché ha difeso la parte civile contro un ex cliente, che per giunta difendeva nello stesso procedimento…)

            Il tutto condito dal tentativo di dare a bere al prossimo la sua asserita superiorità morale e dedizione alla verità.

            Pensavo le stesse cose di lui quando attaccava quasi solo Berlusconi, e non sai quanta gente ora mi dice: “eh, è vero, tu è quindici anni che lo dici, avevi ragione”.

            “Odio” invece è una parola grossa, ed è un sentimento che mi è estraneo: quanto a Travaglio, poi, come persona non mi è neppure antipatico. Anzi, è una persona brillante, e credo che se uscissi a cena con lui passerei una bella serata. Forse riuscirei anche a convincerlo che, diciamo così, talvolta esagera 🙂

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Non ti ho chiesto perché detesti la quasi totalità dei giornalisti italiani, ma perché Travaglio. Non mi viene in mente un solo direttore di giornale che non sia accusabile di “nefandezze” simili, eppure non hai mai manifestato sentimenti analoghi per Mieli, Scalfari, Mauro, Calabresi, De Bortoli e compagnia. Insomma, mi sembra che sia tu ad utilizzare due pesi e due misure in questo giudizio.
            Che poi tu avessi capito che si sarebbe rivoltato contro il Partito prima degli altri ti fa onore: ci scommetto che scalerai i vertici del Mondo Che Verrà dopo la Grande Rivoluzione (Liberale) 😀

          • Z. scrive:

            E’ la difesa tradizionale dei berluscones: tanto i giornalisti sono tutti uguali a Sallusti.

            No, non tutti, ma Travaglio sì. Infatti anche Santoro l’ha difeso allo stesso modo con Berlusconi: eh, vabbè, ma queste cose le fa anche Sallusti. Appunto.

            Poi ho anche spiegato perché per me è un filino peggio di Sallusti.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            No, tu hai elencato dei difetti che condivide coi personaggi che ho elencati, che non sono Sallusti. Quindi secondo te anche Scalfari e Mieli sono peggio di Sallusti?

          • Z. scrive:

            Non è vero che li condivide con quei giornalisti, anche se non piacciono a te (e talvolta neppure a me).

            A titolo di mero esempio: Mieli non è un pregiudicato che fa la morale agli indagati dei partiti che non piacciono a lui; non sostiene il diritto del tale magistrato a ignorare le norme dell’ordinamento giudiziario; non ha dato voce a un criminale come Ciancimino come bocca della verità; non ha dichiarato che i firmatari del NO lo fanno per fare carriera ingraziandosi una parte politica; non giustifica un evasore fiscale del proprio partito e critica gli altri. E non ha sempre la Casta in bocca ogni tre per due.

            Dire che quei difetti sono gli stessi di tutti gli altri giornalisti è parlare esattamente come i berluscones. Che cercano di convincerti che tutti i giornalisti sono uguali a Belpietro, Sallusti e Feltri.

          • Z. scrive:

            Per inciso: non solo tutti i giornalisti italiani, ma nemmeno tutti i giornalisti del FQ sono paragonabili al Peggiore, secondo me.

            Non lo è Gomez, non lo è Feltri (Stefano), non lo è neppure Scanzi.

          • Z. scrive:

            Ah,

            dimenticavo i giudici che hanno ragione da vendere quando condannano e torto marcio quando assolvono (talvolta con qualche allusione non punibile qua e là, che non guasta mai).

            Salvo che non sia qualcuno della sua cerchia: e allora le cose si invertono.

            Neppure questa è una caratteristica di Mieli. E neppure di Gomez, Feltri (Stefano) o Scanzi.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Prendiamo Scalfari. Scalfari ha passato decenni a scrivere peste e corna di Berlusconi, definendolo un pericolo, paventando derive autoritarie, chiamandolo inetto. E di punto in bianco, dopo il Nazareno, decide che gli piace. Ha condotto la crociata sullo scandalo Escort e poi ha scritto che il presidente della repubblica che poi sarebbe stato Mattarella, appena insediato, avrebbe dovuto firmare la grazia per Silvio. Le stesse identiche riforme fatte da Berlusconi erano il Male, fatte da Renzi (con Berlusconi) sono diventate una benedizione. Ora si fa piacere persino Verdini, che qualche anno fa era al centro degli editoriali di fuoco contro la Cricca e la P3.
            Poi io non sono ossessionato da Scalfari, quindi non ho conservato traccia di ogni sua mossa presente e passata, ma parliamo di contraddizioni molto simili ai peccati capitali che rendono Travaglio degno della tua ossessione. Ma per questo è peggio di Sallusti? Assolutamente no: Scalfari ci crede davvero, quindi manometterà la verità, magari, ma lo farà per la Causa, mentre Sallusti è solo un venduto. E mi sorprende che tu non riesca a distinguere le due posizioni.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “Neppure questa è una caratteristica di Mieli”

            Il Corriere aveva una linea editoriale più netta: quella del tentativo delle procure di Potenza e Salerno di minare le istituzioni democratiche. Gli articoli di cronaca giudiziaria erano qualcosa di illegibile vista la mole di complottismo che ci veniva riversata.

