“Di questa feccia adunque Matatia purgò il mondo”

La predica di oggi è tratta da

Lezioni storicomorali sopra la Sacra Scrittura

dell’abate Antonio Cesari
veronese
Volume V

Il Daniele e le Tre Sante Donne
ESTER SUSANNA GIUDITTA

Milano, dalla Società Tipografica de’ Classici Italiani MDCCCXXII

pagine 115-117

La prima cosa adunque che Matatia, col nerbo dell’esercito che aveva ordinato, si mise a fare, fu di dare addosso agli apostati rinnegati del suo popolo, che co’ nemici di lui e di Dio s’erano collegati. Questi erano i nemici da sterminare prima degli altri, perchè peggiori, più accaniti e peggio animati di tutti: non potendo essere uomo peggiore di colui che dal vero Dio e dalla religione si smembra e ribellasi da sè medesimo, e collegato cogli empi, alla religione medesima fa la guerra, ma, senza questo, aperto era il comandamento di Dio che questa razza d’uomini fosse levata dal mondo.

Di questa feccia adunque Matatia purgò il mondo, uccidendone gran parte, e il rimanente ricacciando e costringendoli di cercar lo scampo fin tra’ gentili medesimi, a’ quali s’erano venduti.

Matatia intanto co’ suoi prodi uscendo attorno, col furor di leoni affamati, contra gli oppressori del popolo, da tutte parti gli sbaragliò. Corse il paese contaminato dall’idolatria, e quanti altari trovò, gittò a terra, e levò ogni vestigio d’idolatria: i fanciulli tutti circoncise che non s’erano potuti o voluti circoncidere fino ad ora; ristabilì l’osservanza della legge di Dio e la religione, abbassando e reprimendo in continue vittorie l’orgoglio e la potenza degli avversari, non lasciando loro levar più le corna, di che il popolo cominciò a scuotere il giogo della tirannica servitù de’ Greci; e ‘l culto del vero Dio tornò in istato ed in qualche splendore, con tanto fortunati principj prosperò Iddio questa sacra guerra tolta a fare per lui, quasi per dar a que’ campioni un’arra della protezione sua per innanzi, e di quelle vittorie colle quali egli medesimo avrebbe fornito di metter il suo popolo in libertà, e restituire la religione.

Voi dovete aver conosciuto se contra gli apostati della fede, che turbano la pace e mettono a risico la fede de’ buoni, sia da procedere benignamente: il che essi vorrebbono, menando ingiuste querele della Chiesa, che non vuol, come non dee tollerarli.

Udiste come la costor pena, da Dio medesimo ordinata, era la morte: e nessuno, credo io, oserebbe accusar Dio d’ingiustizia e di crudeltà.

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1.772 risposte a “Di questa feccia adunque Matatia purgò il mondo”

  1. PinoMamet scrive:

    Eh vabbè, è almeno un anno che il nostro Mirkhond paragona i Maccabei ai talebani e ai califfali 😉

    • mirkhond scrive:

      Credo che l’isis e i Talebani però siano un po’ diversi.
      I primi sono una sorta di esercito multinazionale (sia pure accomunati da una comune versione estremista di un credo religioso) accampato su suolo nemico e con pretese universaliste.
      I secondi, invece sono un fenomeno tipico del Pashtunistan e di alcune aree pakistane, essendo la traduzione LOCALE del Deobandismo indiano, a sua volta ispirato al wahabismo saudita.
      Certo tra i Talebani hanno combattuto e combattono anche dei musulmani non pashtun, ma il loro numero è limitato, essendo un fenomeno sia pur rivoluzionario, però fortemente ancorato ad una realtà locale.
      Mi sembrano differenze non di poco conto….

  2. Francesco scrive:

    Ah ecco, perchè io stavo leggendo le cronache e di questo Matatia non si parlava!

    Anche se era tutto un re fedele e un altro infedele, un tirar su e giù pali e alture e statue di Baal, un restaurare il Tempio e così via

    poi sono arrivati i Babilonesi e tutto il circo finì a schifio

    🙂

  3. mirkhond scrive:

    I Maccabei però sono di 400 anni posteriori alla distruzione del Primo Tempio ad opera dei Babilonesi di Nabucodonosor.

    Distruzione del Primo Tempio: 587 a.C.
    Maccabei/Asmonei : 166-37 a.C. 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Sì, Francesco voleva dire che non trovava Mattatia perché leggeva un altro libro, quello delle Cronache e non quello dei Maccabei
      (Pino l’interprete non autorizzato di Francesco)
      😉

      comunque ricordi che anche io ti postai un brano in ebraico?

  4. mirkhond scrive:

    Comunque un aspetto interessante del testo postato da Miguel, è il tono apocalittico relativo al commento su Mattatia e i Maccabei, fatto da un sacerdote CATTOLICO vissuto 200 anni fa.
    Meditate Peucezio e Habsburgicus, meditate….. 🙂

    • Francesco scrive:

      dove trovi il tono apocalittico?

      io lo trovo incazzoso ma non vedo cenni alla fine del mondo

      ciao

      • mirkhond scrive:

        “apocalittico” nel senso di fanatica distruzione di ciò che è (o viene ritenuto idolatra).
        Toni che un Peucezio troverebbe più consoni in un predicatore protestante, piuttosto che in un sacerdote cattolico PREVaticano II! 😉

        • Peucezio scrive:

          Mirkhond,
          semplicemente il cattolicesimo ha fatto suo l’Antico Testamento e quindi aspetti della dottrina ebraica. Ma solo in teoria, d’altronde il bello del cattolicesimo è proprio la distanza fra teoria e prassi.
          E la prassi è che forse nessun’altra religione nella storia ha prodotto una quantità (e una qualità) di arte e di immagini quanta ne ha prodotta il cattolicesimo
          Se questo non ti fa percepire la differenza antropologica abissale con questi selvaggi (come con i selvaggi di tremila anni fa), non so proprio che dirti.

        • Peucezio scrive:

          Comunque io non ho ancora capito cosa vuoi sostenere esattamente.
          – Che in fondo ti piacciono.
          – Che non ti piacciono, ma noi (o comunque tantissimi altri, nella storia) non siamo diversi o comunque non siamo meglio.
          – Che non ti piacciono, ma si attribuiscono loro anche cose che non fanno.
          – Che non ti piacciono, ma ti piacciono ancora di meno la maggior parte dei loro critici.
          Almeno, se fosse chiara la tua posizione, il tuo giudizio in merito, ci sarebbe una base più definita su cui confrontarci.

        • Francesco scrive:

          beh, non è che i cattolici non vedessero il male e l’empietà e non volessero combatterli, prima del CV2

          la lotta contro le eresie è stata durissima, in quanto stravolgimenti della Rivelazione sono stati ritenuti estremamente pericolose

  5. Miguel Martinez scrive:

    Per PinoMamet

    “Sì, Francesco voleva dire che non trovava Mattatia perché leggeva un altro libro, quello delle Cronache e non quello dei Maccabei”

    Il problema è che Francesco è cattolico, quindi è altamente improbabile che abbia letto qualcosa delle sacre scritture 🙂

    Dalla traduzione CEI (conferenza episcopale italiana):

    3 Al suo posto [di Mattatia] sorse il figlio di lui Giuda, chiamato Maccabeo; 2 lo aiutavano tutti i fratelli e quanti si erano legati al padre e conducevano la battaglia d’Israele con entusiasmo.

    3 Egli accrebbe la gloria del suo popolo,
    rivestì la corazza come gigante,
    cinse l’armatura di guerra
    e impegnò battaglia
    difendendo il campo con la spada.
    4 Nelle sue gesta fu simile a leone,
    come leoncello ruggente sulla preda.
    5 Inseguì gli empi braccandoli;
    i perturbatori del popolo distrusse con il fuoco.
    6 Gli empi sbigottirono per paura di lui
    e tutti i malfattori furono confusi
    e si avviò la salvezza per mano di lui.
    7 Inflisse amarezze a molti re,
    rallegrò con le sue gesta Giacobbe;
    sempre la sua memoria sarà benedetta.
    8 Egli passò per le città di Giuda
    e vi disperse gli empi
    e distolse l’ira da Israele.
    9 Divenne celebre fino all’estremità della terra
    perché radunò coloro che erano sperduti.

    • Francesco scrive:

      se sono 400 anni indietro, vuoi darmi un pò di tempo per arrivarci?

      o malefico messicano agnostico! e fiorentino! e comunista!

      😀

  6. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Comunque un aspetto interessante del testo postato da Miguel, è il tono apocalittico relativo al commento su Mattatia e i Maccabei, fatto da un sacerdote CATTOLICO vissuto 200 anni fa.”

    La chiave sta sempre nella Distinzione Mosaica citata da Assmann.

    Cioè nella nascita, non di ciò che eufemisticamente chiamiamo “monoteismo”, ma dell’ideologia della antireligione.

    Che ha come primo, necessario bersaglio, non il “profano”, come fantasticano i laicisti, ma il “sacro”.

    • PinoMamet scrive:

      “Cioè nella nascita, non di ciò che eufemisticamente chiamiamo “monoteismo”, ma dell’ideologia della antireligione.

      Che ha come primo, necessario bersaglio, non il “profano”, come fantasticano i laicisti, ma il “sacro”.”

      Sono assolutamente d’accordo!

      • Francesco scrive:

        non ho capito nulla

        i Maccabei sarebbero anti-religiosi?

      • PinoMamet scrive:

        Mmmm

        è che “religione” vuol dire tutto e niente.

        Nel mondo “pagano”, che poi era tutto il mondo prima che qualcuno intuisse l’idea di un Dio creatore unico primo motore immobile, c’era il sacro;
        e il sacro era un albero con sotto una fontana, o una rupe comn una fessura che col vento dellìest mandava un sibilo, o un sogno che sembrava non aver rapporto con la vita quotidiana;
        era insomma tutto ciò che esulava e che apriva squarci, intuizioni, suggestioni su un mondo diverso.

        Quando qualcuno partorisce l’idea che esista un Universo, e che questo universo sia stato creato, e retto da un Pensiero unico, tutte queste cose diventano “superstizione” e “culto idolatrico”.

        Anche se poi, cacciate dalla porta, rientrano poi dalla finestra, perché l’uomo è uomo
        (e abbiamo nella Bibbia resoconti di Patriarchi e Re che adorano statuette ecc. ecc.)
        e la “religione” monoteista che ha gestito poi meglio queste cose, come ognun sa, è il Cristianesimo (tradizionale, apstolico, cattolico o ortodosso) che senza abolirle le ha rivestite di senso nuovo.

        Ma da quello che leggo del Talmud, per esempio, mi pare che (tolta la parte maggiore, di commento giuridico e polemica sofistica) sia anche una grandissima lotta per rimettere il “sacro” in questo senso (il sogno, la superstizione, l’uso popolare ecc.) all’interno di una “religione” che lo aveva regolamentato forse troppo…

        • mirkhond scrive:

          Pino ha spiegato meglio di me, ciò che volevo dire in risposta a Francesco….

        • MOI scrive:

          E se così facendo il passo logicamente (!) successivo fosse l’ Ateismo ? Massimo-massimo divinizzare la “matematizzabilità” della Natura e dell’ Universo in stile Vulcaniano ?

        • Peucezio scrive:

          Pino ha fatto una buona descrizione.
          Io provo a sintetizzare, estrapolando il concetto (quindi, inevitabilmente astraendo di più):
          “religione” vuol dire vincolo.
          E vincolo vuol dire relazione, nesso, legame, cioè il contrario di ciò che è absolutum, sciolto, slegato.
          Il sacro tradizionale, mediato, è un modo di essere vincolato un po’ a tutto Tutto ciò che è mediazione è legame, perché ci mette in contatto con altro.
          La religione è appunto tale nesso.
          Il trascendentismo è il contrario della religione, perché spezza tutti i nessi e rende tutto svincolato.

        • Peucezio scrive:

          Moi,
          “E se così facendo il passo logicamente (!) successivo fosse l’ Ateismo ?”

          Ovvio.
          A forza di recidere vincoli e di allontanare Dio sempre più in là e di astrarlo sempre di più, rimane l’individualismo anarcoide.

        • Peucezio scrive:

          Cioè, fra qualche generazione i nipotini dell’ISIS saranno tutti froci e puttane.

        • MOI scrive:

          @ PEUCEZIO

          Capisco, ma … mi pare che in questa “ruzzola” 😉 i Musulmani, a differenza dei Cristiani, abbiano tirato il freno a mano !

        • Peucezio scrive:

          Io invece temo abbiano messo l’acceleratore.
          Il moralismo genera sempre depravazione. Sono le due facce della medaglia di chi non ha un rapporto sano ed equilibrato con la natura, la morale, il sesso, ecc.

        • Francesco scrive:

          OMDAPeucezio!

          ma in medio stat virtus e non dobbiamo cadere nell’immoralismo

          🙂

    • habsburgicus scrive:

      ma dell’ideologia della antireligione.

      @Miguel
      scusami (e forse ha già risposto l’ottimo e competente Pino)
      per “antireligione” intendi quello che volgarmente chiamasi monoteismo, dunque all’epoca il “giudaismo” che non a caso la laicissima israeliana Diana Vikander ritiene che si sia completato solo a metà II secolo a.C con i Maccabei ? (per lei nel VI secolo a.C, e financo nel V, non ci sarebbe ancora giudaismo, solo jahvismo che ritiene ancora in parte politeista..purtroppo il suo libro l’ho trovato solo su books Google ove certe pagine non le lasciano vedere, quindi ho un’opinione frammentaria di quanto sostiene 😀 la prefazione però era integra, e dice più o meno questo..da qualche parte forse ho preso appunti, se li trovo ve li posto o riposto 😀 se non vi dispiace)

  7. mirkhond scrive:

    Credo che voglia dire che fossero contro il Sacro inteso come apparato liturgico-iconico, tipico della religiosità pagana…
    O almeno, ne sono stati i lontani ispiratori….

  8. Finalmente un po’ di chiarezza.

    Adesso vado: prima della messa devo controllare se hanno montato bene il garrote sul palco qui sotto, ché l’altra volta toccò risistemar tutto daccapo e l’auto da fé durò talmente tanto che si finì col far tardi alla corrida

    • habsburgicus scrive:

      gli auto dafé erano però una cosa seria..ben diversa da questo fanatismo 😀
      (lo so, lo so che non vale discuterne..ma stasera lo faccio lo stesso :D)
      gli Inquisitori, specialmente quelli portoghesi, punivano i “nemici sociali” (i “nemici del popolo in terminologia stalinista :D) non tanto le opinioni privatissime (purché restassero tali)
      e gli auto dafé erano organizzati per intimorire e mostrare la forza del Santo Offizio in modo da far tremare chiunque osasse anche solo pensare di sovvertire k’Ordine..tutto razionale, politico anche se può non piacerci
      e le esecuzioni erano rare (in Portogallo più diffuse che in Spagna, però), l ‘ideale era l’abiura..
      qui invece siamo a proto-talebanismo 😀

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        L’auto da fé e, in generale, le esecuzioni delle condanne inquisitorie sono stati letti in chiave di sacra rappresentazione.

  9. MOI scrive:

    Limitandoci all’ultimo mesetto:

    Mosul
    Nimrod

    … Promessa rinnovata (!) di far saltare in aria la Sfinge e le Piramidi, come paventato da tempo da Sherif ElSebaie !

    Questi fanatici dell’ ISIS mi sembrano legittimati a parlare di “Civiltà Islamica” quanto una banda di stupratori di “amore” …

  10. MOI scrive:

    http://www.direttanews.it/2015/03/06/lisis-ora-vuole-distruggere-le-piramidi-e-la-sfinge/

    Sherif “Cassandro” El Sebaie lo diceva fin dai tempi dei “Gelsomini” Algerini …

  11. MOI scrive:

    @ Suleiman Kahani

    Di’ mo’, ‘sa dit adès ed Nimrud ? Ai é suz’dó par dabån u nå ? … Éni stè quî dla CIA ?! … U éni stè invéz’i quî dal Mossad ?!

  12. MOI scrive:

    @ FRANCESCO

    La Jihad dei Danè … questa è”teologia tua” !

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-legge-anti-moschea-lislam-se-gia-comprato-milano-11958.htm

    … che ne pensi ?

  13. MOI scrive:

    Crozza sta facendo il filoislamico su La7, ora !

  14. Peucezio scrive:

    Ma è il Cesari quello della Crusca veronese?

  15. habsburgicus scrive:

    @Miguel
    felice che tu abbia ripescato i Maccabei 😀

    @Mirkhond (e altri)
    c’è poco da meditare…o meglio l’ho già fatto 😀
    quando ero ragazzo, mi piacevano molto i Maccabei che però interpretavo (come il sacerdote qui sopra) in senso cristiano “tradizionale”..
    da un po’ di tempo, fatta salva la simpatia umana per i Maccabei (che persiste) e soprattutto per ciò che hanno rappresentato per la Chiesa e i cristiani dei “christiana tempora, ho mutato idea..credo non a torto (magari sbaglio, però :D)
    ora vedo gli aspetti potenzialmente negativi in quel fanatismo…e, nell’atmosfera oggettivamente pessimista e umanamente senza sbocchi degli ultimi anni (a Chiesa cattolica auto-eliminata) non vedo tanto i Maccabei quali precursori dei nostri grandi (quali furono in parte, senza dubbio) quanto piuttosto come anticipatori delle sette antisociali dei primi secoli, degli iconoclasti, di Calvino, di Knox, dei settari estremi e financo della setta “piniana” (:D. scherzo, nulla di irrispetoso, Pino !) ormai tornata forte e sprezzante verso i “gentili” e in procinto di acquisire la predominanza come già sognava il loro fanatico Benamozegh (quello del “noachismo”)…in più, seppur in modo “mediato”, temo siano precursori anche dello stesso giacobinismo e bolscevismo (qui però sostituendo la divinità al altro) e di ogni fanatismo irrazionale !
    e mi chiedo se la civiltà classica, greca (e poi greco-romana), con la sua rispettabilità e razionalità, non fosse il male minore…
    sarebbe triste per noi aver vissuto 15 gloriosi (in genere) secoli sotto l’impero della Croce per poi finire “schiavi” di una dottrina a noi estranea..come sta avvenendo
    non era meglio la grande Roma e la Grecia, pur con i suoi indubbi difetti ?
    ecco perché ora non sono più per i Maccabei 😀 o meglio loro magari mi piacciono ancora, ma non ciò che hanno rappresentato né disprezzo più i loro nemici, anzi !

    • daouda scrive:

      PEZZENTE!

      La grecia deve tutto a Roma o meglio all’Itali/Tirrenia , coloro che fondarono la Sparta che certi idioti ammirano, e che costruirono le antiche mura di Atene.

      E Roma và a braccetto con Salem. Chi non capisce questo, non solo perde la salvezza, ma non capirà la storia, e ti ridurrai ed essere uno tra tanti caro dipendente germanico…il tuo nome digitale più passa il tempo più pesa come un macigno!

  16. Peucezio scrive:

    Non sapevo granché dei Maccabei, sono andato a guardarmi qualcosa in estrema sintesi.
    Ma non è infinitamente meglio Antioco e i Seleucidi?
    Io trovo che nella storia tutti i popoli che hanno avuto a che fare con gli ebrei abbiano avuto un’infinita pazienza, che gli ebrei non meritavano. Altrimenti sarebbero stati già liquidati dagli Assiri e se ne sarebbe perso il ricordo.

    • habsburgicus scrive:

      Ma non è infinitamente meglio Antioco e i Seleucidi?

      SI
      tu, da quanto capisco, ci sei giunto subito 😀
      io ci ho messo anni (poiché i Maccabei LI AMAI) ma siamo arrivati allo stesso punto 😀

      • Peucezio scrive:

        Per pura curiosità (visto che è una posizione da cui ti sei distanziato nettamente, se ho ben capito), cosa ti aveva sedotto di loro?

        • habsburgicus scrive:

          @Peucezio
          la purezza della dottrina contro l’eresia…
          diciamo che i Maccabei mi sembravano la quintessenza della Chiesa dei secoli d’oro (prima del Concilio..anche se all’epoca del Concilio sapevo pochissimo e non ci pensavo proprio 😀 è per capirsi)
          tuttavia già da adolescente (magari in modo meno chiaro) sono sempre stato contro l’eresia per motivi “politici” perché inTuivo gli effetti nefasti su tutto, non tanto per ideologismo e/o dogmatismo
          in questo sono sempre stato abbastanza “laico”
          (per dirla tutta, adesso in modo chiaro ed esplicito ma già allora in nuce, un’eresia privata che non faccia danni a nessuno, non è che mi provochi sdegno 😀 sono abbastanza tollerante in certe cose
          io avrei fatto condannare Lutero a Worms come lo fu Hus a Costanza..ma NON per quello che diceva, e in parte poteva anche non avere torto, ma per i disastri che ha provocato, fatalmente..e che ora, tornasse in vita, rimpiangerebbe pure lui ! se non altro lui non amava certuni oggi intoccabili 😀 eppure diede il primo colpo che, più tardi, li renderà potenti ! in questo senso vi è un rapporto matematico fra Lutero e l’oggi
          rendo l’idea ?
          intollerante non lo sono mai stato, e ora se possibile lo sono meno ancora)

        • Peucezio scrive:

          Habsburgicus,
          capisco perfettamente: anch’io detesto l’eresia e gli eretici.
          E’ curioso però. Al tempo stesso mi accorgo di avere una certa antipatia per la purezza ideologica, perché spesso è legata a un certo spirito rivoluzionario, progressivo.
          Infatti odio il bolscevismo, ma tutto sommato trovo elementi positivi nell’Unione Sovietica post-rivoluzionaria, in quella brezneviana per intenderci.
          Allo stesso modo amo più il fascismo-regime che il fascismo-movimento e, ovviamente, la Chiesa post-costantiniana e non certo quella pre-costantiniana.
          Seguendo questa logica uno dovrebbe dire che il Concilio Vaticano II è stato un bene, in quanto posizione di compromesso col mondo. Il punto è che c’è mondo e mondo e col Sessantotto, col marxismo, col liberalismo rivoluzionario e ateo non ci può essere nessun accordo, perché sono ideologie demoniache.
          Al contrario il compromesso con la Russia ortodossa e tradizionale o col mondo romano pre-cristiano vanno in senso conservatore, nel senso del temperare una componente rivoluzionaria e radicale.
          E lo stesso vale per il fascismo: come non preferire il fascismo popolare (o piccolo borghese) e filo-cattolico rispetto a quello giacobino e rivoluzionario?
          Ma in uno stato di cose eccezionale, capovolto, il radicalismo dottrinale diventa una virtù.

        • habsburgicus scrive:

          @Peucezio
          Infatti odio il bolscevismo, ma tutto sommato trovo elementi positivi nell’Unione Sovietica post-rivoluzionaria, in quella brezneviana per intenderci.
          Allo stesso modo amo più il fascismo-regime che il fascismo-movimento

          quoto in toto !
          ti dirò di più (e così l’amico Mirkhond mi scomunica definitivamente :D..e scomunica anche te se aderisci :D)
          io disprezzo il “Risorgimento “cavourian-garibaldesco e ancor più il sovversivismo mazziniano
          ma l’Italia di 50 anni dopo, nata da quel “Risorgimento” aveva elementi positivi e in sé l’idea di Italia è affascinante
          e infatti darà la Buonanima, dopo le prove del 1915-1918..aprendo il trentennio o quarantennio d’oro dell’Italia unita (separato dalla guerra), cioè c.a 1927-1939 e c.a 1948-1965 (quando la classe dirigente era ancora stata formata prima)

        • habsburgicus scrive:

          Il punto è che c’è mondo e mondo e col Sessantotto, col marxismo, col liberalismo rivoluzionario e ateo non ci può essere nessun accordo, perché sono ideologie demoniache.
          Al contrario il compromesso con la Russia ortodossa e tradizionale o col mondo romano pre-cristiano vanno in senso conservatore, nel senso del temperare una componente rivoluzionaria e radicale.

          quotissimo
          hai colto tutto l’essenziale !

        • Peucezio scrive:

          “ma l’Italia di 50 anni dopo, nata da quel “Risorgimento” aveva elementi positivi e in sé l’idea di Italia è affascinante
          e infatti darà la Buonanima, dopo le prove del 1915-1918..aprendo il trentennio o quarantennio d’oro dell’Italia unita (separato dalla guerra), cioè c.a 1927-1939 e c.a 1948-1965 (quando la classe dirigente era ancora stata formata prima)”

          Sono d’accordo.
          D’altronde quello è il ventennio fascista.
          Speriamo di non attirarci la scomunica di MIrkhond 🙂
          Scherzi a parte, poi non nego che una certa funzione modernizzante del fascismo (non parliamo degli anni ’50-’60, ricostruzione, boom…), positiva sul momento, abbia prodotto danni sul lungo periodo.
          In effetti la generazione che ha fatto il Sessantotto è nata subito dopo il fascismo, non ancora durante il boom.

    • Francesco scrive:

      non sono ancora arrivato ai Maccabei, la Bibbia è lunga

      ma non sono disposto a dar via i ciapp solo per paura del fanatismo (dovrei darvi dei montanelliani)

      l’unica posizione umana degna è quella del “buon fanatico”, tanto certo delle sue idee da non torcere un capello a nessuno per imporle, primo perchè sarebbe superfluo, secondo perchè è mestiere di un Altro

      agli eretici si dia la caccia perchè provocano disordine e confusione, non per motivi religiosi

      ciao

  17. mirkhond scrive:

    Peucezio

    Non capisco perché quando parlo di certi argomenti, tu debba sempre tirare fuori il protestantesimo e il nichilismo, che stanno al mio bisogno di Dio come il CACCHIO sui maccheroni, per dirla con un attore inglese, che interpretava il ruolo di un detective accanto al mitico Monnezza….

    • Peucezio scrive:

      Perché ciò che m’interessa dell’evoluzione dell’umanità non è tanto il tuo bisogno di Dio.
      Quello m’interessa in relazione alla tua storia personale, in quanto sei mio amico. Ma ammetterai che rispetto alle tendenze e ai meccanismi della storia umana il tuo personale sentimento religioso e le tue preferenze e sensibilità non sono così decisive (lo dico con tutto il rispetto: il fatto è che tu, quando si parla di storia, religione, cultura, metti sempre in mezzo il tuo dato biografico, che francamente c’entra poco).

      A me sembra evidentissimo il nesso monoteismo radicale – iconoclastia – nichilismo e materialismo.
      Tu ogni volta ribadisci che tu ami l’uno ma non l’altro. Va bene, ne prendo atto, o, meglio, lo so benissimo da tempo perché ti conosco ormai da qualche anno.
      Ma che c’entra?
      Non è che siccome di due cose che esistono al mondo una ti piace e l’altra no, queste due cose non sono oggettivamente in relazione fra loro.

      • mirkhond scrive:

        E meno male che è un amico.
        Sì, tiro fuori i CAZZI MIEI perché è da quelli che posso trarre lezioni per la MIA vita e i MIEI bisogni spirituali in primis.
        Le teoriche le lascio volentieri ai filosofanti che mandano AFFANCULO la realtà, quando non riescono ad incasellarla nei loro schemi preconfezionati.
        E fategli pure le statue ai vostri pedofrocio-culattonidolatri del classicismo che tanto amate (bleahhhhh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!).

        • Peucezio scrive:

          Mirkhond,
          d’accordo.
          Ma ammetterai che, per quanto tu sia importante per noi, che, anche se t’incazzi e polemizzi ti stimiamo e ti vogliamo bene (non solo io, ma tutti qui dentro), non sei il centro del mondo, quindi non è che puoi invocare la tua storia come principio esplicativo della storia mondiale?

          Semmai a me sembra che tu tenda poi, paradossalmente, a fare l’errore opposto.
          Quando cioè si cerca di aiutarti o dimostrarti amicizia sul piano personale, ti metti sul piano dell’ideologia e un potenziale amico diventa un nemico perché liberale/piddino/filoamericano ecc. ecc.
          Cioè non riesci a distinguere i due piani e a capire che una cosa è la storia mondiale, una cosa la tua storia personale e, alla fin fine, a te dovrebbe interessare più la seconda e se ti rifugiassi di meno nelle ideologie e nelle posizioni politiche e religiose e cercassi di più di vivere e di relazionarti con gli altri, indipendentemente dalle loro idee, finalmente usciresti dalla tua solitudine.

  18. mirkhond scrive:

    “Ma non è infinitamente meglio Antioco e i Seleucidi?”

    Cioè l’idolatria pederasta dei trimalchioni e degli eumolpi che si inculavano I loro SCHIAVETTI?

    • Peucezio scrive:

      So che ti scandalizzo, ma sì.
      La morale ha sempre prodotto orrore, mentre la spregiudicatezza si è sempre associata alla bellezza, all’arte, alla grandiosità, a tutto ciò che è sublime al mondo.
      La modernità è orrore e miseria perché si costruisce sul moralismo calvinista e perché crea una falsa libertà sessuale, infatti produce impotenti, repressi, nevrotici, non certo unu’umanità vitale e sessualmente esuberante.

      Io sono per il Satyricon, per il Decamerone, per il Rinascimento italiano, per i Borgia, per il Settecento di Casanova, per il grandioso cinismo italiano e mediterraneo, contro il gretto moralismo giudaico e nordico, contro i popoli.
      La cultura popolare, tradizionale, è vitalistica, multicolore; è la civiltà borghese che ha imposto il grigio moralismo, la tetra continenza.

      • mirkhond scrive:

        Cioè ti fa piacere che un bambino venga inculato dal padrone o dal “pedagogo” di turno?
        Ti fa piacere che nel tempio-bordello del dio priapo, una novizia di 7 (SETTE) anni debba essere sverginata per diventare una sacerdotessa?
        Ma ti rendi conto di quello che dici?
        Perché QUESTO facevano quei PERVERTITI che tanto idolatri!
        Magari avessero fatto TABULA RASA TOTALE di questi ORRORI!

        • Peucezio scrive:

          Lo sai come la penso.
          Lascio lo scandalo per queste cose agli anglosassoni.
          A questa stregua hanno ragione anche gli illuministi e i razionalisti, che deprecano le culture che fanno i sacrifici umani.

        • mirkhond scrive:

          Anche il Cattolicesimo e l’Ortodossia condannano i sacrifici umani.
          Ad un Moctezuma che si scandalizzava perché i Cristiani adorano DIO CROCIFISSO, Cortes rispose che proprio perché LUI SI E’ SACRIFICATO PER TUTTI, ha SUPERATO lìorribile logica dei sacrifici UMANI.
          Che erano praticati in MASSA nelle splendide culture mesoamericane PREcolombiane, secondo la loro tradizione!
          Che bella tradizione!

        • daouda scrive:

          Ma infatti caro Peucezio tu sei contro la Pietas romana, da principio, perché non hai mai capito cosa sia Roma né Israele.
          I nostri nemici oltre ai giudei, siete voi, pagani di ritorno, e ben vi chiamarono i nostri padri in questo modo dispregiativo.

          Più passa il tempo e più gli eretici vengono a galla, chi patteggia per un aspetto, chi per un altro, dimenticando l’integrazione e l’universalità, e dimenticando sè stesso.
          A leggervi infatti, siete solo stereotipi ambulanti.

      • Francesco scrive:

        la morale o il moralismo?

        sennò mi confondi Michelangelo col Manierismo

        !!!

    • Peucezio scrive:

      Tra l’altro praticamente tutti i grandi della storia, gli spiriti eletti, capaci di una visione grandiosa, erano anche spregiudicati.
      I buoni, gli uomini morali, sono anche terribilmente mediocri.
      E un mondo costruito sulla mediocrità è l’inferno in terra.

      • mirkhond scrive:

        Personalmente pur non essendo buono, preferisco essere una mediocrità, se essere un grande vuol dire sposare i tuoi singolari parametri….

      • Francesco scrive:

        totalmente in disaccordo

        conosco un uomo-Dio che è grande, spregiudicato e morale

        mentre non c’è nulla di più mediocre di uno spirito eletto, come potrebbe confermarti il suo cameriere

        😉

    • Peucezio scrive:

      Prima che mi fraintendi, non sto propugnando un’etica capovolta.
      Voglio dire che la nobiltà morale si accompagna sempre all’indifferenza verso le meschinerie, le piccole regole vincolanti, i moralismi spiccioli.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Senza offesa.
        Leggo qui l’apologia di tutto ciò che disprezzo e detesto. Leggo qui il Male fatto sistema.

  19. mirkhond scrive:

    “Altrimenti sarebbero stati già liquidati dagli Assiri e se ne sarebbe perso il ricordo.”

    E non pensi che dietro questa persistenza vi sia un MISTERO legato a quel Dio a cui fai vedere di non credere?

    • Peucezio scrive:

      Secondo me lì sta l’essenza del satanico e della sua immanenza nella storia.
      Che è poi ciò che le anime belle non vogliono vedere.
      Il fatto cioè che il mondo è pervaso dal male. Almeno da cinquemila anni a questa parte, ma con un’accelerazione a partire dall’Età Assiale.

      • mirkhond scrive:

        Cioè credere in Dio per te è satanico?

        • Peucezio scrive:

          Sì, perché significa negare la sacralità che pervade il mondo in nome di un’astrazione.
          In fondo il monoteismo è una forma di ateismo mderato: li tolgo tutti ma ne lascio uno per contentino.
          E siccome io sono PROFONDAMENTE religioso, ho un senso di pietas e aborro il materialismo e il naturalismo, vedo nel monoteismo una delle massime perversione umane, seconda solo all’ateismo (che rappresenta, sul piano intellettuale, la perversione massima).
          Sono cattolico, perché il cattolicesimo è un monoteismo in teoria ma non nella sostanza e perché comunque un monoteismo trinitario non è un monoteismo simpliciter: hai già spezzato l’unità pura e sviluppato il molteplice, infatti gli islamici e i giudei la aborrono e i protestanti la digeriscono di malavoglia perché costretti.

          Continuo a ritenere che tu sottovaluti la pervasività del satanico nel mondo.
          E in uno come te, da sempre contro, in totale distonia col mondo, che vive l’esilio come una condizione morale, spirituale, tale ottimismo mi sorprende.

        • mirkhond scrive:

          Vabbè che devo risponderti?
          San Giustino Martire (c.100-165 d.C.) alle accuse dell’intellighenzia pagana del suo tempo sull'”Ateismo” dei Cristiani, testualmente rispose:

          – Se adorare l’UNICO VERO DIO è Ateismo, allora noi Cristiani siamo ATEI!-

          A me delle tue superstizioni, dei tuoi sacrifici umani, della tua prostituzione sacra, dei tuoi dèi falsi e bugiardi costruiti dall’uomo per proiettarvi i suoi vizi, e dunque AUTOdeificarsi a sua volta, non so proprio cosa farmene.
          Chi sta MALE, ha bisogno di CERTEZZE.
          Del CENTRO DI GRAVITA’ PERMANENTE.
          Dello STAT CRUX DUM VOLVITUR ORBIS, l’antico motto dei Certosini.
          L’idolatria pedorrorifica la posso lasciare ai SATANISTI e agli ottimisti SUPERFICIALI, quelli che non sanno cosa voglia dire SOFFIRE e VIVERE DI TERRORI.
          Poiché sono afflitto dal pensiero magico, posso assicurati che non è affatto piacevole vivere di paure se non si compiono gesti scaramantici, faticosi e ripetitivi, perché una voce interiore ti ossessiona continuamente che altrimenti ti possono capitare grossi guai…
          Però la tua scaramanzìa, “caro” Peucezio, non ti impedisce di perdere tuo padre e tua madre di cancro in contemporanea, essere bidonato da una donna che credevi ti amasse, proprio quando hai più bisogno di lei, del suo amore e della sua vicinanza, e di ricevere dopo anni di ulteriore solitudine, un nuovo bidone da parte di un’altra stronza che pure, per il lavoro che fa, per aver frequentato la parrocchia e per i suoi modi e il suo presentarsi, dovrebbe avere ben altra profondità rispetto alla stronzetta superficiale che incontri per strada….

        • Peucezio scrive:

          “– Se adorare l’UNICO VERO DIO è Ateismo, allora noi Cristiani siamo ATEI!-”

          Almeno lo ha ammesso…

          Venendo alle questioni più serie, non capisco perché le tiri fuori completamente fuori contesto.
          Che c’entrano le stronze che hai incontrato col monoteismo?
          Parliamo di loro semmai.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “Sono cattolico”

          Be’, in effetti è una notizia 😀

        • Francesco scrive:

          ha ragione il Duca

          il “Sacro” tradizionale è materialismo, utilitarismo, magia cioè mercato, se non supera il suo limite grazie a una rivelazione di quel Dio che è oltre ogni riduzione umana

          ma non per questo è meno reale, anzi

  20. mirkhond scrive:

    “Comunque io non ho ancora capito cosa vuoi sostenere esattamente.”

    Se te lo dice uno che ti conosce di persona, figurati come puo’ capirti chi NON ti conosce proprio!

    ” Che in fondo ti piacciono.”

    Ti ho già risposto!
    “Che non ti piacciono, ma noi (o comunque tantissimi altri, nella storia) non siamo diversi o comunque non siamo meglio.”

    Infatti, perché prima di guardare le travi nei deretani altrui, dovremmo guardarci le nostre, che sono altrettanto pesanti.
    Ma vedo che del senso dell’articolo di Miguel, scusa il portoghese, non ci ha capito un checchio, come avrebbe detto il celebre Colonnello Buttiglione (quello dei film, interpretato dal comico franco-portoghese Jacques Dufilho….).

    “Che non ti piacciono, ma si attribuiscono loro anche cose che non fanno.”

    Tipo la pseudodistruzione delle statue farlocche, che, nonostante le SMENTITE, viene ancora contrabbandata come vera da rainews24 di oggi.
    Ad usum alloccorum, come ben si vede….
    In un processo, si cercano le attenuanti ad un pluriomicida, ma non a chi non ci piace…

    ” Che non ti piacciono, ma ti piacciono ancora di meno la maggior parte dei loro critici.”

    Oh! Finalmente cominci a schiarirti le idee….

    “Almeno, se fosse chiara la tua posizione, il tuo giudizio in merito”

    La mia posizione è chiarissima, perché è sempre quella, cosa che ho ribadito anche stamattina, suscitando lo stupore di Pino. 🙂

    “ci sarebbe una base più definita su cui confrontarci.”

    Guarda come ho risposto stamattina al buon Mamet, su che cosa dovremmo confrontarci se domandando il prezzo del pane, mi si risponde che il Figlio è inferiore al Padre?

    • Peucezio scrive:

      Almeno adesso è più chiaro.

      Però allora ti chiedo:
      da una parte abbiamo Curdi, sciiti iraniani ed Hezbollah, Assad, Giordania, indirettamente Putin;
      dall’altra gli Stati Uniti, Israele, la Turchia di Erdogan, l’Arabia Saudita, il Qatar e in genere gli Emirati del Golfo.
      Tu da che parte stai? Coi primi, coi secondi o sei neutrale/equidistante/equivicino?

  21. mirkhond scrive:

    Prima di risponderti faccio io una domanda, a cui finora non ho avuto risposta:

    Dunque l’isis è il nemico principale di Assad/Shiah imamita iraqeno-iraniana, dei Curdi (ma non di tutti) e della Russia sullo sfondo.
    Però i massmedia italiani (non so in Europa e negli Usa) CONTINUANO a dirci che l’isis è il NOSTRO PEGGIOR NEMICO!
    L’isis foraggiato e costruito da sauditi-qatarioti-israele-turchia-usa!
    Se è così, e non vedo perché dovrei negarlo, perché i nostri media ci presentano la costruzione dei NOSTRI PADRONI e partner mediorientali sunniti arabi e turchi, come il nostro peggior nemico?
    A questa semplice domanda, non mi risponde NESSUNO!

    • Peucezio scrive:

      Ma se ti ho risposto in modo lungo e articolato?
      Puoi andare a recuperare i commenti, se vuoi.
      Insomma, se non mi leggi, non puoi dire che non ti ho risposto.

      Tanto per ribadire (in estrema sintesi), sono CHIACCHIERE, mera propaganda.
      La propaganda funziona sulla mistificazione della realtà, tipo in Orwell, con la guerra inesistente fra continenti.

      Secondo te all’ISIS fa più comodo l’appoggio degli Stati Uniti agli oppositori di Assad e gli attacchi di Israele a Hezbollah o gli fa più danno la propaganda dei giornalisti occidentali?

      Comunque, davvero, vatti a rileggere quello che ho scritto: ora nemmeno mi ricordo tutto, ma ipotizzavo anche quali possono essere gli scopi di tale propaganda anti-ISIS.
      Poi non sono uno specialista di geopolitica, vado un po’ a intuito.
      Ma cert’è che le parole possono mistificare e spesso lo fanno, ma i fatti sono incontrovertibili: se ti arriva una bomba in testa te ne accorgi e non c’è mistificazione che tenga.

  22. mirkhond scrive:

    “Venendo alle questioni più serie, non capisco perché le tiri fuori completamente fuori contesto.
    Che c’entrano le stronze che hai incontrato col monoteismo?”

    Tutto c’entra, se crediamo che dio E’ l’Alfa e l’Omega del tutto e oltre il quale non c’è niente!
    Hai mai letto Dostojevskij?
    Se fossimo perfetti, CHE BISOGNO avremmo di LUI?
    Dunque TUTTE le questioni che ho tirato fuori sono SERIE!

    • Peucezio scrive:

      Le ditruzioni dell’ISIS sono sommamente gravi, quindi sono serie.
      Ma il fatto che ne parliamo non è serio, perché tanto non abbiamo nessuna influenza su ciò che accade, quindi è un divertissement, una sega mentale.
      E anche quelle su religione, politica, ideologia è una divagazione da perditempo.
      Può essere importante a livello individuale, per ognuno di noi, ma discuterne è un mero esercizio dialettico, stimolante forse, ma del tutto inutile.

      Invece discutere dei tuoi problemi con le donne non è affatto un esercizio ozioso o inutile, perché su quello sì che possiamo avere un’influenza, se riusciamo a darti un consiglio giusto, quindi è una cosa terribilmente seria, perché riguarda la tua vita personale, la possibilità per te di stare meglio e avere delle vere gioie. Certo, non possiamo risolvere il problema al posto tuo, altrimenti lo faremmo più che volentieri, ma almeno possiamo darti qualche dritta, aiutarti a capire meglio come mai non riesci e cosa puoi fare per diventare più efficace.

  23. mirkhond scrive:

    “e cercassi di più di vivere e di relazionarti con gli altri, indipendentemente dalle loro idee, finalmente usciresti dalla tua solitudine.”

    E proprio per aver seguito questi bei precetti, che sono stato 15 giorni di merda, e col pensiero di farla finita!
    Bel mondo davvero!

    • Peucezio scrive:

      Ma scusami, l’alternativa è la solitudine!
      E’ chiaro che se uno non è allenato, all’inizio prende le mazzate nei denti. E’ sgradevolissimo, fa male, ma è assolutamente fisiologico.
      Ma è l’unico modo per ottenere poi qualcosa di bello.
      E in te l’ultima cosa che farei è rinunciare proprio ora. Anche perché dopo le prime mazzate, ci si vaccina e dopo si vivono con molto più distacco.

      • mirkhond scrive:

        E che cosa dovrei vivere ora?
        Non è che le occasioni capitino così facilmente, se non si è cacciatori…
        Ma tanto è inutile ripeterlo, visto che proprio non capisci….

        • Peucezio scrive:

          Va bene, allora dimmi qual è per te la strategia giusta.
          Cioè ora cosa devi fare per stare un po’ meglio e trovare altre occasioni. Stare in casa?

  24. Mauricius Tarvisii scrive:

    “e cercassi di più di vivere e di relazionarti con gli altri, indipendentemente dalle loro idee”

    Posso giurare che non è affatto così facile come sembra.

    • mirkhond scrive:

      Come da esperienze lontane e recenti, non posso che concordare con Maurizio.

    • Posso giurare che non è affatto così facile come sembra.
      Se serve un altro testimone fatemi un fischio.

      La solitudine è lo scambio della luce condivisa da tutti con le proprie ombre: cosa si fa in questi casi, ampliare l’ombra o farsi inondare dagli altri?
      Propendo per la seconda, per 2 motivi:
      1) ci si può sempre isolare un po’ quando serve;
      2) a conti fatti l’enel costa meno.

    • Peucezio scrive:

      Mauricius, lo dici a me??
      Ma chi ha mai detto che sia facile?
      Ma conosci per caso un’altra strada?

  25. mirkhond scrive:

    “Ma ammetterai che non sei il centro del mondo, quindi non è che puoi invocare la tua storia come principio esplicativo della storia mondiale?”

    Beh, sicuramente sono al centro del MIO mondo, della MIA vita.
    Per il resto, che dirti se i FATTI possono andare affanculo se non combaciano con la perfetta TEORIA della filosofia peuceziana?
    Risprmiami ti prego la storia degli amici.
    Che è come le donne.
    Tipo la stronza che per tre giorni, Mirkhond di qua, Mirkhond di là, vieni pure, mi fa piacere se vieni,no aspetta non ti allontanare sto solo telefonando a tizio e caio….
    Poi, mi tira fuori che è fidanzata e che io sono permaloso!
    Ma vaffanculo!
    Quando sono IO che cerco gli amici o una donna, faccio sempre la figura di Jigen….
    Se poi non devo manco AGGRAPPARMI all’Onnipotente, allora è meglio farla finita una volta per tutte…

    • Peucezio scrive:

      Per carità, la fede è una grande risorsa e per nulla al mondo ti direi di rinunciarvi, ci mancherebbe altro!!
      Al di là magari di certe affermazioni estreme e provocatorie che posso fare, e che comunque riguardano la mia persona sensibilità religiosa, che non voglio certo imporre a nessuno, io mi limito a criticare la miseria di ogni forma di religiosità iconoclasta e che rifiuta la mediazione.
      Ma il cattolicesimo non è né iconoclasta né rifiuta la mediazione, tutt’altro! E non per questo cancella Dio (per inciso, io non è che non lo voglio, ne voglio tanti, che è il contrario; ma uno va benissimo, purché non si disconosca il ruolo della Trinità, della Vergine, dei Santi e poi del sacerdozio, della Chiesa, ecc. ecc. Ma per quelle facce di merda dell’ISIS questa è tutta idolatria e, scusami, ma se loro ti sentissero dire che credi nell’Incarnazione, ti farebbero a pezzi).

      • daouda scrive:

        Forse perché ti sfugge che il Cattoliceismo è LA Religione, ed allo stesso tempo la negazione della stessa.

        Continua a dar retta a fanfaluche stoiche, a discese avatariche, o sottomissioni fanatiche.
        Continua a guardare fuori oppure a guardare dentro, oppure di non guardare affatto invece di guardare Oltre e fare pure quelle altre.

        Certo il cristianesimo è divenuto quel che appare oggi. Ma lo sapevamo…Cristo stesso dichiarò che dopo mille anni avrebbe liberato Satana ( che una scimmia al suo servizio , spero non si debba disquisire del male ).

        A maggior ragione essere cristiani oggi quando tutte le altre fedi sembrano, nel mercato, più più più.
        Poi dice che Dio non è giusto, se i suoi veri figli li tratta peggio degli altri…bah… ovviamente non gli abbrei traditori.

  26. mirkhond scrive:

    “Tanto per ribadire (in estrema sintesi), sono CHIACCHIERE, mera propaganda.
    La propaganda funziona sulla mistificazione della realtà, tipo in Orwell, con la guerra inesistente fra continenti.

    Secondo te all’ISIS fa più comodo l’appoggio degli Stati Uniti agli oppositori di Assad e gli attacchi di Israele a Hezbollah o gli fa più danno la propaganda dei giornalisti occidentali?”

    E allora che senso ha una tale propaganda se l’isis NON è il nostro nemico?
    I massmedia sono le veline del potere.
    Dunque dicono ciò che vuole il potere.
    Ma se il potere non è ostile all’isis, perché allora dipingerlo come l’ORCO, invece di ignorarlo come per i tanti conflitti che non fa comodo menzionare?

    • Peucezio scrive:

      Perché in certi casi è utile far credere che vuoi rompere le ossa a qualcuno, quando invecve sottobanco lo stai sostenendo.
      E’ successo così mille volte nella storia.

      • habsburgicus scrive:

        senza contare che potrebbe essere tutto più semplice (o più complesso, fate voi)
        si manifesta, anche sinceramente, ostilità profonda…ma per condannare non tanto il “wahhabismo” e il “califfalismo”, lontani, esotici, quanto per far rilevare che il laicismo occidentalista è il migliore dei mondi possibili e che la “nostra” Società è il non plus ultra, che bisogna difendere e ammirare
        in sintesi,. si sbraita contro gli sgozzatori “islamici” ma in realtà si fa “guerra culturale” contro eventuali, possibili (e francamente rebus sic stantibus improbabilissime) rinascite cristiane…e per facilitare, e comunque “apologizzare”, la definitiva distruzione di quel poco che rimane di tradizionale nell’infelice Europa !..in nome della Tolleranza e dei Sacri Valori, per non finire come ‘sti beduinazzi, chiaro 😀

        • habsburgicus scrive:

          comunque l’ISIS è criminale…senza se e senza ma
          e va combattuto
          e poco importa se lo condannano anche media (talora) pessimi !
          pure gli orologi rotti segnano l’ora giusta 2 volte al giorno 😀

        • Peucezio scrive:

          Concordo su tutto.
          Far vedere gli “Isissini” che lanciano gli omosessuali vivi dalla finestra serve non tanto per fare pressione perché i paesi occidentali vadano a combattere l’ISIS sul serio, ma perché in Italia ci sia un motivo in più per sbraitare contro chi difende la famiglia tradizionale, malgrado non abbia l’abitudine di lanciare la gente dalla finestra.

          “comunque l’ISIS è criminale…senza se e senza ma
          e va combattuto
          e poco importa se lo condannano anche media (talora) pessimi !
          pure gli orologi rotti segnano l’ora giusta 2 volte al giorno”

          Già.
          Qua sembra che siccome un tipo non irreprensibile parla male di Jack lo Squartatore, Jack lo Squartatore è diventato un galantuomo.

  27. mirkhond scrive:

    “Tu da che parte stai? Coi primi, coi secondi o sei neutrale/equidistante/equivicino?”

    Dalla mia. 🙂
    Scherzi a parte, da che parte dovrei stare visto che non so chi sono gli amici e chi i nemici?
    Per orientamento personale tendo a simpatizzare per l’Asse russo-shiita, l’unico che mi sembra intenzionato a proteggere ciò che resta delle antichissimi cristianità primordiali apostoliche del Medio Oriente.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      da che parte dovrei stare visto che non so chi sono gli amici e chi i nemici?

      I nemici sono quelli che non rispettano le concessioni alle compagnie petrolifere. E stop.

    • Peucezio scrive:

      “Per orientamento personale tendo a simpatizzare per l’Asse russo-shiita, l’unico che mi sembra intenzionato a proteggere ciò che resta delle antichissimi cristianità primordiali apostoliche del Medio Oriente.”

      Esattamente come me.
      Ma allora perché non condividi l’ostilità verso l’ISIS?
      Solo perché sono stigmatizzati dai media occidentali?
      Ma possibile che tu, ma a suo modo anche Miguel, non riusciate a evitare di dare importanza a ‘sti quattro scarafaggi di giornalisti?
      Miguel si occupa dell’immaginario e va bene. Però ammetterai che anche la realtà non è una cosa del tutto irrilevante.

      • mirkhond scrive:

        “Esattamente come me.”

        Meno male! 🙂

        “Ma allora perché non condividi l’ostilità verso l’ISIS?
        Solo perché sono stigmatizzati dai media occidentali?”

        Se li stigmatizzano, ci sarà un motivo, no?

        “Ma possibile che tu, ma a suo modo anche Miguel, non riusciate a evitare di dare importanza a ‘sti quattro scarafaggi di giornalisti?
        Miguel si occupa dell’immaginario e va bene. Però ammetterai che anche la realtà non è una cosa del tutto irrilevante.”

        Forse, parlo almeno per me, perché ci si rende conto che la realtà è complessa….
        E poi chi mi ha provocato sofferenza?
        L’isis?
        Oppure TUTTA gente frangistana, napoletana “meridionale” e barese!
        Allora dunque CHI devo stigmatizzare per primo?
        Tu parli sempre contro le astrazioni, ma sei un “astrattista” 😉 pure tu, coi tuoi schemini simil-contrari a quelli che, spesso a ragione aborri.
        Mentre come tutti i DOTTRINARI mandi affanculo la REALTA’, giudicandola fuorviante e irrilevante, come Rousseau, se non combacia con lo schemino.
        Ieri rousseauiano, oggi peuceziano! 🙂
        Io invece, da uomo ANTICO, tendo a prendermela innanzitutto con chi mi fa del male DA VICINO, da ciò che vedo, constato di persona e vivo.
        E poi, posso prendermela con cose che vedo dai telegiornali, e non sai mai dove finisce la realtà e comincia la fiction hollywoodiana.
        Vedasi 11 settembre 2001.
        Vedasi Afghanistan, Iraq, Medio Oriente e la “new entry” isis….

        • Peucezio scrive:

          Allora non devi prendertela coi giornalisti che demonizzano l’ISIS, ma con la ragazza stronza che ti dà il due di picche!

        • mirkhond scrive:

          Me la prendo con chi difende le stronze, incentivandole a fare male agli uomini.
          Magari inventandosi violenze INESISTENTI, che ti fanno solo passare GROSSI GUAI, come ci ricordò Zanardo anni fa….
          E quando Zanardo, parla dei FATTI io lo leggo sempre con attenzione, proprio perché è di sinistra, e progressista liberale ex comunista ed ex socialista…
          Dunque una fonte credibile…. 🙂

  28. mirkhond scrive:

    Però, nonostante tutti i pasticci che ha combinato negli ultimi 4 anni, non riesco a detestare la Turchia di Erdogan, che comunque sta facendo dei piccoli, ma significativi passi per fare uscire dalla semioscurità i resti della sua componente cristiana, che è assai più numerosa dei numeri ufficiali e dichiarati.
    Come non difendo Sisi, e considero sanguinosamente sbagliato il golpe egiziano del 2013, copia di quello altrettanto disastroso dell’Algeria del 1991-1992, quando PER LA PRIMA VOLTA, in entrambi i paesi furono eletti partiti con suffragio democratico.
    Però erano partiti fondamentalisti sunniti.
    E dunque degli orribili orchi!
    Anche se votati dalla maggioranza delle popolazioni intertessate, ma considerate alla stregua di “popolo vascio” dalle rispettive intellighenzie franchizzate!
    Dunque con chi mi devo schierare, visto che ragioni e torti stanno da entrambe le parti?

    • habsburgicus scrive:

      sulla Turchia d’accordissimo con te
      su al-Sisi anche…il tipo, per quanto appare a noi (riconosco tuttavia che il giudizio debbano darlo gli egiziani), mi sembra ripugnante..molto peggio di un Kenan Evren, che guidò il golpe turco del 12/9/1980..quello almeno alla Nazione ci credeva ! (Sisi invece sembra invece un umile valletto..e come tutti i tipi di tal fatta è brutale e crudele con i poveracci e servile verso i potentes, siti oltre l’Egitto :D)

    • Peucezio scrive:

      Anche su questo sono d’accordo.
      Sia su Erdogan, che complessivamente non mi dispiacerebbe, se il folle fanatismo anticurdo dei turchi non lo portasse ad allearsi con i peggiori mostri, che anche su Sisi, che non entusiasma minimamente neanche me.

      Ma guarda che io non ce l’ho affatto con i sunniti indistintamente.
      Certo, preferisco gli sciiti, ma mica i sunniti si esauriscono nell’ISIS o nell’integralismo wahabita e salafita. Ci sono secoli di storia sunnita di compromesso coi culti locali, con la religiosità popolare. Inoltre anche il modno sunnita ha creato grandissime opere d’arte, moschee, santuari.
      Ma l’ISIS è nemica di tutto ciò quanto degli sciiti: odia tutto ciò che di positivo c’è nella tradizione sunnita.

    • Francesco scrive:

      non credo ci si “debba” schierare e hai ragione nel rilevare che le ragioni sono distruibuite su molti fronti

      per questo, non sono d’accordo con te quando ti schieri contro i Franchi e spari a zero, senza distinguere nel loro campo tra il grano e la zizzania

      e visto che l’altro giorno era l’8 marzo, festività che ignoro e aborro, a rischio di far incazzare la moglie, una delle cose migliori del Frangistan sono i diritti riconosciuti alle donne: parlare, votare, leggere, guidare, andare

  29. habsburgicus scrive:

    tendo a simpatizzare per l’Asse russo-shiita, l’unico che mi sembra intenzionato a proteggere ciò che resta delle antichissimi cristianità primordiali apostoliche del Medio Oriente

    anche qui d’accordo
    io sono per la Siria !
    gli aciiti mi piacciono…e già ad inizio XVII secolo gli spagnoli li ritenevano possibili alleati !
    lo sciismo mi è congeniale (secondo me pure a Peucezio), c’è qualcosa di “nostro”
    ancora più fra gli alawiti
    sulla Russia in Vicino Oriente, idem
    sono in disaccordo sulla Russia ad Occidente (quello suo, che per noi è Est :D)…
    ma vedi che poi non sei cos’ isolato !

    • Peucezio scrive:

      Certo che mi è congeniale lo sciismo.
      Ma come dicevo l’altro giorno rispondendo a Miguel, gli alawiti non sono un sottogruppo sciita anche loro?

  30. mirkhond scrive:

    Il mio sogno sarebbe che Turchia e Iran si mettano ad un tavolo e si spartiscano il Medio Oriente in due sfere d’influenza: sunnita a guida di Ankara e shiita a guida di Teheran.
    Mandando affanculo Arabia Saudita (di cui ci auguriamo la spartizione) e il piccolo Qatar.
    Che si è comprato UN INTERO QUARTIERE DI MILANO, cosa su cui non mi sembra di aver sentito nulla dal signor Salvini, così bravo a sparare ODIO demagogico verso gli “sfigati” che hanno l’orribile colpa di cercare di sopravvivere sfuggendo dai disastri dei paesi da cui provengono.
    Che se, diversamente governati, sarebbero loro a dover attirare la nostra migrazione verso la sponda sud del Mediterraneo….

    • Peucezio scrive:

      Mah, più che un’egemonia turca, che pure potrebbe funzionare, io sarei per un’egemonia da parte di un nazionalismo panarabo alla Nasser, Saddam o Assad.

      • mirkhond scrive:

        Il panarabismo è fallito già con la R.A.U. (Repubblica Araba Unita) siro-egiziana del 1958-1963 e definitivamente sconfitto nel 1967.
        Non credo che sia una strada praticabile, dopo il 750 d.C., quandò iniziò la frantumazione dell’unità politica del Califfato Islamico.

    • Peucezio scrive:

      Su Salvini,
      non ne ho idea, può anche essere che non ne sia informato.
      I politici in genere non sanno mai niente.
      Mi sembrerebbe strano che sia entusiasta di una simile prospettiva, malgrado il classico pragmatismo lombardo un po’ gretto, per cui quando ci sono i danée va tutto bene.

      • Francesco scrive:

        gretto un cavolo!

        sia resa grazie al Cielo che qualcuno ha messo soldi veri nelle scriteriate nuove costruzioni di lusso prima che tutto andasse a gambe all’aria

        Salvini e idea non devono stare nella stessa frase!

        🙂

    • Francesco scrive:

      scusa Duca

      passi per mandare a quel paese gli Arabi d’Arabia, anche se non credo sarebbe così facile

      mi dimentichi gli Egiziani, che non sono pochi e non sarebbero disposti a seguire i Turchi, credo proprio

      e Gerusalemme tu a chi la affidi?

      • mirkhond scrive:

        Mica ho detto di ricostruire l’Impero Ottomano! 😉
        Parlo invece di un ruolo guida turco sulla Sunna vicino-orientale.
        Quanto all’Egitto, penso che potrebbe essere un elemento di equilibrio nell’area vicino-orientale, se riuscisse a superare le tensioni interne che si porta dietro dai tempi delle sconfitte di Nasser e Sadat.
        E, in questo d’accordo con Sebaie, magari allargato alla Cirenaica.
        Sulla Palestina sono per uno stato palestinese con capitale Gerusalemme, ma se ciò non fosse possibile , la vedrei volentieri parte di una più grande Siria, oppure annessa all’Egitto.
        Sempre meglio di quella californicazione franchizzante khazary&company!

        • Francesco scrive:

          insomma, qualsiasi cosa ma non gli Ebrei e possibilmente neppure i Cristiani?

          mah

        • mirkhond scrive:

          I Cristiani sono minoritari ovunque nel Vicino Oriente, tranne forse, in Libano.
          Dunque uno stato cristiano vicino-orientale non puo’ che essere il Libano.
          Come in parte, già è.
          Nel resto, l’importante è che non vengano ne perseguitati ne costretti a fuggire….

        • mirkhond scrive:

          I Giudei dovrebbero stare in Palestina solo se indigeni oppure filopalestinesi, e comunque disposti a semitizzarsi davvero per lingua e abbigliamenti, adottando costumi arabi, tranne ovviamente nella Fede e nella lingua liturgica.
          Tutti gli altri negli USA…. 🙂

        • Francesco scrive:

          Mirkhond

          ma così il mondo sarebbe troppo palloso!

          se uno girasse il mondo e trovasse ognuno al suo posto, che brutto!

          senza contare che anche i Normanni in Sicilia e Puglia cosa ci fanno, essendo a tutti gli effetti dei Vichinghi …

        • PinoMamet scrive:

          “I Giudei dovrebbero stare in Palestina solo se indigeni oppure filopalestinesi, e comunque disposti a semitizzarsi davvero per lingua e abbigliamenti, adottando costumi arabi”

          Mi’, aldilà dell’idea poco praticabile 😉 di scegliere gli ebrei residenti in base alla simpatia o meno per i palestinesi (che si fa, si fa a fidarsi?) 😉

          ma tu, credi che gli arabi vadano in giro vestiti da beduini?

        • Ritvan scrive:

          —-Mi’, aldilà dell’idea poco praticabile 😉 di scegliere gli ebrei residenti in base alla simpatia o meno per i palestinesi (che si fa, si fa a fidarsi?) 😉 ma tu, credi che gli arabi vadano in giro vestiti da beduini? PinoMamet—

          🙂 🙂 🙂
          Eh, purtroppo il nostro mirk quando esce dalla Storia, che maneggia sempre da par suo, e si butta in politica internazionale a volte una certa ilarita` la suscita…..

        • PinoMamet scrive:

          Il caro Mirkhond è un sognatore, lo sappiamo, ma la Storia è andata avanti per tutti…
          anche per gli arabi, direi 😉

  31. PinoMamet scrive:

    In realtà non mi sento di dar torto a Peucezio quando dice che il monoteismo è un ateismo moderato.
    Il pagano (uno shintoista, per esempio) vede il sacro in ogni cosa, perché ogni cosa è un dio.
    Il monoteista rischia di non volerlo vedere in nessuna cosa, perché nessuna cosa è Dio.

    Di fatto, la venerazione di un monoteista radicale (ebreo, musulmano) assomiglia molto alla meditazione di un buddhista radicale (zen per esempio): un luogo freddo e desolato, dove non c’è attaccamento anche perché non c’è niente a cui attaccarsi.

    Del resto, al contrario del Cattolicesimo (o di altre forme di Buddhismo, se manteniamo il paragone con lo zen) l’Ebraismo e l’Islam sono attualmente (dico attualmente perché un a volta l’Ebraismo aveva il Tempio) “fatti” di niente:
    niente quadri, niente Templi, niente ricchi paramenti…

    solo il singolo fedele con l’acqua o la sabbia per lavarsi le mani, la sua voce per cantillare, un libro stretto in mano, poco altro.

    • Peucezio scrive:

      Pino ha capito esattamente il concetto che sto sostenendo.

    • Peucezio scrive:

      Pino,
      non c’entra nulla, ma, tu che sei un neogrecista, oltre che un paleogrecista, che dice questo qui?
      https://www.youtube.com/watch?v=WkuhvPLlMxo
      Ed è Varoufakis davvero o un comico che lo imita?

      • PinoMamet scrive:

        Questa non era semplice e ci ho messo un po’.

        La prima parte è relativamente semplice “non abbiamo cervello, non abbiamo Dio”
        è un verso da stadio, credo ripreso dai versi di una canzone;
        “manga skis’ tous to kaltson” credo sia traducibile con “uomo (mangas, ragazzaccio del quartiere povero, tipo di malavita, “man” come lo usano i rapper americani, ma molto più antico) strappagli i collant” (a chi? forse fa sempre parte del coro da stadio) “sbattili su protagon”.

        Ho fatto una ricerca e salta fuori che è una pubblicità del 2012, e pare che il tizio sia proprio Varoufakis.

        • PinoMamet scrive:

          Non ho tuttora idea di cosa fosse protagon.gr, comunque!

          e del motivo per cui dovessero affidare la pubblicità a un finto tifoso con sciarpa del Milan (forse per evitare problemi di identificazione con squadre locali) interpretato da Varoufakis…

        • Peucezio scrive:

          Grazie 🙂
          Ma quello che si affaccia cosa dice alla fine?

        • PinoMamet scrive:

          “punto gr”
          ci ho messo un po’ a capirlo perché gr lo dice in inglese (all’incirca) 😉 essendo lettere latine…

          ho controllato ora, e c’è un’espressione tipo “attento a non romperti i collant”, rivolta verso chi finge di sforzarsi, quindi può essere che il coro da stadio faccia a sua volta riferimento a quella (“rompetevi il collant” nel senso di darsi da fare)
          ma sto ipotizzando, non conosco così bene il greco gergale!

          del resto pensa a espressioni gergali italiane tipo “cagami!” nel senso di “prestami attenzione”, derivato per opposizione da forme gergali tipo “non l’ho neanche cagato”; sfido un non- o poco-italofono a capirla di primo acchito!!

        • PinoMamet scrive:

          Probabilmente è una cosa tipo “strappategli i collant (a quelle checche di avversari)”.

        • Peucezio scrive:

          Ma “punto”, come si dice?

        • Peucezio scrive:

          Io ho capito qualcosa tipo telezia.

    • Francesco scrive:

      io direi il contrario: il monoteista vede meglio il sacro, perchè capisce che nessuna cosa è Dio ma che tutte rimandano a Dio

      il “pagano” invece si ferma al tentativo di divinizzare le cose e si perde proprio Dio

      molto più ateo lui, direi

      ciao

      • mirkhond scrive:

        E qui non posso che concordare con Francesco! 🙂

      • PinoMamet scrive:

        Questo è il modo di vedere le cose, appunto, di un monoteista;
        non è meno “vero” di quello del pagano politesita (ma politeista è un termine impreciso, usiamolo per comodità) è solo diverso.

        Noto però che in genere non è il modo “spontaneo” in cui l’uomo guarda alla questione del divino.

        Il “sacro”, il “separato”, il “diverso”, è in origine qualcosa che l’uomo vede, percepisce, tocca, magari anche solo in sogno;
        è qualcosa di concreto.

        L’idea di un Dio unico creatore e reggitore dell’universo, è un’idea profondamente intellettuale (l’hanno avuta gli stoici e molti altri, indipendentemente dalle religioni) alla quale si può giungere con il ragionamento, come i discepoli di Socrate, o con l’illuminazione improvvisa, come guru Nanak, o con la riforma razionale di credenze pre-esistenti, come gli zoroastriani, ma non certo la cosa più spontanea e naturale per l’uomo;

        perché le fonti, i venti, le comete, i sogni ecc. sono cose che si vedono, Dio creatore no.

        • mirkhond scrive:

          E proprio perché non è spontanea, non nasce dall’uomo, ma E’ QUALCOSA CHE IRROMPE DALL’ESTERNO dell’uomo, vuol dire che E’ DIO!

        • PinoMamet scrive:

          Beh, è un po’ il contrario della teoria dell’anima naturaliter christiana (rectius, monotheista 😉 ) ma può essere.

          In realtà quando si parla di religione, può essere tutto ciò che è: visto che si tratta di cose che l’uomo crede , possiamo catalogare le credenze, contarle, organizzarle, paragonarle, dire quale è nata prima o dopo, ma è impossibile dire cosa sia “vero” e cosa no…

          è la metafisica, dopo tutto.

        • Francesco scrive:

          Dio creatore si capisce partendo da quello che si vede (Aristotele se non erro)

          fermarsi a meno di questo è irragionevole (Francesco)

          altro che metafisica come regno delle opinioni!

  32. mirkhond scrive:

    Questa foto riprende un recente drammatico evento accaduto in Cirenaica.
    La posto insieme all’articolo, giusto per far capire CHE TIPO di Cristianità piace a me:

    http://www.pri.org/stories/2015-02-16/coptic-christians-are-outraged-brutal-isis-beheadings-libya

    • Peucezio scrive:

      Ma è scritto tutto in strraniero, non ci ho capito niente.
      Potresti tradurre o riassumere la vicenda?

      • mirkhond scrive:

        Sta parlando del recente sgozzamento di 21 martiri copti in Cirenaica (21 il numero dei discepoli dell’anticristo; forse non scelto a caso) da parte dell’isis che io amerei alla follia secondo te.
        E mostra una coppia di sposi COPTI dove il marito cerca di consolare la moglie per la perdita di un loro caro in Cirenaica.
        La foto è stata scattata a Minya, Egitto.
        E’ infatti, stata per me una scoperta piacevole e amara nello stesso tempo, dell’esistenza di una comunità copta in Cirenaica, formata da immigrati dall’Egitto, e in una terra che dai faraoni ai mamelucchi fu sempre egiziana.
        L’unica cosa su cui concordo con Sebaie, è che non vedrei male se quello stronzo fascista di Sisi, riannettesse la Cirenaica fino al Golfo della Sirte, all’Egitto con cui ha una plurimillenaria storia in comune.
        A me dell’integrità “sacra e inviolabile” dei confini di stati creati dal colonialismo o dalla dissoluzione dell’Urss, non me ne sbatte un cazzo, e non vedo perché un Egitto più grande non dovesse essere migliore di una Libia farlocca e ferocemente e sanguinosamente divisa….
        Ma il senso dell’articolo della foto è nell’aspetto dei due sposi egiziani.
        I quali agli occhi di un Salvini, di una Santanscema, di un Panella, non sono affatto diversi dai loro vicini e CONNAZIONALI muSSulmani.
        Dunque QUESTO è il mondo che amo, Peucezio, il mondo dell’Ortodossia Cristiana più vicina alle origini MEDIORIENTALI del Cristianesimo.
        Come posso dunque amare l’isis?

        • Peucezio scrive:

          Infatti è il motivo per cui ancora non mi capacito del fatto che non condividi la nostra indignazione per gli atti di quest’orda di selvaggi criminali.
          Perché siamo in una compagnia imbarazzante?
          E chi cazzo se ne fotte dei giornalisti? Sono nulla! Nulla di nulla!!
          Per me contano i monumenti distrutti, i cristiani copti massacrati, come i parenti di quella coppia. Il giornalismo occidentale lo considero alla stregua delle blatte, degli acari, delle pulci.

        • Francesco scrive:

          lui ha un pizzetto da fighetto milanese, una pelata da impiegato milanese e una stuoia sul collo da rabbino

          lei è conciata male, in effetti, pare una siciliana di qualche annetto fa
          😉

      • PinoMamet scrive:

        In realtà i due coniugi mi sembrano uguali più o meno a chiunque…
        ok, la donna ha il fazzoletto in testa a uso di mia nonna, ma per il resto non ci vedo nulla di particolare…

        • mirkhond scrive:

          Non hanno certo l’aspetto di una coppia valtellinese o veneta, però, eh! 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Perché no?
          Io conosco una ragazza di Sondrio (non sono pratico delle valli alpine, credo sia la Valtellina appunto): è piccola, bruna, magra (ahimè) coi capelli lisci neri neri;

          è che tu hai una visione un pochino stereotipata del nord Italia, Mi’, credi che improvissamente, a una certa altezza, diventino tutti vichinghi… 😉

          minchia, in Veneto ci sono senz’altro più biondi che in Egitto, e questo è evidente, e per chi si mette a contarli, più che in Calabria;
          ma le cose vanno per gradi, Mi’, prima di Goteborg c’è una lunga strada…
          😉

        • PinoMamet scrive:

          Noto peraltro che conosco molte più donne che uomini;
          questo perché ho buon gusto nelle frequentazioni 🙂

        • Francesco scrive:

          Duca

          in effetti se li cercassi qui al Nord, Veneto o montagna sono i posti dove andrei

  33. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    ” il piccolo Qatar.
    Che si è comprato UN INTERO QUARTIERE DI MILANO”

    Non ne sapevo niente, mi aiuti a trovare qualche informazione in più?

  34. Miguel Martinez scrive:

    Qatar, trovato:

    http://www.ilgiornale.it/news/economia/ora-qatar-si-compra-i-grattacieli-milano-1099651.html

    “Adesso il Qatar si compra un intero quartiere di Milano

    Maxi acquisizione a Milano. Il fondo sovrano del Qatar diventa il proprietario unico dei grattacieli di Porta Nuova
    Sergio Rame – Ven, 27/02/2015 – 13:57
    commenta

    Il Qatar si compra un intero quartiere di Milano. Il fondo sovrano diventa il proprietario unico di Porta Nuova, l’area milanese dove sono sorti i nuovi grattacieli.

    A darne annuncio è Hines Italia Sgr, che ha perfezionato oggi l’accordo. “È una delle transazioni più importanti degli ultimi tempi – ha commentato l’amministratore delegato di Hines Italia Sgr, Manfredi Catella – adesso il Qatar è il nuvo proprietario di casa”.

    Il Fondo sovrano del Qatar, la Qatar Investment Authority, ha acquistato una partecipazione pari al 100% nel progetto Porta Nuova di Milano. Di fatto, il fondo sovrano è il nuovo proprietario del quartiere meneghino. Catella non ha voluto rivelare l’entità dell’operazione. Si è limitato a spiegare che “gli investitori in Porta Nuova hanno guadagnato il 30%”. In questo momento il valore di mercato del progetto, che comprende venticinque edifici, supera i 2 miliardi di euro. “È una delle transazioni più importanti a livello europeo – ha aggiunto l’ad di Hines Italia Sgr – ci sarà in futuro la possibilità di un ingresso di altri fondi sovrani in posizione di minoranza”. Il fondo Qatar Investment Authority (Qia) ha rilevato il 60% per metà circa da Unipol e per la restante parte da un gruppo di investitori tra cui Hines e alcuni fondi di investimento italiani.”

  35. mirkhond scrive:

    “Ci sono secoli di storia sunnita di compromesso coi culti locali, con la religiosità popolare. Inoltre anche il modno sunnita ha creato grandissime opere d’arte, moschee, santuari.”

    Mi hai tolto la parola di bocca.
    Dunque come vedi tu stesso, questa incolmabile differenza tra monoteismi musulmano, sunnita in primis e cristianesimi ortodossi, poi non è tale….
    L’unica vera differenza è nel rapporto di Gesù con Dio.
    E così rispondo anche a Pino, che però vede i distinguo dal punto di vista del rabbinismo giudaico post-70 d.C.

    • PinoMamet scrive:

      Mmm ma no, io non dico che l’Islam non abbia poi tutto un suo apparato di architetture, decorazioni, “santi”, tradizioni ecc.;
      e in realtà anche l’Ebraismo le ha.

      Ma, come facevo notare con l’esempio del Talmud, sono tutte cose che sono rientrate dalla finestra, perché l’essere umano, semplicemente, ne ha bisogno. Ha bisogno di qualcosa di concreto da vedere, da osservare, fosse solo come piacere estetico o promemoria.

      Ne ha bisogno l’uomo;
      ma né l’Islam né l’Ebraismo hanno bisogno di queste cose: basta lavarsi le mani, anche con la sabbia se non c’è acqua, anche strusciandole sui vestiti se non c’è altro, e recitare la preghiera, ovunque, anche da soli in mezzo alle montagne o al deserto.
      I “monoteismi” non sono niente altro che questo.

      Poi certo c’è chi li prende alla lettera, e butta giù le statue (come gli ISISini ora, e i Maccabei allora) e chi si limita a metterle in un museo, come fanno gli ebrei di oggi.

      Ma sta di fatto che la religiosità dei monoteisti non è nella statua, o nella fontana “magica” o nella leggenda popolare…

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond,
      probabilmente il mio discorso si prestava ad essere frainteso.
      Il problema non è l’Islam nel suo complesso. E’ il recupero della purezza originaria, che fa sempre danni incalcolabili.
      L’Islam storico ha dato grandi contributi alla civiltà, alla cultura, alla bellezza, e come tale lo rispetto, anche se sul piano dottrinale me ne distanzio.
      Il fatto è che questi saltano a piè pari un millennio e mezzo di storia per rifarsi alle origini. Esattamente come Lutero (in parte) e Calvino (del tutto).
      Che poi sono sempre origini più o meno fantasiose (perché non c’erano, non hanno parlato con Maometto di persona) e basate sempre, guardacaso, sulla negazione, sul ritenere tutto una sovastruttura spuria e posteriore. Ovviamente a forza di togliere resta il nulla, quindi devi distruggere tutto.
      La vera vittima di questi criminali è il mondo islamico stesso, col suo pluralismo, la sua storia, la sua capacità di integrare le culture precedenti, pur negandone i presupposti dottrinali.

  36. mirkhond scrive:

    “Ma, come facevo notare con l’esempio del Talmud, sono tutte cose che sono rientrate dalla finestra, perché l’essere umano, semplicemente, ne ha bisogno. Ha bisogno di qualcosa di concreto da vedere, da osservare, fosse solo come piacere estetico o promemoria.

    Ne ha bisogno l’uomo;”

    Totalmente d’accordo!
    E fu il motivo per cui alla fine, l’iconoclastia bizantina fu sconfitta….

  37. mirkhond scrive:

    I Maccabei combattevano contro un’idolatria via, potente e pericolosamente seducente.
    L’isis se la prende con dei pezzi da museo (farlocchi, ma sorvoliamo…. 🙂 ), di civiltà antiche, morte e stramorte da un pezzo!
    C’è una certa differenza….

  38. mirkhond scrive:

    un’idolatria viva

  39. mirkhond scrive:

    Ma sta di fatto che la religiosità dei monoteisti non è nella statua, o nella fontana “magica” o nella leggenda popolare…

    Che per me, ossessionato dal pensiero magico, dalla sfiga e dal terrore dell’incerto del domani, è la più grande LIBERAZIONE.
    Cosa che Peucezio sembra non cogliere.
    Perché, evidentemente non è afflitto da “voci” interiori che ti hanno rovinato la vita dai 16 anni in poi….
    E dunque non comprende che liberazione dal terrore magico-supersitizioso, possa essere la Fede nell’UNICO, ALTISSIMO, che per noi Cristiani SI E’ RESO ACCESSIBILE in GESU’ CRISTO!

    • Peucezio scrive:

      Ma guarda che il controllo del sacro serve proprio a scongiurare e a tenere a bada queste forze, mica a evocarle e a renderle pericolose.
      Semmai sarebbe da riflettere sul fatto che tu, educato al monoteismo, oltretutto in una civiltà di fatto atea e scientista, ti senta soggiogato da queste forze oscure.
      Non sarà proprio che abbiamo dimenticato la tecnica per gestirle, negando che esistessero, e ora non siamo più attrezzati per difendercene?

      Comunque tutto ciò fa parte di un tuo più generale problema di rapporto col mondo filtrato, ahimè, dalla paura ed è questo il vero nodo che dovresti cercare di sciogliere, magari con un aiuto esterno: alla fin fine per superare questi timori non ti può aiutare granché né il paganesimo, né il cristanesimo, né nessun’altra filosofia o religione.

      • mirkhond scrive:

        Peucezio

        Se ti affacci sullo spazio mail, c’è una letterina per te.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “Non sarà proprio che abbiamo dimenticato la tecnica per gestirle, negando che esistessero, e ora non siamo più attrezzati per difendercene?”

        Ma stai parlando sul serio?

      • MOI scrive:

        @ PEUCEZIO

        Stai parlando di … Esorcismi ?!

        • MOI scrive:

          @ MAURICIUS

          Pensi _ da Cattolico, mica da UAARino, eh !_ che Satana sia soltanto una superstizione da Stupidi Bigotti ?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Veramente si parlava di
          “pensiero magico, dalla sfiga e dal terrore dell’incerto”

        • MOI scrive:

          “Forze Oscure”, per gli amici ? 😉

        • Peucezio scrive:

          Non farci caso, Moi:
          Mauricius è un impasto di illuminismo, positivismo ottocentesco e Teologia della Liberazione.

        • PinoMamet scrive:

          Mi spiegate di cosa si parla? sembra interessante!

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “impasto di illuminismo, positivismo ottocentesco e Teologia della Liberazione”

          Io preferisco definirmi più semplicemente uno che non ritiene vera una cosa solo perché tutti la ripetono.
          Altrimenti:
          1) Saremmo usciti dalla crisi già diversi anni fa
          2) Gli zingari passerebbero le giornate a rapire bambini
          3) Moi avrebbe ragione su Eurabia 😀
          4) Peucezio direbbe che Mussolini fu il Male Incarnato 😉

          Ma mi sbaglio: Peucezio dice soltanto che si deve accettare una cosa come vera perché LUI sostiene che lo sia. E senza mai presentare uno straccio di prova, perché, come ci insegna, se la realtà fa a pugni con la teoria, allora tanto peggio per la realtà 😀

        • Peucezio scrive:

          No, io dico banalmente che se certe idee o credenze superano la sfida di secoli e di millenni, non bastano una dozzina di generazioni di rincoglioniti scientisti per metterle in discussione.
          Il pensiero magico è un universale antropologico.
          Poi, se non se convinto, cavoli tuoi: convincere te è davvero l’ultimissima delle mie preoccupazioni.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Anche il geocentrismo era passato indenne ecc ecc. Però puoi sempre dire che l’attuale moda eliocentrica potrebbe essere un gomblotto della ka$ta dei professoroni.
          Idem la teoria umorale. Ma lì se vuoi puoi benissimo rinnegare la scientista credenza nei microbi e affidarti alle care vecchie sanguisughe. 😀

        • Peucezio scrive:

          Mi sembra che le reciproche posizioni siano molto chiare.
          Non ti piacciono le sanguisughe? Ognuno ha le sue preferenze.

        • Francesco scrive:

          il pensiero magico è un pò come fare le corna alla moglie: il fatto che persista non lo rende commendevole

          F. o’positivista (io?)

  40. mirkhond scrive:

    “è che tu hai una visione un pochino stereotipata del nord Italia, Mi’, credi che improvissamente, a una certa altezza, diventino tutti vichinghi… ;)”

    Diciamo che a nord del Po, tra Verona e la Val di Susa, non ho visto poi tutti questi moros :), in relazione agli indigeni.
    Ed io in quei luoghi non ho frequentato altri “meridionali” o oriundi tali, se non qualche parente, ma sono sempre stato coi veri piemontesi, varesini e veronesi.
    E l’aspetto non è affatto quello dei due coniugi copti di Minya,
    Ma quello di un Bossetti, di un Sizzi, di un Max Pezzali, di un Franco Oppini, ecc. ecc.

  41. mirkhond scrive:

    “minchia, in Veneto ci sono senz’altro più biondi che in Egitto, e questo è evidente, e per chi si mette a contarli, più che in Calabria;”

    Lapalissiano, finalmente!

    • MOI scrive:

      Ma in Sicilia più gente bionda (NON tinta, ovviamente) che in Veneto … confesso di essere pertanto interiormente combattuto fra il commento : “E allora ? … Sticazzi !” e il commento : “E allora … Stigrancazzi !” 😉

  42. mirkhond scrive:

    “Ma per quelle facce di merda dell’ISIS questa è tutta idolatria e, scusami, ma se loro ti sentissero dire che credi nell’Incarnazione, ti farebbero a pezzi).”

    E perché credi che non me ne sia andato a vivere tra Urfa e Maalula come desidero DA UNA VITA?
    Oppure nell’Alto Egitto?
    Chi devo ringraziare?
    L’isis e i suoi burattinai!
    Forse lì, una santa che volesse bene a me e a sorema, avrei anche potuto trovarla.
    e invece sono condannato a vivere in un Frangistan DI MERDA in cui mi sento estraneo e in cui non mi ci riconosco.
    E se pure trovo una donna che credo essere giusta, poi prendo un palo che ci vuole tempo per sanare la botta, Peucezio!
    Altro che ritentare.
    Non ho più 15 anni Peucezio, e col tempo e la consapevolezza delle problematiche che mi porto, non è così facile pescare nell’oceano di “cesse” che, stando a qualcuno, sarebbero ansiose di saltarmi addosso….
    Hai voglia a postarti le figurine panini, Peucezio!
    Te ne fai una collezione!

  43. MOI scrive:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/isis-fonti-curde-distrutta-antica-citta-hatra-in-iraq-era-patrimonio-dellunesco/1485236/

    E adesso … Hatra !

    @ MIGUEL

    Il paragone si può fare anche con i MaSSoni Positivisti-Futuristi che a Inizio Novecento fecero scempio _ad esempio_ delle Mura e delle Torri in tante città nostre ? Ad esempio Bologna, Modena, Pavia … tanto per dirne tre, le prime che mi vengano in mente ! Certo, i secoli erano di meno, ma …

  44. MOI scrive:

    Il rispetto e la salvaguardia dei segni di cultura umana che ci hanno preceduto, dovrebbero essere “Agraphoi Nomoi” universali a prescindere !

    I Monoteisti debbono averceli per forza “Graphoi”, i “Nomoi” ?!

    Ritengono che Dio abbia creato l’ intelletto incorporato nella mente umana solo per imparare memoria i libri sacri ?! … e tutte le funzioni cerebrali aggiuntive, optional ?!

    Questi Fanatici Islamici lodano giustamente un Passato di Grande Civiltà Islamica …ma se avessero prevalso fin da subito quelli come loro, detta Grande Civiltà Islamica non sarebbe mai esistita !

    Ripeto:nella Umma c’è ultimamente troppa gente che vuol esser più Musulmana del Profeta !

    So che almeno l’ Islam Balcanico 😉 concorda !

  45. MOI scrive:

    @ HABSBURGICUS

    A proposito di quella roba “MetàNovecentesca In Giù” 🙂 che chiamavi … come ?!

    http://www.tempi.it/il-passo-sulla-fellatio-di-sei-come-sei-non-puo-essere-letto-dai-senatori-maggiorenni-ma-solo-dagli-studenti-minorenni#.VPspvPmG-CM

    Ah, già : “Buon Senso” ! …

    Il passo sulla fellatio di “Sei come sei” [un “Bildungsroman” di successo sulla tematica del “Gender”, di Melania Gaia Mazzucco, ndr] non può essere letto dai senatori maggiorenni (ma solo dagli studenti minorenni?)

    [cit.]

    ———————————————————–

    Maggio 8, 2014 Redazione

    La presidenza del Senato obbliga Giovanardi ad emendare la sua interrogazione parlamentare. Lo stesso romanzo, però, era stato proposto agli alunni del Liceo Giulio Cesare

    [cit.]

  46. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Il paragone si può fare anche con i MaSSoni Positivisti-Futuristi che a Inizio Novecento fecero scempio _ad esempio_ delle Mura e delle Torri in tante città nostre ?” Ad esempio Bologna, Modena, Pavia

    Perché no… oltre agli esempi che citi tu, ci aggiungerei Firenze, e Girona in Catalunya, dove nel museo si vedono le foto delle folle esaltatissime che distruggono gioiose le mura, come segno di modernità.

  47. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Questi Fanatici Islamici lodano giustamente un Passato di Grande Civiltà Islamica “

    Secondo me, quelli dell’Isis non hanno alcun orgoglio della “grande civiltà islamica”, ti confondi con quelli appassionati di poesie erotiche andaluse e simili, che i maccabei dell’Isis riterrebbero invece segno del collasso dell’Islam.

  48. Miguel Martinez scrive:

    Per PinoMamet

    “Ne ha bisogno l’uomo;
    ma né l’Islam né l’Ebraismo hanno bisogno di queste cose: basta lavarsi le mani, anche con la sabbia se non c’è acqua, anche strusciandole sui vestiti se non c’è altro, e recitare la preghiera, ovunque, anche da soli in mezzo alle montagne o al deserto.
    I “monoteismi” non sono niente altro che questo.”

    Totale, radicale accordo!

    E infatti, per questo non posso essere cristiano, ebreo o musulmano 🙂 , ma riconosco allo stesso tempo la tremenda dignità di questa scelta di negazione totale.

    Come avevo già detto, la professione di fede dell’Islam inizia con le parole, “laa ilaaha…”, “non esiste alcun dio”

    e solo dopo aggiunge, quasi per pignoleria…

    “illa ‘llaah””, “tranne Allah”.

    • Dif scrive:

      Da non arabofono, mi stupisco di come praticamente ripetendo la stessa sillaba “la” si possa creare una frase di senso compiuto.

      • MOI scrive:

        Sì,in effetti è notevole, ma …

        Mi stupisco assai di più da Non-Venetofono come in detto Idioma della Serenissima la sintassi e la coesione comunicativa siano imprescindibili dalle bestemmie !

        … Dico sul serio !!! Fra l’altro questi meccanismi linguistici, fra Arabo e Veneto, sono tecnicamente (!) affini seppur semanticamente (!) assai diversi !

  49. Miguel Martinez scrive:

    Il terzo numero della rivista Dabiq, la pubblicazione ufficiale dell’Isis, ha un articolo interessantissimo sul concetto di essere stranieri, ghurabaa’.

    Potete leggere il testo per intero qui:

    https://ia802605.us.archive.org/31/items/dabiieqq03/dbq03_en.pdf

    Ma trovo di straordinario interesse queste affermazioni, sulle creature strane, che rinnegano ogni tradizione e ogni comunità . Ibnul-Qayyim, l’autore di questo brano di totale, radicale sovversione, fu contemporaneo-e-un-po’-dopo di Dante Alighieri. E non a caso, fu nemico razionalista dell’astrologia e dell’alchimia.

    “Ibnul-Qayyim (rahimahullāh) said, “[Indeed] Allah subhānahū sent His Messenger while the people of the earth were following various religions. Among them were idol worshippers, fire worshippers, image worshippers, cross worshippers, Jews, mandaeans, and philosophers. When Islam first began to emerge it was something strange, and anyone who embraced it and responded to Allah and His Messenger became a stranger in his district, his tribe, his family, and his clan.

    Thus, those who responded to the da’wah of Islam left their tribes. Rather, they were lone individuals who emigrated from their tribes and clans, and entered into Islam. Therefore, they were the strangers, in reality, until Islam had emerged, its da’wah had spread, and the people entered into it in multitudes, such that they were no longer strangers. Then it began to part and fade, until it returned as something strange just as it first began. Rather, the true Islam, which Allah’s Messenger
    (sallallāhu ‘alayhi wa sallam) and his Companions were upon, is something far stranger today than it was when it first emerged, even if its apparent features and characteristics are well-known and famous. For the real Islam is extremely strange, and its adherents are the strangest of strangers amongst the people”
    [Madārijus-Sālikīn].
    Thus, the strangers are those who left their families and their lands, emigrating for the
    sake of Allah and for the sake of establishing His religion. In the era of ghuthā
    ’ as-sayl (the feeble scum), they are the most wondrous of the creation in terms of faith, and the strangest of them all.”

