Matteo Renzi, il fratello del suo manager al Maggio Musicale

Il ministro ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi ha appena nominato un certo Francesco Bianchi come nuovo commissario straordinario del Maggio Musicale Fiorentino.

Il Corriere Fiorentino ci presenta Francesco Bianchi in questi termini:

“Noto nel mondo bancario internazionale, un passato tra JpMorgan e Citibank, fino al 2011 consigliere nel Cda di Banca Popolare di Milano, ex direttore responsabile dello sviluppo strategico in Banca Intesa, ora socio della H7, società milanese in corporate finance.”

Ma la cosa più interessante è che Francesco Bianchi è “fratello minore di Alberto Bianchi, noto avvocato fiorentino e presidente della Fondazione Big Bang“, il misterioso organismo messo in piedi per lanciare Matteo Renzi alle passate primarie del centrosinistra.

Alberto Bianchi prometteva la massima trasparenza, ma purtroppo era vincolato dal “rispetto della legge sulla privacy“, per cui non sappiamo chi fossero i donatori. Un buon avvocato avrebbe potuto suggerirgli di esigere una liberatoria preventiva da parte dei donatori…

Ora, il consiglio d’amministrazione della Fondazione Big Bang è composto in questo modo:

“Alberto Bianchi, presidente e avvocato; i consiglieri sono Giuliano Da Empoli, Marco Carrai, Federico Berruti che è anche sindaco di Savona, Ernesto Carbone.”

Ricordiamo che Marco Carrai è – tra i mille altri incarichi – anche l’amministratore delegato di Firenze Parcheggi (nominato a tale incarico per conto del Monte dei Paschi di Siena). In altre parole, il signor Carrai sostiene personalmente il capo dell’amministrazione che deve decidere quali appalti dare alla società del signor Carrai.

Alberto Bianchi, oltre a fare l’avvocato, si occupa – come il fratello – di banche: apprendiamo che è Presidente del collegio sindacale del Consorzio operativo Monte dei Paschi di Siena… sì, proprio quella banca.

Alberto Bianchi è stato l’avvocato di Matteo Renzi davanti alla Corte dei Conti, quando l’ex-presidente della Provincia fu processato per alcune discutibili e dispendiose assunzioni.

Ma ciò che troviamo più interessante, perché ci riguarda direttamente come residenti di Firenze, è il metodo che Alberto Bianchi usò per raccogliere fondi per Renzi alle primarie del centrosinistra:

“In questi giorni Bianchi è una trottola: gira l’Italia e batte Firenze palmo a palmo. Contatta gli imprenditori con cui va giù diretto. «Ti chiediamo un contributo da 100 mila euro. Sai, in questo modo aiuti Matteo che diventerà sicuramente presidente del Consiglio», ha detto papale papale la settimana scorsa al rappresentante toscano di un immobiliarista romano molto liquido. In quel caso però, Bianchi si è sentito dire di no.

Certo, se si viaggia a richieste da 100 mila euro a botta è difficile credere che il budget [della Fondazione Big Bang, ndr] si fermi davvero a 250 mila. Bah, staremo a vedere. Comunque qualcuno, anzi molti, hanno già scucito il denaro.”

Si sa che gli immobiliaristi sono persone dal cuore generoso, che regalano volentieri centomila euro a un giovane simpatico. Non pensando certamente al regolamento urbanistico che il Comune di Firenze si appresta ad approvare entro l’estate.

Pinocchio – Le stelle di San Lorenzorecita la maglietta dell’onnipresente sindaco.

Tra stelle e Big Bang, evidentemente ha aspirazioni astronomiche,  se ricordiamo le parole del suo discorso di Natale:

“Avverto il compito delicato e contemporaneamente struggente di un incarico colmo di emozione e di bellezza.[…]

Stellare forte la notte” è il tema biblico di Isaia, che ha ispirato generazioni di mistici, di artisti, di poeti, risalendo dall’Antico Testamento fino – permettetemelo – al Francesco Guccini della canzone Shomèr Ma millaiillall [sic!], o alle vibranti parole di qualche anno fa di Giuseppe Dossetti. Forse questo è il significato profondo del ruolo che la nostra città deve avere oggi.”

Che a noi invece di Isaia, ci sarebbe bastato leggere l’elenco degli immobiliaristi da centomila euro a botta.

P.S. Abbiamo trovato in rete un’anodina lista di 184 contribuenti alla campagna di Renzi, per l’irrisorio totale di 7.231 euro, una goccia nel mare delle spese per le primarie.

La lista risale però solo a giugno, e la media dei versamenti fa la grandiosa cifra di 39 euro a testa.

Tale lista sarebbe stata ripresa “dal sito della Fondazione Big Bang”, che però pare non esista, o non esista più. Nessuno dei nomi sembra corrispondere a quelli degli imprenditori che notoriamente, e talvolta pubblicamente, hanno sostenuto Renzi.

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12 risposte a Matteo Renzi, il fratello del suo manager al Maggio Musicale

  1. Andrea Di Vita scrive:

    Allora avrò fatto bene a votar Vendola alle primarie?

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  2. Miguel Martinez scrive:

    Per Andrea

    “Allora avrò fatto bene a votar Vendola alle primarie?”

    Dipende… all’Italia sì, a Firenze no.

