Matteo Renzi e lo stretto sacco di Isaia

Scusate se torno sull’argomento Matteo Renzi, ma diciamo che il nostro sindaco – nonché autore del libro Stil novo-La rivoluzione della bellezza tra Dante e Twitter, certe cose se le cerca.

Renzi alla conquista della moda

Ermanno Scervino e Matteo Renzi

Come da citazione ieri su questo blog. Matteo Renzi (quello che dice “la moda è una priorità“) declama:

“Stellare forte la notte” è il tema biblico di Isaia, che ha ispirato generazioni di mistici, di artisti, di poeti, risalendo dall’Antico Testamento fino – permettetemelo – al Francesco Guccini della canzone Shomèr Ma millaiillall [sic!], o alle vibranti parole di qualche anno fa di Giuseppe Dossetti. Forse questo è il significato profondo del ruolo che la nostra città deve avere oggi.”

Cosa dice allora il profeta Isaia del ruolo che Firenze Gerusalemme deve avere oggi?

“Il Signore si erge per accusare,
egli si presenta per giudicare il suo popolo.
Il Signore inizia il giudizio
con gli anziani e i capi del suo popolo:
«Voi avete devastato la vigna;
le cose tolte ai poveri sono nelle vostre case.
Quale diritto avete di schiacciare il mio popolo,
di pestare la faccia ai poveri?».
Oracolo del Signore, il Signore degli eserciti.
Dice il Signore:
«Poiché si sono insuperbite le figlie di Sion,
procedono a collo teso,
ammiccando con gli occhi,
e camminano a piccoli passi,
facendo tintinnare gli anelli ai piedi,
il Signore renderà tignoso
il cranio delle figlie di Sion,
il Signore denuderà la loro fronte».
In quel giorno il Signore toglierà l’ornamento di fibbie, fermagli e lunette, orecchini, braccialetti, veli, bende, catenine ai piedi, cinture, boccette di profumi, amuleti, anelli, pendenti al naso, vesti preziose e mantelline, scialli, borsette, specchi, tuniche, turbanti e vestaglie.
Invece di profumo ci sarà marciume,
invece di cintura una corda,
invece di ricci calvizie,
invece di vesti eleganti uno stretto sacco,
invece di bellezza bruciatura.”

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44 risposte a Matteo Renzi e lo stretto sacco di Isaia

  1. Francesco scrive:

    vedi che ho ragione quando dico che sei un reazionario?

    pure Isaia il moralista mi citi!

    😀

  2. Miguel Martinez scrive:

    per Francesco

    “pure Isaia il moralista mi citi!”

    Veramente lo cita il Pinocchio Stellare. Io sono solo andato a vedere cosa dice.

    • Francesco scrive:

      😀

      OK, lo ammetto, questi tuoi post mi fanno dubitare di quanto sarebbe vantaggioso uno scambio di sindaci tra le nostre città!

  3. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “quanto sarebbe vantaggioso uno scambio di sindaci tra le nostre città!”

    Non ho seguito molto Pisapia, ma questa sua dichiarazione, non so di quanto tempo fa, devo dire che mi piace:

    http://www.pisapiaxmilano.com/troppi-errori-nel-piano-parcheggi-bisogna-ripensarlo-completamente/

    “Domani ci sarà un corteo di cittadini arrabbiati con l’amministrazione comunale per la pessima gestione del piano parcheggi. A loro va il mio sostegno perchè in città ci sono ancora oggi troppe vertenze aperte in relazione ai parcheggi, contestati a volte per la localizzazione, altre volte per la reale opportunità di creare posti auto a rotazione in pieno centro e in corrispondenza della metropolitana, spesso per la scarsa tutela esercitata dall’amministrazione verso i cittadini sia per i tempi di esecuzione dei lavori sia per i costi finali molto più alti di quelli previsti inizialmente.
    Occorre un cambiamento radicale di approccio. La nuova amministrazione milanese dovrà riscrivere completamente il piano inserendolo nel nuovo progetto di mobilità che avrà al centro l’efficienza del trasporto pubblico e la riduzione del traffico privato per migliorare la qualità dell’aria.”