  50. MOI scrive:

    Segnalazione

    Cinni di origine “Triparentale Biologica” :

    http://lanuovabq.it/it/articoli-tre-genitori-biologici-bambini-ogm-nel-regno-unito-7562.htm

    … ma sì, il Transumanismo non esiste ! 😉

    “Ciappini” 😉 ai mitocondri …

    Poi, va be’ … Hybris permettendo 😉 , per chi ci nasce(rà) è una gran bazza Prometeica (!) di sicuro 😉 !

  51. MOI scrive:

    D’altronde, come direbbe Mirkhond, o ti fai piacere i giovani sbronzi che fanno a botte e poi stramazzano sul loro stesso vomito o NON lamentarti del diffondersi dell’ Islam e del loro Modus Vivendi che, dinanzi a tutta ‘sta dissoluzione, orgogliosamente NON aspira ad “integrarsi”.

    Il paradosso Francese e Inglese (il primo e il secondo Paese per lunga data immigratoria) con i Ventenni molto meno (!!!) “Integrati” degli “Umarell e Zdàure dell’ Islam” 😉 !

    • Francesco scrive:

      perchè mai?

      due razze di poveri stronzi, non certo i due corni del dilemma umano

      • MOI scrive:

        @ FRANCESCO / TUTTI

        Dici ? Secondo te/VOI,

        fra le Élites Culturali che predicano “a Noi” il Gender e la Salvaguardia di Madre Gaia+Decrescita Felice+Sopravvivenza dei “Nimaléin” prioritaria (!) rispetto a quella umana VS gli Imam che predicano “ai Loro” Dio creò Maschio e Femmina lo stesso Essere Umano (inteso tutt’altro che come una roba negativa !) con Adamo Signore del Creato (tutta roba “ultra vintage” nella Ciśa Catòlica !)

        … chi prevarrà ?

  52. MOI scrive:

    @ FRANCESCO

    Parodia delle Sentinelle in Piedi

    https://www.youtube.com/watch?v=kAPcSEL2Uvk

    accento Romano, ma il “setting” è Pisa !

  53. MOI scrive:

    @ PINO

    E se … tutte quelle dieresi a raglio in Parmigiano e in Parmense avessero questa motivazione qui ?

    http://en.wikipedia.org/wiki/Metal_umlaut

    Sì, insomma : di “intruzzire” il dialetto con il Metal per svecchiarlo ?

  54. Udiste come la costor pena, da Dio medesimo ordinata, era la morte: e nessuno, credo io, oserebbe accusar Dio d’ingiustizia e di crudeltà.
    oppure
    http://www.santaruina.it/autorita-coscienza-ed-obbedienza
    Quel dio potrebbe al minimo essere accusato di buro-acredine.

  55. MOI scrive:

    A quanto pare, sempre nella Perfida Albione 😉 , l’Obesità è un problema più grave dell’ ISIS

    http://www.tempi.it/se-non-ti-metti-a-dieta-non-ti-curo-inghilterra-liberi-mangiare#.VPtpSPmG-CM

  56. MOI scrive:

    Ergo gli Obesi sono letteralmente (!) l’ ” Incarnazione ” (molta carne) del Male Assoluto !

  57. MOI scrive:

    Segnalo due nuove categorie UAARoidi :

    https://www.youtube.com/watch?v=QyAs4ywMA3A

    Meta-Atei e Meta-Credenti

  58. MOI scrive:

    @ Z

    Ognuno giudichi con le proprie orecchie :

    Originale

    https://www.youtube.com/watch?v=NAp1m3M1YMQ

    VS

    Metal Cover

    https://www.youtube.com/watch?v=ULcHqR0TUOo

    (stesso brano apposta … NON è facile da trovare, ma è metodologicamente ineccepibile !)

  59. MOI scrive:

    *** Sempre @ Z ***

    Altro brano, stessa ineccepibile metodologia :

    Original :

    https://www.youtube.com/watch?v=ZC5jTq337CA

    VS

    (Funeral Doom) Metal Cover :

    https://www.youtube.com/watch?v=wSEsz3aKAtc

  60. MOI scrive:

    *** Ancora @ Z ***

    Originale :

    https://www.youtube.com/watch?v=GAasmpVQqG8

    VS

    Metal Cover :

    https://www.youtube.com/watch?v=H4OTr4uAut8

    (notevole a “1:00” …)

    ———–

  61. MOI scrive:

    @ Z

    Altro brano che “fa lezzo” in Inglese

    https://www.youtube.com/watch?v=kOPPevTKy2g

    ma in Tedesco spacca !

    https://www.youtube.com/watch?v=memLPKw7cHo

    • MOI scrive:

      Fra l’altro la possono riciclare fra qualche decennio per il futuro Germanistan :

      Erste Strophe

      Auferstanden aus Ruinen
      Und der Zukunft zugewandt,
      Laß uns dir zum Guten dienen,
      Germanistan, einig Vaterland.
      Alte Not gilt es zu zwingen,
      Und wir zwingen sie vereint,
      Denn es muß uns doch gelingen,
      Daß die Hilal schön wie nie
      |: Über Germanistan scheint. 😐

      Zweite Strophe :

      Glück und Frieden sei beschieden
      Germanistan, unserm Vaterland.
      Alle Welt sehnt sich nach Frieden,
      Reicht den Islam eure Hand.
      Wenn wir brüderlich uns einen,
      Schlagen wir des Islams Feind!
      Laßt das Licht des Friedens scheinen,
      Daß nie eine Mutter mehr
      |: Ihren Sohn beweint. 😐

      3. Strophe

      Laßt uns beten, laßt uns bauen,
      Lernt und schafft wie nie zuvor,
      Und der eignen Kraft vertrauend,
      Steigt ein frei Geschlecht empor.
      Islamische Jugend, bestes Streben
      Unsres Ummas in dir vereint,
      Wirst du Germanistans neues Leben,
      Und die Hilal schön wie nie
      |: Über Germanistan scheint. 😐

      ……. Sarebbe (sarà ?) perfetta !

  62. MOI scrive:

    Pastafariani contro le Sentinelle in Piedi :

    https://www.youtube.com/watch?v=AzOZP9Lw3ro

    4:41 in poi … oltre agli Scolapastati, anche il Pirata (inquadrato bene verso 6:15) che però resta in disparte.

    😉

  63. MOI scrive:

    @ HABSBURGICUS

    Dicevi del Cattolicesimo nella “Nuova Polonia” ?

    da 4:03 in poi :

    https://www.youtube.com/watch?v=AzOZP9Lw3ro

    Pino, prepara i “Sali Ebraici” ;D …

  64. MOI scrive:

    Scettici ? … Chi sa il Polacco ? … Habsburgicus, lo sai ?

    Polski Kościół Latającego Potwora Spaghetti – Raport 18.03.2013 (Superstacja)

    https://www.youtube.com/watch?v=yig2gD7BBPU

    Legalizacja kościoła Latającego Potwora Spaghetti

    https://www.youtube.com/watch?v=Rpa67EVZIe8

    Latający Potwór Spaghetti (canzone)

    https://www.youtube.com/watch?v=lVVN37VjX10

  65. MOI scrive:

    Ah, già ma … da quando “Maledetta Primavera” di Loretta Goggi (1981) è una canzone politica ?

    https://www.youtube.com/watch?v=GMTW8gbAlZ4

    … Qualcun* 😉 è in grado di spiegarlo ?!

  66. MOI scrive:

    @ FRANCESCO & PINO

    Il Pastafarianesimo fonda le “Tagliatelle in Piedi” [sic] :

    https://www.youtube.com/watch?v=omgFam-m57A

    … lo Scontro Finale in Frangistan sarà fra Costoro e i Mujahidin dell’ ISIS ?! 😉

    • Francesco scrive:

      “costoro” non esistono

      nè per ora l’ISIS ha messo piede qui da noi, se non marginalmente

      quindi per ora litigo con Z. e roberto

      🙂

  67. mirkhond scrive:

    Il Monoteismo secondo l’interpretazione freudiana, ripresa da Mika Waltari e dal film che ne fu tratto nel 1954:

    http://youtu.be/5S7HtmSMOq0

    e:

    http://youtu.be/Blqr3HSQcII

  68. MOI scrive:

    @ PINO & FRANCESCO

    https://it-it.facebook.com/video/video.php?v=3019861452591

    Salmone [sic] numero 1 – La genesi.
    Chiesa Pastafariana Italiana

    PS

    La canzone della “sigla”, cos’è ?

    • PinoMamet scrive:

      “La canzone della “sigla”, cos’è ?”

      Ho retto i primi tre accordi. Non so cosa sia, una roba simil-sudamericana da cazzocompagnidifendiamoidiritti, che sa di anni Novanta, che fanno il verso ai Settanta.

      Facciamo prima: facciamo lottare i pastafariani con le sentinelle in piedi, facciamo quello che gli pare tra loro, basta che sia di nascosto.

      • PinoMamet scrive:

        Errata corrige: facciano quello che gli pare tra di loro

      • PinoMamet scrive:

        Mi hai incuriosito e ho ascoltato venti secondi della sigla:
        peggio di quanto credessi, temo si tratti di simil-Sudamericana+immaginario pensionistico lombardo, sospetto un Van de Sfroos.

        Mando avanti, e sento due secondi del tizio: credo tolga ogni credibilità alla tesi “è una vera religione e perciò può reclamare diritti”

    • MOI scrive:

      Il Leghistaccio Davide Bernasconi in Arte “Van De Sfroos” a San Remo, nel 2011 ?!

      https://it-it.facebook.com/video/video.php?v=3019861452591

      https://www.youtube.com/watch?v=_wQV-LVOPtk

      … pazzesco !

      • MOI scrive:

        La lingua è il Comasco …

        • MOI scrive:

          http://www.youtube.com/watch?v=ymwCmZ1Vlts

          l’ha cantata pure assieme alla figlia di “Delmo” … la cui voce non si ode, perciò non si sa se anche lei in Comasco in un inudibile (!) Reggiano !

        • MOI scrive:

          Comasco Mischiato con un po’ d’Italiano

          Sale scende la marea e riporta la sua rudeera
          un sèdell e una sciavata e una tuletta de Red Bull
          Sandokan cun’t el mohito e’l bigliett cun soe l’invito
          Sandokan che ha imparato a pilotare le infradito…
          e la geent che la rüva al maar taant per dì che l’è staada
          che cul getton de la sala giochi
          el càvall el moev un zicch el cüü
          uduu de fritüüra de pèss e de piza de purtà via
          Kamammuri l’è de sessant’ann che sta
          soel dondolo de la pension…

          Yanez de Gomera se regordet cume l’era?
          adess biciclett e vuvuzela e g’ha el Suzuki anca Tremal Naik…
          Yanez de Gomera se regordet de James Brook?

          El giüga ai caart giò al Bagno Riviera
          e i hann dii che l’è sempru ciucch
          stuzzichini, moscardini e una bibita de quartu culuur
          abbronzati, tatuati i henn pirati vegnüü de Varees
          la pantera, gonna nera, canottiera, cameriera
          moev el cüü anca senza i gettoni
          ma l’è che dumà per cambiàtt el büceer
          Sandokan in soe la spiaggia cui müdand della Billabong
          G’ha l’artrite e g’ha el riporto,
          http://www.angolotesti.it/
          partiss per Mompracem cul pedalò
          e i Dayki cun scià la Gazzetta
          g’hann mea teem per tajatt el coo
          i lassen la spada suta l’umbrelon e fan piu danni con l’iPhone

          Yanez de Gomera l’eet vevndüda l’otra siira?
          pussee che la Perla de Labuan,
          Marianna adess la me paar un sass…
          Yanez de Gomera cünta soe ammò cume l’era

          Ho vedüü che s’è rifada i tètt, l’ha mea pudüü rifàss el coer
          la sirena l’è incazzada che po’ mea giügà al balòn
          pulenta e cuba libre per i granchi in prucession
          cumincia l’eppi auar, la tigre di malesia
          finiss all’usteria cul riis in biaanch e la magnesia
          ustionati, pirati senza prutezion,
          barracudas cun soe i rai ban che giüghen a ping pong
          Sandokan che’l vusa deent in pizzeria…
          el vusa e canta Romagna Mia…

          Yanez de Gomera se regordet cume l’era?
          adess biciclett e vuvuzela e g’ha el Suzuki anca Tremal Naik…
          Yanez de Gomera se regordet del colonnello Fitzgerald?
          l’ho vedüü in soe la curriera che ‘l nava a Rimini a vedè i Delfini

        • MOI scrive:

          Sale scende la marea e riporta la sua immondizia
          un secchio e una ciabatta e una lattina di Red Bull
          Sandokan col mohito e il biglietto con sopra l’invito
          Sandokan che ha imparato a pilotare le infradito…
          e la gente che arriva al mare tanto per dire che ci è stata
          che con il gettone della sala giochi
          il cavallo muove un pochino il sedere
          odore di frittura di pesce e la pizza da portare via
          Kamammuri è da sessant’anni che sta
          sul dondolo della pensione…
          Yanez di Gomera ti ricordi com’era?
          adesso biciclette e vuvuzela e ha il Suzuki anche Tremal Naik…
          Yanez di Gomera ti ricordi di James Brook?
          Giocare a carte giù al Bagno Riviera
          e hanno detto che è sempre brillo
          stuzzichini, moscardini e una bibita di quattro colori
          abbronzati, tatuati sono pirati venuti da Varese
          la pantera, gonna nera, canottiera, cameriera
          muove il sedere anche senza i gettoni
          ma viene solo per cambiarti il bicchiere
          Sandokan viene in spiaggia con le mutande della Billabong
          Ha l’artrite e ha il riporto,
          parte per Mompracem col pedalò
          e i Dayaki con in mano la Gazzetta
          non hanno mica tempo per tagliarti la testa
          Lasciano la spada sotto l’ombrellone e fanno piu danni con l’iPhone
          Yanez di Gomera l’hai vista l’altra sera?
          più che la Perla di Labuan,
          Marianna adesso mi sembra un sasso…
          Yanez di Gomera racconta ancora com’era
          Ho visto che si è rifatta il seno, non ha potuto rifarsi il cuore
          la sirena è incazzata perchè non può giocare a pallone
          polenta e cuba libre per i granchi in processione
          comincia l’eppi auar (happy hour), la tigre di Malesia
          finisce all’osteria col riso in bianco e la magnesia
          ustionati, pirati senza protezione,
          barracudas con sù i rai ban (Ray Ban) che giocano a ping pong
          Sandokan che urla dentro in pizzeria…
          Urla e canta Romagna Mia…
          Yanez di Gomera ti ricordi com’era?
          adesso biciclette e vuvuzela e ha il Suzuki anche Tremal Naik…
          Yanez di Gomera ti ricordi del colonnello Fitzgerald?
          l’ho visto sopra la corriera che andava a Rimini a vedere i Delfini…

        • Francesco scrive:

          la canzone è molto bella

  69. MOI scrive:

    Comunque è sorprendente come un’idea cosmologica antichissima come il Mostro-Demiurgo appaia oggi (!) invece nuovissima …

  70. mirkhond scrive:

    “come ci insegna, se la realtà fa a pugni con la teoria, allora tanto peggio per la realtà :-D”

    Qui debbo concordare con Maurizio.
    Peucezio, in buona fede, spesso non si rende conto di esser il simil-contrario proprio di quegli illuministi che a ragione, aborre così tanto…
    Il dottrinario astrattista, non sta solo a “sinistra”….

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond,
      se la tradizione è una teoria aprioristica, d’accordo, sono un teorico apriorista e dogmatico.
      Non ho mai detto di credere nel metodo sperimentale. Che è solo un’altra forma di dogmatismo, perché presuppone che ciò che è accaduto mille volte, accada anche la milleunesima, oppure, scetticamente, si limita a proclamare verità provvisorie, quindi in fondo resta nello scetticismo universale.
      Il metodo sperimentale può essere un unico strumento pratico, niente di più, ma se pretende di essere un modello di comprensione del mondo, si dogmatizza, senza averne i titoli.
      Quindi, dogmatismo per dogmatismo, trovo più ragionevole quello consacrato dalla tradizione.

      Per inciso, tu Dio l’hai visto? Io no, ma non ho bisogno di vedere per credere.

  71. PinoMamet scrive:

    Non credo però che Peucezio sostengo questo, nel merito.

    Ci dirà lui, ovviamente, ma io credo che abbia sostenuto che nelle società antiche si gestiva meglio lo stress riguardante le questioni come sfiga, paranormale ecc. ecc.
    Non che esista la sifga o il paranormale.

    E credo abbia sostanzialmente ragione:
    ricordo quell’esempio di condottiero romano, credo uno degli Scipioni, che appena arrivato in Africa inciampa;
    gesto infaustissimo, ma prima di toccare terra con le mani ha il colpo di genio ed esclama “ti tengo, Africa!”, trasformandolo in augurio positivo.
    E conquista l’Africa.

    Ora, se non avesse detto queste parole avrebbe conquistato l’Africa? Forse.
    O forse no, perché (tra gli altri motivi) lui o il suo esercito si sarebbe lasciato condizionare dal “presagio negativo”.

    Per quanto cambi il lessico con cui definire queste cose, e in parte lo scenario ideologico che le accompagna (dalla religione alla psicanalisi) queste dinamiche restano in opera ancora oggi, perché l’animo umano è sempre lo stesso;
    solo che siamo meno allenati a gestirle.

    • Peucezio scrive:

      Ti dirò, però, Pino, che considero un po’ una forma di riduzionismo pensare che il magico abbia una mera funzione psicologica.

  72. mirkhond scrive:

    Pino

    Hai ragione.
    Del resto il pensiero magico, le superstizioni, il terrore della jella e della sfiga sono congenite all’uomo, proprio per l’incertezza del presente e del futuro…
    E dunque come per tutte le paure che ci portiamo dentro, abbiamo bisogno di esorcizzarle…
    Ecco perché il paganesimo è più umano e naturale del Monoteismo.
    Che invece viene davvero da DIO, da CIO’ CHE E’ OLTRE noi.
    Però da TERRORIZZATO CRONICO DA TUTTO, posso assicurarti che non è affatto un bel vivere, compiere ogni giorno lunghi e faticosi gesti scaramantici per allontanare “voci” interiori che ti assillano continuamente “dicendoti” che ti capiterà questo o quel guaio….
    E dunque se il paganesimo nasce da QUESTO, capirai benissimo che si tratta di una SCHIAVITU’, non di una cosa bella, perché fa tanto “tradizione” come ci fa credere il buon Peucezio.
    A cui tra l’altro ho scritto ieri in privato, e pure poco fa.
    Ma la prima risposta che mi ha dato è stata di una sconfortante SUPERFICIALITA’, che da un amico che conosci di persona (l’unico di questo blog) proprio non ti aspetteresti…..
    Ero tentato di scrivere in privato anche a te, ma se non sono riuscito a farmi capire da lui, che mi conosce di persona e quantomeno conosce almeno in parte contesti e situazioni baresi di cui gli ho accennato, penso che sarebbe ancor più arduo farmi comprendere bene da chi, pur in spirito di amicizia, non mi conosce di persona e vive in tutt’altro contesto ambientale (non è un rimprovero, solo una constatazione)…..

    • Peucezio scrive:

      Scusami, visto che ne parli qui ti rispondo qui.
      Io ancora non ho capito tu cosa voglia esattamente dagli amici.
      Il compatimento non mi interessa dartelo, perché ti stimo abbastanza da ritenerti degno di un atteggiamento molto più rispettoso.
      Comprenderti nel senso in cui lo intendi tu non ho mai capito cosa voglia dire.
      Non sono uno psicologo, ma le tue dinamiche fondamentali credo di averle intuite. Ma se per comprendere tu intendi assecondare, non lo farò mai, perché ti farei solo male.

      A me le uniche cosa che m’interessa dirti sono cose che ti siano UTILI.
      E purtroppo, più una ricetta potrebbe farti bene, più tu opponi ogni forma di resistenza per rifiutarla. Per questo non so davvero come fare per aiutarti.

      Comunque mettiti in testa che io non sarò MAI l’amico che ti asseconda.
      Se per te ciò significa che non sono un amico, d’accordo: non sono un amico.
      Preferisco non esserti amico, che essere un amico che ti fa danno, che si mette dalla parte delle tue resistenze e dei tuoi blocchi, invece di darti qualche piccola spinta per cominciare a superarli.

      • mirkhond scrive:

        Mi dispiace solo constatare, per l’ennesima volta, quella sconfortante superficialità, che da un amico non ti aspetteresti proprio…
        Ecco perché sono solo.

  73. mirkhond scrive:

    Con paganesimo più “umano”, intendo dire un parto della mente e della fantasia creatrice dell’uomo, non di qualcosa di migliore del Monoteismo.

  74. mirkhond scrive:

    A me la società di oggi non piace in tantissimi aspetti, come detto più volte.
    Però non credo che mi sarebbe piaciuto vivere in una società in cui incularsi un bambino, sverginare una bambina di 7 anni, per farle “prendere i voti” e farla passare da novizia a sacerdotessa, portare un figlio primogenito neonato al sacrificio umano, o essere io sacrificato come prigioniero di guerra, inculato da un padrone, vedere la mia donna a sua volta violata e sul cui seno tutti si puliscono le mani, come racconta uno schiavo nel satyricon, e tutto in nome di dèi che non sono altro che la proiezione divina dell’uomo stesso che se li è inventati.
    Aggiungo che non mi piace nemmeno il clima poliziesco di cui oggi si approfittano donne e uomini senza scrupoli, per ROVINARE LA VITA ad un uomo, INVENTANDOSI violenze sessuali INESISTENTI, e che, se e quando scoperti, dopo ANNI di ORRIBILI e SPAVENTOSE SOFFERENZE, nessuno ti ridarà quella serenità, quella fiducia, che sono andati distrutti per sempre….
    Tanto il giudice che sbaglia, non paga MAI.
    Il poliziotto che sbaglia a volte paga, ma spesso ne esce bene.
    Berlusconi che tra l’altro ha “scopato” (ma non ha la prostata?) con ragazze di 17 anni, non con bambine di 7, puo’ però uscirne bene, e per il suo forte carattere, e per i soldi che gli permettono avvocati capaci di dire bello a chi è brutto.
    Ma io e tanti fessi come me, CHI ci para il culo dalla cattiveria altrui?
    Insomma se concordo con Peucezio che l’eccesso di moralismo è PERICOLOSISSIMO perché distrugge la vita di tante persone innocenti (oggi devi stare pure attento a guardarti i film porno da internet, perché ti possono comparire messaggi occulti e avvisi che puoi finire in siti pedopornografici, e addio a porncomics, hijab sex, niqab sex, tutti con donne over 25, giusto per i colleghi di Moi…. 🙂 ).
    Se dunque concordo con Peucezio sugli eccessi del moralismo di natura anglosassone protestante che contagia le nostre società, però dissento anche dalla simpatia verso la normalità (e dunque “giustezza”) degli orrori sessuali e dei sacrifici umani, così presenti nelle società TRADIZIONALI pagane!
    Oltre alle superstizioni che ti rovinano la vita e la gioia e la voglia di vivere….

    • PinoMamet scrive:

      Però Mirkhond quando descrivi l’antichità tu descrivi esclusivamente le brutture, tra l’altro anche di società a loro volta lontane per storia o geografia…

      la distanza non lo rende evidente, ma mi sembra la stessa trappola di quando si dice “non mi piace la società moderna, in cui c’è il gay pride e Boko Haram”!

      Credo che il problema sia nel “mi piace”: non siamo chiamati a fare il tifo per un’epoca anziché un’altra, basandosi su qualcosa che ci piace, o non ci piace; perché, a ben vedere, dovremmo buttare tutte le epoche, non ce n’è una che si salva, in cui gli esseri umani abbiano fatto solo bene.

      Per quanto riguarda invece la supersitzione, capisco quello che dici, ma secondo me la liberazione non ha molto a che fare con paganesimo o monoteismo.

      Sia l’esempio romano, sia numerosi esempi monoteisti (nel solito Talmud che sto leggendo) insegnano una cosa:
      qualunque presagio è positivo, devi solo interpretarlo come tale.
      All’inizio può sembrare difficile, ma prova, vedrai che ci farai la mano, come si usa dire 🙂

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond,
      adesso però sul piano dell’analisi storica non potrai negarmi che prendere società opulente ed evolutissie, nel momento di loro maggiore decadenza, e farle diventare esempi di culture “tradizionali” è un po’ una forzatura.

      Io amo anche una certa spregiudicatezza classica, ma non pretendo che appartenga alla tradizione.
      La tradizione romana è quella repubblicana delle origini. Non dirmi che ti fa schifo anche Catone il Censore.

      • mirkhond scrive:

        Catone il Censore (234-149 a.C.)?
        Quell’ipocrita che da un lato elogiava l’antico agricoltore italico che arava il suo campicello nella Sabina, ma che dall’altro possedeva eserciti di SCHIAVI PROVENIENTI DA OGNI LUOGO conquistato da Roma?
        Bell’esempio che porti!

        • Peucezio scrive:

          D’accordo, ma lui parlava di un mondo che oggettivamente c’era stato, anche se ormai non c’era sempre meno e lui non ne era certo l’incarnazione migliore.

  75. MOI scrive:

    Il Bergamasco Giampietro Belotti, il “Nazista dell’ Illinois” [sic] e Nuovo Idolo della UAAR :

    https://www.youtube.com/watch?v=iYu9UPZrzMM

    https://www.youtube.com/watch?v=QFHCVg4N1rs

  76. Miguel Martinez scrive:

    Per Dif

    “Da non arabofono, mi stupisco di come praticamente ripetendo la stessa sillaba “la” si possa creare una frase di senso compiuto.”

    Chiaramente è un gioco di parole voluto, e non conosco altre espressioni analoghe in arabo.

    In realtà poi è meno casuale di quanto sembri – laa vuol dire “non”, in laa “se non, che per eufonia diventa illaa e poi semplicemente illa.

    Anche l’altro elemento deriva in realtà da una radice di tre consonanti, ‘ l h (vedi elohim nella Bibbia) – senza articolo è ilaah, con articolo è al-ilaah che diventa Allaah.

    Insomma, è un gioco fonetico che non ha nulla di tipicamente arabo, ed è possibile proprio perché si ripetono due parole (“non” e “dio”) che a loro volta casualmente hanno una sillaba in comune, in forme diverse.

  77. mirkhond scrive:

    “qualunque presagio è positivo, devi solo interpretarlo come tale.
    All’inizio può sembrare difficile, ma prova, vedrai che ci farai la mano, come si usa dire :)”

    Vorrei tanto crederti!

    • PinoMamet scrive:

      Ecco vedi?

      Tu non credi a me, perché ti dico una cosa positiva; non è la cosa in sè sbagliata (l’esempio del condottiero romano è riportato in un’infinità di brani, non me lo sono inventato), è che sei tu un pessimista. 😉

      In breve, sei abituato a scegliere di credere alle cose negative; basta che tu ti abitui a fare il contrario, e problema risolto.

      Ma come si fa ad abituarsi? iniziando, semplicemente. 🙂

      • mirkhond scrive:

        Che superficialità….

        • Peucezio scrive:

          Mirkhond,
          ma a te interessa essere felice o essere profondo?
          Se la profondità vuol dire stare di merda, BUTTALA NEL CESSO!!!

          (Mi stai contagiando con ‘ste cazzo di maiuscole…) 🙂

        • mirkhond scrive:

          Che domande!
          Ma se dopo ANNI prendi l’ENNESIMO PALO, come credi che mi debba sentire?
          Non ho più 20 anni, Peucezio….

        • Peucezio scrive:

          Visto che ne parli, comunque una parola in merito te la dico.

          Noi possiamo esserti solidali, vicini, dimostrarti tutta la nostra immedesimazione per quanto accaduto.
          E in effetti lo siamo.
          E questo è un conto. Ed è importante, perché ti fa sentire sostenuto, ti può essere di conforto, di lenimento in un momento brutto.
          Forse non te l’ho fatto sentire abbastanza e me ne dispiaccio: ho delle doti di empatia, ma limitate: faccio quello che riesco.

          Però poi c’è un altro aspetto, che è quello pratico: preso atto della sconfitta, cosa fare?
          Questo punto è ineludibile. Persino di fronte alle devastazioni peggiori, ai colpi più tremendi, uno deve porsi il problema di cosa fare. Può scegliere di darsi per vinto e rassegnarsi alla solitudine. E’ una scelta legittimas: ognuno in fondo si regola come vuole circa la sua vita. Ma secondo me è uno sbaglio.
          Questo è tutto il senso del mio discorso.
          Poi su cosa fare, su come uscire dall’empasse, su come ritentare e in che modo prevenire altre sconfitte, si può discutere.

  78. MOI scrive:

    Nuovo caso di “Hitlerophanìa” …

    http://www.leggo.it/SOCIETA/ANIMALI/adolf_hitler_cane_somiglianza_foto/notizie/1222229.shtml

    … a ‘sto giro, un cagnolino !

  79. mirkhond scrive:

    “Credo che il problema sia nel “mi piace”: non siamo chiamati a fare il tifo per un’epoca anziché un’altra, basandosi su qualcosa che ci piace, o non ci piace; perché, a ben vedere, dovremmo buttare tutte le epoche, non ce n’è una che si salva, in cui gli esseri umani abbiano fatto solo bene.”

    Ho delle preferenze esattamente come te e come tanti.
    Non “tifo”.
    E proprio per i motivi che hai giustamente elencato, e cioè che non esistono “età dell’oro”, ne nel passato, ne nel presente, in cui bene e male sono abbondantemente mescolati…
    Però, Dio se ci vogliamo credere, ci da una coscienza per cercare, almeno noi, di essere meno cattivi possibile…
    Sulle superstizioni concludo che sono una schiavitù pesante e insopportabile, se presenti in una persona molto terrorizzata e dunque pessimista….

    • PinoMamet scrive:

      Ma non credo che si tratti di preferenze: certo, ognuno ha le sue.

      Il fatto è che tu, mi pare, butti via il bambino con l’acqua sporca, quando parli di antichità.
      Può essere che l’acqua sporca fosse poca o molta; ma mi pare che tu ci abbia messo proprio una croce sopra, su tutto.

      Allora, se facciamo questo procedimento con tutto, non rimane proprio niente da salvare.

      A me il Medioevo non è mai piaciuto, per esempio, ma non è che per quetso voglia rinunciare a Dante o Giotto…

    • Peucezio scrive:

      Le tue non sono superstizioni (non sei un pagano, lo dici tu stesso).
      Le tue sono fobie.
      E ci sono modi per combattere le fobie. Spesso molto efficaci.
      Ma se uno non vi ricorre…

      • mirkhond scrive:

        Purtroppo il centro da cui sono seguito, è situato in un posto per me disagevole da raggiungere, come ti ho già spiegato.
        La psicoterapia la potrei fare solo LI’…..
        E’ chiaro ora?

        • Peucezio scrive:

          Ne abbiamo parlato mille volte.
          Nessuno al mondo può vietarti di fare psicoterapia altrove, né fare delle sedute di psicoterapia può precluderti alcun tipo di vantaggio o di possibilità di altro genere, quale che sia.

  80. mirkhond scrive:

    Non posso farci niente se certe realtà mi suscitano orrore….

  81. habsburgicus scrive:

    complimenti a Putin 😀
    Fa sempre piacere apprendere che c’è gente in gamba, che sa “sfruttare” le isterie mediatiche 😀
    Adesso ci vuol far credere che sono stati gli islamici a far fuori Nemcov 😀 (per vendicarsi di un suo, presuntissimo appoggio, ai noti vignettisti :D) !!!
    Putin ha capito tutto 😀 per i gonzi del mondo intero gli “islamici” sono colpevoli di ogni cosa 😀 (una fonte segretissima mi ha confidato che furono gli islamici a far fuori Giulio Cesare il 15/3/44 a.C..non ditelo, troppo in giro, eh..mi raccomando)
    Chapeau !

    P.S
    Se volete la mia opinione sul fatto Nemcov, penso che ci siano due ipotesi razionali, e dunque da evitare soigneusement da dare in pasto al poppolo 😀
    N° 1, potrebbe essere un’opera di putiniani [attenzione, NON Putin, troppo astuto e potente per preoccuparsi di uno come Nemcov, in fase calante; diciamo un po’ come il delitto Matteotti; il Supremo magari si sarà adirato in privato facendo qualche tirata contro Nemcov e qualche subordinato, MOLTO subordinato, molti muscoli e discreta mira ma non necessariamente molto cervello :D, avrà pensato di faar cosa gradita al Capo..sbagliando..ma il Capo non può, almeno apertamente, sconfessare i suoi)
    N° 2, Delitto nato nel mondo della “malavita”, leggi night e cose simili; Nemcov fu vice P.M di El’cin in 1997-1998 e dunque aiutò qualcuno e colpì, magari involontariamente altri, come era prassi in quei tempi; è vero che sono passati molti anni, ma potrebbe essere una vendetta a freddo; qualcuno che ce l’aveva a morte con lui sin dagli Anni Ruggenti avrà ritenuto che ora era il momento giusto per stornare i sospetti da sé, oppure potrebbe essere qualche sgarro più recente
    ma gli “islamici*” :D, credat Iudaeus Apella, non ego !

    (*, però i killer possono essere stati veramente ceceni e/o nord-caucasici dunque islamici in teoria..che c’entra ? molti mafiosi erano in apparenza devotissimi, diciamo allora che sono stati i cattolici a uccidere questo e quell’altro ? :D)

  82. mirkhond scrive:

    Povero martire, facciamogli pure il monumento alla troia jeltsiniana, complice della svendita della Russia nei tristissimi anni 1991-2000….

    • Francesco scrive:

      però doveva gestire il crollo del sistema comunista, mica paglia

      si fossero almeno fatti invadere dagli americani, come giapponesi e tedeschi …

      maledetto orgoglio russo, quanto gli costa e quanto li inganna!

      ciao

      • PinoMamet scrive:

        Beh…
        che gli USA potessero invadere l’Unione Sovietica mi pare pura fantascienza.

        Invece, la fine del “socialismo reale” andava gestita, e Eltsin credo lo abbia fatto nel peggiore dei modi, ma non sono un esperto della questione.

      • mirkhond scrive:

        Mah!
        Io preferisco quei popoli che si rialzano da soli con l’aiuto di Dio, se ci crediamo, piuttosto che confidare in pelosi “aiuti umanitari” di quelli che restano pur sempre degli invasori….
        Da qui la mia ulteriore stima alla Russia! 🙂
        ciao!

        • Francesco scrive:

          ma non si stanno rialzando per nulla, anzi affondano sempre più nei loro difetti atavici, tra cui supretmatismo nazionalista, paranoia a tutto spiano, assolutismo

          mi spiace per loro, a volte accettare una mano serve a rialzarsi

          ciao

        • mirkhond scrive:

          Dove stanno affondando?
          Quale mano?
          Quella che poi ti pugnala alla schiena?

        • Francesco scrive:

          crucchi e giapponesi stanno molto meglio dei russi

          e credo stessero bene 23 anni dopo la fine delle seconda guerra mondiale, a differenza dei russi 23 anni dopo la fine dell’URSS

          perchè i primi hanno ammesso con se stessi di aver perso e hanno ricominciato, i secondo mica tanto

          ciao

        • PinoMamet scrive:

          Mah, questo aspetto psicologico (ammettere gli errori e ricominciare) non nego che avrà il suo peso, ma trovo che sia la parte minore del problema.

        • Francesco scrive:

          insomma, tolto questo che problema hanno i russi?

          c’è troppa vodka in giro? non credo sia questo

        • habsburgicus scrive:

          crucchi e giapponesi stanno molto meglio dei russi

          non stanno male Francesco…questa è l’opinione errata che danno alcuni media male informati
          a Mosca gira tanto di quel dané da far paura 😀
          e guardano ormai alla vostra Milano dall’alto in basso 😀
          a San Pietroburgo pure..a Novosibirsk discretamente
          nelle campagne non tanto..ma la situazione sta migliorando e i russi, notariamente, si accontentano di poco

        • Francesco scrive:

          hasburgicus

          stanno male, molto, basta guardare qualche indicatore serio di sviluppo

          parlo di acciaio e macchinari, non di elezioni e libertà, da vecchio stalinista

          Putin guida la Russia come Di Pietro guiderebbe l’Italia

          🙁

  83. mirkhond scrive:

    “Comprenderti nel senso in cui lo intendi tu non ho mai capito cosa voglia dire.”

    Finalmente hai detto una cosa vera!

    • Peucezio scrive:

      Certo, non l’ho mai negato.
      Perché comprenderti significa entrare nella logica cupa del tuo crogiolarti nei tuoi guai.
      Comprenderti significa essere complici di ciò che ti impedisce di risollevarti.
      Io non voglio comprenderti e non ti comprenderò mai.
      Fattene una ragione una volta per tutte.

  84. mirkhond scrive:

    “Non sono uno psicologo, ma le tue dinamiche fondamentali credo di averle intuite.”

    Dalle risposte che dai non credo, proprio.
    Ma finiamola qui.
    Anzi scusa tanto se ti ho disturbato anche in privato!
    I fatti veri devono sempre andare AFFANCULO di fronte al dottrinarismo!

    • Peucezio scrive:

      Il problema è che tu avresti bisogno di un interlocutore che riuscisse a smuoverti dal tuo torpore con estremo tatto e sensibilità, dimostrando una comprensione profonda per le tue idee, anche quelle che più ti bloccano, in modo da farti mettere in discussione molto molto gradualmente, a poco a poco, le convizioni che ti paralizzano, evitando ogni strappo, in modo che tu non lo percepissi come un nemico.
      Io ho un sincero sentimento di affetto e di stima nei tuoi confronti, ma francamente non sono all’altezza di un compito del genere, non a distanza quantomeno (se vivessi a Bari sarebbe probabilmente diverso).

      Inoltre c’è il problema che in questo spazio ci affacciamo ognuno per esprimere con molta libertà le sue idee e il suo universo di valori, per cui non è il luogo adatto per una cosa di questo tipo. Tu invece tendi a confondere i due piani, col risultato che uno che esprime idee che non condividi, diventando un nemico, fa anche molta più fatica ad aiutarti sul piano personale, se per caso ha intenzione di farlo.
      Questa confusione di piani crea un sacco di problemi, perché complica enormemente l’aspetto relazionale, subordinandolo a quello ideologico.

      Mi spiace solo rendermi conto che veramente non posso fare un cazzo di niente per te, perché purtroppo non ho margini di manovra: se ti assecondo, ti faccio danni; se ti aiuto, mi attiro il tuo risentimento; è bastato che spingessi perché tu venissi a Firenze, cosa che ti avrebbe fatto un gran bene, perché alla fine tu ti sia incazzato come una belva e l’abbia vissuto come una pressione indebita e un’invadenza intollerabile. E tutto questo non è certo colpa tua: è una meccanismo del tutto normale, di cui sarebbe stupido biasimarti. Ma ciò mi lega oggettivamente le mani.

      Spero almeno che tu sia cosciente della mia buona fede, della bontà delle mie intenzioni e della sincerità del mio affetto.
      Non ti serve a granché, ma è tutto ciò che posso darti.

  85. mirkhond scrive:

    “Io ho un sincero sentimento di affetto e di stima nei tuoi confronti, ma francamente non sono all’altezza di un compito del genere, non a distanza quantomeno”

    Ti ringrazio per la stima, e ti assicuro che non ti chiedo un aiuto che oggettivamente NON puoi darmi ne tu, ne nessun’altro qua dentro.
    Ognuno di noi ha i suoi LIMITI OGGETTIVI, pur se vorrebbe aiutare il prossimo.
    Dunque da parte mia nessun astio ne verso te, ne verso altri qua dentro.
    E’ solo che quando stai male e non c’hai nessuno, devi pur sfogarti in qualche modo…

    • Peucezio scrive:

      Con me puoi sfogarti tutte le volte che vuoi.
      Ma io non ce la faccio a starmi zitto se penso che proprio stai sbagliando e ti stai fottendo con le tue mani.
      Solo che tu accogli ciò come una mancanza di comprensione, mentre è solo un tentativo, forse inutile, di aiutarti.

  86. mirkhond scrive:

    “Inoltre c’è il problema che in questo spazio ci affacciamo ognuno per esprimere con molta libertà le sue idee e il suo universo di valori, per cui non è il luogo adatto per una cosa di questo tipo. Tu invece tendi a confondere i due piani, col risultato che uno che esprime idee che non condividi, diventando un nemico, fa anche molta più fatica ad aiutarti sul piano personale, se per caso ha intenzione di farlo.
    Questa confusione di piani crea un sacco di problemi, perché complica enormemente l’aspetto relazionale, subordinandolo a quello ideologico.”

    Come ben sai, non sono un filosofo e le astrazioni mi possono interessare fino ad un certo punto, soprattutto quando stai male e cerchi aiuto, e se non ti senti non solo aiutato, ma nemmeno capito, allora vai in bestia, “urli” sperando così di far capire almeno le tue ragioni.
    Ciò che dici non è sbagliato sulla confusione dei piani, ma io non vivo di dottrine astratte, e se con le persone non riesco proprio ad intendermi, sicuramente non vedo incentivi ad un’amicizia.
    Se non si va d’accordo, COME si puo’ essere amici?
    Lo so che c’è chi come Miguel ci riesce.
    E lo stimo soprattutto per questo.
    Tu fai la stessa cosa.
    Ma per me, è molto difficile, in quanto è un difetto caratteriale congenito…
    Giustamente qui dovrei parlare d’altro, ma quando hai una pena dentro, sai cosa ti può interessare se in Oltrarno hanno vinto i Cerchi o i Donati, se Moi ci percula tutti, o dietro la sua enigmistica ermetica si celi un messaggio che non riesce ad esprimere chiaramente nel timore di essere “fatto a pezzi” da interlocutori ostili, oppure le pur interessanti notizie di Habsburgicus o l’incomprensibile giuridichese-avvocatese-economichese con cui a volte dialogano Zanardo e Maurizio, ma che a me risulta più ostico dell’Ostiaco 🙂 e così via.
    Quando stai MALE cerchi solo attenzione per TE, l’unico di cui in quel momento ti importi davvero.
    E dunque ascolti solo chi puo’ gettarti il salvagente mentre stai affogando…
    Il problema dunque è DOVE trovare chi il salvagente me lo puo’ lanciare…

    • Peucezio scrive:

      Il fatto, te lo dico con molto affetto, è che questo non è un blog di aiuto a persone in difficoltà, non è un telefono amico o qualcosa di simile.
      Ciò non significa che non puoi parlare dei tuoi problemi e confrontarti con noi in merito (se Miguel lo ritenesse fuori luogo, sarebbe intervenuto da tempo, presumo).
      Però il punto è che non puoi dire che uno è un pezzo di merda e un complice delle tue sofferenze, perché gli piace la classicità, il PD, gli Stati Uniti o quant’altro.

      Un conto è il fatto che qui dentro siamo pochi, ci conosciamo ormai da anni, e quindi possiamo anche confidarci cose personali se ci va, all’occorrenza prendere a cuore i problemi dell’altro, insomma, mettere da parte ogni tanto le dotte disquisizioni e le discussioni politiche e parlare di problemi umani, come tali, quindi, meno astratti (per usare il termine che, appropriatamente, hai usato tu).
      Perché effettivamente la storia del glagolitico e del cirillico, così come la geopolitica mediorientale, sono cose per noi astratte, nella misura in cui non toccano la nostra vita. Non è affatto astratto l’Oltrarno per Miguel, ma un po’ lo è per chi vive magari cinquecento chilometri lontano da Firenze.

      E a volte, soprattutto uno che ha una serie di problemi e dolori, ha voglia anche di sfogarsi un po’ per quelli.
      Ma a quel punto i discorsi culturali, storici, ecc., dovrebbero essere messi tra parentesi: si sta parlando di altro.
      Tu invece usi i discorsi culturali e storici per sfogare i tuoi problemi personali, come una clava però, attribuendo all’interlocutore di turno la responsabilità indiretta di questi ultimi.
      Se lo fai, è in virtù di un vissuto, di un disagio… insomma, non è che non hai delle giustificazioni. Nessuno ti vuole colpevolizzare per questo comportamento.
      Però, se smettessi di farlo, o almeno ci provassi, non sarebbe meglio per tutti (tu per primo)?
      Non sarebbero più serene sia le dotte discussioni, sia i confronti sui tuoi problemi, quando capitano?

  87. mirkhond scrive:

    non solo non aiutato

  88. mirkhond scrive:

    Hai ragione.
    Dovrei cercarmi un altro spazio per parlare delle mie questioni.
    Solo che non so proprio dove trovarlo…
    Tutto qui.

    • Peucezio scrive:

      Veramente ho detto tutt’altro.
      Il problema non è lo spazio, è la tua modalità.
      Se tu andassi su un blog di supporto psicologico, ti incazzeresti con Tizio, che ti consiglia la psicoterapia, perché è un liberale filoamericano, quindi un empio che in realtà ti vuole male; con Caio che ti consiglia di fare un viaggio per trovare nuovi stimoli, perché difende l’Italia unita, quindi è un bastardo, figlio di puttana…

      Non lo dico per criticarti, ma per farti capire che se non lavori un po’ su questa tua modalità, rischi di reiterare le stesse dinamiche in qualunque contesto.

  89. mirkhond scrive:

    “e visto che l’altro giorno era l’8 marzo, festività che ignoro e aborro, a rischio di far incazzare la moglie, una delle cose migliori del Frangistan sono i diritti riconosciuti alle donne: parlare, votare, leggere, guidare, andare”

    Ho esitato prima di risponderti, ma ciò che dici è uno dei motivi profondi che mi rendono un po’ meno antipatici, coloro che lottano contro l’arroganza femminista.
    Che se da un lato ha sicuramente fatto del bene alle donne, dall’altra però ha danneggiato tanti uomini, e non certo i violenti, i bruti e i maneschi che ci sono e ci saranno sempre….
    No, ha danneggiato i timidi, gli introversi, coloro che hanno enormi difficoltà ad approcciarsi con una donna, e immancabilmente sono condannati a prendere pali…
    Dunque, e così rispondo anche a Peucezio, ragioni di profondo disagio esistenziale e rancore verso chi ti ha rovinato la vita, possono portarti a comprendere chi (sia pure in tutt’altri contesti) va contro i difensori di orientamenti culturali e sociali che ti hanno causato sofferenza e infelicità….
    Ecco perché, Franky, non posso stare coi Franchi….

    • Francesco scrive:

      insomma, una donna in grado di “parlare, votare, guidare, andare [in giro da sola]” non è una minacciosa virago

      spesso è una tipa timida

      mica dobbiamo fare i wahabiti per colpa di qualche zoccola televisiva!

      • mirkhond scrive:

        Evidentemente abbiamo esperienze differenti….

        • Francesco scrive:

          no Duca

          non stai parlando nè con Rocco Siffredi nè con John Travolta

          ma per una stronza ci sono almeno due donne per bene, solo che devi trovarle! di solito si nascondono molto bene

          e non è che tutte quelle che non te la danno sono stronze, siamo seri, mica c’hanno l’obbligo, potranno anche loro avere interessi e preferenze

          🙂

      • PinoMamet scrive:

        Mirkhond
        in Italia le donne votano, guidano, vanno in giro da sole, e persino parlano 😉
        e non sono tutte minacciose virago, dai!

        • mirkhond scrive:

          Certamente.
          Ma chi non ha sofferto a causa delle donne, non puo’ capire cosa voglio dire…..

        • PinoMamet scrive:

          Dai Mi’, credo che ogni uomo eterosessuale abbia sofferto a causa delle donne…

          gli omosessuali ci vendicano, in compenso, costringendole ad abbigliamenti assurdi e ideali fisici irraggiungibili 😉

    • Peucezio scrive:

      “chi (sia pure in tutt’altri contesti) va contro i difensori di orientamenti culturali e sociali che ti hanno causato sofferenza e infelicità….”

      Ma chi va contro i difensori del femminismo chi sarebbero?
      Se mi parli dei legittimisti borbonici è un conto, ma se mi parli dell’ISIS, che è un fattore di modernizzazione violenta, allora non vedo in che cosa sarebbe ostile ai nemici dei tuoi valori.

      • mirkhond scrive:

        E allora perché i femministi ma$$mediatici li odiano e li temono così tanto?

      • mirkhond scrive:

        I ligittimisti borbonici non possono fare niente contro la marea vomitosa della modernità che ci circonda.
        Altri invece, sì.
        Possono vendicarci, fare le nostre agognate vendette, agognate da una vita fatta di dolore, rancore, rabbia impotente, speranze dure a morire ma di cui alla fine si finisce per morire.
        E allora GODIII come un majale 🙂 nel vedere e sentire di televisori impiccati e fucilati, di bazookate date con gioia feroce per vendicare i presenti, i passati e i futuri.
        A me questa ennesima fitna dispiace, ecco perché non mi schiero con nessuno dei contendenti.
        Perché certe bastonate sarebbero correzionali solo se rivolte verso il VERO NEMICO: il troiismo femminista-finocchio frangistano post ’68…..

        • Francesco scrive:

          la violenza e la vendetta non sono la soluzione dei problemi o sbaglio? e a insegnarlo non è stato anche quel certo rabbì galileo che ci unisce?

          e sognare queste cose fa molto male all’anima, di questo sono assai convinto … per questo cerco di contenermi e controllarmi

        • mirkhond scrive:

          Parli così solo perché, evidentemente hai avuto delle esperienze differenti dalla mia…
          Certamente la vendetta non paga, e personalmente non potrei vivere col rimorso di un omicidio, anche se dettato da ragioni comprensibili….
          Però, non posso evitare di sentirmi un po’ meno triste, quando altri fanno cose che vanno contro i miei nemici…
          Questo nostro aspetto oscuro non puo’ essere compreso alla luce di un razionalismo astratto, ma solo dalla psicologia, dalla psichiatria e da una notevole capacità di guardare dentro l’animo nostro e quello altrui…
          Un po’ come quei meridionali o oriundi meridionali, che spesso dalle parti vostre, sono i più accesi razzisti antimeridionali.
          Oppure quegli inquisitori del XIII come Roberto il Bulgaro (attivo in Francia nel 1235-1241) e Raniero Sacconi (attivo in Lombardia nel 1262-1277), antichi catari, poi divenuti sacerdoti cattolici domenicani, e moolto zelanti fino al fanatismo crudele, verso i loro antichi correligionari….

        • Francesco scrive:

          dai Mirkhond

          il desiderio di vendetta è universale ma va superato, non nascosto sperando che altri facciano quello che non abbiamo il coraggio di voler fare noi.

          le esperienze non cambiano quelli che sono i giudizi morali universali, sono solo la prova di noi stessi

          ciao

  90. mirkhond scrive:

    Insomma se il Frangistan sono Carlo Panella e Fiamma Nirenstein, io debbo (sia pure solo nel pensiero) stare necessariamente dalla parte dei loro nemici.
    Panella e la Nirenstein non mi rappresentano, non parlano a mio nome, ma a nome dei miei veri oppressori: i femministi sessantottini….
    Giusto per continuare nelle risposte a Peucezio…. 🙂

    • PinoMamet scrive:

      “Insomma se il Frangistan sono Carlo Panella e Fiamma Nirenstein, io debbo (sia pure solo nel pensiero) stare necessariamente dalla parte dei loro nemici.”

      Non ho idea di chi sia Carlo Panella (giocava a tennis? 😉 ) ma non ha importanza;
      il fatto è che secondo me si può benissimo non essere d’accordo con Fiamma Nirenstein senza per questo parteggiare per l’Isis…

      anzi, credo che si debba non essere d’accordo con lei non parteggiando per l’Isis, altrimenti diventa vero il discorso “quelli che non sono d’accordo con me, sono tutti sostenitori dell’estremismo violento”.

      • mirkhond scrive:

        Pino

        Credo di aver chiarito abbondantemente da che parte sto.
        Aggiungo solo che se Carlo Panella e Fiamma Nirenstein difendono ciò che è causa del mio dolore, allora devo guardare con occhi diversi a coloro che sono i loro nemici….
        Poi a me piace l’Iran, e comprendo le ragioni dei Talebani!
        Gente che tra loro si sgozzerebbe con vicendevole gioia!
        Purtroppo!

        • PinoMamet scrive:

          …continuo a non sapere chi sia Panella 😉 , ma Fiamma Nirenstein, scusami, cosa c’entra con i tuoi dolori?

          A me sembra che difenda Israele -anzi, Netanyahu che non è la stessa cosa, ma transeat- ma a parte questo, ti dirò, stento a vederci un nesso con le tue vicende di vita, Mi’.

        • mirkhond scrive:

          Difende il diritto delle donne ad essere troie, vamp, cazzute e suprematiste!
          Mi basta questo!

        • PinoMamet scrive:

          Questa parte del pensiero di Fiamma Nirenstein me la sono persa; aldilà del fatto che è una donna, non mi risultano sue dichiarazioni in merito…

      • Peucezio scrive:

        No, ma il punto è che Panella e la Nirenstein sono amici di Israele, che è alleato strategico dell’ISIS.
        I nemici di Panella e della Nirenstein sono Hamas, Hezbollah, l’Iran khomeinista, non certo l’ISIS.

        E comunque c’è un limite all’idea che il nemico del mio nemico è mio amico. Non è che siccome a me sta sulle palle Tizio e anche a uno stupratore e sventratore di donne incinte e sgozzatore di vecchiette e bambini sta sulle palle tizio, allora io divento amico dello stupratore-sventratore-sgozzatore.

        Ma io non ho capito, prima negavi recisamente ogni simpatia per l’ISIS, ora dici che in un certo qual modo il fatto che sarebbe nemica dei tuoi nemici te la rende simpatica.
        Scusami, ma io continuo a vedere un’ambiguità di fondo nella tua posizione, non nel senso che tu vuoi essere ambiguo di proposito, ma nel senso che tu stesso sei combattuto e non sai bene cosa ne pensi.

        • Francesco scrive:

          >> Difende il diritto delle donne ad essere troie, vamp, cazzute e suprematiste!

          Duca posso farti notare due cose?

          1) quelle che scelgono di essere così, forse meglio perderle che trovarle, no? teniamoci le altre

          2) tu sai benissimo che anche prima le donne cattive erano in grado di fare moltissimo male a un uomo, cambiavano solo i modi.

          quindi mi pare che il tema sia poco rilevante PER TE in primis

          ciao e vatti a caccia, invece di perdere tempo con noi

  91. mirkhond scrive:

    Ieri il buon papa Francesco, ha parlato del ruolo delle donne, del loro aiuto essenziale a rendere più umana questa società.
    E come in tutte le cose, c’è ovviamente del vero.
    Ma chi sta scrivendo, sa che le cose sono un po’ più complesse e contraddittorie, in quanto fin da bambino ha conosciuto anche il volto oscuro delle donne: megere che non sanno amare figli e nipoti di cui sono giunte anche ad augurarsi la morte, false e ambigue che per anni hanno giocato con te e il tuo bisogno di amore, per poi scaricarti quando stavi sull’orlo dell’abisso e avevi più bisogno del loro affetto e del loro amore, fisico e spirituale, donne che operano in comunità di disagiati e che prima fanno le carine, ti incentivano e poi quando tu cerchi di andare al sodo (non mettere mani addosso, giusto per fare chiarezza, ma solo per capire se si puo’ far sul serio o no), allora si ricordano di essere fidanzate, e fanno in modo che tu non possa più andare a trovare tua sorella, ecc.
    Per non parlare di donne che arrivano ad inventarsi violenze sessuali su loro e sulle loro figlie minorenni, mandando un INNOCENTE in galera, e di cui si viene a sapere la verità solo dopo ANNI DI GALERA, che il malcapitato ha dovuto subire.
    Perché come l’esperienza di Zanardo ci insegna, le donne nel Frangistan di OGGI, hanno sempre ragione e intanto che magistrati, avvocati e poliziotti accertino la verità, l’uomo VA in galera!
    Dunque se in passato si esagerava in un modo, OGGI si esagera dall’altro….

    • Peucezio scrive:

      Sì, su tutto questo hai moltissima ragione.

      Comunque gli uomini hanno delle colpe enormi in tutto questo,
      1) perché sono ancora gli uomini a dare l’impronta alla società, quindi, se succedono queste cose, è perché il mondo maschile ha sostanzialmente aderito agli aspetti deteriori del femminismo.
      2) Perché, almeno in Italia, se le donne fanno le stronze è perché gli uomini gli attribuiscono un’importanza esagerata. Nel resto del mondo (a parte quello islamico e altri pochi posti) gli uomini si ubriacano fra loro, alle donne non se le filano per niente e quelle sono molto più alla mano.

      • mirkhond scrive:

        Non ho detto che tutti gli uomini sono buoni.
        Solo che provo un istintivo disagio di fronte a questo femminismo esagerato, che vuole vedere la donna sempre e solo come una povera vittima del bruto di turno.
        Certamente in alcuni, tanti casi è così.
        Ma NON è sempre così.
        C’è anche un LATO OSCURO nelle donne, che i femministi (anche uomini) non vogliono vedere…
        Da qui la mia rabbia impotente….

      • habsburgicus scrive:

        Nel resto del mondo (a parte quello islamico e altri pochi posti) gli uomini si ubriacano fra loro, alle donne non se le filano per niente e quelle sono molto più alla mano.

        @Peucezio
        hai splendidamente descritto la Russia 😀 e molta parte dell’Est Europa
        dove in effetti donne anche molto più belle delle nostre, non se la tirano
        il perché ? perché gli uomini non danno loro l’importanza esagerata dell’Italia
        risultato ?..trombano molto di più e con gnocche di livello superiore…e le stesse donne alla fine sono più contente, perché pur essendo rozzi, almeno sono virili !
        (vabbè, se poi c’è un italiano decente con un minimo di conoscenze linguistiche e con la gentilezza di modi innata nella nostra stirpe, allora fa, o faceva, sfracelli..e lo stessa differenza di età non conta poi molto)

  92. mirkhond scrive:

    Se un uomo uccide una donna lo chiamano femminicidio.
    Ma se una donna ammazza un uomo, mica lo chiamano maschicidio!
    Perché?

  93. mirkhond scrive:

    Leggiti un suo articolo del 1994 sulla Stampa, credo, in cui parla di una donna in carriera drusa di 38 anni, uccisa dal fratello di 20, soldato di leva nell’esercito israeliano, perché franchizzata nei modi, abbigliamento e capelli tinti biondi…..
    E ancora una decina d’anni fa, quando proclamava il suo astio verso il velo, perché le donne devono portare i capelli al vento…
    Perché, a suo dire, quella è la vera emancipazione della donna….

    • PinoMamet scrive:

      Non ho letto gli articoli che dici e non posso giudicarne il contenuto, ma onestamente, di primo acchito, ti dirò:
      se il druso non era d’accordo con le scelte di vita di sua sorella, poteva dirglielo, poteva evitare di frequentarla, toglierle il saluto… ucciderla è un po’ troppo, ecco 😉
      e per quanto riguarda il velo, aldilà delle tue legittime preferenze estetiche, trovo che una persona debba decidere da sola cosa indossare.

      Ma questo è il mio pensiero, non so cosa dicesse la Nirenstein nello specifico.

      • mirkhond scrive:

        La Nirenstein vorrebbe che TUTTE le donne si togliessero il velo.
        Quanto alla drusa, ha commesso lei l’errore che le è stato fatale: tornare in vacanza in famiglia, mantenendo il look che usava in America o al di fuori del suo contesto etno-famigliare.
        La Nirenstein, disse che il disagio e la sofferenza del fratello nascevano (a suo dire) dalla rabbia che il ragazzo provava nel vedere le ragazze israeliane “vestite” con la minigonna….

      • PinoMamet scrive:

        Mmm non credo che sia giusto dire che la colpa sia della donna uccisa, dai!

        • mirkhond scrive:

          Non si tratta di “colpa” Pino.
          Ma solo di comprendere che se tu, donna in carriera, hai LIBERAMENTE deciso di ROMPERE con la tua tradizione culturale e il tuo contesto famigliare (che a quella tradizione, come indossare la futah, così credo si chiami, l’abbigliamento delle donne druse), allora dei accettarne tutte le CONSEGUENZE fino in fondo.
          Dunque non vuoi più essere drusa?
          O, almeno non vuoi più esserlo in maniera tradizionale?
          Benissimo!
          Ma allora, scuoti i tacchi 🙂 e passa appresso, dove invece ti possono apprezzare.
          Vedasi Marjan Satrapì, che vive in Francia dov’è un’autrice di successo!

  94. mirkhond scrive:

    Mi riferisco a Pino su Fiamma Nirenstein.

  95. mirkhond scrive:

    “e per quanto riguarda il velo, aldilà delle tue legittime preferenze estetiche, trovo che una persona debba decidere da sola cosa indossare.”

    Io invece no, perché siamo ANCHE bestie e noi stessi, il nostro aspetto e il nostro vestiario esprimono dei segnali, dei codici.
    Siamo bestie sociali, e dunque a meno che non viva in un’isola deserta copn uomini che siano castrati, impotenti o finocchi non bisessuali, una donna dovrebbe comprendere che il vivere in relazione al prossimo, non sempre benevolo e comprensivo, puo’ esserle fatale….
    Ed ora aspettiamoci il coro dello stracciamento di vesti contro il retrogrado misogeno blasfemo….. 🙂

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Concordo. E concordo anche sul fatto che la frutta non debba essere esposta per strada dai fruttivendoli, perché è noto che è l’occasione a fare l’uomo ladro 😀

      Mi sembra una posizione molto misandrica la tua.

      • mirkhond scrive:

        Casomai misogina! 🙂
        Comunque la frutta esiste per essere mangiata.
        La donna non esiste per essere violentata….

        • Francesco scrive:

          e quindi anche se si mostra sarebbe il caso di tenere l’uccello a posto, oso dire!

          e non perchè sia così facile ma perchè si deve fare.

          ciao!

        • mirkhond scrive:

          Sono totalmente d’accordo Franky.
          E per quel che mi riguarda, è ciò che ho sempre fatto.
          Però, lo capirai meglio di me, non tutti gli uomini sanno frenare la parte bestiale che è comunque parte di noi…
          Ora, a me il burqa non piace, ma nemmeno il look troioso da spiaggia brasiliana così di moda in questi tempi….
          Che senso ha mettersi i mostra e poi non darsi? 🙂

        • Francesco scrive:

          sante parole ma io da sempre cerco di selezionare le frequentazioni

          insomma, se con una persona non sto bene, ne vada a cercare delle altre

          e se quella persona era una grandissima gnocca, pazienza, la bellezza è effimera!

          😉

        • Peucezio scrive:

          Io sono per una soluzione migliore.

          Una possibilità, generalmente ammessa oggi, è “mi vesto come voglio, ma tu, per quanto sottoposto alla pressione dei tuoi impulsi, non hai diritto a toccarmi”. Legittimo.

          Un secondo schema, un po’ più maschilista, vuole che, di fronte a quella che viene percepita come una vera e propria provocazione, un maschio non sempre sia responsabile o in grado di avere un totale dominio di sé e quindi potrebbe scattare lo stupro. E’ la posizione di Mirkhond, che non lo giustifica affatto, però trova intollerabile sottoporre i maschi a simile pressione psicologica.

          Io invece propugno una terza posizione: “mi mostro, ti provoco, quindi te la do, di mia spontanea volontà”.
          Ditemi se non è la soluzione ottimale!

        • PinoMamet scrive:

          Non sono così estremo, ma credo che la legge farebbe un grandissimo torto nel non riconoscere che l’uomo, maschio, ha esigenze fisiche particolari.

          Non si può ragionare sempre in astratto, come se fossimo esseri di pura ragione.

          Ho visto, in una discoteca del bolognese, anni fa, delle ragazzine seminude ballare in modo estremamente provocante, venendo letteralmente assediate in pochi minuti da un gruppo di ragazzotti nordafricani con l’aria dell’ “appena sbarcato”, che verosimilmente- scusate il francesismo- non vedevano una figa da anni;

          è così assurdo aspettarsi che possano venire violentate?

          Questo non è certo una giustificazione dello stupro, così come ammettere la semi-infermità mentale non è una giustificazione dell’omicidio, ma credo che in alcuni casi andrebbero appunto considerate delle attenuanti.

          Un altro punto: le donne ha il diritto di vestirsi come gli pare, e io il diritto di guidare la macchina come mi pare nel rispetto del Codice della Strada;
          ma se guido veloce su una curva bagnata, è facile che finisca fuori strada…

          consigliare prudenza non è “impedire i diritti della donna”, e consigliare decoro (che non significa, in Italia, il velo che piace a Mirkhond, ma neanchee la minigonna inguinale) è invece semplicemente buon gusto…

        • roberto scrive:

          “mi mostro, ti provoco, quindi te la do, di mia spontanea volontà”

          OUATGP!

          cioè, vito che è difficile,
          Occasione Unica di Accordo Totale &Globale con Peucezio!

        • roberto scrive:

          seguita da una

          OUDDTGPM

          cioè
          occasione unica di disaccordo totale & globale con pinomamet!

          “ma credo che in alcuni casi andrebbero appunto considerate delle attenuanti”
          non riesco a vedere nessun caso in cui uno debba meritare delle attenuanti per aver aggredito una donna che si fa i fatti suoi (tipo ballare seminuda)!

          credo che, come dice mauricius, sia innanzitutto una tesi profondamente misandrica (ecché, siamo tanto scimmioni da non resistere ad una tentazione???) oltre al fatto che si presterebbe facilmente ai peggio abusi.

          sul consiglio alla prudenza ed al buon gusto sono invece totalmente d’accordo, ma mi fermo lì, sennò, parlando di prudenza, è un po’ come far pagare l’ospedale ad uno che si è sfracellato cadendo dalla bicicletta. se era prudente prendeva il bus.

        • PinoMamet scrive:

          Mmm ti dirò, noin capisco come si possa essere contemporaneamente d’accordo con Peucezio e in disaccordo con me…
          a me pare che sia come essere d’accordo con la coca cola, ma in disaccordo con la coca cola annacquata (che fa schifo, ok, ma è per fare un esempio).
          😉

        • Z. scrive:

          Io non so se il fatto di girare seminude aggravi il rischio di violenza sessuale. Ho letto articoli che sostenevano di no, ma non me ne intendo.

          In ogni caso, ammesso che così sia, un conto è suggerire a una donna di non farlo, di non girare da sola e di aspettare che qualcuno passi a prenderla; un altro conto è concedere attenuanti specifiche ad uno stupratore in base a come la persona offesa è abbigliata.

          Ripeto, io non sono affatto sicuro che ci sia un nesso stringente causa-effetto, ma poniamo pure che ci sia: se io lascio le chiavi inserite nello scooter sono sicuramente sbadato, ma da qui a sostenere che il ladro meriti un’attenuante specifica ne passa.

          Diversamente dovremmo, chessò, prevedere un’attenuante specifica per il bullismo di gruppo in base al principio che un gruppo ha istintivamente bisogno di un John Barleycorn per sentirsi unito.

        • roberto scrive:

          “a me pare che sia come essere d’accordo con la coca cola, ma in disaccordo con la coca cola annacquata”

          ma è proprio l’esempio giusto!

          mi fa schifo la coca cola annaquata, ma mi piace la coca cola, esattamente come mi piace “te la do di spontanea volontà” (e no sorella, non ti giudicherò male per questo, anzi) e detesto “sei vestita così o cosà, quindi sono un po’ meno bestia se prendo senza chiedere”

          (il tutto pensando a me stesso prima dei 25 anni, cioè prima di accasarmi, cela va sans dire…)

          anche l’esempio di Z è ottimo

        • PinoMamet scrive:

          Lascio che Peucezio si spieghi da solo, ma io l’ho capito diversamente;
          non mi pare che dica che una donna può darla a chi vuole, che è sacrosanto e nessuno lo ha mai messo in discussione, ma che se una donna veste provocante vuol dire che intende darla.
          Quindi non si lamenti delle conseguenze.

          Io invece (e rispondo così anche a Z.) mi limito a far notare che un uomo, in certe circostanze, è preda dei suoi ormoni.

          La legge- Z. mi correggerà se sbaglio- giudica diversamente un omicidio premeditato, e uno scaturito in base a uno scatto di rabbia momentaneo, magari legato a fattori emotivi.

          Se esiste la temporanea incapacità di intendere per gli omicidi, non credo che non possa esistere per gli stupri.

          E ripeto, non si deve tenere in considerazione solo dell’abbigliamento della vittima, ma anche altri fattori
          (un ballo sensuale e provocante davanti a un ragazzo in piena crisi ormonale non equivale a girare per strada in minigonna andando a fare la spesa…)

          E non voglio neanche dire che lo stupratore debba andare impunito, come non dico che l’omicida non pienamente capace di intendere debvba andare impunito.

          Non siamo bruti, certo, ma nemmeno esseri incorporei, e se la legge lo ammette in un caso, non vedo perché non debba ammetterlo nell’altro.

        • Peucezio scrive:

          Beh, no, mi spiace, ma a questo giro devo dare ragione a Roberto (e a Z.).
          Cioè, capisco il discorso di Pino, però uno può sempre guardare da un’altra parte.

          Quello che volevo dire è che le donne non dovrebbero tirarsela e dovrebbero abbassarsi le mutandine: in fondo piace anche a loro, mica solo a noi, no? E allora perché cavolo tante storie, tanta puzza sotto il naso?

          Però non riesco a trovare nessuna giustificazione nello stupro: è come se uno scimmione arrivasse e ci inchiappettasse a noi: dice: ma quello è il suo istinto… Se lo piglio in quel posto, me ne sbatto dell’istinto!!

        • PinoMamet scrive:

          Io non trovo nessuna giustificazione allo stupro come non ne trovo all’omicidio.

          Non vedo quindi perché le leggi dovrebbero considerare i due reati in modo diverso;
          e infatti, noto, non lo fanno, e danno sostanzialmente ragione a me 😀

          non che avessi dubbi, eh 😉

        • Peucezio scrive:

          Vabbè, è ovvio che lo stupro è meno grave dell’omicidio, vorrei anche vedere…

  96. mirkhond scrive:

    “Dai Mi’, credo che ogni uomo eterosessuale abbia sofferto a causa delle donne…”

    Non saprei se proprio tutti, vist certi chiavici, come diciamo a Bari, che tutte fanno ‘nnammurà…. 🙂
    E comunque Pino, ci sono pali e pali, perché non tutti siamo uguali e non a tutti possono capitare le occasioni giuste, specialmente se caratteri e problematiche personali e famigliari, possono crearti notevoli difficoltà….

    “gli omosessuali ci vendicano, in compenso, costringendole ad abbigliamenti assurdi e ideali fisici irraggiungibili ;)”

    Rovinando però la vita a donne davvero fragilissime psicologicamente, tipo sorema….

  97. Peucezio scrive:

    Semmai, invece di scandalizzarsi per le affermazioni di Mirkhond, un po’ paradossali, ma secondo me sane nel rompere il conformismo generale (non parlo della folle simpatia per l’ISIS, ma dei discorsi sulle donne), ci sarebbe da riflettere sul fatto che il conformismo progressista si scandalizza sia quando le donne sono spogliate e si esibiscono, perché ciò favorirebbe il maschilismo, il berlusconismo, la donna oggetto, ecc., sia quando sono troppo coperte, con veli e simili.
    Insomma, come cazzo si devono vestire le donne secondo ‘sta gente???

  98. mirkhond scrive:

    Per la Digos

    Prima di ricevere davvero la vostra visita, alcune precisazioni NECESSARIE:

    1) Non sono musulmano, anche se ho profonda stima e affetto per l’Islam, sia sunnita che shiita.
    2) Sono cristiano.
    3) Non torcerei un pelo ad un cane e ad un gatto, figuriamoci ad una donna, anche se mi ha fatto del male.
    4) Non amo il terrorismo come METODO DI LOTTA, che sia comunista, fascista, musulmano, cristiano, buddista ecc. ecc.
    5) NON HO NESSUNA INTENZIONE di arruolarmi tra i tagliagole dell’isis, che stanno solo DANNEGGIANDO l’Islam, pensando invece di favorirla.
    6) Non amo lo stato israeliano, ma credo nell’olocausto e nelle sofferenze che i Giudei, in Europa hanno sofferto per secoli, perché le ho studiate sui libri AL DI FUORI della scuola.
    7) Non amo la violenza e se i miei toni spesso non sono concilianti, non vuol dire che poi si passi alla pratica. I cani che abbaiano, si dice che non mordano…
    8) Dico tutto questo, qualora, grazie al clima neofobico che si è creato per le recenti vicende politiche relative all’isis, qualcuno, dai nostri discorsi, potrebbe pensare che il sottoscritto volesse arruolarsi tra gente che prima gli farebbe un culo tanto, e poi lo sgozzerebbe come spia franca….
    Cordiali Saluti!

    • Francesco scrive:

      Duca

      pur apprezzando molto la virtù della prudenza, conto sul fatto che tu stia scherzando e non tema veramente una visita della DIGOS per quello che scriviamo qui da Miguel!

      che se l’innocenza non fa scudo, conto sull’irrilevanza

      ciao

    • Peucezio scrive:

      Scusami, Duca, ma, premesso che qui si esprimono posizioni culturali e filosofiche di cui nessuna DIGOS e nessuna polizia del mondo si interesserà mai, vorrei capire una cosa: quando dici:

      “Insomma se il Frangistan sono Carlo Panella e Fiamma Nirenstein, io debbo (sia pure solo nel pensiero) stare necessariamente dalla parte dei loro nemici.”

      a chi ti riferisci? Chi sono i loro nemici?

  99. mirkhond scrive:

    Purtroppo, mi sento come se vivessi in una dittatura, Franky…
    E dunque ritengo che non sia mai abbastanza, specificare che il can che abbaia non morde…
    Perché temo la galera.
    Ma temo soprattutto la galera di un INNOCENTE….
    Una delle mie paure, che mi hanno rovinato la vita e mi hanno impedito di viaggiare e andare a vivere nei paesi dei miei sogni, anche quando non c’erano al qaeda e i coglioni fanatici dell’isis….
    Pensa, non ho potuto vedere nemmeno il Cile, forse l’unico paese americano che mi abbia sempre attratto…. 🙂

    • Dif scrive:

      Caro Mirkhond, non entro nel merito delle tue vicende private e del tuo stato di salute perchè non ti conosco bene, ma spero che ti possa al più presto riprendere.

      Mi ha incuriosito questo tuo accenno al Cile: come mai sei attratto da un Paese così lontano dalle zone che ami? In cosa lo ritieni diverso dal resto delle Americhe?

      • mirkhond scrive:

        Caro Dif

        Una serie di situazioni.

        1) Mio padre e mia madre, fin da bambino mi parlavano del golpe del 1973 che rovesciò e uccise Allende-Gossens (per cui loro simpatizzavano).
        2) Per un cartone animato giapponese, ma ambientato nel Perù postcoloniale del XIX secolo, Pepero, il cui protagonista, il piccolo Pepero viene dalla provincia di Tacna, al confine col Cile, e che quando ero piccolo credevo infatti cileno, in quanto la gente ha abbigliamenti tipici degli huasos (i gauchos cileni).
        3) I paesaggi che mi attirano tanto.
        4) La sua storia coloniale, e dell’incredibile resistenza dei Mapuche detti anche Araucani, contro gli Inca prima, poi la Spagna e infine (fino al 1860) contro il nuovo stato cileno (indipendente dal 1818), uno dei popoli più splendidi dell’intera America.
        5) Per un fumetto erotico 😉 in inglese, ambientato in una fazenda, in cui la giovane e bellissima figlia del padrone, mostra le sue grazie… 😉
        6) Per la bellezza di alcune donne, viste in foto e nei filmati youtube (tipo quelli di Antoine de Maximy).

        • Dif scrive:

          Capito, grazie! A me invece, non so perchè, è sempre stato simpatico l’Uruguay 🙂

        • mirkhond scrive:

          Oltre al Cile, l’unico altro posto sudamericano che mi attira è la Macondo di Cent’Anni di Solitudine, uno dei romanzi più belli che abbia mai letto….
          Il suo autore è del mio stesso mese e del mio stesso segno, un segno di sognatori illusi…. 🙂

        • habsburgicus scrive:

          Tacna fu occupata dai cileni, da c.a 1878 al 1929, quando fu restituita al Cile (dunque un mezzo secolo, non proprio un’inezia)
          Arica invece restò cilena..
          la Bolivia (alleata del Perù nei 1870′) non ottenne nulla ed ancora sogna il mitico sbocco all’Oceano di cui fu privata ! (vedi donna popputa in un post di Miguel di qualche mese fa)

        • habsburgicus scrive:

          restituita al Perù 😀

        • mirkhond scrive:

          In siti cileni e perfino peruviani, Pepero viene visto più come uno huaso che un quechua peruviano.

  100. mirkhond scrive:

    Diversamente non prenderei tranquillanti e farmaci da 4 anni a questa parte….

    • Francesco scrive:

      epperò fino a 4 anni fa non ne avevi bisogno, di fatto sei praticamente sano!

      cazzo, questa è una bella notizia, fatti forza e raggiungi quel cavolo di centro per la salute mentale o come si chiama e levati sto fardello di dosso!

      le paure, come affrontarle, spero possano dirtelo loro, io sono ingenuo e fesso e mi dimentico delle mie paure (non scherzo) o mi sento di affidarmi al Buon Dio (giuro, nelle peggio cose ho fatto così)

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Veramente avrei avuto bisogno dello psichiatra già dai 17-19 anni…
        Diciamo che con la morte di mio padre, cinque anni fa, le cose sono solo peggiorate…
        E dunque, con grande sforzo, HO DOVUTO rivolgermi alla psichiatria….

        • Francesco scrive:

          quando ci vuole ci vuole, e parlo per esperienza personale

          ma non è una condanna a morte, che cavolo! è un percorso di cura

        • mirkhond scrive:

          Infatti ne sto parlando qui, perché non me ne vergogno affatto.
          Alcuni anni fa, volevano chiudere il reparto di psichiatria al policlinico di Bari.
          Allora sulla Gazzetta del Mezzogiorno, un accademico della Facoltà di Lettere, Arcangelo Leone de Castris, appartenente ad uno dei più prestigiosi casati salentini, nonché uno dei più stimati studiosi di letteratura italiana della Napolitania, si autosputtanò pubblicando una lettera, in cui chiedeva di mantenere il reparto psichiatrico al nostro policlinico, rivelandovi che lui ogni tanto vi soggiornava per motivi di salute….

        • Peucezio scrive:

          Ma De Castris era uno con la barba che piaceva alle zecche-alternativi (non per colpa sua, ovviamente: non si è responsabili dei propri estimatori)?

        • mirkhond scrive:

          Leone de Castris, Peucezio.
          E’ tutto un cognome! 🙂
          Sì, credo che fosse lui, il nobile rosso!
          E gli ha fatto onore autosputtanarsi, lui stimato accademico, per difendere un reparto di psichiatria pubblica, in cui anche sorema è stata ospite per i suoi primi ricoveri….

        • Peucezio scrive:

          “E’ tutto un cognome!”

          Però quelli che conoscevo lo chiamavano “De Castris” e basta.
          Avranno pensato che Leone fosse il nome.

        • mirkhond scrive:

          Infatti! 🙂
          I sinistroidi dei centri sociali lo chiamavano Arcangelo Leone di Lernia… 🙂

  101. mirkhond scrive:

    Francesco

    Fino al settembre di due anni fa, avevo un’ottima dottoressa, femminista :), che mi seguiva e che mi aveva davvero preso a cuore.
    Purtroppo ce l’ha crudelmente ammazzata uno squilibrato tossicodipendente, e da allora la nostra vita è cambiata, nuovamente in peggio.
    Il nostro centro di salute mentale, che fino ad allora era situato a pochi metri da dove abito, oggi si trova in un quartiere molto periferico, con cattiva fama, e molto disagevole per chi non è automunito e non ha nemmeno la patente, come il sottoscritto…
    La nuova dottoressa è più sbrigativa e superficiale, e non mi trovo affatto bene, visto che sono costretto a vederla una volta o persino due volte al mese.
    Troppo per me….
    Si limita solo a prescrivere dosaggi di medicinali, mentre io ho bisogno di parlare IN CONTINUAZIONE, di sfogarmi con qualcuno che possa capirmi e aiutarmi.
    Purtroppo per le nostre condizioni economiche, non posso permettermi di essere seguito a pagamento o da medici al di fuori della mia struttura di riferimento…
    Diversamente, non stare qui a sputare le mie geremiadi contro tutto e tutti….
    E con questo rispondo anche a Peucezio…..

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond,
      visto che ne parli qui, penso di non violare nessun segreto.
      Io ti ho messo in contatto con uno psicologo che avrebbe potuto probabilmente (visto che lo ha fatto con altri pazienti con scarsi mezzi economici) prenderti in cura GRATUITAMENTE.
      Tu hai rifiutato, dicendo che potevano trattarti solo quelli del centro di cui hai parlato. Peccato che non lo fanno e ti prescrivono solo farmaci.

  102. mirkhond scrive:

    La nuova dottoressa mi ha detto che la psicoterapia la posso svolgere solo da loro, al centro del Cep.
    E tu da barese, sai benissimo quanto è disagevole per chi non abita lì, recarvicisi….
    C’è gente, che guida la macchina, che per accompagnarvi la moglie, deve prendersi addirittura un giorno di ferie!
    Il disagio non è solo il mio, ma di 1600 persone del nostro quartiere, che da quasi due anni, siamo stati catapultati al SIM del Cep.
    E non possiamo nemmeno chiedere di essere trasferiti ad altre sedi SIM, a noi più vicine, tipo via Pasubio (che posso raggiungere anche a piedi), perché abitando nel mio quartiere, dipendo PER FORZA dal Sim del Cep.
    Inoltre mi è stato sconsigliato da chi mi segue, di rivolgermi ad uno specialista che opera in una struttura esterna al SIM.
    La mia dottoressa infine non conosce il medico che mi hai indicato…
    Insomma non proprio cosa fare, Peucezio!

    • PinoMamet scrive:

      “La nuova dottoressa mi ha detto che la psicoterapia la posso svolgere solo da loro, al centro del Cep.”

      Scusami, ma perché mai?
      Se trovi uno che ti segue gratuitamente, come forse questo dottore indicatoti da Peucezio, cosa gliene frega a quelli del Cep?
      Del resto mica sei obbligato a dirglielo.

      • Peucezio scrive:

        Infatti.
        Si tratta ovviamente di una prescrizione folle e, io credo, illegale.
        Cioè in pratica ti sta vietando di fare psicoterapia dove cavolo ti pare, in nome di chissà quale oscuro interesse.
        E’ una forma di ricatto inaccettabile.
        Ad ogni modo, al di là che in te questa andrebbe deferita all’ordine, resta il fatto che se tu decidi di fare psicoterapia altrove, non si capisce come questi qua potrebbero venire a saperlo (ti ricordo, ma lo sai benissimo, che qualsiasi terapeuta è dovuto al segreto professionale, persino se gli vai a dire che hai commesso un omicidio).

        Solo che il punto è un altro, io temo. Poiché le cose che ti stiamo dicendo io e Pino sono ovvie e di buon senso, non è possibile che a te sfuggono. O, meglio, se ti sfuggono, se hai preso sul serio il folle divieto di questa dottoressa dei miei stivali, io temo che il motivo sia che tu hai una forte resistenza a intraprendere un lavoro su te stesso, perché, inconsciamente, hai una paura fottuta di confrontarti con le tue paure.
        Secondo me il punto fondamentale è che devi consapevolizzarti del fatto che è un lavoro che ti può fare solo bene e, soprattutto, che, per quanto difficile, vale la pena e devi fare uno sforzo su te stesso per lancartici.

  103. mirkhond scrive:

    Vabbè, ma se sono seguito contemporaneamente da due medici operanti in strutture differenti e che, nel mio caso, non si conoscono nemmeno, la cosa non potrebbe danneggiarmi?

    • Peucezio scrive:

      Assolutamente no, perché il piano farmacologico e quello psicoterapeutico sono diversi.

      Cioè, il tuo psicoterapeuta deve sapere che farmaci assumi, questo sì.
      Perché la terapia farmacologica può influenzare quella psicologica.
      Ma non vale il contrario. Cioè in nessun modo un lavoro di psicoterapia può influire su una terapia farmacologica. Se non nel senso che alla lunga può renderla non più necessaria.

    • Z. scrive:

      Duca, chiedo scusa, ma se con questa dottoressa non ti trovi bene non potresti rivolgerti direttamente allo psicoterapeuta consigliato da Peucezio, che peraltro immagino ti prescriverà anche i farmaci necessari? oppure ho perso qualche passaggio?

  104. mirkhond scrive:

    Peucezio

    Ti ho inviato un’altra mail.

  105. Miguel Martinez scrive:

    Per PinoMamet

    “La legge- Z. mi correggerà se sbaglio- giudica diversamente un omicidio premeditato, e uno scaturito in base a uno scatto di rabbia momentaneo, magari legato a fattori emotivi.”

    Sarebbe interessante portare questo discorso fuori dalle secche, “cosa chiediamo ai giudici di fare”, per riflettere su un’altra questione.

    Cioè come possa cambiare il grado di “sensibilità erotica” secondo gli stimoli esterni.

    Non ho la risposta pronta: non so se i frati del Medioevo stessero sempre lì a pensare a cose che non avrebbero mai potuto vedere; o se viceversa la presenza costante di stimoli – come quelli che caratterizzano tutto il dispositivo pubblicitario – invece suscitino reazioni più intense.

    O viceversa, la presenza di stimoli ovunque induca una sorta di assopimento.

    Esistono studi a riguardo?

    • PinoMamet scrive:

      Immagino che ne esistano;
      ma soprattutto, immaginino che ne esistano di contrastanti, e che qualcosa che somigli alla verità possa essere trovato solo cercando il motivo per cui questi studi contrastano; di solito qualche particolare non evidente
      (com’è fatto il campione e da chi, gli anni in cui è stato fatto, come sono stati catalogati i dati, quali altri studi ha fatto l’autore ecc. ecc.)

      In argomento: io credo che l’uomo tenda a erotizzare quello che ha disposizione.
      Gli scrittori dell’Ottocento sembravano fissati con le caviglie, ignorando il resto del corpo femminile, Zeno Cosini (e probabilmente Italo Svevo) andava pazzo per gli stivaletti, aficionados di teatro tradizionale giapponese impazzivano per i giovanetti in ruoli femminili in parrucca, e, proibite per questo motivo le parrucche, erotizzavano i fazzoletti impiegati per coprire le rasature della testa maschile…

      l’uomo è, anche, un animale erotico.
      Non so se sia utile sapere, insomma, se adesso attizza la minigonna e nel Rinascimento il corpetto in stecca di balena; fatto sta che bisogna tenere in considerazione il fatto che attizza, se non è una cosa è l’altra.

      • Peucezio scrive:

        Mah, non so, si usavano décolleté vertiginosi, che per poco non arrivavano ai capezzoli, mentre per le parti basse c’era una specie di mistero, per cui forse affascinavano per questo.
        Ricordo una canzone che canticchiava spesso mia nonna, che diceva proprio questo, come cioè si portasse il décolleté, “ma la gonna fino ai piè”.

        • paniscus scrive:

          “Ricordo una canzone che canticchiava spesso mia nonna, che diceva proprio questo, come cioè si portasse il décolleté, “ma la gonna fino ai piè”.”

          ———————

          Guarda che anche la dea matriarcale dei cretesi, quella raffigurata coi serpenti in mano, ha la gonna lunga fino ai piedi ma ha le tette di fuori…

          E comunque, visto che la discussione si è incagliata, mi permetto di porre io una domanda esplicita che vagola nell’aria ma che nessuno si è azzardato a scrivere per esteso:

          quali sarebbero, esattamente, queste esigenze fisiologiche impellenti e tanto “specifiche” che i maschi avrebbero ma le femmine no?

          Si vuole sostenere che le donne NON ABBIANO pulsioni sessuali e non abbiano desideri fisici?

          Oppure che ce le abbiano ma che si sentano in dovere di trattenerle e sacrificarle per pudore e decoro, mentre i maschi no?

          Ma roba da chiodi…

          L.

        • PinoMamet scrive:

          “Si vuole sostenere che le donne NON ABBIANO pulsioni sessuali e non abbiano desideri fisici? ”

          Mai detto niente del genere.

        • PinoMamet scrive:

          Ripeto per chiarezza quello che ho detto io, che a dire il vero non mi sembra tanto inaudito.

          Se tu uccidi una persona in maniera freddamente premeditata, sei giudicato in modo;
          se lo fai in preda a un raptus improvviso, sei giudicato in un altro.

          Esistono cioè le attenuanti.

          Faccio notare che secondo me si può applicare lo stesso principio ai casi di violenza sessuale.

          Una brevissima ricerca su internet mi mostra che i giudici la pensano come me, quindi non è un discorso così fuori luogo…

          mi mostra anche che alcune persone (alcune delle quali- loro, non io- sono donne che attribuiscono il ruolo del colpevole al “maschio” sempre e comunque) ritengono invece, con spreco di maiuscole, che per lo stupro “non si deve mai parlare di attenuanti”.

          Perché, non è dato saperlo: è un postulato, evidentemente.

        • Z. scrive:

          Pino,

          — Se tu uccidi una persona in maniera freddamente premeditata, sei giudicato in modo;
          se lo fai in preda a un raptus improvviso, sei giudicato in un altro

          Esistono cioè le attenuanti —

          La premeditazione è un’aggravante tipica dell’omicidio (art. 577 c.p.). Poi esistono certamente le attenuanti, ma il raptus improvviso come lo fai entrare nelle attenuanti? attraverso le generiche?

          — Faccio notare che secondo me si può applicare lo stesso principio ai casi di violenza sessuale.

          Una brevissima ricerca su internet mi mostra che i giudici la pensano come me, quindi non è un discorso così fuori luogo… —

          Cioè ci sono giudici che hanno applicato un’aggravante specifica dell’omicidio ad un caso di violenza sessuale? oppure hanno applicato alla violenza sessuale l’attenuante del raptus improvviso?

          — alcune persone (…) ritengono invece, con spreco di maiuscole, che per lo stupro “non si deve mai parlare di attenuanti”. —

          Alcune persone ritengono che la terra sia piatta, che l’agopuntura sia una forma di medicina e che in Italia si pratichi la vivisezione. Detto questo, alla violenza sessuale si applica anche un’attenuante specifica, oltre a quelle generali.

          Piuttosto mi lascia a dir poco perplesso l’idea che qualche giudice abbia considerato attenuata la violenza commessa su di una persona offesa perché poco vestita. Un po’ come se fosse concessa a chi deruba un malcapitato con un portafoglio particolarmente sporgente, o bullizza un ragazzo particolarmente impacciato. Ne sei sicuro?

        • PinoMamet scrive:

          “Detto questo, alla violenza sessuale si applica anche un’attenuante specifica, oltre a quelle generali.”

          E allora sei d’accordo con me, o meglio, lo sono i giudici.
          Il resto mi sembrano problemi lessicali (non faccio di mestiere l’avvocato 😉 ) ma la sostanza è questa.

