La gioia di essere un piccolo popolo libero, che auguriamo anche a tutti voi!

Stanchissimo, dopo un giorno intero in piedi, tra le strade del nostro quartiere, le case di Pratolini accumulate l’una sull’altra.

Dopo aver sentito decine e decine di persone che avevano altri, serissimi impegni, mi aspettavo solo di essere in quattro gatti sotto la pioggia.

E invece, un’esplosione incredibile di gente, un corteo in un quartiere largo una spanna eppure che non finiva mai, e lacrime di gioia. Tra i nostri oltrarnini travestiti da cavalieri medievali con l’elmo in testa, i Bianchi che mandavano a quel paese tutte le istituzioni del pianeta, la nostra maestra bellisima che gridava, la bambina di sette anni mezz’americana truccata da gatta che si faceva intervistare, i bambini che partivano al grido, sonate i hampanelli!, la mamma lituana e il grande Bargio degli Ultras Viola con i’ su tamburo...

San Frediano non si tocca!

E al terminar del corteo, uno dei tanti Filippo de’ Cavicciuoli, della consorteria degli Adimari, detto Argenti, che costellano l’Oltrarno, mi si avvicina, e siccome nessuno di quella schiatta chinerà mai la testa, arriva da me ed è così felice, da chiedermi di chiedergli scusa, che da un fiorentino non ti puoi aspettare di più…

Che i più antagonisti degli antagonisti che letihavano per storie senza fine, hanno accettato di lasciare gli striscioni presso l’occupazione degli Argenti del Leone…

Per una volta vorrei che fossero così, uniche, irrepetibili, felici, arrabbiate, tutte le strade del mondo.

Oggi abbiamo dichiarato la nostra liberazione: che la gente di San Frediano, come speriamo che possa avvenire tra le genti di ogni parte del mondo, tratti con distacco i loro servitori eletti.

Perché alla fine, non c’è Stato, non c’è Istituzione, non c’è Diritto de’ Privati o de’ Privanti, superiore alle singole persone, uniche al mondo, che si vogliono bene tra le singole case costruite tutte storte l’una sull’altra, e tutto ciò vale più di tutte le leggi e dei soviet e dei capitali e delle nazioni della storia umana.

Siate liberi anche voi, ovunque siate!

Perché alla fine, valgono solo le parole scelte da un calciante, che due anni fa, facendosi strada a pugni tra i nemici, fece vincere i nostri Bianchi per la prima volta da decenni (e direte che le parole le ha copiate da chissà dove, ma sono sempre sue e nostre e tue e mie).

non-servire

Questa voce è stata pubblicata in Firenze, Uncategorized e contrassegnata con , , , . Contrassegna il permalink.

25 risposte a La gioia di essere un piccolo popolo libero, che auguriamo anche a tutti voi!

  1. habsburgicus scrive:

    felice che la manifestazione sia andata ancor meglio del previsto..
    forza Oltrarno !

  2. Moi scrive:

    Il Boiscàut di Rignano sull’ Arno :

    http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Renzi-Il-2015-anno-felix-Italia-colga-le-sue-occasioni-9934252e-653f-4fff-afec-30f18c370c23.html

    “La nostra casa è il mondo e l’Expo è una grandissima opportunità per l’Italia. Nel 2015 il nostro Paese o si rimette in moto o perde delle occasioni uniche e grandi. Credo nel 2015 come anno ‘felix’, fertile”

  3. Miguel Martinez scrive:

    E’ riuscito grazie a…

    la mamma americana dal cognome assurdamente ebraico che ha sfidato febbri e accidenti per esserci…

    il calciante Bianco con lo zaino con la scritta ME NE FREGO e i capelli rapati a quasi zero…

    la Miki che ha sette anni e che i compagni dell’Occupazione hanno truccato da gatta e che si è fatta intervistare…

    Il Bargio Viola e tutto pelato con il gran tamburo…

    La Sara che ha un telefonino vecchio di dieci anni e che è figlia di artigiani da tre secoli e ha creato i costumi da guerrieri per i bambini….

    Guardatevi attorno, chiedetevi quante innumerevoli persone meravigliose e imperfette ci sono, amatele sapendo che sono quello che sono, e mandate a quel paese, assieme a noi, Stato e istituzioni e Diritto e Privato e Privanti 🙂

  4. Francesco scrive:

    bene, benissimo

    adesso mi sento molto meno in colpa per avervi bidonato, cosa che rimane una certezza granitica, mi spiace

    anzi, augurissimi a voi balordi di San Frediano, fateli neri e restate bianchi

  5. Moi scrive:

    Costruzione del Consenso

    https://www.youtube.com/watch?v=LGkpDo20U9U

    Eloquente scena tratta dal Film “Le Mani sulla Città”, regia di Francesco Rosi, 1963.