          • Z. scrive:

            Mauricius,

            mi dici che Scalfari è come Travaglio? Non saprei, visto che non sono mai riuscito a leggere più di poche righe dei suoi articoli.

            Invece il FQ online lo leggo quasi ogni giorno, e tra i giornalisti più noti mi sembra che solo Padellaro si avvicini a Travaglio (di solito senza raggiungerlo).

          • Z. scrive:

            Comunque non ricordo di aver visto Mieli in TV due o tre giorni alla settimana, retribuito, a fare propaganda sfrenata per il suo partito di preferenza velatamente adombrando il sospetto di disonestà nei confronti di chiunque non la pensasse come lui. Più tutto il resto sopra.

            Avrà scritto cose sbagliate, magari inopportune, come’è capitato a qualsiasi giornalista? Probabile. Non ti piace Mieli? Legittimo. Ma sono certo che tu veda chiaramente la differenza.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Travaglio retribuito per tre giorni a settimana in TV? Non era solo da Santoro?

            Comunque Mieli fa di meglio: qualche settimana fa era venuto (immagino retribuito) a Treviso con la Madia ad incensarla un po’. E poi sì, anche Mieli è stato a lungo sulla Rai retribuito a parlarci della sua visione del mondo. E’ il mestiere dell’opinionista.

          • PinoMamet scrive:

            Allora voglio fare l’opinionista!

            Provvedetemi di una visione del mondo! 😉

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Io capisco il tuo punto di vista, però: è una conseguenza diretta del tuo modo di classificare il mondo. Hai l’abitudine a bollare chiunque non rientri nel tuo ideale “arco costituzionale” come un venduto (LaBeppe, La Gazzetta di Casaleggio…), quindi mi sembra più che naturale che considererai come Male Incarnato chi effettivamente è molto di parte.
            Al contrario l’opinionista retribuito che non identifichi con il Nemico esprime soltanto opinioni, magari opinioni che non condividi, ma pur sempre legittime opinioni.

            Il resto sono razionalizzazioni, non motivi razionali.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “Allora voglio fare l’opinionista!”

            Anch’io: passare la vita a sparare cazzate in TV deve essere bellissimo. 😀

          • Z. scrive:

            MT,

            non c’entra essere “venduti”. Sono scelte editoriali che hanno risvolti politici ed economici. Con una RAI a prevalenza renziana è ragionevole che Travaglio simpatizzi per Cairo e che Cairo stipendi Travaglio.

            Su Travaglio peraltro la pensavo allo stesso modo quando scriveva su l’Unità, come sai. Piuttosto mi sembra che sia lui – non io, né Mieli – a considerare “venduto” chiunque abbia opinioni diverse dalle sue.

          • Z. scrive:

            Dimenticavo: io i grillini ce li metto nell’ arco costituzionale, al punto che apprezzo il Renzianellum anche perché permette loro di governare senza il 51% famoso.

            Siamo un Paese che diffida delle grosse coalizioni, e ne ha ben donde purtroppo.

  17. MOI scrive:

    se si guasta un tubo d’acqua, pazienza. Immaginatevi, che so, un inceneritore che si guasta.

    [cit.]

    http://www.radiondadurto.org/2016/05/24/firenze-domenica-29-maggio-presidio-sui-terreni-dellinceneritore/

    ————————————

    FIRENZE: DOMENICA 29 MAGGIO PRESIDIO SUI TERRENI DELL’INCENERITORE

    Dopo la grande Manifestazione del 14 Maggio,NON FINISCE QUI! Assemblea per la Piana contro le nocività e Mamme No Inceneritore, invitano tutti i cittadini a continuare insieme la lotta per la difesa del territorio e la salute.

  18. Pietro scrive:

    @Z.: Travaglio mi piaceva quando ero piu’ politicizzato e votavo Di Pietro 😀

    • Z. scrive:

      Cioè quando lo difendeva per aver fatto saltare la commissione di inchiesta sul G8 di Genova, al fine di rastrellare qualche voto di estrema destra…

      Non è una critica, è un’autocritica: più o meno in quel periodo anch’io ho votato Di Pietro. Me ne vergogno, ma questo non cambia le cose 🙁

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Però su questo punto credo che non lo si possa accusare di doppiopesismo: mi è sempre sembrato ostile allo strumento della commissione parlamentare di inchiesta. Ostilità aprioristica che non condivido, ma che è un’opionione.

        • Z. scrive:

          Diciamo anche qui che è ostile a targhe alterne, ecco.

          Ma il bello è che prima aveva criticato Di Pietro proprio per questo fatto, poi – una volta che non scriveva più su l’Unità – l’ha difeso. Per lo stesso fatto.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            A me pare che la sua tesi di fondo sia sempre stata che le commissioni parlamentari siano quasi esclusivamente uno strumento come un altro per insabbiare. In effetti dei precedenti in tal senso ci sono stati, anche se credo che la generalizzazione sia sbagliata.
            Poi sono sicuro che la contraddizione nel suo pensiero ci sia stato: sei migliore di me come biografo di Goldst… ehm… Travaglio 😀

          • Z. scrive:

            Ah, dimenticavo: anche l’accusa di odio era tipica dei berluscones.

