Un suicidio nella cattedrale, anzi due. E un aperitivo da Gedac (1)

Tutta una raffica di quelle belle notizie, che ci mancavano da tempo, piene di sangue, passione, simboli e soprattutto immagini.

Il giovane nigeriano – musulmano di nome cristiano, cognome yoruba e abbigliamento  newyorkese – che ha decapitato un soldato inglese a Woolwich, che poi è la periferia della periferia di Londra.

Quattro notti di sommosse nei quartieri non biondi di Stoccolma, con cinematografiche immagini di roghi di automobili. In altre periferie.

Lo storico francese, Dominique Venner, che si spara in bocca sull’altare della cattedrale di Notre Dame. Una cosa decisamente da centro storico, invece.

Una militante Femen che il giorno dopo si mette a tette nude sullo stesso altare ficcandosi una pistola giocattolo in bocca.

Da cui ci sono scaturite varie riflessioni, troppe per un solo post.

Ecco la prima.

Abbiamo detto che queste notizie “ci mancavano da tempo”.

Avevamo sentito tanti dire, “con la crisi economica, si esaspera il razzismo e la guerra tra i poveri”. E’ una tesi caratteristicamente marxista, che comunque ha una sua logica.

E invece, a mano a mano che avanzava la crisi economica, almeno in Italia, abbiamo visto sparire lo “scontro di civiltà” dall’interesse generale, e lo dimostrano le dure regole del mercato elettorale: basti pensare che alle ultime elezioni, da noi, Forza Nuova ha dovuto buttare tutto sulle banche, la Lega sul ritorno delle tasse al Nord. Anche tra i loro elettori di riferimento, tirava più la sopravvivenza quotidiana che la paura degli immigrati.

Poi non si sa più bene cosa pensare degli arabi – lo sconquasso mediorientale ha confuso le idee a tutti, e ogni mattina una paziente fila di politici di tutto il mondo stende il tappetino davanti al palazzo dell’emiro del Qatar, cercando di attirarlo con le proprie cianfrusaglie, che si tratti del presidente dell’Egitto che gli offre la Grande Piramide o di Gianni Alemanno che prova a rifilargli un Colosseo virtuale.

Ma se cala il grande panico nei confronti dell’Islam, la xenofobia perde sale e pepe.

Le notizie da Woolwich e da Stoccolma invece sono interessanti, per un altro motivo.

Il primo è che non è vero che le migrazioni dei nostri tempi siano una faccenda che dovrebbe essere pacifica e indolore, in cui la colpa di eventuali problemi sarebbe solo dei “pregiudizi” o del “razzismo” degli autoctoni.

Allo stesso tempo, però, è evidente che non esiste alcuna conquista da parte di nessuno.

Un ragazzo che si fa fotografare con un machete in mano, finisce poi gravemente ferito dai proiettili della polizia e passerà il resto della sua vita tra il carcere e l’infermeria, è un perdente; come lo sono i ragazzi di Stoccolma che danno fuoco alle macchine dei propri vicini di casa e parenti.

E’ insomma esattamente il contrario del Trionfo dell’Islam o sciocchezze del genere.

Tutt’al più, è la vittoria dell’urbanistica moderna sugli abitanti, con suprema indifferenza verso genere, fede o colore della pelle di chi divora.

        (Continua…)

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220 risposte a Un suicidio nella cattedrale, anzi due. E un aperitivo da Gedac (1)

  1. Francesco scrive:

    Siamo sicuri che affermare il proprio diritto all’incendio non sia un primo passo verso la conquista vera e propria? o il modello USA* dei ghetti può funzionare anche in Europa?

    * statti chiuso lì dentro, fai quel che ti pare, non sei uno di noi e finchè non esci non ce ne frega nulla.

    ciao

    PS notare che la pistola della Femen era finta.

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per Francesco

      ”Siamo sicuri che affermare il proprio diritto all’incendio non sia un primo passo verso la conquista vera e propria?”

      Giustissimo: concordo al 100%, e parlo sul serio.

      L’assassino (non nascondiamo questa utile parola: non a caso ha agito in nome di una religione, il che è circostanza aggravante di per se stessa) del soldato Inglese (cui va tutta la mia incondizionata simpatia, il che non implica la stessa simpatia incondizionata per la civiltà Britannica) ha voluto esplicitamente sacrificare la propria libertà personale in nome di un piano di conquista.

      E’ lo stesso piano di conquista della Terra della Guerra da parte della Dar-al-Islam che ossessiono’ il norvegese Breivik al punto da spingerlo a massacrare compatrioti che riteneva insensibili al pericolo.

      Il fatto che il piano non esista non significa che non ci siano persone che credono alla sua esistenza, da una parte come dall’altra.

      Un modo per non farlo avverare è quello di non cadere della trappola dell’islamofobia. Un gruppo umano, come una comunità religiosa, rafforza la propria identità appunto grazie alle persecuzioni. Viceversa, un’identità religiosa nè supportata dallo Stato nè perseguitata da alcuno comincia a languire, e con essa illanguidiscono le ragioni di contrasto con gli infedeli.

      Vanno invece accelerati i processi di integrazione anche di chi non si vuole integrare, in una intelligente operazione di imperialismo culturale.

      L’inclusione, lungi dall’essere ostacolata, va facilitata, perchè fagocita le differenze religiose relativizzandole (come ben sanno i padri immigrati che sgozzano le figlie che si vogliono vestire come noi)

      La recente sentenza del tribunale di Lecce sullo ius soli è una confortante notizia al riguardo.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        Le scorciatoie non funzionano mai: quella sentenza prepara solo ulteriore violenza e scontri.

        E giustificata sfiducia nella magistratura, che “fa cose di sinistra invece di fare cose da giudici”.

        • Pietro scrive:

          Quindi se qualcosa puo’ generare scontri nn va bene? Posizione davvero ipocrita perche’ TUTTO puo’ generare scontri, sia la sua presenza che l’assenza. Francesco sembri la mamma della mia ragazza che, istruita e intelligente, sta evolvendo verso posizioni molto lontane dalla sua natura. E tutto per esigenza di capire la realta’ che la circonda. Le brave persone sono meno capaci di gestire il caos, e finiscono con il sostenere l’ordine

        • Francesco scrive:

          Io amo gli scontri. Ma il mestiere dei giudici è trasformare gli scontri “militari” in “giuridici”

          Se si giocano la reputazione, sono inutili

        • Z. scrive:

          Ragazzi,

          qualcuno di voi ha letto la sentenza prima di dire che è bellissima o che è orrendissima? sì, vero? Così, magari, mi postate un link così me la leggo anch’io 😀

  2. Guido scrive:

    Hai ragione: questo genere di notizie sono la cartina di tornasole per mettere in luce fantasmi e fantasie che si agitano tra le poche sinapsi residue del cittadino metropolitano, avvelenate da dosi massicce di trattamento identitario: noi contro loro, cristiani (!!!) contro musulmani (!!!), bianchi contro neri, ricchi contro poveri, laziali contro romanisti, maschi contro femmine ecc. ecc.

    Il sovrabbondante cumulo di notizie che ci travolge non fa altro che azzerare ogni possibile residuo critico e l’incomprensibile complessità del reale ci consegna incaprettati nelle grinfie del primo populista di passaggio, seducente semplificatore per cervelli sclerotici e per corpi intrappolati in impercettibili abitudini ritenute “normali”. La comprensione della psicopatologia del tifoso da stadio è divenuta la chiave per accedere ai consensi elettorali, e in questo sono tutti uguali, dai sobri piddini smacchiatori di leopardi ai beceri leghisti padroni a casa loro.

    La cosa che più crea sconforto è l’ostinazione con la quale ci si accanisce a voler difendere un mondo che ci ha fregato tramite le sue stesse regole di accoglienza, come se potessimo scegliere di cambiare solo dettagli secondari in un sistema che ci si presenta come un pacchetto da accettare in blocco, in cui ogni singola parte è perfettamente coerente con tutto il resto.

    Sì, è il trionfo dell’urbanistica moderna che ha trasformato ogni luogo in non-luogo, persino le case di cui Gaber, citando Céline cantava:

    “Nelle case non c’è niente di buono,
    appena una porta si chiude dietro a un uomo
    quell’uomo è pesante e passa di moda sul posto,
    comincia a marcire e a puzzare molto presto.
    In casa non c’è niente di buono
    c’è tutto che puzza di chiuso e di cesso:
    si fa il bagno, ci si lava i denti,
    ma puzziamo lo stesso.”

  3. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “PS notare che la pistola della Femen era finta.”

    Ah ecco, non era una pistola giocattolo come avevo scritto io.

    Che differenza c’è?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Credo volesse negare la natura truculenta della notizia.

      • Moi scrive:

        NON sono un infojato di robe militari, ma esistono “replicas” più o meno realistiche … dal giocattolo in plasticazza ai ” Ciàina Tréid ” alla “riproduzione” [sic] in Armeria del Centro Storico.

        I prezzi variano anche di ben due zeri !

  4. Miguel Martinez scrive:

    per Francesco

    “Siamo sicuri che affermare il proprio diritto all’incendio non sia un primo passo verso la conquista vera e propria?”

    No.

    Uno che dà fuoco ai cassonetti non ha conquistato nulla.

    Uno che riesce a truccare un’asta per ottenere l’appalto di tutti i cassonetti della città al prezzo che decide lui, quello sì che ha conquistato qualcosa.

    • Francesco scrive:

      Non ho mai dato fuoco a nulla ma non sono del tutto convinto.

      x la Femen, sottolineavo solo come DA NOI OCCIDENTALI trattasi solo di buffonata, ancorchè della peggior specie

      in altri posti, potrebbe avere una molto maggiore drammaticità

  5. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “Non ho mai dato fuoco a nulla”

    Allora ti devo portare in collina da noi, sull’Appennino, in una casa abbandonata dove c’è ancora il camino. E c’è pure un po’ di legna.

    E’ molto divertente, e puzza meno dei cassonetti.

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per Miguel Martinez

      ‘divertente’

      Concordo

      Ciao!

      Andrea Di Vita (ex vicecaposquadriglia del Genova XIV Brownsea. Estote parati!)

    • Francesco scrive:

      intendevo “dare fuoco” nel senso di bruciare qualcosa che non si dovrebbe bruciare!

      se parliamo di ciocchi di legno e di roba venuta giù dagli alberi è un’altra cosa

      ma affermare il proprio potere di distruggere … non è un’azione così leggera

      a Stoccolma, poi, ma cosa vogliono di più?

  6. Rock & Troll scrive:

    L’ennesimo feroce assassino a Londra fatto dall’ennesimo maomettano dimostra solo che l’idea di Barack HUSSEIN Obama di chiudere Guantanamo è quantomai sconsiderata… se non frutto di una ben precisa strategia occulta.
    Barack HUSSEIN Obama chiama, i terroristi rispondono.
    Spero solo che il martirio di quel povero ragazzo inglese (a cui vanno le mie preghiere) faccia capire che non si può e non si deve abbassare la guardia contro i terroristi ma anzi vanno cacciati e stanati ovunque come i topi che sono.

    • Peucezio scrive:

      Ma scusa, si trovano dalla stessa parte il presidente della maggiore potenza mondiale e il decapitatore londinese, che altro vuoi di più? Perché non sei dalla loro parte?

  7. habsburgicus scrive:

    e di Venner non parla nessuno ?

    • Francesco scrive:

      ha profanato una Chiesa ed è pure morto

      e pur non essendolo, lo fanno passare per un fanatico cattolico

      poveretto

      che altro dire? non ha scosso il mondo più della morte di una mosca

      • daouda scrive:

        “Quando, trent’anni fa, il comunista chiamava il nemico come “reazionario”, ciò corrispondeva a una catalogazione ideologica precisa, con tratti discernibili nella realtà. Quando oggi la femminista enragée oppure il gayzista isterico dicono che contro di loro c’è una “elite patriarcale conservatrice e machista”, stanno alludendo a una entità perfettamente inesistente. L’elite in questo paese, come tra l’altro in Europa e negli USA, è marcatamente femminista e gayzista. Residui di machismo sussistono ancora soltanto nelle classi più basse, e un autentico conservatorismo morale resta ancora vivo soltanto tra religiosi banditi dai salotti chic. Perché allora attaccare una tigre di carta? Proprio perché è di carta. Nulla rinforza di più l’unità e l’aggressività di un gruppo pieno di odio dell’attacco facile, a buon mercato e senza rischi contro un nemico immaginario. Detto en passant, il vero loro nemico, il popolo cristiano, è dipinto con i colori ripugnanti della classe capitalista che invece lo disprezza e lo marginalizza. Se usassero delle categorie sociologiche obiettive per descrivere la situazione, gli infiammati magnati di questi movimenti dovrebbero riconoscere che non lottano contro un potere che discrimina, ma contro discriminati e perseguitati, gente senza alcuna possibilità nei grandi mass-media, nelle carriere universitarie e nelle feste del beautiful people. Sarebbe per loro terribilmente scoraggiante.”

        Olavo de Carvalho

        • PinoMamet scrive:

          Non ho la minima idea di chi sia questo tizio, ma credo che quanto dice qui contenga una buona dose di verità.

        • mirkhond scrive:

          Concordo con Pino e, naturalmente, con Daouda.

        • Peucezio scrive:

          Mi associo.

        • Peucezio scrive:

          Comunque, per inciso, Venner è stato fesso. I suicidi non scuotono davvero le acque. Se uno vuole scuotere le acque deve uccidere altri non sé stesso. Ma non i propri avversari. I propri amici. Facendosi passare per loro nemico. Se il nostro avesse sparato a qualche membro di qualche associazione cattolica o a qualche prete, fingendosi un attivista omosessuale, avrebbe contribuito alla sua causa infinitamente di più di quanto non abbia fatto.
          Certo, nel suo caso, essendo uno scrittore e una persona già nota, era un po’ difficile. Ma così non è che abbia concluso granché.

        • daouda scrive:

          Visto che vi piace posto un’altro articolo interessante e sempre inerente alle dinamiche attuali, che , in un certo senso , può dare ragione anche alla visione di Peucezio e che spiega come mai non si sia capaci di strategie così geniali ma vili