    • Peucezio scrive:

      Voto per lo scambio.
      Difficilmente Renzi riuscirebbe a fare più danni di Pisapia.
      Poi Firenze è piccola, ci si può anche muovere a piedi (anche se io sono sempre contrario per principio agli spostamenti superiori a un isolato che non siano in automobile) e soprattutto è bella, quindi uno almeno passeggia piacevolmente. Milano è grande, brutta da vedere (tranne poche parti), fa freddo d’inverno e si crepa di caldo d’estate, il cielo è spessissimo grigio, insomma, è una città da vivere nei luoghi chiusi e da attraversare vecolemente per andare da un posto a un altro, non certo in cui passeggiare. Spostamento da un posto all’altro che ovviamente deve avvenire su mezzo privato, perché i mezzi pubblici passivizzano, intorpidiscono, rallentano i riflessi e la mente, non vanno bene. E il mezzo privato dev’essere a quattro ruote, perché le motociclette sono poco sicure e troppo giovanili, tutta quest’aria addosso, ‘sto spirito avventuroso, è socialmente deviante…, le biciclette sono ancora più pericolose per chi le porta, e troppo connotate in senso eco-natural-comunistoide. Il mio ideale della mobilità è quello del signore di mezza età col SUV o la Mercedes (anche se io non ho mai guidato né l’uno né l’altra e sono un po’ più giovane), uomo solido, placido borghese, che ama le comodità, ma non disdegna una guida un po’ brillante.

      • Francesco scrive:

        >> Milano è grande
        mica tanto, volendo la si girerebbe in bici

        >> brutta
        del tutto falso, basterebbe tirar su la testa e la si scoprirebbe piena di cose e case belle

        >> fa freddo d’inverno e si crepa di caldo d’estate, il cielo è spessissimo grigio,
        e non ci sono più le mezze stagioni! 🙂

        >> Il mio ideale della mobilità è quello del signore di mezza età col SUV o la Mercedes
        bacio in fronte! ma preferisco sempre le Audi

        ciao

        • Peucezio scrive:

          Le conosco benissimo le cose e le case belle.
          Ma non mi bastano le singole cose. E’ l’omogeneità, l’armonia urbanistica che rende bella una città, non la somma di singoli edifici belli, anche se tantissimi, ma mescolati ad altrettante se non più brutture.

          Grandissima effettivamente non è, ti do ragione.

    • Francesco scrive:

      non so a Firenze ma a Milano il problema dei parcheggi è che non li facevano MAI, per cui i posti auto erano meno invece che di più

      poi a Milano è pieno di ricchi che amano Pisapia, la sua area C(ensuaria), usano il taxi e figheggiano di ecologia e biciclette da 2.000 euro

      non in periferia ma quella è “terra incognita”

    • maria scrive:

      francesco,
      sì dai facciamo il cambio 🙂
      maria

  4. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “Il mio ideale della mobilità è quello del signore di mezza età col SUV o la Mercedes (anche se io non ho mai guidato né l’uno né l’altra e sono un po’ più giovane), uomo solido, placido borghese, che ama le comodità, ma non disdegna una guida un po’ brillante.”

    E’ questo che rende veramente affascinante Francesco: il fatto che vorrebbe sembrare più invecchiato, grigio, noioso, egoista e sgradevolmente ricco di quello che è.

    Mica è da tutti.

    • Francesco scrive:

      ???

      escluderei di aver detto che voglio guidare una Mercedes

      a me piacciono le Audi

      ci deve essere un mio alias

      oppure sono molto distratto

      ciao

      epperò resto incerto, non mi pare il mio stile anche se il contenuto è quasi verosimile … ma mezza età non fa per me

      da dove viene la frase?

  5. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco e Peucezio

    “da dove viene la frase?”

    Scusatemi!

    Sto facendo una traduzione un po’ complicata e ogni tanto mi distraggo, ma evidentemente sono distratto…

    La frase era di Peucezio, che lui si atteggia un po’ 🙂

    Però ci stava bene anche per Francesco.