          “Piuttosto mi lascia a dir poco perplesso l’idea che qualche giudice abbia considerato attenuata la violenza commessa su di una persona offesa perché poco vestita”

          Non ho mai detto questo, e non ho letto niente in proposito.

          ciao!

        • roberto scrive:

          Pino,
          forse con qualche esempio pratico riusciamo a capirci meglio

          “un ballo sensuale e provocante davanti a un ragazzo in piena crisi ormonale ” come scrivevi tu ieri, secondo me non può in nessun caso essere una attenuante. Z se ha tempo e voglia ci dirà se mi sbaglio, ma mi stupirebbe moltissimo che questa cosa sia mai stata considerata un attenuate, e nel caso, beh, i giudici avrebbero sbagliato

          acettare un passaggio da un ragazzo in piena crisi ormonale all’uscita dalla discoteca vestite in maniera succinta e provocante, non è un’attenuante per il ragazzo

        • roberto scrive:

          accettare

          immagina come dice peucezio a parti inverse.

          tu esci la sera tutto bellino perché ti va di fare il fighetto e forse vuoi fare colpo su una ragazza. invece incontri king kong, lui è simpatico, scambiate quattro chiacchiere sul calcio e sulla pronuncia dell’h aspirata dei sumeri. ahimé, lui ti trova eccitante e ti brutalizza. il tuo sedere darebbe un’attenuante a king kong, solo perché sei bellino, hai chiacchierato con lui in maniera intelligente e divertente, tanto da svegliare, insieme al neurone di king kong, i suoi ormoni?

        • PinoMamet scrive:

          Non cambia niente.

          E torniamo all’esempio dell’omicidio: esistono le attenuanti per l’omicidio, esistono le attenuanti per lo stupro.

        • roberto scrive:

          nessuno nega che esistano della attenuanti nello stupro, solo che non esiste (e giustamente per me, ingiustamente per te, qui è la questione) quella del “lei lo ha provocato e lui c’ha gli ormoni che gli girano”
          ciao

        • roberto scrive:

          però forse ho capito dove sta l’equivoco

          scrivi
          “Se tu uccidi una persona in maniera freddamente premeditata, sei giudicato in modo; se lo fai in preda a un raptus improvviso, sei giudicato in un altro”

          ma non è che il raptus improvviso sia una attenuante, è la premeditazione ad essere una aggravante!

        • Z. scrive:

          Pino, ma certo che esistono le attenuanti anche per la violenza sessuale: quelle tipiche, quelle atipiche e pure una specifica (1). Non credo che qui nessuno lo discuta; non credo neppure, ad essere sinceri, che nessuno qui sostenga che la cosa sia sbagliata, nemmeno Lisa. Mi stupirei del contrario. Su questo nessuno ti dà torto, credimi.

          Da qui a dire che una donna che non si veste “abbastanza” sia in qualche modo corresponsabile di una violenza sessuale subita perché ha “indotto un raptus” nello stupratore, beh, ce ne corre. E non conosco giurisprudenza in questo senso.

          Così come non conosco giurisprudenza che scusa il borseggiatore che ruba un portafoglio così sporgente dalla tasca da essere considerato una “provocazione”, o il ladro di motociclette non assicurate da un bloccafreno, anche se è a tutti noto come l’occasione faccia l’uomo ladro.

          Z.

          PS: comunque, la capacità di intendere e di volere non è una circostanza attenuante del reato. E’ una qualità del soggetto agente, che ne determina l’imputabilità.

          (1) Esempio classico: la “mano morta”, in Italia, è considerata violenza sessuale, ma non è punita quanto uno stupro…

        • PinoMamet scrive:

          “Da qui a dire che una donna che non si veste “abbastanza” sia in qualche modo corresponsabile di una violenza sessuale subita”

          Non mi pare di averlo detto, però.

        • Z. scrive:

          Pino,

          forse ho frainteso. Però tu hai scritto:

          Ho visto, in una discoteca del bolognese, anni fa, delle ragazzine seminude ballare in modo estremamente provocante, venendo letteralmente assediate in pochi minuti da un gruppo di ragazzotti nordafricani con l’aria dell’ “appena sbarcato”, che verosimilmente- scusate il francesismo- non vedevano una figa da anni; è così assurdo aspettarsi che possano venire violentate?

          che, sempre ammesso e non concesso che vi sia un legame tra l’abbigliamento e il rischio di stupro, mi sembra come dire:

          Ho visto uno scooter senza il bloccafreno parcheggiato in una strada di periferia piena di ragazzi nordafricani: è così assurdo aspettarsi che possa essere rubato?

          In base a un ragionamento di questo tipo hai richiesto una sorta di “attenuante per raptus”, secondo il principio che l’occasione, oltre che rendere l’uomo ladro, può renderlo stupratore.

          Insomma, forse ho frainteso, ma era decisamente facile fraintendere, che dici? 🙂

        • PinoMamet scrive:

          No, non era particolarmente facile fraintendere, ma era troppo gustoso prendersela con un presunto “difensore degli stupratori”.

          Per cui la violenza sessuale deve diventare non più un reato, ma un monstruum su cui non si può ragionare, perché “io non ho mai avuto la tentazione di stuprare una ragazza”.

          Per cui chi difende il principio che possano esistere delle attenuanti in casi di violenza (e non è scontato, perché ripeto, ho letto dei link dove si chiedeve con veemenza che non si concedessero mai attenuanti per questo reato) diventa quello che invece ha avuto questa tentazione?

          Allora se dico che ci devono essere delle attenuanti per omicidio, divento anche un possibile omicida?

          Ora, tu concordi con me che ci possano essere delle attenuanti.
          L’esperto sei tu; io mi limito a copi-incollare:

          “Attenuano il reato, quando non ne sono elementi costitutivi o circostanze attenuanti speciali, le circostanze seguenti:
          1) l’aver agito per motivi di particolare valore morale o sociale (1);
          2) l’aver agito in stato di ira, determinato da un fatto ingiusto altrui (2);
          3) l’avere agito per suggestione di una folla in tumulto, quando non si tratta di riunioni o assembramenti vietati dalla legge o dall’Autorità, e il colpevole non è delinquente o contravventore abituale o professionale o delinquente per tendenza (3);
          4) l’avere nei delitti contro il patrimonio, o che comunque offendono il patrimonio, cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di speciale tenuità, ovvero, nei delitti determinati da motivi di lucro, l’avere agito per conseguire o l’avere comunque conseguito un lucro di speciale tenuità, quando anche l’evento dannoso o pericoloso sia di speciale tenuità (4);
          5) l’essere concorso a determinare l’evento, insieme con la azione o l’omissione del colpevole, il fatto doloso della persona offesa (5);
          6) l’avere, prima del giudizio, riparato interamente il danno, mediante il risarcimento di esso, e, quando sia possibile, mediante le restituzioni; o l’essersi prima del giudizio e fuori del caso preveduto nell’ultimo capoverso dell’articolo 56, adoperato spontaneamente ed efficacemente per elidere o attenuare le conseguenze dannose o pericolose del reato (6) .”

          Ora, l’agire in stato di ira è così diverso dall’agire in stato di eccitazione sessuale?

          Si badi:
          io non so e non mi interessa sapere se l’uomo si ecciti più o meno della donna.
          Si badi inoltre anche a questo:
          considerare l’ira come attenuante, non signifca colpevolizzare la vittima dell’ira medesima, quindi perché chi osasse paragonare l’ira all’eccitazione sessuale (mai sia! siamo tornati all’era del tabù) deve passare per quello che colpevolizza la vittima, che gli impedisci di vestirsi come vuole, e magari anche un possibile stupratore??

          Ora, se volete contestarmi questo paragone, va bene;
          se volete colpevolizzare me come “l’amico degli stupratori e quello che vuole che le donne si mettano le gonne lunghe”, allora no, grazie, avete sbagliato persona, arrivederci.

        • PinoMamet scrive:

          A proposito dei “motivi di particolari valori sociali o morali”, su cui so che mi romperete il cazzo anche se non sono quelli del mio paragone e non ho mai citato niente del genere;
          continuo a copi-incollare, da un sito di giurisprudenza:
          “S ricordi però che la giurisprudenza ha escluso che l’attenuante possa applicarsi ai casi in cui sia presente la causa d’onore, la necessità di sopperire ai bisogni familiari, il movente della gelosia, il motivo politico animato da finalità eversive o terroristiche, la ritorsione o la vendetta.”

        • roberto scrive:

          Pino,
          “l’aver agito in stato di ira” tout court non basta, ci vuole
          “determinato da un fatto ingiusto altrui”

          e “fatto ingiusto” è, semplificando, un fatto giuridicamente ingiusto, non un fatto che io ritengo ingiusto

          questo secondo me rende il paragone fra scatto d’ira e scatto d’ormoni non corretto! anzi, più precisamente sono la stessa cosa ma nel senso opposto a quello che ritieni tu, niente attenuanti per la semplice ira o per il semplice scatto di ormoni

          non mi hai detto se ci ho preso nel post “ho capito dove sta l’equivoco”

          (e no, non ho né scritto né pensato che tu fossi “l’amico degli stupratori”)

        • PinoMamet scrive:

          Ehm…
          non ricordo, ma suppongo che tu ci abbia preso, mo’ però non farmi andare daccapo ancora 😉

  106. mirkhond scrive:

    Forse dipende dalla “temperatura” di ciascun maschio umano.
    Che, probabilmente, non è uguale in tutti….

  107. mirkhond scrive:

    “i russi, notariamente, si accontentano di poco”

    E questo, credo, che sia il segreto della loro forza e sopravvivenza di fronte alle tante, troppe tragedie che hanno vissuto nei secoli….

    • PinoMamet scrive:

      In effetti prove fotografiche delle distruzioni non se ne sono viste, eppure gli ISISotti sono sempre pronti a farsi fotografare e riprendere in tutte le pose…

      può essere benissimo una sparata propagandistica (per il bene dell’archeologia, me lo auguro) ma credo comunque venga dall’ISIS per accreditare la proprio fama di “cattivi” e “duri e puri”, non dall’amministrazione USA che non sembra aver particolare voglia di impegnarsi…

      • Peucezio scrive:

        Mah, tanto poi lo sapremo.
        Certo è che dei danni li hanno fatti, a santuari, antiche moschee, e li hanno ammessi molto volentieri.
        D’altronde sono amici degli americani, quindi è normale che ne condividano i vizi: Montecassino, Dresda, per poco non colpivano il Cenacolo di Leonardo…

        • PinoMamet scrive:

          Questo secondo me, Peucezio, non c’entra proprio niente…

        • Peucezio scrive:

          Invece c’entra, perché è lo stesso spirito iconoclasta.
          E’ l’odio verso Roma (i protestanti) e verso Babilonia (ebrei, mussulmani).
          E’ insomma l’odio verso l’arte e la civiltà.
          L’americano fondamentalista evangelico (e il sostrato culturale americano è quello; d’altronde le élite politiche e militari sono protestanti e ebree e lo erano ancora di più durante la II Guerra Mondiale) disprezza la bellezza e la storia, e l’ha dimostrato in mille occasioni.
          Perché in fondo disprezza l’uomo, ha inventato la bomba atomica, ha compiuto crimini in proporzioni inedite nella storia (il genocidio degli indiani), insomma, vorrebbe annientare l’umanità. D’altronde, se il dio è trascendente e tutto il resto è merda, bisogna distruggere l’universo: è del tutto coerente e normale.

        • habsburgicus scrive:

          in parte c’entra, Pino
          e il fatto che anche tu, molto acuto, non te renda conto, corrobora quanto già si sa..che hanno vinto completamente, in modo totalitario (loro sì, non quello che coniò la parola :D) e da molto tempo, IN MODO DEFINITIVO..non c’è nulla da fare, così fu, è e sarà in saecula saeculorum 😀
          però sarebbe bello chiedersi, come puro discorso erudito più lontano da noi del regno hurrita di Mitanni o della dinastia curda degli Shaddadidi, perché i tedeschi NON distrussero nulla di artistico (anzi protessero sempre l’arte) e gli anglosassoni sì
          è che i tedeschi, o almeno le élites, avevano una mentalità greca, classica, dotta
          potevano massacrare gli uomini :D, mai fare danni deliberati all’Arte !
          ma vallo a dire agli adepti del “pensiero unico” 😀

        • habsburgicus scrive:

          mitico, Peuce’
          abbiano scritto nello stesso momento
          e più o meno lo stesso 😀

        • PinoMamet scrive:

          Ma dai, non penso che Montecassino sia stata bombardata perché gli americani odiano l’arte
          (che poi… è pieno di americani, e di anglosassoni, che sono invece addirittura svenevoli di fronte a qualunque manifestazione storica o artistica).

          Quanto alla bomba atomica, la cercavano tutti, gli americani la hanno ottenuta per primi, grazie agli sforzi di un team di studiosi in gran parte non americani…

        • PinoMamet scrive:

          ” perché i tedeschi NON distrussero nulla di artistico (anzi protessero sempre l’arte) e gli anglosassoni sì”

          ehm…
          in effetti i nazisti distrussero tonnellate di arte “degenerata” e bruciarono libri… 😉
          per il resto, mi pare che bombardassero le città inglesi esattamente come questi facevano con le città tedesche…

          in più i tedeschi (in questo non diversamente da inglesi, tedeschi e italiani, in altri periodi storici) fecero bottino dell’arte dei paesi occupati, ma questo è un altro discorso.

        • habsburgicus scrive:

          i la hanno ottenuta per primi

          ok, l’hanno ottenuta..questo non vuol dire usarla, però, a nemico sconfitto e conscio di esserlo, e quasi disposto alla resa !
          (su bomba atomica e soprattutto su resa Giappone che no è proprio la stessa cosa, ne parlai alcuni giorni fa….suscitando scarsissimo interesse, neppure Mirkhond commentò 😀 hai visto i commenti ?)

        • roberto scrive:

          “avevano una mentalità greca”

          nel senso di mariuoli?
          non ti facevo così antigreco
          😀

          a proposito di cassino,
          voi storici sapete se è vera la storia dell’errore di traduzione “abtei/abteilung”?

        • Francesco scrive:

          gli americani?

          quelli che hanno costruito i monumenti di Washington? che hanno costruito la cattedrale di San Patrizio a Boston?

          che comprano interi castelli e li rimontano in America?

          che studiano l’Europa più e meglio degli europei, nelle loro università?

          che sono in misura consistente italiani, irlandesi, polacchi e quindi cattolici?

          😀

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Sull’amore dei tedeschi per le belle arti, ricordo che nell’ultima fase di guerra i missili tedeschi furono puntati più che altro su centri inglesi privi di valore strategico, ma di importanza artistica e culturale: i c.d. Baedeker Blitz.

          Ovviamente liberi di dire che è tutta una montatura alleata contro lo Spirito Germanico, ma allora bisogna concludere che i comandi tedeschi selezionassero città a caso su cui sparare le ultime cartucce rimaste 😀

        • habsburgicus scrive:

          nell’ultima fase di guerra

          sei irrecuperabile 😀
          lo dici anche tu..nell’ultima fase di guerra..
          dopo il bestiale terrorismo aereo del nemico, avevano pure il legittimo diritto di rappresaglia ?..poi non fecero nulla.. forse non riuscirono (dici tu), forse non vollero forse entrambe cose
          ah lo so, Norimberga non ne parla ed è sacra..e per te è la sacralità assoluta..
          e perché Tokyo no ?..mah 😀 forse perché fu meno mediatico, per noti motivi 😀

  108. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    “Io sono per una soluzione migliore.”

    Il problema non è che qualcuno “abbia esigenze”, cosa comune a uomini e donne, altrimenti la specie si sarebbe estinta.

    La cosa interessante è che la questione venga giocata oggi interamente in termini di “diritti”, da una parte il presunto “diritto” della donna di “vestirsi come vuole”, dall’altra il presunto “diritto” del maschio di esprimere i propri ormoni.

    Altre culture hanno affrontato la questione in maniera totalmente diversa, non necessariamente migliore: senza andare lontani, basti pensare a tutta la riflessione cattolica sul “peccato di desiderio”, che può riguardare sia maschi che femmine; sui “pensieri impuri”.

    In questo caso, non si guarda la fantasia della “libertà”, ma altre fantasie.

    • PinoMamet scrive:

      “Altre culture hanno affrontato la questione in maniera totalmente diversa”

      hai ragione, ma dal momento che la nostra cultura invece lo affronta dal punto di vista della legge (anzichè del peccato, della colpa morale, del tabù o altro) non mi sembra peregrina la discussione in merito…

      poi certo io ho interessi molto diversi, infatti non faccio l’avvocato come Z. e non giudico le sentenze europee come Roberto 🙂

  109. Miguel Martinez scrive:

    Per PinoMamet

    “hai ragione, ma dal momento che la nostra cultura invece lo affronta dal punto di vista della legge”

    Già faccio fatica a star dietro alle leggi sui numeri civici

    http://www.nidiaci.com/2015/03/09/i-misteriosi-numeri-civici-44-46-48-e-50-di-via-della-chiesa/

    … mi sembrano tutte questioni abbastanza lontane. Forse perché vivo in un contesto in cui l’80% delle persone che frequento e con cui agisco e assieme a cui combatto, anche, sono donne. E almeno il 50% della feccia umana contro cui mi trovo a battere è costituita da donne…

    Alcune di queste donne mi fanno ribrezzo, altre mi fanno una grandissima tenerezza, ma nessuna fa balli provocanti che potrebbero indurmi in tentazioni tali da farmi rischiare di finire in carcere 🙂

    • PinoMamet scrive:

      ..mah, sono questioni abbastanza lontane anche per me, ma che c’entra, mica posso sempre discutere di invazioni slave in Grecia 😀

  110. Miguel Martinez scrive:

    Per PinoMamet

    “Non sono così estremo, ma credo che la legge farebbe un grandissimo torto nel non riconoscere che l’uomo, maschio, ha esigenze fisiche particolari.”

    Specificare meglio…

    Tra l’altro, esiste una vasta letteratura sui pii monaci (cattolici o buddhisti, poco importa) indotti in peccato dall’incontrollabile lascivia femminile…

  111. MOI scrive:

    @ MIRKHOND

    Considera che quel che i nostri nonni e ancora genitori chiamavano “Buon Senso”,in Frangistan (come lo chiami tu) è morto e sepolto, poi disseppellito apposta per farne scempio del cadavere !

    Nel bene o nel male, affermare che il “Matrimonio” prevede unione fra “Uomo e Donna” (ClericoFascismo “da Noi” & “Paradigma EteroSessista in USA”) volta a “procreare” (il solo verbo “procreare” o l’ aggettivo “procreativo” è discriminazione di “Gender” contro la gente “Gender Bender” !) è divenuta anche (!) in Europa e perfino (!) in Italia una roba “intuitiva” come che “se mangi un gamberone fai incazzare lo HaShèm degli Ebrei che scatena le Sette Piaghe !” … messa sullo stesso identico piano !

    • MOI scrive:

      Insomma, Mirkhond: se proprio ci tieni alla visitina di cortesia 😉 della DIGOS, è ben più facile che te la mandino Ivan Scalfarotto e Laura Boldrini … mica Fiamma Nirenstein ed Elio Toaff, eh !

      • Z. scrive:

        Imfatti Scalfarotto e Boldrini – come del resto Nirenstein e Toaff – non fanno altro che studiare liste di malcapitati a cui “mandare la DIGOS”. Cooome no. Lo sanno tutti, è evidente, è evidente 😀

  112. MOI scrive:

    @ MIRKHOND

    https://www.youtube.com/watch?v=Y3hndmjeUhc

    LMPT Capire il “Gender” in meno di 3 minuti

  113. MOI scrive:

    Non l’ho capita neanch’io … ma di solito NON è interesse femminile.

    In ogni caso, la più grande icona di Donna Camionista risale a quando ancora l’ Italia NON era ancora così Colonia Statunitense :

    https://www.youtube.com/watch?v=nJqP0gAohRE

    Teresa (1987)

    Serena Grandi

  114. mirkhond scrive:

    Guidare un camion non dev’essere mica uno scherzo.

  115. MOI scrive:

    Un commento nel Blog di Suleiman Kahani :

    Estremisti islamici irrompono al Louvre e tenendo a bada i guardiani con gli AK47 costringono la gioconda a ripetuti rapporti orali

    [cit.]

    😀

  116. mirkhond scrive:

    Tra i commentatori del blog di Kahani ci sono degli autentici pozzi di simpatia, come un ceto Ivan che è russo ortodosso! 🙂

  117. mirkhond scrive:

    Cosa intendi per “Asino Emiliano”?
    Un burlone?

  118. MOI scrive:

    Deriva dall’ espressione “far l’asino per non pagar dazio”, visto che la carne d’asino per scopi alimentari non era tassata con il dazio … o almeno, così la so; e mi pare che si dica anche in altre regioni, pure del “tuo” Regno dei Borbone !

    • Z. scrive:

      In realtà, a quanto ho letto – anche in un sito che mi segnalasti tu – era più semplice: a non non essere tassati dal dazio erano gli asini vivi perché, a differenza di quelli macellati, non erano merce ma animali da trasporto.

      Quindi “fare l’asino” pare fosse un modo scherzoso di dire “cercare di passare la dogana senza pagare”.

  119. mirkhond scrive:

    Non l’ho mai sentita.
    Da noi si dice “fare lo scemo per non andare alla guerra”! 🙂

  120. mirkhond scrive:

    “la Bolivia (alleata del Perù nei 1870′) non ottenne nulla ed ancora sogna il mitico sbocco all’Oceano di cui fu privata ! (vedi donna popputa in un post di Miguel di qualche mese fa)”

    Potrebbe riunirsi al Perù, a cui appartenne fino al 1825! 🙂

  121. mirkhond scrive:

    “il desiderio di vendetta è universale ma va superato”

    Certamente.
    Ma non puoi farcela da solo.
    Hai bisogno di chi ti aiuti a farlo….

    • Francesco scrive:

      hai ragione

      ma io inizierei a non coltivarlo nell’animo

      come dicevano i vecchi preti di mille anni fa, le tentazioni è meglio fuggirle

      ciao

  122. mirkhond scrive:

    Nel 1999, durante i massacri di Albanesi in Kosovo, da parte dei Serbi, poco prima del’intervento Nato, un giornalista del tg2 intervistò una suora italiana che aiutava i kosovari che fuggivano in Albania.
    Alla domanda del giornalista, se la suora insegnava il perdono ai suoi assistiti, la religiosa, serenamente e pacatamente rispose:

    – Il perdono è un cammino….

  123. MOI scrive:

    @ MIRKHOND

    Senza (!) pretese …

    Hai mai preso in considerazione un Dottore Uomo ? Forse una figura “simil-paterna” è più adatta di una “simil-materna” …

    @ PINO

    Sono interessanti (come sempre) le tue osservazioni, ma … sono aspetti che, se Jung li “ricamava” troppo, Freud (che va per la maggiore) temo che le abbia liquidate con troppa spocchia razionalista-materialista …

  124. mirkhond scrive:

    Il dottore che mi ha indicato Peucezio è un uomo.
    Anche Tortuga, mesi fa, in privato mi consigliò la stessa cosa….

    • MOI scrive:

      Ma forse una persona sola non basta … specie se si occupa di tante altre, tipo ufficio postale.

      • MOI scrive:

        Gino Strada ha sempre avuto parole durissime contro la “Aziendalizzazione” della Sanità … per motivi in teoria _ ma teoria ! _ ovvi.

      • mirkhond scrive:

        La duchessina nella comunità dove risiede, è seguita da più persone.
        Alcune stronze, lo ammetto.
        Ma col sottoscritto non con lei.
        E tutto per aver osato, il Duca, posare lo sguardo verso una delle loro “sacre vestali”! 😉
        Che obbrobrio imperdonabile!

  125. Peucezio scrive:

    A proposito di distruzioni vere o fasulle, da
    http://www.mediterraneoantiguo.com/2015/03/reportaje-el-patrimonio-en-irak-y-siria.html

    “Pero en estos días asistimos a un paso más de la sinrazón. La destrucción por motivos ideológicos. El exterminio nihilista del patrimonio como operación propagandística. Es en este contexto en el que debemos circunscribir el video que difundía DAESH el pasado 27 de febrero: unas imágenes en las que se podía ver como un grupo de individuos armados con mazas y sierras mecánicas la emprendía a golpes con piezas del importantísimo Museo Arqueológico de Mosul, así como con los famosos Lamassu de la Puerta de Nergal, que custodiaban una de las entradas a la antigua ciudad de Nínive. Días antes, el fanatismo se había llevado por delante parte de la muralla de este mismo lugar, así como miles de libros de gran valor histórico. Sin embargo, las imágenes más impactantes tuvieron lugar en julio de 2014, cuando la tumba del profeta Jonás, lugar de peregrinación para cristianos y musulmanes, fue volada por los aires.

    La valoración de los daños es todavía prematura. Al tratarse de una zona controlada absolutamente por DAESH, no es posible que que ningún observador cuantifique lo que se ha perdido. Las imágenes de la destrucción de las piezas del museo permiten arrojar un mínimo halo de esperanza, pues no parece que todas fueran originales. Fuentes iraquíes nos han confirmado que algunas eran moldes de yeso de esculturas y otros objetos que se encuentran a buen recaudo en Bagdad. El Museo Británico hizo pública una nota en la que confirmaba que algunos de los relieves que se mostraban en el video eran copias de originales que se encuentran en su colección. Pese a todo, el balance general parece negativo, pues las esculturas procedentes de Hatra sí parecían ser las originales. En un primer momento se pensó que no, pero que parece que poco antes de la irrupción de los milicianos de DAESH en Mosul, el museo estaba listo para su reapertura tras el cierre producido durante la guerra de 2003. De hecho, algunas de las piezas que se pueden ver en las imágenes estaban embaladas. Uno de los mejores balances realizados hasta el momento puede consultarse en la web conflictantiquities.”

    Dovrei ritenere che possiamo stare tranquilli e che è tutta propaganda occidentale, per il sol fatto che in un museo, insieme a pezzi autentici, c’erano molte copie in gesso?
    Come dire che se va a fuoco una biblioteca che custodisce preziosissimi codici medievali ci sono anche un sacco di copie a stampa di libri comunemente reperibili, chi se ne frega…
    E tra l’altro nell’articolo si parla anche di libri.
    Quindi qui, oltre all’odio per le immagini, che già di per sé è mostruoso, c’è l’odio per qualsiasi forma di cultura.
    Cioè ciò che si vuole è degradare l’uomo allo stato ferino, subumano. D’altronde è tipico di tutti i letteralisti e i trascendentisti.

    • PinoMamet scrive:

      Guarda, ripeto: io posso solo sperare che gran parte di queste distruzioni siano false o esagerate. Di più non posso dire.

      Non credo invece che i seguaci dell’Isis, per i quali non riresco a provare la minima simpatia, vogliano degradare l’uomo allo stato subumano.

      Credo invece che abbiano una scala di valori radicalmente diversa da quella occidentale moderna, e in realtà… occidentale, postmoderna.

      Anche guardandola fuori dall’ottica religiosa, in maniera puramente tecnica, statistica:
      non distruggono mica i computer. Non distruggono mica le telecamere.
      Distruggono i libri, che non leggono, le statue di dèi, che non conoscono, le mura di città antiche di cui non sanno niente.

      Io credo che siano dei tamarri, che vogliano ridurre l’uomo allo stato tamarro, questo sì.

      Ma è una lettura, come dire, “marxiana”, di struttura.
      La sovrastruttura, è la solita iconoclastia religiosa.

      • habsburgicus scrive:

        Io credo che siano dei tamarri

        tamarri di tutto il mondo, unitevi !
        Miguel dovrebbe tradurlo in arabo 😀

      • Peucezio scrive:

        “Credo invece che abbiano una scala di valori radicalmente diversa da quella occidentale moderna, e in realtà… occidentale, postmoderna.”

        Su questo dissento radicalmente.
        L’Occidente contemporaneo è fondato esattamente sugli stessi valori di questi pazzi.
        Solo che si è molto annacquato, quindi non distrugge più i monumenti. Anche perché agisce in modo più subdolo, trasformando l’uomo in profondità, sradicandolo, deculturalizzandolo, eliminando le condizioni per cui sia in gradi di produrre qualcosa, rendendo museale ciò che prima era vitale.
        E’ meglio che una testimonianza rimanga in piedi piuttosto che venga distrutta (ci mancherebbe!), ma renderla museale laddove era viva è comunque un modo di distruggere la sua essenza.
        In Puglia ancora pochi anni fa vedevi i bambini (popolani del posto) giocare a pallone davanti alle cattedrali romaniche. Oggi è molto raro, in compenso ci vedi i turisti con le macchine fotografiche. Cioè gli spazi antistanti le cattedrali hanno perso la loro funzione comunitaria e sociale.
        Monumenti meravigliosi, ma l’anima si perde.
        Quello sono la forma violenta, rozza, distruttrice del genocidio culturali, questi sono la faccia più presentabile, meno violenta.

        • PinoMamet scrive:

          “In Puglia ancora pochi anni fa vedevi i bambini (popolani del posto) giocare a pallone davanti alle cattedrali romaniche. ”

          Mica solo in Puglia, ma a farli smettere sono state le mamme paranoiche e le “scuole di calcio”, e non le pro-loco o il complotto giudaico 😉

        • Peucezio scrive:

          Ovvio.
          Fa parte dell’imborghesimento della popolazione.
          Che è un prodotto della società del benessere, cioè di un certo tipo di economia, di modello di società.
          Una mamma non solo medievale, ma anche settecentesca, non avrebbe certo rotto le palle.
          Dai, questo è semplice, posso capire il dissenso sul resto, ma mi meraviglio di un’obiezione come questa.

    • habsburgicus scrive:

      gli spagnoli però sono gli ultimi che possono protestare.
      i rossi nel 1936 si accanirono contro i monumenti del passato cristiano !

      • mirkhond scrive:

        Si guardano sempre le travi nei deretani altrui… 🙂

      • Peucezio scrive:

        Ma non erano spagnoli, erano rossi. Mica è un fatto etnico.
        Qua non ci sono spagnoli, siriani, iracheni, libici, ma fanatici ideologici.
        E il marxismo ha la stessa matrice ebraica di questi qui. Non vedo nessuna differenza sostanziale. Erano massoni internazionalisti, non erano spagnoli.

        • mirkhond scrive:

          Tra quei massoni internazionalisti, anarchici, comunisti stalinisti e trotzkisti, molti erano spagnoli.
          Il clero cattolico basco simpatizzava in maggioranza per la repubblica, e Franco nel 1937 ne fece fucilare un gran numero.
          Dunque vi furono sacerdoti cattolici massacrati da ENTRAMBE le parti.

        • habsburgicus scrive:

          si, ma i baschi per tradimento, non in odium Christi

        • mirkhond scrive:

          Certamente.
          Però sempre sacerdoti cattolici erano. 🙂

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      A me pare che ferino e subumano siano l’origine dei paganesimi, non della trascendenza.

      • Francesco scrive:

        beh, la ferocia di certi monoteisti è assai ferina

        a me sembra un problema di onestà intellettuale: ti metti di fronte al Dio “assoluto” per quello che di sè ha rivelato o approfitti della assolutezza per imporgli quello che piace a te e lo usi come scusa

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Non mi pare che in Livonia i ribelli pagani ci andassero molto piú per il sottile. Né i lituani che bruciavano la cattedrale di Vilnius erano esattamente monoteisti.
          Ma se ci piace davvero la vulgata ottocentesca del pagano-buono, monoteista-cattivo, vulgata che tra i “fratelli” che odiate a parole tanto andava molto più forte del matrimonio gay…

        • Francesco scrive:

          no, scusa ma io tra i difensori dei pagani legati alla Terrra non ci voglio finire

          sono un fanatico della Rivelazione, e prima del Razionalismo greco

          solo sostengo assoluto” è necessariamente estremista e deve essere lasciato nelle mani di Dio

          ciao

        • mirkhond scrive:

          Maurizio ha ragione.
          La ferocia è dell’UOMO, politeista o monoteista, ateo o credente, clericale o anticlericale….
          Del resto cosa facevano i popoli mesoamericani o gli Inca coi loro nemici?
          E gli Assiri e i Babilonesi/Caldei di Nabucodonosor?

      • mirkhond scrive:

        Piena concordanza con Maurizio, anche qui!

  126. mirkhond scrive:

    “D’altronde, se il dio è trascendente e tutto il resto è merda, bisogna distruggere l’universo: è del tutto coerente e normale.”

    Non mi sembra però che DIO abbia mai ordinato all’uomo di distruggere ciò che EGLI HA creato, uomo compreso….
    A meno che non prendiamo per buone le pseudo-conquiste e i pseudogenocidi che gli Ebrei avrebbero compiuto nel loro pseudo-arrivo in Canaan, ai tempi di Giosuè (XIII secolo a.C.).
    Che, non trovano conferme archeologiche,,,,

    • Peucezio scrive:

      Io non so cosa Dio abbia ordinato.
      Quello che però posso constatare è cosa può produrre una certa concezione di Dio.
      Poi sai bene che io sono convinto che l’ispirazione di queste cose sia satanica, quindi mi guardo bene dall’ascriverla a un principio di bene.

      Qualche volta mi spiegherai qual è per te la matrice del capitalismo americano e del materialismo marxista e liberale.

      • mirkhond scrive:

        Quei presunti massacri, sono frutto di rielaborazioni, quando non invenzioni di sana pianta, da parte di ambienti sacerdotali giudaici residenti a Babilonia nel VI-V secolo a.C., come ripetuto qua infinite volte, ma evidentemente sempre dimenticato.
        Il capitalismo e il marxismo nascono da un letteralismo biblico veterotestamentario, reinterpretato dai calvinisti olandesi e anglosassoni dal XVI secolo in poi….

    • Francesco scrive:

      no scusa, la Santa Chiesa Cattolica insegna che Iddio è trascedente e che tutto il resto lo ha creato Lui! e tutto è strada verso di Lui

      qualche mistico avrà calcato la mano sul fatto di non attardarsi lungo la strada ma mai nessuno ha detto che ciò che Dio ha creato è merda

      c’è un virulento non sequitur nella tesi, che valo solo per gli gnostici e i manicheisti

      e non vorrei essere confuso con costoro!

  127. mirkhond scrive:

    “ehm…
    in effetti i nazisti distrussero tonnellate di arte “degenerata” e bruciarono libri… 😉
    per il resto, mi pare che bombardassero le città inglesi esattamente come questi facevano con le città tedesche…

    in più i tedeschi (in questo non diversamente da inglesi, tedeschi e italiani, in altri periodi storici) fecero bottino dell’arte dei paesi occupati, ma questo è un altro discorso.”

    Oltre ad intere città come Varsavia tra l’agosto del 1944 e il gennaio 1945, giusto per fare un esempio….

    • Peucezio scrive:

      Sì, ma salvarono i manoscritti e gli altri tesori di Montecassino e tantissime altre cose.
      Dai, è un paragone che non regge.
      Ma la morale qual è? Che gli americani sono buoni?

      • mirkhond scrive:

        No. Sono i peggiori.
        Ma come è stato ripetuto più volte, il più pulito c’ha la rogna sotto… 🙂

      • PinoMamet scrive:

        Scusami Peucè, ma allora la morale quale sarebbe, che i tedeschi sono buoni?
        😉

        il fatto è che l’iconoclastia, dai, non c’entra proprio niente né con Montecassino né coi ragazzini che giocano a pallone davanti alla Cattedrale, volercela vedere per forza mi sembra una bella forzatura…

      • habsburgicus scrive:

        chi ha letto le memorie di qualche generale tedesco, capisce la differenza fra un Ufficiale e la soldataglia USA 😀
        però io non sostengo che gli americani sono cattivi
        sono ignoranti 😀 e questo è peggio
        ci sono, intendiamoci, americani colti, ma sono rari–e guarda caso sovente sono ottime persone
        sto finendo di leggere un ottimo libro di Edward Gaylord Bourne del 1904, sugli spagnoli in America che riconosce i meriti degli spagnoli ed è molto, molto più equilibrato di cerri italiani di oggi ! (e mille volte di più dei “professori” di Mirkhond !) purtroppo morì giovane
        il fatto è che la cultura storico-erudita (specialmente quella su altre Nazioni) è rara in America..
        anzi dai 1920′ è peggio perché spesso gli unici a conoscere qualcosa sono “neo-americani” (quasi sempre di una certa etnia), in origine sinistrorsi, anticattolici e sovversivi..dunque pur essendo in alcuni casi colri non svolgono funzione di katechon, anzi 😀
        i più però sono ignorantissimi
        io ritengo la cultura, specialmente storica, un grande katechon contro l’inciviltà
        ed è anche per questo che la Storia VERA, pre-1900, anzi direi pre-1789 è combattuta e diminuita 😀
        guai se i giovani pensassero troppo 😀
        poi chi vota più PD o SEL ? 😀

        • mirkhond scrive:

          C’è anche Prescott con la sua Conquista del Messico del 1843, che dati i tempi e il contesto wasp dell’autore, mostra una grande ammirazione per Cortez e la Spagna del XVI secolo, come pure per il meticciamento tra spagnoli e indie, grazie al Cattolicesimo dei conquistadores.
          Che Prescott considera più adatto a portare a Cristo e alla civiltà, dei politeisti feroci, a differenza del suo protestantesimo anglosassone.
          Quasi provando un’inconscia invidia per un metodo di conquista fondato sull’assimilazione mestiza, piuttosto che sul genocidio avvenuto invece nei suoi USA…
          Notevole per un wasp! 🙂

        • mirkhond scrive:

          E Holmstead (morto nel 1945) con il suo bellissimo studio (purtroppo rimasto incompleto per la morte dello storico) sull’Impero Persiano Achemenide (559-330 a.C.), che, seppur datato, ancor oggi è utilissimo per la ricchezza di dati e l’equilibrio di giudizi che mostra verso quell’epoca, provando simpatia per l’Iran e cercando di vederla il meno possibile condizionata dal filtro della storiografia ellenica/ellenistica….

        • Francesco scrive:

          scusa Hasburgicus, per fare un confronto dovresti leggere le memorie di qualche generale inglese e americano!

          non puoi paragonare il livello culturale di classi differenti

          ciao

  128. mirkhond scrive:

    “fa….suscitando scarsissimo interesse, neppure Mirkhond commentò 😀 hai visto i commenti ?)”

    Habsburgicus

    Quando uno non commenta è perché puo’ avere i pensieri altrove, eh? 🙂

    • habsburgicus scrive:

      infatti..ci mancherebbe 😀
      era una constatazione, non una critica !
      (fra l’altro, ex post, da te stesso ho poi appreso che erano proprio i giorni di quella stupida ! scusatissimo, quindi :D)

  129. mirkhond scrive:

    Peucezio

    All’università ho appreso che il sacro romano imperatore Enrico VI di Hohenstaufen (1190-1197), quando conquistò il Regno di Sicilia e Puglia nel 1194, distrusse molti documenti della precedente dinastia Altavilla, con cui pure era imparentato.
    Nel 1266-1270, Carlo I Capeto-Angiò, divenuto re di Sicilia e Puglia (1266-1285) fece distruggere moltissimi documenti della precedente dinastia Hohenstufen, producendo un danno enorme alla storiografia per la lacuna di molti aspetti del regno di Federico I (1198-1250, II come Sacro Romano Imperatore dal 1220)!
    Bitonto, ha documenti cartacei che risalgono al 1265, a differenza di Trani (dall’845 d.C.), Conversano (dal 901 d.C.) e Bari (dal 939 d.C.).
    Un divario che lo storico bitontino Felice Moretti, spiega proprio con le distruzioni di documenti in epoca angioina.
    Venezia, quando conquistò la Terraferma veneta e riprese le città dalmate all’Ungheria, nel XV secolo, distrusse diversi monumenti e testimonianze precedenti al suo dominio, per spezzare nei popoli sottomessi il ricordo delle dominazioni precedenti.
    Quando i Francesi calarono nel Regno di Napoli, nel gennaio 1799, distrussero i bassorilievi della Porta di Capua, eretta nel 1234 da Federico I/II di Hohenstaufen, e che raffiguravano lo stesso re-imperatore svevo, perché scambiarono il suo ritratto con quello di Ferdinando IV di Borbone-Napoli (1759-1825, dal 1816 I delle Due Sicilie).
    E sempre nello stesso anno i partigiani (masse) sanfedisti di Sciabolone (Giuseppe Costantini 1758-1808), distrussero gli archivi del comune marchigiano di Acquaviva Picena, rendendo un grave danno alla storiografia, che non dispone più di documenti preziosi per ricostruire la storia di questo comune ascolano, così legato a noi, in quanto patria dell’omonima famiglia baronale, che tra XV e XVIII secolo fu una dele sette casate più importanti del Regno di Napoli!
    Dunque la damnatio memoriae o il semplice sfogo vandalistico finalizzato al puro piacere demente di distruggere testimonianze del passato, non è solo una caratteristica dei pur abietti evangelici protestanti o dei tagliagole dell’isis….

    • Francesco scrive:

      però tutto quello che citi è stato fatto contro gli immediati predecessori per affermare il dominio dei nuovi signori

      ISIS fa del vandalismo “storico” per fanatismo religioso, alla ricerca di una vaneggiata purezza che esiste solo nelle teste “giacobine” dei loro capi

      oppure cercano reclute tra quelli che da cinni hanno odiato le gite ai musei?

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Volevo solo sottolineare come la damnatio memoriae, sia una costante nella storia umana…
        Ma pare che solo i tagliagole dell’isis debbano avere l’esclusiva in merito…. 🙂
        A parte che si tratta pure di distruzioni farlocche….

        • Francesco scrive:

          hai ragione, diciamo però che l’ISIS sembra avercela con la memoria in sè, non con qualcuno in particolare

          anche se alla fine è solo pubblicità per scandalizzare i borghesi e attirare i loro figli

          ciao

        • Peucezio scrive:

          Ecco, più o meno quello che ho detto io dopo.

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond,
      d’accordo.
      La differenza fondamentale è che nel passato si distruggeva, ma si era anche capaci di realizzare cose decenti, mentre oggi si distrugge, ma si fanno solo grattacieli e mostri di cemento.
      Che è esattamente quello che hanno fatto in Arabia Saudita e quello che l’ISIS vorrebbe fare in tutto il mondo.
      Inoltre l’ISIS non distrugge le testimonianze in quanto di parte, per sostituirvi le proprie.
      E’ proprio l’idea di cultura che vuole distruggere, in quanto idolatria.
      Cioè la desertificazione del mondo.
      E questo, se non è proprio un inedito storico, ci va vicino.

  130. habsburgicus scrive:

    @Ritvan

    felice che tu sia tornato..parlaci un po’ dell’Albania e/o di serbi, greci e montenegrini (e comunismo)..
    si sente la mancanza di tali argomenti, da un po’ 😀

    • habsburgicus scrive:

      ad esempio, che c’è di vero ?
      http://www.nuovarivistastorica.it/?p=5773

      • Ritvan scrive:

        @ habsburgicus
        Mah, la versione albanese e` leggermente:-) differente.
        Intanto, gli italiani della “Perugia” massacrarono senza pieta` un distaccamento nazionalista albanese con a capo il maggiore Hysni Lepenica, capo delle forze nazionaliste del sud Albania (Balli Kombetar), quando questi con bandiera bianca si stava recando al Comando della “Perugia” per trattare la resa degli italiani alle forze nazionaliste albanesi. Siccome i partigiani comunisti erano stati piu` lesti e si trovavano gia` al Comando della “Perugia”, insieme ad un alto ufficiale inglese operante da collegamento fra gli Alleati e i partigiani rossi, il sospetto che gli italiani abbiano agito cosi` dietro istigazione dei comunisti e dell’ufficiale inglese mi sembra assai fondato. Poi, che i comunisti albanesi abbiano rotto il patto scellerato, attaccando gli italiani per strada, la cosa non meraviglia:le armi degli italiani facevano gola e mica si poteva aspettare l’arrivo a Valona o a Saranda per prenderle…ammesso che gli italiani avessero veramente intenzione di consegnarle prima di imbarcarsi. Invece, un “coordinamento” antiitaliano fra partigiani rossi e forze della Wehrmacht mi sembra pura fantascienza.

  131. mirkhond scrive:

    “ma tu, credi che gli arabi vadano in giro vestiti da beduini?”

    In molti casi, sì….

    • PinoMamet scrive:

      ??
      gli unici che credo lo facciano con una certa abitudinarietà sono quelli degli emirati del Golfo, che (a detta di altri arabi che ho sentito, che non lo dicevano certo per lodarli 😉 ) in effetti sono dei beduinazzi, anche se arricchiti.

      In terra di Canaan 😉 uno che si aggirasse vestito da sceicco del Dubai darebbe più nell’occhio di uno travestito da Batman, mi sa…
      e parlo di arabi!

      • mirkhond scrive:

        Negli ambienti rurali mi sembra che indossino ancora gli abiti tradizionali.
        Nel Medio Oriente come nel Maghreb….

      • PinoMamet scrive:

        Mah… chi li conosce gli ambienti rurali del Maghreb!

        In Israele di arabi vestiti da arabi non ne ho visto manco uno.
        Da foto di amici in vacanza in Maghreb, qualcuno probabilmente sì, ma mica la maggioranza (mi sono fatto anche portare un paio di camicioni arabi, mai usati, anche se volevo metterli al mare).

  132. mirkhond scrive:

    “Mi’, aldilà dell’idea poco praticabile 😉 di scegliere gli ebrei residenti in base alla simpatia o meno per i palestinesi (che si fa, si fa a fidarsi?) ;)”

    Perché poco praticabile?
    Credo che si sappia benissimo chi parteggia per i Palestinesi e chi no.
    E questi ultimi purtroppo, sono la stragrande maggioranza, visto che devono giustificare le ruberie che hanno fatto ai Palestinesi….
    Casomai, vuoi dire che non se ne andrebbero spontaneamente?

    • PinoMamet scrive:

      A parte che io, per esempio, non so benissimo neanche chi dei miei vicini di casa simpatizza per Renzi e chi per Grillo…

      ma anche quando, cosa proponi, un censimento con relativa pulizia etnica su base della simpatia? 😉

      e scusami, perché mai gli israeliani che non hanno in simpatia i palestinesi ovrebbero andarsene spontaneamente?
      Non ci pensano proprio!

      • mirkhond scrive:

        Infatti non mi sembra di aver detto che se andrebbero spontaneamente.
        E la pulizia etnica sono i tuoi amici ad averla fatta ai danni dei Palestinesi, proprio per farsi il nido sicuro.
        Però nel posto sbagliato….

      • PinoMamet scrive:

        A me smebrava che tu lo avessi detto, ma fa niente.

        Insomma, vorresti una pulizia etnica per punirne un’altra?

        • Francesco scrive:

          mi sa di sì

          anche se lui li caccerebbe in California invece che in Giordania, Siria e Libano, che è meglio!

          🙂

        • mirkhond scrive:

          Vorrei solo che si levassero dalle balle, andandosene negli Usa, in modo da smettere di creare casini, una volta per tutte!
          Visto che tante tensioni internazionali, risalgono proprio al loro saliente californificante e ai suoi ruffiani occidentali, sempre proni ai loro voleri….

        • PinoMamet scrive:

          Ho capito Mirkhond che tu vorresti che se ne andassero, ma visto che non hanno intenzione di farlo, le cose sono due: o li convinci, o li cacci.

          Altre ipotesi non mi vengono in mente, forse l’ipnosi… 😉

  133. mirkhond scrive:

    Che vita è quella di vivere in un eterno accampamento sul suolo nemico, sentendosi sempre in pericolo?
    Però il sognatore fesso sono io….

    • PinoMamet scrive:

      Mirkhond, io in Israele sono stato poco, ma già te lo dissi:
      non assomiglia per niente a un accampamento.

      Somiglia a un posto del tutto normale, le città vecchie a tutte le città vecchie del bacino del Mediterraneo, quelle nuove a tutte le città nuove del mondo.

      Semmai a somigliare a una accampamento possono essere alcuni degli “insediamenti”, e manco tutti, perché alcuni sono in realtà delle città in tutto e per tutto, anche se aldilà dei “confini del ’67”

      • mirkhond scrive:

        Non mi sembra però un posto così tranquillo, viste le comtinue tensioni….

      • PinoMamet scrive:

        Beh, certo meno tranquillo della Brianza (dove non sono mai stato, ma ha fama di posto tranquillo 🙂 ) però intendiamoci, non è che ogni minuto corrano nei rifugi…

        ci sono momenti in cui il terrorismo cresce ed altri di calma, gli utlimi anni, fino all’ultima crisi con Gaza e alla recente “intifada delle auto”, sono stati realtivamente tranquilli.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Gli israeliani non vogliono mica questo, vogliono solo vivere in pace, costi quel che costi. E il costo sono migliaia di cadaveri.
      È così diverso dal fatto che migliaia di morti in mare siano il prezzo del mio desiderio di vivere in un paese con pochi stranieri? La voglia di pace per sé è spesso correlata con la funzionalizzazione della vita altrui all’obiettivo.

  134. mirkhond scrive:

    “e non è che tutte quelle che non te la danno sono stronze, siamo seri, mica c’hanno l’obbligo, potranno anche loro avere interessi e preferenze”

    Non lo saranno per te, perché a te è andata diversamente, evidentemente….
    Certamente che nessuno c’ha obblighi con nessuno, ci mancherebbe!
    Però potrebbe dirtelo subito che non è interessata a te.
    Ti eviterebbe giorni di merda con l’ansia alle stelle…
    I pali li prendiamo tutti?
    Sicuramente.
    Però, per ALCUNI, sono molto, molto, MOOOLTOOO più dolorosi…
    Non so se ho reso l’idea!
    Amen!

    • Francesco scrive:

      scusa ma cosa ne sai di quanto dolgono i pali altrui? mica puoi leggere nella mente o dedurlo dal fatto che sono discreti nelle lagnanze

      non parlo per me, ho preso la mia dose ma sono sopravvissuto finchè una mi ha preso in carico

      però non credo tu possa generalizzare

      ciao

      PS fanno male, i pali, comunque

  135. mirkhond scrive:

    Non generalizzo, ma se sento certe risposte superficiali, cosa ne debbo dedurre?

    • Francesco scrive:

      ehm … per te superficiale è equivalente a “non d’accordo con me”

      • mirkhond scrive:

        Equivalente a NON capire chi ha vissuti differenti.

        • Francesco scrive:

          Duca,

          non è vero, semplicemente.

          Tu imponi che ogni disaccordo di giudizio nasca da chissà quale esperienze diverse. Per non dover mai mettere in discussione i tuoi giudizi, direi.

          Io invece credo che 2+2 faccia 4 per tutti e che questo valga per moltissima parte delle vite umane.

          Ciao

      • PinoMamet scrive:

        Beh questo Mirkhond permettimi, lo ho notato anche io: quando uno ti dice qualcosa che non ti va/non ti piace/non ti convince, allora è superficiale.

        Noialtri si rispetta i tuoi vissuti, anche se come dici tu magari non li capiamo fino in fondo, ma non è che per il fatto che non riusciamo a capirti siamo “superficiali”, su!

        • mirkhond scrive:

          Tutti siamo superficiali quando non capiamo le sofferenze altrui…
          Lo sono stato anch’io, quando certe situazioni capitavano ad altri…
          Pensa gli anni che ci ho messo per capire mia sorella!
          E ho detto tutto….

  136. mirkhond scrive:

    “anche se alla fine è solo pubblicità per scandalizzare i borghesi e attirare i loro figli”

    🙂

  137. PinoMamet scrive:

    Una parola sulla “ri-semitizzazione” che Mirkhond vorrebbe come condizione per gli ebrei residenti in Isr.. pardon, Palestina liberata 😉

    a parte che in Medio Oriente vivono anche turchi curdi persiani armeni circassi…. che non sono semiti 😉

    ma comunque, Mi’, saprai benissimo che gli israeliani (prima ancora, i sionisti) hanno fatto rinascere come lingua d’uso l’ebraico, che in effetti è una lingua semitica
    (nota che non c’entra: questo sistema genealogico-arboristico 😉 di divisione delle lingue comincia a sembrarmi sempre meno convincente, ma non divaghiamo).

    la stessa con la quale hanno pregato e celbrato momenti quotidiani per moltissimi secoli.

    E per quanto riguarda gli abiti, forse non saprai che molte persone, incluso il sottoscritto, si mettono ogni mattina uno degli abiti “semitici” più antichi, il tallit gadol, che poi sarebbe un himation o pallio come dicevano i latini, solo con gli tzitziot ai lati (forse anche l’antenato della kefyah);
    e per la norma, deve essere proprio indossato come un abito, “alla maniera degli Ismaeliti” cioè degli arabi
    (i riformati lo piegano come una sciarpa e lo tengono sulle spalle, ma sbagliano; però l’uso deve essere antico, perché credo abbia dato origine alla stola dei sacerdoti cristiani).

    Insomma, non tengono il cammello in giardino, ma non puoi dire che non facciano il possibile per essere “semiti” eh?
    😉

    • mirkhond scrive:

      Troppe donne svesitite all’occidentale, però…. 🙂

      • PinoMamet scrive:

        …ma le donne arabe sono esattamente lo stesso.

        Come già ti dissi: impossibile distinguere a occhio nudo arabi ed ebrei.
        A meno che non vadano in giro vestiti da ultra-ortodossi (e anche così… alcuni terroristi mi pare lo abbiano usato come travestimento).

        Più affidabile l’accento, per chi è in grado di distinguerlo.

        Ci sono donne arabe bionde in minigonna, Mi’: l’orrore, immagino, per te… 😉

        • mirkhond scrive:

          Pino, a parte che ci sono moltissime palestinesi vestite col velo, e lo stesso mi sembra, nel resto del mondo arabo.
          In Israele tra i Giudei, prevale invece uno stile troiista…. 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Se è per questo ci sono anche molte israeliane col fazzoletto, che è la stessa cosa…

          non credo siano la maggioranza, né le une, né le altre.

        • mirkhond scrive:

          La mia impressione è che la percentuale sia più alta per le palestinesi, rispetto alle giudee….

        • PinoMamet scrive:

          Probabilmente, anche se gli ultraortodossi sono sempre più numerosi.

          Ma insomma, non possiamo obbligare a vestire le persone come vogliamo noi, e a me pare che la maggioranza degli arabi e delle arabe vogliano vestire all’occidentale…

  138. mirkhond scrive:

    “Gli israeliani non vogliono mica questo, vogliono solo vivere in pace, costi quel che costi. E il costo sono migliaia di cadaveri.”

    Già, purtroppo!

    • Francesco scrive:

      beh, quello mi pare il passato

      oggi si potrebbe anche andare oltre, volendo

      anche perchè mi vengono in mente circa 10.000 altri casi che sono andati esattamente così

  139. mirkhond scrive:

    “Tu imponi che ogni disaccordo di giudizio nasca da chissà quale esperienze diverse.”

    Perché è la lezione che traggo dalla vita….
    Chi non ti capisce, non lo fa certo per cattiveria, ma proprio perché ha un vissuto diverso…
    E non ditemi che non è vero, perché l’esperienza mi rivela giusto il contrario…
    Se poi volete dirmi che vi ho rotto le palle con le mie continue geremiadi, avete perfettamente ragione.
    Purtroppo, trovassi al più presto altri luoghi e persone con cui poter passare il tempo, in modo da liberarvi di un peso!

    • Francesco scrive:

      1) non parliamo di non capirti
      2) parliamo di non trarre le stesse conclusioni che ne trai tu
      3) a questo punto si dovrebbe confrontarsi su come si arrivi a conclusioni differenti partendo dagli stessi dati – senza litigi e senza psicologismi
      4) a me non hai affatto “rotto le palle”, anzi
      5) tu trovati anche altri luoghi e persone, basta che ogni tanto torni!

      ciao

    • Peucezio scrive:

      L’unico motivo per cui non ti si capisce a fondo è il mezzo scritto, che non consente di esprimere certe sfumature, tantomeno poi all’interno di dibattiti politici e culturali, che non c’entrano nulla con le problematiche umane che ti riguardano.
      Non è certo perché alcuni sono settentrionali o liberali o del PD, che sono cose completamente irrilevanti. Bada, non secondarie o marginali, completamente irrilevanti.

  140. mirkhond scrive:

    “e a me pare che la maggioranza degli arabi e delle arabe vogliano vestire all’occidentale…”

    Se debbo guardare coloro che vedo di persona, in tivù o in internet, non mi sembra proprio, almeno riguardo alle donne….

    • PinoMamet scrive:

      Sicuri che guardiamo la stessa TV?
      😉

      è un pezzo che non passa Lawrence d’Arabia… 😉

      • mirkhond scrive:

        Guardo i telegiornali…. 🙂

      • PinoMamet scrive:

        E ‘ndo le vedi?

        Io vedo, qua da me, alcune donne nordafricane col velo; non credo siano la maggioranza, certo non tra le giovani, ma ci sono.
        Molto saltuariamente, vedo qualche uomo in vestagliona, che penso sia un imam o abbia voglia di mettersi elegante; ma molto, molto saltuariamente.
        Per il resto li vedo vestiti esattamente come tutti gli altri.

        E ne ho avuti anche a lezione…

      • PinoMamet scrive:

        Poi ci sono le iraniane, in Iran, che vedo in TV, che mettono il velo perché sono obbligate, ma credo che se potessero lo brucerebbero subito..
        (e infatti le persiane che ho conosciuto qua non lo mettevano per niente).

  141. PinoMamet scrive:

    Nota che non c’entra, sulle lingue.

    Io non so niente di berbero e di tuareg, ma mi si dice che le lingue semitiche avrebbero qualcosa in comune con queste lingue (e con l’egizio ecc.), e ci credo.
    D’altro canto, è abbastanza evidente, leggiucchiando l’ebraico, le somiglianze che ha con le lingue-indoeuropee: il duale indicato con una forma dittongante, quella radice (non è una radice, lo dico alla buona) “n” che serve a indicare “noi”, quella “t” che sta a indicare “tu”, quella “l” per il moto a luogo, i numeri (in modo non scontato, non evidentissimo come quando si paragona latino e sanscrito, ma in molti casi abbastanza evidente lo stesso), alcune forme di plurale…
    tralascio altre cose che possono essere frutto di contatti recenti.

    Penso che all’epoca di Rask e Bopp, insomma, creare un “albero genealogico” delle lingue fosse l’idea insieme più intuitiva e più logica;
    ma negli alberi i rami stanno staccati, invece le lingue sono formate da gruppi di persone che si spostano, si mescolano, si copiano, imparano uno dall’altro, seguono delle mode, parlano una lingua col sostrato lessicale o sintattico di un’altra…

    insomma, forse bisognerebbe (ma credo già lo si faccia) riformulare il tutto come gruppi di “insiemi” che in parte si sovrappongono a vicenda.

    • Peucezio scrive:

      Beh, ma questa in sostanza è la Wellentheorie (teoria delle onde) di Schmidt: è à stata formulata non molto tempo dopo gli alberi genealogici di Schleicher.

  142. PinoMamet scrive:

    Un’altra nota, questa che non c’entra assolutamente niente di niente, ma tanto per parlare.

    Non sapendo niente di economia, e visto che nell’Unione Europea l’unico argomento esistente di unione o divisione pare essere l’economia, sono costretto a giudicare con altri criteri, del tutto non scientifici e intuitivi.

    Io, con psicologia dei popoli da quattro soldi, ritengo fermamente che la Germania stia preparando accuratamente lo scenario per la sua prossima gotterdammerung, o come si chiama, alla quale fermamente aspira;
    che tenti di avere la Francia dalla sua parte, di “conquistarla”;
    che l’Italia, more solito, mantenga un atteggiamento ambiguo tra filo-europa centrale e filo-atlantismo, riservandosi di scegliere all’ultimo minuto;
    che la Grecia sia di nuovo in preda a pulsioni autoritarie, che però finiranno di nuovo per allontanarla dagli autoritari dell’Europa centrale, e farla sembrare il paese democratico “amato dagli anglosassoni”, che non è.

    • Z. scrive:

      …nel senso che non è democratico, che non è “amato dagli anglosassoni” o che non è nessuna delle due?

      a tuo avviso, inoltre, cosa spingerebbe la Germania ad aspirare alla propria prossima Götterdämmerung?

      • PinoMamet scrive:

        Nel senso che gli anglosassoni la amano fondamentalmente per un equivoco.

      • PinoMamet scrive:

        ” cosa spingerebbe la Germania ad aspirare alla propria prossima Götterdämmerung?”

        cosa la spinga, non lo so.
        Forse il fatto di credere a una Götterdämmerung.

        Ma di certo fa tutto il possibile per diventare potente, e odiata.

        • Francesco scrive:

          sii preciso: potente e individiata, temuta, riverita

          l’odio è dei deboli di spirito (francesi e russi, per esempio)

          😀

    • Francesco scrive:

      mah, la Germania da un lato ha molta difficoltà a fare politica estera (proprio mentalmente), dall’altra mi pare consideri inferiori per natura e colonie economiche per natura gli altri paesi europei

      di sicuro quelli del Sud (come l’Italia) e dell’Est (Polonia, Cechia, Slovacchia), che mi pare ricambino pienamente

      la Francia è una specie di “Germania inferiore” cui si dovrebbe dare una lezione ma non ci si riesce dal 1860, per cui è un problema

      gli Inglesi sono quanto di più vicino a un pari, però sono strani e diversi (marinai e non terricoli, finanza e non industria) per cui non sanno come trattarli

      i Russi … qui ditemi voi

      poi ci sono i quasi-tedeschi tipo Austria, Paesi Bassi, Scandinavia, che vanno bene così come sono

      la Germania ha un piano? non lo so, sulla Grecia ha agito con miserabile furbizia levantina

      vedo una rotta di collisione tra quelli che loro considerano “sacri principi non negoziabili” (conti in ordine) e quelli che noi europei del Sud riteniamo “sacri principi non negoziabili” (un posto di lavoro nel parastato per mio cuggino)

      quindi non Politica ma Costituzione, e quella che abbiamo in Europa è tedesca e sottoscritta da noi “terroni”

      del resto credo una firma su un pezzo di carta abbia un valore diverso per noi e per loro

      ciao

      • PinoMamet scrive:

        “vedo una rotta di collisione tra quelli che loro considerano “sacri principi non negoziabili” (conti in ordine) ”

        Mah… secondo me di sacro per la Germania c’è esclusivamente il tornaconto nazionale.

      • Z. scrive:

        Al di là del modo pittoresco con cui lo esprimi, forse dovremmo renderci conto che non sono, e non possono essere, esigenze inconflitto. Ché la soldità economica è fondamentale tanto per lo stato quanto per le famiglie, e senza la prima non c’è o non ci sarà la seconda, e viceversa.

        • Francesco scrive:

          certo che voi piddini siete proprio targati di brutto!

          questo è veltronismo puro al 100%: incapacità di scegliere e di capire e di mettere ordine e gerarchia tra le cose.

          chiaro che non vi votava nessuno prima di Renzi!

          😀

        • Z. scrive:

          Bilanciare tra loro diritti, esigenze e necessità è un aspetto fondamentale della politica. In larga misura, Francesco, ne costituisce l’essenza.

          Detto questo su una cosa hai ragione, purtroppo: la classe dirigente storica del PDS-DS-PD si è distinta per l’incapacità di prendere e mantenere posizioni nette e precise su troppi argomenti. E non c’è dubbio che questo abbia favorito la scalata di Renzi.

        • Francesco scrive:

          se devi bilanciarle, significa che in qualche misura sono in conflitto, caro Zaccaria (Z è troppo formale e anni ’60)

          😉

        • Francesco scrive:

          PS

          grazie per il pittoresco

        • Z. scrive:

          E anche qui non hai tutti i torti.

          Del resto è qualcosa di costante nella storia: politica e diritto si occupano in larga misura di bilanciare esigenze divergenti o addirittura contrapposte, decidendo non solo quali interessi devono prevalere ma anche fino a che punto debbano prevalere.

          E questo implica che non decidere, a conti fatti, significa non fare politica.

          Z.

          PS: il bello di una sigla che non significa niente è che ciascuno ci può leggere ciò che preferisce. Anche questo è molto veltroniano 🙂

        • Francesco scrive:

          insomma, non decidere significa fare molta politica

          perchè gli interessi se la vedranno tra loro, senza mediazioni e senza una sguardo rivolto al bene comune

          immagino che di solito i forti schiaccino i deboli, a prescindere dalle ragioni e dall’utilità generale

  143. habsburgicus scrive:

    Io non so niente di berbero e di tuareg, ma mi si dice che le lingue semitiche avrebbero qualcosa in comune con queste lingue (e con l’egizio ecc.), e ci credo.

    e fai bene 😀
    infatti, per quanto ne so, il legame genetico fra le lingue un tempo dette camito-semitiche (ora non più “politicamente corretto”..guarda caso però sopravvive in Russia dove l’Accademia delle Scienze lo usava ancora pochi anni fa 😀 e poi dicono che i russi sono meno liberi degli “occidentali” :D) e ora definite afro-asiatiche o afrasiatiche è assodato; al limite discutono se la macrofamiglia (o phyle) sia composta da 5, o da 6; infatti la phyle afroasiatica per i più è composta da
    1.lingue semitiche ad esempio il fenicio e l’assiro
    2.egiziano (estinto)
    3.berbero o libico-berbero, cui si associa generalmente il giancio delle Canarie
    4.lingue cuscitiche ad esempio il somalo
    5.lingue ciadiche (ad esempio hausa)
    orbene alcuni includono 6. lingue omotiche (sud Etiopia) mentre altri le considerano un sottogruppo, per quanto aberrante, del cuscitico laddove gli ultra-radicali le ritengono financo non-afroasiatiche
    (P.S: il nilo-sahariano, cui appartenevano nell’antichità probabilmente il meroitico e pare certamente il vecchio-nubiano, scritto in caratteri di tipo greco, NON é afro-asiatico)

    • Dif scrive:

      E le lingue etiopiche (amarico, tigrino)?

      • Francesco scrive:

        inizio a capire da dove venissero le manie di Tolkien in materia di lingue elfiche

        😀

      • PinoMamet scrive:

        Amharico e tigrino credo siano semitiche

        (l’egiziano non è proprio estinto, Habs, la sua ultima fase evolutiva, il copto, è utilizzato come lingua liturgica, ancora vivo come lingua parlata nel XI sec.)

        • habsburgicus scrive:

          se è per questo ancora nel XVII secolo..
          però oggi non siamo nel XVII secolo (purtroppo :D)
          è estinto come lingua viva, volevo dire quello

      • habsburgicus scrive:

        alcuni parlano di “etiosemitico”, all’interno del semitico, proprio per raggruppare le lingue semitiche dell’Etiopia
        ge’ez estinto come lingua viva
        amharico, tigrinya, tigré
        harari
        argobba, gafat

    • MOI scrive:

      Ma perché “camitosemtico” non è andato più bene ?!

      Perché “metteva contro” Cam (Palestinesi) e Sem (Israeliani) ?!

      • PinoMamet scrive:

        beh i palestinesi sono arabi e quindi semiti;

        se proprio proprio vogliamo sottilizzare, i Filistei da cui prende il nome la Palestina, e che stavano nella striscia di Gaza sostanzialmente, pare fossero di origine indoeuropea (micenei?) ma completamente assorbiti dalla cultura cananea.

        E i Cananei erano in pratica una sottospecie 😉 di Fenici (mo’ non sono uno specialista, ma il nome di Canaan ricorre credo anche nell’onomastica punica, ed era ancora vivo all’epoca di Agostino anche se ora mi sfugge il riferimento al brano…. Mirkhond e Habs lo sapranno senz’altro).

        Il fenicio, da quello che ho letto in epigrafi riportate, è quasi identico all’ebraico; differenze, ovviamente, ci sono (lessi un articolo a proposito, in biblioteca e quindi non so darti gli estremi) ma tutto sommato “roba da specialisti”, molto minori di quelle che ci sono tra dialetto ionico e dialetto eolico del greco…

      • habsburgicus scrive:

        @Moi
        penso ci siano due obiezioni
        la 1°, meno seria e perciò quella importante 😀
        Cam si collega alla tradizione della maledizione di Noé visto come antenato dei Ne(g)ri*, dunque non fa fino 😀
        (una delle basi del razzismo nell’America WASAP più profonda e meno acculturata..ove il passtore che sapeva a memorie parti della Bibbia era visto come un incrocio di Leonardo, Newton e Mommsen :D)
        la 2°, seria
        perché camitici sarebbero solo gli Egizi, aggiungiamoci i Berberi
        più difficile comprendervi ciadici e gli sfufggenti omotici (al limite i cuscitici sì, ma con esfuerzo :D)

        • habsburgicus scrive:

          scusate gli errori,,,
          peccato che non si possa correggere ex post (in fb si può :D)

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Nel mio atlante (quello del Touring che vendettero anni fa con Repubblica, pensa te!) comunque le lingue camitiche e quelle semitiche erano raggruppate insieme.

  144. habsburgicus scrive:

    quello che ci aspetta….
    http://www.lintraprendente.it/?p=72436

    • habsburgicus scrive:

      è finita, non c’è nulla da fare..
      naturalmente una società umana non può andare avanti per molto in questo modo teste David cum Sybilla 😀
      e dunque il genere umano (o, almeno, quello “europeo) è destinato fatalmente a finire..nessuno di noi però vedrà quel giorno, ci vorranno almeno 100 anni
      dunque Z e Roberto possono essere contenti 😀
      nel frattempo, l’unica soluzione razionale è l’epicureismo : D non ne vedo altre
      e un stoica e ironica, “accettazione” delle enormità che ancora verranno

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        C’è un articolo di Bufale.net su questa “notizia” 😀

        • Z. scrive:

          Non è colpa loro, eh. E’ che li disegnano così. In realtà sono brave persone, questi destroni, è solo che li disegnano così.

          😀

        • Francesco scrive:

          1) il sito è pieno di pubblicità palesemente truffaldine 🙂

          2) ho letto l’articolo e confermo che se mai qualcuno avesse proposto una simile cazzata a me lo avrei fatto finire nel grosso buco che hanno scavato prima di fare il grattacielo qui a Milano

          3) paragonata a questa cretinata, la pornografia è affare serio e adeguato alla dignità umana

          4) siccome non mi credete, andate a vedere di persona 😀

      • PinoMamet scrive:

        Copio e incollo da Bufale.net

        ” Lo scopo è quello di vestire, per esempio, una bambina con il costume da pompiere o da pilota di aereo (comunque di un ruolo tendenzialmente attribuito al genere maschile) e i bambini vestiti da maestra o da casalinga (comunque di un ruolo attribuito al genere femminile).”

        Ora, il resto dell’articolo è un utile “debunkamento” dell’idea che il gioco sia “pornografico”, che preveda “toccamenti” o altro.

        Bene. Però questa parte, sopra riportata, mi convince a metà.

        Voglio dire: ho visto diverse volte delle foto di visite scolastiche di bambini alla caserma dei Vigili del Fuoco, con tanto di elmetti da pompieri indossati, ovviamente, da femminucce e maschietti ecc.
        Niente di male nel far vestire una bambina da pompiere, ci mancherebbe.

        Far vestire un maschietto da casalinga mi suona già diverso. Già il fatto che si usi il femminile e che si rimarchi che è un ruolo “attribuito al genere femminile”.

        La bambina vestita da pompiere suona come una bambina, che indossa un abbigliamento professionale.
        Il bambino da casalinga, suona in effetti come un bambino travestito negli abiti del sesso opposto
        (come si veste una casalinga?? cosa porta di diverso da una donna che va al lavoro? il grembiule? allora perché non dire che è vestito da cuoco?)

        Peggio ancora, perché fatto in concomitanza con la bambina vestita da pompiere o altro.

        Più che incoraggiamento per tutti i bambini, suona come un incoraggiamento, giustissimo, per le bimbe (“nella vita potete fare tutti i lavori che volete”);

        e una ripicca nei confronti dei maschietti (“e voi finirete a fare le casalinghe, tiè!”).

        Insomma, immagino che poi, nel suo svolgimento, non si tratti di niente di drammatico o di esagerato, ma potevano congegnarlo meglio, ecco.

      • Roberto scrive:

        Habsburgicus,
        Mi spieghi che c’è di enorme, assurdo, immorale ecc nel mettere una divisa da pilota o da pompiere ad una bambina?
        Lo chiedo perché ho una figlia e vorrei capire se sbaglio a cercare di farle interiorizzare il fatto che da grande potrà fare il pompiere se proprio ci tiene….

        • PinoMamet scrive:

          Habsburgicus però non si riferiva alla notizia “debunkata”, ma a quella “pre-debunkamento”, che non parlava di bambine vestite da pompiere ma di “maschietti e femminucce che si scambiavano i vestiti”

        • habsburgicus scrive:

          @Roberto

          mi stupisci sempre favorevolmente, e ne sono felicissimo per te, per la tua capacità di vedere sempre l’interpretazione migliore, meno maliziosa, di ogni cosa !
          è una qualità importante, lo dico sul serio, e me ne compiaccio
          io quando ci sono di mezzo certi ambienti politici tendo a vedere a vedere subito il non detto e a riferirmi ai (presunti) obiettivi reconditi, magari a lunga scadenza 😀
          sbaglierò, sia chiaro !
          purtroppo tuttavia in molti casi (e mi dispiace) faccio centro 😀

        • Roberto scrive:

          È vero, avevo letto la notizia debunkata…

  145. habsburgicus scrive:

    grande giornalista !
    ce ne fossero più come lui ci sarebbe ancora un minino di speranza..purtroppo è unico..e dunque no hope 😀
    http://www.massimofini.it/articoli/e-giusto-il-carcere-per-i-negazionisti
    questo è il liberalismo vero !

  146. MOI scrive:

    Ma Bufale.net è Vangelo/Torah/Corano ?

    Come disse giustamente Miguel, se facessimo reato di qualunque discorso “manipolatorio”, si farebbe prima a dichiarare illegali le professioni di politico (antonomasia !), avvocato (ovvero qualcuno che “interpreta” la legge a favore del proprio cliente e la “applica” contro il cliente dell’ avversario …) e giornalista (servono davvero esempi ?) …

    Anche perché ormai “bufale”, come termine, può spaziare da “calunnia” a “vizio di forma” … nel senso che se su 10 cose propagandistiche 9 non sono esatte … quella 1 vera (!) NON ne viene inficiata …

    • MOI scrive:

      Ad esempio, un certo “Paolo Attivissimo” è molto criticato da Blondet, Barnard e altri come “Asservitissimo” … 😉

    • Z. scrive:

      Infatti verificare le bufale non significa dire che tutte le notizie di propaganda sono false. Significa verificare quelle che sono vere e distinguerle da quelle che vere non sono.

      Comunque immagino quante figuracce Blondet e Barnard abbiano fatto a causa di Attivissimo; possono comunque consolarsi col pensiero di non essere i soli.

      Z.

      PS: Attivissimo dovrebbe piacerti, in realtà. Se non altro, ce l’ha coi musulmani come e più di te…

  147. MOI scrive:

    Esistono “attenuanti” per lo stupro ?! … NON mi risulta, quali ?

    Anche perché ormai “stupro” può significare anche uno sguardo arrapato E BASTA, magari con l’ aggettivo “visuale” … Insomma, per me NON dovrebbero esistere “attenuanti” allo stupro, purché tale parola NON venga usata “a raglio” soltanto _ diciamolo, una buona volta !_ per meglio demonizzare il desiderio “maschiettìle” 😉

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Stupro uno sguardo arrapato? Immagino sia uno dei famosi facta 😀

    • Z. scrive:

      Moi, fammi capire:

      secondo te agli artt. 609-bis e ss. non dovrebbero applicarsi né l’art. 62, né l’art. 62-bis, né la diminuente della pena per fatto di minore gravità (tipo, appunto, la già citata “mano morta”) prevista dalla legge?

      A proposito – tempo addietro lessi che altrove effettivamente si era proposto di includere gli sguardi tra i comportamenti proibiti dalla legge. Ma in Italia uno sguardo non costituisce violenza sessuale. Giusto per fugare ogni dubbio sui Facta, sui Sonnino e financo sui Depretis 🙂

  148. MOI scrive:

    Far vestire un maschietto da casalinga mi suona già diverso. Già il fatto che si usi il femminile e che si rimarchi che è un ruolo “attribuito al genere femminile”.

    La bambina vestita da pompiere suona come una bambina, che indossa un abbigliamento professionale.
    Il bambino da casalinga, suona in effetti come un bambino travestito negli abiti del sesso opposto
    (come si veste una casalinga?? cosa porta di diverso da una donna che va al lavoro? il grembiule? allora perché non dire che è vestito da cuoco?)

    Peggio ancora, perché fatto in concomitanza con la bambina vestita da pompiere o altro.

    Più che incoraggiamento per tutti i bambini, suona come un incoraggiamento, giustissimo, per le bimbe (“nella vita potete fare tutti i lavori che volete”);

    e una ripicca nei confronti dei maschietti (“e voi finirete a fare le casalinghe, tiè!”).

    Insomma, immagino che poi, nel suo svolgimento, non si tratti di niente di drammatico o di esagerato, ma potevano congegnarlo meglio, ecco.

    [cit.]

    Straquotone 😉 ! Una religione con seimila anni di tradizione e ultraselettiva ha il suo perché 😉 !

    • PinoMamet scrive:

      😀

    • Francesco scrive:

      ma tutti questi programmi di cucina coi cuochi vestito col grembiule fanno parte del completto gender?

      perchè a me pare scorretto mettere insieme il padre di famiglia che prepara il risotto con zafferano e salsiccia e i nazi-psicopatici che imbottiscono di ormoni dei bambini per evitarne la maturazione sessuale

      si finisce per essere ridicolizzati come nemici dei primi e a soccombere ai secondi

      PS no, non sono bravo a fare il risotto ma mi piacerebbe

      • PinoMamet scrive:

        “ma tutti questi programmi di cucina coi cuochi vestito col grembiule fanno parte del completto gender?”

        Francè, ogni tanto leggimi prima di contraddirmi 😉

        infatti non ho parlato di complotti gender, e ho fatto notare come il grembiule è il normale abbigliamento professionale del cuoco.

        Mi sono limitato a far notare che, se l’inteneto (encomiabile) del gioco era di dire ai abambini che potranno scegliere il lavoro che preferiscono indipendentemente dal sesso, è stato pensato maluccio.

        Poi, ripeto, non credo sia niente di drammatico.

        • Francesco scrive:

          oh Pino

          non mi fare l’egocentrico!

          io sto palesemente scherzando sui cuochi, non rispondevo a nessuno, forse a Moi

          ciao

  149. MOI scrive:

    Un “prit” FiloIslamico 😉 dichiara che il Gender è peggio dell’Isis :

    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/como-prete-messa-lideologia-gay-peggio-dellisis-1102861.html

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/08/como-prete-dopo-messa-ideologia-gender-pericolosa-dellisis/1487387/

    http://www.tempi.it/eresia-antropologica-del-totalitarismo-gender#.VP9qyPmG-CN

    “L’ideologia gender è più pericolosa dell’Isis. La prima ci attacca dall’interno, la seconda dall’esterno”.

    • Peucezio scrive:

      Fra le due cose non saprei cosa scegliere.
      O, meglio, l’ISIS fa molti più danni, ma l’ideologia gender è molto più ripugnante: come la merda: non è dannosa, ma nessuno si immergerebbe volentieri in una vasca piena di merda.
      Per inciso, in realtà i danni li fa, e anche gravi, perché, nel momento in cui pretende di dare i figli in adozione alle coppie di ricchioni e di lesbiche, sta preparando degli infelici nevrotici.
      Quindi è merda tossica.

      • Z. scrive:

        Perché un figlio adottato da due lesbiche dovrebbe essere necessariamente un infelice nevrotico? Hai studi da citare al riguardo, o quanto meno esperienza professionale come psichiatra vissuta in prima persona?

        • Francesco scrive:

          il fatto che gli manchi un padre potrebbe aiutare?

        • roberto scrive:

          dai francesco,
          manca come manca a tonnellate di persone e che ci siano più nevrotici ed infelici fra quelli che sono cresciuti con un solo genitore di quanti ce ne siano in media è tutto da dimostrare!

          diciamo che la verità è che quelli che se la prendono con l’adozione gaia è semplicemente perché hanno una paura maledetta che pure i bambini cresceranno gai, altra idea non dimostrata (sennò francamente non si spiegherebbe come mai esistono i gay visto che tutti sono nati in famiglie etero….)

          preferisco di più ma spiegazione sincera “è un obbrobbrio perché non mi piace” piuttosto che delle ricostruzioni pseudo scientifiche

          e ovviamente sono prontissimo a cambiare idea nel momento in cui ci saranno studi seri* che diranno “si, i bambini cresciuti da famiglie gaie sono più infelici della media”

          *seri = non il blog pontifex

        • PinoMamet scrive:

          Credo che il problema che si pongono gli “antiadozionigay” non sia tanto che il figlio adottivo non abbia il padre, quanto che ne abbia due (o due madri).

          Il problema non mi sembra scontato: da esperienze personali, sento che anche nelle coppie gay non c’è un unico parere.

          Non si tratta solo dell’ipotesi che il figlio diventi gay, che alle coppie gay ovviamente interessa ben poco, ma che sia squilibrato in altri lati del suo carattere
          (una cosa è non avere un genitore, che succede da che mondo è mondo; un’altra avere una famiglia di origine con incerti i ruoli paterno/materno) o vittima di bullismo o prese in giro ecc.

          Ho visto linkati, sul noto social network, un paio di filmati su figli adottivi di coppie gay (uno adottato da due lesbiche, ricordo) che hanno avuto una vita normalissima, piena di successi, e in effetti sono eterosessuali.
          Sarà senz’altro vero, e lo considero, come dire, un punto a favore, anche se in effetti prima vorrei sentire anche l’altra campana.

          D’altra parte, per poter sentire la campana a favore, da qualche parte si è pur dovuto iniziare…

          diciamo che sono convinto al 50%

        • roberto scrive:

          facendo la tara all’esperienza personale che non fa statistica (e poi c’entra poco con il nostro discorso) le coppie di amici gay che frequento fuggono i bambini come la peste e non si sognerebbero mai e poi mai di adottare!
          🙂

        • PinoMamet scrive:

          …io la penso come loro 😀

        • Francesco scrive:

          roberto

          non ho paura che i “figli” di coppie gay diventino gay, credo sia una cosa che ci si nasce o giù di lì, poco influenzabile

          è che non riesco a capire come possa un essere umano crescere bene in un ambiente diverso dai riferimenti naturali di madre e padre

          ho paura che diventino come gli spartani!

          😀

        • roberto scrive:

          “non riesco a capire come possa un essere umano crescere bene in un ambiente diverso dai riferimenti naturali di madre e padre”

          ok, ma se ci pensi è una cosa comune ad un bel pezzo di umanità, tra orfani, figli di divorziati, figli di genitori snaturati ecc.

          trovo più interessante l’obiezione di pino sull’avere “una famiglia di origine con incerti i ruoli paterno/materno”
          anche se, secondo me, si espone alla contro obiezione sulla difficoltà a definire “il ruolo paterno e materno”

        • Francesco scrive:

          beh, genitori divorziati sono sempre genitori e magari vivi e presenti

          un orfano è uno che ha perso i genitori ma li ha avuti

          in queste nuove situazioni, le figure dei due genitori non esistono proprio, non sono “andati via” ma non sono mai esistiti

          e io di chi sono figlio? neppure di due sconosciuti che mi hanno lasciato alla ruota dell’orfanotrofio – e mi pare che anche quella fosse una ferita profonda e grande

          per questo ho moltissimi dubbi

          ciao

        • Peucezio scrive:

          Vabbè, certe cose fanno talmente parte della vulgata e di un patrimonio comune, che non c’è bisogno di andare a fare chissà quali ricerche.
          Il fatto che il rapporto co la madre, nei primi mesi, sia addirittura biologico e strutturi gli elementi fondamentali della psicologia e del carattere del bambino è una cosa che immagino insegnino al primo anno di psicologia.

        • Peucezio scrive:

          Comunque non era un discorso sull’ideologia di genere, su cui comunque non penso di intavolare una discussione, perché per te e Z. gli assunti dell’ideologia progressista contemporanea (diciamo anni ’10 del XXI secolo) sono una sorta di religione e non sono qui a fare quello che vuole mettere in discussione le certezze altrui, tanto le rispettive posizioni su queste cose sono talmente chiare e radicali…

        • Roberto scrive:

          Peucezio, non puoi però negare che una qualche forma di certezza di stampo religioso paralizza anche te, sennò non parleresti di aberrazioni e vulgata, così senza uno straccio di tentativo di spiegazione…..

          Comunque per la cronaca ho appreso dell’ideologia di genere leggendo Moi, pensa mo’. Io mi limito a pensare che i bambini devono crescere liberi dai nostri schemi, sarà questa l’ideologia di genere? Boh!

        • Roberto scrive:

          Come scriveva astrid lindgren “e meglio che i bambini crescano ordinati, soprattutto se sono loro a scegliere l’ordine”

          (Vabbè qualche sculacciata male non fa….)

        • Z. scrive:

          Peucezio,

          — Vabbè, certe cose fanno talmente parte della vulgata e di un patrimonio comune, che non c’è bisogno di andare a fare chissà quali ricerche. —

          La vulgata dice anche che i lemmings e gli svedesi si suicidano in massa, che l’agopuntura blocca i centri nervosi e che il vetro è un liquido. Lo sanno tutti che gli svedesi e i lemmings si suicidano a milioni, mica bisogna fare chissà quali ricerche, giusto?

          — Il fatto che il rapporto co la madre, nei primi mesi, sia addirittura biologico e strutturi gli elementi fondamentali della psicologia e del carattere del bambino è una cosa che immagino insegnino al primo anno di psicologia. —

          Ah, non saprei. Io purtroppo ho fatto giurisprudenza, non psicologia, e al primo anno mi hanno insegnato il diritto privato. Cosa si insegni al primo anno di psicologia non lo so, né fingo di saperlo 🙂

          Comunque, a voler essere pignoli, il mio esempio parlava di due donne.

          — perché per te e Z. gli assunti dell’ideologia progressista contemporanea (diciamo anni ’10 del XXI secolo) sono una sorta di religione e non sono qui a fare quello che vuole mettere in discussione le certezze altrui —

          Uhm, a me pare che il fondamentalista sia tu, francamente. Io ho solo fatto una domanda chiara e risposte chiare non ne ho ancora avute. Non ho fretta, comunque. Berrò un po’ di vetro nell’attesa 😀

        • Peucezio scrive:

          “Comunque per la cronaca ho appreso dell’ideologia di genere leggendo Moi, pensa mo’. Io mi limito a pensare che i bambini devono crescere liberi dai nostri schemi, sarà questa l’ideologia di genere? Boh!”

          E chi lo nega?

          Comunque nel mio caso la religione non c’entra nulla, c’entra il buon senso, c’entrano cose che si sono concepite così in tutta la storia umana (e ancora nella maggior parte del mondo, fuori dal desolante provincialismo occidentalista), prima di una moda effimera che c’è da un decennio o poco più a questa parte.

        • Peucezio scrive:

          “Ah, non saprei. Io purtroppo ho fatto giurisprudenza, non psicologia, e al primo anno mi hanno insegnato il diritto privato. Cosa si insegni al primo anno di psicologia non lo so, né fingo di saperlo”

          Leggiti qualcosa.

        • Z. scrive:

          Eh, sai quanti dovrei leggerne di libri per mitigare la mia ignoranza? non basterebbero neppure giornate di 96 ore, temo 🙂

        • Roberto scrive:

          Peucezio,
          Nel tuo caso uso la parola religione esattamente nello stesso senso in cui tu l’hai usata per me
          (Solo che tu sbagli)

  150. MOI scrive:

    Quello che NON capisco del Trio Nichilista Robero-Z-Mauricius è perché anziché gridare alla paranoia per il Transumanismo non dicono invece che esso è una figata … e che vorrebbero beneficiarne direttamente !

    Forse per consolarsi del fatto che, per quanto possano essere longevi, neppure il giovanissimo Mauricius riusciranno ad arrivare a quei giorni …

    Bisognerebbe farsi criogenizzare e farsi scongelare fra un paio di secoli : a vedere se c’ è l’ Anarchismo Transumanista Prometeico o la Sharia Planetaria ! Magari ci saranno entrambe le cose: la prima sulla Stazione Orbitante modello Elysium per i Riccastroni, la seconda sulla Terra per i Poveracci delle “Ruscopoli” 😉 …

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Aspe’, ora sono diventato Nichilista?

      • Peucezio scrive:

        No, probabilmente lo sei sempre stato 😛

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Se nichilista = chi non la pensa come me, allora la cosa potrebbe essere reciproca 😉

        • Z. scrive:

          Nichilismo è una di quelle parole come “stupidità” o “ideologia”: caratterizza sempre e soltanto, per definizione, il pensiero degli altri 😀

      • Francesco scrive:

        in effetti mi sembri più un estremista catto-progressista, prima di arrivare al nichilismo dovresti fare ancora un pò di strada

        non moltissima, che chi abbandona il retto rapporto con la Tradizione perde anche la base di ragionevolezza della Fede, poi la Fede stessa avvizzisce e muore, e resta solo il Nulla (o il pensiero di Scalfari e Bianchi, che è lo stesso)

    • Roberto scrive:

      A parte che non mi ci vedo come nichilista, non dico che il transumanismo è una figata semplicemente perché penso che si tratti di una paranoia da nerds

    • Z. scrive:

      Ma qui nessuno grida alla paranoia, Muà!

      Piuttosto, siete voi destrorsi a gridare all’omo-complotto. E noi vi prendiamo in giro, ma solo un po’, e con affetto.

      Come si usa fare alle persone cui si vuole bene 🙂

      Z.

      PS: peraltro, per me i transumani sono quelli di Sid Meier’s Alpha Centauri. E se non sapete di cosa sto parlando, beh, provo dispiacere e compassione per voi 🙂

  151. MOI scrive:

    Stando all’ Avvocato Gianfranco Amato (su youtube e in internet ci sono diverse sue conferenze di circa due ore e mezza l’una) Presidente dell’ Associazione Giuristi per la Vita, le attività scolastiche di Ri-Educazione al Gender sono diverse … quella segnalata da Hansburgicus non è l’unica.

    • Z. scrive:

      Ah beh, se lo dice l’avv. Amato allora stiamo apposto 🙂

    • Francesco scrive:

      a me paiono una solenne boiata, più che un crimine

      voglio dire, questi bambini vedono in giro l’astronauta italiana, la cancelliera tedesca, la CEO di Yahoo, quando studiano storia gli capita la prima ministro inglese e l’imperatrice Vittoria … difficile che pensino al fare la mamma come unico destino possibile della donna

      quindi se qualcuno avesse voluto proporre questo ai miei figli, l’avrei preso a calci in culo perchè sottraeva tempo alle tabelline e alle coniugazioni

  152. MOI scrive:

    @ Z

    secondo te agli artt. 609-bis e ss. non dovrebbero applicarsi né l’art. 62, né l’art. 62-bis, né la diminuente della pena per fatto di minore gravità (tipo, appunto, la già citata “mano morta”) prevista dalla legge?

    [cit.]

    Traduci in esempio concreto …

    • Z. scrive:

      Te ne faccio pure due.

      Tizio commette un reato. E’ incensurato, confessa e mostra resipiscenza.