          ” Lenin diceva che quando riesci a togliere all’avversario la volontà di lottare, hai già vinto lo scontro. Ma, nelle moderne condizioni di “guerra asimmetrica”, controllare l’opinione pubblica è diventato ancora più decisivo che vincere in campo militare. La regola leninista si converte quindi in modo automatico nella tecnica della “spirale del silenzio”: si tratta di estinguere, nell’anima del nemico, non solo la sua disposizione guerriera, ma perfino la sua volontà di argomentare in propria difesa, di annullare perfino il suo mero impulso di dire qualche timida parolina contro il suo aggressore.
          Il modo per raggiungere questo obiettivo è laborioso e caro, però semplice nella sua essenza: si tratta di attaccare l’onore del poveretto da così tanti lati, per tanti mezzi di comunicazione così diversi e con una tale varietà di accuse contraddittorie, con frequenza di proposito assurda e farsesca, che il poveretto, sentendo impossibile un dibattito pulito, finisce per preferire raccogliersi in silenzio. In questo medesimo istante diventa politicamente defunto. Il male ha vinto una battaglia in più.
          La tecnica fu sperimentata per la prima volta nel secolo XVIII. Fu così pesante la carica di invenzioni, prese in giro, leggende urbane e imitazioni di ricerche storico-filologiche che si buttò contro la Chiesa Cattolica, che i sacerdoti e teologi finirono per ritenere che non valeva la pena difendere una istituzione venerabile contro accuse così basse e maliziose. Risultato: persero lo scontro. Il contrasto tra la virulenza, la bassezza, l’ubiquità della propaganda anti-cattolica e la scarsezza, la timidezza dei discorsi di difesa e di contrattacco, segnò l’immagine dell’epoca, fino a oggi, con la fisionomia trionfante degli illuministi e rivoluzionari. Peggio: li ricoprì con un’aurea di una superiorità intellettuale che, alla fine dei conti, non possedevano affatto. La Chiesa continuò a insegnare, a curare le anime, aiutando i poveri, soccorrendo i malati, producendo santi e martiri, ma fu come se nulla di tutto questo fosse successo. Per avere un’idea del potere di torporificazione della “spirale del silenzio”, basta notare che, durante quel periodo, una sola organizzazione cattolica, la Compagnia di Gesù, dette più contributi alla scienza che tutti i suoi detrattori materialisti messi insieme, ma furono quest’ultimi a passare alla Storia – e là restano ancora oggi – come paladini della ragione scientifica in lotta contro l’oscurantismo.Solo quasi un secolo dopo da questi fatti Alexis de Tocqueville scoprì perché la Chiesa aveva perso una guerra che invece aveva tutto per vincerla. Si deve a lui la prima formulazione della teoria della “spirale del silenzio”, che, in una estesa ricerca sul comportamento della opinione pubblica in Germania, Elizabeth Noëlle-Neumann confermò integralmente nel suo The Spiral of Silence: Public Opinion, Our Social Skin (2ª. ed., The University of Chicago Press, 1993). Zittirsi davanti all’attaccante disonesto è un comportamento ugualmente suicida quanto tentare di ribattere le sue accuse in termini “elevati”, conferendo a quel disonesto una dignità che non possiede. Le due cose precipitano direttamente nella voragine della “spirale del silenzio”. La Chiesa del XVIII secolo commise questi due errori, come la Chiesa di oggi sta di nuovo commettendo.
          Il sudiciume, la viltà stessa di certi attacchi sono pianificati per mettere in imbarazzo la vittima, instillandole il rifiuto di coinvolgersi in discussioni che le suonano degradanti e forzandola così, sia al silenzio, sia a una ostentazione di fredda eleganza superiore che non può non apparire come un camuffamento improvvisato di un dolore insopportabile e, quindi, una confessione di sconfitta. Non si può parare un assalto rifiutandosi di avvicinare un dito alla persona dell’assaltante o dimostrandogli, in modo educato, che il Codice Penale proibirebbe quello che sta facendo.
          L’unica reazione efficace alla spirale del silenzio è romperla – e non si può farlo senza rompere, insieme ad essa, l’immagine di rispettabilità di coloro che l’hanno fabbricata. Ma come smascherare una falsa rispettabilità in modo rispettabile? Come denunciare la malizia, l’inganno, la menzogna, il crimine, senza andare oltre le frontiere del mero “dibattito di idee”? Chi commette crimini non sono le idee, sono le persone. Nulla favorisce di più l’impero del male della paura di partire per “l’attacco personale” quando questo è assolutamente necessario. Aristotele insegnava che non si può dibattere con chi non riconosce – o non segue – le regole della ricerca della verità. Coloro che vogliono mantenere un “dialogo elevato” con criminali diventano imbellettatori del crimine. Sono questi i primi che, nell’impossibilità di un dibattito onesto, e con la paura di cadere nel peccato dell’ “attacco personale”, si rifugiano in quello che credono un onorato silenzio, consegnando il terreno al nemico. La tecnica della spirale del silenzio consiste nell’ indurre esattamente a questo.”

        • daouda scrive:

          strategie così efficaci ma apparentemente vili è meglio

          è sempre di Olavo de Carvalho

        • mirkhond scrive:

          Interessante.
          In sostanza il capitalismo strozzino trionfante è il figlio del giacobinismo e del leninismo…
          Peccato che Di Vita non lo capisca, difendendo una rivoluzione di affamatori di popoli come il risorgimerda….
          Grazie ancora per quest’altra chicca di profondità e acume…
          ciao!

        • Moi scrive:

          Ciò rafforza la mia convonzione che i Liberal USA abbiano trovato l’ ispirazione per il Politically Correct traducendo in “Cry ‘n’ Fuck” il “Chiagn’e e Fott’e” degli (Sud)ItaloAmericani … Immigrati troppo di vecchia data e troppo epidermicamente chiari per meritare attenzione in quanto tali !

        • daouda scrive:

          Non vedo il nesso ma comunque spiegati che incuriosisce.

  8. Pietro scrive:

    Se Miguel me lo consente mi autolinkerei. Ormai sto arrivando a livelli di misantropia che non riesco nemmeno a stare con un me che scrive, quindi riciclo tutto 😀 Qui si parla della sconfitta e sulla sconfitta ho scritto una cosina vista dall’altra parte, ossia non chi uccide ma chi SI uccide che in fondo non cambia poi molto… Mi spiace per questi miei interventi spot un po’ arroganti, spero di fornire spunti di riflessione. http://farfalleetrincee.wordpress.com/2013/01/05/mi-suicido-quindi-sono-la-morte-volontaria-e-la-spettacolarizzazione-del-falimento-crisi-economica-e-crisi-culturale/

  9. Pietro scrive:

    Riguardo a Venner, se non sbaglio veniva dall’OAS quindi dovrebbe essere stato pregno di idealismo e avere sofferto sul serio. Magari sbaglio ma quelli dell’OAS (forse a causa delle botte prese in Indocina) mi sono sempre sembrati i piu’ “genuini” della grande famiglia estremista nera, che poi in questo caso nera fino ad un certo punto. A furia di studiare manuali di guerriglia saranno entrati in empatia con gli “umili”, anche se poi smettevano di pensarci e andavano a far saltare qualche villaggio di umili algerini… La contraddizione di chi combatte il sistema per migliorarlo senza essere completamente contro. Se vuoi disciplina puoi mica fare il rivoluzionario, e che diamine…

  10. Gino A. scrive:

    Senza cadere nel giustificazionismo, ma questi ventenni probabilmente di origine mediorientale e africana che bruciano tutto non sono forse il massimo della abiura che alcuni sembrano richiedere agli immigrati?
    Non credo siano l’avanguardia di un califfato islamico, anche perché sono abbastanza sicuro che preferiscano 50 Cent (con annessi muscoli palestrati, vodka lemon, prostitute da schiaffeggiare, cocaina e Mercedes) allo sceicco Yassin.

    • Pietro scrive:

      Nel mio piccolo ho conosciuto lavorando a Londra diversi ragazzi neri musulmani. Mi ha sempre colpito il loro “essere adulti”, una distanza abissale dai coetanei inglesi (bambini e anche un po’ stupidi). Anche nelle peggiori compagnie ne ho visti ben pochi bere alcool, l’unico vizio che si concedevano era rimorchiare ragazze inglesi bianche (delle quali evito ogni commento) e portarsele in albergo. Presumo c’entri qualcosa l’ottica di conquista. Mentre gli inglesi-pakistani-islamici li vedevo piu’ rabbiosi e frustrati, meno capaci di gestire il processo identitario.
      Comunque continuo a pensare alla scena del suicidio e il giorno dopo della Femen, inutile dire verso chi mi stanno assolutamente pendendo le simpatie… Le Femen farebbero diventare nazista anche Topo Gigio.

      • Gino A. scrive:

        Non mi è mai capitato di conoscere neri musulmani e pochi di quelli cristiani.
        In genere sono spesso ben visti (escluso dai soliti razzisti da bar) in quanto tranquilli e lavoratori (e forse anche perché qualcuno è rassicurato dal loro essere “cristiani”) e me li ricordo appassionati di donne tout court, bianche, nere, asiatiche… 🙂
        Fra l’altro, in quanto ghanesi, avevano in particolare antipatia i nigeriani: ricordo come una volta un mio amico, vedendo entrare nel locale prostitute, disse “Guarda quelle puttane, sono sicuramente nigeriane” spiegandomi che i nigeriani sono “più chiari” e brutta gente rispetto ai ghanesi.

        Sulla mia conoscenza di musulmani praticanti, in genere concordo che siano spessissimo più “adulti” rispetto a noi italiani e tranquilli.

  11. mirkhond scrive:

    “Le Femen farebbero diventare nazista anche Topo Gigio.”

    Concordo al 100%

  12. Miguel Martinez scrive:

    Per Gino A.

    “Non credo siano l’avanguardia di un califfato islamico, anche perché sono abbastanza sicuro che preferiscano 50 Cent (con annessi muscoli palestrati, vodka lemon, prostitute da schiaffeggiare, cocaina e Mercedes) allo sceicco Yassin.”

    Immagino che sia spesso un misto.

    E’ facile inventarsi delle comunità immaginarie identitarie, tra sradicati, anche trasformando in vanto ciò di cui la società ti accusa. In chiave in parte ironica, in parte alla “e allora?”

    Penso che in certe periferie, proprio assieme alle forme estreme di integrazione che giustamente citi, ci sia anche quello che dice, meglio far pensare che io sia un dirigente di al-Qaida che un bovero negro.

    • Gino A. scrive:

      Sono abbastanza convinto che il revival identitario di molti giovani, che magari non hanno nemmeno visto la terra dei genitori se non in qualche mese di vacanza, sia dovuto più che altro all’esclusione di cui si sentono vittime.
      Però credo che abbia poco a che vedere col caso svedese, che credo sia più un rendersi conto della propria diversità e dell’esclusione che si subisce e che di religiosità proprio non ce ne sia traccia (se non proprio per dire “Ho visto Aziz oggi, quello che suo padre ci portava in moschea da piccoli, e siamo andati a tirare sassate alla polizia).

  13. Miguel Martinez scrive:

    Per Pietro

    Ho letto il tuo interessantissimo post: non c’è bisogno di chiedere, quando volete segnalare qui le cose che scrivete voi.

    Io ho provato a inserire questo commento, ma ho incasinato il mio account su WordPress e non ci sono riuscito:

    ” Una ventina di anni fa, un mio amico in forte stato di depressione da tempo, chiamò vari suoi amici per dire addio.

    Poi andò con la macchina per un difficile sentiero di collina, e si lanciò alla massima velocità da una rupe nel lago di Garda.

    Fu decretato un incidente. E ai funerali, scoprii che in tanti avevano storie simili da raccontare: almeno in Italia, la certezza che si tratti di un suicidio esclude l’omicidio, e quindi permette di chiudere le indagini e risparmiare la presunta “vergogna” alla famiglia.

    Questo conferma esattamente la tua ipotesi. I suicidi non aumentano necessariamente di numero; ma la crisi permette a molti di trasformare quella che altrimenti sarebbe una morte intima in spettacolo pubblico.

    Forse il suicida ritiene così anche di donare in qualche modo la propria morte, come alcuni donano i propri organi.”

  14. Miguel Martinez scrive:

    OT

    Una delle cose più belle che possono capitare sono i discorsi captati per caso, di cui non capiremo mai il senso.

    Operaio che esce da un ristorante dove sta facendo dei lavori.

    Arriva un altro operaio.

    Il primo, con marcato accento albanese, dice, con tono piuttosto tranquillo:

    “E’ ancora lì abbracciato alla Madonna. Vai, ha il braccio tutto aperto”.

    Basta, fine.

    • PinoMamet scrive:

      ” Una delle cose più belle che possono capitare sono i discorsi captati per caso, di cui non capiremo mai il senso.”

      Assolutamente vero!

  15. mirkhond scrive:

    “Questo conferma esattamente la tua ipotesi. I suicidi non aumentano necessariamente di numero; ma la crisi permette a molti di trasformare quella che altrimenti sarebbe una morte intima in spettacolo pubblico.

    Forse il suicida ritiene così anche di donare in qualche modo la propria morte, come alcuni donano i propri organi.”

    Sarebbe interessante, se si potesse sapere durante tutta la storia umana, il numero di suicidi che ci sono stati.
    Se in un territorio, in una determinata epoca, in determinati climi e condizioni sociali, il tasso dei suicidi aumenta o diminuisce….
    Ad esempio, Vittorio Messori sostenne che Torino e Trieste sono le città d’Italia col più alto numero di suicidi.
    Molti anni fa, in una trasmissione di Michele Santoro, si disse che più si sale a nord, più aumentano i suicidi….

  16. mirkhond scrive:

    Interessante e condivisibile l’articolo di Pietro.
    Sembra che in Occidente i nodi stiano venendo al pettine.
    Le vacche grasse e i loro abbagli che credevamo eterni, si stanno consumando, e si sta facendo sempre più evidente l’epoca delle vacche magre…
    Quando penso che essere sempre poveri è meglio, penso proprio a questo.
    Quando si è sempre stati abituati alle durezze della vita, la vita stessa diventa più apprezzabile, nonostante tutto.
    Altrimenti ci si suiciderebbe molto di più nel Bangladesh, nell’Africa Nera, nel Baltistan e tra gli Hunza, che non a New York, Milano, Genova, Torino, Trieste, Tokyo ecc.
    Non c’è povertà peggiore di quella nata dal benessere, quando sei nato e cresciuto nel benessere e poi di colpo, o gradualmente ti ritrovi col culo a terra, mollato da tutto e tutti, mollato dalla vita…
    E allora galleggiare come un sorcio morto nella valle dell’Aniene, o semplicemente morire di fame, freddo e stenti sulle sue rive, non diventa un’ipotesi così assurda…
    Gli archeologi del 3000, magari, scoprendo i resti di un nuovo homo a Saccopastore, capirebbero che si tratta dei resti di chi è vissuto e morto da infelice?

  17. jam scrive:

    .. se dici, “non c’é povertà peggiore di quella nata dal benessere”, io aggiungo
    cosi’ come non c’é assassinio peggiore che quello nato da una religione.

    Barlaam e Josafat ( alterazione linguistica di bodhisattva) erano un tempo venerati come santi il 27 novembre anche nella chiesa cattolica, oggi sono venerati soprattutto in quella greco ortodossa.
    Barlaam e Josafat non é altro che il Buddha sdoppiato e trasfigurato in “cristiano”, cosi’ come fu ammirato anche nella cultura califfale in seguito al libro “kitab Bilawhar e Josafat”. questi santi condivisi hanno il pregio di comunicarci che una identità comune unisce tutti gli uomini, e che se un musulmano é un criminale non tutti lo sono….

    • mirkhond scrive:

      Per religione intendi anche il capitalismo globalizzatore, che tutto massifica e tutto divide ed esclude?

      • mirkhond scrive:

        “io aggiungo cosi’ come non c’é assassinio peggiore che quello nato da una religione.”

        Che c’entra come il rhum sui maccheroni, visto che si stava parlando di SUICIDIO e non di OMICIDIO-SUICIDIO, eh!

  18. Miguel Martinez scrive:

    Per GinoA.

    “Sono abbastanza convinto che il revival identitario di molti giovani […] sia dovuto più che altro all’esclusione di cui si sentono vittime.”

    E’ verissimo.

    Ma il punto fondamentale è che oggi nessuno è incluso. Siamo sì tutti sorvegliati, “in rete”, ma sono davvero pochi gli “inclusi”. Su quali reti di solidarietà – al di là di quelle dei parenti prossimi – può davvero contare il “bianco medio”?

    L’autoctono si illude di essere incluso in “qualcosa” che non esiste, o che lo esclude, solo nel momento in cui proietta l’esclusione su un volto straniero.

    Ma anche l’immigrato si illude che ci sia un “bianco felicemente incluso che non vuole anche me”.

    Lo “straniero” e “il razzista” sono in realtà capri espiatori reciproci; e per questo, razzismo e antirazzismo sono entrambi socialismi degli imbecilli.

    Questo è il motivo per cui su questo blog siamo spesso stati oggetti di odio violento, tanto da parte razzisti che da parte di antirazzisti: neghiamo il volto umano del nemico.

    Ma questo sarà l’oggetto del terzo nella serie di questi post.

    • Peucezio scrive:

      Beh, ma fra gli immigrati un minimo di dimensione comunitaria c’è, anzi, anche più di un minimo, come c’è d’altronde in certi quartieri di Napoli o di altre città del sud. Se con inclusione si intende stare dalla parte dei forti, essere protetti da chi ha il potere, nella storia questo è sempre successo a piccolissimi gruppi, tra l’altro caratterizzati da fortissima conflittualità interna e competizione, quindi non era vera inclusione. Gli altri erano esposti alle prepotenze di questi, ma almeno si sostenevano fra loro, in senso materiale ma anche morale e affettivo.
      Oggi è venuto meno proprio questo. I potenti e i ricchi ci sono ancora, ma i poveri sono anche individualisti e alienati, cosa che forse non era mai accaduta prima, non in questa misura. Però c’è anche da dire che più sono poveri e meno lo sono: l’alienazione e l’atomizzazione maggiore sono dove c’è comunque un discreto benessere.

  19. Miguel Martinez scrive:

    Per Jam

    “Barlaam e Josafat”

    Una delle centocinquantamila cose che stiamo cercando di mettere insieme nel lavoro in Oltrarno, è la storia del teatro sacro nel rione.

    So che uno degli elementi era l’allestimento in Piazza del Carmine del Barlaam e Josafat di Giuseppe Pulci.