    • Francesco scrive:

      credo Peucezio stesse Crozzeggiando (e molto meglio dell’originale, ho letto ora cosa ha detto ieri sera e mi è parso veramente penoso)

      Peucezio, gli è che la mobilità comoda e individuale è una gran bella cosa, doverci rinunciare è un grosso sacrificio, lo dico per esperienza diretta

      • Peucezio scrive:

        Comunque, France’, ormai siamo diventati intercambiabili, scrivo una cosa e vengo scambiato per te 🙂

        • Francesco scrive:

          non ti dico cosa si sono sentiti dire i due cowboy dalla ragazzina di città …

        • Peucezio scrive:

          Cosa si sono sentiti dire?

        • PinoMamet scrive:

          Ma chi sono questi due cowboy??

          ma soprattutto: i ciclisti da queste parti erano tutti, ragazzini come vecchietti con la borsa della spesa…
          a F. è ancora così, a Parma sta cominciando a dilagare la moda milanese del ciclista fighetto, “vado in bici ergo sono figo”, addirittura i tempi con la bici a trasmissione diretta o come minchia si chiama
          (ne avevo una da ragazzino: costava una sega, ora costa milioni di euro ed è più brutta…)
          addirittura uno con una bici di quelle lì col manico in legno che gridava vendetta al cospetto del Signore!

          Ma dico, qui è qui, a F. gli abitanti sono due, ma lì che vi sfrecciano tra le palle tra un semaforo o l’altro, qualcuna (l’ho vista io nell’ultima visita a Milano) pedalando con i tacchi… tentando in tutti i modi di farsi vedere e di gridare la loro autopresunta fighità e noiosaggine…
          Cosa aspettate ad asfaltarli tutti??

        • PinoMamet scrive:

          Errata corrige:
          “di questi tempi ho avvistato…”

        • Peucezio scrive:

          “Cosa aspettate ad asfaltarli tutti??”

          Me lo chiedo spesso anch’io… 🙂

  6. Tortuga scrive:

    Ma una automobilina monoposto magari ibrida (nafta, gas, elettrica) non risolverebbe tanti problemi in città?
    Adesso si ha paura perché se un suv sbaglia manovra e ti viene addosso mentre sei su una di quelle e ti stira sei finito.
    Ma se fossero permesse in città solo autombobiline simili non sarebbe bello?
    Ce ne vogliono 4 per occupare il posto di un suv.

    Sempre quando tanti anni fa sbobinavo … sono venuta a sapere che fu finanziato un progetto di ricerca per creare un automobile a moduli.
    Un mezzo più consistente doveva inglobare in se una monoposto e una bici-motorino. Giunti ad appositi parcheggi ai confini delle città si abbandonava il mezzo staccando la monoposto e/o il motorino per proseguire il tragitto cittadino con quella.

    Non era male come idea.
    Treni, metropolitane, mezzi pubblici più efficienti, piste ciclabili, automobiline, sono tutti dispositivi che diminuirebbero la necessità della costruzione di parcheggi.

    • Francesco scrive:

      pieno appoggio all’auto modulare di Tortuga!

      quando vado in ufficio, monoposto deprimente autoguidata, giusto per tenere fuori la pioggia e gli altri umani, magari con maniglie per i pupi che si appendono felici fino a scuola

      quando si trasuma per le vacanze, carro armato da carico

      e magari la spider per quando si vuole fare colpo su una donna!

      😀

      PS fosse possibile, a me piacerebbe

      • Andrea Di Vita scrive:

        Per Francesco

        ‘auto modulare’

        Va benissimo come bersaglio mobile per le esercitazioni di artiglieria leggera.

        Decenni fa hanno inventato un felice espediente per limitare l’inquinamento a parità di tempi di percorrenza: si chiama ‘trasporto pubblico’.

        Pisapia (und Doria) ueber alles!