  6. Peucezio scrive:

    Sono molto felice per voi!
    Mi dolgo solo, alla fine, di non essere riuscito a venire.

  7. Guido scrive:

    La gioia che si assapora in certi momenti è qualcosa di indimenticabile, paragonabile all’innamoramento e al conseguente senso di perdita di quegli angusti limiti che si credeva di dover necessariamente subire. La passione è un tesoro inatteso che bisogna imparare a gestire con intelligenza e auguro a te e alla gente coinvolta in questa piccola ma significativa storia di conservare e accrescere questo entusiasmo.

  8. daouda scrive:

    ahahahhaha

    …la Ribellione non ha prezzo… oltre al fatto che di quale razza ribellione si sta parlando?

    Magari esistesse la libertà che cianci Miguel. Per il resto , come al solito, onore al merito.

    • daouda scrive:

      magari perché se esistesse mi sarei potuto ammazzare senza rimorsi da un un bel po’ di tempo, e magari esistesse per il semplice motivo che la libertà invocata è la libertà adoperata da coloro che ve la fanno invocare. Pazienza.

      Ringrazio che esistono veri islamici ed ebrei, veri induisti che, se comprendessero bene il tuo discorso sulla Legge , capirebbero subito di che razza sei fatto tu e l’ingenua gente che descrivi ( e che magari di queste menate neanche si interessa ).
      Per questo ridevo. Ma tanto ormai niente ha senso.

      • daouda scrive:

        Dal santo vangelo di Matteo apostolo 7,21-23 e 25, 31-46

        “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato diavoli nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi “operatori di iniquità.”

        “Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna”

        giusto per ribadire le cose come stanno e riconoscere il bene.

  9. mirkhond scrive:

    Si, ma concretamente COSA avete ottenuto?

    • Z. scrive:

      Beh, dal punto di vista politico io vedo un quartiere che ha consapevolezza di essere coeso, che sa contarsi e che vuole contare.

      Per valutare gli effetti a medio termine della manifestazione di ieri bisognerà aspettare, naturalmente, il medio termine; ma se non ho frainteso quel che ha scritto qui Miguel, senza la loro mobilitazione in questi mesi il giardino sarebbe forse già andato perduto.

      Questo dal punto di vista politico in senso stretto; del punto di vista umano – nella misura in cui è possibile distinguere i due aspetti – credo che Miguel abbia già parlato a sufficienza sul blog 🙂

  10. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond (1)

    “Si, ma concretamente COSA avete ottenuto?”

    Intanto, una cosa molto bella, che è la frase di Francesco:

    “anzi, augurissimi a voi balordi di San Frediano, fateli neri e restate bianchi”

    e che fa seguito a un’altra bellissima dichiarazione che aveva fatto in precedenza. Che non sono complimenti di circostanza, ma colgono proprio lo spirito di ciò che facciamo.

    Se ci pensi, vuol dire una cosa davvero importante: che sulle cose (per citare il tuo avverbio) concretamente importanti, noi e lui ci capiamo perfettamente.

    Possiamo avere approcci diversissimi quando parliamo degli Stati Uniti o della Palestina, Ma quando parliamo di persone in carne e ossa – per cui Francesco ha un’autentica sensibilità, e in questo riconosco il bello del suo essere “cattolico” – ci capiamo perfettamente; e credo che se fosse qui, e non a Milano, potremmo fare tante cose insieme.

    Penso che sia importante per tutti noi riflettere su questa cosa.

  11. mirkhond scrive:

    Dovreste conoscervi di persona per verificarlo però… 🙂

    • Francesco scrive:

      hai ragione ma io sulle cose concrete, locali, limitate, tendo a essere un bravo analista, poco dogmatico e qualcosa capisco – magari lentamente

      infatti a me il mercato piace perchè funziona su orizzonti più grandi – senza i quali è tutto sommato inutile

      e se Miguel è sincero e preciso solo al 50%, sarei con loro

      ciao

  12. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond (2)

    “Si, ma concretamente COSA avete ottenuto?”

    In un certo senso, nulla finora.

    L’assessore all’urbanistica, che è questa gentile signora qui:

    http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2012/01/12/651193/images/907641-elisabetta_meucci.jpg

    ribadisce di essere fermamente intenzionata a bidonare l’Oltrarno.