    Che quando la nostra Onlus sarà MOLTO ricca, ci procureremo:

    Feste d’Oltrarno. Plays in Churches in Fifteenth-Century Florence.
    (ISBN 10: 8822244443 / ISBN 13: 9788822244444 )
    Newbigin, Nerida

    Costa 102 euro, quanto due violini.

    • Moi scrive:

      Scusa, ma … due violini _ con tutto il rispetto _ “Méid in Ciàina ?!” … All’ ombra del Torrazzo di Cremona, Patria del Violino, ho visto ben altri prezzi !

  20. mirkhond scrive:

    “I suicidi non scuotono davvero le acque.”

    Nemmeno se fosse Lapo Elkann, a farsi saltare in aria a Buckingham Palace, insieme a tutti gli insulsi parrucconi che vi abitano?
    Chissà i tiggì ruffiani che titoloni farebbero….
    Giorni e giorni di talk scem a parlare e a riparlare del caso…
    Del chiedersi il perché un debosc….ehmmm…una giovane brillante promessa dell’imprenditoria “italiana” abbia fatto un gesto così inconsulto, che nemmeno 007 e miss monny penny erano riusciti a prevedere, in una frettolosa scopata tra una missione top secret e una top dement…..

  21. jam scrive:

    ” non c’é povertà peggiore che quella nata dal benessere”

    .. in senso teorico la religione é un benessere,
    Dio é Misericordia Compassione Amore, quindi una ricchezza.
    se si stravolge la religione per farla diventare strumento di morte, si tradisce Dio e lo si usa meschinamente x attuare i propri crimini, quindi si fa diventare la ricchezza di un messaggio una povertà etica e morale, una falsità una menzogna: orrore!
    mi sembra che la lotta al terrorismo esista, oggi, anche nei paesi musulmani, da parte di una fetta della comunità che non tollera più il lato violento e oscurantista dell’estremismo, del resto i musulmani stanno uccidendosi fra loro come un branco di incivili….
    facciamo quindi una distinzione tra persone normali, x’ si puo’ essere normali anche se musulmani, ed estremismo terrorismo fanatismo, che sono una dimensione incivile ed inaccettabile, una degenerazione …

  22. mirkhond scrive:

    Sì ma io parlavo del suicidio come malessere esistenziale all’interno di questa bella società occidentale, e tu te ne esci con argomenti di tutt’altro tipo….
    A volte, mi sembra di cogliere in te, le tipiche incomprensioni dei privilegiati che non capiscono i sofferenti non terroristi e che del terrorismo non gliene sbatte niente….

    • Francesco scrive:

      ma se Dio non ti da niente in questa bella società occidentale, che Dio è?

      se bastassero Carosello e Gianni Agnelli ad annichilire Dio, vana sarebbe stata la nostra fede per 2.000 anni!

      insisto a credere che il problema sia dalla nostra parte, e che sia risolvibile

      ciao

  23. mirkhond scrive:

    Debbo invece scoprire con ammirazione, una svolta daoudiana, che è passato dalle parolacce e dagli insulti a cazzo, a riflessioni meritevoli di approfondimento….

  24. mirkhond scrive:

    “Lo “straniero” e “il razzista” sono in realtà capri espiatori reciproci; e per questo, razzismo e antirazzismo sono entrambi socialismi degli imbecilli.”

    Qual’è invece il socialismo giusto?

  25. mirkhond scrive:

    “se si stravolge la religione per farla diventare strumento di morte, si tradisce Dio e lo si usa meschinamente x attuare i propri crimini, quindi si fa diventare la ricchezza di un messaggio una povertà etica e morale, una falsità una menzogna: orrore!”

    Tutto questo vale anche per i wasponi che hanno incenerito mezzo mondo, compreso l’Afghanistan, e che si comportano come i PIU’ GRANDI CRIMINALI MAI APPARSI NELLA STORIA?
    Ma chi coi droni, SPIANA UN INTERO PAESE è un soldato..
    Uno straccione col turbante nero, o un nero spiantato degli slums inglesi è un terrorista…..
    Potenza della propaganda che ci si autocostruisce in stile neolingua orwelliana…

    • Francesco scrive:

      scusa, stai insinuando che jam sia un’agente della CIA?

      a parte le tue lievi imprecisioni (mezzo mondo e via dicendo), la dolce jam non ha mai difeso alcuno

      tanto meno i protestanti bianchi anglosassoni!

      • mirkhond scrive:

        Ruffiano

      • mirkhond scrive:

        La dolce Jam è anche una grandissima PARACULA, che finge di essere ingenua, mentre è solo una furbona tagica, per la quale gli UNICI biekiSSimi malvagi, sono SEMPRE E SOLO dei POVERI STRACCIONI…
        Mai una volta che la signora in questione, se la prendesse con altri e BEN PIU’ FEROCI ASSASSINI, in Afghanistan e non….
        La morale di chi tiene la robba….

        • Francesco scrive:

          non mi pare abbia mai scritto una sola riga che giustifichi queste tue rudi parole

          forse dovresti riconsiderare la tua ossessione anti-inglese e anti-USA, che esclude dal conto dei cattivi norreni i tedeschi e gli svedesi, per dirne due

          arrivare a farne motivo per attaccare jam è decisamente esagerato

          prenditela con me, come fai di solito

        • jam scrive:

          ..ti riferisci al comandante Massud? che é morto x’ quelli che tu chiami straccioni lo hanno ucciso? e se straccione, cio’ colui che non ha soldi, ma solo stracci, fosse proprio anche Massud??? ti risulta che Massud fosse ricco?

        • mirkhond scrive:

          E fagli il monumento al tuo assassino….

        • jam scrive:

          …ah! ti risulta che Massud l’assassinato fosse un’assassino?
          un monumento? la sua sepoltura é là sulle alte montagne con una cupola verde che forse piange. l’afghanistan é pieno di fotografie di Massud. il suo amico, Reza, che é un fotogafo iraniano, ha fatto bellissimi libri su di lui , non credo proprio che fosse quello che dici, ma non parliamone più …

  26. mirkhond scrive:

    A proposito dei fatti di Londra, ripesco questa chicca, che mi sembra in linea coi tempi e il discorso che stiamo facendo:

    ” Guardala in questo modo: chi ti fa più paura? In termini di razza, intendo. Quale razza ti inquieta di più, sotto sotto? Azzarderei l’ipotesi che siano i neri – gli africani, vero? E’ così, no? Quando ne vedi una banda con le felpe col cappuccio, per le strade di Londra, attraversi la strada? Be’, non sei certo il solo, Rob. Lo facciamo tutti. E la paura dei neri è statisticamente apprezzabile, in termini di microcriminalità per le strade. Hai molte più probabilità di venire aggredito e derubato da un uomo di colore che non da un bianco, e men che meno da un giapponese o un coreano, vista la percentuale di neri nella popolazione complessiva.
    Ma rifletti un pò più a fondo.
    …..
    Quale, tra le razze umane, è la più letale?
    La più intelligente, Rob. LA PIU’ INTELLIGENTE.
    Esaminiamo a fondo la cosa. Tu hai paura dei neri. Ma in realtà quante persone sono state uccise da africani a livello globale? Da eserciti africani o dal potere africano? Qualche migliaio? Forse poche centinaia di migliaia? E questo per quanto riguarda l’intera Africa. Quindi vedi, gli africani, pro capite, non sono poi così pericolosi. Sono del tutto disorganizzati e chiaramente incapaci di autogovernarsi, ma NON sono pericolosi su scala GLOBALE. Ora prendi gli arabi. Gli arabi hanno padroneggiato a stento l’uso del computer. Non riescono a invadere con successo un’altra nazione sin dal quindicesimo secolo. L’11 settembre ha rappresentato il loro più riuscito tentativo di uccidere un ingente numero di persone negli ultimi duecento anni. E ne hanno uccise tremila. Gli americani potrebbero eliminarne altrettante con il napalm in un solo minuto. Con un comando a distanza.
    Quindi chi sono le persone organizzate che uccidono DAVVERO, Rob? Per capirlo dobbiamo dirigerci verso il NORD. Dove vivono le persone INTELLIGENTI.
    Tra le nazioni europee, gli inglesi e i tedeschi hanno ucciso più di qualsiasi altra nazione. Considera l’impero britannico. Gli inglesi hanno sterminato gli aborigeni della Tasmania, in toto. Li hanno cancellati dalla faccia della terra. Gli inglesi in Tasmania si dedicavano a un vero e proprio sport che consisteva nel braccarli. Uno sport sanguinario, come la caccia alla volpe.
    L’unico popolo europeo capace di eguagliare gli inglesi in termini di pura letalità è quello tedesco. I tedeschi sono stati lenti a recuperare lo svantaggio, non possedendo un impero (pari a quello britannico ndr) e tutto il resto, ma se la sono cavata discretamente nel ventesimo secolo. Hanno sterminato sei milioni di ebrei. Hanno ucciso cinque milioni di polacchi, forse tra i dieci e i venti milioni di russi. Troppi per poterli contare.
    E qual’è il quoziente intellettivo degli inglesi e dei tedeschi? E’ di circa 102-105, nettamente SUPERIORE alla media, e MOLTO AL DI SOPRA di quasi tutte le altre RAZZE. Questo piccolo margine è sufficientemente significativo per fare di inglesi e tedeschi due tra i popoli PIU’ LETALI del mondo, oltre ad annoverarli tra i PIU’ INTELLIGENTI.”

    Tom Knox, Il segreto della genesi, pp. 287-288

    • Francesco scrive:

      mamma che bischero questo Tom Knox!

      o meglio, che bischeri quelli che possono comprare un libro che tratti di questi temi senza scoppiare a ridere a ogni riga!

      per la cronaca, vogliamo contare i cinesi e i coreani ammazzati dai giapponesi?

      o la percentuale di Galli ammazzati da Giulio Cesare?

      insomma, non solo un tema imbecille, pure delle succose bugie.

      quante copie ha venduto? ne ha vendute?

      • mirkhond scrive:

        Non mi risulta che gli Svedesi abbiano avuto un impero pari a quello dei tuoi adorati wasponi.
        Knox è un paraculo alla dan brown, con l’ossessione NORRENA per le DIVERSITA’ RAZZIALI tra gli uomini.
        Per lui le quattro RAZZE umani più LETALI sono gli Anglosassoni, i Tedeschi, i Cinesi e gli Ashkhenaziti.
        Che, secondo i suoi DELIRII, sarebbero derivate da una fantomatica razza di enormi uomini-scimmia, gli Uomini del Nord, alti 3 metri e provenienti dalla valle dell’Amur e dell’Estremo Oriente siberiano :)…..
        Quindi un bischero certamente 😉
        Ciò non toglie però che sulle proporzioni criminali, abbia torto, ed è un ANGLOSASSONE a dirlo…
        Cioè un appartenente alla tua stirpe e cultura PREFERITA…

        • Francesco scrive:

          la mia stirpe preferita sono gli Eldar, per la precisione i Teleri

          se non sai chi sono non preoccuparti, tanto il tema delle stirpi è aria fritta

          sulla cultura, dobbiamo chiarire: io parlo solo di quella libresca, sennò mi tengo tutta la vita gli italiani. librescamente, prima vengono i Greci (quelli classici), poi gli Inglesi (quelli imperiali), poi la mia ampia ignoranza (musicisti tedeschi? attrici francesi? scrittori spagnoli? cestisti statunitensi degli anni ’80 e ’90?)

          Knox è solo un bischero, e peggio di lui i suoi lettori (non quelli critici come te, quelli che bevono tutto)

          Ciao

  27. La “spirale del silenzio” sopra accennata fa parte di una strategia a lungo termine che può essere portata avanti solo per volontà di un gruppo di persone facoltose capaci di profondere notevoli ricchezze in simili operazioni.
    Se fosse vera bisognerebbe pensare a qualche cospirazione di livello mondiale.

  28. mirkhond scrive:

    Qua dentro, non amano credere ai gombloddi e alle cospirazioni, e ti confesso, che anche per me, non è facile pensare ad una qualche sinarchia dietro a tanto sfascio, sudiciume e sofferenze….
    Però se penso alle vicende del risorgicacca per fare un esempio, non posso escludere del tutto che certe lobby esistano eccome, e agiscano da governo ombra, dietro tante situazioni….
    ciao!

  29. Pingback: Un suicidio nella cattedrale, anzi due. E un aperitivo da Gedac (2) | Kelebek Blog

  30. jam scrive:

    …San Francesco che viveva nel benessere, lo lascio’
    cosi’ come Buddha che era un principe,
    cosi’ come ibn’ Arabi che era ricco e lascio’ tutte le sue ricchezze per iniziare una vita di povertà.
    per questi tre sopracitati la ricchezza era una povertà, un ostacolo, ed é diventando poveri che sono diventati “ricchi”. quindi quella tua frase
    “non c’é povertà peggiore che quella nata dal benessere”
    a me, fa fare mille considerazioni x’ é una frase che apre molti argomenti …quindi non vedo x’ non avrei dovuto esporli questi altri argomenti considerando che ritengo siano tutti collegati . insomma, se si prova una grande difficoltà a vivere con pochi mezzi economici dopo averne avuti di più, é x’ in realtà ci sono altri problemi alle spalle che imputiamo ad una povertà economica mentre sono un’insicurezza spirituale-affettiva o che altro.

    per continuare… sui misfatti della razza bianca,
    questi non giustificano in nessun caso il fatto di dover compiere atti ignobili per ripicca o vendetta.
    se interi popoli sono stati decimati, e non solo in tasmania, bisogna che cio’ non si riproduca mai più, altrimenti non usciremo mai dall’impasse catastrofico. occorre creare delle premesse concrete per riuscire a vivere dignitosamente in pace tutti su questa terra, non é rinfacciandosi in eterno le rispettive colpe, come sembra fare l’autore da te citato, che si avanzerà….

    • mirkhond scrive:

      L'”autore” da me citato, è un wasp inglese islamofobo.
      La frase citata è di Cloncurry, nobilotto angloirlandese, che è il kattivissimo del suo romanzo.
      Un kattivissimo che, come da “buona” tradizione anglosassone tanto cara a quel signore ciellino più in alto, non conosce sfumature, chiaroscuri, e vede tutto in bianco e nero.
      Insomma NON RIESCE AD INTERROGARSI MAI sul PERCHE’ vi sia TANTO MALE su questo mondo, attribuendolo al massimo a psicosi e invidia!
      Tipica morale PELOSA di chi appartenendo al mondo del PRIVILEGIO, non vuol sentirsi mettere in discussione…..

      • jam scrive:

        ..non sottovalutare l’invidia, é proprio a causa di quella che iblis da angelo é diventato diavolo!..

        • mirkhond scrive:

          Già l’invidia…
          Argomento, guardacaso, tirato sempre fuori dai ricchi, quando non vogliono che gli si faccia il pelo e il contropelo….

        • jam scrive:

          ..ma x’ dici che io sono ricca?? se fai l’indovino ti consiglio di cambiare mestiere..

        • mirkhond scrive:

          Non indovino niente, mica ho le tue doti :)…..
          Penso che tu appartenga a certi ambienti “pariolini” dai discorsi che fai….
          Le fumoserie spirituali non aleggiavano certo nell’ambiente missionario del defunto Don Andrea Gallo da Zena…..

        • PinoMamet scrive:

          ” Già l’invidia…
          Argomento, guardacaso, tirato sempre fuori dai ricchi, ”

          Concordo con Mirkhond!

        • Francesco scrive:

          e dalle donne belle

          e da John Holmes

          devi avere qualcosa da essere invidiato, per lamentarti dell’invidia, mi pare naturale!

        • PinoMamet scrive:

          E perciò è perfettamente logico che chi ha di più venga invidiato, e quindi assurdo e privo di peso che utilizzi l’argomento dell’invidia per invalidare le richieste altrui.

        • Francesco scrive:

          dove leggi che l’invidia sarebbe giustificata?

          è solo uno dei vizi capitali e come tale madre di innumerevoli sciagure

          prima delle quali è il desiderio di punire chi ha di più e non di elevarsi al suo livello, o in altro modo pareggiare in positivo quella differenza

          invidia è madre di richieste innumerevoli, e ingiustificate

        • PinoMamet scrive:

          ” invidia è madre di richieste innumerevoli, e ingiustificate”
          ecco, attaccaci vicino la frase “è tutta invidia” rivolta a qualunque richiesta, e hai il pretesto perfetto per una società classista, reazionaria, immobile e ingiusta.

          Poi ve lamentate della Rivoluzione Francese… 😉

          Francè, l’invidia è un sentimento umano, punto.