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Peucezio scrive:

          Ma l’inquinamento fa bene alla salute! Il biossido di carbonio allunga la vita…

        • Francesco scrive:

          a parte che quella della parità di tempi è una balla, non esiste paragone tra il trasporto pubblico e quello privato

          e te lo dico dopo essere tornato a usare i trasporti pubblici per biechi motivi economici

          (per l’inquinamento, parliamo dei riscaldamenti o dei camion con motori degli anni ’70)

          il neoliberista Pisapia lo sa bene e ha messo in vendita l’accesso al centro storico

        • Peucezio scrive:

          Sì, è vero.
          Il concetto è: se sei ricco paghi e ti compri il diritto d’inquinare.

        • Tortuga scrive:

          – Il concetto è: se sei ricco paghi e ti compri il diritto d’inquinare. – Peucezio –

          Terribile verità. Se sei ricco ti compri il diritto non solo d’inquinare, ma di consumare e distruggere le risorse.
          Se si è ricchi o in qualunque condizione di potere ci si trovi si finisce per prendersi il diritto di decidere per gli altri anche producendo danni.

        • Ritvan scrive:

          —Il biossido di carbonio allunga la vita…Peucezio—
          Quella delle piante sicuramente sì…sai, dal basso del mio gommone e dondolando appeso per la coda al ramo di un albero:-) faccio poco umilmente presente a un Glorioso Discendente Di Galileo che:
          1. Senza il biossido di carbonio (CO2) nell’atmosfera terrestre (peraltro presente in percentuali infime, dell’ordine di 3-400 ppm, ovvero parti per milione) la fotosintesi clorofilliana delle piante sarebbe impossibile. Con conseguenze facilmente immaginabili….
          2. Il CO2 non è tossico per l’uomo o gli animali (vedi p.es. acqua minerale e bibite gassate, il cui gas è appunto il CO2 e non mi risultano casi di avvelenamento:-) ). A meno che tu non respiri con la testa infilata in un sacchetto di plastica legato al collo, ma a dispetto di quel che un Illustrissimo Discendente Di Galileo:-) potrebbe pensare, in questo caso la morte non avverrebbe per “avvelenamento da CO2” bensì più “banalmente” per mancanza di ossigeno (formula chimica O2), comunemente chiamata “asfissia”.

          P.S. Non è che il Glorioso Discendente Di Galileo confonde col MONOSSIDO di carbonio, (formula chimica CO), quello sì un gas tossico?
          P.S. 2 Del cosiddetto “effetto serra” imputato al biekissimo:-) CO2 ne parliamo un’altra volta, eh, magari dopo avermi inviato il bonifico per saldare il conto della ripetizione di chimica che ti ho dato sopra:-)

    • Peucezio scrive:

      Sì: mi divertivo a esagerare, ma hai ragione.
      Magari però non monoposto: il bello dell’auto è di stare più persone insieme ma non troppe.
      Io ho una Daihatsu Sirion GPL, quindi un po’ mi ci avvicino: non è Citycar sul genere Smart o iQ, ma è sempre un’utilitaria “econogica”.
      Per un certo periodo mi sono goduto un’ammiraglia Alfa 2000 turbo 6 cilindri, comprata usata da un amico a poche lire, e ci ho fatto dei bei numeri, tipo tirarla a 230 sulla Canosa-Bari (quando ancora non c’era il Tutor); un’altra volta ho fatto Bologna-Milano in un’ora da casello a casello; ma il guaio è che si guastava sempre e mi costava più di riparazioni che di carburante, quindi ho messo da parte le mie velleità sportive, me ne sono disfatto e sono passato alla piccola nipponica (anche perché io viaggio pochissimo, mi muovo sempre in città, non aveva senso un macchinone del genere), con cui mi trovo benissimo, perché non si guasta mai (l’ho scelta per questo), infatti hanno pensato bene di non commercializzarla più in Italia, altrimenti i meccanici e i ricambisti come campano?

  7. Tortuga scrive:

    Automobilina a parte insomma vino ed alta moda sono a quanto pare occupazioni che resistono nel tempo.

  8. Moi scrive:

    Stil novo-La rivoluzione della bellezza tra Dante e Twitter
    http://www.dailymotion.com/video/xvfp1z_matteo-renzi-alla-ruota-della-fortuna-nel-1994_news

    (farsi forza e vedere fino in fondo !)

    Ah, be’ …

    … 🙂

  9. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Stil novo-La rivoluzione della bellezza tra Dante e Twitter”

    Interessante, e ci rivela anche la forza particolare che possiede Renzi.

    Silvio Berlusconi è lo zio simpatico, che alla cena di matrimonio racconta le barzellette oscene.

    Renzi è il nipote perbene, che però ogni tanto si concede qualche piccola licenza, però sempre con aria rispettosa.

    Consiglio a tutti – in attesa che trovi io il tempo di farlo – di vedere il canale di Flickr di Renzi, lo Zelig dell’Italianità, cocomeri, matrimoni, preti, cardinali, imprenditori, handicappati, maratone, nonni, bambini, modaioli, non manca mai.

    Da leggere nella particolare ottica della Toscana, che è inestricabilmente “più civile” e “più italiana” di qualunque altra parte d’Italia.

    • PinoMamet scrive:

      Stranamente vista da fuori (perlomeno da qua e da me 😉 ) la Toscana non dà l’impressione di essere “più italiana”; quella la danno le Marche, l’Umbria, parti del Lazio e dell’Abbruzzo… direi che il sommo dell’italianezza si raggiunge nella zona di Orvieto- lago di Bolsena! 😀

      la Toscana è senza dubbio “italide” (uso questi termini assolutamente inventati, in mancanza di meglio) ma ha una specificità sua che la contraddistingue.

      Un po’ come, se restringiamo il campo al Nord, Venezia (che è senza dubbio una città del nord, ma è soprattutto Venezia) rispetto a Varese Pavia o Alessandria…

      • mirkhond scrive:

        Insomma l’Italia “vera” sarebbero gli ex territori papalini… 😉
        ciao!

      • mirkhond scrive:

        Venezia credo che sia diversa anche dal Veneto….
        Almeno questa è la mia impressione.
        Venezia città romano-bizantina, dogale e marinara, aperta all’Oriente, ai commerci e alla varietà delle culture umane.
        Il Veneto longobardo-carolingio, franco e germanico, clericale, bigotto e chiuso e diffidente verso lo straniero, terrone e orientale…
        Queste ovviamente, sono solo impressioni….
        ciao!

        • PinoMamet scrive:

          Facciamo un po’ i Pieri Camporesi 😉 de noantri:

          se il vero animale totemico d’Italia è il porco, sicuramente il vegetale totemico, ovverosia il porco estivo, è il cocomero o anguria.
          Ecco da dove arrivano i colori della bandiera! 😉

  10. Moi scrive:

    Crozza ha provato a “impersonare” Silvio Berlusconi … ma sembra Ennio Doris 😉 !
    … Che poi Doris è un Replicante di Berlusconi.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Da piccolo confondevo sempre i due.

    • PinoMamet scrive:

      Non l’ho visto, ma possibile che nessuno di questi comici (anche bravi: Crozza mi piaceva quando era nei Broncoviz e trovo che spesso abbia buone idee) capisca che non ha senso impersonare Berlusconi?

      Esageriamo per capirci, e diciamo che Berlusconi è un clown; che senso ha prendere in giro un clown?

      La sorella incazzata di Guzzanti poi ci metteva in mezzo anche del livore che non favoriva di certo la perfomance… il bravo imitatore, di personaggi o di tipi umani, credo debba essere anche un pochino innamorato dei tipi che rappresenta (pur magari razionalmente disprezzandoli), non detestarli visceralmente.

  11. Ritvan scrive:

    —La sorella incazzata di Guzzanti poi ci metteva in mezzo anche del livore che non favoriva di certo la performance…PinoMamet—
    Ma come ti permetti di accusare la Guzzanti di “livore”, non lo sai che lei è buddhista e i buddhisti aborrono il livore e sono tutti un concentrato di spiritualità&affetto, cribbio?!:-)…Ahhh, però, adesso che ci penso, lei è buddhista della Soko Gakkai, che come ben sappiamo:-) non è “vero” buddhismo, aricribbio! Come non detto…:-)

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