            Devono essere gli effetti della propaganda dei partiti-azienda. Del resto le aziende devono standardizzare le procedure, altrimenti poi ognuno fa quel che gli pare 😛 😛 😛

            (dai che ti voglio bene!)

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Davvero tu credi che a sinistra per anni non siamo solo stati uniti dall’antiberlusconismo (uso questo termine per semplificare)? Adesso siete uniti dall’antigrillismo.
            Personalmente non riesco nemmeno a immaginare di essere al tuo stesso livello di inquadramento: quando intervengo per parlare di beghe politiche spicciole lo faccio in risposta ai tuoi interventi, mentre se parlo di quella porcheria della riforma costituzionale (per la quale stai facendo una fatica matta a trovare ragioni per autoconvincerti a votarla) spero che tu sappia che ciò di cui parlo trascende Grillo, Renzi e Verdini.

          • Z. scrive:

            MT,

            — Davvero tu credi che a sinistra per anni non siamo solo stati uniti dall’antiberlusconismo (uso questo termine per semplificare)? —

            A sinistra non eravamo uniti allora, e non sono uniti oggi.

            — Adesso siete uniti dall’antigrillismo. —

            Casomai sono, prego. Io voto PD e pertanto non sono di sinistra. Lo dice anche Sabrina Ferilli. E comunque, come dicevo, non mi sembra che a sinistra siano uniti…

            — Personalmente non riesco nemmeno a immaginare di essere al tuo stesso livello di inquadramento —

            Secondo me immagini male. Siamo più o meno allo stesso livello: risentiti, disillusi, menopeggisti. Ma l’ideologia è sempre quella altrui 😉

            — quando intervengo per parlare di beghe politiche spicciole lo faccio in risposta ai tuoi interventi —

            Oh, per chi mi hai preso? Lo so che non ci credi che il vero problema di Roma sia il ciàffico, anche se difendi la Raggi sul punto. Per questo dico che ti vedo coinvolto 🙂

            — mentre se parlo di quella porcheria della riforma costituzionale (per la quale stai facendo una fatica matta a trovare ragioni per autoconvincerti a votarla) spero che tu sappia che ciò di cui parlo trascende Grillo, Renzi e Verdini. —

            Certo che lo so, come lo sanno i firmatari di entrambi i manifesti. Ma poi, scusa, ti ho mai detto che sei contrario per difendere Grillo? Secondo me ci sono serie ragioni per essere contrari, così come per essere favorevoli, e in più in caso di vittoria del NO – che ritengo probabile – ho paura di quello che può capitare.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Io non sono menopeggista: io voglio l’ingovernabilità. L’onda liberale non si fermerà, ma se non altro sarà rallentata per un po’.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “in più in caso di vittoria del NO – che ritengo probabile – ho paura di quello che può capitare.”

            Visto? L’hai già trovata la scusa: farai una scelta definitiva su un problema permanente con la scusa di dover prevenire un problema contingente.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            (Terzo e ultimo commento, lo prometto 😀 )

            Ovviamente tutto questo non ti rende “peggiore di Sallusti”. E’ assolutamente normale sbagliare completamente valutazione quando si è nel sistema delle tifoserie.

          • Z. scrive:

            Vero. Infatti stai sbagliando valutazione 😛

            Anzitutto, sei menopeggista eccome: pensi che l’ingovernabilità sia meno peggio di Renzi. Io invece la vedo all’opposto: persino un governo gestito da Paola Taverna sarebbe meglio di un Parlamento senza maggioranza.

            Inoltre, condivido l’opinione di Morrone: sulle critiche al governo, citate dal FQ, ma anche sulla riforma.

            Non penso comunque che la scelta sarà definitiva, in nessun caso.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Ah, quindi secondo te una costituzione ai scrive perché duri un paio d’anni.

          • Z. scrive:

            No, penso che ci siano Paesi che la cambiano molto più spesso di noi. Quindi in nessun caso sarà l’ultimo treno.

  19. Z. scrive:

    Anche questo era prevedibile:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/29/bonus-80-euro-lo-stato-me-lha-chiesto-indietro-perche-guadagno-poco-un-beneficiario-su-8-costretto-a-restituirlo/2764872/

    Anche al netto di quelli che dovranno restituirlo perché troppo capienti, questa rischia di essere una sberla niente male – e tutta meritata – in periodo di elezioni.

  20. MOI scrive:

    Però “Razza Umana” è molto più usato di “Specie Umana” : forse perché fa più universalmente ” antirazzista ” …

  21. MOI scrive:

    A proposito, Pino … no dài: la Comunità Ebraica non può e non deve tollerare che Ha-Shem fosse in realtà quel Cazzone Alieno Cianodermico di Apocalypse !

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