          I diritti sono diritti, aripunto, e vanno garantiti.

        • Francesco scrive:

          classista, reazionaria, immobile, OK ma perchè mai ingiusta?

          l’invidia è un vizio anche perchè chiama diritti i suoi capricci, e mi stupisco che una persona intelligente come te non riconosca l’evidenza, di come la deriva dei diritti ci stia affondando

          chiamiamole pretese, come sono, e ammiriamo lo spettacolo di una società che affonda mentre tutti pretendono il rispetto dei propri diritti

          almeno sappiamo che nessuno si salverà, di questi frignoni

          PS la Rivoluzione Francese rimane uno dei Grandi Crimini, se poi volessi guardare il portafoglio dei rivoluzionari, ti ricorderesti di quale posto avevano, ‘sti stronzi, nella società

          altro che invidiosi, ladri e ingordi è il termine giusto

        • PinoMamet scrive:

          “classista, reazionaria, immobile, OK ma perchè mai ingiusta?”
          Perché classista, reazionaria, e immobile, e mi stupisco che tu non riesca a vedere l’ingiustizia di tutto ciò.

          “l’invidia è un vizio anche perchè chiama diritti i suoi capricci, e mi stupisco che una persona intelligente come te non riconosca l’evidenza, di come la deriva dei diritti ci stia affondando”
          Non sono d’accordo con niente (neanche col fatto che io sia intelligente):
          uno può essere invidioso di cazzate per capriccio, ma può essere invidioso anche dicose che giustamente gli spetterebbero, e ingiustamente non ha.
          Perciò è erroneo usare la categoria dell’ “invidia” per parlare dei diritti. Usiamo invece la categoria della giustizia.

          “chiamiamole pretese, come sono, e ammiriamo lo spettacolo di una società che affonda mentre tutti pretendono il rispetto dei propri diritti”
          Secondo me stai pensando ai gay; a parte che non sono d’accordo con te neanche in questo, non mi pare sia l’unico caso.
          Il morto di fame può legittimamente invidiare il nobile fancazzista che mangia arrosto tutti i giorni? O no?
          Peraltro non mi pare che la società stia affondando.
          Mi sembra solo che ci sia una crisi economica, che ritnego passeggera, e che comunque non può essere messa in relazione ai diritti, che non si vendono e non si comprano.

          “almeno sappiamo che nessuno si salverà, di questi frignoni”
          Non capisco a chi ti riferisci.

          “PS la Rivoluzione Francese rimane uno dei Grandi Crimini,”
          la Rivoluzione Francese rimane una delle Grandi Opere di Giustizia (volute da Dio, se sei credente)

          “se poi volessi guardare il portafoglio dei rivoluzionari, ti ricorderesti di quale posto avevano, ‘sti stronzi, nella società”
          il bene può compiersi anche per mezzo di peccatori, e decapitare gli ingiusti e i tiranni era e rimane un’opera di bene, anche se compiuta da altri ingiusti e tiranni.

    • habsburgicus scrive:

      concordo in pieno, jam
      ciao !

  31. Moi scrive:

    A proposito di Leggi del Mercato Elettorale … mi piacerebbe sentire lo Sceriffo Genty contro le Banche; Mauricius, hai niente da “mettere su” ; -) ?

    http://www.inmondadori.it/Gentilini-Il-sindaco-sceriffo-Paolo-Calia/eai978889042044/

    “È balzato agli onori delle cronache per il caso delle panchine tolte da un parco pubblico. È diventato famoso in Italia e all’estero per la battuta degli immigrati vestiti da leprotti. Giancarlo Gentilini è stato il sindaco, ora vice, più discusso, amato, odiato della storia recente italiana. L’unico a cui giornali italiani come il Corriere della Sera e La Repubblica e stranieri come New York Times o El Pais hanno dedicato pagine e articoli, il solo sul quale la britannica BBC abbia fatto un servizio. Un’icona per la Lega Nord, il simbolo di un modo di fare politica vecchio e razzista per i suoi avversari.”

    [cit. dalla Descrizione del Libro … inteso a suo favore; d’altronde, vige la regola antropologica che personaggi parossistici in partenza non possono essere oggetto di satira funzionante .

    Cosa che, temo, che per Berlusconi la Sx ancora NON l’abbia capito !]

    In tema (strano a dirsi) con il post, va riconosciuto a Khaled Fouad Allam di averne colto il Genius Loci, quando scrive che la trovata di considerare Musulmani, Comunisti, “Negri”, Zingari, Studenti (inappellabilmente intesi da lui come “FanKazzisti Socialmente Parassitarii” !) , Extracomunitari, “Culattoni” ecc … indifferentemente come “Etnie Estranee e Nemiche al Popolo Veneto” [cit.] è in realtà paradossalmente _ nella sua estetica beceraggine _ una raffinata strategia politica.

    PS

    Simboli a Scuola … non solo “Crocifsso” 😉

    http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/berlusconi_maglietta_scuola/notizie/282877.shtml

  32. Moi scrive:

    A proposito di Ripercussioni Locali di Fatti Planetari … Crisi !

    Innanzitutto è successo che nelle campagne del Bolognese dei paesini sono stati devastati da un Tornado (roba che “di solito esiste” solo in USA al cinema e alla TV !) e le Istituzioni avrebbero detto agli abitanti, praticamente : “Arrangiatevi, che c’è la Crisi !” … A quel punto pare che molti diretti interessati abbiano detto che NON voteranno MAI PIU’ per il PD (probabile che moltissimi digià abbiano votato PD solo la penultima volta, prima che Grillo spopolasse)… convinti che “Se fossimo stati un Campo Nomadi a quest’ora ci sarebbe l’ Emergenza Nazionale in nome del Politically Correct e già siamo stati trattati l’anno scorso da Terremotati di serie B rispetto gli Abruzzesi !”

    NON ho avuto modo ancora di approfondire la cosa …

  33. Pietro scrive:

    Non sapendo piu’ cosa sia OT: sul tornado. Oggi c’e’ una condizione peggiore di quella degli schiavi. Spiego questa frase qualunquista. Quello che stanno creando oggi e’ una classe di schiavi a partita IVA. Si e’ schiavi dal lato del lavoro, ossia legati al lavoro senza orari e senza limiti (a proposito il dramma della crisi non e’ la mancanza del lavoro ma la centralita’ che il lavoro ha assunto nella vita) ma dall’altra si e’ piccoli artigiani per tutto quello ch riguarda il welfare… Spiego meglio che e’ mattina: vuoi cambiare lavoro, realizzarti, goderti la vita? Non puoi perche’ sei schiavo. Ti serve assistenza medica, protezione, diritto allo studio? cazzi tuoi, sei un piccolo artigiano.
    In sostanza dopo la societa’ del welfare, dopo quella dei consumi, finalmente sta arrivando il vero volto del capitalismo. Ossia la schiavitu’ alla dea progresso.
    Secondo OT, parzialmente legato al primo OT: ma se Berlusconi fosse il vero rivoluzionario? Rispiego, tra PD e PDL quelli che mettono in crisi il sistema sono quelli del PDL, poi che lo facciano da un lato che non piace ci sta. Ma mi sembra molto piu’ conservatrice la sinistra. Evito di entrare nel tema dell’idendita’ di sinistra o mi prende mal di fegato.

    • Francesco scrive:

      Pietro,

      credo che tu abbia appena scoperto la globalizzazione.

      C’era arrivato persino Tremonti alcuni anni fa!

      è un meccanismo che ci chiama equilibrio dei salari: se io e un indonesiano lavoriamo alla produzione dello stesso bene commerciabile internazionalmente, il nostro salario dipende dal prezzo di quel bene+i costi di trasporto+la nostra produttività (che dipende da un sacco di roba che nè io nè lui controlliamo).

      • Pietro scrive:

        Equilibrio dei salari e’ una frase orrenda, io quello che ho scoperto e’ che oggi i danni piu’ grossi le fanno le brave persone, forse come te. Pronte a difendere l’indifendibile per motivi che fanno fare grasse risate a chi ha davvero da guadagnarci

        • mirkhond scrive:

          Concordo al 100%

        • Francesco scrive:

          1) sono troppo pigro per difendere qualcosa che si difende benissimo da solo, io mi limito a descrivere. e a questi livello di generalità si tratta di fenomeni come i terremoti e le eruzioni solari, fenomeni non modificabili dall’uomo

          2) sono così in basso nella scala sociale che posso dimostrare la mia totale innocenza 🙂

          3) non capisco come possiate non gioire per la pancia semipiena di tanti milioni di nostri fratelli, evento senza precedenti nella storia.

  34. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Scusa, ma … due violini _ con tutto il rispetto _ “Méid in Ciàina ?!” “

    Immagino di sì, ma di una qualità perfetta per una buona scuola per principianti, ovviamente non va bene per un professionista.

    Non c’è bisogno di spendere di più per dare il meglio a una bambina che vuole imparare e ha una brava maestra.

    Nel caso specifico, abbiamo regalato un violino da 45 euro (più spese di spedizione) a una bambina, che funzionava meglio del violino che la brava maestra aveva regalato alla propria figlia; tanto che ci ha chiesto di ordinarne uno anche per la propria figlia.

  35. Francesco scrive:

    scusa, stai insinuando che jam sia un\’agente della CIA?

    a parte le tue lievi imprecisioni (mezzo mondo e via dicendo), la dolce jam non ha mai difeso alcuno

    tanto meno i protestanti bianchi anglosassoni!

  36. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “La dolce Jam è anche una grandissima PARACULA, che finge di essere ingenua, mentre è solo una furbona tagica”

    Le cose che ci dividono dagli altri sono necessariamente innumerevoli.

    Ma ci sono anche cose che ci uniscono.

    Bisogna fare una sorta di selezione istintiva – sulle cose più profonde siamo convergenti o divergenti?

    Se io volessi, potrei cercare mille dettagli su cui io e Mirkhond non siamo d’accordo: quello più evidente è la diversa visione del mondo anglosassone e protestante.

    Ma non li vedo, perché in fondo sento che io e Mirkhond siamo da qualche parte indefinibile, profondamente convergenti.

    Anche con Jam, ci sono tante piccole divergenze su simpatie e antipatie contingenti.

    Ma sulle cose più profonde, sento di convergere del tutto con Jam. E raramente le rispondo, perché mi limito ad ascoltarla.

  37. mirkhond scrive:

    Mirkhond ringrazia per le buone parole dell’ottimo Martinez..
    La cui anima buona e le cui preghiere, spero indurranno Iddio MISERICORDIOSO, ad alleviare le fiamme di un lunghissimo periodo ultraterreno, a cui è già stato condannato, questo vecchio talebanaccio asociale e misantropo, che ce l’ha con tutto e tutti….

  38. mirkhond scrive:

    Quanto a Jam

    Il mio pensiero può apparire contraddittorio e spesso lo è.
    Jam, spesso sembra ispirata da UNA VERITA’ SUPERIORE, non odia nessuno, non maledice nessuno, per lei TUTTO è PURO, perdonato, riconciliato nell’ETERNO EMPIREO LUMINOSO E CELESTE….
    Per cui, a volte, getta su di noi una grande LUCE dello SPIRITO…
    Però, è anche un essere umano come noi.
    Quindi ha, COME TUTTI NOI, i suoi limiti oggettivi.
    Non è quindi cattiveria la sua, è proprio INCAPACITA’ ONTOLOGICA di capire le ragioni dei talebbani…..
    Gli UNICI kattiviSSimi per lei…..

  39. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Mirkhond ringrazia per le buone parole dell’ottimo Martinez..
    La cui anima buona”

    Forse sbagli nel mettere l’enfasi sul “buono”.

    Perché gli stessi criteri ci possono aiutare a vedere con chiarezza anche i nostri nemici veri, a odiarli il giusto e a combatterli.

    I nostri nemici devono essere sempre pochi e veramente malefici.

  40. mirkhond scrive:

    “Forse sbagli nel mettere l’enfasi sul “buono”.

    L’umiltà che contraddistingue chi vale DAVVERO…..

    • Francesco scrive:

      a me viene più in mente una certa ammirazione per il cinismo di un Lenin … sarà che siamo tutti diversi!

      di jam apprezzo l’aspirazione a vedere ogni cosa sub specie eternitatis, quando tutte le dispute saranno sedate e appariranno ridicole

  41. mirkhond scrive:

    Quanto all’Inghilterra e alla Norrenia waspona

    L’Inghilterra, mi è sempre stata sul…belino, fin da quando ero bambino.
    E per anni ho cercato di chiedermi il PERCHE’….
    All’inizio era per il volante “alla mersa” come diciamo a Bari, per il gonnellino degli Scozzesi (allora non comprendevo le differenze tra le stirpi delle Isole Britanniche).
    Ma anche quell’insularità che mi gettava in depressione, e quel clima cupo da film horror, che piacevano tanto ad alcuni miei cari ma non a me.
    Poi, venne la bruttezza di tante donne, specialmente attrici, con quell’aspetto da “cavallo pisciato” e pelle rinsecchita…
    Crescendo, studiando la vera storia di come fu fatta l’unificazione d’Italia, e della PESANTE regia del paese dei “baccalaiuoli” come li chiamava il nostro re Ferdinando II di Borbone (1830-1859), con tutto il MALE che CI è stato fatto, e poi gli spaventosi crimini commessi dagli Inglesi in mezzo mondo.
    Poi l’origine del capitalismo con la fine delle poche garanzie feudali-comunitarie, che il diritto assicurava ai POVERI, capitalismo generato dal golpe protestante di Enrico VIII (1509-1547) nel 1531-1540, e la sua malefica gentry…
    Poi ancora, la perla delle perle, il capolavoro filiazione degli U$A, dove il culto del dio denaro, mostra ancora oggi il suo volto più DIABOLICO, per tutte le ingiustizie commesse al suo stesso interno, per non parlare dell’incenerimento, radiattivo e semiradiattivo di interi paesi, senza che questi stronzi abbiano mai pagato il fio dei loro CRIMINI!!!!
    E infine, l’incompiuta latinizzazione linguistica dell’isola, nonostante i lunghi periodi romano e normanno, e l’abiura persecutrice contro il Cattolicesimo….

    • PinoMamet scrive:

      Sono tutte cose interessanti, ma non credo che il fatto sia davvero questo.

      Secondo me gli anglosassoni e i latini (parlo di culture, non di stirpi a cui non credo) non si capiscono troppo.
      Poi possono anche stimarsi: gli inglesi adorano molte cose dell’Italia e degli italiani, e viceversa. Possono anche amarsi e volersi bene. Ma capirsi è difficile.

      (Lo stesso vale per gli indiani, come dimostra la faccenda dei “due marò” e come io già dicevo in tempi non sospetti, avendone frequentati alcuni negli USA: noi crediamo che siano “terronici” come noi, ma loro credono di essere anglosassoni, e si comportano di conseguenza, per cui ne risulta un doppio fraintendimento; almeno con gli inglesi, lo sai in partenza che sono inglesi…)

      In più, nessuno, che io sappia, ha mai imposto agli inglesi di “essere più italiani”, perlomeno dal tempo di Shakespeare; mentre gli italiani ogni tre per due si sentono dire di dover essere “più anglosassoni”, che certo non aiuta la simpatia…

      • Peucezio scrive:

        Comunque l’essenza secondo me sta nel protestantesimo.
        Il protestantesimo tedesco, luterano, benché sia il primo, che ha originato tutti gli altri, è un protestantesimo un po’ all’acqua di rosa. Il vero protestantesimo è quello calvinista, olandese, ma, soperattutto anglosassone. Infatti credo che chi, come me e come altri, compreso lo stesso Mirkhond, ce l’ha cogli anglosassoni, non ce l’ha tanto con la regina, la Chiesa Alta, che è un quasi-cattolicesimo in versione nazionale isolana, i parrucconi della camera dei lord, il tè delle cinque, i club di cricket, e la caccia alla volpe, che è tutto folclore, ma con l’Inghilterra di Cromwell, che decapitò il re, che originò gli Stati Uniti, che è un’Inghilterra popolare e borghese, non certo aristocratica, ma molto più aggressiva, razzista e imperialista.
        E quindi non è anglicana, è calvinista, che è ben altra cosa. E dietro tutto il resto, da Wall Street ai bombardamenti con l’uranio impoverito a Guantánamo, al razzismo ripugnante del Ku Klux Klan e al politicamente corretto fanatico (che sono in realtà la stessa cosa) ha quest’unica matrice.

        • mirkhond scrive:

          Concordo al 100% con Peucezio.
          Cromwell e il calvinismo puritano sono la rovina dell’umanità, che nemmeno oggi ci si riesce a liberarsi dal suo lezzo diabolico….

        • Francesco scrive:

          eppure l’Inghilterra è entrambe le cose, anzi Cromwell dovrebbe avere perso e la Chiesa Anglicana avere vinto!

          sugli USA il mio giudizio è inquinato dagli Statunitensi che ho personalmente conosciuto

          e su molti di quelli che si vedono (anche troppo) nei mass media

          che poco rimandano ai Padri Pellegrini

          maledetti fatti, come rovinano le teorie!

        • habsburgicus scrive:

          d’accordo con te Peucezio…con una piccola “precisazione”
          quando contrapponi anglicanesimo a calvinismo tu ti riferisci alla High Church (e lo hai anche detto)
          orbene, sin dall’epoca di Elisabetta ma soprattutto nella sintesi vincente post-1688 l’anglicanesimo “corrente” é molto più vicino al calvinismo (almeno nell’odio verso Roma) che alla High Church (Hooker, fine XVI secolo e poi Laud, che fece una brutta fine per causa dei puritani)….in più un vero anglo-cattolicesimo rinacque solo a metà XIX secolo e non andò oltre i più fini intellettuali, alcuni dei quali (Newman) trovarono la strada di Roma
          tuttavia l’Inghiltera “aristocratica” era migliore, proprio perché (relativamente) meno “calvinista” e “puritansa”..basti pensare alle differenze fra il XVIII secolo (quando dominava un’aristocrazia “illuminata” con il minimo tasso di calvinismo dell’epoca post-1559 o post-1642) ed il XIX secolo, quando già si faceva sentire la borghesia, magari pure “anglicana” ma calvinisteggiante
          e infatti, nel XVIII secolo, l’Inghilterra non rompeva troppo le scatole agli altri, pur facendo come é legittimo i propri interessi (e, contro la Rivoluzione francese, contro i giacobini di Napoli, farà, eppur per i suoi interesati motivi la scelta “giusta”)
          nell’Ottocento (soprattutto dopo il 1815), da Canning a Palmerston a Gladstone, gli inglesi invece si immischiarono di tutto…salvo dimenticarsi dell’Irlanda e di altro 😀 evidentemente nelle Bibbie calvinisteggianti era espunta la parabola della pagliuzza e della trave 😀

        • Peucezio scrive:

          Certo, la Chiesa Anglicana è stata ed è uno strano miscuglio. E’ stata profondamente influenzata dal calvinismo e ha continuato a oscillare fra un maggiore conservatorismo e le tendenze più puritane e anticattoliche.
          E’ interessante come anche intellettuali nazionalisti irlandesi come Yeats fossero anglicani (e ovviamente non avevano nulla a che fare coi presbiteriani dell’Ulster (peraltro di origine scozzese).

    • habsburgicus scrive:

      la bruttezza di tante donne,

      le inglesi non sono poi così brutte e le altre anglosassoni (australiane ecc.) spesso sono pure notevoli 😀
      certo, la donna dell’Est é in genere meglio…ma quelle, a mio modesto parere, sono le migliori del mondo come figaggine (soprattutto moldave, lituane, lettoni, anche russe europee), dunque non c’é classifica !!!

      su lussemburghesi, tedesche, fiamminghe (e, in genee, funzionarie UE a prescindere dalla nazionalità) ecc, attendiamo il parere del nostro Roberto 😀 (che non chiamo più eurocrate 😀 :D)

    • habsburgicus scrive:

      l’abiura persecutrice contro il Cattolicesimo

      anch’io deploro la riuscita della Riforma in Inghilterra…e mi dispiace ancor di più perché io apprezzo molto le qualità del popolo inglese, pur non amandolo 😀
      che grandi cose avrebbe potuto fare l’Inghilterra, se unita a Roma !
      una cosa é certa, la Riforma in Inghilterra é una tappa epocale che scinde in modo radicale la storia inglese in un PRIMA e in un DOPO
      l’inglese del XIV secolo é un altro popolo..del tutto estraneo all’inglese odierno !!! (e questo senza considerare la differenza temporale che ovviamente vale anche per l’Italia e dappertutto..)
      secondo me (potrò sbagliare), neppure la rivoluzione bolscevica in Russia e quella cinese ebbero maggiore impatto storico..
      solo , forse, la rivoluzione francese che egualmente divise la storia gallica in un PRIMA e un DOPO nettamente separati
      la Riforma inglese però ancor di più..essa creò un altro popolo ! (processo compiuto entro il 1688)..il grande Hilaire Belloc, cattolico (purtrtroppo intesista fanatico nella I GM…nessuno é perfetto :D) lo scrisse, in termini un po’ diversi in una prefazione ad un libro sui recuisants (cattolici perseguitati di epoca protestante), ed aveva ragione
      ciao !

  42. mirkhond scrive:

    Riguardo agli U$A

    Il discorso è più articolato.
    Durante la mia infanzia, complici i tanti film, soprattutto western, gli Usa invece mi piacevano.
    Fu solo con l’adolescenza che, scoprendo i crimini, il razzismo, le ingiustizie sociali interne, l’incapacità del popolo americano di ribellarsi a tali ingiustizie, facendosi sempre buscherare col mito della nazione prediletta da Dio, col mito dei liberatori e salvatori dell’umanità autoinvestitisi, quel senso di arroganza, supponenza, presunzione, l’eccesso di film e telefilm, soap opera, tamarreidi alla yersey shore, quell’english cacchish peggiore del già brutto british
    La continua esaltazione da parte dei suoi RUFFIANI nostrani, insopportabile dopo l’11 settembre 2001, ma nata già con gli anni ’80, come dalle dichiarazioni scioccanti di uno psicologo mediaset.
    Il quale nell’anno 2000, nel celebrare il ventennio mediaset/merdaset, dichiarò candidamente che nel 1980, l’immagine degli U$A in Italia era pessima e screditata.
    A mediaset quindi, con costante e assidua dedizione, DEGNA DI MIGLIOR CAUSA, per vent’anni con la MASSICCIA IMPORTAZIONE di schifezze d’oltreoceano, si riuscì a ribaltare l’immagine negativa in POSITIVA di U$A tra gli “Italiani”…
    “Alla fine ci siamo riusciti”- esclamò con pacata soddisfazione il pissicologo alla merdaset…
    E quindi, compresi come l’apparato massmediatico fosse meno innocente di quanto potesse apparire all’ingenuo che ero, e come ciò che vedevamo e vediamo, sia invece frutto di una ragionata e capillare strategia del dominio, fondata su un mix di disinformacjia giornalistica e di stronzate…
    Ultima chicca, un articolo postato da Dagospia, dello scorso 10 maggio, sulla vedova americana del ceceno morto a seguito dell’attentato di Boston, in circostanze ancora tutte da chiarire.
    Ora il “giornalista” italiano, invece di aspettare l’evolversi delle indagini e far passare tempo, per dare giudizi più lucidi, si è abbandonato ad una morbosa morale PELOSA, sulla giovane vedova, domandandosi stizzito e stupito, come una ragazza della BUONA SOCIETA’ waspona, avesse potuto innamorarsi di un orrendo essere come un muSSulmano e per lo più ceceno.
    Questa genìa di orrendi orchi del tenebbroso Caucaso….
    E addirittura convertirsi all’Islam, indossare il velo (ovvovve degli ovvovviiiiiii!!!!), e sposarlo, mandando AFFANCULO tutto il suo ambiente waspone!
    Ad una vecchia amica del college, che incontratala un giorno, la compativa, la ragazza rispose che nell’Islam aveva trovato la felicità che non aveva in quel mondo di PLASTICA a cui apparteneva.
    Poi, l’attentato, la morte del marito, lo (per ora) scagionamento della ragazza da parte degli inquirenti, e, finalmente, il ritorno all’ovile famigliare PLASTIFICATO, della giovanissima vedova e della sua bambina, per l’immensa gioia del giornalista ruffiano italiano….
    Anche se con la piccola noterella, che la giovane intende restare muSSulmana, e non porta l’abito del lutto, ma un hijab più giovanile colorato….
    Se questo è giornalismo americanizzato, figuriamoci quello “originale”….

    • habsburgicus scrive:

      però la “cultura (se si può usare tale nobile parola :D) dell’America attuale (quello che Mediaset é riuscita a fare “amare” agli italici…chissà, c’entreranno un po’ i piani di un certo toscanissimo Licio 😀 il quale, sia detto per inciso, fu in gioventù uomo di certo spessore in quanto combatté per la Spagna nazionale, europea e cristiana contro i rossi :D) non é già più quella dell’America “vera”, protestante (e da metà ‘800, in certe aree, pure cattolico-irlandese), puritana, anglosassone e certamente NON politicamente corretta (uno legga i giornali dell’epoca della guerra di secessione, ma anche dopo, e vi troverà invettive quasi “mediterranee” :D)..i “true Americans” (fra cui alcuni cattolici irlandesi, si pensi a Pat Buchanan che io apprezzo molto soprattutto per il suo antichurchillismo..attaccatemi Wilson e Churchill e avrete la mia simpatia :D) lo deplorano espressamente
      io non credo che l’odio cieco per l’America porti da nessuna parte, il che non esclude una dura contrapposizione contro certe politiche USA…
      nella realtà, se posso così esprimermi, io pur detestando l’infame Calvino ed i suoi epigoni sono giunto ad avere una certa stima della società puritana, quale si realizzò storicamente nell’Inghilterra del XVII secolo, poi nel New England e che pervade tutta la storia USA almeno sino ad inizio XX secolo…penso che Miguel comprenda a cosa alludo..gente che é riuscita a fare tali cose, a raggiungere tali obiettivi (molti dei quali sbagliati, lo ammetto) merita un sano e virile rispetto, non il disprezzo…
      per averli disprezzati (e sottovalutati) Hindenburg/Ludendorff e poi Adolf hanno portato alla rovina la loro Patria e, per certi versi, pure l’Europa (almeno nella I GM)
      ciao !

      • Peucezio scrive:

        Secondo me il guaio di Adolf non è tanto che li disprezzasse, ma che in fondo in fondo li ammirava, per motivi razziali. E mal glie n’è incolso, infatti se n’è pentito ed è passato ad ammirare gli slavi (che fino ad allora disprezzava davvero).
        Se avesse concentrato le sue forze contro l’Inghilterra, l’avesse invasa quando poteva, non avesse risparmiato sforzi contro di essa, forse le sorti della guerra sarebbero state diverse.

        • habsburgicus scrive:

          probabile…a posteriori appare folle l’anno di tempo sprecato (giu 1940-giu 1941), allorché la Germania non fece nulla di serio per colpire al cuore Albione (a parte “Leone Marino”) mentre l’Italia prima se ne stette in panciolle (nada, da giu 1940 a sett 1940, tranne l’inutile offensiva in Somaliland in agosto), poi attaccò il nemico…sbagliato (la Grecia ! 28/10/1940)
          ciao !

          P.S: oggi é il 24 maggio, inizio di un orrendo e folle macello (1915) e di tutte o quasi le sciagure successive d’Italia
          avresti dovuto farci un post Miguel 😀
          magari nel 2015, per il centenario

  43. mirkhond scrive:

    De gustibus Sabaudicus, de gustibus…
    Ovviamente come puoi detestare chi ha permesso al TUO paese di opprimere il mio, che altrimenti manco un piedino ci metteva il tuo massoncello in camicia rossa, a Marsala..
    Quanto ai TUOI cari U$A, se per te tutto ciò che è antikomunista è buono e giusto, fagli pure il monumento insieme ai milioni di italiani, che guardino merdaset o meno….
    Non cosa ci troviate di bello e buono in quella cloaca pastificata da far venire il vomito….

    • habsburgicus scrive:

      il tuo massoncello in camicia rossa

      dovresti saperlo che io disprezzo profondamente Garibba’ 😀 (del resto condannato a morte nel 1833 quando lo Stato sabaudo era ancora serio e non seguiva le chimere italianeggianti :D)
      sai pure che non amo per nulla lo stesso Cavour (di cui, come tutti, riconosco l’abilità politica, anche se la utilizzò per una politica errata e nociva, alla fine, a noi e a voi)

      non amo assolutamente gli USA…però ne ho visione meno manichea..sbaglio ? può essere…ma come dici, ciascuno ha legittimamente la propria opinione 😀
      inoltre neppure aderisco all’anticomunismo estremo..anzi ho un forte interesse per il mondo comunista, come dovresti sapere…ma negli anni ’50 fra i due mali avrei scelto quello APPARENTEMENTE minore 😀

    • Francesco scrive:

      Lascia stare noi italiani da tastiera e rispondi una buona volta alla mia provocatoria domanda: cosa ci troveranno le decine di milioni di persone che volontariamente sono emigrate là e ci sono rimaste?

      Perchè di Sciat Up (scusa non ricordo come lo scriveva Silone) ce ne sono una minima frazione rispetto a quelli rimasti là?

      Hanno trovato i soldi per andarsene nei paesi più poveri del mondo e non li trovano per tornare in un paese ricco?

      • PinoMamet scrive:

        ” cosa ci troveranno le decine di milioni di persone che volontariamente sono emigrate là e ci sono rimaste?”

        Vabbè, è un po’ come dire che i senegalesi o i cinesi vengono in Italia perché apprezzano la cultura italiana…
        poi magari conoscendola la apprezzano pure, e semplicemente si fanno una vita qua e ci restano, che vor dì?

        • amousonny scrive:

          Sciatap. Lo sto leggendo adesso.

          Ciao

        • Francesco scrive:

          venendo qui riconoscono che l’Italia non è un inferno, anzi che sperano di stare meglio qui che lì

          e la conoscono meglio di quanto gli europei migranti conoscessero gli USA nei due secoli scorsi

          che vor dì? tutto, se uno guarda onestamente le cose

  44. mirkhond scrive:

    Non so cosa

  45. mirkhond scrive:

    Licio Gelli è solo uno sporko massone in combutta con quella fogna di videla nell’argentina ANTIKOMUNISTA del 1976-1983, a te, presumo, così cara….
    Il disprezzo non significa sempre sottovalutazione, ma Santo Cielo, di fronte alla cultura PIU’ CRIMINALE MAI PARTORITA DALLA STORIA, non si puo’ nemmeno essere più liberi di detestarla?
    Il disprezzo dei potenti e PREPOTENTI merita solo altrettanto disprezzo, anche se solo verbale, come nel mio caso.
    Passo e chiudo!

    • habsburgicus scrive:

      Videla ebbe buoni rapporti con l’URSS e, in Medio Oriente, manifestò simpatia per il popolo palestinese…gli USA non lo amavano e molte delle accuse contro di lui vengono da quegli ambienti (e dai soliti fessi, e infiltrati, dell’estrema sinistra dura e pura, trotzkisteggiante)..però non farmi dire ciò che non dico 😀 e quindi ribadisco di deplorare profondamente tutti i crimini orrendi avvenuti in Argentina in quel periodo
      Videla però non é Pinochet..questo sì una persona spregevole, traditore di Allende di cui si proclamava amico e di cui era “fratello, umile servo della Tharcher (si vedi la sua posizione sulle Malvinas), schiavo dei neo-liberisti (Milton Friedman), valletto di Washington, ecc ecc
      Videla fu un criminale, forse (se é vero quanto dicono su lui,,,ma tu dovrsti insegnarmi che i media vanno presi cum grano salis :D) ma ebbe una sua “grandezza” storica, Pinochet NO |

      • Francesco scrive:

        direi il contrario, tolti comunque i “forse”, perchè di dubbi ne restano pochi

        • habsburgicus scrive:

          il contrario si riferisce al solo Videla, da condannare secondo te senza appello ?….oppure vuoi anche dire che Pinochet fosse migliore di Videla ?
          scusa, non che sia importante, ma non mi é chiaro 😀

        • Francesco scrive:

          grandezza storica e migliore non sono certo sinonimi, ma credo che Videla si possa tranquillamente dimenticare, mentre Pinochet ha avuto un certo ruolo e, forse, un certo lascito

          ma la storia sudamericana non è il mio forte

  46. mirkhond scrive:

    “che grandi cose avrebbe potuto fare l’Inghilterra, se unita a Roma !
    una cosa é certa, la Riforma in Inghilterra é una tappa epocale che scinde in modo radicale la storia inglese in un PRIMA e in un DOPO
    l’inglese del XIV secolo é un altro popolo..del tutto estraneo all’inglese odierno !!! (e questo senza considerare la differenza temporale che ovviamente vale anche per l’Italia e dappertutto..)
    secondo me (potrò sbagliare), neppure la rivoluzione bolscevica in Russia e quella cinese ebbero maggiore impatto storico..
    solo , forse, la rivoluzione francese che egualmente divise la storia gallica in un PRIMA e un DOPO nettamente separati
    la Riforma inglese però ancor di più..essa creò un altro popolo ! (processo compiuto entro il 1688)..”