  3. Moi scrive:

    ** @ Mirkhond **

    Te lo metto qui per comodità … tanto, in fondo, è “solo” 🙂 l’ altro Versante Appenninico. 😉

    I)

    Applicandoi il criterio dell’ imbuto , i Ferraresi non sarebbero (!) né Emiliani né Romagnoli : “al priòtt”. Insomma, dialettologicamente non salta mai fuori nulla di più “sostanzioso” (si fa per dire) di ‘e VS al

    II)

    Il discorso dei “Petroniani” è oramai remotissimo: paradossalmente, negli ultimi decenni _ a causa dell’ Università Portatrice di Legioni 😉 di Maruchéin dla Maruconia che hanno colonizzato 🙂 il Centro Storico entro “i Viali” (un tempo entro “le Mura”)_ si sono quasi tutti “rifugiati” 🙂 in villette “sui Colli” o addirittura proprio in campagna !

  4. Miguel Martinez scrive:

    Piccolo saggio di dove porta il berluscocentrismo della sinistra:

    Nella sua rubrica su Repubblica, Concetto Vecchio (nomen ecc.) scrive:

    http://vecchio.blogautore.repubblica.it/2013/01/21/tirare-fuori-renzi/

    “Cosa aspetta Bersani a tirare fuori Renzi, a scongelarlo? Ad affidargli le chiavi della campagna nel profondo Nord, in Veneto, in Lombardia? O li dà già per persi? E lo diciamo non da renziani, ché c’è bastato vedere quel carpentiere di Lumezzane che da Santoro, la sera che c’era Berlusconi, sbocconcellava un amaro panino nelle brume del suo cantiere e richiesto di un giudizio sul centrosinistra ha risposto all’incirca: “Beh, Renzi l’avrei votato, ma Bersani è un po’ una minestra riscaldata”. C’è un sacco di gente, fra gli indecisi e i berlusconiani col naso turato, che la pensa così, lassù nel Settentrione.

    Il professor D’Alimonte, prima del verdetto finale delle primarie, rivelò che il centrosinistra guidato da Renzi sarebbe arrivato al 44-45 per cento: li avrebbe seminati tutti, Berlusconi non sarebbe nemmeno sceso in campo, e Monti vabbé…. Così siamo al 35-36 per cento, e nel frattempo è spuntato pure Ingroia.”

    Nella stessa rubrica, si parla di Mario Balotelli. Che io ho sempre ritenuto, coerentemente, un peduto imbecille.

    Bene, Balotelli per un breve periodo è stato un Eroe Antirazzista, la Prova che Anche i Negri Possono Essere Cretini da Stadio, ecc.

    Ma il berluscocentrismo di Concetto Vecchio è tale, che anche l’antirazzismo in stile Repubblica passa in secondo piano: Balotelli, da quando si è schierato per Berlusconi, viene descritto da Vecchio per quello che è, cioè un peduto imbecille.

    • Moi scrive:

      Balotelli, da quando si è schierato per Berlusconi, viene descritto da Vecchio per quello che è, cioè un peduto imbecille

      Miguel

      ———————-

      Sì, però non occorre _ o almeno non dovrebbe occorrere_ essere un Mircea Eliade per capire i due Miti Identitari che Balotelli incarna e fonde in sé:

      I

      AntiRazzismo del Primo Negro in Nazionale di Pallonate.

      II

      Eroismo-Integrazione di Aver Mandato a Casa i Crucchi, che _ ripeto _ sono convinto che sia vissuto sempre un po’ catarticamente dagli Italici per l’ “Antica” 🙂 Alleanza con il Nazismo*.

      * (Che secondo i Revisionisti alla Pummarola 🙂 in realtà il “Pazzo Criminale Austriaco Naturalizzato Tedesco” è stato semplicemente un Ottimo Allievo del cosiddetto “Re Galant’Uomo” e del suo “Staff” 🙂 ).

      ——————-

      Non solo, il fatto che lo abbia adottato una famiglia di Ebrei … “mette il turbo” 🙂 ad ogni Reductio ad Hitlerum contro il Giornalista di Repubblica Concetto Vecchio, che in effetti Nomen Omen (“Nome Presagio”, e NON “Nomi Uomini” 🙂 , come può sembrare a orecchie galloitalofone).

      • Moi scrive:

        E in Italia, oltre al “Voto Razionale”, oltre al “Voto della Convenienza Personale” … esiste anche il “Voto Emotivo”.

    • Francesco scrive:

      però ha ragione, parlando brutalmente di numeri.

      da quando Bersani si è buttato a sinistra (alleanza con Vendola, obbedienza alla CGIL, guerra a Renzi e ai renziani) ha scavato un fossato invalicabile con la maggioranza degli italiani.

      e se ne è pure fregato, pensando forse che dalla sua parte del fossato fossero abbastanza, che dall’altra parte sarebbero rimasti divisi, che qualcuno avrebbe attraversato il fossato per venire a lui … boh

      poi si è svegliato col fiato di Berlusconi (il solito B. sempre più vecchio, brutto, sputtanato, povero, solo) sul collo e ha tirato fuori Renzi dal gulag fiorentino (:D)

      io, per esempio, non considero Monti perchè troppo disponibile a collaborare con Bersani. e questo vale più di mille dichiarazioni programmatiche teoriche, che mi vedrebbero tra gli ultrà del prof.

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