      Spesso, questo si traduce nel riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche (art. 62-bis).

      Pensi che ci dovrebbe essere una legge per cui l’art. 62-bis si applica a tutti i reati meno che ai delitti contro la libertà sessuale?

      Inoltre, perché ad un bacio si dovrebbe applicare la stessa pena edittale dello stupro, senza valutare l’applicazione della prevista attenuante specifica per il fatto di minor gravità (quale appare essere un bacio rispetto ad uno stupro), posto che in entrambi i casi si tratta di violenza sessuale se manca il consenso della persona offesa?

  153. roberto scrive:

    seguendo il link di moi (al quale tiro le orecchie bonariamente perché si ferma *sempre* ai commenti più assurdi senza andare *mai* a vedere l’oggetto che viene commentato), trovo il link al progetto dello scandalo

    http://giocodelrispetto.org/

    moi, peucezio, habsburgicus (e chi ha voglia ovviamente), provate a dare uno sguardo e a dirmi cosa c’è di concretamente assurdo, apocalittico, da fine dei nostri tempi e della civiltà?

    come dicevo ieri, da padre di una bambina, sono molto sensibile all’idea

    “Possiamo sperare che […] i nostri figli e le nostre figlie si ricorderanno da grandi che possono essere padri, madri, casalinghi, casalinghe, piloti di aerei maschi o femmine che siano, in maniera libera senza sentirsi strani?”

    sbaglio?

    (taccio del bambino perché le “cose riservate alle sole femmine” sono in realtà molto meno che quelle “riservate ai soli maschi”, e non sto ovviamente parlando di vestiti, ma di cosa uno sogna di fare nella vita)

    • Francesco scrive:

      direi che il livello di idiozia dell’iniziativa, e il fatto che qualcuno se la sia filata, è parecchio apocalittico!

      🙂

    • roberto scrive:

      chiedo troppo se dico che mi piacerebbe leggere qualcosa di meno tautologico di “è idiota perché è idiota”?

      magari inizio io.
      è un progetto per le materne e quindi l’obiezione “potrebbero fare più tabelline” cade.
      mi domando invece se non sia semplicemente troppo presto, vista l’età dei bambini, per essere utile. a quell’età nessuo si stupisce se un maschietto gioco con le barbie o una bambina a calcio….

      ma ciò detto, un progetto della cui utilità possiamo discutere, gustifica il disperato “naturalmente una società umana non può andare avanti per molto in questo modo” habsburgichesco? (infatti mi riferivo più a lui e moi che a te)

      • Francesco scrive:

        che sia idiota non mi pare necessario argomentarlo, dopo aver visto qualcosa del progetto

        il massimo del pensiero presente è disegnare la mamma coi pantaloni, così è uguale a papà (e chi ha figli sa che non è mai vero)

        in sè non credo sia il male assoluto ma è un tale assoluto spreco di risorse da farmi disperare

        all’asilo che giochino e si picchino per stabilire la gerarchia del branco, da brave scimmiette

    • Peucezio scrive:

      A me sembra una cosa aberrante.
      In pratica si impongono ai bambini i deliri ideologici in voga.
      Come quando, in un asilo comunale negli anni ’70, facevano cantare “Bandiera rossa”.
      Sono cose da fucilazione.

      • Z. scrive:

        Bandiera Rossa non saprei, ma nella scuola elementare di Brizzi si cantava Bella Ciao, mentre in altre si recitava la preghiera del mattino.

        Ma non esageriamo, neh, e lasciamo perdere le fucilazioni 🙂

      • PinoMamet scrive:

        Nella mia scuola elementare ci facevano cantare (qualche anno) canzoni religiose.
        Era una scuola statale, e a me già all’epoca sembrava una cosa non torppo per la quale (le robe religiose si fanno in Chiesa, no?) “Bandiera Rossa” non pervenuta…
        😉

        • Peucezio scrive:

          L’ho raccontato come testimonianza diretta, personale, ne ho un ricordo vivido.
          Poi mi tolsero da quell’asilo, ma non per Bandiera Rossa (che pure non contribuì a rendere la mia famiglia bendisposta verso quell’asilo), ma perché mi ci trovavo male.

        • PinoMamet scrive:

          Potevamo fare cambio! a saperlo!
          😀

        • Peucezio scrive:

          Lascia perdere…
          Ti assicuro che non era un bel contesto.
          La Milano cupa degli anni ’70 è bella solo nei film guardandoli adesso, a quarant’anni di distanza.

        • Roberto scrive:

          Potrei raccontare il caso di una scuola elementare nel veneto (anni 70) in cui si raccontava ai bambini che Gesù l’hanno crocifisso i comunisti (!) e in cui si disse ad un bambino, al ritorno da un soggiorno piuttosto lungo in ospedale, “sicuramente dio ti ha punito per qualche peccato” (istruttivo comunque, ho avuto per la prima volta la chiara percezione del fatto che gli adulti potessero raccontare delle enormi minchiate e che è bene non fidarsi delle autorità)

          Lo ammetto, preferisco l’ideologia di quelli che fanno giocare le bambine con i trenini

        • mirkhond scrive:

          Qui non posso che concordare con Herr Ruprecht!

        • PinoMamet scrive:

          Ognuno ha le sue esperienze illuminanti sul genere umano.

          Io l’ho avuta- ma non c’entra con la religione- alle medie, quando battei (io, secchione solitario che ufficialmente non praticava nessuno sport- dovevo ancora cominciare ad appassionarmi alle arti marziali) il “campioncino” della scuola in una gara di corsa, e quello venne a trovarmi negli spogliatoi per “consigliarmi” dicendomi “guarda che se corri così (scilicte, più forte di lui) il mio allenatore dice che puoi muooooriiii”

          Ma va a caghèr, pensai. Credo che sia stato il vero risveglio della mia coscienza critica: molte cose che ti dicono sono minchiate dettate da qualcos’altro.

        • Francesco scrive:

          Premesso che per me l’illuminazione fu scoprire che gli adulti potevano scrivere delle gran cagate in dei libri (!), questa cosa dei Veneti un pò mi sconvolge, capisco che sono una povera razza con gravi problemi ma insomma ..

          idem per Bella Ciao e Bandiera Rossa, a dire il vero

          le canzoni religiose, invece, vanno benissimo, anche se quelle brutte temo abbiano effetti controproducenti!

          😀

          PS a quanto pare, a me nella bergamasca è andata bene.

  154. Francesco scrive:

    Berlusconi è stato assolto in uno dei suoi mille processi

    La Regione Emilia Romagna toglie il patrocinio a una iniziativa vegana

    Galliani è ancora AD del Milan

    Indovinate quale è la cattiva notizia?

    🙂

    • Z. scrive:

      Di certo il fatto che sia stato ritirato il patrocinio della mia regione ad un evento di antivaccinisti è un’ottima notizia.

      Galliani? Berlusconi? chi sono? due lombardi? Roba vostra, non mi riguarda 😀

      • Francesco scrive:

        ma voi siete mica la regione del Parma, del Sassuolo, del Bologna?

        ma statevi zitti che è meglio

        🙂

      • PinoMamet scrive:

        Anche io ho intimamente goduto sapendo che la Regione ha tolto il patrocinio a un’iniziativa, non perché di vegani, ma perché l’anno scorso aveva ospitato (e altrettanto farà quest’anno) convegni parascientici e antivaccinisti.

        Sul noto social network la maggioranza dei commenti dei miei amici è di gente che la vede come me, tranne gli “steineriani” già citati, e altri simili, che ovviamente la vedono in chiave “come siamo indietro noi in Italia”…

        • Z. scrive:

          Infatti il problema principale è l’antivaccinismo. Che è ottimo per chi ci fa soldi lucrando sugli sprovveduti, e un po’ meno per gli altri.

          Quanto ai vegani, sarebbero essenzialmente fatti loro. Però il condizionale credo sia d’obbligo. Ossia, se Tizio sostiene che è immorale mangiare alimenti il cui nome abbia un numero dispari di lettere, allora sono fatti suoi. Se Tizio invece sostiene che una dieta per bambini adeguata deve avere solo alimenti il cui nome abbia un numero dispari di lettere, beh, allora sono contento che la mia regione non ci metta il bollino.

          Perché a quanto ne so, di bollino si tratta: il patrocinio non era accompagnato da alcuna forma di finanziamento. La decisione di negare il patrocinio significa dunque, semplicemente, “ci dissociamo da voi”.

          E mi sembra giusta, per non dire doverosa.

  155. MOI scrive:

    @ FRANCESCO

    Hai scritto “Completto [sic] Gender” … era un lapsus fra “Completo” (in senso di abbigliamento) e “Complotto” ? La sua logica non-formale ce l’ avrebbe …

    @ Z

    Ero rimasto alla nozione che lo stupro fosse ”reato contro la persona” (cosa in Italia vergognosamente tardiva, visto che anche dopo l’ abolizione del Codice Rocco rimase che fosse “reato contro la morale”)… cos’è cambiato ?!

    In ogni caso, la differenza tra “actual rape”, “kissing rape” o “staring rape” … la chiedi alle Lobby Femministe e/o del Gender Staunitensi e Svedesi; quelle che piegano lo Ius alle proprie teorie. In eccesso opposto al becerume da “si te vai in giro mezza ignuda te devi da lassà stuprà” , ce n’è che sostengono che la riproduzione abbia da essere soltanto in vitro, perché l’ atto penetrativo maschile non può non essere violenza … mi pare che siamo all’ eccesso opposto del Codice Rocco e “derivati”, quali che siano !

    @ TUTTI

    Ritengo, molto semplicemente, che i Debunkers non siano così “super partes” come si dichiarano: che non brillino affatto di quella cristallina onestà intellettuale loro attribuita dal quieto vivere borghese perbenista, politically correct relativista-nichilista …

    Il termine “bufala” viene usato come “umbrella-word” (u cum az’idóll la s ciàma !) che spazia dal vizio di forma più puntiglioso alla calunnia più in malafede … e consideriamo che perfino il più intellettualmente oneste e in buonafede dei giornalisti non può non scrivere un “titolone a effetto” ! Se questo non ci sta bene, si fa prima _ come scrisse giustamente Miguel_ a chiedere di mettere fuori legge la suddetta professione !

    Ma, poiché “verba movent exempla trahunt”, facciamo un “exemplum” concreto (punti da 0 a 4) di come si dovrebbe “debunkare” :

    0

    la frase di Francesco sui NaziPsicopatici che bombardano i bambini e le bambine di ormoni … è “bufala” ?

    La risposta ognun* : -) se la dia da sé, purché procedendo con metodo :

    1

    Scrivere in Google, virgolettandolo : “nella nostra classe ci sono già tre stelline ” , e vedere cosa esce …

    2

    Scrivere in Google, non-virgolettandolo : puberty+blocker , e vedere cosa esce …

    3

    Scrivere in Google, non-virgolettandolo : farmaci+pubertà+careggi , e vedere cosa esce …

    4

    POI esprimersi nel merito …

    PS

    Un tempo Miguel Martinez era l’ Asso di Briscola in queste cose, ma ora ha comprensibilissimamente (!) cose ben più concrete su cui poter _ appunto_ concretamente agire … di contemplare senza agire (mediante raffinatissimi intellettualismi fini a sé stessi) s’è stufato. Ripeto : comprensibilissimamente !

    @ ROBERTO

    Pare che il BeiKiSSimo Fogliaccio OmoFFoBBBo abbia allegato le schede dei documenti didattici originali :

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/bimbi-travestiti-bambine-leggete-documento-choc-che-regola-1103904.html

    … devo ancora guardarci, poi ti dirò.

    Ti e vi ricordo di quel mio compagno di scuola della medie talmente “etero” da _ si vantava_ giocare in maniera molto “sui genderis” ; -) con le dismesse barbie della sorella maggiore.

    Sui sitacci indicati dal Pio 😉 Mirkhond per vedere “pornazzi halal” di tipo “hijab sex” e “niqab sex” … qualcosa di simile dedicato a “insospettabili” personaggi femmnili dell’ “entertainment” : ad esempio, è più Musa ; -) “Lamù” come soggetto originale degli Anni Ottanta della signora Nipponica Rumiko Takahashi che non invece “Heidi” come adattamento del Bildungsroman Ottocentesco della signora Elvetica Germanofona Johanna Spyri …) si trova, generalmente taggato con un grottesco “cum tribute”. Su di un forum ho letto di un uomo che da piccolo fu sorpreso dai genitori increduli a leccare lo schermo televisivo mentre trasmetteva immagini di eroine da “insospettabili” anime tratti da altrettanto “insospettabili” manga …

    Questo semplicemente per dire che oltre ai “genders” esistono gli “indivudals” … entità pedagogica che ritengo prioritaria !

    • Z. scrive:

      Moi,

      1) la violenza sessuale è un delitto contro la libertà sessuale, categoria che fa parte dei delitti contro la persona;

      2) non so gli altri, ma Attivissimo non si professa super-partes e non nasconde la sua antipatia per il mondo e la cultura islamici (Miguel te lo potrà confermare);

      3) approfondire le notizie e verificarle è molto importante, e faresti bene a ricordarlo a quel nostro concittadino che rivendeva come FACTA la storia degli zingari che vengono finanziati dallo stato per via dell’Amaro Montenegro. O qualcosa di simile 😀

    • roberto scrive:

      “oltre ai “genders” esistono gli “indivudals” … entità pedagogica che ritengo prioritaria”

      su questo sono d’accordo!

      quanto al sito del giornale, temo che cliccarlo possa scatenarmi una violenta reazione allergica, quindi ti lascio leggere e raccontarci cosa dice

    • roberto scrive:

      “i Debunkers non siano così “super partes” come si dichiarano:”

      io non credo affatto che i debunkers siano super partes (che vuol dire poi, che non hanno nessuna opinione? e che sono, delle vongole?), ma che invece di fermarsi davanti alla foto scandalosa e al titolo “scioccante! assurdo! che tempi, signora mia che tempi!” cerchino di capire cosa è realmente successo

      guarda un po’ qui, un sito che guardo spesso
      https://factcheckeu.org/it/

      oggi hai in prima pagina due “panzane pazzesche” di farange e di lepen. vogliamo dire che la redazione del sito non è super partes? forse, ma quello che fanno è fare cercare di distinguere i fatti dalle panzane, e lo fanno in modo da farti capire e e verificare il loro ragionamento.
      io questo solo chiedo ai debunker, non essere super partes, ma essere intellettualmente onesti

    • Francesco scrive:

      1) era “complotto”, usato ironicamente per sminuire un poco l’enfasi

      2) sui nazi-eccetera mi baso sul sito del Corsera, più che sui siti cattolici a noi cari

      3) all’asilo il problema del sessismo esiste solo nelle teste di vongola di certe signorine rubate alle risaie con grave danno dell’umanità

  156. MOI scrive:

    Il fatto che il rapporto co la madre, nei primi mesi, sia addirittura biologico e strutturi gli elementi fondamentali della psicologia e del carattere del bambino è una cosa che immagino insegnino al primo anno di psicologia.

    [cit.]

    PEUCEZIO

    ————–

    Mi sa, che oggi come oggi, ciò di cui parli rientri nel ClericoFascismo Percepito / Divulgato dalle Elites !

    • MOI scrive:

      Chi dissente è rappresentabile solo in due modi: o un NaziMedievale (per quanto paradossale suoni, esprime perfettamente l’ idea …) o un Minus Habens come Checco Zalone nei suoi film …

  157. habsburgicus scrive:

    in un certo senso l’opposto dello Z- e del Mauricius-pensiero 😀 (non ancora elevati alla dignità di Mao Zedong-pensiero)
    invece mi sa che su molto Mirkhond concorderebbe con lui
    https://ilsizzi.wordpress.com/2015/03/09/quella-barbarica-alleanza-internazionale/

    • mirkhond scrive:

      Articolo molto condivisibile.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Opposto al mio pensiero?

      • habsburgicus scrive:

        non mi dire che la pensi come lui..
        invero tu mi stupisci sempre 😀
        (talvolta pure in p0sitivo ! ad esempio sulla Chiesa, adesso non mi sovviene niente di preciso, ma hai detto ultimamente cose piene di buon senso :D)

    • PinoMamet scrive:

      Habs, se ti interessa io credo di pensarla all’opposto di Sizzi;
      cioè credo che i saccheggiatori per incuria o per ricerca di souvenir siano una cosa diversa da chi distrugge un sito archeologico per iconoclastia religiosa o ideologica, in qualunque modo la si giudichi, e credo francamente che i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale non c’entrino niente.

      • habsburgicus scrive:

        se ti interessa

        mi interessa sempre, perché quanto tu dici non è mai banale ed è sempre interessante
        ed è meglio la franchezza e la chiarezza
        anche se credo, opinione personale, che sul citato argomento sbagli tu 😀

      • PinoMamet scrive:

        😀

        però sai, i raccoglitori di souvenir sono tipici di tutte le guerre, e intendo souvenir grandi e piccoli; anche gli italiani si sono portati via la loro bella parte, dalle sciabole etiopi finite nei solai e cantine di qualche reduce, fino agli obelischi…
        😉

        e che dire di Napoleone? e degli inglesi?

        Insomma, stento a vederci qualche parentela ideologica con l’operato dell’ISIS.
        Mentre sicuramente ce la vedo con i Maccabei.

    • Z. scrive:

      Habs, non credo di aver mai parlato molto di ISIS…

      come fai a conoscere il mio pensiero al riguardo?

      🙂

      • Z. scrive:

        …no, non è esattamente vero. Credo di aver scritto che sarebbe auspicabile un intervento coordinato con una strategia chiara e precisa per il dopo. Però questo non c’entra molto con l’articolo del vostro amico Sizzi 🙂

  158. habsburgicus scrive:

    volete mettervi di buon umore ?
    trovo per caso questo commento sul web (pare di una russa, o così si definisce…boh) [critica M. Fini]
    “americani stanno passando dal sionismo all’islamismo e fini non si è ancora conformato”
    sic !!!!

  159. mirkhond scrive:

    Fini è diventato cieco.
    Nel senso che non puo’ più ne leggere ne scrivere….

    • PinoMamet scrive:

      Umanamente mi dispiace, poraccio!
      Speriamo, per lui e per gli altri nelle sue condizioni, ci sia una cura.

      • mirkhond scrive:

        Non c’è.
        Lo so perché mio padre, pochi mesi prima di morire era diventato cieco….
        Quando aveva 11 anni aveva la vista di un sessantenne….

  160. mirkhond scrive:

    Riguardo al presunto antirazzismo bolognese, sempre negato in nome del mito della città accogliente, perché di SINISTRA:

    http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2015/10-marzo-2015/impossibile-trovare-casa-affitto-sette-ci-hanno-detto-no-musulmani-2301089203467.shtml

    • Roberto scrive:

      Magari i proprietari erano pugliesi, che ne sai?

      • mirkhond scrive:

        Tutti tutti?

      • mirkhond scrive:

        Come ci insegna Maurizio, chi va con lo zoppo impara a zoppicare…

      • Roberto scrive:

        Che ne so? A Bologna i bolognesi saranno il 30%, immagino che quella potrebbe essere la proporzione (poi sicuramente se i tipi vanno a cercare casa a Milano a Roma a Napoli o a Palermo avranno più fortuna perché evidentemente i soli razzisti in Italia sono i gelidi bolognesi…)

        • mirkhond scrive:

          Poveri bolognesi, così buoni, altruisti, e incompresi dai perfidi di tutto il resto del mondo….

        • mirkhond scrive:

          I razzisti peggiori sono quelli che non dicono di esserlo, e per di più votano a SINISTRA!

        • PinoMamet scrive:

          Beh, onestamente che gli affittuari votassero tutti a sinistra mi sembra un pochino azzardata come ipotesi.

          Però stupisce anche a me che ben sette persone abbiano detto di no alla coppia.
          Tra l’altro, come sa chi è stato in Em… Lombardia Cispadana&Romagna, non c’è certo carenza di maruchein, che vivono da soli, in coppia, in famiglia, in centro e in periferia…

          insomma, mi suona strana la loro vicenda, ma se lo dicono mi fido.
          Peccato, mi dispiace per loro comunque.

        • PinoMamet scrive:

          Non gli affittuari, quelli che affittano.
          Ahò, so’ un po’ stanco oggi, si nota?
          😉

        • mirkhond scrive:

          Infatti hanno dovuto riattraversare il Panaro, rifugiandosi a Modena, in Lombardia, da amici…

        • Z. scrive:

          Odiati? Ma se appena presa la matura si mettono tutti in fila per fare l’università a Bologna…

          ah, ho capito, lo fanno apposta per rendere più cari gli affitti e più rari i posti di lavoro! è una macchinazione contro i bolognesi puro sangue!

          Quale io peraltro non sono 😀

    • Francesco scrive:

      l’articolo mi spinge a solidarizzare coi bolognesi, per la prima volta in vita mia

      🙂

      nel mio condiminio mi sa che siamo di ogni ma si sa che Milano accoglie tutti, soprattutto i pugliesi

  161. mirkhond scrive:

    La coppia longobardizzata, ha dovuto riattraversare il Panaro, stabilendosi a Modena….

    • PinoMamet scrive:

      Chi è la coppia longobardizzata?

      • mirkhond scrive:

        La coppia musulmana (lei nata a Pavia, e vissuta a Milano) a cui è stato negato un appartamento a Bologna….

      • PinoMamet scrive:

        Ahhh ok

        sai Mi’, a volte il tuo linguaggio è un po’ come quello di Moi, non è che sia sempre chiarissimo, specialmente visto che sono appena tornato da una giornatona…

        scusa, grazie del chiarimento 🙂

  162. mirkhond scrive:

    Ieri razzisti con i maruchein dla maruconia.
    Oggi razzisti con i maruchein du maroc!

  163. mirkhond scrive:

    Certo stavolta non hanno trovato la scusa che la coppia in questione NON vota democrazia cristiana!

  164. mirkhond scrive:

    Alla fine il volto razzista di una città spunta sempre fuori, per quanto possa essere sempre tenacemente negato….
    Il razzismo peggiore!

    • PinoMamet scrive:

      Mi’, queste cose (purtroppo) accadono ovunque.
      Adesso sono successe a Bologna.

      Ma allora non possiamo dire, semplicemente, che il razzismo è ovunque?

      Io non ho mai creduto che i bolognesi, o gli emiliani-romagnoli, siano angeli.
      Invece li ho difesi, è vero, quando tu li descrivi come campioni di tutti i difetti, che è una cosa diversa.

    • Peucezio scrive:

      Però, adesso scusami, tu prendi un caso e ne trai un giudizio su tutta una città, una regione e tutto il nord Italia.
      Credi che a Bari non ci sia nessun razzista?
      E ne dovremmo inferire che in Puglia alligna il più odioso e violento razzismo?

        • Francesco scrive:

          hai dedotto il razzismo di Bologna da UN caso … non ti pare un pò pochino?

          ciao

        • mirkhond scrive:

          No, se aggiunto a testimonianze di amici che ci hanno vissuto….

        • Francesco scrive:

          sì invece perchè hai sempre DUE dati negativi e ignori tutti gli altri

          capisco che tu lo faccia per difendere una conclusione che ti piace (e non capisco perchè) però è lo stesso scorretto

          ricorda: le prove a sostegno di una tesi si trovano sempre, sono quelle contrarie che bisogna avere il coraggio di vedere

          ciao

        • mirkhond scrive:

          Franky

          Di fronte a tanti che esaltano la cosiddetta “Emilia”-Romagna, come un luogo accogliente (cosa che sarà senz’altro vera per molti), a me invece colpiscono le testimonianze di chi ha avuto esperienze che smentiscono tale assunto….

      • mirkhond scrive:

        “Credi che a Bari non ci sia nessun razzista?”

        No, e non mi sembra di averlo mai negato!

        • Peucezio scrive:

          Il problema era l’inferenza che ne derivava se applicassimo la logica che tu applicavi a Bologna.

          Comunque, insomma, tu porti un caso e un paio di testimonianze.
          Arriva un altro, che può essere Pino, Roberto, Z., Moi o chi per loro, che te ne porta di opposte. Chi ha ragione?
          Mi rendo conto che non esiste un misuratore di razzismo affidabile, perfettamente tarato.
          Però, scusami se te lo dico, io non ho te da una parte che, chessò, hai abitato a Bologna un anno, e Pino e gli altri dall’altra, che sono della zona, ma potrebbero essere di parte.
          Io ho te che citi due testimonianze per sentito dire e loro che quella realtà la conoscono direttamente e, secondo me, sono persone capaci di oggettività, soprattutto su questioni come queste.
          Pino infatti è in parte napoletano, ama l’Italia meridionale, non ha veramente nulla del settentrionale campanilista e provinciale, quindi mi sembra molto attendibile.
          Mentre non so nulla delle persone su cui tu basi il tuo giudizio.

        • mirkhond scrive:

          Nessuno ti obbliga a credermi…
          Poi a me l’Emilia-Romagna sta sulle balle, ANCHE per i motivi sopvracitati.
          Tu credi nell’unità di talia.
          Io l’accetto solo per opportunismo, esattamente come i rospi che devo ingoiare per il bene di sorema….
          Opportunismo Peucezio, non amore!

        • Peucezio scrive:

          Mirkhond,
          io ti credo invece.
          Ma non vale la proprietà transitiva. Cioè, il fatto che creda a te non fa sì che creda automaticamente a coloro cui tu credi.
          Cioè, se tu mi dicessi: ho vissuto nel tale posto e la gente è così e così, penserei che una qualche idea di come sono non puoi non essertela fatta.

  165. habsburgicus scrive:

    un “regalino” a Mirkhond 😀
    e un doveroso omaggio all’ultimo Sovrano di una nobile Casa
    https://www.facebook.com/210588602293739/photos/a.210594628959803.59571.210588602293739/210594652293134/?type=1
    (spero si veda)

    • PinoMamet scrive:

      Ma “gran principe ereditario di Toscana” in concreto cosa significava?

      era una roba pro-forma, come quando scrive “re di Gerusalemme”, o una pura rivendicazione, o aveva anche una qualche valenza pratica (tipo che aveva qualche diritto di successione riconosciuto, nel caso non ci fossero altri eredi)?

      • mirkhond scrive:

        Carlo VII di Borbone-Napoli (1734-1759), poi Carlo III di Spagna (1759-1788), nel 1731 era diventato Carlo I di Parma, essendo figlio dell’ultima dei Farnese, la regina di Spagna Elisabetta, moglie di Filippo V (1700-1746).
        Nel 1732, Giangastone de Medici (1723-1737) non avendo eredi diretti maschili (tranne un lontano ramo collaterale, napoletanizzato), pensò di fare di Carlo di Borbone (1716-1788) il suo erede sul trono toscano.
        Fu la guerra di successione polacca (1733-1735) a dirottare gli interessi di Carlo in Napolitania e in Sicilia, cosa realizzatasi, ma a patto della rinuncia a Parma (1735) e alla successione toscana, passata a Francesco Stefano di Lorena, imperatore consorte (1740-1765) di Maria Teresa d’Asburgo (1740-1780).
        Però Carlo di Borbone, mantenne tra i suoi titoli quello di Granduca di Toscana.
        Inoltre fino al 1801 la piccola enclave dello Stato dei Presìdi (Orbetello, Talamone, Porto Santo Stefano), creato da Filippo II di Spagna nel 1557, costituì la Toscana napoletana!
        Parma sarebbe tornata ai Borbone, nella persona di Filippo (1748-1765), fratello del nostro re Carlo, al termine della guerra di successione austriaca (1740-1748).

      • habsburgicus scrive:

        mah, nel ‘700 Elisabetta Farnese aveva voluto anche l’eredità toscana..e gli andò male !
        (mentre ebbe per i suoi Napoli e la Sicilia, 1734
        e anche Parma, al secondo turno :D, nel 1748, alla pace di Aachen)
        credo che, per pura vanagloria diplomatica, abbiano continuato a definirsi tali ma erano i primi a non crederci 😀
        gran Principe ereditario credo si riferisse alla successione di Giangastone, morto 1737, ultimo dei Medici..verosimilmente la Farnese riuscì a fare proclamaìe uno dei figli erede di Giangastone (o forse non riusc’ 😀 ma falsificò qualche atto), tuttavia fu la guerra a decidere, quella iniziata nella lontana Polonia nel 1733

        P.S
        invece da te, secondo il conservatore Solaro (non sospetto di cavourrismi) il nostro Re aveva dei diritti, almeno su Piacenza..e Solaro riuscì a farseli garantire nel 1844 all’epoca del famoso trattato su Fivizzano che “sconvolse” l’Italia centrale
        (in pratica: Lucca passa alla Toscana, i Borbone di Lucca se ne vanno da voi a Parma alla morte di Maria Luigi, però il Duca di Modena acquista Fivizzano e Guastalla..quella è la diplomazia che piace a me, il do ut des :D)
        dunque, almeno su parte del Ducato di Parma, i Savoia avevano dirrtti seri e NON si può parlare almeno di usurpazione
        (temo che ciò valesse solo per Piacenza, e non per Parma dove Solaro non vanta diritti)

        • mirkhond scrive:

          Guarda, per me i Savoia di Borgogna 🙂 potevano papparsi pure TUTTA la Longobardia Maior, e pure la Romagna tra Panaro e Adriatico e tra Ferrara e Senigallia (ma NON Gubbio e Costacciaro, dal 1631 parte della legazione/provincia di Urbino, che succedeva al Ducato di Urbino iniziato nel 1384 su queste aree umbre settentrionali).
          A me da fastidio che siano scesi più giù di Senigallia… 🙂
          In tal caso simm’ stati scemmi nuje a nun pijarci Ascoli… e a formare un vallo a Gubbio-Costacciaro-Cantiano-Corinaldo-Ancona, contro i re borgognoni e i loro nuovi sudditi del mì…. 🙂
          Peccato! 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Mah…
          ti dirò, Mi’, a me sembra che tu conosca benissimo la Storia come successione di avvenimenti;
          e mi stupisce, francamente, di come tu riesca poi a trovarvi un senso che mi pare lontanissimo dalla realtà.

          I “sudditi del mi” (che non sono mai esistiti, né mai hanno avuto la coscienza di esserlo), i vari “valli” che ti immagini o che vorresti costruire…

          tutte cose lontanissime dal modo in cui vedevano gli avvenimenti le persone che li stavano vivendo.

        • mirkhond scrive:

          E fammi sognare! 🙂
          Credo che a quei tempi io e tu ci saremmo affrontati a colpi di bajonetta 🙂 dai due lati opposti della barricata… 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Ma… non penso proprio, non ho ‘stan gran passione per le baionette.

        • mirkhond scrive:

          Allora saremmo stati nemici, esattamente come oggi lo sei con Kahani sulla questione palestinese… 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Ma io non sono nemico con Kahani sulla questione palestinese.

          Lui usa toni molto accesi contro gli israeliani, secondo me esagerando parecchio;
          io penso che gli israeliani abbiano più ragioni di quante si sentono da noi, e i palestinesi abbiano fatto due grossi sbagli storici che ancora pagano (non proclamare uno Stato arabo subito, come da proposta ONU accettata dal nascente Stato israeliano; utilizzare il terrorismo poi).

          Probabilissimo che io e Kahani discuteremmo a lungo e forse accanitamente, ma mica lo considero un nemico: chi lo conosce?
          Abbiamo solo opinioni diverse.

        • mirkhond scrive:

          Si certo…
          E infatti non hai voluto confrontarti con lui sull’argomento!
          Ma perché devi sempre fare la parte dell’amicone con tutti, a tutti i costi, quando NON PUO’ essere sempre così?

        • PinoMamet scrive:

          O mamma, Mi’ 😉

          ma ti ho già detto dieci volte perché non ho voluto affrontare l’argomento con lui!

          Perché mai, scusami, mi sarei dovuto mettere, a comando tuo, a discutere con Kahani di un argomento su cui la pensiamo in modi diversi?

          Vabbè il regno delle Due Sicilie, ma mica siamo i tuoi pupi che muovi coi fili di ferro, dai! 😉

          poi non faccio l’amicone con lui. Dico che non lo conosco, che è vero, e che, fatta la tara al suo linguaggio, può persino essere (e anche questo lo ripeto per la decima volta) che a volte sia d’accordo con lui.

  166. mirkhond scrive:

    Grazie! 🙂

  167. mirkhond scrive:

    A proposito di pseudo-fratellanze

    Mi sto leggendo un interessante testo sul “brigantaggio” nella Valle del Tronto, sull’antica frontiera tra noi e il papa.
    Nell’aprile-maggio 1849, al tempo dell’effimera repubblica romana mazziniana, i partigiani papalini di Piccioni (ma supportati dal nostro governo e dalle nostre forze armate stanziate sull’estrema frontiera settentrionale), parlamentando con una delegazione di Ascoli, assediata da loro, chiesero ai rappresentani del comune marchigiano di giurare fedeltà a Pio IX.
    Cosa che quelli fecero, essendo Pio IX (allora esule a Gaeta da noi) il loro legittimo sovrano.
    Ma quando il comandante Piccioni chiese ai delegati ascolani di giurare fedeltà anche a Ferdinando II di Borbone, costoro si rifiutarono, affermando, giustamente di non essere sudditi napoletani!
    Questo piccolo, ma significativo episodio, mi rafforza nella convinzione che Ferdinando II, da poco salito al trono, fece bene a rifiutare nel 1831 la corona d’Italia, offertagli da un comitato di massoni dell’Italia del mì.
    Se non ci volevano ad Ascoli, figuriamoci più a nord! 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Secondo me da questo piccolo episodio tu trai delle conseguenze un po’ eccessive.

      Gli ascolani- giustamente, come dici tu- facevano notare di non essere sudditi di Ferdinando II.
      Fin qui i fatti.

      Non è che “non volessero voi”, e dall’episodio in effetti non si evince niente del genere.

      • mirkhond scrive:

        Per chi ama Ascoli come il sottoscritto, posso solo dirti che per SECOLI Ascoli lottò duramente per NON finire sotto di noi, fin dall’assedio del Duca di Puglia (Longobardia minor poi dal XIV secolo Napolitania) Roberto il Guiscardo nel 1076!
        E però, sempre chi scrive, quando è stato nella sua ADORATA Ascoli, ha sempre detto a tutti di essere NAPOLETANO, ed è SEMPRE stato trattato con grandissima cordialità ed ospitalità, cosa che nemmeno nella sua patria ha vissuto!
        Ricordo che sull’autobus che da Ascoli mi portava a Castel Trosino, una possente ragazzona che non finiva di parlar male dei Napoletani, appena sentì che il sottoscritto chiedeva dove dovesse scendere, voleva indicargli lei la fermata.
        Poi l’autista le disse che ci pensava lui.
        Ed io scesi a Castel Trosino, dove delle brave persone dettero da mangiare all’affamato e da bere all’assetato straniero, che aveva pochi giorni prima varcato il Tronto…
        Che bei ricordi! 🙂

      • MOI scrive:

        @ MIRKHOND

        Scusa, ma … ti pare plausibile che gli Ascolani possano avere rifiutato perché plagiati dall’ “Italia del Mì” sopra il “Vallo SS” ?!

        • mirkhond scrive:

          No, credo che rifiutassero per un fenomeno di tenace attaccamento alla propria autonomia comunale.
          Fenomeno tipico dell’Italia del centro-nord.
          Però è curioso che, ancora nel 1849, non ne volessero sapere di finire sotto di noi!

      • mirkhond scrive:

        Aggiungo che il comandante Piccioni, pur devotissimo alla Santa Sede, ma nostro amico ed alleato (era di un paese ascolano, esattamente come i suoi partigiani, i fieri montanari dell’Alta Valle del Tronto, tra Arquata e Montegallo), voleva strozzare i poveri delegati ascolani, salvati a stento solo dall’intervento di uno dei luogotenenti di Piccioni! 🙂

      • PinoMamet scrive:

        Mirkhond ma tu continui a dire “finire sotto di noi”, come se in effetti tu fossi un rappresentante della famiglia Borbone…

        mi sembri un po’ quei tifosi che fanno la storia della loro squadra “nel ’56 noi abbiamo vinto lo scudetto..”
        ma noi chi?
        😉

        Gli ascolani tenevano all’autonomia della loro città, fine. 😉

        • mirkhond scrive:

          Sono napoletano.
          C’è gente che si inventa patrie farlocche come la Padania o la Lunezia, ed io non posso vantarmi di una patria VERA, seppure cancellata dalla carta politica nel 1860-1861? 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Ma certo che puoi, solo che non credo che gli ascolani avessero qualcosa contro i napolitani come popolo…

          mi pare che, per il fatto che non abbiano voluto giurare fedeltà a un tale che non era il loro re, tu gli proietti addosso i pensieri di un lombardo del XX sec. sposato a una siciliana, tal Umberto Bossi…
          😉
          un po’ anacronistico, no?

        • mirkhond scrive:

          Guarda che io ADORO Ascoli, e se potessi domattina mi ci traferirei a vita! 🙂
          Dunque sto parlando di vicende ormai passate…. 😉

        • PinoMamet scrive:

          Sì, molto passate, ma che leggi come con i vetri colorati di oggi, se posso permettermi…

        • mirkhond scrive:

          A te che importa?

  168. MOI scrive:

    @ MIRKHOND

    Su Youtube ci sono commenti sconvolti perché a Bologna esistono delle Sentinelle in Piedi, insomma : basta essere una città come tutte le altre per sconvolgere tutte le altre.

    😉

    … personalmente NON parteciperò mai a scontri fra slogan.

  169. mirkhond scrive:

    Non ho capito, Moi.

  170. mirkhond scrive:

    “come se in effetti tu fossi un rappresentante della famiglia Borbone…”

    Un professore comunista sessantottino della mia facoltà, lo credeva… 🙂

  171. mirkhond scrive:

    “tutte cose lontanissime dal modo in cui vedevano gli avvenimenti le persone che li stavano vivendo.”

    Mica tanto.
    Visto che negli anni successivi al 1860, tutti i foresti che indossavano l’uniforme sabauda, erano chiamati “piemontesi”, perché tutti “giaggianesi” alle nostre orecchie!
    Anche dei collaborazionisti nostrani! 🙂
    Come da diari di ufficiali dell’Italia del mì, e da resoconti di giornalisti e diplomatici inglesi….

    • PinoMamet scrive:

      Embè? cosa dimostra? che non distinguevano i dialetti del nord? Mi pare ovvio, come i settentrionali che chiamavano “Napoli” tutti i meridionali appena arrivati…

      il fatto è che tu credi che esistesse il Regno di Napoli, ed è vero, esisteva.
      Credi poi che esistesse una cosa che chiami “Italia del mi”, che è un termine di conio tuo, e invece non è mai esistita.
      I “piemontesi” volevano fare l’unità d’Italia, tutta. Aiutati anche da non pochi meridionali.
      Che poi, arrivati in loco, potessero non avere in particolare simpatia gli abitanti, o buona parte di essi, è un altro discorso, che c’entra poco o niente con i dialetti che parlavano.

      L’idea della “Padania” come di una patria distinta e unita da una qualche coscienze etnica o linguistica, che è la cosa più vicina alla tua “Italia del mi”, è posteriore di centoquaranta-centocinquanta anni, e anche così è una cosa farlocca alla quale non ha mai creduto davvero nessuno.

      Mi dici, eh ma i “piemontesi” erano poi razzisti con “noi”. E sarà anche verissimo, ma ancora non c’entra nulla con una presunta “Italia del mi”; i parmigiani sonoi razzisti con i reggiani (che se lo metritano), i fidentini con i parmigiani (che se lo meritano ancora di più 😀 ) ma che c’entra… è tutta Italia che è così 😉
      e in realtà io credo un po’ tutto il mondo.

  172. mirkhond scrive:

    Lo storico Fulvio Izzo nel suo I Lager dei Savoia, affermaa che nel 1861, molti giovani marchigiani ed umbri, richiamati alla leva sabauda, disertarono, e diversi di loro, rifugiatisi a Roma, ancora sotto Pio IX (sotto pesante tutela francese dal 1849 al 1870), dovendo combattere per un re straniero, chiesero a Francesco II, esule a Roma, di porsi sotto la sua autorità.
    E lo stesso Piccioni, sovracitato, riprendendo le armi, stavolta contro Piemontitalia, nel 1860-1863 portava le insegne della Santa Sede e delle Due Sicilie! 🙂

    • PinoMamet scrive:

      …e allora?
      l’Italia nella Prima Guerra Mondiale aveva battaglioni di disertori cechi e di volontari albanesi…
      la Germania nella Seconda arruolava turkmeni e georgiani… dimostra qualcosa?

      Le guerre sono tutte così, uno sta da una parte, uno dall’altra…

  173. mirkhond scrive:

    Beh, io NON sto dalla tua!

  174. mirkhond scrive:

    “una cosa che chiami “Italia del mi”, che è un termine di conio tuo”

    Veramente è un conio del sito eleaml, a cui sono idealmente vicino.
    Io, mi sono, modestamente, solo limitato a renderlo pubblico qui…. 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Sarà di ‘sto sito, ma continua a non avere molto a che fare con le vicende dell’Ottocento…

      • Z. scrive:

        Ma un bel chissene di tutto quanta sta storia no, eh?

        Scusate, eh, mo che borsa che fate 😀

        • mirkhond scrive:

          Macchissenefrega di Zanardo! 🙂

        • Z. scrive:

          Ma infatti una discussione concitata su di me, protratta per settimane e poi per mesi, sarebbe certamente noiosissima. E pensa che sono ancora vivo!

          Voi invece vi fate il sangue cattivo su roba vecchia di un secolo e mezzo, un po’ come quegli unionisti che celebrano ancora non so che vittoria di non so che secolo contro non so chi…

          Se i protagonisti di allora potessero vedervi, immagino direbbero “toh, guardali, non hanno proprio un tubo di meglio da fare!” 😀

        • PinoMamet scrive:

          Beh, non so come la viva Mirkhond (spero bene) ma a me non sembra che ci stiamo facendo il sangue cattivo…

          stiamo solo spaccando il capello in quattro su un concetto (“Italia del mi”), perché su questo blog ci piace spaccare capelli.

          C’è chi smacchia giaguari… 😉

        • Z. scrive:

          Uhm… non è che vi siate paragonati a un politico di gran successo, così dicendo 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Eh vabbè, uno non ti piace perché non ha successo, uno perché ce l’ha… 😀
          non dirmi che ti piaceva Letta!!

          PS
          e adesso, bunga bunga per tutti!! 😀 😀

        • Z. scrive:

          A me Bersani piaceva come ministro, lo stimo tuttora come persona, lo ritengo un uomo onesto e per bene. Come segretario decisamente no, per quanto mi spiaccia dirlo.

        • Peucezio scrive:

          Il punto è un altro.
          Non è che quegli eventi non siano rilevanti.
          Anche perché lo stato in cui versa l’Italia del sud pggi è la diretta conseguenza di quella storia.

          Il fatto però è che già c’entravano pochissimo le popolazioni settentrionali di allora, visto che è stato tutto il risultato di scelte politiche di statisti, generali, alta borghesia, oltre a potenze straniere. Figuriamoci quanto c’entrino poi o che colpa possano avere gli attuali piemontesi, lombardi, emiliani, veneti (oltretutto invasi anche loro e che non c’entrano nulla)!

        • Z. scrive:

          Ma infatti nessuno dice che quegli eventi siano irrilevanti.

          Si dice che è inutile rimuginarci sopra per attribuire colpe a Tizio o a Caio o alla loro città o regione 🙂

  175. mirkhond scrive:

    I “piemontesi” volevano fare l’unità d’Italia, tutta.

    La cosa è un po’ più complessa e articolata.
    Carlo Alberto nel 1848-1849 voleva riunificare praticamente quasi solo l’Italia del mì fino all’Isonzo (anche se lo storico sloveno Joze Pirievec gli attribuisce fin dal 1845, ambizioni persino su Gorizia, Trieste, la Carniola slovena fino alle Alpi del Monte Nevoso, insomma il confine italiano nel 1918-1943!)
    Cavour, ancora nel 1856, definiva l’unità d’italia oltre la cresta degli Appennini, come una “solenne corbelleria”.
    Idem , stando agli accordi segreti di Plombieres del 22 luglio 1858, e perfino ancora nell’estate del 1859.
    Furono una serie di circostanze eccezionali, verificatesi in quest’ultimo periodo (morte di Ferdinando II il 22 maggio 1859 e debolezza del suo successore Francesco II, l’incapacità di costui di essere più cinico e spregiudicato dati i tempi e le nuove esigenze geopolitiche del momento, l’apertura dei lavori del Canale di Suez), che spinsero l’Inghilterra a portare gli interessi sabaudi alla conquista dell’intera penisola italica!

    • PinoMamet scrive:

      Guarda, mettiamola così:
      esisteva presso alcuni l’idea dell’unità d’Italia, da ben prima dell’Ottocento.

      No nesisteva invece, e nessuno ne aveva mai parlato, l’idea che esistesse una “Italia del mi” che dovesse essere unita in quanto tale, come entità dotata di una sua identità culturale propria.

      tant’è vero che non ha neanche un nome, e se l’è dovuto inventare prima Bossi, e ora questo sito che dici tu.

      Sono esistiti invece alcuni “regni d’Italia” e un paio di “repubbliche italiane”, che per vicende storiche sono stati basati maggiormente sul territorio settentrionale o centro-settentrionale, senza peraltro mai coincidere esattamente con “l’Italia del mi”, e aspirando, sin dalla scelta del nome, a rappresnetare tutta l’Italia, perlomeno come ideale…

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Il Piemonte, inizialmente, voleva semplicemente approfittare delle spinte unitariste per annettersi qualche territorio in nome dell’Italia e della Libertà. Gestì la I Guerra d’Indipendenza solo con un po’ meno distacco degli altri Stati italiani, ma ci giocò anche molto più sporco nei confronti dei rivoluzionari veneti e lombardi.

      • mirkhond scrive:

        L’errore di Carlo Alberto nel 1848, fu di non accontentarsi della sola Lombardia e dei ducati cispadani, come, fino a Custoza (22-25 luglio 1848) l’Austria sconquassata al suo interno da violente spinte centrifughe, si era rassegnata a cedergli sotto la FORTE pressione congiunta anglo-francese, Radetzky o non Radetzky (allora chiuso nel Quadrilatero).
        L’ingordigia di Carlo Alberto di voler arrivare all’Isonzo (o addirittura al Nevoso, se stiamo a Pirievec), e la sconfitta di Custoza, fecero naufragare al momento il sogno sabaudo.
        Il figlio Vittorio Emanuele II, più furbamente, nel 1859-1860, si accontentò 😉 di quel chi gli offrirono.
        E la talia la “fece” lui (ovviamente sotto la brillante regia britannica…) 🙂

  176. mirkhond scrive:

    che non distinguevano i dialetti del nord?

    Non solo. Ma li consideravano TUTTI degli stranieri nemici.
    Tranne coloro che, disertando le file tricolorate si univano ai nostri “briganti”, come Carlo Castaldi di Graglia (Biella), piemontese doc, sotto le armi del suo paese dal 1855, decorato a San Martino nel 1859, e che, di guarnigione a Taranto, disertò il 1 dicembre 1862, raggiungendo il Bosco di Vallata presso Gioia del Colle (Bari) unendosi alla banda borbonica di Pasquale Romano (1833-1863), ex sergente del nostro esercito.
    Romano nominò Castaldi suo vicecomandante, e quando i suoi ex commilitoni lo presero (19 gennaio 1863), e in seguito condannato a 20 anni di carcere duro, il Castaldi in una lettera a suo padre, dichiarò di essere diventato un partigiano di Francesco II!

  177. mirkhond scrive:

    “esisteva presso alcuni l’idea dell’unità d’Italia, da ben prima dell’Ottocento.”

    Un vezzo idealistico di alcuni intellettuali.
    Che poi NELLA REALTA’ erano i primi ad amare le loro VERE patrie e a detestare i presunti “fratelli”….

    • PinoMamet scrive:

      …e guarda, voglio darti ragione anche su questo, sta di fatto che nessuno si sognava l’esistenza di una patria dal nome (o dal concetto) di “Italia del mi”

  178. mirkhond scrive:

    Certamente.
    Però guarda caso, ancora nell’estate del 1859, il Regno d’Italia che si voleva creare, corrispondeva pressappoco all’Italia longobardo-carolingia, in gran parte coincidente con l’area linguistica del mì…

  179. mirkhond scrive:

    Traversara

    Pensa piuttosto alla bella figura che ha fatto Bologna a rifiutare un appartamento ad una giovane coppia di cittadini ITALIANI con accento del mì ;), solo perché…muSSulmani!
    E per parlarne persino il tg1 questa sera!

  180. mirkhond scrive:

    “Invece li ho difesi, è vero, quando tu li descrivi come campioni di tutti i difetti, che è una cosa diversa.”

    Ci deve pur essere qualcuno a farlo!
    E l’ingrato compito 😉 ho dovuto assumemerlo io…. 🙂
    Raccogliendo testimonianze di chi ha vissuto con DISAGIO in terre considerate il top… 🙂

  181. mirkhond scrive:

    Beh, non so come la viva Mirkhond (spero bene)

    Sono altre le questioni che mi fanno male per davvero.
    E non è questa… 🙂

  182. mirkhond scrive:

    Comunque, parafrasando Messori, l’unità di talia è riuscita in questo blog.
    Sono TUTTI UNITI infatti contro il Duca! 😉

    • Z. scrive:

      Diciamo che è quel che tu vorresti, quando invece ti vogliamo tutti bene, nonostante tutto 🙂

    • Francesco scrive:

      tutti uniti?

      stai scherzando vero?

      io unito con un pericoloso sovversivo messicano, un comunista, un cattolico progressista, un cineasta ebreo di sinistra, un paio di difensori di Putin da destra?

      😀

      che poi l’unico che ti appoggia nella crociata per restaurare la verità sul Regno di Napoli e ridargli l’indipendenza sono io!

      😀 😀

      ciao

      • PinoMamet scrive:

        Questo è vero 🙂

        • Francesco scrive:

          secondo me l’unico campo in cui il Duca è un pò isolato sono i gusti femminili

          😀

        • mirkhond scrive:

          “secondo me l’unico campo in cui il Duca è un pò isolato sono i gusti femminili”

          Peccato che tale “isolamento” non rende il Duca appetibile alle sue belle… 😉
          Forse perché è un duca squattrinato e senza lavoro, ergo non appetibile ad una donzella in cerca di sistemazione…. 🙂

        • Francesco scrive:

          usi troppo le categorie delle vecchie zie impiccione!

          prova con colto, generoso e sincero!

      • mirkhond scrive:

        “che poi l’unico che ti appoggia nella crociata per restaurare la verità sul Regno di Napoli e ridargli l’indipendenza sono io!”

        Veramente mi era sembrato il contrario…. 😉

        • Francesco scrive:

          beh, io sono più interessato alla seconda parte, la prima mi interessa il giusto come strumento per l’altra

          😉

    • mirkhond scrive:

      Franky, non mi riferivo a nostro buon Miguel, tra quei “todos” 😉

  183. mirkhond scrive:

    Diciamo che è quel che vedo…
    Un po’ come mia sorella quando mi dice che una certa signorina sarebbe la donna giusta per me… 🙂
    Peccato però che la suddetta signorina, è già impegnata…. 🙂

    • Z. scrive:

      Eh, quello è un campo difficile, in cui io ho avuto ben pochi meriti e tanta fortuna!

      • mirkhond scrive:

        Io invece nessun merito e tanta, tanta, tanta sfortuna…
        e tutta con mie connazionali! 🙂
        Figuriamoci con quelle di Moi, Zanardo, Pino, Habsburgicus, Franky e (non di stirpe) di Maurizio, tra le ladine cadorine! 🙂

        • PinoMamet scrive:

          “Cambi posto cambi stella” (fortuna)
          è un proverbio ebraico…

          di solito ci indovinano!

        • mirkhond scrive:

          Lo sai, dipendesse da me varcherei il Tronto domattina per Ascoli o Acquaviva Picena! 🙂
          Giusto per non allontanarmi troppo… 😉

        • Roberto scrive:

          Bello!

        • PinoMamet scrive:

          Io sono stato ad Ascoli e poi, con un lentissimo autobus, su fino ad Arquata del Tronto…
          poi a piedi per i Monti Sibillini.

          Bellissimi posti. Ho anche dormito al rifugio degli alpini, dove verosimilmente dormì anche un mio bisnonno.

        • mirkhond scrive:

          Tu pensi di sistemarti a Tel Aviv?

        • PinoMamet scrive:

          Aridaje!
          Io penso di sistemarmi a Napoliiiiiii
          😀

        • mirkhond scrive:

          Io amando la frontiera, lì ci pianterei le tende.
          Purtroppo debbo tener conto delle problematiche della duchessina….
          Come ribadito oggi con una persona cara a cui ho confidato le mie pene e i miei dolorosissimi pali… 😉

        • PinoMamet scrive:

          Comunque se torni da quelle parti e hai voglia di una scampagnata ti consiglio la Valle delle voci (non so se è il nome ufficiale, ma la chiamavano così) dove ho piantato la tenda: di notte in effetti il vento o che so io faceva degli effetti tipo “film horror”, ché se non fossi stato avvertito in precedenza, sarei scappato a gambe levate…

          i Monti Sibillini meritano, davvero.

    • Francesco scrive:

      “già impegnata” non suona molto definitivo ….

  184. mirkhond scrive:

    Amare ed essere soli….

  185. mirkhond scrive:

    Magari ti sistemassi DAVVERO a Napoli!
    In due ore sarei da te! 🙂
    E se vivessi ad Ascoli o ad Acquaviva, pure troverei il modo di rivarcare il Tronto per venirti a trovare…. 😉

  186. mirkhond scrive:

    I Sibillini li ho visti da Arquata e dalla sua frazione di Trisungo, dove ho mangiato benissimo (appena entrato nel ristorante, fui accolto dal sorriso della giovane cuoca, chissà perché…), in cerca dei luoghi in cui fu girato il film Serafino di Pietro Germi.
    Quando mi recai alla pro-loco, erano loro che volevano notizie da me, sul film…. 😉
    Però il posto che più mi ha colpito è Castel Trosino, frazione di Ascoli, dove fu rinvenuta una ricca necropoli longobarda dei primi del VII secolo dopo Cristo e il cui tesoro purtroppo è custodito sotto chiave a Roma (così almeno nell’ottobre 2012 quando fui in loco) e il Museo e il Comune di Ascoli cercavano invano di farsi restituire il tesoro…
    Però furono belle quelle statue a mo di sette nani 😉 che riproducevano il gruppo dei morti, quando erano vivi e con vestiti di foggia germano-bizantina.
    Mi sentii al settimo cielo, e come preso da una forza sciamanica degna di un Beowulf o delle saghe raccolte da Paolo Diacono….
    E per la prima volta nella mia vita, vidi due scoiattoli neri che balzellavano tra i folti boschi che circondavano Castel Trosino….
    Non sarei più tornato a Bari, se fosse dipeso da me…. 🙂

    • PinoMamet scrive:

      “in cerca dei luoghi in cui fu girato il film Serafino di Pietro Germi.”

      Ma dai! io ci fui mezzo trascinato da un amico che voleva andarci per lo stesso identico motivo!!
      🙂

  187. mirkhond scrive:

    Ad Arquata, alla proloco, quando lo seppero, le signorine dell’ufficio comunale volevano sapere da me, notizie!
    Però mi indicarono dalla finestra dell’ufficio, alcune delle locations paesane.
    Poi con dei nuovi amici conosciuti in loco, mi dissero però che il doppiaggio era pessimo, simil-romanesco, mentre il dialetto della Valle del Tronto è di tipo abruzzese, con alcune inflessioni pugliesi.
    Non a caso, i dati archeologici e l’intuizione geniale di Imperio (odiatissimo da Peucezio 😉 ), confermano che gli Japudi prima giunsero lì e poi sciamarono in quella che divenna la Japudia italica o Japigia.
    Del resto nelle Tavole Eugubine, si citano gli Japudi/Japigi come confinanti degli Umbri, e su un testo del V secolo a.C.!

  188. mirkhond scrive:

    Su wikipedia, si afferma che le Tavole Eugubine furono redatte tra III e I secolo a.C., ma probabilmente come riproduzione di un testo molto più arcaico.
    Comunque, confermano dell’antica vicinanza tra Umbri e Japudi/Japigi!

  189. mirkhond scrive:

    La riproduzione dei Longobardi di Castel Trosino, fatta in base alla ricca necropoli scoperta nel lontano 1893:

    http://lh6.ggpht.com/-FvxadmCCb8Y/T7bUYb8OQlI/AAAAAAAAB6w/wYW7xWyJui8/s640/16.05.2012%252520CASTEL%252520TROSINO-MONTE%252520GIRELLA%252520009.jpg

  190. PinoMamet scrive:

    “quanto al sito del giornale, temo che cliccarlo possa scatenarmi una violenta reazione allergica, quindi ti lascio leggere e raccontarci cosa dice”

    Rispondo qua sotto per facilità di lettura.

    Io non ho reazioni allergiche (forse ai latticini) e pertanto ho aperto il link.

    Dice le solite cose scandalizzate, però riporta, meritoriamente, i documenti originali, sia il programma dell’attività che i materiali da distribuire ai bambini.

    Il programma parla esplicitamente di interventi “gender trasformative”, che in effetti suona abbastanza male.
    Dice molte cose di semplice buon senso, e anche qualcuna discutibile.
    I materiali sono brutti, ma completamente innocui.

    Però, leggendo, il programma, qualche dubbio sorge, pertanto intitolo il mio intervento:

    “Dio ha creato gli uomini, e Colt li ha resi uguali”

    Il programma dell’attività, con le sue motivazioni e ricerche citate, si dà un gran da fare per spiegare che i “ruoli” maschile e femminile, con le rispettive caratteristiche, sono in gran parte costrutti culturali.
    Pertanto, pare che “si debba” assolutamente smontarli.
    L’idea sarebbe di lasciare liberi i maschietti di piangere e giocare con le bambole, e le bambine di essere assertive e giocare con le pistole e le spade (ma non erano proibitissime per tutti? boh, mettetevi d’accordo).

    Tutto il programma sembra basato su una cosa strana, a metà tra buon senso (stile “non bisogna prendere in giro il bambino che voglia giocare col Dolce Forno”) e inutilità (le bambine giocano già a pallone e altro insieme ai maschietti, senza troppi problemi…) con punte di discutibilità sparse qua e là.

    La principale è proprio questa, che sia in qualche misura obbligatorio smontare le differenze di genere.
    E perché? “Perché sono una costruzione culturale”.

    A parte che non credo sia proprio vero (anche nelle società più matriarcali alla fine gli uomini vanno alla guerra e le donne curano i bambini; alcune di queste società più matriarcali, come gli Irochesi e forse alcuni degli antichi Galli, erano anzi particolarmente bellicose e feroci…) ma a parte questo:

    è curioso che oggi, in un’epoca in cui c’è l’automobile, la baby sitter, la guerra elettronica, il nucleare, i lavori nel terziario, l’elettricità, i supermercati, gli asili nido;

    in cui cioè una serie lunghissima di roba squisitamente culturale rende effettivamente obsolete le differenze tra uomo e donna, permettendo che i loro ruoli diventino estremamente simili e in molti casi identici;

    proprio adesso ci vengono a raccontare che invece è la differenza tra uomo e donna- che è una roba, proprio nel suo minimo comun denominatore, fisica- a essere “un costrutto culturale”.

    Io credo che, sotto sotto, magari inconsciamente, sia questo a turbare i conservatori. Ci sentono puzza di bruciato, odore di fregatura.
    E devo dire, non hanno tutti i torti.
    Non si vuole più creare schiere di soldatini e crocerossine, ma schiere di impiegati coi bambini all’asilo, desessualizzati.

    • Z. scrive:

      Non credo che dietro ci sia un grande progetto come quello che descrivi nelle ultime righe, ma nel complesso sono abbastanza d’accordo con te.

      Anche perché, a ben vedere, anche la tesi secondo cui uomo e donna sono identici è precisamente un “costrutto culturale”.

    • Francesco scrive:

      OMDAP

      è la gigantesca assurdità della cosa che mi allarma

      poi vengono i matrimoni omosessuali e la maternità tecnologica e multipla

      quindi gli insulti alla Chiesa cattolica (non ai veneti pazzi, proprio alla Chiesa)

      alla fine non posso che pensare a Brave New World

      il bello è che questa roba va di pari passo con Youporn e Gandia Shore (che sono moooooooooooolto tradizionali)

      schizofrenia?

    • roberto scrive:

      ok grazie per il riassunto
      proverò stasera ad aprire il sito del giornale e a leggere sta cosa
      se non do segni di vita pensate a me
      🙂

      • Francesco scrive:

        magari trovi i documenti anche altrove

        il Giornale ha i link ai PDF in fondo all’articolo, che io salterei per prudenza

  191. mirkhond scrive:

    “Odiati? Ma se appena presa la matura si mettono tutti in fila per fare l’università a Bologna…”

    Non capirò mai il masochismo.
    Soprattutto quando è un fenomeno di massa… 😉
    Misteri dell’animo umano… 🙂

    • Francesco scrive:

      o dell’animo ducale?

      😀

      • mirkhond scrive:

        Già, a pensarci….
        Non mi capacito nemmeno io del senso di rigetto, e comunque di estraneità che mi suscitano le aree a SUD del Po…. 🙂

        • Francesco scrive:

          anche perchè scendendo da nord sono terre belle, piatte ma ricche di opera umana che le valorizza

          e ci sono passato solo “di corsa”

          piene di luce, rispetto a quelle da cui vengo io!

          faccio più fatica col Sud, pietroso, riarso, duro, lo sento più ostile (prima di entrare in un qualsiasi ristorante o osteria, da lì cambia tutto)

          ciao

    • Z. scrive:

      Duca, hai presente la barzelletta del tizio che sente alla radio:

      “Attenzione, c’è un pazzo che guida contromano sull’autostrada!”

      E lui:

      “Oddio… eccolo! eccone un altro! un altro ancora! oh, ma quanti sono?”

      😀

  192. mirkhond scrive:

    “la Valle delle voci (non so se è il nome ufficiale, ma la chiamavano così) dove ho piantato la tenda: di notte in effetti il vento o che so io faceva degli effetti tipo “film horror”, ché se non fossi stato avvertito in precedenza, sarei scappato a gambe levate…”

    Non a caso si chiamano Monti Sibillini…. 🙂

  193. mirkhond scrive:

    “usi troppo le categorie delle vecchie zie impiccione!

    prova con colto, generoso e sincero!”

    Se c’è un aspetto di me che Pino ha colto benissimo, è nel suo paragonarmi a Don Chisciotte! 😉
    Che infatti prende il palo davanti ad Aldonza la stronza…. 🙂

  194. mirkhond scrive:

    Poi ci sarebbero i sognatori di Cent’Anni di Solitudine, ma non divaghiamo troppo…. 🙂

  195. mirkhond scrive:

    “Il moralismo genera sempre depravazione. Sono le due facce della medaglia di chi non ha un rapporto sano ed equilibrato con la natura, la morale, il sesso, ecc.”

    Si anch’io credo che qui Peucezio abbia colto il punto della questione.
    E’ da capire però PERCHE’ si creino tali squilibri.
    Anni fa, leggendo un articolo sull’origine del movimento talebano pashtun, insieme a ciò che ne dice Ahmed Rashid, il loro migliore conoscitore e studioso, mi colpì proprio l’affermazione che molti talebani erano giovani cresciuti senza amore femminile, senza la dolcezza e le carezze di una madre e/o di una sposa….

    • Francesco scrive:

      come i preti in seminario? 🙂

      mi pare una tesi azzardta, messa giù così

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Certamente non è l’unica motivazione.
        Però mi ha colpito il fatto che uno studioso serio, nonché profondo conoscitore dell’Afghanistan come Rashid, la abbia citata….

  196. Francesco scrive:

    http://www.ilsussidiario.net/News/Editoriale/2015/3/12/Russia-elogio-del-terrore/590119/

    ecco, questo articolo mi pare interessante, parlando di violenza e di Dio (e di Russia)

  197. mirkhond scrive:

    “faccio più fatica col Sud, pietroso, riarso, duro, lo sento più ostile (prima di entrare in un qualsiasi ristorante o osteria, da lì cambia tutto)”

    Ognuno di noi, credo che abbia una sua geografia interiore, che lo condiziona in positivo o in negativo verso quella esteriore.
    Ad esempio, qui a Bari, ci sono zone dove mi viene la depressione al solo vederle.
    Per altri invece è l’opposto o comunque non la vedono come me…. 🙂
    A maggior ragione con la Bassa padana che scorre interminabile dal treno da Rimini a Milano….
    Una palla! 🙂

    • roberto scrive:

      in effetti la zona fra milano e anzola dell’emilia è paesaggisticamente fra le più brutte d’europa (ovviamente non la parte collinare, diciamo il corridoio intorno alla A1) ….poi si arriva a bologna 🙂

    • Francesco scrive:

      una palla? ogni paese e ogni città ha uno storia almeno bimillenaria da ricordare e riflettere

      dove non c’è panorama naturale, c’è una ricchezza storica impressionante!

      • mirkhond scrive:

        Sì, ma la vera ricchezza è quella che appaga i nostri occhi e il nostro animo….

        • Francesco scrive:

          per gli occhi ci sono le gnocche, per l’animo la storia e la cultura

          per la panza c’è una ricca gastronomia locale

          cosa vuoi di più? il mare pulito e profondo?

          😀

        • mirkhond scrive:

          Sarà come dici, ma a me la valle padana nun me piace…. 🙂

        • Francesco scrive:

          embè, non vorrai concedermi un pò di malsano campanilismo?

          io mi trasferirei in Liguria (mia patria per il 50%), ancora di più da quando mi hanno detto che in parte è bizantina!

          oppure verso le Alpi

          ma mi tocca vivere in pianura e me la faccio piacere

          😀

          ciao

    • roberto scrive:

      paesi e città bellissimi senza dubbio,
      a me fa schifo quella specie di “campagna” che è un susseguirsi di serre e capannoni industriali

      • Francesco scrive:

        non si vive di aria e di storia

        mica stai descrivendo l’Olanda, il Belgio, la Germania occidentale e la Francia orientale, la pianura veneta e così via?

      • mirkhond scrive:

        Concordo con Roberto!

      • Peucezio scrive:

        “a me fa schifo quella specie di “campagna” che è un susseguirsi di serre e capannoni industriali”

        Come darti torto?
        Aggiungerei i quartieri di villette, in genere squallidissime, tipiche di molte zone dell’Italia padana.

  198. Moi scrive:

    @ TUTTI

    1

    Ricapitoliamo : un episodio discriminatorio che se accaduto in una qualunque altra città/regione d’Italia sì e no farebbe notizia, succede a Bologna e scoppia un caso nazionale. Ergo a Bologna e all’ Emilia Romagna basta rivelarsi una città o una regione come tutte le altre … per scandalizzare tutte le altre.

    Mirkhond però ha ragione su di un punto:

    quando si proclama la propria Superiorità Morale (con le maiuscole udibili anche all’orale ; v.di “Il Dubbio”, di Luciano De Crescenzo _ 1992) si è tenuti a comportarsi di conseguenza. Nel caso di Bologna e dell’ Emilia Romagna, il Mito Identitario della Nostra Superiorità Morale è collegato direttamente (!) al Mito Identitario della Nostra Superiorità Morale della Sinistra … l’episodio _oramai arcinoto, in materia di affitti di appartamenti_ indubbiamente cozza con il Totem Identitario delle Radici della Costituzione Più Bella del Mondo e Nata dalla Resistenza.

    Tutte Maiuscole Identitarie d’ Obbligo …

    Chiediamoci, quindi, se Bologna e l’ Emilia Romagna si distinguono anche (!) in positivo …

    Ebbene, sì : perché questa coppia di Musulmani ha incontrato Cécile Kyenge (lo troverete facilmente in google news, attingendo alla fonte che preferite …) e insieme _ condivisione tra l’ Africa Nera e il Maghreb dell’ Emilianità … alla facciazza del Milordino Cremasco !_ hanno convenuto che è giusto denunciare il fatto ma NON si deve cercare il “Vittimismo Comunitario” [sic] che ponga i Cittadini Immigrati contro (!) quelle stesse Istituzioni che sono invece lo strumento per far valere i propri diritti.

    Ai tempi dei “Maruchéin dal Maròch” c’è Internet a fare da grancassa mediatica potentissima … Ai tempi dei “Maruchéin dla Marucònia”, invece, no. Però questi episodi, quando raramente succedevano, indignavano (!) la maggior parte di Bologna.

    … Soprattutto se i suddetti “Maruchéin dla Marucònia” avevano la “regolamentare” Tessera del PCI !

    Però questo penso che dipendesse e che dipenda dall’ Assenza dello Stato (meno assente che in Meridione, ma comunque assente …) , come Onda Lunghissima del 1861 ! E anche molte difficoltà dei “Migranti” credo che lo siano … Difatti pretendiamo da “Loro” un Senso dell’ Istituzione che “Noi” stessi NON abbiamo.

    E non di rado “Loro” dimostrano di averne più di “Noi” … perfino ; -) se con hijab e zuccotti in testa, barba profetica e altri “cosplays” identitari : -) che rispecchiano un “Credere in Dio sul serio” che secondo me è ciò che spaventa davvero (!) tutti in un Frangistan che lo ha sprezzantemente rinnegato !

    1 bis

    Una cosa però mi è poco chiara : questa coppia fa parte (con incarichi di livello, pare …) di un’ associazione filantropica di “Islamic Relief” (che non ho mai capito quanto siano “laiche”; i complottismi su chi li finanzi e su chi loro finanzino si sprecano … ma va be’) , di soldi ne hanno (anche se non sono certo Sceicchi del Petrolio) e cerca una “Zona Bene” …

    2

    Di solito a far notizia in questi casi sono le discriminazioni contro le coppie gay, anziché musulmane … talvolta si trova perfino scritto espressamente (sì, addirittura anche a Bologna) e spesso chi non vuole gli uni perché “troppo” non vuole nemmeno gli altri perché “troppo poco”; e viceversa. Personalmente mi basta che tengano in ordine la casa, non creino liti moleste e abbiano i soldi. E in questo, gli Studenti FuoriSede sono decisamente meno (!) affidabili dei Lavoratori Migranti: questione di essere Studenti o Lavoratori, che trascendono ogni origine etnoculturale e ogni “gender” …

    @ PINO

    Ottima disanima dei documenti sul “Gender a Scuola” … non saprei far di meglio, mi hai fatto vedere oltre quel che avrei potuto dire di mio.

    Aggiungo solo che credo che, in qualche modo, il Progetto coniughi ideologie “scombussolatorie” da Elites Revanchiste (stile USA -AngloSassonia e FinnoScandinavia) e Galanterie Ottocentesche. Comunque NON credo _ Francesco sì, invece ? _che i CattoGenitori debbano contattare gli Esorcisti … ecco.

    C’è a mio avviso, in pratica, un po’ di quel retro(dis)gusto da : “voi sarete maschietti anche da grandi, voi siete donne già da piccole !”

    Insomma: tante robe che adesso van tanto come “Ultimi Ritrovati Pedagogici”, fino agli Anni Novante le consideravo “Americanate Televisive” … e tali avrei preferito che restassero. anche se inquietantemente affioravano a scuola nella “Reading Comprehension” d’ Inglese; con il Mantra della Prof. Italica “Quanto Siamo Indietro in Italia !” Una Prof. che _ tra il divertito e il disgustato_ scoprii (assieme a tutti gli altri) che aveva chiamato il cane “Michele” e il figlio “Bobby” (spero per lui che almeno sui documenti c’ avesse scritto “Roberto”, o più verosimilmente “Robert” che va bene lo stesso)

    @ MIRKHOND

    Sbaglierò (secondo Pino no, però) ma mi sa che senza Luciano De Crescenzo …. Gianfranco Miglio non ce l’ avremmo mai avuto; ergo, pure tu, ‘sta fissa dell’ Italia del Mì NON ce l’ avresti … oggi. Fra l’altro, da Senigalla a Ponte Taro (?) è sbagliato proprio: o “mé” o “mè” … la cosa giusta è che sopra il tuo “Vallo SS” manchi il pronome personale derivato da “ego” per la prima persona singolare. Ma sostanzialmente non gliene frega una cippa a nessuno … davvero. Nessuna ossessione identitaria da “Noi Siamo Quelli del Mì” !

    • Francesco scrive:

      ma veramente qualcuno fuori da Bologna ha mai dato credito alle allucinazioni sulla superiorità morale et similia?

      roba interna del PCI, seghe mentali da comunisti

      ma non sapevo che qualcuno di fuori avesse mai degnato della minima attenzione quel borghetto di pianura … anzi credo non l’abbiano mai fatto

      • mirkhond scrive:

        Il solo fatto che i massmedia tromboni, quelli che la talia è una e indivisibile, come il corriere della sera e il tg1 ne abbiano parlato, credo che sia indice dell’importanza del fatto.
        Proprio perché avvenuto in un “borghetto di provincia” che ha un’immagine che va in tutt’altra strada….

        • Francesco scrive:

          ma chi l’ha detto, a parte i bolognesi?

          quel borghetto non ce l’ha un’immagine, a dirla tutta

          i mass media tromboni devono solo sparare le loro minchiate, non lo conto neppure

          ciao

        • mirkhond scrive:

          Qui torniamo, naturaliter 🙂 a divergere.
          Franky, Bologna ha una TRADIZIONE di città in cui si vive bene, accogliente PERCHE’ DI SINISTRA, perché al centro delle zone (olim) rosse d’Italia.
          E dunque se dei FATTI smentiscono tale assunto, interno, ma anche esterno perché propagandato dalla mitologia identitaria comunista e non solo (ed essendo nipote di un comunista che ascoltava Raoul Casedei ed era innamorato dell'”Emilia”-Romagna proprio perché COMUNISTA), credo che la vicenda meriti tale attenzione.
          E da parte di massmedia tromboneschi megafoni della mitologia unitarista dell'”unico”popolo degli “italiani”!

        • Francesco scrive:

          più che una tradizione, uno spot del buon vecchio caro PCI

          chissenefrega?

          qui da noi non è mai stato in gran riferimento, quello che i rossi dicevano per vantarsi

          😀

  199. mirkhond scrive:

    Caro Moi

    Come ho scritto ieri, il termine, sia pure improprio 🙂 di Italia del mì, non l’ho coniato io, ma un articolo su un sito meridionalista che probabilmente faceva il verso alle più celebri Lingua d’Oil e Lingua d’Oc!
    Quanto a De Crescenzo che avrebbe influenzato Miglio, a cosa ti riferisci di preciso?
    Al disgusto di Miglio per l’Italietta delle furberie 🙂 di origine greco-araba? 🙂

    • Moi scrive:

      I luoghi comuni sono gli stessi: Miglio li dà per negativi in assoluto, De Crescenzo per fraintesi dai Milanesi ma positivi … credo che, senza aver letto De Crescenzo, Miglio non avrebbe scritto praticamente nulla.

      • mirkhond scrive:

        Però nel lontano 1987, lo stesso De Crescenzo agli inizi della visibilità massmediatica del fenomeno leghista, di fronte alle prime reazioni da parte medridionale, affermò di non condividere tali reazioni, perché lui nel Nord si era trovato e si trovava bene.
        Alché il mio professore di ginnasio criticò De Crescenzo in classe, affermando che lui gli era andata bene perché privilegiato…. 🙂

        • PinoMamet scrive:

          …pensa che a me la reazione del tuo professore fa crescere il sospetto, che in parte ho sempre avuto, che il vero astio sia da parte meridionale verso i settentrionali…

        • mirkhond scrive:

          Se è così, (ed in parte effettivamente lo è; perché negarlo), ci saranno pure dei validi motivi, eh! 😉

        • Francesco scrive:

          con questa logica giustifica i nazisti e il KKK e anche l’UARR

          a volte i razzisti sono solo stronzi

          ciao

        • mirkhond scrive:

          “a volte i razzisti sono solo stronzi”

          Solo a volte? 🙂
          Però hai ragione!
          Miracolooooo!!!!!!!!!!!! 🙂

  200. mirkhond scrive:

    “Ai tempi dei “Maruchéin dla Marucònia”, invece, no. Però questi episodi, quando raramente succedevano, indignavano (!) la maggior parte di Bologna.”

    Mi fa piacere sentirtelo dire.
    Quanto alle testimonianze che ho riportato più volte, la discriminazione antiterronica, non vi era negli appartamenti, ma nei rapporti umani, conditi da profonda diffidenza.
    E questo dettomi da un amico COMUNISTA che ha vissuto 11 anni a Bologna, e di cui ha comunque un bel ricordo….
    Giusto per precisare, eh! 😉

  201. mirkhond scrive:

    Però hai ragione quando sottolinei che senza la lega di Miglio e di Bossi (ma non di Salvini di oggi, riscopertosi neoitalianissimo, secondo una caratteristica tipica di un pensiero settentrionale 🙂 ), non vi sarebbe stata l’attuale rinascita culturale neoborbonica da noi. 🙂

  202. Moi scrive:

    Questo invece è un episodio di discriminazione etnica a dei Tamarri :

    http://www.bolognatoday.it/cronaca/arteria-discoteca-ingresso-vietato-neri-colore.html

    http://www.bolognatoday.it/cronaca/vicolo-broglio-arteria-discoteca-ragazzi-neri.html

    … se coerentemente negasse l’ accesso a tutti i cattabrighe, neppure aprirebbe !

    … E se facessimo rispettare le banali norme di sicurezza “rapporto numero di gente / metri quadri”, nessuna discoteca (VIP o coatta che sia !) in Italia resterebbe aperta !

  203. Peucezio scrive:

    Z.
    “Eh, sai quanti dovrei leggerne di libri per mitigare la mia ignoranza? non basterebbero neppure giornate di 96 ore, temo”

    Vabbè, non ha ordinato il medico di studiare la psicologia. Io qualcosina ho letto, perché mi interessa il tema.
    Però ci terrei a far rilevare una cosa.
    Le teorie e le ideologie legate alla rivedicazione dei diritti degli omosessuali e delle lesbiche non sono nate nelle accademie o nei centri di ricerca, ma nell’ambito dell’attivismo politico.
    Cioè, non è che qualche scienziato un bel giorno ha scoperto una serie di cose su omosessualità, famiglia, bambini e di conseguenza sono nate le rivendicazioni dei gruppi che si autodefiniscono alla maniera anglosassone gay, delle lesbiche, ecc., ma è stato il contrario.
    Poi, a proposito della questione se l’omosessualità sia una patologia, cosa una volta generalmente ammessa, oggi no, non escludo che la derubircazione dal DSM (il manuale dei disturbi psichiatrici, una sorta di bibbia ufficiale, internazionale, delle patologie psichiche) abbia dei fondamenti scientifici. Il fatto è che storicamente è conseguenza della pressione ideologica legata a cambiamenti del costume messi in moto appunto da questi movimenti di attivisti.
    Però, mentre mi rendo conto che non è facile stabilire se l’omosessualità sia da considerare una patologia o no (perché entra in gioco la questione stessa di cosa sia una patologia: se è un problema adattivo, in una società che ammette tranquillamente l’omosessualità, questa non è una patologia; ciò non toglie che per es. Alexander Lowen invece la considerasse tale, cioè la riteneva una forma di deviazione nevrotica della sessualità naturale e, in quanto tale, non pienamente appagante e non incompatibile con un equilibrio psichico vero), non riesco a immaginare nessuna psicologia seria, che non sia il puro riflesso acritico delle ideologie di moda, che possa sostenere che un bambino può crescere bene senza due genitori di sesso diverso.

    • roberto scrive:

      “non riesco a immaginare nessuna psicologia seria, che non sia il puro riflesso acritico delle ideologie di moda, che possa sostenere che un bambino può crescere bene senza due genitori di sesso diverso”

      però evidentemente succede….bisognerà pure che la psicologia tenga conto della realtà

      • Peucezio scrive:

        Succede?
        Beh, certo, succede anche che nascano bambini con due teste (anni fa ricordo bene un caso di cronaca).
        E comunque, anche dando credito a ciò che dici (e sono scettico), può essere vero per bambini comunque allevati da una donna nei primi mesi, qualunque sia stata poi la situazione successiva.
        In ogni caso c’è anche gente cresciuta senza traumi malgrado sia cresciuta in un contesto di guerra o in una famiglia di criminali, spacciatori e prostitute. Ma per i bambini si devono creare le situazioni ottimali, non confidare in casi fortunati.

      • Peucezio scrive:

        Per inciso, è interessante come lo scientismo di voi difensori della modernità vada a puttana quando contraddice l’ideologia, sostenuta da un’empiria basata sostanzialmente sull’aneddotica.

        Se dicessi io che un rito per la piogga effettivamente in molti casi è riuscito davvero a far piovere, mi ridereste in faccia, parlando di ripetibilità, falsificabilità, ecc.

        • Z. scrive:

          Vedi, Peucezio…

          secondo me il problema è che inquadri tutto in un’ottica davvero ideologica: lo scientismo, i difensori della modernità, etc.

          Ma non è sempre necessario incasellare tutto.

          In realtà, io sono d’accordo con te che la definizione di “patologia” è in buona parte culturale. Un quarto di secolo fa, ad esempio, le enciclopedie definivano pacificamente patologia il transessualismo, mentre ora ci si va molto più cauti e si preferisce definirla condizione. Ma francamente non vedo il nesso con le adozioni.

          Quanto alla mia personale opinione – da ignorantissimo in materia, lo ribadisco – io non penso che uomini e donne siano uguali, né che il nostro fisico e il nostro sesso siano irrilevanti. Per altri versi penso anche che crescere un figlio in un mondo come il nostro sia un mestiere impegnativo da molti punti di vista.

          Sicché istintivamente penso che, se possibile, sarebbe bene che ogni bambino avesse una madre che se ne prende cura, e che affidarlo a due persone sia meglio che affidarlo ad una persona sola. Le preferenze sessuali dei genitori adottivi mi sembrano del tutto irrilevanti (e sinceramente non vedo perché dovrebbero rilevare).

          Detto questo, le mie opinioni personali da ignorante sono una cosa e la realtà è verosimilmente un’altra. Sicché più che la teoria a monte trovo interessanti le statistiche a valle: quelle cui si possono applicare – almeno in certa misura – criteri di ripetibilità, falsificabilità e così via. E siccome di dati ormai dovremmo averne si potrebbe cercare di ricavarne qualcosa.

        • roberto scrive:

          sullo scientismo che va a ramengo davanti all’ideologia,
          penso esattamente la stessa cosa di te e di tutti quelli che si basano su Tradizione, Cultura, Natura dell’Essere umano, Diritto Naturale, Valori e via maiuscolando.

          d’altronde basta vedere chi abusa di espressioni tipo “è evidente” “è chiaro”, “non merita spiegazioni” “è una palese idiozia” ecc…

          intendiamoci, nessun rimprovero, come dice francesco nell’altro thread, la differenza di punti di vista fa la ricchezza della discussione. è solo che mi sembra buffo che più uno ragiona in termini di pura ideologia, più accusa l’altro di basarsi sulla pura ideologia!

          personalmente se ci fosse un minimo di consenso nel dire che si, i bambini cresciuti in una famiglia (ooops, usiamo il termine “comunità di vita fra due persone che si amano” per non creare un dramma con l’uso di parole riservate dai Valori alla Sacra Famiglia) di due omosessuali hanno più prolemi degli altri, a parità di condizioni sociali, beh, non avrei nessun problema a fare marcia indietro.

          posso dire lo stesso di te? cioè se in un futuro ci fosse un consenso unanime che due gay possono tirar su un figlio in maniera equivalente a due etero, accetteresti pacificamente la cosa? sbaglierò, ma temo di no….

        • roberto scrive:

          nel merito, io il dibattito scientifico l’ho un pò seguito, con i limiti ed i dubbi he ho a seguire un dibattito scientifico.

          mi sembra che ci siano caterve di studi che sostengono che fondamentalmente non ci sono differenze fra bambini cresciuti da gay e bambini cresciuti da etero e caterve di studi che si limitano a dire che gli studi succitati non sono scientificamente corretti, ma che non dimostrano (e manco ci provano) che i figli dei gay stanno peggio.

        • Z. scrive:

          Diciamo che Robéluxe ha espresso in modo abbastanza preciso il mio punto di vista. E’ bello avere un perfido eurocrate come portavoce 😀

  204. mirkhond scrive:

    “Pino infatti è in parte napoletano, ama l’Italia meridionale, non ha veramente nulla del settentrionale campanilista e provinciale, quindi mi sembra molto attendibile.”

    Pino è una persona “solare” e positiva, ma l’impressione (spero sbagliata) che mi dà è che nel voler fare l’amicone di tutti con tutti a tutti i costi, esagera all’opposto.
    Salvo poi, nel giungere alla sostanza, farti un paio di bidoni…. 😉
    Ecco, in questo, è vero, è molto “meridionale”, anzi napoletano verace 🙂 …..
    E ho detto tutto…. 😉

    • mirkhond scrive:

      Inoltre se non avesse davvero nulla del settentrionale, non scatterebbe ogni volta che il sottoscritto ha da fare delle critiche all’Italia a nord del Vallo SS…. 😉
      Soprattutto poi quando parlo di Bologna! 🙂
      Bologna, mica Parma e Piacenza! 😉

      • PinoMamet scrive:

        Questo non è vero:
        Mauricius è di originale meridionale e ha difeso diverse volte il Nord, addirittura il Veneto 😉

        e comunque, il fatto che io difenda Bologna dimostra soltanto che io mi senta emiliano-romagnolo (io credo infatti che esista l’EmiliaRomagna 😉 ) .

        La tua deduzione sarebbe vera, se io ragionassi con la tua testa 😉

    • Z. scrive:

      Beh, no, a noi ha dato bidone una volta sola. La seconda si è presentato 😀

      • mirkhond scrive:

        Quindi confermi la sua tradizione bidonista! 😉

        • Z. scrive:

          Oddio… detto tra noi, in realtà non era davvero un bidone. Ci aveva detto in anticipo che non poteva esserci.

          Però questo non ci impedisce di farlo arrabbiare dandogli del bidonaro, naturalmente 😀

        • mirkhond scrive:

          Ma non lo si vuole fare arrabbiare! 🙂
          Si constata, grazie anche alla tua testimonianza, di una realtà pallonara, che esce fuori, ogni volta che dalle chiacchiere (amici di qua, amici di là, tutti amici, solo amici, ecc. ecc.) si passa ai FATTI! 🙂
          E allora, escono fuori un clima POLARE da nebbie di Avalon ;), macchine sfasciate, impegni improrogabili, una splendida fanciulla israeliana di cui NON si puo’ sapere nemmeno come si chiama, ecc. ecc. 😉
          Che ne debbo dedurre secondo te? 🙂

        • roberto scrive:

          “Che ne debbo dedurre secondo te?”

          che come al solito trai delle conclusioni generali ed apocalittiche da elementi scarsamente significativi
          🙂

        • Z. scrive:

          Non lo si vuole fare arrabbiare? Scherzi? A me piace provocarlo e farlo arrabbiare, come si usa dalle nostre parti!

          E del resto, a lui piace fare arrabbiare me…

          Però posso garantirti che è una persona seria e corretta. Quindi non usare la mia “testimonianza” pro domo tua 🙂

        • mirkhond scrive:

          Che debbo dirvi?
          Lo conoscete di persona, e dunque ne parlate in modo più appropriato.
          Però a me ha dato l’impressione di un furbetto e imbrgghione come si dice a Bari! 😉

  205. mirkhond scrive:

    “Io qualcosina ho letto, perché mi interessa il tema.”

    Non basta solo leggere però, Peucezio.
    Perché le persone non sono incasellabili in comodi ma fuorvianti schemi.
    E di fronte al disagio dell’uomo concreto, non dell’astratta umanità, si possono prendere grossi abbagli, pensando invece di agire bene.
    E tutto in buonissima fede, ovviamente….

    • Peucezio scrive:

      D’accordo, ma chi ha scritto di psicologia (parlo dei grandi autori) ha trattato centinaia di casi e, nella misura in cui ha astratto e individuato dei tipi, l’ha fatto a partire da singoli casi, senza voler ridurre la singola persona a un tipo: il tipo è un modello, un comodo strumento di lavoro.
      Ovviamente la scienza si basa sulle generalizzazioni, ma una scienza come quella psicologica, che deve guardare alla complessità di ogni singolo individuo che tratta, generalizza, ma non può mai permettersi di perdere di vista l’unicità di ogni individuo.
      Ovviamente il DSM, che non è un grande autore, ma il sedimentarsi di tanti studi di impronta americana, ahimè, corre questo rischio di schematizzare e ridurre l’uomo alla sua patologia, molto più di un Freud, uno Jung o un Adler.

  206. mirkhond scrive:

    Per quel che mi riguarda, anche gli psichiatri non sono tutti uguali.
    La prima, la buonanima della Dottoressa Labriola mi aveva capito, lei femminista, io biekiSSimo oskurantista talebbbano!
    Quella attuale, purtroppo, no.
    Un po’ come passare da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI. 🙂
    Un crollo totale!

    • Francesco scrive:

      il secondo fu scelto e appoggiato dal primo sempre

      difficile vedere una discontinuità, molto difficile

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Però una discontinuità c’è stata eccome.
        Vedasi sugli incontri ecumenici di Assisi, sempre avversati da Ratzinger, sulla questione del chiedere perdono per le colpe della Chiesa, sul dialogo con l’Islam, sull’appoggiarsi agli atei devoti.
        Oriana Fallaci detestava Giovanni Paolo II, ma fu ricevuta da Benedetto XVI.

        • Francesco scrive:

          la Fallaci non capiva un cazzo di religione, ne converrai

          B16 cercò di aprire un ragionamento su chi siamo noi Europei e non fece male, piuttosto che lasciarlo definire al Parlamento Europeo! si scelse male gli interlocutori? possibile ma non pregiudica la validità dell’idea

          su Assisi ‘sto con B16 più che col Santo, non mi piace in nuce nè tanto meno come messaggio (tutte le religioni so’ uguali e amano la ppppace)

          ciao

  207. mirkhond scrive:

    Attendo la rinascita con papa Francesco! 🙂

    • habsburgicus scrive:

      e, temo, attenderai a lungo 😀
      invece G.P II fu grande, almeno nel primo dodicennio di pontificato..
      lo ammetto..e lo sai con non sono tenere per i Papi post-1963/1965 😀
      (altro discorso è il secondo decennio o l’ultimo quindicennio..quello purtroppo della malattia, delle assurde “scuse”* che provocano solo le risa dei nemici e li spingono ad alzare la posta, della resa di fronte a..agli amici di Pino 😀 ma il Giovanni Paolo II del 1978-1990 fu un grande Papa, nonostante fosse conciliarista ! ciò va riconosciuto..risentirlo ora mi commuove “non abbiate paura !”)