    Vedremo nei prossimi giorni, invece, quando cominciamo a batterci sui dettagli.

    Ma tutto “Il Nidiaci” non avrebbe alcuna importanza, se fosse solo una questione amminstrativa: il quartiere non vuole “una ludoteca”; vuole vivere una vita comune, di cui i bambini sono parte. Mentre le istituzioni strutturalmente possono solo pensare all’ufficio a cui delegare di fare la spesa, per mantenere o meno una ludoteca.

    Quello che abbiamo fatto è risvegliato una comunità intera, che si vedeva sui volti della gente che si salutava per strada stamattina, compresa tanta gente che non ha certo bambini in età da ludoteca.

    E’ la dichiarazione di indipendenza di tante, tante piccole persone – con bellezze e difetti a non finire – che si trovano insieme e trattano alla pari le istituzioni.

    Gente che vede il quartiere come un’unità indissolubile di luoghi, di storie, di vite, di pietre, contro le logiche di istituzioni che ci vedono come amministrati, come oggetto di provvedimenti.

    So che sembrano parole retoriche, ma non lo sono per nulla: è esattamente così, è una cosa assolutamente concreta, che tutti coloro che c’erano, ti racconterebbero, ciascuno a modo suo, ma con lo stesso senso.

    Consiglio ai cattolici di leggersi il Napoleone di Notting Hill di G.K. Chesterton. Non in tutto, perché in Chesterton c’è anche un tocco preoccupante di “rifiuto della noia borghese” che poi avrebbe lanciato l’Europa nel Grande Massacro; ma in quello strano romanzo, ha colto quello che vuol dire scoprirsi come popolo libero, in questo luogo, con queste persone.

    • Roberto scrive:

      “So che sembrano parole retoriche, ma non lo sono per nulla:”

      Personalmente non mi sembrano per niente parole retoriche, e sono sicuro che anche se , tocchiamo ferro, la manifestazione non avrà nessun effetto sulla proprietà del nidiaci, avrà un effetto concreto sulle persone che hanno partecipato

    • Francesco scrive:

      ecco, fatta l’indipendenza provate a contarvi e a smettere di votare PCI come i vostri nonni e babbi, che peraltro il PCI non esiste più da decenni

      alla peggio fatevi un vostro Scottish National Party e mettiti tu al posto di Sean Connery!

      😉

  13. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Costruzione del Consenso”

    🙂

  14. mirkhond scrive:

    Credo di capirci qualcosa.
    Un po’ come monsieur de La Charette, uno dei capi degli insorti della Vandea nel 1793-1796, che, richiesto sul PERCHE’ della loro lotta antigiacobina rispose:

    La patria per noi non è quella che hanno in testa i signori di Parigi, ma quella che i nostri padri hanno amato e che i nostri figli possano amare.

    E Charette si riferiva proprio a qualcosa di simile alla vostra battaglia, e cioè un luogo CONCRETO, in quel caso fatto di casette contadine, piccoli e medi poderi, una nobiltà sentita parte essenziale del tessuto organico di quel popolo di contadini, e tutti uniti sotto la Fedeltà al Cristo Re e al suo rappresentante in terra, il re capetingio.
    Una lotta con tutte le grandezze e i limiti delle lotte di campanile.
    Ed infatti, dopo lunga, tenace resistenza venne infine soffocata nel sangue dai signori cervellotici di Parigi.
    Proprio perché lotta limitata ad una piccola regione sulla foce della Loira con diramazioni in Normandia e Bretagna, ma NON nel resto della Francia.
    Dall’Alvernia, le locali milizie, partite nel 1793 per difendere i Girondini, fecero causa comune coi Giacobini CONTRO i Vandeani!

    • habsburgicus scrive:

      Dall’Alvernia, le locali milizie, partite nel 1793 per difendere i Girondini, fecero causa comune coi Giacobini CONTRO i Vandeani!

      non ci trovo nulla di strano..cane non mangia cane 😀 e sempre rivoluzionari erano, dunque per definizione contro i monarchici…
      girondini e giacobini potevano odiarsi (e ghigliottinarsi) ma furono sempre uniti nell’odio verso i cattolici conservatori e i monarchici
      così come ogni comunista leninista puro e duro sarà sempre con i liberali (anche i proto-thatcheriani) e financo con i deviazionisti anti-partito, contro i monarchici tradizionalisti o, ovvove , i fassisti 😀

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *