La modernità che cresce, o l’urbanistica futuribile

Guardate queste immagini, riprese due giorni fa al Cairo.

Si vedono due gruppi che si affrontano vicino alla Corte Suprema: da vicino, un gruppo di cosiddetti “islamisti”, che lancia sassi e spara; dall’altro, un gruppo che nemmeno il quotidiano al-Ahram, che ha pubblicato il video, sa chi siano.

Alcuni commentatori dicono che si tratta di amici della polizia e del vecchio regime, che avrebbero aggredito per primi gli islamisti; altri sostengono che gli islamisti sarebbero protetti dalla polizia. Ed entrambi lo dicono con la solita furiosa certezza che caratterizza la malafede incosciente. Un commentatore più mite dice semplicemente, “questo è un normale venerdì egiziano dall’aprile del 2011”.

Astraiamo un momento dall’irrilevante fatto di cronaca, e guardiamo tutto lo scenario.

Le auto in perenne movimento persino sotto i colpi di arma da fuoco, la folla incontenibile di giovani maschi senza futuro vestiti nell’universale jeans-e-maglietta, lo scenario urbano in cui le impalcature erette da qualche speculatore con i soldi del Fondo Monetario si mescolano con le costruzioni che contemporaneamente si sbriciolano, le camionette della polizia, uguali anch’esse dalla Tailandia a Roma.

Non si poteva rappresentare meglio il presente del Terzo Mondo, né il futuro prossimo del Primo.

P.S. Grazie all’arabista Enrico Galoppini, che ci ha segnalato il video.

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291 risposte a La modernità che cresce, o l’urbanistica futuribile

  1. Rock & Troll scrive:

    “questo è un normale venerdì egiziano dall’aprile del 2011″.

    Ha perfettamente ragione.
    È un “normale” venerdì in un paese maomettano, dove le menti sono ottenebrate dalla violenza di una cultura che predica la morte.
    Basta fare il confronto con l’Italia, dove nonostante l’altissima tensione episodi del genere oggi non si verificano.
    Questo perché l’Italia è una democrazia liberale, e la democrazia liberale, non dimentichiamolo mai, è frutto legittimo che proviene delle radici giudaico-Cristiane, mentre i maomettani fatalisti e tribali non riescono a pensare il concetto di individualismo e di libero arbitrio.
    Sono ancora fermi alla cultura nomade e della pastorizia, alla tribù, e sono Maometto e il suo libro a tenerli lì inchiodati.

    E infatti gli attentatori di Boston sono maomettani ceceni.

  2. Francesco scrive:

    Beh, da noi in Italia di giovani maschi non ne abbiamo molti, e meno ne avremo nel prossimo futuro.

    E, a oggi, solo una minoranza usa la violenza come modo per passare la domenica pomeriggio. Di solito allo stadio.

    Però vi è chi lavora per porre rimedio a queste carenze (penso a Grillo, non alla Fornero).

    Il futuro è nella fabbricazione di jeans, magliette, cerotti e camionette poliziesche?

  3. Miguel Martinez scrive:

    Per Rock & Troll

    “È un “normale” venerdì in un paese maomettano, dove le menti sono ottenebrate dalla violenza di una cultura che predica la morte.”

    E meno male allora che non si sono convertiti alla religione di noialtri messicani, che se no era davvero una strage!

    Per quanto riguarda la pastorizia, il nomadismo ecc., ti informo che Il Cairo è una città, come si evince anche dalle immagini. E che gli egiziani, con qualche scarsa immigrazione araba, se ne stanno in Egitto da non poche migliaia di anni, a fare i contadini (oppure, appunto, i cittadini).

    • mirkhond scrive:

      Non credo però che il Rockka sia davvero interessato a capire la realtà egiziana.
      Lui la risposta ce l’ha già….
      E’ solo un provocatore che sa di esserlo…..

    • PinoMamet scrive:

      Su Rockino comincio a pensarla come Z., comunque tutta la faccenda dell’anti-islamismo ormai è più vecchia e fuori moda: noia.

      Ma mi incuriosisce che tanti quando si parla di Islam tirino fuori questa cosa della pastorizia e del nomadismo.
      Una visione così deterministico-semplicistica non so se è più figlia dei:
      -“sussidiari” delle elementari;
      -documentari anni Settanta (inglesi per il determinismo, francesi per il Sahara);
      -videogiochi dove si “creano le civiltà”;

      e tutte e tre le cose, hanno all’origine la versione ultra-sputtanata degli studi antropologici tipo Malinowski, mi sa.

      Insomma, le Oriane Fallaci ce le creiamo in casa (di sinistra).
      Autocritica, compagni!!

      • mirkhond scrive:

        Infatti. L’islamofobia destrorso-sionista-americanofila dilagata dopo l’11 settembre 2001, proviene da pensatori di origine comunista, come la buonanima della Fallaci, e da Giuliano Ferrara….
        L’antislamismo di una Santanché, non ha radici più antiche del femminismo sessantottino….
        Questi sono diventati di destra, per CONTINUARE a coltivare i loro ideali di sessantottini SINISTROIDI borghesi….
        Rockka, suo malgrado, è FIGLIO del ’68…..

    • furio detti scrive:

      E meno male allora che non si sono convertiti alla religione di noialtri messicani, che se no era davvero una strage!

      OWNED! EPIC WIN!

      • Moi scrive:

        That just sounds so … minkiakiddish 😉 !

        • mirkhond scrive:

          Eh?

        • PinoMamet scrive:

          Moi si riferisce al linguaggio dei “bimbiminkia” cosiddetti, ossia i ragazzini (o adulti rimasti allo stadio ragazzinico) con modi da tamarro.

          In effetti, non me ne voglia Furio Detti che non conosco e per quel che conosco mi sembra comunque un’ottima persona, espressioni come “epic win” o “fail”, “owned” ecc. ecc. rese popolari soprattutto dal perfido social netowork, le trovo abbastanza insopportabili;

          non tanto perché sono in inglese, ché un sacco di belle cose sono in inglese; ma perché rappresentano l’adesione a un modello culturale che trovo abbastanza schifido (quello dei “winner” dei “loser” dei “geek” e di tutte le altre menate nate nel mondo delle scuole statunitensi, nelle quali non manderei in esilio il peggiore dei miei nemici…)

          poi vabbè, Furio Detti mi sa che li usa in modo ironico e non c’è problema.

        • Moi scrive:

          Vedrai che Pino l’ ha capita … 😉

  4. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “Beh, da noi in Italia di giovani maschi non ne abbiamo molti, e meno ne avremo nel prossimo futuro.”

    Un’obiezione sensata, e che certamente influisce molto sul livello di violenza – vabbe’ che qui a Sanfrediano ci sono certi ceffi popolani che non sono proprio giovani, e certe ceffesse che non sono né maschi né giovani.

    Comunque si limitano a rompere la vetrina del bar, prendere a calci qualche automobilista prepotente oppure far capire in modo inequivocabile alle badanti ucraine quali panchine sono riservate agli autoctoni per diritto storico.

    Per me, il punto non è solo la violenza, quindi, ma lo scenario in cui si svolge la violenza, il momento in cui la modernità e la crescita perdono la maschera.

    • Francesco scrive:

      a me pare il contrario: è la violenza a perdere di ragione e realismo, a svelare la sua natura ideologica e non strutturale, nel momento in cui si realizza come spettacolo a latere della vera vita – rappresentata dal traffico di chi non partecipa al giochino e va a lavorare

      che siano bande di “tifosi” che si menano per machismo o veri tentativi di linciaggio, in fondo si tratta di spettacolo, per chi li mette in atto

      di maschere sanguinose che si indossano per recitare

      ciao

  5. mirkhond scrive:

    Comunque fa sempre piacere un “revival” martineziano sulle questioni mediorientali, sia pur in uno scenario riflessivo ormai oltrarnofiorentinocentrico…..

  6. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Comunque fa sempre piacere un “revival” martineziano sulle questioni mediorientali, sia pur in uno scenario riflessivo ormai oltrarnofiorentinocentrico…..”

    Credo che tu abbia colto la questione… indubbiamente, in questi mesi, ho cambiato il “centro” da cui parte lo sguardo sul mondo, perché è un centro molto concreto, e anche lontano dalla tastiera.

    Ma questo centro è solo uno dei tanti centri possibili, per capire processi universali; gli stessi processi che toccano l’Egitto toccano, in modo diverso, l’Oltrarno o il Messico.

    E infatti non pretendo che i miei racconti sull’Oltrarno debbano interessare, in sé, chi non vi abita. Per fortuna, qui abbiamo tutti abbastanza chiara questa natura più grande dei processi che incombono: anche chi si lamenta semplicemente per il rumore la notte, ha comunque capito qualcosa della trasformazione dell’Italia nel “Bangladesh del Lusso”.

    Piuttosto, mi piacerebbe che qualche lettore cominciasse a guardare al proprio quartiere allo stesso modo, unendo l’azione in piccolo alla riflessione su grande scala.

    • Francesco scrive:

      da noi i lavori per il grande quartiere verticale di lusso proseguono (e per fortuna, che un grande cantiere abbandonato è molto peggio)

      però hanno ottenuto altri 6 o 7 anni dal Comune, per finire, visto che di vendere gli appartamenti e affittare gli spazi ufficio temo non si parli

      a vista paiono caseggiati abbastanza carini, che te devo dì?

      in cambio, col sindaco comunista le strade sono più rovinate mentre la sporcizia e l’incuria è rimasta uguale, e si piange verso Roma come fossimo fratelli di Mirkhond

      in arrivo una bella rimodulazione delle tariffe comunali … in italiano aumento

      piove

      🙂

    • Peucezio scrive:

      “Piuttosto, mi piacerebbe che qualche lettore cominciasse a guardare al proprio quartiere allo stesso modo, unendo l’azione in piccolo alla riflessione su grande scala.”

      Sarebbe bello. Uno dei guai di questo sistema, come sai bene, è proprio la perdita della spazialità. Tu sei riuscito a recuperalra un ppo’ perché la tua si prestava di suo, ma soprattutto per le tue doti personali e la tua capacità davvero speciale di rapportarti ai contesti umani più eterogenei.
      Ma la maggior parte di noi o vive in quartieri dormitorio o comunque spersonalizzati o, soprattutto, non ha una simile capacità. Potresti obiettarmi che non sarebbe male provare a svilupparla. E in effetti ti do ragione: la sfida è un po’ questa.

  7. mirkhond scrive:

    Per Miguel Martinez

    Ho iniziato a seguire questo blog dal 2004, quando non c’era ancora il forum, perché era/è una finestra sul mondo esterno, davvero alternativa rispetto ai mass-media di regime, su questioni che mi interessavano e mi interessano come il Medio Oriente, l’Iran, il Turan nel senso più originario oltre che in quello turco successivo.
    Grazie a lei, ho potuto comprendere meglio personaggi come Socci e Rino Cammilleri, che mi avevano deluso, ma di cui non avevo le chiavi interpretative per definire tale mia delusione.
    E così via per tanti argomenti che lei ci ha proposto di volta in volta….
    E infine il blog e i commentatori e commentari vari che mi hanno permesso e mi permettono di esprimere alcuni miei pensieri e riflessioni, oltte che confrontarmi e arricchirmi con racconti di persone con esperienze differenti….
    Riguardo invece al mio microcosmo del mio quartiere, così come della mia città ne parlo poco e niente, per il semplice fatto che non sono felice di viverci.
    Ho cominciato a mettermi ai margini da quando avevo 10 anni, e come Sinuhe del film, più crescevo, e più sentivo dentro di me una crescente SOLITUDINE esistenziale, dovuta al mio non adattarmi ad un ambiente che non mi piace.
    Certo Bari non è il peggio che possa capitare, e volendo, ci si puo’ anche vivacchiare decentemente.
    Inoltre per motivi di salute dei miei cari e miei, e la mia non conoscenza delle lingue dei paesi che amo, oltre alla DIFFICOLTA’ PRATICA di recarmicisi, per vari motivi, non solo economici, sono COSTRETTO a vivere in un luogo che non amo e tra gente, la maggior parte della quale per me, nel migliore dei casi prova solo indifferenza.
    E devo pure ringraziare…
    Quando NON piaci alle donne della TUA città, perché sei un asociale, scorbutico, talebbano e con una serie di altre difficoltà che ti fanno sentire un ALIENO, non tene frega niente di dove vivi, che se potessi, te ne saresti fuggito da un pezzo.
    E non certo per andare nelle plumbee e tristi Bologna, Parma, Milano, Treviso, Trieste, ecc. ecc.
    Invece per chi a Firenze ha scelto di viverci dopo un lungo peregrinare per il mondo, trovandovi finalmente l’amore e il calore di una famiglia, aver creato una nuova radice, pur proveniendo, come papa Francesco I, dall’altro capo del mondo, insomma quando si è trovato e si vive nell’AMORE, allora tutto cambia.
    Tutto diventa più bello e hai voglia eccome di lottare per difendere il nido in cui vivi con chi AMI….
    Che Gesù se vuole, FA NUOVE TUTTE LE COSE….
    Per me e per chi mi appartiene però, non ha voluto e fa orecchie da mercante…..

    • paniscus scrive:

      Ho iniziato a seguire questo blog dal 2004, quando non c’era ancora il forum,

      Ma perché, adesso invece c’è un forum?

      Questo blog, anche quando stava su una piattaforma completamente diversa, ha sempre avuto i commenti aperti al pubblico, con i diversi lettori che potevano sia commentare il post principale, sia mettersi a discutere tra di loro.

      Cosa sarebbe cambiato, esattamente?

      I forum sono tutt’altro…

      • mirkhond scrive:

        Io mi riferisco allo spazio commenti, che, a quanto vedo dall’archivio di Kelebek, penso che sia nato nel marzo 2005….
        Io, quando mi sono affacciato per la prima volta su Kelebek, nell’estate del 2004, non vi notavo spazi per i commenti….

  8. mirkhond scrive:

    “Ma la maggior parte di noi o vive in quartieri dormitorio o comunque spersonalizzati o, soprattutto, non ha una simile capacità. Potresti obiettarmi che non sarebbe male provare a svilupparla. E in effetti ti do ragione: la sfida è un po’ questa.”

    E’ quello che da anni cerca di fare, il centro medico che mi segue. Formare gruppi che attraverso l’interesse per la musica, il teatro, il cinema, le visite guidate ecc. cerca di far “riappropriare” noi del nostro spazio in cui viviamo.
    Solo che data l’utenza (sottoscritto in primis) non è affatto facile unirsi in gruppi di disagiati, ognuno con un proprio vissuto personale e familiare di sofferenze alle spalle….

  9. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    “Tu sei riuscito a recuperarla un po’ perché la tua si prestava di suo”

    Questo indubbiamente è vero, come probabilmente è vero per la Val di Susa.

    Ma – se andremo incontro a una situazione simile a quella della Grecia, cosa che ritengo assai probabile – saremo sempre più costretti a socializzare.

  10. mirkhond scrive:

    “saremo sempre più costretti a socializzare.”

    Che è quello che avveniva da millenni nelle culture clanico-tribali contadine e nomadi, ma che la civiltà industriale-tecnologica ha spazzato via per far posto all’individualismo di matrice anglosassone.
    Dove devi essere forte da solo, sennò crepi….
    Franco Cardini nel suo bellissimo libro “Alle Origini della Cavalleria Medievale”, parte proprio dal mondo delle steppe tra Mar Nero e Muraglia Cinese, tra le orde tribali dei Cimmeri (traco-iranici) e degli iranici Saka/Sarmati/Alani/Osseti, questi “cosacchi” del mondo antico.
    Sostiene che l’armatura a scaglie, e aderente, fu inventata dai contadini iranici del Khwarezm/Corasmia, nel IV secolo a.C., per difendere le loro oasi dai nomadi del Turan. Turan che allora indicava uno spazio geo-ambientale-culturale, che i Saka nomadi erano iranici esattamente come i ricchi agricoltori della Corasmia.
    In sostanza l’eterna lotta Iran/Turan era la lotta di Caino e Abele, sedentari contro pastori nomadi, dove i primi lottavano per mantenersi la ricchezza sudata, e i secondi per togliergliela perché poveri…
    Ma entrambi potevano competere, e/o accordarsi, perché fondavano le loro esistenze su strutture canico-tribali con delle regole precise e rigide, ma in cui si lottava INSIEME contro le avversità della vita.
    Ma oggi, tornare ad una qualche forma di tribalizzazione, da noi non potrebbe non passare che da logiche mafiose, dato il forte individualismo delle nostre società, e la cosa non sarebbe affatto indolore….
    Insomma Firenze con le sue tradizioni comunali e sociali, non è Bari o Napoli o Reggio Calabria….

    • Peucezio scrive:

      Beh, però la mafia come alternativa alla spersonalizzazione post-insutriale non sarebbe poi un male. Dipende che tipo di mafia è.
      Semmai bisogna vedere se anche la povertà di ritorno crea socializzazione o se è solo una caratteristica della povertà premoderna.

      • mirkhond scrive:

        Bisogna vedere.
        Firenze ha una storia diversa da noi…
        Qua lotte sociali non è che ce ne siano poi state tante…
        Specialmente da parte dei poveri….

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        @Peucezio
        Ricordo che mi ero personalmente offerto, mesi fa, di fungere da padrone/feudatario/sovrano assoluto/duce per chiunque si fosse trovato a disagio come individuo libero e uguale nei diritti.
        Oggi aggiungo che posso farti anche da personalissimo boss mafioso. Stesse regole: ti mando l’IBAN e aspetto periodicamente i versamenti. Pena bombe sotto casa e altre simpatiche attività di “socializzazione” 😉

  11. mirkhond scrive:

    errata corrige: strutture clanico-tribali

  12. mirkhond scrive:

    E poi bisogna vedere come stanno reagendo nella Rumeli.
    Se anche lì si stanno creando associazioni di poveri, oppure ognuno pensa solo ai cavoli propri, con l’abbandono dei più deboli…
    Bisogna vedere come si comporta la Chiesa Ortodossa, che un amico moreota residente “parcheggiato” a Bari dalla famiglia, mi dice che anche la Chiesa lì è povera….

  13. mirkhond scrive:

    Moi

    Possibile che io debba aver BISOGNO di Pino per decifrare i tuoi incomprensibili post? 🙂
    Quanto al linguaggio bimbominkia citato da Pino, si tratta di espressioni gergali della gioventù CISpadana?

    • PinoMamet scrive:

      Ma no (scusami se intervengo al posto di Moi, che invito comunque a rispondere!!)
      “bimbominkia” è un termine di cui ignoro l’origine, ma ormai di uso abbastanza comune, invece quelle robe tipo “fail”, “lo stai facendo nel modo giusto” (o “sbagliato”, anche in versione inglese originale) “win” eccetera sono roba internettiana.
      Mi auguro che nessuno parli così (ma dopo che- credo Moi- mi ha detto di aver sentito gente dire “lol” o “lollone”, temo che sia troppo tardi!).

      I maggiori diffusori di queste espressioni credo siano quei cosi chiamati “memes”, che con l’originaria Teoria dei Memi (pur alquanto discussa) c’entrano fino a un certo punto, e sono in pratica delle.. come dire? vignette preconfezionate
      (foto scattate chissà dove/quando- quasi tutte dall’anglosfera- che rappresentano un campionario di tipi o situazioni “comuni” autoreplicantesi; o faccine disegnate apposta allo scopo: triste, vincente, “coglione soddisfatto”, “tizio che ascolta una battuta brutta e si dà la mano in testa” ecc. ecc.; a ognuna l’utente è libero di inserire la frase che preferisce o utilizzarla nel contesto che preferisce, da qui la loro autoreplicantezza 😉 che ne fa, appunto, dei “memi”)

      ma ne avevamo già parlato!

      • Va Fangul scrive:

        ROTFL.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Io avevo sentito dire “lol”.
        Bimbominkia di sicuro non viene dall’inglese, però: è solo la forma abbreviata dell’italicissimo “bimbo minchione”. Però è verissimo che, senza internet, non si sarebbe mai diffuso.

  14. mirkhond scrive:

    Questa volta Pino sei tu a parlare in un linguaggio…cubista! 😉

    • PinoMamet scrive:

      Ne deduco che non sei sul noto social network… e c’hai ragione! 😉
      comunque se cerchi su Google “memes” sono sicuro che troverai la spiegazione (molto migliore della mia!!)

  15. Peucezio scrive:

    Ah, ecco cosa sono!!
    Sono mesi che vedevo su FB quegli orribili mostriciattoli!
    Ma chi è che li ha disegnati?

  16. Peucezio scrive:

    Ecco qua la pagina di Wikipedia:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Rage_comic
    Un po’ stringata…
    Ma quanto so’ brutti!

  17. Moi scrive:

    I “memes” e le varie inedite espressioni idiomatiche pseudoretoriche del tipo “non cercare di bollirmi il ranocchio / mettermi un piede nella porta” , “non farmi l’ uomo di paglia” (o addirittura “sei un uomo di paglia !” , che denota come aggravante di non aver affatto compreso l’ immagine di “straw man” !), “tu fai del cherry picking”, “siamo su un piano scivoloso” o “non date da mangiare ai troll”, al minimo accenno di dissidenza, perfino se argomentata con tanto di bibliografia … sono tutti tentativi di appiattire il Genere Umano sul livello Studente di High School / College USAno medio !

    E anche le espressioni acronimizzate che 20 anni fa potevano fare tanto Intellettuale CosmoPolita, tipo IMHO o LOL o ROTFL o M2C (My 2 Cents) con tanto di varianti tipo “imhoissimo” o “lollone” … adesso sono state oggetto di Secolarizzazione Ideologica 😉 e sono state fatte proprie dal Minkiakiddish !

    • PinoMamet scrive:

      Hai ragione, però attenzione perché l’ “uomo di paglia” è un’espressione che esisteva già da tempo immemore in italiano, più antica dell’importazione dell’idea “straw man argument”…
      poi ovviamente c’è chi usa a cazzo di cane entrambe le espressioni 😉

      • Peucezio scrive:

        Ma per gli studenti dei college americani non si potrebbe applicare la Endlösung? Ci saremmo anche risparmiati Facebook…

        • Francesco scrive:

          ma se metà dei genitori del mondo fa un mazzo tanto ai pargoli perchè riescano a essere ammessi in quelle scuole?

          anche perchè chi ci vive, in società tribal-mafioso-collettiviste, venderebbe i reni di tutta la famiglia per andarsene nella libertà anonima di una città occidentale, iniziando dai contadini del Winsconsin

          per poi fondare qualche Società per lo Studio delle Sue origini, con cui annoiare a morte i figli

          😀

        • paniscus scrive:

          ma se metà dei genitori del mondo fa un mazzo tanto ai pargoli perchè riescano a essere ammessi in quelle scuole?

          Forse l’uno per cento dei genitori del mondo.
          Quella percentuale della “metà” da dove l’hai presa?

          La stragrande maggioranza dei genitori, nei paesi poveri, è già tanto se riesce a mandare i figli a scuola fino ai 10 o 12 anni di età… mentre nei paesi benestanti, aspira solo a vedere i figli diplomati con la massima facilità in una scuola comoda in cui debbano faticare il meno possibile.

          Ma forse intendi dire che anche quelle scuole americane di cui si parlava, sono esattamente così 🙂

          Lisa

        • PinoMamet scrive:

          Lisa mi ha preceduto nella risposta 😀

          anche se io, più generosamente, avevo stimato il 2%…

          in realtà moltissimi genitori statunitensi, quello sì, si fanno il mazzo per permettere l’iscrizione dei figli, specialmente in alcune università statunitensi;
          iscrizione tutt’altro che garantita proprio perché l’istruzione scolastica superiore statunitense lascia molto a desiderare
          (esistevano infatti, credo esistano ancora, scuole apposta “preparatorie” per l’università).

          Invece è vero che sono ambiti mondialmente i dottorati in alcune università statunitensi (manco tutte, eh?);

          e infatti, visto che molti studenti USA sono, ahiloro, comunque asini, questi dottorati sono spessissimo occupati (a quanto ho appurato de visu) da studenti provenienti da altre parti del mondo, segnatamente Cina, Corea, Giappone, India, Europa nel suo complesso… e vari ed eventuali.

          Quindi no, Francesco, direi che la tua adorazione per gli USA è meglio riposta nei settori cinematografico e musicale…

        • PinoMamet scrive:

          Forse più che Cina era Taiwan… non glielo ho chiesto però, quelli che ho conosciuto io di persona, italiani a parte, erano un paio di greci, un armeno, un brasiliano, un iraniano, un boliviano, e un bel gruppo di indiani
          (sessi assortiti).

          ciao!

        • Francesco scrive:

          ancora un pò e chiederò asilo politico a R&T

          però avete confermato quello che pensavo (e che non corrisponde con quello che ho scritto, perchè sono ben cattivo)

          cioè che l’istruzione negli USA è ancora molto importante per chi può pensare al futuro dei propri figli

          sull’utilità delle High School USA, invece, propenderei per essere d’accordo con voi se non fosse che da qualche parte devono nascere le università USA, quindi non possono fare tutte così schifo!

          😀

        • PinoMamet scrive:

          ” cioè che l’istruzione negli USA è ancora molto importante per chi può pensare al futuro dei propri figli”

          Cosa vuol dire “l’istruzione negli USA è molto importante per chi…”?
          Mi sembra un gioco di parole.

          Vuoi dire che essere istruiti negli USA è importante (su cui ti rimando alle obiezioni mie e di Lisa), o che i genitori statunitensi, come tutti quelli del mondo, vogliono un futuro migliore per i propri figli?
          (e questa affermazione invece non vedo come possa essere considerata una lode del sistema scolastico statunitense più che di quello, boh, francese o pakistano).

          “sull’utilità delle High School USA, invece, propenderei per essere d’accordo con voi se non fosse che da qualche parte devono nascere le università USA, quindi non possono fare tutte così schifo!”

          Premesso che non è che l’Università “nasca” dalla scuola superiore, per una serie di motivi anche storici, comunque mi pare abbastanza evidente che l’eccellenza di ALCUNE facoltà di ALCUNE università statunitensi sia “figlia” di alcuni fattori
          (libertà di ricerca, finanziamenti elevati, fama già acquisita- importantissima per esempio nelle pubblicazioni; e quindi capacità di attrarre laureati STRANIERI) molto di più che del percorso scolastico statunitense.

          Che infatti si mostra largamenete inadeguato alla bisogna.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “sull’utilità delle High School USA, invece, propenderei per essere d’accordo con voi se non fosse che da qualche parte devono nascere le università USA, quindi non possono fare tutte così schifo!”

          Non ho capito il senso di questa affermazione.
          Vuoi dire che l’istituzione dell’università sarebbe nata negli Stati Uniti a partire dalla scuola superiore? Semmai è avvenuto l’esatto contrario ed è avvenuto da questo lato dell’oceano (il sistema scolastico USA è un’importazione di quello inglese settecentesco).
          Vuoi dire che l’efficienza dell’università USA sarebbe frutto del loro sistema scolastico superiore? In questo caso meriti una risposta più complessa.
          Intanto partirei dalla constatazione che i ricercatori statunitensi siano una minoranza nelle migliori università statunitensi: evidentemente il loro sistema scolastico non è poi così eccellente.
          Inoltre l’efficienza di un’università si calcola prendendo in esame i risultati in base alle risorse investite e in questo caso noi, per efficienza, battiamo gli USA di parecchio. E però negli USA (intelligentemente) investono molte più risorse e quindi, nonostante la peggiore efficienza, ottengono più risultati.
          Noi ci basiamo sul virtuosismo dei singoli o sui colpi di fortuna, si vede…

        • roberto scrive:

          avete iniziato a parlare di high school per finire ai college e ritornare alle high school…

          a parte la statistica (1% o 50%) che lascia il tempo che trova, a me pare abbastanza evidente, come dice pino, che per certe materie, certe università americane sono il massimo che c’è e a tanti piacerebbe andarci.

          quanti futuri ingegneri o medici o fisici non vorrebero andare a studiare negli usa?

          (tra parentesi ho un fratello ingegnere laggiù, che ha fatto un PHD negli states “perché lì posso lavorare su macchine che in europa ancora non esistono”)

        • PinoMamet scrive:

          Non è proprio che abbiamo fatto come dici tu, eh?
          😉

          se rileggi vedrai che di fronte all’affermazione di Francesco dice che tutti vogliono studiare negli USA, è stato puntualizzato da Lisa, da Pino 😉 e da Mauricius che invece le cose non stanno esattamente così, distinguendo tra università e scuole superiori.

          L’è un po’ diferent… 😉

          Tra l’altro, nella mia facoltà nessuno faceva salti mortali per studiare negli USA, e quando ci si imbatteva in qualche ipotesi di filologo USA (ne esistono persino là) di solito era abbastanza spernacchiata dal resto della comunità accademica…
          insomma, non tutte le facoltà USA sono create uguali 😉

        • PinoMamet scrive:

          Leggiucchiavo oggi (sempre facendo la tara alle semplificazioni giornalistiche) che alcune università statunitensi avrebbero deciso di dirottare i fondi prima destinati agli sport agonistici ecc. ad altri scopi, magari a incentivare l’attività fisica “per tutti”.

          Pare che uno “studente” atleta gli costasse molto di più di diversi studenti-studenti, e il ritorno in termini di immagine (peraltro secondo me discutibile: i “cervelli” esteri non sono certi attratti nelle facoltà americane dai risultati del football…) era anche inficiato dai solito casini di doping e sporcherie varie.

        • roberto scrive:

          “nella mia facoltà nessuno faceva salti mortali per studiare negli USA”

          filologi, pfui…
          😉

          scherzi a parte non ho nessuna idea dello stato degli studi classici negli usa, potrebbe benissimo essere che nessuno ci vuole andare appunto perché non ci sono le eccellenze che esistono in altre materie

          pure per i giuristi gli usa non sono poi una meta tanto ambita, a meno che uno non si occupi di certe materie specifiche (chessò antitrust, wto, proprietà intellettuale…). so però che gli esami di ammissione ai vari ordini degli avvocati sono relativamente semplici e scrivere sul cv “admitted to the NY bar” fa sempre la sua porca figura, sia che uno voglia lavorare in un grande studio americano o inglese, sia che voglia fare cocktail in qualche bar alla moda a milano 🙂

          per new york, per sempio, gli stranieri prima di poter fare l’esame di ammisisone devono aver studiato un anno negli usa

        • Francesco scrive:

          Roberto ha capito benissimo quello che intendevo scrivere, nonostante quello che ho scritto davvero!

          Telepatia?

          Comunque è evidente che ho ragione: al netto delle bizzarrie locali, le università USA sono quotate.
          E mi riesce difficile immaginare che PRIMA ci siano solo schifezze di licei per decerebrati …

          🙂

      • PinoMamet scrive:

        France’

        è evidente che hai torto e che leggi solo quello che ti fa piacere 😉

        PRIMA ci sono non solo, ma soprattutto licei per decerebrati, tant’è vero che le università statunitensi importano cervelli;
        e i “cervelli” ci vogliono andare perché
        ALCUNE facoltà di ALCUNE università sono quotate, per una serie di fattori che non hanno nulla a che vedere con i licei.

        Abbozza, hai torto, tortissimo, stratorto, ultratorto!

  18. mirkhond scrive:

    Parlate proprio in un linguaggio da iniziati cubisti che per me resta incomprensibile….

    • Peucezio scrive:

      Ti spiego: i memes, che tutti chiamano così ma che pare si chiamino invece rage comics, sono delle specie di fumetti, di facce disegnate, saranno tipo una trentina scarsa, brutte come il peccato, che ricorrono continuamente su delle vignette (di solito semplici e in bianco e nero o con solo qualche oggetto colorato) umoristiche (o pretese tali) che girano moltissimo su Facebook (e anche altrove, presumo). In pratica la gente prende ‘ste facce e vi aggiunge del testo, vi crea delle vignette, ognuno nella sua lingua. Sono cioè una base, delle specie di mattoncini che la libera creatività degli utenti di internet usa per fabbricare vignette umoristiche su situazioni tipo.
      Qui ce n’è una collezione:
      http://www.create996.altervista.org/images/generale/all-memes-pins.jpg
      E qui c’è anche la spiegazione (in inglese)
      http://ragecollection.com/guide

      • Francesco scrive:

        urendissimi

        • paniscus scrive:

          Ma non erano meglio le normalissime faccine composte con i file di testo di una volta? Intendo, non quelle che appena imposti “due punti /trattino/parentesi chiusa” ti inseriscono un simbolino grafico apposito con la faccina gialla sorridente, ma proprio quelle che vengono lasciate così come stanno?

          Lisa

        • PinoMamet scrive:

          Riuscire a essere d’accordo contemporaneamente con Francesco, con Lisa e con Peucezio!
          Ci vorrebbe una faccina apposita…

        • Moi scrive:

          L’ evolversi delle faccine da composizioni di punteggiatura a praticamente dei personaggini da cartone animato lezioso è “Ananke” … rende più fruibile l’utilizzo della Rete facendolo apparire meno freddo e tecnico, meno da Nerd 😉 e più da Minkiakid 😉 .

          Consiglio di leggere qualsiasi cosa di Marshall McLuhan al riguardo.

          “Ze mìdium is ze mèsséig’ ” [cit. … o quasi 😉 ]

          PS

          Cosa che cazzo l’è che vuol dire “Giovani Turchi del PD” ?!

        • Moi scrive:

          Va be’, al PS già mi ha risposto Ritvan … che ringrazio. Resta da capire quale contorto pensiero giornalistico possa partorire castronerie del genere.

        • Peucezio scrive:

          “Ma non erano meglio le normalissime faccine composte con i file di testo di una volta? Intendo, non quelle che appena imposti “due punti /trattino/parentesi chiusa” ti inseriscono un simbolino grafico apposito con la faccina gialla sorridente, ma proprio quelle che vengono lasciate così come stanno?

          Lisa”

          Certo che erano molto meglio!
          Tra l’altro sembra che più nessuno riesca a fare qualcosa se non c’è un altro che fa i mattoni. Come i programmi della Microsoft, che ormai sono il risultato dell’assemblaggio di pezzi di codice scritti, in alcuni casi, anche più di vent’anni fa.

  19. mirkhond scrive:

    Ho capito.
    Grazie!

  20. mirkhond scrive:

    “libertà anonima di una città occidentale”

    Dove liberamente e ANONIMAMENTE crepi nell’indifferenza di tutti, se non sei o non riesci a diventare qualcuno….

    • Francesco scrive:

      confermo: pare che sia esattamente quello che si cerca nella città e, sospetto, fin dai tempi antichi in cui i provinciali andavano a Roma

      una roba tipo “meglio crepare solo che dover rendere conto dei fatti miei alle comari del paese”

      ciao

  21. Moi scrive:

    A proposito di Pubblica Istruz, pardon “Educazione”* Ammerregan Stàil :

    Pare che dietro la creazione letteraria e cinematografica dei “Vulcaniani”, così razionali e scientisti, ci fosse un’ allora inconfessabile stima degli autori nei confronti del sistema scolastico dell’ URSS, che curava molto le scienze anzicché la solfa masticabibbie protestantoide degli USA … può essere benissimo. Uàinòtt ! 😉

    *
    _____________

    Perché l’ Italia NON ha una Pubblica “Educazione” _ come la stragrande maggioranza se non la totalità degli altri Paesi_ MA una Pubblica “Istruzione” ?
    Qualche altra volta vi abbiamo già accennato, mi sembra, ma sempre molto marginalmente … nulla degno di nota di cui mi possa ricordare.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Perché i termini stranieri simili ad “educazione” in italiano si rendono con “istruzione” 😀

      • Moi scrive:

        @ MAURICIUS

        T’ an am cunvénz’ brisa 😉

      • Peucezio scrive:

        Sì, fa un po’ ridere la terminologia degli stranieri. Uno che sente, pensa che lì vai a scuola perché ti insegnino a non ruttare a tavola.

        • Moi scrive:

          Va be’, ma in Italiano “Educazione” mica significa soltanto Donna Letizia che ti spiega che le bestemmie in chiesa stanno peggio che all’ osteria, eh ! 😉 🙂

  22. Moi scrive:

    @ RITVAN / TUTTI

    http://it.wikipedia.org/wiki/Giovani_turchi_(Italia)

    Giovani Turchi ? Eh, ‘pettate 😉 un momento …

    • Peucezio scrive:

      Tra l’altro ‘sta storia dei “giovani turchi” ha del grottesco.
      Cosa direbbero gli ebrei se in qualche paese occidentale una corrente di un grande partito venisse chiamata “nazionalsocialisti”?

      • Ritvan scrive:

        —-Cosa direbbero gli ebrei se in qualche paese occidentale una corrente di un grande partito venisse chiamata “nazionalsocialisti”? Peucezio—
        Mi fa piacere apprendere che tieni tanto all’opinione degli ebrei:-).
        Ti informo, però, che in Italia esiste un vero e proprio partito nazionalsocialista (altro che “corrente” giornalisticamente definita: vedi qui)
        http://pnsi.forumfree.it/?f=8046859
        e non mi risultano proteste ebraiche in merito.

        • Peucezio scrive:

          Questi non li conoscevo, ma anni fa conobbi di persona degli esponenti di un partito nazional-socialista dei lavoratori, che erano anche riusciti a far eleggere un paio di consiglieri comunali in un paese della Brianza. Pare che nel paese gli altri consiglieri si aspettassero di vederli arrivare in divisa delle SS o qualcosa di simile e si stupirono quando questi, come è ovvio, si presentarono in una normalissima giacca e cravatta.

          Ma siccome io mi aspettavo un’obiezione di questo genere, non ho scritto a caso “un grande partito”. Una cosa sono ‘sti partitini folcloristici con trenta iscritti in tutta Italia, che eleggono due consiglieri in paesi di trecento abitanti, una cosa un partito del 25%, la cui coalizione vince, sia pure solo nominalmente le elezioni, esprime presidente della repubblica e ora anche del consiglio e ha già governato in più di un occasione, mentre gestisce da molti anni grandi città e regioni importanti.
          Non mi sembra esattamente la stessa cosa.

  23. Moi scrive:

    L’ inveterato vizio dei Cattolici di ricascare nel Paganesimo …

    http://www.youtube.com/watch?v=YPkR2huCMDY

    stranamente la Dossettiana Famiglia Cristiana sembrerebbe avere accolto il nuovo film di Martinelli …

    • mirkhond scrive:

      La scena e le parole di fra Marco sono bellissime e ricche di Verità di Fede…
      Peccato però che Martinelli e i difensori dell’occidente, intendano la difesa delle “nostre tradizioni” col libertinaggio radical chic sessantottino….
      Una bella MISTIFICAZIONE!

      • mirkhond scrive:

        Da notare che le donne CRISTIANE hanno il capo COPERTO….

      • Francesco scrive:

        ehm, il libertinaggio non è mica una roba del ‘700?

        e la scandalosa libertà delle donne veniva notata dagli ambasciatori extraeuropei anche prima

        diciamo che dovresti rassegnarti: il mondo che ti piace immaginarti non è mai esistito, fino all’Arabia Saudita e all’Iran Khomeinista, si tratta solo di abbagli

        😉

        • mirkhond scrive:

          La libertà di ALCUNE donne, sicuramente…..

        • Francesco scrive:

          potresti aver ragione ma … sospetto che agli occhi dei diplomatici extra-europei fosse una abitudine diffusa, oltre che scandalosa

          ma nessuna femminista e nessun progressista potrebbero ammetterlo

          😉

        • daouda scrive:

          le donne cristiane devono avere il capo coperto in Chiesa TUTTE mentre se non sposate non è necessario.

        • daouda scrive:

          Cioè le sposate possono non portare il velo FUORI dalla Chiesa, le sposate fuori dalla Chiesa lo dovrebbero portare comunque.
          In Chiesa tutt se sopra i 12 anni.

  24. Moi scrive:

    @ PEUCEZIO / LISA

    “Programmerai, nel video, il mondo che vuoi tu” [cit.]

  25. buran scrive:

    Sono incuriosito anche dai dettagli di quello che succede, e mi piacerebbe sapere chi sono di preciso i due gruppi. Intanto quelli di sopra tirano sassi e agitano bacchioli ma mi sembra sparino con due lanciarazzi da barca e non con delle pistole “normali”. Ovviamente anche le lanciarazzi fanno parecchio male se ti pigliano. A un certo punto si vede un tizio che si incazza con uno di quelli armati e lo allontana, quasi a dire che pezzi di cemento e bastoni vanno bene ma altri strumenti no. A giudicare sommariamente dal tipo di barba quelli di sopra forse sono Fratelli. Poi interviene la polizia (abbastanza blandamente, per la verità) e disperde quelli di sotto, uno dei quali viene preso e quasi linciato dai barba, ha i pantaloni abbassati e il volto sanguinante e per fortuna qualcuno lo protegge evitandogli una sorte ancora peggiore, comunque è malridotto. Ad occhio e croce direi che la polizia interviene in questo caso per “onor di firma”, anche se con dispiego di mezzi, comunque a favore di quelli che stavano sul ponte (che “vincono”) anche se con poco entusiasmo. In quanto al traffico, so per esperienza che si muove correntemente in una eterna coda, per cui il flusso di macchine è un qualcosa di impersonale, paragonabile a un fiume che infatti non si ferma se qualche decina o centinaio di persone si cazzottano sull’argine.

  26. Francesco scrive:

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-rodot-pericolo-scampato-6320.htm

    ve lo dicevo io che non mi piaceva per nulla quel tipo lì! e avevo pienamente ragione

    😀

    • Roberto scrive:

      “con l’aggravante di un’inossidabile preparazione giuridica e di un’indiscussa intelligenza luciferina.”

      Ecco ho finito di leggere lì…vediamo se dopo cena ho più pazienza

    • Roberto scrive:

      Ok letto, decisamente più simpatico di quel che pensavo il buon rodotà!

  27. Moi scrive:

    Enrico Galoppini probabilmente starà “lurkando” 😉 … potrebbe intervenire e renderci conto della Secolarizzazione dell’ Islam, ad esempio 😉 .

    • Moi scrive:

      No, perché … oramai anche la solita solfa dei Lawrence d’Arabia all’ Amatriciana 🙂 ha reso.

      … No ? 😉

    • Moi scrive:

      Però va be’ … che ne so io di robe islamiche e di Islam Veramente Vero 🙂 ?

      L’ ultima volta che sono entrato in un’Autorimessa per assistere a un bel Match di MMA fra Draghi Invisibili … mi sono invece ritrovato con Leonida I di Zissispartaaa travestito da Padre Pio che spiegava a un’ EuroBand in Burlesque perché per difendere la Fede e la Nostra Tradizione una bestemmia vera vale più d’una preghiera falsa.

  28. Moi scrive:

    @ FRANCESCO

    Ma intendi un Femminismo da Popolo Viola o da Femen ?

    Il Progressismo, invece, dipende dal periodo … se con baffi a manubrio o senza.

  29. Miguel
    sei tu quel ragazzo nel video postato da INSCO?

  30. daouda scrive:

    Un saluto a tutti!

  31. mirkhond scrive:

    Mi sa che sono andati tutti in vacanza…
    Che silenzio qua dentro…..

    • PinoMamet scrive:

      Macché vacanza, magari!
      I soliti sbattimenti, ogni tanto davo un’occhiata qua ma non c’era nessuna novità rilevante…
      comunque ricambio i saluti a te e a Daouda!

      🙂

  32. mirkhond scrive:

    Per Roberto

    Nel caso ti affacci sul blog, ti ho inviato una mail su faccende mie personali.
    Se puoi, dammi almeno una risposta…..
    ciao!

  33. izzaldin scrive:

    “Non si poteva rappresentare meglio il presente del Terzo Mondo, né il futuro prossimo del Primo.”

    L’altroieri sera a Palermo, alcuni uomini in jeans e maglietta, ex operai del comune, hanno stretto d’assedio il palazzo della Regione (Palazzo dei Normanni), costringendo i deputati a nascondersi dentro.
    Fuori, vicino piazza Indipendenza/Tahrir, i cassonetti e le tonnellate di rifiuti venivano usati per costruire delle barricate per bloccare il traffico. La munnizza veniva incendiata e l’odore di diossina riempiva l’aria.
    I carabinieri hanno sparato dei colpi in aria per disperdere i manifestanti
    I giornali nazionali hanno ignorato la notizia, forse perchè non c’era nessuno a filmare come nel video egiziano qui sopra

    Palermo è Primo o Terzo Mondo?

    saluti,
    izzaldin

    • Moi scrive:

      A Roma _ come oramai stra-saprete_ è successo qualcosa di grave davanti a Palazzo Chigi, poteva andare molto peggio, scandalizzarsene non serve … ma capire non è facile.

      Certo, i fatti di Palermo meritavano più attenzione …

    • Moi scrive:

      In questo clima di ostilità descritto da Izzaldin, non c’è da sorprendersi che dopo il 1861 la Mafia abbia avuto uno sviluppo esponenziale; le attuali premesse, be’ … non lasciano certo presagire un miglioramento.

    • Francesco scrive:

      leggendo qui di Palermo, la mia prima reazione è stata “la notizia è quando l’uomo morde il cane, non quando il cane morde l’uomo”

      Palermo si comporta così da sempre (a mia memoria, intendo dire, per i puristi del linguaggio) e ormai il resto del paese ci ha fatto l’abitudine

  34. Moi scrive:

    Ne parla anche Sherif ElSebaie … prima di darsi a romantici idealismi filoislamici, passare da colì. Poi magari qualcuno ci riuscirà lo stesso, ma abbisogna di taaaanta dialettica.

  35. mirkhond scrive:

    L’Italia è una e indivisibile solo quando fa comodo a lorsignori….

  36. mirkhond scrive:

    Del resto anche qui, abbiamo sentito dire da gente del NORD di SICURA fede unitario-risorgimentalista che loro (i nordici) avendo già dato troppo, ora i cazzi ce li dobbiamo sbrigare da soli…..
    Spero che il nuovo governo legalizzi almeno l’eutanasia, così che possa levarmi di torno da questo schifo liberal-euro-zollverein-strozzino-troio-femminista-e culattofamilista, che non ne posso più di questo condensato di merda tutt’in una volta…..

  37. Peucezio scrive:

    La cosa che mi meraviglia dei moti di piazza dell’età attuale è che non sono fatti mai dai veri danneggiati, ma da quelli messi meglio (o meno peggio).
    Gli imprenditori vessati e fatti fallire, anziché andare ad appendere per le palle i responsabili, si suicidano, gli operai disoccupati a causa della chiusura delle imprese mugugnano, i pensionati con la pensione ridotta e i nullatenenti totali con moglie e figli, che non trovano lavoro e non hanno nessun tipo di sussidio né di cassa integrazione non dicono niente. Invece fanno casino più o meno sempre i soliti: studenti, figli di professionisti, di impiegati pubblici ecc.
    Oppure tutt’al più gli squilibrati.

  38. mirkhond scrive:

    Forse perché viviamo in una società di vecchi e di individualisti….
    Il benessere ha ucciso la socialità e il crescente malessere non riesce a ricostituirla….
    Stiamo diventando sempre più il clone di serie b delle società nordiche, usa in primis….

    • Peucezio scrive:

      “Il benessere ha ucciso la socialità e il crescente malessere non riesce a ricostituirla….”

      Già, è proprio questo il guaio. Che per ricostruire qualcosa ci vorrebbero generazioni cresciute in un’economia di sussistenza, o quantomeno di frugalità, e non è detto che bastino, perché c’è anche la povertà degradata.

      • mirkhond scrive:

        Infatti.
        Se leggiamo l’Esodo degli Israeliti dal’Egitto, vero o falsa che sia quella storia, al di là dell’aspetto teologico, notiamo proprio la DIFFICOLTA’ degli Israeliti nel RIadattarsi alla vita nomade e beduina nel deserto, tipica degli avi.
        Avendo sperimentato solo la vita in Egitto, non erano più in grado di tornare a forme di organizzazione sociale nate in tutt’altro contesto.
        Storia che retroietta in un passato mitico e rielaborato, le difficoltà degli esuli giudei a Babilonia, nel riadattarsi al rude ambiente cananeo originario.
        Quest’ultimo rimasto sostanzialmente alle proprie abitudini, mentre i Giudei a Babilonia erano PROFONDAMENTE CAMBIATI rispetto a ciò che erano stati prima, e quindi non più in grado di riconoscersi nei loro antichi simili rimasti nella loro terra e alle proprie abitudini…
        Se ciò era vero in un’antica società PREindustriale, figuriamoci oggi per noi che conosciamo il computer, l’automobile, l’aereo, il telefonino e varie forme di tecnologia avanzata.
        Mentre non sapremmo letteralmente dove cominciare a metter mano a vanghe e aratri e RIprendere le ancestrali e millenarie abitudini degli avi.
        Per alcuni di noi, a cominciare da chi scrive, addirittura bisogna risalire ad un PAIO DI SECOLI FA, visto che le mie memorie familiari dirette, sono legate prevalentemente alla borghesia degli uffici, delle lettere, delle armi e del personale ferroviario….

        • daouda scrive:

          Come la vedi la cosa del Mosè seguace del culto di Aton e relativa “guerra civile” per il ripristino del paganesimo, visione che darebbe ragione anche alla descrizione di Celso riguardo gli àbbrei?

  39. mirkhond scrive:

    Ecco perché non credo che la lotta di una MINORANZA dell’Oltrarno fiorentino, possa diventare un modello esportabile ovunque…..

  40. Moi scrive:

    A proposito, in teoria il colore delle pelli dovrebbe essere ininfluente ma, in pratica, esistono anche i Leghisti:

    abbiamo la Prima Ministra “Di Colore” :

    http://it.wikipedia.org/wiki/C%C3%A9cile_Kyenge

    non è specificato se Cécile Kyenge Kashetu è Cristiana o Musulmana … ma poco importa: quel che importa è la sua formazione nella sua Terra di Adozione: Emilia Romagna ! 😉

    Si noti il neologismo “Afroitaliana”. 😉

    • Moi scrive:

      Anche Josefa Idem, Tedescona naturalizzata Italiana , per l’ esattezza Ravennate _ Ex Kayakista Individuale arrivata 5^a a 48 anni !
      _ 😉 è Ministra allo Sport e Pari Opportunità …

    • Peucezio scrive:

      Il colore della pelle no, ma l’origine sì.
      Il fatto è che il razzismo da una parte è ostracizzato perché c’è stato Hitler, dall’altra siamo colonizzati culturalmente dagli americani, che essendo uno stato senza etnia, si sono inventati razze monolitiche mai esistite, per cui distinguono in “caucasico”, “nero” e altre cazzate. Io, al di là delle riserve verso l’idea stessa di un ministero dell’integrazione, non voglio essero governato da ministri africani anziché italiani. Se fosse stata svedese, poco cambiava.
      Semmai a creare la mitologia e la simbologia del colore sono proprio quegli altri, tutti i progressisti che sono tutti felici per la ministressa “di colore”, come dicono loro (vorrei capire in che senso “di colore” non è un’etichetta razziale, visto che fa riferimento alla pigmentazione) e quindi è chiaro che uno poi risponde a tono.

    • mirkhond scrive:

      Dal nome, presumo che sia cristiana…
      Speriamo che non sia solo uno specchietto per le allodole alla Obama….
      Specchietto così caro al buonismo dell’ala sinistra del monolite liberale che ci governa, e ispirato agli usa….

      • daouda scrive:

        Sti cazzi dello specchietto per le allodole. E’ inguardabile in tutti i sensi come cosa cazzo…

        • Ritvan scrive:

          —E’ inguardabile in tutti i sensi come cosa cazzo…daouda—
          Berlusconide che non sei altro!:-)

          P.S.Riferito a un simile “apprezzamento” fatto in privato da Berlusconi sulla Merkel…anche se lui pare non dicesse “inguardabile” ma un’altra parola:-)

        • daouda scrive:

          Io non sono libertino né socialista, mi spiace.

          p.s. è più inerente la battuta sulla Bindi credo, a sto punto, se devi proprio annà a parà st’aspetto qua.

      • Francesco scrive:

        insomma, con tutta la cattiva volontà, questa è una nera immigrata

        una delle migliori notizie dalla composizione di questo governo, io coi razzisti ho un rapporto abbastanza conflittuale

        speriamo facciano quello che devono: rendere le prossime elezioni utili per il paese

        • PinoMamet scrive:

          OMDAF!

          Colgo l’occasione per aggiungere:
          io non vedo tutto questo famoso buonismo di sinistra che esalta un ministro nero solo perché è nero.
          Ho dato un’occhiata a Repubblica e l’Unità, che dovrebbero essere i campioni del suddetto buonismo, e non ci ho letto niente di simile.

          Ho letto invece che il solito leghista non ha perso occasione di dire la solita stronzata, che si poteva evitare.

          Cominciamo a rimettere le cose nella loro prospettiva. Mo’ non è che con la scusa che “tanto gli altri sono solo ipocriti buonisti”, allora il razzismo diventi una bella cosa, eh?

        • mirkhond scrive:

          “il solito leghista non ha perso occasione di dire la solita stronzata, che si poteva evitare.”

          Già. Il solito Matteo Salvini…..

        • Moi scrive:

          Ma Matteo Salvini non era stato beccato assieme a una certa sognorina “Lumumba” dal cognome nonché dall’ aspetto non prettamente 😉 Norreni ?!

        • mirkhond scrive:

          Questa mi giunge nuova…
          Raccontaci, Moi, raccontaci delle gesta amorose del buon Salvini….. 🙂

        • Peucezio scrive:

          “Ma Matteo Salvini non era stato beccato assieme a una certa sognorina “Lumumba” dal cognome nonché dall’ aspetto non prettamente Norreni ?!”

          Beh, ma almeno non ha preteso di farla ministro…

      • Peucezio scrive:

        “Speriamo che non sia solo uno specchietto per le allodole alla Obama….
        Specchietto così caro al buonismo dell’ala sinistra del monolite liberale che ci governa, e ispirato agli usa….”

        Che altro vuoi che sia? Lei sarà anche in perfetta buona fede, ma il senso della cosa è quello.

        • Francesco scrive:

          però è ben vero che ai negri ancora gli facciamo il verso della scimmia!

          quindi ci meriteremmo pure la ministra solo perchè nera, ammesso che non abbia qualità di suo

          la gente va insultata singolarmente, non a prescindere!

          😉

        • Peucezio scrive:

          Io infatti mica insulto lei, che sarà una bravissima persona, ma colui che l’ha messa lì. E tutto il suo schifoso retroterra buonista-progressista.
          Il problema, non dimentichiamolo mai, non sono gli immigrati. Gli immigrati sono povera gente che viene qua sperando in una vita un po’ più decente e a cui va semmai solidarietà umana. Il problema, anzi, la piaga, sono gli immigrazionisti italiani.
          E tutto il sistema che favorisce la circolazione di manodopera sempre meno qualificata e più sfruttata.
          Io voglio frontiere sia per gli uomini che per le merci, non per una cosa sì e per l’altra no, come quei rimbambiti dei no-global.

        • daouda scrive:

          Apparte che non si deve insultare nessuno, quella là non è che ha avuto decenza individuale da rifiutare di fare una vita che non le deve appartenere da straniera. E’ complice, pur se veramente poco, anche lei.

  41. mirkhond scrive:

    Per Daouda

    Il racconto dell’Esodo a cui ho accennato, mi serviva come metafora del difficile riadattamento di un popolo alle sue ancestrali abitudini, sia pure sotto un possente movimento di rivoluzione teologica monoteista.
    Quanto al rapporto tra Mosè ed Aton, la questione è vecchia di quasi un secolo e fu lanciata da Freud se non sbaglio.
    Ne ho letto qualcosa.
    Ora tutto è possibile. Anche che Mosè (il cui nome sembra avere una radice egiziana) potrebbe esser stato un seguace di Aton e vicino ai circoli religiosi del faraone Akhenaton (metà del XIV secolo a.C.), e primo monoteista DOCUMENTATO della storia.
    E tuttavia Amenofi IV/Akhenaton vedeva l’UNICO DIO nel disco del sole.
    Mentre nella Bibbia Dio E’ PURO SPIRITO da CUI tutto è stato creato, sole incluso, che proprio come TUTTE le SUE creazioni non puo’ essere adorato……
    Una differenza non di poco conto…
    Personalmente credo che Akhenaton abbia intuito qualcosa del MISTERO di Dio, ma questa intuizione morì con lui, e i suoi successori tornarono al normale politeismo egiziano, cercando addirittura di cancellare la memoria, in quanto “eretico”…
    Il Monoteismo ebraico, quale che sia la sua origine, dovette sorgere tra il Sinai e l’Higiaz settentrionale, ed i primi adoratori di Jahwh, potrebbero esser stati i Madianiti arabi (o almeno una minoranza tra essi), citati nella Bibbia.
    E di cui, un loro sceicco, Jetro/Reuel (Shuayb nel Corano), è definito sacerdote.
    Un sacerdote il cui luogo di culto curiosamente coincide col LUOGO in cui Mosè viene chiamato da Jahweh!
    In documenti egiziani del XIII secolo a.C. infatti, si afferma che alcune tribù shasu (beduine) adoravano un Dio chiamato Jahweh!
    Jahweh che poi non E’ altro che il sinonimo sinaitico di EL, il dio supremo dei Semiti.
    ciao!

    • daouda scrive:

      Non comprendo perché tu debba vedere dietro ad ogni riferimento cosmico un naturalismo per forza di cose.
      Oltre questo mi sembra che la tua visione di un Egitto sconfitto a Canaan dagli àbbrei ( e nessun relativo esodo se ricordo bene ), con ad un’altra visionedi di un possibile scontro religioso-civile tra i ripristinatori del vechhio culto ed i difensori del monoteismo appena sorto possano essere entrambe una valente spiegazione per l’episodio dell’esodo , indipendentemente dal valutare la figura egizia o no di Mosè.
      Grazie per avermi ricordato i Medianiti, ricordavo invece avessi scritto di moabiti.Ad ogni modo tutto torna, secondo me, a conferma dell’ebraismo come evoluzione ( ribadisco evoluzione poiché è l’UNICA religio che parte dal nulla per strutturarsi , ed è qui il senso metafisico della sua elezione ) coinfluente dei tre rami semito-camito-jafetico includendo il monoteismo zoroastriano.

  42. Moi scrive:

    SE (!) la Faccetta (è proprio piccolina di statura) Nera Piccola Abiss _ pardon Congolese 😉 _ l’ han messa su per far contenti i Buonisti … la Krkukkona (si capisce che è un ex atleta professionista) l’han messa su per far contenti quelli di Stormfront ?! 🙂 😉

  43. mirkhond scrive:

    Personalmente non ho nulla contro la signora Kyenge (di cui ho sentito parlare solo oggi), ne contro la signora Idem, entrambe cittadine italiane.
    Speriamo solo che, al di là delle pur buone intenzioni, il blocco liberale destro-sinistro si ricordi anche dei tanti Kyenge meno fortunati, e pure dei visi pallidi in condizioni di crescente impoverimento in un sistema che non conosce più la solidarietà….
    Quelli come Matteo Salvini sono bravi solo a fare la guerra ai poveri, invece di COALIZZARE i poveri nella COMUNE lotta per la sopravvivenza e un avvenire più dignitoso e meno incerto…..

    • Peucezio scrive:

      Capisco il tuo tipo di sensibilità, ma non lo condivido molto. Se io non ho il pane per i miei figli, sfamo prima loro che gli estranei, anche se altrettanto affamati, altrimenti sono un padre degenere.

      • Francesco scrive:

        non mi sembra che Santa Teresa di Calcutta sia stata allevata con questa logica, quindi non posso aderire alla tua posizione

        anyway, la tipa è cittadina italiana quindi fa parte di “noi” in ogni possibile senso

        PS ricordatevi Olof Palme!

        • Peucezio scrive:

          Poi dice che il buonismo cattolico è solo dossettiano…
          E’ tutto il cattolicesimo post-conciliare che fa schifo, che sia liberale, marxista o altro.
          Madre Teresa… ma guarda che discorsi mi tocca sentire!Francesco, dai in beneficenza tutto quello che hai, regala la tua casa a una famiglia di immigrati, dedica il resto della tua vita ai poveri e ne riparliamo.

          Il fatto che la cittadinanza possa essere data a chiunque, indipendentemente da dove è nato e da chi siano i suoi genitori è una dimostrazione in sé dei limiti e dell’insufficienza dell’idea di statualità e dimostra come sia urgente il ritorno a forme di associazione degli uomini in organizzazioni di tipo pre-statuale o meta-statuale, in ogni caso non non su base giuridico-formale, ma su vincoli comunitario-familistici.
          Mi convinco sempre di più che lo Stato, lungi dall’essere garante dell’ordine costituito, ne è la negazione ed è quindi un’istituzione intrinsecamente sovversiva.

        • Francesco scrive:

          carissimo Peucezio

          è questione di metodo: quando parla una santa, ha ragione lei, non c’è storia

          e mal me ne incoglie, se tu citi i Vangeli e mi cogli in fallo, di certo non però mi troverai disposto a giustificarmi negando i Sacri testi

          gli è che Dio c’è, quindi mica posso comportarmi come se fosse un distante orologiaio … e poi il liberale sarei io! illuminista!!!

          ciao

        • Peucezio scrive:

          Ma è una santa post-conciliare, santificata da un papa privo di autorità formale.

        • Peucezio scrive:

          E comunque sai che bella santa, una che mi vorrebbe far riempire di stranieri: a quel punto mi voto ad altri santi, che mi facciano grazie meno dannose.

        • Francesco scrive:

          ma non si giudicano nè la Chiesa nè i Santi, o mio carissimo, l’intelligenza ci è data per aderire e obbedire, mica per ribellarci!

          sicuro di non essere un progressista?

        • Peucezio scrive:

          Appunto.
          Si obbedisce al Magistero della Chiesa. Se i documenti conciliari lo contraddicono, o ha torto Cristo e la sua Chiesa o hanno torto gli anni ’60 e io tenderei a propendere per la seconda ipotesi.
          Sulla Tesi di Cassiciacum ci sono fiumi di inchiostro: ti ci rimando, perché ha scritto gente molto più competente di me.
          Sai, io potrei risponderti semplicemente con un discorso anticristiano, accusando il cristianesimo fin dalle origini di buonismo e di essere la base della sovversione moderna, cosa in parte vera. Ma il problema è che l’arrendevolezza verso gli immigrati non è una cosa cattolica in sé. Il cattolicesimo respinge il razzismo biologico, questo sì, ma non nega affatto il valore della patria e il fatto che esista una scala di priorità e di solidarietà. Il mondo anarcoide, cosmopolita e senza confini a cui pensi tu è roba dai figli dei fiori, è il cristianesimo caricaturale degli anni ’60.

        • PinoMamet scrive:

          ” o ha torto Cristo e la sua Chiesa o hanno torto gli anni ’60″

          …resta l’ipotesi che gli anni ’60 interpretassero meglio Cristo e la sua Chiesa rispetto ai decenni precedenti…

          è l’ipotesi che la stragrande maggioranza della Chiesa cattolica ha accolto, per altro.
          E secondo me a ragione.

        • daouda scrive:

          Spezzo una lancia in favore di Pino.

          Il concilio di Trento ha avuto le stesse ripercussioni sulla cattolicità rispetto il concilio vaticano II.
          Se sembra sovversivo l’uno, non può non sembrare sovversivo l’altro.

        • Francesco scrive:

          che gli anni ’60 del secolo scorso siano stati un periodo pessimo è ben evidente, per quanto nessun male di questo mondo possa essere assoluto (ogni tema alla fine rientra nella grande musica di Iluvatar) ma non è mica l’unico caso, neppure limitandosi ai 2000 anni di storia cristiana.

          e immaginare di rifiutare un Concilio in nome del Magistero è più ridicolo che rifiutarsi di trombare Penelope Cruz in nome del machismo!

          con tutti i suoi limiti, e quelli immensamente maggiori e più dannosi dei suoi tifosi dentro e fuori dalla Chiesa, il Concilio Vaticano II è un fatto non eliminabile da nessuno, che sia cattolico.

          a meno che non sia un “cattolico adulto” (absit iniuria verbis)

          ciao

        • Peucezio scrive:

          Chissà i cattolici adulti da dove sono venuti fuori…
          Comunque qui il punto è se vale il principio di non contraddizione o meno. Se non vale, allora possiamo dire tutto, che Dio esiste e non esiste a un tempo, che siamo cattolici e anche satanisti ecc.

          Comunque, se per assurdo avesse ragione Pino, cioè se gli anni ’60 avessero interpretato meglio Cristo rispetto ai secoli precedenti (non la Chiesa, perché la Chiesa è un’entità storica, quindi riferita alla Chiesa è un’affermazione priva di senso), allora vorrebbe dire che il cristianesimo in sé sarebbe un’antireligione.
          Che non sarebbe un’interpretazione nuova né completamente peregrina: c’è un filone di interpretazione, non dico del cristianesimo, ma del messaggio di Gesù, come mera dottrina morale priva di una dimensione sacrale. Ma allora si tratterebbe di una dottrina del tutto mondana e materialista.
          E in ogni caso non tornerebbe comunque un suo inveramento negli anni ’60, perché in quegli anni persino la dimensione morale era andata a carte quarantotto: se il cristanesimo trionfa davvero solo negli anni della rivoluzione sessuale, dell’LSD e di Woodstock, che bisogno c’è di scomodare Gesù, che almeno non era un anarchico in sesno morale. E tantomeno un ateo, visto che fa continuamente riferimento al Padre, al Regno dei Cieli ecc.

      • PinoMamet scrive:

        Francesco quando ha ragione ha ragione!

        • Peucezio scrive:

          Pino, certo che se gli dai ragione solo quando dice cose da comunista, potrete andare sempre d’accordo… 🙂

        • Francesco scrive:

          in effetti il compagno Pino ha gusti molto ristretti 😀

        • PinoMamet scrive:

          Io gli do ragione quando penso abbia ragione, comunque il rispetto per gli stranieri non mi pare tanto una cosa da comunista quanto da cristiano, volendo.
          Ne parla più la Bibbia (quindi anche i cristiani: “tu rispetterai gli stranieri perché anche tu sei stato straniero in terra d’Egitto”) che Marx.

        • Francesco scrive:

          OMDAP

          già la Bibbia era un continuo richiamo ai leghisti ebraici perchè smettessero di maltrattare gli stranieri, e il Vangelo riprende pienamente questo insegnamento

          temo che contro queste Autorità non possa resistere la pur volenterosa Tesi di Peucezio

          🙂

  44. Moi scrive:

    @ Izzaldin / Tutti ***

    Si dice tanto “Terzo Mondo” … ma il “Secondo” esiste ancora ? E SE (!) sì … è solo Cuba e Corea del Nord ? E Cina e India ? E Iran ? Insomma, altro termine-feticcio semplificatorio …

    @ Francesco ***

    Mi sa che ‘sto Governo Letta tira a fare i 5 anni … l’ unica cosa che può fermarlo prima sarebbe una prematura dipartita di Napolitano, che NON gli auguro. I suoi più duri critici devono ritirare fuori le sue dichiarazioni sull’ URSS a Budapest e a Praga, che comunque credo che oggi (!) gli creino un certo imbarazzo.

    Altra pecca di Napolitano passata praticamente (com’era banalmente, tristemente ovvio) inosservata è stato, a mio avviso, il suo accodarsi a-critico alla Vulgata Librocuoresca sul cosiddetto Risorgimento …

    • Moi scrive:

      Dando per scontato lucidità e salute in età avanzata, può darsi che Napolitano si dimetta al quinto anno di mandato, senza stare a fare anche l’ultimo biennio del secondo mandato.

      • mirkhond scrive:

        E’ possibile, se ragioni di salute, o di equilibri politici auspicati dai centri del potere eurocratico, saranno rassicurati contro la cosiddetta antipolitica grillina….

    • Francesco scrive:

      x Moi

      non vedo come un governo di coalizione così ampia possa fare quelle riforme economiche che gli permetterebbero di reggere per 5 anni.

      il PD è a pezzi prima ancora di cominciare, il PDL mi pare fermo alla campagna elettorale passata, il Centro ha fallito tragicomicamente: sarebbe un miracolo se a metterli insieme combinassero qualcosa!

      legge elettorale + semipresidenzialismo e poi al voto

      ciao

      • PinoMamet scrive:

        Magari prima potrebbe anche abbassare un po’ le tasse (comprese le accise sul carburante, dai, fammi sognare) e poi sì, d’accordo, al voto!

        E ti dirò di più: l’Italia ha superato la minore età (anche se i politici ci giocano, come se loro fossero più responsabili degli altri cittadini, e non meno, come purtroppo hanno spesso dimostrato..) ed è ora che il presidente della Repubblica se lo scelgano i cittadini.

        Ammesso che serva a qualcosa, il presidente della Repubblica (ma in fondo sì, in chiave polibiana: i consoli hanno da essere due…)
        e comunque, un bel taglione anche alle spese sue, via.

        • Francesco scrive:

          abbassare le tasse? ovvia, ti stai berlusconizzando?
          i nostri creditori son lì che aspettano solo una nostra sbracatura sul fronte del bilancio pubblico per infilarci un bel palo non appuntito lì ‘ndove non batte il sole!
          o si taglian le spese per pari, o maggiore, ammontare, e mal per chi di quello malamente campa a spese altrui, o ‘un si può tagliare neppure un quattrino di imposte!
          usa i mezzi, o misero, come pur facc’io, a salvaguardia dello scarso borsello!

          😉

          NO: un console, uno, e che comandi. poscia lo si vota o lo si caccia. ma intanto che comandi.

  45. mirkhond scrive:

    “Altra pecca di Napolitano passata praticamente (com’era banalmente, tristemente ovvio) inosservata è stato, a mio avviso, il suo accodarsi a-critico alla Vulgata Librocuoresca sul cosiddetto Risorgimento …”

    Cosa abbastanza grave per un …napolitano!
    Sob!

    • PinoMamet scrive:

      Sai che circola la voce che Napolitano sia figlio illegittimo di Umberto di Savoia?
      Che avrebbe messa incinta una dama di compagnia della moglie, la madre di Napolitano appunto, prima di scappare a gambe levate dall’Italia.

      Io te la racconto come l’ho sentita, e altri particolari non ne ho.
      Però la voce dà tutta una nuova luce agli scherzi su Re Giorgio; va bene la facile omonimia con altri regnanti che giustifica lo scherzo, ma nessuno ha mai detto Re Ciampi, che io sappia, ma neppure Re Leone…

      E, tanto per fare un po’ di complottismo puro e semplice, dà conto anche del suo essere atlantista di ferro e, si direbbe, quasi “infiltrato NATO” nel PCI.

      Comunque io non giudico malissimo questo nuovo governo, nonostante tutto, ma non mi è piaciuto che Napolitano gioisse così clamorosamente di farsi rieleggere, e che “bacchettasse” folle di politici plaudenti.
      Ma come ti permetti di bacchettare qualcuno?? Questo si crede davvero di essere moralmente superiore, ed è un tratto caratteriale che trovo orrendo, e di solito indice dell’esatto contrario.

      • Peucezio scrive:

        Beh, diciamo anche che i bacchettati non hanno lesinato nemmeno mezzo sforzo per meritarsi una per una tutte le bacchettate, fino all’ultima.

      • Ritvan scrive:

        —-Sai che circola la voce che Napolitano sia figlio illegittimo di Umberto di Savoia? Che avrebbe messa incinta una dama di compagnia della moglie, la madre di Napolitano appunto, prima di scappare a gambe levate dall’Italia. PinoMamet—
        Ehmmm…dato che la Sacra:-) Wiki ci informa che Giorgio Napolitano è nato nel 1925, mentre Umberto di Savoia si è sposato nel 1930, la suddetta ipotesi mi sembra un pochino:-) improbabile.

    • Peucezio scrive:

      ““Altra pecca di Napolitano passata praticamente (com’era banalmente, tristemente ovvio) inosservata è stato, a mio avviso, il suo accodarsi a-critico alla Vulgata Librocuoresca sul cosiddetto Risorgimento …”

      Cosa abbastanza grave per un …napolitano!
      Sob!”

      E’ un presidente della Repubblica, che deve dire? Non può non allinearsi alla retorica ufficiale.
      Io non amo affatto Napolitano, per i poteri di cui è espressione e per una serie di scelte che ha fatto, anche se d’altra parte ammiro anche un uomo che a quell’età ha la forza di sobbarcarsi impegni e responsabilità di quell’entità.
      Ma il problema della revisione storica e ideale del risorgimento è un problema sia storiografico che civile e morale, che però deve vedere un’organico lavoro di smantellamento di una serie di miti e di capovolgimenti delle ragioni e dei torti, che non può essere opera di un presidente della Repubblica, che semmai se ne può fare interprete a posteriori.
      Certo, poi sarebbe bello che ce ne fosse uno che cominciasse a veicolare o ad accennare certe cose, ma il contentino alla retorica di regime non potrebbe comunque evitarlo, finché il mito fondante è questo, che esalta i criminali a scapito delle loro vittime.

  46. mirkhond scrive:

    Comunque il blocco liberale si è compattato CONTRO Grillo, e cercherà di tenere il più possibile, proprio perché legato ad obbedienze eurocratiche, che Grillo vorrebbe scardinare.
    Se le elezioni ci saranno tra pochi mesi, o tra un anno, non credo che i 5stelle avanzeranno..
    L’occasione unica che hanno avuto è ormai sfumata, e l’effetto blitzkrieg non è ripetibile, che i vecchi volponi+renzy stanno già lavorando alla possente diga eurocratica….
    Ci mancava infine pure il casuale attentato di stamattina, a consacrare nel sangue il nuovo/vecchio ordine ……

    • PinoMamet scrive:

      Non so cosa sia di preciso che mi dà così fastidio in questo tipo di affermazioni, e capisco anche che sia un modo di dire comune, e lo si usi senza pensarci troppo; e senz’altro Slavini ha detto cose peggiori;
      ma niente da fare, trovo insopportabile la definizione di “casa nostra (vostra, loro)” riferita a uno Stato.

      “Gli italiani che si sentono stranieri a casa loro”… Ora, Salvini, puoi denunciare il “degrado” di certi quartieri, la delinquenza ecc. ecc.
      Puoi anche avere la tua parte di ragione: anche se questo in effetti dimostra proprio la necessità di un ministero per l’integrazione, e non il suo contrario…

      ma fammi il favore, non parlare di “casa”!

      è una di quelle cose che trovo proprio odiose, sullo stesso piano di “buon senso”, “come si è sempre fatto”, “a memoria d’uomo” e così via.

      Quelle frasi un po’ paternaliste, da genitore rimbambito che non vuole che i bambini facciano casino, ma solo perché lui deve guardare la TV, da imprenditore che si alliscia gli operai, ma solo per decurtargli lo stipendio, da prete che finge di capire i tuoi problemi, ma solo per tenerti buono…

      “da che mondo è mondo”, “casa mia”, “buon senso”, dargli fuoco a tutti!!

      • Peucezio scrive:

        Vabbè, questo è dovuto al fatto che ci sentiamo in dovere di concepire lo stato come qualcosa di puramente legale, formale, come una Gesellschaft anziché come una Gemeinschaft (tra l’altro in italia le Gesellschaften non hanno mai funzionato sul serio), per cui l’uomo moderno aborrisce l’idea dello stato come “casa”.
        Il guaio peraltro è che gli stranieri non è che vanno nello “Stato”, che è un’entità astratta, ma vanno su un territorio e in mezzo a delle persone, che esistono indipendentemente dallo Stato e, aggiungerei nel caso italiano, quasi suo malgrado.

        Poi è verissimo che i leghisti da una parte dicono che pretendono che gli stranieri si integrino e dall’altra criticano l’integrazione. Il concetto è: non li voglio, ma se proprio ci devono essere devono diventare uguali a noi. Che è ovviamente un’assurdità, perché un essere umano non è una tabula rasa, il disco rigido di un computer, che formatti e sei a posto.

        • Ritvan scrive:

          —Poi è verissimo che i leghisti da una parte dicono che pretendono che gli stranieri si integrino e dall’altra criticano l’integrazione. Il concetto è: non li voglio, ma se proprio ci devono essere devono diventare uguali a noi. Che è ovviamente un’assurdità, perché un essere umano non è una tabula rasa, il disco rigido di un computer, che formatti e sei a posto. Peucezio—
          A un esimio filologo par tuo non dovrebbe sfuggire il fatto che quello che vogliono i legaioli in italiano si chiama “assimilazione” e non “integrazione”. Sono due concetti alquanto diversi…..

      • PinoMamet scrive:

        ” per cui l’uomo moderno aborrisce l’idea dello stato come “casa”. ”

        Ma no, è proprio che una casa è una abitazione, uno Stato no.
        Mi fa ugualmente schifo quando si parla di “azienda Italia” o espressioni similari;

        e mica solo per lo Stato, eh? Anche le espressioni tipo “crediti” e “debiti” usate al posto delle vecchie e validissime “sufficienze” e “insufficienze” a scuola (parallele ai “presidi manager”: se ne parlava in un articolo postato qui da Mirkhond), e in generale tutte le occasioni in cui si usano le parole per trasformare una cosa nell’altra, con lo scopo subdolo di schiaffarcelo in culo…

        cominciamo a chiamare le cose coi loro nomi.

        • Peucezio scrive:

          In generale sul linguaggio e i nomi hai pienamente ragione.
          “Debiti” e “crediti” per la scuola e l’università fanno venire l’orticaria anche a me.
          Però l’idea del territorio come cosa propria, come estensione della casa, anzi, la mancata distinzione in sé fra pubblico e privato e l’idea dello spazio come comunitario e al tempo stesso legato agli individui e alle famiglie è proprio un’idea premoderna, che non ha a che fare con la mistificazione semantica del linguaggio contemporaneo.

        • mirkhond scrive:

          Concordo al 100% con Pino…
          La cosa che mi fa più schifo è associare un bene pubblico come DOVREBBE essere la Sanità a criteri AZIENDALI…
          E ne so qualcosa, avendoci purtroppo a che fare con quel mondo…..
          ciao!

        • Francesco scrive:

          Mirkhond

          forse dovresti guardare al costo delle prestazioni sanitarie: non basta dare nome a qualcosa di “bene pubblico” per renderlo disponibile

          per non parlare della malagestione dei fondi destinati a fornire quel bene al popolo e finiti a fare altro, cosa che dura tutt’ora

          l’aziendalismo, anche eccessivo, è nato per motivi molto concreti

        • daouda scrive:

          La sanità non è un bene comune. Studiatevi i romani cazzo.
          Se invece intendete per bene pubblico un bene statuale della collettività inerente, ugualmente ciò varebbe per le strutture ospedaliere semmai ( che fanno schifo e sono antiquate e fatiscenti ) e non per la sanità/salute in sé come concetto.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Daouda, accendo il cervello, cazzo. E magari, cazzo, vatti a studiare gli statuti comunali medievali, aricazzo 😀

          Se scoppia un’epidemia non è che io non mi ammalo solo perché il mio patrimonio è distinto dal tuo… ah, dimenticavo: le epidemie non esistono, ma è tutta questione di miasmi e di ebrei che avvelenano i pozzi…

        • daouda scrive:

          Maurizio non conosco gli statui medioevali ma la solidarietà corporativa delle gilde non è equiparabile all’istituzione statuale ( come neanche alla previdenza pubblica essendo le gilde istituzioni private ).
          Ad ogni modo quello che sfugge è che la salute non è una proprietà ed è cosa inerentemente individuale.
          Quel che voglio comunicare è che innanzitutto non esiste un bene comune che è la salute , in sé stesso, e che se proprio si deve parlare di bene pubblico, si parla delle strutture che sono proprietà dello statuale e del servizio che esse svolgono, non dell’oggetto in sè, che sarebbe una clamorosa assurdità.

        • Ritvan scrive:

          @ daouda e MT
          Ehmmmm…scusate, tanti cazzi&controcazzi anche da parte mia:-), ma con tutto il rispetto pei romani, gli statuti comunali medievali e cazzi vari:-), forse quando si parla di salute sarebbe opportuno rifarsi semplicemente alla Costituzione Italiana…sì, daouda, lo so, la Costituzione per te è illegittima, ma ti ci dovrai abituare, in attesa di avere una Costituzione di tuo gusto, cazzo!:-)
          “Art. 32. (par.1)
          La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. “.

          Da cui ne discende che:
          1. Il diritto individuale alla salute è considerato dalla Costituzione un diritto umano fondamentale, da tutelare da parte dello Stato.
          2. La tutela di tale diritto è considerato anche essere nell’interesse della collettività.
          3. Lo Stato è obbligato a garantire cure gratuite solo agli indigenti, ovvero a chi non può curarsi a proprie spese.
          4. Non è detto da nessuna parte che la Sanità dovrebbe essere ESCLUSIVAMENTE pubblica. In effetti esiste anche la sanità privata convenzionata e non mi pare che qualcuno abbia dimostrato la sua incostituzionalità.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Daouda, ariaricazzo 😉 sto parlando di provvedimenti di “diritto pubblico” a tutela della salute collettiva, come l’istituzione di quarantene e simili. Nascono nel Medioevo, segno che forse ci si è sempre resi conto che la salute (anzi, la sua assenza) è qualcosa di “contagioso” e collettivo.
          Le ordinanze sulla localizzazione delle tintorie e dei laboratori di pellame, sui macelli, sulla pulizia delle strade, sulle acque reflue, sugli interventi sanitari di emergenza…
          Ariariaricazzo, è storia, mica cotica.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          @ Ritvan.
          Lo so benissimo, ma Daouda fa un suo ragionamento valido solo nel Meraviglioso Mondo di Daouda. Questo ragionamento ha delle premesse che si basano su presunti dati di fatto del mondo reale e quindi mi tocca smontargli le sue premesse per dimostrargli che neppure nel Meraviglioso Mondo di Daouda funziona come dice lui.

        • daouda scrive:

          x Ritvan:

          Non serve che io attenda una costituzione di mio gusto poiché ormai non ci sarà più, ED ANZI, se io mi prospettassi di realizzarla compierei un atto simile ai sionisti che, banditi da Dio stesso dalla propria terra, vi si riportano sopra compiendo atto blasfemo.
          Il mio mondo esistette ai tempi di Giustiniano imperatore, con i suoi torti e le sue pecche illegittime anch’esse ma lo scrivo giusto per farvi capire che è un mondo che è esistito eccome, ma voi volete solo rompere i coglioni a me medesimo non avendo altro di meglio da fare visto che i miei non sono affatto assist per farmi deridere sull’immaginifico che potrebbe caratterizzarmi, ma sono concrete disposizioni di un’epoca che fu e CHE E’ GIUSTO CHE SIA MORTA affinché tutto si compisse e fosse lo skandalon.

          Per quanto riguarda il tema in questione, tutte quelle belle cosette che la Costituzione itagliona assicura, alcune condivisibili in sé altre no ( ad esempio non esistono i diritti umani per dire essendo un artifizio retorico, ma esistono solo doveri che gli homini debbono agli altri homini ) NON si può giungere affatto alla concezione che la salute sia un bene pubblico , è scritto proprio lì all’inizio, è cosa INERENTEMENTE INDIVIDUALE.
          Che sia interesse della collettività è ovvio visto che nell’ottica dello statuale moderno, sfruttatore rapace.

          Che lo stato si senta obbligato da se stesso di prendersi cura indubitabilmente di una certa ristretta cerchia ivi descritta MI PARE IL MINIMO dopo tutte le ruberie che compie, almeno quello cazzo ( e manco lo fa il che implica che lo stato contraddice se stesso, ma questo non vi interessa affatto ).

          x Mauricius:

          interventi di diritto pubblico che tutelano la salute MA NON LA DEVONO GARANTIRE GIAMMAI per ogni individuo.
          Non ha senso infatti il medesimo “diritto alla salute” che è un artificio ma semmai la tutela del minimo indispensabile ad ogni homo per essere sano CHE E’ UN DOVERE che tutti gli individui devono alla collettività PENA DIVENTARE CRIMINALI.
          E ciò ha molto molto poco a che fare con come è strutturato il welfare state che ne è la contraddizione in termini poiché obbliga gli individui a dare prestazio ni che non devono spettagli oltre a deresponsabilizzarli.

          Studiatevi cosa sono i beni comuni, la salute non rientra tra questi per forza di cose, anche accettando l’idiozia di un fantomatico diritto alla salute…INDIVIDUALE!

          Per il resto non stai facendo altro che parlare di provvedimenti, appunto, pubblici atti a TUTELARE la salute non ad assicurare un qualcosa come se spettasse a tutti essere in salute. Ma de che?Ognuno ha i cazzi sua…

          Per il resto ti ho risposto sopra.

      • roberto scrive:

        ““da che mondo è mondo”, “casa mia”, “buon senso”, dargli fuoco a tutti!!”

        una ola, e standing ovescion per pino!
        r

        • Ritvan scrive:

          —-““da che mondo è mondo”, “casa mia”, “buon senso”, dargli fuoco a tutti!!”
          una ola, e standing ovescion per pino! Roberto—

          Sono abbastanza d’accordo anch’io (tranne che per il buonsenso…quello lo vorrei salvare): paragonare lo Stato alla casa è improprio…al massimo lo si potrebbe paragonare al condominio.

    • Moi scrive:

      E’ il ministero che vorrebbe Magdi Allam _ con l’ intento di rilasciare la cittadinanza su base religiosa … Musulmani per ultimi a fini pedagogici _ una volta confidava che avrebbe potuto darglielo Berlusconi … di per sé l’ idea di un Ministero per l’ Integrazione NON la trovo sbagliata, specie in un Paese come l’ Italia tristemente noto per il Familismo Amorale e l’ Assistenzialismo.

      Quel che NON mi convince è il discorso, tra il serio e il faceto, che “Noi in questo Paese ci siamo nati, sappiamo come funziona … le regole servono apposta per voi che siete nuovi” [cit.]

      • Moi scrive:

        Personalmente, anche se sono tendenzialmente poche in Europa, trovo abbastanza inquietante l’ idea di incontrare la Tessitrice d’Ombre 🙂 😉 per strada …

        • PinoMamet scrive:

          E chi cavolo è?

        • Moi scrive:

          Ma dài che lo sai … l’avrai vista un sacco di volte. Ti dò un suggerimento: hai presente il bel ponte roseo austero con le due Munaqabat _ u cum eli s’ciàmen _ nel templéit 🙂 di ‘sto blog ?

          Se arrivassero due Cosplayers di Shadow Weaver / Tessitrice d’Ombre in senso inverso, la principale differenza rispetto alle due Niqabofore, per uno sguardo laico e secolarizzato, sarebbe … cromatico ! 😉

          In rosso anzicché in nero. 🙂

        • Moi scrive:

          Capito adesso, Pino chi è la Tessitrice d’Ombre ?
          … Non dire che vedendo le donne in niqab non hai pensato mai a lei !

          SE Tortuga sta lurkando 🙂 ne gradirei il parere …

        • PinoMamet scrive:

          Moi,
          se è roba di videogiochi mi dispiace deluderti, ma non ne so nulla!
          Davvero, non mi hanno mai attirato particolarmente, non so perché.
          🙁

        • Moi scrive:

          http://he-man.wikia.com/wiki/Shadow_Weaver

          😉 🙂

          … sarà per quello che trovo un po’ spettrali i niqab ?

    • Francesco scrive:

      se non altro mi pare chiaro che Salvini sia il nom de plum di R&T! e che le loro dichiarazioni abbiano lo stesso scopo

      🙁

  47. mirkhond scrive:

    Salvini è bravo solo a fare figure di merda…..

    • Peucezio scrive:

      Povero Salvini…
      E dire che fu proprio un “immigrato” a farmelo scoprire, uno dei miei amici russi, che lo sentì per radio e gli piacque.
      I miei amici russi hanno tendenze leghistoidi, uno perché essendo stato un dissidente perseguitato guarda con antipatia a tutto ciò che sta a sinistra e ha una qualche parentela col comunismo passato o presente e, per converso, apprezza tutto ciò che alla sinistra non piace; l’altro per il motivo opposto: è quasi un po’ nostalgico di Breznev e quindi non gli dispiacciono le posizioni conservatrici basate su legge e ordine. Ovviamente sto schematizzando moltissimo le loro posizioni e non so quanto vi si riconoscerebbero, formulate in questi termini, ma credo di cogliere una parte della verità.

  48. Moi scrive:

    http://www.cattolicesimo-reale.it/wp-content/uploads/2010/06/matteo-salvini.jpg

    Gli articoli non riesco a caricarli, troppo vecchi … però mi ricordavo ‘sto fatto dell’ Ex Valletta di Piero Chiambretti Sylvie Lubamba (e.c.) e Matteo Salvini …

  49. mirkhond scrive:

    Questa foto dovrebbe campeggiare per TUTTA Milano, per svergognare il Salvini, quando gli esce la merda da quella chiavica di bocca che tiene……

    • Francesco scrive:

      non credo che nessun elettore di Salvini avrebbe problemi a “utilizzare” le immigrate di colore a quei fini

      è altrove che sorgono i problemi

  50. mirkhond scrive:

    “Sai che circola la voce che Napolitano sia figlio illegittimo di Umberto di Savoia?”

    Sì, me la raccontava anche mio padre.
    Che mi diceva che il futuro BIpresidente della repubblica italiana nata dalla resistenza ecc. ecc. non gradiva tale collegamento….
    Napolitano è del 1925, re Umberto II era del 1904. Ci potrebbe stare.
    Lo storico piemontese Gilberto Oneto però, sostiene che l’ultimo re d’Italia fosse gay…
    Quale sarà la verità?
    Quien sabe?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Per me può anche essere il figlio illegittimo di Hitler o di Lorenzo il Magnifico, ma si giudica da come si comporta. E se si comporta da sovrano, favorisce inciuci, tiene al sicuro potentati di vario genere e cerca di insabbiare tutto l’insabbiabile, non c’è storia.

      Che poi ci troviamo in questa strana situazione: il parlamento che dipende da Napolitano per la credibilità approva le leggi volute dal programma indicato da Napolitano, Napolitano le promulga, il governo di Napolitano le applica, la corte costituzionale scelta per 1/3 da Napolitano, per 1/3 dal parlamento e per 1/3 dalla magistratura, il cui CSM è presieduto da Napolitano e dove la maggioranza (con la riforma proposta dai “saggi” di Napolitano) è politica, ne giudica la costituzionalità.
      Sì, direi che la divisione dei poteri è pienamente rispettata,

      • Peucezio scrive:

        E’ incredibile. Basta che uno sia un po’ meno accanito persecutore di Berlusconi, sia pure per fini suoi che non c’entrano nulla con Berlusconi, e tutto in una volta diventa il demonio in terra.
        Quelli come te stanno riuscendo quasi a farmi diventare simpatico Napolitano.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Ma a te sta simpatico pure Mussolini, un maestro di democrazia liberale 😉

          Ho fatto un discorso argomentato sulla mutazione genetica del nostro assetto istituzionale. Ho scritto qualcosa di sbagliato? Libero di correggerlo…
          Comunque, a proposito della tua reductio ad Berlusconem, dovresti essere contento ora che ho indicato un pericolo per la democrazia peggiore di Berlusconi 😀

        • Peucezio scrive:

          “Ho fatto un discorso argomentato sulla mutazione genetica del nostro assetto istituzionale. Ho scritto qualcosa di sbagliato? Libero di correggerlo…”

          Assolutamente no. Il mio non era un discorso sul merito, ma sul meccanismo psicologico che c’è dietro.

          Povero Mussolini, glie ne hanno dette tante, ma il paragone con Napolitano ancora mancava.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Dimenticavo l’argomenti pissicologico.
          Conoscevo un tale che usandolo aveva dimostrato l’inesistenza del sole…

      • Francesco scrive:

        mi pare che tu stia farneticando

        però hai fornito un ulteriore argomento per l’elezione diretta del Presidente e per la cancellazione della nostra ridicola Costituzione!

        che a tuo modo di vedere permette una specie di dittatura del Presidente, mentre era pensata per garantire che nessuni comandasse e il Parlamento stesse al centro … dell’immobilità?

        😀

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Se chiami “immobilità” i contrappesi democratici, sì, più o meno.
          Perché eliminare la “ridicola costituzione” se la si può semplicemente aggirare in nome dell’emergenza?

          Comunque, due voci critiche e nessuno che abbia pensato di confutare… insomma, mica servirà un saggio per dimostrare che va tutto bene 😀

        • Mordeglia scrive:

          contrappesi democratrici? quindi devo assumere che siamo l’unica democrazia sul pianeta, insieme forse all’ONU?

          se vuoi essere confutato, scrivi meno stupidaggini!

          basta ricordarsi i risultati delle ultime elezioni per vedere il tuo castello di carte crollare come una malevola fola

      • roberto scrive:

        OADTMT!

        (dove DT sta per disacordo totale)

    • Peucezio scrive:

      Gilberto Oneto sostiene tante cose… E’ un razzista antimeridionale da quattro soldi. Ho avuto la sventura di sentirlo in una conferenzina: un imbecille integrale.

  51. Ritvan scrive:

    Io, invece, vorrei fare profonda autocritica bolscevica:-) e ricoprirmi il capo di cenere per non aver tifato Rodotà al totopresidente…ho scoperto – purtroppo in ritardo – che Stefano Rodotà è un Fratello Illirico:-), ovvero appartenente a una famiglia arberesh calabrese.

    P.S. Pino, ti prego, ti scongiuro, non chiedermi cosa significa “rodotà” in illirico, eh!:-)

  52. daouda scrive:

    Il fatto che sia cristiana ed abbia indiscussi meriti personali ( spero , almeno credo ) coincide con una visione Romana della cittadinanza che implica diritti politico-religiosi.
    Il problema è che non siamo in un Impero tradizionale , ma in una situazione illegittima , per cui una comunità di popolo viene governata da uno straniero ( indipendentemente se negra o no ) il che è in questi termini inamissibile.
    Il fatto poi che sia donna è un altro simbolo di sovversione politica, oltre ovviamente alla forma istituzionale in sé stessa, demmogratica, che non ha alcuna validità in sé stessa ( non che le donne non possano governare, ma ciò è solo in termini vicari specifici )

    • Ritvan scrive:

      —-Il fatto che (la ministra di colore-ndr.) sia cristiana ed abbia indiscussi meriti personali ( spero , almeno credo ) coincide con una visione Romana della cittadinanza che implica diritti politico-religiosi. daouda—
      Sì e la supercazzola è sempre più prematurata….:-)

      —Il problema è che non siamo in un Impero tradizionale , ma in una situazione illegittima, per cui una comunità di popolo viene governata da uno straniero ( indipendentemente se negra o no ) il che è in questi termini inamissibile.—
      “indipendentemente se negra o no”…ma com’è umaaaaaano lei:-)…il premio Martin Luther King le andrebbe addirittura stretto, cribbio!:-).
      Scherzi a parte, la signora in questione non è “uno straniero”, bensì una CITTADINA ITALIANA, e come tale ATTUALMENTE gode di TUTTI i diritti degli altri cittadini italiani, compreso quello di fare il ministro, se chiamato a tale compito. Poi, con calma, quando tu avrai sanato tutta ‘sta illegittimità dilagante:-) vedremo di introdurre nella Costituzione del Nuovo Cristianissimo Impero:-) la distinzione fra cittadini italiani di serie A, B, C, D…con relativi diritti&privilegi, cazzo!:-)

      —Il fatto poi che sia donna è un altro simbolo di sovversione politica, oltre ovviamente alla forma istituzionale in sé stessa, demmogratica, che non ha alcuna validità in sé stessa ( non che le donne non possano governare, ma ciò è solo in termini vicari specifici )—
      Il Mullah Omar gradisce molto tale daoudapensiero e mi incarica di mandarti i suoi più fraterni saluti, Fratello!:-)

    • PinoMamet scrive:

      Daouda

      tutto ciò sarà verissimo in quello che Mauricius definisce il Meraviglioso Mondo di Daouda… talmente meraviglioso che guarda, puoi tenertelo 😉

      ma visto che l’Impero Tradizionale non esiste (e non credo sia mai esistito storicamente, a dire il vero; secondo me se gli andavi a dire “tradizionale”, a Ottaviano Augusto, ti rideva in faccia… ) e che non ci sono fondate speranze, o per meglio dire timori 😉 , di rivederlo spuntare a breve, ogni tanto potresti anche pensare anche al nostro quotidiano, orrendo, sovversivo, illegittimo ;= ordinamento attuale…

      nel quale la cittadinanza è una faccenda che ha un significato ben preciso. La Kyenge ce l’ha, e stop.

      ciao!

      • Peucezio scrive:

        Pino, non è vero che se dicevi “tradizionale” ad Augusto ti rideva in faccia: non è un caso se formalmente ci ha tenuto a mantenere tutte le istituzioni repubblicane e a dare l’impressione della continuità. I Romani erano dei fanatici conservatori che fondavano sempre la validità delle istituzioni politiche, culturali e religiose sull’autorità della tradizione e degli avi. Tu che sei un fine classicista lo sai meglio di me.

        • Moi scrive:

          Il fatto è che l’ unica zona d’Italia ad aver fatto proprio il concetto di “Res Publica” ancora fino a oggi _ o di sicuro comunque quella che più di ogni altra lo ha fatto_ è proprio quella compresa fra il Po e l’ Appennino.

          Che la Congolese Cécile Kyenge e la Tedesca Josefa Idem, prime Ministre Migranti nella Storia d’ Italia, vengano proprio da Modena (Emilia) e Ravenna (Romagna) NON è casuale.

          Punto.

        • PinoMamet scrive:

          ” Pino, non è vero che se dicevi “tradizionale” ad Augusto ti rideva in faccia: non è un caso se formalmente ci ha tenuto a mantenere tutte le istituzioni repubblicane e a dare l’impressione della continuità”

          Ma è proprio questo il punto!
          Hai perfettamente ragione, i Romani erano dei fantastici conservatori, e uno leggendo la Notitia Dignitattum ci ritrova in pratica tutte le cariche repubblicane, e molte di più…
          perché i Romani non abolivano niente (o molto poco).

          Facevano un’altra cosa, cioè un po’ per volta, o tutto d’un botto in certi casi, svuotavano le cariche di un significato e lo riempivano di un altro.
          Hanno mantenuto anche il rex, per dire: gli serviva per i sacrifici. Ma mica per altro…

          E Augusto non ha abolito alcuna carica: lungi da lui. Ma intanto manteneva il potere, e ha inventato una cosa sostanzialmente nuova (ci si è arrivati per gradi, d’accordo, con i Triumvirati) e del fatto che fosse nuova era ben conscio.
          Mica era scemo!

          Perciò visto che la Tradizione si rifà a questo Impero come, appunto, Tradizionale: sì, vabbè, ma Tradizionale de che?
          Costantino era il punto d’arrivo di una lunga evoluzione, mica la riproposizione di un modello a-storico.

          Stava ben dentro la Storia, che al contrario dell’araba fenice della Tradizione, è una cosa che muta continuamente.

        • PinoMamet scrive:

          ” Il fatto è che l’ unica zona d’Italia ad aver fatto proprio il concetto di “Res Publica” ancora fino a oggi _ o di sicuro comunque quella che più di ogni altra lo ha fatto_ è proprio quella compresa fra il Po e l’ Appennino.”

          Concordone, concordissimo!!

          Rivendico, come sai, il fatto che l’EmiliaRomagna sia l’erede della mentalità romano-antica.
          E penso anche di un bel po’ di quella etrusca, sempre tenendo presente che è la regione “bastarda” per eccellenza, e bastardi, nel senso di meticci, erano gli etruschi che ci abitavano 😉

        • Peucezio scrive:

          Ma la tradizione è adattamento, è stratificazione culturale, è appunto trasmissione. Le dottrine più antitradizionali sono proprio quelle che si rifanno a presunte origini, alla purezza, all’archeologismo di una fedeltà filologica inesistente o irrilevante.

          Sull’Emilia: è verissimo. Non c’è dubbio che una forte capacità di integrare deriva anche e soprattutto da un tessuto civico a sua volta integrato, erede di una tradizione comunitaria e civile forte.
          Il problema è il solito: spesso per contrastare la modernità bisogna usare i suoi strumenti. Una società “accogliente”, che non ghettizza, sarebbe in astratto un modello migliore di società, perché più integrato, ma in un mondo capovolto, con dinamiche travolgenti, un simile modello morbido è alla lunga perdente, perché favorisce un’assimilazione di massa che in prospettiva è destinata a travolgerne i connotati. Ovviamente sono fenomeni su scala secolare e noi non faremo in tempo a vederli.

      • daouda scrive:

        x Ritvan:

        – “Sì e la supercazzola è sempre più prematurata…”
        No. Coincide appunto con una visione universalistica di stampo Romano.

        -Non è che non sia umano, è che un negro è molto più distante da me che un padano.

        -ob torto collo è una cittadina della repubblica italiana, ma non è italiana per definizione.Lo poteva essere solo se il padre era cittadino italiano ed italiano de sangue.

        -Come ho scritto altrove io faccio da dirimente, non voglio ripristinare alcunché.

        -“Il Mullah Omar gradisce molto tale daoudapensiero e mi incarica di mandarti i suoi più fraterni saluti” Quando qualcuno dice bene dice bene. Mi spiace solo che sia una finzione poiché avrei gradito.

        x Pino:

        Tutto ciò era verissimo nell’impero romano-cristiano.

        L’impero tradizionale è la forma imperiale universalistica di governo che riunifica le varie natzioni all’interno di una determinata confessione religiosa che và tutelata in dottrine ortodosse e veritiere e disposizioni pratiche fedeli a queste.
        E’ esistito eccome.

        Io penso tutti i giorni all’attuale constatando come devii dall’ordinamento sacro e dalla naturalità delle cose, pregando e prodigandomi come posso, fattualmente, per il bene e contro il male.
        Potrei fare di meglio, è sicuro.

        Che l’impero cristiano-romano rispunti fuori è inammissibile. Una caricatura di questo però avverrà con l’anticristo, ma sarà caricatura di ogni vero governo legittimo.

        La signora nera in questione è cittadina italiana come una futura legge a favore della pedofilia.
        Non si può non gridare allo scandalo in un caso e non nell’altro.

        Qualsiasi romanistico riderebbe sulla tua concezione che hai del rex, che è fondamentale nella sacralità romana.E qualora fosse veramente come dici, sarebbe stato chiaro segno di deviazione e degenerazione della religione romana, come d’altronde è stato.
        La regalità sacra di Augusto non è nuova, ma è una riproposizione universalistica della regalità romulea.

        x Moi:

        Ogni Impero è per definizione repubblica.La forma repubblicana è inerente allo statuale e lo statuale , di qualsiasi forma sia , è pubblico.
        Solo in condizioni non statuali si è fuori dalla repubblica, ma tecnicamente è in’impossibilità.
        Anche 3 clan che si associano fra loro familisticamente sono tecnicamente “stato” e quindi ingenerano fra loro una res-publicae.

        • PinoMamet scrive:

          ” E’ esistito eccome. ”

          Va benissimo, ci sto: ma qual è?

          Altro argomento: dici che non è riproponibile al giorno d’oggi. Lo penso anche io. Ma allora, cosa proponi?
          Voglio dire, qualunque forma statuale attuale la trovi illegittima. Vabbè, ma in qualche modo dobbiamo pur fare no?

        • daouda scrive:

          Pregare e fare nel proprio piccolo e soprattutto non piegarsi. Il nostro tempo è passato ed anzi, visto che l’impero romano cristiano si è distinto spesso per propagare l’eresia e non correggere le illigittimità al suo interno, se non ci si è riusciti allora, beh, non rimane che questo appunto.

          Una cosa contro cui combattere oggi è la digitalizzazione del mondo ad esempio. E qui casca l’asino perché non ha nulla a che fare con il fantomatico razzismo che rinvenite o il maschilismo che rinvenite o l’eterosessualismo che rinvenite. Qui sono tutti d’accordo che la digitalizzazione è bene.
          E invece no.
          Cosa fare? Io lo sò cosa fare Pino ma è difficile.
          Per questo, se ci fai caso, la forma islamica è la forma più adatta contro l’imbarbarimento tecnologista attuale nella sua ortodossia.

        • daouda scrive:

          Un cristiano coerente oggi diverrebbe monaco.

  53. Moi scrive:

    A un esimio filologo par tuo [Peucezio, ndr] non dovrebbe sfuggire il fatto che quello che vogliono i legaioli in italiano si chiama “assimilazione” e non “integrazione”. Sono due concetti alquanto diversi …

    Ritvan
    ————

    Sì, ma è vero anche che Peucezio è troppo di Destra per una distinzione intuitiva fra “Assimilazione” e “Integrazione”; meglio se gliela spieghi … preferibilmente con parole tue, visto che l’ acume di certo non ti manca.
    🙂

    • Ritvan scrive:

      —Sì, ma è vero anche che Peucezio è troppo di Destra per una distinzione intuitiva fra “Assimilazione” e “Integrazione”; meglio se gliela spieghi … preferibilmente con parole tue, visto che l’ acume di certo non ti manca. Moi—

      Stai bestemmiando:-), fratello: io non credo che cotal discendente diretto di Dante:-) non possa fare da solo tale distinzione…in ogni caso, solo se me lo chiedesse lui glielo spiegherei con parole mie, dal basso del mio gommone:-).

  54. mirkhond scrive:

    “Non comprendo perché tu debba vedere dietro ad ogni riferimento cosmico un naturalismo per forza di cose.”

    La mia è una formazione storica, non mistica.
    Detto questo, non mi sembra di negare il MISTERO del Monoteismo.
    Al massimo, solo di rifarmi a studi con ormai un secolo e più alle spalle, che cercano di individuare DOVE Nostro Signore si sarebbe manifestato per la prima volta, stando almeno alla documentazione esistente…
    Poi, come già detto, il Mistero RESTA MISTERO, a cui possiamo inchinarci o rigettarlo, ma non spiegarlo esaustivamente in termini scientifici.
    ciao!

    • daouda scrive:

      Capisco.Però mistero non vuol dire enigma ma semplicemente segreto ossia indicibilità poiché inerente a cose che solo chi realizza può comprendere come il myste che è per l’appunto l’iniziato.

  55. mirkhond scrive:

    Per Peucezio

    Che Oneto sia un razzista anti-noi non ci piove.
    Però da PIEMONTESE (e leghista come il tuo amico Matteo Salvini 🙂 ), ha un approccio molto critico verso il risorgimento e gli stessi Savoia, dinasti innanzitutto del SUO paese.
    La storiella di Umberto gay, potrebbe comunque essere anche una montatura di origine mussoliniana, tesa a screditare il principe e (per breve) tempo futuro sovrano d’Italia, date le sue simpatie liberali e una larvata ostilità al troppo potere del duce…..
    ciao!

    • Moi scrive:

      Non credo che uno Storico usi il termine “gay”, che indica un certo orgoglio identitario (tipo il loro presunto monopolio degli Anni Ottanta, che mi sembra più che altro un normale sentimento nostalgico puerile … che poco o nulla ha da spartire con la sessualità) dell’ omosessualità … sarebbe un grossolano anacronismo.

  56. mirkhond scrive:

    Per Peucezio

    Oneto e Salvini hanno verso di noi, gli stessi sentimenti che tu provi verso l’immigrazione da paesi più svantaggiati….
    Come disse il buon professor Bellavista, si è sempre MERIDIONALI a qualcuno…
    ciao!

  57. mirkhond scrive:

    Su Augusto

    Riuscì a far passare una RIVOLUZIONE monarchica, per una restaurazione dei prisci valori di Roma repubblicana.
    In questo, trasse buoni insegnamenti dalle tragiche esperienze dei suoi congiunti Cesare e Marco Antonio….
    Concordo poi con Pino sull’inevitabile EVOLUZIONE dello stato romano da repubblica ad IMPERO, dato che ciò che si estendeva sui TRE continenti che si affacciano sul Mediterraneo, non poteva essere più governato con gli arcaici e SUPERATI criteri di un PICCOLO COMUNE latino.
    Come era stata Roma, nella sua storia più antica (VII-IV sec. a. C.).
    ciao!

  58. mirkhond scrive:

    Per Ritvan

    I Rodotà sono un illustre casato arbereshe di San Benedetto Ullano/Shen Benedhiti (Cosenza).
    Nel XVIII secolo dettero figure come il vescovo Felice Samuele Rodotà, che nel 1723 convinse papa Clemente XII ad istituire il Collegio Italo-Greco, per la formazione del clero uniate, proprio a San Benedetto/Shen Benedhiti.
    Collegio, che divenne anche il centro di studi dell’elite arbereshe del Regno di Napoli!
    Poi abbiamo Pietro Pompilio Rodotà, autore intorno al 1758-1760 circa, di una monumentale opera sullo stato del Rito Greco-Bizantino nei Regni di Napoli e Sicilia, ancora oggi opera storica INDISPENSABILE, per valutare la vastità, la diffusione e la presenza di comunità uniati, monastiche e di villaggio, grike e arbereshe, allora MOLTO PIU’ ESTESE di oggi!
    I Rodotà, forse dovrebbero avere origini tosche come te, e provenire dalla città moreota di Corone.
    Corone, in cui almeno dal XIV secolo (1180 secondo il Dorsa, storico arbereshe del XIX secolo), viveva una cospicua comunità albanese tosca, poi emigrata nel Regno di Napoli nel 1534, dopo che la cittadina moreota, tornò in mano ottomana, dopo una breve conquista asburgica (1532-1534) dell’ammiraglio Andrea Doria, per conto dell’imperatore Carlo V (1519-1556).
    Rodotà come Pappadà (cognome arberesche tosco presente a Farneta, sul Pollino, e pure fondata da Albanesi Coronei), può indicare un’origine tosca di stanziamento romaico (da cui quel finale in vocale accentata, come per i cognomi nostri di origine griko-romaica, es. Calò, Callà, Argirò, Zuccalà, Zuffianò, Laganà, ecc.)
    ciao!

  59. mirkhond scrive:

    I cognomi arbereshe con la vocale accentata, sono indizio di origini da gruppi Toschi stanziati nella Romània/Rumeli tardo-bizantina e primo-ottomana, nei secoli antecedenti (XIV-XVI) al loro stanziamento in Italia!
    ciao!

    • Moi scrive:

      @ MIRKHOND

      Ma Luciano De Crescenzo ci insegnava già nel 1983 che se TU sei un Meridionale Veramente Vero devi sentire scorrere nelle tue vene il Sangue di Leonida I di Sparta che fermò Karà Mustafah a Poitiers 😉 🙂 🙂 😉 … sennò a quest’ora si stava tutti “appecoronati verso LaMecca” [cit.] 😉 🙂 😉 🙂

      • mirkhond scrive:

        Caro Moi

        Pur avendo sangue MAGNOGRECO, per origini calabro-siciliane, il gruppo “terronico” a cui per origini patrilineari paterne e materne, mi sento più legato però è quello NON greco degli Japudi/Japigi, soprattutto ai Cili/Peucezi della Puglia centrale.
        Gente che, pur accettando una profonda influenza greca (almeno nelle aristocrazie), combatté DURAMENTE contro quegli stessi greci di Taranto, che volevano trasformare la mia terra allora NON greca e (quasi certamente) ILLIRICA, in una riserva di schiavi!
        Vedasi la feroce distruzione di Carbina (Carovigno) nel 473 a.C. in Messapia, e le dure lotte antigreche del 470 e 465 a.C., che fecero CROLLARE l’influenza greca in Japudia centrale per 50 anni!
        La storia dell’Italia meridionale e dei rapporti tra le sue genti indigene e/o NON Greche, con i Greci, anche MAGNOGtreci, italioti e sicelioti, non è poi così romantica e lineare a senso unico come vorrebbero raccontarci gente come il pur simpatico Luciano De Crescenzo.
        Che, appunto, ammiro come protagonista della saga di Bellavista.
        Ed è a questo che mi riferivo.
        Non siamo tutti greci, e allora NON tutti volevano esserlo, che i rapporti erano molto più tormentati e conflittuali di quanto si possa credere.
        Roma, potè impadronirsi dei nostri paesi tra il 340 e il 264 a.C., e riconquistarli SANGUINOSAMENTE dopo la guerra di Annibale (218-202 a.C.), proprio per tali CONTRASTI.
        Neapolis (Napoli) chiese aiuto a Roma, nel 326 a.C., terrorizzata dalla minaccia dei Sanniti, stanziati a Nola e nel circondario!
        Archidamo di Sparta (morto a Manduria nel 338 a.C.), Alessandro il Molosso, re dell’Epiro (morto tra Lucania e Bruzio nel 331-330 a.C. circa), Cleonimo di Sparta nel 303 a.C., e infine Pirro, nipote di Alessandro il Molosso di Epiro, nel 280-275 a.C., giunsero nella Magna Grecia, proprio per difenderla dai popoli sannitici e in parte japigi NON greci!
        Pirro giunse in realtà contro Roma, ma sulla scia dei precedenti salvatori dell’ellenismo italiota!
        ciao!

        • mirkhond scrive:

          Mi ricordo ancora la ridicola affermazione di Gianni Agnelli che definiva l’irpino Ciriaco De Mita “intellettuale della Magna Grecia”!
          Irpinia sannitica che tra VI e III secolo a.C., MAI fu parte del mondo magnogreco.
          Ne tantomeno, in epoca romana…..
          ciao!

        • Peucezio scrive:

          De Crescenzo è un napoletano e quindi da parte sua è legittimo.
          La magnogrecità è da intendersi appunto come civiltà, non come dato etnico.
          In questo senso si può intendere un’uscita anche come quella di Agnelli, di cui la cosa sconcertante è il fatto che nell’accezione in cui lo intende lui, che non era certo preoccupato da questioni etnico-linguistiche o di storia preromana, ma pensava alla predisposizione a un pensiero articolato e complesso, lo vedeva come una cosa negativa! E’ impressionante cioè come certi barbari non si siano mai civilizzati del tutto e, quel che è peggio, invece di vergognarsene e di nascondersi, mettendo pudicamente la testa e tutto il corpo nella tazza del cesso sperando così di non essere mai scorti da essere umano, ne vanno pure orgogliosi: come dire: sono un selvaggio, un imbecille integrale, un povero mentecatto col cervello da gallina che non capisce il valore della cultura e me ne vanto pure!
          E questo è stato il massimo capitalista italiano dell’ultimo mezzo secolo. Pensa un po’ come stiamo combinati.

        • PinoMamet scrive:

          Beh

          premesso che la mia stima per la famiglia Agnelli si misura coi numeri negativi,
          credo che all’orrendo vecchiardo le questione etniche, tantomeno quelle lontane nei secoli, non interessassero affatto;
          avrà voluto trovare un modo simpatico per dire che De Mita era inconcludente, e filosofo della Magna Grecia era una definizione che funzionava proprio perché punzecchiava avendo l’aria di elogiare.

          Insomma, non ci vedrei così tanto dietro a una battuta (anche se trovavo schifoso il modo viscido in cui tutti i giornalisti si sperticavano in lodi per ogni minima minchiata che dicesse… davvero scene degne dei film con Al Capone con gli scagnozzi che ridono a crepapelle per le battute più brutte del capo… altro che prendeserla con i “filosofi della Magna Grecia”!)

        • Peucezio scrive:

          Appunto.
          Però la battuta è a suo modo sintomatica. E’ l’avversione verso la cultura, il pensiero: se uno ha un lessico un po’ più ricco e fa un ragionamento più complesso di un sillogismo elementare è un inconcludente, un perditempo.
          Agnelli aveva la raffinatezza intellettuale di una scimmia (senza peraltro avere i pregi di molte scimmie, pregi su cui la nostra amica Lisa potrebbe intrattenerci per ore).

        • Mordeglia scrive:

          beh, non è che Ciriaco abbia concluso granchè, col suo fine ragionare

          e faceva politica, che richiede maggiore concretezza della filosofia teoretica

          quindi il Gianni ci azzeccava, anche se concordo che il servilismo della stampa nei suoi confronti era vomitevole

          ma tra un cagnetto da salotto e un cagnaccio idrofobo non è una bella scelta

  60. mirkhond scrive:

    Per Moi

    “La saga (sabauda ndr.) riprende con Umberto II, il “re di maggio”, che sposa Maria José, figlia del sovrano del Belgio e pronipote di Maria Sofia, moglie di Francesco II di Napoli. Al principe fanno difetto gli ardori sessuali, per lo meno quelli che riguardano il gentil sesso: Benito Mussolini lo fa sorvegliare per registrare i suoi corteggiamenti al tenente dei bersaglieri Enrico Montanari. La primogenita Maria Pia viene al mondo grazie ad un complesso artificio di fecondazione artificiale. A generare gli altri figli pensa il cugino Amedeo d’Aosta e – per l’ultimogenita – un misterioso diplomatico.”

    Da
    Gilberto Oneto
    La Strana Unità
    Il Cerchio p.214.

    Per la presunta omosessualità di Umberto II, Oneto si rifà a :

    Lorenzo Benadusi, Il nemico dell’uomo nuovo, Feltrinelli, Milano, 2005
    Arrigo Petacco, Regina. La vita e i segreti di Maria José, Mondadori, Milano, 2006, pp. 90-91.

  61. Peucezio scrive:

    Ritvan:
    “A un esimio filologo par tuo non dovrebbe sfuggire il fatto che quello che vogliono i legaioli in italiano si chiama “assimilazione” e non “integrazione”. Sono due concetti alquanto diversi…..”

    Lo so bene. Ma ovviamente è un errore, perché, ammesso che sul piano della cultura sia possibile, il DNA come cavolo lo assimili? Certo, dopo generazioni assimili anche quello, ma solo se l’immissione allogena è molto minoritaria, altrimenti sarà lui ad assimilare te.

    • PinoMamet scrive:

      ” il DNA come cavolo lo assimili? Certo, dopo generazioni assimili anche quello, ma solo se l’immissione allogena è molto minoritaria, altrimenti sarà lui ad assimilare te. ”

      Ma questa faccenda del DNA ti dirò mi convince poco. Avrà la sua importanza, non lo nego: anzi conoscerlo bene è fondamentale quando si parla di malattie genetiche e relative possibili cure.

      Ma che abbia una qualche importanza in una nazione, è tutto da dimostrare. A parte che Obama, per dire, mi sembra culturalmente americano quanto il più bianco dei suoi detrattori redneck;

      ma anche a restare da noi, non ho sottomano alcuna prova che io, te e il mio vicino di casa (diciamo l’unico locale, escludendo i meridionali e gli stranieri 😉 ) , condividiamo lo stesso DNA. Il mio vicino di casa, per inciso, non mi somiglia per niente, e per tante cose lo reputo anche un po’ stronzo.
      Ciò nonostante, ci capiamo, parliamo la stessa lingua, lo stesso dialetto se proprio volessimo, e abbiamo un sacco di robe in comune che magari non ho con un tizio che condivide il mio aplotipo (se si chiama così) e che vive, che ne so, in Francia in Belgio in Serbia o in Vaffanculistan.

      Tra l’altro tra i vari paesi europei, credo che in nessuno ci sia un solo “aplotipo”, e l’Italia, da cartine che ricordo, è uno di quei territori dove è presente una varietà maggiore (con alcuni tipici dell’Europa occidentale, altri più comuni in quella orientale e così via).
      Embè, chisse ne frega, no?

      Quanto a “cosa” saremo nel futuro, per me la risposta è semplicissima: saremo quello che già siamo, cioè un popolo di bastardi litigiosi.

  62. mirkhond scrive:

    Per Peucezio e Pino

    Condivido i vostri giudizi sul defunto e fin troppo osannato Gianni Agnelli, ma il discorso si riferiva alla battuta di De Crescenzo citata da Moi.
    Battuta che porta a vedere come omogenea e unidirezionale, una realtà meridionale antica, che in realtà fu molto più conflittuale, articolata e contraddittoria, di quanto possa trasparire ad un certo immaginario di tipo scolastico.
    Che poi questo immaginario venga visto come negativo e perculatorio da parte di un defunto “imprenditore” con le placche d’oro nelle narici, e che “investiva” con i soldi del contribuente pubblico italiano, è un altro discorso.
    Su cui come già detto, concordo pienamente con voi.

  63. mirkhond scrive:

    Per Peucezio

    Ciò che mi sorprende positivamente di te (e ne abbiamo parlato anche qui a Bari), è quel tuo rapporto tormentato e conflittuale con la tua milanesità d’adozione.
    Quel tuo ostinarti a NON sentirti settentrionale, a mantenere i legami con l’avita patria “meridionale”, quel tuo essere amico di Salvini, ma nel CONCRETO del tuo pensiero, disprezzare i “valori” di una certa settntrionalità tipo Oneto e Agnelli.
    Disprezzo che non puo’ che farti ONORE.
    Ho come la sensazione che, se potessi, vorresti stabilirti a Bari per il resto della tua vita, anche se mia sorella, la prima volta che ti ha visto, mi disse:
    ” Sembra proprio un SETTENTRIONALE”, forse per la tua carnagione molto chiara…. 🙂
    ciao!

  64. mirkhond scrive:

    “le donne cristiane devono avere il capo coperto in Chiesa TUTTE mentre se non sposate non è necessario.

    Cioè le sposate possono non portare il velo FUORI dalla Chiesa, le sposate fuori dalla Chiesa lo dovrebbero portare comunque.
    In Chiesa tutt se sopra i 12 anni.”

    Concordo.
    ciao!

  65. mirkhond scrive:

    Se tradizione significa il rispetto per la pudicizia non posso che essere con te, nel club dei biekiSSimi okurantisti retrogradi…
    Se tradizione significa legittimare l’orrore della schiavitù, come il Cristianesimo ha fatto per 19 dei suoi 20 secoli di storia, allora sto coi socialisti di Pino Mamet, con Monsignor Romero e con papa Bergoglio…….
    ciao!

    • daouda scrive:

      Tradizione significa trasmettere ( ergo arricchire ed adattare le basi immutabili della rivelazione , ergo solo quel che è sacrale è trasmissibile e tradizionale, ma è un’ovvietà poiché nel mondo tutto dovrebbe essere sacrale ).
      Chi spaccia bugie è fuori, chi spaccia malvagità è fuori, chi spaccia immoralità è fuori.Questa è la tradizione, il resto è consuetudine od innovazioni biasimevoli come è detto dagli islamici, cosa che per definizione sono erronee per il semplice fatto che essendo fuori dalla verità non si sà più perché le si fà o perché le si immette in circolo.

  66. mirkhond scrive:

    “romanistico”

    Daouda, ma se romanista o laziale? 🙂
    Andrai al concerto “komunista” del 1 maggio?

    • daouda scrive:

      Innanzitutto non disprezzo , in secondo luogo semmai mi focalizzo sul fatto che sia straniera, il cui fatto di essere nera la rende solo più estranea a me di una iberica, una rumena od una scandinava perché così è, in terzo luogo faccio solo i conti con una realtà che non essendo imperiale non può determinare condizioni al riguardo a questa confacienti come i lorsignori ci impongono oggi, poiché altrimenti l’unico discrimine sarebbe stata la professione di fede che lei in quanto cristiana rispetta.
      Il problema vero oltretutto è che è donna, ma questo lo si tacie non sò perché , evidentemente risuona ancor di più il colore della pelle ( di cui io non mi interessavo più di tanto ) rispetto al sesso, segno che il femminismo ha ancora qualche gradino da superare per imporsi come sovversione totale rispetto al multiculturalismo, comunque sia entrambi segno della sovversione.

      Spero sia chiara la mia posizione.

      • daouda scrive:

        intendevo romanistico per intendere gli studiosi di romanistica 😀

        Io ormai sono Romanista simpatizzante laziale poiché non mi capacito di come ci possano essere due squadre della medesima città a meno che non si importi il modello londinese che ogni squadra rappresenti uno ed un solo quartiere della capitale stessa.
        Ovviamente questo non lo dire in giro 🙂

        Comunque sia la s.s. lazio è solo l’VIII squadra di calcio della capitale e questo lo sanno in pochissimi poiché per quanto facciano gli ultras la ggente è caprona. Ero sulla via per diventare un ultrà della Rioma ma poi sono stato male e questa strada è svanita, il Signore mi ha preservato.

        Per il resto il concerto del primo maggio mi fa schifo e non ci passerò.In passato ci sono andato.
        Ad ogni modo a me fanno più schifo i fasci che i komunisti poiché più subdoli.

        • mirkhond scrive:

          In cosa i fasci sarebbero più subdoli?

        • daouda scrive:

          Perché si pongono come terza via sintetica hegeliana, ossia una completa parodia della Tradizione che in quanto tale è per definizione il Centro ed il punto di Mezzo.

          Il fascismo , se lo si studiasse veramente, è molto molto affascinante. Democratico ed elitario al contempo, co nservatore e progressista al contempo,è veramente un’immagine scabrosa del regno venturo dell’anticristo.

          Debord lo definisce un arcaismo, ma in realtà esso era la prefigurazione dello spettacolare integrato che aveva teorizzato nell’88 come fusione dell’americanismo e del sovietismo.

  67. mirkhond scrive:

    Siempre por Daouda

    Scusa, disprezzi la signora Kyenge perché nera, ma vuoi l’Impero UNIVERSALE.
    Non trovi CONTRADDITTORIO che in un impero UNIVERSALE, non possa esserci posto per la signora Kyenge?

  68. mirkhond scrive:

    Inoltre anche tu, come romano de Roma, di origini del Regno di Napoli e ancora più indietro nel tempo, di origini serbo-croate, non ti senti razzialmente disprezzato a tua volta da un Matteo Salvini o da un Gilberto Oneto?
    Che lì mica sono tutti aperti come Pino, eh?

    • daouda scrive:

      Come ho già scritto a sprazzi io ritengo l’Italia quella che và dal Rubicone in giù.
      Salvini mi fà schifo, Oneto nelle sue uscite anche ma ne apprezzo gli studi atti a ribadire la differenza tra noi e loro ( non i giudizi che ne dà ) quantunque ritenga i veneti non appartenenti alla padania cisalpina ma più stretti parenti a noi.
      Ma sono fantasie forse…inoltre ritengo gli Japigi,i Dauni,i Messapi,i Peucezi non illirici ma pelasgi quindi tirreni RITORNANTI IN ITALIA.

  69. Moi scrive:

    Sulla Santità di Madre Teresa, oramai conoscerete tutti, penso, il libro di Christopher Hitchens … egli sarà pure malevolo nelle descrizioni, ma certi fatti non certo edificanti sono documentati:

    Madre Teresa lasciava i malati a soffrire apposta per fortificarli nella Fede MA si faceva curare personalmente nelle Super Clinicone Private NONCHE’ aveva giri finanziari con Dittatori vari, persino il più AntiReligioso di Tutti, anch’ egli Albanese … giusto per dirla tutta.

    • mirkhond scrive:

      Riguardo al defunto Hitchens, non mi sembra però che fosse quel pozzo di obiettività che insinui, visto che era un nemico dichiarato di qualsiasi credo religioso.
      Dunque, non proprio una fonte al di sopra delle parti….

      • Francesco scrive:

        un “simpatico” fanatico con totale ignoranza del cristianesimo e desideroso di vendere copie dei suoi libri

        “rivalutato” solo da chi prende tutto pur di attaccare l’Islam, oltre che dai soliti noti in guerra permanente con la Chiesa (quelli fessi, direttamente con Dio)

        Moi, bocciato per scarsa attendibilità del teste!

      • PinoMamet scrive:

        Non ne so niente ma, tanto per fare l’Attivissimo in sedicesimo 😉 , mi suona molto strano che Madre Teresa “lasciasse soffrire” qualcuno.
        Che vuol dire “lasciarlo soffrire”? Che avevano cure e non le somministravano? Questo scenario di puro sadismo mi pare la probabile contraffazione, magari favorita da comprensibilissimi fattori emotivi, di scene che non fatico a immaginare siano successe davvero, di poveri malati costretti a soffrire per mancanza di cure disponibili.
        E non stupisce che una suora cristiana abbia tentato di consolarli dicendo che la loro sofferenza li avvicinava a Dio.

        Vista così (come credo siano andate le cose) faceva benissimo Madre Teresa a chiedere denaro a chi ne aveva, dittatori compresi.
        E non mi stupisce neanche che fosse stata ricoverata per i suoi problemi di salute (operazioni varie, mi pare). Considerando che le sue strutture erano ricoveri per incurabili, credo, ha davvero poco senso criticarla per non essersi fatta operare lì… mica aveva una catena di cliniche private (nel qual caso la critica sarebbe pure giustificata).

        Questo non significa mica che abbia fatto tutto bene e che le sue strutture fossero esenti da difetti e così via: siamo tutti umani, del resto.

        Ma trovo che le critiche verso di lei, più che focalizzarsi su questi aspetti che sicuramente ci saranno, abbiano in genere il retrogusto velenoso dell’invidia per il “famoso” e del gusto di infangare (oltre che una certa prevenzione anti-cattolica da “leggenda nera”).

  70. mirkhond scrive:

    Per Moi

    Sull’accusa di prendere soldi dai dittatori da parte di Madre Teresa, ne eravamo a conoscenza…
    Mi chiedo però se tutti questi critici COSA abbiano fatto e facciano per i poveri dell’India e non….

    • Francesco scrive:

      ti pare un’accusa?

      una Santa prende soldi per i poveri da dove riesce a prenderli, non è una giornalista moralista col ditino alzato e la bocca a culo di gallina

      non farti contaminare dalle categorie del mondo, avvelenano l’anima

  71. mirkhond scrive:

    “Salvini mi fà schifo, Oneto nelle sue uscite anche ma ne apprezzo gli studi atti a ribadire la differenza tra noi e loro ( non i giudizi che ne dà )”

    Qui concordo.
    ciao!

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