      *avete mai sentito Elisabetta II chiedere “scusa” di qualcosa ! (e ce ne sarebbero di occasioni 😀 basterebbe l’Irlanda, senza andare molto lontano da Albione) lo so, è antipatica, ma l’antibritannismo non ci deve impedire di ammirarla ! è così che fa un Sovrano e il Pontefice è (era ?) anche Sovrano..in più gli interessi religiosi sono maggiori di quelli laici e secolari, credo non occorra citare il Doctor per antonomasia
      faccio una “profezia”..per venire incontro a Moi 😀 e al suo roial bebbi 😀
      il giorno che un Sovrano britannico inizierà a scusarsi a destra e a manca, quello sarà l’inizio della fine dei Windsor e della Monarchia britannica 😀

      • mirkhond scrive:

        A me invece cominciò a piacermi dal 1991…. 🙂
        Si vede che guardiamo le cose da una prospettiva diversa! 🙂
        Comunque non mi riferivo a papa Bergoglio, che ho amato fin da quando lo vidi affacciato sul balcone dopo la sua elezione di due anni fa!
        Una Luce finalmente! Una ventata di aria nuova…
        No, mi riferivo al mio rapporto con la psichiatria pubblica barese… 🙂
        Il riferimento ai papi era una metafora ad usum peucetii… 😉

      • mirkhond scrive:

        Insomma a te se la Chiesa non è potere, non ti piace proprio, eh! 😉

        • habsburgicus scrive:

          non è questione di potere o, peggio, di lubido imperii :D..
          è il fatto che se un’istituzione non ha potere e/o prestigio non può fare neppure quel bene a cui tu (e non solo tu..anche noi) tieni tanto !
          e diventa dunque umanamente irrilevante 😀
          o addirittura un ostacolo al servizio delle forze ostili al popolo (che provano a manovrarla) !
          è lapalissiano..però vedo che non ci si capisce…ed è possibile, ci mancherebbe..mica me la prendo 😀 solo, mi pare strano 😀

        • mirkhond scrive:

          Chi ha potere puo’ fare del bene.
          Ma puo’ anche non farlo….
          E la Chiesa dei primi secoli allora?

        • habsburgicus scrive:

          bene personale poté farlo..ci mancherebbe
          bene per il popolo in senso estensivo lo poté fare (e magari non lo fece) SOLO dopo aver assunto il potere, nei christiana tempora durante da Costantino/Teodosio ai giacobino, da noi in Italia, con una dolorosa parentesi fino al 1848/1859/1860/1870
          che poi non fece tutto quello che avrebbe dovuto/potuto fare sfondi una porta aperta 😀 (anche se è forse umanamente inevitabile o quasi)
          però sul giudizio dei primi secoli pre-costantiniani mi rifaccio a Peucezio 😀
          che ha scritto illis temporibus cose egregie..e non sarebbe male se tornasse a scriverle, magari con più dettagli ! (se lo vuole, è chiaro)

        • habsburgicus scrive:

          durati…giacobini
          😀

        • Francesco scrive:

          hasburgicus

          devo dire che, per essere un appassionato di storia, hai espunto dal tuo mondo intellettuale la figura di Gesù Cristo con maggiore efficacia di Augias.

          grazie a Dio, ti sbagli

          ciao

          F. o’ bigotto

      • Francesco scrive:

        Has

        Sua Maestà Elisabetta II deve rendere conto al popolo britannico e agli antenati

        Sua Santità deve rendere conto a Dio, capirai che ci sono delle differenze

        quindo tutto sommato il Santo Papa polacco ha fatto bene, anche se nel particolare può avere sbagliato qualche dettaglio (perchè scusarsi in toto per le Crociate?)

        hai notato come dopo aver chiesto scusa NON ha ceduto di un millimetro su nessuna questione dottrinale? ha affermato che la Chiesa, per imperfetta, prosegue nella sua missione e non china il capo davanti al mondo ma solo davanti a Dio

        a me è piaciuto

        ciao

  208. mirkhond scrive:

    “l’appellativo infamante di “vulvologo”, per cui ancora provo vergogna e disonore”

    E cosa ci sarebbe di così infamante, vergognoso e disonorevole nel considerarti al vertice di un’associazione di burloni, coerenti con lo spirito goliardico romagnolo? 🙂

    • Z. scrive:

      Provo vergogna perché quel termine è stato usato da miei concittadini per definire loro stessi, anzitutto! E provo vergogna per il fatto che qualcuno mi ha scambiato per uno di loro: ché se così è successo, evidentemente qualche colpa devo averla…

      😀

      • Francesco scrive:

        scusa ma i veneti, che infinite volte nella vita sono chiamati e si chiamano “mona”?

        suicidio di massa?

        • Z. scrive:

          Francesco per piacere!

          Non confondiamo un termine popolare creato e mantenuto vivo dalla tradizione con un termine farlocco che un tizio che si crede arguto utilizza per far vedere a tutti quanto è arguto!

          E che diamine!

          😀

        • Francesco scrive:

          cioè anche per la topa tu vuoi il bollo e il vaglio delle superiori autorità sennò non vale?

          un marchio DOCPES???

          ma va’ a dar via i ciapp

          😀

        • Z. scrive:

          Provo a spiegarmi meglio, Francè…

          se tu mi dai del mona, non lo fai certo per far vedere agli altri quanto sei arguto nel parlare di sesso.

          E sottolineo parlare.

          Ci siamo capiti ora? 😉

        • Francesco scrive:

          se lo faccio io, che sono borghese e milanese, lo faccio esattamente per quello

          🙂

  209. Miguel Martinez scrive:

    Sui panorami padani…

    Il panorama padano è qualcosa che mi sconvolge sempre.

    Da una parte, ci sono dei paesini meravigliosi, e anche dei centri storici straordinari.

    Che probabilmente erano molto più acquatici di quanto sembrino oggi: mi ricordo di aver letto di memorabili battaglie navali tra milanesi e lodigiani, e certamente l’Imola medievale è stata costruita da persone che scendevano nell’acqua dalle colline.

    Non sono del tutto d’accordo con Francesco riguardo al confronto con il panorama della Germania occidentale, almeno per la parte che conosco io – Baviera e Baden-Wurttemberg sono comunque mossi, privi di cartelloni pubblicitari, ricchi di boschi e fiumi. I capannoni – che evidentemente ci sono, sennò la Germania non sarebbe la potenza che è – sembrano nascosti.

    Il panorama padano attuale (distinto dai villaggi-bellissimi-tra-le-acque) è comunque una cosa terrificante.

    E siccome credo che ciò che chiamiamo “noi” siamo l’insieme di qualcosa di innato più tutti i nostri rapporti con il mondo, è anche qualcosa di spaventosamente devastante.

    Una cosa che riduce al minimo quello che noi potremmo essere.

    • Francesco scrive:

      la Baviera è in larga parte montagna, non l’ho citata per quello

      terrificante … dovrei vedere come hanno arrangiato il resto del mondo, io lo trovo normale

      ciao

  210. mirkhond scrive:

    Ma magari fossero rimasti non dico alle Terremare, ma almeno al XVIII secolo! 🙂
    Parlo di paesaggio ovviamente!

  211. mirkhond scrive:

    *avete mai sentito Elisabetta II chiedere “scusa” di qualcosa ! (e ce ne sarebbero di occasioni 😀 basterebbe l’Irlanda, senza andare molto lontano da Albione)

    Nel 1996 l’allora arcivescovo di Canterbury chiese perdono agli irlandesi cattolici, per le sofferenze inflitte dall’Inghilterra protestante!

    • habsburgicus scrive:

      un Arcivescovino non è Sua Maestà 😀
      tanto meno oggi…
      è come se le scuse le avesse fatte il Card. Martini 😀 ma il Papa avesse taciuto !
      intendiamoci, io-in mancanza di meglio-sarei stato anche d’accordo !
      almeno non sarebbe stata coinvolta la Sede Apostolica ma solo un prelato iper-gonfiato mediaticamente 😀 (quello di Canterbury neppure quello..é, senza offesa, un’assoluta nullità fra i britannici odierni, molti dei quali neppure anglicani o indifferenti)

  212. mirkhond scrive:

    D’accordo.
    Però è già qualcosa! 🙂

  213. mirkhond scrive:

    Comunque chiedere perdono se si sbaglia, non è un segno di viltà, ma di FORZA.
    E credimi non è affatto facile!
    Almeno a certi livelli…

    • habsburgicus scrive:

      è segno di FORZA se chiedi perdono per errori TUOI
      sputare sul passato io lo vedo come viltà
      specie se questo è ciò che vogliono i media e, facendolo, alla faccia dei tuoi confratelli ormai passati nel mondo dei più, ti guadagni onori e prebende !
      donde gli infiniti “mea culpa” dei politici
      che però mai riguardano “cose loro” 😀 eh solo (presunti) “errori” di altri
      l’ex-Supremo, pur così garrulo, chiese perdono per il 1956 ungherese, se non vaghe e ambigue parole ormai divenute doverose dopo una (seppur debole) campagna stampa ? 😀 😀 😀

  214. mirkhond scrive:

    “però sul giudizio dei primi secoli pre-costantiniani mi rifaccio a Peucezio 😀
    che ha scritto illis temporibus cose egregie..e non sarebbe male se tornasse a scriverle, magari con più dettagli ! (se lo vuole, è chiaro)”

    Capisco quel che vuoi dire, ma sul giudizio di Peucezio sono in totale disaccordo con lui, perché a Peucezio interessa un potere, non Cristo a cui in fondo NON crede….
    Peucezio è un maurrassiano….

  215. mirkhond scrive:

    Non credeva in Cristo, ma voleva SERVIRSENE a fini di POTERE.
    E questa mi sembra una colpa assai più grave, scusa eh!

  216. mirkhond scrive:

    Non dimentichiamoci che la Santa Sede ne diffidò già sotto l’ultimo San Pio IX (1903-1914), e poi sotto Pio XI (1922-1939) che nel 1926 lanciò l’interdizione ai cattolici francesi dal seguire l’ATEO DEVOTO Maurras (anche se disubbidito dai suddetti cattolici).
    Interdizione poi levata da Pio XII (1939-1958) nel 1939.
    Bisogna CREDERCI in Cristo.
    Il resto viene dopo…

  217. habsburgicus scrive:

    Pio X, di santa memoria, però sospese la condanna (e non la pubblicò) 😀
    e, in quello, lui Papa ritenuto “non diplomatico” (spesso a ragione, eh..talvolta la tradizione non ha torto !) si dimostrò gran diplomatico, quasi al livello di Leone XIII (per cui ho un debole lo so..e che ci volete ”ffa’…D)
    Pio XI, GRANDE PAPA (sia chiaro) purtroppo commise errori
    la condanna di Maurras fu uno
    l’altro fu la famosa frase sfruttata, fuori contesto, da coloro che sai tu…anche se in genere li chiami khazari 😀
    il terzo forse fu un atteggiamento troppo duro per la nuova Germania (colpevole, senza dubbio)
    anche Pio XII sbagliò… (ciò che non mi piace di certi sedevacantisti è il loro ultra-papismo dogmatico..per cui sino a Pio XII i Papi hanno sempre ragione, da Giovanni XXIII hanno sempre torto !!! il nostro Peucezio, persona colta e aperta, non è di quelli però, ci tengo a dirlo urbi et orbi !)
    ma il suo errore fu l’opposto della vulgata
    e cioè il suo filo-alleatismo 😀

  218. mirkhond scrive:

    Quel che mi chiedo è se davvero il crollo della morale cattolica sia stato dovuto a dei cambiamenti liturgico-pastorali avvenuti nel 1962-1965, e non piuttosto un prodotto dei tempi, influenzati dal benessere e dal consecutivo libertinaggio dei costumi….
    Se la Chiesa Cattolica fosse rimasta alla liturgia in Latino, avesse mantenuto l’altare in direzione di Gerusalemme col sacerdote che celebra dando le spalle ai fedeli, se avesse mantenuto la pastorale tradizionale verso gli scismatici, gli eretici, i non cattolici e non cristiani in genere, se fosse insomma rimasta tradizionalista, avrebbe potuto salvare la sua autorità morale, spirituale, sulla gente cattolica di nome, ma che andava sposando ormai lo spirito del mondo corrente?
    A queste domande, personalmente non so darmi una risposta chiara…
    Però oggi, in un’epoca di forte scristianizzazione, ma in cui la giustizia sociale, l’eguaglianza sono fortemente sentite, una Chiesa che si fa “comunista”, a mio modesto parere, ha l’unica possibilità di sopravvivere e riacquistare almeno un po’ di credibilità.
    E questo, credo, che sia il compito che papa Francesco sta cercando di fare….

    • Francesco scrive:

      mah

      la Chiesa deve proclamare e portare Cristo

      il resto (morale e giustizia) deve se può seguire

      per questo ogni tanto Papa Francesco mi lascia molto perplesso

      ma credo sia più colpa della mentalità moderna che proprio non lo può capire e lo distorce

      come se io cercassi di capire “a orecchio” il cinese

      ciao

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond, c’è del vero in quello che dici (in parte, perché secondo me la sciatteria della liturgia attuale piace a pochi; non parliamo delle architetture delle chiese postconciliari; altro sono i contenuti sociali, che hanno un effettivo potere di rilancio).
      Il punto però è: è davvero bene questo rilancio, questa acquisizione di credibilità?
      Cioè, se per avere voce in capitolo si deve svendere la propria identità, ci si deve appiattire sui valori mondani, facendone l’eco, non basta il mondo laico a predicare i suoi valori mondani? A che serve questo ripetitore?

      • Francesco scrive:

        siamo sicuri che Papa Francesco predichi i valori mondani?

        inizio a pensare che predichi valori cristiani, sempre, e che il mondo (soprattutto quello della comunicazione) violenti, censuri, stravolga e estrapoli quello che dice

        non che il comunismo cristiano mi convinca ma il mio mestiere è credere e vivere, mica essere convinto in astratto; anzi non è neppure avere ragione

        dopo morto, vedrò

        ciao

  219. mirkhond scrive:

    “l’altro fu la famosa frase sfruttata, fuori contesto, da coloro che sai tu…anche se in genere li chiami khazari :D”

    Secondo me invece fece benissimo, in un momento in cui il razzismo biologico diventava una “religione” di stato e dunque contagiosa per il prestigio politico e culturale della Germania, a ricordare le radici SEMITICHE del Cristianesimo (rispondendo così, indirettamente anche a quel trombone di Mussolini con la sua retorica da ateo devoto sul Cristo “romano”!).
    Quanto al termine khazaro, è certamente convenzionale da parte mia, ma non del tutto inesatto se riferito al mondo ashkenazita, cioè all’Ebraismo europeo-statunitense, che era/è quello maggoritario.
    Mentre, ovviamente è del tutto inesatto per indicare gli altri grandi gruppi della galassia giudaica, Sefarditi, Italkim, Mizrahim, Ebrei Cinesi.

  220. mirkhond scrive:

    “la condanna di Maurras fu uno”

    E anche qui non concordo con te.
    Maurras, segue il filone inaugurato da Napoleone III e giunto a Marcello Pera, e cioé di SERVIRSI di Cristo in cui IN FONDO NON SI CREDE, solo per fini di potere.
    Ma Nostro Signore NON E’ il ruffiano del potere, ma E’ Venuto per SERVIRE E DARE TESTIMONIANZA DELLA DIVINITA’ CHE E’!
    Cosa che alcuni, tutti protesi ad obiettivi esclusivamente terreni, tendono a dimenticare….

    • Peucezio scrive:

      Marcello Pera è un liberale: non riesco a vedere la somiglianza con Maurras.
      E’ che tu non riesci a vedere l’immanentismo, per cui se una cosa è terrena non va bene, come se il sacro non potesse trovarsi in basso, invece io lo vedo prorpio nelle cose minime.

      • mirkhond scrive:

        La somiglianza è nel SERVIRSI di Cristo in cui NON SI CREDE, solo per fini di POTERE.
        Proprio l’esatto CONTRARIO di ciò che VUOLE Nostro Signore!

        • Peucezio scrive:

          E’ opinabile.
          Perché se si vede il mondo come pervaso di sacro, non è che non si crede, è che si crede molto di più.

          Ricordo un breve scambio di battute fra una signora amica di mia madre, di sinistra, cattolica ultra-progressista, e una mia parente, che segue la chiesa ufficiale e non ha posizioni sbilanciate né in senso progressista, né conservatore, ma ha una mentalità un po’ moralista e all’antica. La parente mi accusava di anteporre la tradizione a Dio, mentre la signora comunista, quasi difendendo la mia posizione, pur nell’abbbissale differenza con la sua, diceva: “Ma per lui coincidono”.
          Cioè se io vedo Dio immanente al mondo della tradizione, al mondo dei contadini pugliesi, alla Chiesa con i suoi riti millenari, io credo quanto e più di chi lo vede come un’entità lontana e scissa dal mondo, nel quale ogni tanto si manifesta, ma da cui nel complesso è avulsa.
          Il problema del trascendentismo è che sfiora lo gnosticismo: il mondo è malvagio e ciò che è buono è fuori di esso, per cui l’autorità è di per sé cattiva, la storia è un manifestarsi del demoniaco, l’uomo è malvagio, ecc.
          Io invece trovo l’infinita bellezza che c’è nell’uomo, nel mondo, nelle cose, nei paesaggi, nelle città e persino nelle istituzioni, che sono una scintilla del divino.

        • mirkhond scrive:

          Nel mondo c’è bellezza, in effetti.
          Ma mescolata pure a tanto male e a tanta sofferenza….
          E comunque che c’entra con Maurras e la “tradizione” dell’ateismo devoto? 🙂

        • Francesco scrive:

          ma l’immanentismo è un errore speculare al “sega-mentalismo”

          entrambi racchiudono e riducono Dio in qualcosa che ci piace

          il rimedio a entrambi è tenere gli occhi aperti

          senza scordare che la tradizione ha una storia, è nata, cambiata, finisce. Dio no

          ciao

  221. Peucezio scrive:

    Il punto è che potere e autorità sono sinonimi apparenti, in realtà sono opposti.
    E’ da qui che nasce l’equivoco: oggi, siccome dal ’68 in poi (ma in realtà dall’Illuminismo e, ancora prima, dalla Riforma protestante) si è allergici all’autorità, perché si vuole in sostanza l’anarchia, allora la si chiama potere.
    Il potere è per definizione illegittimo, non palese e ha per fine il vamtaggio di chi lo esercita, non di ciò o di coloro su cui viene esercitato. L’autorità è palese, legittima e serve appunto ad augere, cioè ad accrescere, a migliorare e rendere prospera la società.
    Il potere è per sua natura sovversivo, perché, per perseguire i suoi fini, deve intervenire sulla realtà e mutarne gli equilibri.

  222. mirkhond scrive:

    Se è così, allora abbiamo solo usurpatori, visto che OGGI nessuna autorità politica. almeno in Occidente, ha ricevuto il potere per mezzo dell’ unzione divina!

  223. mirkhond scrive:

    “se una cosa è terrena non va bene”

    Non va bene se è solo formalismo, un vestito sotto cui c’è il NULLA!

    • Peucezio scrive:

      Ma tu cosa intendi per forma?
      Io la intendo in senso aristotelico: se prendi un quadro, il suo valore non sta nei materiali, nella pittura in sé, che compri in qualsiasi colorificio, ma nella forma datagli dall’artista.
      Se l’uomo fosse materia, sarebbe un ammasso di atomi, di cellule (anzi, nemmeno di cellule, perché la cellula è già una struttura organizzata), sarebbe una cosa inanimata, come una pietra, ma di materiale diverso.
      E’ nella forma che risiede l’essenza delle cose.

      Altro è l’esteriorità pura.
      E’ chiaro che costituisce un involucro vuoto.
      Ma allora bisognerebbe distinguere due piani, uno antropologico e uno sacramentale, che sono connessi, ma distinti.

      Sul piano antropologico, bisogna ammettere che un tempo, quando si partecipava a una messa, a un matrimonio o a qualsiasi altro rito, c’era un’intima adesione emotiva, un coinvolgimento, un sentimento profondo della cosa, mentre oggi anche il matrimonio più solenne, ammenoché gli sposi e gli altri convenuti non sono dei credenti molto ferventi, è fondamentalmente una messinscena, e su questo trovo che tu colga abbastanza nel segno.

      Sul piano sacramentale però il matrimonio, l’eucaristia, il battesimo e tutto il resto rimangono validi, però bisogna preservarne la materia, altrimenti validi non lo sono più. Il valore sacramentale si preserva cioè indipendentemente dalla partecipazione emotiva e dalla sincerità della fede delle persone; se poi uno fa la comunione senza crederci, se la vede lui con la sua anima, visto che commette sacrilegio, ma Cristo non manca di transustanziarsi.

      In ogni caso, non è che quello che si perde in esteriorità si guadagna in sostanza e viceversa, ma, al contrario, sono due cose complementari, perché ci vuole un tramite per il contatto col sacro, altrimenti nemmeno Cristo si sarebbe incarnato, ma sarebbe rimasto come una sorta di intuizione astratta, come per ebrei e mussulmani. Invece l’Incarnazione, cioè l’acquisizione di una forma fisica, di un’esistenza materiale visibile e tangibile, è proprio il cuore, l’essenza della religione cristiana.

      Infine un’osservazione circa l’esteriorità e la bellezza. Non è che la suggestione della liturgia (o dell’arte sacra) stia solo e sempre nello sfarzo. Esistono messe di una semplicità disarmante, chiese spoglie ed essenziali, che possono essere stupende e coinvolgenti.
      Ma non c’entrano nulla con le carnevalate e le schitarrate di oggi, né coi mostri di cemento.

      • mirkhond scrive:

        Guarda, non mi sono spiegato bene.
        A me la BELLEZZA liturgica, dell’edificio ecclesiastico piacciono eccome.
        Come considero GIUSTO l’altare in direzione di Gerusalemme, esattamente come i Musulmani, ovunque siano pregano in direzione della Mecca.
        Aborro il “casual” nella Chiesa, e più che mai l’ecomostro “sacro” alla cubonazzo di fuffas, alla chiesa goldrake e alla Chiesa Sputnik (la mia parocchia 🙂 ) di Bari.
        Su questo siamo totalmente d’accordo.
        Però, se il tutto si riduce SOLO a MERA FORMALITA’, e NESSUNA sostanza, per me che CROLLI TUTTO!
        A partire dalla Basilica di San Pietro!
        In Cristo innanzitutto bisogna crederci.
        Poi, viene tutto il resto.

        • Peucezio scrive:

          Sì, in generale tutto sommato mi sembra che ci troviamo d’accordo.
          Forse l’unica differenza è che io, vedendo il sacro, o comunque lo spirituale, come immanente al bello, e credendo in ogni caso che esista un senso del sacro connaturato all’uomo anche molto prima di Cristo (e in generale mi rifaccio più a un certo paganesimo popolare mediterraneo preindoeuropeo che a quello olimpico), penso che da una parte tale sacralità sia stata ereditata dall’arte cristiana insieme alla fede in Cristo e che, d’altra parte, nel bello, a maggior ragione in quello ispirato alla fede, vi sia una spiritualità immanente che non si può non cogliere, indipendentemente da ogni professione religiosa teorica.
          Per cui se un ateo apprezza san Pietro, è un ateo ma in un certo senso non lo è: già capire e amare la bellezza significa a suo modo essere un credente, avere l’intuizione di qualcosa che va al di là della materia.

  224. mirkhond scrive:

    “come se il sacro non potesse trovarsi in basso, invece io lo vedo prorpio nelle cose minime.”

    Maurras invece lo vedeva solo come fine di POTERE TERRENO.

    • Peucezio scrive:

      Io non sono un esperto di Maurras.
      Però se uno vede una sacralità nella terra, il potere terreno non è un fine basso, ma nobile.
      Non credo che Maurras fosse un materialista.
      Se lo era, allora non hai tutti i torti.

      • mirkhond scrive:

        Era un ATEO che voleva SERVIRSI di Cristo, solo come POTERE POLITICO per andare contro massoni e socialisti!
        Ora, tu puoi andare contro chi cazzo ti pare, ma NON usare Gesù Cristo per QUESTI scopi, se poi non ci credi.
        A Gesù non gli piace chi dice Signore, Signore e poi NON fa la volontà del Padre Suo (cioè di SE STESSO NELLA SUA DIMENSIONE DIVINA).
        Così come NON Gli piace essere Onorato con le labbra soltanto, ma col cuore lontano da LUI, e spacciare per SUE dottrine che sono PRECETTI DI UOMINI!

        • mirkhond scrive:

          quelle che sono PRECETTI DI UOMINI!

        • PinoMamet scrive:

          “Così come NON Gli piace essere Onorato con le labbra soltanto, ma col cuore lontano da LUI, e spacciare per SUE dottrine che sono PRECETTI DI UOMINI!”

          Nota-che-c’entra-poco:
          😉

          nel contesto culturale ebraico, queste frasi hanno un senso ancora più evidente.
          La preghiera quotidiana, che viene a integrare durante l’esilio babilonese, e poi a sostituire integralmente la liturgia templare dopo la caduta del Secondo Tempio, è appunto “il servizio delle labbra” nella terminologia ebraica
          (la preghiera si apre con l’invocazione “Signore apri le mie labbra e la mia bocca dirà la tua preghiera”);

          ma, anche per il Talmud, una preghiera puramente formale, meccanica, è considerata del tutto inutile.

          I “precetti di uomini” invece è semplice: sono i precetti dei Maestri, quelli cioè di origine non biblica ma rabbinica.

          In questo Gesù sembra cioè seguire un orientamento più simile a quello sadduceo/karaita (in altre cose no).

        • mirkhond scrive:

          Pino

          In questo mi confermi come Gesù sia INSCINDIBILE da quel mondo giudaico da cui proviene per la Sua Parte Umana, e di cui Era Parte!
          Ecco PERCHE’ non posso essere ne antisemita, ne antigiudeo…..
          Anche se aborro la californicazione franchizzante in Terra Santa… 😉

      • mirkhond scrive:

        Inoltre fu proprio Messori dieci anni fa, che commentando criticamente (e stavolta a ragione) il connubio Ratzinger-Pera, sostenne che l’ateismo devoto di quest’ultimo, riprendeva quello di Maurras, e come per quest’ultimo, anch’esso DANNOSO per la credibilità della Chiesa.
        Messori aggiunse che questo atteggiamento avrebbe fatto risorgere il più becero anticlericalismo.

      • Peucezio scrive:

        Su Maurras, come detto, ne so poco, quindi, se mi dici che era ateo (ma si dichiarava proprio tale?), non ho motivo di dubitarne.
        Ad ogni modo esiste la provvidenza, l’eterogenesi dei fini.
        Insomma, che me ne frega di quello che pensa uno nel suo foro interiore, se poi fa gli interessi della Chiesa, che porta avanti il messaggio cristiano? Magari andrà pure all’inferno, ma il suo operato è stato utile.
        Quanto al becero anticlericalismo, quello è ostile alla Chiesa per principio, ammenoché la Chiesa non abbraccia le sue idee, cioè non rinnega sé stessa. Se si deve piacere al becero anticlericale, si deve rinnegare Dio. Il becero anticlericale andasse affanculo.

      • Peucezio scrive:

        Per inciso, il cristianesimo ha sempre affermato il valore dell’autorità politica (se non è malvagia, nemica degli uomini e d Dio): non è sbagliato in sé voler rafforzare l’autorità secolare, anzi.
        Se poi lo scopo è rafforzare uno stato o un’autorità pubblica cristiana, contro ideologie o regimi atei o anticristiani, direi che è doveroso.

  225. roberto scrive:

    Pino e Moi,

    ripendo qui per comodità la dicussione sul gioco gender
    sono perfettamente d’accordo con pino su

    “Dice molte cose di semplice buon senso, e anche qualcuna discutibile.
    I materiali sono brutti, ma completamente innocui.”

    ci sono alcuni giochi che credo chiunque abbia fatto

    esempio “se fossi”:
    tirare a sorte un personaggio, re, pilota, strega, elefante e recitare nel ruolo a prescindere da maschio/femmina: un classicone dei giochi da bambini, e solo la mente perversa dei lettori del giornale o delle sentinelle in piedi può vedere in una cosa del genere un messaggio LGTB o gay pride o gender aut similia.
    c’è da dire, a parzialissima scusante delle menti perverse, che presentare un gioco del genere come gioco educativo è veramente da stupidi, ed in più mi sembra che le pollastre siano le prime a veicolare gli stereotipi che vogliono combattere. ad esempio, (pagina 20), scrivono “si può immaginare un gioco in cui mamma e papà si scambiano i ruoli”. ma che vuol dire? se penso a me e a mia moglie, farei veramente una fatica bestiale e trovare un ruolo mio o suo, se non fosse che sono io che guido quando andiamo in vacanza, mia moglie si occupa di tutte le questioni amministrative (per facilità di lingua), io guardo in televisione sport e lei piuttosto filmoni lacrimevoli. poi lei è più severa di me, ma io più rumoroso quando mi arrabbio. ma che ha a vedere con il ruolo di padre e di madre? boh, solo le pollastre lo sanno.

    poi ci sono alcuni giochi che possono essere interessanti (tipo “anche la maestra si traveste”: i bambini sono invitati a riflettere su lavori “da uomo” e “da femmina” e spiegare perché li ritengono tali. perché no? può essere uno spunto istruttivo)

    cose che troverei pim adatte per bambini più grandi.
    il gioco del “come siamo fatti”: è certo interessante sapere che tutti abbiamo un cuore e che funziona per tutti allo stesso modo (proprio in questi giorni mio figli sta facendo questa cosa in classe, e se ne torno con domande tipo “papà anche il tuo cuore fa pumpum come il mio?”), ma è veramente necessario attaccare a questa osservazione “fisica” delle questioni “se siamo tutti uguali abbiamo tutti gli stessi diritti”? secondo me per i bambini di cinque anni è una questione talmente evidente che rischi quasi di dare delle cattive idee!
    ovviamente i benpensanti sono scandalizzati dall’idea che si parli di genitali e che se ne parli con il nome appropriato (ma che preferiscono “la mazza” e “la sorca”?), come se i bambini di 5-6 anni pensassero che siamo tutti barbie o big jim…..
    aggiungo a proposito che mi sembra una gran cazzata che il fisico “non condiziona il nostro modo di sentire e [….] comportarsi con gli altri” (paina 13, Pino, ti presto per un giorno il mio fisico da bronzo di riace, due metri di muscoli e nervi, e mi dirai se non cambia qualcosa nel modo di comportarsi 🙂 )

    insomma io la fine della civiltà occidentale in questa cosa proprio non ce la riesco a vedere…..

    • PinoMamet scrive:

      Sono d’accordo con te al 100%

    • PinoMamet scrive:

      …e sono anche sicuro che tu abbia i muscoli e i nervi… da qualche parte 😀 😀

    • roberto scrive:

      😀 in effetti sono ben nascosti

      (e grazie per avermi dato il coraggio di cliccare sul link del giornale)

    • Francesco scrive:

      riassumendo, hai trovato:

      banalità

      idee balzane

      cose che non vanno bene per quell’età

      un gran programma educativo, non trovi?

    • roberto scrive:

      però francesco, non ho detto che è un gran programma educativo.

      ti ricordo che la discussione è iniziata da un catastrofico
      “è finita, non c’è nulla da fare..” del buon habsburgicus e leggo sul giornale
      “documento choc”, oltre a commenti tipo “L’ultima follia degli addetti al terzo sesso, che vel futuro stanno preparando”, “Orrore , nemmeno nazisti e comunisti erano arrivati a tanto”, “Obbrobrio ed estrema degenerazione dei sedicenti ‘progressisti'”

      io sostengo semplicemente che quella cosa non è la fine del mondo.

  226. mirkhond scrive:

    “la Chiesa deve proclamare e portare Cristo

    il resto (morale e giustizia) deve se può seguire”

    L’UNO è INSCINDIBILE dall’altro, Franky!
    E OGGI più che mai!

    • Francesco scrive:

      Duca

      le “conseguenze” della presenza storica di Cristo variano nella storia e nelle circostanze

      il moralismo e il giustizialismo non nascono da Lui ma dal tentativo di reificarlo in codici scritti da uomini meschini

      ai tempi di San Paolo, la conseguenza era trattare umanamente gli schiavi, oggi è liberarli e non per abbandonarli

      ciao

  227. mirkhond scrive:

    Mi sembra che stiamo dicendo la stessa cosa Franky! 🙂

  228. mirkhond scrive:

    “senza scordare che la tradizione ha una storia, è nata, cambiata, finisce. Dio no”

    Concordo al 100.000%! 🙂

  229. mirkhond scrive:

    “che come al solito trai delle conclusioni generali ed apocalittiche da elementi scarsamente significativi
    :-)”

    E chi lo nega Herr Ruprecht! 🙂
    Però, date le BOTTE PESANTI che ho preso dalla vita, credo che sia meglio partire prevenuti in negativo, per poi, magari, cambiare tale giudizio in POSITIVO!
    Che poi, in fondo, è quello che mi auguro SEMPRE! 🙂
    Peccato però, che i fatti spesso mi diano ragione (naturalmente non mi riferisco a Pino)…..

    • Francesco scrive:

      Duca

      ti appoggerei al 100% se non temessi che i tuoi pregiudizi siano così forti da non farti partire affatto!

      😉

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Se partire significa recarsi in “Emilia”-Romagna, non partirei lo stesso, a prescindere da Pino 🙂 o da altri.
        No, sono proprio quei luoghi, quell’autoresettamento collettivo avvenuto dal 1860 in poi, e lo spacciarlo per positivo, che mi provocano un senso di profonda ESTRANEITA’….

        • Z. scrive:

          Vedi, secondo me sbagli – come dicevo a Peucezio – a volere a ogni costo incasellare la realtà.

          Cioè, può benissimo darsi che la mia regione non ti piacerebbe, che qui non ti troveresti bene. Non credo, francamente – o meglio, credo che ti troveresti altrettanto bene o altrettanto male che in Puglia – ma nemmeno lo posso escludere.

          Però posso assicurarti che non conosco nessuno (autoctono o trapiantato) a cui interessi qualcosa del 1860, dell’autoresettamento collettivo o simili.

          Ora, non è che Bologna non abbia problemi, anzi, dalla gestione improvvisata e casuale dei rapporti con l’ateneo al caro affitti alla programmazione balzana dei cantieri stradali. Ma credimi, nessuno prende a cuore quelle vicende di due secoli fa. Dalle mie parti, così come dalle tue, ci sono già abbastanza problemi attuali senza che ci sia bisogno di ripescare quelli del passato remoto.

          Non confondere l’immaginazione con la realtà, insomma. Riicorda sempre che sono due cose differenti 🙂

        • mirkhond scrive:

          Leggi più in basso la mia risposta a Peucezio. 🙂

        • Z. scrive:

          Letta, letta 🙂

    • Z. scrive:

      Sai Duca,

      pare che i risultati di uno studio smentiscano questa tesi.

      Cioè, secondo questo studio sarebbe comunque meglio pensare positivo, visto che – tra l’altro – tanto la delusione non ti risparmia comunque, neppure se pensi negativo.

      • mirkhond scrive:

        Sai o Monsignore

        Non sto tanto dietro a studi e statistiche, puntualmente smentiti da altri studi e altrettante statistiche! 😉
        Però, credo che sia sempre meglio ricredersi in positivo, che in negativo….
        Cosa che, purtroppo, non mi è capitato troppo spesso…. 🙂

        • Francesco scrive:

          chi parte pensando negativo, fa il doppio della fatica!

          e su questo non ci sono nè studio contrari nè teorie che tengano!

          😀

        • Z. scrive:

          Non conosco studi dagli esiti contrari; ad ogni buon conto, trovo che Francesco abbia ragione.

          Sognare è gratis, sicché tanto vale sognare cose belle!

        • Peucezio scrive:

          Sì, io credo che ad essere pessimisti alla fine ci si attira sempre la sfiga!
          Ma non è una battuta, è che, senza rendercene conto, agiamo per cercare di confermare lo schema.

        • mirkhond scrive:

          Non saprei.
          Però quando le cose ti vanno male, senti il bisogno di una FORZA SUPERIORE che ti risollevi dal tuo stato di prostrazione.
          E questa forza non sempre puoi dartela da solo….

        • Z. scrive:

          Peucezio,

          — Sì, io credo che ad essere pessimisti alla fine ci si attira sempre la sfiga!
          Ma non è una battuta, è che, senza rendercene conto, agiamo per cercare di confermare lo schema. —

          Ventotto!

        • Roberto scrive:

          “— Sì, io credo che ad essere pessimisti alla fine ci si attira sempre la sfiga!
          Ma non è una battuta, è che, senza rendercene conto, agiamo per cercare di confermare lo schema. —”

          100% d’accordo

  230. mirkhond scrive:

    Su Pino

    Non ce l’ho con lui ovviamente, e come Ruperto mi ha fatto notare GIUSTAMENTE un’amicizia (sia pure solo telematica e in rarissime occasioni telefonica) non puo’ essere pregiudicata da delle INEZIE! 😉
    Il fatto è che ho la testa a ben altre persone, che sono estranee a questo blog, e il paragone con Pino 😉 mi serviva per definire meglio il concetto di bidone fatto dal prossimo tuo, come mai lo vorresti essere fatto a te!
    Ma, ripeto, nel caso di Pino si tratta appunto di inezie.
    Giusto per chiarire definitivamente il mio pensiero su Pino… 🙂

    • Francesco scrive:

      Duca

      ormai sai che sono un grandissimo rompiballe!

      quindi mi permetto di dire che un’amicizia è un tesoro prezioso, che va difeso anche in presenza di grossi problemi

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Diciamo che nei riguardi di Pino, si tratta comunque di un’amicizia solo telematico-occasionalmente telefonica, visto che non ho ancora avuto il piacere di conoscerlo personalmente.
        Anche per la mia nulla attrazione per il territorio tra Po ed Appennino! 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Nel caso, io sono più vicino all’Appennino 😉

          per quanot riguarda il paesaggio:
          è tutto un trucco.

          La gente passa, vede la via Emilia e dice che schifo.
          Così non fa lo sforzo di farsi 15 chilometri e salire in collina, e ce le teniamo tutte per noi (compresi i figli nipoti e pronipoti di meridionali) 😉

        • Val scrive:

          E invece a me piace anche la pianura più pianura, quelle lande desolate e nebbiose nei paraggi del grande fiume… Senza parlare di quanto mi piacciono il cotechino con le lenticchie e i tortelli di zucca! Certo quando dalla nebbia invece che un filare di pioppi appare un centro commerciale, tutta la poesia va a farsi benedire… però tutto è relativo, non è che vivere a Modugno, a Capurso o in certi quartieri di Bari sia un idillio mediterraneo… 🙂

  231. mirkhond scrive:

    Franky

    Riguardo alla Fallaci c’hai ragionissima.
    Però, perché B16 la invito’?
    Ratisbona fu il luogo e il momento SBAGLIATO per far comprendere ciò che dici.
    Quanto agli incontri di Assisi, come ben sai, non credo al dialogo tra religioni.
    Al massimo a quello tra uomini di religione per non creare ulteriori casini oltre ai troppi che ci sono in giro.
    Di Giovanni Paolo II e di Francesco (il papa 🙂 ), mi piace proprio quel loro sforzo di non utilizzare Cristo come RUFFIANO di “crociate” fondate su ben altri interessi e scopi, che non sono certo quelli di nostro Signore gesù Cristo.
    Lo stesso del resto, fece il buon Pio XII, quando, su richiesta del governo italiano, nel 1941, si RIFIUTO’ di benedire la “crociata” contro l’Urss, ribadendo che la croce uncinata NON ERA quella di Gesù Cristo!
    Benedetto XVI non ha sbagliato nel fissare i paletti contro sincretismi e confusioni teologiche.
    Su questo anzi, ha sempre avuto (ed ha tuttora) il mio più TOTALE appoggio, proprio perché condivido l’avversione al mitico dialogo sempre e ovunque, anche se perfettamente inutile.
    No, io divergo da B16 per non aver MAI condannato le “crociate” a $telle&$tri$cie che, come quella antibolscevika del 1941-1945 non avevano nulla a che vedere con la Volontà di Nostro Signore!
    Divergo da lui, per aver voluto cercare di salvare il Frangistan che fu cristiano assieme, ad una parte almeno, di coloro che HANNO FATTO DI TUTTO PER DISTRUGGERE CIO’ CHE RESTAVA DELLA CIVILTA’ CATTOLICA.
    Salvo poi, cercare di recuperarla, quando era divenuta ormai innocua per lorsignori, solo perché questi ultimi, in OSSEQUIO al loro sessantottismo troio-liberista, temevano (e temono) un Credo religioso percepito come molto più SERIO, e soprattutto MOLTO PIU’ CAPACE nel costringerli a RIfare le persone serie, che non sono!
    Cristo non puo’ diventare il PARAVENTO di ricchi zozzoni che non vogliono saperne di serietà e disponibilità a spartire coi tanti, troppi poveri, che in numero sempre maggiore giungono alle nostre periferie, per chiedere ciò che gli viene NEGATO!
    QUESTO è stato IL GRAVE LIMITE di Benedetto XVI!

    • Francesco scrive:

      tu ritieni irrecuperabile l’Occidente alla Cristianità

      (anche perchè ti sei fissato sulle forme di una particolare era cristiana)

      invece B16 (e io, molto più umilmente) non si rassegnava e lottava per contrastare la deriva (secolare) e far emergere che senza Cristianesimo non si può dare Occidente ma solo un moncherino miserrimo

      anche perchè l’allontanamento da Cristo è un fenomeno di sempre, come la confusione tra Cristo e interessi terreni (Carlo Magno, per fare un illustre esempio)

      questa è la grandezza della mossa di B16, ben oltre i dibattitini e i furbettini

      sulla guerra in Medio Oriente, sai che io e te abbiamo ricordi diversissimi di cosa fece e non fece il Papa (che è più strano di avere giudizi diversi sulla guerra stessa)

      il Papa attuale sembra fregarsene totalmente dell’Europa e dell’America, dandole per perse? morte? e si prodiga a parlare ad altri

      ciao

      • mirkhond scrive:

        “tu ritieni irrecuperabile l’Occidente alla Cristianità”

        Quando vedrò rifiorire la vita cristiana in Cappadocia e nel Maghreb (e cristiana intendo ortodossa latina e bizantina, non protestante), allora potrò felicemente ricredere sulla rinascita cristiana (siempre cattolica e ortodossa) del Frangistan!
        Rinascita che non mi sembra possibile alleandosi con cresi come Pera, figuri da rottamature sessantottine alla Ferrara, cattolici emeriti alla Magdi Allam, abbeccedari fallaciani ecc. ecc.
        E non ritengo, a differenza di Socci, che tale rinascita possa avvenire dalle politiche liberi$te u$ane, bu$hi$te e non bu$hi$te….. 😉

        • mirkhond scrive:

          ricredermi

        • Francesco scrive:

          cosa c’entrano quei posti con l’Occidente?

          io voglio vedere cristiani (e possibilmente cattolici) in Italia, Francia, Germania, California, Ontario, Ohio e così via

          e non potranno che essere quelli che oggi sono altro, inizando da quelli che percepiscono le crepe nel modello ateo-illuministico che ha voluto soppiantare la tradizione cristiana

          sul liberismo, la pensiamo molto diversamente, lo sai

          😉

        • mirkhond scrive:

          Per me l’occidente puo’ pure finire nel cesso della storia, come tante altre civiltà che ci hanno preceduto.
          Da parte mia non verso lacrime….
          Poi, dove sarà il futuro della Chiesa, lo sa solo Nostro Signore, e a me andrà bene comunque…
          Io, se potessi, sono anni che me ne sarei andato via da questa merda che devo sopportare per limiti oggettivi, miei personali e per quelli di sorema….

        • Francesco scrive:

          Duca

          tu hai anche ragione ma io in Occidente sono nato e molta fatica farei a vivere altrove

          senza quelle cose che amo, tipo l’edicola coi giornali liberi (sia pure giornalacci), le fogne e l’acqua corrente, i processi secondo la legge, le pensioni e la sanità, le elezioni per le cariche politiche, il calcio e il basket, i fumetti, i film che scelgo io e non la Commissione per la Morale, poter andare in chiesa senza che ti sparino o ti rompano e altre che do troppo per scontate

          ciao

      • Dif scrive:

        “il Papa attuale sembra fregarsene totalmente dell’Europa e dell’America, dandole per perse? morte? e si prodiga a parlare ad altri”

        adesso la butto lì, prima di fuggire bersagliato dai “dagli all’ateo!”: la Chiesa è un’azienda e, visto il sempre minore interesse nei mercati tradizionali per il prodotto, decide di puntare ai mercati del futuro: Africa, Asia, America latina, sempre pronti a comprare il nuovo prodotto, che sia la Coca Cola, la maglia del Real Madrid, o il santino del “Papa del pueblo”.

        • Francesco scrive:

          provo a risponderti:

          la sua mission è la conquista del mondo, non solo dei mercati più promettenti

          nel caso della Chiesa, detta mission è imposta dai piani alti contro ogni logica economica

          😀

        • Dif scrive:

          Ma parliamo della Chiesa o del Milan? Costretti a retrocedere dai mercati più importanti, ma con ancora in testa l’obiettivo della conquista del mondo, guidati dalla Trinità (nel caso del Milan, il Padre, la Figlia, e il Galliani Santo)

        • Francesco scrive:

          Caro Dif

          mi sono ispirato al tuo discorso e al tuo linguaggio

          del resto, omina munda mundis!

          ciao

          PS su Galliani sono manicheo: è il Male assoluto e va scacciato

    • mirkhond scrive:

      Pio XII pressato dal governo italiano a benedire la “crociata” contro l’Urss, si rifiutò.
      Correzione necessaria, che altrimenti la frase si presta ad interpretazioni equivoche….. 🙂

      • mirkhond scrive:

        Volevo aggiungerlo sotto al mio commento in proposito, ma me lo ha messo più giù, in risposta a tutt’altro intervento!
        Non riesco a capire il perché….

  232. mirkhond scrive:

    Gesù Cristo

  233. mirkhond scrive:

    “questa è la grandezza della mossa di B16, ben oltre i dibattitini e i furbettini”

    A me è sembrato piuttosto un tentativo maldestro, sia pure fatto con le migliori intenzioni.
    Non è stato un buon papa, perché non si è reso conto (o non ha voluto rendersene) che in mondo ormai profondamente cambiato, non si puo’ rispondere con risposte vecchie, che al massimo possono trovare consensi solo tra 4 gatti di tradizionalisti e sedevacantisti, oppure prestarsi ad essere sfruttati da vecchie e scafate zoccole e markette del malaffare massonico-liberista-sessantottino, timoroso del redde rationem con Dio, però tramite l’Islam questa volta!
    Nel mondo di oggi, bisognava rispondere non allineandosi col prepotente a $telle&$tri$cie col suo project for a new century world e altre cazzate sanguinose che mescolano Cristo ai $oldi e alle trojate!
    Ad un mondo che chiede VERITA’ e GIUSTIZIA, il Vicario di Cristo DEVE rispondere nel modo giusto, non alimentando pseudo-guerre di religione, ad usum u$ralianorum….
    Mi, dispiace, ma per quanto comprensibile umanamente, trovo indifendibile Ratzinger come papa!

    • Francesco scrive:

      il Papa Benedetto 16 non ha mai alimentato le guerre in nessun modo, questo è certo

      sei tu che volevi un Papa guerrigliero e partigiano, dalla parte di Chirac e Zapatero e Schroeder

      richiesta indifendibile

      • mirkhond scrive:

        Vedo che RItorni a non comprendermi più (miracolo svanito, sob!).
        Io non tifo ne per schroeder, ne per zapatero, ne per shiracca! 🙂
        Mentre B16 non ha MAI condannato le “crociate” u$ane.
        I motivi, li conosciamo bene, in nome di un’orientofobia congenita da cui Ratzinger è afflitto…
        Vedasi il suo libercolo scritto a 4 mani con un ma$$one…

        • Francesco scrive:

          però i tre erano quelli che conducavano la battaglia politica contro la guera, quindi dalla tua parte! come putin

          e B16 ha condannato le guerre quanto basta, altro che orientofobia, al massimo una giustissima comprensione di chi siamo noi cristiani d’occidente e di chi non vogliamo diventare – Elton John

          è che sei un odiatore dell’occidente e un amante di un oriente immaginario, in cui non si distinguono musulmani, cristiani, ebrei “locali”, mentre in quello vero si distinguono benissimo tra loro

  234. habsburgicus scrive:

    Mirkhond sarà contento 😀
    http://www.eastjournal.net/slavia-i-cazari-turchi-delle-steppe-che-si-convertirono-allebraismo/55926

    (lo stesso sito però ha chiamato “polacca” la Curlandia il che se tecnicamente non del tutto errato nel XVII secolo, è eccessivo 😀
    http://www.eastjournal.net/polonia-lisola-di-kunta-kinte-e-loperazione-madagascar-una-strana-storia-coloniale/52324)

    • Dif scrive:

      Strana storia questa delle colonie curlandesi: http://it.m.wikipedia.org/wiki/Colonizzazione_curlandese_delle_Americhe

      Una cosa che invece mi sono spesso chiesto è: perchè l’Impero Austroungarico non tentò mai una colonizzazione di territori extraeuropei?

      • habsburgicus scrive:

        non ne avevano interesse, né voglia…oltre ad una mentalità continentalissima (che si ritroverà anche in un “figlio”, anche se per nulla favorevole né grato, di quella Monarchia, un tale che nacque a Braunau il 20 del mese di nisan dell’anno 2200 dei greci :D)
        (del resto anche se non è colonizzazione l’unica avventura fatta, nella patria di Miguel, finì male..per il povero Massimiliano !)
        Carlo VI in verità, dopo aver ottenuto i Paesi Bassi meridionali (cioè il Belgio tranne Liegi, più il Lussemburgo) nei 1720′ fondò una Compagnia di Ostenda che inevitabilmente, come altre compagnie analoghe, avrebbe con il tempo fatto qualche avventura coloniale (o, almeno, è logico ipotizzarlo)..ma la abolì subito per le pressioni olandesi (esplicite) e inglesi (implicite) timorose di concorrenza commerciale

        • mirkhond scrive:

          L’Austria non avrebbe mai potuto competere con l’Inghilterra (e nemmeno con l’Olanda) non avendo praticamente una sua marina, civile e soprattutto da guerra, prima del 1814-1815, ereditando quella veneziana.
          La sua stessa posizione geopolitica poi, non favoriva certo eventuali imprese mediterranee.
          A differenza degli Asburgo di Carlo V (1516-1556, dal 1519 sacro romano imperatore) e dei suoi eredi spagnoli, che invece ereditavano territori e spinte geopolitiche volte alla conquista e colonizzazione del Nuovo Mondo, già avviate dagli ultimi Trastamara nel XV secolo (conquista delle Canarie, presidios nordafricani, mediterranei e atlantici, e, appunto dopo il 1492, le Americhe).

      • mirkhond scrive:

        Ringrazio Dif per questa interessante e per me sconosciuta pagina di storia.
        Ma i Curlandesi inviati dal 1654 a colonizzare Tobago, poi che fine fecero?
        Furono assorbiti dai più forti olandesi?
        Oppure tornarono tutti in patria?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Ok, ma comunque premette “formalmente” e mette polacca tra virgolette, che vuoi di più? 😀

  235. mirkhond scrive:

    Sui Khazari

    Articolo in massima parte condivisibile dal mio (e di altri) punto di vista.
    Due osservazioni:

    1) I Greutungi/Ostrogoti credo che avessero abbandonato l’attuale Ucraina, dove si erano stanziati intorno al 230-235 d.C., nel 375-376 d.C., travolti dall’arrivo degli Unni, stabilendosi in prossimità della frontiera romana sul medio Danubio.
    Dunque, almeno 300 anni PRIMA dell’arrivo del gruppo turco da cui sarebbe nato il Khaganato Khazaro (documentato da fonti bizantine, intorno al 626 d.C., quando l’imperatore Eraclio li incontrò sul Caucaso, per stringere con loro una fruttuosa alleanza antipersiana).
    E’ vero che un piccolo resto ostrogoto rimase in Crimea, sopravvivendovi almeno fino al XVIII secolo, e dal VI secolo passando dall’Arianesimo all’Ortodossia bizantina, ad opera di missionari inviati da Giustiniano I (527-565 d.C.).
    La loro lingua, ci è documentata da una relazione di de Busbeq, ambasciatore asburgico del Sacro Romano Impero ad Istanbul nel 1560-1562, che parlò con due di questi gotofoni, da lui incontrati nella capitale ottomana.
    Dunque la presenza ostrogotica, al momento della formazione del Khaganato Khazaro, era ormai ridotta ad una piccola minoranza in Crimea, e per giunta cristiana ortodossa, e quindi irrilevante come componente genetica dell’ethnos ashkenazita.
    Credo che sia invece più verosimile, ciò che dice Pino, e cioé che gli Ashkenaziti, siano il risultato della fusione tra gruppi di giudei germanofoni, emigrati dalla Renania, in più fasi tra l’XI e il XIV secolo, con le popolazioni khazare (un mix di turchi, iranici sarmati, caucasici e slavi), già divenute giudee, grazie agli sforzi di missionari provenienti dall’Iran, tramite il Caucaso (i Giudei delle Montagne iranofoni), più altri gruppi emigrati dalla Romània bizantina, tra VII e X secolo per sfuggire alle varie persecuzioni bizantine, ed infine da gruppi giudaici iraqeni, in fuga dal Califfato Abbaside, nell’VIII-IX secolo dopo Cristo!
    Questi gruppi germanofoni occidentali (magari autentici germani, a loro volta già convertiti al Giudaismo da missionari giunti dall’Italia o dalla Gallia, in epoca romana, e tardoantica-inizio medioevale), nello spostarsi ad est, per il prestigio con cui erano visti dai khazari convertiti, ma ancora barbari nella sostanza, ne mutuarono gradualmente la lingua, l’Yiddish, dialetto tedesco occidentale, e il rito detto appunto ashkenazita, cioé tedesco (anche se nella Bibbia, in Genesi, nella Tavola delle Nazioni discendenti da Noè, Ashkenaz dovrebbe essere la Scizia/Sarmazia, dunque proprio il Caucaso Settentrionale, affianco a Gomer/Crimea, la terra dei Cimmeri, e gli uni e gli altri, discendenti di Jafet), dando origine all’ethnos giudaico ancor oggi maggioritario (l’80% circa di tutti i Giudei nel mondo, come giustamente affermato dall’autore).
    2) I Gokturk (Turchi Celesti, cioé appunto gli adoratori di Tangri*), non i Goturk, come erroneamente riportato.

    Comunque, l’autore sottolinea con lucidità i motivi della polemica attorno a tali origini ashkenazite per questioni di carattere religioso, e soprattutto POLITICO.
    Se cioé gli ashkenaziti NON sono i discendenti biologici degli antichi popoli semitici cananei di Israele/Samaria e soprattutto Giudea, allora cade anche una delle più forti argomentazioni a favore del diritto al “ritorno” in una Terra Promessa che è tale solo per una continuità RELIGIOSA, e non biologica!
    Da qui gli ovvi e comprensibili rifiuti ad accettare tale imbarazzante verità….

    *Tangri, l’Essere Supremo, è stato ripreso come termine nella moderna repubblica turca, per indicare Dio per i Cristiani (i musulmani naturalmente dicono Allah)!

  236. mirkhond scrive:

    errata corrige: ne affermarono gradualmente la lingua (germanica) di fronte alla massa khazara parlante diversi idiomi, turco in primis, non tedeschi.

  237. mirkhond scrive:

    Quanto alla colonizzazione delle Americhe, mi risulta un abbozzo di un tentativo, simile a quello linkato da Dif, da parte di un granduca dei Medici toscani, agli inizi del XVII secolo, che poi sarebbe abortito.
    Ma mi piacerebbe saperne di più….

  238. mirkhond scrive:

    Peucezio

    Ti rispondo qua per comodità di lettura, mia, tua e degli altri.
    Dunque io l'”Emilia”-Romagna l’ho vista solo di passaggio da e per Milano e Torino, con alcune occasionali fermate di cambio di treno proprio a Bologna.
    E da quel che ne ho visto, un’interminabile pianura deprimente, con una brutta campagna come giustamente ha riconosciuto Roberto piena di capannoni industriali, che ti danno l’idea di transitare per un’unica supercittà da Riccione a Milano (mi ricorda la trama angosciante di un film usano dei primi anni ’80, ambientato in un futuro in cui da New York a Chicago c’era ormai un’unica supercittà; un incubo!).
    Dunque un paesaggio già deprimente di suo, unito ad un rigetto fin dall’adolescenza verso una terra di anticlericalismo di massa, che è una cosa che non ho mai potuto digerire, soprattutto se vissuta e condivisa in basso.
    Dunque a questo rigetto paesaggistico-antropologico, si sono aggiunti in anni più vicini, ciò che mi hanno detto un paio di conoscenti che hanno vissuto a Bologna, e qualcuno a Parma.
    E non me ne hanno parlato certo bene, riguardo ai rapporti UMANI, fondati a loro giudizio non solo su un razzismo subdolo perché mai dichiarato, a differenza che sulla sponda settentrionale del Po, e un GELO nei rapporti con i bolognesi doc, molto diffidenti verso i maruchein dla maruconia.
    E dettomi da gente che NON odia Bologna, anzi ne ha soprattutto bei ricordi, proprio perché (a suo dire) con lui i bolognesi doc si sono SEMPRE comportati bene, vedendosi (sempre a suo dire) come una FELICE ECCEZIONE rispetto agli altri suoi colleghi pure meridionali.
    Aggiungo che tutto il suo gruppo di compagni di lavoro, si sono sposati o fidanzati con altre meridionali (come il mio amico, la cui moglie è di Bari), o laziali o addirittura straniere dell’est europeo (Romania) ma MAI con una bolognese doc, o comunque emiliana o romagnola!
    Questo, quanto mi è stato riferito e che qui riporto.
    Infine, qualche anno fa, su un sito internet, in cui una ragazza fuorisede, residente a Bologna, si lamentava di essere stata discriminata perché meridionale, altri e altre fuorisede la smentirono, ma altrettanti/e fuorisede confermarono…..

    • Z. scrive:

      In effetti buona parte dei fuorisede che ho conosciuto ha continuato a frequentare la gente del proprio capoluogo, se non addirittura del proprio paese. Non è vero per tutti, naturalmente, e ho l’impressione che oggi sia meno vero di quindici anni fa, ma sono solo impressioni.

      Comunque, quello che ti stiamo dicendo è che un conto è che non ti sia piaciuto il paesaggio che hai visto dai finestrini del treno e un conto è il tuo immaginario adolescenziale frammisto a testimonianze de relato.

    • Peucezio scrive:

      “(mi ricorda la trama angosciante di un film usano dei primi anni ’80, ambientato in un futuro in cui da New York a Chicago c’era ormai un’unica supercittà; un incubo!).”

      Non ricordi il titolo, per caso?

      Comunque capisco tutte le tue ragioni, ma quando persone come Pino o Z. ti propongono di andarle a trovare in Emilia, ti propongono di andare a trovare loro, non di farti un viaggio in Emilia per visitare l’Emilia.

      • mirkhond scrive:

        Però capisci che non posso andare a trovare uno zeta, ma solo un Zanardo, un essere in carne ed ossa di cui debbo sapere il vero nome, cognome e aspetto.
        Sennò una volta arrivato a Bologna che faccio?
        Mi metto a chiedere al primo che passa se è il signor Zeta? 🙂
        Pino, se non lo sgamavo io, col cavolo che mi confermava chi era davvero…
        Per non parlare dell’ermetico, enigmistico 🙂 e misteriosissimo Moi….
        Un poco strana questa “accoglienza” “emiliano”- romagnola! 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Scusami ma io Roberto e Z. prima di conoscerli dal vivo, mica sapevo come erano fatti…

          non so, magari i non-residenti in Emilia-Romagna dispongono della telepatia… 😉

        • Roberto scrive:

          Ma con pino e z è stato facilissimo incontrarsi, ci siamo detti ci vediamo a quel posto a tal ora, io con una bandiera della UE, pino con i rotoli della torah sotto braccio e Z con una vulva di plastica all’occhiello e ci siamo riconosciuti
          🙂

        • mirkhond scrive:

          Pino e te, vi conosco in effigie 🙂
          Zanardo invece, resta un mistero…
          Come il Moi… 😉

        • Z. scrive:

          Robbè, ti prego, non aggiungere scherno all’umiliazione, o se preferisci umiliazione allo scherno. Io mi sforzo di darmi un’immagine rispettabile, ma tu così rovini tutto….

          A questo punto credo che comprerò un completo di Ermenegildo Zegna, sperando così di darmi un tono. Ma ormai dubito che servirà a qualcosa 🙁

      • mirkhond scrive:

        Non ricordi il titolo, per caso?

        No.
        Tieni conto che mia sorella allora si faceva compare da nostro padre il giornalino con le avventure di Candy Candy, in cui negli interspazi tra una storia e l’altra c’erano articoli comprendenti anche trame di film.
        Comunque credo che dovesse essere un film del 1980-1983, che quello era il periodo in cui lo lessi….
        Uno scenario inquietante!
        ps. esiste un sito memocinema, che ho scoperto l’anno scorso e che ti aiuta a trovare le trame di film di cui non ricordi ne titolo, ne regista, ne attori.
        Io su tre film su cui ho chiesto delucidazioni, me ne hanno subito indovinati due 8un film polacco-cecoslovacco, che io credevo invece tedesco, ed uno ambientato tra Baviera e Tirolo asburgico di inizi ‘900).
        Il terzo invece, ambientato in Arizona o Nuovo Messico nel 1944, ma girato negli anni ’80 invece, non me l’hanno ancora trovato.
        E aspetto da una settimana.. 🙂
        Però, ripeto, quasi sempre ci azzeccano e subito! 🙂
        ciao!

  239. mirkhond scrive:

    Forse perché non riescono a comprendersi con voi indigeni! 🙂
    Sul paesaggio tieni conto che sono depresso, e dunque HO BISOGNO di sole e luce.
    Dunque le nebbie e le cupezze, norrene, di avalon, o semplizemente padane, non possono certo incentivarmi ad essere attratto da terre assai settentrionali.
    Al massimo l’area marchigiana romagnolofona di Pesaro-Urbino, ma non più a nord…:)

  240. mirkhond scrive:

    Le uniche due cose che avrebbero potuto attirarmi della cosiddetta “Emilia”-Romagna, potrebbero essere la cucina (che ho assaggiato nella lombarda Bobbio, ed è OTTIMA) e la bellezza delle vostre donne (stando a quel che mi diceva mia madre buonanima, più qualche foto su internet).
    Ma ripeto, la mancanza di sole e luce, di un clima mediterraneo, sono comunque sufficienti a tenermi lontano da una terra che, nel profondo non mi ha mai attratto e che non mi dice nulla di postivo per incentivarmi a conoscerla…
    Mi dispiace, ma non mi piace prendere in giro le persone, e dire ciò che penso ovviamente ha il suo costo in termini di amicizie e rapporti umani…. 🙂

    • Peucezio scrive:

      “[…] potrebbero essere la cucina (che ho assaggiato nella lombarda Bobbio, ed è OTTIMA) e la bellezza delle vostre donne”

      Cazzo, e ti pare niente??
      Sono le due cose più importanti! Autoconservazione e riproduzione, cibo e sesso.
      Una volta che hai soddisfatto le esigenze dello stomaco e quello di quell’altro organo, di che hai bisogno ancora?

      • mirkhond scrive:

        Di AMORE Peucezio, di TANTO AMORE…
        E quello credimi, non si trova facilmente.
        Ne a Bari, ne tantomeno a Bologna o a Borgo San Donnino…
        Giusto per fare tre esempi a caso… 😉

      • Peucezio scrive:

        Vabbè, un po’ stavo scherzando…
        Comunque escludo che le donne emiliane siano meno portate all’amore di quelle baresi, anzi, stronza com’è la barese media, sarei portato a pensare il contrario.
        Comunque io in te mi butterei sulle venete: sono più inziste.

        • mirkhond scrive:

          E fino in Veneto devo andare? 🙂
          Eppoi sono tutte bionde, rosse e slavate.
          Non certo le mie tipe… 🙂

        • mirkhond scrive:

          E poi il Veneto, pur interessante da un punto di vista storico è così plumbeo e lugubre.
          Oltre che razzista….

        • PinoMamet scrive:

          “Eppoi sono tutte bionde, rosse e slavate.”

          Certo, certo…
          😉

        • mirkhond scrive:

          Perché non è così? 🙂
          E poi sono anche magre….

        • mirkhond scrive:

          Ad esempio, ero in passato attratto molto dalla Dalmazia.
          Ma quando ho visto in foto, e poi ho sentito da amici che sono stati a Ragusa e a Spalato, che sono bionde, alte e mazze, mi è passata la voglia…. 😉

        • Peucezio scrive:

          La maggior parte delle venete e friulane che ho conosciuto avevano i capelli neri.
          E non erano affatto dei manichi di scopa.

        • mirkhond scrive:

          A me sembrano slavate…. 🙂
          E poi fino lì devo andare?

        • Peucezio scrive:

          Già, dimenticavo che a Milano ce n’è, ma a Bari sono più difficili da trovare.

          Ma pure il Veneto fa parte dei posti dove non vuoi assolutamente andare?
          Capisco l’Emilia Romagna, che è rossa, anticlericale, ma il Veneto, così cattolico, terra di contadini fino a poco tempo fa, che ti ha fatto di male?

  241. mirkhond scrive:

    “Ma parliamo della Chiesa o del Milan?”

    Purtroppo il buon Franky, imbevuto di mentalità ragionieristico-liberista, confonde la Chiesa di Cristo con un’azienda! 😉
    E’ purtroppo un incorreggibile vizio ciellino, come ho potuto constatare addirittura con un sacerdote consettario di Franky.
    Che parlava di “supermercato” delle religioni, in cui poter scegliere, suscitando indignazione perfino nei MASSONI dei laions che lo avevano invitato a tenere una conferenza…. 🙂

    • Francesco scrive:

      scusa ma io mi sono attenuto al linguaggio del mio interlocutore, una banale mossa retorica per non fare la figura della verginella infilzata!

      e ci ho infilato il mandato di Nostro Signore con una certa qual plausibilità

      😀

      è che voi giù non siete abituati al linguaggio economico, il che spiega molte cose 😉

      PS supermercato delle religioni è un termine interessante, puoi dare maggiori ragguagli? grazie

      • mirkhond scrive:

        Già noi siamo solo dei selvaggi con telefonino…

        • Francesco scrive:

          lascia stare le battute e dimmi: in che senso parlava di supermercato delle religioni?

          è un’espressione che ho sentito usare per descrivere un senso negativo l’Occidente, in cui la religione è vissuta in modo così superficiale che la si cambia come fosse un shampoo

          ciao

        • mirkhond scrive:

          Lui invece la usava in senso positivo, sperando di ingraziarsi il pubblico submassonico che lo ascoltava, col menarsela che la Chiesa Cattolica oggi difende la libertà religiosa…
          Ed invece ottenne l’effetto opposto.
          E da un pubblico paramassonico!

  242. mirkhond scrive:

    “un conto è il tuo immaginario adolescenziale”

    In una persona sofferente e sola, l’immaginario ha un potente ruolo nell’incoraggiarti ad andare avanti oppure a buttarsi ulteriormente giù.
    L'”Emilia”-Romagna purtroppo, appartiene alla seconda categoria….

  243. PinoMamet scrive:

    Una cosa sulla mia bidonarità.

    Cioè, no, non su quello, ma partendo dall’argomento.

    Z. dice che gli piace farmi arrabbiare: confermo 🙂 e confermo che lo apprezzo proprio per questo motivo.
    C’è modo e modo di farlo, e la capacità degli emiliani e romagnoli è proprio questa: sdrammatizzare e sfottere in modo allegro, un po’ di polemica che ridimensiona e riporta alla realtà.

    Io ho un amico che tengo a frequentare per mille motivi, ma soprattutto perché, dagli anni del Ginnasio, non ha mai smesso di prendermi per il culo.
    Mi fa bene: nel caso lo scordassi, mi ricorda quanto so’ stronzo.

    Certo, ripeto, c’è modo e modo di farlo, c’è tutta un’arte… 🙂

    • mirkhond scrive:

      Ho tirato fuori il tuo “bidonismo” come esempio per situazioni che non riguardano ne te, ne questo blog, ma che mi hanno provocato il malessere di quest’ultimo mese.
      Una storia tutta barese! 🙂

  244. mirkhond scrive:

    “In questo Gesù sembra cioè seguire un orientamento più simile a quello sadduceo/karaita (in altre cose no).”

    Sulla resurrezione carnale, sicuramente E’ più vicino ai farisei.
    Idem per il concetto di premio e condanna ultraterrena.
    Concetti estranei al più antico Giudaismo col suo orrendo Sheol, e a Giobbe, che perde tutto e riacquista tutto SULLA TERRA.
    Mentre il Giudaismo successivo, al contatto con lo Zoroastrismo iranico, tramite Babilonia, acquisisce le idee fatte proprie dai Farisei e proclamate da Gesù, a cui si è sovraccennato..
    Del resto l’Iran mazdeo ha avuto un ruolo di “raffinamento spirituale” e universalistico anche con l’Islam, pure semitico.
    L’Islam del IX secolo dopo Cristo, era già profondamente diverso da quello originario del Profeta (570-632 d.C.) e da quello dei Rashidun (632-661 d.C.)!
    E grazie anche al possente supporto spirituale e teologico mazdeo, sia diretto, sia filtrato attraverso le varianti ortodosse ed eretiche del Cristianesimo, e dallo stesso Giudaismo rabbinico farisaico!

    • PinoMamet scrive:

      …in effetti non credo che il lungo periodo di “esilio babilonese”, divenuto “persiano”, sia passato senza lasciare tracce profonde nel pensiero ebraico.
      Tra l’altro mentre i babilonesi, cugini linguistici e culturali, sono ricordati malissimo, i re persiani sono sempre raccontati come liberatori e aiutanti del popolo ebraico (anche se magari in modo un po’ romanzesco come Ahashverosh-Assuero-Artaserse- o Serse che fosse).

  245. mirkhond scrive:

    “Più che altro non si dice “dize” 😉
    mai sentito nessuno parlare così!”

    Mah, sentendo parlare emiliani e romagnoli, la cosa che più mi colpisce è proprio quella c che si fa z.
    Ma questa caratteristica la ritrovo anche in altre parlate galloitaliche….

  246. mirkhond scrive:

    “La gente passa, vede la via Emilia e dice che schifo.
    Così non fa lo sforzo di farsi 15 chilometri e salire in collina, e ce le teniamo tutte per noi (compresi i figli nipoti e pronipoti di meridionali) ;)”

    Beh, così ve la tenete ben stretta, al riparo dalle devastazioni del turismo di massa, casciarone e superficiale… 😉

    • PinoMamet scrive:

      Purtroppo ci pensano a volte gli amministratori locali a fare del loro meglio per cementificare…
      ma credimi, da queste parti ci sono davvero paesaggi splendidi, in collina,
      Solo che non li conosce nessuno, non godono di nessuna fama.

  247. mirkhond scrive:

    Forse, a volte essere ignorati, è il modo migliore per preservare bellezze paesaggistiche, architettoniche e storiche, che, diversamente verrebbero sommerse dal monnezzaio che si porta dietro la speculazione legata al turismo più becero e ignorante….

  248. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Sul paesaggio tieni conto che sono depresso, e dunque HO BISOGNO di sole e luce.”

    Io non sono depresso, anzi rimbalzo come una palla di gomma… però capisco perfettamente quello che dici.

    Tra l’altro, non ho bisogno di sole – trovo meravigliosi certi paesaggi “norreni”.

    Quello che mi terrorizza sono i non paesaggi, come ebbi occasione di scrivere tempo fa…

    http://kelebeklerblog.com/2014/01/31/giri/

  249. Miguel Martinez scrive:

    Quando sono tornato da quel viaggio…

    http://kelebeklerblog.com/2014/01/31/giri/

    … ho capito cosa avevo guadagnato.

    Perché ho vissuto anch’io a Milano e in Padania; e comunque ho vissuto sempre “fuori” dai luoghi in cui mi sono trovato.

    Ma quando scopri cosa vuol dire vivere dentro la vita, è come passare da un daltonismo di cui ignoravi l’esistenza, alla visione a colori.

    Di ritorno da quel giro in Padania, mi sono messo quasi a piangere a rivedere i nostri marciapiedi così stretti che le macchine ti sbattono sul gomito con lo specchietto, i nostri sassi sconnessi e buche, gli aggetti dei tetti così vicini che ti sembra di non vedere mai il cielo.

    Perché comunque ogni sasso era diverso, ogni persona che passava ti salutava e ti mettevi a scherzare e complottare, e in qualche modo le piccolezze, le gioie, gli orrori, la pazzia di ogni vita che incontravi erano piccolezze, gioie e orrori e pazzia anche tuoi.

    • PinoMamet scrive:

      “mi sono messo quasi a piangere a rivedere i nostri marciapiedi così stretti che le macchine ti sbattono sul gomito”

      Te credo che ti sei messo a piangere, il gomito è uno dei punti più sensibili, figuriamoci se lo urta una macchina 😀

  250. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Forse, a volte essere ignorati, è il modo migliore per preservare bellezze paesaggistiche, architettoniche e storiche, che, diversamente verrebbero sommerse dal monnezzaio che si porta dietro la speculazione legata al turismo più becero e ignorante….”

    Non ti voglio offendere o sottovalutare, ma se un giorno vorrai fare un mestiere davvero abietto, faremmo carte false per farti sindaco di Firenze 🙂

    Ogni tanto critico i tuoi eccessi espressivi, ma quando scrivi una cosa come questa, capisco anche quanto siamo vicini. E perché sono felice che tu ci sia qui.

  251. MOI scrive:

    Ancora ‘ste dispute sui Meridionali a Bologna ?!

    https://www.youtube.com/watch?v=MNuE1fgE7e4

    … appunto !

  252. mirkhond scrive:

    Miguel

    Ti ringrazio per l’affetto e la vicinanza, sia pure solo telematica, che mi dimostri, mai così gradita come in questo momento di tristezza per una vicenda sentimentale che mi ha quasi ucciso dopo aver creduto di poter ricevere finalmente quell’amore femminile di sono bisognoso…
    Quanto a sindaco ti ringrazio ;), ma sono contento di essere lontano dal potere.
    non reggerei più di un giorno, troppo sognatore come sono.
    Il mio immaginario è troppo da Don Chisciotte o da Buendia di Garcia Marquez, per poter reggere la fogna che è il potere.
    Chi governa dev’essere scafato e falso, cosa che pur con tutte le cattiverie e i difetti che ho, non riesco ad essere…..
    Il potere è una vocazione anch’essa, ed io non ne sono vocato… 🙂

  253. mirkhond scrive:

    Proprio poco fa, su rainews24 ho sentito l’intervista ad un camionista napoletano che è fermamente contrario al proseguimento dei lavori della Salerno-Reggio Calabria, perché a suo dire, inutile e DEVASTANTE.
    All’obiezione del giornalista rai sulle difficoltà di raggiungere la Sicilia, il camionista ha risposto che per fare quel c…di ponte sullo Stretto si dovrebbero distruggere le montagne di mezzo “Sud”!
    Ed io, che amo il Pollino, non posso che essere d’accordo.
    A me basterebbe solo un piccolo ma efficace servizio autobus, per portarmi in quelle stupende terre tra Jonio e Tirreno….

  254. PinoMamet scrive:

    Poi, dai, posso permettermi un po’ di campanilismo?

    anzi, qua nel Mondo siamo talmente avanti, che ormai ce ne sbattiamo anche di quello.

    Non venite, non venite, ci sono solo capannoni e nebbia… 😀 😀

  255. habsburgicus scrive:

    secondo voi, M. Licinius Crassus (coss 70, 55 a.C) sconfisse Spartaco nella prim 71 a.C in che qualità ?
    1.praetor pro consule 12 fasces (dunque pretore in 71 a.C) come già Lange 1876
    2.pro praetore pro consule sempre 12 fasces (dunque pretore in 72 a.C, ma rivestito di consulare imperium)
    3.privatus cum imperio (12 fasces se dotato di consulare imperium come pare probabile, 6 fasces se dotato di praetorium imperium) se fu praetor in 73 a.C, 74 a.C o financo prima

  256. mirkhond scrive:

    “Ma pure il Veneto fa parte dei posti dove non vuoi assolutamente andare?”

    Il Veneto mi attraeva un pochino, da ragazzo.
    Poi, quando sono stato a Verona e sul Garda, mi è passata la voglia… 😉

    “Capisco l’Emilia Romagna, che è rossa, anticlericale, ma il Veneto, così cattolico, terra di contadini fino a poco tempo fa, che ti ha fatto di male?”

    Ecco “terra di contadini FINO A POCO TEMPO FA”.
    Oggi non più, ma tutti industrialotti arricchiti, arroganti e cummenda che pensano e parlano solo di sghei, e che si accompagnano solo a donne dell’est, finché ci hanno i soldi.
    Finiti, i soldi, finito “amore”, come ci disse Rossana, marchesa di Rosslandia, sulla valle del Brenta, nonché veneta doc! 🙂

    • Peucezio scrive:

      C’è molto di vero in quello che dici.
      Però devo anche dire che tutti i veneti, maschi e femmine, che ho conosciuto io, erano persone molto valide.
      Gli uomini bonari, affabili, ma che dietro questa bonomia e questa apparente semplicità nascondono una particolare sensibilità e intelligenza tipicamente introversa.
      Le donne più assertive e un po’ più esuberanti (ma in modo simpatico, non aggressivo), ma in fondo con la stessa sensibilità e spessore personale degli uomini, anzi, direi di più. Credo di non aver conosciuto finora una veneta che non sia intelligente.

    • Francesco scrive:

      ho ricordi molto belli del Garda, anche se faceva un freddo cane

      un paesaggio bellissimo, paesi ricchi di storia, molta nebbia

  257. mirkhond scrive:

    Poi, mi riattracque all’epoca della mia tesi di laurea sulla Dalmazia veneta, ma appunto mettendo insieme clima, razzismo e tipi indigeni femminili rossi, biondi, slavati e mazzi, beh, mi è passata del tutto la voglia.
    In Dalmazia poi, il mio amico Jelacic’ 😉 da Zagabria, ma dalmata di Sebenico, mi ha spiegato che l’Italiano non lo parla quasi più nessuno, e lui stesso, nonostante le sue origini mestize, l’ha imparato da adulto come si imparano le lingue straniere!
    Nemmeno il Veneto da Mar vi è più parlato, tranne mi sembra a Cattaro da non più di 350-500 persone.
    Sob!

  258. mirkhond scrive:

    Peucezio

    C’è una mail per te.
    ciao!

  259. MOI scrive:

    @ Z

    Cos’è che avrebbe scritto Paolo Attivissimo contro i Musulmani , che te ne sei accorto solo tu ?

    A me pare di ricordare che Paolo Attivissimo sia universalmente noto soprattutto come strenuo sostenitore della versione ufficiale del “Nàin Ilèven” …

    • Z. scrive:

      Veramente credo che se ne siano accorti anche Miguel e Tamas, almeno. Era un articolo di debunking su un presunto (e inesistente) bambino amputato, se ben ricordo.

  260. mirkhond scrive:

    Chi è Tamas?

  261. MOI scrive:

    Mah … Paolo Attivissimo mi pare principalmente un gran conformista, che tende a “difendere” i media main-stream e le loro vulgate !

  262. mirkhond scrive:

    Infatti.

  263. MOI scrive:

    @ Z

    Probabilmente ai Musulmani NON piace ricordare l’ Olocausto (il ché NON significa automaticamente negarlo come fatto !), o meglio la “Shoah” perché è la base legittimante l’ esistenza di Israele … per quanto ridotto ai minimi termini territoriali stabiliti da HaShem !

    http://allfaith.com/graphics2/eretzisraelmaplg.jpg

    • mirkhond scrive:

      Manco il mitico impero davidico-salomonico (in realtà calco retrioettato in un passato rielaborato della satrapia persiana della Transeufratene del VI-IV secolo a.C.), aveva i confini proposti nella cartina che hai linkato! 🙂

    • Z. scrive:

      Credo che la Shoah sia qualcosa di mediamente meno sentito al di fuori di Europa e Nordamerica rispetto a quanto lo è da noi.

      Ma non ho ben capito il nesso con l’evidente antipatia per gli “arabi” dimostrata da Attivissimo…

      • MOI scrive:

        No … è che solo il “Frangistan” scinde per Quieto Vivere Israele e Shoah !

        L’avversione di Attivissimo per gli Arabi NON la colgo, mi pare che egli sia avverso a chiunque si opponga alle Vulgate Main Stream in sintonia con i Poteri Forti : chi c’è, c’è … a chi tocca, tocca !

        • Z. scrive:

          Moi,

          — No … è che solo il “Frangistan” scinde per Quieto Vivere Israele e Shoah ! —

          Non ho capito un tubo, e non so chi sia il signor Frangistan. Comunque mi sembra che si venga più spesso accusati di confondere Israele e Shoah…

          — L’avversione di Attivissimo per gli Arabi NON la colgo —

          Allora mi sa che hai letto in modo frettoloso quel blocco di commenti. Ricordati comunque che la sua avversione è per gli “arabi”, categoria che include anche i persiani (e gli indonesiani? questo non lo sappiamo).

  264. mirkhond scrive:

    E chi è sto’HaShem?

    • PinoMamet scrive:

      ..con questa, perdi ogni diritto di parlare di ebrei
      😀

    • MOI scrive:

      Lo fai apposta, vero ?

      • mirkhond scrive:

        A chi ti riferisci?

        • MOI scrive:

          A te, che fai finta di non sapere chi è HaShem !

        • mirkhond scrive:

          Ti giuro che NON so chi sia!

        • MOI scrive:

          E dire che Pino lo ha anche spiegato …

        • mirkhond scrive:

          Evidentemente non ero presente al momento di tale spiegazione…

        • MOI scrive:

          http://www.en.wikipedia.org/wiki/Names_of_God_in_Judaism#HaShem

          almeno quei Crucchi dell’ Ottocento che ti piace citare per dire che il Monoteismo Veramente Vero lo fondarono dei ProtoArabi … lo sapevano benissimo !

        • mirkhond scrive:

          Ce l’hai con me?

        • MOI scrive:

          Premesso che su moltissime altre cose ne sai infinitamente più di me, ce l’ ho con l’n errore, NON con l’ errante … come ha detto giustamente Pino, come puoi delegittimare l’ esistenza d’Israele _ lì dov’è _ senza sapere, o confondere, una parola come “HaShèm” ?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “come puoi delegittimare l’ esistenza d’Israele _ lì dov’è _ senza sapere, o confondere, una parola come “HaShèm””

          Sarò – come fu detto una volta – uno che figheggia con la logica formale, ma – sul serio – l’unica logica in cui questo ragionamento fila è quella indotta da uso massiccio di LSD 😀

        • PinoMamet scrive:

          Beh conoscere un pochino l’argomento di cui si parla- non solo in modo libresco, per carità coltissimo, ma magari nella realtà…- io lo troverei abbastanza logico

          poi forse vi siete persi le faccine.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Perché, nell’intervento che ho citato c’erano faccine poi fatte perdere per strada da Hamas? 😀

        • PinoMamet scrive:

          Nel mio sì.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Nel TUO, appunto.

        • Peucezio scrive:

          E’ irrilevante conoscere gli ebrei per stabilire il diritto o meno di esistere di Israele.
          Cioè chi subisce un sopruso non ha il dovere di sapere tutto ciò che riguarda colui da cui lo ha subito.
          L’unica vera parte in causa in relazione all’esistenza dello stato d’Israele sono i Palestinesti.

          Allo stesso modo per cui nessuna caratteristica in sé delle masse di stranieri che arrivano continuamente in Italia dà loro ipso facto un diritto a venirci e a starci e gli unici titolari di questo diritto, che possiamo legittimamente disporre, siamo noi italiani.

        • Francesco scrive:

          Peceuzio

          il tuo giudizio vale anche per Goti, Longobardi e Franchi? mi pare che il diritto se lo siano preso e basta

          del resto Venezia è solo una città bizantina ribelle o sbaglio?

          🙂

        • Z. scrive:

          No, scusatemi, questa l’avevo persa! Fatemi capire…

          se io per ipotesi sapessi presentarmi, salutare e iniziare una conversazione in arabo corrente, questo mi darebbe più diritto rispetto ad altri di criticare la politica di Hamas o di Abu Mazen? è questa la tesi?

          e se magari – sempre per ipotesi – avessi pure letto un libro di Bausani potrei anche zittire i miei contraddittori con un arrogante cenno della mano?

          Ditemi, ditemi 😀

        • PinoMamet scrive:

          Magari ti darebbe più credito quando parli di storia araba, non credi?
          😉

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Allora invito tutti a non intavolare nessuna discussione sulla storia della Spagna settentrionale e della Guascogna fintanto che non presenterete una certificazione B1 di basco 😉

        • PinoMamet scrive:

          Ripeto il concetto:

          forse conoscere bene un argomento ti dà maggior credito, quando ne parli…

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Vedo che hai dismesso le faccine, quindi suppongo che adesso si sta parlando sul serio.
          E quindi mi pare che si stia davvero cavillando in modo specioso nello stile di un pessimo dibattito televisivo: Mirkhond non conosce determinate parole ebraiche che per statuizione di non so chi dovrebbero essere di dominio pubblico, ergo Mirkhond deve smettere di parlare di Israele e di storia ebraica.
          Non per dire, ma se volevate dargli conferma delle sue paranoie gliela avete servita su un piatto d’argento…

        • PinoMamet scrive:

          Uuu mama…

          dai là, Maurì, ho già detto come la penso, ma se vuoi lo ripeto ancora una volta:

          c’è libertà di parola, e puoi parlare di Israele quanto vuoi, contento?

          Io mi sono limitato a far notare che Mirkhond, che discetta di semiti, di etnogenesi del popolo ebraico e di nascita del monoteismo, non conosce poi neanche una delle parole con cui più comunemente gli ebrei chiamano il Signore.

          C’ho messo anche la faccina, col che pensavo di aver chiuso l’argomento, ma visto che evidentemente non è così, mi sarei anche un po’ stancato di metterle…

        • Z. scrive:

          Ve la siete voluta.

          D’ora innanzi, quando io parlo di cose tipo Palestina, stato palestinese e storia palestinese, dovete manzonianamente subire e tacer. Quando mi sarò stufato di ascoltarvi farò un breve cenno con la mano. Dopodiché, zitti tutti. Eccetto naturalmente Miguel (e nel caso tornasse, Falecio).

          Se la cosa risulterà antipatica – e inevitabilmente lo risulterà, ché l’arroganza è uno dei difetti peggiori che esistano, almeno secondo me – date la colpa a Moi (e un pochetto anche a Pino, ma solo un pochetto 🙂 ).

          😉

          Z.

          PS: certo, di storia araba non so pressoché un tubo, di storia palestinese neppure, dei conflitti arabo-israeliani ne so circa quanto voi (anzi, probabilmente meno di molti di voi). Insomma, se stessi zitto io sarebbe molto meglio, e infatti di norma è quello che faccio. Ma le regole le avete fatte voi, e chi taglia non sceglie 😀

  265. MOI scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=YELPT2PXvnM

    Sui Gender Educational Games a Scuola …

  266. mirkhond scrive:

    “non è che vivere a Modugno, a Capurso o in certi quartieri di Bari sia un idillio mediterraneo… :-)”

    Certamente Valentino.
    E non posso che darti ragione.
    Ma proprio per questo, capirai bene quanto possa attrarmi il brumoso e nebbioso Norrland padano di Avalon…. 😉

  267. mirkhond scrive:

    Me lo ricordo sempre! 🙂

  268. Miguel Martinez scrive:

    per Val

    “E invece a me piace anche la pianura più pianura, quelle lande desolate e nebbiose nei paraggi del grande fiume… “

    Anche a me. Il problema è che ormai in Padania di desolato non c’è quasi nulla. Tutto è geometrizzato al millimetro.

    • PinoMamet scrive:

      Mo’ l’è miga vera 😀

      io nella Bassa non ci vado mai, ché mi perdo e non mi piace, ma le poche volte che ci sono andato per lavoro, amicizie o altro, ho notato che c’è un sacco di campagna che è esattamente campagna (a dire il vero, mi pare che negli ultimi decenni la campagna “desolata” o “vecchio stile” si stia prendendo anche una piccola rivincita sui grandi poderi geometrici), argini, canali irrigui secchi o pieni (dove, mi si dice, si pescano ancora i lucci) e così via;

      è anche un posto dove capita (ripeto per l’ennesima volta) di vedere d’estate (e le estati, Mirkhond, se hanno un difetto nella Bassa, non è certo quello di essere gelide…) le famiglie nere o indiane nel cortile di casa che passano il tempo, stile vecchia Louisiana…

      Certo, bisogna spostarsi un po’ dalla via Emilia…

      • mirkhond scrive:

        Meno male che ho imparato a non prenderti sul serio, quando mi dici di recarti dalle tue parti….
        Che se lo faccio, ci esce o una macchina sfasciata, o le ripetizioni estive, o qualche altro contrattempo…. 🙂

      • PinoMamet scrive:

        Peucezio una volta voleva venire qua, e pochi giorni prima mi si sono rotti i freni della macchina con cui portarlo in giro, in un incidente che è finito bene, ma poteva anche finire malissimo per il sottoscritto.

        Devi rinfacciarmelo in eterno?
        😉

        • mirkhond scrive:

          Sono contento che ne sia uscito vivo e mi dispiace davvero per l’incidente..
          Però, ci sono stati altri momenti in cui mi ha detto che avevi impegni…
          Ora, non fa niente se, per motivi tuoi, la mia visita dalle tue parti, ti possa creare dei disagi.
          Sono cose che comprendo benissimo Pino.
          Ognuno di noi c’ha i suoi momenti, i suoi problemi, le sue abitudini, e la presenza di un estraneo, sebbene “amico”, che per di più non si conosce di persona, puo’ essere un motivo di stress e di disagio.

  269. mirkhond scrive:

    Ed è proprio quel geometrizzato al millimetro, quell’urbanizzazione e cementificazione CONTINUA del territorio ai danni della natura e dell’incolto, a provocarmi quel senso di soffocamento e depressione.
    Che se avviene qui, figuriamoci in terre dove il clima è più cupo e nebbioso…

  270. MOI scrive:

    @ MIRKHOND

    Il Buon Selvaggio “a 6 km di curve dalla vita” …

    https://www.youtube.com/watch?v=P7PoJJwzVX8

  271. mirkhond scrive:

    “per dire che il Monoteismo Veramente Vero lo fondarono dei ProtoArabi …”

    Non mi sembra però di aver mai detto che lo “fondarono”, manco fosse un’invenzione umana.
    Casomai, ho accennato ad una RIVELAZIONE da parte di Dio ad una popolazione di beduini “proto”arabi, che disprezzi così tanto!

  272. mirkhond scrive:

    “Premesso che su moltissime altre cose ne sai infinitamente più di me, ce l’ ho con l’n errore, NON con l’ errante … come ha detto giustamente Pino, come puoi delegittimare l’ esistenza d’Israele _ lì dov’è _ senza sapere, o confondere, una parola come “HaShèm” ?”

    Primo ho i miei limiti umanissimi come tutti.
    Secondo CHI CAZZO TI CREDI DI ESSERE per attribuirmi la “grave” colpa di “delegittimare” una MOLTITUDINE DI POPOLI UNITI SOLO DA UN COMUNE CREDO RELIGIOSO, il cui gruppo EGEMONE, non è NEMMENO semitico, ne tantomeno ORIGINARIO del Vicino Oriente, e che ragioni comprensibilissime, si è però andato ad insediarsi NEL POSTO SBAGLIATO in nome di una DISCUTIBILE continuità che è SOLO RELIGIOSA, provocando da quasi 100 anni, IMMANI TRAGEDIE verso gli INDIGENI di quella TERRA?
    Indigeni che, tra l’altro, IN GRAN PARTE, sono i DIRETTI DISCENDENTI BIOLOGICI proprio delle due popolazioni semitiche CANANEE degli Israeliti/Samaritani e Giudei!
    Ma perché invece di cazzegggiare con quel tubo di merda, non te lo leggi finalmente uno studio SERIO sulle VERE radici di Israele?
    E poi, magari ne riparliamo!
    E cordialmente, vai affanculo tu e quella BOLOGNA di MERDA, con quella bella figura di RAZZISTI VISCIDI E PELOSI che avete fatto con quella coppia muSSulmana di cittadini italiani!

    • PinoMamet scrive:

      ehi, Mirkhond, dai, non mi pare che Moi ti abbia detto chissà che,. ha detto solo che delegittimi Israele (ed è vero, lo fai continuamente, anche qua sotto) e che, come ti dicevo anche io, non conosci neppure il modo in cui gli ebrei chiamano comunemente il Signore…

      dai, non mi pare il caso di incazzarsi.

      • PinoMamet scrive:

        pardon, qua sopra.

      • mirkhond scrive:

        Delegittimo cosa?
        Il diritto ad uno stato BOERO e RAZZISTA, oltre che CORPO ESTRANEO ed INVADENTE nel contesto in cui si è VIOLENTEMENTE insediato da quasi 100, e che è solo causa di IMMENSE sofferenze?
        Perché non si adeguano al contesto da cui pretendono di essere originari?
        Perché continuano con le loro spoliazioni di stampo NAZISTA?

  273. mirkhond scrive:

    Comunque sia, chiunque utilizzi il nickname HaShem, oltre che ad essere un blasfemo è anche un fascista megalomane ed ignorante, visto che nemmeno il MITICO “impero” davidico-salomonico ha mai raggiunto i confini che questo fanatico (o burlone?) vorrebbe per il suo Eretz Israele o come cappero si chiama!

  274. MOI scrive:

    Bell’intervento, davvero: praticamente _parafrasando il Liga con Rimini_ Bologna è lo Specchio del Resto d’ Italia … ove ciascuno si scandalizza di quel che accade una volta mentre a casa propria accade sempre, ove ciascuno si scandalizza di vedervi riflessa la propria città ! Ove basta rivelarsi come il Resto del Paese per scandalizzare il Resto del Paese stesso.

  275. MOI scrive:

    Caso mai ce lo spiega meglio Pino, ma ci sono Scuole di Pensiero Sioniste che Israele è l’ insieme di tutti i luoghi menzionati nella Torah …

  276. mirkhond scrive:

    Che Bari abbia tanta merda sono il primo a dirlo, anche fuori dalla “mia” città e anche con non baresi.
    E così altri miei concittadini.
    E se succedono casini a Bari, nessuno dice però stì baresi, che delusione, visto che una cattiva fama di essere una città di delinquenti, di mercanti, di palazzinari devasta-bellezza e territorio, di venali che pensano solo ai soldi, di dritti che cercano di fregare il prossimo loro come non lo vorrebbero mai per stessi, di essere dei sporcaccioni con il bene pubblico, ma di avere case più splendenti della Reggia di Caserta, insomma tutti i difetti che ABBIAMO, siamo i primi a riconoscerli e a parlarne anche con i frastir’, soprattutto ma non solo, del nord.
    Mentre se in una città che in un immaginario interno e soprattutto esterno, passa per un luogo cordiale, ospitale ed accogliente, perché di SINISTRA, perché al centro delle zone (olim) rosse d’Italia, succede un fatto come quello della coppia muSSulmana sovracitata, ne parlano persino il corriere della sera e il tg1, simboli della tromboneria massmediatica, quella che deve tranquillizzare e orientare l’opinione dell'”italiano medio”, vuol dire che il mito positivo è talmente forte, che se INFRANTO NEI FATTI, non puo’ passare inosservato….
    E’ il destino di coloro che si credono, o vengono creduti il meglio….

  277. Mauricius Tarvisii scrive:

    Parentesi incolta

    Giuro che a me HaShem fa venire in mente questo:

    http://www.jenusdinazareth.com/wp-content/uploads/2013/04/pillole_di_jenus_76-696×1024.jpg

  278. MOI scrive:

    @ MAURICIUS

    Be’, allora fatti toccare dalla Spaghettosa Appendice : se non è logica formale pura quella (già visto) del Pirata-Sacerdote :

    https://www.youtube.com/watch?v=d05Hz7ZrBpg

    Salmone numero 1 – La Genesi

  279. mirkhond scrive:

    “Beh conoscere un pochino l’argomento di cui si parla- non solo in modo libresco, per carità coltissimo, ma magari nella realtà…- io lo troverei abbastanza logico …”

    Tutto per giustificare uno stato di stampo boero e i suoi crimini!

    • PinoMamet scrive:

      No, Mi’, qui non c’entrano niente i boeri.

      Io ti ho fatto notare, in modo scherzoso (speravo si notasse dalla faccina sorridente) che tu parli di ebrei, senza sapere una cosa di loro che credevo fosse di dominio comune, se non altro perché resa popolare dagli spettacoli di Moni Ovadia e da tonnellate di film americani.

  280. mirkhond scrive:

    Non vedo film statunitensi da una vita…
    Moni Ovadia l’ho visto poche volte in tivù, e una volta dal vivo ad una conferenza qui a Bari, 12 anni fa…

  281. Mauricius Tarvisii scrive:

    Però fermi un attimo

    http://www.treccani.it/vocabolario/delegittimare/

    Togliere a una persona o a un’istituzione la legittimazione a svolgere una funzione o a esercitare un potere
    togliere legittimità, rendere o riconoscere non legittimo, non valido e regolare, e quindi non accettabile o giustificabile

    Diciamo che Mirkhond non ha il potere di delegittimare alcunché. Semmai può negare la legittimità di qualcosa, ma è già diverso.

    • Z. scrive:

      Vero. Altrimenti dovremmo dire che ognuno che contesta una contravvenzione stradale sta “delegittimando” l’autorità pubblica 🙂

  282. mirkhond scrive:

    Infatti.
    Non ho il potere su nulla.
    Ma è sufficiente gridare che il re è nudo, per attirarsi gli strali dei filosionisti di questo blog!

  283. mirkhond scrive:

    Ehm… basterebbe essere assiduo di un ebreo praticante

    E chi li conosce?
    A parte un buon sacerdote cattolico ashkenazita, divenuto cristiano a 17 anni e ppoi sacerdote cattolico a 26, gli unici Giudei, tutti Khazari (a parte Ovadia) che abbia mai visto, non hanno mai interloquito con me.
    Come si dice:

    -Sono attorno a me, ma NON parlano con meee
    – Sono COME me, ma si sentono MEGLIOOO….

  284. MOI scrive:

    Credo che HaShem sia più noto di Mazal Tov … ma in Italia è già molto se si sa “Yahvè” …

  285. mirkhond scrive:

    Nel Regno di Napoli, i Giudei vennero espulsi nel 1541.
    A Napoli capitale, dopo un effimero tentativo sotto Carlo VII nel 1740-1748, la comunità giudaica si riformò stabilmente sotto Ferdinando II (1830-1859).
    A Trani si è riformata 11 anni fa e quei pochissimi che vivono a Bari, cred che facciano riferimento a quella…

  286. MOI scrive:

    @ MAURICIUS

    Be’ se credi che sia irrilevante conoscere la parola “HaShem” per l’ Ebraismo … farai mica ancora le pulci allo Sceriffo Genty se confonde “i Zingheri” con i “Estra” ?! 😉

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Questa è ancora la logica dell’LSD? 😀

      Comunque Gentilini li distingue zingari ed extracomunitari, considerandoli in rapporto specie-genere.

  287. mirkhond scrive:

    “è che sei un odiatore dell’occidente”

    Già, chissa come e perché…

    “e un amante di un oriente immaginario”

    Immaginario fino a un certo punto….

    “in cui non si distinguono musulmani, cristiani, ebrei “locali”, mentre in quello vero si distinguono benissimo tra loro”

    Certamente, se vai negli ambienti più franchizzati, specie di ceto elevato.
    Ma non è sempre così Franky, e ti ho postato anche delle foto per dimostrartelo….

    • Francesco scrive:

      Carissimo,

      non entro affatto nelle motivazioni dell’amore e dell’odio.

      Ma che loro sappiano benissimo distinguere un copto o uno sciita o un alawita, e perseguitarlo di conseguenza, è accertato da (almeno) molti decenni.

      Oserei affermare da ben prima che iniziassero le (scriteriate) iniziative militari dei Bush (father and son).

      Le fotografie ingannano, forse illudono.

      Ciao

  288. mirkhond scrive:

    Per non parlare di recenti vicende, in cui poteri usraeliani hanno fatto di tutto per rendere irreversibili tali distinzioni.
    Per la gioia dei tuoi stronzi occidentofili in primis l’emerito in 16°….

    • Francesco scrive:

      Che mai disse nulla che possa essere interpretato in questo senso ma tant’è

      Una volta che il Duca ha emesso la sentenza, pereat mundus fiat sententiam!

      🙂

  289. mirkhond scrive:

    “Che mai disse nulla che possa essere interpretato in questo senso ma tant’è”

    Rileggiti le cagate di Ratisbona, buffone!

    • Francesco scrive:

      conosco e apprezzo quella lezione

      hai una critica di sostanza da muovergli?

      ciao

      • mirkhond scrive:

        L’ho detto tante di quelle volte, che non vedo perché dovrei ripeterla in un blog a maggioranza di stronzi, superficiali, perculatori e pallonisti…
        Vattele a cercare tra i commentari!

        • Francesco scrive:

          hai presente quante migliaia di commenti ci sono?

          e non so quanti siano quelli interessati a quel discorso (forse Ritvan, che mi ricordo assai scocciato)

          del resto, che nel tempo i cristiani occidentali siano diventati la grande maggioranza, mentre quello orientali restavano (Persia, India) o divenivano (Egitto, Africa del Nord, Medio Oriente, Anatolia) minoranze più o meno sparute e succubi è un fatto

          n0n certo positivo

  290. mirkhond scrive:

    “le (scriteriate) iniziative militari dei Bush (father and son).”

    Una cosa buona la dici ogni tanto,…

    • Francesco scrive:

      gli esiti sono evidenti, direi

      il che non cambia le mie idee sulle condizioni di partenza ma questo è un altro discorso

  291. Mauricius Tarvisii scrive:

    Ecco, questo è invece un esempio di delegittimazione di Israele, dal momento che nega la teoria – quella dei due stati – che ne giustifica l’esistenza.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/16/israele-netanyahu-se-rimango-ministro-palestinese/1510340/

    • Z. scrive:

      Soccorri la mia ignoranza – di che teoria si parla? e in che modo questa teoria giustifica l’esistenza di Israele?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Soluzione dei “due popoli, due stati”: deve esistere lo Stato ebraico perché sarà affiancato da uno Stato palestinese. Si contrappone alla soluzione dell’unico Stato, quella che piace all’Iran, insomma: Stato unico per tutti, destinato a soppiantare Israele.

      • PinoMamet scrive:

        ” deve esistere lo Stato ebraico perché sarà affiancato da uno Stato palestinese”

        Non sono troppo convinto che il nesso causale facesse parte del dettato delle Nazioni Unite.

        In ogni caso la proposta fu respinta con sdegno e guerra dai palestinesi (più altri arabi), non dagli israeliani.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Cioè stai dicendo che la legittimazione di Israele sta nell’avere IMPOSTO la soluzione dei due stati all’epoca e di aver poi impedito l’esistenza dello Stato palestinese da quel momento in poi? Mi sembra molto la legittimità del proverbiale “io so’ io e voi nun sete un cazzo”, che è più o meno la forma mentis israeliana nell’ultimo mezzo secolo 😀
          E poi sarebbe Mirkhond a delegittimare lo Stato del Popolo Eletto!

        • PinoMamet scrive:

          Io non sto dicendo proprio niente.

          Sei tu, mi pare, che dici che la legittimazione dell’esistenza di Israele dipenderebbe da quella di uno stato palestinese, perché così avrebbe detto l’ONU nel ’48.

          A me pare che l’ONU avesse previsto che nascessero due stati, non che l’esistenza dell’uno dipendesse anche da quella dell’altro.

          A pensarci bene, la cosa avrebbe avuto anche pochissimo senso: sarebbe bastato, in quetso caso, che uno dei due rifiutasse di sorgere, per non far sorgere neppure l’altro: nella pratica, sarebbe equivalso a dar ragione automaticamente alla posizione dei paesi arabi, che non volevano alcuno stato ebraico.

          Si tratta di un caso da teoria dei giochi, ma dubito che la formulazione dell’ONU fosse di questo tipo.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          L’ONU l’hai nominata per primo tu. Certo, argomentare contro un “uomo di paglia” è molto più semplice…

        • PinoMamet scrive:

          Ma quale uomo di paglia? Ma che stai a ddì, Maurì?

          Può darsi semmai che non abbia capito il tuo pensiero in merito.
          Tu scrivi che Israele deve esistere perché deve esistere uno Stato palestinese.

          La trovo una posizione abbastanza singolare, e la cosa più simile a quella che mi viene in mente è la famosa risoluzione delle Nazioni Unite, quella che poi i paesi arabi hanno rifiutato dichiarando guerra a Israele nel ’48.

          Se non ti riferisci a quella, allora a cosa?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          La soluzione dei due stati. Questa sì una cosa di dominio pubblico, la cui ignoranza ti vieta di parlare di ebrei, arabi, Medio Oriente, Israele, USA, politica internazionale, kebab, storia dello stracchino, ecc ecc
          😀

        • PinoMamet scrive:

          Beh tu scrivi
          “deve esistere lo Stato ebraico perché sarà affiancato da uno Stato palestinese ”

          a me non sembra la soluzione dei due stati, esattamente;
          dove sta scritto che Israele deve esistere perché esista lo stato palestinese?

          Insomma, ‘sto nesso causale, se non lo vede manco l’ONU, io non so proprio chi ce lo veda, a parte tu.

        • PinoMamet scrive:

          PS
          quando scrivi “ti vieta ecc. ecc.”, fingendo di non aver letto la mia replica, ri-ri-replicata, fai esattamente lo “straw man argument” che mi rimproveri a torto, anche se corredato di faccine.

          Ciao
          😉 e ancora 😉

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “deve esistere lo Stato ebraico perché sarà affiancato da uno Stato palestinese”

          Indicativo e congiuntivo sono due modi verbali diversi, quindi è ovvio che se tu sostituisci il primo con il secondo finisci per cambiare il significato del periodo.
          C’è una terra contesa. La dividiamo a metà strappandone metà agli indigeni. Diciamo che ognuno nella propria metà si fonderà il proprio Stato. La costituzione dello Stato degli immigrati non è ingiusta, perché lì accanto sorgerà lo Stato degli indigeni.

          Ovviamente negherai anche questo e dirai che la legittimazione di Israele sta nel Sacro Ordine delle Cose voluto direttamente da D-o, magari 😀

        • PinoMamet scrive:

          Sarei molto felice di negare il tuo punto di vista quando l’avrò capito esattamente.

          Stai dicendo che perché Israele esista è necessario che esista anche uno Stato palestinese, o no?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          No, sto dicendo che da mezzo secolo la presenza di uno Stato ebraico lì viene giustificata dalla futura costituzione di uno Stato arabo.

        • PinoMamet scrive:

          Ma, viene giustificata da chi?

          Non certo dagli israeliani, presso i quali la costituzione di un futuro stato arabo è un argomento molto dibattuto (anche se non più il centro delle campagne elettorali);
          e neanche dai palestinesi, alcuni dei quali non vorrebbero lo stato ebraico tout court;
          e neppure dagli altri stati, che in parte (gli stati arabi) fingono di non vedere Israele, ufficialmente (anche se poi possono avere con esso dei rapporti diversificati), in parte (i vari stati che hanno fatto “proposte per la pace”) non hanno mai posto la nascita dello stato palestinese come condizione per l’esistenza di quello israeliano…

          certo, le aspettative di molti, a livello internazionale, sono che “prima o poi nascano due stati”, ma la cosa non è certo la precondizione per la legittimà di Israele.

          insomma, quando Netanyahu dice che con lui non nascerebbe alcuno stato palestinese, oltre a fare un proclama elettorale che forse non manterrà, non sta dicendo niente di sconvolgente o nuovo, ma neanche di “delegittimante” per Israele a livello internazionale.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          E’ per esempio la posizione ufficiale dell’Unione Europea.

          Però sul serio, da chi rimprovera a Mirkhond l’ignoranza di parole ebraiche mi sorprende la non conoscenza della soluzione dei due stati. Per citarti, forse conoscere bene un argomento ti dà maggior credito… 😀

        • PinoMamet scrive:

          Mauricius,

          la soluzione dei due stati mi è ben nota. Quello che non mi era noto, e che continua a non convincermi, è che sarebbe addirittura la condizione per la legittimità di Israele.

          Altrimenti, se cioè non la vedi così, non si capisce il motivo della tua critica a Netanyahu, cioè che avrebbe delegittimato Israele.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Le soluzioni proposte che considerano i palestinesi esseri umani sono due, quella dei due stati e quella dell’unico stato. La seconda è stata sempre rifiutata dagli ebrei.
          Dunque le strade sono due: o Israele accetta la soluzione dei due stati, oppure si presenta come Stato-boero e si autodelegittima rinnegando i principi fondamentali riconosciuti dalle nazioni civili. Tertium non datur.

        • PinoMamet scrive:

          Guarda che messa così è più chiara, ma all’inizio, permettimi, lo era altrettanto…

          comunque, si tratta di valutazioni tue, non certo di Netanyahu 😉

          peraltro la soluzione dello Stato unico sta invece guadagnando posizioni nel mondo ebraico/israeliano (come già segnalato dall’ignorante sottoscritto su questo blog 😉 )

          Nota a parte:
          i miei amici, statisticamente, sono in maggioranza di centro-sinistra e non voteranno per Netanyahu, a quanto leggo sul perfido social network, ma per Herzog e altri, che invece sostengono la posizione “classica” dei due stati.

        • Z. scrive:

          Maurì, non c’entra niente con la questione israelo-palestinese – a proposito, tra un po’ vi farò segno di smettere con fare imperioso e arrogante 😀 – ma ti do un consiglio per il tuo futuro.

          Non dire mai, e ripeto mai, “tertium non datur” a un giudice.

          Non dirglielo né in italiano né in latino, né letteralmente ne con ampie perifrasi, né all’inizio né alla fine della discussione. Non scriverlo mai in un atto.

          In nessun modo, per nessuna ragione, mai.

          Credimi, lo dico per te.

          🙂

        • Francesco scrive:

          Ma Netanyahu parla veramente come Salvini o è la stampa di qui che fa una cattiva rappresentazione?

        • Z. scrive:

          E’ tutta colpa della stampa italiana islamonazicomunista, naturalmente. Che avevi dubbi? 😀

        • Francesco scrive:

          uno chiede per informarsi, mica posso sapere tutto

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Abbiamo commentatori giudici?
          Al giudice non si danno mai alternative, ma sempre e solo opportunità 😀

        • Z. scrive:

          Abbiamo Robéluxe, che è quanto di più simile esista a un giudice tra i lettori di Miguel.

          Ma a lui “tertium non datur” puoi dirlo. Lui non decide del tuo futuro professionale.

          Forse.

          😀

  292. Miguel Martinez scrive:

    per Francesco

    “ho ricordi molto belli del Garda, anche se faceva un freddo cane

    un paesaggio bellissimo, paesi ricchi di storia, molta nebbia”

    Vedi come siamo diversi eppure simili… io avrei scritto:

    ho ricordi molto belli del Garda, anche se faceva un caldo cane, tanto che per l’unica volta in vita mia sono svenuto dal caldo

    un paesaggio bellissimo, paesi ricchi di storia, molto sole e tanta luce.

    • PinoMamet scrive:

      Posso ipotizzare che Francesco sia andato d’inverno, e tu d’estate?
      😉

      credo che siano altre le cose che vi rendono diversi
      🙂

      • PinoMamet scrive:

        Però mi correggo, l’ipotesi è già contemplata da te quando scrivi “siamo diversi eppure simili

        pardon

        PS
        comunque qua vi piace tutto fuori che l’EmiliaRomagna… vabbè, pessimi gusti 😀

        • Z. scrive:

          Ottimi gusti, invece, almeno per noi, ché già siamo in troppi 🙂

        • Francesco scrive:

          a me mi piace l’Emilia Romagna

          peccato parlino ostrogoto, abbiano una solo strada sempre intasata, mangino solo roba ottima ma piena di glutine!

          a parte questo, sono tutti comunisti o giù di lì

          😀

        • Z. scrive:

          Okay, d’accordo:

          abbiamo una lingua unica, lasciamo che i babbani venuti da fuori si intasino sull’Emilia e facciamo strade alternative che voi non conoscete, abbiamo un’ottima cucina che rifugge per lo più le stupidaggini televisive e abbiamo le idee politiche giuste.

          Tutto vero, impossibile negarlo.

          Però non esagerare. Abbiamo anche dei difetti 😀

        • PinoMamet scrive:

          Tutto vero, tranne i comunisti…
          passò quel tempo Enea! 😉

          però prima una, mo’ conosco ben due pasticcerie e un ristorante gluten free (ma mi dicono che il ristornate non sia molto buono…) da queste parti..
          se ti va di passare!

        • Z. scrive:

          Pino, i comunisti ci sono ancora. Non dimenticare che, per Francesco – così come per Belpietro – è “comunista” chiunque faccia il tifo per Berlusconi 😀

        • Z. scrive:

          chiunque NON faccia, etc.

          (in realtà l’unico vero comunista, qua, è proprio Francesco!)

        • Francesco scrive:

          no Z

          ero anticomunista prima che Berlusconi iniziasse a far televisione, figurati, credo stesse solo palazzinando

          😀

  293. Miguel Martinez scrive:

    Per PinoMamet

    “Posso ipotizzare che Francesco sia andato d’inverno, e tu d’estate?”

    Sei un genio! Finalmente ho capito!

    • PinoMamet scrive:

      Capita di leggere gente che dice, anzi, che vorrebbe convincerci, che abitiamo nelle nebbie di Avalon…
      e altri che pensano che abitiamo in un posto dove tutto è geometricamente pianificato (al massimo i reggiani 😀 )
      😉

      non è troppo scontata, insomma, l’idea che vi siete fatti del Nord Italia 😉

  294. Miguel Martinez scrive:

    Per PinoMamet

    “Ripeto il concetto:

    forse conoscere bene un argomento ti dà maggior credito, quando ne parli…”

    Direi che ci sono due cose molte diverse.

    Conoscere bene l’argomento, ti dà maggior credito, quando parli di… giudaismo, ebrei, ecc. Nessuno ha il diritto di pontificare su “gli ebrei” senza avere una quantità enorme di informazioni.

    Invece, la questione palestinese è semplice.

    E’ un caso di Gente A che mette i piedi permamentemente in piedi alla Gente B.

    Non è un caso unico al mondo, anzi è normale.

    Quello che non è normale è che ci chiedano sempre e solo di riconoscere come Umani quelli della Gente A.

    • PinoMamet scrive:

      Ok, ma- per l’ennesima volta- io mi sono limitato a far notare a Mirkhond, in modo ironico, che non conosceva il modo in cui gli ebrei chiamano il Signore.

      sarà stata una battuta infelice: ma ci ho messo la magica faccina.

      Fine, stop, period.

      Tutte le altre interessantissime discussioni sul diritto di parola, la questione palestinese, i diritti umani… lo stracchino…
      ce le hanno messe altri 😉

  295. Miguel Martinez scrive:

    per Pino Mamet

    “Ok, ma- per l’ennesima volta- io mi sono limitato a far notare a Mirkhond, in modo ironico, che non conosceva il modo in cui gli ebrei chiamano il Signore.”

    Guarda che tu hai assolutamente ragione su questo. Volevo solo distinguere le due diversissime questioni.

    Che se sapessimo distinguere tra “ebrei” e “statonazione Israele”, avremmo risolto il 60% delle psicofollie dei nostri tempi.

    • PinoMamet scrive:

      …sono assolutamente d’accordo.

      Guarda, onestamente al 100% (e per me, che sono falso e bugiardo di natura- proprio mia personale, lasciamo stare popoli e religioni- è un grande sforzo, che spero apprezzerai):

      io posso prendermela (un po’: mica da starci male) quando dite che abito in un posto di merda. Non è mica tanto di merda come dite, ma va bè; sono gusti.
      Anche quando si nega che ci sia un’umanità che invece, caspita, vedo tutti i giorni. Ma ok.

      Posso anche accettare una presa in giro quando me la merito.

      Ma voglio dire, le cose che mi toccano davvero sono queste .

      Non lo stato-nazione di Israele. Conoscendolo un filino meglio di quanto lo conoscessi mettiamo cinque anni fa, ho in parte rivisto le mie idee su di esso: non lo nego.
      Ma mi stupisce che basti questo a farmi percepire da alcune persone, che peraltro stimo e ammiro, come un sionista sfegatato.

      In realtà la mia posizione sul diritto di Israele a esistere è forse l’unica che non ho rivisto: pensavo che dovesse esistere perché riconosciuta dalle Nazioni Unite, e ancora lo penso.
      A differenza di prima, non credo che sia formato da una maggioranza di guerrafondai, anche se continuo a pensare che sia formato da una maggioranza di persone che scimmiottano la cultura americana nei suoi lati “pop”- che forse è addirittura peggio, ma non è la stessa cosa.

      Ma non che per questo, se chiedo chiarimenti su una posizione, o su una questione la vedo più sfumata della condanna univoca, divento uno che vuole la Grande Israele perché lo ha promesso D-o, come mi rimprovera, spero ironicamente, Mauricius.

  296. Miguel Martinez scrive:

    Per Pino Mamet

    “In realtà la mia posizione sul diritto di Israele a esistere è forse l’unica che non ho rivisto: pensavo che dovesse esistere perché riconosciuta dalle Nazioni Unite, e ancora lo penso.”

    Personalmente, non riconosco il Dirtito di Esistere di Israele, della Jugoslavia, dell’Impero Ottomano o del Comune di Firenze che pretende di decidere della vita pure dell’Oltrarno, che con quelli che a Firenze comandano, ha più o meno lo stesso rapporto che ha Gaza con Tel Aviv.

    Cominciamo a fare a meno dei Diritti e degli Stati, e staremo tutti parecchio meglio.

    • Francesco scrive:

      vogliamo parlare del diritto dell’Oltrarno a esistere allora?

      perchè voi sì e la Padania no?

      😀

    • Z. scrive:

      Miguel,

      — Cominciamo a fare a meno dei Diritti e degli Stati, e staremo tutti parecchio meglio. —

      Vedi, io capisco che quando tu parli di diritto pensi, come quasi tutti i babbani, al diritto penale. E quello puoi sostituirlo facilmente con una folla inferocita, finché la folla è piccola e coesa.

      Il problema è un altro: dovrai spiegare a tutti i tuoi concittadini d’Oltrarno che non potranno più avere PC, cellulari, automobili, scuole e fogne. Peggio ancora, dovrai spiegare a Lisa che l’unico modo di curarsi sarà l’omeopatia.

      E quel giorno non vorrei essere nei tuoi panni 😀

      • MOI scrive:

        I Diritti NON sono elemosine pelose elargite dai Leopoldini !

        • Z. scrive:

          Cioè la sanità, l’istruzione, la salute pubblica sarebbero “elemosine pelose” di matrice renziana, secondo te?

          Moi, è da un po’ che non capisco niente di quello che dici…

        • MOI scrive:

          No, ma sono in procinto di diventarlo …

        • Z. scrive:

          Urca! Grillo non ha annunciato il colpo di stato?

          Se non ho sbagliato i conti dovrebbe essere il trentasettesimo!

          😀

        • Francesco scrive:

          i diritti esistono se ci sono le risorse e l’organizzazione per realizzarli nel mondo reale

          cioè lo Stato, le leggi, l’economia funzionante e altre cose abominevoli

          temo che su questo io, Z, Josip Stalin, Otto von Bismarck e Teddy Roosevelt (e credo anche San Benedetto da Norcia) siamo unanimi

          🙂

        • Z. scrive:

          Josip è Tito, non Stalin 🙂

          A parte questo, tradizionalmente si distingue tra libertà negative (come il diritto di parola o la libertà di associazione), che lo Stato garantisce semplicemente senza intervenire, e libertà positive, che richiedono effettivamente l’investimento dello Stato anche sotto il profilo economico (la salute, l’istruzione, il lavoro).

        • Francesco scrive:

          1) touché ma non sono esperto di rossi

          2) distinguerei tra non intervenire a reprimere e intervenire per permettere, che spesso è necessario

          ciao

        • Z. scrive:

          Il senso è quello.

          Peraltro, il tuo riconoscere l’importanza delle libertà positive – addirittura scrivi che intervenire “spesso è necessario” – ti qualifica indiscutibilmente come COMUNISTA.

          Del resto l’abbiamo sempre detto 😀

        • Francesco scrive:

          ti capitasse ai di capire qualcosa, anche per sbaglio, mi pari Inzaghi 😀

          io mi riferivo alle libertà negative, quelle a cui tengo davvero, che hanno bisogno dello Stato per esistere, sennò col cavolo che potrei votare o dire quello che penso o andare in chiesa in santa pace

          certo, lo Stato nel momento in cui ha in mano il bastone più grosso è un pericolo ma meno di una banda di calcianti o di sindacalisti o di iman

          capì?

        • Z. scrive:

          Le libertà negative, per tradizionale definizione, non richiedono intervento da parte dello stato (e anzi richiedono il suo non-intervento).

          Poi certo, se tu mi picchi per impedirmi di parlare lo Stato interviene, certo, ma interviene per evitare che tu mi picchi. Se tu mi picchiassi per soldi, perché sono juventino o anche per semplice passatempo, lo Stato interverrebbe comunque.

          Comunque Inzaghi era uno dei miei calciatori preferiti 🙂

        • Francesco scrive:

          diciamo che su Inzaghi giocatore concordiamo …

  297. MOI scrive:

    Dal 1948 in poi, in Terra Santa, qualcosa d’ imprevisto rispetto ai righelli dei Diplomatici sulle cartine geografiche è successo.

  298. PinoMamet scrive:

    Visto che se ne parla.

    Il sionismo fino all’Ottocento aveva la stessa legittimità ideale di tutte le idee nazionali, cioè pochissima. Con l’aggravante che tutti sappiamo, che cioè gli ebrei erano una minoranza in… terra di Canaan da molti secoli.

    Dopo la Shoah, trovo difficile negare umanamente il desiderio sentito dagli ebrei di avere uno Stato nazionale.

    Il problema sono gli effetti collaterali dell’avere uno Stato con polizia ed esercito: primo fa tutti, l’avere uno Stato con polizia ed esercito.

    C’è chi ne ha fatto a meno: gli zingari, per esempio. E in realtà pochissimi altri, che non siano stati spossessati con la forza.

    Certo, passare dall’essere un nostalgico, variegato, pensoso popolo in esilio, a essere un popolo con gli uffici postali, le carte timbrate, le parate militari (e peggio, una retorica a volte un po’ tronfia) può essere traumatico da osservare, generare contraddizioni, e in definitiva non bellissimo da vedere:
    per alcuni motivi, penso del resto che i veri “ebrei” di oggi siano gli italiani, gli italiani all’estero specialmente, e non certo gli israeliani
    (in un certo senso, eh?)
    i più ebrei dei quali sono quelli che abitano via e in Israele tornano una volta ogni tanto.

    Tuttavia è innegabile che la maggioranza degli ebrei ha deciso così: che debba esistere anche Israele.

  299. MOI scrive:

    @ Z

    Cos’hai letto di Bausani ?

  300. MOI scrive:

    1980 … avevano appena deposto Shah Pahlavi,non proprio aggiornatissimo sulla piega che poi ha preso il Mondo Béduo 😉 !

    • Z. scrive:

      Moi, è un libro che parla dell’Islam, non dei dibattiti tra Marcello Pera e Oriana Fallaci o di quello che tu hai letto anni fa su un sito web.

      Hai presente quelle pratiche, non di rado comuni ad arabi ed ebrei, che tu consideri molto rispettosamente “roba da beduini del deserto”?

      Ecco, tratta di quelle cose lì.

      Io te lo consiglio, comunque: se non altro, ti varrà come titolo per contro-zittirmi. Valuta almeno questo aspetto 😀

  301. MOI scrive:

    Insomma … Storia, mica attualità.

  302. MOI scrive:

    @ MAURICIUS

    Zeta ha ragione : in Italia, lo Ius funzia “usque ad sborantesimum datur” 😉 …

  303. MOI scrive:

    Etar ech tertium brisa datur 😉 …

  304. MOI scrive:

    A proposito di Mujahidin … Bruder Spaghettus commemora Al-Zarkawi :

    https://www.youtube.com/watch?v=dFMvey2UdfM

    … un uomo anziano (per di più Tedesco) che “fa l’asino” fa più impressione !

  305. habsburgicus scrive:

    tanto per farvi sentire un’altra campana (molto rara), diversa dalle descrizioni rosee ed apologetiche di Pino 😀 e basata su fatti incontrovertibili come è buona abitudine
    il passo seguente si trova a pag. 42 del primo volume (edito a Londra nel 1904) di “The story of my Struggles” di Vambéry Ármin, orientalista ebreo nato in Slovacchia (Alta Ungheria) in 1830 o 1831 (all’epoca non registravano neppure le nascite..lo dice lui stesso 😀 e poi sarebbero i cattolici quelli arretrati, ci dicono:D), ben noto a Miguel e che più tardì si dirà “ungherese”…riporto anche il testo inglese (altrimenti Mauricius e altri sarebbero capaci di dire che il testo è apocrifo :D)….naturalmente la mia traduzione non raggiunge certo le vette di quella che avrebbe fatto Miguel, o pure Z, ma dovrebbe essere più o meno accettabile 😀

    “in ordine di non dover dire la parola Kreutz [Croce], io sempre dicevo Schmeitzer invece di Kreutzer. Quando io passavo davanti ad un Crocifisso, io sempre giravo la testa dall’altra parte e mormoravo parole di disgusto o segretamente sputavo a terra”
    “In order non to have to say the word Kreutz I always said Schmeitzer instead of Kreutzer. When I passed a crucifix I always turned my head and murmured words of disgust, or secrety spat on the ground”

    Il passo é importante perché Vambéry
    1.divenne un orientalista veramente grande
    2.pur divenendo scettico, non divenne cristiano, almeno nel senso teologico del termine (né mostrò mai particolare simpatia per il Cristianesimo o antipatia per i suoi ex-correligionari)
    3.dice ciò en passant e non per condannare, ma anzi con una sorta di auto-ironia (o così, forse, la vedeva lui)
    4. il passo è anteriore, di molto, agli anni Trenta
    Egli confema quindi IN MODO INEQUIVOCABILE l’esistenza di costumi odiosi e anti-cristiani almeno in Europa centro-orientale (quando le stesse cose le dice un certo sito o altri similari, si risponde con la derisione :D) che, mai abbandonati, tuttora stanno tornando in sempre maggior voga nello Stato “sacrosanto” (ogni Pasqua, e non solo, vi sono profanazioni, cui si reagisce con la congiura del silenzio…ogni giornalista che ne facesse il minimo cenno verrebbe licenziato entro 10 minuti, senza alcuna pietà 😀 colpiti soprattutto gli armeni che non hanno “santi” in patradiso e da trent’anni i cattolici ormai innocui e disprezzati; con i russi ci vanno piano perché là il potere spetta ancora, in parte, al popolo russo :D)
    Personalmente mi stupisco (ma ormai neppure poi tanto) dell’assoluta indifferenza con cui le autorità religiose cristiane (o forse “cristiane” ?) di fronte a tali fatti (qui da noi basterebbe molto meno nei loro confronti per un mese intero di dirette, interventi di tutti i politici, manifestazioni ecc ecc ecc 😀 e invocazioni di leggi ultra-repressive 😀 c’è chi può e chi non può, ed è evidente che, anche per colpa loro, i cristiani oggi sono i minima habentes :D)..ah, mi dicono, hanno fatto il Concilio ?.…e tenetevelo, con tutto ciò che rappresenta ! però poi non lamentatevi 😀
    I cristiani, per la maggior parte troppi ingenui e tenuti all’oscuro, non conoscono quanto ci odiano…oggi devono pensare (soprattutto) ai musulmani, ma il vero e profondo odio è per i cristiani…incluse le gerarchie lobotomizzate e disfattiste (che confidano di ammansirli :D)..ma ciò non basterà..e se ne accorgeranno…
    Quando sarà troppo tardi 😀

    • Francesco scrive:

      mi paiono vecchie miserie frutto di beghe da cortile, poca cosa

      gli ebrei “ben menati” (e con vanto da perditempo di varia natura e rango) si vendicavano con codeste robette

      non lo trovo più significativo di un litigio tra Civati e Cuperlo

    • Peucezio scrive:

      Ma non c’è neanche bisogno di andarsi a leggere testi, a Milano in centro c’è un vecchio ebreo che ogni volta che incrocia un passante (presumibilmente un gentile) sputa immancabilmente per terra.

    • roberto scrive:

      però dai habsburgicus, qui un perfido lo abbiamo sotto mano.
      chiedigli se ti odia in quanto cristiano
      🙂

  306. habsburgicus scrive:

    P.S
    Kreutzer, per chi non lo sapesse, è una monetina asburgica

  307. mirkhond scrive:

    Posso solo dire che da persone che sono state in “Israele” una quindicina e più di anni fa, gruppi di giudei sputavano sulle foto dello genocidio armeno, affisse su muri, forse di chiese ed edifici armeni di Gerusalemme.
    E lo stesso Messori, più di vent’anni fa, diceva che la polizia israeliana spesso doveva creare cordoni per proteggere i pellegrini cristiani, dagli assalti dei fanatici giudei…
    Dunque, per quel che mi riguarda, non è affatto una novità ciò che racconti…
    Ma oggi i cattivi dell’immaginario “cristiano” sono tornati ad essere altri…

    • Francesco scrive:

      Duca

      sei sicuro che gruppi di fanatici rappresentino il popolo di Israele?

      ovunque ci sono minoranze fuori di testa.

      certo, di quelle di Israele non si sente parlare quasi mai, è un trattamento di favore, sennò scatta l’accusa di antisemitismo. o forse qualche Fiamma cerca di farla scattare con alterni risultati

      ma non ne trarrei conclusioni su tutti gli israeliani

      ciao

      • Peucezio scrive:

        I discorsi applicati a tutti sono per forza di cose sempre sbagliati (ammenoché i tutti non si riferiscono a un gruppo di 10 persone, dove non è inverosimile che facciano tutti la stessa cosa).
        Ma si tratta di abitudini diffuse, sintomatiche di una mentalità radicata.
        Come dire che a noi italiani fa schifo il caffè lungo all’americana: ci sono alcuni che lo preferiscono all’espresso, ma l’italiano medio lo trova una bordaglia imbevibile.

        • mirkhond scrive:

          Persone che sono state in Israele in anni recenti, confermano questo clima di gelo, freddezza, quanto di vera e propria ostilità verso il goy…
          E non solo negli insediamenti colonici….

        • Francesco scrive:

          x Pecucezio

          e vorrei ben vedere!

          😀

        • PinoMamet scrive:

          “Persone che sono state in Israele in anni recenti, confermano questo clima di gelo, freddezza, quanto di vera e propria ostilità verso il goy”

          Questa mi sembra una cosa falsissima, o al limite una paranoia di qualcuno partito prevenuto
          (“quello mi guarda storto, sì, sì, ne sono convinto, ecco, adesso finge di guardare da un’altra parte…”)

          ripeto, agli israeliani medi di goyim e mica goyim non gliene frega niente.
          Certo, se vai nel quartiere ultraortodosso di venerdì sera, magari al seguito di un bel gruppo parrochiale guidato dal prete, a comprare qualcosa quando sta per scattare il Sabato, ecco, possono non essere entusiasti della tua presenza.

          Mi pare anche che ci siano stati contrasti tra ultraortodossi e cristiani in occasione di processioni religiose, ma questo è normale: da quelle parti, ricordo, si menano anche tra cristiani, e tra cristiani orientali…

        • mirkhond scrive:

          Ecco che scatta l’inevitabile difesa melensa e zuccherosa dei tutti e sempre buoni, mai capiti dai perfidi goyim sempre ostilmente prevenuti….
          Poverini, ce l’hanno sempre tutti con loro….
          Mai un esamino di coscienza, che, forse, qualche merito in tale ostilità, ce l’hanno anche gli Eletti…..
          Peccato che i goyim che mi hanno detto queste cose non si conoscano nemmeno tra di loro, e nessuno di loro è fascista, anti”semita” (il termine più ridicolo dal 1945 in poi, soprattutto quando viene riferito agli Arabi!) o nazista.

        • PinoMamet scrive:

          Ma che difesa mielosa ecc. ecc.??

          Ma possibile che degli israeliani, o si deve dire male, o non dire proprio?

          Ripeto: agli israeliani che ho conosciuto io, del fatto che tu sia ebreo o meno non gliene importa nulla.
          O meglio: se sei ebreo sicuramente ti tratteranno con curiosità, ti chiederanno notizie della famiglia, se hai parenti da loro ecc.
          Ma questo è logico: un paio di italoamericani ci hanno trattenuto per una mezz’oretta (ognuno dei due) negli USA, per gli stessi identici motivi.

          Il che non significa certo che siano freddi, o nemici dei non italiani, ti pare?

          Questa della freddezza degli israeliani verso i “goyim” è una di quelle cose che si sentono sempre raccontare, ma alla prova dei fatti sono false.
          Per questo dico che secondo me i tuoi conoscenti, semplicemente, erano partiti prevenuti.

        • mirkhond scrive:

          Che ti devo dire?
          Buon per te che hai conosciuto le persone giuste, aiutato anche dal fatto che sei ormai uno di loro…
          Bisognerebbe però capire perché i “prevenuti” siano tali e tanti….
          Possibile che tutti abbiano preso abbagli?

        • PinoMamet scrive:

          Secondo me ci sono in ballo tante cose…

          noi italiani in genere siamo un po’ prevenuti con gli israeliani, che vediamo quasi sempre in TV come i soldati sul carrarmato o al posto di blocco;
          o come gli “ultraortodossi”, che in effetti sono chiusi e freddi (e ti dirò, a volte più con gli ebrei non religiosi che con i non ebrei; ma non sempre, ovviamente)

          quanto agli israeliani, hanno (alcuni, ma abbastanza spesso direi) il complesso del “tutti ci odiano”.
          Più che altro ci convivono abbastanza bene, e nel 90% dei casi non è un problema, e dopo un po’ che vivono all’estero (esperienza che fanno quasi tutti) non ci credono più tanto.
          Ma qualcosa comunque resta (le cause poi sono tutte quelle che sappiamo già, inutile dilungarci) e a volte, ho visto, non aiuta la comprensione.

          Insomma, “noi” un pochiiino tendiamo a pensare che “loro” sotto sotto ci odino, e “loro” il contrario.

          Quando poi cadano finalmente i “noi” e i “loro” e diventa una questione di “tu”, si risolve tutto, come sempre.

        • Francesco scrive:

          dai Duca

          ancora con l’argomento “se tutti li odiano avranno fatto qualcosa di male”

          sai benissimo che non vale nulla

          ciao

          Uno che in Israele non c’è mai stato e non ha nulla da dire

        • PinoMamet scrive:

          Io se trovo i soldi penso di tornare quest’estate.
          Se ti vuoi unire…
          (lo direi anche a Mirkhond ma tanto so già che dirà di no!)

          sottolineo: se trovo i soldi.

    • habsburgicus scrive:

      per quel che mi riguarda, non è affatto una novità ciò che racconti…

      che tu ne fossi a conoscenza, lo sapevo (magari, o forse no, ignoravi Vambéry, ma conosci ben altro, e pure più recente)
      per quanto vano :D, forse non era inutile riportare una testimonianza SICURA ED IRREFUTABILE che certe cose sgradevoli (per usare un understatement) esistono ! proprio perché ad opera di uno “al di sopra di ogni sospetto”
      infatti come tu sai bene, a parte testimonianze personali come quelle che, da quanto capisco, hai avuto tu, il 99% di ‘ste cose sono dette solo da don Nitoglia, MB ecc tutti fonti che la vulgata mainstream squalifica ipso facto-senza starle a sentire 😀 (lo stesso avviene qui, figuriamoci altrove)
      Vambéry, forse, sarà un po’ più difficile da ridicolizzare 😀
      tuttavia non servirà a nulla 😀 (e, anche qui, non mi riferisco certo a te)
      ciao

      • Francesco scrive:

        non servirà a nulla perchè la visione generale che dovrebbe nascerne, volgarmente detta antisemitismo fanatico, è quasi del tutto screditata

        mentre i fatti in sè possono essere sgradevoli ma sono comprensibili

        detto da chi rifarebbe volentieri il Regno di Gerusalemme o almeno almeno una Gerusalemme come città-stato autonoma, di proprietà di nessuno

        ciao

  308. mirkhond scrive:

    Habsburgicus

    Lo sai, personalmente non sono antigiudeo, ma credo che cercare di scalfire certe corazze filosioniste, sia un’impresa ardua se non impossibile…
    Come vediamo da certi cuoricini qua dentro, che guai se gli tocchi il loro Eretz Khaz…ehmm…Izrael!
    Israele OGGI ha SEMPRE ragione.
    Perché ci ha il POTERE!

  309. mirkhond scrive:

    “diversa dalle descrizioni rosee ed apologetiche”

    Che sono comprensibili dato il punto di vista.
    Ma odiose e stucchevoli, per chi simpatizza per chi soffre a causa di quella tirannide…

    • habsburgicus scrive:

      io però distinguerei fra la politica del noto Stato (indubbiamente perniciosa ma casi simili ce ne sono stati altri nella Storia..e e alla lunga la creazione di un loro Stato “normale” lì, pur immorale e contra ius dal punto dei vista di quasi tutti gli abitanti autoctoni pre-1948, potrebbe pure essere un fatto potenzialmente positivo o positivizzabile..un ritorno alla “normalità” infine ! a parte ragioni teologiche, certo… occorrerebbe radunare dei dotti nelle Scritture e vedere se la nascita di quello stato è compatibile con il Cristianesimo…da Costantino a Benedetto XV la communis opinio fu no…però, di questi tempi, a chi intwressa la tradizione e la purezza dottrinale ? 😀 non certo al clero del “Concilio”..in più nel modo non sono tutti cristiani né tantomeno cattolici)
      quello che inquieta molto di più è invece il loro odio verso il Cristianesimo che talora può facilmente diventare odium christianorum.. e i russi ne hanno già fatto le spese nei ’20 e primi ’30..e non fu bello !
      anche se chiaramente kattivi son solo i fassisti 😀
      è lì il pericolo, non la Palestina ! ma non lo si comprende ! (anche se mi dispiace della loro sorte…ma fosse solo lì il tutto sarebbe facilmente risolubile con un trasferimento nel Golfo..a rischio purtroppo di islamizzazione dei tanti palestinesi nostri fratelli)

      • mirkhond scrive:

        Habsbugicus

        Attualmente le Chiese ortodosse calcedoniane, come considerano lo stato israeliano in Palestina?
        E quelle copte, egiziana e abissina, giacobita e nestoriana?
        E la Chiesa Armena Apostolica?

        • habsburgicus scrive:

          Attualmente le Chiese ortodosse calcedoniane, come considerano lo stato israeliano in Palestina?
          E quelle copte, egiziana e abissina, giacobita e nestoriana?
          E la Chiesa Armena Apostolica?

          penso che lo sopportino (cercare di ottenere qualcosa per sé) 😀 come lo sopportò Pio XII dal 1948 al 1958
          che potrebbero fare d’altro ? 😀
          (anzi, sarebbe imprudente e dunque politicamente sbagliato)
          ma che un cristiano possa gioire per qualcosa che esplicitamente è ritenuta PROVARE la “falsità” del medesimo Cristianesimo, a me fa ridere 😀
          eppure i “conciliaristi” non vedono la contraddizione..mah…facciano loro 😀
          che sia taqiya sopraffina ? 😀
          mah, con certa gente mi pare impossibile solo postularlo 😀

        • Francesco scrive:

          che io sappia, tutti i cristiani chiedono rispetto per i correligionari locali e libertà di accesso ai luoghi santi

          a parte questo, ebrei o musulmani al potere non credo faccia molta differenza

          anzi nessuna, entrambi negano la divinità di Cristo

      • PinoMamet scrive:

        “quello che inquieta molto di più è invece il loro odio verso il Cristianesimo che talora può facilmente diventare odium christianorum.. e i russi ne hanno già fatto le spese nei ’20 e primi ’30..e non fu bello”

        aridaje…
        già lo dicessi, e già ti dissi che stando a quello che si legge, la persecuzione antireligiosa riguardò tutti, ebrei compresi, e nella stessa misura degli altri.

        • mirkhond scrive:

          Si e la rivoluzione del novembre 1917 la fece il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Russa….

        • PinoMamet scrive:

          Scusami, e chi la fece allora, il Sinedrio? Il rabbino capo di Mosca?
          Dai su…

        • mirkhond scrive:

          No.

          Ma i bolscevichi erano in stragrande maggioranza khazari.
          E questo fino alle purghe staliniane del 1936-1938.
          Purghe non antikhazare in quanto tali, ma scaturite dall’ossessione staliniana di volersi liberare di quasi tutta la vecchia guardia leninista che aveva fatto la rivoluzione, per imporre una nuova guardia a lui più sottomessa, tramite il terrore….

        • PinoMamet scrive:

          Ma infatti guarda, come non credo che le purghe fossero “antikhazare” come dici tu, così non credo che la Rivoluzione fosse specificamente anticristiana.

          Io poi mi limito a riportare quello che lessi su Wikipedia (e che linkai anche, tempo fa), non sono certo un esperto della questione, ma mi pare appunto che le sinagoghe subirono lo stesso trattamento delle chiese, idem il loro “clero” (uso questo termine per semplicità).

  310. mirkhond scrive:

    Quanto agli Armeni, posso solo dire che, almeno qui a Bari, ancora 15-20 anni fa, non se li cagava quasi nessuno, ed eravamo in pochi a interessarcene.
    Poi, nel nuovo clima islamofobico (e orientofobico pur presente in un emerito pensionato), di colpo si è tornato a parlare di genocidio armeno.
    Anche per “punire” la svolta dal basso, avvenuta in Turchia con Erdogan e l’AKP, troppo muSSulmani, e dunque sgraditi al club eurobanksteristico.
    Armeni, utilizzati finché fa comodo e poi puntualmente gettati via come una scarpa vecchia nel dimenticatoio della storia, come da un regolare copione franco, iniziato con le crociate levantine dei secoli XI-XIV….

  311. mirkhond scrive:

    “Certo, passare dall’essere un nostalgico, variegato, pensoso popolo in esilio, a essere un popolo con gli uffici postali, le carte timbrate, le parate militari (e peggio, una retorica a volte un po’ tronfia) può essere traumatico da osservare, generare contraddizioni, e in definitiva non bellissimo da vedere”

    Per quel che mi riguarda, non è tutto questo a crearmi problemi. Uno stato comporta tutte queste esigenze sovracitate.
    E non mi da fastidio nemmeno uno stato giudaico in quanto tale.
    Il vero dramma è dove e soprattutto COME è nato.
    E le sofferenze che genera ancora oggi, insieme ai problemi internazionali che crea, rendendo impossibili tante e diverse soluzioni politiche (pensiamo ai bastoni che netanyahu sta cercando di mettere alle ruote dei negoziati usa-Iran, giusto per fare un esempio recentissimo).

    “i più ebrei dei quali sono quelli che abitano via e in Israele tornano una volta ogni tanto.”

    Ecco, e sarebbe un gran bene se il 90% dei loro “connazionalreligionari” facesse lo stesso, andandosene dove comandano e contano davvero.
    E soprattutto dove sono amati.

  312. roberto scrive:

    a proposito di odi e sputacchi, credo di aver già raccontato una storia che mi sembra cada a fagiolo.

    nella zona dei pirenei nella quale è originaria la famiglia materna di mia moglie, era tradizione, fino alla II guerra mondiale, quindi fino a ieri, portare il venerdì santo un ciocco di legno alla messa. a fine messa il ciocco, che rappresentava un perfido giudio, veniva ricoperto di sputi, e di martellate per commemorare la morte di nostro signore gesù

    la storia la potete leggere in quasto libro (e a me l’ha raccontata l’autore, monsieur gineste, che l’ha visuta di persona….il libro piacerà a mirkhond visto che racconta storie di contadini)

    http://www.librairietorcatis.com/9782746637986-llo-village-de-cerdagne-gineste-angele-edmond/

    vogliamo in qualche modo stupirci se l’ebreo dei pirenei sputa per terra quando vede un gentile?

    e più in generale, vogliamo provare a lasciar perdere secoli, sive millenni, di sputacchi, che, ad essere veramente molto magnamini con i gentili, sono quantomeno reciproci?

    • Peucezio scrive:

      Mica tanto reciproci.
      Mica sputacchiavano su un ebreo vero!
      Coi simboli e le effigie si può giocare all’infinito.

      • Z. scrive:

        In Europa, per molti secoli, non si è effettivamente sputato su UN ebreo vero. Temo fossero un po’ di più.

      • Francesco scrive:

        non direi proprio

        capitasse a me, di incrociare in qualche spiritosone che offende la croce, potrei perdere la testa facilmente

        • Z. scrive:

          Ah, non si sputa.

          Né sulle persone, né sugli oggetti, e nemmeno per terra.

          La ragione è semplice: fa schifo.

          E che diamine.

  313. mirkhond scrive:

    Roberto

    Per quel che mi riguarda, possono pure odiarci per altri 100.000 secoli.
    L’importante che il loro stato, se lo facciano negli Usa….

  314. mirkhond scrive:

    Si aprano un atlante storico.
    I bolognesi….

    • PinoMamet scrive:

      Mirkhond, posso?

      Secondo me la tua insoddisfazione “storico-geografica” deriva dal fatto che tu, in un certo senso, ci vivi in un atlante storico.
      Anzi, in una pagina sola, si potrebbe dire.

      Il mondo cambia, si evolve, si trasforma: c’è stato un prima anche delle cose che ti piacciono, e ci sarà un dopo anche di come sono ora.

      • mirkhond scrive:

        Speriamo che anche nel Vicino Oriente ci sarà un dopo, annotato nelle carte politiche.
        E non certo quelle del blasfemo/bazurlone amico dell’enigmistico di Bologna…

      • Peucezio scrive:

        Sì, il mondo cambia, ma cambiare a tavolino i nomi alle regioni mi sembra un esercizio idiota.
        Anche perché le cose decise a tavolino sono l’esatto opposto del flusso imprevedibile della storia.
        Io credo che sia questo, in fondo, il senso di rispetto quasi ossessivo di Mirkhond per la stratificazione storica contro tutti gli aecheologismi e le identità artificiali.
        Cioè se a un certo punto i nomi fossero cambiati gradualmente e popolarmente, nell’uso comune, non ci sarebbe niente di strano. Ed è successo milioni di volte nella storia.

        • Z. scrive:

          Ma infatti il punto è l’uso comune.

          A me non risulta – per restare in tema – che nell’uso comune i bolognesi si chiamassero “romagnoli” prima di quella data, una data che qua non interessa né ai romagnoli né agli emiliani.

          Naturalmente non c’è un confine preciso munito di filo spinato, ma – es. facile sulla stessa strada – nessuno dubita che Imola sia Romagna e Ozzano no.

          Nessuno ti dirà che Bologna è Romagna o che Ravenna è Emilia. E non perché sia scritto sulla cartina ufficiale dello Stato: la regione si chiama Emilia-Romagna, e non ha frontiere interne. Nessuno te lo dirà perché Ravenna è pressoché da sempre Romagna, e Bologna non lo è stata pressoché mai se non sulle cartine ufficiali del Papa.

          E infatti, come si chiamava l’enclave di Bologna in Romagna? Castel Bolognese: cittadina che peraltro esiste ancora ed è in provincia di Ravenna. Tanto Bologna era Romagna, che il castello di Bologna in Romagna era un enclave in terra romagnola.

          Vedete un po’ voi 🙂

      • PinoMamet scrive:

        “ma cambiare a tavolino i nomi alle regioni mi sembra un esercizio idiota”

        anche a me, eppure ogni tanto capita di leggere l’articolo “ecco come sarebbe l’Italia se passasse la riforma Taldeitali”…

        in realtà a livello pratico cambierebbe pochissimo (probabilmente aumenterebbe un bel po’ la confusione e basta), per cui io propongo di tenere le regioni come sono già…

        • Francesco scrive:

          idea pessima

          io inizierei a ridurle parecchio di numero e a razionalizzarne i confini in senso economico

          e non affiderei il compito a Gifuni

  315. PinoMamet scrive:

    Comunque per quanto riguarda gli sputi, voglio tranquilliazzare Peucezio: anche nella mia cittadina c’era la notissima “donna sputo”, che sputacchiava su tutti e su tutto. E non era neppure ebrea, che io sappia
    😉

  316. mirkhond scrive:

    “non credo che la Rivoluzione fosse specificamente anticristiana.”

    Era antireligiosa.
    Solo che essendo il Cristianesimo Ortodosso l’ex confessione di stato, oltreché di una buona maggioranza di sudditi sovietici, chiaramente è stata colpita più duramente.
    Ma nei gulag vi erano anche moltissimi condannati musulmani….

  317. PinoMamet scrive:

    Ma, dico così, non si potrebbe parlare di qualcos’altro?
    sempre le stesse cose…

    io voto per:
    -racconti e resoconti di viaggio (Miguel ci ha promesso, se non vado errato, la seconda metà della sua Germania…)
    -popoli di cui non abbiamo ancora parlato, o poco approfonditamente: Hausa, Kanem Bornu, Guaranì, Araucani;
    -Z. che ci spiega bene perché gli avvocati non devono usare il latinetto;
    -Ritvan che ci parla dell’Albania di oggi;
    -Habs continua la storia delle esplorazioni&navigazioni
    -perché gli scozzesi dicono “laird” invece di “lord”? il candidato risponda con esempi presi da Kidnapped e Weir of Hermiston, di R. L. Stevenson
    -l’influenza italiana nella letteratura tamil (c’è qualcuno che legge il tamil?)
    -lingue austronesiane; cosa ne pensate dell’idea di un legame con iTlingit, Haida, Kwakiutl e altri popoli della costa canadese-alaskana?

    insomma… c’è tutto un mondo là fuori…
    e noi stiamo ancora a parlà delle solite tre cose!

    • habsburgicus scrive:

      @Pino

      a me andrebbe anche bene..e ne sarei felice 😀
      1, 2, 4, 6, 7 mi vedono d’accordissimo
      sul 7 ho leggiucchiato qualcosa….ho qualche dubbio su tale parentela linguistica ma ne se parla sin dai 1920′
      sul 6, basti pensare all’influenza dei gesuiti italiani nel far conoscere la letteratura famil
      ma non ci riuscirai, temo, Pino 😀 e mi dispiace, veramente
      ho provato a parlare dei poteri formali di Crasso..risultati nulli 😀
      alta diplomazia (siamo ormai vicino al 24 maggio 1915-200 anni fa, in ‘sti giorni, il Buonaparte tornava a Parigi)
      anche le navigazioni interessano poco, purtroppo.ieri, il 16 marzo, Magellano arrivava a Samar nelle Filippine (1521) ad esempio
      è dura, ma è così

      • Z. scrive:

        Non è colpa tua, Habs. Siamo noi che abbiamo dimenticato in che ruolo giocava Crasso.

        Io direi centrattacco, ma non sono sicuro…

      • PinoMamet scrive:

        Beh lì caro Habs sei andato veramente sullo specialistico…
        non tanto per via di Crasso, ma per la data delle fasces!

        🙂

      • mirkhond scrive:

        Se è per questo, anche gli articoli di Miguel vengono commentati e seguiti fino ad un certo punto.
        Poi si ritorna volentieri a deragliare su altro…
        Perché in fondo sono gli argomenti “caldi” che più ci stanno a cuore, o quantomeno quelli che ci permettono di detestarci cordialmente e a vicenda…
        anche a me piacerebbe parlare d’altro, ma c’è poi sempre il Franky o qualcun’altro che se ne esce con gender (che è? il diminuitivo di gendarmeria) o altre farloccate, e si ricomincia con le solite, noiose, asfissianti e ripetitive litigate…
        Pur sapendo benissimo che nessuno riuscirà mai a convincere l’altro sulle rispettive idee e punti di vista….
        Per poter parlare d’altro, occorrerebbe un arbitro che IMPONGA un tema e ci COSTRINGA a commentare solo su QUEL tema.
        Come mi è capitato in un sito di storia bizantina che seguivo anni fa, e che ora non seguo più per vari motivi….
        In primis perché mi ero rotto le palle di alcuni commentatori con cui non andavo d’accordo….

    • Z. scrive:

      Un piccolo chiarimento: in sé, usare un latinetto (che è fascista di natura!) al massimo ti fa apparire un po’ saccente, se sei troppo giovane. Ma rispetto ad altri, è tutto sommato un peccato veniale.

      Dire “tertium non datur” al giudice, invece, potrebbe valere ad un praticante l’espulsione dallo studio!

      🙂

      • PinoMamet scrive:

        Ma perché è fascista di natura, questo mi sfugge ancora…
        capisco che sia saccente, e anche impreciso.

        Ma fascista?

        • Z. scrive:

          La canzone di Silvestri presumo tu la conosca!

          A parte questo, quando si discute su internet – nel mondo reale la gente gira a cresta più bassa – arriva uno che spara un latinetto, credendo ingenuamente di aver risolto la discussione con una cannonata.

          Così come una camicia nera grassa e goffa che credesse di poter schiantare agevolmente la Russia sol perché aveva facilmente bastonato in gruppo un invalido una decina di anni prima.

          🙂

        • PinoMamet scrive:

          Mah…
          a me pare che le massime latine abbiano una dote sola, la concisione;
          non servono a chiudere una conclusione, dal mio punto di vista, ma aiutano a esprimerla con chiarezza (a volte).

          Poi magari altri le usano in modo diverso, sicuramente.

        • PinoMamet scrive:

          A chiudere una discussione, no una conclusione 😉

          comunque non conosco la canzone di Silvestri!!
          🙂

      • Peucezio scrive:

        Ma almeno in italiano puoi parlare ai giudici o non capiscono più nemmeno quello perché sono diventati afasici (sia in senso attivo che passivo)?
        D’altronde il motivo per cui il linguaggio esiste ancora è perché lo si impara prima di andare a scuola, altrimenti saremmo già diventati come il ragazzo selvaggio di Truffaut.

  318. mirkhond scrive:

    Zanardo

    Che Bologna fosse ROMAGNA non è un mio arbitrio, ma una realtà storica, nata in seguito all’invasione/conquista/insediamento longobardo in Italia.
    Quella parte di Aemilia rimasta saldamente in mano agli esarchi di Ravenna, cominciò ad essere chiamata ROMAGNA, cioè terra ROMANA, e di cui Bologna era parte e che ad ovest terminava sul Panaro.
    E questo nome regionale-identitario durò SECOLI, e all’epoca di Dante intorno al 1300, era normale considerare Bologna e Ferrara come ROMAGNA!
    Dunque non (solo) nelle cartine e nella ripartizione circoscrizionale pontificia, che inizia nel XVI secolo, ma già da PRIMA del costituirsi del vero e proprio Stato Pontificio (che si struttura nelle forme che abbiamo presenti, solo tra XV e XVII secolo, più la riforma Consalvi del 1816)!

  319. mirkhond scrive:

    “E infatti, come si chiamava l’enclave di Bologna in Romagna? Castel Bolognese: cittadina che peraltro esiste ancora ed è in provincia di Ravenna. Tanto Bologna era Romagna, che il castello di Bologna in Romagna era un enclave in terra romagnola.”

    Mah! L'”enclave” puo’ essere vista come tale, se non si considera il ruolo crescente assunto dal comune, poi signoria di Bologna, tra XI e XVI secolo, nella stessa Romagna di cui era parte.
    Quel “bolognese” non è necessariamente sinonimo di corpo estraneo, ma appunto di risalto della potenza di tale comune poi signoria.

    • PinoMamet scrive:

      Sì, ma parlate di cose diverse:
      tu di Storia, Z. di come si autopercepisce la popolazione.

      Io, lo avrai capito, la vedo più dal lato di Z.:
      non metto in dubbio i tuoi dati storici (semmai, qualche volta, la loro influenza specifica o il risalto da dargli, ma sono dettagli in fondo) faccio però notare che in effetti la gente “si sente” così, come dice Z.

      I primi che cominciano a sentirsi lombardi (molto vagamente) sono i piacentini di città, che comunque è una città sul Po;
      nonostante poi dicano “pindariolo” 😀

      • habsburgicus scrive:

        Sì, ma parlate di cose diverse:
        tu di Storia, Z. di come si autopercepisce la popolazione.

        mi pare che abbia ragione Pino, nel senso che ha colto perfettamente la questione
        STORICAMENTE è indubbio che Bologna sia Romagna….o almeno qualcosa di strettamente affine e comunque non-Longobardia (che finisce al Panaro)
        A LIVELLO POPOLARE però questo si è perso..né i bolognesi vogliono essere considerati romagnoli né i romagnoli vogliono includere Bologna (ancor di più, mi sembra)..e aggiungo né modenesi, reggiani, parmensi e molti piacentini vogliono essere considerati lombardi..é un male ? forse (anche se, onestamente, non ci vedo tutto ‘sto scandalo :D),..però il tempo è passato, non esiste solo il Medioevo 😀 e nel primo Ottocento la gente colta ha iniziata a pensala così e ben presto anche il popolo..semmai l’errore storico è stato rifatto nel dopoguerra quando si è presa l’abitudine di contrapporre Romagna ad Emilia quasi fossero cose distinte (una assurdità storica) laddove l’Emilia, romanamente intesa, comprendeva anche Bologna e la Romagna (come sottoinsiemi della medesima)..così era intesa nel 1830 (quando ancora, stancamente, Parma e Modena erano definite anche Lombardia), poi da Farini nel 1859 indi da quasi tutti sino al 1945…tuttavia, anche così, non c’è da scandalizzarsi…sbagliano..e vabbè ? se a loro piace così, avranno pure il diritto di scegliere il nome, no ?
        assecondiamoli 😀

        • habsburgicus scrive:

          per dire, l’Olanda è Germania..chiunque conosca un po’ la storia medievale sarà d’accordo
          oggi però gli olandesi NON si sentono tedeschi, anzi li odiano pure un pochino 😀
          che facciamo ? li chiamiamo tedeschi, col rischio di farei linciare 😀 ?*
          oppure li chiamiamo olandesi e, magari, facciamo pure finta di credere che l’Olanda non c’entri assolutamente con il mondo germanico ?
          mi pare sia meglio la seconda opzione 😀

        • PinoMamet scrive:

          Confermo che gli olandesi “non si nasano” troppo con i tedeschi…

          però un amico olandese, tornato distrutto da un viaggio in India, al momento dello scalo in Germania ha letteralmente “baciato la terra tedesca”
          😉

        • Z. scrive:

          Già, e storicamente la Puglia è Francia, infatti ci stava una famiglia che si chiamava Hauteville; la Sicilia è Normandia, più o meno per la stessa ragione; l’Inghilterra è come Ostia, perché ci stavano i Romani.

          Ma soprattutto Ravenna è un terzo Umbria, un terzo Toscana e un terzo Grecia, perché alla sua fondazione e al suo sviluppo si dice abbiano contribuito gli Umbri, i Gr… ehm, i Romei e gli Etruschi.

          Ora capisco perché qua arriva gente che si lamenta che a Bologna non c’è il mare. Fuori dal Mondo, per qualche ragione, è stato abbandonato lo studio della geografia 😀

        • Peucezio scrive:

          Sapete che c’è?
          Io ho deciso che mi sento venusiano.
          E domani vado a chiedere il passaporto.

          Non si potrebbe fare una legge che vieti categoricamente il sentire e che sancisca che esiste il solo essere?

        • Z. scrive:

          …dove naturalmente l’essere per tutti corrisponde al tuo sentire personale, immagino 😀

        • PinoMamet scrive:

          Peucezio, a parte che la vedo come Z. qua sopra…
          😉

          ma ti ricordo che tu sei un milanese con origini di Bari; che si sente peuceta (o come si dice), che equivale più o meno a venusiano, sulla scala della credibilità…
          😉

        • mirkhond scrive:

          E con forte accento milanese! 🙂

        • Z. scrive:

          Secondo me Peucezio è come R&T: essenzialmente, ci piglia tutti pei fondelli. E dietro lo schermo si fa grasse risate alla facciaccia nostra 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Poi per carità, non ti critico mica per questo: fai benissimo a sentirti quello che ti pare.

          Ma ecco, vedi come siamo avanti noi nel Mondo, sive Emilia-Romagna? 😉

          Lasciamo che gli altri si sentano come vogliono;
          lasciamo anche che vengano a dirci come dovremmo sentirci di noi (di solito cose bruttissime, e/o lontanissime dal nostro “sentire”, ma tant’è);
          solo, ecco, non aspettatevi anche di convincerci…

          dici che nello spazio di una sola generazione cambia la percezione: beh, e non ve lo ripetiamo continuamente io e Z. e Roberto?
          Provate, che vi costa: andate di porta in porta a convincere i bolognesi che sono romagnoli, visto che questo sembra così importante per i destini dell’universo…
          😉

          non vi aspetterete che faremo tutto lo sforzo noi, no? 😉

        • Peucezio scrive:

          Pino,
          così rischiamo di confondere le questioni.
          Io sono uno nato da genitori pugliesi (da tutti i lati, nonni, bisnonni, ecc.), cresciuto a Milano e questo è il dato oggettivo e incontestabile.
          Poi il fatto che io ritenga di appartenere alla Terra di Bari anziché a Milano o il fatto che dia più importanza al sangue che all’ambiente (ma dipende dai casi) è una questione soggettiva, non pertiene ai dati di fatto.

          Ma qui si parlava del fatto che i luoghi hanno dei nomi, hanno una storia, dei confini. Cioè l’uomo fra le altre cose, nel continuum del territorio crea delle entità discrete, segmenta lo spazio e stabilisce confini.
          E tali confini sono convenzionali e legati a ragioni storiche.
          E non sono soggetti al capiriccio individuale: cioè non è che se io mi metto in testa che Bitritto è Salento perché io sono bitrittese però mi piace la pizzica, Bitritto diventa Salento.
          Io volevo dire solo questo.

        • Peucezio scrive:

          “E con forte accento milanese!”

          Vabbè, per i baresi forte accento milanese è quello di chiunque non parli proprio barese cozzalo.
          Io lo faccio anche, quando parlo di cose quotidiane, ma siccome con i buon Mirkhond alla fine si parla sempre di storia e altri argomenti elevati, lì non riesco a parlare cozzalo e allora a lui suona “milanese”.
          Poi qualcosa di milanese ci sarà pure, ma se mi sentisse Francesco mentre parlo con Mirkhond, non avrebbe esattamente l’impressione di un milanese.

        • Peucezio scrive:

          Comunque nel sud in genere chi parla in dizione (non è il mio caso), tipo speaker del documentario o doppiatore, è percepito come “milanese”, come se i milanesi parlassero in dizione, mentre non azzeccano una vocale (per non parlare del raddoppiamento sintattico inesistente, delle s sonore e tutto il resto.
          Sempre considerando i più colti, perché se poi si considerano gli altri, compresi molti laureati, saltano fuori le varie rùbriche, appéndici, mòlliche, persuàdere (ho sentito dissuàdere da un docente universitario di origine piemontese con tre lauree), sàlubre, le ìcone, ecc.

  320. mirkhond scrive:

    “Z. di come si autopercepisce la popolazione.”

    Bisognerebbe capire allora, quando è iniziata tale autopercezione….

  321. mirkhond scrive:

    Sempre parlando pro domo mea

    La questione israelo-palestinese non è al centro dei miei problemi, anche se mi interessa molto….
    Se se ne parla qui, sempre da parte mia, è in qualche modo per deragliare da ben altre questioni che mi toccano davvero…
    Idem sull’Emilia-Romagna, il Nord Italia (che comunque mi sono estranei) o i Borbone-Napoli….
    Il problema è che vorresti parlare più di TE, ed in parte lo fai (anche troppo), ma poi ti accorgi che ad un certo punto ti devi comunque fermare, perché ciò che è chiaro o appare tale a te, non lo è affatto per chi ti legge.
    E torniamo dunque al tema per me centrale, dell’INCOMPRENSIONE tra esseri umani, dovuta a vari aspetti…
    E dunque “deragli” su altri argomenti su cui puoi litigare o fare polemica, mentre in realtà pensi a tutt’altro….
    Peucezio mi fa rilevare la mia incapacità di distinguere i piani, ed ovviamente ha ragionissima……

  322. mirkhond scrive:

    ….Ma il problema è come poter parlare di ciò che mi sta veramente a cuore, senza litigare, fare polemica, scocciare?

    • PinoMamet scrive:

      Ma se quello che ti sta a cuore non è Israele/Palestina, né l’Emilia-Romagna, né il Nord Italia o i Borbone-Napoli…
      non vedo proprio da cosa possa nascere la polemica! 😀

      e che sarà mai? la linguistica illirica??
      😀 😀

  323. mirkhond scrive:

    Grandi scrittori come Silone, Moravia, Garcia Marquez, attraverso la rielaborazione letteraria-romanzesca, ci sono riusciti egregiamente, mentre per me si è creato un “blocco” dovuto alla consapevolezza del non poter vivere ciò di cui vorrei scrivere…
    Essere tu il protagonista, vivere nel tuo racconto, realizzare i tuoi sogni, questo è quello che vorresti davvero….
    E addio computer, internet, blog, forum, kelebek, eccetera
    Vivere in pienezza come vorresti…
    Sì, ma come in CONCRETO?

    • PinoMamet scrive:

      Guarda, senza rancore proprio per nessuno, e anzi con ricordi buoni di tutti (e sottolineo tutti);
      ma ad abbandonare il blog ci penso ogni giorno.

      Una volta l’ho fatto: è durato pochissimo, perché per caso ho letto un commento di Mauricius su Medioevo e antichità, dopo aver aperto il blog per caso/abitudine, e non ho resistito;

      però per quel pochissimo, ti dirò, sono stato bene.

      NOn voglio dire che lo dovresti fare anche tu; sono valutazioni personali.
      Però in effetti è uno stress.
      Tutti i giorni (o quasi) una polemica, magari innocua e risolta simpaticamente, ma una polemica.
      Incomprensioni, qualche volta rabbia, stare ad aspettare una risposta.

      Almeno quando il professor Roimpiglionis e il professore Limortè litigano a distanza a colpi di articoli sulle riviste accademiche sull’uso del cum concessivo nelle Odi di Orazio, lo fanno a distanza di mesi, di anni, di decenni a volte.
      In mezzo fanno benissimo in tempo a pensare ad altro, guardarsi intorno, andare al mare e ai monti, farsi una famiglia;

      è la velocità che ci frega.

      • habsburgicus scrive:

        @Pino
        invece secondo me il blog non lo dovrebbe abbandonare nessuno !
        (il che non vuol dire che uno sia obbligato a commentare eh)
        anzi vorrei che tornassero (lista non esaustiva, non si offenda chi viene dimenticato :D)
        Andrea di Vita
        Roseau
        Luigi
        l’amico croato di Mirkhond
        (+un ritorno “normale” di Maurizio Teofilatto
        un ritorno “normale” di Ritvan
        un ritorno “normale” di Tortuga
        un ritorno non solo oltrarnino di Miguel
        cui aggiungerei
        una maggior presenza di Lisa che in verità non se ne è mai andata e non avendo mai commentato molto, non ha neppure ridotto in modo particolare la sua presenza, a dirla tutta)

        @Mirkhond
        se quello che ti interessa, è la questione della donna che ti ha dato (purtroppo) il palo e delle donne, in generale, parlane pure ! magari non ho nulla da dire (o forse sì, dipende da come va il discorso) ma a me non scocci né annoi !

      • Z. scrive:

        Pino, però, scusami…

        frequenti servizi come FB dove l’odio e le malignità si sprecano ogni singolo minuto, e ti fai problemi per due battute innocue che ci facciamo tra noi?

        su, dai, non puoi pensarlo veramente!!

        • PinoMamet scrive:

          In realtà su FB campo bene perchè lo uso quasi esclusivamente per chattare con miei amici.

          Ogni tanto posto un brano o un video, così, per varietà.

          Ho scelto di mettere tra le persone che non leggo un numero molto elevato di contatti.

          Quanto agli altri, metto dei “mi piace” alle cose che postano che mi piacciono davvero, e a volte anche a quelle che non mi piacciono ma su cui non mette “mi piace” nessuno, per non farli sentire soli.

  324. mirkhond scrive:

    Come reagire davanti ad un mondo in cui ti senti estraneo, e in cui non riesci a trovare la tua dimensione?
    Per anni ha sognato e hai resistito alle avversità, con la tenace speranza, assurda e irraggiungibile, di poter andare a vivere nei luoghi dei tuoi sogni, nel deserto, di diventare un beduino, di ritrovare Cristo nell’ambiente originario della mia fede.
    Insomma di allontanarmi da un’occidente, che sia pur vissuto in una lontana periferia provinciale, fin da bambino mi faceva sentire a disagio.
    Il non poter vivere come vuoi, vestirti come vuoi, stare dove vuoi, stare con chi vuoi…
    E invece?
    Guerre, dittature, pericoli di ogni genere, timore di essere scambiato per ciò che non sei solo per il colore della tua pelle, per i tuoi tratti somatici, senza vedere oltre…
    Senza vedere che hai più in comune con loro che con la tua terra, la tua gente, tra cui in fondo ti senti un alieno da quando avevi 10 anni…..
    Ai voglia a sognare inesistenti contadini del mulino bianco.
    Manco l’ombra ne vedi!
    Mentre invece vivi in brutte città dai grandi palazzi con tanti piani, traffico continuo di brutte macchine (almeno le 500, 600, 600 multiplo, 850, 1100, mini minor della tua infanzia esteticamente erano più belle), cemento ovunque, urbanizzazione ovunque, campagne che arretrano di fronte all’inguaribile mal della costruzione brutta e grigia, brutte chiese moderne, donne incapaci di amare un uomo per tutta la vita, pali continui, abbagli continui, per ultimo la tua dottoressa che ti dice che devi dimenticare l’ultima che ti ha dato il palo, perché su di lei hai proiettato solo il tuo bisogno (di amore) che non risponde alla realtà dei fatti.
    Ma allora ti devi rassegnare alla solitudine fino alla morte?
    Stando a lei sì, perché (non te lo dice ovviamente) sei un invalido, un “mongoloide” e dunque, stando alla moderna psichiatria o il “mongoloide” fa comunella con un’altra “mongoloide” (e così entrambi cadono nel pozzo come i ciechi della parabola di Gesù) oppure niente.
    Nisba, come direbbero i norreni.
    Mai alzare lo sguardo in alto, mai desiderare una “sacra vestale”, una “marchesina” o semplicemente un’operatrice socio-sanitaria di una comunità di disabili, ma che ovviamente non è affatto disabile!
    No! Pussa via mongoloide!
    Ti dobbiamo curare, non permetterti di amare e di voler farti amare da una nostra collaboratrice.
    Il regolamento, la deontologia!
    E Santo DDio! Tutto ti dobbiamo dire?
    No, che non me lo dite, perché voi siete così senzibbili, così educate, che non lo dite.
    Però me lo fate capire, ME LO AVETE FATTO CAPIRE in mille modi!
    E allora, cara dottoressa che cazzo mi curo a fare?
    Non è meglio prendere un treno che, come nastro azzurro, ti porta lontano, lontano?
    In un viaggio da cui non c’è ritorno?
    E adesso via coi perculatori cispadani, Moi, Zanardo, ecc.
    Che tutto qua finisce in burla….
    Come se vivessi a Bologna, io….

    • Z. scrive:

      Non esagerare, Duca. Qui nessuno ti ha mai schernito per i tuoi problemi personali, men che meno io e Moi.

    • Peucezio scrive:

      E’ una dottoressa del cazzo.
      Perché se tu fossi psicotico, schizofrenico o robe simili, vabbè, si cerca di farti campare appena decentemente se possibile e amen.
      Ma siccome non sei nulla di queste cose, ma hai solo dei problemi, per quanto seri, l’unia cura che queste persone devono darti, visto che sono dei medici, dei professionsti, è proprio quella che ti consenta di trovare l’amore, di uscire dall’isolamento, di ottenere dalla vita le cose che desideri.
      Ma ovviamente si tratta di funzionari, di medici del cavolo, con la mentalità da borucrati, come molte (non tutte per fortuna) di queste psichiatre delle strutture pubbliche.

  325. mirkhond scrive:

    “Però in effetti è uno stress.
    Tutti i giorni (o quasi) una polemica, magari innocua e risolta simpaticamente, ma una polemica.
    Incomprensioni, qualche volta rabbia, stare ad aspettare una risposta.”

    Come ti capisco, perché è lo stesso che provo io.
    A me che non piace litigare, e invece finisco per fare lo sgarbi alle cozze, e poi su questioni in fondo per me secondarie.
    Mentre Habsburgicus parla solo di storia e di fighe baltiche, Moi con i suoi enigmatici enigmistici, Zanardo col suo avvocatese-politichese-paraculese, e si consolano e si sfogano così, io invece nonostante tutte le “urla” su questo o quell’argomento, non solo mi stresso, mi stanco, mi arrabbio, ma alla fine resto sempre amareggiato perché non riesco a trovare ciò a cui aspiro davvero….
    Sapessi come fare, almeno!

    • PinoMamet scrive:

      Il fatto è che tu dici che non ci capiamo (mica io e te: tutti, dico) ma secondo me, in fondo, ci capiamo anche troppo.

      E ci dedico questa canzone, che mi hai fatto venire in mente, sul bigliettaio di Lilas, “uno di quei ragazzi che guardi e non riguardi più”, che sogno un giorno di evadere, andarsene sulla “grand route”, e “se non c’è più tempo, me ne andrò con i piedi davanti”.

      https://www.youtube.com/watch?v=E8ZCvYg5-ZQ

    • Francesco scrive:

      io devo essere stronzo perchè a “litigare” qui mi diverto un sacco

      anche se a volte temo di ferire Miguel, che mi pare più ingenuo dell’addestratore medio di milizie

      ma alla fine di solito prendo delle belle mazzate e tutto si aggiusta

      che poi, fuori mi aspetta il Milan e chi è mai stato tifoso può capirmi

  326. mirkhond scrive:

    “però per quel pochissimo, ti dirò, sono stato bene.”

    E’ capitato anche a me quando sono stato ad Ascoli.
    Eppure ho un portatile.
    Ma non me lo sono portato appresso….

  327. mirkhond scrive:

    “Almeno quando il professor Roimpiglionis e il professore Limortè litigano a distanza a colpi di articoli sulle riviste accademiche sull’uso del cum concessivo nelle Odi di Orazio, lo fanno a distanza di mesi, di anni, di decenni a volte.”

    Prima di giungere a commentare qui, ormai da quasi 5 anni, scrivevo su altri blog, e su forum borbonici e asburgici sul tubo.
    Alla fine mi sono ritirato perché non ne potevo più dei continui bracci di ferro con interlocutori con cui ero agli antipodi, praticamente su tutto…
    Tanto sono rimasto qui, sia perché non riesco a ritagliarmi spazi alternativi, sia perché Miguel ci lascia liberi di esprimerci…
    Però litigare, essere perculati e incompresi di continuo, finisce con lo stancare….
    Quando devo riflettere sul serio e lucidamente, sento il bisogno di allontanarmi e allontano dal computer….

    • Francesco scrive:

      1) ottima decisione

      2) litigare mi pare una parola grossa

      3) io amo litigare con Z, che è molto più rosso di quanto pensi, e con Miguel, che molto più reazionario di me

      però la cosa bella è l’amicizia telematica tra tutti, che vale 100 volte le dispute

      ciao

      • Z. scrive:

        Ma anche tu sei molto più bolscevico – oserei dire anzi: stalinista – di quanto pensi.

        Per questo noi si va d’accordo, forse.

        😀

        • Francesco scrive:

          ma io lo so di essere stalinista, quando sento certi socialisti fru fru mi parte il quarto d’ora NKVD!

          poi torno un moderato

          invecchiando mi sto Mirkhondizzando, mi sento sempre più solo (politicamente e calcisticamente)

          🙁

  328. mirkhond scrive:

    “un ritorno non solo oltrarnino di Miguel”

    Ci stavo riflettendo poco fa.
    Miguel mi ha aiutato molto a capire non solo gli USA, ma le Americhe in genere, e proprio perché è americano nel senso più vero della parola.
    Grazie a lui, insieme a Cent’Anni di Solitudine di Garcia Marquez, credo di aver capito il perché della sua vocazione oltrarnina.
    Miguel nell’Oltrarno crede di avervi trovato la cittadina wasp della frontiera usana profonda, o la Macondo garciano-marqueziana, e cioè la comunità piccola e coesa, e autosufficiente che deve combattere contro le avversità di un potere centrale, visto e vissuto come lontano e ostile (e spesso non a torto sia in Nord che in Sud America).
    Ed è proprio questa americanicità profonda di Miguel, che lo rende spesso indecifrabile e incomprensibile a noi commentatori di varie aree d’Italia, ma tutti accomunati da vissuti e radici molto diverse da quelle di Miguel.
    Solo un americano puo’ credere di vivere in una comunità autosufficiente, lottando in continuazione contro i poteri forti del comune (in realtà oligarchia governante) di Firenze, con lo spirito del Texano dagli Occhi di Ghiaccio di Clint Eastwood, o Josè Arcadio Buendìa e suo figlio Aureliano il colonnello, contro i centralisti di Bogotà.
    Ecco perché Miguel non viene compreso e viene deriso e perculato da Zanardo e da Franky (che fa l’americano, ma è nato in “Italì”, nun c’è sta’ nient’ a fà…. 🙂 ).
    Miguel è un sognatore socialista, ma di quella cultura sognatrice e socialista panamericana che a noi, ormai abituati allo stato forte, centralizzato, edificatosi dal XVIII secolo in poi, ci è estranea….

  329. mirkhond scrive:

    Miguel potrebbe vivere bene i un contesto post-statale, se stato è inteso come servizi sociali.
    Io invece, mi dovrei suicidare….
    Ecco la differenza vera tra americani e noi, per come la vedo io….
    Noi per vivere come potrebbe Miguel, dovremmo risalire davvero ad epoche anteriori all’illuminismo….

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Diciamo che la differenza tra la tua condizione è la sua è ciò che i previdenzialisti chiamano “bisogno”, ovvero quello stato in cui tu non puoi provvedere alle tue necessità e neppure la tua rete sociale è in grado di farlo per te.
      La società tradizionale conosceva il bisognoso e, a differenza di quella statuale, lo cacciava dalle mura e lo rifiutava (lebbrosi, accattoni, ecc), lavandosi la coscienza con qualche sporadica elemosina.
      Possiamo anche eliminare Stato e diritto, ma allora stiamo veramente spogliando l’ultimo dell’unica sua tutela.

      Non so quanti abbiano visto La Principessa Mononoke di Miyazaki. Se ci si fa caso nel film ogni comprimario altro non è che un simbolo (il monaco – emissario imperiale – è il potere, Eboshi è il progresso/la modernità…). Tra le figure non ce n’è una realmente negativa (ok, sì: i samurai lo sono): il monaco stesso, simbolo del potere, è l’unico ad aiutare il protagonista in difficoltà nel momento in cui è un reietto, un espulso. Perché è così: l’ultimo ha bisogno del potere, a differenza del penultimo…

      • Francesco scrive:

        OK me lo devo rivedere, non lo avevo affatto notato.

      • Peucezio scrive:

        “La società tradizionale conosceva il bisognoso e, a differenza di quella statuale, lo cacciava dalle mura e lo rifiutava (lebbrosi, accattoni, ecc),”

        Mah, oddio, era anche vero che i pazzi vivevano in casa coi parenti e stavano in mezzo alla strada a giocare coi bambini.

        • mirkhond scrive:

          Peucezio

          Hai mai sentito parlare delle accabbadore sarde?

        • PinoMamet scrive:

          Io ne ho sentito parlare per via del libro: a dire il vero, ho letto degli articoli su internet, in cui si sostiene che sia tutto in gran parte frutto della fantasia dell’autore del libro (o autrice, non ricordo).

          Nel frattempo pare che la cosa sia diventata di moda, e l’ “accabadora” salta fuori in tutte le salse (io me la sono ritrovata in un cortometraggio in un festival…)

      • Francesco scrive:

        per i vecchi non valeva mica tanto e credo che la famiglia allargata venisse a fornire un bel pò di “welfare” ante-litteram (i figli del cognato morto che crescono in casa e così via)

        senza dimenticare l’infinita operosità della carità religiosa – dalla “minestra del convento” in giù

        mi sa che idealizzi in negativo

        • mirkhond scrive:

          Qui riconcordo con Francesco… 🙂

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          La famiglia allargata è un’immagine un po’ da ridimensionare.
          1) In ambito urbano non esiste almeno dal secolo XI (prima non so).
          2) In ambito rurale è esistita solo nei momenti in cui è stato possibile frazionare la proprietà o la rendita fondiaria permettendo comunque a tutti di avere abbastanza per sopravvivere. Si calcola, per esempio, che il saldo naturale delle città medievali fosse negativo e che la crescita demografica esplosiva che conobbero fu dovuta all’immigrazione di figli minori dalle campagne, ovvero gente che veniva cacciata da fondi non più in grado di sostentare tutti i fratelli.
          3) Le opere pie sono spesso e volentieri sopravvalutate, almeno per quello che riguarda il periodo medievale. Abbiamo costituzioni di monasteri e conventi che impongono sì l’assistenza ai bisognosi, ma in chiave simbolica (per es., l’obbligo di nutrire e ospitare in certi giorni “dodici poveri”). La stessa assistenza delle comunità cittadine era assolutamente insufficiente, tanto che era tipico lo scontro negli ospedali tra i poveri e gli ammalati (ovvero i malati di una classe sociale solo un po’ meno povera di quell’altra…), dove i secondi erano visti come pericolosissimi competitori dai primi.
          Il che è anche indicativo per vedere nelle classi povere quanto ci si poteva occupare del malato in casa, visto che lo si spediva in un ospedale non essendoci le risorse per mantenerlo altrimenti…
          4) Nel Trecento era prassi tipica l’espulsione dei mendicanti dalle città.

        • Peucezio scrive:

          Tra l’altro pare che fra gli zingari (Miguel potrà confermare o meno), mentre la donna in generale ha un ruolo di forte assoggettamento, ciò non vale però per la donna anziana, cui, in quanto tale, viene tributato un grande rispetto, esattamente come all’uomo, perché l’età prevale sul sesso.

        • Peucezio scrive:

          Comunque l’Ancien Régime non è solo il Medioevo.
          Che tra l’altro copre un millennio di storia, quindi ci si trova di tutto.

  330. mirkhond scrive:

    Uno zio imprenditore, vissuto sette anni a San Francisco, ci diceva sempre che l’America è solo per i forti…
    Idem una amica che andò in Cile….,

    • Francesco scrive:

      quindi secondo te dal Quebec al Canale di Magellano ci sono solo centinaia di milioni di energumeni?

      non ti pare leggermente improbabile?

      forse la retorica dominante sarà così, anzi una sua parte

      • mirkhond scrive:

        Milioni di energumeni puo’ darsi.
        Ma certamente anche milioni di sventurati….
        E l’America è proprio la cartina di tornasole su cui cade il teorema di Piero Gheddo, sul Cristianesimo sempre portatore di giustizia, carità e democrazia….

        • Francesco scrive:

          appunto, se ci sono anche i poveri e i deboli vuol dire che non sono del tutto abbandonati, sennò starebbero all’altro mondo

          sono abbastanza come noi, solo un pò peggio

          ciao

        • mirkhond scrive:

          Non mi sono spiegato Franky.
          Se nelle Americhe (dunque non mi riferisco solo agli Usa, ma anche a quella latina, Cile in primis), ci fosse DAVVERO una società ispirata dal Vangelo, come afferma Gheddo, tante ingiustizie sociali non dovrebbero nemmeno esistere…

        • Francesco scrive:

          guarda che non è che oltre l’Atlantico il peccato originale si smacchi come i giaguari emiliani!

          a sud del Rio Grande è tutta cultura cattolica e le cose vanno peggio che nel nord protestante, peraltro

          ciao

  331. MOI scrive:

    @ Z

    Alludi a “Lo Scrutatore Non Votante” ? … Guarda che è di Samuele Bersani.

    https://www.youtube.com/watch?v=itN_yyg59rE

    … Poi che il Latinetto sia da Fascisti (ma perché non tutto lo Ius ? Torniamo _ fra l’altro con la copertura politically correct del Relativismo _ agli Stregoni che stabilivano colpa o innocenza in base a come cadeva disposto un mucchietto d’ossicini di pollo dopo averli agitati in un bussolotto !), cedo la parola a Tre Grandi Giuristi :

    https://www.youtube.com/watch?v=JCNO_ZAHfR8

  332. mirkhond scrive:

    E mentre gli Usa non mi piacciono, il Cile invece è l’unico stato americano, a parte la Macondo (Aracataca) di Garcia Marquez e il Grande nord canadese-alaskano, che mi ha sempre attratto…
    Ma che non conosce sanità pubblica e carità per il bisognoso, se non a livelli marginalissimi di qualche buon prete o di un gruppo di suore davvero missionarie e di frontiera….
    Per me lo stato sociale è una conquista, non un fardello inutile di cui sbarazzarsi…

  333. mirkhond scrive:

    Insomma posso ammirare Miguel per la sua lotta titanica per il suo Oltrarno.
    Ma non posso seguirlo, perché da noi se crolla ciò che resta dello stato, c’è solo la camorra come pronto sostituto….

    • Peucezio scrive:

      In che senso sarebbe peggio?
      Lo stato ti taglieggia, ti espropria, fino a ridurti all’osso e indurti al suicidio, esattamente come la camorra, solo che, mentre un camorrista, che può sempre morire per un regolamento di conti o finire dentro, un agente di Equitalia non rischia assolutamente nulla.
      Quindi della camorra qualche remota speranza di liberarti ce l’hai, dello stato no.

      • mirkhond scrive:

        Stai scherzando, spero!
        La camorra ti fa a pezzi e ti getta in pasto ai maiali!

      • mirkhond scrive:

        La camorra non eroga servizi sanitari per i disabili…

        • Z. scrive:

          Duca, Duca…

          lo sai com’è il buon Peucezio: quando le sue teorie fanno a pugni con la realtà, leva di mezzo la realtà 😀

        • mirkhond scrive:

          Un Rousseau reazionario 😉

        • Peucezio scrive:

          “La camorra non eroga servizi sanitari per i disabili…”

          Sui servizi sanitari per disabili stendiamo un velo pietoso.
          Certo, meglio che qualcosa ci sia, anziché niente, ma è talmente lontano da come dovrebbe essere, che lasciamo perdere.
          Se mi parli di venti o trent’anni fa, è un altro discorso.
          Stessa tassazione opprimente, ma almeno in cambio uno straccio di stato sociale, di università, di scuola ce l’avevi.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          E allora visto che è troppo poco (concordo, ma è un discorso di misura), allora tanto vale che non ci sia nulla, no?

        • Peucezio scrive:

          Non ho detto questo.
          Ho detto che non vedo molta differenza fra le organizzazioni criminali e lo stato italiano (che peraltro annovero fra le prime).
          E non sono neanche sicuro che una famiglia protetta o favorita dalla camorra non riceva un qualche aiuto per un figlio disabile (in cambio di favori, coperture, tutto quello che volete).
          Ovviamente non posso dimostrarlo, anche perché non è che la camorra ha l’abitudine di tenere un registro pubblico con entrate e uscite e con un bilancio ufficiale consultabile.
          Non vedo nessuna superiorità morale dello stato, così come si configura oggi, nell’Italia del 2015.
          Poi sul piano pratico forse è più conveniente affidarsi allo stato che alla camorra, ma dipende dalle singole realtà.

          Ma in generale vale quello che dice Miguel: gli intrecci sono così stretti, che probabilmente non ha neanche senso distinguere fra stato, grande imprenditoria e finanza, camorra e varie altre reti di interessi, clientele, ecc.

        • Z. scrive:

          Massì, è la stessa cosa. Uguale uguale, proprio. Quando un cittadino campano ha un incidente o comunque necessita di intervento medico, viene raccolto da barellieri pagati dalla camorra e operato in ospedali finanziati dalla camorra da chirurghi il cui stipendio è finanziato dalla camorra.

          Chirurghi che naturalmente si sono istruiti e laureati nelle scuole pubbliche a spese della camorra, eh.

          E’ proprio così che vanno le cose, nel Peuceziama 🙂

        • Francesco scrive:

          qui su si pensa che quando un cittadino campano ha un incidente

          1) non se lo fila nessuno
          2) se qualcuno se lo fila, l’ambulanza tanto non riesce ad arrivare in tempo perchè le strade sono bloccate
          3) se lo portano all’ospedale, è chiuso per inchiesta della magistratura o per ritardo del collaudo
          4) se è aperto, non lo curano lo stesso perchè non gliene frega niente e se lo mangiano i topi

          spero che ci sbagliamo, però

          😉

        • Peucezio scrive:

          Con tutta la stima che ho per i campani (ma non per lo stato), temo che la descrizione di Francesco non sia troppo irrealistica.

        • Z. scrive:

          Qui si pensa che sia certamente meglio ammalarsi a Milano che non a Napoli – e ancor meglio ammalarsi a Bologna piuttosto che a Milano, e meglio ancora non ammalarsi proprio! – ma si conoscono anche persone che hanno avuto ottime esperienze negli ospedali campani.

          Soprattutto, per quanto negativa può essere la tua esperienza in Campania, il fatto che gli ospedali ci siano o meno non è un dettaglio trascurabile.

          E quando hai bisogno, nel bene e nel male, sono loro ad occuparsi di te. Non certo i camorristi.

          Quindi, cortesemente, diciamo poche turbofesserie 😀

        • Peucezio scrive:

          D’altronde nel degrado della società d’oggi, anche queste società decadono. Ma in fondo rappresentavano reti di solidarietà efficienti.
          E comunque vorrei sapere qual è l’ospedale in Campania o in Sicilia che sia stato costruito senza nessun minimo apporto della camorra o della mafia.

        • Francesco scrive:

          sì Peucezio ma apporto puramente negativo

          se entra l’acqua, se la carrozzina non entra nel cesso, se l’impianto elettrico è fatto con lo spago, se metà degli infermieri non c’è mai, se i macchinari non ci sono o sono imballati o sono scatole con dentro i mattoni, ecco allora puoi ringraziare la camorra

          non mi pare che i camorristi abbiano una mentalità da classe dirigente, criminale ma dirigente.

  334. mirkhond scrive:

    “La società tradizionale conosceva il bisognoso e, a differenza di quella statuale, lo cacciava dalle mura e lo rifiutava (lebbrosi, accattoni, ecc), lavandosi la coscienza con qualche sporadica elemosina.”

    Il grande storico statunitense Albert T. Olmstead, nella sua incompiuta e per i tempi innovativa (1945) opera sull’Impero Persiano Achemenide (559-330 a.C.), racconta che Alessandro Magno, quando giunse alla città iranica di Battra (l’odierna Balkh, oggi nel Tagikistan afghano), rimase scioccato dal vedere buttati fuori dalle mura, vecchi e invalidi che venivano sbranati dai cani…
    Allora proibì tale barbara usanza!
    Olmstead non era un ellenofilo e amava molto l’Iran, cercando di ricostruirne la sua storia più antica rileggendo criticamente le fonti scritte su di essa, quasi unicamente greche ed ellenistiche, cercando il più possibile di “depurarle” da tali filtri culturali.
    Quindi, essendo il suo lavoro rimasto incompiuto, non sono riuscito a capire se l’episodio sovracitato riflettesse una realtà effettiva, o fosse una deformazione a posteriori di qualche storico ellenistico, che magari aveva frainteso l’usanza zoroastriana di seppellire i morti nelle cosiddette torri del silenzio, sulle cui terrazze i cadaveri venivano spolpati dagli avvoltoi, perché non contaminasserola terra…

    • PinoMamet scrive:

      Penso, come te, che si tratti di una deformazione da parte di qualche storico/viaggiatore, che avrà frainteso l’usanza che dici o altre simili, che il mondo iranico aveva in comune con altre culture eurasiatiche “sciamaniche”.

      Un cadavere lasciato fuori, magari sopraelevato su una piattaforma perché venisse spolpato dagli avvoltoi (come uso anche di alcune popolazioni nordamericane), una traduzione scorretta o una guida poco informata, possono essere bastate a creare la deformazione.

      Del resto era già stato postato qua (non so se da te o da Moi o da altri) un documentario sull’uso tibetano di fare a pezzi i defunti per lasciarli poi scarnificare appunto dagli avvoltoi…
      abbastanza ributtante, molto lontano dalla nostra sensibilità, ma sicuramente non inumano come il racconto “battriano” in oggetto.

  335. Roberto scrive:

    Per mirkhond,
    A proposito di quanto i bolognesi si sentono attratti dalla Romagna, voilà la versione di Romagna mia cantata dai tifosi bolognesi per accogliere i fratelli romagnoli del Cesena

    https://m.youtube.com/watch?v=EcpqcnsDUnQ

    Delizioso vero?
    Tanto amore mi commuove

  336. mirkhond scrive:

    Roberto

    Le beghe di campanile ci sono anche tra Bitonto e Palo del Colle, tra Fasano e Martina Franca, tra Gravina e Altamura, tutte (tranne Martina) in Terra di Bari e tutte pugliesi!
    E dunque? 🙂

    • Z. scrive:

      E dunque ora vai in mezzo a quei signori e spiega loro con dotte dissertazioni che sono, in realtà, tutti romagnoli.

      Poi, se sopravvivi, ti porto a Ravenna a spiegare a tutti che sono un terzo toscani, un terzo umbri e un terzo gr…, ehm, romei.

      Ti aspetto 😀

      • Peucezio scrive:

        Montagne di cazzate.
        Basta una generazione perché la gente si dimentichi di ciò che è.
        In Terra di Bari credo ci sarà un 1% della popolazione che sa di essere di Terra di Bari e uno 0,5% che sa di essere peuceta.
        La gente semplicemente è ignorante e non sa nemmeno dove ha il buco del culo.

      • PinoMamet scrive:

        Beh, dai, Peucezio, in questo caso direi che ha ragione il 99,5% dei baresi…

        forse non dovrei dirlo a uno col tuo nickname, ma dai peuceti ai baresi è passata un po’ più di una generazione 😉

        sarebbe come dire che i bresciani sono celti…

        PS
        Tutti i pugliesi e i salentini che ho conosciuto sono ben conosci della differenza Puglia/Salento.
        E hanno ragione: si parlano due gruppi di dialetti parecchio diversi.

        Mentre emiliani e romagnoli (che sì, anche loro sanno, all’incirca, dove comincia una zona e finisce l’altra… e Bologna è in Emilia) parlano gli stessi dialetti, non posso farci niente!

        • Peucezio scrive:

          No, Pino, sono semplicemente ignoranti, perché da Frentani, Marrucini, Peligni ecc. è passato esattamente lo stesso tempo, eppure in quei posti si riempiono continuamente la bocca con questi nomi.
          Ma non c’entrano i millenni: la gente non sa neanche che fino al 1927 Fasano e Cisternino erano provincia di Bari e che quindi non c’entrano niente con Brindisi.

          La gente distingue Puglia e Salento solo perché ci sono le squadre di calcio del Bari e del Lecce e se i salentini non insistessero ossessivamente col Salento, i baresi saprebbero solo che esistono baresi e leccesi e penserebbero che il Salento è un frutto esotico di chissà dove.

          Ma tutto ciò in sé mi scandalizza relativamente: a Napoli nell”800 il popolino credeva che Italia fosse il nome della regina sabauda e i contadini castigliani ancora fino alla prima metà del ‘900 ignoravano l’esistenza di Madrid.
          Il popolo premoderno è comunitario e fa fatica a capire aggregazioni di più di poche decine di famiglie.
          Il guaio è quando a un popolo comunitario e con una percezione storica e geografica appiattita e a un’élite colta con una sua erudizione e una sua consapevolezza storica si sostituisce una massa di scolarizzati del tutto ignoranti, che basta che arriva un coglione e si inventa un confine regionale o provinciale, pensano che ciò sia espressione profonda della loro identità ancestrale.

          Ma

        • Peucezio scrive:

          Tra l’altro basta arrivare in Capitanata per trovare che la gente si sente dauna.
          Del Salento non ne parliamo, lì si arriva al fanatismo.
          L’unico buco siamo noi.

  337. mirkhond scrive:

    Zanardo

    Per me pensatela come volete.
    I miei problemi e i miei veri interessi sono altrove….
    La mia geografia italica arriva al massimo ad Urbino….

    • Z. scrive:

      Infatti non ho mai capito che ci azzecchi tu con questioni immaginarie che riguardano Bologna. Un po’ come se io mi mettessi a dissertare di Toritto, Bitonto, Bitetto e così via…

      Che i tuoi interessi siano altrove è giusto e normale 🙂

  338. mirkhond scrive:

    Come ho spiegato sopra, era solo un modo per sfogarmi, avendo la testa altrove….
    Di ciò che succede da voi, me ne puo’ importare come il due di picche, non essendo un giocatore di carte.
    E verso terre con cui non ho nulla a che spartire (tranne, forse qualche ascendenza, persa nei ricordi nebulosi di discendenti napoletani e che comunque no hanno mai inciso sulla mia vita e sul mio immaginario).
    Ognuno c’ha una propria geografia.
    Nella mia, ciò che è a nord di Urbino, non ha alcuna importanza….

  339. PinoMamet scrive:

    Angolo libertà di parola.

    “Komunisti”: anche crederci un po’ meno…

    Fascisti: sarei molto più patriottico senza di voi

    Antiberlusconiani: ancora??

    Froci: vi difenderò sempre quando siete trasgressivi, quando siete “normali” mai

    Lesbiche: al mondo si può anche sorridere, eh?

    Ebrei: non siete al centro dell’universo, non è che tutti stiano sempre a pensare a voi!

    Cattolici: beh, lasciatemelo dire, godo! ‘sto papa è fatto apposta contro di voi…

    Evangelici: un consiglio, dite che è una fimosi e la circoncisione ve la passa la mutua…

    Musulmani: ma non ce l’avete un servizio d’ordine?

    Atei: mi dispiace, ho già i miei bigotti di fiducia, ma grazie per lo sforzo

    Anti-immigrati: ma vi siete visti?

    Filo-immigrati “kuministi”: poracci, se li aiutate voi stanno freschi…

    • Z. scrive:

      Quindi tocca essere grillini buddisti filo-immigrati, per esclusione…

      M.me Tortue!!

    • PinoMamet scrive:

      Buddisti: è come tifare per la Juventus…

      filo-immigrati: non hanno fatto niente di male, d’accordo, ma di bene, esattamente, cosa vi hanno fatto?

      grillini: adesso ho capito chi sono i famosi Testimoni di Genova…

  340. MOI scrive:

    Per gli AntiUnitaristi :

    https://www.youtube.com/watch?v=YxfxuDiGgyo

    Ino Nasionale Veneto

  341. mirkhond scrive:

    Mi chiedo quanti veneti anelino davvero all’indipendensa….
    Poi, guardando questi video, ho l’impressione che si confonda il Veneto con Venezia…
    Realtà che fino al XV secolo erano ben diverse….

    • PinoMamet scrive:

      Fono al XV sec. non so, ma dopo, direi che il Veneto è Venezia.

      • Francesco scrive:

        oggi dire di no, che il Veneto possa tranquillamente fare a meno di Venezia

        il punto è se possa fare a meno anche di Roma e Milano (credo di sì)

        😉

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Diciamo che Venezia non esiste quasi più come città vera e propria. Non fosse per l’università e per i palazzi pubblici (tipo gli uffici giudiziari) potrebbe benissimo essere impacchettata e venduta altrove senza che il veneto medio se ne accorga fino alla sua successiva gita turistica…

        • Peucezio scrive:

          Ma Venezia non comprende Mestre?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          De jure. In realtà è come se fossero mondi diversi.

      • PinoMamet scrive:

        Francè, ti sembrerà strano, ma esistono altre cose oltre ai conti…
        😉

        • Francesco scrive:

          per voi terroni emiliano-romagnoli forse

          😀

          PS si dice che per i Veneti ci siano solo quelli, ora che non hanno più Venezia a cui guardare, non lo so quanto sia vero

          PPS Bill Clinton ha vinto un’elezione già persa pensando il contrario, poi ha distrutto il mondo

        • Z. scrive:

          Bill Clinton “ha distrutto il mondo”? cosa significa?

        • Francesco scrive:

          che mentre lui dormiva o godeva il mondo pacifico e post-storico è diventato il mondo di Osama e di Putin e del PCC

      • mirkhond scrive:

        Se è per questo Lorenzo Fogliata, storico ed indipendentista veneto, considera venete pure l’Istria (con ragione), la Dalmazia, le Isole Ionie e Creta! 😉

        • PinoMamet scrive:

          Sull’Istria e qualche costa dalmata potrei anche dargli ragione in prospettiva, beninteso, storica;
          qualcosa di veneto credo sia rimasto nelle isole ioniche, ma ora come ora poco oltre l’aspetto puramente architettonico;

          Creta poi è figlia di tante altre influenze (dorica-“romea” prima di tuttto, con una spruzzata di turco-araba-piratesca… ) ci sarà anche qualcosina di veneto, ma insomma, ascriverla al Veneto mi sembra una forzatura colossale 😉

  342. mirkhond scrive:

    Venezia era romana-bizantina, mercantile e protesa all’Adriatico e all’Oriente mediterraneo, dove, nonostante le sue gesta ladresche era più di casa che nel mondo franco, a cui era legata solo dal comune cattolicesimo.
    Il Veneto fino al XV secolo (ma Treviso già dal 1337), era parte del mondo longobardo-carolingio, feudale con le sue marche veronese e trevigiana, i suoi potenti baroni di origine pure longobarda (Este, da Romano, ecc.) franca o addirittura tedesca, con il Patriarcato di Acquileia ecc.
    La conquista veneziana della Terraferma veneta, fu un ripiego, di fronte al lento declino del suo potere marittimo, causato dallo svilupparsi della potenza ottomana.

    • Francesco scrive:

      ma a Venezia non aveano delle biblioteche? non dovrebbero aver conservato tutto lo scibile dell’antichità classica, non avendo mai avuto i barbari a saccheggiare e incendiare?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Venezia nacque nel V secolo come federazione di isolotti. Il suo centro, tra l’altro, era più nella laguna settentrionale che nella sua sede attuale e certamente non esisteva nessuna biblioteca.
        Tra l’altro da allora di acqua sotto i ponti ne è passata letteralmente parecchia, con la nascita e la totale scomparsa della grande città marinara di Torcello, ora ridotta a tre edifici in campagna.

        Il grosso centro nell’attuale Veneziano era Altino: lì forse avresti trovato le biblioteche. Altino fu prostrata dai barbari e addirittura la sua importante diocesi finì per essere soppressa. Ora è un piccolo paese, con il centro a quattro miglia dal nucleo urbano antico: Quarto d’Altino.

  343. mirkhond scrive:

    Aquileia

  344. MOI scrive:

    L’Alfabeto della Lingua Veneta

    https://www.youtube.com/watch?v=xOWAjcr04lo

    con la tipica “x” e la “elle barrata” della pronuncia “svampìa” [sic] come in Polacco , presente già in Ferrarese …

  345. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    “Lo stato ti taglieggia, ti espropria, fino a ridurti all’osso e indurti al suicidio, esattamente come la camorra, solo che, mentre un camorrista, che può sempre morire per un regolamento di conti o finire dentro, un agente di Equitalia non rischia assolutamente nulla.”

    Io invece non vedo un confine netto tra “impresa”, “stato” e “camorra”. Mi sembrano tre nomi per definire cose che alla fine sono sempre fatte da esseri umani.

    Il principale finanziatore di Matteo Renzi, Marco Carrai, ha avuto in regalo la possibilità di costruire un gigantesco e inutile aeroporto internazionale nella popolosa Piana di Firenze, dove già oggi gli aerei decollano praticamente sull’autostrada e sui tetti delle case.

    In una situazione del genere, dove sta il confine?

    • Peucezio scrive:

      Sì, è vero.
      Ciò che rende odioso lo stato, è che ha anche poliziotti, ma soprattutto vigili urbani e guardia di finanza, in grado di attuare con la forza bruta i dispositivi, ma d’altronde è anche vero che, dato il nesso stretto con interessi privati, effettivamente cambia poco che il grosso imprenditore non abbia questo potere diretto, se poi lo esercita indirettamente attraverso lo stato colluso con lui.

  346. roberto scrive:

    “cose che alla fine sono sempre fatte da esseri umani.”

    quindi non vedi la differenza fra astronave, TAV e trapianto di cuore, tutte e tre cose fatte da esseri umani….

    🙂

    suvvia!

  347. mirkhond scrive:

    (lo direi anche a Mirkhond ma tanto so già che dirà di no!)

    Non ti nascondo che mi piacerebbe.
    Sempre salute e soldi permettendo… 🙂

  348. mirkhond scrive:

    (io me la sono ritrovata in un cortometraggio in un festival…)

    Sarà lo stesso cortometraggio che circola su you tube e che ho visto anch’io….

  349. mirkhond scrive:

    “a sud del Rio Grande è tutta cultura cattolica e le cose vanno peggio che nel nord protestante, peraltro”

    A maggior ragione, la tesi di Gheddo riceve ulteriori smentite!

    • Francesco scrive:

      non è che mi interessi così tanto Gheddo, preferirei capire quale è la vera situazione e come ci si è arrivati

      la Chiesa ha sempre predicato la carità verso i poveri e molto spesso la ha organizzata, cosa è successo in loco?

      cattivi cattolici? liberal-massoni stronzi? alieni verdi?

      ciao

  350. mirkhond scrive:

    Secondo Messori, i “veri” guai dell’America Latina sarebbero iniziati con la massonizzazione delle locali elites creole nel tardo XVIII secolo, e poi coi movimenti indipendentisti antispagnoli del 1810-1825, sull’esempio delle rivoluzioni statunitense e francese…
    Però, non sono un esperto e non sono in grado di confermare o smentire tale tesi messoriana.

    • Francesco scrive:

      idem

      cercasi storico, magari un colto americano che parla benissimo italiano …

    • habsburgicus scrive:

      che Messori abbia in questo caso ragione è auto-evidente…
      purché non si esageri e non si creda che il periodo coloniale fosse l’età dell’oro..non lo fu né poteva esserlo, data la natura umana (e, in quel caso, le modalità e le conseguenze della conquista)
      lo storico USA Edward Gaylord Bourne nel 1904 scrisse che MAI il Messico (Nuova Spagna) stette così bene e fu meglio governato che nell’epoca spagnola “tranne negli ultimi venti ann”..il buon Bourne, come tutti all’epoca (anche il diplomatico russo Roman Rosen che nel 1890 iniziò i rapporti diplomatici di San Pietroburgo con il Messico) aveva una grandissima opinione di Don Porfirio che sembrava aver dato al Messico la stabilità, il progresso e un governo fermo…. Bourne morì prima di vedere il 1910, cioè l’inizio dell’orrore
      tuttavia, ed è qui che voglio insistere, gli studiosi dotti e onesti nella fase pre-marxista e pre-“liberal” non avevano difficoltà ad ammettere che in America latina (massime in Messico, più noto agli USA) si stesse meglio “quando si stava peggio” 😀
      i “Libertadores” erano nel clima nazionalista dell’epoca (io invece li definisco nefasti :D) non esplicitamente criticati, ma il citato Bourne (ammiratore soprattutto delle riforme di Carlos III, 1759-1788) con acume scrisse che se il dominio spagnolo fosse durato altri 50 anni (e lo dice dando l’impressione che avrebbe preferito che le cose fossero andate così), fino a giungere al tempo delle ferrovie e del telegrafo che avrebbero facilitato le comunicazioni, ciò avrebbe probabilmente reso possibile la creazione di uno Stato federale dell’intera America spagnola (gli USA del Sud, diciamo) che avrebbe tenuto a bada l’Europa e pure gli USA quelli veri..qui con cristallina onestà Bourne prende una posizione che dal punto di vista strettamente USA era autolesionista (infatti Washington desiderava un’America latina debole e divisa), ma storicamente, credo, corretta

      • mirkhond scrive:

        Interessantissima analisi, e per quel che posso saperne, condivisibile.
        Del resto lo stesso Bolivar, avrebbe voluto mantenere unita l’intera America spagnola postcoloniale.
        Invece, la stessa Grande Colombia, si sfasciò nel 1832, un anno dopo la sua morte.
        Probabilmente se non ci fosse stata l’invasione francese della Spagna nel 1808-1813, il suo impero coloniale sarebbe potuto durare più a lungo, e con conseguenze, forse, diverse…

      • Francesco scrive:

        hasburgicus,

        ma chi diresse le “lotte di liberazione” in Sud America? una borghesia (di città o di azienda agricola?) piccina di mente e di aspirazioni, anti-cattolica, astiosa, avida, che voleva fregiarsi dei pennacchi nazionali per amore delle piume di struzzo? e quindi litigiosa in orizzontale, prepotente cogli inferiori e servile con Britannici e Statunitensi?

        un pò come un’Unità d’Italia senza neppure Cavour?

        o la mia è un’analisi troppo marxista de noantri?

        ciao

        • habsburgicus scrive:

          più o meno è così Francesco..
          ma l’anti-cattolicesimo era meno evidente (e tanti preti e frati, i più corrotti-ed erano legioni-stavano con i “Libertadores”)…
          lo fu, chiaramente, dopo (nello stesso Messico il 1° presidente Guadalupe Victoria, 1824-1829 ancora non si pose contro il clero in sé..in pratica in Messico lo si far solo dal 1855 in poi, al d là del giurisdizionalismo e “regalismo” estremo già in nuce fin dal XVIII secolo coloniale)

        • Francesco scrive:

          diciamo che il confronto con la simile lotta di liberazione delle tredici colonie non è molto favorevole all’america latina

          è sono ingannato dalla prospettiva storica?

        • habsburgicus scrive:

          diciamo che il confronto con la simile lotta di liberazione delle tredici colonie non è molto favorevole all’america latina

          anche qui ti do ragione
          indirettamente c’entrano di nuovo ‘sti francesi..infatti via Spagna, mal governata dai Godoy (e altri) a fine XVIII secolo, penetrò molto illuminismo e giacobinismo della specie più deteriore…
          influenzò pure frati non del tutto disprezzabili, quali Fray Fernando Teresa de Mier in Messico (liberalone)…Miguel sa bene chi era 😀
          in Nord-America si presero sì La Fayette (che poi l’hanno gonfiato :D) ma al giacobinisno (e, prima, all’illuminismo radicale, dissero “no grazie”)..anche per via dell’ignoranza linguistica..i dotti americani (pochi) sapevano il latino (almeno a Boston e nelle chiese protestanti meno “estreme”…episcopaliani, calvinisti puri ecc), qualcuno sapeva lo spagnolo, pochissimi il francese
          solo Jefferson (e pochi altri) ne fu influenzato..e in lui prevalse sempre il common senso innato negli anglosassoni
          per dire, a Saint-Domingue=Haiti i giacobini abolirono dogmaticamente la schiavitù (perché così decreto Robespierre..e guai a chi fiatava :D)…e poi usarono i neri contro i bianchi (speso realisti o girondini)..provocando un massacro e l’avvento del regime nero (Haiti appunto, indipendente solo da 1/1/1804, Dessalinea)
          Jefferson si guardò bene da proporre qualcosa di lontanamente simile..non che personalmente ce l’avesse con i neri (si trombò la schiava nera :D) ma evitò discorsi che sarebbero apparsi “sovversivi” nel Sud delle piantagioni..
          forse contando sul tempo

        • habsburgicus scrive:

          la schiava nera 😀

          “io la schiava ce l’ho, e tu no !”..vi ricordate il mitico film di Buzzanca ? 😀

        • Francesco scrive:

          gli inglesi ci tengono moltissimo a distinguere il loro illuminismo da quello francese

          e se non dimenticano Cromwell, preferiscono molto la gloriosa rivoluzione (che fu una specie di cambio dell’allenatore Zamparini-style)

          credo che gli Americani siano un interessantissimo misto dei due illuminismi, aver abolito i titoli nobiliari è molto “giacobino”, come non aver assunto un re (se non sbaglio, gli svedesi assunsero un generale napoleonico per quel posto)

  351. habsburgicus scrive:

    anche per venire incontro all’auspicio posto ieri autorevolmente di variare un po’ gli argomenti,
    se vi interessa almeno un pochino desiderei fare una breve rassegna della storiografia antica (di Roma, ma all’occorrenza pure della Grecia) nel Regno d’Italia, esaminando di volta in volta alcune figure importanti (anche a livello di posizioni politiche)
    verso il 1870-1875 nell’Italia ormai unificata e in un clima culturale teoricamente propenso agli studi romani, la storia romana languiva;
    certo una cultura classica tradizionale latinista era diffusissima nelle classi alte ma era una cultura retorica, priva di senso critico, letteraria e non storico-critica (pensiamo ad esempio alle opere di storia di Roma dell’epoca, alcune anche non disprezzabili come quella di Atto Vannucci, ma declamatorie, retoriche e insomma vuote)
    l’impulso alla rinascita verrà dall’esterno, dalla dotta Germania (allora all’avanguardia nella Storia non solo antica), sia indirettamente (Mommsen) che direttamente (Beloch)
    è con il grande Beloch che pur non italiano possiamo (quasi) considerare uno di noi che vorrei cominciare…la prossima volta 😀

    • PinoMamet scrive:

      In effetti direi che, dalla fine del Rinascimento, non è che mancasse, ma sicuramente latitava in Italia uno spirito critico verso l’eredità culturale latina/greca, acquisita ormai come dato di fatto.

      Forse il mondo germanico è stato paradossalmente favorito dal riceverla come una conquista, un corpus quasi estraneo che doveva essere sezionato, prima di farlo proprio;
      col risultato che poi noialtri ci si è sciroppati a lungo anche le particolari deformazioni mentali germaniche, ma soprattutto lo “stile” germanico negli studi, che ancora imperava nei dipartimenti di antichistica ai miei tempi (suppongo in parte adesso, perché tutta una classe di gente pesante 😉 si sceglie per cooptazione i suoi successori… con poche eccezioni) più ancora di quello anglosassone.

  352. mirkhond scrive:

    Mah, tra gli storici di Roma, quelli più recenti che ho letto, sono Guido Clemente e Andrea Giardina, e soprattutto il primo ha molto influenzato la mia visione del mondo romano classico, come già il grande Mommsen…

  353. mirkhond scrive:

    Mentre Thomas Salmon ha scritto un ottimo studio sui Sanniti, interressantissimo anche riguardo al periodo romano tardo repubblicano, in cui viene in qualche modo, ridimensionata la visione di apertura mentale assimilazionista romana verso i sudditi non romani.
    I Sanniti e gli altri Italici meridionali tra III e inizi I secolo a.C., erano trattati come dei paria e pesantemente discriminati da Roma, che se ne serviva solo come carne da macello per le sue guerre di conquista, ma negandogli a lungo la cittadinanza ed ostacolando in tutti i modi l’assimilazione.
    Tiberio Gracco stesso, con le sue riforme sociali del 134-132 a.C. (a differenza di suo fratello Caio Gracco, nel 123-121 a.C.), mirava esclusivamente a risollevare le sorti del proletariato rurale romano-latino, non degli altri italici, per mantenere la base etnica che aveva permesso a Roma di diventare una potenza mediterranea.
    In sostanza un “socialismo” suprematista, teso a mantenere il potere e l’autorità del gruppo etnico egemone, su tutti gli altri, italici e provinciali di recente acquisizione.
    Addirittura giungendo, nel II secolo a.C. ad espulsioni collettive di immigrati osco-sabelli dall’Urbe, la distruzione di Fregelle nel 125 a.C., città nel Latium Vetus, ma ormai fortemente oscizzata, essendo abitata in maggioranza da immigrati sabelli.
    Oppure, quando un magistrato romano giunto a Venosa, colonia latina, ma abitata in misura notevole da Osci (il che getta una luce su quanto latine dovessero essere tali colonie dal punto di vista demografico), fa frustare un contadino del luogo che, avvicinandosi alla lettiga dove stava sdraiato, avrebbe risposto in Osco al magistrato suddetto!
    Fu solo in seguito alla sanguinosissima Guerra Sociale (91-88 a.C., ma realtà durata fino all’80 a.C.), che gli Italici divennero romani a tutti gli effetti, anche se il Sannio propriamente detto venne sempre snobbato da Roma, non dimentica di quanto aveva dovuto penare per sottomettere questa terra abitata da una popolazione fiera.
    Forse la divisione del Sannio tra la II regione italica (Apulia et Calabria, cioè il Salento) e la IV (Sannio, ma comprendente anche la Marsica, i Frentani, i Marruccini, i Peligni e i Vestini, pure osco-sabelli, ma non parte del Sannio propriamente dtto), fu fatta da Augusto per spezzare anche il ricordo di un’unità regionale-tribale che aveva dato filo da torcere all’Urbe tra IV e I secolo a.C.!
    Insomma, se stiamo al Salmon, la mentalità e la conseguenze politica assimilazionista di Roma, non furono affatto ne spontanee, ne sentite nsturalmente e da sempre, ma il lento, sofferto, sanguinoso e graduale frutto di una serie di conflitti interni all’Italia tra III e I secolo a.C., in cui per sopravvivere, Roma dovette accettare di allargare il giro.

  354. Dif scrive:

    Intreesante analisi, vorrei delucidazioni su una cosa che mi riguarda “da vicino”: hai accennato a Fregellae, l’attuale Ceprano, come città del Latium vetus. Ora, io sapevo che il Latium vetus si estendeva nella zona dei Castelli romani, non arrivando all’attuale provincia di Frosinone, la quale venne inglobata in seguito come Latium adiectum, o sbaglio? Perchè in tal caso Fregellae, trovandosi a sud di Frusna/Frusino, non poteva far parte del Latium vetus.

  355. mirkhond scrive:

    Per Dif

    Hai ragione. Fregellae era volsca, poi colonia latina nel 328 a.C., in violazione ad un trattato che stabiliva al Liri il confine tra Roma e Sannio.
    Dunque non era nel Latium Vetus, ma era stata trasformata dai Romani in colonia latina.
    Da qui, dunque la mia confusione.
    Comunque la città si rioscizzò nel II secolo a.C., per via delle migrazioni dal Sannio.
    Da qui la rivolta del 125 a.C. e conseguente distruzione ad opera di Roma.

  356. habsburgicus scrive:

    Karl Julius Beloch (in italiano Giulio Beloch come lo definì il suo allievo G. De Sanctis nel necrologio ufficiale nel 1929)
    Nato in Slesia (oggi polacca) nel 1854 da famiglia protestante, fu molto precoce negli studi; per ragioni climatiche (pare) si recò giovanissimo in Italia e finì il Liceo a Palermo nel 1872, indi si iscrisse alla R. Università a Palermo e poi a Roma dove ebbe modo di conoscere il potente Ruggiero Bonghi, uno dei caporioni dei liberali risorgimentisti (fazione detta “destra”)
    In quegli anni giovanili già si distinse negli studi classici e trovò l’amore in un’americana che presto sposò (1876, credo)..ciò gli permise di conoscere il mondo americano (all’epoca era praticamente l’unico !)..era un uomo alto, dall’aspetto nobile, così ci raccontano (per l’epoca più tarda)
    Nel 1877, appena laureato, per iniziativa di Bonghi ottenne una cattedra alla R. Università di Roma..senza dubbio fu un caso di smaccato favoritismo, tuttavia dobbiamo essere grati che ciò avvenne perché Beloch il posto lo meritava e lo dimostrerà (qui è la differenza fra l’Italia di oggi e quella di allora; non nel rispetto delle procedure, a quelle crede solo Z e forse Roberto :D.. non ci furono, non ci sono e temo non ci saranno mai,..ma nel fatto che allora si premiavano i migliori, se non sempre almeno in molti casi, oggi SEMPRE si premiamo i peggiori talora semi-analfabeti o peggio :D)
    All’inizio Beloch si occupò di demografia antica e scrisse in italiano (sempre il Bonghi gli aprì le colonne dell’allora prestigiosa Rivista di Filologia classica), ben presto purtroppo iniziò a scrivere in tedesco
    Nel 1879 pubblicò il libro Campanien, studio geogrfico-amministrativo della Campania pre-romana e specialmente della Penisola sorrentina (la 2° edizione del 1890 è molto più vasta); era una strada non ancora battuta ed ebbe elogi
    Nel 1880, come grande estensione a tutta l’Italia peninsulare di alcuni aspetti già analizzati in Campanien limitamente alla Campania, uscì il libro sulla federazione italica (Der italische Bund), che fece epoca; egli tentò, si può dire per primo, di distinguere in modo rigido le varie componenti dell’Italia repubblicana (coloniae civium Romanorum, coloniae latinae, municipia c.R, civitates foederatae) e di stilarne la lista quanto più esatta possibile; con quel libro Beloch provò di essere un grande; nella revisione dello stesso Beloch del 1926 (inclusa nella sua Römische Geschichte) le sue tesi (anche quelle dimostrate caduche e/o incomplete) costituiscono un punto di partenza indispensabile ancora oggi per chiunque desideri studiare seriamente quei problemi e non fare il ciarlatano
    In quel libro però osò “toccare” la dottrina del Mommsen su alcuni punti e ne venne prima una critica tagliente su una rivista germanica e poi un ostracismo che gli impedì sempre di ottenere una cattedra nel Reich ove la parola del Mommsen era legge (eppure in gioventù pure il Beloch, da distanza, fu un discepolo riverente del Mommsen e gli scrisse, ottenendo pure risposta dal Grand’Uomo..che era la quintessenza del Super-Barone :D)
    Le sue lezioni all’Università di Roma erano molto seguite e dottissime; egli specialmente da c.a 1888, iniziò a coltivare un gruppo di giovani studiosi che poi diventeranno i più famosi (G. De Sanctis, Cardinali ecc); a lui si deve una collana di storia antica atta a facilitare le pubblicazioni dei suoi studenti e laureandi, in lingua italiana (quelli erano tempi !); fra i suoi allievi, per un po’, ci fu anche il futuro Pio XII (Eugenio Pacelli)
    Beloch iniziò dal 1890/1891 ad occuparsi soprattutto di Storia greca; fu l’autore di una celeberrima, e tuttora insostituibile “Grechische Geschichte” (la iniziò in italiano ma passò subito al tedesco, probabilmente perché nell’animo sognava sempre la patria germanica); ebbe due edizioni; nella seconda edizione comprese 4 volumi ciascuno in due tomi
    Il volume I, tomo 1 trattava la Grecia arcaica; il tomo 2 del volume 1 era un manuale erudito di appendici, note, critiche (da allora farà sempre così)
    Il volume II, tomo 1 trattava la Grecia del V secolo a.C (il tomo 2 aveva l’apparato erudito, con discussione sui tributi degli ateniesi ecc)
    Il volume III, tomo 1 trattava la Grecia sino al 330 a.C (il tomo 2 aveva tabelle, note, fra cui cronologie dei Re persiani, dei satrapi ecc)
    Il volume IV, tomo 1, trattava il mondo ellenistico dal 330 a.C al 217 a.C (il tomo 2,eruditissimo, aveva excursus, tabelle, note, digressioni cronologiche sugli arconti…anche sui Fasti di Roma all’epoca di Pirro e sul calendario romano il che stava ad indicare un imminente ritorno all’Urbe, che manifestò in articoli scientifici in tedesco nell’immediato dopoguerra sulla riduzione del calendario romano a quello giuliano nel III secolo a.C; secondo lui, il 1 maggio romano del 280 a.C, cioè quando assunsero i fasces il patrizio P. Valerius e il plebeo Ti. Coruncanius, corrispondeva ad inizio giugno giuliano; Pirrò entrò in Italia poco dopo, in quell’estate 280 a.C, la 1° data sicura della storia di Roma così come l’uccisione di Ipparco nel 514 a.C, disse nella sua Griechische Geschichte, è la 1° data sicura nella storia della Grecia)
    L’opera fu giustamente apprezzata fra gli studiosi; le semplici persone colte (non parliamo dei semicolti e tantomeno del popolo) però in genere la ignorarono soprattutto perché, ad onta perenne della nostra editoria, non si fece una traduzione in italiano cosicché la sua influenza fu minore di quanto avrebbe dovuto/potuto essere
    Qui vi è il miglior Beloch
    1.Il profondo scetticismo nei confronti della tradizione, che giunge all’iconoclastia
    2.L’attenzione alla demografia, al numero della popolazione ecc (che nascevba dal suo materialismo, non marxista però
    3.L’interesse spasmodico alla cronologia,.,,,il Beloch poteva fare una nota di 3 pagine per discutere se una battaglia avvenne il 10 o l’11 agosto di un dato anno
    4.La sconfinata erudizione
    Beloch, materialista, non aveva interesse alla religione e, dicono gli specialisti, le sue pagine sulla religione greca sono le meno riuscite (se non dal punto di vista classificatorio)
    Sino al 1915 Beloch insegnò a Roma senza problemi con prestigio crescente (restando suddito di Wilhelm II)..
    Venne però la guerra
    Già prima del 24 maggio fatidico Beloch si era schierato per la neutralità italiana (lettera al “Messaggero”, in italiano, in novembre 1914) e la schiuma dannunzianesca aveva invaso l’aula di lezioni (il che provocò l’ira e lo sdegno del fedele De Sanctis, a Torino all’epoca, che subì qualcosa di simile…ma ne parleremo)
    Dopo il 24 maggio gli fu de facto impedito di insegnare e nel 1917 fu destituito e internato a Siena, poi in Sardegna (si noti che l’Italia laica del 1917-1918 fu ben più dura e seria verso gli stranieri nemici di quella di Mussolini..che invece lasciò inglesi, olandesi, belgi e americani liberi di tramare ogni giorno per la rovina d’Italia..basterebbe questo per essere antifascisti e non le motivazioni speciose post 1945 :D); solo De Sanctis gli restò umanamente vicino
    Molti dei suoi colleghi fra cui l’ex-amico e ora nemico acerrimo Pais furono tra i primi a coprirlo di contumelie e ad invocare l’italianizzazione della cultura (cioè, visto che non siamo nati ieri :D, Pais voleva la sua cattedra..e l’avrà nel 1918 per grazia del Grande Oriente..ma ne parlerò quando tratterò di Pais)
    A quest’epoca risale un diario amaro in cui Beloch si scaglia contro tutti e tutto; in particolare cresce la sua ostilità per i correligionari di Pino 😀 da lui mai amati e per gli orientali in genere…il Beloch infatti come tutti (o quasi) all’epoca era un “arianista” e tale “arianismo” penetrerà in parte nel prediletto allievo De Sanctis che specialmente nei primi scritti ha pagine contro “il semitismo” di Cartagine, a favore di Roma che vinse per il “mondo ariano” ec ecc
    Dop la guerra pubblicò gli ultimi volumi della sua Griechische Geschichte; in uno di questi con sfida alla protervia gallica, scrive come dedica che Strasburgo tornerà tedesca (i primi volumi li aveva editi a Straburgo; gli ultimi dovettero essere pubblicati altrove, donde l’occasione per la profezia che si realizzerà, seppur in modo effimero e mai de iure, nel 1940)
    (verrà criticato perché non era abitudine allora introdurre in opere scientifiche riferimenti politici..sarà però imitato dal Seeck, valente studioso del mondo antico e ostilissimo a Costantino e Teodosio, che volle ricordare in epigrafe i suoi figli morti purtroppo inutilmente [in quanto ci fu la sconfitta] nella guerra imposta al popolo tedesco)
    In Italia conservò amici..e con il tempo le passioni belliche si affievolirono (non così sarà dopo il II conflitto, purtroppo)…e nel 1923 il Ministro Gentile (uomo dotto ed aperto..perciò il PCI lo farà vilmente assassinare il 15/4/1944) lo reintegrò nella cattedra a Roma o meglio visto che la cattedra agognata era stata data nel 1918 al Pais (dal 1922 senatore del Regno nominato da Facta), fu creata ex novo una cattedra per Beloch (gli furono anche ridati gli stipendi del’epoca bellica); Gentile però pretese che Beloch prendesse la cittadinanza italiana (e mi pare il minimo :D); Beloch giurò quindi fedeltà a S.M Vittorio Emanuele III per grazia di Dio e volontà della Nazione Re d’Italia, nostro Augusto Sovrano
    L’Italia quindi tutto sommato fu giusta con Beloch..mai la Francia (e neppure l’Inghilterra) si sarebbero comportati con tali magnanimità, credo
    È quindi triste che Beloch non ci abbia fatto l’omaggio di scrivere nella nostra bella lingua almeno l’ultima opera, la migliore, la Römische Geschichte (sino alle guerre puniche, ovvero 264 a.C, consolato di Ap. Claudio e M. Fulvio), uscita nel 1926
    La Römische Geschichte è un’opera di purissima erudizione (come piace a me), diciamo più una raccolta di saggi che una vera Storia; chi vi cercasse i racconti di Menenio Agrippa, di Coriolano, di Cincinnato, di Furio Camillo e Brenno avrebbe sbagliato indirizzo
    La prima, lunghissima, parte é uno studio critico dei Fasti consolari, nelle redazioni diodorea (da lui prediletta), dionisiana, liviana e capitolina; con l’eccezione dei Fasti dal 509 a.C al 486 a.C (che tende a considerare spuri), ritiene-e secondo molti dotti HA PROVATO-la sostanziale autenticità dei Fasti dal 485 a.C in poi..certo, riconosce molteplici falsificazioni e interpolazioni (specialmente sino al 451 a.C, decemvirato) ma Beloch pur così razionalistico e iconoclasta (lo si vede nella Storia greca) giunse alla conclusione che dal 485 a.C i Fasti erano grosso modo autentici, contro gli ultra-radicali (fra cui l’ex-amico e ora nemico Ettore Pais)
    Solo ai giorni nostri, Fabio Mora, nel 1999, è tornato in modo serio e dettagliato a negare l’autenticità dei Fasti (prima del 366 a.C; secondo Mora i Fasti risalirebbero alla censura di Ap. Claudio nel 312 a.C dunque una cinquantina d’anni a ritroso sarebbero abbuonabili e arriviamo al primo consolato plebeo cioè 366 a.C; poi…hic sunt leones :D; sulle censure ne abolisce alcune addirittura in III secolo a.C, come quella del 209 a.C !);
    per il resto Beloch ha convinto (quasi) tutti per 75 anni, dunque il suo studio è uno di quelli che fece epoca
    Beloch poi trattò le dittature; ne espunge molte e fa una lista di quelle che crede autentiche
    Poi tratta le censure, idem…e ne spazza via molte
    Poi tratta la storia esterna del V secolo a.C (la più oscura) cercando di determinare i VERI confini di Roma illis diebus
    Pone il foedus Cassianum nei 370’ a.C e non nei 490’ a.C….tiene conto di un passo oscurissimo del Cronografo del 354 d.C che al posto dell’anarchia liviana/varroniana (375-371 a.C) mette i nomi purtroppo corrotti di magistrati, Baccho solo ad esempio
    Indi riprende ed amplia la sua opera del 1880 sulla classificazione giuridica delle civitates nell’Italia romana (con una bella mappa, in giallo e verde) e ci offre una ancora insuperata lista di civitates di tutte le categorie, inclusi i kmq di (quasi) ognuna !!! vabbé lì esagerò 😀 solo un tedesco poteva arrivare a tanto 😀 (il suo metodo consisteva nel basarsi molto sui dati episcopali tardo-antichi nella supposizione che fosse variato poco territorialmente, il tutto unito ad un’encomiabile padronanza di tutto il materiale epigrafico allora conosciuto)
    Ad inizio febbraio 1929 si sentì male (e con suo grande dispiacere non poté andare a far lezione ciò che faceva volentieri..altri tempi :D);
    il 7/2/1919 moriva, quattro giorni prima del famoso Concordato che “ridiede l’Italia e Dio all’Italia”
    sua figlia fu una valente studiosa, ma nel campo scientifico
    Beloch non lasciò veri e propri eredi, tranne De Sanctis che però è grande per conto suo e non può essere ridotto ad un belochiano (lo fu, umanamente…ma storiograficamente se ne distaccò), tuttavia influenzò profondamente con il suo metodo quasi tutti i maggiori storici italiani di Roma (Fraccaro ecc) e la sua eredità su fa sentire ancora oggi (magari mediata)
    Non possiamo affermarlo, ma è verosimile che, fosse vissuto altri anni, avrebbe (almeno all’inizio) aderito ad Adolf H….infatti il Beloch era ostile a chi abbiamo detto, odiava i francesi, disprezzava i socialisti e venne a credere nelle pugnalata alla schiena contro il Reich; da giovane, invero, fu probabilmente legato alla massoneria (ciò spiegherebbe i suoi rapporti con il massonissimo Bonghi che è in un certo senso l’anti-Mirkhond, pur essendo suo connazionale, :D) e nel 1893 si presentò candidato liberal-progressista al Reichstag e fu trombato (a Rostock)..non amava la Monarchia guglielmina (ma non l’amavano neppure i NS negli anni ’30 :D)
    non fu mai però ostile ai cattolici come persone ed era imparziale verso di loro, rarissima avis, forse perché non era italiano ! (donde l’amicizia e la stima verso il cattolico De Sanctis)
    grande Beloch, anche tu hai contribuito alla rigenerazione degli studi dell’alma Roma !

  357. MOI scrive:

    In certi Paesi Nordici addirittura si parla di Prostitute Spesate dallo Stato per la sessualità dei “Disab” … pardon : “DiVERsabili” [sic] !

    In Italia, con i Falsi Invalidi Amici del Vèc Democristianâz’ Ciriaco De Mita, le cui Truffe allo Stato chiamiamo Diritti Acquisiti (cacciandola così allegramente nel brevo alle generazioni successive …) ; sì, insomma : inhijabbiamo 😉 pietosamente !

  358. habsburgicus scrive:

    @LISA (PANISCUS)
    lo sapevi che nel I secolo d.C viveva ad Oxyrhynchus, in Egitto, un certo Paniskos figlio di Paniskos, di professione tessitore ? 😀
    non è uno scherzo….ne tratta al XIX Congresso di papirologia del Cairo (2-9/9/1989) il celebre papirologo Koenen (quel Congresso è famoso perché per la prima volta vi partecipò un sovietico, il compagno Fikhman, che usò il francese…effetti della perestrojka :D)

  359. habsburgicus scrive:

    Ettore Pais
    In lui si congiungono entrambi i filoni tedeschi (Mommsen, che sempre egli riverì) e il collega Beloch (di cui diverrà nemico acerrimo ma che nondimeno lo segnò profondamente nel metodo)
    Pais era un sabaudo, puro..
    Nacque infatti nel 1856 da noi in provincia di Cuneo, da padre sardo e madre piemontese..l’unione delle Corone sabaude 😀
    Studente anticlericale e “garibaldino” (come molti a quei tempi), ma sempre rispettoso della Dinastia, Pais iniziò giovanissimo a occuparsi di storia romana nel 1877, soprattutto questioni relative alla Sardinia; insegnò infatti nei ginnasi di Cagliari
    fu iniziato alla Massoneria ed ebbe la “luce”
    Dal 1881 al 1883 fu a Berlino presso il grande Mommsen che lo trattò con affetto e gli diede pure un ruolo nella compilazione degli indici del CIL (Corpus Inscriptionum Latinarum); l’esperienza tedesca lo segnò in modo indelebile e pure in vecchiaia, divenuto antitedesco, ricorderà il Mommsen che lo trattò benissimo e lo chiamò a collaborare anche se lui, precisa “all’epoca ero un nessuno”
    Il soggiorno tedesco gli diede le ali, fu come una medaglia al valore e contribuì a sprovincializzarlo, un bel salto dall’ambiente cagliaritano (vabbé pure i “fratelli” non lo avranno certo dimenticato :D)
    L’Italia è sempre esterofila e va in deliquio verso chi “si è perfezionato all’estero”..l’Italia laica di quegli anni guardava alla Germania, ora agli anglosassoni..naturalmente, era molto meglio allora, dal punto di vista scientifico 😀
    Pais ebbe una cattedra all’Università di Pisa ove collaborò con Amedeo Crivellucci (massone anch’egli), medievista; insieme fondarono la rivista “Studi Storici” (che a me piace molto) ma più tardi Pais si ritirò e fondò riviste sue
    Crivellucci era massonissimo e anticlericale, ma atipico..e sarebbe piaciuto a Mirkhond
    Infatti Crivellucci amava i Longobardi e aveva un grande amore per il Medioevo; sui Longobardi polemizzò con gli scrittori cattolici coevi (che ripetevano i mantra anti-longobardi, ormai stantii) e, spiace dirlo, era Crivellucci ad avere ragione (anche nella polemica con il modernizzante Duchesne, che anni dopo sarà colpito dalla Santità di Pio X); Crivellucci faceva notare, correttamente, la profonda religiosità di Liutprando (712-744) e, sarcasticamente, diceva che semmai i Longobardi erano stati troppo religiosi 😀 (con i Papi, chiosava, bisognava essere più duri)…accusava poi il Papato di aver ostacolato l’unità d’Italia chiamando lo straniero franco nell’VIII secolo (e dargli torto non è poi così facile, diciamolo 😀 anche se Messori non lo ammetterà :D)
    Pais era invece un risorgimentista “classico”, direi la caricatura del risorgimentista :D…
    Amante della classicità, disprezzava il Medioevo (e già l’Impero tardo) come epoca di barbarie (forse fu proprio l’ostilità al Medioevo a provocare, in seguito, l’allontanamento dal Crivellucci..boh ?) ed aveva sin da giovane tendenze nazionaliste, che crebbero con l’età..tipico di Pais era vedere l’Italia romana come diretta antenata della rinata Italia risorgimentale e sempre Pais si lamentò che le collezioni storiche di fonti della Storia italiana partivano solo dal Medio Evo ! per Pais, Scipione faceva parte della storia italiana quanto e più di Cola di Rienzo, di Ercole II e financo di Nino Bixio
    Nel 1896 Pais e la massoneria contribuirono a silurare il cattolico Gaetano De Sanctis in un concorso per una cattedra a Padova; De Sanctis lo vinse, Pais fece ricorso, il Grande Oriente intervenne (Ministro era all’epoca un umile valletto delle logge..il fratello di Rudinì reggeva il Gabinetto) e il concorso fu annullato (diciamo subito però che nel 1900 De Sanctis ebbe una cattedra a Torino; allora, nonostante tutto, il merito QUALCOSA contava, mica come oggi ! i tempi odierni sono ben peggiori di quell’Italia, e non di poco !)
    Nel 1898 e 1899 Pais pubblicò il suo magnum opus, una Storia di Roma in due volumi (sino al decemvirato cioè 451 a.C varr, il primo; dal decemvirato a Pirro, cioè 450-280 a.C varr, il secondo)
    Pais adottò la posizione poi detta “iper-critica” dai suoi avversari..nessuno fino sino ad allora così radicale come lui
    Pais ritenne leggende i Re, ritenne invenzione tutto quanto detto sull’antica storia di Roma (parlò di miti solari ecc) e attaccò anche il valore dei Fasti (che Mommsen stesso aveva rispettato..e che più tardi rispetterà il pur iconoclasta Beloch, come ho raccontato ieri)..
    La sua fu una pars destruens, radicale, senza sconti, opinabile ma fatta con acume ed erudizione pur essendoci ogni tanto errori e soprattutto voli pindarici (non simpatici sono attacchi in nota ogni tanto ai cattolici e al Vaticano—anche quando si parlava, chessò, di Servio Tullio :D)..promise una pars construens, che per il momento non venne..
    Era dedicata a Giulio Beloch (con una frase in greco), allora suo amico (anche De Sanctis dedicherà nel 1907 il suo primo grande libro a Beloch, nel 1907)…le versioni successive, “purgate”, non ce l’hanno 😀
    Nel 1899 (Pais fu sfortunato :D), cioè appena un anno dopo la pubblicazione del primo volume, venne fuori il lapis niger, che rese caduco tutto quanto detto da Pais sull’assenza della scrittura nella Roma antichissima ! il rivale De Sanctis, in una rivista, lo fece notare, con malizia (direi curiale)
    Nel 1908 Pais pubblicò un articolo nei rendiconti dei R. Lincei sui Fasti in cui si schierava apertis verbis per la loro non autenticità prima della metà del IV secolo a.C…alla fine, in cauda venenum, un attacco in nota al De Sanctis, che gli rispose duramente nel 1909 (ne parleremo)
    Nel 1913 Pais, ormai del tutto nazionalista, iniziò la pubblicazione di una Storia critica di Roma, in 4 volumi il primo dei quali in due tomi (sino a Pirro) in cui mantenne ed espanse la pars destruens del 1898 (con qualche attenuazione) e vi aggiunse la pars construens..era dedicata a S.M Vittorio Emanuele III e accennava con accenti lirici alla recente conquista della Libia “alla Maestà di VITTORIO EMANUELE III Re d’Italia fautore di ogni progresso civile cultore di studi storici questo libro scritto nei nomi DI ROMA E D’ITALIA preponderanti attraverso i secoli nel diritto nelle scienze nell’arte Nel cinquantunesimo anno del riscatto nazionale primo dell’allargato dominio nel Mediterraneo”…. in quet’epoca Pais ruppe apertamente con il tedesco Beloch, da lui accusato di scarsa romanità e ne divenne presto un feroce critico, specialmente dal 1915
    Nel 1916 pubblicò un volume di ricerche sui Fasti (espansione di quanto già detto) pubblicò poi altri studi, in uno del 1921 nella prefazione esaltava gli USA (e citata, fra gli altri, Tenney Frank, razzistissimo anche se valente studioso classicheggiante)
    Nel 1918 vi era la questione della cattedra di Roma, tolta al suddito nemico Beloch l’anno prima…
    Il suo rivale più quotato era come al solito De Sanctis (che il vecchio Beloch, dall’internamento a Siena, preferiva di gran lunga) che parve vincere..ma aveva fatto i conti senza il Grande Oriente 😀 (@Roberto..’ste cose, le denunciò anche Barbagallo all’epoca sulla Nuova Rivista Storica, e Barbagallo era di sinistra..non sono quindi induzioni, sono cose documentate..anche in quello l’Italia di allora era migliore rispetto a quella di oggi, in quei tempi di massoneria si parlava, francamente !)
    La massoneria attraverso il fratello Agostino Berenini (Ministro della Pubblica Istruzione) fece nominare con un decreto il Pais extra ordinem..e De Sanctis dovette restare a Torino !
    Il sogno del Pais si era avverato..aveva finalmente la cattedra di Roma
    Nel 1920 (prefazione del 20/12/1919) pubblicò il volume finale della Storia critica di Roma nella cui prefazione, dopo aver citato Dante rivendicando “i santi diritti degli italiani della Liburnia e della Dalmazia che aspirano a ricongiungersi con la madre Patria” auspicava che le future generazioni avrebbero fatto del Mediterraneo di nuovo il Mare Nostrum, liberandolo dall’indebita influenza di popoli che non vi appartengono..povero Pais..vivesse oggi, vedrebbe che cosa hanno fatto del Mare Nostrum, prostituendone addirittura il nome !
    Ormai ultra-nazionalista Pais rivide anche il suo iper-criticismo (che pure era la sua peculiarità)
    Una nuova edizione “purgata” della Storia di Roma riprese in parte la tradizione..da allora in poi ogni nuova edizione fu più conservatrice 😀
    Nel 1922 Facta lo fece nominare senatore del Regno a metà ottobre..il 28 ottobre ci fu la Marcia su Roma 😀
    All’inizio Pais fu freddo verso Mussolini..il massone Pais diffidava, forse, di presunti cedimenti al Vaticano (1923, reintriduzione del Crocifisso)..il monarchico Pais era forse scandalizzato da certa retorica ultra-fascista…dopo il delitto Matteotti fece anche un discorso di opposizione moderata al Regio Senato
    ma dopo il 3/1/1925, Pais si allineò presto al nuovo Regime
    Già nel 1926 cantò l’Italia di Mussolini
    Nel 1929 non parlò sul Concordato..ed già molto
    Nei ’30 riscrisse i suoi libri su Roma esaltando la Romanità e apertamente vedendo in Benito Mussolini il restauratore di quell’epoca
    All’epoca dell’Etiopia (1935-1936) si prodigò in giudizi di elogio, smaccatissimi al Duce…criticò pure Albione.. forse era pronto a tornare filo-tedesco (lui anti-tedesco dal 1912/1915) ma non ne ebbe il tempo
    Pais era ormai divenuto lo Storico di Regime
    Nel 1939 morì, carico di onori…non ci è tramandata (o almeno io non lo so), se il prete gli chiese di abiurare la Massoneria sul letto di morte..mica c’era stato il Concilio allora 😀
    Visto che non risultano scandali (e un senatore del Regno sepolto laicamente avrebbe fatto scandalo), è verosimile che Pais abbia abiurato, ritornando in grembo a Santa Romana Chiesa
    Del resto il Pais di allora ea fascistissimo e romano, e la Massoneria era fuori legge dal 1925
    L’adesione al fascisamo (e forse anche l’anti-cattolicesimo giovanile) impedì che fosse celebrato dopo il 1945…sia dal PCI (e dai suoi satelliti) che dalla DC
    E fu un peccato….solo oggi alcuni lo stanno riscoprendo (anche all’estero)
    Pur con tuti i suoi limiti, a Pais va reso il merito di aver svolto una critica dura, distruttiva, diciamo pure spietata, ai primi secoli di Roma..il che è ora acquisito, anche se i più ritengono che il Pais (almeno quello del 1898-1899) esagerasse
    Ave Ettore Pais… tu amasti l’Italia, e basta ciò ad assolverti !

  360. mirkhond scrive:

    Praticamente il curriculum di un trombone di regime di allora! 🙂

  361. mirkhond scrive:

    “Crivellucci”

    Habsburgicus, era da tempo che volevo chiedertelo, ma tu che ne pensi DAVVERO dello Stato Pontificio, e del potere temporale del Papato?

    • habsburgicus scrive:

      a me un’Italia unita, forte e potente sin dal Medioevo sarebbe piaciuta..un’Italia che maturati i tempi potesse cogliere lei le opportunità invece di offrire agli altri i vari Colombo, Caboto, Verrazzano..e infiniti cartografi
      e mi sto convincendo (sbaglierò, eh) che la presenza del potere temporale sia stata un ostacolo oggettivo all’unificazione
      però il potere temporale fu un caposaldo del vecchio mondo (e ciò è positivo)..e già uno dei massoni intelligenti (pochi all’epoca :D) disse nel 1870 che la perdita del potere temporale avrebbe fatalmente generato il cambiamento della Chiesa..e così fu..ci furono 88 anni grandi (talora grandiosi !), poi il mutamento e poco dopo il Concilio (1962-1865)…il potere temporale avrebbe impedito per sempre “quel” Concilio e avrebbe trasformato il Vaticano in una sorte di Arabia Saudita dei cristiani in saecula saeculorum 😀
      quindi il problema è insolubile
      forse il meglio era che i Crociat avessero conquistato Gerusalemme e il Papa si fosse fatto un potere temporale là (il potere temporale ci DOVEVA essere..ma perché “sopportarlo” noi ? :D)
      lasciando l’Italia “libera” di crearsi una Monarchia unita (ammesso che fosse ancora possibile nel 1100..il periodo cruciale è quello longobardo di 4 secoli prima, è inutile, si torna sempre lì….allora fu deciso il destino d’Italia
      per il meglio ?….qui è ardua la risposta

      • mirkhond scrive:

        Non credo che il Papato avrebbe potuto risiedere in una Città Santa anche per le due altre religioni abramitiche.
        Inoltre a me seppure un’italia unita potesse andarmi bene, longobarda, oppure, ancora meglio due stati, uno con capitale Pavia o Milano, e l’altro con capitale Benevento, Salerno, o Napoli (la mia soluzione preferita), credo che Roma non ne avrebbe mai dovuto farne parte restando papalina.
        Insomma uno stato pontificio ridotto alla sola Roma, massimo al territorio tra Acquapendente e Terracina-Ceprano, mi sarebbe andato benissimo.
        E se questa soluzione, fosse stata adottata a Vienna nel 1814-1815, forse tante sofferenze ce le saremmo potute risparmiare noi e voi….

        • mirkhond scrive:

          Del resto fu lo stesso Mommsen, nel 1870, alla vigilia di Porta Pia, a ricordare a Quintino Sella che Roma è legata ad un concetto UNIVERSALE, prima della repubblica, poi impero e infine la Chiesa Cattolica.
          Ma non ad uno stato nazionale.
          Alché Sella, scimmiottando Mazzini e tirando fuori lo scientismo positivista di allora, rispose che i Piemontesi andavano a Roma in nome della…Scienza! 🙂

      • habsburgicus scrive:

        1965, chiaro 😀

      • Francesco scrive:

        ma i Longobardi avevano qualche merito, oltre a essere “buoni cattolici”?

        e poi, mi pari precipitoso nel dare quell’epoca per decisiva

        della Francia c’era a malapena un embrione nordico fino alla crociata contro gli albigesi e alla guerra dei cent’anni, giusto?

        e idem per l’Inghilterra

        per la Spagna si dovette aspettare la reconquista

        per la Germania la fine dell’idea di Impero (peccato)

        ciao

        PS se Carlo V avesse accoppato quello schifido re francese catturato a Pavia, avrebbe potuto unificare l’Europa continentale? in tempo per evitare o contenere Lutero?

        • mirkhond scrive:

          Forse a quell’epoca (1525) non più Franky.
          Il Regno dei Franchi Occidentali, doveva essere riannesso al I reich carolingio-ottoniano dal grande Ottone I (936-973 d.C., re d’Italia e Sacro Romano Imperatore nel 962 d.C.).
          Non ci riuscì lui, non sarebbe stato possibile dopo, col sorgere e il radicarsi di un forte sentimento “nazionale” francese, già molto sentito nel XVI secolo, sia pure con all’interno ancora profondi regionalismi e autonomismi (vedasi la Bretagna celtofona, solo per fare un esempio).
          Inoltre i Capetingi, erano una stirpe numerosa, per cui morto Francesco I, se ne sarebbe trovato subito un successore tra il suo stesso ramo Capeto-Valois, o tra i Capeto-Borbone (saliti al trono di Francia nel 1589), oppure tra i più lontani Capeto-Borgogna-Braganza (re del Portogallo dal 1640 al 1910)!

        • habsburgicus scrive:

          evitare no..1525 > 1517, in matematica 😀
          contenere, forse sì

          P.S
          vedo che io e te , Francesco, siamo uniti almeno nell’antigallicismo
          già qualcosa 😀

        • Francesco scrive:

          più invecchio e più mi convinco che la Francia sia stata la vera sciagura del cattolicesimo e dell’Europa

          😉

          quindi solo Ottone avrebbe potuto salvarci? magari gli Inglesi, vincendo la guerra dei 100 anni e impedendo la nascita di un forte stato europeo continentale che potesse impedire una riunificazione germanica!

          boh, solo sogni inutili

          ciao

        • habsburgicus scrive:

          più invecchio e più mi convinco che la Francia sia stata la vera sciagura del cattolicesimo e dell’Europa

          @Francesco
          straquoto 😀 😀 😀
          al 1000 per 1000 , parola per parola !

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        I crociati conquistarono Gerusalemme, ma non mi pare che il Papa si sia schiodato da Roma, essendone vescovo.

        • habsburgicus scrive:

          vabbè per dire :D.,..e poi la conquista non fu mai sicura (e durò solo 88 anni da 1099 a 1187 e di nuovo da 1229 a 1244, con una breve parentesi verso il 1240 pare)

        • mirkhond scrive:

          1243, poi persa definitivamente nel 1244, con l’occupazione di un corpo di turcomanni khwarazmiani, esuli in seguito alle invasioni mongole gengiskhanidi che tra 1220 e il 1231 avevano distrutto il loro impero, costringendoli a fuggire nell’Egitto Ayyubide (1171-1250; la dinastia curda di Saladino), fornendogli un corpo di esperti e valorosi soldati.

  362. mirkhond scrive:

    “Crivellucci amava i Longobardi e aveva un grande amore per il Medioevo; sui Longobardi polemizzò con gli scrittori cattolici coevi (che ripetevano i mantra anti-longobardi, ormai stantii) e, spiace dirlo, era Crivellucci ad avere ragione (anche nella polemica con il modernizzante Duchesne, che anni dopo sarà colpito dalla Santità di Pio X); Crivellucci faceva notare, correttamente, la profonda religiosità di Liutprando (712-744) e, sarcasticamente, diceva che semmai i Longobardi erano stati troppo religiosi 😀 (con i Papi, chiosava, bisognava essere più duri)…accusava poi il Papato di aver ostacolato l’unità d’Italia chiamando lo straniero franco nell’VIII secolo (e dargli torto non è poi così facile, diciamolo 😀 anche se Messori non lo ammetterà :D)”

    Guarda, leggendomi la storia del “brigantaggio” politico nella Valle del Tronto, soprattutto sulla sponda pontificia, tra 1798-1815, 1831, 1849 e 1860-1870 circa, mi ha colpito la visita che Pio IX fece ad Ascoli il 17-18 maggio 1857.
    La famiglia Piccioni, montanari ascolani, e fedelissimi della Chiesa (ma anche amici dei Borbone-Napoli), e militanti nei Centurioni pontifici del 1830-1847, poi comandanti partigiani nel 1849 e nel 1860-1863, chiesero di essere ricevuti dal Papa, anche in forma privata.
    Ebbene Pio IX si rifiutò, col pretesto che il Papa non poteva incontrare dei “briganti”!
    Dei briganti, capisci!
    Bella gratutudine verso gente umile che ha combattuto, rischiato la vita per rimetterti sul tuo trono vaticano, e che dopo il 1860, pagheranno un prezzo pesantissimo, morendo e facendosi lunghi anni di carcere sotto i Savoia!
    Per me questo, è un motivo sufficiente per considerare obsoleto il restaurato Stato Pontificio nel 1814-1815, almeno nei confini che ebbe fino al 1860!

    • habsburgicus scrive:

      anche gli Asburgo furono ingrati con il grande Nicola I, nel 1849 !
      purtroppo è così…là almeno erano questioni di Stato, qui semplice meschineria…che non valuterei oltre il necessario, ma che nondimeno aiuta a spiegare perché un certo sistema poi cadde
      ti parrò eretico…ma forse, con mille caveat, aveva ragione Marx (e lo stimerei di più si fosse occupato anche di queste cose invece di fare l’ultra-anticlericale schematicissimo, diciamolo, anche un po’ ignorantello in questioni simili :D)..era una questione di classe !
      purtroppo sia i conservatori cattolici che i liberali, pur detestandosi/odiandosi, si legittimavano a vicenda ed entrambi disprezzavano (i primi) o odiavano (i secondi) il popolo minuto, che però fu l’unico a morire per il vecchio ordine, sotto i giacobini, i napoleonidi e i risorgimenti
      lo si vide all’epoca delle Insorgenze (il conte Monaldo Leopardi pur ultra-conservatori fa capire di tenere/disprezzare le masse insorrte), nelle Romagne e altriove, e nella Vandea francese…
      o credi forse che Louis XVIII (e pure Charles X) abbiano onorato i vandeani ? 😀 qualcosa stava cambiando proprio prima del 1830, ma il luglio 1830 cambiò tutto
      ciò continuò dopo
      ecco perché non farei un dramma né trarrei conseguenze indebite da questa frase infelice (attribuita a) Pio IX
      ma allo stesso tempo capisco che la gente poi si sia stufata ! (e altri effetti collaterali, non favorevoli alla causa conservatrice)

      • mirkhond scrive:

        Però i Borbone-Napoli, furono grati almeno a uomini come Fra’ Diavolo (1771-1806), e Francesco II in esilio a Roma, nel 1862 condannò la frettolosa e sommaria esecuzione di Chiavone, ad opera di alcuni comandanti partigiani, anche stranieri come il tedesco Zimmermann, scandalizzati ipocritamente dai metodi “briganteschi” dell’ex forestale di Sora.
        Chiavone (Luigi Alonzi) era un capo carismatico amato e sentito dai contadini tra Sora e la Marsica, mentre questi signorini fighi-snob reazionari, giunti “da foura”, non riuscirono ad avere lo stesso consenso e alla fine se ne tornarono da dove erano giunti, perché la guerra è una cosa schifosamente seria, e purtroppo bisogna sporcarvicisi le mani abbondantemente….

        • habsburgicus scrive:

          sì…forse i Borbone di Napoli furono gli unici a mostrare (in diversi casi) gratitudine
          ma questo non li salvò..anzi forse contribuì alla loro “leggenda nera” (ad esempio il loro rapporto con i Lazzari che scandalizzava anche i conservatori)
          uno storico della Russia, credo tessera PCI (Giuseppe Berti) per insultare Carlo Felice a proposito di una presunta frase “hli unici che mi mi amano sonoq uelli che non sanno né leggere né scrivere” lo definì “un Re di tipo borbonico” e poi esaltò l’avventò di Carlo Alberto criticando quelli che non vedevano le enormi differenze fra un Carlo Alberto (pur ultra-reazionario per 15 anni) e un Carlo Felice 😀

          P.S 1
          Carlo Felice non fu amato in Piemonte (anche se a Torio c’è una bella Piazza a lui dedicata) ma lo fu a Genovva e soprattutto in Savoia

          P.S 2
          Carlo Alberto, che non ha lascito memoria nelle masse piemontesi (a differenza di Vittorio Emanuele II) era un Sovrano freddo, del tutto separato dal popolo..inavvicinabile…per lui, al massimo, esisteva l’alta nobiltà 😀 non oltre

          P.S 3
          a proposito del “classismo”
          è nota la frase attribuita a Bismarck (non Bismark, sennò Z ci scomunica 😀 magari tollererebbe Ghandi, forse Regan, magari Tacher :D) secondo cui “l’umanità iniziava dai baroni” 😀

        • habsburgicus scrive:

          scusate gli errori, per la fretta…quelli non voluti
          quelli da Ghandi alla Tacher sono voluti 😀

        • mirkhond scrive:

          Mi risulta che Carlo Felice non fosse amato nemmeno in Sardegna, per via della famigerata legge delle chiudende, non iniziata e non finita con lui, ma che lui comunque mantenne.
          Quali furono i Savoia più amati dai Piemontesi (e dai Sardi)?

        • Francesco scrive:

          Hasburgicus

          la frase attribuita a Otto mi pare del tutto improbabile!

          era un modernissmo politico Ottocentesco, uomo da Welfare state e propaganda e mente fredda e lucida come nel non vincere troppo contro l’Austria!

          uno che vedo a manovrare i baroni, non a rispettarli

          ciao

        • habsburgicus scrive:

          dai sardi non so…
          Vittorio Emanuele II ha lasciato tracce nel folclore popolare, positive..il PCI stesso si vide obbligato a rispettarne il maestoso monumento a Torino nel 1945 e poi nel 1946…
          quando invece, e se ne lamenta il grande Guareschi (monarchico perché italiano e patriota..e liberale vero), Modena, Reggio e tutta l’Emilia furono de-sabaudizzate
          un PCI arrogante e senza freni buttò giù i monumenti ai Savoia in quelle città

          @Francesco
          su Bismarck, lo credo anch’io
          se ho scritto “attribuita” ci sarà un perché 😀

        • Z. scrive:

          habs,

          — un PCI arrogante e senza freni buttò giù i monumenti ai Savoia in quelle città —

          Modestamente, quelli erano tempi.

          😀

  363. mirkhond scrive:

    Insomma se un’italia unita non mi attrae proprio, anche se l’avessimo fatta noi dalla Napolitania e sotto i Borbone, però non mi attrae nemmeno quello stato di preti, tranne forse, a Roma città, data l’assenza in essa del potere imperiale.
    Roma come capitale d’Italia, non mi ha mai convinto….

    • habsburgicus scrive:

      battuta anticlericale 😀
      fossero rimasti ad Avignone ! (con Roma nostra, però !)
      godimento aggiuntivo: avrebbero dato fastidi ai discendenti dei Galli 😀

      • Peucezio scrive:

        Io invece sono convinto che un’Italia unita sotto la sovranità papalina avrebbe funzionato benissimo.
        E soprattutto ci saremmo risparmiati la legge Merlin!

        • mirkhond scrive:

          Mah, forse per la mentalità bizantina che ho, per l’educazione famigliare ricevuta, quello stato di preti non mi ha mai convinto davvero fino in fondo.
          Ne comprendo il sorgere per diverse cause e necessità storiche, come l’assenza di un potere statale fin dall’VIII secolo dopo Cristo, nel Ducato Romano, ma credo che restaurarlo nel 1814-1815, almeno nelle dimensioni in cui lo fu, fu un errore.
          Intanto la Romagna e il nord delle Marche, erano irrequiete, e tumultuarono già nel 1831, con quell’effimera repubblichetta delle provincie unite, e col papato di Gregorio XVI (1831-1846), pur ottimo sotto tanti punti di vista in politica estera, esempio la condanna della schiavitù del 1839, il repubblicanesimo mazziniano ebbe in queste aree settentrionali molti sostenitori.
          Nel 1841, caso rarissimo in Italia, fu scoperta dalla polizia pontificia una loggetta massonica di….contadini, presso Macerata!
          Insomma, a mio modesto parere un territorio pontificio più ridimensionato a Roma e al paese tra Acquapendente e Terracina-Ceprano, sarebbe stato più che sufficiente.
          Un’italia unita ha cessato di convincermi fin dall’aolescenza, man mano che approfondivo i miei studi sul risorgimento e sulla storia del Regno di Napoli….

        • mirkhond scrive:

          adolescenza

        • PinoMamet scrive:

          Se volete il mio non richiesto parere, peraltro non molto originale, l’Italia doveva sorgere come Federazione di Stati Semi-Indipendenti.

          I precedenti c’erano (leggendo su Wikipedia, per caso, la storia del tricolore, notavo per esempio che, significativamente, in pratica tutti gli stati italiani lo avevano inserito o vi avevano inserito la propria bandiera nazionale, ben prima dell’unità effettiva: sarà stata moda, sarà stato escamotage a buon mercato per tacitare carbonari e simpatizzanti, però l’idea simbolicamente indicava la strada giusta) anche perché i vari stati italiani alla fine convivevano da secoli
          (per quanto riguarda queste parti: già vi dicevo che nel Seicento Parma mandava i suoi condannati alle galere genovesi- e mentre i suoi soldati, in caso di guerre, andavano a rinforzare el fila di non ricordo chi- mentre per arbitrati di confine sempre con Genova, per motivi che mi sfuggono completamente, furono chiamati magistrati veneziani…)

          una via “tedesca” insomma, con una progressiva, lenta, ragionata fusione che mantenesse le autonomie e le caratteristiche locali.

        • mirkhond scrive:

          Eppoi il Papa, proprio per le sue funzioni di Patriarca della Chiesa Universale, non poteva e non puo’ certo essere a capo di uno stato “nazionale”.
          Da qui il giusto fallimento del neoguelfismo nel 1848….
          Ricordiamoci la conclusione di Mommsen, che da Roma si puo’ governare solo una realtà UNIVERSALE.
          Cosa che uno stato “nazionale” pur esteso all’intera penisola italiana, non poteva e non puo’ essere….

        • PinoMamet scrive:

          “Ricordiamoci la conclusione di Mommsen, che da Roma si puo’ governare solo una realtà UNIVERSALE.”

          è una conclusione interessante, ma da cosa la traeva? di quale Roma parlava?

        • Peucezio scrive:

          Pino,
          sono d’accordo: in ogni caso sarebbe dovuta essere una federazione creata dal basso, non un’imposizione violenta di una delle nazioni, fosse stata pure lo Stato Pontificio o il Regno delle Due Sicilie (che al masismo potevao esercitare un’egemonia).

          Mirkhond,
          ma infatti lo stato italiano non doveva essere nazionale, ma, appunto, universale, come negli intenti imperiali di Mussolini.

  364. mirkhond scrive:

    (con Roma nostra, però !)

    Casomai dei Romani! 🙂

  365. mirkhond scrive:

    Comunque stato o non stato pontificio, a me di essere connazionale con quelli del Mì, a nord del famoso vallo linguistico-culturale Sarzana-Senigallia, non mi va proprio giù….

  366. mirkhond scrive:

    Non riesco proprio a sentirmi connazionale di Pino, Moi, Zanardo, Franky ecc.
    Siamo troppo diversi per storia, mentalità, immaginario, ecc.
    Hai le sole da quelli e QUELLE di casa TUA, figuriamoci da quegli e quelle degli altri.
    Non ti sopportano a Bari e ti devono sopportare a Pesaro? Fano? Rimini? Ravenna? Bologna (aribbbleahhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)?, Modena, Borgo San Donnino? Perma? Piazenza? Milano? Berghem? Bresia? Verona (luguuubreeee!!!!!!)? Treviso? Friaul? Trieste (da suicidiooooo)? Trento? Turin? Cuneo? Provinzia Granda? ecc. ecc. ecc……

    • Francesco scrive:

      scusa hai appena dimostrato che TUTTA l’Italia è unita e uguale nell’esserti insopportabile

      sei un perfetto patriota italiano!

      😀

      • mirkhond scrive:

        Non riesco a sentirmi italiano.
        Forse italico, se riferito all’Italia antica preromana e romana (anche se gli Japigi erano illiri e non italici, sia pure con infiltrazioni osche in Daunia, e ai margini della Peucezia, sul Bradano; poi bisogna vedere pure da chi discendo, se osservo i tratti somatici dei miei avi patrilineari bitontini, mi appaiono simili agli Armeni, Iberi/Georgiani e Osseti).
        Ma piuttosto longobardo meridionale/pugliese/napoletano.
        Questa è l’identità etno-nazionale che sento mia.
        L’italia come appartenenza nazionale è qualcosa di astratto e lontano da me, e che accetto solo per opportunismo… 😉

    • PinoMamet scrive:

      “Piazenza? ”

      Perma è giusto 😉 ma Piacenza si pronuncia grosso modo “Piasooooinsaa” 😉

  367. mirkhond scrive:

    “ma questo non li salvò..anzi forse contribuì alla loro “leggenda nera” (ad esempio il loro rapporto con i Lazzari che scandalizzava anche i conservatori)”

    Certamente. Ma non salvò nemmeno quasi tutti gli altri troni europei, a parte quei poci sopravvissuti oggi, e che per sopravvivere hanno dovuto aggiornarsi (vedasi le monarchie scandinave e la stessa Spagna dal 1975).
    Inoltre il disprezzo dell’intellighenzia figo-snob progressista verso i Borbone-Napoli, me li ha resi istintivamente simpatici fin dai 12-13 anni, e proprio per il disgusto che provocavano e provocano in lorsignori… 😉

  368. mirkhond scrive:

    pochi sopravissuti

  369. mirkhond scrive:

    “magari gli Inglesi, vincendo la guerra dei 100 anni e impedendo la nascita di un forte stato europeo continentale che potesse impedire una riunificazione germanica!”

    E magari rinforzando un unico stato francofono e cattolico su entrambe le sponde della Manica, che avrebbe potuto risparmiarci ulteriori sciagure..
    Già, peccato che siano solo sogni impossibili….

    • Francesco scrive:

      che rinforzando? l’idea è di due stati deboli e conquistati dagli Imperatori, fino ad avere un’Europa unita, un’unica moneta e un’unica Imperatrice regnante (magari la Schiffer e non la Merkel)

      senza le inutili e lunghissime guerre civili europee!

      😀

  370. mirkhond scrive:

    A me un’Europa unita fa spavento, esattamente quanto mi disgusta un’italia unita.
    Comunque il bieko napoleone intorno al 1810-1812 l’aveva quasi riunificata.
    Idem Hitler nel 1940-1944!

    • Francesco scrive:

      Napoleone era francese (bleah)

      Hitler era nazista (ri-bleah)

      preferisco allora Roosevelt e Kennedy, pazienza se non erano europei

      😀

      • mirkhond scrive:

        Veramente napoleone era corso….
        Pare che il Francese, imparato a scuola dai preti, non lo abbia mai padroneggiato bene… 🙂

  371. mirkhond scrive:

    “Vittorio Emanuele II ha lasciato tracce nel folclore popolare, positive..il PCI stesso si vide obbligato a rispettarne il maestoso monumento a Torino nel 1945 e poi nel 1946…”

    Effettivamente una zia di Bra, ne parlava come di un gran simpaticone, che aveva tentato di fare lo sporcaccione anche con una sua antenata…. 🙂

  372. mirkhond scrive:

    “Modena, Reggio e tutta l’Emilia furono de-sabaudizzate
    un PCI arrogante e senza freni buttò giù i monumenti ai Savoia in quelle città”

    Magari l’avessero fatta da noi quest’opera pia…. 🙂

  373. mirkhond scrive:

    “Modestamente, quelli erano tempi.”

    Oggi invece il nulla piddino….

    • Z. scrive:

      Oggi gli eredi del PCI e della DC stanno insieme, e ad essere sincero il nulla mi sembra più fuori che dentro. A volte il mio atavico istinto complottista-piccista mi fa sospettare che sia Renzi a favorire la nascita di partiti come Lista Tsipras e Lista Landini, o a incoraggiare i grillini a dire le peggio sciocchezze: finché l’opposizione sarà quella roba lì, chi lo leva più dal potere?

  374. mirkhond scrive:

    Abbiamo capito che ti piace l’attuale ordine piddino! 🙂
    Almeno tu, sei contento….

    • Z. scrive:

      A Renzi piace, e come dargli torto.

      A me insomma. Quando ho sentito Landini che presentava il suo non-partito (perché di nuovi partiti a sinistra non ne può più nessuno), che farà una non-politica (perché non può ammettere che intende fare politica) di non-sinistra (perché teme che parlare di sinistra gli faccia perdere consenso), ho immaginato Renzi che si fregava le mani dalla contentezza. E Bersani che picchiava la testa sul muro, sconsolato.

      • Francesco scrive:

        Bersani non può che picchiare se stesso, è tutta colpa sua

        tale quale Berlusconi, a pensarci bene

        andassero entrambi in Cile a farsi fare un toupet e ci lasciassero in pace

  375. mirkhond scrive:

    Qui, effettivamente, non posso darti torto…. 🙂

  376. mirkhond scrive:

    “E tali confini sono convenzionali e legati a ragioni storiche.
    E non sono soggetti al capiriccio individuale: cioè non è che se io mi metto in testa che Bitritto è Salento perché io sono bitrittese però mi piace la pizzica, Bitritto diventa Salento.
    Io volevo dire solo questo.”

    Straconcordo, ed infatti mi infastidisce quando non pugliesi, chiamano e considerano tali Raffaele Fitto o Maddalena Corvaglia, che invece sono salentini.
    Mentre anni fa, una ragazza di Lecce a cui piaceva Bitonto (dove era stata per lavoro), mi chiese se fossi favorevole ad una regione salentina staccata dalla Puglia, vecchio progetto accarezzato già da Aldo Moro.
    Io le risposi di sì.

    • PinoMamet scrive:

      Io ho parlato pochi giorni fa con una salentina, che mi diceva, specularmente “io non so come fanno a considerare Puglia il Salento… io quando parlano i baresi non capisco niente!”

      e in effetti questa cosa l’ho sentita da diversi salentini.
      Poi naturalmente sono fatti vostri, non voglio immischiarmi!

      • mirkhond scrive:

        Siamo due paesi molto diversi tra nord e sud della linea Taranto-Brindisi.
        Gli effetti delle porcate postunitarie quando si crearono dei confini regionali di merda accocchiando regioni che erano sempre state separate tra loro, anche se parte di uno stesso stato, come da noi….

  377. MOI scrive:

    @ PINO

    Alla tua Witz (o quel che l’è e cum la’s ciàma) Ebraico-Emiliana mancano le Femministe …

    suggerisco:

    Avete voluto la bicicletta ? Pedalare ! Senza pretendere dallo Stato i Garelli Mosquito Rosa 😉 in esclusiva !

  378. MOI scrive:

    Lupi si dimette ? … Ci crederò quando sarà !

  379. mirkhond scrive:

    “in Nord-America si presero sì La Fayette (che poi l’hanno gonfiato :D) ma al giacobinisno (e, prima, all’illuminismo radicale, dissero “no grazie”)..anche per via dell’ignoranza linguistica..i dotti americani (pochi) sapevano il latino (almeno a Boston e nelle chiese protestanti meno “estreme”…episcopaliani, calvinisti puri ecc), qualcuno sapeva lo spagnolo, pochissimi il francese”

    E tutti gli Ugonotti emigrativi tra tardo XVII e XVIII scolo?
    Non credo che fosse un problema linguistico,visto che il Francese era già da allora, credo, la lingua franca della diplomazia (ancora nell’800, persino molti trattati/farsa tra il governo usano e le tribù e confederazioni amerindie, erano firmati in Francese!), quanto piuttosto di una diversa mentalità…

    • habsburgicus scrive:

      E tutti gli Ugonotti emigrativi tra tardo XVII e XVIII scolo?

      certo, ho volutamente esagerato un po’..
      ma non sottovalutare la capacità tutta USA “classici” [cioè sino a Kennedy incluso] di anglicizzare in breve chiunque (lo hanno dimostrato nelle Filippine..e anche con gli immigrati europei)
      né l’ignoranza della diplomazia USA pre-1898… 😀
      i diplomatici, quelli veri, nell’Ottocento spesso si lamentavano della scarsa (e talora nulla) conoscenza del francese dei rappresentanti USA e della pretesa-tutta yankee-che gli altri si rivolgessero loro in inglese !
      sui trattati, credo che hai attinto a fonti sbagliate..tranne casi particolari (che non mi sento di escludere) ci crederei, a sento, solo se li vedessi i trattati in francese con gli indiani 😀 almeno dal 1801 in poi
      che nel 1783-1795 possano avere usato il francese con gli indiani francesizzati del Nord (e anche più a sud) non è invero del tutto impossibile (e anche per darsi un’aria di indipendenza nel clima dell’immediata post-revolution e persistendo il problema dei loyalists fuggiti in Canada

  380. mirkhond scrive:

    secolo

  381. MOI scrive:

    Io invece avrei voluto un Regno delle Due Sicilie inviolato e da Roma in su uno Stato Federale sotto gli Asburgo … “uniti” da trattati di amicizia, da un comune sentire culturale “scolastico”, magari da un simil-Zollverein ma NON politicamente !