    Qui concordo con te, e mi rammarico che i Plantagenti abbiano perso nello scontro con i loro affini Capetingi, nel possesso della Francia atlantica.
    Un’Inghilterra francese, francoFONA e cattolica, sarebbe stato un paese più latino e più attaccato all’Europa, e la sua filiazione usana non sarebbe la cloaca plastificata che è oggi….
    ciao!

    • habsburgicus scrive:

      Un’Inghilterra francese, francoFONA e cattolica, sarebbe stato un paese più latino e più attaccato all’Europa

      possibile..ma non certo..in Francia proprio la parte più latina (il Sud e il sud-Ovest) aderì maggiormente all’eresia ugonotta che invece ebbe pochi seguaci nel Nord “germanico e nella Bretagna “celtica”
      certo, in Linguadoca. vi era il peso della tradizione albigese/catara…ma anche in Svizzera le zone latine divennero protestantissime (Losanna, Ginevra) mentre il Cattolicesimo si mantenne in buona parte delle aree germanofone, specie quelle più tradizionali (Uri, Schwyz, Unterwalden, Luzern, la stessa Solothurn ecc)

  47. mirkhond scrive:

    “le inglesi non sono poi così brutte e le altre anglosassoni (australiane ecc.) spesso sono pure notevoli :D”

    Ognuno c’ha i suoi gusti, naturalmente….
    A me non piacciono magre e secche, e raramente mi attirano le bionde…
    Di fronte alla pelle bruna e agli occhi e ai capelli neri di un’araba, maghrebina e non, o di una mia connazionale (che non mi amerà mai…), preferisco le donne a sud del Rubicone….
    Poi, certo, col tempo, osservando qualche attrice da giovane, e foto e immagini da internet, posso anche riconsiderare il mio punto di vista.
    Che però sostanzialmente resta quello della mia adolescenza…..
    Insomma le bionde nordiche e magre, dalle Marche in sù, non è che mi piacciono tanto….

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Non è che ci siano troppe bionde da queste parti, però.

      • mirkhond scrive:

        Non sono mai stato ad est di Verona, ma tra Verona e il Lago di Garda e fino a Rovereto, non mi sembra che la gente del posto abbia tratti molto dissimili da quelli germanici…..
        Se poi ti riferisci ai discendenti degli immigrati nostri o extracomunitari, allora è un altro discorso…..

        • PinoMamet scrive:

          ” ma tra Verona e il Lago di Garda e fino a Rovereto, non mi sembra che la gente del posto abbia tratti molto dissimili da quelli germanici…..”

          ??
          Di veneti ne vedo a bizzeffe, e onestamente di tutti i tipi.
          Secondo me sei tu che appena ne vedi uno bruno pensi che sia meridionale 😉

          Ma visto che siamo in argomento, nella mia geografia mentale (ti assicuro che davvero per me è così!):

          -castano, faccia lunga un po’ rettangolare lunga, alto, sportivo, un po’ rozzo= cremonese o mantovano;

          -alto, capelli neri ricci, magro, sballone/sbevazzone/fumatone= veronese o comunque veneto;

          -biondo, faccia un po’ equina, nasone= toscano o pugliese (non so perché ma trovo belle le ragazze così… ma io sono attratto dalle nasone comunque!)

          -statura media, faccia rettangolare corta, capelli neri ricci (alpinoide mediterraneizzato)= altro tipo di toscano;

          -medio basso, capelli ricci, tracagnotto= ligure;

          -alto, moro, seanconneroso= altro tipo di ligure;

          -medio basso, viso regolare ma mediterraneo, naso un po’ adunco= napoletano (e io!);

          -basso, tracagnotto, scuro, “pannofiniano” = calabrese;

          -basso, magro, scuro, occhi piccoli= sardo (ma ce n’è anche di “nordici”!)

          -alto, capelli scuri, occhi chiari, dinarico= friulano;

          emilianiromagnoli, marchigiani, milanesi e siciliani= impossibili da catalogare (sul viso tipico, ma per me indescrivibile, di molte donne siciliane, ho già detto);

          piemontesi, aostani, lucani= non pervenuti.

          Tedeschi: ne conosco un paio di tipi, quelli “celtoidi” alla derrick, e quelli forse alpini? con bocca larga da squalo, tipo la Hunziker o Schwarzenegger; mai visti da ‘ste parti.
          Olandesi: ne conosco uno, che rientra nella categoria del nordico (nordico vero, mica quelli che stanno in Italia..) e anche così un po’ più scuretto dello svedese che conosco…

          ripeto, so’ impressioni, tutto qua 🙂
          ciao!!

        • PinoMamet scrive:

          Anche i romani c’hanno due o tre facce tipiche (nonostante, con tutta la gente che è passata di lì…) vale a dire Previti, Ferruccio Amendola/Corrado (quando si mescolano abbiamo l’Ennio Antonelli) e Garinei (padre e figlio)….

        • Moi scrive:

          Bah … vaga impressione personalissima: le Polacche e le Russe tendono avere lineamenti “piacevolmente spigolosi ma comunque femminili”, gli uomini non hanno vie di mezzo: o un aspetto estremamemte gioviale o estremamente inquietante, non necessariamente “aggressivo” … che l’aspetto aggressivo mi pare più tipicamente germanico-norreno.
          La NeoMinistra Idem NON fa eccezione, anche se sa sorridere “da Romagnola”.

          Mi interessano questi tratti somatici “slavoidi” perché … mi sono stati attribuiti 😉 .

          Asiatici “gialli” 😉 e Levantini NON li distinguo, non mancano ristoratori e ristoratrici Cinesi spacciàntisi per Giapponesi o Coreani, perfino Mongoli. Ma “Thai” NON ce la fanno. 😉

          … Ho inoltre visto Curdi e Calabresi indistinguibili pur sapendoli misti !

          Mi interessano questi tratti somatici “slavoidi” perché … mi sono stati attribuiti 😉 .

          Sui Toscani, una trentina d’anni fa fecero una sorprendente indagine “quarkosa” 🙂 di paragonarne i tratti somatici a quegli dgli antichi Etruschi: praticamente uguali !

        • Moi scrive:

          Trati slavi attribuitimi da gente germanica o slava stessa !

        • Moi scrive:

          “Slavo” in senso ampio, m’han detto … anche se più spesso “Polacco”. Bah !

        • PinoMamet scrive:

          Io conosco un curdo che è praticamente la controfigura di Franco Franchi!

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          @ Pino. C’è anche il tipo romano “alla Corrado Guzzanti”.

    • Francesco scrive:

      ti suggerisco Samantha Fox, altro che magre e secche

      ma tutte le pagine 3 del Sun dovrebbero andarti bene

      😉

      • mirkhond scrive:

        Non mi piacciono le “leonesse”…
        Ma con i capelli raccolti, fianchi, culo e gambone possenti, dritte, liscie e con delle belle caviglione grosse….
        E brune.

  48. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “prima delle quali è il desiderio di punire chi ha di più e non di elevarsi al suo livello, o in altro modo pareggiare in positivo quella differenza”

    Caro Francesco,

    caliamo sempre nel concreto i discorsi; e il mio concreto, sai bene che è nell’Oltrarno.

    Ora, vi ho già assillato abbastanza con la storia del giardino Nidiaci, da non dovervi spiegare di cosa si tratta.

    Prendi, da una parte, il centinaio di soci della nostra associazione; dall’altra lo Speculatore.

    Noi per novant’anni (ok, io personalmente no) abbiamo avuto un unico spazio verde nel quartiere.

    Oggi, ci viene detto che non è più nostro, e troviamo un muro.

    Perché c’è un signore che se l’è comprato, cosa che in effetti noi non ci saremmo potuti permettere.

    Sappiamo anche che questo signore, mentre ci sta facendo i lavori, sta già cercando di venderlo, per cui non se lo godrà nemmeno.

    Probabilmente, i “sentimenti brutti” sono tutti da parte nostra.

    E’ probabile che la mamma che lavora precariamente al Call Center odi lui, molto di più di quanto lui odi lei.

    Ma dove sta, esattamente, l’invidia?

    • Francesco scrive:

      non mi pare che voi invidiate quelli di Amore & Psiche, giusto?

      li detestate, e a ragion veduta (ragione forse più forte della loro ragione legale, forse)

  49. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Insomma le bionde nordiche e magre, dalle Marche in sù, non è che mi piacciono tanto….”

    Che poi i toscani mi sembrano i più “mediterranei” di tutti gli italiani.

    Ne vedo tanti con i capelli neri neri e mossi, il profilo acuto, il naso tagliente, gli occhi luminosi e neri, mentre magari i napoletani qui hanno i visi più morbidi e i capelli e gli occhi molto più chiari.

    • PinoMamet scrive:

      ” Insomma le bionde nordiche e magre, dalle Marche in sù, ”

      Mirkhond crede a Sizzi, e pensa che dalle Marche in su cominci la Scandinavia…
      😉

  50. mirkhond scrive:

    Beh, se noi da Senigallia in su 😉 siamo i Maruchein dla Maruconia :), ne debbo dedurre che, complice il clima, a nord di Senigallia, ci sia quantomeno una mediterraneità…. diluita ;), e la porta della Norrenia :)……
    ciao!

    • PinoMamet scrive:

      è una deduzione lapparentemente ogica ma fallace, Mirkhond.

      “Marocchini” riferito ai meridionali lo dicono i bolognesi, e ha sempre stupito anche me, per vari motivi: i meridionali sono arrivati ben prima dei marocchini, quindi perchè chiamarli proprio marocchini?
      Boh.
      Immagino qualche rimando alla politica coloniale della Francia.

      • Z. scrive:

        Lo dicono anche i romagnoli – ma sarebbe meglio dire che gli uni e gli altri lo dicevano. Ormai, dato che i marocchini del Marocco non sono rari né in Emilia né in Romagna, il termine “marocchino” per indicare un cittadino del Mezzogiorno d’Italia è sempre meno utilizzato, per non dire proprio in disuso.

        • izzaldin scrive:

          Su i marocchini

          da un documentario ricordo (ma forse sbaglio, chissà?) che anche i veneti emigrati durante il fascismo nell’Agro Pontino chiamavano “marocchini” i laziali con cui andarono a convivere, chissà perchè..
          saluti,
          izzaldin

        • Moi scrive:

          L’ ipotesi più accreditata per i “Marocchini della Marocconia” (che in effetti “Marocchini” e basta crea l’ equivoco effettivo solo con gente di una certa età … oppure è per scherzo) è la velleità di emulare la Francia Giacobino-Napoleonico-Gaullista ! ;()

        • Moi scrive:

          Interessante l’idea di Mirkhond di “Mediterraneità Diluita” sopra la linea Senigallia-LaSpezia … a Bologna, comunque sia, il termine “Terrone” o “Tarone” è stato rilanciato dalla Lega: in un certo senso, è stato “comodo” perché si poteva dire “Marocchino” in senso più esatto, proprio quando iniziavano ad arrivarne in dosi notevoli.

          In realtà, poi, non di rado a Bologna “Marocchino” è usato impropriamente (nel senso di eccessiva estensione) nel senso di “Levantino” … termine desueto, va bene, ma forse il più adatto di tutti per la Mediterraneità NON-Diluita tipica fra Europa & Italia del Bacino Meridionale del Mediterraneo, Nord Africa e Medio Oriente.

          Tutte questa suddette terre, è la mia impressione … meno (!) si pongono la religione come elemento identitario più (!) tendono a somigliarsi ! Insomma, SE proprio dovrà crearsi un’ identità di tipo “Eurabia” sarà più che altro un processo basato su di un adeguamento alla Secolarizzazione della parte “Islamica” …

          Qualche Idealista FiloIslamico parla di ReIslamizzazione AntiKapitalista … può essere, ma: attenzione alla Reinvenzione del Passato ! Karà Mustafah NON era un ProtoBinLaden ma neppure (!!!) un Emulo di Spartacus 😉 !

          Spesso mi sembra che si tratti di un NeoIslam “Intamarrito” 😉 con qualche Movimento “Enragé” del cosiddetto “Antagonismo Sociale”, il quale di religione e di metafisica non ha assolutamente nulla ! Perciò è quantomeno discutibile definirlo ancora come “Islam”.

          😉

  51. mirkhond scrive:

    Da Senigallia in su, siamo considerati ecc.

  52. Peucezio scrive:

    Le cose in realtà sono abbastanza più complesse. Sono molto più mediterranei ad esempio gli abitanti della Toscana nord-occidentale dei napoletani. Ed essendo questa componente, di origine ligure, presente anche come sostrato nel resto della Toscana settentrionale, fa sì che Miguel abbia questa percezione di mediterraneità di certi toscani.
    Tra l’altro nella stessa Puglia, che pure è prevalentemente mediterranea, di gente bionda non se ne vede certo poca, soprattutto sulla costa (ma anche nella Murgia centrale). E sono convito che Goti, Longobardi e Normanni c’entrino marginalmente e che si tratti di una componente preistorica, forse di origine illirica, forse ancora precedente, magari di origine nordafricana, oppure semplicemente autoctona.
    Curiosamente a Bari città il tipo biondo è caratteristico dei ceti bassi, soprattutto della città vecchia, ma non solo: lo schietto popolano barese è chiaro! Ricordo anni fa una mia amica di Bari che parlava dell’occhio azzurro come di un marchio distintivo del “topino”, cioè del ladruncolo barese di periferia, che scippava col motorino.
    Mio zio ipotizzava che il tipo bruno più prevalente presso la borghesia fosse di origine bizantina e il popolano biondo venisse invece dai Longobardi, ma io credo che il fenomeno sia più antico e più recente a un tempo: i bruni potrebbero essere i discendenti della piccola borghesia della provincia, trasferitisi a Bari nell”800 e nel ‘900, mentre i biondi credo siano un tipo autoctono abbastanza antico.
    Tra l’altro, soprattutto nelle donne, questa depigmentazione si associa a una statura media piuttosto bassa, che fa un curioso contrasto con le stangone brune che si vedono nei paesi dell’Alta Murgia, tanto che l’impressione (ma ci vorrebbero statistiche antropometriche precise) è di un tipo alpinoide, più che nordico o dinarico.

    • mirkhond scrive:

      Si, ma i nostri biondi non hanno l’aspetto “pisciato” degli inglesi.
      Di popolane brune ce ne sono a bizzeffe qui a Bari, e te lo dice chi abita in un quartiere popolare, e di bonazze, sia cozzale che non, ne vede tutti i giorni…
      Ovviamente, NON ricambiato…..

    • PinoMamet scrive:

      “i bruni potrebbero essere i discendenti della piccola borghesia della provincia, trasferitisi a Bari nell”800 e nel ’900, mentre i biondi credo siano un tipo autoctono abbastanza antico”

      Mi pare probabile. Curiosamente ho sempre associato il pugliese con il biondo, forse perché in effetti ne ho conosciuti parecchi biondi (compreso il vero e proprio vikingo con treccine in abiti di lavoro che vidi a una “paninoteca” e che credetti… boh? slavo? russo? forse albanese? non fosse stato per gli abiti da lavoro avrei pensato a un turista scandinavo, finché non lo sentii ordinare con accento inconfondibile..).

      Ma in generale tutte queste osservazioni (ho già riportato le mie un’altra volta) sono da prendersi con le pinze, e forse dipendono molto dall’occhio di chi guarda o anche dal caso.

      Considerando che solo qua molti sono mezzi meridionali, e anche quelli che non lo sono, sono in parte liguri in parte toscani… senza contare tutti gli altri incroci “nuovi” o antichissimi… e il fatto che ci sono in giro ormai un sacco di stranieri “insospettabili” tipo gli albanesi (oltre ad alcuni arabi cristiani che trovo indistinguibili dagli italiani…)

      insomma, giudicare ictu oculi è sempre rischioso.

      Per esempio io ho l’impressione, devo dire gradevole, che quando arrivo alla latitudine di Ascoli Piceno e oltre, da medio-basso divento medio-medio… 😉

      e anche la mia caciaroneria e disponibilità ad attaccare bottone non è più il 50% della popolazione, come a Parma, o forse il 20 come in Friuli, ma il 101%, e tutto insieme mi trovo più a mio agio 🙂

      • Peucezio scrive:

        In effetti ho mischiato dati rilevati in modo abbastanza rigoroso (parlo delle vecchie rilevazioni del Livi dell’inizio del ‘900, che riguardano i giovani di leva, quindi, anche se escludono le donne e pochi altri soggetti, hanno un indubbio valore statistico) con impressioni del tutto soggettive, come quelle sulla statura o sui “cozzali” biondi.
        Però che sulla costa pugliese i tratti di mediterraneità si attenuino rispetto all’interno risulta chiaramente da quelle rilevazioni.

  53. Miguel Martinez scrive:

    Sull’Inghilterra, non so se ricordate il post con cui avevo presentato la canzone, “A Place Called England”

    http://kelebeklerblog.com/2012/10/13/il-giardino-segreto-di-meeta-ed-eileen-2/

    dove tra l’altro c’era scritto:

    “Nella preparazione della canzone, Maggie Holland ha detto di aver tratto ispirazione anche dalla frase del cantautore scozzese, Dick Gaughan: “il primo posto a essere colonizzato, nell’impero britannico, fu l’Inghilterra.”

    Non diamo sempre un volto umano al nemico, non se lo merita.

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per Martinez

      Ma dài!

      Nemmeno più gli storici della Resistenza da noi in Italia si permettono di dire che l’Italia è stata la prima vittima del fascismo.

      In una oppressione, sovente oppressi e oppressori sono connazionali.

      Una volta ero a Vienna. Sul luogo dove sorgeva la sede della Gestao, distrutta dalle bombe Alleate, sorgeva una lapide: ‘qui soffrì l’Austria, prima vittima della barbarie nazista’.

      Quando l’ho raccontato a mia moglie Polacca lei si teneva la pancia dalle risate…

      Ciao!

      Andrea DiVita

      • mirkhond scrive:

        Qui concordo con Andrea.
        Però Martinez è mezzo norreno.
        E quindi, nonostante le dure giuste critiche che muove a parte della sua civiltà di origine, sente però il bisogno UMANO di riconciliarsi con ciò che crede sia il MEGLIO di quella stessa cultura…
        Non facciamogliene una colpa.
        Raramente ho ascoltato persone con una tale profondità di pensiero, un tale senso di autocritica, spinta al punto di sopportare e non censurare tanti di noi, a partire dall’antipatico sottoscritto.
        Neppure Jam raggiunge tali vette di comprensione, e certamente, adesso sono due i soggetti a cui farà eccezione nel suo amore mistico sconfinato:
        Gli ovviamente biekiSSimi Talebbani e il sottoscritto :)……
        ciao!

        • jam scrive:

          ..non vedo come potrei capire ontologicamente qualcosa che é privo di ontologia ..qualcosa che é privo di “Essere”

        • mirkhond scrive:

          ??????

        • mirkhond scrive:

          Ha ragione.
          Come può capire le ragioni di individui rozzi, barbari, con alle spalle un vissuto di dolore, sofferenze spaventose, famiglie distrutte, mancanza di amore e carezze femminili…
          Già come può capire chi è nato, vissuto e educato in una cultura da salotto pariolino?

        • jam scrive:

          ..i talebani non sono rozzi o barbari o straccioni, sono ignoranti e la differenza é fondamentale.
          esistono persone barbare, rozze o straccione, ma “intelligenti”, che non farebbero male ad una mosca.
          cosi’ come quando Gesù sulla croce ebbe accanto due ladroni, ma fra i due esisteva una differenza fondamentale. uno era ontologicamente possibile, l’altro no..

        • mirkhond scrive:

          Io credo che Abbia perdonato anche l’altro “ladrone”…..

      • Z. scrive:

        ADV,

        forse mi manca qualcosa perché non ho seguito il vostro dialogo sin dall’inizio. Detto questo, vista le vessazioni e le brutalità del ventennio, nonché la condizione terribile e la miseria non solo materiale in cui il fascismo ha lasciato l’Italia, perché sarebbe sbagliato dire che l’Italia e gli italiani sono state le prime vittime del fascismo?

        • Andrea Di Vita scrive:

          Per Z

          ‘perchè?’

          I Latini dicevano ‘sentienti non fit iniuria’, ‘a chi è d’accordo non si fa danno’.

          mussolini non è caduto da Marte.

          Quando il papa lo proclamo’ ‘uomo della provvidenza’, non furono molti a lasciare la chiesa indignati. Nemmeno quando cominciarono le persecuzioni antisemite.

          Per gli Etiopici gassati o per gli Sloveni morti di sete ad Arbe, invece, mussolini veniva dritto dall’inferno.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

        • Z. scrive:

          ADV,

          — I Latini dicevano ‘sentienti non fit iniuria’, ‘a chi è d’accordo non si fa danno’. —

          Ah, quindi all’epoca l’olio di ricino andava forte solo perché non c’erano in commercio le prugne Sunsweet senza nocciolo. Porca miseria, non l’avrei mai detto!

          — Quando il papa lo proclamo’ ‘uomo della provvidenza’, non furono molti a lasciare la chiesa indignati. —

          L’Italia era già una vittima del fascismo, allora: brutalità contro lavoratori e sindacalisti, umiliazione tortura e omicidio degli oppositori politici, e tante altre cose allegre a danno di troppi italiani. Il fascismo delle origini: quello che secondo i grillini era il fascismo buono, per capirsi.

          Peraltro, le autorità religiose in Russia dissero più o meno la stessa cosa di Stalin. E sostenere per questo che i sudditi sovietici non siano state vittime dello stalinismo, beh, mi sembra una tesi abbastanza ardita!

          — Per gli Etiopici gassati o per gli Sloveni morti di sete ad Arbe, invece, mussolini veniva dritto dall’inferno. —

          Non ne dubito. E così per quelle donne jugoslave a cui furono riservati trattamenti atroci. Ma credo che lo stesso valesse per gli oppositori politici e i sindacalisti di cui sopra: e anche per tutti coloro che non ebbero il coraggio di reagire e subirono le umiliazioni e gli orrori del regime a testa bassa, per timore di conseguenze a proprio danno e a danno dei propri cari.

          A meno di non voler seriamente sostenere che una donna che non reagisce violentemente allo stupro non è una vittima, e che chi ne abusa non è uno stupratore. Per carità, c’è chi sostiene e ha sostenuto tesi del genere, ma so che tu non lo faresti 😀

  54. mirkhond scrive:

    La Scandinavia 😉 inizia sul delta del Po e ad ovest del Panaro 😉
    L’area tra Senigallia e Ferrara, è “norrena” solo per appartenenza alla latinofonia del mì, e per ragioni geografico-climatiche.
    Che poi quest’area di frontiera (soprattutto tra Rimini e Bologna, passando per Traversara 😉 ) disprezzi chi abita più giù, è un altro aspetto, dovuto forse ad un problema tipico delle genti di frontiera nell’autodefinirsi e autoidentificarsi.
    Consapevoli di non essere Norrenia, almeno non compiutamente, per il fondo villanoviano-etruscoide-romano-bizantino, ma nemmeno, per linguaggio, geografia e clima (plumbeo e brumoso tra Ferrara e Bologna) appartenenti alla Taronia/Maruconia……

    • Z. scrive:

      In realtà il disprezzo per i meridionali non è così diffuso a Bologna, anzi.

      Anzitutto, ormai Bologna è piena di studenti e lavoratori del Meridione – il luogo comune secondo cui “i bolognesi non esistono” ha un suo fondo di verità – sicché molti bolognesi oggettivamente faticano a discriminare i meridionali perché essi stessi SONO meridionali 😀

      Inoltre, gli stranieri propriamente detti sono sempre più numerosi. Chi tornasse oggi in Bolognina dopo una ventina d’anni vissuti altrove non potrebbe che stupirsi di ritrovare un quartiere dove i cittadini stranieri, soprattutto di origine asiatica, sono ormai assai numerosi. E quando gran parte dei tuoi vicini di casa, e degli esercenti del tuo quartiere, è costituita da cinesi, pakistani e bengalesi, beh, la distanza tra nord Italia e sud Italia diventa ben poca cosa!

      • PinoMamet scrive:

        Confermo e rilancio anche per Parma, dove semmai il disprezzo è di un piccolo clan di odiosi fighetti (peraltro anch’essi da decenni almeno di origine “mista”) per tutti gli altri; e non ha nulla a che fare con l’immigrazione dal sud o dall’estero: è sempre stato così.

        Il meridionale popolano si è integrato perfettamente nella Parma popolare (alcuni nomi storici di popolari e combattivi “capiquartiere”, politici ecc. sono in effetti siciliani, pugliesi ecc.; gente che parla con marcato accento parmigiano, per intenderci), mentre quello fighetto (le meridional princess per esempio) si è integrato nella Parma fighetta.

      • Roberto scrive:

        Confermo le parole di Z, da meridionale trasferitosi a Bologna e da bolognese che ha abbandonato la patria di adozione da 10 anni, 5 mesi e 25 giorni
        🙂

  55. mirkhond scrive:

    Da qui Calafrica e la devozione per Lombroso, persino da parte di persone colte e di sinistra….

    • PinoMamet scrive:

      Aridanghete…
      ma quante volte te lo deve spiegare che Calafrica era una citazione del linguaggio dei leghisti? Che se la prendono col sud ma poi ci vanno quando gli fa comodo?
      Ormai la so a memoria pure io.. dai Mirkhond, Z. sarà anche romagnolo e a te la Romagna non piace, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare!
      😉

  56. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    “Sono molto più mediterranei ad esempio gli abitanti della Toscana nord-occidentale dei napoletani. “

    Hai ragione, infatti mi riferisco piuttosto specificamente alla gente che vedo a Firenze, e che sono di origine fiorentina o comunque della Val d’Arno.

  57. Pietro scrive:

    @Francesco: scusa se rispondo qui ma sopra e’ chiuso. Il tuo discorso sugli immigrati che conoscono il paese dove arrivano e ci restano per X motivi mi fa venire il dubbio sempre riservato a Rock’n’Troll sull’esserci o il farci. Mi sembra una applicazione della visione occidentale al resto del mondo un po’ spinta. Quest’estata in Cambogia ad una PROPRIETARIA DI RISTORANTE (quindi non una del livello piu’ basso) della maggiore localita’ turistica del paese, ho dovuto fare un disegnino per farle capire dov’era l’Italia, semplicemente non aveva idea di cosa ci fosse ad ovest della Thailandia. Poi ti tralascio cose come le rotte di migrazione…

    • habsburgicus scrive:

      parlaci della Cambogia…se ti va, chiaro 😀
      ciao e buona notte

    • Francesco scrive:

      mah, gli immigrati che arrivano in barcone dall’Africa nera nera (quella che Moi e Tintin conoscono bene) sanno dove vogliono cercare fortuna. se in Germania, in Francia, in Inghilterra

      non sono così ignoranti di dove andranno a finire

      e quello che rilevo è che quasi tutti ci restano, negli USA, che pure Mirkhond si diverte a dipingere come un incrocio tra un incubo da peperonata e i sogni di ADV 🙂

      siccome sarebbe razzista dire che ci restano perchè i latinos sono stupidi (ieri gli italiani e gli irlandesi), dobbiamo rassegnarci ad ammettere che troppo male non ci stanno

      eppure non possono essere tutti diventati vicepresidenti di Yahoo o governatori del Minnesota

      • Pietro scrive:

        Si vero. Ma come poni le cose tu fai sembrare l’immigrazione in un paese una libera scelta, che io non penso esista. Come fai troppo facile il discorso “e allora tornino a casa se non gli piace”. Io penso che spesso sono conosciute solo le mete possibili di una certa rotta migratoria. E per sentito dire, non per analisi magari su internet dei pro e dei contro. Che poi ci restino nei paesi dove arrivano vero, ma penso sia un labissimo equilibrio tra benessere e “adesso che siamo in ballo balliamo”. Tu mi sembri il lato colto del leghismo 😀 Analisi condivisibili ma da premesse totalmente fuori bersaglio…

        • mirkhond scrive:

          I giudizi di Francesco sulla “felice” migrazione di massa nell'”eden” U$A, li sento sempre e solo da persone forti, superficiali e che PERO’ restano a vivere in Italia….

        • mirkhond scrive:

          E quando fai notare a costoro, il VOLTO OSCURO della questione, ti rispondono con arroganza:
          “In America non lavora solo chi NON vuol lavorare!”.
          Tipici giudizi da leghista effettivamente, se parliamo della Padania.
          Qui in Terronia invece, li senti quasi sempre da persone di destra, magari da figli e discendenti di gerarchi fascisti che fecero la “marcia su Roma” nel 1922…
          Bleahhh!!!!

      • Andrea Di Vita scrive:

        per Francesco

        Francesco, io in Gran Bretagna ci ho vissuto, e credo di aver spiegato perche’ non vi vorrei tornare.

        Tu che ammiri tanto gli USA, ci hai mai vissuto?

        Ciao!

        Andrea Di Vita

    • Francesco scrive:

      vabbè, parliamo della Cambogia

      se vai ad Alzano Lombardo, non sanno cosa ci possa essere dopo Bergamo

      sono zone particolari!

  58. izzaldin scrive:

    Tornando ad Adebolajo
    Miguel scrive:

    “Il giovane nigeriano – musulmano di nome cristiano, cognome yoruba e abbigliamento newyorkese – che ha decapitato un soldato inglese a Woolwich, che poi è la periferia della periferia di Londra.”

    Io mi permetto di aggiungere a questo elenco di appartenenze culturali anche il fatto che, stando alle dichiarazioni di amici e familiari, il giovane londinese Adebolajo pare fosse grande tifoso dei Tottenham Hotspurs, la squadra di calcio storicamente più vicina alla comunità ebraica londinese, tan’è vero che i tifosi sono soprannominati “The Yids”

    saluti,
    izzaldin

    • Pietro scrive:

      Giusto una precisazione: Woolwich e’ periferia semplice, la periferia periferia e’ dopo la M25 (la circonvallazione) 😀 Londra e’ grande ma l’efficienza dei mezzi rende le periferie meno lontane, anche quelle lontanissime

  59. Giulio scrive:

    Io invece congratulo agli esecutori dell’ azione militare riuscita a Londra. Non provo nessuna simpatia nei confronti del militare britannico ucciso. Ha servito nell’ Afghanistan ed uccsio chissa quanti uomini là. La pena è giusta. Spero che ci saranno ancora casi del genere, anche nella Francia del criminale Holande che sta massacrando il popolo di Mali.

    • Roberto scrive:

      “uccsio chissa quanti uomini là. La pena è giusta”

      Della serie, come fare strame di stiria cultura e civiltà occidentali in nove parole.
      Complimenti

  60. Pingback: Un suicidio nella cattedrale, anzi due. E un aperitivo da Gedac (3) | Kelebek Blog

  61. Moi scrive:

    Gli Italiani Prime Vittime del Fascismo era scritto a chiare lettere in un Comunicato ANPI di qualche anno fa in merito alle “Foibe” … ovvero una guerra civile a turno asimmetrica innescata dal Fascismo.

    E chi fa finta di non aver capito … è un Fascista ! 😉

  62. Moi scrive:

    @ TORTUGA

    Secondo te come si spiega che Davide Piccardo (Nato Musulmano Italiano, secondo quella sudditanza psicologica alle consuetudini tribali desertiche di un millennio e mezzo da in cui purtroppo “ci è cascato” 😉 persino Ritvan … anche se poi è rimasto “Spiritualmente Balcanico” per fortuna !) … dall’ Annuziata, non l’ ha “calcolato” ; -) nessun giornalista “Islamofobo Idrofobo” ?!

    • Moi scrive:

      http://www.corriereimmigrazione.it/ci/2013/05/domande-imbarazzanti/

      Tutto quel che ho trovato è qui …

      Comunque Davide Piccardo (si trova facilmente sul tubo ‘sta intervista, in cui lui compare negli ultimi minuti) parlava dell’ importanza di una moschea grande e riconoscibile in occasione di Expo2015 e dei SuperSceicconi che sarebbero andati a visitarla.

      Mi chiedo come mai …

      Il vecchio disco dell’ Islam Religione dei Poveri Migranti Oppressi dal Capitalismo non “tira” più ? Certamente un Giovin Fighetto Convertito IslamoRadicalChic (Elegantone tipo Harun Yahya e modi supponenti tipo D’Alema) mi pare poco rappresentativo dei Giovani Musulmani in Italia … che nonostante la beceraggine della Lega mi pare che siano meno affezionati all’ Islam dei loro omologhi nel resto d’ Europa.

      … Forse perché hanno capito che in Italia si abbaia tanto (scamiciati) e si morde poco, e se (!) si morde tanto (in doppiopetto) si abbaia poco.

      Una cosa, almeno uno, credo che la “giornalista musulmana” di cui sopra l’ abbia colta benissimo:

      http://www.youtube.com/watch?v=XJfvAtYWZR4

      … la formazione culturale geopolitica dell’ Annunziata sull’ Africa Nera, che pesca da un’ Africa Bantù anzicché Etiope … probabilmente, come diceva Francesco, perché l’ Italietta Fascista invidiava i Possedimenti Coloniali Britannici !

      La canzone stessa è ripresa da una roba anglosassone più “antica” :

      http://www.youtube.com/watch?v=KcuZEtGojrY

    • Roberto scrive:

      Ottimo l’articolo della sciego che condivido in toto (in particolare azzeccatissima la citazione del marchese del grillo, che va bene per l’annunziata ma anche per una bella fetta dei giornalisti italiani)

      • PinoMamet scrive:

        Non so chi sia questa Scego, ma mi pare un ottimo articolo… un esempio appunto del tanto decantato giornalismo “anglosassone”, nel senso migliore.
        E non lo dico perché (a quanto si capisce) è nera. M’importa una sega di che colore è, Magdi Allam è africano e scuretto pure lui, e francamente idiota.
        Però paragonarla con gli esempi imbarazzanti dei fogliacci linkati da Tortuga mi conferma nella mia impressione che saranno i “nuovi italiani” a salvare l’Italia…

        • PinoMamet scrive:

          Per Moi che spero apprezzerà:

          http://www.youtube.com/watch?v=sAucAVp_nY4

          questo tizio è coreano, quindi straniero in Italia e “marocchino” in Giappone, paese di cui è originaria la sua arte; però i suoi video sono i più interessanti e ben fatti che ho visto su di essa, prima di tutto per l’ottimo italiano (che manca a molti istruttori italiani!) e poi per l’approccio “intelligente”, tecnico-storico-ragionato e non “questa roba è sacrosanta perché lo dico io”, e infine anche per la simpatia umana e la capacità di non prendersi troppo sul serio pur facendo le cose seriamente.

          Ripeto: saranno i nuovi italiani a salvare l’Italia (esclusi i Magdiallam 😉 )

  63. Moi scrive:

    Ci si mise anche nei primi Anni ’90 il Levantino 😉 Renzo Arbore

    http://www.youtube.com/watch?v=jYF44QOi064

  64. Moi scrive:

    L’ultimissima (!) apparizione di Selvaggi (scuri preferibilmente) con Pentolone per Esploratori Europei / Statunitensi risale a metà Anni Novanta :

    http://www.youtube.com/watch?v=-1jPUB7gRyg

    ma era almeno 10 anni che non si vedeva più, e mai più si rivedrà. Comunque il Gruppo di “BubbleGumDiscoPopDance” (così si chiama il genere che incominciava a recuperare la giocosità degli Anni Ottanta dopo un lustro di Tamarragine Pura) è Danese … Norreno, quindi. 😉 Però probabilmente in un asilo infantile anni 30 ‘sta roba sarebbe piaciuta 😉 , anché perché fra “cappelli a vaso da notte” 🙂 , telegrafi, grammofoni, aerei a monoelica centrale eccetera li rievoca inequivocabilmente.

  65. Moi scrive:

    A proppsito d’ “Invidia di Classe” … in un vecchio blog di qualcuno del PCL c’era una spiegazione assolutamente chiara :

    L’ Invidia è il sentimento più ignobile e più borghese, perché conduce al solipsismo politico.

    L’ Odio è invece in assoluto il più nobile dei sentimenti: quello che meglio si può organizzare politicamente, annullando gli “Io” e i “Tu” in un “Noi”. L’ Odio, quindi, riesce a fare per milioni se non per miliardi di persone quel che l’ Amore può fare soltanto per due persone !

  66. Moi scrive:

    “la giornalista Rai si è rivolta al signor Piccardo dandogli del tu (i giovani non meritano il lei?),” [cit.]

    —-

    Qui non è così semplice come sembra. C’è gente _anche non più giovane, oramai pure sulla cinquantina_che il “Lei” lo interpreta come “tu sei vecchio” … implica entrare in logiche di _ ripetiamolo ancora una volta _ di “Secolarizzazione”, che nell’ Islam sono nuove ma l’ Islam NON ne è inattaccabile.

    —–

    Qui, come si dice dalla mie parti, è il classici caso di “per fare un fosso ci vogliono due sponde”. L’ignoranza dell’ Annunziata è palese e imbarazzante, ma costei piace appunto perché _ a differenza di Umberto Galimberti _ il pubblico “di gente comune” vi si può identificare. L’altra sponda del fosso è che _ giù i veli 😉 🙂 _ tutti coloro che “promuovono l’ Islam” fanno costantemente un Gioco delle Tre Carte fra Religione / Cultura / Etnia.

    Insomma, intendiamoci con un esempio pratico : se si vuole dire che Ruby è una Zoccola mi sta bene. Quel che invece NON mi sta bene è che si dica che ha tradito la Umma e disonorato il Maghreb. Evidentemente si sente “Secolarizzata” … e ne ha l’ inalienabile diritto ! No, NON passa nemmeno “Musulmana Che Odia Sé Stessa”.

    • Moi scrive:

      ERRATA CORRIGE

      Al punto del “Qui” avevo obliato di riportare :

      «Lei è italiano, no? Lei è italiano… ma è musulmano, perché? È convertito o viene da una famiglia musulmana? Io lo so… vorrei che lo dicesse agli altri perché nel Nuovo Mondo dobbiamo dare patenti molto specifiche su chi è chi».
      [cit.]

      … E comunque era passata al “Lei”. Ripeto, il “Tu” e il “Lei” è questione di Giovanilismo e Secolarizzazione. SE l’ Annunziata avesse intervistato il forèveriàngh mo bèla vèc’ 😉 Vasco Rossi … “Lei Signor Rossi” sarebbe stato per lui un insulto mortale !

      • Moi scrive:

        Insomma, l’importante _ “Tu” o “Lei” _ è che sia reciproco nei limiti di una fascia d’età. Tra giovani può essere imposto in contesti formalissimi il “Lei” dall’ alto … ma è assolutamente innaturale.

    • Moi scrive:

      Insomma, breve: non è possibile tradire un gruppo del quale non si ha mai fatto parte.

  67. Moi scrive:

    Hanno aggiunto gli spot “a scelta” su youtube :

    http://www.youtube.com/watch?v=1DX7YnZocJc

    Giusto per sapere di che si parla 😉 …

    Verso il 20esimo minuto _ per poco più di 5 minuti_ arriva Davide Piccardo (l’ Annunziata comunque si autocorregge in fretta il “tu” e “Lei”) . In teoria (!) è vero _ come la Kyenge mi pare che confermi _ che l’ Islam è una questione “interministeriale”
    in teoria (di nuovo !) dovrebbe essere un fatto religioso … ma il “busillis” è proprio l’intendere la religionefuori (!) di un Occidente Secolarizzato . Difatti è grottesco mettere il Cristianesimo contro l’ Islam intendo il primo come l’ insieme degli effetti (!) secolarizati su di sé. Passata (ma non del tutto smaltita) la sbornia mediatica del “Terrorislam”, l’ Islam sembra avere da pochi anni, mediaticamente, un ruolo da “Matusa Retrogrado” tipo la Chiesa PostCinciliare. Almeno, in Italia mi pare così.

    • Moi scrive:

      Sì, insomma … di Davide Piccardo mi pare che l’ Annunziata lasci un’ immagine NON da Karà Mustafah che vuole trasformare in Moschea il Duomo di Milano 😉 , ma di un Giovane a cui si deve dare del Lei come prima del Sessantitto perché ha aderito a una religione oltremodo retriva !

      Paragonare la Kyenge alla Venere Ottentotta mi pare eccessivo (la Siego stessa se ne accorge e “corregge il tiro” … ) però direi che l’ Annunziata è abbastanza paragonabile a “Tintin in Congo” ; ah, già : anche il personaggio fumettistico di Tintin _ per chi non lo sapesse ancora_era proprio un giornalista ! 😉

      • roberto scrive:

        esito sul paragone.
        tintin au congo in fin dei conti è semplicemente figlio degli anni 30 del secolo scorso (anzi anni venti visto che la prima edizione è proprio del 1930), ed infatti hergé ha onestamente dichiarato “è il frutto del paternalismo dell’epoca” e la versione del dopoguerra è ben diversa.

        la annunziata vive nel 2013….

  68. Moi scrive:

    Un’ultimissima roba sull’ Annunziata, almeno al momento se nessunaltro ha qualcosa da aggiungere:

    L’ idea che tutte le lingue straniere siano difficilissime e impronunciabili salvo l’ Italiano è una civetteria di “ignoranza snobisticamente ostentata” (tipo quella della matematica e delle scienze, e almeno su questo la Hack e Odifreddi hanno ragione !) che purtroppo in Italia mediaticamente paga.

    L’alternativa è un sempre più stantìo giovanilismo di “inglesizzare” tutto … più guardando all’ unica lingua straniera il cui biascichìo 😉 è obbligatorio a scuola che all’ effettivo Imperialismo Culturale AngloSassone; e chi n’è consapevole n’è spesso anche compiaciuto.

    PS

    Una volta Grillo l’attaccò dicendo che si documentava solo da TG e giornali ordinarii, prova a suo avviso inconfutabile di essere asservita ai cosiddetti “Poteri Forti” … l’ Annunziata ribattè in propria difesa che “la gente comune fa così, fa come me”. [cit.]

    • roberto scrive:

      sottoscrivo.

      di fronte a nomi oggettivamente difficili o in lingue poco comuni, un giornalista potrebbe benissimo limitarsi a chiedere all’interessato (nel caso un ministro della repubblica italiana!) la pronuncia esatta e ripetersela tre volte ad alta voce prima di andare in onda.
      non ci vuole chissacché, solo mettere da parte la civetteria da “ignoranza snobisticamente ostentata”, come giustamente la chiami

  69. Tortuga scrive:

    @Moi – @Pino

    Gli articolacci erano i primi che mi sono capitati sotto mano avendone perduto uno più circostanziato. L’aspetto interessante della faccenda era il fatto che la Kyenge sembra abbia dichiarato ed intenda presentare un disegno di legge in favore della poligamia, per la qual cosa i musulmani italiani immagino faranno i salti di gioia. Il ministro per l’integrazione ci propone un ritorno alla preistoria, intanto che c’è potrebbe aggiungerne uno per la regolamentazione del concubinaggio, così sem a post! Neppure in Egitto ed in una certa altra quantità di paesi musulmani è permessa la poligamia e un ministro per l’integrazione ce la vuole proporre qua.
    Inoltre ho trovato divertente che il padre, poligamo, di circa 37/8 figli fosse, a detta della Kyenge, cattolico.

    Ma Ritvan?
    Scioccato e deluso dalla mia reazione alla lettura del Corano è entrato in crisi ed ha abbandonato il blog? … o gli è successo qualcosa?

    • Tortuga scrive:

      Beh, speriamo che stia bene.

    • PinoMamet scrive:

      ” Inoltre ho trovato divertente che il padre, poligamo, di circa 37/8 figli fosse, a detta della Kyenge, cattolico.”

      A rigore non credo sia impossibile, se per esempio si tratta di un convertito già poligamo; nel qual caso credo che in teoria dovrebbe ripudiare le “altre” mogli, nella realtà la cosa non è detto sia così semplice o persino umana, e poi occorre tenere presente le varie legislature.

      Dubito fortemente che qualunque disgeno di legge italiano possa rendere possibile sposare più donne in Italia, stante il famoso articolo della Costituzione così spesso citato in chiave anti-matrimoni gay.

      Immagino si tratterà di qualche misura per dare riconoscimento alle mogli già sposate nei paesi di provenienza: sulla quale si può discutere, ma credo sia possibilissimo evitare che diventi un riconoscimento di fatto della poligamia (per la serie, vado in Arabia Saudita, sposo due donne, poi torno in Italia e me le faccio riconoscere; non ci vuole un genio giuridico-legislativo per inserire articoli che prevengano questo).

      Per Ritvan, mi chiedo anch’io dove sia.

      • Tortuga scrive:

        Spero dia sue notizie, tanto per sapere che sta bene.
        La sua sparizione è strana perché piombava sul blog quasi ad orario: ci si poteva contare.
        Tutto sommato mi ero affezionata 🙂

  70. Tortuga scrive:

    – @ TORTUGA

    Secondo te come si spiega che Davide Piccardo (Nato Musulmano Italiano, secondo quella sudditanza psicologica alle consuetudini tribali desertiche di un millennio e mezzo da in cui purtroppo “ci è cascato” 😉 persino Ritvan … anche se poi è rimasto “Spiritualmente Balcanico” per fortuna !) … dall’ Annuziata, non l’ ha “calcolato” ; -) nessun giornalista “Islamofobo Idrofobo” ?! –

    Moi, non lo so. Io poi sono un po’ come Peucezio, considero la spiritualità qualcosa che fa parte di “un’altra sfera” dell’esistere … ho letto e mi è piaciuta la sua visione delle cose sulla questione Gesù.

  71. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    Non ho seguito, dov’è che il ministro Kyenge avrebbe parlato di una proposta di “legalizzazione della poligamia”?

    Senza il testo della proposta davanti, è difficile parlarne; comunque ci vedo un ginepraio senza fine – contrasto con le leggi europee, e quindi con gli accordi di Schengen (già ci sono problemi analoghi con il riconoscimento dei “matrimoni gay” in Italia); il problema della parità, per cui si dovrebbero riconoscere più mariti anche alle donne; il problema concreto che chiunque potrebbe portarsi dietro e legalizzare un dato numero di mariti/mogli dall’estero.

    Ovviamente, tutto si potrebbe risolvere a monte, abolendo il valore legale del matrimonio, che non so perché, nessuno propone.

    • Tortuga scrive:

      – si dovrebbero riconoscere più mariti anche alle donne – Miguel –

      Che dio ce ne scampi! Uno basta e avanza! 😀

    • Z. scrive:

      Miguel,

      — Ovviamente, tutto si potrebbe risolvere a monte, abolendo il valore legale del matrimonio, che non so perché, nessuno propone —

      Mah, boh, chissà perché.

      Un dilemma davvero inspiegabile!

      😀 😀 😀

  72. roberto scrive:

    tortuga
    “L’aspetto interessante della faccenda era il fatto che la Kyenge sembra abbia dichiarato ed intenda presentare un disegno di legge in favore della poligamia”

    qui c’è il video dell’intervista
    http://www.youtube.com/watch?v=1DX7YnZocJc
    potresti indicarmi il minuto al quale il ministro ha fatto questa dichiarazione?
    io non l’ho trovato e secondo me la cosa interessante della vicenda è che dei giornalistucoli inventano qualsiasi minchiata per vendere qualche copia. chiaramente il colore della pelle e l’origine della kyenge si prestano facilmente a minchiate razzistoide cosa che eccita il degno pubblico dei suddetti giornalistucoli.

    poi se lo trovi, ammetto di aver sbagliato e faccio pubblica ammenda

    comunque è interessante la creazione della bufala:
    annunziata fa una domanda sulla famiglia della kyenge, la kyenge risponde che il padre è poligamo, un pennivendolo scrive che la kyenge è favorevaole alla poligamia, un altro ripete e si diffonde la voce che è imminente un DDL sulla poligamia…

    • Tortuga scrive:

      x Roberto

      Lo ho letto su un articolo (e sono sicura di averlo letto): era scritto che la kyenge avrebbe affermato di star per depositare un ddl sulla poligamia.
      Purtroppo credevo di aver messo la pagina fra i preferiti per poterla riprendere in seguito, invece mi è andata perduta.
      Ad una seconda ricerca non ho più trovato il pezzo.

    • roberto scrive:

      ho letto i pezzi che hai postato e poi ho visto l’intervista.

      ti consiglio di vedere l’intervista

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