    • mirkhond scrive:

      Concordo col Moi!

    • Z. scrive:

      Un’idea che sarebbe piaciuta molto al defunto senatore Miglio (ma non a Salvini, per lo meno non al Salvini di oggidì).

      Di certo sarebbe stato più facile impararlo da bambini, il tedesco…

      • mirkhond scrive:

        Miglio pur razzista, però era un pensatore di levatura, che manco lo vede il rozzo e triviale Salvini.
        Che ormai da tipico padano-fascistoide quale è, ha riscoperto l’unità italiana come clava anti-immigrazione.
        Cosa che non puo’ impedire, anche se gli riuscisse di ricostituire il sistema concentrazionario libico, che il nostro alleato vergognosamente tradito, Gheddafi, aveva creato nel Fezzan, per filtrare e ostacolare l’INEVITABILE migrazione africana di massa, che entro il 2050, dovrebbe portare in Europa circa 65.000.000 di Africani.
        A cui si aggiungono i profughi siriani e delle altre aree mediorientali devastate dalle “sante” guerre liberali e democratiche a guida u$a….

  382. mirkhond scrive:

    “una via “tedesca” insomma, con una progressiva, lenta, ragionata fusione che mantenesse le autonomie e le caratteristiche locali.”

    Questa via effettivamente c’era, ed era sentita da molti intellettuali e uomini politici dei vari stati preunitari.
    Solo che fallì clamorosamente nell’aprile-agosto 1848, col crollo del neoguelfismo.
    In primis proprio perché c’era il Papa, che per sue funzioni religiose e spirituali, non poteva essere il capo di uno stato “nazionale” sia pure di tipo svizzero o tedesco….
    Qui chi vede nel Papato la causa profonda della tarda unificazione della penisola italica, ha le sue ragioni.
    Per quel che mi riguarda, e lo ribadisco volentieri, il vero errore fu fatto a Vienna nel 1814-1815, con la soppressione del Regno Italico, che pur creazione napoleonica, non era però contronatura, in quanto era la rivitalizzazione, sia pur in chiave massonico-giacobina, dell’antico Regno d’Italia longobardo-carolingio, che sia pur nei fatti, sfaldatosi nell’XI-XII secolo, in tanti comuni e poi signorie e stati regionali, de jure era rimasto in vigore fino al 1796 almeno!
    Il Regno Italico del 1805-1814 dunque, non solo andava preservato, ma gli si sarebbero dovute aggiungere quelle aree centrosettentrionali dall’Umbria al Piemonte, che Napoleone aveva annesso dirttamente alla Francia, restituendo al Papa solo il paese tra Acquapendente e Terracina-Ceprano.
    Il Regno avrebbe dovuto essere affidato agli Asburgo-Lorena di Toscana, principi davvero illuminati e liberali nel vero senso della parola, nonché ormai italianizzati.
    Tutt’al più, tramite plebisciti veri (e non le truffe bulgare del 1859-1860, 1866 e 1870), stabilire se l’Istria e la Dalmazia ex veneziane più la ex Repubblica di Ragusa, avrebbero dovuto esserne parte (come lo furono in effetti per un breve periodo tra 1805 e 1809).
    Noi, dovevamo restarne fuori, mantenendo la nostra indipendenza.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Il Regno avrebbe dovuto essere affidato agli Asburgo-Lorena di Toscana, principi davvero illuminati e liberali nel vero senso della parola, nonché ormai italianizzati.

      Non sarebbe stato malvagio, ma se devi restaurare devi restaurare per bene.

      • mirkhond scrive:

        Maurizio, lo sappiamo benissimo che a Vienna fu una restaurazione per modo di dire.
        Ad esempio non vennero restaurate le Repubbliche di Venezia e di Genova, la Valtellina non venne restituita alla Svizzera (che nell’aprile 1814 fece un tentativo, ma gli Austriaci erano giunti prima 🙂 ).
        Non venne restaurato il Sacro Romano Impero, e Francesco d’Asburgo continuò a definirsi I d’Austria (dal 1804) e non più, correttamente II (fino al 1806), la Baviera restò un regno, e non tornò ducato.
        La Prussia raddoppiò il suo territorio con l’acquisizione della Renania, e tanti piccoli principati e città libere tedesche non risorsero più.
        La Finlandia restò alla Russia.
        Malta restò inglese (dal 1801) e non fu restituita ai Borbone, essendo territorio siciliano infeudato nel 1530 ai Cavalieri di San Giovanni.
        Anche lo Stato dei Presìdi (napoletano dal 1557 al 1801) non ci fu restituito.
        Ovviamente Ragusa, non riacquistò più la sua indipendenza, persa nel 1808, ma fu annessa alla Dalmazia ex veneta.
        Le Jonie pure ex veneziane, passarono all’Inghilterra.
        Avignone e il Venassino restarono alla Francia neoborbonica di Luigi XVIII (1814-1815 e 1815-1824), mentre i fessi dei Borbone-Napoli restituirono al Papa quelle due assurde e ridicole enclavi di Pontecorvo e Benevento, e fino al 1860.
        Per non parlare di Ascoli, Arquata del Tronto e Acquaviva Picena così legate alla nostra storia, e sia pur per brevi periodi, sotto nostra okkupazione! 🙂
        Dunque restaurazione farlocca per restaurazione farlocca, avrebbe avuto più senso mantenere il Regno d’Italia napolenico, ma in realtà rivitalizzazione di quello longobardo carolingio, piuttosto che creare ex novo un ridicolo Regno “Lombardo-Veneto” mai esistito, un po’ come la Padania leghista.

        • mirkhond scrive:

          Così come (a parte lo Stato Pontificio) non vennero restaurati i principati ecclesiastici cattolici di Salisburgo e Trento, annessi all’Austria.
          O quel monstrum dell’unico regno d’Olanda con le Fiandre e la Vallonia cattoliche, e già asburgiche tra 1477 e 1792-1793.
          E che difatti nel 1830-1831, provocarono la secessione che porterà al nuovo stato belga, che restaurava sia pure da regno indipendente, le Fiandre asburgiche del 1579-1793!

        • mirkhond scrive:

          1477 le intere Fiandre (futura Olanda compresa)
          Dal 1579-1581 l’attuale Belgio, dopo la secessione delle Provincie Unite, poi Olanda, divenute calviniste.

        • habsburgicus scrive:

          creare ex novo un ridicolo Regno “Lombardo-Veneto” mai esistito, un po’ come la Padania leghista.

          vero..dubito però che le Potenze (Francia borbonica e Inghilterra in primis l’avrebbero permesso se in mano asburgica*)
          e neppure il nostro Re, Vittorio Emanuele I (che aveva l’appoggio di Londra e San Pietroburgo)
          a sua volta l’Austria mai avrebbe accettato un tale Regno sotto i Savoia
          insolubile, purtroppo
          a meno di avere la forza e di usarla
          nel 1815 non lo si volle fare (e mica a torto, ammettiamolo)
          nel 1859-1860 lo si farà, per un altro progetto però

          * a meno a meno di far qualcosa di grandioso che avrebbe cambiato tutto..e temo che avrebbe dato la guerra
          tipo, SI al Regno asburgico in Italia del centro-nord
          ma anche la Galizia, più Moldavia più Valacchia orientale (queste ultime quando lo Zar decidesse di “domandarle” agli ottomani, ad libitum) alla Russia
          e si trattava ancora di “compensare” Londra..
          ma se Austria e Russia si accordavano (la Prussia ci stava) probabilmente si poteva fare
          il rischio però che l’Inghilterra massonizzasse la Francia già nel 1815-1816, eliminasse i Borbone legittimi (come nel 1830) e partisse in guerra con i francesi sotto il manto del liberalismo, c’era..
          non era scontato, ma ammetterai che c’era

        • Francesco scrive:

          scusate se provo a intromettermi

          stiamo parlando di una triplice monarchia austriaco-ungherese-italiana a guida Asburgo? magari con rapporti “ufficiali” con le altre realtà etniche nell’Impero? boemi, moravi, croati e così via?

          il colpo di genio sarebbe stato farne un “impero costituzionale”, con un Parlmanento che avrebbe avuto un “partito imperiale” e mille opposizioni “localistiche” divise e imbelli

          cosa ne dite?

          ciao

        • habsburgicus scrive:

          si..poteva andare Francesco 😀
          trialismo di tipo nuovo
          Regno d’Italia (nel senso medievale) cioè Nord e Toscana
          Impero d’Austria con autonomia a Regno di Boemia
          Regno d’Ungheria
          è così assurdo, che poteva riuscire 😀
          peccato non sia stato tentato

    • PinoMamet scrive:

      “In primis proprio perché c’era il Papa, che per sue funzioni religiose e spirituali, non poteva essere il capo di uno stato “nazionale” sia pure di tipo svizzero o tedesco….”

      Ma allora non sarebbe neppure dovuto essere il capo dello Stato Pontificio, no?

  383. mirkhond scrive:

    “è una conclusione interessante, ma da cosa la traeva? di quale Roma parlava?”

    Mommsen, nel settembre del 1870, era a colloquio col ministro piemontese Quintino Sella.
    E deplorando la imminente conquista sabauda di Roma, disse che Roma per sua natura e vocazione storica, puo’ essere la capitale soltanto di un potere universale.
    Politico come sotto l’ultima repubblica tra III e I secolo a.C., e spirituale sotto la Chiesa Cattolica.
    E Mommsen era luterano.
    Però riteneva che Roma non potesse essere a capo di uno stato “nazionale” (come NON lo fu mai lo stesso Stato Pontificio, formatosi tra XV e XVII secolo, anche se con papi che dopo il 1523 erano tutti italiani), anche se esteso all’intera penisola.
    Allora Sella rispose che il Piemonte occupava Roma in nome della…Scienza! 🙂
    Scimmiottando dunque sia la Terza Roma massonica di Mazzini, che quella del positivismo scientista che allora andava di moda…
    Effettivamente Roma come capitale d’Italia è una città mortificata….

    • PinoMamet scrive:

      Francamente credo che allora la sua fosse poco più che una boutade.

      Lo Stato Pontificio mi pare uno stato esattamente identico a tutti gli altri, forse un po’ più pretesco, ma con le stesse identiche istituzioni degli altri (gendarmi, tasse, esercito, esecuzioni capitali ecc. ecc.) e se sicuramente Roma è mortificata come capitale dell’Italietta, lo era ancora di più come capitale papalina (che non equivale per niente a “capitale della Cristianità”…)

      • Francesco scrive:

        direi che è esattamente il contrario

        😀

      • PinoMamet scrive:

        Beh scusami cosa aveva lo Stato Pontificio di diverso da qualunque altro Stato italiano del Sette-Ottocento?

        Solo il fatto che il regnante si chiamava Papa ed era eletto da cardinali.
        Per il resto era esattamente come tutti gli altri.

        Non so se questo mortificasse Roma, ma certo non poteva mortificarla di più di qualunque altro stato nazionale di cui fosse la capitale.

        Poi il Papa era anche capo della Cristianità, ma proprio per questo, viene da pensare che avere uno stato nazionale mortificasse inanzitutto il suo ruolo come capo dei cristiani universali..,

        la cosa in astratto (e sottolineo in astratto) migliore, sarebbe stata una federazione di stati, che lasciasse al Papa pochissimo potere temporale, e magari, perché no, l’intera città di Roma al posto del solo Vaticano;
        scegliendo come capitale un’altra città (magari, molto molto a malincuore mi tocca dirlo, quello sperduto paesino toscano, come si chiama, Firenze…)

        • Francesco scrive:

          Pino

          non esageriamo con le banalità catto-progressiste

          potevano esserci problemi tra universalità del Papato e particolarità dello Stato del Vaticano quando quest’ultimo giocava a fare lo Stato normale (mi viene in mente soprattutto il Rinascimento, forse anche lo scontro con i Longobardi)

          e certo la situazione attuale, in cui lo Stato piccolissimo serve solo a garantire la libertà del Papa, si è rivelata ottimale

          ciao

          PS capitale alternativa? Ravenna! così poi si aveva la scusa per attaccare Albania, Grecia, Creta, Malta e magari anche Dalmazia e Corsica

          invece che uno Stato, un’agenza viaggi e vacanze

          😀

        • PinoMamet scrive:

          “potevano esserci problemi tra universalità del Papato e particolarità dello Stato del Vaticano quando quest’ultimo giocava a fare lo Stato normale”

          cioè… sempre?
          Davvero, Francesco, a parte il nome “Papa” e le circostanze della sua elezione, dimmi almeno una cosa in cui lo Stato Pontificio si differenziasse dal Ducato di Piacenza e Parma o dal Granducato di Toscana…

        • Francesco scrive:

          insomma, ti ho fatto due esempi e non ho compreso tutto il tempo in mezzo

          credo che per la maggior parte del tempo lo Stato del Vaticano sia stato quiescente, tranquillo, più preso in faccende cattoliche che in questioni “nazionali”

          che al suo interno fosse più o meno uno stato normale non mi stupisce nè mi delude

          ciao

  384. mirkhond scrive:

    L’ultima repubblica tra III e I secolo a.C., imperiale tra I secolo a.C. e tardo III secolo dopo Cristo, e poi papalino…

  385. mirkhond scrive:

    Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa Gilberto Oneto della svolta unitarista di Salvini…

  386. MOI scrive:

    @ HABSBURGICUS

    Conoscevi questo romanzo, vero ?

    Può sembrare ingenuo oggi (!) per come sottovaluti il Mondo Islamico, e per tacere del livello tecnologico sottosviluppato rispetto alla realtà.

    Ma … per altri versi è “reazionariamente” interessante, no ?

    http://it.wikipedia.org/wiki/Il_padrone_del_mondo_%28Robert_Hugh_Benson%29

    http://en.wikipedia.org/wiki/Lord_of_the_World

    risale a 110 anni fa, circa …

  387. mirkhond scrive:

    “non era scontato, ma ammetterai che c’era”

    Non saprei, visto che le cose sono andate purtroppo in tutt’altra direzione…
    Però a me risulta che gli Asburgo-Lorena non fossero in cattivi rapporti con la Gran Bretagna, vedasi la nutrita colonia inglese a Firenze e l’amore inglese per la Toscana, giunta fino ai giorni nostri.
    Del resto, pare che la stessa regina Vittoria (1837-1901) disapprovasse la scomparsa del Gran Ducato di Toscana asburgico-lorenese, costretta solo dalla spietata ragion di stato di Palmerston, ad accettare il fatto compiuto.
    Così come, sempre personalmente trovava ripugnante Vittorio Emanuele II, conosciuto durante un viaggio politico di costui a Londra nel 1855, e in cui chiese la mano di una figlia della stessa regina.
    Scandalizzando madre e figlia! 🙂
    Insomma gli Asburgo-Lorena mi sembravano i sovrani giusti per un Regno Italico sopravvissuto ai diktat di Vienna, anche da parte inglese.
    Il problema vero, sempre dal punto di vista inglese, casomai era quello di compensare i suoi fedeli vassalli Savoia.
    Ma lo si poteva fare a spese della Francia e della Svizzera ;), ricostituendo il Regno di Borgogna con capitale Lione, lasciando ai Savoia solo le Valli di Aosta e di Susa, anch’esse storicamente borgognone, Nizza e Monaco.
    Mentre la Sardegna e la Corsica avrebbero potuto formare un unico regno (come dai disegni aragonesi dal 1324 in poi, ma realizzati con pienezza in Corsica), magari sotto gli Asburgo-Este o i Borbone-Parma…. 😉

  388. mirkhond scrive:

    mai realizzati con pienezza in Corsica

  389. mirkhond scrive:

    “Vabbè, per i baresi forte accento milanese è quello di chiunque non parli proprio barese cozzalo.
    Io lo faccio anche, quando parlo di cose quotidiane, ma siccome con i buon Mirkhond alla fine si parla sempre di storia e altri argomenti elevati, lì non riesco a parlare cozzalo e allora a lui suona “milanese”.
    Poi qualcosa di milanese ci sarà pure, ma se mi sentisse Francesco mentre parlo con Mirkhond, non avrebbe esattamente l’impressione di un milanese.”

    Vabbè, che l’azzentino meneghino, ce l’hai eccome ;), però dici in fondo una verità.
    Mia madre, ossesionata dalla “purezza” linguistica italiana, non sopportava sentire nei figli ne cadenza, ne termini dialettali baresi (che noi figli abbiamo imparato a scuola).
    Per lei parlare con l’accento” torinese” era sinonimo di italiano perfetto! 🙂
    Una volta a Napoli, un’amica di alcuni zii paterni, mi chiesero se mia madre fosse SVIZZERA o milanese! 🙂
    Retaggi dell’ossessione livellatrice giacobina dello stato unitario sabaudo-fascista, e mantenuta purtroppo, ancora nel post-fascismo fino agli anni ’70 almeno, nel sistema scolastico, recidendo radici linguistiche con la propria storia e il proprio territorio.
    Anche se sia per parte paterna che materna non abbiamo origini baresi.
    La famiglia paterna di mia madre si trasferì a Bari nel 1915, da Casamassima e Cosenza.
    Quella paterna in genere, nel 1959 da Bitonto.
    Io, sorema e i miei cugini da parte paterna, siamo la prima generazione nata a Bari…
    Ciò non toglie il danno imperdonabile che i miei genitori ci hanno fatto con l’ossessione antidialettale.
    Mio padre non ci ha mai parlato nemmeno in bitontino, e solo in punto di morte l’ho sentito farlo con un’infermiera che era di Bitonto!
    Peccato, perché è una ricchezza andata perduta!

  390. mirkhond scrive:

    Sempre per Peucezio

    L’impero italiano/neoromano di Mussolini era fattibile e fino ad un certo punto, solo in funzione degli interessi britannici, in linea di continuità con la stessa brutale unificazione sabauda del 1859-1870 e delle colonie d’oltremare tra 1880 e 1924.
    Nel 1920, l’esercito voleva mollare la Dalmazia dei confini pattuìti a Londra nel 1915, perché la giudicava indifendibile essendo una sorta di “Prussia orientale” staccata dal corpo centrale dello stato italiano, mentre invece la Marina la voleva mantenere, proprio perché più difendibile dal mare (pur senza l’ottimo porto di Cattaro, già base navale austriaca).
    Lo stesso Vittorio Emanuele III, stando ad Arrigo Petacco non avrebbe voluto nemmeno Zara, considerando la Dalmazia una grana, forse per via della sua maggioranza croata, ma più verosimilmente per le stesse ragioni dei vertici dell’esercito (sul Sud Tirolo e il retroterra sloveno di Trieste invece non aveva di questi “scrupoli”, essendo territori che completavano il possesso italiano dell’arco alpino meridionale).
    Dunque Mussolini non poteva far nulla contro Londra, e lo stesso Balbo a Tripoli, nel 1937, incontrandosi con Ribbentrop disse che le colonie italiane d’Africa non sarebbero servite a NULLA, non avendo il controllo di Suez, e costruite proprio in funzione filobritannica.
    La storia gli avrebbe dato tragicamente ragione….

    • Peucezio scrive:

      Non poteva far nulla, perché abbiamo perso la guerra.
      Bastava che fosse partita l’operazione Leone Marino o che non fosse partita l’invasione della Russia o che si fosse sviluppata in tempo la bomba atomica e tutto avrebbe avuto uno sviluppo completamente diverso.

      • Z. scrive:

        Mi par di ricordare che i tedeschi abbiano costruito il reattore quando la bomba americana era già pronta o quasi. Non è che sono andati genericamente lenti, a quanto ricordo: è che mancavano loro investimenti, personale e forse pure attrezzature adeguate. Le gerarchie non avevano nemmeno ben chiaro lo stato delle ricerche, immagino, visto che fu chiesto ad Heisenberg se si poteva sganciare il reattore su di una città alleata.

        Quanto a Barbarossa, beh, era una delle cose che Hitler aveva sempre sognato e promesso. E’ un po’ come dire “se la Juve fosse il Toro”, secondo me 🙂

        Su Leone Marino non saprei, dovrei informarmi meglio. Ma immagino che l’idea sia stata abbandonata per qualche ragione concreta…

        • Francesco scrive:

          tipo aver perso la Battaglia d’Inghilterra?

          🙂

        • Peucezio scrive:

          “Su Leone Marino non saprei, dovrei informarmi meglio. Ma immagino che l’idea sia stata abbandonata per qualche ragione concreta…”

          Ma no, è che Hitler ammirava gli inglesi, in quanto germani, e disprezzava gli Slavi. E la cosa gli fu fatale, infatti poi se ne pentì.

        • Z. scrive:

          Certamente è vero che Hitler ammirava gli inglesi e disprezzava gli slavi. C’è chi ha spiegato così l’atteggiamento dei tedeschi a Dunkerque.

          E’ però anche vero che ha perso la battaglia di Inghilterra, come osserva Francesco. C’è chi dice che l’ha persa perché si è concentrato troppo sulle città e troppo poco sulle infrastrutture militari: questo non lo so, sta di fatto che le ha prese…

        • Peucezio scrive:

          Ma l’impresa Leone Marino non doveva essere prima della battaglia d’Inghilterra?
          Cioè la guerra arerea non fu un ripiego perché si era desistito dal fare l’invasione di terra?
          Non lo so, non sono un esperto della II Guerra Mondiale.

        • Francesco scrive:

          1) fermarsi a Dunkerque fu una follia militare, spiegata con la convinzione di AH di potersi accordare con gli inglesi

          2) il dominio dell’aria era necessario per l’invasione via mare, quindi vincere la battaglia d’Inghilterra era necessario per procedere con Leone marino, se non sbaglio

          ciao

    • Francesco scrive:

      potevano iniziare a prendere Malta, a un certo punto difesa da tre aerei

      e chiudere quel cavolo di canale di Sicilia alle navi inglesi

      poi magari la capacità industriale degli alleati avrebbe vinto lo stesso

      ma l’Italia era come il Milan di Inzaghi, gestita malissimo

      ciao

      • habsburgicus scrive:

        ma l’Italia era come il Milan di Inzaghi, gestita malissimo

        devo ridarti ragione Francesco !

        • Francesco scrive:

          fesso Mussolini? comandava lui da 20 anni (come Galliani)

          fessi i generali e gli ammiragli? epperò sopra di loro c’erano i politici

          ladri i costruttori di cannoni? che di navi da guerra e di carri armati e di caccia non se ne può quasi parlare

          di chi è la colpa?

        • habsburgicus scrive:

          secondo me
          1.Mussolini, ottimo giornalista e propagandista, non capiva nulla di guerra (sa differenza del collega germanico)
          2. fra militari e ammiragli, ma ancora di più nelle gerarchie fasciste, i fessi abbondavano
          3. è tabù, non va esagerato (come fanno certi fascisti sul web), ma il tradimento ci fu…e fa pure rima 😀
          ciao

        • Francesco scrive:

          quindi Mussolini avrebbe dovuto nominarsi al Minculpop e mettere uno in gamba come Duce?

          lo vedo bene quanto Berlusconi a fare una cosa del genere.

          marea di fessi (e vigliacchi, si vide il 9 settembre) ai posti di responsabilità? quindi anche in questo Berlusconi non ha innovato per nulla? 😀

          tradimento forse ma di chi? meglio non essere generosi con gli alibi (e qui torno a pensare a Inzaghi)

          ciao

        • Z. scrive:

          Oh, non è che il “collega germanico” fosse questa cima, in materia di guerra…

        • Francesco scrive:

          Z

          ma la Germania nazista venne gestita in tutt’altro modo durante la guerra e impegnò massicciamente l’Impero britannico, gli USA e la Russia allo stesso tempo

          noi perdemmo con la Grecia

        • Z. scrive:

          Francè, hai presente com’erano le forze armate di Hitler e com’erano invece quelle di Mussolini? in termini di numeri, addestramento, tecnologia?

          Dopo, solo dopo, va considerato che loro avevano Guderian e noi Badoglio….

          Z.

          PS: peraltro, Guderian non era molto d’accordo con te sulla competenza del Baffetto in materia di guerra 🙂

        • habsburgicus scrive:

          ha ragione Francesco…
          Z è troppo liddel-hartiano..in verità la vittoria tedesca del 1940 si deve all’AH (e a von Manstein e Guderian) CONTRO l’Alto Comando..e anche la non-catastrofe in dic 1941

        • habsburgicus scrive:

          @Z
          le fonti post-belliche sono tendenziose..et pour cause
          se avessi esperienza di Storia antica non te ne stupiresti
          la critica delle fonti (sì, applicabile anche all’austriaco, non solo al consolato di L. Licinius Lucullus :D) dimostra che abile in guerra lo era..almeno sino al 1943 (poi forse visse in un mondo “fatato” e irreale :D)

        • Francesco scrive:

          scusate per l’equivoco (anche se è solo colpa vostra) ma non ho mai sentito dire che Hitler ci capisse molto di come si fanno le guerre

          piuttosto pare un dilettante impiccione con la mania del micro-management e una notevole confusione tra la strategia e le idee balorde sulle razze

          però il sistema-Germania andava come un treno e combattè per 6 anni contro il mondo (o quasi)

          Has, dici che fu lui a sconfiggere la Francia? e cosa (non) successe a dicembre 1941?

  391. PinoMamet scrive:

    Io credo che l’italiano soffra di iper-normatività, a livello di pronuncia.

    A parte questo, per la serie “cose che non c’entrano”, elenco alcune parole “colte” comunemente utilizzate nel dialetto (e in certi casi, nell’italiano locale) di qua:

    – cognizione (“ti sei lanciato con la bici senza freni dalla discesa di Montauro? ma che cognizione c’hai??”)

    -destarsi (nell’italiano “dei gggiovani” sostituito dall’orrido giovanilismo “spagliarsi”)

    -esibire, nel senso di offrire (“no dai, il dolce non esibirmelo perché sono pieno…”)

    -semitoni, nel senso di smancerie (“ma piantala con tutti questi semitoni , parliamoci chiaro…”) rimasto solo in dialetto “vecchio”

    -rassegnato, nel senso di “ristrettosi, rimpicciolito, raggrinzito” (“quando vedo i topi mi si rassegnano le dita dei piedi…”) solo dialettale

    in realtà ce ne sono altre ma non riesco a ricordarle ora…

    • Francesco scrive:

      non ne ho mai sentito una, di queste espressioni

      ma io sono un milanese imbruttito

      😉

    • PinoMamet scrive:

      Perché sono espressioni delle parti mie… le usiamo noi giargiana 😀 😀

    • Moi scrive:

      A Bologna si dice(va) “i simitoni” in versione Italianizzata o i “simitón” in versione Dialettale …

      • Moi scrive:

        Invece (a)żdèr(e)s (variabili un po’ per zone, un po’ per “eufonia” a discrezione dei parlanti, specie in conversazione fluente) è la traduzione di standard dell’ Italiano “svegliarsi” … non me ne risultano Italianizzazioni.

        Per l’ esattezza, (a)żdèr(e)s è il “palese” 😉 equivalente di “destarsi” …

        • Moi scrive:

          I dialetti assimilabili fra loro sono le varianti del Romagnolo (dal Santerno a Senigallia … così che facciamo un altro SS 😉 !) e il Modenese – Reggiano – Parmigiano dal Panaro al Taro … il Piacentino, Ferrarese e Bolognese (& Dintorni di Ciascuno) hanno ciascuno caratteristiche soprattutto fonetiche “isolate”.

        • Z. scrive:

          Nel romagnolo che parlo io si dice scidès, dove “sc” non è pronunciato come gruppo ma come due lettere separate.

        • Moi scrive:

          Dovrebbe sempre derivare da “destare” …

        • Moi scrive:

          a Bologna si confonderebbe con “Sciudèr(e)s” , Italianizzato con largo impiego come “Schiodarsi” … dal significato “vivido” di “darsi una mossa”, “togliere indugi che appunto ti tengono inchiodato” …

        • Moi scrive:

          S-ciudèrs

  392. Peucezio scrive:

    Che mi dite di questo?
    http://www.ibtimes.co.uk/isis-blows-famed-4th-century-mar-behnam-catholic-monastery-iraq-1492703
    Propaganda occidentale anche questa? Me lo auguro, ma ci credo poco.

  393. Francesco scrive:

    Miguel,

    pare che l’ISIS abbia vinto la battaglia di Tikrit.

    non è che aveva ragione Saddam Hussein sugli sciiti?

    Boh

    Ciao

    • Peucezio scrive:

      Se io fossi l’imperatore del mondo, darei all’Iran un intero arsenale nucleare, comprese bombe tattiche, armi chimiche a gogo, più armamenti convenzionali modello USA e Russia messi assieme e la totale licenza di usare contro l’ISIS qualsiasi mezzo senza limitazioni di nessun genere.

      • Francesco scrive:

        e perchè dovremmo prendercela con l’ISIS usando armi che ci renderebbero odiosi al mondo intero?

        è il mondo reale, non una partita di Civ 5

        😉

        • Z. scrive:

          …dove uno dei più facili utenti di armi nucleari, per qualche ragione, è Gandhi 😀

        • Peucezio scrive:

          E chi se ne frega? Chi viene odiato viene temuro e rispettato, almeno da quelli dell’ISIS.
          Quanto agli altri, che ci odino, se ciò serve a spazzare via questa feccia criminale.
          Nel mondo ci sono due cancri, uno grande e uno piccolo, ma non meno pernicioso. Il primo sono gli Stati Uniti, il secondo l’ISIS. In un mondo sano sarebbero già stati estirpati, ma in un mondo in decomposizione come il nostro, diffondono le loro metastasi dappertutto.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Quanto agli altri, che ci odino…

          Il ragionamento fatto prima di esportare la democrazia in un paese tra due fiumi. Ah, già, e dopo è saltato fuori l’Isis!

        • Z. scrive:

          Dai, non la vedo così difficile. Dobbiamo solo convincere tutti i Paesi arabi dove l’IS è attiva che dobbiamo nuclearizzarli per il loro bene!

          Dobbiamo anche convincere Israele che sì, ci andranno di mezzo pure loro, ma è sempre per il loro bene!

          In questi casi direi “vai avanti tu che mi viene da ridere”, ma se lo dico poi il Duca dà in escandescenze…

          😀

        • Peucezio scrive:

          Maurucius, visto che poni una questione seria, ti rispondo seriamente.
          In linea di principio sono contrarissimo agli interventi dell’Occidente fuori dall’Occidente stesso (e comunque sono per la sovranità degli stati).
          Ma, al di là del fatto che nel caso dell’invasione dell’Iraq si trattava anche di un’impresa sbagliata nel merito, perché abbatteva un regime con molti lati positivi, per far prevalere interessi di attori odiosi… al di là di questo, qui non siamo di fronte a uno stato, geloso della sua sovranità nazionale, ma dell’esatto opposto, di una multinazionale che predica l’irrilevanza dei dati territoriali e della sovranità in senso politico tradizionale e che si pone sullo stesso terreno della globalizzazione e dello scavalcamento di ogni confine propria dell’Occidente.
          D’altronde l’ISIS è antropologicamente occidentale.
          Quindi non si vede perché mai dovremmo farci scrupoli.
          E comunque io non dicevo che dovremmo intervenire noi, ma che dovremmo armare l’Iran con una forza tale da fargli incenerire il mondo (che tanto è un potere virtuale in un regime di superpotenze atomiche) e fargli quindi incenerire (in questo caso in sesno reale, non virtuale) queste bestie. Poi verrebbe buono anche per tenere a bada quelle merde di sauditi, gli americani, Israele, tutta gente pericolosa.

        • Peucezio scrive:

          Z.
          “Dobbiamo anche convincere Israele che sì, ci andranno di mezzo pure loro, ma è sempre per il loro bene!”

          Più che convincerlo, veramente la mia idea era di cancellarlo dalla faccia della terra, insieme all’Arabia Saudita, agli Stati Uniti e a un po’ di altra gente.
          So che non è un’impresa semplice, ma da qui a pormi il problema di convincerlo…

          Comunque amrare l’Iran fino ai denti non sarebbe affatto un’impresa utopistica: se per i propri fini geopolitici la Russia e la Cina volessero farlo, avrebbero tutti i mezzi per renderlo una vera potenza militare regionale temibilissima.

        • Francesco scrive:

          Russia e Cina potrebbero fornire armi all’Iran … e poi?

          Turchia, Egitto, Arabia Saudita (e Israele) le prenderebbero altrove e saremmo più felici giusto noi mercanti di cannoni (sigh, solo idealmente, a me non verrebbe in tasca neppure un centesimo)

          mentre gli USA avrebbero maggiori motivi per fomentare disordini, che l’ottuso regime iraniano non fa nulla per evitare

          ciao

        • Z. scrive:

          Peucezio,

          — Più che convincer[e Israele], veramente la mia idea era di cancellarlo dalla faccia della terra, insieme all’Arabia Saudita, agli Stati Uniti e a un po’ di altra gente. —

          Uhm. Cioè, tu vuoi cancellare dalla faccia della terra Israele, Arabia Saudita, Stati Uniti e un altro numero indefinito di Paesi.

          Non oso chiedere né perché tu voglia una cosa simile, né cosa ti fa immaginare che agli iraniani piacerebbe una simile idea.

          Però mi permetto di chiederti come pensi di farla sotto il naso a tutti i Paesi di cui sopra senza che se ne accorgano 😀

  394. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “potevano iniziare a prendere Malta, a un certo punto difesa da tre aerei”

    In questi giorni, sto assistendo al surreale suicidio del Comune di Firenze (se per Comune intendiamo bene comune, comunità, pubblico, ecc.) con gli amministratori del PD che stanno lavorano instancabilmente a svendere qualunque cosa pur di arricchire i loro finanziatori, mentro lo spacciano con facce serissime per cose fatte nell’interesse comune.

    E vedo perfettamente il parallelo con i Patrioti del 1940 che fanno il saluto romano e agitano il tricolore, mentre pensano a come rifilare stivali di cartone ai soldati che andranno in Russia o a trovare il modo di ingraziarsi l’Inghilterra che tanto vincerà la guerra.

  395. mirkhond scrive:

    Pino

    Diciamo che nella giustificazione del potere temporale del Papa, si adduceva il bisogno di costui ad avere un suo territorio, su cui poter svolgere senza condizionamenti e pressioni esterne, il suo ministero spirituale.
    Che poi nei fatti non fosse affatto così, non toglie però il significato TEORICO di tale stato.
    Teniamo conto che già nel XVIII secolo lo Stato Pontificio era davvero neutrale e non più interventista, e a maggior ragione lo sarebbe stato tra 1815 e 1870.
    Da qui il fallimento della lega neoguelfa del 1848, a differenza che nei secoli passati, e ancora tra XV e XVII secolo (vedasi la Guerra di Castro tra Papa e i Farnese nel 1644-1649).

  396. mirkhond scrive:

    Sull’ isis

    Ieri da Lilly Gruber, tra gli ospiti c’era Lucio Caracciolo.
    Il quale da lucido analista di geopolitica qual’è, ha spiegato le ragioni della (sia pur parziale) popolarità dell’isis in alcune aree del Mondo Islamico, come nel Califfato e in zone del Maghreb, come la Tunisia.
    E cioè che l’isis dove costruisce un sistema statale, diviene erogatrice di SERVIZI SOCIALI quali l’assistenza sanitaria ecc.
    Dunque in ambienti sunniti poveri, e disastrati dalle guerre “umanitarie” a guida usa, o dalle “primavere” arabe, con tanti disperati allo sbaraglio, puo’ fornire un’attrazione seducente per tanti giovani….
    Sono questioni su cui sarebbe opportuno riflettere, oltre a soffermarci sui più massmediaticamente evidenti crimini che pure ci sono….

    • Francesco scrive:

      cioè l’ISIS offre ai giovani tunisini maggiori prospettive della Tunisia democratica e pacifica?

      ma che cazzo vogliono, a dirlo fuori dai denti?

      ciao

      PS diverso il discorso per Iraq, Siria, Egitto

      • mirkhond scrive:

        Dovresti chiederlo a Caracciolo… 🙂

        • Francesco scrive:

          lo chiedo a te perchè mi pare che concordi con l’analisi

          che proprio per la Tunisia mi pare stare poco in piedi

          😉

        • mirkhond scrive:

          Guarda che in Tunisia i servizi sociali non sono ottimi, specie riguardo all’assistenza sanitaria per i più poveri…
          Come ho letto su un sito di informazioni turistiche….

        • Francesco scrive:

          e dove lo trovano qualcosa di meglio questi? tranne che in Francia, intendo dire

          perchè non ricordo che al primo posto nel budget dello Stato Islamico del Levante ci sia la sanità pubblica …

        • mirkhond scrive:

          Se ti trovi la registrazione di Otto e Mezzo di ieri sera, lo sentirai dallo stesso Caracciolo, a cui mi rifaccio…

        • Francesco scrive:

          se ogni disoccupato si mette in testa che se non trova lavoro allora si fa isista o nazista, mi verrebbe da dirgli fanculo pure a lui

          ma non posso, se mi sente Papa Francesco poi mi becco una penitenza da qui al ritiro di Renzi!

          però il dubbio che ci sia qualcosa che non va mi viene (e che potrei forse avere torto ma forse no)

          ciao

        • Z. scrive:

          Mandare chicchessia a quel Paese è di poca consolazione, specie se il sig. Chicchessia si è già fatto saltare in aria. Sai che gliene importa…

    • Peucezio scrive:

      La cosa che mi ha meravigliato molto, giacchè Caracciolo è molto competente e solitamente obiettivo, è il fatto che ha detto che sbaglia l’Occidente a sostenere per es. la dittatura di Al Sisi in Egitto perché dove ci sono dittature alligna il terrorismo, quando tutta la storia degli ultimi anni sta lì a dimostrare l’esatto opposto.
      Sono letteralmente trasecolato sentendo un simile delirio da uno di solito così lucido.

      • mirkhond scrive:

        Sei proprio sicuro che sia un delirio?

        • Z. scrive:

          A me non sembra un delirio, in linea di principio.

          Già qualche secolo fa è stato scritto che impedire i cambiamenti pacifici significa favorire i cambiamenti violenti. A cui aggiungerei che spesso i cambiamenti violenti finiscono per essere cambiamenti in peggio.

          Non dico che sia sempre vero, ma certamente lo è stato più volte nel corso della storia.

        • Peucezio scrive:

          Proviamo ad andarlo a raccontare agli iracheni, ai siriani, ai libici…
          Insomma, va bene tutto, ma l’evidenza è evidenza.

          Poi c’è anche un legame intrinseco: dove c’è una dittatura, c’è uno stato poliziesco, autoritario, quindi è molto più difficile tenere in piedi strutture terroristiche.
          Poi le eccezioni ci sono sempre, per carità, ma se penso agli importanti fenomeni terroristici della storia contemporanea, non li associo all’Unione Sovietica, alla Germania nazionalsocialista o alla Spagna di Franco (c’erano, ma erano sporadici), ma li associo alla Germania e al’Italia degli anni ’70-’80, alla Spagna democratica, alla Gran Bretagna…

        • mirkhond scrive:

          Qui sono d’accordo.
          Pensiamo solo alla sanguinosissima guerra civile algerina, per il rifiuto delle elites laiche di accettare il verdetto elettorale del 1991, a loro sfavorevole….
          E da allora si è andati di peggio in peggio…

        • mirkhond scrive:

          Mi riferisco a Zanardo.

        • Z. scrive:

          Peucè, non hai tutti i torti.

          Solo, secondo me dipende anche dalle basi su poggia la democrazia.

          Quella spagnola era nata da pochi anni, quelle italiana e tedesca (occidentale) da pochi decenni. Per contro, i Paesi del Nord-Europa non ebbero gli stessi problemi, durante gli stessi anni.

          Una democrazia radicata ed effettiva – per quanto possibile, naturalmente – può rendere meno praticato il ricorso alla violenza politica, ma solo quando i cittadini sono disposti ad accettarne le regole, e questo richiede che siano state interiorizzate. Nella Repubblica di Weimar ad esempio non era così: non lo era per gran parte della destra, per gran parte della magistratura e non lo era neppure per alcuni partiti della sinistra, tra cui il KPD.

        • Peucezio scrive:

          “Una democrazia radicata ed effettiva – per quanto possibile, naturalmente – può rendere meno praticato il ricorso alla violenza politica, ma solo quando i cittadini sono disposti ad accettarne le regole, e questo richiede che siano state interiorizzate. Nella Repubblica di Weimar ad esempio non era così: non lo era per gran parte della destra, per gran parte della magistratura e non lo era neppure per alcuni partiti della sinistra, tra cui il KPD.”

          Sì, in questo c’è del vero.
          Anche se poi non è detto che una democrazia radicata e di tradizione non sia vulnerabile a terrorismi di matrice esterna, da cui uno stato dittatoriale con forte controllo sociale magari è un po’ più protetto.
          Penso in particolare all’11 settembre negli Stati Uniti.

        • Francesco scrive:

          Peceuzio

          in uno stato dittatoriale, dovrebbe essere più facile trovare sacche di malcontento disposte alla lotta armata che in uno democratico

          può fare da ostacolo un forte nazionalismo, è vero, ma questo c’è anche in stati democratici

          nella Spagna di Franco l’ETA era attivo parecchio e riuscì a far fuori il numero due, che è più di quanto ha fatto Bin Laden

          Hitler se la cavò per pura fortuna, mentre non ricordo complotti per assassinare Churchill

          è che il terrore non può durare per sempre (o sì, Miguel?)

          ciao

  397. habsburgicus scrive:

    Completo oggi la trilogia degli storici antichi del primo Novecento, con Gaetano De Sanctis
    G. De Sanctis nacque a Roma, nel fatidico 1870, da famiglia rigidamente papalina e a servizio dei Pontefici da generazioni;
    da ragazzo la famiglia (che non aveva accettato lo Stato usurpatore) mandò il fanciullo in scuole religiose private e cercò di tenerlo separato dal nuovo ordine;
    tuttavia presto, immagino per il bene stesso del ragazzo (che aveva qualità atte allo studio), dovette arrendersi alla triste realtà e De Sanctis fu inviato al R. Ginnasio e poi in un R. Liceo
    Ciò che la famiglia temeva avvenne, ma solo in parte (e, in prospettiva, non la più importante); il ragazzo accettò il risorgimentismo e il nazionalismo italiano, ma rimase cattolico e anche piuttosto rigido
    Di questi anni giovanili ricorderà più tardi l’emozione in lui suscitata dal massacro di Dogali (1887) e lo sdegno per l’atteggiamento di tanti italiani che buttarono tutto in politica, ignorando i nostri morti e gli interessi della Patria come, noterà lui stesso, avverrà in seguito molte volte; fin da quest’epoca si manifesteranno quelle sue tendenze “colonialiste” che post mortem gli varranno l’ostracismo del PCI e dei suoi satelliti, padroni assoluti dell’Università italiana da c.a 1965 (almeno nelle facoltà umanistiche)
    De Sanctis giovane simpatizzava per Francesco Crispi, non certo per il suo anticlericalismo ma per la sua politica estera..e secondo me De Sanctis aveva ragione..io da molto sostengo che fu proprio Crispi a rappresentare la prima luce dopo il buio dei primi venticinque anni di Unità
    Iscrittosi alla R. Università ex-papale “La Sapienza”, De Sanctis manifestò ribrezzo per l’anticlericalismo volgare di tanti professori (attacca nelle sue memorie ad esempio il socialista Labriola e tanti altri)..avesse trovato i “professori” di Mirkhond, che faceva il buon De Sanctis ? 😀
    In quegli anni universitari De Sanctis fece l’incontro della sua vita, quello con Giulio Beloch, di cui seguì affascinato le lezioni di Storia antica e divenne fedele discepolo guadagnandosene prima la stima, poi l’affetto indi l’amicizia
    Uno potrebbe chiedersi..cosa avevano in comune, il giovane e rigido cattolico (pur nazionalista) De Sanctis ed il tedesco materialista Beloch ? sembrerebbe nulla
    Invece avevano entrambi una cosa importante..la serietà, l’amore allo studio, l’indipendenza intellettuale
    In più, forse De Sanctis, trovò in Beloch un professore VERO che lo colpì; dottissimo, un autentico Maestro e al tempo stesso serio, ligio al dovere che faceva con passione..nelle sue lezioni non attaccava il Papa e il Vaticano con battute volgari quando si parlava di tutt’altro come purtroppo non era infrequente (e come ai tempi nostri i “sinistri” faranno con Berlusconi), né provava a portarsi a letto le (rare) studentesse….era insomma un Professore serio, teutonico (l’opposto dei tipi all’italiana, che come è noto avranno una stagione ancora peggiore 80 anni dopo, nei Settanta)
    Beloch gli affidò uno studio sulla guerra cremonidea (metà III secolo a.C) e De Sanctis fece un capolavoro…pubblicò poi altro nelle riviste legate al Beloch
    Nel 1896 giovanissimo ma già dotato di una certa qual fama, tentò il gran colpo, una cattedra a Padova..Beloch lo appoggiò e sembrava avere vinto..ma la massoneria vegliava 😀 (fu Pais, che pure all’epoca era amico di Beloch ma non necessariamente dei suoi allievi, ad opporsi di più) ed il concorso fu annullato dal Ministero
    Intanto De Sanctis stava preparando il suo ottimo studio sull’Atene arcaica, Atthis ed era in procinto di pubblicarlo da Propaganda Fide (non trovando altro)..Beloch, paterno, gli disse che per lui ‘ste cose non significavano nulla, lui guardava il merito, ma purtroppo molti suoi colleghi non erano così e avrebbe fatto brutta impressione quale segno di “clericalismo”; dunque lo consigliò di cercarsi una Casa editrice laica per il suo bene,
    qui si vide per la prima volta la rigidezza (diciamo pure cocciutaggine) del De Sanctis; rispose NO e lo pubblicò nel 1898 nella tipografia poliglotta di Propaganda Fide ! lì parla molto di Pelasgi 😀 poi farà un’altra edizione, accresciuta, in una casa editrice laica, anni dopo, ormai già famoso
    Nel 1900 De Sanctis vinse la cattedra di Torino e rimase da noi ben 29 anni..quell’Italia, nonostante tutto, non era del tutto marcia come quella odierna e il merito faticava ma poi (normalmente) si affermava !
    In questo periodo, mantenendo sempre l’amicizia con Beloch scrisse vari articoli, sul lapis niger, su Creta (scavi italiani) ecc
    Sposò una sua allieva, Erminia Rosmini (da cui non ebbe figli), donna che dicono molto cattolica e di vasta cultura, autrice di opere religiose (vite di Santi ecc)
    Nel 1907 pubblicò i primi due libri della Storia dei Romani (sino al 264 a.C), con dedica a Beloch; egli criticava sia l’iper-critica (Pais) sia gli acritici, e in più si scagliava contro i “ciarlatani”
    Con la seconda parola aveva in mente (e lo dirà expressis verbis nel 1909) Guglielmo Ferrero;
    Ferrero , laico e di “sinistra” ma non settario né pregiudizialmente anticattolico, era una sorta di Montanelli dell’epoca, grande giornalista, che scrisse una storia di Cesare e Augusto in linguaggio popolare che ebbe molto successo anche all’estero
    Ferrero sapeva coltivare il lettore, scriveva molto bene e tutto sommato non commetteva poi ‘sti gravi errori ma De Sanctis, baronalmente :D, vide il successo di Ferrero come una sfida alla piccola casta dei dotti che, secondo lui, erano gli unici a potere scrivere di Storia!
    Donde la polemica durissima con Ferrero, trattato da ciarlatano e da pagliaccio..
    Questa è forse una delle pagine meno gloriose della carriera di De Sanctis e lui stesso, molti anni dopo (unito nell’antifascismo a Ferrero), parrà dolersene
    L’opera di De Sanctis, fatta molto bene, fece epoca
    Attacco e ridicolizzò più volte il nemico Pais e la sua iper-critica;
    mantenne fede alla storicità dei Fasti (tutto sommato)
    fece una lunga bellissima, anche se oggi caduca, introduzione sui popoli italici
    fu per altro anche iconoclasta seguendo il Beloch e non esaltò troppo la tradizione
    La sua Storia ebbe molte critiche, anche (come naturale) e non solo, come scontato, da Pais
    Nel 1909 De Sanctis irato rispose con “Per la scienza dell’Antichità” in cui attaccò per nome Pais, Ferrero e molti altri
    De Sanctis non era del tutto a suo agio nel pontificato di Pio X ma non volle avere nulla a che fare con i modernisti né osò mai trattare di argomenti suscettibili di irritare l’Autorità Ecclesiastica (egli si occupò quindi di Repubblica romana, mai delle origine cristiane)
    Nel 1914-1915 De Sanctis si schierò per la neutralità (anche per stima verso la Germania mediata da Beloch)..gli interventisti lo minacciarono, fecero cagnara, gli impedirono di fare lezione..nelle sue Memorie è caustico verso coloro che portarono l’Italia alla guerra (per debolezza verso i facinorosi, secondo lui)
    Nel 1916 uscì l’opera sulle guerre puniche (il III volume, in 2 tomi massicci), opera a tutt’oggi insuperata (e non solo in lingua italiana !) per chi vuole conoscere quell’epoca; mitico il dotto excursus sulle legioni nella guerra annibalica e all’inizio del primo tomo la lunga introduzione su Cartagine (di seconda mano perché non era semitista, ma attinta alle migliori fonti e trattata con maestria), forse la migliore esistente
    Lì si smarca, storiograficamente, dal belochismo (cui era rimasto legato nei primi 2 volumi) ed ottenne pure le lodi del “sinistro” Corrado Barbagallo sulla Nuova Rivista Storica (che aveva criticato i primi 2 volumi)
    vezzo di De Sanctis è non usare mai “battaglia di Zama” da lui sempre sostituita con “battaglia di Naraggara”
    Nel 1917 fu indignato dalle misure, ingiuste secondo lui, che colpirono l’amico e maestro Beloch in quanto “suddito nemico”;
    dopo Caporetto però De Sanctis, riconoscendo la patria in pericolo, adottò posizioni patriottiche “senza se e senza ma”
    Nel 1918 Beloch stesso (dall’internamento) e altri amici lo spinsero a candidarsi alla cattedra lasciata libera dal deposto Beloch a Roma; De Sanctis godeva molti appoggi ed era stimato anche a “sinistra” (il citato Barbagallo lo difenderà sulla sua rivista con ardore) ma la Massoneria non poteva permettere che un suo nemico vincesse..la cattedra fu data al fratello Pais su ordine del Ministro, il fratello Berenini, contro ogni procedura ! che scandalizzò tutti De Sanctis in primis
    Nel dopoguerra si impegnò fra i cattolici torinesi e ai margini del PPI ma i politicanti non facevano per lui; fu ostile al nascente fascismo
    Scrisse su “Atene e Roma” un famoso articolo sul dopoguerra antico nel 1920 in cui faceva notare le gravi conseguenze dovute alla II guerra punica, pur vittoriosa (e, in filigrana, alludeva all’Italia contemporanea)
    Nel 1923 uscì la prima parte del IV volume della Storia dei Romani (sino a Pidna, 168 a.C) con la famosa dedica “a quei pochissimi che hanno parimenti a sdegno d’ esser oppressi e di farsi oppressori) in cui c’è tutto il De Sanctis (il volume era pronto già nel luglio 1922 dunque le allusioni a Benito che alcuni vi vollero vedere non sono suffragate)
    Contro la storiografia nazionalista (e poi fascista) in primis il nemico Pais, De Sanctis attaccò l’imperialismo di Roma in Oriente nella prima metà del II secolo a.C, anzi secondo lui la 2° guerra macedonica (iniziata nel 200 a.C) fu IL PRIMO ATTO INEQUIVOCABILMENTE IMPERIALISTICO di Roma (le guerre puniche rispondevano ancora, in parte almeno, ad esigenze di sicurezza contro Cartagine da lui non amata)
    De Sanctis però era “imperialista” ad ovest ed una delle sue critiche è che le assurde [per lui, che peraltro sapeva bene che l’Oriente era più ricco e appetibile ma non era economicista, diciamo un anti-Francesco :D] conquiste in Oriente (inassimilabile) rallentarono la conquista della Gallia e delle altre conquiste in Occidente (ove l’assimilazione era, e fu invero, possibile) ove vide il vero “manifest destiny” di Roma
    questo suo anti-orientalismo forse derivava da due fonti
    il filo-ellenismo e dunque la ritrosia a sottomettere il mondo greco con la forza
    L’eredità di Beloch, tradizionalmente sprezzante per i “non ariani” popoli dell’Oriente (oltre la Grecia propria, eh)
    Nel 1923 assunse la direzione della Rivista di Filologia (Torino), la potenziò e vi faverì la crescita intellettuale di giovani studiosi e studiose;
    fra i suoi allievi del’epoca c’era l’ebreo Arnaldo Momigliano, poi valente storico (all’estero dal 1938)
    Nel 1929 moriva il Maestro Beloch (reintegrato nel 1923); De Sanctis ne ereditò la cateddra a Roma, questa volta, senza problemi; dopo 2 anni lasciò infine la nostra Torino
    Era stato ammesso anche alla R. Accademia dei Lincei
    (rispetto al rivale/nemico Pais gli mancava la poltrona di senatore del Regno)
    Sembrava che fosse l’inizio dell’apoteosi..ma la fine accademica venne immantinente e brutale
    Nel 1931 il governo fascista ordinò il Giuramento al Regime dei professori universitari, pare contro il consiglio dell’intelligente Gentile (una delle tante mosse assurde di quell’epoca..bastava cacciare ad hoc un po’ di “piantagrane” selezionati, se proprio lo si stimava necessario)
    De Sanctis era antifascista ma non era particolarmente sovversivo (molti in quelle condizioni giurarono; giurò anche il marxista Concetto Marchesi una delle figure più laide del mondo accademico dell’epoca, responsabile morale e forse materiale del vile assassinio di Gentile 13 anni dopo e gran trombone del PCI nel dopoguerra, alla faccia nostra e della cultura italica !)…lì tornò in primo piano la cocciutaggine di De Sanctis
    Egli scrisse (anche a Gentile che non era più Ministro) che poteva giurare al Re, ma non ad un Regime; l’avesse fatto, avrebbe perso la sua dignità
    E fu fra i pochissimi (12 in tutto..gli altri erano quasi tutto sovversivi e sinistrorsi espliciti) che non giurò..e venne deposto, interrompendo così sul più bello la sua carriera universitaria !
    Nel 1934 fu imposto il giuramento di fedeltà anche ai R. Lincei, De Sanctis di nuovo rifiutò e fu cacciato anche da lì
    Visse in (relativa) povertà aiutato dal Vaticano (però, soprattutto dal 1939)
    Durante la guerra d’Etiopia patriotticamente fu con il Regime per l’Etiopia “nostra” e ricordò nelle sue memorie Dogali (1887) e Adua (1896), che aveva vissuto da giovane ! pochi più di lui potevano capire il significato della perorazione di Mussolini “abbiamo pazientato quarant’anni, ora basta !”
    Ormai quasi cieco scrisse una Storia dei Greci, in 2 volumi, nel 1939 in cui manifestò tendenze anti-albioniche denunciando il razzismo esclusivo degli anglosassoni (digressione parlando della politica di Atene verso i meteci, mi pare); nonostante l’antifascismo dell’autore gliela lasciarono pubblicare (forse Gentile, sempre umano, intervenne)
    Infatti De Sanctis fu sempre anti-britannico ! e questa è una delle contraddizioni della stupida politica fascista che colpì un uomo che poteva essere loro amico !
    Addirittura durante la guerra, a differenza di tanti altri (che speravano canagloiescamente per la disfatta della nostra Patria) l’antifascista De Sanctis fu pattriottico, manifestò ostilità verso gli anglosassoni, denunciò i loro bombardamenti (tutto in privato…al Regime manco venne in mente di “riabilitarlo” e servirsene :D) ed espresse simpatia per la Germania (forse di nuovo eredità del grande, e ormai defunto Beloch) le sue carte dell’epoca purtroppo non sono state pubblicate tutte, si dice (a mezza voce, del tipo “qui lo dico e qui lo nego”) perché si spinse anche oltre nel suo appoggio pro-Asse e gli eredi testamentari, da buoni democristiani e timorosi del PCI decisero, dal loro punto di vista anche “giustamente” di fare delle “purghe”
    Negli anni di guerra, impedito dai fascisti (sempre stupidi :D) di insegnare, De Sanctis ebbe aiuti finanziari discreti da Pio XII (che lo chiamò anche a collaborare ad istituzioni vaticane) e De Sanctis sempre gli sarà devotissimo
    Dopo l’8 settembre De Sanctis, nel suo piccolo, aiutà colleghi ed ex-studenti ebrei e nel 1944 alla Liberazione di Roma, come antifascista vero (uno dei pochi colpiti dal Fascismo nel mondo universitario, lo ripeto) fu sia restaurato nella cattedra (ma ormai cieco, fece poco) e ai R. Lincei, sia nominato membro di una commissione di epurazione
    E lì di nuovo De Sanctis mostrò la sua grandezza d’animo opponendosi con furore all’epurazione sistematica dei fascisti…e alla fine sbattendo la porta
    Lui che dai fascisti fu cacciato, li difese !
    Altri che avevano cantato le lodi al Duce sino aal 25 luglio 1943 e poi si posero sotto le ali protettive del PCI invece volevano la ghigliottina per tutti (gli altri) 😀
    molto italiano 😀
    Nel 1946 pubblicò, dopo molti anni, un volume della sua Storia che andava da Pidna (168 a.C) alla caduta di Cartagine (146 a.C) in cui giustificò la distruzione di Cartagine, riprese in parte le vecchie teorie su Roma che sconfisse il “semitismo” e in nota esaltò la colonizzazione europea, con accenti ditirambici..il PCI userà anche questo per infamarlo post mortem
    In un’altra nota io credo di vedere un’allusione al processo di Norimberga, diceva infatti più o meno così “in quei temi più felici e meno ipocriti [146 a.C i nemici erano al massimo uccisi subito, non processati dal vincitore sotto accuse assurde” e in un’altra financo alla bomba atomica (di critica agli inumani anglosassoni)
    De Sanctis restava filo-tedesco..nel 1946 (circa) litigò con De Gasperi da lui accusato di essere servile verso gli USA e predicendo il ritorno di una grande Germania (sbagliando !)
    Nel 1950 Einaudi lo fece senatore a vita (della Repubblica però..il Regno non c’era più !), ma De Sanctis (pur vicino alla DC) pretese che non gli si chiedessero voti politici volendo essere del tutto indipendente (e, da senatore, criticò non poche volte la DC e De Gasperi)
    Nei 1950’, cieco , anzianissimo e acciaccato provò a rimetter mano alla non finita Storia dei Romani (e scrisse un capitolo sulla guerra sociale per il volume V mai uscito, edito postumo nei 1970’) fu edito anche un tomo (piccolo) sulla religione romana, magistrale e uno sul diritto (sempre parti dell’infinito volume IV, iniziato nel 1923 !)
    purtrppo già nei 1940’ gli era stato rubato (o era stato smarrito) il manoscritto della continuazione del IV volume..ciò fu per lui un grande dolore…per la Storia fu una sciagura che non abbia potuto continuare la sua Storia (de facto finita al 146 a.C tranne frammenti) sino ad Augusto (oltre, mai si propose di andare; non amavba l’Impero)..sarebbe stato bellissimo sapere come avrebbe giudicato Mario e Silla, Crasso e Spartaco, Pompeo e Cesare, Cicerone, Lepido, Antonio e Ottaviano (di cui abbiamo indizi che esaltava la politica “occidentale” e romana ma della sua politica interna, fere nihil)
    Nel 1957 De Sanctis moriva
    Egli ha lasciato una grande, e durevole, impronta su moltissimi storici italiani anche se forse su (quasi) nessuno in maniera diretta ed esclusiva
    ciò per due cause, ritengo
    L’interruzione forzata della sua attività accademica nel 1931, quando aveva ancora molto da dire (e poi la malattia agli occhi)
    Il fatto che, in quegli anni di forzata inattività, suo allievo prediletto divenne il ligure Silvio Accame, un democristianàz direbbe Moi 😀 (sarò influente DC nel dopoguerra sin quasi ai giorni nostri)..intendiamoci (per evitare equivoci !), Accame gli fu sinceramente devoto e fece il possibile per difenderlo ..ma era un democristiano e sappiamo che DC e cultura fanno a pugni :D..é una constatazione, non una critica all’uomo, valente studioso, che scrisse pure ottimi volumi (ad esempio uno sulla Grecia dal 146 a.C, che é eruditissimo)
    La cultura ufficiale ha purtroppo in gran parte dimenticato De Sanctis..
    Eppure, essendo stato un antifascista DOC avrebbe dovuto essere portato su un piedistallo
    Non fu così
    Il PCI nel 1970 disturbò il centenario della nascita, facendolo attaccare dai suoi scribacchini
    Lo si accusò soprattutto di colonialismo (e De Sanctis FU colonialista, sino al midollo), di tendenze quasi razziste e si mise in dubbio, vergognosamente, pure il suo antifascismo, accusandolo di filo-germanesimo eccessivo
    Il bello è che coloro che lo accusavano facevano il sabato fascista e i Littoriali quando De Sanctis era privato dal Duce della cattedra e dell’insegnamento !
    In più il suo cattolicesimo lo rese inviso ai laici
    Il suo amore per Pio XII lo rese inviso, ex post, ai conciliaristi
    A sua volta non fu mai un ultra-reazionario dunque lefebvristi e sedevacantisti non possono appropriarsene (anzi, dal poco che si sa, tendeva di più verso i modernisti “storici”, non verso il modernismo teologico però..ma con prudenza)
    In poche parole spiacque a tutti
    La sua opera storica però dura e, anche quando sorpassata, fu ed é gloria d’Italia
    Io sento molto vicina a me, intellettualmente, la personalità di De Sanctis (meno la rigidezza/cocciutaggine :D)
    Grande Gaetano De Sanctis, anche tu fosti magna pars dell’innalzamento degli studi storici antichistici in quella tua, nostra, bella Italia !

    • Francesco scrive:

      se nel 1946 aveva predetto il ritorno della Grande Germania, devo dire che ci vedeva benissimo!

      ciao

    • PinoMamet scrive:

      Grazie Habs per questi excursus che ci mostrano degli studiosi anche la figura umana
      (e una domanda: come fai a sapere così tanto??)

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      La cultura ufficiale ha purtroppo in gran parte dimenticato De Sanctis.

      Be’, dai, non è proprio così: dei riconoscimenti nel dopoguerra li ebbe e comunque nell’Antichistica l’ho sempre trovato citato come mostro sacro.

      • habsburgicus scrive:

        nell’Antichistica l’ho sempre trovato citato come mostro sacro.

        beh, lì si…mi pare il minimo Mauricius (forse da quel lato è messo peggio Pais o anche Beloch)
        intendevo in generale..
        chi conosce Gaetano De Sanctis ? quante trasmissioni su di lui si sono fatte ? quanti elogi del Capo del Stato o dei suoi Ministri ? 😀

    • Roberto scrive:

      Grazie molto interessante questo ritratto!
      Ma c’è una parentela con Francesco de sanctis?

      Su gentile, leggevo su wikipedia che proprio de sanctis aveva raccontato che gentile gli aveva confessato di essere l’ideatore del giuramento!

      • habsburgicus scrive:

        non credo, tra l’altro questo era romano
        di Gentile si è detto di tutto…però può aver fatto errori anche lui 😀

  398. mirkhond scrive:

    “1.Mussolini, ottimo giornalista e propagandista, non capiva nulla di guerra”

    Questo me lo diceva anche mio padre, a cui glielo aveva detto suo padre, maresciallo dell’aeronautica militare, all’epoca…. 🙂

  399. mirkhond scrive:

    “cioè l’ISIS offre ai giovani tunisini maggiori prospettive della Tunisia democratica e pacifica?”

    Beh, in questo momento non mi sembra poi tanto pacifica….
    Inoltre, come vicende storiche anche a noi più vicine ci dovrebbero insegnare, la gente non sa che farsene della democrazia, se non si riempie lo stomaco….

    • Francesco scrive:

      Non è pacifica perchè “loro” sparano!

      Sulla pancia vuota, sono a corto di informazioni sulle proposte economiche dei fondamentalisti sunniti per la Tunisia, che non galleggia su un mare di petrolio e non ha minoranze a cui dare la colpa.

      Mi sa che invecchiando divento anche più anglosassone, sono stufo di frignoni dalla pistola o dalla lama pronta, anche se disponibili al sanguinario suicidio.

      • Francesco scrive:

        ops

        pare che in Yemen abbiano colpito ancora e in grande scala

        qualcuno mi spiega come si concilia l’abitudine di colpire le moschee con l’estremismo religioso? e il suicidio con il monoteismo tradizionalista? a occhio, ebrei, cristiani e musulmani non hanno mai potuto suicidarsi perchè atto empio

        grazie

      • mirkhond scrive:

        Hitler andò al potere nel 1933, perché nella splendida democrazia di Weimar, vi erano all’epoca circa 20.000.000 di disoccupati, grazie al crollo di Wall Sreet del 1929….

        • mirkhond scrive:

          Street

        • Francesco scrive:

          mica vero: nel 1933 la disoccupazione tedesca era altissima ma colpiva 6 milioni di persone, non 20.

          per prima cosa, Hitler eliminò le donne dalle statistiche di disoccupazione, poi iniziò il riarmo, la leva e la persecuzione degli ebrei

          ma la mia politica sociale preferita era che se rifiutavi il posto che lo Stato ti offriva risultavi “pigro” e finivi in un Lager

          😀

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Io credo che l’analisi economica spieghi solo marginalmente il fanatismo in Tunisia.
      La Tunisia, da qualche anno, non ha più una propaganda di regime pronta a dirottare odio e frustrazioni contro il capro espiatorio scelto dal regime. Inoltre alle ultime elezioni si sono confrontati, di massima, due candidati moderati: grossomodo una sx DC contro una specie di Craxi. Normale che nel centrismo istituzionale prendano piede movimenti radicali, anche violenti.
      Peccato che, nel caso, questi movimenti riescano a spingere persone ad arruolarsi nelle fazioni libiche e, magari, voler importare il modello anche in patria.

    • Peucezio scrive:

      “Inoltre, come vicende storiche anche a noi più vicine ci dovrebbero insegnare, la gente non sa che farsene della democrazia, se non si riempie lo stomaco….”

      Già, questa è una banale verità che moltissima gente non riesce a capire. Forse perché non ha nemmeno una lontanissima idea di cosa significa non potersi riempire lo stomaco. Ma è una giustificazione poco valida, perché neanch’io lo so, ma arrivo a capire che quando succede, non esistono altre priorità.

  400. mirkhond scrive:

    Beh, nel mondo giudaico abbiamo la vicenda degli ultimi difensori di Masada, nel 73-74 d.C., che erano zeloti.
    Quando i Romani entrarono nella fortezza assediata, trovarono quasi 1000 morti ammazzati e non dai Romani stessi.
    Questi zeloti capendo che non avevano più scampo, trassero a sorte 11 tra di loro, i quali trucidarono tutti gli altri, donne e bambini inclusi, poi si uccisero a vicenda…
    In Abissinia, sotto il regno del Negus Neghesti (Re dei Re) Susneyos (1606-1632), fu condotta una spietata guerra contro i Falascià, asserragliati sui loro castelli montani.
    Di fronte alla prospettiva di salvarsi la vita diventando cristiani, o di uccidersi, molte donne falascià buttarono i loro figli giù dagli spalti delle mura e poi si gettarono a loro volta, oppure si gettarono giù coi figli in braccio!

    • Francesco scrive:

      ben due esempi, in corso di guerra, anzi di assedianti in procinto di vincere

      mi pare una cosa molto diversa dalla normalità del suicidio stragista come arma offensiva

      ciao

      • Z. scrive:

        Mi pare che la teoria per i samurai fosse la seguente: se dal mio sacrificio il mio signore ci guadagna, devo sacrificarmi; altrimenti, devo cercare di salvarmi.

        La teoria, naturalmente. Poi immagino che in pratica anche in Giappone ci si desse a gambe, alle volte.

        • PinoMamet scrive:

          La letteratura giapponese (d’epoca, peraltro) conferma:

          sì, l’ideale era la morte (o suicidio) eroico, ma nella pratica molti trovavano più ragionevole, semplicemente, cambiare posto, o cambiare lavoro.

        • habsburgicus scrive:

          qualcosa dei samurai rimase fino al 1945..
          verso le 4.00 del 15/8/1945 il gen. Anami, Ministro della Guerra e contrario alla resa (ma ormai il Tenno aveva parlato) si uccise ritualmente, pare gridando “Lunga vita all’Imperatore”
          il gen. Tanaka si uccise qualche giorno dopo, credo il 24/8/1945 (gli americani non erano ancora sbarcati)
          il grande fgen. Tojo invece tentò di uccidersi, ma fallì…fu rimesso in sesto e gli americani lo impiccheranno nella “Norimberga asiatica”..
          dove almeno si trovò u giudice indiano che disse che era tutta una farsa
          a livelli bassi, credo fosse molto più diffuso..
          e ignoto fuori dal Giappone

        • Z. scrive:

          Ho letto che durante la II guerra mondiale quello dei suicidi dopo le sconfitte è stato un flagello per la marina giapponese…

        • habsburgicus scrive:

          purtroppo il loro Capo, l’amm. Yonai, era un porco..scusami la parola
          non solo era disfattista..
          ma tu come chiameresti uno che chiamò, in privato, “dono del cielo” la bomba atomica ? solo perché rese più facile la resa
          Yonai era un reazionario che pensava solo alla sua classe…temeva che durando la guerra il Giappone sarebbe svoltato a sinistra (come volevano alcuni ufficiali durissimi, ma una sinistra nazionale, chiaro) e ritenendo quello il peggio e volendo ad ogni caso mantenere i privilegi per sé ed i suoi non vedeva l’ora di arrendersi sapendo che gli americani avrebbero loro lasciato gli yen
          e fin lì bene,,,ci può stare
          ma gioire per la bomba atomica !
          qui ci vuole il Mirkhond dei momenti d’oro, con un’invettiva spaventosa e definitiva contro ‘sto bel tomo 😀
          gli ufficiali di marina, per fortuna, non erano tutti così, anzi molti erano coraggiosissimi !

        • Francesco scrive:

          Has

          sicuro che la Bomba ammazzò più persone dei “normali” bombardamenti a tappeto?

          dal punto di vista giapponese, almeno piegò gli irriducilbili e con la resa pose fine al massacro

          ciao

        • PinoMamet scrive:

          Della bomba atomica non so particolarmente niente quindi preferisco tacere;

          sui suicidi, vi dirò, non mi stupisce che molti “giapponesi feudali”, che avrebbero dsovuto suicidarsi per non tradire il capo morto, o per qualche errore commesso, non lo facessero;

          mi stupisce invece, tutto sommato, che moltissimi lo facessero e non ci trovassero nulla di strano.

          La forza delle consuetudini e dei valori imposti: vale la pena meditarci.

        • mirkhond scrive:

          A me risulta che il Giappone era allo stremo, ed era pronto ad arrendersi il 15 settembre 1945, e questo da prima delle due maledette bombe atomiche.
          Che dunque non erano affatto “necessarie” per costringere alla resa un paese allo stremo, quanto piuttosto per testarle sul campo, e dare un avvertimento a Stalin…

        • Francesco scrive:

          Duca,

          documenti e prove non ce ne sono.

          Però di irriducibili in posizioni di comando ce n’erano, come ci ha ricordato Hasburgics, e l’Imperatore compì uno strappo alle consuetudini (alla Napolitano, diciamo) per imporre la resa.

          Quindi non sono disposto a sposare del tutto la tesi “esibizionista”, per cui le Bombe servivano solo a far impressione a Stalin.

          Anche perchè dopo tirate le bombe non seguì un’offensiva alleata per liberare le zone sotto il controllo dei rossi, quindi non capisco molto dove stesse l’esibizione.

          Ciao

        • habsburgicus scrive:

          che il Giappone fosse allo stremo è pacifico..
          lo riconoscevano anche molti giapponesi
          che fosse disposto ad arrendersi in modo inglorioso è un altro (fra l’altro nei drammatici giorni dal 10/11 agosto al 14 agosto alcuni giovani ufficiali misero in circolazione caricature contro i fautori della resa, chiamandoli Badoglio..noi ci facciamo conoscere in tutto il mondo :D)
          però concordo anch’io che il Giappone si sarebbe arreso SENZA bomba atomica
          purché
          1.si lasciasse un po’ di tempo..i giapponesi sono lenti (anche così a resa decretata dal Tenno ci misero quasi 24 ore per redigere il proclama, con discussioni infinite sulle parole da usare)
          2. si dichiarasse apertis verbis che sarebbe stato mantenuto l’Imperatore magari con una limitazione “nel rispetto della democrazia” ec ec ec..e con minacce del tipo “guardate però che se non vi arrendete presto, potemmo anche decidere di lasciar perdere questa condizione, attenzione, prendere o lasciare !”
          cos’ facendo
          il Giappone si arrendeva entro sett/ott (massimo novembre, l’inizio previsto dell’offensiva terrestre USA dunque gli USA non avrebbero perso quasi nessuno)..forse sarebbero state necessarie 4 Conferenze Imperiali e non 2 e forse ci sarebbe stato un “vero” tentativo di golpe oltranzista..ma la resa era assicurata, dopo matura riflessione
          se i sovietici interveniva lo stesso ad agosto, forse si arrendevano a fine ago/inizio settembre
          in questo senso le bombe furono un crimine inescusabile e non necessario, ad onta interna di Truman

        • habsburgicus scrive:

          onta eterna.. e di tutta la cricca
          l’amm. Leahy fu tra i pochi a schierarsi contro il lancio della bomba e anche, implicitamente almeno, il cattolico Forrestal

        • Z. scrive:

          Che servissero solo a quello non credo sia una tesi molto diffusa. Che servissero anche a quello è piuttosto difficile da negare.

  401. mirkhond scrive:

    “Penso in particolare all’11 settembre negli Stati Uniti.”

    Sempre se consideriamo l’11 settembre 2001, un attentato di matrice esterna….

  402. mirkhond scrive:

    Peucezio

    Se Zorro in Spagnolo vuol dire volpe, Zorrilla sarebbe volpicella?

  403. mirkhond scrive:

    “la normalità del suicidio stragista come arma offensiva”

    Quel che mi chiedo, quando ci penso, è se questi attentatori suicidi, si droghino, prima di lanciarsi in un gesto così estremo….

  404. mirkhond scrive:

    Nel mondo islamico, l’unico precedente che mi viene in mente sono gli Ismaeliti Nizarì del Veglio della Montagna, tra 1090 e 1256 d.C., attivi in Iran e tra Siria e Palestina….

  405. mirkhond scrive:

    Si infiltravano dappertutto, nei palazzi dei sultani, degli emiri, nei bazar, nei centri cittadini, nei villaggi…
    Erano OVUNQUE in Iran e in Siria e Palestina, e potevi trovarteli nei posti più insospettabili…..
    E quando colpivano, sapevano di essere a loro volta uccisi perché venivano educati a non aver paura della morte, diventando così per due secoli il terrore dell’Iran e della Siria.
    Solo i Mongoli, estranei al contesto (e dunque non infiltrabili) riuscirono a distruggere l’Alamut, situato sui monti a nord di Teheran, nel 1256, utilizzando a loro volta l’astuzia…
    Spezzata la loro potenza militare e dunque il loro mito, i Nizarì rientrarono nell’occcultamento, vivendo in regime di strettissima taqiyya, fino al 1817!
    Quelli di Siria intorno al 1270 passarono al servizio dei sultani mamelucchi di Egitto (1250-1517), divenendo un gruppo di mercenari professionisti del terrore, ma solo per soldi….

    • Francesco scrive:

      non ho ben capito: erano sicari prezzolati che si infiltravano “preventivamente” nelle istituzioni per essere pronti a colpire alla bisogna?

      e disposti alla morte, perchè era facile che dopo l’omicidio venissero catturati?

      grazie

  406. mirkhond scrive:

    Inizialmente erano dei fanatici che credevano nell’ideale dell’Imam Occulto, da loro visto come un’incarnazione divina, secondo la dottrina gnostica di questa branca ereticale della Shiah, ed identificato (a partire dal 1094) con lo stesso Vecchio dell’Alamut.
    Il quale allevava e educava ragazzi provenienti già da ambienti famigliari shiiti ismaeliti, diffusi tra l’Alborz e la sponda meridionale del Caspio, oltre che in alcune aree della Siria (dove operava una filiale, essendo l’Alamut la centrale), promettendogli il Paradiso, in cambio della devozione assoluta all'”Imam-Dio”, e dunque disposti a morire per lui….
    Poi, al fanatismo, si aggiunsero anche gli affari, quando il Vecchio, non potendo imporre la sua dottrina eretica ed estremista ad un Iran allora in maggioranza sunnita, decise che l’organizzazione poteva inserirsi sulle rotte della Via della Seta, e farci i suoi guadagni, giungendo a trattare con questo o quel potentato sunnita, e utilizzando i suoi seguaci, come assassini prezzolati….
    Questo fino al 1256, quando Hulagu Khan (1217-1265), nipote di Gengiz Khan e fratello del gran Khan Qublai (1260-1294), estraneo al contesto, ma a sua volta altrettanto astuto, riusci a distruggere questa centrale del terrore, con uno stratagemma, e cioé facendo uscire il Vecchio con la maggioranza dei suoi seguaci dall’Alamut, e assassinandoli tutti con spietata efficienza mongola.
    Distrutto l’Alamut, i nizarì siriani divennero dei mercenari al servizio dei sultani mamelucchi sunniti del Cairo, che se ne servirono per diversi lavoretti sporchi, anche se ormai i nizarì, detti anche Assassini (cioè drogati dall’hashish, secondo le dicerie sunnite), erano passati dalla storia alla leggenda, e non più in grado di raggiungere la potenza tremenda del periodo 1090-1256.
    Gli stessi eredi del Vecchio, divennero dei tranquilli capisetta esoterici in strettissima taqiiya, e poi, passati in India nel 1842 sotto il dominio britannico, divennero gli attuali Agha Khan (termine creato dallo shah dell’Iran nel 1834, e poi riconosciuto da Londra nel 1866).

  407. mirkhond scrive:

    taqiyya

  408. mirkhond scrive:

    “mentre gli USA avrebbero maggiori motivi per fomentare disordini, che l’ottuso regime iraniano non fa nulla per evitare”

    Dove sarebbe ottuso?

  409. mirkhond scrive:

    Ah! E chissà che pensavo! 🙂

    • mirkhond scrive:

      Invece un Iran sdoganato, puo’ essere un ottimo fattore di equilibrio tra Medio Oriente e Asia Centrale, e a Washington qualcuno comincia finalmente a capirlo, nonostante i bastoni tra le ruote del pessimo netanyahu….

      • Francesco scrive:

        beh, Duca, dovresti ormai sapere che tra la geopolitca e di diritti umani io scelgo i secondi

        in Iran c’è una farsa di democrazia, un’economia para-mafiosa, una spesa militare fuori di testa, pochissima libertà

        magari saranno anche utili come cuscinetto nell’area ma non è il mio ideale di governo (come non lo sono gli stati del Golfo o il Pakistan o l’anarchia in cui sono precipitati Irak, Yemen, Siria)

        preferisco la Germania

        ciao

        • mirkhond scrive:

          Se aspettiamo il nostro governo ideale, aspettiamo sempre….
          Io preferisco l’Iran al caos e ale continuo stillicidio di sangue e distruzione, provocato dagli usa&company…

        • Francesco scrive:

          Duca

          infatti ho messo l’Iran nel mazzo dei governi che non mi piacciono, non ho detto che stanno meglio in Siria

          spero però che migliorino pure loro, prima o poi

          ciao

  410. mirkhond scrive:

    “Anche perchè dopo tirate le bombe non seguì un’offensiva alleata per liberare le zone sotto il controllo dei rossi, quindi non capisco molto dove stesse l’esibizione.”

    Forse nel costringere Stalin a non avanzare ulteriori richieste.
    Vedasi infatti nella guerra civile rumelica del 1944-1945 e 1946-1949….

    • habsburgicus scrive:

      non credo
      Stalin aveva già abbandonato la Grecia in ott 1944 con Churchill
      e Stalin manteneva i Patti (finché c’era un interlocutore forte, ça va sans dire)
      in Oriente Stalin rispetto il 38° parallelo con la Corea che poteva superare (il gen. Hodge arrivò in Corea solo l’8/9/1945)
      né andò oltre la Manciuria (che “spettava” a lui per Jalta e altro
      è vero invece che Stalin voleva le Kuril nel senso più estremo (e se le pappò, le ultime facendole occupare il 5 settembre 1945 sotto il naso USA)..Jalta diede sì le Kurili ma non specificò fin dove si estendevano
      e avrebbero voluto il “gran colpo”, una parte nell’occupazione di Hokkaido
      Truman reagì duramente e Stalin il 22/8/1945 lasciò perdere
      i sovietici ad Hokkaido voleva dire un prospettiva un Giappone diviso (seppur in parti ineguali) perché i sovietici avrebbero “democratizzato” Hokkaido (cioè avrebbero organizzato purghe di massa e, forse-anche se non certezza-.creato una Repubblica popolare..alla faccia dell’Imperatore :D)
      tuttavia anche così ritengo che Stalin non sbarcò in Hokkaido NON TANTO per gli americani (che sapeva essere fessi :D) quanto perché non gli era tecnicamente possibile (ripeto, le ultime Kurili rischiò di perderle e poté farle occupare solo il 5 settembre..mitici i suoi ordini “fate in fretta”, “fate in fretta”)

      • mirkhond scrive:

        Scusa e la guerriglia comunista durata fino all’ottobre 1949?
        Fu un’iniziativa dei comunisti romei?

        • habsburgicus scrive:

          anche…e, dal punto di vista esterno, più di Tito che di Stalin..non a caso il voltafaccia di Tito (entro il 1949 ormai chiaro anche in politica estera), diede il “bacio della morte” ai rossi di Grecia..tornati al potere, e non tutti perché il KKE è ostile, solo ora 😀
          (certo, se avessero per caso vinto, poi Stalin avrebbe cambiato idea e li avrebbe lodati :D)

        • mirkhond scrive:

          Effettivamente, la rottura tra Tito e Stalin, nel 1948-1949, contribuì al collasso della guerriglia comunista, molto radicata nella Rumeli settentrionale (un terzo dei combattenti del KKE erano slavi della Macedonia romea).

  411. mirkhond scrive:

    In che senso non gli era tecnicamente possibile?

    • habsburgicus scrive:

      questioni militari/navali (di cui non sono esperto)..
      del resto ancora il 19 agosto i giapponesi combatterono contro i sovietici nelle Kuril del nord..
      uno sbarco in Hokkaido verso il 20 agosto (data ancora accettabile..dopo con gli espliciti veti USA sarebbe stato un azzardo) sarebbe stato impossibile tecnicamente (mancanza navi ecc)
      qualora per caso fosse riuscito è verosimile che, resa o non resa, i giapponesi avrebbero reagito con durezza
      comunque Stalin non aveva troppe forze in agosto 1945 in Estremo Oriente (e la maggioranza erano di terre contro la Manciuria)
      del resto si sa dai diari segreti (pubblicati in epoca El’cin) che nelle Kurili più meridionali occupate dal 1 settembre al 5 settembre, ogni volta i sovietici chiedevano ansiosamente ai giapponesi se c’erano già gli americani.. e solo dopo aver sentito NO, sbarcavano 😀
      Stalin fesso non era, ci fossero stati probabilmente l’ordine era di tornare indietro 😀
      non c’erano e se le prese tutte, comprese le Shibomai 😀 (che pare il 25 agosto,. ritenesse non ottenibili)
      però, se pur facendo in fretta (conoscendo il “pericolo” USA) arrivò alle Shibomai ad inizio settembre chiaro che prima non aveva forze disponibili per Hokkaido
      le avesse avute, il massimo per lui era sbarcare già entro il 15 agosto, prima dell’annuncio ufficiale della resa
      a quel punto gli americani non avrebbero potuto dire assolutamente nulla e Stalin avrebbe potuto fare briscola
      non gli fu possibile
      (l’unico “errore” che forse fece fu non papparsi tutta la Corea COME POTEVA..non per tenersela, sarebbe stata una violazione troppo grande, ma per ricattare, blackmailing gli americani per una di queste soluzioni
      1.il placet ritardato a una fetta di Hokkaido
      2. qualche concessioncella in più in Cina
      3. qualche concessione, piccola, in Germania..o magari in Grecia..e così torniamo al punto di partenza
      però, tutto sommato, Stalin non poté lamentarsi 😀
      ebbe tutto quanto Roosevelt gli promise a Jalta incluse le Kurili interprtate nel modo più esteso possibile (e a metà agosto 1945 si prese pure il gusto di dire un secchissimo no a basi USA, “temporanee”, nelle Kurili..il che provocò sdegno a Washington, per la forma usata..Stalin ricordò senza fronzoli che l’URSS era uno stato sovrano e potente..
      diciamolo, quando parlava così, chi può-tranne Francesco-criticare Stalin ? :D)

  412. mirkhond scrive:

    E la popolazione delle Kurili, come di Sakhalin del sud, come reagì all’annessione sovietica?
    Vi furono espulsioni verso il Giappone? Deportazioni in Siberia? Massacri?
    Come avvenne la sovietizzazione in quelle aree?

    • MOI scrive:

      Ma che gente c’è, lì ? Che aspetto (che NON è “razza”) ha ? … Tipo Ainu ?

      • habsburgicus scrive:

        a Sakhalin, tungusi (tipo manciù ed evenki)
        nelle Kuril, penso tipo ainu e forse qualche tunguso
        oggi tutti russi/ucraini e qualche tunguso..i russo-ucraini a quelle longitudini si considerano loro stessi più o meno idem 😀
        là il Donbas è lontano 😀

      • MOI scrive:

        … o più sul Čučki ?

        • MOI scrive:

          Quanto è “Russa-Russa” 😉 la non distante (almeno per quei parametri lì) Vladivostok ?

        • mirkhond scrive:

          Credo che sia russificata, visto che fu fondata dalla Russia come porto russo sul Pacifico, nel 1858-1860….

        • habsburgicus scrive:

          Vladivostok (chiusissima sino al 1991) da quel che so è “europea” (russi, ucraini, bielorussi, tedeschi, baltici..tutto un misto, “bianchi” direbbero gli american i)..a parte qualche coreano e forse, oggi, cinesi
          anche le gnocche sono di livello russo-europeo, dunque molto elevate 😀
          gli italiani però non si spingono fin lì 😀

      • mirkhond scrive:

        A Sakhalin c’erano gli Ainu (la cui area di popolamento in epoche preistoriche e altomedievali era molto più vasta dell’Hokkaido, dove ormai sono ridotti ad una minoranza in via di assimilazione), e credo, pure nelle Kurili, ma nel 1945, credo che fossero già molto nipponizzati…

  413. habsburgicus scrive:

    se ne andarono tutti..credo neppure ci fosse bisogno di espulsioni
    solo Nikita permetterà ad alcuni di tornare per pochi giorni a rendere omaggio alle tombe dei loro antenati

  414. mirkhond scrive:

    E dopo il 1991?

  415. habsburgicus scrive:

    si parlò di restituirne 2 nel 1991 (ancora Gorby ormai quasi alla frutta), come Nikita promise il 19/10/1956 (allora furono gli USA a sabotare tutto..soprattutto non restituendo ,all’epoca, Okinawa come il Cremlino pretendeva..gli yankees faranno solo nel 1972)
    poi sia arenò, sotto El’cin
    sotto Putin non è neppure più possibile farne un breve accenno 😀
    sotto Putin il Cremlino annette (Crimea) non disannette 😀
    ma il Giappone ancora ci pensa

  416. mirkhond scrive:

    E gli abitanti pre settembre 1945?
    Hanno potuto tornare in patria, magari accettando di diventare russi?

  417. MOI scrive:

    Una città di fascino EuroAsiatico notevole dovrebbe essere (anche) Irkustk …

  418. mirkhond scrive:

    A chi è interessato a quei luoghi e quelle terre, consiglio di vedere il film russo-giapponese Orora no Shitade, girato in Siberia, e ambientato negli anni a cavallo della rivoluzione russa del 1917.
    Basato su due racconti di Yukio Togawa (1912-2004) il Folco Quilici giapponese, narra le vicende di Genzo Tamiya, un cacciatore di pellicce, giapponese, costretto ad emigrare in Russia per trovare i soldi con cui riscattare l’amate Ume, costretta a diventare una geisha dai genitori di lei, perché poverissimi…
    Genzo, dopo tante peripezie, vi troverà però la vera felicità sotto l’Aurora Boreale, (come indica il titolo giapponese).
    Purtroppo, nonostante le mie ricerche, non sono riuscito a trovare la versione in Italiano (Aurora, a caccia coi lupi), che pure vidi molti anni fa i televisione, ne quella giapponese (la versione completa), ma solo in Spagnolo (Bajo la Aurora Boreal), scaricabile dal mulo….

  419. mirkhond scrive:

    Per Moi

    Il film parla di una storia d’amore meticcia, tra Genzo e Anna, giovane vedova russa, già moglie di uno yakuto…..

  420. mirkhond scrive:

    Toynbee, paragonava l’impero russo a quello spagnolo, per il suo carattere meticcio.
    Lo stesso, lo storico Giorgio Pulli, in un suo interessante studio sulla storia della colonizzazione russa in Siberia fino al 1917 (pubblicato nel 1923).
    Pulli, aggiungeva che il carattere di contiguità territoriale della Siberia con la Russia europea, aveva impedito il distacco della colonia dalla madrepatria, rispetto all’America Latina dalla Spagna.
    E la Siberia infatti è Russia anche dal punto di vista amministrativo….

  421. mirkhond scrive:

    Bajo la Aurora Boreal:

    http://www.historiasdepoca.es/viewtopic.php?f=76&t=7727

    Lo stesso film nella versione russa:

    https://youtu.be/Lxf3zy6njn4

  422. mirkhond scrive:

    Trailer in Giapponese (con scene della versione completa, mai apparsa nella versione italiana e in quella spagnola che ho visto):

    https://youtu.be/0cmrFsZaOV4

  423. mirkhond scrive:

    Trama del film :

    http://www.pymmiks.com/Aurora.html

    Peccato che la versione integrale in Giapponese non sia facilmente reperibile (e soprattutto nemmeno totalmente doppiata o sottotitolata…)

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